PORTARE
ACCOMPAGNARE
Avventura solitaria
Disponibilità ad avvicinare
l’altro
di un io onnipotente
che, in una sfida quasi
personale
con l’altro,
cerca di
“salvarlo”
e di “cambiarlo”.
(e a lasciarsi avvicinare
dall’altro), senza soffocarlo
e senza abbandonarlo.
Scelta di esser-ci
-al plurale, insieme ad
altri –
per condividere momenti di
crescita.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
L’altro
L’altro
non è riconosciuto
è incontrato soprattutto
come una persona libera ed
autonoma, ma ci si
sostituisce alla sua libertà.
Il bisogno-diritto di
crescere
non viene rispettato
e nemmeno sostenuto.
nella sua libertà (anche se
limitata).
All’altro viene riconosciuto
e rispettato il suo bisognodiritto
di essere e/o diventare
adulto responsabile.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
L’altro è incontrato
Si cercano e si riconoscono,
nell’altro, le parti “sane”
soprattutto nella sua parte
“malata”
e si dialoga,
e se ne vedono/sottolineano
“ci si allea” con queste.
gli aspetti carenti, disagiati,
L’altro è incontrato
su cui si cerca di “incidere”
come persona e perché risorsa,
per asportarli.
non come “problema”.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Si cerca di “afferrare” l’altro,
Si condivide un cammino,
di “agganciarlo”
(utilizzando , se serve, anche
l’inganno…),
per “portarlo via” dal suo
errore
ed “estirpargli il male, ad ogni
costo.
si è presenti per
accompagnare l’altro,
convinti che il rispetto di
chi cammina al fianco ed il
suo protagonismo sono i
criteri fondamentali di ogni
educare.
Tutto il resto è plagio.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Rispetto alla domanda
Rispetto alla domanda
si risponde
“si sta nella domanda”,
(in modo negativo
la si accoglie
o affermativo), sostituendosi
così all’altro.
senza necessariamente
esaudirla, cercando di
leggerne il senso.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Chi “porta”
Chi “accompagna”
(colui che vuole curare)
(colui che vuole educare)
decide meta ed obiettivi
concorda la meta del tragitto
del viaggio perché è lui
con l’altro,
– e soltanto lui – che
nella prospettiva che il primo e
vero obiettivo dell’educare è
la costruzione della relazione.
“sa cosa è bene e cosa è male”:
per sé e per gli altri.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
“Chi porta”
“Chi accompagna”
è talmente competente nel
è competente nel costruire
relazioni in modo tale
risolvere i problemi
degli altri che
si sostituisce a loro
da rendere possibile,
nell’altro, l’autonoma
assunzione di decisioni.
rendendoli così
E’ l’interessato
dipendenti da lui
che impara
e dalle sue soluzioni,
ad affrontare i suoi problemi,
dalle sue abilità.
non l’educatore.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
L’ottica è direttivamanipolativa:
L’ottica è relazionale-dialogica:
gli obiettivi dell’educare
vengono
proposti/imposti dall’alto.
Compito di chi educa
è verificare/controllare il
raggiungimento
chi accompagna non impone il
suo percorso, ma aiuta l’altro
ad individuare
il senso del suo procedere.
Nell’accompagnare si resta
acanto anche nel caso di
tortuosità o errori.
di quelle mete.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
L’errore non è ammesso:
L’eventuale “errore”
è un grave incidente
che può rovinare del tutto
la realizzazione–prosecuzione
del percorso. E’ da evitare a
qualsiasi prezzo,
anche a costo di privare
libertà e autonomia.
è parte costitutiva del
percorso e momento quasi
necessario
per migliorare le proprie
scelte e
la propria consapevolezza
della realtà. Soprattutto a
partire dall’errore ha senso
proporre vicinanza e aiuto.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Il metodo prevale sul singolo
Ogni “persona” è una storia a
sé,
e si chiede all’individuo
di rientrare nel modello
proposto.
un itinerario nuovo
rispetto a cui ripensare i
progetti,
Il progetto “educare” è
ritenuto
le proprie ipotesi e se stessi.
valido a priori e per tutti,
nessuno escluso.
Fedeltà ad ogni persona è
l’unico metodo possibile.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Chi porta è dentro
Nell’accompagnare il
procedere si rende
logiche rassicuranti
perché rigide, ripetitive
e chiuse a possibili
cambiamenti.
obbligatoriamente elastico e
flessibile,
aperto al nuovo (che
arricchisce) e
all’avanzare dell’esperienza.
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
PORTARE
ACCOMPAGNARE
Nel “portare l’altro”
l’educatore tende
Nell’accompagnare educativo
ci si
inevitabilmente al controllo:
confronta (obbligatoriamente)
con il
tanto personale quanto
sociale.
Cambiare è spesso visto come
minaccia e infedeltà al
progetto originario.
cambiamento proprio e della
propria realtà.
Cambiare è il segno per
eccellenza della qualità
evolutiva
Tratto da TALLONE G., “La storia di una giusta distanza. Una lettura del “Narciso e Boccadoro” ”, in Animazione sociale, n. 12,
2000, Ed. Gruppo Abele, Torino
Scarica

Portare-Accompagnare