REGIONE ABRUZZO
UFFICIO STAMPA
Dott.ssa MAURA DEL GIOVINE
16 Dicembre 2002
Indirizzo Internet: www.aslteramo.it
Ufficio Stampa
Tel. e fax 0861-420248 e-mail [email protected] cell. 3478889256
Il Centro
LUNEDÌ'
16 dicembre 2002
ALL'OSPEDALE DI TERAMO
Nuovo test per la diagnosi precoce del Parkinson
L'ospedale
Mazzini
di Teramo
TERAMO. L'ospedale Mazzini è all'avanguardia nel campo della prevenzione della malattia di Parkinson. Si chiama
Datscan (Spet con loflupano,
trasportatore di dopamina) la
nuova metodica diagnostica
che è stata testata di recente
nel reparto di medicina nucleare dell'ospedale. Si tratta
di una tecnica d'indagine che
attualmente viene eseguita in
Abruzzo solo a Teramo. Il metodo innovativo permette la
diagnosi precoce della malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita di neuroni. La tipica sintomatologia si
evidenzia con tremori, bradicinesia e rigidità. La prova eseguita all'ospedale di Teramo,
come riferisce il dottor Francesco Fabiani dell'unità operativa di medica nucleare, ha
coinvolto i medici degli ospedali di Sulmona, Chieti, e Pescara giunti a Teramo per collaborare alla messa a punto
della metodica. La Asl annuncia che presto inizierà in modo routinario l'esecuzione del
test Datscan.
In Italia vengono diagnosticati ogni anno 15.000 nuovi casi di malattia di Parkinson di
cui almeno mille in soggetti
con età inferiore ai 40 anni. La
diagnosi nella maggioranza
dei casi avviene solo dopo alcuni mesi, talvolta anni, dall'insorgenza dei sintomi. Le attuali indicazioni per la diagnosi di malattia prevedono l'osservazione clinica e la dimostrazione di risposta alla terapia farmacologica come elementi importanti per la diagnosi. Questo tipo di percorso
diagnostico può essere notevolmente abbreviato utilizzando la Spect con un nuovo radiofarmaco, lo loflupano. Questo tracciante consente di confermare il sospettto di malattia di Parkinson o parkinsonismo fino al 98% dei casi.
Il Messaggero
DOMENICA
15 dicembre 2002
Malattia di Parkinson,
nuovo metodo di diagnosi
All'ospedale Mazzini si sperimentano metodi innovativi e all'avanguardia nel campo della prevenzione della malattia di
Parkinson. Si chiama Datscan la nuova metodica diagnostica
che è stata testata di recente nel reparto di medicina nucleare. Una tecnica d'indagine che attualmente viene eseguita in
Abruzzo solo nel presidio ospedaliero teramano e che permette la diagnosi precoce della malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita dei neuroni
ed evidenziata con tremori, bradicinesia e rigidità. «La prova
eseguita a Teramo - riferisce il dottor Francesco Fabiani dell'unità operativa di medicina nucleare - ha coinvolto i collcghi degli ospedali di Sulmona, Chieti e Pescara». L'Azienda
informa che al "Mazzini" presto inizierà l'esecuzione del test
Datscan. L'applicazione della nuova metodologia, oltre alla
possibilità di ottenere il risultato di una diagnosi precoce con
un'accuratezza fino al 98 per cento, consente anche il risparmio dei costi aziendali relativi ai tempi di permanenza ospedaliera del paziente in osservazione clinica per l'esecuzione
dell'indagine diagnostica stessa.
News
Le news da "II Cittadino'
13 Dicembre 2002
DIAGNOSI PRECOCE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
Viene fatta all'ospedale civile Mazzini di Teramo
SANITÀ
TERAMO, ALL'OSPEDALE NUOVA METODICA
DIAGNOSTICA DEL MORBO DI PARKINSON
(ASTRA) - Teramo, 13 dic - L'ospedale " Mazzini" di
Teramo e' all'avanguardia nel campo della prevenzione
della malattia di Parkinson. Si chiama Datscan (Spet con
loflupano, trasportatore di dopamina) la nuova metodica
diagnostica che e' stata testata di recente nel reparto di
medicina nucleare del presidio ospedaliero. Si tratta di
una tecnica d'indagine che attualmente viene eseguita in
Abruzzo solo presso l'ospedale di Teramo. Il metodo
innovativo permette la diagnosi precoce della malattia di
Parkinson, una patologia neurodegenerativa
caratterizzata dalla perdita di neuroni. La tipica
intomatologia del cosiddetto Parkinson si evidenzia con
tremori, bradicinesia, e rigidità'. La prova eseguita ali'
ospedale di Teramo, come riferisce il dottor Francesco
Fabiani dell 'unita1 operativa di medica nucleare, ha
coinvolto i colleghi medici degli ospedali di Sulmona,
Chieti, e Pescara giunti a Teramo per collaborare alla
messa a punto della metodica. L'Azienda informa che
presto inizierà' in modo routinario l'esecuzione del test
Datscan appunto presso il reparto di medicina nucleare
del "Mazzini". (SEGUE) SG
- Teramo; 13 dic - In Italia vengono
diagnosticati ogni anno 15000 nuovi casi di malattia di
Parkinson di cui almeno 1000 in soggetti con età'
nferiore ai 40 anni. La diagnosi nella maggioranza dei
casi ha luogo solo dopo alcuni mesi, talvolta anni
dall'insorgenza dei sintomi. Le attuali indicazioni per la
diagnosi di malattia prevedono l'osservazione clinica e la
dimostrazione di risposta alla terapia farmacologica
come elementi importanti per la diagnosi. Questo tipo di
percorso diagnostico può essere notevolmente
abbreviato utilizzando invece la Spect con un nuovo
radiofarmaco, lo loflupano. Questo tracciante consente
di confermare il sospettto clinico di malattia di Parkinson
o parkinsonismo con una accuratezza fino al 98%, fin da
primi stadi della patologia. Si evidenzia che l'applicazione
della metodica cosiddetta Datscan, oltre alla possibilità'
di ottenere il risultato di una diagnosi precoce, consente
il risparmio dei costi aziendali relativi ai tempi di
permanenza ospedaliera del paziente in osservazione
clinica per l'esecuzione dell'indagine con altra
metodologia diagnostica. SG
.
Sanita'
,
fondi
all'assistenza
domiciliare
Sabatini: 3,7 milioni di euro
per aiutare malati e famiglie
IL PIANO
SOCIALE
«Attualmente», ha detto Sabatini, «sosteniamo una spesa sanitaria crescente. Occorre una strategia che la ponga
sotto controllo, anche attraverso la deospedalizzazione
di alcune patologie. Faremo
un'analisi delle situazioni
che possono essere curate a
casa, con particolare attenzione per gli anziani. Avvieremo
la formazione di operatori in
grado di svolgere l'assistenza
a domicilio, sicuramente più
delicata rispetto a quella ospedaliera». La sperimentazione
del servizio integrato - già attuata negli ambiti territoriali
e nei corrispondenti distretti
sanitari di Martinsicuro e
San Salvo sarà estesa, in collaborazione con il settore sanità della Regione, ai territori delle sei Asl abruzzesi. Il finanziamento previsto è di 500
mila euro. Un milione di euro
andrà al programma di «qualificazione del ruolo del terzo
settore nella programmazione locale» che - in collaborazione con le Università (non
solo abruzzesi), con gli enti di
ricerca e i centri di servizi
per il volontariato - provvedere, tra l'altro, alla formazione di figure professionali specifiche per l'erogazione di servizi alla persona». Con 500 mila euro saranno integrate le
risorse previste dalla legge regionale 95/1995 per l'attuazione del Piano annuale della famiglia, in modo da consentire
il finanziamento di almeno
un progetto per ciascun ambito territoriale. Altri 300 mila
euro saranno impiegati nella
sperimentazione, in alcuni
ambiti territoriali, di punti
unici di accesso alla rete di
servizi sociali e sanitari. Un
PESCARA. La Giunta regionale ha destinato tre milioni
e 695mila euro - pari al 35% delle risorse del Piano sociale
regionale - ad azioni innovative mirate a integrare servizi sociali e sanitari. L'obiettivo principale - ha spiegato
l'assessore regionale alle Politiche sociali, Bruno Sabatini - è favorire la cura a domicilio dei malati, in collaborazione con le famiglie e il settore del volontariato.
programma da realizzare in
collaborazione con le Province, le Asl, la direzione regionale sanità, in modo da attivare «sportelli unici» per la prenotazione di prestazioni. In alcune aree sarà realizzato un
servizio di «Pronto intervento sociale», una sorta di «118»
per emergenze sociali che riguardino anziani, disabili e
ragazzi in situazioni di disagio. L'importo previsto è di
250 mila euro. Al sostegno degli interventi provinciali in favore dei ciechi plurirninorati
andranno 295 mila euro. Altri
50 mila euro saranno impiegati per la sperimentazione di
iniziative volte a favorire la
trasformazione degli ex istituti di beneficenza Ipab in aziende di servizio alla persona,
con eventuali accorpamenti
territoriali. La Regione investirà, inoltre, 400 mila euro
sul programma di promozione e sostegno dell'affido familiare, estendendo, a tutti gli
ambiti territoriali che ne faranno richiesta, il progetto pilota già realizzato nei quattro
Comuni capoluogo. Un settore nel quale la Regione Abruzzo è all'avanguardia in Italia,
insieme all'Emilia Romagna.
Altri 100 mila euro andranno
al sostegno del servizio di assistenza scolastica per gli
alunni portatori di handicap,
mentre con 300 mila euro
sarà promossa la sperimentazione delle «carte per la cittadinanza sociale». «Da queste
azioni», ha detto Sabatini, «ci
aspettiamo una crescita dell'intero sistema delle Politiche sociali, in grado di migliorare in concreto la qualità della vita delle persone in situazioni di disagio».
Un malato. In alto, l'assessore Bruno Sabatini
II Centro
DOMENICA
15 dicembre 2002
SABATO
14 DICEMBRE 2002
Il Tempo
Sarà sperimentata nell'ospedale di Pescara su 20 malati una terapia innovativa
Cellule killer contro il cancro
Si chiamano «Cik» e sono
cellule killer per curare il
cancro: costituiscono una
terapia innovativa di alta
specializzazione. A partire
da gennaio venti pazienti
affetti da tumori solidi, leucemie e linfomi saranno
sottoposti a trattamento
con questo tipo di cellule
presso l'ospedale civile di
Pescara. Partirà infatti all'inizio del nuovo anno il
progetto di ricerca per le
malattie neoplastiche, frutto di una collaborazione
trasversale fra pubblico e
privato, ovvero tra la Asl
pescarese e la Fater, a favore della comunità. Il progetto si basa sulla immunoterapia cellulare adottiva,
ossia sul potenziamento
del sistema immunitario
mediante l'infusione nel
corpo dei malati di linfociti specializzati, programmati per riconoscere e distruggere le cellule tumorali. La sperimentazione che
partirà a gennaio su 20 pazienti sarà a cura di un
gruppo di ricerca coordinato dal dottor Antonio laco-
ne, gruppo che ha già lavorato alla fase preclinica di
questo progetto nel corso
degli ultimi due anni. I risultati finora ottenuti saranno illustrati martedì 17
dicembre, alle ore 11, presso la sala della biblioteca
del Centro Trasfusionale
di via Fonte Romana. Saranno presenti i massimi
dirigenti dell'Azienda Asl
di Pescara e della Fater
Spa, colosso industriale
che ha sede nell'area pescarese e che ha contribuito al progetto sostenendo
il lavoro dei ricercatori dell'ospedale «Santo Spirito»
nella fase preclinica attraverso il finanziamento di
borse di studio. La validità
scientifica di questo progetto è stata riconosciuta
da una commissione di
esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha identificato le cellule "Cik" come un nuovo prodotto per
la terapia cellulare ed ha
espresso parere favore, autorizzando l'avvio alla sperimentazione clinica.
Il Tempo
All'avanguardia il reparto di Oculistica. Operazioni anche a Pescina
La miopia non è più un problema
Da tutt'Italia per sottoporsi all'intervento. Presentata la Carta del malato
di ANDREA BOVE
AVEZZANO — Il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, la protettrice della
vista. All'Unità operativa di Oculistica dell'ospedale di Avezzano hanno
scelto questa ricorrenza per presentare il loro ultimo programma. Si tratta
della «Carta servizi del malato», un
opuscolo realizzato in collaborazione con la Asl, con lo scopo di dare
un'informazione completa sull'offerta che il reparto mette a disposizione
dell'utenza, garantendo la permanenza migliore possibile.
Dopo la messa nella cappella del
«Ss. Filippo e Nicola» e una festicciola con personale e ricoverati, in onore della Santa patrona, c'è stato l'incontro con i dirigenti. Un'occasione
per parlare non solo della «Carta servizi» ma anche per celebrare un settore ormai considerato come il fiore
all'occhiello della sanità locale. «Questo è un reparto di cui andiamo fieri
— ha dichiarato il direttore della Asl
ing. Fulvio Catalano — perché funziona perfettamente e ci da indicazioni
importanti per poter progredire. Abbiamo intenzione di potenziare tutte
le attività, in particolare quelle che
possano consentire l'accorciamento
delle liste d'attesa, un'autentica piaga della sanità pubblica. Per quanto
concerne quest'ultima iniziativa ritengo che dovrebbe essere diffusa
non solo tra i degenti ma tra un
pubblico più vasto, perché molti non
sono a conoscenza delle reali potenzialità della struttura».
Un anno d'oro, quello che sta per
finire, durante il quale c'è stata una
II personale
del reparto di
Oculistica
dell'ospedale
di Avezzano
al completo.
In prima fila
al centro il
primario
dottor Walter
Di Bastiano
grossa crescita in termini di diffusione, dotazioni e interventi. «Innanzitutto — ha sottolineato il primario
dott. Walter Di Bastiano — è da segnalare che da quest'anno anche a
Pescina è stato aperto un centro di
chinirgia per la cataratta senza ricovero, un arricchimento della nostra
presenza sul territorio che ormai riguarda tutti i distretti di base. Poi
sono arrivati nuovi servizi, come
l'aberrometria e l'obscan. che ci permetteranno di crescere ancor di più
da un punto di vista qualitativo. Infine gli interventi che hanno superato
i 1.300 dei quali, quelli alle cataratte
sono raddoppiati arrivando a circa
1.000 e proprio ieri a Pescina siamo
giunti a quota cento. Tutte cifre che
il prossimo anno pensiamo di raddoppiare. Ma il nostro più grande
motivo di vanto sono le operazioni
per la riduzione della miopia. Per
sottoporsi alle nostre cure e poter
usufruire di apparecchiature all'avanguardia vengono da tutta Italia, tant'è vero che circa il 30% dei pazienti
non sono residenti locali. Più volte
abbiamo ricevuto i complimenti di
colleghi che hanno verificato i risultati post operatori».
Alla fine dell'incontro la ciliegina
sulla torta, con la visita a quello che
viene considerato il «primo della classe». E' il «laser ad eccimeri» un'apparecchiatura che serve per effettuare
gli interventi di correzione dei difetti
della vista, come la miopia e l'astigmatismo. Quello in dotazione all'ospedale di Avezzano si distingue
per il fatto di essere di ultima generazione, esattamente la quarta. Mentre
nelle precedenti versioni era possibile immettere solamente dei dati standardizzati, che un computer provvedeva ad eseguire, in questa, attraverso l'introduzione di una scheda del
paziente, è possibile effettuare degli
interventi altamente personalizzati.
SABATO
14 DICEMBRE 2002
Scontro fra i due principali sindacati del settore per un'inserzione sull'acidità di stomaco
Spot ingannevole, guerra fra medici
La Fimmg: è una pubblicità progresso. Lo Snami: chi l'ha pagata?
Sull'episodioè statapresentata
un'interrogazione al Garante
della Concorrenza e del Mercato
e al ministero della Salute
di STEFANIA MORDEGLIA
«PUBBLICITÀ occulta» o
«pubblicità progresso»? È
una diversità di vedute non
di poco conto quella che ha
scatenato un putiferio fra i
due principali sindacati dei
medici di famiglia, lo Snami
(Sindacato autonomi medici
italiani), che riunisce 10 mila medici, soprattutto del
Nord, e la Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), che conta circa 25 mila
iscritti, prevalentemente del
Centro-Sud. Ma vediamo
l'oggetto del contendere. Lo
scorso 31 ottobre sui principali quotidiani italiani e su
alcuni settimanali, fra cui
«Gente», è apparsa un'intera
pagina di pubblicità dove,
accanto a una tazza, c'era
scritto: «Se conosci tutti i rimedi contro l'acidità, perché ce l'hai ancora? Se soffri
spesso di bruciori, acidità,
gonfiore e pesantezza di stomaco non sottovalutare questi sintomi. Potrebbe trattarsi di malattia da reflusso acido, una patologia che solo il
tuo medico può curare con
successo». Lo spot, firmato
Fimmg-Simef (la società
scienfica del sindacato), si
conclude con un'esortazione: «Malattia da reflusso acido: oggi la cura esiste, parlane con il tuo medico».
L'annuncio è indubbiamente curioso, in quanto
non pubblicizza un prodotto specifico, ma il lettore viene esortato a non trascurare
un disturbo e a rivolgersi al
suo medico per chiedergli la
cura appropriata, guarda caso proprio in concomitanza
all'uscita di nuovi farmaci
per curare la patologia. Lo
spot si è trasformato in un
boomerang per la Fimmg. Il
sindacato «rivale», lo Snami,
ha infatti presentato un'interrogazione al Garante della Concorrenza e del Mercato, all'Ufficio Pubblicità ingannevole, al Giuri dell'Autodisciplina pubblicitaria e al
ministro della Salute per denunciare la «pubblicità occulta» che elude le rigorose
leggi vigenti (è infatti vietata
la pubblicità di farmaci non
da banco sui giornali rivolti
a largo pubblico, mentre è
autorizzata sulle riviste
scientifiche). «La Fimmg fa
una pubblicità subliminale
scorretta - accusa Roberto
Anzalone, presidente dello
Snami e dell'Ordine dei medici della provincia di Milano - che non ci convince.
Inoltre un sindacato non è
in grado di spendere cifre
cosi alte per un'inserzione.
Dietro ci sono le case farmaceutiche che producono i
prodotti specifici contro il
reflusso acido». «Inoltre l'iniziativa contrasta l'attuale
tendenza a ridurre la spesa
dei farmaci - aggiunge Anzalone -. La Regione Lombardia ha infatti rimesso i ticket. Sarebbe un fatto gravissimo scoprire, come immaginiamo, che una casa farmaceutica abbia pagato l'inserzione».
Prima ancora che dal Garante della Concorrenza e
del Mercato e dal ministero
della Salute, è lo stesso segretario generale della Fimmg, Mario Falconi, a fornire
dei chiarimenti. «È vero,
non siamo stati noi a pagare
la pubblicità, perché non ne
avremmo le risorse - afferma -. È stata la Metis, la Sri
controllata dalla Fimmg che
si occupa di organizzare convegni e reperire risorse». Ma
dietro ancora ci sono le case
farmaceutiche? «È ovvio ammette Falconi -. Si pensi
che da anni abbiamo aperto
una scuola per la formazione di quadri, sponsorizzata
dalle case farmaceutiche,
nel pieno rispetto delle leggi». «Ma in, fondo all'annuncio abbiamo messo il marchio Fimmg perché rappresenta un valore aggiunto aggiunge Falconi -. Non proviamo affatto vergogna per
l'inserzione. Anzi, ne siamo
orgogliosi poiché è una pubblicità progresso, nel senso
etico del termine. Senza che
vengano fatti i nomi dei farmaci, i pazienti che hanno
quel disturbo sono incitati a
rivolgersi al loro medico. La
pubblicità serve a evitare migliaia di morti dovute a problemi gastrici (l'acidità di
stomaco può nascondere un
cancro in fase iniziale). Inoltre, curandosi in modo appropriato, il cittadino fa risparmiare soldi alla collettività». A questo punto è lecita una domanda, forse ingenua: non è possibile che,
quando il paziente si rivolge
al suo medico, questi gli prescriva farmaci prodotti dalle
ditte che hanno pagato la
pubblicità? «Ma che ne sa il
medico! Se ciò avvenisse, bisognerebbe m a n d a r l o a
quel paese - risponde il segretario generale della Fimmg -. Di farmaci per quella
patologia ce ne sono tanti».
Il Tempo
Il Centro
Leucemia: maggiori possibilità di trapianti
Perugia, anche il midollo di donatori non compatibili ha attecchito
PERUGIA. E' una realtà clinica, dopo 20 anni
di ricerche in collaborazione con l'istituto israeliano Weizemann, il trapianto di midollo osseo
tra soggetti incompatibili. In 145 pazienti trapiantati a Perugia per leucemia acuta ad alto rischio a partire dal marzo 1983, l'attecchimento
delle cellule è stato di circa il 100%, prevenendo
anche la GvHd, o malattia del trapianto contro
il ricevente. Questi dati sono stati forniti ieri nel
convegno, organizzato con gli israeliani. Per i
pazienti in fase terminale la percentuale di guarigione - è stato precisato - non supera il 10%,
mentre per quelli trapiantati in fasi più precoci
si arriva al 60%. Abbattuta la barriera dell'in-
compatibilità, oggi il trapianto può essere offerto anche ai pazienti privi del donatore compatibile, in famiglia o nei registri mondiali di donatori volontari. La nuova tecnica è basata su tre
punti: un protocollo di preparazione al trapianto in grado di sopprimere completamente la capacità immunitaria del ricevente e di distruggerne il midollo osseo malato; l'infusione di una
gran numero di cellule emopoietiche staminali;
la manipolazione in laboratorio delle cellule del
donatore, per eliminare quasi del tutto i linfociti
T. Il prof. Yair Reisner, del Weizmann, ha sottolinato che ora "c'è da migliorare nel controllare
le infezioni e le recidive nei pazienti leucemici".
LA BUONA NOTIZIA
Tumori, cura migliore
analizzando il dna
Analizzando il dna è possibile arrivare ad una terapia più etFicace e meno tossica contro i tumori. Con un semplice esame
del sangue e dei tessuti si può scrivere la propria carta d'indentità genetica e offrire una cura farmacologica ad hoc, mirata al
singolo paziente, perché due persone colpite dallo stesso tipo
di tumore necessitano di cure differenti proprio per le caratteristiche genetiche diverse l'uno dall'altro.
I marchigiani potranno conoscere da casa la
propria posizione sanitaria, accedere alle prenotazioni delle prestazioni ed avere informazioni
sanitarie. Potranno, inoltre, ricevere i referti clinici individuali post-prestazione. Lo potranno fare attraverso Internet e con l'uso di una tessera
digitale (E-health) strettamente personale.
il LA SCOPERTA m
Cervello, ecco
quale parte
ama la musica
Il Tempo
Anagrafe bovina
Cursi nominato
commissario
IL SOTTOSEGRETARIO alla Salute, Cesare Cursi, è
stato nominato con un decreto dal presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, commissario straordinario per la Bse per coordinare tutte le iniziative per
fronteggiare le conseguenze della encefalopatia spongiforme bovina. Cursi si dovrà occupare anche dell'
emergenza per un'altra epidemia, quella della Blue
Tongue, o lingua blu.
. Cursi ricoprirà l'incarico
sino al 31 marzo del 2003
con il compito di assicurare il regolare funzionamento delTanagrafe bovina. Il
commissario potrà anche
esercitare poteri sostitutivi.
WASHINGTON — L'area del
cervello che sa apprezzare la
musica - da Manah Carey ad
una fuga di Bacii - è stata
individuata da un gruppo di
ricercatori di un'università
americana. L'area in questione - definita a più riprese un
punto - è collegata alle parti
del cervello umano legate alla memoria e alle emozioni.
Questo permetterebbe di
spiegare fa causa del potere
speciale della musica di suscitare sensazioni e di risvegliare emozioni in chi ascolta. I ricercatori del Dartmouth College, nel New Hampshire, guidati da Petr Janata,
hanno fatto ascoltare una serie di brani musicali a otto
persone con esperienza nel
campo (tutti avevano studiato musica per almeno dodici
anni). I volontari erano collegati ad un apparecchio a risonanza magnetica in grado
di registrare le reazioni delle
varie zone cerebrali agli stimoli musicali.
1 ricercatori hanno scoperto che c'erano diverse zone
"attivate" dall'ascolto dei
brani musicali ma anche che
queste avevano tutte un punto di collegamento comune.
Il punto cioè in cui verrebbero elaborate le reazioni di
ciascuno alle più diverse melodie.
Questo punto - individuato nella corteccia cerebrale
prefrontale (ovvero poco dietro la fronte umana) - si trova in un'area dove già transitano le connessioni del sistema nervoso centrale deposte
a funzioni di memoria a breve e lungo termine e alle
emozioni.
«I risultati delle nostre ricerche creano una base importante per spiegare i legami ancora misteriosi tra musica, emozioni e cervello», afferma Petr Janata in un articolo pubblicato sul numero
odierno della rivista Science.
«È stato un po' come seguire
il percorso di una macchina
per ricostruire la mappa stradale di una città - ha spiegato uno dei partecipanti alla
ricerca - noi abbiamo fatto
la stessa cosa, seguendo il
percorso dei brani musicali
lungo la corteccia cerebrale,
in modo da ricostruire la
struttura esistente».
I ricercatori ritengono che
il punto individuato proprio
quello che, in primo luogo,
consente di distinguere una
serie melodiosa di note da
una sequenza di rumori, e,
in secondo luogo, di apprezzare o meno un brano musicale.
Il Tempo
Venerdì il Papa firma il decreto, ultima tappa prima della proclamazione
Madre Teresa verso la beatificazione
La cerimonia avverrà l'anno prossimo, dopo la fine di aprile
di DAVID MURGIA
CONTO alla rovescia per
la beatificazione di Madre
Teresa, la piccola «matita
di Dio», la suora conosciuta in tutto il mondo per le
sue opere umanitarie e caritative, premiata con il Nobel per la pace. Venerdì
prossimo, infatti, Giovanni
Paolo II, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico
in Vaticano, firmerà il decreto che concluderà il suo
processo di beatificazione.
La firma del decreto rappresenta l'ultima tappa di
un iter, quello della raccolta delle testimonianze, dell'
eroicità delle virtù e soprattutto del riconoscimento
del miracolo, che darà il
via alla proclamazione
pubblica della beata Madre Teresa.
Alla firma del decreto assisteranno il cardinale José
Saraiva Martins, prefetto
della Congregazione delle
Cause dei Santi, il segretario del medesimo dicastero, l'arcivescovo Edward
Nowak, il postulatore della
causa (una sorta di avvocato di difesa in questi processi), padre Prajan Kolodiejchuck e alcuni fedeli.
La cerimonia della firma
Venerdì Giovanni Paolo
II, nella Sala
Clementina
del Palazzo
Apostolico in
Vaticano, firmerà il decreto che concluderà il processo di beatificazione di
Madre Teresa di Calcutta
del decreto è molto semplice. Non appena arriva il
Pontefice, il segretario della Congregazione legge, in
latino, una sorta di riassunto della causa di beatificazione e quindi chiede al
Santo Padre di firmare il
decreto. Prima, la cerimonia era molto più lunga,
ma da qualche tempo a
questa parte, è stato deciso di rendere questa cerimonia più breve possibile
per non affaticare troppo il
Papa.
La data in cui verrà pro-
clamata pubblicamente beata Madre Teresa, sarà decisa dalla postulazione,
d'intesa con il Vaticano.
Dal 28 aprile in poi, ogni
giorno potrebbe essere
quello giusto. Sicuramente
la data sarà fissata entro
l'anno prossimo. E' da
escludere, almeno per ora,
che la beatificazione si possa fare a Calcutta, città di
origine di Madre Teresa. Il
miracolo approvato dal Vaticano riguarda una donna
benegalese, Monica Besra,
che è stata guarita da un
tumore grazie all'intercessione della santa di Calcutta. La guarigione è stata
riconosciuta dalla commissione medica della congregazione delle Cause dei
Santi, come la formula e la
prassi canonica prevede:
«istantanea, miracolosa e
permanente». «Monica Besra - si legge nella relazione medica - aveva una
grande massa nella zona
dello stomaco, forse tumorale, perché non era stata
fatta una diagnosi precisa.
Era il primo anniversario
della morte di Madre Teresa e lei si trovava nella casa delle Missionarie della
Carità, a Calcutta. Le suore
la portarono dai medici
perché la visitassero e questi dissero che doveva essere operata, ma le sue condizioni fìsiche non lo permettevano. La donna ritornò nella casa, erano circa
le cinque del pomeriggio.
Le suore poggiarono sullo
stomaco della malata una
"medaglia miracolosa" che
era stata trovata adosso alla Madre e si misero a pre§are. La donna poi si adormentò. Verso l'una di
notte si svegliò e vide che
lo stomaco era tornato normale. Qualcosa di straordinario era accaduto».
Se mai diverrò santa, sarò certamente una santa " del
nascondimento": mi assenterò in continuazione dal paradiso per
recarmi sulla terra ed accendere la luce di quelli che si trovano
nell'oscurità".
Madre Teresa di Calcutta
Non abbiamo tempo per pregare.
Non siamo pazienti.
Non sappiamo comprendere.
Non vogliamo capire.
Non abbiamo la carità.
Non siamo capaci di compassione.
Non usiamo la cortesia.
Non rinunciamo all'egoismo.
Non sfuggiamo all'edonismo.
Non sappiamo amare.
Non ricordiamo la nostra origine.
Lui ha stabilito la nostra vera natura.
Qual è ? "Divina, regale, sacerdotale", parola di Dio.
A Sua immagine e somiglianzà.
Non possiamo dimenticarlo.
m. del giovine
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16 Dicembre 2002