Analisi tecnica ed economica delle esperienze
di gestione integrata dei rifiuti urbani in Italia
Relazione a cura del
Dott. Domenico Gramegna
Gravina – Parrocchia SS Pietro e Paolo, 22 ottobre 2013
Bitonto, 16 giugno 2011
ARPA Puglia – Direzione Scientifica
Costi di gestione totali al variare dei costi di
smaltimento a parità di tariffa di compostaggio
Fonte: Elaborazione ESPER su dati Federambiente ed APAT-ISPRA
Costi di gestione totali al variare dei costi di
compostaggio a parità di tariffa di smaltimento
110,0
Costo di racc. stradale 50 €/ab
Costo di racc. domiciliare 75 €/ab
€/ab.anno
105,0
100,0
95,0
90,0
85,0
80,0
75,0
70,0
tariffa umido €/t 60
CASS 30 % RD
70
80
PAP 50 % RD
90
100
PAP 65 % RD
Fonte: Elaborazione ESPER su dati Federambiente ed APAT-ISPRA
110
PAP 80 % RD
Analisi costo di gestione totale (€/ab/anno) al variare della % di RD
120
Costo totale procapite (€/ab/anno)
y = 111,48x + 53,886
R 2 = 0,093
100
umido&residuo CS
umido&residuo PP
Lineare (umido&residuo CS)
Lineare (umido&residuo PP)
80
y = -118,7x + 142,88
R2 = 0,3992
60
40
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
RD (%)
Fonte: A. Tornavacca e altri - Gestione integrata dei rifiuti urbani – Federambiente, Ottobre 2003
80,0%
Distribuzione costi totali al netto dello
spazzamento al variare della % di RD in Piemonte
Fonte http://extranet.regione.piemonte.it/ambiente/rifiuti/dwd/costi/gestione_2005.pdf
Distribuzione costi totali in €/ab.eql.anno
in relazione ai livelli di RD in Lombardia nel 2008
Fonte (“Valutazione statistico – economica dei modelli di gestione dei rifiuti urbani in Lombardia” febbraio. 2010
http://www.ors.regione.lombardia.it/resources/pagina/N120430ef0bb5a4ed15d/N120430ef0bb5a4ed15d/Valutazione_modelli_GestioneRU.pdf
Oscillazione dei costi complessivi in €/ab.eql.anno
in relazione alle classi di % di RD in Lombardia
Fonte (“Valutazione statistico – economica dei modelli di gestione dei rifiuti urbani in Lombardia” febbraio. 2010
http://www.ors.regione.lombardia.it/resources/pagina/N120430ef0bb5a4ed15d/N120430ef0bb5a4ed15d/Valutazione_modelli_GestioneRU.pdf
Costi di gestione dei Comuni della Provincia di Torino
in relazione alle classi % del livello di RD conseguito
Fonte http://www.provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/osservatorio/costi_perc_racc_diff
Confronto costi TARSU/TARIFFA e livello RD nel 2009
La tabella successiva riporta i dati delle tariffe TARSU/TIA 2009 dello studio della UIL pubblicato nel
gennaio 2010. Il grafico che segue la tabella riporta invece il confronto tra costi della TARSU/TIA (per
famiglie di 4 persone con appartamento di 100 mq dello studio UIL) e la % di RD raggiunto in ogni
Capoluogo nel 2009 derivante dal recente Studio ISTAT. La linea di tendenza dei dati sulla % di RD
indicano che non vi è alcuna correlazione tra il costo dei servizi di igiene urbana applicati dai
Comuni agli utenti domestici ed il livello di RD ottenuto. Anche la banca dati dell’Osservatorio dei
Servizi Pubblici Locali riporta i dati sulle tariffe TARSU/TIA di molti Comuni italiani ma risulta aggiornata al
2008.
Se consideriamo, ad esempio, i Comuni di Pordenone e Novara, rispettivamente con 155 €/anno e 162 €/
anno di costo per ogni utenza domestica da 100 mq e 4 persone, si evidenza che tali costo risultano tra i
più bassi in assoluto pur avendo raggiunto livelli di RD molto elevati (76,7 % e 73 % di RD) mentre, al
contrario, Napoli e Siracusa presentano i costo più elevati, rispettivamente con 453 €/anno e 412 €/anno di
costo per ogni utenza domestica da 100 mq e 4 persone, pur evidenziando livelli di RD molto bassi
(Siracusa presente persino il livello di RD più basso in assoluto). La linea di tendenza evidenzia invece che
i livelli di RD medi più elevati si riscontrano nella fascia di costo intermedia a dimostrazione che il costo del
servizio di igiene urbana è maggiormente influenzato da altri fattori (in particolare dal costo di smaltimento
e trattamento delle varie frazioni raccolte, dall’efficienza operativa garantita della società di gestione, e
dall’incidenza dei costi di spazzamento).
Fonte http://www.uil.it/pol_territoriali/studio-tarsu6.pdf
Fonte http://cnelspl.portalecnel.it/SPL/#
€ 50
10,0%
€ 100
20,0%
€ 150
30,0%
€ 200
€ 300
50,0%
€ 250
40,0%
€ 350
60,0%
€ 400
70,0%
80,0%
% R d 2009
TARSU / TIA 2009
Log. (TARSU / TIA 2009)
€ 450
R2 = 0,0023
Costo TIA/TARSU
€ 0
Siracusa
Messina
Palermo
Enna
Catania
Taranto
Trapani
Vibo Valentia
Foggia
Viterbo
Isernia
Caltanissetta
Campobasso
Crotone
Catanzaro
Rieti
Lecce
Reggio
Agrigento
Ragusa
L'Aquila
Napoli
Benevento
Cosenza
Brindisi
Potenza
Roma
Trieste
Bari
Matera
Chieti
Genova
Pescara
Imperia
Massa
La S pezia
Grosseto
Ascoli Piceno
Sassari
Pavia
Savona
Teramo
Latina
Cagliari
Arezzo
Terni
Vercelli
Venezia
Perugia
Bologna
Pistoia
Pisa
Livorno
Firenze
Macerata
Milano
Como
Ancona
Frosinone
Pesaro
Siena
Prato
Brescia
Mantova
Lodi
Torino
Padova
Rimini
Verona
Ferrara
Bolzano
Lucca
Parma
Cremona
Forlì
Ravenna
Alessandria
Aosta
Caserta
Modena
Sondrio
Piacenza
Vicenza
Nuoro
Biella
Cuneo
Reggio Emilia
Bergamo
Udine
Treviso
Varese
Lecco
Oristano
Gorizia
Trento
Rovigo
Salerno
Belluno
Avellino
Asti
Verbania
Novara
Pordenone
0,0%
% RD
€ 500
90,0%
Confronto tra costi TIA/TARSU (per famiglie di 4 persone con appartamento
di 100 mq) e % di RD raggiunta in ogni Capoluogo nel 2009
y = -­‐3,8359Ln(x) + 271,16
Analisi della variazione del costo finale di gestione
per abitante (€/ab.anno) al variare della % di RD
120,00
Costo procapite (€/ab.anno)
100,00
80,00
60,00
40,00
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
80,0%
RD (%)
Fonte: A. Tornavacca, M. Ricci “La gestione integrata dei RU” edito da Federambiente
Rimini 2003
Variazione di costi di gestione del
servizio di raccolta e trattamento dei RU
con il passaggio al sistema domiciliare
Raccolte stradali
Costi di raccolta
Costi di trattamento
Raccolte domiciliari
Costi di raccolta
Costi di
trattamento
Confronto costi in €/ab.anno ed €/t a Novara prima, durante e dopo l’avvio del PaP
Costi IVA, tributi ed ecotasse incluse
Valori in rosso negativi (cioè risparmi/ricavi)
Abitanti
RU Totali STIMATI
t/anno
RU Totali REALI
t/anno
RU residui
t/anno
Umido
t/anno
RD
t/anno
RU Totali
kg/ab.anno
RD
%
RD al netto degli scarti*
%
Costo spazzamento e serv. acc.
Costo smaltimento res.
( 119 €/t)
Costo trattamento umido
( 73 €/t)
Ricavi Conai
Costo raccolta, trasporto e gest C.r.C.
Costi REALI totali**
€/anno
Costi REALI tot. escl. spazz. e serv. acc.
Costi STIMATI dal Comune mantenendo la racc.
strad. per aumento costi di smalt.
Variaz. costi ( + ) o risparmi ( - ) STIMATI
Variaz. costi ( + ) o risparmi ( - ) REALI
Confronto costi in €/tonnellata
Costo totale REALE a consuntivo
Costo totale STIMATO con racc. stradale
Costo totale REALE racc. e trasp. RU res.
Costo totale REALE racc. e trasp. Umido
Confronto costi in €/ab.anno
Costo totale REALE a consuntivo
Costo totale STIMATO con racc. stradale
Costo totale REALE racc. e trasp. RU res.
Costo totale REALE racc. e trasp. Umido
2003
Racc. stradale
per 101172 ab.
101.172
52.621
52.621
34.215
2.347
16.807
520
31,94%
28,90%
€
2.880.738
€
4.920.372
€
188.723
-€
339.179
€
6.115.346
€ 13.766.000
€ 10.885.262
€
13.766.000
2003
207 €/t
106 €/t
131 €/t
2003
108 €/ab.anno
35,4 €/ab.anno
3,0 €/ab.anno
2004
2006
Variaz. %
Racc. domic. per Racc. domic. per 2006 vs.
35500 ab.
102595 ab.
2003
102.260
102.595
1,4%
54.500
57.500
9,3%
52.786
48.645
- 7,6%
33.200
14.410
- 61,5%
19.856
34.235
103,7%
19.856
34.235
125,1%
516
474
- 8,8%
37,62%
70,38%
143,5%
33,66%
68,97%
182,7%
€ 2.861.887
€
2.869.028
- 0,4%
€ 4.337.665
€
1.887.401
- 61,6%
€
254.851
€
791.402
319,3%
-€
452.239
- € 1.130.597
233,3%
€ 7.595.836
€
9.128.383
49,3%
€ 14.598.000
€ 13.545.618
- 1,6%
€ 11.736.113
€ 10.676.590
- 1,9%
€ 14.321.227
€
555.227
€
832.000
2004
222 €/t
271 €/t
120 €/t
191 €/t
2004
115 €/ab.anno
140 €/ab.anno
30,2 €/ab.anno
8,1 €/ab.anno
Nota * per i dati sulla effettiva % di scarti si segnala lo studio effettuato dalla Regione Piemonte
€ 15.137.343
€
1.371.343
-€
220.382
2006
219 €/t
311 €/t
145 €/t
183 €/t
2006
104 €/ab.anno
148 €/ab.anno
20,4 €/ab.anno
17,7 €/ab.anno
10,0%
Var. %
6,1%
18,9%
36,4%
- 12,7%
Var. %
- 3,3%
8,4%
- 42,6%
262,4%
Nota ** Costi IVA ed ecotasse incluse.
Confronto tra costi reali a consuntivo e costi stimati
se non fosse stata abbandonata la raccolta stradale a Novara
Tipologia servizio
Parametro
Stradale reale 2003
Domiciliare STIMATO CON 52 % di RD
Domiciliare REALE 2006 con 68 % di RD
Stradale reale 2003
Domiciliare STIMATO CON 52 % di RD
Domiciliare REALE 2006 con 68 % di RD
N. oper.
N. oper.
N. oper.
Ore/anno
Ore/anno
Ore/anno
R a c c o l t a R a c c o l t a T o t a l e Differ.
RU Residuo Differenziata addetti/ore
in %
48,6
21,6
70,2
31,6
60,1
91,6
30,5%
10,8
86,0
96,8
37,9%
80.800
35.999
116.799
52.503
99.929
152.431
30,5%
17.723
141.126
158.849
36,0%
Confronto costi ad Alessandria in €/anno prima, durante e dopo l’avvio del PaP
Anno
2005
2006
2007
2008
2009
RU residuo t/anno
40.038
35.545
26.409
25.605
26.573
Raccolta Differenziata t/anno
15.669
19.933
26.631
25.861
24.448
% RD
28,1%
35,9%
50,2%
50,2%
47,9%
Costo raccolta complessivo € 7.359.508 € 8.437.790 € 9.525.112 € 9.841.090 € 9.642.736
Costo smaltimento (tariffa 132 €/t) € 5.822.736 € 4.699.372 € 3.491.552 € 3.385.225 € 3.513.225
Ricavo CONAI da RD
-€ 359.719
-€ 743.661 -€ 1.224.099 -€ 1.112.350
-€ 375.137
Aumento costo di racc. vs 2005
€ 1.078.282 € 2.165.604 € 2.481.582 € 2.283.228
Risp. per mancato smalt. vs 2005
-€ 1.123.364 -€ 2.331.184 -€ 2.437.511 -€ 2.409.511
Maggiori ricavi CONAI vs 2005
Risparmi ottenuti con RD in €
vs 2005
Risparmi ottenuti con RD in %
vs 2005
-€ 383.942
-€ 864.380
-€ 752.631
€ 84.582
-€ 429.024 -€ 1.029.960
-€ 708.560
-€ 41.701
-5,4%
-0,3%
-3,3%
-7,8%
Confronto costi in €/ab.anno ed €/t a Pordenone prima, durante e dopo l’avvio del PaP
Costi IVA, tributi ed ecotasse incluse
Valori in rosso negativi
(cioè risparmi/ricavi)
Abitanti
RU Totali STIMATI
t/anno
RU Totali REALI
t/anno
RU residui
t/anno
Umido
t/anno
RD
t/anno
RU Totali
kg/ab.anno
RD
%
RD al netto degli scarti*
%
Costo spazzamento e serv. acc.
Costo smalt. RU res. (108 €/t nel 2007 e 168 €/t 2009)
Costo tratt. umido (70 €/t nel 2007 e 120 €/t nel 2009)
Ricavi Conai
Costo raccolta, trasporto e gest C.r.C.
Costi REALI totali**
€/anno
Costi REALI tot. escl. spazz. e serv. acc.
Costi STIMATI dal Comune mantenendo la racc.
strad. per aum. costi di smalt.
Variaz. costi ( + ) o risparmi ( - ) STIMATI
Variaz. costi ( + ) o risparmi ( - ) REALI
Costi smaltimento STIMATI dal Comune mantenendo
la racc. strad.
Costi racc. e trasp. STIMATI dal Comune
mantenendo la racc. strad.
Confronto costi in €/tonnellata
Costi tot. reale (€/tonnellata)
Costi tot. STIMATI (€/t) con stradale
Costi racc. e trasp. REALI (€/t)
Costi racc. e trasp. STIMATI (€/t) con strad.
Confronto costi in €/ab.anno
Costi tot. REALI (€/ab.anno)
Costi tot. STIMATI (€/ab.anno) con stradale
Dati Pordenone
racc. stradale per
50518 ab. (2007)
50.518
27.915
27.915
19.588
3.015
8.075
553
28,93%
Dati Pordenone
racc. domic. solo
22000 ab (2008)
50.851
28.515
27.576
14.042
4.901
12.250
542
44,42%
Dati Pordenone
racc. domic. per
51461 ab. (2009)
51.461
29.115
24.960
4.459
6.941
19.032
485
76,25%
Variazione
anno 2007 /
2009
1,9%
4,3%
-10,6%
-77,2%
130,2%
135,7%
-12,2%
163,6%
€
€
€
€
€
€
€
818.088
2.840.691
193.600
2.186.573
6.038.952
5.220.864
€
€
€
€
€
€
€
987.285
2.909.985
403.549
2.502.500
6.803.319
5.816.034
€
€
€
-€
€
€
€
1.045.177
1.741.906
991.452
221.592
3.408.598
6.965.541
5.920.363
27,8%
-38,7%
412,1%
€
6.038.952
€
-€
€
7.395.779
592.460
764.367
€
-€
€
8.111.128
1.145.587
926.589
34,3%
€
2.840.691
€
3.792.095
€
4.401.797
55,0%
€
2.186.573
2003
187 €/t
€
2.422.799
2004
211 €/t
268 €/t
91 €/t
85 €/t
2004
114 €/ab.anno
145 €/ab.anno
€
78 €/t
78 €/t
2003
103 €/ab.anno
2.470.553
2006
237 €/t
325 €/t
137 €/t
85 €/t
2006
115 €/ab.anno
158 €/ab.anno
55,9%
15,3%
13,4%
13,0%
Var. %
26,8%
73,8%
74,3%
8,3%
Var. %
11,3%
52,5%
REGOLAZIONE E VERIFICA COSTI DI RACCOLTA:
CONFRONTO INDIPENDENTE TRA COSTI A PREVENTIVO CON QUELLI A CONSUNTIVO
Il volume dal titolo “Regolazione e controllo dei servizi di gestione
dei rifiuti urbani” illustra le procedure messe in atto negli ultimi anni
in nome e per conto del Comune di Padova dal Consorzio di Bacino
Padova 2 per verificare la congruità dei costi preventivati e
consuntivati da Acegas SpA. I risultati sono stati i seguenti:
Servizi raccolta Diff. costi
2003-2009
Racc. domiciliare centro storico Zona Arancio
- 47 %
Racc. stradale centro storico Zona Verde
+ 19 %
Racc. quartieri frazione secca a cassonetti
-1%
Racc. quartieri frazione secca caric. laterale
+ 17 %
Racc. quartieri frazione umida
- 17 %
Raccolta rifiuti speciali assimilati
+ 57 %
Raccolta cartoni
- 56 %
Raccolte campane carta
+ 40 %
Raccolta campane multimateriale
-3%
Raccolta scarti verdi
-8%
Gestione Ecocentri
- 22 %
Servizio Mercati Piazza delle Erbe
+ 145 %
Modalità di organizzazione della raccolta domiciliare nei capoluoghi del Nord Italia
Comuni con più di
35.000 ab.
Alessandria
Aosta
Asti
Belluno
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano - Bozen
Como
Genova
Gorizia
La Spezia
Lecco
Merano*
Milano
Modena
Monza
Novara
Padova
Parma
Piacenza
Pordenone
Ravenna
Reggio nell'Emilia
Torino
Trento
Varese
Venezia
Verbania
Verona
Pop.
% Rd
2009
Pop. con
% Rd 2009
servizio
zona con
domicil. %
racc. PaP
su tot. pop
94.280
35.010
75.910
36.546
119.234
45.776
377.220
103.697
84.876
608.582
35.946
95.641
47.785
37.711
1.310.320
185.624
121.545
104.363
213.732
184.881
102.871
51.512
157.479
168.885
909.885
115.243
81.747
270.516
31.070
264.475
48,1%
48,7%
64,6%
62,2%
52,0%
50,6%
33,8%
45,7%
37,7%
24,1%
56,5%
27,9%
54,1%
51,4%
37,1%
49,4%
54,9%
73,0%
43,6%
45,9%
50,0%
76,7%
48,1%
51,8%
42,3%
57,8%
53,8%
33,1%
71,7%
44,7%
65-70%
45-55%*
60-65%
65-70%
50-55%
55-60%
60-65%
55-60%
35-45%*
50-55%
55-60%
70,0%
55-60%
60-65%
55,0%
75,0%
55,0%
65-75%
50-55%
65-75%
nd
76,0%
50,0%
70,0%
55-65%
65-70%
50-55%
30,0%
70-75%
70-75%
85,3%
99,1%
100,0%
80,0%
100,0%
75,0%
17,0%
25,0%
100,0%
2,8%
100,0%
5,0%
100,0%
72,2%
100,0%
5,4%
100,0%
100,0%
5,0%
83,3%
36,5%
100,0%
2,8%
29,6%
47,3%
92,0%
100,0%
25,9%
100,0%
18,9%
centro
freq. di racc.
storico
domic.
residuo
servito
Centro
con pap Periferia
si
1
2
si
si
si
si
si
no
3
1
2
1
2
1
si
si
3
no
si
no
si
si
si
si
si
si
1
1
1
1
6
2
2
1
si
no
si
si
no
no
si
no
si
1
1
1
1
1
1
1
1
si
si
no
1
1
3
2
3
2
2
7
3
3
12
1
1
1
7
2
1
3
7
2
3
6
6
3
2
1
freq. di racc.
domic. umido
freq. di racc.
domic. vetro
freq. di racc.
domic. plastica
Periferia
Centro
Periferia
Centro
Periferia
2
0
2
2
2
2
2
2
3
0
2
3
1
1
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1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0,5
1
0,5
1
1
1
1
1
1
1
2
1
3
0
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
Centro Periferia
1
2
2
2
2
1
2
2
6
0
0
6
2
0
3
2
1
1
0,5
0,5
1
1
1
1
2
3
3
2
2
2
2
1
2
1
2
0,5
1
1
1
1
1
1
freq. di racc.
domic. carta
1
1
1
1
2
1
freq. di racc.
domic. cartone
Centro
Periferia
Centro
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
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1
0,5
1
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1
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1
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1
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1
1
1
3
1
2
1
3
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12
2
2
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1
1
1
1
1
2
3
3
3
4
6
6
6
6
6
3
3
6
6
6
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
1
0,5
1
1
1
1
1
1
2
3
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Modalità di organizzazione della raccolta domiciliare nei capoluoghi del centro-sud
Pop.
Alghero
Ancona
Avellino
Bari
Benevento
Carrara
Caserta
Firenze
Lucca
Massa
Napoli
Nuoro
Oristano
Palermo
Perugia
Pesaro
Pisa
Pistoia
Prato
Ragusa
Roma
Salerno
Sassari
Senigallia
Taranto
43.831
102.477
56.517
320.023
62.289
65.760
78.703
368.421
84.410
70.902
960.177
36.458
32.843
656.361
166.253
94.919
87.689
90.278
186.821
73.333
2.747.576
139.899
130.656
44.839
192.812
% Rd
2009
40,0%
38,1%
62,9%
21,4%
19,6%
25,0%
48,9%
36,6%
45,9%
26,3%
18,9%
50,4%
56,2%
5,5%
33,6%
38,9%
34,3%
34,0%
39,8%
15,9%
20,7%
60,8%
31,1%
56,6%
7,9%
centro
freq. di racc. domic.
% Rd 2009 Ppo. Con
servizio
storico
residuo
zona con
racc. PaP domiciliare servito con Periferia
Centro
%
pap
55-60%
60-65%
60-65%
50-55%
55-60%
80,0%
50,0%
60-70%
60-65%
65-70%
65-80%
65-75%
65-75%
50-55%
55-60%
70,0%
62,3%
85,0%
70,0%
51,0%
70,0%
75,0%
50,0%
60-65%
40-45%
80,0%
77,0%
95,0%
18,1%
80,0%
19,5%
100,0%
1,9%
30,0%
7,5%
14,2%
100,0%
80,0%
11,6%
50,0%
31,6%
0,0%
12,4%
100,0%
10,9%
9,1%
100,0%
9,2%
87,0%
5,7%
si
si
si
si
si
no
si
si
si
no
no
si
si
si
si
si
no*
si
si
si
si
si
si
si
no
3
1
2
3
1
1
2
2
2
1
2
3
2
2
1
2
0
1
1
0
2
1
0
1
6
7
1
2
7
1
0
2
12
2
0
7
3
2
2
1
2
0
1
1
2
3
1
3
1
7
freq. di racc. domic.
umido
freq. di racc.
domic. vetro
freq. di racc.
domic. plastica
freq. di racc.
domic. carta
Centro Periferia
freq. di racc. domic.
cartone
Periferia
Centro
Periferia
Centro
Periferia
Centro
Periferia
Centro
3
2
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
0
2
0
2
2
0
3
3
0
2
3
7
2
3
0
3
0
3
0
3
0
0
3
3
3
3
3
0
3
2
3
3
3
3
2
0
0
1
0
0
0
1
1
1
0
0
0
1
1
0
1
1
0
1
1
0
1
0
0
1
0
0
1
0
1
0
0
1
7
1
0
1
1
1
1
0
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0
1
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0
0
1
1
1
0
1
1
1
1
1
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1
1
1
1
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0
1
1
0
1
0
2
0
1
1
1
1
3
1
1
1
5
1
1
7
6
1
1
3
3
1
6
6
6
7
3
7
7
3
2
1
1
0
2
1
1
2
0
0
1
0
1
0
1
0
1
1
0
2
1
0
1
0
1
0
1
0
2
1
1
2
1
2
1
0
1
0
1
1
1
1
0
1
1
0
1
2
1
1
1
2
6
1
1
2
1
2
1
0
0
1
5
2
1
2
1
2
1
0
1
2
6
6
6
6
6
3
6
6
2
2
2
6
VANTAGGI E PROSPETTIVE PER IL COMUNE
REQUISITI
n  Elevata motivazione della
Amministrazione Comunale
n  Coinvolgimento di partner
affidabili (progettazione,
comunicazione e servizio)
n  Attivazione preliminare o
contestuale del passaggio dal
regime di Tassa al sistema di
Tariffa (anche parametrica in
una prima fase ma già
predisposta per il successivo
passaggio alla tariffazione
puntuale per ottimizzare il
sistema)
RISULTATI
n  Riduzione dei costi complessivi
del servizio (in particolare dal
secondo anno laddove i costi di
smaltimento risultano superiori a
80-100 €/tonnellata)
n  Risultati di raccolta differenziata
elevati ed ottima qualità della
stessa se i circuiti sono tutti
domiciliari
n  Riappropriazione di spazi
comunali ed aumento sensibile
del decoro urbano
n  Consenso delle utenze dopo un
periodo iniziale di timori per il
drastico cambiamento
RUOLO STRATEGICO DEL GESTORE DEI SERVIZI
PRE-CONDIZIONI
n  Adesione convinta al
GESTIONE DEL SERVIZIO
n  Attento monitoraggio del servizio e
cambiamento
dei risultati per attuare
rapidamente ed in modo
n  Scelta delle modalità di gestione
sufficientemente elastico i correttivi
in funzione delle specificità
necessari
territoriali
n  Ruolo fondamentale
n  Investimenti adeguati nelle
dell’ecocentro (centro raccolta
campagne di comunicazione
differenziata)
n  Riorganizzazione della struttura
n  Introduzione della figura
aziendale al nuovo servizio
dell’ispettore ecologico alle
anche attraverso l’adozione di
dipendenze del gestore del
forme di incentivazione
servizio
economica del personale legate
ai risultati ottenuti
n  Ottimizzazione ulteriore del
servizio con l’implementazione
della tariffa puntuale anche al fine
di incentivare l’esposizione di
contenitori sempre pieni
Risultati della RD e percezione del servizio
da parte dai cittadini-utenti
Modello
Materiali
raccolti
POSSIBILITÀ
Aggiuntivo
(a contenitori
stradali)
Vetro
Plastica
Carta
COMODITÀ
+ porta a porta
per frazioni
“secche”
NECESSITÀ
+ porta a porta
per umido
+ integrazione
residuo
CONVENIENZA Introduzione
Tariffazione
puntuale
%
adesione
utenti
10-20
5-15 %
Carta
20-40
15-30 %
(+ev. scarto di
giardino)
Scarto di cucina
40-80
50-70 %
Possibilità di
controllo RU
secco residuo
Tutti i riciclabili
50-90
70-80 %
Tariffazione RU
secco residuo
Fonte: Manuale APAT per la progettazione della RD Integrata, Roma 2001
%
RD
Effetti della personalizzazione
del servizio di raccolta RU
RESPONSABILIZZAZIONE
DEGLI UTENTI E
POSSIBILITA’DI
CONTROLLO
POSSIBILITA’ DI
RIDUZIONE DELLA
PRESENZA DI
IMBALLAGGI INUTILI NEI
RIFIUTI URBANI
POSSIBILITA’ DI
APPLICAZIONE DELLA
TARIFFA PUNTUALE SUI
VOLUMI DI RIFIUTI
CONFERITI
PERSONALIZZAZIONE
DELLA RACCOLTA
DIFFERENZIATA E
INDIFFERENZIATA
COMPETIZIONE
VIRTUOSA NELLA
RIDUZIONE DEI RIFIUTI
PER ACCONTENTARE LE
RICHIESTE DEI CLIENTI
INCENIVAZIONE
ECONOMICA AL MINOR
CONFERIMENTO DI
RIFIUTI
L’introduzione di sistema P.A.Y.T.
“Pay As You Throw” cioè
“Pagare per quanto si conferisce”
A livello mondiale è ormai assodato che la
tariffazione puntuale è la strategia più efficace
per ottenere i migliori risultati e creare le migliori
sinergie positive tra prevenzione e riciclaggio.
Siti web creati per diffondere la tariffa puntuale
dall’EPA e da altre agenzie per la protezione
dell’ambiente
www.epa.gov/epawaste/conserve/tools/payt/index.htm
www.payt.org www.payt.net
www.p2pays.org/
Metodologie di tariffazione puntuale dei rifiuti in Europa
Paese
Diffusione
Criteri di misura
Germania
Molto diffuso
Volume
Austria
Molto diffuso
Volume, Sacchi prepagati
Belgio
Molto diffuso (modo di finanziamento maggiore in due
delle tre regioni: Fiandre e Wallonia)
Sacco prepagato, pesata,
Volume
Danimarca
Relativamente diffuso
(7% dei comuni nel 2002)
Volume
Irlanda
Abbastanza diffuso
Volume, peso (in minima
parte)
Finlandia
Elevato
Pesata e frequenza delle
raccolte
Francia
Poco diffuso
Pesata e frequenza di
raccolta
Italia
Poco diffuso
Paesi bassi
Poco diffuso
Svezia
Diffuso (già dagli anni ’60 diffusione della tariffa
puntuale)
Volume, frequenza della
raccolta.
Svizzera
Molto diffuso (60% dei comuni rappresentano 67% della
popolazione nel 2000)
Sacco prepagato
Elaborazione su dati ADEME Agence De l’Environnement et de la Maitrise de l’Energie
Aspetti peculiari del servizio
di tariffazione puntuale
I contenitori sono posizionati in via prioritaria nelle aree di pertinenza
delle utenze ed esposti su strada solo in occasione della raccolta.
ECCEZIONE:
Solo laddove non sia possibile individuare degli spazi si valuterà la
possibilità di posizionare i contenitori in modo permanente su strada e
chiuderli con lucchetto: saranno comunque ad uso esclusivo delle
stesse utenze (identificazione)
CONDIZIONE
NECESSARIA PER
APPLICAZIONE
TARIFFA PUNTUALE
Strumenti per misurare la quantità di RU
prodotta da ogni singola utenza condominiale
Sui sacchetti dei rifiuti recuperati o non recuperabile si sta sperimentando
l’applicazione di transponder elettromagnetico passivo a perdere.
Strumenti per misurare la quantità di RU
prodotta da ogni singola utenza condominiale
Ogni contenitore è dotato di un codice identificativo che consente l’attribuzione
univoca ad un’utenza (tutte le famiglie residenti in un dato n. civico) o non domestica
Su tutti i contenitori del rifiuto non recuperabile è applicato un transponder
elettromagnetico passivo. Ciò permette la misurazione in automatico, attraverso
apposita strumentazione montata sui mezzi di raccolta, del numero di svuotamenti
Andamento del costo medio dei trasponder passivi e dei dispositivi di lettura in dollari
Evoluzione tariffazione puntuale:
Consorzio dei Comuni dei Navigli
Consorzio dei Navigli 1997 fino al 2006
raccolta a sacchi con cartoncini identificativi
Consorzio dei Navigli dal 2007 uso
mastelli e bidoni con trasponder
Servizio
-
Impatto
sugli
utenti
-
Costi di
gestione
-
Monitoraggio servizio costante;
Ottimizzazione dei tempi di raccolta dovuti alla
riduzione della frequenza di conferimento;
Migliore efficacia nell’intercettazione degli
identificativi.;
Ergonomicamente più vantaggioso per il
personale addetto alla raccolta
Trascurabile impegno richiesto all’utente
nell’approvvigionamento dei materiali per la R.D.;
Maggiore garanzia in merito alla privacy;
Igienicamente il bidone ripara meglio dai danni
causati sia dai rifiuti contenuti nel suo interno che
all’esterno
Minore costo del servizio rispetto al metodo a
cartellini con codice a barre con identificativi a
perdere;
Eliminazione costi legati ai processi di acquisto
sacchi e stampa/consegna/lavaggio/lettura dei
cartellini a barcode.
Strumenti per misurare la quantità di varie frazioni (riciclabili
e non) da ogni singola utenza condominiale
Consorzio Padova Tre
Per favorire il compostaggio domestico le tessere con
trasponder vengono applicate solo sui mastelli e bidoni utilizzati
per rifiuti considerati “onerosi” secondo il sistema Padova Tre:
•  SECCO NON RICICLABILE
•  UMIDO
•  VERDE
Tutti gli altri rifiuti recuperabili (plastica, vetro, carta, ferro e
lattine) continuano ad essere gestiti come nel passato senza
rilevazione degli svuotamenti, in quanto gratuiti per gli utenti.
Tariffa puntuale: Consorzio Priula
Livelli di RD del Consorzio Priula dopo l’avvio del PaP e dopo la
% RACCOLTA DIFFERENZIATA
COMUNI GESTITI DAL CONSORZIO PRIULA
completa estensione della tariffazione puntuale.
80%
AVVIO TARIFFA PUNTUALE
70%
60%
50%
40%
65,64%
70,42%
73,82%
75,63%
76,99%
77,59%
30%
20%
27,18%
33,64%
10%
0%
CONSORZIO ANNO
2000
(14 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2001
(14 COMUNI)
Fonte: Consorzio Priula.
CONSORZIO ANNO
2002
(14 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2003
(18 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2004
(22 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2005
(22 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2006
(23 COMUNI)
CONSORZIO ANNO
2007-primo sem (23
COMUNI)
METODOLOGIA E STRUMENTI PER LA
PROGETTAZIONE DELL’AVVIO DEL PORTA A PORTA:
ROMA, TRENTO, NAPOLI
Le esperienze di avvio del sistema porta a
porta nelle Città di Trento, Roma e Napoli
con il supporto tecnico dei tecnici della
ESPER sono state attuate utilizzando il
software SimulazioneCostiServiziIintegrati
brevettato a livello europeo dalla ESPER
(validato dall’APAT ora ISPRA) per la
progettazione di dettaglio dei servizi di
gestione integrata dei RU.
Tale software ha consentito di definire in
modo estremamente accurato e preciso i
costi di raccolta di ogni singola frazione per
ogni singolo lotto dei Comuni ottimizzando
anche i calendari operativi del servizio per
ridurre i costi di raccolta. La descrizione del
software è stata riportata nel volume
“Analisi tecnico-economica della gestione
integrata dei RU” edito da ISPRA e redatto
da ARPA Veneto
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/APAT/Pubblicazioni/Rapporti/Documento/rapporto_103_2009.html
RD porta a porta: sperimentazione a Roma
Decima:
Colli Aniene:
4.583 famiglie
12.833 abitanti
270 utenze non domestiche
Edilizia intensiva a sviluppo
verticale (6-8 piani)
Presenza di locali rifiuti
1.668 famiglie
4.504 abitanti
91 utenze non domestiche
Edilizia a sviluppo verticale (3-4 piani)
Presenza di piani “pilotis”
Massimina:
4.548 famiglie
12.734 abitanti
517 utenze non domestiche
Edilizia orizzontale non
intensiva
(monofamiliare, 2 piani)
Tre quartieri
ben delimitati
L’avvio del porta a porta a Roma nei primi 3
quartieri
Colli Aniene:
4.583 famiglie
12.833 abitanti
270 utenze non domestiche
Edilizia intensiva a sviluppo
verticale (6-8 piani)
Presenza di locali rifiuti
Massimina:
4.548 famiglie
12.734 abitanti
517 utenze non domestiche
Edilizia orizzontale non intensiva
(monofamiliare, 2 piani)
Decima:
1.668 famiglie
4.504 abitanti
91 utenze non domestiche
Edilizia a sviluppo verticale (3-4 piani)
Presenza di piani “pilotis”
Il progetto di raccolta porta a porta
per Colli Aniene e Decima
Bidoncini condominiali e frequenze di svuotamento
SCARTI ALIMENTARI
E ORGANICI
BIDONCINI DA
L 120 E L 240
MATERIALI NON
RICICLABILI
Materiali non oggetto di
raccolta differenziata
BIDONCINI DA
L 120, L 240, L 360
3 VOLTE A SETTIMANA
2 VOLTE A SETTIMANA
CARTA
Carta, cartone,
Cartoncino
MULTIMATERIALE:
BIDONCINI DA
L 120, L 240, L 360
BIDONCINI DA
L 120, L 240, L 360
1 VOLTA A SETTIMANA
1 VOLTA A SETTIMANA
Contenitori in vetro,
plastica e metallo
LE LETTERE
• 
• 
• 
per le famiglie
per gli amministratori di condominio
per le utenze non domestiche
PIEGHEVOLE FRONTE
BUSTA FRONTE
PIEGHEVOLE CENTRALE
BUSTA RETRO
LETTERA
PIEGHEVOLE RETRO
PIEGHEVOLE INTERNO
Il kit per le famiglie a Roma
SHOPPER
BIOPATTUMIERA
SACCHETTI
GUIDA
PROMEMORIA
CALENDARIO
RD porta a porta: sperimentazione a Roma
Indagine sulla soddisfazione degli utenti
Colli Aniene
Decima
Soddisfazione per il nuovo sistema di
raccolta dei rifiuti “Porta a Porta”
93,4%
85,3%
Non tornerebbe più indietro al vecchio
sistema (cassonetti stradali)
82,6%
73,7%
Raccomanderebbe il passaggio al nuovo
servizio negli altri quartieri
91,7%
84,8%
> 90%
> 90%
Il servizio porta a porta migliora la
raccolta differenziata, la salvaguardia
ambientale, aumenta il riciclo dei
materiali
Fonte dei dati: AMA Roma
RD porta a porta: sperimentazione a Roma
Primi risultati dall’avvio del servizio
Colli Aniene
Aprile - Settembre 2007
MULTIMATERIALE
16%
61% raccolta
differenziata
CARTA
16%
UMIDO
29%
RIFIUTI NON RICICLABILI
39%
Fonte dei dati: AMA Roma
RD porta a porta: sperimentazione a Roma
Primi risultati dall’avvio del servizio
Decima
Giugno - Settembre 2007
MULTIMATERIALE
15%
60% raccolta
differenziata
CARTA
16%
UMIDO
29%
RIFIUTI NON RICICLABILI
40%
Fonte dei dati: AMA Roma
La raccolta porta a porta a Trento
Entro 2009 in Trentino vi è l’obbligo di passaggio dalla tariffazione parametrica
alla tariffazione puntuale del servizio.
Il comune di Trento e la Trentino Servizi con la consulenza di Esper hanno predisposto
la riorganizzazione dei servizi di raccolta per permettere tale trasformazione. I risultati
dei primi quartieri sono ottimi.
Gardolo e Meano RD: 68% - Media cittadina RD: 48%
Tariffa puntuale: si paga per quanti rifiuti si produce.
Transponder
Residuo
Vetro
Imb.legg.
Carta
Umido
Il caso di Trento
Modalità di calcolo della tariffa puntuale a Trento
Utenze domestiche:
• QUOTA FISSA parametrata al numero di componenti della famiglie con opportuni
correttivi per le famiglie in condizioni economiche disagiate;
• QUOTA VARIABILE determinata in base all’effettivo volume conferito del secco non
riciclabile, conteggiato attraverso il rilevamento del numero di svuotamenti annuali
del contenitore (mediante il transponder installato nei contenitori) moltiplicato per il
volume dello stesso contenitore
Utenze non domestiche:
• QUOTA FISSA commisurata al volume del contenitore assegnato con un eventuale
correttivo collegato alla superficie occupata;
• QUOTA VARIABILE applicata sia al SECCO residuo (determinata in base ai volumi
conferiti attraverso il conteggio del numero di svuotamenti e del volume del
contenitore del secco non riciclabile, conteggiati attraverso un transponder installato
nei contenitori) che alle FRAZIONI RICICLABILI (determinata in base al volume dei
contenitori per le frazioni riciclabili)
La tariffazione del servizio per i condomini può essere attuata attraverso la suddivisione
della parte variabile della tariffa fra le famiglie che condividono l’utilizzo della stessa
batteria di contenitori o l’utilizzo, su richiesta, di bidoni o mastelli familiari
Il caso di Trento
Andamento della RD domiciliare a Trento nel 2007
75,0%
69,7%
65,3%
66,2%
67,5%
66,9%
70,0%
63,6%
65,0%
58,4%
60,0%
52,7%
55,0%
48,3%
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
giugno
luglio
agosto
settem bre
Dato medio mensile Gardolo-Meano
Dato medio mensile intera Città di Trento
ottobre
novem bre
dicem bre
gennaio
gennaio
Il progetto Porta a porta a Napoli
http://www.asianapoli.it/portaaporta/
44
«I rifiuti dalla A alla Z »
http://www.asianapoli.it/portaaporta/
Calendari di raccolta
UTENZE DOMESTICHE LOTTO 1
UTENZE NON DOMESTICHE LOTTO 2
http://www.asianapoli.it/portaaporta/
Mailing Amministratori
Mailing Famiglie
Mailing Utenze non Domestiche
Lettera e busta
47
Frequenze di raccolta utenze domestiche Napoli
http://www.asianapoli.it/portaaporta/
Frequenze utenze non domestiche a Napoli
SCARTI
ALIMENTARI E
ORGANICI
6/7
INDIFFERENZIATO
Materiali non riciclabili
2/7
CARTA E
CARTONE
2/7 e 6/7
MULTIMATERIALE
Imb. in plastica e
metallo
2/7
VETRO
2/7
Complessità della progettazione a NAPOLI
GRADO DI FIDUCIA DEGLI UTENTI
CRISI DI CONFERIMENTO E CUMULI STRADALI
QUARTIERI CON DIVERSE TIPOLOGIE URBANISTICHE
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/21-dicembre-2010/bagnoli-cometokyo-7-quartieri-ricicloni-che-trainano-napoli--181121137022.shtml
Analisi esperienze di utilizzo di postazioni
automatizzate (stradali o interrate) per
l’identificazione degli utenti conferitori e
l’incentivazione della raccolta
differenziata
Effetti dei cassonetti con calotta a Mira (VE)
ed a Rimini per misurare la quantità di RU
Contenitori di
prossimità
dell’umido a
Rimini posti
accanto a
cassonetti
dotati di calotta
Esempi di isole ecologiche interrate dismesse a Bari
Esempi di isole ecologiche interrate a Foggia
Repubblica — 28 luglio 2007 pagina 13 sezione: BARI
Le cause dell' emergenza rifiuti a Foggia sono sotto l' occhio di tutti i
cittadini. La raccolta differenziata è a livelli bassissimi (7 per cento),
pertanto l' unico modo di smaltire i rifiuti è la discarica. Eppure a Foggia
sono state create a questo scopo le isole ecologiche. Ben 30, distribuite
in tutta la città, inaugurate con almeno due cerimonie ufficiali. Non
hanno mai funzionato e sono in stato di totale abbandono. I cittadini non
hanno mai compreso cosa servissero questi cilindri d' acciaio apparsi
all' improvviso come funghi nelle vie cittadine. Molti li hanno studiati
invano per lungo tempo e qualcuno, avendo intuito che in qualche modo
fossero inerenti ai rifiuti, ha cominciato a riempirli di cartacce, cicche o
altri simili scarti. Un' altra triste storia dunque di spreco di denaro
pubblico.
Eppure il progetto sulla carta era
ambizioso. In un opuscolo dell'
assessorato all' Ambiente del
Comune di Foggia si legge infatti: «Le
isole ecologiche sono macchine
destinate alla raccolta di rifiuti
speciali quali carta, cartone, vetro e
plastica. Trattasi in particolare di
unita interrate, completamente
automatizzate e predisposte per
accogliere in tre ampi volumi (mobili,
separati e non direttamente visibili) i
rifiuti speciali suddetti». Più avanti, si
legge ancora: «Queste unità verranno
utilizzate dal cittadino, per il
conferimento dei rifiuti da
differenziare, mediante l' impiego di
una personale "memory card“.
Fonte http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/28/foggia-lo-scandalo-delle-isole-ecologiche-gli.html
Fonte http://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=WnRxWBUiSoI
Esempi di isole ecologiche interrate
ormai dismesse a Procida
Resoconto su isole ecologiche interrate posizionate ad Alessandria
Postazione interrata vandalizzata ad Alessandria
Postazione interrata incendiata di P.za M. T. di Calcutta
Fonte http://www.tuononews.it/tn/article/7DA08028BE6&Ref=SRC “Cassonetti incendiati: un danno al patrimonio
pubblico
Fonte http://www.tuononews.it/tn/article/7DA0816E37A&Ref=SRC “Nuovamente ko l'isola ecologica”
Fonte http://www.ilpiccolo.net/pagine/mostra_archivio/index.php?PDF_FILE=picc_2010_07_30_089_011.PDF
Fonte http://www.tuononews.it/tn/article/7DA0624FCA2&Ref=SRC “Isole ecologiche interrate, una bella cosa... se
funzionassero”
Esempi di isole ecologiche interrate dismesse in Liguria
Esempi di isole ecologiche interrate nel centro di Torino
ISOLE ECOLOGICHE INTERRATE MONOMATERIALE DI PIEVE EMANUELE (MI)
Esempi di isole ecologiche interrate nel centro di Ravenna
Le polemiche non sono cessate ed i mass-media locali hanno evidenzia che la
'bocca di conferimento' della carta sia così piccola e spesso talmente piena da
alimentare conferimenti fuori dagli appositi contenitori. Viene segnalato anche
“il cattivo odore in pieno centro che prima non c’era e ora c’è, l’andirivieni dei
camion anche di grandi dimensioni in una zona di passeggio che contribuisce
all’aumento del rumore e dell’inquinamento addirittura in piena ztl”.[2]. E stata
perfino deposta simbolicamente una corona funebre con il messaggio “Qui
riposano senza pace e onore l’immondizia e il decoro“[3]. Una associazione
locale denominata “Ravenna Viva”[4], ha quindi raccolto 450 firme in due giorni.
[5].
A fine dicembre del 2009 i Vigili del Fuoco sono stati ad esempio
impegnati a domare un incendio divampato nell’isola ecologica interrata
di piazza Andrea Costa poiché aveva preso fuoco un "cassonetto"
interrato per la raccolta indifferenziata. L’operazione è risultata però
particolarmente difficile perché le fiamme avevano messo fuori uso il
motorino che permette al dispositivo interrato di alzarsi[1].
[1] Fonte http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/002387-fiamme-allisola-ecologica-piazza-costa
[2] Fonte http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/009599-isola-interrata-un-fallimento-tutta-linea?page=0%2C5
[3] Fonte http://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/locale/2009/09/27/237047-humour_nero_maleducazione_rapporto_cassonetto.shtml
[4] Fonte http://www.fotoaeree.com/tag/decoro-urbano/
[5] Fonte http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/00526-isola-interrata-parere-contrario-alla-petizione-ravenna-viva
Sistema Igenio utilizzato nel centro storico di Ancona
Sistema Igenio utilizzato nel centro storico di Ancona
Era il 1787 quando Goethe ammirava il riciclaggio di rifiuti a Napoli
I rifiuti sono utili per il circo lo produttivo e sono da considerarsi una ricchezza per un paese.
Lo avevano capito i Napoletani di allora e lo aveva capito persino lo scrittore tedesco Goethe, grande amante dell‘Italia e della
Sicilia, che così scriveva a Napoli il 27 Maggio 1787:
Moltissimi sono coloro parte di mezza età, parte ancora ragazzi e per lo più vestiti poveramente che trovano lavoro
trasportando le immondizie fuori città a dorso d animo. Tutta la campagna che circonda Napoli è un solo giardino d‘ortaggi,
ed è un godimento vedere le quantità incredibili di legumi che affluiscono nei giorni di mercato, e come gli uomini si dian da
fare a riportare subito nei campi l eccedenza respinta dai cuochi, accelerando in tal modo il circolo produttivo.
Lo spettacoloso consumo di verdura fa si che gran parte dei rifiuti cittadini consista di torsoli e foglie di cavolfiori, broccoli,
carciofi, verze, insalate e aglio, e sono rifiuti straordinariamente ricercati. I due grossi canestri flessibili che gli asini portano
appesi al dorso vengono non solo inzeppati fino all‘orlo, ma su ciascuno d essi viene eretto con perizia un cumulo imponente.
Nessun orto può fare a meno dell‘asino. Per tutto il giorno un servo, un garzone, a volte il padrone stesso vanno e vengono
senza tregua dalla città, che ad ogni ora costituisce una miniera preziosa. E con quanta cura raccattano lo sterco di cavalli e
di muli! A malincuore abbandonano le strade quando si fa buio, e i ricchi che a mezzanotte escono dall‘Opera certo non
pensano che già prima dello spuntar dell‘alba qualcuno si metterà a inseguire diligentemente le tracce dei loro cavalli.
A quanto m hanno assicurato, se due o tre di questi uomini, di comune accordo, comprano un asino e affittano da un medio
possidente un palmo di terra in cui piantar cavoli, in breve tempo, lavorando sodo in questo clima propizio dove la
vegetazione cresce inarrestabile, riescono a sviluppare considerevolmente la loro attività.
Goethe - Viaggio in Italia
Stiamo parlando di raccolta dell‘umido e di compostaggio.
Il passato come sempre insegna, ma nessuno è disposto ad imparare.
Grazie per l’attenzione
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