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C ORRIERE
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DEL
M EZZOGIORNO U D OMENICA
23
L UGLIO
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BA
DOSSIER i porti della Puglia
L A S P IAG GIA
L’IN FO
Al «Sun Bay»
I circoli nautici
Il «Sun Bay» di San Vito è uno dei lidi storici
di Taranto. Una volta si chiamava Lido Bruno,
oggi è soprattutto un luogo vip. Spiaggia di
mattina, luogo per prendere il fresco o assistere
a spettacoli la sera. Si trova a soli dieci minuti
di auto dalla città. Per chi ci arriva è pronto un
comodo parcheggio, un ombrellone, una
sdraio e via. È praticamente la pole position
dell’estate, una vera terrazza sulle notti
festaiole e mondane. Vi transitano cantanti,
veline, volti noti dello spettacolo e calciatori,
personaggi cittadini in vista e bellezze da
strabuzzare gli occhi. Ma soprattutto si trova
su un mare limpido e cristallino.
Diversi i circoli nautici che oeprano nel porto
di Taranto. Ci sono la Lega Navale Italiana
con base nautica (tel. 099.4593801); Sporting
Club Marina di Pulsano, associato Fiv (tel.
099.4590919, 335.5238720 o 099.4595696);
Circolo Masseria Vaccarella, sempre associato
Fiv (tel. 099.4725115 o 099 4527509); Club Del
Mon Reve, Fiv (tel. 099.7375747 o
099.7716093); Centro Velico Alto Ionio, Fiv
(tel. 099.4535028); Circolo Della Vela Taranto,
Fiv ( tel. 099.7793173); Ondabuena, Fiv
(099.7354370); Circolo Motonautico
Tarantino. Fim (tel. 099.7350681 o
099.352991).
Sulle rotte del turismo
Marina, un approdo all’avanguardia
Si lavora al recupero del cantiere navale
LA D ISCO TECA
IL G O LF
Il Nafoura
A Riva dei Tessali
Il Nafoura è una delle discoteche più
conosciute di Puglia e si trova lungo la
provinciale che collega Castellaneta alla sua
Marina, nel comprensorio della masseria
D’Anela, una delle masserie storiche del
Tarantino. Classica discoteca estiva all’aperto,
si sviluppa attorno ad una grande pista
centrale inserita nella natura. Da segnalare il
privè «Clorofilla» al quale si accede da una
lunga scalinata che sembra portare nella ad
un’oasi immersa nella natura più selvaggia.
Una sorta di Amazzonia all’italiana, in cui le
calde notti d’estate diventano il pretesto per
riscoprire madre natura. Info: 099.8431764.
Dove
divertirsi
di Carmen Carbonara
A Nova Yardinia
un’oasi di natura,
mare e piacere
Un grande parco
divertimenti, un enorme
parco tematico, cinque
chilometri di spiaggia
dorata, un villaggio
turistico, ristoranti, centro
congressi, talassoterapia e
strutture alberghiere
d’avanguardia firmate
Hilton, cui si aggiungerà
presto anche un campo da
golf. Tutto questo è Nova
Yardinia, la cittadella del
benessere e
dell’entertainment nella
marina di Castellaneta, a
pochi chilometri da
Taranto, calata in mezzo
ad una natura pressochè
incontaminata e affaccita
su un mare cristallino.
Sorge infatti sul confine
della riserva biogenetica
Stornara, bosco da seme
per il pino d’aleppo ed è un
autentico paradiso per gli
uccelli migratori che
svernano sugli argini del
fiume Lato. In particolare
Felifonte è il parco
divertimenti più grande del
Centro-Sud; mentre Felisia
è una «città vivibile». Le
strutture architettoniche
sono state ideate Emilio
Ambasz, architetto noto in
tutto il mondo che lavora
secondo l’assunto «green
over the grey».
SEGUE DA PAGINA 11
I SERVIZI - L’approdo nel Marina è di quelli all’avanguardia. Chi arriva
infatti alla reception, viene subito accompagnato negli alberghi scelti.
Sempre nella reception si ha la possibilità di conoscere le offerte turistiche
della città, della provincia e degli eventi in corso grazie agli addetti e ad
appositi opuscoli informativi. Inoltre è disponibile uno staff medico multispecialistico ed infermieri professionali. All’interno sono previsti una
portineria aperta 24 ore su 24 e un servizio informazioni.
I servizi a disposizione delle imbarcazioni comprendono: scivolo e scalo alaggio, gru mobile fino a tonnellate, 150 posti auto, rimessaggio all’aperto, servizio antincendio, ritiro dei rifiuti, servizio meteo, servizi igienici e docce, bar, market e rivendita ghiaccio, rifornimento carburante.
Mentre nelle immediate vicinanze ci sono: pub, ristorante, farmacia, banca, bancomat, rivendita articoli da pesca, lavanderia a gettoni, erboristeria, internet point, ferramenta. Direttamente attraverso il Marina si possono affittare imbarcazioni, tra le più moderne e confortevoli. Attraverso
i circoli nautici operanti nell’area del porto, vengono organizzate attività
sportive di vario genere.
In particolare gare di
off-shore, regate veliche, di
pesca d’altura, ma anche corsi di vela e immersioni subacquee.
IL BUSINESS
LE ESCURSIONI - Con i propri
mezzi o con quelli messi a disposizione dal porto turistico, si possono organizzare gite ed escursioni. Tra le altre,
ci sono le gite guidate attraverso i due seni del Mar Piccolo per andare alla scoperta
della palude «La Vela», oasi
incontaminata del Wwf, e
scorgere i fenicotteri e i cigni,
oppure gli uccelli che nidificano proprio in queste zone prima di migrare. Non può mancare poi un giro nell’incantevole scenario della costa tarantina nel Mar Grande con
le sue isole Cheradi, con la
possibilità di gustare anche
un piacevole menù a bordo
dell’imbarcazione. C’è poi
anche la possibilità di fare
crociere serali, sempre con
partenza dal porto turistico.
Nel momento clou della serata ovviamente non può
mancare la cena. Ci sono anche le mini crociere archeologiche nel Mar Piccolo, che
vengono svolte in prossimità
dei torrenti Cervaro e San
Pietro oppure percorrendo
itinerari più ampi, quali quelli della Magna Grecia inoltrandosi fino a Reggio Calabria. Infine l’attività di pesca-turismo viene svolta su
motopescherecci abilitati, a
bordo dei quali sarà cucinato
anche il pesce una volta pescato.
Il Golf club Riva dei Tessali si trova in una vera
oasi, nel cuore della Magna Grecia. Il villaggio
residenziale, progettato dall’architetto milanese
Paolo Caccia Dominioni, si estende ai bordi di un
mare blu e si affaccia su una spiaggia
bianchissima che si allunga per un centinaio di
chilometri da Taranto a Metaponto. Il percorso di
18 buche da campionato, lungo 6284 metri, par
72, SR 130 presenta un tracciato molto aperto con
farways larghi e green ondulati, ed è frammezzato
da bunker e laghetti che rappresentano avvincenti
sfide. Le prime buche sono ritagliate tra il verde
degli agrumeti, mentre le altre sono dominate da
olivi posizionati strategicamente.
Marina militare, industria e commercio:
a Taranto la ricchezza passa per il porto
Dove
mangiare
La storia di Taranto è strettamente legata a quella del suo
porto, che è di tipo militare, commerciale e industriali, ma con
uno spazio più che dignitoso per il diportismo. Nel periodo
immediatamente successivo all’Unità d’Italia, lo Stato ritenne
necessario collocare a Taranto, nel bacino del Mar Piccolo,
l’Arsenale militare della Marina italiana. Mentre solo una
minima parte del Mar Grande, con due piccolissimi moli,
rendeva possibili le attività portuali di natura non militare.
L’ampliamento arrivò negli anni ’60, quando l’attivazione del
grande complesso siderurgico dell’Ilva e della raffineria
petrolifera Eni rese necessarie strutture ad hoc. Anzi, nel Mar
Grande si è arrivati a creare un molo polisettoriale che, insieme
al molo Ovest, costituisce una delle opere marittime di maggior
rilievo dello scalo tarantino. Naturalmente a favorire lo
sviluppo del porto di Taranto in tutti i sensi è stata la sua
posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, nonché
l’ubicazione in un golfo poco esposto a venti e correnti, la
profondità adeguata per accogliere navi di ultima generazione e
la presenza di strutture e ampi spazi disponibili. Ormai il porto
di Taranto è pienamente inserito nei traffici internazionali e
intercontinentali di container. È il terzo in Italia e il 18esimo in
Europa per volume complessivo delle merci movimentate.
Queste consistevano, sino a metà 2001, in rinfuse solide e
prodotti siderurgici legati allo stabilimento dell’Ilva e a petrolio
greggio e prodotti raffinati dell’Eni. Con l’attivazione, a fine
giugno 2001, del terminal container realizzato sul molo
polisettoriale e gestito dalla Taranto Container Terminal
(società del gruppo Evergreen Marine Corporation di Taiwan)
tra i leader mondiali del trasporto marittimo containerizzato, il
porto ha assunto una rilevante caratteristica commerciale. Il
volume merci dal 1995 (anno di istituzione dell’Autorità
portuale) al 2005 è in continua crescita. L’anno scorso si è
chiuso con quasi 48 milioni di tonnellate di merci movimentate,
ovvero più 9,4% rispetto al 2004. (C. Car.)
IL PROGETTO - Una delle
strutture che prossimamente
sarà al servizio del diportismo nel Mar Piccolo è senza
dubbio il cantiere navale di
Fincantieri, in disuso da una
trentina d’anni e di recente
acquisito da un grosso imprenditore dell’area per sei
milioni di euro. Un’operazione completamente sostenuta
dalla Banca di credito cooperativo San Giuseppe di San
Marzano, attraverso Agrileasing, che ha compiuto un’operazione fortemente emotiva in un territorio in cui il mare costituisce forse la principale
fonte di reddito.
La struttura, una volta recuperata, sarà al servizio sia delle attività
industriali che di quelle strettamente cantieristiche (per manutenzione,
assistenza e produzione di manufatti) e per l’approdo di imbarcazioni da
diporto.
Insomma, dovrebbero sorgere altri posti barca, anche se l’attività principale sarà indubbiamente quella cantieristica.
Carmen Carbonara
I sapori della terra
al «Ritrovo degli amici»
e da «La Strega»
LE BELLEZZE ARTISTICHE DEL TERRITORIO
Il ponte girevole che unisce la città dei due mari Gli ori, ovvero lo splendore della Magnia Grecia che fu
Il ponte girevole è il simbolo di Taranto. Collega l’isola del borgo antico alla città nuova
e supera il canale che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Il ponte, dedicato a San
Francesco da Paola, ha sostituito nel 1958 una struttura in legno risalente al 1886.
Mentre il canale navigabile fu scavato nel 1481 per proteggere la città dagli attacchi
dei Turchi. Il ponte girevole viene aperto periodicamente, facendo ruotare le due
metà su un lato, per consentire il passaggio a grosse navi militari. In questi casi,
mentre le imbarcazioni sfilano con l’equipaggio sul ponte, familiari e amici salutano
i prorpi cari dal lungomare. La manovra di apertura dura meno di tre minuti, ma il
passaggio delle navi richiede più tempo. Il momento ha un forte significato simbolico,
perchè la città è temporaneamente spezzata in due. (c. car.)
I tesori della Taranto colonia di Sparta, sontuosa capitale della Magna Grecia, sono
custoditi nel museo archeologico nazionale. Si tratta di una vastissima collezione
di ceramiche e terracotte che permette di conoscere le tradizioni funebri, dell’arte
della guerra, del ruolo dello sport, dei commerci, della cura per l’eleganza nella
Taranto antica. Di stupefacente bellezza è la sezione dedicata all’arte orafa della
Taranto ellenistica (IV - II secolo avanti Cristo). Fra i numerosi pezzi in
esposizione ci sono un diadema in oro e alcune pietre dure rinvenute in una
tomba di Canosa, degli orecchini a testa di leone (nella foto), una teca in argento
a forma di conchiglia e uno schiaccianoci. Gli ori di Taranto sono stati esposti
con enorme successo di pubblico a Milano, Parigi, Amburgo e Tokio. (c. car.)
Ci sono due ristoranti, non
molto distanti da Taranto,
in cui vale davvero la pena
fare un salto. Uno è «La
Strega» di Palagianello in
via F.lli Bandiera 61 (tel.
099/8444678), con un
menù alla cara che va dai
36 ai 48 euro. Le
specialità sono i carciofi
farciti e gratinati con
pancetta, pan brioche e
ventresca all’aceto
balsamico; i ravioli di
fagiano e fonduta di
gorgonzola dolce; il
medaglione di maialino da
latte con invidia
caramellata in salsa di
fagioli e lardo croccante.
A Martina Franca, città
del celebre Festival della
Valle d’Itria, c’è invece «Il
ritrovo degli amici», un
piccolo locale in corso
Messapia 8 (tel.
080.4839249) che in estate
si proietta all’esterno.
L’ambiente è di charme e
la cucina è altrettanto
ricca di sapori delicati,
all’insegna della tradizione
del territorio. In menù,
piatti di carne, come la
tagliata di manzo o il
capocollo di Martina
Franca. Si paga intorno ai
35 euro.
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Taranto - pagina 2 - Corriere del Mezzogiorno