*Il dolore cronico di polso che può risultare causato
da una infiammazione della membrana sinoviale che riveste all’interno l’articolazione o da una alterazione cartilaginea o legamentosa.
Dopo essere stati quindi in grado di diagnosticare la causa
del dolore si potrà anche intervenire per rimuovere i tessuti infiammati o per “smussare” superfici articolari o legamentose alterate e che possono diventare fonte di conflitto
durante i movimenti.
*Le fratture di polso, nelle quali è possibile ottenere la
riduzione anatomica della superficie articolare o rimuovere
piccoli frammenti liberi senza aprire l’articolazione e successivamente eseguire la sintesi con piccoli fili metallici
passati attraverso la cute.
*Le cisti di polso, che nascono con un piccolo peduncolo proprio dall’interno dell’articolazione.
*Lesioni dei legamenti intraarticolari, che hanno la
funzione di mantenere stabili tra di loro le numerose ossa
che compongono l’articolazione del polso e che, se danneggiati per traumi distorsivi, per movimenti lavorativi ripetitivi o per degenerazione artrosica, possono produrre una
instabilità delle strutture ossee. I legamenti possono essere riparati direttamente in artroscopia tramite suture.
Le complicazioni di una artroscopia di polso sono minime
ed estremamente infrequenti.
ARTROSCOPIA
DI POLSO
Dr. Borelli Pier Paolo ©
DR. PIER PAOLO BORELLI
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Specialista in Chirurgia della Mano
Il presente opuscolo riveste carattere informativo per i pazienti.
Non è di carattere divulgativo o pubblicitario ed il suo utilizzo
è consentito solo all’interno del Poliambulatorio.
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L’artroscopia, in generale,è una procedura chirurgica utilizzata da un chirurgo ortopedico per diagnosticare e trattare
problematiche intraarticolari. Attraverso piccole incisioni
viene inserito in una articolazione uno strumento chiamato
artroscopio che contiene una serie di piccole lenti, una
telecamera miniaturizzata e un sistema di illuminazione.
L’artroscopio trasmette le immagini ingrandite su di un
monitor consentendo al chirurgo di guardare direttamente
nell’interno dell’articolazione.
Grazie a piccoli strumenti manuali o motorizzati è anche
possibile correggere allo stesso tempo molti problemi
intraarticolari.
L’artroscopia è stata utilizzata per molti anni solamente in
grandi articolazioni come il ginocchio e la spalla.
Lo sviluppo tecnologio ha consentito di ridurre sempre più
le dimensioni degli strumenti così che l’artroscopia viene
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attualmente applicata ad altre articolazioni più piccole
come il gomito, la caviglia, il polso e le piccole articolazioni della mano.
Artroscopia di polso
L’artroscopia di polso deve essere considerata una procedura chirurgica invasiva che, nonostante una apparente
semplicità di esecuzione, richiede una curva di apprendimento piuttosto lunga e quindi deve trovare precise indicazioni.
Deve sempre essere preceduta da un approccio al paziente
convenzionale che comprende una dettagliata raccolta
anamnestica e un attenta valutazione clinica del paziente.
Prima di dare una indicazione ad una artroscopia di polso
deve essere presa in considerazione ogni tipo di indagine
strumentale come l’esame radiografico convenzionale, l’ecografia, la Tac, la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Prima di intraprendere una artroscopia di polso il chirurgo
deve avere una idea preliminare sulle possibilità di trattamento sia artroscopico che con la chirurgia tradizionale a
cielo aperto ed essere in grado di passare dall’uno all’altro
trattamento nella stessa seduta chirurgica, dopo aver
ampliamente discusso con il paziente di questa possibilità
e averne ottenuto il consenso.
Solitamente la procedura viene eseguita, in regime di daysurgery, in anestesia generale o preferibilmente in anestesia loco-regionale ovvero anestetizzando solo l’arto superiore.
L’Artroascopia di polso può essere solo diagnostica o anche
chirurgica.
L’obiettivo di una artroscopia diagnostica è quello di
poter individuare la causa di un dolore di polso che
persista da parecchio tempo nonostante i trattamenti
non chirurgici intrapresi ( per esempio terapia farmacologica o fisioterapia ) e quando la causa non risulta
individuabile dalle indagini strumentali eseguite (Rx,
ecografia, Tac, RMN).
Sarà molto importante, nel caso di un dolore cronico di
polso, analizzare l’attività lavorativa del paziente alla
ricerca di una gestualità ripetitiva che il più delle volte è
alla base del problema così da consentire con l’artroscopia
un inquadramento pratico del problema utile non solo al
paziente ma anche al datore di lavoro.
Quest’ultimo potrà ritenere eventualmente opportuno cambiare una mansione lavorativa al paziente o intervenire
affinchè una gestualità lavorativa ripetitiva possa avvenire
in modo ergonomicamente più idoneo.
L’artroscopia di polso viene eseguita praticando solo delle
piccolissime incisioni, solitamente sul versante dorsale del
polso attraverso le quali verranno inseriti l’artroscopio e
anche piccoli strumenti chirurgici.
Spesso le incisioni sono talmente piccole da non richiedere la sutura con punti chirurgici ed al paziente sarà permesso di iniziare a muovere liberamente il polso dopo
alcuni giorni.
Artrosi
Uncinato
Trapezoide
Trapezio
Scafoide
Capitato
Piramidale
Lesione legamento
luno-piramidale
Semilunare
Sinovite
Lesione della
fibro-cartilagine
triangolare
Frattura
Radio
Ulna
Lesione legamento
scafo-lunato
Le condizioni patologiche che possono trovare giovamento
da un trattamento artroscopico sono:
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