GENNAIO
2008
FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO
BOLLO PAGATO PRESSO
L’UFFICIO POSTALE 6330 PIRANO
S T A M P E
Informiamo i gentili lettori
che il nostro mensile
Il TRILLO
può venir letto in forma elettronica sul sito
della Comunità, all’indirizzo:
www.unione-italiana.org/pirano
POŠTNINA PLAČANA PRI
POŠTI 6330 PIRAN
UN VOLUME E UN CONVEGNO INTERNAZIONALE SU
DIEGO DE CASTRO
di Kristjan Knez e Ondina Lusa
Per ricordare il professor Diego
de Castro, insigne personalità e
figura di rilievo del Novecento
istriano, la Società di studi
storici e geografici di Pirano e la
Comunità degli Italiani “Giuseppe
Tartini” hanno promosso alcune
iniziative, tra cui la stampa di un
volume collettaneo e un convegno
internazionale di studi. Giovedì
15 novembre 2007 nella sala del
consiglio comunale di Pirano
(Sala Domenico Tintoretto),
alla presenza del sindaco, dott.
Tomaž Gantar e del console
d’Italia a Capodistia, dott. Carlo
Gambacurta, è stata presentata la
pubblicazione “Diego de Castro
nel centenario della nascita 19072007”, curata da Ondina Lusa e
Kristjan Knez. Il volume contiene
i contributi di sedici autori e
concernono la vita e gli studi del
Nostro, i rapporti con le istituzioni
italiane del Piranese nonché la
storia del casato. Una sezione non
meno importante è quella relativa
ai ricordi, cioè alle testimonianze
T I S K O V I N A
Numero 1
-
ANNO XVIII
di coloro che hanno conosciuto e
frequentato il professore piranese.
Il libro annovera 280 pagine ed
è riccamente illustrato, l’opera
termina con l’album fotografico, le
cui immagini inedite, provenienti
dall’archivio privato, sono state
gentilmente messe a disposizione
dai familiari. Al progetto editoriale
ha collaborato in particolar modo
il nipote Alessandro Costanzo
de Castro, il cui appoggio è stato
fondamentale.
Venerdì 16 e sabato 17 novembre,
invece, il teatro cittadino
“Tartini” ha ospitato il convegno
scientifico
internazionale
sempre dedicato alla poliedrica
personalità di Diego de Castro,
illustre professore, statistico,
demografo, diplomatico, storico,
editorialista
ed
intellettuale
impegnato, nato cent’anni or sono
nella città di San Giorgio. Sul
palco si sono alternati studiosi,
docenti universitari, pubblicisti
o, semplicemente, amici, della
regione ma anche provenienti
Pag. 1
da altre realtà dell’Italia e della
Slovenia. Nelle due giornate
di studio sono intervenuti una
trentina di relatori che hanno
parlato della vita, dell’opera e del
pensiero del Nostro. Oltre a tali
aspetti è stato affrontato pure il
periodo storico in cui è vissuto de
Castro, vale a dire il Novecento, e
una sezione ha trattato il problema
di Trieste. Diego de Castro,
ricordiamolo, ebbe importanti
incarichi diplomatici nel secondo
dopoguerra e per oltre un
cinquantennio si era interessato
alla questione giuliana, studiando
ed analizzando una ricca
documentazione,
pubblicando
nel 1981 la monumentale “La
questione di Trieste”, oltre ad una
miriade di scritti minori, articoli,
commenti ed analisi. Un’altra
sezione del convegno è stata
dedicata ai ricordi di coloro che lo
frequentarono. Alcune relazioni
hanno poi affrontato il de Castro
studioso di demografia storica
ed i suoi lavori concernenti i
censimenti della popolazione.
Grazie ai non pochi interventi,
il convegno ha contribuito a
presentare un’immagine a tutto
tondo del professore, toccando
sia il lato professionale, e quindi
ufficiale, sia quello umano e
privato, sottolineando le passioni,
gli interessi ed i rapporti che aveva
instaurato nel corso della sua
lunga esistenza. Per rendere l’idea
ricordiamo sommariamente alcuni
degli argomenti presentati: Fulvio
Salimbeni (Università di Udine),
Carlo Ghisalberti (Università
“La Sapienza”, Roma) e Giulio
Cervani (Istituto per la Storia del
Risorgimento Italiano. Comitato
di Trieste e Gorizia), si sono
soffermati rispettivamente sulla
vita e l’opera, sulle riflessioni del
Nostro relative a Trieste e all’Istria
nonché sulla sua attività di
politico e di storico, Mario Quaia
(direttore de “Il Piccolo” negli
anni 1991-2000) ha ricostruito
la collaborazione del professore
con il quotidiano triestino, Samo
Kristen (Istituto per le questioni
nazionali, Lubiana) ha presentato
la realtà di Salvore nelle
testimonianze autobiografiche di
de Castro, mentre Italo Gabrielli
ha ricordato i rapporti con il
cugino, prima a Salvore poi a
Roletto in Piemonte. Tra gli altri
esuli piranesi che hanno aderito
all’iniziativa ricordiamo Almerigo
Apollonio, che ha presentato
le conversazioni con l’anziano
professore, Franco Viezzoli
(presidente della Famea Piranesa),
che ha illustrato alcuni problemi
inerenti alla divulgazione della
storia di matrice italiana presente
lungo le sponde dell’Adriatico
orientale e commentato alcuni
passi tratti dal volume “Memorie di
un novantenne. Trieste e l’Istria”,
Mariuccia Pagliaro (Associazione
“La Voce di San Giorgio”) si
è soffermata sull’azione di de
Castro a Trieste, evidenziando la
coerenza del medesimo, mentre
Marino Bonifacio (Società di studi
storici e geografici di Pirano) ha
proposto un contributo sul casato
millenario dei de Castro-Castro di
Pirano. Gli altri argomenti hanno
affrontato gli studi, le note e le
riflessioni di de Castro sulla storia
e la cultura di Pirano (Kristjan
Knez),
l’uomo
diplomatico
(Maurizio Lo Re), l’amore per il
mare (Piero Amodeo), la passione
per la musica (Luigi Donorà),
il carteggio con il poeta Biagio
Marin, ecc. Nel corso della prima
giornata di studio è stata proiettata
pure l’intervista fatta al Nostro
una decina di anni fa da Stefano
Lusa per la TV di Capodistria,
mentre il giorno seguente gli
attori Tullio Svettini e Giorgio
Marin, dell’Associazione “Grado
Teatro”, hanno letto una parte
dell’epistolario tra Diego de Castro
e Biagio Marin. Ad Alessandro
Costanzo de Castro sono state
affidate le conclusioni. Nel suo
intervento, molto apprezzato dai
presenti, ha parlato del passato
ma anche del futuro, ricordando
che lo sviluppo e la concordia tra i
popoli non devono essere ostaggi
della storia. Il passato, ha aggiunto
l’oratore, va certamente studiato
ma non dovrebbe venir confuso
con la politica. Il nipote del valente
studioso piranese ha poi invitato
tutto i presenti ad osservare un
minuto di silenzio in onore dei
Pag. 2
morti, dell’una e dell’altra parte,
vittime delle tragedie del secolo
scorso. Desideriamo rammentare
che il convegno ha rappresentato
un’occasione per parlare della
storia e della cultura italiane di
Pirano nonché per affrontare i più
svariati problemi della Venezia
Giulia, cosa che è stata possibile
anche attraverso i dibattiti. Le
giornate di studio hanno permesso
il confronto pacato e sono state
caratterizzate dalla franchezza,
infatti sono stati affrontati anche
argomenti “delicati”. La serietà
dell’iniziativa ha fatto sì che
si parlasse senza “censura”
alcuna, e, soprattutto con onestà
intellettuale.
Ricordiamo ancora che il
convegno è stato realizzato in
collaborazione con il Comitato
di Trieste e Gorizia dell’Istituto
per la Storia del Risorgimento
Italiano e dal Centro studi Biagio
Marin di Grado.
Domenica 18 novembre 2007,
a Piove di Sacco, non lungi da
Padova, è stata, invece, inaugurata
una piazzetta in onore di Diego
de Castro. Alla presenza del vice
sindaco della cittadina veneta,
Giorgio Bovo, dell’assessore
ai servizi culturali e turismo,
Gianstefano Rodella, del parroco
di Sant’Anna, don Giorgio de
Checchi e del vice sindaco di Pirano
Denis Fakin, si è svolta la breve
cerimonia di inaugurazione. Ci
siamo particolarmente commossi
in quanto alla cerimonia erano
presenti anche diversi esuli istriani
(da Stridone, da Montona, da
Grisignana, da Dignano e da Pola)
oltre alla delegazione piranese.
È stato un momento simbolico,
poiché, in una circostanza
importante come quella promossa
dalla municipalità veneta, queste
due realtà si sono ritrovate unite
per rammentare e parlare della
cultura e della storia dell’Istria.
A Piove di Sacco si è avverato
quanto il nostro concittadino de
Castro aveva sempre desiderato.
Successivamente, nella Sala
parrocchiale di Sant’Anna, ha
avuto luogo una conferenzaricordo su Diego de Castro ed
è stato presentato il volume
già ricordato. Coordinati da
Italia Giacca Zaccariotto, del
Comitato provinciale di Padova
dell’Associazione
Nazionale
Venezia Giulia e Dalmazia, hanno
preso la parola Ondina Lusa,
Alessandro Costanzo de Castro,
Kristjan Knez e Silvia de Castro.
Al termine sono intervenuti anche
Luigi Donorà, il vice sindaco
del Comune di Pirano e Vittorio
Lusa a nome della Comunità degli
Italiani “Giuseppe Tartini”.
Accolte finalmente le ragioni di oltre 1.000 cittadini, riuniti attorno all’Iniziativa Civile, contrari al
Decreto sul traffico a Pirano fatto approvare dal Sindaco, e successivamente affondato
DI CHI È PIRANO?
Gentile signor Sindaco
Gli ultimi eventi nel comune di Pirano hanno
evidenziato che la Sua strategia di fare quello che
Le aggrada, anche contrariamente alle Sue promesse
elettorali, utilizzando la tecnica autoritaria del “chi non
è con me è contro di me” è destinata a rivelarsi sempre
più fallimentare.
Discorrendo della regolamentazione del traffico in
quel di Pirano, Le ricordo che durante la 10a seduta
ordinaria del Consiglio comunale, tenutasi in data
22 novembre 2007, all’atto della discussione relativa
all’approvazione del decreto per il quale ora Lei
s’arroga la proposta d’abrogazione, pur essendo come
Lei intimamente convinto che nel lungo periodo il
centro storico di Pirano debba essere interdetto al
traffico, avevo manifestato seri dubbi sull’opportunità
di approvare subito una misura di questo genere, che
avrebbe penalizzato gli abitanti del centro storico di
Pirano, e La avevo invitata a desistere dall’introduzione
di tariffe talmente esose poiché avevo il timore che
avrebbero causato l’indignazione della cittadinanza,
fatto puntualmente verificatosi.
La mia perplessità, e lo ho ribadito nel mio intervento,
era ed è basata sulla convinzione che prima di impedire
la circolazione e la sosta nel centro storico è necessario
garantire un numero sufficiente di parcheggi a prezzi
accessibili in primo luogo per i residenti, risolvere il
problema logistico degli approvvigionamenti non
solo per gli esercenti, bensì anche per la popolazione
e garantire un trasporto adeguato delle persone,
comprese quelle deboli o diversamente abili, dal centro
ai parcheggi anche in condizioni disagiate, come di
notte, quando c’è maltempo o se insorge un’emergenza
sanitaria.
Naturalmente, e me ne renderà certamente atto, il
problema del degrado del centro storico è ben più
ampio delle mere difficoltà create dal traffico. La
riqualifica dell’area urbana, come ho affermato nelle
poche volte in cui ho avuto modo di comunicare con
la Sua persona, ed infine nell’ambito della tribuna
pubblica sull’approvvigionamento, tenutasi l’autunno
scorso presso la Comunità locale di Pirano, deve
basarsi su azioni dell’Amministrazione pubblica
mirate a reintrodurre attività produttive compatibili
all’ambiente specifico ed alla ripopolazione del centro,
che ormai i residenti stanno abbandonando in massa
proprio perché le condizioni di vita sono disagiate
anche dal punto di vista del tessuto sociale. In merito
ebbi già a scrivere:
“Se si considerano i fattori presenti, come l’alto costo
della vita, la difficoltà nel trovare un’abitazione, la
sempre minore qualità/quantità di servizi che la città
offre ai residenti, l’imporsi della “monocultura”
turistica che rende sempre più difficoltosa la ricerca di
un’occupazione non legata a tale settore, si capisce bene
come mai nel centro storico il numero dei “reali piranesi”
(i residenti) tenda sempre più a diminuire mentre
quello degli “abitanti temporanei” (turisti pendolari,
proprietari di seconde case …) mostri continui aumenti.
Tutto
ciò
sta
provocando
un'evidente
“denaturalizzazione” della comunità piranese con
una conseguente perdita di tutte quelle tradizionali
caratteristiche socio-economiche che la definivano.
Pirano, quindi, città unica al mondo, con un tessuto
urbano in grado di garantire intensi rapporti sociali, che
Pag. 3
sarebbe auspicabile percorribile solamente a piedi senza
traffico e smog, ideale, in quanto a spazi e sicurezza, per
i bambini di ogni età, rischia di trasformarsi in un museo
a cielo aperto, in un grande “parco monumentale” da
ammirare e fotografare, ma privo di quelle radici che
ne hanno alimentato la nascita.”
(Trillo, maggio 2006)
Allo scopo avevo consegnato nell’ambito della
suddetta tribuna ai suoi collaboratori tutta una serie di
soluzioni, o buone pratiche, adottate in numerose città
d’Europa anche grazie ai progetti finanziati nell’ambito
del programma europeo Urban II, proponendo inoltre
che in seno al Comune almeno qualche dipendente
iniziasse ad occuparsi a tempo pieno delle opportunità
fornite dai fondi di coesione esistenti nella prospettiva
finanziaria dell’UE 2007-2013. Al contempo ho
aggiunto la proposta, che ho ribadito nell’ambito
dell’approvazione del pacchetto di leggi sulla
regionalizzazione, di dichiarare aree depresse i centri
storici delle città costiere, che potranno essere quindi
destinatari di agevolazioni fiscali e di aiuti statali, per i
quali le amministrazioni comunali non sono competenti
o non dispongono della potenza economica, poiché
invero nei fine settimana e d’estate Pirano si trasforma
nella metropoli slovena della villeggiatura.
Ciò a dimostrazione che la mia propositività e volontà
di collaborare erano ben presenti già in tempi non
sospetti, ossia ben prima che Lei diventasse Sindaco
ed anche prima della Sua inadeguata proposta di
decreto, approvata in maniera non argomentata, senza
consultare i residenti e contando semplicemente su
voti accondiscendenti anche per tornaconto o per
intimidazione.
Le ricordo inoltre, gentile signor Sindaco, le parole del
Suo programma, tratte dalla Gazzetta del Suo partito
dell’ottobre 2006, dalle quali si evince che proponendosi
agli elettori anche Lei intendeva risolvere il problema
del traffico a Pirano iniziando dalla testa e non dalla
coda.
Mi permetta infine, gentile signor Sindaco, di
esprimere il mio disappunto e di reputarmi vivamente
offeso dal linguaggio ostile da Lei usato nei confronti
dell’Iniziativa Civile, della cui petizione sono pure
firmatario assieme al migliaio di cittadini di Pirano.
La figura del Sindaco dovrebbe corrispondere ad
un carattere improntato al dialogo ed alla ricerca di
sinergie, mentre Lei si accanisce con atteggiamenti di
lesa maestà contro coloro che hanno usato il loro diritto
costituzionale di esprimere le proprie opinioni, e che
hanno firmato una petizione corretta sia nella forma
sia nei contenuti avendone piena coscienza. Questi
atteggiamenti certamente non stimolano il dialogo.
Affermazioni quali
»Stopnjevanje napetosti med Pirančani je predvsem
zaradi dezinformacij zelo hitro doseglo točko, ko
normalen (ponujen) dialog ni bil več možen. Dogodki
v Piranu so v nadaljevanju presegli mejo dopustnega,
kulturnega in zakonitega. Začaran krog nemira med
stanovalci, ki so bili s strani prejšnje oblasti vse
prevečkrat prevarani z lažnimi obljubami, smo morali
takoj prekiniti in ponovno vzpostaviti medsebojno
zaupanje in sodelovanje. Brez tega bi bil vsak nadaljnji
korak pri načrtovanem oživljanju in razvoja mesta že
vnaprej obsojen na neuspeh.«*
*(tratto da http://www.piran.si, Novice, Razveljavitev
odlokaoprometu–Sporočilozajavnost,dell'11.01.2008)
mirano semplicemente a sovvertire le ragioni di causa
– effetto. Gentile signor Sindaco, nel caso non se ne
renda conto, la causa del malcontento popolare non
sono le disinformazioni o l'intolleranza al dialogo da
parte dei cittadini, bensì l'arroganza con la quale Lei
ha voluto far approvare senza ascoltare ragione alcuna
il decreto che è stato appena abrogato. Questa lettura
degli eventi le è stata contestata con veemenza durante
l’ultima seduta del Consiglio comunale, poiché
l’essersi dimenticato di interpellare la Comunità
locale di Pirano, il voler discreditare e demonizzare
l'Iniziativa Civile, le cortine di fumo con commissioni
supine alla Sua volontà, la completa negazione delle
Sue promesse elettorali, ed il »dialogo« offerto dall'alto
della Sua posizione dominante hanno convinto la gente
che le Sue promesse non sono degne di fede, ed è per
questo che hanno insistito sino a quando il decreto non
è stato abrogato.
Fa sorridere quindi la Sua miopia nell'insistere che
il Suo decreto era un buon decreto, ma che è dovuto
cadere per non scatenare la furia popolare.
Anche il Suo definire superflua la proposta di abrogare
il decreto formulata da alcuni consiglieri perché la
stessa idea è venuta a Lei un minuto prima, quando in
effetti si è reso conto di non poter più tirarla alla lunga,
rappresenta un'ulteriore occasione di dialogo mancato.
Gentile signor Sindaco, il Suo modo di operare
settario, prendendo decisioni in una cerchia ristretta
ed esclusiva di persone senza discuterle con l'opinione
pubblica e con i gruppi consiliari organizzati, il Suo
Pag. 4
voler affermare il potere a colpi di maggioranza, la
mancanza seria d'informazioni sulle attività decisionali
del Comune ed il continuo stigmatizzare i consiglieri
che con coscienza esprimono talvolta il loro voto
contrario alla Sua Unica Verità, La prefigurano sempre
più come Padrone Assoluto e non già come Primo
cittadino della nostra comunità.
Voglia quindi, gentile signor Sindaco, adottare metodi
meno ortodossi, improntati alla ricerca delle necessarie
sinergie con la popolazione e con i consiglieri,
instaurando il confronto pacato delle idee ed accettando
la collaborazione che ormai da quattordici mesi Le
sto e le stiamo offrendo. Eviti dunque di trasformare
qualsiasi lecita osservazione verso il Suo operato in un
affronto personale, e quindi in un'ulteriore occasione di
dialogo mancato.
Sandro Kravanja
Consigliere comunale
REAZIONE IN MERITO ALL’IMBRATTAMENTO DELL’EDIFICIO DELLA
SE »VINCENZO E DIEGO DE CASTRO«
di Elio Musizza (insegnane in pensione)
In merito all’atto vandalico
perpetrato a Pirano sull’insegna
ed altre parti della SE »Vincenzo
e Diego De Castro« di Pirano,
mi associo alla condanna della
CAN comunale di Pirano e della
CAN costiera di Capodistria,
ritenendo
aggiungere
delle
ulteriori considerazioni: Sin dalla
mia presenza ed attività in tale
edificio non si è mai verificato
qualcosa di simile, che suscita
una grave preoccupazione tra
gli appartenenti alla nazionalità
italiana,
alla
componente
autoctona,
alla
convivenza
pacifica ed un lieto vivere fra
maggioranza e minoranza.
Imbrattare con sterco questo
edificio ristrutturato ed inaugurato
solennemente, con la presenza di
alti esponenti dell’istruzione e
della cultura della Repubblica di
Slovenia e dell’Unione europea,
nonchè di altri rappresentanti
comunali, del gruppo nazionale
italiano e del Governo italiano,
non era cosa di poco conto.
Molto dannoso il fatto per la
stessa Slovenia che in questo
periodo ha assunto la presidenza
europea e mentre si sta discutendo
di multiculturalismo, di dialogo
interculturale, con ciò di tolleranza
fra i popoli e culture diverse.
Sempre nel mese di gennaio
2008 è prevista in Slovenia la
visita ufficia-le del presidente
italiano Giorgio Napolitano, dove
si parlerà pure delle minoranze
e loro trattamento. Il vandalico
atto a Pirano può essere recepito
come un’insofferenza verso la
minoranza italiana.
Il fatto che segue l’imbrattamento
delle tabelle della segnaletica
stradale bilingue, ma soltanto
la dicitura italiana, in quel di
Portorose nei mesi precedenti
può dar adito a riflettere vi sia
qualcosa di organizzato contro
gli appartenenti alla nazionalità
italiana.
Non sarebbe mai troppo spiegare più
frequentemente alla popolazione
di maggioranza ed altri cittadini
presenti sul territorio che in queste
terre vi convivono etnie diverse,
mentre gli italiani rappresentano
una parte di quell’autoctonia
presente da secoli e per di più
gli italiani sono coloro che non
hanno mai abbandonato le loro
case per rimanere nel territorio
d’insediamento storico.
Con simili atti vandalici si ha
l’impressione che qualcuno voglia
scacciare gli autoctoni oppure
intimorire coloro che inviano i figli
nelle scuole di lingua italiana. Per
le istituzioni italiane, perdurando
simili atti di pessimo gusto e di
oltraggioso agire, si potrebbe
arrivare a dover sorvegliare gli
edifici della minoranza italiana,
una cosa anomala e vergognosa!
Ci si attende un costante e pronto
reagire delle istanze competenti
affinché vengano puniti i
responsabili, ritenendo questi atti
vandalici di estrema gravità per
una società civile.
Infine esprimo solidarietà al
personale scolastico, agli alunni
e genitori, auspicando che il
fattaccio non comprometta il
normale lavoro della scuola.
LA PAURA DEL SILENZIO
di Sandro Kravanja
Si apprendere che la Polizia ha identificato l’autore
del gesto vandalico, pare un trentacinquenne vivente
nelle vicinanze della scuola. L’individuo, interpellato
in merito ai motivi del reato, si è giustificato
dicendo di aver voluto protestare contro “l’iniqua
regolamentazione del traffico, che lo penalizza nel
parcheggiare il proprio veicolo”. L’autore, deferito
al giudice per le trasgressioni, rischia ora una forte
ammenda.
Pur esprimendo soddisfazione per l’operato delle
Forze dell’ordine, si ravvede la necessità di ricordare
che le multe e le eventuali misure penali non
possono sostituirsi alle necessarie azioni preventive,
ma soprattutto all’instaurazione ed al mantenimento
Pag. 5
del clima di convivenza tra le due componenti
etniche, compito spettante in maniera precipua al
popolo di maggioranza. Sorprende quindi l’assoluta
mancanza di solidarietà e di condanna del gesto
da parte delle istituzioni, Comune in testa, e della
società civile tutta, mentre, per assurdo, con l’inizio
dell’anno la Slovenia ha preso il timone della
Comunità europea e coordina l’Anno europeo del
dialogo interculturale. Questo silenzio assoluto,
questo lasciare la nostra minoranza a sbrigarsela da
sola, questo defilarsi quando si tratta di difendere
i diritti fondamentali dell’uomo e delle componenti
più deboli della popolazione, sottolinea in realtà
l’erosione della società del valori, soppiantati dal
cinismo, dall’opportunismo e, pare di capire, dal
rispetto del diverso ormai solo sulla carta.
TOCCO FINALE: IL SALE
ALLA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI DI ABBAZIA
Nell’ambito delle numerose
attività culturali che animano le
sedi delle Comunità degli Italiani,
Ondina Lusa e Kristjan Knez
hanno presentato il libro El sal de
Piran, alla Casa di Cultura Zora di
Abbazia.
L’incontro, organizzato dall’Unione Italiana di Fiume,
dall’Università Popolare di Trieste
e dalla locale Comunità degli
Italiani, mirava a far conoscere
le antiche usanze del vivere nelle
saline. Dopo San Giorgio, molte
famiglie piranesi si spostavano
dalla città, nel vallone di Sicciole.
Il sale veniva immagazzinato
nei grandi depositi di Santa
Lucia e Portorose. I bacini di
cristallizzazione
(“cavedini”)
si estendevano a Santa Lucia,
Strugnano, Isola, Capodistria,
Muggia e Trieste (Servola e
Zaule). Per secoli, sono state fonti
di ricchezza e perno per gli scambi
commerciali.
Alla ricca pubblicazione, hanno
contribuito: Almerigo Apollonio,
Marino Bonifacio, Loris Dilena,
Kristjan Knez, Alberto Pucer,
Liliana Stipanov, Nives Zudič
Antonič e Fulvia Zudič. La
prefazione è a cura di Sergio Dolce.
Il libro è stato tradotto in lingua
slovena, grazie all’interessamento
del Direttore delle saline di Lera.
Inoltre, è stata occasione per
presentare la figura e l’opera di
Diego de Castro (1907 – 2003).
Discendente da un’antica famiglia
piranese, ha frequentato le scuole
elementari in Istria, le secondarie
a Trieste, dove si è diplomato nel
1925, e si è laureato con lode a
Roma nel 1929, divenendo subito
dopo l’assistente dello statistico
Rodolfo Benini. E’ stato professore
ma anche storico, politico, punto
di riferimento per tanta gente
che nelle sue riflessioni, sempre
lucide, precise, cercava una
spiegazione alle vicende delle
terre giuliane. Uno dei massimi
esperti sul problema dei confini
orientali. Nel 1981 ha pubblicato
“La questione di Trieste”, che
rappresenta un insostituibile
apporto alla conoscenza storica
dell’azione politica e diplomatica
italiana dal 1943 al 1954, di cui de
Castro è stato un protagonista.
Nei primi anni ‘90, contattato
dalle istituzioni della Comunità
Nazionale Italiana di Pirano, ha
deciso di collaborare e aiutare i
connazionali sia moralmente, sia
economicamente.
Come ultimo gesto, ha donato
la sua intera biblioteca alla
Comunità degli Italiani di
Pirano. Si tratta di un lascito di
straordinaria importanza, di circa
13.000 volumi, di alto valore
scientifico e documentario. Il
fondo librario contiene moltissimi
materiali relativi alla statistica,
ai censimenti, alla demografia,
ma anche alla storia patria e al
problema del confine orientale
d’Italia, con raccolte di documenti,
opuscoli, libri, memoriali, ecc. La
biblioteca della Comunità degli
Italiani di Pirano è stata intitolata
a Diego de Castro, in segno di
riconoscenza.
Nel centenario della nascita, la
Pag. 6
Società di studi storici e geografici
di Pirano e la Comunità degli
Italiani “Giuseppe Tartini”, hanno
deciso di promuovere alcune
iniziative, tra cui la realizzazione
di un volume e di un Convegno
internazionale di studi, svoltosi a
Pirano il 17 e 18 novembre scorsi,
riguardanti la vita, l’opera e il
pensiero di de Castro e il periodo
storico in cui è vissuto.
A conclusione di serata, la “Famea
dei Salineri”, composta da Norma
Doljak, Vittorio Lusa e Giulio
Ruzzier, ha omaggiato con libri
e sacchetti di sale il numeroso,
partecipe e curioso pubblico, con
l’augurio di fortuna e prosperità.
Il Presidente della Comunità degli
Italiani di Abbazia, Piero Varljen,
e la rappresentante dell’Università
Popolare di Trieste Susanna
Isernia, hanno colto l’occasione
per augurare ai presenti, serenità
e gioia per le prossime festività.
LASA PUR DIR...A TARVISIO
La compagnia filodrammatica si è esibita il 5
gennaio scorso a Tarvisio presentando il suo ultimo
lavoro, la commedia Lasa pur dir. La trasferta è
stata realizzata in seguito all’invito della pro loco
“Il tiglio” Val Canale, di cui Ruggero Paghi, il suo
animatore è presidente, e del comune di Tarvisio e lo
spettacolo è stato inserito nel ciclo di manifestazioni
Feriåband che comprende mercatini, spettacoli ed
eventi musicali organizzati nella località dell’Alto
Friuli durante il periodo delle festività natalizie
e di Capodanno. La compagnia è stata accolta
dall’assessore del comune tarvisiano per l’artigianato
e l’industria, dottoressa Francesca Comello ed è
stata ospitata nella Casa della Gioventù grazie alla
sensibilità del parroco don Claudio Bevilacqua.
Come si sa, il lavoro presentato con successo nel
giugno scorso al teatro Tartini e poi replicato ad
Aurisina e ad Isola, racconta in modo originale la
leggenda che si è andata creando nel corso dei secoli
attorno alla scritta dello stemma posto sulla facciata di
uno dei più bei edifici della nostra cittadina. Il lasa pur
dir ritorna più volte durante la recita a sottolineare il
disinteresse per le dicerie delle malelingue. L’autore
della famosa frase sarebbe stato un tale De Bello che
nella ricostruzione fa fortuna in Oriente e, ritornato a
Pirano,diventa bersaglio di maldicenze, insinuazioni
e calunnie, soprattutto nel momento in cui decide di
sposare una giovane e bella popolana. Il testo e la
regia sono di Ruggero Paghi. La messinscena adotta
la tecnica del passaggio da un episodio all’altro,
da un luogo all’altro segnato da stacchi musicali
con voce narrante e dal cambiamento dei fondali,
il che ricorda l’antico teatro che si faceva nelle
piazze con pochi oggetti e con le scene dipinte su
teloni e facilmente intercambiabili. Hanno recitato
interpretando una dozzina di personaggi, Piero
Rotter, Marino Maurel, Ela Jeličič, Kristjan Poletti,
Danijel Konestabo e Lara Pirjavec. I costumi sono
stati disegnati da Fuvia Zudič, mentre le scene ideate
da Elena Greco sono state realizzate dal gruppo di
pittura della Comunità guidato da Liliana Stipanov.
Molto applaudito il giovane Danijel Konestabo nella
parte del piccolo servo turco che il De Bello deve
portarsi dietro. Un’altra bella esperienza quindi per
il gruppo, che ha avuto modo di portare la parlata
istroveneta e piranese tra un pubblico che parla altri
idiomi.
SPETTACOLINO DI NATALE A SICCIOLE
di Elena Bulfon
20 dicembre 2007. Il freddo
pungente mattutino entrava nelle
narici, mentre i deboli raggi
solari inondavano la valle del
Dragogna, intenti ad illuminare
e riscaldare l’atmosfera prenatalizia.
L’eccitazione
per
l’avvicinarsi dell’evento pomeridiano era percettibile già
nell’aria dei corridoi dell’edificio
scolastico. Infatti, gli alunni della
Scuola elementare Vincenzo e
Diego de Castro e i bambini del
Giardino d’infanzia La coccinella
di Sicciole, stavano eseguendo le
ultime prove per lo Spettacolino
di Natale, diretti dall’instancabile
insegnante Dolores Barnaba.
Alle 17.00 il refettorio scolastico
brulicava di bambini, alunni,
genitori, nonni, insegnanti… Tutti
attendevano impazienti l’inizio
dello spettacolo che non tardò
ad arrivare, come non si fece
attendere nemmeno il giovane
Babbo Natale che aveva solo
duecento anni.
L’allegria delle canzoni, dei
girotondi, delle barzellette, delle
poesie, degli sketch divertenti…
annunciati
dai
presentatori
Lara e David, hanno riscaldato
l’atmosfera. Babbo Natale si è
congratulato con i bambini ed i
ragazzi, lasciando loro dei sacchi
contenenti i doni di Natale.
Pag. 7
Lo spettacolino si è concluso
con la canzone Scuola rap.
Babbo Natale ha ballato con
tutti, sfoggiando gran maestria
di movimenti di break dance,
che hanno incantato grandi e
piccoli. Il numeroso pubblico
ha dimostrato l’apprezzamento
dell’avvenimento con un lungo
applauso. Il caro Babbo Natale ci
ha salutato con un “Arrivederci
all’anno prossimo”, mentre noi ci
siamo diretti al rinfresco. Grazie,
Babbo Natale!
È bello poter passare insieme
un pomeriggio prenatalizio ed
è ancor più bello terminarlo con
una scorpacciata di pizza, salatini
e dolci preparati dalle nostre
mamme e nonne.
Grazie soprattutto alle insegnanti
Dolores, Doriana, Mariella e Nina,
che dimostrano sempre la loro Naturalmente complimenti a tutti
bravura, pazienza ed entusiasmo i bambini ed agli alunni. Spero di
nel guidare i bambini e gli rivederli presto in scena.
alunni con sensibilità e passione.
LABORATORIO ARTISTICO PER RAGAZZI
Il 16 gennaio un gruppo di alunni della scuola
elementare »Vincenzo e Diego de Castro« di Pirano
ha partecipato ad un laboratorio artistico sotto la
guida di Fulvia Zudič. L’incontro è stato organizzato
nell’ambito del progetto di collaborazione scuolacomunità-gallerie costiere.
Organizzare dei laboratori d’arte per gli alunni è
piacevole: si scoprono delle caratteristiche e delle
qualità sempre nuove, perché essi usano la creatività
e la fantasia in modo sempre diverso e originale. La
scuola vuole stimolarli anche in questo percorso.
Infatti la scuola novennale prevede delle forme di
lavoro particolare per i »ragazzi dotati«, ma come
progettarle?
In sinergia con la Comunità, si è pensato di fare
degli incontri annuali che prevedono dei laboratori
artistici di pittura e di modellazione della ceramica.
Gli anni passati sono stati dedicati agli artisti Spacal
e Mirò , quest’anno invece abbiamo voluto dedicare
l’incontro a Fulvia Zudič.
Preziosa è stata la parte propedeutica al laboratorio
vero e prorio presentata dalla critica d’arte Nives
Marvin. I ragazzi si sono dapprima recati alla
galleria H. Pečarič per osservare i quadri dell’artista.
La mostra era intitolata »I campi saliferi«. Per
riprodurre in modo autentico quello che i ragazzi
avevano ammirato in galleria si è pensato di portarli
a Parezzago, nei luoghi dove Fulvia ha creato le
sue opere. Sono nati così dei dipinti molto belli
che presto vedremo in mostra accanto le opere che
rappresentano in modo originale e appassionato la
bellezza un po’ malinconica delle saline di Sicciole.
La SE »Vincenzo e Diego de Castro« Pirano
LA FERROVIA ‘’ PARENZANA ‘’
di Elio Musizza
In un’ opera di ricordi, immagini, documenti, il
montonese Giulio Roselli nel 1987 pubblicava a
Trieste il libro ‘’ CARA PARENZANA ‘’ ricordando
la chiusura della ferrovia Trieste – Parenzo avvenuta
nel 1935. Il simpatico trenino a scartamento ridotto
percorreva i 123 km.dell’ Istria che rimase nel cuore
di tanta gente che viaggiava assieme ai vagoncini
merce. Il percorso veniva percorso assai lentamente,
in 8 ore, attraverso le 35 stazioni. Dapprima venne
costruito il tratto Trieste – Buie, aperto al traffico
il l aprile 1902, mentre il tratto fino a Parenzo
veniva portato a termine il 15 dicembre 1902. La
Parenzana, nome preso dalla conclusione della linea
che da Trieste portava a Parenzo, poteva trasportare
dai 120 ai 130 passeggeri e merci. Era una ferrovia
assai comoda perché raggiungeva tratti, sentieri,
colline che altrimenti non avevano delle strade
percorribili con facilità e dava vita a campagne,
boschi sperduti alla velocità di circa 35 km. all’ ora.
Molto caratteristiche le costruzioni delle stazioni,
quegli edifici tutti uguali in pietra istriana che ancora
oggi testimoniano quasi dappertutto il passaggio e le
soste del trenino che ravvivava i paesi istriani. Per
la sua lentezza vi si ricordavano tanti aneddoti di
viaggiatori che avvertiti dal curioso fischio potevano
prepararsi con comodo per il viaggio, potendosi pure
sbarbare prima di raggiungere la stazioncina.
Per il comune di Pirano vi si possono ricordare le
stazioni di Strugnano, con la più lunga galleria del
tragitto verso Portorose, ancora oggi percorribile
quale pista ciclabile e di passeggio. Poi i caratteristici
piccoli ponti esistenti ancora oggi. Bellissimo l’
edificio della stazione di S. Lucia che, per dare
posto a dei condomini della zona, venne demolito e
depositate le pietre della costruzione con promessa di
ricostruire la stazione, testimonianza del passato.....
ma a quando mantenuta la promessa? Dal 20 luglio
1912 da S. Lucia venne costruita la linea tranviaria
Pag. 8
che arrivava sino a Piazza Tartini a Pirano e viceversa
con l’ indicazione » Per la FERROVIA ». Anche
questa una comoda deviazione e linea di trasporto
caratteristica che verrà soppressa nel 1953. Da S.
Lucia attraverso S. Bortolo la ferrovia giungeva alla
stazione di Sicciole per poi proseguire il cammino
verso la punta di Salvore.
Il percorso della Parenzana è sempre d’ attualità per
le varie iniziative: le cittadine del Litorale sloveno
assieme alla Regione istriana croata collaborano
nel progetto » La strada della salute e dell’ amicizia
– Parenzana », confermato dalla Comunità Interreg
III A – Programma di vicinato Slovenia – Ungheria
– Croazia 2004 – 2006 allo scopo di rendere
ciclabile almeno 27 km. della Parenzana. Il progetto
è importante pure a scopi turistici quale alternativa
di traffico lungo il percorso litoraneo assai oberato
dal traffico di autoveicoli. I lavori di ripristino
della Parenzana iniziati nel 2002 ( a cent’anni della
ferrovia ) hanno permesso di rendere percorribili
diversi tratti del tracciato della vecchia ferrovia. Si
auspica pure l’ apertura di un museo della Parenzana
sia dalla parte slovena che croata, come pure altre
opportunità di rievocazione. Dalla parte croata dell’
Istria già anni or sono, dopo il 2002, venne reso
percorribile il tratto Montona – Visinada. In piano
l’ asfaltatura del tratto fra Decani e Bertocchi e fra
Sezza e Sicciole. Verranno poste speciali tabelle
con la segnaletica ed informazioni per facilitare il
percorso ai ciclisti. Peccato che dalla parte italiana
il tracciato sia ormai scomparso e difficilmente
potrà essere riattivato a causa di nuove costruzioni;
altrimenti si sarebbe potuto avere un percorso fra i
tre stati (Italia – Slovenia – Croazia) per rafforzare il
concetto di »Amicizia«.
Una bella iniziativa, in occasione del centenario della
Parenzana, della Scuola elementare ‘’ Vincenzo de
Castro ‘’ di Pirano che dopo ricerche durante l’ anno
scolastico 2001 / 2002 stampò un libricino.
Vorrei concludere questa rievocazione del trenino
Trieste – Parenzo con una canzone incisa su CD
dalla Città di Parenzo :
LA PARENZANA
Quel fior di maggio a Visinada
Saliva su
Una ragazza coi oci neri
E poi ciuf – ciu.
Un fiatin de pan, formaio e vin,
Un ovo e kren
Iera una scrita de fumo bianco;
» Te voio ben ! »
La Parenzana xe un vecio treno
Che fa ciuf – ciu.
Ricordi bei, d’ amor ricami,
La gioventu’.
La Parenzana con quei stantuffi e il fogoler...
Ti mando tanti saluti e baci
Nel mio pensier.
La Parenzana xe nel mio cuor
Un separe’.
La cartolina che sta in vetrina
E sa di te.
Ritornello : Un fiatin de pan, formaio e vin...........
(Autore il cantante istriano del Parentino
SERGIO PAVAT)
CARNEVALE IN COMUNITÀ
di Giorgina Rebol Ruzzier
Quanti bei ricordi di tutte le feste
che si festeggiavano nella nostra
comunità.
A pianoterra della comunità
c’era una grande sala con
palcoscenico. Qui si svolgevano
molti incontri sociali, spettacoli e
festeggiamenti.
Noi, appartenenti alla comunità
eravamo molto uniti fra noi.
La comunità era un posto dove
ci si riuniva, dove si andava
a prendere un caffè, a bere un
bicchiere di vino, a guardare la
televisione, a giocare a carte,
dove si frequentava la scuola di
musica, dove si organizzavano
e si festeggiavano tutte le feste
possibili. Una di queste feste
era il carnevale. Al pomeriggio
festeggiavano i bambini con
la sfilata delle mascherine. Ad
ogni mascherina veniva dato un
numero e una ad una sfilavano sul
palcoscenico.
L’orchestrina della comunità con
la sua musica e la conduttrice
Luisella animavano lo spettacolo.
Venivano premiate le tre
mascherine più belle e originali
scelte dalla giuria. La mascherina
più bella veniva premiata con la
fascia e nominata »mascherina
dell’ anno«.
Pag. 9
La festa proseguiva con il ballo
delle mascherine.
La sera era riservata alle machere
adulte. Sempre con l’ orchestrina
della comunità e con le canzoni
cantate da Luisella si ballava fino
a tarda sera.
Al primo piano c’ era il bar (ora
sala delle vedute) dove ci si
andava a dissetare.
Posso dire di aver festeggiato
dei bei carnevali nella nostra
comunità.
Saluto tutti quelli che si ricordano
di questi carnevali, ma in
particolare i »giovani degli Anni
Sessanta«.
CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO
di Donna Luisa
Carissimi amici lettori!
Il 2008 è l’anno bisestile e ci porta a ricordare il
proverbio:
“Ano bisesto, ano sensa sesto”.
Speriamo di passarlo ugualmente in armonia e
serenità.
Sotto la cappa del camino, il 6 gennaio abbiamo
certamente messo la calza ed oltre al carbone
abbiamo trovato sicuramente anche qualche lieta
sorpresa che ci ha fatto piacere.
I nostri nonni usavano recitare la filastrocca:
La Befana
ven de note,
co’ le scarpe
dute rote,
co’ la veste
a la romana,
viva, viva
la Befana
Questo mese siamo stati infervorati alacremente
nel prepararci le maschere per Messer Carnevale e
la voglia di scherzare e ridere ci ha fatto volare via
come d’incanto il mese di gennaio.
medica, Fassoleton-Scialle, Ganassa-Gota, InvoltolâAvvolgere, Moneda-Spiccioli, Piranegolo-Piranese,
Ruga-Bruco, Sbisighin-Frugoletto,
Scaio-Ascella, Sdionfadura-Gonfiore, SlongâAllungare, Stiame-Squame, Teceta-Piccola teglia,
I lemmi di questo mese vogliono ricordarci i
tanti nomignoli che usavano i nostri genitori per
distinguerci dal nome del nonno o del papà quando
questo era lo stesso.
1. Caio
A. Cristoforo
2. Boci
B. Girolamo
3. Checo
C. Giuseppe
4. Sia
D. Enrica
5. Nina
E. Giovanni
6. Encio
F. Domenico
7. Giogi
G. Claudio
8. Ico
H. Bonaventura
9. Ligio
I. Antonio
10. Teo
L. Bortolo
11. Momi
M. Lucia
12. Zaneto
N. Ludovico
13. Tonin
O. Alessandra
14. Pinucia
P. Giorgio
15. Richeta Q. Antonia
16. Sandrina R. Matteo
17. Toto
S. Francesco
18. Tilio
T. Giuseppina
19. Tura
U. Renzo
20. Bepi
V. Eligio
21. Neti
Z. Attilio
La soluzione dovrà pervenire entro il 14 febbraio
2008. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà
estratta, riceverà una MASCHERA artistica del
laboratorio “Lorymasks” di Loredana Musizza .
Soluzioni del concorso pubblicato sul n. 12
Baloner-Uomo grasso, Befel-Rimprovero, CaregaSedia, Cinberli-Ubriaco fradicio, Clapa-Gruppo
di persone, Crosera-Crocicchio, Erba spagna-Erba
e ricordavano questo proverbio:
“La Pifania dute le feste scova via”.
Torbolo-Torbido, Tronbini-Stivali di gomma.
Tra le risposte esatte è stata sorteggiata la signora
Antonia Pitacco di Sicciole che riceverà un buono
pasto “cucina italiana” alla Trattoria “Kantina
Primorka” di Francesco Fiorini a Santa Lucia,
Lungomare 114 (centro commerciale)
La foto è della collezione del signor Sobota di Pirano
e ritrae le donne piranesi intente a prelevare l’acqua
dal pozzo nel Chiostro dei francescani.
Proverbi - saggezze dei nostri avi
“L’omo che vol vivi in pase, lassa comandâ la molge e tasi”.
**
“L’amor sensa basi xe come ‘l pan sensa sal”.
**
“No xe balansa che pesi l’ignoransa”.
**
“Co’ la pasiensa se vinsi duto”.
**
“Chi più ne ga, più ne volessi”.
Pag.10
LETTERE IN REDAZIONE
AUGURI
Il 22 gennaio scorso la
nostra cara Valda ha
festeggiato le sue 60
bellissime primavere
e perciò cogliamo
l’occasione per rinnovare
tantissimi auguri di un
futuro pieno di serenità,
gioia e salute,
Cara Valda , un
affettuoso abbraccio dai
tuoi colleghi Adriana,
Sandro, Fulvia, Claudia e
Marisa..
In occasione delle feste:
auguri di Buon Natale e Felice
Anno Nuovo 2oo8!
Umberto Tamaro
Anno Nuovo a te,alle Redazione
del”Trillo”,agli amici tutti della
Associazione G.Tartini
Cordiali saluti
Rita Pranzo
Gentile Ondina
tra pochi giorni lascerò Torino
per andare in Puglia, non sapendo
se lì avrò la possibilità di usare
internet,volevo con questa mail
fare anticipatamente gli auguri di
un Sereno Natale e di un Felice
Tanti auguri di buon compleanno
a Palmira Petronio dalla figlia
Vanda con Danilo e i nipoti
Martina, Matteo.
BIBLIOTECA “DIEGO DE CASTRO”
Desideriamo informare i nostri gentili lettori che la nostra Biblioteca dispone quest’anno di nuovi libri ordinati su
segnalazione di voi lettori e perciò vi invitiamo a visitarci per prestarvi le novità che abbiamo a disposizione. Lieti
della vostra partecipazione vi auguriamo interessanti e divertenti letture nel corso del 2008. Oltre ai libri la nostra
Biblioteca dispone pure di riviste su svariati argomenti che potrete consultare.
LA BIBLIOTECA È APERTA OGNI GIORNO:
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 16 alle ore 18
dalle ore 10 alle ore 12
dalle ore 10 alle ore 12
Giuliana Del Giusto
Gianna Roškar
Ondina Lusa
Lara Sorgo
Lara Sorgo
L’ORA DELLA FIABA
( Lunedì 4, 11, 18 e 25 febbraio 2008
alle ore 17 in Casa Tartini )
BANDI – CORSI – CONCORSI
Compagni di Viaggio-premio internazionale per scrittori di guide turistiche
(www.7mates.com/compagniadiviaggio)
Premio Internazionale di poesia 2007- 2008 » Filari in versi«, per opere
inedite di Poesia in lingua italiana, friulana, slovena, tedesca o in qualsiasi
altra lingua ufficiale o minoritaria parlata nel mondo, purché accompagnata
da una traduzione in italiano.
( [email protected]) - scadenza 30 giugno 2008.
Le persone interessate ai bandi e alle modalità dei concorsi sono invitate a
rivolgersi alla segreteria della Comunità (lunedì-venerdì 9.00 – 12.00).
IL TRILLO, Foglio della comunità Italiana di Pirano.
Redattore responsabile: Bruno Fonda.
A questo numero de “Il Trillo” hanno collaborato:
Fulvia Zudič, Marisa Zottich De Rosario, Alberto Manzin, Žiga Dolher, Nadia
Zigante, Ondina Lusa, Kristjan Knez, Elio Musizza, Susanna Isernia, Giorgina
Rebol-Ruzzier, Elena Bulfon, Ruggero Paghi.
Pirano, 24 gennaio 2008
Pag.11
STANZA RICORDO
“GIUSEPPE TARTINI”
ORARIO
Tutti i giorni
dalle ore 11.00 alle ore 12.00
dalle ore 17.00 alle ore 18.00
lunedì chiuso
Prezzo del biglietto:
adulti – 1,50 euro
studenti – pensionati
1,00 euro
Tel. segreteria: +386 (5) 673 30 90
Fax:
+386 (5) 673 01 45
Contabilità: +386 (5) 673 30 91
Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 40
E-mail: [email protected]
Stampa e impaginazione:
PIGRAF s.r.l.
numero copie: 1100
APPUNTAMENTI DI FEBBRAIO 2008
La MOSTRA di »MASCHERE VENEZIANE«
di Loredana Musizza dello studio »Lorymasks«
di Parenzo rimarrà aperta al pubblico fino all’8
febbraio 2008 al Cafè Central del Grand Hotel
Portorož di Portorose.
La mostra è stata realizzata in collaborazione
con i LifeClass Hotels & Spa, Istrabenz Turizem
d.d. di Portorose
Da venerdì 11 gennaio a domenica 2 marzo
2008 Ogni giorno dalle 16.00 e 21.00,
all’ Anfiteatro dell’ Auditorio di Portorose
PISTA DI PATTINAGGIO SU GHIACCIO
I gruppi organizzati potranno pattinare
previo accordo anche al di fuori dell’orario di
esercizio. 10% di sconto per i gruppi organizzati
al di fuori dell’orario di esercizio.
Contatto: Mladen Škerbec, gsm 041 665 881.
In collaborazione con il Forum per la
ristorazione e Mladen Škerbec, i.a.
Sabato 2 febbraio 2008 alle ore 20.30
al Teatro Tartini di Pirano
“VI GRAN BALLO DI CARNEVALE”
musica da ballo con i “BEST COMPANY
BAND” ed il dj “ADRIANO ROJ”
esibizione dei ballerini della Scuola di ballo
LIDIJA CEROVAC di Capodistria
Premiazione delle maschere.
Verrà organizzato il trasporto.
Martedì 5 febbraio 2008 dalle ore 17.00
alle ore 19.00 al teatro Tartini di Pirano
CARNEVAL NO STA ANDAR VIA...FESTA
IN MASCHERA PER BAMBINI”
Animazione, laboratori, giochi e musica.
Le manifestazioni vengono organizzate dalla
nostra Comunità in collaborazione con
l’Avditorij di Portorose, il Comune di Pirano.
Venerdì 8 febbraio alle ore 19.30
all’ Auditorio di Portorose ACCADEMIA IN
OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA
CULTURA. Allocuzione di: Tomaž Gantar-
sindaco del Comune di Pirano. Conferimento
dei riconoscimenti del Comune di Pirano.
CONCERTO ANJA BUKOVEC, violino,
SIMON KREČIČ, piano
Ingresso libero.
Sabato 9 febbraio 2008 alle ore 19.00
nella chiesa della Madonna della Salute a
Pirano “FOTOGRAFIA DEL MESE”, “INNO
ALLA VITA” di Lara Sorgo.
La manifestazione viene organizzata
dall’Associazione “Amici dei tesori di San
Giorgio” di Pirano.
Venerdì 15 febbraio 2008 alle ore 18.00
in Casa Tartini a Pirano “VISIONI SONORE”
CONCERTO al pianoforte Luca Delle Donne
seguirà l’apertura della MOSTRA collettiva di
pittura e ceramica alla quale espongono:Laura
boletig, Adriano Gon, Franco Iacumin,Marina
Legovini,Lucio Antonio Morsolin e Sergio
Valcovich. Il gruppo di ceramica “Romolo
Vennucci” della Comunità degli Italiani di
fiume, guidati da Erna Toncinich ed il gruppo di
pittura della Comunità degli Italiani “Giuseppe
Tartini” di Pirano guidato da Liliana Stipanov.
“VISIONI SONORE” progetto organizzato
dall’Amministrazione Comunale di Fogliano
Redipuglia, in collaborazione con l’Associazione
Musicale “Il Melogramma”, l’Università Popolare
di Trieste, l’Unione Italiana di Fiume con il
contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di
Gorizia.
La Mostra rimarrà aperta al pubblico fino
a venerdì 29 febbraio 2008, con il seguente
orario: 11-12 e 17-18 chiuso il lunedì.
Giovedì 21 febbraio 2008 alle ore 18.00
nella sala delle vedute di Casa Tartini a Pirano
SAGGIO degli allievi del corso di chitarra
guidato da Vanja Pegan.
Il programma può subire modifiche
Pirano, 24 gennaio 2008
Pag.12
Fulvia Zudič
Scarica

Trillo 01.indd