PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2014-2015
APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IL 13/01/2015
PREMESSA
I
l P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d'identità
con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli
studenti, della realtà locale e costituisce la base per gli
impegni reciproci da assumere per realizzare la “mission” della
scuola.
La legge 28 marzo 2003 n. 53 e, successivamente, il D.L. 19
marzo 2004 n. 59, hanno introdotto sul piano pratico un regime
di flessibilità all'interno del P.O.F.
Questo piano flessibile prevede che, pur riconoscendo la validità finale dei
programmi ministeriali in campo scolastico, ogni alunno e ogni insegnante possa
esercitare il metodo di studio e d'insegnamento, di programmazione
argomentativa e di tutti gli altri aspetti inerenti all'istituzione scolastica ritenuti
più consoni alle loro esigenze.
Il P.O.F. coinvolge svariati campi nell'ambito scolastico e disciplinare visto in
un'ottica formativa. Più precisamente il P.O.F. descrive:






le possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie;
le discipline e le attività aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo;
le azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti
alle esigenze degli alunni concretamente rilevate;
l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e
attività;
le modalità e i criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento
dei crediti;
l'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e
specifici dell'azione didattica.
Il P.O.F. si pone i seguenti obiettivi:

garantire un'organizzazione più funzionale;

ampliare il campo dell’offerta formativa;

elevare la qualità dei servizi;

permettere il confronto con l’utenza, per verificare quelli che sono i
reali bisogni di alunni e genitori;

aprire la scuola al territorio;

definire le caratteristiche specifiche della scuola;
fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri
soggetti coi quali la scuola opera.

CONTESTO AMBIENTALE
Ginosa è un comune situato a Nord-Ovest della provincia di Taranto, con una
superficie di circa 190 km² che comprende anche il litorale di Marina di Ginosa ed
è l'ultimo comune ad ovest della provincia jonica al confine con la Basilicata.
Dista 52 km dal capoluogo di provincia, 27 da Matera, 6 da Laterza (TA), 11 da
Montescaglioso (MT), 21 da Castellaneta (TA) e 29 da Bernalda (MT); ma la rete
delle comunicazioni stradali e ferroviarie è ancora insufficiente, specie in relazione
all'incremento della popolazione residente. Il principale collegamento stradale è
rappresentato da un’arteria interregionale (S.S. 106 Jonica) che collega Taranto
con la Calabria, il collegamento trasversale tra zona a monte e zona a mare del
territorio comunale è assicurato dalla S.S. 580. Il paese non è servito da una
linea ferroviaria che, invece, è presente a Marina di Ginosa; i trasporti extraurbani sono gestiti sia da servizio pubblico che privato, ma con orari che non
sempre rendono agevole seguire le attività didattiche da parte degli studenti
pendolari.
Ginosa presenta situazioni ambientali di grande pregio e interesse che
rappresentano una riserva da conservare e valorizzare:
 la Gravina, che racchiude una serie di antichi insediamenti in infinite casegrotte, chiese rupestri lungo pareti scoscese, in un paesaggio di singolare
armonia e bellezza; si tratta, peraltro, di una realtà storico-paesaggisticoambientale tra le più significative all’interno del Parco della Terra delle
Gravine;
 il centro storico, che comprende il Castello, la Chiesa Matrice, la chiesa di San
Giuseppe, la torre dell’Orologio e alcuni palazzi signorili, testimonianze di
antiche origini.
 la fascia costiera impreziosita da una rigogliosa Pineta di Pino d’Aleppo (pinus
halepensis), classificata anche come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) e
che rientra in Area Protetta regionale (futuro Parco delle Pinete dell’Arco
Jonico).
Ginosa conta circa 25.000 abitanti e di recente è notevolmente aumentata
l’incidenza dei residenti stranieri su quelli autoctoni - è il secondo comune con la
più alta percentuale di cittadini stranieri (2,6%) nella provincia di Taranto - ciò ha
contribuito in maniera determinante alla crescita della popolazione e alla riduzione
dell’età media (41,5 anni). Infatti, è alta l’incidenza dei minorenni tra i residenti
stranieri (21,3 %) e ciò segnala l’esistenza di nuclei familiari integralmente
ricomposti con l’arrivo del genitore di sesso femminile; al contrario, si registra
una consistente presenza di anziani tra la popolazione locale (l’indice di vecchiaia
è pari al 130%).
L’economia insediata è prevalentemente agricola e offre lavoro stagionale
soprattutto agli uomini; prima della crisi economica, si sono insediate, nel
territorio
di
Ginosa,
piccole
e
medie
imprese
collegate
alla
trasformazione/commercializzazione dei prodotti agro-alimentari e al settore
manifatturiero e, di conseguenza, sotto il profilo occupazionale è migliorata,
anche se non in misura significativa, la situazione del lavoro-femminile con
l’assunzione di parte della manodopera locale disponibile.
Negli ultimi anni, la pesante recessione si è fatta sentire anche su questo tessuto
economico, con pesanti ricadute occupazionali e sociali.
Sotto l’aspetto socio-culturale è rilevante l’osservazione dei livelli di
scolarizzazione: ai pochi laureati e liberi professionisti si contrappone la realtà dei
lavoratori dipendenti e dei disoccupati con titolo di studio elementare o di media
inferiore (41%) o con scolarizzazione interrotta.
In questo contesto emergono preoccupanti segnali di disagio sociale: elevato
tasso di disoccupazione, diffusione del lavoro nero e di sottoccupazione,
emarginazione di extracomunitari, forme migratorie e patologie sociali quali la
tossicodipendenza, l’alcoolismo e problematiche legate al disagio giovanile, tra cui
il fenomeno del “bullismo” avvertito sporadicamente anche nel nostro Istituto.
LA NOSTRA STORIA
L’’I.I.S.S. “Marisa Bellisario”, intitolato alla prima donna manager
italiana, è presente nel territorio da oltre vent’anni e ha subito
variazioni nel tempo a livello logistico, strutturale e manageriale.
Nel 1990 l’Istituto, da sede coordinata dell’I.P.S. “M. Perrone” di
Castellaneta, è divenuto autonomo con l’attuale denominazione.
Nel 2000, a seguito del Piano Nazionale di Razionalizzazione della
rete scolastica, la scuola amplia l’offerta formativa inglobando il
corso di tecnico per Geometri, fino ad allora sezione staccata dell’I.T.G. “Sforza”
di Palagiano, modificando la denominazione ufficiale in “Istituto di Istruzione
Secondaria Superiore” e strutturandosi in due plessi: la sede centrale in via della
Pace e la sede succursale in via Pozzo S. Agostino.
L’Istituto ha così anticipato i tempi della riforma dei cicli scolastici, continuando a
porsi nel solco della sua migliore tradizione culturale che lo vede attento a
cogliere i segnali innovativi provenienti non solo dal contesto socio-economico di
appartenenza, ma anche dalle sollecitazioni ineludibili di una società in rapida
trasformazione, bisognosa di una scuola nuova, al passo coi tempi, capace di dare
risposte concrete alla domanda attuale e di interpretare con anticipo le attese
future.
In questo spirito sono stati potenziati il settore Tecnico con l’indirizzo
“Amministrazione e Controllo” ed il settore Professionale con l’introduzione
dell’indirizzo “Tecnico della Comunicazione Audiovisiva”. Tutto ciò ha consolidato
la tendenza, comunque già presente, a proiettare sempre più e meglio l’Istituto in
una dimensione europea, garantendo una formazione che produca professionalità
spendibile anche oltre i confini nazionali.
Dall’a.s. 2010/11 con il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a
norma dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 88, il nostro Istituto ha ampliato la
propria offerta formativa fornendo all’utenza indirizzi nuovi e rispondendo alle
varie esigenze emergenti dalla realtà sociale e produttiva.
SEDE CENTRALE
SEDE SUCCURSALE
RISORSE STRUTTURALI
Laboratorio di Grafica Multimediale
Laboratorio di Disegno
Laboratorio di Informatica S.S.S.
Laboratorio CAD
Laboratorio di Informatica C.A.T.
Laboratorio di Fisica e Chimica
Laboratorio Montaggio Video
Aula Magna
Laboratorio di Economia
Laboratorio di Matematica
Laboratorio di Fotografia
Palestra coperta
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Preneste ANZOLIN
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Dott. Giuseppe RUSSI
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Antonia BITETTI
Prof. Felice PASTORE
FUNZIONI STRUMENTALI
Prof. Leonardo PALMITESTA – AREA 1 (Gestione del POF e sostegno ai docenti)
Prof.ssa Emilia D’ATTOMA– AREA 2 (Sostegno agli alunni e rapporti con il territorio)
Prof.ssa Rosa CAZZETTA – AREA 3 (Orientamento in ingresso e uscita degli alunni)
Prof. Roberto MUSCOLINO – AREA 4 (Responsabile del sito WEB della scuola)
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Sig. Rosario SANGIORGIO (Presidente)
Prof. Preneste ANZOLIN (Dirigente Scolastico)
Prof. Felice PASTORE (Docente)
Prof. Roberto MUSCOLINO (Docente)
Prof.ssa Antonia BITETTI (Docente)
Prof.ssa Rita LEFEMINE (Docente)
Prof.ssa Carmela PIZZULLI (Docente)
Prof.ssa Maria GRIECO (Docente)
Prof.ssa Anna RANALDO (Docente)
Prof. Pietro PERRONE (Docente)
Sig. Michele DI TINCO (Genitore)
Sig. Donato PASTORE (Genitore)
Sig.ra Domenica MASINI (Genitore)
Sig. Nunzio CARENZA (Personale ATA)
Sig. Donato MASSAFRA (Personale ATA)
Sig.ra Silvia FESTA(Alunna)
Sig.ra Maria LISITANO (Alunna)
Sig. Angelo LAPISCOPIA (Alunno)
Sig. Andrea RUBINO (Alunno)
GIUNTA ESECUTIVA
Prof. Preneste ANZOLIN (Dirigente Scolastico)
Dott. Giuseppe RUSSI (Direttore Servizi Amministrativi)
Prof. Felice PASTORE (Docente)
Sig. Nunzio CARENZA (Collaboratore scolastico)
Ing. Donato PASTORE (genitore)
COORDINATORI DI DIPARTIMENTO
DIPARTIMENTO DEI LINGUAGGI
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
DIPARTIMENTO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
DIPARTIMENTO STORICO SOCIALE
Prof.ssa Rosa CAZZETTA
Prof. Leonardo PALMITESTA
Prof.ssa Carmela PIZZULLI
Prof. Francesco GALANTE
1^ A – C.A.T.
2^ A – C.A.T.
3^ A – C.A.T.
4^ A – C.A.T.
5^ A – C.A.T.
1^ C – A.F.M.
2^ C – A.F.M.
3^ C – S.I.A.
4^ C – S.I.A.
5^ C – S.I.A.
2^ D - A.F.M.
5^ D – S.I.A.
3^ Serale C.A.T.
COORDINATORI DI CLASSE
prof.ssa Carmela PIZZULLI
1^ E - S.SS.
prof.ssa Rosaria RENNA
2^ E - S.SS.
prof.ssa Antonia MIANULLI
3^ E - S.SS.
prof. Leonardo PALMITESTA
4^ E - S.SS.
prof.ssa Francesca PROVENZALE
5^ E - S.SS.
prof.ssa Rosa CAZZETTA
1^ C – S.C.
prof.ssa Filomena RIBECCO
2^ C – S.C.
prof.ssa Cosima D. MATERANO
3^ C – S.C.
prof.ssa Angela LECCESE
3^ H – P.I.A.
prof.ssa Maria PACENTE
4^ H – P.I.A.
prof. Roberto MUSCOLINO
5^ H – P.I.A.
prof. Felice PASTORE
3^ Serale S.SS.
prof. Raffaele NIGRO
prof.ssa Luciana SANTANTONIO
prof.ssa Anna ROMA
prof.ssa Antonia BITETTI
prof. Francesco GALANTE
prof.ssa Rita LEFEMINE
prof.ssa Clorinda DELL’AQUILA
prof.ssa Anna RANALDO
prof.ssa Rosa MONDELLI
prof.ssa Margherita GIANNICO
prof.ssa M. Rosaria CHIANCONE
prof.ssa M. Carmela BONELLI
prof.ssa Pierangela PAGLIARULO
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
Prof.ssa Emilia D’ATTOMA (coordinatrice)
Prof.ssa Elena QUERCIA (docente di Psicologia)
Prof.ssa Anna ROMA (docente di Psicologia)
Prof.ssa Consiglia BERNARDI (Referente Gruppo H)
Prof. Leonardo CARUSO (docente di sostegno)
Prof.ssa Anna Candida GIASI (docente di sostegno)
Prof.ssa Pasqua Maria GIRARDI (docente di sostegno)
Prof.ssa Maria GRIECO (docente di sostegno)
Prof.ssa Rosa RATTI (docente di sostegno)
Prof.ssa Caterina SANTARCANGELO (docente di sostegno)
Prof.ssa Maria SOLAZZO (docente di sostegno)
Prof.ssa Maria ZICARI (docente di sostegno)
Prof.ssa Rosa CAZZETTA (funzione strumentale)
Prof. Roberto MUSCOLINO (funzione strumentale)
Prof. Leonardo PALMITESTA (funzione strumentale)
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
D.S. Preneste ANZOLIN
Prof.ssa Antonia BITETTI (membro effettivo)
Prof.ssa Angela LECCESE (membro effettivo)
Prof.ssa Marisa PACENTE (membro effettivo)
Prof. Felice PASTORE (membro effettivo)
Prof.ssa Marisa CHIANCONE (supplente)
Prof.ssa Rosa CAZZETTA (supplente)
ORGANO DI GARANZIA
D.S. Preneste ANZOLIN
Prof.ssa Maria Carmela BONELLI (membro effettivo)
Prof. Leonardo CARUSO (membro effettivo)
Prof. Pietro LORITO (membro effettivo)
Prof.ssa Maria GRIECO (supplente)
Prof. Pietro PERRONE (supplente)
Prof.ssa Dora MASTROVITO (supplente)
R.S.U.
Sig. Angelo BUONPASTORE (CISL)
Prof. Pietro PERRONE (SNALS)
Prof.ssa Maria SOLAZZO (UIL)
REFERENTE GRUPPO H
Prof.ssa Consiglia BERNARDI
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Dott. Arcangelo PERRUCCI
RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Prof.ssa Maria SOLAZZO
COORDINATORI “GESTIONE DELLE EMERGENZE”
Prof.ssa Antonia BITETTI (sede centrale)
Prof. Felice PASTORE (sede succursale)
ADDETTI AL SERVIZIO ANTINCENDIO E AL PRIMO SOCCORSO
Sig. A. BUOMPASTORE (sede centrale)
Sig.ra M.A. DI TINCO (sede centrale)
Sig. V. MELCHIORRE (sede centrale)
Sig. A. NELLI (sede centrale)
Sig. D. ROSSI (sede centrale)
Sig. N. CARENZA (sede succursale)
Sig. D. MASSAFRA (sede succursale)
Sig. D. SAPONARO (sede succursale)
REFERENTE DELL’AREA “EDUCAZIONE ALLA SALUTE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE”
Prof.ssa Luciana SANTANTONIO
REFERENTE DELL’AREA “EDUCAZIONE ALLA PACE E ALLA SOLIDARIETA’-UNICEF”
Prof.ssa Maria Carmela BONELLI
GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE
D.S. Preneste ANZOLIN
Prof.ssa Antonia BITETTI
Prof. Felice PASORE
Prof. Leonardo PALMITESTA
Prof.ssa Emilia D’ATTOMA
Prof.ssa Rosa CAZZETTA
Prof. Roberto MUSCOLINO
Prof. Alessandro POSA
Prof.ssa Rita LEFEMINE
Prof.ssa Rosa MONDELLI
Prof.ssa Clorinda DELL’AQUILA
Prof.ssa Carmela PIZZULLI
RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO
FESTA Silvia (4^ C – AFM)
LAPISCOPIA Angelo (4^ C – AFM)
LISITANO Maria (4^ H – P.I.A.)
RUBINO Andrea (4^ H – P.I.A.)
FIGURE E ORGANI COLLEGIALI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente Scolastico, che ha la legale rappresentanza dell’Istituto, assicura la gestione
unitaria della scuola, sostiene e sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico,
promuove l’esercizio dei diritti fondamentali.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di
coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati di
servizio.
Per raggiungere i risultati di efficacia ed efficienza il Dirigente Scolastico si avvale, tra
l’altro, di collaboratori e organismi individuati in applicazione a quanto previsto dal CCNL.
COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO CON FUNZIONE VICARIA
Individuato dal Dirigente Scolastico, ha delega per la sostituzione dello stesso nella
gestione ordinaria, in caso di sua assenza o impedimento; collabora su questioni di
ordinaria amministrazione e sulle emergenze (problemi disciplinari, sicurezza e decoro,
vigilanza e controllo); cura la diffusione delle informazioni interne all’Istituto; supporta
l’attività degli OOCC; collabora al monitoraggio e alla verifica della gestione del POF.
Collabora con il D.S. nei processi di comunicazione verso l’esterno, nella gestione delle
relazioni con il pubblico e con il territorio.
COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Individuato dal Dirigente Scolastico, ha delega per la sostituzione, nella gestione
ordinaria, in caso di contestuale assenza o impedimento dello stesso e del Collaboratore
con funzione vicaria.
Svolge, durante tutta la settimana, attività di natura organizzativa, amministrativa e
gestionale per la sede succursale, secondo le direttive del Dirigente Scolastico.
Redige i verbali del Collegio dei Docenti.
FUNZIONI STRUMENTALI
Tra le risorse fondamentali per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in
regime di autonomia, svolge un ruolo insostituibile il patrimonio professionale dei
docenti, che viene valorizzato per l'espletamento di specifiche funzioni strumentali.
I docenti incaricati di Funzione Strumentale sono individuati dal Collegio dei Docenti sulla
base della coerenza dei titoli con la tipologia dell’incarico, delle esperienze formative
caratterizzanti,
del
progetto
di
massima
proposto
con
il
compito
di
promuovere/progettare/gestire/valutare strategie finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi specifici della singola area e meglio rispondenti alle esigenze dell'Istituto.
Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio Docenti sono quattro con le seguenti
mansioni:
Area 1: Gestione del POF e sostegno ai docenti








Stesura, revisione e monitoraggio del POF;
Promuovere e coordinare le attività di progettazione e attuazione delle attività previste dal
POF;
Coordinare le attività di adeguamento della programmazione di Istituto e l’attività dei
Dipartimenti Disciplinari;
Aggiornare il Regolamento d’Istituto e la Carta dei Servizi;
Realizzare opuscoli informativi per le famiglie dei nuovi iscritti;
Predisporre forme di accoglienza per i nuovi docenti;
Predisporre la documentazione necessaria all’espletamento della funzione docente;
Predisporre un Piano di aggiornamento dei docenti;
Referente delle prove INVALSI.


Curare i rapporti scuola-territorio;
Individuare gli alunni non frequentanti o a rischio dispersione ai fini del ri-orientamento;

Area 2: Sostegno agli alunni e rapporti con il territorio




Area
Partecipare ai gruppi di lavoro territoriali;
Coordinare gli interventi di recupero, sostegno e potenziamento;
Predisporre il Piano annuale dell’inclusione e coordinare ogni attività di integrazione;
Coordinare attività extracurriculari.
3: Orientamento in ingresso e uscita degli alunni
 Predisporre il Progetto “Orientamento d’Istituto”;
 Coordinare e gestire le attività di accoglienza, continuità di orientamento in entrata e in
uscita;
 Collaborare con il D.S. alle attività di raccordo con le scuole medie (in ingresso) e con le


Università (in uscita);
Realizzare e diffondere materiale pubblicitario;
Partecipare ai gruppi di lavoro territoriali.
Area 4: Responsabile del sito WEB della scuola





Curare l’immagine dell’Istituto;
Curare l’informazione interna;
Aggiornare il sito WEB dell’Istituto;
Supportare i docenti nell’utilizzo di particolari software o di innovazioni tecnologiche o di
problematiche legate all’uso di internet;
Utilizzare gli strumenti informatici per le comunicazioni scuola-famiglia.
COORDINATORI DI CLASSE
Il Coordinatore di classe, nominato dal Dirigente Scolastico, promuove e coordina i
rapporti tra i docenti della classe, raccogliendo e gestendo la documentazione degli
studenti in particolare neoiscritti e, in caso di necessità, curando i contatti con le famiglie.
Redige il piano di lavoro del C.d.C. Tiene il monitoraggio dell’andamento della classe
(comportamento, assenze, profitto) e nei casi specifici ne riferisce tempestivamente al
Dirigente Scolastico.
RESPONSABILI DI LABORATORIO
Sono designati dal Dirigente Scolastico sulla base della disponibilità, di precedenti
esperienze nel settore specifico, del complessivo impegno gestionale.
Hanno l’incarico di favorire il più diffuso utilizzo delle aule speciali e del loro
funzionamento, di segnalare i disservizi o il non funzionamento.
Organizzano gli orari di accesso delle classi ai laboratori.
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
E’ designato dal Dirigente Scolastico in base al D. L.vo 626/94 con l’incarico di dare il
supporto tecnico per la revisione periodica dei rischi, per l’individuazione delle misure di
prevenzione più adeguate e per la scelta dei mezzi di protezione collettiva ed individuale
più efficace.
E’ suo compito proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori, redigere
il “Piano operativo per la gestione delle emergenze” e predisporre durante l’anno
scolastico almeno due prove di evacuazione.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Organo che definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di
gestione e amministrazione, esprime la collegialità di tutte le componenti scolastiche
(studenti, famiglie, docenti e personale ATA): adotta il POF, delibera il Programma
Annuale, che è il documento contabile annuale e garantisce l’unitarietà del servizio
scolastico e delle offerte di formazione, che devono concorrere a moltiplicare le
opportunità e ad assicurare occasioni di crescita culturale per tutti gli studenti.
Delibera, in coerenza con le Linee Generali di Indirizzo, i necessari Accordi di rete con
altri istituti di istruzione, enti di formazione, Associazioni ed Enti Locali.
GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva è chiamata a sostenere la gestione e l’amministrazione finanziaria
dell’Istituto. In particolare cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio di istituto;
predispone l’istruttoria, propone allo stesso, con apposita relazione, il documento
contabile annuale predisposto dal Dirigente Scolastico.
COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ l’organo tecnico- professionale con funzioni di programmazione didattica ed educativa.
A tal fine, esercitando l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, progetta elabora e
attua il piano dell’offerta formativa, tenute presenti le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico della realtà locale; nell’ambito dell’autonomia dell’istituzione
scolastica, delibera e valuta la sperimentazione e l’attuazione di forme di flessibilità
organizzativa e didattica, di compensazione tra discipline e attività, propone adattamenti
del calendario e dell’orario.
Promuove la ricerca e l’adozione delle metodologie didattiche innovative, la formazione e
l’aggiornamento dei docenti. Esprime criteri generali metodologici per la programmazione
delle attività didattiche e per la valutazione.
DIPARTIMENTI
Sono “articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti, per il sostegno alla didattica e alla
progettazione formativa”.
Un ruolo importante rivestono le riunioni di Dipartimento, alle quali partecipano i docenti
di materie affini che si riuniscono durante l'anno scolastico per:
- analizzare i bisogni formativi dell’utenza;
- promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi;
- promuovere il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo
di istruzione;
- elaborare le linee comuni nell'ambito della didattica e nell'ambito della valutazione;
- avanzare proposte in merito all'adozione dei libri di testo;
- avanzare proposte di aggiornamento del personale;
- elaborare test d’ingresso comuni per classi parallele;
- avanzare proposte per l’acquisto di sussidi e attrezzature didattiche.
Dipartimento dei Linguaggi (Lingua e letteratura italiana, Lingua Inglese, Informatica, Seconda
Lingua comunitaria, Scienze motorie e sportive, Tecniche di comunicazione, Elementi di storia
dell’arte ed espressioni grafiche, Educazione musicale, Tecnologia dell’informazione e della
comunicazione, Tecnologie informatiche, Laboratori tecnologici ed esercitazioni, Tecniche di
produzione e di organizzazione).
Dipartimento di Scienze matematiche, chimiche e naturali (Matematica, Complementi di
matematica , Scienze della Terra e Biologia, Fisica, Chimica).
Dipartimento scientifico-tecnologico (Diritto ed Economia, Economia Aziendale, Diritto, Economia
Politica, Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze e tecnologie applicate,
Progettazione, Costruzione e Impianti, Geopedologia, Economia ed Estimo, Topografia, Gestione dei
cantieri e Sicurezza dell’ambiente di lavoro, Tecniche professionali dei servizi commerciali, Tecnica
amministrativa ed economia sociale, Metodologie operative, Igiene e cultura medico-sanitaria,
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi, Tecniche di produzione e di organizzazione,
Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti).
Dipartimento storico sociale (Storia, Geografia, Psicologia generale e applicata, Diritto e
legislazione socio-sanitaria, Religione cattolica).
CONSIGLI DI CLASSE
Costituito dai docenti, dai rappresentanti dei genitori e degli studenti, presieduto dal
Dirigente Scolastico o da un suo delegato, collega e rende operativi gli indirizzi didattici e
formativi che derivano dal Collegio dei Docenti, dalla Dirigenza e dai Dipartimenti in
funzione del più efficace apprendimento degli studenti. Redige la programmazione
dell’azione formativa, definendone gli scopi, concorda i criteri di verifica e di valutazione
didattica e formativa in rapporto al particolare profilo della classe, definisce il piano di
partecipazione a progetti e attività complementari ed integrative, individua strategie di
recupero e sostegno, valuta le proposte di adozione dei libri di testo. Adotta le iniziative
specifiche per l’inserimento degli studenti diversamente abili e per l’integrazione degli
studenti stranieri, collabora all’elaborazione del P.E.I. e/o del P.D.P.
COMMISSIONI
Le Commissioni vengono istituite annualmente dal Collegio dei Docenti per rispondere a
specifiche esigenze gestionali/organizzative dell’Istituto:
1) Commissione elettorale
2) Comitato di valutazione del servizio dei docenti
4) Gruppo di autovalutazione
5) Gruppo responsabile del miglioramento
GRUPPI DI PROGETTO
Costituiscono una modalità di lavoro non esclusivamente centrata sulla programmazione
didattica ma su specifici progetti.
Sono organici al raggiungimento delle finalità dell’Istituto, specie per l’ampliamento
dell’offerta formativa.
Sono interni, gestiti in tutte le loro fasi all’interno dell’Istituto o esterni, in collaborazione
con partners anche sulla base di convenzioni con altri soggetti.
Il Referente di ogni progetto è nominato dal Capo d’Istituto.
ORGANO DI GARANZIA
Ha il compito di controllare l'effettivo rispetto dello Statuto delle Studentesse e degli
Studenti e la conformità ad esso del Regolamento d'Istituto, oltre a quello di deliberare in
ordine ad alcune sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di classe e dirimere le
controversie. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico e, di norma, è composto da un
docente designato dal Consiglio d’istituto, un rappresentante eletto dagli studenti e un
rappresentante dei genitori.
COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
Il comitato per la valutazione del servizio dei docenti, disciplinato dall’art.11 del D.Lgs.
n.297 del 1994, è composto dal Dirigente Scolastico, che ne è il presidente, da 2 docenti
quali membri effettivi e da due docenti supplenti. I membri del comitato sono eletti dal
collegio dei docenti e la loro carica dura un anno scolastico. Compito fondamentale del
comitato è quello di valutare ed esprimere un parere sul servizio dei docenti neo-immessi
in ruolo.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PER L’. A.S. 2014/2015
GIORNO
18 settembre 2014
9 ottobre 2014
GIORNO
Martedì
Giovedi
02-12-2014
04-12-2014
Martedì
Giovedì
21-04-2015
23-04-2015
INCONTRI DIRIGENTE-FAMIGLIE
GIORNO
18 settembre 2014
9 ottobre 2014
INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA
GIORNO
Primo Incontro – DICEMBRE 2014
Martedì
02-12-2014
Giovedi
04-12-2014
Secondo Incontro – APRILE 2015
Martedì
21-04-2015
Giovedì
23-04-2015
GIORNO
18 settembre 2014
9 ottobre 2014
ISTRUZIONE
Tecnica
Professionale
Tecnica
Professionale
COLLEGIO DOCENTI
GIORNO
Mercoledì
Lunedì
Martedi
Giovedì
Giovedì
Giovedì
Martedì
Martedì
Sabato
Mercoledì
ORA
9, 30
9,30
15,00
15:00
15,00
15,00
15,00
Al termine dei C.d.C.
10,00
9, 30
03-09-2014
8-09-2014
14-10-2014
13-11-2014
27-11-2014
12-02-2015
24-03-2015
12-05-2015
13-06-2015
03-09-2014
GIORNO
Mercoledi 04-09-2014
Giovedì 10-10-2014
Martedì 05-05-2015
RIUNIONE PER DIPARTIMENTI
ORE
9,00-12,00
15,00-17,00
15,00-17,00
ISTRUZIONE
Tecnico e Professionale
Tecnico e Professionale
Tecnico e Professionale
ESAMI INTEGRATIVI (Maturità)
Maggio 2015
ESAMI DI IDONEITA’ E INTEGRATIVI
Giugno-Settembre 2015
COMITATO DI VALUTAZIONE
GIORNO
Sabato
GIORNO
29-09-2014
30-09-2014
01-10-2014
02-10-2014
03-10-2014
ORE
13-06-2015
CONSIGLI DI CLASSE PER LA PROGRAMMAZIONE
CLASSI
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
CONSIGLI DI CLASSE PER L’INSEDIAMENTO DEI RAPPRESENTANTI
GIORNO
CLASSI
27-10-2014
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
28-10-2014
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
29-10-2014
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
30-10-20114
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
31-10-2014
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
CONSIGLI DI CLASSE PER LA VALUTAZIONE INTERPERIODALE
GIORNO
CLASSI
17-11-2014
18-11-2014
19-11-2014
20-11-2014
21-11-2014
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
SCRUTINI 1° QUADRIMESTRE
GIORNO
CLASSI
02-02-2015
03-02-2015
04-02-2015
05-02-2015
06-02-2015
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
CONSIGLI DI CLASSE
GIORNO
CLASSI
02-03-2015
03-03-2015
04-03-2015
05-03-2015
06-03-2015
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
CONSIGLI DI CLASSE PER LA VALUTAZIONE INTERPERIODALE
GIORNO
CLASSI
13-04-2015
14-04-2015
15-04-2015
16-04-2015
17-04-2015
1^E SSS - 2^E SSS - 3^E SSS - 4^E SSS - 5^E SSS
3^H PIA - 4^H PIA - 5^H PIA - 1^C SC grp - 2^ C SC grp - 3^ C SC grp
1^A CAT - 2^A CAT - 3^A CAT - 4^A CAT - 5^A CAT
1^C AFM - 2^C AFM - 3^C AFM - 4^C AFM - 5^C AFM
2^D AFM - 2^D AFM - Serale CAT - Serale SSS
MAGGIO 2015 documento
Tutte le quinte classi
07-05-2015
RIUNIONE PER DISCIPLINE
Adozione Libri di Testo
05-05-2015
12-05-2015
GIORNO
30-05-2015
Tutte le discipline
RIUNIONE PER CLASSI PARALLELE
Adozione Libri di Testo
Tutte le classi
AMMISSIONE CLASSI TERZE
Istruzione Professionale
ORE
15,00
16,00
01-06-2015
GIORNO
Martedi
2-06-2015
Mercoledi
3-06-2015
Mercoledì
3-06-2015
Giovedì
4-06-2015
GIORNO
Classe
3^C SC grp
3^H PIA
PUBBLICAZIONE AMMISSIONI
CALENDARIO DEGLI ESAMI DI QUALIFICA
ORE
CLASSI
Prima prova
8,20
SEZIONE
H PIA
C SC grp
3^
Prova di laboratorio
8,20
3^
15,00
8:30
H PIA
C SC grp
Correzione elaborati
Visione degli elaborati - Prove orali
SCRUTINI 2° QUADRIMESTRE
CLASSI
09-06-2015
10-06-2015
11-06-2015
12-06-2015
5^E SSS - 5^H PIA - 5^A CAT - 5^C AFM - 5^D AFM
4^E SSS - 4^H PIA - 4^A CAT - 4^C SIA - 3^C SC grp - 3^E SSS - 3^H PIA - 3^A CAT - 3^C SIA
2^E SSS - 2^A CAT - 2^C AFM - 2^D AFM - 1^C SC grp - 1^E SSS - 1^A CAT - 1^C AFM
Serale CAT - Serale SSS
Il calendario potrà subire modifiche per esigenze di servizio; gli incontri saranno fissati
con apposite circolari.
CALENDARIO DELLE LEZIONI
Il Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio dei Docenti del 3/9/2014, preso atto del
calendario scolastico nazionale e del successivo Decreto dell’Assessore Regionale alla
P.I., ha deliberato i seguenti periodi di sospensione delle attività didattiche:
Inizio delle lezioni: 12/09/201
Festa della Madonna del Rosario: 04/10/2014
Fiera cittadina: 06/10/2014 (sospensione delle attività deliberata dal C.d.I.)
Ognissanti: 01/11/2014
Immacolata Concezione: 08/12/2014
Festività Natalizie: dal 23/12/2014 al 06/01/2015
Vacanze di Carnevale: 16 e 17/02/2015 (sospensione delle attività deliberata dal C.d.I.)
Feste Pasquali: dal 02/04/2015 al 07/04/2015
Fiera della festa di Santa Maria D’Attoli: 27/04/2015
deliberata dal C.d.I.)
(sospensione delle attività
Anniversario della Liberazione: 25/04/2015
Festa dei Lavoratori: 01/05/2015
Ponte del 1 maggio: 02/05/2015
Ponte del 2 giugno: 01/06/2015
Festa nazionale della Repubblica: 02/06/2015
Termine delle lezioni: 09/06/2015
ORARIO DELLE LEZIONI
Tenuto conto dell’esperienza degli ultimi anni e avendo come principale motivazione
quella di una più attenta valutazione degli alunni, il Collegio dei Docenti ha deliberato di
suddividere il periodo delle lezioni in quadrimestri. L’orario di lezione è il seguente:
INGRESSO a scuola ore 8.05
Inizio delle lezioni ore 8.10
2^ ora 9.10
3^ ora 10.10
4^ ora 11.10
5^ ora 12,00
6^ ora 13.10
Corsi serali:
Inizio delle lezioni ore 15.30
2^ ora 16.30
3^ ora 17:30
4^ ora 18:30
5^ ora 19:30
“MISSION” DELL’ISTITUTO
Il nostro Istituto, consapevole e attento alle rapide trasformazioni della realtà,
continua ad attivarsi per un rapido adeguamento alle esigenze del mondo del
lavoro e degli sviluppi professionali derivanti dalle proprie discipline d’indirizzo, in
sinergia con il contesto economico del territorio ginosino.
L’intento è quello di porsi come soggetto formativo di riferimento, dove realizzare
il giusto equilibrio tra l’acquisizione delle competenze di base indispensabili per
svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari e
l’acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel
mondo del lavoro.
Su queste premesse si fonda il Piano dell’Offerta Formativa, caratterizzato da:

una finalità generale , essenziale, in base a cui lo studente potrà:
- sviluppare una formazione alla cittadinanza attiva attraverso
 consapevolezza dei diritti e dei doveri;
 esercizio alla cooperazione con i pari e con gli insegnanti;
 partecipazione alle scelte;
 sviluppo in termini costruttivi del proprio senso critico;
 educazione all’ambiente ed allo sviluppo sostenibile;
 educazione alla legalità;
 educazione all’interculturalità.
- sviluppare una formazione culturale e professionale attraverso
 fruizione
delle
opportunità
culturali
scolastiche
ed
extrascolastiche;
 realizzazione dell’integralità tra competenze professionali e
capacità culturali di base;
 consapevolezza del ruolo delle tecnologie;
 sviluppo delle capacità di orientamento autonomo nei confronti
del mondo del lavoro;
 sviluppo della cultura del lavoro;
 potenziamento di meta-competenze “dinamiche” quali capacità
di adattamento al nuovo, di autorganizzazione e di
riconversione delle conoscenze.

una finalità specifica derivante dai profili tecnico-professionale
dell'Istituto, in base ai quali lo studente, al termine del corso di studi
conformemente agli aspetti qualificanti di ciascun indirizzo, avrà acquisito e
sviluppato conoscenze, competenze e abilità focalizzate sul mondo del
lavoro.
La “mission” dell’Istituto si concretizza in un’azione didattica ed educativa che
persegue i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI








allargare gli orizzonti socio-culturali degli alunni;
conoscere e praticare il principio di uguaglianza tra gli esseri umani;
saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto dell'uomo e di
conseguenza, come rispetto delle regole, dell'ambiente, delle cose proprie e altrui;
far propria la cultura che valorizza i principi della convivenza civile e democratica,
della non-violenza, della solidarietà, dell’accettazione e del rispetto degli altri,
anche al fine di riconoscere, prevenire e contrastare eventuali fenomeni di bullismo
e mobbing;
saper valorizzare tutto ciò che aiuta lo sviluppo della stima e della consapevolezza
di sé, della propria personalità, del senso di responsabilità personale e della scelta
di un positivo stile di vita;
saper accettare e considerare la diversità di ideologie e di opinioni;
saper apprezzare il valore della conoscenza e della cultura, nella consapevolezza
dell’importanza e della necessità di un apprendimento continuo;
promuovere la cultura della sicurezza.
OBIETTIVI COGNITIVI E OPERATIVI









acquisire e consolidare un autonomo metodo di studio;
acquisire l'esatta terminologia tecnica per una corretta comunicazione;
saper utilizzare una o più lingue straniere in situazioni di vita quotidiana e nei
settori caratterizzanti l’indirizzo di studio;
apprendere i contenuti specifici e peculiari delle singole discipline anche in modo
inter e multidisciplinare;
acquisire e sviluppare capacità di osservazione, di analisi, di riflessione, di
estrapolazione, di astrazione, logiche e di sintesi;
usare le tecniche e gli strumenti concettuali acquisiti per orientarsi su conoscenze
nuove;
acquisire atteggiamenti cognitivi finalizzati all’apprendimento autonomo di
conoscenze e competenze;
utilizzare con padronanza la strumentazione presente in laboratorio;
saper affrontare problematiche nuove in contesti dinamici.
OBIETTIVI RELAZIONALI E COMPORTAMENTALI
-
comprendere l'importanza di una corretta interazione con gli altri e la necessità di
un cosciente autocontrollo;
essere in grado di partecipare a colloqui e dibattiti, ascoltando ed intervenendo;
saper instaurare e mantenere rapporti interpersonali corretti;
comprendere l'importanza del rispetto per gli altri e per l'ambiente;
aiutare i compagni e accettare di essere aiutato;
partecipare al lavoro in modo propositivo e essere disponibili al confronto;
operare delle scelte consapevoli;
rispettare gli impegni e gli orari;
essere puntuali nell’esecuzione dei compiti assegnati in ambito scolastico;
non bloccarsi davanti a situazioni nuove;
affrontare i problemi da angolazioni diverse;
operare con procedure diverse a seconda della situazione e dello scopo;
riconoscere il proprio e l’altrui ruolo nelle diverse situazioni;
essere in grado di pianificare il proprio lavoro;
accrescere la stima degli alunni verso se stessi e verso i compagni.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della
persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale.
Imparare ad imparare
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie
fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed
informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.
Progettare
Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e
di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
Comunicare
o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico)
e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali)
o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le
altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed
alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali
degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile
Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Risolvere problemi
Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e
relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro
natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione
Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti e
attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,
distinguendo fatti e opinioni.
ASSI CULTURALI
È stato stabilito che gli assi culturali dell’istruzione sono quattro: asse dei linguaggi, asse
matematico, asse scientifico – tecnologico e asse storico sociale.
Ciò presuppone che tutto il sapere possa “ruotare” attorno ad essi e che si possano
rendere finalmente confrontabili tra loro gli esiti dei percorsi di istruzione e di formazione.
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della
lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di
almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici
forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio
consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di
apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso
sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere
relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per
interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare
pienamente la cittadinanza.
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali,
la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le
opportunità di studio e di lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio
artistico e letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e
creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza
del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la
realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la
personale espressione creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire
nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze
che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di
sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo.
La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure
riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e
applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni
problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli
matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e
simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed
esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare
situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli
di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo
d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di
base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e
vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di
indagine conoscitiva e di decisione.
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione
del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della
conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante
della sua formazione globale.
Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti,
atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a
misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.
L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici
costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che al di là degli ambiti che lo
implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare
l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.
L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche
sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito,
formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità
di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche.
Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di
lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di
cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte
consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale.
E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte
che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di
problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di
conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto
conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai
problemi della salvaguardia della biosfera.
Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e
tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di
sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della
tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.
L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico,
formativo.
Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli
eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli
secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono
distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità
dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e
la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo
grande obiettivo dello studio della storia.
Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di
essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei
diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo
della cittadinanza.
La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette
di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa dell’identità personale e nella
comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
Per promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da
compiere per la vita adulta, risulta importante fornire gli strumenti per la conoscenza
del tessuto sociale ed economico del territorio, delle regole del mercato del lavoro,
delle possibilità di mobilità.
ASSE DEI LINGUAGGI
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE
Competenza n. 1
1° BIENNIO
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa
2° BIENNIO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana adeguandolo a diversi
ambiti comunicativi: sociale, culturale, artistico – letterario, scientifico, tecnologico e
professionale
5° ANNO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana adeguandolo alle
specificità dei diversi contesti comunicativi in ambito professionale
Competenza n.2
1° BIENNIO
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
2° BIENNIO
Analizzare e interpretare testi scritti di vario tipo
5° ANNO
Analizzare e interpretare diverse tipologie testuali con particolare riferimento alla letteratura
di settore
Competenza n. 3
1° BIENNIO
Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi
2° BIENNIO
Produrre testi di vario tipo
5° ANNO
Produrre testi di vario tipo
1° BIENNIO
Competenza n. 4
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi
2° BIENNIO
Padroneggiare le lingue straniere per interagire in diversi ambiti e contesti e per
comprendere gli aspetti significativi della civiltà degli altri paesi in prospettiva interculturale
5° ANNO
Padroneggiare la lingua straniera per interagire in contesti diversificati e coerenti con i settori
di indirizzo
Competenza n. 5
1° BIENNIO
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
2° BIENNIO E 5° ANNO
Fruire consapevolmente del patrimonio artistico anche ai fini della tutela e della
valorizzazione
Competenza n. 6
2° BIENNIO
Riconoscere le linee fondamentali della storia letteraria ed artistica nazionale anche con
riferimento all’evoluzione sociale, scientifica e tecnologica
5° ANNO
Riconoscere / padroneggiare le linee fondamentali della storia letteraria ed artistica nazionale
anche con particolare riferimento all’evoluzione sociale, scientifica e tecnologica
Competenza n. 7
2° BIENNIO E 5° ANNO
Saper operare collegamenti tra la tradizione culturale italiana e quella europea ed
extraeuropea in prospettiva interculturale
Competenza n. 8
1° BIENNIO
Utilizzare e produrre testi multimediali
2° BIENNIO E 5° ANNO
Produrre oggetti multimediali
ASSE MATEMATICO
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE
Competenza n. 1
1° BIENNIO, 2° BIENNIO
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
Competenza n. 2
1° BIENNIO, 2° BIENNIO
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Competenza n. 3
1° BIENNIO, 2° BIENNIO
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Competenza n. 4
1° BIENNIO, 2° BIENNIO
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con
l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico.
Competenza n. 5
5° ANNO
Utilizzare le tecniche e le procedure dell’analisi matematica.
Competenza n. 6
5° ANNO
Saper riflettere criticamente su alcuni temi della matematica.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE
Competenza n. 1
1° BIENNIO
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni, appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
Competenza n. 2
1° BIENNIO
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza
Competenza n. 3
1° BIENNIO
Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale
in cui vengono applicate
Competenza n. 4
1° BIENNIO
Risolvere semplici problemi riguardanti le applicazioni delle macchine semplici nella vita
quotidiana, avendo assimilato il concetto d’interazione tra i corpi e utilizzando un linguaggio
algebrico e grafico appropriato.
Competenza n. 5
2° BIENNIO E 5° ANNO
Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi complessi,
anche di uso corrente.
Competenza n. 6
2° BIENNIO E 5° ANNO
Gestire progetti
ASSE STORICO-SOCIALE
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE
Competenza n. 1
1° BIENNIO
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali
2° BIENNIO
Comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei tempi
storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica
attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali
5° ANNO
Saper utilizzare gli strumenti concettuali per analizzare e comprendere le società complesse
con riferimento all’interculturalità, ai servizi alla persona e alla protezione sociale
Competenza n. 2
1°BIENNIO
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività, dell’ambiente
2°BIENNIO
Condividere principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della
Costituzione italiana ,di quella europea ,della dichiarazioni universali dei diritti umani a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente.
5°ANNO
Collocare in modo organico e sistematico l’esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzioni italiana ed europea
e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e
dell’ambiente
Competenza n. 3
1° BIENNIO
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
2° BIENNIO
Cogliere le implicazioni storiche, etiche, sociali, produttive ed economiche ed ambientali
dell’innovazione scientifico-tecnologica e, in particolare, il loro impatto sul mondo del lavoro e
sulle dinamiche occupazionali
5° ANNO
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per la ricerca attiva del
lavoro in ambito locale e globale
PERCORSI CURRICULARI
ISTRUZIONE
TECNICA
SETTORE
ECONOMICO
SETTORE
TECNOLOGICO
AMMINISTRAZIONE
FINANZA E
MARKETING
COSTRUZIONI
AMBIENTE E
TERRITORIO
SISTEMI
INFORMATIVI
AZIENDALI
ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
SETTORE
SERVIZI
SERVIZI
SOCIOSANITARI
SERVIZI
COMMERCIALI
SETTORE
INDUSTRIA E
ARTIGIANATO
PRODUZIONI
INDUSTRIALI E
ARTIGIANALI
SETTORE ECONOMICO
Il settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ambiti e
processi essenziali per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese,
come quelli amministrativi, finanziari, del marketing e dei sistemi informativi aziendali di
cui vengono approfondite tecnologie e metodologie.
Il percorso di studio si caratterizza per un'offerta formativa che ha come sfondo il
mercato e affronta lo studio dei macro-fenomeni economico-aziendali nazionali e
internazionali, la normativa civilistica e fiscale, il sistema aziendale nella sua complessità
e nella sua struttura, con un’ottica mirata all'utilizzo delle tecnologie e alle forme di
comunicazione più appropriate.
Le discipline di indirizzo, presenti nel percorso fin dal primo biennio sia con funzione
orientativa sia per concorrere a far acquisire i risultati di apprendimento dell’obbligo di
istruzione, si svolgono nel triennio con organici approfondimenti specialistici e tecnologici.
Tale modalità, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, consente anche di
sviluppare educazione all’ imprenditorialità e di sostenere i giovani nelle loro scelte di
studio e professionali. Le competenze imprenditoriali, infatti, sono considerate motore di
innovazione, competitività, crescita e la loro acquisizione consente di far acquisire una
visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e
professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili che
mettono gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto dei processi
in atto.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
A conclusione del percorso di studi, il Diplomato consegue i risultati d’apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
- Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con la Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani;
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le
esigenze comunicative nei vari contesti;
- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai
fini dell’apprendimento permanente;
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche , sociali, culturali e le
trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro
corretta fruizione ne valorizzazione;
- Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in diversi ambiti e contesti
professionali;
- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere
individuale e collettivo;
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;
-
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici
per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare
fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati;
-
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare;
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;
Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti;
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali;
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione più appropriati per intervenire
nei contesti organizzativi.
PROFILO DELL’INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel
campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa
civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione,
programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei
prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e
informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel
contesto internazionale.
A conclusione del percorso quinquennale, è in grado di:
- Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali e internazionali;
- Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- Gestire adempimenti di natura fiscale;
- Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- Svolgere attività di marketing;
- Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il
riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla
valutazione, alla scelta e all’adattamento dei software applicativi. Tali attività sono tese a
migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con
particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in
rete e alla sicurezza informatica.
SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di amministrazione,
Finanza e Marketing”. Il diplomato può:
- Accedere a tutte le facoltà universitarie; orientandosi, preferibilmente, verso le lauree
di tipo giuridico-economiche, bancarie, statistiche e informatiche;
- Specializzarsi come tecnico della gestione aziendale;
- Avere accesso a tutte le carriere della Pubblica Amministrazione;
- Lavorare come impiegato di concetto presso aziende private (banche, assicurazioni,
studi professionali nel settore finanziario-commerciale-amministrativo);
- Svolgere la libera professione.
QUADRO ORARIO DELL’INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
DISCIPLINE
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
4
3
2
3
2
1
4
3
2
3
2
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
Lingua Inglese
3
3
3
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
2
Matematica
4
4
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
2
2
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3+1
3
Informatica
2
2
Seconda Lingua comunitaria
3
3
Economia Aziendale
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
Articolazione AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
Informatica
2
Seconda Lingua comunitaria
3
Economia Aziendale
6
Diritto
3
Economia Politica
3
Articolazione SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI
Informatica (laboratorio in compresenza)
4 (3)
Seconda Lingua comunitaria
3
Economia Aziendale
4
Diritto
3
Economia Politica
3
2
3
7
3
2
3
8
3
3
5 (4)
7
3
2
5 (4)
7
2
3
Totale ore settimanali
Totale complessivo ore annue
32
1056
32
1056
33
1089
32
1056
32
1056
SETTORE TECNOLOGICO
Il settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in
ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei
servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
I risultati di apprendimento sono definiti a partire dai processi produttivi reali e tengono
conto della continua evoluzione che caratterizza l’intero settore, sia sul piano delle
metodologie di progettazione, organizzazione e realizzazione, sia nella scelta dei
contenuti, delle tecniche di intervento e dei materiali. Il riferimento ai processi produttivi
riflette la dinamicità propria dei contesti, con l’introduzione graduale alle tematiche
dell’innovazione tecnologica e del trasferimento dei saperi dalla ricerca alla produzione.
In particolare, l’offerta formativa del settore tecnologico presenta un duplice livello di
intervento: la contestualizzazione negli ambiti tecnici d’interesse, scelti nella varietà delle
tecnologie coinvolte, e l’approfondimento degli aspetti progettuali più generali, che sono
maggiormente coinvolti nel generale processo di innovazione.
Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dal primo biennio in funzione
orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento
dell’obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo triennio con gli approfondimenti
specialistici che sosterranno gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
A conclusione del percorso di studi, il Diplomato consegue i risultati d’apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
- Individuare le interdipendenze tra scienza, economia, e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute nei settori di riferimento e nei diversi contesti locali e
globali;
- Orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo
di appropriate tecniche di indagine;
- Utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
- Orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di
riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro
sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
- Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla
realizzazione del prodotto, per la parte della propria competenza, utilizzando gli
strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
- Riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
- Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e della tecnologia allo
sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
- Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
PROFILO DELL’INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Il perito delle “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze nel campo dei
materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni,
nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni
privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali.
A conclusione del percorso quinquennale, è in grado di:
- Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta
entità;
-
-
Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e
redigere la valutazione di impatto ambientale;
Pianificare e organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte;
Selezionare i materiali di costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di
lavorazione;
Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodogie e le
strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti;
Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di
costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche
nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia;
Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi;
Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente;
Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia
e al territorio;
Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi;
Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di Costruzioni, Ambiente e
Territorio” corrispondente al vecchio titolo di geometra. Il diplomato può:
- Accedere a tutte le facoltà universitarie, orientandosi, preferibilmente, verso le lauree
di Ingegneria, Architettura e Gestione dell’Ambiente e del Territorio;
- Specializzarsi come tecnico della progettazione e dei lavori di costruzioni civili e
rurali;
- Avere accesso nei ruoli tecnici di tutte le carriere della Pubblica Amministrazione;
- Ricoprire ruoli di amministrazione in industrie e imprese che operano nel campo delle
costruzioni;
- Esercitare la libera professione nel campo della progettazione, della consulenza
tecnica e peritale;
- Costituire cooperative di servizi all’industria delle costruzioni.
QUADRO ORARIO DELL’INDIRIZZO “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
DISCIPLINE
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Geografia
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Progettazione, Costruzione e Impianti
Geopedologia, Economia ed Estimo
Topografia
Gestione dei cantieri e Sicurezza dell’ambiente di lavoro
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
4
3
2
4
2
2
3 (1)
3 (1)
3 (1)
1
3 (2)
-
4
3
2
4
2
2
3 (1)
3 (1)
3 (1)
3
-
2
1
2
1
4
3
2
3
1
7 (5)
3 (1)
4 (2)
2
2
1
4
3
2
3
1
6 (4)
4 (2)
4 (3)
2
2
1
4
3
2
3
7 (5)
4 (2)
4 (3)
2
2
1
33
1089
32
1056
32
1056
32
1056
32
1056
Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza
Totale ore settimanali
Totale complessivo ore annue
SETTORE SERVIZI
II settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia
e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le
altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro.
Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali
coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si
fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti
concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il
mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle
competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione
consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore
anche in termini di occupabilità.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
 riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali,
economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti,
locali e globali;
 cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che
influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;
 essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine
di fornire un servizio il più possibile personalizzato;
 sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto,
cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;
 svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze
con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;
 contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti
deontologici del servizio;
 applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla
valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
 intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti
tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della
documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.
PROFILO DELL’INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI
Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi commerciali“ possiede le competenze professionali che
gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei
processi di pianificazione sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze
rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso
l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
 Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali;
 Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture
organizzative aziendali;
 Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di
strumenti tecnologici e software applicativi di settore;
 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con
riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi
adempimenti previsti dalla normativa vigente;







Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare
attenzione alla relativa contabilità;
Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e
finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction;
Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti
pubblicitari;
Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di
servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi;
Organizzare eventi promozionali;
Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i
risultati;
Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti
informatici e telematici.
SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico dei Servizi Commerciali”
corrispondente al vecchio titolo di Grafico Pubblicitario. Il diplomato può:
- proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie quelle della
comunicazione, design, marketing o Accademia di Belle Arti;
- accedere al mondo del lavoro nell’imprenditoria privata o partecipare a concorsi nella
Pubblica Amministrazione;
- collaborare con aziende industriali e artigianali nell’ideazione e realizzazione di
campagne pubblicitarie e strategie di marketing;
- esercitare in proprio professioni e consulenze per aziende con marketing avanzato;
- costituire cooperative di servizi all’industria;
- progettare e creare forme di sviluppo aziendale, specie nel settore della pubblicità e
del marketing.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Tecniche professionali dei servizi commerciali
Informatica e laboratorio
Seconda lingua straniera
Diritto / Economia
Tecniche di comunicazione
Geografia
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
4
3
2
4
2
2
2
5 (2)
2
3
1
2
1
4
3
2
4
2
2
2
5 (2)
2
3
2
1
4
3
2
3
8 (2)
3
4
2
2
1
4
3
2
3
8 (2)
3
4
2
2
1
4
3
2
3
8 (2)
3
4
2
2
1
33
1089
32
1056
32
1056
32
1056
32
1056
Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza
Totale ore settimanali
Totale complessivo ore annue
PROFILO DELL’INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI
Il Diplomato nell’indirizzo “Servizi socio-sanitari” possiede le competenze professionali
necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di
persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
 Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni
socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti
individuali, di gruppo e di comunità.
 Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare
l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul
territorio;
 Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare
strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali:
 Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta
alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle
persone;
 Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale;
 Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a
tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e
migliorare la qualità della vita;
 Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti
diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati;
 Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo;
 Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai
fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.
SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico dei Servizi Socio-sanitari”.
Il diplomato può:
- proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie con
particolare riguardo a quelle mediche, paramediche e della formazione;
- accedere al mondo del lavoro nella Pubblica Amministrazione (ASL e ospedali) e nel
privato;
- collaborare con enti e organizzazioni di vita comunitaria (Centri di assistenza, centri
sociali, case di riposo);
- esercitare attività di educatore (nidi, ludoteche), attività di animatore socio-educativo
e sportivo-musicale (strutture per giovani, disabili e anziani);
- esercitare professioni paramediche;
- costituire cooperative di servizi socio-sanitari.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienze umane e sociali
Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche
Educazione musicale
Metodologie operative
Seconda lingua straniera
Igiene e cultura medico-sanitaria
Psicologia generale e applicata
Diritto e legislazione socio-sanitaria
Tecnica amministrativa ed economia sociale
Geografia
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
4
3
2
4
2
2
2
4 (2)
2 (1)
2
2
1
2
1
4
3
2
4
2
2
2
4 (2)
2 (1)
2
2
2
1
4
3
2
3
3
3
4
4
3
2
1
4
3
2
3
3
4
5
3
2
2
1
4
3
2
3
3
4
5
3
2
2
1
33
1089
32
1056
32
1056
32
1056
32
1056
Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza
Totale ore settimanali
Totale complessivo ore annue
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
II settore “industria e artigianato” si caratterizza per una cultura tecnico professionale,
che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione
tecnologica e organizzativa in costante evoluzione.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
 riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche,
economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della
storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle
condizioni di vita;
 utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di
riferimento;
 applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla
riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla
valorizzazione dell'ambiente e del territorio;
 intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti
tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione
della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;
 svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze
all'interno di un dato processo produttivo;
 riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo
dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti;
 riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di
processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale;
 comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche,
ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali,
artigianali e artistiche.
PROFILO DELL’INDIRIZZO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
Il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” interviene nei processi di
lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e
artigianali.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi
generali (grafica industriale, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive) e
specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di
apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
 Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti
produttivi e gestionali;
 Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie
specifiche;
 Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della
normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e
del territorio;
 Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del
territorio;
 Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di
controllo-qualità nella propria attività lavorativa;
 Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella
elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali;

Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la
visione sistemica.
SBOCCHI E OPPORTUNITA’ LAVORATIVE
Al termine del percorso di studi si consegue il titolo di “Tecnico di Produzioni industriali”.
Il diplomato può:
- proseguire gli studi iscrivendosi a qualunque facoltà universitaria, specie con
particolare riguardo al settore della comunicazione multimediale;
- accedere più rapidamente al mondo del lavoro;
- collaborare con aziende di grandi e piccole dimensioni del settore cinematografico,
televisivo e radiofonico;
- esercitare in proprio le professioni di fotografo, operatore di ripresa e tutte quelle
legate alle produzioni e post-produzioni cine-televisive;
- costituire cooperative di servizi all’industria cinematografica e televisiva;
- diventare imprenditore nel settore dell’editoria televisiva o delle agenzie di pubblicità
e marketing.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE
DISCIPLINE
1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°
anno
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologia dell’informazione e della comunicazione
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi
Tecniche di produzione e di organizzazione
Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti
Geografia
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
4
3
2
4
2
2
2 (1)
2 (1)
3
2
3
1
2
1
4
3
2
4
2
2
2 (1)
2 (1)
3
2
3
2
1
4
3
2
3
5
6
6
2
1
4
3
2
3
4
5
5
3
2
1
4
3
2
3
4
4
4
5
2
1
32
1056
32
1056
32
1056
32
1056
32
1056
Nota: in parentesi le ore di laboratorio in compresenza
Totale ore settimanali
Totale complessivo ore annue
VALUTAZIONE
TIPOLOGIE DI VALUTAZIONE
Vengono adottati tre tipi di valutazione, in rapporto alle funzioni che essi svolgono prima
durante e al termine del processo didattico.
 La valutazione diagnostica, occupa la prima fase dell’anno scolastico e ha un
carattere fondamentalmente osservativo-predittivo. La sua identità di valutazione
iniziale ha un doppio compito: da una parte quello di accertare la situazione di
partenza degli alunni; dall’altra parte, quella di pronosticare le terapie didattiche di
sostegno per quegli alunni che accusano modesti rendimenti o insuccessi
nell’apprendimento.
 La valutazione formativa, occupa l’intero anno scolastico e ha il compito di
accertare in tempo reale le situazioni di difficoltà nell’apprendimento allo scopo di
adeguare metodi e strumenti utilizzati, per attivare eventualmente strategie
didattiche per un recupero individualizzato tempestivo.
 La valutazione sommativa, ha il compito di accertare il raggiungimento degli
obiettivi fissati a conclusione di sequenze didattiche significative, formulare giudizi
e certificare i risultati.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione si basa sui seguenti fattori cognitivi, comportamentali e di contesto
misurabili ed osservabili e si esprime in relazione agli obiettivi programmati nelle sedi
collegiali competenti:
 Livelli d’apprendimento raggiunti (profitto) in ordine a:
- Conoscenza
- Comprensione e applicazione
- Rielaborazione
 Progresso rispetto alla situazione di partenza
 Partecipazione e impegno nelle attività
 Disponibilità al dialogo educativo
 Metodo e capacità di organizzare lo studio con una certa autonomia
 Possibilità dello studente di seguire proficuamente il programma di studi dell’anno
scolastico successivo
 Frequenza e puntualità
 Rispetto del Regolamento d’Istituto e consapevolezza delle regole
 Partecipazione al dialogo educativo, contributo positivo alla vita della scuola
 Collaborazione con insegnanti e compagni, contributo attivo allo svolgimento delle
attività didattiche
 Ogni altro elemento che possa servire a definire l'allievo
STRUMENTI E MODALITA’ DI VERIFICA




Le prove di verifica dalle quali scaturiscono le valutazioni sono scritte, orali e
pratiche, a carattere strutturato, semi-strutturato e non strutturato;
Esse hanno valenza formativa e sommativa; le prove sommative devono essere
almeno tre per lo scritto e due per l’orale per ogni quadrimestre per ogni
disciplina;
Prove strutturate e semi-strutturate scritte contribuiscono anche alla valutazione
orale;
Lo svolgimento delle prove deve essere opportunamente distribuito nel corso del
quadrimestre per evitare, il più possibile, un sovraccarico di lavoro per gli alunni;

Prove comuni possono essere programmate per favorire un uniforme livello di
preparazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’AREA COGNITIVA
In sede di valutazione sommativa il voto esprime il livello delle conoscenze, abilità e
competenze raggiunto dallo studente nell’area cognitiva ed è desunto dalle prove scritte,
orali e pratiche di profitto.
I docenti usano sistematicamente nella valutazione l’intera scala decimale dei voti da 1 a
10.
Le valutazioni dei docenti devono essere chiare, tempestive e motivate.
Il voto proposto in sede di scrutini intermedi e finali dev’essere espresso come numero
intero positivo (compreso fra 1 e 10 ), e dev’essere commisurato al raggiungimento degli
obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione.
Il rifiuto di sottoporsi alla verifica orale o la consegna del foglio in bianco equivale a prova
nulla, classificabile col voto minimo della scala.
Nelle valutazioni intermedie e finali lo studente risulta “non classificato” se non ha
ottenuto voti o se, pur in presenza di risultati di qualche verifica, questi non siano per
numero e qualità congruamente atti a motivare un pieno e fondato giudizio sulla
preparazione.
Le verifiche possono svolgersi in forma scritta, strutturate e semi-strutturate, anche per
le materie orali.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione
del profitto.
CONOSCENZA
COMPETENZA
VOTO
Manca quasi totalmente
delle
conoscenze
dei
contenuti minimi
E incapace di utilizzare le scarse conoscenze,
anche per le applicazioni più semplici.
Ha conoscenze parziali dei
contenuti minimi
Non sa utilizzare le conoscenze in modo organico.
Si esprime con molta difficoltà
4
Ha conoscenze superficiali
dei contenuti minimi
Utilizza le conoscenze commettendo errori.
Si esprime in modo frammentario e incerto.
5
Conosce i contenuti minimi
essenziali
Sa applicare le conoscenze acquisite.
Espone con qualche incertezza i contenuti appresi.
6
Conosce i contenuti con lievi
incertezze
Utilizza le conoscenze con coerenza.
Si esprime con un linguaggio appropriato.
7
Conosce i
sicurezza
con
Analizza, rielabora, sintetizza. Si esprime con
coerenza utilizzando un linguaggio appropriato.
8
modo
tematiche
Analizza, rielabora autonomamente, sintetizza
efficacemente, si esprime con sicurezza utilizzando
un linguaggio accurato
9-10
Conosce
approfondito
proposte
contenuti
in
le
1-3
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
La legge 425 del 10 dicembre 1997, il seguente D.M. del 22/05/2007 N.42 e modifiche successive
sulla nuova disciplina degli esami di Stato ha introdotto il "credito scolastico " ossia la possibilità
che alla determinazione del voto finale concorra, nella misura massima di 25 punti, un credito
relativo al profitto degli ultimi tre anni di corso.
Il punteggio di credito viene assegnato dal Consiglio di classe secondo i criteri dettati dal
Regolamento sugli Esami di Stato, che prevede cinque fasce di attribuzione.
La valutazione finale in tutte le materie colloca lo studente nella banda di attribuzione del
credito scolastico rappresentata nella tabella del D.M. MIUR 16.12.2009, n. 99 che sostituisce
quella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata
dal D.M. n. 42/2007 , di seguito riportata:
MEDIA VOTI
III ANNO
IV ANNO
V ANNO
M=6
3- 4
3- 4
4–5
6M≤7
4–5
4–5
5–6
7M≤8
5–6
5–6
6–7
8M≤9
6–7
6–7
7-8
9  M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
Il Consiglio di classe, una volta definita la media dei voti, opera all’interno della relativa banda di
oscillazione una scelta che tiene conto anche di eventuali esperienze formative che ogni alunno
può aver maturato all’interno o al di fuori della scuola, in ambiti e settori della società civile legati
in particolare ad attività socialmente utili, culturali, artistiche e ambientali. Tali esperienze
formative, qualora risultino coerenti con gli obiettivi formativi generali del piano di studi e siano
opportunamente documentate, verranno riconosciute nella certificazione finale dell'esame di
Stato, contribuendo alla determinazione del punteggio del credito scolastico.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
TITOLO VALUTABILE
PUNTI
Scelta di avvalersi dell’I.R.C. / Attività alternativa
Discreto
Buono
Distinto
Ottimo
0,05
0,10
0,15
0,20
Frequenza scolastica (assenze non superiori al 5% del monte ore)
0,10
Partecipazione alle attività integrative e complementari organizzate dalla
scuola
0,20
Volontariato e iniziative di solidarietà certificate da associazioni riconosciute
0,20
Attività legate
riconosciute
0,15
all’educazione
ambientale
certificate
da
associazioni
Meriti sportivi nell’ambito di società o federazioni sportive
con finalità agonistiche
0,15
Titoli culturali e artistici certificati (corsi di lingue, informatica, musica, teatro,
cinema, ecc.) acquisiti al di fuori della scuola
0,20
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Il voto di comportamento viene attribuito dal Consiglio di classe prendendo in
considerazione i fattori non cognitivi, con riguardo agli obiettivi comportamentali
trasversali definiti nella programmazione, alla luce delle finalità educative perseguite
dall’Istituzione Scolastica.
Partecipazione al dialogo educativo
Voto
6
7
8
9
10
Comportamento nei confronti di sé (impegno)
Porta a termine i propri impegni in modo incostante
Generalmente porta a termine gli impegni assunti
Porta a termine gli impegni presi in modo abbastanza costante
Porta a termine gli impegni in modo costante
E' affidabile nel portare sempre a termine in modo preciso gli impegni assunti
Voto
6
7
8
9
10
Comportamento nei confronti degli altri (collaborazione)
Voto
Partecipa sporadicamente alle varie attività
Partecipa in modo limitato alle varie attività
Partecipa in modo sostanzialmente pertinente alle varie attività
Partecipa con interesse alle attività proposte
Partecipa in modo costante e attivo alle attività
Manifesta costantemente atteggiamenti poco cooperativi; non sempre è disponibile nei
confronti di compagni e/o docenti
Non sempre è disponibile e corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti
E' sostanzialmente disponibile e corretto nei confronti dei compagni e degli insegnanti
E' costantemente disponibile e corretto nei confronti dei compagni e/o degli insegnanti
E' costantemente disponibile; aiuta i compagni a superare le difficoltà, assume un ruolo
positivo all'interno del gruppo e ne valorizza le potenzialità
Comportamenti nei confronti della società (rispetto delle regole)
Talvolta non rispetta le regole e in genere, non assume le responsabilità dei propri
doveri di alunno nei diversi contesti educativi
Talvolta non rispetta le regole e assume solo in parte la responsabilità dei propri doveri
di alunno nei diversi contesti educativi
Rispetta sostanzialmente le regole, assume la responsabilità dei propri doveri di alunno
nei diversi contesti educativi
Rispetta le regole e assume la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi
contesti educativi
Rispetta costantemente le regole e assume in modo autonomo e propositivo la
responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi
6
7
8
9
10
Voto
6
7
8
9
10
VALUTAZIONE INSUFFICIENTE (VOTO 5)
L'alunno nel corso dell'anno scolastico si è reso responsabile di atteggiamenti e comportamenti
che hanno richiesto interventi di natura sanzionatoria comportante l'allontanamento dall'Istituto
per un periodo superiore a 15 gg. in violazione alle norma stabilite dal regolamento di Istituto e
dai contenuti dello statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 235/07) e precisazioni
contenute nella nota 3602/PO del 31/07/08). Successivamente, lo studente, non ha mostrato
segni apprezzabili e concreti di modifica del suo comportamento.
CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI
La Scuola effettuerà lo scrutinio elettronico: tale modalità consente al Consiglio di Classe
di eliminare l’aspetto burocratico della trascrizione dei voti favorendo così una più
approfondita discussione sui problemi didattici ed educativi della classe.
Le sedute di scrutinio si svolgeranno in aule attrezzate con computer collegato in rete e
videoproiettore in modo che venga presentata la schermata relativa alla singola classe e
ciascun docente potrà fornire utili spiegazioni sulle proposte di voto formulate.
Il giudizio finale su ciascun alunno è strettamente collegiale e pertanto i singoli voti
vengono attribuiti dal Consiglio di Classe sulla base dei giudizi forniti dal docente di
ciascuna disciplina.
Il Coordinatore di classe porterà all’attenzione del Consiglio il numero delle assenze di
ciascun alunno e il numero dei ritardi, le attività extracurricolari svolte dai singoli alunni, i
Crediti Formativi conseguiti e le attività scolastiche degne di particolare attenzione.
In base alla normativa (DPR del 22 giugno 2009 n° 122 art.14 comma 7 - CM n° 20 del
4/3/2011) “ ai fini della validità dell’anno scolastico per procedere alla valutazione finale
di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato”. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate
e straordinarie deroghe al suddetto limite; tale deroga è prevista per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque che tali assenze non pregiudichino,
a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni
interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva.
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
In sede di scrutinio finale vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che
conseguono un voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline (art. 4 comma 1
D.P.R. 122 del 22 Maggio 2009) compreso il voto nel comportamento.
Per gli alunni che non conseguono la sufficienza in una o più discipline si procede alla
sospensione del giudizio o alla non ammissione alla classe successiva.
In ogni caso in sede di scrutinio finale si terra conto del profilo scolastico dell’alunno, del
percorso di apprendimento, dei miglioramenti conseguiti e dell’impegno profuso, delle
competenze manifestate, valorizzando gli ambiti di positività o eccellenza.
SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
Se uno studente rivela a fine anno una situazione di insufficienza non grave, in una o
alcune discipline, tale da non pregiudicare un proficuo inserimento nella classe
successiva, il Consiglio di Classe sospende il giudizio di promozione (decreto 3 ottobre
2007). In questo caso lo studente è tenuto a:
 svolgere un supplemento di lavoro estivo per colmare le lacune evidenziate;
 frequentare i corsi di recupero organizzati dalla scuola nei mesi estivi oppure
provvedere individualmente alla preparazione, previa dichiarazione della famiglia;
 affrontare una verifica entro l’inizio del nuovo anno scolastico, che attesti il suo
livello di preparazione nella/nelle discipline in cui è risultato insufficiente.
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
Al fine di promuovere il superamento delle carenze e importante una tempestiva
informazione alle famiglie.
Per ciascun allievo per cui e stato sospeso il giudizio, viene compilata una scheda che
descrive analiticamente:



le caratteristiche delle carenze, con identificazione delle conoscenze e competenze
disciplinari che sono indispensabili per la prosecuzione degli studi e devono essere
conseguite dallo studente;
le attività da svolgere nel periodo estivo con indicazione dei contenuti, delle
esercitazioni e possibilmente con i materiali allegati;
l’obbligo di frequenza al/ai corso/i di recupero organizzato/i dalla scuola nel
periodo estivo.
La consegna alle famiglie delle schede verrà effettuata durante un colloquio individuale
entro il mese di giugno dai docenti coordinatori e segretari del Consiglio di Classe, che
riceveranno i genitori degli allievi non promossi e di quelli per i quali è sospeso il giudizio
finale, per fornire indicazioni sulla prosecuzione degli studi o sul lavoro estivo, essenziale
per il recupero.
L’ammissione alla classe successiva è per legge riservata a quegli studenti che abbiano
conseguito valutazioni sufficienti in tutte le materie e nel comportamento e che abbiano
frequentato le lezioni con regolarità, in misura non inferiore al 75% del monte ore
previsto.
NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Il Consiglio di Classe esprime un giudizio di non ammissione alla classe successiva nei
confronti degli alunni che presentino gravi insufficienze in più di tre discipline.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso
al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
CRITERI DI INTEGRAZIONE PER LO SCRUTINIO FINALE
In sede di integrazione dello scrutinio finale (fine agosto), i Consigli di Classe pervengono
alla decisione definitiva di ammissione o meno alla classe successiva nei confronti degli
studenti “sospesi”, sulla base di una valutazione complessiva dell’ intero loro percorso
scolastico nell’anno appena concluso, tenuto conto dei fattori comuni di valutazione
cognitivi e non cognitivi; della ricaduta degli interventi di recupero valutati attraverso gli
esiti delle verifiche appena svolte.
Se da questa valutazione complessiva si registra un miglioramento nella preparazione, il
Consiglio di Classe delibera la promozione alla classe successiva.
Se al contrario si registra il medesimo livello delle carenze rilevate, senza progressi
nell’apprendimento o comunque la preparazione risulta inadeguata agli standard minimi
prefissati per la frequenza proficua dell’anno successivo, in quanto si conferma il giudizio
di criticità emerso nella sessione precedente, il consiglio delibera la non promozione dello
studente.
In caso di assenza dello studente alle prove di verifica, esperita l’impraticabilità oggettiva
di organizzare prove suppletive prima dell’inizio delle lezioni, il Consiglio delibera la non
promozione in mancanza di ulteriori elementi valutativi sull’effettivo recupero delle
carenze, utili a risolvere la sospensione del giudizio e pervenendo al giudizio finale
comunque sulla base della valutazione complessiva dei fattori esaminati nella sessione di
giugno.
ESAMI INTEGRATIVI
Si sostengono solo per il passaggio alla classe corrispondente a quella per cui dà accesso
il titolo di promozione posseduto. (ad es. con la promozione alla seconda classe di un
liceo scientifico è possibile passare sostenendo esami integrativi solo alla seconda classe
di altro Istituto di diverso indirizzo).
L’esame integrativo si supera solo se in tutte le discipline che sono oggetto di
accertamento lo studente raggiunge almeno la sufficienza.
In caso di esito positivo dell’esame lo studente può iscriversi esclusivamente presso la
scuola in cui ha sostenuto l’esame stesso.
ESAMI DI IDONEITA’
Si sostengono per accedere alla classe successiva a quella per cui dà accesso il titolo di
ammissione posseduto, di diverso indirizzo di studi o anche del medesimo corso di studi
frequentato (recupero anni).
L’esame di idoneità si superano solo se in tutte le discipline che sono oggetto di
accertamento lo studente raggiunge almeno la sufficienza.
In caso di esito positivo dell’esame lo studente può iscriversi esclusivamente presso la
scuola in cui ha sostenuto l’esame stesso.
In caso di esito negativo lo studente può ritornare nella scuola di provenienza.
In caso di esito negativo dell’esame di idoneità, la Commissione d’esame può giudicare lo
studente idoneo per una classe inferiore a quella richiesta.
MODALITA’ DI ISCRIZIONE AGLI ESAMI
Per sostenere gli esami integrativi e di idoneità presso l’I.I.S.S. “M. Bellisario” è
necessario presentare la domanda corredata da: pagelle degli anni di scuola frequentati,
programmi didattici svolti nella scuola di provenienza, ricevuta del pagamento del
contributo scolastico e, quando dovuta, della tassa erariale, entro il 30 giugno.
Domande tardive possono essere eccezionalmente accolte compatibilmente con la
capienza di posti, e comunque non oltre il 10 luglio.
I richiedenti, genitori o studenti maggiorenni, devono concordare un appuntamento per
un colloquio con l’Ufficio di Presidenza.
L’Ufficio controlla la domanda e gli allegati e predispone il documento di individuazione
delle materie o parti di programma che lo studente deve presentare all’esame.
Entro la metà di agosto, è cura della Scuola far pervenire il calendario degli esami al
candidato.
AUTOVALUTAZIONE
Come è noto il comma 9 art. 21 L. 57/97 e successive disposizioni hanno introdotto negli
istituti scolastici il principio della rendicontazione e del miglioramento continuo.
L’autovalutazione d’Istituto è, di conseguenza, un’attività ineludibile e coinvolge non solo
gli alunni e le loro famiglie, ma la Dirigenza, i docenti e il personale ATA.
Essa, fondamentalmente, pone un problema di natura culturale che consiste
nell’attribuire all’operazione di valutazione il significato di percorso di ricerca dell’errore
finalizzato al miglioramento e al cambiamento.
L’obiettivo è sempre quello di massimizzare la qualità intesa come qualità strutturale e
organizzativa (spazi, tempi, strumenti, reti con il territorio e partecipazione sociale,
integrazione
degli alunni)
e
qualità curricolare (competenze
disciplinari,
multidisciplinarità e interdisciplinarità, uso dei laboratori e dell’ambiente, crediti
scolastici) attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse umane e non, a disposizione.
Fra le varie iniziative poste in essere dall’Istituto per realizzare un percorso di autoanalisi
e valutazione, segnaliamo la costituzione di un Gruppo di Autovalutazione, con i seguenti
compiti:
 monitoraggio iniziale delle richieste ed aspettative del personale Docente e ATA,
degli Studenti e delle famiglie;
 analisi
delle risorse umane disponibili, della loro adeguatezza e della loro
utilizzazione;
 somministrazione di questionari agli utenti e al personale secondo criteri a
campione, per la raccolta di proposte di miglioramento del servizio offerto;
 valutazione statistica dei risultati degli scrutini del 1° quadrimestre;
 analisi e valutazione delle prove INVALSI;
 monitoraggio dei progetti attivati;
 corretto utilizzo della modulistica e delle procedure amministrative;
 rendicontazione interna ed esterna dei risultati;
 elaborazione di un Rapporto di autovalutazione
Il nostro Istituto, inoltre, è uno dei 132 istituti scolastici in Italia che ha aderito al
progetto VALeS (Valutazione e Sviluppo della Scuola) dell’ INVALSI, al fine di definire in
modo integrato il piano di miglioramento della scuola e gli obiettivi di risultato della
dirigenza scolastica.
RISULTATI DEL PROGETTO VALeS PER L’ A.S. 2013/14
SELEZIONE DEI SAPERI – Livello 3 – BUONO
Motivazione del giudizio assegnato: La scuola ha un curriculo verticale per discipline e realizza progetti
nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa relativa alla convivenza civile, alle lingue, alle
competenze digitali e all'alternanza scuola lavoro. Adeguati sono anche i progetti che mirano al recupero
delle competenze, che sono definite in maniera chiara rispetto per aree disciplinare. I punti di debolezza
risultano essere: la mancanza di progetti che sviluppino competenze trasversali e progetti che stimolino la
lettura, non viene utilizzata la quota del 20% dell'autonomia e mancano un gruppo di lavoro che tratti temi
multidisciplinari.
PROGETTAZIONE DELLA DIDATTICA – Livello 2 – ACCETTABILE
Motivazione del giudizio assegnato: La scuola ha una progettazione comune per ambiti disciplinari ma
non adotta alcuna flessibilità oraria. Utilizza prove strutturate in ingresso condivise per discipline, ma non
vengono somministrate prove in itinere e finali. La scuola pianifica gli accessi ai laboratori anche attraverso
la mappatura degli stessi. I criteri di valutazione vengono comunicati ad alunni e famiglie tramite il Patto di
corresponsabilità e nei colloqui. La didattica laboratoriale, intesa come pratica didattica in classe, è
scarsamente utilizzata dai docenti; non vengono usate modalità didattiche differenziate. Laboratori poco
frequentati.
INCLUSIONE, INTEGRAZIONE E DIFFERENZIAZIONE – Livello 3 – BUONO
Motivazione del giudizio assegnato: Le attività realizzate dalla scuola per integrare gli studenti con
disabilità sono adeguate e vengono esplicate anche in percorsi fuori dall'aula. Gli alunni disabili sono
integrati bene nel gruppo classe, così come gli alunni stranieri che non necessitano, comunque, di attività
particolare di integrazione. Curati sono i supporti per gli studenti che necessitano di recupero con diversi
progetti. Anche il potenziamento è ben curato.
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO – Livello 2 - ACCETTABILE
Motivazione del giudizio assegnato: Le attività di continuità, intese come rapporto tra l'istituto e le scuole
secondarie di prime grado, sono insufficienti. Molto andrebbe fatto per conoscere gli alunni in ingresso e
le loro problematiche e ciò può avvenire solo con un raccordo sistematico con le scuole secondarie di
primo grado, raccordo che non c’è. In relazione all'orientamento la scuola non realizza percorsi per
consentire all'alunno di conoscere se stesso e le sue inclinazioni; così come non si realizzano attività
specifiche per individuare i fabbisogni del territorio. L'orientamento è solo informativo e limitato al
secondo periodo del quinto anno.
IDENTITA’ STRATEGICA E CAPACITA’ DI DIREZIONE DELLA SCUOLA – Livello 3 - BUONO
Motivazione del giudizio assegnato: Le priorità e la mission della scuola sono ben definite e condivise. Il
ruolo del D.S. è ben riconosciuto. Una maggiore presenza, limitatamente al ruolo definito di reggenza,
potrebbe contribuire ad un miglioramento del clima e della partecipazione scolastica.
PIANO DI LAVORO DEL GRUPPO H
FINALITA’
Il progetto è finalizzato a realizzare l’integrazione degli alunni in situazione di handicap nella
propria classe e nel plesso di appartenenza, a favorire l’apprendimento, lo sviluppo globale della
personalità, l’autonomia, attraverso processi formativi di accoglienza, sostegno e autostima.
OBIETTIVI










Conoscere i bisogni, le problematiche, le caratteristiche dell’utenza;
Favorire la collaborazione tra scuola e famiglia;
Garantire il diritto allo studio degli alunni in situazioni di handicap assicurando l’azione
educativa per tutta la durata del tempo-scuola;
Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole esigenze;
Promuovere l’acquisizione dell’autostima personale;
Sviluppare le potenzialità;
Acquisire abilità specifiche a livello cognitivo e relazionale;
Favorire una cultura dell’accoglienza, del dialogo e dell’interazione;
Costruire relazioni positive fra i soggetti nel rispetto e nell’accettazione della diversità;
Favorire intensi legami di amicizia, di aiuto e di effettiva integrazione degli alunni in
situazioni di handicap.
ATTORI





Alunni certificati;
Dirigente Scolastico
Docenti di sostegno e di classe;
Famiglie
Esperti, specialisti, educatori, assistenti.
METODOLOGIA
Per ogni alunno la scuola effettua:
 Colloqui con la famiglia, con specialisti e referenti, con insegnanti del precedente grado di
scuola per raccogliere tutte le informazioni possibili;
 Attività di osservazione per una conoscenza accurata della situazione di partenza;
 Incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali redatti dagli
operatori USL (Certificazione e Diagnosi Funzionale).
La scuola attua:
 Interventi educativi individualizzati in base alle competenze, ai ritmi e agli stili di
apprendimento;
 Attività laboratoriali a piccolo gruppo;
 Attività collettive per favorire il legame di appartenenza al gruppo classe anche nei casi di
handicap grave;
 Stesura ed elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo
Individualizzato in collaborazione con famiglie e operatori USL;
 Incontri tecnici tra docenti, operatori USL e famiglie (GLHO) per una migliore sinergia negli
interventi.
TEMPI
Il progetto si attuerà durante l’intero anno scolastico. Esso prevede:
incontri da concordare con gli insegnanti di ciascun alunno nelle ore pomeridiane – incontri con gli
insegnanti di sostegno – incontri con il Dirigente Scolastico – incontri per il resoconto degli incontri
tra insegnanti interessati e genitori – incontri legati al progetto continuità – incontri presso il
Centro Territoriale per l’Integrazione.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Colloqui individuali e collettivi con gli insegnanti interessati – lavoro di gruppo – partecipazione, su
richiesta, alla stesura di programmazioni e progetti – collaborazione nella ricerca di soluzioni –
contatti con il C.T.I.
COMPITI
1° QUADRIMESTRE
2° QUADRIMESTRE
Azione di coordinamento del 
gruppo H allargato

Si prevedono tre incontri nel
corso dell’anno scolastico:

Confronto sulle problematiche relative  Confronto sulle problematiche relative
agli alunni certificati
agli alunni certificati
Suggerimenti e contributi per la stesura  Suggerimenti e contributi per la stesura
dei profili funzionali
dei profili funzionali
Individuazione di adeguate e diversificate  Individuazione
di
adeguate
e
strategie educative e/o predisposizione di
diversificate strategie educative e/o
progetti mirati
predisposizione di progetti mirati
settembre-ottobre
 Confronto e condivisione delle strategie  Confronto e condivisione delle strategie
gennaio-febbraio
adottate per la soluzione dei problemi
adottate per la soluzione dei problemi
aprile-maggio
 Esplicitazione del registro di sostegno
 Esplicitazione del registro di sostegno
 Valutazione intermedia
 Valutazione finale
 Compilazione computi per acquisti di  Stesura di nuove segnalazioni e/o rinnovi
facile consumo
 Operazioni di monitoraggio
 Operazioni di monitoraggio
 Resoconto degli incontri con equipe di
riferimento
 Resoconto degli incontri con equipe di
riferimento
 Aggiornamento sull’andamento generale
degli alunni certificati
 Aggiornamento sull’andamento generale
degli alunni certificati
Azione di accoglienza e Compilazione registro, P.E.I., materiale
Compilazione registro, P.E.I., materiale
tutoraggio dei nuovi docenti
nell’area di sostegno
Azione
di
supporto e Formulazione di materiale su:
Formulazione di materiale su
consulenza ai docenti per gli
problemi di comportamento
Dislessia
alunni in difficoltà
Disortografia
Problemi di comportamento
Azione di supporto per la determinazione di percorsi individualizzati per alunni in difficoltà
Ricerca e produzione di
materiali didattici utili al
sostegno
Aggiornamento su tematiche
relative all’area di sostegno
tramite congressi, convegni,
corsi e formulazione di
tavole
sinottiche
del
materiale appreso
Azione di elaborazione di
tematiche, precedentemente
concordate col gruppo H,
per
garantire
maggiore
informazione circa patologie
e interventi per renderli di
facile lettura e utili a tutti gli
insegnanti interessati



Incontri bimensili
Incontri con il
Scolastico
Problemi di comportamento
Gestire le proprie emozioni
Vedi tematiche relative alla partecipazione a
convegni/corsi
Vedi tematiche relative alla partecipazione a
convegni/corsi
Processi di integrazione
Processi di integrazione
Azione di sperimentazione
del
nuovo
registro
di
sostegno
(a
livello
informatico)
Gruppo
territoriale
di
coordinamento
psicopedagogico
per
l’integrazione
scolastica
disabili e C.T.I. (comitato
operatore):


Problemi di comportamento
Autismo
Gestire le proprie emozioni


Modifiche e aggiornamenti
Programmazione di pagina modulistica
computerizzata


Confronto
e
condivisione
delle
problematiche relative all’integrazione
Studio di strategie adeguate per le stesse
Confronto e scambio di esperienze tra
realtà diverse
Momento di formazione
Trasmettere le informazioni relative 
all’attività svolta
Scambio di riflessioni sulle tematiche e 
problematiche emergenti
Legittimazione di eventuali scelte da 
effettuare
Trasmettere le informazioni relative
all’attività svolta
Scambio di riflessioni sulle tematiche e
problematiche emergenti
Legittimazione di eventuali scelte da
effettuare
Modifiche e aggiornamenti




Dirigente 


Confronto
e
condivisione
delle
problematiche relative all’integrazione
Studio di strategie adeguate per le stesse
Confronto e scambio di esperienze tra
realtà diverse
Momento di formazione


PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE
(Stralcio C.M. n° . n° 8 del 6 marzo 2013)
 Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
 Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere anche in
 funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in
rapporto con
 azioni strategiche dell’Amministrazione;
 Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di
 gestione delle classi;
 Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
 Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base
 delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge
296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10
comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
 Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a
tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico
(entro il mese di Giugno).
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Finalità
E' un progetto di interazione tra il sistema scolastico ed il mondo dei lavoro.
Ha come momento centrale lo svolgimento di stage di lavoro presso Aziende che operano nei
settori specifici, ma con una valenza formativa e non semplicemente addestrativa/esecutiva;
Esso prevede un sistema articolato di finalità, rispettivamente per gli studenti e per la scuola nel
suo insieme.
In particolare per la scuola il progetto consente:
 lo scambio dì esperienze con il mondo dei lavoro;
 la verifica dell'adeguatezza dei programmi;
 l'aggiornamento e messa a punto delle metodologie didattiche.
Per gli studenti, invece, esso rende possibile:
 esperienze dirette in contesti di lavoro reali;
 l'ampliamento delle competenze professionali:
 l'orientamento per scelte future.
Destinatari
Il progetto è rivolto a tutti gli studenti delle classi:
- IV A C.A.T. (edizione 10 – 3^ annualità)
- III C S.I.A. (edizione 11 – 2^ annualità)
- III E S.SS. (edizione 12 – 1^ annualità)
PROGETTO AREA A RISCHIO “Alla ricerca dei talenti perduti”
Modulo 1: Laboratorio di attività creative (espressione teatrale e di produzione artistica teatrale)
Modulo 2: Laboratorio di attività creative (produzione musicale, esecuzione, composizione, canto corale,
musica classica e moderna)
Modulo 3: Laboratorio di attività creative (espressione corporea, produzione artistica, danza)
Finalità




contrastare e ridurre l’abbandono scolastico e formativo, l’interruzione dei percorsi di
studio e favorire il recupero di un adeguato livello di istruzione con particolare attenzione ai
disabili;
rafforzare la funzione della scuola quale centro di promozione culturale, sociale, sanitaria e
civile del territorio e di formazione di cittadinanza attiva coinvolgendo i giovani in attività
che ne rafforzino la motivazione e la partecipazione alla vita del territorio;
sviluppare conoscenze ed azioni innovative e concrete, fondate sulla valorizzazione della
diversità e sul rispetto della dignità della persona e dei diritti umani, sull’affermazione della
democrazia, della legalità e della convivenza civile;
valorizzare le capacità personali di: autonomia, autenticità, autostima, senso di
appartenenza alla collettività, collaborazione e cooperazione.
Destinatari
Il progetto è destinato a tutti gli alunni del biennio.
PROGETTO ACCOGLIENZA
Finalità
Il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore rappresenta per l’adolescente un momento
difficile perché implica la necessità di adattarsi ad un nuovo ambiente, che propone sia nuovi
modelli di comportamento, sia nuove richieste sul piano dell’apprendimento. Per facilitare tale
passaggio la nostra scuola ritiene sia fondamentale stabilire un corretto rapporto di comunicazione
e di relazione alunni/alunni e docenti/alunni e potenziare negli allievi un proprio stile di
apprendimento, per favorire o recuperare la motivazione.
L’accoglienza in questa prospettiva, è un atteggiamento del Consiglio di classe, il quale non solo
predispone e somministra prove d’ingresso e test valutativi all’inizio dell’anno scolastico per
accertare i livelli di partenza e i prerequisiti, ma soprattutto cura la comunicazione e la relazione
all’interno della classe per l’intero anno scolastico. In particolar modo, il piano delle attività
prevede, tra l’altro, che nella prima settimana dell’anno scolastico agli alunni delle classi prime
vengano presentati le strutture della scuola, il personale, le figure di riferimento, i servizi, i
progetti, la presentazione della programmazione di classe e delle programmazioni disciplinari, il
regolamento d’Istituto e le norme condivise, il quadro orario, i libri di testo e quanto altro ritenuto
utile ai fini dell’orientamento degli allievi.
Destinatari
Il progetto è destinato a tutti gli alunni delle prime classi.
PROGETTO VALeS
Il progetto sperimentale VALeS (Valutazione e Sviluppo Scuola) offre alle istituzioni scolastiche e
ai Dirigenti scolastici l'opportunità di partecipare alla definizione di un processo che lega la
valutazione ad un percorso di miglioramento continuo.
Con il percorso sperimentale di durata triennale - si intende individuare un meccanismo
complessivo di valutazione, in cui risultino organicamente inserite la valutazione delle scuole e la
valutazione del Dirigente scolastico, all'interno di un disegno integrato fra piano di miglioramento
della
scuola
e
obiettivi
assegnati
alla
dirigenza
scolastica.
Con questa nuova iniziativa sperimentale le scuole verranno coinvolte in una ricerca partecipata,
all'insegna di un'autonomia scolastica responsabile e qualificata.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Finalità






Sviluppare le azioni orientative della scuola nell'ottica del lifelong learning.
Aiutare gli alunni a conoscere se stessi, le proprie capacità, le proprie attitudini, le proprie
difficoltà, i propri limiti ed individuare insieme ad essi strategie di superamento.
Motivare gli alunni allo studio per favorire l’ acquisizione di un corretto metodo di lavoro.
Stimolare gli allievi a conoscere gli ambienti in cui vivono e i cambiamenti culturali e
socioeconomici.
Sviluppare negli alunni capacità progettuali e di scelta consapevole.
Far conoscere agli alunni i possibili sbocchi professionali e le opportunità di proseguire gli
studi.
Orientamento in entrata
Obiettivi principali di orientamento



Offrire una informazione chiara e completa che illustri le caratteristiche dei corsi di studio e gli
aspetti più rilevanti del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, attraverso momenti di
incontro con gli studenti e le loro famiglie. Concordare e realizzare insieme alle scuole medie
iniziative condivise che permettano agli alunni di scegliere il settore che più risponde ai propri
bisogni formativi
Organizzare incontri con gli studenti e le loro famiglie per meglio conoscere le strutture
presenti sul territorio (sede Centrale e sede Geometra)
Promuovere strategie operative efficaci per la realizzazione delle attività
Iniziative da promuovere






Presentazione degli Istituti agli allievi delle scuole medie
Organizzazione di visite guidate degli allievi delle scuole medie presso gli Istituti
Organizzazione delle giornate di scuole aperta
Divulgazione materiale informativo
Contatti con altre agenzie del territorio (Comune, riviste, ecc )
Mini-stage per le scuole medie di Ginosa
Orientamento in uscita
Obiettivi principali di orientamento






Consolidare negli studenti abilità decisionali
Raccogliere informazioni utili rispetto alle opportunità formative e lavorative
Elaborare un progetto di scelta definendo un piano d’azione
Verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta
Imparare a fronteggiare le difficoltà connesse alla scelta
Favorire gli incontri e gli scambi con le diverse realtà territoriali (enti, aziende)
Iniziative da promuovere













Sportello di ascolto per gli studenti
Raccolta di materiale informativo sulle possibilità di studi universitari e di frequenza a corsi di
specializzazione
Organizzazione di incontri con esperti universitari per la presentazione di Facoltà Universitarie
e dei successivi sbocchi professionali
Visita Università
Prescrizione all’Università
Collaborazione con attività universitarie
Organizzazione di incontri con esperti del mondo del lavoro, responsabili di aziende e/o enti
Far conoscere agli studenti l’offerta formativa delle Università, con particolare riferimento a
quelle presenti sul territorio provinciale e regionale, nonché all’offerta dei corsi non universitari
di formazione post-diploma
Rendere gli alunni in grado di valutare l’efficacia delle proposte e dei servizi offerti
Fornire repertori sulle professioni e sulle offerte formative a livello universitario
Incontri con ex studenti della nostra scuola inseriti nel mondo del lavoro o iscritti a vari corsi
universitari
Visite guidate
Realizzazione di un test con “Alma Diploma” per tracciare un profilo “orientativo” personale e
il proprio curricolo
PROGETTO NAZIONALE “I FUTURI GEOMETRI PROGETTANO L’ACCESSIBILITA’”
Finalità
Sensibilizzare gli studenti dell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio con un’esperienza pratica
e adeguata all’esercizio della loro professione ovvero la realizzazione di un progetto di
abbattimento di barriere architettoniche che segua i dettami dell’Universal Design e della Total
Quality, avvalendosi sul territorio del supporto dei Collegi Provinciali e Territoriali dei Geometri e
Geometri Laureati.
L’iniziativa produrrà degli effetti positivi indiretti sul territorio d’intervento; gli elaborati progettuali
realizzati saranno a disposizione delle amministrazioni locali che ne potranno disporre per
migliorare la fruibilità del loro territorio, diffondendo degli esempi di progettazione innovativa e
accessibile replicabili anche in altri contesti.
Destinatari
Il progetto è destinato a tutti gli alunni della classe IV A – C.A.T.
PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA”
Finalità
Prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico, con priorità per i soggetti svantaggiati.
Gli ambiti disciplinari del progetto riguardano il potenziamento e il recupero delle competenze
base in italiano e matematica nel primo biennio.
PROGETTI P.O.N. a.s. 2013/14
Obiettivo C Azione 1 - Cod. C-1-FSE- 2013- 124
 CAD per Geometri
 DELF A2 : Utilisateur Elementare
 Certificare col Cambridge
 Matematica Digitale
Obiettivo C Azione 1 - Cod. C-1-FSE- 2013- 145
 Je parle francais (percorso formativo linguistico all’estero)
 My English performance (percorso formativo linguistico all’estero)
Obiettivo C Azione 5 Cod. C-5-FSE-201-13
 Impariamo sul campo
Obiettivo G Azione 1 - Cod. G-1-FSE-2013-31
 Informatica di Base
Obiettivo D Azione 1 - Cod. D-1-FSE-201-48
 Uso della Tecnologia per la Didattica: LIM
 ECDL Full
Obiettivo B Azione 7 - Cod. B-7-FSE-2013- 23
 Inglese A2
 Francese A2
ATTIVITA’ COMPLEMENTARI








Partecipazione al progetto “TRENO della MEMORIA” – viaggio ad AuschwitzBirkenau
Partecipazione alla “Giornata della donazione del sangue” – AVIS GINOSA
Partecipazione al progetto “Operazione MATO GROSSO”
“Giornata mondiale sull’educazione per uno sviluppo sostenibile” – Club
UNESCO di Ginosa
Incontri con l’autore
Viaggi d’istruzione in Italia e/o all’estero
Olimpiadi di Italiano Edizione 2014 – 2015
Concorso regionale (IV edizione) “IT is mine”
RETI TRA ISTITUZIONI
L’Istituto si è storicamente accreditato quale risorsa per il territorio grazie alla sua
specifica identità culturale e formativa.
Nel perseguire obiettivi di qualità dell’istruzione e dell’educazione coerenti con la
domanda dinamica del contesto socio-economico-culturale, l’attività progettuale della
Scuola è orientata a costruire rapporti di partnership, in ruolo attivo e propositivo
nell’ottica del sistema formativo integrato.
Per l’attuazione dei progetti formativi l’Istituto si avvale di un network di collaborazioni:
Rete “Crescere in coesione”, per il progetto F3 “Realizzazione di prototitpi di azioni
educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la
valorizzazione delle reti esistenti”, finalizzato alla lotta contro la dispersione
scolastica. La rete è composta, oltre che da questo Istituto, dalle seguenti scuole:
I.P.S. “Perrone” di Castellaneta, I.I.S.S. “Flacco” di Castellaneta, I.C. “PascoliGiovinazzi” di Castellaneta, I.C. “Deledda” di Ginosa e I.C. “Marconi” di
Palagianello.
COLLABORAZIONI CON ENTI TERRITORIALI
Sul piano della collaborazione, il nostro Istituto può contare su un ricco patrimonio di
risorse provenienti da Associazioni socio-culturali di volontariato che promuovono
iniziative nei vari settori e a vari livelli:
 Comune di Ginosa
 AVIS di Ginosa
 Club UNESCO di Ginosa
 La “MISERICORDIA” di Ginosa
 LIONS Club Ginosa “Le Gravine”
 La rivista “La Goccia”
 Circolo “ARCI” di Ginosa
 Associazione culturale “La Gravina”
 Scuola EDILE di Taranto
 A.N.F.A.SS. di Ginosa
 A.S.D. “EQUITAMENTE” di Ginosa
 PRO LOCO di Ginosa e Marina di Ginosa
SICUREZZA
La Provincia di Taranto è proprietaria degli immobili, quindi, è responsabile della
manutenzione e di garantire gli standard minimi di sicurezza.
L’Istituto, sulla base del D.Lgs. N° 81 del 9 aprile 2008 e successive disposizioni
integrative e correttive contenute nel D.Lgs. n° 106 del 3 agosto del 2009 in
materia di “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”:



ORGANIZZA e GESTISCE le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro;
MIRA a migliorare la sicurezza e la salute degli studenti e del personale
docente/ATA nelle attività per le quali si prevede l’uso di attrezzature e
materiale di laboratorio;
PROMUOVE la cultura della prevenzione nella consapevolezza che i giovani
oggi siano formati sulle tematiche della sicurezza e siano domani attivi
lavoratori attenti alla propria e altrui sicurezza.
A tal fine il Dirigente Scolastico, in qualità di rappresentante legale e datore di
lavoro:




PROVVEDE affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione:
 sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della
scuola in generale;
 sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio,
l'evacuazione dei luoghi di lavoro;
 sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli
articoli 45 (primo soccorso) e 46 (prevenzione incendi);
 sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di
prevenzione e protezione;
NOMINA:
 il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
 il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
 gli Addetti al Servizio Antincendio e al Primo soccorso.
REALIZZA verifiche relative all’apprendimento di comportamenti in caso di
emergenze con prove di simulazione ed esercitazioni;
PREDISPONE in collaborazione con le RSPP il Piano di evacuazione
dell’Istituto nei due plessi.
L’organizzazione della sicurezza coinvolge anche i docenti che hanno degli
obblighi ben precisi:



OSSERVARE le disposizioni e le istruzioni impartite dal Dirigente Scolastico;
UTILIZZARE correttamente il materiale e le attrezzature in dotazione alla
scuola;
SEGNALARE tempestivamente a chi preposto, le non conformità presenti in
aula e qualsiasi condizione di pericolo di cui vengono a conoscenza,
adoperandosi direttamente in caso di emergenza per eliminare le situazioni
di pericolo incombente.
ALLEGATI
REGOLAMENTO D’ ISTITUTO
Premessa
La Scuola è un'istituzione sociale di servizio pubblico che deve essere fra le scelte primarie dello Stato. Essa,
quale comunità educativa, ha lo scopo di promuovere la formazione dei giovani sotto il profilo culturale, sociale,
politico ed individuale, in conformità ai principi sanciti dalla Costituzione Italiana: COMPITO PREMINENTE DELLA
SCUOLA È EDUCARE E FORMARE, NON PUNIRE.
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”,
emanato con il D.P.R. 249/1998,del Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il
D.P.R.275/1999,del D.P.R.10 ottobre 1996 n.567 e sue modifiche ed integrazioni.
E’ coerente e funzionale al PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA dell’Istituto.
Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto, è strumento di garanzia di diritti e doveri.
Ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare,
riconoscendone il carattere vincolante.
DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
Lo studente ha diritto a:
a) rispetto della propria identità personale e della riservatezza;
b) libera espressione del proprio pensiero, purché correttamente espresso;
c) prestazione didattica qualificata ed aggiornata;
d) valutazione corretta, trasparente e tempestiva;
e) utilizzo delle dotazioni scolastiche, secondo i relativi regolamenti;
f) partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;
g) informazione tempestiva sulle attività della scuola;
h) trasparenza delle procedure relative ai provvedimenti disciplinari.
Nel rispetto della normativa vigente, in conformità con la premessa del presente regolamento, lo studente ha il
dovere di:
i) mantenere un comportamento corretto e collaborativo;
j) rispettare l’offerta formativa della scuola, impegnandosi nel processo di apprendimento;
k) rispettare e far rispettare le strutture scolastiche, utilizzandole correttamente;
l) rispettare le procedure, giustificando assenze e ritardi;
m) mantenere i collegamenti con i rappresentanti di istituto degli studenti, con i docenti responsabili del sistema di
gestione dell’Istituto e con il Dirigente scolastico.
DIRITTI E DOVERI DEI GENITORI
La famiglia ha facoltà di esprimere pareri e proposte in ordine agli obiettivi formativi e assicura un coerente
sostegno all’azione formativa e didattica. I genitori hanno diritto a:
a) essere rispettati come persone e come educatori;
b) riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il dirigente scolastico;
c) conoscere le valutazioni espresse dai docenti relativamente ai loro figli;
d) usufruire dei colloqui individuali e delle riunioni scuola-famiglia;
e) essere informati sui provvedimenti disciplinari comunicati ai loro figli;
f) accedere alla documentazione secondo le modalità di cui alla L.241/90;
g) alla piena uguaglianza di trattamento nel rispetto della Carta Costituzionale ed in considerazione dell’arricchimento
culturale derivante dal confronto con culture, popoli, etnie e religioni diverse.
I genitori, nello spirito della collaborazione, si impegnano a:
h) rapportarsi con le altre componenti con lo stesso rispetto, anche formale, che hanno il diritto di pretendere per se
stessi e per i propri figli;
i) sostenere concretamente l’impegno formativo della scuola;
j) controllare e garantire la regolarità della frequenza scolastica dei figli;
k) partecipare ai colloqui individuali e alle riunioni di classe e di informarsi sull’andamento scolastico e disciplinare dei
figli
l) sostenere i figli nello studio;
m) sottoscrivere il patto formativo ed il patto educativo di corresponsabilità all’inizio dell’anno scolastico. Il patto di
corresponsabilità viene approvato dal Consiglio d’Istituto sentite, per la sua elaborazione o revisione, eventuali
proposte avanzate dal Comitato dei genitori, dal Comitato studentesco e dal Collegio dei docenti.
DIRITTI E DOVERI DEI DOCENTI
I docenti hanno il dovere di:
a) pianificare e realizzare, al meglio delle loro competenze, il processo di insegnamento/apprendimento volto a
promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli studenti, sulla base delle finalità e degli
obiettivi previsti dall’ordinamento didattico e nel rispetto degli indirizzi deliberati nel Piano dell’Offerta Formativa
della scuola;
b) impegnarsi, attraverso le attività di aggiornamento, autoaggiornamento e formazione, a fornire all’utenza un
servizio qualificato e al passo con i cambiamenti della scuola;
c) impegnarsi a mettere in atto tutte le strategie idonee a stabilire, con studenti e famiglie, rapporti di comunicazione,
collaborazione ed intervento per migliorare l’efficacia del processo di apprendimento e di formazione;
d) impegnarsi, per quanto attiene alla loro funzione, a collaborare con la Dirigenza e tutto il personale A.T.A. della
scuola per fornire un servizio scolastico quanto più possibile efficiente e qualificato;
e) rispettare, nello svolgimento del loro ruolo istituzionale, gli obblighi a tutele della Privacy, fissati dal D.L. 196/2003
come anche richiamati nella designazione di “incaricato” effettuata dal D.S.
I docenti hanno diritto:
f) al rispetto della loro persona e della loro professionalità da parte di ogni altra componente della scuola;
g) a quegli spazi di autonomia culturale e professionale che consentono percorsi didattici e formativi diversificati, a
seconda delle personali competenze, pur nel rispetto degli obblighi previsti dalla loro funzione e dal Piano
dell’Offerta Formativa generale della scuola;
h) a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena realizzazione e allo
sviluppo della propria professionalità.
DIRITTI E DOVERI DEL PERSONALE ATA
Il personale ATA, a norma della Legge 59/97, art. 21:
a) assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali strumentali, operative e di sorveglianza connesse
all’attività dell’Istituto, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico, con il direttore dei servizi generali ed
amministrativi e con il personale docente;
b) ha il dovere di essere efficiente, disponibile e cortese;
c) per quanto attiene alla sua funzione, si impegna a collaborare con la Dirigenza e tutto il personale docente per
fornire un servizio scolastico quanto più possibile efficiente e qualificato.
Il personale ATA ha diritto:
d) al rispetto della loro persona e della loro professionalità da parte di ogni altra componente della scuola;
e) a partecipare ad attività di aggiornamento e formazione in servizio, funzionali alla piena realizzazione e allo
sviluppo della propria professionalità.
Norme generali di ordine e di convivenza all’interno dell’Istituto
La disciplina è affidata al senso di responsabilità di ciascuna delle componenti dell’istituzione scolastica e
rappresenta la conditio sine qua non per la creazione di un clima di collaborazione costruttiva.
Pertanto:
 non è permesso stazionare nei corridoi;
 se l’insegnante, per giustificati motivi, dovesse allontanarsi dalla classe, delegherà esplicitamente alla
vigilanza degli studenti il collaboratore scolastico presente nelle vicinanze dell’aula;
 è vietato fumare all’interno dell’edificio scolastico e, all’esterno, per ragioni di sicurezza, nelle immediate
vicinanze delle finestre e degli ingressi dell’edificio; i trasgressori saranno sanzionati secondo quanto
previsto dalla normativa vigente e dall’articolo 10 del presente Regolamento;
 ogni classe è responsabile dell’ordine e della pulizia dei locali. E’ vietato imbrattare o scalfire pareti interne o
esterne, suppellettili e oggetti dell’arredamento scolastico. Eventuali danni alle aule, agli arredi e alle
attrezzature saranno addebitati a i responsabili. In caso di mancata identificazione risponderanno la classe o
le classi coinvolte attraverso i genitori di tutti gli alunni che risarciranno i danni arrecati.
 è’ vietato fare un uso improprio dei servizi igienici;
 manifesti e documenti devono essere collocati nelle apposite bacheche; la loro affissione deve essere
autorizzata dal Dirigente. In nessun caso è consentita l’affissione di manifesti o documenti in contrasto con
la legislazione vigente;
 l’uso delle attrezzature scolastiche per attività culturali o parascolastiche richieste dagli allievi comporta la
presenza almeno di un insegnante o di un adulto responsabile. Tale uso verrà autorizzato dal Dirigente
Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto;
 durante il periodo di attesa dell’inizio dei progetti PON in orario pomeridiano gli studenti che vorranno
permanere all’interno dell’edificio scolastico dovranno stazionare all’interno dei locali preposti;

è vietato l’uso del telefono cellulare, durante la permanenza degli alunni in classe e in tutti gli ambienti
scolastici. Inoltre è vietato usare il telefono cellulare come fotocamera e/o registratore all’interno della
scuola.
Art. 1 - INGRESSO
1. Gli alunni possono accedere ai locali non prima delle ore 8.05 (primo squillo della campanella) e non oltre le
ore 8.10 (inizio delle lezioni).
L'accesso ai locali della scuola avverrà compostamente, senza soste nei corridoi e/o sulle rampe e/o nelle
pertinenze.
Ingressi successivi saranno regolamentati nella sez. Ritardi.
2. Il Personale A.T.A. sarà presente sui piani, al momento dell'ingresso degli alunni per evitare assembramenti
nei corridoi e assicurare il corretto flusso degli stessi nelle classi, vigilando in caso Assenze del personale
Docente
3. Un responsabile del personale A.T.A. vigilerà sul portone di ingresso impedendo l'accesso ad estranei.
4. Estranei alla scuola e Genitori accederanno ai locali dell'Istituto secondo gli orari stabiliti e comunque non
prima delle 8.40.
5. I Docenti dovranno essere nelle classi almeno 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni, fissato alle ore 8.10, in
modo da accogliere gli alunni nelle classi.
Art. 2 - ASSENZE
All’inizio di ogni anno scolastico i competenti organi interni stabiliscono l’orario delle lezioni che sarà
debitamente pubblicato. Gli studenti hanno il diritto/dovere della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni.
1. Le assenze debbono essere giustificate, con registrazione scritta sul Registro di Classe, dal docente della
prima ora di lezione del giorno del rientro o al massimo entro il secondo giorno successivo all’assenza.
Qualora ciò non venisse rispettato, verrà inviata comunicazione alla famiglia, a cura del coordinatore di
classe, inoltre le giustifiche verranno accettate solo se presentate su apposita modulistica fornita dalla scuola
e preventivamente sottoscritta da un genitore o chi ne fa le veci.
2. Le assenze per periodi uguali o superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate
allegando il certificato medico, in caso di malattia; per altri motivi sarà richiesta la giustifica personale di un
genitore o chi ne fa le veci.
3. le astensioni collettive e/o parzialmente collettive non rientrano nell’ambito delle assenze giustificabili. Nel
caso in cui si verificassero, i genitori dovranno dichiarare di essere a conoscenza del fatto utilizzando gli
appositi spazi del libretto scolastico e devono accompagnare il giorno successivo i propri figli a scuola. Le
suddette assenze saranno sanzionate con la riduzione dei giorni previsti per le visite guidate, i viaggi
d’istruzione, le assemblee di classe, nonché con la riduzione del voto di condotta (soprattutto se le astensioni
si verificassero nel periodo successivo alle visite/viaggi d’istruzione) secondo lo schema seguente:
 una assenza collettiva: una visita guidata o un giorno per viaggio d’istruzione in meno;
 due assenze collettive: due visite guidate o due giorni per viaggio d’istruzione in meno;
 tre assenze collettive: nessuna visita guidata, nessun viaggio d’istruzione, riduzione del voto di condotta.
Si precisa che tutti i provvedimenti disciplinari saranno oggetto di valutazione dei singoli Consigli di classe.
4. La scuola monitorerà mensilmente attraverso i coordinatori di classe, assenze, ritardi e relative giustificazioni
e, in presenza di anomalie, ne darà comunicazione, anche telefonica, alla famiglia.
5. La partecipazione ad attività sportive, culturali, visite guidate … indette dalla scuola è assimilata alle lezioni
ai fini della giustificazione delle assenze e dei permessi.
6. I docenti sono tenuti a comunicare la propria assenza per motivi di salute prima dell’inizio delle lezioni.
Art. 3 - RITARDI E USCITE ANTICIPATE
Configurandosi l’Istituto come una Comunità Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale e fisica dei
giovani, per la quale costituisce requisito fondamentale il diritto/dovere dell’assidua e fruttuosa presenza alle lezioni
da parte degli studenti, tutte le componenti della scuola si impegnano, nell’ambito di tale patto educativo, al rispetto
scrupoloso dell’orario scolastico come determinato all’inizio di ciascun anno. Pertanto:
1.
2.
Le famiglie, in particolare, sono tenute a collaborare affinché l’attività didattica non sia interrotta se non per
inevitabili, motivi debitamente comprovati e documentati. rinviando alle ore extrascolastiche qualsiasi
impegno che interferisca in tal senso.
Possono essere concessi permessi di entrate posticipate e di uscite anticipate per le seguenti tassative
cause:
a.
b.
c.
d.
3.
4.
- accertato ritardo dei mezzi pubblici di trasporto;
- analisi e visite mediche;
- attività sportive;
- gravi problemi di famiglia.
Gli alunni ritardatari verranno accolti in un'aula ove potranno svolgere attività di studio , in attesa dell'inizio
della seconda ora, quando potranno accedere alle classi muniti di regolare giustifica del Dirigente Scolastico
o di un suo Collaboratore.
Il ritardo degli alunni e la loro entrata successiva verranno annotati sul Registro di Classe dal Docente della
Seconda ora e sul Registro Generale delle Assenze e Ritardi dal coordinatore di classe.







gli studenti pendolari sono autorizzati ad entrare a scuola con lieve ritardo se le motivazioni sono legate
a i mezzi di trasporto purché usufruiscano delle “corse per gli studenti” e non di quelle di “linea”.
eccezionalmente uno studente, previa autorizzazione del D.S e/o di un suo collaboratore, può essere
ammesso in classe nelle ore successive alla prima, ma solo se accompagnato da un genitore o da chi
ne fa le veci e/o per motivi seri e documentati.
in via ordinaria il permesso di uscita anticipata viene rilasciato solo per l’ultima ora di lezione.
la richiesta, motivata, deve essere fatta dal genitore o dallo stesso studente, se maggiorenne, e
presentata ai collaboratori del D.S. prima dell’inizio delle lezioni. In ogni caso lo studente minorenne
può lasciare la scuola solo se prelevato da un genitore o da chi ne fa le veci.
eccezionalmente gli studenti possono essere autorizzati all’uscita anticipata in qualunque momento
della giornata, solo per motivi di salute o per sottoporsi a visite mediche e/o per importanti motivi di
famiglia. La richiesta deve però essere formulata personalmente dal genitore tanto per gli alunni
minorenni quanto per quelli maggiorenni.
per ciascun quadrimestre, sono consentiti massimo quattro uscite anticipate e/o entrate posticipate. In
caso di ulteriori uscite/entrate, fermo restando l’ammissione di responsabilità da parte della famiglia,
saranno valutati adeguati provvedimenti disciplinari.
le precedenti disposizioni non si applicano nel caso in cui uno studente debba essere sottoposto ad
accertamenti sanitari o cure mediche, da documentare.
Un responsabile del personale A.T.A. avrà l’obbligo di chiudere il portone di ingresso alle ore 8.15 e di
attenersi a quanto sopra esposto.
6. Le entrate posticipate per analisi e visite mediche devono essere richieste da un genitore o dagli alunni
maggiorenni facendo uso della apposita sezione del libretto delle giustificazioni.
7. Analogamente le uscite anticipate devono essere richieste da un genitore e dagli alunni maggiorenni facendo
uso della apposita sezione del libretto delle giustificazioni.
8. Gli studenti minorenni saranno ammessi alla uscita solo se prelevati da un genitore che sollevi in tal modo la
scuola da ogni responsabilità
9. Della autorizzazione alla uscita sarà fatta annotazione sul registro di classe, con controfirma del genitore.
10. Solo nei casi di grave emergenza gli alunni potranno chiedere di uscire anticipatamente nella stessa
mattinata al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori a ciò delegati ai quali spetta l’obbligo di verificare le
condizioni di effettiva necessità e la facoltà di concedere il permesso. Dovranno essere comunque osservate
le forme e condizioni previste per le altre uscite.
11. Al termine delle lezioni i docenti di turno vigileranno sulla uscita degli alunni
5.
Art. 4 - CAMBI D'ORA E PERMESSI
1. Nel cambio dell'ora i Docenti saranno solleciti ad entrare nelle rispettive aule di lezione affidando
temporaneamente ad un componente del personale A.T.A. la classe durante il periodo in cui il docente risulta
assente.
2. Durante il cambio delle ore di lezione gli alunni osserveranno un comportamento corretto evitando di uscire
dalla classe e di intrattenersi nei corridoi e nei bagni, in caso di necessità dovranno attendere un docente e
richiedere il necessario permesso.
3. Gli studenti non devono uscire dall’aula durante le prime due ore di lezione se non in casi di estrema
urgenza.
4. Gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione e, in ogni caso, a non fare uscire dall’aula più di un
alunno per volta, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che è uscito in precedenza.
5- Nel caso di assembramento nei bagni o nei corridoi ovvero di presenza di alunni su piani diversi da quello
della propria aula, il personale A.T.A. presente sul piano rimanderà gli alunni nelle proprie aule avvisando
tempestivamente il docente in classe.
Art. 5 - LOCALI COMUNI - STRUTTURE - LABORATORI
1. Gli alunni sono tenuti ad osservare massimo rispetto per le attrezzature messe loro a disposizione e a
rispettare gli orari ed i regolamenti di ciascuna struttura. Essi saranno ammessi nei laboratori solo se
accompagnati dai docenti.
2. I docenti e il personale che vigili sul comportamento degli alunni durante l'utilizzo delle strutture sono tenuti a
comunicare tempestivamente al Direttore del laboratorio, al responsabile del personale A.T.A. o al Preside
eventuali malfunzionamenti delle attrezzature o danni alle suppellettili. In quest'ultimo caso, il / i responsabili
risarciranno la scuola per i danni provocati.
3. Tutte le componenti della Comunità Scolastica sono tenute al rispetto delle suppellettili e rispondono
personalmente degli eventuali danni provocati.
4. L’istituto non risponde di beni o oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati.
Art. 6 - PALESTRA
1. Il Personale A.T.A. incaricato, oltre alle normali procedure di manutenzione dei locali, coadiuverà il personale
2.
3.
docente assicurando che non vi siano alunni che utilizzino impropriamente la struttura.
Agli alunni è assolutamente vietato raggiungere la palestra con mezzi propri.
Gli alunni saranno accompagnati in palestra dal Docente di Educazione Fisica che avrà cura di verificare
l’idoneità dell’abbigliamento all’utilizzo della stessa e di sanzionare le eventuali scorrettezze.
Art. 7 - VALUTAZIONE
Fatta salva la competenza del Collegio dei Docenti in tema di valutazione didattico-educativa, lo studente ha
diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.
A tal fine ha diritto di conoscere preventivamente i criteri della valutazione.
In particolare, le valutazioni delle prove (scritte, orali,, ecc.) che producano come risultato una valutazione
sommativa dello studente, vanno necessariamente comunicate con precisione:
a) nel caso di prove orali, subito e con adeguate motivazioni;
b) nel caso di prove scritte, entro 15 giorni dalla data di effettuazione del compito.
Art.8 - SANZIONI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al
ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di aspirazioni
correttamente manifestate e non lesive della altrui personalità.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione e disciplinate e ispirate, per quanto possibile, al
principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è
offerta la possibilità di convertirle in attività a favore della comunità.
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un
organo collegiale.
Agli studenti che non rispetteranno il loro doveri scolastici saranno inflitte, secondo la gravità dell’infrazione, le
seguenti sanzioni disciplinari:
 l’ammonizione verbale;
 l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe;
 l’ammonizione scritta con annotazione sul registro di classe e comunicazione immediata alla famiglia;
 l’allontanamento dalla comunità scolastica fino ad un massimo di15 giorni;
 l’allontanamento dalla comunità scolastica oltre i 15 giorni.
 la non ammissione all’esame finale
Nessuna azione disciplinare che preveda una sanzione superiore all’ammonizione scritta può essere avviata senza
informare la famiglia dell’alunno in merito ai fatti contestati.
L’azione disciplinare terrà conto della gravità delle infrazioni e delle relative sanzioni, secondo le modalità fissate nella
seguente tabella:
INFRAZIONE






SANZIONE
Frequenza irregolare
Assenze ingiustificate (max 3gg)
Ritardi e uscite anticipate non documentate
come specificato nell’art. 2
Ritardi reiterati non giustificati al rientro in
classe e/o al cambio dell’ora;
Violazione delle norme di sicurezza (uso
improprio di vie di fuga, degli estintori, ecc..);
Comportamento non corretto durante l’uscita
dalla scuola dopo le lezioni
SOGGETTO CHE
SANZIONA
Ammonizione scritta
Docente che informa il
coordinatore di classe
Ammonizione verbale
Docente che informa il
coordinatore di classe

Abbigliamento non consono

Assenze collettive
Riduzione dei giorni previsti per le visite
guidate e i viaggi d’istruzione

Fumo
Ammonizione scritta e pecuniaria
con comunicazione alle famiglie
Docente che informa il
Dirigente e/o il delegato
alla vigilanza
Ammonizione scritta e annotazione sul
registro di classe con ritiro
dell’apparecchio
Docente che consegna in
Presidenza l’apparecchio
che potrà essere ritirato da
un genitore

Uso del cellulare

Reiterazione dei comportamenti precedenti
Lettera scritta alla famiglia ed eventuale
avvio della procedura disciplinare per
sospensione dalla frequenza delle attività
scolastiche fino a 5giorni
Pecuniaria per il divieto di fumo in base
alla Legge 584/75 (da 27,5 € a 275,00
€), in caso di reiterazione del
comportamento




Fatti che turbino il regolare andamento
della scuola (non gravi, inclusi lievi
danneggiamenti alle strutture, utilizzo di
linguaggio scurrile ,lancio oggetti etc.)
Uso del cellulare come
registratore.
Avvio della procedura disciplinare con
sospensione della frequenza dalle
attività scolastiche fino a 5 giorni e
risarcimento danni.
fotocamera o Avvio della procedura disciplinare con
sospensione
della frequenza
delle
attività scolastiche fino a 15gg.
Fatti che turbino gravemente il regolare
andamento della scuola, anche durante i
viaggi d’istruzione, che possono configurarsi
secondo precise
tipologie
di
reato
(minacce,
offese, lesioni gravi, danni
vandalici, consumo e spaccio di sostanze
stupefacenti, ecc.)
Avvio del procedimento disciplinare con
sospensione della frequenza dalle
attività scolastiche fino a 15 giorni e,
nelle forme più gravi, con possibilità di
allontanamento dalla scuola fino al
permanere della situazione di pericolo
Fatti che turbino gravemente il regolare
andamento della scuola, anche durante i
viaggi
d’istruzione,
che
possono
configurarsi secondo precise tipologie di
reato (minacce, offese, lesioni gravi, atti
vandalici, consumo e spaccio di sostanze
stupefacenti, abuso di alcolici, furto, etc.)
Sospensione della frequenza dalle attività
scolastiche per un periodo di tempo
superiore a 15 gg
Consiglio di Classe
Consiglio di Classe
Ufficiale preposto
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Consiglio di Classe
Consiglio di Istituto
Non ammissione all’esame finale
La commutazione della pena in attività a favore della scuola è possibile solo con il consenso dell’interessato. Tali
attività, individuate dall’organo sanzionante, non devono essere lesive della dignità e della personalità dello studente
e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna natura. Esse possono consistere nello svolgimento di
compiti relativi al riordino di materiali di laboratorio, di archiviazione e fascicolazione, di sostegno alle attività della
biblioteca, di attività a favore della comunità civile presso enti e aziende opportunamente coinvolte, anche con la
collaborazione dell’Ente locale.
Tale elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva. Nessuna sanzione può essere
comminata senza che prima sia stato sentito l’alunno, assistito da chi esercita la patria potestà, in merito ai fatti che
gli sono contestati.
Relativamente ai provvedimenti assunti dal docente, che informerà il coordinatore di classe, e dal Capo d’Istituto, lo
studente è invitato a proporre le proprie osservazioni in occasione della contestazione degli addebiti.
I provvedimenti assunti dall’organo collegiale di disciplina comportano invece l’instaurarsi di una procedura aperta da
una breve istruttoria a porte chiuse dell’organo disciplinare seguita dall’audizione dello studente, accompagnato da
chi esercita la patria potestà, nei cui confronti l’organo procede. Esaurita questa fase l’organo di disciplina torna a
riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da comminare.
Tale decisione è subito comunicata allo studente interessato che, ammesso innanzi a tale organo, può richiedere la
commutazione della sanzione. Qualora il procedimento riguardi studenti membri del Consiglio di Classe o figli di
membri del Consiglio di Classe, gli stessi non partecipano alla seduta.
Art. 9 - ORGANO DI GARANZIA
Contro le sanzioni comminate è ammesso ricorso alla Commissione di garanzia dell’Istituto entro 15 giorni dalla
irrogazione della sanzione. L’organo di garanzia si esprimerà nei successivi 10 giorni.
Qualora l’organo non decida entro tale termine, la sanzione si riterrà confermata. Esso delibera anche se manca
qualcuno dei suoi membri. L’astensione, inoltre, di uno dei membri, non influisce sul conteggio dei voti. Durante il
periodo di allontanamento sarà attivo il rapporto con lo studente e con i suoi genitori, al fine di garantire il suo rientro
nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento la scuola promuove un coordinamento con la famiglia dello
studente e, ove sarà necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, per un percorso di recupero educativo e di
reintegro nella comunità scolastica.
L’organo di garanzia decide sui conflitti che sorgono all’interno della scuola, anche in merito all’applicazione del
presente Regolamento.
Competente a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, contenute nel presente Regolamento d’Istituto,
è il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, che valuta la legittimità del provvedimento in materia disciplinare.
In tal caso il termine per la proposizione del reclamo è di 15 giorni, decorrenti dalla comunicazione della decisione
dell’Organo di garanzia della scuola. L’organo di garanzia regionale esprime il proprio parere entro 30 giorni.
Il ricorso all’organo di garanzia, da inoltrare in forma scritta al Dirigente Scolastico, è ammesso solo per questioni
di legittimità e non di merito.
L’organo di garanzia istituito ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 249 del24/6/1998 è composto da:
 due studenti, tre docenti, due genitori, il Dirigente Scolastico
 i due studenti insieme a due membri supplenti vengono eletti annualmente dal Comitato degli Studenti;
 i tre docenti insieme a tre membri supplenti vengono eletti annualmente dal Collegio dei Docenti;
 i due genitori insieme ai due membri supplenti vengono eletti annualmente dal Comitato dei Genitori;
 l’organo di garanzia è presieduto dal D.S.
Funzioni
L’organodigaranziaistituitoaisensidell’art.5delD.P.R.n.249del24/6/1998svolgeleseguenti funzioni:
 esamina i ricorsi degli studenti contro le sanzioni disciplinari
 decide in merito alle richieste degli studenti o di chiunque vi abbia interesse sugli eventuali conflitti che
possano sorgere all’interno della scuola relativamente all’applicazione del presente Regolamento, dopo aver
sentito le parti interessate;
 raccoglie le relazioni dei vari organi e soggetti coinvolti nei procedimenti disciplinari
 esprime un parere motivato sul procedimento disciplinare adottato, il quale viene trasmesso o all’ USP che
decide in via definitiva sui reclami avanzati;
 ogni decisione e/o parere vengono assunti a maggioranza;
 nel caso in cui uno dei membri dell’organo di garanzia sia coinvolto nel procedimento da esaminare, viene
sostituito con il membro supplente.
Art. 10
L’attività didattica e di servizio deve essere ritenuta l’unica attività lavorativa del personale insegnante e non
insegnante. Il personale della scuola non può esercitare attività commerciali, industriali e professionali nè può
assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro
(art.92 DPR 31.5.74 n.417).
Tuttavia, in base a norme ancora vigenti, il Preside, in deroga al suddetto principio, può autorizzare l’esercizio delle
libere professioni che non comportino pregiudizio nell’assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e
siano compatibili con l’orario di insegnamento e di servizio. Tali concessioni devono essere rinnovate di anno in anno
e sono soggette a revoca.
Art. 11 - DISCIPLINA DEGLI INCARICHI D’INSEGNAMENTO AD ESPERTI ESTERNI
Art. 11.1 Finalità e ambito di applicazione
Il presente articolo disciplina, ai sensi dell’art. 40 del Decreto interministeriale n. 44 del 1/2/2001, le
modalità e i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività e insegnamenti che
richiedano specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della programmazione didattica
annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF.
Art. 11.2 Avvisi di selezione e Requisiti professionali
All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico, sulla base del piano dell’offerta formativa (POF) e in previsione
dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individuare attività e insegnamenti per i quali possono
essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo ufficiale
della scuola o altra forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF e/o nel PON per lo svolgimento delle quali si renda necessario il
ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, saranno richiesti i seguenti requisiti minimi, in termini di titoli
culturali e professionali:
 livello di qualificazione professionale e scientifica degli esperti;
 congruenza dell’attività professionale o scientifica, svolta dagli esperti, con gli specifici obiettivi formativi
dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione;
 eventuali precedenti esperienze formative e professionali sia a livello generale che specifico (per es. PON,
ecc.);
 competenze informatiche che prevedano l’uso di piattaforme on-line e di documentazione e/o procedure di
buone pratiche;
 docenti di madre lingua per i vari progetti (titolo preferenziale);
 rispetto del calendario di lezione predisposto dall’Istituzione scolastica;
 in sede di valutazione dei curricula sarà opportuno predisporre un’apposita griglia con i punteggi massimi
attribuibili;
 pubblicazione delle graduatorie con le valutazioni, dapprima in veste provvisoria, di seguito in forma
definitiva, prevedendo la modalità di presentazione dei reclami e ricorsi in tempi congrui;
 dichiarazione di apposita liberatoria al trattamento dei dati, in caso di accesso agli atti da parte degli aventi
diritto, limitatamente ai candidati che precedono in graduatoria;
Potrà rappresentare criterio preferenziale la continuità didattica su determinati progetti e con i medesimi alunni, per
esempio di certificazione di Lingua straniera o ECDL per i vari moduli, ecc., qualora i risultati degli esami dei livelli
precedenti si siano rivelati positivi.
Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande titoli che saranno valutati, la
documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve
essere specificato:
- l’oggetto della presentazione;
- la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione.
Art. 11.3 Determinazione del compenso
a) Relativamente ai compensi, fermo restando il principio che, a parità di condizioni sarà prescelto l’esperto che
presenterà la proposta economica più vantaggiosa per l’Istituto, si farà riferimento a quelli stabiliti dal CCNL per il
personale interno ed esterno;
b) Il D.S. nella sua attività negoziale e gestionale potrà anche definire e concordare con gli esperti esterni dei
compensi complessivi forfetari;
c) Eventuali compensi, che eccedano i parametri del CCNL, potranno essere considerati a patto che siano giustificati
dalla professionalità posseduta dall’esperto e dal suo ordine professionale.
d) In tali casi particolari e in relazione al tipo di attività e all’impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico ha
facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto.
e) Per i percorsi formativi dei PON i compensi saranno quelli fissati nella scheda di presentazione e dal Piano
Finanziario autorizzato. il corrispettivo proposto per la prestazione, indicato al netto della imposta sul valore
aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico
dell’amministrazione; le modalità di pagamento del corrispettivo.
f) il corrispettivo proposto per la prestazione, indicato al netto della imposta sul valore aggiunto, se dovuta, e del
contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla percentuale a carico dell’amministrazione; le modalità di
pagamento del corrispettivo.
Art. 11.4 Stipula del contratto
a) Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri
definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto e alla copertura
assicurativa, tranne che per i percorsi PON.
b) Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività verifica del profitto, se prevista, e
l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni.
c) La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quello di rapporto
privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita
dagli artt. 2222 e seguenti del codice civile.
d) I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno
scolastico e sono rinnovabili.
e) Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.
Art. 11.5 Impedimenti alla stipula del contratto
I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto
Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività:
 che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze
professionali;
 che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni
di lavoro;
 di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.
Art. 12 - PUBBLICIZZAZIONE DEGLI ATTI
Tutti gli atti dell’Istituto, salvo espliciti impedimenti previsti dalla legge, sono pubblici. I responsabili ne garantiscono
l’accesso e la visione nel rispetto delle norme esistenti.
Il diritto di accesso ai documenti ed atti scolastici consiste nella richiesta di prenderne visione o di averne copia, a
condizione che si sia titolari di un interesse diretto, concreto e attuale. La richiesta, adeguatamente motivata, è
rivolta al Capo d’Istituto.
Se l’atto richiesto in copia dovesse riguardare più persone, l’avente diritto può ottenere solo l’accesso relativamente
alla parte che lo riguarda direttamente.
Non è consentito l’accesso ad atti che riguardino la sfera privata di soggetti operanti nell’Istituto o di terzi in legittimo
rapporto con esso.
Art. 13 - MODIFICHE
Per la modifica al presente Regolamento è necessaria la delibera a maggioranza da parte del Consiglio d’Istituto.
FUNZIONAMENTO DEGLIORGANICOLLEGIALI
Per il funzionamento degli organi collegiali, oltre a quanto qui di seguito riportato, ci si attiene alle norme stabilite
dalla vigente normativa.
Art. 14
La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di norma cinque giorni, e
deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri o con avviso sottoscritto dai componenti per conoscenza.
In ogni seduta degli Organi Collegiali viene redatto un verbale, steso su apposito registro a pagine numerate.
Art. 15
Ciascuno degli Organi Collegiali programma, nel rispetto delle proprie competenze, le attività nel tempo, allo scopo di
consentire, nei limiti del possibile, uno svolgimento ordinato delle attività stesse.
Art. 16
I Consigli di classe di cui all’art.3 del DPR 31.5.74 n.416 si riuniscono di norma ogni due mesi sia per la verifica delle
programmazioni e dell'andamento didattico disciplinare della classe sia per predisporre piani di recupero e di
integrazione secondo le norme fissate nel Collegio dei Docenti.
Sono convocati dal Dirigente Scolastico, che li presiede, o dal docente da lui delegato. Per l’insorgere di gravi motivi,
la convocazione può essere richiesta anche da una delle altre componenti.
Art. 17
Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle
attività scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali.
Art. 18
Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell’esercizio
delle sue funzioni.
Art. 19
Quando lo ritenga opportuno, il Consiglio di Istituto ha il diritto di chiedere il parere degli altri Organi Collegiali su
argomenti specifici che possono rientrare nella sua competenza. Gli altri Organi Collegiali collaborano con il Consiglio
di Istituto.
Art. 20
Il Presidente convoca il Consiglio di Istituto di propria iniziativa o per deliberazione della Giunta Esecutiva o su
richiesta di un terzo dei consiglieri. La convocazione del Consiglio di Istituto deve essere fatta con avvisi scritti
contenenti l’ordine del giorno da consegnare agli interessati.
Art. 21
Per la validità delle sedute del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi componenti.
Il Presidente, accertata la mancanza del numero legale, aggiorna la seduta.
Art. 22
La G.E. è convocata dal Preside di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente con almeno ventiquattro ore,
con la trasmissione dell’ordine del giorno; le sue riunioni avvengono con gli stessi limiti di validità e gli stessi metodi di
votazione previsti per il Consiglio di Istituto.
Art. 23
I membri eletti del Consiglio di Istituto e della G.E. che non intervengono a tre sedute consecutive senza giustificato
motivo decadono dalla carica e vengono sostituiti con le modalità previste dall’art.22 del DPR 31.5.74 n.416.
Art. 24
La relazione annuale del Consiglio di Istituto è predisposta nel mese di ottobre di ogni anno dalla G.E. ed è oggetto di
discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto.
Art. 25
Per la modifica al presente Regolamento è necessaria la delibera a maggioranza da parte del Consiglio d’Istituto.
Art. 26
Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente, con specifico riferimento al
DPR 24.6.98 n.249 "Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria", in
conformità al quale DPR il presente regolamento è stato approvato e del quale DPR il presente regolamento
costituisce attuazione.
II presente regolamento sarà affisso all’albo della scuola. Una copia verrà allegata al registro di classe. Per quanto
non è espressamente previsto all'interno del presente regolamento, si fa riferimento al D.P.R. 249/98, al D.P.R.
235/2007 e alla normativa vigente.
ALLEGATI
A: Convenzione inerente le assemblee di classe:
Durante l’orario delle lezioni, gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea secondo le modalità fissate
degli artt.42, 43 e 44 del DPR 31.5.74 n.417, con la precisazione che:
1. la data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea studentesca devono essere presentati al
Dirigente Scolastico perché ne possa dare comunicazione agli studenti ed a tutti gli interessati almeno cinque
giorni prima;
2. il giorno e le ore delle assemblee di classe devono essere concordate con gli insegnanti interessati almeno
due giorni prima, presentando l’ordine del giorno.
3. è fatta salva la possibilità di regolamentare le assemblee con appositi accordi con la componente
studentesca;
Al di fuori dell’orario delle lezioni, gli studenti hanno diritto di organizzare gruppi di studio e di promuovere
attività integrative di carattere culturale e ricreativo
B: Convenzione inerente le Assemblee Studentesche di Istituto :
PREMESSA: Gli insegnanti che hanno lezione prima e durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca sono tenuti
a rimanere a disposizione degli studenti che non partecipino all’assemblea o per collaborare al buon andamento di
essa.
1. Il Comitato Studentesco elabora all’inizio dell’anno un calendario delle Assemblee da sottoporre
all’approvazione del Dirigente Scolastico (o di un suo delegato) e suscettibile di modifiche, qualora
circostanze impreviste lo richiedano.
2. Prima di ogni assemblea, con congruo anticipo (almeno 5 giorni), il Comitato Studentesco presenta al
Dirigente Scolastico (o al suo delegato) una richiesta formale, con l’indicazione della data e dell’ordine del
giorno.
3. Il Comitato Studentesco elegge un suo presidente e nomina i componenti di un suo servizio d’ordine,
responsabili del corretto svolgimento delle riunioni e tenuti ad avvertire prontamente il Dirigente Scolastico, o
il collaboratore della presidenza addetto alla gestione studenti, in caso di violazione della sopra citata
normativa ministeriale o del diritto penale.
4. L’Assemblea di Istituto può tenersi in locali esterni alla scuola, sotto forma di manifestazione sportiva,
incontro con esperti su tematiche di rilevante interesse, visione di film educativi con obbligo di successivo
dibattito.
5. Qualora l’Assemblea sia esterna, dovranno essere rispettate le seguenti regole:
a. Gli alunni non potranno allontanarsi dagli spazi o locali designati ed il servizio di ordine del Comitato
Studentesco sarà tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza in tale senso;
b. coloro che contravverranno a questa norma subiranno le relative sanzioni disciplinari;
c. le famiglie dovranno sottoscrivere un’autorizzazione, che sollevi la scuola da ogni responsabilità in caso
di incidenti o di problemi derivanti dalla non osservanza del regolamento da parte di uno o più studenti
(ad esempio dall’uscita dalla sala cinematografica, del campo sportivo … senza permesso);
d. Il docente - coordinatore, dopo aver segnalato nel registro di classe i nomi degli alunni inadempienti
trasmetterà i moduli firmati alla Segreteria, perché li conservi.
NOTA BENE : Gli allegati costituiscono parte integrante del Regolamento.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
(Art. 3 DPR 235/2007)
Richiamo l’attenzione dei docenti e di tutto il Personale della Scuola, dei genitori sulla puntuale
osservanza di alcune disposizioni relative agli obblighi inerente la funzione docente e l’ordinato
funzionamento dell’istituto. E’ superfluo sottolineare che il buon andamento della vita dell’Istituto
è affidato principalmente all’osservanza delle regole piccole e grandi, nella consapevolezza che dal
buon comportamento di ogni singola persona (docenti, personale ATA, studenti, genitori e
Dirigente) scaturisca l’efficienza e l’efficacia del fare scuola. Da qui gli adempimenti indicati:
I docenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti
previsti dalla scuola;

Non usare in classe il cellulare;

Stabilire buone relazioni con gli studenti, le famiglie, il personale della scuola e con eventuali soggetti
esterni;

Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la
classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;

Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli
studenti;

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;

Comunicare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio;

Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio;

Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due
scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari;

Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;

Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;

Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;

Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e
con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti e dei dipartimenti;

Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più
possibile personalizzate;

Il coordinatore di classe è tenuto ad ascoltare eventuali esigenze di colleghi, alunni e genitori. E’
tenuto inoltre a comunicare al Dirigente scolastico comportamenti scorretti da parte degli alunni e,
all’occorrenza, a porre il veto a tutte le attività integrative quali visite guidate, viaggi di istruzione,
ecc.. E’ compito del coordinatore monitorare periodicamente assenze, ritardi e giustifiche e prendere
contatti con le famiglie per informarle;

Svolgimento delle assemblee di classe:
I docenti delle ore di lezione in cui si svolgeranno le assemblee di classe devono autorizzare
per iscritto gli studenti e rimanere in classe per vigilare affinchè, nel corso dell’assemblea,
non si verifichino fatti riprovevoli: le assemblee avranno inizio dopo la prima ora di lezione e
devono concludersi non prima della fine della quarta ora.
Sul buon andamento dell’assemblea vigileranno tutti i docenti in servizio, secondo il proprio
orario, per riprendere le lezioni qualora l’assemblea fosse sospesa.
Nessun docente deve allontanarsi dall’Istituto durante le ore di assemblea, ma deve
rispettare il proprio orario di servizio.

L’insegnante di sostegno, in assenza del proprio alunno, potrà svolgere il proprio orario o con altri
alunni diversamente abili, oppure, rispettando il proprio orario di servizio resterà a disposizione della
scuola per eventuali sostituzioni di colleghi assenti;

Il personale scolastico (docenti e personale ATA) ha il dovere di consultare il registro delle circolari
per prendere nota degli avvisi/disposizioni dati. In questo senso le circolari interne hanno valore di
notifica agli interessati;

Nei locali scolastici è tassativamente vietato fumare;

Le ore di permesso devono essere richieste con congruo anticipo, salvo in casi eccezionali, e
recuperate entro due mesi dalla richiesta. In caso di rifiuto l’ora sarà detratta;

In caso di assenza di un docente o in caso di manifestazioni (scioperi, ecc.) il docente della classe che
è presente in aula nel momento della comunicazione deve annotare sul registro l’uscita anticipata o
l’ingresso posticipato, firmarlo e accettarsi che gli alunni prendano nota sul diario personale da far
firmare da un genitore per presa visione;

Il docente della prima ora è tenuto a controllare le assenze e i ritardi fatti registrare dagli alunni il/i
giorno/i precedente/i e comunicare eventuali inadempienze al coordinatore di classe;

Il docente della prima ora è tenuto ad ammettere in classe, anche a lezione iniziata, quegli alunni che
per motivi comprovati, accompagnati dai genitori, si presentano oltre l’orario d’ingresso.
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:


Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
Non usare mai in classe il cellulare (per le urgenze vanno utilizzati i telefoni messi a disposizione
dalla scuola). La non osservanza del divieto comporta il sequestro momentaneo del cellulare. La sua
restituzione implica la presenza dei genitori o di chi ne fa le veci;
 L’uso dei telefonini cellulari e di qualsiasi altro strumento di registrazione, allo scopo di acquisire dati
in formato audio, video o immagini che riproducono registrazioni vocali o filmati o fotografie digitali
riconducibili a studenti, docenti, personale ATA o altri soggetti presenti o che operano all’interno
dell’Istituto, senza avere il permesso degli interessati, comporta il pagamento di una sanzione
amministrativa che va da un importo minimo di 300 euro ad un massimo di 18000;
 Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
 Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
 Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
 Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
 Rispettare i compagni, il personale della scuola, le cose proprie e altui, le suppellettili (banchi,
lavagne, sedie, ecc.);
 Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
 Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
 Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
 Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
 Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
 Favorire la comunicazione scuola/famiglia annotando sul diario personale tutte le comunicazioni per
farle visionare da un genitore che poi deve apporre la propria firma;
 Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;
 Le uscite anticipate saranno autorizzate dal Dirigente o da un suo delegato solo in caso di
inderogabile e motivata necessità. In ogni caso gli studenti, anche se maggiorenni, potranno
usufruirne solo se prelevati da un genitore, previa autorizzazione sul registro di classe;
 Gli ingressi ritardati e/o le uscite anticipate, autorizzati dal Dirigente o da un suo delegato saranno
comunicati il giorno precedente e annotati sul registro di classe con firma del docente. Gli alunni sono
tenuti a trascrivere l’avviso sul diario personale per farlo firmare da un genitore, per presa visione.
Tale comunicazione vale come liberatoria per la scuola, in caso di inconvenienti e/o episodi spiacevoli
che dovessero vedere coinvolto lo studente.
I genitori si impegnano a:
 Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
 Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni,
assemblee, consigli e colloqui;
 Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la
scuola per accertamenti;
 Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
 Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola;
 Controllare sul diario personale del proprio figlio/a tutte le comunicazioni fatte dalla scuola (ingresso
posticipato, uscita anticipata, assemblea, sciopero, ecc) e apporre la propria firma per presa visione.
Tali comunicazioni liberano la scuola da ogni responsabilità in caso di incidenti e/o episodi spiacevoli
che dovessero verificarsi al di fuori della scuola.
Il personale non docente si impegna a:





Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;
Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola
(studenti, genitori, docenti).
Il Dirigente Scolastico si impegna a:
 Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e
personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;
 Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie
potenzialità;
 Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità
scolastica;
 Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare
risposte adeguate, anche in collaborazione con Enti Locali, Istituzioni e Associazioni del Territorio;
 Decidere sanzioni disciplinari su richiesta dei docenti/Consigli di classe in presenza di annotazioni sul
registro di classe e a seconda della gravità del comportamento dell’allievo.
CARTA DEI SERVIZI
PRINCIPI FONDAMENTALI
La Carta dei Servizi dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “M. Bellisario” di Ginosa
si ispira fondamentalmente agli articoli 3, 30, 33 e 324 della Costituzione Italiana.
Sono pertanto considerati indispensabili i seguenti principi:
1. Uguaglianza
Il servizio scolastico è erogato senza alcuna discriminazione riguardante sesso, razza,
etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
2. Imparzialità e regolarità
a) Gli operatori scolastici agiscono secondo criteri di obiettività ed equità nell’erogazione
dei servizi, applicando con trasparenza le norme;
b) La Scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del
servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla
legge.
3. Accoglienza e integrazione
La Scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti, a favorire l’accoglienza di
genitori e alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo
alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevanti necessità.
4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
Lo studente ha diritto di scelta fra i vari indirizzi di studio dell’Istituto. Il contratto
scolastico ne regola il comportamento ed è pubblicizzato nella fase dell’accoglienza
con gli alunni e i genitori. La regolarità della frequenza è assicurata da interventi di
prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte degli
operatori che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
5. Partecipazione, efficienza e trasparenza
Verrà favorita da parte dell’Istituto una gestione partecipata della Scuola, nell’ambito
degli Organi e delle procedure vigenti;
Saranno favorite le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della Scuola
come centro di promozione culturale e sarà consentito l’uso degli edifici e delle
attrezzature fuori dell’orario scolastico, se compatibile con il corretto funzionamento del
servizio;
Saranno garantite procedure semplificate e informazione Trasparente;
L’attività scolastica si uniforma a criteri di efficienza e di efficacia in tutti i servizi
amministrativi, nell’attività didattica e nell’offerta integrata.
6. Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale
La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei Docenti
e garantisce la formazione dell’alunno nel rispetto degli obiettivi formativi generali e
specifici; L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il
personale.
7. Azione educativa
Viene assicurata la piena collaborazione delle famiglie e dei genitori, per ottenere
una continua e costante maturazione, favorendo l’educazione multiculturale degli
allievi, e il superamento di eventuali situazioni di disagio scolastico.
1. La Programmazione didattico-educativa
Per quanto concerne la programmazione didattico-educativa, si fa riferimento al POF
2. Il Contratto Formativo
Per convenzione viene denominato Contratto Formativo il rapporto che si stabilisce tra l’
Istituzione educativa e l’utenza del servizio scolastico.
Esso consiste nell’esplicitazione dell’operato della Scuola, coerente con gli obiettivi formativi
definiti ai vari livelli istituzionali (d’Istituto, di classe e per materia) e nella dialettica tra gli
impegni assunti dai Docenti in campo metodologico-didattico e gli impegni assunti dai
discenti e dalle famiglie verso la Scuola, da cui deriva il corretto evolversi del rapporto
formativo.
Con il Contratto Formativo, pertanto, si ha che:
 l‘allievo deve:
- essere messo in condizione di conoscere:
- gli obiettivi didattici ed educativi del corso scelto;
- il percorso ritenuto idoneo per raggiungerli;
- le fasi del suo percorso formativo;
 impegnarsi:
- a partecipare alla propria formazione, seguendo le linee dell’intervento didattico
tracciate dai Docenti, condividendo le finalità per ciò che riguarda le forme di lavoro
proposte;
• il Docente deve:
 esprimere la propria offerta formativa;
 motivare il proprio impegno didattico;
 esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione cui fa
ricorso nell’azione didattica;
• il Genitore deve:

essere messo in condizione di conoscere l’offerta formativa della Scuola;

avere un atteggiamento collaborativo nell’azione didattico-educativa;

partecipare alla vita della scuola collaborando nelle attività (Organi Collegiali,
periodici contatti con i Docenti, iniziative culturali e di orientamento, etc.)
3. Il Regolamento d’ Istituto
Per gli studenti, è stato redatto un Regolamento d’ Istituto, che all’inizio di ogni anno
scolastico viene letto in ciascuna classe da un Docente, che ha anche il compito di
illustrarlo e di rimarcare le parti più significative.
4. Risorse Umane
-
L’ Organico dei Docenti è stabilito annualmente dal Ministero (o sue emanazioni
periferiche)
L’ assegnazione degli Insegnanti alle classi o ai plessi avviene secondo le norme e i
contratti di lavoro vigenti.
5. Servizi al Pubblico
 Annualmente, e in conformità con le risorse disponibili, viene predisposto e reso
pubblico mediante affissione all’ingresso dell’Istituto, l’orario di apertura degli uffici
amministrativi, garantendo anche l’apertura pomeridiana.

Le attrezzature dell’Istituto possono, su richiesta e previa autorizzazione dell’Organo
competente, essere utilizzate anche da terzi.
6. Condizioni ambientali dell’Istituto
L’I.I.S.S. “M. Bellisario”, offre un’ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro; le
condizioni igieniche e di sicurezza dei locali e dei servizi garantiscono una confortevole
permanenza a Scuola, per gli alunni e per il personale.
L’Istituto è impegnato a offrire sicurezza interna ed esterna agli alunni e a tale scopo
attua una fattiva collaborazione sia con gli Enti tradizionali dell’Istruzione: Centro
Servizi Amministrativi, Distretto Scolastico, sia con gli Enti Locali (Provincia di Taranto,
Comuni di Ginosa), sia con Associazioni private quali gruppi sportivi, Istituti Bancari, etc.
Inoltre, nell’ambito della prevenzione e della lotta alle tossico-dipendenze, per
garantire la sicurezza esterna degli alunni nelle immediate vicinanze dell’Istituto, ci si
avvale dell’aiuto delle Forze dell’Ordine che svolgono un’attiva funzione di sorveglianza e
controllo.
Locali e strutture:
L’Istituto è costituito da due distinti edifici risalenti ad epoche diverse, distanti tra di
loro.
Le aule, i laboratori, l’aula magna e la palestra sono allocati nell’edificio più recente.
Vi sono due ampi parcheggi interni, ed è garantita l’accessibilità e la fruibilità
dell’Istituto ai portatori di handicap.
L’Istituto dispone di un piano di “evacuazione rapida” degli edifici, in caso di
calamità, e tale piano viene rivisto ed aggiornato secondo la scansione e le modalità
della normativa vigente.
7. Procedure di reclamo
Ogni Docente, non docente, genitore, allievo può presentare direttamente al Dirigente
Scolastico, osservazioni scritte o reclami scritti, su quanto avviene nell’ambito
dell’Istituto scolastico o su quanto fa riferimento all’Istituto.
Qualora il reclamo sia di scarso rilievo e non abbia bisogno di accertamenti, il
Dirigente Scolastico lo riscontra in via breve.
Qualora il reclamo debba essere documentato o istruito, il Dirigente lo sottopone
(per iscritto) all’Organo eventualmente obbligato per legge ad emettere parere, dando
risposta scritta all’interessato entro 30 giorni dall’emanazione del parere.
Il Dirigente Scolastico
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE – PRIMO BIENNIO
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
I.I.S.S. “M. BELLISARIO
CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASE
acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex
Ministro della Pubblica Istruzione) con decreto 22 agosto 2007, n.139;
Visti gli atti di ufficio;
certifica
che l... studente/ssa
cognome ___________________________ nome ______________________
nato/a il ___/___/___, a _______________________ Stato ______________
iscritto/a presso questo Istituto nella classe _______ sezione _____________
indirizzo di studio ________________________________________________
nell’anno scolastico _______________
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base di seguito indicate.
LEGENDA - Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse
Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione ”livello base non
raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note,
compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilita acquisite
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie
opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli
COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI
Asse dei linguaggi
LIVELLI
lingua italiana:

padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
lingua straniera

utilizzare la lingua
operativi
(3)
..................... per i principali scopi comunicativi ed
altri linguaggi

utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario

utilizzare e produrre testi multimediali
Asse matematico




LIVELLI
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico



LIVELLI
osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e
di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
Asse storico-sociale



LIVELLI
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio
(3) Specificare la prima lingua straniera studiata.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo
studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del
regolamento citato in premessa (1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4.
collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7.
individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione).
Ginosa, lì ___________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
INDICE
PREMESSA………………………………………………………………………………………………
CONTESTO AMBIENTALE……………………………………………………………………….
LA NOSTRA STORIA………………………………………………………………………………..
RISORSE STRUTTURALI………………………………………………………………………….
ORGANIGRAMMA…………………………………………………………………………………….
FIGURE E ORGANI COLLEGIALI…………………………………………………………….
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’………………………………………………………..
Calendario delle lezioni
Orario delle lezioni
MISSION DELL’ISTITUTO………………………………………………………………………..
Obiettivi formativi ed educativi
Obiettivi cognitivi e operativi
Obiettivi relazionali e comportamentali
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA…………………………………………….
ASSI CULTURALI………………………………………………………………………………………
Articolazione delle competenze
PERCORSI CURRICULARI…………………………………………………………………………
Settore Economico
Settore Tecnologico
Settore Servizi
Settore Industria e Artigianato
VALUTAZIONE……………………………………………………………………………………………
Tipologie di valutazione
Criteri di valutazione
Strumenti e modalità di verifica
Griglia di valutazione dell’area cognitiva
Attribuzione del credito scolastico
Criteri di attribuzione del voto di comportamento
Criteri per lo svolgimento degli scrutini
Ammissione alla classe successiva
Sospensione del giudizio
Comunicazione alla famiglie
Non ammissione alla classe successiva
Criteri di integrazione per lo scrutinio finale
Esami integrativi
Esami di idoneità
Modalità di iscrizione agli esami
AUTOVALUTAZIONE.…………………………………………………………………………………..
Risultati del progetto VALeS
PIANO DI LAVORO DEL GRUPPO H…………………………………………………………….
PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIONE…………………………………………………………..
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA………………………………………………
Attività complementari
RETI TRA ISTITUZIONI……………………………………………………………………………….
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
1
2
4
5
6
9
13
pag. 16
pag. 18
pag. 19
pag. 24
pag. 37
pag. 44
pag. 46
pag. 48
pag. 49
pag. 53
Collaborazioni con Enti Territoriali
SICUREZZA………………………………………………………………………………………………….
ALLEGATI ……………………………………………………………………………………………………
Regolamento d’Istituto
Patto Educativo di Corresponsabilità
Carta dei Servizi
Certificato delle competenze di base – Primo Biennio
pag. 54
pag. 55
Scarica

piano dell`offerta formativa