ACEA ATO2
PIANI DI RIENTRO
nei limiti del D.Lvo 31/2001
Novembre 2012
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INDICE
1. Premesse
1.1 Quadro normativo
1.2 Gestione Acea ATO2
2. Situazione iniziale
3. Piani di rientro ed interventi intercomunali
4. Risultati ottenuti
5. Situazione attuale
6. Comuni per i quali ad oggi il rientro dei parametri è già avvenuto
6.1 Albano Laziale
6.2 Ariccia
6.3 Castel Nuovo di Porto
6.4 Ciampino
6.5 Cerveteri
6.6 Tolfa
6.7 Trevignano romano
6.8 S. Oreste
7. Comuni per i quali si avrà il completo rientro dei parametri entro il 31 dicembre 2012
7.1 Castelgandolfo
7.2 Genzano di Roma
7.3 Lariano
7.4 Santa Marinella
8. Comuni per i quali non si avrà il completo rientro dei parametri dopo il 31 dicembre
2012
8.1 Velletri
8.2 Lanuvio
9. Reti ARSIAL
10. Piano emergenza
10.1 Zona alimentata dal pozzo “Le Corti” (Velletri)
10.2 Zona alimentata dal pozzo “Martufi” (Lanuvio)
10.3 Provvedimenti da adottare nelle zone interessate da superamenti dei limiti
legge dal 1 gennaio 2013
Allegati
Allegato 1: Tabelle analisi nei comuni interessati
Allegato 2: Mappa della zona di Velletri dove si avrà il rientro nei limiti del D.Lgvo 31 dopo il
31.12.2012
Allegato 3: Mappa della zona di Lanuvio dove si avrà il rientro nei limiti del D.Lgvo 31 dopo il
31.12.2012
Verbale della riunione presso la Provincia di Roma del 13.11.2012
Presentazione Relazione presso la Provincia di Roma del 13.11.2012
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1. Premesse
Dal 2003 ad oggi Acea ATO2 ha via via acquisito la gestione (in alcuni casi solo di parte) del
Servizio Idrico Integrato in 77 comuni per un equivalente di circa 3.400.000 abitanti pari al
94% della popolazione totale dell’ATO2.
Acea ATO2, a seguito di ogni acquisizione, ha
integrare le infrastrutture acquisite con quelle
di servizio agli standard richiesti, ecc. Proprio
dovevano essere applicate le deroghe previste
svolto una serie di attività con diversi obiettivi:
già in esercizio, adeguare, se necessario, i livelli
queste attività hanno rilevato che in 14 comuni
dal D.Lgvo 31/2001.
Nel seguito è descritta la situazione della qualità dell’acqua accertata al momento del
trasferimento del servizio idrico integrato dai Comuni ad ACEA ATO2, gli interventi attuati e
quelli da completare per il rientro nei limiti previsti dalla norma e i risultati raggiunti.
A completamento di questo documento è allegata presentazione esposta presso la Provincia di
Roma a tutti gli enti interessati nella quale sono riportate le cartografie delle aree interessate e
il verbale della riunione stessa, pubblicati sul sito della STO dell’ATO2
2. Quadro normativo
Normativa europea
La Direttiva del Consiglio dell’Unione europea n. 98/83/CE del 3 novembre 1998 (Drinking
Water Directive – DWD) entrata in vigore il 25 dicembre 1998 ha fissato dei limiti - per alcuni
parametri chimici e biologici - per l’acqua destinata al consumo umano e, tra le altre
indicazioni, ha previsto:
•
il recepimento da parte degli Stati membri entro 2 anni dall’entrata in vigore
•
l’adeguamento ai limiti fissati entro 5 anni
•
la possibilità di concedere un massimo di 3 deroghe per un periodo di tempo massimo di 3
anni per ciascuna deroga
Normativa italiana
•
L’Italia con il Decreto Legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001 (integrato dal Decreto
Legislativo n. 27 del 2 febbraio 2002) ha recepito la Direttiva europea n. 98/83/CE.
•
Ad oggi sono state già concesse le deroghe previste dalla norma. L’ultima scadrà il 31
dicembre 2012
3. Situazione iniziale
I 14 comuni, per i quali sono state richieste e concesse, ai sensi della norma, le deroghe ai
limiti previsti dal D.Lgs 31/01, presentavano situazioni specifiche e diverse.
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Le deroghe in generale riguardavano elementi (As, F, V) che sono naturalmente presenti nelle
fonti di approvvigionamento sotterranee in aree di origine vulcanica.
Solo in alcuni casi l’intero territorio comunale era interessato; nella maggior parte delle
situazioni rilevate solo una parte, ancorché significativa, della popolazione era soggetta alle
deroghe concesse.
4. Piani di rientro ed interventi intercomunali
Le soluzioni adottabili per rientrare nei limiti erano svariate anche se vertevano su tre direttrici
principali: sostituzione delle fonti di approvvigionamento, miscelazione delle fonti con acque
prive degli elementi indesiderati, realizzazione di impianti di potabilizzazione.
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Acea ATO2, in stretto coordinamento con tutti gli enti interessati, ha fin da subito stanziato gli
importi per l’esecuzione degli investimenti necessari.
Acea ATO2 ha predisposto un dettagliato piano di interventi finalizzati al rientro nei limiti dei
parametri soggetti a deroga, sulla base del quale è stata concessa la deroga stessa.
Sono stati pianificati più di 70 interventi infrastrutturali a vantaggio dei 14 comuni oggetto di
deroga.
Sono state dismesse alcune fonti di approvvigionamento locali qualitativamente critiche,
principalmente pozzi, per una portata complessiva pari a 270 l/s, e sono state sostituite con
fonti aventi migliori caratteristiche qualitative.
Inoltre sono stati realizzati o sono in via di completamento 32 impianti di potabilizzazione per
una portata complessiva di oltre 450 l/s.
La sostituzione delle fonti di approvvigionamento contenenti arsenico e fluoro, oppure la
miscelazione, è stata attuata con acqua, prelevata dagli acquiferi dell’Appennino, priva di tali
elementi indesiderati.
A tal fine, a partire dal 2003, è stato essenziale l’utilizzo della sorgente del Pertuso, effettuato
grazie all’intervento del Commissario per l’emergenza idrica nei comuni alimentati
dall’acquedotto del Simbrivio, per garantire una sufficiente quantità di acqua mediante
integrazione della portata fino a 360 l/s. L’utilizzo per scopo idropotabile della sorgente del
Pertuso è stato autorizzato dalla Conferenza dei Sindaci dell’ ATO2 e dalla Regione Lazio, che
ha rilasciato nel 2011 la Concessione di derivazione della sorgente.
In tal modo è stato possibile mitigare le croniche carenze che hanno creato gravi disagi in tutti
i comuni alimentati dall’Acquedotto del Simbrivio. La continuità dell’approvvigionamento di tale
acquedotto è divenuta quindi ancora più importante, perché indispensabile per garantire la
potabilità dell’acqua in numerosi comuni.
Per quanto sopra, è necessario consolidare la derivazione della sorgente del Pertuso che
attualmente avviene ancora tramite impianti idroelettrici ENEL, con pesanti oneri economici e
interferenze negli esercizi degli impianti, mediante la realizzazione dell’acquedotto del Pertuso,
che consentirà una derivazione autonoma e più affidabile della sorgente del Pertuso.
Inoltre sono stati realizzati numerosi interventi attuati ed in corso riguardano il potenziamento
dell’acquedotto del Simbrivio:
•
Impianto di sollevamento Booster Ceraso messo in esercizio nel giugno 2012 - portata
360 l/s prevalenza 180 m.
•
Nuova condotta premente Ceraso DN 600 mm lunghezza 1.200 m.
•
Nuovo serbatoio Arcinazzo attivato a giugno 2012 - quota 862 m s.l.m. , volume circa
m3 8000.
•
Bonifica Vecchio acquedotto Simbrivio per recupero perdite
•
Interventi per il miglioramento dell’adduttrice Monte Ceraso – Velletri
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•
Pozzo Pian dei Gerri (profondo 400 m portata 26 l/s) ed interconnessione Acquedotto
Simbrivio
•
Monitoraggio e recupero delle perdite sull’acquedotto del Simbrivio
Per integrare l’approvvigionamento e sostituire le fonti non idonee nei comuni nella zona sudovest dei Colli Albani sono state realizzate una serie di derivazioni dalla condotta adduttrice
Mola Cavona - Santa Palomba alimentata dall’Acquedotto Marcio:
•
Derivazione per Ciampino con sollevamento per il serbatoio Pesaro - portata 70 l/s
attivata nel 2005.
•
Derivazione in località Santa Palomba per Albano Laziale, Castel Gandolfo e Ariccia
(serbatoio Santa Palomba volume 1000 m3 e sollevamento portata 110 l/s e serbatoio
Colli volume 2000 m3 - attivato agosto 2010)
•
Completamento derivazione Ciampino e Serbatoio Preziosa (in corso)
Inoltre sono state realizzate ulteriori interconnessioni con l’Acquedotto Marcio per alimentare
alcuni comuni da tale acquedotto per incrementare la disponibilità idrica sull’Acquedotto del
Simbrivio:
•
Derivazione per Marino sollevamento via Goffredo Mameli (portata 60 l/s attivato aprile
2012)
•
Derivazione provvisoria per il Comune di Frascati in località Banca d’Italia (attivata nel
2007 e potenziata nel 2009)
•
Derivazione definitiva per il Comune di Frascati (portata fino a 100 l/s in corso)
Per i comuni a Nord di Roma e del litorale sono state realizzate o potenziate interconnessioni
con il sistema acquedottistico Peschiera-Capore come ad esempio, per sostituire le fonti non
conformi ed integrare l’approvvigionamento idrico:
•
Derivazione
per
Cerveteri: Booster Pertini,
sollevamento Centro Storico (realizzati)
•
Potenziamento derivazione per Santa Marinella ( in corso)
sollevamento Monte Cucco Alto e
L’ utilizzo degli Acquedotti Peschiera-Capore e Marcio per superare le problematiche qualitative
nei comuni della provincia è stato possibile grazie all’ uso dell’Acquedotto di Bracciano che ha
permesso di integrare l’approvvigionamento del sistema acquedottistico romano.
5. Risultati ottenuti e cosa rimane da fare
Gli interventi già effettuati e quelli in corso di realizzazione, che termineranno entro il 31
dicembre 2012, fanno rientrare nei limiti previsti dal D.Lgs 31/01 la stragrande maggioranza
della popolazione inizialmente interessata dalle deroghe.
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La qualità dell’acqua attualmente distribuita può essere rilevata dalle tabelle allegate per
ciascun comune (allegato 1)
Per quanto illustrato i comuni interessati dalle deroghe possono essere suddivisi in tre
categorie:
•
Comuni per i quali ad oggi il rientro dei parametri è già avvenuto. Questa categoria
include i comuni di: Albano Laziale, Ariccia, Castelnuovo di Porto, Cerveteri, Ciampino,
Sant’Oreste, Tolfa e Trevignano Romano
•
Comuni per i quali si avrà il rientro dei parametri entro il 31 dicembre 2012. Questa
categoria include i comuni di: Castel Gandolfo, Genzano di Roma e Lariano
•
Comuni per i quali non è stato possibile il rientro dei parametri entro il 31 dicembre
2012. Questa categoria come già evidenziato include i comuni di Lanuvio e Velletri
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ACEA ATO2 di concerto con il Commissario per l’emergenza arsenico, La Regione Lazio, la
Provincia di Roma e i Comuni interessati sta operando per completare al più presto tutti gli
interventi, tuttavia a causa dell’impossibilità di portare a compimento 2 interventi tra quelli
pianificati entro la scadenza delle deroghe, una limitata porzione della popolazione dei comuni
di Lanuvio e Velletri, dal 1° gennaio 2013, avrà acqua non conforme ai limiti previsti dal D.Lgs
31/01.
ACEA ATO2 darà tempestiva comunicazione del completamento delle opere e del rientro nei
limiti dei parametri per ogni Comune.
Di seguito sono illustrate le situazioni specifiche per ciascun comune interessato.
6. Comuni per i quali ad oggi il rientro dei parametri è già
avvenuto
6.1 Albano Laziale
Il SII è stato acquisito nel 2005 Dopo i primi accertamenti è stato verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico e fluoro nelle frazioni di Cecchina e Pavona per i parametri
arsenico e fluoruri. Gli abitanti interessati dal superamento erano 16.600 con una portata
distribuita di circa 70l/s sulla portata totale distribuita nel Comune di 175 l/s.
In particolare in alcune zone della frazione di Cecchina fu necessario dichiarare la non
potabilità dell’acqua in quanto i valori dell’arsenico superavano i 50 µg/l. Nella situazione di
emergenza furono costruiti una condotta di collegamento con la rete del centro di Albano di
circa 2 Km e un impianto di potabilizzazione presso il serbatoio Rufelli, con tali interventi fu
possibile, nel mese di novembre 2005, rientrare su tutto il territorio comunale nei limiti
concessi dalla deroga per i parametri fluoro, arsenico e vanadio e, in conseguenza, di
rimuovere le limitazioni all’uso dell’acqua (Ordinanza del Sindaco n.268 del 22/12/05).
Per migliorare la qualità dell’acqua fu necessario potenziare l’alimentazione dall’acquedotto del
Simbrivio mediante una nuova condotta DN 300 mm dal nodo Monte Gentile al serbatoio
Cappuccini di Albano, completato nel 2009 e realizzare un nuovo potabilizzatore ( filtrazione
manganese portata 14 l/s) per la rimozione del manganese presso lo stesso serbatoio a sevizio
dei pozzi locali. Inoltre sono stati realizzati gli impianti di potabilizzazione Rufelli (osmosi
portata 6 l/s) a servizio dei pozzi 9 e 12 e l’impianto di demanganizzazione presso i pozzi
Marucci (filtrazione manganese portata 18 l/s).
Il rientro nei limiti di legge è stato raggiunto nel 2010 con il completamento del serbatoio e
sollevamento di Santa Palomba (portata 120 l/s), il serbatoio Colli (volume m3 2.500) e le
condotte adduttrici di collegamento con il preesistente serbatoio Spagna a Cecchina e la rete
della Frazione di Pavona. Tale intervento è stato funzionale anche per il rientro nei comuni di
Castelgandolfo ed Ariccia.
Per realizzare gli interventi sono stati spesi complessivamente € 2.100.000, oltre all’importo di
circa di circa € 11.500.000 previsto per gli interventi di serbatoio e sollevamento S.Palomba,
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serbatoio Colli e condotte di collegamento con i serbatoi Spagna e Madonna di Coccio di Castel
Gandolfo.
6.2 Ariccia
Il SII è stato acquisito nel 2007. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico e fluoro su gran parte del territorio. Gli abitanti interessati dal
superamento erano 12.000 su 18.000 residenti con una portata non conforme di 80 l/s sulla
totale distribuita di circa 120 l/s. Il rientro nei limiti di legge, nella quasi totalità del territorio, è
stato raggiunto nel 2010 con l’attivazione della condotta di collegamento da serbatoio Spagna
di Albano al serbatoio Ginestreto. Il serbatoio Spagna a sua volta è alimentato tramite il
serbatoio Colli dal sollevamento Santa Palomba. Inoltre è stato realizzato il potabilizzatore
Monte Tondo (filtrazione ed Osmosi – portata 18 l/s) e il degasatore per il pozzo Pian dei Gerri
e le opere di collegamento con l’acquedotto del Simbrivio per ottimizzare la miscelazione.
Il completo rientro è avvenuto nel mese di novembre 2012 con il completamento della
condotta DN 150-100 in via Cancelliera che ha consentito il rientro per gli ultimi 600 abitanti.
Per garantire la potabilità in ogni situazione e anche in caso di fuori servizio di altri impianti, è
in corso la relazione di un ulteriori potabilizzatore a servizio dei pozzi Lega Latina e Caio
Scatinio (portata 22 l/s) il cui completamento è previsto per l’inizio del 2013.
Per realizzare gli interventi sono stati spesi € 1.600.000 oltre all’importo di € 11.500.000 per le
opere realizzate nel Comune di Albano.
6.3 Castelnuovo di porto
Il SII è stato acquisito nel 2007. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico nella frazione di Montecucco, servita dal pozzo Assura, situato
nel Comune di Morlupo. Gli abitanti interessati dal superamento erano circa 200 su un totale di
circa 9.000, con una portata distribuita di circa 0.5 l/s su un totale di circa 30 l/s.
Il rientro nei limiti di legge prevede l’installazione di un impianto di potabilizzazione, già
acquistato, presso il serbatoio a servizio della zona e nell’immediato si è già rientrati nei limiti
mediante miscelazione dell’acqua tramite autobotti.
L’installazione dell’impianto sarà completata entro i primi mesi del 2013. Successivamente sarà
realizzata la condotta per collegare il pozzo Assura al serbatoio Monte la guardia nel Comune di
Morlupo, dove avverrà la miscelazione con l’acqua proveniente dall’acquedotto del Peschiera.
L’importo complessivo del piano di rientro ammonta a circa € 930.000.
6.4 Ciampino
Il SII è stato acquisito nel 2003. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico e fluoro nella zona servita dall’ ex acquedotto Barbuta,
alimentata dai pozzi Preziosa, Pesaro, Sassone, dalle sorgenti e pozzi Pantanelle. Gli abitanti
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interessati dal superamento erano 13.000 su un totale di 37.885, con una portata distribuita di
circa 50 l/s su un consumo medio pari a circa 120 l/s. Il rientro nei limiti di legge è stato
raggiunto realizzando:
•
un nuovo sollevamento dalla condotta Mola Cavona - Santa Palomba per una portata
pari a circa 80 l/s (Acquedotto Marcio)
•
una condotta premente DN 400 (per una lunghezza di circa 2700 m) per alimentare il
serbatoio Pesaro dall’acquedotto Marcio
•
due condotte adduttrici DN 400 ( per una lunghezza complessiva 1200 m)
Le fonti di approvvigionamento non conformi al decreto 31/01 (sorgente Pantanelle, sorgente
Galleria di Ciampino, pozzo Pesaro e pozzo Capi Cruciani) sono state dismesse.
Per migliorare l’affidabilità del servizio e per consentire l’utilizzo di tutti i pozzi del campo
Preziosa, grazie alla completa miscelazione, sarà realizzato il nuovo serbatoio Preziosa e un
collegamento di quest’ultimo con il serbatoio Pesaro. Il termine dei lavori è previsto per il
2015.
L’importo complessivo degli interventi è di € 5.200.000
6.5 Cerveteri
Il SII in questo comune è stato acquisito nel febbraio 2008. Dopo i primi accertamenti è stata
verificato il superamento dei limiti per i parametri arsenico e fluoro su tutto il territorio tranne
la frazione di Val Canneto e del Sasso. Gli abitanti interessati dalla deroga erano 35.800 per
una portata distribuita di circa 140 l/s .
Il completo rientro nei limiti di legge è stato conseguito nel dicembre 2010 con la dismissione
di alcune fonti di approvvigionamento, per una portata complessiva pari a circa 60 l/s (pozzo
“Scorsolino”, sorgente “Vaccinello” , pozzo “Dominici 2 bis” e pozzo “Spanora piccolo”) e la
realizzazione di tre impianti di sollevamento con relativi collegamenti idraulici, in grado di
fornire fino a 160 l/s, che hanno consentito la sostituzione delle fonti dismesse ed il rispetto dei
limiti di legge tramite la miscelazione delle fonti rimanenti con acqua proveniente
dall’acquedotto del Peschiera priva degli elementi indesiderati. Per realizzare gli interventi sono
stati spesi € 860.000.
6.6
Tolfa
Il SII è stato acquisito nel 2007. A seguito dei controlli analitici è emersa la non conformità
per i parametri fluoro ed arsenico su tutto il territorio comunale tranne la frazione di Santa
Severa Nord, gli abitanti interessati dal superamento erano 5.200 con una portata distribuita di
12 l/s. Il rientro nei limiti di legge è stato raggiunto realizzando l’impianto di potabilizzazione
Poggio Le Croci (filtrazione + osmosi) e con il collegamento all’acquedotto del Mignone. Per
realizzare gli interventi sono stati spesi € 285.000.(+civile).
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6.7 Trevignano Romano
Il SII è stato acquisito nel 2006. A seguito dei controlli analitici è emersa la non conformità
per i parametri fluoro ed arsenico su tutto il territorio comunale, gli abitanti interessati dal
superamento erano 5.700 con una portata distribuita di circa 35 l/s. Il rientro nei limiti di
legge è stato raggiunto realizzando l’impianto di potabilizzazione Madrid (osmosi) e integrando
attraverso l’uso delle fonti Traianee. E’ in corso un intervento di potenziamento con l’aggiunta
di una linea di filtrazione per l’arsenico che consentirà un recupero di risorsa idrica. Per
realizzare gli interventi sono stati spesi € 1000.000.
6.8 S. Oreste
Il SII è stato acquisito nel 2006. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico nella zona alimentata dal serbatoio Palo di Ferro.
Gli abitanti interessati dal superamento erano 1.000 su un totale di 3.536, con una portata
distribuita di circa 9 l/s su una portata complessiva di circa 14 l/s.
Il rientro nei limiti di legge è stato raggiunto, a Luglio 2008, attraverso la realizzazione di una
condotta DN 100 di collegamento tra il Serbatoio Sant’Anna (465 m s.l.m.) ed il serbatoio Palo
di Ferro (370 m s.l.m.), consentendo la miscelazione nel serbatoio Palo di Ferro delle acque
provenienti dalla fonte locale con quelle di qualità elevate provenienti dal Peschiera ed il
conseguente miglioramento della qualità dell’acqua distribuita, garantendo inoltre nei mesi più
caldi e nelle ore di maggior consumo, la richiesta di acqua potabile da parte della rete presente
nella zona più bassa del comune.
L’importo complessivo del piano di rientro ammonta a circa 123.000 €.
7. Comuni per i quali si avrà il completo rientro dei parametri
entro il 31 dicembre 2012
7.1 Castelgandolfo
Il SII è stato acquisito nel dicembre 2005. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il
superamento dei limiti per i parametri arsenico e fluoro nella zona Laghetto ed in parte di
Pavona Gli abitanti interessati dal superamento erano 4.600 con una portata distribuita di circa
30 l/s su una portata totale di 60 l/s.
Nella zona Laghetto fu necessario in un primo momento dichiarare la non potabilità dell’acqua,
grazie alla realizzazione di una condotta, DN 200 lunga 3550 m, di collegamento dal centro di
Castelgandolfo al serbatoio Madonna di Coccio e la realizzazione di un potabilizzatore
provvisorio per il pozzo Brandi (successivamente dismesso) su possibile superare la situazione
di emergenza ripristinando la potabilità nell’agosto del 2006. Inoltre è stato realizzato un
pozzo presso il serbatoio Madonna di Coccio con relativo potabilizzatore (filtrazione manganese
portata 9 l/s) per integrare in emergenza l’alimentazione idrica di Pavona.
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Il rientro nei limiti di legge nella zona di Pavona è stato raggiunto con a realizzazione del
collegamento del serbatoio Colli - serbatoio Madonna di Coccio attivato nel 2010, realizzato
contestualmente agli interventi previsti per il Comune di Albano ed Ariccia.
Infine la zona intorno al lago Albano, dove si registra il superamento del parametro fluoro,
rientrerà entro dicembre 2012 nei limiti di legge con la dismissione del pozzo Perugini e
l’alimentazione dal sollevamento Sforza Cesarini. E’ comunque previsto il rifacimento
dell’impianto di sollevamento per migliorarne l’affidabilità entro i primi mesi del 2013.
L’importo complessivo degli interventi è di € 1.840.000 oltre agli interventi in comune con
Albano ed Ariccia pari a € 11.500.000
7.2 Genzano di Roma
Il SII è stato acquisito nel 2006. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento
limiti per i parametri arsenico e fluoro su gran parte del territorio. Gli abitanti interessati
superamento erano 15.000 su un totale di 23.122, con una portata distribuita di circa 76
su una portata totale di circa 130 l/s. Il rientro nei limiti di legge sulla maggior parte
territorio è stato raggiunto con la realizzazione di
dei
dal
l/s
del
•
impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo “Palaggi” (filtrazione - portata 15 l/s)
•
impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo ubicato in via Don Sturzo (filtrazione +
osmosi - portata 12 l/s),
•
impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo ubicato in via Achille Grandi (filtrazione
+ osmosi - portata 8 l/s),
•
impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo ubicato in via Firenze (osmosi - portata
12 l/s),
e la dismissione di una serie di pozzi (Pozzo Orto Botanico e pozzo Le Piagge 2) ed il
contestuale incremento della portata derivata dall’acquedotto del Simbrivio.
Il rientro nei limiti di legge per la restante parte, alimentata dai pozzi “La Villa”, avverrà entro
la fine del 2012 con l’attivazione dell’ impianto di sollevamento realizzato presso gli stessi
pozzi, che consentirà la miscelazione nel serbatoio ”Le Piagge” con l’acqua proveniente
dall’acquedotto del Simbrivio.
Inoltre è in corso di realizzazione un impianto di filtrazione per la rimozione dell’arsenico
presso i pozzi ” La Villa” portata , al fine di aumentare l’affidabilità del sistema garantendo la
potabilità dell’acqua anche in mancanza di miscelazione con l’acqua derivata dall’acquedotto
del Simbrivio. Tale impianto sarà completato all’inizio del 2013.
Per realizzare gli interventi sono stati spesi ad oggi circa € 1.320.000.
7.3
Lariano
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Il SII è stato acquisito nel 2006. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico sulla parte più a sud del territorio, in zona extraurbana. Gli
abitanti interessati dal superamento erano 1.700 su un totale di 12.189, con una portata
distribuita di circa 19 l/s su una portata totale di circa 79 l/s.
Il piano di rientro nei limiti di legge per consentire l’abbassamento delle concentrazioni di
arsenico mediante miscelazione con acqua proveniente dall’acquedotto del Simbrivio, prevede
i seguenti interventi:
•
la realizzazione del serbatoio Colle Paccione (volume pari a circa 1.500 m3) con le
relative condotte alimentatrici ed adduttrici, il cui completamento è previsto nel I
semestre 2013
•
la condotta DN 200 di via Ariana (lunghezza pari a circa 1700 m) e la condotta DN
100/80 di via Centogocce – Quarantola - Casale (lunghezza complessiva pari a circa
2.200 m), già realizzate, hanno permesso di dismettere i pozzi Centogocce e
Quarantola, aventi concentrazioni di arsenico superiori ai 20 µg/l.
Per ottenere il rientro nei limiti del parametro arsenico entro la fine del 2012, nelle more del
completamento del serbatoio Colle Paccione e delle relative condotte, è in corso di
realizzazione un potabilizzatore a servizio del pozzo Colle Gaggioli (filtrazione – portata 15 l/s).
L’importo complessivo del piano di rientro ammonta a circa € 2.610.000.
7.4 Santa Marinella
Acea Ato2 SpA ha acquisito la gestione della rete idrica del comune di Santa Marinella dal 2006
con il passaggio da parte del Comune di una rete alimentata da quattro sistemi acquedottistici.
Nel tempo Ato2 ha progressivamente effettuato interventi per sostituire od integrare le
forniture idrico-potabili provenienti da fonti esterne.
Il fenomeno della presenza di Arsenico (dall’Acquedotto dell’Oriolo) e dei Trialometani (dal
Nuovo Mignone) ha assunto solo successivamente i caratteri di non conformità al D.Lgs 31/01
e pertanto l’attività di dismissione delle forniture da detti sistemi è stata incrementata fino al
punto di sostituire quasi integralmente dette forniture.
La rete idrica di Santa Marinella è ad oggi quasi interamente alimentata da forniture idricopotabili derivate dal sistema acquedottistico Peschiera-Capore tramite l’adduttrice Acea
Olgiata-Civitavecchia.
La zona di territorio a monte dell’autostrada Roma-Civitavecchia (Via Colfiorito, Poggio
Bellavista, Via le Cese e zone limitrofe) è invece ancora alimentata da fonti esterne ad Acea
Ato2 stante l’impossibilità di arrivare con gli impianti esistenti a rifornire la parte della rete
comunale posta a quote altimetriche molto più elevate di quelle del restante territorio
comunale.
Esiste infatti ancora una alimentazione da acquedotto Nuovo Mignone gestito da HCS
(Civitavecchia) ed una da Acquedotto Oriolo gestito dal Comune di Civitavecchia. Da
quest’ultimo non è da tempo derivata più alcuna alimentazione, mentre dal Mignone sussiste
ancora la fornitura di circa 8 litri/secondo. Detta fornitura presenta frequenti superamenti del
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parametro Trialometani Totali e recentemente anche del parametro indicatore Alluminio. La
richiesta di deroga per i Trialometani è stata presentata da HCS ed il rientro definitivo nei
parametri di legge è oggetto di interventi a cura della stessa Società.
Tuttavia Acea Ato2 sta predisponendo degli interventi per realizzare una alimentazione
alternativa, ancorchè non definitiva, dalla rete Peschiera, attraverso la quale rialimentare tutta
la zona ancora interessata dal fenomeno.
E’ previsto il rientro nei limiti di legge entro la fine del 2012. L’importo complessivo delle
suddette opere provvisorie ammonta ad € 150.000.
8. Comuni per i quali non è stato possibile il completo rientro dei
parametri entro il 31 dicembre 2012
8.1 Velletri
Il SII è stato acquisito a Novembre 2006. Già nel 2005 il Comune aveva accertato la presenza
di arsenico e fluoro nelle reti comunali e, a quella data, gli abitanti interessati dal superamento
dei limiti di legge erano circa 38.000 su un totale di oltre 51.000, per una portata distribuita
di circa 190 l/s su un totale di circa 340 l/s.
Per far fronte all’emergenza Acea ATO2 ha incrementato la portata derivata al Comune di
Velletri dall’acquedotto del Simbrivio per sostituire due pozzi che erano stati disattivati in
quanto presentavano concentrazioni particolarmente elevate.
Inoltre fu sottoscritta una convenzione tra il Comune di Velletri ed ACEA ATO2 per la
realizzazione dell’impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo Campo Sportivo, che
alimenta il centro di Velletri, con una portata di circa 27 l/s. Con tale Convenzione Acea ATo2
ha fornito il supporto tecnico e ha finanziato la realizzazione dell’intervento con i proventi della
tariffa. Tale pozzo è stato attivato alla fine del 2007.
Inoltre furono installati presso i pozzi di Rioli, Acqua Palomba e Poggi d’oro, realizzati i
convenzione con privati, impianti di potabilizzazione per la rimozione di arsenico e fluoro.
Quando Acea ha acquisito il S.I.I. nel Comune di Velletri gli abitanti interessati dal
superamento dei parametri arsenico e fluoro erano circa 30.000.
Per rientrare nei limiti di legge sono stati realizzati i seguenti interventi:
•
impianto di potabilizzazione a servizio della zona 167 (osmosi inversa – portata 11.7
l/s)
•
impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo S. Pietro (filtrazione – portata 22 l/s)
•
potenziamento del potabilizzatore “Campo Sportivo” (filtrazione per arsenico e fluoro –
portata 27 l/s).
•
condotte DN 200 e DN 80 (lunghezza complessiva 960 ml) di collegamento con
l’acquedotto del Simbrivio in via dei Genzanesi che ha consentito la dismissione del
14
pozzo Poggi d’oro e condotta DN 150 di collegamento Poggi d’oro - Acquedotto del
Simbrivio (circa 1 km)
•
condotta DN 100 via dei laghi (lunghezza 205 ml)
•
impianto di potabilizzazione “Pozzi Marrucco”, realizzato nel 2009 e definitivamente
attivato dai proprietari nel 2010
A seguito di questi interventi, la popolazione interessata dalla deroga si ulteriormente è ridotta
a circa 4.500 abitanti.
Entro il 2012 sarà attivato il potabilizzatore a servizio dei pozzi “ Marmi I e Marmi II”
(filtrazione – portata 8 l/s) a seguito del completamento delle condotte di collegamento con il
serbatoio ed i pozzi (lunghezza 750 ml).
I pozzi Poggi D’oro e Acqua Palomba sono stati dismessi, data la non convenienza tecnica di
mantenerli in esercizio, mentre il pozzo Rioli continuerà ad essere utilizzato per alimentare le
zone centrali di Velletri (osmosi più filtrazione – portata 25 l/s).
Inoltre saranno realizzate la condotta di via Ponte della Regina (lunghezza 440 ml) e quella di
collegamento tra le reti di Vascucce e Vicario (lunghezza 220 ml). Tali condotte permetteranno
un miglioramento della qualità dell’acqua nella zona “Le Corti” ed una più razionale
distribuzione.
L’ultimo intervento necessario per il completo rientro nei parametri di legge nel Comune di
Velletri è la realizzazione dell’impianto di potabilizzazione a servizio del pozzo “Le Corti” nella
zona est del territorio di Velletri.
Infatti, alla fine del 2010, è stato verificato un aumento della concentrazione di arsenico
nell’acqua emunta dal pozzo, pertanto è stata decisa la realizzazione dell’impianto per la
rimozione dell’arsenico, mediante filtrazione con potenzialità di 28 l/s.
Tuttavia, non essendo disponibili spazi di proprietà comunale di dimensioni sufficienti per
l’installazione del potabilizzatore, è stato necessario provvedere all’acquisizione di un’area
privata idonea nelle immediate vicinanze. Dopo aver vagliato diversi siti, è stato individuato
quello che minimizzava i tempi di realizzazione dell’opera. Nonostante l’intervento del
Commissario delegato di governo per l’emergenza arsenico, non è stato ancora possibile la
disponibilità dell’area ed ottenere le necessarie autorizzazioni. Questa Società ha comunque
aggiudicato l’appalto per la fornitura dell’impianto per un importo di circa € 500.000, ma
saranno necessari 6 mesi per la realizzazione dell’impianto dal momento dell’ottenimento delle
autorizzazioni.
L’importo complessivo del piano di rientro ammonta a circa € 4.540.000.
8.2 Lanuvio
Il SII è stato acquisito nel 2006. Dopo i primi accertamenti è stata verificato il superamento dei
limiti per i parametri arsenico e fluoro su tutto il territorio tranne la frazione di Monte
Cagnoletto. Gli abitanti interessati dalla deroga sono circa 9.700 su un totale di 11.400 , con
una portata distribuita di circa 87 l/s su una portata complessiva di circa 94 l/s.
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Il piano di rientro del 2007 ha previsto la realizzazione:
•
per Lanuvio centro e le zone circostanti, di un serbatoio (Carlo Fontana m3 1.500) con
annesso potabilizzatore, che tratterà l’acqua proveniente dai pozzi “Matteotti”,
“Madonna delle Grazie”, “Via della Pace”, “S.Lorenzo”, per una portata complessiva pari
a circa 57 l/s.
•
per le zone di Campoleone e Montegiove, di un serbatoio (Montegiove m3 600 con
annesso potabilizzatore ad osmosi inversa che tratterà l’acqua proveniente dai 2 pozzi
locali, per una portata complessiva pari a 12 l/s.
Quest’ultimo intervento è in via di completamento e sarà attivato entro la fine del 2012,
mentre il serbatoio “Carlo Fontana “ e le opere connesse sono ancora in fase di gara a causa
delle difficoltà incontrate nella fase progettuale trovare un’area disponibile a causa
principalmente delle rilevanti presenze archeologiche della zona, successivamente in fase
autorizzativa per le difficoltà ad ottenere l’esproprio dell’area individuata.
In conseguenza nel 2011, in occasione del rinnovo della deroga da parte della Commissione
Europea, si è deciso in accordo con l’Amministrazione Comunale e La STO dell’ATO2 di
realizzare tre impianti di potabilizzazione provvisori presso i pozzi San Lorenzo, Madonna delle
Grazie e Via della Pace in siti indicati dal Comune stesso. ACEA ATO2 si è immediatamente
attivata per realizzare gli interventi, per ridurre i tempi si è deciso di espletare le procedure di
gara per la fornitura e posa in opera degli impianti parallelamente alle procedure autorizzative.
E’ previsto il completamento entro il 31/12/2012 degli interventi in corso:
•
impianto di potabilizzazione per i pozzi San Lorenzo e Matteotti e relative condotte di
collegamento ai pozzi ed al serbatoio (osmosi inversa portata 9 l/s – portata dopo
miscelazione 20 l/s)
•
impianto di potabilizzazione per il pozzo di Via della Pace
con impianto di
sollevamento e collegamenti (osmosi inversa portata 8 l/s – portata dopo miscelazione
13 l/s).
Invece i lavori per la realizzazione dell’impianto di potabilizzazione per il pozzo Madonna delle
Grazie, sebbene già appaltati dal 2011 per un importo di circa € 400.000, non sono ancora
stati avviati a causa della difficoltà di ottenere le autorizzazioni. E’ previsto un impianto di tipo
misto osmosi più filtrazione per una portata di 13 l/s.
L’iter autorizzativo è stato avviato nel corso del 2011. Nei primi mesi del 2012, su richiesta del
Comune è stata valutata l’interferenza del nuovo impianto con un progetto di riqualificazione
urbana a cura del Comune di stesso. A marzo del 2012 si è convenuto di confermare
l’ubicazione dell’impianto, anche in considerazione della temporaneità dello stesso, ed il
progetto è stato inviato al Commissario delegato di Governo per l’emergenza arsenico per
l’indizione della conferenza dei servizi. Nella seduta della conferenza dei servizi del mese di
giugno 2012 è stato richiesto ad ACEA ATO2 di modificare il progetto per ridurre l’impatto
paesaggistico. La modifica richiesta è stata implementata e la revisione del progetto è stata
consegnata ai primi di agosto 2012. A tutt’oggi si è in attesa a breve di una disposizione
definitiva da parte del Commissario.
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Per realizzare gli interventi sono stati spesi € 2.273.000 oltre all’importo di € 5.407.000 che
sarà speso per la realizzazione del serbatoio Carlo Fontana ed opere connesse.
9. Reti ARSIAL
Acea ATO2, sebbene non sia il gestore delle reti rurali dell’ARSIAL, ha eseguito e sta
eseguendo, su incarico della Regione Lazio, interventi di sostituzione delle fonti di
approvvigionamento e risanamento degli acquedotti ARSIAL a nei dei Comuni di Anguillara
Sabazia, Fiumicino, Formello, Sacrofano e dei Municipi XIX e XX di Roma.
Gli interventi in corso sono:
Intervento 101/08 - Anguillara – Fiumicino – XX Municipio
Sostituzione fonti approvvigionamento acquedotti
Brandosa
Casaccia, Santa Brigida, Tragliatella e
Stato: Fase patrimoniale
Intervento 101/06 - Fiumicino – XIX Municipio
Sostituzione fonti Acquedotto comprensorio Testa di Lepre locali
Stato: Eseguito
Intervento 102/09 - Roma
Sostituzione fonti approvvigionamento acquedotti Malborghetto, Monte Oliviero e Piansaccoccia
Stato: Saggi archeologici
Intervento 102/08 - Sacrofano
Sostituzione fonti approvvigionamento acquedotti
sistema idrico romano
Acquedotto Camuccini – Alimentazione
Sollevamento e Condotta di 1,3 Km
Stato: Aggiudicato – Esame congruità
Intervento 101/09
Formello – Sacrofano - XX Municipio
Acquedotto Camuccini – Sostituzione rete bonifica rete di distribuzione per un totale di 11 Km
Stato: Conferenza dei Servizi
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10. Piano emergenza
Sono previsti ulteriori incontri per monitore lo stato di avanzamento dei lavori al fine di
confermare le aree e le zone interessate, al momento si prevede che nelle zone di Lanuvio e
Velletri indicate nel seguito non sarà possibile il rientro il rientro nei limiti del D.Lvo 31/2001
entro il 31/12/2012, per i motivi già spiegati.
I provvedimenti di emergenza da adottare dipendono dai possibili utilizzi dell’acqua distribuita
avente caratteristiche non conformi al D.L.vo 31/2001. Tali indicazioni non possono non venire
che dalle Autorità sanitarie competenti. In ogni caso sarà necessario mettere a disposizione
della cittadinanza acqua conforme al D.Lvo 31/2001 e informarla sulla situazione.
10.1 Attività per garantire la fornitura di acqua potabile
I quantitativi di acqua potabile da fornire alla popolazione interessata dipendono dagli usi
consentiti dell’acqua non conforme distribuita dall’acquedotto.
Gli interventi sostitutivi per fornitura di acqua sono:
•
Fornitura serbatoi mobili per garantire una quantità minima giornaliera di acqua
destinata al consumo umano a tutta la popolazione interessata
•
Fornitura di acqua in bottiglia per definite comunità di utenza
•
Installazione di chioschi potabilizzatori ove possibile.
10.2 Informazione della popolazione interessata
L’informativa sulla presenza degli elementi indesiderati nell’acqua sarà definita in accordo con
Comune, ASL e Autorità dell’ATO2 così come previsto dalla legge.
La popolazione sarà informata della situazione mediante:
•
Affissione e diffusione, nelle aree interessate, di manifesti e volantini informativi
•
Diffusione di annunci a mezzo stampa e via radio locali
•
Attivazione di sezioni informative sul sito web del Comune, dell’Autorità dell’ATO2 e di
Acea ATO2
•
Invio di lettera agli utenti interessati
•
Diffusione opuscoli informativi
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10.3 Zona alimentata dal pozzo “Le Corti” (Velletri)
Considerato che non sarà possibile completare l’impianto “Le Corti” entro il 31/12/2012 si
prevede che poco meno di 3.000 abitanti saranno interessati dal superamento del parametro
arsenico con valori medi di 16 µg/l . Considerati i tempi di realizzazione si prevede che dal
momento del rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto saranno necessari 6
mesi.
La zona alimentate dal pozzo “Le Corti”, interessata dal superamento del parametro arsenico
anche dopo il 31/12/2012 è rappresentata nella mappa (allegato 2). Le strade per cui si avrà
superamento del parametro arsenico sono:
1.
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8.
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11.
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17.
18.
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Casale delle Corti,
Capitancelli
Malatesta
vecchia di Malatesta
Lupacchiotti
Colle dell’oro
Papazzano
Grotte dell’oro
colle dei Combattenti
Caio Mario
delle Ginestre
Castel Giannetti
del Mandorlo
Colle d’Ercole
dell'Olmo
Casale Capitancelli
Fossatello
Caranella dal civ 129 al civ 145 e dal civ 214 al civ 228
Piazza di Mario dal civ 100 a seguire e dal civ 93 a seguire
10.3 Zona alimentata dal pozzo Martufi (Lanuvio)
Nel Comune di Lanuvio il mancato completamento del potabilizzatore “Madonna delle
Grazie” comporterà la necessità di mantenere in esercizio il pozzo “Martufi” destinato ad
essere dismesso. Gli abitanti interessati dal superamento del parametro arsenico con valori di
circa 16µg/l saranno circa 2.000. I tempi di rientro sono di sei mesi dal momento
dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.
La zona alimentate dal pozzo “Martufi”, interessata dal superamento del parametro arsenico
anche dopo il 31/12/2012 è rappresentata nella mappa (allegato 3). Le strade per cui si avrà
superamento del parametro arsenico sono:
1. via Laviniense
2. via Piastrarelle
3. via Palmiro Togliatti
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4. via Bob Marley
5. strada vicinale Monte Giove – Scassati
6. strada vicinale dei Foschetti
7. via le Selve
8. strada vicinale Passo della Corte
9. strada comunale Due Colonne Pascolare
10. strada comunale passo della nocchia
11. via Selva Piammarano
12. via Piammarano
13. via Cavoni
14. via Paolo Borsellino
15. via Jimmi Hendrix
20
ALLEGATO 1
Tabelle analisi nei Comuni interessati
21
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Relazione piani di rientro 13-11-2012 DEF