PIANO dell'OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) Anno scolastico 2014 / 2015 1 ACCOGLIENZA LEGALITÀ CITTADINANZA ATTIVA CERTIFICAZIONE DELLE LINGUE EUROPEE SUCCESSO FORMATIVO INTRODUZIONE L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento". (D.P.R. 275/99) Educare: rendere possibile l’inatteso Il fatto che l’uomo sia capace d’azione significa che da lui ci si può attendere l’inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità (ARENDT H., Vita Activa La condizione umana, Bompiani). Imparare è un’esperienza tutto il resto sono informazioni. (A Einstein) L’educazione è introduzione alla realtà nella sua totalità, per questo la realtà è punto di riferimento costante del lavoro in atto nella scuola (Anonimo) 2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE 3 1. CHE COS’È IL POF? Piano dell’Offerta Formativa L’Istituto Comprensivo Giancarlo Siani di Villaricca elabora, in conformità alle Indicazioni Nazionali, il proprio Piano dell’Offerta Formativa. Il P.O.F., secondo il Regolamento dell’autonomia scolastica, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. Esso è il naturale sviluppo della pratica didattica di ciascuna scuola ed è costruito su criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo da consentire all’istituzione scolastica la massima apertura nei confronti dell’intera comunità. Il POF, inoltre, è coerente con gli obiettivi educativi generali determinati a livello nazionale e locale, tiene conto delle esigenze del contesto sociale e nello stesso tempo prevede un’organizzazione della didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno. Il Piano dell’Offerta Formativa è adottato dal Consiglio d’Istituto ed è elaborato e approvato dal Collegio Docenti. Il POF è flessibile, aperto e come tale soggetto ad aggiornamenti nel corso dell’anno scolastico in funzione dell’evoluzione del sistema formativo ed organizzativo della scuola e soprattutto in relazione alle opportunità fornite dal territorio. Il POF sarà oggetto di periodiche valutazioni da parte sia della commissione docenti che l’ha elaborato, sia da parte degli insegnanti incaricati a svolgere le funzioni relative al coordinamento del piano stesso coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema d’istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo d’insegnamento e di apprendimento. Il POF ha lo scopo di far conoscere all’esterno, nell’ottica dell’autonomia scolastica, le scelte progettuali e l’operato dell’Istituto Comprensivo e precisamente vuole evidenziare: le mete educative che si intendono raggiungere le scelte organizzative con percorsi didattici – formativi adeguati, delineati nei programmi in rapporto ai diversi livelli scolastici. 4 2. PREMESSA L’Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” di Villaricca comprende: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria; Scuola Secondaria di I Grado L’Istituto è una comunità viva di persone che: operano nella convergenza degli intenti educativi a servizio dell’alunno quale protagonista nel processo formativo; valorizzano i ruoli e le competenze di ogni membro nella specificità del proprio compito e servizio; creano un clima di collaborazione attiva e solidale tra scuola e famiglia. Nel redigere e presentare questo documento, si è tenuto conto delle Indicazioni Nazionali senza tralasciare, però, le peculiarità proprie del nostro Istituto e del territorio in cui esso è inserito e si trova ad operare. La progettazione del nostro P.O.F., infatti, intende promuovere l’unitarietà dell’attività sulla base di un disegno complessivo culturale e operativo. Considera pertanto: il tessuto sociale del bacino di utenza della scuola per rilevarne i bisogni e costituirne una mappa senza dimenticare le opportunità e le risorse che il territorio offre; individua forme di monitoraggio in itinere per valutare l’effettivo andamento delle attività allo scopo di apporvi gli eventuali correttivi e poter procedere ad una rielaborazione critica del Piano stesso; è ormai convinzione generale di dover passare dalla cultura degli adempimenti a quella dei progetti e dell’individualizzazione dei curricoli. L’Istituto Comprensivo Giancarlo Siani è stato istituito nell’anno 2013 in seguito alla politica di dimensionamento delle istituzioni scolastiche locali adottata sul territorio di Villaricca. Prende forma dall’accorpamento del I Circolo Didattico A. De Curtis con la scuola secondaria di I grado G. Siani. Da molti anni le due istituzioni presenti sul territorio sono impegnate in progetti operativi aventi come obiettivo primario la valorizzazione delle potenzialità intrinseche e spesso inespresse dei ragazzi in vista di comportamenti adeguati al tessuto sociale di riferimento. La scuola, ancora oggi, svolge il suo principale compito di formare le nuove generazioni, attraverso la trasmissione di conoscenze, modelli culturali, valori e stili comportamentali, in linea con le indicazioni nazionali. Manca, tuttavia, di un adeguato collegamento con le esigenze reali del territorio e si rivela spesso indisponibile, anche per oggettiva inadeguatezza strutturale, a rispondere alle esigenze dei giovani in generale. In particolare, si rivela incapace di comprendere, decodificare ed affrontare in termini di strategie operative, i segnali di disagio che provengono dalle fasce di giovani più esposte ai fenomeni di marginalità, di periferizzazione sociale, o di vera e propria spinta deviante verso modelli "criminogeni". La scuola, quindi, ha l’obbligo di dotarsi di competenze sempre più qualificate e nel contempo quello di attivare i necessari collegamenti con le diverse realtà culturali operanti sul territorio. Infatti solo l’impiego coordinato di più risorse può condurre la scuola a svolgere al meglio il suo 5 ruolo: soprattutto nei tessuti sociali più vulnerabili essa deve essere sempre più il modello di riferimento valoriale per le nuove generazioni. Alla luce di queste considerazioni e dei principi che stanno a fondamento del processo di autonomia delle istituzioni scolastiche, il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), è stato strutturato così da offrire agli studenti e alle famiglie tutti i servizi educativi per soddisfare i bisogni richiesti, garantire il "diritto alla formazione" per tutti gli alunni, anche quelli “difficili” che, attraverso percorsi educativi ben definiti potranno esprimere il loro essere persone e cittadini in una società che per svilupparsi richiede una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza del proprio ruolo, dei propri bisogni, dei propri diritti, dei propri doveri. 3. MOTIVAZIONI IN RAPPORTO AL CONTESTO TERRITORIALE. Villaricca è una cittadina situata nell’area nord di Napoli, la cui struttura economica originaria era fondata preminentemente sull'agricoltura: famose sono le mele annurche, i fagioli tondini e il pane. Negli ultimi anni la situazione è profondamente mutata per l’arrivo di numerosi nuclei familiari trasferitisi per la maggior parte dalla città di Napoli e per l’insediamento di numerosi extracomunitari provenienti soprattutto dai paesi dell’est europeo e dai paesi nord africani. Questo aumento della popolazione (oggi Villaricca conta più di trentamila abitanti) è avvenuto nell’arco di un trentennio per varie motivazioni: La prima immigrazione si è verificata per "libera scelta" verso la fine degli anni ‘70. La maggior parte di queste persone si è confrontata in modo positivo con la situazione socio-ambientale, contribuendo in modo attivo alla sua crescita. La seconda e la terza immigrazione possono essere definite "forzate" anche se per cause diverse: a) dopo il terremoto dell’‘80 molti abitanti di quartieri già degradati e poi sconvolti dal sisma, furono trasferiti in questa zona e alloggiati in case popolari; b) successivamente molti napoletani, nell'impossibilità di trovare casa per l'aumento dei fitti, furono "costretti" a trasferirsi nella zona. E' facile pensare che queste persone non hanno vissuto in modo positivo questo cambiamento di vita e di abitudini; per molti di loro Villaricca non è un luogo dove "vivono", ma è solo il luogo dove "abitano", per cui non sono riusciti ad inserirsi nel tessuto sociale del paese. Alla luce di queste considerazioni si evince che l'organizzazione sociale è molto eterogenea: accanto a famiglie di professionisti, appartate nei parchi di villette a schiera, si raggruppano famiglie d’impiegati, operai, grandi e piccoli commercianti, disoccupati, artigiani, tecnici, agricoltori. Inoltre nelle zone periferiche del circondario, vi sono, in condizione di estremo disagio, folti gruppi d’immigrati extracomunitari che sopravvivono con il lavoro stagionale nelle campagne e nei cantieri edili o con il povero commercio ambulante; alcuni poi sono ospiti per brevi periodi delle parrocchie dove sono organizzati centri di prima accoglienza. La loro presenza non ha creato particolari problemi, non si sono verificati episodi di intolleranza, anzi il fenomeno 6 dell’immigrazione sembra apparentemente ignorato: nella nostra scuola vi sono alunni extracomunitari che si sono inseriti senza difficoltà apparenti. Il territorio non è fornito di molti centri di aggregazione, di infrastrutture socio-culturali, di centri sportivi, di cinema, teatri o altro. La Parrocchia rappresenta un luogo di incontro alternativo alla scuola. La mancanza di infrastrutture ha costretto alcuni ragazzi ad identificare sempre di più la strada come unica alternativa alle attività scolastiche e domestiche. Nel contempo la caotica urbanizzazione e la disoccupazione giovanile si sono configurati come fattori determinanti per il fiorire di una micro-criminalità che, soprattutto nella strada, trova opportunità di azione. E' chiaro quindi che per i giovani la strada costituisce sempre di più un reale pericolo sia per il possibile coinvolgimento passivo in atti illegali, sia per la forte suggestione offerta da modelli di spavalderia e sfida delle regole. Troppi giovani sono falciati dal comportamento legato al bullismo e troppi non conoscono le regole del vivere civile. La convivenza civile è quindi compromessa da fenomeni di degrado sociale ed ambientale e da diffuse forme di contiguità con la criminalità organizzata. La scuola, in particolare la secondaria, si presenta, pertanto, come unico punto di riferimento istituzionale, quale strumento per l’educazione e la formazione dei ragazzi e delle famiglie, che deve provvedere a quell'alfabetizzazione culturale di base necessaria per la professione di "cittadino". Il livello culturale delle famiglie dei nostri allievi in questi ultimi anni ha fatto registrare un’evoluzione nel grado d’istruzione, ciò nonostante il tasso di disoccupazione risulta essere ancora molto elevato, così come è ridotta la percentuale di genitori in possesso del diploma di laurea. La maggior parte dei genitori desidera per i figli la prosecuzione degli studi e si aspetta che la scuola fornisca una preparazione idonea e strumenti e metodi adeguati alla trasformazione positiva dell’attuale realtà socio-economica e civile del territorio. In un contesto problematico, come quello sopra descritto, diventa indefettibile il dovere della scuola di approntare risposte diverse a bisogni differenziati e di fare il massimo sforzo per assicurare la qualità ed il successo del processo formativo anche in orario pomeridiano nelle varie attività laboratoriali, allo scopo di aprire la scuola al territorio, cercando di occupare così maggiormente i giovani, sottraendoli alla strada. 7 3.1 GRAFICO CARATTERISTICHE TERRITORIALI 26° Distretto Scolastico Istituto Comprensivo Statale Giancarlo Siani Villaricca, Napoli 8 4. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA L’obiettivo prioritario del Piano dell’Offerta Formativa della nostra scuola, è quello di creare una maggiore flessibilità nella organizzazione delle attività scolastiche per un ampliamento dell’offerta formativa attraverso attività trasversali di tipo laboratoriale e, nel contempo, di realizzare significative interazioni ed integrazioni con il contesto territoriale e i fabbisogni formativi locali. La scuola aperta al territorio diventa così un luogo di incontro e confronto sistematico di tutte le forze impegnate a costruire occasioni concrete a favore dei ragazzi per: Elevare la qualità dell’istruzione; Potenziare le capacità di dare risposte appropriate a bisogni differenziati; Favorire la formazione di una coscienza europea; Diffondere la cultura dell’autonomia; Qualificare la formazione del personale della scuola; Potenziare il principio di responsabilità in ordine ai risultati e agli esiti formativi; Introdurre metodiche sistemiche di progettazione e capacità di controllo delle tecniche operative; Favorire didattiche caratterizzate da modularità interne ed esterne, aperte a disaggregazioni e nuove aggregazioni; Rendere effettivi i diritti dei portatori di handicap; Superare le situazioni di svantaggio di numerosi alunni; Arricchire l’offerta formativa mediante l’organizzazione di una pluralità di attività per gli alunni da svolgersi in orario non curricolare; Favorire il rapporto ed il coinvolgimento del territorio sia nella dimensione istituzionale, sia in quella sociale e culturale; Utilizzare strumenti multimediali per rendere disponibili risorse culturali ed umane altrimenti non disponibili. 4.1 FINALITÀ, REQUISITI, OBIETTIVI, STRUTTURAZIONE DEL PIANO ORARIO DI FUNZIONAMENTO E Il Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto G. SIANI è stato definito dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi dettati dal Consiglio di Istituto e sulla relativa formulazione degli obiettivi. FINALITA’ a) Raggiungimento del successo formativo da parte di tutti gli alunni, inteso come acquisizione delle capacità che abilitano a vivere nelle forme sociali, a modificarle, a costruirle. 9 b) Fare della scuola un positivo punto di riferimento per il territorio in quanto luogo che si segnala per la pratica di vita democratica, per la qualità dell’interazione e dell’integrazione sociale per l’organizzazione funzionale al pieno realizzarsi dei diritti di cittadinanza che è doveroso garantire a tutti gli alunni. OBIETTIVI per l’A.S. 2013/2014 a) Prevenire la dispersione scolastica. b) Fronteggiare le situazioni di svantaggio. c) Sviluppare la cultura della legalità. d) Valorizzare le diversità. e) Orientare gli alunni verso consapevoli processi di scelte. f) Promuovere le eccellenze. ORGANIZZAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL’INFANZIA: Su ogni sezione operano 2 docenti, per un orario settimanale complessivo di 40 ore e con attività antimeridiane e pomeridiane. Finalità educative La scuola dell’infanzia, in virtù dell’autonomia didattica, culturale e formativa, è volta a tracciare un percorso didattico ed un itinerario formativo teso al pieno sviluppo della persona, nella prospettiva della continuità orizzontale e verticale con la famiglia e gli altri contesti educativi. Con la valorizzazione del gioco e della vita di relazione intende promuovere quindi la formazione integrale della personalità del bambino, come soggetto libero e responsabile, attivamente partecipe alla vita della comunità. La definizione dei traguardi formativi nella Scuola dell’Infanzia trova origine dalla visione del bambino inteso come soggetto attivo ed impegnato in percorso di integrazione con i coetanei, gli adulti e l’ambiente circostante. La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Al termine della scuola dell’infanzia vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza: Il sé e l’altro Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sviluppa il senso dell’identità personale, sa di avere una storia personale e familiare, riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Il corpo e il movimento 10 Il bambino vive pienamente la propria corporeità, riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo le differenze sessuali prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori. controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti. Immagini, suoni, colori Il bambino comunica, esprime emozioni e racconta, inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno la pittura, segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali musicali …), sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. I discorsi e le parole Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, attraverso il linguaggio verbale, sperimenta rime filastrocche inventa nuove parole, ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, si avvicina alla lingua scritta. La conoscenza del mondo Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana, riferisce correttamente eventi del passato recente, osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, si interessa a macchine e strumenti tecnologici, ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze e pesi. SCUOLA PRIMARIA: L’orario annuale obbligatorio delle lezioni comprensivo della quota riservata alle Regioni, alle istituzioni scolastiche e all’insegnamento della Religione cattolica, per la scuola primaria è di: - 891 ore obbligatorie per le classi prime, seconde, terze e quarte - 891 ore obbligatorie più 99 opzionali, per un totale di 990 ore annue per le sole classi quinte. La scuola Primaria funziona con un’organizzazione basata sull’insegnante prevalente, tranne per le classi quinte dove si adottano ancora i moduli. CURRICOLO OBBLIGATORIO 11 La progettazione curricolare di istituto esplicita un curricolo obbligatorio di saperi essenziali, ossia un percorso didattico che ha un rapporto stretto con le discipline e con le attività liberamente scelte, dove i traguardi della formazione coincidono con le competenze previste nei relativi Traguardi indicati nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Per l’anno scolastico in corso la Scuola Primaria prevede la quota stabilita, così suddivisa: CLASSI DISCIPLINE E ORE PRIMA SECONDA TERZA QUARTA QUINTA SETTIMANALI Italiano 7 ore 7 ore 7 ore 7 ore 7 ore Inglese 1 ora 2 ore 3 ore 3 ore 3 ore Storia 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Geografia 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Matematica 5 ore 5 ore 5 ore 5 ore 5 ore Scienze 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Musica 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Arte e Immagine 2 ore 2 ore 1 ora 1 ora 1 ora Scienze motorie 2 ore 1 ora 1 ora 1 ora 1 ora Religione cattolica 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA Una scuola che intende educare istruendo non può ridurre tutto il percorso della conoscenza alla sola acquisizione di competenze, ma deve preoccuparsi di educare la “persona”, un essere unico ed irripetibile. La scuola deve essere un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dove è possibile la trasmissione di valori che danno appartenenza, identità e passione. Educare istruendo significa consegnare ai giovani il patrimonio culturale che ci viene dal passato e fornire loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto economico e sociale in cui vivono. La scuola non deve avere come obiettivo solo l’essere funzionale alle richieste del mercato. Una scuola di qualità, pertanto deve garantire ad ogni alunno la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole. ITALIANO Iscrizioni Anno Scolastico 2014/2015 Partecipare a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari, pertinenti. 12 Comprendere testi diretti o trasmessi dai media cogliendone il senso, e le informazioni principali e lo scopo. Leggere testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura per l’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa. Scrivere testi chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre. Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico. Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi. INGLESE Collaborare attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individuare differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera. Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari. Interagire nel gioco e comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Descrivere in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. STORIA Conoscere elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Usare la linea del tempo. Conoscere aspetti fondamentali del passato dell'Italia dal paleolitico alla fine dell'Impero Romano. Raccontare i fatti studiati e produrre semplici testi storici. GEOGRAFIA Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi italiani. Utilizzare il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. 13 MATEMATICA Sviluppare un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi. Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e utilizzarle in situazioni significative per ricavare informazioni. Risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Imparare a riconoscere situazioni di incertezza ed usare espressioni “è più probabile”, “è meno probabile”. SCIENZE Avere un approccio scientifico ai fenomeni. Imparare a identificare gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco. Porsi domande esplicite e individuare problemi. Trovare da varie fonti informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. MUSICA Esplorare, discriminare ed elaborare eventi sonori dal punto di vista qualitativo e in riferimento alla loro fonte. Gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali. Articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari. ARTE E IMMAGINE Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visuale per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti diversificati. Individuare gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare opere d’arte e oggetti di artigianato. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo. Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. 14 Comprendere il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico- sportiva. TECNOLOGIA Esplorare e interpretare il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usare oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni. Conoscere e utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale. RELIGIONE CATTOLICA Conoscere espressioni e documenti, in particolare la Bibbia, e contenuti essenziali. Riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza e nella storia. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Conoscere il concetto di cittadinanza e vari tipi di cittadinanza. Eseguire un percorso stradale in situazione reale o simulata. Esplorare gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano, inteso come sistema ecologico. Comprendere che l’uomo si deve confrontare con i limiti della salute ed elaborarli, integrandoli nella propria personalità. Descrivere la propria alimentazione e distinguere se ci si nutre o ci si alimenta Attivare atteggiamenti di ascolto \ conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri. 15 SCUOLA SECONDARIA Ripartizione oraria settimanale: 30 ore obbligatorie Le 30 ore obbligatorie comprendono: DISCIPLINE E ORE SETTIMANALI Italiano Inglese Francese Storia Geografia Matematica E Scienze Tecnologia Musica Arte e Immagine Scienze motorie Religione cattolica Approfondimento CLASSI PRIMA SECONDA TERZA 6 ore 3 ore 2 ore 3 ore 6 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 1 ora 1 ora 6 ore 3 ore 2 ore 3 ore 6 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 1 ora 1 ora 6 ore 3 ore 2 ore 3 ore 6 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 1 ora 1 ora STRUTTURAZIONE: L’Offerta Formativa prevede: ORGANIZZAZIONE DIDATTICA MODULARE ATTIVITA’ INTEGRATIVE LABORATORIALI CURRICOLARI ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI Con lo scopo di dare risposte appropriate a bisogni differenti, per privilegiare il ricorso a strategie e metodi alternativi a quelli tradizionali (attività per gruppi di livello e per gruppi eterogenei, ricorso alla didattica laboratoriale, utilizzo di tecnologie didattiche, programmazione e conduzione delle attività in team, ecc.) e per migliorare la qualità dell’istruzione, la scuola secondaria effettua un’organizzazione flessibile dell’attività didattica che prevede laboratori orientativi orizzontali. 16 Per la realizzazione delle attività programmate, si è deliberata la possibilità del ricorso per i singoli consigli di classe a tutte le forme di flessibilità organizzativa e didattica previste dalle norme sull’autonomia delle istituzioni scolastiche: - effettuazione di attività di recupero, consolidamento e potenziamento per gli insegnamenti di italiano, inglese, francese e matematica nelle proprie classi; - decremento orario del 15% del monte ore annuale di ciascuna disciplina per la creazione di moduli orari che consentano particolari insegnamenti e attività; - ripartizione del monte ore annuale di ciascuna disciplina in moduli orari che consentano lo svolgimento di insegnamenti/attività più corrispondenti alle esigenze delle singole classi; - svolgimento di attività per gruppi di alunni appartenenti a classi diverse sia in senso orizzontale sia in senso verticale per la realizzazione di progetti trasversali. Attività da svolgersi in orario curriculare: a) Attività di recupero, consolidamento e potenziamento nelle proprie classi: intese a colmare le lacune degli alunni che ne presentino e consentire a quelli più motivati il raggiungimento di traguardi più rispondenti alle proprie attese e capacità (Olimpiadi dell’italiano, Maratona della Matematica, Giochi matematici d’autunno). b) Attività laboratoriali: rivolte a tutti gli alunni mediante la costituzione di gruppi mobili, eterogenei ed interagenti, per classi parallele e/o trasversali Attività di recupero, consolidamento e potenziamento nella propria classe (lettera a) A proposito di quanto previsto dalla lettera a) dell’area curriculare le attività si svolgeranno con la formazione di gruppi di livello nella classe e interesseranno i docenti di materie letterarie, di lingua inglese e francese e di matematica per un’ora settimanale per ciascuna classe. In particolare, le attività di recupero consisteranno in indicazioni personalizzate di lavoro e periodiche revisioni di alcune parti del programma, mentre le attività di consolidamento e potenziamento saranno finalizzate all’approfondimento e all’ampliamento dei contenuti. Attività laboratoriali (lettera b) Le attività di cui alla lettera b) dell’area curriculare saranno svolte da tutti i gruppi disciplinari e quindi da tutti i docenti e si svolgeranno per gruppi mobili ed eterogenei, anche di classi diverse. 17 5. ATTIVITA' DIDATTICHE INTEGRATIVE Considerato che le attività laboratoriali hanno dato prova di offrire un contributo significativo per l’arricchimento dell’offerta formativa e per contrastare il disagio giovanile, sarà significativa l’introduzione di attività di laboratorio per il recupero della motivazione, come stimolo all’apprendimento e per consentire agli alunni più motivati il raggiungimento di traguardi più rispondenti alle proprie attese e capacità. Tali laboratori saranno di tipo polifunzionale, accoglieranno cioè tutte le attività curriculari ed extracurriculari previste, saranno di tipo artistico-espressivo, tecnologico-scientifico, comunicativolinguistico, motorio, teatrale, musicale e visivo che favoriranno il consolidamento, il potenziamento ed il recupero di tutti gli alunni. Il laboratorio didattico si configura come uno spazio che: a) Valorizza competenze motivazionali di criticità e di creatività. b) Sollecita la riflessione e la operatività sui contenuti delle esperienze formative, ricostruendo e percorrendo percorsi paralleli ed alternativi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. OBIETTIVI GENERALI DEI LABORATORI: Risocializzazione dei ragazzi sul piano della relazione interpersonale, di gruppo, scolastica ed extrascolastica. Valorizzazione del rapporto docente-allievo. Valorizzazione del rapporto allievo-istituzione scolastica. Valorizzazione delle potenzialità espressive degli allievi in termini di conoscenze, creatività e abilità operative. Valorizzazione del sé in termini di autocoscienza e consapevolezza. Individuazione di potenzialità inespresse utili ad orientare positivamente le successive scelte scolastiche. ITINERARI DIDATTICI: Tutte le attività laboratoriali favoriscono lo sviluppo di una più profonda conoscenza di sé e della crescita personale e di gruppo. Nei laboratori confluiranno tutte le attività progettate curriculari ed extracurriculari. In particolare, per quanto riguarda le attività pomeridiane, esse si svolgeranno distribuendole in modo omogeneo nel corso della settimana, prevedendo non più di n° 2 attività al giorno ed organizzandole in modo da non causare sovrapposizioni incompatibili con la partecipazione degli alunni ai laboratori. 18 In questo modo la scuola sarà aperta anche di pomeriggio al territorio e cercherà di compensare la mancanza di strutture capaci di aiutare lo svantaggio ed il conseguente fenomeno di abbandono e dispersione di una parte della nostra comunità scolastica. 19 AREA PROGETTUALE 3.2 Grafico Strutturazione del Piano da integrare con circolo 5.1 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Occasioni di crescita, di conoscenza e di integrazione. Nel contesto della nostra platea scolastica le visite guidate e i viaggi di istruzione si pongono come una valida e necessaria occasione formativa. E’ indiscusso che educare oggi non si limita ad una sterile trasmissione di conoscenze avulse dalla realtà; oggi educare significa anche e soprattutto contribuire alla formazione umana e sociale. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione possono e devono essere considerati dei processi formativi che agiscono sullo sviluppo intellettivo e psicologico con riferimento a tre macro – ambiti: quello dell’identità personale, quello della costruzione della conoscenza (nuovi saperi) e infine quello legato alla definizione del comportamento. L’azione formativa del progetto didattico uscirà dall’aula e farà uso di una didattica attiva, che agisce prevalentemente sull’aspetto emotivo ed emozionale e sul desiderio di scoperta e di conoscenza. Anche il CINEMA ed il TEATRO si inseriscono in un quadro educativo più ampio in cui il modello curriculare interagisce con percorsi metodologici che sollecitano l’intelligenza critica, coniugando il momento cognitivo con quello emotivo e consentendo di cogliere la cultura contemporanea attraverso forme espressive peculiari della nostra tradizione. Per ottemperare alle esigenze rilevate si suggeriscono percorsi prestabiliti uguali per tutte le classi (Prime, seconde, terze) al fine di: Dare a tutti i ragazzi della nostra Scuola l’opportunità di fruire delle stesse offerte educative e formative. Agevolare l’organizzazione delle varie visite guidate. Consentire di elaborare una programmazione di visite guidate, spettacoli teatrali e cinematografici, realmente realizzabili. Ovviamente è fatta salva la libertà di ogni Consiglio di Classe di accettare o meno gli itinerari suggeriti, elaborando proposte alternative. Tutte le proposte saranno inserite nel percorso didattico formativo curriculare elaborato per la classe. Ciascuna classe potrà prendere parte al massimo a n.3 uscite di cui 2 di mezza giornata e 1 di intera giornata Per le classi terze della scuola secondaria oltre le uscite è previsto il Viaggio di istruzione di giorni quattro. 20 5.4.2 Itinerari proposti Da unificare CLASSI 1 visita guidata di interesse storico-artistico 1 visita guidata di interesse scientificoambientale 1 spettacolo teatrale o cinematografico CLASSI PRIME ITINERARI PROPOSTI CLASSI SECONDE CLASSI Sito Archeologico di Cuma mezza giornata oppure Napoli Greco-romana Oppure Museo archeologico di Napoli Sito archeologico di Ercolano o di Paestum intera giornata Oasi WWF (Cratere Astroni - NA) mezza giornata Teatro S. Carlo Oasi WWF (San Silvestro – CE) mezza giornata Orto Botanico di Napoli mezza giornata SCHEMA CONSIGLIATO VISITE GUIDATE 1 visita guidata di interesse storico-artistico 1 visita guidata di interesse scientificoambientale 1 spettacolo teatrale o cinematografico ITINERARI PROPOSTI 21 Napoli Medioevale: S. Chiara, S. Domenico, S. Lorenzo mezza giornata Napoli: i Castelli (Maschio Angioino e Piazza Plebiscito) mezza giornata Caserta Vecchia: borghi medioevali (Borgo e Duomo) intera giornata Certosa di Padula intera giornata CLASSI Fattoria del mare (Reggia di Portici) – mezza giornata Oasi WWW di S. Silvestro mezza giornata Fabbrica della pizza mezza giornata Industria alimentare mezza giornata Città della Scienza mezza giornata Teatro S. Carlo SCHEMA CONSIGLIATO VISITE GUIDATE 1 visita guidata di interesse storico-artistico 1 visita guidata di interesse scientificotecnologico 1 spettacolo teatrale o cinematografico 1 viaggio d’istruzione CLASSI TERZE ITINERARI PROPOSTI Reggia di Caserta mezza giornata o intera giornata Palazzo Reale (Na)e Maschio Angioino (Piazza Plebiscito, Chiesa S. Francesco da Paola) mezza giornata Solfatara di Pozzuoli mezza giornata Città della Scienza mezza giornata Centrale idroelettrica intera giornata Teatro S Carlo mezza giornata Per le classi terze oltre le uscite è previsto il Viaggio di istruzione di giorni quattro. Centrale eolica intera giornata 6. ATTIVITA' IN RETE CON ENTI TERRITORIALI 22 Il Piano dell’Offerta Formativa si avvale di attività in rete elaborate con gli Enti Territoriali e strutturati in varie fasi di lavoro. Per la sua esecuzione sono coinvolti consulenti esterni supportati da un team interno composto da docenti esperti dell’Istituto, coordinati dalla funzione strumentale preposta. L’Ufficio della Dirigenza scolastica e i referenti delle varie attività hanno il compito specifico di coordinare l’intervento con gli operatori del territorio. Per l’esecuzione delle varie attività è chiesto il supporto di tutte le strutture che costituiscono la rete sociale sul territorio. L’intento è di valorizzare e “mettere in rete” le risorse di Enti ed Associazioni che qualificano il territorio di Villaricca e/o nell’area comune di riferimento: Centri di accoglienza (consultori) per genitori e ragazzi. Centri culturali e sociali (biblioteca, cinema, Pro Loco, ecc.). Servizi socio-sanitari (A.S.L. NA2. Ospedali del Territorio, Comunità S. Vincenzo, ecc.). Strutture sportive (piscine, palestre ecc.). Organizzazione di reti di scuole (in senso orizzontale e verticale) operanti sul territorio ed accomunate dalla realizzazione di progetti comuni. Le parrocchie. Il vicinato e tutti i vari punti di riferimenti dell’ambiente circostante. 6.1 GRAFICO ORGANIZZATIVO Istituto Comprensivo Statale Giancarlo Siani 7. FORMAZIONE DOCENTI 23 Il Collegio, consapevole della particolare specificità che l’aggiornamento assume per il personale docente quale diritto-dovere e quale imprescindibile condizione “per un qualificato e responsabile esercizio della libertà d’insegnamento”, in ottemperanza alle disposizioni normative e considerate le proposte emerse dai singoli settori disciplinari, al fine di dare risposte sempre più adeguate ai problemi e ai bisogni emersi e per vivere in modo più partecipe e consapevole il processo di autonomia in atto nelle istituzioni scolastiche, ha deliberato delle priorità di aggiornamento che prevedono: il potenziamento delle competenze dei docenti ai fini di una più sistematica introduzione nella didattica di strategie per l’insegnamento delle lingue (L1 e L2) (Progetto Poseidon) e della matematica (Progetto Mat@bel); la formazione dei docenti sull’uso delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali). Corsi di formazione informazione indagini OCSE PISA (PON) Le attività, in sintonia con gli obiettivi strategici individuati a Lisbona dal Consiglio Europeo, promosse dal MIUR, in collaborazione con INDIRE, si realizzeranno sulla piattaforma INDIRE secondo il modello e-learning integrato e in incontri in presenza. Attività annuale di programmazione per il coordinamento e la gestione delle attività di formazione e aggiornamento. La programmazione annuale dell’attività prevede: ricognizione dei bisogni formativi dei docenti attraverso la predisposizione di moduli atti alla rilevazione di tali bisogni qualora non ve ne fossero di esistenti; Il vaglio delle proposte di aggiornamento dell’anno corrente e la loro compatibilità economica con i fondi previsti per l’aggiornamento e la formazione e la disponibilità effettiva dei docenti; La programmazione dei tempi e dei luoghi nei quali attuare il corso; La verifica e la valutazione del lavoro svolto attraverso un monitoraggio finale 24 8. INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’ISTUTUTO COMPRENSIVO riserva un’attenzione particolare agli alunni diversamente abili in quanto riteniamo che la scuola abbia il compito di promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e potenzialità di ognuno di essi per accompagnarli lungo il percorso scolastico – formativo. Il nostro istituto dà un costruttivo contributo attraverso risposte flessibili e diversificate, orientate alla costruzione di un progetto globale di vita che abbia, quale nucleo centrale, l’insieme di un processo di crescita dell’individuo e la piena realizzazione di tutte le potenzialità che lo caratterizzano. Le finalità: Favorire l’inserimento e l’integrazione. Sviluppare le attitudini e le possibilità anche minime a vari livelli. Fornire le possibilità di recupero dello svantaggio. Contenere atteggiamenti aggressivi ed oppositivi. METODOLOGIA OPERATIVA Il punto di partenza è la: Diagnosi Funzionale (D.F.) E’ formulata dagli Operatori dell’ASL rilasciata alla famiglia Consiste nella descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno. Essa evidenzia le carenze e le potenzialità. Costituisce il documento che consente al coordinatore di richiedere la nomina degli insegnanti specializzati a sostegno. 25 Sulla base della D.F. viene formulato il: PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Assume le indicazioni della D.F. E’ definito dopo un primo periodo di inserimento scolastico, dai docenti della classe in cui l’alunno è integrato, dall’insegnante di sostegno, con la collaborazione della famiglia e l’apporto dei collaboratori ASL. (P.D.F) Indica le caratteristiche fisiche/psichiche/sociali effettive dell’alunno e pone in evidenza: le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap. Le possibilità di recupero le capacità che l’alunno possiede e che vanno sollecitate, sviluppa te rafforzate. Sulla base del P.D.F viene messo a punto un: E’ formulato sulla base del P. D.F dagli insegnanti della classe e di sostegno con la collaborazione della famiglia , degli operatori ASL e con la consulenza di esperti esterni. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I Indica tutti gli interventi specificamente previsti per gli alunni. In particolare contiene: La valutazione iniziale degli insegnanti e dell’ASL; Gli interventi della scuola e le modalità di utilizzo delle ore di sostegno; 26 Gli eventuali supporti sanitari, sociali e riabilitativi dell’ASL; Gli interventi di collaborazione della famiglia. Prevede momenti di verifica della progressione verso le mete prefissate. Individuati i bisogni dell’alunno e messo a punto un P.E.I. personalizzato la scuola si organizza per: individuare il gruppo classe più idoneo ad accogliere il bambino in situazione di handicap; ottimizzare l’impegno delle risorse umane e professionali disponibili; esprimere modalità organizzative delle variabili/flessibili; potenziare e organizzare la disponibilità e l’uso di strumenti, sussidi, materiali, spazi necessari allo svolgimento dell’attività educativa; intensificare e migliorare l’uso delle tecnologie didattiche multimediali. 8.1 INTEGRAZIONE ALUNNI B.E.S. La scuola riconosce la necessità di percorsi di apprendimento individualizzato per l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Nella progettazione di tali percorsi si è considerato essenziale: - Sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei; Far acquisire consapevolezza della propria identità, delle potenzialità e dei limiti delle proprie risorse; - Promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale, anche attraverso mirate azioni di orientamento; - Far acquisire competenze nell’utilizzo degli strumenti tecnologici; - Favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo scolastico ed extrascolastico legate al potenziamento dell’autonomia sia individuale che sociale. La metodologia generalmente adottata è quella del lavoro all’interno della classe, proprio perché riteniamo che, per favorire l’integrazione, sia necessario che l’alunno viva la vita di classe, riesca a “sentirne” il clima, partecipi a tutte le attività proposte (visite guidate, viaggi di istruzione, stage, attività sportive) e che contemporaneamente i coetanei imparino a relazionarsi con chi è diversamente abile. Per garantire la continuità del progetto didattico che coinvolge l’alunno, i docenti del nostro Istituto sono in contatto con i docenti della Scuola di provenienza dell’alunno e predispongono attività di accoglienza sia in entrata che in uscita. Ruolo privilegiato è dato alla didattica laboratoriale: il laboratorio è inteso non semplicemente come spazio attrezzato ma come metodologia capace di favorire i processi di integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali e la loro percezione di essere integrati in una positiva relazione con gli altri e con la realtà. 27 9. CONTINUITA’ La continuità rappresenta un obiettivo importante di elaborazione concettuale, di aggregazione professionale fra gli operatori scolastici dei diversi livelli di scolarità; diventa, quindi, indispensabile strutturare percorsi formativi che garantiscano il diritto dell’alunno ad un iter educativo organico e completo, mirando ad una migliore qualità della scuola, più attenta alla globalità delle sue esigenze e all’organicità del suo percorso. L’intento di un progetto formativo continuo deve mirare, inoltre, a prevenire le difficoltà che, spesso, l’alunno incontra nei passaggi tra i diversi ordini di scuola e che talvolta stanno alla base del fenomeno dell’abbandono scolastico. Sul piano metodologico - didattico sarà necessario: - individuare indicatori comuni ai tre diversi ordini di scuola capaci di costituire un chiaro punto di riferimento nell’intero curricolo d’Istituto; - individuare strategie di raccordo metodologico curricolare e di contenuto attraverso apposite progettazioni e iniziative comuni. Destinatari: Alunni dell’età di cinque anni della scuola dell’infanzia e alunni della I classe scuola primaria. Alunni della V classe della scuola primaria e alunni della I classe della scuola secondaria di primo grado. Alunni delle III della scuola secondaria di I grado. Esperienze da attivare PER LA SCUOLA PRIMARIA: visita guidata degli spazi della scuola; incontri e colloqui con il corpo docente e direttivo; esperienze di scambio e interazione in gruppi verticalizzati (giochi, canti, laboratori di drammatizzazione, di educazione all’immagine…) PER LA SCUOLA SECONDARIA: Attività annuale di programmazione di Orientamento formativo e informativo Soggetto/i proponente/i: Prof.ssa Russo Maria Eventuali partners: Reti di scuole Genitori/Assoc. Genitori Studenti Destinatari Genitori Studenti DESCRIZIONE DEL PROGETTO 28 Il progetto trae origine dalla necessità di fornire informazioni utili agli alunni e alle loro famiglie per metterli nella condizione di scegliere consapevolmente la scuola secondaria di II grado e ciò allo scopo di favorire la continuità tra i diversi livelli di istruzione e di prevenire fenomeni di dispersione scolastica. Gli aspetti peculiari dell’orientamento o domande di ricerca a cui il progetto vuole dare risposta (da considerare indicatori di valutazione del progetto) sono: Individuazione e promozione delle attitudini e delle potenzialità specifiche degli alunni Costruzione di rapporti di collaborazione con le scuole presenti sul territorio Divulgazione di informazioni riguardo alle offerte formative offerte dalle scuole presenti sul territorio circostante. Contesto Il progetto si inserisce in un contesto sociale e culturale nel quale per una parte degli alunni la scuola rappresenta l’unica agenzia educativa presente sul territorio Metodo di lavoro e di analisi dei risultati Il metodo di lavoro da utilizzare sarà quello del work in progress, in effetti l’azione formativa dell’orientamento si focalizza sulla ricerca degli strumenti idonei per individuare i bisogni degli alunni e per guidarli ad auto-orientarsi e infine sul monitoraggio dei dati raccolti . Principali aspetti affrontati Informazione Servizi Modalità di valorizzazione di attitudini/potenzialità • Promozione delle competenze per l’educazione permanente • Meta riflessione sui contenuti disciplinari • Didattica laboratoriale • Costruzione/promozione di rapporti con i diversi soggetti del territorio • Rapporto con il mondo del lavoro • Percorsi di orientamento integrati nell’attività didattica • Attivazione di strutture/ servizi/sportelli • Formazione degli insegnanti • Scambi docenti e di operatori tra strutture diverse • Attività di accoglienza • Continuità tra livelli d’istruzione diversi e/o scuola/università 29 Elementi principali che caratterizzano e qualificano il progetto • Valorizzazione delle attitudini/potenzialità • Positività delle scelte successive effettuate dagli studenti • Successo scolastico e formativo • Prevenzione dispersione scolastica e disagio giovanile • Integrazione con il territorio • Coinvolgimento della famiglia nel processo di orientamento • Continuità verticale • Didattica orientativa • Formazione integrativa Attività da realizzare (fasi, metodi, strumenti) che perseguimento degli obiettivi: contribuiranno in modo determinante al Nella fase iniziale del progetto agli alunni verrà somministrato un test di orientamento formativo per far emergere attitudini e competenze individuali, verranno mostrati inoltre documenti tratti da fonti istituzionali per analizzare le richieste del mercato del lavoro e le novità apportate nel sistema scolastico dalla riforma Gelmini negli ultimi anni. Le azioni orientative, fondamento del progetto di orientamento, sono partite dalla considerazione che agli alunni fosse necessaria una maggiore informazione sia su loro stessi, sia sui percorsi formativi offerti dalle scuole presenti nel territorio nell'ottica di un orientamento sia informativo che formativo. Prima della somministrazione del test si prevede in effetti, anche una fase di orientamento formativo con le classi terze della secondaria di I grado allo scopo di illustrare sia al docente coordinatore sia agli alunni: • il ruolo della scuola e delle discipline nella costruzione della personalità di ciascun individuo • la struttura del test • l’importanza di individuare le attitudini di ciascun alunno al fine di operare scelte consapevoli • le novità introdotte dalla Riforma Gelmini nella scuola secondaria di II Grado • gli sbocchi professionali delle singole offerte formative. I dati raccolti dai test degli alunni verranno consegnati successivamente ai rispettivi consigli di classe per consentire ai docenti di fare confronti e valutazioni orientative in merito alle scuole consigliate partendo dalle scelte degli alunni stessi. In itinere, il progetto prevede, con cadenza bisettimanale e durante tutto il primo quadrimestre, che le scuole del territorio vengano contattate per passare nelle classi terze per descrivere le attività curricolari ed extra curricolari attivate nelle loro sedi. Nella fase finale dell'attività d’orientamento le stesse scuole (circa venti) parteciperanno a un open-day direttamente nella nostra sede e illustreranno la loro offerta formativa alle famiglie. Tale evento che riceverà la giusta pubblicizzazione nel sito della scuola rappresenta un momento molto importante per tutte le componenti del progetto e precede il momento dell’iscrizione degli alunni. Infine se ve ne fosse il bisogno sia i genitori sia gli alunni potrebbero ricevere ulteriori informazioni riguardo le scuole presenti sul territorio. 30 Valutazione dei risultati esplicitando gli indicatori di riferimento: I test hanno evidenziato in passato che gli alunni in genere giungono a una scelta precisa della scuola presso la quale iscriversi auto valutando se stessi sia in base a parametri di giudizio soggettivi come interessi e attitudini personali, sia in base a parametri oggettivi quali i risultati raggiunti nelle singole discipline, l’impegno e la motivazione allo studio. Prodotti da realizzare Allestimento di una bacheca scolastica con opuscoli e manifesti delle scuole contattate tra Napoli e provincia per pubblicizzare i loro open-day Introduzione test di auto-orientamento specifico per gli alunni accompagnato da un incontro esplicativo. Introduzione e organizzazione di un open-day presso la nostra sede: uno per i licei e uno per gli istituti tecnici e professionali con pubblicizzazione sul sito della scuola Attivazione di uno sportello per genitori ed alunni nella fase dell’iscrizione se fosse richiesto Monitoraggio dei dati dei test di auto-orientamento e monitoraggio con relativi grafici dei dati raccolti dai moduli PUNTI DI FORZA DEL PROGETTO: Le azioni programmate nell’ambito di questo progetto di orientamento hanno l'obiettivo di far emergere le attitudini e le potenzialità degli alunni di costruire una proficua collaborazione con le scuole presenti sul territorio, di coinvolgere le famiglie e anche i docenti della stessa scuola nel processo di orientamento sia formativo sia informativo avvalendosi della consulenza, dell’accoglienza di una figura professionale che mette in atto una serie di iniziative orientative dirette e consapevoli. 31 10. ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO AREA ORGANIZZATIVA UFFICIO DI PRESIDENZA Dott. Luigi Molitierno DIRIGENTE Prof. Carmen De Rosa COLLABORATORE VICARIO DEL DIRIGENTE Ins. Maria Monteasi SECONDO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE AREA FORMATIVA COORDINATORI DI SEDE E DI PLESSO SCUOLE Scuola Infanzia “Via E. Fermi” Scuola Infanzia “Corso Italia” Scuola Primaria “Via E. Fermi” Scuola Secondaria “Via G.Siani” FUNZIONI STRUMENTALI Ins. Adda Rosa Prof. Chiariello Raffaele Prof. Rigo Marisa Ins. Adda Rosa Ins. Di Girolamo Raffaela Prof. De Bono Ofelia Ins. Basco Giuseppe Prof. Pinto Simona Ins. Vista Rossana Prof. Panico Valeria Prof. Palladino Claudio Ins. Pezone Luisa Prof. Massimino Immacolata Ins. Zaccariello Francesca Referente scuola secondaria: Prof. Ciccone Mariateresa Prof. D’Orio Anna DOCENTI Ins. Domenica Gina Buglione Ins. Maria Grazia Bifulco Ins. Pezone Luisa Prof. Ofelia De Bono 1. GESTIONE DEL POF 2. GESTIONE DEI PROCESSI DI VALUTAZIONE, INVALSI 3. GESTIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE 4. COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI SOSTEGNO; CONTRASTO DISPERSIONE SCOLASTICA 5. COORDINAMENTO DELLE PROGETTUALITÀ DI ISTITUTO 6. VISITE GUIDATE 7. ORIENTAMENTO E FORMAZIONE 32 Prof. Russo Maria AREA AMMINISTRATIVA La segreteria è costituita da un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi e da otto assistenti amministrativi DSGA Dott. Ferdinando Sabatini Assistenti Amministrativi Argiuolo Livia D’Altrui Gaetano Grasso Concetta Izzo Silvia Muzio Annamaria Pellegrino Clementina Serino Emilia Verde Giuseppina COLLABORATORI SCOLASTICI Gli otto collaboratori scolastici svolgono compiti di accoglienza nei confronti degli alunni e del pubblico; di custodia e di sorveglianza sui locali scolastici; di collaborazione con i docenti e con gli uffici di segreteria e presidenza Assenzo Giovanna Aterrano Vincenzo Belato Gaetano Bocchetti Angelina Casazza Grazia Cipolletta Biagio D’Angelo Ciro Di Domenico Maurizio Collaboratori scolastici Di Rosa Salvatore Galluccio Umberto Matacena Luigi Menditto Salvatore Morra Antonella Murolo Antonio Muse Maria 33 11. DISPOSIZIONI GENERALI PER LE FUNZIONI STRUMENTALI. o o o o o o o o o Al fine di ottimizzare gli interventi, le funzioni strumentali non potranno esimersi dall’instaurare una stretta collaborazione che, superando la pur necessaria definizione di ambiti di competenza, garantisca la piena realizzazione degli obiettivi comuni e si realizzi nella circolarità tempestiva delle informazioni, nel sostegno reciproco, nell’inversione dei ruoli e nella ridistribuzione dei compiti qualora la loro pratica attuazione lo richiedesse. Ciascuna funzione strumentale, pur collaborando con le altre, opererà in uno specifico settore assegnato. Si coordineranno periodicamente con il dirigente scolastico e compileranno mensilmente dei report sulle attività svolte. Ciascuna funzione strumentale dovrà distribuire ad inizio d’anno le griglie, le schede per la raccolta dati e i questionari per i sondaggi per evitare rallentamenti e ritardi e carichi di lavoro per i docenti coordinatori. Compilerà a sua volta un prospetto riassuntivo dei dati per il monitoraggio da consegnare alla Funzione Strumentale responsabile della rielaborazione informatica. Elaborerà un resoconto finale d’attività in cui si possono evincere le forme di collaborazione attivate, oltre che le proposte per migliorare ulteriormente i futuri interventi nell’area di propria competenza. Nel corso di una Riunione Preliminare le funzioni strumentali: Concorderanno un piano d’azione Stabiliranno le date delle riunioni mensili comunicandole alla dirigenza. Organizzeranno il calendario delle attività extra-curriculari per evitare la loro concentrazione in uno stesso periodo dell’anno. Parteciperanno alle riunioni periodiche indette dal Dirigente scolastico; Prepareranno il materiale per il monitoraggio della sua attività a supporto e a beneficio della Comunità scolastica. 12. MONITORAGGIO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. Nel raggiungimento dei traguardi a breve e lungo termine assume particolare rilievo il monitoraggio costante di ciascun evento/processo, osservato durante tutto il suo attuarsi, a partire da una individuata situazione iniziale sino a quella conclusiva altrettanto ben definita. La rilevazione, la comparazione e valutazione degli elementi intrinseci al processo (motivazione e obiettivi; livelli e modalità di partecipazione) e di quelli estranei ad esso (eventuali sospensioni/interruzioni e difficoltà), insieme con quelli relativi alla progettazione (adeguatezza dei tempi, spazi, tecniche di lavoro ecc.) concorreranno al conseguimento degli obiettivi del P.O.F. Il monitoraggio avrà lo scopo di: 34 - accertare la presenza di errori e difficoltà - favorire tempestivi interventi sul processo in atto - consentire la pianificazione di futuri analoghi processi sulla base dell’esperienza realizzata. Allo scopo di rendere più efficace l’azione svolta sarà utile rendere pubblici gli esiti delle singole attività onde si possa fruire in modo consapevole del servizio garantito. Allo scopo invece di assicurare il coordinamento delle attività curriculari ed extra-curriculari, ottimizzando l’impiego di strumenti già in uso nella scuola o autonomamente prodotte, il docente responsabile prenderà visione di tutte le attività, ne elencherà separatamente gli obiettivi cognitivi e non cognitivi. Raccoglierà informazioni sulle esigenze degli alunni facendo uso dell’apposita griglia di rilevazione compilata dai docenti coordinatori di classe. Si orienteranno gli studenti verso percorsi adeguati al bisogno e se ne favorirà la frequenza. Il docente responsabile accertatosi che gli alunni possano garantire la partecipazione alle attività rispondenti ai loro bisogni, nei modi e nei tempi previsti, registrerà periodicamente i dati su: - motivazione - frequenza - abilità - target - abilità trasversali - difficoltà. Il registro dovrà contenere i dati relativi al tipo di esigenza manifestata dall’alunno (recupero/arricchimento) e di attività proposta dal P.O.F. e farà esplicito riferimento agli obiettivi prefissati dall’Attività curriculare o extra-curriculare. Le informazioni relative alla frequenza e partecipazione alle attività ed al conseguimento degli obiettivi dovranno essere facilmente desunte da schede di osservazione. La periodica rilevazione dei dati consentirà di evidenziare eventuali errori nell’azione e di predisporre eventuali correttivi. Grazie ai dati periodicamente raccolti, si potrà provvedere alla pianificazione di interventi sostitutivi di supporto ideati ad hoc per gli alunni più bisognosi impossibilitati a partecipare ad eventuali attività extra-curriculari ad essi destinate. Le funzioni strumentali incontreranno periodicamente i docenti coordinatori di classe per la discussione dei dati emersi dall’osservazione del processo. L’utilizzo di griglie che riportino, durante le fasi del processo, le osservazioni sui comportamenti cognitivi e non e le valutazioni delle prestazioni in itinere potrebbe sopperire alla necessità di tali incontri. Verranno costantemente aggiornati i dati generali e ove necessario si ridefiniranno obiettivi e strategie. Si avrà cura di evitare che i medesimi alunni frequentino le attività previste da due o più percorsi e di contro non venga garantita ad altri una reale opportunità di partecipazione. Parimenti si cercherà di evitare che in caso di defezione degli alunni, l’opportunità offerta dalla scuola vada sprecata. Già al termine del secondo periodo della fase operativa, il docente responsabile provvederà a predisporre, far somministrare e raccogliere un questionario da compilarsi ad opera delle famiglie 35 sul gradimento delle attività in svolgimento. Analogo questionario verrà somministrato al termine di ciascun percorso. A conclusione dei propri interventi ciascun docente consegnerà copia degli atti in suo possesso alla funzione strumentale preposta alla rielaborazione informatica dei dati, per la rilevazione delle percentuali di successo/insuccesso la enucleazione dei fattori bloccanti, dei problemi emersi, dei correttivi apportati ai fini della valutazione globale del P.O.F. Per superare eventuali problemi/disagi nell’espletamento dei compiti assegnati, le funzioni strumentali potranno fruire del supporto del Gruppo di Studio per l’Autonomia e Programmazione P.O.F. Si auspicano collaborazioni negli interventi delle singole funzioni ove esse ne ravvisino la necessità e non si escludono diverse distribuzioni dei carichi di lavoro qualora dovessero emergere squilibri. La piena attuazione di quanto progettato fonda sulla sollecita collaborazione di tutti i docenti. Le finalità, gli obiettivi, le indicazioni metodologiche per un’organizzazione flessibile degli spazi, dei tempi e dei modi dell’attività didattica, i contenuti e le modalità di realizzazione del Piano complessivo e delle attività che costituiscono un ampliamento dell’offerta formativa della scuola sono il risultato dello studio comparato dei bisogni dell’utenza e delle risorse materiali ed umane necessarie per il soddisfacimento di tali bisogni. Le modalità attuative scaturiscono invece da quanto previsto dalla normativa sull’autonomia e dalla riflessione sulle problematiche didattico-educative ad essi sottese. Il contributo critico ed operativo è venuto sia dall’apposito “Gruppo P.O.F.", sia dalle discussioni e dai confronti effettuati in sede collegiale, sia dalle proposte avanzate dalle diverse articolazioni di cui è composto il collegio stesso. Sulla scorta delle indicazioni e delle risultanze di cui sopra, il “Gruppo P.O.F.” ha elaborato il presente Piano che è stato portato a conoscenza, mediante distribuzione in copia, di tutto il personale della scuola e che è stato approvato all’unanimità dal collegio dei docenti. Il Consiglio d’Istituto, constatata l’aderenza agli indirizzi generali dallo stesso indicati, ne ha deliberato l’approvazione. La valutazione avverrà nel rispetto delle modalità indicate dall'articolo 4 Comma 12 e 13 del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del 3/8/99 e secondo le norme di certificazione UNI ENI ISO 9001:2000. Inoltre, il lavoro sarà documentato con la compilazione di registri e schede, da parte degli insegnanti per ogni alunno, sulle attività laboratoriali svolte, per costruire così un itinerario didattico-educativo e per poter costatare gli esiti degli interventi. Si prevede che il riporto dei risultati delle attività sia formalizzato attraverso dei formulari; tali rapporti scritti andranno a completare la documentazione e contribuiranno alla valutazione finale dell’andamento globale del Piano secondo le procedure. Saranno pianificate riunioni periodiche di verifica a cura dei docenti e delle Funzioni strumentali. La verifica sistematica aiuterà i docenti a riflettere sulla positività degli interventi, sui miglioramenti conseguiti dall'alunno e sulle difficoltà dimostrate. La verifica consentirà così il cosiddetto feed-back, ossia la possibilità di poter rivedere i metodi, i contenuti e gli obiettivi, per introdurre, ove è necessario, opportune modifiche, che consentono di facilitare l'apprendimento degli alunni. 36 Le verifiche sistematiche saranno poi "un atto propedeutico alla valutazione", per conoscere i traguardi di apprendimento conseguiti dagli allievi; le informazioni ricavate apriranno la via al processo di valutazione formativa, nell’ambito di una programmazione flessibile delle attività proposte, ed infine, a quella finale, al termine dell’intero percorso educativo. 13. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO Considerazioni attuali L’INVALSI ha presentato nel dicembre 2008 il progetto “Un sistema di misurazione degli apprendimenti per la valutazione delle scuole: finalità e aspetti metodologici”, elaborato da Cecchi, Ichino, Vittadini delle Università di Milano, Bologna, Milano-Bicocca Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), ha emanato, a settembre del 2008, due direttive particolarmente significative e che già individuavano la messa a punto di un sistema di valutazione tra gli obiettivi prioritari e strategici del prossimo triennio scolastico. o Direttive MIUR nr. 74 e 75 del 15 Settembre 2008 che definiscono il quadro strategico secondo il quale l’azione dell’INVALSI sarà orientata. Monitoraggio e Valutazione: LIVELLI Possiamo individuare 3 livelli di valutazione e relative responsabilità Autovalutazione Valutazione Interna Valutazione esterna (MIUR-INVALSI) 37 Obiettivi Assicurare che le attività di programmazione ed erogazione del servizio formativo siano pianificate e gestite in maniera coerente a quanto definito nel POF. Preparare la Scuola a sostenere con successo le Valutazioni del servizio Scolastico effettuato dall’Esterno (MIUR, INVALSI) Definire ed attuare, a livello complessivo, opportuni criteri di monitoraggio, riesame e validazione del processo formativo, tesi ad assicurare una elevata qualità del servizio. Elevati livelli di qualità del servizio scolastico implicano il raggiungimento degli obiettivi formativi minimi. Sedimentare le esperienze acquisite nella organizzazione scolastica in maniera da codificare processi standard, da attivare all’interno della organizzazione scolastica, per rendere la valutazione del servizio scolastico una azione continua e permanente. Elementi di novità Le azioni di monitoraggio e Valutazione sono indicate e pianificate, in maniera organica, in un documento (Piano di Monitoraggio e Valutazione) nel quale sono definiti i seguenti elementi: o Modalità di valutazione adottate o Eventi significativi che connotano il processo o Criteri adottati per assicurare la tracciabilità degli interventi e del processo decisionale. o Ruoli e Responsabilità degli attori coinvolti nel processo formativo. o Individuazione insegnamenti extra-curriculari che prevedono “ricadute” su insegnamenti Il Piano di Monitoraggio e Valutazione è approntato dal Referente della Valutazione in stretto coordinamento con la Commissione POF. Tale Piano è da considerarsi parte integrante e sostanziale del Piano della Offerta Formativa di cui costituisce un Allegato. La Valutazione Interna sarà introdotta per gli insegnamenti curriculari per i quali sono stati nominati i relativi gruppi disciplinari. Le attività extracurriculari saranno distinte in attività “interne” ed attività “esterne”. Nel primo caso si parla di monitoraggio interno quando la specifica attività extra-curriculare non è sottoposta at attività di monitoraggio & valutazione da Enti Esterni (MIUR, CSA, DSR). A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, possiamo dire che questo può essere il caso di attività extracurriculari i cui costi sono sostenuti dal Fondo di Istituto oppure finanziate da partner privati esterni alla Scuola. Nella ipotesi che la specifica attività extra-curriculare sia, viceversa, finanziata da Enti Pubblici Esterni, che prevedono già un sistema di monitoraggio e valutazione, non verrà operato il 38 monitoraggio interno. In tal caso i report prodotti nell’ambito del monitoraggio e valutazione dell’Ente Esterno saranno acclusi, in copia, alla documentazione di valutazione del POF. Requisiti minimi dei Piani di Lavoro Annuali: Cosa rappresentano Sono dei criteri di formulazione ed impostazione che tutti i Piani di lavoro di un determinato insegnamento curriculare devono rispettare. Tali criteri devono essere definiti dal Coordinatore/Assistenti di ciascuno dei gruppi disciplinari in modo che le prove di valutazione, previste dalla Valutazione Interna, risultino esaustive e congruenti per tutti i corsi di insegnamento. I criteri sono quindi vincolanti per tutti i docenti di una determinato insegnamento. Tali criteri, quindi, rappresentano i requisiti minimi che ciascuno Piano Annuale deve soddisfare. Particolare attenzione va posta alla sincronizzazione temporale dei contenuti dei Piani di lavoro Annuali, sia rispetto alle Valutazione Interna e sia rispetto alla Valutazione esterna (INVALSI, MIUR). Elementi ulteriori di riferimento possono essere rappresentati dalla tipologia e composizione dei test somministrati in passato durante le prove INVALSI. Tali criteri (requisiti minimi) saranno comunicati al DS che provvederà, dopo approvazione, ad inoltrarli alla Commissione POF. Requisiti minimi Piani di Lavoro Annuali: Come definirli Riferirsi ai moduli attualmente utilizzati e definire i contenuti e le modalità di definizione degli stessi. In particolare si dovrebbe fare riferimento ai moduli sotto indicati: o Piano di lavoro Annuale o Programmazione Coordinata Annuale Tenere conto degli obiettivi da perseguire e cioè: o Sincronizzazione temporale delle attività. o Omogeneizzazione dei contenuti formativi almeno a livello del singolo quadrimestre. o Criteri oggettivi di definizione degli obiettivi formativi da raggiungere. 39 Discipline 40 14. PIANO DI LAVORO DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013 -2014 Lo scopo della stesura del piano di lavoro disciplinare d’Istituto è quello di pianificare un percorso curricolare standard in modo da: Utilizzare criteri comuni per rilevare la situazione di partenza degli alunni; Definire obiettivi trasversali comuni alle varie discipline; Individuare criteri metodologici comuni alla totalità dei docenti; Stabilire percorsi progettuali che servono non solo ad attivare aspetti cognitivi, ma anche affettivi, motivazionali, relazionali e creativi che agiscono nella crescita dell'io e promuovono in ogni alunno la capacità di riconoscersi come persona capace di "fare" e di produrre "nuova cultura". Permettere dei confronti in vista di una scuola sempre più aperta all'esterno e per porre le basi di una verifica (più oggettiva possibile) dei risultati ottenuti; Stabilire parametri valutativi comuni. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA La situazione di partenza dei singoli alunni viene rilevata, ad inizio anno scolastico, sia sul piano cognitivo attraverso: 1) l’analisi delle schede provenienti dalle scuole primarie (alunni di classe prima); 2) la somministrazione di test d’ingresso disciplinari (tutte le classi); sia sul piano metacognitivo attraverso l’osservazione sistematica degli alunni (impegno, partecipazione alla vita di classe, interesse, metodo di lavoro). In base alle risultanze dei test e delle osservazioni, gli allievi vengono suddivisi in tre livelli di abilità e conoscenze: Primo livello ( RECUPERO ): a) alunni che presentano una preparazione di base lacunosa, con esiti disciplinari non sufficienti, con o senza frequenza irregolare. Beneficeranno prioritariamente di attività di recupero in classe e/ o in verticale, di corsi di recupero di base (1° livello), e di progetti curriculari. Successivamente, in relazione agli esiti conseguiti, saranno eventualmente inseriti in progetti extracurriculari. b) alunni che presentano una preparazione carente per ritmi di apprendimento lenti e con esiti disciplinari modesti. Beneficeranno sia di attività di recupero in classe e/ o in verticale, sia di eventuali progetti curriculari ed extracurriculari. c) Alunni con preparazione di base carente, che manifestano scarso interesse per la disciplina e per la vita di classe e sono insofferenti alle regole scolastiche. Beneficeranno di attività di 41 recupero in classe e extracurriculari. parteciperanno eventualmente a progetti curriculari ed Secondo livello (CONSOLIDAMENTO): a) alunni dotati di buone potenzialità che manifestano un interesse ed un impegno selettivo e/o discontinuo, tale da determinare esiti diversi nel profitto delle discipline. Beneficeranno prioritariamente di attività di consolidamento in classe e/ o in verticale, di corsi di recupero e di progetti curriculari. Successivamente, in relazione agli esiti conseguiti, saranno eventualmente inseriti in progetti extracurriculari. b) alunni che presentano una preparazione di base non approfondita, ma ritmi di lavoro adeguati alle loro potenzialità. Beneficeranno sia di attività di consolidamento in classe e/ o in verticale, sia di eventuale inserimento in progetti curriculari ed extracurriculari . Terzo livello (POTENZIAMENTO): a) alunni la cui preparazione di base risulta buona e che evidenziano sistematicità nello studio. Per tali alunni si prevede l’inserimento in progetti curriculari ed extracurriculari, oltre che la partecipazione ad attività di potenziamento. OBIETTIVI DEL PIANO a) Finalità educative 1. Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente 2. Proporre un’educazione che spinga l’alunno a fare delle scelte autonome e responsabili 3. Educare alla convivenza civile b) Obiettivi formativi In linea con tali finalità il Collegio dei docenti: Segue le indicazioni della Legge n. 169 del 30/10/2008 relativa all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”; fa ruotare l’attività di insegnamento-apprendimento attorno alle “competenze chiave” a. comunicazione nella madrelingua; b. comunicazione nelle lingue straniere; c. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; d. competenza digitale; e. imparare ad imparare; f. competenze sociali e civiche; g. spirito di iniziativa ed imprenditorialità; h. consapevolezza ed espressione culturale. progetta attività di recupero per le situazioni di svantaggio; progetta attività curriculari di recupero che prevedono anche una organizzazione verticale; attiva corsi di recupero per elevare gli standard delle discipline oggetto di valutazione esterna; 42 promuove la partecipazione degli studenti in: attività di volontariato attività di tutela dell’ambiente attività finalizzate all’educazione alla legalità competizioni sportive realizza iniziative di continuità verticale tra i diversi gradi di istruzione; collabora con le altre figure istituzionali per combattere la dispersione, l’abbandono ed eventuali comportamenti devianti; promuove l’orientamento in tutto il percorso formativo. c) Competenze disciplinari Al fine di favorire l’acquisizione delle singole competenze disciplinari (specificate nei piani di lavoro disciplinari), nell’ottica di una didattica pluridisciplinare, viene effettua la trattazione in simultanea di alcune tematiche, in modo da consentire agli allievi una visione, una conoscenza ed una rielaborazione reticolare dei contenuti appresi, anche in vista degli esami conclusivi del triennio e da avviare gli alunni ad una formazione che li accompagni per tutto l’arco della vita (life long learning). CRITERI METODOLOGICI La metodologia è flessibile, nel rispetto degli stili cognitivi dei singoli allievi: sono proposte diverse strategie metodologiche che si avvalgono di lezioni frontali e dialogiche, di lavori individuali e di gruppo, di dibattiti e conversazioni tra gli alunni. La procedura metodologica operativa è alternativamente induttiva e deduttiva, tale da promuovere il recupero delle situazioni carenti, senza mortificare lo sviluppo delle eccellenze. Per favorire la comprensione dei concetti vengono utilizzati schemi logici e mappe concettuali che servono a far acquisire agli alunni una funzionale procedura di studio. Durante lo svolgimento delle lezioni si dà spazio a domande e vengono sollecitate le discussioni e gli scambi di opinioni. Ci si avvale dei normali sussidi didattici (libri di testo, testi alternativi, schede…) ma anche di: quotidiani, sussidi audiovisivi e multimediali. Alle lezioni frontali si alternano momenti di riflessione orale e scritta, lavori a coppia, a gruppi ed individuali, dibattiti, conversazioni ed interrogazioni. Si ripetono le spiegazioni, qualora sia necessario, anche a piccoli gruppi; si favorisce la partecipazione a progetti curriculari ed extracurriculari, a visite guidate; ci si serve, inoltre, dell’uso di tutti gli spazi e delle attrezzature di cui la scuola dispone (sala multimediale, laboratori, spazi esterni, palestra). Si cerca, inoltre, di sensibilizzare i genitori degli alunni ad una fattiva collaborazione all’azione educativo-formativa dei ragazzi attraverso colloqui programmati secondo le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti e comunicazioni o convocazioni in casi particolari (scarso impegno, assenze ingiustificate). Accanto agli interventi menzionati, durante la normale attività didattica, si attuano interventi didattici di recupero e consolidamento/potenziamento per gli alunni che di volta in volta si trovino in una situazione di difficoltà o di affinamento delle competenze disciplinari. 43 Le attività di potenziamento consistono in un ampliamento dei contenuti tramite ricerche; il consolidamento prevede un ripasso degli argomenti o una nuova esercitazione per quegli allievi che evidenzino qualche lacuna; mentre il recupero una ripetizione delle spiegazioni ed un approfondimento dei concetti essenziali. Anche le attività extracurriculari contribuiscono al recupero, al consolidamento ed al potenziamento delle abilità dell’alunno. VISITE GUIDATE I Consigli di Classe, presa visione del programma della visite guidate e dei viaggi d’istruzione contenente gli itinerari suggeriti dalla Commissione Visite Guidate, riconoscendone il valore altamente formativo, sia come momento di socializzazione che come ulteriore arricchimento delle conoscenze e delle tematiche da trattare, propongono di effettuare le visite guidate secondo il seguente schema ( scuola secondaria) n° 2: mezza giornata (tutte le classi) n° 1: giornata intera (tutte le classi) n° 1 viaggio di istruzione (classi terze) scuola primaria VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche, sia giornaliere che periodiche, consentono una più approfondita conoscenza dei bisogni degli alunni, utile ai fini della diversificazione degli interventi e ad accertare i loro reali progressi, tenendo presente il livello di partenza di ciascuno. Esse consistono in: a) prove soggettive, per valutare l’acquisizione delle tecniche disciplinari specifiche; b) prove oggettive strutturate per misurare analiticamente la maturazione di alcune abilità disciplinari (test formativi al termine di ogni unità di apprendimento, domande a scelta multipla, test vero/falso, domande a risposta aperta, a completamento e/o a collegamento) e prove analoghe a quelle proposte dall’INVALSI. Nel mese di Maggio, nelle classi prime, verrà somministrata la prova INVALSI di Italiano e Matematica. Per la valutazione, oltre a determinare modalità, quantità e qualità degli apprendimenti, si tiene conto della partecipazione alle diverse attività, dell’impegno profuso, della crescita umana, degli atteggiamenti nei confronti della scuola, dell’impegno e dei progressi compiuti da ciascuno in relazione alla situazione di partenza, ma anche dei condizionamenti familiari. La valutazione dei livelli conseguiti è espressa in decimi ed assegnata secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti. La valutazione finale degli alunni con disabilità viene operata sulla base del piano educativo individualizzato, al fine di valutarne il processo formativo in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali. 5) Esame di Stato ( scuola secondaria) 44 Per quanto concerne l’esame di Stato esso si attua in conformità a quanto stabilito dalla Normativa vigente. Le quattro prove scritte (italiano, matematica, inglese e francese) si svolgono secondo le indicazioni metodologiche dei Programmi ministeriali. La prova nazionale, introdotta con la legge del 25 ottobre 2007 n. 176, ha la funzione di verificare i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di primo grado. La valutazione a livello nazionale degli apprendimenti degli studenti costituisce il necessario completamento dell’autonomia scolastica e consente il progressivo allineamento a standard di carattere nazionale così da poter sospingere con mirate azioni di stimolo e di sostegno, verso il raggiungimento di crescenti livelli di qualità. Il colloquio orale parte da un argomento di studio scelto dai ragazzi da cui scaturisce un discorso pluridisciplinare. Ciò aiuta ad evidenziare lo sviluppo della personalità e il livello raggiunto da ogni singolo allievo. Per gli alunni diversamente abili vengono elaborate, in accordo con i docenti di sostegno, prove adeguate alle loro capacità, corrispondenti agli insegnamenti impartiti ed idonee a valutare il processo formativo degli allievi in rapporto alle loro potenzialità ed ai livelli di apprendimento e di autonomia iniziali. 45 15. CARTA DEI SERVIZI INDICE PRINCIPI FONDAMENTALI PARTE I Area Didattica PARTE II Servizi Amministrativi PARTE III Procedura reclami Valutazione del servizio PARTE IV Attuazione Informazioni all’utenza ALLEGATI Regolamento Interno Riferimenti Normativi Patto di corresponsabilità 46 PRINCIPI FONDAMENTALI La presente carta del servizi dell’Istituto comprensivo "G. SIANI" si ispira fondamentalmente agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione. 1. Uguaglianza 1.1 Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta da Parte degli operatori scolastici per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio economiche. 2. Imparzialità e regolarità 2.1 Tutti gli operatori di questa scuola si impegnano ad agire in ogni momento ed in qualunque situazione secondo criteri di obiettività, di equità e di imparzialità. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni collegate, di norma garantisce la regolarità e la continuità delle attività educative. In situazione di conflitto sindacale, verranno applicate le norme sancite dalla legge e le disposizioni contrattuali in materia. 3. Accoglienza e integrazione 3.1 L’istituto "G. SIANI" si impegna, con opportuni interventi a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e ai portatori di handicap. Si riconosce come obiettivo di fondo per questi ultimi l'integrazione sul piano socio affettivo e sul piano scolastico. Si indica come obiettivo prioritario dell'attività il raggiungimento di una situazione di sicurezza personale e sociale che permetta loro di acquisire fiducia e di affrontare le difficoltà che essi possono superare. 3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. 4 . Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza 4.1 L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. 47 In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della Territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.). 4.2 L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. 5. Partecipazione, efficienza e trasparenza. 5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. 5.2 Questa scuola in sinergia con gli enti locali si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. 5.3 Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, si garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. 5.4 L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. 5.5 La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione. 6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale 6.1 La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e persegue la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, contenuti nei piani di studio. 6.2 L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. 48 PARTE I 7. Area didattica 7.1 L’Istituto, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna ad adeguarsi alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. 7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche da effettuare con il coinvolgimento della componente genitori la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Al fine di rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici nell'arco della settimana e di evitare un sovraccarico di materiali didattici da trasportare, gli alunni potranno prendere accordi tra di loro e con i docenti delle diverse discipline sui testi e sui materiali che ciascuno è obbligato a portare. 7.4 Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa ogni docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe o interclasse tendendo a conciliare i tempi razionali di studio con attività extrascolastiche, secondo quanto disposto dalla C.M. 20 febbraio 1964, n. 62 che pure evidenzia il fatto che alla formazione culturale dell'alunno concorre non soltanto "l'azione didattica, attuata nella più viva collaborazione tra docenti e discenti" ma anche "il ripensamento individuale realizzato con il lavoro personale dell'alunno a casa". 7.5 Rapporti allievi - docenti (vedi Regolamento di Istituto allegato) 7.6 Attività educativa e programmazione (vedi piano di lavoro disciplinare) PARTE II 8. Servizi amministrativi 49 8.1 L’Istituto comprensivo" G. SIANI " è aperto al pubblico tutti i giorni feriali esclusi i prefestivi deliberati dal Consiglio di Istituto. Gli orari di servizio del personale sono articolati ed assicurano la presenza di Collaboratori Scolastici sia in orario antimeridiano che pomeridiano, durante le attività extrascolastiche. L'Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00 8.2 L’orario di servizio di tutte le componenti A.T.A. si coordina ai bisogni dei servizi scolastici secondo criteri che assicurano efficienza ed efficacia, celerità e trasparenza. Gli uffici amministrativi dell’Istituto "G. SIANI ", ai fini di un miglior servizio per l’utenza, garantiscono gli standard di qualità previsti dal D.P.C.M. 7.5.95 (Parte II) 8.3 La procedura d’iscrizione avviene on line. Il personale di segreteria funge da supporto per le operazioni richieste da tale procedura. 8.4 E' curata e garantita la più ampia e completa informazione ad alunni, famiglie e dipendenti si a attraverso avvisi pubblicati all’albo della scuola, sia attraverso il sito web dell’istruzione. 8.5 Il doppio servizio di telefonia (fax) e di citofonia interna assicura la comunicazione dentro e fuori dell'istituto. 8.6 Sono assicurati spazi ben visibili adibiti all'informazione, in particolare sono predisposti: una tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e dislocazione del personale A.T.A.); organigramma degli Organi Collegiali; organico del personale Docente e A.T.A.; albi di istituto; albo sindacale. 8.7 Presso l'ingresso e negli uffici sono riconoscibili e presenti operatori scolastici, muniti di cartellino di riconoscimento, in grado di fornire all'utenza informazioni per la fruizione del servizio. 8.8 Il regolamento di Istituto sarà pubblicizzato mediante affissione all’albo. 50 PARTE III 10. Procedura dei reclami e valutazione del servizio. 10.1 Procedura dei reclami. I reclami devono essere espressi in forma scritta, anche via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono successivamente essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo di istituto, al reclamante saranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario. 10.2 Valutazione del servizio. Le procedure per la valutazione dei risultati verranno definite: dal Collegio dei Docenti al termine dell'anno scolastico, quando analisi ed osservazioni sistematiche in itinere avranno consentito una migliore individuazione dei meccanismi da utilizzare. PARTE IV 11. Attuazione. 11.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. 11.2 Il Ministro della pubblica istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione della presente Carta. INFORMAZIONI ALL' UTENZA Pubblicizzazione mediante affissione all'Albo entro il 30 settembre di ogni anno Copia depositata presso l’Ufficio di Presidenza. 51 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Premessa All’atto dell’iscrizione i genitori s’impegnano ad osservare le disposizioni contenute nel presente regolamento. In ottemperanza ai principi fondamentali della nostra Costituzione che tutelano e garantiscono i diritti inviolabili dell’uomo ed in particolare gli articoli 3, 9, 33, 34 e 38; ai principi sanciti dall’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, nonché ai principi affermati dalla “Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia” del 23 novembre 1989 e dallo “Statuto degli studenti e delle studentesse della Scuola Secondaria”, nel rispetto delle competenze attribuite al Consiglio d’istituto dall’art. 10 del Decreto Legislativo n.297 del 16 aprile 1994 e di quelle attribuite dallo stesso D.L. agli altri Organi Collegiali; L’Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” adotta il seguente regolamento. 1. PRINCIPI GENERALI Le diverse componenti della scuola si impegnano a partecipare con responsabilità e spirito democratico, collaborando attivamente per poter contribuire alla formazione personale e culturale degli alunni. I rapporti tra i singoli o i gruppi saranno sempre improntati alla correttezza e al pieno rispetto delle idee e delle responsabilità altrui, sulla base dei seguenti principi fondamentali: 1.1 Uguaglianza La scuola assicura uguaglianza a tutti gli alunni in situazioni di svantaggio di qualsiasi tipo. Nell’erogazione del servizio scolastico, nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. 1.2 Accoglienza e integrazione 52 La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni, con particolare riguardo all’ingresso nelle classi iniziali e nei casi di disagio. In merito all’integrazione, la scuola pone in essere tutti gli strumenti necessari ad assicurare il sostegno agli alunni diversamente abili, determinando un clima di classe sereno e laborioso, con l’intento di ridurre, contenere o colmare lo svantaggio iniziale. 1.3 Obbligo Scolastico, diritto - dovere all’istruzione La scuola pone in essere tutte le misure necessarie a garantire il diritto - dovere all’istruzione e la regolarità della frequenza, attraverso opportune misure di controllo, anche al fine di scongiurare la dispersione scolastica. 1.4 Partecipazione La gestione della scuola avviene attraverso la collaborazione di tutte le sue componenti. La scuola auspica in particolare il contributo dei genitori attraverso la partecipazione agli Organi Collegiali. 1.5 Rapporti con l’esterno L’Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” si impegna a favorire le attività extrascolastiche, ponendosi come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso dei locali e delle attrezzature, compatibilmente con l’espletamento della regolare attività didattica, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio d’istituto. 1.6 Libertà di insegnamento e aggiornamento dei docenti La scuola si impegna a garantire la libertà di insegnamento dei docenti e la formazione degli alunni, favorendone lo sviluppo delle potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali, generali e specifici. In tal senso la programmazione didattica rappresenta un potente strumento a disposizione degli insegnanti. Nella stessa ottica, la scuola promuove e sostiene l’aggiornamento professionale degli insegnanti, inteso come formazione in servizio, ricerca e sperimentazione, ponendolo alla base della professionalità docente. 2. ORGANI COLLEGIALI 53 Gli Organi Collegiali svolgono le loro funzioni secondo le norme previste dal D.P.R. n.416 e n. 417 del 31.5.1974 e dai rispettivi regolamenti. Al fine di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della scuola, dando ad essa il carattere di una comunità, ciascun Organo Collegiale, nel rispetto dell'autonomia definita dalla Legge, programma la propria attività e opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali. Consiglio d’Istituto 2.1 Il Consiglio d’istituto è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni e dal Dirigente Scolastico. 2.2 I rappresentanti del personale docente sono eletti dal Collegio dei Docenti nel proprio seno; quelli del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dal corrispondente personale di ruolo o non di ruolo in servizio nel circolo; quelli dei genitori degli alunni sono eletti dai genitori stessi o da chi ne fa legalmente le veci. 2.3 Il Consiglio d’istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente viene eletto a maggioranza relativa dei votanti. Può essere eletto anche un Vicepresidente. 2.4 Il Consiglio d’istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta da un docente, da un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario e da due genitori. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza del circolo, ed il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. 2.5 Il Consiglio d’istituto e la Giunta Esecutiva durano in carica per tre anni scolastici. Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti per essere eletti in consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste. Le funzioni di segretario del Consiglio d’istituto sono affidate dal Presidente ad un membro del consiglio stesso. 2.6 Il Consiglio d’istituto è convocato dal Presidente ogni volta che se ne ravvisi la necessità e in orari che favoriscano la partecipazione di tutte le componenti. 2.7 La convocazione del Consiglio d’istituto, viene disposta con preavviso di almeno 5 giorni e la comunicazione, con indicazione del relativo ordine del giorno, viene effettuata con pubblicazione all’albo della scuola e con lettera personale indirizzata ai singoli componenti del Consiglio. 54 2.8 Di ogni singola seduta viene prodotto uno specifico verbale, redatto su un apposito registro con pagine numerate. 2.9 L’accesso ai verbali è regolato dalle disposizioni vigenti in materia di privacy e di accesso agli atti amministrativi. Collegio dei Docenti 2.10 Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto, ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Fanno altresì parte del Collegio i docenti di sostegno che assumono la con titolarità delle classi del Circolo. 2.11 Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. 2.12 La convocazione si effettua, di norma, con preavviso non inferiore ai 5 giorni con circolare interna. In caso di necessità, per comunicazioni di una certa urgenza può essere sufficiente anche un preavviso inferiore. 2.13 Le riunioni del Collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario di lezione. 2.14 Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei docenti collaboratori o componenti il Collegio. Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe 2.15 Il Consiglio di Intersezione è composto dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola dell’infanzia; il Consiglio di Interclasse nella scuola primaria è composto dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso plesso. Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti della classe e da quattro genitori. Fanno parte del Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe anche i docenti di sostegno che, sono contitolari delle classi o sezioni interessate. 2.16 Il calendario delle riunioni dei Consigli di Interclasse, Intersezione e di Classe viene comunicato all’inizio dell’anno dal Dirigente Scolastico all’interno del Piano Annuale delle Attività. Eventuali modifiche vengono comunicate tempestivamente con circolare interna e con un ragionevole preavviso. 2.17 Le funzioni di segretario del Consiglio sono attribuite dal Dirigente Scolastico a uno dei docenti membro del Consiglio stesso. 55 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI 2.18 Presso l’Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” di Villaricca è istituito il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti. 2.19 Il Comitato è costituito, oltre che dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, da 4 docenti, quali membri effettivi e da 2 docenti quali membri supplenti. 2.20 2.21 I membri del Comitato sono eletti dal Collegio dei Docenti nel suo seno. La valutazione del servizio di cui all'articolo 448, del D.L.vo 16 Aprile 1994, n. 297 ha luogo su richiesta dell'interessato previa relazione del Dirigente Scolastico. 2.22 Alla eventuale valutazione del servizio di un membro del Comitato provvede il Comitato stesso, ai cui lavori, in tal caso, non partecipa l'interessato. 2.23 2.24 Il Comitato dura in carica un anno scolastico. Le funzioni di segretario del Comitato sono attribuite dal Presidente ad uno dei docenti membro del Comitato stesso. 2.25 Il Comitato di Valutazione del Servizio esercita altresì le competenze previste dagli articoli 440 e 501 del D.L.vo 16 Aprile 1994, n. 297 in materia di anno di formazione del personale docente del circolo o istituto e di riabilitazione del personale docente. Assemblee dei genitori 2.26 Diritto di assemblea - I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola. 2.27 Le assemblee dei genitori possono essere di sezione, di classe o d’istituto. 2.28 I rappresentanti dei genitori nei consigli di intersezione, di interclasse e di classe possono esprimere un comitato dei genitori dell’istituto. 2.29 Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente Scolastico. 2.30 Nel caso previsto dal comma 3 l'assemblea di sezione o di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; l'assemblea di istituto è convocata su richiesta del presidente dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure qualora la richiedano cento genitori negli istituti con popolazione scolastica fino a 500, duecento negli istituti con popolazione scolastica fino a 1000, trecento negli altri. 2.31 Il Dirigente Scolastico, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio d’istituto, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso 56 all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni. 2.32 L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d’istituto. 2.33 All'assemblea di sezione, di classe o di istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i docenti rispettivamente della sezione, della classe o dell'istituto. 3. STAFF DI DIRIGENZA 3.1 Il Dirigente Scolastico nell’esercizio delle proprie funzioni si avvale della collaborazione di uno staff direttivo. 3.2 Lo staff direttivo è costituito dalla collaboratrice vicaria, dalla seconda collaboratrice, dalle coordinatrici di plesso e dalle varie funzioni strumentali. 3.3 La collaboratrice vicaria sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di sua assenza o impedimento. 4. SCUOLA DELL’INFANZIA 4.1 L’istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” ospita alcune sezioni di Scuola dell’Infanzia presso la sede centrale di Via Enrico Fermi ed altre presso il plesso di Corso Italia. 4.2 Le iscrizioni degli alunni, che risiedono nel Comune di Villaricca, devono essere effettuate nei termini previsti dalle norme vigenti. Le iscrizioni effettuate dopo tali termini, saranno accettate con riserva. Le iscrizioni degli alunni provenienti da altri Comuni saranno inserite nella graduatoria in coda alla riserva degli alunni residenti. Successivamente, al termine delle iscrizioni si procede a stilare la graduatoria generale degli alunni adottando i seguenti criteri: Iscrizione entro i termini previsti dalla norma; Alunni residenti nel Comune di Villaricca; Età dell'alunno. Nel caso di parità anagrafica si procede alla scelta secondo la sede di lavoro del genitore. Da questa graduatoria generale saranno presi gli alunni fino a copertura dei posti disponibili, i 57 restanti alunni formeranno la graduatoria di riserva, alla quale si accederà nel momento in cui si libereranno ulteriori posti durante il corso dell'anno scolastico. 4.3 All’atto dell’iscrizione i genitori indicano su un apposito modulo la propria preferenza rispetto alle tre opzioni orarie: 40 ore, 25 ore, 50 ore. L’orario standard fa riferimento alle 40 ore, con attività antimeridiane e pomeridiane con servizio mensa incluso; l’opzione delle 50 ore potrà essere attivata solo se vi sia un numero di richieste tali da formare almeno una sezione; l’orario ridotto di 25 ore settimanali prevede le sole attività antimeridiane con esclusione del servizio di refezione scolastica. Anche in questo caso l’attivazione di tale opzione è subordinata al numero delle richieste. 4.4 Sempre all’atto dell’iscrizione i genitori indicano su un apposito modulo, se intendono avvalersi, per i propri figli, dell’insegnamento della Religione Cattolica, indicando altresì, in caso negativo, l’opzione alternativa relativamente alle attività didattiche, che la scuola è tenuta ad organizzare. 4.5 Scelta della sede - All’atto dell’iscrizione, i genitori indicano la preferenza in merito al plesso di Scuola dell’Infanzia dove far frequentare i propri figli. Nel caso le richieste eccedano la capienza dell’uno o dell’altro plesso, si procederà a stilare una graduatoria che tenga conto dei seguenti criteri: iscrizione entro i termini residenza vicinanza al plesso presenza di altri figli frequentanti presso la stessa sede. REGOLE PER L’INGRESSO E L’USCITA DEGLI ALUNNI Si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di inizio e termine delle lezioni. I docenti si troveranno in classe 5 minuti prima (CCNL 2006-09 - Art. 29 comma 5) dell’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni. 4.6 L’ingresso degli alunni è alle ore 8,15. 4.7 Gli alunni devono essere accompagnati all’ingresso della scuola e consegnati alle insegnanti e/o ad un collaboratore scolastico. In nessun caso i genitori possono accedere direttamente alle aule delle relative sezioni. 4.8 L’uscita è prevista: alle ore 13.15 per gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa alle ore 16.15 per gli alunni che usufruiscono del servizio mensa. 58 All’uscita dalla Scuola i genitori (o le persone da loro delegate) dovranno attendere i loro figli, che saranno a loro direttamente consegnati dai docenti e/o da un collaboratore scolastico, nell’area cortili zia La delega da parte dei genitori va effettuata utilizzando gli appositi modelli predisposti, indicando il nominativo della persona delegata con relativo documento di identità 4.9 Per gli alunni della Scuola dell’Infanzia, relativamente all’ingresso a scuola, viene adottato un margine di tolleranza più ampio, in particolare nel periodo iniziale dell’anno scolastico, per favorire l’ambientamento. L’ingresso è fissato pertanto a partire dalle ore 8.15 fino alle ore 9.00. La stessa flessibilità viene prevista anche in merito all’orario di uscita. L’uscita e’ fissata dalle ore 12.45 alle ore 13.15 e dalle ore 15.45 alle ore 16.15. E’ auspicabile comunque che docenti e genitori facciano in modo che nel corso dell’anno scolastico l’ingresso e l’uscita si uniformino agli orari canonici. GIUSTIFICAZIONI DELLE ASSENZE, DEGLI INGRESSI POSTICIPATI E DELLE USCITE ANTICIPATE 4.10 Le assenze per malattia superiori ai cinque giorni, compresi i festivi, saranno giustificate allegando certificato medico. 4.11 Non si accetterà il rientro del bambino senza il certificato medico. 4.12 Nel caso di malattie infettive, i genitori sono tenuti ad avvertire le insegnati. 4.13 Nel caso delle entrate posticipate il bambino deve essere accompagnato all’interno della scuola (all’ingresso) e il genitore (o la persona da lui delegata) motiverà le ragioni del ritardo stesso: visite mediche, vaccinazioni, altre terapie documentate, o motivi personali/di famiglia. (Il genitore si rivolgerà al collaboratore scolastico che provvederà a contattare il docente). 4.14 Nel caso di uscita anticipata, il genitore (o la persona da lui delegata) dovrà ritirare il bambino da scuola giustificando, tramite il modulo appropriato, l’uscita stessa. 4.15 I casi di ritardo nel ritiro degli scolari in uscita non sono accettabili, se non in casi eccezionali e imprevisti previo preavviso tempestivo al personale scolastico. Ritardi all’uscita ingiustificati e continuativi saranno comunicati dal personale docente ed ausiliario alla Direzione. 4.16 I docenti giornalmente rileveranno le assenze sul registro di classe e conserveranno i moduli delle uscite anticipate. 59 4.17 Le regole per l’ingresso e per l’uscita e le modalità di giustificazione delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate sono tese a garantire la sicurezza dei bambini e lo svolgimento regolare di tutte le attività didattiche e non, previste dalla scuola. 60 5. SCUOLA PRIMARIA 5.1 Le classi di Scuola Primaria sono ospitate presso la sede di Via Enrico Fermi. 5.2 L’orario settimanale è strutturato sullo schema della settimana corta e cioè con attività che si svolgono dal lunedì al venerdì con un prolungamento settimanale. 5.3 Le iscrizioni degli alunni devono essere effettuate nei termini previsti dalle norme vigenti. Per giustificato motivo, esse saranno accettate anche se avvenute oltre tale termine a condizione che, anche se varierà l'organico, sia possibile adeguarlo alla condizione di fatto creatasi e che, in caso di aumento di classi, vi siano aule sufficienti. In caso di eccedenza di domande, rispetto alla capienza obiettiva della Scuola sarà adottato, per l'accettazione delle iscrizioni, il criterio di territorialità e precisamente: residenza; sede di lavoro di un genitore; domicilio. 5.4 All’atto dell’iscrizione i genitori indicano su un apposito modulo la propria preferenza rispetto alle quattro opzioni orarie: 40 ore, 30 ore, 27 ore, 24 ore. L’attivazione delle opzioni di 30 e 40 ore è subordinata alla disponibilità di organico, mentre per attivare le 24 ore settimanali è necessario che vi sia un numero di richieste tali da poter costituire almeno una classe. 5.5 Sempre all’atto dell’iscrizione i genitori indicano su un apposito modulo, se intendono avvalersi, per i propri figli, dell’insegnamento della Religione Cattolica, indicando altresì, in caso negativo, l’opzione alternativa relativamente alle attività didattiche, che la scuola è tenuta ad organizzare. 5.6 Trasferimenti alunni Scuola Primaria - La scuola concede il nulla osta per trasferimento ad altra sede solo per motivi di famiglia giustificati, mentre accetta il nulla osta di alunni provenienti da altre scuole a condizione che vi siano posti disponibili. REGOLE PER L’INGRESSO E L’USCITA DEGLI ALUNNI Si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di inizio e termine delle lezioni. I docenti si troveranno in classe 5 minuti prima (CCNL 2006-09 - Art. 29 comma 5) dell’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni. 5.7 L’ingresso è previsto per le ore 8.30 esso viene segnalato la mattina dal suono della campanella. 5.8 Gli alunni devono essere accompagnati all’ingresso della scuola e non direttamente nelle aule. 61 5.9 L’uscita è prevista per le ore 13.30 dal Lunedì al Venerdì escluso il mercoledì in quanto l’uscita è prevista per le 15.30. 5.10 L’uscita viene segnalata dal suono della campanella ed è diversificata per i diversi piani 5.11 All’uscita i genitori attendono i propri figli nel cortile della scuola nella postazione loro indicata e non possono per nessuna ragione accedere ai piani per prelevare direttamente i propri figli in classe, a meno che non usufruiscano di un particolare permesso rilasciato dalla Direzione per validi e giustificati motivi. GIUSTIFICAZIONI DELLE ASSENZE, DEGLI INGRESSI POSTICIPATI E DELLE USCITE ANTICIPATE 5.12 Le assenze per malattia superiori ai cinque giorni, compresi i festivi, saranno giustificate allegando certificato medico. 5.13 Nel caso delle entrate posticipate il bambino deve essere accompagnato all’interno della scuola (all’ingresso) e il genitore (o la persona da lui delegata) motiverà, tramite il diario o quaderno degli avvisi, le ragioni del ritardo stesso: visite mediche, vaccinazioni, altre terapie documentate, o motivi personali/di famiglia. (Il genitore si rivolgerà al collaboratore scolastico che provvederà a contattare il docente). 5.14 Nel caso di uscita anticipata, il genitore (o la persona da lui delegata) dovrà ritirare il bambino da scuola giustificando, tramite il modulo appropriato, l’uscita stessa. 5.15 I casi di ritardo nel ritiro degli scolari in uscita non sono accettabili, se non in casi eccezionali e imprevisti previo preavviso tempestivo al personale scolastico. Ritardi all’uscita ingiustificati e continuativi saranno comunicati dal personale docente ed ausiliario alla Direzione. 5.16 I docenti giornalmente rileveranno le assenze sul registro di classe e conserveranno i moduli delle uscite anticipate. 5.17 Nel ricordare che i genitori sono per legge i primi garanti del diritto allo studio dei loro figli e che essi hanno l’onere della sorveglianza sull’assolvimento dell’obbligo scolastico, si fa presente che assenze frequenti non debitamente giustificate e violazioni dell’orario immotivate saranno comunicate al Dirigente che, dopo aver ripetutamente avvertito le famiglie, informerà le Autorità competenti (Servizi Sociali, Polizia municipale e/o Carabinieri) per i provvedimenti del caso. Le regole per l’ingresso e per l’uscita e le modalità di giustificazione delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate sono tese a garantire la sicurezza dei bambini e lo svolgimento regolare di tutte le attività didattiche e non, previste dalla scuola. 62 SCUOLA SECONDARIA Si raccomanda di osservare scrupolosamente l’orario di inizio e termine delle lezioni. I docenti si troveranno in classe 5 minuti prima (CCNL 2006-09 - Art. 29 comma 5) dell’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni. 5.18 Le lezioni hanno inizio alle ore 8.15 5.19 Al suono del secondo campanello gli alunni devono attraversare l’atrio, evitando rincorse e spinte, e recarsi il più ordinatamente possibile nelle proprie aule. 5.20 Non è consentita la sosta degli alunni negli spazi di pertinenza dell’edificio con ingiustificato anticipo rispetto all’inizio delle attività didattiche. 5.21 In considerazione tuttavia dei maggiori rischi cui possono essere esposti gli alunni (eccessiva ristrettezza del viale prospiciente l’ingresso, intenso traffico automobilistico, avverse condizioni atmosferiche, etc.) a partire dalle ore 8,05 potrà essere consentita nel cortile e/o nell’atrio con l’avvertenza che non è possibile organizzare azione di vigilanza sistematica da parte della Scuola in merito ad eventuali danni che gli alunni possono arrecare a se stessi, alle cose e/o a terzi. 5.22 E’ in ogni caso vietato agli alunni: Organizzare all’interno del cortile e/o dell’atrio giochi e passatempi che possano costituire pericoli per se stessi, i compagni ed intralcio al regolare deflusso delle persone e delle auto. Scavalcare inferriate e cancelli che delimitano il perimetro dell’edificio scolastico. 5.23 E’ vietato nel modo più assoluto agli alunni ed ai genitori accedere all’edificio e/o uscire dallo stesso attraverso il cancello riservato all’ingresso e l’uscita delle auto del Personale. 5.24 E’ parimenti vietato a tutti i genitori l’ingresso con le auto nel cortile della Scuola sia al momento dell’entrata e dell’uscita degli alunni, sia durante l’intero periodo di svolgimento della attività didattica. 5.26 La sorveglianza degli alunni è affidata ai Sig.ri docenti durante le ore di lezione, e durante le uscite o visite regolarmente programmate ed autorizzate. 5.27 In caso di necessario e momentaneo allontanamento del docente dalla classe, la sorveglianza della stessa è affidata al personale collaboratore scolastico. 63 5.28 Il personale collaboratore scolastico ha l’obbligo di assicurare la vigilanza all’edificio ed agli alunni per l’intera durata dell’attività didattica. 5.29 Al momento dell’entrata degli alunni, dell’uscita degli stessi e durante il cambio degli insegnanti al termine delle ore di lezione dovrà essere assicurata una più assidua e scrupolosa vigilanza nel rispetto dei criteri deliberati dal C.d.I. e delle conseguenti disposizioni impartite dal Capo di Istituto. 5.30 All’interno della Scuola è fatto obbligo a tutti di osservare le norme che regolano il divieto di fumo. Per gli inosservanti è prevista l’immediata applicazione delle sanzioni stabilite dalla Legge. 5.31 Le lezioni hanno termine alle ore 13.15. 5.32 In considerazione dell’eccessiva ristrettezza degli spazi antistanti l’edificio e per evitare un pericoloso affollamento dell’atrio, l’uscita degli alunni avviene per classi nel rispetto delle specifiche disposizioni impartite dalla dirigenza. 5.33 I docenti sono tenuti ad accompagnare le classi loro affidate al portone d’ingresso. 5.34 Al termine delle lezioni per ovvi motivi di sicurezza l’uscita delle macchine del Personale è consentita solo dagli accessi predisposti a partire dalle 13.15. 6. NORME DI VITA SCOLASTICA REGOLAMENTAZIONE ACCESSO ALL’UTENZA 6.1 Per utenza si intendono principalmente gli alunni ed i rispettivi genitori. 6.2 I genitori e le persone non autorizzate non possono entrare a scuola durante le ore di attività. Eventuali necessità straordinarie di ingresso, avverranno per il tramite del personale ausiliario in servizio, salvo iniziative proposte e approvate dagli Organi Collegiali. 6.3 Le autorità scolastiche e comunali hanno libero accesso agli edifici scolastici, così come gli addetti alla manutenzione e alla riparazione degli impianti e/o delle attrezzature e dei sussidi scolastici. 64 6.4 Per motivi di sicurezza, è assolutamente vietato accedere al cortile della Scuola con autovetture, o altri veicoli. I genitori degli alunni disabili possono accedere al cortile della scuola in orari non coincidenti con l’ingresso e l’uscita degli alunni 6.5 I genitori possono accedere agli uffici di Dirigenza e di Segreteria tutti i giorni dalle h. 10.00 alle h. 12.00. Il sabato, nel medesimo orario, nella sede in via Giancarlo Siani. 6.6 I colloqui con le insegnanti vengono stabiliti all’inizio dell’anno scolastico nell’ambito del Piano Annuale delle Attività. Per comunicazioni urgenti i genitori possono incontrare i docenti su appuntamento, ma comunque in orario non coincidente con l’orario di servizio degli stessi. Per nessun motivo i genitori possono interrompere il regolare svolgimento delle attività didattiche. 6.7 E’ compito dei collaboratori scolastici addetti all’ingresso vigilare sul rispetto di tali regole. 6.8 E’ dovere dei genitori collaborare con la scuola, nell’interesse e per la sicurezza dei propri figli, non chiedendo deroghe a tali regole. 6.9 All’interno dei locali scolastici non sono ammesse raccolte in denaro per qualsivoglia associazione, né possono essere diffusi (salvo avvisi degli organi comunali e scolastici) volantini o altro materiale riguardante spettacoli, corsi, concorsi, ecc., che non siano autorizzati dal Dirigente o da un suo collaboratore. 6.10 I rappresentanti delle varie case editrici possono entrare nelle scuole solo se autorizzati dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore. In caso di non autorizzazione resta valido il deposito in visione presso il Collegio dei Docenti e presso l'Assemblea di classe per i genitori. 6.11 L'uso dei locali scolastici, al di fuori del normale orario delle lezioni, è consentito nei limiti dei turni di servizio del personale non docente e con l'approvazione del Dirigente Scolastico. In caso di accesso di estranei alla scuola è necessaria la preventiva autorizzazione del Consiglio d’istituto. 6.12 L’utilizzo della palestra da parte di associazioni esterne viene richiesto all’ufficio scolastico del Comune e può essere concesso dietro parere del Consiglio d’istituto, che ne stabilisce tempi e modalità, ma comunque in orari non coincidenti con le attività didattiche curricolari ed extracurricolari. Nel caso di utilizzo da parte di associazioni esterne, la pulizia dei locali è a carico degli stessi. La scuola si riserva comunque l’utilizzo della palestra per attività straordinarie dandone preavviso di almeno due giorni. 65 UTILIZZO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DELLA SCUOLA 6.13 Accesso ai laboratori – La Funzione Strumentale Area 3 è responsabile dell’utilizzo dei laboratori, della palestra, della biblioteca e delle attrezzature presenti in ogni plesso. La stessa si farà promotrice di tutte quelle iniziative che consentano il pieno utilizzo del materiale e presenteranno al Collegio dei Docenti, sentite le proposte dei Consigli di Interclasse, tutte le richieste di acquisto di nuovi materiali. 6.14 Le classi potranno accedere ai laboratori e alla palestra in base ad un orario concordato tra la Funzione Strumentale incaricata e le insegnanti interessate. L’orario sarà affisso all’ingresso di ogni laboratorio e della palestra. 6.15 Per l'uso delle attrezzature e dei laboratori è necessaria la presenza di un insegnante, che sarà ritenuto responsabile del loro corretto utilizzo. In caso di constatazione di danni ne dovranno dare immediata notizia alla Funzione Strumentale incaricata. Verrà istituito infatti un registro nel quale saranno annotate tutte le notizie relative alla classe, all’orario e all’eventuale problema. 6.16 La buona conservazione di materiali, strutture, suppellettili è affidata alla cura e all'educazione delle varie componenti scolastiche. Qualora si verificassero ammanchi o danneggiamenti, il personale docente e A.T.A. è tenuto a segnalarlo immediatamente alla Dirigenza. 6.17 E’ vietato agli alunni sporgersi dalle finestre o dai parapetti delle scale, deturpare le pareti dei corridoi e dei bagni con scritte e disegni. I danni provocati dagli alunni alle strutture scolastiche saranno risarcite dai rispettivi genitori. 6.18 Fotocopiatrice, telefono, fax, e-mail per motivi di servizio strumentazione indicata è consentito ai docenti per finalità didattiche. L'uso della 6.19 Fotocopie – Ogni classe (Scuola Primaria) ed ogni sezione (Scuola dell’Infanzia) ha un quantitativo gratuito prestabilito di fotocopie da poter effettuare nel corso dell’anno scolastico, superato il quale le copie effettuate saranno a carico del singolo insegnante. Ogni interclasse o intersezione sarà fornita di un apposito codice da digitare all’atto della copiatura. Sarà cura dei presidenti delle interclassi/intersezioni tenere un registro apposito su cui registrare le copie fatte dal singolo docente. 6.20 A chiunque (Dirigente scolastico, docenti personale A.T.A., genitori, ospiti ecc.) è fatto divieto di fumare nei locali della scuola. La mancata osservanza di tale disposizione comporterà l’applicazione delle sanzioni di legge. 66 7. SICUREZZA E MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI 7.1 In ottemperanza a quanto stabilito dalla Legge 626/'94, dalla Legge 242/'96 e dal D. Lg 81/2008 al Piano specifico redatto dal "Servizio Prevenzione e Protezione". Il Dirigente Scolastico e il Consiglio d’istituto si impegnano a sensibilizzare le istituzioni locali interessate, al fine di garantire agli alunni la sicurezza all'interno ed all'esterno degli edifici scolastici (spazi annessi). 7.2 All'inizio di ciascun anno scolastico, il Dirigente Scolastico: Provvede alla nomina del "Servizio di Prevenzione e Protezione", in tutte le sue componenti: a) responsabile del servizio; b) rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; c) un rappresentante per ogni plesso che dovrà attivare il servizio, in collaborazione con i docenti, nella propria scuola; • si attiva per la revisione o la nuova produzione del "Piano di Prevenzione e Protezione", a seconda delle mutate condizioni; • provvede alla formazione e all'aggiornamento dei dipendenti (docenti e non docenti) sui temi della sicurezza. 7.3 Ogni plesso dispone di un piano di evacuazione dell'edificio, elaborato dalla Commissione Protezione Civile / Sicurezza. Le piante di ogni edificio scolastico, le istruzioni per i possibili percorsi di uscita e le norme di comportamento dei docenti, degli alunni e del personale non docente vengono evidenziati in appositi pannelli affissi alle pareti degli atri o corridoi della scuola ed anche all'interno di ciascuna aula. Gli alunni, debitamente formati ed informati, simuleranno, con cadenza periodica, l’evacuazione rispettando un programma preciso (relativo a situazioni di incendio o terremoto o altro). 7.4 Il Consiglio d’istituto sensibilizza gli Enti Locali affinché gli edifici scolastici siano resi "sicuri" (con porte di sicurezza, ecc.). 7.5 Tutti gli edifici scolastici dovranno essere muniti di funzionali sistemi di suoneria all'esterno. 7.6 Emergenze e calamità naturali - Per le emergenze in caso di incendio o di terremoto, o altre calamità, si rimanda alle procedure previste nel "Piano di Prevenzione e Protezione". 67 PERSONALE DOCENTE 8 - COMPORTAMENTO PERSONALE DOCENTE 8.1 Per il comportamento del personale della scuola si fa riferimento al codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni pubblicato sulla G.U. n°149 del 28.6.1994. Per quanto riguarda le norme disciplinari, si applicano le norme del Testo Unico D.L.G. 16 aprile 1994 n°297. Per le funzioni del Personale docente, si fa riferimento altresì al Contratto Nazionale di lavoro del Comparto Scuola Titolo III. Art.2. 8.2 I docenti devono trovarsi in classe/sezione cinque minuti prima del suono della campanella dove attenderanno l’arrivo dei propri alunni. 8.3 La vigilanza sugli alunni, come stabilito dal Contratto della Scuola, è garantita dai docenti in servizio. Non rientra tra i doveri dell'insegnante la vigilanza degli alunni al di fuori dell'edificio scolastico. 8.4 Durante le ore di attività didattica non è permesso ai docenti di allontanarsi dalla propria aula se non per validi motivi. In tal caso la sorveglianza deve essere assicurata dal personale ausiliario. 8.5 I docenti possono accedere agli Uffici di Segreteria per il disbrigo delle pratiche personali solo nelle ore in cui siano liberi dal attività e, di norma, durante l’orario di ricevimento. 8.6 In base alla normativa sulla privacy (D.L 196/2003) i docenti dovranno accedere agli uffici di Segreteria nel rispetto delle norme del Codice sopra citato, dopo aver ricevuto il consenso degli Incaricati o del Responsabile. 8.7 L’insegnante è tenuto ad annotare nel registro di classe le assenze, i ritardi e le uscite anticipate dei propri alunni, le loro giustificazioni per le assenze del o dei giorni precedenti. 8.8 L'orario scolastico previsto per la scuola dell'Infanzia è di 40 ore settimanali per sezione. L'orario settimanale dell'attività didattica, previsto dalle norme vigenti per la scuola primaria, è di 27 ore obbligatorie. Il curricolo di base della scuola secondaria di I grado è di 30 ore settimanali. 8.9 L’inizio e la fine delle lezioni vengono stabiliti annualmente dal Consiglio d’istituto con riferimento alle esigenze della scuola e del servizio trasporti degli alunni e dopo aver sentito il collegio dei docenti e l’Ente locale. 68 9 Alunni: Comportamento - Ritardi - Assenze – Giustificazioni SCUOLA SECONDARIA 9.1 L’alunno deve mantenere in ogni circostanza un comportamento corretto e rispettoso delle persone e delle cose. 9.2 In modo particolare gli allievi dovranno: Mantenere un comportamento corretto durante le lezioni. Non correre, schiamazzare, giocare, spingere, fare scherzi pericolosi per sé e per gli altri durante gli spostamenti da un luogo all’altro dell’Istituto o durante le pause di lezione. Non fumare in alcun locale della scuola. E’ fatto divieto agli alunni di utilizzare, durante l’orario delle attività, apparati di telefonia mobile con specifico riferimento alla tutela della privacy, Attenersi ad un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. 9.3 Saranno oggetto di severi provvedimenti disciplinari i comportamenti violenti nei confronti dei compagni, quelli verso il personale, i locali, le suppellettili, i sussidi didattici. 9.4 In caso di danneggiamento volontario di attrezzature e di suppellettili, accertata la responsabilità, si darà comunicazione ai genitori anche per il risarcimento del danno. 9.5 Considerata l’oggettiva pericolosità costituita dal traffico automobilistico interessante il viale prospiciente l’ingresso della scuola si raccomanda agli alunni di essere vigili ed accorti nell’attraversamento e di evitare capannelli e soste davanti al cancello d’ingresso. 9.6 E’ fatto obbligo altresì: * Di essere accorti nel salire e scendere le scale. * Di evitare nel modo più assoluto di sporgersi dalle finestre. 9.7 Durante l’ora di lezione l’alunno deve restare in aula al proprio posto e tale obbligo sussiste anche in assenza degli insegnanti. Per breve tempo, e uno alla volta, si potrà uscire solo se l’insegnante è presente e concede l’autorizzazione. 9.8 E’ vietata l’uscita dalle classi per futili motivi (richieste di penne, fogli, libri etc. a compagni di altre classi); si esce, di norma, solo per andare in bagno, uno alla volta e previa esplicita autorizzazione del docente di classe. 69 9.9 Durante il cambio, gli alunni sono tenuti ad aspettare il docente dell’ora successiva seduti ai propri posti ed in silenzio per evitare di arrecare disturbo alle altre classi nel frattempo interessate allo svolgimento delle lezioni e per motivi di sicurezza. 9.10 L’accesso alle palestre è consentito secondo il regolamento predisposto in calce al seguente. 9.11 E’ fatto divieto a tutti di intrattenersi nei corridoi e nei bagni senza motivo. 9.12 Durante la prima ed ultima ora di lezione, salvo casi di necessità, è vietato accedere ai servizi igienici. 9.13 Gli alunni possono partecipare alle attività integrative pomeridiane previa autorizzazione scritta dei genitori e sono affidati al personale docente impegnato in dette attività. Gli orari e le strutture delle varie attività saranno comunicati ai genitori ed agli alunni con congruo anticipo rispetto alla data d’inizio. Assenze e ritardi 9.14 I genitori e gli alunni hanno il diritto-dovere di garantire un’assidua e regolare frequenza delle lezioni evitando le assenze per futili motivi. 9.15 Le assenze dalle lezioni devono pertanto essere giustificate dai genitori sull’apposito libretto. 9.16 Qualora l’alunno non giustifichi entro il terzo giorno dalla ripresa delle lezioni, sarà cura del docente della classe segnalare all’ ufficio di segreteria che provvederà ad avvertire i genitori. 9.17 Le assenze per malattia superiori a cinque giorni vanno giustificate con certificato medico attestante la malattia che ha causato l’impedimento alla frequenza scolastica. 9.18 Il docente in servizio alla prima ora di lezione è delegato alla giustificazione delle assenze. 9.19 I coordinatori delle rispettive classi avranno cura di comunicare alla dirigenza i casi di alunni assenti ingiustificati per oltre 10 giorni o che nell’arco di un mese, si siano assentati, anche discontinuamente, senza giustificazione sanitaria, per un periodo complessivo superiore a dieci giorni. 9.20 Gli alunni che entrano in ritardo rispetto all’orario d’inizio delle lezioni, se non accompagnati dai genitori, hanno l’obbligo di giustificare detto ritardo. 9.21Le assenze ed i ritardi frequenti ed ingiustificati daranno luogo a provvedimenti disciplinari. 9.22 Non è consentito agli alunni uscire prima del termine delle lezioni se non per gravi motivi e solo se prelevati dagli esercenti la patria potestà. Prima di qualsiasi provvedimento è bene tenere presente che: 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 70 2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. 3. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di riconvertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori a quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. 9. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile il disposto del punto 7. 10. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante la sessione d’esame sono inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. In caso di inottemperanza ai doveri elencati nell’art. 3 del citato “Statuto delle studentesse e degli studenti”, lo schema seguente indica le sanzioni che verranno irrogate in rapporto ai 71 comportamenti che configurano mancanze disciplinari e gli organi competenti ad irrogarle. Assenze occasionali e saltuarie Natura della mancanza Punizioni disciplinari Organo competente ad infliggere la punizione 1° e 2° giorno di Ammonizione verbale con richiesta Docente in servizio alla prima dimenticanza della giustifica di spiegazioni ora. Dirigente scolastico 3° giorno di dimenticanza della giustifica Comunicazione telefonica alla famiglia con richiesta di giustificazione. Docente referente per la lotta all’evasione. Dirigente scolastico Annotazione sul registro di classe dell’avvenuta telefonata. Richiesta di accompagnamento per il giorno successivo. 4° giorno di dimenticanza della giustifica Comunicazione scritta alla famiglia. Docente referente per la lotta all’evasione. Attivazione delle procedure per assenze ingiustificate. In caso di assenze superiori Comunicazione al Tribunale dei a dieci giorni nell’arco di un Minori mese non dovute a motivi di salute Dirigente scolastico Dirigente scolastico Negligenza abituale Natura della mancanza Punizioni disciplinari Organo competente ad infliggere la punizione Dimenticanza di sussidi e di strumenti didattici personali Ammonizione verbale Insegnante della classe Ammonizione scritta in caso di recidiva Dirigente scolastico Comunicazione scritta alla (cartellina dei lavori, diario, libri, tuta per l’Ed. fisica, materiale 72 per l’Ed. artistica, Ed. tecnica, ecc.) famiglia con richiesta di colloquio Rapporti interpersonali (personale tutto della scuola, genitori, compagni) Natura della mancanza Punizioni disciplinari Organo competente ad infliggere la punizione Infrazioni occasionali Ammonizione verbale e discussione in classe Insegnante della classe Nota sul registro di classe Insegnante della classe Discussione in classe per eventuali suggerimenti e Insegnanti della classe strategie di recupero Dirigente scolastico Comunicazione alla famiglia Violazioni del regolamento interno Dirigente scolastico Reiterata violazione delle regole Sospensione fino a quindici Il Consiglio di classe scolastiche. giorni. con richiesta della riparazione del danno o con Gravi e volontari danneggiamenti agli arredi e alla attività in favore della comunità scolastica da definire in sede di struttura scolastica Consiglio di Classe). Offesa al decoro personale, alla religione e alle istituzioni. Offese alla morale e oltraggio all’istituto o al corpo insegnante. Reato di particolare gravità, perseguibile d’ufficio o per il quale l’Autorità giudiziaria abbia avviato procedimento penale. Allontanamento dalla comunità Consiglio di classe scolastica sino al permanere della situazione di pericolo o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale. 73 Pericolo per l’incolumità delle persone. (Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsigliano il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola). 10. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa Le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono strumenti validi per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttive si configurano perciò come esperienza dell’apprendimento e di crescita della persona nonché un momento fondamentale per la promozione e lo sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno. 10.1 Le visite guidate esigono una preventiva ed adeguata progettazione da parte dei docenti; gli obiettivi prefissati devono essere coerenti e integrativi con quelli formativi e didattici proposti nella progettazione annuale e nel POF. I docenti devono, altresì, predisporre attività preparatorie e introduttive, prima della visita guidata, e dopo attività di verifica ed accertamento per valutarne la ricaduta e il reale raggiungimento degli obiettivi prefissati. 10.2 Per tutte le uscite previste dalla nostra Istituzione scolastica è richiesta l’autorizzazione sottoscritta dal genitore o da chi esercita la podestà. Le autorizzazioni, debitamente compilate e firmate dai genitori vanno consegnate al docente coordinatore delle visite guidate. 10.3 visite guidate sono rivolte ai bambini delle sezioni di tre, quattro e cinque della scuola dell’infanzia, a tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria. I viaggi d’istruzione solo agli alunni della Secondaria di I Grado frequentanti il terzo ed ultimo anno. 10.4 Sono accompagnatori gli insegnanti della classe e della sezione, gli insegnanti di sostegno. In casi particolari il Dirigente scolastico valuterà la possibilità di ricorrere anche ai collaboratori scolastici, per garantire una sorveglianza più completa e mirata. Tra gli insegnanti 74 accompagnatori può essere individuato un “referente” a cui affidare la dovuta documentazione dell’uscita e con poteri decisionali, in caso di emergenza. 10.5 Deve essere sempre previsto un docente accompagnatore disponibile, che all’occorrenza sia pronto a sostituire un collega che, per gravi ed imprevisti motivi, non sia in grado di intraprendere l’uscita. 10.6 I docenti accompagnatori hanno l’obbligo di attenta ed assidua vigilanza, esercitata a tutela sia dell’incolumità degli alunni, sia del patrimonio artistico e ambientale del luogo visitato. 10.7 Con la presenza di alunni diversamente abili e/o con particolari patologie, nella fattispecie per le Scuole d’infanzia e primaria, è consentita la partecipazione del genitore. È consentita anche la partecipazione volontaria del Rappresentante di Classe che sicuramente potrà essere di aiuto nella sorveglianza. Per i viaggi d’istruzione della durata di due-tre giorni, si può prevedere la partecipazione volontaria anche di genitori non Rappresentanti di Classe, che affianchino i docenti accompagnatori nella sorveglianza. Le spese di partecipazione sono a carico del genitore e lo stesso esonera l’Istituzione scolastica da qualsiasi responsabilità civile e penale per eventuali danni che possono accadere alla propria persona. 10.8 Agli alunni che non possano partecipare per sopravvenuti gravi motivi, verrà rimborsato la parte di quota relativa ai pagamenti diretti, quali biglietti d’ingresso, pasti ecc. Non sarà, invece, rimborsata la parte di quota relativa ai costi (pullman, guide, ecc.) 10.9 Tutti gli alunni, i docenti e gli operatori che partecipano ad uscite di qualsiasi durata, devono essere coperti da assicurazione. 10.10 Il piano delle visite guidate è approvato dagli organi collegiali dell’istituto. 10.11 Il Consiglio d’istituto valuta i preventivi delle Ditte di autotrasporto e/o delle Agenzie di viaggio pervenuti alla scuola scegliendo la Ditta e/o l’Agenzia che offra maggiori garanzie di sicurezza; approva e delibera le visite guidate e i viaggi di istruzione proposti dal Collegio dei Docenti. Regolamento per la lezione di Scienze Motorie (scuola secondaria) 1. Gli studenti che hanno lezione di Scienze motorie, devono aspettare l’arrivo del docente in aula, seduti e in silenzio. 2. Durante lo spostamento per raggiungere la palestra (corridoi, scale) gli alunni dovranno mantenere un comportamento corretto ed ordinato (rigorosamente in fila per 2 e in silenzio) 75 3. Durante le lezioni di scienze motorie i ragazzi/e devono indossare sempre l’abbigliamento adeguato: • tuta da ginnastica o pantaloncini, maglietta ed eventuale felpa, preferibilmente di cotone che assorbe il sudore evitando fibre sintetiche; • Scarpe da ginnastica da utilizzare, possibilmente, solo in palestra. Durante le attività sportive evitare di indossare oggetti che possano diventare pericolosi: braccialetti, anelli, orologi, fermagli rigidi per capelli; tutti vanno tolti prima di entrare in palestra. I capelli è preferibile che siano legati. 4. Dopo la lezione di scienze motorie è bene che i ragazzi/e lavino almeno il viso e le mani, e cambino le magliette; è opportuno quindi essere provvisti di un piccolo asciugamano, nonché di una maglietta di ricambio. Per consentire ciò verranno aperti i bagni e lo spogliatoio della palestra, esattamente 10 minuti prima del termine della lezione. 5. I ragazzi devono eseguire solo le attività didattiche programmate e con l’assistenza dell’insegnante tenendo presente che è rigorosamente vietato giocare nello spazio esterno alla palestra. 6. E’ importante che i genitori informino i docenti di scienze motorie e la scuola qualora eventuali problemi di salute possano precludere al ragazzo/a la partecipazione, anche parziale, alle attività motorie. 7. Per permettere ai ragazzi/e di completare il percorso di esperienza è bene limitare le giustificazioni allo stretto necessario. 8. Occorre che gli alunni avvisino sempre l’insegnante anche dei più piccoli traumi occorsi durante la lezione per permettere un primo intervento corretto. 9. E’ vietato portare in palestra soldi, cellulari e altri oggetti di valore che resterebbero incustoditi durante le attività. 10. Il mancato rispetto delle regole sopra esposte, costringerà il docente a prendere provvedimenti disciplinari. 76 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Stipulato tra l’I.C. “G. Siani”, gli alunni iscritti allo stesso Istituto ed i rispettivi genitori SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia. Pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, l’I.C. “G. Siani” stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità con il quale la Scuola si impegna a: ● fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun alunno; ● offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascun alunno, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; ● garantire un piano dell’offerta formativa basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere ed il successo dell’alunno, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale; ● offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza; ● favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere ed alla tutela della salute degli studenti; 77 ● garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy. I docenti sono impegnati a: ● rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; ● rispettare la vita culturale e religiosa degli alunni all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; ● sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo ed alla collaborazione; ● promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre l’alunno nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; ● favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. La famiglia si impegna a: ● rispettare, con la massima puntualità, l'orario di inizio (8. 15) e fine (13.15/16.15 con l’inizio della refezione), delle attività, evitando di chiedere uscite anticipate (che verranno concesse solo per motivi di salute), se non strettamente necessario, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica per le assenze superiori ai cinque giorni) ● valorizzare l’Istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; ● conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti; ● sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; ● essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; ● informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dell’alunno ● vigilare sulla costante frequenza; ● intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il team docente nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; ● tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; ● discutere e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione Scolastica. 78 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Stipulato tra l’I.C. “G. Siani”, gli alunni iscritti allo stesso Istituto ed i rispettivi genitori SCUOLA PRIMARIA La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia. Pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, l’I.C. “G. Siani” stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità con il quale la Scuola si impegna a: ● fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun alunno; ● offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascun alunno, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; ● garantire un piano dell’offerta formativa basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere ed il successo dell’alunno, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale; ● offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza; ● favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere ed alla tutela della salute degli studenti; 79 ● garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy. I docenti sono impegnati a: ● rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; ● rispettare la vita culturale e religiosa degli alunni all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; ● sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo ed alla collaborazione; ● promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre l’alunno nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; ● favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. La famiglia si impegna a: ● rispettare, con la massima puntualità, l'orario di inizio (8. 30) e fine (13.30, tranne il mercoledì in cui le attività termineranno alle h. 15.30) delle lezioni, evitando di chiedere uscite anticipate (che verranno concesse solo per motivi di salute), se non strettamente necessario, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica per le assenze superiori ai cinque giorni) ● valorizzare l’Istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; ● conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti; ● sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; ● essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; ● informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dell’alunno; ● vigilare sulla costante frequenza; ● intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il team docente nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; ● tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; ● discutere e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione Scolastica. L’alunno si impegna a: 80 ● prendere coscienza dei personali diritti e doveri, rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti ed attrezzature; ● impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ● presentarsi con puntualità alle lezioni (ore 8,30); ● tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni; ● seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; ● usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; ● evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. In caso contrario le famiglie potranno essere chiamate a risarcire il danno prodotto. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico. Il presente documento è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del verbale del Consiglio d’Istituto PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Stipulato tra l’I.C. “G. Siani”, gli alunni iscritti allo stesso Istituto ed i rispettivi genitori SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia. Pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, l’I.C. “G. Siani” stipula con la famiglia dell’alunno il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità con il quale la Scuola si impegna a: ● fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascun alunno; ● offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascun alunno, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; 81 ● garantire un piano dell’offerta formativa basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere ed il successo dell’alunno, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale; ● offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica, oltre a promuovere il merito ed incentivare le situazioni di eccellenza; ● favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza ed integrazione degli alunni stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere ed alla tutela della salute degli studenti; ● garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy. I docenti sono impegnati a: ● rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; ● rispettare la vita culturale e religiosa degli alunni all’interno di un ambiente educativo di apprendimento sereno e partecipativo; ● sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo ed alla collaborazione; ● promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre l’alunno nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; ● favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. La famiglia si impegna a: ● rispettare, con la massima puntualità, l'orario di inizio (8. 15) e fine (13.15) delle lezioni, evitando di chiedere uscite anticipate (che verranno concesse solo per motivi di salute), se non strettamente necessario, giustificare le assenze (con la necessaria certificazione medica per le assenze superiori ai cinque giorni) ● valorizzare l’Istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; ● conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti; ● sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; ● essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; ● informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dell’alunno; 82 ● vigilare sulla costante frequenza; ● intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il team docente nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; ● tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; ● discutere e condividere con i propri figli il Patto Educativo sottoscritto con l’Istituzione Scolastica. L’alunno si impegna a: ● prendere coscienza dei personali diritti e doveri, rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti ed attrezzature; ● impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ● presentarsi con puntualità alle lezioni (ore 8,15); ● tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni; ● seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; ● usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; ● non utilizzare il cellulare in classe, anche nel rispetto delle norme riguardanti la tutela della privacy; ● evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. In caso contrario le famiglie potranno essere chiamate a risarcire il danno prodotto. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto educativo di corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico. Il presente documento è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del verbale del Consiglio d’Istituto. 83 16. CODICE DISCIPLINARE CCNL 2006 – 2009 – Art. 92 Obblighi del dipendente. Art. 93 Sanzioni e procedure disciplinari. Art. 95 Codice disciplinare. ART. 97 Sospensione cautelare in caso di procedimento penale. - ART. 92 - OBBLIGHI DEL DIPENDENTE 1. Il dipendente adegua il proprio comportamento all’obbligo costituzionale di servire esclusivamente la Repubblica con impegno e responsabilità e di rispettare i princìpi di buon andamento e imparzialità dell'attività amministrativa, anteponendo il rispetto della legge e l'interesse pubblico agli interessi privati propri ed altrui. 2. Il dipendente si comporta in modo tale da favorire l'instaurazione di rapporti di fiducia e collaborazione tra l'Amministrazione e i cittadini. 3. In tale contesto, tenuto conto dell'esigenza di garantire la migliore qualità del servizio, il dipendente deve in particolare: a) esercitare con diligenza, equilibrio e professionalità i compiti costituenti esplicazione del profilo professionale di titolarità; b) cooperare al buon andamento dell'istituto, osservando le norme del presente contratto, le disposizioni per l'esecuzione e la disciplina del lavoro impartite dall'Amministrazione scolastica, le norme in materia di sicurezza e di ambiente di lavoro; c) rispettare il segreto d'ufficio nei casi e nei modi previsti dalle norme vigenti; d) non utilizzare ai fini privati le informazioni di cui disponga per ragioni d'ufficio; e) nei rapporti con il cittadino, fornire tutte le informazioni cui abbia titolo, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alle attività amministrative previste dalla legge 7 agosto 1990 n. 241, dai regolamenti attuativi della stessa vigenti nell'Amministrazione, nonché agevolare le procedure ai sensi del D.lgs. n.443/2000 e del DPR n.445/2000 in tema di autocertificazione; f) favorire ogni forma di informazione e di collaborazione con le famiglie e con gli alunni; g) rispettare l'orario di lavoro, adempiere alle formalità previste per la rilevazione delle presenze e non assentarsi dal luogo di lavoro senza l'autorizzazione del dirigente scolastico; h) durante l'orario di lavoro, mantenere nei rapporti interpersonali e con gli utenti condotta uniformata non solo a princìpi generali di correttezza ma, altresì, all'esigenza di coerenza con le specifiche finalità educative 84 dell'intera comunità scolastica, astenendosi da comportamenti lesivi della dignità degli altri dipendenti, degli utenti e degli alunni; i) non attendere ad occupazioni estranee al servizio e ad attività lavorative, ancorché non remunerate, in periodo di malattia od infortunio; l) eseguire gli ordini inerenti all'esplicazione delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori. Se ritiene che l'ordine sia palesemente illegittimo, il dipendente deve farne rimostranza a chi l'ha impartito dichiarandone le ragioni; se l'ordine è rinnovato per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione. Il dipendente, non deve, comunque, eseguire l'ordine quando l'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo; m) tenere i registri e le altre forme di documentazione previste da specifiche disposizioni vigenti per ciascun profilo professionale; n) assicurare l'integrità degli alunni secondo le attribuzioni di ciascun profilo professionale; o) avere cura dei locali, mobili, oggetti, macchinari, attrezzi, strumenti ed automezzi a lui affidati; p) non valersi di quanto è di proprietà dell'Amministrazione per ragioni che non siano di servizio; q) non chiedere né accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità in connessione con la prestazione lavorativa; r) osservare scrupolosamente le disposizioni che regolano l'accesso ai locali dell'Amministrazione da parte del personale e non introdurre, salvo che non siano debitamente autorizzate, persone estranee all'Amministrazione stessa in locali non aperti al pubblico; s) comunicare all'Amministrazione la propria residenza e dimora, ove non coincidenti, ed ogni successivo mutamento delle stesse; t) in caso di malattia, dare tempestivo avviso all'ufficio di appartenenza, salvo comprovato 2 impedimento; u) astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere direttamente o indirettamente propri interessi finanziari o non finanziari. ART. 93 - SANZIONI E PROCEDURE DISCIPLINARI 1. Le violazioni degli obblighi disciplinati dall'art. 92 del presente contratto danno luogo, secondo la gravità dell'infrazione, previo procedimento disciplinare, all'applicazione delle seguenti sanzioni disciplinari: a) rimprovero verbale; b) rimprovero scritto; c) multa di importo variabile fino ad un massimo di quattro ore di retribuzione; d) sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a dieci giorni; e) licenziamento con preavviso; f) licenziamento senza preavviso. ART. 95 - CODICE DISCIPLINARE 1. Nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, in relazione alla gravità della mancanza ed in conformità di quanto previsto dall'art. 55 del D.L.vo n. 165/2001, il tipo e l'entità di ciascuna delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri generali: a) intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, imprudenza, e imperizia dimostrate, tenuto conto anche della prevedibilità dell'evento; b) rilevanza degli obblighi violati; c) responsabilità connesse alla posizione di lavoro occupata dal dipendente; d) grado di danno o di pericolo causato all'Amministrazione, agli utenti o a terzi ovvero al disservizio determinatosi; e) sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento del lavoratore, ai 85 precedenti disciplinari nell'ambito del biennio previsto dalla legge, al comportamento verso gli utenti; f) al concorso nel fatto di più lavoratori in accordo tra loro. 2. La recidiva in mancanze già sanzionate nel biennio di riferimento comporta una sanzione di maggiore gravità tra quelle previste nell'ambito della medesima fattispecie. 3. Al dipendente responsabile di più mancanze compiute con unica azione od omissione o con più azioni od omissioni tra loro collegate ed accertate con un unico procedimento, è applicabile la sanzione prevista per la mancanza più grave se le suddette infrazioni sono punite con sanzioni di diversa gravità. 4. La sanzione disciplinare dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione si applica, graduando l'entità delle sanzioni in relazione ai criteri di cui al comma 1, per: a) inosservanza delle disposizioni di servizio, anche in tema di assenze per malattia, nonché dell'orario di lavoro; b) condotta non conforme a princìpi di correttezza verso i superiori o altri dipendenti o nei confronti dei genitori, degli alunni o del pubblico; c) negligenza nell'esecuzione dei compiti assegnati ovvero nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti affidati al dipendente o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare azione di vigilanza; d) inosservanza degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni e di sicurezza sul lavoro ove non ne sia derivato danno o disservizio; e) rifiuto di assoggettarsi a visite personali disposte a tutela del patrimonio dell'Amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 6 della legge n. 300 del 1970; f) insufficiente rendimento, rispetto a carichi di lavoro e, comunque, nell'assolvimento dei compiti assegnati; g) violazione di doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti, da cui sia derivato disservizio ovvero danno o pericolo all'Amministrazione, agli utenti o ai terzi. 5. L'importo delle ritenute per multa sarà introitato dal bilancio della scuola e destinato ad attività sociali a favore degli alunni. 6. La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni si applica, graduando l'entità della sanzione in relazione ai criteri di cui al comma 1, per: a) recidiva nelle mancanze previste dal comma 4 che abbiano comportato l'applicazione del massimo della multa; b) particolare gravità delle mancanze previste nel comma 4; c) assenza ingiustificata dal servizio fino a 10 giorni o arbitrario abbandono dello stesso; in tali ipotesi, l'entità della sanzione è determinata in relazione alla durata dell'assenza o dell'abbandono del servizio, al disservizio determinatosi, alla gravità della violazione dei doveri del dipendente, agli eventuali danni causati all'Amministrazione, agli utenti o ai terzi; d) ingiustificato ritardo, fino a 10 giorni, a trasferirsi nella sede assegnata dai superiori; e) testimonianza falsa o reticente in procedimenti disciplinari o rifiuto della stessa; f) comportamenti minacciosi, gravemente ingiuriosi, calunniosi o diffamatori nei confronti dei superiori, di altri dipendenti, dei genitori, degli alunni o dei terzi; g) alterchi con ricorso a vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con genitori, alunni o 86 terzi; h) manifestazioni ingiuriose nei confronti dell'Amministrazione, esulanti dal rispetto della libertà di pensiero, ai sensi dell'art. 1 della legge 300 del 1970; i) atti, comportamenti o molestie, anche di carattere sessuale, che siano lesivi della dignità della persona; l) violazione di doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti da cui sia, comunque, derivato grave danno all'Amministrazione, ai genitori, agli alunni o a terzi. 7. La sanzione disciplinare del licenziamento con preavviso di applica per: a) recidiva plurima, almeno tre volte nell'anno, nelle mancanze previste nel comma 6, anche se di diversa natura, o recidiva, nel biennio, in una mancanza tra quelle previste nel medesimo comma, che abbia comportato l'applicazione della sanzione di dieci giorni di sospensione dal servizio e dalla retribuzione; b) occultamento, da parte del responsabile della custodia, del controllo o della vigilanza, di fatti e circostanze relativi ad illecito uso, manomissione, distrazione o sottrazione di somme o beni di pertinenza dell'Amministrazione o ad essa affidati; c) rifiuto espresso del trasferimento disposto per motivate esigenze di servizio; d) assenza ingiustificata ed arbitraria dal servizio per un periodo superiore a dieci giorni consecutivi lavorativi; e) persistente insufficiente rendimento o fatti che dimostrino grave incapacità ad adempiere adeguatamente agli obblighi di servizio; f) condanna passata in giudicato per un delitto che, commesso fuori del servizio e non attinente in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta la prosecuzione per la sua specifica gravità; g) violazione dei doveri di comportamento non ricompresi specificatamente nelle lettere precedenti di gravità tale, secondo i criteri di cui al comma 1, da non consentire la prosecuzione del rapporto di lavoro. 8. La sanzione disciplinare del licenziamento senza preavviso si applica per: a) terza recidiva nel biennio di: minacce, ingiurie gravi, calunnie o diffamazioni verso il pubblico o altri dipendenti; alterchi con vie di fatto negli ambienti di lavoro, anche con utenti; b) accertamento che l'impiego fu conseguito mediante la produzione di documenti falsi e, comunque, con mezzi fraudolenti; c)condanne passate in giudicato: di cui art. 58 del D.lgs. 18 agosto 2000, n.267 ,nonché per i reati di cui agli art. 316 e 316 bis del codice penale; quando alla condanna consegua comunque l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; per i delitti indicati dall’art. 3, comma 1, della legge n. 97 del 2001. d) condanna passata in giudicato per un delitto commesso in servizio o fuori servizio che, pur non attenendo in via diretta al rapporto di lavoro, non ne consenta neanche provvisoriamente la prosecuzione per la sua specifica gravità; e) commissione in genere di fatti o atti dolosi, anche non consistenti in illeciti di rilevanza penale per i quali vi sia obbligo di denuncia, anche nei confronti di terzi, di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro. 9. Al codice disciplinare di cui al presente articolo deve essere data la massima pubblicità mediante affissione in luogo accessibile a tutti i dipendenti. Tale forma di pubblicità è tassativa e non può essere sostituita con altre. 87 ART. 97 - SOSPENSIONE CAUTELARE IN CASO DI PROCEDIMENTO PENALE 1. Il dipendente che sia colpito da misura restrittiva della libertà personale è sospeso d'ufficio dal servizio con privazione della retribuzione per la durata dello stato di detenzione o comunque dello stato restrittivo della libertà. 2. L'amministrazione, ai sensi del presente articolo, cessato lo stato di restrizione della libertà personale, può prolungare il periodo di sospensione del dipendente, fino alla sentenza definitiva alle medesime condizioni del comma 3. 3. Il dipendente, può essere sospeso dal servizio con privazione della retribuzione anche nel caso in cui sia sottoposto a procedimento penale che non comporti la restrizione della libertà personale quando sia stato rinviato a giudizio per fatti direttamente attinenti al rapporto di lavoro o comunque per fatti tali da comportare, se accertati, l'applicazione della sanzione disciplinare del licenziamento ai sensi dell'art. 95, commi 8 e 9. 4. Resta fermo l'obbligo di sospensione cautelare dal servizio per i reati indicati dall'art. 58 del D.lgs. n.267/2000. 5. Nel caso dei reati previsti all'art. 3, comma 1, della legge n. 97 del 2001, in alternativa alla sospensione di cui al presente articolo, possono essere applicate le misure previste dallo stesso art. 3. Per i medesimi reati, qualora intervenga condanna anche non definitiva, ancorché sia concessa la sospensione condizionale della pena, si applica l'art. 4, comma 1, della citata legge 97 del 2001. 6. Nei casi indicati ai commi precedenti si applica quanto previsto dall'art. 96 in tema di rapporti tra procedimento disciplinare e procedimento penale. 7. Al dipendente sospeso ai sensi dei commi da 1 a 5 sono corrisposti un'indennità pari al 50% della retribuzione fondamentale di cui all'art. 77 del presente CCNL, comma 1, nonché gli assegni del nucleo familiare, ove spettanti. 8. Nel caso di sentenza definitiva di assoluzione o proscioglimento, ai sensi dell’art. 92, commi 6 e 7, quanto corrisposto nel periodo di sospensione cautelare a titolo di indennità sarà conguagliato con quanto dovuto al lavoratore se fosse rimasto in servizio, escluse le indennità o compensi per servizi speciali o per prestazioni di carattere straordinario. Ove il giudizio disciplinare riprenda, per altre infrazioni, ai sensi del medesimo art. 92, comma 6, secondo periodo, il conguaglio dovrà tener conto delle sanzioni eventualmente applicate. 9. In tutti gli altri casi di riattivazione del procedimento disciplinare a seguito di condanna penale, ove questo si concluda con una sanzione diversa dal licenziamento, al dipendente precedentemente sospeso sarà conguagliato quanto dovuto se fosse stato in servizio, escluse le 88 indennità o compensi per servizi e funzioni speciali o per prestazioni di carattere straordinario, nonché i periodi di sospensione del comma 1 e quelli eventualmente inflitti a seguito del giudizio disciplinare riattivato. 10. Quando vi sia stata sospensione cautelare del servizio a causa di procedimento penale, la stessa conserva efficacia, se non revocata, per un periodo di tempo comunque non superiore a cinque anni. Decorso tale termine la sospensione cautelare è revocata di diritto e il dipendente riammesso in servizio. Il procedimento disciplinare rimane, comunque, sospeso sino all'esito del procedimento penale. 11. I procedimenti disciplinari in corso alla data di stipulazione del presente contratto vanno portati a termine secondo le procedure vigenti alla data del loro inizio. ART 55 QUATER, ART 55 QINQUES, ART 55 SEXIES, ART 55 SEPTIES, ART 55 OCTIES DEL D.LGS. 165/2001 COME MODIFICATI DAL D. LGS. 150/2009 55-quater.LICENZIAMENTO DISCIPLINARE. 1. Ferma la disciplina in tema di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo e salve ulteriori ipotesi previste dal contratto collettivo, si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento nei seguenti casi: a) falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia; b) assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione; c) ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio; d) falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera; e) reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui; f) condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici ovvero l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro. 2. Il licenziamento in sede disciplinare è disposto, altresì, nel caso di prestazione lavorativa, riferibile ad un arco temporale non inferiore al biennio, per la quale l'amministrazione di appartenenza formula, ai sensi delle disposizioni legislative e contrattuali concernenti la 89 valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche, una valutazione di insufficiente rendimento e questo è dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione stessa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti del- l'amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento di cui all'articolo 54. 3. Nei casi di cui al comma 1, lettere a), d), e) ed f), il licenziamento è senza preavviso. 55-quinquies. FALSE ATTESTAZIONI O CERTIFICAZIONI. 1. Fermo quanto previsto dal codice penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600. La medesima pena si applica al medico e a chiunque altro concorre nella commissione del delitto. 2. Nei casi di cui al comma 1, il lavoratore, ferme la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni, è obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione, nonché il danno all'immagine subiti dall'amministrazione. 3. La sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena per il delitto di cui al comma 1 comporta, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall'albo ed altresì, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica o se convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla convenzione. Le medesime sanzioni disciplinari si applicano se il medico, in relazione all'assenza dal servizio, rilascia certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati. 55-sexies. RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE PER CONDOTTE PREGIUDIZIEVOLI PER L'AMMINISTRAZIONE E LIMITAZIONE DELLA RESPONSABILITÀ PER L'ESERCIZIO DELL'AZIONE DISCIPLINARE. 1. La condanna della pubblica amministrazione al risarcimento del danno derivante dalla violazione, da parte del lavoratore dipendente, degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell'amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento di cui all'articolo 54, comporta l'applicazione nei suoi confronti, ove già non ricorrano i presupposti per l'applicazione di un'altra sanzione disciplinare, della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento. 2. Fuori dei casi previsti nel comma 1, il lavoratore, quando cagiona grave danno al normale funzionamento dell'ufficio di appartenenza, per inefficienza o incompetenza 90 professionale accertate dall'amministrazione ai sensi delle disposizioni legislative e contrattuali concernenti la valutazione del personale delle amministrazioni pubbliche, è collocato in disponibilità, all'esito del procedimento disciplinare che accerta tale responsabilità, e si applicano nei suoi confronti le disposizioni di cui all'articolo 33, comma 8, e all'articolo 34, commi 1, 2, 3 e 4. Il provvedimento che definisce il giudizio disciplinare stabilisce le mansioni e la qualifica per le quali può avvenire l'eventuale ricollocamento. Durante il periodo nel quale è collocato in disponibilità, il lavoratore non ha diritto di percepire aumenti retributivi sopravvenuti. 3. Il mancato esercizio o la decadenza dell'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare o a valutazioni sull'insussistenza dell'illecito disciplinare irragionevoli o manifestamente infondate, in relazione a condotte aventi oggettiva e palese rilevanza disciplinare, comporta, per i soggetti responsabili aventi qualifica dirigenziale, l'applicazione della sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione in proporzione alla gravità dell'infrazione non perseguita, fino ad un massimo di tre mesi in relazione alle infrazioni sanzionabili con il licenziamento, ed altresì la mancata attribuzione della retribuzione di risultato per un importo pari a quello spettante per il doppio del periodo della durata della sospensione. Ai soggetti non aventi qualifica dirigenziale si applica la predetta sanzione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, ove non diversamente stabilito dal contratto collettivo. 4. La responsabilità civile eventualmente configurabile a carico del dirigente in relazione a profili di illiceità nelle determinazioni concernenti lo svolgimento del procedimento disciplinare è limitata, in conformità ai principi generali, ai casi di dolo o colpa grave. 55-septies. CONTROLLI SULLE ASSENZE. 1. Nell'ipotesi di assenza per malattia protratta per un periodo superiore a dieci giorni, e, in ogni caso, dopo il secondo evento di malattia nell'anno solare l'assenza viene giustificata esclusivamente mediante certificazione medica rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. 2. In tutti i casi di assenza per malattia la certificazione medica è inviata per via telematica, direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria che la rilascia, all'Istituto nazionale della previdenza sociale, secondo le modalità stabilite per la trasmissione telematica dei certificati medici nel settore privato dalla normativa vigente, e in particolare dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dall'articolo 50, comma 5-bis, del decreto legge 30 settembre 2003 n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003 n. 326, introdotto dall’art. 1, comma 810, della legge 27 dicembre 2006 n. 296, e dal predetto Istituto è immediatamente inoltrata, con le medesime modalità, all'amministrazione interessata. 3. L'Istituto nazionale della previdenza sociale, gli enti del servizio sanitario nazionale e le altre amministrazioni interessate svolgono le attività di cui al comma 2 con le risorse finanziarie, 91 strumentali e umane disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 4. L'inosservanza degli obblighi di trasmissione per via telematica della certificazione medica concernente assenze di lavoratori per malattia di cui al comma 2 costituisce illecito disciplinare e, in caso di reiterazione, comporta l'applicazione della sanzione del licenziamento ovvero, per i medici in rapporto convenzionale con le aziende sanitarie locali, della decadenza dalla convenzione, in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi. 5. L'Amministrazione dispone il controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente anche nel caso di assenza di un solo giorno, tenuto conto delle esigenze funzionali e organizzative. Le fasce orarie di reperibilità del lavoratore, entro le quali devono essere effettuate le visite mediche di controllo, sono stabilite con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. 6. Il responsabile della struttura in cui il dipendente lavora nonché il dirigente eventualmente preposto all'amministrazione generale del personale, secondo le rispettive competenze, curano l'osservanza delle disposizioni del presente articolo, in particolare al fine di prevenire o contrastare, nell'interesse della funzionalità dell'ufficio, le condotte assenteistiche. Si applicano, al riguardo, le disposizioni degli articoli 21 e 55-sexies, comma 3. 55-octies. PERMANENTE INIDONEITÀ PSICOFISICA. 1. Nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, di cui all'articolo 2, comma 2, l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro. Con regolamento da emanarsi, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, lettera b), della L. 23 agosto 1988 n. 400, sono disciplinati, per il personale delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, nonché degli enti pubblici non economici: a) la procedura da adottare per la verifica dell'idoneità al servizio, anche ad iniziativa dell'Amministrazione; b) la possibilità per l'amministrazione, nei casi di pericolo per l'incolumità del dipendente interessato nonché per la sicurezza degli altri dipendenti e degli utenti, di adottare provvedimenti di sospensione cautelare dal servizio, in attesa dell'effettuazione della visita di idoneità, nonché nel caso di mancata presentazione del dipendente alla visita di idoneità, in assenza di giustificato motivo; c) gli effetti sul trattamento giuridico ed economico della sospensione di cui alla lettera b), nonché il contenuto e gli effetti dei provvedimenti definitivi adottati dall'amministrazione in seguito all'effettuazione della visita di idoneità; d) la possibilità, per l'amministrazione, di risolvere il rapporto di lavoro nel caso di reiterato rifiuto, da parte del dipendente, di sottoporsi alla visita di idoneità. 92 INDICE INTRODUZIONE INQUADRAMEMTO TERRITORIALE 1. Che cos’è il POF? 2. Premessa 3. Motivazione rispetto al contesto territoriale 3.1 Grafico caratteristiche territoriali 4. Curricolo della scuola 4.1. Finalità, requisiti, obiettivi, orario di funzionamento e strutturazione del piano 4.2 Organizzazione curricolare (Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria I°) 5. Attività didattiche integrative (5.1 Grafico strutturazione delle attività laboratoriali) 5.2 Visite guidate e viaggi d’istruzione 6. Attività in rete con Enti territoriali 6.1 Grafico organizzativo 7. Formazione docenti 8. Integrazione di alunni diversamente abili 8.1 B.E.S. 9. Continuità 10. Organigramma d’Istituto 11. Disposizioni generali per le funzioni strumentali 12. Monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa 13. Valutazione del servizio scolastico 14. Piano di lavoro disciplinare 15. Carta dei servizi a) PRINCIPI FONDAMENTALI b) PARTE I Area Didattica c) PARTE II Servizi Amministrativi d) PARTE III Procedura reclami/Valutazione del servizio e) PARTE IV Attuazione/Informazioni all’utenza 93 ALLEGATI - Regolamento Interno - Riferimenti Normativi - Patto di corresponsabilità 16. Codice disciplinare 94