“Prospettive di armonizzazione del bilancio delle
piccole e medie imprese tra
Basilea 2 e i Principi Contabili Internazionali”
“PROFESSIONISTI CONTABILI E
COMUNICAZIONE ECONOMICA NELLE PMI”
Roma,26 settembre 2008
Confindustria – Sala Giunta
Prof. Michele Pizzo
Prof. Michele Pizzo
Ordinario di
Economia Aziendale
Seconda Università di Napoli
1
Scaletta dell’intervento
- Descrizione ricerca e struttura questionario
- Definizione PMI
- Tipologia di impresa
- Attività svolta e parametri per diversificazione
- Utilizzo informazioni
- Applicabilità IFRS
Prof. Michele Pizzo
2
Descrizione ricerca
La ricerca, con questionario C.A.W.I., è stata condotta sui Dottori
Commercialisti.
Gli iscritti di Milano, Brescia, Firenze, Caserta e Palermo hanno
costituito la popolazione di riferimento. La numerosità del campione,
pari a 363 unità, è stata calcolata assumendo un intervallo di confidenza
pari al 95%.
L’obiettivo era di capire quali fossero gli utilizzatori del bilancio redatto
dalle aziende minori e quali i loro fabbisogni informativi.
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3
Struttura questionario
1. Informazioni di carattere generale;
2. Utilizzatori e loro fabbisogni informativi;
3. Aspetti contabili.
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4
Definizione PMI
Approccio residuale
Un’azienda è grande quando:
- si riconosce una ragguardevole quantità di soggetti interessati alle
risultanze della sua gestione;
-in essa si ravvisa il carattere della separazione fra la proprietà ed il
controllo (non solo la quotazione, ma anche aziende che gestiscono
denaro pubblico);
- opera in un settore di interesse generale (bancario, assicurativo, energia
o public utility).
Prof. Michele Pizzo
5
Definizione PMI
Si propone l’adozione di più criteri discriminanti, qualitativi e
quantitativi:
- i parametri quantitativi; espressivi, per presunzione, di una
corrispondente numerosità dei soggetti interessati ed una correlata
complessità della struttura organizzativa;
- il ricorso al mercato dei capitali pubblici;
- il settore di appartenenza; che vale a suggerire la complessità
dell’attività svolta e, potenzialmente, l’interesse che l’azienda desta nel
suo contesto di riferimento.
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6
Tipologia di impresa
Numero di dipendenti occupati in media durante l'esercizio
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
0%
0%
0%
3%
5%
14%
90%
80%
3%
3%
8%
13%
29%
50%
26%
35%
23%
70%
60%
50%
86%
40%
71%
57%
61%
5%
4%
4%
Brescia
Milano
53%
30%
50%
20%
10%
0%
0%
0%
0%
Palermo
Caserta
Firenze
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
0-10
11-50
51-250
> 250
Intero Campione
7
Tipologia di impresa
La quasi totalità dei commercialisti intervistati svolge attività per aziende
che hanno al massimo 50 dipendenti. Tuttavia, da notare, l’incidenza più
alta è quella delle aziende che hanno un numero di dipendenti che va da 0
a 10 (soprattutto nelle città di Caserta e di Firenze).
Limitatamente a questo aspetto dimensionale, trattasi di aziende che
rientrano tutte nel campo di applicazione del 2435-bis c.c. (ex-articolato
O.I.C.).
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8
Tipologia di impresa
Totale attivo dello Stato Patrimoniale
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
14%
90%
25%
32%
35%
33%
31%
25%
28%
8%
12%
10%
24%
26%
22%
25%
3%
3%
5%
4%
Firenze
Brescia
Milano
34%
80%
29%
70%
25%
60%
50%
0%
14%
31%
40%
7%
30%
50%
43%
20%
10%
0%
0%
0%
Palermo
Caserta
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
0-2000
2001-3650
3651-43000
Intero Campione
> 43000
9
Tipologia di impresa
Fatturato
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
14%
90%
80%
25%
34%
32%
33%
23%
24%
23%
18%
21%
18%
24%
23%
18%
22%
3%
3%
5%
4%
Firenze
Brescia
Milano
38%
14%
0%
70%
14%
60%
50%
50%
28%
40%
7%
57%
30%
20%
25%
10%
0%
0%
0%
Palermo
Caserta
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
0-2000
2001-7300
7301-50000
Intero Campione
> 50000
10
Tipologia di impresa
“Totali Attivo Stato Patrimoniale” e “Fatturati” si distribuiscono
abbastanza equamente fra le fasce di importi proposte (non si notano
scostamenti particolari delle singole città rispetto ai risultati dell’intero
campione, se non per le città di Palermo e Caserta).
Ne consegue che in base al parametro dell’”Attivo dello Stato
Patrimoniale” solo un 35% degli intervistati rientra nel campo di
applicazione del 2435-bis c.c. e solo il 40% qualora si concentri
l’attenzione sul parametro “Fatturato”.
Prof. Michele Pizzo
11
Tipologia di impresa
Struttura proprietaria
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
90%
80%
66%
70%
60%
81%
67%
69%
29%
27%
4%
4%
76%
86%
50%
40%
30%
31%
20%
10%
0%
21%
19%
14%
0%
0%
Palermo
Caserta
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
3%
3%
Firenze
Brescia
Aperta
Milano
Intero Campione
Chiusa
12
Tipologia di impresa
Veste giuridica
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
90%
80%
48%
50%
59%
64%
70%
71%
77%
60%
50%
40%
30%
47%
50%
38%
31%
20%
16%
29%
10%
0%
0%
0%
Palermo
Caserta
Non risponde
Prof. Michele Pizzo
3%
5%
7%
Firenze
Brescia
Milano
Imprese individuali - Società di persone
5%
Intero Campione
Società di capitali
13
Tipologia di impresa
La struttura proprietaria delle aziende clienti dei commercialisti
intervistati è per lo più chiusa (come affermato dal 69% dell’intero
campione ed in maniera più pronunciata per le città di Caserta e Brescia)
e trattasi per lo più di società di capitali.
Prof. Michele Pizzo
14
Tipo di attività svolta per le società clienti
Tipo di attività svolta per le aziende clienti
Rappresentazione per l'intero campione
100%
7%
90%
11%
1%
7%
4%
10%
41%
31%
80%
27%
70%
37%
60%
50%
27%
40%
60%
56%
30%
12%
39%
20%
16%
10%
5%
3%
4%
2%
0%
Tenuta conti e redazione del
bilancio
Non risponde
Prof. Michele Pizzo
Redazione del bilancio
Alta
Consulenza
Media
Sindaco
Bassa
Nulla
15
Adesione al 2435-bis C.C.
Adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c.
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
0%
100%
5%
17%
17%
90%
25%
25%
80%
70%
60%
100%
50%
94%
80%
83%
40%
69%
75%
30%
20%
10%
0%
0%
0%
0%
2%
Palermo
Caserta
Firenze
Brescia
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
SI
5%
Milano
NO
3%
Intero Campione
16
Percentuale di adesione al 2435-bis C.C.
Percentuale di adesione alle semplificazioni del 2435-bis c.c.
Rappresentazione per l'intero campione
1%
7%
0%
5%
3%
Non risponde
0 -- 10%
40%
11%
11% -- 20%
21% -- 30%
31% -- 40%
41% -- 50%
51% -- 60%
4%
61% -- 70%
71% -- 80%
7%
81% -- 90%
91% -- 100%
Prof. Michele Pizzo
14%
8%
17
Parametri che dovrebbero giustificare una diversificazione del bilancio
Gli aspetti che vengono ritenuti più rilevanti in tal senso sono:
•“fatturato”;
•“settore di attività dell’impresa”;
•“totale delle attività”.
A seguire, vengono considerati come rilevanti i seguenti aspetti
dimensionali:
•“veste giuridica”;
•“utilizzatori esterni del bilancio”;
•“responsabilità sociale dell’azienda”;
•“numero di dipendenti”.
Prof. Michele Pizzo
18
Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio
Utilizzatori delle informazioni dei bilanci delle PMI
Rappresentazione per l'intero campione
100%
2%
4%
8%
15%
7%
1%
10%
0%
12%
2%
0%
2%
1%
25%
90%
24%
31%
45%
80%
39%
70%
29%
34%
44%
17%
60%
50%
57%
33%
40%
20%
0%
46%
33%
13%
96%
39%
25%
30%
10%
22%
36%
21%
12%
3%
7%
1%
5%
13%
15%
14%
15%
15%
15%
16%
Banche e
Finanziatori
Istituzionali
Clienti
Dipendenti
Fornitori
Proprietari
non coinvolti
nella
Proprietari
coinvolti
nella
Fisco
Società di
rating
Altro
2%
15%
45%
8%
7%
1%
0%
25%
2%
Bassa
4%
44%
33%
39%
31%
10%
12%
17%
0%
Media
24%
25%
7%
33%
36%
29%
34%
22%
2%
Alta
57%
3%
1%
5%
12%
46%
39%
21%
1%
Non risponde
13%
13%
15%
14%
15%
15%
15%
16%
96%
Nulla
Prof. Michele Pizzo
19
Frequenza con cui i soggetti utilizzano le informazioni di bilancio
I bilanci proposti dalle PMI vengono utilizzati sicuramente dalle “banche e dai
finanziatori istituzionali”, a seguire dai “proprietari coinvolti nella gestione” e dal
“fisco”.
Coloro che meno si avvalgono delle informazioni fornite dai bilanci delle aziende
minori sono invece i dipendenti, i clienti, i fornitori ed i “proprietari non coinvolti
nella gestione”.
Le società di rating vengono percepite solo dal 21% dei commercialisti intervistati
quali categorie di soggetti particolarmente interessati ai bilanci formulati dalle
aziende minori, a dispetto di un 25% che, invece, stima addirittura nullo il loro
impiego di questi documenti.
Prof. Michele Pizzo
20
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI
Rappresentazione per l'intero campione
Decisioni di finanziamento
15%
Decisioni di investimento
14%
Determinazione divid/utili da distribuire
16%
Determinazione retribuzioni amministratori
16%
Valutazione profitti conseguiti e distribuiti
15%
Gestione finanziaria
15%
Valutazione attività svolta dal management
15%
Determinazione retribuzioni staff
15%
Determinazione prezzi dei prodotti
15%
36%
33%
27%
41%
25%
23%
22%
19%
Prof. Michele Pizzo
27%
32%
26%
36%
20%
40%
12%
5%
4%
7%
4%
28%
32%
8%
38%
34%
7%
37%
9%
97%
10%
20%
Non risponde
30%
Alta
40%
Media
1%
4%
22%
36%
8%
2%
17%
27%
Altro
0%
15%
1%
10%
1%
%
50%
60%
Bassa
Nulla
70%
80%
90%
100%
21
Principali usi che fanno i proprietari del bilancio delle PMI
I proprietari delle aziende minori consultano i loro bilanci soprattutto per:
• assumere “decisioni di finanziamento” (trattasi di una finalità che viene
qualificata come alta nel 36% delle risposte e media nel 33%); a seguire
vengono percepite come importanti;
•le “decisioni di investimento”,
•la “determinazione dei dividendi” e
•la “determinazione delle retribuzioni per gli amministratori”.
Prof. Michele Pizzo
22
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI
Rappresentazione per l'intero campione
Capacità di restituire il
prestito/Liquidità/Profittabilità
14%
Stabilità/Trend dei risultati
conseguiti/Sicurezza
17%
Assenza di rilievi nella relazione dei
sindaci
18%
Reputazione dei sindaci
69%
31%
18%
Compensi dei direttori
17%
36%
13%
32%
37%
Prof. Michele Pizzo
6%
18%
30%
25%
6%
46%
11%
97%
Altro
0%
8% 1%
26%
22%
9%
2%
10%
20%
Non risponde
30%
Alta
3%
0%
43%
13%
16%
Attività svolta dal management
14%
40%
Media
50%
Bassa
1%
1%
0%
2%
60%
Nulla
70%
80%
90%
100%
23
Principali usi che fanno le banche del bilancio delle PMI
• “Capacità di restituire il prestito – Liquidità - Profittabilità” si qualifica come la
principale finalità per cui le banche si avvalgono dei documenti contabili redatti
dalle aziende minori, secondo un’intensità alta per il 69% degli intervistati
esaminati e media per il 14%;
• a seguire, il 31% dei commercialisti esaminati ritiene che sia alto (ed il 43% che
sia medio) l’impiego delle banche dei bilanci delle aziende minori per valutare la
“Stabilità – Trend dei risultati conseguiti - Sicurezza”;
• marginale, ma comunque apprezzabile, l’impiego dei bilanci al fine della
valutazione della “Assenza di rilievi nella relazione dei sindaci”, (media la
frequenza delle consultazione a tal fine secondo il 36% degli intervistati) e della
“Attività svolta dal management”, (media la frequenza delle consultazione
secondo il 37% degli intervistati).
Prof. Michele Pizzo
24
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute
nei documenti contabili
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti
contabili
Rappresentazione per l'intero campione
100%
90%
26%
22%
12%
18%
6%
1%
4%
44%
80%
55%
70%
60%
45%
50%
40%
46%
58%
53%
64%
95%
30%
22%
30%
32%
30%
30%
30%
Dipendenti
29%
Clienti
27%
Fornitori
10%
23%
Società di rating
20%
0%
Non risponde
No
Si
Altro
Proprietari non
coinvolti nella
gestione
Fisco
Banche/Finanziatori
Istituzionali
Prof. Michele Pizzo
25
Soggetti esterni che ottengono informazioni integrative rispetto a quelle contenute
nei documenti contabili
I commercialisti dichiarano che vengono fornite le informazioni integrative di
seguito riportate, rispettivamente per ciascuna delle citate categorie di user:
•banche - dati in merito alle capacità fidejussorie, alla solvibilità ed al
patrimonio dei soci; quindi un maggiore dettaglio dei dati di bilancio; budget
previsionali; informazioni di natura finanziaria; bilanci infrannuali;
•fisco - dati di natura reddituale, con particolare riguardo a quelle relative ai
costi; dati relativi agli studi di settore; di natura finanziaria.
•proprietari non coinvolti nella gestione - che conseguono budget e dati
relativi alle prospettive future. Ad essi viene concesso anche di consultare i
libri sociali;
•società di rating - dati relativi all’evoluzione storica, alle prospettive future,
alle previsioni di budget, alla struttura patrimoniale, alla durata dei prestiti.
Prof. Michele Pizzo
26
Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci
Attività che comportano un impegno più gravoso ai fini della compilazione dei bilanci delle imprese
minori
Rappresentazione per l'intero campione
1%
0%
100%
90%
38%
80%
70%
36%
30%
23%
17%
47%
65%
60%
51%
50%
40%
30%
38%
42%
24%
22%
60%
47%
99%
33%
13%
20%
10%
21%
21%
23%
25%
23%
0%
Altro
Si
Dichiarazione IVA
No
Gestione paghe
dipendenti
Non risponde
Informazioni per
le banche
Revisione dei
conti
Consulenze di
carattere generale
Tenuta della
contabilità
Attività fiscale
Prof. Michele Pizzo
27
Aspetti più gravosi della compilazione dei bilanci
L’attività che viene percepita come più gravosa da parte dei
commercialisti è quella “fiscale” (si osserva, anche di più rispetto alle
“informazioni da formulare per soddisfare le attese informative delle
banche”), a seguire la “tenuta della contabilità”, le “consulenze di
carattere generale” e la “revisione dei conti”.
Prof. Michele Pizzo
28
Percezione carico bilancio – Disciplina Codice Civile
Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dal C.C.
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
0%
90%
80%
0%
29%
0%
1%
18%
24%
0%
1%
14%
21%
50%
70%
60%
50%
66%
22%
21%
60%
60%
40%
30%
59%
71%
50%
20%
16%
10%
0%
0%
0%
Si
Non So
Intero Campione
No
Firenze
Non risponde
Milano
Brescia
Caserta
Palermo
Prof. Michele Pizzo
19%
29
Percezione carico bilancio – Disciplina Principi Contabili
Si ritiene eccessivo il carico connesso alle regole imposte dai principi contabili
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
0%
3%
0%
90%
37%
80%
50%
0%
0%
31%
29%
1%
35%
38%
70%
60%
50%
47%
41%
40%
30%
46%
45%
71%
50%
20%
17%
10%
0%
22%
18%
19%
0%
Si
Non So
Totale
No
Caserta
Non risponde
Milano
Brescia
Firenze
Palermo
Prof. Michele Pizzo
0%
30
Conoscenza principi contabili internazionali
Livello di conoscenza dei principi contabili IAS/IFRS
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
0%
0%
14%
90%
3%
8%
10%
25%
6%
19%
24%
29%
80%
31%
70%
41%
60%
71%
50%
42%
42%
34%
40%
75%
13%
30%
9%
3%
5%
20%
10%
0%
24%
21%
16%
14%
0%
0%
Palermo
Caserta
Prof. Michele Pizzo
Non risponde
Firenze
Alta
Brescia
Media
Bassa
Milano
20%
Totale
Nulla
31
Applicabilità principi contabili
Almeno il 30% degli intervistati sostiene che vadano applicati anche alle
PMI i seguenti standard:
• IFRS 3
• IAS 2
• IAS 10
• IAS 11/18
Aggregazioni di imprese;
• IAS 17
• IAS 36
Leasing (vendita e retrolocazione);
• IAS 37
Iscrizione e misurazione degli accantonamenti e delle passività
potenziali;
• IAS 38
• IAS 40
Capitalizzazione delle attività di ricerca e sviluppo;
Prof. Michele Pizzo
Valutazione delle rimanenze;
Eventi accaduti dopo la data di chiusura del bilancio;
Uso della percentuale di completamento per i contratti di costruzione e
per i ricavi provenienti dalla cessione dei servizi;
Perdita di valore delle attività immateriali a vita utile indefinita – in
particolare dell’avviamento);
Investimenti immobiliari.
32
Applicabilità IAS - Estensione
Una spiccata propensione alla non estensibilità è evidente invece per i
seguenti standard (per i quali le risposte “no” sono almeno pari al 30% trattasi di una percentuale significativa dato l’alto livello di intervistati che
non hanno risposto alla domanda (di solito coloro che non hanno risposto
raggiungono almeno il 40% del totale degli intervistati) e considerato che
fra le alternative suggerite vi era anche la “non so”, che ha comunque
assorbito una parte delle risposte):
Prof. Michele Pizzo
33
Applicabilità IAS - Estensione
• IFRS 2
• IFRS 4
• IAS 12
• IAS 19
Pagamenti basati sulle azioni;
• IAS 24
• IAS 26
• IAS 27
• IAS 32
Informazioni sulle entità correlate;
Prof. Michele Pizzo
Contratti di assicurazione;
Contabilizzazione delle imposte sul reddito;
Criteri di misurazione delle pensioni e di altri benefici successivi al
rapporto di lavoro;
Fondi di previdenza;
Bilanci consolidati e bilanci separati;
Contabilizzazione separata per gli strumenti finanziari strutturati;
34
Applicabilità IAS - Estensione
• IAS 39
Uso dell’effective interest method / Misurazioni al Fair Value /
Contabilizzazione dei contratti a termine in valuta estera /
Derecognition e/o accantonamenti di hedge accounting / Strumenti
finanziari:derecognition / Strumenti finanziari: hedge accounting;
• IAS 41
• IAS 21
• IAS 30
• IAS 16
• IAS 28/31
Valutazioni al fair value per attività agricole
Effetti di variazione dei tassi di cambio;
Disclosure banche ed istituti finanziari;
Revaluation model;
Equity method nella contabilizzazione delle partecipazioni in società
collegate e in joint venture
Prof. Michele Pizzo
35
Applicabilità IAS - Estensione
Ritiene che i seguenti standard possano essere estesi anche alle PMI
100%
2% 2%
9% 6% 9%
90%
20%
24%
37%
27%
26%30%
36%
33%31%35%
35%
39%
48%
23%
26%
39%
33%
24% 25%26%
30%
34%
27%
35%36%35%
33%
18%
27%
22%
96%
9% 9% 10%
7%
10%
36%
40%
40%
36%
29%
23%
40%
31%
30%27%
20%15%23%21%23%20%
1%
3%
0%
4%
16%15%16% 18%
17%
37%
46%
41%
50%
4% 6%
15%
19%
48%
60%
40%
20%
23%
21%34%
32%
28%
28%
80%
70%
3% 4% 2%
4% 6% 3% 5% 7% 5% 3% 5% 6% 2% 6% 7% 5% 3%
9%
9%
11%
7%
9%
30%
20%
41%
41%
37%37%38%39%40% 39%40%40%40%37%40%39%40%39% 39%38%40%40%40%39%39%
34%32%36%33%33%36%37%37%36%35%
10%
0%
Altro
IAS 41
IAS 40
IAS 39 f
IAS 39 e
IAS 39 d
IAS 39 c
IAS 39 b
IAS 39 a
IAS 38 b
IAS 38 a
IAS 37
IAS 36 b
IAS 36 a
IAS 32
IAS 30
IAS 28/31
IAS 27
IAS 26
IAS 24
IAS 23
IAS 21
IAS 20
IAS 19
IAS 17
IAS 16
IAS 12
IAS 11/18
IAS 11
IAS 10
IAS 2
IFRS 4
IFRS 3
IFRS 2
Prof. Michele Pizzo
36
Applicabilità IAS - Semplificazione
Ovviamente, la percentuale di adesione alla domanda è stata ancor più
bassa rispetto alla precedente: si può immaginare, infatti, che si siano
astenuti dal rispondere coloro che abbiano considerato non estensibili gli
I.A.S./I.F.R.S. anche all’universo delle P.M.I. (in linea generale, infatti, il
tasso delle risposte è più basso proprio in corrispondenza di quegli standard
rispetto ai quali era preponderante il giudizio di non convenienza
dell’estensione).
Tuttavia, prendendo in considerazione i soli principi rispetto ai quali si era
giudicata conveniente l’opportunità di una loro applicazione anche da parte
delle aziende minori, si può desumere che i commercialisti ritengano
ragionevole , a tal fine, una loro preventiva semplificazione.
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37
Applicabilità IAS - Semplificazione
Ritiene che i seguenti standard debbano essere semplificati affinchè se ne possa estendere
l'applicabilità anche alle aziende minori
1% 3%
1%
2% 3% 1% 3% 4% 2% 2% 4% 3% 2% 4% 4% 3% 2% 3% 2% 3% 1%
2% 3%
2%
2%
5% 3% 4%
7%
7% 1%
8% 7%
8% 7% 7%
10%
11%
11% 11%13%
9%
13%
14%13%15%
15%13% 11%16%
13%
16%
12%
19%
11%
12%
90% 12%
15%16%
16%
14%
17% 11%
9%
11%
11% 11% 11%
13%
100%
80%
9%
15%
8%
8% 7% 8%
16%15% 18%25%
22%
18%
16%
12%
24%
23%
19%
15%
15%
22%
19%30%21%
25%
15%23%
25%
24%
18%21%
70%
29%
31%30%
60%
50%
97%
40%
75%
74%75%74% 74%
71% 68%69%69%
69%
67%
67%
67%
66%63%63%
66%
64% 63%65%
64% 63%
62%61%63%
60%
30%
59%
59%
59%
58%
55%
50%51%
20%
10%
0%
38
Altro
IAS 41
IAS 40
IAS 39 f
IAS 39 e
IAS 39 d
IAS 39 c
IAS 39 b
IAS 39 a
IAS 38 b
IAS 38 a
IAS 37
Non So
IAS 36 b
IAS 36 a
IAS 32
No
IAS 30
Si
IAS 28/31
IAS 27
Non risponde
IAS 26
IAS 24
IAS 23
IAS 21
IAS 20
IAS 19
IAS 17
IAS 16
IAS 12
IAS 11/18
IAS 11
IAS 10
IAS 2
IFRS 4
IFRS 3
IFRS 2
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Rendiconto finanziario
Si giustifica l'adozione di un semplice prospetto dei flussi di cassa per le imprese minori
Rappresentazione per singole aree geografiche e per l'intero campione
100%
0%
1%
0%
3%
34%
29%
0%
2%
25%
90%
36%
80%
34%
57%
70%
25%
60%
22%
21%
21%
22%
50%
40%
30%
29%
41%
20%
10%
50%
47%
45%
42%
14%
0%
Si
Non So
Intero Campione
No
Palermo
Non risponde
Brescia
Firenze
Milano
Caserta
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39
Rendiconto finanziario
E’ altissimo il livello di astensione alla domanda.
Tuttavia, la maggior parte di coloro che hanno risposto (34%) si
dichiara favorevole alla compilazione del rendiconto finanziario anche
da parte delle P.M.I.; più contenuta, invece, la percentuale di coloro
che sono contrari (22% delle risposte esaminate).
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