Quadrimestrale di informazione - anno VII - numero 15 - Pubblicato a Bologna - Dicembre 2008 - € 1,00 - Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002
notizie e consigli a tutela dei cittadini
POTENZIAMO
LA NOSTRA ATTIVITà
IN DIFESA
DEI CITTADINI
Infortunistica TADDIA
accresce l’impegno contro la malasanità
EDITORIALE a pag. 3
INVESTIMENTI
CHE FANNO MALE...
AL PORTAFOGLI
La crisi delle Borse mondiali ci ricorda
che bisogna investire con molta cautela
a pag. 10
PER LA SICUREZZA
NON CI SONO
PARI OPPORTUNITà
Gli incidenti sul lavoro sono in calo,
ma non per donne, immigrati e precari
a pag. 12
I PAZIENTI
HANNO PERSO LA PAZIENZA
Boom di richieste di risarcimento per casi di malasanità
SPECIALE a pagg. 20-23
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2
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POTENZIAMO
lA nostrA attività
in difesa dei cittadini
EDITORIALE
infortunistica taddia
ACCRESCE IL SUO impegno
contro LA malasanità
90
al giorno è il numero imbarazzante di persone che perdono la vita a causa di esiti infausti o dannosi delle terapie mediche, e in questo conteggio, già preoccupante, non sono incluse le persone
che restano gravemente menomate. Queste vittime, spesso inconsapevoli, per la gran parte restano
prive di qualsiasi risarcimento per mancanza di informazioni circa i propri diritti.
E
cco perché ho pensato che fosse necessario sollecitare l’associazione Antaccis, di cui “infortunistica
TADDIA” è da anni partner, a diffondere una più ampia conoscenza dei diritti del paziente, affinché i danneggiati possano ottenere il giusto risarcimento dei danni subiti.
F
orse non tutti sanno che da qualche tempo la giurisprudenza è passata dall’affermazione della
natura extracontrattuale della responsabilità medico-sanitaria a quella contrattuale, modificando
le regole sul nesso di causalità e sull’onere della prova, e riconoscendo quindi la responsabilità del
medico e/o della struttura sanitaria-ospedaliera in tutti quei casi in cui terapia, intervento o metodo
siano stati inadeguati o quando il medico o l’ospedale abbiano omesso le cure appropriate o commesso
un errore terapeutico.
A
chiunque ne abbia necessità i punti di ascolto di Antaccis (associazione nazionale a tutela dell’automobilista e del cittadino coinvolti in un incidente stradale o sul lavoro), costituiti in tutta Italia
presso le agenzie affiliate “infortunistica TADDIA”, saranno a disposizione offrendo un consulto interamente gratuito sull’eventuale danno da malasanità: una commissione medica di esperti analizzerà
tutta la documentazione del paziente e qualora sussista la possibilità di procedere per la richiesta di
risarcimento “infortunistica TADDIA” anticiperà tutte le spese dovute a perizie e visite mediche, e
persino in caso di esito negativo della pratica il Cliente non sarà tenuto a rifondere alcuna cifra.
S
ta per iniziare un nuovo anno che vede gran parte degli italiani in grosse difficoltà economiche,
e implementando questo servizio anche noi vogliamo offrire un contributo alla soluzione di un
problema che è causa di grossi danni non solo per la salute e l’incolumità, ma anche per il portafoglio
dei cittadini. La malasanità sarà l’obbiettivo 2009 dell’associazione Antaccis, sempre dalla parte del
danneggiato bisognoso di tutele, sia esso automobilista che cittadino comune. Dal suo canto il gruppo
TADDIA, da sempre sostenitore dell’associazione, contribuirà mettendo a disposizione le sue strutture e i suoi convenzionati, dalle agenzie affiliate ai partners specializzati nel campo medico e legale,
e offrendo il consistente e concreto sostegno dell’anticipo spese, al fine di concedere come sempre al
danneggiato il giusto indennizzo senza alcun impegno economico.
È
con piacere che ho scelto le pagine di TADDIAinforma per annunciare questa importante innovazione che potenzia ed accresce ulteriormente i nostri servizi, e sono certo che i nostri lettori saranno
lieti di sapere che la loro rivista preferita si fa veicolo di una nuova occasione di tutela dei diritti negati:
ai lettori stessi va infine il mio ringraziamento per l’affetto e la costanza con cui ci seguono, contribuendo in numero sempre crescente alla diffusione e al successo della rivista.
Buona lettura!
3
in questo numero
GUIDA TRANQUILLO, AD OCCHI CHIUSI! 7
Falsi non vedenti guidano indisturbati e percepiscono la pensione!
L’AVVOCATO RISPONDE
8
Sono dovute le spese legali per l’intervento del patrocinatore in caso
di procedura di risarcimento diretto?
INVESTIMENTI CHE FANNO MALE...AL PORTAFOGLI
La crisi delle Borse mondiali ci ricorda
che bisogna investire con molta cautela
PER LA SICUREZZA NON CI SONO
PARI OPPORTUNITà
Gli incidenti sul lavoro sono in calo,
ma non per donne, immigrati e precari
COMUNICARE CON EFFICACIA
AIUTA LA SICUREZZA 14
L’Inail punta sulla forza di un messaggio
curato dai maggiori professionisti della pubblicità
IN BREVE
16 - 17
DORMITE SONNI TRANQUILLI
...MA NON IN AUTO!
18
Come evitare il rischio di colpi di sonno alla guida
LO SPECIALE DI QUESTO NUMERO:
I PAZIENTI HANNO PERSO
LA PAZIENZA
20
Boom di richieste di risarcimento
per casi di malasanità
4
12
10
INDICE
FACCIAMOCI VALERE:
IL FILO DI ARIANNA
Qualche “dritta” per districarsi
nel groviglio burocratico
delle pratiche automobilistiche
24
A NORMA DI LEGGE 26
NON APRITE QUELLO...SPORTELLO!
29
EBBREZZA E CONFUSIONE 30
NOTIZIARIO A.N.T.A.C.C.I.S.
31 - 34
L’abitacolo dell’auto è “infestato”
da pericoli invisibili
Le tabelle obbligatorie al centro delle polemiche
Area di servizio - la rubrica dell’autotrasportatore 36
STUDIARE LA REALTà
PER PROGETTARE LA SICUREZZA
TADDIA IN ITALIA - TADDIA CONSIGLIA 39 - 47
Agenzie affiliate e ditte convenzionate
TADDIA TOP PARTNERS
48 - 49
I convenzionati che offrono le migliori condizioni
DIVISIONE SINISTRI MORTALI PARTNERS 50 - 52
Le migliori onoranze funebri d’Italia
DOVE SIAMO
Punti di distribuzione di TADDIAinforma
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GUIDA TRANQUILLO,
AD OCCHI CHIUSI!
Falsi non vedenti guidano indisturbati e percepiscono la pensione!
(tratto da Repubblica.it)
C
iechi, ma con la patente di
guida o il porto d’armi. Capaci di andare a caccia e di giocare al videopoker. Per anni - in
alcuni casi anche trenta - hanno
preso la pensione: un totale di
3 milioni e 800 mila euro indebitamente percepiti. Ora sono
stati scoperti dalla Guardia di
Finanza, che ha denunciato per
truffa ed altri reati 82 persone,
tra finti non vedenti, medici e
componenti delle commissioni
che ne hanno attestato la (finta)
invalidità.
I
l blitz - compiuto dagli uomini del colonnello Fernando
Verdolotti, comandante del
nuovo Nucleo speciale Spesa
pubblica e Repressione frodi
comunitarie - è stato chiamato
“operazione Gerico”, e si è svolta
su tutto il territorio nazionale.
D
urante questa attività di
riscontro i finanzieri, come
spiega il tenente colonnello
Giuseppe Molorolo, si sono imbattuti in casi clamorosi. Alcuni
“ciechi” sono stati sorpresi alla
guida di auto o motorini; un
altro è stato scoperto mentre
leggeva una rivista; altri ancora,
convocati negli uffici della GdF,
si sono presentati da soli ed
hanno letto, compilato e sottoscritto la documentazione che
gli era stata presentata.
C
’è stato anche chi è stato
trovato all’interno di un
bar alle prese con un videogioco e chi (in Sicilia) è stato
filmato mentre dal balcone di
casa, al sesto piano di un palazzo, commentava con un venditore di pesce la qualità dei suoi
prodotti. Tra i denunciati anche
un bracconiere, colto in flagranza mentre andava a caccia in
un’area protetta, in Toscana, e
un altro che era già stato segnalato all’autorità giudiziaria per
sequestro e violenza sessuale.
L
a maggior parte dei controlli positivi (23,64%) si sono
avuti in Campania, seguita da
Lazio (14,55%), Sicilia (14,04%)
e Calabria (12,73%); l’unica regione dove non è stato accertato
alcun caso è la Basilicata.
I
finti ciechi, hanno spiegato le
Fiamme Gialle, percepivano
mediamente una pensione di
un migliaio di euro al mese.
E tra loro c’è anche chi, negli
anni, ne ha accumulati oltre 200
mila.
L
a prima mossa è stata quella
di esaminare le posizioni
fornite da Inps e Inail relative
ai 55.599 titolari di pensioni ed
indennità di accompagnamento
per cecità totale. Le informazioni sono state incrociate con
quelle contenute in diverse banche dati in uso alla Guardia di
Finanza, ad esempio quelle dei
possessori di patente di guida
o di porto d’armi: si è arrivati
così a 371 soggetti “a rischio”,
sospettati cioè di aver percepito
sussidi per invalidità senza i
requisiti di legge.
A
questo punto sono scattati i controlli da parte dei
reparti territoriali delle Fiamme
Gialle, che alla fine (ma un centinaio di posizioni sono ancora
da vagliare) hanno scoperto 74
falsi ciechi e denunciato altre
8 persone, tutte componenti di
commissioni mediche ritenute
“compiacenti”.
7
?
L’AVVOCATO RISPONDE
sono dovute le spese legali
per l’intervento
del patrocinatore
In caso di procedura
di risarcimento diretto?
(risponde l’avv. Angelo Pisarro)
C
apita spesso che un’automobilista rimanga coinvolto in un
incidente stradale e decida di affidarsi alla tutela di un avvocato o
di un patrocinatore stragiudiziale.
Fin qui nulla di strano! Purtroppo
la legislazione degli ultimi due/tre
anni ha sicuramente compromesso
il diritto di risarcimento del danno, o meglio, la possibilità di farsi
assistere da un patrocinatore, per
il recupero dei danni subiti in un
incidente stradale, senza subire ulteriori spese. Ciò che osteggia fortemente il predetto diritto è quella
procedura prevista dal Codice delle
Assicurazioni, meglio nota coma
“Indennizzo diretto”! Con tale
procedura si stravolge il principio
in base al quale il danneggiato, in
occasione di incidente stradale,
venga risarcito dalla compagnia
del responsabile civile! Infatti, la
domanda di richiesta danni (nel
caso di scontro tra due veicoli
assicurati r.c. auto in Italia) sarà
rivolta all’impresa dell’automobilista danneggiato e non, come accadeva qualche anno fa, alla impresa
assicuratrice di controparte. Tutto
ciò comporta che il proprio assicuratore diventa anche il debitore del
danneggiato!
L
a problematica fondamentale
è costituita dal fatto che la
normativa predetta prevede esplicitamente il rimborso delle spese
mediche, o meglio della fattura del
medico legale di parte, sottacendo
di fatto il rimborso degli onorari
8
del legale e/o del patrocinatore
eventualmente intervenuto in
nome e per conto del danneggiato.
E
bbene tale angusto problema è
stato posto al vaglio dei giudici
di merito ed in particolare dei Giudici di Pace! Ci si è chiesto se sia
legittimo pretendere che il danneggiato automobilista, nel rivolgersi
ad un legale e/ o patrocinatore
stragiudiziale, abbia diritto al rimborso delle spese legali affrontate
o debba sopportarne il peso sulle
proprie spalle, o meglio tasche!
C
on molta precisione ed, a
giudizio di chi scrive, gioia il
Giudice di Pace di Milano – Sez.
II – con Sentenza n. 19143 depositata in data 31.07.2008 ha riconosciuto come dovuti gli onorari
dell’automobilista danneggiato il
quale si era rivolto ad un legale
per l’assistenza infortunistico
assicurativa. Le motivazioni in
base alle quali sono state accolte le
domande di rimborso delle spese
legali si sono soffermate sulla
necessità di
“...garantire al
danneggiato direttamente dal
proprio assicuratore un’assistenza
tecnica tempestiva e piena, che
velocizzi le modalità di riconoscimento dei risarcimenti realizzando
anche una riduzione dei tempi
di risposta alle esigenze degli
assicurati (e quindi una pronta
salvaguardia dei propri interessi), il tutto con contenimento dei
costi (anche legali) prevedendo
l’insorgenza di contenziosi dispendiosi e gravosi...”. Pertanto ove la
compagnia, a cui è stata inoltrata la richiesta danni a mezzo di
un legale e/o patrocinatore, non
abbia nei termini provveduto alla
apertura del sinistro, a nominare
il perito per la stima dei danni, e
sono trascorsi i termini di legge
dei 60 giorni (per i danni materiali), sono da riconoscersi anche le
spese legali oltre a quelle dirette ed
in nesso causale con il sinistro. Il
Giudice di Pace di Milano, nella
predetta sentenza, motiva altresì
che l’automobilista risulta essere
“consumatore, pertanto soggetto
più debole, quindi “....privarlo
del diritto di difesa affidandolo
completamente al proprio assicuratore che ha l’onere di risarcirlo,
non può essere certo garanzia di
aver assicurato quanto è nei suoi
diritti...”.
T
ale sentenza sicuramente
fa rispondere chi scrive alla
domanda posta dal lettore per cui
nel caso di procedura di indennizzo diretto debbano essere risarcite
le spese legali stragiudiziali ove
l’assicuratore – debitore non si
attenga alla legge prevista dal dlgs
205-2006 ed immotivatamente arrechi nocumento all’automobilista
(proprio assicurato) danneggiato.
V
edremo come la giurisprudenza si evolverà in merito a tale
problematica. Ai posteri l’ardua
sentenza!
9
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INVESTIMENTI CHE FANNO MALE
...AL PORTAFOGLI
La crisi delle Borse mondiali ci ricorda
che bisogna investire con molta cautela
(tratto dalla sezione “Investire” del sito dell’ADUC
- Associazione degli Utenti e dei Consumatori)
Decalogo per
l’investitore finanziario
non esperto
1. Chiarirsi le idee su cosa si
I
l mondo degli investimenti
finanziari è sempre più frequentato, sia perché gli italiani
sono più ricchi, sia perché la
finanza non è più solo qualcosa
per gli addetti ai lavori. Ma che
non sia tutto rosa, purtroppo,
non è una nostra invenzione. Le
recenti e ancora bollenti questioni tipo Cirio, “4You” o titoli
argentini, sono anche cronaca
10
giudiziaria. Per questo abbiamo
stilato un decalogo di riferimento per l’investitore finanziario
non esperto, ricordando che
anche sul sito internet dell’associazione (http://investire.aduc.
it) l’obiettivo principale è quello
di informare in modo semplice e
diretto, rispondendo anche agli
specifici quesiti che i risparmiatori ci pongono.
vuole dai propri soldi: protezione dall’inflazione per
il capitale che si prevede di
utilizzare nei prossimi 3-5
anni; oppure investimento
solo per i soldi che sicuramente non servono nei
prossimi 3-5 anni.
2. Dichiarare per iscritto
all’intermediario finanziario la propria propensione al rischio, abitudini e
obiettivi d’investimento.
Non barrare mai la casella
con la quale si dichiara di
non voler fornire queste
informazioni, anzi è bene
integrarle indicando espressamente le tipologie d’investimento che si desidera
escludere.
3. Prendere sempre tempo.
Non sottoscrivere mai
investimenti subito dopo
che il venditore (in banca
o il promotore finanziario)
ha terminato la descrizione.
Diffidare sempre dagli investimenti che devono essere
compiuti entro una certa
data. Richiedere sempre
copia di tutta la documentazione (prospetti informativi) e leggerla con calma da
soli. Firmare solo dopo aver
compreso ogni aspetto della
documentazione letta. Se il
venditore non vuole fornire questa documentazione
escludere a prescindere
l’investimento.
4. Investire solo in strumenti
finanziari che si sono pienamente compresi leggendo la documentazione. Non
fidarsi mai delle cose dette
a voce dal venditore, se la
documentazione fornita
non aiuta a comprendere
pienamente l’investimento
è meglio non investire. Se
siamo abbastanza sicuri, ma
si tratta di tipologie d’investimento nuove, investire
solo piccole parti del proprio patrimonio finanziario
(1 o 2% al massimo), si può
sempre integrare successivamente.
5. Non investire in singoli
titoli azionari, né in obbligazioni che non siano
emesse da Governi affidabili. Si corrono solo dei
rischi aggiuntivi che non
sono ripagati da adeguati
rendimenti medi attesi.
6. Non investire in strumenti
non quotati. Questa semplice regola preserva da
moltissimi problemi. La
quotazione in un mercato
finanziario regolamentato
non solo offre la liquidabilità dell’investimento, ma
preserva anche da tanti
strumenti finanziari inutilmente costosi e talvolta
poco trasparenti (come i
fondi comuni d’investimento non quotati, le gestioni
patrimoniali in quote di
fondi, le unit-linked, le varie obbligazioni strutturate
e tutte le diavolerie dell’ingegneria finanziaria che gli
intermediari inventano per
far pagare commissioni ai
propri clienti).
7. Per la protezione del capitale utilizzare: titoli di stato
a breve termine o indicizzati, buoni postali fruttiferi,
conti di deposito ad alta
remunerazione (senza costi)
e fondi monetari senza
commissioni di gestione (o
con commissioni di gestione inferiori allo 0,3%). Non
utilizzare prodotti finanziari generalmente definiti ”a
capitale garantito”.
8. Per gli investimenti utilizzare: titoli di stato per la
parte obbligazionaria, fondi
comuni indicizzati o (meglio) ETF per la componente
azionaria. Le proporzioni
dipendono dal proprio
profilo d’investitore, meno
esperienza si ha e meno
componente azionaria si
deve inserire in portafoglio.
9. Per accantonare risparmi
non utilizzare polizze vita
(sono inutilmente costose).
I PAC sono una buona soluzione a patto che prevedano basse commissioni di
ingresso (se non nulle) e di
gestione, ma è preferibile
comunque diminuire la
frequenza dell’investimento (trimestrale, invece che
mensile) ed investire direttamente in titoli (obbligazioni o ETF). L’investimento
rateizzato (specialmente per
la componente azionaria) è
un’ottima forma di investimento.
10. Se si avverte la necessità
di una consulenza: non
pensare di ricevere consulenza dai funzionari bancari
o dai promotori finanziari,
la loro funzione principale
è quella di vendere prodotti
finanziari. Sono in conflitto
d’interesse e possono, al
massimo, fornire consulenza strumentale alla vendita
dei prodotti. Dal Novembre
2007 è stata regolamentata
la figura del consulente
finanziario indipendente.
Se si dispone di un capitale
finanziario ingente e non si
vuole fare da soli, meglio affidarsi ad un professionista
pagato direttamente dall’investitore che a soggetti in
palese conflitto d’interesse.
11
PER LA SICUREZZA NON CI SONO
PARI OPPORTUNITà
Gli incidenti sul lavoro
sono in calo, ma non
per donne, immigrati
e precari
(tratto da Italialavoro.it)
D
iminuiscono gli incidenti
sul lavoro. Nel 2007 le
vittime sono state 1.210, in calo
del 9,8% rispetto al 2006, secondo la stima del dato consolidato. È il bilancio presentato
dall’Inail nel rapporto annuale.
Sulla base delle denunce pervenute al 30 aprile 2008, il dato
provvisorio parla di 1.170 infortuni mortali, ossia il 12,8% in
meno rispetto al 2006; in altre
parole 171 casi in meno rispetto
ai 1.341 dell’anno precedente.
La flessione risulta ancora più
accentuata considerando gli
ultimi sette anni: nel periodo
2001-2007, le morti bianche
hanno registrato un decremento del 24,3% (sul dato provvisorio del 2007). La percentuale
sale al -30,1% considerando gli
infortuni mortali avvenuti in
occasione di lavoro, sempre nel
periodo 2001-2007.
C
omplessivamente si registra un calo degli infortuni
in totale nel 2007: le denunce
registrate dall’Inail sono state
912.615, circa 15.500 casi in
meno rispetto all’anno precedente, pari ad una flessione
dell’1,7% (superiore, dunque,
al -1,3% che si era registrato
nel 2006). Il calo, sottolinea
l’Inail, risulta più significativo
alla luce del fatto che nel 2007
il numero degli occupati, sulla
base dei dati Istat, è cresciuto
dell’1%; in termini relativi, il
miglioramento reale è dunque
del 2,7%.
12
I
l calo sarebbe determinato principalmente da una
diminuzione “accentuata”
del fenomeno nell’agricoltura
che, sempre stando alle stime,
dovrebbe subire di una flessione compresa tra il 3 e il 5%. La
diminuzione nell’Industria e
Servizi dovrebbe invece oscillare intorno al punto percentuale,
mentre per i dipendenti dello
Stato prosegue la tendenza alla
crescita in atto ormai da alcuni
anni. Risulta “molto consistente” il calo temporaneamente
registrato per il settore delle
costruzioni. Tuttavia, sottolinea
l’Inail, “la modesta flessione che si
prospetta per il 2008, se confermata anche nei restanti mesi dell’anno, non si può certo ritenere soddisfacente, sia perchè segnerebbe
un passo indietro rispetto all’anno
precedente sia perchè proprio il
2008 rappresenta l’anno di inizio
della serie quinquennale che dovrà
essere posta sotto osservazione per
il perseguimento degli indirizzi
strategici stabiliti dalla Comunità
europea”. La direttiva comunitaria per il 2007 prevede, infatti,
per i paesi Ue una riduzione
degli infortuni sul lavoro del
25% nel periodo 2007-2012.
I
noltre, nonostante il calo
complessivo registrato, si
rileva un incremento degli
infortuni per i lavoratori atipici
(+5,7% per i parasubordinati e
+13,6% per gli interinali rispetto al 2006) e per gli stranieri
(+8,7% rispetto al 2006). Sono
proprio le due principali forme
di lavoro atipico, sottolinea
l’Inail, ossia lavoratori parasubordinati e quelli interinali, ad
aver fatto registrare nel 2007
“sensibili incrementi in termini di
infortuni”. La situazione è analoga per quanto riguarda l’andamento degli infortuni mortali (19 casi per i parasubordinati
e 13 per gli interinali), secondo
il dato provvisorio per il 2007,
anche se si tratta per la maggior parte di infortuni avvenuti
in itinere. Per quanto riguarda
i lavoratori stranieri, quelli
assicurati all’Inail nel 2007 sono
quasi tre milioni, in crescita
del 19,5% rispetto all’anno
precedente. L’incremento si
riflette anche sugli infortuni
sul lavoro, in crescita dell’8,7%
rispetto all’anno precedente: in
altri termini, 140.579 denunce
contro le 129.303 del 2006, “una
progressione in controtendenza
rispetto all’andamento infortunistico generale”. La percentuale
di infortuni attribuibili a lavoratori stranieri, rileva inoltre
l’Inail, sul totale dei lavoratori
ha ormai superato il 15%.
L
a percentuale di donne che
subisce infortuni sul lavoro
si mantiene invece sostanzialmente stabile anche per il 2007,
su valori intorno al 27,5%.
Pertanto, sottolinea l’Istituto,
alla diminuzione nel 2007 del
fenomeno infortunistico, hanno
contribuito in pratica solo i
maschi (-2,5%). Per entrambi i
sessi quasi l’80% degli infortuni
si concentra nelle fasce di età
centrali (18-34 e 35-49 anni),
con una decisa prevalenza in
quest’ultima classe di età, soprattutto per le donne.
O
ltre il 60% degli infortuni
nel 2007 si è concentrato
nel Nord Italia, l’area più industrializzata del Paese. Ma la
maglia nera, a livello regionale,
spetta alla Sicilia, l’unica ad
aver registrato un incremento
consistente degli incidenti sul
lavoro (+4,1%), in controtendenza rispetto all’andamento
generale rilevato per lo scorso
anno. Anche Lazio, Calabria
e provincia autonoma di Bolzano hanno fatto registrare un
aumento del fenomeno infortunistico, che però non supera
il mezzo punto percentuale.
Al contrario, i cali percentuali
maggiori degli infortuni nel
2007, sempre rispetto al 2006,
sono stati segnati da Valle
d’Aosta e Molise, entrambe con
una flessione pari al 7,9%. Bene
anche la Campania (-6,1%).
G
uardando le aree geografiche, nel Nord-Est, in particolare, sono stati denunciati nel
2007 quasi 299mila casi, un terzo del totale nazionale. Il dato
è comunque in calo del 2,2%
rispetto all’anno precedente.
Nel Nord-Ovest, invece, si sono
registrati oltre 260mila infortuni (-1,6%). A distinguersi è il
Sud con una flessione del 3,3%
(circa 118mila casi denunciati).
Più contenuto il calo al Centro
(-1,1%, con 180mila infortuni), mentre in controtendenza
risulta l’andamento delle Isole
(+2,4%, con oltre 53mila infortuni), derivante esclusivamente,
sottolinea l’Inail, dal sostenuto
incremento della Sicilia.
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13
COMUNICARE
CON EFFICACIA
AIUTA LA SICUREZZA
L’Inail punta sulla forza di un messaggio
curato dai maggiori professionisti della pubblicità
(comunicato stampa Inail)
“A
ttenzione ai comportamenti sicuri” è una campagna di comunicazione realizzata da INAIL, in collaborazione
con il Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche
sociali, che focalizza l’attenzione sui comportamenti sicuri da
adottare in ambito lavorativo.
McCann Erickson,
partner dell’INAIL
dal 2007 in quanto vincitrice della
gara europea indetta dall’Istituto.
L
a campagna vuole stimolare la consapevolezza individuale, una “presa di coscienza”
quotidiana, da parte dei datori di lavoro e lavoratori, del
ruolo di ciascuno nell’evitare
situazioni e comportamenti a
rischio. La caduta dei livelli di
attenzione del datore di lavoro
sulla sicurezza dei dipendenti
e quella dei lavoratori durante
il processo produttivo sono tra
le più frequenti cause e spesso
concomitanti, di infortuni sul
lavoro in particolare nella piccola e piccolissima impresa.
a pianificazione media
prevede oltre alla
stampa periodica
e quotidiana e agli
spot radiofonici,
una programmazione sui principali
quotidiani on line,
per creare continuità e sinergia con
la stampa tradizionale nonché una
campagna tramite
Promocard per
raggiungere un
pubblico giovane
nei luoghi di divertimento.
C
P
L
on tale campagna la Direzione Centrale Prevenzione ha dato voce al messaggio
utilizzando diversi canali di
comunicazione, tradizionali e
nuovi.
L
a creatività utilizzata è
quella ideata e realizzata,
sotto la direzione creativa di
Marco Carnevale, dalla Società
14
er la comunicazione non
convenzionale sono stati adottati “concept” creativi
rivolti ad un target trasversale
composto da bambini, giovani
e adulti. In una seconda fase,
saranno destinatari anche gli
immigrati.
L’
INAIL insieme a Fabrica,
il Centro di ricerca sulla
comunicazione di Benetton - direttore creativo per il progetto
INAIL Omar Vulpinari - ha cercato di individuare una forma
di comunicazione originale e
diversa.
è
nata così l’idea dei “Braccialetti della sicurezza”.
All’interno di una cultura della
“sicurezza da indossare” che
non si tesse né si impara in un
giorno, perché è cultura articolata e profonda che ha bisogno
di tempo per affermarsi, nasce
una sorta di “pret-à-porter” della sicurezza. Laddove il “bello
e pronto” da indossare non è
stavolta un prodotto
commerciale ma un
oggetto-testimonianza, ad alto valore
affettivo, che vuole
indurre chi lo indossa a metabolizzare i
significati di cui si fa
portatore.
I
messaggi, incisi
su un braccialetto che acquista così
un plusvalore emozionale sono forme
non convenzionali di
comunicazione che
presuppongono una
partecipazione attiva
dei destinatari del
messaggio. Riceverne uno, indossarne
uno rappresenta, infatti, plasticamente il
concetto di “mettersi
addosso la sicurezza”.
S
ono stati distribuiti, nella fase
iniziale della cam-
pagna, in occasione del
Meeting di Rimini di
fine agosto e alla Fiera
del Levante di Bari. Da
ultimo, in occasione della cerimonia di apertura
dell’anno scolastico da
parte del Capo dello
Stato i braccialetti della sicurezza sono stati consegnati a 2.500
studenti riunitisi al Quirinale.
C’è in progetto nel 2009 di
ripetere l’operazione traducendo i messaggi nelle lingue
delle comunità più numerose di
immigrati.
A
ltro originale strumento di
sensibilizzazione adottato
nel corso della campagna saranno “gli appendini” sagomati
che dal mese di novembre, sono
presenti e posizionati sui mancorrenti degli autobus di alcune
tra le principali città italiane.
Raffigurano “gruppi” di lavoratori o gruppi familiari che, tenendosi per mano, ci ricordano
che ciascuno di noi appartiene
ad un gruppo, ad una filiera e
che il comportamento sbagliato
di uno solo può causare conseguenze su tutti.
L’
attenzione come valore
comune di datori di lavoro e di lavoratori: la responsabilità verso gli altri è l’etica del
lavoro.
15
IN BREVE
Le virtù segrete
“anti-multa” del GPS
C
he il sistema GPS sia utile lo sanno tutti. Chi
dispone di una navigatore satellitare o di un
dispositivo con funzionalità di geo-localizzazione
sa quanto aiuto si riceva da indicazioni stradali e
di punti di interesse. Non tutti sanno, invece, che il
GPS può anche salvare da una multa. Non solo perché segnala la presenza di un autovelox, ma perché
può tracciare il percorso e rilevare che non sono stati
superati i limiti di velocità sul quel tratto di strada.
È quanto accaduto a Shaun Malone, 18 anni, che in
macchina aveva un tracciatore GPS installato dai genitori. Realizzato dalla società Rocky Mountain Tracking, il tracciatore invia un segnale ogni 30 secondi
insieme a un allarme via email quando chi guida supera le 70 mph. Shaun era stato multato da un poliziotto dotato di pistola radar, capace di misurare la
velocità dei veicoli di passaggio, che aveva rilevato 62 mph invece delle 45 concesse dalla legge in quella zona. Ebbene, i genitori di Shaun hanno creduto all’innocenza del figlio e hanno presentato ricorso
contro la multa. Inizialmente la corte ha dato ragione al poliziotto, basandosi sulla perizia effettuata
dal dottor Stephen Heppe, chiamato in qualità di esperto. Ma Heppe ha dovuto ricredersi a un esame
più accurato dell’apparecchio tracciatore, confermando in seconda istanza l’innocenza di Shaun. La
vicenda sta catturando l’attenzione di esperti e dei media statunitensi, in quanto, oltre a costituire un
importante precedente in ambito giudiziario, potrebbe dare il via a una serie di manovre furbesche atte
a manomettere i tracciatori GPS per spuntarla poi sulle rilevazioni effettuate dagli agenti.
(articolo di Pierluigi Emmulo su Webmasterpoint.org)
Promemoria
per chi deve
duplicare la patente
I
l duplicato della patente e della carta di circolazione
può essere spedito direttamente a casa dell’interessato nel caso di smarrimento, furto o distruzione. Basta
sporgere denuncia entro 48 ore presso un ufficio di Polizia che provvederà a rilasciare un permesso provvisorio
di guida o di circolazione valido fino al ricevimento del
duplicato. Il costo dell’operazione è di € 7,80 più le spese
postali da pagare al postino all’atto della consegna del
nuovo documento. Nel caso di duplicato di patente di
guida al momento della denuncia si dovrà portare un
documento di riconoscimento e due fotografie formato
tessera. Se entro 45 giorni dalla denuncia il duplicato del
documento non è ancora pervenuto si possono chiedere
informazioni al numero verde del Ministero dei Trasporti 800 232323. In casi particolari, come il deterioramento
della patente, non si può usufruire della procedura semplificata, ma bisogna rivolgersi agli uffici della Motorizzazione.
(tratto da poliziadistato.it)
16
Animali pericolosi...
conoscete il Podone?
IN BREVE
I
n Gran Bretagna la metà dei piccoli incidenti
è causato dai “podoni”, ovvero il pedoni che
camminano ascoltando l’I-Pod. All’origine di
questa gran quantità di mini-sinistri è la poca
attenzione posta dai “podoni” quando si trovano in strada. Lo scenario più comune, in base a
quello che si legge nelle pagine del The Daily
Telegraph, che cita i dati di un’agenzia di assicurazione, è quello del “podone” che attraversa
la strada senza guardare e senza sentire i veicoli
che sopraggiungono, costringendo così gli automobilisti a frenate brusche e a sterzate improvvise. E
non solo. Sempre in base all’articolo del quotidiano inglese, i “podoni”, molto spesso, hanno un orecchio occupato dall’auricolare del lettore MP3 e l’altro dal telefono cellulare, oppure digitano con una
mano un sms. La questione è diventata talmente urgente, e non solo del Regno di Sua Maestà la Regina,
che a New York c’è chi pensa di vietare l’uso di I-Pod, lettori MP3 o Blackberry mentre si attraversano
le strade di Manhattan. Carlo Kruger, membro del Senato dello stato di New York, ha proposto una
multa di 100 dollari per coloro sorpresi ad attraversare le vie della città con le cuffie nelle orecchie e la
musica a tutto volume.
(tratto da Asaps.it)
Indebitati per l’auto
L
a tremenda crisi finanziaria che ha investito gli Stati Uniti e il resto del mondo, dopo aver colpito il
settore immobiliare miete vittime anche nel settore automobilistico. Nel 2008 i prestiti d’auto non
rimborsati negli Stati Uniti hanno registrato un forte aumento, arrivando a un totale di ben 25 miliardi
di dollari. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Expedian Automotive, azienda specializzata
nei servizi per la prevenzione dei rischi di credito e di frode. Nel rapporto, presentato a Las Vegas durante l’Automotive Financial Summit, si fa notare che, rispetto al 2007, è aumentato del 9% il numero
di persone che non sono state in grado di pagare una rata del finanziamento e dell’11% di coloro che
di rate ne hanno saltate almeno due. E per il futuro le previsioni sono tutt’altro che rosee: le capacità di
credito stanno infatti peggiorando. Oggi solo il 57% dei beneficiari di prestiti sono considerati creditori
affidabili (prime rate ranking), mentre due anni erano il 61%. “La situazione economica costringe le aziende finanziarie a irrigidire le modalità di concessione dei prestiti, mentre i consumatori hanno sempre maggiori
difficoltà a pagare per tempo le rate - ha spiegato Scott Waldron, presidente di Experian Automotive - I
nostri dati mostrano chiaramente che il comparto automobilistico sta subendo perdite consistenti a causa dei debiti
insoluti. E probabilmente la cifra continuerà a salire”. In totale i prestiti auto attivi nel secondo trimestre
del 2008 sono circa 64 milioni, per un valore di 795 miliardi di dollari. Di questi, 4,4 milioni sono stati
concessi in questo periodo, in notevole calo rispetto ai 5.1 milioni dello stesso periodo del 2007.
(tratto da Repubblica Motori)
L’ambiente protesta ancora
C
lamorosa protesta di Greenpeace: nottetempo alcuni funamboli-attivisti sono riusciti ad oscurare il gigantesco cartellone
all’ingresso del Salone dell’Auto di Parigi. Sul logo della manifestazione è stato infatti calato un manifesto con un mondo schiacciato dal passaggio di un’auto. Il riferimento, fin troppo chiaro, è
alla poca attenzione che il mondo dell’auto dedicherebbe ai temi
ambientali. I gendarmi francesi, all’alba - ma solo grazie all’intervento dei pompieri - sono riusciti a rimuovere l’immenso telo di
Greenpeace.
(tratto da Repubblica Motori)
17
DORMITE SONNI TRANQUILLI
...MA NON IN AUTO!
Come evitare il rischio di colpi di sonno alla guida
(informazioni tratte da Repubblica Motori, Omniauto e Motorauthority)
N
umeri alla mano:
da gennaio ad
oggi sulle strade italiane sono avvenuti ben
13.212 incidenti, e secondo i dati forniti dal
Ministero della Salute
il 15 per cento di quelli
extra urbani sono stati
causato da disattenzioni per stanchezza, di
cui addirittura la metà
legati all’OSAS, un disturbo grave del sonno.
L’
OSAS è una delle sindromi dell’apnea del sonno,
una malattia estremamente
diffusa. Ne soffrono infatti circa
1.600.000 italiani, e dall’archivio
del Centro Studi e Documentazione Direct Line, la compagnia
telefonica e internet del Gruppo
Royal Bank of Scotland, risulta
che questa sindrome oltre a
mettere in pericolo la propria
salute riduce il livello di attenzione ed aumenta la stanchezza. Gli automobilisti affetti
da questa patologia risultano
quindi più vulnerabili ai sinistri
e commettono più infrazioni
durante la guida.
I
soggetti che soffrono di
OSAS dormono male durante
la notte, si svegliano ripetutamente e, di conseguenza, non
18
riescono a riposare. Questo
implica un calo notevole dell’attenzione durante il giorno
che inevitabilmente influenza
la prontezza di riflessi. I tempi
di reazione durante la guida dei
soggetti sani e di chi è affetto
dalla sindrome sono infatti
molto differenti: è stato calcolato che a una velocità di 130 km
orari chi soffre di OSAS percorre ancora circa 22 metri prima
di riuscire a frenare. Da notare
che il ritardo nella prontezza
dei riflessi è simile a quello che
si verifica in caso di guida sotto
l’effetto di alcol.
L’
effetto di sonnolenza
può essere causato, oltre che dalla OSAS, anche da
altri fattori, come ad esempio
dall’assunzione di farmaci. A
questo proposito il Centro Studi
e Documentazione Direct Line
ha commissionato un’indagine a Nextplora. Dalla ricerca,
su un campione di oltre 1.200
intervistati, risulta che ben il
90% degli italiani è convinto
che guidare dopo aver assunto
alcuni medicinali sia pericoloso
e preferisce quindi non mettersi
alla guida della propria auto.
Solo il 3% dichiara di non essere a conoscenza del fatto che
alcuni farmaci possono avere
effetti sulla guida, mentre il 7%
ritiene siano allarmismi inutili.
I
l 90% degli automobilisti
preferisce non rischiare di
mettersi alla guida e sceglie di
non utilizzare l’auto. Eppure
le statistiche rilevano che in
Italia gli incidenti causati dalla
sonnolenza, lieve o grave, sono
intorno al 20%.
E
cco allora 10 consigli per
limitare i rischi causati dalla
sonnolenza:
• Guidare solo quando si è
•
•
•
•
•
sufficientemente riposati e
mai dopo intense giornate
lavorative
Non fare pasti abbondanti
prima di mettersi in viaggio e soprattutto non bere
alcolici
Non guidare per più di otto
ore al giorno
Evitare di viaggiare durante le ore più calde e nelle
fasce orarie più a rischio
(dalle 2 alle 5 del mattino e
dalle 13 alle 16 del pomeriggio)
Mantenere areato l’abitacolo
Quando l’attenzione e la
concentrazione diminuisce e ci si sente stanchi,
fermarsi e rilassarsi fino al
recupero delle forze (sono
consigliate pause frequenti
•
•
•
•
di circa 20 minuti durante i
viaggi lunghi)
Non togliere le mani dal
volante e rimanere concentrati durante la guida
Rispettare la distanza di
sicurezza e se possibile
parlare con gli altri passeggeri per evitare i colpi di
sonno
Evitare di guidare se si sta
assumendo farmaci che
possono rallentare i propri
riflessi o portare sonnolenza
Ultimo, ma non per importanza, rispettare sempre i
limiti di velocità.
A
lcuni ricercatori giapponesi hanno messo a punto
un prototipo di sedile per auto
capace, grazie ad una serie di
sensori, di monitorare le variazioni del battito cardiaco e della
respirazione tipiche di una
persona che si sta addormentando. Il passo successivo sarà
collegarvi un efficace sistema di
allarme che strappi l’automobilista dalle braccia di Morfeo
prima che sia troppo tardi. La
commercializzazione è prevista
entro 5 anni ed il sistema sembra decisamente più attuabile
rispetto a quello studiato da
Mercedes: gli esperti del Mercedes-Benz Technology Centre di
Sindelfingen sono infatti impegnati nello sviluppo di un sistema di rilevamento della fatica
del guidatore. L’idea sfrutta il
fenomeno chiamato “microsleep”, una sorta di blocco temporaneo dell’attenzione in cui il
cervello elabora ciò che vedono
gli occhi ad una velocità pari a
quella di una persona in stato di
ebbrezza. Quel tanto che basta a
percorrere 28 metri praticamente senza controllo. Alla base ci
sarebbero telecamere a infrarossi che monitorano il movimento
delle palpebre; la strada è però
ancora lunga, speriamo che gli
esperti non si addormentino...
19
FOCUS ON
Lo speciale di questo numero
I PAZIENTI
HANNO PERSO
LA PAZIENZA
Boom di richieste di risarcimento
per casi di malasanità
(tratto da Repubblica.it e Italia Oggi)
O
perazioni sbagliate, errori
nella somministrazione
dei farmaci, diagnosi mancate:
in dieci anni in Italia le denunce
dei cittadini contro i medici e
gli ospedali sono aumentate del
66%. Secondo l’Ania, l’associazione nazionale delle imprese
assicuratrici, si è passati da
17mila danni segnalati nel 1996
a 28mila nel 2006. Per reggere
l’urto delle richieste dei cittadini le Regioni stipulano polizze
per la responsabilità civile in
campo sanitario per un totale di
circa 500 milioni di euro l’anno.
D
ietro al boom ci sono
vari motivi, spesso non
classificabili come malasanità.
Lo dice lo stesso organismo
autore dello studio, indicando
tra l’altro “una maggior consapevolezza dei propri diritti da parte
dei malati” che li spingerebbe
ad una conflittualità più marcata. Denuncia inoltre non vuol
dire automaticamente colpa:
restano una minoranza i casi in
cui si arriva ad un risarcimento. Secondo il Simpas, sistema
informativo ministeriale sulle
polizze assicurative in sanità,
i soldi vengono riconosciuti
20
in un terzo dei casi. E arrivano tardi, anche a causa della
lentezza dei processi. Sempre
secondo Ania nel 2006 era stato
liquidato solo il 68% del valore
dei sinistri provocati per errore
medico dieci anni prima. La
media dei rimborsi è tra i 25 e i
30mila euro.
M
entre il ministro alla
Pubblica amministrazione Renato Brunetta parla con
una certa frequenza di “macellai” tra i chirurghi, le Regioni e
il Governo si organizzano per
disporre di un sistema di “risk
management”, cioè di controllo
dell’errore in corsia. “Le realtà
più avanzate sono l’Emilia, la
Toscana, la Lombardia, il Veneto
e il Friuli - spiega Gianmario
Raggetti, professore all’Università politecnica delle Marche e
responsabile del Simpas - Riguardo alle denunce, è vero che in
un decennio c’è stato un aumento,
ma negli ultimi anni registriamo
numeri abbastanza costanti”. In
molti casi i contenziosi possono
essere risolti senza processo,
quando assicurazione e danneggiato si accordano.
“S
econdo le nostre stime
succede nel 25% delle segnalazioni - dice ancora Raggetti
- Bisogna considerare inoltre che
quando le questioni vanno avanti
per via penale o civile, le sentenze
definitive riconoscono un risarcimento al 6% di chi lo ha chiesto. Le
Regioni veramente all’avanguardia
classificano anche gli errori non
denunciati. Rilevarli fa acquisire
una cultura del rischio che serve
poi ad contenere gli sbagli”. Tra le
realtà con il migliore controllo
della situazione c’è la Toscana. “Quando si parla di aumento
di denunce bisogna tenere conto
anche del fatto che l’attività sanitaria è cresciuta negli ultimi dieci
anni - spiega Riccardo Tartaglia
responsabile del Centro gestione rischio clinico della Regione - Inoltre c’è stato un aumento
dell’aspettativa dei pazienti, a
volte superiore alle possibilità della
medicina. Noi spendiamo ogni
anno 40 milioni di euro in assicurazioni ma visto che il 60% dei
risarcimenti sono per cifre sotto i
2mila euro, stiamo avviando un
progetto per aumentare il numero
di conciliazioni dirette tra aziende
sanitarie e cittadini. Così risparmieremo sulle polizze”.
FOCUS ON
Lo speciale di questo numero
N
el nostro paese non esiste
uno studio preciso sulle
cause degli incidenti in ospedale e il Simpas sta per avviare
ora un nuovo sistema di raccolta dati. All’inizio di settembre
è però uscito un lavoro sulla
rivista edita dal British Medical
Journal, QSHC (che sta per qualità e sicurezza nel sistema sanitario), basato su 8 lavori riguardanti 75mila pazienti in Usa,
Australia, Inghilterra, Nuova
Zelanda, Canada. Ebbene i
ricoverati che subiscono danni
in ospedale sono il 9,2%, di cui
oltre la metà senza conseguenze
serie. I maggiori problemi si
registrano in sala operatoria,
con quasi il 40% delle segnalazioni di danni al paziente.
Segue la somministrazione di
farmaci sbagliati con il 15%. La
classifica dei medici più spesso
coinvolti vede in testa i chirurghi generali, con il 26% dei casi,
e gli ortopedici, con il 22%.
Per le sole cartelle
cliniche sbagliate
12.000 cause
S
crittura illeggibile, sbagli
di trascrizione, ma anche errori nel dosaggio, nella
prescrizione e la somministrazione dei farmaci. Un pericoloso fenomeno che coinvolge
320 mila malati ogni anno. La
denuncia è dell´Associazione
nazionale medici cardiologi
ospedalieri, che per fronteggiare l´emergenza ha promosso
una campagna nazionale di
prevenzione, proponendo una
cartella unica integrata medicoinfermieristica.
“T
ra gli errori più frequenti, e
spesso gravi, ci sono quelli
di trascrizione della terapia, che
sono alla base della maggior parte
degli sbagli successivi - osserva
Alessandro Boccanelli, coordinatore del comitato esecu-
tivo della campagna - l´errata
prescrizione di un farmaco, della
dose somministrata, lo scambio di
patologie e addirittura di pazienti, sono tutti errori che derivano
nella maggioranza dei casi da una
cartella clinica scritta male, nella
confusione, rivista da più persone e
in momenti diversi”.
L
a campagna ha l´obiettivo,
attraverso corsi in tutte
le Cardiologie ospedaliere,
d´insegnare agli operatori come
prevenire e ridurre al minimo
gli errori umani. Dei 320 mila
pazienti coinvolti negli errori, sono 12 mila l´anno quelli
che intentano causa contro gli
ospedali. Le richieste di risarcimento pendenti ammontano
a 2,5 miliardi di euro, mentre i
costi annui per il prolungamento delle degenze per errori sono
di 260 milioni, tutte spese che
aggravano i già difficili bilanci
delle strutture ospedaliere.
21
FOCUS ON
Lo speciale di questo numero
S
econdo l´Associazione
anestesisti rianimatori
ospedalieri, inoltre, i decessi nel
2007 sono stati 14 mila, anche
se non esistono dati ufficiali
confermati sul tema. “Non ci
può essere un´univocità di dati spiega Boccanelli - tutti i casi
anomali vengono immediatamente
inseriti nei registri e indagati dalle
autorità preposte, ma non è così
facile stabilire quali decessi derivino direttamente dall´errore medico
e quali siano invece imputabili ad
altre cause esterne. Il lavoro che
dobbiamo fare noi medici sta agli
antipodi. Prevenzione, formazione
e informazione”.
La Cassazione ribadisce
le responsabilità
di medici e strutture
I
l chirurgo deve avvertire
dei rischi cui va incontro un
paziente anche se l’intervento
è assolutamente necessario:
pure in questo caso, infatti, c’è
l’obbligo del consenso informa-
22
to. Non solo. La casa di cura è
responsabile anche quando il
chirurgo si sia solo appoggiato,
per l’intervento, all’azienda
privata anche se in realtà era il
dottore di fiducia del paziente.
Q
uesti, in sostanza, i due
principi affermati dalla
Corte di Cassazione con la sentenza n. 24742 del 28 novembre
2007. Il paziente era stato operato da un chirurgo di fiducia
in una clinica privata e dopo
l’intervento aveva avuto una
paralisi a una corda vocale. Un
inconveniente, questo, giudicato
imprevedibile dal tribunale di
Roma che aveva respinto la sua
domanda di risarcimento. Ma
la Corte d’appello capitolina
aveva poi rovesciato il verdetto
riconoscendo al paziente 251
mila euro di risarcimento del
danno. La causa è finita comunque di fronte alla Suprema Corte. Da un lato il paziente chiedeva un risarcimento più elevato
anche per il danno alla vita da
relazione. Dall’altro il medico
e la clinica non si ritenevano
responsabili l’uno perché l’intervento era urgente e non c’era
bisogno, secondo lui, del consenso informato, l’altra perché il
chirurgo non era un suo dipendente ma si era appoggiato solo
alla sua struttura. La Cassazione
ha respinto entrambi i gravami
e confermato il risarcimento
senza accordare un euro di più.
N
elle lunghe motivazioni
ha anche precisato che “il
consenso informato è necessario
pure nel caso di intervento necessario”. Infatti, si legge ancora in
sentenza, “la necessità o meno del
paziente di sottoporsi all’intervento
stesso è del tutto indifferente ai fini
della configurazione della condotta
omissiva dannosa”. Non è finita
qui. In un altro passaggio saliente della sentenza si legge che
la responsabilità della clinica
sussiste anche quando il “sanitario è un ausiliario in assenza
di rapporto di lavoro subordinato,
comunque sussistendo un collegamento tra la prestazione del medico
I PAZIENTI HANNO PERSO LA PAZIENZA
Lo speciale di questo numero
QUANDO LA MALASANITà FA VITTIME ILLUSTRI
e l’organizzazione aziendale, non rilevando che
il sanitario risulti essere
medico di fiducia dello
stesso paziente o comunque dal medesimo scelto”.
Perché sbagliano?
Nel caso delle morti
avvenute in ospedale o nel pronto soccorso, e che
“evidentemente”non
sarebbero dovute
succedere, la prima
ricostruzione dei fatti
individua spesso la
causa nell’impreparazione dei medici. Da
qui la domanda: la
formazione dei medici
italiani è adeguata?
I
n realtà nella maggior parte dei casi
(le statistiche variano
a seconda dei Paesi
dall’85 al 96%) l’errore
non è stato causato solo
dal medico. Materiali
scadenti o non congrui,
disorganizzazione, disattenzioni o impreparazione di paramedici,
tecnici, biologi, chimici,
farmacisti, ingegneri,
ecc, fanno la loro parte.
In sintesi: l’errore è di
quei dipendenti ospedalieri - 8 su 10 - che
non sono medici, ma il
cui lavoro è altrettanto
determinante per la
prestazione sanitaria.
V
Spesso siamo portati
erroneamente a pensare che disservizi e inadempienze professionali colpiscano solo la gente
comune e chi non può permettersi di investire nella salvaguardia
dei propri interessi e diritti, ma
la cronaca invece ci dimostra che
non è così: le disgrazie annullano ogni differenza di ceto sociale e classe economica, sia che si
tratti di tragiche fatalità, sia che
possano individuarsi o almeno
ipotizzare i responsabili.
Lo scorso 13 ottobre
nell’ospedale di Garches, vicino
Parigi, è morto a soli 37 anni l’attore Guillaume Depardieu, figlio della star del cinema francese Gerard Depardieu. La causa ufficiale del decesso, secondo il comunicato di Artmedia, la società
produttrice del padre, è stata “un virus che ha provocato una polmonite fulminante”,
ma nella storia personale di questo “artista maledetto” ci sono forse i semi della
tragedia, piantati dal Destino molto tempo prima.
Guillaume Depardieu ha avuto un’esistenza tormentata: a lungo è stato
schiacciato dal difficile confronto con l’ingombrante personalità del padre, attore
straordinario e uomo dal carattere focoso, irrequieto e talvolta aggressivo. Il giovane Guillaume ha cercato la sua strada a lungo - e forse invano - dividendosi tra
ribellione ed emulazione e cimentandosi con folli corse in moto, risse, droga e alcol. A 17 anni viene condannato a tre anni di carcere per detenzione, uso e traffico
di eroina: dopo aver scontato la pena tenta di rifarsi una vita, ma nel 1995 si trova
a dover affrontare la prova più dura: dopo un incidente di moto all’interno del
tunnel di Saint-Cloud a Parigi viene ricoverato in ospedale, e a causa delle scarse
condizioni igieniche contrae un’infezione da staffilococco. In seguito ad una serie di complicanze deve attraversare il calvario di 17 operazioni chirurgiche con
enormi sofferenze, fino a dover subire nel 2003 l’amputazione della gamba. La
sua carriera cinematografica e televisiva non si interrompe però, nonostante il dolore e la menomazione: tra le interpretazioni di maggior rilievo ricordiamo quella
del giovane Jean Valjean nella miniserie “I miserabili” (2000), accanto al padre e a
John Malkovich, e ancora il ruolo del protagonista nell’inquietante e controverso
“Pola X” (1999) di Leos Carax.
La terribile disavventura subita riempie comunque il resto della sua breve
esistenza in modo totalizzante e forse disperato, ma tuttavia costruttivo: in aperta
polemica nei confronti dello stato francese e soprattutto dell’ospedale RaymondPoincarè in cui era stato ricoverato, decide di istituire la “Fondazione Guillaume Depardieu”, che immaginiamo resterà attiva ancora a lungo nonostante la scomparsa
del suo fondatore, e che riporta ogni anno 800.000 casi di infezioni ospedaliere, di
cui 10.000 fatali, battendosi incessantemente contro la malasanità.
La triste storia di questo giovane che si è sforzato fino alla morte per guardare oltre i demoni che agitavano la sua anima e trasformare la sua sofferenza in
un progetto utile al prossimo mi fa riflettere, e mi invita ad immaginare se e come
anch’io, con la mia attività quotidiana, posso contribuire a costruire la speranza
di una società più sana e più giusta.
(Alessandro Taddia)
a tenuta presente
anche la crescente
vastità del sapere medico. Non vi è percorso formativo né essere umano capace di
possedere tutte le conoscenze
teoriche della moderna medicina. Ancor meno quelle pratiche.
Da sempre, e ovunque, infatti,
l’intervento chirurgico e la diagnosi si imparano sul campo,
sotto la guida del collega anziano più esperto. Tac, Nmr e tutta
la tecnologia che verrà non
cancellerà mai l’essenza di “mestiere” della professione. Che,
come tutti i mestieri, si basa su
un bagaglio di esperienze e di
manualità - soprattutto di errori
che si è imparato ad evitare
- vastissimo, impossibile da
conoscere nell’arco di una vita.
Questo bagaglio di esperienze
va ricevuto da un “maestro”, in
genere il primario o il cattedratico, lavorandoci a fianco per
anni. Solo così la competenza
del medico cresce di generazione in generazione.
23
FACCIAMOCI VALERE
Modalità e procedure per ricorsi e reclami
IL
FILO
DI
ARIANNA
Qualche “dritta” per districarsi
nel groviglio burocratico
delle pratiche automobilistiche
(tratto da Al Volante)
L
e pratiche burocratiche,
lente e complicate sono
uno dei peggiori mali del nostro Paese. Quando si acquista
una macchina (ma anche in
altri casi, dal trasferimento
della polizza al furto della
vettura), l’ideale sarebbe andare in agenzia, mettere una
firma, e chiudere la pratica assicurativa in due minuti. Ma
non è così: in realtà, spesso
ci si perde nel labirinto della
burocrazia delle Compagnie,
fatta di norme ingarbugliate, documenti da consegnare
in agenzia, fogli (scritti con
linguaggio molto tecnico) da
leggere e firmare. E se si sbaglia la procedura, c’è il rischio
di sborsare parecchi quattrini.
Per non buttare via tempo e
denaro, occorre avere le idee
chiare su tutto quello che va
fatto in ogni evenienza, anche
considerando le recenti leggi
sulla Rc auto.
24
Trasferisci
la polizza da
una vettura
a un’altra?
Attento
all’orario
Q
uando vi
disfate della vecchia macchina (per rottamarla oppure
per venderla) e comprate una
vettura nuova o usata, la vostra Compagnia vi chiede sia la
targa della vecchia automobile
sia il documento che attesta la
vendita o la rottamazione del
veicolo, Obiettivo, trasferire
lo polizza Rca dal vecchio al
nuovo mezzo, e mantenere una
tariffa simile a quella di primo.
In questo modo, il costo può
variare leggermente in base al
tipo di macchina; se quella nuova ha una cilindrata superiore
(per esempio 1600 cm3 anziché
1300), la tariffa risulterà lievemente più onerosa.
A
l momento della domanda
di trasferimento della Rca,
dovete comunicare all’Assicurazione l’ orario esatto in cui
scade la polizza dell’auto vecchia ed entra in vigore la nuova.
Attenzione, se guidate la nuova
macchina in orario antecedente
a quello indicato (per esempio,
circolate alle ore 16 e la Rca parte dalle 17), non avete copertura
assicurativa: in caso di controllo
delle Forze dell’ordine, rischiate
una multa di 186 euro (articolo
193 del Codice della strada).
FACCIAMOCI VALERE
Modalità e procedure per ricorsi e reclami
Così mantieni
lo sconto!
G
In caso di furto,
fatti risarcire
la parte di tariffa
non utilizzata
avete diritto. E se proprio non
sente ragioni, rivolgetevi all’Isvap, istituto che vigila sulle
assicurazioni, telefonando allo
06 421331.
S
La macchina
viene ritrovata?
razie alla legge 40, in
vigore dal 2 aprile 2007,
chi vende l’auto ha diritto a
conservare, per cinque anni, la
classe di merito (il fattore che
più incide sulla tariffa): se assicura un’altra macchina entro
cinque anni, partirà dalla stessa
classe della vecchia vettura,
evitando la costosissima 14°
classe (quella d’ingresso). Fa
fede l’attestato di rischio, cioè
il documento che certifica la
classe di merito: viene rilasciato dalla vostra Compagnia. Se
per la tariffa Rca della vecchia
macchina avevate anche uno
sconto, quella nuova non ne
avrà diritto. Per esempio, se,
grazie a un ribasso del 20%,
pagavate 800 euro l’anno in 6°
classe con la vecchia automobile, con la nuova ne sborserete
1.000, pur nella stessa classe.
e vi rubano la macchina,
fate subito denuncia a Polizia o Carabinieri e alla vostra
Assicurazione: cosi, se l’auto è
coinvolta in incidenti (o usata
per un atto criminoso), non
avete responsabilità. Trenta
giorni dopo il furto, chiedete
al Pubblico Registro Automobilistico l’annotazione della
perdita di possesso (50 euro).
Dopodiché, avrete diritto al
risarcimento della Rca pagata
ma non goduta, al netto delle
tasse: per esempio, chi firma
il contratto il 15 maggio 2008
(pagando 1200 euro) e subisce
il furto il 15 luglio, riceve dalla
Compagnia il risarcimento di
10 mesi. Cioè 770 euro, detratte
le tasse del 23 per cento.
Un piccolo “trucco”
che fa risparmiare
Quando l’agente
fa “l’indiano”
C’
S
è un modo per evitare
questa brutta sorpresa:
quando vendete o rottamate
la vecchia macchina, potete
sospendere la polizza (che
spesso richiede almeno tre mesi
di Rca pagata) per un periodo
massimo di un anno, conservando classe di merito e sconto
personale; alla riattivazione
della polizza (entro 12 mesi),
le condizioni del contratto
saranno identiche: anche per la
nuova auto riavrete sia la classe
di merito di prima sia lo sconto
che vi veniva fatto.
C
hi ha già ricevuto il rimborso della tariffa Rca non
goduta e ritrova l’auto rubata,
non può usarla: non ha copertura assicurativa; prima di
poter utilizzare ancora la vettura è indispensabile stipulare
un nuovo contratto Rca (con la
vecchia classe di merito).
e la
Compagnia
sostiene di
non essere
al corrente
della norma
(strano:
il nuovo
Codice delle
Assicurazioni
è in vigore già
dal 1° gennaio
2006) insistete
per ottenere
il rimborso. Ne
25
A NORMA DI LEGGE
Sentenze interessanti e aggiornamenti legislativi
è contestabile la multa
comminata da un operatore
in borghese
U
na recente sentenza della Cassazione ha chiarito ogni dubbio: i vigili (Polizia locale o municipale) non possono dare
multe se sono fuori servizio. Cinque anni fa, una donna, sanzionata da un agente senza divisa, aveva vinto il ricorso al Giudice
di Pace; il Comune per cui lavorava il Vigile si era appellato alla
Corte di Cassazione, che ora ha dato ragione alla signora: se un
vigile fuori servizio vi sanziona, è inutile contestargli la validità
del verbale (anche perché la discussione potrebbe accendersi):
ricorrete al Giudice di Pace e la multa verrà cancellata. Nel momento in cui un vigile vi multa ma non indossa la divisa, ecco
come suggerisce di comportarsi Vito Dattolico, coordinatore
dei Giudici di Pace di Milano, per fare cancellare la sanzione con un ricorso. Anzitutto, fate precisare
sul verbale che l’agente di Polizia Municipale vi ha multato mentre non indossava la divisa: è un vostro
diritto. Dopodiché, entro 60 giorni ricorrete al Giudice di Pace della città dove avete commesso l’infrazione e nel ricorso, cui allegate il verbale, scrivete che:
1. quando vi ha sanzionato, il Vigile era in borghese, come precisato nel verbale;
2. in base alla sentenza 5771/2008 della Corte di Cassazione, gli agenti della Polizia Municipale fuori
servizio non possono elevare contravvenzioni;
3. la sentenza della Cassazione non fa altro che confermare e ribadire quanto già prevede l’articolo
183 del Regolamento del Codice della Strada;
4. esiste un precedente: la sentenza del Giudice di Pace di Reggio Emilia del 29 ottobre 2003 (proprio
quella da cui è nata la decisione della Cassazione).
(tratto da Al Volante)
Abbandono di animali:
è reato lasciare il cane
chiuso in auto sotto il sole
I
cani non si devono tenere chiusi in macchina posteggiati al
sole ad aspettare che i loro padroni finiscano, con comodo,
di fare shopping perché si sa che così soffrono e si trovano
in condizioni “incompatibili con la loro natura”. Lo sottolinea
la Cassazione confermando la multa di 1200 euro al giovane proprietario di un meticcio di taglia medio - piccola tirato
fuori dall’auto dove era stato rinchiuso in una giornata estiva con temperatura vicina ai trenta gradi.
Il cane, ansimante e con difficoltà di respirazione per la calura e la disidratazione, era stato segnalato
ai Carabinieri dai passanti nel posteggio del centro commerciale di Torreano, vicino a Udine. Cercava
l’ombra tra i sedili ed era al limite delle sue forze. Visto che ormai il suo padrone mancava da oltre
un’ora, i militari decisero di forzare la portiera e dare subito da bere all’animale. Il proprietario Ciro M.
venne condannato alla multa dal Tribunale di Udine e la Cassazione - con la sentenza 175 della Terza
penale - ha confermato il verdetto.
(Cassazione Penale , sez. III, sentenza 07.01.2008 n° 175)
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L’abitacolo dell’auto è “infestato” da pericoli invisibili
(tratto da Al Volante)
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n “cocktail” composto da
materiale particolato fine,
gas e vapori nocivi: ecco che
cosa respiriamo quando siamo
nella nostra automobile. Infatti
all’aria esterna, già di per se
inquinata, si aggiunge l’anidride carbonica (CO2), un gas
incolore e inodore che tutti noi
emettiamo con la respirazione.
Naso e gola irritati
sono chiari sintomi
I
n forti concentrazioni, le
sostanze inquinanti provocano irritazione a naso e gola, mal
di testa, tosse, asma. Disturbi
diffusi nelle metropoli. Senza
contare che, secondo la maggior
parte dei ricercatori, l’inquinamento è la causa principale di
cancro polmonare e guai alle
coronarie. Una soluzione definitiva non c’è, tuttavia qualche
accorgimento può limitare i
danni. Per esempio, per non essere soffocati dai fumi di scarico
altrui, c’è la funzione di ricircolo
dell’aria, ormai di serie per quasi tutte le auto: premendo un
tasto, chiude tutte le bocchette
di ventilazione (ovviamente, va
attivata per tempo, cioè un po’
prima di entrare in un tunnel
o di avvicinarsi a un camion
“fumoso”).
Con il fumo di sigaretta
il rischio aumenta
T
utti i problemi dovuti
allo smog si aggravano se
nell’abitacolo c’è qualcuno che
fuma: una semplice sigaretta
sprigiona ben 4000 sostanze
nocive (fra cui
anidride solforosa e polonio) che,
oltre ai polmoni.
intaccano l’apparato digerente e
la vescica.
Una doppia
minaccia
L’
aria nell’
abitacolo
delle nostre auto è inquinata da
1. Materiale particolato fine
(PM): polveri, metalli, fibre.
È classificato in base al diametro delle particelle. Per
esempio, il PM 10 è pari o
inferiore o 10 micron (millesimi di millimetro): resta sospeso nell’ aria per qualche
giorno e può depositarsi nel
tratto tracheo-bronchiale;
il PM 2,5, invece, rimane
nell’aria per settimane e
penetra a fondo nei bronchi.
Oltre che dai motori delle
auto, questi inquinanti sono
prodotti dall’industria e
dagli impianti di riscaldamento degli edifici.
2. Gas e vapori nocivi, come
anidride carbonica (fondamentale nei processi vitali
di piante e animali, ad alte
concentrazioni diventa
letale), benzene (presente
soprattutto nelle aree di
servizio), biossido di azoto
(responsabile della foschia
giallognola sulle metropoli), biossido di zolfo (rende
acide le piogge), ozono
(insidioso anche per le piante, è un tipico inquinante
“estivo”).
I carboni attivi
possono aiutarci
I
n un paio di giorni nel traffico, l’abitacolo si riempie
di sostanze nocive: materiale
inorganico (tessuto e terriccio) e
organico, come derivati epiteliali (cioè della pelle), forfora,
cellule dei capelli. Si tratta di
frammenti che si depositano su
maniglie, plancia, pavimento,
superfici degli sportelli e persino sul rivestimento del soffitto.
P
er combattere le sostanze
nocive pulite spesso gli
interni, e non conservate gli
stracci sporchi in auto. E ricordate di sostituire i filtri che proteggono l’abitacolo una volta
l’anno o ogni 15.000 km. Ce ne
sono di due tipi, che vanno bene
per qualsiasi modello di auto.
Quelli particellari (più economici) trattengono la maggior
parte delle polveri e dei pollini,
e sono di colore bianco. Migliori
i filtri ai carboni attivi (materiali porosi di origine vegetale o
minerale): impediscono l’ingresso anche ad alcuni gas nocivi
(come benzene e ozono) e si
riconoscono dal colore grigio.
29
EBBREZZA E CONFUSIONE
Le tabelle obbligatorie al centro delle polemiche
(tratto da Ermesconsumer.it)
P
er ordinare un bicchiere di
vino o una birra non basta
più consultare solo il menù.
Il Decreto 30 luglio 2008 del
Ministero del Welfare rende
obbligatoria per i gestori di tutti
i locali “ove si svolgono spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente alla vendita
e somministrazione di bevande
alcoliche”, l’esposizione (all’entrata, all’interno e all’uscita del
locale) delle tabelle per il calcolo
del tasso alcolemico - che indica
la quantità di alcol nel sangue
- allegate dal ministero stesso
al decreto. La nuova norma
intende promuovere la consapevolezza dei rischi di incidenti
stradali, in caso di guida in stato
di ebbrezza, soprattutto tra i
giovani.
S
ono due le tabelle che
devono comparire necessariamente in tutte le discoteche,
i pub e i circoli dove si fa intrattenimento. Sulla prima sono
descritti i principali sintomi, che
corrispondono ad una determinata concentrazione alcolemica
nel sangue, “più frequentemente
rilevati”, perché - sottolinea
il ministero - “a parità di alcol
assunto, sensazioni ed effetti sono
estremamente variabili da soggetto
a soggetto”. La seconda tabella
contiene invece le “quantità,
espresse in centimetri cubici, delle
bevande alcoliche più comuni
che determinano il superamento
del tasso alcolemico per la guida in
stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro”. Si tratta di valori
teorici che vengono calcolati in
base al sesso, al peso corporeo
e all’essere a stomaco vuoto o
pieno: ad esempio una donna,
del peso di 75 chili a stomaco
vuoto, non può superare le due
birre leggere, cioè con gradazione alcolica del 3,5%. E così
via. Se si assumono più unità
30
alcoliche, basterà sommare i
valori indicati per ciascuna unità, e calcolare autonomamente
il tasso alcolemico, per avere
qualche certezza in più davanti
all’etilometro.
S
i tratta però soltanto di
valori orientativi: il ministero stesso - nella sezione “Avvertenze per una corretta lettura
della tabella” - specifica che “è
nella pratica impossibile calcolare
con precisione la quantità esatta di
alcol da assumere senza superare
il limite legale”. Non bastano
infatti sesso, peso e stomaco
pieno: consuetudine nell’assumere alcol, condizioni psicofisiche del soggetto, medicinali
di uso comune (quali aspirina,
antistaminici, anticoncezionali,
antinfiammatori ecc.), sono altri
fattori, non prevedibili su un
piano generale.
I
l terzo allegato al decreto è
invece rivolto ai gestori dei
locali e contiene indicazioni
sull’esposizione delle suddette
tabelle, “allo scopo di favorire la
lettura, la corretta comprensione, e
il concreto uso delle informazioni”
in esse contenute. Adeguata
veste grafica, un uso funzionale del colore per migliorare la
comprensibilità, una distanza
idonea a garantirne la lettura,
anche segnalazioni luminose
sono beneaccette: sono solo
alcuni dei suggerimenti. Pesantissime le sanzioni per i trasgressori: dai 7 ai 30 giorni di
chiusura del locale.
E
mentre gestori e proprietari
adattano i locali alla nuova normativa non mancano le
polemiche. L’obbligo di esporre
le tabelle alcolemiche “fa vergognare di essere operatori commerciali in questo paese”, afferma Edi
Sommariva, direttore generale
della Federazione Italiana
Pubblici Esercizi (Fipe). “Così
com’è, la norma è dannosa perché
crea confusione e disorientamento,
specie nel consumatore”. Una
confusione che non si ferma al
consumatore: “Ci è giunta una
comunicazione del Ministero della
Salute – continua Sommariva
- che ci informa di un errore nelle
tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale. Abbiamo dovuto correggere le
tabelle (che possono essere trovate
in versione aggiornata sul sito
www.fipe.it), avvertire le nostre
107 associazioni territoriali che a
loro volta dovrebbero avvisare i 1520.000 esercizi che rientrano nella
normativa”.
L
a Federazione lamenta,
soprattutto, il mancato
coinvolgimento nel preparare il
decreto, per poter dare il proprio contributo e migliorare le
cose, e intanto invia al ministero
la richiesta di revisione delle tabelle e l’immediata sospensione
del provvedimento, o almeno
una proroga di 60 giorni. Il ministro Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
con delega alla famiglia, droga
e servizio civile, ha risposto
duramente: “È opportuno che la
Corte Costituzionale si pronunci
per chiarire al Parlamento ed al
Paese se nel nostro ordinamento il
profitto economico viene prima della tutela della vita e della sicurezza
dei cittadini”.
anno III numero VII DICEMBRE 2008
800-14.19.66
NOTIZIARIO
DELL’ASSOCIAZIONE
edizione riservata ai lettori
di taddiaInforma
31
A.N.T.A.C.C.I.S. UTILITIES
Gli anziani e la strada:
servono Pazienza, rispetto e attenzione
• L’ATTENZIONE:
Qualche riflessione a
proposito del rapporto
tra gli anziani e la strada
può aiutarci a rispettare i
pedoni più lenti e chi ha
ancora il diritto alla guida pur essendo meno
pronto di riflessi di noi;
tenendo presenti poche
norme di buonsenso è
possibile evitare molte
controversie... e qualche
incidente.
Spesso l’anziano
è assorto nei suoi
pensieri - Ha una
vita di ricordi che lo
rendono meno attento
alla realtà della strada.
• RISPARMIARE LE
ENERGIE: L’anziano
più di altri ha bisogno
di non sprecare
risorse, attraversa la
strada seguendo il
percorso più breve. Non torna indietro per
raggiungere le strisce
o il semaforo, non usa i
sottopassi.
• LA VISIONE: Un
anziano può avere
difficoltà visive - La
sua vista non è
più buona come
un tempo; spesso
porta occhiali inadeguati, adatti alla lettura o
comperati per guardare la televisione, ma che
non gli consentono una corretta visione della
strada.
• L’UDITO: L’anziano è spesso affetto da sordità -
I rumori del traffico gli giungono attutiti e confusi,
può non sentire il rumore di un veicolo in
avvicinamento o un clacson che lo richiama.
• DISTANZA, TEMPI, VELOCITÀ: Molti anziani
hanno avuto scarse esperienze di guida - Hanno
vissuto in un’epoca più tranquilla, non si rendono
conto delle capacità di accelerazione di una
vettura o di una moto. - Non sono in grado di
partire in corsa per evitare un investimento. - La
durata del verde dei semafori pedonali è troppo
breve per chi cammina lentamente.
• IL CONFLITTO
CON LA REALTÀ: Qualche volta l’anziano vive
in conflitto con il mondo d’oggi. -Dopo un’attesa
fastidiosa può essere più portato di altri a forzare
l’attraversamento con traffico sostenuto, perché
è stanco di attendere.
• IL COLORE DEI VESTITI: Gli anziani sono
spesso abbigliati con colori scuri - Al crepuscolo
si notano meno, spesso chi li investe dichiara di
non averli visti.
Rispettiamo gli anziani, rallentiamo quando li vediamo,
fermiamoci 10 metri prima del passaggio pedonale e
non superiamo mai un’auto ferma davanti alle strisce.
Un giorno anche noi avremo bisogno di queste attenzioni!
Tratto dal sito
dell’associazione StradaAmica
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A.N.T.A.C.C.I.S. CURIOSITà
DANNI DA MALASANITÀ: QUANDO E COME ATTIVARSI.
Rispondono gli Avvocati
Quando un intervento sanitario o una
terapia medica non raggiungono il risultato sperato, sempre più spesso
si insinua nel paziente e
nei suoi congiunti il sospetto di essere incappati nell’ennesimo caso
di “malasanità”. Perciò,
se è vero che nella stragrande maggioranza dei
casi i professionisti sanitari svolgono in maniera
ineccepibile la loro attività, è anche vero che
al paziente deve essere
riconosciuto il diritto di
ottenere una valutazione
tecnica della prestazione
ricevuta al fine di poterne
verificare la correttezza.
Ed infatti, è palese che – senza il supporto di soggetti dotati di
adeguate conoscenza di
settore, mediche e legali
- chi ritiene di aver subito
un danno ingiusto direttamente ricollegabile ad
una terapia o ad un intervento sanitario sbagliato
non può essere in grado di valutare la fondatezza o
meno dei propri timori. Pertanto, a fronte di un presunto “caso” di responsabilità medica, ciò che occorre fare è innanzitutto raccogliere la documentazione
sanitaria in proprio possesso (cartelle cliniche, referti
medici, prescrizioni di medicinali/terapie…ecc…) e
sottoporla ad attenta valutazione di un tecnico esperto del settore. Solo nel caso in cui, dall’esame della
documentazione suddetta, vengano riscontrati degli
elementi tali da far ritenere che la condotta posta in
essere dai sanitari nel caso concreto non sia stata
corretta, allora la pratica può venir sottoposta ad un
legale per valutare la sussistenza dei presupposti giuridici per ottenere il risarcimento del danno subito.
Questa procedura, inoltre, ha il pregio di evitare a chi intenda agire in giudizio spese inutili e superflue, dal momento che consente di accertare sin
dal principio la fondatezza dell’azione e – con un certo grado di approssimazione in rapporto alle differenti
prassi adottate dai diversi Tribunale in ordine ai criteri
risarcitori – anche l’ammontare del risarcimento che
può essere richiesto in
relazione ai diversi gradi
di invalidità riscontrata.
L’azione giudiziaria –
nonostante i profili penali
che possono riscontrarsi
nel caso di lesioni o morte del paziente cagionate
da una condotta colposa
dei sanitari – può comunque vantaggiosamente
essere intrapresa davanti
al giudice civile, che può
procedere ad una valutazione autonoma senza
attendere i tempi di conclusione delle indagini
eventualmente attivate in
sede penale e, ricorrendone i presupposti, può
condannare al risarcimento del danno l’autore
del fatto anche nel caso in
cui non si giunga ad una
condanna penale. La domanda può essere diretta tanto nei confronti del
soggetto personalmente
responsabile (sia esso,
medico, paramedico, infermiere, etc…) quanto
nei confronti della struttura sanitaria nella quale il medesimo sia eventualmente inserito, che è tenuta a rispondere dell’operato del
personale sanitario alle sue dipendenze. Pertanto,
anche in considerazione al fatto che tali soggetti sono
di norma coperti da polizze assicurative che coprono
la responsabilità civile per i danni cagionati nell’esercizio dell’attività sanitaria, è quasi impossibile non
ricevere un giusto risarcimento affrontando l’evento
con la professionalità e l’attenzione degli addetti ai
lavori.
Ricordiamo infine che il termine di prescrizione per i danni da malasanità varia da cinque a dieci
anni, termine che lascia tutto il tempo per una accurata valutazione medico-legale, oltre che allo studio
del caso specifico da parte di quei professionisti che
hanno fatto di questo settore un impegno etico mirato
anche ad aumentare la qualità della vita dei pazienti.
Avv. Giuseppe Croari
e Avv. Anna Paola Lenzi
consulenti A.N.T.A.C.C.I.S.
A.N.T.A.C.C.I.S. INFORMA
Forse finalmente arriverà
una condanna esemplare
contro la pirateria
Investì un pedone
e per fuggire scappò a tutta
velocità proseguendo a zigzag per far cadere il corpo
del pensionato aggrappato
al cofano. Il pirata della strada venne identificato dopo
mesi di indagini. A un anno
dall’incidente, avvenuto il
16 settembre 2007, il pirata è stato rinviato a giudizio
con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.
Sarebbe la prima
volta in Italia che un imputato viene rinviato a giudizio
con un’accusa così grave
per un episodio legato all’incidentalità stradale. Il
processo si svolgerà il 13
gennaio 2009 davanti alla
prima Corte di Assise.
Il 16 settembre di
un anno fa, Giovanni C.P.
di 71 anni venne investito
mentre stava per attraversare la strada sulle strisce
pedonali. L’anziano venne colpito da una Mercedes
Classe A che viaggiava a velocità sostenuta. Nell’impatto il 71enne si aggrappò al cofano nel tentativo
di rimanere in vita. Per farlo cadere l’automobilista
iniziò a zig-zagare a tutta
velocità nel tentativo di far
cadere il malcapitato. Dopo
oltre cento metri dal punto
dell’investimento, il pensionato lasciò la presa e cadde violentemente al suolo e
venne schiacciato dai pneumatici dell’auto. Morì prima
dell’arrivo dei soccorsi. Subito dopo l’incidente, l’auto
venne ritrovata in fiamme in
un’area dietro a un campo
nomadi. Dagli accertamenti risultò
che la vettura era intestata
a una 24enne senza patente che, in un primo momento, confessò di essere
la responsabile del terribile
incidente. Versione che non
convinse gli inquirenti. Dopo
ulteriori indagini, infatti, la
donna confessò di essere
stata costretta ad auto-accusarsi del sinistro perché
era stata minacciata dal suo
convivente, il vero responsabile dell’investimento. Ora l’uomo dovrà rispondere
dell’accusa pesantissima di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, davanti alla Corte di Assise.
Tratto
da
Asaps.it
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il tessuto
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La rubrica dell’autotrasportatore
STUDIARE LA REALTà
PER PROGETTARE LA SICUREZZA
Al via in Emilia Romagna “Tir-Iguarda”,
progetto di monitoraggio per la qualità dell’autotrasporto
(comunicato stampa)
S
icurezza stradale sempre
più in primo piano. Ogni
giorno in Italia, si verificano
in media 652 incidenti (dati
ACI/Istat). Nel 2006 sono
stati 238.124 (-0,8% rispetto al
2005). I veicoli merci coinvolti
costituiscono circa il 7,2% del
totale. Sempre le statistiche
evidenziano come gli incidenti
coinvolgono, nella maggior
parte dei casi, due o più mezzi
(182.084). Nel periodo 20002006, il numero complessivo
degli incidenti è diminuito (da
256.546 del 2000 a 238.124 del
2006) come pure il numero di
feriti e deceduti. Quasi il 50%
degli incidenti avviene in tre
regioni: l’Emilia Romagna
(12,4%) è al secondo posto dietro la Lombardia. Nonostante
il lieve regresso, gli incidenti
stradali rappresentano la prima
causa di morte nella popolazione italiana sotto i 40 anni. I dati
sull’incidentalità sottolineano
come una mobilità sicura e sostenibile rappresenti un obiettivo prioritario, coinvolgendo
ogni giorno tutti coloro che si
trovano sulle strade. Tra questi
gli autotrasportatori, per i quali
gli incidenti costituiscono veri
e propri infortuni sul lavoro.
36
P
A
C’
T
er fronteggiare questo problema, le istituzioni hanno
predisposto norme per regolare
il trasporto e tutelare la sicurezza stradale. Misure specifiche
(ad esempio la Carta di qualificazione del conducente) sono
state introdotte per gli autotrasportatori. Al di là dell’incidenza limitata del trasporto merci
sul totale degli incidenti, resta
il problema di creare maggior
sicurezza in rapporto ad una
circolazione di veicoli merci
sempre più elevata conseguente alla crescita continua della
domanda di trasporto merci su
gomma: su strade e autostrade
italiane si registrano ormai 22
miliardi di veicoli adibiti al
trasporto merci.
è dunque bisogno di
monitorare attentamente
la realtà del comparto, tenuto conto che gli studi sinora
effettuati, hanno evidenziato
come oltre il 18% degli incidenti avvenga tra le 22,00 di sera e
le 7,00 del mattino e come nel
15% dei casi, la guida distratta
sembra essere quella prevalente, unitamente al “colpo di
sonno”.
lla luce di questi dati CNA
e INAIL, in collaborazione
con ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), hanno deciso di dar vita al
progetto Tir-Iguarda, che, come
spiegato da Giovanni Montali,
Segretario CNA-FITA e Alessandro Crisci, Direttore INAIL
Emilia Romagna - nel corso
della conferenza stampa di presentazione svoltasi a Bologna
- “si propone di intervenire sulle
cause degli incidenti, attraverso
informazione e formazione, per affermare una vera e propria cultura
della sicurezza ed un modello di
comportamento alla guida di un
mezzo pesante. L’obiettivo è: dare
più sicurezza sul lavoro agli autotrasportatori e prevenire i fattori
di rischio puntando su competenze, competitività e preparazione”.
ir-Iguarda si propone di
monitorare, attraverso un
questionario, gli atteggiamenti
alla guida di un campione di
autotrasportatori della regione,
iniziando con una prima tranche di 450 imprenditori operanti nelle province di Bologna,
Forlì-Cesena e Parma. L’elaborazione dei dati consentirà di
sintetizzare i fattori critici sui
AREA DI SERVIZIO
La rubrica dell’autotrasportatore
quali intervenire
con azioni mirate
per il cambiamento dei comportamenti errati. Ma
sarà monitorato
anche lo stato fisico degli autotrasportatori mediante uno screening
visivo che consentirà di valutarne la
capacità percettiva.
“I
test visivi - ha sottolineato Daniele Dondarini,
coordinatore regionale di CNA
Benessere e Sanità - saranno
somministrati da un’equipe multidisciplinare, con ricercatori sociali
e ottici-optometristi coordinati da
docenti dell’Università Bocconi di
Milano.
L’
elaborazione dei dati emersi
dalla ricerca ed il report
scientifico consentiranno di sviluppare un modello di intervento
sulla categoria. Contemporaneamente sarà avviata un’attività
formativa, attraverso corsi specifici, per fornire agli autotrasportatori nuove competenze relative
alle capacità di attivare procedure
preventive e di controllo”.
C
NA ed INAIL hanno anche
realizzato un opuscolo
informativo sulle novità relative a tempi di guida e riposo,
direttiva sull’orario di lavoro,
tachigrafo digitale, che è stato
inviato a tutte le imprese di
autotrasporto dell’Emilia Romagna.
“I
l tema della sicurezza sul
lavoro e della prevenzione
dei fattori di rischio - ha concluso
Giovanni Montali - è fondamentale e non solo perché i gravi
incidenti verificatesi negli ultimi
mesi hanno concentrato su questi
aspetti l’attenzione dell’opinione
pubblica. Il settore dell’autotrasporto intende fare la propria
parte per far emergere i fattori di
professionalità e preparazione che
contraddistinguono le imprese che
operano in questa regione. Ma per
un discorso completo sulla sicurezza non si può tuttavia tacere
dell’assoluta inadeguatezza delle
infrastrutture, tanto più in una
regione come l’Emilia Romagna,
snodo vitale per il traffico nazionale ed internazionale. Una carenza,
quella delle infrastrutture, che penalizza la mobilità e crea ulteriori
elementi di disagio e pericolo. In
questo senso è preoccupante che
la Corte dei Conti abbia tagliato il
rafforzamento sulla Pontremolese
il cui obiettivo era la riduzione del trasporto su gomma per
spostarlo su ferrovia. Sono ormai
improcrastinabili l’attuazione e il
completamento dell’Alta Velocità/Alta Capacità, per non parlare
della Cispadana, della Romea e
degli interventi nel comprensorio
ceramico a Sassuolo.”
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Sassocorvaro (PU)
Design
Via Fornace Vecchia, 11
tel. 0722.330124 FERMIGNANO (PU)
Autocarrozzeria Adriatica
Via del Commercio, 49 - Tel. 0734900075
PORTO SANT’ELPIDIO (AP)
Autocarrozzeria Moretti
Via Elpidiense sud, 146 - Tel. 0734891079
MONTEGRANARO (AP)
Eurosos – Europeassistante
Strada San Filippo, 7/A-B - Tel. 0734999006
PORTO SANT’ELPIDIO (AP)
Autocarrozzeria Marchetti
Via Tassoni, 15
Tel. 0733812758 - CIVITANOVA MARCHE - MC
45
TADDIA IN ITALIA
Le schede delle agenzie affiliate
accanto a voi
in tutta
SICILIA
Italia
CAMPANIA
CASERTA
81100 - Via Laviano 40/42
tel./fax 0823.35.33.53
e-mail: [email protected]
NAPOLI
80100 - Via Palepoli, 20
e-mail: [email protected]
POMPEI (NA)
80045 – Via Lepanto n° 265
tel. 081.856.80.17 – fax 081.856.49.79
e-mail: [email protected]
PUGLIA
BITONTO (BA)
70032 - Via R. Tauro, 24
tel. 080.37.17.554 / 37.57.540 fax 080.37.17.554
e-mail: [email protected]
PUTIGNANO (BA) - in apertura
e-mail: [email protected]
CALABRIA
MONTALTO UFFUGO (CS)
87040 - Corso Italia n° 90
tel./fax 0984.93.97.39
e-mail: [email protected]
RENDE (CS)
87036 - Via Marconi n. 19
tel./fax 0984.40.24.83
e-mail: [email protected]
ROSSANO CALABRO (CS) - in apertura
e-mail: [email protected]
AGRIGENTO
92100 – via Giovanni XXIII n° 96
tel./ fax 0922.59.48.13
e-mail: [email protected]
CANICATTì (AG)
92024 – Via Cartesio n° 4
tel./fax 0922.735.036
e-mail: [email protected]
BAGHERIA (PA)
90011 - corso Butera 148
tel./fax 091.90.31.72
e-mail:[email protected]
CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP)
91014 – Via Luigi Capuana n° 1
tel./fax 0924.32.749
e-mail: [email protected]
MARSALA (TP)
91025 - Via Lungomare Mediterraneo 6
tel. 0923.711.444 fax 0923.718.711
e-mail: [email protected]
PALERMO
90124 - Corso dei Mille 919/c
tel. 091.621.52.45 - fax 091.621.65.07
e-mail: [email protected]
PATERNO’ (CT)
95047 - via E. Bellia 345
tel./fax 095.79.77.782
e-mail: [email protected]
TRAPANI
91100 - Viale Regione Siciliana 71/75
tel. 0923.55.88.52 - fax 0923.53.93.86
e-mail: [email protected]
VITTORIA (RG)
97019 - Via Rosario Cancellieri 102
tel./fax 0932.51.31.75
e-mail: [email protected]
SARDEGNA
SINISCOLA (NU)
08029 - Via De Gasperi n° 77
tel. 0784.87.90.62 - fax 0784.87.45.13
e-mail: [email protected]
46
TADDIA CONSIGLIA
CALABRIA
Le Due Ruote
C.da Muoio - Tel. 0984.94.03.22
Bisignano (CS)
Carrozzeria Motorsport s.r.l.
C.da Povarella - Tel. 0984.93.41.26
Montalto Uffugo (CS)
Superbike s.r.l.
Via R. Sanzio - Tel. 0984.93.81.86
Montalto Uffugo (CS)
Raimondi Racing
Via Pianette - tel. 0984.51.26.02
MONTALTO UFFUGO (CS)
Carrozeria Scigliano
C.da Petraro - Tel. 0984.903.907 ROSE (CS)
Carrozzeria Brunocilla Francesco
Via Tesori - Tel. 0984.93.91.91
Taverna di
Montalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Barex
Via Campo di Fieno - tel. 0984/920976
LATTARICO (CS)
Carrozzeria Turano
Via A. Manzoni - tel. 0984.93.92.34
MONTALTO UFFUGO (CS)
Carrozzeria Magliocco
Via Triscioli - Tel. 0984.93.25.41
LATTARICO (CS)
Carrozzeria Algieri
C.da Lupinello
Tel. 0984.54.34.61 Luzzi (CS)
Carrozzeria Bria
C.da Boccalupo - Tel. 0984.90.31.94 Rose (CS)
Carrozzeria Vencia
Via Milano - Tel. 0984.48.23.77 Rende (CS)
Carrozzeria Filice
Via dell’Artigianato - Tel. 0984.93.49.08
MOntalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Curcio
Via G. Verdi - Tel. 0984.93.95.99
Montalto Uffugo (CS)
Carrozzeria Caruso
Via Lucchetta - Tel. 0984.93.16.21
Montalto Uffugo (CS)
Onoranze funebri Costanzo
Via G. Verdi - tel. 0984.93.92.48
MONTALTO UFFUGO (CS)
Montalto Soccorso
Via Perugia - tel. 0984.93.92.48
MONTALTO UFFUGO (CS)
Soccorso stradale Campobasso
c.da Santa Rosa snc - Tel. 0984.40.22.17
Rende (CS)
Chiodo Riparazioni
c.da Lecco zona industriale
Tel. 0984.83.94.98 Rende (CS)
Soccorso stradale Citro Roberto
Via G. Marconi, 96 - Tel. 0984.40.20.26
Rende (CS)
Autocarrozzeria D’Ippolito Luigi
Via Strada C 3/5 - Tel. 0984.43.25.90
Casole Bruzio (CS)
Autocarrozzeria Minervini Antonio
Via G. Marconi, 98 - Tel. 0984.83.073
Rende (CS)
Soccorso stradale Tosti Francesco
C. da Vallegiano, 1 - Tel. 0984.96.95.87
S. Stefano di Rogliano (CS)
Autocarrozzeria Reda Salvatore
Piano Lago - Tel. 084.96.94.05
Mangone (CS)
Autocarrozzeria Esposito Natale
Via G. Sambiase,7 - Tel. 0984/72856 Cosenza
Autocarrozzeria Mignolo Pietro
C.da Malavicina, 181 - tel. 0984/26000
Zumpano (CS)
Autocarrozzeria F.lli Carbone
c.da Pulice Serra Spiga tel. 0984 825168 COSENZA
Autocar Brutia
c.da Lecco 71 Tel. 0984 402689 RENDE (CS)
Carrozzeria Tenuta Giuseppe
c.da Orto Matera 18
Tel. 0984 461133 CASTROLIBERO (CS)
Cerenzia Moto
Via. G. Galilei 12 RENDE (CS)
mobile 348 8716441
Redax
Piazza Genova 7
Tel. 0984 849225 RENDE (CS)
Autocarrozzeria De Seta
C.da Cutura snc
329 3823851/320 7870595 TORANO C. (CS)
Le aziende convenzionate regione per regione
CAMPANIA
Carrozzeria del Sole
Via De Marino - Tel. 0823.75.10.52
S. FELICE A CANCELLO (CE)
Carrozzeria Spisto
Via Caudina 49 Tel. 0823.407.374
Maddaloni (CE)
Carrozzeria Bove
Via Appia 1 - Tel. e fax 0823.47.19.23
San Clemente (CE)
Centro medico Kinetic Center
Via Martiri del dissenso 4
Tel. 0823.81.00.91 - S. MARIA C.V. (CE)
Autoglass service
Via Napoli, 414 S. Sannitica
Tel. 0823.408.964 - Maddaloni (CE)
Carrozzeria Matroianni
Via del Lavoro - Tel. 0823.408.964
S. MARIA C.V. (CE)
Nuova Autocarrozzeria del Sole
Via Galatina (2° tratto) - Tel. 0823.81.20.81
S. MARIA C.V. (CE)
CTS –Auto Computer
Via Cese – Tel. 0824.94.60.40
PUGLIANELLO (BN)
Carrozzeria Industriale – M. Vele
Via Varco, 12 – Tel. 0824.83.59.14
ROTONDI (AV)
Autocarrozzeria Giò Car
Via G. Albino, 11 – Tel. 081.195.73.734
NAPOLI
GE.PRA. Studio di consulenza
Via S. Croce, 236 - Tel.0823.45.03.62
S. NICOLA LA STRADA (CE)
Autocarrozzeria Corbo
Via Bersaglio, 1 - Tel. 0823.47.24.45
SAN CLEMENTE (CE)
CityCar
Via Ripuaria 125
Tel. 081.861.63.61 Pompei
Autocarrozzeria D’Ammora
Trav. Iovine 16 - Tel. 081.39.30.278
C. di Stabia (NA)
Autocarrozzeria Raffaele Federico
Via Parrelle 137 - Tel. 081.537.11.97
Boscoreale (NA)
MotoAction
Via Poggiomarino 206
Tel. 081.85.94.124 Scafati (SA)
Parking La Mura
Via Raiola 73
Tel. 081.87.24.346 C. di Stabia (NA)
Cascone Gomme e Stazione di Servizio
Via Scafati 223 Tel. 081.87.41.557
S. Maria La Carità (NA)
Futura Diesel
Via Carrara 91 Tel. 081.87.43.202
S. Maria La Carità (NA)
Di Paolo trasp. Onoranze Funebri
Via Nolana 423
Tel. 081.85.03.914 Pompei (NA)
Autolavaggio Azzurro
Via Casone 117
tel. 348.313.46.53 Pompei (NA)
Ferrara Moto
Via Messigno Pompei (NA)
SARDEGNA
www.infortunistica.it
vi segnala le migliori
aziende d’Italia
SICILIA
Pitarresi
C.da La Rosa
tel. 091.614.36.12 -VILLABATE (PA)
Autocarrozzeria Testa
Via Fortunato Fedele, 9/B
tel./fax 091.61.61.389 - Palermo
Autocarrozzeria Enzo Labita
P.le Rovigo, 4 mobile 329.00.57.578
Castellammare d. G. (TP)
Autocarrozzeria Magaddino Antonino
C.da Bocca della carruba, 52
tel. 0924.30.328
Castellammare del G. (TP)
Carrozzeria Santangelo
Via P. Mattarella mobile 339.84.00.432
BELMONTE MEZZAGNO (PA)
Carrozzeria Scardulla
Via Perpignano, 362
tel. 091.55.25.12 - Palermo
Carrozzeria Elmo
V.le Regione Siciliana 2050
tel. 091.44.67.43 - Palermo
Carrozzeria Zarcone
Via Alfa Nono
tel. 091.614.05.21 VILLABATE (PA)
Carrozzeria Alaimo
Via Tenente Ferrito, 2
tel. 091.614.27.74 - VILLABATE (PA)
Carrozzeria Pillitteri
Via Porta Palermo 128/130
tel. 091.85.73.418
S. Giuseppe Jato (PA)
Carrozzeria Scannaliato
C.so Trento, 65 tel. 091.85.72.855
SAN CIPIRRELLO (PA)
Carrozzeria Barone
Via V. Emanuele, 212 tel. 091.85.73.282
S. Giuseppe Jato (PA)
Carrozzeria Matranga
P.za San Rocco, 1/3 tel. 091.85.74.158
PIANA DEGLI ALBANESI (PA)
Carrozzeria Bruno
V.le Regione Siciliana, 5615
tel. 091.63.00.438 - Palermo
Tomasello Tornatore Antonino
strada Com. Incorvino Amalfitano, 21
tel. 091.96.89.51 Bagheria (PA)
Carrozzeria Leone Salvatore
Via Scotto Lanza, 17
tel. 091.96.84.45 - Bagheria (PA)
Carrozzeria Gargano Massimo
Via Lo Bue, 43
tel. 091.93.11.98 - Bagheria (PA)
Carrozzeria Campofelice
Via S. Cappello, 1
tel. 091.76.45.707 - Palermo
Carrozzeria Turturella
Via Mario Benso, 6
mobile 347.153.11.93 Palermo
Carrozzeria Bruno Salvatore
Via Portella della Ginestra, 8
S. Giuseppe Jato (PA)
Autocarrozzeria Loi Giampaolo
Via Mulas 35
Tel. 0784.97.074 ONIFAI
Autoscuola Solinas
Via Gallura Tel. 0784.87.81.59
Siniscola (NU)
Carrozzeria Mele
Via Mazzini 5 Tel. 0784.87.84.61
Siniscola (NU)
Carrozzeria Fronteddu
Via Matteotti 36 Tel. 0784.87.84.37
Siniscola (NU)
Carrozzeria Tassiello
Carrozzeria Mazzella
Via Torre D’agera tel. 080.37.18.727
Via Isalle 38/40/42 Tel. 0784.87.74.68
BITONTO
Siniscola (NU)
Carrozzeria Palmieri
Carrozzeria ME.Car
Via de Gasperi 69/a Tel. 784.87.70.13 Via Gen. P. Mirabella tel. 080.37.15.299 BITONTO
Siniscola (NU)
Carrozzeria Grumo
Autoassistenza Mele
Via Isalle 20 Tel. 0784.87.81.15 V.le G. Lazzati, 3 Zona Art. tel. 080.37.14.725
BITONTO
SINISCOLA (NU)
PUGLIA
47
TADDIA TOP PARTNERS
I convenzionati che offrono le migliori condizioni
segnalazioni da MONTALTO UFFUGO
segnalazioni
da PALESTRINA
segnalazioni
da CASERTA
segnalazioni da POMPEI
segnalazioni da
S. LAZZARO DI SAVENA
segnalazioni
da BOLOGNA
segnalazioni da BITONTO
segnalazioni da BAGHERIA
48
arci
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meri
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n
i
m
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s
nei proe ssegnalazioni!
ov
per le nu
segnalazioni da
CASTELLAMMARE
DEL GOLFO
TADDIA TOP PARTNERS
I convenzionati che offrono le migliori condizioni
segnalazioni da PALERMO
segnalazione
da PESARO
Convenzionati che forniscono auto sostitutive TADDIArent
FRONTEDDU PAOLO
Via Matteotti
tel. 0784 878437
Siniscola (NU)
CITY CAR
Via Ripuaria 125
tel. 081 8616361
Pompei (NA)
CATTANI BRUNO
Via Sillaro 2442
tel. 051 850640
Medicina (BO)
DAMMORA
Trav. Iovine 16
tel. 081 3930278
Castellammare di Stabia (NA)
CARRARA
Via P. S. Mattarella, 3
tel. 0425 758377
Santa Maria M. (RO)
BELTRAMI
Via Cattaneo 78
tel. 0532 91684
Ferrara
MELE PIETRO EREDI
Via Mazzini 5
tel. 0784 878461
Siniscola (NU)
MARCHETTI
Via Tassoni 15
tel. 0733 812758
Civitanova Marche (MC)
AUTO MOTO FUTURA
Via Dell’artigianato 21
tel. 0532 821129
Poggio Renatico (FE)
CARROZZERIA DEL SOLE
Via De Marino
tel. 0823 751052
S. Felice a Cancello (CE)
SIVIERI CLAUDIO
S. p. per Formignana, 35
tel. 0532 860947
Copparo (FE)
Carrozzeria Viscardi
Via Dante da Maiano n° 320
tel. 06 41400512
Roma
F.LLI PROIETTI
Via Dei Cori 15
tel. 06 9536637
Palestrina (RM)
CTS Auto computer
Via Cese
tel. 0824 946040
Puglianello (BN)
segnalazioni da SINISCOLA
segnalazioni da FERRARA
segnalazione
da ROMA
segnalazione
da MEDICINA
segnalazioni da RENDE
49
DIVISIONE SINISTRI MORTALI PARTNERS
Le migliori Onoranze funebri per un conforto totale
TADDIA
group - DIVISIONE SINISTRI MORTALI,
in collaborazione con le agenzie affiliate “infortunistica TADDIA” in tutta Italia e
operando autonomamente su tutto il territorio nazionale nelle aree ancora scoperte,
attraverso una rete di accordi con gli operatori del settore solleva gli eredi dalle gravose
e spiacevoli incombenze derivanti dagli incidenti più gravi, attreverso una serie di servizi:
•
•
•
•
S
Assistenza immediata
Anticipo delle spese per il funerale, il loculo e gli adempimenti burocratici
Visite presso centri medici di fiducia per la quantificazione del trauma psicologico subito dagli eredi
Gestione professionale pratiche di risarcimento
i può quindi offrire un conforto completo e discreto ai parenti del defunto, evitando al contempo il rischio di quelle ignobili
speculazioni a cui spesso capita di assistere in questi casi e che fanno leva proprio sulla fragilità e la mancanza di assistenza
in cui può capitare di trovarsi l’erede.
In queste pagine riportiamo l’elenco delle imprese di Onoranze funebri con cui collaboriamo,
in costante incremento a dimostrazione della serietà e della professionalità dei nostri operatori.
BASILICATA
•
IMPRESA FUNEBRE GIASI EMANUELE & C. S.n.c. Via San Biagio n° 9 tel. 0835 332043 MATERA
Via Lucana n° 241 tel. 0835 319444 MATERA
CAMPANIA
•
ONORANZE FUNEBRI CESARANO
•
Via Napoli 85 tel. 081 8712395 CASTELLAMMARE DI S. (NA)
ONORANZE E TRASPORTI FUNEBRI VECCHIONE Via Brennero Vico II 4 tel. 0823 847649 S. M. C. VETERE (NA)
EMILIA
ROMAGNA
•
ONORANZE FUNEBRI BIAGI MARIO FRANCO Via Marconi n° 45/3 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO
Via Garibaldi n° 14 tel. 051 6640042 BENTIVOGLIO BO
Via Nazionale n° 219 tel. 051 6640042 ALTEDO BO
Via delle Fonti n° 76/2 ab tel. 051 6640042 BOLOGNA Via della Certosa n° 10 L tel. 051 6640042 BOLOGNA
Via Bentini n° 28/a tel. 051 6640042 BOLOGNA
Via Libertà n° 15 tel. 051 6640042 SAN GIORGIO DI PIANO BO Via Chiesa n° 13/b tel. 051 6640042 CASTEL MAGGIORE BO Via San Donato n° 221/a tel. 051 6640042 GRANAROLO E. BO
Via Galliera n° 75 tel. 051 6640042 FUNO BO
Via Centese n° 42 tel. 051 6640042 ARGELATO BO
Via Garibaldi n° 14 tel. 051 6640042 MINERBIO BO
Via Nazionale n° 219 tel. 051 6640042 MALALBERGO BO
tel. 051 6640042 SAN VENANZIO BO
tel. 051 6640042 SAN PIETRO IN CASALE BO
•
BOCCACCINI GIORGIO ONORANZE FUNEBRI Via Monsignor Manfrini n° 6/8 tel. 0533 313155 COMACCHIO FE
•
BOCCACCINI PIERANGELO & C. S.n.c. ONORANZE FUNEBRI
COMACCHIESI Via Monsignor Manfrini n° 14/16 tel. 0533 313131 COMACCHIO FE
•
I.p.f. CAMPORESI S.r.l. POMPE FUNEBRI Via S.Pellegrino Laziosi n° 24 tel. 0543 32260 FORLI FC
Viale dell’Appennino n° 180 tel. 0543 554640 FORLI FC •
ONORANZE FUNEBRI CITTA’ DI BOLOGNA Via della Certosa n° 10 N tel. 051 6153939 BOLOGNA
•
ONORANZE FUNEBRI DALL’OSSA VINICIA E C. S.n.c.
Via L. Fava n° 1080 tel. 051 857497 MEDICINA BO
Via Gramsci n°4/d tel. 051 857428 CASTELGUELFO BO •
FELISATTI ONORANZE FUNEBRI Via Mazzini n° 16 tel. 0532 870778 COPPARO FE •
ONORANZE FUNEBRI TIZIANO GRANDI Via Amendola N° 37/41 tel. 0542 26523 IMOLA BO
Via Nuovo Sabbioso n° 63 tel. 0542 26523 TOSCANELLA DI D. BO
•
IMPRESA FUNEBRE ARGENTA IFA-DUE S.r.l.
Via Cristo n° 1/d tel. 0532 804006 ARGENTA FE Via Meucci n° 3/a tel. 0532 804006 ARGENTA FE
Via Molinetto n° 2/b tel. 0532 804006 LONGASTRINO FE
Via Fascinata n° 49/a tel. 0532 804006 SANTA MARIA C. FE
•
LA GENERALE ONORANZE FUNEBRI di Falanga Laura
Piazza Bianconcini n° 13/14 tel. 0542 23147 IMOLA BO •
ONORANZE FUNEBRI LANDI di Landi Stefano e C. S.n.c.
Viale Appennino n° 183/185 tel. 0543 67452 FORLI FC
Viale Roma n° 25 tel. CIVITELLA DI ROMAGNA FC •
ONORANZE FUNEBRI L’UMANITARIA di Fabio e Ottavo
Strollo
Via Silvio Pellico n° 5/a-b tel. 051 941116 CASTEL S. PIETRO BO
Via Idice n°155/c 051 929875MONTERENZIO BO
Via Palestro n° 45/d tel. 051 941868 CASTEL S. PIETRO BO •
ONORANZE FUNEBRI MALAGUTI LORENZO
Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE
Via Molino n° 25 tel. 051 904001 MOLINO ALBERGATI FE
Via Matteotti 051 tel. 904001 CASTEL D’ARGILE FE •
ONORANZE FUNEBRI F.LLI MALAVOLTI di Malavolti Belinda
Via Capponi n° 8 tel. 0534 22061 PORRETTA TERME BO •
ONORANZE FUNEBRI e LAPIDI MINGARDI MARIO e C. S.n.c.
Via Marconi n° 18 tel. 051 801177 BUDRIO BO
•
AGENZIA ONORANZE FUNEBRI NETTUNO S.N.C. Via Marco Emilio Lepido 55/a tel. 051 400131 BOLOGNA •
PREMIATA IMPRESA ONORANZE FUNEBRI OTTANI Via Marconi n° 30/2 tel. 051 6640034 BENTIVOGLIO BO
Via Castellina n° 14 tel. 051 871215 ALTEDO BO
Via Centese n° 153 ARGELATO BO
Via Matteotti n° 80 tel. 051 6640034 CASTELLO D’ARGILE BO
Via Donati n° 1 tel. 051 6835900 CENTO FE 50
(elenco aggiornato a novembre 2008)
ONORANZE FUNEBRI PARMEGGIANI di Parmeggiani Riccardo e C. S.a.s.
Via Bologna n° 17/a tel. 051 825414 S. GIOVANNI IN P. BO
•
ONORANZE FUNEBRI PIZZOTTI Via Donati n° 22 tel. 051 904001 CENTO FE
Piazza Battaglini tel. 051 904001 MIRABELLO FE •
P.T.M. di Marani Riccardo e Patuelli Cristian e C. S.n.c. ONORANZE FUNEBRI Viale Oriani n° 1 tel. 0545 78880 LUGO RA
Via Roma n° 6 tel. 0532 318323 MORDANO RA
Via Monti n° 31 tel. 0545 78880 FUSIGNANO RA
Via Grassi n° 13 tel. 0545 78880 ARGENTA FE
Via Gramsci n° 10 tel. 0545 78880 COTIGNOLA RA
Via Ballardini n° 15 tel. 0545 78880 BARBIANO RA •
ONORANZE FUNEBRI RIDOLFI S.r.l. Via Duca Valentino n° 5 tel. 0543 33969 FORLI FC
Via Trieste n° 13 tel. 0543 33969 FORLI FC
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in via Calori 9/b a Bologna
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Edicola del Borgo a Budrio (BO)
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Edicola della Barca
in via della Barca 36 a Bologna
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Ristorante Lo Spaghetto 1
in via Nazionale 47 a Pianoro (BO)
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Palazzetto dello Sport di Pianoro (BO)
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Tabacchi Giornali Cartoleria di Gemelli
in via Dalla Valle 25 a Villa Fontana
di Medicina (BO)
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Edicola Giornali di Paperini Fabio
in via Emilia S. Ermete a Pisa
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Stazione di Servizio AGIP
in Circonvallazione Dante
a S. Giovanni in Persiceto (BO)
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Nuova Carrozzeria Pontelungo
in via Emilia Ponente 154 a Bologna
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Edicola della Stazione
di S. Giovanni in Persiceto (BO)
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Carrozzeria Bernardi
in via del Mobiliere 7 a Bologna
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Ristorante Pizzeria “I Calia” in Via Calindri 82 a S. Lazzaro di Savena (BO)
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Poliambulatorio Eliodent
in via Marconi 7 a Medicina (BO)
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Enoteca “750 ml” in Via della Pace
a Sala Bolognese (BO)
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Distributore AGIP
in via S. Vitale O. 209 a Medicina (BO)
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Edicola Villani in via della Pace
a Sala Bolognese (BO)
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Edicola della Stazione
in piazza Giovanni XXIII a Gallarate
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Edicola Costa in via Giovannina n.13/2
a Cento (FE)
ELS Lavaggio in via Licurgo Fava, 1114
a Medicina (BO)
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Edicola Ferroni
in via Comacchio 44 a Ferrara
Stazione di servizio API in via S. Carlo,
1533 a Castel S. Pietro Terme (BO)
Edicola Trimurti Patrizia
in Corso Piave 35 a Ferrara
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Tabacchi Giornali di Cavalli Annalisa
in via Libertà 63-65 a Medicina (BO)
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Stazione di Servizio ERG
in via Padova 33 a Ferrara
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Edicola Bartolucci Silverio
in via Seganti 3/a a Ronco - Forlì
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Edicola Rizzati in via Zappata 11
a Comacchio (FE)
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Edicola di Marinella Portolani
in via Tevere a Cava - Forlì
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Edicola Vitali in Piazza 3 Agosto
10 a Porto Garibaldi (FE)
Edicola Gnani Annalisa in viale Roma, 37 a Forlì
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Edicola Gentili in via Fontana 40
a San Giuseppe (FE)
Antica gastronomia pizzeria rosticceria
in via Fontanelle, 2/4 a Forlì
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Edicola Romanini in via Spina 17
a Lagosanto (FE)
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Edicola Il Giornalaio
in via Michele Camusso a Ercole (CE)
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Edicola di Chiarini Franco
in via Provinciale a Consondalo (FE)
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Autolavaggio Quick Washing
in via delle Ville, 68 a Caserta
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Bar Italia in piazza Garibaldi, 2
ad Argenta (FE)
Cartoleria Effe C di Cestari S.
in via Gramsci, 1 a S. Giorgio di M. (MN)
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Edicola di via Galliera a Funo di Argelato
Distributore Shell in via P. Poggi
a S. Lazzaro di Savena (BO)
Autocarrozzeria Fronteddu in
via Matteotti 36 a Siniscola (NU)
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Autolavaggio in via P. Poggi
a S. Lazzaro di Savena (BO)
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Edicola in via Sassari a Siniscola (NU)
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Edicola Zambrotta in via Ferrarecce, 107 a Caserta
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Edicola Intanno in via Cavour a Vittoria (RG)
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Tabaccheria La Dea Bendata
in viale G.nni XXXIII 60 a Bitonto (BA)
Edicola Garretta in via Renella 65 a Caserta
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Reg. Tribunale di Bologna n° 7210 del 21 marzo 2002 Proprietario e direttore responsabile: Alessandro Taddia
dicembre 2008
Editore: Publi&Marketing s.a.s. - via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO) - iscr. R.O.C. n° 16141
Redazione: via Commenda 38 - S. Lazzaro di Savena (BO) Tel. 051/46.77.22 Fax 051/627.01.54
Grafica e impaginazione: Katia Donato
Tipografia e stampa: Gamberini s.a.s. - via Curiel 17 - Castelmaggiore (BO)
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