Anno 20 - Mar/Apr 2013 -
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
n. 160
Notiziario ASAPS - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì - Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411
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www.
asaps.it
di Giordano Biserni*
Poliziotto fino all’ultimo respiro
Il saluto dell’ASAPS al Capo della Polizia Antonio
Manganelli, poliziotto a 18 carati, mai intimidito dalla
mafia, ma che si è dovuto arrendere alla terribile malattia
Antonio Manganelli ci ha lasciato
Il Capo della Polizia si è dovuto arrendere, alla fine, all’ultimo nemico che la vita gli ha fatto incontrare: la malattia. L’investigatore che,
dopo Giovanni De Gennaro, nel 2007 aveva assunto la direzione della Pubblica Sicurezza, ha combattuto strenuamente, restando al
suo posto come solo pochi avrebbero saputo fare.
Poliziotto fino all’ultimo respiro
Pag. 1
Sommario
Convocazione Assemblea Generale Pag. 3
Benvenuto al Papa Francesco
Pag. 4
Obiettivo zero morti sulla strada
Pag. 6
Pirati della strada 2012
Pag. 10
Stragi del sabato sera
Pag. 11
Osservatorio il Centauro
ASAPS sulle “Morti verdi” 2012
Pag. 12
Sandro Bernacchio lascia il servizio Pag. 14
Appello dell’Assistente Capo
Piero Scarpone
Pag. 15
E’ deceduto Vittorio Chinelli
Pag. 15
Giurisprudenza Pag. 19
I Vostri Quesiti Pag. 23
Scrivono di Noi
Pag. 25
Notizie Lampo Pag. 29
Posta Pag. 34
Convocazione
dell’Assemblea
Generale
Forlì, 26 maggio 2013
“Poliziotto
fino all’ultimo
respiro”
La Polizia di Stato, per questo, resta orfana all’improvviso di uno degli
“sbirri” più temuti dalla criminalità e apprezzati in Italia e all’estero,
capace con la sua gentilezza di resistere a schiaffi e smacchi, forte
però dei suoi successi e del suo incredibile curriculum, cresciuto cattura dopo cattura, indagine dopo indagine, successo dopo successo.
Classe 1950, il prefetto Manganelli si era laureato in Giurisprudenza
per poi specializzarsi in Criminologia Clinica a Modena, cercando con
tutte le proprie forze, da giovane funzionario, di realizzare il suo sogno
di bambino: fare l’investigatore.
Non ha mai fatto mistero, in chi l’ha conosciuto da vicino, della sua
soddisfazione quando, nel 1986, scortò il pentito Buscetta nell’aula
bunker di Palermo, dove venne istruito e celebrato il primo maxiprocesso a Cosa Nostra. Stretto collaboratore di Rocco Chinnici, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto, Antonio Manganelli si formò a fianco di “sbirri” dello stampo dell’amico Gianni De
Gennaro, che di lì a poco avrebbe fondato la DIA, di Alessandro Pansa
e di Francesco Gratteri. Diede la caccia ai killer di Ninni Cassarà ed
ebbe il privilegio di essere uno dei pochi a cui Falcone in persona dava
la più totale fiducia e sono già in molti, fin dal giorno successivo alla
sua scomparsa, a ritenere che quella “simpatia” sia dovuta, tra l’altro,
al carattere calmo e riflessivo che accomunava giudice e poliziotto.
E poi il suo legame con Palermo, con gli indimenticabili anni della
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“Catturandi”, quelli della caccia a Pietro Aglieri, e poi Napoli e ancora
Roma, con la direzione dello SCO.
La Polizia ha perso dunque un Capo vero, che nasce dagli appostamenti sulla strada e che ha poi lavorato nelle stanze del Viminale,
capace di ricordarsi, vent’anni dopo, di un semplice poliziotto che lo
aveva accompagnato nelle sue avventure e di scrivergli una lettera il
giorno del pensionamento. Lo Stato perde un servitore instancabile,
a cui tutti gli esponenti delle Istituzioni, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Ministro dell’Interno Cancellieri in testa,
hanno voluto rendere il loro sentito omaggio. Il prefetto Manganelli
è stato capace di fronteggiare i momenti più tragicamente difficili,
come quelli del dopo G8 di Genova o di altre sciagurate pagine capaci
di offuscare l’immagine di un corpo che dal 1981 resta uno dei fari di
Giustizia e Legalità nella nostra democrazia.
L’ASAPS perde il suo interlocutore numero uno: difficile dimenticare
il calore e l’energia amica delle sue strette di mano e il suo sorriso
accattivante. Impossibile dimenticare la sua rassicurante figura nei
giorni terribili dei lutti nella Specialità, che ora, anche attraverso noi,
intende rendergli omaggio.
Onori al poliziotto Manganelli.
Presidente ASAPS*
n. 160
Convocazione Assemblea Generale
Nel corso della riunione del Consiglio Nazionale dell’Asaps, tenutasi l’11 Marzo scorso, l’organo statutario, tra gli argomenti del giorno,
ha deliberato la data dell’Assemblea Generale, che avrà luogo domenica, 26 maggio 2013, presso il GRAND HOTEL FORLI’,
via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI EFFETTIVI ASAPS E DEL CONSIGLIO NAZIONALE
Domenica 26 maggio 2013 GRAND HOTEL FORLI’, via del Partigiano, 12/bis - 47121 Forlì
Domenica, 26 maggio 2013, presso il GAND HOTEL FORLI’, alle ore 7.30 in prima convocazione, e alle ore 9,30 in seconda convocazione, è indetta l’Assemblea Generale ordinaria dei Soci Effettivi dell’Asaps. La convocazione è estesa anche al Consiglio
Nazionale i cui membri riceveranno singola comunicazione.
ORDINE DEL GIORNO:
1)- Relazione del presidente – Analisi situazione e iniziative Asaps 2013/2014.
2)- Situazione iscrizioni anno 2013
3)- Approvazione bilancio consuntivo 2012
4)- Approvazione bilancio preventivo 2013
4)- Ipotesi di istituzione della “Fondazione ASAPS per la Sicurezza Stradale”
6)- Varie ed eventuali.
Si ricorda, a mente del 5° comma dell’articolo 13 dello Statuto, che ogni socio effettivo potrà portare fino ad un massimo di 30
deleghe di altri soci effettivi, in regola con l’iscrizione per il 2013.
IL PRESENTE ANNUNCIO E’ DA CONSIDERARSI QUALE “AVVISO” SECONDO QUANTO STABILITO DALL’ART. 12 DELLO STATUTO.
I REFERENTI e i soci effettivi interessati a partecipare all’Assemblea sono pregati di raccogliere le deleghe utilizzando l’allegato schema.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
DELEGA
Il sottoscritto ______________________________, in servizio presso il/la ______________________ Polizia Stradle di
_______________________________, socio effettivo Asaps, in regola con l’iscrizione per l’anno in corso, delega il socio
effettivo _________________________a rappresentarlo nel corso dell’Assemblea Generale ordinaria dei Soci Asaps che
avrà luogo in Forlì, presso il GRAND HOTEL FORLI’, domenica 26 maggio p.v., con facoltà di voto, accettando sin d’ora ogni
decisione che verrà assunta nel corso dell’Assemblea stessa.
Luogo ____________________, data_____________________
Il Socio Asaps
______________________________
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
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“Inmensamente feliz de ser el nuevo Papa, Francisco I”
Benvenuto
al Papa
Francesco,
un uomo semplice
(che usa la metro e il bus)
al vertice della Chiesa
cattolica
R
oma 14 marzo 2013 – “Inmensamente feliz de ser el nuevo
Papa, Francisco I”: pare che questo sia il primo messaggio “social” del nuovo Papa, l’argentino Jorge Mario Bergoglio, gesuita, vescovo di Buenos Aires, 76 anni. Il profilo di quest’uomo è quello
di un uomo semplice: non ha un’auto, non ha un autista, usa la metro
e i bus e ama il calcio, come ogni argentino che si rispetti, e ha un
account Twitter. Abbiamo notato, appena si è affacciato al balcone,
anche il collare con la croce in ferro e non in oro. Un segno importan-
Foto dalla rete
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n. 160
Foto dalla rete
te che si declina col suo nome di Francesco. Di lui leggerete di tutto
e di più: sapremo quando si è laureato, quando ha deciso di prendere
i voti e come sia arrivato, nel silenzio che solo l’umile operaio nella
vigna del Signore è capace di rispettare, al soglio di Pietro.
Lo aspetta un mondo in perenne crisi, devastato da eterne guerre fratricide e spaccato da guerre religiose, che ha bisogno di trovare una
serenità che l’uomo, nella sua storia, non sembra aver mai raggiunto:
quando abbiamo sentito la sua voce, il calore che abbiamo provato è
stato capace di darci ancora la forza di una speranza.Peraltro, chi si
occupa di sicurezza stradale sa bene che la speranza è una costante
del proprio impegno. Ogni giorno muoiono migliaia di persone in tutto
il pianeta, per effetto della violenza stradale spesso incontrollabile e
in molti casi “incontrastata”.Papa Benedetto XVI, automobilista pa-
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
tentato, ha spesso rivolto accorati appelli durante l’Angelus per invitare i fedeli ad andare piano e di fare attenzione e certo, noi che dei
numeri della strada abbiamo fatto una sorta di religione, non poteva
sfuggirci che è stato proprio durante il papato di Ratzinger che il calo
della mortalità stradale ha raggiunto i livelli più eccelsi. Sarà stato
anche merito suo?
Beh, una preghiera da parte sua non avrà certo guastato, no?
E ora, con Ratzinger assorto nelle proprie meditazioni, Francesco I si
prepara al suo impegnativo e difficile compito: papa della chiesa cattolica, 266esimo vescovo di Roma, ottavo sovrano dello Stato della
Città del Vaticano e primate d’Italia.
Buon viaggio Papa Francesco. (ASAPS)
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Proposte Asaps
Agenda sicurezza stradale 2013
Obiettivo zero morti
sulla strada
Foto Coraggio - archivio Asaps
È
un termine di moda, lo sappiamo: ma non è un’invenzione dei giorni nostri. Al tempo degli antichi latini, quando il “gerundivo” era di uso
corrente, “agenda” voleva dire, letteralmente, “cose da fare”. L’ASAPS, delle cose da fare sulla strada, ha un’idea molto precisa, tanto
da redigere un decalogo di ciò che deve essere fatto per mettere in sicurezza la strada. I punti, per l’appunto, sono dieci: un numero
perfetto, perché consente di fare bene i conti e perché, del resto, la civiltà occidentale ha iniziato presto a fare i conti con questo numero:
dieci sono le dita di una mano.Dunque, l’invito è di mettersi subito al lavoro, cominciando con la creazione di un agenzia interministeriale sul
modello francese, che metta attorno a un tavolo ministeri, enti, associazioni – anche dei consumatori – e forze di polizia. Il compito di questo
organismo dovrebbe essere quello di analizzare in tempo reale tutti i dati provenienti dalla strada, le tendenze che vi si registrano in termini di
sinistrosità e di trasgressione, e predisporre in
L’Agenda si propone di essere questo: una base di partenza
Anche per i politici che si accingono a sedersi in Parlamento ed ai quali facciamo già da oggi appello.
1. Creazione di un’agenzia interministeriale, sul modello francese (Comitato Interministeriale della Sicurezza Stradale) e spagnolo (Direzione
Generale del Traffico) responsabile per la sicurezza stradale in Italia con l’obiettivo di coordinare e rendere responsabili le varie autorità coinvolte incluso le forze di polizia. Tale autorità dovrebbe essere indipendente e riportare idealmente al capo del Governo, in quanto ogni sua
determinazione, proprio perché assunta in un consesso di grande e trasparente concertazione, dovrebbe potersi tramutare
in norma e applicazione.
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n. 160
Dovrebbero far parte dell’agenzia:
i) i ministeri dell’Interno, della Giustizia, delle Infrastrutture e Trasporti, della Sanità e della Pubblica Istruzione;
ii) le polizie dello Stato e quelle locali, i Vigili del Fuoco e i sanitari
(118 e servizi connessi, anche per il supporto psicologico);
iii) le associazioni, comprese quelle di categoria.
Ogni azione dovrebbe essere attentamente pianificata, messa in pratica come test in aree limitate e poi, una volta provata, applicata in
maniera massiccia.
Gli obiettivi:
• Definire un piano triennale per la sicurezza stradale in Italia
• Assicurare che tale piano sia completamente finanziato anche attraverso i proventi delle multe
• Stabilire un sistema di raccolta dei dati e dei sistemi di sorveglianza
atti a comprendere a pieno il fenomeno e di conseguenza a definire
azioni efficaci
• Definire obiettivi annui di vite umane da salvare, per gruppi di utenti
della strada e per regioni geografiche
• Supportare l’intensificazione dei controlli e coordinare le campagne
di sensibilizzazione
• Promuovere il miglioramento della qualità delle statistiche degli
incidenti stradali (ad esempio, distinzione tra feriti gravi e non, presenza di alcol, piraterie ecc.);
• Approntare lo sviluppo degli indicatori dell’incidentalità stradale
anche in chiave locale;
• Valutare continuamente i dati della contravvenzionalità e il funzionamento delle leggi;
• Identificare le categorie dei conducenti e dei passeggeri a rischio
(esempio, evoluzione delle stragi del sabato sera).
2. incremento del 20% pattuglie in divisa sulla strada per contestazioni infrazioni come: mancato uso cinture, uso del cellulare alla guida,
mancato utilizzo indicatori di direzione, pneumatici irregolari, tempi di
guida ecc. con la comunicazione semestrale del numero complessivo
delle pattuglie impiegate da tutte le forze di polizia in attività di vigilanza stradale. Incentivazione controlli sulla regolarità dei veicoli pesanti in particolare stranieri e attivazione di una polizia dei trasporti in
seno alla Polizia Stradale e alle altre polizie, presso il CAPS di Cesena
3. Approvazione proposta Omicidio stradale e attivazione di specifiche
campagne informative e dissuasive contro la Pirateria stradale, contro
l’aggressività alla guida e aggressività contro gli agenti, contro l’uso
di alcol e droghe e incremento delle sanzioni specifiche in relazione
alla nuova figura dell’ Omicidio stradale. Introduzione dell’obbligo di
sentire il parere della parte civile per l’applicazione del patteggiamento per ogni caso di Omicidio stradale.
4. Riforma C.d.S. con semplificazione infrazioni e riferimento in via
principale alle norme di comportamento. Sconto del 20-30% per sanzioni C.d.S. per pagamento cash (carta di credito, bancomat ecc) o
entro 5 giorni dalla contestazione.
Il pagamento immediato farebbe risparmiare costi immensi all’amministrazione e riporterebbe uomini in strada. Dotazione del Pos alle
pattuglie.
5. Incremento controlli con etilometro per raggiungere almeno la quoAssociazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
ta 3 milioni di verifiche l’anno con censimento del numero dei controlli
delle singole forze di polizia (siamo fermi sotto quota due milioni).
Inoltre, introdurre l’obbligo per i comuni (o consorzi di comuni) con più
di 5 mila abitanti o più di 5 agenti in servizio di dotarsi di etilometri e
precursori e narcotest.
Destinazione dei proventi delle violazioni agli articoli 186 e 187 contestate dalle Polizie Locali direttamente alle casse dei ncomuni o
province. In questo contesto di lotta alle ebbrezze, nprevedere l’avvio sistematico delle prove Narcotest su strada, con ritiro immediato
patente per i positivi e controverifica presso laboratori sanitari con
l’obiettivo iniziale di almeno 500.000 controlli l’anno. Prevedere poi la
certificazione in dettaglio della destinazione dei proventi delle sanzioni stradali ai sensi dell’art.208 C.d.S. da parte delle amministrazioni
statali e locali, con relativi tagli nelle assegnazioni statali per quegli
enti locali o ministeri che omettono di comunicare la destinazione
delle sanzioni.
6. Ripristino conteggio incidenti alcol e narco correlati nelle statistiche Istat, con specifica suddivisione tra feriti e feriti gravi. Inoltre verifica raccolta dati incidenti stradali con sistemi di riscontro con enti
e associazioni competenti e di dimostrata esperienza. Con l’obiettivo
della pubblicazione immediata dei dati che siano integrati con quelli
delle Polizie Locali (che rilevano il 65% degli incidenti).
7. Verifica quantità contestazioni delle sanzioni a distanza ed estensione sistema controllo velocità con Tutor a tutte le autostrade e superstrade nazionali. Tutto il ricavo delle sanzioni dovrà andare all’ente proprietario della strada ai fini del miglioramento della struttura
stradale e per il potenziamento dei sistemi destinati al miglioramento
della sicurezza sulle strade e all’attività delle forze di polizia per il
controllo stradale. Attivazione di un sistema per la notificazione differita ai veicoli con targa straniera che hanno commesso violazioni sul
territorio nazionale, con l’istituzione di una banca dati delle violazioni
al C.d.S. dei veicoli stranieri, non notificate o comunque non riscosse entro i 3 anni precedenti. Sistema di controllo e verifica anche a
distanza della copertura assicurativa di un veicolo con l’attivazione
delle procedure già previste e di ulteriori sistemi di contrasto. Sanzioni più severe per chi circola senza assicurazione. Confisca del veicoli
per chi circola con falsa assicurazione
8. Previsione del congelamento degli aumenti biennali delle sanzioni
del C.d.S. se nel biennio precedente il numero degli incidenti e delle
vittime della strada è diminuito per una percentuale pari o superiore
alla media europea
9. Istituzione di una commissione mista (assicuratori, associazioni
consumatori e associazioni vittime della strada ecc.) per verifica del
Fondo di garanzia delle vittime della strada in conseguenza delle liquidazioni di incidenti dovuti a piraterie stradali e delle “scoperture”
assicurative
10. Educazione stradale obbligatoria per tutte le scuole dalle elementari alle superiori con pacchetti di ore differenziati per quantità
e materia.
*Presidente Asaps
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Proposte ASAPS per la sicurezza stradale 2013
Obiettivo zero morti
sulle strade
1. Creazione di un’agenzia interministeriale, sul modello francese
(Comitato Interministeriale della Sicurezza Stradale) e spagnolo (Direzione Generale del Traffico) responsabile per la sicurezza stradale
in Italia con l’obiettivo di coordinare e rendere responsabili le varie
autorità coinvolte incluso le forze di polizia. Tale autorità dovrebbe
essere indipendente e riportare idealmente al capo del Governo, in
quanto ogni sua determinazione, proprio perché assunta in un consesso di grande e trasparente concertazione, dovrebbe potersi tramutare
in norma e applicazione.
Dovrebbero far parte dell’agenzia:
i) i ministeri dell’Interno, della Giustizia, delle Infrastrutture e Trasporti, della Sanità e della Pubblica Istruzione;
ii) le polizie dello Stato e quelle locali, i Vigili del Fuoco e i sanitari
(118 e servizi connessi, anche per il supporto psicologico);
iii) le associazioni, comprese quelle di categoria.
Ogni azione dovrebbe essere attentamente pianificata, messa in pratica come test in aree limitate e poi, una volta provata, applicata in
maniera massiccia.
Gli obiettivi:
• Definire un piano triennale per la sicurezza stradale in Italia
• Assicurare che tale piano sia completamente finanziato anche attraverso i proventi delle multe
• Stabilire un sistema di raccolta dei dati e dei sistemi di sorveglianza atti a comprendere a pieno il fenomeno e di conseguenza a definire
azioni efficaci
• Definire obiettivi annui di vite umane da salvare, per gruppi di utenti
della strada e per regioni geografiche
• Supportare l’intensificazione dei controlli e coordinare le campagne
di sensibilizzazione
• Promuovere il miglioramento della qualità delle statistiche degli
incidenti stradali (ad esempio, distinzione tra feriti gravi e non, presenza di alcol, piraterie ecc.)
• Approntare lo sviluppo degli indicatori dell’incidentalità stradale
anche in chiave locale
•Valutare continuamente i dati della contravvenzionalità e il funzionamento delle leggi
• Identificare le categorie dei conducenti e dei passeggeri a rischio
(esempio, evoluzione delle stragi del sabato sera)
2. Incremento del 20% pattuglie in divisa sulla strada per contestazioni infrazioni come: mancato uso cinture, uso del cellulare alla guida,
mancato utilizzo indicatori di direzione, pneumatici irregolari, tempi
di guida ecc. con la comunicazione semestrale del numero complessivo delle pattuglie impiegate da tutte le forze di polizia in attività di
vigilanza stradale. Incentivazione controlli sulla regolarità dei veicoli
pesanti in particolare stranieri e attivazione di una polizia dei trasporti
in seno alla Polizia Stradale e alle altre polizie, presso il CAPS di
8
Foto Coraggio - archivio Asaps
Cesena.
3. Approvazione proposta Omicidio stradale e attivazione di specifiche campagne informative e dissuasive contro la Pirateria stradale,
contro l’aggressività alla guida e aggressività contro gli agenti, contro
l’uso di alcol e droghe e incremento delle sanzioni specifiche in relazione alla nuova figura dell’ Omicidio stradale.
Introduzione dell’obbligo di sentire il parere della parte civile per l’applicazione del patteggiamento per ogni caso di Omicidio stradale.
4. Riforma C.d.S. con semplificazione infrazioni e riferimento in via
principale alle norme di comportamento. Sconto del 20-30% per sanzioni C.d.S. per pagamento cash (carta di credito, bancomat ecc) o
entro 5 giorni dalla contestazione. Il pagamento immediato farebbe
n. 160
Obiettivo zero morti sulle strade
risparmiare costi immensi all’amministrazione e riporterebbe uomini
in strada. Dotazione del Pos alle pattuglie.
5. Incremento controlli con etilometro per raggiungere almeno la quota 3 milioni di verifiche l’anno con censimento del numero dei controlli
delle singole forze di polizia (siamo fermi sotto quota due milioni).
Inoltre, introdurre l’obbligo per i comuni (o consorzi di comuni) con più
di 5 mila abitanti o più di 5 agenti in servizio di dotarsi di etilometri e
precursori e narcotest. Destinazione dei proventi delle violazioni agli
articoli 186 e 187 contestate dalle Polizie Locali direttamente alle
casse dei comuni o province. In questo contesto di lotta alle ebbrezze, prevedere l’avvio sistematico delle prove Narcotest su strada, con
ritiro immediato patente per i positivi e controverifica presso laboratori sanitari con l’obiettivo iniziale di almeno 500.000 controlli l’anno.
Prevedere poi la certificazione in dettaglio della destinazione dei proventi delle sanzioni stradali ai sensi dell’art. 208 C.d.S. da parte delle
amministrazioni statali e locali, con relativi tagli nelle assegnazioni
statali per quegli enti locali o ministeri che omettono di comunicare
la destinazione delle sanzioni.
6. Ripristino conteggio incidenti alcol e narco correlati nelle statistiche Istat, con specifica suddivisione tra feriti e feriti gravi. Inoltre verifica raccolta dati incidenti stradali con sistemi di riscontro con enti
e associazioni competenti e di dimostrata esperienza. Con l’obiettivo
della pubblicazione immediata dei dati che siano integrati con quelli
delle Polizie Locali (che rilevano il 65% degli incidenti).
7. Verifica quantità contestazioni delle sanzioni a distanza ed estensione sistema controllo velocità con Tutor a tutte le autostrade e su-
perstrade nazionali. Tutto il ricavo delle sanzioni dovrà andare all’ente proprietario della strada ai fini del miglioramento della struttura
stradale e per il potenziamento dei sistemi destinati al miglioramento
della sicurezza sulle strade e all’attività delle forze di polizia per il
controllo stradale. Attivazione di un sistema per la notificazione differita ai veicoli con targa straniera che hanno commesso violazioni sul
territorio nazionale, con l’istituzione di una banca dati delle violazioni
al C.d.S. dei veicoli stranieri, non notificate o comunque non riscosse
entro i 3 anni precedenti.
Sistema di controllo e verifica anche a distanza della copertura assicurativa di un veicolo con l’attivazione delle procedure già previste
e di ulteriori sistemi di contrasto. Sanzioni più severe per chi circola
senza assicurazione. Confisca dei veicoli per chi circola con falsa assicurazione.
8. Previsione del congelamento degli aumenti biennali delle sanzioni
del CdS se nel biennio precedente il numero degli incidenti e delle
vittime della strada è diminuito per una percentuale pari o superiore
alla media europea.
9. Istituzione di una commissione mista (assicuratori, associazioni
consumatori e associazioni vittime della strada ecc.) per verifica del
Fondo di garanzia delle vittime della strada in conseguenza delle liquidazioni di incidenti dovuti a piraterie stradali e delle “scoperture”
assicurative.
10. Educazione stradale obbligatoria per tutte le scuole dalle elementari alle superiori con pacchetti di ore differenziati per quantità
e materia.
Foto Coraggio - archivio Asaps
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
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Pirati della strada 2012:
ecatombe di morti e feriti
130 vittime e 1.111 feriti, molti
dei quali pedoni e ciclisti
In aumento anche le “bandane
rosa” mentre resta stabile il
numero di stranieri coinvolti
La Lombardia guida la classifica,
chiusa dalla Valle d’Aosta
I
pirati della strada non recedono e, purtroppo, anche il 2012 ha
rivelato inquietanti retroscena di un fenomeno che solo ASAPS,
con il suo speciale osservatorio, tiene sotto stretto monitoraggio.
Il numero di episodi analizzati, che si riferiscono solo ai casi di pirateria grave (per lesioni o per dinamica) è aumentato dell’11,9%, con
953 fughe rispetto alle 852 del 2011, anno che aveva fatto segnare un
record assoluto di crescita (+45%): poiché è nel 2010 che gli effetti
della crisi hanno iniziato a farsi sentire pesantemente nelle tasche
degli italiani, non è possibile escludere che una delle ragioni che spingono molti conducenti a fuggire sia la mancanza di assicurazione. Ma,
come vedremo, non solo, visto che anche l’alcol e la paura di perdere
la patente restano moventi di prim’ordine.
In ogni caso, il bilancio è pesante: 130 persone uccise (3 in più rispetto al 2011, pari al 2,4%) in 128 incidenti mortali, e1.111 feriti: nel
2011 gli accessi al pronto soccorso erano stati 995 (+11,7%).
Le cause: l’alcol è un accelerante pericolosissimo in questi casi, se è
vero che il 20,2% dei pirati (115 su 569 identificati) è risultato positivo
all’etilometro: tra questi, 15 avevano assunto sostanze stupefacenti.
Nei 128 episodi di pirateria mortale, l’autore aveva certamente bevuto (o assunto sostanze) nel 14,5% dei casi in cui è stato identificato
poco dopo l’incidente. Si devono aggiungere poi tutti i pirati in cui
l’autore è stato identificato a distanza di tempo per cui non è stato
possibile effettuare la prova con l’etilometro (la stima totale si avvicina almeno al 40%).
Le indagini, in casi di questo tipo, restano uno dei fiori all’occhiello
degli organi di polizia stradale. A 569 dei 953 pirati, è stato dato un
nome e un cognome nel giro di poche ore o pochi giorni (59,7%): di
questi, 144 sono finiti in manette (25,3%) perché rimasti “latitanti”
fino alla loro individuazione – senza che si siano messi a disposizione spontaneamente – e 425fuggiaschi sono denunciati a piede libero
(74,7%).
I dati dicono che la pirateria, contrariamente a quanto si sia portati a
pensare, è un fenomeno principalmente diurno, visto che ben l’83,3%
dei casi si è verificato in pieno giorno (794 eventi), mentre “solo” il
16,7%, vale a dire 159 episodi, ha avuto come teatro una strada buia.
Gli inquirenti, ricostruendo gli eventi, hanno identificato 69 donne pi-
10
rata, il 12,1% del totale: l’incidenza delle “bandane rosa”, nel 2011,
era stata lievemente inferiore, pari al 10% ma è più che raddoppiata
rispetto al 2010 quando era solo al 5%.
Resta invece purtroppo elevata, in piena linea col 2011, la percentuale dei pirati stranieri, quest’anno al 24,3%, contro il 24%della precedente rilevazione. Ma gli stranieri non sono solo carnefici: il 14,1%
delle vittime (morti e feriti) infatti non è cittadino italiano.
Le utenze deboli restano le più colpite: tra i 130 morti, nel 2012 ci
sono 68 pedoni (367 i feriti) e 22 ciclisti (127 feriti). Questi dati forniscono un quadro solo leggermente diverso rispetto al 2011, positivo
per i pedoni, che nel 2011 registrarono 72vittime – 4 in più – e negativo per i ciclisti, che nel precedente anno avevano fatto registrare 16
uccisioni, 6 in meno.
Non ci soddisfa neppure il dato dei minori, coinvolti in 63 episodi (pari
al 6,6%) con 2 vittime e 71 feriti.
Le regioni più colpite dal fenomeno sono nell’ordine la Lombardia, con
155 episodi, il Veneto con 97, il Lazio con 84, l’Emilia Romagna e la
Campania con 76 e 74 eventi, la Toscana con 69 e la Liguria con 67.
Basilicata e Valle d’Aosta sono invece le regioni in cui il fenomeno
registra il minor numero di casi, rispettivamente 4 e 3.
L’identikit del pirata? Nella maggior parte dei casi, secondo l’Osservatorio il Centauro – ASAPS, si tratta ancora di uomini di età compresa
tra i 18 ed i 45 anni (solo 69 le piratesse anche se in crescita), spesso
– lo abbiamo visto - sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Uno su quattro è forestiero.
In netta e preoccupante crescita i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false, un fenomeno che sta incrementando un altro
effetto deteriore e pericoloso: le fughe all’alt della polizia, il cui dato
in forte espansione è difficile da quantificare.
Le pene per l’omissione di soccorso, peraltro, sono deboli: da tre mesi
a tre anni. Questo reato, per l’impatto che ha sull’opinione pubblica,
dovrebbe vedere processi veloci e condanne certe.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
n. 160
Stragi del sabato sera
Nel 2012
netto ridimensionamento
Sono stati 362 gli incidenti gravi
che hanno causato 203 morti e 636
feriti. In prevalenza al nord, ma
il fenomeno cresce nelle regioni
meridionali. Il sorprendente dato
della Romagna dove le stragi
hanno preso nome e dove sono
quasi azzerate
C
i sarebbe subito da dire: una volta c’erano le stragi del sabato
sera che riguardavano soprattutto i giovani. Sono state eliminate? No, ma sono state veramente ridimensionate e nelle notti del fine settimana muoiono più adulti che giovanissimi.
Ma cosa intendiamo per Stragi del sabato sera? La loro caratteristica
era costituita da incidenti mortali o gravi che avvenivano nelle notti
del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica dalle 22 alle 6 del
mattino e che coinvolgevano giovani conducenti.
Pensate al sabato sera: pensate alle lunghe strade della bassa emiliana, della Romagna o del Triveneto. Pensate ai telegiornali a cavallo
tra gli anni ’80 e gli anni ‘90, quando le mamme antirock (le ricordate?)
sfidavano le lobby dei locali notturni costringendo le amministrazioni
a far chiudere le balere alle due del mattino, anziché alle 4.
A quei tempi la strage del sabato sera era un fenomeno preciso: auto
di giovani che si schiantavano contro muri, alberi, altri veicoli. Le
cause? Le solite: confidenza con l’alcol, stanchezza, velocità. E morti,
tanti morti, tutti giovani.
Oggi la strage del sabato sera è molto, molto ridimensionata. Anzi
in molti fine settimana non esiste quasi più. Perché? Si è vinta una
guerra? Si è vinta una battaglia? È più semplice: è cambiato il teatro
operativo della contesa. È cambiato il nemico, è cambiata la tipologia
di vittime. Cosa ha funzionato, cosa invece deve cambiare?
Secondo l’osservatorio Il Centauro/Asaps, che tiene sotto analisi il
fenomeno dal gennaio del 2012, il numero di incidenti classificabili
come strage del sabato sera (intendendo quelle che avvengono nelle
16 ore maledette del venerdì e sabato notte, con almeno un giovane
sotto i 30 anni fra i conducenti), ammonta a 362, con 203 morti e 636
feriti, ma non si tratta di tutti giovani.
Se è vero che la presenza di alcol o droga è stata accertata solo
nell’11% degli incidenti gravi, è anche vero che le fuoriuscite per
sbandamento di un veicolo, che ha fatto tutto da solo, sono state ben
189, cioè il 52%. Questo è un dato che va a fissare inequivocabilmente il fattore legato quanto meno alla stanchezza dei giovani nelle notti
del fine settimana. Il 50% dei sinistri, in quelle notti, è avvenuto sulle
strade statali e provinciali, il 43% sulle strade urbane e solo il 7%
sulle autostrade.
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
Foto di repertorio - archivio Asaps
La collocazione geografica vede ancora la netta prevalenza al nord
con 194 impatti pari al 53%, (50 in Lombardia, 46 in Emilia Romagna,
32 nel Veneto). Il 21% al centro con 75 episodi, (32 nel Lazio e 24 in
Toscana) e il 26% al sud, con 93 schianti, proprio dove il fenomeno
fino a qualche anno fa era praticamente inesistente, (27 in Sicilia e 23
in Puglia, 16 in Campania).
Gli episodi plurimortali sono stati 20, le piraterie stradali sono state
26 (7%). In 270 episodi è stata coinvolta una vettura (75%) e in 88
sinistri una moto 24%. Nei casi residui altri veicoli.
Un focus sulle tre province della Romagna, Rimini, Ravenna e ForlìCesena, dove il fenomeno prese corpo e nome negli anni ’80, ci dice
che nel 2012 si sono contati “solo” 22 incidenti gravi che hanno causato 5 morti e 43 feriti. (10 incidenti a Forlì – Cesena con 3 vittime, 8
a Ravenna con una vittima e 4 Rimini con una vittima). Un ridimensionamento veramente sorprendente se si considera che in quei “mitici
anni ‘80” in Romagna si contavano mediamente 4-5 vittime nelle notti
di ogni fine settimana e non in un anno.
Per capire l’evoluzione positiva del fenomeno basti ricordare che nel
2000 le vittime nelle due notti del fine settimana erano 917, nel 2011
nelle notti del venerdì e del sabato siamo scesi a 421, cioè 496 lenzuoli bianchi in meno stesi sotto i fari, con un calo del 54%. Se si
considera che nel 2012 gli incidenti con il coinvolgimento di conducenti sotto i 30 anni, nelle notti del fine settimana hanno causato 203
vittime, si capisce come la sinistrosità grave riguardi oggi, per oltre il
50%, fasce d’età più adulte.
Questa sorprendente e positiva evoluzione della sinistrosità delle
notti del fine settimana certifica l’accettazione di un nuovo modello
culturale, al quale anche l’ASAPS ha dato il suo contributo negli ultimi
20 anni. Le nuove e più severe norme, i decuplicati controlli con l’etilometro e le campagne come Brindo con prudenza della Fondazione
ANIA con la Polizia Stradale, hanno dato i loro frutti. Ora si tratta di
mantenere questi modelli e questa tensione, perché al minimo abbassamento della guardia la tendenza potrebbe tornare a far segnare
cattivo tempo.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
11
Osservatorio il Centauro
ASAPS sulle “Morti verdi” 2012
Finalmente in calo gli incidenti con i trattori agricoli. 336 quelli gravi
in un anno (-18%), con 157 morti (-19%) e 224 feriti (-17%).
Il 40% dei conducenti coinvolti sono anziani. Balza al primo posto
l’Emilia Romagna con 40 incidenti, segue la Lombardia con 36,
il Piemonte con 28, il Veneto con 25 e la Toscana con 24
Al sud la Campania con 22
D
opo un 2010 con 338 incidenti, 176 morti e 221 feriti e un 2011
con 409 incidenti 194 morti e 271 feriti, i dati raccolti dall’Osservatorio il Centauro - ASAPS sugli incidenti che coinvolgono
trattori agricoli nel 2012 fanno registrare finalmente una significativa
inversione di tendenza. Il report dell’anno appena trascorso fa segnare 336 incidenti gravi (-18%), con 157 morti (-19%) e 224 feriti (-17%).
C’è però da dire che in pratica le morti verdi sono ancora quasi la
metà delle morti per incidenti in autostrada (338 vittime nel 2011 secondo Istat) e d’inverno i mezzi agricoli sono quasi fermi.
L’analisi più approfondita ci consente di sapere che 244 dei 336 incidenti con trattori (73%), sono avvenuti nel territorio di elezione dei
mezzi agricoli (campi, frutteti, boschi ecc.) e 92 sono avvenuti su stra-
12
da, (27%). Spesso si tratta di strade agricole, ma anche comunali o
provinciali durante i transiti per il trasporto dei prodotti da un podere
all’altro e nei depositi dei consorzi. Fra i 157 morti si contano 128
vittime fra i conducenti dei trattori (81%), mentre 3 erano i trasportati.
Sono stati invece 26 i terzi coinvolti a terra o conducenti o occupanti
di altri veicoli. Fra i 224 feriti i conducenti di trattori sono 146 (65%), i
trasportati 8 e i terzi coinvolti 70. Ancora in numero rilevante gli episodi che vedono coinvolti gli anziani (gli over 65 per intenderci), che
sono 135 pari al 40% del totale. Erano 156 nel 2011 (38% del dato
complessivo di quell’anno) e 126 del 2010. Un dato quello del 2012
da considerarsi ancora molto significativo. Significativo il dato del
numero delle donne coinvolte, 18 nel 2012. Erano state 23 nel 2011
n. 160
Osservatorio il Centauro ASAPS sulle “Morti verdi” 2012
e 13 nel 2010. Leggero calo degli stranieri coinvolti negli incidenti
dei campi che sono stati 11 nello scorso anno contro i 13 del 2011 e i
23 del 2010. Fortunatamente nel 2012 si sono contati solo 4 bambini
feriti. Ricordiamo che nel 2011 il dato fu veramente tragico con 6
bambini morti, 5 dei quali furono travolti a terra. La localizzazione
geografica ci dice che 170 sinistri, pari al 50%, si sono verificati al
nord, la stessa identica percentuale del 2011, 87 al centro Italia, 26%
e 79 al sud, 23%. Fra le regioni balza al primo posto l’Emilia Romagna con 40 incidenti, segue la Lombardia con 36, il Piemonte con 28,
il Veneto con 25 e la Toscana con 24. Al sud la Campania con 22.
Nella parte bassa di questa classifica il Friuli Venezia Giulia con 12 il
Molise e la Puglia con 9 incidenti, l’Umbria con 5 infine la Basilicata
e la Valle d’Aosta con 1. Accogliamo con soddisfazione l’inversione di
tendenza del 2012 rispetto all’anno precedente, sicuramente frutto di
una maturata presa di coscienza di un fenomeno che sta allarmando
le associazioni di categoria degli agricoltori, categoria già al limite
nei margini di guadagno che non può rischiare la vita in questo modo.
Ci ripetiamo. Vanno ricercati i motivi di questo assurdo tragico risultato che pesa enormemente sulla nostra agricoltura e vanno anche
adottate efficaci misure di protezione per invertire questo assurdo
trend, con strumenti di sicurezza attivabili sui mezzi stessi, oltre ad
una sempre più necessaria formazione dei conducenti sui rischi che
emergono nell’attività agricola con questi veicoli, infatti per questo
è già prevista la graduale adozione di un una sorta di patentino che
certifichi l’esperienza dei conducenti. I rischi del resto stanno tutti in
queste cifre che, anche se finalmente in miglioramento, rimangono
drammatiche.
UFFICIO STUDI ASAPS
Patenti richieste per la guida delle macchine agricole
In relazione a quanto prescritto dall’art. 124 del Codice della Strada, per guidare macchine agricole, escluse quelle con conducente a terra,
nonché macchine operatrici, escluse quelle a vapore, che circolano su strada, occorre avere ottenuto una delle patenti di cui all’art. 116, comma
3, CdS e precisamente della:
CATEGORIA
VEICOLI
A1
Per le macchine agricole e loro complessi che non superano i limiti di sagoma
e di massa stabiliti per i motoveicoli (vedasi art. 53, comma 4, C.d.S.) ovvero
• la larghezza m. 1,60
• la lunghezza m. 4,00
• l’altezza m. 2,50
• la massa complessiva 2,5 t
e che non superino la velocità di 40 km/h
B
Per le macchine agricole con caratteristiche maggiori di quelle prescritte per la patente di
categoria A1, comprese quelle eccezionali
SANZIONI
La guida di macchina agricola senza essere titolare di patente di guida o con patente di guida
revocata o non rinnovata per mancanza di requisiti comporta l’applicazione della pena prevista dall’art. 116, commi 15 e 17, C.d.S. (ammenda da euro 2.257,00 a euro 9.032,00 e Fermo
Amministrativo del veicolo per 3 mesi - la competenza è del Tribunale in composizione monocratica). Si applica inoltre la sanzione prevista dall’art. 116, comma 14, C.d.S. per incauto
affidamento - sanzione amministrativa di euro 389,00).
Laddove manchino anche i requisiti di età concorrono le sanzioni prescritte dall’art. 115
C.d.S..
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
13
Sandro Benacchio, Storico Sovrintendente Capo della
Sottosezione di Polizia Stradale di Palmanova
e consigliere nazionale ASAPS, simbolo della
professionalità della Specialità,
lascia il servizio per riposarsi
Il caloroso saluto dei colleghi, dei superiori, di Autovie e dell’ASAPS
Da destra: il Sov.te Capo Sandro BENACCHIO, il Sost. Comm Andrea NUTTA
Comandante, l’Ispettore Capo Mauro NOACCO Resp Uff P.G., l’Ispettore
Capo Carlo PIRANEO Uff. Incidenti. Dietr,o in seconda fila, da sinistra: il
Sovrintendente BERNIC Rino Uff Incidenti, il Sovrintendente Endi FILIPUTTI
Uff. Polizia Giudiziaria, l’Ispettore Capo Paolo DEZZONI Uff. P.G., l’Ispettore
Capo Andrea PECILE Uff. Segreteria
S
e c’è una bandiera che ha sventolato per tanti anni sulla caserma della Sottosezione Polizia Stradale di Palmanova, se c’è
un testimonial in giacca blu della elevatissima qualità di quel
reparto simbolo sulla prima linea autostradale, non si può sbagliare,
il suo nome è Sandro Benacchio.Sì, Sandro da oggi ha dovuto salutare
la sua seconda casa, la caserma di Palmanova, perché ha superato i
limiti. Non quelli di velocità, ma quelli dell’età a quota anni 60.Tutta
la sua caserma, tutti i suoi colleghi, comandante Andrea Nutta in
testa, con i vertici di Autovie Venete, lo hanno salutato con una sorta
di festa a sorpresa che gli hanno riservato accoglierendolo l’ultimo
giorno di servizio, il 31 gennaio, schierati e con un lungo e caldo applauso, quello che si riserva ai campioni. Sandro, uomo non facile
all’emozione, questa volta ha visto piegarsi un po’ l’ala del Centauro
e il cuore è andato fuori giri. Il saluto corale dei colleghi e dei vertici
di Autovie gli ha provocato una emozione immensa, per lui nuova, idescrivibile, anche per il messaggio di saluto del Direttore del Servizio e
il discorso del Comandante della Sottosezione di Palmanova che con
le loro parole, dettate dal cuore, lo hanno fatto commuovere, ma di
una commozione di gioia per il sincero riconoscimento al suo lavoro
prestato per 41 anni sulle strade e autostrade del Nord - Est.
Caro Sandro il tuo saluto alla divisa col Centauro nella manica, mi
provoca ulteriore nostalgia perché tu sei stato veramente una importante fetta della storia della Polizia Stradale. Io dopo quella grandissima festa che ti hanno fatto i tuoi colleghi, dal comandante in giù
e lo stesso staff delle Autovie Venete, col mio saluto posso essere
solo un comprimario che però, con tutto lo staff Asaps, ti stima tanto
e ti vuole molto bene! Ci vorrebbero 10 pagine per descrivere anche
quello che hai fatto tu per l’ASAPS, fin dal primo quarto d’ora quando,
nei primi anni ‘90, non era per niente facile dare fiducia ad una sigla
sconosciuta, creata da un gruppo di stradalini della Romagna. Tu non
hai avuto esitazione e ti sei buttato a capofitto anche nell’associazio-
14
ne ed è stato, quello con te, un rapporto veramente costruttivo.
Quante testimonianze mi hai dato sulle dinamiche delle autostrade
che presidiavi. Quanti interventi per incidenti gravi mi hai descritto
(ricordo ancora quello delle ragazze al ritorno all’alba da un locale
della notte, protagoniste di un tragico testa coda, con una di loro, non
cinturata, espulsa dal lunotto posteriore). Sei stato e sei un grande,
caro Sandro, e sono stato onorato ed orgoglioso di averti conosciuto e
apprezzato in questi anni in cui sei stato una vigile vedetta della sicurezza nel passaggio Nord - Est e nostro referente e consigliere nazionale sempre pronto ed efficacissimo! Ora però hai girato solo pagina.
Anzi noi ci guadagniamo perché avrai ancora più tempo per dedicarti
alla divulgazione dell’ASAPS. Qui, dalla sede forlivese dell’associazione, Sandro ti diciamo tutti col cuore: grazie! Ora ti aspettiamo per
la prossima assemblea generale, non avrai più bisogno di far sistemare i turni per venire qui in Romagna.La Stradale tutta, l’ASAPS e lasciamelo dire - gli automobilisti e la gente comune ti devono molto.
Un abbraccio.
Il Sovrintendente Capo Sandro Benacchio nell’ultimo giorno di servizio alla
Sottosezione di Palmanova
n. 160
Sezione Polizia Stradale di Teramo - Distaccamento di Pineto
L’accorato e disperato appello dell’Assistente Capo
Piero Scarpone la cui figlia lotta contro un grave male:
raccogliamo un invito alla solidarietà
V
orremmo non dover parlare di queste cose perché il dolore
ferisce e lascia cicatrici profonde nell’animo di chi è animato da spirito di solidarietà. La Redazione ASAPS raccoglie la
preghiera e l’accorato appello di un padre, l’Assistente Capo della
Polizia di Stato Piero Scarpone, in servizio presso il Distaccamento di
Pineto della Stradale di Teramo.Attraverso noi vuole arrivare a tutti i
colleghi delle forze di polizia e non solo per spiegare che “purtroppo
lassù qualcuno ha decretato un triste destino per mia figlia Silvia, sedici anni compiuti”. Silvia è ricoverata presso l’Istituto Nazionale dei
Tumori di Milano per una grave neoplasia ossea (Sarcoma di Ewing)
che colpisce meno di 100 persone in un anno. È in trattamento chemioterapico intenso e la famiglia, ovviamente, ha seguito la giovane
figlia in questa triste esperienza troppo grande e troppo forte per una
ragazza così giovane. Nella lettera pervenuta in Redazione Piero, con
grande dignità afferma che “la devastazione interiore personale si
associa alla devastazione economica che ne deriva”.
Per stare vicino a Silvia la famiglia ha preso in affitto un piccolo appartamento a Milano e i costi, uniti a quelli dei viaggi per tornare a
casa, cominciano a gravare in maniera importante nel bilancio.
Piero, però, afferma che questa lettera “non vuole essere una richiesta di contanti o di un aiuto finanziario, ma solo ed esclusivamente
una nota informativa per tutti i colleghi che continuano a telefonare
dimostrandomi la loro solidarietà ed esprimendo la loro volontà di
fare qualcosa”. Come Redazione raccogliamo l’appello e pubblichiamo comunque le coordinate bancarie del collega Piero affinché coloro
che intendono condividere il dolore di questa persona possano concretamente dare una mano a questa famiglia provata dal dolore e dai
sacrifici.Piero Scarpone ha acceso il proprio conto corrente presso la
Banca dell’Adriatico filiale di Casoli di Atri (TE) e le coordinate bancarie (IBAN) sono le seguenti:
IT54 X057 4876 7500 7400 000832T
Piero conclude la lettera affermando che le indicazioni riportate sono
“per quelli che vogliono fare qualcosa, perché altro né io né loro potremmo farlo ma solo LUI che è più in alto di tutti noi potrà e sarei
grato a tutti se, unitamente al gesto, uniste una preghiera per mia
figlia che combatte la sua battaglia per la vita come una leonessa:
che Dio vi Benedica”.
Non ci sentiamo di aggiungere altro se non “Forza Silvia e forza Piero!. Oltre le preghiere vedrete un segno tangibile dell’affetto e della
solidarietà che la famiglia della Polizia e delle altre divise sapranno
mostrarvi in maniera tangibile.
E’ deceduto Vittorio Chinelli
Storico comandante del Distaccamento Polizia Stradale
di Stradella (PV) dal 1999 al 2011
S
i è spento dopo una veloce malattia Vittorio Chinelli, storico comandante del Distaccamento Polizia
Stradale di Stradella (PV) dal 1999 al 2011, quando aveva raggiunto l’età della pensione. La malattia fatale si è presentata subito dopo che aveva lasciato il servizio e anche un combattente come
Vittorio si è dovuto arrendere. Vittorio Chinelli Ispettore Superiore della Polizia di Stato, da sempre nella
Stradale, dal 1989 aveva comandato la Squadra di PG della Sezione Polizia Stradale di Pavia fino all’assunzione del comando di Stradella nel 1999. Vittorio, nominato Cavaliere della Repubblica e PM onorario
presso il Tribunale, era stato da sempre associato all’ASAPS e aveva sostenuto la nostra associazione
fin dalla nascita, con una grande attenzione alla sicurezza stradale, per questo si era impegnato più volte
nell’organizzazione del progetto ICARO. Un vero Centauro e appassionato del suo lavoro, lascia la moglie
e i fratelli. Alla famiglia di Vittorio, la nostra partecipazione al dolore per questa prematura scomparsa, ai
colleghi di Stradella e Pavia il nostro fraterno e solidale abbraccio.
L’Isp. Sup. SUPS Vittorio Chinelli
Giordano Biserni
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
15
Libri
L’agenda ASAPS
della sicurezza stradale
2013
Anno nuovo Agenda nuova per i soci Asaps 2013
Nuova anche graficamente, cambia la copertina, cambiano i
contenuti con una grande novità. L’Agenda 2013 contiene infatti una
guida pratica per i casi di Pirateria stradale e sulle contravvenzioni
con informazioni su: notifiche, ricorsi, sanzioni accessorie, punti
patente, rateizzazione, cartelle esattoriali.
Anche per il 2013 l’Agenda è corredata col CD contenente “i vostri
quesiti” con 3.000 domande e risposte sui temi del CdS e della
circolazione. Il CD contiene anche il testo del Codice della Strada
e Regolamento del 2012, aggiornabili, da gennaio 2013, con le
nuove sanzioni e le modifiche del D. Lgs. 59/2011.
41-64_cent_161 .indd 63
25/09/12 10
ASAPS - Campagna iscrizioni 2013
7.060 vittime della strada nel 2000, 3.800 nel 2011
Anche l’ASAPS ha contribuito a fare la differenza!
Il viaggio per la sicurezza stradale continua, CON VOI !
Parte una campagna ricca di sorprese per i soci ASAPS 2013 con tanti omaggi e agevolazioni:
- Due nuovi testi compresi nella quota iscrizione,
- L’accesso gratuito alla banca dati ARONNE
- La possibilità di porre quesiti sul codice della strada e tutte le regole
del trasporto pesante e di avere risposte in tempo reale
- L’assicurazione Unipol in caso di ricovero per infortuni
L’opportunità di integrare le quote iscrizione con la richiesta del nuovo
berrettino ASAPS con il tricolore nella visiera o il K-way con il logo ASAPS.
Inoltre potranno essere richiesti i vari testi degli anni precedenti fino ad
esaurimento.
E’ confermata la convenzione con Guidare e Pilotare,
Il socio oltre alla vetrofania riceverà la nuova tessera ASAPS 2013 che lo
identificherà come sostenitore della sicurezza con la nuova Safety Card
Ecco i testi per i soci 2013
• PRONTUARIO DEL CODICE DELLA STRADA
E DELLE LEGGI COMPLEMENTARI
Prontuario tecnico-operativo annotato delle violazioni
alla circolazione stradale
a cura di Franco Medri
• LE FRODI ASSICURATIVE Edizione 2013
Iscriviti all’ASAPS
e diventa ufficialmente Sostenitore
della sicurezza stradale
con la tua Safety Card 2013
Guida pratica sul controllo della documentazione assicurativa
e sulle frodi in campo assicurativo
a cura di Raffaele Chianca e Gianluca Fazzolari
NUOVA EDIZIONE 2013
41-64_cent_160 .indd 43
04/09/12 11:09
Giurisprudenza
Morte di un figlio in un incidente:
danno non patrimoniale va personalizzato
di: Franco Corvino
eventuali conseguenze non patrimoniali ulteriori, ove ricorrano gli
estremi del pregiudizio morale, esistenziale, estetico, ecc. e sempre
che tali aspetti possano considerarsi provati o risultino anche
presuntivamente provati o comunque attendibili. Nello specifico i
giudici di merito hanno liquidato il danno biologico nella misura
corrispondente esclusivamente alla malattia accertata dal c.t.u., ma
non hanno personalizzato il danno riportato dai genitori della vittima
con la valutazione dell’altra voce del danno biologico, al quale va
riconosciuta portata tendenzialmente omnicomprensiva. Nulla, invece,
spetta ai fratelli della vittima in merito al danno biologico, in quanto, a
differenza dei genitori, per i fratelli non era stata dimostrata l’esistenza
di una vera e propria malattia causata dal decesso del defunto.
da noiconsumatori.org
Lombardia
Cassazione: non risarcibile infortunio in
bici nel tragitto casa-ufficio
La Corte di Cassazione, III sez. civ., nella sentenza in argomento,
sancisce il principio peraltro già affermato dalle Sezioni Unite (Cass.,
SU, n. 26972/2008) che in materia di risarcimento danni, in caso di
lesione di un diritto fondamentale della persona, la regola, secondo la
quale il risarcimento deve ristorare interamente il danno subito, impone
di tenere conto dell’insieme dei pregiudizi sofferti, ivi compresi
quelli esistenziali, purché sia provata nel giudizio l’autonomia e la
distinzione degli stessi, dovendo il giudice, a tal fine, provvedere
all’integrale riparazione secondo un criterio di personalizzazione del
danno, che, escluso ogni meccanismo semplificato di liquidazione di
tipo automatico, tenga conto, pur nell’ambito di criteri predeterminati,
delle condizioni personali e soggettive e della gravità della lesione
e, dunque, delle particolarità del caso concreto e della reale entità
del danno.Di conseguenza quando il fatto illecito sia astrattamente
configurabile come reato la vittima avrà diritto al risarcimento del
danno non patrimoniale scaturente dalla lesione di qualsiasi interesse
della persona tutelato dall’ordinamento; più in particolare, spetta alla
vittima il risarcimento del danno non patrimoniale nella sua più ampia
accezione, compreso il danno morale e altri tipi di pregiudizi non
patrimoniali ed in quest’ultimo caso, tuttavia, di esso il giudice dovrà
tenere conto nella personalizzazione del danno biologico, mentre non
ne è consentita una autonoma liquidazione.
In particolare, la Suprema Corte sostiene che il danno non patrimoniale
di cui all’art. 2059 cod. civ., costituisce un’unica voce di danno, che è
però suscettibile di atteggiarsi con varie modalità e secondo molteplici
aspetti, nei singoli casi: dal danno biologico, medicalmente accertabile,
alle sofferenze fisiche ed emotive che concretizzano il c.d. danno
morale; ai pregiudizi di carattere estetico od alla vita di relazione, al
c.d. danno esistenziale, ecc.
Nel caso di specie, quindi, in cui il fatto illecito ha causato un danno
biologico, all’importo determinato in risarcimento di tale voce di
danno deve essere aggiunta una somma idonea a compensare le
20
L’infortunio accaduto al lavoratore che va al lavoro in bicicletta non può essere considerato
infortunio “in itinere”, dunque
non è risarcibile. Lo ha sancito
la Cassazione, ricordando che se
il percorso casa-ufficio è coperto
dal bus, il lavoratore può tranquillamente prendere il mezzo
pubblico, portatore di maggiore comodità e di minore disagio. In questo modo, la sezione Lavoro - sentenza 7970 – ha respinto il ricorso di
Matilde D., impiegata milanese, che il 5 agosto di nove anni fa ebbe
un incidente stradale mentre percorreva in bici il percorso dalla casa
all’ufficio. Una caduta per la quale la lavoratrice aveva ottenuto l’ok
all’indennizzo dal Tribunale di Milano. Matilde D. ha perso il risarcimento nel settembre 2010 su decisione della Corte d’appello di Milano
che ha accolto la lamentela dell’Inail sulla base del fatto che la signora
non aveva dimostrato la necessità dell’utilizzo della bici tanto più che
il tragitto era coperto dal bus. Contro il no al risarcimento, Matilde
D. ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che il giudice di merito
non aveva tenuto in debita considerazione le condizioni di salute e
familiari che consigliavano l’uso della bicicletta al posto del mezzo
pubblico. Piazza Cavour ha bocciato il ricorso della lavoratrice e ha
evidenziato che in maniera logica il giudice del grado precedente ha
fatto notare che il percorso dall’abitazione al luogo di lavoro era in
pieno centro urbano e servito da mezzi di trasporto pubblico, anche
su rotaie, che viaggiavano su corsie preferenziali. La stessa Corte - ha
annotato ancora la Cassazione - con motivazione adeguata e logica ha
fatto presente che l’utilizzo del mezzo pubblico avrebbe potuto fare
conseguire alla lavoratrice maggiore comodità e minore disagio nel
conciliare esigenze lavorative e familiari.
da liberoquotidiano.it
n. 160
Giurisprudenza
Cassazione: non risarcibile infortunio
in bici nel tragitto casa-ufficio
Il reato è nel contenuto della frase pronunciata e nel significato
che viene attribuito. Dunque, se si usa il termine ‘cafone’ in
mezzo al traffico per mandare “a quel paese”un automobilista
che blocca la strada, è legittimo e non va condannato
ROMA – Sei un cafone è un’offesa, anzi no. La Cassazione, intervenendo di volta in volta sulle liti
che degenerano, spiega quando
apostrofare qualcuno con il termine cafone non è politically correct. E così, mentre gli ermellini
ammettono ampi margini di tolleranza quando il ‘cafonal’ viene
evocato in mezzo al traffico, sono
inflessibili sul termine e lo bollano come offesa indifendibile se viene
utilizzato come sinonimo di ‘maleducato’. Dunque, se lo si usa in mezzo al traffico per mandare ‘a quel paese’ un automobilista che blocca la
strada, cafone è legittimo e non va condannato. Ci sono, invece, casi in
cui apostrofare qualcuno dandogli del cafone è offensivo al di là “delle
intenzioni inespresse dell’offensore”. In questo caso scatta anche la
condanna per il danno morale patito. A beneficiare del via libera al cafone un 30enne di Cagliari che era finito sotto processo per ingiuria per
aver dato del ‘cafone’ ad un automobilista che, parcheggiando male,
aveva bloccato il passaggio. Per la Cassazione, “l’ingiuria, se provocata da fatto ingiusto” merita tutte le attenuanti senza escludere l’assoluzione. Tutt’altra sorte ha avuto una 38enne abruzzese che ha dato del
‘cafone’ ad un agente di polizia dopo che le aveva chiesto i documenti.
La ragazza, ricostruisce la sentenza della Quinta sezione penale, era
intervenuta in un giardino pubblico, chiamata dal padre cardiopatico
che aveva avuto un malore mentre portava a passeggio il cane dopo
avere assistito ad una caduta accidentale di una bambina. Sul posto era
arrivato anche un agente di polizia che aveva chiesto alla ragazza di
esibire i documenti. Cosa che non era avvenuta perché, come ha spiegato la difesa di C. G., la ragazza aveva cercato di soccorrere il padre.
Da qui le frasi al poliziotto ‘cafone’, ‘maleducato’. Seguito da un ti
faccio vedere io. Tre espressioni dette in un momento di concitazione
che sono costate a C.G. una condanna per ingiuria e minaccia con tanto
di risarcimento del danno morale all’agente, quantificato in mille euro.
Vana la difesa in Cassazione volta a segnalare che il termine ‘cafone’
non poteva essere considerato di portata offensiva dato anche il contesto. Piazza Cavour ha osservato che “in tema di ingiuria, il criterio
a cui fare riferimento ai fini della ravvisabilità del reato è il contenuto
della frase pronunciata e il significato che le parole hanno nel linguaggio comune, prescindendo dalle intenzioni inespresse dell’offensore,
come pure dalle sensazioni puramente soggettive che la frase può avere provocato nell’offeso”.
da quotidiano.net
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
Massimario di Legittimità e di merito
Obbligo di cronotachigrafo - Utilizzazione di foglio
di registrazione appartenente ad altro conducente Sanzionabilità.
Obbligo di cronotachigrafo - Utilizzazione di foglio di registrazione
appartenente ad altro conducente – Sanzionabilità. In tema di violazioni connesse al prescritto uso del cronotachigrafo, alla luce della disciplina recata dall’art. 179, comma 2, cod. strada e dal Regolamento
CEE n. 3821/85, di cui la citata norma costituisce attuazione, il conducente del veicolo è tenuto ad utilizzare soltanto il proprio foglio di
registrazione (il quale, secondo quanto si evince dall’art .16 di detto
Regolamento, è documento necessariamente individuale), sicché potrà
legittimamente configurarsi il caso di utilizzo di diversi veicoli provvisti di cronotachigrafo da parte dello stesso conducente munito della
propria scheda di registrazione, ma non già la diversa ipotesi di guida
dello stesso veicolo da parte di diversi conducenti che utilizzino un’unica scheda di registrazione. Ne consegue che la sanzionata fattispecie
di mancato inserimento del foglio di registrazione è integrata non solo
dal mancato utilizzo a detto fine del foglio di registrazione proprio del
conducente, ma anche dalla utilizzazione (come nella specie) di un foglio di registrazione appartenente ad altro conducente. (Cass. Civ., Sez.
II, 15 giugno 2010, n. 14440) [RIV-1105P421] - Art. 179
Violazione prevista dall’art. 93, comma settimo,
c.s. - Circolazione di veicolo già immatricolato
e provvisoriamente radiato dalla circolazione Assimilabilità alla condizione del veicolo non
ancora immatricolato.
In tema di sanzioni amministrative accessorie, la confisca obbligatoria - come prevista dall’art. 21, comma terzo, della legge n. 689 del
1981, nel testo risultante a seguito della declaratoria di parziale incostituzionalità per effetto della sentenza n. 371 del 1994 della Corte
costituzionale - consegue nella sola ipotesi, contemplata dall’art. 93,
comma settimo, cod. strada, in cui il veicolo non sia stato immatricolato, alla quale, pertanto, non può essere assimilata la situazione in cui
il veicolo, già immatricolato, si venga a trovare nella condizione di
provvisoria radiazione dalla circolazione ma con possibilità di reimmatricolazione, che sia poi effettivamente avvenuta. (Nella specie, alla
stregua dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, ha annullato la confisca di un veicolo
colto in circolazione con targa estera, già immatricolato in altro paese e
temporaneamente radiato dalla circolazione, ma, poi, successivamente
reimmatricolato in Italia anteriormente alla scadenza di validità dell’originaria immatricolazione) (Cass. Civ., Sez. II, 10 giugno 2010, n.
13990) [RIV-1105P21] - Art. 93
21
Giurisprudenza
Cause di esclusione della responsabilità - Stato
di necessità – Prova.
In tema di opposizione a sanzione amministrativa irrogata a seguito di violazione dell’art. 142,
comma 9, cod. strada, non vale
ad escludere la responsabilità del
conducente l’invocato stato di necessità dovuto all’esigenza di rispettare i tempi di una consultazione medica conseguente ad un malore lamentato da un passeggero, qualora
l’opponente non abbia provato - essendone onerato per effetto dell’applicazione delle regole penalistiche sullo stato di necessità, alle quali
occorre fare riferimento anche ai fini previsti dall’art. 4 della legge n.
689 del 1981 - l’imminente pericolo di vita del passeggero medesimo
e l’impossibilità di provvedere diversamente alla salvezza di quest’ultimo. (Cass. Civ., Sez. II, 14 giugno 2010, n. 14286) [RIV-1105P422]
- Art. 142
Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a
pignoramento o a sequestro - Sottrazione.
Veicolo sottoposto a sequestro amministrativo
- Circolazione abusiva - Reato ex art. 334 c.p. e
illecito amministrativo ex art. 213 c.s. - Concorso
- Esclusione - Sussistenza del solo illecito
amministrativo solo nel caso in cui la condotta non
sia sintomatica di una di quelle di cui all’art. 334
c.p..
Nella condotta del proprietario e/o custode del veicolo oggetto di sequestro amministrativo, ai sensi dell’art. 213 c.s., che circoli abusivamente con lo stesso, è ravvisabile la sola violazione amministrativa
prevista dal comma 4 del medesimo art. 213, e non anche il reato di
sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro di cui
all’art. 334 c.p., a meno che la circolazione abusiva non sia sintomatica
di una delle predette condotte di cui al citato art. 334 c.p.. (Tribunale
Penale di Gela, 12 ottobre 2011, n. 449) [RIV1112P1039] - Art. 213
c.s.
Depenalizzazione - Accertamento delle violazioni
amministrative - Contestazione - Non immediata Art. 201, comma 1 bis, lett. f), c.s. - Mancato utilizzo
dei dispositivi per rilevamento a distanza delle
violazioni di cui all’art. 4 L. n. 168/02 – Legittimità
della contestazione differita - Esclusione.
Non è legittimo invocare l’art. 201, comma 1 bis lett. f), c.s. quale
motivo per la mancata contestazione immediata, allorquando risulti
che, in verità, l’accertamento non è stato effettuato con i dispositivi per
il rilevamento “a distanza” (tipo “tutor” e simili) di cui all’art. 4 L. n.
168/02. (Tribunale Civile di Torino, Sez. III, 28 luglio 2011, n. 5171)
[RIV1112P1042] - Art. 201 c.s.
22
di: Franco Corvino
Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni –
Azione diretta nei confronti dell’assicuratore.
In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile
automobilistica, nel giudizio promosso dal danneggiato contro
l’assicuratore con azione diretta, ai sensi dell’art. 18 della legge
24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile “ratione temporis”), deve
essere chiamato in causa come litisconsorte necessario - a norma
dell’art. 23 della stessa legge n. 990 - il responsabile del danno, che
va individuato nel proprietario del veicolo assicurato indicato come
responsabile del fatto. (Cass. Civ., Sez. III, 14 dicembre 2010, n.
25238) [RIV1112P1045] - Art. 193
Accertamento delle violazioni amministrative Contestazione Verbale.
In tema di violazioni del codice della strada, il “dies a quo” del termine
di 150 giorni per la notifica del verbale di contestazione dell’infrazione
nel caso in cui il destinatario abbia mutato residenza provvedendo a far
ritualmente annotare la relativa variazione (con l’indicazione dei dati
relativi ai veicoli di appartenenza) soltanto negli atti dello stato civile e
non anche nel Pubblico Registro Automobilistico decorre dalla data di
annotazione della variazione di residenza negli atti dello stato civile, a
nulla rilevando che l’interessato non abbia provveduto a far annotare la
variazione anche nel Pubblico Registro Automobilistico.
Ne consegue che deve ritenersi intempestiva la notifica del predetto
verbale quando siano trascorsi più di 150 giorni dalla annotazione all’anagrafe del cambio di residenza del trasgressore (corredata dell’indicazione dei dati relativi ai veicoli di appartenenza), ma meno di 150
dalla relativa annotazione nel P.R.A. o nell’Archivio Nazionale Veicoli. (Cass. Civ., Sez, Un. 9 dicembre 2010, n. 24851) [RIV1112P1045]
Artt. 94 - 201
Applicazione delle sanzioni - Autorità competente Sospensione della patente di guida.
A seguito della modifica dei criteri di competenza territoriale relativi
alle sanzioni amministrative in materia di stupefacenti, il nuovo testo
dell’art. 75, commi 4 e 13, del d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309 - così
come modificato dall’art. 4 ter del decreto legge 30 settembre 2005,
n. 272, convertito, con modifiche, dalla legge 21 febbraio 2006, n.
49 - ha stabilito che il prefetto competente ad irrogare le sanzioni
amministrative in materia di stupefacenti (nella specie, sospensione
della patente di guida) e, di conseguenza, l’autorità giudiziaria davanti
alla quale radicare l’eventuale opposizione, sono quelli del luogo di
residenza o, il luogo dove è stato commesso il fatto solo nel caso in cui
la residenza e il domicilio siano sconosciuti. Tale scelta è in linea con
la finalità della disciplina normativa la quale, non avendo uno scopo
meramente punitivo, configura una relazione protratta per un congruo
termine tra l’amministrazione e l’interessato che, per essere adeguata
alle concrete condizioni di vita del soggetto, va necessariamente
instaurata nel luogo di residenza attuale del destinatario della sanzione
e non in quello in cui è stato accertato il fatto. (Cass. Civ., Sez. II, 14
ottobre 2010, n. 21236) [RIV1112P1045] - Art. 75 DPR 309/1990
n. 160
Giurisprudenza
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
23
di: Ernesto Forino
I Vostri Quesiti
In caso di ciclista è prevista la
decurtazione dei punti dalla patente?
Gentile Redazione, volevo sapere
come procedere in caso di un ciclista che incorre negli articoli 186
e/o 187: vi è anche la sottrazione
punti oppure no in base alla legge
del 2010? Grazie e buonlavoro.
email-Noceto (Pr)
Le modifiche apportate con la legge 120/2010 hanno abrogato la possibilità di applicare sanzioni accessorie o decurtazioni punti nell’ipotesi in cui la violazione sia commessa alla guida di veicolo NON a
motore. Resta la segnalazione per la revisione della patente anche
nel caso di guida di velocipede, non essendo questa una sanzione
accessoria. (ASAPS)
Qual è l’esatta procedura per eseguire
notifiche di verbali commessi con
autoveicoli immatricolati all’estero?
Spettabile ASAPS, questo Comando sta gestendo un’apparecchiatura autovelox in postazione fissa;
nell’ultimo periodo si è potuto notare un notevole incremento delle
infrazioni commesse da autoveicoli con targa straniera, in particolare dell’Est Europa (Romania, Bulgaria, Polonia, ecc).Qual è l’esatta
procedura da seguire per arrivare all’identificazione del proprietario
del veicolo ed alla notifica del verbale? Ringrazio per il prezioso lavoro
svolto.
email-Vercelli
Certamente la soluzione migliore sarebbe prevedere alla contestazione immediata con conseguente applicazione speciale procedura sanzionatoria ex articolo 207 C.d.S.. Qualora sia necessario effettuare
ricerche per le visure, ogni Stato ha le sue regole ed accordi.
Per quelli indicati nel quesito:
• ROMANIA
• BULGARIA
• POLONIA,
24
non sono previsti specifici accordi, per cui occorre procedere tramite
autorità consolare o Interpol. (ASAPS)
Le spese di un ricorso al GdP possono
essere addebitate, in caso di vittoria,
all’organo che ha effettuato la
contestazione?
Salve, volevo avere delle delucidazioni in merito ai ricorsi al Giudice di Pace. Se effettuo un ricorso
avverso un V.C. al C.d.S. e questo
ricorso viene vinto, le spese sostenute per il ricorso, possono essere
addebitate all’organo che ha effettuato la contestazione?
Se sì, in che modo e in base a quale regola? Grazie del vostro prezioso aiuto che date a tutti noi.
email-Cecina (Li)
Rientra nella più ampia discrezionalità del Giudice di Pace decidere di
riconoscere ed in che misura le spese oppure di ritenerle compensate
tra le parti. (ASAPS)
I veicoli autorizzati al NCC (noleggio con
conducente) possono effettuare servizio
taxi?
Le autovetture che effettuano servizio di piazza di noleggio con conducente, possono esporre la scritta
Taxi (ad esempio su pannelli amovibili sul parabrezza)? E’ d’obbligo
il simbolo a forma di scudetto NCC
nella parte posteriore della targa?
Chi esercita il NCC può effettuare anche il servizio Taxi? Si può contestare l’art. 86? Grazie.
email-Voghera (Pv)
In riferimento a quanto esposto nel quesito, si rappresenta quanto
segue:
n. 160
1) la scritta TAXI può essere messa solo sui veicoli che effettuano
tale servizio;
2) lo scudetto riportante la scrittura NCC è obbligatorio sui
veicoli che
effettuano tale servizio
3) è legittimo contestare l’art. 86 solo se si accerta che un veicolo
viene destinato a servizio di TAXI senza avere il prescritto titolo
autorizzativo. (ASAPS)
Scuolabus di proprietà di persona fisica
Come si deve assicurare?
Controllo ad un furgoncino (immatricolato atv per 9 posti), che
effettua servizio Scuolabus con
pubblicità della scuola medesima,
di proprietà di persona fisica, con
assicurazione a persona fisica:
uso diverso? Ci vuole il cap? Come
procedere per un giusto controllo e
quali le sanzioni?
email-Frattamaggiore (Na)
In riferimento a quanto esposto nel quesito, si ritiene applicabile la
violazione di cui all’art. 85 C.d.S. trattandosi di una forma di noleggio con conducente NCC. Per la guida dei veicoli con destinazione
noleggio con conducente NCC è richiesto il certificato di abilitazione
professionale (CAP) di tipo KB trattandosi di veicoli di categoria M1
(fino a 9 posti compreso il conducente). (ASAPS)
Un veicolo immatricolato uso proprio può
essere ceduto ad una cooperativa con
contratto “usufrutto gratuito”?
una cooperativa?
Si precisa che la cooperativa ha i requisiti necessari (cm da visura
camerale).
2) Al conducente basta la patente B con C.A.P. KB.
3) Sul veicolo deve esserci l’estintore e la cassetta di Pronto soccorso
cm x i scuolabus?
email-San Lucido (Cs)
In riferimento a quanto esposto nel quesito, si ritiene che il veicolo di
cui trattasi non può essere ceduto in comodato gratuito per una finalità di trasporto persone che viene effettuata dietro corrispettivo. Il
veicolo in questione, per essere utilizzato come NCC, dovrebbe essere
immatricolato ad USO TERZI DA NOLEGGIO CON CONDUCENTE ed
il conducente, oltre alla patente di guida di categoria B deve essere
munito anche di CAP (solo per gli autobus è previsto l’estintore, ecc.).
(ASAPS)
Pneumatici estivi di misura diversa da
quella indicata nel libretto: che articolo
contestare?
Quale articolo contestare ad
un’automobilista che circola con
pneumatici estivi di misura diversa
da quelle indicate nel documento
di circolazione? Grazie.
email-Agugliano (An)
Se sono fra i tipi previsti dalla scheda tecnica di omologazione del
veicolo in questione: nessuna violazione. Diversamente articolo 78
C.d.S. (ASAPS)
Un Comune intestatario di veicolo
di massa a p.c. di kg. 3300, posti
8+1, immatricolato Autovettura
per trasporto di persona uso proprio, può cedere il suddetto veicolo
con contratto Usufrutto gratuito
per trasporto Urbano zone rurali ad
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
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Scrivono di Noi
Polizia Autostradale di Cassino
Villorba (TV)
Nella giornata di martedì 8
gennaio, durante un normale
servizio di controllo autostradale,
gli uomini della Polizia Stradale di
Cassino, unitamente al personale
della Squadra Mobile di Napoli,
hanno fermato nel tratto del
Comune di Castrocielo (FR) una
vettura che, agli occhi degli operatori, appariva sospetta. Hanno
aspettato fino all’Area di Servizio Casilina Est dove, con tutte le
cautele che la situazione richiedeva, gli uomini della Stradale hanno
intimato l’alt al conducente dell’Opel Meriva. Il giovane, un 23enne
originario di Napoli, si mostrava nervoso e restio alle richieste dei
poliziotti che, in questo modo, vedevano rafforzati i loro il sospetti.
Sono passati quindi alla perquisizione personale che non ha dato
frutti, mentre invece l’ispezione accurata dell’automobile ha fatto
capire che veramente qualcosa nell’auto e nell’atteggiamento del
guidatore non andava. Sotto il sedile anteriore destro gli uomini
della Stradale di Cassino e della Questura di Napoli hanno rinvenuto
una busta con all’interno dei panetti di sostanza che, ad una prima
indagine, sembrava essere hashish. Continuando la perquisizione è
stata trovata una grossa borsa nascosta nel bagagliaio che conteneva
altri panetti della stessa sostanza. La persona fermata non ha dato
spiegazioni né sulla provenienza della merce e neppure sull’eventuale
destinazione ed è stato quindi accompagnato presso gli uffici per
effettuare le dovute verifiche. Intanto presso il Posto di Segnalamento
e documentazione di Polizia Scientifica del locale Commissariato le
analisi di laboratorio hanno stabilito che la sostanza contenuta in
ciascuno degli ottantatre panetti rinvenuti era veramente hashish, per
un peso complessivo di oltre 50 kilogrammi e si procedeva, quindi, al
regolare sequestro. Il 23enne originario di Napoli è stato dichiarato
in arresto e, dopo le formalità di rito, associato presso la casa
circondariale di Cassino. Partendo da un semplice controllo, compito
svolto quotidianamente dalle pattuglie della Stradale, è stato così
possibile fermare il traffico di un’ingente quantità di droga e iniziare
conseguentemente ulteriori indagini per verificare sia la provenienza,
sia la destinazione della droga che continua ad “avvelenare” un
mercato che purtroppo non conosce crisi, se non quella provocata da
brillanti operazioni come questa appena raccontata. (ASAPS)
Agente “detective” incastra un pirata della
strada che aveva travolto in auto un anziano
ciclista e viene insignita con l’onorificenza
per meriti speciali. Il 23 novembre a Vicenza,
nel corso della nona Festa regionale della
polizia locale, è stata premiata l’agente
Patrizia Scotton, in servizio al Comune di
Villorba. Il riconoscimento arriva in un anno
particolare per la vigilessa, che nel 2012 festeggia il venticinquesimo
con la divisa. Sono stati i colleghi, coordinati dal comandante Riccardo
Sutto, a segnalare alla Regione la dedizione dell’agente Scotton in
una particolare indagine in cui servivano non solo professionalità,
ma anche costanza, fiuto, intuito. Alla fine di marzo del 2011, un
settantenne in bici era stato centrato da un’auto mentre pedalava
lungo via Volta, nella zona industriale di Villorba. L’uomo era stato
urtato dallo specchietto del veicolo ed era finito rovinosamente a
terra, riportando varie ferite. Nell’urto, lo specchietto si era rotto
ed era rimasto sull’asfalto. Nonostante il settantenne fosse ferito,
l’automobilista aveva ingranato le marce. Il ciclista era riuscito a
memorizzare che l’auto pirata era di colore scuro, mentre un altro
automobilista di passaggio, testimone dell’incidente, aveva riferito
agli agenti della polizia locale che si trattava di una Golf grigio
scuro, ultimo modello. Ed è a questo punto che l’agente Scotton ha
sfoderato doti da detective. Attraverso i resti dello specchietto e le
testimonianze, era riuscita a individuare con esattezza il modello del
veicolo pirata. Per rintracciare l’auto incidentata, la polizia locale
di Villorba aveva interpellato le concessionarie e le carrozzerie che
lavorano con la Volkswagen. E proprio in una carrozzeria a Torri di
Quartesolo, nel Vicentino, l’agente e i colleghi avevano trovato una
Golf con uno specchietto rotto. Il proprietario, un 40enne originario
degli Usa, l’aveva portata a riparare dopo lo schianto. L’uomo è
stato denunciato per omissione di soccorso e assenza di copertura
assicurativa. E ora è arrivato il riconoscimento all’agente di Villorba.
Sotto il sedile di un’auto trovati oltre 50
chili di hashish durante il controllo
Arrestato il possessore
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Vigilessa detective incastra da sola
il pirata della strada
da tribunatreviso.gelocal.it
n. 160
Provincia di Ravenna
In autostrada con 27 chili di ‘maria’
e una pistola: arrestati
I militari della Guardia di Finanza sono
intervenuti quando i due si sono fermati
nell’area di servizio ‘Santerno Est’,
tra Faenza e Solarolo
se l’uscita di strada di una vettura in quel tratto sia stato
provocato dal procedere contromano dell’anziano. L’uomo è
stato segnalato alla Prefettura e rischia la revoca della patente.
Viaggiavano a bordo di un’auto
con circa 27 chili di marijuana in
panetti da un chilo oltre a una pistola calibro 6.35 ‘Zastava’ con 15
munizioni. La Guardia di Finanza ha
arrestato venerdì sera nel ravennate due albanesi di 24 e 32 anni domiciliati a Rubiera (Reggio Emilia)
e Brogliano (Vicenza). I due sono stati fermati mentre procedevano sul
tratto autostradale dell’A14 Rimini- Bologna in direzione nord. I militari sono intervenuti quando i due si sono fermati nell’area di servizio
‘Santerno Est’, tra Faenza e Solarolo.
La ‘roba’ è stata trovata nel bagaglio di una vettura all’interno di un
sacco nero. In mattinata per i due, difesi dall’avvocato Francesco Furnari, udienza di convalida in carcere a Ravenna davanti al Gip Antonella Guidomei. Si sono entrambi avvalsi della facoltà di non rispondere. Del caso si occupa il Pm di turno Daniele Barberini.
Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna e
Distaccamento di Lanciano
da ravennatoday.it
Torino
Anziano guida contromano
in autostrada per 14 km
Ha guidato per quasi 14 chilometri in contromano sull’autostrada tra Torino e Pinerolo. A
creare il panico sulla bretella
stradale del torinese ieri pomeriggio, un uomo di 87 anni
che la polizia stradale ha poi
bloccato nei pressi dell’uscita
di Gerbole di Volvera. Sembra
chel’anziano, dopo essere entrato per errore al casello di
Beinasco, abbia tentato di fare inversione per tornare su suoi
passi ma il personale dell’autostrada gli ha spiegato che doveva proseguire e che avrebbe potuto tornare indietro all’uscita
successiva. Lui però invece di uscire dal tratto allo svincolo
dopo, ha proseguito fino a Pinerolo dove ha invertito il senso di
marcia senza però cambiare direzione.
Così ha percorso oltre dieci chilometri in contromano prima di
essere bloccato dalla polizia stradale. In via di accertamento
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
da amicipolstrada.blogspot.it
Furti di macchine operatrici nei cantieri
4 arresti della polstrada
Nelle prime ore della mattinata
di martedì, il personale della
Squadra di Polizia Giudiziaria
presso la Sottosezione Polizia
Stradale di Pratola Peligna, in
collaborazione con il Distaccamento della Polizia Stradale di
Lanciano, ha portato a termine
un’operazione di polizia giudiziaria con l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e relative perquisizioni delegate
dalla Procura della Repubblica di Sulmona(AQ) nei confronti
di M.M. di anni 34, G.G.C. di anni 35, C.D.P. di anni 33 e G.D. di
anni 46, rintracciati nel territorio di alcuni comuni in provincia
di Chieti. Con l’esecuzione dei citati provvedimenti si è conclusa un’articolata attività investigativa iniziata in data 7 novembre 2011 in Roccaraso (AQ) quando i predetti, verso le ore
5,00 dello stesso giorno, si introducevano in un cantiere di una
Società di Sulmona dove asportavano un mini escavatore New
Holland e una mini pala Bobcat munita di fresa taglia asfalto,
causando un danno economico all’azienda titolare pari a circa euro 100.000,00. L’attività di indagine si concretizzava con
l’acquisizione di dati relativi a filmati registrati da telecamere
presenti nei luoghi di furto, nonché con l’analisi dei traffici telefonici nelle zone individuate come scenario dell’atto criminale. Le preliminari ricerche, indirizzatesi sin da subito verso
la provincia di Chieti tra i Comuni di Atessa e Villa S. Maria,
permettevano di individuare e sequestrare, in data 7 dicembre
2011, l’autocarro utilizzato per il trasporto dei veicoli, un Iveco
Eurocargo preso in prestito presso una Società di Atessa che,
all’esito dell’indagine, è risultata estranea ai fatti. Al suo interno sono state rinvenute e sequestrate altre due macchine operatrici del valore complessivo di circa euro 80.000,00 risultate
oggetto di furto commesso nella regione molisana. A seguito
dei primi riscontri, si individuavano tre dei quattro componenti del gruppo. Le prime perquisizioni presso i rispettivi domicili
consentivano di constatare la della strada. E lo ha fatto ieri notte, intorno alle 2.50 tra Misterbianco e San Giovanni Galermo,
in provincia di Catania. Con la sua vecchia Fiat Punto aveva
27
Polstrada Seriate (BG)
Ladro inseguito a piedi per 1 km
‘Non ce la faccio più, mi arrendo’
Bergamo - Inseguito nei campi da
una agente della Polizia Stradale,
un ladro alla fine ha gettato la
spugna. È crollato a terra dicendo
qualcosa tipo «non ce la faccio
più, mi arrendo». Con un complice
aveva tentato di svaligiare un
distributore di benzina aprendo
un varco nel tetto. Tutto è successo nella notte fra venerdì e sabato
al distributore Tamoil sull’asse interurbano fra Seriate e Bergamo,
non lontano dall’Aeroclub. Alla polstrada di Seriate è arrivata una
segnalazione di movimenti sospetti e una pattuglia ha raggiunto il
distributore. In due era intenti con una smerigliatrice a tagliare la
lamiera del tetto degli uffici.
Avevano già interrotto le linee del telefono, del rilevatore di fumo
e dell’allarme. Puntavano alla cassaforte: nell’area erano entrati
tagliando la rete di recinzione.
Alla vista degli agenti i due sono fuggiti: uno è riuscito a dileguarsi
mentre l’altro, con passamontagna e guanti, è stato inseguito per un
chilometro a piedi nei campi. Fino a quando è crollato e s’è arreso. Si
tratta di un romeno 21enne già noto alle forze dell’ordine residente
a Montello: è finito in tribunale per il processo per direttissima e
condannato a un anno. È finito agli arresti domiciliari.
da www.ecodibergamo.it
Frosinone
Bionde di contrabbando sull’A1
A Ceccano la Polstrada ne sequestra 840
chili
Maxi sequestro di “bionde”
sull’Autostrada Roma Napoli nel
territorio di Ceccano. Erano le
13.30 di oggi quando la pattuglia
della sottosezione sottosezione
di polizia stradale di Frosinone
coordinata dal vice questore
Bruno Agnifili, ha intercettato un
autocarro Mercedes Benz con due cittadini cinesi a bordo entrambi
di 25 anni e residenti in provincia di Prato. Un accurato controllo del
mezzo e degli occupanti ha permesso di rinvenire ben 840 chili di
sigarette di contrabbando prevalentemente di marca Malboro.
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I due cittadini extracomunitari dopo l’identificazione sono stati
arrestati mentre tutta la merce è stata posta sotto sequestro.
di Ermanno Amedei
da ilpuntoamezzogiorno.it
Ostia
Cinque anni, fuga in monopattino
Un bambino, felice per il nuovo
giocattolo, ha percorso 5 km
prima di fermarsi
È stato ritrovato dalla polizia
ROMA - Ha corso felice per ben
cinque chilometri a bordo del
suo nuovo monopattino, prima di
accorgersi di essere molto lontano
dalla mamma. Il piccolo Luca,
nome di fantasia, si è goduto con
l’innocenza dei suoi cinque anni la
bella vista sul lungomare di Ostia,
ignaro che i genitori, disperati, lo stavano già cercando per tutta la
città. La brutta disavventura ha coinvolto, il giorno della Befana, una
famigliola di Ostia, che si stava godendo una mattinata domenicale al
Porto Turistico di Roma. Per il bimbo una vera festa provare l’ebbrezza
del regalo appena uscito dalla calza, un luccicante monopattino.
Complice la folla sul lungomare e l’energia del figlioletto, la mamma
ha subito perso di vista il piccolo. Luca ha percorso una distanza
enorme, circa cinque chilometri, fino a piazzale Magellano, per poi
alla fine girarsi e non trovare la madre. Il pianto accorato del bimbo,
seduto di fronte allo stabilimento Marechiaro, ha attirato l’attenzione
dei passanti che hanno allertato il 113. Gli agenti del commissariato
Lido, intervenuti sul posto, hanno faticato non poco per calmare il
minore, fino a conquistarlo, affidandogli paletta e berretto della
Polizia e facendone così la loro mascotte. Dopo esser riusciti a
identificare il piccolo «ospite» e un rapido coordinamento con la sala
operativa, i poliziotti hanno riconsegnato Luca alla mamma, che stava
impazzendo per l’ansia. Il bambino però non ha voluto congedare gli
agenti senza una visita guidata nella sua stanzetta.
di Valeria Costantini
da corriere.it
n. 160
... ed ancora...
S. Piero in Bagno
Azione congiunta di Polizia Municipale
e Anas. Salvati due cani che vagavano
pericolosamente sulla E45 ed evitati
possibili incidenti
Compartimento Polizia Stradale Fiuli-Venezia Giulia
e Squadra Mobile Trieste
Brillante operazione della Squadra P.G. che
dopo lunghe indagini sgomina una banda dedita al furto e al riciclaggio di autovetture
Volkswagen
Torino
Rubavano da un TIR con la complicità dell’autista
Arrestati dai Carabinieri
Napoli
Polizia Municipale arresta rapinatore in Piazza
Municipio
Polizia Stradale Aprilia
Nel traffico degli spostamenti che precedono le festività gli
automobilisti in transito sulla superstrada E45, nei pressi dello svincolo
per San Piero in Bagno, hanno avuto la spiacevole sorpresa di trovarsi
di fronte due cani che vagavano spauriti ai bordi della carreggiata.
Il pericolo era evidente. La velocità del tratto autostradale poteva,
oltre a mettere a repentaglio la vita degli animali (uno spinone e un
labrador), porre serie problematiche alla viabilità e alla incolumità di
quanti si trovavano in quel tratto appenninico della E45 e dovevano
effettuare brusche frenate o manovre azzardate per evitare la
collisione. Così un automobilista in transito ha pensato bene di
allertare i Vigili Urbani della zona che, unitamente ad un operatore
dell’Anas, hanno iniziato l’operazione cattura. Mente un agente della
Polizia Municipale allertava gli automobilisti con l’auto di servizio che
esibiva la scritta luminosa di pericolo, gli altri due operatori riuscivano
a catturare gli animali e a portarli presso il servizio veterinario che ha
riscontrato la presenza dei microchips di riconoscimento.
E’ stato così possibile risalire ai proprietari dei cani che si erano
già attivati nelle ricerche delle due bestie che, a loro detta, erano
fuggite dalle rispettive cucce. Gli uomini della Polizia Municipale
verificheranno se per i due proprietari si configureranno o meno le
sanzioni previste per l’abbandono degli animali ma, in tutti i modi,
l’operazione ha dato l’esito desiderato di evitare incidenti tra gli
automobilisti in transito e il conseguente salvataggio della vita dei
due cani. (ASAPS)
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
Furto e riciclaggio mezzi agricoli: 3 arresti della
Polstradadi Aprilia
Polizia Stradale di Viareggio
Il controllo su due appartenenti alla banda di
biker denominata“Mongols” dal fare sospetto
porta alla scoperta di un vero e proprio arsenale. Nell’abitazione la Squadra Mobile trova
anche esplosivo usato nelle cave. Arrestati il
presidente uscentedel gruppo e un affiliato
Polstrada Verona Sud
ARRESTATO CORRIERE CON 10 KG. DI
FUMO. Braccato dagli agenti, resta imprigionato nella reteautostradale
Spinazzola (BA)
Pattuglia della Stradale individua calamita che
alteravail funzionamento del cronotachigrafo
digitale
29
Notizie Lampo
ASAPS
Premio Maresciallo
Luigi D’Andrea
Un riconoscimento a
chi lavora in divisa a
ricordodi chi è caduto
per il dovere
Mi presti la
macchina?
È entrata in vigore
la norma che
prevede l’obbligo
di comunicare il
nominativo alla
Motorizzazione…
che non è in grado
di recepirlo per
mancanza del
Software
Diciamo che in Italia va così;
o meglio, anche così in certi
casi di leggi, norme o decreti
30
scritti e difficilmente applicabili
come nel caso in questione. Il
7 dicembre è entrata in vigore
una norma che regolamenta il
prestito del veicolo a persona
diversa da un familiare. In buona
sostanza chi affida le chiavi
della moto o della macchina
a un amico o un conoscente
per ragioni di altruismo o
reale bisogno, per un periodo
superiore a 30 giorni, deve fare
i conti con l’articolo 246 bis del
regolamento di esecuzione del
Codice della Strada, introdotto
dal Dpr 19/2012. Nel caso
specifico occorre annotare
sulla carta di circolazione
il nome del comodatario
(persona cui si affida il veicolo
in comodato) unitamente alla
data in cui il prestito viene
a scadere e l’auto dovrebbe
essere utilizzata dal reale
proprietario. Come dicevamo
sono esenti dall’obbligo di
annotazione i familiari, che
possono tranquillamente
continuare a lasciare a piedi il
componente più accomodante
del nucleo stesso. Poiché
devono essere annotati il nome
della persona cui viene affidato
in comodato il veicolo e anche
la scadenza del contratto,
viene spontaneo pensare che
debba essere redatto un vero e
proprio atto formale di cessione
momentanea del veicolo ma, a
tutt’oggi, non sono ancora state
fornite risposte in merito.
In attesa di eventuali circolari
in merito la Motorizzazione (e
qui si vede lo spirito Italico)
comunica che non è in grado di
procedere con gli aggiornamenti
dei dati d’archivio e dei
documenti di circolazione con
i dati dei soggetti diversi dagli
intestatari degli stessi perché…
“le procedure informatiche
necessarie sono in corso di
realizzazione”. Certo, una
improvvisa legge come questa
uscita prima che il sistema
informatico fosse messo nelle
condizioni di applicarla, crea un
certo disagio anche negli stessi
funzionari della Motorizzazione.
Come non capirli. In questa
maniera però non è possibile
procedere neppure con
l’applicazione delle sanzioni
previste dalla norma e, cioè, 653
euro di multa e ritiro del libretto.
Siamo quasi sicuri che i prestiti
anche dopo saranno tutti di 29
giorni, rinnovabili…
Un autogol bello e buono ma
ormai in Italia siamo abituati
a tutto, come nel calcio:
catenaccio vittorie e scandali.
(ASAPS)
Forte dei Marmi
Frodi assicurative
e nuove patenti
comunitarie
Questi i temi al centro
della due giorni di
formazione di Forte
dei Marmi
Nella stupenda cornice di
Villa Bertelli per l’occasione
messa a disposizione
dall’Amministrazione comunale
di Forte dei Marmi, nella
mattinata del 17 e del 24
novembre u.s., la Polizia
Municipale fortemarmina ha
organizzato una giornata di
formazione e studio per i suoi
addetti, estendendo ai colleghi
delle forze di polizia e delle
polizie locali, l’opportunità di
parteciparvi gratuitamente.
In tal senso, l’iniziativa
del Commissario Giovanni
Fontana è stata fin da subito
condivisa dal Comandante del
Corpo, Giuseppe Antonelli, e
sostenuta dall’Amministrazione
Comunale nella persona del
Sindaco Umberto Buratti che,
per quanto attiene il servizio
di polizia locale, ha affidato
la supervisione del progetto
all’Assessore Alessio Felici.
Nella prima giornata,
magistralmente condotta
dall’Ispettore Capo Gianluca
Fazzolari, Comandante della
Squadra di Polizia Giudiziaria
della Polizia Stradale di La
Spezia e Consigliere Nazionale
ASAPS, è stata fornita
un’esaustiva descrizione del
grave fenomeno delle frodi
assicurative con particolare
“riguardo” a quelle in materia di
R.C. Auto. Nella sua esposizione
il Comandante Fazzolari, ha di
fatto guidato la nutrita platea
sui temi più scottanti del
problema attraverso un escursus
tra legislazione vigente, in
itinere e futura, soprattutto
alla luce della paventata ed
attesa dematerializzazione della
documentazione assicurativa
nazionale, ferme restando le
prerogative del controllo dei
veicoli immatricolati oltre
confine, il tutto miscelando le
norme di diritto interno così
come evolutesi per effetto del
n. 160
recepimento della legislazione
comunitaria, agli effetti
della pratica di polizia. Non
sono poi mancati gli esempi
pratici, talvolta anche bizzarri,
tratti dalla quotidiana realtà
operativa!
Una sintesi, insomma, dei
contenuti del manuale
professionale a firma
Chianca – Fazzolari “LE FRODI
ASSICURATIVE” edizione 2013
che, è stato spiegato nel corso
dell’esposizione, sarà offerto
in omaggio a tutti gli iscritti
ASAPS dal prossimo gennaio.
Nella seconda giornata prevista
in calendario, il Consigliere
Nazionale Fazzolari, questa
volta assieme all’Assistente
Capo della Polizia Stradale
Marco Tattanelli della
Sottosezione di Brugnato
(SP), ha affrontato il tema di
stringente attualità concernente
tutto quanto accadrà
nell’Europa dei 27 e dello
Spazio Economico Europeo dal
prossimo 19 gennaio 2013,
con particolare riferimento alle
novità in materia di emissione
e controllo della patente di
guida alla luce del recepimento
e dell’attuazione della direttiva
europea tesa ad uniformare in
un unico modello “unionale”
tutti gli attuali e vigenti 162
modelli di patente di guida, ma
che andrà anche ad incidere
nelle norme del codice stradale
di cui sono state riformulate
intere parti per quanto concerne
il controllo, la conversione ed il
riconoscimento delle patenti di
guida straniere e comunitarie.
A Marco Tattanelli il compito,
invece, di catturare l’attenzione
dell’uditorio illustrando
come effettuare un controllo
documentale di primo livello
su strada, seguendo alcuni
semplici accorgimenti come
osservare, toccare e leggere il
documento esibito. Un A B C,
insomma, del controllo!
Al termine delle due giornate,
il Sindaco Buratti, dopo aver
spiegato le caratteristiche
storiche ed avveniristiche
della Villa Bertelli – quale
polo culturale della ridente
cittadina rivierasca – ha
consegnato ai due relatori un
volume sulla storia di Forte dei
Marmi e, nel contempo, come
Amministrazione Comunale, si
è reso disponibile a sostenere
simili iniziative formative.
Non da meno Gianluca Fazzolari,
ormai da tempo legato da vincoli
di collaborazione ed amicizia
con la polizia municipale di Forte
dei Marmi, ha assicurato per il
futuro la sua collaborazione.
L’iniziativa è stata accolta
favorevolmente, non solo
dal personale della Polizia
Municipale di Forte dei Marmi,
ma anche da parte degli
appartenenti alle Polizie Locali
del comprensorio dell’alta
toscana e della vicina Liguria
presenti in sala, giunti da
Livorno, Pisa, Massa Carrara,
Lucca, Viareggio e Sarzana,
nonché da alcuni appartenenti
alla Specialità Polizia Stradale di
Livorno, Pisa e Lucca, dell’Arma
dei Carabinieri, della Polizia
Penitenziaria della Spezia, e da
un nutrito gruppo di militari del
Corpo delle Capitanerie di Porto
di Carrara, cui sono riconosciute
funzioni di polizia stradale e
di polizia giudiziaria, molto
interessati ai temi della due
giorni.
Un’altra giornata di studio,
questa volta dedicata al falso
documentale, si svolgerà
nel mese di dicembre, con la
partecipazione del Maresciallo
Angelo Ambrosi della Polizia
Municipale di Perugia, mentre
per il 2013 sono in cantiere una
serie di incontri monotematici.
Questa formula, caratterizzata
dalla gratuità e dalla
disponibilità a collaborare fra
le diverse forze di polizia e le
polizie locali, consentirà a quanti
vorranno partecipare di crescere,
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
come professionisti della
sicurezza (ASAPS).
Sicurezza stradale
Ford Kaliki è l’app che
ti legge il giornale al
guidatore
E’ risaputo che è condizione
necessaria ma non sufficiente
per la sicurezza propria e degli
altri utenti della strada tenere
entrambe le mani sul volante
mentre si sta guidando: per
questo motivo, se proprio non
si può fare a meno di effettuare
chiamate al cellulare, sono stati
introdotti gli auricolari o i sistemi
di viva voce che consentono
di parlare con l’interlocutore
pur non staccando le mani dal
volante. Al CES 2013, in corso
a Las Vegas in questi giorni, la
sicurezza stradale è uno dei temi
principali affrontati dalla fiera
internazionale sull’elettronica
di consumo: la Ford ha preso
molto a cuore questa tematica,
al punto che nello stand che la
casa automobilistica americana
ha allestito per l’occasione
all’interno del Convention Center
è stata presentata, assieme alle
altre innovazioni tecnologiche
implementate dalla stessa Ford,
Kaliki. Kaliki è un’app che,
interfacciandosi con la rete
Ford Sync, dà la possibilità al
guidatore di restare informato
sui fatti che accadono nel
mondo anche quando si trova
per strada: una voce leggerà
infatti le notizie pubblicate sui
principali quotidiani nazionali,
e a richiesta sulle riviste
periodiche (settimanali o
mensili) che trattano di politica,
sport, scienza o quant’altro.
Il progetto di questa applicazione
rientra nell’ampliamento delle
potenzialità che può offrire la
connettività tra l’automobile
e i dispositivi elettronici
e l’interazione tra uomo e
l’automobile stessa.
Per centinaia di milioni di
automobilisti americani si
tratterebbe di una rivoluzione
nel vero senso della parola, che
stravolgerà (in meglio) le loro
abitudini, considerando che
trascorrono un quantitativo di
tempo considerevole in viaggio,
all’interno dei propri veicoli.
La nuova tecnologia, per il
momento, è disponibile solo
negli Stati Uniti e non si sa
ancora se e quando sbarcherà
sul mercato automobilistico
europeo, ma è facile immaginare
che se Kaliki dovesse ottenere
un buon feedback tra gli utenti
americani, la sua introduzione
nel vecchio continente sarà solo
una questione di tempo.
Kaliki è attualmente disponibile
per gli smartphone e i tablet
dotati di un sistema operativo
Android, vale a dire quasi tutti i
dispositivi Samsung e HTC: per
i dispositivi che si basano su
iOs, bisognerà aspettare un po’
di tempo, sebbene la Ford abbia
assicurato che una versione di
Kaliki per il Melafonino è in fase
avanzato di sviluppo e dovrebbe
essere rilasciata sull’AppStore
entro la fine di gennaio.
Il funzionamento di Kaliki è
molto semplice: una volta
installato, il guidatore può
interagire con l’app attraverso il
sistema bluetooth di Ford Sync,
scandendo ad alta voce il nome
del quotidiano o periodico di cui
vuole sentire le ultime notizie e
gli articoli di proprio interesse.
da assodigitale.it
31
Rimini
Grazie a una nuova
legislazione europea
(denominata “norma
Euro VI”), in vigore
dal 31 dicembre 2012,
verranno limitate le
emissioni di ossidi di
azoto e di particolato
dei nuovi tipi di
camion e autobus
Ciò corrisponde a una
riduzione dell’80%
delle emissioni di
ossidi di azoto e del
66% del particolato
Oltre che sulla salute e
sull’ambiente, la nuova
legislazione avrà anche un
impatto positivo sull’industria: la
legislazione introduce procedure
di test e norme armonizzate su
scala mondiale che dovrebbero
contribuire a dare impulso
alle esportazioni dell’industria
automobilistica europea. Inoltre,
la legislazione dell’UE relativa
ai veicoli a motore è ora più
semplice e diventa efficace
più celermente – regolamenti
di applicazione diretta hanno
rimpiazzato le direttive
eliminando così i tempi richiesti
per il loro recepimento in 27
legislazioni nazionali diverse.
Antonio Tajani, Vicepresidente
della Commissione e
commissario responsabile per
le industrie e l’imprenditoria, ha
affermato: La riduzione odierna
delle emissioni contribuirà a
rendere più pulita l’aria che
respiriamo e a migliorare la
competitività dell’industria
automobilistica europea.
Come concordato nel nostro
32
neoadottato Piano d’azione Cars
stiamo creando una situazione
che produce vantaggi sotto
tutti gli aspetti: disporremo di
camion e di autobus più puliti
che faranno tendenza e saranno
esportabili in tutto il mondo.
Contesto
La nuova legislazione europea
stabilisce regole comuni a
livello di UE per le emissioni
inquinanti dei veicoli pesanti e
dei loro motori. La legislazione
è, stata sviluppata in linea
con i principi di una migliore
regolamentazione e sulla base
delle raccomandazioni del
gruppo per un quadro normativo
competitivo nel settore
automobilistico per il XXI°
secolo (CARS 21) e del feedback
a seguito di una consultazione
pubblica. Tra i vantaggi delle
nuove norme vi sono:
• una riduzione dell’80% delle
emissioni di ossidi di azoto e del
66% del particolato rispetto ai
livelli del 2008 fissati in forza
delle precedenti norme Euro V;
• l’introduzione di procedure
di test e norme armonizzate su
scala mondiale con valori limite
delle emissioni equivalenti a
quelli degli USA;
• un rapporto positivo costibenefici come comprovato dalla
valutazione d’impatto.
da InEuropa
Il gelicidio:
un pericoloso
fenomeno per la
circolazione stradale
Di recente molte città italiane,
in particolare quelle che si
affacciano sulla Pianura Padana,
hanno assistito al fenomeno
del gelicidio che ha provocato
diversi disagi alla circolazione
stradale. Il fenomeno dell’acqua
sopraffusa - Il gelicidio,
chiamato dagli inglesi freezing
rain(precipitazione congelata), è
provocato dall’acqua sopraffusa.
Si tratta di acqua che rimane
allo stato liquido, nonostante
la sua temperatura sia inferiore
a 0°C: questo fenomeno si
verifica in particolari condizioni
termodinamiche, quando le
dimensioni delle gocce d’acqua
sono molto piccole, prive di sali
e in stato di quiete. Le molecole
delle gocce d’acqua, quindi,
non riescono a ordinarsi in un
reticolo cristallino stabile e non
appena entrano in contatto con
degli oggetti hanno la proprietà
di solidificarsi velocemente. In
meteorologia questo fenomeno
è chiamato gelicidio.
Quando si verifica il gelicido? Il
gelicidio accade quando correnti
miti giungono a quote medioalte e provocano la fusione del
fiocco di neve, che giunge al
suolo allo stato liquido. Talvolta,
lo strato d’aria a livello del
suolo è molto freddo, con una
temperatura inferiore a 0° C e
le gocce che vengono a contatto
con essa congelano all’istante,
formando uno strato di ghiaccio
trasparente e molto scivoloso.
Il gelicidio causa notevoli
disagi in quanto può provocare
la caduta di rami, rottura di
cavi elettrici con conseguenti
problemi alla circolazione
stradale e interruzione della
linea elettrica. D’altro canto è
la natura a rimediare, poiché
il gelicidio è spesso seguito
da precipitazione che cade da
strati relativamente più caldi,
con conseguente aumento
della temperatura. Spesso si
cade in errore confondendo il
gelicidio con la brina; si tratta di
eventi meteorologici differenti.
La brina infatti è costituita da
ghiaccio granuloso che si forma
in seguito al brinamento del
vapore acqueo che si forma su
superfici molto fredde.
Articolo a cura di Alberto
Spedicatoda inmeteo.it
Polizia Stradale
di Verona
Scorta in autostrada
ad una madre in
preda alle doglie:
fiocco azzurro sulla
volante
Un agente era lo stesso
che pochi giorni prima
aveva sedato una rissa
e aveva pagato il ticket
al pronto soccorso: il
destino l’ha ripagato
dell’amarezza
Quando hanno visto transitare
un’auto a tutta velocità sulla
A14, con le frecce d’emergenza
accese, hanno intuito che
qualcosa stava accadendo e,
senza esitare un attimo, si sono
messi all’inseguimento.
I due agenti in servizio
mercoledì 19 dicembre sul tratto
autostradale Brescia Padova
hanno raggiunto l’auto, alla
guida un signore visibilmente
sconvolto e, al fianco, la causa
della corsa e dell’agitazione:
sdraiata sul sedile una donna
che si teneva dolorante il
“pancione”. Alla fine dei giorni
di gravidanza il bambino aveva
deciso di vedere la luce, poco
importa se illuminata dai
lampioni di un’autostrada.
Quando è ora è ora e, infatti, le
spinte avevano già provocato
n. 160
la rottura delle acque. La
pattuglia, composta da due
agenti entrambi con l’esperienza
della paternità ben impressa
nella mente, con la macchina di
servizio e, sirene e lampeggianti
accesi, scorta la coppia al vicino
ospedale di San Bonifiacio
allertando, nel frattempo, la
centrale e la struttura sanitaria.
All’arrivo la donna riesce a
scendere autonomamente
dall’auto, segno che sta bene
e può iniziare il percorso del
parto senza traumi. Un saluto
al futuro padre, la solita
relazione di servizio, uno
sguardo all’ospedale e il ricordo,
per entrambi, di quando era
toccata a loro. Ma il lavoro del
poliziotto non di ferma dopo le
canoniche ore di servizio, rimane
nella testa la gioia o il dolore
per qualcosa di bello o tragico
vissuto e condiviso con i colleghi
sulle strade. Così i due agenti
della Polizia Stradale di Verona
non hanno resistito e, il giorno
dopo, hanno voluto sincerarsi
che tutto fosse andato bene.
“Tutto bene, è nato un bel
maschietto!”, queste le parole
dall’altra parte del telefono. Un
sospiro di gioia e sollievo, una
pacca sulle spalle e via per un
nuovo giorno di lavoro.
Questo è quanto accaduto alla
pattuglia della Polizia Stradale
di Verona nella settimana
dell’Avvento, nei giorni che
precedono la nascita del Bambin
Gesù e quella che diventerà,
per i poliziotti e i genitori, la
settimana del piccolo bambino
che, con la fretta di vedere
questo mondo che lo attendeva,
ha pensato di far sentire la
propria presenza proprio in
autostrada, luogo della velocità
e della fretta per antonomasia.
Sembra un racconto di Natale
e potrebbe esserlo, non fosse
che certi episodi si ripetono
in ogni mese dell’anno. Se
poi al racconto vogliamo dare
la connotazione comica del
“Cinepanettone” vi diciamo
che uno degli Agenti è lo
stesso che giorni prima, nel
tentativo di sedare una rissa tra
extracomunitari, aveva riportato
traumi e ferite che aveva fatto
medicare al Pronto Soccorso
dell’Ospedale. I sanitari,
ovviamente obbligati dalle
normative e dalle disposizioni
regionali in merito, avevano
preteso il pagamento del ticket
per la prestazione: 51 euro per
aver fatto il proprio dovere.
Poi la questione è stata risolta
positivamente.
Preferiamo l’episodio della
nascita, anche se sappiamo che
l’effetto benefico delle festività
dura solo il tempo di tornare a
fare i conti con la realtà che non
ha zucchero e canditi.
La redazione ASAPS si
complimenta con la Pattuglia
della Stradale di Verona e porge
i migliori auguri a mamma,
papà e figlio invitandoli a tenere
indelebile nella mente quanto
successo nel loro incontro con i
poliziotti. (ASAPS)
Perugia
Andrea Angelucci
travolto in un posto
di blocco 30 anni di
reclusione a Rocco
Varanzano
La Corte d’assise d’appello
di Perugia ha confermato
la condanna a 30 anni di
reclusione per Rocco Varanzano,
accusato di omicidio volontario
per avere travolto e ucciso con
un’auto rubata il maresciallo dei
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
carabinieri Andrea Angelucci
impegnato a un posto di blocco
sulle montagne del folignate. In
primo grado l’imputato era stato
processato con il rito abbreviato.
‘’Nessuna sentenza ci darà
indietro nostro figlio’’ ha detto
il padre del carabiniere Dario
Angelucci. (ASAPS)
FENOMENOLOGIA
DEL PEDONE
Quando la cultura
contribuisce alla
sicurezza stradale
di Fabio Bergamo
Lo scrittore Fabio Bergamo,
noto per le sue proposte di
riforma del C.d.S. come di
miglioramento della segnaletica,
è autore anche del libretto
dedicato agli utenti deboli della
strada “Fenomenologia del
pedone”. Il titolo è sicuramente
attraente visto che la parola
“fenomenologia” evoca in
filosofia tutto ciò che serve
a spiegare un fenomeno
nella sua evoluzione. Il testo
infatti nella prima parte
esamina dalla prospettiva
del pedone il problema della
sicurezza facendo dell’utente
a piedi l’attore protagonista
della educazione stradale.
Nell’opuscolo l’Autore usa dei
termini da lui appositamente
ideati come “dinoveicolazione”
e “homo autòmaton” sui quali
imposta a rigor di logica, il
suo ragionamento. Si parte
dalla scoperta della ruota per
passare al confronto razionale
tra i veicoli che si muovono
appunto sui pneumatici (auto,
camion, moto, ecc..) ed i pedoni
che utilizzano le gambe per
giungere a parlare degli stessi
come utenti interni ed esterni
ai veicoli. Insomma qualcosa
di illuminante ed istruttivo
che rovescia la visione della
sicurezza stradale fino ad oggi
considerata dal punto di vista
dei conducenti. La seconda
parte raccoglie in forma di
riassunto le risposte vere dei
quiz ministeriali relativi agli
utenti deboli introdotti con la
riforma del C.d.S. del 2010. Il
testo è impreziosito da immagini
a colori accompagnate da
informazioni e frasi didascaliche
scritte da Fabio Bergamo e
dall’idea del Privia Stop, una
luce stop anteriore di colore
blu per segnalare ai pedoni il
rallentamento del veicoli quando
gli stessi sono in procinto di
attraversare la strada. In Italia
muoiono in media due pedoni
ed un ciclista al giorno e sembra
veramente azzeccata l’idea di
destinare, per i più vulnerabili in
strada, uno specifico testo a fini
educativi vista la criticità delle
prestazioni e delle dimensioni
sempre maggiori dei veicoli per
gli utenti non dotati di alcun
tipo di sistema di protezione.
Insomma uno strumento in più,
originale e intelligente, per le
scuole e le autoscuole affinché
i giovani riscoprano finalmente
il valore fondamentale della
educazione stradale messo
in ombra da veicoli sempre
più tecnologici dotati di ogni
sorta di dispositivo per la
sicurezza attiva e passiva e
dall’uso dei computer anche
nelle aule autoscolastiche
che non possono sostituirsi al
ruolo educativo e formativo
dell’insegnante come previsto
dall’art. 123 del C.d.S.
da lanazione.it
33
E’ meglio che torni a casa
un figlio senza patente
che una petente senza figlio!
ASAPS un sostegno alla Sicurezza.. di tutti
n. 160
Posta
Sottosezione
Verona Sud
Uno stradalino vero,
un segugio instancabile e terrore per i
trafficanti di droga,
lascia il reparto
Il saluto dei colleghi
ad Andrea Mattei
dopo 8 anni di pattuglie e tanti arresti in
autostrada
Il 14 Gennaio scorso, la Sott.ne
autostradale di Verona sud ha
dovuto salutare un suo instancabile componente. Si tratta
dell’Assistente Andrea MATTEI,
classe 76, fibra trentina padre
di due bimbi. Dopo 8 anni e 1
mese ha lasciato con suo vero
dispiacere il reparto scaligero
alla volta della consorella neo
nata Sott.ne di Trento nord. Con
l’occasione noi colleghi del V
Nucleo che con Andrea abbiamo trascorso sere, pomeriggi,
mattine e notti per ben 97 mesi,
vorremmo condividere alcune
riflessioni, tracciare un bilancio
e ringraziarlo per le tante cose
fatte assieme e i risultati ottenuti. Tutti noi abbiamo potuto apprezzare ogni giorno sempre più,
il valore aggiunto che Andrea ha
in sé, perché il “collega” MATTEI si è sempre dimostrato una
persona molto più che corretta,
educata, seria, onesta e in modo
particolare un tenace lavoratore.
Sempre disponibile e collaborante, caratterizzato da un impegno
e da una serietà professionale
non comuni, riconosciute da tutti i colleghi. Andrea lo abbiamo
visto sempre brioso, sorridente
e volenteroso. In modo particolare ha raffinato il suo già unico
ed allenatissimo “fiuto” fino alle
ultime pattuglie, per ricercare
sostanze stupefacenti in transito lungo le carreggiate delle
autostrade A4 e A22. Solamente
dal gennaio 2009 al dicembre
2012 (mancano i dati di 5 anni
dal 2004 al 2009) è riuscito ad
arrestare ben 14 persone per la
produzione e traffico ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti,
in particolare cocaina, eroina ed
hashish tanto da sequestrarne un
totale di oltre 46,700 kg che non
è il quantitativo complessivo, ma
certamente da considerarsi più
che consistente. Dobbiamo puntualizzare che quanto sequestrato dal nostro caro Andrea è frutto
esclusivamente della sua iniziativa personale e del suo intuito
investigativo. Una scommessa
quella di Verona Sud in cui si è
messo in gioco, durata anni che
ha comportato fatica e sacrifici,
imposti anche alla sua amata
famiglia, per dedicarsi giorno e
notte a questa strana ma affascinante professione; sempre
in prima linea per contrastare il
crimine, per dare assistenza e
conforto a chi ne aveva bisogno
e per servire al meglio l’Amministrazione della PS, in conclusione una scommessa più che vinta.
Ringraziamo Andrea per le belle
pattuglie effettuate assieme,
così come per i molti momenti di
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
gioia ed allegria trascorsi e per
l’aiuto prestato ad ognuno di noi.
Siamo certi che i colleghi ed
il Comandante di Trento nord
avranno presto modo di apprezzarlo. Andrea come ogni buon
“stradalino”, è un assiduo consultatore del sito e delle riviste
dell’ASAPS, sempre alla ricerca
di aggiornamenti professionali o
di dettagli degli interventi svolti
da altri comandi, in linea con la
filosofia di pensiero e lo spirito di
servizio che accomuna tutti i suoi
associati in divisa e non.
Assieme al nostro Andrea abbiamo condiviso una crescita sotto il
profilo professionale ed umano e
come colleghi ed amici abbiamo
voluto dedicargli questo singolare congedo pubblico.
Che il Centauro sia con te!
Fabio, Ago, Palmi, Alto,
Zik, Peppino,
Mino, Vanni, Fullo e Melgio.
P.S.: Anche l’ASAPS si associa
al saluto dei colleghi di Andrea
un poliziotto a 18 carati che onora la divisa che porta con tanto
amore e professionalità. Grazie
ragazzi di Verona Sud per quello
che fate per la sicurezza di tutti
noi.
Venezia
L’Ispettore Superiore
della Polizia di Stato
Giovanni Battista
Semenzato,
appende la divisa al
chiodo.
Il saluto dei colleghi
della Sezione
Il 28 febbraio 2013, i colleghi
della Sezione Polizia Stradale di
Venezia hanno salutato l’Ispettore Superiore della Polizia di
Stato Giovanni Battista Semenzato che, dopo 38 anni di onorato
servizio, ha deciso di appendere
la divisa al fatidico chiodo.
Arruolatosi nel 1975, ha frequentato il corso da Allievo Guardia
presso la Scuola di Piacenza, per
poi completare l’iter formativo
presso il Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena,
scuola in cui vengono da sempre
formati gli “stradalini” doc della
Polizia. Dopo aver prestato servizio presso le Sezioni della Polizia
Stradale di Verona e Treviso, nel
1985 viene trasferito alla Sezione di Mestre di via Cà Rossa,
dove è rimasto, tranne un breve
periodo, per quasi 28 anni. Punto
di riferimento per i colleghi ed i
comandanti che si sono succeduti negli anni, ha ricoperto diverse
mansioni tra le quali spiccano
sicuramente il ruolo di Capoufficio Verbali, senza dimenticare
che negli ultimi anni ha anche
operato al fine di diffondere tra i
giovani la cultura della sicurezza
stradale e della legalità.
Nel 2011 la Federazione Maestri
del Lavoro d’Italia ha conferito
all’Ispettore Semenzato un attestato al merito del lavoro con
la seguente motivazione: per
l’elevata professionalità, per
l’alto senso del dovere unito ad
una silenziosa abnegazione, per
il forte attaccamento al corpo di
appartenenza e per la dedizione
al servizio della Nazione. I suoi
colleghi lo salutano e lo ringraziano.
Federico Sabbadin
Referente ASAPS Venezia
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Forte dei Marmi
L’appello di
Angela Palermo
per rintracciare il
soccorritore, un
ciclista medico,
che in seguito
all’incidente le ha
salvato la vita
Gentile Presidente Biserni,
mi chiamo Angela Giovanna Palermo. L’8 settembre 2012 sono
stata travolta da un’automobile,
come già il il Commissario Fontana le avrà detto. Quel giorno
sono stata soccorsa da un ciclista che mi diceva di essere un
medico. Io avevo tanto paura
di morire senza poter salutare
nessuno dei miei familiari che
abitano in Basilicata. I dolori
procuratimi dall’impatto erano
lancinanti. Ero convinta che non
ce l’avrei fatta a sopravvivere a
tanto dolore ed urlavo come per
sentire la vita ancora scorrere
dentro di me. Urlavo per paura
di venire travolta da altre automobili o da qualche camion. Urlavo il mio dolore, la mia paura
e il bisogno di essere soccorsa.
Urlavo senza riuscire a muovere
le gambe per alzarmi e andare.
Al mio grido di dolore ha risposto un ciclista dolcissimo che mi
ha prestato i primi soccorsi e ha
impedito il peggio. Ha immediatamente allertato i soccorsi, cosa
che non ha fatto la mia investitrice. Io volevo alzarmi ma non riuscivo ed egli ha da subito intuito
che potessi avere un problema
alla colonna vertebrale. Mi ha
detto di restare assolutamente
immobile perché qualsiasi movimento si sarebbe potuto rivelare
fatale. Mi ha tranquillizzata, mi
ha detto che DOVEVO salvarmi
e si è messo vicino a me. Gli ho
chiesto di chiamare mio marito
perché volevo salutarlo prima di
morire e lui l’ha fatto. Ha rimproverato la mia investitrice che mi
accusava, mentendo, del terribile incidente.
Questo ciclista medico ha poi
chiamato in ospedale per avere
mie notizie. Cosa che non ha mai
fatto la mia investitrice, nemmeno a distanza di mesi. Sentivo il
medico del Pronto Soccorso che
gli diceva che le mie condizioni
erano molto gravi, che dovevano tenermi sotto osservazione
per un ematoma al cervello, ma
che,probabilmente, me la sarei cavata. Chiuso il telefono,
il medico dell’ospedale mi ha
detto che ero stata fortunata ad
aver incontrato un soccorritore medico, vista la pericolosità
della frattura vertebrale che con
qualsiasi movimento sbagliato
avrebbe potuto scomporsi e procurarmi, addirittura, la paralisi
delle gambe. Ho pregato il medico di chiedere al mio soccorritore
le generalità ma egli non ha più
chiamato o, almeno, così mi hanno detto.
Io vorrei chiedere il suo aiuto,
presidente, per poter ritrovare
quello che per me è un Angelo.
Vorrei solo poterlo ringraziare
di persona per avermi salvato la
vita. Spero di poter contare sul
suo aiuto. Grazie.
Giancarlo Ronchetti
Referente Asaps per
il Distaccamento di Termoli
Angela G. Palermo
Termoli (CB)
Il saluto da parte
del personale del
Distaccamento
di Termoli, al
Sovrintendente Capo
Franco Cordisco
Venezia
A proposito del
tentativo (fallito)
sull’uso esclusivo
delle gomme
invernali
Sento in radio il vs parere riguardo la follia di chi vuole togliere le
catene da neve…
Bravi… nel nostro piccolo… da:
Congratulazioni al Sovrintendente Capo Franco Cordisco che, il
1° Settembre ultimo scorso, ha
lasciato il servizio attivo per il
pensionamento. Persona e collega stimato, ha dato sempre il suo
speciale contributo per il buon
andamento del Distaccamento
e per il lustro dell’amministrazione. Già referente ASAPS per
lunghi anni, a lui va la stima e
la riconoscenza dei soci ASAPS
e dei colleghi tutti del Distaccamento per averci insegnato ciò
che nella vita e nel servizio ha
Il Centauro - Notiziario ASAPS
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appreso, con l’augurio di godersi
a lungo e serenamente la meritata pensione.
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n. 160