PROVINCIA di ANCONA
AGENDA 21 LOCALE - PROGETTO PETER PAN
PIANO DI AZIONE LOCALE
verbale del III° forum
“ATTIVITA’ E TERRITORIO”
Il giorno 12 maggio 2005 si è riunito per la terza volta il forum sugli Inquinamenti
di Agenda 21 – Progetto Peter Pan, al fine di decidere il contenuto del futuro Piano di
Azione della Provincia di Ancona.
Erano presenti in ordine di arrivo:
Milo Cantori – CANTORI SPA
Gianluigi Occhialini – AGENZIA PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Fulvio Fileni - C.B.M. Srl
Vaiolatesi Onorino - COMITATO CITTA’ VIVA
Daniele Petrucci - PARCO DEL CONERO
Marco Giardini – CIA ANCONA
Leano Martarelli - CITTADINO
Piergiorgio Marinelli - CITTADINO
Alessandra Baralli - BIOARCHITETTURA MARCHE
Piero Remitti – COMUNE DI ANCONA
Cristiana Acqua - UNICEF
Rosita Baldassarri - BIOARCHITETTURA MARCHE
Stefano Biondini - ASSINDUSTRIA ANCONA
All’ordine del giorno vi era l'approvazione del verbale della riunione del 7 aprile u.s.
oltre ad un breve prosieguo della discussione in tema di energie alternative. Dovevano
essere
altresì analizzate ed approvate le azioni in materia di “Attività Produttive ed
Imprese”
Dal primo punto di vista, il rappresentante dell’Agenzia per il Risparmio Energetico
ha esposto le principali prerogative (in allegato) facenti capo all’agenzia medesima che sono
principalmente di natura informativa circa il risparmio energetico da parte degli enti
pubblici e delle aziende che ne fanno richiesta. Inoltre l’A.R.E. si pone a supporto delle
pubbliche amministrazioni nella redazioni di bandi afferenti al risparmio energetico e
organizza giornate promozionali per far conoscere l'Agenzia ai cittadini (ad es. Sunday
tenutosi in Piazza Pertini il 29 maggio scorso).
Dal forum è emerso che tale Agenzia è poco conosciuta, ed in generale, dovrebbe
essere fatta maggiormente conoscere ai cittadini alle imprese ed ai comuni.
Il discorso si è spostato sull’efficienza energetica e sulla fondamentale necessità di
sfruttare in modo migliore l’energia che si ha a disposizione.
E’ stato detto che bastano
degli accorgimenti non eccessivamente complicati per risparmiare una notevole quantità di
energia, come ad esempio tenendo in efficienza le apparecchiature elettriche o usando
elettrodomestici di classe “A” oppure utilizzando lampade a fluorescenza invece che a
incandescenza.
L'Unione Europea si sta muovendo verso il risparmio energetico, infatti è in fase di
elaborazione una legge che oltre al controllo degli impianti termici, prevede il controllo
anche degli impianti di condizionamento – che in termini di consumo energetico sono
eccessivamente dispendiosi - tanto che gli addetti del settore stanno già contemplando la
realizzazione di impianti compatibili con le nuove normative restrittive.
Sempre in materia di energia il forum ha puntato il dito sulle costruzioni edilizie che
non sono a norma, le quali “consumano” circa il 40% in più di energia di quelle che invece
lo sono. E’ stato rilevato che una cosa intelligente sarebbe quella di incentivare le nuove
costruzioni ma soprattutto
le ristrutturazioni edilizie di quelle già esistenti affinché
adottino criteri che tengano in considerazione il risparmio energetico.
Elemento di incentivo potrebbe essere, dal punto di vista legislativo, la creazione di
nuovi vincoli per l’abitabilità, nel rispetto dei suddetti criteri di risparmio. Inoltre, nel
prossimo futuro sarà necessario, da parte della Pubblica Amministrazione, spingere
fortemente la questione del risparmio energetico soprattutto sull’esistente.
In ciò, la Provincia di Ancona dovrebbe redigere un Piano Energetico Provinciale
secondo le linee guida di quello Regionale, orientato verso il risparmio energetico e le
energie alternative al quale dovrebbero necessariamente ispirarsi i regolamenti edilizi
comunali
Il forum ha discusso anche di energia eolica che, a fronte dei vantaggi energetici,
pone un fondamentalmente problema di impatto ambientale.
Proseguendo il discorso sulle attività produttive, i fondamentali problemi con cui
tali attività oggi debbono fare i conti sono quelli relativi da un lato alle importazioni
massicce di beni provenienti da paesi ove la mano d’opera, rispetto all’Italia ha un costo
notevolmente inferiore; dall’altro all’immigrazione che ha fatto affluire sui nostri mercati
numerosissimi stranieri che (es. cinesi) lavorano ad di sotto degli standard minimi di tutela
sanciti dal legislatore.
In entrambi i casi, gli effetti sono riscontrabili sulla crisi degli imprenditori nostrani
i quali si trovano a competere con i prezzi dei beni che sono assai inferiori di quelli del
mercato italiano ed in generale di quello comunitario.
Per contro, è emerso che oggi vi sono sempre meno lavoratori italiani disposti a
fare lavori pesanti e di bassa dignità sociale. In sostanza vi è sempre più la carenza della
figura professionale dell’operaio, e così si ricorre sempre più ai lavoratori stranieri. (Ad
esempio: i saldatori nella Fincantieri per la maggior parte vengono dalla Croazia).
Relativamente al problema della pianificazione non ottimale del territorio in
riferimento alla localizzazione di aree destinate alle attività produttive, si è detto che
potendo i comuni decidere autonomamente ove far sorgere le zone produttive, può
succedere che la zona industriale si trovi dalla parte opposta di quella artigianale. Ciò crea
notevole confusione per gli addetti ai trasporti, oltre ad una eccessiva frammentazione delle
aree produttive.
In materia di certificazioni, è stato rilevato che non sempre sono convenienti in
termini di facilitazioni amministrative concesse dalla pubblica amministrazione, inoltre
hanno un alto costo di implementazione. Al di là di ciò, i vantaggi sono visibili in tema di
risparmi poiché viene razionalizzato l’utilizzo delle risorse naturali ed energetiche. Perciò, la
Provincia dovrebbe porre degli incentivi nei confronti delle aziende che si sono certificate o
che stanno intraprendendo il processo di certificazione.
PROBLEMATICHE E SOLUZIONI PROPOSTE NEI FORUM CIVICI
PROBLEMATICHE EMERSE
AZIONI
ENERGIE ALTERNATIVE
1) Costi troppo elevati per la messa in opera
delle energie alternative (1)
A)
CAMPAGNE
INFORMATIVE
SULLE
ENERGIE
ALTERNATIVE PIU’ EFFICACI
B)
MAGGIORE
ATTENZIONE
DA
PARTE
DELLA
PROVINCIA SUL RISPARMIO ENERGETICO E SULLE
ENERGIE
ALTERNATIVE
ANCHE
ATTRAVERSO
FINANZIAMENTI ED INCENTIVI NEI CONFRONTI DELLE
IMPRESE E DEI PRIVATI
C) INCENTIVARE L’USO DI PANNELLI SOLARI, DEL BIODIESEL, DELL’ENERGIA EOLICA, LA COLTIVAZIONE
DELLA
COLZA
E
L’UTILIZZO
DELLE
BIO-MASSE,
QUALORA SIANO EFFICACI PER PRODURRE ENERGIE
“PULITE”
D) LA PROVINCIA
DOVREBBE REDIGERE UN PIANO
ENERGETICO PROVINCIALE SECONDO LE LINEE GUIDA
DI
QUELLO
REGIONALE,
ORIENTATO
VERSO
IL
RISPARMIO ENERGETICO E LE ENERGIE ALTERNATIVE
E)
INCENTIVARE
SOPRATTUTTO
LE
NUOVE
COSTRUZIONI
MA
LE RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE DI
QUELLE GIÀ ESISTENTI AFFINCHÉ ADOTTINO CRITERI
CHE TENGANO IN CONSIDERAZIONE IL RISPARMIO
ENERGETICO.
F)
PROMUOVERE
A
LIVELLO
LEGISLATIVO
LA
CREAZIONE DI NUOVI VINCOLI PER L’ABITABILITÀ, NEL
RISPETTO DEI CRITERI DI RISPARMIO ENERGETICO.
G) PROMUOVERE LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI DI
MICROGENERAZIONE
TELERISCALDAMENTO
RIGENERAZIONE
ATTIVITA’ PRODUTTIVE ED IMPRESE
1. Pochi controlli
nei confronti di imprese
abusive che provocano un danno da concorrenza
sleale nei confronti delle piccole aziende le quali
spesso chiudono i battenti a causa di difficoltà
economiche (1, 6)
2.
difficoltà per il piccolo imprenditore ad
investire in progetti di ricerca per i costi
troppo elevati (1) ed università e ricerca
troppo distanti dalla piccola impresa
A. AUMENTARE LA VIGILANZA SULLE IMPRESE
ABUSIVE ES. CINESI AFFINCHE’ RISPETTINO LE
NORMATIVE
VIGENTI
LEGATI
AL
MONDO
PRODUTTIVO
A. AUMENTARE GLI INCENTIVI PUBBLICI PER
FINANZIARE MEDIANTE “BORSE LAVORO” I
SETTORI INNOVATIVI SOSTENIBILI
B. PROPORRE ALLE ISTITUZIONI, COME LA REGIONE
O LA PROVINCIA, DI ASSUMERE IL RUOLO GUIDA O
DI CAPOFILA, NELLA FORMAZIONE E NELLA
RICERCA, INVESTENDO IN PROGETTI DI RICERCA O
CREANDO APPOSITI BANDI CHE PREVEDANO LA
COLLABORAZIONE TRA IMPRENDITORI, ENTI ED
UNIVERSITÀ
C. PROMUOVERE IN SINERGIA PROGETTI DI INTESA
TRA ENTI, ASSOCIAZIONI DI IMPRENDITORI E
UNIVERSITA’ PER COSTRUIRE UN CIRCUITO
3.
difficoltà di reperire manodopera sia
semplice che specializzata da parte delle
imprese (1)
A. SVILUPPARE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE
OPPORTUNITA’ DI LAVORO PRENDENDO COME
MODELLO LE COMUNICAZIONI TELEVISIVE SUL
SERVIZIO CIVILE
4.
pianificazione non ottimale del territorio
che
non
sempre
considera
le
problematiche ambientali e le necessità
infrastrutturali,
con
particolare
riferimento alla dislocazione delle aree
destinate ad attività produttive (4, 5, 6, 9,
10)
A. PREVEDERE E REALIZZARE AREE PRODUTTIVE
ARTIGIANALI E INDUSTRIALI INTERCOMUNALI
B. DECENTRARE GLI UFFICI AMMINISTRATIVI
PUBBLICI COME AD ES. INAIL INPS E PROVINCIA
C. PREVEDERE INCENTIVI ECONOMICI PER LA
VALORIZZAZIONE DELLE AREE PRODUTTIVE
ESISTENTI PER IL RECUPERO DI AREE E PER LA
PROGETTAZIONE AMBIENTALE SOSTENIBILE
D. OBBLIGATORIETA’ DELL’USO DI PANNELLI
FOTOVOLTAICI
NEGLI
EDIFICI
DI
NUOVA
COSTRUZIONE E NELLE RISTRUTTURAZIONI
E. OBBLIGATORIETA’ DELL’USO DI PANNELLI
FOTOVOLTAICI NELLE ZONE INDUSTRIALI IN
CORSO DI REALIZZAZIONE E L’ADEGUAMENTO DI
QUELLE PREESISTENTI
5.
poca
sensibilizzazione
sui
temi
ambientali
in
particolare
certificazioni ambientali (10)
sulle
A. INCENTIVARE
QUALITA’
AZIONI
CERTIFICATIVE
DI
B.
SVOLGERE
UN’ATTIVITÀ
ESTESA
E
CONTINUATIVA
DI
PROMOZIONE
DELLE
CERTIFICAZIONI ISO ED EMAS.
C. RIDURRE I FORMALISMI BUROCRATICI PER LE
IMPRESE CERTIFICATE
D. REALIZZARE INIZIATIVE DI EDUCAZIONE E DI
SENSIBILIZZAZIONE PER LA CITTADINANZA E LE
IMPRESE
(CONFERENZE
NELLE
AZIENDE,
DIFFUSIONE DI OPUSCOLI E BROCHURE) DA PARTE
DELLA PROVINCIA E DELL’ARPAM
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energie alternative - Provincia di Ancona