Società italiana
di Ginecologia e Ostetricia
Cos’E’è la menopausa?
Con il termine menopausa si intende il periodo della vita della
donna in cui cessa la capacità riproduttiva, e coincide con la
conclusione definitiva delle mestruazioni. Nella maggior parte
dei casi la menopausa si presenta intorno ai 50 anni (con un
intervallo di normalità tra i 45 ed i 55 anni). Tipicamente, si entra
“ufficialmente” in menopausa se dopo 12 mesi non si ha più
avuto il ciclo mestruale.
A seconda dell’età di esordio può essere definita:
• Precoce quando inizia prima dei 40 anni
• Prematura quando inizia prima dei 45 anni
• Tardiva quando si verifica dopo i 55 anni
La menopausa è in genere spontanea, tuttavia, esiste anche
una forma di “menopausa artificiale”. Le cause possono essere
interventi chirurgici, trattamenti antitumorali, agenti infettivi,
chimici, o malattie metaboliche, difetti enzimatici o meccanismi
autoimmuni, che spesso coinvolgono surrene e tiroide, oltre che
l’ovaio.
Le trasformazioni che ogni donna affronta in questa fase della
vita sono molteplici: spesso l’insorgere della menopausa genera
una serie di problemi collegati, nel 90% dei casi, alla chiusura
del cosiddetto “ombrello estrogenico”. Gli estrogeni svolgono
funzioni vasodilatatorie, endotelio-protettive (salvaguardano il
rivestimento interno dei vasi), controllano la pressione, il flusso
sanguigno e intervengono sia sul profilo lipidico che su quello
glicemico. Inoltre, con la menopausa il pH diventa meno acido
(più alcalino) e aumenta il rischio di contrarre infezioni urinarie
(vaginiti, cistiti ricorrenti), oltre a determinare secchezza e
dolore durante i rapporti.
Questo opuscolo nasce con l’obiettivo di aiutarti a comprendere cos’E’è e cosa comporta
la menopausa, ma soprattutto come affrontare il cambiamento e viverla al meglio!
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La menopausa oggi
Grazie ad accorgimenti quotidiani e a terapie innovative, i disturbi
della menopausa non rappresentano più un problema, mentre i
cambiamenti storici e culturali hanno rimosso qualsiasi accezione
negativa anche dal punto di vista sociale.
Non E’ sempre stato cosi’ì...…
Nei secoli passati molte donne, purtroppo, morivano prima di
raggiungere la menopausa: agli albori del ventesimo secolo, per
una donna l’aspettativa di vita era di soli 40 anni. Per chi superava
questa soglia, la menopausa rappresentava un segno di imminente
ed inevitabile declino. Oggi, invece, l’aspettativa media di vita
di una donna è di 84 anni (di gran lunga superiore a quella degli
uomini).
Le donne occupano ormai posti strategici, sia che si guardi agli
scenari internazionali sia nell’organizzazione sociale e familiare
della vita quotidiana.
Per questo la menopausa non rappresenta più un limite: proprio
gli anni della maturità coincidono sempre più spesso con la piena
realizzazione di sé sul piano professionale e familiare!
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addio ai piccoli fastidi
È vero che nella fase pre-menopausale e nei primi mesi della
menopausa possono verificarsi lievi disturbi, ma non ti devi
allarmare. Si tratta di una fase transitoria ed esistono comunque
rimedi per mantenere inalterata la tua qualità di vita.
Vampate di calore
Sono il sintomo più diffuso: si tratta di una sensazione di calore
improvvisa, transitoria, diffusa a livello del torace, del viso, della
testa, accompagnata da arrossamento cutaneo e sudorazione.
Quando si manifestano di notte, possono portare a risvegli
improvvisi con sudorazione e causare difficoltà nel prendere sonno o
al risveglio mattutino precoce.
Per contrastare questi disturbi è fondamentale seguire stili di
vita sani. Svolgere regolare attività fisica, ad esempio, è un ottimo
aiuto contro le vampate di calore: allenando il sistema cardiocircolatorio si favorisce l’adattamento vascolare riducendo la severità
del disturbo.
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Instabilita’à dell’umore e calo della libido
Disturbi urogenitali
Si tratta di disturbi frequenti, anche nel periodo che precede la
menopausa. Potresti sentirti più irritabile, piangere con maggiore
facilità, avvertire una sensazione di ansia o di tristezza. Con il
passare degli anni è normale assistere anche a una riduzione della
motivazione alla sessualità.
Con la menopausa, diminuiscono i livelli di estrogeni e (in parte)
di androgeni e questo comporta sia una progressiva involuzione
degli organi genitali (vagina, clitoride, grandi e piccole labbra),
che reagiscono in modo
meno adeguato
alla stimolazione
sessuale, sia un minor
desiderio cerebrale
per l’attività sessuale.
La secchezza vaginale è un sintomo molto frequente, causato dalla
riduzione degli estrogeni. Con il tempo si riduce lo spessore dei tessuti
di rivestimento della vagina, diminuisce l’elasticità e l’idratazione.
A livello delle vie urinarie, durante la menopausa possono svilupparsi
anche “stati di sofferenza” con frequenti episodi infettivi o infiammatori
(cistiti). Il tessuto della vescica tende a cambiare con l’età e comporta
in alcune donne perdite involontarie di urina. L’incontinenza urinaria è
un altro importante disturbo, generalmente dovuto all’indebolimento
dei muscoli pelvici. Si manifesta con perdite in condizione di sforzo
improvviso (starnuto, una forte risata, colpi di tosse).
Anche la cosiddetta vescica iperattiva può essere un problema, che
comporta l’urgenza ad andare ad urinare molto di frequente.
Per contrastare questi disturbi si possono fare appositi esercizi,
movimenti molto semplici, da svolgere in pochi minuti. Basta contrarre
i muscoli come se si volesse impedire la fuoriuscita di urina per circa
dieci secondi, per poi rilasciarli. Gli esercizi dei muscoli pelvici sono
denominati “Esercizi Kegel”. Chiedi un consiglio al tuo ginecologo!
LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA
I piccoli disturbi fin qui descritti sono dovuti alla diminuzione dei
livelli di ormoni che accompagnano la donna per tutta la vita e sono
i “migliori amici” della femminilità. La terapia ormonale sostitutiva
(TOS) serve per migliorare la qualità della vita nella donna durante i
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primi mesi (o anni) di menopausa, soprattutto quando
la sintomatologia legata ai cambiamenti ormonali è
particolarmente importante.
Si tratta di un trattamento farmacologico a base di ormoni
estrogeni, associati anche a progestinici, normalmente prodotti
dalle ovaie della donna. La TOS migliora sia la sintomatologia a
breve termine (vampate di calore, variazioni di umore, problemi
vaginali e urinari, calo del desiderio sessuale e disturbi del
sonno), sia quella a lungo termine (aumento
del rischio cardiovascolare e insorgere
dell’osteoporosi).
Confrontati con il tuo
medico: dopo una valutazione
della tua storia personale
e un’attenta visita, saprà
consigliarti se e quando
iniziare la terapia, e quale
trattamento scegliere.
Intervenire subito per
ristabilire l’equilibrio
estro-progestinico è molto
importante, perché il mancato
effetto protettivo degli ormoni può
comportare nel medio lungo periodo
conseguenze ben più gravi per la salute della donna.
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PROBIOTICI, VERI ALLEATI
DEL TUO BENESSERE
I probiotici sono, secondo la definizione condivisa da FAO e
OMS, “microorganismi vivi che, somministrati in quantità
adeguate, apportano benefici alla salute dell’ospite”.
Questi ultimi dipendono dalla capacità dei probiotici
di influenzare in maniera positiva la composizione del
microbiota intestinale: l’insieme di microorganismi che
vive in simbiosi con il nostro organismo e dal cui equilibrio
dipende in maniera sostanziale il nostro benessere. La
microflora intestinale, infatti, ha un ruolo fondamentale nella
difesa dai patogeni e nella stimolazione del sistema immunitario.
In particolare alcuni lattobacillari (ad esempio Lactobacillus
rhamnosus GR-1, Lactobacillus reuteri RC-14) possono essere
considerati validi alleati del benessere femminile: riescono a
ridurre le infezioni vaginali ricorrenti in menopausa in quanto,
attraverso la produzione di acido lattico, acidificano il Ph. Inoltre,
svolgono il loro ruolo protettivo contro i patogeni anche attraverso la
produzione di altre sostanze ad azione battericida e attraverso la
competizione con i patogeni per il nutrimento.
I probiotici sono anche validi amici del nostro intestino in quanto
sono in grado di favorire un corretto equilibrio della microflora.
L’irregolarità intestinale è, infatti, un altro disturbo frequente con cui
molte donne in menopausa sono alle prese. Colon irritabile e irregolarità?
Niente paura. Con uno stile di vita sano e un’alimentazione bilanciata,
ricca di fibre, ritroverai il tuo benessere intestinale!
piccoli e grandi problemi
OSTEOPOROSI
Dopo una certa età, è da considerarsi normale una
lenta perdita di minerali dall’osso. Ma se questa
diventa eccessiva e la massa ossea scende al disotto
di determinati livelli, può determinare l’osteoporosi.
Si tratta di una malattia spesso difficile da
riconoscere: il più delle volte non dà nessun segno di
sé. È stata anche definita il “ladro silenzioso”, perché
ruba per anni, senza farsene accorgere, il calcio delle
nostre ossa. Un momento critico per le donne arriva
proprio con la menopausa, tanto più se precoce o
artificiale. In assenza di precauzioni e di cure, spesso
una donna si trova a perdere fino al 30% e più della
sua massa ossea. Ma non è mai troppo tardi per correre ai ripari… con
una dieta sana e tanta attività fisica!
È importante seguire un’alimentazione ricca di antiossidanti.
Molte di queste sostanze derivano dalle piante e appartengono alla
grande classe dei polifenoli come il resveratrolo, contenuto nella buccia
degli acini d’uva, che svolge un’importante azione protettiva contro i
radicali liberi e i processi ossidativi legati all’avanzare
dell’età e ai cambiamenti del metabolismo. Anche la
vitamina E è un potente antiossidante e contribuisce
a proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali
liberi. Attraverso la dieta è possibile assumerla con
i cereali, la frutta secca e l’olio di germe di grano.
Si tratta di una vitamina che si scioglie nei grassi
per cui viene assimilata dall’organismo in presenza
di essi. Fondamentale contro l’osteoporosi sono il
calcio, reperibile attraverso latte, yogurt, formaggio
fresco e, se necessario, un integratore alimentare
a base di calcio) e una buona disponibilità di
vitamina D (in particolare le varianti D2 e D3), che serve per regolare
l’assorbimento del calcio e il suo deposito nelle ossa scheletriche
sotto forma di cristalli. La vitamina D si forma nella pelle per azione
della luce del sole, per cui può bastare un po’ di vita all’aria aperta per
averne il giusto apporto. Quando si registrano carenze è importante
introdurla con l’alimentazione attraverso alcuni cibi (pesce grasso,
fegato, uova, ecc.) o integratori alimentari di supporto. La vitamina
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K (in particolare le varianti K1, K2, K3), invece, è
necessaria per l’attivazione dell’osteocalcina, una
proteina che favorisce la mineralizzazione ossea e
per l’attivazione di alcune proteine, che aiutano il
controllo della coagulazione sanguigna e impediscono
la calcificazione del vasi sanguigni (un processo tipico
dell’aterosclerosi).
È possibile assumere queste sostanze attraverso
integratori alimentari. Chiedi consiglio al tuo medico!
DIABETE e SINDROME METABOLICA
Il nostro organismo ha un bisogno costante di
zuccheri, la “benzina” utile per mantenere tutte le sue funzioni. In
particolare, il glucosio rappresenta la fonte energetica di elezione per
il sistema nervoso centrale e per la zona midollare del rene. I livelli di
glucosio nel sangue sono regolati dall’insulina, un ormone prodotto
da alcune cellule del pancreas. Il diabete è una malattia cronica,
caratterizzata da livelli di glucosio nel sangue più elevati rispetto alla
norma (iperglicemia), a causa di un’inadeguata (o assente) produzione
dell’ormone insulina (Diabete tipo 1) o di una scarsa capacità dei
tessuti di utilizzare l’insulina stessa (Diabete tipo 2). La pre-menopausa
e la menopausa si associano ad alterazioni ormonali che spesso
comportano picchi glicemici o possono peggiorare un diabete
preesistente, rendendo necessario un cambio di terapia.
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Esistono alcune sostanze naturali che è possibile
assumere come supplemento alla propria dieta
per contenere il rischio di diabete. Un esempio è la
vitamina B7 (nositolo): è contenuta soprattutto nel
lievito di birra, negli agrumi, nei cereali integrali, nel
tuorlo d’uovo, nelle noci, nelle arance e nelle banane.
È un recettore insulinico, stimola la produzione di
lecitina, sostanza che compie un’azione di pulizia delle
pareti interne delle arterie. Impedisce inoltre che a
livello di fegato ci siano troppi depositi di grassi e aiuta
il cervello a vincere gli stati depressivi e caratterizzati
da eccessivo stress fisico e psichico. Grazie all’azione
di contrasto del deperimento delle cellule nervose,
aiuta inoltre a mantenere la memoria, e per questo
risulta utile anche per le persone anziane. Un secondo esempio è il
glucomannano. Si tratta di una fibra estratta da una radice che può
portare numerosi benefici all’organismo per la sua capacità di legare
l’acqua e di fermentare nell’intestino. È importante perché rallenta lo
svuotamento dello stomaco, procurando un senso di sazietà e aiuta il
mantenimento di normali livelli del colesterolo nel sangue.
RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Spesso si pensa che le malattie del cuore colpiscano solo gli uomini.
Falso! Fino ai 50 anni, le donne sono tutelate dagli estrogeni che
esercitano un effetto positivo sul colesterolo “buono” (HDL), riducono
membrane delle cellule. Prodotto dal fegato, è introdotto anche con
la dieta: è contenuto, per esempio, nei cibi ricchi di grassi animali,
come carne, burro, salumi, formaggi, tuorlo dell’uovo, fegato. È,
invece, assente in frutta, verdura e cereali.
Elevati livelli di colesterolo nel sangue
favoriscono la formazione delle
placche aterosclerotiche e
l’indurimento delle arterie.
Se si è fumatrici, è importante
I trigliceridi rappresentano la
interrompere questo dannoso
principale
riserva energetica
vizio. Bisogna inoltre seguire una
dell’organismo, in quanto è sotto
alimentazione sana e bilanciata
questa
forma di grassi che i nutrienti
e svolgere attività fisica: proprio
vengono
depositati
nel tessuto adiposo e in parte
l’esercizio fisico regolare (in
utilizzati
dal
fegato
per
la formazione di altre
particolare l’attività aerobica) rafforza
sostanze utili all’organismo.
il cuore e migliora la circolazione e
Alti livelli di trigliceridi nel sangue contribuiscono
l’ossigenazione del sangue. A seconda
ad alzare i valori di colesterolo cattivo LDL.
dell’età, è sufficiente camminare o fare
quello “cattivo” (LDL) e mantengono una buona vasodilatazione.
Ma, dopo la menopausa, la proporzione inizia ad invertirsi (anche
perché le donne, si sa, vivono più a lungo) e le malattie cardiovascolari
rappresentano la prima causa di morte femminile.
Ipertensione
È la condizione in cui il cuore deve vincere un
aumento delle resistenze periferiche, correlate a
un aumento della rigidità delle grandi arterie ed
esercita quindi sulle pareti arteriose e sui tessuti
degli organi una pressione superiore ai valori
normali di riferimento. Quando i valori massimi e
minimi (pressione sistolica e pressione diastolica)
sono uguali o superiori a 130/85 mmHg, si parla
di ipertensione arteriosa, mentre la pressione
ottimale è quella con parametri al di sotto di 130
per i valori massimi e al di sotto di 85 per i valori
minimi.
Prevenire si puO’ò …
movimento per un minimo di 30 minuti
Aterosclerosi
Colesterolo e trigliceridi
al giorno.
L’aterosclerosi è caratterizzata da depositi
Il colesterolo è una sostanza
di grassi ed altre particelle sulle pareti arteriose.
grassa
Si
crea
un
ostacolo
al
passaggio del sangue e a volte la completa
necessaria al corretto
occlusione del vaso.
funzionamento dell’organismo:
Se ciò avviene a livello delle arterie coronarie, può svilupparsi una
partecipa, infatti, alla sintesi di
angina pectoris o un vero e proprio infarto; se l’occlusione, invece, si
alcuni ormoni e della vitamina
verifica nei vasi che portano il sangue al cervello, si verifica un ictus.
D ed è un costituente delle
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IL MALE OSCURO: LA DEPRESSIONE
La menopausa può alterare l’umore e diventare, in alcuni casi, un
fattore scatenante di stati depressivi, a vari livelli di intensità. “Il male
oscuro” si manifesta più frequentemente in caso di:
• Menopausa chirurgica o precoce
• Importanti disfunzioni della tiroide
• Chi ha avuto un episodio depressivo prima
della menopausa o ha sofferto di depressione
post-partum
• Cattivo stato di salute
• Cattiva relazione di coppia e clima familiare
Nei casi di depressione acuta, è indispensabile
un aiuto terapeutico ed un supporto psicologico.
Naturalmente il medico o il ginecologo possono
fornire validi consigli per supportare la tua
condizione psicologica: rivolgiti a loro per
identificare la maniera più efficace di risolvere
il problema e tornare ad essere una persona
serena!
Disturbi cognitivi
Oltre all’effetto sullo stato psicologico,
la menopausa ed ancor più il periodo
post-menopausa, possono comportare
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l’indebolimento della memoria e difficoltà di concentrazione. Spesso
la depressione è un fattore che precorre il deterioramento cognitivo.
Alcuni studi suggeriscono che l’utilizzo della TOS, nella fase iniziale
della menopausa, possa fornire una protezione a lungo termine nei
confronti delle alterazioni cognitive.
Un cervello in forma
Per mantenere inalterate le proprie funzioni
psicologiche e mentali, un aiuto può arrivare
dalle medesime tecniche che aiutano la
forma fisica. È fondamentale arricchire la vita
quotidiana con hobby e interessi personali,
a partire dalla lettura di un
libro, e soprattutto dalla
pratica di un po’ di moto,
magari in compagnia:
lo sport è, infatti, un
importante stimolatore di
quella che viene definita la
“neurogenesi” cerebrale
(cioè il rinnovo cellulare nel cervello);
inoltre, praticare attività fisica consente di
mantenersi e sentirsi in forma con sé stesse
e con gli altri.
PREVENZIONE ONCOLOGICA
Con l’arrivo della menopausa, aumentano i
rischi di insorgenza di tumori, come quello
alla mammella e al colon-retto. Ma oggi
esistono programmi di screening efficaci,
semplici test ed esami per individuare la
malattia quando è ancora ai primissimi stadi.
Gli esami di screening
sono gratuiti e gli inviti
vengono in genere spediti
a tutta la popolazione
dall’Azienda Sanitaria
Locale. Partecipa anche
tu e impara a giocare
d’anticipo!
Il tumore al seno
È il più diffuso e temuto tra le donne, tuttavia,
oggi oltre il 90% di chi ne è colpita riesce a
superare la malattia. La prevenzione può iniziare da giovanissime con
l’autopalpazione del seno: un autoesame con cui, attraverso semplici
gesti davanti allo specchio, si può notare la presenza di alterazioni della
mammella o di noduli.
Mammella ai raggi X
La mammografia è un esame radiologico che permette di rilevare
precocemente eventuali lesioni. In caso di positività, l’approfondimento
prevede in genere il ripetere l’indagine, insieme a un’ecografia e una
visita clinica. L’esame dura pochi minuti e può essere completato anche
da una valutazione clinica del seno. In caso di familiarità o altri fattori
di rischio, è opportuno eseguire questo esame a partire dai 40 anni,
con cadenza annuale. L’ecografia è, invece, un esame molto utile per
esaminare un seno giovane, dato che in questo caso la mammografia
non risulta particolarmente adatta. Si consiglia di farvi ricorso, sempre
su suggerimento del medico, soprattutto in caso di comparsa di noduli.
Il tumore del colon retto
Dopo il tumore del seno, è il più comune tra le donne. È una malattia
che spesso non dà particolari sintomi, almeno nelle prime fasi e, nella
maggior parte dei casi, deriva dalla trasformazione in senso maligno di
polipi, piccole escrescenze, di per sé benigne, dovute alla riproduzione
incontrollata delle cellule della mucosa intestinale.
Diagnosi: Sono disponibili da anni due test in grado di indicare
precocemente la patologia: il primo è la ricerca di sangue occulto nelle
feci (SOF), il secondo è la rettosigmoidoscopia (RSS). La ricerca ha
dimostrato come questi due esami di screening possano incidere in
maniera significativa sull’evoluzione del tumore, giocando d’anticipo sul
tempo poiché individuano lesioni precancerose, adenomi o polipi che
possono sanguinare impercettibilmente, quando non sono ancora visibili
macroscopicamente. La rettosigmoidoscopia, è una tecnica messa a
punto di recente, in grado di identificare facilmente il cancro nella parte
finale dell’intestino (sede in cui si sviluppa circa il 70% delle patologie
tumorali del colon retto) e di asportare direttamente eventuali polipi. È
consigliabile farla una volta sola, tra i 58 e i 60 anni: se risulta negativa
non deve essere ripetuta, poiché dagli studi condotti risulta che gli esiti
negativi offrano una protezione superiore ai 10 anni.
Società italiana di Ginecologia e Ostetricia
Via dei soldati 25, Roma • Tel 06 6875119 • Tel/fax 06 6868142
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Il decalogo della prevenzione per una menopausa al top:
1. Segui sane abitudini alimentari: consigliata una dieta ricca
di vitamine (soprattutto D ed E), proteine, carboidrati, Sali
minerali (Calcio e ferro), Omega3.
7. Stimola il cuore e la mente: considera la menopausa come
una seconda giovinezza. Non rinunciare alla tua intimità e
alle tue passioni.
2. Controlla il tuo peso.
8. C ontro i piccoli disturbi non chiuderti in te stessa: consulta
sempre il tuo medico di famiglia e il tuo ginecologo.
Sapranno proporti la soluzione giusta per te!
3. Assumi regolarmente acqua in quantità elevata, anche se
non hai sete (non meno di due litri al giorno!)
4. N on fumare. Ricorda il fumo è nemico della bellezza e
accelera tutti i processi di invecchiamento del nostro corpo.
5. Se bevi alcol, fallo con moderazione (la quantità consigliata
corrisponde a un bicchiere di vino al giorno, durante i pasti
principali).
6. Fai movimento: l’esercizio fisico garantisce il benessere
dell’organismo e delle mente.
9. Effettua senza paura i controlli di screening a cui sei
invitata (mammografia, sangue occulto nelle feci).
10. A ccogli la menopausa con serenità: è una fase della vita
che, come tutte, presenta alti e bassi, vantaggi e fastidi.
Se la affronti con consapevolezza ed entusiasmo, potrai
godere pienamente questa nuova stagione della tua vita!
Realizzazione
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