Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari
International Federation of Business and Professional Women
Italy
FIDAPA BPW-ITALY
Presidente Eufemia Ippolito
TEMA NAZIONALE 2011/2013
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e
solidale”
COMMISSIONE IGIENE E SANITA’
Luisa Monini
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
1
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GOLDEN GOAL
SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
Rationale
Il mondo sta invecchiando rapidamente. In quasi tutti i Paesi l’aspettativa di vita della popolazione sta
aumentando e le donne oggi possono vivere oltre 85 anni e gli uomini oltre gli 80 anni di età. L’
O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevede che, entro il 2030, il numero delle donne
over 50 nel mondo raggiungerà la cifra di 1 miliardo e 200 milioni circa.
In Italia, su una popolazione di circa 60 milioni di persone, circa 31 milioni sono donne e, di queste,
circa 12 milioni hanno più di 50 anni di età. L’ invecchiamento della popolazione è sicuramente un
successo per le politiche della sanità pubblica ma è anche una sfida per la società perché, mentre
un tempo le politiche per gli anziani erano focalizzate essenzialmente sui bisogni, oggi l’ accento
si pone sui diritti e sulle risorse della persona anziana e sulla sua concreta partecipazione alla vita
comunitaria. L’invecchiamento in salute enfatizza un approccio che riconosca il diritto delle
persone ad uguali opportunità e trattamenti, sopratutto quando invecchiano.
L’ Unione Europea ha approvato il 2012 Anno Europeo dell’ Invecchiamento Attivo e della Solidarietà
fra le Generazioni con l’obiettivo entro il 2020 di aumentare la durata della vita senza disabilità di
almeno due anni. L’invecchiamento per essere ”attivo” deve necessariamente essere “ in salute “.
All’ Healtly Ageing l’ O.M.S. dedica la giornata mondiale del 7 aprile 2012.
(continua)
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
2
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
Rationale
(segue)
L’allungamento della vita media porta con sé un inevitabile aumento di patologie croniche; tra queste,
quelle cardio-circolatorie, l’ipertensione, i tumori, l’ obesità, il diabete; con costi diretti ed indiretti
elevati. In Italia si stima che la spesa sostenuta ogni anno in terapie e cure per le suddette
malattie si aggiri attorno ai 40 miliardi di euro, negli USA ai 700 miliardi di dollari.
Per mettere insieme questi due grandi aspetti dell’ invecchiamento, bisogna attuare politiche di
integrazione lavorativa e di inclusione socio-culturale degli anziani da una parte e politiche
sanitarie sulla longevità e qualità della vita in salute dall’ altra. A tale proposito la Commissione
Europea ha reso questi temi una priorità per tutti gli Stati membri al fine di incoraggiarli verso
soluzioni innovative per sviluppare una Medicina la più personalizzata possibile e servizi sociosanitari di alta qualità, migliorando al contempo i sistemi sanitari e di cura. La medicina dunque
elabora nuove strategie per risolvere il problema di una popolazione che vive sempre più a lungo
ma con qualità di vita scadente. Tra le importanti misure da intraprendere c’è quella volta a
migliorare gli stili di vita, anche come metodo preventivo nei confronti delle generazioni future.
[CFR: “WOMAN IN ACTION FOR A BETTER LIFE”]
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
La Commissione Igiene e Sanità FIDAPA- BPW Italy propone 3 obiettivi operativi da implementare
attraverso ampie sinergie e strategie, con le Istituzioni governative e non governative, con l’ unico
scopo di stimolare e supportare le Istituzioni preposte a svolgere il proprio ruolo per quanto riguarda
le politiche socio-sanitarie che salvaguardino la salute e l’inclusione sociale di tutte le donne e, in
particolare delle donne anziane e/ o disabili.
OBIETTIVO OPERATIVO A): Promuovere la salute della donna utilizzando interventi di:
informazione, formazione, educazione, prevenzione, cura e
assistenza (cure and care)
OBIETTIVO OPERATIVO B): Prevenzione dei problemi sensoriali (sordità, cecità) e salute
orale nell’ invecchiamento delle donne
OBIETTIVO OPERATIVO C): prevenzione alle incontinenze (urinaria, fecale e ai gas) e
mantenimento di una sana vita sessuale
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
4
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
OBIETTIVO OPERATIVO A): Promuovere la salute della donna utilizzando interventi di:
informazione, formazione, educazione, prevenzione, cura e
assistenza (cure and care)
OBIETTIVO OPERATIVO B): Prevenzione dei problemi sensoriali (sordità, cecità) e salute
orale nell’ invecchiamento delle donne
OBIETTIVO OPERATIVO C): prevenzione alle incontinenze (urinaria, fecale e ai gas) e
mantenimento di una sana vita sessuale
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
5
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
OBIETTIVO OPERATIVO A) Promuovere la salute della donna utilizzando interventi di:
informazione, formazione, educazione, prevenzione, cura e assistenza (cure and care)
Strategie
•Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
•Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni, gruppi di studio
•Incoraggiare le Affiliate a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove necessario
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Piani d’azione: obiettivo operativo A
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Informare le donne sulla corretta alimentazione in termini di: quantità, qualità, sicurezza, eco sostenibilità
Indirizzare le donne verso una corretta attività fisica, (utilizzando anche il ballo) per il controllo delle malattie neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer, Demenze), Osteoporosi (controllo della postura, cadute, fratture) e malattie
endocrino-metaboliche (diabete, obesità, etc)
Promuovere tra le donne la cultura della vita (“ La Vita è bella “) e di una corretta igiene del corpo
Aiutare le donne nel contrastare le malattie cronico-degenerative ( obesità, diabete, ipertensione, ictus, infarto,
malattie neurodegenerative, artrosi, artrite, osteoporosi ) e quelle infettive (AIDS, Tbc)
Predisporre percorsi di “ cure “ e “ care “ per le donne affette da: tumore al seno, all’ utero, al colon-retto; diabete,
obesità, osteoporosi, ipertensione, malattie cardiocircolatorie, malattie neuro-degenerative, demenze, depressione,
ansia, sindrome da abuso di sostanze ( alcol ed altre droghe )
Promuovere la cultura della “ Città Amica” delle donne anziane/disabili
1)Indirizzare le Istituzioni preposte a creare centri “ 24h/ 24 h” Salute Donna “ per la cura delle donne ammalate e/o
disabili, aperti nei week-end e nelle ore serali
2)Indirizzare i Governi alla costruzione di “ spazi urbani “ dedicati all’ attività fisica (percorsi vita, ginnastica dolce),
attività sociale e di benessere (spazi wellness e fitness) per le donne anziane
3) indirizzare le Istituzioni a predisporre mezzi pubblici dedicati: raggiungibili, agibili, comodi, sicuri e orientare i
Governi allo sviluppo di piani edilizi che contemplino l’ utilizzo della domotica e della telematica nella costruzione delle
abitazioni delle persone anziane (Smart Houses)
Promuovere azioni di sostegno alle donne anziane che compiono azione di care-givers (care givers-stress)
Indirizzare le Istituzioni sanitarie all’utilizzo del “ CHRONIC CARE MODEL “ di genere (prof. Ed. Wagner, Institute for
healthcare innovation, group Health Cooperative of Puget Sound-University of California)
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Indicatori di performance
a,b) Almeno il 70% delle socie devono predisporre campagne informative (leaflet, calendari, gadget, spot
pubblicitari, posters) e organizzare dibattiti e tavole rotonde con esperti del settore)
c) Almeno l’80% delle sezioni deve promuovere campagne informative e incontri culturali dedicati ai valori
della vita: “ La Vita è bella “ (cure estetiche, moda, cure termali, incontri culturali e musicali, tecniche di
rilassamento, attività fisica: indoor/ outdoor, sana attività sessuale, buon cibo …). Almeno il 50% di queste
deve sensibilizzare le Istituzioni alla costruzione di campagne informative sull’ igiene del corpo e alle cure
protettive della cute e mucose
d) Almeno il 70% delle sezioni devono affiancare le Istituzioni predisposte e le ONG nella prevenzione delle
malattie croniche ed infettive, predisponendo incontri e dibattiti con gli esperti aperte alla popolazione
e) Almeno il 70% delle socie devono affiancare le Istituzioni politiche, operative e le ONG nel promuovere e
divulgare i percorsi di cura e di assistenza. Almeno il 50% devono predisporre incontri e dibattiti con gli
esperti.)
f 1-2-3) Almeno il 30% delle sezioni devono far pressione sulle Istituzioni e le Organizzazioni sanitarie per l’
apertura dei centri “24h/24h Salute Donna “ per le persone anziane e disabili.
Almeno il 50% delle sezioni devono predisporre incontri informativi dedicati agli spazi urbani per le donne
anziane/ disabili coinvolgendo gli stakeholders di competenza (informatici, architetti, ingegneri, personale
sanitario …)
g) Almeno il 50% delle Sezioni devono agire sulle Istituzioni al fine di creare dei gruppi di auto-aiuto e servizi
sanitari dedicati, predisponendo campagne informative ed incontri con esperti
h) Almeno il 50% delle Sezioni devono favorire la conoscenza del C.C.M.W con incontri, riunioni, seminari
aperti alla popolazione . Devono verificare l’ utilizzo da parte delle Istituzioni del C.C.M.( Chronic Care Model )
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
TARGET / DATE
a-b)
Relazione annuale
( Giugno 2012 e Giugno 2013 )
c)
Relazione annuale
data limite
d)
Relazione annuale
data limite
e)
Relazione annuale
data limite
f)
Relazione annuale
data limite
g)
Relazione annuale
data limite
h)
Relazione annuale
data limite
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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OBIETTIVO OPERATIVO A): Promuovere la salute della donna utilizzando interventi di:
informazione, formazione, educazione, prevenzione, cura e
assistenza (cure and care)
OBIETTIVO OPERATIVO B): Prevenzione dei problemi sensoriali (sordità, cecità) e salute
orale nell’ invecchiamento delle donne
OBIETTIVO OPERATIVO C): prevenzione alle incontinenze (urinaria, fecale e ai gas) e
mantenimento di una sana vita sessuale
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OBIETTIVO OPERATIVO B): Prevenzione dei problemi sensoriali (sordità, cecità) e salute
orale nell’ invecchiamento delle donne
Rationale
1)Recenti dati forniti dall’ OMS riferiscono che almeno i 2/3 dei 45 milioni di persone affette da cecità nel
mondo, sono donne. Questo è dovuto solo in parte al fatto che le donne vivono più a lungo degli uomini,
mentre la ragione vera è tipicamente di “ genere “. Le donne infatti fanno meno uso dei servizi di cura ed
in particolare degli interventi chirurgici per la cataratta, prima causa al mondo di cecità. L’O.M.S. (piano
d’azione 2008 – 2013) chiede di rafforzare le attività esistenti nel mondo per contrastare l’insorgere della
cecità e dell’ipovisione o per la loro cura, specialmente nei Paesi a medio e basso reddito. Oltre l’80%
della cecità nel mondo è prevenibile (o curabile).
2)Secondo una stima del 2005 dell’Oms, sono 278 milioni le persone nel mondo affette da sordità, di
grado da moderato a profondo. L’80% di queste persone vive in Paesi a reddito medio-basso. Il numero
delle persone che soffrono di disturbi all’udito è in crescita a causa dell’incremento della popolazione
globale e dell’allungamento delle aspettative di vita.
3)Secondo l’Oms, i cambiamenti rapidi dello stile di vita con la diffusione di diete ricche di zuccheri e alti
consumi di alcol e tabacco, associati ad altri fattori di rischio quali le infezioni virali ( come il papilloma
virus ) e micotiche nonché all’ abbassamento delle difese immunitarie sono all’origine dei problemi della
salute orale ( ivi incluso il carcinoma orale ) che colpiscono le fasce più svantaggiate della popolazione,
ivi inclusa la popolazione femminile.
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
Strategie
1)Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
2)Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni, gruppi di studio
3)Incoraggiare le socie a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove necessario
Piano d’azione
a)Orientare e divulgare l’ attenzione delle donne verso i problemi sensoriali (sordità, cecità, igiene orale)
dovuti all’ invecchiamento
b)Indirizzare le Istituzioni alle indagini dei problemi sensoriali di genere causati dall’ invecchiamento
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Indicatori di performance
a)Almeno Il 70 % delle Sezioni devono promuovere campagne di sensibilizzazione e
informazione ai problemi sensoriali e del cavo orale dovuti all’ invecchiamento
b)Almeno Il 50 % delle Sezioni devono far pressione sulle Istituzioni preposte affinchè
attuino programmi di screening sensoriale e di igiene dentale/orale nelle donne over 45
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Target / date
a)Relazione annuale
b)Relazione annuale
( Giugno 2012 e Giugno 2013 )
data limite
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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OBIETTIVO OPERATIVO A): Promuovere la salute della donna utilizzando interventi di:
informazione, formazione, educazione, prevenzione, cura e
assistenza (cure and care)
OBIETTIVO OPERATIVO B): Prevenzione dei problemi sensoriali (sordità, cecità) e salute
orale nell’ invecchiamento delle donne
OBIETTIVO OPERATIVO C): prevenzione alle incontinenze (urinaria, fecale e ai gas) e
mantenimento di una sana vita sessuale
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OBIETTIVO OPERATIVO C): prevenzione alle incontinenze (urinaria, fecale e ai gas) e
mantenimento di una sana vita sessuale
Rationale
Le incontinenze urinarie, fecali e ai gas, hanno un grave impatto sulla qualità di vita della donna e
sulla sua attività sessuale.
L’ incontinenza è l’incapacità di trattenere materiale solido o liquido da parte degli sfinteri dell’ organismo
dovuta all’ alterazione dei meccanismi nervosi che permettono il controllo volontario della apertura e
chiusura degli sfinteri. L’incontinenza colpisce prevalentemente il sesso femminile. Al mondo 200 milioni
di persone sono affette da problemi di controllo vescicale. L’incontinenza urinaria è un problema che
affligge ambo i sessi; ma nella donna è circa tre volte più frequente che nell’ uomo come conseguenza
diretta delle gravidanze e del parto (International Continence Society 1991).
Nel 1998 l’ OMS ha incoraggiato i Governi ad attuare politiche di prevenzione dell’ incontinenza che è
malattia curabile e certamente non una conseguenza legata all’ invecchiamento.
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Strategie
1)Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
2)Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni, gruppi di studio
3)Incoraggiare le Socie a esercitare pressioni per far cambiare la legislazione dove necessario.
Piano d’azione
a)Sviluppare le conoscenze delle donne sull’ area perineale e le sue funzioni al fine di abbattere ogni
forma di disagio e vergogna
b)Divulgare e incoraggiare l’ attività dell’ area perineale (posture, esercizi perineali, tecniche di assistenza
al parto/ puerperio/ rapporti sessuali) e abitudini igienico-sanitarie
c)Indirizzare le Istituzioni a predisporre piani di prevenzione e Training di lavoro : “perineal care“
d)Indirizzare le Istituzioni scolastiche, sociali e sanitarie alla divulgazione della promozione di una
sessualità protetta, attiva e soddisfacente, in tutte le età della donna.
e)Incoraggiare le socie a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove necessario.
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
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Indicatori di performance
a)IL 70% delle Sezioni devono predisporre campagne e dibattiti informativi aperti alla
popolazione
b)Il 70 % delle Sezioni favoriscono incontri divulgativi tra esperti e popolazione femminile
(benessere psico-fisico, terapia ormonale sostitutiva e non,..)
c)Il 50 % delle Sezioni devono verificare che le Istituzioni scolastiche e sanitarie utilizzino
la “ Perineal Care “
d)Il 70 % delle Sezioni devono favorire incontri divulgativi tra esperti e popolazione
femminile (benessere psico-fisico, terapia ormonale sostitutiva e non,..)
e)Il 50% delle Sezioni indirizzano e verificano che le istituzioni predispongano servizi
sanitari, sociali, dedicati ai problemi della sessualità femminile (menopausa, malattie
croniche, depressione, diminuzione del desiderio, rapporti dolorosi e loro cause)
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SOSTENIBILITÀ E RAGGIUNGIMENTO DELLA SALUTE DELLA DONNA IN ETÀ
ADULTA/ANZIANA
Target / date
a)Relazione annuale
( Giugno 2012 e Giugno 2013 )
b)Relazione annuale
data limite
c)Relazione annuale
data limite
d)Relazione annuale
data limite
e)Relazione annuale
data limite
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Tema Internazionale
“Empowered women leading business”
WOMEN’S EMPOWERMENT PRINCIPLES
I PRINCIPI DI EMPOWERMENT DELLE DONNE
(WEP’s)
•
Progetto A: Prevenzione dello stress legato al lavoro
•
Progetto B: Prevenzione sul posto di lavoro contro ogni tipo di
molestia
•
Progetto C: Prevenzione della violenza sul posto di lavoro
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• Empowered women leading business
• Wellness Obiettivo 2 (WEP’s 2)
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
• Wellness• Objective
3 (WEP’s
3) delle molestie sul posto di lavoro
Progetto B:
Prevenzione
•
Progetto C: prevenzione della violenza sul lavoro.
• Wellness Objective 4 (WEP’s 4)
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Empowered women leading business
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
Rationale
Il mondo del lavoro sta cambiando e le aziende sempre di più richiedono personale
flessibile, adattabile cioè alle esigenze produttive.Non è più realtistico pensare al “ posto
fisso “, quello che ti accompagna fino alla pensione e ti garantisce reddito fisso e sicurezza.
Il lavoro precario ultimamente in Italia è aumentato del 10% (dati ISTAT). E’ una cifra
altissima dovuta al fatto che le imprese tendono sempre di più a sostituire porzioni crescenti
di forza lavoro stabile e qualificata con forza lavoro precaria e atipica. Sono figure
contrattuali, tutte debolissime, che puntano non ad elevare la propria condizione, ma ad
aggredire la condizione del lavoratore stabile. Sicché, per la prima volta in Italia, coloro che
lavorano rischiano di trovarsi in condizioni economiche non diverse da quelle del
disoccupato assistito. Inoltre, chiunque abbia superato i quarant’anni è oggi consapevole
che ai primi segni di crisi il suo posto di lavoro è a rischio, e che in caso di licenziamento
sarà molto difficile trovarne un altro di pari livello professionale e a parità di retribuzione.La
paura del licenziamento e la scarsa qualità di vita che caratterizza oggi il lavoro nelle
aziende sono alla base dello stress da lavoro può colpire tutti a tutti i livelli. Lo stress
prolungato diventa un rischio per la sicurezza e per la salute del lavoratore/ lavoratrice.
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Empowered women leading business
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
Strategie
− Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
− Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni,
gruppi di studio
− Incoraggiare le Affiliate a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove
necessario.
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Empowered women leading business
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Italy
WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
Piano d’azione
− Promuovere la prevenzione della salute sul lavoro
− Prevenire l’assenteismo, i turnover e le azioni disciplinari dipendenti dallo stress.
− Informare delle reazioni psicosomatiche allo stress: sintomi che interessano la
sfera psichica ( ansia, paura, ossessione, ipocondria, isteria, paranoia, cinismo,
depressione, aggressività, psico-astenia, bassa autostima), sintomi che interessano
altri organi e apparati (il cuore con ipertensione arteriosa, aritmie cardiache etc...;
l’apparato gastrointestinale con gastrite, ulcera gastrica, colite ulcerosa; la pelle
con psoriasi, alopecia areata e perdita di capelli;l’apparato osteo- articolare con
dolori alla schiena, tensioni muscolari del cingolo scapolo-omerale.
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
Indicatori di performance
1. A) almeno l’ 80% delle sezioni devono preparare campagne di informazionedivulgazione (leaflet, calendari, gadgets, posters) da distribuire alla popolazione e a
tutti i media
2. A) almeno il 30% deve organizzare meetings, tavole rotonde con esperti
3. A) almeno il 30% delle sezioni deve chiedere alle Istituzioni di pubblicare dati
concernenti il benessere sul posto di lavoro e i piani per evitare ogni genere di rischio
4. A) almeno il 50% delle sezioni deve proporre che in ogni Azienda o Consorzio sia
presente il “ Manager della Diversità”( Diversity Management)
5. A) almeno l’ 80% delle socie deve promuovere nelle Compagnie l’installazione di
facilitazioni (controllo di luci, spazi, rumori, pesi, temperatura,distanze,etc) e
richiedere spazi per le “ vie del benessere”
6. A) almeno l’ 80% delle sezioni deve incoraggiare giornate di training e di prevenzione per
la salute dei singoli e dei gruppi di lavoro nelle Compagnie.
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
Target date
1.A
2.A
3.A
4.A
5.A
6.A
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
( entro Giugno 2102 e Giugno 2013 )
data limite
data limite
data limite
data limite
data limite
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• Empowered women leading business
• Wellness Objective 2 (WEP’s 2)
•
Progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
• Wellness• Objective
3 (WEP’s
3) delle molestie sul posto di lavoro
Progetto B:
Prevenzione
•
Progetto C: Prevenzione della violenza sul lavoro
• Wellness Objective 4 (WEP’s 4)
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto B: Prevenzione contro le molestie sul lavoro.
Razionale
Le molestie (bulling, mobbing, violenza psicologica) riguardano comportamenti
ripetuti, irragionevoli, ingiusti, contro un impiegato/ impiegata o un gruppo di impiegati
miranti a vittimizzare,umiliare, e/o a minacciare.
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Empowered women leading business
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto B: Prevenzione contro le molestie sul lavoro.
Strategie
− Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
− Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni, gruppi di
studio
− Incoraggiare le Affiliate a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove necessario.
“ Partecipazione e responsabilità per lo sviluppo della cittadinanza attiva e solidale”
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Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari
International Federation of Business and Professional Women
Italy
WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto B: Prevenzione contro le molestie sul lavoro.
Piano d’azione
–
–
–
Promuovere una cultura sociale e corporativa di prevenzione contro le molestie
Diffondere una leadership partecipativa che favorisca il valore individuale e il valore del
benessere organizzativo (determinanti della salute)
Aumentare la consapevolezza e la presa di responsabilità delle Organizzazioni ed
Istituzioni per le vittime delle violenze e per la loro assistenza.
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto B: Prevenzione contro le molestie sul lavoro
Indicatori di performance
1 B) almeno l’ 80% delle sezioni deve organizzare eventi e campagne d’informazione (opuscoli,
avvisi pubblicitari, posters, etc...), usufruendo di tutti i mass media
2 B) almeno il 50% delle sezioni deve raggiungere un’ intesa con le Aziende affinchè rendano
noti e diffondano i propri documenti etici (siti web aziendali - manifesti sulle pareti delle
Aziende...)
3 B) almeno l’ 80% delle sezioni deve chiedere alle Aziende di organizzare manifestazioni
contro ogni forma di violenza sul posto di lavoro
4 B)almeno l’ 80% delle sezioni deve contribuire ad organizzare il Premio Nazionale “ Lavoro
senza Violenza” per il miglior Direttore e la migliore Azienda
5 B)almeno l’ 80% delle sezioni deve far pressione sulle Aziende e sulle Istituzioni affinchè
aprano centri di “counselling” dedicati alle vittime di violenza sul lavoro, per consigli ed
azioni legali
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Italy
WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto B: Prevenzione contro le molestie sul lavoro.
Date
1.B
2.B
3.B
4.B
5.B
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
rapporto annuale
( Giugno 2012 e Giugno 2013 )
data limite
data limite
data limite
data limite
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• Empowered women leading business
• Obiettivo benessere 2 (WEP’s 2)
•
progetto A: Prevenzione dello stress da lavoro
• Wellness• Objective
3 (WEP’s
3) delle molestie sul posto di lavoro
Progetto B:
Prevenzione
•
Progetto C: prevenzione della violenza sul lavoro
• Wellness Objective 4 (WEP’s 4)
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WEP’s 2
Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto C: violenza sul lavoro
Razionale C.1 (violenza fisica)
La violenza fisica è uno dei più seri rischi occupazionali; comprende insulti, minacce di aggressione fisica,
le conseguenze di incidenti violenti che includono le ingiurie, gli infortuni, la sindrome da stress posttraumatico, assenze per malattie e lo scarso rendimento sul lavoro. Queste gravi situazioni hanno serie
ricadute sia sulla persona che sulle Aziende.
Razionale C.2 (nuove tecnologie)
Le nuove tecnologie con la telefonia mobile, il wordwide web e le applicazioni che essi rendono possibili
(social network come facebook e myspace, twitter, you tube, cloud services, etc..) rappresentano una
grande opportunità di conoscenze e contatti per tutti. In particolare per le donne ed giovanissimi che,
ovunque nel mondo, usano internet con estrema facilità sfuggendo spesso, questi ultimi, alle reti protettive
dei loro genitori e delle organizzazioni governative preposte. C’è urgente bisogno di agire in questo campo
se vogliamo contrastare la violenza virtuale ( e non solo ) che viaggia sul web! Questa azione deve essere
complementare a quella del Governo e deve poter utilizzare la posizione che BPW-Italy F.I.D.A.P.A. ha
nell’ ambito della Società e delle Istituzioni governative e non come importante Movimento di Opinione.
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umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto C: violenza sul lavoro
Strategie
− Utilizzare le risorse umane e professionali delle socie Fidapa
− Lavorare in collaborazione con Istituzioni governative e non governative, Fondazioni, gruppi
di studio
− Incoraggiare le Affiliate a esercitare pressioni per far cambiare la Legislazione dove
necessario.
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umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto C: violenza sul lavoro
Indicatori di Performance (rationale C.1- violenza fisica)
1. C.1) almeno l’ 80% delle Sezioni deve preparare campagne d’informazione (opuscoli calendari,
gadgets, pubblicità , posters) per diffondere tra la popolazione la salute ed il benessere delle donne
nel posto di lavoro
2. C.1) almeno il 30% deve organizzare incontri frontali e tavole rotonde con esperti
3. C.1) almerno il 30% deve chiedere alle Istituzioni di pubblicare i dati concernenti il benessere sul posto
di lavoro ed i piani di prevenzione dei rischi
4. C.1) almeno il 50% delle Sezioni deve proporre l’istituzione del “ Manager della diversità” in ogni
Azienda o Consorzio
5. C.1) almeno l’ 80% delle Sezioni deve promuovere azioni di lavoro appropriate dentro le Aziende (luce,
spazi, rumori, pesi , temperatura, distanze etc) e chiedere spazi e percorsi per il benessere fisico
6. C.1)almeno l’ 80% delle Sezioni deve incoraggiare nelle Aziende l’ organizzazione di giornate di
training dedicate alla prevenzione, per singoli e per gruppi
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Obiettivo benessere 2:
•
Progetto C: violenza sul lavoro
Indicatori di performance C.2 – (nuove tecnologie)
1.
1.
C.2) almeno l’ 80% delle Sezioni deve organizzare campagne di informazione
(opuscoli, calendari, gadgets , pubblicità, posters) contro il cattivo uso di tecnologie
per porre fine alla violenza contro le donne, le ragazze e i giovanissimi
C.2) almeno il 50% delle Sezioni deve lavorare con i rappresentanti del Governo per
promuovere l’inclusione della violenza sessuale e delle tecnologie moderne nei
dibattiti e nelle proposte di legge sulla violenza via web contro le donne/ ragazze e i
giovanissimi
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Trattare equamente tutte le donne e gli uomini sul lavoro, rispettare e sostenere i diritti
umani e la non discriminazione.
Obiettivo benessere 2:
•
Progetto C: prevenzione violenza sul lavoro
target date
1. C.1)
2. C.1)
3. C.1)
4. C.1)
5. C.1)
6. C.1)
1.
C.2)
2.
C.2)
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
Rapporto annuale
( Giugno 2012 e Giugno 2013 )
data limite
data limite
data limite
data limite
data limite
data limite
data limite
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