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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
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Sabato 8 marzo 2008
a cura di Giovanni Dalle Fusine
l’Altopiano
Da sabato 8 a venerdì 21 marzo
Verso la metà del mese di marzo il Sole sorge alle 6.30 e tramonta alle 18,21
Sabato 8 marzo. S. Giovanni di Dio. L’8 marzo è il 68°
giorno del calendario che
considera gli anni bisestili. Mancano 298 giorni alla
fine dell’anno..
Domenica 9. V^ di Quaresima, S. Domenico Savio.
Lunedì 10. SS. Simplicio e
Emiliano.
Martedì 11. SS. Costantino
Mercoledì
12.
S.
Massimiliano. Nel 1945 nel
lager di Belghen Belsen
muore Anna Frank
Giovedì 13. SS. Patrizia e
Cristina.
Venerdì 14. S. Matilde. Primo quarto di Luna alle ore
11.46. Nel 1879 nasce il fisico Albert Einstein
Sabato 15. SS. Luisa e Cesare.
Domenica 16. S. Giuliano.
Domenica delle Palme.
Lunedì 17. S. Patrizio vescovo. Nel 1871 viene proclamato il Regno d’Italia
Martedì 18. S. Cirillo di
Gerusalemme.
Mercoledì 19. S. Giuseppe.
Giovedì 20. SS. Claudia e
Alessandra. Equinozio di
primavera
Venerdì 21. SS. Benedetto e
Nicola. Il Sole entra nel segno dell’Ariete. Luna piena
alle ore 19.14
Un ramo di mimosa (Acacia
dealbata), fiore che in molte culture
è il simbolo della Festa della
donna
Un po’ di storia
8 marzo, festa della donna
La Giornata Internazionale della Donna,
comunemente definita col termine di Festa della Donna è un
giorno di celebrazione per le conquiste
sociali, politiche ed
economiche delle
donne ed è una festività internazionale
acclamata in diversi
paesi del mondo occidentale. L’usanza
di regalare mimose in occasione della festa non è invece diffusa ovunque. L’8 marzo era originariamente una giornata di
lotta, specialmente nell’ambito
delle associazioni femministe: il
simbolo delle vessazioni che la
donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Nel corso degli
anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po’
sfumando, lasciando il posto ad
una ricorrenza caratterizzata anche - se non soprattutto - da
connotati di carattere commerciale e politico. L’origine della
festività è controversa. Una
possibilità è che la sua istituzione risalga al 1910 nel corso
della II Conferenza dell’Internazionale Socialista svoltasi a
Copenaghen nella Folkets Hus
(Casa del popolo) chiamata poi
“Ungdomshuset”. Sarebbe di
Clara Zetkin la proposta di dedicare questo giorno alle donne. In Italia è molto diffusa una
storia che fa risalire l’origine
della festa ad un grave fatto di
cronaca avvenuto negli Stati
Uniti. Questo evento fu elaborato dalla stampa comunista ai
tempi della guerra fredda, ma in
Italia recentemente è stata riportata come la vera origine della
festa della donna dai telegiornali creando così una “leggenda”. La versione “tradizionale”
vuole che nel 1908 a New York,
alcuni giorni prima dell’8 marzo,
le operaie dell’industria tessile
Cotton iniziarono a scioperare
per protestare contro le condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero proseguì per
diversi giorni finché l’8 marzo
Dalle ore 8.45 di sabato 8
alle ore 8.45 di sabato 15 marzo
GALLIO- Farmacia di Gallio snc del dr.
Stefano Dalla Valle – Via Prestinari, 34
Dalle ore 8.45 di sabato 15
alle ore 8.45 di sabato 22 marzo
ASIAGO – Farmacia Rossi sas del dr.
Adelchi Zuccato – Viale Matteotti
Domenica 9 marzo
Asiago: TOTAL – Via Autieri d’Italia
Domenica 16 marzo
Asiago: IP – Via Rendola, 54
Vendesi rustico
In zona nord di Asiago vendesi rustico da
ristrutturare, di 110 metri quadri abitabili,
con 13.800 metri quadri di pascolo.
Prezzo: 350.000 euro non trattabili.
Gli interessati possono rivolgersi
alla nostra redazione
ARIETE
Affidatevi a un’intuizione, potrebbe risolvere un problema di
rapporti, specie in ambito amoroso. Potrete superare con
facilità un ostacolo che non avevate previsto, purché siate
pronti ad accettare una novità. All’inizio ne sarete spaventati,
ma dopo un’attenta analisi, questa si rivelerà più che utile,
soprattutto alla vostra organizzazione materiale e finanziaria.
TORO
Sfruttate a vostro piacimento il favore del destino: soprattutto
amore e sesso possono acquistare maggiore intensità e dare
frutti concreti, con un ritorno di fiamma o l’arrivo di un figlio
desiderato. Non va escluso un maggiore coinvolgimento nel
lavoro e nei rapporti sociali, che potrebbero arricchirsi di nuovi
e inattesi risvolti professionali.
GEMELLI
Giove mantiene la sua benevolenza, sostenuto ancora per pochi
giorni da Venere. Vuole dire che i rapporti si addolciscono,
mentre viene messo da parte quel rigore che finora ha impedito
la confidenza. Nell’amore lasciatevi andare e fidatevi di
qualcuno che lo merita davvero e da tempo chiede timidamente
il permesso di entrare nel vostro cuore.
CANCRO
Il clima generale sta migliorando, quindi non dubitate che
anche nel campo dell’amore e delle amicizie riacquisterete il
fascino che sentivate di aver perduto. Chi mira a recuperare un
rapporto in crisi, o a crearne uno nuovo, dedichi maggiore
attenzione alla vita sociale: accettando inviti insoliti, che
potrebbero aprire a nuovi percorsi sentimentali.
LEONE
Sorvegliate attentamente i vostri impulsi, eviterete
complicazioni d’amore e di sesso, senza rinunciare ai
sentimenti, quelli veri, sui quali sarà il caso di riflettere per
meglio mettere a frutto i doni del destino. Il vostro fascino è in
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I santi del mese – San Benedetto: L’anno di nascita di S. Benedetto non è storicamente certo,
ma la tradizione lo colloca nel 480
a Norcia. Il venerabile apparteneva ad una famiglia nobile, forse quella gens Anicia, che come
molte, nel periodo di decadenza
dell’Impero, aveva abbandonato Roma per la più tranquilla provincia. Celebre fu la Regola Benedettina, I due cardini della vita
comunitaria sono il concetto di
stabilitas loci (l’obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso
monastero contro il vagabondaggio allora piuttosto diffuso di
monaci più o meno “sospetti”) e
la conversatio, cioè la buona
condotta morale, la pietà reciproca e l’obbedienza all’abate, il “padre amoroso” (il nome deriva proprio dal siriaco abba, “padre”) mai
chiamato superiore, e fondamento
di una famiglia ben ordinata che
scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la
quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto “ora et
labora” (“prega e lavora”). Papa
Paolo VI ha proclamato san Benedetto da Norcia patrono d’Europa.
L’Equinozio di primavera
Equinozio deriva da “equum
nocti” ovvero “uguale alla
notte”, infatti giorno e notte
hanno la stessa durata. Questo raro bilanciamento perfetto dei giorni solstiziali era
considerato dai popoli antichi un momento potente per i
riti sacri. Il nome Marzo deriva dal latino Martius, ossia dedicato a Marte, il dio
della guerra che rappresenta la forza capace di affrontare e superare le difficoltà, come i germogli che, ormai forti, rompono la terra
per affacciarsi alla vita, ma
Marte era anche il dio che
proteggeva la casa, i suoi
abitanti e la loro terra.
2 proverbi due
Laztar net haken ‘in paort
voname reschar ba de hat de
hant ba de zitter (trad: non
lasciarti tagliar la barba
da barbiere cui tremi la
mano). Bear bartet ‘in
munfel von den andern,
schaint spete un übel (trad:
chi aspetta il boccone dagli
altri, cena tardi e male)
Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le vie di
uscita. Poi allo stabilimento venne appiccato il fuoco (alcune fonti parlano di un incendio accidentale). Le 129 operaie prigioniere
all’interno non ebbero scampo.
L’incendio avvenne nel 1911
(quindi dopo, e non prima della
tradizionale data di nascita della
festa, il 1910), a New York, nella
Triangle Shirtwaist Company.
Le lavoratrici non erano in sciopero, ma erano state protagoni-
ste di una importante mobilitazione, durata quattro mesi, nel 1909.
L’incendio, per quanto le condizioni di sicurezza del luogo di lavoro abbiano contribuito non
poco al disastro, non fu doloso.
Le vittime furono oltre 140, ma
non furono tutte donne, anche
se per il tipo di fabbrica erano la
maggior parte. I proprietari della
fabbrica si chiamavano Max
Blanck e Isaac Harris, vennero
prosciolti nel processo penale ma
persero una causa civile.
ascesa: potete decidere se incamerarlo nella passione d’amore
o nel lavoro, o perfino in una amicizia a cui tenete
particolarmente.
VERGINE
Le stelle vi promettono soddisfazione, sia nei rapporti affettivi,
sia in quelli di lavoro, dove otterrete un riconoscimento
lusinghiero da parte di chi stimate. Chi è in coppia fronteggerà
decisioni impegnative, come un matrimonio o forse un divorzio,
che potrebbero però significare l’apertura ad un rapporto
gratificante e più adatto ai vostri bisogni.
BILANCIA
La presenza stabile di Saturno nel vostro segno non vi inquieti:
il pianeta della ragione vi aiuterà a focalizzare progetti ancora
confusi, forse perché troppo audaci. L’ambito lavorativo è in
fase di espansione e dunque richiede la massima
concentrazione. Beninteso non a danno dell’amore, che va
stimolato anche se con prudenza.
SCORPIONE
Concedetevi pure una battuta d’arresto, senza curarvi della
vostra proverbiale aspirazione alla perfezione, avrete modo
così di concentrarvi su un progetto ambizioso, di cui però è
opportuno rinviare l’attuazione. Nella sfera privata una
divergenza con il partner potrà rivelare difficoltà
insospettabili, che per essere recuperate andranno analizzate a
fondo.
SAGITTARIO
In attesa delle novità promesse, non restate con le mani in
mano, e dedicatevi a esaminare vecchi problemi, affrontandoli
da una prospettiva che tenga conto dei più recenti sviluppi. Gli
ostacoli che hanno impedito la realizzazione di un vostro
desiderio, saranno presto superati. Prestate più attenzione ai
sentimenti, si stabilizzeranno positivamente.
CAPRICORNO
Marte nel segno, in ottimo aspetto con Nettuno e il Sole, vi anima
con un insolito fervore. Da vivere soprattutto nel campo dell’amore,
dedicandovi in modo fantasioso a un partner che, specie se
Sagittario, potrebbe essere un po’ stanco. Nel lavoro e nelle
amicizie, apriteli a esperienze e proposte che vi arriveranno da
nuovi ambienti.
ACQUARIO
Il coraggio regalatovi da un Giove particolarmente generoso, vi
permette di affrontare e risolvere un problema che avevate lasciato
da parte. Nel lavoro è il momento giusto per ribadire con decisione
le vostre idee, basandovi sui fatti che vi danno ragione. Nell’amore
non sono escluse piacevoli, anche se fugaci, novità.
PESCI
Marte troppo aggressivo rischia di darvi alla testa, spingendovi
in iniziative rischiose, che potrebbero anche costarvi care.
Nell’amore evitate tentativi chiarificatori, il rischio è quello di
aumentare l’incomprensione. Andate sul sicuro e assentatevi
dal rapporto: funzionerà. Per i single, invece, si aprono nuovi
orizzonti.
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l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
Pane, amore e ...
Don Nicola De Guio classe 1970, missionario fidei donum nella periferia
di Quito (Ecuador) originario di Mezzaselva di Roana scrive ai suoi paesani
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I neolaureati dell’Altopiano
Omar Panozzo di Treschè Conca, anni 21. Figlio di Albino e
Donatella. Laureato in Statistica, Economia e Finanza all’Università di Padova il 22 febbraio
2008. Voto: 110 e lode
Titolo della tesi: “Analisi tecnica per la determinazione di strategie di investimento. Il caso del
titolo Fiat”. Dichiarazioni dopo
la laurea: “Un grande ringraziamento ai miei genitori che mi
hanno sempre sostenuto anche
economicamente nelle mie scelte. Un grazie anche a tutti i miei
parenti ed amici per i
festeggiamenti”.
Progetti per il futuro: Continuare a studiare “divertendomi”
per la specialistica e magari, in
futuro, lavorare in borsa e, per-
ché no, Wall Street.
Una nota rivolta in particolare agli amici: il Malibù non è
reato.
Parcheggiare per andare in chiesa:
un problema che esige una soluzione
Carissimi amici,
dopo un bel po’ di tempo ci
sentiamo per condividere
qualcosa della nostra missione e la bellezza di sentirci
chiamati a credere, sperare
ed amare. Qualche e-mail o
chiamata personale ogni tanto
ci unisce e ci permette di
scambiare un pensiero; provo ora a scrivere una riflessione che mi accompagna in
questo periodo. Tempo fa
mio fratello mi diceva, con un
po’ di preoccupazione, che il
prezzo del pane era aumentato (anche del latte e di qualche altro prodotto basico).
L’ondata di aumenti naturalmente si è sentita anche qui
in America Latina e si capisce come questo aspetto tocchi soprattutto la vita delle
famiglie povere che devono
fare i conti anche con quel
centesimo o quel dollaro in
più che viene a mancare a
scapito di una già precaria
economia familiare. In tutto
questo non posso nascondere le difficoltà che ci sono da
parte delle nostre famiglie di
spendere a piacimento e per
qualsiasi cosa, peggio quando qualche malattia o spesa
imprevista obbliga a fare i
conti con le poche entrate sicure. Per fortuna in questo
tempo quaresimale la sobrietà
ci aiuta a capire e a condividere con chi non ha e magari
anche a sostenere chi potrebbe essere nella necessità: insomma ci sentiamo in famiglia
e sentiamo che la vita di alcune famiglie è anche la nostra
vita. Anche per noi missionari
è importante riflettere sulle
nostre spese e sulla gestione
delle nostre (e vostre) risorse.
Il nostro stile di vita, l’aiuto che
possiamo dare alla gente e a
questa Chiesa, il condividere i
nostri progetti e le nostre prospettive di impegno... sono elementi che dobbiamo conside-
rare per non perdere l’essenziale della missione:
l’evangelizzazione e la promozione umana che accompagnano anche il nostro stile e la
nostra presenza. Cerchiamo
allora che non manchino questi elementi anche nella nostra
parrocchia e nella nostra
Caritas perchè la nostra presenza e la nostra attività vengano meno al senso missionario e di condivisione che siamo chiamati a vivere.
È per stare in questa linea che,
in sintonia con il tema dell’annuncio che accompagna la
nostra attività pastorale durante quest’anno, stiamo studiando a fondo una proposta di
catechesi per gli adulti attraverso un percorso che avrà
come riferimento la Bibbia, il
Pane quotidiano del discepolo. L’esperienza e la proposta
dei gruppi biblici presente in
parrocchia ci ha orientati ad
approfondire questo tema e ad
ampliarlo perchè più persone
possano avvicinarsi alla Parola di Dio e possano crescere
come discepoli del Maestro (è
una scelta anche della Chiesa
Latinoamericana dopo la Conferenza dei vescovi ad
Aparecida, in Brasile). Con il
sostegno della parrocchia di
Cogollo del Cengio stiamo diffondendo la Bibbia ad un prezzo più accessibile, così nella
catechesi la maggioranza dei
ragazzi la può avere ed usare.
Cerchiamo inoltre di offrire
momenti e strumenti di formazione perchè si possa crescere nel nostro essere discepoli
del Signore (qui la minaccia delle sette è sempre presente).
Cresce il numero di chi ha
fame di Dio e cresce anche il
numero di persone che stiamo
aiutando a nome della vostra
generosità e anche a nome di
una dignità che ci sentiamo il
dovere di costruire insieme. Il
sostegno che ci viene dall’Ita-
lia (e certamente anche dalla
tua generosità) ci permette di
aiutare quelle persone e quei
progetti che con le sole risorse locali non sarebbero
realizzabili. Sappiamo che dietro a questi aiuti ci sono comunità parrocchiali, gruppi,
famiglie e singole persone che
confidano nella nostra responsabilità. Con la nostra Caritas
parrocchiale stiamo cercando
di sensibilizzare la comunità a
farsi carico delle necessità di
molte persone; al mercoledì
per esempio cerchiamo di garantire quel pane ad ogni anziano che trova una piccola
colazione che lo distrae dalla
solitudine della casa o dalla trascuratezza dei famigliari emigrati o lontani; sosteniamo
quelle famiglia che trovano difficoltà nel far continuare gli
studi al proprio figlio a volte
perchè deve lavorare; accompagniamo quelle situazioni di emergenza che si presentano in quelle famiglie già
minacciate da difficoltà economiche e anche umane (solitudine, abbandono, maltratto). Insomma, abbiamo a
cuore che questi nostri fratelli e sorelle partecipino dei
doni che Dio ha dato a tutti
gli uomini.
Sento che in tutto questo c’è
sempre un filo di speranza
che mi accompagna e mi sostiene; non sempre lo so riferire a Dio, ma ne sento la
grandezza rispetto alle mie e
nostre capacità...
... e così ho compreso meglio il senso del versetto di
Isaia 55,1: “o voi tutti assetati venite all’acqua, chi non
ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa,
vino e latte.” Vale la pena
spender-si per qualcos’altro?
un abbraccio latinoamericano
don Nicola
Quito, 18 febbraio 2008
Parlando con tanta gente di
Asiago ho avvertito un forte
senso di disagio per il problema di parcheggiare, non
tanto quando si sosta per
fare delle commissioni o per
andare al bar (in questi casi
può essere giusto anche pagare), ma per assistere alle
funzioni liturgiche: messe, funerali etc…
In quest’ultimo caso, dopo tante lamentele e richieste, si era
ottenuto che il Comune aprisse il parcheggio antistante il
Duomo per tali occasioni, ma
giova segnalare che la catena
viene spesso aperta soltanto
2 o 3 minuti prima dell’arrivo
del defunto e talvolta non viene proprio aperta. Qualcuno
mi ha detto che, se casualmente i vigili sono in ferie, non
c’è nessuno che la apre (non
Il Giornale
pubblica le
Vostre lettere!
Inviatele a: Giornale
dell’Altopiano
e-mail:
[email protected]
Per favorire il lavoro
della redazione sarebbe preferibile riceverle
via posta elettronica. E’
comunque possibile
inviarle all’indirizzo:
Piazzetta delle Poste
n.3 36012 Asiago
Si ricorda che, per
poter essere pubblicate, le lettere devono
riportare sempre firma
e indirizzo e numero
di telefono del mittente.
La redazione si
riserva anche
eventualmente di
ridurre, modificare o
non accettare
eventuali testi di cattivo
si può incaricare un altro dipendente comunale?)
In occasione di un recente funerale per il quale la catena
non è stata aperta, qualcuno,
che se n’è andato perché non
riusciva a parcheggiare, mi ha
detto, forse ironicamente, che
il parcheggio viene aperto solo
per le persone importanti. Spero che questo non sia vero
perché i cristiani davanti a Dio
sono tutti uguali a prescindere
dalla loro condizione terrena!
E che dire per quanto riguarda la Messa domenicale? Si
vedono tanti posti parcheggio
vuoti vicino al Duomo e mamme che da lontani parcheggi
(stadio del ghiaccio, Ipsia) vanno verso la chiesa trascinandosi dietro bambini mezzi addormentati. Qualcuno dirà che
siamo pigri, ma la gente non
intende pagare il biglietto per
andare a Messa e se una mamma ha poco tempo o se il tempo è brutto preferisce rimanere a casa e, da voci che ho
colto, qualcuno va addirittura
a Messa in un altro Comune,
a Gallio ad esempio, dove parcheggia gratis fuori dalle porte della chiesa. E il problema
esiste anche per la messa feriale delle 8.30 perché, pur
prendendo il biglietto, dopo 25
minuti è scaduto e si è passibili di sanzione. Tante persone
mi hanno anche detto che è
strano che anche il Parroco
don Roberto, non abbia mai
pensato a questi disagi. Si spera che, se c’è la volontà di fare
qualcosa, Dio veda e provveda.
Giorgio Rigoni Candida
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
L’Altopiano srl - Società unipersonale
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002
presso il tribunale di Bassano del Grappa
Telefono servizio lettori: 348 - 3138606
Telefono servizio abbonati 349 - 6548872
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E-mail: [email protected]
Direttore responsabile: Stefania Longhini
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli
In redazione:
Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Luigi Frigo Bettinado,
Egidio Zampese, Beppa Rigoni Scit, Martina Rossi,
Gerardo Rigoni, Stefano Angonese, Stefania Simi,
Cesare Rebeschini
Hanno collaborato:
Virginia Gianello, Aurora Carli, Giovanni Rattini,
don Marco Pozza, Giulia Panozzo, Cristina Balista,
Walter Pozza, Alessandro Cunico
Responsabile grafico e impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione: Davide Degiampietro - Grafica Altopiano
Foto: Foto Verona - Archivio Giornale
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
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l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
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Lettera aperta al presidente del Consorzio Turistico
Libera Consulta, un movimento indipendente
per valorizzare la marca “Altopiano 7 Comuni”
Sig. De Guio,
ho letto qualche minuto fa le
sue difese in “Rispondo alle
critiche rivolte al Consorzio”
pubblicate su L’Altopiano di
sabato 23 febbraio. Non voglio
polemizzare con lei in prima
persona, non è mai stata mia
intenzione. Credo che ciascuno di noi due abbia ben altro
da fare. Non ho mai scritto il
Suo nome prima che in questo
preciso momento: è davvero la
prima volta. Non l’ho mai citata direttamente o indirettamente, né citato il ruolo di Presidente del Consorzio Turistico 7 Comuni. Chiarito questo,
da cosa starà mai difendendo
con così tanta irritazione l’organismo che presiede? Dalle
elucubrazioni di alcuni perditempo su un blog?
Credo l’abbiano informata
male anche sul lavoro che faccio. Non sono un grafico (se
ne guardi presidente!), ma un
consulente marketing e comunicazione. Mi occupo da oltre
25 anni di strategie e
posizionamento della marca.
Ogni settimana, a Brescia,
Modena, Reggio Emilia,
Vicenza, Treviso, Milano mi
pagano per sedermi intorno ad
un tavolo e definire progress
di Piani Attività di
Posizionamento e Comunicazione. Nelle pause caffè non
perdo occasione di raccontare
orgogliosamente da dove vengo. Più di qualcuno di questi
miei clienti è già venuto più
volte con me a camminare in
questo bendiddio di altopiano
che sembra proprio non vogliamo meritarci.
Cresciuto in Altopiano, figlio di
commercianti, mi sono dovuto trasferire per poter fare
questo lavoro al livello che
volevo. Oggi dirigo una mia
struttura di una decina di persone
riconosciuta da
UNICOM (Unione Nazionale
Imprese Comunicazione) che
opera con successo dal 1980 nel
branding per clienti leader nazionali e internazionali nell’abbigliamento, arredamento, ciclismo,
motociclismo ...in passato la nostra agenzia ha anche realizzato
il marchio a quattro ogive in occasione dei Campionati del
Mondo Juniores di Sci Nordico
(ora non ricordo l’anno) che ancora vedo utilizzato, Giuliano
Dall’Oglio potrà confermarglielo.
Ma non è certo di questo che le
voglio scrivere. Ribadisco, non
mi sto proponendo e non sto proponendo i servizi della mia struttura. Confermo, altresì, la disponibilità di offrire all’Altopiano la
mia esperienza e specifica professionalità in forma di
volontariato, in subordine solo ai
miei impegni di lavoro. Le chiedo qui, pubblicamente, di voler
valutare nella sua carica di presidente, questa opportunità. Attendo sue indicazioni per un incontro preparatorio in questo
senso.
Non voglio rispondere alle sue
illazioni, sono certo che siano frutto di incomprensione, pregiudizi
e di suggerimenti strumentali.
Segnalo invece quello che già sto
facendo come volontariato per
l’altopiano. Dovrà sopportare
ancora qualche riga però. Si tratta del progetto LIBERA CONSULTA
PER
IL
MARKETING TERRITORIALE SPETTABILE REGGENZA 7 COMUNI che nasce come movimento indipendente, basato sul volontariato,
aperto a tutti. Spero che vorrà
accogliere positivamente questo
nostro impegno, partecipare o
farsi promotore attivo degli incontri che organizzeremo.
L’obiettivo è avviare un processo di coinvolgimento, di diffusione e approfondimento di temi
quali (solo come esempio) la ricerca per la riqualificazione dell’offerta su 12 mesi attraverso
l’approccio sistemico e organi-
I programmi di Radio Asiago
Sui 107.700 MHz
Da lunedì a venerdì
Buongiorno Altopiano
con Salvatore dalle 8,30
alle 12
([email protected]).
Da lunedì a venerdì Notiziario locale alle 12,45
e repliche alle 16-1821,30, a cura di Stefania
Longhini
(
[email protected]),
con pagina sportiva curata
da
Massimo
Rigoni.
Il sabato, alle 12,45 e
in replica alle 16 – 1821.30 Sabato Sport,
con Massimo Rigoni.
Per inviare comunicati,
risultati, classifiche
l’indirizzo
è
[email protected]
Nel primo week end di
febbraio prende il via
“Spazio Cinema” con Alberto Rigoni (classifiche,
recensioni, curiosità e
programmazioni dei cinema Lux, Grillo Parlante e
Cineghel), venerdì dalle
18 alle 19 e sabato dalle 10 alle 11.
Dream Power con Tony
Rock, tutti i giorni (anche
domenica),
al
mattino verso le 10 e al
pomeriggio alle 17,30
Il Mercatino, con Lilly
Te s s a r i , t u t t i i g i o r n i ,
alle 8, 11, 14 e 19. Per
in serire g ra tuitam e nte
gli annunci scrivere a
[email protected]
Tu t t o l ’ h o c k e y m i n u t o
per minuto, a cura di
Massimo Rigoni, nelle
serate in cui si gioca il
campionato di serie A di
hockey su ghiaccio, dalle 20,10 fino alle 23 circa. Quando l’Asiago
g i o c a i n c a s a , b re v e
dopo partita con commenti
e
interviste
([email protected])
co della Mobilità Dolce estesa a
tutta l’area basso-collinare, la
valorizzazione dell’Identità di
Marca e la sua coerenza nello
sviluppo della narrazione
creativa, la raccolta e l’organizzazione valoriale storico-ambientale mirata alla maggior
fruibilità della storia e cultura del
nostro territorio, prospettive e
nuovi scenari offerti dalla cooperazione interterritoriale
dell’Altopiano in termini di vantaggi competitivi spendibili verso il consumatore e distribuzione diffusa della ricaduta
verso i residenti...
In una nuova economia caratterizzata dalla rilevanza della
competitività, l’Altopiano ha
bisogno di condividere un’attività di marketing territoriale
univoca. Un’attività che sappia tradursi in un’immediata
crescita
qualitativa,
quantomeno accettabile, della
comunicazione. E’ basilare ed
é urgente la costituzione di
un’agenzia interterritoriale che
funga da TUTOR in questo,
che individui, che raccolga, che
accolga e attiri a sé, risorse
umane con esperienza, competenza e professionalità
multidisciplinari. Questo deve
avvenire in un clima interno
non solo non-campanilistico,
ma aperto tanto verso l’interno quanto verso l’esterno
dell’Altopiano, con particolare riferimento al mondo della
comunicazione e del
marketing. L’obiettivo è semplice: favorire, dall’esterno, un
processo che porti quanto prima ad operare non dico in termini di eccellenza, ma almeno
come quotidianamente si opera, a parità di investimenti, in
aziende altrettanto grandi.
Quale strategia mettere in
atto? Contrariamente a quanto afferma con sufficienza
Giancarlo Bortoli, il nostro
comprensorio non ha le risorse professionali minime richieste dalla grande idea-sfida del
rilancio della nostra offerta
turistica. Le aspettative esterne sono cresciute, le capacità
professionali interne no. Permangono inoltre forti pregiudizi e un’arcaica chiusura, fino
a rilevare oggettivamente che
ad oggi il vero problema non è
ancora sul tavolo.
Da queste premesse parte
l’idea di bypassare con la Libera Consulta l’attuale sedime
di osticità intrinseche, ovvero
nasce la proposta di mutuare
e di attingere direttamente da
una cultura di marketing esterna apportando risorse
progettuali in questo campo
all’attuale filiera decisionale
dell’Altopiano. Solo da qui può
iniziare un’estensione di bonifica, l’introduzione di
metodologie avanzate, l’attitudine a muoversi per obiettivi
condivisi, la creazione di circoli virtuosi. La strategia è
quindi: proporre analisi, strategie di marketing e obiettivi di
sviluppo sostenibile attraverso
linee guida comuni e condivise dal territorio. Modalità:
affiancamento di consulenze
dall’esterno a supporto della
filiera decisionale.
ComMon7C, Uffici Turismo e
pro loco dei Comuni, IAT e
ConTur7C continuino per le
loro strade e per i loro destini,
ma onestà intellettuale vuole
che venga dato spazio e cresca in Altopiano un laboratorio di studi e idee adeguato alle
nuove dinamiche di mercato,
proprio come accade nella
nostra pedemontana (per fare
degli esempi che tutti conoscono) alla DIESEL,
all’APRILIA,
alla
DAINESE... Nessuno di questi rilevanti successi internazionali ha risorse di marketing e
comunicazione interne. Inoltre,
fatte le debite proporzioni, nessuno
ha
budget
esponenzialmente superiori al
complessivo
conferito
all’Altopiano.
La mission è e rimane
“competitività, attualità e
rilevanza, della marca
Altopiano 7 Comuni”. Se non
Grazie agli
organizzatori
di Schella
Marzo
Gentile Direttore,
mi permetto di utilizzare
lo spazio che eventualmente vorrà riservarmi sul
suo giornale per ringraziare di cuore gli organizzatori
di Schella Marzo. Nelle tre
serate di chiasso mi sono
lasciata piacevolmente
coinvolgere dall’allegria e
dalla fantasia dei gruppi di
bambini, ragazzi e giovani
che hanno girato per le strade trascinando lunghe fila
di bidoni tra le quali si è vista più di qualche originale e simpatica creazione.
Mi sono perfino commossa nel partecipare
alla festa di venerdì e nel
vedere tutta quella gente girare per il centro
seguendo il chiassoso e
atipico corteo. Sono rimasta ancora una volta
stupita dal buon lavoro
svolto dal Gruppo di
Base di Asiago per realizzare la Vecia. Li ho
osservati, uomini e donne, mentre in piazza si
davano da fare per sistemare al meglio la Vecia
e per distribuire cioccolata e vin brulè. Credo
che meritino veramente
un plauso particolare per
tutto il loro impegno, il
loro senso di partecipazione alle iniziative del
paese, la loro costanza
nel presenziare, da protagonisti, a tante manifestazioni. Sono proprio
bravi, da ammirare e credo, in certe cose,
insostituibili.
Giorgia Rigoni
sapessi, per averci fatto i capelli bianchi, che questo progresso è impegnativo, se non
conoscessi quali risorse umane richieda e quanti difficili
superamenti di pregiudizi generazionali imponga, allora si
Sig. De Guio accetterei la più
strumentale delle sue accuse:
la mancanza di critica
costruttiva.
Mi consideri a sua disposizione. Con sincera ammirazione
per il suo impegno per il nostro territorio,
Andrea Cunico Jegary
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
24
VOLLEY CESUNA
SPORT
Esce dal campo con l’onore delle
armi il Caseificio Pennar Cesuna
che sabato 23 nella trasferta di
Valdagno l’A.D. Cornedo, terza
forza del campionato di 2^ divisione maschile. Come di consueto quando hanno di fronte una
squadra di livello i nostri non risentono di alcun timore
riverenziale e danno il meglio di
sé pur in presenza degli innumerevoli infortuni che condizionano il prosieguo del campionato.
Il risultato 3 a 0 con parziali di 2624, 25-17 e 25-22 a favore del
Cornedo fa crescere il rammarico
per non riuscire a fornire le stesse prestazioni con squadre di
minor spessore e dover lottare
sul filo della retrocessione. Ora,
dopo il turno di riposo, la squadra sarà impegnata nella trasferta di Thiene questo sabato 8
marzo in una sfida salvezza che
si presenta ancor più decisiva
dopo gli ultimi risultati negativi.
Prix Volley Cesuna
Sabato 23 febbraio Prix Volley
Cesuna in trasferta a Malo per
la contesa del 5° posto nel girone del campionato 2^ divisione femminile. Purtroppo per le
nostre sul parquet è scesa una
sola squadra con la mentalità
MICHELA SILVAGNI
IMPAREGGIABILE IN DIFESA
Il match contro il S. Vitale esalta le doti della laterale delle Tigers che
alla fine sono riuscite a conquistare una sofferta vittoria al tie-break
partita si è prolungato oltre il
Pri
x
dovuto
e solo grazie al prezioVso
oleycontributo in ricezione e diCfesa
esuna della ritrovata laterale Mi-
vincente, l’altra sembrava avvolta nella fitta nebbia che circondava il palazzetto; in questo modo la Pallavolo Malo ha
fatto sua una partita senza storia per 3 a 0 con parziali di 2513, 25-19 e 25-9. Il risultato è
stato talmente indigesto da invocare, mutuandone l’esempio
dal calcio, un quanto mai opportuno silenzio stampa per fis-
sare l’attenzione sul successivo appuntamento in calendario.
L’occasione di voltare pagina
si è presentata lo scorso primo
marzo in casa contro il S. Vitale
Castelnuovo di Isola Vicentina,
partita sulla carta alla portata
delle nostre. Ma, come recita il
celebre proverbio “Non dire
gatto se non l’hai nel sacco”,
lo strascico della precedente
chela Silvagni (nella foto), le
“Tigers” sono riuscite a conquistare una sofferta vittoria al
tie-break. Il risultato finale di 3
a 2, con parziali di 21-25, 24-26,
25-12, 25-21 e 15-11, consente
alla squadra di conservare il 6°
posto in classifica a 25 punti tenendo a debita distanza le immediate inseguitrici dell’U.S.
Astico di Lugo che arrivano
a quota 23.
Under 16
Nel campionato U16 A.I.C.S.
dopo l’esito della partita casalinga contro il Molina Volley
valida per la corsa al 4° posto,
ultimo utile per l’accesso ai
play-off, il Volley Cesuna vede
allontanarsi la speranza di accedere a questa fase. Il Molina
facendo sua la partita per 3 a
0, parziali di 25-27, 21-25 e 1925, allunga a 5 punti il distacco dalle padrone di casa che
vedono così assottigliarsi le
possibilità di recupero nelle
ultime due partite che saranno disputate entrambe
in12
traUnder
sferta.
Under 13
Per l’U13 quarto posto nel girone nel torneo “Braccio di
Ferro” dopo gli ultimi
altalenanti risultati che hanno
visto le ragazze cedere contro
lo Schio Volley per 3 a 1 e nel
recupero con le 95Tigre sempre di Schio per 3 a 0; vittoria
per 3 a 0, invece, nella trasferta di S. Vito di domenica 2 marzo: utile in questa fase acquisire confidenza con le competizioni in vista dell’inserimento nei campionati giovanili già
dalla prossima stagione.
Under 12
Non finisce di sorprendere il
cammino per l’U12 che dopo
la vittoria per 3 a 0 nel
recupero programmato per domenica 2 marzo in casa contro
il Cogollo si proiettano al vertice del girone a quota 22 staccando di due lunghezze le inseguitrici del PGS Auxilium Volley
di Schio. Avversario sicuramente temibile l’Auxilium, af-
Silvagni Michela
Anno: 1986
altezza: 171 cm.
Le prossime
partite in casa
I prossimi impegni
casalinghi vedono
impegnate la squadra di 2^
divisione Femminile sabato
8 marzo alle 16,30 contro
l’U.S. Altair di Vicenza e, a
seguire, l’U13 alle 18,30
contro le coetanee dell’U.S.
Summano di Piovene
Rocchette. Per il maschile
bisognerà invece attendere
sabato 15 quando
sfideranno alle 20,30 il
Torrebelvolley.
frontato sul parquet amico sabato 1 marzo, con risultato finale 2 a 2 che soddisfa entrambe le formazioni.
I virtuosi altopianesi del
La Sportivi Ghiaccio Roana ghiaccio in scena all’Odegar
piazza cinque atleti sul podio
Pattinaggio velocità
Il 14 marzo lo spettacolo di fine stagione. Il Circolo Pattinatori
Asiago tira le somme di un anno di lavoro e soddisfazioni
Ottimi risultati nella gara di fine stagione a Baselga di Pinè
Si è conclusa domenica 1
marzo a Baselga di Pinè la
stagione agonistica nazionale per il settore del pattinag-
gio di velocità. L’ultima
gara, denominata “Italia
closing games season” ha visto la partecipazione di 73
atleti in rappresentanza di 10
Società. La SG R o a n a h a
portato 5 atleti sul podio:
Denise Frigo, 1^ nei JUn B;
Cristian Rossi, 2°, e Nicola
Tumolero, 3° nella Categoria Jun D; Giulia Zovi, 3^
nella Jun C; Alessia
Tu m o l e ro n e l J u n E f ,
Rebeschini Federico nei
Jun Em ha effettuato una
prova veramente eccezionale nella gara ad inseguimento a squadre dove con
Matteo Casentini, Andrea
Stefani e Giulia Zovi, ha
ottenuto un prestigioso 3°
posto in una specialità
dove è necessario un grande affiatamento e perfetto
sincronismo nei cambi. Le
prime tre classificate si
sono giocate i piazzamenti
sul filo dei centesimi di secondo. Inoltre la Società ha
concluso con un onorevole
3° posto nella classifica a
punti. In questo fine settimana (7 e 8 marzo) si svolge ad Heerenveen in Olanda, la “Viking Race” gara
internazionale per nazioni
dove la rappresentativa
giovanile italiana è impegnata con i suoi migliori
elementi. A difendere i colori
del
pattinaggio
altopianese sono presenti
in terra olandese Stefani Andrea, Rossi Cristian, Zovi
Giulia e Ravnic Tea.
Valerio Fabris
Con la manifestazione di pattinaggio su ghiaccio in programma il 14 marzo si conclude la stagione agonistica della tre società sportive del pattinaggio artistico dell’Altopiano. Una serata dove gli ospiti ed i residenti
potranno
“gustare”
i
virtuosismi dei nostri giovani
campioni che con grande sacrificio e convinzione si dedicano
al pattinaggio artistico.
Tra le società che parteciperanno alla serata c’è il Circolo Pattinatori Asiago, società che dal
’94 si dedica al pattinaggio artistico oltre al pattinaggio di velocità, e che annovera tra le sue
fila alcune promesse del pattinaggio nazionale. Tra queste
spicca il 14enne Filippo
Ambrosini che, nonostante abbia scelto di dedicarsi al pattinaggio alla scuola di Milano,
continua a vestire i colori della
società asiaghese. Il giovane,
dopo la vittoria in Coppa Europa dell’anno scorso, ha raggiunto un terzo posto nella gara
internazionale “Merano Cup
2008” oltre a vari piazzamenti di
rilievo tra cui un 4° posto nel
campionato italiano, un 2° nella
finale nazionale e un altro 2°
posto nella gara internazionale
di Obersdorf.
Alle sue spalle sta crescendo
anche Maria Chiara Carli, altra
atleta su cui la società punta
molto per il futuro: con il suo 2°
posto nei campionati triveneti
si è qualificata al Trofeo delle
Regioni. La giovane asiaghese
sta letteralmente bruciando le
tappe ed ha acquisito già l’anno scorso il punteggio necessario per competere nelle categorie nazionali.
Tra i giovani si distinguono
Giulia Povoledo e Ylenia Rossi.
La prima si è piazzata terza all’ultima gara che si è svolta a
Claut mentre la Rossi ha raccolto due secondi e un terzo posto
qualificandosi nel campionato
Wisp.
Altre atlete da tenere d’occhio
sono Carrie Tessari, classificatasi per il campionato Wisp,
Giulia Panozzo e Giada Leoni,
quest’ultima giunta sul primo
scalino del podio nella gara
esordienti svoltasi ad Auronzo.
A completare la “squadra” del
Circolo Pattinatori, composto
da 28 atleti, c’è un vivaio di tutto rispetto che miete successi
in tutte le gare d’esordio. Alla
base c’è un grande lavoro che
richiede circa 2 ore e mezzo di
ghiaccio al giorno per essere
competitivi, sorretti anche da
una buona coreografia.
“Ringraziamo il Comune di
Asiago che ci mette a disposizione lo stadio senza che questo gravi economicamente sulle famiglie degli atleti” dicono
dal Circolo Pattinatori che si
autofinanzia con qualche sponsor, con lo spettacolo di pattinaggio che da qualche anno si
tiene a ridosso della Pasqua e
con tanta buona volontà da
parte dei genitori volontari. Una
bella realtà che merita di essere
apprezzata e sorretta proprio
nella sera del 14.
Gerardo Rigoni
8
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
23
Hockey Inline
INLINE
Tutto è tornato alla normalità, quasi. I campioni d’Europa e d’Italia in carica, infatti,
hanno subito rialzato la testa
dopo lo scivolone con
Empoli, superando a pieni
voti l’insidioso derby con
Vicenza; mentre la sfida con
il Polet Trieste è stata vinta
con qualche difficoltà di troppo e certamente evitabile.
E così l’inseguimento all’altra metà dell’hockey giuliano,
l’Edera, prosegue, in attesa
dello scontro diretto in programma a Trieste martedì 25
marzo (ore 19, con tanto di
diretta su Rai Sport Satellite).
Dopo l’inopinato passo falso
con Empoli, poi sonoramente battuto sia da Edera che
da Arezzo, ci si attendeva
una reazione e nel derby c’è
stata, eccome. Partita a senso unico, dominata e controllata dagli Asiago Vipers, dimostratisi superiori un po’
dappertutto. Tutto bene anche nei primi 10’ del match
contro il Polet; poi, però, gli
uomini di Cristian Rela hanno smesso di giocare, regalandosi una seconda parte di
gara inutilmente in salita, ma
fortunatamente senza beffa
finale.
C’è ancora qualcosa da sistemare, dunque, per una
squadra che all’orizzonte
vede arrivare la trasfertatrappola di Roma, dove sabato 8 marzo (ore 20) incon-
Asiago Vipers su la testa
L’inseguimento all’Edera continua
In Serie A2 i Black Vipers debuttano nella “poule promozione”. In Serie B è “derby-time”
trerà la rivelazione della stagione:
la
matricola
Civitavecchia, che sta volando verso i playoff grazie alle
parate del portiere slovacco
Franko e ai gol della scatenata coppia ceco-slovacca
Kucera-Simunek. Già all’andata, seppur con l’attenuante Champions, non fu una
passeggiata e questa volta
non sarà da meno, anche giocando con il piglio del derby.
Ma questo rappresenta anche il lato piacevole del campionato 2007/08, il primo a
girone unico, che sta finalmente offrendo un po’ di
suspence dopo anni di partite dall’esito pressoché scontato. Tolti un paio di incontri,
infatti, quest’anno se una
squadra non è al meglio può
davvero rischiare di lasciare
punti per strada. Un’incertezza a cui non si era abituati, ma che esalta maggiormente l’ultimo segmento della
regular season in cui si lotta
un po’ ovunque: in vetta, con
Edera Trieste, Milano 24 ed
Asiago racchiuse in un solo
punto; per il quarto posto, con
quattro formazioni nello spazio di tre lunghezze, ma anche per evitare la retrocessione diretta in Serie A2. Insomma, quest’anno si soffre,
ma ci si diverte un po’ di più.
Anche in Serie A2 adesso la
situazione inizia a farsi davvero interessante. Tuttavia
l’inizio della “poule promozione”, previsto per questo fine
settimana, slitterà in seguito
all’ennesimo pasticcio che
troppo spesso va a minare la
crescita e, purtroppo, anche
la credibilità di questo sport.
Si dovrà disputare nuovamente lo spareggio tra le seconde squadre classificate
(Montebelluna, Padova e S.
Benedetto, la squadra prima estromessa e poi
riammessa) che determinerà l’ultima partecipante alla “poule promozione”
che comprende già Asiago
Black Vipers (1° posto nel
girone “A”), Ferrara (1° posto nel girone “B”) e Latina
(1° posto nel girone “C”). Primo ostacolo, se sarà confermato il calendario, il Ferrara
dell’amico Roberto Ciprian,
ex giocatore e tecnico degli
Asiago Vipers con cui ha
conquistato due scudetti. Per
i Black l’obiettivo è chiaro,
fin dall’inizio: la promozione
in Serie A1. Un conto aperto
da un anno, da quando i “men
in Black” di coach Marobin
arrivarono secondi alle spalle del Modena. Un finale
amaro, che nessuno ha dimenticato, ma che tutti, ora,
vogliono cancellare. <<
Sarà il gruppo a dover
Gara di settino all’osteria Sciessere
Dopo il “Fungo” i settinisti
sono tornati in rampa di lancio con una gara svoltasi all’osteria “Sciessere” di via
Sciessere a Lusiana. Ha
vinto la coppia formata
da
Fabrizio
Bordignon e Valentino
Cappozzo. Piazza
d’onore per Luciano
Ronzani e Angelo
Frello. Terzo posto
per Renzo Ronzani e
Delio Broglio.
Prossima gara, ancora a Lusiana, l’8
marzo
al
bar
“Gnomo’s”.Seguiranno
altre due sfide a
Lusiana con una gara
al “Centrale” una
maxi tornata per 64
coppie alla “Conca
Verde” prima che si torni a
giocare a Gallio, Foza e
Asiago fino a Novembre
quando al “Bertiaga” di
Lusiana verrà giocata la fi-
nale del campionato del
mondo di specialità. E.Z.
Nella foto, le prime tre
coppie classificatesi all’osteria “Sciessere”.
fare la differenza >>. Parola di capitan Andrea
Benetti.
E, dulcis in fundo, il
derbyssimo. Domenica 9 mar-
zo alle
ore 18
(palestra di
Via Cinque), si
accenderanno le luci
sulla stracittadina
tra le due formazioni che militano nel torneo di Serie B e
che si contendono il secondo
posto alle spalle del Verona,
che proprio nell’anticipo di
questa 11a giornata ha incassato il primo ko per mano
dello Spinea. A giocare in
casa saranno gli Asiago
Vipers “A”, la formazione
con maggior esperienza nella categoria, che vanta un
trend positivo che dura ormai
da cinque turni (con altrettante vittorie) e che vuol pareggiare i conti, visto che all’andata, dopo l’iniziale vantaggio (Massimo Vellar), fu
raggiunta e superata dagli
Asiago Vipers “B”. Un 3-1
finale “griffato” Francesco
Gios e Francesco Rigoni
(doppietta). Ora è tempo di rivincita. Per entrambe le formazioni, soprattutto quella
“B”, qualche volto nuovo in
organico rispetto all’andata e
pronostico come sempre aperto ad ogni soluzione. Nei
Vipers “B”, che sabato 8 marzo (ore 21) dovranno scendere in pista anche a Sacile per il
recupero della 4a giornata, torna a disposizione il presidente-giocatore Fabio Forte, che
ha scontato i due turni di squalifica dopo un altro derby, quel-
lo con Vicenza. << Speriamo sia una festa – afferma
Forte – perchè è quello lo spirito per cui non appena possibile iscriviamo nuove formazioni ai vari campionati. Poi,
ovviamente, l’agonismo non
mancherà di certo, ma è giusto così; anche questo è nel
nostro dna >>.
LE CLASSIFICHE
Serie A1: Edera Trieste * punti 43, Milano e Asiago Vipers
punti 42, Vicenza punti 28, Arezzo punti 27, Empoli e
Civitavecchia punti 25, Forlì punti 19, Polet Trieste punti
15, Modena 10 punti, Torino punti 7, Milano 17 Rams punti
0. * due punti di penalizzazione
Serie B: Verona * punti 24, Asiago Vipers “B” * e
Asiago Vipers “A” 18, Spinea 12, Sacile *, Caoduro
Vicenza e Buja 10, Bassano 9, Udine 4.
* una partita in meno
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
22
A.C. ASIAGO ALTOPIANO CALCIO
Occhi puntati sul settore giovanile
Riprendono i campionati dopo la pausa natalizia – D’Errico: “La stagione sta
andando bene, nel pieno rispetto di tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati”
Leonardo e Cesare, due
giovanissimi dell’A.C. Canove
“Se dobbiamo stare
in panchina lo accettiamo, perché sappiamo
che il calcio comporta
anche questo”
Dopo la pausa natalizia, durata per i nostri giovani dalla
metà di dicembre alla fine di
gennaio, sono ricominciate
progressivamente le partite
del girone di ritorno delle varie squadre impegnate nelle
diverse categorie.
Dopo le feste, i panettoni e i
pandori, la prima squadra del
settore giovanile ad iniziare è
stata quella della categoria
Juniores, allenata da Giobatta
Rigoni e Roberto Apolloni,
che ha finora inanellato una
serie di risultati positivi e qualche inaspettata sconfitta, seguita a ruota dai Giovanissimi allenati da Marco Fracaro,
Romano Basso e Giorgio Dal
Sasso.
Nei prossimi fine settimana
inizieranno i rispettivi campionati, un po’ in ordine sparso,
anche i ragazzi della categoria
Esordienti, allenati da Luciano Longhini e Mario Stevan, i
Pulcini anno 97 allenati da
Enrico D’Errico, i Pulcini
anno 98, allenati da Vasco
Sambugaro, i Pulcini
anno 99, allenati da Andrea
Tessari, e i più giovani, appartenenti alla categoria Piccoli
Amici, seguiti da Luca Compagno.
L’ A.C. Asiago Altopiano Calcio e’ inoltre riuscita a creare
una specifica sessione di allenamenti, con cadenza settimanale, mirata insegnare e
perfezionare le abilita’ e le prestazioni dei portieri, sia del
settore giovanile che della prima squadra, che sono scrupolosamente seguiti da Luca
Longhini e Alessandro
Cunico.
Tutti i genitori che volessero
iscrivere i loro figli nelle varie
squadre o volessero anche
semplicemente avvicinarli al
calcio per far loro trascorrere
qualche ora all’aperto e per
farli divertire, possono telefonare ai numeri telefonici 348/
2617808, 336/808313 e 338/
8098196 per avere tutte le informazioni necessarie circa
luoghi ed orari di allenamento.
L’ A.C. Asiago Altopiano, oramai da qualche anno, ha sviluppato un programma di collaborazione con la prestigiosa
società professionistica militante nel Campionato di Serie
A F.C. INTERNAZIONALE di
Milano, diventandone società affiliata.
Tale affiliazione permette di
mantenere un proficuo collegamento con il calcio che conta sia alivello di corsi riservati
ai tecnici del settore giovanile, sia ospitando, tra giugno e
luglio i prestigiosi “Inter
Campus”, ovvero le sessioni
settimanali di vacanza anima-
zione e sport in cui vengono
coinvolti, per ogni anno, una
cinquantina di ragazzi, dai 10
ai 15 anni, provenienti da tutta Italia e con un’unica grande passione: il gioco del calcio.
Abbiamo chiesto a Enrico
D’Enrico, tecnico del settore
giovanile, un parere generale
sull’andamento
della stagione delle varie squadre del settore giovanile: “La
stagione sta andando molto
bene, generalmente rispettando le aspettative e gli
obbiettivi che ci eravamo
proposti fin dall’inizio;
stiamo programmando nel
frattempo la possibilità di
partecipare ad alcuni tornei
giovanili, da disputare al
termine dei vari campionati, nel prossimo mese di
maggio”.
Alessandro Cunico
La prima squadra ancora
in corsa per i play off
Per quanto riguarda la prima
squadra, dopo un positivo ciclo ininterrotto di tre vittorie
consecutive, è arrivata l’immeritata ed amarissima sconfitta
contro il Recoaro, squadra che
è peraltro balzata in testa alla
classifica del campionato.
L’Asiago, dopo una partita giocata per 90 minuti all’attacco,
sempre con grandissima generosità e determinazione, dopo
aver colpito a più riprese pali e
traverse, è stato trafitto in
contropiede dagli avversari con
l’unica vera conclusione realizzata proprio nella fase finale della partita. Nei pochi minuti mancanti al termine dell’incontro, i
giallorossi non sono poi riusciti a realizzare il gol del pareggio,
che sarebbe stato meritatissimo.
Va sottolineato che anche il pari
sarebbe stato un risultato stretto perla formazione asiaghese,
che, visto l’andamento complessivo della gara, avrebbe meritato ampiamente la vittoria. Comunque l’A.C. Asiago
Altopiano si e’prontamente ripreso e già nella partita Successiva giocata a Cogollo del
Cengio domenica scorsa, ha
vinto per2 a 1, riprendendo a
pieno regime la corsa per un
posto nei play off che daranno
diritto alla vittoria finale del
campionato.
A. C.
L’ultimo turno del campionato di
calcio di prima categoria ha visto
l’A.C. Canove subire una sconfitta
per 1 a 0 ad opera dello Scledum.
“Una partita spenta, abbiamo perso punti preziosi, mentre era necessario vincere per poter proseguire
con una certa tranquillità verso il
traguardo che ci siamo prefissati.
La situazione di classifica, che vede
tante squadre vicine a pochi punti
di differenza, ci impone ora di vincere”. E’ un’analisi semplice, che
però non lascia posto a incertezze,
quella che fanno due giovanissimi
calciatori della squadra altopianese,
Leonardo Peron e CesareAzzolini.
Quest’ultimo, classe 1991 è il più
“piccolo” della squadra, nella quale ha debuttato proprio nella stagione in corso, dopo aver comunque giocato da sempre nelle giovanili del Canove.Abita a Roana, così
come Leonardo, classe 1988, nativo di Malo e trasferitosi in
Altopiano cinque anni fa.
Leonardo, dopo aver praticato il
nuoto fino all’età di 11-12 anni, ha
sempre giocato a calcio nella squadra della sua cittadina, continuando anche nei primi due anni dopo il
trasferimento. “Visto che per motivi di studio mi recavo giornalmente
in pianura – spiega – ho continuato a giocare nel Malo, fino a tre anni
fa, quando sono approdato al
Canove. Mi sono inserito subito
bene, anche se ho trovato una mentalità diversa nei confronti del calcio e dello sport in generale rispetto a giù, dove c’è più rivalità anche
fra giocatori della stessa squadra.
Qui invece è proprio come essere
in famiglia”. Una famiglia, una squadra molto unita, lo hanno ripetuto
tutti coloro che finora abbiamo incontrato e conosciuto un po’ meglio. “Peccato che questa sia la realtà dello spogliatoio, delle serate
che passiamo insieme, e un po’
meno del campo, dove non dimostriamo questa nostra unità – commentano i due compagni di squadra - Il Mister ci ripete spesso che
in campo dobbiamo parlarci, far
vedere quanto siamo uniti, e invece questo non succede, forse ci
manca ancora una certa sicurezza”.
Una domanda per Cesare, gli chiediamo come si trova in mezzo a tanti giocatori più grandi di lui. “Tutti
mi vengono incontro – racconta –
mi danno consigli, anche il Mister
mi dimostra la sua fiducia. Ho iniziato la stagione scorsa ad allenarmi con la squadra, notando subito
una grande differenza rispetto al
calcio giocato fino ad allora. Mi
considero molto fortunato, perché
ho giocato parecchio, molto più di
quel che mi aspettavo. L’unica cosa
che mi dispiace è che ho l’impressione che a volte ci vorrebbe un
maggior sostegno e incitamento da
parte dei tifosi che seguono la squadra”. Cesare oltre al calcio pratica
lo sci a livello agonistico, e vorrebbe diventare maestro di sci. Doppia attività sportiva, e in più la scuola (frequenta il terzo anno di liceo
scientifico), è difficile conciliare tutto? “Sono sempre riuscito ad organizzarmi, non mi crea problemi praticare sport e studiare. Se c’è passione non si sente tanto la fatica, e
poi devo dire che i miei genitori mi
hanno sempre sostenuto e aiutato”. Papà Gastone , ma soprattutto
mamma Milena, riescono a loro
volta a conciliare impegni di lavoro
con gli impegni sportivi dei figli,
accompagnandoli ad allenamenti,
gare e partite. Cesare ha fratello minore, Gabriele, anche lui molto appassionato di calcio e che, dopo
aver giocato a Canove, da tre anni
gioca a Thiene, Si può ben immaginare quale sia l’impegno che ciò
comporta, le corse continue per
poter seguire tutto. Anche la vita di
Leonardo è una corsa continua, dice
di essere sempre preso, tra il lavoro
di barista che svolge alla Baricatella,
sul Costo, e nel locale di famiglia,
La Baitina al campo sportivo di
Roana, allenamenti e partite. Ma
come riesce a trovare la giusta concentrazione prima delle partite? “Mi
basta un attimo – dice – per lasciare da parte i pensieri di lavoro, dimenticare tutto e pensare solo al
gioco. Per contro, una volta finita
la partita, me la dimentico e non ci
penso più”. Anche Leonardo ha un
fratello, Lorenzo, maggiore di un
anno, e anche lui gioca a calcio,
nell’Asiago. E per “caricarsi” un po’
prima della partita, cosa fanno i due
compagni di squadra? “Mi rilasso
ascoltando un po’ di musica – dice
Cesare – infilandomi le cuffiette
dell’hi pod e sentendo le canzoni
che mi piacciono al momento”. Per
Leonardo la carica viene da un “In
bocca al lupo” del tutto speciale,
quello di Valentina, la sua ragazza.
“Anche se un po’ sono dispiaciuto perché, a causa degli impegni di
studio, raramente viene a vedermi
giocare, il suo augurio me la fa sentire vicina!”. Che consiglio vi sentite di dare ai giovanissimi che ambiscono ad arrivare in prima squadra? “Di essere costanti, disposti
alla fatica e al sacrificio, e accettare
la panchina se ciò è necessario,
consapevoli che c’è ancora tanto
da fare. A noi hanno dato fiducia,
cerchiamo di ricambiarla, soprattutto quella del nostro allenatore, che
ammiriamo per la sua passione e
serietà. Mister Bernardi negli incontri si fa prendere, ci mette l’anima, e
da lui c’è sempre tanto da imparare.
A questo proposito vogliamo dire
che ci dispiace non venga con noi
in Belgio (per un torneo annuale a
cui parteciperanno quest’anno a
maggio tutti i giocatori, ndr) ma
gli promettiamo che non ci faremo distrarre da questa nuova
esperienza, che aspettiamo con
ansia!”. E proprio mentre termino di scrivere queste righe, vengo a conoscenza di un infortunio (non in campo, ma sugli sci)
accaduto a Leonardo, ricoverato
per questo all’ospedale di
Asiago. E allora non può mancare un grosso augurio perché possa presto ristabilirsi, da parte della nostra redazione, e da tutta la
squadra dell’A.C. Canove.
Silvana Bortoli
8
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
Stagione finita per
l’Emisfero Asiago
SPORT
Va dunque anticipatamente agli
archivi (anche se scrivo queste
righe alla vigilia dell’ultima partita) per la seconda volta consecutiva la stagione dell’hockey
asiaghese, piazza che resta così
anche quest’anno fuori dai
playoff; sfugge così di mano alla
squadra di Jimmy Camazzola il dichiarato obiettivo stagionale,
quello cioè di migliorare l’ultima
posizione del precedente torneo.
Peccato, un vero peccato, anche
perché, rispetto a quella 2006/07,
quella di quest’anno era certo
una formazione di maggior spessore e talento, una squadra potenzialmente capace (e lo ha dimostrato quando ha saputo
esprimersi ai livelli di cui era accreditata) di dar fastidio e di competere con tutte le altre protagoniste della RBK Hockey Cup.
Dall’altopiano, dunque, ancora
un mesto saluto al treno che,
sganciata la sua carrozza numero nove dipinta ancora con i colori giallorossi, prosegue con gli
altri otto vagoni verso la prossima stazione, percorrendo via via
quei binari che lo porteranno
entro un mese a rimanere con
una sola carrozza, quella vincente. Evidentemente c’è delusione, mischiata ad una
certa amarezza, per non
aver trovato le condizioni
e le situazioni per restare
agganciati a quel treno; a
dire il vero questa squadra ha
Campionato sottotono per gli altopianesi. Tuttavia la
squadra ha poco o nulla da rimproverarsi sul piano
dell’impegno e dell’orgoglio. La disgrazia d’inizio stagione
e gli infortuni hanno avuto il loro peso sui risultati
poco, forse nulla, da rimproverarsi sul piano dell’impegno e dell’orgoglio, sempre o quasi peculiarità delle sue prestazioni, ma
deve andare a cercare altrove le
cause di questo insuccesso.
Bilanci e considerazioni
tecniche saranno motivo di approfondimento nel prossimo futuro
con i diretti interessati
(società, tecnici e giocatori), ma non posso
non affermare
che la tragedia di
avvio
sta-
gione ha sicuramente segnato per
un buon tratto il cammino
giallorosso; si sono aggiunti via
via altri “elementi destabilizzanti”, come gli infortuni (molti dei
quali lunghi ad essere risolti), un paio di inattese defezioni, il cambio di un giocatore (avvicendamento
peraltro positivo) ed il
turn over per l’ingaggio
di un terzino in più.
Tutto questo ha
messo un
po’ i pali
fra le
ruote
AD ASIAGO SUCCESO
PER IL TORNEO DEL
CENTENARIO DELLA IIHF
Lo scorso week era dedicato ai festeggiamenti per il centenario di
fondazione della I.I.H.F., la Federazione Internazionale dell’hockey su
ghiaccio, presieduta dallo svizzero René Fasel. In Italia i vari Comitati
Regionali, vista la sospensione di tutti i tornei, hanno organizzato
manifestazioni per sottolineare questa ricorrenza. Per la nostra Regione il Comitato Veneto, l’Asiago Hockey ed il Comune diAsiago hanno
organizzato domenica scorsa 2 marzo un torneo fra i giocatori dei vari
campionati veneti giovanili. Una sorta di festa dell’hockey giovanile e
così agli incontri amichevoli hanno partecipato più di 120 giovani
hockeisti provenienti da sei delle più importanti società di hockey del
Veneto-Trentino:Asiago,Alleghe, Feltre, Pieve, Cortina, Auronzo. Tutti
i giocatori, suddivisi senza distinzione di società o provenienza, sono
stati assegnati ad una delle due squadre in gioco: Veneto “A” e Veneto
“B”. Per ognuna delle categorie (U10, U12, U14, U16) le rappresentative si sono affrontate dando vita a due incontri di 15 minuti ognuno. Al
termine della giornata di gioco, la rappresentativa del Veneto “A” si è
aggiudicata nettamente la vittoria finale con 13 punti (frutto di sei
vittorie ed un pareggio) mentre il Veneto “B” ha ottenuto una sola
vittoria ed un pareggio per un totale di 3 punti.
C.P.
Tra i migliori giocatori del torneo anche 4 asiaghesi:
Portiere U12 – Luca Stevan (Asiago)
Difensore U12 – Luca Tagliaro (Asiago)
Difensore U14 – Andrea Strazzabosco (Asiago)
Portiere U16 – Edoardo Mantovani (Asiago)
SCACCHI
Inchiodati sulla scacchiera di casa
Un pari con l’Asolo nella seconda giornata del Campionato Promozione Veneta
Un 2-2 finale che lascia un po’
di amaro in bocca, quello con
Hockey Ghiaccio Femminile
Agordo campione, ma
festeggia pure Asiago
Tra poche ore le ragazze
dell’Agordo scenderanno sul
ghiaccio di Alleghe per la passerella finale contro le All Stars Piemonte; poi si scatenerà la festa,
meritata, per la conquista dello
scudetto, il secondo consecutivo, il nono nella storia del club
bellunese.
Un titolo arrivato al termine di
una rincorsa affannosa al
Bolzano, inceppatosi ad un passo dal traguardo. Un titolo che
ha visto tra le protagoniste anche un’asiaghese, Martina
Caneva, che un anno fa aveva
iniziato insieme a tante altre ragazze altopianesi l’avventura
nell’inline con le Asiago Pink
Vipers.
Poi, però, un invito a provare
l’esperienza sul ghiaccio rivolto
a lei e a Monica Pesavento (capitano delle Pink) da una giocatrice dell’Agordo, Silvia Toffano,
aveva aperto anche questa nuova prospettiva.
Per entrambe, dunque, nuove
emozioni, prima in Elite Women
Hockey League, una sorta di
Alpenliga al femminile, e quindi
in campionato. Gli impegni, anche di allenatrice, nell’inline, hanno indotto però Monica
Pesavento a concentrarsi solo su
questa disciplina; mentre
Martina ha proseguito sul ghiaccio, facendosi trovare pronta
quando il coach l’ha schierata a
a coach Camazzola, anche lui con
grande entusiasmo ma con
un’esperienza da costruire insieme, alle prese con una squadra
giovane da far maturare e crescere sia sul piano tecnico e tattico
ma anche nella personalità e nell’esperienza; i riscontri avuti, al
di là dell’eliminazione forse immeritatamente subita, ritengo
però possano essere classificati
in chiave positiva. Abbiamo visto
bravi ragazzi, buoni giocatori e tanto impegno e disponibilità a lavorare duro; questo dovrebbe automaticamente far già pensare in chiave positiva per la prossima stagione quando, con l’italianizzazione di
alcuni di essi, l’inserimento di poche pedine di valore e la
maturazione dei nostri giovani,
sono certo potremo applaudire un
Asiago di nuovo protagonista, capace di porsi traguardi ambiziosi.
Cesare Pivotto
21
difesa della gabbia bellunese, e
sabato 1 marzo ha così potuto
festeggiare il tricolore dopo il 4-0
rifilato al Bolzano nel match decisivo.
<< La situazione era delicata –
racconta Martina Caneva – perché a quattro partite dalla fine
del campionato bastava una
sconfitta per essere fuori dai giochi scudetto. Dovevamo solo
vincere >>.
E l’Agordo c’è riuscito, beffan-
do in volata il Bolzano. Per
Martina Caneva, che difenderà la
porta delle neo campionesse
d’Italia anche nel festoso epilogo di sabato 8 marzo ad Alleghe,
la gioia è davvero tanta: << Per
fortuna è andato tutto bene, è
stata una grande soddisfazione
aver contribuito alla conquista
di questo scudetto. Ringrazio i
dirigenti dell’Agordo per avermi dato questa opportunità >>.
Stefano Angonese
Il calendario del girone “2”
Promozione Veneta.
Domenica 17 febbraio Pedone
Belluno vs Altopiano 7 Comuni
4-0
Domenica 2 marzo Altopiano 7
Comuni vs Asolo 2-2
Domenica 9 marzo Treviso vs
Altopiano 7 Comuni
Domenica 6 aprile turno di riposo Altopiano 7 Comuni
Domenica 13 aprile Altopiano 7
Comuni vs Marosticense
Gli incontri casalinghi del Circolo Altopiano 7 Comuni si
svolgono presso la Sala Verde
del Comune di Gallio ed hanno
inizio alle ore 14.30.
La formazione: Vinicio Rigoni
(1N), Marco Baschirotto (1N),
Paolo Lodi (2N), Ivan Fracaro
(NC), Luciano Villanova (2N),
Alessio Cogo (NC), Gianni
Lunardi (NC), Alberto Noale
(LC), Livio Finco (NC), Renato
Daberto (NC).
Info: il Circolo Scacchistico
Altopiano 7 Comuni si ritrova
ogni giovedì, a partire dalle ore
20, presso il Bar Fortuna di
Gallio.
http://
Sito
internet:
it.geocities.com/asiagoscacchi ;
e-mail [email protected]
Martina Caneva
cui il circolo Altopiano 7 Comuni
è stato inchiodato dall’Asolo
nella seconda giornata del campionato Promozione Veneta.
Dopo la prevedibile sconfitta
contro il Pedone Belluno, indicato come il grande favorito per il
salto di categoria, gli altopianesi
hanno debuttato sulla “scacchiera di casa” (la sala Verde del Comune di Gallio). L’obiettivo era la
vittoria, ma alla fine ci si è dovuti
accontentare di un pareggio. “Il
successo arriverà la prossima
volta”, fanno sapere dal circolo.
La tensione, infatti, ha giocato un
brutto scherzo, inducendo due
protagonisti a qualche errore imprevisto che ha così precluso la
possibilità di conquistare il successo pieno. I due punti sono arrivati grazie alle vittorie di Vinicio
Rigoni e Marco Baschirotto. In
casa Altopiano 7 Comuni, comunque, c’è grande fiducia e già si
pensa al prossimo impegno, previsto per domenica 9 marzo, in trasferta contro il Treviso, che all’esordio ha piegato 3-1 l’Asolo.
S.A.
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
20
Giochi Sportivi Studenteschi 2007-2008
Nuove emozioni nella famiglia
dell’Istituto “P.M. Pozza” di Lusiana
SPORT
Gli eredi delle vice campionesse dei G.S.S. 2006 Francesca
Cantele, Francesca Lupato e
Julia Villanova si sono fatti ancora onore.
Dopo gli “allenamenti
presciistici” nelle località
Biancoia e Monte Corno, “il riscaldamento” nella fase provinciale di Recoaro Mille, la “verifica dei materiali” nel passaggio
regionale di Falcade, i nostri sono
pronti per dar battaglia nella fase
Nazionale dei Giochi in programma in Valle d’Aosta nelle località di Pila e Cogne dal 27 al 31
Marzo. Ma andiamo con ordine. Nella nebbia del Biancoia di
fine Gennaio, con un pubblico di
fan “formato mamma-nonna”,
i nostri atleti si sono cimentati nella
fase comunale di sci alpino. Sui
50 atleti presenti tra maschi e
femmine, hanno brillato tutti per
sportività e agonismo e si sono
distinti i due assi della specialità:
Sara Cantele e Diego
Pernechele. Tappa successiva
nel pomeriggio in località
Granezza - Monte Corno per la
specialità sci nordico, dove il sole
e il tifo dei compagni l’hanno fatta
da padrone in una cornice invernale davvero suggestiva. Nella
categoria maschile si conferma
Simone Bertacco già distintosi lo
scorso anno quale componente
della 1^ squadra regionale di fondo G.S.S. 2006 . Appuntamento
successivo per “il riscaldamento” in quel di Recoaro Mille dove
i nostri si sono distinti ancora una
volta. Ottimi Sara e Diego con i
loro primi posti nella specialità
Slalom femminile e maschile e
anche i loro compagni di squadra Chiara Dal Ponte, Chiara
Cortese, Giada Busa, Luca
Maino, Pieralberto Poli e
Domenico Ronzani. Nel fondo
buona la prestazione di Simone
Bertacco e della squadra formata da Riccardo Marolla e
Gianantonio Michelon. Bene
anche le ragazze con Alice
Zampese, Chiara-Maria Cortese, Lisa Battaglin e Laura
Zanella.Afine giornata ben quat-
La campionessa Sara Cantele e
la Prof. Balista Cristina
Gran Premio Giovanissimi
AMSI, le fasi regionali il 16
marzo a Enego Valmaron
La Scuola Sci Enego 2000, in
collaborazione con le Scuole
Sci Gallio, Melette, Kaberlaba
– Asiago, Campomulo, organizza per domenica 16 marzo
2008 in località Valmaron –
Enego, la fase regionale del
31° Gran Premio Giovanissimi dell’AMSI (Associazione
Maestri Sci Italiani). La gara
è aperta a bambini di qualsiasi
nazionalità, maschi e femmine, valligiani e cittadini, purché
allievi della Scuola Italiana Sci,
nati negli anni compresi dal
1997 al 2000. I primi classificati di ogni categoria parteciperanno alla fase Finale Nazionali. Sabato 15 marzo, alle
ore 17 è in programma il ritrovo degli atleti e delle Scuole
Sci presso gli impianti sportivi
di Via Zante ad Enego, da
dove, alle 17.30 partirà la sfi-
lata delle squadre partecipanti, fino ad arrivare in piazza S.
Marco. Alle 18 è prevista
l’apertura ufficiale della manifestazione, alla presenza delle
autorità regionali dell’AMSI e
delle autorità comunali. Seguirà, fino alle 20, la distribuzione
dei pettorali presso la Palazzina Turistica. Il giorno successivo, domenica 16 marzo, la
partenza del primo concorrente è prevista per le ore 9.30, le
gare si terranno sulla pista
Rossa per i nati negli anni
1997-98 e sulla pista Stazio per
i nati negli anni 1999-2000. Le
premiazioni si terranno in piazza S. Marco ad Enego alle
14.30. Le iscrizioni si ricevono entro il giorno 10 marzo,
all’AMSI Veneto, via fax al n.
0437 292491, o via mail all’indirizzo [email protected],
accompagnata dal versamento di 10 euro per ogni
iscritto, tramite bonifico sul
c/c Scuola Italiana Sci Enego
2000, Cassa Rurale della
Bassa Valsugana, Ag. di
Enego - Iban IT 29 M 08102
60370 000002050133, indicando la causale “iscrizione
Gran Premio Giovanissimi
2008”.
S.B.
tro le coppe a livello provinciale
con i piazzamenti: 1^ squadra
Slalom Maschile, 3 ^ squadra
Slalom femminile, 3^ squadra di
Fondo maschile e femminile.
Si passa quindi a Falcade il 20 di
Febbraio, con partenza fissata
per il giorno precedente e riposo
in albergo (formula già sperimentata con successo nel 2006 a
Cibiana e San Vito di Cadore).
Quella che doveva essere una
semplice gara regionale della
serie “è meglio partecipare che
vincere” si è rivelata ricca di emozioni per gli atleti e per i loro sostenitori con a capo “l’inossidabile” prof. Cristina Balista.
Alla sera il palmares contava
3 primi posti con Sara, Diego,
Simone e un primo posto come
squadra di Slalom maschile
con Diego, Luca e Pieralberto.
Ciliegina sulla torta un podio
al 2° posto come squadra
femminile di slalom per la
nostra ex campionessa
Julia Villanova con le colleghe Nicole Dal Pozzo e
Martina Todesco . Appuntamento quindi per la “gara
vera e propria” dei nostri
campioni in Valle d’Aosta
nelle località di Pila e
Cogne per la fase nazionale dei G.S.S. di fine marzo
e “nel bene o nel male” saranno nuove emozioni.
P.S.: Un grazie doveroso
da parte degli atleti a chi
li ha sostenuti e non solo
Villanova Julia, Dal Pozzo
Nicole e il maestro
Mariano Villanova
L’allegra compagnia” al completo
in queste tappe: a Fabrizio Tescari e Carlo Dal Pozzo (più i collaboratori
Marino Rosa, Carlo
Manea e Laura Rigoni ),
al Corpo Forestale dello
Stato rappresentato dal Dr.
Isidoro Furlan per la disponibilità; al maestro
Mariano Villanova, alle
Amministrazioni comunali
di Conco e Lusiana, al Pre-
side dell’Istituto Comprensivo di Lusiana Francesco
Montemaggiore, a Francesco, Fortunato, Fabio,
Sonia, Joel e alla Prof.
Cristina Balista.
Laura e Luigi, quasi campioni a Verona
Domenica 2 marzo hanno conquistato il secondo posto ai campionati Regionali di danza sportiva
Vice campioni regionali di danza. E’ il prestigioso risultato
raggiunto nei Campionati Regionali di danza sportiva da
Laura Cigniacco ( di Torri di
Quartesolo) e Luigi Frigo (di
Canove e nostro collaboratore!). Nella manifestazione tenutasi l’1 e 2 marzo al
palazzetto dello sport di
Vigasio (Verona), la coppia ha
partecipato alla finale a quattro della categoria 19/34, classe B2, e con molta determinazione ha conquistato il secondo posto dopo aver dato
prova di abilità in ben 5 balli:
LAURA E LUIGI, LA SECONDA
COPPIA DI BALLERINI
PARTENDO DA SINISTRA
valzer inglese, tango, valzer
viennese, slow fox trott e
queek step.
Laura e Luigi, sono entrambi
studenti universitari e fanno
coppia fissa anche nella vita.
Quest’anno hanno disputato
diverse gare, anche a carattere nazionale, e questa è la più
bella soddisfazione raccolta
nella loro carriera di danzatori.
Ballano insieme da cinque anni
e attualmente fanno parte del
Team Diablo Paolo e Kiara di
Torri di Quartesolo.
C’è qualcosa che è andato
storto nell’esecuzione dei balli
e che vi è costato il primo posto?
“C’è sempre tanta emozione
prima di entrare in pista che
rende l’ aria elettrica e a volte
fa tremare un po’ le gambe –
risponde Laura - ma non credo che qualcosa ci abbia penalizzato, penso piuttosto che
la coppia che si è aggiudicata
il primo posto se lo meritasse
davvero! La prova era molto
impegnativa, l’esecuzione di 5
danze standard una di seguito
all’ altra richiede una certa
dose di fiato e resistenza”.
Quale ballo vi piace di più?
“Il nostro ballo preferito è il
tango perchè, come ballo passionale per eccellenza, ci permette di esprimere la grinta e
il carisma che ci caratterizza!”
Quanto allenamento richiede questo sport?
“Ci alleniamo dalle 2 alle 3 volte
a settimana, oltre alle lezioni
che svolgiamo con i nostri
maestri!”
Come è nata questa passione
per il ballo?
“La passione per il ballo è nata
dalla voglia di intraprendere
un’attività che potesse coinvolgere entrambi in modo divertente e sano e pian piano, partendo da un corso principianti,
intrapreso con allegria, è cresciuta in noi la passione e la
voglia di migliorarci! Con il
tempo abbiamo maturato
l’idea di metterci alla prova
gareggiando contro altri ballerini che condividevano la nostra voglia di ballare e che ciò
poteva essere motivo di divertimento e magari di soddisfazioni!”
Stefania Longhini
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
19
Il cellulare? Ai giovani non serve per telefonare
Dicono che siamo la generazione dei computer e dei telefonini,
e hanno perfettamente ragione.
Raramente vi imbatterete in uno di noi che non abbia il cellulare
a portata di mano, e se mai vi dovesse capitare, state tranquilli,
è perchè ha avuto la disgrazia di dimenticarselo a casa...
Ormai il cellulare non è più uno strumento per telefonare e basta, anzi, quella è forse la funzione per la quale viene utilizzato di
meno: gli sms, gli mms, il bluetooth, la fotocamera e il lettore
mp4 integrato gli hanno ormai fatto assumere a pieno titolo un
ruolo indispensabile nelle nostre vite.
Adesso,se qualcuno vi vuole conoscere, non vi avvicinerà per presentarsi,
ma si farà dare il numero da un amico
comune, per poi provarci
spudoratamente e darvi molto probabilmente un appuntamento al buio.
Eh già, i cellulari hanno reso moooolto
più semplici le modalità di approccio...
I più coraggiosi, già dal primo messaggio, si arrischiano a mettere un “tvb”
(anche se non vi hanno mai parlato,
nota bene!), che se la relazione platonica va avanti si trasformerà poi nelle
più svariate forme di sublimazione del
sentimento: tvttttttb, tv1kdbxs, tadb
(=”ti amo di bene”...ma che senso
ha???), tat...beh, una volta mi è capitato di leggere un messaggio di un mio amico che alla fine recitava “TADMIET3MSCXS”...giuro che ci ho messo 2 minuti
buoni per decifrarlo...ok, vi arrendete?
La soluzione è...(rullo di tamburi)...”ti amo da morire, io e te 3
metri sopra il cielo per sempre”.
Miiiii, che fantasia! Al quale, sconcertata, ho risposto che forse
aveva sbagliato numero...e in effetti l'sms era rivolto alla sua
ex!
A proposito, un altro vantaggio (o svantaggio per i “colpevoli”)
degli sms è che quando un ragazzo (e cito la parte maschile solo
perchè sono di parte) intrattiene relazioni con 2 o più ragazze,
se sbaglia a mandare un messaggio (come il tipo sopracitato) è
possibile sgamarlo facilmente...e da lì potrete divertirvi a osservare il modo pietoso in cui si arrampica sugli specchi! (della
serie: “no, era veramente per te, ho solo sbagliato a scrivere il
tuo nome, che c'è di male?tatttttt”). E se tenterete di controllare
i numeri di cellulare in rubrica per vedere che ragazza/o faccia
la parte del nemico/a...beh, mettevela via, se sono almeno un
po' furbi l'hanno salvato sotto il nome del loro migliore amico,
spacciandolo per un suo secondo numero.
Il mondo diventa a portata di tutti su internet: ormai la moda di
avere un blog (da “web log”, traccia su rete) impazza, che siano
pubblici oppure quasi dei diari privati (io stessa ne ho 5, fate un
po' conto), dove ci si può conoscere e far conoscere...l'emblema
per eccellenza del blog è MySpace, che a seconda delle esigenze può diventare anche un trampolino di lancio per molti aspiranti artisti che, pubblicando foto, video dei live o singoli demo,
con un po' di fortuna potranno essere contattati dai pezzi grossi
del mondo della musica: si vedano
ad esempio i Panic!At The Disco,
o anche i nostri più vicini Lost...
Chi ha un blog può metterci foto,
scrivere fatti che gli succedono,
inserire video...insomma, è uno
spazio dove trova vita una nostra
identità virtuale. Ancora di più che
per i cellulari, attraverso il blog si
acquista più coraggio, ci si sfoga
su cose che non si direbbero a chi
ci sta più vicino nella vita reale, si
leggono i commenti di persone sconosciute che diventeranno poi, quasi di sicuro, degli amici virtuali...in
pratica, ci si crea un alter ego, e a
volte succede anche che qualcuno
si spacci per una persona che non è...tanto chi ci conosce?
Sempre più frequenti sono gli incontri via blog: da un commento
su un cd in comune (fatti e persone puramente casuali!!!) si
arriva a conoscersi un po' meglio tramite messaggi privati (un'altra
funzione del blog) e, se si scopre di essere particolarmente vicini, si arriva anche ad incontrarsi...(occhio, però: fidarsi è bene,
NON fidarsi è MEGLIO...).
Ormai le coppie nate in discoteca sono sorpassate: via libera ai
blog, dunque!
Si può così fare da ignoti spettatori alla nascita di un amore
platonico (e pubblico) commento dopo commento, post dopo
post...vederne gli alti e i bassi...e la conclusione con tanto di
augurio di morte reciproco! (tutto questo, naturalmente, sempre
via commento).
Infatti, anche lì, se qualcuno è particolarmente dotato di spirito
da Veronica Mars e come me sembra avere un futuro nella
Polizia Postale, gli incauti individui che tentano di mascherare
qualche losco affare avranno il piacere di incontrare la vostra
furia.
Situazione tipo presa dalla realtà (chiameremo i soggetti in causa Lui&Lei, per evitare che qualcuno si vada a cercare su Google
i nickname reali!):
Lui incontra Lei via blog, si incontrano dal vivo e cominciano a
frequentarsi; Lui sparisce per qualche mese e riappare dal nulla
commentando una foto con la scusa “dovevo studiare”, infine
scompare di nuovo...e quando Lei si rifà sentire via cellulare,
Lui le manda il poco piacevole sms “chi 6?”
Resosi conto della figura da “ciodo”,
Lui si scusa con il pretesto che il
cellulare è andato in tilt e non riconosce più neanche i numeri di
famiglia...riprendono a vedersi,
dopo qualche mese finalmente si
mettono insieme e fin qui è la parte dolce&romantica della storia...il
meglio arriva adesso!
Dopo un po', Lei si accorge che Lui comincia
ad avere mooolte nuove amiche virtuali che
gli commentano il blog...una delle quali si spinge
a un appassionato “Ti amo, grazie per la canzone che mi hai dedicato l'altra sera...sei la
mia vita”...A quel punto Lui è costretto a confessare il suo tentativo di mettere il piede in
due scarpe, come si suol dire. Round 1: 1 a
0 per Lei.
Passa un altro po' di tempo e Lei nota che
una ragazza continua a visitare il suo blog:
va a vedere chi può essere talmente os-
sessionata dalla sua vita virtuale...e non è altro che...la ex di
Lui!
La curiosità femminile prende il sopravvento: si va a ricambiare
la visita al blog, naturalmente, per vedere che faccia e che livello di Q.I. abbia la rivale.
Poco tempo dopo, Lei si connette a Internet con il computer (e
il permesso, naturalmente) di Lui...e quale scoperta le si presenta agli occhi? Lui è connesso con nickname e password
della ex, salvati disgraziatamente da un poco caritatevole sistema di memoria del pc. Alla faccia che non ci pensava più!
La furia di Lei si spreca. Round 2: 2 a 0 per Lei.
Dopo un breve periodo di tregua, Lei (che ormai è ambita come
assistente da tutti i detective privati della nazione) comincia a
estendere il dubbio iperbolico cartesiano a tutto ciò che Lui dice
e, ripensando a qualche incongruenza nelle sue parole, si arma
di computer e ripesca tutti i dettagli che i post vecchi le offrono
per confermare i suoi sospetti.
Messo ormai alle strette, Lui è costretto ancora una volta a
dichiarare le sue colpe: ne deriva che tutti i punti di domanda in
sospeso vengono risolti, con un unico terreno comune: quando
si sono conosciuti e per i primi mesi del loro frequentamento, lui
era felicemente fidanzato! Round 3: Stravince Lei mettendo
Lui KO.
Com'è iniziata, allo stesso modo deve finire: litigio via sms e
infine l'addio definitivo tramite un post pubblicato sul blog, che
fa aumentare le visite di almeno l'80%.
Eh già, l'ultima puntata alla Beautiful in genere è la più seguita:
da lì quasi certamente arriveranno messaggi privati a entrambi
i protagonisti da ragazzi/e che non conoscono assolutamente,
ma che sperano di far dimenticare la disavventura al povero
blogger deluso dalla vita virtuale (e proponendosi subito come
validi sostituti).
Purtroppo cellulari e diari virtuali hanno sicuramente reso più
facile la capacità di relazionarsi, ma allo stesso tempo hanno
annullato la costrizione a confrontarsi direttamente con gli altri,
faccia a faccia, esponendosi come si è veramente e non come
si mostra nell'avatar (l'immagine descrittiva a scelta di ogni
blogger) accanto al nickname...
Quindi, se fino a una decina di anni fa per farsi perdonare vi
potevano mandare una lettera chilometrica con tanto di
profumo...beh, ora mettetevela via, è già tanto se vi manderanno un mms con un orsetto che proclama “scusa” al posto loro!
In ogni caso nell'avere un blog non c'è niente di
male...basta che se non vi buttiate a capofitto nel mondo virtuale dimenticandovi che
quella non è la realtà! E soprattutto, se
avete qualcosa da nascondere, evitate
di pubblicare dettagli e riferimenti...o
almeno, siate abili nel non farvi
sgamare!
Alla prossima!
(Da questo numero ci si vede una
volta al mese...venitemi a trovare nel
blog nel frattempo!)
Byeeeeeeeeeeeeeee
8
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
Tra il passivo e l’aggressivo: ecco
la via maestra per migliorare i
nostri rapporti interpersonali
Nel nostro vivere quotidiano
ci imbattiamo continuamente
nel rapporto con gli altri. Uso
il termine “imbattiamo” perché spesso non siamo preparati ad affrontare in modo adeguato le relazioni interpersonali
e ne veniamo sopraffatti. Un
esempio classico è la reazione ad una provocazione o ad
un’offesa. Il nostro istinto ci
direbbe di rispondere all’attacco (perché così è da noi percepito) con le stesse armi utilizzate dal nemico. Quando ci
sentiamo offesi o criticati il
nostro sistema di difesa ci
pone nella posizione di considerare l’altro una minaccia
per la nostra incolumità fisica
o psichica. L’affronto subito
viene codificato come pericolo
e questo impone una risposta
forte. Potremmo considerare
l’idea di difenderci dalle provocazioni moderando il tono
della voce, cercando di comunicare in modo sobrio e convincente, ma nella nostra testa ronzerà comunque l’idea
del confronto, che dal latino significa scontro a viso aperto
(come lo schieramento di due
eserciti uno contro l’altro).
Pertanto, alcune situazioni
relazionali impongono un modello di difesa volto alla protezione personale e contemporaneamente una risposta di
attacco nei confronti dell’avversario. Provate a pensare
qual è la vostra comune modalità di reagire alla provocazione; cosa fate se una persona vi critica apertamente o
vi offende?
Ognuno di noi nel corso della
vita ha sviluppato diverse modalità di reazione e le applica
a seconda di come viene percepita soggettivamente la situazione. Qualcuno si dimostrerà aggressivo e preferirà
attaccare piuttosto di evitare
il conflitto. Qualcun altro tenderà alla passività e incasserà il colpo senza batter ciglio,
almeno apparentemente. Altri ancora, cercheranno di
chiarire il problema
interpersonale comunicando il
proprio disagio alla controparte auspicando una soluzione
positiva per entrambi che presupponga un cambiamento
costruttivo per il futuro.
Tutte queste razioni sono plausibili e appartengono al nostro
repertorio; siamo noi stessi a
decidere come comportarsi
scegliendo la reazione più appropriata a seconda del contesto e della persona che abbiamo di fronte. Ad esempio,
alla medesima provocazione
reagiremmo in modo opposto
se ad attaccarci è il nostro
datore di lavoro o un
malcapitato che non conoscia-
mo.
La capacità di rispettare i propri diritti e contemporaneamente quelli degli altri, di esprimerci in modo autentico e di
sentirci liberi nelle relazioni si
chiama assertività. Essere
assertivi vuol dire letteralmente autodeterminare la propria
identità nelle relazioni sociali
senza scendere a compromessi che ledano i nostri o gli altrui diritti; è, in nuce, un repertorio di abilità sociali che si
possono apprendere e che ci
aiutano a interagire in modo
efficace evitando di essere
passivi o aggressivi, ponendoci… nel giusto mezzo! Alcune persone hanno appreso
senza rendersi conto alcune di
queste competenze attraverso i modelli educativi incontrati
nella loro vita. Altri invece tendono a spostarsi sul versante
aggressivo o passivo in modo
pervasivo, creando danni agli
altri e a se stessi. A queste persone consiglio di consultare un
esperto per migliorare il loro repertorio interpersonale.
C’è però un quarto stile di risposta che a mio parere merita la
nostra attenzione. È la cosiddetta modalità passivo-aggressiva.
Questo tipo di espressione ha un
duplice effetto: danneggia emotivamente la persona e compromette le relazioni. Facciamo un
esempio per capirci. Quando un
amico ci provoca, criticando il
nostro operato o offendendo la
nostra persona, sicuramente sta
invadendo i nostri diritti. Potremmo reagire con astio contrattaccando (modalità aggressiva) o
evitare lo scontro “inghiottendo”
il boccone amaro (modalità passiva). Se invece, come si suol
dire, ce la leghiamo al dito (o all’orecchio) e non affrontiamo la
situazione per risolverla, con il
passare del tempo l’accumulo
delle provocazioni ci fa covare
uno spirito di risentimento e di
rabbia che all’occasione propizia verrà espressa in modo distruttivo attraverso uno sfogo e
un attacco diretto. Quando rifletto con persone che utilizzano
questa modalità emerge sempre
che la difficoltà principe è quella
di saper perdonare e di non voler dimenticare l’accaduto. Inoltre, in queste persone c’è l’idea
che dovrebbero essere gli altri
ad accorgersi del loro comportamento offensivo chiedendo
scusa o dimostrandosi disponibili al cambiamento in modo volontario. Con quest’idea in testa
il rapporto si blocca in una dinamica di tensione reciproca dove
le due parti non accennano a fare
il primo passo, un po’ per orgoglio, un po’ per mancanza, appunto, di capacità assertive. Che
fare per non rovinare i rapporti
e vivere con più serenità la pro-
pria esistenza?
Di solito il trattamento
terapeutico che propongo ha ottimi risultati e consente alla persona di migliorare il suo stile
relazionale godendo poi dei frutti del cambiamento.
La prima parte del lavoro consiste nel modificare la percezione
della situazione, mettendosi nei
panni degli altri ed accettando i
loro difetti. Le persone con modalità passivo-aggressive sono
molto rigide nel giudicare gli altri
e tendono a non perdonare le loro
imperfezioni. Il primo passo è
guardarsi “da fuori” per accorgerci che siamo tutti sulla stessa
barca e che, perché i rapporti
possano essere gratificanti, il modello antagonista (che ci pone in
posizioni di confronto anziché di
collaborazione costruttiva) ha
molte controindicazioni e non è
per nulla adeguato. Fatto questo, la persona deve migliorare il
suo lato passivo cercando di acquisire nuove capacità espressive e credendo maggiormente nei
propri diritti di libera espressione
delle proprie emozioni. Quando
si affronta una comunicazione
delicata in cui è necessario far
presente alla controparte dei suoi
comportamenti lesivi, l’accento
non va posto sulla critica personale ma sulla comunicazione dei
propri stati d’animo negativi e va
fatta una proposta circostanziata dei cambiamenti reciproci al
fine di migliorare il rapporto. Il
lato aggressivo di queste persone tende invece suggerire loro
di evitare il vis a vis per poi
vendicarsi o o sfogarsi al momento opportuno. Questo però
non aiuta alla ricostruzione
della relazione e la minaccia
alla radice. Chi riesce a cambiare questo “set cognitivo”,
ovvero la modalità di affrontare i problemi interpersonali,
percepisce da subito di volersi
più bene e comprende in poco
tempo che la sua immagine
sociale ne guadagna.
Diventare assertivi aiuta se
stessi e gli altri, portando benefici ai nostri rapporti e
bonificando l’immagine di sé
e degli altri che spesso è troppo negativa e auto distruttrice.
Stefano Rigoni,
Psicologo Psicoterapeuta
Cognitivo
Comportamentale –
Tel. 338.2919597 – E-mail:
[email protected]
18
I METALLI E L’UOMO IN MOSTRA
A MAROSTICA, PER RACCONTARE
ANCHE UN PO’ DI ALTOPIANO
Sabato 1 marzo, alle
16.00, presso il Castello
inferiore
di
Marostica, si è tenuta
l’inaugurazione di una
mostra, la terza di un
felice e riuscito ciclo,
dal titolo “I metalli e
l’uomo”. Negli anni
passati erano stati presi in considerazione altri importanti materiali,
che da sempre caratterizzano e accompagnano la vita dell’uomo:il
legno e la pietra.
La curatrice, nativa di
Foza e sempre attiva
anche nel suo Altopiano, è
Gianna
Francesca
Rodeghiero, presidente dell’Associazione “Mondo Rurale” di Marostica.
A corredo di ogni mostra,
come ormai è consuetudine,
viene sempre pubblicato un
catalogo, particolarmente
curato ed esauriente, che tocca tutti gli aspetti del tema in
considerazione.
Anche per questo catalogo,
intitolato come la mostra “I
metalli e l’uomo”, hanno dato
il loro contributo diversi autori, fra i quali non mancano
autori altopianesi.
Fra tutti, è doveroso ricordare Patrizio Rigoni, che fino
all’ultimo ha voluto dare il suo
prezioso e validissimo aiuto,
fornendo fra l’altro una se-
rie di interessanti fotografie
riguardanti oggetti creati grazie al riutilizzo di materiali
bellici.
Ma l’Altopiano è presente
anche nei capitoli, a cura di
Luigi e Rossella Menegatti,
che trattano la questione dei
recuperanti, e degli emigranti
altopianesi impegnati nelle miniere di ferro sparse nel mondo.
Proprio il tema dei recuperanti
è stato al centro della bella
serata di presentazione del catalogo, accompagnata inoltre
dalla proiezione del ormai
classicissimo “I recuperanti” di
Ermanno Olmi.
La mostra invece, che occupa le stanze all’interno del castello inferiore di Marostica, il
restauro delle quali è stato da
poco ultimato, è stata inaugu-
rata sabato 1
marzo e resteFoto
rà aperta tutto
Carlo Gios
il mese con
orario 10 – 12
/ 15 – 18. Una
rassegna di oggetti, utensili e
strumenti per la
lavorazione del
metallo, ricchissima, un
vero excursus
nella storia dell’umanità fin
dalle sue origini.
L’esposizione,
come è già accaduto gli anni
scorsi, sarà itinerante e toccherà in agosto anche Foza.
Infine è da sottolineare il fatto
che la mostra è corredata da
una serie corposa di appuntamenti collaterali: visite guidate
alla mostra, incontri e diapositive sui metalli nell’arte sacra,
sull’arte del ferro battuto, del
rame, sui lavori di un tempo e
non mancheranno visite al
museo degli attrezzi agricoli
Dal Degan.
E per chiudere si ritorna in
Altopiano con la visita al riparo Dalmeri. Riparo che verrà
“raccontato” venerdì 14 marzo alle 20.30 in sala
Consiliare, proprio dal Prof.
Dalmeri.
Stefania Simi
Francesca Rodeghiero
curatrice della mostra
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
17
Pubblicazioni, dvd, percorsi ed eventi per
valorizzare e promuovere il territorio
Servizi giornalistici, libri, opuscoli informativi, guide, cartine a tema, dvd e rassegne
fotografiche, oltre a qualche
manifestazione turisticosportiva. E’ quanto è stato
realizzato con l’azione 12 del
piano di sviluppo locale del
Gal Montagna Vicentina nell’ambito del programma europeo Leader +. Per la “promozione e la comunicazione
dei valori del territorio” sono
stati impiegati circa 482.202
euro.
“Capofila, cioè coordinatrice,
del progetto – spiegano all’Ufficio Gal Montagna
Vicentina – è stata la Comunità Montana Astico Brenta.
Attraverso un protocollo
d’intesa con le altre comunità montane del vicentino,
sono state individuate una
serie di iniziative, alcune delle
quali comuni, altre peculiari
per la valorizzazione turistica di ciascuna area rappresentata”.
Per quanto riguarda la parte
comune, si è puntato soprattutto su materiale promo pubblicitario e meritano di essere menzionate le 4 agili guide in 3 lingue (italiano, inglese e tedesco) su: Recoaro,
Piccole Dolomiti e Pasubio;
Massiccio del Grappa e
Valbrenta; Tonezza e
Altopiano dei Fiorentini;
Asiago e Astico-Brenta.
La Comunità Montana che
più ha usufruito dei contributi
messi a disposizione in questo capitolo dal programma
Leader + è stata quella dei
Sette Comuni, che, attraverso il Consorzio Turistico
Asiago 7C, ha portato a termine tanti piccoli progetti:
l’organizzazione del Funky
Day tenutosi nel giugno 2003,
la realizzazione di uno speciale servizio giornalistico su
“Alp
Vacanze”,
un
educational per giornalisti
della stampa specializzata
nel turismo invernale, che per
tre giorni hanno visitato
l’Altopiano, la stampa del
volume fotografico “Magico
Altopiano”, la pubblicazione
di opuscoli su weekend a
tema in Altopiano, la realizzazione di un dvd sulla rievocazione della battaglia storica del Monte Ortigara; la
ristampa della guida alle
malghe intitolata “La via delle Malghe” che era stata realizzata nell’ambito del programma europeo Leader II;
la realizzazione di una campagna pubblicitaria specifica
per utilizzo su pubblicazioni
a carattere turistico.
La Comunità Montana
Astico-Brenta ha provveduto alla realizzazione di materiale fotografico sulle
malghe. La Comunità Montana del Brenta ha puntato
sulla proposta di spot televisivi sui canali minori, provvedendo alla realizzazione di
altro materiale promo pubblicitario e all’organizzazione
della Brentalonga, un raduno all’insegna dell’allegria e
della natura in Valbrenta con
escursioni, visite guidate,
convegni e appuntamenti
gastronomici. La Comunità
Montana Agno Chiampo e
Astico Posina ha voluto valorizzare la strada delle 52
gallerie con la pubblicazione
di un opuscolo illustrativo.
La Comunità Montana Agno
Chiampo ha portato avanti un
progetto comune sulle Alte
Valli Vicentine, che comprendono il territorio delle co-
munità montane LeograTimonchio, Agno-Chiampo e
Alto Astico-Posina. con la
progettazione di nuovi percorsi per trekking e mountain
bike e la produzione di cartine dettagliate del territorio.
8
Sabato 8 marzo 2008
LUSIANA
Domenica 2 marzo in una S.
Caterina di Lusiana “rosso
Valentino” o meglio “rosso Pellicano” si sono festeggiati i 35 anni
di vita del locale gruppo donatori di sangue. Giornata solare, primaverile ad indicare che l’opera
dei donatori rivitalizza i malati e
anche il tempo. Ritrovo presso
la stele dedicata al donatore in
via Piazzetta, lettura della preghiera del donatore da parte del
presidente del gruppo Valter Pozza e trasferimento verso la chiesa per la S. Messa accompagnati
dalla banda musicale “A.
Ronzani” di Lusiana. S. Messa
celebrata dal nostro donatore
Don Giovanni Crivellaro e allietata dalla corale di S. Caterina.
Spazio per la benedizione del
nuovo labaro. Dopo la cerimonia religiosa, trasferimento presso la sala dell’asilo parrocchiale
per l’Assemblea dei soci. Primo
intervento di ringraziamento a
nome della Comunità da parte del
Sig. Matteo Bonato che in un discorso accorato e poetico ha
elogiato l’attività del gruppo
svolta in questi anni: “35 anni
non sono molti ma neppure pochi…..”.
A seguire la relazione del presidente Valter Pozza con proiezione di dati, foto dell’assemblea
dello scorso anno, della gita e
delle iniziative programmate. Discorsi del presidente provinciale Giuseppe Munaretto, dei Sindaci di Lusiana e Conco e dei presidenti dei gruppi gemellati di
l’Altopiano
Buon Compleanno
Fidas Vicenza Gruppo
S. Caterina di Lusiana!
Nella festa per il trentacinquesimo anniversario di fondazione, presentata la pubblicazione “Donatori
a S. Caterina di Lusiana 35 anni di storia”
Bancole (MN) e Feltre.
Premiazione dei giovani donatori, delle donatrici e donatori più
maturi e dei soci che hanno raggiunto i “traguardi” delle 15, 35,
50 e 65 donazioni.
Gran finale con la presentazione
della pubblicazione “Donatori a
S. Caterina di Lusiana 35 anni di
storia”, opera realizzata con il
prezioso contributo della Banca
di Credito di Romano e S.
Caterina.. Prima parte dedicata
ai saluti del presidente di grup-
po, del sindaco di Lusiana, del
presidente provinciale e del parroco. A seguire presentazione e
premiazione dei vari presidenti di
gruppo succedutesi dal 1973 ad
oggi con elencazione dei loro direttivi. Nella parte centrale e finale sviluppo delle tematiche “Dalla nascita ai giorni nostri”, “Gli
amici di Bancole”, il “Decennale”,
la “Sede”, il “Ventennale”, gli
“Amici di Feltre”, il
“Trentennale”, il “Viale del Donatore”, “Momenti Conviviali”, il
“Trentacinquesimo di fondazione”, “Inno del donatore” e “Ringraziamenti”. Due ore di Assemblea, dove non volava nemmeno
una mosca e alla fine buffet presso le scuole elementari di S.
Caterina. Un grazie particolare “
ai donatori che non possono gioire con noi, perché prematuramente scomparsi e a tutti coloro che
con il loro ottimismo e incoraggiamento, hanno sostenuto la
famiglia dei donatori”.
Il Direttivo del Gruppo
Chiuso il corso di frutticoltura
Una quarantina gli appassionati che vi hanno partecipato. Con interessanti lezioni,
il prof. Giorgio Rigoni Candida ha spiegato i segreti delle piante arboree da frutto
Se n’è andato Leonello Tescari (Leo) avrebbe
compiuto 103 anni fra pochi giorni
All’età di 102 anni, se ne è andato Leonello Tescari, l’uomo più
longevo di Lusiana. Avrebbe
compiuto 103 anni il 25 marzo, se
non fossero subentrati problemi
di salute. Leonello (Leo) Tescari
era persona conosciutissima.
Con la famiglia gestiva il negozio di generi alimentari in piazza
IV Novembre a Lusiana e fino a
pochi anni fa si dilettava a mettere sulle confezioni il prezzo stampato. Riordinava con passione
gli scaffali segnando tutto quello che mancava. La sua speciali-
16
tà era il pane della salute, una
ciambella di color marrone, leggermente zuccherata, di cui i bambini andavano ghiotti e il “bussulà”
una specie di dolce casereccio assai appetitoso. Nella sua vita ha
fatto anche altri lavori tra cui il tassista e fu uno dei primi proprietari
di una “Balilla” che usava per trasportare i passeggeri. Al suo funerale hanno assistito molte persone
a testimonianza di quanto era amato come personaggio. E.Z.
Nella foto, Leonello (Leo) Tescari
deceduto a 102 anni.
Con l’ultima lezione su “Impianto del frutteto: scelte, forme di
allevamento e potatura”, si è
chiuso il corso di frutticoltura
tenuto dal prof. Giorgio Rigoni
Candida e promosso dall’associazione “Opfel on pira”. Si è
svolta anche una lezione pratica
di potatura in contrada Conte
dove, in un vivaio sperimentale,
il naturalista Antonio Cantele ha
fornito delucidazioni sulle tecniche di innesto e potatura. Il corso ha visto l’adesione di una
quarantina di appassionati di
frutticoltura che hanno seguito
le lezioni al Palazzon. Negli incontri teorici, l’esperto ha spiegato interessanti nozioni sulle caratteristiche botaniche e gli
aspetti fisiologici delle piante
arboree da frutto e la loro propagazione con vari sistemi. L’interesse dimostrato ha moralmente
sostenuto gli organizzatori che
hanno promosso l’iniziativa nel
tentativo di fermare l’abbandono delle aree agricole nella nostra zona dove le piante da frutto secolari non vengono più ripristinate da anni e molte varietà
di mele e pere sono state perdute perché non è stata avviata una
I Ronzani in festa
Con la festa dei “Ronzani” tornano a riunirsi i casati delle persone che portano lo stesso cognome. La festa dei “Ronzani”
è in programma sabato 15 marzo e sono invitati tutti coloro
che portano il cognome
Ronzani. Il pranzo si svolgerà
al ristorante “Alla Rosa”di Velo
di Lusiana. Le adesioni si ricevono al bar locanda “Centrale”
di Alessia Ronzani e alla tabaccheria da “Marina e Oscar
Ronzani”. Negli anni scorsi si
erano riuniti gli ononimi che
portavano il cognome Pozza,
Soster e Cantele. E.Z.
politica di salvaguardia con l’innesto in altre piante della varietà
di frutta in estinzione. A questo
proposito è stato realizzato, a
cura di Venetoagricoltura, un vivaio in località Bose con un centinaio di piante innestate con
varietà di melo nostrane i cui ramoscelli, tra qualche anno, potranno essere innestati su altre
piante da frutto.
Tra poco il campo catalogo di via
Bose sarà recintato in modo che
non possano essere potati i rami
delle piante ancora piccole.
Egidio Zampese
Nella foto, il naturalista Antonio Cantele spiega le tecniche
di potatura nella lezione svoltasi in contrada Conte.
Salta la
chiamata di
marzo, matutto
è pronto per il
fuoco alla pira
Per difficoltà organizzative non
è andata in scena la chiamata di
Marzo che il gruppo che
rispolvera le antiche tradizioni di
Lusiana aveva organizzato negli
ultimi anni. Partendo da Santa
Caterina, Piazza, Velo e Cobbaro,
corredati di campanacci e
“bandoni” e “bussolotti” i
fracassoni raggiungevano il centro di Lusiana dove in corteo sfilavano fino a viale Europa per riunirsi sulla scalinata del municipio
dove veniva assegnata, in base
al fracasso prodotto, la campana
della “Pro loco”, il “Ciocon”. Il
cambio della guardia in seno al
direttivo della “Pro” ha causato
probabilmente il flop della manifestazione che ha lasciato delusi i
festanti dei quattro Colonnelli. In
ogni caso una “rivincita” ci sarà
perché i nostalgici dei tempi andati stanno già organizzandosi
per il “brusamarso”. La grande
pira sarà incendiata nel cortile
della ex segheria di via PiazzaCampana. Il punto è anche panoramico e potrà essere osservato, il fuoco, anche dalla pianura.
E.Z.
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
15
“Una stagione molto positiva”
Un vivaio promettente, ma soprattutto tecnici di livello assoluto rendono grande questa società. Successo
per i Campionati regionali organizzati alla Golf Arena e per il “Memorial Andrea Costa”
Pagina a cura di
Stefano Angonese
<< Fin qui una stagione estremamente positiva >>. Non
hanno dubbi Sergio Vellar ed
Ivano Costa, rispettivamente
presidente e responsabile del
settore sci nordico dell’Unione Sportiva Asiago Sci quando
si trovano a dover tracciare un
primo consuntivo dell’annata
sportiva 2007/08.
<< Nonostante la neve non
sia caduta come ci si augurava – proseguono – le soddisfazioni a livello sportivo sono
comunque arrivate. Abbiamo
un vivaio forte, che sta crescendo davvero bene. Merito
dei ragazzi, ma, soprattutto,
merito dei nostri tecnici, di livello assoluto e che ormai da
tempo seguono un iter che sintetizza al meglio le loro capacità: iniziano qui, si affermano, poi passano ad operare nei
quadri della Nazionale prima
di far ritorno “a casa”, da noi,
con un ulteriore bagaglio di
esperienza da trasmettere ai
nostri giovani >>.
Giovani promettenti, che recentemente (domenica 24 febbraio) hanno dimostrato le loro
potenzialità nel corso della
quarta edizione dei campionati
regionali, svoltasi nella cornice della “Golf Arena” di Asiago,
illuminata da uno splendido
sole e gremita da un numeroso
pubblico che si è goduto questa giornata di sport in un clima quasi primaverile.
A farla da padrone è stata proprio l’Unione Sportiva Asiago
Sci, che ha sbaragliato la concorrenza aggiudicandosi con
ampio margine la classifica per
società.
A livello individuale (si gareggiava con la formula a tecnica
classica), in due categorie su
quattro, sul gradino più alto del
podio sono saliti gli atleti dell’Unione Sportiva Asiago Sci:
Simone Bertacco tra i “Ragazzi” e Stefano Rigoni tra gli “Allievi”. Nell’altra metà dello sci
nordico, invece, affermazioni
per Deborah Rosa (Sci Nordico
“Tour de Ski” ad
Asiago: il 4 aprile
la decisione
Monte Corno) tra i “Ragazzi
femminile” e per Anna
Maccagnan (Polisportiva
Sovramonte) tra gli “Allievi
femminile”. Dove i fondisti dell’Unione Sportiva Asiago Sci
non sono riusciti a conquistare il successo finale, sono comunque arrivati piazzamenti sul
podio.
<< Bravi – commentano orgogliosi Sergio Vellar ed Ivano
Costa – siamo davvero soddisfatti di quello che stanno facendo i nostri ragazzi. Ora
speriamo possano confermarsi anche in campo nazionale,
certamente una verifica importante. Si parte già domenica 9
marzo con la prova in programma a Sappada >>.
Tra i “Senior” il titolo veneto è
stato appannaggio di Marco
Crestani (G.S.A. Asiago); mentre nella prova di “Coppa Italia” la vittoria è andata all’azzurro Christian Zorzi. Primo tra
i vicentini Sergio Rigoni, piazzatosi al 15° posto. Al termine
della manifestazione, come
consuetudine, c’è stato spazio
per un momento conviviale
particolarmente gradito dai piccoli fondisti, che hanno così potuto stare a stretto contatto con
i loro beniamini. << Quando un
campione – afferma Sergio
Vellar – si mette così a disposi-
zione è sempre un piacere e rappresenta un momento importante per chi sogna di
diventarlo >>.
A fare da prologo, e che prologo visto i protagonisti impegnati, al campionato regionale e alla
Coppa Italia, il “Memorial Andrea Costa”, una gara sprint in
notturna che venerdì 22 febbraio ha visto al via numerosi specialisti: da Christian Zorzi, campione olimpico e mondiale, a
Renato Pasini, anche lui iridato,
senza poi dimenticare i migliori
rappresentanti di tutti i gruppi
sportivi militari.
Una “Golf Arena” praticamente
illuminata a giorno lungo il percorso di 600 metri (sei i giri da
coprire equamente divisi tra i due
frazionisti) ha fatto da suggestivo scenario a questo evento
sportivo che non ha certo fatto
mancare spettacolo ed emozioni, riuscendo a coniugare sano
agonismo con solidarietà ed
amicizia nel ricordo di un giovane fondista prematuramente
scomparso. Ventuno le squadre
al via. Ad aggiudicarsi il primo
posto la coppia composta da
Renato Pasini e Sergio Rigoni
in forza al Centro Sportivo
Forestale, seguita da quella
formata da Christian Zorzi e
Bruno De Bertolis delle Fiamme Gialle.
<< Un week-end ben riuscito
sotto ogni aspetto – concludono Vellar e Costa – in cui
sono scesi in pista circa 250
concorrenti ed in cui il pubblico ha risposto secondo le
previsioni affollando la “Golf
Arena”, soprattutto nella
giornata di domenica. Manifestazioni di questo tipo, infatti, riescono a muovere, oltre
agli atleti, anche famiglie ed
amici, con un conseguente e
tangibile beneficio per le attività commerciali del nostro
Altopiano >>.
Il 2008 in casa Unione Sportiva
Asiago Sci prosegue dunque a
pieno ritmo, ma già si pensa al
futuro, alla prossima annata
sportiva, con una novità che sta
per approdare sull’Altopiano,
allargando e completando così
l’offerta sportiva della società
altopianese: il biathlon.
<< Tra circa un mese inizierà
la preparazione atletica – fanno sapere Vellar e Costa – e con
la nuova stagione partirà l’attività vera e propria. In passato questa disciplina aveva
cercato, senza fortuna, di
trovare una sua collocazione sull’Altopiano (a Cesuna
ndr); ora è tempo di riprovare. Le basi per costruire la
squadra ci sono già, anche
se ci servono ancora forze
fresche a livello di responsabili di settore. Lavoreremo
anche su questo aspetto per
essere pronti al più presto
>>.
Per informazioni ed iscrizioni
l’ufficio della società in Via
Cinque è sempre aperto dal
lunedì al venerdì dalle 17,00
alle 18,30. Tel e fax 0424.462668
NEWSPOWER EOS
4 aprile 2008-4 gennaio 2009.
Due date che hanno in comune Asiago e la sua dimensione internazionale per quanto
concerne lo sci nordico. Il ricordo della Golf Arena accarezzata dalla neve, quella poca
caduta finora, e al tempo stesso infiammata dalla “battaglia”
all’ultimo respiro tra i migliori
interpreti del fondo mondiale
è ancora ben presente negli
occhi di tutti. Era il 4 gennaio
scorso. Tre mesi più tardi, il 4
aprile, a Cavalese, si deciderà
il destino del “Tour de Ski”,
l’emozionante kermesse sullo
stile delle più famose corse a
tappe ciclistiche articolata in
otto gare concentrate in soli
dieci giorni. Un destino, quello della competizione introdotta due anni fa dalla Federazione Internazionale, non ancora
delineato per il 2009, conside-
rato che potrebbe anche risentire della vicinanza con i campionati del mondo in programma a Liberec (Repubblica Ceca)
da metà febbraio 2009.
Ecco quindi che Asiago, già
designata ad ospitare la tappa
del 4 gennaio 2009, rimane in
attesa di una decisione in merito
che dovrebbe giungere al termine del meeting che vedrà coinvolti i vertici del fondo internazionale e dei vari comitati organizzatori. Ma a creare le maggiori
preoccupazioni sono in realtà le
decisioni prese nell’ultima seduta del consiglio federale della
F.I.S.I. in materia di contratti per
le gare di Coppa del Mondo tanto da spingere i comitati organizzatori delle prove stesse ad inviare una lettera ai vertici dello
sci nazionale per far valere le proprie ragioni. Si attendono reazioni e sviluppi.
8
Sabato 8 marzo 2008
Il corteo che si aggirava per le strade del centro di Asiago nella serata di venerdì 29 febbraio sembrava interminabile.
Una
folla
itinerante di bambini,
giovani e adulti che trascinavano lunghe fila di
barattoli di latta, da
quelle fatte con le lattine per bibite, a quelle
realizzate con le scatole
di passata di pomodoro,
fino ai serpentoni con i
grandi contenitori di colore . F an t asi ose creazioni quali coccodrilli,
serpenti, omini, uccelli,
sempre in lamiera, ti facevano girare continuamente la testa e pensare
a tutta la cura messa
nell’assemblarle, colorarle, dar loro una personalità. Si è camminato per circa un’ora, allegramente e rumorosamente, attraversando il
centro in lungo in largo,
assaporando la festa
resa ancor più piacevole da un clima tutto sommato mite. Si attendeva
l’arrivo della “vecia”,
re a l i z z a t a a n c h e q u e st’anno dal Gruppo di
l’Altopiano
14
Shella Marzo, la tradizione
che unisce gli asiaghesi
base di Asiago e come
sempre la fantasia, l’inventiva e l’ironia di questi instancabili volontari ha stupito tutti. Il
ro g o i n p i a z z a d e l l a
“ v e c i a ” ,
personificazione dell’inverno che se ne va
lasciando il posto alla
primavera, è avvenuto
come da tradizione al
termine delle tre serate
di baccano tese risvegliare la bella stagione
e a scacciare il freddo.
Non sono mancate le
corse e le danze di personaggi folcloristici
quali streghe e diavoli,
a r i c o rd a re l e a n t i c h e
radici nelle quali affonda questo rito di fine inverno.
Al termine della sfilata,
S a l v a t o re B a ù , v o c e
nota di Radio Asiago, ha
intrattenuto i presenti e
accompagnato l’estrazione a sorte fra i partecipanti del gruppo di
ragazzi che, oltre a ottenere la Schella 2008
(la
schella
è
il
campanaccio delle vacche, strumento il cui
suono ha il compito di
richiamare la primavera)
hanno avuto l’onore di
appiccare il fuoco alla
“vecia”. Quest’anno la
signora di Shella marzo
si è incendiata quest’anno
in
modo
spettacolare con tanto
d i e f f e t t i p i ro t e c n i c i .
L’ e v e n t o , o rg a n i z z a t o
dal Comune di Asiago,
dal Gruppo di Base di
Asiago e dal Comitato
spontaneo Schella Marz
2008, date le condizion i m e t e re o l o g i c h e d e i
giorni successivi, non
sembra essersi rivelato
un rito propiziatorio per
l’inizio della primavera,
ma uno scopo importante l’ha, come sempre, ottenuto: far scendere in
piazza gli asiaghesi, anche
quelli
delle
contrade, e riunirli nella baldoria, nel divertimento e nella tradizione.
Giovanni Dalle Fusine
L’Highway Truck Team di Thiene realizza un nuovo progetto benefico
Sfilata di camion per beneficenza
Sfilata
di
camion
sull’Altopiano sabato scorso
per il 5° raduno dell’Highway
Truck Team che ha riunito oltre 70 “bisonti” da vari parti
d’Italia e dall’estero. Il raduno, oltre ad essere stato un
momento di ritrovo e di svago, ha avuto come finalità la
sensibilizzazione della popolazione delle varie attività benefiche portate avanti dal
gruppo thienese. Quest’anno
l’Highway Truck Team, in collaborazione con il team “Energia e Sorrisi onlus”, ha raccolto abbigliamento, giocatoli,
materiale didattico e utensili di
varia natura per poi portarli
nel sud del Marocco e consegnarli ai bambini del deserto
durante il Tuareg Rally 2008
previsto per fine marzo a cui
parteciperanno un consigliere del Highway Truck e una
decina di appartenenti all’Energia e Sorrisi.
Dopo la partenza dal ristorante “Tre Regioni” di Sarcedo,
dove è stato allestito uno dei
punti di raccolta, i camionisti
sono passati per il cimitero di
Pianezze per un saluto sonoro a Lorenzino Bressan, uno
dei fondatori del Highway
Truck Team scomparso nel
2006, poi passaggio per
Crosara e Conco, ed arrivo ad
Asiago nel parcheggio di Via
Verdi dove i camionisti “con
un cuore grande così” si sono
fermati per qualche ora intrattenendosi con i presenti. Verso sera poi via di nuovo con
tappa al bar Tre Pezzi di
Tresché Conca, altro punto di
raccolta delle donazioni, per
poi fare ritorno a Thiene.
Nemmeno il tempo di finire un
obiettivo che l’Highway
Truck Team ha subito sposato una nuova finalità, quella
di raccogliere fondi da destinare alle case famiglia in Lituania in seno al progetto
thienese “Casa di Stefano”,
progetto promosso personalmente dal presidente del Consiglio Veneto, Marino Finozzi.
Il gruppo non è nuovo ad atti-
vità benefiche. Sono molte le
associazioni che hanno goduto dall’attività di questi
camionisti con un piede sul
pedale, ma la testa rivolta verso ai meno fortunati. Dal Ctrp
di Montecchio Precalcino, all’associazione Miluod, dal finanziamento di progetti di
sviluppo in Africa, alla Croce
Rossa Italiana. Ora tocca ai
bambini del deserto ai quali i
camionisti sperano di regalare un sorriso distribuendo
personalmente nei villaggi il
lauto raccolto di materiale effettuato nei giorni scorsi.
Gerardo Rigoni
8
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
13
Un Protocollo per la pista ciclabile del Brenta
ENEGO
La Giunta Provinciale ha approvato un “Protocollo di Intesa” con il Comune di Enego
e il Bacino Imbrifero del
Brenta per realizzare la prosecuzione della ciclopista del
Brenta nel tratto in Comune
di Enego e per sistemare il
sentiero naturalistico in destra
Brenta dalla Piovega di Sotto
a Piovega di Sopra. “Nel 2005
– ricorda l’ Assessore alla
Viabilità e alla Difesa del Suolo
Costantino Toniolo – la Provincia aveva contribuito con i
Comuni di Enego, Bassano del
Grappa, Valstagna, Cismon
del Grappa, Campolongo sul
Brenta e con le Comunità
Montane dei Sette Comuni e
del Brenta, alla realizzazione
del primo tratto di questa pista ciclabile che riveste un’importantissima valenza turistica, considerato che l’obiettivo è quello di collegare direttamente Trento con Bassano
del Grappa e di proseguire in
Prevista la prosecuzione dell’itinerario nel tratto in Comune di Enego e la sistemazione
del sentiero naturalistico in destra Brenta alla Piovega di Sotto a Piovega di Sopra
futuro fino addirittura a Venezia, per favorire ulteriormente
uno specifico segmento del
cicloturismo.” Nel settembre
del 2007 il Comune di Enego
faceva presente che la pista
ciclabile realizzata aveva comportato una pericolosa interferenza di ciclisti nell’innesto con
la strada provinciale 47 e che
pertanto si rendeva necessario
provvedere alla predisposizione
di un progetto di prolungamento
al fine di ridurre il pericolo di in-
Dedicata ai volontari
Una poesia, semplici parole pregne di significato, un dovere un bisogno, un ringraziamento dovuto che la poetessa eneghese G.I. Cenci ha sentito la necessità di dedicare ad un gruppo di volontari, il cui ruolo si dimostra sempre più
insostituibile e di inestimabile valore: i volontari
dell’ambulanza dell’Associazione Monte Lisser.
cidenti stradali per i ciclisti.Il Comune ha ottenuto un contributo
regionale per un importo pari al
70% del costo complessivo, cioè
per 270mila euro, provvedendo
a far redigere, mediante incarico
a professionista esterno, il progetto definitivo-esecutivo denominato “Realizzazione della
ciclopista e sentiero naturalistico
in destra brenta dalla Piovega di
Sotto a Piovega di sopra nel Comune di Enego”.
L’Assessorato alla Viabilità del-
GLI ANGELI
Avida
di un tocco lieve
di un’ala benedetta
risalivo impensabili scarpate
romanzando stravaganze
persa
in trascendenti evocazioni
per cogliere l’essenza
dei voli angelici
ma un vuoto di passi
sgualciva
il mio credo.
A ricomporlo
una piccola schiera
di angeli rupestri
vestiti di umana sostanza
che celata nell’ombra delle contrade
fra la mia gente turchina
con ali di carità
e spade di compassione
opera
la buona volontà
Giovanna Ileana Cenci
la Provincia ha valutato l’interesse a sostituirsi al Comune di
Enego e di intervenire anche
nel co-finanziamento del progetto assieme agli altri Enti
pubblici territoriali coinvolti. La
direzione turismo della Regio-
ne Veneto ha comunicato il
parere favorevole affinché sia
la Provincia a realizzare l’intervento in sostituzione del
Comune di Enego e garantendo, contemporaneamente, il trasferimento del contributo regionale di 270mila euro direttamente alla Provincia che potrà a questo punto assumere il
ruolo di coordinamento.
Nel “Protocollo di Intesa” la
cui bozza è stata stilata in un
incontro avvenuto presso la
Comunità Montana del Brenta,
vengono esplicitati i contributi
che i tre Enti interessati sono
disposti a concedere e precisamente: 102.500 euro la Provincia di Vicenza; 13mila euro
il Comune di Enego, che ha fat-
to redigere a proprie spese il progetto esecutivo e sempre a proprie spese provvederà
all’acquisizione delle aree private; 10mila euro il Bacino
Imbrifero del Brenta: 5mila per
l’opera e 5mila per la realizzazione di cartellonistica e materiali di promozione turistica, che
verranno realizzati a cura della
Comunità montana del Brenta
“Grazie alla sinergia tra enti –
conclude l’Assessore Toniolonon solo metteremo in sicurezza i tanti ciclisti che transitano
sulla pista del Brenta, ma creeremo anche un sentiero
naturalistico che rappresenterà
un suggestivo percorso pedonale per i residenti e i turisti”.
Giovanni Dalle Fusine
Cuori gialli di mimosa,
cuori rosa di ginestra
Per la festa della donna, per Pasqua, per le cerimonie di
primavera, tante idee regalo alla Casa della Bomboniera
San Valentino è passato,
ma il “cuore” resta uno dei
temi principali di addobbi
e pensieri gentili, anche
per le ricorrenze di primavera. Un cuore giallo di
mimose con un cioccolatino della stessa forma, un
modo semplice ma originale per augurare buona
festa alle donne in occasione dell’8 marzo. Un
cuore di ginestra rosa, con
ovetti di cioccolato per dire
invece Buona Pasqua e
dare il benvenuto alla primavera. Sono solo due
delle innumerevoli idee
che propone la Casa della Bomboniera di Asiago:
per la Festa della Donna,
se il classico ramoscello
di mimosa vi sembra
scontato, potete scegliere
una delle piccole o grandi
confezioni che abbinano il
fiore simbolo della ricorrenza a qualche dolce
specialità. Per la Pasqua
la scelta è infinita: il cioccolato, quello di ottima
qualità, è come sempre il
principale protagonista,
con uova di tutti i tipi e
grandezze, in confezioni
classiche o fantasiose,
adatte a tutte le età. Ma ci
sono anche le campane, i
coniglietti, gli ovetti confezionati in deliziosi
segnaposti, e ancora tantissimi pupazzi e peluche,
pulcini, galline: pensati per
i bambini piacciono moltissimo anche ai grandi. Le
idee regalo non mancano,
come non mancano gli
oggettini che abbelliscono
la casa annunciando la
bella stagione, con i colori
romantici della primavera.
Alla
Casa
della
Bomboniera di Asiago è
tempo di nuovi arrivi, giorno dopo giorno, con le
bomboniere novità, proposte per matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e
anniversari. C’è tanto cri-
stallo abbinato all’argento,
ci sono le intramontabili
immagini sacre, ci sono
sacchetti per confetti nuovi e inediti, a prezzi contenuti. Si avvicinano le date
delle cerimonie di primavera, fate un giro alla Cassa della Bomboniera, potrete senza impegno rendervi conto di persona della gamma molto vasta di
proposte, da regalare, da
regalarvi, da scegliere
come bomboniera o per
fare un piccolo dono, per
augurare buona festa,
qualsiasi essa sia.
Servizio Redazionale
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
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Bisbant, una strada…senza uscita
FOZA
“Può una strada ad uso privato essere realizzata su terreno
comunale gravato da uso civico e, per giunta, oggetto di
contenzioso tra il Comune e
una ditta privata?”
E’ questa la domanda che si è
posta la minoranza di Foza,
cioè i consiglieri Raffaello
Lazzari, Antonio Menegatti,
Santino Gheller e Carlo
Lunardi), trovando anche già
la risposta. “No – ci dicono –
la strada di raccordo alla cava
“Bisbant” dalla strada provin-
L’ingarbugliata vicenda legata alla realizzazione della via di collegamento tra la Provinciale
per Valstagna e la cava Bisbant in concessione alla C&C Marmi – La minoranza contesta alla
giunta la non regolarità dei lavori. “Non è stato rispettato il diritto storico d’uso civico”
ciale che la ditta C&C Marmi
srl, concessionaria della cava,
sta realizzando con lavori che
durano da qualche mese, non
può essere fatta. Abbiamo verificato, e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale
Geometra Costa, da noi interpellato, l’ha pubblicamente
confermato, che manca a tal
proposito l’autorizzazione della Provincia per il collegamento con la strada provinciale e
soprattutto manca ancora il
mutamento di destinazione
d’uso dei terreni gravati da uso
civico”.
L’istanza di autorizzazione al
mutamento di destinazione è
stata chiesta con delibera di
consiglio comunale approvata
nella seduta del 28 dicembre
2007, ma la Regione non ha
ancora dato risposta.
“Una richiesta – aggiungono i
consiglieri di minoranza –
avanzata quando già la giunta
comunale aveva dato autoriz-
Altopiano chiama Australia
La Comunità Montana dei 7 Comuni, presente a Melbourne con un cospicuo
numero di soci, ha accolto con gioia la visita di un gruppo di 28 persone, venute da
Foza e Gallio. G. Bortoli: “La distanza non divide le nostre tradizioni”
Un’accoglienza che rinsalda i legami di sangue,
rinnova le tradizioni delle famiglie unite ed elimina i migliaia di chilometri che dividono l’Australia dalla montagna
vicentina. Questo è
quanto emerge dal viaggio compiuto da una
trentina di altopianesi
giunti a Melbourne per
incontrare i compaesani ivi emigrati da ormai
tanti anni. Il gruppo
era formato da persone di ogni età provenienti da Foza, Gallio e
contrade limitrofe, tra loro
figurava pure una delegazione della Sezione Alpini di
Foza con il presidente Enzo
Biasia
La piacevole vacanza è
durata 3 settimane, durante le quali gli ospiti hanno
avuto modo di compiere interessanti escursioni attorno alla baia di Melbourne,
visitando Mount Buller, le
dolci colline di Dandenong,
con l’immancabile picnic
nel parco del Veneto Club
di Bulleen. Alle splendide
passeggiate in luoghi di interesse turistico, abbelliti da
una lussureggiante vegetazione, gli altopianesi hanno
alternato incontri conviviali dove, tra nostalgie ed
emozioni, tutti hanno avuto
modo di esprimersi liberamente ricordando eventi e
persone legate ad un passato mai dimenticato. Durante la serata conviviale,
organizzata dal locale
Veneto club presieduto da
Luciano Benetti, un illustre
altopianese, il noto chirurgo prof. Ivo Vellar, ha presentato il libro “Da
Camporovere a Carlton”,
una biografia che illustra il
percorso migratorio dei
Vellar e famiglie correlate,
riccamente illustrato da fotografie che spaziano nell’arco di oltre 70 anni. Al
saluto di Benetti hanno risposto i rappresentanti della comitiva altopianese con
parole di sincero ringraziamento e facendosi portavoce dei saluti di don Roberto, arciprete di Asiago, di
don Valentino parroco di
Foza e di Giancarlo Bortoli.
Quello che segue è un
estratto del messaggio inviato dal presidente della
Comunità Montana: “Carissimi concittadini e fratelli cari. Così si scambiavano il saluto i nostri antichi padri dell’altopiano
quando, arrivando ad
Asiago da tutti gli altri
Comuni, si ritrovavano a
Consiglio per discutere
dei problemi delle nostre
contrade. Così vogliamo
salutarvi, come fratelli
cari. Fratelli, perché siamo nati dalla stessa Terra, perché abbiamo imparato a parlare veneto, e
prima ancora a parlare
cimbro, la nostra lingua,
perché abbiamo visto le
stesse montagne, abbiamo sentito il profumo e
ascoltato il silenzio degli
stessi boschi! Fratelli
anche e soprattutto quando la sorte vi ha portati
lontano, a cercare miglior
vita, a portare il vostro
saper fare, il vostro contributo di storia, di cultura e di umanità nella lontana terra d’Australia.
Fratelli cari ai nostri cuori
e sempre presenti nel cuore di ognuno di noi! Anche se la distanza fisica è
grande, anche se la geografia ci insegna che siamo “dall’altra parte del
mondo” ci sentiamo sempre intimamente uniti a voi
e vi sentiamo vicini e partecipi delle nostre giornate. Grazie all’amico Enzo
e a tutti gli amici Alpini di
Foza che hanno deciso di
portarvi il saluto della
vostra Terra! Da parte
nostra l’augurio, di ogni
bene, di salute, prosperità e serenità. A nome dei
sindaci di Foza, Enego,
Gallio, Asiago, Roana,
Rotzo, Conco e Lusiana
ricevete l’abbraccio di
tutta la Gente dell’intera
Comunità
Montana
“Spettabile Reggenza dei
Sette Comuni”.
GDF
zazione per la realizzazione
della strada, i lavori erano già
partiti e, su indicazione della
Regione, da noi interessata al
problema, era stato chiesto al
Comune di farli sospendere.
Del fatto abbiamo informato
anche la Provincia, che aveva
assicurato provvedimenti e i
Forestali che, a quanto ci risulta, non si sono mossi”.
Sull’argomento è stata chiesta
dalla minoranza la convocazione del consiglio comunale (già
tenutosi nella serata di venerdì 29 febbraio). “Ma il sindaco
- afferma il gruppo d’opposizione – non ci ha dato alcuna
risposta, giustificandosi col fatto che non può esprimersi a
causa del contenzioso in corso”. Il contenzioso riguarda il
Comune e la ditta Co.Ba. Marmi Sas di Conco alla quale
l’amministrazione comunale,
in seguito a gara pubblica, ha
dato in concessione, dietro versamento di una cauzione di
50.000 euro, un’area di circa
10.000 metri quadrati per
l’apertura di una nuova cava
in località Val Vecchia sotto
Tessar di Sopra. “Terreno che
– afferma la minoranza –
guarda caso, corrisponde a
quello per cui è stato chiesto il
mutamento di destinazione
d’uso e sul quale è stata realizzata la strada di accesso alla
cava Bisbant”. La vicenda appare, insomma, piuttosto ingarbugliata.
“Al di là dei risvolti legali – concludono i consiglieri di mino-
ranza - siamo convinti che il
comportamento dell’amministrazione comunale calpesti il
diritto storico dell’uso civico
dei cittadini di Foza e che per
la realizzazione della strada sia
stato danneggiato il patrimonio
comunale con lo sradicamento
di molti alberi che poi sono stati
coperti con materiale di scavo”.
Stefania Longhini
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
“Cammina Alpi Vicentine”:
da Recoaro al Grappa
Il calendario di una interessante iniziativa estiva. Dal 9 al 17 agosto 7
giorni di trekking, molte sulle nostre montagne, con l’autore del libro
Alta Via dell’Alpi Vicentine, l’alpinista Tarcisio Bellò
Prenderà il via nella prossima estate
un singolare ciclo
di escursioni e
passeggiate tra i
cui obiettivi si inserisce la conoscenza socio-politica di eventi storici legati al nostro
passato. Si tratta
di una nuova iniziativa che ha lo
scopo primario di
promuovere il territorio e le risorse
agri-turistiche della
montagna
frontaliera tra Vicenza e
Trento. Il progetto prende il
via quattro secoli dopo che il
cav. Francesco Caldogno,
Provveditore della Serenissima Repubblica, ne vigilò i
confini divenendo un personaggio di spicco nell’ambito
dello stato Veneto e degli
equilibri internazionali dell’epoca, fino alla data della
sua morte l’8 agosto 1608.
L’eredità più importante lasciata ai posteri fu la stesura
del suo manoscritto Relazione dell’Alpi Vicentine, de
Passi, Boschi e Popoli
Loro dove egli narra questioni confinarie, usi e costumi
del suo tempo, e poi vi descrive con delizia alcuni luoghi montani vicentini (“…nella sommità di Marcesina
v’è un prato di erba così
viva che pare
vestito di smeraldi…” solo
per citarne un
passo) . Studiosi e cultori di
storia oggi frequentemente
attingono notizie da quest’opera che
dovrebbe avere
maggior fortuna e diffondersi ad un pubblico assai più vasto. L’organizzazione delle
escursioni prevede: - Colazione-cena in tende refettorio,
pranzo con
sacco viveri. - Trasporto di
sacchi a pelo, materassini,
tende, e sacca personale con
ricambio indumenti, eventuali
brandine (extra quota). In alcune località potranno essere utilizzate strutture (malghe,
palestre, scuole) gentilmente
messe a disposizione da enti
e/o privati. - Ogni sera ai vari
posti tappa verranno organizzati incontri con esperti, scrittori, guardie forestali, gruppi
corali, autorità locali. Ai partecipanti verrà distribuito un
libretto con mappe e descrizione del percorso. È previsto il rientro con pullman o
mezzi propri alla località di
partenza. I tipi di percorso
sono caratterizzati da
trekking medio-facile (adatto anche a ragazzi) con possibilità di seguire tratti di sentiero attrezzato. Le partenze
sono fissate per le ore 7.00,
con soste didattiche lungo il
tragitto.
Costi per partecipazione individuale: trekking con vitto/
alloggio 35 Euro/giorno, mentre le escursioni giornaliere
(senza servizi) sono libere,
aperte a tutti e assolutamente gratuite. I partecipanti potranno aderire al trekking
completo oppure solo ad una
parte pagando le quote giornaliere dei servizi effettiva-
11
Il programma delle escursioni:
Sabato 9 agosto: in mattinata a Vicenza presso Villa
Caldogno, presentazione programma, celebrazione a ricordo
di Francesco Caldogno, visita guidata alla villa Palladiana,
con rinfresco; pomeriggio trasferimento a Recoaro (pullman
o mezzi propri), taglio del nastro di partenza; salita al rifugio
La Gazza (pernottamento a Recoaro) ore 3.00; Domenica
10 agosto rifugio La Gazza, Campobrun - rif. Scalorbi, traversata Cresta Alta del Fumante e discesa a Campogrosso
(pernottamento a Recoaro) ore 6.00; Lunedì 11 Agosto:
Pian delle Fugazze, rif. Papa Pasubio, Sette Croci, Passo
della Borcola (pernottamento a Posina) ore 7; facoltativa
escursione Sentiero di Arroccamento e salita al Cornetto, circa 3 ore in più; Martedì 12 Agosto: Passo della Borcola,
Borcoletta, Monte Maggio, Passo Coe, Val Orsara, Ghebo
dell’Astico, Porta del Leon, Carbonare, Dazio, Piccoli, Covolo
di Pissavacca, Nicolussi, Lavarone (con pernottamento) ore
8.00; Mercoledì 13 Agosto: Lavarone, Monterovere,
Cima Vezzena, Mandriolo,
Porta Manazzo, malga Larici (pernott.) ore 7.00; Giovedì 14 Agosto: malga Larici, cima Portule, cima Undici,
Ortigara, Cima Caldiera, Piazzale Lozze (pernott.) ore
6.00; Venerdi 15 agosto: passo Moline, Castelloni San
Marco, Giogomalo, Marcesina, malga Valmaron (pernott.)
ore 8.00;
Sabato 16 agosto: malga Valmaron I lotto, val Bella, forcella Frizzon, Enego, Fosse, Piovega, Cismon (pernott.)
ore 6.00; Domenica 17 agosto: Cismon, Val Goccia,
Monte Pertica, Monte Grappa, Valle Santa Felicita, Romano d’Ezzelino, ore 8.00.
mente usufruiti. Per le iscrizioni, obbligatorie anzitempo,
rivolgersi a CAI Marostica –
martedì/giovedì ore 20.30 22.30 tel./fax. 0424-470952
[email protected] per le
iscrizioni andrà rispettato
l’ordine cronologico (termine
12 luglio). Metà quota dovrà
essere versata all’iscrizione,
saldo entro il 31 luglio (invia-
re copie versamenti). Comunicazioni e conferme prima
della partenza.
A costi detratti, eventuali proventi saranno devoluti al progetto “Una fontana per
Gothulti – costruzione di un
acquedotto in un villaggio del
nord del Pakistan”
Giovanni Dalle Fusine
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
10
Antonella Stella nella Tribù dei Coraggiosi
GALLIO
Sono passati poco più di due
anni da quando il 10 gennaio
2006 alle ore 15.20, un attentato feriva gravemente
Antonella Stella, Sindaco di
Gallio e devastava i locali del
suo studio medico a Padova.
Un atto di vigliaccheria, che
se ha ferito nel fisico l’amministratore vicentino, non
sembra avere scalfito il suo
coraggio. Per la sua forza
d’animo, è stata infatti inserita dalla Comunità di Villa
San Francesco di Facen di
Padavena (BL) nella tribù dei
Coraggiosi.
Per spiegare di cosa si tratta, bisogna però fare un passo indietro, non di due, ma di
duemila anni circa.
La storia della Cristianità ha
avuto inizio in seguito ad un
censimento, quello amministrativo, ordinato dall’imperatore romano Cesare Augusto,
che sulla terra d’Israele venne indetto con decreto di
Quirino, Governatore della
Siria.
Per quel censimento Giuseppe e Maria furono costretti a
scendere da Nazareth a
Betlemme. Nell’iconografia
che ci è stata tramandata,
fedele sostegno di Giuseppe
nel lungo viaggio è un bastone, simbolo del pellegrino, di
colui che cammina per le
strade del mondo cercando
e testimoniando.
L’estate scorsa tre giovani della
Comunità di Villa San Francesco
(www.comunita
vsfrancesco.it) hanno ricevuto a
Nazareth, nella casa dei Piccoli
Fratelli di Charles de Foucault,
il bastone del pellegrino, un
arbusto di acacia nazaretana,
che hanno portato fino a
Betlemme, al termine di un
cammino di circa 170 chilometri.
Quel bastone del pellegrino,
diventato per l’occasione
anche del cittadino, la sera del
giorno di Pasqua, inizierà da
Feltre un lungo viaggio a piedi
di circa 4000 chilometri per
le strade d’Italia, che terminerà con il ritorno al punto di
partenza, il giorno di Natale
2008.
Come nel caso di Giuseppe
e Maria, anche questo lungo
cammino è legato ad un censimento.
I moderni pellegrini sono stati
divisi dalla Comunità di Villa
San Francesco, responsabile dell’iniziativa, in dodici tribù: Senza utile, Ri-cercatori,
Calunniati, Giusti, Essenziali,
Memori, Coraggiosi, Testimoni, Credibili, Sognatori,
Contemplativi e Rispettosi.
L’adempimento del dovere di
solidarietà che l’art. 2 della
Costituzione impone a tutti in
via inderogabile, esige una
verifica periodica dei valori
ideali e comportamentali di
ogni cittadino. Ciascuno di
questi che si riconoscesse in
una delle tribù, potrà iscriversi, o meglio censirsi, presso il
Museo dei Sogni, della Memoria e dei Presepi (0439/
80668), che accoglie simboli
di terre, pietre ed acque provenienti da 198 Paesi del
mondo, a Feltre presso la
Cooperativa Sociale Arcobaleno ’86.
Ma ci si potrà censire anche
a distanza, per procura, dalla
propria casa, dalla propria
situazione di vita e durante il
percorso lungo lo Stivale.
Sarà anche possibile “camminare” con il pensiero, gli
occhi e il cuore in qualsiasi
parte del mondo.
Antonella Stella ricorda con
stupore e commozione la comunicazione ricevuta dalla
Comunità di Villa San Francesco, sentimenti ai quali si è
aggiunta una profonda gratitudine nei confronti degli organizzatori, manifestata in
occasione della sua visita per
portare personalmente il ringraziamento alla Comunità,
oltre ad un apprezzamento
per l’organizzazione della lunga ed impegnativa marcia.
Nella Tribù dei coraggiosi ci
sono anche il padre
comboniano Alex Zanotelli,
per una dozzina d’anni nell’inferno della baraccopoli
di Korogocho in Kenya ed
ora in prima linea nelle tante battaglie che i napoletani devono affrontare quotidianamente, lo scrittore
Roberto Saviano, raro
esempio di autore sotto
scorta, dopo la pubblicazione
dell’esplosivo
“Gomorra” e Mons. Antonio Riboldi, Vescovo
emerito di Acerra, da sempre impegnato in favore
della legalità e della giustizia.
“Io non conosco le stelle. Io
metto un passo avanti nella
notte”. Sono parole di Papa
Giovanni XXIII. Che possano essere un buon viatico
per chi si appresta a partire?
Giovanni Rattini
Incontri dall’altro mondo:
rassegna di cinema e
letteratura arabo-africana
“Incontri dall’altro mondo”.
Questo il titolo della rassegna
di cinema e letteratura araboafricana, organizzata in marzo al Cineghel di Gallio.
Una manifestazione che vuole andare alla scoperta di
cineasti pressoché sconosciuti,
con un occhio di riguardo alle
protagoniste femminili, nel
mese nel quale cade la festa
della donna, ricorrenza di
grande spessore sociale, troppo spesso trasformata in appuntamento consumistico non
sempre festeggiato con buongusto.
Proprio una donna è stata la
protagonista della pellicola proiettata il 4 e 5 marzo,
“Hyenes” (Iene), del regista
senegalese Djibril Diop
Mambéty, rivisitazione in chiave africana dell’opera teatrale del drammaturgo svizzero
Friedrich Durrenmatt.
Arriva invece carica di riconoscimenti l’ultima pellicola del
regista tunisino Abdellatif
Kechiche, “Cous Cous”, in
programma l’11 e 12 marzo,
che racconta le vicende, tra il
serio e il faceto, di una famiglia tunisina trapiantata in Francia. Dopo il gran premio della
giuria e quello per la migliore
attrice esordiente al Festival
del Cinema di Venezia 2007,
anche un poker di César, gli
oscar francesi, per miglior film,
regia, sceneggiatura originale
e nuovamente miglior promessa femminile ad Hafsia Herzi.
Ancora una donna, la libanese
Nadine Labaki, protagonista
nella doppia veste di regista e
attrice del film “Caramel”, in
programmazione il 18 e 19
marzo. Cinque donne di diverse età, mentre lavorano in un
istituto di bellezza a Beirut, raccontano le loro storie e si
scambiano confidenze.
Il 25 marzo il cinema lascerà il
posto alla narrativa.
Ospite del Cineghel la giornalista e scrittrice italo-somala
Cristina Ali Farah, per presentare il suo primo romanzo “Madre piccola”.
Nata a Verona nel 1973 da
padre somalo e madre italiana, Cristina Ali Farah è vissuta a Mogadiscio dall’età di
tre anni fino al 1991, quando
con il primo figlio, è stata costretta a fuggire dal suo paese a causa della guerra civile.
Il romanzo racconta le vicende di Domenica-Axad e
Barni, cugine, ma legate
come sorelle, mentre sullo
sfondo della loro storia va in
scena il dramma della
diaspora. E se gli uomini si
dimostrano deboli e fragili
lontani dalla loro terra natale, sono ancora una volta le
donne a portare avanti le famiglie e dimostrare come
usare la bussola della vita.
L’ultimo appuntamento della rassegna il 26 marzo con
il film Samba Traorè di
Idrissa Ouèdraogo, che nel
1993 ha vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino.
L’Africa raccontata è quella del Burkina Faso, patria
del regista e scenario delle
vicende di una coppia, formata dal simpatico e corpulento Samba e dalla paziente
ed energica Saratou.
Anche in questo caso il passato ha un peso non indifferente sull’esito della storia.
Spettacoli ed incontro letterario inizieranno alle ore
20.45.
Giovanni Rattini
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
9
Roana, litigi in consiglio per l’ediliza
ROANA
L’architetto Antonella Cocco, dopo un confronto acceso con il sindaco,
abbandona l’aula e fa saltare il numero legale. Annullata la seduta
Piazza “Fabrizio De Andrè”?
Ai cesunesi l’idea non piace
“Meglio intitolarla ad Attilio Porto, fondatore della banda paesana”
L’idea del sindaco di
Roana Mario Porto di intitolare una piazza di
Cesuna al cantautore Fabrizio De Andrè pare proprio non trovare il favore
dei suoi compaesani. “Ma
con tutti i personaggi illustri che ci sono e che possono essere in qualche
modo legati al nostro paese – esordisce Giuliano
Spiller – il sindaco proprio
a De Andrè doveva pensare, che con Cesuna non
ha nessun nesso?! Niente di personale nei confronti del cantautore, ma
non riesco a trovare alcun collegamento che possa motivare tale scelta. Se vogliamo
restare nel mondo della musica, perché non intitolare la
piazza del mercato al fondatore della Banda Musicale
Monte Lemerle, Attilio Porto,
che oltretutto era il nonno dell’attuale sindaco, e che ha il
merito di aver fondato una realtà musicale che negli anni ha
annoverato fra i suoi componenti
tantissimi paesani?”. “Ma perché voler cambiare nome alla
piazza da tutti conosciuta come
“Ex Stazione” – dicono Maria
Grazia Valente e Laura Dalla
Costa – per intitolarla a un personaggio, il cui valore artistico
non è in discussione, ma che con
il nostro paese non c’entra proprio nulla?”
“Se devo essere sincera – commenta una ragazza – quanto ho
sentito questa storia mi è venuto da ridere…. Come gli sarà
balenata questa idea al sindaco? E poi perché deve decidere lui? Personalmente preferirei dare alla piazza il nome
dei R.E.M!” “Io candido Vasco
Rossi! – le fa eco un’amica –
Battute a parte, perché cambiare? La piazza viene sempre
menzionata come “Piazzale Ex
Stazione”, anche d’estate
quando vi si svolgono le manifestazioni. Lasciamole questo
nome!”
“Non sono d’accordo con il sindaco – dice Bruno Rossi – tanto che, non appena ne avrò
l’occasione, glielo dirò personalmente. Forse farebbe meglio sentire il parere della gente, in fondo basterebbe un piccolo sondaggio, magari la domenica mattina all’uscita da
messa”. Originale la risposta
della signora Rosaria Penasa,
alla domanda se condivide
l’idea del sindaco: “A me va
bene intitolare la piazza a qualsiasi persona, purché questo
possa essere da stimolo per
creare degli appuntamenti per
celebrare il personaggio che vi
è ricordato. La vogliamo chiamare “”Piazza Fabrizio De
André” ? Va bene, mettiamoci un busto dell’artista e orga-
nizziamo degli eventi a lui
dedicati, facendo arrivare
qui gruppi di suoi fan!”.
“Ma se proprio il sindaco
vuole celebrare De Andrè
– commenta una giovane
signora – gli intitoli una
delle tante nuove stradine
che stanno nascendo intorno ai condomini in continua costruzione. Perché
proprio quel piazzale, che
per molti di noi ha un valore affettivo? Dopo aver tolto
la stazione, ci vogliono togliere anche il suo ricordo, cambiando il nome al luogo in cui
si trovava il bellissimo edificio!” Tra i sentiti c’è anche chi
dice di non conoscere la questione e, una volta spiegategliela,
mostra totale indifferenza “credo ci siano cose ben più importanti a cui pensare e di cui discutere!” è il commento di una signora. “Senza voler entrare nelle questioni delle altre frazioni –
commenta Gianni Corà, che abita
a Canove, ma che ha anche origini cesunesi -personalmente riterrei più appropriata la scelta di
intitolare la piazza ad Attilio Porto, fondatore della Banda Musicale Monte Lemerle, unica banda altopianese, che, fra alterne
vicende, è riuscita a confermarsi negli anni un’importante realtà musicale”. E pare proprio che
a Cesuna ci siano altri a pensarla come Giuliano Spiller e Gianni
Corà, anche se sembrano prevalere coloro che vorrebbero
mantenere il nome attuale. Alla
fine chissà fra questi tre nomi
quali avranno il ruolo dei due litiganti e chi risulterà essere poi il
terzo che gode!
Silvana Bortoli
L’edilizia fa litigare il consiglio comunale di Roana tanto da far saltare il numero
legale. La seduta della scorsa settimana è stata così annullata. Al centro della disputa un piano di lottizzazione
denominato “Masiere” che
da privato è diventato di iniziativa pubblica destando un
confronto acceso tra la consigliera indipendente,
Antonella Cocco, ed il primo
cittadino Mario Porto. Inoltre il piano di lottizzazione è
stato dibattuto per ben tre
volte in commissione edilizia
e solo alla terza è stato accettato, spingendo la consigliera Cocco a chiedere cosa
sia cambiato per far sì che il
piano fosse alla fine ritenuto
valido.
La lottizzazione in questione
è vecchia di almeno una
quindicina d’anni ed è stata
al centro di numerose questioni amministrative e legali. La lottizzazione era originariamente di 27.000 metri
quadrati poi diminuiti a
12.000 dal Prg poi ridotti ancora a meno di 3000 metri.
A quel punto le aziende interessate alla lottizzazione, tra
cui una partecipata dall’attuale assessore al Turismo,
Luigi Martello, hanno fatto
ricorso al Tar vincendo la
causa, ma, nonostante la sentenza
favorevole
ai
lottizzanti, la cubatura è rimasta tale e quale grazie ad
astuzie della vecchia amministrazione, sempre secondo
i lottizzanti.
Sui motivi per cui la
lottizzazione sia diventata di
iniziativa pubblica il Comune sottolinea che in base alla
legge se i proprietari dei terreni interessati non riescono
a mettersi d’accordo l’amministrazione comunale può
fare suo il piano. Spiegazioni che il sindaco non ha dato
alle interrogazioni della Cocco sottolineando che le pratiche sono state seguite dai tecnici comunali.
“Io non volevo mettere in discussione il piano in sé, ma
volevo capire dove sussisteva l’interesse pubblico, quando questo piano è diventato
pubblico e in pratica cosa si
doveva deliberare, un piano
privato, pubblico o misto –
spiega Antonella Cocco – E’
inammissibile che il sindaco
non sappia rispondere a queste domande, tanto più che è
anche assessore all’Urbanistica. Non si può scaricare le
responsabilità di una decisione politica su i tecnici, in particolare sull’arch. Marco
Farro, oltretutto dopo quello
che è successo”.
“Dagli atti – continua l’archi-
tetto Cocco - risulta che la
Giunta presieduta da Porto
ha adottato la delibera il 17
luglio scorso quindi com’è
possibile che il sindaco non
sappia nulla a riguardo? Non
si può pretendere che il consiglio voti qualche cosa senza spiegazioni”.
A quel punto non ottenendo
risposte precise la consigliera Cocco si è alzata abbandonando l’aula facendo mancare il numero legale perché
già due consiglieri di maggioranza mancavano all’appello: l’assessore Martello non
poteva votare ed i consiglieri
di minoranza da tempo abbandonano l’aula quando si
affrontano questioni legati all’edilizia.
Gerardo Rigoni
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
8
Don Roberto: arciprete
e campione di fondo
L’11 febbraio a Sestola (MO), il sacerdote asiaghese ha vinto la
gara di sci ‘Il Signore s(c)ia con noi’. La sua vita fatta di lavoro per
la nostra Parrocchia, ma anche di sport.
L’11 febbraio a Sestola
(MO), si è svolta la nona
edizione de ‘Il Signore s(c)ia
con noi’, un campionato che,
come si può ben capire dal
titolo dell’iniziativa, correla
simpaticamente liturgia e
sport e vede misurarsi i sacerdoti sciatori di tutta la
Penisola.
L’evento, ideato da don
Arrone Magni (consulente
ecclesiastico emiliano), è stato organizzato dal Centro
Sportivo italiano dell’Emilia
Romagna, in collaborazione
con il CSI Reggio Emilia,
Modena e Carpi.
Tra gli oltre sessanta sacerdoti scesi in pista, era presente quest’anno, per la prima volta, il nostro Arciprete
don Roberto Bonomo, nella
categoria under 60.
Il sacerdote-sportivo si è
classificato quarto nella gara
di slalom gigante, mentre ha
ottenuto un meritatissimo primo posto nella gara di fondo,
ottenendo il risultato migliore non solo nella propria categoria, ma anche di tutti i
partecipanti.
Abbiamo deciso di incontrare don Roberto per fargli
qualche domanda sulla sua
passione e sullo sport. Tra i
suoi fittissimi impegni per la
nostra Parrocchia, proprio nel
bel mezzo di una riunione, è
riuscito a trovare un po’ di
tempo da dedicarci e, nonostante l’iniziale imbarazzo
dovuto alla sua grande umiltà, è riuscito, ancora una volta e come ogni domenica in
Chiesa, a darci degli insegnamenti di vita tramite la sua
esperienza.
Com’è nata l’idea di partecipare all’esperienza ‘Il
Signore s(c)ia con noi’?
“Più volte ho letto in Internet
o su riviste dell’esistenza di
questo Campionato Nazionale.
Con il mio ritorno il Altopiano,
ho potuto allenarmi ed impratichirmi sulle piste e quest’anno ho dunque deciso di partecipare per la prima volta in
assoluto”.
A proposito di allenamento,
è un fatto noto, in Altopiano,
che oltre ad essere un bravo
arciprete lei sia anche un
eccellente sportivo: in cosa
consistono i suoi allenamenti?
“Due volte la settimana amo
andare
a
sciare
a
Campomulo o al Barentaal;
E’ stata una bella festa, quella di venerdì 22 febbraio ai Due Mori di Camporovere, con la cena a
cui sono stati invitati a partecipare tutti coloro che negli anni hanno fatto parte di Radio Asiago.
E le varie generazioni sono state ben rappresentate, a partire dai fondatori, con i primi presidenti,
fino alle ultime “leve”. Una bella rimpatriata: c’è chi, per non mancare all’appuntamento, è arrivato
in aereo da Londra, chi da Firenze, da Milano, da Rovigo, dal veronese, dal Tonale, da Bassano o
da Thiene. Alcuni non si erano mai incontrati prima, ma non ci son stati problemi per legare, in
fondo in comune si sono scoperte tante cose, su tutto la musica. E allora, fra l’ottima cucina del
ristorante, l’impareggiabile voce di Luca e chitarra di Manuel, qualche “new entry” canora così
così, e la compagnia, definita da qualcuno “the best”, la serata è andata avanti “al top”, tra canti,
ricordi, brindisi!
ovviamente posso farlo di
mattina presto, conciliando
così i miei impegni parrocchiali con lo sport. Di solito,
arrivo sulle piste per primo,
quando la neve è ancora intatta e mi alleno per
un’oretta circa.
Oltre allo sci di fondo, amo
anche la corsa, che, solitamente, pratico la sera (anche
tarda) dopo aver terminato le
mie mansioni”.
Qual è stato lo spirito dell’iniziativa?
“Il clima della nona edizione
della gara è stato sereno e
gioioso, anche perché ho potuto conoscere sacerdoti provenienti da tutta Italia. Il più
vicino a noi era il parroco di
S. Martino di Castrozza.
Sono stati due giorni di festa,
vissuti nella condivisione,
dato che, oltre a misurarci
sulle piste, abbiamo anche
alloggiato e desinato nello
stesso albergo”.
Cosa ne pensa delle manifestazioni
sportive
come quella a cui ha partecipato?
“Gli eventi sportivi mettono
in rilievo la bellezza di fare
sport, al di là della competizione.
Lo sport consente di creare
nuove amicizie e di mettere
alla prova sé stessi; è salutare sia dal punto di vista fisico
che da quello relazionale,
perché rigenera permettendo di comunicare con più gioia e serenità, anche nelle
mansioni parrocchiali. Inoltre
è utile anche a livello soggettivo ed individuale, allargando il cuore e conciliando la
capacità di ascolto”.
E dello sport in Altopiano,
in relazione ai giovani,
cosa ne pensa?
“I nostri giovani, soprattutto
per quanto riguarda gli sport
invernali, hanno grandi possibilità.
E’ necessaria una sinergia
tra ragazzi, allenatori e famiglie per sottolineare l’importanza dello sport come crescita umana e spirituale,
come forma di aggregazione
e condivisione e per evitarne
l’esasperazione. Infatti, il
desiderio esagerato di ottenere risultati porta ad eclissare lo spirito di amicizia, solidarietà e divertimento insito
nel concetto si sport e particolarmente evidente in quello di squadra. Certo, il risultato ha una sua importanza,
ma prima di tutto bisogna
considerare la gara o la partita sportiva che sia come un
mezzo di aggregazione.
E’ necessario anche un rapporto di dialogo e non di interferenza con la parrocchia
di riferimento, che stiamo
cercando di instaurare con
riunioni con gli allenatori e gli
educatori prima di fissare gli
orari del catechismo, per
esempio.
Un altro passo avanti è stato
la celebrazione della Santa
Messa all’interno dello Stadio Odegar di Asiago in occasione della Festa dello
Sport di quest’anno.
Io e don Federico seguiamo
spesso anche le partite, le
gare e gli eventi sportivi.
Miriamo ad un’armonia profonda tra la nostra Parrocchia e la realtà dello sport”.
L’anno prossimo parteciperà all’iniziativa ‘Il Signore s(c)ia con noi’?
“Certo e invito anche gli altri
preti dell’Altopiano a parteciparvi: non serve essere atleti (pensate che il sacerdote
partecipante più anziano aveva più di ottant’anni!), perché, oltre alla gara, l’esperienza è prima di tutto un
momento di aggregazione.
Don Federico, che mi ha accompagnato senza però gareggiare, si è proposto di farlo
l’anno venturo.
Inoltre ricorreranno i dieci
anni dall’avvio della manifestazione, dunque sarà un
grande momento di aggregazione e di festa”.
Martina Rossi
8
Sabato 8 marzo 2008
ASIAGO
Sciagura aerea sopra i cieli
di Asiago. No, non è l’ennesimo fatto di cronaca nera,
ma lo scenario previsto per
una grossa esercitazione di
protezione civile prevista ad
Asiago nel mese di giugno.
L’operazione, di carattere
internazionale, vedrà la presenza di numerosi gruppi militari, civili e sanitari e si svolgerà dal 16 al 18 giugno prossimi. A prendere parte all’esercitazione saranno l’Aeronautica militare italiana,
quella francese, quella spagnola e quella maltese. Inoltre parteciperanno uomini e
mezzi della Protezione Civile dell’Altopiano, il Soccorso
Alpino, i Vigili del fuoco, il
118, l’elisoccorso di Trento,
la Guardia di Finanza, la Croce Rossa Italiana, la Polizia
di Stato, i Carabinieri e la
Capitaneria di Porto di Venezia.
I particolari dell’esercitazione sono stati resi noti durante il primo incontro avvenuto
nel Municipio ad Asiago la
settimana scorsa con il Ten.
Col. Oskar Spath dell’Aero-
l’Altopiano
Una maxi esercitazione
di Protezione Civile
L’iniziativa a carattere internazionale si terrà ad Asiago
dal 16 al 18 giugno - Impegnerà l’Aeronautica militare
di Italia, Francia, Spagna e Malta, oltre agli
uomini di numerose istituzioni e associazioni locali
nautica militare che ha illustrato il programma delle tre
giornate. Presenti all’incontro i rappresentanti di quasi
tutte le istituzioni che prenderanno parte all’esercitazione. L’iniziativa tende a met-
tere alla prova il piano di protezione civile appena messo
a punto dalla Comunità Montana che ha coordinato i vari
piani comunali previsti dalla
legge. Nello specifico si prevede che nella serata del 16
due velivoli si scontreranno
nei cieli di Asiago con una
aereo che finirà in mare al
largo di Venezia, mentre l’altro cadrà nella zona nord
dell’Altopiano. Partito l’allarme scatteranno tutte le misure previste e si provvederà all’allestimento di un punto medico avanzato nell’aeroporto di Asiago. Le ricerche continueranno per tutto
il giorno successivo per terminare la mattina del 18.
“La scelta di riproporre
un’esercitazione in larga scala sull’Altopiano dopo quella
effettuata quattro anni fa è
segno che le nostre capacità
organizzative e operative
sono state apprezzate – dice
Giampaolo Rigoni, assessore
alla Protezione Civile della
Comunità Montana – Da non
trascurare poi la risonanza
internazionale che questa
manifestazione avrà che non
fa mai male”.
Gerardo Rigoni
7
Un mese di lavori
lungo la Fratellanza
Deviazione obbligatoria per chi da Conco
scende verso Bassano del Grappa
Circolazione stradale sospesa dal 10 marzo all’11 aprile
2008 lungo la strada provinciale Fratellanza in Comune
di Marostica, nel tratto compreso dal Km. 8+500 circa al
Km. 9+200 circa.
L’ordinanza, già emessa, è
necessaria per poter eseguire lavori di allargamento e sistemazione della sede stradale. “Cercheremo di ridurre al
minimo i disagi - afferma
l’Assessore alla Viabilità della Provincia di Vicenza
Costantino Toniolo- sia in termini di tempo che di spazio.
Chiediamo però a tutti i
fruitori della strada di pazientare, perché poi il risultato
sarà una strada dove il traffico sarà più fluido e più sicuro.”
Il percorso alternativo da seguire sarà il seguente: tutti i
mezzi provenienti da Conco
in direzione di Bassano del
Grappa, in prossimità
dell’intersezione con la S.P.
71 Rameston, dovranno
svoltare lungo questa e proseguire fino a raggiungere
l’intersezione con la S.P. 248
Schiavonesca Marosticana.
Quindi svolteranno a sinistra
lungo quest’arteria fino a raggiungere Bassano del Grappa, e viceversa seguendo
l’opportuna segnaletica stradale.
Sarà assicurata agli utenti
l’informazione stradale mediante la posa dei segnali di
chiusura, dei relativi segnali
di preavviso e di deviazione,
dei segnali di divieto di sosta
con rimozione forzata.
L’ordinanza è già stata trasmessa, come di consueto, ai
Comuni interessati, quindi
Marostica, Bassano del
Grappa, Conco, Lusiana,
nonché agli Organi di Polizia, al Comando dei Vigili
del Fuoco, alle FTV e
all’ULSS n. 3, competente
per territorio.
“L’informazione capillare conclude Toniolo - permetterà alla ditta che eseguirà
i lavori di poter svolgere al
meglio le proprie funzioni, e
ai residenti di adeguarsi alla
nuova situazione, sia
viabilistica che di trasporti,
in maniera agevole. La collaborazione e la comprensione sono indispensabili
per una buona riuscita dell’intervento.”
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
6
Foto tratte da:
http://muredhawks.cstv.com/
facilities/mioh-goggin-icearena.html
Guardate le foto qui sopra,
le abbiamo trovate nel sito
della Miami University e ci
mostrano la splendida arena riservata alle partite dei
Redhawks (hockey su
ghiaccio).
Ecco,
il
palazzetto dello sport di
Asiago ci piacerebbe così:
capiente, luminoso, bello da
vedere, con un bell’impianto
audio, con spazi ben organizzati, rispondente in pieno a tutte
le esigenze delle squadre che
ne dovranno usufruire (non
solo di casa nostra) e anche a
quelle della stampa che deve
seguire le partite di campionato o gli eventi speciali. Insomma un mix perfetto di funzionalità ed eleganza. La struttura che l’amministrazione intende realizzare in zona
Millepini diventerà non solo la
casa per i gli Asiago Vipers
(hockey in line), ma anche per
la Pallacanestro Asiago, per la
Slegar Volley, ma dovrà poter
ospitare anche grandi manifestazioni sportive a livello nazionale e internazionale che portino ad Asiago squadre di
grosso calibro e di sicuro richiamo. Sono cose a cui è
meglio pensare visto che
l’opera viene costruita ex novo
e che il progetto è ancora da
fare. L’assessore ai lavori
pubblici di Asiago Giampaolo
Rigoni sembra essere pienamente cosciente di ciò: “Il bando per l’assegnazione della
progettazione scade il 10 marzo – dice – e una volta individuato lo studio di progettazione sicuramente organizzeremo un incontro in municipio
con i progettisti e con i rap-
Il palazzetto che vorremmo
Al Millepini una nuova struttura per soddisfare le esigenze delle
squadre locali, ma anche per ospitare grandi eventi sia sportivi
che musicali. Scade il 10 marzo il bando per i progettisti
presentanti delle associazioni
sportive che dovranno farci
sapere cosa chiedono ad una
struttura come questa”.
Ma qual è l’idea dell’amministrazione? “Abbiamo pensato
ad un palazzetto con 2000/
2500 posti a sedere – risponde Rigoni – adatto a varie discipline sportive, nel quale ospitare manifestazioni, sportive e
non, di richiamo. Per questo il
luogo scelto ci sembra il più
idoneo, nell’area Millepini, vicino ai campi da Tennis, facil-
mente raggiungibile sia per chi
risiede ad Asiago, sia per chi
arriva da fuori e trova lì vicino
una notevole disponibilità di
parcheggio”.
Il budget di spesa preventivato qual è? “3 milioni 670 mila
euro, finanziabili con l’intervento di una società di leasing e
quindi dilazionati negli anni, nel
frattempo cercheremo di accedere a qualche contributo
importante”.
E’ possibile dire quando potranno iniziare i lavori? “Cal-
colando i tempi tecnici e amministrativi, probabilmente già
quest’autunno, per avere il
palazzetto pronto, si spera, entro il 2010".
Che si pronto al più presto e
che possa davvero diventare
una cornice prestigiosa per incontri di campionato ed
eventi speciali se lo augurano prima
di tutti gli
A s i a g o
Vipers che da
dieci anni sono costretti a disputare in trasferta anche le
partite casalinghe.
“Ma il palazzetto non sarà solo
la casa dei Vipers – tiene a
sottolineare il presidente Fabio
Forte – un bell’impianto è fondamentale per il turismo e ad
Asiago se ne
sente la mancanza da molto tempo. Certo noi sappiamo bene cosa
serve
per
l’hockey in
line, nel nostro
girovagare per
mezza Europa
ci siamo fatti
sicuramente
un’idea precisa di come dovrebbe essere questa struttura: dalle misure della pista per
ospitare anche manifestazioni
a carattere internazionale, al
numero di spogliatoi, agli spazi per la stampa, alla zona bar.
Essendo proprio all’entrata del
paese è chiaro che sarà importante curarne il profilo
esterno. Saremo comunque
ben felici di essere interpellati
e dare modestamente il nostro
parere”.
Non sono da meno le altre
società sportive quali la
pallacanestro Asiago o la Sle-
gar Volley, sicuramente lusingate di poter in un prossimo
futuro disputare le proprie partite in un bel palazzetto invece
che in una semplice, seppur
nuova e dignitosa, palestra.
“Noi non abbiamo grosse esigenze. Il pubblico che ci segue non è così numeroso –
dice Sonia Cavallo presidente
della Slegar Volley – ma è anche vero che la nostra è una
società in crescita: da una
squadra siamo passate a tre e
stiamo valutando la possibilità
di avivarne una quanrta l’anno prossimo. Avere a disposizione un’altra struttura per allenamenti e partite potrebbe
risolverci qualche problema.
Svolgere le partite in un
palazzetto sarebbe importante anche per un fatto d’immagine e di visibilità con tutto l’indotto di sponsor che questo potrebbe comportare”
“Con il nuovo palazzetto – dice
l’assessore Rigoni - l’impianto polifunzionale, ormai in fase
i ultimazione, i campi da tennis, l’Agility Park e, a pochi
passi, lo stadio del ghiaccio,
l’area del Millepini sta diventando di grande importanza ed
utilità per il paese e di grosso
richiamo turistico”.
Una volta realizzato il
palazzetto, ad Asiago mancherà solo un nuovo campo da
calcio in grado di ospitare i ritiri estivi di grosse squadre.
“Sarà la prossima cosa a cui
penseremo – afferma
Giampaolo Rigoni – e, perché no, potremo realizzarlo
proprio
vicino
al
palazzetto!”
Stefania Longhini
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
5
Rifiuti: Altopiano poco riciclone
ATTUALITA’
Gli altopianesi non fanno la
raccolta differenziata. E’
quanto emerge dai dati relativi allo smaltimento rifiuti. Il
Comune più bravo è Lusiana
con il 35% di raccolta differenziata. Asiago è invece il
fanalino di coda con solo il
9%. Gli altri Comuni si collocano nel mezzo, ma sempre ben al di sotto dei dati di
molti Comuni della pianura
che arrivano a superare il
50%, fino a punte massime
di quasi l’80%.
Ci si chiede quindi come mai
questa disparità e da cosa dipenda. In realtà da molti fattori tra cui la dispersione del-
La raccolta differenziata arriva al 35% a Lusiana, solo al 9% ad Asiago. Allo studio un nuovo sistema
di raccolta nel capoluogo altopianese con contenitori apribili con tessera magnetica o chiavi
la popolazione su un vasto
territorio vanificando ogni
speranza di raccolta porta a
porta che faciliterebbe molto
il controllo di cosa la gente
butta nelle spazzature. Altro
fattore la poca accessibilità
delle isole ecologiche, l’aumento esponenziale dei rifiuti in periodo turistico, la mancanza di centri di raccolta, ed
anche, come sottolinea il sindaco di Foza, Giovanni
Alessio Oro, una scarsa propensione alla raccolta differenziata e una bassa sensibilità verso questo problema.
Quindi una campagna di
sensibilizzazione è doverosa
e necessaria perché si possano creare le basi per migliorare i dati, portando
l’Altopiano a livelli delle città
della pianura.
“Necessario e fondamentale
arrivare a 60 – 70% soprattutto per quei Comuni che
hanno
intrapreso
la
certificazione Emas – spiega il sindaco di Lusiana, Virgilio Boscardin, il cui Comune ha fatto un balzo in avanti
con
l’istituzione
dell’ecocentro – Tirando le
somme comunque bisogna
trovare il modo di incentivare il cittadino a fare la rac-
Asiago, si pensa alle contrade
Dopo la sistemazione del centro storico con la realizzazione di
importanti opere pubbliche, si provvederà a dotare le contrade
di nuova illuminazione e di aree gioco per i bambini
Illuminazione pubblica, sistemazione in alcune zone dei
manti bitumati, creazione di
aree dove i bambini possono giocare in sicurezza.
Queste sono gli interventi
principali che il Comune di
Asiago intende apportare
alle contrade dopo la sistemazione del centro storico.
“Purtroppo, per motivi legati al completamento di opere pubbliche importanti, visto l’impegno finanziario
che si è dovuto afforntare,
abbiamo dovuto desistere
negli anni scorsi nelle opere previste per le contrade
– spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Giampaolo
Rigoni – La casa di riposo,
il centro polifunzionale del
Millepini, il palazzetto dello
sport sono progetti che ci
hanno impegnato molto, ora
che sono stati definiti possiamo finalmente dedicarci
a realizzare quelle opere
nelle contrade che ci siamo
prefissati”.
Il Comune sta portano
avanti un progetto di
completamento del parco
Millepini che, una volta finito, farà di quest’area una
specie di cittadella dello
sport e della cultura. Il centro polifunzionale del
Millepini, con le sue sale
dedicate a convegni e teatro, ma anche sala prove di
musica e biblioteca, assieme al palazzetto dello sport,
i cui lavori saranno assegnati a marzo, la sistemazione dei percorsi pedonali
all’interno del parco andranno a creare, insieme
allo stadio del ghiaccio e
all’Agility Forest, un rilevante polo attrattivo per turisti e residenti.
“La zona del parco diventerà un polo di aggregazione dei nostri giovani e, nello stesso tempo, darà la
possibilità di ospitare convegni, rappresentazioni,
concerti e manifestazioni
sportive di tutti i tipi – dice
Rigoni – Tra l’altro una
zona facilmente raggiungibile dal centro, ma anche
agibile per chi arriva da
fuori con tre parcheggi a
disposizione e una via di
grande afflusso come quella dell’ex statale 349".
A completare l’opera di
riqualificazione del centro
anche l’asfaltatura delle
principali vie di Asiago una
volta terminati i lavori dello
scolmatore e di ViEnergia
nonché l’illuminazione del
percorso pedonale verso il
laghetto
ed
il
completamento del Museo
dell’Acqua.
“Poteremo a termine i lavori lasciati in eredità dalla
precedente amministrazione e anche quelle prefissate
da noi – conclude Rigoni credo sia un bel risultato”.
Gerardo Rigoni
colta differenziata, o diminuendo la tariffa a chi ricicla
oppure alzandola a chi non lo
fa; serve poi tutto il resto, informazione, sensibilizzazione
e disponibilità delle aree adibite alla raccolta.”
In futuro gli incentivi dovrebbero essere applicati agli
utenti ricicloni di Asiago una
volta che entrerà totalmente
in funzione il nuovo sistema
di raccolta messo a punto
assieme ad Etra spa che dovrebbe portare la raccolta
differenziata a quasi 60%.
Un sistema del tutto simile
del progetto pilota di Etra a
Cadoneghe dove la raccolta
differenziata è balzata da 10
a oltre il 70%. Il sistema prevede la sostituzione dei
cassonetti con isole di raccolta dove si conferiscono i rifiuti. Le isole sono collocate
in modo da essere facilmente accessibili e disposte per
riuscire a servire circa 300
utenze. Ogni isola è costituita da quattro contenitori per
il conferimento di carta, plastica e vetro , da un
multipress container ad apertura con tessera magnetica e
da un contenitore per l’umido con apertura con chiave.
Il cittadino, munito di chiave
e
tessera
magnetica
personalizzata, si reca quindi
all’isola di raccolta dove conferisce tutte le tipologie di rifiuti differenziati prodotti. I
contenitori poi sono “intelligenti” cioè dotati di un siste-
ma che segnala quando sono
quasi pieni, così da poter
ottimizzare i costi della raccolta, evitando passaggi inutili per contenitori semivuoti.
“Il passo propedeutico a questo sistema è stato quello di
portare da tassa a tariffa il
costo all’utenza per la raccolta dei rifiuti perché non si può
pensare di fare una raccolta
come si deve senza i fondi
necessari, la raccolta differenziata costa, e molto in
montagna, ma è una scelta
obbligata”.
Una scelta che probabilmente
sarà poi seguita dagli altri Comuni altopianesi una volta
avviata la sperimentazione ad
Asiago.
Gerardo Rigoni
Un ordine del giorno al consiglio
provinciale per l’autonomia e il
federalismo fiscale
Do p o l a p ro p o s t a d e l
G o v e r n o d i c re a re l a
Provincia Autonoma di
Belluno con legge costituzionale il consigliere
p ro v i n c i a l e a s i a g h e s e
Francesco Gattolin non
ci sta a vedere la montagna vicentina trattata
come la cugina povera di
quella bellunese. Il consigliere del Ppe quindi ha
presentato un Ordine del
Giorno per l’autonomia e
il federalismo fiscale in
Consiglio Provinciale,
sottoscritta anche da altri gruppi. «La scorciatoia di ingegneria costituzionale ipotizzata dal
Governo si traduce in
una negazione totale e
irrispettosa della dignità
dei
cittadini
dell’Altopiano
di
Asiago, oltreché in una
mancanza di attenzione
per la comunità vicentina
tutta che sente come propri i disagi lamentati dalla montagna - rileva
Gattolin - è inaccettabile
che forme di autonomia
per la Montagna Veneta,
necessarie per dare risposte reali alle popolazioni, possano riguardare solo il Bellunese e non
già nello specifico il
Vicentino».
La proposta chiede, in
sostanza, al Parlamento
Italiano l’attribuzione al
Veneto di forme d’autonomia idonee a ridurre il
divario ormai insostenibile con le vicine Regioni a statuto speciale so-
stenendo la battaglia
re g i o n a l e
per
il
federalismo fiscale.
Inoltre la proposta chiede l’approvazione di una
riforma che attraverso il
federalismo fiscale metta
il Veneto in condizione di
dare risposte concrete
alle
richieste
di
modernizzazione, di sostegno alle famiglie e di
innovazione del sistema
economico
che
coralmente emergono dalla comunità veneta.
«Se guardiamo i numeri il
vicentino ha oltre 22.000
cittadini che chiedono il
cambio di regione a differenza
dei
15.000
bellunesi quindi maggiori attenzioni qui da noi».
G. R.
8
Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
4
Microcriminalità in Altopiano
“Cittadini, serve la vostra collaborazione”
ATTUALITA’
“Dove sono le forze dell’ordine?” E’ una domanda che i
cittadini dell’Altopiano spesso
si pongono, specie quando si
vedono impotenti e si sentono
indifesi di fronte ad una
microcriminalità ormai dilagante anche nel nostro territorio. Chi subisce un furto di
qualsiasi genere si aspetta che
al primo segnale di allarme i
Carabinieri siano prontissimi
ad arrivare, così da poter, se
non far scappare i ladri a mani
vuote o coglierli in flagranza
di reato, almeno fermarli in
tempo per recuperare la merce rubata. Non succede mai,
ma non per mancanza di buona volontà, prontezza o di organizzazione da parte delle stazioni dei carabinieri presenti in
Altopiano (Asiago, Canove,
Enego e Lusiana), bensì per
tempi tecnici difficilmente
accorciabili dovuti al sistema
organizzativo generale nel quale l’Altopiano si trova compreso. Ne parliamo con il Capitano Sabatino Piscitello, da un
anno e mezzo comandante
della Compagnia dei Carabinieri di Thiene, alla quale fanno capo le stazioni di Asiago e
di Canove (Enego e Lusiana
invece dipendono da
Bassano).
Capitano, ci fa capire cosa
succede quando un cittadino chiama il 112 per richiedere l’intervento dei Carabinieri e com’è organizzata la sorveglianza sul territorio? “Un servizio di Pronto
Intervento dei Carabinieri 24
ore su 24 sull’Altopiano non
esiste. I pattugliamenti vengono garantiti dagli uomini delle
stazioni di Asiago e di Canove
durante tutto l’arco del giorno,
fino alle 20 o 22, addirittura alle
24. A volte, specie nei
weekend, quando c’è più movimento sulle strade, si eseguono anche pattugliamenti notturni. Il servizio di richiesta intervento funziona così: il cittadino chiama il 112, risponde la
centrale operativa della Compagnia di Bassano del Grappa, che prontamente indirizza
la chiamata a Thiene. Se c’è
una pattuglia sul posto o nelle
vicinanze viene subito allertata,
Il Capitano Piscitello, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Thiene, invita gli
altopianesi - Ad avere fiducia nelle istituzioni e sottolinea: “Le isole felici non esistono più”
oppure parte una macchina da
Thiene. Nei casi più gravi e
urgenti vengono svegliati i
Carabinieri reperibili di Asiago
o Canove”.
I fenomeni legati alla
microcriminalità sono decisamente aumentati anche
in Altopiano considerato
fino a poco tempo fa un posto tranquillo rispetto alla
pianura “Purtroppo le isole
felici non esistono più. Dobbiamo fare i conti con una criminalità itinerante che ora colpisce anche nei piccoli centri,
dove non ci sono ancora forme adeguate di autotutela. La
maggior parte dei furti commessi in Altopiano è ad opera
di gente che viene da fuori e
che è ben organizzata. Non si
può più pensare di lasciare finestre aperte o porte con le
chiavi nella toppa e neanche
macchine con le chiavi nel cruscotto. E’ facile, come già successo, vedersele portar via
sotto gli occhi senza poter far
nulla”.
Cosa fanno i Carabinieri
per arginare e contrastare
questi fenomeni?
“Oltre al normale pattugliamento sul territorio, si cerca di
fare un lavoro di intelligence
per rilevare tutti i movimenti
sospetti, tenendo d’occhio persone, magari già schedate, la
cui presenza nel territorio
altopianese risulti non giustificata. Facciamo comunque tutto il possibile per tutelare i cittadini cercando di essere il
meno possibile in caserma e il
più possibile fuori. Spesso non
ci riusciamo perché impegnati
in altre incombenze. Si pensi
ad esempio in questo periodo
invernale alla nostra assidua
presenza sulle piste da sci, sia
alle Melette che al Verena che
impegna parte dei nostri uomini per parecchie ore al giorno”.
C’è qualcosa che i cittadini
possono fare per contribuire al vostro lavoro? “Sicuramente avere fiducia nelle
istituzioni. Noi siamo qui per
loro. E poi collaborare: è importante che ci segnalino qualsiasi cosa anomala, anche
quelli che possono sembrare i
particolari più insignificanti
che, se magari subito non dicono nulla, possono poi rivelarsi quei tasselli mancanti che
aiutano a prevenire gli episodi
di microcriminalità o a individuarne i responsabili”.
Lei ritiene che un maggiore coordinamento tra tutte
le forze dell’ordine presenti in Altopiano sia possibile? “Un coordinamento con le
altre forze dell’ordine già c’è.
Siamo sempre in contatto e
organizziamo gli interventi a
seconda delle competenze. Se
si riferisce al pattugliamento
specie notturno del territorio
sarebbe
sicuramente
auspicabile, ma queste sono
decisioni che vengono prese in
seno al Comitato Provinciale
per l’Ordine e la Sicurezza
Pubblica”. Stefania Longhini
Capitano Sabatino
Piscitello, Comandante
della Compagnia dei
Carabinieri di Thiene
Prima lettera aperta alle Forze
dell’Ordine, ai Sindaci e agli Assessori
del Sociale del nostro Altopiano
Siamo adulti preoccupati. Seriamente preoccupati della situazione dei figli del nostro altopiano.
Quello che sta succedendo, alcool e droga,
avrà conseguenze negli anni a venire e si
manifesterà esattamente come si è già
disastrosamente manifestata in passato
nelle città di pianura.
Solo che, qui ci conosciamo tutti. Tutti sappiamo e permettiamo
che impunemente vengano
furbescamente adescati i
nostri giovani e iniziati alla
dipendenza con subdole
tecniche quali quelle di passare una “riga” di eroina o
cocaina nelle “canne”!!!
E una volta inalate le sostanze malefiche, le conseguenze le conosciamo
bene. Come conosciamo
bene l’effetto delle meta
anfetamine che dopo mez-
zanotte, dicono, siano comodamente trovabili nei locali del “dopo mezzanotte”!
E si, dopo mezzanotte, i nostri giovani si spostano per
danzare e incontrano venditori e compratori!
Fino ad una certa età si può
andare “lì” e dopo una certa età e qualche sostanza in
più si può andare anche di
“là”!
E in alcuni locali, senza
eticità e coscienza dei gestori, contro la legge, vengono venduti alcolici ai minori. Ci chiediamo cosa intendono fare le forze dell’ordine a riguardo.
E nei luoghi dove i più giovani figli dell’altopiano si ritrovano per giocare e divertirsi, spesso sono appostati alcuni dei portatori di
morte.
Conosciamo bene chi
OGGI sta facendo questo
e come lo fa e dove lo fa.
Sappiamo bene che queste
meschinità permettono loro
di guadagnarci, di fare uso
e di permettersi beni ottenuti sulla vita dei nostri giovani. Non dobbiamo essere ipocriti. Non dobbiamo
essere complici della morte.
I fragili sono i primi ad essere colpiti. Alcuno di questi è già stato segnato per
la vita da qualche
“biscaro”! Serve il
morto per fare qualche cosa?
Se qualcuno vuole
essere aiutato, naturalmente va aiutato.
Ma se non vuole
essere aiutato, e
vende morte e sofferenza, deve essere fermato!
Non servono tanti
incontri. Serve “coerenza sociale” e
“legalità! Sempre
più
spesso
l’altopiano viene
considerato territorio “libero” dove ci si può ubriacare e usare sostanze senza
grossi problemi.
Occorre vigilare e intervenire invece. Chi di dovere
non può più aspettare!
Chiediamo ai Sindaci di
muoversi per quanto di loro
competenza. Chiediamo la
non apatia e il semplice rispetto delle regole da parte
di tutti. Nessuno può restare indifferente.
Per cortesia, in nome della
sofferenza, non permettetevi nessuna risposta di politica estetica. Siamo in attesa solo di fatti. E se con i
fatti temete di “toccare”
quei gestori che guadagnano sulle vite, sulla sofferenza e sulla morte dei figli
dell’altopiano siete complici in coscienza e di fatto dei
trafficanti e dei guadagni
facili illegali.
Adulti preoccupati.
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Sabato 8 marzo 2008
l’Altopiano
3
LA NEVE DEL VICINO
Lo sci in crisi? Non dove si investe
ATTUALITA’
Qualche decennio fa, nei cosiddetti anni d’oro per l’Altopiano,
era piuttosto improbabile che a
febbraio la gente del posto caricasse sci e valigie in auto per andarsene a sciare in qualche vicino comprensorio del Trentino o
dell’Alto Adige: qui arrivavano
parecchi turisti e c’era dunque
lavoro per tutti, non solo per gli
occupati in attività strettamente
legate al turismo. Oggi invece
sembra essere diventata un’abitudine per molti appassionati
sciatori di casa nostra concedersi alcune giornate, o la classica
settimana bianca, su piste di caroselli moderni e all’avanguardia,
spingendosi fino in Austria o
Germania, dove negli anni si è lavorato e investito per mantenere
efficienti e competitivi i
comprensori sciistici, nonché
crearne di nuovi capaci di offrire
agli appassionati di neve e sci le
emozioni che cercano. E’ tutt’altro che infrequente sentire commenti di amici e conoscenti che
si incontrano e si scambiano informazioni e pareri su quanto offrono luoghi come la Val Gardena,
Plan de Corones, Solden,
St.Anton, l’elenco potrebbe
continuare a lungo. Parlano di
impianti futuristici, di collegamenti che permettono di passare
un’intera giornata sulla neve
senza mai ripetere la stessa di-
Altopianesi in vacanza per qualche giorno in altre località turistiche invernali:
“Piste affollate e difficoltà a trovare stanze libere: tutto esaurito da dicembre a marzo”
scesa, di panorami mozzafiato, di
fiumi di gente che di giorno affollano le piste e la sera i locali delle
cittadine da dove partono gli impianti. Si dicono stupiti soprattutto nel constatare di persona
quanta gente frequenti, in qualsiasi giorno della settimana, queste località turistiche invernali.
“Si dice che mancano i soldi –
commenta un gruppo di sciatori
appena rientrati dall’Austria –
che ci sia crisi economica, che anche per questo la gente non viene più a sciare. La realtà che si
può toccare con mano in questi
posti è il benessere dato da un
indotto turistico ad alto livello. Il
“pienone” da tutto esaurito di cui
godono da dicembre a fine marzo, dimostra che dove si è saputo stare al passo con i tempi la
crisi non esiste. Basti pensare
che, se non si prenota con largo
anticipo, risulta quasi impossibile trovare un posto per dormire
in zona, se non ben lontani dai
punti di partenza degli impianti di
risalita. Personalmente siamo riusciti a trovare alloggio per la notte solo a trenta chilometri di distanza dalla località scelta per
sciare. Alcuni nostri conoscenti
hanno fatto numerose telefonate
e lunghe ricerche in internet prima di trovare delle camere libere”. Il gruppo di amici sciatori racconta di piste e baite stracolme di
gente, di code agli impianti di risalita che portano sulle cime più
suggestive, di impianti moderni
che permettono trasporto veloce; di locali dedicati all’aprés ski
dove a volte è impossibile entrare perché pieni zeppi di gente che
dopo aver passato la giornata
sulla neve si ferma a far festa in
allegria. A seconda dei luoghi i
frequentatori sono famiglie, o
gruppi di amici, alcune zone sono
preferite dai più giovani, altre da
gente di media età. “In questi
posti si sono saputi organizzare
per valorizzare e sfruttare economicamente quanto la montagna
offre. Se si vogliono continuare
a definire i nostri “paesi turistici”
– aggiungono gli sciatori - bisogna renderli turistici, adeguarsi
con stazioni moderne, nuove piste, sistemi di innevamento arti-
ficiale. Le potenzialità ci sono, la
montagna deve e può dare da
vivere alla sua gente. Mentre le
altre località si sono aggiornate,
con continui investimenti, qui, da
trentacinque anni a questa parte, non si è fatto più nulla, arrivando a una tale precarietà dell’offerta, con ambienti vecchi e
depressi, che ormai anche coloro che possiedono una seconda
casa vanno a fare le settimane
bianche altrove e qui ci vengono
solo quando è il momento di pagare le spese condominiali. Vorremmo sottolineare che i posti che
abbiamo frequentato in questi
ultimi anni non sono economicamente vantaggiosi, ma se le stazioni sciistiche sono moderne,
riescono a lavorare in pieno anche con prezzi alti, ciò che offrono porta loro una grande econo-
mia, che va a vantaggio di tutto il
territorio. Questo vale per tutte
quelle località che si sono sviluppate in positivo, in fondo non
occorre andare lontano, basta
guardare l’esempio di Folgaria, a
due passi da noi”.
- Turismo e ambiente naturale
sono strettamente interconnessi.
Frequentando questi posti si ha
l’impressione che i danni causati
all’ambiente e alla natura da
disboscamenti per la costruzione degli impianti e delle piste non
siano stati presi in considerazione, badando al solo ritorno benefico a favore dell’economia, o
si è cercato di trovare un giusto
equilibrio per favorire quest’ultima senza troppo intaccare il territorio?
“Forse – concludono – si è avuto il coraggio di sacrificare una
parte di territorio per il bene futuro della sua gente, impegnandosi però allo stesso tempo a restituire alla natura parte di quanto
tolto, come pubblicizzato ampiamente in depliant che, tra le varie
informazioni, riportano anche la
descrizione di interventi che vengono annualmente portati a termine per ripristinare il manto erboso e il patrimonio boschivo, di
come si dà una mano agli agricoltori locali acquistando i loro prodotti da utilizzare nei ristoranti, o
ancora di come si utilizzino impianti solari e di recupero del calore residuo per produrre energia.
Siamo convinti che lo stesso si
possa fare anche da noi, e che
l’adeguamento non sia più
rinviabile se vogliamo continuare a considerarci località a vocazione turistica”. Silvana Bortoli
8
l’Altopiano
Sabato 8 marzo 2008
2
RIUNIONI POPOLARI PER DISCUTERE SUI PROGETTI
Nuove piste, nasce un comitato
ATTUALITA’
Nuovi impianti di risalita e
nuove piste da discesa in
Altopiano, sembra stia per
nascere anche un comitato
civico altopianese in loro favore. Ne parliamo con Daniele Paganin, presidente dell’Associazione Scuole Sci
dell’Altopiano, ma soprattutto
titolare assieme ai fratelli
Mario e Franco dell’Agenzia
Viaggi Happy Siben,
un’agenzia di “incoming” il
cui scopo è quello di far arrivare turisti sull’altopiano, prevalentemente d’inverno, con
le settimane bianche. “E’
vero, si è parlato fra maestri
di sci e operatori turistici locali, di creare un movimento
di
opinione
e
di
sensibilizzazione per la creazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci. Per il
momento siamo ancora impegnati nella stagione in cor-
Paganin: “L’ultimo investimento sugli impianti risale agli anni ’70. Fondamentali sono le
strutture, piste e la possibilità di programmare la neve. Qualche albero si può pure sacrificare”
so, ma l’idea è quella di organizzare entro breve delle
riunioni popolari, sperando in
un interesse generale che
possa appoggiare lo sviluppo
delle infrastrutture turistiche
necessarie al rilancio del turismo
invernale
sull’Altopiano, partendo tra
l’altro dal fatto che, finalmente, le amministrazioni
sembrano orientate in questo
senso”.
- Quali sono le località interessate alla creazione di questi nuovi impianti?
“Non è nostra intenzione discriminare un posto per un
altro, certo andrebbe data la
priorità a quei luoghi che
meglio si prestano, in considerazione dei cambiamenti
climatici e meteorologici che
hanno portato a un
innalzamento delle quote interessate da precipitazioni nevose. A parte questo, qualsiasi posto secondo noi va bene,
purché gli impianti si facciano. L’ultimo investimento importante sull’Altopiano risale
agli inizi degli anni ’70, con il
comprensorio delle Melette,
poi più nulla, se non pochi
ammodernamenti. Del resto
gli impiantisti non sono più in
grado di sopportare i grandi
investimenti necessari, è indispensabile possano avere
l’aiuto di tutti”.
- Cosa risponde a coloro che
non vogliono gli impianti perché dicono che si andrebbero
a
compromettere
irrimediabilmente gli equilibri
di siti naturali di grande valore e importanza?
“Credo che il futuro
Sapor d’acqua natìa
“Donna, sei bellissima!”
Donna, sei bellissima! Ti
chiamerò Margherita, perché
è il nome di un fiore che imparai a riconoscere sin da
bambino nel prato tra la casa
e il torrente. Margherita,
come quei petali che mi piaceva strappare quando mi fischiavano le orecchie nell’intento d’indovinare quale volto mi stesse pensando.
T’ho pensato perché una
mimosa, tutta gialla e tremolante, m’ha rimembrato la tua
festa sbocciando nel giardino di casa mia. La festa della donna: cioè della bellezza
e della seduzione, dell’incantesimo e della femminilità.
Del sorriso, della vita, di Dio.
Oggi il mio cuore di sacerdote è in festa per te! Un
controsenso per l’umano e
malizioso pensare, un dono
nella legge del “centuplo
quaggiù” voluta da Dio. Pure
Lui scelse una donna vergine per offrire al mondo la
femminilità. Fece storia
“donna” Maddalena che accarezzò i piedi del Maestro a
casa di Simone il fariseo. Era
donna la Samaritana aspettata al pozzo, la peccatrice di
fronte alla quale Cristo scriveva per terra, la Donna rimasta agganciata sotto la
Croce. Donna fu Ester, Rut
e Giuditta, Rachele, Rebecca
e Lia. La Bibbia esalta le
donne nel suo lento parlare
di Dio. Donne che toccano
nel profondo: e chi ti tocca
diventa profeta per te. E in
quei tocchi Dio ti sfiora, ti
emoziona, t’accende i passi.
Il giorno del mio sacerdozio
eri lì, bella e tremante. Ma
c’eri anche il giorno dopo. E
il giorno dopo ancora.
E’ un’amicizia che non spaventa perchè rispetta e conserva le distanze.
Consacrato sacerdote avvertii che santità non significa
spegnere una passione,
bensì convertirla: un prete
che uccida l’umano è un
analfabeta emotivo. Ti tenni stretta. Distanti e vicini.
Ma anche stretti e lontani
perché “gli dei muoiono di
troppa vicinanza” (R.
Caillois). All’inizio ti nascosi per paura che l’uomo
sporcasse la tua presenza.
Poi, tra gli scaffali della biblioteca, intesi la storia di
Bernardo di Chiaravalle con
Ermengarda, contessa nobile e potente. Per lei allungava i viaggi, slittava gli
appuntamenti, spandeva effusioni affettuose e amorose. Divenne san Bernardo
in sua compagnia. Ad
Assisi un altro uomo di Dio,
Francesco di Bernardone,
volle vicino Iacopa dei
Sottesoli. In punto di morte
le chiese dei biscotti. Per
sentire la mano che li offriva. Il cuore che guidava la
mano. Teresa di Gesù, donna potentissima, a padre
Girolamo Graciàn dedicò
lettere di appassionato affetto. Nel silenzio dei chiostri, storie fatte di incontri,
affetto e amicizia: che architettura d’umanità! Scrive Ermes Ronchi: “se spegni le passioni diventerai
solo un eunuco, non un
santo”.
Tenerezza e castità: un te-
orema inestricabile! Tu lo sai
che non potrò mai dire che
per me “amare” significa
amare te. Questo lo riservo
solo al mio Dio. Ma mi piace vedere che non ne sei
gelosa: anzi, sei rassicurata
nelle mie intenzioni. Mi conforta avvertire che l’essenziale della castità non è la
castrazione o la rinuncia del
possesso, ma l’indirizzare
tutto verso Dio. Per rinforzare questa vita. Nella casa
di Betania, stretto tra Marta
e Maria, l’Uomo di Nazareth
tenne una lectio magistralis
sull’amicizia femminile. Con
le donne condivise pensieri,
orizzonti e sogni.
Una mimosa oggi mi ricorda la tua festa. E il mio sacerdozio.
Un sacerdozio che Dio ha
posto sulla soglia di una carezza che non trattiene.
Per spiegarmi che il cuore
abita vicino anche se il corpo
è lontano!
Don Marco Pozza
www.spritz.it/blog/don marco
dell’Altopiano sia il turismo,
se vogliamo offrire un domani migliore ai nostri figli è
necessario incrementare le
presenze invernali, e questo
sarà possibile solo facendo
nuovi impianti, anche se sarà
necessario sacrificare qualche albero. Da dire poi che
le piste di sci si devono considerare positivamente dal
punto di vista naturalistico ed
estetico perché diversificano l’ambiente dell’Altopiano,
che oramai è completamente occluso da boscaglie di
scarso pregio economico e
naturalistico. A tutti balza agli
occhi la bellezza della striscia
bianca delle piste del Verena,
o le poche radure delle malghe
rimaste in mezzo alle estese
e onnipresenti foreste. Dal
punto di vista ecologico
l’Altopiano abbisogna di
biodiversità, che abbiamo perso con il rimboschimento di
tutta la parte medio alta. Questo è il fenomeno ecologico
maggiormente negativo dei
giorni nostri e le piste di sci si
devono vedere positivamente
in questa ottica. Vorrei anche
sottolineare come, dal 1970 ad
oggi, parecchi impianti abbiamo chiuso, ricordo con nostalgia il Bellocchio (con un impianto di illuminazione artificiale negli anni ’70!) il Maddarello
(con il trampolino!), il Monte
Corno, il Puffele, Cima Ekar, i
Larici, la seggiovia del
Kaberlaba per un totale di 15
impianti di risalita che abbiamo in meno.
- E’ stato ipotizzato anche un
referendum per sentire il parere di tutta la popolazione su
questo argomento che trova
riscontri a volte anche molto
diversi tra loro.
“Se questo serve a dare forza
di decisione alle amministrazioni, ben venga. Il contatto
costante con le persone a cui
rivolgiamo le nostre offerte
turistiche, mi dà conferma
continua dei limiti di ciò che
andiamo a proporre: impianti
vecchi, stazioni lontane dai
centri abitati con poche corse
di skibus, anche se in questi
ultimi anni si è migliorati in questo servizio.
- Un commento sulla stagione
che si va a concludere, quest’ultima nevicata servirà ad
allungarla un po’?
“Siamo molto soddisfatti –
conclude Paganin – perché
siamo riusciti a lavorare bene
e a far lavorare bene coloro
che ci sono vicini. La recente
nevicata forse servirà ad allungare leggermente la stagione, ma non è fondamentale. La
stagione va programmata ora
per il prossimo anno. La neve
naturale attira e serve, ma non
ci si può basare solo su di essa.
Quel che serve sono le strutture, impianti, piste e la possibilità di programmare la neve
indipendentemente dal “cielo”,
insomma quello che stanno
facendo a confine meglio di
noi.”
Silvana Bortoli
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
La voce degli
8 Comuni
l’Altopiano
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
N. 263 - ANNO XI - EURO 1,50
GALLIO
Antonella Stella
nella Tribù dei
Coraggiosi
ROANA
Cocco-Porto
E’ ancora scontro in
Consiglio Comunale
pag. 14
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SABATO 8 MARZO 2008
CESUNA
La piazza intitolata a De Andrè?
Un NO corale alla proposta
pag. 9
pag. 9
SICUREZZA
Nuovi
Nuovi impianti
impianti di
di risalita
risalita
un
un comitato
comitato per
per ilil si
si
Intervista con il
capitano Sabatino
Piscitello “Le isole
felici non
esistono più”
Paganin:
Paganin: “Qualche
“Qualche albero
albero si
si può
può anche
anche sacrificare”
sacrificare”
pag. 4
pag. 7
Lo sci in crisi? Confrontiamoci
con i comprensori che investono
in servizi sempre nuovi
pag. 2 - 3
RIFIUTI
ASIAGO
La parola
d’ordine per
il prossimo
futuro è
riciclare
Il palazzetto che vorremmo!
pag. 5
SPORT
Amara chiusura per la
stagione dell’Emisfero Asiago
LUSIANA
pag. 6
FOZA
L’Aeronautica militare di Italia,
Francia, Spagna e Malta
nei cieli dell’Altopiano
35 anni di
attività per
il Gruppo
Donatori
pag. 12
E’ POLEMICA SULLA STRADA
PER LOCALITA’ BISBANT
pag. 16
Sci Club
La bella stagione
dell’Unione Sportiva Asiago
Per la Sportivi Ghiaccio Roana
e il Circolo Pattinatori Asiago
pagina 22
è il momento dei bilanci
da pag. 20 a p.24
pag. 15
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