1. L’apparato genitale maschile
L’ apparato genitale maschile è costituito da diversi organi
•i testicoli;
•un sistema di dotti;
•le ghiandole sessuali anesse;
•strutture di supporto tra cui lo scroto e il pene.
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1. L’apparato genitale maschile
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Lo scroto, o sacco scrotale, è un sacchetto che contiene i
testicoli, assicurando protezione e il mantenimento di una
temperatura adeguata (2-3°C inferiore rispetto a quella
corporea).
È rivestito da pelle lassa, da una guaina connettivale e da
muscolatura liscia.
I testicoli sono una coppia di ghiandole di forma ovoidale.
sono ricoperti da una rigida capsula bianca fibrosa
introflessa e divisa in lobuli e in tubuli seminiferi dove
vengono prodotti gli spermatozoi.
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nell’apparato genitale maschile
avviene la meiosi
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Ogni giorno nei testicoli vengono prodotti circa 300 milioni
di spermatozoi che riescono a sopravvivere nel tratto
riproduttivo femminile fino a circa 48 ore.
Ogni cellula spermatica è costituita da
•una testa, contenente materiale nucleare;
•un acrosoma, cioè una vescicola piena di enzimi che
favoriscono la penetrazione nell’ovulo;
•una coda, utilizzata per la locomozione.
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1. L’apparato genitale maschile
All’inizio della pubertà, le
cellule neurosecretrici
dell’ipotalamo aumentano la
secrezione dell’ormone di
rilascio delle gonadotropine
(GnRH). Questo stimola
l’ipofisi a secernere l’ormone
luteinizzante (LH) e l’ormone
follicolo-stimolante (FSH).
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All’estremità terminale, il dotto dell’epididimo diventa meno convoluto
e aumenta di diametro prendendo il nome di dotto deferente.
I dotti deferenti hanno la funzione di immagazzinare gli spermatozoi
mantenendoli vitali per diversi mesi. I dotti eiaculatori sono formati
dall’unione dei dotti deferenti e dalla confluenza con i dotti
provenienti dalle vescichette seminali. Hanno la funzione di espellere
lo sperma nell’uretra.
L’uretra nell’uomo è il dotto terminale dell’apparato genitale e funge
da via di transito sia per lo sperma sia per l’urina. Si apre all’esterno
tramite l’orifizio uretrale esterno.
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Lo sperma è una miscela di spermatozoi e di secrezioni
prodotte dalle ghiandole annesse contenente un numero
variabile di spermatozoi, da 50 a 150 milioni per mL.
Contiene anche un antibiotico naturale che può
distruggere o limitare la diffusione di certi batteri presenti
sia nello sperma stesso che nelle vie inferiori del tratto
genitale femminile.
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1. L’apparato genitale maschile
Con l’eccitazione sessuale si verifica l’erezione, cioè
l’ingrossamento e l’indurimento del pene causato dalla
dilatazione delle arterie che fanno affluire più sangue
grazie agli impulsi nervosi provenienti dal sistema
parasimpatico.
L’eiaculazione è la potente espulsione di sperma
dall’uretra verso l’esterno dovuta a un riflesso del sistema
simpatico coordinato dai segmenti lombare e sacrale del
midollo spinale.
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2. L’apparato genitale femminile
Gli organi dell’apparato genitale femminile comprendono
•le ovaie;
•le tube uterine;
•l’utero;
•la vagina;
•genitali esterni, che nel loro insieme prendono il nome
di vulva;
•le ghiandole mammarie.
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2. L’apparato genitale femminile
Le ovaie sono un paio di organi che producono gli ovociti
secondari e ormoni quali progesterone, estrogeni, inibina
e relaxina. Il processo di accrescimento del follicolo
procede fino a diventare un follicolo maturo (o di Graaf)
grande e pieno di liquido, che si romperà per espellere un
ovocita secondario.
Ciò che resta del follicolo dopo l’ovulazione si trasforma
nel corpo luteo secernente ormoni e successivamente
nel corpo albicante.
.
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2. L’apparato genitale femminile
Si definisce ovogenesi la formazione dei gameti nelle
ovaie.
L’ovogenesi si svolge nella stessa sequenza della
spermatogenesi e passa attraverso la meiosi e la
maturazione.
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2. L’apparato genitale femminile
Ai lati dell’utero si trovano due tube uterine (o trombe di
Falloppio), che servono per gli ovociti secondari come
vie di transito dalle ovaie all’utero.
. L’utero è l’organo di impianto di un ovulo fecondato ed è
la fonte del flusso mestruale se non è avvenuta la
fecondazione.
Ha la forma di una pera rovesciata
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Lo strato muscolare intermedio, il miometrio, consiste di
muscolatura liscia e le sue contrazioni aiutano a espellere
il bambino durante il parto.
La porzione più interna o endometrio è, invece, una
membrana mucosa che fornisce nutrimento al feto in via
di sviluppo oppure che si sfalda ogni mese con la
mestruazione.
La vagina è un canale muscolare elastico che si estende
dall’esterno del corpo femminile fino alla cervice uterina.
Ha il compito di accogliere il pene durante i rapporti
sessuali, costituisce la via di uscita del flusso mestruale
ed è il condotto attraverso cui transita il bambino durante
il parto.
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Il perineo è l’area posta fra le cosce e le natiche presente
in entrambi i sessi in cui si collocano i genitali esterni e
l’ano.
I genitali esterni femminili sono nel complesso indicati
come vulva.
Il monte di Venere e due paia di pieghe di pelle chiamate
rispettivamente piccole labbra e grandi labbra sono
disposte ai lati delle aperture uretrale e vaginale.
Dove si incontrano le piccole labbra, alla sommità, si
trova il clitoride, un piccolo organo omologo del pene
maschile.
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Le mammelle
Le ghiandole mammarie, poste sul torace, sono
ghiandole sudoripare modificate per la produzione di
latte. Ogni mammella presenta una sporgenza pigmentata chiamata capezzolo circondata da un’area circolare
di pelle pigmentata detta areola.
Internamente ogni ghiandola mammaria si presenta suddivisa in lobi disposti radialmente.
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Internamente ogni ghiandola mammaria si presenta
suddivisa in lobi disposti radialmente.
La funzione delle ghiandole è la
lattazione ovvero la sintesi,
l’escrezione e l’emissione di latte
associate alla gravidanza e al parto.
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Il ciclo riproduttivo femminile
Il ciclo ovarico comprende una serie di eventi che si
svolge nelle ovaie durante e dopo la maturazione di un
ovocita.
Il ciclo uterino (o mestruale), controllato dagli ormoni
steroidei rilasciati dalle ovaie, si svolge a livello
dell’endometrio uterino in modo che sia pronto
all’eventuale impianto di un ovulo fecondato e quindi alla
gravidanza.
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Il ciclo riproduttivo femminile
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Il ciclo riproduttivo femminile
L’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH),
secreto dall’ipotalamo, controlla il ciclo ovarico e quello
uterino inducendo il rilascio di
•ormone follicolo-stimolante (FSH): avvia lo sviluppo
del follicolo e la secrezione di estrogeni dal follicolo;
•ormone luteinizzante (LH) induce l’ovulazione e
promuove la formazione del corpo luteo.
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Il ciclo riproduttivo femminile
Gli estrogeni
•promuovono lo sviluppo e il mantenimento delle strutture riproduttive
femminili;
•stimolano la sintesi proteica;
•abbassano il tasso di colesterolo.
•Progesterone: insieme agli estrogeni prepara e mantiene
l’endometrio per l’impianto di un ovulo fecondato e per predisporre le
ghiandole mammarie alla secrezione di latte.
•Relaxina: rilassa le pareti uterine diminuendo le contrazioni del
miometrio.
•Inibina: inibisce la secrezione dell’FSH e dell’LH.
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Il ciclo riproduttivo femminile
Fase mestruale (o mestruazione): dura circa 5 giorni durante
i quali vengono eliminati sangue e cellule in sfaldamento dei
tessuti dell’endometrio.
Fase preovulatoria: è il periodo compreso fra la fine della
mestruazione e l’ovulazione. Sotto l’influsso dell’FSH nelle ovaie
diversi follicoli crescono finché uno solo diventa il follicolo
dominante.
Fase ovulatoria: con l’ovulazione, si verifica la rottura del follicolo
maturo e l’espulsione di un ovocita secondario nella cavità pelvica.
Fase postovulatoria: dopo l’ovulazione il follicolo maturo collassa
sotto lo stimolo dell’LH, le restanti cellule follicolari si ingrossano e
vanno a formare il corpo luteo (fase luteinica).
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La fecondazione
Se l’ovocita non è stato fecondato, il corpo luteo permane
per due settimane e poi degenera Se, invece, l’ovocita
viene fecondato, il corpo luteo persiste oltre le due
settimane e viene mantenuto dalla gonadotropina
corionica umana (HCG). Con la fecondazione il materiale
genetico dell’ovulo e dello spermatozoo si fondono a
formare un nucleo diploide, si forma la prima cellula, lo
zigote.
Dopo che uno spermatozoo è penetrato al suo interno,
l’ovocita completa la meiosi dividendosi in un ovulo maturo.
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La gravidanza: lo sviluppo
La gravidanza è la sequenza di eventi che hanno inizio
con la fecondazione e procedono con l’impianto
dell’embrione nella parete uterina,
lo sviluppo embrionale e poi
fetale e sfociano
nella nascita.
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La gravidanza: lo sviluppo
Poco dopo la fecondazione,
lo zigote va incontro a una
serie di divisioni mitotiche
(segmentazione) fino a
formare una morula che
procede verso l’impianto
nell’endometrio uterino.
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lo sviluppo
Successivamente tale
sferula prende il nome di
blastocisti dove è possibile
distinguere una massa
cellulare interna, da cui si
svilupperà l’embrione vero e
proprio, e un trofoblasto
corrispondente alla porzione
fetale della placenta.
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lo sviluppo dell’embrione
Durante la seconda settimana di gravidanza le cellule della
massa cellulare interna si differenziano in due strati, al cui
interno si formerà la cavità amniotica.
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lo sviluppo dell’embrione
Lo sviluppo embrionale
comprende i primi due
mesi della gestazione
a partire dalla fecondazione;
al termine dello sviluppo
embrionale tutti i sistemi di
organi sono già abbozzati
lo sviluppo
Nel frattempo si assiste alla formazione dei villi coriali,
proiezioni digitiformi contenenti i vasi sanguigni fetali.
La placenta consente il passaggio di nutrienti e ossigeno
dal sangue materno a quello fetale. La connessione diretta
tra placenta
ed embrione
è costituita dal
cordone ombelicale.
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5. La gravidanza: i cambiamenti
materni
Nei primi 3-4 mesi di gestazione il corpo luteo dell’ovario
continua la secrezione di progesterone ed estrogeni che
mantengono inalterato il rivestimento uterino e preparano
le ghiandole mammarie alla lattazione.
Il corion secerne nel sangue la gonadotropina corionica
(HCG), che stimola il corpo luteo a mantenere la
produzione di ormoni.
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La gravidanza: i cambiamenti materni
Con il procedere della gravidanza, le dimensioni
dell’utero aumentano progressivamente.
Il seno si ingrandisce preparandosi alla lattazione.
Il volume del sangue circolante, la gittata cardiaca, il ritmo
cardiaco aumentano per soddisfare il bisogno del feto di
ossigeno e nutrienti.
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Il travaglio e il parto
Il travaglio è il processo durante il quale il feto viene
espulso dall’utero attraverso la vagina al momento del
parto. L’aumentato livello di estrogeni inibisce l’effetto del
progesterone dando avvio alle contrazioni della parete
uterina.
Il travaglio si suddivide in tre fasi:
1. dilatazione: caratterizzata dalle contrazioni dell’utero, dalla
rottura del sacco amniotico e dalla dilatazione completa della
cervice;
2. espulsione del feto;
3. espulsione della placenta.
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La lattazione
La lattazione è definita come l’insieme della produzione
e dell’emissione di latte da parte delle ghiandole
mammarie.
Il principale ormone coinvolto nella produzione lattea è la
prolattina (PRL).
Lo stimolo principale al mantenimento della produzione è
la suzione del capezzolo da parte del neonato. Nei primi
giorni dopo il parto, le ghiandole mammarie producono il
colostro, un liquido denso e giallastro ricco di anticorpi e
fattori protettivi per il neonato.
Il latte materno, invece, è una soluzione sterile che
contiene i nutrienti necessari e sufficienti allo sviluppo del
bambino nei primi tre mesi
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Apparato riproduttivo