Liceo Classico paritario
Don Carlo Gnocchi
Carate Brianza
Classe 5a classico
Documento del Consiglio di Classe
Anno scolastico 2013 - 2014
15 maggio 2014
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DELLA 5 CLASSICO DEL 14 MAGGIO 2014
Il giorno 14 Maggio 2014 alle ore 15 si riunisce nella classe 5^Cl il Consiglio di Classe della
quinta classico per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.: verifica ed approvazione del
Documento del Consiglio di Classe per la Commissione d’esame, come previsto dall’articolo 5
comma 2 del D.P.R. n. 323 dal 23/7/1998 e dall’articolo 6 dell’O.M. n. 43 dell’11/4/2002. Sono
presenti tutti i docenti della classe, presiede il Preside Prof. Mauro Grimoldi, funge da segretario il
prof. Alfonso Villa.
Il Documento è stato impostato nella sua struttura generale già all’inizio dell’anno scolastico, ed
è stato scritto un mese fa da diversi insegnanti, che si sono divisi i compiti secondo un piano di
lavoro precedentemente formulato; la Coordinatrice di Classe, prof. Paola Ferrari, ha curato la
redazione finale, assemblando le varie parti. Tutti i docenti della classe hanno già avuto modo di
leggere il testo completo e di segnalare al coordinatore le loro osservazioni in merito. La prof. Paola
Ferrari dà lettura del testo definitivo, durante la lettura vengono di comune accordo apportate
variazioni di entità marginale; al termine il Consiglio approva il Documento all’unanimità. Il
Presidente incarica il segretario di curare che una copia sia posta agli atti della scuola, una copia sia
inviata per mail ad ogni alunno e ad ogni insegnante, il testo completo sia inserito nel sito della
scuola ed infine un quantitativo di copie cartacee sia depositato in segreteria per chiunque ne
facesse richiesta. La seduta viene tolta alle ore 16.00. Letto, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO
EDUCATIVO
Prof. Alfonso Villa
IL COORDINATORE DIDATTICO ED
Prof. Francesco Viganò
I DOCENTI
Mauro Grimoldi
______________________________________________
Ferrari Paola
______________________________________________
Silvia Ballabio
______________________________________________
Elizabeth Esteves
______________________________________________
Alberto Della Frera
______________________________________________
Silvia Sommaruga
______________________________________________
Giovanni Colzani
______________________________________________
Marina Fumagalli
______________________________________________
Chiara Borgonovo
______________________________________________
Alfonso Villa
_______________________________________________
Don Ottavio Villa
_______________________________________________
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INDICE
Parte generale
Presentazione della classe e del Consiglio di Classe
Obiettivi e Metodi
Profilo della classe
Criteri e strumenti di misurazione e valutazione
Tipologia delle prove utilizzate
Terza prova
Criteri di attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Attività realizzate
Strumentazioni messe a disposizione della scuola
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Allegati
Allegato 1: Testo della terza prova assegnata
Allegato 2 : Relazioni personali dei docenti
Letteratura italiana
Lingua e letteratura latina e greca
Lingua e letteratura inglese
Storia ed Educazione civica
Filosofia
Scienze della Terra
Fisica
Matematica
Storia dell’arte
Educazione Fisica femminile
Educazione Fisica maschile
3
Allegato 3: Programmi effettivamente svolti
Letteratura italiana
Lingua e letteratura latina
Lingua e letteratura greca
Lingua e letteratura inglese
Storia ed Educazione civica
Filosofia
Scienze della Terra
Fisica
Matematica
Educazione Fisica femminile
Educazione Fisica maschile
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LA CLASSE E IL CONSIGLIO DI CLASSE
La classe attuale è composta da 26 alunni, 23 dei quali appartenenti al gruppo originario del primo
anno di liceo.
In prima gli studenti erano 33. In corso d’anno si sono trasferiti ad altro istituto 3 alunni, a fine anno
un alunno è risultato non ammesso alla classe successiva e uno ha cambiato indirizzo di studi.
All’inizio della seconda la classe era composta da 29 alunni, per l’inserimento di un’alunna da altra
scuola. All’inizio della terza gli alunni erano 27, per il trasferimento ad altra scuola di 3 alunni e
l’inserimento di un’alunna da altro istituto. A fine anno un alunno è risultato non ammesso alla
classe successiva e un altro si è trasferito ad altro indirizzo di studi.
Pertanto la class quarta era composta da 25 alunni.
In quinta risulta di 26 alunni per l’inserimento di un alunno della quinta del nostro liceo dello scorso
anno scolastico, che non era stato all’esame di maturità.
Al termine della prima, seconda, terza e quarta liceo il Consiglio di Classe ha previsto ed attuato
corsi di recupero estivi per gli studenti che presentavano situazioni di sospensione del giudizio: nel
mese di Luglio corsi personalizzati tenuti da tutor esterni o da docenti interni, a Settembre corsi
collettivi tenuti dai docenti stessi del Consiglio di Classe. Per gli alunni che mostravano particolari
difficoltà di apprendimento sono stati inoltre attivati percorsi individuali pomeridiani paralleli al
lavoro mattutino, tenuti dai docenti stessi o da tutor esterni al Consiglio di Classe, ma coordinati dal
docente di materia su direttiva del Consiglio di Classe.
La composizione del Consiglio di Classe è risultata stabile nel triennio ad eccezione del
docente di Scienze, sostituito in quarta liceo dalla prof.ssa Silvia Sommaruga. La prof. Marta
Pellegatta, titolare dell’insegnamento di Matematica e Fisica, è in congedo per maternità dal 26/ 4
ed è stata sostituita dal prof. Giovanni Colzani.
La continuità nella proposta metodologica nel corso del triennio e l’intesa sugli obiettivi formativi
hanno potuto essere dunque del tutto garantite.
OBIETTIVI E METODI
Il Consiglio di Classe riconosce come scopo degli studi liceali la formazione nei giovani di una
capacità di rapporto con la realtà carico di ragioni, quindi consapevole e critico. Parlare di realtà
nell’ambito scolastico corrisponde a riconoscerla nei contenuti e nelle metodologie propri delle
discipline scolastiche, il cui apprendimento avviene nella dinamica di rapporti tra adulti e studenti.
La frequentazione delle discipline può favorire negli studenti un tessuto culturale che, nell’intreccio
storico dei tentativi, degli insuccessi e dei traguardi raggiunti, costituisce la formazione di un
pensiero sulla realtà in senso lato e che implica una loro responsabilità nell’ambito scolastico.
Il Consiglio di classe ha lavorato in questi anni perseguendo gli obiettivi identificati in
termini di conoscenze, competenze e capacità, sia all’interno di singole discipline, sia in più aree
disciplinari collegate.
Si intende per conoscenze il possesso di informazioni note in modo corretto e sicuro,
espresse con chiarezza terminologica, strutturate secondo adeguati criteri disciplinari, modulati dal
docente. Si intende per competenze la consapevolezza del percorso disciplinare svolto, la gestione
della complessità delle conoscenze acquisite e l’elaborazione personale di queste ultime. Si intende
per capacità l’abilità nell’utilizzo degli strumenti pertinenti a ciascuna disciplina.
Pur avendo ciascuna disciplina e area disciplinare una specifica strumentazione, che guida
l’alunno nello strutturare le sue capacità di indagine conoscitiva del reale, si possono individuare
cinque strumenti a tutti comuni: a) l’osservazione; b) la memorizzazione; c) la formalizzazione; d)
l’esposizione; e) l’argomentazione.
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Dal momento che ogni oggetto di conoscenza (e perciò il contenuto stesso delle singole
discipline) si presenta alla persona come richiesta di significato e come tale si pone come problema,
i contenuti delle discipline non sono stati presentati come un sapere predefinito, ma come scoperta e
verifica critica di una ipotesi di lettura del reale, secondo un percorso indicato dall’insegnante, per
consentire agli studenti di apprendere nella libertà di un paragone.
Il Consiglio di Classe ha cercato di attuare quanto detto attraverso un metodo di
apprendimento che si struttura nelle seguenti azioni: 1) l’osservazione dei dati in quanto espressione
della realtà; 2) la formulazione di un’ipotesi, ovvero una sua formalizzazione e codificazione; 3)
l’attenta considerazione della tradizione, ovvero l’imitazione critica dei passi di chi ha già studiato
quegli oggetti; 4) la verifica, ovvero la costruzione di una risoluzione interpretativa attraverso il
dialogo docente/studente; 5) la produzione personale.
Il luogo paradigmatico, dove quanto descritto è avvenuto, è stato l’ora di lezione, perché è
nell’ora di lezione che l’oggetto di conoscenza diventa presente allo studente nel rapporto con il
docente, conoscitore della disciplina e dei suoi metodi. I docenti del Consiglio hanno, pertanto,
configurato le ore di lezione come avvenimenti imprescindibili per l’esperienza della conoscenza; in
esse sono accaduti i processi della comprensione perché i percorsi conoscitivi, già sperimentati da
altri e fissati dalla tradizione, sono stati presentati non solo nelle loro conclusioni, ma proprio nel
loro sviluppo, permettendo agli studenti di appropriarsi, contemporaneamente, dei contenuti e del
metodo precipui delle discipline.
Il lavoro personale si è configurato, in prevalenza, come un momento importante di ripresa,
di sviluppo e di ricerca in merito a quanto presentato o proposto durante l’attività didattica
mattutina. Le ore di lezione si sono poste con una fisionomia sia esemplare che propositiva: esse
hanno costituito il momento esemplificativo di come avvenga il processo conoscitivo, hanno
cercato di mettere in movimento le energie intellettuali ed affettive degli studenti e hanno
rappresentato, infine, occasione di valutazione del loro lavoro di personalizzazione.
Le attività di recupero hanno perseguito lo scopo di consentire l’esperienza di un cammino
adeguato a quei ragazzi per i quali, per diverse ragioni, il normale binomio “ora di lezione in classe
- lavoro personale a casa” si fosse rivelato insufficiente a costruire una reale consapevolezza di
percorso. I docenti, avendo tenuto come interlocutori tanto il coordinatore di classe che il Consiglio,
hanno valutato, caso per caso, l’opportunità di predisporre un’attività di recupero, sviluppata con
forme diverse: dal docente esterno pomeridiano, che ha seguito sistematicamente le situazioni più
carenti; al recupero con l’insegnante stesso anche sotto forma di esercitazione assegnata.
Le attività di approfondimento, invece, sono state attuate come occasioni di sviluppo di
percorsi conoscitivi con gruppi di studenti, a partire da domande e/o interessi, sorti all’interno della
attività curricolare mattutina. L’attività di approfondimento è sempre stata concepita non come un
atto estrinseco od aggiuntivo rispetto al lavoro ordinario, ma come uno sviluppo, suggerito dal
docente o richiesto dallo studente, inerente il percorso intrapreso ed offerto a tutta la classe, anche
come lezione tenuta dagli alunni. Da questa attività sono nate occasioni di lavoro personale
significative in relazione alla definizione degli argomenti d’apertura della prova orale.
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PROFILO DELLA CLASSE
Il gruppo classe è costituito da studenti che nel corso del triennio hanno sempre dimostrato interesse
per il percorso culturale proposto nelle varie materie. Diversi alunni hanno condotto uno studio
curato e motivato, dimostrando sistematicità nell’applicazione, mentre altri hanno faticato, anche
nel corso dell’ultimo anno, a dare una scansione temporale regolare al loro impegno.
Sono sicuramente maturate interessanti e varie personalità culturali, alcune delle quali però
nell’ultimo anno di corso in alcune materie non hanno espresso al massimo le loro potenzialità,
forse per sfiducia nelle proprie reali capacità.
Le discontinuità e le debolezze che di quando in quando, nel corso del triennio, si manifestavano,
sono state comunque affrontate dai docenti entrando nel merito specifico dei casi in questione e
cercando sempre di favorire, e mai di sostituire, lo svilupparsi di una decisione personale. Le
risposte alle nostre sollecitazioni sono state generalmente apprezzabili. Anche chi ha accumulato
difetti nello studio personale o carenze nell’acquisizione di metodo e di competenza, ha di solito
dimostrato un recupero delle conoscenze fondamentali e non di rado anche delle competenze. Ciò è
accaduto spesso in corso d’anno nell’ordinario percorso della classe, in taluni casi, invece, si è reso
necessario predisporre momenti di recupero al di fuori dell’attività didattica della classe (corsi di
recupero estivi o di inizio anno, corsi di recupero durante l’anno scolastico mirati alla ripresa di
argomenti specifici con gli insegnanti, lavoro guidato da tutor esterni ).
A conclusione del presente anno scolastico la preparazione generale, pur con le differenze
riscontrabili da alunno ad alunno e da una materia all’altra, è da ritenersi mediamente soddisfacente,
con un certo numero di casi di valore significativo, unitamente ad alcune situazioni di maggiore
fragilità. Un discreto numero di alunni, in particolare, ha ottenuto risultati di buon livello in tutte le
materie, di eccellenza in alcune di esse. Per questi ultimi l’intelligente applicazione sui dati da un
lato e l’attenzione e il rigore metodologico dall’altro hanno consentito una maturazione della
personalità critica e culturale .
Nutrito è il gruppo di ragazzi che hanno lavorato con impegno su difficoltà circoscritte e con esiti
positivi In taluni di questi alunni permangono dei difetti di preparazione, per lo più riferibili ad
aspetti particolari e circoscritti di alcune materie: tipicamente si riscontrano, in alcuni, limiti nella
traduzione dal greco o dal latino e nella consapevolezza del metodo matematico,.aspetti sui quali,
per altro, la maggioranza degli alunni in difficoltà si è applicata nel lavoro personale o anche
guidato dall’insegnante o da tutor.
Come attestato dai verbali dei Consigli di Classe e dalla documentazione agli atti della scuola, tre
alunne, per seri motivi di salute, hanno potuto frequentare, durante l’anno scolastico, solo
parzialmente le lezioni. Per loro sono stati attivati percorsi di apprendimento con tempi
personalizzati, compatibili con le indicazioni date dagli staff medici che le hanno in cura.
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CRITERI E STRUMENTI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
La valutazione è da noi intesa come la lettura dell’esperienza conoscitiva di un alunno
rispetto alle oggettività che questi ha, di volta in volta, messo in campo; essa ha riguardato perciò
dati oggettivi (ciò che il ragazzo ha detto, scritto, fatto, disegnato, prodotto...), ma in essa si è
sempre cercato di individuare e giudicare l’esperienza conoscitiva compiuta dall’alunno. La
valutazione si è configurata pertanto come un atto in sé complesso. È chiaro che, nel descrivere le
ragioni di una valutazione, occorre fare riferimento ai diversi aspetti che la compongono (es.
indicatori e misuratori), ma l’esito finale non è scomponibile, perché la valutazione è anche un atto
unitario nel quale ogni aspetto in evidenza è legato agli altri.
Uno degli aspetti di rilievo della valutazione è l’operazione di misurazione, da noi così
intesa: la misurazione di una prova svolta dall’alunno è l’attestazione della sua distanza-vicinanza
rispetto al raggiungimento degli obiettivi predeterminati dal docente per quella prova. Poiché una
singola prova è uno dei momenti del processo di apprendimento messo in atto dal ragazzo, la
misurazione è meglio espressa con lo studio dell’andamento delle sequenze di misurazione, ovvero
l’individuazione di un trend di apprendimento.
Detta misurazione corrisponde per noi ad uno dei principali indicatori della valutazione. Pur
riconoscendo la possibilità di distinguere i criteri di misurazione in punteggi e livelli, essi vengono
presentati in forma unitaria e si intendono modulati in rapporto alla diversa natura della prova, se
analitica o sintetica. Infatti la valutazione della singola prova si presenta differentemente dalla
valutazione dell’insieme delle singole prove, in quanto in quest’ultima vengono a confluire altri
indicatori, fra i quali individuiamo:
- la partecipazione dell’alunno alla proposta educativa e culturale del docente
- l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro
- la continuità di lavoro attuata dall’alunno nello svolgersi del lavoro disciplinare e nell’arco delle
diverse discipline proposte.
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni, si ritengono infine indicatori:
- la quantità del possesso di informazioni
- la capacità di uso degli strumenti
- la consapevolezza di percorso
- l’organizzazione delle conoscenze in termini di complessità
- l’elaborazione personale
- la significativa produzione culturale
L’attribuzione dei voti nelle singole valutazioni è stata stabilita secondo questi criteri:
voto 2
assoluta mancanza di informazioni.
voto 3
insufficiente con elementi di particolare gravità in presenza di diffusi errori che
attestano un approccio disordinato e logicamente scorretto, per una chiara incapacità
di uso degli strumenti propri della disciplina.
voto 4
chiaramente insufficiente, se la carenza di informazioni è significativa ed è aggravata
da errori che compromettono seriamente la coerenza interna del lavoro presentato.
voto 5
insufficienza per la presenza di una conoscenza inadeguata delle informazioni, che
tuttavia non compromette in maniera grave l’esito della prova; oppure insufficienza
in quanto il possesso minimo ma adeguato delle informazioni è condizionato da
errori diffusi o circoscritti che indeboliscono la coerenza del lavoro.
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voto 6
sufficienza con fragilità, se c’è un possesso delle principali conoscenze, organizzate
con qualche fragilità nell’utilizzo degli strumenti, ma non tali da indebolire la
coerenza del lavoro presentato.
voto 7
sufficienza piena, se c’è un possesso adeguato delle informazioni, organizzate con
consapevolezza del percorso e degli strumenti.
voto 8
evidente e sicura acquisizione personale dell’argomento, in presenza di un saldo
possesso delle conoscenze e di una buona capacità di gestire con consapevolezza i
percorsi sviluppati in classe; oppure pur in presenza di lievi imperfezioni nella
restituzione dell’argomento, rielaborazione personale e pertinente tale da introdurre
accenti nuovi rispetto al lavoro comune.
voto 9
capacità di autonomi e significativi passi in avanti rispetto al lavoro comune, grazie
al sicuro possesso delle conoscenze elaborate in modo personale e coerente e
documentate in modo rigoroso ed espresse con finezza e pertinenza linguistica.
voto 10
le conoscenze, competenze e capacità indicate nel punto precedente sono tali da
permettere allo studente il pieno dominio di percorsi culturali complessi, nel quadro
di una sintesi efficace ed ordinata, elaborata criticamente e sistematicamente, anche
alla luce di un’ipotesi convincente ed adeguata, rigorosamente verificata ed espressa.
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TIPOLOGIA DELLE PROVE UTILIZZATE
- tema o composizione scritta
- problema
- compito breve di definizione di termini e concetti
- interrogazione scritta con domanda su tema ampio
- prove scritte di traduzione
- brevi relazioni scritte su argomenti significativi trattati nell’anno di carattere sintetico
- relazioni scritte su esperienze di laboratorio
- colloquio orale
- breve esposizione su contenuti dei programmi
TERZA PROVA
La conduzione del percorso scolastico durante l’anno si è sviluppata in modo da tener conto
dello sviluppo organico dei singoli percorsi disciplinari, finalizzati ad una solida acquisizione del
metodo specifico della disciplina, con cura nell’indicare possibilità di connessioni fra diverse
discipline.
Il Consiglio di Classe si è orientato a sviluppare ed esercitare gli alunni su terze prove del
Tipo B (“Quesiti a risposta singola”, “volti ad accertare la conoscenza e i livelli di competenza
raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti […] non più di cinque materie […] e composti da 8
a 15 quesiti a risposta singola” come indicato nel D.M. del 18/9/1998, dal D.M. del 8/11/1999 n.
520 e dal D.M. del 20/11/2000).
Il carattere pluridisciplinare delle prove, il lavoro di discussione e di preparazione del
Consiglio di Classe e specifiche considerazioni di opportunità didattica hanno indirizzato il
Consiglio a sottoporre alla classe una prova, il giorno 3 marzo 2013. La modalità scelta di
costruzione di questa prova è tale per cui i docenti di cinque discipline hanno formulato, a partire da
una parte piuttosto ampia del programma fino a quel momento svolto, due o tre domande a risposta
aperta. Per lo svolgimento delle risposte alle domande inerenti ogni disciplina sono state assegnate
un numero complessivo totale di 25 righe.
I criteri per la valutazione sono stati espressi preventivamente allo svolgimento delle
medesime con la stesura di una griglia di correzione. In particolare, per quanto riguarda la
simulazione della terza prova, il Consiglio si è attenuto a questi criteri:
a- la presenza o meno delle informazioni previste dalla griglia di correzione predisposta dal
docente (ossia la quantità e la pertinenza delle informazioni fornite); la padronanza del
linguaggio tecnico proprio della disciplina (soprattutto per le materie scientifiche); la
correttezza sintattica, morfologica e lessicale per quanto riguarda la lingua straniera;
b- in mancanza di alcuni elementi previsti dalla griglia di correzione predisposta dal docente si
possono assegnare fino ad un massimo di due punti (fino ad un punteggio complessivo non
superiore a 15), se l’elaborato contiene informazioni non previste dalla griglia di correzione
ma di pregio e pertinenti e/o se l’elaborato presenta una coerenza globale
nell’argomentazione e/o una logica interna tale per cui gli elementi di contenuto mancanti
siano imputabili ad insufficienza di tempo o di numero di righe previste.
Il lavoro del Consiglio di Classe è proseguito durante l’anno nella identificazione di una griglia di
correzione della terza prova comune alle discipline, alla quale ogni docente si riferisce. Se viene
ritenuto necessario, il docente declinerà una griglia specifica riguardante i contenuti richiesti dalla
disciplina nella prova in esame.
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Per la prova simulata quest’anno, il Consiglio ha deciso di assegnare il tempo di tre ore e un
quarto, al fine di consentire un’esposizione più controllata: abbiamo stimato in mezz’ora il tempo
necessario per rispondere alle domande in ciascuna delle materie implicate e in mezz’ora il tempo
per una rilettura globale o per eventuali correzioni da apportare.
Ogni docente ha liberamente deciso se tenere in considerazione l’esito di questa prova per la
valutazione dell’apprendimento nella sua materia, riformulando in voto il punteggio, dalla scala in
quindicesimi a quella in decimi secondo un criterio di diretta proporzionalità.
SIMULAZIONE COLLOQUIO DI MATURITÁ
La mattina del 4 marzo 2014 si è svolta una simulazione del colloquio di maturità. A tutti gli alunni
è stato preventivamente assegnato un programma relativo ad ogni materia. Il giorno della
convocazione, alla presenza di tutti, sono stati scelti quattro alunni, ai quali è stato richiesto di
iniziare il colloquio con un argomento a piacere, e che sono poi stati sottoposti a domande sulle
altre materie.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO
FORMATIVO
Credito scolastico
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 5 settembre 2007) il Consiglio di Classe
della III classico utilizzerà i seguenti indicatori per definire il credito scolastico di ogni singolo
alunno:
1) il profitto scolastico, espresso dalla media finale dei voti. Questo indicatore viene utilizzato sia
per stabilire all’interno di quale fascia della tabella si colloca il credito scolastico dello studente in
oggetto, sia per determinare l’oscillazione all’interno della banda.
2) L’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative.
3) I crediti formativi.
Gli ultimi indicatori sono considerati, in linea generale, di pari valore.
Credito formativo
Come stabilito dal Collegio Docenti (verbale del 5 settembre 2007) il Consiglio di Classe
della III classico utilizzerà come criteri per la valutazione di ammissibilità delle attestazioni di
esperienze presentate dagli studenti al fine di ottenere un credito formativo e per il peso da attribuire
ad ognuna di esse in sede di definizione del credito scolastico, quelli previsti dalla normativa.
Verranno prese in esame qualificate esperienze dalle quali derivino competenze coerenti con il tipo
di corso cui si riferisce l’Esame di Stato. La coerenza può essere individuata nell’omogeneità con i
contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro
concreta attuazione. Per le esperienze relative alla formazione personale, civile e sociale si terrà
conto della rilevanza qualitativa dell’esperienza stessa. Le esperienze che danno luogo
all’acquisizione di crediti formativi sono maturate, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti
e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e
culturale. Parimenti verranno considerati i settori di attività indicati dalla normativa: culturali,
artistico-ricreativi, ambiente, volontariato, solidarietà, cooperazione e sport.
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ATTIVITA’ REALIZZATE
Diversi alunni della classe hanno potuto arricchire la loro formazione e preparazione culturale
grazie ad alcune attività extracurricolari, alle quali hanno liberamente aderito.
Attività di orientamento: (gennaio – maggio 2014)
Il Collegio Docenti ritiene che la prima attività di orientamento per lo studente si colloca nel
quotidiano lavoro nelle diverse discipline e nel dialogo coi propri insegnanti quale luogo di scoperta
e verifica di attitudini, inclinazioni, capacità. Si è ritenuto comunque opportuno offrire una più
specifica attività di orientamento prevalentemente finalizzata alle prospettive di uno studio
universitario e articolata nei seguenti momenti:
· un incontro preparatorio che ha coinvolto gli studenti interessati alla progettazione dell’attività
di orientamento. Scopo della riunione era individuare le richieste dei ragazzi e strutturare in modo
adeguato l’attività, rendendo i ragazzi corresponsabili dell’iniziativa;
· uno “sportello” -previsto per la fine di maggio- di dialogo con studenti universitari delle facoltà
richieste dai nostri studenti allo scopo di permettere una conoscenza più dettagliata delle diverse
possibilità di studio;
· un’attività di verifica condotta con i docenti del Consiglio di Classe (valutazione dei criteri
adottati, verifica disciplinare delle attitudini e inclinazioni);
· la preparazione pomeridiana dei test di ammissione alle facoltà che li richiedono, impostata e
curata dai docenti della nostra scuola;
un incontro mattutino nel mese di marzo, con il prof. Carmine Di Martino dell’Università degli
Studi, sulla natura degli studi universitari e sui criteri di scelta della facoltà
Laboratorio d’informatica
E’ stata offerta la possibilità di frequentare alcuni corsi di informatica aventi per obiettivo il
conseguimento dell’ECDL e la possibilità di sostenere esami in sede. Il diploma ECDL. il Liceo
Don Carlo Gnocchi è stato accreditato dall’A.I.C.A. (Associazione italiana per l’Informatica ed il
Calcolo Automatico) come Test Center per il conferimento dell’ECDL (European Computer
Driving Licence). L’ECDL, o patente europea del computer, è un documento che certifica il
possesso minimo di abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer. Il programma
legato all’ECDL fa capo al CEPIS (Council of European Professional Informatics Societies), ente
che riunisce tutte le società europee di informatica di cui l’AICA fa parte. Attualmente l’ECDL è
l’attestato più diffuso e riconosciuto a livello internazionale; in particolare l’Unione Europea
sostiene l’ECDL e ne ha inserito la realizzazione e il perfezionamento nei suoi progetti comunitari.
L’ECDL è riconosciuto dalle principali Università italiane.
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Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di Medicina
Nel secondo quadrimestre è stata offerta la possibilità, agli studenti che volessero sostenere il test
per l’accesso alla facoltà di Medicina, un corso in preparazione ad esso. Il corso si è sviluppato con
lezioni pomeridiane di chimica e biologia e simulazioni di test in itinere. I contenuti affrontati nel
corso sono stati i seguenti:
Bioenergetica: i diversi tipi di metabolismo; le reazioni di ossidoriduzione di importanza
biologica;la relazione tra ATP e ‘informazione’.
Fisiologia cellulare: cenni sui diversi tipi di ‘risposta’ di un organismo (impulso nervoso e
potenziale di membrana; risposta immunitaria e selezione clonale; ormoni e recettori).
Biologia molecolare: l’importanza delle interazioni chimiche deboli; replicazione, trascrizione e
traduzione a livello molecolare; regolazione genica; tecniche del DNA ricombinante.
Genetica: mappe di ricombinazione; uso degli enzimi di restrizione; cenni alla genetica
evoluzionistica (Evo-Devo).
Chimica organica: cenni di nomenclatura; stereoisomeria; gruppi funzionali principali;
macromolecole biologiche.
Corso in preparazione al test per l’accesso alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano
Nei mesi di febbraio e marzo 2014, gli insegnanti di matematica e fisica del liceo don Carlo
Gnocchi hanno tenuto 5 incontri in preparazione al test di ammissione alla facoltà di Ingegneria del
Politecnico di Milano. A seguito di questo corso gli alunni possono accedere ad una sessione
anticipata e riservata del test di ammissione alle facoltà di ingegneria.
Il corso verte esclusivamente sulla Sezione di Matematica e sulla sezione di fisica del test.
All’interno del corso sono state somministrate alcune prove di simulazione e sono state poi corrette
insieme prendendo spunto da esse per ripassare i contenuti o per trattare ciò che eventualmente
fosse stato sviluppato solo in parte nei programmi curricolari.
I ragazzi si sono poi esercitati individualmente con prove di simulazione delle altre Sezioni del test,
direttamente fornite dal Politecnico nel loro sito.
Corso di cosmologia – 6 e 11 dicembre 2013
E’ stato organizzato presso il nostro Istituto scolastico un corso di approfondimento tenuto dal Dott.
Maurizio Tomasi, ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il corso si è svolto in due
lezioni: nella prima lezione è stata presentata la storia della cosmologia moderna, con particolare
attenzione allo studio della radiazione cosmica di fondo e dell’espansione dell’Universo. Nella
seconda lezione è stato proposto un seminario di presentazione della missione del satellite Planck e
l’analisi dei primi risultati cosmologici.
Prova Culturale Drammaturgica
Due studentesse della classe hanno fatto attivamente parte al lavoro del gruppo di laboratorio
teatrale che, iniziato lo scorso anno scolastico, è proseguito fino a ottobre 2013 e si è concluso con
una la messa in scena dell’opera originale La Tredicesima Fatica.presso il Teatro Manzoni di
Monza il 30/10/2013.
Il testo è stato composto da Andrea Carabelli, regista e responsabile del laboratorio teatrale. Si tratta
di un impianto drammaturgico tipico della Commedia dell’Arte, sul quale sono stati innestati canti
corali tratti dalla tragedia Eracle di Euripide, tradotti dagli studenti, sotto la guida degli insegnanti
di Latino e Greco della scuola. Questa contaminazione era tipica delle modalità compositive della
Commedia dell’Arte.
La figura di Eracle nel testo di Euripide è uomo a tutto tondo, capace di sopportare la vera e ultima
fatica, il peso del vivere, anche dopo aver involontariamente compiuto il più atroce dei delitti:
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l’uccisione dei figli e della moglie. Il racconto di Euripide diventa, per i personaggi della commedia
un modello di riferimento, col quale paragonare i loro comportamenti.
Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel terzo e quarto anno di
corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati sono
stati soprattutto i 12 microscopi ottici, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione
standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state
utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali
e rocce.
Seminario di letteratura e papirologia greca
Il seminario è stato tenuto dal prof. Giuseppe Zanetto, titolare della cattedra di Letteratura Greca
all’Università degli Studi di Milano. Si è articolato in tre appuntamenti: nei primi due incontri
(14/2 e 19/2 ) sono stati presentati due frammenti di recente scoperta e di imminente pubblicazione:
un’ode di Saffo e un’epidexis di autore anonimo appartenente alla Seconda Sofistica. Il terzo
incontro si è tenuto presso l’istituto di Papirologia dell’ Università Statale, dove agli alunni è stato
mostrato e presentato il Papiro di Milano, pubblicato nel 2001, contenente gli epigrammi di
Posidippo.
Incontro con Laurent Lafforgue
Giovedì 10/4/2014 si è tenuto un incontro con Laurent Lafforgue, prof. Permanente all’Institut des
hautes Études Scientifiques a Bures- sur Yvette (Francia), sul tema del valore degli studi scientifici.
VIAGGIO D’ISTRUZIONE
Uscita didattica a Berlino, 24-28 marzo 2014
Scopo
Nessun luogo è stato segnato dalla storia contemporanea come Berlino: dalla Welt Politik di
Guglielmo II, foriera della Prima guerra mondiale, alle due esperienze totalitarie contrapposte ma
speculari, fino alla riunificazione. Visitare Berlino equivale perciò a ripercorrere il Novecento
europeo, il nostro passato prossimo. La visita guidata della città di Berlino, in particolare di alcuni
luoghi e musei particolarmente significativi per la storia recente della città, dalle tracce del regime
nazista ai resti del Muro, consente di introdurre gli studenti di quinta superiore alla visione e dunque
a una più piena comprensione delle vicende del Novecento nelle sue dimensioni politica, artistica e
scientifica.
Proposta didattica
Le tappe seguite sono state le seguenti: percorso storico-artistico nella Mitte, dalla Berlino
Prussiana agli inizi del ‘900. Università di Humboldt, quartiere Unter den Linden, Bebel Platz,
Neue Wake, Berliner Dom, Marx-Engel Platz, Marienkirche. Visita e passeggiata sul fiume Spree
all’isola dei Musei, immagine artistica e ideale della “Grande Germania" . Visita ai luoghi del
Nazismo: porta di Brandeburgo, il quartiere generale della Gestapo e delle SS, la vecchia e la nuova
cancelleria, il ministero dei trasporti e dell’aviazione, la Topografia del terrore, monumento di
commemorazione degli Ebrei. Vista al campo di concentramento di Sachsenhausen; Visita ai luoghi
della divisione: percorso e museo del muro, visita alla prigione- memoriale della STASI.
14
STRUMENTAZIONI MESSE A DISPOSIZIONE DELLA SCUOLA
- Laboratorio informatico: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet, cui gli
studenti possono accedere liberamente due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati
dall’insegnante, anche in altri momenti.
- Laboratorio di Fisica: il laboratorio è a disposizione per l’attività didattica mattutina; è possibile
effettuare, a scelta del docente, attività di gruppo o lezioni frontali di illustrazione di esperienze
relative allo svolgimento del programma su tutto l’arco del triennio. È possibile anche l’utilizzo
pomeridiano, se autorizzato dal docente o dal responsabile di laboratorio, per l’effettuazione o
l’allestimento di esperienze di singoli o di gruppi come attività di approfondimento. La dotazione
disponibile è raccolta in un inventario depositato in segreteria e aggiornato annualmente.
- Laboratorio di Scienze: il laboratorio è stato utilizzato prevalentemente nel secondo e quarto
anno di corso, durante lo svolgimento dei programmi di biologia e chimica. Gli strumenti utilizzati
sono stati soprattutto i 12 microscopi, corredati dagli accessori per la microfotografia e la dotazione
standard di reagenti e strumenti per le esperienze di chimica. Nel corso del quinto anno sono state
utilizzate le collezioni mineralogica e petrografica per l’osservazione e il riconoscimento di minerali
e rocce.
- Laboratorio multimediale: 32 postazioni multimediali, con possibilità di accesso a Internet,
proiettore di diapositive, lavagna luminosa, televisione, videoregistratore, videoproiettore, impianto
stereofonico con lettore di cassette e compact disc., cui gli studenti possono accedere liberamente
due pomeriggi alla settimana o, se accompagnati dall’insegnante, anche in altri momenti. Viene
usato abitualmente anche come laboratorio linguistico.
- Biblioteca istituto: 2.120 volumi consultabili liberamente (oltre i 1.000 libri di testo, in uso e non
nella classe, disponibili in biblioteca), oltre alle risorse messe a disposizione degli studenti dalla
biblioteca civica di Carate Brianza e dal servizio bibliotecario brianteo.
- Apertura pomeridiana della scuola per attività di studio degli studenti o per iniziative
facoltative di altro genere.
- Accesso personale, regolamentato, degli studenti alle strumentazioni messe a disposizione
(Laboratori e servizio fotocopiatrice).
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ALLEGATO N.1
TESTO DELLA TERZA PROVA ASSEGNATA
Sezione di Greco
1. Individua i termini principali della poetica callimachea, citando i testi più importanti nei quali
essa viene espressa. (8 righe)
2. Descrivi brevemente la trama e i caratteri salienti, in termini di forma e contenuto, dell’Ecale di
Callimaco, definendo il genere letterario al quale appartiene questo componimento e mettendolo in
rapporto con l’epos tradizionale. (10 righe)
3. Individua i caratteri tipici (strutture ricorrenti, personaggi, ambientazioni e temi) degli Idilli
bucolici di Teocrito e citane almeno due. (7 righe)
Sezione di Scienze
1.
2.
3.
Quali sono i pianeti di tipo terrestre e quali quelli di tipo gioviano? Descrivine le principali
differenze in relazione alla composizione, alla massa, alla densità e all’atmosfera. (max 8 righe)
Dopo aver dato la definizione di giorno sidereo e di giorno solare, spiega da cosa dipende la
differenza di durata tra i due. (max 8 righe)
Descrivi il solstizio d’estate, facendo riferimento:
- alla posizione del circolo di illuminazione
- all’inclinazione dei raggi solari
- alla durata del dì e della notte alle varie latitudini (max 8 righe)
Sezione di Matematica
1. Enuncia e dimostra il teorema del confronto.
(13 righe)
2. Dopo aver definito asintoto orizzontale e asintoto verticale di una funzione y=f(x), stabilisci
eventuali asintoti della seguente funzione e danne una rappresentazione qualitativa.
y
 3x  6
x 1
(4 righe + tabella a quadretti)
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Sezione di Inglese
The following is an extract from Pride and Prejudice by Jane Austen. Mr Collins has proposed
to Elizabeth, but she refuses to marry him because there is no love between them. Mrs Bennet
talks to Mr Bennet about Elizabeth’s decision, and she urges him to talk with Elizabeth; the
girl is summoned.
“Come here, child,” cried her father as she appeared. “I understand that Mr. Collins has made an
offer of marriage. Is it true?” Elizabeth replied that it was. “Very well – and this offer of marriage
you have refused?”
“I have, Sir.”
5 “Very well. We now come to the point. Your mother insists upon your accepting it. Is it not so,
Mrs. Bennet?”
“Yes, or I will never see her again.”
“An unhappy alternative is before you, Elizabeth. From this day you must be a stranger to one of
your parents – Your mother will never see you again if you do not marry Mr. Collins, and I will
10 never see you again if you do.”
Discovering meaning
1. Read the text and answer the questions (12 lines)
1. Who are the characters involved in the dialogue? Describe their relationships in the context of
the whole novel.
2. What problem are the three characters talking about?
3. What does Mrs Bennet threaten to do if Elizabeth doesn’t change her mind, and does the
mother really mean it?
4. Does Mr Bennet approve of Elizabeth’s decision not to marry Mr Collins? Find evidence in
the extract above.
Let’s make a point
2. Carry out the tasks. (13 lines)
1. How important is marriage to Mrs Bennet? Give reason for your answer and refer back to what
you have read in Text 1 Husbands and wives, and to the extract above.
2. Compare the characters’ style in conversation to what you have read in Text 1, Husbands and
wives, and Text 2, The difficult art of conversation; is this short extract a good example of their
language? Why/Why not?
3. Elizabeth and Darcy are round characters; describe their transformation throughout the novel, and
say why their union is the ideal marriage the narrator aims to celebrate
17
Sezione di Storia
1) Ripercorri le tappe che hanno costituito il percorso di ascesa del partito bolscevico dalla
clandestinità alla presa del potere.
Max 15 righe
2) Descrivi sinteticamente il significato storico-politico dell’omicidio Matteotti nel processo di
formazione della dittatura fascista.
Max 10 righe
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ALLEGATO N.2
Relazioni personali dei docenti
LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013 – 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: MAURO GRIMOLDI
RELAZIONE DI MATERIA
Premessa
Ritengo importante sottolineare tre aspetti che mi pare possano sintetizzare quello che io considero
il valore formativo connesso allo studio della letteratura:
1) leggere significa immergersi nella memoria, arricchire la propria memoria, rendere il rapporto
della realtà nel suo presente più denso, meno esile, meno superficiale, meno reattivo, meno
disarmato, meno solitario. Quanto più è fervido il nesso che costantemente ci lega a questa infinita
sorgente da cui attingiamo ciò che è stato detto, ciò che è stato imparato, ciò che è stato vissuto,
tanto più il rapporto con il presente e con la realtà diventa consapevole, ricco, denso.
2) La letteratura formando una memoria forma una sensibilità culturale, cioè un approccio
consapevole, intelligente, con le cose della realtà. Si tratta di un potenziamento dell’io nella sua
capacità di sentire la realtà , di averla presente, di avere un’intelligenza , cioè una capacità di
riconoscere le cose e di legarle alle altre e di legarle a sé
3) Il lavoro letterario rende capaci di invenzione, di immaginazione: poiché questo lavoro dell’io
nel suo rapporto con la realtà ha un’estensione infinita, non finisce mai, non è mai finito, non c’è
mai un momento in cui tutto quello che doveva essere “detto, scoperto, visto, vissuto”, è “detto,
scoperto, visto, vissuto”.
Osservazioni metodologiche
Ho inteso introdurre i miei alunni alla conoscenza della storia letteraria del periodo considerato nel
programma di studio dell’ultima classe di corso privilegiando un approccio scandito lungo i
seguenti momenti:
a) L’indagine dei testi: ho impostato il mio lavoro attribuendo grande importanza allo studio
diretto dei testi letterari, non certo considerandoli come un’espressione creativa assoluta,
indipendente dalla personalità dell’autore o dalla rilevanza del contesto storico – culturale in cui
sono stati concepiti. Semplicemente ho voluto favorire una dinamica di apprendimento che
fosse in grado di favorire nei ragazzi un’acquisizione consapevole dei contenuti didattici
formata mediante un’esperienza e una frequentazione dirette dell’oggetto proprio della
disciplina. In questo modo, il testo è potuto divenire, contemporaneamente, il punto di partenza
e di conquista dell’indagine dei ragazzi: lavorando su di esso, essi hanno potuto considerarne il
valore artistico, valutarne la portata culturale, indagarne le relazioni con la vicenda umana
dell’autore e il periodo storico di pertinenza, svilupparne i nessi pluridisciplinari, secondo una
prospettiva orizzontale, ma anche verticale, così da poter ritornare sul testo con una
consapevolezza accresciuta, in cui i più attenti tra loro fossero in grado di valutare e discutere
anche le osservazioni critiche e le chiavi di lettura proposte dal libro di testo o suggerite dalle
letture da me indicate.
19
b) Questa prospettiva ha esigito un’attenzione particolare agli aspetti linguistici e formali (lessico,
sintassi, genere, metro, tono, stile, figure retoriche ecc.), che pur non essendo stati oggetto di
uno studio analitico erano costantemente sottoposti all’attenzione dei ragazzi, anche attraverso
le opportunità consentite dal libro di testo, come competenze strumentali essenziali alla natura
della disciplina, in considerazione della sostanziale unità di forma e contenuto che caratterizza
l’espressione letteraria.
c) Le relazioni con la vicenda umana dell’autore e con il contesto storico-culturale sono state
evidenziate e valutate nel loro valore oggettivo, più che come rigidi schemi interpretativi di
causa – effetto. In questa direzione ho cercato di valorizzare le scoperte e i suggerimenti dei
ragazzi,.
d) Mi pare che in questo modo sia stato salvaguardato un rigore disciplinare non fine a sé stesso,
ma funzionale allo sviluppo di un’autentica capacità critica, fondata su un’esperienza diretta
della materia e nel contempo strumentata con le competenze necessarie a consentire un
itinerario argomentativo compiuto (ipotesi, verifica, sintesi). Ho ritenuto di sottolineare ai
ragazzi l’importanza di una valutazione critica, di un giudizio personale, alla luce della loro
sensibilità e delle loro aspettative, indicando loro le competenze strumentali e metodologiche
necessarie all’espressione di un pensiero non arbitrario, anche se non specialistico, su una
disciplina così ricca di suggestioni e suggerimenti.
Le due fasi fondamentali di questo lavoro sono state, evidentemente, la lettura condotta
durante le lezioni e la lettura condotta personalmente dagli alunni integrata da un’ulteriore ripresa
in classe e dai riferimenti necessari alla vita dell’autore e al contesto storico – culturale.
La lettura da me condotta, che intendeva avere valore esemplificativo, ha cercato di mettere in
evidenza le caratteristiche lessicali, sintattiche, stilistiche di ogni testo, secondo il principio
dell’intrinseca
unità
di
forma
e
contenuto,
evitando
peraltro di
perseguire un’eccessiva frantumazione dell’opera in esame, ma salvaguardandone l’interezza.
Anche la necessaria localizzazione storica e l’approfondimento critico hanno assunto
il carattere di una verifica dell’indagine condotta sul testo, senza sostituirla o sovrapporsi ad essa
meccanicamente.
La lettura condotta personalmente dagli studenti aveva lo scopo di sollecitarli a fissare,
verificare ed approfondire le acquisizioni maturate in classe. Il libro di testo ha
favorito questa impostazione grazie all’ampia scelta antologica, alle preziose analisi linguistiche
e stilistiche, al costante riferimento ai fenomeni storico – culturali e alle numerose indicazioni
bibliografiche.
Per quanto riguarda la parte orale della disciplina ho verificato il lavoro dei ragazzi utilizzando le
seguenti opportunità:
a) Il lavoro ordinario sui testi, specialmente in fase di ripresa, condotto sollecitando, attraverso
domande specifiche, di lettura, comprensione e valutazione, il contributo, anche dialogato, dei
ragazzi;
b) Colloqui orali su ampie parti del programma e con riferimenti interdisciplinari pertinenti;
c) Colloqui personali di ripresa di singoli argomenti in presenza di difficoltà di comprensione
denunciate dagli alunni.
d) Dialogo costante durante le ore di lezione.
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Per ciò che concerne lo scritto ho proposto sei verifiche scritte adottando l’impostazione dell’Esame
di Stato:
a) Analisi del testo, su brani prevalentemente letterari secondo la seguente scansione:
comprensione complessiva, analisi del testo, considerazioni conclusive;
b) I tradizionali temi di ordine generale e storico, su titoli preparati ad hoc o utilizzando precedenti
prove d’esame;
c) Le forme dell’articolo di giornale e del saggio breve, su argomenti pluridisciplinari o comunque
di ampio respiro culturale, secondo la tradizione consolidatasi in questi anni.
Nella definizione delle valutazioni assegnate agli alunni ho adottato i seguenti indicatori :
 la quantità delle informazioni possedute
 le competenze strumentali e metodologiche
 l’organizzazione delle conoscenze
 la consapevolezza del percorso
 la pertinenza espressiva
 l’elaborazione personale
Nella valutazione dell’insieme delle prove ho tenuto conto di questi ulteriori indicatori :




la partecipazione dell’alunno all’itinerario culturale proposto dall’insegnante
l’interesse promosso dall’alunno nello svolgimento del suo lavoro
la continuità e sistematicità del lavoro
la strutturazione organica e consapevole delle conoscenze in una preparazione culturale
complessiva articolata, documentata e persuasiva.
Per quanto riguarda l’attribuzione dei voti mi sono attenuto alla scala dei voti approvata in Collegio.
Note sui contenuti
Mi pare che i contenuti fondamentali del presente corso di studio possano essere così schematizzati:
 i rapporti tra Illuminismo, Neoclassicismo e Romanticismo, specie per ciò che concerne il
rapporto complesso tra ragione e sentimento;
 l’ottocento, secolo di prosa: Manzoni e il romanzo moderno; il rapporto storia - letteratura;
 l’anacronismo di Leopardi;
 letteratura – scienza: il romanzo sperimentale;
 la stagione della crisi: la forma tra prosa e poesia;
 l’anti- prosopopea del primo novecento;
 il novecento secolo di poesia?
 Prospettive ed esempi di romanzo contemporaneo.
Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………….Prof. Mauro Grimoldi
21
LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013- 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINE: LATINO, GRECO
DOCENTE: PAOLA FERRARI
RELAZIONE DI MATERIA
1.Obiettivi
La conoscenza dei fenomeni linguistici e letterari oggetto del programma, dei contenuti e
della struttura delle principali opere degli autori trattati, inquadrati nel contesto storico e visti
in relazione alla personalità dell’autore (e, ove necessario, a fatti salienti della sua biografia),
e al genere letterario di appartenenza.
Capacità e competenze



La padronanza di un metodo di approccio al passo d’autore, che nel caso di un testo
letto in classe in lingua originale preveda la traduzione dello stesso, il riconoscimento
dei principali elementi grammaticali (morfologici e sintattici), metrici, retorici e
stilistici , allo scopo di una più fondata indagine del contenuto del passo, da mettersi
poi in rapporto con il mondo concettuale e la produzione dell’ autore in questione.
Saper affrontare una questione letteraria dimostrando sia capacità analitiche sia la
capacità di condurre un’argomentazione di più ampio respiro, fondata su adeguati
riferimenti e nessi, che dimostri chiarezza e coerenza nell’ipotesi interpretativa
seguita, elaborazione critica dei contenuti, in un’esposizione chiara, corretta e
articolata del proprio pensiero.
Un metodo di approccio al testo in lingua affrontato autonomamente dall’ alunno (la
‘versione’), che preveda una comprensione a livello sia lessicale che morfo-sintattico,
per arrivare alla produzione di un “nuovo” testo, capace di tutelare il messaggio
originario e le norme espressive della lingua d’uso.
Nel corso del triennio liceale la maggior parte degli alunni ha raggiunto risultati
soddisfacenti, sia in un approccio di tipo analitico ai testi d’ autore latini e greci letti in lingua
originale, sia nell’elaborazione di contenuti che richiedono una trattazione ampia e
documentata, pertinente nei riferimenti e nei nessi, corretta dal punto di vista espressivo.
Per alcuni alunni ha costituito un limite il fatto che a volte il lavoro personale ha tenuto conto delle
scadenze delle prove di verifica piuttosto che dello sviluppo naturale degli argomenti. Quando il
lavoro personale ha trovato adeguata scansione, si è reso evidente che a tutti gli alunni di questa
classe è possibile pervenire ad un’ elaborazione articolata e documentata, e di significativo livello
culturale, dei contenuti proposti.
Un cospicuo numero di percorsi personali si è caratterizzato per una progressiva maturazione
culturale, che ha portato ad una seria motivazione nello studio delle lingue e della cultura classica.
Gli alunni chehanno incontrato difficoltà nell’acquisire un valido metodo di traduzione dal latino e
dal greco, hanno tuttavia dimostrato nel corso dell’anno scolastico di essere disposti a lavorare sulle
difficoltà ( spesso dovute a lacune pregresse). In particolare alcuni di essi hanno partecipato ad un
percorso pomeridiano di sostegno e recupero sotto la guida dell’insegnante e altri hanno seguito
corsi di sostegno affidati a insegnanti esterni (tutor).
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2. Contenuti disciplinari
Programma di latino
-
-
-
-
L’età dei Giulio- Claudi: caratteri generali. Seneca: la saggezza stoica e il suo difficile
rapporto con il potere ( otium – negotium); la filosofia come mezzo di liberazione
interiore. La meditazione sul tempo, sulla morte e sulla felicità, il rapporto con il fato.
Lucano: una svolta nel genere epico: rovesciamento del modello virgiliano (la scelta
dell’argomento, i personaggi, il ruolo del divino, la sorte di Roma); l’influsso dello
stoicismo. Petronio: la questione petroniana; la difficile definizione del genere
letterario, i modelli letterari; l’amoralità; il realismo e la parodia.
L’età dei Flavi e di Traiano: caratteri generali. Marziale: il rapporto con la tradizione
epigrammatica, la polemica contro il contenuto mitologico, il realismo. Quintiliano:
retorica e pedagogia in un periodo di crisi, la figura dell’oratore, il ritorno
programmatico a Cicerone.
L’età degli imperatori per adozione: caratteri generali. Tacito: la crisi dell’eloquenza,
la necessità dell’impero; libertà e principato; dall’ Agricola agli Annales: l’evoluzione
in senso pessimistico del pensiero politico di Tacito; l’arte del ritratto, l’interesse
etnografico. Giovenale: la poetica dell’ indignatio; una satira ‘tragica’. Plinio il
Giovane: un giudizio ottimistico sulla situazione politica e culturale della Roma
traianea.
L’età di Adriano e degli Antonini: caratteri generali. Apuleio: una personalità
complessa: oratore della seconda sofistica e ‘filosofo’; le Metamorfosi: le matrici
letterarie, il rapporto con la fabula milesia, l’elemento magico, l’interpretazione
misterico – simbolica dell’opera.
Lettura di autori in lingua originale:
Seneca, passi dal De tranquillitate animi, dal De providentia e dalle Epistulae ad Lucilium
(cf. Programma analitico). Nuclei tematici: il rapporto dell’individuo con il fato e con le
avversità, libertà e schiavitù come condizioni interiori.
Tacito : passi dal XV e XVI libro degli Annales ( cf. Programma analitico ) Nuclei
tematici: il ritratto (Petronio, Nerone), il sacrificio - inutile -della classe senatoria in età
neroniana, la pietà dello storico; lo stile: l’inconcinnitas.
Apuleio: una scelta di passi dalle Metamorfosi. Nuclei tematici: l’incipit dell’opera e il suo
rapporto con il resto del romanzo; la metamorfosi uomo- asino, la bella fabella di Amore e
Psiche.
Il percorso di storia della letteratura è stato scandito cronologicamente, tenendo
costantemente in considerazione il rapporto intercorrente fra le varie figure di letterati ed il
potere imperiale. Ogni autore è stato inoltre inserito all’interno di un discorso sui generi
letterari, con attenzione anche ai modelli greci, allo scopo di individuare i caratteri
dell’evoluzione dei generi letterari in età imperiale.
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Programma di Greco
-
-
-
-
La Commedia di mezzo e la Commedia Nuova: evoluzione strutturale e tematica
della commedia attica; la riduzione degli interessi dalla polis al microcosmo familiare;
l’eroe comico di Menandro, ‘uno dei tanti’; l’azione della Tyche e la fiducia nella
fondamentale bontà della natura umana; i personaggi fissi; il ‘realismo’.
La letteratura di età ellenistica: i mutamenti storici e sociali; il mutato rapporto fra
autore e pubblico (il progressivo affermarsi della comunicazione scritta). L’attività del
Museo e della Biblioteca di Alessandria. La poesia ellenistica: raffinatezza formale
ed erudizione, il rapporto di confronto e superamento della tradizione. Lo
sperimantalismo. Callimaco: lo sperimentalismo e la contaminazione dei generi
letterari, la poetica e le polemiche letterarie (brevità, allusività, erudizione).
Coesistenza di realismo e intellettualismo. Apollonio Rodio: le Argonautiche e il
rapporto con la tradizione omerica: le novità tematiche e strutturali. Teocrito: le prime
attestazioni letterarie del genere bucolico, i mimi urbani, i poemetti mitologici;
l’adesione sostanziale alla nuova poetica callimachea, il ‘realismo’, la centralità del
tema amoroso, un nuovo sentimento della natura. natura. L’epigramma: l’arte della
variazione. L’Antologia Palatina, le principali categorie di epigrammi (votivo,
funebre, erotico). Anite, Nosside, Leonida, Callimaco, Asclepiade, Posidippo,
Meleagro. La storiografia ellenistica: Polibio e la teoria della costituzione mista e
dell’anaciclosi. Il metodo dello storico.
La letteratura di età imperiale: la difesa della cultura greca; il prevalere della prosa
Plutarco: Vite parallele e Moralia: l’importanza della sopravvivenza del passato e
dela tradizione per vivere con pienezza i tempi nuovi
La Seconda Sofistica. Caratteri generali. Luciano: la produzione epidittica e quella
‘filosofica’. Il rapporto con il passato e il polemico giudizio sui falsi ‘miti’ del
presente ( la ‘moda’ della filosofia, la religione tradizionale, i fanatismi delle nuove
religioni ). Il romanzo: la letteratura di evasione, un genere senza nome; la questione
delle origini; le diverse tipologie di romanzi; il romanzo erotico: struttura e stereotipi.
Lettura di autori in lingua originale:
Demostene, dalla I e II Filippica:. Nuclei tematici:l’esortazione agli Ateniesi in nome della
libertà. Euripide, dalle Baccanti. La struttura dell’opera, l’analisi dei personaggi, còlti nella
complessità dei loro caratteri.
I due periodi storici presi in esame dal programma di storia della letteratura greca sono
l’età ellenistica e quella imperiale. Per quanto riguarda l’ellenismo, tramite la
trattazione degli autori principali si è puntata l’attenzione sul rapporto con la
tradizione, sottolineando la compresenza di elementi di continuità ed elementi di
polemica. Si è fatto riferimento in questo senso a diversi aspetti, quali i mutamenti
storico - sociali, il mutato rapporto autore- pubblico, i modi di riutilizzo, in senso
erudito, del patrimonio culturale e mitologico del passato, il dualismo realismointellettualismo. Per quanto riguarda l’età imperiale, l’accento è stato posto sul ruolo
della cultura greca nell’ambito dell’Impero Romano e sul tentativo, diverso nei modi e
negli atteggiamenti a seconda degli autori, di mantenere viva la dignità della cultura
greca, prendendo atto della mutata realtà storica. E’ stata inoltre costantemente tenuta
in considerazione l’evoluzione dei principali generi letterari.
24
3. Tempi di svolgimento.
Letteratura latina. Primo quadrimestre: fino agli autori di età Flavia. Autori latini:
Primo quadrimestre: Seneca. Secondo quadrimestre: Tacito, Apuleio.
Letteratura greca. Primo quadrimestre: fino a Callimaco compreso. Autori Greci.
Primo quadrimestre: Demostene, Filippiche. Secondo quadrimestre: Euripide,
Baccanti.
4. Metodi
L’ora di lezione in classe è da considerarsi il momento fondamentale di
apprendimento. La presentazione dei diversi autori e fenomeni letterari è quindi stata
impostata prevalentemente sulla lettura diretta in classe dei testi, in traduzione o in
lingua originale, rispetto alla quale gli alunni sono stati chiamati in causa come
interlocutori attivi. In particolare, i testi letti in lingua originale sono stati affrontati
tutti in classe. Il testo è stato preso in considerazione anche in rapporto al contesto
storico- culturale da cui ha avuto origine, ai modelli letterari di riferimento e alla
vicenda personale dell’autore.
5. Strumenti utilizzati
Libri di testo
G. Pontiggia - M. C. Grandi, Letteratura Latina, Storia e Testi, vol. 3, Principato
P. Di Sacco, Scritture latine. Seneca e la filosofia dell’individuo, B. Mondadori
M. Anzani M. Motta, Latino Italiano, Minerva Scuola
G. A. Privitera – R. Pretagostini, Storia e forme della letteratura greca, Einaudi scuola
D. Del Corno, Antologia della letteratura greca, voll. 2-3, Principato
S. Cecchi, Isocrate, antologia delle orazioni, Dante Alighieri
Euripide, Baccanti, Ed. Principato
F. M. Gelli (ed.) In difesa della libertà, C. Signorelli Scuola
M. Anzani M. Motta Versioni di greco per il triennio, Minerva Scuola
6. Tipologia delle prove di verifica
Le verifiche orali hanno seguito due tipologie: un’interrogazione di tipo
prevalentemente analitico sui testi d’autore in lingua originale; un’interrogazione di
più ampio respiro su questioni di storia letteraria, pur sempre con particolare
riferimento ai testi degli autori, di solito in traduzione. Prova scritta di verifica: la
‘versione’.
Si è svolta anche una prova scritta di greco a risposte a quesiti aperti, secondo la
tipologia B della terza prova di maturità.
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7. Criteri di valutazione
Nelle verifiche del primo tipo sono state valutate le competenze metodologiche di
approccio e la conoscenza del testo in questione con riferimento a: traduzione,
identificazione delle strutture morfo - sintattiche, riconoscimento degli elementi
lessicali, metrici, retorici e stilistici, l’individuazione dei nuclei di significato presenti
e la capacità di mettere il testo in rapporto con altri passi del medesimo autore, con il
mondo concettuale dello stesso e con i modelli.
Nelle verifiche orali del secondo tipo è stata valutata la quantità delle conoscenze e la
capacità di organizzarle secondo un’ipotesi interpretativa chiara e coerente, la capacità
di stabilire nessi e di argomentare dimostrando proprietà espressiva ed espositiva.
Nella correzione della versione si sono tenute in considerazione la comprensione
complessiva del passo, il riconoscimento, la comprensione e la resa delle strutture
morfo – sintattiche, e la proprietà lessicale.
La prova impostata secondo la tipologia B della terza prova hanno valutato la capacità
di organizzare in modo coerente e sintetico i dati posseduti.
Carate Brianza, 15. 05. 2014…………………………………………Prof. Paola Ferrari
26
LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI , CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013- 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: SILVIA BALLABIO
RELAZIONE DI MATERIA
Profilo della classe
La classe ha raggiunto mediamente un livello più che sufficiente di competenza linguistica e
metodologica; nel corso del quinquennio si sono evidenziate personalità didattiche fra loro alquanto
diverse, talune fragili o nel metodo o nella continuità ma generalmente dimostratesi capaci di
seguire le indicazioni loro date, altre più solide e capaci di buone sintesi conoscitive.
E’ mancata, nel corso del quinto anno e a livello di classe, una condivisione appassionata e
convinta del percorso culturale complessivo, pur a fronte di interessi personali specifici presenti in
molti; le personalità più vive della classe dal punto di vista culturale e/o umano, pur chiare e
stimate, non hanno positivamente contagiato il gruppo classe in un cammino di riflessione critica
se non in occasione di singoli momenti, legati alla trattazione di argomenti specifici.
La regolarità del percorso, la stabilità del gruppo classe e dei docenti, e non da ultimo il fatto che,
nel corso degli anni precedenti e soprattutto in quarta, si erano avuti significativi momenti di
personalizzazione, con contributi ampi e significativi, legati sia alla conoscenza della lingua che
allo studio delle dinamiche culturali, ha comunque permesso di condurre un lavoro ordinato e
chiaro nelle sue linee fondanti anche nel corso di questo ultimo anno.
Si segnala inoltre che, a seguito di quanto stabilito in sede di consiglio di classe nei vari momenti di
lavoro nel corso dell’anno scolastico, si sono individuati specifici percorsi personalizzati di
apprendimento per Nicole Dunkerley ed Anna Nava, di natura diversa a seconda della specifica
situazione di ognuna delle due studentesse, mentre per Camilla Borgonovo, che ha avuto in inglese
una frequenza regolare, è stato sufficiente concordare con la studentessa stessa modalità e tempi
della verifica della sua preparazione nel corso di tutto l’anno scolastico.
Obiettivi didattici
Trattandosi della classe terminale di un corso ancora legato alle sperimentazioni precedenti alla
Riforma dei cicli, il programma è stato svolto in due ore settimanali, una svolta dal docente
titolare di cattedra, l’altra in collaborazione col lettore madrelingua, Elizabeth Esteves, con la quale
è stato concordato parte del programma, afferente a tematiche di antropologia culturale, attraverso
split sessions of study (due gruppi classe in alternanza al lavoro con entrambe le docenti) seguite da
momenti sintetici di riepilogo con tutta la classe di quanto svolto con ciascun docente.
Accanto all’autore nel programma analitico è indicata l’area tematica, presente nel manuale o
presentata dal docente. L’approccio tematico è sostenuto dalla precisa ed ampia scelta antologica,
e corroborato dalla narrazione cronologica.
La sezione di apertura di ogni capitolo presenta testi di varia fonte e materiale iconografico, nella
rubrica In The Arts, a scopo propedeutico e di avvio al tema trattato in relazione all’autore
presentato. La rubrica Links fornisce spunti di approfondimento in altri linguaggi, e non è stata
trattata in classe, in quanto pensata per l’approfondimento personale del tema/autore proposto.
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Gli obiettivi qui presentati si configurano come analitica descrizione di quanto la disciplina si è
proposta di raggiungere. Essi si articolano come conoscenze, competenze e capacità
Le conoscenze
Si intende come conoscenze:
*
Possesso dei dati relativi all’indagine dei testi letterari e legati all’aspetto
biografico/storico/culturale presentati nella dinamica del lavoro didattico e oggetto della
singola prova di verifica (orale /scritta)
*
Organizzazione lineare e ordinata dei dati
*
Comprensione del contesto culturale e storico di riferimento implicito nella
domanda/quesito/(prova scritta e orale)
*
Ampiezza dell’orizzonte culturale
Le competenze
Per quanto riguarda le competenze, vengono qui dettagliate le specifiche disciplinari:
* Commento in lingua dei testi oggetto di lavoro comune in classe e individuazione da essi dei tratti
significativi del pensiero dell'autore attraverso l’imitazione e la ricomposizione del metodo di
indagine conoscitiva proposto dal docente .
* Comprensione del significato globale del testo in quanto micro-esempio della macro-realtà
dell’autore o del movimento/scuola/periodo
* Individuazione delle tematiche e loro riposizione delle tematiche in considerazione della
inevitabile alterità di un diverso contesto culturale che lo studio dei testi in lingua rafforza
* Conduzione autonoma intesa come esposizione di una determinata area individuata dal quesito
orale/scritto di tipo sintetico e presentata sotto forma di proposizione ampia e non precisata nelle
sue linee guida da parte del docente
* Elaborazione dei contenuti proposti come capacità di individuare, documentare e motivare le
problematiche culturali note o personalmente acquisite
* Coscienza della diversità culturale e della specificità del mondo anglofono
Per quanto riguarda le capacità, dettaglio quelle che mi sembrano specifiche e caratterizzanti
dell’apprendimento della lingua straniera, dal punto di vista dell’acquisizione e dell’uso dello
strumento linguistico. Scopo generale ed unificante è da individuare tuttavia in:
* lo sviluppo della capacità espressiva orale in termini di corretta produzione fonetica, proprietà
formale (cioè un accettabile grado di competenza in ambito morfosintattico, tali da non precludere
una comunicazione efficace), proprietà lessicale e fluidità espositiva;
* lo sviluppo della capacità espressiva scritta in termini di proprietà formale (cioè un accettabile
grado di competenza in ambito morfosintattico, tali da non precludere l’efficacia della
comunicazione scritta), proprietà lessicale ed ordine espositivo.
Capacità di Listening/Reading
* Comprensione globale della domanda /quesito/citazione posta (prova orale/scritta);
* Comprensione del contesto generale, funzionale al completamento di test di verifica delle
competenze caratterizzati da open questions (prova scritta)
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Capacità di Speaking /Writing
* Capacità di lettura foneticamente corretta dei testi letti
* Capacità di produzione di brevi risposte a domande e quesiti di tipo analitico e sintetico, che
attestano il conseguimento degli obbiettivi (proprietà, correttezza. acc.) di cui sopra
* Capacità di produzione di testi argomentativi (essays) di media lunghezza a partire da un breve
testo (di scrittore o critico letterario)
Metodologia didattica
L’affronto del tema come elemento caratterizzante la produzione letteraria ha inteso valorizzare la
specificità culturale della singola opera/singolo autore, all’interno della trattazione narrativa dei
contenuti letterari e più ampiamente culturali. Il tema non è quindi da intendersi come una chiave di
lettura semplicistica dell’autore/opera, le cui peculiarità stilistiche vengono indagate attraverso le
attività di decodifica proposte nelle rubriche (per quanto in una chiave di grande essenzialità a
fronte del monte orario annuale più limitato di quanto non avvenga in altri corsi), ma bensì come la
possibilità di avviare riflessioni riguardanti la relazione fra la tradizione ed il presente.
La presenza di una parte consistente di autori della modernità e contemporaneità, e l’introduzione
della nozione stessa di letteratura in lingua inglese o più semplicemente anglofona, ha inteso
sostenere il nesso vitale fra passato e presente. Il raffronto culturale è stato facilitato per alcuni
aspetti dalla collaborazione con il docente madrelingua nell’ambito delle sue peculiari competenze
di antropologia culturale.
Si rimanda al programma analitico e alla Teacher’s Guide (Programming) di Roots e Roots Plus
per lo svolgimento dei contenuti in chiave tematica, ovviamente tenendo conto di eventuali
selezioni operate ed indicate a programma mediante il titolo assegnato ad ogni brano, ove
necessario. In particolare si è deciso di utilizzare la tipologia Text analysis e Challenge.
Conduzione dell’ora di lezione
I metodi propri della disciplina sono precisamente quelli proposti dal manuale in adozione ; il punto
qualificante dell’ora di lezione è la lettura-analisi dei testi, letterari, giornalistici,ed iconografici,
svolta durante l’ora di lezione come momento di avvio di un’indagine conoscitiva che porterà ad
una visione sintetica secondo un metodo che proceda dall’osservazione del dato (il testo) e
contempli il dato biografico, sociale, storico, artistico secondo criteri di estrema economicità.
Pertanto il quadro culturale minimale di riferimento è dato dal manuale per quanto riguarda le
conoscenze in ambito storico-letterario, mentre la lettura-analisi dei testi prevede a seconda del testo
oggetto dell’indagine conoscitiva un maggiore o minore approfondimento del procedimento
analitico che tiene certamente conto di quanto suggerito dal testo attraverso le esercitazioni (tasks in
Discovering meaning ) proposte ma lo sintetizza rispondendo all’esigenza della classe di
possedere fin da subito, in maniera globale, l’orizzonte complessivo di interpretazione del testo
attraverso la rubrica Let’s make a point.
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In dettaglio l’analisi ed il commento di quanto letto tiene conto dei seguenti elementi, in relazione
al genere letterario di appartenenza:
* cronologia del testo e breve presentazione della struttura narrativa o drammatica (plot) o poetica
(general strucure and organization) per la lettura antologica;
* collocazione del passo nel percorso narrativo o di altra natura dell’opera da cui proviene
* commento stilistico e tematico dei brani che presentano quei nodi concettuali fondamentali atti
alla formulazione di un’ipotesi interpretativa, sia a livello contenutistico che stilistico, adeguata
all’individuazione delle caratteristiche indicate dal manuale come precipue per
quell’opera/autore/movimento/sistema culturale
* breve presentazione di quegli aspetti biografici/storici/culturali indispensabili per una corretta
comprensione del testo in oggetto e loro collocazione nel manuale di riferimento. Tale
presentazione risponde agli stessi criteri di economicità e semplicità perseguiti dal manuale.
Guida del lavoro personale
La guida del lavoro personale si è attuata attraverso le indicazioni metodologiche puntuali legate
volta per volta al passo della classe e a quanto si sta svolgendo, in un’ottica di grande essenzialità
dei percorsi e quindi di sottolineatura dei passaggi concettuali e dei nessi fondamentali. Uno
strumento utile nella guida è la valutazione degli studenti.
Gli strumenti di valutazione prevedono una distinzione fra prove analitiche e prove sintetiche,
nonché una specifica attenzione alle “Four skills” (Listening, Reading, Speaking and Writing) che
tradizionalmente configurano il metodo comunicativo e una attenta valutazione delle conoscenze e
competenze. Inoltre durante l’anno si sono introdotti esempi di Terza Prova.
Le prove analitiche, sia scritte che orali, sono state principalmente modulate sulla necessità di
verificare le conoscenze e le capacità degli studenti attraverso l’individuazione di aree più o meno
ampie (selezionate in base allo svolgimento del programma). Le prove di tipo analitico prevedono
una parte quantitativamente ridotta che, nelle varie tipologie proposte, mira alla verifica dello
sviluppo di una competenza e l’atto valutativo finale indica attraverso la misurazione il livello
raggiunto nel conseguimento di tutti gli obbiettivi didattici globalmente intesi.
Le prove sintetiche, soprattutto orali, sono anch’esse sicuramente strumenti di misurazione delle
conoscenze e capacità, ma la loro specificità consente di valutare la complessità del percorso
didattico dello studente, in quanto sono strutturate su ampie parti del programma, coincidente con i
più significativi momenti dello storia letteraria così come è descritta nel programma.
In merito alla preparazione della Terza Prova, ci si è orientate verso la tipologia che prevede la
presenza di un testo seguito da alcuni quesiti ed essendo la presenza di un breve testo (80 parole al
massimo) auspicata per la Lingua straniera, le prove scritte in tipologia Terza Prova sono redatte
secondo i seguenti criteri:
* breve testo (80 parole circa) in lingua, eventualmente con note lessicali ed una breve introduzione
al testo
* due sezioni di domande, una di tipo analitico (Discovering meaning) ed una di tipo sintetico
(Let’s make a point) in lingua
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E’ sempre richiesta la risposta in lingua, è consentito l’uso dei dizionari monolingue e dei
sinonimi/contrari, ma non bilingue.
Il testo proposto per la Terza Prova, come da indicazioni ministeriali, è un brano antologico da
un’opera a programma, ma il brano stesso è sconosciuto agli studenti.
Un’altra tipologia di prova scritta utilizzate durante l’anno è stata l’essay.
Per la valutazione delle prove sia sintetiche che analitiche nonché delle Terze Prove effettuate nel
corso dell’anno, tutte le prove effettuate misurano e valutano questi elementi in modo quantitativo
e qualitativo, vale a dire misurando la distanza/vicinanza dagli obbiettivi prefissati (ad es.
misurando il grado di correttezza formale o la presenza dei contenuti richiesti), ma utilizzando i
misuratori (il numero degli errori formali e sostanziali) come un elemento sostanziale ma non unico
della valutazione, in quanto ad essa concorrono elementi altrettanto oggettivi (di cui agli obiettivi
generali della disciplina) anche se non quantificabili.
Carate Brianza, 15. 05. 2014
Prof. Silvia Ballabio
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014
CLASSE: 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA
RELAZIONE DI MATERIA
Obiettivi: il lavoro didattico svolto durante l’anno ha voluto presentare agli alunni di quinta il
passato recente della nostra storia come realtà viva, costruita da uomini e, proprio per questo,
complessa, a volte contraddittoria, non sempre chiaramente prevedibile e di difficile interpretazione.
Spesso, infatti, può ingenerarsi negli studenti e non solo in loro la convinzione che la storia sia un
sapere definito e compiuto, conseguenza di un divenire sociale ed economico deterministicamente
individuato. Proprio per sfatare questa illusoria concezione e far crescere nei ragazzi un più
veritiero spirito critico nella considerazione del proprio passato e della propria tradizione, si è
cercato di favorire la presa di coscienza da parte di tutti gli alunni della complessità e della
problematicità del sapere storico attraverso uno studio consapevole e critico articolato nei seguenti
obiettivi organizzati per conoscenze, competenze e capacità:
Conoscenze: in questo ambito si è perseguito l’apprendimento ordinato e sistematico delle vicende
legate al periodo preso in considerazione per consentirne una efficace ricostruzione secondo i
principali fattori di tipo sociale, politico, economico ed ideale. Particolare attenzione è stata prestata
poi al possesso di un lessico adeguato e alla consuetudine a documentare le proprie affermazioni
mediante opportuni riferimenti a dati specifici e alla grande varietà di testimonianze dirette ed
indirette dell’epoca.
Competenze: si sono volute potenziare la consapevolezza della chiave interpretativa utilizzata per
la comprensione dell’evento storico, l’individuazione il riconoscimento del materiale
documentativo cui essi fanno riferimento.
Capacità: è stata avviata una riflessione personale sui problemi trattati attraverso l’utilizzo di tutti
quegli strumenti in possesso degli alunni, non esclusi i riferimenti alle altre discipline, che ha
portato una parte della classe ad una più matura e consapevole presa di coscienza delle radici del
presente ed ha affinato una sensibilità a considerare la realtà tenendo conto della complessità e della
molteplicità dei fattori che la determinano.
Contenuti disciplinari: il programma svolto durante l’anno scolastico ha sostanzialmente messo a
fuoco, molto brevemente il periodo che va dalla Restaurazione ai moti del 1848 . Successivamente
ci si è soffermati sulle modalità attraverso cui si è raggiunta l’unità d’Italia e sui problemi relativi
alla creazione dello stato così come si presentavano subito dopo la proclamazione del Regno e come
sono stati affrontati dalla Destra e della Sinistra storica. Infine si è passati ad una disamina più
dettagliata del modo in cui, durante l’età giolittiana, essi siano stati avviati a soluzione attraverso un
periodo di forte sviluppo economico e di una più massiccia e dirompente partecipazione popolare
alla politica che culminerà con l’ingresso in guerra dell’Italia. La storia del difficile processo di
unificazione italiano è stato inquadrato nel più ampio contesto mondiale dell’escalation imperialista
mondiale culminata nella Grande Guerra. Un secondo nucleo tematico, ha sviluppato invece la
questione della nascita e dell’avvento del totalitarismo in Europa a partire dalla scoppio del primo
conflitto mondiale attraverso la drammatica situazione postbellica in cui Bolscevismo, Fascismo e
Nazismo presero il potere. Il programma si è concluso con alcuni cenni sul problema della “Guerra
fredda” e il periodo successivo alla ricostruzione post bellica. Per un maggior dettaglio sui tempi e
sui contenuti specifici, rinvio al programma effettivamente svolto allegato alla presente relazione.
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Metodi: per favorire un apprendimento attivo e critico della storia si è impostato il dialogo
educativo dell’ora di lezione secondo diverse modalità. E’ stato innanzitutto riservato spazio alla
lezione frontale col compito sostanziale di introdurre l’argomento presentando i tratti salienti del
periodo analizzato e facendo, eventualmente, riferimento ad alcune tesi storiografiche.
E’ stato poi riservato spazio alla presentazione di testimonianze, documenti anche di carattere,
filmico o letterario, a partire dai quali è stato spesso chiesto ai ragazzi di sviluppare un lavoro
interpretativo, supportati da letture da svolgere a casa e dal dialogo condotto in classe. In una prima
fase questo lavoro è stato guidato dalla formulazione di alcune domande ben circostanziate e
puntuali, in un secondo momento si è lasciato che emergessero di più interessi personali ed
individuali piste di ricerca.
Le interrogazioni sono state pertanto sia sotto la forma di una veloce richiesta di sintesi del punto
conquistato nell’ora precedente o nel lavoro da svolgere a casa, sia in una più articolata esposizione
di carattere sintetico a conclusione di uno dei temi nodali disaminati in un più lungo periodo di
tempo.
Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione: strumento di verifica privilegiato è stata
la prova scritta di differente tipologia: una prima, a risposta aperta, tendente a verificare capacità
argomentative, di analisi, di confronto e di riflessione; una seconda, utilizzata soprattutto nella parte
conclusiva dell’anno scolastico in vista del nuovo esame di stato, di tipo semi strutturato con piste
di risposta limitate nella quantità (numero di righe e argomento proposto) ma non nella qualità,
infatti si è cercato di conservare il livello analitico e sintetico nelle richieste fatte al ragazzo.
A questa è stata affiancata una o più prove orali, una prima, di tipo analitico, ha inteso verificare la
corretta comprensione dell’argomento trattato la volta precedente, la completezza dei dati posseduti
e la pertinenza della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo
sintetico, di carattere più ampio e sistematico, ha inteso verificare e mettere alla prova le capacità
argomentative e critiche dell’allievo.
Si è deciso di valutare anche in decimi le parti relative alla disciplina contenute nelle esercitazioni
per la terza prova scritta e quindi, riportandole a registro, di tenerle nella giusta considerazione in
sede di valutazione finale.
Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti rigorosamente a
quanto stabilito nel Documento del Consiglio di Classe.
Profilo della classe. Il desiderio di comprendere a fondo le radici del secolo di ieri e delle
contrapposte ideologie che ne hanno caratterizzato la vita e condizionato la drammatica rivalità
esplosa con ripetuta e inaudita violenza, ha permesso una acquisizione critica e consapevole degli
argomenti da parte di una parte della classe anche se, ovviamente, i livelli di comprensione e di
approfondimento risultano molto diversi da ragazzo a ragazzo.
Nel complesso si può affermare che questa fetta della classe è in grado di ricostruire il periodo
storico trattato in modo discretamente completo sia come conoscenza dei dati oggettivi, che delle
dinamiche sociali, economiche, politiche e culturali che lo determinano, visti alla luce di una chiara
ipotesi interpretativa. Per alcuni questa ricostruzione è accompagnata da una ricchezza di
argomentazioni dovuta ad una chiara consapevolezza della complessità del reale e ad un’iniziale
capacità critica di rileggere il periodo storico affrontato alla luce di diversi punti di vista. Una parte
della medesima è stata invece meno coinvolta nel lavoro comune anche se le nozioni principali mi
sembra si possano dire acquisite.
Carate Brianza, 15 .05. 2014 ………………………………………..Prof. Alberto Della Frera
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI,CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO: 2013 – 2014
CLASSE: 5^CLASSICO
DISCIPLINA:FILOSOFIA
DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA
RELAZIONE DI MATERIA
Obiettivi: attraverso il dialogo educativo condotto in classe durante il presente anno scolastico si è
voluto formare nei ragazzi una consapevolezza critica delle radici della contemporaneità mediante il
riconoscimento dei caratteri fondanti del dibattito filosofico ottocentesco.
Per il raggiungimento di questo obiettivo generale sono stati fissati i seguenti sottobiettivi in termini
di conoscenze, competenze, capacità:
Conoscenze: il possesso corretto dei dati fondamentali relativi agli argomenti trattati e quindi
analizzati e riconosciuti nelle loro principali componenti. Da questo punto di vista si è preferito
sottolineare una scansione prevalentemente teoretica più che storicistica, anche se non sono mancati
riferimenti cronologici essenziali alla comprensione dell’autore e al cammino della sua riflessione.
Si richiede che il possesso di questi dati sia accompagnato da chiarezza e precisione terminologica.
Competenze: la consapevolezza del percorso tematico discusso o letto sapendone riconoscere non
solo gli elementi costitutivi ma i nessi, espliciti o impliciti, che li legano tra loro e cui fanno
riferimento. Legami che possono essere di natura logica o semplicemente tematica. Da questo punto
di vista i ragazzi devono essere in grado di ripercorrere il pensiero teoretico di un periodo o di un
autore non solo secondo uno schema predefinito dal docente o dal libro di testo, ma anche secondo
punti di partenza diversi emersi da letture personali, sollecitazioni del docente, domande degli
studenti stessi.
Capacità: l’abilità di saper utilizzare le conoscenze derivate dall’analisi di un testo e dallo studio di
sintesi del programma svolto al fine di affrontare un problema teoretico nuovo o di paragonare la
speculazione di diversi filosofi. Compiere argomentazioni e tesi in accordo ma anche in contrasto
con quanto appreso o letto nello studio.
Contenuti disciplinari: il contenuto del programma di filosofia di quest’anno è stato caratterizzato
dalla ricerca delle radici del pensiero contemporaneo nella ricca rielaborazione filosofica
ottocentesca. Per rendere più semplice questo compito si è deciso di sottolineare solo alcune delle
tematiche che, attraverso Kant, Hegel e Nietzsche giungono fino al pensiero contemporaneo. In
particolare, è stato preso in considerazione il problema gnoseologico così come fu impostato e
risolto da Kant e ciò soprattutto alla luce dell’importanza che esso ha esercitato ancora all’inizio del
novecento come strumento di confutazione nei confronti delle pretese metafisiche totalizzanti
dell’idealismo che durante l’anno sono state analizzate nello sviluppo teoretico della filosofia di
Fichte ed Hegel.
Come snodo fiale è stata proposta la filosofia di Nietzsche che costituisce la premessa, anche se non
l’unica, per l’avvio della radicale critica novecentesca al dogmatismo filosofico e scientifico.
Il programma è stato concluso con alcune lezioni dedicate ad alcuni “classici” del ‘900.
Per un maggior dettagliato dei contenuti e delle relative letture assegnate o suggerite si rinvia
all’allegato programma effettivamente svolto
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Metodi: il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione dei contenuti detti sono state
accompagnate da una costante preoccupazione metodologica affinché il processo conoscitivo
superasse l’apprendimento mnemonico di formule “astruse” ed avvenisse nell’ambito di una
scoperta e di una verifica costante e guidata di una ipotesi interpretativa degli argomenti proposti,
invitando gli studenti ad un serio paragone con quanto affermato e sollecitandoli a individuare nessi
con contenuti e problemi relativi ad altri ambiti disciplinari o concernenti esperienze
contemporanee.
Più in particolare questo è avvenuto durante l’ora di lezione mattutina in cui sono state
programmate:
lezioni frontali, introduzione e spiegazione analitica dei nuclei tematici principali del programma o
di sintesi. Particolarmente importante e significativa ai fini dell’acquisizione consapevole delle
nozioni e dello sviluppo di un metodo di lavoro coerente ed efficace è risultata la verifica, altro
momento fondamentale del lavoro curricolare.
Tipologie delle prove di verifica e criteri di valutazione: strumento di verifica privilegiato è stata
la prova scritta di differente tipologia: una prima, a risposta aperta, tendente a verificare capacità
argomentative, di analisi, di confronto e di riflessione; una seconda, utilizzata soprattutto nella parte
conclusiva dell’anno scolastico in vista del nuovo esame di stato, di tipo semi strutturato con piste
di risposta limitate nella quantità (numero di righe e argomento proposto) ma non nella qualità,
infatti si è cercato di conservare il livello analitico e sintetico nelle richieste fatte al ragazzo.
A questa è stata affiancata una o più prove orali, una prima, di tipo analitico, ha inteso verificare la
corretta comprensione dell’argomento trattato, la completezza dei dati posseduti e la pertinenza
della documentazione addotta a sostegno delle affermazioni. Una seconda, di tipo sintetico, al
termine della trattazione di un argomento, di carattere più ampio e sistematico, ha inteso verificare e
mettere alla prova le capacità argomentative e critiche dell’allievo.
Si è deciso di valutare anche in decimi le parti relative alla disciplina contenute nelle esercitazioni
per la terza prova scritta e quindi, riportandole a registro, di tenerle nella giusta considerazione in
sede di valutazione finale.
Per quanto concerne infine i criteri di misurazione e valutazione ci si è attenuti rigorosamente a
quanto stabilito nel Documento del Consiglio di Classe.
Profilo della classe: Il lavoro condotto in classe è risultato positivo e stimolante grazie soprattutto
all’attiva partecipazione che una parte piuttosto significativa degli alunni ha dimostrato. Gli
interventi, le domande e le richieste di chiarimenti tendevano infatti non solo a definire con più
esattezza i termini e i confini dei contenuti proposti ma erano mossi da un’esigenza di paragonare
seriamente e comprendere quanto studiato. Ciò ha fatto crescere in molti la consapevolezza e la
personalizzazione dello studio raggiungendo buoni livelli di analisi critica che sono stati fatti
rifluire in classe stimolando e guidando il lavoro comune.
Per questo la classe, si presenta in grado di analizzare una delle tematiche studiate scomponendola
nelle sue parti costitutive; verificare la coerenza e lo sviluppo logico di una ipotesi interpretativa del
tema in oggetto e di usare un linguaggio sufficientemente adeguato, ovviamente con diversi gradi di
consapevolezza e profondità.
Carate Brianza, 15.05. 2014
Prof. Alberto Della Frera
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA
DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA
RELAZIONE DI MATERIA
Profilo della classe
Nel corso dell’anno scolastico la classe ha saputo rispondere al lavoro proposto con serietà ed
impegno dimostrando particolare interesse soprattutto per la parte di geografia astronomica. Le
lezioni si sono svolte in un clima sereno e collaborativo che ha favorito la comprensione e
l’assimilazione dei contenuti. Le lezioni sono sempre state caratterizzate dalla presenza di
interventi, domande, richieste di chiarimenti da parte di molti alunni, che hanno permesso di
approfondire alcuni aspetti del percorso didattico. Solo per alcuni alunni la partecipazione è stata
scarsa e sterile.
In particolare a partire dall’interesse dimostrato da diversi studenti verso gli argomenti di geografia
astronomica e cosmologia è stato possibile proporre un percorso di approfondimento: un breve
corso di cosmologia e un seminario di presentazione dei risultati cosmologici del satellite Planck
tenuto presso il nostro Istituto scolastico.
Il profitto raggiunto dalla classe è complessivamente buono. La maggior parte dei ragazzi ha
lavorato con impegno e costanza sia in classe che nello studio personale utilizzando
opportunamente le capacità analitiche e di sintesi e raggiungendo una buona capacità critica. Solo
alcuni studenti si sono coinvolti in modo meno sistematico nel lavoro ottenendo risultati meno
soddisfacenti.
Obiettivi disciplinari (conoscenze, competenze, capacità)
Nel corso dell’anno scolastico si sono perseguiti i seguenti obiettivi:
 Conoscenza dei contenuti e capacità di individuare i collegamenti tra i singoli argomenti
trattati.
 Capacità di compiere una sintesi critica dei temi affrontati in modo da raggiungere una piena
consapevolezza del percorso svolto.
 Capacità di esprimersi utilizzando una terminologia adeguata ai contenuti studiati.
Contenuti disciplinari e tempi di svolgimento del programma
Le Scienze della Terra racchiudono una serie di discipline autonome (Astronomia, Mineralogia,
Geologia, Paleontologia, Vulcanologia e numerose altre) che sono accomunate dall'avere come
oggetto d’indagine il pianeta Terra inserito all’interno del Sistema Solare e dell’Universo e di cui
ciascuna affronta un aspetto particolare.
E' stato quindi necessario operare una scelta di argomenti che, compatibilmente con il tempo a
disposizione, desse la possibilità di trattare temi connessi tra loro e utili a fornire una visione
globale di alcuni fenomeni.
Nella prima parte dell’anno scolastico si è affrontata la parte di Geografia astronomica dando ampio
spazio allo studio delle stelle, delle galassie e dell’Universo e successivamente del Sistema Solare,
dalla sua formazione, alle caratteristiche del Sole, dei pianeti e dei corpi minori.
Nel secondo quadrimestre è stato introdotto lo studio del pianeta Terra, iniziando dai moti del
nostro pianeta e le loro conseguenze, per poi indagare le caratteristiche della Luna, i fenomeni delle
fasi lunari e delle eclissi, le ipotesi sulla sua origine. Nell’ultima parte dell’anno si è affrontato lo
studio della composizione della Litosfera (minerali e rocce) e la Vulcanologia.
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Strumenti e metodi
Lo strumento utilizzato prevalentemente è stato il libro di testo in adozione (Ivo Neviani & Cristina
Pignocchino Feyles - Geografia generale - Ed. SEI, quarta edizione).
Gli argomenti sono stati interamente trattati durante l'ora di lezione. Considerando la parte di
geografia astronomica, data la natura degli argomenti presentati, che poco si offrono ad attività di
laboratorio, la principale metodologia impiegata è stata la lezione frontale lasciando sempre spazio
a domande e ponendo interrogativi allo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati.
Nel mese di dicembre, inoltre, è stato possibile, mediante un’uscita didattica al Civico Planetario di
Milano, verificare con attività di planetario alcuni dei fenomeni e delle dinamiche studiate nel corso
delle ore di lezione.
La parte di geologia ha invece offerto l’opportunità di osservare, in aula o in laboratorio, diversi
campioni di rocce e di minerali, in dotazione alla scuola, che hanno permesso una verifica pratica
delle nozioni teoricamente apprese in classe dove, ancora una volta, la lezione frontale è stata la
prima metodologia didattica utilizzata sostenuta da immagini e filmati.
Valutazione
Allo scopo di valutare il percorso didattico compiuto dai singoli, si sono svolte prove di verifica sia
scritte che orali.
Le prove orali, accanto ai contenuti, hanno testato le facoltà espositive dei ragazzi, la capacità di
costruire collegamenti tra più nodi concettuali, l'inquadramento degli argomenti secondo una
visione sintetica.
Le prove scritte, strutturate sulla tipologia della terza prova, hanno invece evidenziato, insieme alla
comprensione degli argomenti, le capacità sintetiche, analitiche ed espositive.
Carate Brianza, 15.05. 2014…………………………………………….Prof. Silvia Sommaruga
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CALSSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: FISICA
DOCENTE: GIOVANNI COLZANI
RELAZIONE DI MATERIA
1. FINALITA’ E OBIETTIVI DIDATTICI
L’attività didattica si struttura al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
 Conoscenza dei contenuti analitici del programma;
 Consapevolezza del percorso disciplinare svolto;
 Acquisizione di una terminologia disciplinare specifica;
 Affinare la capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo di
una ipotesi interpretativa.
 Affinare la capacità di affrontare percorsi conoscitivi che comportano un significativo livello di
formalizzazione.
2. BREVE PROFILO DELLA CLASSE
La classe ha affrontato l’intero triennio alternando momenti di appassionato coinvolgimento con il
lavoro proposto a momenti di sconforto dovuti ad una certa sfiducia nelle proprie capacità. Il lavoro
dunque è stato teso a mostrare ai ragazzi la possibilità per tutti di accedere alla comprensione dei
contenuti che venivano loro presentati. In particolare si è sottolineata la ragionevolezza delle ipotesi
e la logicità delle deduzioni, affinchè lo studio si spostasse da puramente mnemonico ad uno studio
teso alla comprensione del senso degli argomenti proposti. Sicuramente sono risultate più semplici
quelle parti di programma che si è potuto affrontare a partire dall’attività di laboratorio, in quanto la
possibilità di vedere aiuta la comprensione, mentre più ostica per la classe è sempre stata la
dimensione del problema per l’inevitabile utilizzo della matematica.
Chi nel tempo, accompagnato dall’insegnante, ha superato tale sfiducia, ha guadagnato intelligenza
e gusto nello studio. Significativo in particolare è il percorso di alcuni ragazzi, che partiti in terza
con gravi difficoltà, hanno conquistato la piena sufficienza.
3. METODO DI LAVORO DIDATTICO
L’elettromagnetismo conclude lo studio della fisica a livello liceale ed ha un ruolo fondamentale e
paradigmatico nella illustrazione del metodo proprio della disciplina. Si tratta infatti di una teoria
articolata, basata sull’osservazione di esperimenti ma anche sull’analisi di esperimenti ideali e sulla
deduzione di proprietà attraverso il metodo matematico deduttivo (Si pensi, ad esempio al teorema
di Gauss sul flusso del campo elettrico o al calcolo di campi elettrici generati da particolari
distribuzioni di carica).
Per i ragazzi è stata una esperienza formativa fondamentale perché tutti gli elementi caratteristici
del metodo della disciplina (osservazione, formulazione di una ipotesi, verifica, formalizzazione
matematica, scoperta di nuove proprietà) sono presenti e interagiscono continuamente con grande
evidenza.
38
Al fine di aiutare i ragazzi a fare questa esperienza si è presentato l’elettromagnetismo
sottolineando in particolare il metodo di indagine della realtà proprio della fisica.
Significativa per la stessa ragione è stata la parte iniziale del programma relativa alla teoria cinetica
dei gas che ha consentito di mostare la giustificazione microscopica di proprietà macroscopiche. Si
è seguito, semplificandolo in alcuni passaggi, il percorso proposto ne “La Fisica di Feynman”, di
cui si sono distribuite fotocopie ai ragazzi. Tale argomento è risultato piuttosto complesso alla
maggior parte della classe per il significativo livello di formalizzazione che è stato proposto.
Quando è stato possibile gli esperimenti sono stati realizzati in laboratorio. Si è scelto però di usare
gli esperimenti come occasione per vedere quanto studiato o per dedurre nuove leggi (è stato questo
il caso della bilancia elettrodinamica e della I legge di Ohm), senza affrontare in modo rigoroso
l’analisi dei dati e tralasciando la trattazione degli errori.
Nel corso dell’anno sono state proposte due prove scritte a quadrimestre di cui una sul modello
della terza prova dell’esame di stato. Nelle interrogazioni si è seguito in genere il seguente schema:
una o due domande di carattere analitico (definizioni, leggi, dati numerici); un quesito di carattere
sintetico teso a verificare il livello di consapevolezza del percorso svolto e la capacità di
argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo di una ipotesi interpretativa.
Nel corso dell’anno sono stati proposti pochi e semplici problemi di fisica, anche per la difficoltà
che parte della classe ha sempre avuto in matematica. I problemi infatti consentono ai ragazzi di
imparare ad osservare, ad individuare relazioni piuttosto che semplicemente di applicare ad un
contesto particolare una legge studiata. In genere venivano assegnati di compito e corretti poi l’ora
successiva.
Per quanto riguarda la valutazione si rimanda al POF.
Il libro di testo in adozione cui ci si appoggia per l’intera attività didattica è il seguente:
Bergamaschi,Marazzini, Mazzoni, L’indagine del mondo fisico, Elettromagnetismo E, Carlo
Signorelli Editore.
Carate Brianza, 15.05. 2014
Prof. Giovanni Colzani
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CALSSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: GIOVANNI COLZANI
RELAZIONE DI MATERIA
1. FINALITA’ E OBIETTIVI DIDATTICI
L’attività didattica si struttura al fine di perseguire i seguenti obiettivi:
 Conoscenza dei contenuti analitici del programma;
 Consapevolezza del percorso disciplinare svolto e capacità di applicare le conoscenze acquisite al
fine di studiare funzioni razionali intere e fratte;
 Acquisizione di una terminologia disciplinare specifica;
 Affinamento della capacità di formalizzazione;
 Affinare la capacità di argomentare con pertinenza e con proprietà di linguaggio a riguardo degli
argomenti trattati.
2. BREVE PROFILO DELLA CLASSE
La classe ha affrontato l’intero triennio alternando momenti di appassionato coinvolgimento con il
lavoro proposto a momenti di sconforto dovuti ad una diffusa sfiducia nelle proprie capacità; nel
corso degli anni si è cercato di guidarli ad affrontare lo studio sempre a partire da una domanda di
senso. Nel triennio la classe è indubbiamente maturata in questa direzione. La difficoltà più grossa
incontrata nel lavorare con loro è stata quella di spostarli da un approccio di tipo istintivo alla
disciplina per cui o tutto è chiaro subito o è impossibile da capire, ad un affronto sistematico degli
argomenti trattati che con pazienza conquisti il senso degli argomenti proposti all’interno di un
percorso. Chi nel tempo, accompagnato dall’insegnante, ha superato tale sfiducia, ha guadagnato
intelligenza e gusto nello studio. Significativo in particolare è il percorso di alcuni ragazzi, che
partiti nel biennio con gravi difficoltà, hanno conquistato la piena sufficienza.
La capacità di utilizzare il linguaggio matematico in modo corretto è stata conquistata da due terzi
della classe mentre i rimanenti ragazzi faticano sia ad intenderlo che ad utilizzarlo. Infine un ridotto
numero di ragazzi non ha completamente colmato le lacune di calcolo che si sono accumulate nel
corso dei cinque anni.
3. METODOLOGIA DIDATTICA
Nello svolgimento del programma si è privilegiato il momento intuitivo rispetto a quello deduttivo,
anche se in qualche occasione si sono voluti dare ai ragazzi esempi significativi di applicazione del
secondo.
Si è cercato di maturare nei ragazzi la necessità di introdurre i diversi argomenti per rispondere a
domande sorte nell’affrontare problemi fisici e matematici. In tale modo i ragazzi hanno maturato la
convinzione che gli argomenti trattati di volta in volta avevano una loro necessità e che richiedono
una formulazione formale che non dia spazio ad equivoci. Lo schema che si è cercato di seguire là
dove gli argomenti lo consentivano, è stato il seguente: individuazione del problema per come esso
è sorto nella storia della matematica; presentazione degli strumenti matematici introdotti per la sua
risoluzione; utilizzo di tali strumenti e formalizzazione di essi.
40
Si sono introdotti gli strumenti di calcolo dell’analisi, dando prima di essi il significato e solo
successivamente si è curata la formalizzazione. Nella formalizzazione si è cercato di essere il più
completi e rigorosi possibile nelle definizioni e negli enunciati dei teoremi, affrontando solo alcune
dimostrazioni ritenute significative per il metodo dimostrativo. Si è ritenuta significativa per il
metodo la dimostrazione dell’unicità del limite di una funzione. Per alcuni significativi teoremi di
analisi si è scelto di discutere mediante controesempi la necessità delle ipotesi o di illustrare la tesi
mediante esempi significativi.
Nello studio dell’analisi si è ripreso e approfondito lo studio di funzione qualitativo, già introdotto
lo scorso anno, attraverso gli strumenti matematici già in loro possesso (determinazione del
dominio, delle intersezioni con gli assi, di eventuali simmetrie; studio del segno), introducendo gli
strumenti di calcolo propri dell’analisi (limiti e derivate) per completare tale studio.
Gestire lo sviluppo del lavoro su due ore settimanali non è stato semplice per l’inevitabile
sfilacciamento. In genere si è tenuta una intera ora per lo sviluppo del programma e l’altra ora è
stata destinata all’interrogazione e alla correzione degli esercizi assegnati. Si è cercato di rendere le
interrogazioni un momento di lavoro utile per tutta la classe ai fini della comprensione e della
puntualizzazione di passaggi complessi. La correzione di esercizi assegnati è stata occasione per
l’insegnante al fine di sondare l’impegno della classe con lo studio e il livello di comprensione
degli argomenti presentati.
Tipologia delle prove di verifica:
Sono stati utilizzati i due strumenti classici di valutazione (colloquio orale e prova scritta) per
consentire ai ragazzi di esprimersi sia in modo immediato e in relazione all’insegnante che con più
tempo a disposizione per l’elaborazione e la cura dell’esposizione. Tali strumenti hanno anche
permesso all’insegnante di valutare in modo più completo le capacità dei ragazzi e il grado di
conoscenze acquisite.
Colloquio orale: le interrogazioni in linea di massima constavano di due parti. La prima mirata alla
lezione precedente, o a poche lezioni precedenti, e quindi riguardante un singolo argomento, allo
scopo di far emergere eventuali difficoltà di comprensione e i passi logici fondamentali (anche
come occasione di ripasso e chiarimento per l’intera classe). La seconda parte invece seguiva la
prima solo se il ragazzo aveva raggiunto la sufficienza piena. In essa si chiedeva al ragazzo un
percorso sintetico su un determinato argomento o l’affronto di un esercizio leggermente più
complesso di quelli visti in classe, che richiedeva consapevolezza e capacità di rielaborare quanto
studiato.
Prova scritta: anche in questo caso si sono utilizzate due tipologie di prova diverse. La prima mirata
a valutare le capacità di utilizzare gli strumenti acquisiti e a valorizzare i contenuti appresi (calcolo
di limiti, calcolo delle derivate) come strumenti per lo studio di funzione; la seconda programmata,
in vista della III prova dell’esame di stato, con due domande: una di carattere sintetico come la
presentazione di una definizione o l’esposizione della dimostrazione di un teorema visto, l’altra di
carattere analitico, in genere un esercizio non complesso.
41
Per quanto riguarda la valutazione si rimanda al POF.
Il libro di testo adottato offre una prospettiva di lavoro del tutto simile a quella adottata nell’ora di
lezione ed ha costituito un ausilio prezioso sia per la parte di teoria, sia per la ricca dotazione di
esercizi e problemi.
Per la parte relativa ad esponenziali e logaritmi: Andreini, Manara, Prestipino, Saporiti, Pensare e
fare Matematica, secondo biennio 2, Ed. Etas
Per la parte di analisi: Andreini, Manara, Prestipino, Saporiti, Pensare e fare Matematica, secondo
biennio 3, Ed. Etas
Carate Brianza, 15.05. 2014
Prof. Giovanni Colzani
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5 ^ CLASSICO
DISCIPLINA: STORIA DELL’ARTE
DOCENTE: FUMAGALLI MARINA
RELAZIONE DI MATERIA
Obiettivi
Come già segnalato nella relazione introduttiva al lavoro del presente anno
scolastico, ho inteso fissare la priorità di tre voci fondamentali per l’apprendimento
che sono : conoscenze, competenze e capacità critica.
Necessaria è la conoscenza degli argomenti sviluppati in questo anno scolastico; le
competenze riguardano prevalentemente l’impiego di una terminologia legata
all’oggetto dell’indagine, l’analisi stilistica di un testo figurativo, la collocazione
dello stesso nel periodo storico in cui ha preso vita, la elaborazione di nessi storicoculturali dei diversi fenomeni artistici e, infine, la capacità critica e lo sviluppo di una
adeguata consapevolezza dell’itinerario disciplinare svolto nell’anno e la eventuale
formulazione di ipotesi di interpretazione dell’itinerario stesso.
Sotto questo profilo la classe ha complessivamente raggiunto un grado di
preparazione che risponde ai requisiti minimi richiesti dagli obiettivi di lavoro fissati:
una parte della classe svolge il percorso dell’anno in maniera adeguata, un’altra parte
ha prodotto un lavoro solido, personale e persuasivo nella duplice prospettiva
analitica e sintetica.
Contenuti e tempi disciplinari
Riflessione sulla modernità soprattutto attraverso l’indagine dei punti essenziali
dell’estetica romantica.
Il Romanticismo ha rotto in modo definitivo il rapporto imitativo proprio della
tradizione classica per sostituirvi quello creativo (si pensi alla pittura di paesaggio).
Declinazione del punto sopraindicato attraverso lo studio dell’800 europeo (francese,
inglese e tedesco).
Il fenomeno delle avanguardie del ‘900 come lo svolgersi più o meno coerente di
quanto venne avviato dal Romanticismo.
Nel dettaglio i contenuti del programma sono stati:
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

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

Le esperienze di David in Francia e di Canova in Italia.
Il Romanticismo
Il Realismo
L'Impressionismo e il Postimpressionismo
Il Simbolismo
Le Avanguardie storiche del '900
Tempi di svolgimento dei contenuti
Per quanto riguarda i tempi entro i quali ho distribuito i contenuti sopra descritti, ho
sviluppato nel primo quadrimestre il ‘700 e l’800, mentre il secondo quadrimestre è
stato interamente dedicato al discorso sulla fine dell’Ottocento come momento di
passaggio e sulle Avanguardie artistiche del ‘900.
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Metodi
Percorsi formativi
Posta la centralità dell’ora di lezione, analogamente ne deriva, nell’itinerario di
apprendimento dei contenuti disciplinari della III classico, la centralità anche di un
approccio diretto dei testi figurativi sintomatici o emblematici soprattutto dell’800 e del
‘900.
Sotto il profilo metodologico sarà utile ricordare la necessità di partire sempre dalla
considerazione del documento d’arte per poi passare, attraverso l’indagine iconografica
e stilistica, alla formulazione di ipotesi critiche.
In questo senso parlare di “percorsi formativi” assume il giusto rilievo, soprattutto
quando essi si riferiscono alla formulazione di ipotesi che siano in qualche modo
considerate nella loro dimensione e prospettiva specifica e insieme pluridisciplinare.
E’ stato così per il Romanticismo e per il Realismo ottocenteschi, la stessa cosa vale per
le esperienze di avanguardia: il caso tutto italiano del Futurismo è sotto questo profilo
interessante anche per i suoi nessi con la Storia della letteratura italiana.
Tra le tante opere considerate, sono state oggetto di uno studio attento quelle
rappresentative dei nodi cruciali per la comprensione dei fenomeni artistici tra
‘800 e ‘900:
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David, L’assassinio di Marat, 1793
Canova, Amore e Psiche, 1787-1793
Ingres, Ritratto di Monsieur Louis-Francois Bertin, 1832
Gericault, La zattera della Medusa, 1818-1819
Delacroix, Libertà che guida il popolo, 1830
Friedrich, Le bianche scogliere di Rugen, 1818
Constable, Il campo di grano, 1826
Turner, Vapore al largo di Harbour’s Mouth durante una tempesta di neve, 1840 ca.
Goya, La fucilazione del 3 maggio 1808, 1814
Courbet, Atelier del pittore, 1854-1855
Hayez, Gli ultimi momenti del doge Martin Faliero, 1871 ca.
Fattori, La rotonda di Palmieri, 1866
Manet, Il Balcone, 1868/69
Monet, Cattedrale di Rouen, armonia bianca, effetto mattutino, 1894
Cezanne, Mont Saint Victopire visto da Les Lauves, 1902/06.
Van Gogh, La camera dell’artista ad Arles,1888
Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888
Munch, L’urlo, 1893
Klimt, La giurisprudenza, 1907
Matisse, Armonia in rosso, 1908
Kirchner, Cinque donne nella strada, 1913
Picasso, Le demoiselle d’Avignon, 1907
Boccioni, Stati d’animo. Gli addii,1911
Kandinsky, Primo acquarello astratto, 1910
Mondrian, Composizione n°10, 1915
Duchamp, Il grande vetro, 1915-1923
Magritte, Ceci n’est pas une pipe, 1928-1929
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Modalità di utilizzo dell’ora di lezione
L’ora di lezione nella sua formulazione di sostanza non ha subito grossi cambiamenti
rispetto ai due anni precedenti. La sua fisionomia è stata questa: proposta della ipotesi di
lavoro sull’argomento, proposizione dei contenuti, analisi guidata degli stessi,
assegnazione del lavoro personale, ricaduta in classe di domande o problemi emersi,
ampliamento e precisazione del percorso svolto fino a quel momento. A questa unità
didattica ha fatto seguito un momento di verifica complessivo che va ad aggiungersi a
quelli più circostanziati e particolari.
Attivazione di percorsi personali
Due sono stati i modi di attivazione di percorsi personali: il primo ha riguardato la
normale conduzione del lavoro in classe piuttosto vivace e dialogato anche per il
significativo apporto di questioni o domande poste dagli stessi ragazzi, il secondo ha
trovato la sua propria fisionomia soprattutto durante il lavoro del secondo quadrimestre
e, in particolar modo, ha interessato quei ragazzi che hanno poi scelto di lavorare, in
vista del colloquio, su argomenti e contenuti disciplinari strettamente inerenti la storia
dell’arte.
Attività di sostegno
Non si è presentata la necessità di avviare alcuna attività di sostegno fuori dal lavoro di
classe.
Spazi e strumenti utilizzati
Testi utilizzati:
M. Bona Castellotti, Percorso di Storia dell’arte, vol.3, Einaudi
M. de Micheli, Le avanguardie artistiche del '900, Feltrinelli
M. de Micheli, Le poetiche, dal Neoclassicismo all’avanguardia, Feltrinelli
J. Clair, Critica della Modernità, Allemandi
F. Rella, Estetica del Romanticismo, Donzelli
W. Hofmann, L’arte moderna, 2voll, Donzelli
M. Borghesi, Sull’Astrattismo, in Il nuovo Areopago
Nella convinzione che gli obiettivi legati alla disciplina possano essere sufficientemente
raggiunti solo attraverso una sistematica e assidua frequentazione, nei limiti del
possibile, dei testi figurativi, ho svolto il programma servendomi settimanalmente
dell’aula video nella quale è stato possibile usare DVD soprattutto, parte provenienti
dalla scuola, parte fornite dai ragazzi o da me medesima.
Tipologie delle verifiche
Sia nel primo che nel secondo quadrimestre le prove hanno sempre fatto seguito allo
svolgimento delle unità didattiche previste nel programma, con questa precisa
distinzione nei due periodi dell’anno:
Primo quadrimestre:
 Due prove scritte, ciascuna per le principali unità didattiche svolte: Neoclassicismo e
Romanticismo; Realismo e Impressionismo.
Secondo quadrimestre:
 Due prove scritte inerenti un argomento di sintesi del passaggio tra ‘800 e ‘900 e il
fenomeno delle Avanguardie artistiche del ‘900.
45
Criteri di valutazione
Per la formulazione di un giudizio sintetico del lavoro di ciascun allievo ho impiegato,
secondo le disposizioni del Collegio docenti, del Consiglio di classe e del Consiglio di
materia, i seguenti misuratori:






la quantità delle informazioni possedute
le competenze strumentali e metodologiche
l’organizzazione delle conoscenze
la consapevolezza dell’itinerario svolto
la pertinenza espressiva
l’elaborazione personale
Ho inoltre sempre ritenuto decisiva la capacità di impiegare quanto consapevolmente
appreso nella disciplina come possibile chiave di lettura di altri ambiti disciplinari, quali
soprattutto la Storia, la Filosofia, le letterature antica e moderna.
Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………Prof. Fumagalli Marina
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5 ^ CLASSICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE
DOCENTE: CHIARA BORGONOVO
RELAZIONE DI MATERIA
La classe, costituita da 17 allieve, è dotata di un livello motorio buono anche se le capacità motorie
sono distribuite in modo eterogeneo nel gruppo. Nel corso del triennio hanno svolto le lezioni di
educazione fisica con le 4 allieve di 5 scientifico sez. B. Le allieve si sono mostrate ben disposte al
lavoro, partecipando con impegno e attivamente alle attività proposte. Il clima di lavoro è sempre
stato positivo; anche il rapporto di stima e fiducia che si è instaurato fra allieve e insegnante ha
portato ad un lavoro proficuo. Obiettivo del triennio ed in particolare di quest’ultimo anno è stato
l’approfondimento dell’attività fisica dal punto di vista sportivo e non semplicemente ludico. Le
allieve hanno portato a compimento questo tipo di percorso durante l’intero anno, raggiungendo
conoscenze tecniche e didattiche della disciplina. Nel corso del II quadrimestre le allieve sono state
maggiormente protagoniste nelle lezioni in quanto è stato loro richiesto un intervento didattico di
tirocinio. Nella preparazione del tirocinio sono state guidate dall’insegnante. Oltre al piano di
lezione è stata loro richiesta l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento scelto; anche in
questo tipo di lavoro, prettamente teorico, le allieve si sono dimostrate serie ed i risultati ottenuti
nelle tesine sono stati molto buoni.
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
OBIETTIVI EDUCATIVI
Personalizzazione intesa come desiderio di fare propri i contenuti per sviluppare la capacità di
intervento sulla realtà.
Accettazione consapevole della regola, sia sportiva che di lavoro, come metodo indispensabile per
la realizzazione efficace delle proposte: programmazione ed organizzazione del lavoro.
Nell’esperienza di gruppo saper distribuire i ruoli ed i compiti motori, in base alle caratteristiche
personali, attraverso la presa di coscienza dei propri limiti e delle proprie capacità.
Capacità critiche di valutazione del lavoro rispetto a sé ed ai compagni.
OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscenza delle nozioni teorico-tecnico-scientifiche, con particolare attenzione agli elementi
fisiologici di base per una comprensione chiara del movimento umano.
Elementi di tecnica, regolamento ed arbitraggio di alcuni giochi sportivi.
Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle proposte.
Sviluppo dell’attività sportiva a livello personale e collettivo.
Applicazione adeguata dei metodi di sviluppo delle capacità fisiche.
47
METODO
Il lavoro è stato proposto inizialmente in forma globale per arrivare in seguito all’analisi tecnica del
gesto. Sono state esaminate le seguenti fasi:
Presentazione in forma globale.
Dimostrazione (quando necessaria).
Attuazione in forma globale.
Correzione ed autocorrezione.
Scomposizione in fasi analitiche.
Attuazione in forma globale.
Pertanto il metodo usato è stato globale-analitico-misto
CRITERI PER LE VERIFICHE
Le verifiche si sono basate su prove oggettive relative alle attività specifiche, accompagnate
dall’osservazione costante del comportamento motorio e sociale di ogni singola allieva e del
rapporto con la disciplina.
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto e la persona, ha tenuto conto dei
seguenti criteri:
Livello di partenza.
Acquisizione dell’abilità richiesta.
Impegno personale e partecipazione costruttiva all’attività.
Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………………..Prof. Chiara Borgonovo
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE 5 ^ CLASSICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE
DOCENTE: ALFONSO VILLA
RELAZIONE DI MATERIA
La classe, costituita da 9 alunni, ha lavorato, come nel precedente anno di quarta liceo, con la parte
maschile della classe 5^ B scientifico, così da formare una squadra classe di 24 alunni.
Gli allievi si sono mostrati fin dal primo mese ben disposti al nuovo cammino didattico di quinta,
chiaramente differente rispetto agli altri anni per complessità di obiettivi e percorsi. La richiesta di
una maggior presa di coscienza dell’attività sportiva ha visto diversi ragazzi partecipare con
curiosità alle spiegazioni teoriche e coinvolgersi con serietà a livello motorio. L’impegno è andato
in crescendo di lezione in lezione, così da permettere un miglioramento di forza, velocità e
coordinazione. Alcuni alunni, dalle spiccate capacità atletiche e umane, hanno appreso movimenti
tecnici di elevata difficoltà nelle diverse discipline sportive e hanno raggiunto risultati di notevole
valore nei campionati studenteschi. Gli studenti generalmente sono diventati capaci di giudizio su
quanto vissuto nelle varie fasi di una partita o più in generale del lavoro personale e della classe.
Interessante è stato il paragone tra i risultati di alcuni test, di valutazione delle capacità condizionali,
eseguiti in prima liceo e riproposti quest’anno: il giudicare la propria e altrui prestazione è stata
occasione per un approfondimento di ciò che sostiene le azioni sportive; infatti l’obiettivo di
quest’anno è stato quello di portare i ragazzi a guardare con maggior consapevolezza l’attività fisica
in ogni suo aspetto - tecnico, di motivazione, fisiologico, di limite umano, di creatività.
Negli sport di squadra si è insistito particolarmente sulle situazioni di partita: sintesi di quanto uno
ha appreso negli anni precedenti in esercizi e continue ripetizioni.
Nella seconda parte dell’anno è stata affrontata la novità del tirocinio: occasione per vivere e
sperimentare da protagonisti la propria lezione. Ogni alunno, o coppia di alunni, ha deciso in
dialogo con il docente un argomento da proporre alla classe, che partisse da un vissuto sportivo o da
una curiosità personale su uno sport o gioco sportivo. Oltre al piano di lezione è stata richiesta alla
classe l’elaborazione di una tesina relativa all’argomento di tirocinio; in questo tipo di lavoro alcuni
alunni si sono distinti per l’originalità delle proposte fatte.
Gli obiettivi raggiunti sono stati i seguenti:
OBIETTIVI EDUCATIVI
. Personalizzazione, intesa come desiderio di far propri i contenuti per sviluppare la capacità di
intervento sulla realtà.
. Accettazione consapevole delle regole, sia sportive che di lavoro, come metodo
indispensabile per la realizzazione efficace delle proposte.
. Saper rispettare, interpretare ed utilizzare le informazioni della realtà (bisogni ed esigenze
del proprio corpo, indicazioni che emergono dai giochi) per poter costruire adeguatamente il
proprio operato motorio.
. Nelle esperienze di gioco e di squadra saper applicare i ruoli e i compiti motori in base alle
caratteristiche individuali.
. Capacità di autovalutazione e di valutazione delle prove dei compagni sia individuali che
collettive.
. Lettura critica degli avvenimenti sportivi sia negli aspetti tecnici sia morali.
. Sviluppo delle attitudini individuali e di gruppo con relativi approfondimenti. Capacità di
organizzare e condurre un lavoro.
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OBIETTIVI DIDATTICI
. Conoscenza delle nozioni teorico-scientifico-tecniche per una chiara comprensione del
movimento umano.
. Potenziamento fisiologico come condizione indispensabile per la realizzazione delle
proposte.
. Sviluppo delle attività sportive a livello personale e di squadra, con particolare attenzione agli
aspetti tattici.
. Applicazione adeguata delle metodiche di allenamento sportivo: tecnico e atletico.
. Consolidamento della socialità, del carattere e del senso civico attraverso l'esperienza dei giochi
di squadra.
. Conoscenza delle regole e della simbologia arbitrale nelle diverse discipline affrontate.
. Saper organizzare una lezione di educazione fisica in tutte le sue parti e saper gestire il gruppo
classe.
METODOLOGIA DIDATTICA
Il metodo di apprendimento proposto ha stimolato negli alunni una continua presa di coscienza di
ciò che stava accadendo nel percorso, per il raggiungimento dell'obiettivo.
Il ruolo dell' insegnante è stato quello di creare situazioni di apprendimento reale, di aiuto e di
provocazione all'alunno per fargli sfruttare al meglio le sue potenzialità.
Il metodo è sempre stato imposto dall' oggetto, cioè dal contesto umano ed ambientale in cui si è
operato, il tutto in relazione alle attività e all'obiettivo immediato da conseguire.
Il metodo utilizzato è stato globale, analitico e misto.
Criteri per le verifiche
le verifiche si sono basate su prove oggettive, relative alle attività specifiche e accompagnate da
un’osservazione costante del comportamento motorio e relazionale di ogni singolo alunno.
La valutazione, intesa come rapporto tra il risultato raggiunto dal ragazzo e il ragazzo stesso, ha
tenuto conto dei seguenti criteri:
- livello di partenza (verificato attraverso dei test)
- acquisizione dell' abilità richiesta
- impegno personale e partecipazione costruttiva alle attività.
Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………………………Prof. Alfonso Villa
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ALLEGATO N. 3
Programmi effettivamente svolti
LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2012 - 2013
CLASSE 5^CLASSICO
DISCIPLINA: LETTERATURA ITALIANA
DOCENTE: MAURO GRIMOLDI
PROGRAMMA ANALITICO
GIACOMO LEOPARDI
Canti
La sera del dì di festa
Alla sua donna
A Silvia
Canto notturno di un pastore errante dell'Asia
A se stesso
La ginestra o il fiore del deserto
Operette morali
Dialogo di Tristano e di un amico.
Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie
ALESSANDRO MANZONI
Inni sacri
Il nome di Maria
Il cinque maggio
Adelchi
Il viaggio del diacono Martino
La morte di Ermengarda
La morte di Adelchi
I promessi sposi
GIOVANNI VERGA
I Malavoglia
Novelle
Jeli il pastore
La lupa
51
Rosso Malpelo
Lacrymae Rerum
G. CARDUCCI
Rime Nuove
Pianto antico
San Martino
Odi barbare
Su Monte Mario
G.. PASCOLI
Myricae
L'assiuolo
Lavandare
Dialogo
X agosto
Primi poemetti
Digitale purpurea
Il cieco
I due orfani
Canti di Castelvecchio
Addio
Nebbia
G. D’ANNUNZIO
Novelle della Pescara
L’Eroe
Il piacere
Laus Vitae
L’incontro d’Ulisse
Alcyone
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
52
ITALO SVEVO
La coscienza di Zeno
L. PIRANDELLO
Il fu Mattia Pascal
Novelle per un anno
Ciaula scopre la luna
La carriola
Una giornata
Sei personaggi in cerca d'autore
G. GOZZANO
La signorina Felicita ovvero la Felicità
Invernale
G. CORAZZINI
Desolazione del povero poeta sentimentale
C. GOVONI
La trombettina
A. PALAZZESCHI
Chi sono?
La passeggiata
M. MORETTI
A Cesena
C. REBORA
O poesia nel lucido verso
Dall'immagine tesa
Il pioppo
U. SABA
53
A mia moglie
La capra
Città vecchia
In riva al mare
Vecchio e giovane
G. UNGARETTI
In memoria
Fratelli
I fiumi
San Martino del Carso
Commiato
La madre
Mio fiume anche tu
E. MONTALE
I limoni
Non chiederci la parola
Forse un mattino...
La casa dei doganieri
L'anguilla
Ho sceso dandoti il braccio
Incespicare
Prima del viaggio
PICCOLA ANTOLOGIA POETICA
Mario Luzi
Il duro filamento
Giorgio Caproni
Ultima preghiera
Pier Paolo Pasolini
da Le ceneri di Gramsci
Andrea Zanzotto
Il vero tema
Edoardo Sanguineti
Laudes rerum universarum,
Dante Paradiso
Canti: 1 2 3 4 5 6 33
54
ALMENO UNO DEI BRANI PER OGNI DISPENSA
1 ITALIA UNITA
IPPOLITO NIEVO
ANTONIO FOGAZZARO
GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
CONFESSIONI DI UN ITALIANO
PICCOLO MONDO ANTICO
IL GATTOPARDO
2 DALL’UNITA’ ALLA GRANDE GUERRA
GIOVANNI VERGA
FEDERICO DE ROBERTO
GABRIELE D’ANNUNZIO
CERUSICO DI MARE)
GABRIELE D’ANNUNZIO
LUIGI PIRANDELLO
LUIGI PIRANDELLO
LUIGI PIRANDELLO
OPERATORE
ITALO SVEVO
FEDERIGO TOZZI
SCIPIO SLATAPER
LACRYMAE RERUM
I VICERE’
IL MARTIRIO DI GIALLUCA (IL
FORSE CHE SI FORSE CHE NO
I VECCHI E I GIOVANI
UNA GIORNATA
QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO
SENILITA’
CON GLI OCCHI CHIUSI
IL MIO CARSO
3 LA GRANDE GUERRA
EMILIO LUSSU
RENATO SERRA
DELIO TESSA
FEDERICO DE ROBERTO
UN ANNO SULL’ALTIPIANO
ESAME DI COSCIENZA D’UN LETTERATO
CAPORETTO
LA PAURA
4 TRA LE GUERRE
BEPPE FENOGLIO
CARLO EMILIO GADDA
MERULANA
GIORGIO BASSANI
ALBERTO MORAVIA
IL GORGO
QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA
IL GIARDINO DEI FINZI CONTINI
GLI INDIFFERENTI
5 LA SECONDA GUERRA
BEPPE FENOGLIO
BEPPE FENOGLIO
ITALO CALVINO
PRIMO LEVI
DON LUISITO BIANCHI
CESARE PAVESE
UNA QUESTIONE PRIVATA
IL PARTIGIANO JOHNNY
IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
SE QUESTO E’ UN UOMO
IL SEMINARISTA
LA CASA IN COLLINA
6 DOPOGUERRA
RICCARDO BACCHELLI
CESARE PAVESE
IL MULINO DEL PO
LA LUNA E I FALO’
55
LEONARDO SCIASCIA
LEONARDO SCIASCIA
PIER PAOLO PASOLINI
DINO BUZZATI
IL GIORNO DELLA CIVETTA
A CIASCUNO IL SUO
LETTERE LUTERANE
IL DESERTO DEI TARTARI
Carate Brianza, 15.05. 2014……………………………………………..Prof. Mauro Grimoldi
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LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013- 2014
CLASSE 5^CLASSICO
DISCIPLINA: LETTERE LATINE
DOCENTE: PAOLA FERRARI
PROGRAMMA ANALITICO
1. Storia della letteratura
Seneca Consolatio ad Marciam, 19, 3 – 20,3 (‘Solo la morte ci rende liberi’); Apocolocyntosis, 5 7,1 (‘Claudio sale in cielo’); Medea, 116 – 178 (‘Il furore di Medea’); Epistulae ad Lucilium, 1, 1-5
(‘Il tempo e la morte’) 2 (‘Le letture’); 8,1 – 7 (‘La libertà del saggio’); 41, 1 – 5 (‘Dio è in noi’);
De clementia, I, 1 (‘Elogio di Nerone’)
Lucano
Pharsalia, I, 129- 157 (‘La quercia e il fulmine’); II, 380-391 (Che cos’è il saggio’) VI, 719 – 830
(‘Macabro rito di negromanzia), VII, 786 – 846 (‘Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la
strage’); IX, 546- 590 (‘Il Santuario di Giove Ammone’, in fotocopia), IX, 378-410 (‘Le virtù di
Catone’, in fotocopia).
Petronio
Satyricon, 1-4 ( ‘Una disputa de causis corruptae eloquentiae); 32 – 34 (‘Cena Trimalchionis:
l’ingresso di Trimalcione’); 75 – 78 (‘Cena Trimalchionis: conclusione e fuga’); 110,6- 113,2 (‘La
novella della matrona di Efeso’)
L’età dei Flavi e di Traiano
Marziale
Epigrammi I, 4; IV, 49; VIII,3; X,4 (‘La poetica’); I, 7; I, 32 (‘Marziale e Catullo’); I, 10; I, 47;);
V, 34, 37 (‘Epigrammi funebri’); IV, 18 (‘Nuovi spettacoli’), Liber de spectaculis, 7
Quintiliano
Institutio oratoria, I, 2, 17 – 29 (‘Vantaggi della scuola pubblica e gradualità dell’apprendimento’);
X, 1, 125 - 131 (‘Lo stile corruttore di Seneca’)
Tacito
Dialogus de oratoribus, 36 (‘L’antica fiamma dell’eloquenza’); Germania, 18 - 19 (‘Fierezza e
integrità delle donne germaniche’); Agricola, 1 -3 (Il proemio); Agricola 42 (‘L’anti-eroismo
esemplare di Agricola’) Historiae, I,1 –3 (Il proemio); I, 16 (‘Discorso di Galba a Pisone’); III, 83
(‘Il degrado morale del popolo romano’), Annales, IV, 32-33 (‘Infelicità dello storico moderno’)
Giovenale
Satire I, 1- 87; 147 – 171 (‘Una satira programmatica: facit indignatio versum’.
57
Plinio il Giovane
Panegirico, 64 (‘Elogio di Traiano’), Epistulae, I, 13 (‘Le recitationes’); VIII, 8 ( ‘Le fonti del
Clitunno’); X, 96- 97 (‘La questione dei Cristiani’).
L’età di Adriano e degli Antonini
Apuleio
Apologia, 25 - 27( ‘Il filosofo e il mago’), Metamorfosi, XI, 1-7 (‘Apparizione di Iside’)
2. Lettura autori in lingua originale
Seneca, Epistulae ad Lucilium , Ep. 47, 1- 21 (“Gli schiavi sono uomini come noi”); De
providentia, 2 (‘ Le avversità sono la palestra dell’anima’); De vita beata, 17-18, 1 (‘L’ autodifesa
del filosofo’) .
Tacito, Annales, XIV, 5-8 (La morte di Agrippina), XV, 44, 3-5 ( La persecuzione dei cristiani) ;
XVI,16 ( Riflesioni di Tacito); 18-19 ( Ritratto di Petronio) - i testi sono stati forniti in fotocopia Apuleio, Metamorfosi, I, 1 (Proemio); III, 24-25 (La trasformazione in asino); V, 22-23 (Psiche
vede Cupido) - i testi sono stati forniti in fotocopia -
Carate Brianza, 15.05.2014……………………………………………….Prof . Paola Ferrari
58
LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: LETTERE GRECHE
DOCENTE: PAOLA FERRARI
PROGRAMMA ANALITICO
1. Storia della letteratura
Menandro : i prologhi menandrei: Dyscolos, Perikeiromene, Aspis, Samia (in fotocopia)
LA LETTERATURA DI ETA’ ELLENISTICA
Callimaco
- la poetica e le polemiche letterarie: il prologo degli Aitia; Inno ad Apollo, 105-113; AP XII,43
(47) ( in fotocopia )
Inno ad Artemide,1-161, Ecale, fr.260,2-15, 55-69 (‘Chiacchiere di uccelli’); Aitia, III,fr.75,1-57
(‘Acontio e Cidippe’); Giambi, IV,6-8, 24-84, 93-103 (‘L’alloro e l’ulivo’); Epigrammi AP V,23;
VII,80; VII,453; XII,134.
Apollonio Rodio
Le Argonautiche I,1-22 ( il Proemio); I, 519- 558 (‘La partenza della nave Aego’); I,1207-1272 (‘La
scomparsa di Ila’); III,442-470, 616-672, 744-824 (‘La passione di Medea’); III,948-1162
(‘L’incontro di Medea e Giasone’)
Teocrito
Idillio II (L’incantatrice); Id.VII ( Le Talisie); Id.XI ( Il Ciclope); Id.XV ( Le Siracusane).
L’epigramma
Anite, AP VI, 312; VII, 190; XVI, 228
Nosside, AP V, 170; VI, 275; VII, 718
Leonida, AP VI, 226; VI, 302; VII, 472; VII, 506; VII, 657; VII, 715
Asclepiade, AP V,64; V, 85; V, 169, V, 189; V, 209; XII, 50
Posidippo V, 186, Il ‘nuovo’ Posidippo ( in fotocopia): ep. 5, 14, 45, 52, 79, 96, 63, 97, 99, 122
Meleagro, AP V, 8; V, 24; V, 152; V, 171; VII, 476
Polibio
I, 1-4 (Proemio); III, 6, 8; II, 9, 6- 9 ( ‘Il Secondo proemio’); II, 56 (‘Polemiche e problemi di
metodo’); Vi, 2- 10 ( ‘Le forme dello stato’); XXXVIII, 21-22 (‘I cicli del potere’)
59
LA LETTERATURA DI ETA’ IMPERIALE
Plutarco
Vita di Cesare, 66-69; Iside e Osiride, 12 – 20; Sull’amore, 23-25
Luciano
Dialoghi degli dei, 8, 18; Dialoghi dei morti, 2, 18, 26; Morte di Peregrino, 35-42
Il romanzo
Achille Tazio, Le avventure di Leucippe e Clitofonte, I, 2-6, Longo Sofista, Gli amori pastorali di
Dafni e Cloe, I,13-18
2. Lettura autori in lingua originale
Demostene, Prima Filippica, 2-6 (Le preoccupazioni dettate dalla situazione presente) ; 7; 10- 12
(L’inerzia ateniese, complice dei successi di Filippo); Seconda Filippica, 6-12 (Il glorioso passato
di Atene).
Euripide, Baccanti, vv.1-63; 248- 285; 677- 774; 1110-1147.
Lettura metrica e teoria del trimetro giambico
Carate Brianza, 15. 05. 2014
Prof. Paola Ferrari
60
LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: INGLESE
DOCENTE: SILVIA BALLABIO
PROGRAMMA ANALITICO
Testi in adozione:
Roots, Ballabio, Brunetti e Lynch, Principato, Europass
Roots plus, Ballabio, Brunetti, Lynch e Rose, Principato, Europass
The Romantic Age Roots plus
The historical context
The literary context
W. BLAKE, Symbols Roots plus
from “SONGS OF INNOCENCE AND OF EXPERIENCE”:
The Blossom
The Sick Rose
The Lamb
The Tyger
W. WORDSWORTH, Nature Roots plus
from “THE LYRICAL BALLADS”:
The object of poetry
I wandered lonely as a cloud
Earth has nothing to show more fair
S. T. COLERIDGE, The unknown Roots plus
from “THE RIME OF THE ANCIENT MARINER”:
from Part I Lost in the land of ice
Part II Lost in the land of the bright sun
from Part III Life-in-Death. The horror! The horror!
J. KEATS ,Time and eternity Roots plus
Ode on a Grecian Urn
J. AUSTEN, Marriage
Roots plus
from "PRIDE AND PREJUDICE":
Husbands and wives
The difficult art of conversation
Elizabeth’s epiphany
61
The Victorian age Roots plus
The historical context
The literary context
C. DICKENS, Troubled childhood Roots plus
from "OLIVER TWIST":
Lunch Time
Oliver’s innocence at risk
Sad and happy memories
O. WILDE, Being or appearing
from "THE PICTURE OF DORIAN GRAY":
The Preface (fot.)
from “THE IMPORTANCE OF BEING EARNEST”:
What’s in a name? Roots
Jack in the country and Ernest in town Roots plus
The Modern Age Roots plus
The historical context
The literary context
JOSEPH CONRAD, The quest Roots
From :” HEART OF DARKNESS”:
The charm of exploration
The journey upwards
THOMAS STEARNS ELIOT, The quest / Desert, and water
from "THE WASTE LAND":
The desert, a place without desire Roots plus
Commuting into Hell
Roots
If there were water
Roots plus
JAMES JOYCE, Heroes Roots plus
From “ULYSSES”
The sound of a sea shell
Nausicaa’s dreamhusband
VIRGINIA WOOLF, Consciousness Roots plus
From: “TO THE LIGHTHOUSE”:
Dinner together
It is finished
EDWARD MORGAN FORSTER, The multicultural challenge
From “A PASSAGE TO INDIA” :
The British seen by the Muslims
Can different cultures meet?
62
Roots
Meanwhile overseas1
FRANCIS SCOTT FITZGERALD, Love Roots
From :”THE GREAT GATSBY”:
When love changes
Meanwhile overseas
JOHN STEINBECK, Crisis and profit Roots plus
From:” THE GRAPES OF WRATH”:
The monster
1.Con Meanwhile overseas si intende un autore che si colloca nell’area anglofona, ma non appartenente al
mondo britannico
GEORGE ORWELL The Web: communication and privacy / Thought and language
From “NINETEEN EIGHTY-FOUR”:
Impossible privacy Roots
Newspeak
Roots plus
Two and two make five Roots plus
The Present Age
The historical context
The literary context
S. BECKETT, Anger and boredom
From “WAITING FOR GODOT”:
Killing time
Roots
JOHN OSBORNE , Anger and Boredom Roots
From “LOOK BACK IN ANGER”
An angry young man
Meanwhile overseas
ARTHUR MILLER, Identity Roots
From “DEATH OF A SALESMAN”
That phony American Dream
Carate Brianza, 10. 05. 2014…………………………………………… Prof. Silvia Ballabio
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LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: STORIA
DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA
PROGRAMMA ANALITICO
Il programma svolto durante l’anno scolastico ha sostanzialmente messo a fuoco,
inizialmente il caotico periodo dei moti rivoluzionari. Successivamente ci si è soffermati sulle
modalità attraverso cui si è raggiunta l’unità d’Italia e sui problemi relativi alla creazione dello stato
così come si presentavano subito dopo la proclamazione del Regno e come sono stati affrontati
dalla Destra e della Sinistra storica. Infine si è passati ad una disamina più dettagliata del modo in
cui, durante l’età giolittiana, essi siano stati avviati a soluzione attraverso un periodo di forte
sviluppo economico e di una più massiccia e dirompente partecipazione popolare alla politica che
culminerà con l’ingresso in guerra dell’Italia. La storia del difficile processo di unificazione italiano
è stato inquadrato nel più ampio contesto mondiale dell’escalation imperialista mondiale culminata
nella Grande Guerra. Un secondo nucleo tematico, ha sviluppato invece la questione della nascita e
dell’avvento del totalitarismo in Europa a partire dalla scoppio del primo conflitto mondiale
attraverso la drammatica situazione postbellica in cui Bolscevismo, Fascismo e Nazismo presero il
potere. Il programma è stato dunque terminato affrontando alcune problematiche nazionali ed
internazionali posteriori al secondo conflitto mondiale.
1) Unità d’Italia
- Francia imperiale e Piemonte liberale Manuale II, Unità 17
- Le guerre d’indipendenza
- Dall’unità al governo della Destra storica Manuale II, Unità 18
- Roma capitale Manuale II, pp. 462-468
2) La situazione europea nella seconda metà dell’ottocento
- Francia: dall’Impero alla Terza Repubblica
- Prussia: Bismarck e la nascita del Reich
Manuale II, pp. 451-462
3) Dalla Destra alla Sinistra
- La cultura politica italiana a cavallo tra i due secoli:
a) Il movimento socialista
b) Il mondo cattolico
- La Sinistra Storica al potere
- Politica interna e politica estera
4) L’Italia crispina e la svolta liberale
- La politica autoritaria di Crispi
- Colonialismo e imperialismo
- La crisi di fine secolo
64
5) La crisi dell’egemonia giolittiana
- Il lungo governo di Giovanni Giolitti
Manuale III, pp. 110-136
6) Equilibri internazionali all’alba del conflitto
- La rivoluzione industriale come fenomeno su scala mondiale
- Rivoluzione industriale e pensiero politico:
a) Il Socialismo
b) Colonialismo ed imperialismo
- Le ragioni dell’immanente conflitto
- Nazionalismo in Italia
- L’inizio delle operazioni militari
- Le due crisi marocchine
7) La Prima guerra mondiale
- La guerra europea
- L’Italia in guerra
- Fronte esterno e fronte interno:
a) la battaglia dell’Ortigara
b) la battaglia di Verdun
- Dalla guerra europea alla guerra mondiale
- La fine della grande guerra
Manuale III, pp. 142-174
Opuscolo, La Grande guerra
8) La rivoluzione Russa
- Preistoria della rivoluzione: La contestazione del regime zarista del 1905
- La rivoluzione d’ottobre
Manuale III, pp. 183-190
9) La costruzione della Unione Sovietica
- Il comunismo di guerra
- La terza Internazionale
- La costruzione del regime
- L’URSS da Lenin a Stalin
- Lo stalinismo
Manuale III, pp. 244-254
10) Il dopoguerra: un nuovo scenario mondiale
- La pacificazione possibile: il trattato di pace e il Diktat contro la Germania
- La crisi europea, riconversione industriale e scontri sociali: il biennio rosso
Manuale III, pp. 180-182
65
11) Rivoluzione e controrivoluzione
- Crisi politiche e conflitti sociali negli stati democratici
- Il moto spartachista in Germania
- La Repubblica di Weimar
Manuale III, pp. 190-193
12) Il dopoguerra in Italia
- Difficoltà economiche e contrasti sociali nel primo dopoguerra
- Il biennio rosso
- L’avvento del fascismo
- La costruzione del regime
- L’Italia fascista: il dirigismo economico
- L’Italia fascista: la politica estera del Duce
Manuale III, pp. 208-238
13) La grande depressione
- Una nuova crisi generale: le cause
- Una nuova crisi generale: gli effetti
E.J. Hobsbawn, I secolo breve, pp. 107-135
14) L’Europa degli anni trenta
- La Germania nazista
- L’affermazione dei fascismi in Europa
Manuale III, pp. 261-283
15) La seconda guerra mondiale
-Verso la seconda guerra mondiale
- Il dominio nazifascista sull’Europa
- La mondializzazione del conflitto
- La controffensiva degli alleati nel 1943
- La sconfitta della Germania e del Giappone
Manuale III, pp. 320-360
16) La ricostruzione
- Gli scenari economici alla fine della guerra
- Il nuovo ordine delle relazioni internazionali
17) Ricostruzione e Guerra fredda
- I fattori della crescita economica
- Il confronto bipolare tra Usa e Urss
- La Rivoluzione Cinese
Manuale III, pp. 366-393
66
18)L’Italia della Prima Repubblica
- La Resistenza
- Il dopoguerra e la nascita della Repubblica
Manuale III, pp. 422-437
Il percorso tradizionale è stato accompagnato dalla lettura di alcuni capitoli di P. Kennedy, Ascesa e
declino delle grandi potenze europee.
L’ultima sezione è stata solamente suggerita
Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno e argomento storico non pretendono di
esaurire la trattazione degli stessi e sono pertanto da intendersi come spunti sintetici di ciò che è
stato oggetto di riflessione durante le ore di lezione.
Le lezioni sono state corredate dalla lettura di numerosi documenti e da letture storiografiche o
letterarie, svolte in classe o autonomamente effettuate, oltre ad alcuni filmati concernenti la storia
d’Italia e dei conflitti mondiali
Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………….Prof. Alberto Della Frera
67
LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: FILOSOFIA
DOCENTE: ALBERTO DELLA FRERA
PROGRAMMA ANALITICO
Il contenuto del programma di filosofia di quest’anno è stato caratterizzato dalla ricerca
delle radici del pensiero contemporaneo nella ricca rielaborazione filosofica ottocentesca. Per
rendere più semplice questo compito si è deciso di sottolineare solo alcune delle tematiche che,
attraverso Kant, Hegel e Nietzsche giungono fino al pensiero contemporaneo. In particolare, è stato
preso in considerazione il problema gnoseologico così come fu impostato e risolto da Kant e ciò
soprattutto alla luce dell’importanza che esso ha esercitato ancora all’inizio del novecento come
strumento di confutazione nei confronti delle pretese metafisiche totalizzanti dell’idealismo che
durante l’anno sono state analizzate nello sviluppo teoretico della filosofia di Hegel.
Come snodo finale è stata proposta la filosofia di Nietzsche che costituisce la premessa,
anche se non l’unica, per l’avvio della radicale critica novecentesca al dogmatismo filosofico e
scientifico.
Il programma è stato concluso con alcune lezioni dedicate ad alcune tra le più importanti
“vie” che la filosofia ha intrapreso nel corso del ’900
Il contenuto del programma suddetto è stato ripartito durante l’anno secondo questa
scansione:
1. DOPO KANT
- Romanticismo ed idealismo: l’orizzonte storico del romanticismo e sua definizione,
suo rapporto con la riflessione filosofica.
- Pensare altrimenti. Opuscolo del docente
2. HEGEL
Scritti giovanili e costruzione del sistema
- il giovane Hegel (1793-1800): scritti dedicati al problema religioso
Manuale II, pp. 539-547
Dalla riflessione alla speculazione:
- come si diventa hegeliani: Eraclito (da Hegel, Lezioni di Storia della filosofia)
- Differenza tra il sistema filosofico fichtiano e schellingiano:
il problema dell’Assoluto (attraverso questo testo ci si è inoltre soffermati sul pensiero
di Fichte e sui principali punti delle diverse introduzioni de La dottrina della Scienza)
- Il principio speculativo e la dialettica
Manuale II, pp. 548-550
68
Fenomenologia dello Spirito
Scienza dell’esperienza della coscienza
Il concetto hegeliano di esperienza
Introduzione
a) La Coscienza e le sue figure
b) Autocoscienza
- il nodo della fenomenologia: la figura della Coscienza duale e la Coscienza infelice
c) Ragione
non è stata trattata la parte relativa allo Spirito
Manuale II, pp. 551-558
Ciò che manca al sistema della fenomenologia:
- La Scienza della Logica
Manuale II, pp. 561-566
Enciclopedia delle Scienze filosofiche in compendio:
Filosofia dello Spirito:
- Introduzione
- Spirito soggettivo (in relazione alla Fenomenologia)
- Spirito oggettivo (con particolare attenzione all’Eticità)
- Spirito assoluto
Manuale, pp. 566-581
Per un’ulteriore comprensione della riflessione hegeliana, sono stati utilizzati dal docente:
- M. Heidegger, La Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Firenze 1981
- M. Heidegger, Sentieri interrotti, Firenze 1997
- S. Vanni Rovighi, Introduzione alla Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Milano 1973
- S. Vanni Rovighi, La Scienza della Logica di Hegel e appunti introduttivi, Milano 1974
3. REAZIONI IMMEDIATE AL PENSIERO DI HEGEL
a) Destra e Sinistra hegeliana
Manuale III, pp. 3-5
b) FEUERBACH:
- Critica ad Hegel ed inversione dei rapporti di predicazione
- Critica alla religione
- Umanismo
Manuale III, pp. 5-7
69
4. MARX
a) lettura integrale del manifesto del partito comunista
b) Critica ad Hegel
c) Tesi su Feuerbach
d) Materialismo storico
- il concetto di alienazione
- Struttura e Sovrastruttura
- Dialettica della storia: lotta di classe
e) Il Capitale (nozioni fondamentali)
Manuale III, pp. 14-22; 25-30
5. SCHOPENHAUER:
- sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
- il Velo di Maya
- la via d’accesso alla cosa in sé
Non è stata tratta (solamente citata la “dottrina” delle idee)
- il pessimismo
- le vie di liberazione dal dolore
Manuale III, pp. 43-59
6. KIERKERGAARD
- Una vita a-sistematica
- Il coraggio di dire io
- Il teatro dell’esistenza: ironia e pseudonimi
- Il come della verità
- Gli stadi dell’esistenza
- Oltre aut-aut: lo stadio religioso
Manuale III, pp. 64-83
7. IL POSITIVISMO
- Introduzione storico concettuale in relazione alle epoche precedenti: illuminismo e
romanticismo
Manuale III, pp. 86-87
- Auguste Comte e la nascita della sociologia
Manuale III, pp. 97-107
- Tratti caratteristici dell’evoluzionismo (per cenni)
Manuale III, pp. 112-113
70
8. FRIEDRICH NIETZSCHE e IL PROBLEMA DEL NICHILISMO
- una vita travagliata
- tragedia e filosofia
- la morte di Dio e la fine delle illusioni
- le parole fondamentali della metafisica di Nietzsche:
a) il superuomo
b) la volontà di potenza e il superpotenziamento
c) l’eterno ritorno
d) il nichilismo
e) la transvalutazione dei valori
Le tappe e le parole fondamentali del pensiero nietzschiano sono state ripercorse
attraverso la lettura integrale di Ecce Homo. Senza leggere direttamente il testo ci si è
poi soffermati sulle parole costitutive della “Metafisica” di N. attraverso lo schema della
lezione heideggeriana dal titolo: “La metafisica di N.”
Per un’ulteriore comprensione della riflessione hegeliana, sono stati utilizzati dal docente:
- M. Heidegger, Nietzsche, Milano 2005
- A. Del Noce, Il problema dell’ateismo, Bologna 1990
- G. Vattimo, Introduzione a Nietzsche, Bari1990
9. FREUD
- il problema dell’io
- principio di realtà e principio di piacere
Manuale III, pp. 449-462
10. VIE FILOSOFICHE DEL ‘900
a) Tratti fondamentali della scuola fenomenologica:
- Il metodo fenomenologico
- Il fondatore Edmund Husserl
Manuale III, pp. 248-264
b) Il Metaphysical Club
- Il movimento pragmatista
- Pierce e James a confronto
Manuale III, pp. 602-612
c) Il neopositivismo e il circolo di Vienna
- La concezione scientifica del mondo
Manuale III, pp. 580-584
71
d) Due parole su Heidegger:
Gli studenti sono stati inoltre introdotti al contatto diretto con “le parole” degli
autori attraverso “numerose” fotocopie fornite dal docente, tratte dalle principali
opere filosofiche degli autori trattati.
Libro di testo in adozione:
- C. Esposito, P. Porro, Filosofia 2, Laterza, Bari 2009
- C. Esposito, P. Porro, Filosofia 3, Laterza, Bari 2009
Sono stati usati come strumenti, tra gli altri, i seguenti testi:
S. Vanni Rovighi, Introduzione allo studio di Kant, Brescia 1997
S. Vanni Rovighi, Introduzione alla Fenomenologia dello Spirito di Hegel, Milano 1973
T. W. Adorno, La terminologia filosofica, Torino 2007
G. Riconda, Schopenhauer interprete dell’Occidente, Milano 1986
M. Heidegger, Che cos’è la metafisica?, Firenze 1979
E. Husserl, La filosofia come scienza rigorosa, Bari 2005
G. Vattimo, Introduzione a Nietzsche, Bari1990
S. Vanni Rovighi, La Scienza della Logica di Hegel e appunti introduttivi, Milano 1974
Ecc…
Le indicazioni tematiche riferite a ciascun fenomeno filosofico e autore, non pretendono
di esaurire la trattazione degli stessi e sono pertanto da intendersi come spunti sintetici
di ciò che è stato oggetto di riflessione durante le ore di lezione.
Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………Prof. Alberto Della Frera
72
LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: SCIENZE DELLA TERRA
DOCENTE: SILVIA SOMMARUGA
PROGRAMMA ANALITICO
Osservare il cielo: La posizione della Terra nell’Universo. Gli elementi di riferimento della sfera
celeste: asse del mondo, polo nord e polo sud celeste, equatore celeste, meridiani e paralleli celesti,
parallelo e meridiano celeste fondamentali, piano dell’orizzonte astronomico, Zenit e nadir. I
movimenti apparenti degli astri sulla sfera celeste.
La luce: Natura elettromagnetica e caratteristiche della propagazione della luce. La spettroscopia,
spettri di emissione continui e a righe, spettri di assorbimento.
Le stelle: Le distanze stellari: il metodo della parallasse. Luminosità apparente e assoluta,
Magnitudine apparente e assoluta. Le unità di misura delle distanze in astronomia: unità
astronomica, anno luce, parsec. Analisi spettrale della luce delle stelle per la determinazione della
composizione chimica e della temperatura. L’effetto Doppler e gli spettri stellari. Relazione fra la
massa e il volume delle stelle. Il diagramma Hertzsprung-Russell e la sua interpretazione. Le forze
che agiscono nelle stelle. Nascita, vita e morte delle stelle. Le stelle come elementi capaci di
modificare la composizione dell’Universo.
Le galassie: Le galassie nell’Universo. Movimenti e classificazione delle galassie (galassie
ellittiche, a spirale e dalla forma irregolare). La Via Lattea. Il red shift delle galassie e la scoperta
dell’espansione dell’Universo. L’origine dell’Universo secondo la teoria del Big Bang. Prove a
favore del Big Bang. Possibili evoluzioni dell’Universo: Universo chiuso, aperto e piatto.
Il Sistema Solare: Corpi in movimento uniti dalla forza di gravità. L’origine del Sistema Solare. Le
caratteristiche generali del Sole. La struttura del Sole. I fenomeni solari e le conseguenze sulla Terra
dell’attività solare (tempeste magnetiche, aurore polari).
I pianeti: I pianeti e i loro movimenti: le leggi di Keplero. Divisione tra pianeti terrestri e gioviani;
breve descrizione delle caratteristiche geologiche ed astronomiche di ognuno.
Gli altri corpi del Sistema Solare: asteroidi; comete; meteore, meteoriti.
Il pianeta Terra: La Terra: un pianeta unico nel Sistema Solare. L’interno della Terra: struttura e
calore interno.
I movimenti della Terra: Moto di rotazione (senza prove), velocità angolare e velocità lineare di
rotazione. Conseguenze del moto di rotazione: l’alternarsi del dì e della notte, il moto apparente
della sfera celeste, la forza centrifuga e l’accelerazione di gravità, la forza di Coriolis. Il moto di
rivoluzione (senza prove). La posizione del circolo di illuminazione. Conseguenze della rivoluzione
terrestre: giorno solare e giorno sidereo, moto apparente del Sole, le stagioni astronomiche. Moti
millenari della Terra: moto conico dell’asse terrestre e precessione, anno sidereo e anno solare.
La Luna: Caratteristiche generali ed effetti gravitazionali del sistema Terra-Luna. I moti di
rotazione e rivoluzione. Le fasi lunari. Le eclissi di Luna e di Sole. Ipotesi sull’origine della Luna.
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PETROGRAFIA E GEOLOGIA
I Minerali: Definizioni e proprietà. Definizione di Minerale; struttura cristallina e stato amorfo;
reticolo cristallino e abito cristallino; isomorfismo (Fe e Mg nell'olivina); polimorfismo (diamante e
grafite con ibridazione sp2 e sp3 del carbonio).
Proprietà fisiche: densità, durezza (scala di Mohs), sfaldatura, colore (minerali idiocromatici ed
allocromatici), birifrangenza (calcite), proprietà organolettiche.
Classificazione dei minerali. Struttura dei silicati e classificazione in silicati femici e sialici.
Genesi dei minerali: solidificazione di una massa fusa, precipitazione chimica, solidificazione
diretta di un vapore; stato cristallino o amorfo in relazione alla velocità delle variazioni di
temperatura e pressione.
Le rocce magmatiche: Composizione del magma e sua fluidità in base al contenuto di elementi
volatili. Condizioni di solidificazione: rocce intrusive, effusive e ipoabissali. Struttura cristallina in
relazione alle condizioni di solidificazione: olocristallina, porfirica, vetrosa e pegmatitica.
Composizione delle rocce magmatiche: minerali essenziali; minerali sialici e femici; classificazione
in base al tenore di silice (rocce sialiche, intermedie, femiche, ultrafemiche) e alla composizione
mineralogica. Esempi di famiglie: granito e riolite, diorite, basalto, peridotite. Magmi primari e
secondari: diversità di origine e di composizione. Differenziazione dei magmi: cristallizzazione
frazionata, assimilazione e contaminazione.
Le rocce sedimentarie: Il processo sedimentario: degradazione ed erosione (fisica o chimica),
trasporto, sedimentazione (fisica, chimica e biochimica) e diagenesi.
Classificazione delle rocce sedimentarie: rocce clastiche (forma e dimensione dei clasti come
elementi diagnostici), rocce di deposito chimico (evaporiti, calcari, rocce silicee), rocce organogene
(calcari organogeni e dolomie), rocce piroclastiche.
Le rocce metamorfiche: Il processo metamorfico come effetto della variazione di pressione e
temperatura. Tipi di metamorfismo: regionale, di contatto, dinamico. Effetti del metamorfismo su
struttura e composizione delle rocce metamorfiche: ricristallizzazione, orientamento dei cristalli e
scistosità, frantumazione. Esempi: marmi, scisti e gneiss.
Il ciclo delle rocce: Processi che portano dall'uno all'altro tipo di roccia.
I fenomeni vulcanici: Definizione di vulcano e vulcanesimo. Genesi dei magmi. Magma primario e
secondario: diversa origine, composizione e comportamento. Contenuto in silice e acqua come
causa della diversa mobilità dei magmi. Corpi magmatici intrusivi: i plutoni.
I vulcani e i prodotti dell'attività vulcanica (piroclasti, lava, gas). Eruzioni vulcaniche effusive ed
esplosive in relazione a fluidità e mobilità del magma. Struttura dei vulcani centrali: vulcani a scudo
e stratovulcani. Distribuzione geografica dei vulcani.
Carate Brianza, 15.05. 2014………………………………………..Prof. Silvia Sommaruga
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LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: FISICA
DOCENTE: GIOVANNI COLZANI
PROGRAMMA ANALITICO
Teoria cinetica dei gas



Teoria cinetica dei gas: interpretazione microscopica della pressione e formula di Clausius,
deduzione della legge di una compressione adiabatca, temperatura e energia cinetica media,
deduzione dell’equazione di stato dei gas perfetti.
Trasformazioni termodinamiche di un gas: trasformazioni isobare, isovolumiche e isoterme e
relative leggi. Verifica sperimentle dell’equazione di stato dei gas ideali. La scala Kelvin.
Calore e temperatura: principio zero della termodinamica, primo principio della termodinamica.
Elettromagnetismo
 Primi fenomeni di elettrizzazione e loro interpretazione.
 Esperimento di Coulomb e espressione della forza di Coulomb; confronto tra interazione
gravitazionale e interazione coulombiana.
 Campo elettrico: campo generato da una singola carica, campo uniforme, campo generato da un
dipolo. Principio di sovrapposizione; rappresentazione mediante linee del campo. Flusso del
vettore campo elettrico; teorema di Gauss (dimostrato nei casi particolari: 1. campo uniforme e
superficie cubica; 2. campo generato da una singola carica e superficie sferica centrata in essa);
deduzione del campo generato da una lastra piana infinita uniformemente carica.
 Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico: caso di campo uniforme (con deduzione) e di
campo generato da una singola carica (con deduzione); le superfici equipotenziali; relazione tra
campo elettrico e potenziale; conservatività del campo elettrico: la circuitazione.
 Moto di una carica in un campo elettrostatico (trattazione del caso di velocità iniziale parallela al
vettore campo elettrico, con campo uniforme).
 Corrente elettrica: intensità di corrente, deduzione della relazione tra intensità di corrente e
velocità di deriva nei solidi metallici; resistenza elettrica; I e II legge di Ohm.
 Campo magnetico: i magneti; campo magnetico generato da un filo percorso da corrente:
descrizione dell’esperienza di Oersted; interazione magnete – corrente: la bilancia
elettrodinamica; interazione corrente – corrente. Dall’interazione tra corrente e campo magnetico
alla forza di Lorentz. Teorema di Gauss per il campo magnetico.
Esperienze di laboratorio:
1. Verifica sperimentale delle leggi delle trasformazioni termodinamiche: isoterma,
adiabatica.
2. Studio di campi elettrici mediante visualizzazione delle linee del campo
3. Bilancia elettrodinamica
Carate Brianza, 15. 05. 2014
Prof. Giovanni Colzani
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LICEO CLASSICO DON CARLO GNOCCHI
ANNO SCOLASTICO 2013 - 2014
CLASSE 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: MATEMATICA
DOCENTE: GIOVANNI COLZANI
PROGRAMMA ANALITICO
Esponenziali e logaritmi
 La funzione esponenziale (base maggiore e minore di 1, base e). Equazioni e disequazioni
esponenziali elementari.
 La funzione logaritmo, proprietà dei logaritmi. Equazioni e disequazioni logaritmiche
elementari.
 Rappresentazioni di funzioni logaritmiche ed esponenziali con trasformazioni del piano
(simmetrie, traslazioni). Soluzione di equazioni e disequazioni mediante confronto grafico.
Analisi matematica
 Successioni: def. di successione, successioni convergenti, def. di limite di una successione
convergente, successioni divergenti def. di limite di una successione divergente, il calcolo dei
 0
limiti, forme indeterminate    ,
e .
 0
 Limiti di funzioni: def. di intorno, limite finito all’infinito e asintoto orizzontale, limite infinito
all’infinito, limite infinito al finito e asintoto verticale, limite finito al finito, i limiti e le
 0
operazioni (somma, prodotto e rapporto), forme indeterminate    , e , asintoto obliquo e
 0
curve asintotiche, teorema di unicità del limite (*), teorema del confronto (*), limite notevole
senx
per x  0 .
x
 La continuità: def. di funzione continua, classificazione dei punti di discontinuità.
 Studi di funzione qualitativi in particolare di funzioni razionali e razionali fratte.
 Le derivate: dal problema della retta tangente alla def. di derivata, la derivata e le operazioni,
punti di non derivabilità. Punti stazionari, il teorema di Fermat (*), monotonia e derivabilità,
classificazione dei punti stazionari.
I teoremi seguiti da (*) sono stati dimostrati.
Carate Brianza, 15. 05. 2014……………………………………….Prof. Giovanni Colzani
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LICEO CLASSICO DON C. GNOCCHI, CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
CLASSE: 5^LICEO CLASSICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA FEMMINILE
DOCENTE: CHIARA BORGONOVO
PROGRAMMA ANALITICO
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Le capacità condizionali
Parte teorica e pratica.
La forza: definizione, classificazione dei vari tipi di forza, metodi di allenamento (in
particolare attraverso il power training), test di valutazione.
La resistenza: parametro della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo con l’ausilio del
cardiofrequenzimetro. Teoria del metabolismo aerobico e anaerobico. Fartlek come
modalità di allenamento della resistenza.
La velocità: velocità di reazione, traslocazione ed esecuzione; giochi di velocità di reazione
ed esecuzione.
La mobilità articolare
Le capacità coordinative
Coordinazione dinamico-generale
Coordinazione spazio-temporale
Coordinazione oculo-manuale / podale/ altri segmenti
Giochi pre-sportivi a squadre per l’affinamento della destrezza: palla goal in diverse
modalità, madball, rugby.
Pallavolo: ripresa dei contenuti appresi negli anni precedenti e lezione in forma di torneo
interclasse.
Ginnastica artistica: lezione riassuntiva di coordinazione a corpo libero e ai grandi attrezzi
(trave e trampolino)
Attività di tirocinio (II quadrimestre)
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Giochi presportivi e popolari, G.A.G (potenziamento e step), il teatro comico, basket, calcio
a 5, balli latino americani, quidditch, softball, yoga.
Ogni tirocinio consta di una parte pratica, ovvero la lezione in palestra della durata di un’ora
e mezza ed una parte teorica, ovvero una tesina relativa all’argomento scelto.
Dal punto di vista prettamente teorico sono stati trattati nel corso dell’intero anno scolastico
i seguenti temi:
Avviamento motorio
Modalità corretta di esecuzione dello stretching e della mobilità articolare.
Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del
numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.
Conoscenza degli sport sopra citati e dei loro segni convenzionali.
Arbitraggi degli incontri da parte delle allieve.
Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe. (
attraverso le esercitazioni di tirocinio).
Norme da rispettare nelle attività di potenziamento muscolare.
Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento.
Carate Brianza, 15. 05. 2014
Prof. Chiara Borgonovo
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LICEO CLASSICO PARITARIO DON C. GNOCCHI ,CARATE BRIANZA
ANNO SCOLASTICO: 2013/2014
CLASSE: 5^ CLASSICO
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA MASCHILE
DOCENTE: ALFONSO VILLA
PROGRAMMA ANALITICO
LE CAPACITA’ CONDIZIONALI :
resistenza, forza, velocità e mobilità affrontate singolarmente ed in maniera approfondita
attraverso: la conoscenza teorica (classificazione dei vari tipi e forme di velocità, forza e
resistenza), lo sviluppo personale (potenziamento), il tutto attraverso le diverse metodologie di
allenamento. Test di valutazione delle capacità condizionali.
LE CAPACITA’ COORDINATIVE:
approfondimento delle capacità coordinative generali e speciali attraverso esercizi di elevata
difficoltà, creatività e non usuali.
COORDINAZIONE A CORPO LIBERO:
salti di preacrobatica al trampolino elastico, salti al volteggio, elementi tecnici a corpo libero di
ginnastica artistica.
PALLAVOLO:
approfondimento della tecnica dei fondamentali individuali; schemi di attacco con doppio alzatore;
schemi di difesa, ricezione a W, regolamento ed arbitraggio.
INTER-CROSSE:
conoscenza e pratica del gioco. Le regole
ATTIVITA’ COMPLEMENTARE:
Pallagoal, Madball, Basket, Badminton, Calcio a 5.
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ATTIVITA’ DI TIROCINIO:
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Flag Football
Pugilato
Frisbee
Pallamano
Basket
Tennis
Stage Combat
Rugby
Arrampicata sportiva
Orienteering
Ogni tirocinio è costituito da una parte pratica- lezione in palestra- ed una parte teorica- una
tesina relativa all’argomento scelto-.
Dal punto di vista prettamente teorico gli argomenti trattati nel corso dell’intero anno
scolastico
sono stati i seguenti:
Avviamento motorio: importanza del riscaldamento e dello stretching. Modalità corretta di
esecuzione dello stretching.
Potenziamento muscolare: varie metodiche di potenziamento, importanza dei carichi, del
numero delle ripetizioni, delle serie di lavoro e dei tempi di recupero.
Conoscenza degli sport affrontati e della simbologia arbitrale.
Saper organizzare una lezione di educazione fisica e saper gestire il gruppo classe
(attraverso l’esercitazione di tirocinio)
Dato il nome di un muscolo saper abbinare un esercizio di allungamento e potenziamento.
Carate Brianza, 15. 05. 2014………………………………………………….Prof. Alfonso Villa
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Liceo Classico paritario - Istituto Scolastico don Carlo Gnocchi