X convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi
Regole, politiche e mercato
L’eredità di Marco Biagi nelle relazioni di lavoro oggi
Produzione e lavoro nel mondo di
oggi
Patrizio Bianchi
Assessore Scuola e Lavoro
Regione Emilia Romagna
Dipartimento di Economia e management
Università di Ferrara
MERCATO E
ORGANIZZAZIONE
DEL LAVORO
ISTITUZIONI E
REGOLAZIONE
DEI RAPPORTI
DI LAVORO
Scrive Marco:
“Il mercato e l’organizzazione del lavoro si
stanno evolvendo con una velocità
sconosciuta sino a un recente passato:
non altrettanto avviene per la regolazione
dei rapporti di lavoro.
In Europa stiamo vivendo una
trasformazione epocale che in altri
continenti (America, Asia, Oceania)
conosce stadi di sviluppo (e di
regolamentazione giuridica) più avanzati
che segnano, almeno in alcuni Paesi, il
passaggio definitivo dalla “vecchia” alla
“nuova” economia,
e cioè la transizione tra un sistema socioeconomico di tipo “industrialista” ad uno
nuovo fondato sulle “conoscenze” e sulle
“informazioni”.
• Per contro, il modello regolativo dei
rapporti di lavoro ancor oggi utilizzato in
Italia e, seppur con diversi adattamenti, in
Europa, non pare più in grado di cogliere e
governare le trasformazioni in atto”.
(Marco Biagi, Progettare per modernizzare, in T.Treu,
Politiche del lavoro. Insegnamenti di un decennio, Il
Mulino, Bologna 2002, p.269).
La visione di Marco
• Federico Mancini, il Maestro
Solo avendo vissuto vicino a Federico ho
potuto capire la differenza fra un “Giurista
del Principe” ed un “Giurista del Progetto”
In Federico Mancini, giurista progettuale, in The Johns
Hopkins University, Bologna, n. 8, 2001
Il metodo di Marco
La comparazione non è semplice esercizio
culturale. Si tratta invece di comprendere
approfonditamente le ragioni che hanno
portato a certe soluzioni piuttosto che
altre. La comparazione è l’unica “prova di
laboratorio” di cui disponga il giurista.
In Federico Mancini, Giurista progettuale, in The Johns
Hopkins University, Bologna, n. 8, 2001
• Dal Maestro impara non solo un metodo,
ma anche il bisogno di una visione lunga,
che va aldilà delle stesse regole vigenti.
• America, Inghilterra e Common Law
• L’Europa e lo stato in costruzione
• Governare la discontinuità
• L’impegno politico
• La Scuola Giuslavoristica Bolognese e lo
Statuto dei Lavoratori
• Giuristi per il Progetto /
il Progetto per il Paese
• Benchmarking e Istitutional Building
Il Progetto di Marco
• La lunga costruzione del Progetto
•
•
•
•
•
Il core: il lavoro
Il metodo: la comparazione
I dati: la vecchia e la nuova economia
Il nuovo contesto:l’Europa
La discontinuità: la globalizzazione
Il Lavoro e la
Costituzione
Il carattere fondante della nostra democrazia
dinamiche della produzione e del lavoro
regolazione dei rapporti di lavoro
Governare le trasformazioni in atto
• La discontinuità delle dinamiche della
economia ed il bisogno di governare le
trasformazioni in atto per evitare che la
regola si ritorca contro coloro che hanno
più bisogno di tutela
L’intuizione di Marco
• Cosa vedeva Marco? Quali erano le
dinamiche economiche verificabili nei primi
anni del nuovo secolo e cosa vediamo noi
oggi dopo dieci anni?
• Con la caduta del Muro di Berlino finisce
quell’ordine mondiale che aveva governato le
economie mondiali dopo Bretton Woods
• L’emergere della globalizzazione e della nuova
economia
• Il ritardo dell’Italia e l’urgenza di intervenire sulle
regole del lavoro, in una fase in cui il lavoro
stava cambiando
• L’Europa e l’euro
• Lisbona ed una strategia fondata su
lavoro, formazione, conoscenza
• Doha e l’avvio della globalizzazione
• Le Torri Gemelle e il nuovo quadro
internazionale
Nei processi di trasformazione del mondo c’è una profonda riorganizzazione
dell’economia e dell’industria. UNBUNDLING DEI CICLI PRODUTTIVI
Unbundling
• I cicli produttivi si scompongono in
relazione del contenuto di conoscenza
incorporata e si ricollocano a livello
globale in relazione alle convenienze
specifiche ritrovate
La ricollocazione delle singole fasi produttive
avviene tenendo conto delle diverse
esternalità di sistema
Attività Low-knowledge/ low added value
richiedono condizioni per ridurre il costo
del lavoro
Attività High-knowledge/ high added value
richiedono condizioni per aumentare la
conoscenza incorporata
Tornare alla radice delle parole
Smith definisce così il MERCATO è:
“As it is the power of exchanging that gives
occasion to the division of labour, so the extent
of this division must always be limited by the
extent of that power, or, in other words, by the
extent of the market” (WN, I,3, p.40)
Ma scrive anche: “The greatest improvement in the
productive powers of labour, and the greater
part of the skill, dexterity, and judgement,
…seem to have been the effects of the division
of labour” (WN, I, I, p.13)
Il modo di organizzare la produzione incide
sulla produttività delle risorse umane, sul
mix S-D-J, sulla flessibilità al mutamento
“La transizione da un sistema socioeconomico di tipo “industrialista” ad uno
nuovo fondato sulle “conoscenze” e sulle
“informazioni” ”
“Industrialista”
una produzione lineare centrata sul prodotto
economie di scala e concorrenza di prezzo
“conoscenze”
un sistema produttivo centrato su “da produrre”
economies of scope e premium price
“Vecchia” e “Nuova” produzione industriale
Work done e work to be done
WN.I, vii, 19, p.76
Se il flusso delle informazioni è continuo e omogeneo allora
il flusso dei beni materiali può essere discontinuo ed
eterogeneo
1)Quanto più la produzione fatta è eterogenea, tanto più la
produzione da farsi deve essere organica.
2)Quanto più si riduce il tempo necessario di produzione,
tanto più la produzione da farsi deve essere organica
In P. Bianchi, Divisione del lavoro e ristrutturazione industriale, Il Mulino, 1984
Unbundling strategico
• Dove localizzare le fasi “work to be done”, in cui
si comanda il ciclo produttivo, che viene
redistribuito a livello globale
• Quali S-D-J sono necessarie per le fasi “work to
be done” e per governare l’intero ciclo di
produzione
• Il “lavoro che impara” come risorsa strategica
nella nuova economia
Due casi:
Le macchine di produzione / L’industria alimentare
• Macchine di produzione: personalizzare il
prodotto
• Industria alimentare: garantire il prodotto
Il percorso lavorativo
“si tratti di un progetto, di una missione, di un
incarico, di una fase dell’attività produttiva o
della sua vita, sempre più il percorso
lavorativo è segnato da cicli in cui si alternano
fasi di lavoro dipendente ed autonomo, in ipotesi
intervallate da forme intermedie e/o da periodi di
formazione e riqualificazione professionale”
In M. Biagi, Competitività e risorse umane:modernizzare la regolazione
dei rapporti di lavoro, RIDL, 2001, I, p.259.
• E dunque per i giovani
Percorsi di inserimento lavorativo
che partendo dalla scuola possano portare
dentro al lavoro, cambiando anche
l’impresa, che li riceve
• Per chi ha perso o cambia lavoro
percorsi personalizzati di formazione con
contenuti mirati
Non solo politiche attive, ma intelligenti
Le strategie delle imprese
Le politiche dei governi
Il nuovo approccio di policy-making
“Nei paesi di tradizione di Common law
esistono strumenti diversi, come i codes
of practice e più in generale le soft laws,
che mirano a orientare il comportamento
delle parti, senza costringerle a tenerne
uno specifico, ma vincolandole tuttavia al
conseguimento di un determinato
obiettivo”
“Occorre dotare il diritto del lavoro di una
nuova gamma di strumenti regolatori già in
uso in Paesi con cui l’Italia si confronta
nella competizione globale”
In M. Biagi, Competitività e risorse umane: modernizzare la regolazione
dei rapporti di lavoro, RIDL, 2001, I, p.268
Italia
La contraddizione
• Il paese non cresce
• Le esportazioni crescono
• Quindi il paese e l’industria si spacca in
due, fra chi esporta e chi si rivolge al
mercato interno
distribuzione delle imprese italiane in ragione della fase di
ristrutturazione prima della crisi
8%
9%
I
II
50%
III
33%
Banca d’Italia, 2009
Solo l’8% delle imprese era in posizione favorevole sui
mercati internazionali prima della crisi; più della metà non
aveva operato né riorganizzazioni né innovazioni sostanziali
IV
bilancia dei pagamenti EU27 in beni manufatti 2009 in miliardi
di euro
200
150
100
Serie1
50
0
eu27
-50
ger
ita
fra
spa
uk
composizione export italiano nel 2004 e nel 2009
2009
meccanica
altro
2004
0%
20%
40%
60%
80%
100%
ITALIA
EIS, ,Ue,
2011
L’European Innovation Scoreboard definisce l’Italia fra i
Moderate Innovators
• Un paese spaccato
Verticalizzazione cicli produttivi
Destrutturazione integrazione territoriale
Banca d’Italia, 12 ottobre 2011
• “Nella globalizzazione di fine Novecento, tuttavia
– scrive la Banca d’Italia – un basso livello di
scolarizzazione è di ostacolo non solo
all’adozione delle tecniche tipiche dell’epoca
ma probabilmente anche alla comprensione
di culture diverse dalla propria e, in generale,
alla trasformazione sociale, oltre che
economica, del paese. E’ di ostacolo alla
formazione di quell’intangibile capitale sociale di
fiducia e appartenenza che agevola la coesione
delle collettività” (Relazione G.Toniolo, p.19).
Istruzione
e formazione
professionale
Rete politecnica
Alta formazione,
ricerca e mobilità
internazionale
Competenze
e lavoro
Borse di ricerca
PIL E TIROCINI
Borse di dottorato
Università
Alto
apprendistato
RETE
POLITECNICA
ITS
IFTS
FS
Apprendistato
professionalizzante
PIL E TIROCINI
Diploma professionale
PERCORSI
TRIENNALI A
QUALIFICA
Licei
Istituti
Tecnici
Istituti
Professionali
IeFP
Apprendistato
in diritto e dovere
Mercato del Lavoro
PIL E TIROCINI
ALTA FORMAZIONE,
RICERCA E MOBILITA’
INTERNAZIONALE
Centri per l’Impiego
Dottorato in Alto
apprendistato
Assegni formativi
per l’alta formazione
Competenze per
l’innovazione produttiva e organizzativa
Lavoro e competenze
Dopo 10 anni
• La globalizzazione della economia
• Il ruolo dello Stato
• Il posto dell’Europa
• La centralità del lavoro e la molteplicità dei
lavori
• Una Europa smart, inclusive, sustainable
Dalla Strategia di Lisbona a Europa 2020
L’Europa che non c’è: le regole per un
lavoro smart, inclusive, sustainable
innovazione
diritti
risorse
territorio
Modello base
Politiche
risorse
umane
Innovazione
diritti
Politiche
innovazione
tecnologica
risorse
Politiche
sociali
territorio
Politiche
territoriali
Dopo 10 anni
• Ritorna il bisogno di un Progetto per il Paese
• Ritorna il bisogno di comparazione fra paesi
• Ritorna il bisogno di ragionare su “cicli di
opportunità professionali”
• Ritorna il tema di strumenti di regolazione che
orientano e vincolano a raggiungere determinati
obiettivi comuni
• Ritorna il bisogno di Europa del Lavoro
un ruolo per l’università
“Il già ricordato passaggio
da un sistema di
produzione di tipo
industrialista a uno
basato sulla conoscenza
rende evidente il ruolo
strategico delle
università”
In Università e orientamento al lavoro
nel doporiforma: vero la piena
occupabilità? In Diritto delle
Relazioni Industriali, 2002, n.2,
p.346
Il bisogno di
Maestri
“Federico è stato dunque
un protagonista, non
certo uno spettatore, del
suo tempo, proiettandosi
sempre verso il futuro.
Sempre ha
inteso la propria
missione di giurista del
lavoro in chiave
propositiva o, come ho
già detto, progettuale”.
In M.Biagi, Federico
Mancini,Giurista
progettuale The Johns
Hopkins U.,n.8,2001
Marco Biagi
“… è stato dunque un protagonista, non
certo uno spettatore, del suo tempo,
proiettandosi sempre verso il futuro.
Sempre ha inteso la propria missione di
giurista del lavoro in chiave propositiva o,
come ho già detto, progettuale”.
Uno studioso al servizio dello Stato
“…. non è mai stato un consigliere del
principe, ma un vero servitore dello Stato”.
In M. Biagi, Massimo D’Antona, uno studioso al servizio
dello stato, in DRI, 1999, n.2,123,
“Continuare in questa opera da
“protagonisti”, ognuno con le proprie
opzioni e specificità di impegno, mi
sembra la risposta che dobbiamo dare alla
sua scomparsa. Certo è quello che il
Maestro si sarebbe aspettato da noi”.
Per Marco
Modena, 19 marzo 2012
Scarica

Produzione e lavoro nel mondo di oggi - Multimedia