www.gazzetta.it venerdì 24 gennaio 2014 1,30 €
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ITALIA
SUL WEB STA ARRIVANDO
-4
anno 118 ­ numero 20
Numero 20
Anno 118 ­ LA NUOVA GAZZETTA.IT
JUVE DOPO IL K.O. DI ROMA IL TECNICO TACE
LA FIORENTINA VA
Silenzio stampa Conte
Vucinic c’è e si allena
Ilicic e Compper gol: il Siena si arrende
Semifinale di Coppa Italia contro l’Udinese
CALAMAI, CENITI, GOZZINI A PAGINA 7
Intanto, nell’evoluzione del modulo 3­5­2 bianconero, Llorente e Tevez si stanno rivelando insostituibili 3 Antonio Conte, 44 anni, allenatore
3 La gioia dei giocatori della Fiorentina dopo il 2­1 di Compper PEGASO
OLIVERO A PAGINA 8
MILAN&INTER
PERCHE’ SONO
CADUTE COSI’
IN BASSO
Per ritrovare le milanesi in una simile crisi bisogna tornare indietro alla stagione 1994­1995, quella
del passaggio di proprietà tra Pellegrini e Moratti e dei rossoneri finalisti (poi battuti) in Champions.
Alla base degli insuccessi di oggi ci sono molti colpevoli e scelte di mercato sbagliate
BOCCI, ELEFANTE, SCHIANCHI ALLE PAGINE 2­3
NERAZZURRI NON SI PLACA LA POLEMICA DOPO IL MANCATO ACCORDO PER LO SCAMBIO FRA GUARIN E VUCINIC
ROSSONERI CONSTANT DICE NO AL NAPOLI
Thohir replica a Marotta: «Nessuno può criticarci»
Il presidente e la diffusione dell’sms ad Agnelli: «Noi siamo leali, le trattative dovrebbero rimanere private»
Nocerino va al West Ham
Con Essien c’è l’accordo
DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 5
LAUDISA A PAGINA 4
IL COMMENTO
3 Erick Thohir, 43 anni, presidente e maggiore azionista dell’Inter
L’INCHIESTA SVOLTA NEL CLUB BLAUGRANA IL VICE BARTOMEU AL POTERE
Soldi Neymar, Rosell lascia
Il presidente del Barça si è dimesso, dopo l’accusa
di aver speso 95 milioni (e non 57) per l’asso brasiliano
BASKET L’AZZURRO NELL’NBA
40 1 2 4>
ABOLIRE LE OLIMPIADI
È UN’IDEA SBALLATA
9 771120 506000
DI FRANCO ARTURI
Due autorevoli giornalisti statunitensi
hanno fatto scalpore nei giorni scorsi con
un’opinione «forte»: smettiamola di
organizzare le Olimpiadi, perché producono
più danni che benefici. Il primo è stato
Charles Lane sul Washington Post; lo ha
seguito con motivazioni analoghe Karin
Klein, sul Los Angeles Time.
L’ARTICOLO A PAGINA 17
3 Sandro Rosell, a sinistra, e Neymar
RICCI PAG 15 E SEGUROLA PAG 17
IL ROMPI
PALLONE
DI GENE GNOCCHI
Sospetto di uso
di anabolizzanti per
l’uccellino di Del Piero:
ora è una quaglia.
w
SU SPORTWEEK
Il gomito fa crac Shiffrin guida
le bellezze
Per Bargnani
da Olimpiade
un lungo stop
PAGINA 23
TENNIS IN AUSTRALIA La rivelazione
Wawrinka
sbarca in finale
CRIVELLI, BERTOLUCCI A PAGINA 25
Domani a e 1,80 col quotidiano
2
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
PRIMO PIANO L’INCHIESTA
domande a...
3
FILIPPO
GALLI
EX GIOCATORE MILAN
4
I NUMERI
7
«Non ci sono
analogie: nel ’95
noi puntavamo
alla Champions»
Filippo Galli, ora
=
responsabile del settore
giovanile del Milan, è stato
un giocatore rossonero dal
1983 al 1996. Con lui
ripercorriamo la stagione
1994-95.
1 Galli, 19 anni fa il Milan do­
po 20 giornate era settimo in
campionato e fu eliminato
negli ottavi di Coppa Italia.
Che cosa ricorda di quel
campionato?
«Ricordo che partimmo male,
forse anche perché eravamo an­
cora sazi dell’ultimo scudetto,
del successo in Champions e del­
la Supercoppa italiana conqui­
stata a inizio stagione, e così
compromettemmo tutto. Erava­
mo molto concentrati sull’Euro­
pa, volevamo fare il bis in Cham­
pions e trascurammo un po’ la
Serie A».
2 Il mercato estivo condi­
zionò negativamente la sta­
gione?
«Non ci furono grandi cambia­
menti, la squadra aveva un’ossa­
tura solida, c’erano tanti campio­
ni: Costacurta, Maldini, Tassotti,
Boban, Savicevic, Baresi, Massa­
ro, Simone. Ci penalizzò solo il
mancato rientro di Van Basten».
3 Pensa che ci siano delle
i punti di
distacco del
Milan dal quinto
posto, che vale
l’Europa League.
I rossoneri sono
a 18 punti dalla
terza posizione
Il grande flo Milan e Inter mai
39 così giù da 19 anni: hanno sbagliato tutti
2 Ora mancano idee
per tornare in alto
i gol subiti
in tutte e tre le
competizioni
(30 in A, 6 in
Champions e 3
in Coppa Italia)
gare
con Seedorf
in panchina:
un successo
e un k.o.
1
sola vittoria
in trasferta
in campionato
(1° dicembre a
Catania: 3­1)
4
ANDREA SCHIANCHI
Espulse dal salotto buono
del calcio, loro habitat ideale,
Milan e Inter si risvegliano in
un buio sottoscala e sono co­
strette a fare i conti con la real­
tà. Fuori dalla Coppa Italia, in
clamoroso ritardo in campio­
nato, con poche prospettive
(soltanto per i rossoneri) in Eu­
ropa: peggio di così... Per ritro­
vare un simile andamento si
deve tornare con la memoria
alla stagione 1994­95 quando,
dopo 20 giornate di Serie A, il
Milan era settimo in classifica e
l’Inter decima, entrambe erano
state eliminate dalla Coppa Ita­
lia e i nerazzurri erano stati im­
pallinati pure in Coppa Uefa al
primo turno. Unica consolazio­
ne, in quell’annata d’inferno,
fu la conquista della finale di
Champions League da parte
del Milan (poi persa a Vienna
contro l’Ajax dell’allora giova­
nissimo Seedorf). Ma era una
Milano triste, perlomeno a li­
vello pallonaro. Proprio come
quella di oggi: di spettacolo
nemmeno l’ombra, di diverti­
mento idem, soltanto polemi­
che, critiche, rimpianti e forse
anche qualche rimorso.
Dall’alto C’è un filo che lega
le storie delle due squadre: per
entrambe questa è una stagio­
ne di ribaltamenti societari.
L’Inter ha cambiato proprietà,
da Moratti a Thohir, e la vicen­
da non è stata breve: se n’è par­
lato a lungo prima che tutto
fosse definito, la sessio­
il massimo
dei gol
incassati:
a Sassuolo
il 12 gennaio,
partita che
costò l’esonero
di Allegri
S
analogie con la stagione at­
tuale?
«Non direi. Quel Milan veniva da
tre scudetti di fila, chiuse la sta­
gione al quarto posto, però prima
vinse Supercoppa italiana ed Eu­
ropea, giocò l’Intercontinentale e
arrivò in finale di Coppa Campio­
ni, anche se poi la perse».
Mario
Balotelli,
23 anni, a terra:
i suoi 12 gol
stagionali non
sono bastati
finora a
risollevare il
Milan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PETRUSSI
come uscirne/Milan
L’appoggio di Silvio è l’arma migliore
E dal metodo Seedorf non si torna indietro
tattico. Seedorf porta avanti il suo progetto e
sviluppa i suoi sistemi. Di gioco e non.
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
Ritorni La notizia migliore per il tecnico arri­
Si potrebbe ripartire da un mediano e
detta così non è una bella cosa, vista la filosofia
di calcio scelta da Clarence Seedorf. Ma a mag­
gior ragione in un sistema di gioco come il 4­2­
3­1, il mediano è una figura importante. Dop­
pio mediano anzi, e Michael Essien sembra più
adatto di altri ad agire in quel tipo di contenito­
re di calcio.
Riposo Certo non può bastare un giocatore
per ripartire in una situazione così delicata, a
meno che il giocatore non sia Cristiano Ronal­
do, o Messi. Ma Seedorf non è tipo che cambia
idea e soprattutto in questo caso non può tor­
nare indietro: deve proseguire sulla strada in­
dicata all’inizio, e il grande vantaggio rispetto a
qualche allenatore del passato è la sintonia con
Silvio Berlusconi. L’investitura presidenziale
ha avuto effetto immediato sullo spogliatoio,
ma non è bastata per portare a termine l’unica
missione possibile: vincere la coppa Italia e as­
sicurarsi così un accesso, seppure secondario,
all’Europa. Ieri, per stemperare le tensioni, Se­
edorf ha lasciato a casa i giocatori che erano
andati in campo contro l’Udinese. Chissà se ba­
sterà per chiarire le idee di quelli che l’altra se­
ra sono sembrati più confusi nel nuovo piano
va dal settore medico: oggi quasi tutti gli infor­
tunati dovrebbero tornare a lavorare con la
squadra. Particolarmente importante il ritorno
di Pazzini, che permetterebbe in teoria lo spo­
stamento di Balotelli nei tre dietro la punta.
Meno probabile, al momento, l’utilizzo di Mon­
tolivo nel trio di creativi: in nazionale Riccardo
fa il centrocampista più avanzato, ma in un si­
stema di gioco completamente diverso. Nelle
prossime settimane Seedorf dovrà lavorare sul­
la testa dei giocatori e sull’attitudine della
squadra. Una delle chiavi dell’operazione resta
il rendimento di Kakà, che con il Brasile ha pro­
vato gioie e soprattutto dolori del modulo fan­
tasia. Ma il nodo vero è dietro di lui, nei due
mediani, e Montolivo ora più che mai è chia­
mato a utilizzare la sua naturale lucidità in un
2
Riccardo Montolivo, 29 anni, secondo anno al Milan LAPRESSE
reti in campionato per Montolivo
Il capitano rossonero in questa stagione ha fatto
centro solo in trasferta a Catania (3­1) e nella
sconfitta (4­3) con il Sassuolo.
ambiente che deve risollevarsi in ogni senso.
Preoccupazioni Barbara Berlusconi oggi sarà
a Milanello. Raccontano che sia preoccupata
per la partita giocata mercoledì, e soprattutto
per il sorpasso della Juve sul Milan nella classi­
fica dei ricavi formulata da Deloitte e riportata
dalla Gazzetta. La precedente gestione rivendi­
ca invece i successi del settore commerciale e
addossa la responsabilità del sorpasso a fatti
oggettivi: il market pool della Champions (la
Juve ha giocato due gare in più) e i maggiori
introiti legati alla ripartizione dei diritti tv. La
tregua imposta da Berlusconi con il sistema dei
due a.d. va avanti, ma non è mai calma piatta:
in questo periodo al Milan non c’è calma piatta
in nessun luogo. I romantici possono consolarsi
pensando che una stagione simile a questa, 19
anni fa, si concluse con una finale di Cham­
pions. Che non regalerebbe il passaggio nella
prossima Europa, però calmerebbe i nervi di
tutti e riempirebbe il portafoglio del club, con­
dizione necessaria per tornare in alto. Il Milan
è a un bivio: o ridimensiona immagine e obiet­
tivi, strategia non contemplata da Berlusconi e
Seedorf, o trova il sistema di restare al top. Cla­
rence con il suo 4­2­3­1 e il feeling con Balotelli
non può bastare: è la copertina, dentro serve
un libro. Seedorf è l’uomo del record di coppe,
ma i miracoli sono un’altra cosa.
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S
Clarence
Seedorf,
37 anni,
è subentrato ad
Allegri LAPRESSE
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
4
p di Milano
ne di mercato estivo è stata for­
temente condizionata da que­
sto passaggio di consegne e,
come logica conseguenza, an­
che sul campo si è risentito di
questa situazione. La luce arri­
va dall’alto e, quando manca,
tutti vanno alla cieca. Al Milan
si è assistito a uno strano bal­
letto: 1) Barbara Berlusconi «li­
cenzia» Galliani criticandone
la gestione societaria; 2) Silvio
Berlusconi rimette assieme i
cocci e crea la figura del doppio
amministratore delegato (a
Galliani la gestione sportiva, a
Barbara il resto); 3) Barbara,
con un durissimo comunicato,
di fatto esonera Allegri (e sca­
valca Galliani...) e inaugura
l’era del suo pupillo Seedorf.
Un simile saliscendi, al Milan,
non s’era mai visto. E i risultati
sul campo sono lo specchio di
questo ambiente in perenne fi­
brillazione. Come pensate che
si senta un giocatore che deve
prendere ordini da un allena­
tore (Allegri) sgradito al pa­
drone? E come può un allena­
tore, che gode di una limitatis­
sima fiducia, trasmettere idee
ed entusiasmo? Questi sono er­
rori che si pagano. E a caro
prezzo. La crisi attuale del Mi­
lan è figlia di tutto ciò, e adesso
non si pretenda che Seedorf in­
dossi i panni del Mago Silvan e
risolva i problemi con un col­
po di bacchetta magica.
I ribaltoni societari
sono alla base della
mancanza di risultati:
se non c’è chiarezza
nelle stanze
del potere anche
i giocatori soffrono.
E gli allenatori
delle due squadre non
sono mai stati aiutati
l’Inter: in estate sceglie un alle­
natore, Walter Mazzarri, che
ha ottenuto i migliori risultati
giocando con un determinato
modulo (il 3­5­2) e utilizzando
uomini dalle precise caratteri­
stiche tecniche e fisiche. Il pro­
blema è che nel gruppo neraz­
zurro sono pochi gli elementi
che possono interpretare il
Mazzarri­pensiero. Quindi, o si
cambia modo di stare in campo
oppure si cambiano i giocatori:
non si vedono altre soluzioni
all’orizzonte. Il Napoli di Maz­
zarri si basava su due laterali
formidabili a ribaltare l’azione
(Maggio e Zuniga) e sul trio
formato da Lavezzi (poi Pan­
dev), Cavani e Hamsik. All’In­
ter, per dire della povertà tec­
nica della rosa, non c’è nessuno
che possa almeno lontanamen­
te essere paragonato a loro. La­
Povertà tecnica Il de­
clino parte dalle stan­
ze del potere e scivola
giù, si diceva, fino al
campo. Prendiamo
I NUMERI
0
vezzi, Cavani e Hamsik contro
Guarin, Alvarez e Palacio? Non
c’è partita. Maggio e Zuniga
contro Jonathan e Nagatomo?
Idem come sopra. Con simili
premesse il deserto di spetta­
colo è una logica conseguenza.
Difensori? No grazie Al Milan,
invece, per tornare grandi han­
no pensato che bastasse acqui­
stare un grande del passato,
Kakà, che aveva disputato la
sua miglior stagione nel 2006­
07, cioè sei anni fa. Il tempo
passa per tutti e si sente nei
muscoli. Inoltre, domandina
maliziosa: al Milan mancava
un attaccante o sarebbe stato
più utile un difensore? Perché
il mercato estivo, oltre a Kakà,
ha portato pure Matri (ora ce­
duto alla Fiorentina): possibile
che nessuno dei dirigenti si
renda conto che il problema
della squadra sta là dietro, in
una retroguardia troppo perfo­
rabile e povera tecnicamente?
La fortuna del primo Milan
berlusconiano, non lo si di­
mentichi mai, stava un po’ nel
trio olandese (Rijkaard, Gullit
e Van Basten), ma soprattutto
nel quartetto arretrato: Tassot­
ti, Filippo Galli (Costacurta),
Baresi, Maldini. Se ad Arcore e
dintorni si ricordassero di que­
sto particolare, forse non ve­
dremmo più le sfilate di punte,
mezzepunte, trequartisti e
quant’altro che hanno occupa­
to il palcoscenico nell’ultimo
periodo. E probabilmente i ti­
fosi del Milan sarebbero un po’
più contenti...
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1
le vittorie
nelle ultime otto
giornate di
campionato: è
successo nel
derby del 22
dicembre 2013
10
i gol subiti in
campionato nelle
ultime 6 gare
0
le vittorie
del nuovo anno:
l’Inter non ha
ancora vinto una
partita da
quando è
cominciato il
2014. Mazzarri
ha collezionato
un pari (contro il
Chievo) e tre
k.o. (Lazio,
Udinese in
Coppa Italia e
Genoa)
7
i punti
collezionati nelle
ultime 8 gare
Diego Milito,
34 anni, è
all’Inter
dall’estate del
2009. In questo
campionato ha
realizzato 2 gol
(entrambi
contro il
Sassuolo)
domande a...
3
NICOLA
BERTI
EX GIOCATORE INTER
«Il cambio di proprietà del ’95 meno traumatico di quello attuale»
Nicola Berti, all’Inter
=
dal 1988 al ‘98, ripercorre
con noi la difficile stagione
‘94-95, quella in cui arrivò il
cambio di proprietà, da
Ernesto Pellegrini a Massimo
Moratti
1 Cosa ricorda della stagione
1994­’95?
«Che fu un’annata non facile, in
cui non si capiva bene dove sa­
remmo andati a finire. Quando
poi a febbraio arrivò Moratti, che
aveva acquisito la società da Pel­
legrini, ci fu un grande entusia­
smo, la sensazione che potesse
aprirsi un nuovo ciclo. E nella pri­
ma col nuovo proprietario bat­
temmo il Brescia con un mio gol»
2 Quanto influirono sullo
spogliatoio le vicende socie­
tarie?
«Al tempo poco, perché era un
cambio di proprietà Italia su Ita­
lia e la famiglia Moratti già era
in questo mondo. Ma capisco
che la situazione attuale sia di­
versa. Con l’arrivo di una corda­
ta indonesiana hai perso un
pezzo di identità, appena quat­
tro anni dopo il triplete, e il
cambiamento può essere molto
più traumatico».
3 Che mercato fu fatto al
tempo?
«Moratti prese subito Ince, Za­
netti, Carbone e altri. Ma anche a
lui poi servì tempo per dare la
propria impronta. Senza dimen­
ticare che era sempre presente,
mentre Thohir è lontano e non
ha ancora scelto un suo uomo
forte. E comunque la Juve non
andava interpellata».
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Più del mercato potrà la cura di Mazzarri
Dialogo e gioco per ritrovare la via del gol
contratto. Se continua a essere sintonizzato con
le sue richieste e le sue idee, a credere in una
stagione che può ancora in qualche modo gira­
re come la fortuna mancata finora, ad una svol­
ta che può essere duplice: psicologica, aiutata
magari da un episodio e dunque da una partita
spartiacque; ma anche e soprattutto tecnica.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE
APPIANO GENTILE (Como)
La prima domanda da farsi è la più sem­
plice: quale Inter dovrà provare a risalire? L’ul­
tima settimana di mercato le consentirà un lif­
ting d’emergenza o sarà la stessa identica squa­
dra? L’ipotesi, a questo punto, non è da esclude­
re, perché i margini di manovra sono
direttamente proporzionali alle disponibilità
economiche, il (poco) tempo a disposizione è
un ostacolo più alto ogni giorno che passa e il
fatto che certe difficoltà dell’Inter siano traspa­
renti non aiuta, nell’affrontare gli interlocutori,
a tutti i livelli.
La forza della parola Mazzarri è preparato an­
che a dover puntare sulle forze che ha già. E
proprio in questi giorni della settimana forse
più delicata da quando è all’Inter, le ha volute
pesare di nuovo: parlando anche più del solito
con i giocatori, intensificando il numero di col­
loqui anche personalizzati. Per isolare il gruppo
dalle vicende degli ultimi giorni rafforzandolo
«da dentro», ma anche per avere conferme sulle
corde da sollecitare. Per verificare se e quanto
la squadra, o comunque il nucleo non toccato
da vicende di mercato, è tuttora motivato, uni­
to, senza spaccature o fragilità dovute alla pre­
senza di molti, troppi, giocatori in scadenza di
3
i rigori a
favore in
questa stagione
per l’Inter.
S
come uscirne/Inter
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mutamenti tattici L’Inter di Genova non è stata
un episodio: le sono mancate cinismo offensivo
e continuità nella concentrazione difensiva ­ e
non è stata la prima volta ­ ma anche senza ave­
re abbastanza qualità per sbloccare la gara, ha
fatto intravedere progressi sotto il profilo del
gioco. La disponibilità di almeno due punte e il
fatto che il 3­5­1­1 sia diventato ormai un po’
troppo alla portata di contromisure avversarie,
ha convinto Mazzarri a preparare la squadra
pure ad un 3­4­2­1 (o 3­4­3) e comunque ad
una capacità di cambiare assetto anche in cor­
sa. Fino a virare, solo in alcune occasioni, sul
1
Rodrigo Palacio, 31 anni, seconda stagione all’Inter AFP
i gol di Palacio nelle ultime 6 gare
Fra campionato e Coppa Italia, nelle ultime 6 gare
Palacio ha segnato solo nel derby: è a digiuno da
4 gare, dopo 11 gol nelle prime 17 partite giocate
modulo difensivo a quattro, che potrà diventa­
re a volte un salvagente obbligato se non arrive­
rà dal mercato un altro esterno, visto che pare
dura affrontare altre 18 partite con i soli Jona­
than e Nagatomo.
IMAGES
Si può dare di più Ma al di là di determinate
certezze tattiche, dell’importanza dell’organiz­
zazione di gioco, all’Inter servirà qualcosa di
più anche a livello di singoli, soprattutto là da­
vanti. Dunque servirà che Milito confermi tenu­
ta fisica e graduali progressi che lo riportino più
vicino alla condizione migliore; che Palacio ri­
trovi la lucidità che ne aveva fatto un killer in
grado di prendersi la squadra sulle spalle a vol­
te quasi da solo e Alvarez la brillantezza e l’inci­
sività che nei primi tempi ne avevano fatto un
trascinatore. Che Icardi, ritrovato il campo e ­
così pare­ più intensità negli allenamenti, di­
venti la carta in più mancata finora e che Bot­
ta confermi di essere un’ottima carta da gio­
carsi in certi momenti delle partite. Poi, certo, il
ritorno in Italia di Thohir e la sua presenza fisi­
ca saranno un incentivo in più. Temporaneo,
però. E dunque una maggiore compattezza del­
l’ambiente, che pure aiuterebbe tecnico e squa­
dra, potrà bastare solo per iniziare a curare l’In­
ter, non per guarirla: a quello, come è stato da
luglio, dovrà pensare soprattutto Mazzarri. Che
lo sa.
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S
Walter
Mazzarri, 52
anni, è all’Inter
da luglio ACTION
4
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
PRIMO PIANO MERCATO
Milan, intesa col ghanese
Oggi atteso il sì del Chelsea
Brian Cristante, uscito di sce­
na dopo le brillanti appari­
zioni sul finire della gestione
di Allegri.
L’uscita Di sicuro ieri c’è
stata un cessione che nei
giorni scorsi era sembrata
difficile, quella di Antonio
Nocerino. Invece lo scambio
di e­mail per il prestito al
West Ham è risultato decisi­
vo, e l’operazione è stata de­
finita nel primo pomeriggio
e nel giro di poche ore anche
l’agente del centrocampista
campano, Alessandro Moggi,
ha raggiunto la capitale in­
glese per definire gli accordi
con il club che sta per chiude­
re anche l’intesa con il roma­
nista Marco Borriello. Oggi è
atteso l’ultimo passaggio for­
male: poi ci sarà l’annuncio.
Dentro Michael Essien,
via Antonio Nocerino. Gior­
nata di incroci in casa­Milan,
tra entrate e uscite. Per il
centrocampista ghanese c’è
un’intesa bilaterale per il
contratto in attesa che oggi il
Chelsea dica la sua sulla for­
mula del trasferimento.
L’a.d. rossonero Adriano Gal­
liani ha concordato con
l’agente del centrocampista,
Fabien Pinetaut, sia l’opzio­
ne degli stipendi per il presti­
to sino a fine stagione che
l’alternativa per una cessione
a titolo definitivo con un con­
tratto di 18 mesi.
Il dettaglio Proprio questo
dettaglio dovrà essere defini­
to oggi con la dirigenza del
club di Roman Abramovich
che evidentemente ha già da­
to l’ok alla cessione del tren­
tunenne di Accra, da sempre
pupillo di José Mourinho.
Uno dei pilastri della sua pri­
ma esperienza alla guida del
Chelsea, lo Special One se
l’era portato anche al Real
Madrid. Ma negli ultimi tem­
pi Essien ha dovuto convive­
re con dei problemi muscola­
ri che ne hanno condizionato
il rendimento. Le ultime no­
tizie su questo fronte, però,
sono rassicuranti e lo stesso
Clarence Seedorf è pronto ad
Lo scambio mancato Ieri
Michael Essien, 31 anni, ghanese ma con passaporto francese, mediano del Chelsea
REUTERS
dove investire
accoglierlo a braccia aperte.
Del resto il nazionale ghane­
se, che punta a ben figurare
al Mondiale brasiliano, è im­
paziente d’avere una chance
da titolare e arrivare al tor­
neo al top della forma. Del
resto ha tutte le caratteristi­
che che possono fare al caso
dei rossoneri, vista la caren­
za di centrali di centrocam­
po, anche alla luce delle
squalifiche contemporanee
di Montolivo e Muntari negli
ottavi di Champions League.
Al tecnico olandese serve un
partner per Nigel De Jong
che abbia dimestichezza sia
con la fase d’interdizione che
di costruzione. Ma è chiaro
che il successo dell’operazio­
ne è legato alla sua rapidità
d’inserimento nella rosa ros­
sonera. Di certo, si chiudono
gli spazi per il diciannovenne
mattina c’era stata anche
una trattativa­lampo con il
Napoli. I due club non aveva­
no perso tempo ad accordar­
si per uno scambio di prestiti
tra il colombiano Pablo Ar­
mero e il rossonero Kevin
Constant. Nonostante l’as­
senso immediato dell’ester­
no azzurro, il tutto è finito in
nulla per l’indisponibilità
dell’esterno milanista. E’ ve­
ro che mancano ancora un
po’ di giorni alla chiusura del
mercato di gennaio, ma la
posizione di rifiuto del fran­
co­guineano al momento
non sembra possa cambiare.
Ruolo
Centrocampista
Altezza
178 cm
Peso
84 kg
Le sue
squadre
Bastia
2000-03
66 presenze
11 gol
Lione
2003-05
89 presenze
12 gol
Chelsea
2005-12
251 presenze
25 gol
Real
Madrid
2012-13
35 presenze
2 gol
Chelsea
dal 2013
5 presenze
0 gol
Abate torna
titolare Pazzini c’è
MILANO Ignazio Abate
torna titolare e Mattia De Sciglio passa sulla fascia sinistra, la posizione originaria, quella che preferisce e che finora, a causa dei tanti stop di Abate oltre che suoi, ha potuto occupare ben poco. Dopo la pausa regalata da Seedorf ai giocatori che sono stati impiegati in coppa Italia, la squadra torna oggi al lavoro e ritrova molti infortunati. Tra questi il portiere Amelia, che si era messo sul mercato prima del cambio di gestione in panchina. In attesa di novità sul futuro suo e di Gabriel, resta a Milanello. Il suo rientro è stato più veloce del previsto, come quello di Pazzini, che potrebbe essere pronto per la trasferta a Cagliari. QUOTE BWIN
Rossoneri favoriti
Il «2» è dato a 1,90
Doppio gol a 1,65
Prima trasferta per
Seedorf sulla panchina del Milan: i rossoneri incroceranno il Cagliari, che segue i rossoneri in classifica a 4 punti. Le quote di bwin.it assegnano al Milan il ruolo di favorito («2» a 1,90) sebbene le statistiche dicano che Kakà&c., lontano da San Siro, abbiano trionfato solo a Catania; il Cagliari invece («1» a 4,00) in Sardegna s’è arreso solo a Juve e Bologna ma non vince da un mese e mezzo. I rossoblù, in casa, sono reduci da 5 incontri in cui hanno segnato almeno un gol; i rossoneri in gare out sono rimasti a secco solo due volte.
Riusciranno entrambe le squadre a segnare una rete? La scelta «Sì» paga 1,65 volte la somma, l’opzione «No» 2,10.
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Al club che «snobbava» i difensori
ora servirebbe un nuovo Nesta
cio moderno se gli attaccanti non pressano e i
centrocampisti non coprono, in difesa non so­
pravvivi nemmeno se hai quattro Beckenbauer.
Ciò non toglie che da mesi la bassa qualità media
dei difensori rossoneri abbia portato tutti — noi
tra i primi — a caldeggiare qualche innesto di
valore nel reparto. Come non detto se si esclude
l’arrivo di Rami, sul quale il giudizio è ancora so­
speso (ma dopo mercoledì un po’ preoccupato):
tra estate e gennaio il Milan ha ingaggiato ogni
tipo di attaccante, trequartista e mezza punta,
fingendo che il problema fosse lì. Siccome non
sussistono dubbi sulla competenza calcistica di
Adriano Galliani — che vede le falle della squa­
dra esattamente come le vediamo noi — l’unica
risposta è che più in alto di lui l’acquisto di difen­
sori non sia concettualmente gradito.
PAOLO CONDÒ
Nell’estate del 2012 il Milan, che già da al­
cuni anni aveva bloccato i grandi investimenti
senza però rinunciare a togliersi qualche sfizio, si
trova brutalmente costretto dalla casa madre, la
Fininvest, a far quadrare i conti. La cessione in
tandem di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva al
Paris St. Germain è un evento di portata impen­
sabile per un club che pure, nelle stagioni prece­
denti, aveva fatto cassa prima con Shevchenko e
poi con Kakà, certificando l’abbandono di un’éli­
te ormai occupata da sceicchi e oligarchi. Un an­
no fa, digerito il difficilissimo autunno del post­
smobilitazione, il Milan prese Mario Balotelli: al
netto di un rendimento lineare come le monta­
gne russe, una mossa di mercato che sia dal pun­
to di vista tecnico che da quello dell’immagine
costituiva una credibile «sostituzione» di Ibra.
Fuori un campione accertato, dentro un campio­
ne potenziale, comunque si restava nella vip
room; e infatti Mario, nella scorsa primavera,
contribuì non poco a salvare la stagione rossone­
ra con la rimonta al terzo posto. Viceversa, Thia­
go Silva non è stato sostituito in maniera nean­
che lontanamente adeguata, perché è più diffici­
le (i grandi difensori sono molto più rari dei
grandi attaccanti) ma anche perché il Milan non
ha mai dato l’impressione di porsi il problema.
Un anno fa sono arrivati Zapata e Constant, que­
st’anno è stato aggiunto Silvestre, e i risultati so­
no sotto gli occhi di tutti. Sia Allegri per un anno
e mezzo che Seedorf l’altra sera hanno parlato —
a ragione — di fase difensiva deficitaria: nel cal­
Ieri Galliani si è
accordato con gli
agenti di Essien,
pronto a firmare
sino al 2015
MICHAEL
ESSIEN
Nato il
3/12/1982
a Accra (Ghana)
Ribaltone a centrocampo: Nocerino va in prestito al West Ham E il no di Constant al Napoli blocca lo scambio con Armero
CARLO LAUDISA
@carlolaudisa
MILANO
identiKit
& CARRIERA
Essien nel motore
v
OGGI AL LAVORO
1. Christian Panucci, 40 anni,
al Milan dal 1993 al 1996 2. Alessandro Nesta, 37, rossonero dal 2002 al 2012
3. Thiago Silva, 29, dal 2009 al 2012 OMEGA/ANSA/FORTE
La sproporzione Se si rilegge l’andamento sto­
rico del mercato milanista nei 28 anni berlusco­
niani, si scopre che sono stati presi più ex­Palloni
d’oro — alcuni ormai in disarmo — che grandi
difensori. Da una parte contiamo, in ordine di ap­
parizione, Papin, Baggio, Ronaldo, Rivaldo e Ro­
naldinho; dall’altra, ci sentiamo di definire inve­
stimenti di primo livello soltanto Panucci, Nesta
e Thiago Silva (che oltre tutto al Fluminense era
un giovane di belle speranze, non un asso certifi­
cato). In questi 28 anni Berlusconi ha comprato
di tutto, dal trio olandese alle stelle africane (We­
ah), ex­sovietiche (Shevchenko) e sudamericane
(Kakà), «producendo» in proprio sette Palloni
d’oro; e poi si è messo in squadra Ancelotti e Pir­
lo, Gattuso e Seedorf, Donadoni e Boban, Savice­
vic e Desailly (ma a centrocampo). Fedele alla
4
I NUMERI
2
gli scudetti
conquistati da
Panucci in
maglia
rossonera
(1993­94 e
1995­96)
10
le stagioni di
Nesta con il
Milan (2002­
2012)
2
i titoli vinti
da Thiago Silva
col Milan:
scudetto e
Supercoppa
italiana (2011)
prima parte del celebre motto sportivo america­
no — l’attacco vende i biglietti (o nel suo caso
porta i voti) — e consapevole che la seconda — la
difesa vince i campionati — gli è stata a lungo
garantita dallo zoccolo duro trovato a Milanello
il giorno dell’insediamento: perché la filastrocca
Tassotti­Costacurta­Baresi­Maldini nasce nel vi­
vaio (solo il Tasso arrivò giovanissimo dalla La­
zio) e dura tempi al di là del biblico. Baresi e Tas­
sotti giocano ad alto livello fino a 37 anni, Costa­
curta e Maldini addirittura fino a 41. E’ anche lo­
gico che, ereditando dalla gestione precedente
una simile blindatura, gli sforzi di Berlusconi si
siano indirizzati verso l’attacco.
Un’altra epoca Il problema è che l’epoca del
quartetto (decisiva per diventare «il club più tito­
lato al mondo») si è conclusa, e sono finiti pure
gli anni di mezzo, quando in difesa bastava un
solo investimento — Nesta, tra l’altro preso sol­
tanto dopo aver passato il preliminare di Cham­
pions — perché i veterani tenevano botta e sul
mercato abbondavano parametri zero di nome e
rendimento come Cafu. Il Real strapagò Sergio
Ramos e Pepe, come il Chelsea ha speso tanto per
Cahill e Ivanovic, il Barça per riportare a casa Pi­
qué, lo United per darsi Vidic, il Psg appunto per
conquistare Thiago Silva. Se davvero il Milan
non avesse più un euro, ci sarebbe poco da dire:
ma in un 2013 che, fra le varie sessioni, ha porta­
to in rossonero Balotelli, Kakà, Honda, Matri,
Birsa e Saponara, è del tutto evidente la mancan­
za di volontà politica di dotarsi di un bel difenso­
re.
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VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
5
PRIMO PIANO LA POLEMICA 4 Thohir risponde alla Juve A
LE TAPPE
DEL CASO
S
Guarin per
Vucinic
Giorni
di fuoco
14 gennaio
Primo contatto
tra i club. L’Inter
chiede Vucinic,
la Juve risponde
che se ne può
parlare ma
inserendo
Guarin
17 gennaio
L’Inter incontra
Alessandro
Lucci,
procuratore di
Vucinic
20 gennaio
Incontro tra
Ausilio e
Fassone da una
parte, Marotta
e Paratici
dall’altra.
Mancano dei
dettagli, ma
l’affare sembra
definito, con un
conguaglio di
1,5 milioni
all’Inter. E si
scatena il
malcontento dei
tifosi nerazzurri.
In serata
Vucinic sostiene
le visite
mediche
21 gennaio
Mentre i tifosi
sotto la sede
contestano la
dirigenza, nel
pomeriggio
l’Inter annuncia
che lo scambio
non si fa. La
Juve definisce
«sconcertante»
l’accaduto
22 gennaio
Marotta lancia
pesanti accuse
ai nerazzurri.
«Inter, club
poco serio»
«Giù le mani dall’Inter»
Allibito per la diffusione dell’sms ad Agnelli: «Noi siamo leali e integri, nessuno si permetta di criticare le nostre dinamiche» LUCA TAIDELLI
@LucaTaidelli
MILANO
Ci voleva la Juventus per far
almeno intravedere gli occhi della
tigre asiatica. Dopo le accuse del
d.g. bianconero Giuseppe Marot­
ta («Ad Agnelli era arrivato un ok
via sms, l’Inter è un club poco se­
rio»), il presidente Erick Thohir
alza la voce e con un comunicato
sul sito nerazzurro lancia un se­
gnale molto chiaro: «Giù le mani
dall’Inter». Il club bianconero, ri­
sentito dopo il fallimento dello
scambio Guarin­Vucinic, nel lan­
cio delle 18.31 non viene mai no­
minato. Ma il bersaglio è fin trop­
po evidente. Soprattutto nel pas­
saggio sulle «trattative che do­
vrebbero rimanere private».
S
Marco
Fassone
Ex Juve,
attualmente è il
d.g. dell’Inter
S
Erick Thohir
IL COMUNICATO DI IERI
Andrea Agnelli, 38 anni, presidente della Juve BOZZANI
scambio si è diffusa un minuto do­
po che i dirigenti dei due club si
erano incontrati, lunedì scorso.
I contatti di ieri Perché Thohir,
per educazione e cultura, ritiene
sacri anzitutto il rispetto e la pri­
vacy. Come dimostra il fatto che,
pur trovandosi a Roma, il 15 di­
cembre scorso non andò a vedersi
Napoli­Inter perché non conosce­
va abbastanza il padrone di casa
De Laurentiis. Ecco perché merco­
ledì notte Thohir era letteralmen­
te allibito quando gli hanno tra­
dotto la conferenza di Marotta.
Incredulo, ha chiesto più volte se
davvero il presidente della Juven­
tus Andrea Agnelli, che lo conosce
appena, avesse reso pubblico un
messaggio privato. Proprio quel­
l’Agnelli con cui tra l’altro Thohir
aveva parlato più a lungo nella
sua prima e unica visita in Lega,
nel novembre scorso e con cui co­
munque si sarebbe sentito telefo­
nicamente anche ieri. Quello del­
la mancanza di riservatezza è un
aspetto con cui Thohir dovrà ras­
segnarsi a convivere. Come ha ca­
pito quando la voce del possibile
I QUATTRO
DIRIGENTI
Piero Ausilio
Pure il d.s. era
presente
all’incontro per
Guarin­Vucinic
Erick Thohir, 43 anni, presidente dell’Inter ANSA
Il comunicato Tutti elementi ­
«LAVORO, AFFIDABILITA’ ONESTA’, I MIEI PRINCIPI»
L’annuncio del comunicato di Erick Thohir, comparso sul sito dell’Inter alle 18.31. La Juventus non viene mai nominata, ma sono chiari alcuni riferimenti alla conferenza di mercoledì del d.g. bianconero Giuseppe Marotta
senza trascurare l’indiscrezione
secondo la quale sarebbe stata la
Juve, mercoledì mattina, a rifarsi
viva per valutare i margini di una
trattativa per Vucinic ­ che ieri
hanno convinto il presidente ne­
razzurro a una presa di posizione
netta. Questo il comunicato: «Nel
corso della sua lunga e gloriosa
storia, l’Inter si è sempre distinta
per integrità e lealtà, questa è la
nostra missione: sostenere e con­
tinuare tale tradizione. In genna­
io l’Inter ha preso parte a numero­
si confronti privati volti a raffor­
zare il nostro Club dentro e fuori
dal campo. Queste discussioni che
si svolgono in ambito professiona­
le dovrebbero rimanere private,
fare dei commenti pubblici prima
che le trattative siano concluse ne
danneggia l’andamento. In ogni
cosa che faccio credo ci siano dei
principi fondamentali per il suc­
cesso come lavorare duramente,
essere onesti e affidabili. Mi sono
impegnato a rispettare questi
principi all’Inter e a spronare il
Club a raggiungere i più alti livel­
li. Il mio ruolo è valutare il rendi­
mento del nostro personale (altro
passaggio significativo, ndr.) e
lanciare una sfida per eccellere, a
me stesso e a tutto il nostro Club.
Non posso permettere a nessuno
al di fuori della nostra Società di
criticare pubblicamente le nostre
dinamiche interne, difenderò l’In­
ter e ciò che rappresentiamo con
ogni mezzo a mia disposizione.
All’Inter abbiamo sempre agito re­
sponsabilmente e in buona fede».
Non in agenda Sembra impro­
babile che Thohir ­ atteso per do­
menica, a meno che all’ultimo
non decida di anticipare l’arrivo a
Milano ­ la prossima settimana ve­
da Andrea Agnelli. L’incontro al
momento non è previsto, ma quel­
lo del calcio è un mondo a parte,
in cui gli scenari cambiano di con­
tinuo. E in fondo anche una tigre
asiatica sa perdonare.
VERSO INTER­CATANIA
S
Giuseppe
Marotta
Alla Juve dal
2010. E’ d.g. e
a.d. bianconero
S
Fabio
Paratici
E‘ il coordinatore
dell’area tecnica
della Juventus
Alvarez c’è
Gli stessi 11 di Genova
Icardi scalpita
APPIANO GENTILE (Como)
Inter­Catania è una partita
da svolta (nel senso che non è da
sbagliare, non solo che può esse­
re il primo passo di un’inversione
di tendenza) e Mazzarri non pa­
re intenzionato a cambiare ri­
spetto alla formazione iniziale di
domenica scorsa a Genova: stes­
so sistema di gioco, il 3­4­2­1, e
stessi interpreti. Perchè Alvarez,
a Marassi uscito nel primo tempo
per una contusione al ginocchio
sinistro, già nei giorni scorsi era
parso ristabilito e ieri è stato re­
golarmente provato dal tecnico
con Palacio, alle spalle di Milito;
e perché Kuzmanovic pare anco­
ra leggermente favorito rispetto
a Taider (testato comunque a
lungo già dall’altro ieri) per gio­
care al fianco di Cambiasso. Do­
vrebbe essere questo l’unico vero
dubbio, anche se Kovacic è pron­
to a subentrare. Come Icardi, che
si giocherà con Botta il ruolo di
prima carta alternativa per cam­
biare o aumentare il peso offen­
sivo: l’argentino anche ieri si è
allenato bene e già da un paio di
giorni sta cercando di convince­
re Mazzarri a contare pure su di
lui. Forse un uomo in più, in atte­
sa di quel «colpo di fortuna in più
che potrebbe farci svoltare», co­
me ha detto ieri Alvarez ai micro­
foni Rai.
a.e.
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MERCATO E STRATEGIE IL CLUB TEDESCO AVRA’ UN EMISSARIO ANCHE DOMENICA A SAN SIRO. IL TOTTENHAM TORNA A INTERESSARSI AL COLOMBIANO
Dortmund­Ranocchia: contatto. Spurs su Guarin
A ore il Borussia parlerà con l’Inter. Fredy si allena ma potrebbe non essere convocato. Su Vucinic e Osvaldo antenne dritte
MATTEO DALLA VITE
@Emmedivu
MILANO
Guarin è tornato prima
del previsto, riappare il pensie­
ro Osvaldo, l’idea­Vucinic è
lontana ma non... sparita. Il
tutto mentre: 1) a ore il Borus­
sia Dortmund parlerà con l’In­
ter per Ranocchia (e domenica
un suo inviato sarà a San Siro);
2) la pista­Gomis è nata per
iniziativa del Lione ed è forse
percorribile più per giugno vi­
sto che il bomber vorrebbe
chiudere la stagione all’OL.
Andiamo con ordine.
Convocazione a rischio? Una
telefonata, la volontà di... te­
nersi in forma a prescindere da
come andrà a finire tutta la sto­
ria di mercato. Fredy Guarin
(che nei due giorni della vicen­
da si era allenato in un parco di
Milano e che ieri sera è tornato
all’hotel Melià per incontrare il
proprio procuratore) ha chia­
mato mercoledì sera il d.s. Pie­
ro Ausilio per comunicare
l’idea di tornare un giorno pri­
ma rispetto a ciò che era stato
stabilito in base alle 48 ore di
permesso. Così, Mazzarri ieri
lo ha visto lavorare alla Pineti­
na, in parte col gruppo. Il tec­
nico gli ha parlato, evidenzian­
do che poterlo avere in rosa
non è certo un fastidio e che
comunque il suo impiego sarà
sempre dettato dalle necessità
tecnico­tattiche. Dopo l’allena­
mento, il colombiano ha chiac­
chierato anche con lo stesso di­
rettore sportivo. Discorso chia­
ro: vedremo cosa si muoverà
sul mercato, intanto andiamo
avanti con professionalità per­
ché non è da escludere che tu
possa rimanere. Guarin non
sarebbe comunque uscito to­
talmente sereno dai 2 colloqui
ma a prescindere da tutto (o
no?) la sua convocazione per
domenica sarebbe in dubbio.
C’è il Tottenham Dall’Inghil­
terra, nel frattempo, sono con­
vinti che Guarin raggiungerà
la Premier: ci sarebbe il Tot­
tenham, mentre qualcuno par­
la di Galatasaray. Gli Spurs
erano stati contattati dall’Inter
per lo scambio con Lamela (ri­
fiutato) e ora ­ vista la possibile
uscita di Capoué, diverso da
Guarin ­ potrebbero arrivare a
offrire una cifra attorno ai 10
milioni, cifra ritenuta bassa.
Ed è infatti qui che deve arriva­
re il cash, da lui o Ranocchia.
momento fra Juve e Inter c’è
tutto fuorché serenità: chiaro
che l’eventuale riapertura do­
vrebbe scattare ai piani altissi­
mi, ma da più parti resta l’idea
che la vicenda (svincolata da
Guarin) non sia totalmente
conclusa. E’ allora per questo
che le scintille che circondano
Osvaldo hanno fatto riapparire
l’oriundo in zona­Inter.
ilRientro
Sopra, Fredy Guarin, 27 anni: ieri si è allenato e poi ha avuto un doppio colloquio con il tecnico Mazzarri e con il d.s. Ausilio
LAPRESSE
Arriva il BVB, ma Subotic... A
ore caleranno gli emissari del
Borussia Dortmund per il cen­
trale difensivo: domenica sa­
ranno a San Siro (Ranocchia
giocherà?), nel frattempo par­
leranno con l’Inter in maniera
più approfondita dell’eventua­
le offerta. E l’eventuale offerta
non sarà molto alta (7 milioni)
certamente inferiore alle atte­
se nerazzurre (15). A Ranoc­
chia si sono interessate a suo
tempo il Galatasaray (sondag­
gino) e lo Zenit, che però ra­
giona solo su uno scambio. Si
sospetta che il Borussia farà
un’offerta meno convinta an­
che perché l’evolversi delle
condizioni post­infortunio di
Subotic sarebbero più rassere­
nanti del previsto.
Vucinic e Osvaldo Ecco, ma il
discorso legato a Vucinic? Il
Monaco è un’ipotesi lieve, al
Hernanes e le scelte Ieri
Osvaldo — reduce da tre gior­
nate di squalifica — è stato so­
speso per due settimane dal
Southampton per una rissa in
allenamento. Vengono in men­
te i suoi addii a Fiorentina e
Roma: sempre elettrici, mai li­
sci. Anche per questo è ipotiz­
zabile un suo cambio di sceno­
grafia: e l’Inter, che al momen­
to non ha il cash, osserva. Il
Southampton pagò l’oriundo
18 milioni: non pensa al presti­
to, vuole almeno 15 milioni.
Ma l’Inter, ora, non ha la possi­
bilità di aprire la cassaforte, si
sa. Come per Hernanes, che fa­
rebbe brillare gli occhi a Maz­
zarri più di tutto e tutti, perché
a quel punto la scelta sarebbe:
Hernanes più un attaccante in
prestito.
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4
I NUMERI
4
i gol in
stagione di
Fredy
Guarin: tre li
ha realizzati in
campionato
(contro Parma,
Sampdoria e
Torino) e uno
in Coppa Italia
(contro il
Trapani)
22
le presenze del
colombiano in
questa
stagione: 19 in
campionato
(da titolare ha
saltato solo
Genoa­Inter) e
3 in Coppa
Italia
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
SERIE A Le perle in coppa Italia
identiKit
& CARRIERA
v
e la ricerca continua della pro­
fondità ha sconquassato Inter e
Milan e il suo valore si aggira
già sui 6 milioni. Cifra destina­
ta a salire se le prestazioni del­
l’attaccante uruguagio doves­
sero continuare a essere su
questi livelli. Sicuramente
l’Udinese ha trovato un jolly in
più, in attesa che Muriel recu­
peri al meglio.
NICO
LOPEZ
Nato il
1/10/1993
a Montevideo
(Uruguay)
Ruolo
Attaccante
Altezza
175 cm
Peso
70 kg
Le sue
squadre
Nacional
Montevideo
2010-2012
Presenze 5
Gol 3
Roma
2012-2013
Presenze 6
Gol 1
Udinese
2013
Presenze 9
Gol 1
Coppa
Italia
1
Maicosuel spinge n rete il pallone che elimina l’Inter, assist di Lopez
Nico Lopez, 20 anni, calcia in porta il pallone che elimina il Milan ANSA
Piacere, Nico Lopez
L’ammazzamilanesi
Assist con l’Inter, gol col Milan. «Ho mirato la porta, è andata...»
Il gioiello dell’Udinese a metà con la Roma: a giugno sarà battaglia FRANCESCO VELLUZZI
MILANO
L’ammazzamilanesi gio­
ca senza paura, corre più di To­
tò Di Natale e inquadra meglio
la porta di Luis Muriel. Nico Lo­
pez, 20 anni, pallone d’argento
(dietro Paul Pogba) al Mondia­
le Under 20, il 9 gennaio scorso
ha servito un passaggio da «ba­
sta spingere» a Maicosuel, de­
cisivo per eliminare l’Inter dal­
la coppa Italia. Mercoledì sera
ha agito in prima persona e ha
chiuso un’altra porta per l’Eu­
ropa al Milan: «Avevo accanto
Badu e Pereyra, ma ho puntato
dritto, ho tirato e mi è andata
bene», ha detto a fine partita,
naturalmente senza dimenti­
care il principe del gol di Udi­
ne, “Sant’Antonio” Di Natale:
«Seguo sempre i suoi consigli,
è molto importante per me».
Sabatini Ma ieri il più felice
di tutti dicono fosse Walter Sa­
batini, il re del mercato della
Roma che ha ceduto Nico in
comproprietà all’Udinese nel­
l’affare Benatia, ma che l’ha
scovato in Uruguay, attraverso
i buoni uffici col procuratore
Pablo Bentancur. La partita ve­
ra si gioca a giugno perché «El
conejo» (il coniglio, sopranno­
me creato da un giornalista su­
damericano) in 9 gettoni di
campionato (un solo gol al Li­
vorno) e due di coppa Italia
(un gol al Milan) ha dimostrato
di saperci fare. Con la sua corsa
Maestro Guidolin A Roma non
si è integrato(«Un po’ soffrivo»,
disse a fine ottobre): con Ze­
man ha lavorato bene, ma ha
trovato pochi spazi (segnando
un gol al Catania), Andreazzoli
lo ha demolito moralmente.
L’opera di ricostruzione è toc­
cata a Francesco Guidolin, ma­
estro in questo tipo di lavoro. Il
Guido gli ha dato spazio dal 3
novembre scorso con l’Inter, fi­
no a offrirgli parecchie chance
da titolare (Napoli, Livorno,
Verona, ancora Inter in coppa).
«Sono sinistro, da piccolo an­
davo a scuola con la palla in
mano, ho la fissa da quando
avevo 4 anni. Mi piace vedere
la porta e tirare ­ e si è visto a
San Siro..., ndr ­ anche se non
ho la struttura del centravan­
ti», raccontò prima di Udinese­
Roma. Ma Lopez ha avuto co­
stanza e carattere, quel che
chiede Guidolin. Aveva deciso
di tenere duro e di non muo­
versi da Udine (vive a Tricesi­
mo), ha lavorato e si è guada­
gnato la fiducia: «Ora dobbia­
mo riprendere la marcia in
campionato. Noi sappiamo che
siamo forti e non dobbiamo re­
galare niente». L’Udinese ha
riacquistato consapevolezza
con la meglio gioventù: Lopez,
Widmer, Badu, Allan, Muriel,
Pereyra. E se arriva l’Europa at­
traverso la coppa Italia la fami­
glia Pozzo può sorridere: i loro
gioielli saranno appetiti da
mezzo continente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
I NUMERI
5
le partite da
titolare in
stagione per
Nico Lopez: 4 in
A, Cagliari,
Napoli, Livorno
e Verona e una
in coppa negli
ottavi con
l’Inter. E’ entrato
anche con Inter
in campionato,
Milan in coppa,
Atalanta,
Catania e Lazio
in campionato
2
i gol segnati
con l’Udinese:
uno in
campionato, il
primo a Livorno,
e uno mercoledì
in coppa col
Milan
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
7
COPPA ITALIA QUARTI DI FINALE le Pagelle
IL TABELLONE MERCOLEDÌ L’ULTIMA SEMIFINALISTA
Quarti
di finale
Ottavi
di finale
1 Milan
Quarti
di finale
Andata
4-5 febbraio
Ritorno
11-12 febbraio
3
Milan
24 Spezia
Semifinali
1
1
0 Sampdoria 14
Roma
8 Udinese 1
3 Juventus 6
Udinese 2
Finale
3 maggio
Fiorentina 2
21 Siena
0
Avellino 37
2
Lazio 7
1
Parma 10
3
Napoli 2
29/1
1
4
0
Lazio
Fiorentina
4 Catania
0 Juventus
0
5 Fiorentina 2
12 Chievo
Roma 3
1 Roma
1
Udinese
9 Inter
Ottavi
di finale
In rosso le squadre
Siena 1
Napoli
che disputeranno in casa le gare
in turno unico avendo il numero più basso
1 Atalanta 15
nel tabellone sorteggiato all’inizio della manifestazione
Marvin Compper, 28 anni, sommerso dai compagni dopo il gol che ha dato la qualificazione alla Fiorentina ANSA
GDS
polino di lancio per gli inseri­
menti dei centrocampisti. La
squadra di Montella prova a
chiudere la partita. Ma un tiro
a botta sicura di Aquilani viene
respinto da Feddal e un destro
velenoso di Joaquin termina di
un soffio a lato.
Fiorentina in semifinale
Ma Montella perde Ilicic
Altro attaccante viola k.o.: lo sloveno segna poi esce in barella
(guai alla spalla). Decisivo Compper dopo il pareggio del Siena
FIORENTINA
SIENA
2
1
PRIMO TEMPO 1­0
MARCATORI Ilicic (F) al 20’ p.t.; Giacomazzi
(S) al 14’, Compper (F) al 30’ s.t.
FIORENTINA (4­3­3)
Neto; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez,
Compper, Pasqual (dal 26’ s.t. Vargas); Ma­
ti Fernandez, Aquilani, Borja Valero (dal 10’
s.t. Pizarro); Cuadrado, Ilicic (dal 34’ s.t.
Matos), Joaquin. PANCHINA Rosati, Venuti,
Savic, Bakic, Olivera, Rebic, Wolski, Fazzi,
Iakovenko. ALLENATORE Montella
CAMBI DI SISTEMA nessuno
BARICENTRO MOLTO ALTO 60,5 metri
ESPULSI nessuno. AMMONITI Cuadrado per gioco scorretto;
Ilicic per simulazione; Roncaglia per comp.
non regolamentare.
SIENA (3­4­3)
Farelli; Matheu (dal 36’ s.t. Belmonte), Gia­
comazzi, Dellafiore; Angelo, Valiani, Pulzet­
ti, Feddal; Rosina, Paolucci (dal 14’ s.t. Ros­
seti), Giannetti (dal 27’ s.t. Plasmati). PAN­
CHINA Lamanna, Milos, Morero, Schiavo­
ne, Vergassola, Spinazzola, Scapuzzi, Thomas, D’Agostino. ALLENATORE Beretta.
CAMBI DI SISTEMA nessuno
BARICENTRO ALTO 55,7 metri
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Giacomazzi e Pulzetti per gioco
scorretto.
ARBITRO Giacomelli di Trieste.
NOTE Spettatori paganti 15.321 per un in­
casso di 1590,361 euro. Tiri in porta: 4­4.
Tiri fuori: 6­5. Angoli: 6­5. In fuorigioco:
0­0. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
LUCA CALAMAI
FIRENZE
Un gol, un assist e, poi,
l’uscita dal campo in barella.
La maledizione dei centravanti
continua a perseguitare una
Fiorentina che conquista la se­
mifinale di Coppa Italia. Il pro­
tagonista stavolta è Josep Ili­
cic. Il falso nove inventato da
Montella , dopo aver sbloccato
il risultato con un diagonale di
destro (il suo piede sbagliato)
e dopo aver servito l’assist a
Compper per il definitivo 2 a 1,
rientra negli spogliatoi tenen­
dosi una spalla malconcia. Sot­
to lo sguardo giustamente pre­
occupato di Montella.
Catena di infortuni E’ una sto­
ria incredibile quella che ac­
compagna la stagione degli at­
taccanti viola. Pepito Rossi è
negli Stati Uniti in attesa di un
responso sull’ultimo grave in­
fortunio al ginocchio destro;
Gomez è fuori da un girone in­
tero; Matri, l’ultimo arrivo, è
stato dirottato in tribuna dopo
il leggero fastidio muscolare
riportato nell’ultima gara di
campionato. Restava Ilicic.
Che ha fatto fino il fondo il suo
dovere. Ma che ora rischia un
periodo di stop. Maledizioni a
parte la Fiorentina centra il
passaggio di turno. I viola han­
no preso estremamente sul se­
rio questo torneo. Dopo dieci
anni nel mondo del pallone la
famiglia Della Valle vuole fi­
nalmente alzare un trofeo. E la
Coppa Italia è un obiettivo
concreto. La squadra di Mon­
tella incontrerà l’Udinese dopo
la clamorosa eliminazione del
Milan. E parte con i favori del
pronostico.
la Moviola DI FRANCESCO CENITI
Su Fernandez
manca un rigore
Ilicic, giallo okay
Giacomelli sceglie di
fischiare poco e mantiene questo metro per buona parte della partita. Pronti, via ed è subito episodio da moviola: Ilicic chiude l’uno­due con Joaquin e si presenta davanti a Farelli, da dietro c’è il recupero di Feddal e lo sloveno cade a terra. Il replay lascia qualche dubbio, ma il contatto (se c’è) sembra minimo e non tale da giustificare rigore e il rosso per la chiara occasione da gol. Regolare anche il vantaggio della Fiorentina: sbaglia Dellafiore e Ilicic gli porta via palla senza fallo. Nella ripresa altro rigore richiesto dai viola: questa volta sembra esserci perché Fernandez è colpito da Matheu. Poco dopo simulazione
dello sloveno: giallo giusto.
Primo tempo La Fiorentina
inizia a cento all’ora. Dopo una
manciata di secondi c’é un
contatto dubbio in area tra
Feddal e Ilicic. Il rigore potreb­
be starci ma l’arbitro Giaco­
melli fa segno di continuare.
Ma lo sloveno è in serata buo­
na e al 20’ va segno dopo un
clamoroso errore in disimpe­
gno di Dellafiore. Ilicic è stato
l’ultimo acquisto estivo di Pra­
dè e Macia. Insomma, è entra­
to in corsa in questa Fiorenti­
na. Eppure si è ambientato be­
ne. Funziona nel ruolo di bom­
ber di emergenza ma è bravo
anche nel proporsi come tram­
Ripresa I viola partono forte
anche in avvio di ripresa. E al
6’ c’è un altro episodio dubbio
nell’area del Siena. Stavolta è
Matheu a mettere giù Mati
Fernandez. L’arbitro Giaco­
melli va segno al centrocampi­
sta di rialzarsi. Ma il rigore ci
stava tutto. La Fiorentina ab­
bassa un attimo il ritmo.
L’idea, probabilmente, è quella
di gestire uomini e sforzi. Ma,
all’improvviso, il Siena pareg­
gia. Punizione di Rosina e gira­
ta di testa vincente di Giaco­
mazzi, una rete che interrom­
pe l’imbattibilità di Neto che
durava da 676’. La crescita del
portiere brasiliano è una delle
grandi vittorie di Montella. Lo
schiaffo sveglia i padroni di ca­
sa. La Fiorentina torna padro­
na della sfida. Compper realiz­
za al 30’ il gol partita con una
girata di testa su angolo di Ili­
cic e dopo pochi minuti Pizarro
e Joaquin centrano i pali con il
portiere Farelli immobili. Una
reazione da grande squadra.
Nel mezzo c’è l’infortunio alla
spalla di Ilicic. Niente di grave,
invece, per Matos che esce per
qualche minuto dal campo do­
po una botta alla spalle. L’ulti­
mo brivido è in pieno recupe­
ro. Violenta conclusione da
fuori area di Rosina e grande
risposta di Neto. La Fiorentina
è in semifinale. E Andrea Della
Valle ha sempre più voglia di
alzare quella Coppa.
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SPOGLIATOIO LA FIORENTINA TRA GIOIA PER LA VITTORIA E PREOCCUPAZIONE PER L’INFORTUNIO A ILICIC: OGGI GLI ESAMI ALLA SPALLA
Della Valle: «Noi più forti della sfortuna...»
Il presidente svela: «In difesa faremo qualcosa». Montella: «Forse ci
serve un corno...»
DAL NOSTRO INVIATO
FIRENZE
Il tris è piazzato: è la ter­
za semifinale con la Fiorentina
in tabellone. Successe la prima
volta nella ex coppa Uefa
(2007­2008), poi il gruppo bis­
sò restando tra le prime quat­
tro in coppa Italia (2009­
2010). Ecco il copione aggior­
nato: la Fiorentina batte il Sie­
na nei quarti di coppa, e
sfiderà l’Udinese nel doppio in­
crocio che porterà dentro
l’Olimpico. I Della Valle hanno
ricostruito la Fiorentina ma tra
gli arredi ancora manca un tro­
feo: «Abbiamo la chance di ar­
rivare in finale: giocarla in fi­
nale contro la Roma nel loro
stadio sarebbe difficile, ma in­
tanto pensiamo ad arrivarci»,
ammette Aquilani appena pri­
ma di uscire dal campo. C’è
un’altra serie che va aggiorna­
ta, di tono decisamente oppo­
sto: in fila stavolta vanno messi
gli infortuni dell’attacco, e la
catena tende alla maledizione.
Fuori Gomez, k.o. Pepito (sa­
rebbero terribili alcuni cori dei
tifosi senesi, magari a basso vo­
lume ma riportati sui social),
out Matri, in quella zona sini­
stra Montella sistema ora Ilicic,
sorretto in barella e sostituito
dopo un duro colpo alla spalla
destra (da valutare oggi).
tecnico del Siena: «Bene il co­
raggio della squadra, concesso
solo i due episodi dei gol».
a.g.
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NETO UN MURO
BORJA GRIGIO ROSINA PUNGE GIACOMAZZI GOL
FIORENTINA 6,5
NETO 7 Balza su Paolucci e Rosina, il muro di imbattibilità si sgretola sotto Giacomazzi.
RONCAGLIA 6 Severo, lascia passare solo in un paio di occasioni. G.RODRIGUEZ 6 Non è serata da straordinari, ma da tranquillo lavoro di copertura. COMPPER 6,5 Protegge la sua zona da blitz altrui, poi va a svaligiare l’area avversaria. PASQUAL 5,5 Senza Matri che finalizza, contrae il numero di cross. Attenzione ridotta anche sul pari senese. VARGAS 6 Al servizio del gruppo in una fase delicata. AQUILANI 5,5 La prima inquadratura tv è quando non inquadra la porta facendosi ribattere da Feddal. Non è il solo episodio di scarsa sostanza. BORJA VALERO 5,5 Il meteo un po’ ne condiziona umore e giocate: non scalda come di consueto. PIZARRO 6 Subito incisivo: palo. MATI FERNANDEZ 6,5 Colora una serata grigia con la sua fantasia, non sempre è utile ma diverte. CUADRADO 6 A lui il compito del primo tiro: molte altre incombenze, che svolge stavolta senza luccicare.
h
IL MIGLIORE
7 ILICIC
L’esperimento da «falso» 9 a Torino era stata una «vera» delusione. Stavola, prima incursione da bomber
già dopo novanta secondi, interviene Feddal e l’episodio resta dubbio. Dopo 20’ minuti altro affondo: vincente. La maledizione dell’attacco: esce infortunato alla spalla. (Matos s.v.)
JOAQUIN 6 Sprinta da sinistra e poi da destra: taglia il traguardo con assist un po’ sbiaditi, fa due buoni tiri (un palo). ALL.MONTELLA 6,5 Senza Gomez, Rossi e Matri, provvede a mettere Ilicic e Compper nella condizione di trovare gloria. SIENA 6
FARELLI 6 E’ il portiere di riserva, e su di lui riserviamo il giudizio: zero interventi, incolpevole sui gol.
MATHEU 6 Limita Joaquin, non ha grande supporto da Angelo che gli lascia in consegna anche Borja Valero. (Belmonte s.v.)
GIACOMAZZI 5,5 Di buono segna, di negativo guida un reparto che lascia spazi apertissimi per i 2 gol.
DELLAFIORE 5 Sui calci piazzati spesso svetta, il problema è che a terra si perde Ilicic, che fila via verso il gol che apre il match. ANGELO 5 Fa cose terrene: non aiuta e non avanza.
VALIANI 6 Oppone la sua quantità ai palleggiatori viola: non frana.
PULZETTI 6 Come sopra: si batte senza farsi sbranare.
FEDDAL 5,5 Più che esterno, terzino bloccato: si sgancia pochissimo, ma fa buona guardia.
h 6,5 IL MIGLIORE
ROSINA
Sbatte sulle colonne viola, nel senso che il fisico avversario spesso lo sovrasta. Si riscatta con la punizione del pari e con un missile disinnescato.
PAOLUCCI 5 Suo il primo pericolo bianconero. Per lui, primo e ultimo. ROSSETI 6 Non ha grandi opportunità per farsi notare.
GIANNETTI 5 Svolazza sulla destra del fronte, accende un tiro dai 40 metri che si spegne di pochissimo sopra la traversa. PLASMATI 6 Prova a farsi vedere. ALL.BERETTA 6 Sotto la pioggia non
affonda, ma neppure dà grossi grattacapi. Squadra ordinata, ma senza lampi.
Casa dolce casa Andrea Del­
la Valle si agita in tribuna («in
difesa qualcosa faremo, siamo
più forti della sfortuna»), una
fila sotto siede Matri, a propo­
sito del quale c’è una curiosità,
e riguarda un altro alloggio. Il
nuovo padrone dell’area viola
è diventato l’inquilino di Luca
Toni proprietario di un appar­
tamento vicino Ponte Vecchio,
ora ereditato (in affitto…) dal­
l’ex rossonero. Chissà non sia
d’ispirazione per nuovi gol vio­
la: lui domenica ci sarà.
Calma Montella ha il compi­
to di indirizzare i sogni, con­
trollare l’entusiasmo e orga­
nizzare il doppio assalto, cam­
pionato e coppa Italia: «Felici
del traguardo raggiunto con­
tro un avversario che ci ha fat­
to faticare più del previsto. Ili­
cic? Credo non sia nulla di gra­
ve, ma se continua così ci sarà
bisogno di un corno… Coppa
Italia primo obiettivo? No, lo è
la prossima gara». Poi Beretta,
DI ALESSANDRA GOZZINI Vincenzo Montella, 39 anni ARBITRO GIACOMELLI 5 Ilicic­
Joaquin è un miscuglio di gambe, resta un dubbio. Sorvola anche su Matheu­
Mati, contatto più evidente. Ok il giallo all’Ilicic simulatore. Schenone 6 – Iori 6
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
SERIE A 4
Insostituibili
I NUMERI
Tevez­Llorente decisivi
nel nuovo gioco di Conte
L’evoluzione del 3­5­2 della Juve: lanci lunghi, sponde, tagli Ecco perché il tecnico non può fare a meno della coppia gol
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
VINOVO (Torino)
A qualcuno magari sarà
sfuggito, ma martedì sera c’è
stata anche una partita. Pure
importante: i quarti di finale
di Coppa Italia, seconda con­
tro prima, stadio pieno, bella
atmosfera. Se n’è parlato poco
perché la surreale vicenda Vu­
cinic­Guarin ha catalizzato le
attenzioni generali, ma quella
partita tra Roma e Juve ha lan­
ciato messaggi interessanti.
Uno: due volte quest’anno i
bianconeri si sono giocati una
qualificazione in trasferta e
sono le uniche due volte in cui
hanno perso senza segnare
(l’altra era col Galatasaray in
Champions). Due: adesso la
Juve ha l’obbligo morale di
cercare di vincere l’Europa Le­
ague, visto che si è liberata del
peso (tale era visto, chissà poi
perché) della Coppa Italia e ha
guadagnato (termine strano
dopo un’eliminazione) altre
due settimane senza impegni.
Ma il messaggio più importan­
te riguarda la dipendenza del­
la squadra da Tevez e Lloren­
te.
menti delle mezzali e degli
esterni.
Le novità Prima non c’erano
sensibili differenze: il gioco
prescindeva dal nome degli
attaccanti titolari. Adesso Te­
vez e Llorente sono indispen­
sabili per la nuova interpreta­
zione tattica. Conte ha cercato
soluzioni diverse per rendere
più imprevedibile la Juve, or­
mai studiata dagli avversari. E
con i due attaccanti arrivati in
estate ha fatto sviluppare il
gioco più centralmente nella
sua fase iniziale. Il ricorso al
lancio lungo (che non signifi­
ca casuale) è più frequente, la
verticalizzazione è spesso im­
mediata. Con due sbocchi: se
la palla arriva a Llorente, lo
spagnolo usa il fisico per con­
trollarla e scaricarla alla mez­
zala più vicina che al suo fian­
co ha un esterno in avanza­
mento. Così si crea solitamen­
te una superiorità sulla fascia
e le opzioni di passaggio sono
tante: Tevez che taglia sul pri­
mo palo, l’altra mezzala sul se­
condo, perfino l’altro esterno
che segue l’azione o Llorente
che arriva dopo il lavoro di
sponda. Lo sbocco lo garanti­
sce Tevez: lui ha la tecnica e
l’abilità per stoppare spalle al­
la porta, girarsi e partire. La
superiorità numerica nasce
già lì: l’Apache entra in azione
e di conseguenza si muovono
gli esterni e le mezzali. Mentre
Llorente prende posizione in
area, Tevez diventa il regista
offensivo. Sono cose che Qua­
gliarella e Giovinco non rie­
scono a fare. Ecco perché Con­
te non può fare a meno di Car­
litos e Fernando.
Primo anno insieme
Carlos Tevez, 29 anni, argentino e lo spagnolo Fernando Llorente, 28 anni. spagnolo: è la coppia gol della Juve di Conte. Entrambi gli attaccanti sono alla prima stagione con la maglia bianconera ANSA
TENSIONI L’ATTACCANTE OGGI SI ALLENA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il vecchio 3­5­2 Non si tratta
di una dipendenza tecnica (in
passato sono stati utili alla
squadra Quagliarella, soprat­
tutto, e Giovinco, meno), ma
tattica. E questo la rende più
significativa: il nuovo 3­5­2 di
Conte non può prescindere
dalla presenza dell’Apache e
del Re Leone. Rispetto all’an­
no scorso il modulo non è
cambiato, ma l’interpretazio­
ne e il flusso di gioco sì. Prima
la Juve esercitava il possesso
fino a quando, grazie alla cir­
colazione rapida e al movi­
mento dei giocatori, non si
aprivano varchi preferibil­
mente sulle fasce. Le punte en­
travano in gioco tardi, con
spostamenti prevalentemente
orizzontali che avevano lo
scopo di aprire le difese avver­
sarie e di favorire gli inseri­
20
le partite
giocate insieme
da Tevez e
Llorente, per un
totale di 1.296
minuti. In 16
gare Conte li ha
schierati
entrambi titolari
(4 volte in
Champions e 12
in campionato),
due volte sono
subentrati
entrambi dalla
panchina e solo
tre hanno
giocato
entrambi tutti i
90 minuti.
9
i gol di Tevez,
tutti in
campionato.
10
i gol di
Llorente, due in
Champions.
3
le partite
nelle quali i due
giocatori erano
titolari e non
sono riusciti a
segnare. E’
successo nelle
ultime due gare
diI Champions
contro
Copenhagen
(vittoria 3­1) e
Galatasaray
(sconfitta 1­0) e
in campionato
nel 3­0
casalingo sulla
Roma.
Mirko Vucinic, 30 anni, è alla Juve dal 2011 FORTE
Il tecnico tace
mentre Vucinic
torna in campo
Niente conferenza di Conte, infastidito da certe interpretazioni
delle sue parole prima della Samp
DAL NOSTRO INVIATO
VINOVO (Torino)
Oggi Mirko Vucinic si allenerà con i compa­
gni ma non potremo chiedere ad Antonio Conte in
quali condizioni psicofisiche sia l’attaccante mon­
tenegrino perché l’allenatore della Juve non farà
la classica conferenza stampa di vigilia. L’appun­
tamento con i giornalisti è stato cancellato e an­
che in questo caso si tratta di una decisione pole­
mica, condivisa con la società. A Conte e ai diri­
genti bianconeri non sono piaciute certe interpre­
tazioni che una parte dei media ha dato alle
dichiarazioni del tecnico prima di Juve­Samp. In
quell’occasione Conte aveva sottolineato gli inter­
venti sul mercato di Roma e Napoli e secondo
qualcuno era un modo per lanciare un messaggio
ad Agnelli e Marotta. La Juve ha così scelto, per
l’ennesima volta, la comoda strada del silenzio:
Conte parlerà solo dopo la partita e perché non
può proprio farne a meno a causa degli obblighi
contrattuali. Peccato che in questo modo vengano
puniti indiscriminatamente tutti i giornalisti e
che, più che un segnale forte (sarebbe l’intendi­
mento societario), si tratti di qualcosa che assomi­
glia a uno sgarbo. Che non si limiterà a oggi: Con­
te probabilmente non farà più le conferenze di vi­
gilia fino al termine del campionato.
Ecco Mirko Il programma prevede l’allenamen­
to a Vinovo e poi la partenza per Roma dove do­
mani sera i bianconeri sfideranno la Lazio. Alla
seduta di oggi parteciperà anche Vucinic che ieri
ha avuto un nuovo colloquio con il procuratore
Alessandro Lucci e poi ha deciso di ricominciare
ad allenarsi dopo due giorni di riposo. Il giocatore
spera sempre di essere ceduto. La sua meta prefe­
rita è l’Inter, ma la trattativa è ferma. Il grave in­
fortunio di Falcao mette il Monaco nelle condizio­
ni di dover trovare un attaccante e Vucinic potreb­
be essere una buona soluzione. Per il momento c’è
un tiepido interessamento
gb.o.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI AVVERSARI IL TEDESCO PREDICA PRUDENZA IN VISTA DELLA PARTITA DI DOMANI CON I BIANCONERI Klose si mette in difesa: «Lazio, speriamo nel pari...»
«Con Reja siamo migliorati, ma loro sono fortissimi» Ciani­Norwich: si tratta non sarebbe stato male. Pesa, indubbiamente,
il ricordo delle ultime due sfide con i biancone­
ri (4­0 in Supercoppa e 4­1 in campionato).
«Non vogliamo prendere altri quattro gol ­ os­
serva Klose ­ Con Reja stiamo facendo bene.
Quando arriva un nuovo allenatore si entra in
competizione e questo è positivo. Ci stiamo al­
lenando bene, soprattutto a livello di testa. Ciò
non toglie che con la Juve sarà dura: è una buo­
nissima squadra ed ha un allenatore, Conte,
che è un grande tattico». Piedi per terra, dun­
que. Un concetto che Klose estende alle pro­
spettive stagionali. «Qualificazione alle coppe?
Possiamo farcela, ma sarà difficile».
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) Sfrontato in campo, prudente ­ fin troppo
­ nelle dichiarazioni. Miro Klose è così, prende­
re o lasciare. Arriva la Juve e lui, anziché cari­
care l’ambiente, mette le mani avanti: «Dobbia­
mo correre più di loro, vincere i duelli indivi­
duali e con un po’ di fortuna possiamo pareg­
giare». Certo, la Juve è una corazzata. Certo, è
reduce da 12 vittorie consecutive e domani, a
differenza di quanto fatto con la Roma in Cop­
pa Italia, scenderà in campo con la formazione
migliore. Però un briciolo di ottimismo in più
Miroslav Klose, 35 anni ANSA Reja riflette Sotto dunque con la Juve. Un ma­
tch che, come se non bastasse la forza dei bian­
coneri, la Lazio dovrà pure affrontare in emer­
genza. Reja pare intenzionato a insistere sul 3­
4­2­1 con i giovani Cavanda e Crecco sulle fa­
sce. Il primo è ormai un titolare, il secondo
4
IL NUMERO
5
le reti
realizzate da
Klose in questo
campionato. Ne
ha segnate 4
all’Olimpico, una
in trasferta: a
Torino proprio
contro la Juve
che sfiderà
nell’anticipo
di domani
invece ­ appena diciottenne ­ sarebbe al debut­
to da titolare in Serie A. La sua unica presenza
in campionato c’è stata ­ guarda caso ­ proprio
con la Juve nello scorso campionato (giocò gli
ultimi venti minuti). Tra squalificati e infortu­
nati Reja deve rinunciare a sei giocatori. Li re­
cupererà tutti nelle prossime partite, tranne
Ederson, la cui stagione è finita. Martedì il bra­
siliano si opererà a Lione per ridurre lo strappo
alla coscia destra.
Ciani verso il Norwich Contro la Juve sarà an­
cora difesa a tre. Con Ciani al fianco di Biava e
Dias. Per il francese potrebbe essere l’ultima
partita in biancoceleste. La trattativa per la sua
cessione al Norwich è infatti in dirittura d’arri­
vo. Il club inglese è pronto a versare 2,5 milioni
di euro alla Lazio, soldi che i biancocelesti uti­
lizzerebbero per prendere un altro difensore.
L’indiziato numero uno è Paolo Cannavaro.
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VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
SERIE A L’AFFARE Cellino­Cagliari, divorzio?
E sul Leeds atteso il sì della FA La Federazione inglese deve dare l’ok all’operazione entro un mese, mentre
il patron pensa di cedere il club sardo. Sant’Elia: col Milan ipotesi 12mila posti
terra. Trattative serrata per Ve­
cino al Cagliari (alternativa
Munari), mentre perde al mo­
mento di consistenza l’ipotesi
Julio Cesar (in uscita dal Qpr)
come quella di Viviano. In arri­
vo al Leeds ci sarebbero invece
il centrocampista del Cesena
Andrea Tabanelli e l’attaccante
del Verona Daniele Cacia. Nel­
la giornata di ieri, si sono rin­
corsi anche altri nomi, come
quello di Sampirisi del Genoa.
Oltre ai giocatori è partito fi­
nanche il toto allenatore. L’ipo­
tesi più plausibile è che la gui­
da del Leeds rimanga nelle ma­
ni dell’attuale tecnico. Nella se­
rata di mercoledì da registrare
una cordiale telefonata sul te­
ma tra Cellino e Max Allegri.
ALESSANDRO RUSSO
MILANO
Sbarcare in Inghilterra
da proprietario del Leeds per
distanziarsi progressivamente
dal Cagliari. Potrebbe essere la
trama immaginata da Massimo
Cellino nel finale della sessio­
ne invernale del calciomerca­
to. Le vicende dei due club evi­
dentemente si incrociano, con
l’ipotesi della cessione del Ca­
gliari, il «gioiello» italiano di
Cellino, in nuove mani.
Attesa per l’ok della FA Il pre­
sidente sardo, con l’impegno
sul Leeds starebbe meditando
infatti un graduale disimpegno
o la cessione del club rossoblù
per dedicarsi esclusivamente
al calcio inglese. Intenzione da
suffragare con i fatti, prima
con il visto all’acquisto del Lee­
ds da parte della Football Asso­
ciation (la Federazione calci­
stica inglese deve obbligatoria­
mente mettere il visto sulla ces­
sione di un club a nuovi
proprietari), poi trovando nuo­
vi acquirenti per il Cagliari.
Una situazione che rende in­
certo il futuro prossimo della
società rossoblù e il conse­
guente disorientamento tra i ti­
fosi cagliaritani. C’è un passag­
gio ulteriore da tenere presen­
te. Dall’entourage di Cellino
trapela che se non si trovasse
un acquirente per il Cagliari,
non è escluso che la squadra a
fine stagione possa essere con­
segnata nelle mani del sinda­
co. Una storia dal finale aperto.
Cellino, intanto, accompagna­
to da un manager italiano di fi­
ducia e dal figlio Ercole, si tro­
va ancora in Inghilterra per
prendere confidenza con l’am­
biente­Leeds, lo stadio e il club.
Raggiunta l’intesa di massima,
in attesa del visto della FA (at­
tesa per metà febbraio) e delle
firme sull’acquisto, i contorni
economici sono ora più chiari.
Si parla di un investimento di
circa 50 milioni di euro su base
biennale, parte con un paga­
mento cash, il resto con fondi
azionari. Il Leeds, giova ricor­
darlo, è controllato dalla Gulf
Finance House, un consorzio
con sede nel Bahrein che ha
messo in vendita il 75 % delle
quote del club in suo possesso.
Massimo Cellino, 58 anni, presidente e proprietario del Cagliari dal 1992. Ama la chitarra elettrica LAPRESSE
Calciomercato incrociato La
notizia dell’accordo per il pas­
saggio del Leeds a Cellino, ha
fatto incrociare i movimenti di
mercato tra Cagliari e Inghil­
La capienza del Sant’Elia Ci
sarà anche Cellino a Cagliari
per la gara di domenica tra i
rossoblù di Lopez e il Milan. Il
presidente sardo, dopo il blitz
in Inghilterra, tornerà infatti in
tempo utile per assistere al ma­
tch con i rossoneri. Con la spe­
ranza di vedere il Sant’Elia più
gremito che nelle ultime gare.
È in programma infatti oggi, la
riunione della Commissione di
vigilanza che potrebbe portare
la capienza dello stadio isolano
fino a 12 mila posti. Il Cagliari
e Cellino ci sperano.
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4
IL NEO ACQUISTO
LA LENTA CONQUISTA S
13 gennaio
2010
Quasi quasi
il West Ham
Cellino si siede
al tavolo delle
trattative per il
West Ham
S
19 gennaio
2010
In fumo
Il West Ham
finisce nelle
mani degli ex
proprietari del
Birmingham
S
11 marzo
2010
Il Portsmouth
Cellino prova a
comprare il
Portsmouth
S
19 gennaio
2014
I love Leeds
Dopo due
settimane di
trattative
l’annuncio che
l’acquisto del
Leeds United è
prossimo. Ma le
firme slittano
S
21 gennaio
2014
Ultima
tappa
La firma appare
cosa fatta
Adryan Tavares ROSAPRESS
Adryan avrà il 32
E oggi si discute
il ricorso di Pinilla
ASSEMINI (m.f.) In
Brasile lo chiamano Zico biondo: è Adryan Tavares e ammira Zidane. «Sognavo un campionato difficile e diverso dal brasiliano. Voglio ripagare la fiducia del presidente, che mi ha definito fenomeno». Il trequartista, classe 1994, arriva dal Flamengo ­ debutto a 17 anni ­ in prestito con diritto di riscatto. Al Cagliari, Adryan ha la maglia 32: è stata di Matri. Dice: «Oltre ai connazionali Avelar e Nené ho fatto amicizia con Ibraimi e Cossu». Atteso il transfer, improbabile l’esordio col Milan. Gara per la quale Lopez spera di poter avere anche Pinilla, magari con uno sconto della Corte di Giustizia federale chiamata oggi a esprimersi sul ricorso cagliaritano contro i due turni di squalifica rimediati dall’attaccante per l’espulsione nell’ultima gara casalinga contro la Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
SERIE A Jorginho vola alto
«Pirlo e Xavi i miei riferimenti»
Il regista del Napoli: «Sogno la Nazionale azzurra»
Preso Andujar per giugno: sarà il vice­Rafael
Michel Bastos, 30 anni, brasiliano con passaporto francese, nuovo centrocampista della Roma MANCINI
Ruggito Bastos
«Qui per Garcia
Juve, arriviamo»
GIANLUCA MONTI
NAPOLI
Ha la classica faccia da
bravo ragazzo, ma che sia
svelto di pensiero lo si è capito
dopo un paio di risposte. Jor­
ge Luiz Frello Filho, per tutti
Jorginho, è arrivato a Castel­
volturno da qualche giorno.
Sua sorella Fernanda non lo
perde d’occhio fuori dal cam­
po, sul terreno di gioco ha pe­
rò già avuto modo di farsi ap­
prezzare da Benitez. Domani
potrebbe esordire contro il
Chievo in una sorta di derby
personale. E’ in ballottaggio
con Dzemaili, ma comunque
almeno uno spezzone di par­
tita lo giocherà: «Sono pron­
to, ho avuto una splendida ac­
coglienza da parte di tutti. So­
no consapevole delle mie
qualità, cercherò di imparare
tanto da Benitez. Mi sta già
insegnando il suo modulo,
non credo che avrò problemi
a trovare l’intesa con i miei
compagni di reparto».
Il brasiliano: «La Roma non deve mollare»
Assalto a Paletta, Borriello al West Ham si fa
ANDREA PUGLIESE
ROMA
Appena arrivata l’ufficiali­
tà, Garcia era stato chiaro: «Ba­
stos? Ci serviva un’alternativa a
Gervinho, può fare anche l’ester­
no basso». Appunto, il pregio di
Michel Bastos è questo, a sinistra
può risolvere più di un problema
al francese. Tra l’altro, Bastos con
Garcia a Lilla ebbe numeri pazze­
schi. «Per me il mister è stata una
persona importante, anche se ci
ho lavorato un solo anno — dice
il brasiliano — Logico che la sua
presenza sia stata fondamentale
nella mia scelta. La Roma è un
grande club, come lo era il Napo­
li, ma ho l’impressione di aver fat­
to la scelta giusta».
Idee chiare Jorginho dice
chiaro di sentirsi un regista.
Ruolo che nel Napoli era sco­
perto. Può integrarsi al me­
glio con Inler, Dzemaili e
Behrami (il rientro di que­
st’ultimo è previsto tra un me­
se). «Non ho un modello par­
ticolare, ma ho sempre guar­
dato Pirlo e Xavi perché mi
piace essere al centro del gio­
co. Ho scelto il numero 8 per­
ché è il mio preferito sin da
bambino e poi ho saputo che
qui spesso ha portato bene».
Jorginho ha stregato Benitez
in Verona­Napoli. Bigon ave­
va già pensato a lui da un po’:
«A Jorginho auguriamo il me­
glio – ha detto ieri Sogliano,
d.s. veronese ­ Dispiace, ma la
scelta è stata ponderata:
l’equilibrio economico per un
club come il nostro è fonda­
mentale». Jorginho giura che
dalla trattativa non è stato in­
fluenzato: «Certo, quella par­
tita l’ho giocata con una moti­
vazione in più, è bello sapere
che una grande suadra come
il Napoli ti segue». Dall’azzur­
Jorginho, 23 anni, centrocampista nato in Brasile, naturalizzato italiano ANSA
In mezzo: resiste
Capoue, voci su
Kondogbia e Krychowiak.
Vargas al Valencia
ro del Napoli a quello della
Nazionale? «Cercherò di fare
del mio meglio, poi Prandelli
farà le scelte». Jorginho ha
«tamponato» l’ovvia doman­
da: «La società fa il suo lavo­
ro, se crede che serva ancora
un centrocampista è giusto
che lo prenda».
Mercato In realtà, ieri il Na­
poli ha chiuso per il portiere
Andujar dal Catania (1,5 mi­
lioni di euro, contratto fino al
2017 per lui, oggi visite) che
verrà girato in prestito: è at­
tratto dal Betis ma potrebbe
restare a Catania per poi tor­
nare tra sei mesi come vice a
Rafael (Reina andrà via, pro­
babilmente a Barcellona). Al­
tri rinforzi? Saltato lo scam­
bio Armero­Constant con il
Milan per volontà del manci­
no rossonero (ma Armero
vuole partire), anche Peluso
della Juve sembra avere dub­
bi. Capoue (Tottenham) resta
il primo della lista a centro­
campo, anche se ieri due voci
hanno attirato l’attenzione.
La più affascinante riguarda
Kondogbia, ma è quasi impos­
sibile: il Monaco lo cede solo
in caso di offerta mostruosa,
vicina ai 30 milioni. La più
concreta ha a che fare con
Krychowiak, polacco del ‘90
del Reims che non dispiace a
Benitez. Tornando al Tot­
tenham, è invece spaventa la
richiesta per Vertonghen.
Perdono terreno anche le pi­
ste Ralf e Henrique, mentre
Edu Vargas oggi sbarca a Va­
lencia.
Mai arrendersi Bastos avrà bi­
sogno di una decina di giorni per
recuperare la forma e smaltire i
postumi della frattura all’avam­
braccio sinistro. «Poi sarò al 100%
per dare il mio aiuto. Dove? Posso
giocare terzino o più avanti, an­
che in attacco. Arrivo in prestito
per 6 mesi, ma l’obiettivo è resta­
re a lungo, almeno altri 2 anni».
Intanto, il suo battesimo è stato in
coppa con la Juve. «Atmosfera ec­
cezionale, ora non dobbiamo ar­
renderci in campionato. Il distac­
co è importante, ma lavorando
possiamo provarci». Prima, però,
vivrà un’altra atmosfera doc,
quella del derby. «So quanto vale
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COMUNICATO SINDACALE
Cari lettori,
in questi giorni vi abbiamo
raccontato la genesi e l’evolu­
zione dell’operazione “Gaz­
zaBet”, manifestando la no­
stra assoluta contrarietà al­
l’ipotesi (ormai sempre più
concreta, purtroppo) che il
nome della Gazzetta dello
Sport venga associato ai ge­
stori del business delle scom­
messe sportive. Lo abbiamo
fatto con una serie di comuni­
cati, con volantini e anche
con una petizione al manage­
ment di Rcs MediaGroup, cre­
ata attraverso il sito chan­
ge.org e accessibile tramite
Gazzetta.it. Appello che ha
già raccolto 5000 firme e che
è stato sottoscritto, tra gli al­
tri, da campioni dello sport
come il tiratore Niccolò Cam­
priani e artisti come l’attore
Alessandro Gassman. Ma
l’editore non è intenzionato a
fermarsi: un’agenzia specia­
lizzata ha annunciato ieri
l’acquisto della licenza dete­
nuta da Neomobile Gaming
Spa, che operava sul mercato
col marchio Casino Planet. Da
lì, ottenuto il consenso del­
l’Aams, Rcs affiderà la con­
cessione a Playtech, che gesti­
rà il business dall’esterno.
Per siglare l’accordo fino al
2020 con Neomobile sono
stati stanziati 300mila euro:
una cifra che forse non spo­
sterà il bilancio di un grande
gruppo editoriale, ma che
nondimeno ci sarebbe piaciu­
e so che ce ne potranno essere 3 di
fila. Mi dispiace ancora per quella
sciarpa: non volevo offendere
nessuno, una cosa del genere non
doveva succedere».
Paletta nel mirino Per il vice­
Burdisso (che il Genoa ha pagato
mille euro, cifra simbolica) la Ro­
ma sta lavorando sulla pista che
porta a Parma, a Gabriel Paletta.
Da Collecchio la richiesta è stata
laLite
Blasi contro Ferrari
«Sei tutta stucco»
«No, tutta naturale»
Tutto nasce dal Twerkatore delle Iene: lo sketch con Paola Ferrari non sarebbe dovuto andare in onda
(come richiesto da lei). In onda invece è andato ed è stato presentata da Ilary Blasi come «acqua, stucco e sapone». E la Ferrari ha risposto twittando e allegando una propria foto: «A differenza di altri casi qui è tutto naturale». di 7 milioni, la Roma punta a
chiudere a 3 per la comproprietà
o, eventualmente, inserendo una
contropartita tecnica (Romagno­
li). Il problema è convincere Pa­
letta, che punta al Mondiale e di­
gerirebbe male un ruolo da riser­
va.
Toloi e Borriello Così Sabatini
sta lavorando su altri fronti: ha in
mano Heitinga, ieri gli è stato of­
ferto Mexes (declinato) e aveva
intavolato un discorso per Ranoc­
chia: prestito con diritto di riscat­
to (a 8­10 milioni), ma anche Ra­
nocchia vuole giocarsi le sue
chance per il Mondiale e non
vuole fare la riserva di Benatia e
Castan. L’altro nome sul taccuino
del d.s. è Rafael Toloi, centrale
del San Paolo, ma nei dvd visti sia
Sabatini sia Garcia non sono ri­
masti convinti. Tra l’altro, Toloi
venne offerto da Finger a Sabati­
ni ai tempi del Palermo: prima ad
8 milioni (con la promessa del
passaporto comunitario), poi a
1,5­2 (in attesa di passaporto),
ora di nuovo a 4­5 (con passapor­
to). Insomma, è una situazione
poco chiara. Infine sembra che
Borriello si stia convincendo ad
accettare il West Ham, prestito
secco e diritto di riscatto. Le so­
cietà sono d’accordo, oggi po­
trebbe arrivare l’okay del gioca­
tore. Nel caso, già domani per lui
visite mediche a Londra.
(ha collaborato
Chiara Zucchelli)
INTANTO LA QUESTURA «SCAGIONA» I TIFOSI HELLAS PER GLI ULULATI CON IL NAPOLI Verona­Roma, è allerta Controlli rafforzati to veder investita in progetti
giornalistici, invece che in ini­
ziative che rischiano di incri­
nare il rapporto di fiducia coi
lettori del nostro giornale.
Alla luce di quanto emerso,
il Comitato di Redazione del­
la Gazzetta dello Sport (a cui
la redazione ha affidato un
pacchetto di due giorni di
sciopero) chiama l’editore a
un confronto in tempi brevis­
simi, per verificare le infor­
mazioni emerse. E per ribadi­
re forte e chiaro il “no” dei
giornalisti della Rosea a Gaz­
zaBet: l'unica scommessa che
accettiamo di legare al mar­
chio Gazzetta è sulla profes­
sionalità e la qualità del no­
stro lavoro.
MATTEO FONTANA
VERONA
Allerta per Hellas­Roma,
in programma domenica alle
12.30. La questura di Verona
ha annunciato controlli raffor­
zati, nonché la limitazione
della scorta di biglietti per il
settore ospiti: saranno circa
1.500 i tifosi giallorossi in tra­
sferta. Oltre al divieto di ven­
dita nell’area dello stadio ­ da
tre ore prima a un’ora dopo la
partita, di bevande in bottiglie
di vetro, o in altri contenitori
non aperti, deciso con ordi­
nanza del sindaco ­, si va defi­
nendo una zona chiusa all’ac­
cesso dei mezzi dei non resi­
denti nei dintorni del Bente­
godi, soluzione già adottata
per la gara con il Napoli.
La polizia nega i buu Proprio
in merito alla partita del 12
gennaio col Napoli, in seguito
alla quale il Verona fu sanzio­
nato con la chiusura (sospen­
sione per un anno) della Cur­
va Sud per cori di discrimina­
zione razziale nei confronti di
Pablo Armero – circostanza
negata dall’Hellas, che ha pre­
sentato ricorso –, c’è da regi­
strare l’intervento della stessa
questura. In una relazione del
18 gennaio, la dirigenza della
polizia riferisce: «Circa l’into­
nazione di cori razzisti da par­
te dei tifosi del Verona all’indi­
rizzo di calciatori della squa­
dra del Napoli (del tipo “scim­
mia!” oppure del tipo “buh
buh buh”) lo scrivente, come
già affermato in relazione agli
atti, ribadisce di non aver per­
sonalmente percepito nulla
del genere». Una tesi che va a
collimare con quella dell’Hel­
las. Ieri, intanto, per varie par­
tite del Verona sono stati
emessi sei Daspo: cinque a ca­
rico di tifosi gialloblù, uno per
un sostenitore del Napoli.
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VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
MERCATO
IL CASO LA TRATTATIVA SEMPRE BASATA SU UN’OFFERTA DA 9,3 MILIONI. AL GIOCATORE UN TRIENNALE DA 4 MILIONI A STAGIONE. PER I CINESI L’ALTERNATIVA È BIABIANY Samp. I tempi per concludere
la trattativa sono brevi, entro
lunedì al massimo sapremo se,
dopo il caso Guarin­Vucinic,
anche per Diamanti ci sarà un
clamoroso dietrofront.
Frenata per Diamanti in Cina
Guaraldi, decisione in 48 ore
Il Bologna chiede nuove garanzie,
il verdetto entro lunedì. La curva:
«Non si tocca»
ANDREA TOSI
BOLOGNA
L’assalto dei cinesi ad
Alino Diamanti, un affare de­
finito mercoledì sera con tut­
te le cifre concordate, ha su­
bìto una brusca frenata ieri
pomeriggio e rischia di salta­
re nelle prossime ore se non
ci saranno sviluppi. Secondo
indiscrezioni, sono sorti
complicazioni e malintesi
sulle modalità del pagamento
offerte dal club allenato da
Marcello Lippi. Il Bologna
chiede che venga osservata
una tempistica precisa e siano
fornite tutte le opportune ga­
ranzie a tutela dei crediti. La
cifra di 9,3 milioni, spalmata
su due rate di cui la prima di
6,3, come da accordi, inoltre
deve essere al netto delle com­
missioni degli agenti. Sembra
che Guaraldi non sia convinto
su questi punti, temendo di fi­
nire incastrato. Perciò il presi­
dente per ora ha bloccato Dia­
manti, ormai sicuro del trasfe­
rimento. Nel caso l’affare sal­
tasse, invece, il Guangzhou
proverebbe a prendere Bia­
biany dal Parma. Intanto, Dia­
manti con ogni probabilità
giocherà domenica contro la
laconsegna
Il tapiro di «Striscia» a Morandi
Il cantante: «Datelo ai tifosi»
Gianni Morandi, presidente onorario del
Bologna, ha ricevuto da «Striscia la Notizia» il Tapiro d’oro perché «si è vergognato per i cori razzisti della curva, minacciando dimissioni».
«Non so se mi dimetto ­ ha detto l’artista bolognese ­ Il Tapiro? Datelo ai tifosi».
Piazza in subbuglio È possi­
bile che Guaraldi ci stia ripen­
sando, anche per non figurare
come il presidente che per il
secondo inverno trasferisce il
capitano (nel 2013 toccò a
Portanova). Anche la reazione
negativa della piazza, che ve­
de il Bologna terzultimo pron­
to a cedere il suo migliore
giocatore mentre le rivali
provano a rinforzarsi, ha un
peso specifico. Guaraldi da
tempo è inviso ai tifosi della
curva, ma anche i più modera­
ti sono contrari alla cessione
di Diamanti per il timore che
non venga compensata da un
paio di innesti di valore, di­
ventando la pietra tombale
del Bologna in Serie A. Ieri
mattina Diamanti si è allenato
regolarmente nel silenzio di
Casteldebole mentre fuori un
Chanturia per il Bologna
Marquinho verso Verona
Torino: ipotesi Dramé Sassuolo: vicini Floccari e Sanabria, idee Choupo­Moting e Gila Livorno, è quasi fatta con Olivera. Sprint Catania per Giannetti
BIANCHIN­DI CHIARA­DI FEO
Manca la s finale, ma
Marquinho lascerà la Roma,
come Marquinhos a luglio.
L’esterno brasiliano ovvia­
mente non va al Psg ma al Ve­
rona, che negli ultimi giorni
ha battuto la concorrenza del
Genoa: vicinissimo l’accordo
per un prestito con diritto di ri­
scatto della metà a 1,8 milioni.
Per Mandorlini, può essere un
nuovo titolare. Verona però è
anche Chievo, squadra deci­
samente attiva in questa setti­
mana. Ieri è saltato lo scambio
di esterni Estigarribia­Me­
sbah con il Parma ma sulla si­
nistra è arrivato Rubin, man­
cino di proprietà del Siena,
che nella trattativa avrà Pa­
mic. Per Mesbah, a questo
punto, si apre una prospettiva
Atalanta, mentre il Chievo ce­
derà Dramé, che andrà a sca­
denza in estate e piace al Tori­
no oltre che a un paio di club
francesi. Corini potrebbe ave­
re anche Canini (Atalanta),
sempre più vicino per la dife­
sa, il giovane Paredes in pre­
stito dalla Roma, la coppia Co­
fie­Calaiò dal Genoa e un at­
taccante tra Maxi Lopez (Ca­
tania, l’accordo col giocatore è
vicino) e Bakambu, 22enne
del Sochaux.
Sassuolo Gli attaccanti in­
fatti sono ovviamente i gioca­
tori più ricercati. Il Sassuolo
ne prenderà due, uno esperto
e uno giovane. Categoria
esperto: chieste informazioni
al Genoa per Gilardino, ope­
razione comunque molto com­
plicata. Più concretamente,
continua il dialogo con la La­
zio per Floccari. Lotito chiede
2 milioni per il cartellino, il
Sassuolo gradisce il giocatore,
che vorrebbe un ingaggio da
850mila euro. Nello stesso
Ufficiale Biondini
in neroverde
Rubin al Chievo,
che punta Canini,
Paredes e Lopez
ruolo, nei giorni scorsi i nero­
verdi hanno trattato Choupo­
Moting, camerunese dell’89
del Mainz. Categoria giovane:
il Sassuolo è sempre più vicino
all’accordo con la Roma per
Sanabria, paraguaiano del
‘96 che lascerà Barcellona ap­
pena si troverà un accordo con
i giallorossi, pronti a prestarlo
in neroverde. Intanto, il Sas­
suolo ha ufficializzato Biondi­
ni, ormai un ex Genoa, squa­
dra che ha ufficializzato Bur­
disso e Marco Motta.
torna gialloblù e probabil­
mente giocherà all’estero.
Livorno e Catania Sempre zo­
na salvezza. Il Livorno ha fat­
to ampi passi avanti per Ruben
Olivera (Genoa). Il Bologna
ha visto l’agente di Chanturia,
georgiano del Vitesse: c’è un
accordo di massima, l’affare si
può chiudere entro fine setti­
mana se non ci saranno rilanci
di altre squadre. Il Catania se­
gue Scocco (Internacional) e
sta per lanciare lo sprint per
Giannetti dal Siena, mentre il
Parma pensa (anche) a cede­
re: c’è un’offerta del Botafogo
per Amauri, che però non si
muoverà, mentre il giovane
Boniperti, nipote del grande
Giampiero, lascia Crotone,
Toro Il Torino, invece, oggi
potrebbe essere la squadra del
giorno. Oltre a Dramé, possi­
bile arrivo dal Chievo, parla
con l’Udinese per una doppia
operazione. Il Toro vuole Fa­
raoni e in cambio può cedere
Gazzi, che l’Udinese girerebbe
al Watford: Sannino, tecnico
degli inglesi, è un suo estima­
tore. Proprio l’Udinese segue
sempre Aguirre, attaccante
del Liverpool Montevideo. Il
Cagliari per la porta valuta
Viviano, chiuso all’Arsenal,
mentre il Verona valuta l’idea
Cerro (Velez) come esterno
destro di centrocampo.
quiGenoa © RIPRODUZIONE RISERVATA
quiParma
GENOVA (a.d.r.) «Voglio portare la mentalità vincente appresa alla Juve». Parola di Paolo De Ceglie, neo genoano. Ieri ha giocato l’amichevole dei rossoblù a Vado, vinta per 8­0 con una sua rete tra quelle di Cabral, Antonini, Konate e le doppiette di Gilardino e Fetfatzidis. Intanto i tifosi minacciano una protesta contro l’orario del derby, fissato alle 12.30 del 2 febbraio. Gli ultra di Genoa e Samp vorrebbero seguire la gara dall’esterno delle Gradinate
PARMA (s.p.) Il Parma ha presentato il
difensore colombiano Jherson Vergara, 19 anni, in arrivo dal Milan in prestito con diritto di riscatto della metà. «Conosco Asprilla, so cosa ha fatto con questa maglia. È un idolo», ha detto ieri. «Ero in panchina in ottobre col Milan, al Tardini. Non vedo l’ora di conoscere Cassano, un grande. Intanto posso solo dire a tutti... Forza Parma». Resta da capire se Vergara, ancora inesperto, possa aiutare subito i gialloblù
SCHICCHI
piccolo striscione recitava
«Alino non si tocca». Finito
l’allenamento, Diamanti è fi­
lato via senza commentare.
Connection Dopo i primi
approcci di due settimane fa,
la vicenda è entrata nel vivo
quando è uscita la notizia
dell’interesse del Guang­
zhou. La trattativa è in mano
a Davide Lippi, agente e fi­
glio di Marcello, che prima di
contattare il Bologna ha par­
lato con i procuratori del gio­
catore, in particolare Luca
Puccinelli, di origine via­
reggina come i due Lippi.
Quindi la connection ver­
siliana ha trovato la basi
dell’accordo: per Diamanti a
Canton è pronto un triennale
da 4 milioni a stagione. Ri­
cordiamo che col Bologna ha
un contratto fino al 2018 da
1,5 milioni all’anno. Il club
rossoblù ha bisogno di soldi
per fare mercato e onorare
gli stipendi ma un Diamanti
non si può svendere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la situazione
DELLE 20 SQUADRE DI A
ATALANTA
ALLENATORE
Colantuono
ARRIVI
Benalouane (d, Parma)
PARTENZE
Marilungo (a) e Gagliardini (c, Cesena)
TRATTATIVE
Mesbah (d, Parma)
BOLOGNA
ALLENATORE
Ballardini ARRIVI
Paponi (a, Montreal, fp)
PARTENZE
Gimenez (a, Nacional), Alibec (a, Astra G.)
TRATTATIVE
Kharja (c, svinc.), Donati (c, Verona), Belfodil (a, Inter), Chanturia (a, Vitesse)
CAGLIARI
ALLENATORE
Lopez ARRIVI
Adryan (c, Flamengo), Adan (p, svincolato)
PARTENZE
Nainggolan (c, Roma), Ariaudo (d, Sassuolo), Rui Sampaio (c, L’Arouca)
TRATTATIVE
Julio Cesar (p, Qpr)
CATANIA
ALLENATORE
Maran ARRIVI
Lodi (c, Genoa), F. Rinaudo (c, Sporting Lisbona)
PARTENZE
Tachtsidis (c, Torino), Andujar (p, Catania)
TRATTATIVE
Floccari (a, Lazio), Giannetti (a, Siena) CHIEVO
ALLENATORE
Corini ARRIVI
Rubin (d, Verona)
PARTENZE
Improta (a, Padova), Pamic (d, Siena) TRATTATIVE Greco (c, Livorno), Maxi Lopez (a, Catania), Cofie (c) e Calaiò (a, Genoa)
FIORENTINA
De Ceglie fa già gol... al Vado
Vergara nel nome di Asprilla
Derby alle 12.30: protesta ultrà «Tino un idolo anche per me
«Lasciamo vuote le gradinate» Voglio conoscere Cassano» S
Alessandro
Diamanti,
30 anni,
è alla terza
stagione
con la maglia
del Bologna che lo
prelevò dal Brescia
ALLENATORE
Montella ARRIVI
Rosati (p, Sassuolo), Matri (a, Milan), Anderson (c, Manchester U.) PARTENZE
M. Alonso (d, Sunderland), Munua (p, Nacional) TRATTATIVE
Tatarusanu (p, Steaua)
GENOA
ALLENATORE
Gasperini ARRIVI
Cabral (c, Sunderland), De Ceglie (d) e Motta (d, Juve), Burdisso (d, Roma)
PARTENZE
Lodi (c, Catania), Manfredini (d) e Biondini (c, Sassuolo), Ze Eduardo (a, Coritiba)
TRATTATIVE
Mudingayi (c, Inter)
INTER
ALLENATORE
Mazzarri ARRIVI
Botta (c, Livorno), PARTENZE Pereira (d, San Paolo)
TRATTATIVE
Vucinic (a, Juventus), Hernanes (c, Lazio), Gomis (a, Lione) JUVENTUS
ALLENATORE
Conte ARRIVI nessuno PARTENZE
De Ceglie (d) e Motta (d, Genoa), Bouy (c, Amburgo) TRATTATIVE
nessuno
LAZIO
ALLENATORE
Reja ARRIVI nessuno PARTENZE
nessuno TRATTATIVE
Djordjevic (a, Nantes), Pasalic (c, Hajduk S.)
LIVORNO
ALLENATORE
Perotti ARRIVI Castellini (d, Sampdoria)
PARTENZE
Schiattarella (c, Spezia), Botta (c, Inter), Decarli (d, Avellino) TRATTATIVE
Cacia (a, Verona), Olivera (c, Fiorentina)
MILAN
ALLENATORE
Seedorf ARRIVI
Rami (d, Valencia), Honda (c, Cska), Petagna (a, Samp) PARTENZE
Niang (a, Montpellier), Matri (a, Fiorentina), Vergara (d, Parma) TRATTATIVE
Parolo (c, Parma), Essien (c, Chelsea)
NAPOLI
ALLENATORE
Benitez ARRIVI
Jorginho (c, Verona), Andujar
(p, Catania)
PARTENZE
nessuno TRATTATIVE
Gonalons (c, Lione), M’Vila (c, Rubin), Capoue (c, Tottenham), Ralf (c, Corinthians), Moreno (d, Siviglia)
PARMA
ALLENATORE
Donadoni ARRIVI Vergara (d, Milan), Boniperti (c, Crotone), Schelotto (c) e Rossini (d, Sassuolo)
PARTENZE
Valdes (c, Colo Colo), Benalouane (d, Atalanta), Rosi (d), Mendes (c) e Sansone (a, Sassuolo) TRATTATIVE
nessuna
ROMA
ALLENATORE
Garcia ARRIVI
Nainggolan (c, Cagliari), Bastos (c, Al Ain) PARTENZE
Bradley (c, Toronto) , Burdisso (d, Genoa)
TRATTATIVE
Sanabria (a, Barcellona) SAMPDORIA
ALLENATORE
Mihajlovic ARRIVI
nessuno PARTENZE
Maresca (c, Palermo), Eramo (c, Empoli), Poulsen (d, Az), Petagna (a, Milan), Castellini (d, Livorno)
TRATTATIVE
Floccari (a, Lazio), Saponara (c, Milan)
SASSUOLO
ALLENATORE
Di Francesco ARRIVI
Ariaudo (d, Cagliari), Manfredini (d) e Biondini (c, Genoa), Rosi (d), Mendes (c) e Sansone (a, Sassuolo) PARTENZE
Laribi (c, Latina), Rosati (p, Fiorentina), Schelotto (c, Parma), Rossini (d, Parma) TRATTATIVE
Matuzalem (c, Genoa), Floccari (a, Lazio), Belfodil (a, Inter), Choupo­Moting (a, Mainz), Sanabria (a, Barcellona)
TORINO
ALLENATORE
Ventura ARRIVI
Tachtsidis (c, Catania)
PARTENZE
nessuno TRATTATIVE
Faraoni (c, Watford), Dramé (d, Chievo)
UDINESE
ALLENATORE
Guidolin ARRIVI
Vutov (c, Levski S.), Beleck (a, Mons) PARTENZE
Merkel (c) e Ranegie (a, Watford)
TRATTATIVE
nessuno VERONA ALLENATORE Mandorlini ARRIVI
nessuno
PARTENZE
Bianchetti (d, Spezia), Jorginho (c, Napoli), Ragatzu (a, Lanciano), Rubin (d, Chievo) TRATTATIVE
Marquinho (c, Roma) 12
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA RICORRENZA I 60 anni di calcio in tv
Dal mito Carosio al miliardo di ricavi
Il 24 gennaio 1954 la prima partita: dirigenti diffidenti, il contratto iniziale da 60 milioni di lire, la svolta pay
1953/54
L’ESORDIO
24 GENNAIO 1954
Prima partita di calcio in tv
dall’avvio della programmazione
ufficiale: Italia-Egitto 5-1
*È stata calcolata la rivalutazione monetaria in base agli indici Istat
1960/61
800.000*
EURO
DI MARCO IARIA
Erano addirittura in tre ad alternarsi al mi­
crofono, quasi a precorrere i tempi. E non tre
qualsiasi: il mitico Nicolò Carosio, il pioniere
dello sport parlato Carlo Bacarelli e il primo di­
rettore del telegiornale Vittorio Veltroni. La di­
retta non funzionò per tutti i novanta minuti per­
ché mancava l’accordo con la Federazione. Ma
quel 24 gennaio 1954 è passato comunque alla
storia: Italia­Egitto, vinta 5­1 dagli azzurri che si
qualificarono così al Mondiale in Svizzera, è sta­
ta la prima partita di calcio trasmessa in tv nel
nostro Paese. Sì, c’erano stati dei precedenti, co­
me Juventus­Milan del 5 febbraio 1950, durante
una lunga fase sperimentale in cui spesso lo
sport (dal Giro d’Italia al Gran Premio di Monza)
era servito come cavia. Ma quel match della Na­
zionale fu il primo dal via ufficiale della pro­
grammazione della Rai, inaugurata tre settima­
ne prima. Scrisse Gianni Brera: «Pochi dei
40.000 spettatori che affollavano gli spalti di
San Siro immaginavano che quello spettacolo
appariva nelle case dei primi abbonati della neo­
nata televisione italiana».
22 OTTOBRE 1967
Nasce la moviola
sul gol-non gol
di Rivera
nel derby
Inter-Milan
La svolta L’avvento della pay tv stravolse le an­
tiche abitudini. Dallo stadio reale a quello vir­
tuale. Non più biglietto, ma parabola, decoder e
smart card. Il primo contratto Lega­Telepiù assi­
curò 44 miliardi e 800 milioni di lire (23,1 milio­
ni di euro), con la pay per view si passò alla tra­
smissione di tutte le partite di campionato. En­
trate boom grazie al passaggio alla contrattazio­
ne soggettiva dei diritti, nel 1999­2000: mezzo
miliardo di euro. E negli anni a venire, trend in
crescita continua, tra calendario­spezzatino e
concorrenza tra le emittenti per il prodotto di
punta della televisione a pagamento. Fino al mi­
liardo di introiti di questi tempi, coi diritti in ca­
po alla Lega. Ora il calcio italiano vive aggrappa­
to alle mammelle di mamma tv, che garantisce il
59% delle risorse complessive. E oltre 9 milioni
di persone seguono ogni giornata le partite in
salotto, preferendolo alle tribune vecchie e ina­
deguate che restano spesso mezze vuote (23.740
spettatori nel girone d’andata di A). Ma non è
colpa della tv. È solo che il mondo si è evoluto. E
ci si è fatti cogliere impreparati.
36.700.000
TELESPETTATORI
sulla Rete 2 per Italia-Germania
Ovest. Record di tutti i tempi della
storia della televisione
26.000.000*
EURO
1981/82
La concorrenza di Fininvest spinge la Rai a offrire per i diritti di A e B
13 miliardi di lire a stagione dai 2 miliardi e 176 milioni del 1980-81
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1984/85
38.847 LA MEDIA PRESENZE ALLO STADIO IN SERIE A
1987/88
IL FATTURATO DELLA SERIE A
Commerciale
e altro
Diritti tv
24%
1993/94
Solo un tempo Già la Coppa del Mondo 1958
fece intuire le straordinarie potenzialità del mez­
zo. L’Italia non vi partecipò, eppure i bar e i risto­
ranti facevano a gara per accaparrarsi i clienti al­
lettandoli con la visione delle partite. Gli abbona­
ti sfondarono il muro del milione, il miracolo
economico alimentò la corsa ai consumi. Nell’au­
tunno del 1960 la Lega si accordò con la Rai per la
trasmissione in differita di un tempo di una gara
di campionato: i club chiedevano 100 milioni di
lire a stagione, si chiuse per 60 milioni (800 mila
euro attualizzati ai giorni nostri). I notiziari la­
sciavano in bianco il risultato dell’incontro che
sarebbe andato in onda successivamente, i tele­
cronisti stavano attenti a mantenere la suspense
nelle azioni più concitate. Un’effetto­diretta, in
attesa dello sdoganamento vero e proprio. Il cal­
cio in tv passò attraverso altre tappe epocali – la
nascita della moviola sul gol fantasma di Rivera
nel derby del 22 ottobre 1967, il via a 90° minuto
il 27 settembre 1970 – ma l’epicentro rimaneva lo
stadio. Tra il 1960 e il 1970 le presenze in Serie A
e B crebbero del 29%. Poi arrivò Silvio Berlusco­
ni. Mettendo sul tavolo 900.000 dollari, Canale 5
ruppe il monopolio della Rai e acquistò i diritti
del Mundialito in Uruguay a cavallo tra il 1980 e
il 1981. Qualche mese dopo il capo di Fininvest
solleticò i club puntando alla Serie A. La Rai resi­
stette all’offensiva sborsando 13 miliardi di lire
(26 milioni di euro oggi) per la stagione 1981­82,
un’enormità rispetto ai 2 miliardi e 176 milioni
dell’anno prima. La popolarità del calcio non co­
Accordo Lega-Rai sulla differita
di un tempo di una partita
di campionato: 60 milioni
di lire dell’epoca
1967/68
1999/00
2010/11
2013/14
IL VALORE DEI DIRITTI TV DEL CAMPIONATO
Matrimonio difficile All’inizio gli utenti erano
appena 24.000, la copertura era limitata, il ca­
none costava 15.000 lire e l’apparecchio addirit­
tura 200.000 lire, cinque mesi di salario per un
operaio. Un privilegio per pochi eletti. Il matri­
monio con il calcio, fenomeno nazional­popola­
re per eccellenza, non fu affatto facile. I dirigenti
guardavano con diffidenza al tubo catodico. Il
Coni aveva raccomandato alla Figc di stipulare
con l’emittente di Stato una convenzione che as­
sicurasse la propaganda del gioco nella tutela
dei diritti di tutte le società. L’esperimento della
diretta di un incontro di campionato, nella sta­
gione 1955­56, evaporò nel giro di qualche me­
se. Nessuno, all’inizio, poteva immaginare cosa
avrebbe rappresentato la tv per il calcio, come
avrebbe cambiato le abitudini dei tifosi e stravol­
to le dinamiche economiche dell’intero movi­
mento. In 60 anni tutto è mutato, il romantici­
smo è andato dileguandosi, soppiantato dalle lo­
giche del business. Ma la tv ha pure consentito
una diffusione su larga scala di questo sport, en­
trato in tutte le case fino alla bulimia di oggi.
11 LUGLIO 1982
nosceva confini. Gli spalti continuavano a riem­
pirsi e nel 1984­85 la A registrò il record di pre­
senze allo stadio: 38.847 a partita. I ricavi al bot­
teghino nel 1987­88 rappresentavano ancora il
59% del fatturato delle società contro il 17% dei
diritti tv. Finché la chiesa non venne dissacrata: il
29 agosto 1993 le telecamere si accomodarono a
bordo campo e ripresero in diretta Lazio­Foggia.
92.800.000
17%
1987
1988
EURO
Il calcio va in pay tv grazie all’accordo tra Lega e
Tele+. Ogni giornata un anticipo di A
e un posticipo di B in diretta
59%
Stadio
505.600.000
EURO
I diritti tv diventano soggettivi, si sviluppa pienamente
il sistema pay per view e le entrate schizzano
2013-14
9.200.000
IL FATTURATO DELLA SERIE A
TELESPETTATORI
in media per ogni turno
del campionato
di Serie A
sulla pay tv
Commerciale
e altro
29% 59%
2013
2014
I diritti tv tornano collettivi.
Nuovo balzo nelle entrate dei club
1.008.000.000
23.740 LA MEDIA PRESENZE IN SERIE A
Diritti tv
12%
EURO
Stadio
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
SERIE A LA GUIDA 21
ª
NAPOLI
CHIEVO
(4­2­3­1) LAZIO
(3­5­2) JUVENTUS
DOMANI Ore 18 ANDATA 4­2
GIORNATA
7
CALLEJON
DOMENICA Ore 12.30 ANDATA 0­3 22 MARCHETTI
3
2
DIAS
CIANI
29
18
22
33
CACCIATORE MORAS MAIETTA AGOSTINI
20
BIAVA
5
2
BRITOS REVEILLERE
20
DZEMAILI
17
HAMSIK
39
24
CAVANDA LEDESMA
24
INSIGNE
SQUADRE PUNTI
JUVENTUS
55
ROMA
47
NAPOLI
43
FIORENTINA 40
INTER
32
VERONA
32
TORINO
29
PARMA
29
LAZIO
27
GENOA
26
MILAN
25
ATALANTA
24
SAMPDORIA 21
CAGLIARI
21
UDINESE
20
CHIEVO
17
BOLOGNA
17
SASSUOLO
17
LIVORNO
13
CATANIA
13
G
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
20
PARTITE RETI V N P F S
18 1 1 50 14
14 5 1 42 10
13 4 3 43 22
12 4 4 37 20
8 8 4 38 24
10 2 8 34 31
7 8 5 33 27
7 8 5 31 27
7 6 7 26 28
7 5 8 20 24
6 7 7 32 30
7 3 10 21 29
5 6 9 24 31
4 9 7 19 29
6 2 12 20 31
4 5 11 15 26
3 8 9 19 35
4 5 11 21 43
3 4 13 16 36
3 4 13 13 37
UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE
PALOSCHI
43
DRAMÈ
93
LLORENTE
14
THÉRÉAU
77
L. RIGONI
SARDO
27
17
56
9
HETEMAJ BENTIVOGLIO
12
CESAR
3
DAINELLI
5
BIGLIA
4
CRECCO
2
ROMULO
11 KLOSE
TEVEZ
10
21
FREY
6
19
OGBONNA BONUCCI
1 PUGGIONI
9
TONI
8
LJAJIC
PIRLO
LICHTSTEINER
ASAMOAH
22
21
26
6
23
VIDAL
POGBA
25 AVRAMOV
13
15
19
PISANO ROSSETTINI ASTORI MURRU
14
21
DESSENA
14
10
CIRIGLIANO HALLFREDSSON
15
ITURBE
3
DODO’
9
SAU
20
EKDAL
10
IBRAIMI
ROBINHO
7
HONDA
10
34
DE JONG
5
17
13
CASTAN BENATIA MAICON
1 HANDANOVIC
14
35
5
CAMPAGNARO ROLANDO JUAN JESUS
KUZMANOVIC
NAGATOMO
2
17
19
55
JONATHAN
CAMBIASSO
11
8
ALVAREZ
PALACIO
22 MILITO
15
9
16
RINAUDO BERGESSIO KEKO
KAKÀ
22
8
PLASIL
18
MONTOLIVO
2
5
DE SCIGLIO MEXES
26 DE SANCTIS
25
BONERA
(3­4­2­1)
(4­3­3)
DOMENICA Ore 15 ANDATA 3­0 BALOTELLI 45
22
27
DESTRO GERVINHO
1 BUFFON
5
CONTI
7
COSSU
21
GOMEZ
6
16
15
STROOTMAN DE ROSSI PJANIC
15
BARZAGLI
(4­3­2­1) INTER
(4­2­3­1) CATANIA
DOMENICA Ore 15 ANDATA 1­3 1 RAFAEL
87
8
CANDREVA HERNANES
9 HIGUAIN
CLASSIFICA
(4­3­3) CAGLIARI
(4­3­3) MILAN
DOMANI Ore 20.45 ANDATA 1­4
1 RAFAEL
11
33
MAGGIO ALBIOL
88
INLER
(3­4­2­1) VERONA
(3­5­2) ROMA
10
LODI
13
IZCO
34
14
3
BIRAGHI BELLUSCI SPOLLI
20
ABATE
32 ABBIATI
2
PERUZZI
26 FRISON
Panchina 12 Contini, 15 Colombo,
3 Uvini, 28 Cannavaro, 27 Armero,
8 Jorginho, 22 Radosevic, 13 Bariti,
19 Pandev, 15 Mertens, 91 Zapata.
Allenatore Benitez. Ballottaggi Dzemaili­Jorginho 60­40%. Squalificati Fernandez (1). Diffidati Pandev, Inler, Higuain, Callejon, Jorginho, Albiol.
Indisp. Mesto, Zuniga, Behrami, Reina.
Panchina 1 Berisha, 95 Strakosha, 85 Novaretti, 27 Cana, 17 Pereirinha, 28 Vinicius, 15 Gonzalez, 7 Anderson, 14 Keita, 34 Perea, 99 Floccari.
All. Reja. Ballottaggi Crecco­Vinicius 70­30%, Biglia­Gonzalez 80­20%.
Squal. Lulic (1), Onazi (1), Mauri (fino al 2­02­14). Diffidati Biglia, Cavanda.
Indisp. Alfaro, Ederson, Konko, Radu.
Panchina 12 Nicolas, 98 Borra,
23 Gonzalez, 3 Albertazzi, 25 Marques, 5 Donati, 30 Donadel, 6 Martinho,
11 Jankovic, 7 Longo, 8 Cacia.
Allenatore Mandorlini.
Ballottaggi Cirigliano­Donati 70­30%, Toni­Cacia 70­30%, Gomez­Martinho 70­20%. Squalificati nessuno.
Diffidati Maietta. Indisponibili Sala.
Panchina 26 Adàn, 24 Perico, 8 Avelar, 34 Del Fabro, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 35 Suella. Allenatore Lopez.
Ballottaggi Avramov­Adàn 60­40%; Murru­Avelar 60­40; Ibraimi–Cabrera 60­40. Squalificati Pinilla (1), Ibarbo (1).
Diffidati Pisano, Cossu, Dessena.
Indisponibili Nené .
Panchina 30 Carrizo, 12 Castellazzi,
6 Andreolli, 23 Ranocchia, 25 Samuel,
4 Zanetti, 16 Mudingayi, 21 Taider,
20 Botta, 14 Guarin, 10 Kovacic, 9 Icardi.
Allenatore Mazzarri.
Ballott. Kuzmanovic­Taider 55­45%.
Squalificati nessuno.
Diffidati Nagatomo, Taider.
Indisponibili Chivu.
Panchina 28 Silvestri, 18 Squizzi, 33 Papp, 4 Dos Santos, 5 Pamic, 6 Kupisz, 22 Acosty, 8 Radovanovic, 10 Sestu, 20 Estigarribia, 7 Lazarevic, 31 Pellissier.
Allenatore Corini.
Ballottaggi Bentivoglio­Radovanovic 55­45%. Squalificati nessuno. Diffidati Radovanovic, Sestu, Frey, Hetemaj. Indisponibili Calello.
Panchina 30 Storari, 34 Rubinho,
4 Caceres, 13 Peluso, 33 Isla,
20 Padoin, 8 Marchisio, 7 Pepe,
12 Giovinco, 27 Quagliarella.
Allenatore Conte.
Ballottaggi nessuno.
Squalificati Chiellini (1).
Diffidati Tevez, Vidal.
Indisponibili nessuno.
Panchina 28 Skorupski, 1 Lobont, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 7 Marquinho, 11 Taddei, 44 Nainggolan, 18 Caprari, 10 Totti, 24 Florenzi, 88 Borriello, 94 F. Ricci. All. Garcia. Ball. De Rossi­
Nainggolan 80­20%, Ljajic­Florenzi 70­
30, Destro­Totti 70­30. Squal. nessuno. Diff. Florenzi, Maicon, Pjanic, Nainggolan Indispon. Balzaretti, Romagnoli, Bastos.
Panchina 1 Amelia, Coppola,
28 Emanuelson, 21 Constant, 13 Rami, 23 Nocerino, 8 Saponara, 16 Poli,
4 Muntari, 24 Cristante, 11 Pazzini.
Allenatore Seedorf.
Ball. Robinho­Muntari 70­30 %. Squal. nessuno. Diff Balotelli, Bonera, De Sciglio, Muntari, Poli. Indisp Silvestre, Gabriel, Zapata, El Shaarawy, Petagna.
Panchina 21 Andujar, 35 Ficara, 33 Capuano, 5 Rolin, 6 Legrottaglie, 18 Monzon, 24 Gyomber, 27 Guarente, 23 Boateng, 11 Leto, 19 Castro, 12 Lopez.
Allenatore De Canio. Ballottaggi Bellusci­Rolin 70­30%, Keko­Leto 60­
40%, Rinaudo­Castro 60­40%.
Squalificati Barrientos (1). Diffidati Castro. Indisponibili Alvarez.
1
1.25
X
5.50
2
11.00
1
5.00
X
3.50
2
1.70
1
4.75
X
3.50
2
1.75
1
3.90
X
3.45
2
1.90
1
1.30
X
5.00
2
10.00
PROSSIMO TURNO
Sabato 1 febbraio
BOLOGNA­UDINESE (ore 18) (ANDATA 1­1)
CAGLIARI­FIORENTINA (ore 18) (1­1)
MILAN­TORINO (ore 20.45) (2­2)
Domenica 2 febbraio, ore 15
GENOA­SAMPDORIA (ore 12.30) (3­0)
ATALANTA­NAPOLI (2­0)
CATANIA­LIVORNO (0­2)
CHIEVO­LAZIO (0­3)
ROMA­PARMA (3­1)
SASSUOLO­VERONA (0­2)
JUVENTUS­INTER (ore 20.45) (1­1)
LIVORNO
SASSUOLO
(3­5­2) PARMA
(3­4­3) UDINESE
DOMENICA Ore 15 ANDATA 4­1 DOMENICA Ore 15 ANDATA 1­3 2
PICCINI
17
CECCHERINI
2
19
29
CASSANI PALETTA FELIPE
77
RINAUDO
MBAYE
GRECO
7
15
10
19
41
CASTELLINI
LUCI
DUNCAN
17
SANSONE
20
EMEGHARA
10
ZAZA
25
BERARDI
27
8
45
KURTIC MARRONE CHIBSAH
20
BIANCO
6
ARIAUDO
3
LONGHI
14 RETI Rossi (5 rigori) (Fiorentina)
11 RETI Tevez (1 rigore) (Juventus); Berardi (4 rigori) (Sassuolo)
10 RETI Palacio (Inter); Vidal (2 rigori) (Juventus); Higuain (4 rigori) (Napoli); Immobile (Torino)
9 RETI Callejon (Napoli); Eder (3 rigori) (Sampdoria); Cerci (4 rigori) (Torino); Toni (Verona)
8 RETI Gilardino (3 rigori) (Genoa); Llorente (Juventus); Balotelli (2 rigore) (Milan)
7 RETI Denis (1 rigore) (Atalanta); Cassano (Parma); Jorginho (5 rigori) (Napoli, 7 Verona)
6 RETI Pogba (Juventus); Paulinho (Livorno); Hamsik e Pandev (Napoli); Parolo (Parma); Gabbiadini (Sampdoria)
5
GARGANO
16
PAROLO
7
BIABIANY
11
AMAURI
99
CASSANO
GABRIEL
ALLAN
SILVA
34
3
37
PEREYRA
87
ROSI
11
DOMIZZI
NICO LOPEZ
17
5
DANILO
1
66
PINZI
10
21
KRSTICIC
SORIANO
23 EDER
BIANCHI 9
DARMIAN
21
CHERUBIN
14
NATALI
MORALEZ
11
BONAVENTURA
BASELLI
10
17
18
77
CARMONA
RAIMONDI
5
23
COMPPER PASQUAL
14
7
20
M. FERNANDEZ PIZARRO BORJA VALERO
11
CUADRADO
32
MATRI
ANTONELLI
13
66
VARGAS
GILARDINO
11
COFIE
VRSALJKO
FETFATZIDIS
18
14
20
29
27
MATUZALEM
DE CEGLIE
YEPES
BENALOUANE
28
33
2
29
STENDARDO
BRIVIO
37 SPORTIELLO
5
ANTONSSON
1 CURCI
BRKIC
FARNERUD
8
17
S. MASIELLO
8
IMMOBILE
DENIS
9
23 DIAMANTI
PEREZ
GARICS
15
8
19
24
CHRISTODOULOPOULOS PAZIENZA
75
HEURTAUX
4
15
RONCAGLIA SAVIC
20
VIVES
11
CERCI
MORLEO
3
BASTA
8
33
1 NETO
25
GLIK
BRIGHI
36
(4­3­3)
(3­5­2)
DOMENICA Ore 20.45 ANDATA 5­2 30 PADELLI
24
MORETTI
19
MAKSIMOVIC
PALOMBO OBIANG
11
GABBIADINI
(3­5­2) FIORENTINA
(4­4­1­1) GENOA
DOMENICA Ore 15 ANDATA 0­2
1 DA COSTA
COSTA
DE SILVESTRI
28
8
3
29
MUSTAFI GASTALDELLO
14
17
18
GOBBI
30
ACQUAH
DI NATALE
10
79 PEGOLO
MARCATORI
DOMENICA Ore 15 ANDATA 2­2 83 MIRANTE
1 BARDI
9
PAULINHO
Giuseppe Rossi, 26 anni ANSA
(4­3­3) SAMPDORIA (4­2­3­1) TORINO
(3­5­2) BOLOGNA
(3­5­1­1) ATALANTA
15
90
3
MARCHESE PORTANOVA ANTONINI
1 PERIN
Panchina 22 Anania, 37 Aldegani 33 Valentini, 3 Gemiti, 85 Coda, 23 Emerson, 27 Biagianti, 26 Siligardi, 14 Mosquera, 24 Benassi, 29 Borja.
All. Di Carlo. Ball. Duncan­Biagianti 70­
30%; Rinaudo­Emerson 60­40%; Emeghara­Siligardi 60­40%. Squalif. nessuno. Diffid. Coda, Mbaye, Greco, Luci, Emeghara. Indisponibili nessuno.
Panchina 91 Bajza, 43 Coric, 35 Rossini, 3 Mesbah, 8 Galloppa, 23 Schelotto, 32 Marchionni, 24 Munari,26 Mauri, 9 Cerri, 17 Palladino. All. Donadoni.
Ballottaggi Acquah­Marchionni 55­
45%.
Squalificati Lucarelli (1).
Diffidati Felipe.
Indisponibili Obi e Pavarini.
Panchina 30 Fiorillo, 4 Salamon, 44 Fornasier, 13 Berardi, 6 Rodriguez, 5 Renan, 22 Bjarnason, 15 Wszolek, 9 Pozzi, 12 Sansone.
Allenatore Mihajlovic.
Ballottaggi nessuno.
Squalificati Regini (1).
Diffidati Mustafi, Wszolek, Pozzi.
Indisponibili nessuno.
Panchina 23 L. Gomis, 32 Berni,
2 Rodriguez, 5 Bovo, 26 Pasquale,
4 Basha, 77 Tachtsidis, 63 Bellomo,
7 El Kaddouri, 69 Meggiorini, 10 Barreto.
Allenatore Ventura. Ballottaggi Brighi­
El Kaddouri 60­40%; S. Masiello­
Pasquale 60­40%. Squalificati Gillet (fino al 01/02/2017). Diffidati Cerci, Glik, Immobile. Indisponibili Gazzi, Larrondo.
Panchina 25 Rosati, 12 Lupatelli,
77 Iakovenko, 21 Ambrosini, 8 Bakic,
83 Olivera, 10 Aquilani, 9 Rebic, 30 Matos, 27 Wolski, 72 Ilicic. All. Montella.
Ballottaggi nessuno.
Squalificati G.Rodriguez (1).
Diffidati Compper, Pizarro.
Indisponibili Hegazi, Tomovic, Gomez, Rossi.
Panchina 1 Pomini, 2 Pucino, 5 Antei, 21 Manfredini, 24 Marzorati, 27 Gazzola, 33 Mendes, 7 Missiroli, 16 Biondini,
86 Ziegler, 70 Farias, 83 Floro Flores.
All. Di Francesco. Ballottaggi Bianco­
Manfredini 60­40%, Chibsah­Biondini 55­45%. Squal. nessuno. Diff. Antei, Kurtic, P. Mendes, Pegolo. Ind. Alexe Terranova, Acerbi, Masucci, Magnanelli.
Panchina 30 Kelava, 4 Naldo, 6 Bubnic, 27 Widmer, 19 Douglas, 7 Badu, 18 Jadson, 21 Lazzari, 32 B. Fernandes, 94 Zielinski, 70 Maicosuel, 9 Muriel. All. Guidolin. Ball. Pinzi­Lazzari 60­40%, N.Lopez­Maicosuel 60­40%, Di Natale­
Muriel 70­30%. Squalificati nessuno. Diffidati Heurtaux, Danilo, Lazzari. Indisponibili Benussi, Neuton, Badu.
Panchina 32 Stojanovic, 25 Agliardi,
6 Sørensen, 22 Mantovani, 75 Crespo, 31 Radakovic, 12 Acquafresca, 13 Laxalt, 4 Krhin, 92 Yaisien, 99 Cristaldo,
10 Moscardelli. All. Ballardini (squal.).
Ballottaggi Diamanti­Acquafresca 60­
40%. Squalificati Kone (1).
Diffidati Krhin, Morleo, Moscardelli, Kone, Perez. Indisponibili Cech.
Panchina 16 Polito, 78 Frezzolini,
93 Nica, 5 Giorgi, 21 Cigarini,
27 Del Grosso, 23 Brienza, 13 Canini, 44 Cazzola, 90 Kone, 91 De Luca, 7 Livaja.
Allenatore Colantuono.
Ballottaggi Baselli­Cigarini 55­45%.
Squalificati Lucchini (1), Migliaccio (1).
Diffidati Canini, Carmona, Denis.
Indisponibili Scaloni, Bellini, Consigli.
Panchina 53 Bizzarri, 32 Donnarumma, 4 De Maio, 2 Sampirisi, 99 Pierre,
69 Sturaro, 79 Cabral, 90 Bertolacci, 26 Centurion, 9 Stoian, 77 Konate,
16 Calaiò. All. Gasperini. Ballottaggi Cofie­Cabral 70­30%, Portanova­De Maio 60­40%. Squalificati nessuno.
Diffidati Antonelli, Cofie.
Indisp. Kucka, Gamberini, Santana.
1
2.40
X
3.10
2
3.00
1
1.95
X
3.30
2
4.00
1
1.75
X
3.35
2
5.00
1
1.70
X
3.65
2
4.75
1
1.75
X
4.75
2
8.50
14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
MONDO
FRANCIA CONFERMATA LA ROTTURA DEL CROCIATO DEL GINOCCHIO SINISTRO DOPO L’INFORTUNIO IN COPPA
contatto. Fallo inutile in una
partita comunque persa 3­0
dallo Chasselay, che milita in
quarta divisione. Un club che
ha l’ex monegasco Giuly come
capitano e un budget annuale
di 700mila euro. E questo di­
vario, tipico del torneo, preoc­
cupava Claudio Ranieri. Il tec­
nico sperava in una direzione
di gara inibitoria della foga
dei dilettanti che vivono tali
partite come l’occasione di
una vita. Magari da racconta­
re ai nipoti. A caldo, l’italiano
ha scaricato la responsabilità
dell’infortunio sull’arbitro:
«Inammissibile che non abbia
ammonito certe entrate, la
colpa è sua».
Falcao vittima dei «poveri»
Al Mondiale non ci sarà
Ranieri se la prende con l’arbitro: doveva frenare
la foga dei dilettanti contro il Monaco
DOV’È IL CROCIATO
Legamento
crociato anteriore
GDS
ALESSANDRO GRANDESSO
@agrandesso
PARIGI
La certezza è arrivata
poco dopo le 16 di ieri. E il co­
municato diramato dal sito
del Monaco ha spazzato via
ogni speranza residua. L’esito
degli esami suona come una
doppia condanna per Rada­
mel Falcao. Vittima di un tack­
le in coppa di Francia, contro
una squadra di dilettanti, il co­
lombiano ha subìto la rottura
del legamento crociato ante­
riore del ginocchio sinistro.
Infortunio durissimo che im­
plica un’operazione e un’indi­
sponibilità lunga, fino a sei
mesi. La stagione con il Mona­
co è finita, il Mondiale in Bra­
sile un miraggio.
Polemica L’ex bomber del­
l’Atletico Madrid costato 60
milioni di euro la scorsa estate
ha subito un’entrata dura
mercoledì sera, al minuto 40
del primo tempo. Un tackle la­
terale che ha travolto il ginoc­
chio del colombiano, che ave­
va segnato al 29’ il vantaggio e
che non ha potuto anticipare il
L’attimo in cui Radamel Falcao,
27 anni, subisce il fallo che gli costerà
la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro AFP
Minacce Rabbia comprensi­
bile. Il Monaco perde la punta
di diamante del progetto di ri­
nascita e deve sondare in ex­
tremis il mercato, mantenen­
do l’obiettivo minimo del se­
condo posto. Con la certezza
di non poter rimpiazzare la
qualità del suo top player. La
dirigenza potrebbe garantire
4
BRASILE
A RISCHIO
S
Walcott
(Inghilterra)
L’ala dell’Arsenal
si è rotto il
crociato del
ginocchio sinistro
Rossi
(Italia)
L’azzurro ha
subìto una
lesione al
collaterale
mediale
Nasri
(Francia)
Il francese del
City si è
procurato una
lesione al
legamento
mediale
un altro attaccante a Ranieri,
anche se l’italiano ha dimo­
strato di poter vivere senza il
colombiano. Falcao, che in
campionato non segnava
dall’8 novembre, fermo a 9
reti, era rimasto fuori per
quattro gare, tra fine novem­
bre e metà dicembre, per un
problema alla coscia destra.
E sono arrivate lo stesso
quattro vittorie consecutive.
Prestazioni indotte dall’asce­
sa dell’altro colombiano Ro­
driguez, del giovane Martial
e di Riviere, il vice, con due
gol a testa. L’onda di shock
travolge anche la Colombia
dove ieri persino il presiden­
te Juan Manuel Santos ha
augurato una pronta guari­
gione al giocatore della na­
zionale costretta a program­
mare il Mondiale senza il suo
bomber. Mentre il difensore
dello Chasselay Soner Ertek
ha ricevuto una email di mi­
nacce per un tackle che gli
assicura, suo malgrado, una
riga nella storia del calcio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Osvaldo ci ricasca A Salah va al Chelsea
A PUGNI
CON FONTE
S
José Fonte,
30 anni, è un
difensore
portoghese,
arrivato al
Southampton
nel 2010. È
stato lui l’altro
protagonista
della rissa con
Osvaldo
NEL
MIRINO
Rissa in campo
Sospeso dal club
S
Finisce nel sangue il litigio con un compagno
Il Southampton lo multa e gli fa saltare tre partite
Wayne
Rooney
(Man.Utd)
L’attaccante
della Nazionale,
dopo tante voci,
sta trattando il
rinnovo con il
suo club
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Il rischio, di questo passo, è che
Daniel Osvaldo lascerà il ricordo in In­
ghilterra per le sue doti di pugile e non
per quelle di calciatore. Il Southampton
è stato infatti costretto a sospendere per
due settimane l’ex centravanti della Ro­
ma, pagato 18 milioni di euro la scorsa
estate dal club inglese, dopo una rissa
avvenuta ieri mattina in allenamento.
Osvaldo ha litigato con il difensore por­
toghese José Fonte ed è scoppiata una
vera scazzottata, finita addirittura nel
sangue. Il Southampton ha annunciato
prima attraverso twitter e poi sul suo si­
to il provvedimento punitivo: «Il club ha
intrapreso un’azione rapida e tempesti­
va per quella che considera una viola­
zione del comportamento del giocato­
re».
S
Giorgos
Samaras
(Celtic)
L’attaccante
greco del Celtic,
in Scozia, è nel
mirino del
Sunderland
(Inghilterra)
Niente Premier Osvaldo doveva torna­
re in campo domani, nel quarto turno di
Coppa d’Inghilterra, contro il Yeovil.
Aveva appena finito di scontare una
squalifica di tre giornate per i tafferugli
avvenuti dopo Newcastle­Southamp­
ton, giocata il 14 dicembre 2013. Il
bomber italo­argentino è stato costretto
a pagare anche una multa di 48 mila eu­
ro. La sospensione dei Saints fa tornare
Osvaldo nel retrobottega, costringen­
dolo a saltare non solo la gara di FA
Cup, ma anche i match di Premier con
Arsenal e Fulham.
Pablo Daniel Osvaldo, 28 anni, finora ha segnato 3 gol con il Southampton ACTION IMAGES
E pensare che domani
doveva tornare in
squadra dopo i 3 turni di
squalifica per i tafferugli
contro il Newcastle
S
Antoine
Griezmann
(Real Soc.)
Tra i trequartisti
giovani migliori
d’Europa, è il
prossimo
obiettivo del
Chelsea che ha
fatto cassa con
Mata
Effetti sul mercato L’episodio di ieri
potrebbe avere risvolti sul mercato. Il
giocatore, approdato in Inghilterra per
tornare a lavorare con Mauricio Pochet­
tino, l’allenatore che è riuscito ad otte­
nere il meglio dal giocatore ai tempi
dell’Espanyol (stagione 2010­2011, 46
presenze e 22 reti), non è riuscito ad in­
serirsi bene nel contesto d’Oltremanica.
Il rendimento parla chiaro: appena 13
apparizioni in Premier, con 3 gol.
Osvaldo ha saltato diverse partite, tra
infortuni e sanzioni disciplinari. Il nu­
mero 17, adottato per rilanciare la car­
riera dopo le delusioni romane, non gli
ha portato finora bene.
Problema Nazionale Le turbolenze di
Osvaldo pongono un problema anche
per la Nazionale di Cesare Prandelli, già
costretto a fare i conti con il serio infor­
tunio di Giuseppe Rossi. Quello in Bra­
sile dovrebbe essere il primo mondiale
per Osvaldo, che ha compiuto il 12 gen­
naio 28 anni e sta per diventare padre
per la quarta volta: la compagna, Jime­
na Baròn, aspetta infatti un figlio. La
carriera dell’italo­argentino è stata un
saliscendi, tra i picchi del suo innegabi­
le talento e le cadute legate ad un carat­
tere irrequieto. Il ritorno con Pochetti­
no sembrava la svolta («In Inghilterra
sono felice, mi trovo bene coi nuovi
compagni e la nuova società. Sono con­
tento della mia scelta», le frasi di qual­
che tempo fa), ma ora già si parla di un
possibile addio, con Italia o Spagna pro­
babili destinazioni. Altro giro di giostra
per il Johnny Depp del calcio?
E Mata «avvicina»
Rooney allo United
L’arrivo dello spagnolo potrebbe facilitare il rinnovo della punta coi Red Devils. Mou vuole pure Griezmann
STEFANO BOLDRINI
GIULIO DI FEO
Mourinho e l’arte di prendere i
giocatori al fotofinish. L’aveva fatto in
estate con Willian, che aveva già fatto
le visite al Tottenham e poi si è messo
la maglia dei Blues, l’ha rifatto adesso
con Mohamed Salah. Che era stato vi­
cinissimo al Liverpool e ieri invece è
andato al Chelsea: un affare da 12 mi­
lioni per il Basilea, che nei gironi di
Champions ha battuto due volte i
Blues grazie proprio alle prodezze del
trequartista egiziano, classe ‘92, a rete
in entrambe le partite. E dopo la ces­
sione di Mata, potrebbe non essere
l’unico colpo in entrata: parte dei 43
milioni potrebbe essere investita per il
francese Antoine Griezmann, stellina
della Real Sociedad.
Punto United Mata, intanto, acquisto
più costoso della storia del Manchester
United (ha battuto Berbatov, 30 milio­
ni nel 2008), è atterrato ieri al centro
tecnico di Carrington in elicottero, so­
sterrà oggi le visite al Bridgewater Ho­
spital e sarà disponibile per la gara di
campionato all’Old Trafford col Car­
diff. L’arrivo dello spagnolo, che il
Chelsea pagò 23,5 milioni nel 2011,
potrebbe avere rifletti positivi nella
questione Rooney. Il suo contratto sca­
de nel 2015 e negli ultimi due giorni il
suo agente Paul Stretford ha incontra­
to l’a.d.o dei Red Devils Ed Woodward.
La trattativa è cominciata, ma non sarà
facile arrivare alla fumata bianca. Roo­
ney piace a tutte le big, Real Madrid e
Psg su tutti, mentre sul fronte interno
c’è la corte di Mourinho. Lo United sta
cedendo Zaha, giovane attaccante fini­
to in panchina anche con la squadra
Primavera, al Cardiff.
Le altre Sempre in Premier, l’Arsenal
è in pressing su Draxler (Schalke 04)
mentre il Sunderland vuole Samaras
(Celtic). Francia: oltre all’Inter anche
il Marsiglia pensa a Gomis (Lione),
mentre il St. Etienne pensa a riportare
in biancoverde il mediano Guilavogui.
Spagna: il portiere Guaita (Valencia)
sta valutando la richiesta del Betis.
Germania: il Werder Brema è a un pas­
so dall’ala sinistra Perotti (Siviglia).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mohamed Salah, 21 anni, trequartista AFP
CASO «QUENELLE»
Anelka «rischia» il ricorso
Ma adesso la squalifica può arrivare a 10 turni
LONDRA (bold) Nicolas Anelka non
ha accettato l’incriminazione della federazione inglese per la «quenelle» e ha chiesto di essere ascoltato di persona. Il centravanti francese non accetta a scatola chiusa la sanzione di almeno 5 giornate prevista per atti che, come nel caso della «quenelle», sono considerati razzisti e indecenti. Anelka continua infatti
a sostenere che il suo gesto non era anti­
semitico, ma antisistema. La richiesta di Anelka tuttavia è rischiosa: se la federazione dovesse giudicarlo colpevole, la pena potrebbe essere più dura. Si parla di 10 turni. Il West Bromwich, che ha già perso il rinnovo del contratto con lo sponsor Zoopla, è in difficoltà. Altre due aziende stanno seguendo l’evoluzione di questa vicenda e potrebbero troncare i rapporti con il club inglese. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
MONDO
4
SPAGNA NELL’ANDATA DEI QUARTI DI COPPA DEL RE
Simeone fa il turnover
l’Atletico vince lo stesso
Decisivo Godin:
Athletic Bilbao k.o.
Il club di Madrid in
campo con maglie
dedicate a Falcao
MADRID
Dopo aver pareggiato
tre delle ultime quattro parti­
te l’Atletico Madrid batte 1­0
l’Athletic Bilbao nell’andata
dei quarti di finale di Copa
del Rey mostrando progressi
nel gioco e nel controllo della
gara. Diego Simeone, tecnico
dei Colchoneros, ha fatto
turnover dando spazio ad Al­
derweireld, Guilavogui,
Adrian e Rodriguez, Valver­
de si è giocato quasi tutto ciò
che aveva. L’Atletico è sceso in
campo con magliette dedicate
all’infortunato ex compagno
Falcao, «Forza Tigre!», poi co­
me previsto la partita è scivo­
lata sui binari dell’agonismo e
dell’intensità, con evidente e
progressivamente schiac­
ciante predominio dell’At­
letico.
Diego Godin, 27 anni, autore del gol­
vittoria EPA
Si decide a San Mames
Nel finale del primo tem­
po prima grande occasio­
ne per Adrian poi il quarto gol
stagionale del centrale uru­
guayano Godin: stacco di te­
sta potente e preciso su un
cross meraviglioso di Koke.
Athletic in affanno e incapace
di creare problemi di sorta, At­
letico comodo padrone di ca­
sa, abile nel gestire il pallone e
la partita ma incapace di
chiudere una partita e una
qualificazione che di fatto si
deciderà mercoledì prossimo
nel nuovo San Mames, lo sta­
dio nel quale l’Athletic Bilbao
non ha ancora perso e vinto
quasi sempre.
f.m.r.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A. MADRID­A. BILBAO 1­0
MARCATORI Godin al 41’ p.t.
ATLETICO MADRID (4­2­3­1) Courtois
6,5; Juanfran 6,5, Godín 7, Alderwei­
reld 6,5, Filipe Luis 6,5; Guilavogui 6
(dal 1’ s.t. Gabi 6,5), Koke 6,5; Adrián
5 (dal 14’ s.t. Arda Turan 6), Raul Gar­
cía 6,5, Rodriguez 6 (dal 33’ s.t. Villa
6); Diego Costa 6. All. Simeone 6.
ATHLETIC BILBAO (4­3­3) Iago Herre­
rin 7; Iraola 6, Gurpegi 6, Laporte 6,5,
Balenziaga 6; Iturraspe 5, Mikel Rico
5,5, Herrera 5,5 (dal 36’ s.t. Benat
s.v.); De Marcos 6, Kike Sola 5 (dal
16’ s.t. Aduriz 6), Ibai Gomez 5,5 (dal
1’ s.t. Susaeta 6). All. Valverde 6.
ARBITRO Fernandez Borbalan 6
NOTE spettatori 40.000 circa. Am­
moniti Diego Costa (AM), Rodriguez
(AM), Aduriz (AB), Arda Turan (AM),
Balenziaga (AB), Gabi (AM), Gurpe­
gui (AB), Godin (AM).
Barça, finisce un’era
Rosell si dimette
per il caso Neymar
«Lascio per evitare attacchi al club». Ma è indagato per frode fiscale: sospetti sull’acquisto del brasiliano DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
@filippomricci
MADRID
Scisma e vittorie Il giorno
dopo Johann Cruijff, eletto
presidente d’onore da Lapor­
ta, andò alla sede del Barça
in bicicletta e lasciò la meda­
glia alla centralinista. Imma­
gine brutale dello scisma che
ormai da un decennio spacca
il mondo blaugrana. Rosell è
riuscito a convivere per due
anni con Pep Guardiola, la
super scommessa vinta da
S
18a giornata
Oggi
Borussia
Moench.­
Bayern
(ore 20.30)
Domani
(ore 15.30)
Borussia
Dortmund­
Augsburg;
Friburgo­
Leverkusen;
Norimberga­
Hoffenheim;
Stoccarda­
Mainz;
Wolfsburg­
Hannover;
Eintracht
Francoforte­
Hertha
(ore 18.30)
Domenica
Werder Brema­
Eintracht
Braunschweig
(ore 15.30);
Amburgo­
Schalke
(ore 17.30)
Classifica
Bayern* 44
Leverkusen 37
Borussia M. 33
Borussia D. 32
Wolfsburg 30
Hertha, Schalke
28
Augsburg,
Mainz 24
Stoccarda*,
Werder 19
Hoffenheim,
Hannover 18
Amburgo 16
Eintracht F. 15
Friburgo 14
Norimberga,
Eintracht B. 11
(* una partita
in meno)
Tra tensioni, polemiche
e sospetti al Barcellona si
chiude l’era Sandro Rosell.
Con due anni e mezzo di an­
ticipo sulla fine del proprio
mandato si è dimesso il presi­
dente che aveva ricevuto più
voti di tutti nella lunga storia
elettorale del club. Alle
20.50 di ieri sera, visibilmen­
te emozionato e senza dare
grandi spiegazioni, Rosell ha
lasciato, teoricamente fino al
giugno 2016, la presidenza
blaugrana a Josep Maria
Bartomeu, fino a ieri vicepre­
sidente dell’area sportiva.
Le altre dimissioni E da anni
fedele amico di Rosell: i due
si erano dimessi insieme il 2
giugno del 2005, quando
erano vicepresidenti del Bar­
cellona, per dissapori con Jo­
an Laporta. «Me ne vado sen­
za rancore», disse allora Ro­
sell salvo poi iniziare una
guerra senza quartiere con­
tro l’ex amico Laporta. Che
nel 2010 lasciò il Barça per­
ché per statuto non poteva
essere rieletto per un altro
mandato e fu sostituito da
Rosell, che vinse le elezioni
rimediando oltre 35.000 vo­
ti, il 61.3% dei suffragi.
COSÌ IN GERMANIA
Sandro Rosell, 49 anni, ormai ex presidente del Barcellona. Sotto, Neymar, 21 anni
ANSA/AFP
Joan Laporta e appoggiata
dal guru Cruijff, poi ha scelto
Tito Vilanova e quindi Gerar­
do Martino. In questi 3 anni e
mezzo il Barça nel calcio ha
vinto una Champions, un
Mondiale per club, 2 Liga,
una Copa del Rey e 3 Super­
coppe di Spagna.
Le minacce e la denuncia
Rosell ieri non ha ammesso
domande. Ha letto un comu­
nicato nel quale ha citato i
successi, ringraziato soci,
amici, giocatori e staff blau­
grana, raccontato di aver ri­
cevuto minacce, estese an­
che ai suo famigliari: «Ha
senso continuare? Mi sono
chiesto». Poi ha parlato della
denuncia del socio per il caso
Neymar: «Ho sempre detto
che per me l’affare Neymar è
corretto e ha generato dispe­
razione e invidia nei rivali:
non voglio che un attacco in­
giusto e temerario nei miei
confronti pregiudichi il club
e per questo mi dimetto la­
sciando la presidenza a Bar­
tomeu». Che ha ringraziato il
predecessore e preannuncia­
to per oggi una giunta diret­
tiva straordinaria al termine
della quale si ci sarà una con­
ferenza stampa. Perché il
peccato capitale di Rosell
nell’affare Neymar è proprio
questo: aver dichiarato lune­
dì scorso di voler testimonia­
re di fronte al giudice rifiu­
tandosi però ostinatamente,
e con poca pazienza, di dar
conto ai soci della cosa attra­
verso le domande dei giorna­
listi. Rosell è indagato per­
ché le cifre dell’acquisto di
Neymar hanno destato so­
spetti prima a un socio blau­
grana e ora al giudice: si pen­
sa che quella che il presiden­
te aveva definito un’opera­
z i o n e d i « i n ge g n e r i a
finanziaria» sia in realtà
qualcosa di meno aulico e
più vicino alla frode fiscale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA OGGI I BAVARESI A MOENCHENGLADBACH
Bundesliga al via
dopo la sosta
C’è solo il Bayern
PIERFRANCESCO ARCHETTI
Un’abile operazione di
marketing ha preso corpo sabato
scorso qualche chilometro al di
là del confine tedesco. Le tre
aziende coinvolte (Bayern, Bun­
desliga e Red Bull) hanno pro­
sperosi bilanci nell’ambito spor­
tivo, sanno interpretare le ten­
denze del pubblico e capiscono
come il calo d’interesse possa ri­
guardare anche la loro econo­
mia. Morale: la squadra di Guar­
diola, campione d’inverno con 7
punti di vantaggio e una gara in
meno, ha perso per 3­0 in casa
della capolista del campionato
austriaco. A Francoforte, nella
sede della Lega, hanno brindato
all’inciampo dei dittatori: dai
che forse perdono qualche colpo
e non ci annoieremo nei prossi­
mi mesi. A Monaco hanno inizia­
to i pianti: «Se non andiamo a
tutto gas, ci riprendono» ha spie­
gato ieri Thomas Muller. Era
un’amichevole, ma fa niente:
stendere un tedesco a calcio può
diventare festa nazionale in Au­
stria e il consumo delle lattine
che mettono le ali è aumentato
dopo il trionfo. Tutti ci hanno
guadagnato, dunque, anche se
c’è il sospetto che la baldoria sia
stata organizzata da Pep Guar­
diola per tenere sulla corda i suoi
ragazzi. Il catalano ha impostato
una strana difesa a tre con Boa­
teng, Dante e Martinez. Franz
Beckenbauer, in tribuna, ha tuo­
nato: «Non possiamo ripartire
così».
Due partite Il girone di ritorno
partirà stasera con l’anticipo fra i
campioni e il Borussia, ore 20.30
a Moenchengladbach (diretta
Sky Sport 1). Il presidente della
Lega e del Dortmund, Reinhard
Rauball, ha usato un eufemi­
smo: «C’è un chiaro favorito per
il titolo. Probabilmente va deciso
chi accompagnerà il Bayern in
Champions». I rossi non hanno
ancora perso in questo torneo,
hanno il miglior attacco (42 gol)
e la miglior difesa (8 subiti). Non
vanno k.o. dal 28 ottobre 2012
(1­2 con il Leverkusen), sono ar­
rivati a 41 risultati utili consecu­
tivi e hanno un parziale di 8 vit­
torie su 8 nelle ultime uscite in
campionato. Il Gladbach è la sor­
presa dell’andata: terzo posto
davanti all’altro Borussia, una
Champions­posizione costruita
Pep Guardiola, tecnico Bayern AP
soprattutto in casa con 25 punti
su 27. Primi? No, secondi dietro
al Bayern (27 su 27). Il Borussia
Park è ovviamente esaurito, la
Bundesliga ha venduto le imma­
gini in 206 nazioni. «Vogliamo
essere i primi a battere il
Bayern» ha detto l’attaccante
della nazionale Max Kruse. Due
stagioni fa si ricominciò con la
stessa sfida, il Gladbach prevalse
3­1.
Mercato Il Bayern tornerà in
campo mercoledì a Stoccarda
per il recupero dell’ultima di an­
data, saltata per il Mondiale per
club vinto poi in Marocco. Per
demoralizzare ancora di più la
concorrenza, durante la pausa
invernale Rummenigge&Hoe­
ness hanno ufficializzato l’acqui­
sto di Robert Lewandowski dal
Borussia Dortmund. Arriverà a
luglio perché è prassi in Germa­
nia annunciare in inverno i colpi
per l’estate prossima: così il na­
zionale Sidney Sam passerà a fi­
ne stagione dal Leverkusen allo
Schalke 04 e il portiere del Bo­
russia Moenchengladbach Marc
ter Stegen si trasferirà a Barcel­
lona. Sempre per luglio, il Borus­
sia Dortmund allargherà il mer­
cato asiatico prendendo l’attac­
cante Ji (proprietà Sunderland
ma ora all’Augsburg). Il mercato
attuale vive su un affare da big: il
Wolfsburg ha sborsato 17,5 mi­
lioni che potranno diventare 22
(con i bonus) per Kevin de Bryu­
ne dal Chelsea. Poi molti presti­
ti: l’Amburgo ha messo sotto
contratto per sei mesi Ola John
del Benfica e ha dato Artjoms
Rudnevs all’Hannover.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino BRASILE 2014
«We are one» la canzone mondiale
RIO (m.can.) «We are one»,
«Siamo uno», è la la canzone uffi­
ciale del Mondiale 2014. La statuni­
tense Jennifer Lopez, il suo conna­
zionale rapper Pitbull e la brasilia­
na Cláudia Leite sono i cantanti
scelti per recitarla. «La musica è
pronta. Ci sono parole in porto­
ghese, inglese e spagnolo», ha
spiegato la Leite.
SESSO CON ESCORT
Ribery e Benzema verso assoluzione
PARIGI Arriverà probabil­
mente il 30 gennaio la sentenza nel
processo che vede i calciatori
francesi Franck Ribery (Bayern) e
Karim Benzema (Real Madrid) ac­
cusati di aver fatto sesso con una
prostituta all’epoca minorenne,
Zahia Dehar. Il procedimento do­
vrebbe concludersi con l’assolu­
zione dei due, visto che anche il
procuratore ha chiesto il proscio­
glimento. Il pubblico ministero ha
sostenuto che non ci sono abba­
stanza prove che Benzema e Ribe­
ry fossero consapevoli che la
escort Zahia, oggi 21enne, era mi­
norenne al momento dell’accadu­
to. I due calciatori, non presenti in
aula, rischiano fino a tre anni di
carcere se trovati colpevoli. L’av­
vocato di Ribery, Carlo Alberto
Brusa, ha detto all’Associated Press che il suo cliente era in Ger­
mania ad allenarsi «in attesa della
fine di questo capitolo doloroso».
E ha ribadito che le accuse della
ragazza non hanno alcun fonda­
mento e che Ribery è stato ingiu­
stamente preso di mira, lamentan­
to una grave violazione della «bar­
riera tra vita pubblica e privata.
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GRANDE NOVITÀ Sta arrivando
il nuovo sito
Gazzetta
Un’anteprima della home page del
nuovo sito della Gazzetta dello
Sport. Nuova la grafica, nuova la
concezione del portale che ora
può essere personalizzato da voi
.it -4
Robert Lewandowski Champions 24.04.2013: Borussia Dortmund­Real Madrid 4­1
Responsivo, multimediale, sem­
pre più verticale, social, personalizza­
to. Il countdown è cominciato, sta per
sbarcare on line il nuovo sito della Gaz­
zetta dello Sport. Un progetto innovati­
vo e unico: www.gazzetta.it, il più
grande sito sportivo italiano, è stato
completamente ripensato nella grafica,
nell’uso, nei contenuti.
nioni, servizi, video virali. Attualità e il
«meglio di», quantità e qualità.
Responsivo I contenuti di gazzetta.it
saranno fruibili nello stesso identico
modo anche su mobile (gratuito) e ta­
blet. Cambiano i mezzi, restano identi­
ci la grafica, l’ordine, la fruizione. Una
navigazione free, semplice e coinvol­
gente.
Social Ogni notizia avrà un contatore
che evidenzierà quanto quell’articolo è
stato cliccato, condiviso, commentato,
mostrando quindi il suo tasso di inte­
resse e di socialità. Ed entrando nell’ar­
ticolo sarà semplice e immediato condi­
viderlo sul proprio profilo Facebook,
Twitter o Google Plus.
Multimediale Una sempre maggiore
presenza di video e gallery fotografiche
nella home page, nelle sezioni verticali
e nel suo ampio canale video e foto. Sin
dal primo scroll dell’Hp e delle sezioni è
presente un’area dove saranno scelte e
proposte le immagini più fresche e im­
portanti della giornata. Nella colonna
di destra uno spazio per mostrare tra­
smissioni, opinioni e rubriche prodotte
da gazzetta.it. Cliccando su un video si
avrà la possibilità di vederlo a tutto
schermo con un effetto tipicamente te­
levisivo. Stesso discorso per le fotogal­
lery: immagini ad alta risoluzione visi­
bili pienamente su pc, smartphone e ta­
blet, con la possibilità di farle scorrere
con un clic o un semplice touch. Ma è
nei canali video e foto che l’utente potrà
davvero perdersi in un palinsesto ric­
chissimo. Highlights, trasmissioni, opi­
Verticale Non solo l’Hp generale, tut­
ti gli sport avranno una propria home
page verticale con aggiornamento con­
tinuo di notizie, rubriche, sondaggi, vi­
deo, foto e, soprattutto, dirette Live di
tutti i grandi eventi sportivi del giorno.
Personalizzato Gazzetta.it si trasfor­
ma per ogni utente seguendo le sue in­
dicazioni, i suoi interessi, le sue passio­
ni. Un indice verticale alla sinistra dello
schermo accompagnerà il lettore avver­
tendolo, attraverso un contatore appli­
cato ad ogni singolo sport, di quante
notizie nuove sono entrate in quel cana­
le verticale. Ogni nuova notizia sarà
evidenziata con la scritta «nuova», che
sparirà quando verrà aperta facendo
calare il contatore di una unità. Attra­
verso MIO l’utente potrà creare anche
la sua Home Page personale nella quale
far confluire «solo» le notizie degli
sport di suo interesse, e in uno spazio
dell’home page potrà richiedere le noti­
zie della sua squadra del cuore. Entrate
nel futuro, entrate in gazzetta.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Roberto Boninsegna Serie A 13.10.1974 Inter­Cagliari 4­1
relli, che nel 2005 perse 6­4
contro il Parma dell’altrettanto
pokerista Gilardino, e l’Inter di
Milito, che fece 4­4 con il Paler­
mo due anni orsono.
Simone Inzaghi Champions 14.03.2000 Lazio­Olympique Marsiglia 5­1
Domenico Berardi Serie A 12.01.2014 Sassuolo­Milan 4­3
Da Bonimba a Lewandowski
tutti i grandi poker del pallone L’ultimo di un italiano in Europa è quello di Simone Inzaghi al Marsiglia nel 2000. Il più recente Berardi al Milan, il più veloce Puskas al Francoforte nel ‘60: 4 gol in 25 minuti
GIULIO DI FEO
@fantedipicche
Quasi 14 anni fa, quella
sera di marzo, alla fine Simone
Inzaghi era pure un po’ incavo­
lato. Si era mangiato prima un
rigore e poi un golletto facile
facile: «Ero stanco, sono arri­
vato nel finale poco lucido», si­
bilò l’attaccante della Lazio ai
cronisti. Disappunto figlio di
un certo perfezionismo in zona
gol che hanno in famiglia, spe­
cie pensando che poco prima
ne aveva rifilati 4 al Marsiglia.
Inzaghi junior è stato l’ultimo
italiano a riuscirci nelle coppe
europee, e non è mica una cosa
facile. Non ha nemmeno un no­
me: quaterna o poker sono pre­
si in prestito da altre discipline
e rendono l’idea solo vagamen­
te. Resta però l’impresa non co­
mune, di quelle che ti fanno
uscire dall’anonimato. Fanne
quattro e sei una star, volente o
nolente. Prendi Berardi una
dozzina di giorni fa: ragazzo
schivo, parla e fa male coi pie­
di. E spartisce le dediche: «Alla
mia ragazza, ai miei genitori e
ad Acerbi». Se lo poteva per­
mettere, dopo averne fatti giu­
sto 4 al Milan.
ninsegna, «veleno» Lorenzi,
Amadei, Altobelli, Bobo Vieri,
Nyers, Van Basten, Savicevic,
Montella (nel derby di Roma,
quindi con un peso specifico al­
tissimo), El nino maravilla San­
chez. Caratteristica sostanziale
delle quadruplette: chi le fa, fe­
steggia pure una vittoria. Due
sole volte, nella storia della A,
una squadra ha avuto un bom­
ber da 4 gol e non ha fatto bot­
tino pieno, entrambe di recen­
te: il Livorno di Cristiano Luca­
In Italia Berardi è il settanta­
duesimo attaccante a riuscire
nell’impresa in Italia, per un to­
tale di 85 poker calati. Nel
club, tra gli altri, Meazza, Bo­
In Italia ci sono riusciti in 72: Meazza, Altobelli,
Vieri, Van Basten,
Sanchez, Nyers,
Montella nel derby
Azzurro In Nazionale, inve­
ce, la prima volta fu nel 1936.
Vittorio Pozzo doveva fare
l’Italia per le Olimpiadi di Ber­
lino e non poteva selezionare
giocatori professionisti o na­
zionali maggiori, così andò di
provini. E si trovò tra le mani
tale Carlo Biagi, che a 22 anni
studiava e si divertiva a fare
l’ala sinistra nel Pisa: bravo, ve­
loce, preso. E Pozzo fu ripagato
nei quarti, nell’8­0 al Giappone
la metà dei gol li fece lui. Poi
vennero Pernigo, Sivori, Or­
lando, Riva e Bettega.
In Europa Tra i bomber non
comparabili col resto del pia­
neta, a quadruplette Messi bat­
te Ronaldo 4­2 e ha in carniere
anche un colpo da cinque. Nel­
le coppe europee, detto di In­
zaghi, ci sono altri dieci poker
con maglie italiane, ultimo in
ordine di tempo quello di Cava­
ni contro il Dnipro in Europa
League nel 2012. Altrove, di re­
cente circoletto rosso su quello
di Ibra in casa dell’Anderlecht a
ottobre, ma soprattutto su
quello con cui Robert Lewan­
dowski (Borussia Dortmund)
ha sbattuto fuori il Real Mou
nelle scorse semifinali di
Champions League. Uno pensa
che sia il più scintillante, e in­
vece no: il colonnello Puskas
nel 1960 infilò Egon Loy, por­
tiere dell’Eintracht Francofor­
te, una, due, tre, quattro volte
in 25 minuti. Era la finale di
Coppa dei Campioni. Chapeau.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
laProposta
17
ANCHE GUIDOLIN MERITA L’ISCRIZIONE
ALLA CORSA PER IL DOPO PRANDELLI
di SEBASTIANO VERNAZZA
Udinese in campionato va male.
L’
Intendiamoci, male per gli stan­
dard a cui ci ha abituato negli ultimi
anni: venti punti in venti partite posso­
no bastare se l’obiettivo è la salvezza.
Ci sono annate che nascono storte,
l’importante è che non si chiudano
peggio. In Coppa Italia però l’Udinese
ha compiuto un’impresona, ha fatto
fuori le milanesi, una dietro l’altra, l’In­
ter negli ottavi e il Milan nei quarti. La
coppa nazionale può essere una scor­
ciatoia per l’Europa League. In 118 an­
ni di vita è la quinta volta che l’Udinese
raggiunge le semifinali di Coppa Italia.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Francesco Guidolin
ilCommento
La partita di mercoledì sera a San Si­
ro ci ha portati all’ennesima «riscoper­
ta» di Francesco Guidolin. Tutti gli oc­
chi addosso a Clarence Seedorf, ma al­
la fine la scena se l’è presa l’allenatore
di Castelfranco Veneto. Con calibrate
mosse, per esempio con gli innesti di
Pereyra e Nico Lopez, ha dato scacco
matto al Milan. Ormai abbiamo smes­
so di chiederci perché Guidolin, che va
per i 59 anni, non abbia mai allenato
una grande. E’ andata così e amen. Un
«provinciale» nel senso migliore del
termine: la provincia italiana, specie a
Nordest, è miniera di eccellenze.
laPuntura
Come diceva qualcuno, però, non è
mai troppo tardi e noi ci prendiamo la
licenza di iscrivere Guidolin alla corsa
per la panchina della Nazionale, am­
messo che Cesare Prandelli lasci va­
cante la carica. Massimiliano Allegri e
Alberto Zaccheroni, in prima fila per la
successione, possiedono curriculum,
esperienza e capacità. Guidolin, però,
non ha nulla da invidiare a nessuno.
Post scriptum: è curioso che tutti e tre
abbiano lavorato all’Udinese, Allegri
come vice di Galeone. Udine gran pro­
vincia d’Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marca la differenza
di ROBERTO PELUCCHI
ABOLIRE LE OLIMPIADI? f
UN’IDEA SBALLATA
Già che c’è Cellino potrebbe smontare il Cagliari e rimontarlo a Leeds.
traddizioni, ad essere il punto d’arrivo della
pratica sportiva, che è a sua volta il più nobile
lascito della cultura occidentale: sostituire la
ue autorevoli giornalisti statunitensi han­ gara alla guerra, l’avversario al nemico, le rego­
no fatto scalpore nei giorni scorsi con le al caos, il rispetto alla distruzione, la vita alla
un’opinione «forte»: smettiamola di organizza­ morte. Tutto ciò cozza con la commercializza­
re le Olimpiadi, perché producono più danni zione? Sì e no. Sì, se questo inquina il tessuto
che benefici. Il primo è stato Charles Lane sul sportivo propriamente detto, no se l’apporto
Washington Post; lo ha seguito con motivazioni economico serve a sostenere lo sport stesso in
analoghe Karin Klein, sul Los Angeles Times. forma indiretta. Non esiste alcuna attività uma­
Gli argomenti a sostegno sono in estrema sinte­ na di grande respiro internazionale che possa
si: 1) Le Olimpiadi hanno tradito le intenzioni estraniarsi, in un’economia di mercato grande
del suo fondatore De Coubertin che le intende­ ormai quanto il Mondo, dalla pubblicità e dagli
va soprattutto come veicolo di pace internazio­ sponsor, che non è un male in sé. Nessun sano
nale; 2) La commercializzazione; 3) costi inso­ di mente può pensare di abrogare il baseball
stenibili per gli organizzatori; 4) incoraggia­ pro americano, imbottito di steroidi al punto da
mento di nazionalismi e aberrazioni come il do­ costringere un presidente Usa a dedicargli un
ping.
«discorso alla nazione» (George Bush, gennaio
Sono opinioni di una fragilità sconcertante, 2004). Proprio la commercializzazione è lo sce­
ma prima di confutarle non si può non notare nario in cui prosperano i grandi sport negli Usa,
che la forza stessa dei Giochi è perfetta per ogni che cercano di non farsene contaminare sul pia­
forma di strumentalizzazione, da quelle politi­ no strettamente agonistico. Come le Olimpiadi.
che a quelle, appunto, giornalistiche. E’ facile,
I Paesi ospitanti pagano duramente la loro
con un argomento del genere in mano, diventa­ organizzazione? Piano. Spiegateci perché allo­
re iconoclasti a buon mercato e fare il giro di ra ogni 4 anni c’è una nutrita fila di nazioni che
tutti i social. Più la spari grossa più diventi vogliono i Giochi. Evidentemente i detrattori
l’eroe dei «contro». Senza pagare alcun dazio.
dimenticano qualcosa di colossale, in termini di
Intanto: nessuno può proibire ad un’associa­ turismo, immagine, rinnovamento tecnologico
zione privata come il Cio di mettere in piedi ciò e urbanistico. Gli esempi sono tanti.
che desidera. A meno di
La questione del na­
invocare strumenti auto­
zionalismo che sarebbe
ritari e antidemocratici
«eccitato» o addirittura
che in campo sovranna­
incrementato dai Giochi
zionale hanno ancor me­
è la quintessenza del nul­
no ragion d’essere. In li­
la. Lo sport è certo uno
nea di massima queste
dei terreni di confronto
tesi distruttive del più se­
delle società nazionali,
guito e amato spettacolo
ma di gran lunga quello
del mondo partono spes­
meno pericoloso da ma­
so, e anche in questo ca­
neggiare. L’economia, il
so, da ricostruzioni stori­
militarismo, le egemo­
che sballate. La più ricor­
nie, perfino le religioni,
rente è quella della tre­
sono terreni molto più
gua delle guerre
infidi e potenzialmente
nell’antica Grecia. Una
mortali. Non crediamo
visione idealizzata e in
che gli abitanti di molti
buona parte infondata.
Paesi del Mondo detesti­
Anche in quei tempi, in
no gli Stati Uniti, in que­
realtà, la tregua era limi­ Tania Cagnotto ai Giochi di Londra LAPRESSE
sto certamente commet­
tata esclusivamente agli
tendo errori di generaliz­
atleti e al pubblico che dovevano recarsi a Olim­ zazione, perché Owens e Lewis, Ali e LeBron,
pia e le eccezioni furono numerose e clamoro­ Woods e Montana erano o sono leggende viven­
se, al punto che la guerra arrivò a seminare la ti e eroi imbattibili. E’ evidente che ogni società
morte nel recinto sacro di Olimpia. Siamo, co­ nazionale, in particolare quelle autoritarie o
me capite, ad un livello molto diverso dei boi­ dittatoriali, cerca di piegare lo sport e l’Olimpi­
cottaggi parziali dei Giochi del 1976, 1980 e ade ai propri fini sporchi. Ma ne siamo ormai
1984, che vengono citati come prova a carico avvertiti, abbiamo capacità di analisi e di inter­
dai due giornalisti americani. Va piuttosto se­ vento, disponiamo di antidoti sociali. Le Olim­
gnalato che da trent’anni le Olimpiadi hanno piadi non sono l’unico confronto planetario
recuperato un universalismo pieno, che è un suggerito dallo sport: i Mondiali di calcio e di
valore in sé. Terrorismo e sangue: i Giochi non altre discipline raggiungono una popolarità pa­
ne sono stati esenti, è vero. Ma c’è qualcuno che ragonabile. Dovremmo forse abolire anche
può sensatamente proporre di cancellare stra­ quelli? E dove sarebbe il limite geopolitico per
de e automobili negli Usa per evitare i circa una competizione «sana», il quartiere?
30.000 morti all’anno?
La sfida del medagliere va derubricata: più
De Coubertin non era la vergine candida che che di nazionalismo è più sensato parlare in
teneva sulla mano la colomba della pace. Certo, questo caso di patriottismo. Ciascuna comunità
c’era anche questa aspirazione nel suo articola­ ha il diritto di essere orgogliosa di un suo figlio
to disegno, ma non vi è il minimo dubbio che il che in modo leale per un giorno viene ammira­
barone pensasse lo sport anche, se non soprat­ to e applaudito da tutto il resto del mondo. E’ un
tutto, come introduzione alla vita militare. Non elemento insito nella natura umana, che non va
a caso introdusse nel programma dei Giochi un in contraddizione con l’universalismo «buono»
curioso sport che sopravvive tuttora, il penta­ dello sport, ma ne costituisce al contrario il ra­
thlon moderno. Nient’altro che addestramento dicamento e la linfa. Certo, anche le Olimpiadi,
puro per il soldato ideale di fine Ottocento, purtroppo, sono piene di porcherie: dal doping
quello che doveva essere capace di correre a all’inganno. Come tutte le attività umane. E le
piedi e a cavallo, nuotare, tirare di scherma e di persone di buona volontà sono impegnate a ri­
pistola.
pulirle, migliorarle, proteggerle, consegnarle ai
Le Olimpiadi non hanno tradito nulla, da posteri. Nessuno su questo piccolo pianeta ha
questo punto di vista. Stanno facendo un per­ inventato qualcosa di più elevato e vicino alla
corso complesso, com’è quello di tutti i macroe­ gioia e ai sentimenti di miliardi di persone.
venti sociali dei nostri tempi. E si trasformano Guai a perderle.
con quelli. Continuano, con tutte le loro con­
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di FRANCO ARTURI
D
laVignetta DI VALERIO MARINI
TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO CARMELO ANTHONY
Fuoriclasse di basket Nba
#GoTeamUSA!!! Good luck to all of my fellow @USOlympic athletes in Sochi! RT and join me in today’s digital send­off! #Gold
@carmeloanthony
SALVATORE SANZO
Ex campione olimpico di scherma
Io e @ValeAspro: due schermidori, due ragazzacci... due amici! @sanzo_toti
RADAMEL FALCAO
Fuoriclasse del Monaco
Tante grazie agli @atleti
e a tutti i miei ex compagni per auguri così carini.
Un abbraccio grande a tutti quanti.
@FALCAO
RICKY RUBIO
Stella del basket
Prima sconfitta della stagione in casa del CSKA. Dobbiamo imparare dagli errori e lavorare con umiltà.
@rickyrubio9
di SANTIAGO SEGUROLA
Adjunto al director di «Marca»
quotidiano sportivo spagnolo
Il Barça di Rosell
l’affaire Neymar
e quel farmacista
Cases, farmacista della
Jgueraordi
piccola cittadina di Esparre­
(22.000 abitanti), tifoso e
socio del Barcellona, perfetto
sconosciuto fino a soli 4 mesi fa,
è l’inaspettato protagonista del
terremoto che ha messo fine al­
la carriera da presidente di San­
dro Rosell. Nel tardo pomerig­
gio di ieri, Rosell, 49 anni, im­
presario, massimo dirigente del
club dopo la grande vittoria ot­
tenuta nelle elezioni del 2010,
ha presentato le dimissioni da­
vanti alla giunta direttiva di una
squadra che sta vivendo in am­
bito sportivo la sua età dell’oro.
Quella che sembrava una que­
stione di poca importanza, la
querelle di un anonimo socio
contro il plenipotenziario del
Barça per presunte irregolarità
nel contratto del brasiliano Ney­
mar, si è trasformata in una
bomba nucleare.
Il 5 di dicembre dello scorso
anno, Cases, militante di Go
Barça, piattaforma che si oppo­
ne all’attuale dirigenza, ha pre­
sentato in tribunale una denun­
cia contro Rosell per falsifica­
zione. Secondo il Barcellona
l’operazione era costata 57 mi­
lioni di euro, 17 per il Santos e
40 per il padre del giocatore.
Nel corso dei tre anni preceden­
ti, Real Madrid e Barcellona si
erano duramente contesi il gio­
catore brasiliano. L’accordo rag­
giunto tra il padre di Neymar e il
Barcellona fu determinate per
l’esito della trattativa. L’opera­
zione rappresentò un duro col­
po per Florentino Pérez, presi­
dente del Real Madrid. Pérez di­
chiarò che il Real non era nelle
condizioni di acquistare Ney­
mar perché l’ingaggio avrebbe
comportato un esborso vicino ai
150 milioni. Subito dopo ebbe
inizio l’estenuante trattativa per
il gallese Gareth Bale, comprato
per 91,5 milioni di euro secondo
il Real Madrid, o 101 milioni
stando alle informazioni che
giungono dall’Inghilterra. De­
stò clamore la capitolazione di
un uomo che non aveva mai in­
contrato rivali nella corsa per le
più grandi stelle del mondo, ma
sorprese ancor di più la cifra fi­
nale dichiarata da Rosell: 57 mi­
lioni, sorprendentemente bas­
sa.
Il farmacista Cases, che aveva
già espresso il proprio disaccor­
do in occasione del contratto sti­
pulato con Qatar Foundation
per la sponsorizzazione del
club, ebbe un breve momento di
gloria nel settembre del 2013,
quando annunciò una mozione
di sfiducia contro il presidente
Rosell per «bugie e inganni». Il
fallimento della mozione, che
non raggiunse il 15% delle firme
dei soci, condizione necessaria
Sandro Rosell con Neymar AFP
per portare avanti il procedi­
mento, venne interpretato come
la fine del franco tiratore Cases.
Tuttavia, un mese e mezzo
più tardi, Jordi Cases inviò un
fax chiedendo chiarimenti sul
contratto di Neymar, soprattut­
to a proposito dei 40 milioni di
euro che il Barça aveva versato
al padre del giocatore. Dal Bar­
cellona nessuna risposta. Cases
valutò il silenzio del club come
un insulto e una dimostrazione
di mancanza di trasparenza. «Se
mi avessero detto che l’ingaggio
di Neymar era per vari motivi
prioritario e che la concorrenza
del Real Madrid esigeva uno
sforzo enorme, l’avrei accettato,
ma sono rimasto infastidito dal
silenzio sprezzante», ha detto
recentemente Jordi Cases, che
si è presentato in tribunale il 5
dicembre per citare in giudizio
Sandro Rosell.
In appena un mese e mezzo,
la carriera di Rosell è precipita­
ta nel baratro. Lunedì scorso il
quotidiano El Mundo ha riferito
che la documentazione in mano
alla giustizia porterebbe addi­
rittura a 95 milioni il prezzo pa­
gato per Neymar. L’incremento
dipenderebbe da alcuni ele­
menti che il Barça non riteneva
fossero da includere nel con­
tratto originale, ma che gli in­
quirenti hanno valutato come
manovre finanziarie di falsifica­
zione, riconducibili al reato pe­
nale di appropriazione indebi­
ta. Questa settimana il giudice
Pablo Ruz ha ritenuto il mate­
riale della denuncia fondato e
sufficiente per portare avanti il
processo. Le conseguenze sono
state immediate: Sandro Rosell,
prima vicepresidente con Joan
Laporta, quindi acerrimo nemi­
co dello stesso, nonché di Johan
Cruyff e Pep Guardiola —i due
grandi miti del barcellonismo ­,
si è dimesso ieri. Gli succederà
l’attuale vicepresidente José
Bertoméu. Se tutto è come sem­
bra, un farmacista, un socio
quasi sconosciuto, l’ha abbattu­
to. Ma nel calcio spagnolo quasi
nulla è come sembra.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
SERIE B SI RICOMINCIA
Con questo mercato sarà un’altra B
Cinque domande al campionato: con Ardemagni, Maresca e Schiattarella si alza il livello
NICOLA BINDA
NickBinda
Si ricomincia. Il 29 di­
cembre è finito il girone di an­
data, anche se manca ancora
una partita, la tristemente no­
ta Carpi­Padova: oggi la Corte
di Giustizia dovrebbe confer­
mare se è da completare negli
ultimi 63’, come è stato deciso
in primo grado, o no (e tra 8
giorni c’è il ritorno...). Ed è
stata ultimata la sosta, inter­
rotta solo dal recupero Varese­
Novara di domenica e arric­
chita dalle iniziative della Le­
ga: ultima i «Panini days» nel­
le prime due giornate per il
lancio delle figurine. Si ripar­
te dunque: stasera, domani e
lunedì c’è la prima di ritorno.
Chissà cosa è cambiato.
1«A grandi linee sì, però
Il girone ritorno sarà uguale
a quello di andata?
aspettiamoci sorprese. Quasi
un mese di stop separa andata
e ritorno, facendone due cam­
pionati distinti: siccome sarà
sempre così anche in futuro,
quando allenatori e società
decideranno di impostare il la­
voro su 4 mesi + 4 mesi (e non
su 9), le squadre ne benefice­
ranno. Adesso, in questa so­
sta, sono cambiate tante cose
e ovviamente sono le squadre
che andavano meglio a ri­
schiare di più».
2«Il mercato in primis: è
Quale la variabile di genna­
io che più inciderà?
un’ottima occasione per mi­
gliorarsi e quasi tutti ne hanno
approfittando inserendo forse
fresche. Ma attenzione alla
preparazione atletica: dopo i
giorni di riposo seguiti all’ulti­
mo turno di campionato, si è
ricominciato quasi da zero per
arrivare alla condizione otti­
male, e chi la trova prima ci
guadagna. Terza variabile, il
recupero degli infortunati: in
alcuni (pochi) casi saranno
quasi come nuovi acquisti».
giocatori. Alcune squadre so­
no rimaste al palo, o quasi: ma
fino al 31 c’è tempo...».
3
Ma quali sono state le squa­
dre a muoversi meglio, al­
meno finora, visto che il mercato
si chiuderà il 31?
4«In generale sì, c’è oculatez­
Tanto mercato, ossia Serie
B in salute?
«Il Palermo ha arricchito il
suo già ottimo organico con
una stella come Maresca, oltre
a Lazaar e Vitiello. Intelligenti
i ritocchi di Empoli (Eramo),
Pescara (Caprari, a breve Gua­
na e Sampirisi) e Siena (Pla­
smati), importanti gli innesti
dello Spezia (Bianchetti, Gen­
tsoglou e Schiattarella) e del
Cesena (Belingheri e Marilun­
go, oltre al giovane Gagliardi­
ni). Da applaudire il coraggio
di Avellino, Carpi e Lanciano,
che sono tre rivelazioni in cer­
ca del salto di qualità e hanno
preso giocatori importanti
(Carpi su tutti). E poi, chi è
partito male, sta cercando di
rimediare: vedi Novara, Pado­
va e Ternana, o addirittura la
Juve Stabia che ha già preso 6
za, ma ci sono società con un
bilancio preoccupante e la re­
trocessione potrebbe avere
conseguenze devastanti».
5«L’allargamento dei playoff
E allora cosa dovremo
aspettarci nel ritorno?
A sinistra Schiattarella. Dall’alto Ardemagni e Schiattarella IPP­PEGASO
Domani la 22a giornata (ore 15) RINFORZI PESCARA: CON CAPRARI ANCHE GUANA E SAMPIRISI
CLASSIFICA
SQUADRE PALERMO
EMPOLI
AVELLINO
PESCARA
LANCIANO
CROTONE
CESENA
CARPI
BRESCIA
TRAPANI
LATINA
SPEZIA
VARESE
SIENA (­7)
BARI (­3)
MODENA
TERNANA
CITTADELLA
NOVARA
PADOVA
REGGINA
JUVE STABIA
PARTITE RETI PUNTI
G V N P F S
40
39
37
34
33
32
31
30
30
30
30
30
28
27
23
22
22
21
21
18
14
9
21
21
21
21
21
21
21
20
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
21
20
21
21
12
11
10
9
9
9
7
9
6
7
7
8
7
8
6
5
5
4
4
4
3
1
4
6
7
7
6
5
10
3
12
9
9
6
7
10
8
7
7
9
9
6
5
6
5
4
4
5
6
7
4
8
3
5
5
7
7
3
7
9
9
8
8
10
13
14
33
31
26
32
21
32
24
22
32
29
20
21
28
35
22
24
25
19
19
16
16
18
17
16
20
24
19
31
17
25
28
25
18
27
25
25
23
24
26
28
29
27
34
37
UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Venerdì 31 gennaio, ore 20.30
AVELLINO­LATINA (1­1)
Sabato 1 febbraio, ore 15 BRESCIA­BARI (0­0)
CESENA­CROTONE (2­1)
MODENA­VARESE (1­1)
PADOVA­CARPI (n.d.)
PESCARA­TRAPANI (2­2)
REGGINA­LANCIANO (1­1)
SIENA­NOVARA (1­2)
SPEZIA­JUVE STABIA (2­1)
TERNANA­CITTADELLA (2­2)
Lunedì 3, ore 20.30
EMPOLI­PALERMO (2­1)
CARPI
TERNANA
CITTADELLA
SPEZIA
JUVE STABIA
PESCARA
Polenta k.o., Delvecchio no
Donne e under 18 a 1 euro
Inglese, stop di 45 giorni
Ardemagni subito titolare
Di Gennaro non è al top
Donnarumma neo papà
Pea lancia tutti i nuovi
Ballotaggio Falco­Sowe
BARI Improbabile il recupero di Polenta:
il difensore è alle prese con un infortunio
muscolare e lavora a parte dall’inizio del­
la settimana. Al centro della retroguardia
ci saranno Ceppitelli e Chiosa. Confer­
mato il 4­3­3: forse in panchina Delvec­
chio, unico rinforzo in questo mercato di
gennaio. Biglietto di tribuna est a un euro
per donne e under 18.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Sabelli e Chiosa.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­3) Guarna;
Sabelli, Ceppitelli, Chiosa, Calderoni; De­
fendi, Romizi, Sciaudone; Galano, Joao
Silva, Fedato. All. Alberti­Zavettieri.
CARPI Doppia presentazione ieri per Le­
gati e Ardemagni. Vecchi non ha Poli e
Kiakis e ha perso anche Inglese (lussa­
zione alla spalla, out 45 giorni), ma po­
trebbe lanciare dall’inizio sia Colombi
che Ardemagni (in alternativa a Mbako­
gu), altri ballottaggi fra Pasciuti e Letizia
a destra in difesa e fra Sgrigna e Di Gau­
dio a centrocampo.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Memushaj e Sgrigna.
PROBABILE FORMAZIONE (4­1­4­1) Co­
lombi; Pasciuti, Romagnoli, Pesoli, Ga­
gliolo; Porcari; Concas, Lollo, Memushaj,
Sgrigna; Ardemagni. All. Vecchi.
CITTADELLA Allenamento differenziato
per Alborno e De Ledi, che non ci saran­
no con lo Spezia. Qualche acciacco an­
che per il portiere Di Gennaro, alle prese
con un’infiammazione al ginocchio: do­
vrebbe comunque essere al suo posto.
Martedì Donnarumma è diventato papà
del piccolo Giuseppe.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Busellato e Paolucci.
PROBABILE FORMAZIONE (4­4­2) Di Gen­
naro; Coly, Gasparetto, Pellizzer, Puglie­
se; Pecorini, Di Donato, Busellato, La Ca­
mera; Donnarumma, Coralli. All. Foscari­
ni.
JUVE STABIA Pea prepara una Juve Sta­
bia con tutti i rinforzi in campo. Tra i pali
Benassi con Piccioni al centro della dife­
sa, a centrocampo Giandonato­De Falco
con Liviero (il suo arrivo esclude quello di
Frascatore) a sinistra. In attacco Falco,
con Sowe alternativa, a supporto di Di
Carmine. Prezzi dimezzati in prevendita.
SQUALIFICATI Di Nunzio DIFFIDATI Di Carmine, Ghiringhelli, De Fal­
co, Mezavilla, Suciu.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Benas­
si; Lanzaro, Piccioni, Contini; Zampano,
De Falco, Mezavilla, Giandonato, Liviero;
Falco, Di Carmine. All. Pea.
E’ l’ora di Bochniewicz
Barillà e Pigliacelli dal 1’
Tesser vara il suo 4­3­1­2
Miglietta al posto di Viola
Bianchetti va sulla destra
Gentsoglou dietro Ferrari
Zauri sostituisce Balzano
Gioca il tridente da 22 gol
REGGINA Prima vigilia per Gagliardi e Za­
nin che debutteranno in panchina a Bari.
I due tecnici hanno celato sinora le loro
scelte facendo svolgere a porte chiuse le
sedute di allenamento. Certo comunque
l’impiego dei due nuovi arrivati, Barillà e
Pigliacelli, nonché del giovane della Pri­
mavera, Bochniewicz.
SQUALIFICATI Sbaffo.
DIFFIDATI Cocco e Colucci.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Piglia­
celli; Di Lorenzo, Lucioni, Bochniewicz;
Adejo, Rigoni, Dall’Oglio, Strasser, Barillà;
Gerardi, Di Michele. All. Gagliardi­Zanin.
TERNANA Con Tesser cambia modulo la
Ternana e passa al 4­3­1­2 a lui caro. Vi­
ola è squalificato: al suo posto Miglietta.
Possibile l’esordio dal primo minuto di
Gavazzi, mentre per Valeri si prospetta la
panchina. In attacco Litteri è il favorito
per sostituire l’infortunato Ceravolo.
SQUALIFICATI Viola.
DIFFIDATI Masi, Meccariello, Fazio,
Farkas, Falletti, Bernardi e Zito.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­1­2) Bri­
gnoli; Rispoli, Meccariello, Farkas, Lau­
ro; Gavazzi, Miglietta, Zito; Maiello; Ante­
nucci, Litteri. All. Tesser.
SPEZIA Problemi a destra perché non
stanno bene Baldanzeddu e Madonna,
dunque si potrebbe spostare Bianchetti,
lasciando invariata la coppia Lisuzzo­
Ceccarelli. A centrocampo i nuovi Schiat­
tarella e Gentsoglou dietro l’unica punta
Ferrari; Ebagua resterà fermo a lungo.
SQUALIFICATI Borghese.
DIFFIDATI Migliore, Appelt, Baldanzeddu,
Catellani e Ebagua.
PROBABILE FORMAZIONE (4­2­3­1) Leali; Bianchetti, Lisuzzo, Ceccarelli, Migliore;
Seymour, Bovo; Schiattarella, Gentso­
glou, Catellani; Ferrari. All. Mangia.
PESCARA Primo allenamento per Milice­
vic. Balzano squalificato, a destra Zauri.
Ristabilito dopo la pubalgia Nielsen. In at­
tacco Politano­Maniero­Ragusa (22 reti
in tre). Caprari già in gruppo: dalla Roma
arriverà anche il portiere Svedkauskas
(era alla Paganese), oggi le firme di Gua­
na (Chievo) e Sampirisi (Genoa).
SQUALIFICATI Balzano.
DIFFIDATI nessuno.
PROBABILE FORMAZIONE (3­4­3) Belardi;
Zuparic, Schiavi, Capuano; Zauri, Rizzo,
Brugman, Rossi; Politano, Maniero, Ra­
gusa. All. Marino.
ARBITRO Ostinelli di Como ARBITRO Minelli di Varese ARBITRO Saia di Palermo ARBITRO Merchiori di Ferrara (0­1)
(0­0)
(0­3)
LANCIANO
BRESCIA
LATINA
EMPOLI
NOVARA
AVELLINO
PALERMO
MODENA
VARESE
CESENA
Baroni, idea Comi dal via
Ferrario ha recuperato
Figliomeni si deve fermare
Lunedì arriva Fabio Nunes
Calori è pronto per il 4­3­3
Lambrughi subito titolare
Iachini perde sei giocatori
Sorrentino va in panchina
Laverone terzino sinistro
Corti ok dopo la squalifica
LANCIANO I nuovi arrivi di Comi, Raga­
tzu e Nunzella e le partenze di Fofana e
Plasmati non dovrebbero portare Baroni
a proporre modifiche rispetto all’undici
standard, anche se l’idea Comi dall’inizio
non è da escludere. In difesa assente
Amenta per squalifica, recuperano Tro­
est, Aquilanti e Ferrario con l’ex leccese
pronto all’esordio come titolare.
SQUALIFICATI Amenta.
DIFFIDATI Piccolo, Comi, Turchi e Minotti.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­3) Sepe;
De Col, Troest, Ferrario, Mammarella;
Minotti, Casarini, Buchel; Piccolo, Falci­
nelli, Di Cecco. All. Baroni.
LATINA Non c’è Figliomeni (guai musco­
lari) ma in difesa tornano Esposito e Cot­
tafava. Ha lavorato in gruppo Ristovsky,
difficile però che Breda lo rischi, a tutto
vantaggio di Milani. Massima incertezza
sulla spalla di Jonathas: Cisotti è in pole
rispetto a Ghezzal e Jefferson. Il porto­
ghese Fabio Nunes (’92), esterno sinistro
del Blackburn, è atteso lunedì.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Alhassan, Bruno e Morrone.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Iaco­
bucci; Brosco, Cottafava, Esposito; Mi­
lani, Crimi, Morrone, Laribi, Alhassan; Ci­
sotti, Jonathas. All. Breda.
NOVARA Calori è pronto a tornare al 4­
3­3, con Lambrughi subito titolare sulla
corsia di sinistra. Sulla destra, in attesa
di Crescenzi (si cerca di ultimare le prati­
che per averlo già in campo domani), po­
trebbe toccare ancora a Salviato. Tri­
dente inedito, con Gonzalez e Lazzari a
supporto di Sansovini. Niente da fare per
Rubino e Pesce.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Lazzari e Salviato.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­3) Kosi­
cky; Salviato, Perticone, Ludi, Lambru­
ghi; Marianini, Buzzegoli, Faragò; Gonza­
lez, Sansovini, Lazzari. All. Calori.
PALERMO Emergenza per Iachini che do­
vrà fare a meno di sei pedine: ai tre squa­
lificati Milanovic, Bolzoni e Lafferty si so­
no aggiunti gli infortunati Dybala e Barre­
to, e non ci sarà nemmeno Belotti (proble­
mi muscolari). In attacco uno tra Malele e
Troianiello in coppia con Hernandez. Sor­
rentino, dopo il lungo stop, andrà in pan­
china. Debutta Maresca.
SQUALIFICATI Milanovic, Bolzoni, Lafferty.
DIFFIDATI Ujkani e Daprelà.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Ujkani;
Munoz, Terzi, Andelkovic; Stevanovic,
Ngoyi, Maresca, Verre, Daprelà; Malele,
Hernandez. All. Iachini.
VARESE La firma di Lazaar con il Palermo
è slittata a lunedì, ma il terzino non do­
vrebbe giocare e Gautieri, che rischia di
non avere Franco per infiammazione al
ginocchio, potrebbe dirottare a sinistra
Fiamozzi o adattare Cristiano. Bjelanovic
sempre k.o., Corti ha scontato la squalifi­
ca e rientra. La rifinitura è stata anticipa­
ta alle 11 al centro sportivo del Bosto.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Pavoletti.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­3) Bres­
san; Laverone, Rea, Ely, Fiamozzi; Corti,
Damonte, Cristiano; Zecchin, Pavoletti, Forte. All. Gautieri.
Passaggio di società:
giallo sui soldi di Manenti
Croce torna, Eramo pronto
Barba al posto di Tonelli
In porta torna Terracciano
Peccarisi out, c’è Decarli
Novellino conferma il 4­4­2
Davanti Stanco e Babacar
Il dubbio è D’Alessandro
Defrel diventa mezzala
BRESCIA Continua le telenovela societa­
ria. «Il bonifico sul mio conto è arrivato»,
sostiene l’aspirante acquirente Manenti.
Ma al Brescia non risulta: «Non abbiamo
visto i soldi», dice Corioni. Visita di Gires­
se, c.t. Senegal. Oggi rifinitura: preoccu­
pa Sodinha, k.o. Corvia e Zambelli.
SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Coletti, Freddi, Grossi, Lasik e
Zambelli.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­1­1) Cra­
gno; Paci, Di Cesare, Freddi; Zambelli,
Benali, Budel, Grossi, Kukoc; Oduamadi;
Caracciolo. All. Bergodi.
EMPOLI Croce ha recuperato dalla feb­
bre e gioca con Valdifiori: il terzo in me­
diana dovrebbe essere Signorelli (al po­
sto di Moro infortunato), però non è da
escludere l’utilizzo del rinforzo di gennaio
Eramo. In difesa Barba al posto di Tonelli.
La squadra è già in ritiro una decisione
legata alla lunga sosta. SQUALIFICATI Tonelli.
DIFFIDATI Mchedlidze, Moro e Hysaj.
PROBABILE FORMAZIONE (4­3­1­2) Bassi;
Laurini, Rugani, Barba, Hysaj; Signorelli,
Valdifiori, Croce; Pucciarelli; Tavano,
Maccarone. All. Sarri.
AVELLINO Imbarazzo delle scelte per
Rastelli che ritrova il portiere Terraccia­
no pronto a riprendersi la maglia da tito­
lare. Al posto dello squalificato Peccarisi
probabile il debutto del neoacquisto De­
carli, mentre in attacco Ciano potrebbe
partire dalla panchina. Indisponibili per
infortunio Ladriere e Soncin.
SQUALIFICATI Peccarisi.
DIFFIDATI Izzo, Arini e Schiavon.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Terrac­
ciano; Decarli, Izzo, Pisacane; Zappaco­
sta, D’Angelo, Arini, Schiavon, Bittante;
Castaldo, Galabinov. All. Rastelli.
MODENA Assenti per infortunio Signori,
Potenza e Mangni, Novellino riparte con il
4­4­2 sperimentato nell’ultima prima del­
la sosta. Abbondanza a centrocampo con
Salifu che, salvo problemi fisici (in preal­
larme Burrai), dovrebbe giocare dall’inizio
con Rizzo. Esclusi Bianchi e Mazzarani, in
attacco Stanco farà coppia con Babacar.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Cionek, Gozzi, Manfrin e Zoboli.
PROBABILE FORMAZIONE (4­4­2) Pinso­
glio; Gozzi, Cionek, Zoboli, Manfrin; Moli­
na, Salifu, Rizzo, Garofalo; Babacar,
Stanco. All. Novellino.
CESENA Tabanelli ha salutato ieri Bisoli e
i compagni: da oggi inizia l’avventura al
Leeds. Indisponibile Bangoura, in dubbio
D’Alessandro. Gli ultimi arrivati Marilungo
e Gagliardini vanno in panchina. Novità
Defrel mezzala. Campagnolo è tornato
mercoledì dopo tre mesi: difficilmente
sarà rischiato, pronti Coser o Rossini.
SQUALIFICATI il tecnico Bisoli.
DIFFIDATI Cascione e Consolini.
PROBABILE FORMAZIONE (3­5­2) Coser;
Volta, Capelli, Krajnc; Consolini, Defrel,
Cascione, Coppola, Renzetti; Succi, Ro­
driguez. All. Piangerelli.
ARBITRO Candussio di Cervignano (2­2)
ARBITRO Roca di Foggia ARBITRO Baracani di Firenze ARBITRO Borriello di Mantova ARBITRO Aureliano di Bologna (1­3)
(1­2)
(1­1)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ANTICIPO ORE 20.30
BARI
REGGINA
(0­0)
a 6 squadre ingolosisce. Da
qui la tendenza di squadre di
media fascia a rinforzarsi per
giocarsi le possibilità di A. Per
la promozione diretta il Paler­
mo resta favorito, poi si prean­
nuncia un testa a testa tra Em­
poli e Pescara. E bisogna vede­
re se, come all’andata, le ge­
rarchie restano sovvertite:
tante rivelazioni in zona­pro­
mozione, tante grandi in zo­
na­retrocessioni. Chissà...».
(0­1)
Mutti fa 700
con il Padova
sul campo
del Trapani
TRAPANI
PADOVA TRAPANI
(4­4­2)
1 NORDI
2 GARUFO
4 PAGLIARULO
33 TERLIZZI
29 RIZZATO
7 BASSO
6 PIRRONE
14 CIARAMITARO
20 NIZZETTO
9 ABATE
11 MANCOSU
All. DI GAETANO
PANCHINA
12 Marcone, 3 Daì, 13 Priola, 8 Caccetta, 21 Feola, 16 Pacilli, 24 Gambino, 17 Vettraino.
PADOVA
(4­3­3)
22 MAZZONI
31 ALMICI
24 BENEDETTI
26 CARINI 4 LACZKO 14 OSUJI’ 33 MORETTI
8 CUFFA
11 IMPROTA
18 ROCCHI
20 PASQUATO
All. MUTTI
PANCHINA
1 Nocchi, 7 Ceccarelli, 13 Kelic, 3 Santacroce, 19 Ampuero, 28 Musacci, 29 Radrezza, 16 Melchiorri, 10 Vantaggiato.
ARBITRO Ciampi di Roma GUARDALINEE Tegoni­Calò
PREZZI da 10 a 25 euro
TV Sky Calcio 2 e Premium calcio
TRAPANI Trapani con diversi indisponibi­
li. Oltre a Lo Bue e Djuric sono fermi per
infortunio anche il difensore Martinelli e il
portiere Dolenti. Assenti anche Iunco che
in settimana è stato bloccato a letto da un
virus influenzale e l’ex di turno Raimondi,
ancora indietro nella condizione di forma
e dirottato nella Primavera. Recuperato
Terlizzi anche se ancora non al meglio per
via di una distorsione ad una caviglia pro­
curatasi in allenamento. Squalificati il
tecnico Boscaglia. Diffidati Ciaramitaro,
Nordi e Pagliarulo.
PADOVA Dei nuovi acquisti solo Almici e
Moretti dovrebbero trovare posto dall’ini­
zio, mentre Nocchi e Kelic partiranno tra
le riserve. Improta si gioca una maglia nel
tridente d’attacco. L’allenatore Mutti fe­
steggia la 700ª panchina, una carriera ini­
ziata nei Dilettanti con il Palazzolo nel
1988. Indisponibili Modesto, Jelenic, Iori e
Feczesin. Non convocati Perna e Trevi­
san. Squalificati nessuno. Diffidati Mo­
retti, Vantaggiato, Benedetti e Laczko.
IL POSTICIPO
Lunedì c’è la sfida
tra Crotone e Siena
Il programma della 22a
giornata sarà completato lunedì sera dal posticipo tra il Crotone e il Siena. La partita avrà inizio alle ore 20.30 e sarà arbitrata da Pairetto di Nichelino.
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
PRIMA DIVISIONE LE PROTAGONISTE DEL GIRONE A
Due squadre imbattute nello stesso girone dopo 18 giornate
Mai visto dalla C1 in su: il testa a testa trova un motivo in più
Storia di un dominio, an­
nunciato fin dall’alba del cam­
pionato (viste le difficoltà della
Cremonese, la favorita del­
l’estate) e che ha tutta l’aria di
continuare fino alla fine. In at­
tesa dei verdetti di fine stagio­
ne, Entella e Pro Vercelli, le
squadre che stanno monopo­
lizzando il girone A, si godono
quello zero in classifica da re­
Divise da 4 punti,
all’andata hanno
fatto 0­0: sfida al ritorno alla penultima giornata
cord. Zero sconfitte, domeni­
che pomeriggio (o venerdì se­
ra) senza sensi di colpa, pro­
getti che vanno a gonfie vele,
giocatori applauditi, tifoserie
felici.
Imbattibili Ma c’è di più. Le
squadre di Prina e Scazzola, i
due allenatori­amici che una
volta remavano dalla stessa
parte (la Pro Belvedere era gui­
data da Prina e Scazzola era un
suo giocatore), sono anche ar­
tefici di un primato. Non era
mai successo dalla Serie C1 in
su che due squadre dello stesso
girone arrivassero da imbattu­
te alla 18ª giornata, come han­
no fatto Entella e Pro Vercelli.
Ci sono solo due precedenti. Il
più vicino nel tempo è quello
del 2008­09, nel campionato di
Seconda divisione (girone C),
con Gela e Catanzaro che alla
fine arrivarono ai playoff senza
poi essere promosse. L’altro ri­
sale al campionato 1974­75, ai
tempi della C unica (venne di­
visa in C1 e C2 nel 1978), e il
merito fu di Catania e Bari. Alla
fine siciliani promossi in B.
I record Sempre rivolgendo
uno sguardo al passato, si può
notare invece come le serie uti­
li di 18 giornate in Serie C o Le­
ga Pro non siano un record, an­
zi. Nella stagione 1999­2000,
campionato di C2 girone A, lo
Spezia fece percorso netto: 34
risultati utili, neanche una par­
tita persa. In panchina c’era
l’allora emergente Andrea
Mandorlini, che portò la sua
squadra alla promozione diret­
Luca Prina, 48 anni LIVERANI
Cristiano Scazzola, 42 anni LAPRESSE
ta con ben 15 punti di vantag­
gio sulla seconda (Alessan­
dria). Per quanto riguarda la
C1/Prima divisone il primato è
di 31 risultati utili ed è del­
l’Udinese 1977­78 e della Ter­
nana 1997­98. I friulani, gui­
dati da Massimo Giacomini,
dominarono il girone A (c’era
la C unica) e vennero promossi
in B. Ma non solo: l’anno suc­
cessivo arrivarono addirittura
in Serie A. Per gli umbri, con
Gigi Delneri in panchina, la
promozione passò dai playoff,
dopo essere finiti secondi alle
spalle del Cosenza. Per Entella
e Pro Vercelli (l’andata in Pie­
monte finì 0­0, il ritorno è alla
penultima giornata) la strada è
tracciata.
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Ritorna il Perugia dopo il turno di riposo
Ma occhio al Grosseto di Ferretti­Marotta
ALTRE DI PRIMA La Cremonese si è riavvicinata a Pacilli del Trapani: a inizio settimana si può chiudere. Altri due innesti per il Savona: sono Simoncelli (Barletta) e Rosato (Taranto). Al Lumezzane arriva Coulibaly dal Sorrento (via Chievo). Il Lecce ha definito l’ingaggio del portiere Caglioni dal Crotone; a proposito di portieri: al Gubbio è in arrivo (via Binda­Brega
8
i gol presi
dall’Entella:
grazie a questo
exploit, la
squadra di
Luca Prina ha
la miglior difesa
di tutta la
Prima divisione
34
Salernitana, ecco Scalise
Pacilli­Cremonese: si fa
SECONDA DIVISIONE Il Rimini prende Nigro (Ischia) e ha un nuovo presidente: Fabrizio De Meis, già titolare del 10%. Oltre ad Allegretti (Barletta), al Monza va Briganti (Gubbio) e tratta per il ritorno di De Cenco (Pavia). Definito Sereni (Rimini) alla Spal, aperta una trattativa tra Pergolettese e Grosseto per Tedeschi (che però stasera deve giocare). E poi: Rosti (Vigor Lamezia) va alla Torres che tratta Russo (Gubbio), Padovani (Sambonifacese) al Gavorrano, Catalano (Rimini) alla Vigor Lamezia e Squillace (Catanzaro) al Messina.
I NUMERI
9
stasera in tv
Parma) Gozzi (ora è in Grecia allo Zakynthos).
4 Giannini e i Righi
E’ un intreccio
i pareggi
della Pro:
nel girone A di
Prima divisione
nessuno è
riuscito a
conquistarne
di più
MERCATO NUOVO PRESIDENTE PER IL RIMINI
La Salernitana è una delle
società più attive in questi giorni: trattativa calda per Sembroni (Pergolettese), dopo Bianchi, dall’Ascoli arriva anche Scalise e ora aspetta Pestrin; in cambio è partito Topouzis, e con lui all’Ascoli può approdare anche Magliocchetti (Reggiana).
19
IL CASO
Entella & Pro Vercelli
Ora il record, poi la B
MATTEO PIERELLI
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Il Perugia torna dopo il risposo e sta­
sera riceve il Grosseto per riprendersi
la vetta. Tutti disponibili per Camplo­
ne, che ha recuperato Barison, Mas­
soni e anche Comotto: ballottaggio tra
Moscati e Vitofrancesco, in avanti
Mazzeo preferito a Insigne e Sprocati;
ieri non si è allenato Eusepi, diventato
papà. Cuccureddu conferma il 4­4­2
ma rinforza il centrocampo con One­
scu; in dubbio Terigi, acciaccato
(pronto Tedeschi), ballottaggio Bom­
bagi­Esposito sulla fascia destra. Così in campo (ore 20.45, Rai Sport 1):
PERUGIA (4­3­3) Koprivec; Conti, Mas­
soni, Scognamiglio, Comotto; Mosca­
ti, Filipe, Nicco; Mazzeo, Eusepi, Fa­
binho. (Stillo, Sini, Barison, Vitofran­
cesco, Insigne, Sprocati, Henty). All.
Camplone
GROSSETO (4­4­2) Maurantonio; For­
miconi, Burzigotti, Tedeschi, Legitti­
mo; Bombagi, Obodo, Perini, Onescu;
Ferretti, Marotta. (Lanni, Terigi, Bira­
schi, Gotti, Esposito, Gioè, Giovio). All.
Cuccureddu
ARBITRO Ros di Pordenone (Galetto­
Baccini).
Questa la situazione nei due gironi:
GIRONE A Così dopo 18 giornate: En­
tella p. 40; Pro Vercelli 36; Cremone­
se, Savona e Venezia 29; Vicenza (­4)
e Como 28; Alto Adige 26; Feralpi Salò
e AlbinoLeffe (­1) 23; Lumezzane e
Reggiana 19; Pro Patria (­1) 16; Carra­
rese 15; San Marino 13; Pavia 12. Do­
menica (14.30): AlbinoLeffe­Pro Patria
(1­0); Alto Adige­Como (2­3); Entella­
Lumezzane (1­1); Feralpi Salò­Pro Ver­
celli (2­2); Reggiana­Carrarese (2­0);
San Marino­Pavia (1­0); Savona­Cre­
monese (2­1); Vicenza­Venezia (1­2).
GIRONE B Così dopo 20 giornate: Fro­
sinone p. 39; Perugia* 38; Lecce 33;
Catanzaro 30; L’Aquila 29; Benevento
e Pisa 28; Prato 26; Grosseto e Ponte­
dera 25; Salernitana* 24; Gubbio* 20;
Viareggio 17; Ascoli (­4) e Barletta 15;
Nocerina (­2) 12; Paganese 10, (* ha
riposato; Viareggio­Pontedera si re­
cupera il 30). Domenica (14.30): Bar­
letta­Frosinone (0­1); Catanzaro­Lec­
ce (2­1); Gubbio­Prato (0­0); L’Aquila­
Ascoli (3­1); Nocerina­Pisa (2­5); Pa­
ganese­Viareggio (1­0); Pontedera­
Salernitana (2­1); riposa Benevento. i risultati
utili
dello Spezia in
serie C2 girone
A stagione
1999­2000: è il
record nei
tornei di Serie
C­Lega Pro a
18 squadre
3
i precedenti
di due squadre
arrivate
imbattute alla
18ª giornata
nello stesso
girone. Oltre a
Entella e Pro
Vercelli
quest’anno, ci
sono Gela e
Catanzaro (in
C2) nel 2008­
09 e Catania e
Bari (serie C
unica) nel
torneo 1974­75
molto pericoloso
Il tecnico con loro a Massa:
indaga anche la Procura Figc
per quel Gallipoli­Marcianise
MAURIZIO GALDI
Il giorno dopo il maxi­blitz interforze sui
presunti fiancheggiatori del clan Contini, è
quello delle verifiche, degli interrogatori e delle
analisi. Al di là della cronaca pura e semplice,
all’attenzione resta il «concorso nella alterazio­
ne dei risultati di competizione sportiva». Di
questo sono accusati dalla Direzione nazionale
antimafia l’ex allenatore del Gallipoli, oggi c.t.
del Libano, Giuseppe Giannini, l’allora d.s. sa­
lentino Luigi (detto Gino) Dimitri (oggi osserva­
tore della Juve), e i giocatori Michele Murolo
(passato nei giorni scorsi dalla Juve Stabia al Vi­
cenza) e Massimo Russo (in questa stagione alla
Puteolana nel girone H di Serie D), che all’epoca
dei fatti due giocavano nel Marcianise.
Un mondo piccolo A spendere 50 mila euro per
far vincere il Gallipoli sarebbero stati Salvatore
e Ivano Righi, padre e figlio. Fino alla scorsa sta­
gione Salvatore Righi era stato d.s. dell’Arzane­
se (Seconda divisione) e, in passato, presidente
della Massese, società
poi fallita e che aveva
proprio Giannini come
allenatore. Righi aveva
trovato già l’ex gialloros­
so sulla panchina, ma in
seguito sarebbe anche
arrivato l’esonero del tec­
nico. Ma i rapporti tra i
due sono andati oltre: il
figlio di Salvatore, Ivano,
è stato il fidanzato di una Giuseppe Giannini, 49
delle figlie di Giannini ­
che spesso quando era a Roma frequentava uno
dei ristoranti dei Righi ­ e lo ha confermato dal
Libano lo stesso tecnico.
La giustizia sportiva La partita Gallipoli­Mar­
cianise indicata dai magistrati si è giocata il 5
maggio 2009 e per questo non è ancora prescrit­
ta, mentre per i tesserati in caso di illecito la pre­
scrizione è di otto anni. Ma punire i club sarà
molto difficile. Sia il Gallipoli (almeno quello
della promozione in B) che il Marcianise non
esistono più: entrambi hanno perso l’affiliazio­
ne, anche ora ci sono un Gallipoli in Eccellenza
e un Marcianise in D. Sono tesserati Salvatore
Righi e, naturalmente, Giannini, Dimitri, Muro­
lo e Russo. Sicuramente su di loro la Procura fe­
derale aprirà un fascicolo (è probabile che lo ab­
bia già aperto e che il Procuratore Palazzi abbia
già preso contatti con la Procura di Napoli che
cura le indagini).
Reazioni Murolo ha già parlato con il Vicenza
e la società ha comunicato che «in assenza di
qualsivoglia affermato elemento di colpevolez­
za, preso atto delle dichiarazioni del proprio tes­
serato e tenuto conto che, allo stato, non sono
emerse circostanze tali che possano incrinare il
rapporto fiduciario, conferma nel proprio orga­
nico Michele Murolo rimettendosi al giudizio
degli organi delegati in ogni competente sede».
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20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
CICLISMO
LA CERIMONIA NELLA SEDE DELLA BORSA A MILANO L’AMBASCIATORE BRITANNICO CON IL DIRETTORE MONTI E I VERTICI DI RCS SPORT, ZANABONI E TARANTO
E tra le eccellenze d’Italia c’è un premio per il Giro
La corsa rosa, che partirà
da Belfast, ha ricevuto lo «Sport is great award»
CIRO SCOGNAMIGLIO
@cirogazzetta
MILANO
Il Giro d’Italia premiato
al fianco di (altre) eccellenze
italiane, come le Assicurazio­
ni Generali e Moleskine. E’
successo ieri sera nella sede
della Borsa Italiana, Palazzo
Mezzanotte, in Piazza Affari a
Milano. L’occasione è stata la
«Uk­Italy Business Awards Ce­
remony», con la regia di «Uk
Trade and Investiment Italia»,
che premia le aziende italiane
che abbiano investito con suc­
cesso nel Regno Unito. Un le­
game a doppio filo testimonia­
to dalla presenza di Flavio Za­
nonato, il nostro ministro del­
lo sviluppo economico, e
Michael Fallon, suo «collega»
inglese per il Business e l’Ener­
gia. E da cifre importanti: le
esportazioni inglesi in Italia
valgono 8 miliardi di sterline
(in euro, quasi 10). Il Giro
d’Italia partirà venerdì 9 mag­
Il console inglese Vic Annelis riceve la maglia L’ambasciatore Christopher Prentice con il Trofeo Senza rosa dal nostro direttore Andrea Monti LAPRESSE Fine tra il presidente Zanaboni e l’a.d. Taranto LAPRESSE
Quintana è già super
stacca tutti in salita
Nibali­relax chiude a 17’ TOUR DOWN UNDER
Evans, che gioia
Vince in casa
dopo dodici anni
San Luis Show in Argentina del colombiano che punta al Giro Il siciliano: «Fare fuorigiri adesso è solo controproducente»
CLAUDIO GHISALBERTI
ALTO DE AMAGO (Argentina)
Appena la salita è diventa­
ta dura, cioè a dieci chilometri
dal traguardo, Nairo Quintana
se ne è andato per una straordi­
naria galoppata in solitario. Non
lo hanno fermato né il caldo tor­
rido né gli agguerriti argentini.
Nibali e Rodriguez, i due grandi
rivali, hanno alzato bandiera
bianca alla prima curva.
Culla «E’ la prima corsa che
vinco in America con la maglia
della Movistar e questo per me
ha un significato speciale —
afferma il 23enne colombia­
no, che ha tagliato il traguardo
mimando il gesto della culla
per ricordare che tra un mese
circa diventerà papà —. La sa­
lita è stata molto dura, esigen­
te, con un calor matador. Ho
capito subito che l’argentino
(Sergio Godoy, poi 2° a 50”;
ndr) sarebbe rimasto a ruota
senza darmi un cambio, così
ho preferito andare solo». E
per fortuna che lunedì si era
parlato per lui di gastroenteri­
te. «Sono stato male davvero,
ho sofferto. Ma sono riuscito a
recuperare molto bene». Oggi
Nairo Quintana, 23 anni BETTINI
intanto la corsa argentina pro­
pone una crono piatta di 19,2
km a San Luis, quasi sicura­
mente segnata dal vento. Un
percorso in teoria più adatto
all’americano Philipp Gaimon,
che è rimasto leader per soli 4”
su Quintana. «Ma io la farò a
tutta perché voglio vincere
questa corsa». Poi una dedica
speciale: «Ai miei compagni di
squadra, soprattutto a quelli
che in questo inizio di stagione
sono caduti e hanno problemi
Il 14 febbraio compirà 37
anni, ma è ancora competitivo al massimo livello. È questo il messaggio che Cadel Evans (foto Bettini) ha lanciato da Norwood nella 3a tappa del Tour Down Under: il capitano della Bmc, che punta al Giro, ha attaccato ai ­5 km ed è arrivato da solo, anticipando di 15” i primi inseguitori regolati dal connazionale Haas sul nostro Diego Ulissi. Evans, che non vinceva sulle strade di casa da 12 anni (33° successo in carriera) ha sfilato la maglia di leader a Gerrans. Nella notte la 4a tappa, Unley­Victor Harbor: 148 km per velocisti.
Recupero La crono odierna
chiama alla ribalta anche Vin­
cenzo Nibali, che ieri a chiuso
74° a 16’23” da Quintana. «Sa­
rà un test vero e molto impor­
tante — afferma lo Squalo con
un viso molto sereno —. Mi
servirà anche per avere dei ri­
ferimenti rispetto agli anni
passati. Vincere? Non sarà fa­
cile. Però recupero bene e a
questa prova tengo molto». La
prestazione in montagna non
lo preoccupa affatto. Del resto,
in queste circostanze, arrivare
a 3 minuti o a 20 poco cambia.
«Appena iniziata la salita mi
sono spostato e me la sono pre­
sa comodissima. Per la monta­
gna non sono ancora nella
condizione migliore e fare dei
fuorigiri è solo controprodu­
cente». Tradotto: Vincenzo sta
molto bene ma è ancora un po’
sovrappeso (è attorno ai 67
kg) e questo in salita si sente,
mentre a crono non dovrebbe
avere tanti problemi. Così, ieri
il migliore degli italiani è stato
Gianluca Brambilla, 9° a 3’04”.
GAVAZZI DANESE Dopo la rescissione consensuale del contratto con l’Androni, Mattia Gavazzi correrà nella Christina Watches, squadra Continental danese diretta da Alberto Elli. PROCESSO LAMPRE Oggi al Tribunale di Mantova la prima udienza del processo Lampre: al centro il farmacista Nigrelli e la presunta rete di doping. Il giudice Toniolo deciderà il perito che analizzerà le trascrizioni delle intercettazioni dei Nas di Brescia.
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il Retroscena
Di Luca scrive un libro L’Uci lo contattò per farlo confessare
LUCA GIALANELLA
di salute (Visconti, operato al­
la tibia, ndr)». Sì, Quintana al
Giro d’Italia saprà far divertire
la gente lungo le strade.
DAL NOSTRO INVIATO
gio da Belfast (Irlanda del
Nord) e rimarrà tre giorni
sull’isola (la terza frazione
arriva a Dublino). A ritirare il
premio «Sport is great
award» per il Giro, dalle mani
di Vic Annelis, Console gene­
rale a Milano, c’erano il diret­
tore della Gazzetta Andrea
Monti e i vertici di Rcs Sport:
il presidente Raimondo Za­
naboni e l’a.d. Riccardo Ta­
ranto. Tanti applausi anche
dall’ambasciatore britannico,
Christopher Prentice, che ha
detto: «Il Giro che parte dal
Regno Unito sarà un evento
unico, indimenticabile».
L’Uci l’aveva contattato do­
po la positività al Giro. Voleva i
nomi. Era il 21 giugno 2013, ma
Danilo Di Luca, il 29 luglio, ri­
nunciò a questa opportunità. E’
tutto scritto nella sentenza con
cui il Tribunale nazionale antido­
ping (Tna) del Coni, presieduto
dal giudice Fumagalli, gli ha in­
flitto la radiazione. E la rilettura
aiuta a capire le affermazioni fat­
te l’altra sera in tv sul doping nel
ciclismo.
Alla Procura Coni, Di Luca dis­
se che «considerato il mio coin­
volgimento in due casi di positi­
vità, non ritengo di poter fornire
alcuna dichiarazione. Tuttavia
mi riservo di presentarmi nuova­
mente davanti a questa Procura
per riferire sulle mie condotte e
su quanto altro a mia conoscenza
in relazione a violazioni com­
messe da altri soggetti». Ma Di
Luca, invece che andare a Roma,
è salito a Milano per parlare in
uno studio televisivo.
Il Tna scrive: «Di Luca deve es­
sere valutato come un atleta gra­
vemente e irrimediabilmente di­
retto al ricorso a sostanze e meto­
di proibiti». «Di Luca, dopo aver
formulato in più occasioni una ri­
serva di collaborazione, non l’ha
poi prestata per non coinvolgere
terzi». «Le violazioni in cui è ca­
duto manifestano una personali­
tà ormai irrimediabilmente di­
retta a trovare aiuto nel ricorso a
sostanze e metodi proibiti». «Ap­
pare massimamente riprovevole
il comportamento di chi trae be­
neficio da una collaborazione
per tornare a competere e, torna­
to a competere, si rende respon­
sabile di nuova violazione».
In tutta la carriera, in bici e
fuori, Di Luca non ha mai fatto
nulla per caso. Ha valutato ogni
passo. Se vuole, può coinvolgere
tutti, può spiegare vent’anni di
doping. Ha tre Procure penali sul
collo (Torino e Padova per la po­
sitività del 2009, e Pescara per il
2013, se decide di intervenire).
Non ha rimorsi. E non crediamo
all’idea di un disperato. Ha parla­
to per vendetta o per business?
Deve far pagare al sistema­cicli­
smo la positività, oppure vuole
far fruttare le querele in arrivo?
Vuole un processo spettacolo con
rivelazioni­choc? E se aprisse
bocca, con nomi e cognomi?
Mercoledì la Procura Coni lo
risentirà, e allora si capirà se l’in­
tervista alle «Iene» sia stato un
segnale ai naviganti. Intanto sap­
piamo che Danilo sta scrivendo
un libro. Di Luca come Tyler Ha­
milton? Attenzione, perché que­
sto potrebbe diventare l’affare
Armstrong italiano, considerato
il livello del personaggio.
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VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
MOTORI
MOTOGP LA CASA GIAPPONESE TROVA LO SPONSOR PRINCIPALE. SPUNTA ANCHE UNA BANCA KAZAKA. JORGE AVRÀ SUL CASCO IL MARCHIO ALFA ROMEO Yamaha firma con Movistar: blindati i piloti?
Per almeno due anni la coppia potrebbe restare Lorenzo­Rossi
patrocinatori di Yamaha. Un
bel colpo, che cancella il gran­
de rifiuto Honda nel 2006, a
causa del cartellino rosso mes­
so da Repsol, che non volle co­
lorare a metà la moto di Dani
Pedrosa, per la MotoGP.
MAURIZIO BRUSCOLINI
Sdegno In quel momento gli
sponsor della telefonia erano
in auge, sembravano poter
prendere il posto dei tabaccai
in smobilitazione, ma la mos­
sa Repsol di fatto causò l’usci­
ta dalle moto di Telefonica,
che era stata la fucina dei
grandi campioni spagnoli (col
monomarca gestito da Alberto
Puig) e poi sponsor munifico e
lungimirante, con i tre titoli di
Pedrosa e uno di Daijiro Kato.
«Bomba» Yamaha, ma
anche per tutta la MotoGP.
Le M1 di Jorge Lorenzo e Va­
lentino Rossi, dopo tre anni
di astinenza (andata via
Fiat) tornano ad avere un
«main» sponsor. Un nome
forte. Dopo qualche timido
tentativo di coinvolgerli, in­
fatti, gli spagnoli di Movistar
(Telefonica) saranno i nuovi
Valentino Rossi, 34 anni, sulla Yamaha 2014 ANSA Inseguimento Ora il rientro
— si deve immaginare un ac­
cordo non inferiore a 2­3 anni
da almeno 3 milioni a stagione
— per raddoppiare il marchio
«satellite» Tim (acquisita re­
centemente dagli spagnoli)
che è sulle carene Ducati. Un
ritorno cercato anche da Car­
melo Ezpeleta, gran capo Dor­
na.
Mercato E che, in qualche
modo, coinvolge il futuro dei pi­
loti Yamaha. Non è infatti pen­
sabile che Telefonica approdi
senza la sicurezza di tenere Jor­
ge Lorenzo, in scadenza di con­
tratto, e sicuro anche Valentino
Rossi, importante dal punto di
vista promozionale.
La Williams non ha segui­
to la strada della Force India
che, mostrando la vettura 2014
esclusivamente di lato, lascia
solo immaginare come sarà il
muso. Ma Grove non ha nasco­
sto il frontale della FW36, ca­
ratterizzato da un muso che
precipita meno dolcemente di
quello indiano e con una estre­
mità a punta che, su siti e social
network, ha scatenato la caccia
ad analogie zoologiche con la
«proboscide» di un formichie­
re. Ciò che preme, in realtà, a
Grove è che la FW36, messa a
disposizione dell’ex ferrarista
Felipe Massa e del collaudato
Valtteri Bottas, sia sufficiente­
mente competitiva da far di­
menticare la magra del 2013.
Mercedes Questa è anche la
prima Williams realizzata sot­
to la regia di Pat Symonds, sto­
Tappe È da maggio che la
Williams ha potuto lavorare sui
disegni della Mercedes e il pro­
getto della F.1 è stato comple­
tato a metà settembre, mentre
il cambio ha iniziato a girare al
banco di Brixworth a novem­
bre. «Lo abbiamo terminato
presto e così abbiamo potuto
percorrere parec­
chi km al banco»,
ha sottolineato
Symonds. Il pac­
chetto aerodina­
mico è stato deli­
berato nella prima
S
S
settimana di dicembre, mentre
in questi giorni si sta lavorando
sulle soluzioni che si vedranno
in pista nel primo GP dell’an­
no, il 16 marzo a Melbourne.
Per questo i disegni fatti circo­
lare ieri devono essere presi
con le molle.
Aerodinamica Malgrado l’in­
troduzione di tante novità a li­
vello di recupero energia e di
motorizzazione, per Symonds
«l’aerodinamica resterà deter­
minante. E da questo punto di
vista saremo più vicini al verti­
ce rispetto all’anno scorso». La
FW36 è stata mostrata con una
livrea blu, la stessa che sarà
impiegata nei test di Jerez.
Ma è probabile
che già nei col­
laudi in Bahrain
la Williams si
presenti con il
rossoblù della
Martini Racing,
destinata a tornare
nelle corse dopo la parentesi
ferrarista a metà anni Duemila.
Si tratta di un marchio che ha
fatto la storia dell’automobili­
smo con Tecno, Brabham, Por­
sche in pista e Lancia nei rally.
Santander Oggi toccherà in­
vece alla McLaren mostrare la
MP4­29. Ieri intanto è stato re­
so noto il rinnovo dell’accordo
con Santander, che non sarà
sponsor principale. Ma Jona­
than Neale ha dichiarato che
«il budget 2014 è superiore a
quello dell’anno scorso». La
conferma del Santander apre
le porte a un eventuale ritorno
di Alonso? Da Woking fanno
notare che a parlare di un rien­
tro di Fernando era stato Mar­
tin Whitmarsh, ormai prossi­
mo a lasciare il team. Per il ruo­
lo di team principal Ron Den­
nis sta vagliando diverse
candidature, tra le quali quella
di Ross Brawn.
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Auto Infine, Jorge Lorenzo
avrà sul casco il marchio Alfa
Romeo. Un accordo persona­
le, che si inserisce in quello
Yamaha col gruppo Fiat, pre­
sente (in piccolo) sul cupoli­
no. Tanta carne al fuoco...
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Felipe Massa
32 anni
Brasiliano
Carriera in F.1
191 GP con
Sauber (2002,
‘04 e ‘05)
e Ferrari
(2006­’13)
Vittorie
11
Il d.t. Symonds: «Stupiti dalla Mercedes»
Sulla FW36 tornerà anche la mitica livrea Martini? Ritorno
al passato
La Williams
FW36, per ora
tutta blu, con
il muso da
«formichiere».
Sotto la
Brabham BT44B
sponsorizzata
Martini, in
azione con
Carlos Pace nel
GP Svezia ’75
8
Anni
di assenza
Movistar rientra
in MotoGP
dopo 8 anni di
assenza. Nel
2005 l’ultima
stagione sulle
carene delle
Honda Gresini
UN DUO
INEDITO
Ha il muso a punta la nuova Williams mezza tedesca
rico tecnico di Benetton e Re­
nault (ha vinto i Mondiali con
Schumi e Alonso), prima squa­
lificato e poi graziato per lo
scandalo di Singapore. Ed è an­
che la prima Williams ad esse­
re spinta da una power unit
Mercedes. «Siamo rimasti mol­
to impressionati dalla loro pro­
fessionalità e dal loro impe­
gno», ha confessato il d.t..
IL NUMERO
A
Arma di Massa
ANDREA CREMONESI
4
Raddoppio Ma la Yamaha
quest’anno sembra scatenata.
E in Malesia, probabilmente
nel secondo test di fine feb­
braio, mostrerà sulla carena
un altro importante finanzia­
tore: Eurasian, una banca del
Kazakistan. Dovrebbe essere
la decima del paese ex Unione
Sovietica e sembra particolar­
mente indirizzata ai prodotti
finanziari, ma anche attratta
dall’Occidente, visto che nel
2011 hanno ingaggiato Ge­
rard Depardieu come testi­
monial per tre anni.
S
Valtteri
Bottas
24 anni
Finlandese
Carriera
in F.1
19 GP con la
Williams (2013)
Vittorie
Nessuna
Miglior
risultato
8° nel GP Stati
Uniti 2013
LE NOVITÀ
Da quest’anno
vietato fermarsi
in pista a fine GP
Le nuove regole sui musi
delle F.1 hanno liberato la fantasia dei tecnici: ma i team, preoccupati da quelli eccessivamente spioventi che potrebbero diventare pericolosi in caso di incidente, hanno già chiesto e ottenuto modifiche regolamentari per il 2015, quando si dovrà tornare a forme più dolci. E’ una delle decisioni approvate ieri dal Consiglio Mondiale che si è riunito in sessione straordinaria a Ginevra, dopo la riunione del gruppo strategico di lavoro di martedì. Riunione nella quale, all’unanimità, si è deciso di presentare entro giugno 2014 allo stesso Consiglio Mondiale le regole sulla riduzione dei costi da rendere operative a gennaio 2015. Nessuna marcia indietro invece sul punteggio doppio che verrà assegnato ad Abu Dhabi, ultima gara di quest’anno, mentre viene subito introdotta la penalità di 5” da scontare ai pit stop, così come l’obbligo per il personale di indossare il casco pure in qualifica. Inoltre i piloti non potranno fermarsi in pista (a fine gara) per risparmiare carburante. Confermato l’aumento di un chilo di peso (da 690 a 691 kg), mentre per il 2015 l’incremento sarà di 10 kg: il peso massimo minimo sarà 701 kg. Saranno proibite le termocoperte. Infine i costruttori per essere tali dovranno realizzare in proprio sospensioni e prese dei freni.
22
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IN EDICOLA
IL 2o DVD
Tranquillo. Ogni dvd sarà inoltre introdotto da dieci minuti di Federico Buffa che vi racconterà i retroscena della stagione. I dvd costano 10,99 euro e rimarranno in edicola una settimana ognuno. Giù uscito il primo con il cofanetto contenitore in omaggio, oggi in edicola c’è il Buffa e Tranquillo
sulle immagini Nba
La collezione Nba History
vi permette di rivivere 17 stagioni, dal 1997 al 2013, con la voce narrante di Flavio secondo sulla stagione1997­98. Le prossime uscite: 31/1 Spurs 99; 7/2 Lakers 2000; 14/2 Lakers 01; 21/2 Lakers 02; 28/2 Spurs 03; 7/3 Pistons 04; 14/3 Spurs 05; 21/3 Heat 06; 28/3 Spurs 07; 4/4 Celtics 08; 11/4 Lakers 09; 18/4 Lakers 10; 25/4 Mavs 11; 2/5 Heat 12; 9/5 Heat 13.
LA STORIA 1997­2013
1
JORDAN IMMORTALE L’ULTIMA
MAGIA
2
3
Il grande Michael protagonista del
secondo dvd della collana NBA
HISTORY della Gazzetta dello Sport
Dopo 15 anni è ancora il più richiesto
4
Vi abbiamo rovinato il fi­
nale con la foto che abbiamo
pubblicato qui a fianco? E’ una
delle dieci, forse cinque azioni
più celebri della storia della
Nba: gara­6 Utah Jazz­Chicago
Bulls, 2­3: Michael Jordan ru­
ba la palla a Karl Malone, per­
corre tutto il campo come in
estasi, fa scivolare con una fin­
ta Bryon Russell e segna
il canestro che dà il sesto
titolo a se stesso e ai Chi­
cago Bulls.
Epilogo E’ l’epilogo
della stagione 1997­
98 e del secondo dvd
della collezione Nba
History della Gazzet­
ta dello Sport, un’oc­
casione unica di rivi­
vere quelle emozio­
ni con i racconto
della stagione di
Federico Buffa e la
narrazione di Fla­
vio Tranquillo, da
sempre le voci
della Nba in Ita­
lia. Quindi non
una semplice
traduzione degli splendidi
dvd americani, ma un prodotto
originale ideato per voi dalla
Gazzetta dello Sport. Il primo,
sui Bulls campioni 1997, ha
avuto un grande successo: pas­
sano gli anni ma l’appeal di Mi­
chael Jordan è ancora imbatti­
bile anche presso un pubblico
di appassionati che, alla fine
degli Anni Novanta, era ancora
un bambino o neppure nato.
S
La copertina del
dvd relativo alla
stagione 97­98,
quella del sesto
titolo dei Bulls e
l’ultimo di Michael
Jordan, Scottie
Pippen e Dennis
Rodman
Jordan è Jordan, ancora oggi
che ha 50 anni, insuperabile.
Ma la collezione della Gazzetta
vi porterà fino ai nostri giorni
attraverso l’epopea dei Lakers
di Kobe e Shaquille al massimo
della loro potenza, la sfida dei
San Antonio Spurs, la nascita
del fenomeno Miami, il ritorno
dei Celtics, il record di Phil
Jackson con i Lakers, eccetera,
eccetera: il meglio della
storia del basket.
Che anno! La
seconda puntata,
in edicola oggi,
racconta una sta­
gione unica e paz­
zesca per la squa­
dra più vincente del
decennio. Che partì
con una sfida inter­
na, tra i giocatori e
coach Jackson da una
parte e il g.m. Jerry
Krause dall’altra che
aveva chiaro che, se
come molti sosteneva­
no, quello fosse stata
l’ultima stagione di Mi­
chael Jordan, avrebbe
dovuto gestire e non su­
bire un evento così trau­
matico cercando di non avere
vincoli per rinnovare la fran­
chigia. Prese al balzo la cosa
per risolvere anche rapporti
personali ormai logorati con
Dennis Rodman, Scottie Pip­
pen, che lui non riteneva potes­
se prendere il posto di Jordan
come leader, ma soprattutto
Phil Jackson che, nell’estate
Bollettino della neve
VALLE D’AOSTA
ANTAGNOD MONTEROSA SKI
BRUSSON MONTEROSA SKI
CERVINIA
CHAMPOLUC MONTEROSA SKI
CHAMPOCHER
COGNE
COURMAYEUR
GRESSONEY LA TRINITÈ M.SKI
GRESSONEY ST.JEAN M.SKI
LA THUILE
PILA
TORGNON
PIEMONTE
ALAGNA VALSESIA M.SKI
BARDONECCHIA
BIELMONTE
LIMONE
LURISIA
MONDOLE’ SKI
PONTECHIANALE
SAN DOMENICO DI VARZO
50/90
70/120
130/285
70/140
100/230
100/120
45/120
130/230
130/230
60/180
50/100
40/80
4/4
4/4
20/20
10/10
7/7
4/4
20/20
11/11
4/4
38/38
14/15
6/6
11
9
150
26
12
9
39
33
6
153
66
25
S. GIACOMO DI ROBURENT
LOMBARDIA
APRICA
BOBBIO VALTORTA
BORMIO
CHIESA-VALMALENCO
COLERE
FOPPOLO - CARONA
LIVIGNO
MADESIMO
MONTECAMPIONE
PONTE DI LEGNO ADAMELLO SKI
MANIVA SKI
90/250 4/4 9 SAN SIMONE
140/180 23/23 100 SANTA CATERINA
190/200 7/8 7 TEMU' ADAMELLO SKI
150/240
50/170
100/190
40/90
100/300
15/15
6/8
29/29
5/5
7/7
80
30
120
20
35
TRENTINO
ALBA - CIAMPAC
ALPE CERMIS
ANDALO - F. PAGANELLA
1. Il tiro decisivo di Jordan nel 1998: Russell osserva... 2. La presentazione alla Gazzetta con Peterson e Buffa. 3. Jordan: espressione classica. 4. Col sigaro di campione ‘98
4
del 1997, era entrato in una pe­
sante collisione col g.m. finen­
do, dopo un trattativa molto
aspra, per firmare il nuovo con­
tratto solo per una stagione.
IN EDICOLA IL 31
Prossimamente: gli Spurs
Il prossimo dvd, in edicola il 31 gennaio,
racconterà la nascita del fenomeno San Antonio Spurs, una piccola franchigia capace di conquistare tre titoli Nba tra il 1999 e il 2005, quelli che verranno ricordati per lo strapotere dei Los Angeles Lakers allenati da Phil Jackson. Due protagonisti di quel primo titolo, Tim Duncan e coach Popovich, lo sono ancora oggi e hanno raggiunto la finale nel 2013.
Dati neve di
Sponsored by
85/170
100/425
0/310
80/150
200/290
30/400
260/320
130/220
250/350
30/150
90/400
180/200
260/320
120/200
90/130
8/8
16/18
10/10
15/15
9/9
9/9
9/10
31/31
12/12
11/11
30/30
3/8
6/6
10/10
4/4
35 CAMPITELLO/MAZZIN
50
35
48
25
27
20
115
60
30
98
7
15
35
10
CANAZEI - BELVEDERE
FOLGARIA
FOLGARIDA - MARILLEVA
GHIACCIAIO PRESENA
LAVARONE-RIVETTA
MADONNA DI CAMPIGLIO
MOENA - ALPE LUSIA
MONTE BONDONE
PAMPEAGO-PREDAZZO-OB.
PANAROTTA 2002
TONALE ADAMELLO SKI
PASSO ROLLE
S. PELLEGRINO-FALCADE
PEJO
PINZOLO
POZZA-ALOCH-BUFFAURE
S. MARTINO DI CASTROZZA
VIGO-PERA-CIAMPEDIE
50/155 6/6 15 ALTO ADIGE
10/150 8/8 21 ALPE DI SIUSI
40/250 18/18 35 ALTA BADIA
Scontro Lo scontro durissi­
mo finì sui giornali, la squadra
unita stava col coach, anche
Jordan entrò in polemica con
Krause. Questo clima non evitò
ai Bulls di chiudere con 62 vit­
torie come gli Utah Jazz. Che si
ritrovarono in finale col fattore
campo a Salt Lake City nella
sfida più vista di sempre in tele­
visione. I Jazz sconfitti l’anno
precedente sentivano che era
arrivata la loro ora, il successo
esterno dei Bulls in gara­2
cambiò la prospettiva. I 40
punti di Malone in gara­5 ritar­
darono l’inevitabile, non lo
straordinario epilogo di ga­
ra­6, quello della foto. La sta­
gione successiva, rimasti solo
Kukoc, Harper e qualche pan­
chinaro, andato via Phil Jack­
son Chicago finì ultima a Est.
Jordan aveva vinto ancora.
ALTA PUSTERIA
BELPIANO
CAREZZA
CORNO DEL RENON
FUNIVIE SPEIKBODEN
GITSCHBERG - MARANZA
KLAUSBERG
LADURNS
MERANO 2000
OBEREGGEN
PLAN - VAL PASSIRIA
PLAN DE CORONES
PLOSE - BRESSANONE
RACINES
SAN VIGILIO
SOLDA
TRAFOI
VAL D'ULTIMO
VAL GARDENA
VAL SENALES
VALLELUNGA
10/133 23/23 60 WATLES
50/195
50/195
50/100
100/260
400/450
100/130
180/240
35/200
95/150
10/195
60/100
90/400
40/120
70/200
130/260
50/214
180/200
40/120
40/160
9/10
13/22
22/22
26/26
3/4
15/15
20/20
8/8
4/5
19/19
4/4
30/30
6/6
19/19
6/7
13/13
3/8
23/23
7/7
16
17
74
60
np
23
57
25
20
44
8
98
15
50
16
31
7
60
15
100/210 53/53 130
65/160
35/80
125/160
85/140
45/155
50/160
50/200
60/160
80/190
60/140
100/170
50/180
10/90
65/190
45/150
130/230
25/130
60/200
60/180
50/290
60/90
60/160
30/30
7/14
15/15
3/3
7/7
15/16
7/7
2/3
8/8
18/18
4/4
31/32
9/9
8/11
33/34
11/11
5/5
5/5
79/79
12/17
2/2
3/3
85
30
40
15
22
40
20
16
40
44
10
115
38
25
107
40
10
25
175
33
5
18
www.skiinfo.it
CORNO ALLE SCALE
MONTE AMIATA
OVINDOLI
PASSO LANCIANO
ROCCARASO
TERMINILLO
20/40 5/7
0/30 np/8
30/70 6/14
50/130 7/10
30/50 13/23
np/np np/5
FRANCIA
CHAMONIX MONT-BLANC
MONTGENÈVRE
10/150 62/65 100
100/140 23/32 80
SVIZZERA
ST. MORITZ - CORVIGLIA
WENGEN
120/160 22/23 163
30/110 18/34 110
VENETO
ARABBA MARMOLADA
ALTOPIANO DI ASIAGO
AURONZO MISURINA
COMPRENSORIO CIVETTA
CORTINA D'AMPEZZO
FALCADE
LESSINIA
MONTE BALDO
NEVEGAL
SAN VITO DI CADORE
SAPPADA
150/190
5/180
50/170
50/230
125/240
70/200
5/150
40/40
20/55
160/190
60/120
FRIULI VENEZIA G.
RAVASCLETTO/ZONCOLAN
SELLA NEVEA
TARVISIO
15/180 12/12 28 AUSTRIA
30/390 5/5 8 KITZBÜHEL
30/100 14/15 18 SÖLDEN
APPENNINO
ABETONE
C. FELICE-ROCCA DI CAMBIO
CIMONE
10/60
20/70
10/50
25/28
14/14
3/7
23/23
37/37
19/19
np/4
5/6
2/7
3/4
13/13
63
55
13
78
105
50
np
8
2
14
17
ST. ANTON AM ARLBERG
13/17 23
7/14 15
16/21 35
10
1
12
15
31
np
40/95 47/51 94
10/210 29/33 143
25/90 93/92 275
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
23
#
BASKET EUROLEGA, QUARTA GIORNATA DELLE TOP16
NBA DOPO GALLINARI CHE SALTERA’ LA STAGIONE, ANCHE L’ITALIANO DEI KNICKS E’ FUORI A TEMPO INDETERMINATO
Bargnani, volo e caduta: l’infortunio è grave
L’azzurro rovina a terra tentando una schiacciata: lesione al tendine del gomito
Una finta che lascia sul
posto Lavoy Allen, poi un
uno contro uno verso cane­
stro come solo le guardie
sanno fare. Ma quando sulla
strada di Andrea Bargnani si
sono messi Thaddeus Young
e Elliot Williams, il Mago era
già in volo per la schiacciata
e li ha travolti malamente.
Sulla caduta, il primo brac­
cio a toccare terra è stato il
sinistro. Diagnosi: lesione
del legamento del gomito.
Non si sa quando potrà rien­
trare, potrebbero volerci me­
si.
Stop La notizia del nuovo
stop di Bargnani è arrivata
ANADOLU
ISTANBUL
0 vinte
3 perse
PUNTI MEDIA
HOPSON
15.5
SAVANOVIC
11.9
VASILEIADIS
10.4
GORDON
9.4
ERDEN
8.2
PLANINIC
6.5
BJELICA
6.3
GONLUM 5
ieri notte in Italia dopo che la
sua caduta dopo la schiacciata
mancata aveva fatto il giro del
mondo su You Tube. Che qual­
cosa non funzionasse era tra­
pelato, ma i Knicks all’inizio
hanno negato problemi. An­
drea s’era fatto male al gomito
destro la scorsa stagione, a
marzo, e aveva chiuso anzi­
tempo la stagione. A causa di
quell’infortunio, il Mago saltò
anche l’Europeo. Dopo la nuo­
va operazione a cui si è sotto­
posto Danilo Gallinari, fuori
per tutta la stagione, la sfortu­
na si è accanita di nuovo sugli
azzurri. Bargnani, nel 5o k.o.
di fila dei Knicks contro Phila­
delphia, aveva realizzato 20
punti con 4 stoppate. Anche
Marco Belinelli ha perso rea­
lizzando contro i Thunder 13
punti. Gigi Datome non è en­
trato nel successo di Detroit.
Nazionale Usa Usa Basket­
ball ha scelto 28 nomi per le
nazionali del Mondiale 2014 e
l’Olimpiade 2016: mancano
Kobe Bryant, Dwyane Wade
e Chris Bosh ma ci sono Le­
Bron, Carmelo, Durant, Ro­
se, Paul, Love, il rientrante
Howard. I debuttanti sono
14: la stella della stagione
Paul George, Aldridge, Grif­
fin, Lillard, David Lee... Non
tutti ovviamente saranno in
Spagna, LeBron entrerà in
pista a Rio. La stella sarà Du­
rant con al fianco Harden,
Love e forse Howard.
chiabo
Young non regge, il Mago precipita
Ecco la sequenza dell’infortunio di Andrea Bargnani, 28 anni, dei Knicks: il crollo del difensore dei Sixers, Thaddeus Young, ha fatto cadere l’azzurro di peso a terra. Milano a Istanbul La verità è in trasferta
Banchi: «Le nostre speranze playoff in Eurolega restano basse, Per giocarcela dobbiamo crescere fuori casa»
VINCENZO DI SCHIAVI
RISULTATI: Charlotte ­LA Clippers 95­
91 (A. Jefferson 24; Griffin 27); Cleve­
land ­Chicago 87­98 (Irving 26; Augu­
stin 27); Orlando­Atlanta 109­112 (Ola­
dipo 24; Millsap 24); Toronto ­Dallas
93­85 (DeRozan 40; Ellis 21); Washin­
gton­Boston 11­113 (Wall 28; J.Green
39); New York­Philadelphia 106­110
(Anthony 28; Turner 34); Houston­Sa­
cramento 119­98 (Howard 26, Harden
24; D.Williams 22); Milwaukee­Detroit
104­101 (Butler 30; Jennings 30); San
Antonio­Oklahoma City 105­111 (Parker
37; Durant 36); Phoenix­Indiana 124­
100 (G.Green 23; George 26).
EA7
MILANO
2 vinte
1 persa
MEDIA PUNTI LANGFORD
Scotty Hopson, 24, top scorer di Istanbul AFP
HACKETT
11.3
Llull braccato dalla difesa Cska AFP
JERRELLS
Il Cska di Messina ferma il Real dopo 31 vittorie di fila
8.5
SAMUELS
7.2
MELLI
6.7
LAWAL
6.6
In casa siete un rullo ma
grandi si diventa vincendo
anche fuori.
«Appunto. Questo è il
gradone più lungo da sa­
lire nel nostro percorso
di crescita. Col Panathi­
naikos, a tratti, abbia­
mo fatto passi avanti in
difesa ma non in attac­
co. Serve uno scatto tec­
nico, mentale e agonisti­
co ma c’è grande fiducia,
sappiamo di poter compe­
tere con l’Efes e non dipen­
de certo da fatto che noi ab­
biamo due vittorie e loro ze­
ro».
Quali sono i duelli che
decideranno il match?
L’EA7 torna in Turchia come al
debutto: «Presto
per i giudizi, se ne
riparla alla 10a»
«Determinante sarà l’impat­
to dei loro lunghi: alla fisicità
di Erden e Savanovic, che ci ha
già fatto male, hanno aggiun­
to la versatilità di Bjelica. Per i
nostri sarà un test fisico e tec­
nico molto probante. Sul peri­
metro l’Efes ha giocatori di ta­
lento dalla fisicità anomala:
Planinic, Gordon e Hopson il
cui atletismo e le iniziative in
campo aperto sono state una
spina nel fianco l’ultima volta
che siamo venuti qui (ne fece
22, ndr)».
stia preparando il campo per
la prossima stagione, ndr).
Angelou, con l’arrivo di Bjeli­
ca, ha cambiato la fisionomia
dell’Efes, alzando il rendimen­
to di tutti. Hanno lottato sul
campo del Panathinaikos fino
alla fine. Stiamo attenti».
La vostra vittoria con
l’Olympiacos è stata invece
quella della svolta in Europa?
L’Efes ha anche cambiato
l’allenatore: via Mahmuti, den­
tro Angelou.
«È stato uno shock, vedre­
mo più avanti cosa produrrà.
L’impatto emotivo è stato for­
te, scioccante. Nel primo tem­
po abbiamo dimostrato di po­
ter competere, nel secondo
abbiamo mostrato una faccia
feroce mai vista prima. Quella
faccia solo le squadre forti la
sanno fare, mentre quelle
grandi la sanno ripetere. Con­
tinuità è la parolina vincente,
per questo preferisco celebra­
re le vittorie contro Siena e Vo­
ria, arrivate lo stesso nono­
stante le difficoltà».
«Già, lo storico vice di Ivko­
vic (i rumors dicono che gli
Bilancio del girone di Top 16:
Milano e Malaga le sorprese,
Olympiacos e Fenerbahçe le
delusioni. Le vostre speran­
ze di qualificazione stanno
aumentando?
«Al momento no, ri­
mangono basse. Mi porto
in dote la stagione scorsa,
la prima con le Top 16 a otto
squadre. Questo format è sta­
to creato per esaltare le squa­
dre più forti e attrezzate. I gre­
ci e il Fener, alla distanza, ver­
ranno fuori. L’anno scorso,
con Siena, ero secondo alla fi­
ne del girone di andata e alla
fine non sono entrato nelle
prime 4. È troppo presto
per esprimere giudizi, ne
riparliamo attorno alla
decima giornata. In fon­
do abbiamo vinto due
partite in casa e per giocar­
cela bisogna avere continui­
tà anche fuori. Investo nel­
l’idea che, avendo completato
la squadra tardi, i margini di
miglioramento siano molto
ampi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida 12.3
MOSS
Luca Banchi, 48 anni, coach dell’EA7: alle sue spalle David Moss e Daniel Hackett con lui anche a Siena CIAM
13.3
Media punti
di Bargnani
quest’anno ai
Knicks in cui ha
avuto difficoltà
nel tiro da tre,
fermo al 27%
GENTILE
Banchi, da Efes a Efes, cosa
è cambiato?
«Tanto, allora arrivammo
da un precampionato molto
complicato tra infortuni e
operazioni. Eravamo in­
dietro e senza Moss men­
tre loro avevano mante­
nuto lo stesso organico
dell’anno prima che aveva
sfiorato le Final Four. Ma
della nostra prima fase non
ricordo quella sconfitta ma
il cammino successivo: le vit­
torie in casa e quella in tra­
sferta a Bamberg che ci hanno
portato al secondo posto».
82
Partite
saltate
da Bargnani per
infortunio tra il
2011 e il 2013.
Quest’anno
aveva giocato
tutte e 42 le
gare.
16.8
9.8
Bilancio dell’ultimo me­
se: 6 gare in casa (tutte vinte)
e due trasferte: il tonfo ad Ate­
ne con il Panathinaikos e il
sacco di Sassari in campiona­
to. Assodato che al Forum l’Ar­
mani corre come un Freccia­
rossa, c’è ora da mettere sul­
l’alta velocità pure le tappe in
terre ostili. Come stasera, alla
Ipekci Arena, casa Efes, laddo­
ve inciampò la prima Olimpia
europea dell’era Banchi ma,
da quel primo ottobre, il mon­
do si è rovesciato.
4
I NUMERI
Keith Langford, 30, top scorer di Milano CIAM
Ma quanto sarà contento Ettore
Messina, di aver battuto il Real Ma­
drid imbattuto in questa stagione
con una striscia alle spalle di 31 suc­
cessi consecutivi? Il tecnico italia­
no, che prima dell’anno ai Lakers
aveva allenato il Real senza che mai
sbocciasse un grande amore reci­
proco, è riuscito dove nessuno fino­
ra era arrivato grazie alla sua pro­
verbiale difesa: Madrid ha realizzato
71 punti restando sotto il 40% di rea­
lizzazione (contro gli 88.5 di media:
prima di oggi, il punto più basso in
Europa erano stati i 71 di Milano), 10
nel primo quarto pur con un Cska
senza Hines e Weems. Ma non è so­
lo il Real ad aver perso l’imbattibilità:
il Panathinaikos è stato sconfitto a
Istanbul, nella prima vittoria del Fe­
nerbahce di Obradovic nelle Top 16 e
adesso sono Barcellona e Maccabi
a guidare i due gruppi senza sconfit­
te. Primo successo per il Galatasa­
ray di Ataman. Oggi Milano scende
in campo all’Abdi Ipecki di Istanbul
alle 19.15 (Fox Sports 2).
GIRONE E
Ieri: Fenerbahce Ulker Istanbul­Pa­
nathinaikos Atene 77­72 (Boj. Bo­
gdanovic 15, Kleiza 13; Curry 14),
Barcellona­Unicaja Malaga 83­79
(Nachbar 13; Suarez 15). Oggi: Ana­
dolu Efes Istanbul­Emporio Armani
Milano, Laboral Kutxa Vitoria­Olym­
piacos Pireo. Classifica: Barcellona
4 vinte­0 perse; Panathinaikos 3­1;
Milano 2­1; Malaga 2­2; Vitoria,
Olympiacos 1­2; Fenerbahce 1­3;
Efes 0­3. GIRONE F
Ieri: Cska Mosca­Real Madrid 85­71
(Krstic 18, Micov, Vorontsevich 14;
Rodriguez 19, Llull 15), Maccabi Tel
Aviv­Partizan Belgrado 86­67 (Tyus
16; Bog. Bogdanovic, Kinsey 17),
Bayern Monaco­Galatasaray Istan­
bul 66­72 (Delaney 12; Arroyo 21,
Erceg 19). Oggi: Lokomotiv Kuban
Krasnodar­Zalgiris Kaunas. Classi­
fica: Maccabi 4­0; Real Madrid,
Cska 3­1; Bayern 2­2; Lokomotiv
1­2; Partizan, Galatasaray 1­3; Zal­
giris 0­3.
Le prime 4 dei due gironi ai playoff.
CIAO HASSELL Frank Hassell lascia
ufficialmente Varese per tornare in
Israele al Bnei Herzliya. Al suo posto,
Linton Johnson. 24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
TENNIS AUSTRALIAN OPEN
L’analisi
Favorito ma non troppo
Rafa teme il vero Federer
Edberg, racchetta
e ritrovata freschezza atletica hanno rilanciato Roger,
a caccia oggi di
continuità e tenuta mentale
DI PAOLO BERTOLUCCI
E’ un duello senza fine
quello che vede di fronte og­
gi per la 33ma volta Rafa Na­
dal e Roger Federer nelle se­
mifinali di Melbourne. Un
confronto che, nell’ultimo
decennio, ha infiammato, di­
videndo i tifosi, ed ha allar­
gato i confini tennistici, con
lo spagnolo in vantaggio 22­
10 negli scontri diretti.
Se le vesciche alla mano
non faranno le bizze Rafa re­
sta il logico favorito, ma for­
se mai come questa volta Ro­
ger sembra, se non aver col­
mato, almeno ridotto le di­
stanze in virtù di una
ritrovata freschezza atletica
e di un buon feeling con il nuo­
vo attrezzo maggiorato nel
piatto corde. La, per certi versi
sorprendente, collaborazione
con Stefan Edberg pare aver
portato aria nuova in casa del­
lo svizzero spalancando le fi­
nestre su un tennis votato alla
verticalizzazione del gioco e
alla volontà di agire e propor­
si, anticipando le mosse avver­
sarie. Rimangono, tuttavia,
sul tappeto le perplessità tatti­
che e l’incognita sulla tenuta
mentale. I successi ottenuti
sul morbido Tsonga e sul con­
valescente Murray sono servi­
ti a ridare fiducia e rinnovato
entusiasmo, ma per abbattere
il granitico muro difensivo del
n. 1 del mondo avrà bisogno in
particolare della continuità,
quella smarrita nel tribolato
2013.
Nadal si affiderà alla pres­
sione da dietro sulle diagonali
per avere più spazio e aprire il
campo sfruttando quella in
top spin di dritto.Il cross man­
cino,vero marchio di fabbrica,
gli permette di comandare lo
IL RETROSCENA CHE FA DISCUTERE
Nadal è l’eroe delle vesciche
Che magia miracolosa è Indiba?
scambio a proprio piacimen­
to con traiettorie complesse
che impediscono ai rivali
l’aggiramento alla ricerca del
colpo anomalo per uscire dal­
l’angolo sinistro.
Se resisterà in questa «via
crucis» e non rimarrà impan­
tanato in lunghe e faticose
rincorse a Federer potrebbe
riuscire anche lo scherzetto.
Sempre che il servizio lo assi­
sta con l’alta percentuale di
prime, che lo slice abbia la
precisione di un orologio,
che sfrutti a dovere le palle
break e che la testa non lo tra­
disca sul più bello. Tutto mol­
to difficile, ma non impossi­
bile se in campo scenderà il
vero Roger.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Marca», il quotidiano
spagnolo più venduto, mostra in prima pagina la mano martoriata dalle vesciche di Rafa Nadal e lo promuove ad eroe. Le stimmate del dio del tennis, non più solo sulla terra rossa, dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro e 7 mesi fermo, sono misteriose. Gli hanno permesso di superare a malapena le battaglie contro Nishikori e Dimitrov, ma ieri, all’allenamento, il numero 1 del mondo s’è presentato senza la fasciatura che l’accompagnano da giorni. Angel Ruiz Cotorro, il medico storico del mancino ha spiegato proprio a Marca che sono state usate creme speciali e uno strumento particolare «Indiba» per favorire la rigenerazione della pelle. «Questo strumento migliora il processo di guarigione, 4 Il gregario è d’acciaio
COSI’
OGGI
S
Alle 9.30
Nadal
Diretta
Eurosport
La finale di
doppio
femminile con le
n. 1 del mondo e
campionesse
uscenti, Sara
Errani e
Roberta Vinci,
comincerà alle
6 di stamattina,
ora italiana.
L’inizio del big
match di
semifinale
Nadal­Federer è
fissato alle 9.30
con diretta
Eurosport.
OGGI
Singolare
maschile,
semifinali:
Nadal (Spa, n. 1
del mondo) c.
Federer (Svi, 6),
precedenti 22­
10.
Doppio
femminile,
finale:
ERRANI­VINCI
(n. 1) c.
Makarova­
Vesnina (Rus,
3).
RISULTATI
Singolare
maschile,
semifinali:
Wawrinka (Svi,
8) b. Berdych
(R.Cec, 7) 6­3
6­7(1) 7­6(3) 7­
6(4).
Singolare
femminile,
semifinali: Li
(Cin, 4) b.
Bouchard (Can,
30) 6­2 6­4;
Cibulkova (Slk,
20) b.
A.Radwanska
(Pol, 5) 6­1 6­2.
Doppio
maschile,
semifinali:
Butorac­
Klaasen
(Usa.S.Af) b.
Nestor­Zimonjic
(Can­Ser, 8) 6­2
6­4; Kubot­
Lindstedt (Pol­
Sve, 14) b.
Llodra­Mahut
(Fra, 13) 6­4 6­
7(12) 6­3.
Wawrinka, finale Slam
Servizio e dritto: Stan esce dall’ombra di Federer domando Berdych. «Che bello per la Svizzera se affrontassi Roger...»
4
I NUMERI
36
gli Slam
giocati da
Wawrinka per
raggiungere la
prima finale.
Solo 5 volte ha
raggiunto
almeno i quarti:
US Open 2010,
Australian Open
2011, Roland
Garros 2013 e
US Open 2013
(semifinale).
6
anni, 6 mesi
il tempo
trascorso
dall’ultima
vittoria di
Federer su
Nadal negli
Slam: dalla
finale di
Wimbledon
2007.
Stanislas Wawrinka, 28 anni, n. 8 del mondo, ha eliminato nei quarti Djokovic, campione di Melbourne da 3 anni. Sotto Dominika Cibulkova AFP/AP
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
Melbourne (Aus)
La rivincita del nerd. Una
vita da numero due, all’ombra
del più grande. Ci sono proba­
bilmente scelte migliori che de­
cidere di darsi al tennis nello
stesso Paese e nella stessa epo­
ca di Federer, ma intanto uno
svizzero va in finale agli Austra­
lian Open e non è Roger, non
ancora almeno, che nella matti­
nata italiana metterà in scena il
crash stellare con Nadal.
Filosofia A 28 anni, con la te­
nacia e la forza dell’acciaio,
Iron Stan Wawrinka (lo ha
scritto sul borsone delle rac­
chette) esce finalmente dall’or­
bita del Re Sole e brilla di luce
propria, conquistando per la
prima volta la partita decisiva
di uno Slam. Una parabola si
conclude, il figlio di Wolfram e
Isabel con i nonni cechi e gli an­
tenati polacchi ha messo in gio­
co sé stesso e perfino la famiglia
per non inchinarsi a una carrie­
ra buonissima ma senza la perla
che abbaglia. E quel tatuaggio
sul braccio sinistro (l’ormai ce­
lebre «Ho provato, ho fallito.
Non importa, riproverò. Fallirò
meglio») è diventato l’epitome
del destino che cambia: «È la
mia visione della vita e del ten­
nis. Se non sei Roger o Rafa o
Nole non vinci tanti tornei, per­
di sempre. Ma hai bisogno di
prendere gli aspetti positivi del­
le sconfitte. Perché se una scon­
fitta ti ammazza, è difficile gio­
care ancora. Semplice».
Momento magico E’ stato
quando non ha vinto, agli Au­
stralian Open e agli Us Open
dell’ano scorso, sempre stoppa­
to in cinque set e sempre da
Djokovic, che Stanimal ha com­
preso come attraversare il cri­
nale che distingue il giocatore
di alto livello dal campione. Co­
sì, nella semifinale con Ber­
dych, un duello praticamente
alla pari (143 punti a 142 per lo
svizzero), nelle poche palle che
decidono è più freddo e lucido
del nemico. Tomas, l’eterno in­
compiuto, gli regala il break
che vale il primo set con uno
smash in tribuna e poi, con due
doppi falli nel secondo tie­bre­
ak e uno nel terzo, anche un bel
po’ di partita. Però il nuovo
Stan, rigenerato da Norman e
con la bella moglie Ilham in tri­
buna, ci mette molto del suo,
servendo come un ossesso (una
sola palla break concessa) e svi­
luppando il momento magico
attorno al dritto, il colpo meno
forte, con cui ottiene più punti
del ceco (25 a 15). Fiducia, ecco
tutto: Stan ha uno dei migliori
rovesci, ma è dalla parte destra
che sta costruendo la differen­
za.
Il sogno E’ al 36° Slam,
Wawrinka e dunque non è mai
troppo tardi: «Sono più maturo,
dopo dieci anni sul circuito mi
Gazzetta.it
DIRETTA DI NADAL
E DUE FOTOGALLERY
CIBULKOVA E... ESTER
Oggi seguite sul nostro
sito il big match Nadal­
Federer e tutti gli highlights dei match della giornata. Le fotogallery che proponiamo sono quella della grande sorpresa del torneo femminile, la piccola Cibulkova, e della deliziosa fidanzata di Berdych, la modella Ester Satorova.
rendo conto che posso giocare
il miglior tennis della mia car­
riera». I record contro Rafa (0­
12) e contro Federer (1­13) pe­
sano come pietre sul sogno di
un trionfo che cambierebbe tut­
to, un successo da numero uno:
«Ho precedenti pessimi con lo­
ro, ma è anche vero che adesso
sono più aggressivo in campo,
più consapevole delle mie do­
ti». Poi, se si trattasse di sceglie­
re l’avversario della finale, co­
manderebbe il cuore: «Spero si
ritirino tutti e due — sorride —
ma certo incontrare Roger sa­
rebbe eccitante, per me e per la
Svizzera. La mia prima finale di
uno Slam contro il più forte di
sempre, credo ci sarebbe da
divertirsi». Due settimane
da dio, con l’ultimo step
prima di consegnarsi al­
l’eventuale immortalità
agonistica e all’abbrac­
cio della figlia Alexia,
quattro anni: «Ci sen­
tiamo tutti i giorni,
continua a chiedermi
quando torno. Le dirò di
fare un altro piccolo
sforzo, in fondo non me
lo aspettavo neanch’io
tutto questo ritardo...». Il
prezzo di una nuova vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
27
le finali
di Errani­Vinci
(6 Slam): 16
vinte (3 Slam) e
10 perse (2
Slam).
A Melbourne 3
finali di fila:
persa nel 2012,
vinta nel 2013
(lu.mar.)
La prima pagina di Marca
accelerando il metabolismo cellulare, grazie ad una ossigenazione continua del sangue e ad un drenaggio linfatico nella zona periferica. Perché le nuove cellule nascano in maniera più facile, e veloce». A livello internazionale la pratica non è vietata.
LE DONNE
Sorpresa
Cibulkova
Ora sfida Li
per il titolo!
A volte sono momenti, al­
tre volte successi inattesi. Nel
terzo turno, Li Na ha seguito
con gli occhi la palla della Safa­
rova che l’avrebbe eliminata
cadere a 5 centimetri dalla ri­
ga: dopo quello spavento, è di­
ventata una macchina. La Ci­
bulkova, il razzo tascabile, ne­
gli ottavi non ha avuto rispetto
della Sharapova e delle sue pe­
ne fisiche, facendo il pieno di
convinzione. Ecco perché la fi­
nale tra la cinese e la slovacca,
cioè tra una giocatrice che vie­
ne da una città di dieci milioni
d’abitanti (Wuhan) e l’altra da
una nazione di quattro milioni,
rappresenta il giusto epilogo.
Dominio Anche perché, in se­
mifinale, entrambe passeggia­
no, arrivando quasi ad umilia­
re le rivali. La canadesina Bou­
chard, comunque grande rive­
lazione delle due settimane,
non ha le armi per opporsi allo
strapotere tecnico della già due
volte finalista qui (2011 e 2013,
sconfitta da Cljisters e Aza­
renka), che spinge tutti i colpi e
sballottola Eugenie, di 11 anni
più giovane, da una parte all’al­
tra del campo, travolgendola
con 35 vincenti a 10. «In quanti
mi vedranno stavolta? Non so­
no Dio per saperlo e comunque
mio marito in Cina è più famo­
so di me. Così, quando mi riti­
rerò, potrò fare la casalinga».
Piccola ma tosta Che non de­
ve essere tra le priorità della Ci­
bulkova, se è vero che adora il
fidanzato Miso Navara, scate­
nato in tribuna, soprattutto
perché sa cucinare. Nika, nu­
mero 24 del mondo, aveva per­
so l’ultimo precedente con
Radwanska, a Sydney 2013,
senza conquistare un game,
stavolta la distrugge in poco
più di un’ora, sfondando con i
colpi a rimbalzo e aggreden­
do il misero servizio (2 punti
su 16 con la seconda) di
un’Aga stravolta dalla stan­
chezza («Giocavo al rallenta­
tore»). Cipollina da Bratisla­
va, 1.61 di adrenalina, porta
per la prima volta sé stessa e la
Slovacchia in una finale Slam.
Pare che abbia promesso di
sposarsi in caso di successo:
«Ve lo dico se vinco».
ri.cr.
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26
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SCI FORSE SALIRANNO A 19
OLIMPIADI INVERNALI
SOCHI 2014
­ 14 GIORNI Italia ai Giochi in 18
In 12 già qualificati
Oggi provano Gross Deville e Razzoli Con quelli riassegnati dal
Cio, sono saliti a 18 i posti azzurri per lo sci alpino italiano all’Olimpiade, ma oggi teoricamente ne potrebbe arrivare ancora uno. Al momento sono 12 gli atleti già qualificati, nelle gare del weekend si assegneranno gli altri posti. Lunedì il Coni dovrà inviare la lista degli atleti al Cio. Sono già sicuri di gareggiare a Sochi fra gli uomini Moelgg e Thaler nello slalom, ancora Moelgg, Nani e De Aliprandini nel gigante. Fatta la squadra di discesa con Paris, Fill, Innerhofer ed Heel, mentre sono per ora solo tre i sicuri del superG: Innerhofer,Fill ed Heel. In combinata scenderanno Paris, Inner e Fill. Fra le donne sicure Costazza (slalom), Brignone e N. Fanchini (gigante) e per discesa e superG Nadia ed Elena Fanchini. A Kitzbuehel vanno a caccia di 2 posti nello slalom Gross, Deville e Razzoli, a Cortina Merighetti, Il business di Kitzbuehel
Discesa da 50 milioni
Più di 100.000 spettatori, mondanità e alberghi esauriti da un
anno: ecco perché la Fis ha chiuso un occhio e la gara si farà
70.000
Euro ai vincitori
È il premio a chi si aggiudica
discesa e slalom: il più ricco
del circuito
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
KITZBUEHEL (Aut)
Nel suo nome la stessa
Fis, la federazione internazio­
nale, infrange le regole. E fa
bene. Perché Kitzbuehel per lo
sci è come Wimbledon per il
tennis, un appuntamento uni­
co. Mondanità, colore, marke­
ting. In fondo la sua mitica di­
scesa sulla Streif è solo un mo­
mento di uno spettacolo che
dura una settimana. La Fis ha
infranto le regole non comuni­
cando, come da prassi, la pra­
ticabilità della pista dieci gior­
ni prima. Non lo ha fatto per­
ché era ed è in corso una vera
battaglia. Contro il caldo. Ieri
alle 16 c’erano in paese 5 gradi
sopra zero. Kitzbuehel è a 760
metri di altitudine. La pista 15
giorni fa era perfetta poi è arri­
vato lo scirocco e la pioggia
che hanno «sciolto» almeno un
milione di euro. Infatti il bilan­
cio che di norma è di sei milio­
ni di euro per le tre gare,è sali­
to a sette. Due elicotteri hanno
lavorato per tre giorni per but­
tare sulla Streif 2500 metri cu­
bi di neve che il caldo si è man­
giato. Ormai è deciso che do­
mani i discesisti si tufferanno
dalla variante. Il leggendario
Hausberg, salto che precede il
curvone verso sinistra che im­
mette sulla terribile diagonale
ed il tuffo sul traguardo rimar­
ranno inviolati: c’è poca neve e
molle. Si passerà dalla varian­
te a fianco della pista di slalom
dove oggi si butteranno i dan­
zatori dei paletti.
Dominik Paris, 24 anni: nel 2013
ha trionfato in discesa, primo
azzurro dopo Ghedina (1998)
tecnico ma sono i numeri che
fanno impressione. Kitzbuehel
ha un bilancio complessivo
che è 10 volte quello di ogni al­
tra gara di Coppa del Mondo.
Si diceva che il costo organiz­
zativo della tre giorni nella lo­
calità del Tirolo è di 7 milioni
di euro, ma la regione calcola
che l’evento crea un indotto
fra alberghi e ristoranti di 40
milioni di euro. In più i negozi,
le bancarelle, i bar volanti. Ki­
tzbuehel paese conta 6000 po­
sti letto, 8000 sono nella vici­
na Kirchberg, complessiva­
mente la zona offre 20.000 po­
sti letto. Bene, ne volete uno?
Dovete prenotarlo con un an­
no di anticipo e non una o due
notti, bensì 5, il minimo accet­
tato. Quindi complessivamen­
te il giro di affari supera i 50
milioni di euro.
400
Accreditati
Sono 400 gli accrediti tra tv,
radio, web e giornali: record
per la Coppa del Mondo
7
Milioni di euro spesi
È la somma investita per le
quattro gare: un milione
è legato al troppo caldo
Soldoni Questo è l’aspetto
la guida
Slalom in diretta tv
alle ore 12 e 17 Domani discesa SLALOM A KITZBUEHEL (ore 12 e 17).
Pettorali: 1 Hirscher (Aut), 2 Neureu­
ther (Ger), 3 Kostelic (Cro), 4 Myhrer
(Sve), 5 Matt (Aut), 6 MOELGG, 7 Hargin
(Sve), 8 Dopfer (Ger), 9 THALER, 10 Kri­
stoffersen (Nor), 11 M. Larsson (Sve),
12 Pinturault (Fra), 13 Herbst (Aut), 14
Grange (Fra), 15 Raich (Aut), 17 GROSS,
20 RAZZOLI, 28 DEVILLE, 48 TONETTI,
63 RONCI, 75 NANI. Coppa del Mondo (18 prove): 1. Svindal
(Nor) 757; 2. Hirscher 735; 9. Fill 278.
Coppa slalom (5 prove): 1. Hirscher 340;
2. Matt 250; 5. Thaler 209.
TV Dir. RaiSport 1 ed Eurosport.
Domani: discesa (11.45). Domenica: su­
perG (ore 10.15) e slalom (15.15, valido
per la combinata).
DONNE: SUPERG A CORTINA L’AUSTRIACA HA RITROVATO FIDUCIA CON LA MEDITAZIONE: BATTE LA RIESCH DI 4/100 (1 METRO E 4 CM)
Goergl, una vittoria in stile zen
Stuffer ottava: ha un piede a Sochi DAL NOSTRO INVIATO
MARISA POLI
CORTINA D’AMPEZZO (Bl)
La linea verde deve cede­
re il posto alle veterane. Dopo
un inizio di stagione con i botti
di Gut e Weirather, la Coppa
del Mondo torna nelle mani
delle superesperte. E’ la quasi
33enne (compleanno il 20 feb­
braio) Lizzie Goergl a domina­
re la prima delle quattro gare
di velocità a Cortina. Due setti­
mane fa si prese la discesa di
Zauchensee dopo quasi due
anni di digiuno, ieri sulla
Olympia delle Tofane ha sfrec­
ciato in superG per la sesta vit­
toria in Coppa strappata per
soli 4/100 sulla Riesch, che tra­
dotti fanno un metro e 4 centi­
metri dopo 2195 metri di gara.
Per Sochi Le gare di questo
weekend rappresentano l’ulti­
ma chiamata per le qualifica­
zioni olimpiche e a rispondere
al meglio in casa Italia è stata
Verena Stuffer, ottava a 1”24
dopo la buona prova in discesa.
«Nell’ultimo superG di St. Mo­
ritz ero finita ultima e non mi
era mai successo prima dice la
29enne della Val Gardena che
fu nona nel superG a Beaver
Creek e quindi a un soffio dal
rispettare i criteri di qualifica­
zione —. Ho rischiato grosso
su un salto, non avevo calcola­
to la distanza e mi sorpreso. Ci
riproverò in discesa, sta tutto a
me». Otto centesimi e 4 posi­
zioni dietro si rivede Daniela
Merighetti, al miglior piazza­
mento stagionale e sulla strada
del ritorno ai suoi livelli. «Ho
ancora sbagliato qua e là —
ammette la 32enne brescia­
na—­, mi sono ritrovata troppo
inclinata, ma finalmente ho
trovato la giusta via tra rischi e
controllo». La Schnarf, impres­
sionante in prova, è scivolata
via a metà gara dopo un buon
avvio, poco dopo l’ha seguita
Elisabeth Goergl (Aut), 32 anni, 6 vittorie in Coppa, 2 bronzi a Vancouver 2010
Elena Fanchini, mentre la so­
rella minore Nadia non è riu­
scita a trovare ancora l’armo­
nia con la velocità: «Non voglio
più finire così» è sconsolata do­
po il 26° posto a 2”20 dalla Go­
ergl. Ma sia per il dt Plancker
che per il tecnico della velocità,
Ghezze, la questione è soprat­
tutto legata al tipo di neve: «Sia
Nadia che Elena Curtoni hanno
una sciata troppo sugli spigoli
per questa neve facile, finisco­
no per frenare troppo». Come
loro in difficoltà Lara Gut, 19a e
con qualche timore per il male
a un ginocchio dopo aver preso
una buca alla terza porta.
Ritorno L’esempio da seguire
dovrebbe essere quello della
Goergl, stella ai Mondiali di
Garmisch 2011 con due ori e
un bronzo, scomparsa dal po­
dio per quasi due stagioni.
L’austriaca campionessa anche
con il microfono ­ cantò l’inno
alla cerimonia inaugurale ­ ha
superato un tagliando alle due
ginocchia (si fece operare a fi­
ne stagione 2011) e affrontato
un ritorno complicato. Oltre al­
l’allenamento, si è affidata alla
meditazione che da anni ac­
compagna la carriera e in due
settimane si è conquistata due
vittorie. «Come nella vita ci so­
no i momenti buoni e quelli in
cui non va bene nulla ­ afferma
la Goergl ­, ero sicura che pri­
ma o poi sarebbe arrivato di
nuovo il sole».
Discesa Oggi una lieve nevi­
cata potrebbe disturbare la di­
scesa che recupera quella in
programma domenica scorsa a
Cortina e cancellata per ecces­
so di neve. «Speriamo che le
condizioni non cambino — si
augura Maria Riesch, che spe­
ra di allungare ancora in testa
alla classifica generale —, per
ora la pista è perfetta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marsaglia e Stuffer in discesa. Domani e domenica in Austria in palio un posto nel superG per Varettoni e Marsaglia; quest’ultimo potrebbe anche partecipare alle combinata. Per il gigante maschile in ballo anche Simoncelli (7° ad Adelboden); abbastanza sicura per il superG Verena Stuffer. L’invasione Ma il vero spetta­
colo di Kitzbuehel è la gente.
Nelle 3 giornate si calcolano
complessivamente centomila
persone e più, 50.000 per la
discesa, 30.000 per lo slalom,
20, 25.000 per il superG (che
quest’anno vale anche per la
combinata). A Kitz non c’è un
buco e, senza un garage è una
vera impresa posteggiare l’au­
to, ma basta andare alla sta­
zione, a valle della pista per vi­
vere la vera invasione. Ogni
cinque minuti arriva da St.
Johann im Tirol (15 km) un
treno da cui scendono ogni
giorno migliaia di persone.
Persone che non tornano a ca­
sa, ma per la gran parte deci­
dono di «vivere» Kitzbuehel si­
no tarda sera, forse anche con
gli scarponi da sci ai piedi.
Nessuna altra località sede di
Coppa del Mondo può vantare
una tale massa di spettatori,
grazie soprattutto all’organiz­
zazione logistica. A Wengen
bisogna salire in cima a una
montagna, a Zagabria è neces­
sario scalare una collina. A Ki­
tz arrivi con il treno a 100 me­
Due elicotteri hanno portato la
neve: programma e
pista stravolte, ma
la Streif non salta
tri dalle tribune. Questo per il
grande pubblico, ma per que­
sta località del Tirolo lo sci è
pure un grande evento mon­
dano. Feste negli hotel e nelle
case private, grandi hospitali­
ty degli sponsor, eventi, incon­
tri. tutto è speciale. Attori e at­
tricette, campioni dello sport e
della finanza, industriali. Per
la jet­set austro­tedesco Kitz­
buehel è un appuntamento ir­
rinunciabile. E pure gli atleti
se lo ricordano... Al di là della
gloria ci sono i premi, i più alti
del circuito iridato: 70.000 eu­
ro per i vincitori della discesa e
dello slalom, 50.000 per su­
perG e supercombinata. C’è
una sola cosa che non si riesce
a calcolare, quanta birra scor­
re. Litri? Ettolitri? No, un’allu­
vione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida
Discesa ore 10.15 diretta RaiSport 1
ed Eurosport
SuperG donne a Cortina: 1. Goergl (Aut)
1’23”23; 2. Riesch (Ger) a 4/100; 3. Hosp
(Aut) a 34/100; 4. Weirather (Lie) a
69/100; 5. Fenninger (Aut) a 74/100; 6.
Maze (Slo) a 92/100; 7. Mancuso (Slo) a
98/100; 8. STUFFER a 1”24; 9. Cook
(Usa) a 1”25; 10. Kling (Sve) e Gisin (Svi)
a 1”27; 12. MERIGHETTI a 1”32; 13.
Mowinckel (Nor) a 1”35; 14. Reben­
sburg (Ger) a 1”40; 15. Sterz (Aut) a
1”40; 19. Gut (Svi) a 1”80; 20. MARSA­
GLIA a 1”90; 26. N. Fanchini a 2”20; 27.
E. Curtoni a 2”22; 43. Hofer a 3”54; 45.
Pichler a 3”71. Rit. Suter (Svi), Schnarf,
E. Fanchini.
Coppa del Mondo (20 prove): 1. Riesch
(Ger) 861; 2. Fenninger (Aut) 754; 3.
Weirather (Lie) 723; 20. N. Fanchini
200.
Coppa superG (4 prove): 1. Gut (Svi) 248;
15. Stuffer 62.
Coppa discesa (5 prove): 1. Riesch (Ger)
325; 8. E. Fanchini 165.
OGGI Discesa donne (ore 10.15, diretta
RaiSport1 ed Eurosport) a Cortina . I pet­
torali: 6 Merighetti, 12 Mancuso (Usa),
15 E. Fanchini, 16 Riesch (Ger), 17 Abde­
rhalden (Svi), 18 Fenninger (Aut), 19
Maze (Slo), 20 Gut (Svi), 21 Weirather
(Lie), 22 Goergl (Aut), 23 Schnarf, 26 N.
Fanchini, 28 Stuffer, 35 Marsaglia, 40
E. Curtoni.
Domani ore 10.15 discesa, domenica ore
12 superG .
RECUPERO L’1 e 2 febbraio a Kranjska
Gora gigante e slalom di Maribor. VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
SALTO DOPO LA CADUTA
Parla Morgenstern
«Sochi, sarò pronto
Ho visto la caduta
Cancellerò la paura»
(c.r.) Sarebbe il il ritorno
dell´anno: 13 giorni dopo la terribile caduta sul Kulm di Bad Mitterndorf il tre volte campione olimpico Thomas Morgenstern, 27 anni, si è presentato per la prima volta ai media sottolineando le sue ambizioni olimpiche: «Mi sento benissimo e posso dire: Sochi, io sarò pronto». Il 10 gennaio l´austriaco aveva subìto una contusione ai polmoni e gravi traumi alla testa. Ha passato sei giorni all´ospedale di Salisburgo, poi il 16 gennaio è stato trasportato nel centro di riabilitazione Maria Hilf a Klagenfurt. Il reparto medico ha ieri ufficialmente dato via libera. Intanto Morgenstern ha già ripreso ad allenarsi in modo lieve e vuole tornare sul trampolino a inizio febbraio. Sarà in gara il 9 dal trampolino piccolo: «Voglio esserci, i giochi olimpici rappresentano qualcosa di speciale, a me non importano solo Putin si è stancato
e attacca l’Occidente
La Russia accusa: «Attentati e gay, ci vogliono screditare» Altra mail di minacce al Coni, ma pare il solito mitomane
SIMONE BATTAGGIA
L’Occidente «scredita po­
liticamente» i Giochi di Sochi.
Alcuni Paesi «si comportano in
maniera spudorata» per pren­
dere di mira l’Olimpiade inver­
nale. Lo ha detto ieri il porta­
voce del presidente russo Pu­
tin, Dmitri Peskov, al tabloid
Komsomolskaia Pravda.
A due settimane dalla ceri­
monia d’apertura, la pressione
su Sochi aumenta. Sono tanti i
fronti aperti con l’opinione
pubblica mondiale: i prigionie­
ri politici, il rischio di attentati
da parte dei terroristi islamici,
il famigerato divieto di «propa­
gandare» l’omosessualità che
già aveva fatto rumore ai Mon­
diali di atletica di agosto a Mo­
sca. Così il Cremlino inizia a re­
agire a difesa di un evento sul
quale ha puntato molto più dei
cinquanta miliardi di dollari
investiti dal governo. «Pur­
troppo anche i nostri mass me­
dia versano secchiate di fango,
citando sproloqui di ogni sorta
— ha aggiunto Peskov —. Di­
cono che si tratterebbe di un
progetto personale di Putin,
poi si chiedono “a chi è venuto
in mente di tenere l’Olimpiade
in una zona subtropicale”,
mentre alcuni affermano che
la Russia tiene i Giochi nella
zona dove gli zar opprimevano
i disgraziati popoli caucasici».
Altre minacce Ieri il Coni ha
ricevuto una seconda e­mail di
minacce, dopo quella di mer­
coledì. Lo ha rivelato Giovanni
Malagò: «Il mittente è lo stes­
so. Faceva riferimento ad ac­
certarci presso un’ambasciata
americana a Londra su nomi
che sarebbero interessati alla
questione —, ha detto il presi­
dente del Coni —. Che in
un’Olimpiade invernale ci sia­
no più di 40mila persone dedi­
Vladimir Putin, 61: presidente dal 2000 al ‘08 e dal ‘12 EPA
27
le medaglie. Non riuscirò a cancellare la caduta. Devo accettarla come una parte della mia vita. L´ho analizzato su video, mi è bastato guardarla una volta. Non ho mai pensato di smettere. Il mio obiettivo per il futuro non è di dimenticare, anzi di eliminare la paura». cate alla sicurezza non è nor­
male, ma meglio è sia così ri­
spetto a che ci siano buchi al­
l’interno della sicurezza».
Liberato Lebedev Intanto Pu­
tin si muove con gesti distensi­
vi. Ieri l’Alta Corte di Mosca ha
liberato Platon Lebedev, l’uo­
mo che con l’ex magnate del
petrolio Mikhail Khodorko­
vsky ha passato oltre dieci anni
in carcere per evasione fiscale,
in una vicenda che molti han­
no interpretato come una
«vendetta» di Putin verso le
mire politiche ed economiche
di Khodorkovsky. Quest’ultimo
è stato perdonato da Putin a di­
cembre e ora si trova in Germa­
nia, impossibilitato a rientrare
in Russia per l’enorme debito
con il fisco. La vicenda resta al
centro del dibattito sui diritti
civili. L’attivista Lev Pono­
maryov è certo dei motivi che
tengono Khodorkovsky lonta­
no dal suo Paese. «In prigione
si è guadagnato il diritto di es­
sere un’autorità morale. Credo
ci siano timori che possa con­
solidare l’opposizione».
Elton John Sul tema della
propaganda gay, Putin ieri ha
ricevuto la lettera di Elton
John, che si offre di presentar­
gli i membri della comunità
omosessuale russa, «che meri­
tano rispetto. La gente che ho
incontrato sono gay e lesbiche
di 20, 30 e 40 anni — ha scritto
il cantante —, mi hanno rac­
contato storie sulle minacce da
parte di gruppi di vigilanti che
si sono offerti di curarli per la
loro omosessualità».
Il portavoce del
presidente: «Alcuni Paesi si
comportano in modo spudorato»
LA GAZZETTA DELLO SPORT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOPO WILLIAMS E LOLO JONES
Quanta atletica
sui bob: Pittman
spinge l’Australia
Dopo Lolo Jones e Lauryn Williams, ecco
Jana Pittman (foto AP). La pista di bob di Sochi si arricchisce di un’altra stella dell’atletica: la 31enne ostacolista australiana, oro nei 400 hs ai Mondiali di Parigi 2003 e Osaka 2007, sarà frenatrice di Astrid Radjenovic a bordo di Australia 1, esattamente come le due stelle dell’atletica Usa spingeranno i bob a stelle e strisce. «È strano vedere che sono più veloce ora di quanto lo fossi in una pista di atletica — ha spiegato Jana, che ha già partecipato ai Giochi di Sydney e di Atene —, ma è successo grazie a tutti i pesi che ho alzato. Non gareggerò per l’oro, ma perché mi piace». La squadra è composta da 56 atleti — più altri due in forse, in attesa che il Cas si esprima —: mai l’Australia ne aveva mandati così tanti a un’Olimpiade invernale.
Record di iscritti anche per la Russia: saranno 223, un numero mai raggiunto nemmeno nel periodo sovietico. Tra essi ci sarà anche la stella del pattinaggio di figura Evgeny Plushenko, dopo il sì ufficioso di mercoledì. Il presidente del comitato olimpico russo, Alexander Zhukov, ha detto che la Russia competerà per il podio in 11 dei 15 sport del programma. A Vancouver 2010 il bottino fu misero: tre ori, cinque argenti e sette bronzi per un 11° posto nel medagliere.
La Germania invece porterà 152 atleti, con l’obbiettivo di conquistare 30 medaglie. La spedizione conterà più atleti donne che uomini: 77 contro 75. Quattro gli ori di Vancouver: Maria Riesh, Viktoria Rebensburg (alpino), Tatjana Huefner e Felix Loch (slittino).
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
PALLAVOLO CHAMPIONS LEAGUE: RITORNO OTTAVI Piacenza ribalta l’Europa
Macerata
torna a casa
Impresa degli emiliani: restituito il 3­0 dell’andata, vincono il golden set
e conquistano i quarti con il Kazan d
HA
DETTO
S
Samuele
Papi
«Abbiamo
giocato con tutta
la tranquillità di
questo mondo e
ci è venuta fuori
una gran bella
partita: qui
riusciamo a
battere molto
meglio»
DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI
PIACENZA Simon schianta la palla
per terra e fa esplodere il Pala­
Banca: tutti in piedi per un’al­
tra serata di emozioni. Dense
come l’aria che si respira (a fa­
tica) dentro il palasport. Pia­
cenza va ai quarti con Kazan, e
Macerata ­ per il 3° anno con­
secutivo ­ viene eliminata dal­
la Champions da una squadra
italiana (nel 2012 Trento, un
anno fa Cuneo) in una gara al­
lo specchio rispetto a quella di
una settimana fa nelle Marche.
8 giorni Una settimana può
cambiare radicalmente le cose
anche per merito di Samuele
Papi che mura, schiaccia di­
fende e palleggia come quan­
do ragazzino veniva sopranno­
minato o’Fenomeno. Sono
passati più di 20 anni, ma lui è
ancora lì applaudito dalle ra­
gazzine e osannato dalla cur­
va. Non aveva mai giocato un
golden set Piacenza fino a qui
nella sua carriera europea, do­
veva aspettare questo derby
d’Europa per inaugurare la se­
rie e cambiare la storia di un
confronto che appariva segna­
to: e invece con una prova im­
portante in battuta e approfit­
tando della serata storta della
Lube, la formazione di Monti
capovolge le cose. Anche gra­
zie all’inserimento della pan­
china: prima Le Roux, poi Kali­
berda e alla fine anche Smeril­
li (che riceve l’ultima battuta
di Zaytsev), per rilanciare le
ambizioni europee del Copra.
In un golden set palpitante e
discusso (come spesso succe­
de), con tante proteste nei
confronti degli arbitri (Giulia­
ni «Piacenza ha meritato, ma
DONNE IN RUSSIA Conegliano
è eliminato
L’Italia è già
tutta fuori 4
0
OMSK
CONEGLIANO
(25–20, 25–19, 29–27; G.S. 15–10)
OMICHKA OMSK: Kutiukova 12, Yureva 19,
Babeshina 1, Mammadova 21, Shlyakhoma­
ya 6, Carrillo 20; Kuzyakina (L). Orlova, Te­
rekhina. N.e. Belkova, Kornenko, Fateeva.
All. Terzic.
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO:
Fiorin 11, Kauffeldt 2, Lloyd 7, Barcellini, Ba­
razza 6, Nikolova 16; De Gennaro (L). Tirozzi
9, Donà 1, Bechis. N.e.Calloni, Daminato.
All. M. Gaspari.
L’urlo di Robertlandy Simon e la festa di Piacenza che approda ai quarti TARANTINI
gli errori arbitrali nel golden
hanno pesato»), ma con la sen­
sazione che Piacenza abbia
vinto con merito. Semmai il
rammarico è per il regolamen­
to europeo che vuole gli scon­
tri «fratricidi» molto prima
della final four. Peccato.
PIACENZA­MACERATA 4­0 (25­22, 25­19, 25­20, g.s. 15­13)
COPRA ELIOR PIACENZA: Papi 7 (2), Fei
7 (1), Vettori 2, Zlatanov 7 (1), Simon 8 (2),
De Cecco 1 (2); Marra (L), Le Roux 13
(3), Tencati, Kaliberda 1, Smerilli. N.e.
Partenio. All. Monti.
LUBE BANCA MARCHE MACERATA:
Baranowicz 2, Kurek 8 (2), Stankovic 5,
Zaytsev 7 (4), Parodi, Podrascanin 6;
Henno (L), Kovar 6 (5), Martino, Giom­
bini. N.e. Monopoli. All. Giuliani.
ARBITRI: Verecke (Fra) e Sodja (Aut).
NOTE Spettatori 3422, incasso 33.950.
Durata set: 26’, 25‘, 26‘; 24’; totale 101‘.
Copra: battute sbagliate 18 (2), vincen­
ti 6 (2), muri 6 (2), 2a linea 10 (2), errori
29; Lube: b.s. 21 (4), v. 3 (1), m. 5 (1), 2a
l. 9 (1), e. 33
la guida
Ai quarti doppia sfida
Italia contro Russia (a.a.) Il Cannes di Chiara Arcangeli (L), Nadia Centoni (20,
53%) e Laura Partenio (3, 50%) elimina il Galatasaray di
Massimo Barbolini e Leo Lo Bianco
UOMINI Ottavi di finale (rit.): Kazan (Rus)­Berlino (Ger) 3­0
(a. 3­0), Piacenza­Macerata 3­0 (gs 15­13; a.0­3); Jastr­
zebski (Pol)­Tours (Fra) 3­0 (3­0), Roeselare (Bel)­Resovia
(Pol) 1­3 (1­3); Diatec Trentino­Noliko Maasik (Bel) 3­1 (3­1),
Belgorod (Rus)­Budva (M.Negro) 3­2 (3­2). Quarti (and. 4­6/2, rit. 10­13/2): Piacenza­Kazan; Jastr­
zebski­Resovia; Belgorod­Trento. Final four a Ankara (22­23 marzo)
DONNE Ottavi di finale (rit.): Omsk (Rus)­Conegliano 3­0 (gs
15­10; a.0­3), Eczacibasi Istanbul (Tur)­Sopot (Pol) 3­1
(3­0); Galatasaray Istanbul (Tur)­Cannes (Fra) 0­3 (19­25,
16­25, 21­25; a.1­3), Vakifbank Istanbul (Tur)­Igtisadchi
Baku (Aze) 3­0 (3­0); Kazan (Rus)­Mosca (Rus) 3­0 (3­1),
Piacenza­Zurigo (Svi) 1­3 (1­3). Quarti (and 4­6/2, rit 10­13/2): Omsk­Eczacibasi; Cannes­
VakifBank; Kazan­Zurigo. Final four a Baku (15­16 marzo).
ARBITRI: Piasetski (Bie) e Goitre (Fin)
NOTE – Spettatori: 4.800. Durata set: 25’,
25’, 30’, 16’: tot. 96’. Omichka: b. s. 16, v. 9,
m. 8, s.l. 6, e. 24. Prosecco Doc: b.s. 6, v. 3,
m. 15, s.l. 6, e. 15. OMSK (Rus) Fine corsa per le italiane. Do­
po Busto Arsizio nel girone e Piacenza mercoledì contro Zurigo, anche Coneglia­
no esce dalla Champions League. E così,
dopo 30 anni, per la prima volta non avre­
mo un nostro club alle Final Four. Fatale la
serata siberiana a Omsk che ha ghiacciato
la Prosecco Conegliano. Sull’onda dei 21
punti di Mammadova, le russe hanno ribal­
tato il conto set dell’andata a Treviso, stac­
cando il biglietto per i play off a 6 al golden
set. Come era riuscito una settimana fa in
casa, Conegliano ha dettato il ritmo ad ini­
zio gara, senza però riuscire a trovare con­
tinuità, specie in fase di ricezione, cedendo
davanti al rientro della squadra di Terzic.
Nel secondo, Gaspari cambia assetto con
Tirozzi per Barcellini e Bechis in regia al po­
sto di Lloyd da metà frazione. Tuttavia,
Omsk prosegue senza tregua con Cone­
gliano che affida a Nikolova le speranze di
permanenza in Champions. La gara diven­
ta un punto a punto elettrico, che prosegue
sino al 29 a 27 del terzo set. Poi il golden
set sfugge subito al Conegliano e così l’Eu­
ropa, per una rimonta che forse nemmeno
Omsk pensava di riuscire a realizzare.
Alberto Rosa
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
RUGBY PRESENTATO A ROMA IL SEI NAZIONI
Brunel: «Italia, ora devi battere l'Inghilterra»
C.t. d'assalto: «Tanti infortuni? Ma noi faremo meglio del 2013, puntiamo a vincerne 3». Olimpico: venduti 60mila biglietti
la prima volta trasmetterà in
diretta (40 ore totali) un
evento, subentrando a Sky
nell’acquisizione dei diritti.
NICOLA MELILLO ROMA
«Vogliamo battere la
Scozia e l'Inghilterra e ci pro­
veremo anche in trasferta». Al­
la faccia del «volare basso».
Jacques Brunel lancia la sfida
con un sorrisetto confortante e
l'Italia del rugby si presenta
così, con tutto il carattere del
suo c.t. in vista del Sei Nazioni
già caldo: venduti 60mila bi­
glietti per i 2 match con Scozia
e Inghilterra.
Malagò L'occasione per fare
il punto è stata la canonica
presentazione della squadra a
10 giorni dal via, con le nuove
maglie Adidas, col tricolore
che arricchisce un azzurro più
chiaro e con un Mirco Berga­
masco con un sorriso grande
così per il ritorno in azzurro
dopo 15 mesi. Al Salone d’ono­
re del Coni erano assenti solo i
giocatori tesserati in Francia,
Parisse compreso. Il presiden­
te Coni, Malagò: «Il rugby è nel
cuore degli italiani. E noi ab­
biamo fiducia nel c.t. Brunel».
La sfida E il c.t., di fronte alle
perplessità manifestate dalla
stampa dopo i test match del
2013 da dimenticare e gli in­
IL CASO
HA UCCISO LA FIDANZATA 1 ANNO FA
Otto azzurri schierati con le nuove divise ieri durante la presentazione nella sede del Coni. A destra, Joshua Furno in allenamento ANSA
fortuni a catena che hanno col­
pito gli azzurri, andava di in­
tercetto e ripartiva: «Abbiamo
tanti infortunati, è vero, in
particolare ci mancano Cana­
le, Masi, Venditti e Morisi. Tut­
ti protagonisti l'anno scorso
fra i trequarti. E sappiamo be­
ne che nei test match siamo
mancati in difesa e su quello
stiamo lavorando. Ma se vo­
gliamo migliorarci dobbiamo
vincerne 3. Non si scappa. E
battere l’Inghilterra per la pri­
IL CALENDARIO
Il via il 1° febbraio: Galles senza Evans
Galles senza Ian Evans,
squalificato 12 settimane
per stamping. Intanto Halfpenny lascia Cardiff e va a Tolone. L’Irlanda perde l’ala Keith Earls: ginocchio k.o., 6­8 settimane di stop. Il calendario: 1° febbraio
Galles­Italia; Francia­Inghilterra;
SOLIDARIETA’
FIRMATO A ROMA UN PROTOCOLLO
2/2: Irlanda­Scozia. 8/2: Irlanda­
Galles, Scozia­Inghilterra, 9 feb.: Francia­Italia. 21/2: Galles­Francia; 22/2:Italia­Scozia, Inghilterra­ Irlanda; 8/3: Irlanda­Italia, Scozia­
Francia; 9/3: Inghilterra­Galles; 15/3: Italia­Inghilterra, Galles­
Scozia, Francia­Irlanda. IPPICA
SECCI 19.25: MIGLIOR
ITALIANO DAL 2009
SI PARTE CON PARIGI
Pistorius, trattativa «Diritto al cibo»
con la famiglia
Con Actionaid
della Steenkamp
si muove lo sport
Problemi superati
Da domani tornano
le corse estere
Gli avvocati di Oscar Pistorius hanno negoziato privatamente, per quasi sei mesi, un accordo con i rappresentanti legali di Reeva Steenkamp, la giovane fidanzata dell’ex corridore
paralimpico e olimpico da lui stesso uccisa nel febbraio 2013. Gli avvocati di entrambe le parti hanno fatto sapere che i colloqui stanno proseguendo, ma non hanno reso noto alcun dettaglio in merito. I media sudafricani hanno ipotizzato che Pistorius potrebbe pagare alla famiglia Steenkamp un risarcimento di 275mila dollari. I negoziati sono iniziati ad agosto 2013, ha detto ad Associated Press l’avvocato Dup de Bruyn, rappresentante della famiglia della modella. Brian Webber, legale di Pistorius, ha detto che «chiaramente si vorrebbe raggiungere un accordo». Il processo a Pistorius per l’omicidio di Reeva Steenkamp inizierà il 3 marzo.
(e.lan.) Dopo settimane di
assenza, tornano in tv (con le scommesse) le corse estere. A causare il forzato «switch­off» sono stati problemi di budget e di ordine burocratico, come quello inerente alla definizione dei contratti per i diritti televisivi, rispetto a cui la policy ministeriale è molto più rigida di quella adottata da Unire e Assi. Ora sembra che la situazione stia normalizzandosi. Proprio ieri è stato siglato col Pmu il nuovo contratto, in forza del quale già da domani gli appassionati italiani potranno tornare a seguire le corse di Vincennes. In via di definizione quindi l’accordo per l’acquisto dei diritti del Carnival in Dubai, mentre per fine febbraio è atteso il ritorno delle corse inglesi. Nessuna novità invece sul fronte pagamenti. A denunciarne gli intollerabili ritardi sono gli operatori campani, che ieri ad Agnano hanno posticipato di 40 minuti l’orario d’inizio del convegno «Dare voce a chi non ce
l’ha». Anche con lo sport. Actionaid ha presentato ieri con le
parole del suo segretario Marco De Ponte la sua nuova campagna, imperniata sul protocollo «L’Italia dello sport è con Actionaid» firmato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò con l’organizzazione impegnata per il «diritto al cibo» in 50 Paesi. Un triennio di iniziative, fra i Mondiali di calcio e Rio 2016, promuoverà momenti di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Già molte le adesioni: dall’atletica (c’erano il presidente Fidal Giomi e Stefano Baldini, testimonial della prima ora di Actionaid) al ciclismo, passando per calcio, nuoto, pallavolo, rugby, con gli enti di promozione Uisp e Aics. Si parte dal Brasile: l’obiettivo è creare classi doposcuola a Heliopolis, la più grande favela di San Paolo. L’inizio di un vero e proprio giro del mondo. ATLETICA
Ieri a Schio (Vi), il 21enne Daniele Secci a
19.25 nel peso: migliora di 52 cm la sua mi­
glior prestazione con l’attrezzo da 7,260
kg. E’ il miglior risultato in Italia dal 5 luglio
2009, quando Marco Di Maggio realizzò la
stessa misura ad Alcamo.
PISTA MONDO (si.g.) Primi risultati del­
l’anno all’aperto. A Wanganui (N.Zel.). Uo­
mini. Miglio: Willis 3’55”98. A Mona (Giam).
Uomini. Peso: Richards 20.38. Disco: Da­
cres 64.36. A Chemnitz (Ger). Uomini. Di­
sco: Wierig 63.80. Ad Adelaide (Aus).
Donne. Lungo: Gayen 6.62 (+1.8).
IN MARCIA (d.m.) Domenica a Latina i Tri­
colori di 50 km di marcia con Matteo Giup­
poni, Jean Jacques Nkouloukudi, Lorenzo
Dessì e Federico Tontodonati (ore 11). In
contemporanea la 20 km femminile valida
come campionato di società con Eleonora
Giorgi, 10a ai Mondiali di Mosca.
BASEBALL
LIDDI: SPRING TRAINING
COI CHICAGO WHITE SOX
Alex Liddi, messo sotto contratto con I
Chicago Sox, anche se al momento non
nella rosa della Mlb è stato invitato allo
spring training. Segno che il club intende
dargli la possibilità di giocarsi il posto
(l’anno scorso il titolare in 3° base era Co­
nor Gillaspie che non ha esaltato). Lo
spring training è a Glendale, Arizona, per
lanciatori e ricevitori dal 15 febbraio, dal
20 per gli altri. BOXE
ESPOSITO EUROPEO (r.g.) Al Polidepor­
tivo Fernando Martin di Madrid (Spa), il
superleggero Samuele Esposito (17­1),
salernitano di Nocera Inferiore, 28 anni,
professionista dal 2008, ex campione ita­
liano (2010­2012), attaccante dal pugno
pesante, tenta di battere il locale Ruben
Nieto (13) titolare della cintura Unione Eu­
ropea, alla prima difesa. Il campione ha
conquistato il titolo lo scorso aprile bat­
tendo Pierre Bauwen (27­1­1) in Belgio. A CATANIA (r.g.) Stasera al PalaNitta di
Catania, il mediomassimo Danilo D’Agata
(11­1­1) ex tricolore, affronta Robert Halas
(Fra. 4­9, nei superpiuma Francesco In­
vernizio (2­1) c. Giuseppe Lo Faro (4­7­1)
sui 6 tempi. D’Agata ha rinunciato a bat­
tersi con Mirco Ricci (10­2) per il vacante
titolo italiano il 14 marzo a Roma. Verrà so­
stituito da Nicola Ciriani (9). SCHERMA
COPPA DEL MONDO DA OGGI A DOMENICA
Trofeo Carroccio di spada a Legnano: 20 gli azzurri in gara
Appuntamento con la spada di Coppa
del Mondo a Legnano per il tradizionale «Trofeo Carroccio». Da stamattina a domenica al PalaBorsani di Legnano va in scena la 37° edizione con 254 spadisti provenienti da 49 Paesi di tutto il mondo.
Venti gli azzurri in gara, con il solo Enrico Garozzo (secondo la scorsa settimana a Doha)
GOLF
esentato dalla fase a gironi in programma oggi. Tra gli altri, saranno in gara oggi Matteo Tagliariol, Paolo Pizzo, Diego Confalonieri, Marco Fichera, Matthew Trager. Domani il tabellone principale, domenica la prova a squadre Trofeo Carlo Carnevali. Il Trofeo Carroccio di spada maschile si potrà seguire sul canale YouTube della Federscherma.
IN QATAR SI SALVA CRESPI
Marco Crespi, 45° con 141 (70 71, ­3) colpi,
è rimasto in gara nel Qatar Masters (Euro­
pean Tour), mentre sono usciti al taglio,
caduto a 143 (­1), Edoardo Molinari, 87°
con 145 (74 71, +1), e Andrea Pavan, 103°
con 147 (72 75, +3). Sul percorso del Doha
Golf Club (par 72). Guida con 131 (66 65,
­13) lo spagnolo Rafael Cabrera Bello che
ha due vittorie in carriera.
ma volta sarà (testuale, ndr)
bellissimo. Ci può stare perde­
re le prime due in Galles e
Francia, contro i vincitori delle
ultime due edizioni e una
Francia che si vorrà rifare do­
po l'ultimo posto del 2013, ma
noi vogliamo mostrare un’im­
magine migliore, con carattere
e ambizione. Vedrete lo spirito
del passato».
DMax Una delle novità sarà
il Sei Nazioni su DMax, che per
IPPICA
IERI 10­4­12­16­8
(e.lan.) Ad Albenga (m. 1600) bel successo
dell’affidabile allieva di Pietro Gubellini,
Marissa, dopo il terzo posto ottenuto sullo
stesso tracciato il 9 gennaio scorso. 1 Ma­
rissa (P. Gubellini) 1.13.8; 2 Innuendo Grif;
3 Martin Prav; 4 Invader As; 5 Olivia Rivar­
co. Tot: 2,60, 1,64, 3,63, 1,84 (74,54).
Quinté: € 5.406,01. Quarté: € 404,54. Tris:
€ 166,40.
OGGI QUINTÉ A CASTELLUCCIO Ennesi­
mo quintè posticcio, allestito all’ultimo,
con solo tredici cavalli al via nella corsa
peraltro meno qualitativa e dotata dell’in­
tero convegno (inizio alle 15). Sulla distan­
za del doppio chilometro scegliamo Nor­
theast Mrs (13), Oneway As (8), Palisan­
der (11), Oneida Bi (9), Notorio (12), Plauso
Rl (5).
SI CORRE ANCHE: Trotto: Padova
(14.40). Galoppo: Napoli (15.20).
DETTORI SECONDO (e.lan.) Due ingaggi
per Frankie Dettori ieri a Meydan, all’indo­
mani della benaugurante doppietta di Lin­
gfield, di rientro dall’infortunio. Ottimo il
secondo posto ottenuto in sella a
Mshawish nell’Al Fahidi (gr. 2, m 14002)
vinto da Anaerobio in coppia con Cri­
stophe Soumillon. Frankie è invece finito
penultimo nel Gulf News Classifieds con
Silver Ocean. NUOTO
BIG AZZURRI A SAN MARINO FEDE PARTE PER L’ARIZONA (al.f.) Mentre Federica Pellegrini si appre­
sta a partire per il raduno in altura a Flag­
staff con Filippo Magnini, Alex Di Giorgio e
il coach Matteo Giunta, la stagione italiana
in vasca lunga inizia oggi a San Marino. Al­
la due giorni del meeting del Titano, oltre
ad Alice Mizzau e Alice Nesti che si allena­
no a San Marino con Di Mito, saranno al
via Gregorio Paltrinieri, Marco Orsi e Ga­
briele Detti. Sui blocchi anche Bocchia,
Maestri, Milli, Pesce, Pizzini, Rolla, Sab­
bioni, Toniato, Caramignoli, Carli, Celli, Di
Pietro, Ferraioli, Pirozzi e Polieri.
PALLANUOTO
DONNE Oggi, alle 20.30, anticipo della se­
conda giornata di ritorno tra Bogliasco e
Padova (diretta su RaiSport 2).
CAIMANO D’ORO (se.a) A Marco Galli (alla
memoria) per la pallanuoto e Marcello
Guarducci per il nuoto va l’11° Caimano
d’oro, premio istituito dalla CoserNuoto.
La cerimonia avverrà domenica alle 17.30
Teatro Traiano di Civitavecchia nel corso
del Galà degli sport acquatici.
PALLAVOLO
CASO BOVOLENTA
MEDICI A GIUDIZIO
Nuovi sviluppi sull’indagine per la tragica
morte di Vigor Bovolenta, il 24 marzo 2012
sul campo di Macerata mentre stava gio­
cando una partita di B2 maschile con la
Softer Forlì. Il gup di Forlì Alessandro Trin­
ci ha accolto la richiesta del pubblico mini­
Gavazzi Il presidente Fir è
più realista: «Dopo i test ma­
tch sono preoccupato. Ma se
andiamo a vedere con una
percentuale migliore ai calci
avremmo battuto la Scozia a
giugno e l'Argentina a novem­
bre». Sono giorni intensi di
trattative per la Celtic Lea­
gue. Gavazzi ribadisce: «La
trattativa è complicata. Ab­
biamo garantito 3 milioni eu­
ro di diritti tv per i prossimi 4
anni, ma vogliamo un ade­
guato trattamento economi­
co, da parte degli arbitri e nel­
l’organizzazione, a partire dal
calendario. Non vogliamo più
essere il brutto anatroccolo.
Ma non vogliamo andare via.
Anzi puntiamo a una terza
franchigia: ho parlato con le
istituzioni di Roma per ade­
guare lo stadio delle Tre Fon­
tane. Alle Zebre chiedo di la­
vorare per non dipendere dal­
la Fir. Dobbiamo diminuire gli
investimenti federali. E chie­
do alle franchigie di osare
puntando sui giovani italiani.
Solo rischiando si cresce».
Giorni intensi...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
stero Filippo Santangelo ed ha rinviato a
giudizio i medici Maurizio Mambelli e Mat­
teo Scarpa con l’ipotesi di omicidio colpo­
so. L’accusa mossa ai due specialisti è
quella di avere rilasciato il certificato
d’idoneità sportiva all’ex azzurro che era
afflitto da coronaropatia aterosclerotica
grave, come ha evidenziato l’autopsia. LODA A BERGAMO (d.pio) Ore caldissime
ad Ornavasso: a ore sarà annunciato il
nuovo sponsor, che comparirà sulla ma­
glia insieme a Openjobmetis. Oggi dovreb­
be anche essere ufficializzato l’addio a
Sara Loda: la schiacciatrice andrà alla
Foppapedretti Bergamo salvo ripensa­
menti nella notte. Anche Nikola Senkova è
in partenza: destinazione Corpora Grici­
gnano di Aversa. SPORT INVERNALI
MARCIALONGA Momentaneo ritorno alle
gare per gli olimpionici Silvio Fauner e Pie­
tro Piller Cottrer che si sfideranno dome­
nica nella Marcialonga nel team Sportful. DI CENTA MIGLIORA Cauto ottimismo
per Giorgio Di Centa che, dopo l’infortunio
alla schiena in allenamento nel ritiro az­
zurro all’Alpe di Siusi (Bz), si sta sottopo­
nendo alle terapie di recupero, seguito dal
fisioterapista della nazionale, Claudio Sa­
ba.
SCI: COPPA EUROPA (s.f.) Bene Paolo
Pangrazzi nei due superG della Val d’Isere
(Fra) con un 7° ed un 8° posto a 35/100 da
Raffort (Fra) e 92/100 da Tumler (Svi); oggi
discesa. Nel superG donne di Spital (Aut)
Lisa Magdalena Ageger 9a a 99/100 dalla
19enne Suter (Svi); oggi supercombinata.
VARIE
THAI BOXE A TORINO Domani al Pala­
Ruffini di Torino «Thai Boxe Mania»per­
metterà di staccare i primi 6 pass per l’Ok­
tagon di Milano del 5 aprile.
VELA
KEY WEST (r.ra) Buona giornata ieri per
Azzurra alla Key West Race Week. Lo sca­
fo dello Yacht Club Costa Smeralda è riu­
scito a scalare una posizione in classifica
e occupa adesso il secondo posto con 1
punto di distacco da Ran. Tra i Melges 24
conduce sempre di Little Wing di Nicola
Ardito.
OLIMPIADI 2.9 MILIARDI
Rio, budget doppio
Esplode il budget per i
Giochi di Rio 2016. Inizialmente era prevista una spesa di 1,77 miliardi di dollari a 2,9 miliardi. Il comitato organizzatore lo ha motivato con l’adeguamento all’inflazione e nuovi investimenti tecnologici.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LETTERE
DITE LA VOSTRA
Porto Franco
INDIRIZZO Via Solferino, 28
20121 Milano
Fax 02.62.82.79.17
Email: [email protected]
A CURA DI
FRANCO ARTURI
Twitter: @arturifra
Di Luca e il doping: concentrato di falsità
A leggere l’intervista di Di Lu­
ca mi sono tornate in mente le
dichiarazioni post calciopoli
di Moggi: tutti colpevoli quin­
di tutti innocenti, spero per il
bene del ciclismo che Di Luca
menta per pararsi le spalle.
stenere, come ha fatto il reo
confesso, che queste pratiche
«non danno problemi, perchè
non sono droghe e quindi «non
si è dipendenti». Balle: in molti
casi, anche qui è disponibile un
elenco, la dipendenza da doping
e la commistione con droghe
sociali è sempre più d’attualità.
Infine l’argomento più superfi­
ciale e banale del buon dopato:
«Il doping non cambia i livelli in
campo. C’è perché c’è per tutti e
uno si adegua. Ma se non ci fos­
se il doping per nessuno i risul­
tati sarebbero sempre gli stes­
si». Straordinaria falsità: ogni
organismo reagisce in modo
unico e particolare alla sommi­
nistrazione di doping, senza
contare che c’è chi si sottopone
a dosi da cavallo e chi dispone
di mezzi economici maggiori
per procurarsi le sostanze rite­
nute più efficaci. Non solo: il li­
vellamento dei valori favorisce
indirettamente i corridori di me­
dio talento. In realtà il doping
istituisce valori impazziti. Ed è
esattamente questo il motivo
per cui la liberalizzazione delle
«farmacie», non a caso invoca­
ta da questo tipo di atleti (ma
solo a carriera conclusa), è un
totale non senso.
Terzo e ultima frontiera dei dan­
ni da doping: quelli all’immagine
dello sport. Che la gente come
Di Luca ha contribuito a picco­
nare, un giorno dopo l’altro. E
attenti, molto attenti, a dire che
ne siamo usciti.
Ivan Turci
No, non credo che menta
purtroppo. Del resto le sue di­
chiarazioni sono pressoché so­
vrapponibili a quelle di Arm­
strong. Il problema delle parole
di Di Luca è ben altro: si tratta di
un concentrato di grandi falsità,
oltre a rappresentare un tenta­
tivo organico di giustificazione
del doping.
Sull’estensione del fenomeno
nel ciclismo, va sottolineata la
notazione, che può essere
sfuggita, sul momento in cui ha
iniziato: vent’anni, all’avvio della
carriera da dilettante. Ripeto:
dilettante.
Impressionante il modo in cui
l’ex ciclista liquida la questione
del senso di colpa. La risposta è
stata che non ne avvertiva alcu­
no e che si sentiva «come gli al­
tri». Comodo, accidenti. Si è di­
menticato di spiegarci, l’abruz­
zese, che per più di tre lustri ha
vissuto fuori dalle regole cono­
sciute, prendendo clamorosa­
mente in giro se stesso e l’opi­
nione pubblica.
La questione morale è la prima
che si infrange quando si im­
bocca la strada del doping: tutti
sanno che si tratta di pratiche
proibite, fuori dalle regole. E’
evidente che questi atleti sono
obbligati a vivere una realtà
schizofrenica e parallela: al­
l’esterno devono fingere di es­
sere «puliti», magari per decine
d’anni. Ma nel loro entourage si
costruiscono un’etica «perso­
nale» per autoassolversi e vive­
re in un bozzolo d’inganno. Men­
titori professionisti prima di tut­
to il resto.
Il secondo versante che carat­
terizza il doping come elemento
fortemente negativo è quello
dei danni alla salute. Qui c’è
l’elemento più grave dell’intervi­
sta alle «Iene». Cito testualmen­
te: «Il doping se fatto in maniera
corretta non fa male all’organi­
smo». Ah, sì? E chi lo ha detto a
Di Luca? Un medico di famiglia
che fra la cura di una bronchite
e di un mal di schiena ai suoi as­
sistiti, gli somministrava per
hobby insieme doping e rassi­
curazioni di questo genere? Op­
pure ha consultato qualche lu­
minare? Proprio no, visto che le
ricerche sull’assunzione di do­
ping sono escluse dal lavoro
delle comunità scientifiche, che
non possono occuparsi, per
evidenti motivi, di somministra­
zione di farmaci a persone sa­
ne. Per contro esiste una ster­
minata bibliografia sui danni
conclamati che le varie classi di
farmaci dopanti procurano alla
salute. A breve, medio e lungo
termine. Se a Di Luca può inte­
ressare, gli possiamo inviare
qualche centinaio di articoli e
pubblicazioni scientifiche sul
tema. E un riepilogo di malattie e
carriere stroncate dal doping.
Purtroppo anche da morti.
Del tutto improprio anche so­
Milan, parevano
11 Seedorf
Perin sei forte Firmato: Perin
I giocatori del Milan visti con­
tro l’Udinese? Sembravano
perfetti cloni del buon Claren­
ce, dato che in campo ho potu­
to assistere, con mio grande
sconcerto, alla rimaterializza­
zione di tutto il repertorio che
ha caratterizzato gli ultimi an­
ni da giocatore rossonero del­
l’olandese e che gli ha procura­
to spesso alcuni ingenerosi fi­
schi. Ritmo di gioco soporife­
ro, passaggi in orizzontale,
terrore dei contrasti, assenza
di grinta: atteggiamento irri­
tante di assoluta apatia. Perfi­
no dopo essere andati in svan­
taggio, gli undici Seedorf non
sono stati capaci di organizza­
re la minima reazione, niente
assalto a Fort Apache, niente
bava alla bocca, neanche un
cross disperato in area avver­
saria. In definitiva un noioso e
inoffensivo «tiki­taka» (Santo
Campo Nou, perdona la mia
blasfemia) che si concludeva
con incursioni centrali invaria­
bilmente contro il muro della
difesa udinese, senza un cam­
bio di passo né un giocatore
che si smarcava o che si pren­
deva la responsabilità di salta­
re l’uomo, lasciando libero sfo­
go alle ripartenze avversarie in
praterie incustodite. E gioca­
tori come Nocerino, Emanuel­
son o Robinho, che perdono
tutti i contrasti come fossero
fatti di carta velina, sbagliano
3 passaggi su 4 e vagano come
ectoplasmi.
Il mantra «pazienza­pazienza»
di Seedorf? La pazienza è pro­
prio quella che sta per venire a
mancare ai tifosi.
Con il cognome che porto (e
una tradizione familiare di por­
tieri, mio padre, io e adesso
mio figlio), sono senz’altro di
parte nel ritenere che Perin sia
di sicuro il portiere del futuro.
Ma i fatti lo stanno a dimostra­
re. A Pescara parava anche i
sassi, ma avendo davanti una
difesa horror faceva a volte la
figura del punching­ball del
Luna Park. Se poi vai in campo
sapendo che per benissimo che
ti vada ne becchi almeno due,
qualche volta ti deconcentri, e
a 19 anni qualche errore ci sta.
Solo giocando fai esperienza.
Quest’anno, in una squadra
ben più valida come il Genoa,
anche lui si è rinfrancato, e i ri­
sultati si vedono. Ingeneroso,
da parte di qualche vecchio
marpione (vedi Tacconi), già
all’inizio di quest’anno, giudi­
carlo inadeguato: con lui e Bar­
di il futuro per la Nazionale è
assicurato, e con un po’ di espe­
rienza in più certe sbavature
verranno limate. Non posso
che tifare per lui: vai Mattia!
Rudy Brida (Trento)
Come dice la canzoncina:
«It’s long way to Tipperary»
Massimo Perin
Lettera spontanea e in­
consueta: è raro riceverne da
genitori di rampolli illustri. Il suo
tifo farà benissimo al ragazzo,
simpatico a molti. A volte mi
chiedo se quel ciuffo ogni tanto
possa impedirgli una visuale,
ma la prenda come uno scher­
zo. Quanto all’esperienza, cito
un parere di un celebre anali­
sta­scrittore di Nba e basket
Usa, Charley Rosen, secondo
cui «Non esistono sostituti per
l’esperienza e la maggior parte
dei giocatori arriva a capire il
gioco dopo i ventisei anni». Può
calzare bene anche per il calcio
e soprattutto per un portiere.
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
ALTRI MONDI
Il fatto del giorno _battaglie perse
DI GIORGIO DELL'ARTI
[email protected] Il Fisco, come fa periodica­
mente, torna a informarci sul­
l’evasione recuperata, l’attività
della GdF, gli obiettivi futuri ec­
cetera. Quello che ci ha fatto sa­
pere col comunicato di ieri è che
nel corso del 2013 12 mila per­
sone sono state accusate per rea­
ti fiscali, sono stati individuati
ottomila evasori totali e scoperti
27 mila lavoratori in nero. Euro
sequestrati: 4,6 miliardi. Ricavi
non dichiarati e costi non dedu­
cibili nascosti all’estero: 15,1
miliardi. Nel dettaglio: nell’an­
no appena concluso sono stati
denunciati 12.726 responsabili
di frodi e reati fiscali, di cui 202
arrestati, principalmente per
aver utilizzato o emesso fatture
false (5.776 violazioni), per non
aver versato l’Iva (534 casi), per
aver omesso di presentare la di­
chiarazione dei redditi (2.903
violazioni) o per aver distrutto/
occultato la contabilità (1.967
casi).
1
Cos’è quest’aria scettica
mentre ci dà queste informa­
zioni?
Prima di cominciare a discu­
tere devo anche farle sapere
che Equitalia ha annunciato la
partenza dell’“operazione sa­
natoria”. Se uno si mette a po­
sto entro il 28 febbraio sulle
cartelle contestate (contestate
entro lo scorso 31 ottobre), il
bollo della macchina evaso e le
multe prese al volante, non pa­
gherà né mora né sanzioni.
Quelli di Equitalia fanno sape­
re che finora hanno aderito
ben 200 contribuenti, cifra che
a loro pare molto consistente.
Giurano che, man mano che ci
si avvicinerà alla scadenza,
l’esercito dei buoni cittadini
pentiti aumenterà a dismisura.
2
Lei continua ad avere, su
tutta la faccenda, un tono che
non mi piace.
È che sono numeri ­ mi rife­
risco all’inizio di questo artico­
lo ­ impossibili da valutare. I
quasi 60 miliardi scoperti nel
2013 si riferiscono a quante an­
nualità fiscali? Sappiamo che
l’anno scorso la meritoria azio­
ne dei finanzieri s’è concentra­
ta sul 2009. Ma non posso cre­
dere che i 60 miliardi siano tut­
ti del 2009: scoperto il furbo si­
gnor Rossi per quello che ha
combinato nell’anno 2009, sa­
rà poi risultato chiaro che an­
che nel 2008, 2007, 2006...
Cioè: secondo la media delle
stime più accreditate l’evasio­
ne ci costa 150 miliardi l’anno.
Possiamo affermare che la cac­
cia ai cattivi dell’anno 2013 ha
fatto abbassare questo nume­
ro, relativamente al 2009, a 90
miliardi? Altra questione: sap­
piamo già che una parte mini­
ma di questa montagna di de­
naro verrà poi effettivamente
recuperata, e ci vorranno anni,
perché il contribuente ­ giusta­
mente ­ se ha una minima
chance resiste e acchiapparlo
Il risparmia­
tore
DI FRANCESCO CARLÀ*
Un buon investimento
è a lungo termine
e senza commissioni
Le Borse nel 2013, e in questo scorcio di 2014,
si sono rimesse a ruggire. Molti osservatori
pensano che sia arrivato il momento
dell’Europa e dell’Italia. Parlano, ovviamente,
del breve termine. Ma il breve termine è un
nemico dell’investitore intelligente che voglia
pensare al suo futuro e al suo potere
d’acquisto. C’è una tabella semplice sul tema.
La fonte è Morningstar e si riferisce a dati Usa
di lunghissimo termine: 1926/2012. Il peggior
«investimento» possibile, a lungo termine, è
quello monetario (Bot/cash/conti deposito
etc): tolte le tasse e l’inflazione ci si rimette
quasi l’1% medio all’anno (-0,8%). Va un po’
Tascabili Nuova Delhi valuta alternative
Ma bisogna
rassegnarsi a un esercito
di evasori delle tasse?
Ultimi dati della Gdf disarmanti: nel 2013 occultati 60 miliardi. Per non parlare delle 1243 case dell’ereditiera Armellini mai dichiarate al Fisco A notizie
CLOCHARD
RAGGIRATO
S
Che ti ridi Angiola Armellini, protagonista dell’ultimo discusso caso: l’imprenditrice avrebbe nascosto al Fisco oltre 1200 immobili
sul serio è dura (uno su due la
sfanga). Ma quanta parte di
questo fisco evaso è in realtà ir­
recuperabile in assoluto? Per­
ché quando un’azienda è in dif­
ficoltà per prima cosa non pa­
ga l’Iva, poi lascia stare i contri­
buti, quindi l’Irpeg che adesso
si chiama Ires, le rimesse ai for­
nitori rallentano fino a fermar­
si, infine c’è il salto degli sti­
pendi e il fallimento. E, al mo­
mento del fallimento, come le
può confermare qualunque cu­
ratore, il creditore che fa meno
paura di tutti è proprio il Fisco.
Il quale in genere dalle proce­
dure recupera zero. Quindi,
per felicitarmi sui 60 miliardi e
sul resto dovrei avere altre in­
formazioni, che non ho. Quin­
di la prendo alla leggera.
nio Stella sul Corriere della Se­
ra citando il Codacons: la si­
gnora, evasore e figlia di eva­
sori, era già stata beccata nel
1988 (350 miliardi di lire eva­
si), poi nel 1996 (bancarotta
fraudolenta, 200 miliardi). Ma
nel 1996 se la cavò grazie al­
l’amnistia, a cui le diede acces­
so la VII sezione del Tribunale
di Roma. Sulla faccenda del
1988, fu concesso invece a tut­
ta la famiglia un condono da
dieci miliardi rateizzato, ma le
rate non furono pagate perché
nessun ufficio fiscale aveva in­
viato un avviso di accertamen­
to e nessun giudice aveva reca­
pitato un decreto di citazione.
Lei pensa che si sia trattato di
distrazione? Io penso di no.
4
3
Però ora c’è il supercompu­
Ma scusi, lei è ingiusto: han­ ter Serpico, l’aria è cambiata...
Non troppo. Il Fisco, stabili­
ta la lista dei cittadini sospetti,
è autorizzato a procedere solo
contro i 35 mila che stanno
peggio.
no beccato proprio adesso
quella signora che aveva 1.243
appartamenti, residenza a
Montecarlo, un paio di miliardi
di tasse evase...
È il caso più clamoroso degli
ultimi sette giorni, del quale ci
saremmo dovuti occupare a
fondo se le “Avventure di Ren­
zi” non ci avessero costretto a
tener gli occhi fissi sulla politi­
ca. Beh, la storia di Angiola Ar­
mellini, figlia del palazzinaro
romano Renato, è esemplare
del fatto che gli evasori esisto­
no perché lo Stato vuole che
esistano. La storia completa
l’ha raccontata ieri Gian Anto­
5
Trentacinque mila su quan­
ti?
Secondo Attilio Befera, di­
rettore generale dell’Agenzia
delle Entrate, le famiglie i cui
conti non tornano sono 4,3 mi­
lioni. Se i 35 mila fossero fami­
glie (e sono invece individui) la
percentuale sotto attacco equi­
varrebbe allo 0,4% del totale...
meglio con le obbligazioni (societarie e di
stato): sempre al netto di tasse ed inflazione
hanno reso lo 0.6% pulito, sempre ogni anno e
in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al
2012, una vera Maratona: hanno guadagnato il
4,5% medio all’anno, al netto di tasse ed
inflazione. Sono andato di corsa su Google e
ho trovato un’altra cosa molto interessante: un
calcolatore dell’interesse composto. Usando il
calcolatorino ho scoperto che con i Bot
praticamente i soldi si dimezzano strada
facendo (100 mila euro «investiti» al -0,8%
diventano dopo 86 anni 50.119 euro). Usando
le obbligazioni i soldi crescono un po’, ma
lentamente (100 mila euro investiti allo 0,6%
diventano dopo 86 anni 167.273). Usando le
azioni i soldi crescono molto e quando dico
«molto» voglio proprio dire molto (100 mila
euro investiti al 4,5% diventano dopo 86 anni
4.405.558). Naturalmente non è detto che
quello che è successo dal 1926 al 2012, in Usa,
si ripeta esattamente. Ma certo la differenza è
impressionante. Morale: investire a lungo
termine è un’ottima idea, ma dovete usare gli
strumenti giusti nel modo giusto. E senza
spendere troppo in commissioni che incidono
pesantemente sui risultati.
* Presidente di www.finanzaworld.it
[email protected]
PUÒ VALERE 4 MILIARDI
Poste privatizzate
Oggi il via libera
per cedere il 40% «Si comincia con il privatizzare il 40% di Poste Italiane, poi vediamo». Parola del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, che oggi, nel consiglio dei ministri, varerà il decreto privatizzazioni
per raccogliere una cifra fra i 10 e i 12 miliardi di euro. Almeno 4 dei quali, secondo il ministro, arriveranno proprio dalla cessione di una quota delle Poste, da finalizzare entro alcuni mesi. La maggioranza del capitale rimarrà comunque in mano allo Stato. Il governo pensa di cedere quote di altre nove società controllate dal Tesoro, come l’Eni, l’Enav e Fincantieri.
Bruciato
a Rimini:
truffato
dal legale
Era stato
bruciato su una
panchina (nella
foto) di Rimini
da quattro
giovani. Lui,
il clochard
Andrea, si era
salvato
con ustioni di
secondo e terzo
grado su gran
parte del corpo.
I criminali erano
stati condannati
per tentato
omicidio
a 5 anni
di carcere e
al risarcimento
della vittima:
200 mila euro.
Il deposito
è stato, però,
prosciugato
da chi avrebbe
dovuto gestirlo:
la sua legale e
amministratrice
di sostegno, la
39enne Lidia
Gabellini.
La donna è
stata arrestata
per peculato
Marò, l’India ora apre:
«No alla pena di morte»
Il governo indiano «sta cercando un percorso
alternativo alla pena di morte» nella vicenda dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati della uccisione di due pescatori. Lo ha assicurato il ministro delle Finanze Shiri Chidambaram, in una video intervista al «Corriere della Sera». «In Italia — ha spiegato il ministro — c’è la preoccupazione che siano processati secondo una legge che prevede la condanna a morte in caso di colpevolezza. Anche il governo indiano condivide gli stessi pensieri. Ci vuole un processo ma senza la pena capitale». Sull’argomento è intervenuto il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, che ha espresso «frustrazione» per la situazione dei fucilieri. Nell’incontro con la stampa estera
L’attacco totale di Grillo
«Ci vogliono far fuori
con la legge elettorale»
Beppe Grillo, ieri a Roma, con i giornalisti stranieri ANSA
Beppe Grillo, ieri, ha tenuto una conferenza stampa a Roma con i giornalisti stranieri e come suo solito non ha risparmiato critiche a 360 gradi. Il primo bersaglio è stato il segretario del Pd, Matteo Renzi: «È andato da Berlusconi e il condannato gli ha dettato la linea. Si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma». Duro affondo da parte del leader del M5S anche al progetto di legge elettorale. «L’Italicum è pensato per fermare noi. C’è il mutismo di Napolitano che non dice niente, di Letta che non dice niente. Perché il pericolo siamo noi». E non poteva mancare l’attacco alla stampa: «Il vero cancro di questo Paese».
Ucraina, l’opposizione in piazza
Kiev, ultimatum filo­Ue «Si voti o sarà battaglia»
Un vertice fra il presidente Viktor Ianukovich
e i tre principali leader dell’opposizione ha stabilito ieri sera una tregua negli scontri che infiammano Kiev, in Ucraina. Dove la piazza (ieri 40 mila persone per strada a ­14°...) vuole far cadere il governo per la sua decisione di non aderire alla Ue e rafforzare i legami con Mosca. Ianukovich avrebbe promesso una seduta straordinaria del parlamento per discutere le eventuali dimissioni del governo e l’abrogazione delle contestatissime leggi «anti­protesta». Ma le opposizioni dettano: o vengono indette nuove elezioni entro 24 ore o sarà battaglia. E ieri, a tarda sera, uno dei portavoce dell’opposizione ha annunciato: «Ci sono alte probabilità di mettere fine alle violenze».
«Per restarle sempre vicina»
Novara, tiene in freezer
il cadavere della madre Una maniera per restarle «sempre vicina»:
così, in una lettera, Tiziana Devecchi, 52 anni, di Borgomanero (Novara) ha spiegato perché, dalla Pasqua del 2010, tenesse congelato nel freezer di casa il cadavere della madre, Paola Puricelli, scomparsa a 82 anni e avvolta in un telo fissato con la corda. I carabinieri hanno fatto la macabra scoperta quando la Devecchi si è sentita male e i soccorritori, entrati in casa sfondando la porta, l’hanno trovata svenuta. Staccando il freezer per sicurezza, gli agenti si sono accorti del cadavere e poi hanno trovato la lettera con le spiegazioni del gesto, risalente al 2010. Resta da capire se la donna abbia continuato a percepire la pensione della madre.
32
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
ALTRI MONDI
Viterbo, cade elicottero Muore rambo della pace
Tranciati i cavi elettrici: a bordo un tenente e il generale Calligaris, veterano di Libano, Kosovo, Iraq, a capo dell’aviazione dell’esercito Calligaris partecipò, come gio­
vane ufficiale dei bersaglieri,
alla prima missione italiana di
pace all’estero, in Libano, nel
1982. Da allora, nel suo curri­
culum, l’operazione «Joint
Guardian» in Kosovo, comin­
ciata nel 1999 tra i frammenti
della ex­Jugoslavia; l’«Antica
Babilonia» in Iraq come viceco­
mandante dell’Italian Joint
Task Force Iraq e il coordina­
mento delle operazioni della
International Security Assi­
stance Force in Afghanistan, in
Ciad e ad Haiti, per il terremo­
to del 2010. Appassionato di
volo, aveva preso il brevetto di
pilota proprio a Viterbo, accu­
mulando oltre 2000 ore di pilo­
taggio. L’altra vittima, il tenen­
te Lozzi, era di Montefiascone,
non lontano da dove è morto
ed era entrato nell’Esercito alla
fine della scuola. «Il Paese
piange due uomini stimati per
professionalità, esperienza e
dedizione», ha ricordato il mi­
nistro della Difesa Mario Mau­
ro. Nell’agosto scorso, intervi­
stato dalla Rai durante la simu­
lazione del recupero in mare
dei superstiti di un incidente
aereo, Calligaris aveva spiega­
to: «L’addestramento ha costi
alti ma fondamentali». Questa
volta il prezzo è stato il più alto.
FRANCESCO RIZZO
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Chiama
la mamma
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«Io ricordo»
Al cellulare la
voce del Papa:
un’emozione
forte in un mo­
mento doloroso
quella provata
martedì sera da
Filomena Iem­
ma, madre
di Elisa Claps,
la ragazza
scomparsa il 12
settembre 1993
il cui cadavere
fu trovato il 17
marzo 2010
nella chiesa
della Santissima
Trinità,
a Potenza. La
madre di Elisa
era in ansia per
la salute del
marito Antonio
Claps, da tempo
malato e morto
poi mercoledì.
Nel colloquio,
rimasto segreto
fino a ieri,
il Pontefice
avrebbe detto:
«Prego
e ricordo»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Viaggi
oppure nei giorni feriali presso
l’agenzia:
Il velivolo caduto
a sud di Tuscania
in una zona isolata, difficile
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[email protected]
co di «tracciare» il cellulare del
pilota mentre decollavano altri
mezzi dell’esercito. Uno di loro
ha trovato i rottami con i corpi,
vicino a una zona utilizzata per
le esercitazioni dei soldati.
Corsi
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
Il generale Calligaris (a destra), accanto al ministro della Difesa Mauro ANSA
Spettacoli
Si può sopravvivere ai pe­
ricoli delle missioni in Afghani­
stan, in Kosovo e in Iraq e per­
dere la vita, durante un’eserci­
tazione, tra Marta e Tuscania,
in provincia di Viterbo. È il de­
stino del generale Giangiaco­
mo Calligaris, napoletano, 57
anni, comandante dell’aviazio­
ne dell’Esercito dal marzo
2013: insieme al tenente allie­
vo pilota Paolo Lozzi, di 26, era
sull’elicottero che è precipitato
ieri mattina un’ora e mezza do­
po il decollo da Viterbo. Il veli­
volo, un AB 206, un mezzo che
può portare cinque persone e
toccare i 180 km orari, ha pro­
babilmente tranciato i cavi di
una linea elettrica, forse per
problemi di visibilità e ha perso
quota a causa del blocco del ro­
tore. Poi è caduto in una zona
impervia, 10 km a sud dell’abi­
tato di Tuscania, dove in effetti
l’Enel ha segnalato una linea
interrotta, un’area non rag­
giungibile con i mezzi di terra,
ma solo percorrendo a piedi al­
cuni sentieri. E infatti, per indi­
viduare l’elicottero, dal quale
non arrivavano più comunica­
zioni via radio nè segnali­ra­
dar, i vigili del fuoco hanno
chiesto a un’operatore telefoni­
A
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, 77 anni ANSA
Nuovi guai giudiziari per Silvio Berlusco­
ni: lui, i suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghe­
dini e Piero Longo, sono indagati a Milano con
altre 42 persone nell’inchiesta cosiddetta «Ruby
ter». Lo ha comunicato ieri il procuratore capo
Edmondo Bruti Liberati. L’ipotesi di reato è quel­
la di corruzione in atti giudiziari, in particolare
dei testimoni. La nuova indagine è stata avviata
alla luce delle segnalazioni fatte dai giudici del
tribunale di Milano nelle sentenze di condanna
dei processi a carico di Silvio Berlusconi («Ru­
by») e a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole
Minetti («Ruby bis»). Oltre all’ex presidente del
Consiglio e ai suoi legali sono coinvolte, per di­
versi reati, anche Karima El Mahroug (Ruby) e
alcune delle «Olgettine», le ragazze che hanno
partecipato alle serate di Arcore. Le giovani sono
state iscritte nel registro degli indagati perché
sarebbero state corrotte dall’ex premier per testi­
moniare a suo favore. Coinvolti nell’inchiesta
anche i parlamentari Valentino Valentini e Maria
Rosaria Rossi, il giornalista Carlo Rossella, il
cantante Mariano Apicella e il funzionario della
questura, Giorgia Iafrate, che affidò Ruby a Ni­
cole Minetti la notte fra il 27 e il 28 maggio 2010,
quando Berlusconi chiamò in questura.
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espresso in kWh/mqa o kWh/mca a
seconda della destinazione d’uso dell’edificio. Nel caso di immobili esenti
dall’indicazione, riportare la dicitura
“Immobile non soggetto all’obbligo di
certificazione energetica”.
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
mesi fa, l’ultima, quella per «Un matrimonio», fiction di Pupi Avati. In mezzo, circa 300 partiture per film, telefilm e spettacoli teatrali. Il pesarese Rizziero Ortolani (a sinistra), detto Riz, morto ieri a Roma all’età di 87, era una firma storica della musica per il cinema. Nella sua carriera ha lavorato con SCRISSE 300 PARTITURE
ALTRI MONDI
Addio a Ortolani, il re
della musica da film
UN NUOVO DENTE
Giusto sessant’anni fa, la
sua prima colonna sonora per il cinema: «Le vacanze del Sor Clemente», con Teddy Reno. Pochi Vittorio De Sica, Damiano Damiani, Franco Zeffirelli e lo stesso Avati, che ieri ha detto: «Mi ha insegnato ad ascoltare la musica classica». Sua la colonna sonora del capolavoro di Dino Risi «Il sorpasso» (1962) e della serie Rai «La piovra» nel 1984, passando per sceneggiati di culto come «La «Canto il nostro passato
e piango sui miei casini»
L’originale cantautore torna con Almanacco del giorno prima, ispirato agli Anni 60: «Si stava meglio di oggi». Può sfondare STEFANIA ANGELINI
MILANO
A chi verrebbe in mente
di scrivere l’Almanacco del
giorno prima? A un tipo origi­
nale come Giuseppe Peveri,
alias Dente, nome di primo
piano della nuova generazio­
ne di cantautori italiani. Il
38enne nato a Fidenza, ma
che da anni vive a Milano,
martedì pubblica il suo 5° di­
sco con un titolo ispirato alla
storica rubrica tv della Rai
(L’Almanacco del giorno dopo),
quella che presentava calen­
dario lunare, santi e ricette,
proverbi e consigli vari. Un
tuffo retrò, che si sposa con
l’anima vintage di Dente: «So­
no affezionato a quegli anni
che non ho neanche vissuto»,
racconta stropicciandosi i ca­
pelli e sorseggiando del vino
bianco. «Amo il passato per­
ché lo ritengo migliore rispet­
to al presente. Basti pensare
alla tv degli Anni 60 dove si
dava spazio a chi aveva qual­
cosa di qualità da proporre».
Poeta metropolitano, spesso
paragonato a Lucio Battisti
per le canzoni d’amore e a Ri­
no Gaetano per l’ironia, Dente
(così lo ha soprannominato
suo zio a 13 anni) agli inizi ha
ottenuto apprezzamenti negli
ambienti di nicchia. Poi il suo
disco, L’amore non è bello, nel
2009, è stato premiato come
Il cantautore Giuseppe Peveri, alias Dente, 38 anni, originario di Fidenza (Parma): è arrivato al suo quinto album ANSA
«Io come Battisti?
I miei testi non c’entrano con i suoi, senza togliere
nulla a lui e a me»
miglior album indipendente.
E da allora si è fatto conoscere
ad un pubblico più vasto gra­
zie a una miriade di concerti.
Così, adesso, il grande salto, il
passaggio a una major, la
Sony: «Ma non cambia niente:
è l’album più indipendente
della mia carriera, ho coinvol­
to i musicisti che lavorano con
me da anni».
Autobiografico Il cantautore
emiliano ­ che in passato ha
fatto anche il commesso e il
magazziniere ­ è noto soprat­
tutto per i suoi giochi di parole
e i suoi tormenti d’amore
(«Chi non muore si ripete/ Chi
non vuole non si vede più»);
(«Anche la polvere sotto al tuo
letto è più felice di me/Anche
l’ultima volta l’ho sentita che
rideva di me»). E lui stesso
ammette: «Faccio sempre casi­
ni e poi ci piango sopra. “Chi
troppo vuole nulla stringe”:
potrebbe essere il titolo del
prossimo disco...». Ispirato al­
la musica italiana stile Sessan­
ANNIVERSARIO TRENT’ANNI FA IN CALIFORNIA VENIVA PRESENTATO DA JOBS IL PRIMO MAC
ta­Settanta, precisa: «Nei miei
dischi metto i suoni che mi
piacciono, ma senza intenzio­
ni filologiche. Quando mi pa­
ragonano a Battisti dico che i
miei testi non c’entrano nulla
con Mogol. Senza togliere
niente a lui, ma nemmeno a
me... (sorride, ndr)». Dente,
infine, pensa a Sanremo:
«Quest’anno ci potevo prova­
re, però avevo paura di fare fi­
guracce. In futuro, chissà...».
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max.gazzetta.it
p
sul web
Buon compleanno Macintosh!
Così nacque la rivoluzione del pc
FILIPPO CONTICELLO
In principio fu un spot te­
tro, sbucato il 22 gennaio nel
bel mezzo di un Superbowl.
Correva l’anno 1984, immagi­
nato e temuto da Orwell: in vi­
deo un’atleta lancia un martel­
lo contro uno schermo gigante
dove un dittatore, il Grande
Fratello, seduce le masse. Allu­
sione all’Ibm che la Apple vole­
va scardinare col suo mantra:
think different. Due giorni do­
po il mondo può conoscere dal
vivo la creatura misteriosa, il
primo computer Macintosh
svelato al Flint Center di Cu­
pertino (California) da tale
Steve Jobs. Giacca, papillon e
chioma vigorosa: appoggia su
una colonnina un personal
computer compatto come un
cubo. Da buon prestigiatore, ti­
ra fuori da una tasca un flop­
py disk, lo avvia e oltre due­
mila persone vanno in delirio
come in certi concerti rock.
Trent’anni oggi da quel 24 gen­
naio 1984, che ha rovesciato la
storia della tecnologia, cam­
biato usi e costumi.
Rivoluzione Il più ri­
voluzionario di tutti i
computer, anche se allora ave­
va un’aria bizzarra: dal mouse
di serie al sistema operativo
«grafico», con icone come il ce­
stino, la scrivania, le finestre,
facili da usare anche a chi era a
digiuno di informatica. Piccoli
grandi conquiste, oggi sconta­
te, come quel design ricercato
che ha fatto la fortuna della Ap­
Un giovane Steve Jobs
con alcuni Macintosh AP 4
IL NUMERO
2495
Il prezzo
in dollari
Il primo
Macintosh nel
1984 non era
particolarmente
economico:
2495 dollari
il prezzo (pari
a 5 mila
euro attuali)
ple. Enorme anche il successo
commerciale, nonostante il
prezzo da capogiro (2.495 dol­
lari al debutto): 72 mila esem­
plari venduti nei 100 giorni
successivi. Diverse ere tecnolo­
giche sono passate, ma quel
primo Mac, che ha avuto come
capostipiti l’Apple I e II partori­
ti in un garage di Cupertino, ha
dato il via a una popolosa e feli­
ce famiglia di pc della Mela
Morsicata: l’iMac, l’iBook, il
MacBook Air, il Mac mini e l’ul­
tima perla avveniristica, il Mac
Pro. Nel 1984 Steve Jobs lavo­
rava alla Apple da 8 anni e riva­
leggiava già con due giovani
agguerriti, Bill Gates e Paul Al­
len della Microsoft: per il Ma­
cintosh aveva tratto ispirazione
da una visita del 1979 ai labo­
ratori della Xerox di Palo Alto,
calderone di idee nella Silicon
Valley. Parte del team origina­
rio messo insieme per model­
larlo si ritroverà domani, ov­
viamente nel mitico Flint Cen­
ter. Tra la folla anche Ridley
Scott, regista dello spot orwel­
liano che ha fatto epoca. «Capi­
rai perché il 1984 non sarà co­
me 1984», si leggeva alla
fine. Ancora non c’era
traccia di Datagate.
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A
COMANDA
IL BOSS
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
freccia nera», negli Anni 60. Alcuni suoi brani sono stati inseriti da Quentin Tarantino in «Kill Bill» e «Inglorious Basterds». Ortolani ha ricevuto 2 Golden Globe e 2 nomination agli Oscar: aveva cominciato come arrangiatore alla radio ma è stato anche direttore d’orchestra a Hollywood.
A MIAMI RISCHIA SEI MESI
Folle Bieber
Ubriaco
corre in auto:
in manette
S
Springsteen
in vetta
su iTunes
in 30 Paesi
Ligabue
si inchina
al Boss. Dopo
sette settimane
di fila in vetta
alla classifica
degli album
più venduti,
il rocker italiano
cede il trono
a Bruce
Springsteen
(nella foto),
che con il suo
«High Hopes»
entra subito
al primo posto.
L’album, uscito
il 14 gennaio,
è numero uno
anche negli
Stati Uniti e in altri 9
Paesi, nonché
su iTunes in ben
30 Paesi, Italia
compresa.
Il tutto alla
vigilia dei primi
concerti
del Boss, che
partiranno
domenica
a Città del Capo
La foto segnaletica di Bieber ANSA
Justin Bieber l’ha combi­
nata grossa. La celebre pop star
canadese, infatti, è stata arre­
stata dalla polizia di Miami ieri
all’alba per guida in stato di eb­
brezza mentre correva a bordo
di una Lamborghini affittata.
Secondo alcuni testimoni i ra­
gazzi del suo entourage aveva­
no bloccato con le loro auto
una strada, la «Pinetree Drive»,
in modo da permettere al can­
tante, appena 19enne, di cor­
rere in macchina senza ostacoli
insieme ad altre due auto. Poi
però è arrivata la polizia e ha
arrestato i tre guidatori. Bieber
è stato accusato di resistenza a
pubblico ufficiale, guida in sta­
to di ebbrezza e corsa automo­
bilistica illegale. Inoltre, la po­
lizia ha riferito che il cantante
19enne ha aggiunto di aver fu­
mato marijuana e assunto ecci­
tanti. Il cantante rischia sei me­
si di galera: la sua patente è
stata sospesa per 6 mesi. La pe­
na potrebbe essere trasformata
in un programma di recupero.
Per il suo rilascio ha pagato i
2.500 dollari di cauzione.
DOMANI IN DUEMILA PIAZZE PER L’AIRC Arance e sport
aiutano la ricerca
GABRIELLA MANCINI
MILANO
Gates fa il clown
contro la povertà
Entro il 2035, non ci
saranno più Paesi poveri. Ne è convinto Bill Gates, il papà di Microsoft, che a 58 anni, con 59 miliardi di dollari in banca, si dedica ad
attività filantropiche. Gates ha partecipato, negli Usa, al talk show del comico Jimmy Fallon, mostrando un video in cui si indossa parrucche e occhialoni da clown: è uno spot per GatesLetter.com, sito in cui si tenta di sfatare alcuni miti come «le nazioni povere resteranno sempre povere». Per Gates, infatti, i Paesi in difficoltà possono imparare dall’esperienza di quelli più fortunati e l’Africa dimostra già l’efficacia degli aiuti umanitari ricevuti.
Domani, in duemila piazze, saranno distribuite le arance della salute, un’occasione per tutti noi di aiutare l’Airc, (Associazione italiana
per la ricerca sul cancro), e salvare tante vite. Con il contributo minimo di 9 euro si potrà finanziare un progetto destinato a giovani ricercatori. Tra i testimonial di questa iniziativa tanti sportivi, dalla ginnasta Carlotta Ferlito (nella foto) a Flavia Pennetta ai campioni di scherma Margherita Granbassi e Paolo Pizzo, a conferma del ruolo dello sport per prevenire il tumore. «L’esercizio fisico è importantissimo sia per la prevenzione, ma anche per chi è malato, aiuta l’organismo a reagire», ha detto Rosanna Piccirillo, titolare unità di ricerca Airc. E anche l’alimentazione è fondamentale. «Purtroppo l’Italia è tra i Paesi con la più alta percentuale di obesità infantile ­ ha detto Antonio Moschetta, direttore scientifico dell’Istituto oncologico di Bari ­. È bene rispettare alcune regole: mangiare di più a colazione e a pranzo, meno a cena, diminuire il glucosio, il consumo di zuccheri, a vantaggio di verdura, frutta e legumi. Una sana dieta mediterranea». E con le arance della salute, che più rosse non si può, sarà distribuito l’opuscolo «Il cibo giusto ad ogni età. Consigli per una sana alimentazione».
LA GAZZETTA DELLO SPORT
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
ilVino
l’Olio
di LUCA GARDINI Campione del mondo dei sommelier 2010
NELL’AMARONE DI PIOVESOLE
LA POTENZA E LA BEVIBILITÀ
DIESIS EQUILIBRATO
SU FARRO E TRIPPA
A Verona (domani e domenica) sono i giorni dell’Anteprima Amarone. Per noi è l’occasione per parlare di uno dei vini più prestigiosi delle nostre cantine. Ci proviamo segnalandovi
l’Amarone della Valpolicella 2006, classico, di
Eleva Piovesole.
Do color rosso profondo e luminoso al naso è
spesso con richiami di tabacco, amarene con
sfumature di eucalipto e caffè tostato. In bocca
esplode tutta la sua potenza, ma è anche di una
bella bevibilità che non fa sentire il tasso alcolico e ha un lungo finale con richiami di spezie e
mentolo.
La cooperativa Torretta (www.oliotorretta.com), dal nome della località nel comune di
Battipaglia (SA), produce un elegante olio DOP
Colline Salernitane, il DieSis, che ci avvolge con i suoi sentori erbacei, con intriganti
note di carciofo e pomodoro, mentre al gusto amaro e piccante, intensi ma non troppo, si fondono in splendido equilibrio con
toni mandorlati. Si accompagna ad una
zuppa di farro o ad una fumante trippa.
AMARONE della VALPOLICELLA, classico 2006: Eleva Piovesole, Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR). UVE: Corvina, Corvinone, Rondinella. PREZZO: circa 35 euro
Il voto:
91/100
Rapporto qualità­prezzo:
Vantaggioso *****
Si abbina alla grande con:
Lepre con salsa ai frutti rossi e scalogno glassato
Marino Giorgetti
Degustare ascoltando:
Chopin: «Au claire de lune»
ilTema
Sostiene
loChef
FESTIVAL, FIERE, CONCORSI
SCOPRITE I SEGRETI DELL’OLIO
DI TANO SIMONATO
NOCELLARA DEL BELICE
SA DI MANDORLA DOLCE
PERFETTA CON IL PESCE
Oggi a Milano c’è Olio Officina, a febbraio ExtraLucca, poi Olio Capitale e il Sol
Assaggi, corsi, chef, produttori: dove andare per conoscere un tesoro italiano
La stagione dei festival ga­
stronomici è partita con l’olio
extravergine di oliva. E’ il mo­
mento giusto perché la raccolta
è finita da poco e profumi, sapo­
re, polifenoli sono al massimo.
A Milano Il primo appunta­
mento è proprio oggi a Palazzo
delle Stelline, con Olio Officina,
un progetto di Luigi Caricato,
giornalista, scrittore e oleologo,
giunto alla terza edizione. Il te­
ma è «L’anima sociale dell’olio».
Una manifestazione con vari li­
velli di «lettura». Ci sono addetti
ai lavori che si scambiano idee,
gourmet che vanno a sentire gli
chef (da Aimo Moroni a Pietro
Leeman a Perbellini), curiosi
che si dedicano alle scuole di
degustazione e agli assaggi gui­
dati, famiglie che portano i
bambini per le attività dedicate
ai piccoli. «Volevo dare spazio
all’olio visto come riscatto so­
ciale ­ racconta Caricato che ha
ideato anche Olio Capitale, fie­
ra specializzata che si tiene a
marzo a Trieste ­. Ho invitato
padre Enzo Bianchi, priore di
Bose, San Patrignano, la comu­
nità italiana dell’Istria aiutata
dalla Fao a ripiantare gli ulivi».
L’olio è un tesoro per l’Italia ep­
pure la conoscenza è ancora
modesta. «Il consumatore non
si deve fermare all’etichetta ­ di­
ce Caricato ­. Deve assaggiarne
diversi, fare confronti. L’olio ha
fatto tanta strada sulla via della
qualità ma sta arretrando sul
piano delle aziende. Non si ri­
pianta, si rinvia la potatura, si
tengono ulivi che non sono nè
belli nè funzionali. La Spagna ci
ha superato. In Salento ad
esempio non si può meccanizza­
LOMBARDIA
Il Roccolo,
Dop Garda Bresciano,
Andrea Bertazzi
(Polpenazze del Garda,
Brescia)
ALTO ADIGE
Erbhof Unterganzner
Josephus Mayr
(Cardano, Bolzano)
l’olio di eccellenza, dove i pro­
duttori si incontrano, gli appas­
sionati vengono a fare un week­
end per assaggiare le migliori
etichette, godere di pillole di
cucina, seguire grandi verticali
di vino organizzate da Cernilli».
Come cuochi ci saranno Ales­
sandro Borghese e Gennaro
Esposito, per la musica Roy Pa­
ci. Borella, che alla manifesta­
zione premia i 30 oli più buoni
d’Italia, ha una serie di regole
base per i consumatori. «Tenete
l’olio in bottiglie scure, ben tap­
pato e al buio perché si ossida.
L’olio per essere buono deve
pizzicare. E dev’essere amaro.
Gli oli buoni costano? Certo ma
fanno anche bene alla salute,
vanno nei piatti che diamo ai
nostri figli. Quindi una scheda
del telefono in meno e una bot­
tiglia di olio buono in più».
FRIULI
Poljane, Starec
(San Dorligo
della Valle, Trieste)
VENETO
San Giorgio,
Eremo San Giorgio
dei Camaldolesi
(Bardolino, Verona)
TOSCANA
Il Paratino San Patrignano
(Cecina, Livorno)
PUGLIA
Terre dei Paduli
Laboratorio urbano
aperto (S. Cassiano,
Lecce)
Antico Colle Fiorito
(Porciano Lamporecchio,
Pistoia)
CALABRIA
Nocellara del Belice,
Pasquale Librandi
(Vaccarizzo Albanese,
Cosenza)
SICILIA
Bufalefi Dop Monti Iblei,
Felice Modica
(Noto, Siracusa)
A Verona Marino Giorgetti è
il responsabile tecnico del Sol
(fiera di aprile dedicata all’olio
che affianca il Vinitaly) e il capo
panel del concorso Sol d’Oro.
«Chi viene a Verona troverà il
meglio della produzione italia­
na da provare nelle degustazio­
ni. Io faccio una manifestazione
che registra sempre il tutto
esaurito. Si chiama “oli stella­
ri”. Presento in due ore le eti­
chette che hanno vinto il con­
corso nelle varie categorie.
L’avvenimento è gratis ma biso­
gna prenotarsi sul sito. Il Sol
d’Oro è la Champions degli oli.
Io parto dagli ottavi e man ma­
no vanno avanti solo i migliori.
I finalisti vengono assaggiati 5
volte!».
Una selezione di oli scelta da Luigi Caricato:
uniscono qualità e valore sociale
re la raccolta perché le proprie­
tà sono interrotte dai muretti a
secco. La tradizione è importan­
te. Ma se non è proiettata nel fu­
turo non serve a niente».
A Lucca Fausto Borella ha
lanciato in Toscana ExtraLucca,
manifestazione alla seconda
edizione. Borella, avvocato
convertito da Veronelli al culto
dell’olio, ha l’ambizione di far
diventare Lucca «un centro del­
LA GUIDA
202 degustazioni
su «Terred’Olio»
«Terred’Olio» di Fausto
Borella recensisce il meglio degli oli italiani: 202 degustazioni, 121 produttori. In libreria dal 10 febbraio a 16 e.
mic
pagina a cura di PIER BERGONZI E DANIELE MICCIONE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Napoli da Grangusto a 7 euro per 0,5
litri
4
TUTTE
LE DATE
S
OLIO
OFFICINA
Oggi e
domani a
Milano
A Palazzo delle
Stelline corsi,
show cooking,
degustazioni e le
vignette di
Marini. Ingresso:
15 euro
S
EXTRA
LUCCA
15­16
febbraio
A Villa Bottini
degustazioni di
olio e di prodotti
tipici.
S
OLIO
CAPITALE
7­10 marzo
a Trieste
Fiera con oltre
200 produttori
dall’Italia e
dall’estero.
S
SOL
6­9 aprile
a Verona
In concomitanza
col Vinitaly, c’è
pure il concorso
Sol d’Oro
Tano Simonato, 58 anni, è il pioniere dell’olio di
qualità nella ristorazione. Con «Tano passami l’olio», ristorante di Milano con una stella Michelin, ha aperto nel ‘95 una strada innovativa con i piatti che traggono ispirazione dal carattere degli oli.
­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­
Assaggio tutti gli anni circa 400 oli e ne scelgo per il mio ristorante una cinquantina. In Italia ci sono più di 500 varietà di olive, i sapori e le sfumature degli oli sono infinite, ma se devo sceglierne uno dico la Nocellara del Belice. Si tratta di un olio siciliano dalla dolcezza pronunciata, è come mettersi in bocca una mandorla dolce. Superato il primo impatto senti la foglia di pomodoro e il basilico e alla fine questi aromi si trasformano in bocca in un «pizzicare» di mandorla amara e carciofo. La uso, ad esempio, nella pescatrice in crosta di farina al pomodoro, con crema di mozzarella e profumo di basilico. Gli aromi degli ingredienti vengono amplificati dalla Nocellara. A casa provatela sul pesce, ad esempio su una triglia appena scottata accompagnata da due broccoletti. Ma sta bene anche su un arrostino di vitello. Il consiglio
34
L’olio per molti consumatori
è ancora un mistero. Quindi vorrei dare ai lettori un semplice schema da seguire. L’ideale è avere in casa tre oli: uno leggero (Liguria o Garda), uno medio, magari siciliano, uno intenso, per esempio un pugliese. Il primo andrà usato sui prodotti più delicati. Una carota per esempio ha solo bisogno di un po’ di dolcezza. Quello medio serve per pesce, carni bianche, verdure saporite. L’intenso per le carni rosse. Comprate gli oli dei produttori italiani, che hanno bisogno di una mano, e occhio all’etichetta: controllate la data di scadenza. Un olio è ottimo dalla produzione fino all’estate poi comincia a decadere. Quindi usate oli freschi a crudo e cucinate con quelli dell’anno prima approfittando magari di un prezzo ribassato.
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 ­ 20/4
23/10 ­ 22/11
21/4 ­ 20/5
21/5 ­ 21/6
22/6 ­ 22/7
23/7 ­ 23/8
LE PAGELLE Ariete 6
Scorpione 8
Toro 6
Gemelli 7
Cancro 7,5
Leone 6
DI ANTONIO CAPITANI State su, vigilate e, al contempo, ritraete incisivi e canini. Pure nella fornicazione.
Vi converrà. Il lavoro
è un po’ una palla, comunque.
Sfruttate con maxima faccia
di glutei questa giornata mirabile per viaggi, lavoro, denaro, svaghi.
Sudombelico
pirico!
Il vittimismo vi s’insinua e voi create tensioni nei rapporti. Evitate: Giove v’assicura chance superbe! Modestie sudombelicali.
Il neurone è brillante, l’entusiasmo cresce. Così, affascinate e spiccate nel lavoro. Ma siete pure aciduli. Edulcoratevi.
Suinally too.
Quello che fate entusiasma, vi fa allargare i vostri domini, vi frutta successissimi. Sudombelico un po’ più
desto e compiaciuto.
Gli zebedei un po’ fumano. Ma, nella sostanza, tutto fila. Non perdete,
però, tempo con le quisquilie e fate i suini, ché vi passa l’ansia.
24/8 ­ 22/9
23/9 ­ 22/10
23/11 ­ 21/12
22/12 ­ 20/1
21/1 ­ 19/2
20/2 ­ 20/3
Vergine 7+
Bilancia 7­
Sagittario 5,5
Capricorno 7+
Acquario 6­
Pesci 7+
Non sentitevi soli.
Né sfigati. E non decapitate capi e colleghi se dovessero stressarvi: è pure reato. Marte vi tiene
a galla, comunque.
Fate faville, oggi,
con creatività, tenacia e diplomazia. Le amicizie si rivelano utili, convocazioni fornicatorie
giungono gradite.
Gli zebedei vi girano come le eliche dell’aliscafo per Alicudi: non disperdete le energie. Confusioni suine, ma dall’happy end sicuro.
Avete il coltello
dalla parte
del manico: sfruttatelo
per ottenere,
non per affettare chi stressa. Sudombelico festoso, quasi nuovo.
Giornata di soddisfazioni.
Sudate, ma godute e meritate. Le buone nuove giungono, la fornicazione è per ogni palato, letterally.
LEANDRO CASTAN
I ritmi quotidiani
si calmano E procura guadagni in soldi
e/o in punti
immagine. Un po’ di rimbambimento c’è, pure suino, ma passa.
Il centrale difensivo brasiliano della Roma è nato a Jaú
il 5 novembre 1986. I giallorossi lo hanno
prelevato nel 2012
dal Corinthians
Gazzetta.it Lo Sport in tv: in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
02.00 CHICAGO BULLS LOS ANGELES
CLIPPERS
CALCIO
20.30 TRAPANI PADOVA
Serie B
Sky Calcio 2
NBA
Sky Sport 2
20.30 BORUSSIA
MÖNCHENGLADBACH
- BAYERN MONACO
15.45 MONDIALE
Da Norfolk, Inghilterra
Eurosport
20.45 ARSENAL COVENTRY
20.45 STADE FRANÇAIS CASTRES
OLYMPIQUE
GOLF
20.45 PERUGIA GROSSETO
Ieri
A CURA DI
ALGHERO
9
13
ANCONA
3
12
AOSTA
0
7
BARI
3
14
BOLOGNA
5
12
-2 5
Torino
CIELO
VENTI
CAGLIARI
10
13
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
1
8
CATANIA
3
16
FIRENZE
2
12
GENOVA
9
12
L'AQUILA
0
9
MILANO
6
9
NAPOLI
6
12
Nuvolo
Moderati
Rovesci
Forti
Coperto
Molto forti
Pioggia
MARI
Temporali
Calmi
PALERMO
12
17
Neve
Mossi
PERUGIA
6
10
Nebbia
Agitati
Il sole oggi
MILANO
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:53
17:16
7:30
17:13
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
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[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
Testata di proprietà de “La Gazzetta
dello Sport s.r.l.” ­ A. Bonacossa © 2014
POTENZA
2
7
REGGIO CALABRIA
11
16
ROMA
6
12
TORINO
2
9
TRENTO
0
7
TRIESTE
10
12
VENEZIA
5
11
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTE Roland Berger
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI Fulvio Conti, Luca Garavoglia,
Attilio Guarneri,
Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni,
Carlo Pesenti
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Alessandro Bompieri
7.30
GOLF:
COMMERCIAL
BANK QATAR
MASTERS
NCAA
16.30 RUGBY:
MONTPELLIER BENETTON TREVISO
Heineken Cup
Serie A. Highlights
Serie A. Highlights
GazzaMeteo
Legenda
Serie A. Highlights
18.00 CALCIO:
JUVENTUS SAMPDORIA
11.30 CALCIO:
GENOA - INTER
SKY SPORT 2
15.00 BASKET:
MICHIGAN STATE INDIANA
17.30 CALCIO:
MILAN - VERONA
Serie A. Highlights
BORUSSIA
MÖNCHENGLADBACH
- BAYERN MONACO
PGA European Tour.
Da Doha, Qatar
Serie A. Highlights
Serie A. Highlights
SuperG maschile.
Da Kitzbuhel, Austria
Eurosport 2, Rai Sport 1
min max
17.00 CALCIO:
UDINESE - LAZIO
11.00 CALCIO:
CATANIA - FIORENTINA
11.30 COPPA DEL MONDO
Serie A1 femminile
Rai Sport 2
Eurolega
Fox Sports 2
Serie A. Highlights
10.45 CALCIO:
UDINESE - LAZIO
Prove libere discesa femminile.
Da Garmisch Partenkirchen,
Germania
Eurosport 2
20.30 BOGLIASCO PADOVA
Serie A. Highlights
16.30 CALCIO:
BOLOGNA - NAPOLI
Serie A
10.15 COPPA DEL MONDO
PALLANUOTO
BASKET
19.10 EFES ISTANBUL EA7 MILANO
16.15 CALCIO:
ATALANTA - CAGLIARI
CALCIO:
MILAN - VERONA
SCI ALPINO
PGA European Tour.
Da Doha, Qatar
Sky Sport 2
Lega Pro. Prima divisione.
Girone B
Rai Sport 1
9.00
Serie A. Highlights
Bundesliga
Serie A
Da Melbourne
Eurosport
SKY SPORT 1
Top 14
Sky Sport 3
10.30 COMMERCIAL
BANK QATAR
MASTERS
FA Cup
Fox Sports
14.30 CALCIO:
GENOA - INTER
AUSTRALIAN OPEN
RUGBY
1.00
Serie A. Highlights
TENNIS
9.30
18.30 CALCIO:
GENOA - INTER
12.00 CALCIO:
JUVENTUS SAMPDORIA
Super combinata maschile.
Da Kitzbuhel, Austria
Rai Sport 1
Pattinaggio libero maschile.
Da Taipei, Taiwan
Rai Sport 2
BOCCE
Bundesliga
Sky Sport 1,
Sky SuperCalcio, Sky Calcio 1
16.45 COPPA DEL MONDO
PATTINAGGIO DI FIGURA
13.30 QUATTRO
CONTINENTI
Oggi
Si scava una bassa pressione sull'Italia con nubi e
piogge diffuse sulle aree centro-orientali del Nord
e al Centro-sud. Piogge più intense sulle regioni
del medio e basso Tirreno. Neve al Nordest tra
300 e 600 m, tra 600 e 1000 m al Centro.
Trieste
Trento
3 9
Aosta
0
9
Milano
4
Venezia
9
7
VIDEO
L’acquisto di Essien
è la mossa giusta
per questo Milan?
Paracadutisti show
Dopo il volo
si atterra in campo
Il calciomercato entra nella fase decisiva. I tifosi continuano a sognare
o sperare di raddrizzare stagioni sfortunate, come quella del Milan. Per questo vi chiediamo di esprimervi: può essere il centrocampista ghanese del Chelsea, Michael Essien, il rinforzo giusto per i rossoneri di Clarence Seedorf?
Spettacolari immagini girate con una telecamera
GoPro montata sul casco di uno dei Broncos Thunderstorm, squadra di paracadutisti di Denver. In occasione di una partita del campionato americano di football,
i paracadutisti si sono lanciati da un aereo fino ad atterrare tra gli applausi sul prato. www.gazzetta.it Domani
Dopodomani
La bassa pressione, alimentata da aria più
fredda, si porta sul medio-basso Adriatico e al
Sud con nubi e piogge diffuse e nevicate a quote
comprese tra 400 e 900 m. Tempo buono con
sole prevalente al Nord e sul resto del Centro.
La circolazione rimane instabile settentrionale con
addensamento di nubi sulle Alpi e neve fino in
valle; nubi irregolari al Centrosud con qualche
debole pioggia sparsa e qualche nevicata tra 600
e 1000 m. Va meglio sul resto del Nord.
8
8
Bologna
Genova
6
5
SONDAGGIO
6
8
Ancona
11
Firenze
7
9
Perugia
5
8
9
7
L’Aquila
4
ROMA
5
Campobasso
10 11
5
Napoli
11 12
Bari
7
10 14
Potenza
4
Cagliari
9
7
Catanzaro
11
9
Palermo
11
Reggio Calabria
12 15
11 14
Catania
12 16
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­ 1106 BUENOS AIRES S Miller Distributor Limited
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ROMA
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Tramonta
Sorge
Tramonta
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17:18
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ISSN 1120­5067
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Giochiamo N. 12 d 10,20 ­ con CD Nomadi N. 12 d
11,29 ­ con Robot Collection N. 7 d 14,29 ­ con Mana­
ra, maestro dell’Eros N. 14 d 12,29 ­ con I Mitici Bud
Spencer e Terence Hill Gold Edition N. 16 2 11,29 ­
con Tessera Mediaset Premium 2 13,29 ­ con I Love
Italia N. 17 2 5,29 ­ con DVD Holly e Benji N. 18 2 11,29
­ con DVD Ken il Guerriero N. 22 d 11,29 ­ con Ferrari
Build Up N. 15 d 11,29 ­ con DVD Benigni Cult N. 23
d 11,29 ­ con I Classici dell’Avventura N. 27 d 8,20 ­
con Lucky Luke N. 27 d 5,29 ­ con Lamborghini Col­
lection N. 30 d 14,29 ­ con Pesca Magazine N. 9 d
5,29 ­ con Passione Rally N. 41 d 14,29 ­ con Michel
Vaillant N. 60 d 4,29 ­ con SportWeek d 3,10
PROMOZIONI
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E 2,00; SK Slov. E 2,20; Slovenia E 2,00; Spagna/Isole E 2,00; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 650; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
36
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VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
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