Dal Centro
Cosa si muove dentro e intorno alla
FONDAZIONE
CENTRO CULTURALE VALDESE
di Torre Pellice
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2009
La Fondazione Centro Culturale Valdese è nata nel
1989 in occasione del III centenario dei ritorno dei
valdesi in Piemonte dal loro esilio del 1686 (“Glorioso Rimpatrio”).
Nel realizzare questo progetto, la comunità valdese è
stata mossa dall’intento di raccogliere il suo ricco patrimonio di cultura e metterlo a disposizione di un
più largo pubblico.
Situata a Torre Pellice, nel cuore delle Valli valdesi,
la Fondazione si trova in una zona di frontiera e, nel
contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e
confronto in uno spirito di pluralismo culturale.
Nello svolgimento del suo lavoro, si rivolge ad alcuni referenti principali: il territorio locale, la realtà italiana, le chiese protestanti italiane ed estere.
Indice
Introduzione
Biblioteca
Museo
Il barba: visite ai musei
Formazione accompagnatori e accompagnatrici
Notizie dal Coordinamento musei e luoghi storici valdesi
Archivio fotografico
Comunicazione e promozione
Attività culturali
Progetti in collaborazione
Prospettive per il 2009
Come vive il Centro
Volontari nel 2008
Appuntamenti per il 2008
In copertina: fotografia di Cecilia Beia
p. 1
p. 2
p. 4
p. 6
p. 7
p. 8
p. 9
p. 10
p. 11
p. 12
p. 13
p. 14
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p. 16
Introduzione
Cari amici e amiche,
con questa circolare ci apprestiamo a raccontarvi l’anno appena trascorso. Non potendo elencare tutte
le attività, abbiamo deciso di scegliere alcuni aspetti che riteniamo possano darvi un’idea del lavoro svolto.
Vogliamo soltanto premettere
che il 2008 è stato per il personale e
i collaboratori particolarmente faticoso e un po’ caotico perché è stato
l’anno dei traslochi conseguenti ai
lavori di ristrutturazione condotti
dalla Tavola Valdese nell’edificio dell’ex-Convitto. Molto del nostro tempo è stato dedicato a spostare materiali da una parte all’altra dello stabile per permettere agli operai di lavorare.
Alcune novità sono “visibili” anche ai visitatori: ora tutti i servizi al
pubblico e gli uffici sono dislocati a
pianterreno: l’Archivio della Tavola
Valdese, dove è stato collocato il deposito attrezzato dell’Archivio fotografico, occupa dei locali ampi e luminosi, l’ufficio “il barba” che accoglie gr uppi e scuole è subito
rintracciabile entrando a sinistra nell’atrio ed è collegato con la nuova
biglietteria/book-shop del Museo,
molto più funzionale e ampia della
precedente.
Vi sono poi alcuni miglioramenti
“invisibili” agli ospiti ma essenziali
per la nostra attività: la presenza di
un secondo deposito attrezzato per
la Biblioteca che potrà contenere circa 32.000 volumi (che si aggiungono
ai 50.000 ospitati nel primo deposito, ai numerosi periodici collocati nel
soppalco, ai materiali sistemati nel
costituendo Centro di documentazione e a quelli disposti nella sala di lavoro della Biblioteca), la riqualificazione
di uno spazio per la conservazione dei
materiali promozionali.
Biblioteche, musei, archivi,
collezioni, mostre, pubblicazioni, formazione, incontri, convegni, accoglienza, scambi con
l’Italia e con l’estero, progetti
culturali e di sviluppo del territorio, sono la nostra vita di tutti i
giorni di cui desideriamo rendervi partecipi.
All’inizio dell’autunno attendevamo con ansia anche l’avvio dei lavori
di restauro decorativo dell’edificio a
cura della Soprintendenza dei Beni
Architettonici del Piemonte resi possibili da un finanziamento apposito da
parte del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali. I sopralluoghi sono
stati già eseguiti, l’edificio è stato molto apprezzato, ma non abbiamo informazioni aggiornate e non sappiamo se
l’impegno finanziario sarà confermato oppure no.
Il 2009 si apre quindi, su questo
fronte, con un punto interrogativo.
Una certezza è invece il fatto che nel
2009 la Fondazione CCV ricorderà i
suoi primi venti anni di attività, che
costituiscono un bel traguardo, e che
festeggeremo a primavera insieme agli
amici e alle amiche che sostengono il
nostro progetto.
La Direzione
Paolo Ribet, presidente
Donatella Sommani, direttrice
1
BIBLIOTECA
2
Il censimento dei beni musicali
L’Istituto per i beni musicali in
Piemonte – già Associazione per la ricerca delle fonti musicali – svolge ormai da anni, con il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Piemonte, opera di inventariazione,
schedatura e catalogazione del patrimonio bibliografico musicale della nostra regione. In particolare, ha stipulato con la Direzione dei beni culturali
una convenzione per la gestione di un
progetto di ricognizione e catalogazione del patrimonio musicale conservato presso le biblioteche, gli archivi e le raccolte bibliografiche del territorio conosciuto con il nome di “progetto SBN musica”.
Nel corso dell’autunno le Biblioteche, l’Archivio della Società di studi valdesi e il Museo valdese sono stati
coinvolti in questo censimento, che si
è rivelato molto utile per fare il punto sulla consistenza del nostro patrimonio nel settore musicale.
Ci sono in primo luogo le raccolte di innari di proprietà rispettivamente della Biblioteca valdese e della Biblioteca della Società di studi
valdesi. L’innologia in uso nella Chiesa valdese nel corso del suo sviluppo
storico e nelle chiese evangeliche italiane è stata oggetto alcuni anni fa di
un bell’opuscolo del 17 febbraio della Società di studi valdesi, ad opera
di Gianni Long e Ferruccio Corsani,
Cantar salmi a Dio…: i valdesi dal
Psautier ginevrino agli innari dell’evangelismo italiano, Torino, Claudiana,
2002, a cui rimandiamo per una informazione d’insieme sull’argomento.
Rimane invece da spiegare perché le
nostre biblioteche hanno due distinte
raccolte di innari. Quella della Società di studi valdesi, che comprende
oltre un centinaio di documenti, tra
cui alcuni begli esemplari di salteri del
’600-’700, riguarda di preferenza gli
innari in uso nella Chiesa valdese; la
raccolta della Biblioteca valdese, che
si compone di oltre 500 documenti,
comprende innari in uso nelle chiese
evangeliche italiane e nelle chiese protestanti europee, quindi innari francesi, tedeschi, svizzeri, oltre a qualche
esemplare in lingue inconsuete, per
questo tipo di materiali, come l’arabo
e il tigrigno.
Servizi al pubblico:
* catalogo autori e soggetti
* catalogo periodici e fondi speciali
*servizio fotocopie
* prestito interbibliotecario
* consulenza bibliografica
* bibliografia valdese on-line:
www.bibliografia-valdese.com
Il fondo innologico della Biblioteca della Società di studi valdesi si è
costituito a partire dalla fondazione
della biblioteca stessa, nel 1881, attraverso doni e lasciti. Il Fondo
innologico della Biblioteca valdese si
è formato nel tempo, attraverso singole acquisizioni, a partire dalla data
di fondazione dei primi due nuclei
della biblioteca, negli anni ’30-’40 dell’Ottocento.
La Biblioteca della Società di studi valdesi possiede inoltre due fondi
musicali di grande interesse.
Il Fondo Emilio Tron (descritto
esaustivamente da Daniele Tron, Il
canzoniere delle Valli valdesi di Emilio
BIBLIOTECA
3
Tron, in La musica, la gente, i monti : tradizioni e presenze del canto popolare, a
cura di S. Cappelletto e F. Pennarola,
Torino, Museo nazionale della montagna, 2001), tuttora inedito, comprende 475 canzoni, quasi tutte in lingua francese, raccolte incrociando
fonti scritte, costituite da 33 cahiers e
da canzoni in parte riprese dall’archivio del professor Enrico Alberto
Rivoir, e fonti orali (una sessantina di
informatori distribuiti su tutto il territorio delle Valli). Circa 150 canzoni
sono anche conservate su nastro magnetico in registrazioni effettuate in
Val Pellice tra il 1959 e il 1961.
Il Fondo Duccio Gay, pervenuto alla Società nel 2004, è composto
da documenti che concernono danze
e musiche tradizionali, prevalentemente dell’area europea. Oltre a un
settore di libri e riviste, comprende
283 audiocassette e 12 minidisc, in
parte acquistati, in parte incisi dallo
stesso Duccio Gay, riguardanti musiche e danze tradizionali soprattutto
francesi, inglesi, irlandesi, basche,
occitane, canti popolari piemontesi,
musiche e danze medievali.
Anche il Museo valdese è stato
coinvolto nella ricerca, in quanto proprietario di alcuni strumenti musicali: un organetto portatile, un
semitono, alcuni strumenti musicali
africani di grande interesse, presenti
nel fondo di africanistica, che si è formato grazie soprattutto alle donazioni di missionari valdesi (Louis Jalla,
Jacques Weitzecker), acquisite tra il
1884 e i primi decenni del ’900.
Un cenno infine ai documenti
conservati presso l’Archivio della Società di studi valdesi. Sono stati presi
in esame per il censimento il Fondo
Carte Gabriella Tourn Boncoeur
e il Fondo Carte quaderni di canzoni, comprendente una ventina di
documenti, tra cui il più antico cahier
conservato alle Valli, quello di JeanDaniel Jalla, risalente al 1783, contenente 27 canzoni (su questo tema rimandiamo all’articolo di Enrico
Lantelme, Tra storia e memoria: i quaderni di canzoni, in «La beidana», n.
63, novembre 2008).
Edizione italiana dei Cento Salmi di David
(edita nel 1683), che riprende la versione dei 60 Salmi
stampata nel 1560, integrandoli con altri 40
tradotti da Giovanni Diodati
(Biblioteca della Società di Studi Valdesi,
Fondo Meille).
MUSEO
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La collezione africanistica
«II nucleo degli oggetti missionari, portati dalle lontane regioni dell’Africa Meridionale specialmente dai
missionari Giacomo Weitzecker
(Lessuto) e Luigi Jalla (Zambesi) e già
esposti in alcune vetrine del Museo
Valdese di Torre Pellice, non aveva
potuto essere compreso nel Museo
Storico Valdese riordinato, data la
mancanza di spazio ed i nuovi criteri
adottati nel riordinamento. Perciò la
Società di Studi Valdesi, che aveva
invano cercato un luogo ove collocare quel prezioso materiale, è stata profondamente grata verso il pastore
Guido Mathieu, per aver presa l’iniziativa di disporre ordinatamente quegli oggetti in un’ampia sala a pian terreno del Convitto Valdese di Pomaretto, formandone un piccolo Museo
Missionario, come sezione staccata
del Museo Storico Valdese di Torre
Pellice. La sala del nuovo Museo, che
ha preso il nome di “Oasi Missio-
naria” […] fornisce ai visitatori un
quadro sufficientemente completo
della grande opera missionaria in terra pagana a cui i missionari valdesi
hanno collaborato e del contributo
d’attività che essi vi hanno portato».
Con il linguaggio che rispecchiava la mentalità eurocentrica dell’epoca, il «Bollettino della Società di Studi Valdesi» (n. 77, 1942) annunciava
l’allestimento di una sezione distaccata del Museo valdese, dedicata al
tema delle missioni in Africa e
Oceania.
Gli oggetti provengono da Togo,
Gabon, Zambesi, Lesotho, Madagascar,
Eritrea e sono legati all’attività missionaria dei valdesi tra fine Ottocento e
inizio Novecento. Alcuni erano già presenti nel Museo nel 1889 (come documenta la recente tesi di laurea di
Samuele Tourn Boncoeur sulla storia
del Museo), in gran parte donati da
Louis Jalla tra il 1884 e il 1897; altri
Contenitore per il cibo (foto Gualtiero Giuglard).
MUSEO
5
furono donati tra la fine Ottocento e i
primi del Novecento dal pastore
Jacques Weitzecker. Successivamente
gli oggetti tornarono a Torre Pellice e
nel 2000 furono inventariati nel Museo valdese. Una parte di essi (una cinquantina) sono attualmente esposti nella
sezione storica, in uno spazio dedicato
alle missioni valdesi. Tutti gli altri, si
trovano ordinati nei depositi.
L’insieme degli oggetti (circa 350)
costituisce uno dei nuclei di maggiore
consistenza, omogeneità e interesse del
patrimonio del Museo. Nel corso del
2008 si è completata la catalogazione informatizzata di questo patrimonio, all’interno di un progetto finanziato dalla Regione Piemonte, avvalendosi del lavoro di specialisti del Centro
Piemontese di Studi Africani.
La collezione riveste interesse sia
dal punto di vista storico, perché fornisce informazioni su un aspetto spesso
trascurato ma tutt’altro che marginale
della storia valdese, sia dal punto di vista etnografico, perché rispetto ad altre collezioni africanistiche piemontesi documenta dettagliatamente molti
aspetti della vita quotidiana. A ciò si
aggiunge il fatto che, rispetto alla maggior parte di collezioni simili, è possibile rintracciare la provenienza geografica ed etnica di ciascun oggetto, grazie alla documentazione che i missionari conservarono e poi trasmisero ai
posteri (Archivio della Tavola Valdese
e Museo “L. Pigorini di Roma”).
Infine, è interessante valutare il patrimonio di questa collezione in quanto possibilità di coinvolgimento nei confronti di immigrati che provengono da
quei paesi e che oggi vivono sul nostro
territorio. Pertanto, come primo tenta-
Figura di missionario posta all’estremità
di un cucchiaio (particolare; foto G. Giuglard).
tivo di sensibilizzazione e condivisione di questo patrimonio, è stato organizzato, nel febbraio del 2008, in collaborazione con il CSA, un pomeriggio durante il quale Bushiri Mutangi e
Justin Laomaye, a partire da due oggetti, hanno fatto emergere, attraverso
il racconto, alcuni aspetti della vita quotidiana nei loro villaggi di origine.
Dato l’interesse che la raccolta sta
suscitando in esperti e non, stiamo lavorando per proporre al pubblico i risultati della ricerca attraverso una mostra.
È disponibile
l’AUDIOGUIDA
del Museo storico
Venite a provarla!!
IL BARBA:
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VISITE AI MUSEI
Proposte mirate per l’accoglienza
Fra i visitatori che si rivolgono a
“il barba” per la visita ai musei, spicca la presenza di stranieri.
In ogni occasione si cerca di
personalizzare il programma per
una migliore accoglienza. Ecco allora che alla visita di base si affiancano
citazioni e riferimenti particolari più
vicini ai visitatori: per i gruppi tedeschi la narrazione degli avvenimenti
che hanno portato alla nascita delle
“colonie valdesi” in Germania da cui
spesso provengono; per gli avventisti
un’attenzione particolare al medioevo e alla resistenza alle persecuzioni
che tanto li affascinano per la tenacia
e la fede dimostrate dai valdesi; con i
protestanti europei si dà più spazio
all’attualità, la vita quotidiana dei protestanti in Italia, i rapporti con le altre Chiese e con lo Stato, l’organizzazione generale e comunitaria della
Chiesa valdese, nonché l’aspetto finanziario. Desta infatti grande curiosità
Fotografia di Cecilia Beia.
come una piccola Chiesa protestante
riesca a sopravvivere senza contribuzioni statali fisse, ma per lo più con
contribuzioni spontanee.
Esempio più curioso sono forse i
visitatori, provenienti in maggioranza dagli Stati Uniti, che ricercano le
origini della propria famiglia emigrata dalle Valli valdesi a fine Ottocento.
È forte anche il desiderio di visitare
la borgata in cui vissero gli avi per
poter allacciare un legame con le
proprie radici.
Inoltre si organizza spesso un incontro diretto con le comunità, attraverso una chiacchierata con un pastore e/o membri di vari gruppi; e la
visita ad alcune opere, diaconali o culturali: case di riposo, Radio Beckwith,
Riforma, Agape...
Questi programmi permettono di
arricchire l’accoglienza, e cercano
di promuovere incontri e scambi tra
chiese, unendo le attività promosse dal
Centro Culturale alla realtà ed alle
esperienze
delle comunità che si
raccontano
ai visitatori.
FORMAZIONE
ACCOMPAGNATORI E ACCOMPAGNATRICI
Una formazione permanente
Per le guide del Sistema
Museale Valdese il percorso di formazione è per manente, perché
continua è la necessità di approfondire, sperimentare, analizzare il cambiamento, condividere. Anche per chi è
considerato già “in servizio”.
Occasioni di approfondimento
sono i corsi monografici. Gli argomenti sono spesso scelti in base a ricorrenze o avvenimenti importanti da
raccontare ai gruppi: ad esempio il
corso Storie di donne protestanti in seguito all’inaugurazione del museo ad
Angrogna, o gli incontri sui 150 anni
dall’emigrazione valdese in Sud America e i 500 anni dalla nascita di Giovanni Calvino.
Altri momenti di formazione
per chi si trova già da tempo a confrontarsi con le domande dei gruppi
sono dedicati alla sperimentazione
degli itinerari. Quest’anno in particolare le guide sono state coinvolte
nello studio dei nuovi percorsi didattici per le scuole: Istruzione ed educazione di fine ’800, I racconti della stalla,
Storie di donne protestanti, Mappa delle
religioni sul territorio. Un laboratorio
con prove pratiche, progettazione di animazioni, confronto su finalità e problematiche dell’accompagnamento. L’incontro in piccoli
gruppi permette un più facile lavoro in équipe, confrontando idee e proposte;
un’attività fondamentale
per favorire la circolarità di
esperienze e professionalità. Ben sapendo che i pro-
pri racconti presentano una comunità e una realtà variegata, l’incontro
con le esperienze delle altre guide diventa fondamentale per arricchire la
propria presentazione.
Si cerca anche di “uscire”.
Metaforicamente, grazie a incontri
con persone di esperienze esterne
al Sistema, tra i quali si possono citare i corsi del 2004 sull’identità ed un
weekend da organizzarsi nel 2009 sulla narrazione, entrambi con esperti del
settore. Ma anche fisicamente, andando a visitare musei e realtà religiose,
come nella giornata trascorsa presso
le comunità ebraiche del 30 novembre scorso. Momenti fondamentali per
allargare il bagaglio di conoscenze ed
effettuare una verifica sulle proprie
modalità e scelte.
Si tratta di un percorso complessivo che crea esperienze, ma richiede
un impegno che va oltre il momento
di accompagnamento dei gruppi. Le
guide del Sistema museale donano
passione, energie e tempo ad un progetto di accoglienza che, riguardando un’intera comunità, cerca di presentarsi con una pluralità di voci.
Fotografia di Cecilia Beia.
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NOTIZIE
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DAL
COORDINAMENTO MUSEI
E LUOGHI STORICI VALDESI
Le passeggiate storiche
Da circa otto anni il Coordinamento Musei e Luoghi storici valdesi
organizza delle “passeggiate storiche”
estive. È un’iniziativa volta ad unire il
piacere di effettuare escursioni sui sentieri con la riscoperta delle storie
avvenute nei luoghi del territorio;
un’occasione per riportare il racconto
storico fuori dai musei.
In questi anni sono stati proposti
una quarantina di itinerari, tra i quali
ricordiamo il Bars d’la Tajola, il Vallone degli invincibili, il Bric dei banditi
e la Gianavella, Barma Mounastìra, le
“barricate” di Pradeltorno, il Bagnaöu
e la Jaséra in Val Pellice, Angrogna e
Rorà; Lou viol dar mnistre, il Castello
di Balsiglia, il sentiero Arturo Genre,
passeggiate tra borgate e mulini, il
percorso dei Trecento di Arnaud e Lu
peirôl d’Tron Poulat in Val Germanasca e Chisone.
Nel Vallone degli Invincibili (foto Doriano Coïsson).
Le storie raccontate spaziano
dalla preistoria alla Resistenza partigiana, dalla quotidianità dell’Otto-Novecento alla storia valdese del Seicento, della quale vi sono state varie occasioni di raccontare e ripercorrere
tratti del “Glorioso Rimpatrio” del
1689. Diversi i gradi di difficoltà, dalla passeggiata di mezza giornata all’escursione anche di 6-7 ore.
Grazie all’organizzazione effettuata a turno dalle diverse realtà del
Sistema museale eco storico delle
Valli valdesi, ogni anno vi sono stati 4-5 percorsi nelle valli Pellice,
Chisone e Germanasca; nel 2008 vi è
stata anche un’escursione a cura di
membri della comunità valdese di
Susa sul percorso del Rimpatrio.
Un’esperienza interessante per
contatti e visibilità, con una media di
venticinque partecipanti ogni passeggiata; da rilevare infine la presenza di molti
residenti interessati ad approfondire la
conoscenza del
proprio territorio.
Chi fosse
interessato alle
passeggiate
che verranno
organizzate
nell’estate del
2009 può contattare l’ufficio “il barba”.
A RCHIVIO FOTOGRAFICO
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Un archivio ricco di immagini
In occasione della seconda Giornata del CCV il deposito è stato aperto al pubblico con un programma di
visite guidate e presentazione commentata dei fondi di maggior interesse mediante la proiezione del CDRom catalogo Valli di Luce.
Nel corso del pomeriggio circa
duecento persone hanno partecipato
a turno alla visita e alla proiezione,
potendo vedere alcuni pezzi di particolare interesse e valore, sfogliare varie fotografie riprodotte e rendersi
conto dei materiali e delle condizioni
che assicurano la conservazione di un
patrimonio così fragile.
Grazie al sostegno della Regione
Piemonte si è proseguita la catalogazione dei nuovi fondi fotografici
donati, le cui schede costituiscono una
banca dati che ammonta ormai ad oltre 11.700 fotografie (su circa 35.000
possedute), di cui un migliaio già
digitalizzate.
Tra i progetti più interessanti previsti nei prossimi mesi segnaliamo
l’uscita sul web, nel sito della Regione
Piemonte, di un consistente numero
di queste schede del nostro catalogo,
corredate da immagini, per la libera
consultazione.
Nella tarda primavera del 2009
sarà pubblicata una monografia sui
fratelli David e Henri Peyrot con oltre cento loro fotografie sulle Valli,
nella collana Fotografi di Montagna
edita per i tipi di Priuli & Verlucca e
distribuita in edicola con il quotidiano «La Stampa» .
Foto di Cecilia Beia.
L’Archivio Fotografico Valdese
(AFV) acquista di anno in anno una
crescente attenzione da parte degli
studiosi e dei ricercatori, accolti dalla primavera scorsa nella sala di consultazione condivisa con l’Archivio
della Tavola Valdese, situata nell’ala
est dell’edificio dell’ex Convitto, interamente ristrutturata.
Nei medesimi locali è stato allestito il nuovo deposito dell’AFV,
climatizzato e arredato opportunamente per conservare la nostra preziosa collezione fotografica.
L’orario di apertura è il venerdì
mattina, oppure su appuntamento.
COMUNICAZIONE
10
E PROMOZIONE
Nuove risorse in rete
Ormai da quasi un anno è attivo
il nostro nuovo sito inter net
www.fondazionevaldese.org.
Ha richiesto molto lavoro preparatorio, sia a livello di contenuti che
di supporto tecnico riguardo alla sua
strutturazione, ma ci piace e... piace,
pare. Rende immediatamente evidente la complessità della nostra Fondazione, articolata nei suoi vari settori
e sotto settori.
Si può “entrare” in biblioteca
come all’ufficio “il barba”, al museo
e nell’archivio fotografico, conoscerne gli orari, il contenuto e i servizi;
leggere quali sono i principali progetti in corso e quali sono le pubblicazioni prodotte in questi vent’anni di
attività; ma anche trovare le prime notizie sugli altri musei e luoghi storici
dislocati nelle valli valdesi, leggere gli
appuntamenti delle iniziative in corso e di quelle future: mostre, confe-
renze, corsi..., il tutto in cornici colorate e ricche di fotografie.
A proposito di mostre, due fra
quelle prodotte nel tempo dal Centro
sono già percorribili virtualmente: Le
Valli Valdesi e Da Valdo di Lione alla
Chiesa valdese. Presto verrà inserita
quella, fresca di stampa, su Giovanni
Calvino (1509-1564). Un progetto di società, realizzata in occasione dell’anno celebrativo dei cinquecento anni
dalla nascita del Riformatore ed
esposta durante l’anno in ben otto
copie in una trentina di località d’Italia, ma anche in Svizzera.
Molti sono i materiali da “scaricare”, che verranno via via implementati: dalla versione informatica dei
dépliants prodotti sulle valli valdesi,
sulle chiese, sui templi ecc., alle schede di approfondimento storico, articoli tratti da «La beidana», itinerari
di visita alle Valli, le circolari informative.
Il sito è tradotto in inglese, francese,
tedesco e spagnolo e un’attenzione particolare è stata
data agli ipovedenti, che possono accedervi
tramite un’apposita sezione.
ATTIVITÀ
CULTURALI
Dibattito sulla cultura protestante
Il Centro culturale ha promosso la
riflessione sul ruolo e l’identità protestante in Italia - a vari livelli, con strumenti diversi e insieme a diversi soggetti - fin dalla sua origine.
Gli incontri estivi in margine al
Sinodo intitolati al teologo “Giovanni Miegge” presero origine dalla volontà di incontro con altri soggetti culturali in Italia, principalmente collegati alle Chiese locali; altri incontri più
approfonditi con lo stesso intento sono
stati i Forum della cultura protestante in Italia alla fine degli anni ‘90. I
materiali prodotti non sono mancati,
alcuni pubblicati sui giornali e riviste
evangeliche quali «Protestantesimo» e
«Gioventù evangelica».
Da qualche anno i nuovi fermenti
intorno alla denunciata “crisi delle chiese” e, infine, il dibattito promosso dalla Commissione cultura della Tavola
valdese attraverso alcune tesine
(scaricabili alla pagina internet www.
chiesavaldese.org/
commcultura/
hanno creato il
terreno per l’organizzazione da parte del Centro degli incontri-dibattito che hanno
luogo in questi
mesi a Pinerolo,
con il patrocinio
della Commissione Esecutiva Distrettuale delle
chiese valdesi delle Valli. Che cosa
rappresenta nell’Italia odierna la minoranza protestante? Che voce ha?
Come si auto percepiscono al loro interno i singoli membri di chiesa? I valdesi delle Valli hanno lo stesso ruolo
delle altre chiese collocate altrove?
Che cosa è accaduto nell’ultimo decennio, negli ultimi venti, trent’anni?
La frammentazione, la secolarizzazione, la perdita di identità dei singoli individui e il loro sconfinamento
nel mondo globalizzato e culturalmente multiforme, come hanno e stanno
modificando i valdesi?
Il tema si estende e si amplia se lo
si osserva – come sta avvenendo – sotto vari punti di vista. L’elaborazione degli interventi verrà fatta ancora a cura
del CCV e divulgata con modalità da
definire, ma con la ferma intenzione di
creare passaggio di comunicazione e
nuovi stimoli.
Periodici evangelici diffusi nell’Italia dell’Ottocento (Biblioteca valdese).
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PROGETTI
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IN COLLABORAZIONE
Progetti internazionali
Il 2008 è stato un anno di contatti internazionali, tutti volti a promuovere la conoscenza del nostro territorio e le sue potenzialità di sviluppo attraverso un turismo di carattere
storico-culturale.
Alcuni legami di lunga durata del
CCV e della SSV si sono rinnovati,
abbiamo ricevuto la visita di una delegazione della Società di Studi Valdesi del Luberon che abbiamo invitato a partecipare all’Incontro tra le
genti organizzato a Fenestrelle il 3
agosto, in margine al tradizionale convegno storico del Laux dedicato allo
studio e alla ricostruzione delle vicende della Val Chisone.
La giornata, che si proponeva di
promuovere gli scambi tra gli abitanti delle antiche colonie valdesi in
Germania e l’attuale popolazione delle nostre valli, ha avuto un grande successo ed anche gli ospiti francesi sono
stati accolti con entusiasmo fra musica, canti, mostre, esposizioni, vendi-
Incontro tra le genti;
Fenestrelle, 3 agosto2008 (fotografia di Remo
ta di prodotti locali, presentazione dei
territori.
Il gruppo promotore dell’iniziativa, composto da rappresentanti di
enti pubblici delle Valli Chisone, Germanasca e Pellice e da associazioni
private, intende ora estendere l’invito
per la giornata ai rappresentanti delle aree di antico insediamento valdese, quali il Luberon e alcuni paesi
della Calabria e della Puglia.
Un altro progetto di carattere internazionale, attualmente allo studio,
è quello di un itinerario culturale europeo, Le strade degli ugonotti e dei
valdesi che, partendo dalla narrazione delle vicende collegate alla revoca
dell’Editto di Nantes, sia in grado di
proporre temi anche oggi di grande
attualità quali quelli dell’esilio, della
tolleranza e dell’integrazione. L’iniziativa è nata all’interno dei progetti di
sviluppo dei territori rurali e pertanto procede lentamente dovendo coordinare le attività previste in quattro diversi paesi (Francia,
Svizzera, Italia, Germania).
Per l’Italia c’è un interessamento diretto da parte
della Provincia di Torino che
ha inserito l’itinerario del
Rimpatrio nel suo piano turistico.
Chi desiderasse maggiori informazioni o volesse consultare la cartina descrittiva
del percorso può collegarsi al
sito internet:
Caffaro).
www.surlespasdeshuguenots.eu
www.surlespasdeshuguenots.eu.
deshuguenots.eu.
PROSPETTIVE
PER IL
2009
La Fondazione compie vent’anni
Nel 2009 la Fondazione Centro
culturale valdese compirà vent’anni.
È un lungo periodo di cui dobbiamo
rallegrarci, anche se all’interno del
mondo valdese si tratta di una delle
istituzioni più giovani e quindi non
ancora del tutto conosciuta. Nel 2009
proveremo a fare un bilancio dell’attività svolta e a individuare delle prospettive di lavoro; speriamo, con questo, di avere l’occasione di entrare in
rapporto con quanti ancora non ci conoscono, soprattutto all’interno del
protestantesimo italiano.
Nata nel 1989 per volontà dei
due enti fondatori – la Tavola Valdese e la Società di Studi Valdesi, la Fondazione è cresciuta e
si è rafforzata cercando di darsi gli strumenti necessari per
la realizzazione degli obiettivi che le erano stati assegnati:
amministrare, conservare, arricchire, valorizzare e rendere fruibile al pubblico il patrimonio museale, archivistico e
librario. La Fondazione era incaricata inoltre di contribuire
allo sviluppo e alla diffusione
degli studi e della riflessione
di carattere teologico, culturale e storico delle Chiese evangeliche, con particolare attenzione ai caratteri specifici della comunità valdese nel quadro di una valorizzazione delle minoranze in una prospettiva europea.
Per festeggiare questa ricorrenza ci proponiamo so-
stanzialmente due momenti di incontro: uno in occasione della festa del
CCV, programmata per sabato 13 (pomeriggio) e domenica 14 giugno 2009
(tutto il giorno), e un altro in periodo
sinodale per consentire ai deputati di
conoscere la nostra realtà.
Nel 2009 si ricorderà anche un altro anniversario di ben maggiore peso:
i cinquecento anni dalla nascita di
Calvino. Consigliamo a tutti di seguire le attività previste in Italia e all’estero, consultando gli aggiornamenti sul
sito internet della Tavola Valdese
(www.chiesavaldese.org) e su quello internazionale (www.calvin09.org).
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COME
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VIVE IL
CENTRO
Risorse umane e finanziarie
Il Centro, come tutti gli enti, vive
grazie a due fondamentali tipi di risorse: quelle umane e quelle finanziarie. Del gruppo “risorse umane”, oltre ai dipendenti e ai collaboratori a
progetto, fa parte il multiforme arcipelago dei volontari.
Nel 2008 non abbiamo avuto la
collaborazione di un volontario/a del
servizio civile, solo a ottobre la situazione è migliorata con il finanziamento del progetto Tre valli in mezzo all’Europa e l’arrivo di Sara Tourn.
Non ci sono state invece interruzioni nella presenza dei volontari
per la pace del Baden: la giovane
Mirjam Hermann è stata sostituita nel
mese di agosto da Stephan Dietzer.
Novità anche tra gli stagisti, oltre a quelli provenienti dall’università di Torino abbiamo avuto la collaborazione di Jacques Mathiot, un giovane francese del Luberon, e di Sonia
Armand-Pilon, una giovane studentessa dell’Istituto per il turismo “L.B.
Alberti” di Luserna San Giovanni.
Fotografia di Giorgio Ceriana Mayneri.
Tra i volontari, sono comparse
facce nuove. Nel periodo estivo
Matteo Bertot, di Luserna San Giovanni, e Silvia Lisa, della Chiesa valdese di Milano, ci hanno aiutato a tenere il museo aperto tutti i giorni.
Ultima novità dell’anno è l’arrivo, ai primi di novembre, di Adelio
Cuccureddu, distaccato dalla Claudiana presso di noi fino a giugno 2009,
che collabora con la biblioteca.
Vi è inoltre l’apporto prezioso di
quelle persone che offrono un sostegno continuativo nei diversi settori di
attività.
Sul lato delle risorse finanziarie su un bilancio che si aggira sui
400.000,00 euro circa la metà deriva
dall’8 per mille, che continua ad
essere la maggiore risorsa. Ad esso
si affiancano i finanziamenti pubblici su progetti specifici, le entrate per attività affidate in convenzione
al CCV, i contributi dalla SSV per la
gestione della sua biblioteca e per servizi vari, gli introiti derivanti dall’attività propria, le consulenze rese a
terzi e i doni provenienti
dall’Italia e dall’estero. Segnaliamo che è stata ripristinata anche per la Fondazione la possibilità di accesso al 5 per mille; ricordiamo perciò il nostro codice
fiscale: 94524260018.
Avete tutti molte possibilità, dirette e indirette,
per sostenerci e si può scegliere quella preferita (trovate i dati riportati in terza
di copertina!).
VOLONTARI
NEL
2008
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Grazie!
Museo:
Daniele Armand-Hugon (commissione), Matteo Bertot, Nadia Besson,
Aldo Comba, Erminia Correnti, Roberto Davit, Mirjam Hermann,
Stephan Dietzel, Fiorella Grill,
Fiorella Imbergamo, Silvia Lisa,
Rosella Panzironi, Roberta Peyrot,
Roberto Rollier, Marco Rostan, Sonia
Sandri, Walter Tomasini, Daniele
Tron (commissione).
Biblioteca: Emanuele Bosio, Bruno
Bellion, Enrico Fratini, Giorgio
Tourn.
Numerosi sono coloro che, durante il 2008,
hanno prestato la loro opera in vari modi al
CCV: sarebbe impossibile qui ringraziare
tutti e tutte e incorreremmo sicuramente in
qualche dimenticanza. Siamo tuttavia sempre molto riconoscenti per ognuno di questi
apporti.
Stabile e impianti: Doriano Coïsson.
Rivista « La beidana » - Redazione:
Tatiana Barolin, Marco Butera,
Antonella Chiavia, Marco Fratini,
Luca Pasquet, Ines Pontet, Samuele
Revel, Sara Tourn. Distribuzione:
Giorgio Benigno, Silvana Marchetti.
Gruppo guide “Sistema museale eco-storico
delle valli valdesi”: Federico Avondetto, Lorenza Barolin, Tatiana Barolin,
Adriano Chauvie, Stephan Dietzel,
Silvia Gardiol, Donatella Gay, Silvia
Geymet, Marco Grill, Mirjam
Hermann, Imke Hindrichs, Simone
Odino, Susy Pascal, Anne Pilloud,
Luca Pilone, Nataly Plavan, Michele Pons, Alessandra Presta, Fiorenza
Quattrini, Micaela Richard, Alice
Servi, Toti Rochat, Valentina Tousijn.
Fotografia di Cecilia Beia.
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Appuntamenti per il 2009
GENNAIO – MARZO
Lingue minoritarie:
- Corso di francese: Littérature et
cinéma. De l’écrit à l’écran;
- Corso di francese: Apprendre en
chantant;
GIUGNO – AGOSTO
Passeggiate storiche del Coordinamento Musei e Luoghi Storici Valdesi
Una Torre di libri 2009
Mostra fotografica in occasione dei
vent’anni del CCV
FEBBRAIO
Domenica 8: Protestantesimo e modernità. Incontro-dibattito sulla cultura.
LUGLIO – SETTEMBRE
Concerti del XX Seminario di tecnica e interpretazione musicale:
5-12 luglio - Giovani musicisti
20 luglio – 8 agosto - Violino e musica da Camera
28 agosto – 6 settembre - Orchestra
FEBBRAIO – NOVEMBRE
Mostra “Una finestra su… Giovanni
Calvino (1509-1564). Un progetto di società”
MARZO
Domenica 15: Bibbia e predicazione.
Incontro-dibattito sulla cultura.
15-21: Semaine du français.
APRILE
Domenica 19: Relazione tra le generazioni. Incontro-dibattito sulla cultura.
APRILE – MAGGIO
Ciclo di incontri sul cinema di Ingmar
Bergman
MAGGIO
Domenica 3: Gita de “la beidana” (da
confermare)
GIUGNO
Sabato 13 e Domenica 14: Festa dei
vent’anni del CCV (aperto a tutti)
AGOSTO
Venerdì 21 agosto: Giornata teologica
“Giovanni Miegge”
Sabato 22: Assemblea dei soci della
Società di Studi Valdesi
SETTEMBRE
Venerdì 4 - Domenica 6: Convegno
della SSV su Giovanni Calvino e la Riforma
in Italia
OTTOBRE
Sabato 31: Conferenza pomeridiana
di Giorgio Tourn su L’eredità di Giovanni
Calvino, in occasione della Giornata della
Riforma
OTTOBRE – DICEMBRE
Corsi di cultura e lingue minoritarie
(occitano e francese).
Queste sono alcune delle iniziative che abbiamo in programma per quest’anno. Le attività non
menzionate, ed eventuali variazioni alle presenti, verranno di volta in volta comunicate tramite
i giornali locali, il nostro sito internet, locandine e volantini, invii personalizzati via e-mail.
A tal proposito vi invitiamo a fornirci i vostri dati e le modalità per voi più consone, qualora
voleste essere informati di persona. Questo ci permetterà di offrirvi un miglior servizio.
Fondazione Centro Culturale Valdese
Via Beckwith 3 – 10066 Torre Pellice (To)
Tel.0121.932179, fax.0121.932566
www.fondazionevaldese.org
c/c postale n. 34308106
c/c bancario n. 000002135438 presso Unicredit Banca di Torre Pellice
CIN: F; ABI: 02008 CAB: 31070.
Consiglio Direttivo
Paolo Ribet, Presidente
Sabina Baral, Vicepresidente
Vittorio Diena, Tesoriere
Sandra Armand-Hugon, Segretaria
Eugenio Bernardini
Alberto Corsani
Luca Savarino
Sergio Eynard, membro onorario.
Musei, Collezioni Paschetto e Ippolito
Revisori dei conti : Emilio Gardiol, Aldo
Ufficio promozione itinerari valdesi “il barba”
Lausarot, Edgardo Tron.
Responsabile: Nicoletta Favout
Collaboratrice: Lorenza Barolin
e-mail: [email protected]
tel. + fax 0121.950203
Orario: lunedì-venerdì 9-12.30.
Chiusura annuale: 15 dicembre - 15 gennaio
Direttrice: Donatella Sommani
e-mail: [email protected]
Segreteria e ufficio stampa: Ines Pontet
e-mail: [email protected]
Orario: martedì-venerdì 9-12.30, 14.30-17.30
Chiusura annuale: da Natale all’Epifania.
Contabilità: Luisa Lausarot
Biblioteca valdese
Responsabile: Mariella Tagliero
Collaboratrice: Enrica Morra, Adelio
Cuccureddu
e-mail: [email protected]
Orario: martedì, mercoledì, venerdì 8.4512.45, 14-18. Sabato 8.45-12.45.
Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di settembre; da Natale all’Epifania.
Responsabile: Marco Fratini
e-mail:
[email protected]
Coordinatrice volontari: Ines Pontet
Orari: giovedì, sabato, domenica 15-18.
Chiusura annuale: dicembre e gennaio.
Apertura estiva: tutti i giorni 16-19.
Archivio fotografico valdese
Responsabile:Gabriella Ballesio
Collaboratrice: Enrica Morra
e-mail: [email protected]
Orario: venerdì 9.30-13.
Chiusura annuale: 2a e 3a settimana di settembre; da Natale all’Epifania.
Servizio Civile Nazionale Volontario: Sara
Tourn.
Volontari dal Baden: Stephan Dietzel.
Chi volesse sostenerci finanziariamente, può farlo in vari modi :
- doni, erogazioni liberali deducibili, donazioni, lasciti avvalendosi dei nostri
conti correnti postali e bancario;
- 8 per mille apponendo la firma nella casella “Chiesa evangelica valdese,
Unione delle chiese valdesi e metodiste”;
- 5 per mille Irpef: destinando alla Fondazione Centro Culturale Valdese
questa parte delle imposte senza esborsi aggiuntivi. Il nostro codice fiscale è 94524260018.
Supplemento a
La beidana - Pubblicazione periodica
Anno 25°, n. 64, febbraio 2009
Autorizzazione Tribunale di Torino n. 3741 del 16/11/1986
Responsabile a termini di legge: P. Egidi
Stampa: Tipolitografia Alzani - Pinerolo
Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46)
art. 1, comma 2, DCB TO 2/2009
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