L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE IN PROSPETTIVA
INTERCULTURALE
INDICE
INTRODUZIONE
UNITA’ DIDATTICHE
INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA
SCUOLA MATERNA E PER IL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA
ELEMENTARE
SCUOLE MATERNE
Me stesso
Il nostro mondo
Il cibo
Libri speciali
Persone speciali
Luoghi speciali
Giorni speciali
Oggetti preziosi
Viaggi
Festività
SCUOLE ELEMENTARI
(primo ciclo)
Bene e male
Personaggi chiave
Iniziazioni
Celebrazioni
INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER IL
SECONDO CICLO DELLE SCUOLE LEMENTARI E PER I PRIMI DUE ANNI
DELLA SCUOLA MEDIA INFERIORE
SCUOLE ELEMENTARI
(secondo ciclo)
Luoghi di culto
Segni e simboli
Pellegrinaggi
Leader
Racconti della creazione
Sacre Scritture
Festività
1
SCUOLA MEDIA
Le religioni Ebrea, Cristiana e Musulmana
Le religioni Hindu, Buddista e Sikh
Relazioni, amicizia e impegno
L’ambiente
Giustizia: partecipazione e coinvolgimento
Persone religiose contemporanee
La fede in Dio
INTRODUZIONE AL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA
CLASSE TERZA DELLA SCUOLA MEDIA E PER LA SCUOLA SUPERIORE
Scuola media (ultimo anno)
Qual è la vita buona?
Nascita e iniziazione
Matrimonio, vita e morte
Fede e comportamento
La creazione
SCUOLE SUPERIORI
Aspetti della fede religiosa
(Biennio)
Domande sulla Verità e sul Significato
Religione e relazioni
Religione e ambiente
Religione e diritti umani
Religione ed etica medica
Religione, ragione ed esperienza
Conflitto e religione
Religioni in cooperazione o conflitto
Triennio
Una comunità di molte religioni (uno studio locale)
Religione, filosofia ed esperienza
Valori e stile di vita
APPENDICI
Pag 150
Pag 151
Pag 163
Pag 167
Pag 172
Pag 182
Pag 184
Pag 190
Pag 196
1. GUIDA ALLE UNITA’
2. PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI LAVORO PER L’INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE
3. PROGRESSI NELL’APPRENDIMENTO DELLA RELIGIONE
4. ATTEGGIAMENTI, ABILITA’ E PROCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE
5. VERIFICA, VALUTAZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI, DOCUMENTAZIONE
E CREDITI DA TRASFERIRE NEL PASSAGGIO DA UNA SCUOLA ALL’ALTRA
6. CONSIGLI UTILI
7. COSA FARE E COSA EVITARE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
8. LE FESTIVITA’
9. GLOSSARIO
2
L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE IN PROSPETTIVA
INTERCULTURALE
Introduzione
Viene qui riportata (parte de) la traduzione in italiano del manuale di insegnamento della religione
sviluppato a Bradford (Regno Unito) da Centro di educazione interreligiosa e largamente utilizzato sia
dagli insegnanti di Bradford, sia da insegnanti di altri paesi europei con classi multiculturali.
Bradford, ricca di una diversità di fedi e culture, desidera affermare che le maggiori religioni: Buddismo,
Hindu Dharma, Islam, Giudaismo e Sikh Dharam, come anche la Cristianità, hanno un uguale diritto al
mantenimento delle loro distinte identità e culture di fedeltà, lingua, storia, religione, valori e costumi;
inoltre la loro ricca diversità, come la loro comune testimonianza della realtà della trascendenza e della
spiritualità ed il loro attaccamento a valori comuni, dovrebbero essere considerati come un contributo alla
vita dell’intera comunità.
Finalità generali
Aiutare i ragazzi a:
•
•
•
acquisire un apprezzamento informato della propria e altrui fede o stile di vita e della varietà delle
fedi;
capire le conseguenze personali e sociali dell’avere una fede religiosa o altri stili di vita,
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone, riconoscendo ciò che hanno in
comune, rispettando il loro diritto di avere idee diverse ed apprezzando la ricchezza della vita in una
società con diverse religioni;
in modo che siano in grado di:
•
•
formare, mantenere ed approfondire l’integrità delle loro idee, valori, giudizi, devozioni e impegni;
apprezzare la dimensione religiosa e spirituale sia nella loro ricerca di significato nella vita che in
quella degli altri.
Obiettivi – 1 Studiare le religioni
ELEMENTI CHIAVE
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
identificare, designare, descrivere e fare un riassunto delle religioni in modo da fornire un quadro
coerente di ognuna;
spiegare il senso ed il significato di esperienze religiose chiave, il linguaggio ed i racconti, le pratiche,
il simbolismo e il credo;
spiegare similitudini e differenze tra le diverse religioni e all’interno di una stessa religione;
acquisire discernimento dei valori religiosi, delle varietà della fede e delle conseguenze personali e
sociali dell’impegno religioso.
3
Obiettivi – 2 Imparare dalle religioni
ELEMENTI CHIAVE
Gli alunni vengono incoraggiati ad accostarsi alla religione ed alle religioni per poter:
•
•
•
•
dare una risposta informata e ponderata a questioni religiose, spirituali e morali;
riflettere e fare collegamenti tra ciò che si può imparare dalla religione e dalle religioni e le loro idee
ed esperienze;
identificare e rispondere a domande di significato e valore all’interno delle religioni;
sviluppare atteggiamenti positivi ed informati nei confronti degli altri e del loro diritto di avere idee
diverse:
ELENCO DELLE UNITA’
SCUOLE MATERNE
Me stesso
Il nostro mondo
Il cibo
Libri speciali
Persone speciali
Luoghi speciali
Giorni speciali
Oggetti preziosi
Viaggi
Festività
SCUOLE ELEMENTARI
(primo ciclo)
Bene e Male
Personaggi chiave
Iniziazioni
Celebrazioni
SCUOLE ELEMENTARI
(secondo ciclo)
Luoghi di culto
Segni e simboli
Pellegrinaggi
Leader
Racconti della creazione
Sacre Scritture
Festività
4
SCUOLA MEDIA
Le religioni Ebrea, Cristiana e Musulmana
Le religioni Hindu, Buddista e Sikh
Relazioni, amicizia e impegno
L’ambiente
Giustizia: partecipazione e coinvolgimento
Persone religiose contemporanee
La fede in Dio
Scuola media (ultimo anno)
Qual è la vita buona?
Nascita e iniziazione
Matrimonio, vita e morte
Fede e comportamento
La creazione
SCUOLE SUPERIORI
Biennio
Aspetti della fede religiosa
Domande sulla Verità e sul Significato
Religione e relazioni
Religione e ambiente
Religione e diritti umani
Religione ed etica medica
Religione, ragione ed esperienza
Conflitto e religione
Religioni in cooperazione o conflitto
Triennio
Una comunità con molte fedi (uno studio locale)
Religione, filosofia ed esperienza
Valori e stile di vita
5
ILLUSTRAZIONE DELLA PROGRESSIONE NELLE UNITA’
4-6 anni
Me stesso
Il nostro
mondo
Luoghi
particolari
Il cibo.
Oggetti
preziosi
Viaggi
Libri
particolari
Persone
particolari
Giorni
particolari
Celebrazioni
6-8 anni
Giusto e
sbagliato
8-10 anni
13 anni
Relazioni,
Qual è la
amicizia e
vita
impegno.
buona?
Giustizia:
Fede e
partecipazione e comportacoinvolgimento mento
14-15 anni
Religione,
ragione e
esperienza.
Religione e diritti
umani.
Religione ed
etica medica.
Conflitto e
religione.
Religione e
relazioni
Racconti della L’ambiente
La
Religione e
creazione
creazione ambiente
Luoghi di
Le sei religioni
Aspetti della fede
culto
religiosa
Segni e
Le sei religioni.
Domande sulla
simboli
La fede in Dio
Verità e sul
Significato.
Religioni in
conflitto ed in
cooperazione
Pellegrinaggi Le sei religioni
Aspetti della fede
religiosa
Le Sacre
Le sei religioni
Aspetti della fede
Scritture
religiosa
Personaggi Leader
Persone di fede
Aspetti della fede
chiave
contem-poranee
religiosa
Iniziazioni
Riti di
Aspetti della fede
passaggio religiosa
Celebrazioni Celebrazioni Le sei religioni
Aspetti della fede
religiosa
11-12 anni
6
16-18 anni
Religione,
filosofia ed
esperienza.
Valori e stile
di vita
Una comunità
con molte fedi
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA SCUOLA
MATERNA E PER IL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA
ELEMENTARE
INTRODUZIONE
Scuola materna
Scuola elementare – primo ciclo
Il programma prevede dieci unità didattiche:
Me stesso
Il nostro mondo
Il cibo
Libri speciali
Persone speciali
Luoghi speciali
Giorni speciali
Oggetti preziosi
Viaggi
Festività
Note per la scuola materna
Nella scuola materna il piano di lavoro scolastico dovrà prevedere dei contenuti selezionati dalle unità
sopra elencate. L’unità “Festività” prevede del materiale che potrebbe essere utilizzato in occasione delle
varie festività. Per ogni unità didattica si dovrebbero scegliere degli esempi presi da una o due religioni.
Ogni anno si dovrebbero studiare contenuti di almeno due religioni.
Scuola elementare – primo ciclo
Il programma per il primo ciclo della scuola elementare aggiunge quattro unità a quelle sopra elencate:
Il bene il male
Persone chiave
Iniziazioni
Festività
7
Note per il primo ciclo della scuola elementare
Nel primo ciclo della scuola elementare il piano di lavoro scolastico prevederà dei contenuti che
completino le quattordici unità didattiche. L’unità “Festività” prevede del materiale che potrebbe essere
utilizzato in occasione delle varie festività. Si può anche usare o riutilizzare del materiale previsto per la
scuola materna.
Per ogni unità didattica si dovrebbero scegliere degli esempi presi da una o due religioni. Ogni anno si
dovrebbero studiare contenuti di almeno due religioni.
Piani di lavoro
Ogni singola scuola dovrebbe stendere il proprio programma per l’insegnamento della religione. Il
programma potrebbe consistere nelle unità didattiche menzionate oppure potrebbe incorporare argomenti
interdisciplinari. Le singole scuole possono scegliere titoli diversi, es. l’unità “Me stesso” o “Cibo”
potrebbero essere riunite in “Case e famiglie”. Le unità didattiche possono essere riprese ed ampliate
negli anni successivi.
Spetta alle singole scuole scegliere ed ordinare il materiale delle unità didattiche, considerando le
necessità di ampiezza, profondità, continuità e progressione.
Valutazione
Le singole scuole dovrebbero fare riferimento agli “Elementi di verifica” in fase di programmazione. Gli
insegnanti dovrebbero stendere il programma in base alle necessità dei loro alunni. Nel momento in cui
gli insegnanti valutano i risultati raggiunti dai loro alunni e riportano i risultati ai genitori dovrebbero fare
riferimento alle Descrizioni di livello.
8
Scuola materna
UNITA’ “ME STESSO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
divenire più consapevoli della loro identità attraverso le opportunità offerte loro di affermarsi, di
sviluppare auto stima e sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti delle loro idee, dei loro
sentimenti ed esperienze alla luce degli elementi scelti dalle religioni che si affronteranno.
ELEMENTI CHIAVE
Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
divenire familiari con i racconti religiosi delle persone, delle loro vite ed insegnamenti e le fedi ad essi
collegate e con il messaggio contenuto in tali racconti;
accogliere persone che appartengono a religioni diverse ed ascoltare ciò che è importante per loro;
divenire consapevoli i ciò che significa appartenere ad una religione attraverso l’ascolto di racconti e
lo studio di ciò che è importante per i credenti;
essere consapevoli dell’importanza che ogni religione attribuisce all’individuo e di come gli individui
rispondono a tale importanza.
Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
acquisire sempre più fiducia in loro stessi e nella loro identità personale e culturale;
rendersi conto che i racconti e le festività riguardano interessi e sentimenti simili ai loro;
considerare le domande apparentemente senza risposta che sorgono dalle religioni e dalla loro
esperienza;
parlare di ciò che è importante per loro ed ascoltare ciò che gli altri hanno da dire;
utilizzare i momenti di silenzio per riflettere su di un racconto o esperienze sull’identità e sulla
persona.
Domande chiave
A chi assomigliamo? Che cosa è importante e speciale in me? E in te? Come ci sentiamo e cosa pensiamo
di noi stessi e degli altri? Come dimostriamo i nostri sentimenti ed esprimiamo le nostre idee? Riusciamo
a vederci dal punto di vista di qualcun altro? Tutti pensano e sentono come me, come noi? Che cosa mi
rende felice, triste, pensieroso, tranquillo? Che cosa so fare bene? Di che cosa sono/siamo insicuri? Chi ci
parla di noi? Cosa sentono le altre persone? Chi mi ama, ci ama? Chi amiamo noi? Com’è essere te? Chi
sono io? Per chi sono speciale?
9
AREE DI STUDIO
Persone
B I primi anni di
vita del Buddha.
Lasciò la sua vita
di principe,
vagabondò,
meditò e trovò la
verità
C I primi anni di
vita di Gesù.
I suoi amici e
seguaci.
Che cosa è
speciale in lui?
I
Le relazioni del
Profeta
Maometto con
gli altri.
Egli è un perfetto
esempio per tutti
G Giuseppe e i suoi
fratelli. Che cosa
lo ha reso
speciale
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Racconti di come I buddisti a casa:
il Buddha si
famiglia, amici e
comportava con le prossimo.
altre persone e
Wesak.
come gli altri si
Culto in casa
comportavano con
lui.
L’attenzione del
Buddha per gli
altri
Racconti nei
Celebrare la
Vangeli dei primi domenica fa
anni di vita di
sentire speciali le
Gesù e della sua
persone.
attenzione ed
I cristiani
amore per gli altri, insieme parlano
es. Gesù e i
di Dio ed
bambini
ascoltano Dio e
(Marco 10)
sentono come
Racconti narrati da Egli si prende
Gesù
cura di loro
perché sono
speciali
Racconti sul
La vita familiare
profeta e la sua
per i bambini.
famiglia e i
Le celebrazioni
bambini.
familiari fanno
Racconti degli
sentire speciali le
angeli che si
persone.
prendono cura di
Accoglienza.
ognuno
Visitare gli altri
La storia di
La famiglia ebrea
Giuseppe nel libro in casa. Che cosa
della Genesi.
significa il sabato
Come si è preso
e come fa sentire
cura dei suoi
le persone
fratelli
speciali e degne
di attenzione.
La festa del
Purim
10
Stile di vita
Valori
Fede principale
Credere nel proprio
valore ed in ciò che
significa.
Essere responsabili.
Aiutare e prendersi
cura degli altri
Giusta azione.
Importanza di
conoscere se
stessi.
Compassione
Ognuno è
importante ed ha un
valore.
Importanza
dell’amore e del
perdono.
Amicizia e lealtà
Dio si prende
cura e perdona
ognuno.
Le persone
devono cercare
di amarsi e di
perdonarsi e di
prendersi cura
del mondo. E’
questo seguire
Gesù
La nascita di un
bambino è una
benedizione.
Rispetto per tutti;
importanza delle
buone maniere e di
un comportamento
corretto
Come le persone
possono essere loro
stesse seguendo la
Legge e
prendendosi cura
degli altri come essa
comanda
Allah provvede
alle necessità di
tutti ed ha creato
ogni cosa per il
beneficio di tutti
Dio è unico ed ha
creato il mondo.
Dio dona alle
persone uno stile
di vita che
significa che
sono tutte
speciali.
I Dieci
Comandamenti
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che ciò che dicono o fanno ha importanza per loro stessi e per gli altri;
• sanno rievocare e narrare racconti di persone di fede speciali;
• sanno descrivere occasioni significative a casa e a scuola che affermano il senso di identità personale;
• sanno che le religioni insegnano che le persone hanno un grande valore e che ognuno è speciale;
• esprimono le loro idee ed i loro sentimenti riguardo al loro senso di identità ed ascoltano gli altri.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• svolgere attività sulla loro identità: aspetto, relazioni, gruppi, famiglie, appartenenza religiosa; es. fare
un autoritratto, disegnare il cerchio dei loro amici, ascoltare e scrivere poesie su chi e cosa è speciale
per loro, raccontare esperienze personali di occasioni religiose e festività che li hanno aiutati ad avere
fiducia in loro stessi;
• ascoltare racconti su importanti personaggi religiosi che sono speciali e che offrono un modello di
vita; ascoltare che cosa questi hanno detto sull’importanza di essere se stessi;
• avere opportunità di incontro, porre domande ed ascoltare membri di comunità religiose che parlano
di loro stessi, chi sono e che cosa li rende felici di essere ciò che sono;
• condividere i loro sentimenti su loro stessi – che cosa li rende più felici, che cosa li rende meno felici;
• riflettere in un momento guidato su dove si trovi la propria persona – e come si possono sentire felici
di ciò che sono.
11
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “ IL NOSTRO MONDO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
esplorare e riflettere sull’ambiente naturale; sapere che le religioni promuovono il rispetto per l’ambiente;
iniziare ad approfondire i problemi di conservazione, amministrazione e cura per ciò che i credenti
religiosi considerano di origine divina.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che molte religioni insegnano che Dio ha creato ed ora si prende cura dell’universo e di tutti gli
esseri viventi;
essere consapevoli che molte religioni insegnano che le persone dovrebbero rispettare ed assumersi la
responsabilità di prendersi cura della creazione;
riconoscere che le idee religiose sulla creazione, l’amministrazione, la conservazione e l’origine di
ogni cosa influenza la loro vita quotidiana e le loro decisioni.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
provare timore e meraviglia attraverso l’esplorazione della natura, dei suoi ritmi e dei suoi cicli, della
sua diversità e del mistero;
riflettere ed esprimere le proprie idee, sentimenti, fede e risposte al mondo che li circonda;
pensare a domande sconcertanti riguardanti la natura ed il cosmo;
dimostrare rispetto ed interesse per il mondo naturale e la vita nelle sue svariate forme.
Domande chiave
Perché è importante prendersi cura della creazione? Perché le persone sono importanti? Perché gli animali
sono importanti? Perché gli alberi ed i vegetali sono importanti? Come dovremmo comportarci con le
persone, gli animali, le piante? Come possiamo prenderci cura del mondo (es. l’aria, l’acqua, la terra)? E’
sbagliato essere avidi? Perché? Come possiamo esplorare tutto ciò che vi è nell’universo senza recargli
danno per le future generazioni?
12
AREE DI STUDIO
B
C
I
G
Persone
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Il Bodhi tree come
simbolo. Luoghi
naturali speciali,
es. the Eagles’
Peak vicino a
Rajagriha
Stile di vita
Valori
Fede principale
Il Buddha è un
maestro ed un
insegnamento; non
ha recato danno a
nessun essere
vivente, non era
avido e viveva in
armonia con il
mondo
Il lavoro di gruppi
di cristiani per
preservare il
mondo naturale e
condividerne
equamente le
risorse
Racconti, es. il
Buddha e
l’elefante; gli
animali nel parco
dei cervi
Molti buddisti
sono vegetariani e
si sforzano di
seguire l’esempio
del Buddha nel
prendersi cura
della creazione
Il Buddha ha
insegnato che
tutta la vita è
preziosa e
collegata
Il racconto della
creazione nella
Genesi. Dio ha
visto che il mondo
era cosa buona.
Gli insegnamenti
di Gesù sul
rispetto per il
mondo: racconti
del Vangelo e
parabole, es.
sull’avidità, la
limitazione,
l’atteggiamento
nei confronti della
natura
Il profeta
Racconti dell’
Maometto ci ha
Hadit es. il cane
insegnato il rispetto assetato, il gatto e
per tutti gli esseri
la maschera, il
viventi
profeta Maometto
ed il cammello
Impegno dei
cristiani in
questioni
ecologiche globali
es. la distruzione
delle foreste
tropicali. Raccolto
Dio è presente
nella natura.
I cristiani sono
impegnati nella
distribuzione e
nella
conservazione
delle risorse
mondiali.
Uno stile di vita
più semplice
Dio crea e si
prende cura del
mondo. Questo
riflette il mistero,
la bellezza ed il
potere di Dio
Ramadan:
l’esperienza di
astenersi dal cibo e
dall’acqua.
Apprezzare i doni
e la creazione di
Dio. Attenzione ai
poveri
Interesse per la
distribuzione del
cibo. Problemi di
avidità e di
abbondanza.
Tradizioni contro
lo spreco del cibo
Tradizione di
rispetto per la
creazione nella
amministrazione e
nelle regole di vita;
leggi che regolano
l’agricoltura
La “festa
dell’albero” – Tu
Bishvat (festa per
bambini)
Rispetto per la
creazione di Dio.
Conservazione e
amministrazione.
Benedizione e
ringraziamento per
i doni di Dio
Dio ha creato
tutto l’universo
compreso il
nostro mondo in
modo che i
musulmani
possano
riconoscere la
gloria ed il potere
di Dio
Dio ha creato il
mondo e se ne
prende cura. Dio
ha visto che era
cosa buona
Racconti sulla cura
per la creazione,
es. Noè e
l’arcobaleno
(Genesi 9); il
Rabbi e gli alberi
(racconto
rabbinico)
13
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• comprendono che la maggior parte delle religioni hanno concezioni simili del nostro mondo;
• sanno che molte religioni insegnano che Dio ha creato il mondo e se ne prende cura;
• sono in grado di esprimere i modi in cui le persone possono prendersi cura del mondo e delle sue
risorse.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• leggere racconti riguardanti l’amministrazione, la conservazione e l’uso equo delle risorse del mondo;
• esplorare e dilettarsi della bellezza delle natura e pensare a come potremmo meglio utilizzare le sue
risorse;
• osservare un ambiente naturale (es. un bosco vicino, un parco, una valle, una brughiera); esplorare la
zona da vicino (es. abbracciare un albero, cercare le zone di verde, cercare un luogo privato speciale,
ecc.);
• discutere del perché vari animali, piante, ecc. sono importanti. Fare un collage di alberi per illustrarne
l’uso; piantare un albero; studiare la festa ebrea dell’albero;
• leggere racconti che narrano della cura del pianeta;
• drammatizzare i racconti o narrarli utilizzando i burattini;
• osservare da vicino oggetti naturali (es. un fiore, un guscio, ecc.) e parlare dei loro sentimenti e di
come essi descriverebbero tali oggetti;
• approfondire i racconti delle tradizioni religiose che dimostrano come queste promuovano il rispetto
per l’ambiente, l’ecologia e la vita;
• parlare di come ci possiamo prendere cura dell’ambiente;
• fare manifesti e libretti informativi per gli altri bambini.
14
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “IL CIBO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare come il cibo sia necessario per vivere, come i pasti riuniscano le persone; l’importanza che le
religioni attribuiscono alla condivisione ed al ringraziamento e come questo si esprime nei riti, nelle
cerimonie e nelle festività.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere quali cibi speciali vengono utilizzati da alcune comunità religiose;
sapere come il cibo viene utilizzato in alcune religioni;
comprendere le ragioni per cui i credenti danno importanza al cibo ed alla sua produzione come
aspetto della loro responsabilità di amministratori della terra;
riconoscere e rievocare racconti importanti sul cibo dalle tradizioni religiose.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
acquisire sempre più fiducia nelle loro tradizioni religiose e culturali – ed essere in grado di parlare
dei periodi in cui mangiano cibi speciali;
riconoscere il valore dell’interdipendenza dell’uomo e della natura; le cause della fame e delle
necessità; l’importanza di utilizzare responsabilmente le risorse;
dilettarsi nella meraviglia e nella bellezza del mondo: relazione, crescita, stagioni e raccolto;
condividere i sentimenti di gratitudine e di ringraziamento;
comprendere la differenza tra bontà e cattiveria;
apprezzare la diversità come fatto positivo.
Domande chiave
Cosa ti piace mangiare? Qual è il tuo cibo preferito? Quando mangi del cibo speciale? Ringrazi per il
cibo? Quando? Chi? Perché o quando ti astieni dal cibo? Conosci delle regole sul cibo? Condividi il tuo
cibo?
15
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Dare il cibo ai
Storia del
Cibi celebrativi
monaci, alle
Buddha che
mangiati e
suore, agli amici, rinuncia al cibo condivisi al
ai parenti e ai
nella ricerca
Wesak.
poveri
dell’illuminazion Condivisione del
e. Né indulgenza cibo con i poveri
né diniego – il
a Capodanno.
Buddha sceglie
Digiuno in
la Strada di
periodi speciali
Mezzo come
sentiero per
l’illuminazione
Condivisione del Racconti di Gesù Cibo speciale che
si mangia a
cibo all’ora dei
che dimostra
attenzione e
Natale, in
pasti.
Ringraziare.
interesse – dà da Quaresima, a
Dimostrare
mangiare a 5000 Pasqua.
interesse agli
persone.
Ringraziare al
Racconto
Raccolto
altri
condividendo il dell’ultima cena
cibo
– pane e vino
Importanza della Insegnamento del I pasti comuni
condivisione del profeta
sono importanti.
cibo con gli altri Maometto, es. il Digiuno durante
e dell’accettarlo cane assetato
il mese del
come dono
Ramadan.
meraviglioso di
Cibo durante le
Dio
occasioni festive
(es. Eid)
Attenzione agli
Racconti di Dio Cibi speciali che
altri – amore per che procura il
si mangiano a
il prossimo –
cibo es. la manna Pasqua, al Purim,
condivisione del nel deserto per
al Sukkot
cibo
Mosè e gli
israeliti. Ruth che
spigola il grano
16
Stile di vita
Valori
Fede principale
Generosità.
Compassione
Benevolenza.
Compassione.
Non violenza nei
confronti di tutti
gli esseri viventi.
Molti buddisti
sono vegetariani
Pane e vino alla
comunione.
Gli uomini
dovrebbero
amarsi e
prendersi cura gli
uni degli altri
Cibo permesso.
Cibo
normalmente non
permesso (es.
carne di maiale,
sangue, alcol)
Dio ama e si
prende cura del
mondo – fornisce
cibo.
Gesù è il Figlio
di Dio
Allah è il
creatore ed è
colui che
fornisce tutto il
cibo.
Grazie ad Allah
per i suoi doni
(cibo e bevande)
Mitzvot – leggi e Dio si prende
regole sul cibo.
cura di tutti –
Cibo puro.
procura il cibo
Challah e vino
per tutti
mangiato durante
il pasto del
sabato e il
venerdì notte
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che in alcune tradizioni religiose si mangia del cibo speciale in occasioni speciali;
• sanno parlare del particolare cibo di almeno una religione;
• sanno come una religione rende grazie per il cibo;
• sono consapevoli che gli esseri viventi hanno bisogno di cura e di attenzione.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere dei cibi che piacciono, non piacciono e dei cibi preferiti. Quando e come ci si prepara e si
mangia: pasti in famiglia, a scuola, ecc.;
• parlare del nostro bisogno e della dipendenza dal cibo;
• pensare a come crescono le cose, a come ci prendiamo cura degli esseri viventi – sia piante che
animali e a come potremmo non utilizzare male o sprecare queste risorse;
• parlare del cibo delle occasioni speciali – compleanni ecc.;
• scoprire come le persone ringraziano per il cibo;
• discutere delle regole alimentari;
• scoprire notizie riguardo al cibo che viene utilizzato nel culto e nelle cerimonie religiose da alcune
comunità religiose;
• parlare delle festività e del significato dei cibi speciali che si mangiano;
• scoprire notizie riguardo alle festività di ringraziamento per il cibo: ascoltare racconti, scoprire le
celebrazioni;
• invitare delle persone che parlino del cibo particolare che mangiano;
• assaggiare e preparare una varietà di cibi delle diverse culture;
• condividere un pasto;
• parlare dell’ospitalità, della generosità e dell’attenzione per gli altri;
• discutere dei proverbi riferiti al cibo.
17
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “LIBRI SPECIALI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni:
divengono consapevoli del fatto che le religioni hanno delle scritture sacre centrali per la fede e la pratica.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riconoscere il nome delle scritture sacre;
sistemare una scrittura sacra nel suo contesto;
rievocare e relazionare racconti associati o che hanno origine dalle scritture sacre;
parlare del perché le scritture sacre sono importanti per i credenti.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sviluppare le loro idee ed i loro valori;
dimostrare empatia e consapevolezza del perché le persone di fede considerano speciali le scritture
sacre;
maneggiano in modo adeguato i libri speciali o sacri.
Domande chiave
Che cosa rende speciale un libro? Hai un libro speciale preferito? Perché è speciale? (con riferimento ad
una scrittura sacra): Che cosa rende speciale questo libro? Come dovremmo utilizzare un libro speciale?
Per chi è speciale questo libro?
18
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
Racconti sul
Buddha es. la
storia della sua
illuminazione
sotto il Bodhi
tree
Il Pali Canon
(Tripitaka) e le
Mahayana
Sutras.
L’importanza di
queste scritture
sacre
C
Racconti su Gesù Racconti del NT
nel Nuovo
che dimostrano
Testamento
l’importanza
della Bibbia per i
cristiani
I
Racconto della
rivelazione del
Corano e delle
rivelazioni
precedenti ad
altri messaggeri
G
Racconti della
vita di Mosè
Il Corano: lettura
dello scritto
originale arabo e
della traduzione
dei suoi
significati in altre
lingue
La Torah –
conosciuta come
il libro di Mosè.
Scritta in ebraico.
Racconti della
Torah
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Modi in cui
vengono
utilizzate le
storie per
insegnare il
buddismo
Stile di vita
Valori
Fede principale
I Pali Canon
(Vinaya Pitaka) è
speciale. Come
vengono
utilizzati
Storie del
Buddha narrate
es. la tartaruga e
il pesce.
Racconti della
vita del Buddha
es. la storia di
Kisa
Racconti legati
Come è utilizzata Il NT compie
alle festività ed ai la Bibbia es.
l’AT.
periodo di
lettura, studio
Racconti del NT
celebrazione:
della Bibbia
che esprimono la
fede cristiana.
Pasqua, Natale.
Come i cristiani
Racconti del
Vangelo e storie
ricordano e
narrate da Gesù
celebrano questi
racconti
La Notte del
Come i
Il Corano è la
Potere durante il musulmani
parola di Allah,
Ramadan celebra dimostrano il
rivelata
la rivelazione del loro rispetto per attraverso Angel
Corano
il Corano
Jibrail al profeta
Maometto
La Torah è
La lettura della
custodita
Torah; quando,
nell’Arca.
dove e come
Le tavole dei
Dieci
Comandamenti o
il candelabro a
sette bracci
possono essere
esposti sull’Arca
19
Mitzvot: regole
di vita; i Dieci
Comandamenti
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare di un libro o di un racconto speciali nella loro vita;
• sanno citare almeno una scrittura sacra;
• sanno narrare un racconto associato ad una scrittura sacra (verbalmente o in immagini);
• sanno che le persone religiose hanno “libri” che per loro sono speciali.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere dei racconti o dei libri che per loro sono speciali; condividere tali racconti, dire perché sono
speciali;
• fare una collezione dei “nostri libri speciali”;
• osservare le scritture sacre sia in classe che nei luoghi di culto;
• se possibile, ascoltare la lettura di una scrittura sacra;
• condividere e discutere dei racconti di una scrittura sacra;
• iniziare ad affrontare il fatto che le scritture delle diverse religioni fanno riferimento alle stesse
persone ed avvenimenti es. Abramo – Ibrahim (Pbuh), Gesù – Profeta ‘Isa (Pbuh);
• approfondire l’importanza di tali libri osservando come i racconti tratti da questi sono ricordati oggi
ad es. durante le festività;
• costruire il loro libro speciale per altri bambini che racconti una storia tratta da una delle scritture
sacre studiate in modo adeguato.
20
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “PERSONE SPECIALI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
riflettere sulle persone che per loro sono speciali; familiarizzare con il concetto di leader o fondatore
religioso; conoscere le storie, gli oggetti (in alcune religioni), le festività ed i luoghi speciali associati con
persone speciali.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere che le religioni hanno persone centrali significative che sono considerate speciali;
riconoscere chi sono queste persone e perché sono considerate speciali;
sistemare queste persone nel contesto della loro religione;
comprendere che l’opinione riguardo ad una persona speciale si riflette nelle pratiche religiose e nel
contesto delle scritture sacre.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
sviluppare la loro fede ed i loro valori;
sviluppare un apprezzamento e rispetto per la fede degli altri;
riconoscere il valore della varietà di sentimenti ed atteggiamenti che circondano il concetto di persone
importanti e speciali per loro stessi e per gli altri;
iniziare a riconoscere ed a riflettere sulle esperienze che possono avere una dimensione spirituale;
considerare positivamente la diversità.
Domande chiave
Quali persone sono speciali per noi? Perché sono speciali? Per che cosa sono speciali le persone? Perché
le persone religiose sono speciali? Per chi sei speciale tu? Come ricordano i credenti le loro persone
speciali? Come dimostriamo il pensiero che qualcuno è molto speciale? Sono tutti speciali? Perché?
Come lo dimostriamo? Come si diventa speciali? Come dimostrano le persone religiose la loro
convinzione che qualcuno sia speciale?
21
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Siddhartha
diventò il
Buddha –
l’illuminato.
La sua vita
attraverso i
racconti ed i
simboli
La vita di Gesù:
episodi che
dimostrano che
era speciale es. la
nascita,
l’epifania, il
battesimo,
racconti della
resurrezione
La vita del
profeta
Maometto.
Racconti es. il
profeta
Maometto e la
pietra nera; e
Bahira
La vita di Mosè.
Un grande
leader. Storia
della sua nascita,
missione e
dell’Esodo
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
La storia dei
Come i buddisti
primi anni di vita celebrano il
del Buddha e la Wesak – il
sua illuminazione giorno del
Buddha
Racconti del
Vangelo che
dimostrano
perché Gesù è
speciale.
Impatto sui suoi
discepoli
Come i cristiani
ricordano Gesù e
ciò che ha fatto.
La celebrazione
della Pasqua e
del Natale
Il racconto della
rivelazione come
è scritto nel
Corano
Celebrazione
della rivelazione
del Corano – la
notte del potere
Stile di vita
Valori
Fede centrale
Come i buddisti
considerano il
Buddha un
esempio per tutti
gli esseri viventi
Il Buddha è un
esempio per una
persona speciale
– colui che fu
interamente
risvegliato alla
verità
Come i cristiani Gesù è speciale –
utilizzano i
è il Figlio di Dio
simboli per
rappresentare la
loro relazione
con Gesù; es.
pane, luce, icone,
preghiere a Gesù
Modi in cui i
musulmani
cercano di
seguire l’esempio
del profeta
Maometto nella
loro vita
quotidiana
Racconto della
La celebrazione Come gli ebrei
nascita di Mosè e della Pasqua oggi oggi condividono
della scelta da
– rievocazione di e narrano a modo
parte di Dio di
Mosè come
loro la storia di
farne il leader
persona speciale Mosè
dell’Esodo –
di Dio
come è scritto
nella Torah
22
Il profeta
Maometto
messaggero di
Allah. Il sigillo
dei profeti
Mosè è uno degli
scelti da Dio per
condurre il
popolo dalla
schiavitù alla
libertà
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno riconoscere alcune persone speciali e le sanno sistemare all’interno delle loro religioni;
• narrano un racconto riguardante una persona religiosa speciale;
• spiegano alcuni dei modi in cui i credenti esprimono la loro speciale relazione con figure chiave;
• riconoscono le caratteristiche principali di una festività associate ad una particolare persona speciale.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• produrre un lavoro artistico o una scrittura creativa sul tema “Questa persona è speciale per me”;
• utilizzare oggetti appropriati per scoprire come le persone speciali vengono ricordate in alcune
tradizioni religiose; raccontano storie legate a queste tradizioni;
• invitare a scuola una persona che spieghi loro perché una certa persona è speciale per la sua religione;
spiegare il ruolo della preghiera;
• visitare un luogo di culto per scoprire come le persone speciali vengono ricordate nel culto e negli
oggetti, simboli e opere d’arte che si trovano in tale luogo;
• attraverso il lavoro artistico, il teatro, la musica, il cibo e la tecnologia approfondire come e perché le
persone speciali vengono ricordate nei momenti delle festività o delle celebrazioni;
• trascorrere momenti di riflessione silenziosa per pensare alle persone speciali nella loro vita;
• narrare racconti di persone speciali tratti dalle diverse religioni e culture.
23
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “LUOGHI SPECIALI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
approfondire il concetto di luogo speciale; essere accompagnati nei luoghi speciali che i credenti
utilizzano per il culto: come sono e che cosa avviene in essi.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
sapere il nome di luoghi, oggetti e simboli speciali;
comprendere perché questi sono speciali per i credenti;
maneggiare gli oggetti con attenzione e sensibilità e considerare ciò che essi significano per i credenti;
sapere e narrare i racconti delle diverse religioni;
accogliere persone che provengono da comunità religiose.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
acquistare fiducia nella loro identità: bagaglio personale, sociale, culturale e religioso;
conoscere il significato dei luoghi speciali;
parlare delle domande sconcertanti ed ascoltare gli altri;
comprendere e descrivere cosa significa appartenere ad una comunità;
riconoscere somiglianze e differenze nelle opinioni;
riconoscere il valore della fede e delle pratiche religiose degli altri;
considerare la diversità e la differenza positivamente e non come una minaccia;
comportarsi in modo adeguato nei luoghi di culto;
utilizzare i momenti di silenzio per riflettere.
Domande chiave
Dove vai se ti senti felice, triste, arrabbiato, ecc.? Dove vai per stare solo? Che cosa rende speciale un
luogo? Che cosa fanno le persone nei luoghi speciali? Perché le persone vanno in luoghi speciali? Per una
visita: che cosa ti aspetti di vedere? Come pensi che ti sentirai?
24
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
Immagini del
Buddha
Tripitaka –
(Pali Canon),
Mahayana
Sutras
C
Simboli di Gesù
e dei santi.
Icone, pesce,
croce,
crocifisso,
statue, quadri
La Bibbia e il
libro delle
preghiere e dei
salmi
I
Il mondo è una Corano.
moschea, come Hadit.
disse il profeta. Calligrafie
Nessuna
immagine di
persone o
animali
specialmente
nei luoghi di
culto
G
Nessuna
immagine di
persone per
sottolineare
l’unicità di Dio
I rotoli della
Torah.
Le tavole dei
Dieci
Comandamenti
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
I luoghi formali di
culto hanno poca
importanza.
La casa, Vihara
(tempio): altare
(sedile del Buddha),
stupa, fiori, opere
d’arte, incenso,
offerta di ciotole
Luoghi di incontro
nella
Chiesa/Cappella:
altare, cuspide,
campane, croce,
colori liturgici,
candele, fiori, vetri
lavorati,
organizzazione dei
posti a sedere
Moschea.
Luogo di abluzioni.
Qiblah.
Ka’bah.
Visite alla Mecca e
a Medina
Sinagoga.
Arca, luce eterna,
stella di David.
Candelabro.
Ortodossi – Bimah,
Gallery
25
Stile di vita
Valori
Fede
principale
Il culto è la
comunità che
celebra ed ottiene
l’illuminazione
Venerazione
del Buddha
perché è
l’illuminato.
In potenza tutti
sono dei
buddha
L’incontro come
comunità per
rendere culto a
Dio e celebrare
l’appartenenza
alla comunità
cristiana
Gesù è Figlio di
Dio.
La Chiesa si
riunisce nel suo
nome
Modi collettivi
ed individuali di
rendere culto ad
Allah.
Qualcuno in
qualche luogo sta
offrendo
preghiere ad
Allah in ogni
secondo del
giorno – il
mondo come
moschea
L’incontro come
comunità per
rendere culto e
glorificare Dio
L’unico dio è
Allah.
L’unica
comunaità è
l’Islam
Dio è unico
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare dei loro luoghi speciali;
• sanno nominare un luogo speciale e collegarlo ad una religione;
• comprendono perché un edificio è speciale;
• utilizzano un vocabolario di base;
• conoscono alcuni oggetti religiosi;
• dimostrano di tenere un comportamento adeguato;
• maneggiano gli oggetti con sensibilità;
• si esprimono in modo creativo.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• parlare dei loro luoghi speciali, fare disegni, impegnarsi in giochi di ruolo, nella costruzione di
modelli e nella scrittura creativa. Creare in classe un luogo speciale;
• passeggiare nelle vicinanze – osservare i luoghi speciali dove la gente vive, lavora, visita e pratica il
culto;
• osservare e paragonare la forma, la dimensione, l’età, la decorazione e l’arredamento degli edifici;
• considerare il comportamento appropriato e le regole nei diversi luoghi;
• visitare un edificio o guardare un video;
• approfondire il significato dei segni di appartenenza: segni, simboli, colori;
• parlare di come ci si sente in un edificio – perché alla gente potrebbe piacere di recarvisi; esprimerlo
attraverso il teatro, il mimo, la scrittura creativa;
• partecipare a momenti di riflessione silenziosa;
• fare fotografie, disegni, rappresentazioni;
• approfondire la storia dell’edificio;
• intervistare delle persone che considerano speciale l’edificio;
• scoprire il ruolo dell’edificio nella comunità più allargata;
• utilizzare la storia e la poesia per riflettere sulla visita; esporre le opere;
• osservare e maneggiare attentamente gli oggetti religiosi;
• ascoltare musica e suoni provenienti da un luogo speciale;
• utilizzare o costruire modelli;
• incontrare una persona che ha un ruolo speciale nell’edificio;
• approfondire i sentimenti di solidarietà, di specialità ed uguaglianza in classe.
26
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “GIORNI SPECIALI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
comprendere che i loro giorni speciali sono importanti ed hanno un valore; essere incoraggiati a gioire del
senso di comunità e dei giorni speciali; conoscere i nomi dei giorni speciali delle religioni studiate;
comprendere alcuni tratti della loro natura e della loro finalità.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
conoscere i nomi ed alcune delle caratteristiche ed attività principali dei giorni speciali nelle religioni
studiate;
riconoscere che i giorni speciali ci sono in tutte le religioni; che questi esprimono idee, sentimenti ed
occasioni simili, ma possono farlo in modi diversi;
accogliere i credenti che celebrano e segnano i giorni speciali in modi diversi ed accettare le
differenze come qualcosa che arricchisce la comunità.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riflettere sul significato dei giorni speciali nella loro vita ed in quella degli altri; provare fiducia nei
confronti dei loro giorni speciali;
riconoscere il valore delle attività che si svolgono nei giorni speciali degli altri alunni ed iniziare a
riconoscere le loro ragioni;
discutere di come ci si sente a celebrare ed a gioire degli eventi in una comunità;
apprezzare la diversità in cui si celebrano i giorni speciali.
Domande chiave
Quali sono i nostri giorni speciali? Come li celebriamo? Perché li celebriamo così? Che cosa possiamo
celebrare tutti? Quanto è importante condividere nel gruppo dei giorni speciali? Che ruolo hanno il culto,
la preghiera o particolari cerimonie nei giorni speciali? I credenti dovrebbero ringraziare Dio nei giorni
speciali? Come? Perché persone diverse hanno diversi giorni speciali? Sono diversi i giorni speciali nelle
diverse religioni? Perché i credenti fanno cose diverse in questi giorni?
27
AREE DI STUDIO
B
C
I
G
Persone
Scritture
Ricordo e
concentrazione
sul Buddha
Meditazione,
preghiera,
mantras, sutras
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Culto individuale
o comunitario a
casa o al Vihara
(tempio)
Stile di vita
Valori
Giorni di digiuno
e di culto. Tutti i
giorni sono
ugualmente
speciali
Ricordo di ciò
Preghiera es.
Andare in chiesa Le attività
che Gesù ha
Padre Nostro,
per praticare il
cristiane
detto e ha fatto – racconti, letture
culto come
domenicali
particolarmente tratte dai Vangeli, comunità.
rievocano e
la sua morte e
inni, arte e simboli Lode e
ricordano la
resurrezione.
ringraziamento
morte e la
Il sabato era un
resurrezione di
giorno speciale
Gesù
per Gesù
Seguire
Guida del Corano La comunità in
Preghiere del
l’esempio del
per celebrare i
preghiera nei
venerdì
profeta
giorni speciali
giorni speciali
(Jummah).
Maometto per
Preghiere del
celebrare i giorni
Tarawih nel
speciali
Ramadan.
Preghiere all’Eid
e Hajj
Ricordo di Mosè Preghiere.
Andare alla
Sabato a casa ed
e di altre figure
Preghiera del
sinagoga per
alla sinagoga
sabato.
celebrare il
della Tanakh.
Benedizioni.
sabato
La minyan – la
quota minima per La Shema
un pieno servizio
religioso
ortodosso
28
Fede principale
Il Buddha ha
vinto la
sofferenza con
l’azione e la
meditazione
La Chiesa come
comunità di
credenti e di
persone che
rendono culto si
esprime nel
Credo.
Il popolo di Dio
Allah è l’unico
Dio.
Obbligo di
rendergli culto in
tutti i momenti
ed offerta di
preghiere nei
giorni speciali
Osservare il
sabato e
santificarlo
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• conoscono i nomi dei giorni speciali delle religioni studiate;
• conoscono alcuni dei più importanti modi in cui i credenti ricordano il loro credo fondamentale;
• comprendono il legame tra i loro giorni speciali e quelli delle tradizioni religiose;
• sanno riconoscere come i giorni speciali esprimano sentimenti profondi, relazioni e fede e come siano
espressione dell’identità comunitaria.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• parlare di quali giorni speciali ci sono nella loro esperienza;
• ideare una celebrazione di ciò che è importante, speciale ricordare per loro;
• analizzare le descrizioni dei giorni speciali in svariate fonti (libri, manifesti, video, ecc.);
• ascoltare racconti e parlare dei giorni speciali delle religioni studiate;
• scoprire gli elementi comuni (culto, preghiera di lode, ringraziamento, supplica, visita, condivisione di
un pasto);
• parlare di come le diverse comunità religiose hanno bisogno di ricordare e festeggiare i loro giorni
speciali;
• condividere la celebrazione di un pasto.
29
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “OGGETTI PREZIOSI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
acquisire la conoscenza degli oggetti e delle persone preziose nelle religioni; relazionare tale conoscenza
alla loro esperienza ed ampliare la loro comprensione di cosa significhi per i credenti e per loro stessi
considerare prezioso qualcuno o qualcosa.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
ampliare la consapevolezza del concetto di oggetti preziosi in alcune religioni;
conoscere il significato che gli oggetti preziosi hanno in alcune religioni;
iniziare a capire che cosa significhi appartenere ad una religione;
comportarsi in modo adeguato in relazione ad oggetti, scritture, luoghi di culto e visitatori che
rappresentano le religioni.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
comprendere il concetto di “prezioso” – in relazione a sé ed agli altri;
avere cura degli oggetti preziosi;
riconoscere ciò che hanno in comune e sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della
diversità;
riconoscere che alcune persone religiose hanno cura degli oggetti preziosi in modi diversi;
rispondere a domande sconcertanti che potrebbero sorgere;
utilizzare momenti di silenzio per riflettere sulla loro esperienza.
Domande chiave
Che cosa significa prezioso? Che cosa rende un oggetto prezioso per te? Hanno tutti gli stessi oggetti
preziosi? Perché no? Gli oggetti preziosi sono sempre costosi? Come usiamo gli oggetti preziosi? Perché?
Possono essere preziose le persone? Chi è prezioso per te? Per chi sei prezioso tu? Rimani prezioso anche
quando sbagli? Perché? Come ti mostrano le altre persone qualcosa che per loro è prezioso? Come
facciamo a far sentire gli altri preziosi?
30
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Il Buddha è un
Racconti sul
Oggetti preziosi
maestro, esempio Buddha.
usati nel culto in
e modello
Racconto del
casa e nei luoghi
speciale
Buddha sotto il
di culto (es.
Bodhi tree
reliquie).
Vihara –
rappresentazioni
del Buddha (es,
mandala)
Gesù come
I Vangeli.
Oggetti preziosi
persona ed
Racconti di Gesù utilizzati nel culto
esempio speciale che offre i doni
e in chiesa es. la
speciali della
croce ed il
guarigione e
crocifisso,
dell’insegnamento immagini di Gesù,
la Bibbia
es. la figlia di
Giairo, la
pecorella smarrita
Il profeta
Il corano è parola Oggetti preziosi
Maometto è il
divina rivelata da associati al culto
messaggero
Dio.
in casa e alla
definitivo di Dio Come il Corano fu moschea es. il
ed è un perfetto consegnato ai
tappetino per la
esempio per la
musulmani.
preghiera, il
nostra vita.
Il racconto della
sostegno del
Gli altri profeti
rivelazione
Corano, il Corano
prima di lui sono
dei buoni esempi
per gli uomini
Il re Davide è
Racconti di
Oggetti preziosi
stato scelto da
Davide; Davide e collegati al culto
Dio
Golia.
in casa ed alla
Salmi scelti di
sinagoga es. il
Davide
Magen David, , la
corona o i
campanelli dei
rotoli della Torah,
la Torah.
Mezuzah in casa
31
Stile di vita
Valori
Fede
principale
Il Buddha come
maestro speciale,
rappresentazione
come centro
della
meditazione.
Le varie
rappresentazioni
del Buddha
Gesù è un
maestro ed un
esempio speciale.
La croce, il
crocifisso, Cristo
risorto come
simboli e ……..
per la preghiera
Rispetto e cura
per l’ambiente e
per tutti gli
esseri viventi.
I Tre Tesori
Il profeta
Maometto è il
messaggero
speciale di Dio.
L’uso della
calligrafia per
esprimere la
fede.
Il Corano è
trattato con
grande rispetto
Davide è re e
leader.
Lo scudo di
Davide – il
Magen David
Gesù è una
persona
speciale, in
quanto è Figlio
di Dio.
Seguire Gesù
cambia la vita
delle persone
Allah procura
tutto ciò di cui
si ha bisogno.
Allah ha dato la
rivelazione
definitiva per
l’umanità nel
Corano
attraverso il
profeta
Maometto
La Torah è
preziosa
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno riflettere e discutere sui concetti che hanno a che fare con gli oggetti preziosi e speciali;
• riconoscono che le persone considerano preziosi oggetti diversi;
• sanno che alcune religioni hanno oggetti e persone speciali;
• sanno maneggiare oggetti speciali con attenzione e rispetto;
• sanno descrivere e dimostrare la loro conoscenza ed il loro apprezzamento di oggetti speciali nel loro
contesto religioso.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• esplorare i loro oggetti preziosi attraverso l’arte, i lavori scritti o le mostre;
• dimostrare cura per gli oggetti preziosi; creare ed esporre alcune regole per la classe;
• approfondire come le persone sono preziose es. utilizzando racconti e un lavoro sulle persone che loro
considerano speciali o su chi pensano li considera (gli alunni) speciali;
• considerare come le relazioni sono speciali; utilizzare il teatro per rappresentare e risolvere le liti;
• studiare gli oggetti preziosi religiosi utilizzando la tecnica “copri e scopri”;
• relazionare gli oggetti alla persona speciale all’interno della fede considerata e utilizzare il racconto
per sostenere lo studio;
• scoprire come i credenti utilizzano gli oggetti speciali; mostrare le loro regole speciali;
• visitare luoghi di cultoper osservare gli oggetti speciali ad essi collegati;
• invitare dei credenti per farsi spiegare quali sono gli oggetti che considerano preziosi e come li
utilizzano;
• condividere e discutere dei racconti, preghiere, inni, poesie utilizzati nei momenti di riflessione;
• scrivere una canzone o una preghiera a Dio o una poesia.
32
Scuola materna
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “VIAGGI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
giungere a riconoscere il valore dei diversi tipi di viaggio e pensare ai viaggi che hanno effettuato;
studiare i viaggi significativi delle religioni scelte; comprendere le ragioni di alcuni viaggi e perché essi
sono importanti per i credenti; rendersi conto che il viaggio può contenere messaggi importanti riguardo
alla vita ed alla nostra identità.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere quei viaggi che riguardano gruppi e personaggi religiosi chiave;
sapere che alcuni credenti considerano i viaggi importanti per la loro vita e la loro fede;
conoscere il pellegrinaggio e la sua importanza in alcune tradizioni religiose;
condividere le loro idee e sentimenti riguardo ai viaggi religiosi.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
esprimere e condividere le loro opinioni ed i loro sentimenti circa i viaggi significativi e quotidiani
che hanno vissuto;
rendersi conto che gli stati d’animo da loro vissuti nella partenza, nel viaggio e nell’arrivo sono
vissuti anche da molti credenti per motivi diversi;
riflettere silenziosamente sul significato e sulle esperienze dei viaggi;
comprendere che è possibile realizzare viaggi immaginari con la fantasia.
Domande chiave
Cos’è un viaggio? Quali viaggi facciamo? Perché? Quali viaggi ci piacciono e quali non ci piacciono?
Chi parte per un viaggio? Quali viaggi ci piacerebbe fare? Perché? Con quale destinazione? Con chi? Che
cosa ci serve prima di partire? Come ci prepariamo? Di quali mappe e guide abbiamo bisogno? Quali
sono le nostre speranze e le nostre paure? Quali sono gli ostacoli e gli aiuti che potremmo incontrare
lungo la strada? Che cosa sono i viaggi immaginari, i viaggi fantastici e i viaggi nel tempo? Possiamo
farli?
33
AREE DI STUDIO
Persone
B
Il Buddha e
Angulimala
C
I viaggi nella vita
di Gesù, es. con i
suoi discepoli.
Racconti dei
viaggi dei santi e
dei missionari
I
I viaggi del
profeta
Maometto. Miraj.
Hijra
G
Il viaggio di
Abramo da
Haran alla terra
di Canaan.
L’Esodo
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
La storia del
Pellegrinaggio nei
Buddha ed
luoghi resi famosi
Angulimala
dal Buddha, es. il
Parco dei Cervi
(Saranath); Bodh
Gaya; Kandi
Racconti di Gesù Pellegrinaggi:
che insegna e
Gerusalemme,
guarisce mentre Betlemme, il mare
viaggiava nelle
di Galilea.
strade della
Viaggi alla chiesa
Galilea; le
persone che ha
incontrato, es.
Gesù sceglie i
suoi discepoli
Racconti
Pellegrinaggi:
dell’Hadith
l’Haji, Umra.
Viaggi alla
moschea.
Migrazioni con
Niya (intenzione)
La storia di
Abramo nella
Bibbia ebraica
(Genesi 12).
La storia
dell’Esodo nell’
Hagadah
Viaggi a
Gerusalemme.
Viaggi alla
sinagoga
34
Stile di vita
Valori
Fede
principale
La vita è un
viaggio verso
l’illuminazione
ed il compimento
La ricerca della
verità e
l’illuminazione
come termine
del viaggio
Seguire Gesù è
un viaggio – uno
stile di vita.
Che cosa serve
per viaggiare:
fede, speranza,
amore
L’importanza di
Gesù nella vita
dei cristiani – le
qualità richieste
Il luogo dell’Haji
e Umra ed il suo
significato per i
musulmani
L’importanza
del profeta
Maometto
come
messaggero di
Dio e guida per
il viaggio della
vita sulla terra e
nell’aldilà
Dio si prende
cura e guida i
suoi messaggeri
speciali lungo il
loro cammino e
nei loro compiti
Il bisogno di
credere in Dio e
l’amore per il
prossimo
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare delle loro opinioni e sentimenti riguardo ai viaggi;
• sanno immedesimarsi nelle esperienze di altre persone che hanno compiuto dei viaggi per motivi
spirituali;
• comprendono alcune delle ragioni per cui i credenti vanno in pellegrinaggio;
• riescono a comprendere che ci sono molti tipi di viaggio e che la gente parte per motivi diversi;
• sanno narrare storie di viaggi religiosi compiuti da persone speciali e comprendono il significato del
loro viaggio;
• conoscono le caratteristiche importanti ed i nomi dei viaggi particolari delle religioni studiate.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• fare una lista di ciò che servirebbe loro per intraprendere un viaggio;
• partecipare ad un lavoro guidato di fantasia su un viaggio reale o immaginario e descrivere i loro
sentimenti e le loro opinioni; scrivere le cartoline per i familiari;
• ascoltare e narrare racconti di viaggi compiuti da alcuni credenti e pensare alle loro motivazioni ed al
significato del viaggio;
• costruire un racconto a sequenze che parla di un viaggio, es. fare un libro a fisarmonica;
• invitare delle persone che hanno effettuato viaggi speciali, religiosi o pellegrinaggi per parlare della
loro esperienza e preparare domande da porre loro;
• fare un resoconto di un viaggio religioso (mappa, disegno, relazione);
• narrare per mezzo di un racconto, del teatro, dell’arte, della musica, di un diario gli avvenimenti di un
viaggio;
• paragonare le loro ragioni che spingono a partire per un viaggio con quelle di altre persone.
35
Scuola materna
UNITA’ “FESTIVITA’”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
incontrare le festività delle varie religioni nei vari periodi dell’anno in cui queste si celebrano.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
conoscere i nomi delle festività e collocarle all’interno delle religioni studiate;
conoscere i racconti associati a tali festività;
conoscere le consuetudini delle festività;
sapere che cosa fanno i credenti e come si sentono durante le festività attraverso l’incontro con
persone che celebrano le festività;
sapere perché le festività sono momenti importanti per i credenti.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
riflettere e parlare dei loro momenti speciali;
immedesimarsi e dimostrare comprensione delle consuetudini delle altre persone;
sviluppare la loro fede ed i loro valori;
sentirsi sempre più fiduciosi del loro bagaglio religioso e culturale;
considerare positivamente la diversità e la differenza.
Domande chiave
Celebri dei momenti speciali? Come li celebri? Perché sono speciali? Che cosa fai? Come ti senti? Mangi
qualcosa di particolare? Che cosa fanno i credenti durante le festività? Dove vanno? Come si sentono?
36
AREE DI STUDIO
Festività
B
Wesak – festa
della Luce
C
Avvento
Natale
Quaresima
Pasqua
I
Ramadan
Eid-ul-Fitr
G
Celebra o
commemora
Celebra la nascita,
l’illuminazione e
la morte del
Buddha
(Theravada
Buddhism)
Nascita di Gesù
Fede
Come si celebra
Temi possibili
Il Buddha è
l’illuminato
Luce
Persone speciali
Giorni speciali
Morte e
resurrezione di
Gesù
Digiuno durante il
mese del
Ramadan.
Resurrezione di
Gesù
Meditazione, canto,
si brucia l’incenso,
si accendono
candele, si cammina
attorno al tempio
per tre volte
Si va in chiesa,
pasti, doni, biglietti;
presepe, calendario
dell’Avvento.
Si va in chiesa, cero
pasquale, giardino
pasquale, uova
Digiuno – dall’alba
al tramonto. Visita
alla moschea.
Auto disciplina,
comprensione
della situazione
dei poveri.
Rivelazione del
Celebrazione della Corano
fine del digiuno
Rosh Hashanah Primo giorno
Yom Kippur
dell’anno della
Redenzione.
Chanukah
Dio si è fatto
uomo.
Libertà di culto
Periodo più
importante
dell’anno
ebraico.
Ridedicazione
del Tempio
37
Doni
Luce
Animali
Celebrazioni in
tutto il mondo
Cibo
Viaggi
Sentimenti
Disciplina
Solidarietà
Famiglia
Cibo
Visita alla moschea, Condivisione
si spediscono
biglietti, cibo, abiti,
la comunità si
prende cura dei
poveri
Sinagoga, preghiera, Pentimento
Dedicazione
digiuno, soffia la
Libertà
shofar (corno di
ram).
Luoghi speciali
Sinagoga. Si
accendono le
candele sul
candelabro
Chanukah. Giochi
di carte, biglietti,
famiglia
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare dei momenti speciali della loro vita;
• sanno narrare il racconto di una festività;
• sanno riconoscere alcune pratiche di una festività;
• sanno utilizzare i momenti di silenzio per riflettere sui racconti;
• sanno abbinare una festività con la religione di appartenenza;
• sanno che la festività è un momento speciale per un credente.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• parlare dei loro momenti speciali;
• ascoltare racconti di festività;
• discutere se o come alcuni sentimenti sono simili a quelli che provano loro, es. sorpresa, gelosia,
buone notizie, cattive notizie;
• scoprire come le festività sono celebrate dai credenti;
• approfondire il tema delle festività attraverso il teatro, giochi di ruolo, arte, musica, scrittura creativa;
• guardare e maneggiare in modo adeguato e con sensibilità gli oggetti che vengono usati durante le
festività;
• costruire delle cartoline (da spedire o da esporre);
• guardare il video della celebrazione di una festività;
• visitare un luogo di culto preparato per una festività.
38
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “BENE E MALE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
studiare i valori e le qualità che hanno insegnato ed in base ai quali hanno vissuto le figure religiose
importanti; comprendere la necessità di una serie di valori sui quali impostare la propria vita; iniziare a
collegare la conoscenza del bene e del male alla loro esperienza.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere la vita e gli insegnamenti delle figure religiose chiave che vengono prese come modelli o
esempi dai credenti;
esaminare i precetti e gli insegnamenti fondamentali di queste figure e considerare il modo in cui i
credenti cercano di assumerli come valori fondamentali per la loro vita quotidiana;
riconoscere che le diverse religioni spesso condividono gli stessi valori;
iniziare ad applicare le nozioni di bene e di male insegnate dalle religioni ai problemi della loro vita.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sviluppare le idee di bene e di male;
esprimere le loro idee, sentimenti ed impegni ed essere sensibili ai valori che gli altri esprimono ed in
base ai quali vivono;
comprendere che alcuni valori possono essere condivisi e che persone diverse possono trovarsi
d’accordo su ciò che è bene e ciò che è male;
riconoscere il valore di concetti quali perdono, compassione, bene e male.
Domande chiave
Quali sono le nostre idee di bontà, bene, male, perdono, punizione? Su quali valori ci troviamo
d’accordo? Quali qualità ammiriamo negli altri e non ci piacciono negli altri? Per quali valori e qualità
veniamo apprezzati? Le religioni si trovano d’accordo sui concetti di bene e male? Quando ci
perdoniamo? Chi è colpevole? Alcune cose sono sempre sbagliate?
39
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
Il Buddha come
esempio. I valori
secondo i quali
ha vissuto e che
ha insegnato.
Bodhisattvas
I detti ed i
racconti del
Buddha per
spiegare le virtù,
es. la
compassione
C
Gesù – l’esempio
della sua vita e
dei suoi
insegnamenti.
Gesù muore per
gli altri.
Le vite dei santi
I
I valori vissuti
dal profeta
Maometto e
contenuti nelle
vite dei profeti:
Ibrahim, Musa,
Dawud e ‘Isa
(Pbut)
I Vangeli, es.
Gesù lava i piedi
ai discepoli; il
Nuovo
Comandamento;
le parabole di
Gesù.
Le Beatitudini –
il loro valore
Racconti sulle
qualità richieste
ai credenti in
Allah basate
sull’Hadith e la
Sunnah
G
Patriarchi, leader
e profeti che
erano fiduciosi
nella legge e nei
valori che
insegnavano ed
in base ai quali
vivevano
Racconti della
Torah e della
Tanakh: i profeti
Mosè, Elia,
Daniele e Giona.
Il libro di Ruth.
I Proverbi cap. 3.
Il Salmo 23
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Importanza del
culto quotidiano,
della meditazione
e dello studio
Stile di vita
Valori
Vivere i Cinque
Precetti: giusta
azione, completa
responsabilità
personale,
saggezza,
coraggio,
compassione, non
violenza
Valori
I valori cristiani:
rappresentati nel abnegazione,
culto: servizio,
servizio agli altri,
amore, carità,
giustizia, coraggio,
perdono.
agire contro la
L’Eucaristia.
cattiveria e
Preghiera nella
l’ingiustizia.
vita quotidiana
I Dieci
Comandamenti
Preghiera
La famiglia –
quotidiana ed i
condotta dal padre
valori che essa
e dalla madre.
esprime e
Valori che qui
sostiene
vengono insegnati:
rispetto per gli
anziani, cura dei
poveri,
responsabilità gli
uni nei confronti
degli altri.
Rigettare il male
con la bontà
(Corano 13.22)
Culto nella
La vita in famiglia.
sinagoga ed in
Il sabato. Regole
casa; riti nella
alimentari –
vita; benedizioni trasmettono i
– rinforzano i
valori di
valori di fede
pentimento,
nell’integrità
perdono e
della persona.
gratitudine
Yom Kippur
40
Fede principale
Le Quattro
Nobili Verità.
L’Ottuplice
Sentiero.
Il Karma
Il Regno di Dio:
le azioni concrete
richieste ai
cristiani (Matteo
25) nella loro
vita quotidiana.
Peccato e
perdono
Gli esseri umani
sono il meglio
delle creature di
Allah. Fede nel
giudizio e nei
concetti di
paradiso ed
inferno. Il male
viene da noi ed il
bene viene da
Allah (Corano
4.79)
Dio di prende
cura di tutti.
Dovere di
rendere grazie a
Dio per tutti i
suoi doni.
I Dieci
Comandamenti
come dono di
Dio.
La persona
saggia segue la
Legge
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• conoscono le qualità personali ed i valori insegnati dai leader religiosi e dai santi;
• sanno collegare i valori imparati alla loro esperienza;
• sanno descrivere ciò che è importante per loro e quali potrebbero essere i loro valori;
• sanno riconoscere che i credenti cercano di fondare la loro vita su alcuni valori e qualità;
• riconoscono il valore del perdono e dei nuovi inizi nella vita.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• scoprire i fondatori religiosi, i messaggeri, i leader ed i santi le cui vite sono considerate degli esempi
per la vita delle persone;
• identificare e paragonare il valore e le qualità che essi hanno insegnato ed in base ai quali hanno
vissuto;
• preparare domande da porre ad un credente sulle qualità ed i valori in base ai quali desidererebbero
vivere;
• scrivere un epitaffio per un leader religioso o un santo sostenendo ciò per cui sono ricordati;
• scrivere il proprio epitaffio esprimendo per quali qualità desidererebbero essere ricordati;
• leggere racconti e detti delle religioni studiate; discutere e fare una relazione le loro idee;
• parlare e fare una relazione dei loro punti di vista sulle qualità ed i doni migliori; sostenere i doni
degli altri;
• approfondire ciò che considerano di maggior valore; riflettere sui loro sentimenti ed esprimerli
attraverso la scrittura, il teatro, la musica, l’arte;
• parlare delle idee di bene e di male; approfondire e condividere i concetti di bontà, cattiveria, peccato,
perdono, ricompensa, responsabilità, attraverso il racconto, la riflessione, momenti di silenzio.
41
Scuola elementare – Primo ciclo
UNITA’ “PERSONAGGI CHIAVE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
studiare il ruolo e la funzione dei personaggi chiave nelle comunità religiose.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere che ci sono persone chiave all’interno delle religioni;
essere in grado di sistemare queste persone chiave nel conteso della loro comunità religiosa;
essere consapevoli dei ruoli e delle funzioni fondamentali di queste persone;
iniziare a conoscere alcune delle ragioni per cui le religiosi si servono di persone designate ed il
concetto di servizio.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
porre domande in modo sensibile;
approfondire i concetti di ministero, guida, consulenza;
comportarsi in modo adeguato quando maneggiano oggetti particolari;
accettare la diversità e riconoscere le caratteristiche comuni;
fare dei collegamenti tra i personaggi chiave della loro vita e la nozione di personaggio chiave in
contesto religioso.
Domande chiave
Hai dei ruoli speciali? Aiuti mai gli altri? Non sei mai stato aiutato? Perché? Abbiamo bisogno che gli
altri ci aiutino? Quante persone ci sono che aiutano gli altri o danno loro dei consigli?
42
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
In alcune
Attraverso la
In molti luoghi i
tradizioni gli
preghiera, il rotolo buddisti ordinati e
uomini e le donne delle preghiere, la consacrati si
possono essere
lettura delle
prendono cura dei
malati, dei malati
ordinati e divenire scritture –
monaci e suore.
vengono inviati
mentali, dei
Laici ed ordinati
buoni pensieri per prigionieri, ecc.
possono sostenere aiutare gli altri in
la comunità
tutto ilmondo
Uomini e donne
Preghiere, servizi La Chiesa come
esercitano il
e culto guidati dai famiglia – con i
ministero in modi preti e dai ministri. ministri.
diversi nelle
L’uso della
Il ruolo del prete
diverse tradizioni; Bibbia.
che guida,
preti ordinati;
Il Nuovo
conduce, aiuta ed
ministri; monaci; Testamento parla amministra le
suore
della missione di necessità.
aiutare gli altri
Ministri laici
I
L’Imam ha una
conoscenza
approfondita del
Corano e della
guida islamica
G
Nessun
sacerdozio.
Il Rabbi è un
maestro della
legge ebraica.
I Rabbi possono
essere uomini o
donne (dipende
dalla tradizione)
Scritture
Stile di vita
Valori
Fede principale
I buddisti laici
sostengono i
buddisti ordinati.
Nei paesti
buddisti, gli
ordinati praticano
………….
I buddisti
seguono
l’esempio del
Buddha
I preti ed i
ministri
conducono il
culto e si
prendono cura
della comunità ,
in particolare di
coloro che ne
hanno più
bisogno.
Consiglio
spirituale
Il ruolo dell’Imam Chiunque può
L’Imam viene
è quello di
essere un Imam
spesso consultato
condurre le
ma coloro che
per i consigli e
preghiere e di far hanno una
una guida su
ricordare alla
migliore
qualsiasi
congregazione
comprensione del problema che ha
della guida del
Corano e delle
a che fare con la
Corano
Sunnah officiano i vita del
riti di passaggio,
musulmano
conducono la salah
e guidano i
musulmani
Qualsiasi persona Il Rabbi può
I Rabbi servono
competente può
condurre la
la comunità –
condurre il
celebrazione nella specialmente i
sinagoga il sabato; malati e gli
servizio alla
sinagoga.
può essere
anziani.
I servizi implicano chiamato ad
Officiano i riti di
l’uso della Torah, insegnare la lingua passaggio.
delle preghiere e
ebraica ai bambini Offrono aiuto e
degli inni
consiglio
spirituale
Amare Dio
attraverso
l’amore per il
prossimo.
L’esempio di
Gesù – il
comando di
servire
43
L’Imam
mantiene gli
insegnamenti e le
pratiche del
profeta
Maometto
I Rabbi spiegano,
insegnano e
consigliano la
legge di Dio e la
parola di Dio
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sono in grado di citare almeno due persone chiave all’interno delle tradizioni religiose;
• sanno descrivere il loro ruolo nella comunità in cui vivono;
• riconoscono gli abiti e gli oggetti speciali collegati ai personaggi chiave quando svolgono il loro ruolo
nella comunità.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• fare una lista delle persone che ci aiutano;
• fare un albero dell’amicizia;
• visitare un luogo di culto ed incontrare una persona responsabile dell’aiuto nella comunità, es. un rete,
un vicario, un pastore, un imam, ecc.;
• fare un’intervista a questa persona;
• scrivere una relazione sulla giornata tipo di un imam, un rabbi, un monaco, una suora, ecc.;
• concentrarsi sulla caratteristica peculiare del ruolo di una persona religiosa importante ( es. condurre il
culto, visitare i malati, ecc.) ed approfondirla nei dettagli;
• osservare gli oggetti o gli abiti speciali riguardanti il ruolo delle persone chiave (i vestiti, i libri delle
preghiere, ecc.); (assicurarsi che abbiano un significato religioso e non semplicemente culturale);
• disegnare i loro articoli di abbigliamento o i loro oggetti;
• discutere come le persone chiave aiutano e guidano gli altri e collegarsi alla domanda: chi aiuta loro?
44
Elementari – Primo ciclo
UNITA’ “INIZIAZIONI”
DESCRIZIONE DELL’UNITA’
Gli alunni dovranno:
sapere che le persone religiose segnano l’inizio della loro vita di fede con cerimonie, riti e tradizioni
speciali; iniziano a comprendere la ragione, lo scopo e la funzione di tali cerimonie e conoscono il
significato delle iniziazioni nelle diverse religioni.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che alcune religioni celebrano la nascita di un bambino con cerimonie particolari;
riconoscere che, per i credenti, tali cerimonie esprimono la relazione di Dio con la persona e l’inizio
di un viaggio spirituale di grande importanza;
riconoscono l’importanza delle cerimonie riguardanti la nascita per le comunità religiose.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riflettere e parlare dei nuovi inizi nella loro vita e nella loro famiglia;
riconoscere somiglianze nei riti di passaggio che segnano la nascita e/o l’iniziazione;
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della diversità;
riconoscere che per alcune religioni la fede nell’inizio della vita riguarda sia la vita sulla terra che la
vita nell’aldilà.
Domande chiave
Ricordi l’inizio della scuola? Ti ricordi una partenza di qualsiasi genere? Come ti sei preparato? Perché è
stata importante per te? La tua famiglia, come celebra la nascita di un bambino? Perché? Come pensi che
si sentano i familiari – mamma, papà, nonni, fratelli e sorelle?
45
AREE DI STUDIO
Persone
B L’esempio del
Buddha
Scritture
Il racconto di
Angulimala o il
racconto della
nascita del Buddha
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Il buddismo come
sentiero o viaggio
per tutti.
Preparazione –
impegno per
iniziare il viaggio
Stile di vita
Valori
Con l’impegno
superiamo la
sofferenza e
calmiamo i
desideri.
Nascita, morte e
rinascita.
Eternità della
vita
Come i Vangeli
Consacrazione di Battesimo o
Il battesimo
C Gesù è
battezzato
narrano la nascita ed un bambino.
consacrazione.
come segno o
all’inizio del
il battesimo di
Doni e simboli
I valori espressi sacramento
suo ministero
Gesù.
associati al
con le parole, i
dell’inizio di
Come viene
battesimo dei
segni ed i simboli una vita
ricordata la sua
bambini.
cristiana –
nascita?
Battesimo dei
vissuta
credenti
nell’amore di
Dio
Celebrazioni
Adhan – le prime I bambini sono
I Hijra – viaggio Le parole
del profeta
dell’Adhan
familiari, es.
parole che sente doni di Allah.
preghiere di
un bambino.
Tutti i bambini
Maometto dalla
ringraziamento per L’importanza
nascono
Mecca a
Medina.
la nascita di un
dell’Adhan
musulmani.
La storia di
bambino
Vita dopo la
Bilal e la prima
morte
chiamata alla
preghiera
Le storie di Abramo Recita di preghiere Brit Milah
Un patto
G Abramo e
Isacco
e Isacco: racconto
di benedizione alla (circoncisione). solenne con Dio
della nascita e
sinagoga per la
Cerimonia del
costituisce un
racconto del
nascita di un
battesimo delle
nuovo inizio
sacrificio.
bambino
ragazze ebree
L’idea di patto
solenne, sacrificio
46
Ogni giorno è un
nuovo inizio.
Voti e precetti
speciali. Come
influenzano la
vita di un
buddista
Fede principale
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sono in grado di descrivere due “iniziazioni” o riti di passaggio;
• sanno che i credenti celebrano i momenti della nascita e dell’iniziazione in modi diversi per esprimere
la loro fede;
• sanno narrare racconti religiosi riguardanti nascite speciali o altre iniziazioni.
ULTERIORI ATTIVITA’ (FACOLTATIVE)
Gli alunni potrebbero:
• discutere degli inizi che hanno vissuto, es. il primo giorno a scuola, in una nuova casa o le cerimonie e
celebrazioni che si svolgono alla nascita di un bambino,
• scrivere queste esperienze o drammatizzare alcuni eventi;
• leggere alcuni racconti riguardanti la nascita;
• intervistare il rappresentante di una religione sui riti della nascita o di iniziazione che si celebrano
nella sua religione;
• raccogliere ed esporre oggetti collegati alle cerimonie della nascita e dell’iniziazione;
• guardare un video sulle celebrazioni riguardanti la nascita e l’iniziazione;
• disegnare inviti per una cerimonia di questo tipo;
• scrivere una guida per la cerimonia;
• scrivere una poesia o una preghiera per un bambino appena nato;
• decidere un regalo speciale per un bambino che esprima cosa pensano i credenti riguardo ad un nuovo
inizio.
47
Elementari – Primo ciclo
UNITA’ “FESTIVITA’”
DESCRIZIONE DELL’UNITA’
Gli alunni dovranno:
imparare come le fedi religiose si esprimano attraverso le celebrazioni.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere come i credenti celebrano le festività;
comprendere che la celebrazione delle festività è condivisa dalle religioni ma si può esprimere in
modi diversi;
situare le festività nel loro contesto storico;
considerare il significato della festività per i credenti.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
considerare l’importanza dei racconti nella loro vita;
approfondire le domande riguardanti il significato ed il mistero;
esprimere i loro sentimenti attraverso il teatro, l’arte o la musica;
utilizzare i momenti di tranquillità per riflettere su ciò che stanno studiando;
sviluppare fiducia per esprimere le loro idee e la loro fede;
ascoltare gli altri e rispettare il diritto di avere idee e fedi diverse.
Domande chiave
Quali sono i nostri momenti speciali? C li celebriamo? In che modo ciò che facciamo mostra ciò che
crediamo? Gli altri come esprimono o dimostrano quello in cui credono? Come si celebra? Che cosa si
ricorda, commemora, celebra? Quali sentimenti provano i credenti?
48
AREE DI STUDIO
Festività
B Wesak
Cosa si celebra
Nascita,
illuminazione e
morte del Buddha.
Fede
Come si celebra
Il Buddha ed i suoi Nella notte di luna
insegnamenti.
piena i templi ed i
monasteri vengono
illuminati con candele.
Notte di meditazione e
candele.
Offerta di cibo, incenso
Interdipendenza
e fiori ai monaci.
Kathina
Cerimonia di
dei buddisti
Condivisione del cibo.
consegna delle vesti monaci e laici.
Si inviano cartoline
per i monaci
Condivisione nel
“merito”
Preparazione/attesa Gesù è Figlio di
Candele, culto,
C Avvento
Natale
della nascita di
Dio.
calendario, chiesa,
Gesù
L’incarnazione.
famiglia, doni, usanze,
Quaresima Tentazioni, morte e Racconti dei
vigilia, cibo e digiuno,
Pasqua
resurrezione di Gesù vangeli.
musica
Gesù è il Salvatore
Comandamento del
I Ramadan
digiuno. Prima
Shahadah: l’unico Digiuno. Pasti
rivelazione del
Dio è Allah. Il
comunitari. Moschea.
Corano.
Eid-ul-Fitr Termine del
profeta Maometto Preghiera. Cartoline.
digiuno.
è il suo ultimo
Sacrifricio. Offerte.
Eid-ulSacrificio da parte
messaggero
Hajj
Adha
di Ibrahim di suo
figlio
Libertà
Dio si prende cura Pasti simbolici.
G Pesach
(Pasqua)
dall’oppressione.
di tutti
Sinagoga. Pasti in
famiglia.
Chanukah Liberazione
Sinagoga. Chanukah
menorah. Celebrazioni
in famiglia
49
Temi possibili
Luce
Comunità
Giorni speciali
Luce
Arte
Storia
Celebrazioni
nel mondo
Autodisciplina
Obbedienza
Giorni speciali
Carità
Sacrificio
Calendario
lunare
Libertà
Cibo
Storia
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno raccontare la storia di una festività e collegarla ad una religione;
• conoscono il significato della festività per un credente;
• sanno parlare delle pratiche significative di una festività;
• si sanno comportare in modo adeguato quando incontrano un credente.
ULTERIORI ATTIVITA’ (FACOLTATIVE)
Gli alunni potrebbero:
• parlare di come celebrano i giorni speciali nella loro famiglia;
• ascoltare dei racconti e, se è appropriato, drammatizzarli;
• parlare del significato delle storie e collegarle alle loro esperienze;
• considerare come le festività esprimono la fede attraverso la storia, il rito, il linguaggio e ciò che
fanno i credenti;
• incontrare alcuni credenti e parlare di ciò che fanno durante le festività e dei sentimenti che provano;
• scoprire quali eventi nella storia delle religioni vengono celebrati o commemorati nelle festività.
Costruire una linea del tempo delle religioni;
• scoprire come una famiglia o una comunità religiosa celebrano – a casa o nei luoghi di culto;
comparare le pratiche di due religioni;
• studiare i simboli importanti utilizzati durante le festività e scoprire il loro significato per i credenti.
50
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER IL SECONDO
CICLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E PER LA SCUOLA MEDIA
Scuola elementare – Secondo ciclo
Il programma di studio prevede sette unità didattiche:
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
53
56
59
62
65
68
71
Luoghi di culto
Segni e simboli
Pellegrinaggi
Leader
Racconti della creazione
Scritture sacre
Festività
Note per la scuola elementare – secondo ciclo
L’unità didattica “Festività” prevede del materiale che può essere utilizzato nel momento durante l’anno
in cui cadono le particolari festività. Le unità sono state previste per un monte ore annuale di
insegnamento della religione di 45 ore (o almeno 75 minuti alla settimana).
Ogni singola scuola dovrebbe creare il proprio piano di lavoro. Si possono scegliere anche titoli diversi
per le varie unità, ad esempio le unità “Luoghi di culto”, “Leader” e “Segni e simboli” potrebbero essere
riunite in un’unica unità intitolata “Comunità”.
I contenuti o gli esempi dovrebbero riguardare una o due religioni. In un anno si dovrebbero insegnare i
contenuti di almeno due religioni. Si possono fare riferimenti anche ad altre religioni quando si riveli
appropriato. Si dovrebbe fare attenzione a mantenere l’integrità delle religioni studiate. I contenuti delle
unità didattiche dovrebbero assicurare profondità, ampiezza, continuità e progressione.
Al momento della programmazione tenere in considerazione i programmi svolti durante il primo ciclo
della scuola elementare.
Scuola media
Il programma prevede sette unità didattiche:
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
74
78
81
84
87
90
93
Le religioni ebrea, cristiana e musulmana
Le religioni indù, buddista e sikh
Relazioni, amicizia ed impegno
L’ambiente
Giustizia: partecipazione e coinvolgimento
Persone religiose contemporanee
La fede in Dio
51
Note per la scuola media
I contenuti delle unità prevedono un monte ore annuale di insegnamento della religione di 45 ore
complessive.
Si dovrebbero analizzare i contenuti di una o due religioni. In un anno si dovrebbero studiare almeno due
religioni. Quando si rivela opportuno si possono fare riferimenti ad altre religioni.
Le prime due unità offrono l’opportunità di studiare le religioni in modo più sistematico.
Ovviamente, oltre allo studio sistematico delle religioni, si prevede anche lo studio di argomenti compresi
nelle altre unità di studio scelte nel programma. Lo studio sistematico di ogni religione dovrebbe
occupare un periodo di tempo equivalente ai due terzi del quadrimestre.
Nella fase di programmazione è utile tenere in considerazione il programma già svolto alla scuola
elementare, per assicurare una certa continuità nell’educazione religiosa.
52
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “LUOGHI DI CULTO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
divenire consapevoli dei modi in cui una comunità di fede pratica il proprio culto ed altri modi in cui
utilizza l’edificio per esprimere le proprie idee, impegno e senso di appartenenza.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere che alcuni tratti tipici della religione sono comuni: luoghi di culto, culto, preghiera,
un’espressione della comunità;
sapere e capire che il culto esprime la fede;
sapere che il culto coinvolge l’arte, la musica, l’artigianato, l’architettura;
conoscere ed apprezzare l’importanza di oggetti e simboli religiosi per alcuni credenti.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
sviluppare la fiducia e la capacità di esprimere le loro idee e la loro fede;
dimostrare considerazione ed empatia con le idee degli altri;
riconoscere che somiglianze e differenze possono essere positive;
sviluppare la comprensione del significato di appartenere ad una comunità;
comportarsi in modo appropriato quando si maneggiano manufatti o si fanno delle visite;
sviluppare l’abilità di utilizzare momenti di silenzio e di tranquillità in modo efficace.
Domande chiave
Perché alcuni luoghi sono considerati speciali per il culto? La gente ha bisogno di essere in un particolare
luogo per praticare il culto? Perché le persone hanno bisogno di essere in un luogo particolare? Dov’è il
tuo luogo speciale? Perché alcune persone rendono alcuni luoghi speciali/belli? Tutti i luoghi particolari
hanno un’atmosfera? Dov’è Dio? Come dimostriamo che siamo felici, allegri, tristi? Non siamo mai
tranquilli? E’ importante stare tranquilli qualche volta? Ci piace fare o condividere le cose con altre
persone? Quando? Come?
53
AREE DI STUDIO
Persone
B Laici e consacrati:
loro ruolo nel culto
al Vihara/ luoghi di
incontro.
C Il culto può essere
individuale o
comunitario.
Condotto da preti,
vicari o ministri.
Altre persone sono
coinvolte.
Ruolo della
congregazione.
H Pandit .
D Importanza delle
visite ai maestri
spirituali (Guru).
Scritture
Le diverse
tradizioni hanno
schemi diversi di
culto
Es. recita del
Sutras, canto dei
Mantras, uso della
ruota delle
preghiere.
Padre Nostro.
Letture dalla
Bibbia.
Posizione speciale
dei Vangeli.
Racconti
dell’Ultima Cena/
l’Eucarestia.
Comunità,
Celebrazioni, Luoghi
Culto e meditazione
quotidiani a casa, al
tempio (Vihara) o nel
luogo di incontro.
La domenica come
giorno speciale per il
culto.
Culto comunitario in
chiesa, in cappella, nel
luogo d’incontro.
Chiesa come comunità
di credenti di tutte le
nazionalità.
Letture da molte
Mandir – il tempio
Scritture Sacre.
Puja quotidiana
Le più famose
(Arati), Murti, Prashad,
sono il Bhagavad reliquiario, Yajna
Gita, il Ramayana, (sacrificio del fuoco).
il Bhagavatam.
I Imam conduce la
Parole di apertura Moschea.
preghiera.
della Surah
Venerdì è il giorno
Le declamazioni del (capitolo) del
festivo.
muezzin chiamano Corano – al5 preghiere al giorno
alla preghiera.
Fatihah,
obbligatorie.
Shahadahprofessione di
fede.
G Rabbi- predica.
Ciclo annuale di
Sinagoga; luogo di
Cantore – un
letture della Torah. preghiera, studio e
cantante istruito.
Shema, preghiera attività comunitaria.
che esprime la
Shabbat – giorno del
fede.
riposo e del culto.
S Granthi legge dal
D Guru Granth Sahib
e predica.
Ragi è istruito nel
canto degli inni.
Mool Mantar:
dichiarazionedi
fede.
Letture dal Guru
Granth Sahib.
La comunità (Sangat)
pratica il culto di
domenica nei
gurdwaras – tutti sono
accolti.
54
Stile di vita
Valori
Giusta
consapevolezza.
Giusta azione, voti
speciali.
Reliquiario,
ciotole, immagine
del Buddha.
Fede principale
Uso di silenzio,
musica, colori,
manufatti, segni e
simboli, es. croce,
crocifisso, rosario,
pane e vino, icone.
Gesù come Figlio
di Dio, morto per
salvare ogni
persona.
L’Eucarestia.
Puja (il culto)
avviene tutti i
giorni nel mandir
o a casa.
Puja.
Culto di Dio – che
permea
completamente lo
Spirito Santo,
Brahman.
Salat.
Allah come unico
vero Dio.
Il profeta
Maometto come
ultimo messaggero
di Dio.
Wudu è la
preparazione alla
preghiera.
Posizioni della
preghiera e
significati.
Stuoino per la
preghiera, bussola.
Sinagoghe
riformate e
ortodosse.
Preghiere, salmi,
importanza della
ripetizione.
Arca, luce eterna.
Langar – pasto
comunitario.
Meditazione.
Prashad. Khanda –
simbolo. Ramala –
coperta per il Guru
Granth Sahib.
Quattro verità
nobili.
Eight-fold path.
Tre tesori (o
gioielli).
Servizio del
Shabbat.
Dio è unico.
La Torah contiene
il fulcro della fede.
Ik Onkar – Unico
Dio.
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• conoscono le caratteristiche principali del culto nelle religioni studiate;
• sanno che il culto, la preghiera, il senso comunitario sono centrali in molte religioni;
• sanno esprimere i loro pensieri con l’arte, la musica, la recitazione, ecc.
• sanno usare periodi di tranquillità per riflettere su ciò che è stato studiato;
• hanno dimostrato considerazione nei confronti delle idee e delle fedi degli altri;
• sanno spiegare due azioni simboliche delle religioni studiate;
• sanno identificare i manufatti e sanno come vengono utilizzati da alcuni credenti.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere dei luoghi che per loro sono speciali e del perché sono speciali;
• discutere degli edifici nella comunità che hanno scopi e funzioni particolari in cui le persone possono
partecipare;
• parlare con i credenti sul significato dei luoghi di culto;
• guardare film o vedere quadri che rappresentano atti e rituali di culto e scoprire le fedi ad essi
associate (o assistere ad un atto di culto);
• approfondire le differenze tra atti di culto pacifici ed individuali e quelli comunitari;
• considerare quale impegno potrebbe comportare verso un gruppo religioso – parlare dell’importanza
dell’appartenenza ad un gruppo e condividere le attività. Parlare ed interrogare i visitatori;
• sedere tranquillamente e poi parlare di ciò che si è provato – utilizzare una candela, musica soft ed
esercizi silenziosi, dove si rivelasse opportuno;
• esaminare le emozioni che si possono esprimere nel culto religioso e nella preghiera: gioia, lode,
colpa e penitenza;
• fare un’esposizione di preghiere famose; parlare delle parole e del loro significato per i credenti:
Ascoltare registrazioni di musica sacra di preghiere, se opportuno;
• ascoltare suoni che richiamano alla preghiera o al culto;
• disegnare manifesti che richiamano alla preghiera o al culto;
• considerare l’importanza della preghiera e del culto, del rito e della cerimonia nella vita delle persone.
Discutere dei diversi atteggiamenti nei confronti delle forme di culto;
• osservare i manufatti che aiutano a praticare il culto;
• visitare luoghi di culto – esaminare il culto ed il modo in cui è utile alla comunità;
• esaminare l’atmosfera dell’edificio attraverso i sensi ed in momenti di silenzio; discutere quale
comportamento è appropriato per la visita;
• riflettere sull’esperienza e parlare dei sentimenti che ha evocato.
55
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “SEGNI E SIMBOLI”
Descrizione dell’unità
Gli alunni vengono incoraggiati a:
capire come alcune religioni ricorrano alla forma simbolica per esprimere gli elementi essenziali della
fede e a valutare che impatto abbia questo processo sui credenti.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni dovrebbero imparare a:
•
•
•
conoscere le idee principali delle religioni studiate;
considerare il significato dei simboli e del linguaggio simbolico per i credenti;
apprezzare il fatto che alcuni credenti considerano sacri alcuni manufatti e sapere come questi
vengono utilizzati.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni dovrebbero imparare a:
•
•
•
•
•
essere consapevoli di come segni e simboli vengono utilizzati nell’ambiente che li circonda;
esprimere i propri pensieri e sentimenti in forma di musica, teatro, arte (es. calligrafia ecc.);
maneggiare i manufatti con attenzione e sensibilità;
sviluppare le proprie idee e valori;
riconoscere e rispettare il diritto delle persone ad avere idee e fedi diverse.
Domande chiave
Che cosa è importante per me/noi?
Come possiamo esprimere chi siamo e ciò che è importante per noi senza usare le parole?
Possiamo mandare un messaggio senza usare le parole?
56
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
Scritture
Monaci – testa
rasata.
Significato delle
vesti colorate (es.
zafferano,
bianco, marrone
e porpora).
Ciotola.
Paramenti sacri,
abbigliamento e
uniformi.
H
D
Umiltà: Sari,
dhoti, ecc.
(abbigliamento
della tradizione
hindu).
I
Calligrafia del
testo coranico.
G
Papalina –
kippah.
Scialle da
preghiera – tallit.
Tefillin
(filatteri).
S
D
Abito umile:
bana – tunica.
Scritture
calligrafiche del
Corano e loro
significato.
Comunità
Celebrazioni
Luoghi
Ruota della
preghiera, candele,
incenso, loto, acqua,
fiori, foglie, rosari.
Albero Bodhi.
Immagine del
Buddha, quadri di
Bodhisattvas.
Pesce – pesca.
Croce – crocifisso.
Chi-ro.
Pane e vino.
Acqua, candele,
fuoco, incenso,
colori, agnello,
colomba, aquila.
Loto, AUM,
Swastika, zafferano.
Vassoio del Puja sono rappresentati 5
elementi.
Stile di vita
Valori
Fede principale
Cerimonie nella
Eternità della vita.
notte di luna piena. Illuminazione.
Gli oggetti sul
Eight-fold path.
reliquiario sono
ognuno simbolo di
offerta, i cinque
sensi – la mente.
Trinità: Dio –
Padre; Gesù –
Figlio; Spirito
Santo.
Dio come uno
Spirito Sacro che
permea tutto
venerato in molte
forme, come
l’incarnazione
divina – avatara.
Valore della
Un segno di fede Allah come unico
calligrafia coranica. simbolico esterno, vero Dio.
Wudu prima della
es. Hijab, barba,
Shahadahpreghiera.
minareto, cupola, professione di
Ihram – abito del
ecc.
fede.
pellegrinaggio.
Dio è unico.
Ka’bah.
Ner Tamid (luce
eterna).
Magen David
(scudo di Davide).
Mezuzah.
Menorah. Pasti del
sabato.
Seder meal a
Pasqua.
5 Ks turbante.
Mool Mantar.
Ik Onkar.
Unico Dio (Ik
Khanda.
Onkar).
Langar.
57
Tilak – segno
sacro applicato
sulla fronte di
uomini e donne
hindu.
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
•
•
•
sono in grado di associare i simboli con alcune religioni;
sanno spiegare il messaggio che alcuni segni e simboli hanno per i credenti;
sono in grado di produrre un simbolo personale che rifletta i loro interessi ed impegni.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
•
•
•
•
•
•
•
•
collezionare ed esporre segni e simboli della vita quotidiana (es. pubblicità, segnali stradali, distintivi,
codici, icone del computer, marche) e discutere dei loro messaggi e significati, informazioni, avvisi,
istruzioni, ecc.;
disegnare il loro distintivo personale;
parlare del modo in cui segni e simboli esterni dimostrano la fede e l’impegno interiori;
visitare luoghi di culto, trovare i simboli ed esaminare il loro significato per i credenti;
esporre oggetti, manufatti e simboli associati ad una fede particolare. Scoprire come sono utilizzati ed
il loro senso per i credenti;
incontrare un credente e parlare delle sue idee;
esaminare il significato dei gesti e delle posture del corpo nel culto, es. strette di mano, baci, auguri,
genuflessioni, inchini, prostrazioni, ecc.;
esaminare come il tipo di abbigliamento sia significativo in alcune religioni; colore, uniformi, umiltà e
rispetto ecc.
58
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “PELLEGRINAGGI”
Descrizione dell’unita’
Gli alunni dovranno:
studiare il pellegrinaggio e lo spazio che occupa nelle religioni considerate; conoscere i maggiori centri di
pellegrinaggio e il modello delle varie attività connesse al pellegrinaggio; comprendere gli scopi ed il
ruolo dei pellegrinaggi; collegare il pellegrinaggio religioso al significato della propria vita come viaggio
spirituale che necessita di direzione ed impegno.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
studiare le origini, la storia e lo sviluppo dei pellegrinaggi nelle diverse religioni;
ampliare la loro comprensione che il pellegrinaggio è un elemento condiviso da una serie di religioni,
ma che occupa una posizione diversa in ogni tradizione;
studiare il ruolo e lo scopo attuali del pellegrinaggio nella vita dei credenti;
sviluppare l’abilità di mettersi a fianco dei pellegrini delle varie fedi in modo da potersi
immedesimare nella ricerca religiosa e spirituale.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
imparare che il pellegrinaggio comporta un viaggio fisico e spirituale che può essere messo in
relazione ai loro viaggi ed al senso della vita e delle sue fasi come viaggio che richiede degli impegni;
considerare il valore del pellegrinaggio o del viaggio spirituale nella loro vita;
parlare di e rispondere in prima persona a racconti e relazioni di pellegrinaggi;
invitare persone che hanno fatto un pellegrinaggio per discutere della loro esperienza;
sviluppare curiosità ed apertura mentale riguardo alla varietà di pratiche associate al pellegrinaggio;
sviluppare senso critico e di giudizio.
Domande chiave
Perché la gente ha bisogno di viaggiare? Come viaggia e come viaggiava? In cosa consiste la differenza
tra un pellegrinaggio ed una vacanza? In cosa sono simili? Cosa si fa quando si giunge a destinazione?
Quanto è importante la preparazione? Che cosa serve? Come varia l’idea di pellegrinaggio tra persone di
fedi diverse e tra persone della stessa fede? Che differenze ci dovrebbero essere tra un turista ed un
pellegrino se venisse chiesto loro di parlare del loro viaggio? Che cosa significa affermare che un
pellegrinaggio è un viaggio interiore? In che modo la vita può essere descritta come un pellegrinaggio?
59
AREE DI STUDIO
Persone
B
Scritture
Comunità,
Celebrazioni, Luoghi
La vita del
Racconto dei
Reliquiario e luoghi
Buddha come
primi anni di vita santi associati al
viaggio verso
del Buddha
Buddha, es. Bodh
l’illuminazione
Gaya, il Parco dei
Cervi
C
I cristiani
seguono i passi
della vita di
Gesù: in Galilea
e Gerusalemme.
Luoghi
collegati ai
santi, es.
Canterbury,
Lourdes, Iona
Storie e racconti
dei pellegrini, es.
Il viaggio del
pellegrino, la
storia di
Bernadette e di
Lourdes, i santi
celtici
I
I musulmani
adempiono
l’obbligo di
andare in Haji
(pellegrinaggio)
se possono
permetterselo,
almeno una
volta nella vita
Racconti di
Ibrahim, Hajra e
Isma’il (pbut).
Resoconti del
passato e del
presente
dell’Haji e Umra
G
Mosè ed il
popolo nel
deserto.
Ebrei che
visitano
Gerusalemme
Il racconto
dell’Esodo delle
peregrinazioni
nel deserto – il
monte Sinai e le
Tavole della
Legge
Betlemme,
Gerusalemme: la Via
della Croce, la
Tomba.
Canterbury
(S.Tommaso), la
preghiera di Lourdes
(la Vergine),
guarigione ed
integrità, i giovani e
Taizé
La Mecca, Mina e
Muzdalifah.
Lo schema ed il rito
dell’Haji.
Visite a Medina
Stile di vita, Valori Fede principale
La vita come una
ricerca della
Giusta Via.
La vita dei laici e
dei consacrati
Impegno alla
sequela di Cristo.
I sacramenti – dal
battesimo alla
confermazione, un
percorso per unirsi
alla comunità della
Chiesa.
Il viaggio di fede
Il buddismo
come Sentiero o
Via.
L’Ottuplice
Sentiero.
L’identità tra
mondo
“interiore” ed
“esteriore”.
Il mondo come
qualcosa di
sacro.
Luoghi e persone
come segni e
simboli di realtà
spirituali.
Il bisogno di
seguire Cristo
come strada
verso il Padre
Obbligo dell’Haji
in base ad alcune
condizioni – i
motivi e lo scopo
dell’Haji –
servizio ad Allah.
Il viaggio
spirituale è
implicato
L’Haji – il quinto
pilastro dell’Islam
ed un obbligo per i
musulmani che
possono
permetterselo.
Umra –
pellegrinaggio in
qualsiasi periodo
dell’anno alla
Mecca
Gerusalemme – il
La vita dell’ebreo La sequela
Muro d’Occidente.
– il percorso dalla fedele della
Masada – un
cerimonia della
Legge come vita
circoncisione e del santa
monumento della
resistenza ai Romani. battesimo per le
Le celebrazioni dei
femmine al Bar
pellegrinaggi biblici: (Bat) Mitzvah.
Pasqua, Shavuot,
Divenire membro
Sukkot
della comunità a
pieno titolo
60
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno identificare i luoghi di pellegrinaggio ed i motivi per cui sono importanti per i credenti;
• conoscono le origini, lo sviluppo ed il modello attuale dei pellegrinaggi nelle diverse fedi;
• sanno capire i diversi motivi per cui i credenti vanno in pellegrinaggio e lo spirito implicato;
• sanno esporre le proprie idee e dimostrano sensibilità per le idee degli altri;
• sanno collegare il pellegrinaggio alla loro esperienza di vita.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere sul perché le persone fanno viaggi speciali;
• programmare un viaggio speciale o adattare il programma di una gita scolastica a questo scopo;
• fare una ricerca geografica sui centri e sulle vie di pellegrinaggio; costruire mappe o guide;
• scoprire perché i luoghi sono importanti e studiare la storia e lo sviluppo dei pellegrinaggi verso
questi luoghi;
• descrivere il rito e le pratiche dei pellegrinaggi con i significati ad essi conferiti dai pellegrini;
• invitare dei credenti che sono stati in pellegrinaggio per parlare della loro esperienza; individuare
domande da porre loro; registrare le loro idee e sentimenti;
• ascoltare storie e relazioni di pellegrinaggi; scrivere resoconti personali immaginari;
• comparare i diversi obiettivi dei pellegrinaggi nelle religioni studiate;
• fare un dibattito discutendo a favore e contro i pellegrinaggi nel mondo odierno e nel modo odierno di
essere religiosi;
• parlare del concetto di vita come pellegrinaggio; ideare una linea del tempo relativa al viaggio della
vita segnando gli eventi importanti ed i nuovi impegni;
• ricercare quali caratteristiche richieste dai pellegrini sono quelle necessarie per la nostra vita o per un
viaggio spirituale.
61
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “LEADER”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
ampliare la loro comprensione sul senso dei leader nelle religioni e di come tali leader hanno influenzato
il comportamento e la pratica religiosa.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che le religioni hanno leader, fondatori e riformatori importanti, che hanno dimostrato con
l’esempio e con il loro insegnamento come dovrebbero vivere i credenti;
comprendere che molte religioni insegnano che i loro leader religiosi furono scelti per spiegare in
modo comprensibile ai credenti la volontà di Dio;
comprendere che gli insegnamenti e gli esempi dei leader religiosi influenzano la vita dei credenti di
oggi.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
iniziare cercare un significato dietro al senso letterale, es. quando approfondiscono racconti religiosi;
considerare la diversità in modo positivo e riconoscere quanto vi è di simile;
saper riconoscere da quali persone sono stati influenzati, come queste hanno condizionato le loro idee,
valori ed atteggiamenti.
Domande chiave
Perché una persona è importante per te? Che cosa fa di una persona un leader? In cosa i leader religiosi
sono diversi dagli altri leader? Come i credenti vengono influenzati dai leader religiosi?
62
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
Il Buddha:
cosa significa
il termine
buddha.
Il Buddha
come esempio
per i buddisti e
per gli altri
Racconti della
vita e degli
insegnamenti
del Buddha
C
Gesù – il
Cristo, cosa
significa.
Gesù, persona
reale, un ebreo,
come esempio
per i cristiani
Racconti della
vita e degli
insegnamenti
di Gesù.
Storie narrate
da Gesù
I
G
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Sangha, come la
comunità cerca
di seguire gli
insegnamenti e
gli esempi del
Buddha, es.
attraverso i
cinque precetti
La Chiesa come
famiglia di
credenti.
Come l’anno
liturgico ricorda
e celebra
l’esempio di
Gesù, es. la
Pasqua
Alcuni profeti Racconti della Importanza della
citati nel
vita di Ibrahim, comunità e del
Corano ed altri Musa, ‘Isa e
ruolo di ciascuno
come Aishah, del profeta
all’interno di
Fatima,
Maometto
essa.
Khadijah, ecc.
Zakat –
attenzione per le
persone meno
fortunate.
Eid-ul-Adha
Abramo come Racconti di
Importanza della
esempio, per
Abramo e di
fede, del
gli ebrei, di
altri leader
pentimento e
fede, coraggio dalla Tanakh
della carità.
e obbedienza a
Osservanza del
Dio
Rosh Hashanah e
dello Yom
Kippur
63
Stile di vita
Valori
Fede principale
I buddisti laici
tentano di essere
un esempio
vivente a casa, al
lavoro,
prendendosi cura
della comunità.
I buddisti
consacrati – abiti e
modo di vivere
differenziato
L’insegnamento di
Gesù espresso nei
valori cristiani, es.
fede, speranza,
amore, perdono.
I cristiani cercano
di seguire
l’esempio di Gesù
Il Buddha come
esempio per tutti
i buddisti, es.
compassionevole
e coraggioso.
L’Ottuplice
Sentiero
Devozione ad
Allah, cura e
rispetto per tutto il
creato.
I musulmani
cercano di seguire
l’esempio dei
messaggeri di
Allah
I messaggeri di
Allah come
esempi per i
musulmani.
Concetti di
perdono, del
prestare servizio,
ecc.
Gli ebrei cercano
di obbedire alle
leggi di Dio
seguendo gli
esempi dei loro
leader.
Il mezuzah
identifica la casa
dell’ebreo.
Osservanza del
Shabbat e del
Kashrut
Dio si prende
cura di tutti ed
invia i leader
come aiuto nella
guida dei
credenti
Gesù come
esempio per i
cristiani: amore,
perdono,
abnegazione,
coraggio, fede,
speranza
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sono in grado di collocare due leader all’interno della loro religione e di spiegare la loro importanza
per i credenti;
• comprendono che questi leader esercitano una certa influenza nella vita quotidiana dei credenti;
• sanno che i leader religiosi vengono ricordati in alcune cerimonie, tradizioni e riti e a volte nelle
celebrazioni.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere e rappresentare in immagini o per iscritto le persone importanti o speciali nella loro vita;
• fare una lista di leader conosciuti. Discutere delle qualità necessarie per essere un buon leader.
Leggere dei racconti in cui un individuo assume il ruolo di leader. Considerare come questi
influenzano le altre persone nei racconti;
• leggere racconti di leader religiosi. Cercare il messaggio o l’esempio che il racconto offre ai credenti;
• invitare il membro di una religione nella scuola per discutere del perché un leader religioso è
importante per i credenti della sua religione. Concentrarsi su come gli esempi e gli insegnamenti di un
leader religioso influiscono sulla vita quotidiana delle persone;
• considerare come la vita, gli insegnamenti e l’esempio di un leader religioso sono riflessi nelle
celebrazioni e in altre cerimonie, riti e tradizioni;
• scrivere racconti “C’ero anch’io”, descrivendo dei leader religiosi ed episodi significativi della loro
vita.
64
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “RACCONTI DELLA CREAZIONE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
Sviluppare la comprensione del concetto di creazione e delle diverse idee riguardo alla creazione
dell’universo; approfondire le loro idee riguardo alla creazione ed esprimere la loro fede ed i loro
sentimenti.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere che le religioni trasmettono resoconti, racconti e tradizioni che esprimono una fede particolare
circa la creazione e l’idea di Dio creatore;
sapere che c’è più di un racconto della creazione;
comprendere che molte religioni concepiscono Dio come forza creativa e rivelata nella natura in modi
diversi;
iniziare ad apprezzare alcune delle conseguenze per alcuni credenti che derivano dal fatto di
considerare loro stessi come creature di Dio.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
rendersi conto della varietà di credo riguardo alla creazione (religiose e scientifiche);
divenire sempre più fiduciosi ed in grado di esprimere le loro idee e di abbozzare delle risposte a
domande sulla creazione;
iniziare a rendersi conto che le religioni offrono risposte diverse a tali domande;
apprezzare il mondo che li circonda; capire le loro responsabilità in rapporto ad esso ed esprimere
sentimenti di timore sacro e stupore.
Domande chiave
Da dove veniamo? Come è stato creato il mondo? Come possiamo saperlo? In cosa questo racconto è
diverso o simile agli altri? Che cosa significa che Dio crea le persone e l’universo? Le persone che
credono questo sono diverse da coloro che non lo credono? Perché?
65
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Scritture
Non ci sono
racconti della
creazione.
La legge di causa
ed effetto si
applica a tutti i
fenomeni naturali.
Importanza del
presente più che
dell’origine del
mondo
La storia della
creazione è scritta
nel libro della
Genesi nel
Vecchio
Testamento
Comunità,
Stile di vita
Celebrazioni, Luoghi
Valori
Distacco dalle cose
materiali.
Controllo del
desiderio
Fede principale
Festa del
Ringraziamento e
Giorno delle
Rogazioni
(tempo delle
semine).
I credenti
rendono grazie a
Dio per i frutti
della terra –
semina e raccolto
Responsabilità di
chi presta un
servizio.
Lavorare con Dio
per prendersi cura
del mondo.
Eguaglianza nella
condivisione dei
suoi frutti
Dio ha creato il
mondo.
Gli esseri umani
sono creature che
occupano un posto
speciale
Il compito
dell’uomo è quello
di prendersi cura
delle creature di
Dio.
Non si dovrebbero
maltrattare gli
animali.
Non si deve mai
sprecare il cibo.
Usare e non
abusare del mondo
Si deve godere
della creazione di
Dio come una
benedizione – ma
non abusarne.
Ognuno dovrebbe
sentirsi interessato
a tutti i viventi e a
tutti coloro che
verranno
Tutto è stato
creato da Allah.
Gli esseri umani
sono stati creati da
Dio ed a Lui sono
sottomessi.
Le origini della
creazione e la sua
fine
Adamo ed La storia della
Eva (2:117 creazione nel
& 15.40)
Corano.
La varietà della
creazione (35: 2728), il fine della
creazione (51: 5658)
La storia della
creazione nella
Torah: Genesi
Celebrazioni il
Sukkot offre la
possibilità di
rendere grazie a
Dio per i frutti
della creazione
66
Importanza della
vita come
cambiamento
continuo, la
creazione avviene
in ogni momento
Dio ha creato il
mondo – è il
principio di tutte le
cose.
Gli esseri umani
sono le creature
più importanti di
Dio
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• conoscono e sanno narrare i racconti della creazione tratti da due tradizioni religiose;
• sanno come le diverse religioni celebrano e rendono grazie per la creazione;
• comprendono come i credenti riconoscono di avere la responsabilità di prendersi cura del mondo;
• sono in grado di esprimere le loro idee, sentimenti e credo riguardo al mondo.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• scrivere i loro racconti: “Come è nato il mondo?”;
• sostenere i racconti di almeno due religioni riguardanti la creazione;
• leggere inni e preghiere selezionati che esprimono fede nella creazione e ringraziamento;
• scrivere poesie, preghiere ed inni sulla creazione;
• utilizzare il teatro, la danza, la musica, per narrare i racconti della creazione;
• creare oggetti d’arte ispirandosi a racconti della creazione, esaminare dipinti ecc. che rappresentano la
creazione;
• leggere racconti e miti della creazione di diverse tradizioni culturali (es. aborigeni, indiani
nordamericani);
• costruire o rappresentare gli oggetti che trovano belli o misteriosi;
• discutere queste domande: A chi appartiene il mondo? Chi dovrebbe prendersi cura del mondo?
Come?
• invitare dei credenti per discutere sulla loro idea della creazione e sul loro posto all’interno di essa;
• impegnarsi in iniziative di cura e conservazione dell’ambiente a livello locale e globale.
67
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “SCRITTURE SACRE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
ampliare la loro conoscenza delle scritture sacre e rivelate e capire i modi in cui i credenti le apprezzano,
le utilizzano e le comprendono.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere che molte religioni si avvalgono di scritture sacre e rivelate;
sapere che tali scritture vengono utilizzate e comprese dai credenti in modi diversi e che il modo in
cui le utilizzato influisce sulla loro vita;
rendersi conto che le scritture sacre contengono una varietà di forme diverse di scrittura che vengono
utilizzate dai credenti come guida per la vita quotidiana;
iniziare a comprendere le origini, lo sviluppo ed il linguaggio di una selezione di scritture sacre e
dell’uso del linguaggio religioso.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
esprimere le loro idee e valori con sempre maggiore fiducia;
comprendere il significato e l’importanza della parola scritta;
riconoscere e rispettare la diversità tra le religioni e all’interno di queste;
assumere un atteggiamento adeguato quando maneggiano scritture sacre e rivelate e quando
interagiscono con i credenti.
Domande chiave
Perché i credenti considerano sacre o rivelate alcune scritture? Che cosa significa “sacre” e “rivelate”?
Sono vere? Che cosa significa “vere”? In cosa consiste la differenza tra una scrittura sacra e le altre?
Quali “regole di vita” contiene? Come si può dire che un libro contiene la parola di Dio? Perché i credenti
trattano in questo modo le scritture sacre? E noi abbiamo dei libri “sacri” o speciali?
68
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Le sacre
In origine era una La maggior parte
scritture
tradizione orale. delle Viaharas
vengono lette Pali Canon,
sono copie delle
in casa
Tripitaka. Come e scritture sacre.
quando sono state Possono essere
scritte.
utilizzate nel culto.
Scritto originale, La recita delle
Sutras è una forma
traduzioni,
contenuti
di culto
Molti cristiani La storia della
L’uso della Bibbia
leggono la
Bibbia: il Nuovo nel culto, durante
Bibbia
Testamento –
le feste e nella
regolarmente – origini, scritti
celebrazione
alcuni tutti i
originali,
giorni.
traduzioni.
Arabo, greco,
E’ utilizzata
latino, lingua
per la
preghiera e la volgare.
meditazione
Contenuti
Importanza per Il Corano in
Il Corano offre i
i credenti della origine è stato
principi
rivelato in arabo. fondamentali per
lettura
quotidiana del E’ possibile
prendere delle
Corano e della tradurre solo il
decisioni.
comprensione significato del
Lettura del
Corano
Khutbah
del suo
messaggio
(sermone) prima
(Qur’an 2:2)
della preghiera
dello Jummah al
venerdì nella
moschea
Il ruolo della
La Tanakh.
L’uso dei rotoli
Tanakh (che
Scritto ebreo.
della Torah nel
comprende la Origini e
culto, es. ne viene
Torah) nella
traduzioni.
letta una porzione
vita dei
Contenuti
settimanale.
credenti
La festa del
Simchat Torah
(esultanza della
legge)
69
Stile di vita
Valori
Fede principale
La vita e gli
insegnamenti del
Buddha sono
registrati nel Pali
Canon/ Tripitaka.
Sono una guida
per la vita
Le scritture
contengono gli
insegnamenti e la
storia della vita
del Buddha
La Bibbia offre
un aiuto e delle
regole in base
alle quali
condurre la
propria vita
La Bibbia come
parola di Dio – in
che modo si crede
ciò.
Gesù è Dio
incarnato
Il Corano è
parola di Allah
Il Corano è il
libro guida
definitivo per
l’eternità
La Torah
contiene i Dieci
Comandamenti.
I racconti offrono
degli esempi per
la vita
I libri della Tanak
contengono una
guida e la storia.
Testimoniano la
relazione speciale
tra Dio ed il
popolo ebreo
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sono in grado di nominare almeno due scritture sacre e rivelate e di collocarle nelle loro religioni ;
• conoscono e sanno descrivere in breve il contenuto, le origini ed il linguaggio di una particolare
scrittura sacra e rivelata;
• dimostrano la comprensione del perché le scritture sacre e rivelate sono speciali per i credenti e come
essi lo esprimono.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• analizzare esempi di scritti originali delle scritture sacre e rivelate e le traduzioni del loro significato
in lingua corrente;
• visitare un luogo di culto per vedere esempi ed ascoltarne la lettura;
• paragonare degli estratti (es. racconti o regole di vita) da scritture sacre e rivelate; discutere di che
cosa queste insegnano ai credenti;
• scrivere o leggere un racconto con una morale o un messaggio; costruire un libro di “regole di vita” –
lavorando in modo collaborativo;
• analizzare come le scritture sacre e rivelate vengono conservate, maneggiate ed utilizzate nelle diverse
tradizioni;
• fare una copertina adeguata o un sostegno per un libro sacro particolare;
• chiedere ad un credente di spiegare loro perché un testo sacro o rivelato è speciale per loro e come lo
utilizzano;
• fare una linea del tempo per mostrare le origini e lo sviluppo di una particolare scrittura sacra;
• leggere scritti diversi; ascoltare la loro lettura; tentare di scrivere in lingua straniera – se possibile
utilizzando metodi e materiali tradizionali;
• scrivere una “guida per principianti” ad una scrittura sacra o rivelata.
70
Elementari – Secondo ciclo
UNITA’ “ FESTIVITA’”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare come i credo religiosi fondamentali vengono espressi con le festività.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere quali festività sono celebrate dai credenti;
capire che la celebrazione delle festività è un fatto condiviso dalle religioni, ma può essere espressa in
modi diversi;
collocare le festività nel loro contesto storico;
considerare cosa significhino le festività per i credenti.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
considerare la rilevanza dei racconti per la loro vita;
esaminare domande riguardanti il significato e il mistero;
esprimere i loro sentimenti più intimi attraverso il teatro, l’arte o la musica;
utilizzare i momenti di silenzio per riflettere su quanto è stato studiato;
sviluppare la capacità di esprimere le loro idee e la loro fede;
ascoltare gli altri e rispettare il diritto di sostenere idee e fedi diverse.
Domande chiave
Quali sono i nostri momenti speciali? Come li celebriamo? In che modo ciò che noi mostriamo esprime
ciò in cui crediamo? E gli altri come esprimono o dimostrano ciò in cui credono? Come lo celebrano?
Che cosa viene ricordato, commemorato o celebrato? Che cosa provano i credenti?
71
AREE DI STUDIO
Persone
B
C
I
G
Scritture
(Wesak, Kathina)
Losar (Tibetano) Celebrazione
dell’anno nuovo
(vecchio
calendario) e
dell’inizio della
primavera.
Anno Nuovo
Celebrazione
dell’anno nuovo
(calendario
occidentale)
(Avvento,
Natale,
Quaresima,
Pasqua)
Ascensione
Gesù asceso al
cielo.
Pentecoste
Discesa dello
Spirito Santo sui
discepoli
(Ramadan, Eidul-Fitr, Eid-ulAdha)
Milad-un-Nabi
Compleanno del
profeta Maometto.
Lailat-ul-Barah
Perdono
Miraj
Notte
dell’ascensione
Lailat-ul-Qadr
Rivelazione del
Corano
Ashura
Martirio di Imam
Hussain
(Pesach)
Libertà
Rosh Hashanah Anno nuovo
Yom Kippur
Giorno della
Redenzione
Shavout
Consegna della
Legge
Sukkot/Tabernac Il raccolto
les
Chanukah
Liberazione
Purim
Liberazione
Nono di Av
Distruzione del
tempio
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Stile di vita
Valori
Offerte al Buddha.
Un inizio fresco. Meditazione, canto,
giochi, condivisione
Prendere o
del cibo.
rinnovare gli
Pulizie di primavera,
impegni e le
il prossimo.
decisioni per
Fare la carità.
l’anno nuovo
Forme diverse di
celebrazione nelle
diverse tradizioni
Fede principale
Primavera
Nuovi inizi
Impegni per il
nuovo anno
Prefiggersi mete
ed obiettivi
Gesù è Figlio di
Dio.
Salvatore.
La chiesa.
La venuta dello
Spirito Santo
Culto. Vigilia,
preghiera, musica.
Visite alle famiglie.
Uso dei colori
Fuoco
Luce
Simboli
Il profeta
Maometto è
l’ultimo e il più
grande dei
messaggeri di
Allah.
Allah è l’unico
Dio
Recita e lettura del
Corano.
Preghiera
Moschea
Digiuno
Giorni speciali
Rivelazione
Pentimento
Unico Dio –
creatore e
curatore
72
Culto nella sinagoga. Calendario
Pasti in famiglia.
Inizi
Libertà
Pentimento
Soffio del Shofar.
Raccolto
Regole
Cibo e digiuno
Costruzione del
Sukkot.
Digiuno, pentimento.
Cordoglio
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno narrare il racconto di una festività e lo collegano alla religione a cui appartiene;
• conoscono il significato della festività per un credente;
• sanno parlare di alcune pratiche significative di una festività;
• si sanno comportare in modo adeguato quando incontrano un credente.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• parlare di come hanno celebrato momenti speciali a scuola o nelle loro famiglie;
• ascoltare racconti: raccontarli, interpretarli in rappresentazioni teatrali o giochi di ruolo;
• parlare del significato dei racconti e collegarli alla loro vita;
• considerare come le festività esprimono i credo fondamentali attraverso racconti, rito, linguaggio e le
azioni dei credenti;
• incontrare e parlare con i credenti riguardo a ciò che fanno durante le festività e a quali sentimenti
sono implicati;
• scoprire quali eventi nella storia della religione vengono celebrati o commemorati con una festività.
Fare una linea del tempo della religione;
• scoprire come una famiglia o una comunità religiosa celebrano – a casa o in un luogo di culto.
Paragonare le pratiche di due religioni;
• analizzare i simboli importanti utilizzati durante le festività e scoprire che cosa significano per i
credenti.
N.B. E’ possibile “rivisitare” le festività già studiate alla scuola materna o nel primo ciclo analizzando più
approfonditamente le pratiche e le fedi. Inoltre la stessa festività può essere “rivisitata” nello stesso anno
affrontando un tema diverso.
73
Scuola media – Classe prima
UNITA’ “LE RELIGIONI EBREA, CRISTIANA E MUSULMANA”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
acquisire una familiarità sempre maggiore con la fede fondamentale, gli insegnamenti e le pratiche delle
religioni ebrea, cristiana e musulmana e comprenderne le similitudini e le differenze.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
riconoscere le idee centrali di ogni religione;
conoscere i nomi delle figure principali di queste religioni e spiegare la loro importanza per i credenti;
situare le scritture sacre e rivelate all’interno delle loro religioni;
descrivere le cerimonie, le tradizioni ed i riti principali di queste religioni espressi nel culto e nelle
festività;
riconoscere che esistono tradizioni abramitiche che condividono la cronologia e la fede monoteistica.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
essere sempre più in grado di esprimere le loro idee ed i valori in cui credono;
riconoscere le somiglianze nell’esperienza umana e le loro espressioni nelle religioni;
riconoscere la diversità e rispondere ad essa in modo positivo;
immedesimarsi nelle fedi e nei valori degli altri;
cercare il significato oltre il senso letterale.
Domande chiave
Che cosa è importante per te? Perché? Che cosa credono gli Ebrei, i Cristiani ed i Musulmani riguardo a
Dio, a cosa significa essere persone, al destino dell’uomo, a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Chi
sono le persone chiave in queste religioni? Come considerano i credenti le loro scritture sacre? Quali sono
le loro festività importanti e perché/come le celebrano? Quali sono le caratteristiche principali del loro
stile di vita? Quali sono le loro idee principali? I diversi credenti si trovano d’accordo su qualsiasi
questione in termini di idee o valori? Che cosa pensiamo di Dio, dell’idea di destino, fine, giusto e
sbagliato, bene e male?
74
AREE DI STUDIO
Persone
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
G La vita di Abramo, La Bibbia ebrea
Il Shabbat, Rosh
Mosè e la legge.
(Tanakh): la Torah - Hashanah, Yom
I profeti.
legge; i Profeti –
Kippur, Bar e
Storia degli Ebrei storie.
Bat Mitzvah.
in Europa; XVIII Il Talmud:
La sinagoga (una
secolo –
(Mishnah e
conseguenza
l’emancipazione; Gemara).
degli esili e della
XX secolo –
Halakhah/Agadah. distruzione del
l’Olocausto; lo
Shulkhan Arukh
Tempio).
stato di Israele.
Regole
Diversità religiosa
alimentari.
oggi; esempi dalla
La festività del
vita degli Ebrei
pellegrinaggio
biblico: Pesach,
Shavuot, Sukkot.
Chanukah e
Purim
C Gesù come figura
ebrea storica – la
testimonianza.
Eventi chiave nella
vita di Gesù. I
Vangeli: l’umanità
e la divinità in
essi.
Gesù riflesso nella
vita delle persone,
es. i santi, cristiani
storici e
contemporanei
Scritture
La Bibbia: la natura
della Bibbia, origini
linguistiche, tipi di
scrittura.
Usi della Bibbia.
Atteggiamenti nei
confronti della
Bibbia.
Il Nuovo Testamento
che compie l’Antico
Testamento;
comprensione devota
e teologica.
Posizione nella vita
della Chiesa
Stile di vita
Valori
Risposte a Dio –
preghiera –
pentimento –
carità, giustizia
sociale.
Evoluzione della
legge ebraica.
Leggi contro:
idolatria,
bestemmia,
incesto, furto,
crudeltà verso gli
animali.
Sviluppo della
legge: Torah,
Talmud,
Halakhah –
esempi
Amore di Dio e
La natura della
Chiesa.
del prossimo,
perdono, risposta
Ruolo dello
Spirito Santo: riti a Gesù ed al suo
di passaggio – i esempio.
I cristiani usano
sacramenti.
Culto – varietà di la scrittura, la
forme.
tradizione, la
L’anno delle
preghiera,
l’esempio, la
festività della
Chiesa.
ragione e lo
Le strutture e
Spirito Santo per
l’organizzazione affrontare
della Chiesa.
questioni
Aspetti della
personali, sociali
storia della
e globali, es.
Chiesa con
relazioni
riferimenti a:
sessuali, lavoro
storia locale,
ed utilizzo delle
risorse, cura per
missioni, sette
religiose attuali. l’ambiente,
Ecumenismo
giustizia e
povertà
75
Fede principale
La più antica fede
monoteistica
rivelata attraverso
Abramo.
L’unicità di Dio.
Le percezioni
ebraiche di Dio.
La fede nella
guida divina
determina la storia
e la vita degli
ebrei.
Visione ebraica
del futuro – l’era
Messianica
La fede è alla base
dei valori e del
comportamento
cristiani:
l’immagine di Dio
nelle persone,
peccato e
redenzione.
La natura di Dio.
La Trinità.
Descrizioni di Dio.
Testimonianza di
Dio.
Fonti per tutto
questo
I
I messaggeri di
Allah. 25 profeti
citati nel Corano.
La vita del profeta
Maometto,
l’ultimo profeta –
svela la
rivelazione divina
ed istituisce la
Ummah.
Vite di musulmani
importanti
Il Corano come
fonte definitiva per
l’Islam: struttura,
compilazione,
commenti.
Sunnah.
Hadith selezionati,
es. Hadith Qusdi.
Ibadah – culto.
Jummah–venerdì
Salah della
congregazione.
Atti di culto
raccomandati.
Sadaqah – offerte
caritative.
Sawn – digiuno.
Compilatori es. al- Umrah – visita
Bukhari, al-Muslim, alla Mecca.
Tirmdi ecc. Isuad
Il ruolo della
moschea
76
Ibadah – fede
nell’azione.
Jihad: lotta
personale al
modo di Allah
per il
miglioramento
personale;
campagna per la
verità, l’aiuto
agli oppressi,
difesa della fede
e della comunità.
Akhlaq. Vita
familiare:
umanità;
obbedienza ad
Allah –
vicereggenti che
si prendono cura
della creazione.
Cultura: rispetto
per le altre fedi
Tawhid (unicità di
Allah): studio del
Tawhid e degli
attributi di Allah
(Sura 1,112, 59).
Akhirah: la natura
della fede nella
vita dopo la morte:
premio del
paradiso /
punizione
dell’inferno.
Impatto di queste
idee.
Qadar
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sono in grado di citare persone, scritture e festività;
• comprendono le idee ed i valori delle tre fedi;
• sanno identificare alcuni dei modi in cui i credenti tentano di vivere in base al valore ed alla fede;
• sanno esprimere in modo comprensibile le loro opinioni e la loro fede.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• scoprire le relazioni storiche che esistono tra le tre fedi;
• approfondire come la figura es. di Abramo (Ibrahim), Mosè (Musa), Gesù (‘Isa) (Pbut) sono
considerate dal punto di vista degli Ebrei, dei Cristiani e dei Musulmani;
• ricercare una figura, una scrittura, una festività, un valore o un’idea chiave e paragonarli in due o tre
di queste religioni; (è più utile svolgere questa attività dopo aver studiato le tre religoni);
• approfondire la varietà di mezzi per esprimere la fede religiosa utilizzati nel Giudaismo, nel
Cristianesimo e nell’Islamismo es, teatro, arte, musica, simbolismo, architettura;
• descrivere l’incontro con una figura religiosa chiave: preparare un questionario;
• invitare un Ebreo, un Cristiano e un Musulmano separatamente e/o insieme per discutere della loro
fede, valori, ecc.;
• comparare un elemento (culto, nozione di Dio, festività) elencando similitudini e differenze;
• scrivere, drammatizzare o esprimere artisticamente la storia di una figura religiosa chiave;
• esprimere in modi svariati la loro risposta alle idee e valori religiosi principali.
77
Scuola media – Classe seconda
UNITA’ “LE RELIGIONI INDU’, BUDDISTA E SIKH”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
acquisire una familiarità sempre maggiore con la fede centrale, gli insegnamenti e le pratiche delle
religioni indù, buddista e sikh e riconoscerne alcune similitudini e differenze.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riconoscere il credo centrale di ogni religione studiata;
sapere i nomi delle figure principali di queste religioni e spiegare la loro importanza per i credenti;
collocare le scritture sacre all’interno di ogni religione;
descrivere le cerimonie, le tradizioni ed i riti principali di queste religioni espressi nel culto e nelle
festività.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
essere sempre più in grado di esprimere la loro fede ed i valori in cui credono;
riconoscere le somiglianze nell’esperienza umana e le loro espressioni nelle religioni;
riconoscere la diversità e rispondere ad essa in modo positivo;
immedesimarsi nella fede e nei valori degli altri;
cercare il significato oltre il senso letterale.
Domande chiave
Che cosa è importante per te? Perché? Che cosa credono gli Indù, i Buddisti, i Sikh di Dio, di cosa
significa essere persone, del destino umano, di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? Chi sono le persone
chiave in queste religioni? Quali sono le festività importanti e come vengono celebrate? Quali sono le
caratteristiche principali del loro stile di vita? Quali sono le loro idee centali? Sono d’accordo su qualsiasi
argomento – in termini di idee e di valori? Cosa pensiamo noi di Dio, dell’idea di destino, fine, giusto e
sbagliato, bene e male?
78
AREE DI STUDIO
Persone
B
I
S
Scritture
Comunità,
Festività, Luoghi
Vita del
Tradizioni orali,
Buddisti laici e
Buddha.
Tripitaka, Pali
consacrati.
La diffusione
Canon: origini,
Comparazioni dei
del buddismo. scritto, contenuto. ruoli, idee e stili di
Insegnamenti ed
vita.
esempio del
Relazione tra i due
Buddha.
nelle diverse
Mahayana Sutras. tradizioni
Rama, Krishna, Ramayana e
Varna Darma.
Kartikeya.
Mahabharata.
Jati – comunità.
Funzioni nella Danza e teatro.
Simbolismo –
promozione e
Simbolismo e
importanza morale
nel sostegno
morale nelle storie del Deepawali.
dell’Hindu
indù
Janamasthami
Dharma
Stile di vita
Valori
Il buddismo nella
comunità.
Responsabilità
sociale, carità,
lavoro pastorale.
Il buddismo e le
questioni
ambientali
Importanza della
famiglia.
Sewa – il servizio
come dovere.
Digiuno.
Kirtan.
Meditazione.
Culto.
Raja Yoga
I guru.
I dieci guru.
Guru Nanak,
guru Har
Gobind, guru
Gobind Singh.
Nam Simran.
Sewa.
Eguaglianza.
Famiglia.
Il Gristhi – stile di
vita.
Vand Shakna,
condivisione con
gli altri
Il guru Granth
Sahib – il guru
vivente dei Sikh.
Janam sakhis.
La comunità come
famiglia.
Culto al
Gurdwara.
Guruka Langar.
Vaisakhi ed altri
Gurpurbs
79
Fede principale
Karma, rinascita.
Le quattro Verità
Nobili.
L’Ottuplice
Sentiero.
Interdipendenza di
tutti gli esseri
viventi
Jiva Atma (anima
degli esseri
viventi) e Param
Atma (anima
eterna).
Brahaman.
Karma.
Purushartha.
Dharma.
Samsara.
Bhakti.
Moksha.
Reincarnazione.
Ahimsa
Unico Dio.
Il Mool Mantar
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno citare i leader religiosi e spiegare la loro importanza e la loro posizione (es. santo, guru, il
Buddha, Bodhisattva, incarnazione di Dio, ecc.);
• sanno riconoscere l’importanza delle scritture nelle religioni;
• comprendono l’uso del linguaggio simbolico;
• sanno descrivere e spiegare le caratteristiche chiave del culto;
• sanno identificare le fedi religiose e la loro influenza nelle vita dei credenti (es. valori, stile di vita,
natura della comunità, ecc.).
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• leggere racconti da scritti religiosi. Discutere sul simbolismo utilizzato e dell’importanza dei racconti
per i credenti;
• vedere (se possibile) il testo originale delle scritture sacre;
• scrivere racconti “C’ero anch’io” di eventi della vita di persone chiave o descrivere le figure centrali
delle religioni;
• discutere degli insegnamenti dei leader religiosi o delle sacre scritture. Cercare il linguaggio
simbolico ed i racconti;
• scrivere una storia che trasmetta una verità religiosa o un messaggio importante per i credenti sullo
stile delle storie del Ramayana e Mahabharata, Dhamapada e Janam sakhis;
• immaginare un “mondo ideale”. Come dovrebbe essere la nostra comunità?
• visitare luoghi di culto, in particolare nei momenti in cui si sta celebrando il culto;
• preparare domande da porre ai credenti riguardanti la loro religione.
80
Scuola media – Classi prima e seconda
UNITA’ “RELAZIONI, AMICIZIA E IMPEGNO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
considerare le relazioni in famiglia e tra gli amici e come le religioni le sostengano; approfondire il
concetto di impegno, incluso l’impegno religioso.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sapere cosa insegnano le religioni riguardo all’amicizia ed ai legami familiari;
comprendere come i credenti prendano un impegno nei confronti della religione;
riconoscere come l’impegno religioso incide sulla vita dei credenti e sulle loro relazioni con gli altri;
comprendere come le relazioni e gli impegni all’interno della struttura di una comunità di fede
abbiano lo scopo di differenziare da coloro che stanno all’esterno di questa struttura.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
sviluppare senso di responsabilità e considerazione nei confronti degli altri, delle loro famiglie e dei
loro amici;
iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio per esprimere idee e sentimenti;
valutare le risposte religiose a problemi e domande in relazione alle loro idee e valori;
considerare il punto di vista degli altri e dimostrare sensibilità alle idee ed ai valori degli altri.
Domande chiave
Cos’è una famiglia? Come ci si sente nel proprio ambiente? Come dimostrano le famiglie amore l’uno per
l’altro? Perché alcune relazioni familiari possono cambiare? Quali sono le qualità di buon vero
amico/superiore/genitore? Come possiamo dire chi ci è amico? Cosa comporta fare una promessa?
Abbiamo mai preso un impegno? Come si prendono impegni nei confronti della propria religione?
81
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
La partenza del
La storia del
Buddha dalla sua Buddha
famiglia e la
ricerca della
illuminazione.
Il suo impegno
successivo per
condurre gli altri
all’illuminazione
C
Gesù.
La sua chiamata
all’apostolato,
alla famiglia e al
ministero.
Vite dei santi
I
G
Le relazioni di
Gesù con gli altri
narrate nel
Nuovo
Testamento.
Gesù e i
discepoli.
Gli insegnamenti
di Gesù, es. il
figliol prodigo
Il profeta
L’impegno di
Maometto.
Abu Bakr nei
La sua famiglia e confronti di
i suoi amici
Maometto.
(49.13)
La compassione
di Abu Bakr per
Bilal.
Il califfo Umar
nutre la fame di
Medina
Giuseppe e la sua La storia di
famiglia.
Giuseppe nel
Davide e
libro della
Jonathan.
Genesi
Ruth e Naomi
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Sangha –
comunità.
Simboli di fede
per alcuni
buddisti, es.
immagini del
Buddha, rotolo
delle preghiere,
stupas
Stile di vita
Valori
Fede principale
L’Ottuplice
Sentiero.
I Cinque Precetti.
La giusta azione, la
giusta parola.
Responsabilità
all’interno della
comunità fondata
sulla missione
personale
Confermazione.
Il Battesimo dei
credenti – promesse.
Relazioni personali.
Ruoli familiari
Karma.
Dharma.
Missione e regno
Segni di impegno.
Preghiera cinque
volte al giorno.
Promessa di
pellegrinaggi ad
Haji
Ruoli familiari.
Relazioni personali.
Responsabilità
individuale.
Obbligo dei 5
pilastri.
Regole alimentari
Allah è l’unico
Dio.
Attributi di Allah;
benevolo,
misericordioso.
Impatto
dell’Akhirah sulla
vita e l’impegno
quotidiani
Shabbat.
Segni e simboli di
impegno per
alcuni ebrei, es.
tefillin, mezuzah,
kippah
Ruoli familiari.
Dio come donatore
Impegno nei
della Legge.
confronti della
L’unicità di Dio
Legge espresso
nella vita familiare e
nelle relazioni.
Bar / Bat Mitzvah
La famiglia della
Chiesa.
Culto e gesti nella
vita quotidiana.
Segni di impegno
per alcuni
Cristiani: croce,
pesce, rosario
82
Dio come Padre,
Salvatore,
amorevole, un
giudice buono
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare delle loro esperienze;
• sanno relazionare esempi di insegnamenti religiosi per l’esperienza personale;
• sanno descrivere e spiegare come i credenti si impegnino nei confronti della loro fede, ma possono
anche avere relazioni di amicizia con persone di fede diversa;
• sanno parlare dell’impegno preso da una persona religiosa nella loro vita quotidiana.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• discutere della vita familiare: ruoli nella famiglia, regole e restrizioni, come i membri della famiglia
sono in relazione l’uno con l’altro, come si trascorre il tempo in famiglia, responsabilità dei membri
della famiglia, regole religiose osservate dalla famiglia;
• uso creativo di scrittura, teatro, e giochi di ruolo che seguono la discussione;
• considerare le qualità importanti per mantenere le relazioni con gli altri;
• approfondire esempi d’amicizia nelle tradizioni religiose;
• discutere del concetto d’impegno, voti e promesse nella loro esperienza;
• scoprire come i credenti prendono un impegno nei confronti della loro fede – esaminare le promesse
che fanno e considerare come queste possono influire sulla loro vita;
• scoprire come persone di fede famose dimostrano i loro impegni nella vita quotidiana – sia parlando
con persone credenti, sia studiando la storia di una persona famosa;
• discutere delle relazioni speciali che ci sono tra persone di fedi diverse, (es. cristiani e musulmani,
indù e buddisti, indù e sikh, ecc.).
83
Scuola media – Classi prima e seconda
UNITA’ “L’AMBIENTE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare che tutte le religioni insegnano che l’ambiente è sacro, che gli esseri umani fanno parte della
creazione ed hanno il compito di prendersi cura di essa e lavorare con essa responsabilmente.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che la maggior parte delle religioni esprime nella storia, nel culto e nelle professioni di fede un
profondo rispetto per l’universo ed in particolare del nostro ambiente in quanto hanno una dimensione
spirituale;
rendersi conto che la cura e l’interesse per il pianeta sono fondati sulle fedi religiose principali;
ampliare la loro comprensione dei modi in cui le religioni influenzano l’azione di preservazione e di
conservazione ambientale.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere il proprio e l’altrui atteggiamento nei confronti dell’ambiente e le idee che stanno alla base
di tali atteggiamenti;
valutare i diversi valori che vengono espressi nei confronti dell’ambiente;
sviluppare senso di responsabilità nei confronti di loro stessi, degli altri e del mondo in cui abitano
come entità interdipendenti e dotate di una dimensione spirituale e morale;
sviluppare un apprezzamento riflesso della bellezza dell’ambiente.
Domande chiave
Perché dovremmo essere responsabili? Quali valori dovremmo seguire? La produzione ed un più alto
tenore di vita non sono un fatto positivo? Come possiamo arrestare la distruzione dell’ambiente – la terra,
l’acqua, l’atmosfera, gli animali? Come possiamo vivere usando solo prodotti che non danneggiano
l’ambiente? Come possiamo essere sfamati tutti se non pratichiamo un’agricoltura intensiva? Cos’è il
movimento dei Verdi? Quali sono le risposte all’inquinamento, alla distruzione delle risorse naturali? Che
cosa possiamo fare? Che cosa hanno da dire le religioni?
84
AREE DI STUDIO
Persone
B Esempio ed
insegnamento
del Buddha.
Buddisti che
lavorano in
progetti di
conservazione
oggi
C Esempio ed
insegnamento
di Gesù.
S. Francesco
d’Assisi,
Ildegardo di
Bingen.
Cristiani che
lavorano in
Cafod: cura
dell’ambiente
I Esempio ed
insegnamento
del profeta
Maometto.
Musulmani che
lavorano oggi
per la cura della
creazione (Sura
22:18)
G Gli ebrei
lavorano
insieme per
produrre e
coltivare la
terra – i kibbutz
a Israele
Scritture
Racconti
sull’ambiente e sulla
sua cura
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Simbolismo delle
offerte buddiste –
cibo, acqua, fiori,
foglie, incenso
Parabole: il libro
della Rivelazione. Il
Cantico dei Cantici,
Meditazioni di
Ildegardo.
Affermazioni della
Chiesa su questioni
ambientali e di
giustizia
Festa del
Raccolto.
Preghiere ed inni
per il culto che
celebra la
creazione.
Utilizzo di
elementi naturali
nel culto
La creazione descritta
nel Corano.
Racconti sul profeta
Maometto, es. il
ragazzo che lanciava
le pietre agli alberi
Il culto esprime il
servizio ad Allah.
Uso dell’acqua
come
simbolo/mezzo
per la pulizia
La creazione descritta
nel libro della Genesi.
Le regole della Torah
per la conservazione
della terra; l’anno
Shemitah, l’anno del
Giubileo (Levitico
25)
Culto e preghiere
di benedizione
esprimono
ringraziamento e
venerazione per
la creazione.
Le preghiere del
Sabato.
Il cibo nel culto
85
Stile di vita
Valori
Fede principale
Servizio
comunitario e
lavoro su
questioni verdi
ambientali.
Unicità del
mondo interiore
ed esteriore.
Azioni concrete
– locali e globali
per la cura
dell’ambiente e
per assicurare
un’equa
distribuzione ed
uso delle risorse
della terra,
dell’acqua e dei
prodotti
Gli esseri umani
vicereggenti –
servi di Allah
incaricati di
prendersi cura di
tutta la creazione.
Zakat e Sadaqah.
Accettazione del
sacrificio di
animali come
privilegio offerto
in circostanze
limitatissime da
Allah
Lavorare per il
pianeta – ricerca
ambientale ed
azione.
Tzedaka:
giustizia sociale.
La pratica del
sabato
Karma – la legge
di causa ed effetto.
Ciclo della
rinascita.
Transitorietà e
cambiamento.
Valore di tutta la
vita
Dio come creatore
e sostenitore desideri
dell’umanità –
custode della
creazione.
Lo Spirito Santo
come rinnovatore
Allah – l’unico
Dio creatore di
ogni cosa.
Gli esseri umani
sono vicereggenti.
La vita dopo la
morte
Dio è creatore
onnipotente.
L’era Messianica –
visione del futuro
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che tutte le religioni considerano l’ambiente e la natura sacri e degni di rispetto e di cura;
• comprendono le caratteristiche fondamentali dell’insegnamento delle religioni studiate rispetto
all’ambiente;
• sanno esprimere le loro idee riguardo alle questioni affrontate e dire perché c’è l’obbligo di agire
responsabilmente per l’ambiente ed il suo futuro.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• fare una raccolta di detti, pensieri, poesie, racconti ecc. presi dalle religioni che illustrino gli
atteggiamenti nei confronti dell’ambiente;
• scoprire quali collegamenti esistono tra le idee e le pratiche delle religioni e le questioni ambientali
fondamentali;
• ricercare quali impegni Christian aid/Cafod stanno portando avanti e quali sono collegati all’ambiente
(es. la distruzione delle foreste e lo spostamento di popoli tribali; l’industria e l’inquinamento;
l’utilizzo della terra e la proprietà, ecc.);
• scrivere poesie/saggi su questioni ambientali e tentare di preservare/conservare l’ambiente;
• ideare un progetto scolastico per risolvere un problema ambientale locale (es. l’inquinamento
atmosferico, le riserve d’acqua);
• invitare leader religiosi locali per discutere quali sono le loro idee rispetto ai problemi ambientali;
• fare esperienza dell’ambiente naturale attraverso la concentrazione sui vari sensi;
• scoprire come i fedeli nelle diverse religioni utilizzano gli elementi naturali e perché lo fanno;
• creare e rappresentare un’opera teatrale per celebrare l’esistenza di un paesaggio naturale.
86
Scuola media – Classi prima e seconda
UNITA’ “GIUSTIZIA: PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare il lavoro svolto da un ente di assistenza religiosa; comprendere che i credenti dovrebbero agire e
prendersi cura e condividere con gli altri.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
conoscere gli insegnamenti delle religioni in relazione a questioni che riguardano la giustizia e la
qualità della vita;
sviluppare la comprensione di alcuni dei modi in cui la fede viene espressa in azioni concrete per
migliorare la qualità della vita localmente e globalmente.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
valutare le risposte religiose e di altro tipo a questioni morali riguardanti la giustizia e metterle in
relazione ai loro valori;
mettere in relazione la loro conoscenza delle azioni di giustizia ad altre materie di studio e alla loro
conoscenza generale del mondo;
sviluppare una loro risposta a questioni morali riguardanti la giustizia e l’eguaglianza.
Domande chiave
Perché la vita può essere così ingiusta? Cos’è la giustizia? Perché ci sono molte persone povere? Perché
alcune persone sono trattate più equamente di altre? Perché al mondo ci sono tante divisioni – credenti e
non credenti; ricchi e poveri; bianchi e neri; uomini e donne? Perché alcune persone, prevalentemente al
nord, hanno la maggior parte delle risorse della terra – e perché nel sud ne hanno cosi poche? Cosa dicono
le religioni a proposito della povertà, dell’ingiustizia e dell’ineguaglianza? I seguaci di una particolare
religione tengono fede alle loro idee?
87
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B
Atteggiamento
del Buddha nei
confronti della
ricchezza e della
povertà
Racconti che
illustrano
l’attenzione alla
giustizia ed ai
poveri
C
L’insegnamento
e l’esempio di
Gesù.
Cristiani
contemporanei
che lavorano per
la giustizia es.
Madre Teresa,
Trevor
Huddlestone,
Terry Waite,
Martin Luther
King,
l’arcivescovo
Tutu
Esempio del
profeta
Maometto
Racconti del
Vangelo e
parabole.
Campagna
letteraria di
Christian
Aid/Cafod.
Documenti della
Chiesa su
questioni di
giustizia
I
G
I profeti. Amos
Testi del Corano
e del Hadith che
dimostrano
attenzione per i
poveri. “Agisci
equamente con
giustizia anche
quando potrebbe
essere contro il
tuo interesse”
(norma del
Corano)
Tanakh: la Torah
e gli scritti dei
profeti
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Shanga come
comunità
universale
Stile di vita Valori Fede principale
Assistenza
musulmana.
Sussidio
islamico.
La moschea
come luogo di
benessere.
Ramadan.
Zakat e carità
Zakat – carità.
Lillah – fare la
carità.
Nutrire i poveri ed
i bisognosi
Bet Din – la
corte religiosa
ebrea.
L’attenzione
ebrea. Enti ebrei.
ORT –
Organizzazione
di Riabilitazione
e Addestramento
Tzedakah: carità e La giustizia e la
giustizia sociale.
misericordia di
Relazioni sociali e Dio
legislazioni sociali
(Levitico 19)
Attenzione per
gli altri.
Servizio
comunitario e
lavorodi
beneficenza
Enti di assistenza Enti che lavorano Amore del
all’estero, es.
prossimo come
Africa, America
comandamento
Latina, Asia ecc. e di Dio.
nel proprio paese Dio negli altri
88
Le organizzazioni
buddiste che
lavorano per la
giustizia e la pace.
Lavoro meditativo
Donare
generosamente
avvicina a Dio,
purifica l’anima
e la propria
ricchiezza
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che la fede religiosa i esprime in azioni concrete per alleviare la povertà ed appoggiare lo
sviluppo;
• comprendono che i valori si possono esprimere nelle azioni quotidiane a sostegno della giustizia;
• si rendono conto che l’attenzione e la considerazione per l’altro è il cuore della fede religiosa
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• fare una ricerca degli enti di assistenza che operano nel loro paese e all’estero e che hanno
fondamento religioso;
• selezionare un’area (es. progetti di sviluppo, assistenza medica, disoccupazione, alloggi, povertà, lotta
contro la fame) nel loro paese e collegarlo ad azioni derivanti dalla fede religiosa;
• partecipare ad esercitazioni simulate di enti di assistenza;
• studiare lo stile di vita e l’insegnamento dei leader religiosi contemporanei e metterli in relazione alle
azioni di giustizia oggi;
• invitare un appartenente ad un ente di assistenza religiosa a spiegare il loro lavoro;
• approfondire il significato di risoluzione pacifica o cooperativa di conflitto;
• discutere delle definizioni di povertà;
• organizzare una serie di attività a sostegno di una organizzazione di assistenza; donare i ricavi di
queste attività.
89
Scuola media – Classi prima e seconda
UNITA’ “PERSONE RELIGIOSE CONTEMPORANEE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
conoscere quali sono le persone religiose nel mondo attuale e scoprire in quale modo esse esprimono la
loro fede nella vita e nelle azioni quotidiane.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 –Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
comprendere che la fede religiosa e l’impegno influenzano la vita e le azioni delle persone;
riconoscere che persone credenti possono fare pressione sui valori, le società e le culture in diverse
zone del mondo.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
riflettere su come gli altri potrebbero descrivere una esperienza spirituale e mettere in relazione questi
racconti con la loro esperienza;
mettere in relazione la loro conoscenza delle religioni ad altre materie di studio ed alla loro cultura
generale;
comprendere come la fede ed i valori contribuiscano a formare l’identità personale;
prendere in considerazione i punti di vista degli altri e dimostrare sensibilità alle loro fedi e valori;
considerare le risposte date dalle religioni in relazione alla loro fede e valori.
Domande chiave
Come esprimiamo ciò che è importante per noi? Chi ci guida nei nostri pensieri e nelle nostre azioni?
Viviamo seguendo una particolare codice religioso o morale? Può una sola persona cambiare le cose? Che
cosa rende una persona un leader o un esempio da seguire? Chi è il tuo eroe/la tua eroina? Chi è
l’esempio che segui?
90
AREE DI STUDIO
Persone
B
Ajahn Pongsak
(monaco)
Dalai Lama
Geshe Kelsang
Gyatso
Daisaku Ikeda
Sanharashita
(credenti locali)
C
Suor Emmanuelle
Cicely Saunders
Oscar Romero
Desmond Tutu
(credenti locali)
I
G
Scritture
Comunità,
Stile di vita
Celebrazioni,
Valori
Luoghi
Partecipazione
ambientale.
Leader spirituali dei
buddisti tibetani.
New Kadampa –
tradizione tibetana.
Saka Gakkai –
tradizione
giapponese.
Amici occidentali
Ordine buddista
Egitto
Carità
Fede principale
Karma
Compassione
Regno
Giustizia sociale e
partecipazione.
Umanità
nell’immagine di
Dio. Giustizia e
pace
Il compito di ogni
musulmano è
prendersi cura e
assumersi la
responsabilità del
benessere degli
altri
Gran Bretagna
El Salvador
Sudafrica
Movimento degli ospizi
Libertà e giustizia
Lotta all’apartheid
Al Haji Malikal
Shabazz
Muhammad Asak
Muhammad
Quillian
Imran Khan
Muhammad Ali
Yusuf Islam
(credenti locali)
Albert Einstein
Musulmani di
origine pakistana,
indiana e del
Bangladesh. Il
Medio Oriente e il
Nord Africa
Maestri e attivisti
spirituali. Coloro che
seguono lo stile di vita
islamico
America
Ernst Chain
Germania
Elie Wiesel
Romania
Anne Frank
Chaim Weizmann
Olanda
Russia/Gran
Bretagna
Scienziato, la pace nel
Libertà religiosa
mondo.
Nobel per la biochimica
- uso della penicillina.
Premio Nobel per la
pace 1986. Sopravvisse
all’Olocausto.
Vittima dell’Olocausto.
Primo Presidente dello
stato di Israele
91
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno riconoscere che le persone che ammirano esercitano un’influenza nella loro vita;
• sanno descrivere le qualità che rendono una persona un leader;
• sanno parlare della vita di una persona che dimostra una particolare visione religiosa della vita.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• considerare i loro giudizi ed il loro comportamento – chi e cosa influenza le loro vite? Chi
considerano modello o esempio da seguire?
• discutere di ciò che rende una persona un esempio per gli altri da seguire;
• incontrare e chiedere ad un credente come la sua fede influenza il suo pensiero e le sue azioni;
• intraprendere lo studio specifico di una persona credente e presentarlo alla classe. Considerare che
cosa ha influenzato questa persona, quali sono le “richieste” del codice religioso che questa ha scelto
di seguire e come mette in pratica la sua fede.
92
Scuola media – Classe seconda
UNITA’ “LA FEDE IN DIO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
considerare i diversi sistemi di fede; definizioni di Dio, relazioni con Dio; fedi non teiste.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere ciò che le religioni insegnano riguardo alla natura e all’esistenza di Dio;
essere consapevoli del fatto che le fedi in Dio sono espresse nelle scritture ed in modi non letterari es.
teatro, simbolismo, architettura, arte, calligrafia;
identificare gli elementi chiave condivisi dalle religioni e sapere come questi vengono espressi.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
considerare le domande di significato – esiste Dio? e discutere sul perché tali domande sono difficili
da esprimere verbalmente o da dimostrare per coloro che non credono;
comprendere come la fede o i valori contribuiscono alla formazione dell’identità personale;
dimostrare sensibilità verso la fede ed i valori degli altri;
fidarsi della fede della loro famiglia e nel loro retaggio culturale;
iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio ed il valore i altri mezzi per esprimere idee e sentimenti.
Domande chiave
Ci sono prove dell’esistenza/non esistenza di Dio? Quali? Com’è Dio? Se Dio esiste, perché c’è il male
nel mondo? La fede in Dio ci porta ad una vita migliore? Il male può essere attribuito ad un potere
malefico? Le cose positive scaturiscono sempre dalla fede in Dio?
93
AREE DI STUDIO
Persone Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Simbolismo es. i
mandala,
l’architettura delle
stupa, i mantra
Stile di vita
Valori
Fede principale
Funzioni naturali
dell’ambiente.
Anitya –
transitorietà e
cambiamento.
Preghiera,
meditazione, canto
Le quattro Nobili
Verità. L’Ottuplice
Sentiero. Duhkha –
concetto di
sofferenza.
Karma. Rinascita.
Domande sulle
nozioni di Legge
Mistica ed
Illuminazione come
alternativa
all’esistenza di Dio
Dio è unico.
Rivelato come Dio
Padre, Figlio
(l’incarnazione, la
Resurrezione) e
Spirito Santo (rende
capaci, guida,
conforta, dona la
comprensione ed il
discernimento)
Tawhid – unicità di
Allah.
Attributi di Allah benevolo e
misericordioso.
Shirk – nessun
compagno
B
Dhammapada.
Il Buddha non ha
insegnato nella
riguardo
all’esistenza di
Dio
C
La Bibbia:
l’umanità fatta ad
immagine di Dio.
Gesù – Dio e
uomo nel NT.
Il compimento
dell’AT. Scritti di
maestri e mistici.
Inni e canti. Il
Credo
Passaggi allegorici
del Corano.
Il profeta
Maometto è il
messaggero
definitivo di Allah
Simbolismo es.
arte, iconografia,
architettura, segno
del Chi-ro
Dio creatore,
sostenitore, colui
che ama, che dà la
legge, salvatore,
guaritore, giudice
buono.
Il culto
Simbolismo:
calligrafia,
architettura,
posizioni nella
preghiera
La Torah –
Abramo e Isacco.
Giona – mostra la
giustizia e la
misericordia di
Dio
Simbolismo: arte,
rotolo, luce senza
fine
Akhirah.
La vita dopo la
morte.
Responsabilità
umana.
Akhlaq.
Preghiera.
I profeti hanno
fondato la loro vita
sulla fede nell’unico
vero Dio (Corano
64:13)
Era Messianica –
visione del futuro
(Mashiach).
Preghiera (Tefillah).
Pentimento
(Teshuva).
Culto
I
G
94
Unicità di Dio –
onnipresente,
onnisciente,
onnipotente,
benevolo e
misericordioso
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno riflettere sulle domande di significato e sviluppare una coscienza critica sulle questioni
affrontate;
• sanno capire come la fede in Dio può aiutare i credenti a migliorare la propria vita e quella degli altri;
• sanno riconoscere i simboli ed il linguaggio simbolico delle religioni studiate;
• sanno dimostrare sensibilità per la fede degli altri;
• conoscono le argomentazioni utilizzate dai credenti per spiegare l’esistenza di Dio.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• affrontare una ricerca – la gente crede che Dio esista? In caso di risposta negativa, quali ragioni danno
al loro non credere? Dio è importante per le persone?
• approfondire come le diverse religioni teiste definiscono e descrivono Dio;
• approfondire come le religioni non teiste ed le correnti di pensiero es. Umanesimo, descrivono il
senso della vita;
• approfondire come le diverse religioni esprimono la loro fede in Dio attraverso es. la preghiera, il
culto, le scritture sacre, il canto, la poesia, i racconti, la danza, l’architettura, il simbolismo, ecc.
• considerare gli atteggiamenti, i sentimenti e le emozioni che vengono espressi in preghiera, poesia,
scrittura, arte e musica;
• organizzare un dibattito sulla sofferenza, i disastri naturali e l’esistenza di Dio;
• utilizzare i giornali per elencare avvenimenti ed azioni “buoni” e “cattivi”. Discutere se la vita e le
azioni sono determinate dalla fede in Dio;
• invitare un credente per spiegare le sue idee riguardo all’esistenza di Dio ed al modo in cui queste
condizionano la sua vita quotidiana.
95
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE RELIGIOSA PER LA CLASSE
TERZA DELLA SCUOLA MEDIA E PER LA SCUOLA SUPERIORE
INTRODUZIONE
SCUOLA MEDIA – CLASSE TERZA
Il programma di studio per la terza media prevede cinque unità didattiche:
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
98
101
104
108
111
Qual è la buona vita?
Nascita e iniziazione
Matrimonio, vita e morte
Fede e comportamento
La creazione
Note per la classe terza media
Nella classe terza della scuola media il programma prevede cinque unità didattiche. Le unità sono state
sviluppate in modo da fornire contenuti più che sufficienti per un totale di 45 ore annuali (o almeno 75
minuti alla settimana).
Si dovrebbero studiare i contenuti di almeno due religioni. Se appropriato si possono fare riferimenti alle
altre religioni.
Gli alunni dovrebbero avere già avuto la possibilità di studiare i contenuti delle religioni negli anni
precedenti, in modo sistematico nelle classi prima e seconda della scuola media.
E’ importante che gli alunni vengano preparati per gli argomenti che si affronteranno durante la scuola
media superiore. In fase di valutazione dei risultati e nella compilazione delle schede di valutazione gli
insegnanti dovrebbero fare riferimento alle Descrizioni di Livello.
SCUOLA SUPERIORE – BIENNIO
Il programma prevede nove unità didattiche:
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
Pag
114
117
120
123
126
129
132
135
138
Aspetti della fede religiosa
Domande sulla verità e sul significato
Religione e relazioni
Religione e ambiente
Religione e diritti umani
Religione ed etica medica
Religione, ragione ed esperienza
Conflitto e religione
Religioni in cooperazione o in conflitto
96
Note per il biennio della scuola superiore
Nel biennio della scuola superiore il programma di lavoro prevede di sviluppare ognuna delle unità
didattiche. Le unità sono state elaborate in modo da coprire un totale di 40 ore annuali (o almeno 70
minuti settimanali).
Le singole scuole dovrebbero includere materiale tratto dalla prima unità didattica “Aspetti della fede
religiosa” in modo da occupare un periodo di tempo di almeno un trimestre, ma non più di due trimestri.
Questo per permettere agli alunni di approfondire nei dettagli gli aspetti delle religioni scelte. Le altre
unità sono state elaborate in modo da occupare ognuna un periodo equivalente a metà trimestre.
Le singole scuole dovrebbero costruire il proprio programma di lavoro scegliendo materiale dalle varie
unità o adattandole ai bisogni della classe, assicurandosi che sia dedicato un tempo sufficiente alla prima
unità didattica. Si dovrebbe esaminare materiale e contenuti di almeno due religioni. Ogni anno si
dovrebbero studiare i contenuti di almeno due religioni. Occasionalmente in alcuni momenti del lavoro
scolastico sarà opportuno prendere in considerazione i contenuti di una sola religione e in altri i contenuti
di più di due religioni. Spetta alle singole scuole scegliere ed ordinare il materiale delle unità, tenendo in
considerazione i bisogni di ampiezza, profondità, continuità e progressione.
SCUOLA SUPERIORE – TRIENNIO
Il programma per il triennio della scuola superiore prevede tre unità didattiche fondamentali:
Pag
Pag
Pag
141
144
147
Una comunità composta da molte fedi – uno studio locale
Religione, filosofia ed esperienza
Valori e stile di vita
Per gli studenti del triennio il programma si concentra su un nucleo di tre unità didattiche. In aggiunta, gli
studenti potrebbero essere guidati a scegliere del materiale per progetti individuali o a studiare unità
complementari.
Le unità complementari prevedono:
*unità didattiche non completate nel biennio;
*moduli quali “Idee filosofiche”, “La persona realizzata”, “Comunicazione”, “giustizia e pace”, “Il
futuro”, “-ismi”;
*unità didattiche create dalle singole scuole.
Il programma di lavoro dovrebbe prevedere contenuti sufficienti per un totale di 40 ore annuali.
Note per il triennio della scuola superiore
Si dovrebbe prendere in considerazione materiale da almeno due religioni. Ogni anno si dovrebbero
studiare i contenuti di almeno due religioni.
97
Scuola media – Classe terza
UNITA’ “QUAL E’ LA VITA BUONA?”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
sapere che le religioni scelte nel programma insegnano ciò che è importante e prezioso nella vita;
comprendere concetti che hanno a che fare con la responsabilità, l’attenzione e la condivisione;
approfondire il concetto di vocazione o chiamata.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che cosa insegnano le religioni sul senso della vita e gli elementi di una buona vita, es.
possesso e ricchezza, felicità, libertà, giustizia, pace e vocazione;
essere consapevoli che le fedi e le convinzioni religiose sostengono le scelte che fanno le persone,
forniscono una guida per la propria vita e definiscono ciò che i credenti considerano santità;
osservare le somiglianze negli stili di vita che i credenti scelgono di seguire.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
riconoscere l’importanza di scegliere e seguire un insieme di valori personali in base ai quali
impostare la propria vita;
riconoscere che le esperienze morali e spirituali degli altri costituiscono il fondamento per le scelte e
le azioni;
sviluppano il senso di responsabilità in relazione alle loro azioni e nei confronti della comunità.
Domande chiave
Quali scelte dovremmo fare? Che cosa ci rende felici? Il possesso, la ricchezza, ecc. ci possono
realizzare? Cos’è la vera felicità? Qual è il senso della vita? Abbiamo bisogno di un’aspirazione, di
un’ambizione? Abbiamo delle responsabilità per noi stessi, per gli altri, per il mondo in cui viviamo? Ci
sono delle regole? Ci sono dei valori condivisi? Quali sono? Cosa significa essere buoni? Perché alcune
persone scelgono la povertà o una vita di servizio?
98
AREE DI STUDIO
Persone
B
Lo stile di vita
del Buddha – il
perseguimento
della Giusto
Mezzo
C
Lo stile di vita di
Gesù – un
esempio di
servizio agli altri,
i suoi discepoli.
Esempi di
Gideon, Paolo
I
Lo stile di vita
del profeta
Maometto “la
retta via”.
I suoi primi
seguaci, la
famiglia, le
mogli, le figlie
G
Lo stile di vita
dei profeti – le
loro azioni ed
insegnamenti
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Insegnamento del Il culto come
Buddha sul
espressione di
desiderio di
gratitudine e
possesso e
sorgente di energia
ricchezza
“Beati quelli
che…” le
Beatitudini;
coloro che sono
salvati (Matteo
25).
L’insegnamento
di Gesù sulla
ricchezza e sul
possesso
Racconti dalla
vita del profeta
che illustrano gli
atteggiamenti nei
confronti della
buona vita.
Racconti: le
Donne e il Cane.
Il ragazzo
sincero
Il culto
(l’Eucaristia)
come espressione
dello stile di vita e
dei valori che
hanno a che fare
con il servizio, la
condivisione, il
perseguimento
della giustizia
La sottomissione
esprime lo stile di
vita nel culto
Quale stile di vita
piace a Dio?
L’insegnamento
dei profeti.
I Dieci
Comandamenti
Il culto e le
benedizioni nelle
case e nelle
sinagoghe
esprimono quale
sia la vita buona
99
Stile di vita
Valori
Fede principale
Lo stile di vita di
coloro che
scelgono di
essere monaci o
suore.
Lo stile di vita
dei buddisti laici.
Missione
personale
Trasformazione
del “veleno”
dell’avidità,
rabbia e
ignoranza in
“virtù” della
compassione,
coraggio,
saggezza ed
impegno.
La legge del
Karma.
L’Ottuplice
sentiero
Importanza
dell’amore del
prossimo come
segno dell’amore
di Dio.
La vocazione
cristiana ad agire
con giustizia e
carità – come è
desiderio di Dio
L’obbedienza ad
Allah porta la
pace e la
ricompensa.
Questa vita è una
preparazione per
l’aldilà – la retta
via (Siratul
Mustaqim)
Lo stile di vita di
coloro che
prendono i voti –
monaci e suore
negli ordini
religiosi.
Coloro che
scelgono uno
stile di vita più
semplice
Lo stile di vita
dei musulmani è
segnato da un
equilibrio tra i
bisogni materiali
e quelli spirituali
mentre si aspira
ad una vita
migliore
nell’aldilà
cercando di
piacere ad Allah.
Jihad
Lo stile di vita
La vita vissuta in
degli ebrei che
obbedienza alla
seguono la Legge legge di Dio è la
vita buona.
Bisogno di
preghiera,
pentimento,carità
e lavoro sociale
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• conoscono gli insegnamenti principali delle religioni studiate riguardanti gli elementi che
costituiscono una vita buona;
• comprendono alcune delle ragioni per cui i credenti seguono un certo stile di vita;
• sono in grado di esprimere i loro atteggiamenti nei confronti di valori, scelte e stile di vita.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• prendere parte a giochi di simulazione che li incoraggino a fare scelte che hanno a che fare con i
valori;
• discutere di ciò che è importante nella loro vita; riconoscere ciò che influenza le loro idee;
• produrre dei collage che dimostrino la pressione della pubblicità;
• partecipare a giochi di ruolo che dimostrino i dilemmi, le scelte ed i fattori che influenzano i giovani;
• approfondire lo stile di vita di figure influenti (religiose o altro);
• esaminare e paragonare lo stile di vita di Gesù, del Buddha, del profeta Maometto, di Krishna, dei
profeti ebrei, di Guru Nanak e paragonarli ai loro messaggi sullo stile di vita; come queste persone
vorrebbero che coloro che si definiscono loro seguaci vivessero oggi ed in futuro?
• prendere in considerazione gli insegnamenti principali sul possesso, il guadagnarsi da vivere, l’uso e
l’abuso della ricchezza, il fare delle scelte, la vocazione o chiamata a forme di vita alternativa;
• considerare come l’idea di cosa sia una vita buona determini l’idea della vita ultraterrena (es. karma,
giudizio, salvezza, premio o punizione eterna);
• partecipare ad un gioco di simulazione elaborato per individuare quali sono i bisogni fondamentali;
• invitare coloro che hanno fatto una scelta di vita religiosa o che si sono assunti un impegno religioso
per discutere della loro vocazione (es. monaci, suore, sacerdoti, imam).
100
Scuola media – Classe terza
UNITA’ “NASCITA/INIZIAZIONE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare che alcune religioni hanno delle cerimonie speciali per celebrare i riti chiave di passaggio;
spiegare e descrivere le origini, i significati e le pratiche di tali cerimonie.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere come la fede influenza la pratica nelle religioni, in relazione ai momenti significativi del
viaggio della vita – nascita e iniziazione nell’età adulta;
essere consapevoli del bisogno condiviso da alcune religioni di celebrare i riti di passaggio;
riconoscere l’espressione individuale delle diverse religioni nelle cerimonie e nei riti, e anche il
simbolismo associato.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
acquisire consapevolezza del loro atteggiamento nei confronti del “viaggio della vita”, con particolare
riferimento alla nascita ed all’iniziazione nell’età adulta o all’arrivo dell’età della responsabilità;
riflettere sul mistero della nascita ed apprezzare i sentimenti di timore sacro e di meraviglia ispirati da
questo avvenimento;
riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare una fede diversa in relazione alla nascita ed
all’iniziazione nell’età adulta.
Domande chiave
Come la nascita può essere definita “miracolo”? Che differenza fa guardare un bambino come “dono di
Dio”? Perché è importante per la famiglia e per la comunità essere coinvolti nelle celebrazioni personali?
Che cosa significa essere maturo o avere raggiunto l’età della responsabilità? Perché è importante
equilibrare la libertà con la responsabilità?
101
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B Leggende della
nascita del
Buddha.
Ruolo dei
monaci nel
battesimo /
benedizione dei
bambini.
Ricevere cibo
Racconti
selezionati della
scrittura sulla
nascita del
Buddha.
Leggenda
dell’Elefante
C Battesimo di
Gesù.
Ruolo del prete/
ministro.
Ruolo del
vescovo
Uso biblico
dell’acqua come
simbolo di libertà
e di grazia (es.
Esodo, Salmi).
Valore/significato
del battesimo nelle
scritture di S.Paolo
(Romani 6.4)
I
Ruolo del padre Adhan Iqamat
che sussurra
l’Adhan.
Ruolo dell’imam
nelle cerimonie.
Situazione della
madre
G Mohel e Padre – Genesi 17:12,
circoncisione con Numeri 6:24-26
strumenti
tradizionali.
Benedizione.
Benedizione
dell’officiante
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Iniziazione nella
Shanga.
Simbolismo degli
abiti adottati.
Umiltà e servizio
della comunità
Battesimo dei
bambini.
Dedicazione.
Simbolismo
dell’arredo della
chiesa, acqua.
Dare il nome ai
bambini.
Battesimo degli
adulti.
Confermazione
Immersione del
bambino.
Tahnik – casa.
Data / miele.
Preghiere della
Du’a.
Aqiqah – dono del
nome al bambino
(7° giorno).
Sacrificio/rasatura.
Khitan
Cerimonia in casa
dopo otto giorni.
Nome preso da un
nonno o un parente
deceduto. Pidyon
Ha’ben (redenzione
del primogenito).
Simbolismo di
appartenenza alla
comunità ebrea.
Donne – nella
sinagoga leggono la
Torah
102
Stile di vita,
Valori
Fede
principale
Rasarsi la testa.
Filo.
Shanga –
disciplina di
pensiero e
azione.
Ritiri,
meditazione.
Cerimonie di
promessa
Benvenuto di un
bambino nella
fede cristiana.
Promessa di
impegno in modo
pubblico –
dichiarazione di
fede
Simbolo della
purezza.
Rinascita.
Rinuncia al
mondo
materiale.
Spiritualità
Le prme parole
sono il nome di
Allah –
accettazione
nella fede
musulmana.
Bisogno per il
ringraziamento
I bambini sono
un dono di
Allah –
importanza di
scegliere dei
nomi
appropriati.
Protezione di
Allah
Nozione di patto
solenne tra Dio
ed il popolo
eletto.
Necessità di
istruzione per
eseguire il
mitzvot nella
Torah
Circoncisione
– ordine di Dio
ad Abramo.
Brit Milah. Bar
e Bat Mitzvah,
riconoscimento
di doveri e
responsabilità
religiosi
Simbolo di
“rinascita” ad
una nuova vita
in Cristo.
Sacramento,
promessa,
Trinità, dono
dello Spirito
Santo
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che i credenti credono che Dio è coinvolto nel processo della nascita come una parte della
creazione più ampia e che è necessario rendere grazie per questo impegno;
• comprendono le caratteristiche chiave delle fedi e degli insegnamenti principali delle religioni studiate
riguarda ai riti di passaggio praticati in occasione della nascita ed al raggiungimento dell’età adulta o
della responsabilità;
• sanno offrire le loro risposte a questioni sorte dalle fedi e dalle pratiche religiose studiate, basate su
fatti ed argomenti ragionati.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• intervistare i loro genitori riguardo al ricordo della nascita dei loro figli;
• partecipare ad una mostra della scuola di fotografie e reliquie associate alle cerimonie ed alle abitudini
legate alla nascita;
• guardare video sulle cerimonie della nascita;
• cercare le cerimonie del battesimo di sei religioni in sei gruppi diversi e presentare un piccolo schema
delle scoperte di ciascun gruppo;
• scrivere una poesia che esprima le speranze nei confronti di un neonato;
• discutere della moralità di famiglie non religiose che praticano cerimonie e riti religiosi per tradizione;
• studiare i nomi che ci sono all’interno della classe – scoprire le loro origini – discutere del perché i
nomi sono importanti;
• discutere di cosa significa fare una promessa;
• fare una ricerca per investigare sull’età della responsabilità;
• scrivere una preghiera che sostenga e dia forza ad un giovane nel momento dell’assunzione di un
impegno religioso;
• scrivere un diario dal punto di vista di un giovane che si prepara per una cerimonia in cui si assumerà
un impegno;
• intervistare un giovane sulla sua esperienza di una cerimonia di impegno ed invitarlo a spiegare come
questa ha influito sul suo stile di vita;
• condurre un dibattito in classe sull’argomento: “l’impegno religioso è importante oggi per i giovani?”.
103
Scuola media – Classe terza
UNITA’ “MATRIMONIO/VITA E MORTE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
imparare che in alcune religioni ci sono delle cerimonie speciali per celebrare i riti di passaggio; spiegare
e descrivere le origini, i significati e le pratiche di tali cerimonie.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere come la fede influenza la pratica in relazione alle fasi principali del viaggio della vita –
matrimonio e morte;
comprendere il bisogno condiviso dalle religioni di celebrare i riti di passaggio;
riconoscere l’espressione individuale delle diverse religioni nelle cerimonie e nei rituali ed il
simbolismo associato.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
acquisire consapevolezza del loro atteggiamento nei confronti del “viaggio della vita”, con particolare
attenzione al matrimonio e alla morte;
riflettere sul mistero della morte e della fede in un’altra vita;
riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare fedi diverse rispetto al matrimonio e alla morte.
Domande chiave
Che cosa significa impegnarsi nei confronti di un’altra persona? Che significato hanno le promesse non
mantenute? Perché è importante per la famiglia essere coinvolti nelle celebrazioni personali? Che cosa
succede quando si muore? Che cos’è l’anima? Come influenza la fede il nostro modo di disporre dei
morti?
104
AREE DI STUDIO
Persone
B Il sermone del
Buddha sulla
benedizione
(testo del
Dhammapada,
il Maharathi)
C Ruolo del
vicario, prete o
ministro nel
matrimonio o
nei riti funebri.
Morte e
resurrezione di
Gesù
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Vinaya Pitaka:
Cerimonie buddiste
descrive le regole per la nascita, il
di condotta e le
matrimonio e la
cerimonie
morte.
Cremazione
Insegnamenti
della Bibbia,
Marco 10:6-8 5-9
Lo scopo divino.
Matrimonio
come unione
intima che dura
tutta la vita.
Passaggi
dell’Antico e del
Nuovo
Testamento che
narrano della vita
dopo la morte,
Giovanni
11:25/6, Salmi
103 ecc.
Stile di vita
Valori
Buona condotta
– pratica
dell’Ottuplice
sentiero.
Matrimonio –
addestramento
spirituale e
rispetto.
La morte è una
fase naturale
della vita.
Karma –
rinascita,
Samsara
Fidanzamento,
Voti – lealtà,
Sacramento – il
matrimonio,
promessa, amore. matrimonio
Monogamia.
come riflesso
celebrazione.
Cerimonie del
La morte non è la dell’unione di
matrimonio in
fine – salvezza per Cristo con i suoi
chiesa. Differenze
i credenti.
seguaci.
liturgiche. Voto,
Paradiso. Inferno. L’amore
patto solenne.
Collegamenti tra
reciproco
Sepoltura,
questa vita e la
consente il
cremazione, sevizio prossima
discernimento
funebre, preghiere,
della ragione di
Dio. Sesso,
inni, elogio funebre
bambini,
sostegno.
La vita dopo la
morte, speranza
in Gesù,
giudizio,
resurrezione
105
Coltivare la
saggezza –
attenzione per le
persone intorno a
noi.
Lealtà, onestà,
fedeltà – moralità
sessuale
Fede principale
I
Hadith –
esempio del
profeta
Maometto.
Ogni
musulmano
accorto può
officiare come
imam – Salatul-Janazah
G Ruolo del
Rabbi. Ruolo
del marito e
della moglie.
La sepoltura
ortodossa è
considerata un
compito sacro.
Osservanza
annuale del
Jahrzeit per i
genitori
deceduti
Poligamia /
monogamia
Sura 4:3 e Sura
30:21.
Sura 17:33 la vita
e la morte
Ragioni del
matrimonio
(Genesi 2:24)
nella Torah, nel
Talmud.
Matrimonio –
Kiddushin.
Preghiere
memoriali della
Torah. La
preghiera del
Kaddish
Contratto del
matrimonio
(Nikah). Cerimonia
che si svolge
ovunque, celebrata
dall’imam e dai
testimoni (2 uomini
adulti). Scambio
degli anelli, letture
coraniche.
La famiglia legge il
Corano per la
persona che sta
morendo, recita del
Shahadah. Lutto da
una settimana a tre
mesi
Cerimonia nuziale
Fidanzamento /
Matrimonio.
Sinagoga, Chuppah
– simbolismo del
vino, benedizione,
Ketubah.
Sepoltura rapida. La
persona morta non
viene lasciata sola.
Servizio breve:
partecipano la
famiglia e gli amici
intimi
106
Ruoli diversi del
marito e della
moglie.
Responsabilità dei
genitori.
Lavaggio rituale
del corpo. Kafan
(sudario).
Sepoltura rapida,
non è permessa la
cremazione.
Il capo volto verso
la Mecca. Lutto da
una settimana a tre
mesi
Età adulta
naturale.
Le relazioni
sessuali sono
permesse solo
all’interno del
matrimonio.
La vita dopo la
morte
(Akhirah).
Angelo della
Morte. Giorno
del giudizio
Il matrimonio
consente ad
entrambi di essere
individui
pienamente
realizzati. La
Torah regola la
condotta sessuale.
Persone in lutto –
Keriah.
Gli specchi
vengono ricoperti.
Periodo della
Shiva. Gli uomini
non si radono né
tagliano i capelli.
Si accendono le
candele
Il matrimonio
crea un
ambiente sicuro
per i bambini –
consente la
compagnia.
All’interno della
fede – sostiene
l’identità.
Ortodossi –
sepoltura.
Liberali –
cremazione.
Uguaglianza –
un semplice
rivestimento
funebre bianco
per tutti.
L’anima torna a
Dio
ELEMENTI PER LA VERIFICA
Gli alunni:
• sanno che il matrimonio è considerato desiderabile e necessario per una relazione completa tra
membri di sesso opposto nelle principali religioni;
• comprendono le caratteristiche principali delle idee e degli insegnamenti delle religioni studiate
riguardo al matrimonio e alla morte;
• sanno esprimere le loro idee riguardanti le questioni implicate, offrendo argomenti ed esempi per
sostenere le loro conclusioni.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• guardare video di celebrazioni di matrimoni;
• ricercare le usanze nei matrimoni in due religioni qualsiasi;
• presentare i risultati della loro ricerca utilizzando vari metodi;
• presentare a piccoli gruppi di studenti alcune nozioni sul matrimonio nelle religioni che hanno
studiato;
• intervistare membri della loro famiglia o comunità sul loro matrimonio;
• sostenere un dibattito sull’”amore” e sui “matrimoni riparatori”;
• scrivere la sceneggiatura di un programma televisivo sulla celebrazione di un matrimonio;
• discutere se solo alle persone “religiose” dovrebbe essere consentito sposarsi con una cerimonia
religiosa;
• fare un cartellone elencando le qualità di un buon matrimonio;
• discutere del perché trovano difficile parlare della morte;
• fare un resoconto personale su ciò che vorrebbero raggiungere nella vita e ciò per cui vorrebbero
essere ricordati;
• trovare una prova storica per la fede nella vita dell’aldilà. Provare a fare ipotesi, es. gli uomini
dell’Età della pietra credevano nella vita dopo la morte. Raccogliere le prove e faare un resoconto
della loro ricerca;
• scrivere un testo sui riti funebri nelle diverse religioni, dopo aver visto del materiale video;
• discutere di ciò che succede quando moriamo ed esaminare le idee delle diverse religioni;
• preparare argomenti a favore e contro la reincarnazione;
• scrivere le loro idee sulla sepoltura o la cremazione;
• invitare a scuola un impresario delle pompe funebri a parlare del suo lavoro;
• scoprire le difficoltà delle fedi non cristiane ad osservare i loro riti funebri tradizionali in paesi
cristiani;
• creare un’opera d’arte che rappresenti il concetto di paradiso e inferno.
107
Scuola media – Classe terza
UNITA’ “FEDE E COMPORTAMENTO”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
divenire sempre più consapevoli dei codici morali delle religioni; i modi diversi in cui sono espressi nelle
religioni e come hanno effetto e guidano la vita e le azioni dei credenti.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
identificare i codici morali e gli insegnamenti delle religioni;
comprendere che i codici morali sono condivisi dalle religioni, ma sono espressi in modi diversi;
comprendono le esperienze religiose che sono il fondamento dei codici morali;
comprendono l’influenza che i codici morali esercitano sulle società e le culture.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
valutare le risposte religiose a questioni etiche in relazione alle loro idee ed ai loro valori – e dare dei
giudizi ragionati;
prendere in considerazione il punto di vista di altre persone e dimostrare sensibilità alla fede ed alle
idee degli altri;
mettere la loro conoscenza della religione in relazione alle altre materie di studio ed alla loro
conoscenza generale;
comprendere come i codici morali costruiscono le comunità e l’identità personale;
riconoscere il diritto degli altri di seguire codici etici diversi.
Domande chiave
Chi o cosa ti influenza? Come fai a decidere quale sia il modo giusto di agire? Come fanno le religioni a
guidare i credenti? Come i credenti esprimono la loro fede con le azioni? I credenti di una stessa religione
agiscono diversamente in diverse parti del mondo? Perché? Perché no? Seguire un codice morale rende
più facile decidere, libera dal senso di responsabilità? C’è mancanza di codici morali nella società
odierna? Quali valori segue la nostra società?
108
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B La vita di
Shakyamuni,
ragioni e
motivazioni
delle sue scelte
Insegnamenti
orali e scritti
C La vita di Gesù.
Il suo
insegnamento,
le guarigioni e
le relazioni con
gli altri.
Esempi di vite
di cristiani nella
storia
Uso della Bibbia
come guida nella
vita.
Relazione degli
insegnamenti di
Gesù con il
mondo
contemporaneo
I messaggeri di
Allah sono
esempi perfetti.
La vita del
profeta
Maometto
come perfetto
esempio di fede
e di
comportamento
Brani del Corano
e dell’Hadit che
danno una guida
per la propria
vita (61:2,3)
I
G
Legge ebraica: la
Torah.
Il Talmud:
Mishnah e
Gemara.
Halakhan/Agada
h.
Leggi di Noè (da
Adamo a Noè)
Comunità,
Celebrazioni
Principi di
responsabilità
sociale.
Servizio
comunitario, lavoro
di solidarietà.
Lavoro pastorale
(carceri, ospedali,
scuole).
Ambientalismo
Stile di vita
Valori
Come il buddismo
è praticato in
diversi contesti
nazionali e
culturali.
Rivoluzione
umana.
Cammino verso
l’illuminazione
Fede principale
Le Quattro
Nobili Verità,
l’Ottuplice
sentiero come
base per l’etica.
Karma – legge
di causa ed
effetto.
Ciclo di
rinascita .
Duhkha sofferenza
Azioni personali e
I valori sono
Dio come Padre.
Figlio- vero Dio
comunitarie:
fondati sulla
e vero uomo.
relazioni personali, centralità
Spirito Santo –
questioni sociali,
dell’amore e del
questioni globali
servizio a Dio e al rende capaci,
guida, conforta,
prossimo.
dona
Clemenza e
comprensione e
perdono.
discernimento.
Risposta agli
Dio come
insegnamenti di
giudice buono,
Gesù
amorevole e
guaritore
L’Ummah – la
La vita è un
Allah – unico
comunità
esperimento ed
Dio.
una preparazione Il Qadar è il
per l’aldilà. Tutte controllo
le azioni sono
definitivo di
registrate dagli
Allah della
angeli.
realizzazione del
Responsabilità
destino
umana per tutte le
azioni.
Akhirah – la vita
oltre la morte
Risposta a Dio
Diversità culturali Fede nella guida
attraverso la
e religiose
divina.
preghiera, il
all’interno del
Dio è
pentimento, la carità giudaismo.
onnisciente,
e la giustizia
Visione dell’Era
onnipotente,
sociale. Richieste
Messianica
benevolo e
delle leggi di Noè e
misericordioso
i Dieci
Comandamenti
109
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli alunni:
• sanno parlare di ciò che influenza le loro idee ed azioni;
• sanno descrivere il codice morale di due religioni;
• sanno applicare l’insegnamento morale di una religione ad un esempio o situazione tipo;
• dimostrano sensibilità alle fedi ed ai valori degli altri.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• approfondire e discutere esempi tipici di questioni etiche che li interessano e li riguardano, es.
l’oppressione, il vandalismo, il rispetto delle persone, la violenza, il furto di automobili, il furto, i
diritti degli animali, la rottura delle famiglie;
• discutere di quale codice morale ha formato il loro atteggiamento e giudizio in relazione alle questioni
studiate;
• approfondire come le diverse religioni esprimono il loro codice morale;
• considerano le implicazioni di un codice morale per la loro vita, il loro comportamento ed il loro
giudizio;
• invitano un credente e lo interrogano su come la sua vita sia stata formata e guidata da un particolare
codice morale;
• fanno delle indagini su come la vita dei credenti sia influenzata non solo da un codice morale, ma
anche dai valori sociali e culturali nelle diverse parti del mondo, es. la libertà di culto, il
mescolamento di cultura e religione, l’intensità alla quale i codici religiosi vengono sostenuti dai
codici sociali;
• sostenere dei dibattiti in classe, fare presentazioni, mostre, interviste, giochi di ruolo, utilizzare la
scrittura creativa, la poesia per sviluppare una consapevolezza critica ed informata delle questioni
affrontate.
110
Scuola media – Classe terza
UNITA’ “LA CREAZIONE”
Descrizione dell’unità
Gli alunni dovranno:
considerare alcune delle spiegazioni scientifiche sul cosmo, le sue origini, il suo funzionamento ed i suoi
scopi; comprendere la natura dei racconti religiosi della creazione e le definizioni di uomo; giungere ad
una opinione personale.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere come le religioni selezionate descrivono le origini, la natura, lo stato attuale ed i fini
dell’universo e dell’umanità;
sapere che le spiegazioni religiose della realtà esprimono la fede ed i concetti principali che hanno a
che fare con la creazione, con la visione di Dio come sostenitore e con la fine, la trascendenza e
l’immanenza;
comparare come le religioni esprimono la loro fede riguardo al cosmo ed al mostro mondo attraverso
una varietà di forme, es. con l’arte, l’architettura, la poesia, la musica, la danza ed il simbolismo;
riconoscono il ruolo giocato dall’esperienza di timore sacro, di stupore e di mistero
nell’interpretazione religiosa della realtà.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
conoscere le teorie e le spiegazioni non religiose e scientifiche sulle origini, sul funzionamento e sulle
finalità del cosmo;
conoscere i diversi punti di vista e scopi delle spiegazioni scientifiche e religiose e riconoscere i
diversi usi del linguaggio;
prendere in considerazione il concetto di miracolo;
iniziare ad esprimere e condividere le loro idee riguardo al mondo ed alle sue finalità, all’evoluzione,
al big bang;
dimostrare sensibilità alle idee degli altri;
esperimentare alcune caratteristiche del mistero della varietà della natura; vivere sentimenti di timore
sacro e di stupore in diverse forme espressive.
Domande chiave
Come ha avuto inizio il cosmo? Perché ha avuto inizio? Che cosa significa dire che è vero il punto di
vista scientifico o quello religioso? Possono essere veri entrambi? Il linguaggio scientifico è uguale al
111
linguaggio religioso? Perché esisto? Dove si sta dirigendo la creazione? Qual è il futuro dell’universo? La
scienza Può dimostrare che Dio esiste? La religione può essere d’accordo con la scienza? Un credente
può essere uno scienziato? Uno scienziato può essere credente? E che ne è dei misteri che la scienza non
può spiegare? Può morire il pianeta? Qual è la differenza tra la teoria della creazione del big bang ed i
racconti religiosi?
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
B Domande poste
al Buddha sul
significato della
vita, della morte,
dell’esistenza di
Dio
Nessun racconto
della creazione.
Il presente è più
importante delle
origini
dell’universo
C Insegnamento di
Gesù sulla
amministrazione
– come guaritore.
Tradizioni
mistiche, celtiche
che danno
particolare
importanza il
mistero della
creazione.
Guaritori
I
Racconti della
creazione nella
Genesi: fede e
idee al di là dei
racconti.
Preghiere, inni,
poesie che
celebrano la
creazione
Celebrazioni
liturgiche del
raccolto, la
nuova vita, la
resurrezione, le
stagioni.
Miracoli
Corano 7:54,
32:4, 57:4, ecc.
Il Sacro Corano e
la scienza
moderna.
Corano 79:27
La creazione di
Dio non è un
“passatempo”
(21:16,17)
G Il contributo alla
scienza ebreo per
la pace e la
giustizia.
Einstein
La Torah ed il
libro dei Salmi:
le preghiere
ebree esprimono
fede nella
beatitudine della
creazione
Stile di vita
Valori
Fede principale
Apprezzare
l’interdipendenza.
Giusto
atteggiamento nei
confronti della vita,
della sofferenza e
della morte.
Agire a favore
dell’ecologia e dei
diritti degli animali
Cura per l’ambiente.
Venerazione per la
vita.
Concetto di Legge
Naturale
Legge di causa
ed effetto
Perseguimento della
conoscenza e
apprendimento – un
compito.
Gli uomini sono
vicereggenti,
servitori di Allah e
devono prendersi
cura della creazione
Festività che
Leggi che regolano
celebrano l’anno il comportamento
nuovo, il raccolto da tenere con gli
– la benedizione altri e con gli
della crescita
animali.
Importanza della
vita.
Curare il mondo
112
La teologia della
creazione.
Dio è il creatore
ed il sostenitore.
La natura è un
segno di Dio.
La fine della
creazione.
La natura umana
La trascendenza
di Allah – il
mistero e lo
stupore di Allah.
Allah è creatore.
Gli attributi di
Allah.
Il destino
(Qadar)
Percezione di
Dio come
l’onnipotente e
l’onnisciente.
L’Era
Messianica deve
arrivare
ELEMENTI PER LA VERIFICA
Gli alunni:
• sanno descrivere i punti di vista religioso e scientifico circa l’origine e le finalità dell’universo;
• comprendono la differenza tra un racconto religioso ed uno scientifico sulla creazione;
• presentano le loro idee e le ragioni di tali idee;
• esprimono la loro esperienza di stupore, mistero, bellezza e complessità di tempo, spazio e mondo
naturale.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• leggere relazioni o guardare video di dibattiti tra scienziati e credenti sulla creazione e l’evoluzione;
sulla descrizione religiosa e scientifica di cos’è l’uomo e di qual è lo scopo della vita;
• elencare eventi o fenomeni che sfuggono alle spiegazioni – il fantastico, il misterioso. Esaminare cure
ed eventi miracolosi;
• comparare i racconti religiosi e scientifici sulle origini dell’universo;
• invitare uno scienziato ed un credente a presentare argomenti a favore e contro le loro opinioni
sull’universo;
• cercare di contrapporre il punto di vista religioso e scientifico riguardo al significato di essere
persona;
• contrapporre ed analizzare testi religiosi e testi scientifici che presentano racconti sull’origine e sul
funzionamento della realtà;
• discutere se il 20° secolo abbia bisogno o meno di mantenere spazio alla nozione di un Dio creatore;
• identificare punti di forza e debolezze nelle spiegazioni creazioniste e scientifiche dell’universo.
113
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “ASPETTI DELLA FEDE RELIGIOSA”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
selezionando gli aspetti di due religioni focalizzare le somiglianze e le differenze di fede, espressione e
pratica ed essere in grado di compararle e valutarle nel contesto di ogni tradizione di fede.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
comparare aspetti selezionati di fede e pratiche di diverse religioni; conoscere le somiglianze e le
differenze nelle esperienze di figure chiave, nelle scritture sacre, nelle pratiche comunitarie, nei valori
e nelle idee fondamentali;
ampliare la loro conoscenza delle denominazioni e dei diversi gruppi all’interno delle religioni;
comprendere e riconoscere perché le persone di fede diversa e anche all’interno della stessa fede
hanno diversi punti di vista su questioni religiose e morali nel mondo attuale;
spiegare i concetti fondamentali della religione: riconoscere i vari modi di esprimere la fede; utilizzare
e spiegare i testi.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
•
•
riconoscere che le religioni portano le persone al di là della quotidianità ed offrono dei significati;
riflettere sugli stili di vita, sulle pratiche e sui valori e relazionarli alle loro idee e valori;
collegano la conoscenza della religione alla conoscenza ed esperienza di altre materie di studio;
dimostrare empatia e sensibilità nei confronti della fede, delle pratiche, dei valori e degli stili di vita
degli altri;
comprendere come gli aspetti della fede aiutano i credenti ad affrontare le sfide della vita con
sicurezza, calma e serenità;
sviluppare fiducia nella loro religione o nelle loro scelte di vita;
sviluppare una prontezza ad esaminare le idee religiose e ad essere aperti alla diversità;
essere in grado di dare dei giudizi ragionati sulle fedi e pratiche religiose.
114
Domande chiave
Che cosa significa credere o avere una religione? Qual è la verità sulla vita e le sue finalità, sulla morte, la
responsabilità, la libertà, la legge ed i valori? Che risposte trovano le persone nella fede e nelle pratiche
religiose? Come si verificano le risposte fornite dalla religione o dai leader religiosi? Come dovrebbero
vivere gli uomini? Dio ha parlato all’umanità? Se sì – come? Perché ci sono risposte diverse? La vita è
bene e male – perché è una miscela? Perché c’è così tanta ingiustizia? Che risposte danno le grandi
religioni a questa e ad altre domande?
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
B Il posto del
Brani selezionati Le comunità
Gautama Buddha dalle tradizioni
buddiste nei vari
nella storia delle Pali, Tibetane,
paesi.
religioni.
Zen e Nichien
Gruppi buddisti
Sette e seguaci
che illustrano
nella propria zona
del Buddha
una gamma di
di residenza
insegnamenti
Stile di vita
Valori
Il processo di auto
realizzazione.
Meditazione.
Moralità, giusto
pensiero e giusta
azione.
L’Ottuplice
sentiero.
Azione politica
Il posto della
Le chiese: storia e Movimenti nelle
C Opinioni
contemporanee
Bibbia, struttura, denominazioni
chiese
sulla persona di usi.
presenti.
contemporanee:
Cristo.
Atteggiamenti
Ecumenismo.
azione sociale,
Il significato di
nei confronti
Aspetti dell’azione carismatici,
testimone
della Bibbia –
sociale della
teologia delle
cristiano.
interpretazioni e chiesa in patria e
donne, teologia
I cristiani oggi
autorità
all’estero
sessuale, i cristiani
e la politica
Il Sacro Corano. L’Islam in un
Da’wah – insegna
I Significato ed
influenza del
Origine del
ambiente non
l’Islam (16:125).
profeta
Shar’iah.
musulmano e nei Applicazione del
Maometto per la Come gli
paesi musulmani. Shar’iah alla vita
vita oggi
insegnamenti del I musulmani della quotidiana.
(16:125)
Corano vengono zona di residenza. Religione e
seguiti da tutti i Musulmani Sunni politica, economia,
musulmani
e Shia
questioni sociali.
Responsabilità dei
gesti e delle azioni
Il posto occupato Gli ebrei in
La vita quotidiana
G Aspetti
dell’esperienza
oggi dalla
Europa.
dell’ebreo. Valori
post biblica. Gli Tanakh e dal
Gli anni ’30 e ’40. e Legge:
ebrei nel mondo Talmud.
L’Olocausto e le
applicazione a
attuale. Ortodossi L’erudizione, la sue conseguenze. questioni
(Ashkenazi,
devozione ed il
Gli ebrei nella
contemporanee.
Sephardi),
culto ebraici
zona di residenza. Ebrei e politica
Riformati
Israele
115
Fede principlae
La vera natura
di
tutti
i
fenomeni.
Assenza di fede
in
un
Dio
persona.
Legge di causa e
effetto (Karma)
Il Credo.
Natura di Dio;
rivelazione;
natura
dell’umanità e
del mondo.
Finalità
della
vita.
Il Regno di Dio
Finalità
dello
stile di vita
islamico:
sottomissione
totale ad Allah.
Nessuna
costrizione
nell’Islam
La natura di
Dio.
La Shema.
I 13 principi
della fede.
Il senso della
vita
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sono in grado di dare un resoconto coerente degli aspetti delle religioni studiate;
• sanno spiegare: il significato ed il ruolo delle figure religiose chiave; la natura delle sacre scritture; il
ricambio delle comunità religiose; la fede ed i valori fondamentali delle religioni studiate;
• sono in grado di dimostrare una considerazione positiva della varietà di fedi e pratiche religiose;
• sanno riconoscere il ruolo svolto dalla religione permettendo alle comunità di offrire significati e
valori.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• preparare una lista in cui comparano: la vita quotidiana dei credenti; cosa hanno da dire le religioni
riguardo a questioni particolari o a dilemmi morali contemporanei;
• rappresentare un processo in cui gli imputati sono assolti o giudicati colpevoli per appartenere ad una
religione;
• allestire una mostra per illustrare come le diverse religioni si auto rappresentano o reagiscono a
diverse questioni morali e politiche;
• produrre un giornale per descrivere la vita ed i tempi di importanti figure religiose; scrivere i
commenti e le valutazioni del direttore;
• preparare un dibattito sulla proposta che le religioni forniscano delle risposte al problema
dell’ingiustizia o della sofferenza;
• leggere e poi scrivere una valutazione di un certo numero di testi sacri;
• organizzare una visita ad una comunità religiosa o ad un luogo di culto; preparare un questionario ed
intervistare i giovani leader religiosi locali;
• frequentare diverse celebrazioni e paragonare le impressioni che ne derivano;
• ideare un credo o un insieme di comandamenti per una vita di successo; sostenerli in un dibattito o
una discussione;
• preparare e presentare per mezzo della scrittura, del teatro, dell’arte, di una rappresentazione
simbolica una nuova religione;
• presentare una danza che illustri i loro sentimenti nei confronti del concetto di Dio, di felicità, di
dolore, ecc.
• scrivere una relazione sul tema “I momenti in cui non ho espresso le mie idee, i valori in cui credo”;
• studiare le rappresentazioni artistiche della religione e della spiritualità utilizzando del materiale in
classe o visitando musei, gallerie d’arte e scegliere quadri, sculture, disegni che rappresentino la loro
fede o i loro valori.
116
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “DOMANDE SULLA VERITA’ E SUL SIGNIFICATO”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
identificare le domande sul significato ultimo e definitivo che ha a che fare con le origini, le finalità ed il
destino; esaminare le risposte offerte dalle diverse religioni e metterle in relazione con la loro esperienza
e le loro idee.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
sviluppare l’abilità di spiegare il significato e l’interrelazione di particolari concetti nelle varie
tradizioni religiose: destino, sorte, creazione, finalità, sofferenza;
valorizzare, formulare e spiegare le domande fondamentali che si riferiscono alla natura ed al senso
della vita, la felicità, la sofferenza, la morte, Dio e la vita nell’aldilà;
conoscere le risposte che le tradizioni religiose offrono alle domande fondamentali che riguardano la
verità ed il significato. Conoscere le tradizioni razionali, teologiche e mistiche nelle varie fedi.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
riconoscere il valore di mistero, timore sacro, dubbio, convinzione ed altre esperienze spirituali;
formare e sostenere le loro idee in risposta alle domande fondamentali;
comprendere come le persone non religiose affrontano le domande fondamentali sulla verità, sul
senso, ecc.
Domande chiave
Quali sono le domande di significato ultimo? Da dove viene la vita? Che tipo di risposta offrono
religioni? La vita e l’universo hanno una chiara finalità? Le domande di senso hanno valore? Dove
inserisce l’individuo? Qual è il valore della vita? Qual è il senso della vita? Che tipo di risposte
possono avere? Che cosa ci offre l’esperienza personale? La morte è una risposta? C’è una vita dopo
morte? Perché c’è così tanta violenza, sofferenza? Perché gli esseri umani sono dei misteri? Cos’è
verità? Dove si può trovare?
117
le
si
si
la
la
AREE DI STUDIO
Persone
B Quali erano le
risposte del
Buddha alla
realtà della
nascita, della
vecchiaia, della
malattia, della
sofferenza
(dukkha) e della
morte
C Quale è stata
l’esperienza di
Gesù di vita e di
sofferenza?
I suoi
insegnamenti
sulla vita eterna,
sul senso e sul
Regno
I Esperienza di
vita del profeta
Maometto – le
risposte rivelate
nel Corano.
Al-Ghazali
G Esempi di
persone nella
storia ebrea che
hanno proposto
risposte o posto
domande sul
senso
fondamentale
Scritture
Testi che
illustrano il
discernimento
buddista della
realtà – la vera
natura di tutti i
fenomeni
Scritture del
Nuovo
Testamento e
scritture
tradizionali e
mistiche con
domande
fondamentali e
significato
Ayat coraniche
in relazione al
Shari’ah.
Il Corano aiuta i
musulmani a
comprendere il
significato e il
senso della vita
ed il senso della
creazione
Deuteronomio,
libro di Giobbe,
Ecclesiaste, brani
selezionati dal
Talmud, es.
morale dei Padri
– Pirkei Avot nel
libro delle
preghiere
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Buddisti laici e
comunità di
rdinati.
Ritiri buddisti
Stile di vita
Valori
Fede principale
Il processo di auto
realizzazione e di
trasformazione.
La ricerca di senso
personale
La natura di tutti i
fenomeni come
realtà impersonale
trascendente.
Eternità della vita.
Destino umano
governato dalla
legge del Karma
La finalità del
culto.
La vita
monastica come
risposta.
La tradizione
mistica
Apostolato: amore
e servizio a Dio e
al prossimo.
Vite
contemplative:
vite di sofferenza e
di compassione
Storia della
salvezza;
creazione, caduta,
salvezza e
giudizio.
La vita dopo la
morte:
resurrezione
I significati
spirituali e
trascendentali
La legge islamica
- un cammino da
seguire.
Da’wah – aiuta le
persone a
comprendere
l’Islam.
Un buon esempio
La fede in Allah
permea tutti i
pensieri e le
pratiche.
La considerazione
musulmana del
mondo
Perché c’è la
sofferenza?
L’Olocausto ed i
suoi messaggi.
La saggezza
ebrea.
Detti rabbinici
Che validità hanno
oggi i valori
tradizionali?
Libero arbitrio e
responsabilità
Dio nel pensiero
ebreo.
La Shema.
La guida divina.
La Legge.
L’Era Messianica
118
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno comparare le fedi e gli atteggiamenti religiosi nei confronti delle domande fondamentali di
senso;
• riconoscono che le pratiche sono conseguenti alla fede;
• possono iniziare a formulare le loro risposte alle domande sul senso; riconoscono che la vita pone
alcune domande che rimangono irrisolte;
• conservano una certa apertura mentale e vedono la diversità come stimolante ed arricchente.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
preparare un discorso per un dibattito su: ha senso la vita? Quali sono i problemi inspiegabili della
vita? C’è una vita dopo la morte? – in riferimento alle tradizioni religiose;
identificare gli insegnamenti delle religioni sul senso e la natura della vita umana;
spiegare come questi insegnamenti si riflettono negli atteggiamenti delle religioni studiate in
riferimento ai problemi della vita e della morte: in guerra e in pace; nell’etica medica;
comparare le diverse spiegazioni religiose sulle origini e sulle finalità dell’universo;
parlare con delle persone e presentare ciò che hanno scoperto riguardo alla loro idea di vita oltre la
morte;
raccogliere esempi di come i media laici considerano la vita dopo la morte;
discutere e condividere le loro idee e sentimenti sulle finalità, le origini ed il destino;
condividere poesie o canzoni che riflettono la realtà della gioia, felicità, sofferenza e dolore;
presentare lo studio di un episodio contemporaneo o recente che illustri le reazioni umane ai disastri o
alle catastrofi (es. l’olocausto, la Bosnia, l’Irlanda del Nord, ecc.);
discutere di scritti o vite che dimostrino i “benefici” della sofferenza.
119
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONE E RELAZIONI”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare gli insegnamenti religiosi riguardo alla morale e ai valori, con particolare riferimento alle
relazioni: vita familiare, amicizia, matrimonio, parentele, divorzio e relazioni personali, comprese le
relazioni sessuali.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere che cosa insegnano le religioni riguardo alla morale ed ai valori delle relazioni interpersonali e
sessuali in riferimento agli individui, alla famiglia e alla comunità;
riconoscere che le scelte morali e le prese di posizione si basano sui codici morali che sorgono dalle
convinzioni religiose, le quali sono collegate alle idee sulla natura e sul destino dell’uomo;
paragonare le diverse religioni prendendo nota di: somiglianze e differenze dei codici morali; la
varietà dei punti di vista tra persone all’interno della stessa fede.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
riflettere sulle questioni morali che sono collegate alle relazioni;
mettere in relazione gli insegnamenti morali ai loro valori;
formulare le loro risposte a questioni riguardanti la moralità delle relazioni;
mettere in relazione le questioni morali con l’educazione sessuale;
restare aperti alle sfide della diversità, cercando di identificare i loro impegni ed i loro valori;
riconoscere che le relazioni implicano delle scelte relazionate ai valori, agli impegni, alle
responsabilità ed alla dignità della persona umana.
Domande chiave
Come posso essere felice? Come possiamo costruire e porre fine ad un’amicizia? Che cosa si intende per
valori familiari? Quali sono gli impegni e le responsabilità del matrimonio, della parentela e delle
relazioni personali? Perché i matrimoni possono considerarsi riusciti? Perché falliscono? Quale posto
occupano le relazioni sessuali? Che cosa insegnano le religioni sulla morale sessuale? Come possiamo
vivere responsabilmente? Come possiamo costruire ed interrompere le relazioni in modo da dimostrare
rispetto per gli altri? Che cosa implicano le promesse fatte “per tutta la vita”?
120
AREE DI STUDIO
Persone
B La
vita
del
Buddha – ragioni
e motivi delle sue
decisioni
ed
insegnamenti.
Esempio di altri
maestri buddisti
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Il primo sermone Il culto
del Buddha.
comunitario.
Il Dhammapada. Il culto familiare
Insegnamenti
in casa.
sulla vita
Cerimonia del
familiare
matrimonio
Stile di vita
Valori
L’Ottuplice
sentiero come base
per la morale:
giusto pensiero,
parola e azione.
I principi del
rispetto e della non
violenza
Insegnamenti del La fratellanza
Apostolato: laici,
C Vita, esempio,
insegnamenti di Vangelo su:
cristiana ed il
ordinati; impegno
Gesù.
relazioni, vita
culto come
dei voti; tradizione
Le sue relazioni: familiare,
sostegno per le
del celibato; vita
divorzio.
matrimoniale
fmiglia,
relazioni ed il
discepoli.
San Paolo sul
matrimonio.
come ministero;
matrimonio,
Testimonianza
Celebrazione del ruolo della
l’amore, ecc.
famiglia, genitori,
cristiana nelle
matrimonio /
relazioni
Affermazioni
sacramento
figli
personali oggi
della chiesa
contemporanea
su: valori
familiari,
relazioni sessuali
Testi coranici
Preghiera e
Shari’ah – un
I Esempio del
profeta
che sostengono
celebrazione che cammino da
seguire nella vita
Maometto – le
la morale
esprime e
sue relazioni con personale e
sostiene i valori familiare:
la famiglia ed i
familiare (24:30- familiari e
relazioni; ruoli;
compagni
31; 24:58-9;
comunitari.
responsabilità;
30:21 ecc.)
Cerimonia del
modestia.
Relazioni sessuali
matrimonio
(Nikkah)
all’interno del
matrimonio.
Condotta del
membri della
famiglia; la nascita
come benedizione
Libro dell’Esodo: Il sabato
Vita familiare: la
G Relazioni
matrimoniali
i Dieci
settimanale come sua importanza;
proibite, Levitico Comandamenti. sostegno e
come viene
18.
Libro del
espressione
espressa; riti della
Relazioni sociali, Levitico
dell’importanza vita.
levitico 19
della famiglia.
Il matrimonio
Cerimonia del
nell’esperienza
matrimonio
ebrea
121
Fede principale
Completa
responsabilità
personale.
Il buddismo come
processo di auto
trasformazione
Dio in relazione
d’amore
(Creatore,
Redentore) con
tutti.
Ddignità, valore
della persona.
Relazioni umane
come specchio /
espressione della
relazione con Dio
Akhirah: impatto
della
responsabilità
umana da seguire,
sotomissione alla
guida di Dio;
obbedienza alla
legge ed agli
insegnamenti di
Dio
Relazione con
Dio espressa nella
Shema.
Libero arbitrio –
responsabilità
personale nel
seguire la Legge
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno riconoscere gli insegnamenti fondamentali delle religioni studiare riguardo a: vita familiare,
matrimonio, relazioni sessuali e divorzio;
• comprendono i fondamenti dei codici morali collegati alle relazioni;
• esprimono il loro riconoscimento dei valori e delle fedi che fanno da fondamento al modo in cui i
credenti considerano le relazioni interpersonali, familiari e sessuali.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• confrontare i codici morali delle religioni in riferimento a: matrimonio, vita familiare, relazioni e
responsabilità;
• approfondire idee o ideali personali sulla famiglia; discutere di cosa è importante nel matrimonio (es.
amore, impegno, rispetto, responsabilità, moralità, relazione sessuale, ecc.);
• ideare una cerimonia matrimoniale personale e scrivere una a promessa matrimoniale;
• partecipare a giochi di ruolo sui problemi incontrati nel matrimonio, esaminare la relazione tra fede e
comportamento;
• considerare le cause di rottura delle relazioni personali ed esplorare strategie per curare le relazioni
(es. considerare l’insegnamento e la pratica religiosa che riguarda la guida, il consiglio, la
compassione, l’attenzione, l’amicizia, il perdono, il sostegno comunitario);
• invitare i genitori a parlare del loro ruolo; consulenti matrimoniali a parlare del loro lavoro; leader
religiosi a parlare della preparazione al matrimonio;
• invitare un avvocato divorzista ad illustrare la legge e le sue conseguenze;
• comparare i codici di pratica religiosa (in relazione al matrimonio, all’adulterio, al divorzio, al
controllo delle nascite) e la legge civile; comparare idee secolari e religiose sul matrimonio e le
relazioni sessuali.
122
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONE E AMBIENTE”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
imparare che cosa insegnano le religioni rispetto alle origini ed allo sviluppo del mondo; comprendere che
l’azione per conservare e mantenere l’ambiente, intrapresa dai credenti, è fondata sulla fede e riguarda la
spiritualità ed il senso del sacro.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
sapere come la maggior parte delle religioni descrive, in forme diverse, la storia delle origini del
cosmo e dell’ambiente naturale e come queste descrizioni contengono le idee e gli atteggiamenti
fondamentali delle varie religioni;
descrivere cosa insegnano le religioni sulla natura degli esseri umani ed analizzare la relazione che
essi hanno con il resto del mondo; le loro responsabilità di prendersi cura dell’ambiente;
valorizzare concetti quali amministrazione, vice reggenza, ecc. e comprendere come vengono
applicati dai credenti alle questioni ambientali.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
fare collegamenti tra la loro esperienza, le fedi religiose, le nozioni, gli atteggiamenti e le altre materie
del curriculum che trattano della comprensione dell’ambiente;
conoscere i contributi apportati dalle filosofie laiche ed umanistiche alla consapevolezza ambientale
ed alla azione di conservazione;
valutare argomenti e punti di vista in contrasto;
sviluppare sensibilità per le idee degli altri;
sviluppare posizioni personali in relazione alle questioni ambientali.
Domande chiave
Ci sono limiti alla produzione ed allo sviluppo? Che cosa possiamo fare per salvaguardare le risorse del
mondo e la bellezza del pianeta? Che posto occupa Dio in tutto questo? Possiamo uccidere il mondo?
Quali verità sono contenute in tutte le storie e nei miti della creazione? Che cosa o chi sono i Verdi? Le
religioni: che differenza fanno? Che lezioni possiamo imparare dai testi religiosi che parlano di coloro che
non hanno seguito le “leggi” della natura o di Dio?
123
AREE DI STUDIO
Persone
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
B L’atteggiamento Brani selezionati Uso di oggetti
del Buddha
da testi buddisti, naturali nel
rispetto al mondo es. la
culto
naturale
Dhammapada
C Gesù come
riformatore
sociale.
San Francesco
d’Assisi: le sue
idee sulla
creazione.
I cristiani di oggi
che lavorano nei
movimenti Verdi
I
G
Il profeta
Maometto:
racconti dalla
Sunna / Hadith
Scritture
La storia della
creazione nella
Genesi: lezioni
contemporanee.
Testi cristiani
contemporanei
sulle questioni
ambientali.
Preghiere e
benedizioni per
l’ordine naturale
Insegnamento del
Corano su Dio
creatore e le
responsabilità
umane – vice
reggenza (55:113).
Comunità di
animali create da
Allah (6:38).
Vedi l’Hadith
Relazine della
Genesi sulla
creazione: i
Salmi.
Levitico 25, anno
Shemitah, anno
del Giubileo
124
Stile di vita
Valori
Fede principale
Impegno buddista
nei movimenti
ambientalisti ed
interesse per i
diritti degli
animali
Consumo
responsabile e uso
delle risorse.
Impegno cristiano
nel movimento
ambientalista
L’universo c’è ed è
sostenuto dalla
realtà della natura
universale del
Buddha
Cura per
l’ambiente e diritti
e responsabilità
degli esseri umani
nei confronti degli
animali e delle
piante (6.38;
24:41; 67:19; ecc.)
Dio è creatore.
L’umanità è a
servizio ed è vice
reggente
Insegnamenti
contro la crudeltà
verso gli animali.
Deuteronomio
22:1-3, 6, 10,25:4
L’Era Messianica
che deve arrivare.
Dio è creatore
Dio come creatore
e sostenitore della
natura e della vita.
La santità della
vita.
Amministrazione e
responsabilità di
prendersi cura della
natura
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno paragonare le fedi e gli atteggiamenti delle diverse religioni rispetto alle questioni che sorgono
da “preoccupazioni verdi” e dall’ecologia;
• dimostrano una certa abilità nel riconoscere il valore del mondo naturale e delle idee di coloro che si
danno da fare per la sua salvaguardia;
• sanno formulare risposte personali a questioni e idee che riguardano il mondo naturale, la
responsabilità per il pianeta e le nozioni che hanno a che fare con il servizio.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• condividere poesie e canzoni che riflettono l’ambiente naturale ed analizzare quali atteggiamenti e
idee sono espressi in esse;
• fare ricerche su questioni di interesse ambientale (es. quantità e qualità dell’acqua; distruzione delle
foreste tropicali; esaurimento dei banchi di pesci; crescita del deserto; inquinamento e cambiamento
atmosferico; diritti animali; erosione dei suoli) e sforzarsi di prendersi cura e di conservare l’ambiente
naturale;
• mettere in relazione le questioni ambientali e le azioni di salvaguardia con le idee trovare nelle
descrizioni della creazione delle varie religioni;
• preparare una relazione per una rivista religiosa che tratti di una importante questione ambientale dal
punto di vista dei credenti;
• scoprire come gli elementi naturali (aria, fuoco, terra, acqua) vengono utilizzati nel culto o nelle
cerimonie per esprimere le realtà spirituali;
• condurre un dibattito su come considerano l’uccisione degli animali per il cibo o per la ricerca –
scoprire che cosa insegnano le religioni riguardo a questi argomenti;
• esaminare i racconti della creazione e gli atteggiamenti ambientali degli indigeni e paragonarli con le
idee e le azioni religiose contemporanee;
• scrivere o drammatizzare i loro sentimenti e i loro punti di vista riguardo all’ambiente,
• preparare un discorso per le Nazioni Unite: perché un cristiano, un musulmano, ecc. dovrebbero
prendersi cura dell’ambiente.
125
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONE E DIRITTI UMANI”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare esempi di ineguaglianza, pregiudizio e violazione di diritti umani; comprendere i modi in cui le
idee religiose possono condurre le persone sia ad opporsi che a perpetrare l’ingiustizia; considerare i loro
atteggiamenti e valori in relazione ali problemi dell’uguaglianza.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
considerare la varietà dei punti di vista riguardo alle questioni di uguaglianza (classi sociali ed
economiche, genere, sessualità, razza, diritti degli animali) sostenuti dalle persone di fede diversa ed
all’interno della stessa fede;
comparare l’impatto delle religioni sugli atteggiamenti nei confronti dei problemi dell’eguaglianza e
del pregiudizio;
richiamare le affermazioni di fede ed i valori delle diverse religioni e descrivere perché fanno da
fondamento all’atteggiamento dei credenti rispetto all’eguaglianza ed al pregiudizio;
comprendere come le religioni possono sostenere l’ineguaglianza e causare pregiudizio, razzismo,
discriminazione.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli alunni vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
riflettere sui problemi dell’eguaglianza e del pregiudizio nel mondo contemporaneo;
riflettere sulle loro idee e sui loro valori rispetto all’eguaglianza, al pregiudizio ed all’equanimità;
formulare le risposte personali a tali problemi e riconoscere che esistono molti punti di vista per le
persone ed all’interno delle comunità;
riconoscere che l’ingiustizia, l’ineguaglianza ed il pregiudizio richiedono molto coraggio per
opporvisi;
dimostrare la volontà di sostenere e difendere i diritti delle persone e delle comunità equamente senza
pregiudizio.
126
Domande chiave
Perché ci sono diversi punti di vista sui problemi riguardanti l’eguaglianza ed il pregiudizio? Siamo
condizionati culturalmente dalle religioni? Che cosa significa “uguaglianza”? In base a cosa misuriamo il
valore di una persona? Che cosa penso io dei problemi che riguardano i diversi stili di vita, le divisioni di
genere, sesso, razza e le divisioni sociali ed economiche? Che cosa pensano gli altri? Che cosa
intendiamo per società laica? Perché alcune persone maltrattano gli altri? Dove ha origine il pregiudizio?
Come ci opponiamo ad esso? Come si può ottenere giustizia?
AREE DI STUDIO
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
B Esempio del
Insegnamenti
Comunità in cui
Gautama Buddha sull’uguaglianza; si pratica
– celebrazione
bisogno del
l’uguaglianza:
buddista delle
giusto pensiero e monaci che
qualità uniche di della giusta
vivono in
ogni persona
azione
comunità
Persone
C Atteggiamenti di
Gesù con i ricchi
e i poveri, le
donne, gli ebrei e
i non ebrei.
Cristiani che
hanno
combattuto e
continuano a
combattere
contro
l’ineguaglianza
ed il pregiudizio
I Vita del profeta
Maometto- il suo
comportamento
con i ricchi e con
i poveri, gli
uomini e le
donne
G Esempi della
tolleranza ed
uguaglianza
ebraica nel
periodo biblico e
post biblico
Scritture
Testi del Nuovo
Testamento
sull’uguaglianza
e la giustizia.
Testi
contemporanei
su: razzismo,
diseguaglianza
sociale,
sfruttamento dei
poveri
Testi selezionati
del Corano che
illustrano
l’uguaglianza e
la necessità di
combattere il
pregiudizio
(51:12; 6:151)
Libro del
Deuteronomio.
Scrittori ebrei
contemporanei
Stile di vita
Valori
Fede principale
Messaggio
umanitario
universale.
Non violenza.
Tutti sono degni
di rispetto e di
compassione
Comunità di
Esempi di servizio I due Grandi
aiuto alle persone al prossimo.
Comandamenti.
svantaggiate.
Confraternite nella Fede
Organizzazioni
chiesa.
nell’uguaglianza
che lottano per la Azione personale di tutti di fronte a
giustizia sociale contro il razzismo Dio.
nel mondo
e la persecuzione Venerazione per
la vita
L’Hajj come
espressione
dell’uguaglianza
davanti ad Allah.
Unità
dell’Ummah.
Diritti dei non
credenti nei paesi
musulmani
Celebrazione
della Pasqua –
libertà dalla
schiavitù e
dall’oppressione
127
Non violenza.
Importanza della
promozione della
cooperazione
internazionale
Vita morale.
Interdipendenza di
tutti.
Zakat.
I musulmani i una
società non
musulmana e laica
Insegnamenti
sulla moralità
sessuale.
L’umanità è stata
creata da una sola
anima.
Rispetto per le
donne (17:32)
Risposte
all’antisemitismo,
alla persecuzione
ed al pregiudizio.
L’Olocausto e le
sue conseguenze
Insegnamento
sull’uguaglianza
ed i pregiudizio
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno descrivere esempi di ineguaglianza e pregiudizio in relazione alla razza, al genere ed
all’oppressione sociale ed economica;
• sanno che le cause dell’ingiustizia sono complesse ma che le idee ed i valori religiosi sono una
partenza per le azioni a favore della giustizia;
• comprendono che le religioni possono essere utilizzate sia per opprimere e causare ingiustizie che per
combattere l’oppressione e le ingiustizie;
• formulano le loro idee; riconoscono i loro pregiudizi; cercano di sostenere i diritti umani individuali.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• approfondire i concetti di unità, uguaglianza ed interdipendenza di tutti gli esseri umani espressi nelle
tradizioni religiose studiate;
• studiare i modi in cui le pratiche religiose o gli stili di vita possono riflettere o distorcere le idee ed i
concetti riguardanti l’eguaglianza e l’unità;
• studiare la dichiarazione dei diritti umani delle Nazioni Unite;
• ricercare esempi specifici di ineguaglianza: razzismo e pregiudizio religioso; ingiustizia economica;
mancanza di diritti umani; mancanza di rispetto nel trattamento delle minoranze, delle donne, dei
bambini; maltrattamento degli animali; sfruttamento sessuale;
• scoprire i modi in cui i credenti combattono la disuguaglianza economica, di razza o di genere;
• scoprire che cosa hanno da dire le religioni sulla parità sessuale;
• esprimere le loro idee in una serie di dibattiti; in un progetto scritto; nella drammatizzazione di un
problema;
• scoprire dove i religiosi stanno cooperando per combattere la disuguaglianza ed il pregiudizio e come
lo stanno facendo;
• approfondire esempi di persecuzione per trovare le sue cause e le risposte dei perseguitati e dei
persecutori.
128
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONE ED ETICA MEDICA”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
conoscere la realtà di questioni mediche che implicano decisioni morali; comprendere che l’azione e gli
atteggiamenti sorgono dai credo religiosi riguardanti la finalità divina ed umana; esprimere i loro punti di
vista con argomenti ragionati e rispettare le idee degli altri.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
conoscere le fedi religiose fondamentali (riguardo a Dio, la santità, la finalità o lo scopo della vita, la
guarigione, la mutua interdipendenza) che vengono espresse nei valori e negli atteggiamenti rispetto
all’etica medica;
comprendere i principali insegnamenti etici delle religioni selezionate su questioni mediche, es.
aborto, eutanasia, ingegneria genetica, uso ed abuso di droghe, invalidità e cura degli invalidi,
vecchiaia, sofferenza e morte, eugenetica;
riconoscere che i credenti possono avere idee diverse e contrarie.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
conoscere le realtà riguardanti i problemi collegati all’etica medica;
elencare i pro ed i contro degli argomenti utilizzati;
sviluppare l’abilità di ascoltare punti di vista contrastanti riguardo ai problemi emotivi che hanno a
che fare con la vita e la morte;
esprimere le loro idee e sentimenti con buon senso, chiarezza e rispetto reciproco;
giungere al riconoscimento dei valori che hanno a che fare con la responsabilità, la cura, la
compassione e la sensibilità per i sentimenti degli altri.
Domande chiave
Perché il punto di vista religioso viene ignorato così spesso nella nostra società? Perché si dovrebbero
prendere decisioni quando c’è un forte disaccordo? Perché si deve soffrire? Qual è lo scopo della vita
umana? Si dà precedenza alla qualità della vita? La vita è sempre sacra? Tutto questo che cosa ha a che
fare con la religione? Che cosa sanno di tutto ciò i leader religiosi? E’ sensato, legittimo rincorrere la
felicità con qualsiasi mezzo, es. le droghe?
129
AREE DI STUDIO
Persone
B Esperienza e
reazioni del
Buddha rispetto
alla nascita, alla
vecchiaia, alla
malattia ed alla
morte
C Atteggiamento di
Gesù rispetto alla
malattia e alla
morte.
Guarigione come
segno del Regno
di Dio
I
Scopo della vita.
Importanza dei
valori spirituali o
non materiali.
Karma – buone e
cattive azioni
G Sopravvissuti al
genocidio ed alle
sperimentazioni
genetiche
dell’Olocausto
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Azione sociale
per la
riabilitazione dei
prigionieri, ecc.
Atteggiamenti
rispetto a nascita,
morte
Stile di vita
Valori
Rispetto di sé e
della vita. Destino
umano.
Comprensione
senza paura della
realtà della morte.
Responsabilità
personale e legge
di causa ed effetto
I Vangeli
Impegno
Santità della vita. Compimento e
nell’attenzione
Opinioni
destino umano in
alla salute nel
sull’aborto,
Dio.
mondo.
sterilità, eutanasia, Destino degli
Lavoro di
cattivo uso di
uomini.
riabilitazione dei droghe e di alcool Concetto di
tossicodipendenti
peccato, di errore.
Dio è autore della
vita
Medicina
Vita familiare
Insegnamento
L’umanità è stata
profetica – Ali
espressione di
sulle droghe e
creata da una sola
ibn Rabban al
condotta morale. l’alcool, sulla
anima.
Tubari, Razi ibn Approccio
morale sessuale.
Interdipendenza.
Sina
olistico dei
Diritti e
Responsabilità
musulmani alla
responsabilità
umana di fronte
scienza medica
(Akhlaq).
ad Allah.
Cura per la vita
Significato delle
scienze islamiche
Libro della
Vita familiare
Supremazia nella In base alla
Genesi –
che illustra i
legge del salvare
Shema – finalità
immagine di Dio valori umani
la vita.
della vita umana.
negli esseri
Etica medica
Seguire i
umani
(Pikuakh Nefesh). Comandamenti
Insegnamenti
rabbinici oggi
130
Finalità dell’auto
disciplina.
Meditazione.
Regole di vita –
atteggiamenti
rispetto alle
droghe, all’alcool
Fede principale
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• conoscono le realtà riguardanti questioni di etica medica;
• conoscono le idee fondamentali e gi insegnamenti delle religioni studiate rispetto alle questioni
mediche e alle “guarigioni di fede”;
• comprendono che le persone di buona volontà possono essere diverse dalle altre nel senso che
agiscono e giudicano le azioni degli altri;
• riconoscono che molte questioni morali sono complesse;
• sanno esprimere le loro idee; portano delle ragioni che le sostengano; riconoscono la necessità di
pensiero, riflessione e coraggio.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• ascoltare medici e infermiere e membri di comunità religiose che parlano di questioni mediche che
pongono dilemmi morali (es. uso ed abuso di droghe, aborto, sostegno della vita, ecc.);
• partecipare o scrivere un discorso per un dibattito su religione ed etica medica;
• invitare persone che lavorano nell’ambito dell’educazione e prevenzione alle droghe a parlare del loro
lavoro;
• riconoscere e comparare gli insegnamenti delle religioni sulla natura e lo scopo della via umana, sulla
guarigione e sul “potere della preghiera”;
• spiegare come questi insegnamenti si riflettono negli atteggiamenti che i credenti assumono nei
confronti di una serie di questioni mediche;
• trovare esempi nei mass media di diversi atteggiamenti rispetto a problemi medici; paragonarli alle
idee religiose;
• parlare di che cosa significa “sacralità” della vita e che cosa ciò potrebbe significare per le relazioni;
• condividere poesie, canzoni, disegni, ecc. che riflettano su questioni come aborto, invalidità,
eutanasia, vecchiaia, abuso di droghe, sofferenza;
• discutere degli effetti sugli atteggiamenti rispetto alla vita che derivano dalla fede religiosa;
• discutere di come un punto di vista laico può dare origine ad opinioni ed azioni diverse.
131
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONE, RAGIONE ED ESPERIENZA”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare alcune delle diverse idee che riguardano l’esistenza di Dio; i diversi modi in cui i credenti fanno
esperienza del divino o del trascendente; la varietà dei modi in cui i credenti comunicano le loro idee ed
esperienze.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere le varietà delle esperienze religiose nelle diverse religioni in cui i credenti incontrano Dio o
il trascendente;
riconoscere che le religioni si sviluppano e cambiano, che ci sono nuovi movimenti ed esperienze;
sanno come usano il linguaggio i credenti quando descrivono la loro relazione o la loro esperienza del
divino o del trascendente;
conoscono e comprendono alcune delle diverse interpretazioni del concetto di Dio (es. monoteismo,
politeismo, agnosticismo, ateismo).
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riconoscere che il misterioso e lo spirituale vengono descritti in modi diversi – poesia, danza,
racconto, canzone, teatro, movimento, scrittura mistica, ecc.;
comprendere che i modi in cui le persone fanno esperienze spirituali – che vengono considerate
buone, belle, vere – sono legati alle loro esperienze ed espressioni;
conoscere le differenze tra esperienze religiose, superstizioni, stato di consapevolezza innalzato,
isterismo, para normale, ecc.;
sanno che la “spiritualità” in senso religioso è diversa dalla “spiritualità” in contesto laico.
Domande chiave
Esiste Dio? Dio può essere considerato una persona? Possiamo fare esperienza di Dio? Se sì, come?
L’esistenza di Dio può essere provata razionalmente? Che prove ci sono? Possiamo descrivere Dio?
Possiamo descrivere un’esperienza del divino o della trascendenza? Cos’è un mistico? Come possiamo
utilizzare il linguaggio per parlare di Dio? Possiamo dire davvero qualcosa di significativo? Quante
persone hanno esperienze religiose o “spirituali” di natura trascendentale?
132
AREE DI STUDIO
Persone
B Il Buddha –
importanza
dell’esperienza
personale, della
riflessione e della
saggezza interiore
C Prove
dell’esistenza di
Dio – teologi.
Mistici, es. Julian
di Norwich, John
Wesley
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Meditazione
descritta nei testi
buddisti
Stile di vita
Valori
Pratica e ruolo
della
meditazione.
Canto dei mantra
e recita delle
sutra
Il Nuovo
Pentecoste
Carismatici e
Testamento: Atti
Pentecostali
2:1, Corinzi 13-15;
esempi dei nuovi
il lbro della
movimenti nelle
Rivelazione, ecc.
chiese –
Scritti mistici –
importanza
poesia e prosa del
dell’esperienza;
l’esperienza della
passato e
contemporanea
sofferenza
Ragionare con
Shari’ah
Fare del bene e
I Esperienza del
profeta Maometto l’aiuto dei segnali (65:18). Fede e sfuggire il male
e degli altri
condotta
(4:59). Libertà di
di Allah nel
profeti.
morale.
fede (2:256).
Corano.
Tradizione mistica Rivelazioni
Shura
Esperienza dei
musulmana:
coraniche.
(consultazione) musulmani in
sufismo (AlScritti dei sufi.
(3:159) (42:38) Bosnia e in
Gazali; Rabia ecc.) Uso del linguaggio
Palestina
per esprimere
l’inesprimibile
Le teofanie: Mosè
G Mistici nel
giudaismo.
ed il roveto, la
Movimenti
visione di Isaia (Is.
Chasidism e
6), la visione di
Lubavitch
Ezechiele (Ez. 1),
Elia e il carro (2Re
2:11-12).
Scritti dei mistici
133
Fede principale
Assenza di fede in
un Dio personale.
Il Nirvana e
l’esperienza
dell’illuminazione
Dio rivelato e
sperimenato;
ruolo della
ragione.
Esperienza dello
Spirito Santo
Tawihid. Da’eah.
Il Madhi.
Allah è
inconoscibile,
trascendente
Dio è spirito
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno comparare le fedi e gli atteggiamenti delle dei credenti di diverse religioni rispetto alle idee di
Dio, di esperienze del divino o del trascendente e dei modi di comunicare le verità sulle loro
esperienze;
• comprendono che i credenti usano il linguaggio in modi diversi per esprimere la fede e le esperienze.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• osservare le loro esperienze spirituali o religiose e quelle degli altri; classificarle; valutare i risultati;
raccogliere racconti di tali esperienze sulla stampa;
• comparare come i diversi credenti esprimono e giustificano la loro fede nell’esistenza di Dio o di una
realtà trascendente;
• leggere testi tratti dagli scritti di mistici religiosi, profeti, poeti, ecc. ed analizzare l’uso del
linguaggio;
• guardare, frequentare e relazionare diversi servizi religiosi, culti o preghiere;
• considerare le diverse risposte alla domanda: “com’è Dio?”;
• raccogliere esempi diversi dalle scritture religiose dei tipi di scrittura o descrizioni di esperienze
religiose;
• condurre un dibattito sull’esistenza di Dio ed invitare i credenti di diverse religioni ad affermare le
loro idee;
• comparare i modi diversi in cui i credenti “fanno esperienza” di Dio o del trascendente: meditazione
privata o comunitaria, uso di inni, canti, mantra, culto comunitario, preghiera, ecc.;
• esprimere i loro sentimenti e le loro esperienze in varie forme (es. arte, teatro, musica, movimento,
danza, canto, poesia, ecc.).
134
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “ CONFLITTO E RELIGIONE”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
conoscere i vari tipi di conflitto nel mondo contemporaneo; comprendere gli insegnamenti delle religioni
riguardo al conflitto ed alle sue risoluzioni; comprendere il ruolo delle religioni nei conflitti, nella
riconciliazione e nella promozione della comprensione tre gli esseri umani; essere in grado di formulare il
loro punto di vista.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
conoscere le idee e gli insegnamenti delle religioni selezionate negli ambiti che riguardano il conflitto:
guerra e pace, violenza, uso indiscriminato delle armi di distruzione di massa, oppressione, crimine e
punizione, lotta civile, perdono e riconciliazione, arbitrato e pacificazione, pacifismo;
comprendere che le fedi religiose possono far nascere prese di posizione ed atteggiamenti diversi tra i
credenti rispetto ai problemi del conflitto;
comparare gli insegnamenti delle religioni selezionate, le posizioni morali assunte dai religiosi ed i
ruoli delle religioni in tempo di guerra e di pace ed in relazione a questioni di conflitto politico e
sociale.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riflettere sulle questioni morali e religiose che circondano il tema del conflitto; analizzare le cause e la
natura del conflitto e comprendere come vengono compiuti degli sforzi per porre fine ai conflitti sia
con il ricorso alla violenza o con risoluzioni non violente e la riconciliazione;
comprendere gli atteggiamenti, le motivazioni e le idee che danno origine alla diversità ed al conflitto;
formare ed esprimere un loro giudizio morale e prese di posizione personali; essere in grado di dare
delle motivazioni per il loro accordo o disaccordo con i punti di vista degli altri;
sperimentare metodi di risoluzione non violenta dei conflitti.
Domande chiave
E’ naturale il ricorso alla violenza? I governi possono usare legittimamente la pena capitale? La pena
capitale è giustificabile? Per quali ragioni? Il diritto all’auto difesa è assoluto? Le guerre sono
giustificabili? L’uso indiscriminato di armi è giustificabile? A che cosa serve la punizione? Che cosa
significa risoluzione non violenta dei conflitti? Che cos’è il pacifismo?
135
AREE DI STUDIO
Persone
B Caratteristiche
ed esempi del
Buddha e di
altri maestri e
leader buddisti
considerevoli
(es. il Dalai
Lama)
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Culto/cerimonie
Movimenti
come parole/azioni pacifisti:
di armonia e pace. Vietnam, Tibet,
Insegnamento
Nazioni Unite.
della sutra paraMeditazione.
bhava sulla
Lavoro con i
risoluzione dei
rifugiati
conflitti
C Posizione di
Gesù rispetto al
conflitto –
riconciliazione,
perdono.
Posizione
rispetto all’uso
della forza,
della violenza.
Pacifismo
cristiano
I Posizione del
profeta
Maometto
rispetto alla
guerra ed alla
pace. Esempi di
perdono
Il Nuovo
Testamento: le
Beatitudini; lettere
di San Paolo.
Insegnamento
della chiesa su
guerra, pace; la
guerra giusta.
Teologia della
liberazione.
Pena capitale
Il Corano e
l’Hadith: crimine e
punizione; la Jihad
è giustificabile
solo nella difesa
della fede
G Posizioni ebree
rispetto al
conflitto, alla
sua
prosecuzione
Posizioni rispetto
alla guerra, al
conflitto, alla
pace:
nell’esperienza
biblica, post
biblica come è
narrato nelle
scritture ebree, es.
Salmi 34:14
Stile di vita
Valori
Fede principale
Buddismo come
trasformazione del
mondo.
Trasformazione dei
“veleni”
dell’avidità, rabbia
ed ignoranza nelle
“virtù” del coraggio,
compassione,
saggezza e impegno
Pace, perdono,
riconciliazione nei
segni del culto
(Eucaristia), simboli
di pace
La Strada del
Mezzo
Uso del Shura
per la risoluzione
dei conflitti e per
la spinta alla
riconciliazione.
Preghiera come
testimonianza di
riconciliazione.
L’Ummah
Jihad come lotta
personale per
migliorare.
Difesa della fede e
comunità
musulmana.
Shar’iah: crimine e
punizione
Il culto in parole
e simboli
esprime il
desiderio di pace,
della fine del
conflitto
Lo Stato di Israele.
Difesa.
Le conseguenza
dell’Olocausto
Gli esseri umani
raggiungono lo
stato di pace
attraverso
l’obbedienza ad
Allah – Islam
(pace).
Considerazione
islamica del
mondo
La Shema.
Il
Comandamento
“Non uccidere”
Comunità di
riconciliazione.
Movimenti
pacifisti.
Taizé.
Corrymeela.
Pax Christi,
Society of
Friends
136
Perdono, amore
di Dio, amore
per il prossimo
come per se
stessi.
Compassione.
Giustizia
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• conoscono fatti reali riguardanti il conflitto e comprendono i concetti principali implicati;
• sanno descrivere gli insegnamenti delle religioni riguardo al conflitto e a come dovrebbe essere
risolto;
• affermano le loro idee in modo chiaro e logico;
• sanno dimostrare sensibilità alle idee degli altri.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• ricercare insegnamenti religiosi ed approcci rispetto a: pena di morte, guerra e pace, violenza
giustificabile, risoluzione non violenta del conflitto, lavoro di riconciliazione e di risoluzione del
conflitto;
• organizzare un dibattito con dei religiosi, per diffondere idee diverse sulla questione del conflitto;
• partecipare ad una esercitazione di risoluzione del conflitto – analizzare conflitti sociali locali ed
applicare i principi di risoluzione del conflitto;
• preparare un caso in cui si evidenziano i pro ed i contro che le religioni studiate presentano rispetto ai
seguenti argomenti: guerra nucleare, uso della guerra biologica, pena capitale;
• drammatizzare esperienze personali di conflitto, violenza (intimidazione), e non violenza (pressione
sociale);
• ricercare esempi di coinvolgimento religioso nella risoluzione dei conflitti, nella pacificazione, in
discorsi di pace, ecc.;
• invitare un rappresentante delle Forze Armate a parlare della moralità dell’uso della forza, del ruolo
delle forze delle Nazioni Unite come pacificatori, ecc.
137
Scuola superiore – Biennio
UNITA’ “RELIGIONI IN COOPERAZIONE O IN CONFLITTO”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare esempi significativi di collaborazione e di conflitto tra le religioni ed all’interno delle religioni;
comprendere alcune delle ragioni di questi e lo sviluppo del conflitto e della cooperazione in particolari
situazioni politiche e sociali; riconoscono le sfide e le difficoltà incontrate dal dialogo inter religioso.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere i contatti locali ed esterni tra le religioni del mondo;
fare paragoni tra le diverse religioni, notando le somiglianze e le differenze delle loro posizioni
riguardo alla differenza religiosa e le relazioni tra le religioni;
approfondire la loro conoscenza delle diverse denominazioni e tradizioni all’interno delle diverse
religioni – specialmente nella zona di residenza;
comprendere il potenziale locale di collaborazione o conflitto inter religioso.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
sviluppare prontezza ad approfondire e rispondere a idee e domande religiose che offrono una sfida a
coloro che si riconoscono credenti ed a coloro che non si riconoscono tali;
dimostrare sensibilità alla fede degli altri e rendersi conto che il dialogo richiede onestà ed impegno
nei confronti delle proprie idee;
riconoscere che ci sono diverse rivendicazioni alla verità;
esprimere giudizi ragionevoli sul valore delle diverse rivendicazioni;
sviluppare l’abilità di risolvere un conflitto;
restare aperti alla sfida ed alla ricchezza della diversità.
Domande chiave
Se la verità è una – come possono esserci tradizioni religiose e fedi in conflitto? Una religione deve
necessariamente essere vera e tutte le altre false? Come possono coloro che hanno una fede diversa
imparare a vivere pacificamente tutti insieme? Le religioni si mettono in cattiva luce reciprocamente? I
credenti hanno subito un lavaggio del cervello, sono accecati dal fanatismo? I credenti possono
giustificare l’odio per la religione di chiunque altro? Quali sono le linee guida per un dialogo inter
religioso? La pace nel mondo dipende dalla pace tra le religioni? E’ vero che molte guerre ed i maggiori
conflitti sono causati dalle religioni? Possiamo dipendere dai seguaci fedeli delle tradizioni religiose per
stabilire o mantenere la pace nel mondo?
138
AREE DI STUDIO
Persone
B Il buddismo come
sviluppo del
bramanesimo vedico.
Posizione del Buddha
rispetto alle relazioni
ed al dialogo con
l’induismo vedico.
L’esperienza del Dalai
Lama
C Relazioni di Gesù con
persone di religioni
diverse.
Paolo e i pagani.
Storia delle relazioni
cristiane: con il
giudaismo, l’Islam,
l’India.
Le Crociate.
Il colonialismo
Scritture
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Scritti
Vita e pratiche
moderni sul
comunitarie come
dialogo e la
sorgenti di
cooperazione cooperazione e
inter religiosa dialogo con le altre
religioni e tra le
sette buddiste, es.
meditazione e
misticismo
Affermazioni Movimento
della chiesa
ecumenico.
sul dialogo e Dialogo inter
religioso –
la
cooperazione differenze di
inter religiosa. approccio
Teologia della all’interno della
liberazione.
cristianità.
Cristiani e
La tradizione
mistica
lotta armata
Stile di vita
Valori
Fede principale
Il presente –
espansione buddista
– relazioni con
l’Occidente ed altre
religioni locali.
Esempi di
cooperazione e
conflitto
Messaggio
umanitario
universale.
Importanza della
spiritualità e
dell’azione più che
della fede
Relazioni
contemporanee e
locali con altre
religioni: conflitti e
tensioni con il
giudaismo, l’Islam
in Africa e Asia.
Cooperazione su
questioni sociali.
Ecumenismo
cristiano.
Irlanda del Nord
Versetti
Stile di vita
Tensioni attuali.
I Relazioni del profeta
Maometto con ebrei e coranici su
musulmano come
Trattamento dei
fonte di dialogo.
musulmani in
cristiani.
ebrei e
Relazioni tra Shia e Europa.
Storia delle relazioni
cristiani – i
musulmane di
popoli del
Sunni.
Stati musulmani e
cooperazione e
libro.
Islam, capitalismo e trattamento dei non
conflitto con ebrei e
Scritti sufi –
socialismo
musulmani.
cristiani
misticismo
Revivalismo
come base per
musulmano.
il dialogo
Terrorismo
Torah: leggi e Reazione verso i
Il presente, dialogo
G Storia biblica –
concetto di popolo
pratiche
cristiani e lo stato di con cristiani,
eletto.
riguardanti le persecuzione.
musulmani.
Relazioni con il mondo relazioni con i Immigrazione,
Movimenti pacifisti.
pagano.
non ebrei
stabilizzazione in
Tolleranza.
Antagonismo
Israele
Tensioni nella
tradizionale della
politica del vicino
chiesa contro il
Medio Oriente.
giudaismo fino ai
Lo stato di Israele
tempi più recenti.
Esempi di
cooperazione.
L’Olocausto
139
Il Grande
Comandamento –
missione nel mondo
intero.
La chiesa è maestra
della buona novella
del Vangelo.
Gesù è l’unico
salvatore.
apologetica/ polemica
e dialogo inter
religioso
L’Islam si sottomette
ad Allah e quindi
persegue la via della
pace.
Dio è unico.
La creazione è unica.
Comprensione della
Jihad
Compito di seguire la
legge e la guida
divina
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• conoscono esempi di conflitto e di cooperazione tra le religioni studiate;
• sono in grado di riconoscere la complessità delle relazioni inter religiose;
• riconoscono le abilità che sono implicate nella risoluzione dei conflitti e nel dialogo inter religioso.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli alunni potrebbero:
• selezionare due religioni e cercare esempi di collaborazione;
• scegliere dalla cronaca un esempio di conflitto e/o cooperazione inter religiosi ed approfondirne le
cause;
• approfondire le loro posizioni nei confronti della diversità e del conflitto tra le religioni studiate e fare
esperienza di metodi di risoluzione del conflitto;
• approfondire o cercare esempi di collaborazione tra religioni invitando dei rappresentanti che hanno
fatto questa esperienza;
• invitare una persona impegnata nell’ambito della giustizia o della pace a descrivere il suo lavoro;
• sviluppare abilità riguardanti il dialogo inter religioso conducendo un dibattito su un argomento
principale – espresso diversamente da due religioni scelte;
• inscenare un dialogo tra due figure religiose storiche che discutono a favore della cooperazione o del
conflitto;
• invitare i rappresentanti di due religioni coinvolte in un conflitto o nella cooperazione ad esporre le
loro posizioni.
140
Scuola superiore – Triennio
UNITA’ “UNA COMUNITA’ DI MOLTE RELIGIONI”
– uno studio locale Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare alcune delle comunità religiose locali – la loro storia, devozione, fede e pratiche; i contatti che
esistono tra loro; le difficoltà, le tensioni ed i momenti di crescita e di cooperazione.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
riconoscere le diverse comunità religiose;
acquisire familiarità con la loro storia ed il loro sviluppo; i modi in cui praticano la loro fede e la
esprimono nel culto, nel linguaggio, nella cultura e nei valori sociali;
analizzare come le religioni lavorano insieme ed identificare le “barriere” ed i “ponti”;
conoscere alcune delle persone, degli edifici e degli eventi più importanti delle comunità religiose.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
dimostrare sensibilità alla diversa eredità storica, culturale, linguistica e religiosa degli altri;
valutare il contributo che diversi punti di vista e stili di vita danno ad una società multi culturale e
multi religiosa;
riconoscere il loro posto all’interno ed in collegamento ad una società diversificata;
offrire il loro contributo allo sviluppo di un futuro multi religioso.
Domande chiave
Chi sono i buddisti, i cristiani, i musulmani, gli ebrei? Qual è la loro storia? Com’è seguire una di queste
religioni? Dove, come, cosa, quando praticano il culto? Che cosa hanno in comune? Che cosa le divide?
Che cosa stanno facendo a questo proposito? Non stanno mai insieme? A quale gruppo o comunità
appartengo io? Qual è la mia identità personale e culturale?
141
AREE DI STUDIO
Persone
Scritture
B Buddisti locali.
Il buddismo in
Occidente.
Varietà dei
gruppi
Il posto del
buddismo nelle
scritture. Loro
principali
caratteristiche e
contenuto.
Scritti di buddisti
locali
C Cristiani locali. Il posto della
Leader cristiani Bibbia.
locali.
Produzioni
Figure del
cristiane locali:
passato e del
riviste, opuscoli,
presente
guide.
Librerie cristiane
I
Musulmani
locali.
Leader locali –
religioni e
comunità
G Ebrei locali.
Leader ebrei.
Figure del
passato
Posto del
Corano.
Pubblicazioni
musulmane locali
e risorse sui
media.
Librerie
musulmane
Posto della
Torah.
Pubblicazioni
ebree locali
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Luoghi di culto.
Culto in casa.
Caratteristiche,
particolarità del
culto.
Festività: Wesak
Stile di vita
Valori
Fede principale
Cosa distingue un
buddista: fede,
stile di vita
pratico. Valori.
Movimenti e
gruppi.
Crescita
Natura del
fenomeno come
realtà
trascendente
impersonale
Il Duomo, le
chiese, le cappelle.
Denominazioni:
protestanti,
cattolici ed
ortodossi.
Festività: Pasqua
Gruppi,
movimenti,
organizzazioni
cristiane – locali e
regionali.
Scuole cristiane.
Cambiamento e
sfida
Schemi di
insediamento dei
diversi gruppi.
Espressione
religiosa e
culturale.
Madrassah,
educazione, vita
sociale e sostegno
della comunità.
Sfide
I cristiani come
chiesa di Dio
Le moschee; le
scuole.
Movimenti e
gruppi; scuole di
pensiero.
La comunità è
basata su
organizzazioni
volontarie.
Concilio di
Moschea.
Eid Mela
Le sinagoghe:
caratteristiche e
significato per la
comunità.
Diversità –
ortodossi, liberali.
Festività: Yom
Kippur, Rosh
Hashanah
142
Schema di
insediamento.
Storia degli ebrei
nella zona
L’Ummah –
seguire la volontà
di Allah o cercare
di piacere ad
Allah
Relazioni di Dio
con il popolo
ebraico
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno descrivere le caratteristiche principali della vita della comunità – fede e pratiche di una
religione locale;
• comprendono la storia, la devozione e le tradizioni di una religione della zona in cui abitano;
• esprimono i loro pensieri ed i loro sentimenti in relazione alle comunità religiose locali.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• intervistare membri o leader delle comunità religiose locali e concentrarsi sugli aspetti religiosi,
culturali e spirituali positivi delle loro religioni;
• riconoscere e discutere di problemi e conflitti, le loro cause ed i modi in cui le tradizioni religiose
possono lavorare per risolverli;
• approfondire come le scritture, le fedi e le tradizioni vengono interpretate dai gruppi religiosi nel
momento in cui si trovano a rispondere a questioni controverse e ad eventi mondiali che implicano un
conflitto;
• visitare luoghi di culto locali, riconoscere le caratteristiche simboliche, scoprire come queste vengono
utilizzate nel culto, nella scuola, nella socializzazione e quanto sono importanti nel mantenimento del
senso comunitario e nella condivisione della cultura;
• approfondire gruppi diversi di una determinata religione – quali sono le differenze/similitudini nelle
loro pratiche, fedi, modi di praticare il culto;
• fare una ricerca sui gruppi religiosi minori;
• scoprire quali sono le azioni dell’ecumenismo cristiano e del dialogo inter religioso;
• pedinare un credente o un leader religioso per una giornata.
143
Scuola superiore – Triennio
UNITA’ “RELIGIONE, FILOSOFIA ED ESPERIENZA”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare i concetti e le idee filosofiche fondamentali collegati alla fede ed alle pratiche religiose; giungere
alla comprensione della natura del dibattito filosofico e dell’uso del linguaggio; valorizzare la relazione
tra filosofia ed esperienza religiosa.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
conoscere i profili delle tradizioni teologiche, filosofiche e mistiche delle religioni selezionate;
acquisire familiarità con gli aspetti distintivi del pensiero e dell’esperienza dei principali pensatori;
valorizzare alcuni dei collegamenti e delle analogie che esistono tra le tradizioni filosofiche,
teologiche e mistico religiose.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
•
considerare il pensiero e l’esperienza che va oltre la superficialità;
essere in grado di studiare e valutare i diversi punti di vista;
valutare il silenzio, la riflessione e la meditazione;
formulare delle risposte personali a domande che riguardano il senso e l’esistenza;
acquistare fiducia nel loro pensiero filosofico/religioso e nella loro capacità di pensare;
sviluppare un proprio contributo in direzione dello sviluppo della “razionalità limitata” di altre
persone.
Domande chiave
Cos’è la filosofia? Cos’è il misticismo? Com’è Dio? Come possiamo saperlo? Cosa significa essere
persona? Come lo sappiamo? Cos’è la rivelazione? Quali sono i poteri ed i limiti del pensiero umano?
Quale posto occupa e che autorità ha l’esperienza umana? Che autorità può avere una persona qualsiasi di
dire “questa è la verità”?
144
AREE DI STUDIO
B
Persone
Gautama
(Shakamuni)
Buddha, Ashoka,
Nagarjuna, discepoli
cinesi (T’ien-t’ai),
Dogen (Zen) e
Nichiren; nfluenza
di Lao Tzu
(taoismo) e
Confucio; la Società
Teosofica
C Precursori: Platone,
Aristotele,
Agostino, Anselmo,
Aquino, Feuerbach,
Hegel, Marx,
Kierkegaard, Barth,
ecc.
Teologi moderni
I Profeta Maometto.
Tradizione mistica
Sufi, es. al-Ghazali,
al-Rumi.
Teologi, giuristi e
movimenti, es. Abual-Hasan
G I patriarchi ed i
profeti biblici.
Filosofi, es.
Maimonides,
Spinoza; pensatori,
es. Einstein
Scritture
Attraverso testi selezionati da una serie di
scritti buddisti esaminare e comparare il
primo buddismo indiano (Re Asoka;
sezione del canone Pali: Abhidhamma –
aspetti analitici e filosofici); le due
maggiori diramazioni di Theravada (a sud,
il “buddismo degli anziani”) e Mahayana (a
nord, il “Grande Veicolo”); forme
monastiche e popolari del buddismo;
tradizioni associate a paesi e culture
specifici, es. in Sri Lanka, Tailandia,
Vietnam, Tibet, Cina, Giappone (Zen e
Nichiren) e negli sviluppi occidentali
moderni. Tipi di pratica meditativa – in
particolare samatha (concentrazione) e
vipassana (interiorità) (Therevada)
Platonismo, aristotelismo; la Città di Dio di
S. Agostino/Apologia; la prova
dell’esistenza di Dio di Anselmo; le cinque
prove di Aquino; gli scritti di Feuerbach,
Hegel, Marx sulla religione; Kierkegaard –
filosofia ed esperienza; teologie recenti:
processo, esistenzialismo, teologia della
liberazione
Il Corano. La Sunnah del profeta – l’Hadith
(testo e autorità – isnad) al-Bukhari, il
musulmano ibu al-Hajjaj. Le fonti della
legge: (Shar’iah). Scuole di giurisprudenza.
Scritti Sufi
Fede principale
Eternità della vita e legge di
causa e effetto (Karma); la
comprensione deriva
dall’esperienza più che dalla
fede; illuminare – ment e
“nirvana”; i Tre Tesori del
Buddha “l’illuminato”): il
Dharma (la Legge Mistica,
la Verità Mistica) e il
Sangha (la comunità dei
praticanti). La natura della
“Genesi condizionata”
Capacità ed uso della
ragione per giungere alla
comprensione della fede.
Dio e l’anima - immortalità
La trascendenza di Dio –
“l’alterità della divinità”.
Tawhid. Akhirah
Scritture della tradizione rabbinica;
Dio è unico. Importanza
tradizioni mistiche ebraiche, es. Lurianic,
fondamentale dello studio
Hasidism, Saadia e Maimonides (commento della legge
alla Mishneh Torah); Judah Halevi
(Kuzari). La Kabbalah. Pensiero ebraico
moderno
145
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno descrivere i tratti fondamentali del lavoro, della vita, degli scritti delle maggiori figure
filosofiche o mistiche nella storia delle religioni;
• comprendono alcuni tratti della storia del pensiero religioso e dei collegamenti tra le religioni;
• sanno fornire una spiegazione delle loro idee e teorie.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• preparare domande per un credente concernenti la fede, la filosofia e l’esperienza religiosa (es.
buddismo - nirvana; cristianesimo - immortalità dell’anima; Islam - predestinazione e libero arbitrio;
giudaismo – idea di Dio che agisce nella storia e con il popolo ebraico);
• preparare un dibattito tra credenti, filosofi e mistici ;
• comparare le diverse scuole di pensiero all’interno della stessa religione;
• studiare e valutare una posizione teologica o filosofica all’interno di una religione;
• comparare somiglianze e differenze nei concetti di Dio, di persona, di tradizione umana, della finalità
ultima dell’esistenza umana;
• fare una ricerca sulla vita ed il pensiero di un filosofo;
• comparare due interpretazioni diverse dell’esperienza mistica religiosa.
146
Scuola superiore – Triennio
UNITA’ “VALORI E STILE DI VITA”
Descrizione dell’unità
Gli studenti dovranno:
studiare come i credenti cercano di mettere in pratica quotidianamente la fede ed i valori; comprendere il
credo fondamentale che viene espresso con la pratica.
ELEMENTI CHIAVE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
conoscere i dogmi fondamentali della religione che reggono i valori e lo stile di vita comunitari ed
individuali;
comprendere il collegamento tra le azioni e la fede;
comparare e valutare la fede e la pratica religiosa;
approfondire la conoscenza di definizioni e tradizioni diverse all’interno delle religioni.
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
Gli studenti vengono incoraggiati a:
•
•
•
•
•
sapere che le persone tentano di vivere seguendo dei principi e delle convinzioni;
studiare e valutare i diversi punti di vista e gli stili di vita;
dimostrare sensibilità ai valori, alle idee ed agli stili di vita degli altri;
riconoscere il valore dell’impegno e del servizio attraverso il contatto con coloro che lavorano per gli
altri nella comunità;
elaborare giudizi ragionati sull’importanza dei valori e dello stile di vita individuali.
Domande chiave
Perché le persone scelgono di seguire dei principi religiosi? Che cosa significa avere una serie di valori?
Da dove vengono le convinzioni delle persone? Sono discutibili alcuni valori e stili di vita? Su quali basi?
Che differenza c’è tra una religione ed una setta? Cos’è la libertà personale? Per che cosa vale la pena di
impegnarsi? Quali sono i limiti di uno stile di vita accettabile? Chi o che cosa ci può guidare?
147
AREE DI STUDIO
Persone
B Esempio e
insegnamento del
Buddha.
La vita buddista
oggi
Scritture
Detti del Buddha
sullo stile di vita
ed i valori.
La Dhammapada
Comunità,
Celebrazioni,
Luoghi
Buddisti laici e
ordinati.
Voti e promesse
Stile di vita
Valori
L’Ottuplice
Sentiero.
Trasformazion
e di sé
collegata alla
trasformazione
del mondo
Comunità: laici, Vita dell’apostolo
Amore di Dio
C Esempio di Gesù Esempi
– valori e stile di contemporanei del religiosi, monaci, motivata dall’amore e amore del
vita.
servizio e
suore –
e dal servizio di Dio prossimo.
Apostolato; vita dell’apostolato
monasteri – voti e del prossimo –
Il Regno di
particolarmente dei Dio oggi.
dei testimoni e
cristiano.
e promesse.
servizio – esempi Abnegazione
Gruppi nella
deboli
Dio opera nel
mondo
moderni
fondata sui
chiesa, gruppi
Vangeli
familiari in
chiesa
L’Ummah – es. i Ibadah – fede
Sottomissione
I Vita ed esempio Il Corano – base
del profeta
per il Shari’ah e
musulmani nella nell’azione.
al volere di
Adempimento della Allah.
Mometto.
per tutta la vita.
zona.
Shari’ah; Da’wah; Il cammino da
Vita dei
Sunnah del profeta Diversità dello
musulmani oggi Maometto
stile di vita
sviluppo spirituale seguire – la
all’interno della
Shari’ah
comunità
musulmana – i
suoi valori
La Shema e il
La famiglia
Lo stile di vita ed i Dio dona la
G Gli ebrei nel
mondo
Deuteronomio.
ebrea: valori e
valori ebrei:
legge.
comtemporaneo I tredici principi
stile di vita come responsabilità
Importanza del
della fede.
espressione della personale di seguire compimento
Maimonides
fede in ciò che
i Comandamenti
della legge
Dio rivela
148
La Via del Mezzo.
Le Quattro Nobili
Verità.
I Cinque Precetti
Fede
principale
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli studenti:
• sanno descrivere i valori fondamentali e lo stile di vita dei credenti delle religioni studiate;
• sanno offrire una valutazione personale e ragionata di tali valori e stili di vita.
ULTERIORI ATTIVITA’ (facoltative)
Gli studenti potrebbero:
• praticare esercizi pensati per riconoscere i valori e gli stili di vita comunitari e personali e le basi di
tali valori e stili di vita;
• invitare alcuni credenti a spiegare ed in seguito discutere dei loro valori e stili di vita;
• invitare leader religiosi locali a parlare del loro ruolo all’interno della comunità;
• visitare una comunità religiosa ed una comunità non religiosa e comparare gli stili di vita ed i valori di
tali comunità;
• intraprendere una ricerca personale con argomento lo stile di vita di coloro che hanno preso i voti o
che si sono assunti un particolare impegno;
• intervistare dei laici che appartengono a movimenti religiosi(seguaci del Sai Baba; cristiani
carismatici, ecc.) e comparare i loro valori e stili di vita;
• pedinare per una giornata un ministro, un prete, un imam, ecc. e paragonare le esperienze.
149
APPENDICE 1
GUIDA ALLE UNITA’
Questa spiegazione dello schema delle unità dovrebbe aiutare le scuole nella preparazione del loro piano
di lavoro. La maggior parte delle unità segue esattamente lo stesso schema. Alcune contengono
leggerissime variazioni perché affrontano diversi contenuti.
In ogni unità vengono segnalati: il livello, l’anno di scolarità, il tempo previsto e il titolo dell’unità.
La descrizione dell’unità: espone l’obiettivo generale dell’unità offrendo una visione complessiva di ciò
che gli studenti sapranno, capiranno e saranno in grado di fare al termine dello studio dei contenuti
dell’unità.
Il contenuto dell’unità consiste in materiali selezionati da queste tre sezioni: elementi chiave, domande
chiave e aree di studio.
Elementi chiave: sono gli obiettivi chiave dell’unità riguardanti la conoscenza, la comprensione, le abilità,
i processi e gli atteggiamenti e sono collegati ai due obiettivi principali. Questi sono esposti nella prima
pagina di ogni unità:
obiettivo 1: studiare le religioni. Gli alunni dovrebbero imparare a ………..
obiettivo 2: imparare dalle religioni. Gli alunni dovrebbero imparare a ………..
Domande chiave: sorgono dalla condivisione di esperienze; gli insegnanti dovrebbero selezionare tra
quelle proposte quelle che si rivelano più appropriate.
Aree di studio: si tratta del secondo gruppo di materiale ed è presentato nella seconda pagina di ogni
unità. Il materiale è ricavato dalle religioni rappresentate nel compendio in base a cinque categorie:
Personaggi; Scritture; Comunità, celebrazioni, luoghi; Stile di vita, valori; Fede centrale.
Selezionare i contenuti delle religioni in base alle indicazioni contenute nella sezione Requisiti e nel
Programma di studio per ogni fase di scolarità.
Elementi di verifica: descrivono le capacità che gli alunni dovrebbero avere acquisito al termine
dell’unità. Insieme alle descrizioni di livello, potrebbero formare la struttura di base per valutare,
annotare, trasmettere e relazionare i risultati raggiunti in Educazione Religiosa al termine di una unità e
alla fine dell’anno, della fase o del livello. Vedere anche l’Appendice 5.
Ulteriori attività: queste proposte sono elencate nell’ultima pagina di ogni unità. Sono facoltative.
Aggiungete le vostre idee a questo elenco come e dove volete.
150
APPENDICE 2
PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI LAVORO PER L’INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE
Sono previste schede di programmazione per:
programmazione annuale
piano di lavoro
lezione singola
Programmazione annuale
Leggere il Programma di studio relativo e l’Appendice 1 “Guida alle unità didattiche”.
Decidere quali unità didattiche verranno affrontate e quando.
Considerare:
- gli interessi, le necessità, le abilità degli alunni;
- la loro esperienza precedente nell’ambito dell’istruzione religiosa per assicurare la progressione;
- l’età degli alunni;
- il tempo a disposizione;
- argomenti che si stanno svolgendo all’interno del piano di studi - collegamenti interdisciplinari;
- assicurarsi che venga destinato un tempo sufficiente all’insegnamento della religione.
Alla luce di tali considerazioni decidere quali religioni verranno studiate e quando. Si consiglia
di
affrontare una o due religioni in ogni unità didattica.
Considerare:
- l’esperienza personale di fede degli alunni;
- l’istruzione precedente;
- assicurare un approccio vasto ed equilibrato ed essere sicuri che gli alunni vengano introdotti alla
profondità della ricerca religiosa.
Le unità didattiche offrono una guida riguardo agli aspetti della religione da affrontare per ogni
argomento.
Alla scuola materna e nel primo ciclo della scuola elementare decidere se l’insegnamento della religione
sarà una parte di un’altra materia curricolare per un certo periodo dell’anno scolastico (es. per un
quadrimestre) o se sarà una materia indipendente.
Decidere se utilizzare una unità didattica interamente come viene presentata, oppure riformulare una unità
basata su due o più unità che si possono inserire nel lavoro che si sta svolgendo. Decidere un titolo. Si
può scegliere di mantenere il titolo dell’unità didattica proposta.
Le festività si dovrebbero affrontare nel periodo dell’anno in cui vengono celebrate.
151
Piano di lavoro
Vedere la scheda esemplificativa. Le unità didattiche offrono un’ampia scelta agli insegnanti, tuttavia è
necessario offrire ulteriori specificazioni riguardo alla scheda riguardante la programmazione periodica
per collegarlo in modo adeguato alla scheda delle unità didattiche.
Selezionare l’unità didattica che si vuole sviluppare nel piano di lavoro. Leggere la descrizione dell’unità,
gli elementi chiave e gli elementi di verifica per decidere gli obiettivi per l’apprendimento ed i risultati
che si vogliono ottenere nell’argomento specifico. Fare attenzione ad entrambi gli obiettivi. Si possono
utilizzare le formulazioni delle unità didattiche.
Selezionare le domande chiave in modo adeguato rispetto all’esperienza degli alunni.
In accordo tra gli insegnanti interessati, utilizzare le attività suggerite per costruire un programma che
possa sia motivare che mettere alla prova gli alunni. Assicurarsi che i lavori assegnati siano proporzionati
alle capacità di tutti gli alunni.
Assicurarsi di offrire opportunità di approfondimento, osservazione, interrogativi, riflessione silenziosa,
empatia (comprensione di sé e degli altri) e risposte creative e coerenti.
Assicurarsi che venga offerta una vasta gamma di attività: risposte scritte ed orali, lavoro creativo,
descrittivo ed illustrativo, esposizioni, presentazioni alla classe, teatro, giochi di ruolo, danza e musica
(quando si rivela appropriato), visite ed ospiti ed uso di materiale.
Inserire una varietà di materiali: oggetti, manifesti, libri di riferimento e libri storici, materiale
audiovisivo. Assicurarsi che il materiale sia adeguato alle attività da svolgere. (Per la consultazione o
l’acquisto di materiale disponibile ci si può rivolgere alla Libreria dei Popoli, presso il Centro di
Animazione Missionaria ed al C.E.M. Mondialità di Brescia). Quando è possibile organizzare delle visite
o degli ospiti.
Decidere come il lavoro verrà valutato. Per questo punto, vedere l’appendice 5, “Valutazione”.
Controllare e valutare il lavoro complessivo ed operare cambiamenti e correzioni al vostro piano di lavoro
dove si rivela necessario.
Lezione singola
Vengono presentate delle schede di programmazione come guida alla preparazione delle lezioni.
Stabilire chiaramente gli obiettivi di apprendimento per ogni lezione ed assicurarsi che siano condivisi
dagli alunni.
Materiale, consigli e guide per un lavoro di programmazione li potrete trovare presso il C.E.M. di Brescia.
152
Programmazione annuale
Classe
Argomenti e religioni studiate
I quadrimestre
II quadrimestre
153
Piano di lavoro
Titolo
Anno
Unità di riferimento
Classe
Lezione n°
Quadrimestre
Obiettivi
Religioni studiate
Utilizzare l’unità didattica per completare la segeuente tabella
Previsione degli
Domande Attività di
esiti di
chiave
insegnamento e
apprendimento
di
Conoscenza e
apprendimento
comprensione
Abilità/vocabolario
(vedi gli elementi
chiave)
Materiali Valutazione (vedi gli
elementi per la
verifica nelle unità
didattiche)
154
Tempo
Programmazione di una lezione
Data
Classe
Insegnante
Durata della lezione
Lezione n°
Previsione degli esiti di
apprendimento.
Domande chiave
Promemoria
Provvedimenti per alunni con diverse
capacità?
Stili di insegnamento e di apprendimento?
Introduzione/conclusione?
Gruppi?
Attività (interviste, ricerche, risoluzione di
problemi)?
Ruolo degli adulti?
Valutazione?
Approfondimenti
Argomento
principale
Modifiche
Valutazione della lezione
Materiali
155
MODELLO PER LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE
I seguenti modelli dimostrano i modi per tradurre la guida in schemi di lavoro.
Ogni scuola è diversa quindi gli insegnanti dovranno costruire uno schema di lavoro adeguato per i propri
alunni.
La scelta di quali religioni studiare si dovrebbe compiere in base all’esperienza degli alunni, seguendo le
richieste esplicitate nella sezione relativa.
Cercate di essere creativi, flessibili e sensibili nella progettazione del piano di lavoro ed assicuratevi di
restare all’interno della struttura fornita dal programma di studio relativo.
Elementi guida per le classi 1^ e 2^ media
Si dovrebbe offrire una particolare attenzione (due terzi del tempo disponibile) allo studio sistematico
delle religioni in modo che gli alunni acquisiscano un’immagine coerente delle diverse religioni.
Gli insegnanti possono scegliere se integrare le unità didattiche tematiche all’interno dello studio
sistematico delle religioni o se insegnarle separatamente.
Le unità tematiche possono essere utilizzate per situare o per osservare aspetti o argomenti all’interno
dello studio sistematico nei dettagli. Possono anche essere utilizzate come veicoli per presentare materiale
dalle altre religioni o per fare collegamenti con le religioni che sono già state studiate.
Possono anche offrire una opportunità per approfondire l’obiettivo 2 “Imparare dalle religioni”
utilizzando del materiale preso dallo studio delle religioni – compresi l’esperienza, le idee ed i sentimenti
degli alunni.
Visto che le unità didattiche offrono molti contenuti, gli insegnanti possono scegliere di concentrarsi su
una unità tematica ogni anno e di dare meno attenzione alle altre.
Il contenuto selezionato per essere affrontato nello studio sistematico dipenderà da ciò che è stato studiato
nella scuola elementare e anche dal collegamento con ciò che si prevede verrà studiato successivamente
nella classe terza ed alle scuole superiori.
Le unità possono essere affrontate in qualsiasi ordine. In prima media è più semplice iniziare dal
Giudaismo o dal Cristianesimo. Se in una scuola gli alunni sono prevalentemente musulmani è più
sensato iniziare con l’Islam e poi studiare il Giudaismo ed il Cristianesimo.
156
Schema per la scuola materna
Asilo nido
Argomenti ed attività che prevedono l’uso ed il lavoro con racconti,
festività, oggetti e persone che si incontrano nel programma di
studio per la scuola dell’infanzia. L’unità “Me stesso” è di
particolare aiuto, ma si può inserire, in modo adeguato, contenuti
dalle altre unità didattiche: oggetti preziosi, festività, cibo, il nostro
mondo, persone speciali, giorni speciali e luoghi speciali.
36 ore
1° anno
scuola materna
2° e 3° anno
scuola materna
1.
2.
3.
4.
5.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Me stesso
Oggetti preziosi e Festività
Persone speciali e Festività
Il nostro mondo
Luoghi speciali
Il nostro mondo
Festività
Cibo e Festività
Persone speciali e Festività
Libri speciali (si potrebbe intitolare Racconti speciali)
Luoghi speciali
36 ore
36 ore
Schema per la scuola elementare
1^ elementare
2^ elementare
3^ e 4^
elementare
5^ elementare
1.
2.
3.
4.
5.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1.
2.
3.
1.
2.
3.
Bene e male e Festività
Iniziazioni
Personaggi chiave e Festività
Viaggi e Festività
Luoghi speciali
Giorni speciali
Libri speciali e Festività
Iniziazioni
Festività
Oggetti preziosi
Viaggi
Segni e simboli (può essere intitolata Noi) e Festività (si
dovrebbero selezionare una o più festività dall’unità didattica
Festività in base all’argomento ed al periodo dell’anno)
Racconti della creazione e Festività
Luoghi di culto e Festività
Leader e Festività
Sacre Scritture e Festività
Pellegrinaggi e Festività
157
45 ore
45 ore
45 ore
45 ore
Schema per la scuola media
1^ media
2^ media
3^ media
1. Il Giudaismo come argomento principale illustrato da una o due
unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Relazioni,
amicizia ed Impegno; Persone di fede contemporanee.
2. Il Cristianesimo come argomento principale illustrato da una o
due unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es.
Giustizia: Partecipazione e Coinvolgimento; Persone di fede
contemporanee.
1. L’Islam come argomento principale illustrato da una o due unità
tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Giustizia:
Partecipazione e Coinvolgimento; Persone di fede contemporanee.
2. Il Buddismo come argomento principale illustrato da una o due
unità tematiche (integrate o studiate separatamente); es. Ambiente;
Persone di fede contemporanee.
Qual è la vita buona?
Fede e comportamento
Nascita ed iniziazione
Creazione
Matrimonio e morte
45 ore
45 ore
45 ore
Schema per il biennio della scuola superiore
1^ superiore
2^ superiore
Aspetti delle religioni (questa unità può essere suddivisa ed
affrontata in due o più quadrimestri nei due anni e le unità
tematiche organizzate con un ordine diverso).
Religione e relazioni
Etica medica
Religione e conflitto
Ragione ed esperienza
Religione e diritti dell’uomo
Religione e ambiente
Domande sulla verità e sul senso
Religioni in cooperazione e in conflitto
158
39 ore
26 ore
DIFFERENZIAZIONE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
Differenziazione è un termine utilizzato per descrivere il processo di unire le attività alle necessità degli
alunni di capacità diverse. L’avanzamento avviene quando agli alunni vengono proposte attività sempre
più impegnative in base alla crescita della loro maturità e comprensione. Assicurare che il lavoro sia
adeguatamente differenziato è un modo importante per permettere agli alunni di progredire.
Programmare per l’avanzamento è di fondamentale importanza. Le attività di insegnamento dovrebbero
essere strutturate in modo che siano adeguate per tutti gli alunni di un gruppo. Le attività dovrebbero
essere programmate in modo da sviluppare ed ampliare le capacità degli alunni.
Lo scopo della differenziazione è quello di creare indipendenza di apprendimento negli alunni, di
sviluppare le loro abilità di apprendimento ( approfondimento, porre domande, lettura, scrittura,
espressione, analisi, ecc.) e di ridurre al minimo l’appoggio all’insegnante da parte degli alunni.
Ci sono vari modi per differenziare la lezione, ad esempio:
• differenziazione dei materiali;
• differenziazione dei compiti;
• differenziazione dei risultati;
• differenziazione degli aiuti e del supporto dell’insegnante.
Metodi diversi si adattano ai diversi stili di insegnamento, ai diversi approcci ed alle diverse situazioni.
L’insegnante dovrà decidere quali metodi sono i più idonei al raggiungimento dei risultati specifici
programmati.
La differenziazione dei risultati si adatta bene ad un approccio con l’intera classe; l’insegnante offre lo
stesso input e l’intera classe lavora sullo stesso compito assegnato. Si raccomanda di assegnare un
compito senza limiti di tempo che gli alunni possono approfondire in base al livello che essi stessi hanno
raggiunto.
La differenziazione dei materiali è consigliata con piccoli gruppi senza nessun input da parte
dell’insegnante. I materiali sono differenziati in modo tale da essere accessibili dagli alunni. Si possono
usare materiali diversi dal libro di testo.
La differenziazione di input e supporto dell’insegnante è consigliabile con piccoli gruppi dove sia
disponibile l’aiuto di assistenti, o laddove l’insegnante è in grado di aiutare più di un gruppo. Gli alunni
possono lavorare a coppie o a gruppi stabiliti dall’insegnante.
La differenziazione del compito si adatta a compiti individuali, di coppia o a piccoli gruppi che svolgono
compiti diversi proporzionati alle loro capacità con lo stesso input offerto dall’insegnante. Si possono
utilizzare particolari lavori che sono stati creati per verificare un livello specifico di comprensione, o
lavori graduali di difficoltà man mano superiore. I compiti graduali possono portare ad un compito senza
limiti di tempo che permette agli alunni di utilizzare la conoscenza raggiunta nei lavori precedenti.
Una varietà nelle attività della classe (giochi di ruolo, teatro, riflessione silenziosa, giochi o attività orali
come anche lettura e scrittura) offrono agli alunni un più ampio inserimento nel programma di
insegnamento della religione.
159
La differenziazione può spesso coinvolgere gli alunni nel fare scelte guidate all’interno di una gamma di
attività.
In realtà la differenziazione non ha confini ben precisi, molti metodi si possono usare congiuntamente –
con l’obiettivo di rendere il lavoro e le attività accessibili ad alunni con capacità e bisogni diversi.
La differenziazione non è una strategia che si adotta nella singola lezione, dovrebbe far parte di un più
ampio approccio studiato per mettere in grado gli alunni di raggiungere gli obiettivi di apprendimento
programmati.
160
CONTROLLO E VALUTAZIONE DELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
Testare e valutare i risultati raggiunti dagli alunni ed i loro progressi in religione, le loro risposte
all’argomento e la qualità dell’insegnamento è una fase importante nella gestione e nella coordinazione
della materia.
Gli insegnanti di religione dovrebbero approntare delle tabelle per il controllo e la valutazione dei
risultati, del progresso e della risposta di tutti gli alunni e per il controllo e la valutazione della qualità
dell’insegnamento.
Tali tabelle si diversificheranno da scuola a scuola, ma dovranno prevedere un incontro regolare (es. ogni
quadrimestre) di tutti gli insegnanti di religione per definire ed utilizzare un sistema per la valutazione dei
risultati degli alunni e per accordarsi circa i metodi per il controllo e la valutazione della qualità
dell’insegnamento.
I risultati di questo sistema di controllo e valutazione dovrebbero creare una base per la programmazione
futura ed un contributo per la revisione delle tabelle per la valutazione dei risultati degli alunni. Dovrebbe
anche mettere gli insegnanti nelle condizioni di riconoscere gli obiettivi di apprendimento, condividerli
con gli alunni e stabilire gli obiettivi dei livelli più avanzati.
I risultati dovrebbero essere anche riportati al consiglio d’istituto per assicurarsi che si possano prendere
decisioni condivise sui livelli di materiali ed argomenti offerti in questa materia.
Aree da considerare
1. Risultati e progresso degli alunni
Gli insegnanti comprendono e sono in grado di utilizzare le disposizioni (sia quelle ministeriali che quelle
in uso nella scuola) per valutare i risultati raggiunti dagli alunni realmente – in modo da avere una visione
chiara dei loro progressi?
I risultati della valutazione vengono utilizzati come base per la programmazione e lo sviluppo degli
obiettivi di apprendimento condivisi con gli alunni?
Gli obiettivi che ci siamo posti mettono gli alunni in condizione di raggiungere un livello superiore in
relazione ad entrambi gli obiettivi (studiare le religioni ed imparare dalle religioni)?
Che progressi stanno compiendo gli alunni in termini di conoscenza e di comprensione? Nello sviluppo
delle abilità specifiche riguardanti la religione?
Vedere l’appendice 5 per una guida alla creazione di tabelle di valutazione.
161
2. Risposta degli alunni
Atteggiamenti
Quali sono gli atteggiamenti degli alunni nei confronti dell’insegnamento della religione? In quale misura
sono motivati ed interessati, dimostrano la volontà di considerare le opinioni e la fede degli altri e di
riflettere sulle loro idee, fedi e valori?
Comportamento
In quale misura il comportamento degli alunni aiuta od ostacola l’apprendimento della religione? In quale
misura dimostrano rispetto per gli altri, maneggiano i manufatti e gli altri materiali con attenzione,
ascoltano il punto di vista degli altri?
Maturazione personale
In quale misura gli alunni dimostrano una loro maturazione personale ponendo domande che dimostrano
ricerca, formandosi una opinione personale riguardo alle questioni religiose, approfondendo, riflettendo e
rispondendo in vari modi, analizzando e valutando la loro fede e quella degli altri, cooperando e
lavorando con un obiettivo ben preciso con persone di opinioni diverse?
3. Insegnamento
N.B. Le seguenti domande possono essere utilizzate dagli insegnanti per sviluppare il sistema di controllo
e di valutazione della qualità dell’insegnamento della religione. Possono essere utilizzate anche per una
auto valutazione individuale.
In quale misura l’insegnamento contribuisce realmente ai risultati raggiunti dagli alunni, ai loro progressi
ed alla qualità della loro risposta? Gli insegnanti:
•
•
•
•
•
•
•
•
sviluppano una conoscenza sicura del piano di lavoro ed una competenza nel suo insegnamento in
modo che studiare le religioni sia comprensibile per gli alunni?
creano aspettative elevate con utilizzando contenuti, attività e materiali che mettano in discussione gli
alunni, compatibili con il loro livello di apprendimento, che li facciano progredire, incoraggino
l’applicazione ed il pensiero critico, offrano agli alunni la capacità di addentrarsi nel mondo delle
religioni e la capacità di collegare la religione alla loro ricerca ed esperienza?
programmano in modo chiaro: prevedendo obiettivi di apprendimento chiari, individuando le strategie
per condividerli con gli alunni, stabilendo gli obiettivi di apprendimento e proponendo delle attività
formulate chiaramente ed un facile accesso ai materiali?
utilizzano una varietà di metodi e strategie che mettono gli alunni nelle condizioni migliori per
raggiungere dei buoni livelli di lavoro e comportamento: es. presentazioni vivaci, domande di
esplorazione, proposta di attività di intervista e di soluzione dei problemi, utilizzazione della
discussione e di stimoli per la riflessione ed esercizi che utilizzano l’immaginazione ed i sentimenti?
utilizzano il tempo ed i materiali realmente per equilibrare un apprendimento assistito,
consolidamento e riflessione; utilizzano una varietà di materiali ed invitano degli ospiti o
programmano visite per motivare gli alunni e permettere loro di raggiungere dei livelli superiori?
utilizzano le disposizioni per valutare i risultati raggiunti in modo tale che gli alunni comprendano
come possono migliorare il loro lavoro e progredire, forniscono un feeback in grado di incoraggiare,
lodare, correggere e guidare gli alunni ad un nuovo apprendimento o ad un più profondo
apprezzamento?
utilizzano realmente i compiti per rinforzare o ampliare l’apprendimento; offrono opportunità per
apprendimento in gruppo per alunni, famiglie e membri della comunità di fede?
cercano di offrire, nella programmazione e nei lavori proposti, una esperienza equilibrata per gli
alunni nello studiare le religioni e nell’apprendere dalle religioni in modo che gli alunni possano
iniziare dal loro livello ed esperienza ed utilizzarla come ingresso effettivo nel mondo della religione
e delle religioni?
162
APPENDICE 3
PROGRESSI NELL’APPRENDIMENTO DELLA RELIGIONE
Progressi nella scuola materna
Studiare le religioni:
•
•
•
•
incontrare ed imparare i nomi di alcuni luoghi ed oggetti importanti collegati alle religioni studiate ed
acquisire familiarità con i racconti delle vite dei maestri e dei leader religiosi;
riconoscere che alcune idee e pratiche, come le festività, sono condivise da più di una religione ma
vengono espresse diversamente tra le religioni;
parlare del significato di racconti e simboli;
incontrare persone che appartengono alla comunità religiosa che si sta studiando.
Imparare dalle religioni:
accrescere la maturazione spirituale e morale:
• rendersi conto che i racconti delle tradizioni religiose spesso trattano di turbamenti e sentimenti simili
ai loro;
• parlare di e pensare a domande sconcertanti che sorgono dallo studio delle religioni;
• parlare di argomenti che li interessano ed ascoltare che cosa gli altri hanno da dire;
• approfondire il senso di appartenenza ad una comunità;
• approfondire la differenza tra bene e male, buono e cattivo;
• esprimersi in modo creativo attraverso l’arte, il teatro, la danza, ecc.;
• utilizzare momenti di silenzio per riflettere su di un racconto o su altre esperienze;
• rispondere alla meraviglia ed alla bellezza del mondo naturale;
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto ad avere una fede diversa:
• avere un sentimento di fiducia riguardo al loro bagaglio religioso e culturale;
• approfondire le idee, i valori e le pratiche religiose degli altri nella loro classe;
• ascoltare racconti da diverse tradizioni religiose;
• riconoscere somiglianze e differenze nelle fedi e nei punti di vista tra i loro amici;
• considerare la diversità e la differenza come potenzialmente positive e non necessariamente
minacciose.
163
Progressi nella scuola elementare
Studiare le religioni:
•
•
•
•
•
•
studiare il contesto storico delle religioni;
incontrare gli oggetti, le persone i luoghi chiave e le attività associate alle religioni studiate e discutere
dei loro scopi e funzioni;
approfondire la loro consapevolezza che alcune caratteristiche , es. le festività, il culto, il senso
comunitario, sono condivisi da più di una religione, anche se vengono espressi diversamente;
considerare il significato di simboli, racconti e linguaggio simbolico per i membri delle comunità di
fede;
incontrare le idee chiave delle religioni studiate;
studiare le vite delle persone che vengono considerate esempio per gli altri, considerando in modo
particolare come queste persone hanno vissuto le fedi ed i valori della loro fede;
sviluppare la comprensione dell’influenza delle religioni:
• cercare una prova della religione nel mondo che li circonda;
• considerare l’impatto della fede religiosa sugli individui e sulla loro comunità locale.
Imparare dalle religioni:
accrescere la loro maturazione spirituale e morale:
• considerare il valore di alcune pratiche religiose nella loro vita, es. la preghiera, le celebrazioni nei
momenti particolari della vita, momenti di silenzio;
• parlare di racconti centrati sui valori, relazioni ed insegnamenti religiosi e considerare l’importanza di
questi insegnamenti per la loro vita;
• approfondire domande sul significato e sul mistero della vita;
• valutare le risposte a tali domande sostenendo i loro punti di vista, e facendo riferimento e
dimostrando considerazione per le idee espresse dagli altri;
• collegare ciò che imparano in religione alle altre materie ed alle loro conoscenze generali;
• sviluppare la comprensione di ciò che significa appartenere ad una comunità;
• discutere della differenza tra bontà e cativeria, bene e male e della natura della responsabilità
individuale;
• esprimere le loro idee ed i loro pensieri e sentimenti nelle forme dell’arte, della musica, del teatro,
ecc.;
• utilizzare momenti di silenzio per riflettere tranquillamente su ciò che è stato studiato;
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto ad avere fedi diverse:
• sviluppare la fiducia di esprimere le loro idee e la loro fede;
• approfondire la fede, le pratiche e le questioni religiose;
• riconoscere e rispettare il diritto di avere idee e fedi diverse;
• dimostrare la prontezza di accettare ed imparare dalla diversità.
164
Progressi nella scuola media
Studiare le religioni:
•
•
•
•
•
•
fare una ricerca su un periodo importante nella storia della religione studiata;
acquisire una conoscenza coerente ed approfondita sulle religioni individuali nei termini dei loro
credo, letteratura, pratiche e codici morali fondamentali;
identificare gli elementi chiave condivisi dalle religioni, es. il culto, i valori morali e riconoscere i
modi diversi in cui questi elementi vengono espressi nelle diverse religioni,
scoprire i collegamenti storici che esistono tra alcune religioni;
utilizzare varietà di mezzi per esprimere ed interpretare la fede religiosa, es. il teatro, la musica, l’arte,
il simbolismo, l’architettura;
ampliare la loro comprensione dell’influenza delle religioni paragonando l’impatto delle religioni
sulle società, sui valori e sulle culture in varie parti del mondo.
Imparare dalle religioni:
accrescere la loro maturazione spirituale e morale:
• considerare il valore del silenzio e della riflessione nella loro vita;
• riflettere sulle esperienze degli altri, che potrebbero essere definite “spirituali” in relazione alla loro
esperienza;
• considerare le domande sul significato, es. dell’esistenza di Dio e del problema della sofferenza, che
cosa caratterizza queste domande e perché è difficile dare una risposta ad esse;
• valutare le risposte delle religioni alle domande ultime ed alle questioni etiche n relazione alle loro
idee e valori, prendendo in considerazione il punto di vista degli altri e dimostrando sensibilità alla
fede ed alle idee degli altri;
• collegare ciò che imparano in religione con gli argomenti studiati nelle altre materie e con le loro
conoscenze in generale;
• sviluppare senso di responsabilità nei confronti della comunità e delle relazioni all’interno della
comunità;
• iniziare a riconoscere i limiti del linguaggio umano ed il valore di altri mezzi di comunicazione per
esprimere le proprie idee e sentimenti;
sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti degli altri e del loro diritto di professare una fede diversa:
• sviluppare la comprensione di come la fede ed i valori contribuiscono a formare l’identità personale;
• approfondire le domande religiose e filosofiche e sviluppare una consapevolezza critica delle
questioni implicate;
• riconoscere il diritto degli altri di avere e praticare una fede religiosa diversa.
165
Progressi nel biennio della scuola superiore
Studiare le religioni:
•
•
•
•
fare paragoni tra le diverse religioni, rilevando le somiglianze e le differenze per quanto riguarda i
credo, le pratiche ed i codici morali fondamentali;
ampliare la loro conoscenza delle diverse denominazioni e tradizioni all’interno delle religioni;
paragonare le interpretazioni delle fedi religiose espresse attraverso una varietà di mezzi, es. la danza,
il teatro, la musica, l’arte, il simbolismo e l’architettura;
considerare la varietà dei punti di vista sulle questioni religiose da parte di persone di fedi diverse o
all’interno della stessa fede;
approfondire la comprensione dell’influenza del religioso:
• scoprire la misura in cui gli individui e le società variano nell’adesione alla loro fede tradizionale;
• comparare l’impatto del religioso su atteggiamenti nei confronti di problemi contemporanei.
Imparare dalle religioni:
accrescere la loro maturazione spirituale e morale:
• considerare le esperienze che portano le persone al di là della dimensione della quotidianità e pensare
alle possibili spiegazioni offerte a questi avvenimenti;
• riflettere sulle questioni morali e religiose che sorgono dallo studio della religione e la loro relazione
con la propria fede e valori, studiando e valutando i diversi punti di vista;
• considerare il valore del silenzio, della preghiera, della meditazione e del rito per la vita degli uomini
in generale e per loro stessi;
• fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e le altre materie del curricolo
e le loro conoscenze in generale;
• dimostrare sensibilità per le idee degli altri e valutare il contributo dei diversi punti di vista in un
dibattito;
• iniziare a formulare le loro risposte alle questioni che presenta la vita, e riconoscere che la vita pone
domande che rimangono irrisolte;
sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti degli altri e del loro diritto di professare fedi diverse:
• sviluppare fiducia nel loro punto di vista religioso e filosofico e nella loro identità culturale ed
accrescere la capacità di difendere le proprie posizioni;
• sviluppare prontezza di approfondire ed impegnarsi in idee e domande religiose;
• dimostrare la volontà di sostenere e difendere i diritti degli individui e delle comunità di praticare la
loro religione ed avere la propria fede;
• restare aperti alla sfida ed alla ricchezza della diversità.
166
APPENDICE 4
ATTEGGIAMENTI, ABILITA’ E PROCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE
Una serie di atteggiamenti, di abilità e di processi sono fondamentali nell’insegnamento della religione.
Ad ogni livello agli alunni si devono offrire opportunità di sviluppo progressivo attraverso una scelta dei
piani di lavoro basati sulle unità didattiche presentate. (Fare riferimento all’appendice 3).
SCUOLA MATERNA E SCUOLA ELEMENTARE (PRIMO CICLO)
Le opportunità di apprendimento dovrebbero far maturare negli alunni:
1. Consapevolezza di sé:
affermare loro stessi, dimostrare rispetto di sé con un atteggiamento positivo nei confronti delle loro
emozioni, vita ed apprendimento attraverso:
gioia
per la meraviglia di essere vivi
apprezzamento
di ciò che deve essere valutato e rispettato come persona
valorizzazione
dei loro doni e delle loro necessità
apprendimento
per conoscere le loro paure, ansie e frustrazioni e per vivere in armonia con queste
essere fiduciosi
della loro identità e del loro patrimonio personale, sociale, culturale e religioso
consapevolezza
che i racconti e le festività religiosi riguardano problemi e sentimenti simili ai loro
parlare di
domande che li turbano e che sorgono dalla religione e dalle loro esperienze;
di ciò che è importante per loro ed ascoltare ciò che gli altri hanno da dire
espressione
attraverso l’arte, il teatro, la danza, ecc.
meditazione
per riflettere sui racconti, ciò che hanno imparato e le loro esperienze.
167
2. Consapevolezza degli altri:
comunicare con gi altri e dimostrare rispetto attraverso:
comunicazione e
cooperazione
per condividere i loro doni specifici con gli altri
apprezzamento
degli interessi e delle capacità degli altri, imparando a valorizzare il contributo che
ognuno può offrire
valorizzazione
e rispetto per gli altri
apprendimento
del fatto che ciò che loro pensano, dicono e fanno è importante per gli altri
discernimento
dei collegamenti tra le azioni e le loro conseguenze
approfondimento
approfondimento
del senso di appartenenza ad una comunità
della differenza tra bene e male, onestà e slealtà
riconoscimento
delle somiglianze e delle differenze della fede e dei punti di vista tra gli amici
costruzione e
riparazione
delle relazioni.
3. Consapevolezza del mondo che li circonda:
stimolare il loro interesse alla vita e la loro capacità di riflettere su di essa attraverso:
accoglienza e
godimento
della ricca varietà del mondo
risposta
con spontaneità naturale alle loro esperienze
rispetto, cura e
valorizzazione
di tutti gli esseri viventi e dell’ambiente
accettazione
di alcune responsabilità per l’ambiente che li circonda
in modo che possano iniziare a riconoscere l’interdipendenza delle persone all’interno dell’ambiente
culturale e naturale.
168
4. consapevolezza delle esperienze religiose e spirituali:
chiarendo ed ampliando la loro conoscenza e comprensione attraverso:
apprezzamento
dell’importanza delle festività, dei luoghi, degli oggetti e dei simboli religiosi per i
credenti
gioia e condivisione di racconti religiosi che illustrano le religioni e l’impegno morale e collegamento ai
loro interessi e sentimenti
riflessione e
approfondimento
delle loro esperienze sui misteri della nuova vita, nascita, crescita e morte
accoglienza
di persone che appartengono a religioni diverse e riconoscimento che le
somiglianze e le differenze sono entrambe positive
in modo che possano impegnarsi nella ricerca religiosa.
SCUOLA ELEMENTARE (SECONDO CICLO) E SCUOLA MEDIA
L’apprendimento dovrebbe far maturare negli alunni:
curiosità
delle fedi e pratiche religiose e delle domande e questioni principali con i quali
sono collegate le religioni
apertura mentale
atteggiamento preliminare di rispetto per le fedi e le pratiche religiose e
disponibilità a sviluppare le loro idee ed i loro giudizi nel processo di
apprendimento
mente critica
inclinazione ad esaminare le idee riguardanti le religioni criticamente ed a restare in
guardia contro i pregiudizi, l’indottrinamento, la superstizione e la falsità
tolleranza
volontà di mantenere e proteggere i diritti legali dei credenti di praticare la loro
religione e anche i diritti delle persone di non praticare alcuna religione
auto stima
fiducia nella loro capacità di riflettere sulle domande religiose, e fiducia nel loro
patrimonio familiare e culturale
considerazione
degli altri nella scuola e nelle amicizie, gli insegnanti e gli altri adulti, le loro
famiglie, i gruppi ed i singoli nella società
apprezzamento
disponibilità a considerare le idee e le pratiche religiose come valori per la loro
ricerca di comprensione nella loro esperienza di vita
impegno
disponibilità ad identificarsi con una particolare tradizione religiosa o filosofia
169
Ed abilità quali:
ricerca
capacità di cercare e registrare informazioni sulle religioni nei libri, nelle scritture
sacre di vario tipo e nelle tecnologie informatiche. Dovrebbero essere in grado di
ascoltare e di porre domande pertinenti ai credenti riguardo alla loro fede ed alle
pratiche religiose
espressione
capacità di descrivere e spiegare le idee e le pratiche religiose e le loro opinioni e
sentimenti personali sulle religioni in vari modi: oralmente in discussioni e
conversazioni, in prosa, poesia, nel disegno, nel teatro, danza e musica (con la
sensibilità dovuta per le diversità culturali e le fedi religiose)
empatia
capacità di immaginare i sentimenti dei credenti, compresi i sentimenti che
riguardano il timore sacro ed il culto, il pentimento ed il perdono, ed essere in grado
di leggere gli eventi e le situazioni dal punto di vista di un credente
interpretazione
capacità di riconoscere le metafore ed i simboli quando studiano le religioni e di
spiegarne il significato
ragionamento
capacità di riconoscere le idee e le pratiche religiose
SCUOLA SUPERIORE
Le opportunità di apprendimento dovrebbero favorire una crescita nella comprensione dei concetti
religiosi in modo che gli studenti possano sviluppare le capacità di:
•
•
•
•
•
•
identificare le tradizioni religiose da cui derivano alcuni particolari concetti;
spiegare il significato e la relazione di tali concetti nelle varie tradizioni religiose;
riconoscere i concetti simili nelle varie religioni;
comprendere i vari modi di esprimere la fede;
riconoscere il valore delle esperienze religiose sottolineando l’espressione di tali concetti e fedi;
esprimere il proprio giudizio in modo ragionato sulle varie fedi.
Le opportunità di apprendimento dovrebbero promuovere la comprensione della fede, pratica ed
espressione religiosa in modo che gli studenti sviluppino le capacità di:
•
•
•
•
•
•
•
descrivere e sperimentare il culto di varie tradizioni religiose;
descrivere le origini, il significato e le pratiche delle festività e delle cerimonie;
interpretare ed utilizzare l’espressione religiosa in arte, musica, architettura, letteratura, racconto,
poesia, simbolismo, paradosso, danza, teatro, riti (con l’attenzione dovuta alla differenza culturale ed
alle fedi religiose);
riconoscere, formulare e spiegare le domande relative alla natura ed al senso della vita, della felicità,
della sofferenza, della morte di Dio e della vita nell’aldilà;
riconoscere il valore del mistero, del timore sacro, del dubbio e di altre esperienze religiose;
comprendere alcuni degli approcci alla meditazione ed alla preghiera;
formare e sostenere la propria fede in risposta alla loro esperienza ed alle loro domande.
170
Le opportunità di apprendimento dovrebbero aiutare gli studenti a sviluppare le capacità nell’uso dei
materiali religiosi fondamentali (testi, oggetti, edifici e credenti) in modo che possano acquisite le
capacità di:
•
•
•
•
•
descrivere le origini e la storia delle fonti religiose;
descrivere il significato di una fonte nel contesto della sua tradizione religiosa;
descrivere gli insegnamenti ed i modi principali di interpretare i vari testi;
leggere e spiegare il significato di alcuni passaggi di tali testi;
discutere con i rappresentanti di varie fedi.
L’insegnamento dovrebbe assistere gli studenti nello sviluppo delle capacità di:
•
•
•
•
descrivere la vita e l’insegnamento dei fondatori delle tradizioni religiose;
descrivere la fede e la vita di figure religiose contemporanee;
formulare giudizi ragionati sul valore delle prese di posizione individuali;
collegare le fedi ed i testi religiosi a particolari azioni e stili di vita.
L’insegnamento dovrebbe aiutare gli studenti a sviluppare l’abilità di formulare giudizi morali in modo
che possano:
•
•
•
•
•
•
comprendere e valutare i diritti degli altri mediante la consapevolezza della loro umanità;
prevedere i probabili risultati dei percorsi di alcune azioni;
comprendere gli atteggiamenti, le ragioni e le fedi che danno origine ad opinioni ed affermazioni
morali;
ricercare le aree di interesse etico;
formulare giudizi morali ed argomentarli;
percepire la relazione tra i loro giudizi morali ed il comportamento personale.
Le opportunità di apprendimento dovrebbero offrire agli studenti le condizioni per assumere
atteggiamenti di rispetto per loro stessi e per gli altri e di apertura mentale (attraverso il contatto con altri
in situazioni di assistenza – volontariato nella comunità) in modo che possano:
•
•
•
valutare gli elementi che incidono sui modi in cui una persona viene trattata dalle diverse componenti
della società;
considerare gli effetti del loro comportamento sulle persone che li circondano;
promuovere la comprensione delle loro responsabilità ed agire responsabilmente.
Le opportunità di apprendimento dovrebbero aiutare gli studenti a sviluppare le capacità di:
•
•
•
•
fare una relazione di determinate convinzioni non religiose;
comprendere le esperienze e le ragioni che hanno dato origine a tali convinzioni;
descrivere la sfida che tali opinioni costituiscono per i credenti e la sfida reciproca;
formarsi dei giudizi ragionati su tali convinzioni non religiose.
171
APPENDICE 5
VERIFICA, VALUTAZIONE, COLLOQUI CON I GENITORI,
DOCUMENTAZIONE E CREDITI DA TRASFERIRE NEL PASSAGGIO DA UNA
SCUOLA ALL’ALTRA
Le verifiche
Che cos’è la verifica?
Una effettiva pratica in questo ambito è fondamentale. Gli accordi sulle verifiche sono parte integrante
della programmazione di tutti i piani di lavoro nell’insegnamento della religione.
Tutti gli alunni dovrebbero avere l’opportunità di dimostrare ciò che conoscono, comprendono e sanno
fare (abilità ed attitudini). Questo permetterà loro di appropriarsi di quanto hanno appreso e di ricevere un
feedback sui loro progressi. Dovrebbe aiutare sia l’insegnante che gli alunni ad identificare i passi
successivi da compiere nell’apprendimento.
Le verifiche possono essere:
• positiva – la lode è una delle motivazioni più potenti;
• flessibile – ci sono molti modi per verificare!
• differenziata – il lavoro dovrebbe essere calibrato ai progressi degli alunni;
• basata sulle prove – i criteri potrebbero variare per ogni compito;
• fattibile – in modo che gli insegnanti non siano sovraccaricati di lavoro.
Gli insegnanti possono fare riferimento agli elementi di verifica posti come conclusione delle unità
didattiche come base per le verifiche. Questi condizioneranno la direzione o l’accento sul lavoro che verrà
intrapreso.
Le verifiche prevedono lo sviluppo di chiari obiettivi di apprendimento o risultati che dovrebbero essere
condivisi con gli alunni, il controllo del lavoro in corso e la valutazione del lavoro completato.
I dati delle verifiche dovrebbero essere analizzati dal gruppo degli insegnanti ed utilizzati per migliorare
le prestazioni degli alunni, per arricchire la programmazione e per incoraggiare il raggiungimento di
livelli più avanzati.
La verifica può essere: formativa – osserva l’interiorità per controllare l’apprendimento ed il
miglioramento; riassuntiva – osserva l’esterno per riconoscere i risultati e registrare i progressi.
Le verifiche di religione possono essere compatibili con le regole specifiche della scuola riguardanti le
verifiche e la valutazione del lavoro degli alunni in generale. Dovrebbe riflettere una tendenza comune
all’interno della scuola e, idealmente, condivisa dalle varie scuole attraverso incontri periodici per
prendere accordi su tali pratiche.
172
Perché verificare?
E’ redditizio: per gli alunni – gli obiettivi danno loro una indicazione di cosa ci si aspetta da loro; il
controllo permette loro di riflettere sui loro progressi e di ripassare dove è necessario; la valutazione li
aiuta a dimostrare e riconoscere i loro progressi nell’apprendimento e nei risultati raggiunti. L’auto
verifica e la verifica di gruppo sono metodi particolarmente utili per aiutare gli alunni ad essere chiari
circa gli obiettivi nell’apprendimento ed il loro progresso, per valorizzare i loro punti forti e identificare le
loro debolezze.
Per gli insegnanti: gli obiettivi espressi chiaramente aiutano la programmazione delle attività di
insegnamento, il controllo li aiuta a pianificare dei compiti differenziati per gli alunni; la valutazione li
aiuta a verificare l’efficacia del loro insegnamento e ad operare dei cambiamenti dove risultano necessari.
Per i genitori: le verifiche li informano del progresso dei loro figli, di quale potrà essere il prossimo passo
da compiere nell’apprendimento e di quale tipo di sostegno potrebbe essere offerto.
Quando verificare?
Le verifiche possono essere fatte in qualsiasi momento; in attività programmate o in attività non
organizzate con lo scopo specifico della valutazione.
Le verifiche sono un giudizio informato sul progresso degli alunni. Una ampia valutazione dovrebbe
essere basata su una gamma di prove raccolte in un certo periodo di tempo. Una prova singola non può
dimostrare che un alunno ha raggiunto un particolare livello.
Come verificare?
I metodi per le verifiche dovrebbero variare, adattarsi all’età degli alunni ed essere adeguati agli obiettivi
ed alle attività di apprendimento.
Le prove si possono raccogliere in vari modi, es. osservazione degli insegnanti, discussione, giochi di
ruolo, lavoro scritto, lavoro creativo, presentazioni audiovisive, giochi, espressione di risposte personali,
fotografia.
Con i bambini piccoli le verifiche si dovrebbero fare con metodi meno formali, es. ascolto di
conversazioni, osservazione, discussione ed incoraggiandoli ad esprimersi.
I compiti dovrebbero essere il più diversificati possibile per assicurare che tutti gli alunni abbiano
l’opportunità di esprimersi in situazioni diverse ed in modi diversi.
I compiti dovrebbero essere attentamente collegati agli obiettivi dell’insegnamento ed ai bisogni degli
alunni.
I compiti dovrebbero essere uno sviluppo progressivo di ciò che gli alunni stanno facendo e dovrebbero
renderli in grado di applicare le loro conoscenze e la loro comprensione a nuove situazioni.
I compiti devono sempre essere programmati attentamente in relazione alla situazione della classe.
Esempi di lavoro si potrebbero raccogliere dalle schede degli alunni. Le prove del loro lavoro formeranno
la base per un consenso degli insegnanti su quale livello è stato raggiunto dall’alunno.
173
Che cosa verificare?
Le verifiche di religione comprendono ciò che è verificabile in due aree. Prima di tutto viene verificato
l’impegno degli alunni. Secondariamente i risultati raggiunti in termini di conoscenza, comprensione,
abilità ed atteggiamenti. Non implica la verifica della fede religiosa e dei valori degli alunni o ciò che gli
alunni intendono assumere come regola di vita. Può, però, riguardare la componente emotiva nella
programmazione di attività esperienziali.
I risultati e l’impegno devono essere verificati.
Questo comprende:
• i progressi fatti nella conoscenza;
• la comprensione di idee, concetti e significati;
• l’utilizzo di terminologia e linguaggio religioso;
• le abilità comunicative, es. discussione, uso di argomentazioni ragionate, ecc.;
• un approccio sensibile alle fedi, alle idee, alle esperienze ed ai sentimenti degli altri;
• sentimenti di timore sacro e di meraviglia, di gioia, di dolore e di gratitudine;
• partecipazione a momenti di riflessione silenziosa
per gli insegnanti è importante ricordare che l’esperienza che si vive nell’ora di religione è spesso più
importante del tentativo di valutarla. Spesso l’efficacia o l’impatto di un’esperienza non possono essere
misurati; le esperienze non devono essere limitate a ciò che può essere effettivamente valutato o misurato.
Auto verifica degli alunni
Non è possibile stabilire una formula comune per l’auto verifica che possa essere utilizzata da tutti gli
alunni. Molte scuole la prevedono. Qui offriamo delle proposte che possono essere utilizzate in qualsiasi
modo.
Il modo di utilizzarle dovrebbe variare in base all’età ed al livello degli alunni.
Dovrebbe prevedere:
• una chiara formulazione per gli alunni sulla natura della scheda di verifica e su come completarla;
• dettagli dei contenuti studiati;
• indicazioni per permettere agli alunni di registrare i loro progressi in termini di conoscenza,
comprensione, abilità, atteggiamenti in relazione al contenuto;
• indicazioni per permettere agli alunni di verificare: la qualità delle abilità di apprendimento, es. i
progressi nella conoscenza e nella comprensione del contenuto; i progressi compiuti nello sviluppo di
abilità di apprendimento, es. ricerca, comunicazione, selezione, analisi, identificazione delle fedi;
atteggiamenti nell’apprendimento, es. cooperazione, lavoro con gli altri, entusiasmo, atteggiamento
positivo nel lavoro, iniziativa;
• opportunità per gli alunni di registrare una valutazione del loro impegno;
• risposta degli alunni al lavoro svolto in classe o come compito a casa sia in termini di contenuto che
di presentazione;
• spazio per il commento dell’insegnante.
174
Voti
Dare un voto agli alunni ha come scopo di:
- riconoscere e controllare il progresso degli alunni;
- offrire degli obiettivi per l’apprendimento futuro;
- fornire una base per la misura e l’unificazione;
- offrire agli alunni un’idea della qualità del lavoro che hanno fatto e dare loro l’opportunità di
vedere la loro posizione rispetto al livello raggiunto e quali sono i passi successivi da compiere
nell’apprendimento.
I voti saranno un riflesso della pratica della scuola per quanto riguarda le verifiche e la loro valutazione.
Se il lavoro degli alunni deve essere classificato, si devono utilizzare gli elementi di verifica al termine
delle unità didattiche.
Tutti i lavori svolti nell’insegnamento della religione sono meritevoli di riconoscimento. Gli insegnanti
dovrebbero esprimere dei commenti in modo chiaro, specifico ed offrendo tutte le informazioni
necessarie riconoscendo i risultati raggiunti contro gli obiettivi che ci si era posti in accordo con gli
alunni.
Utilizzo degli elementi per la verifica e delle descrizioni di livello
Gli elementi di verifica posti al termine della descrizione delle unità didattiche sono la base per valutare i
risultati raggiunti al termine di una unità o di una parte equivalente nel piano di lavoro.
Le descrizioni di livello relative ai due obiettivi (Studiare le religioni ed Imparare dalle religioni)
“indicano i tipi e la serie di capacità e conoscenze che gli alunni di una classe specifica dovrebbero
dimostrare”.
Lo scopo è quello di ottenere un giudizio completo:
- basato sulla conoscenza di come un alunno dimostra le proprie conoscenze in una gamma di
situazioni;
- che tiene in considerazione le diverse forze e debolezze della dimostrazione dell’alunno.
Per ottenere un giudizio significativo e completo del livello che si adatti al meglio alle dimostrazioni degli
alunni, gli insegnanti dovrebbero assicurare che la valutazione comprenda:
• il lavoro pratico ed orale che si svolge in classe;
• il lavoro scritto che viene completato in classe;
• i compiti a casa;
• gli esami e le verifiche scolastiche.
175
Le valutazioni
Le valutazioni riguardano i risultati raggiunti dagli alunni in base alle descrizioni di livello.
Dovrebbero essere una testimonianza dei progressi e dei risultati e si dovrebbero registrare regolarmente.
Dovrebbero fornire delle prove che si possono far circolare tra insegnanti e anche tra diverse scuole.
Dovrebbero essere molto semplici, flessibili e facili da interpretare.
Dovrebbero essere la base sulla quale instaurare il colloquio con i genitori e le schede di valutazione.
Possono essere utilizzate per registrare i livelli che sono stati raggiunti ed i progressi fatti dagli alunni in
un anno di frequenza all’ora di religione. Potrebbero anche essere utilizzate come documentazione per il
trasferimento da una scuola all’altra. Si raccomanda agli insegnanti di registrare i voti dei loro alunni sul
registro dei voti, ma ad intervalli (es. due volte all’anno), registrare l’obiettivo che ci si è posto ad un
particolare livello e registrare il livello raggiunto per quanto riguarda l’Obiettivo 1 (Studiare le religioni)
ed i progressi verificatisi per quanto riguarda l’Obiettivo 2 (Imparare dalle religioni).
Colloqui con i genitori
Le descrizioni di livello dovrebbero costituire la base per il colloquio con i genitori. Una descrizione
complessiva di quali livelli descrivono meglio i risultati raggiunti da un alunno potrebbe dare forma ad
una relazione riguardante un alunno. Il registro di classe può offrire un aiuto molto utile.
Il colloquio o la scheda di valutazione può riguardare i seguenti argomenti:
• contenuti
• attività di apprendimento
• interesse, entusiasmo, impegno
• risultati raggiunti nell’Obiettivo 1 e nell’Obiettivo 2
• aree o punti di sviluppo.
Gli elementi prova di tali valutazioni possono essere:
• il lavoro svolto
• l’atteggiamento, l’impegno e l’entusiasmo degli alunni
• l’auto valutazione degli alunni
• la valutazione degli insegnanti
• i progressi misurati in base al lavoro svolto precedentemente.
Documentazione per il trasferimento
La documentazione per il trasferimento ad altre scuole dovrebbe includere i seguenti elementi:
• le unità didattiche affrontate ed i relativi piani di lavoro;
• il tempo impiegato;
• i contenuti e le religioni affrontate – brevemente;
• un breve commento sull’atteggiamento ed il progresso dell’alunno ed il livello specifico raggiunto. Si
dovrebbe includere anche il registro di classe .
Tali documenti possono essere usati all’interno della scuola e anche come accompagnamento dell’alunno
nel momento in cui si trasferisce ad un’altra scuola.
176
OBIETTIVI DIDATTICI RELATIVI NEI DIVERSI LIVELLI NELL’INSEGNAMENTO
DELLA RELIGIONE
Obiettivo 1 – Studiare le religioni
Al termine delle varie fasi scolastiche le capacità e le conoscenze degli alunni dovrebbero rientrare nei
seguenti livelli:
scuola materna: livelli 1 – 3
scuola elementare: livelli 2 – 5
scuola media: livelli 3 – 7
scuola superiore (biennio): livelli 4 – 8
scuola superiore (triennio): livelli 4 – 9
177
Opportunità da offrire agli alunni per:
Esempi e parametri:
Livello 1
Livello 1
•
•
riconoscere e nominare le caratteristiche
selezionate delle religioni studiate, es.
persone, libri, luoghi, oggetti, festività o
eventi
ricordare la trama dei racconti
Livello 2
•
•
utilizzare i termini corretti per descrivere
caratteristiche selezionate delle religioni
studiate, es. persone, libri, luoghi, oggetti,
festività, eventi o simboli
ricordare i particolari dei racconti
Livello 3
•
•
spiegare le caratteristiche chiave delle
religioni, es. la fede e le pratiche: persone,
libri, luoghi, oggetti, festività, eventi o
simboli
comprendono il significato semplice
contenuto in un racconto
Livello 4
•
•
•
spiegare ed iniziare a collegare le
caratteristiche principali delle religioni, es.
fede e pratiche: persone, libri, luoghi, oggetti,
festività, eventi o simboli
trovare esempi per dimostrare come la
religione sia importante per i credenti ed
influisce sulle loro vita quotidiane
spiegare il significato di un racconto
religioso
Livello 5
•
•
•
fare collegamenti accurati tra le
caratteristiche principali di diverse religioni
utilizzando una terminologia corretta, es.
fede e pratiche: persone, libri, luoghi, oggetti,
festività, eventi o simboli
dimostrare una certa comprensione di cosa
implica appartenere ad una comunità di fede
in termini di credo, pratiche e valori
comprendere come i credenti utilizzano i
simboli, i racconti ed il linguaggio per
esprimere la fede
Livello 6
•
“Questo libro speciale si chiama Bibbia,
Corano, ecc.”
Gli alunni mettono in sequenza delle immagini
riguardanti la parabola della pecorella smarrita
Livello 2
“Questa è una croce ed è un simbolo speciale
per i cristiani”
Gli alunni sanno raccontare la parabola della
pecorella smarrita
Livello 3
“I cristiani credono che Gesù è il Figlio di Dio”
“La parabola della pecorella smarrita racconta
ai cristiani che bisogna prendersi cura di ciò che
è prezioso”
Livello 4
“Scusarsi e chiedere perdono a Dio nelle
preghiere è importante per i cristiani e per gli
ebrei"
“I musulmani pregano cinque volte al giorno
perché la preghiera è uno dei cinque pilastri
dell’Islam”
Dopo aver ascoltato e narrato la parabola della
pecorella smarrita gli alunni possono dire che i
cristiani credono che ognuno è prezioso agli
occhi di Dio
Livello 5
“I cristiani ed i musulmani hanno delle
professioni di fede che sono il Credo e lo
Shahadah”
“La parabola della pecorella smarrita viene
ricordata dai cristiani per illustrare il concetto
di Dio – dio è come un pastore che si prende
cura delle sue pecore”
Livello 6
dare un disegno coerente dei credo principali, Gli alunni riescono a comprendere come il Credo
178
•
•
delle pratiche e dei valori di ogni religione
studiata
dimostrare consapevolezza delle diverse
denominazioni, gruppi e tradizioni all’interno
di una religione
dimostrare comprensione dei diversi
collegamenti (storici, filosofici e pratici) che
esistono tra le religioni
Livello 7
•
•
•
riconoscere che le idee ed i concetti religiosi
vengono espressi attraverso la letteratura, i
riti ed i simboli religiosi in pratiche sociali e
spirituali
comprendere alcuni dei modi in cui le
religioni (principali insegnamenti, valori e
tradizioni religiosi) hanno costituito, e
continuano a costituire una differenza nella
vita degli individui e delle comunità
identificare i valori morali che le religioni
hanno dato alle società
cristiano fornisca un riassunto per la fede e per la
pratica.
“Ci sono musulmani Sunni e Shi’a”
“Ci sono cristiani ortodossi, protestanti e
cattolici”
“Il giudaismo, il cristianesimo e l’Islam
considerano Abramo una figura significativa”
“I buddisti condividono alcune idee con
l’induismo e i sikh, es. la reincarnazione, la
meditazione”
Livello 7
“Il libro di Giobbe contiene alcune indicazioni
riguardanti la relazione della gente con Dio”
“Molte persone fondano il loro rifiuto del
consumo di droghe sulla loro fede religiosa”
“Attraverso l’insegnamento del profeta
Maometto nell’Hadith, l’islam guida i
musulmani a vivere una vita di impegno
(preghiera, digiuno, carità, giustizia, ecc.)
Livello 8
•
•
•
•
utilizzare una terminologia religiosa
specialistica in modo corretto
dimostrare comprensione della validità
attuale, dell’influenza e della applicazione
pratica delle religioni
in riferimento a questioni specifiche,
comparare la misura in cui i credenti
applicano la loro fede alla loro vita
quotidiana
spiegare le differenze chiave e le similitudini
tra le religioni, le denominazioni e tradizioni
all’interno della fede, es. l’interpretazione dei
testi, del linguaggio e dei simboli religiosi
Livello 9
•
•
•
riconoscere la validità, attraverso
approfondimenti personali, della fede e della
pratica religiosa
comparare la misura in cui gli individui e le
società condividono i valori principali basati
sulla religione
riconoscere le tensioni ed il potenziale di
conflitti o collaborazioni che esistono
all’interno e tra le religioni.
179
Obiettivo 2 – Imparare dalle religioni
I sei elementi chiave
Agli alunni dovrebbe essere offerta l’opportunità di:
• dare una risposta a questioni religiose e spirituali;
• dare una risposta a questioni morali;
• fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e delle religioni e la loro fede
ed esperienza;
• rispondere a domande sul senso e sui valori;
• sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone e del loro diritto di avere fedi
diverse;
• utilizzare in modo proficuo i momenti di silenzio e di riflessione.
Esempi pratici per utilizzare gli elementi chiave
NB I seguenti suggerimenti sono un tentativo di illustrare ciò che si intende per ogni elemento chiave. Gli
esempi vengono offerti per tutti i livelli, che però non vengono specificati.
1. Dare una risposta a questioni religiose e morali
Gli alunni ascoltano un racconto o si uniscono ad un esercizio di visualizzazione, il racconto cristiano
dell’incontro di Gesù con Zaccheo. Descrivono le loro esperienze, idee e sentimenti in risposta al
racconto partecipando a giochi di ruolo, scrittura creativa, lavori artistici, discussioni, ecc.
Gli alunni partecipano al lavoro sugli atteggiamenti religiosi nei confronti degli animali descrivendo i loro
sentimenti, es. “Ho studiato la considerazione degli animali in molte religioni e preferisco gli
insegnamenti delle religioni indiane perché sembra che dimostrino più rispetto per gli animali ed i loro
seguaci sono vegetariani”.
Dopo aver studiato le idee sulla vita dopo la morte gli alunni partecipano condividendo le loro idee, es.
“Ho imparato che i cristiani credono nella vita dopo la morte e che gli indù credono nella
reincarnazione. Mi piace l’idea di nascere nuovamente e di avere un’altra possibilità di conquistare il
paradiso”.
2. Dare una risposta a questioni morali
Gli alunni dicono:
“Penso che sia sbagliato colpire od opprimere gli altri”
“Gettare le carte per terra è sbagliato perché si sporca la scuola”
“Penso che potrei contribuire a risolvere il problema della povertà e della disuguaglianza in questo
modo…”.
In risposta ad un racconto sulla cura per gli altri e sul “costo” del prendersi cura degli altri, gli alunni
descrivono (oralmente o per mezzo di scrittura creativa, disegno, giochi di ruolo, ecc.) la loro esperienza
personale di cura per gli altri e dei “costi” di tale cura.
180
3. Fare collegamenti tra la loro conoscenza e comprensione della religione e delle religioni e la loro
fede ed esperienza
dopo aver ascoltato racconti sulla gratitudine gli alunni esprimono che è bene dire grazie parlando, ad
esempio, delle situazioni in cui si ringrazia qualcuno.
Prima di presentare gli oggetti preziosi per i cristiani, gli alunni possono parlare di chi e che cosa è
importante nella loro vita, disegnando, dipingendo, scrivendo di, interpretando, ecc. qualcuno o qualcosa
che loro amano.
Dopo aver ascoltato i racconti sulla gratitudine, es. la storia dei dieci lebbrosi dai vangeli, gli alunni
esprimono il valore di ringraziare e di ricevere ringraziamenti.
Dopo aver studiato ciò che le religioni insegnano sulla bontà del creato, gli alunni pensano a come
possono rispettare e prendersi cura dell’ambiente.
4. Rispondere a domande sul senso e sui valori
Gli alunni pongono delle domande e formulano possibili risposte, ad esempio:
“Chi ha creato il sole, è stato Dio, come facciamo a saperlo?”
“Perché c’è la sofferenza?”
“Dov’era Dio durante l’Olocausto? E dov’era l’uomo?”
“Cosa c’è di sbagliato nel divertimento, nello star bene?”
5. Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti di altre persone e del loro diritto di avere fedi
diverse
Gli alunni fanno le seguenti affermazioni:
“So che il tuo luogo di culto è una chiesa, il mio è una moschea”
“Non condivido nessuna delle tue idee, ma rispetto la tua sincerità ed il tuo impegno”.
Gli alunni utilizzano gli oggetti con rispetto ed attenzione.
Gli alunni intervistano gli ospiti di diverse religioni e scelte di vita con sensibilità.
6. Utilizzare in modo proficuo i momenti di silenzio e di riflessione
Gli alunni sanno stare tranquilli in silenzio; sanno rispondere ad una meditazione guidata, una candela
accesa, un periodo destinato al silenzio, musica di riflessione, una serie di immagini; sanno raccontare
una storia dopo un momento di riflessione silenziosa; sanno illustrare il significato di un racconto per
loro; sanno rispondere ad un racconto, una poesia, un testo religioso, utilizzando l’arte, il teatro, la musica
…
181
APPENDICE 6
CONSIGLI UTILI
Questa appendice tenta di dare alcuni consigli su una serie di questioni che potrebbero causare disagio
agli alunni ed alle loro famiglie. Non è esaustiva ed intende essere solo una guida. Consultare anche
l’appendice intitolata “Cosa fare e cosa evitare nell’insegnamento della religione” per molti altri aspetti
delicati e che potenzialmente potrebbero creare discussione riguardante in modo specifico l’insegnamento
della religione.
Linguaggio
Usare o non usare una terminologia specifica culturalmente appropriata potrebbe essere
inconsapevolmente offensivo.
Celebrare le festività
E’ un argomento delicato e i genitori esprimeranno le loro opinioni se saranno richieste, ma in linea
generale si consiglia che solo gli alunni di una particolare “celebrino” una festa di quella religione, come
credenti. Altri possono essere invitati a partecipare alla festa, come aiuto per la presentazione di
informazioni su questa religione e le sue celebrazioni assembleari, ma ci potrebbero essere difficoltà se
l’impressione che ne scaturisce è, ad esempio, “l’intera scuola celebrerà la festa indù del Deepawali”. E’
meglio restringere la “celebrazione” agli aderenti che potranno essere incoraggiati e facilitati a
condividere la loro gioia con gli altri.
Lavorare con alunni indù e con le loro famiglie
Elementi cui si deve prestare attenzione:
• alcuni bambini o adulti possono avere un segno sulla fronte (tilak) che ha un significato culturale e
religioso;
• la maggior parte degli indù sono vegetariani, quelli che non lo sono hanno una serie di limitazioni. Il
manzo è severamente vietato.
Lavorare con alunni ebrei e con le loro famiglie
Elementi cui si deve prestare attenzione:
• è consigliabile che i bambini ebrei non partecipino alle rappresentazioni natalizie né ai canti di Natale;
• molti ebrei seguono alcune regole alimentari e possono mangiare solo cibo “puro” secondo la legge
ebraica; alcuni cibi sono proibiti (es. la carne di maiale, i frutti di mare e la carne di uccelli rapaci), e
tutti i cibi devono essere preparati secondo la legge ebraica.
182
Lavorare con alunni musulmani e con le loro famiglie
Elementi cui si deve prestare attenzione:
• l’uso ed il culto di idoli/immagini è severamente proibito nell’Islam. La stretta osservanza di questa
regola può limitare il lavoro artigianale nella scuola. L’arte musulmana consiste prevalentemente in
disegni geometrici e calligrafia. E’ normalmente vietato per i musulmani rappresentare persone o
animali, anche se in un contesto educativo i genitori potrebbero considerare non problematico
svolgere tali attività. Tuttavia, sarebbe consigliabile non chiedere ai bambini musulmani di descrivere
o dipingere Dio, i profeti o leader religiosi, né di recitare le loro parti in una rappresentazione teatrale.
Si dovrebbe fare altrettanta attenzione se gli alunni musulmani stanno studiando personaggi
importanti di altre religioni;
• in situazioni in cui musulmani e non musulmani vengono presentati gli uni agli altri, come agli
incontri tra genitori, è consigliabile non stringere la mano ad un membro del sesso opposto. In alcuni
casi può creare imbarazzo e disagio;
• è dovere dei musulmani, sin dalla pubertà, digiunare durante il mese del Ramadan. I bambini possono
seguire l’esempio dei genitori rifiutando il latte o il cibo che viene distribuito a scuola in tale periodo,
ma non sono tenuti ad osservare tutti gli obblighi del digiuno;
• gli insegnanti devono rendersi conto delle restrizioni alimentari dei musulmani quando cucinano e
condividono il cibo con gli alunni. I musulmani mangiano il cibo permesso dalla religione
musulmana;
• gli insegnanti e gli altri sorveglianti nelle mense scolastiche devono essere consapevoli del fatto che
molti musulmani mangiano solo con la mano destra in quanto è prescritto che la mano sinistra venga
usata solo per la purificazione del corpo.
Lavorare con alunni sikh e con le loro famiglie
Elementi cui si deve prestare attenzione:
• i bambini sikh potrebbero osservare il “kesh” (tenere i capelli lunghi) ed indossare il “kara”
(braccialetto d’acciaio). E’ importante che questi alunni non siano soggetti a spiacevoli commenti. I
sikh battezzati (compresi i bambini) vorranno sempre indossare i loro “Five K’s” ed è necessaria una
certa sensibilità per permetterlo loro. La “kirpan” (spada) non deve essere considerata un “pugnale” o
un “coltello”, non è mai utilizzata da un sikh battezzato come arma offensiva;
• i sikh solitamente usano titoli religiosi – “Kaur” (che significa “Principessa”) per le donne, e “Singh”
(che significa “Leone”) per i maschi. Non è corretto utilizzare tali titoli come nomi propri.
183
APPENDICE 7
COSA FARE E COSA EVITARE NELL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
Questa appendice cerca di indicare quali argomenti nell’insegnamento della religione necessitano una
particolare sensibilità e suggerisce alcune attività che non dovrebbero provocare offese per nessuno. Non
è una lista esaustiva.
Indicazioni generali – Cose da fare
Consultare i genitori e gli alunni ed informarli costantemente di ciò che si sta facendo o programmando e
perché. Assicurarli che la loro partecipazione viene presa in seria considerazione e che ogni contributo è
valido. Chiedere ai genitori una spiegazione delle pratiche religiose delle quali si è insicuri, possono
essere in grado di chiarirvi le idee, ma ricordatevi che un credente non è necessariamente un “esperto” e
che il suo punto di vista potrebbe non essere rappresentativo del gruppo religioso a cui appartiene.
Ricordare che c’è una grande diversità all’interno di qualsiasi gruppo religioso riguardo alla tradizione,
all’adesione e alla fede. Ciò che viene accettato da una persona o da un gruppo, può non esserlo per un
altro. In caso di dubbio chiedete piuttosto che supporre.
Ricordare che la cultura, come la religione, spesso gioca un ruolo importante nelle abitudini e nelle idee
di una persona.
Utilizzare racconti, poster, materiale audiovisivo ed oggetti delle diverse tradizioni religiose.
Visitate la Libreria dei Popoli ed il Centro di Educazione alla Mondialità di Brescia: potete consultare ed
acquistare il materiale ed incontrare gli esperti che vi potranno essere d’aiuto.
Invitate gli esponenti di importanti tradizioni religiose a scuola per parlare con gli alunni, ma ricordate
che parlare ad una assemblea è meno producente di una visita della classe.
Manipolare qualsiasi oggetto religioso con rispetto per dimostrare agli alunni che tali oggetti sono
considerati sacri o speciali da molte persone. Ricordate che per molti religiosi gli oggetti, i libri e le
immagini sacre non si devono mettere per terra.
Si può chiedere agli alunni di portare degli oggetti da casa, con il permesso dei genitori, per mostrarli agli
altri alunni e spiegare loro come vengono usati.
Tutte le religioni devono essere presentate in modo positivo, evitando di soffermarsi sulle divisioni e le
“negatività”. La responsabilità dell’insegnante è quella di sostenere, non di indebolire, e di aiutare la
crescita della sicurezza e dell’auto stima in tutti gli alunni.
Ricordare che alcuni cristiani e musulmani possono pensare che la loro fede ed il loro stile di vita sia
condiviso da tutti e possono dare l’impressione di pensare che tutto il resto del mondo sia cristiano o
musulmano.
Cercare di risolvere immediatamente qualsiasi questione, preoccupazione o lamentela che potrebbero
sorgere.
184
CONSIGLI UTILI
I seguaci di tutte le religioni sostengono i bambini nella realizzazione di tutte le loro potenzialità, tuttavia
è importante che gli insegnanti siano consapevoli degli argomenti che necessitano una particolare
sensibilità e che prevedono delle restrizioni all’interno delle religioni che stanno trattando a scuola.
Questo è particolarmente vero quando la fede e le pratiche di una religione sembrano contraddire quelle
di un’altra. Allo stesso modo è necessario un avvertimento generale per evitare il pericolo di utilizzare
concetti o termini propri di una religione per descriverne un’altra. (es. il Corano non è “la Bibbia
musulmana”, ecc.).
Per alcuni insegnanti le proprie idee religiose (in qualità di credenti o di non credenti) rendono difficile
una presentazione imparziale delle religioni. E’ naturalmente importante essere consapevoli dei propri
limiti in questo problema molto delicato per evitare di trasmettere i propri pregiudizi agli alunni.
BUDDISMO
Sapere che la parola “buddismo” è in una certa misura artificiale – è un termine occidentale moderno che
si riferisce ad un’ampia gamma di pratiche, stili, interpretazioni, ecc. collegate dalle loro radici comuni
negli insegnamenti del Buddha.
Il termine “buddha” significa qualcuno che è stato risvegliato alla “verità” – una persona comune che si è
data da fare per ottenere l’illuminazione, quindi tutti siamo dei potenziali buddha. Il Buddha è il primo
buddha storicamente registrato e fondatore delle tradizioni religiose conosciute oggi come “buddismo”. Il
Buddha non è un Dio; i buddha non sono divini.
Non c’è Dio nel buddismo – alcuni buddisti sono atei, mentre altri sostengono che le speculazioni
sull’esistenza di Dio sono al di là delle capacità umane o di poco valore pratico, e quindi sono agnostici.
Al posto di un Dio personale, i buddisti tendono a caratterizzare la trascendenza in termini di una legge
(“la Legge Mistica”), una “verità assoluta” o una realtà assoluta al di là della normale comprensione
umana.
Il buddismo è una religione di una elevata eticità che pone l’accento sulla “giusta azione”, il “giuso
pensiero” ma non insegna una serie di regole morali o “comandamenti”. Quale sia la “giusta azione” in
una data situazione dipenderà dalle circostanze e dalle persone coinvolte.
Non tutti i buddisti sono vegetariani (anche se molti lo sono);
non tutti i buddisti meditano (anche se molti lo fanno);
non tutte le tradizioni buddiste prevedono sia comunità di laici che di consacrati (anche se molte le
prevedono entrambe);
molti buddisti in Europa sono occidentali “convertiti” al buddismo.
Possibili argomenti di interesse e di discussione
I due principali rami storici del buddismo sono il settentrionale “Mahayana” (il Grande Mezzo) e quello
meridionale conosciuto con il nome di “Theravada” (il buddismo degli Anziani) o anche come
“Hinayana” (il Mezzo Minore), anche se quest’ultima definizione sembra essere degradante e quindi è
meglio evitarla.
185
I genitori potrebbero richiedere che venga spiegata loro la meditazione prima che venga richiesto agli
alunni di fare questa esperienza.
I buddisti direbbero che se un buddista si sente offeso, vuol dire che quel buddista deve lavorare sui suoi
sentimenti, e se qualcuno appositamente reca offesa a qualcun altro, il problema è della persona che
offende. Il buddismo insegna che ogni azione, pensiero, parola ed atto porta con sé sia un valore positivo
che un valore negativo che ha effetto e viene ospitato nella vita di una persona.
CRISTIANESIMO
Il cristianesimo dovrebbe essere presentato come una religione mondiale.
I cristianesimo dovrebbe essere presentato come una religione. Cristiani diversi (es. cattolici romani o
anglicani) possono fare cose diverse ed esprimere la loro fede in modi diversi, ma sono tutti appartenenti
alla stessa religione (molti cristiani, anche se non tutti, credono che tutti i cristiani appartengano alla
“stessa Chiesa”).
Di conseguenza una pratica ben conosciuta e seguita da un cristiano può essere completamente
sconosciuta ad un altro, es. i diversi cristiani hanno pratiche diverse riguardanti l’uso delle statue – il
crocifisso può essere considerato un aiuto per la preghiera, oppure non venire affatto utilizzato. Queste
informazioni sarebbe meglio presentarle dicendo “Alcuni cristiani fanno…”.
Possibili argomenti di interesse e di discussione
Il concetto di “Trinità” è difficile e spesso non viene compreso dai musulmani o dagli altri.
I racconti dei profeti dell’Antico Testamento spesso non corrispondono interamente alle versioni del
Corano.
La tradizione musulmana della rivelazione che è stata data a Isa (Gesù) che viene chiamato l’Injil porta
alcuni musulmani a considerare il Nuovo Testamento come una versione corrotta.
La fede cristiana nella crocifissione e nella resurrezione di Gesù sono concetti impossibili da accettare per
i musulmani perché considerano Gesù un profeta di Dio e non accettano che Allah possa aver permesso
che la sua vita sia terminata in un modo così disonorevole. Quindi la croce o il crocifisso possono
provocare alcune difficoltà per alcuni musulmani.
Le questioni antisemite che scaturiscono da alcune visioni cristiane che affermano che gli ebrei sono i
responsabili della morte di Gesù.
Le Crociate, come guerra religiosa tra cristiani e musulmani.
L’Antico Testamento cristiano non è l’equivalente delle scritture ebraiche, è semplicemente una parte.
186
ISLAM
Quando si parla di qualsiasi profeta nominando il suo nome i musulmani dicono “La pace sia con lui”.
Per il profeta Maometto la benedizione è “La pace e la benedizione siano con lui”.
Ricordare che l’Islam è una religione mondiale e che anche se alcuni bambini musulmani potrebbero non
riconoscerlo, si potrebbe usare del materiale per descrivere la religione in un contesto mondiale piuttosto
che in un contesto pakistano, del Bangladesh o arabo.
Maneggiare il Corano: è più facile usare poster e cavalletti o scatole per il Corano. Tuttavia, se si vuole
utilizzare il Corano è preferibile tenerlo coperto o sistemarlo in un luogo alto. Gli insegnanti dovrebbero
dimostrare rispetto lavandosi le mani prima di toccarlo. I bambini musulmani dovrebbero compiere le
abluzioni (un lavaggio rituale) prima di toccarlo.
Possibili argomenti di interesse o di discussione
I musulmani credono che il profeta Maometto sia l’ultimo dei messaggeri di Dio, che rivede e corregge le
idee e le pratiche cristiane ed ebraiche; questo implica difficoltà di riconciliazione con le idee cristiane ed
ebraiche.
Le rivelazioni coraniche riguardanti messaggeri che appaiono anche nella tradizione biblica, spesso
presentano versioni alternative. A volte tali versioni sono compatibili, altre volte no.
L’idea musulmana della natura rivelatrice del Corano come parola di Dio si distingue dall’idea cristiana
della Bibbia come parola di Dio.
L’idea musulmana che altre “Persone del Libro” hanno contraffatto la parola di Dio originale causa delle
difficoltà a proposito della loro comprensione della Torah, dei Salmi e del Nuovo Testamento.
L’EBRAISMO
Gli ebrei non pronunciano il nome di Dio, ma usano i termini “Adonai”, “il Signore” o “l’Onnipotente”.
Gli insegnanti devono fare attenzione al fatto che gli ebrei non riconoscono Gesù come il Messia o il
Salvatore e che i bambini ebrei spesso possono sentirsi a disagio in una classe a maggioranza cristiana.
Devono anche rendersi conto del sentimento di “diversità” che può esserci a causa della loro appartenenza
alla religione ebrea.
Possibili argomenti di interesse o discussione
Antisemitismo.
Sionismo.
Gli insegnanti non devono trasmettere la sensazione che le relazioni tra ebrei e musulmani sono sempre
state conflittuali e nemmeno che al giorno d’oggi sono difficili.
La relazione tra ebrei ortodossi (la maggioranza) ed ebrei progressisti/riformisti/liberali/secolari.
La questione della conversione al giudaismo o dal giudaismo.
187
L’accettazione della persona storica ma non divina di Gesù.
Il fatto che Gesù ha insegnato molti valori tradizionali ebraici, es. “Ama Dio e ama il tuo prossimo” e che
fosse un maestro ebreo che lavorava tra gli ebrei.
VISITE AI LUOGHI DI CULTO
Se è possibile avvisare i genitori del tipo di visita ed invitarli ad unirsi alla classe.
Dato che si tratta di una visita culturale, non si dovrebbe chiedere agli alunni di partecipare ai riti o agli
atti di culto, ma è importante che dimostrino rispetto. Sia gli alunni che gli accompagnatori adulti
dovrebbero essere informati delle procedure da osservare.
Per quanto riguarda tutti i luoghi di culto
Ricordare che si sta entrando in un edificio considerato da coloro che lo frequentano un luogo santo. E’
stato costruito per i culto di Dio e quindi deve essere rispettato e trattato in modo speciale. Per tutte le
visite si dovrebbero indossare abiti puliti e decorosi.
E’ molto importante ricordare che i membri della comunità cristiana potrebbero essere presenti durante la
visita. Possono essere lì per pregare o anche solo per trascorrere un po’ di tempo tranquilli ed i visitatori
dovrebbero fare molta attenzione a non disturbare la pace dell’ambiente.
Donazioni
Se i gruppi desiderano fare un’offerta per il mantenimento del luogo di culto, questa viene sempre gradita
(ma non viene mai richiesta).
Fotografie
Di solito i visitatori amano fare fotografie dell’interno dei luoghi di culto, ma lo si può fare solo se si ha il
permesso.
VISITE ALLE CHIESE
Le richieste per le visite alle chiese variano. E’ necessario verificare con la persona che ospita tutte le
regole che devono essere rispettate. Di solito gli uomini in chiesa non portano un copricapo.
Normalmente nelle chiese cattoliche è esposto il Santissimo Sacramento , che i cattolici considerano “la
presenza vera di Cristo” e si genuflettono davanti ad esso. I visitatori devono sapere che la comunità
considera la chiesa con uno speciale riguardo e si comportano in conformità a tale riverenza.
188
VISITE ALLE SINAGOGHE
I ragazzi e gli uomini si devono coprire il capo, anche le donne e le ragazze dovrebbero coprirsi il capo se
visitano una sinagoga ortodossa. Il gruppo che entra nella sinagoga si dovrà sedere sulle panche che ci
sono ad entrambi i lati dell’ala centrale. Chiunque parli al gruppo della sinagoga probabilmente lo farà da
un pulpito vicino all’Arca e può invitare i visitatori ad avvicinarsi per vedere i rotoli della Torah.
Si possono distribuire dei libretti che contengono la descrizione del servizio e la spiegazione di alcune
parti.
VISITE ALLE MOSCHEE
Gli uomini dovrebbero coprirsi il capo, le donne dovrebbero cercare di coprirsi i capelli il più possibile, i
visitatori dovrebbero coprirsi le gambe e le braccia (pantaloni o gonne alla caviglia per le donne). Le
scarpe dovrebbero essere tolte prima di entrare nella stanza della preghiera e sistemate sullo scaffale che
si trova all’entrata. Non ci sono sedie nella stanza della preghiera, quindi preparare gli alunni a sedersi sui
tappeti. Ci vuole un po’ di tempo per far entrare un gruppo, quindi entrare nella stanza delle preghiere in
silenzio, sedersi raccolti ed osservare l’ambiente.
Se si è presenti nel momento di una delle cinque preghiere quotidiane, si è tenuti ad osservare il namaz.
Sedersi tranquillamente in fondo alla stanza vicino al muro. E’ permesso non partecipare. Potrebbe essere
richiesto agli uomini e alle donne di sedere separati.
189
APPENDICE 8
LE FESTIVITA’
La data della maggior parte delle festività cambia ogni anno; molte religioni seguono un calendario lunare
e quindi la festività cade in giorni diversi ogni anno. Un calendario delle feste religiose si può trovare
presso la Libreria dei Popoli di Brescia, il “Calendario della Pace”.
LE FESTIVITA’ BUDDISTE
La celebrazione delle festività non è generalmente un aspetto centrale o un obbligo per i buddisti. Quelle
che vengono celebrate tendono a riflettere le tradizioni culturali e gli stili del paese interessato; non ci
sono festività che vengono celebrate ovunque allo stesso modo.
Kathina (autunno)
Cerimonia della Consegna delle Vesti e festa del Ringraziamento(Theravada).
Celebrata dai buddisti Theravada in ottobre e novembre, la Kathina ricorda ai buddisti l’interdipendenza
tra monaci e buddisti laici.
La stoffa per le nuove vesti viene presentata ai monaci che la misurano, la tagliano e la cuciono per il
monaco che è stato scelto.
In passato i monaci trascorrevano la stagione delle piogge, un periodo di 3-4 mesi, in ritiro prima di
iniziare a viaggiare per diffondere l’insegnamento del Buddha. Al termine del ritiro i buddisti laici
offrivano ai buddisti le informazioni necessarie per i loro viaggi.
Oggi i buddisti laici possono unirsi ai monaci in ritiro per un periodo di meditazione e di studio.
La data di questa festività varia in base alla stagione delle piogge nei diversi paesi.
Wesak (primavera)
Celebrazione della nascita, dell’illuminazione e dellamorte del Buddha (Theravada).
Celebrato dai buddisti Theravada, Wesak è il nome di un mese. La nascita, l’illuminazione e la morte di
Gautama Buddha vengono celebrate nello stesso giorno di luna piena di aprile o maggio. (I buddisti
Mahayana le celebrano in giorni diversi.)
I templi ed i monasteri vengono decorati in modo molto vivace ed illuminati con candele e lampade. Le
immagini del Buddha vengono onorate con luci, fiori ed incenso. I buddisti si riuniscono nei templi per
recitare i 3 refuges, rinnovare i loro voti ed offrire doni in cibo ai monaci. Monaci e laici mangiano
insieme; si scrivono cartoncini d’auguri del Wesak.
190
Losar (primavera)
Festa del Nuovo Anno (Tibet).
Celebrata dai buddisti Tibetani nel periodo della luna nuova d febbraio per quindici giorni. Prima che si
accolga il nuovo anno le negatività dell’anno vecchio devono essere cancellate. La gente visita i
monasteri per fare offerte al Buddha. Si svolgono cerimonie di giorno e di notte.
Si fa la carità ai poveri e le case vengono rinnovate. Le famiglie ed i vicini festeggiano l’anno nuovo
insieme con regali, danze, spettacoli e feste.
L’anno nuovo (in concomitanza con il calendario occidentale moderno).
E’ una celebrazione importante per molti buddisti in Giappone e in Occidente – accompagnare il vecchio
anno alla fine e rinnovare gli impegni e le determinazioni per quello nuovo.
FESTIVITA’ CRISTIANE
Avvento (autunno)
Le quattro domeniche prima di Natale. E’ un periodo di attesa, preparazione ed anticipazione.
Natale (inverno)
Nella maggior parte delle tradizioni è il 25 dicembre: il giorno stabilito per ricordare l’incarnazione di
Gesù.
Quaresima (primavera)
I quaranta giorni prima di Pasqua. E’ un periodo di esame di coscienza e di penitenza. I 40 giorni della
Quaresima ricordano i 40 giorni che Gesù ha trascorso nel deserto diguinando.
Nell’ultima settimana di Quaresima –
Domenica delle Palme: ricorda l’entrata di Gesù a Gerusalemme.
Giovedì Santo: ricorda l’Ultima Cena.
Venerdì Santo: ricorda la crocifissione e la morte di Gesù.
Pasqua (primavera)
La festa cristiana più importante che celebra la resurrezione di Gesù dalla morte.
Ascensione (estate)
Celebra l’ascesa di Gesù al cielo dopo la resurrezione.
Pentecoste (estate)
Si celebra cinquanta giorni dopo la Pasqua e commemora la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli.
191
FESTIVITA’ MUSULMANE
Milad-un-Nabi (estate)
Compleanno del profeta Maometto
Celebra la nascita dell’ultimo grande profeta musulmano, il profeta Maometto. Questo giorno insieme a
tutto il mese del compleanno, è di grande importanza per i musulmani.
Si svolgono celebrazioni e processioni e si tengono conferenze sulla nascita e la vita del profeta
Maometto per tutta la durata del mese.
Miraj (autunno)
Notte dell’Ascensione
La ventisettesima notte del settimo mese del calendario islamico i musulmani cercano di praticare il culto
il più possibile. E’ una notte speciale in cui il profeta Maometto ha compiuto un viaggio notturno dalla
Mecca a Gerusalemme e poi fino al paradiso. Le cinque preghiere giornaliere furono presentate in questa
notte.
Lailat-ul-Barah (autunno)
Notte del 15 Shaban (l’ottavo mese islamico) in cui i musulmani chiedono perdono ad Allah. Molti
musulmani pregano più che possono durante la notte, spesso rimanendo svegli per tutta la notte
Ramadan e Eid-ul-Fitr (autunno/primavera)
Festa dell’interruzione del digiuno
Eid-ul-Fitr pone termine al mese di digiuno chiamato Ramadan. E’ una giornata lieta ed importante per i
musulmani dopo 29 o 30 giorni di digiuno dall’alba al tramonto. Cibo, bevande e tabacco sono proibiti
durante le ore di digiuno. Il digiuno vuole essere un insegnamento all’auto disciplina ed offre
un’esperienza di povertà.
L’Eid inizia con il primo bagliore di luna. Si consuma un pasto molto presto seguito da preghiere alla
moschea specifiche per questa festa. Si indossano gli abiti migliori e si ricordano i defunti. Si prepara una
festa per gli amici ed i parenti ed i bambini ricevono in dono dolcetti, mandorle zuccherate e noccioline
da mangiare e anche doni in denaro. E’ un momento in cui la solidarietà comunitaria e l’offerta della
carità è molto importante.
Lailat-ul-Qadr (autunno)
Notte del Potere
La ventisettesima notte del Ramadan è una notte speciale: il Sacro Corano venne rivelato in questa notte.
In molte moschee l’Imam recita per intero il Corano. Molti musulmani rimangono in piedi tutta la notte a
pregare ed a chiedere perdono.
192
Eid-ul-Adha (primavera)
Festa del Sacrificio
Celebra la fine dell’Haji, il pellegrinaggio alla Mecca. Ricorda ai musulmani i sacrifici che bisogna fare
nella vita come il profetta Ibrahim (Abramo) che ha sacrificato un montone al posto di suo figlio (Ismael)
e le doti di perseveranza e pazienza come quelle di Bibi Hajra (Hagar) (Pbut) mentre cercava l’acqua.
E’ una festa gioiosa che viene celebrata dai musulmani in tutto il mondo. E’ conosciuta come la Grande
Festa perché viene celebrata per tre giorni.
Al mattino si recitano le preghiere nella moschea. Poi si sacrifica un animale sano: una mucca, una
pecora, una capra o un cammello. La carne viene poi distribuita tra i poveri ed i loro parenti. I bambini
ricevono in dono degli abiti nuovi e si spediscono cartoncini d’auguri.
Ashura (primavera)
Decimo giorno del primo mese islamico
I musulmani commemorano il martirio di Imam Hussain nella battaglia di Karbala. Molti musulmani
digiunano in questo giorno e si distribuiscono bevande analcoliche gratuite.
NB: i musulmani seguono il calendario lunare. La data delle festività sarà quindi anticipata di 10-11
giorni ogni anno.
FESTIVITA’ EBRAICHE
Rosh Hashanah (autunno)
Anno Nuovo
Celebra sia la creazione del mondo che il sacrificio di Abramo, che offrì a Dio un montone al posto di suo
figlio Isacco.
Il suono del Shofar è un ricordo del sacrificio ed una chiamata al pentimento.
Questo giorno dà inizio a dieci giorni di esame di coscienza e pentimento, ma è anche un periodo di
speranza per un felice anno nuovo. E’ tradizione mangiare le mele bagnate nel miele o una torta di miele
all’ultimo dell’anno. Il miele è il simbolo della speranza per la dolcezza del nuovo anno
Yom Kippur (autunno)
Giorno della Redenzione
E’ il giorno più santo dell’anno ebraico. E’ il giorno in cui gli ebrei chiedono perdono per tutti gli errori
che hanno commesso durante l’anno precedente.
Segna la fine dei dieci giorni di esame di coscienza e si trascorre una buona parte del giorno nella
sinagoga.
Si consuma la cena abbastanza presto la sera precedente. Poi gli adulti digiunano fino al crepuscolo del
giorno successivo. Durante la cena che precede il digiuno si dovrebbero evitare cibi speziati e conditi. Il
termine del digiuno è segnato dall’ultimo suono del Shofar. Viene ricordato ilbisogno di pentimento e di
fare del bene.
193
Sukkot (autunno)
Festa dei Tabernacoli
Commemora i quarant’anni che gli israeliti hanno trascorso nella desolazione durante il loro viaggio
verso la terra promessa.
E’ la festa del raccolto ebraica che dura otto giorni. Il primo, secondo, ottavo e nono giorno sono giorni
santi. Si costruiscono strutture simili a bancarelle (sukkot). L’interno viene decorato con uva, mele, grani,
fiori e qualsiasi frutto del raccolto. I pasti ed altre attività familiari avvengono nel sukkot. L’ottavo giorno
si recitano le preghiere per la pioggia e per il raccolto abbondante dell’anno successivo. Il nono giorno è
Simchat Torah, la gioia nella legge. Gli ebrei portano per sette volte i rotoli della Torah intorno alla
sinagoga, danzando e cantando.
Chanukah o Hanukkah (autunno)
Festa della Luce
Ricorda il giorno in cui gli ebrei hanno riconquistato e ridedicato il tempio (165 AC). L’olio per la
lampada eterna, simbolo della presenza di Dio, era sufficiente solo per un giorno, ma miracolosamente è
durato otto giorni.
Questa festa si celebra per otto giorni ed è un tempo di grande gioia e felicità, celebra la libertà ed il
trionfo del bene sul male.
Nelle sinagoghe e nelle case si accendono candelabri a nove braccia (Chanukah menorah); viene
illuminata una candela ogni notte finché non sono accese tutte e otto. I bambini cantano e ci si scambia
regali.
Tu B’Shevat (primavera)
Giorno per piantare i nuovi alberi; viene compiuto uno sforzo speciale per mangiare i frutti provenienti da
Israele.
Purim (primavera)
Ricorda come gli ebrei della Persia vennero salvati dal progetto di Haman di distruggerli con
l’intercessione della Regina Ester.
Il libro biblico di Ester viene letto nella sinagoga. Quando viene pronunciato il nome di Haman al
congregazione provoca un brusio in modo tale da coprire il suono. E’ un’occasione per fare feste e per
scambiarsi regali.
Pesach (primavera)
Pasqua ebraica
Ricorda l’esodo degli ebrei dall’Egitto. Visto che avevano colorato i pilastri dei loro cancelli con il
sangue di un agnello, l’Angelo della Morte risparmiò le loro case ed il Faraone permise loro di lasciare
l’Egitto.
La Pasqua ebraica celebra anche il nuovo raccolto dell’orzo ed è conosciuta come la festa del Pane
Azzimo. La libertà degli ebrei e la costituzione del popolo ebreo sono celebrate per otto giorni.
194
Si raccontano le storie della liberazione degli ebrei dalla schiaitù. Nelle case si consuma un pasto
speciale, il Seder. Si mangiano cibi simbolici – matzoth (pane azzimo), un uovo, acqua salata, prezzemolo
ed erbe amare. Durante il pasto viene raccontata la storia della liberazione insieme a giochi e canti.
Shavuot (primavera)
Festa delle Settimane – Pentecoste
Celebra la rivelazione della Torah sul Monte Sinai ed il raccolto del grano. Era una delle tre festività dei
pellegrini. Le sinagoghe vengono decorate con fiori e si mangiano latticini.
Nono di Av – Tisha B’Av (estate)
Giorno di digiuno che piange la distruzione dei templi e altre tragedie della storia ebraica. Viene letto il
libro delle Lamentazioni.
ALTRE FESTIVITA’
Yuan Tan (primavera)
Anno nuovo cinese
Primo dell’anno: primo giorno del primo mese del calendario lunare cinese.
E’ la festività cinese più importante ed è un tempo da trascorrere in famiglia. Si sistemano gli affari e si
pagano i debiti prima dell’anno nuovo. Tutti ricevono in dono abiti nuovi e la casa viene decorata con
simboli del nuovo anno, come fiori di pesco, lanterne, dolci e pesciolini. L’oro è il simbolo della
prosperità e il rosso è un colore fortunato. Ci si scambia regali ed ai bambini viene regalato un borsellino
rosso. Ci si augura buon anno. Lungo le strade si svolgono processioni molto colorate e gioiose con
fuochi d’artificio e danze, specialmente danze del leone e del drago.
195
APPENDICE 9
GLOSSARIO
BUDDISMO
Il buddismo si è diffuso dall’est, quindi viene espresso in molte lingue diverse. I termini in sanscrito ed in
pali dell’India sono molto usati in occidente, ma troviamo frequentemente anche i termini giapponesi e
tibetani. Il pali è la lingua dei testi della tradizione Theravada, mentre il sanscrito è utilizzato in generale
per la Mahayana. Il buddismo Zen ed il buddismo di Nichiren (Soja Gakkai) usa termini giapponesi,
mentre il buddismo tibetano usa termini tibetani. Non c’è una forma migliore dell’altra.
Qui di seguito daremo il termine sanscrito ed indicato tra parentesi lo stesso termine in lingua pali.
Abhidharma (Abhidamma)
Insegnamento ulteriore o più elevato. La filosofia e la psicologia del buddismo in forma astratta e
sistematica.
Abhidharma Pitaka (Abhidhamma Pitaka)
E’ la terza delle tre sezioni principali del canone delle scritture fondamentali. Trattazione sistematica,
filosofica e psicologica degli insegnamenti offerti nella Sutta Pitaka.
Amitabha (Amitayus)
In giapponese è chiamata anche Amida. I buddha che hanno rispettivamente una vita ed una luce eterne.
Anapanasmrti (Anapanasati)
Consapevolezza del respiro. La pratica che è più associata di solito allo sviluppo della concentrazione e
della calma e che viene anche utilizzata nella formazione del Vipassana (interiorità).
Anatman (Amnatta)
Nessun io, nessuna anima. Incorporeità, rifiuto di un io reale o permanente.
Anitya (Anicca)
Precarietà, transitorietà. Instabilità di tutte le cose compreso l’io.
Arhat (Arahat, Arahant)
Discepolo illuminato. Il quarto dei più alti livelli della Realizzazione riconosciuta dalla tradizione
Theravada. Persona la cui mente è libera da qualsiasi astio, avidità ed ignoranza.
Ashoka (Asoka)
Imperatore indiano del terzo secolo AC.
196
Atman (Atta)
Io, anima.
Bhikshu (Bhikkhu)
Monaco buddista ordinato.
Bhikshuni (Bhikkhuni)
Monaca buddista ordinata.
Bodhi Tree
Albero (ficus religiosa) sotto il quale il Buddha ha raggiunto l’illuminazione. E’ conosciuto come
l’Albero della Saggezza.
Bodhisatta
Essere saggio. Persona intenzionata o destinata a divenire un Buddha. Gotama, prima della sua
illuminazione come il Buddha storico.
Bodhisattva
Persona destinata all’illuminazione, che ritarda il raggiungimento finale dell’essere Buddha per aiutare gli
altri (vedi Mahayana).
Brahama Viharas
I quattro stati sublimi: bontà amorevole, compassione, gioia sensibile e serenità mentale.
Buddha
Fondatore del buddismo, conosciuto come Shakyamuni o Siddhartha Gautama.
Buddha
Qualsiasi persona risvegliata o illuminata alla verità essenziale dell’universo.
Butsudan (giapponese)
Lett. “seggiola del Buddha” – altare buddista.
Dalai Lama (tibetano)
Grande Oceano. Leader spirituale e temporale del popolo tibetano.
Dana (Dana)
Generosità, offerta, dono.
197
Daimoku (giapponese)
Il canto del “Nam-myoho-renge-kyo”; la pratica fondamentale del buddismo Nichiren.
Dharma (Dhamma)
Legge universale; verità ultima. Insegnamenti del Buddha. Termine chiave del buddismo.
Dharapada (Dhammapada)
Famosa scrittura di 423 versi.
Duhkha (Dukkha)
Sofferenza, malattia, insoddisfazione, imperfezione. La natura dell’esistenza in base alla prima Nobile
Verità.
Gompa (tibetano)
Monastero, luogo di meditazione.
Gautama (Gotama)
Cognome del Buddha.
Gohonzon (giapponese)
Lett. “oggetto di culto degno di rispetto”, mandala scritto basato sull’invocazione di “Nam-myoho-rengekyo”.
Gongyo (giapponese)
Cerimonia di culto della tradizione Nichiren (Soka gakkai).
Jataka
Storia della nascita. Racconto delle vite precedenti del Buddha.
Dhyana (Jhana)
Anche Ch’an (cinese) e Zen (giapponese). Meditazione avanzata.
Karma (Kamma)
Azione. Azioni intenzionali che influiscono sulle occasioni di una persona in questa e nelle prossime vite.
Insistenza del Buddha che l’effetto dipende dall’atto di volontà è un segno distintivo del trattamento del
Kamma da parte del Buddha rispetto al modo in cui gli indù considerano il Karma. Legge fondamentale
di causa ed effetto.
198
Karuna (Karuna)
Compassione.
Kathina
Festività buddista e cerimonia della presentazione ai monaci delle nuove vesti.
Kesa (giapponese)
Veste di monaci, suore o preti buddisti.
Skandha (Khandha)
Cumulo, globalità. I cinque Khandha riuniti formano la “persona” (corpo, sentimento, percezione,
formazione mentale e coscienza).
Kshanti (Khanti)
Pazienza, tolleranza.
Klesa (Kilesa)
Corruzione mentale o fuoco, come l’avidità, l’astio o l’ignoranza.
Koan (giapponese)
Termine tecnico utilizzato nel buddismo Zen che si riferisce a domande enigmatiche o paradossali
utilizzate per sviluppare l’intuizione. Si riferisce anche ai problemi religiosi che si incontrano nella vita
quotidiana.
Kwan-yin (cinese)
In giapponese è Kannon. Bodhisattva della Compassione, rappresentato con aspetto femminile.
Identificato con il Bodhisattva Avalokitesvara.
Lama (tibetano)
Maestro o persona riverita.
Lotus Sutra
Scrittura di grande importanza per varie scuole all’interno della trdizione Mahayana. Descrive le virtù del
Bodhisattva ed afferma che tutti gli esseri sensibili hanno una natura di buddha e possono raggiungere
l’illuminazione (Nirvana).
Marga (Magga)
Sentiero che conduce al termine della sofferenza. La quarta Nobile Verità.
199
Mahayana
Il Grande Cammino o Veicolo. Insegnamento che dell’India si è diffuso nel Tibet, in alcune zone
dell’Asia e dell’estremo oriente, caratterizzato dall’ideale Bodhisattva e dalla predominanza data allo
sviluppo sia della compassione che della saggezza.
Mala
In giapponese Juzu. Corda composta da 108 grani utilizzata nel buddismo (come un rosario).
Maitri (Metta)
Bontà amorevole. Puro amore che non è né avido né possessivo.
Metta Sutta
Scrittura buddista che descrive la natura della bontà amorevole.
Maitreya Buddha (Metteya)
Persona che possiede una bontà amorevole naturale. Nome del futuro.
Mandala
Lett. “cerchio” – presentazione pittorica o scritta del Buddha, della Legge Mistica o della cosmologia
buddista.
Mantra
Parole sacre solitamente in forma di canto vocalico.
Mudra (Mudda)
Postura rituale, come illustrata dalle immagini delle mani del Buddha.
Mudita (Mudita)
Gioia sensibile. Accoglienza della buona fortuna degli altri.
Nirvana (Nibbana)
Spegnersi dei fuochi dell’avidità, dell’astio e dell’ignoranza e stato di pace perfetta e sicura che ne
deriva. Termine chiave buddista.
Nirodha (Nirodha)
Termine della sofferenza. La terza Nobile Verità.
200
Prajna (Panna)
Saggezza. Comprensione della vera natura delle cose.
Paramita (Parami)
Perfezione o virtù. Una delle sei perfezioni necessarie per il raggiungimento della condizione di Buddha.
Parinirvana (Parinibbana)
Nirvana finale e completa raggiunta al morte di un Buddha.
Pratimoksha (Patimokkha)
Regole di addestramento per un monaco o una suora – 227 nel caso di un monaco Theravada.
(Pitaka)
Cesto. Raccolta di scritture (vedi Tipitaka).
Rupa (Rupa)
Corpo. Uso di un’immagine del Buddha; è anche la prima delle cinque Khandha.
Shakyamuni (Sakyamuni)
Saggio della Shakyas (la tribù del Buddha). Titolo del Buddha storico.
Samadhi (Samadhi)
Dedizione alla meditazione. Stato di meditazione profonda.
Samatha (Samatha)
Stato di serenità concentrata; meditazione (vedi Vipassana).
Samsara (Samsara)
Vita quotidiana. Ciclo continuo di nascita, malattia, vecchiaia e morte che può essere trasceso seguendo
l’Ottuplice sentiero e gli insegnamenti buddisti.
Samudaya (Samudaya)
Inizio, origine della sofferenza. La seconda Nobile Verità.
Sangha (Sangha)
Comunità, assemblea. Termine utilizzato spesso per l’ordinazione del monaci e delle monache nei paesi
Theravanda. Nei paesi Mahayana, la Sangha prevede laici devoti e preti, es. in Giappone.
201
Samskara (Sankhara)
Formazione mentale, Karma. Quarta delle cinque Khandha.
Samjna (Sanna)
Percezione. Terza delle cinque Khandha.
Satori (giapponese)
Risveglio. Termine usato nel buddismo Zen.
Siddhartha (Siddattha)
Desiderio realizzato. Nome di battesimo del Buddha storico.
Sila (Sila)
Moralità.
Soka Gakkai (giapponese)
“Società per la creazione del valore” – movimento buddista laico ispirato agli insegnamenti Nichiren.
Sutra (Sutta)
Testo. La parola del Buddha.
Sutra Piaka (Sutta Pitaka)
Seconda delle tre raccolte – prevalentemente di insegnamenti – che comprendono il canone delle scritture
fondamentali.
Trishna (Tanha)
Sete, arsura, desiderio (radicato nell’ignoranza). Il desiderio come causa di sofferenza. Seconda Nobile
Verità.
Tathagata (Tathagata)
Appellativo del Buddha.
La Via del Mezzo
Insegnamento buddista significativo che la liberazione non sta né nell’indulgenza (materialismo) né nel
rifiuto (ascetismo).
I Tre Tesori (o Tre Gioielli)
Il Buddha, il Dharma (legge o insegnamento) e la Sangha (comunità di credenti).
202
Sthaviravada (Theravada)
Sentiero degli anziani. Scuola principale di buddismo, sorta nello Sri Lanka e nell’Asio sud orientale. Si
può trovare anche in occidente.
Stupa (Thupa/Cetiya)
Reliquiario (che comprende le pagode).
Tripitaka (Tripitaka)
Tre cesti. Triplice raccolta di testi (Vinaya, Suta, Abhidamma).
Triratna (Tiratana)
Il triplo rifugio. Il Buddha, il Dharma e la Sangha. Espressione per riferirsi ai tre gioielli.
Tulku (tibetano)
Il Lama reincarnato.
Upaya
Tutti i mezzi utili, es. meditazione sulla bontà amorevole, vincere la rabbia, ecc.
Upeksa (Upekkha)
Calma, serenità mentale.
Vajrayana
Fulmine, via del Diamante. Insegnamento diffuso più tardi, principalmente in India e in Tibet. Termine
che indica il buddismo esoterico.
Vedana
Sentimento. Seconda delle cinque Khandha.
Vihara
Luogo di residenza, monastero, tempio.
Vinaya
Regole che disciplinano la vita monastica.
Vinaya Pitaka
Prima delle tre raccolte del canone di scritture fondamentali, che contiene prevalentemente la disciplina
per i monaci e le suore con molti racconti ed alcuni insegnamenti.
203
Vijnana (Vinnana)
Coscienza. Quinta delle cinque Khandha.
Vipashyana (Vipassana)
Discernimento della vera natura delle cose. Una particolare forma di meditazione (vedi Samatha).
Virya (Viriya)
Energia, sforzo.
Wesak
Giorno del Buddha. Nome di una festività e di un mese. Il giorno di luna piena del Wesak (in maggio o
giugno) si verificano la nascita, l’illuminazione e la morte del Buddha, anche se alcune tradizioni, es. la
tradizione Zen, in questo periodo celebrano solo la nascita.
Zazen (giapponese)
Meditazione da seduti, come nel buddismo Zen.
Zen (giapponese)
Meditazione. Deriva dal sanscrito “dhyana”. Scuola del buddismo Mahayana sviluppatasi in Cina e in
Giappone.
CRISTIANESIMO
Le lingue storiche delle scritture cristiane sono l’ebraico, il greco ed il latino. L’Antico Testamento fu
scritto nella maggior parte in ebraico, con alcuni testi in aramaico tradotto dal greco, anche se molte
parole e passaggi sono originali in aramaico. Il latino è divenuto la lingua ufficiale della chiesa
occidentale nel cinquantesimo secolo, periodo in cui la Bibbia è stata tradotta in latino.
Assoluzione
Dichiarazione del prete del perdono dei peccati da parte di Gesù Cristo.
AD
Anno Domini – anno del Signore. Il calendario cristiano parte dalla presunta data di nascita di Gesù
Cristo.
Avvento
Venuta (di Cristo). Periodo che inizia la quarta domenica prima di Natale (40 giorni prima di Natale nella
tradizione ortodossa orientale). Periodo di preparazione spirituale per il Natale.
204
Agape (Carità)
Amore di Dio per l’umanità e amore dei cristiani l’uno per l’altro. Agape è anche il termine del Nuovo
Testamento utilizzato per indicare il pasto che i cristiani consumavano insieme nella chiesa primitiva: una
festa dell’amore.
Altare (Tavolo della Comunione/Tavolo Santo)
Tavolo usato per l’Eucaristia, la Messa, la Cena del Signore. Alcuni cristiani lo definiscono Tavolo Santo
o Tavolo della Comunione.
Anglicano
Chiese in comunione completa con la sede vescovile di Canterbury. Le loro origini e tradizioni sono
legate alla chiesa d’Inghilterra e sono parte della comunione anglicana.
Apocalittico
•
•
Rivelatorio degli obiettivi attuali di Dio e della fine del mondo.
Termine utilizzato per indicare un genere letterario, es il libro della Rivelazione.
Scritti apocrifi
Libri dell’Antico Testamento accettati interamente come libri biblici da alcuni, ma rifiutati da altri.
Nuovo Testamento apocrifo
Titolo moderno per alcuni libri (pseudo-)cristiani primitivi non canonici.
Apostolo
Persona mandata da Gesù Cristo a predicare il Vangelo. Uno dei dodici amici speciali di Gesù.
Ascensione
Evento, accaduto 40 giorni dopo la resurrezione, in cui Gesù “è asceso al cielo” (vedi Luca 24 e Atti 1).
Mercoledì delle Ceneri
Primo giorno di quaresima. In alcune chiese i penitenti ricevono il segno della croce e le ceneri sul capo.
Redenzione
Riconciliazione tra Dio e l’umanità; riparazione di una relazione rovinata dal peccato.
Battesimo
Rito di iniziazione che implica l’immersione nell’acqua o il versare un po’ d’acqua sul capo.
205
Battista
•
•
Membro della chiesa battista, sorta dal movimento anabattista durante la riforma del sedicesimo
secolo.
Cristiano che pratica il credo battista.
Battistero
•
•
Costruzione o vasca usata per il Battesimo, in particolare per l’immersione.
Parte della chiesa, dove si celebra il Battesimo.
AC
Avanti Cristo. Periodo storico prima della presunta nascita di Gesù Cristo.
Beatitudini
Discorso di Gesù sul monte dove promise ogni benedizione per i miti, gli umili, ecc. “Beati i puri di
cuore…”
Battesimo dei Credenti (Battesimo degli Adulti)
Battesimo che avviene per totale immersione di persone adulte in grado di comprendere il significato del
rito, solitamente dai 13 anni in poi.
Benedizione
Preghiera di ringraziamento al termine del culto. Può anche essere una cerimonia che implica la
benedizione della congregazione con l’ostia consacrata (di solito in un contesto di chiesa cattolica
romana).
Bibbia (Scrittura)
Le sacre scritture della fede cristiana.
Sacramento benedetto
In alcune tradizioni il pane ed il vino che sono stati consacrati sono considerati la vera presenza di Gesù e
vengono conservati in chiesa per una utilizzazione futura o per essere portati agli ammalati che non
possono recarsi in chiesa.
Corpo di Cristo (Chiesa o Eucaristia)
•
•
Espressione che talvolta viene utilizzata per descrivere la chiesa cristiana avente Gesù come capo ed i
credenti come corpo.
I Cristiani che credono che il pane ed il vino, dopo la consacrazione, siano la vera presenza di Gesù
possono utilizzare questa espressione.
206
Canone
I libri della Bibbia riconosciuti. L’elenco di tali libri varia nei diversi gruppi di cristiani.
Canonizzazione
Evento dell’essere riconosciuti o dichiarati pubblicamente dei santi. Non è la creazione di un santo, ma il
riconoscimento del fatto che in un particolare caso si è in presenza di santità.
Cattolico
•
•
Universale.
Termine utilizzato spesso come abbreviazione dell’espressione “ romano cattolico”.
Calice
Bicchiere della comunione che contiene il vino. Termine talvolta utilizzato come immagine per
l’abbondanza d’amore di Dio in Gesù.
Carismatico
Movimento moderno all’interno della chiesa che pone l’accento sui doni spirituali, quali le guarigioni o il
poter parlare nelle varie lingue.
Chi-ro
Simbolo, lettere iniziali di “Gesù Cristo” in greco.
Crisma
Olio speciale utilizzato per qualsiasi persona o cosa che viene dedicata a Dio. Può essere usato, ad
esempio, per i bambini appena battezzati in quanto il loro battesimo li ha differenziati.
Crismazione
•
•
Secondo sacramento di iniziazione ortodossa che avviene tramite l’unzione con il crisma (olio
speciale).
Unzione con il crisma, es. per la confermazione o la coronazione.
Cristo (Messia)
L’Unto. Il termine Messia viene utilizzato nella tradizione ebraica per definire il leader atteso mandato da
Dio, che porterà la salvezza al popolo di Dio. I seguaci di Gesù applicano a Lui questo titolo ed il suo
sinonimo greco, Cristo è l’origine dei termini cristiano e cristianesimo.
Testimone di Cristo
Atto dell’essere cristiano nel mondo e di agire nel nome della propria fede nella vita quotidiana.
207
Natale
Festività che commemora l’incarnazione di Gesù Cristo (25 dicembre per la maggior parte dei cristiani).
Chiesa
Intera comunità dei cristiani. L’espressione “Chiesa” si usa anche per gruppi (denominazioni) particolari
di cristiani, es. la chiesa metodista.
Chiesa (Cappella, Luogo d’incontro, Tabernacolo)
Edificio in cui i cristiani svolgono il culto.
Comunione di Santi
L’insieme di tutti i santi nel paradiso legati (in piena comunione con) i cristiani sulla terra.
Confessione
Contrizione, penitenza.
• Uno dei sette sacramenti osservati da alcuni cristiani in cui Dio, attraverso l’azione umana di un prete,
ascolta la confessione dei peccati di una persona e dona il perdono.
• Ammissione da parte di un cristiano di agire in modo sbagliato.
• Particolare affermazione (o professione) di fede ufficiale.
Confermazione
Termine utilizzato dai cristiani che ammettono il battesimo dei bambini. Quando i battezzati sono grandi
abbastanza da poter decidere soli, viene data loro la possibilità di pronunciare le promesse battesimali in
prima persona. Si ha l’imposizione delle mani e a volte anche la crismazione. Anche un adulto battezzato
in una chiesa che vuole mantenere le sue promesse può ricevere la confermazione.
Congregazionalista
Membro del gruppo cristiano che crede che ogni chiesa locale debba essere indipendente ed auto
governarsi sotto l’autorità di Cristo.
Consacrato
Dedicato a Dio e solo a Dio. Un luogo di culto cristiano può essere consacrato prima di venire utilizzato.
Alcuni cristiani parlano del pane e del vino all’Eucaristia che vengono consacrati. Questa ultima
definizione è quella più comune.
Consustanziazione
Definizione della natura dell’Eucaristia, la quale afferma che dopo la consacrazione, le sostanze del
Corpo e del Sangue di Gesù Cristo e del pane e del vino coesistono in unione l’una con l’altra.
208
Contemplativo
Membro della comunità di monaci o di suore che rimane nel monastero o nel convento e dedica la sua
vita alla preghiera.
Credo
Professione riassuntiva della fede religiosa, spesso recitata durante il culto, in particolare il Credo degli
Apostoli ed il Credo Niceno.
Crocifisso
Croce con l’immagine di Gesù morente.
Crocifissione
Metodo romano di condanna dei criminali e dei traditori legandoli ad una croce fino alla loro morte per
soffocamento; utilizzato nel caso di Gesù Cristo e di molti che si opponevano ai romani.
Dedicazione
Presentazione a Dio ed all’intera comunità di un bambino subito dopo la sua nascita, svolta da quei
cristiani che praticano solo il Battesimo dei credenti.
Denominazione
Nome dato ai vari gruppi di cristiani.
Discepolo
Seguace generale, persona che segue una disciplina. Termine utilizzato in particolare per i seguaci biblici
di Gesù.
Pasqua
Festività cristiana più importante che celebra la resurrezione di Gesù Cristo dai morti.
Ecumenismo (Oikoumene)
Movimento all’interno della chiesa che lavora per la cooperazione e l’unità di tutti i gruppi e le pratiche
cristiane.
Epifania
Festa, che cade 12 giorni dopo il Natale, che commemora la visita dei Magi a Gesù, significativa perché
fu la prima volta che Gesù venne visto e riconosciuto da persone non israelite.
209
Episcopato
Sistema di governo della chiesa da parte dei vescovi.
Epistola (Lettera)
Molte lettere o epistole, provenienti da esponenti cristiani per le chiese cristiane o per delle persone, sono
incluse nel Nuovo Testamento.
Escatologia
Studio dell’obiettivo finale di tutte le cose, significativo per il ruolo di Gesù come Messia.
Chiesa riconosciuta
Chiesa riconosciuta dalla legge ed impegnata nella conduzione di uno stato, es. la chiesa anglicana in
Inghilterra.
Vita eterna
Vita dopo la morte nella pienezza di Dio.
Eucaristia
Ringraziamento. Servizio che celebra la morte sacrificale e la resurrezione di Gesù Cristo, utilizzando gli
elementi del pane e del vino e che ha come modello l’Ultima Cena.
Evangelico
Gruppo di cristiani che pone particolare attenzione al fatto che il Vangelo e le Scritture sono l’unica
autorità in tutte le questioni di fede e di comportamento.
Evangelista
•
•
Scrittore di uno dei quattro Vangeli nel Nuovo Testamento.
Predicatore del Vangelo.
Confraternita
Unione dei cristiani per la preghiera, la condivisione dell’impegno e la socializzazione.
Fonte battesimale
Contenitore in cui si trova l’acqua che viene utilizzata nel Battesimo.
Chiese libere
Definizione per le chiese anticonformiste. Questa espressione viene preferita a “chiese anticonformiste”.
210
Dono dello Spirito Santo
Lo Spirito Santo, potenza di Dio presente nel mondo oggi, aiuta con tutte le sue virtù. Il Nuovo
Testamento elenca i doni “amore, gioia, pace, pazienza, bontà, fede, umiltà, autocontrollo”.
Venerdì santo
Venerdì della Settimana Santa. Commemora il giorno in cui Gesù è morto sulla croce.
Vangelo
•
•
Buona novella della salvezza in Gesù Cristo
Racconto della vita e delle azioni di Gesù
Grazia
•
•
•
Dono gratuito ed immeritato che proviene dall’amore di Dio per l’umanità
Benedizione
Preghiera di ringraziamento prima o dopo i pasti
Paradiso
Luogo o condizione in cui le anime saranno unite a Dio dopo la morte.
Inferno
Luogo o condizione in cui le anime saranno separate da Dio dopo la morte.
Santa Comunione
Servizio liturgico principale osservato da molti cristiani (vedi anche Eucaristia, Messa, Ultima Cena,
Liturgia). Utilizzazione del pane e del vino per ricordare Gesù.
Spirito Santo
Terza persona della Trinità. Attivo come presenza e potenza divina nel mondo, dimora nei credenti per
renderli uguali a Cristo e renderli in grado di compiere la volontà di Dio.
Settimana santa
Settimana prima di Pasqua, quando i cristiani ricordano l’ultima settimana di vita di Gesù sulla terra.
Pesce
Simbolo primitivo dei cristiani, oggi viene utilizzato come simbolo distintivo da molti cristiani.
211
Icona
“Finestra sul paradiso”, spesso è un’immagine di Gesù Cristo, della Vergine Maria, di un santo o di una
festività della chiesa. Utilizzata, solitamente nella tradizione ortodossa, come aiuto per la devozione e la
preghiera.
Iconostasi
Scrigno ricoperto da icone, utilizzato nelle chiese ortodosse orientali per separare il santuario dalle
navate.
Incarnazione
Dottrina che afferma che Dio ha preso forma umana in Gesù Cristo. E’ anche la fede che Dio in Cristo
agisce nella chiesa e nel mondo.
Gesù Cristo
Figura centrale della storia e della devozione cristiane. Seconda persona della Trinità.
Giudizio
•
•
Per alcuni cristiani è la valutazione di un’anima immediatamente dopo la morte in modo da giudicare
se si merita o meno l’entrata in paradiso
Giudizio finale – verdetto di Dio su tutta l’umanità alla fine del mondo
Giustificazione per fede
Dottrina che afferma che Dio perdona (“tratta come dei giusti”) coloro che si pentono e credono in Gesù
Cristo.
Kerigma
Messaggio centrale su Gesù proclamato dai primi crisitani.
Regno
Sfera sulla quale Dio regna, es. dove i cristiani vorrebbero essere sia in questa vita che nell’aldilà.
Kyrie (greco)
Signore. Rivolto a Gesù come nel “Kyrie eleison” (Signore pietà).
Ultima Cena
Il pasto che Gesù ha consumato con i suoi apostoli nella notte prima della sua morte.
212
Laico
Non clericale, persona che non è stata ordinata come ministro.
Leggio
Sostegno dal quale si legge la Bibbia durante il culto, spesso a forma di aquila.
Lezionario
Raccolta di brani biblici per la lettura sistematica durante l’anno.
Quaresima
Periodo di penitenza. 40 giorni prima della Pasqua che vengono trascorsi nel digiuno, nella carità e nella
preghiera.
Liturgia
•
•
Servizio di culto svolto secondo un rituale prescritto come il vespro o l’eucaristia
Termine utilizzato nella chiesa ortodossa per riferirsi all’Eucaristia.
Verbo
Parola. Parola di Dio preesistente incarnata in Gesù Cristo.
Signore
Titolo usato per riferirsi a Gesù che esprime la sua signoria divina sulla gente, sul tempo e sullo spazio.
Cena del Signore
Termine utilizzato da alcuni cristiani per riferirsi all’Eucaristia.
Luterana
Chiesa protestante maggiore che prende il nome dal riformatore tedesco del sedicesimo secolo, Martin
Lutero.
Messa
Termine utilizzato da alcuni cristiani per riferirsi all’Eucaristia.
Giovedì santo
Giovedì della settimana santa. Commemora l’Ultima Cena di Gesù.
213
Messia
Titolo riferito a Gesù, lett. “l’unto”.
Metodista
Cristiano appartenente alla chiesa metodista che sorse dall’opera di John Wesley nel diciottesimo secolo.
Ministro
Persona che serve il popolo di Dio. Termine utilizzato per chiunque svolga funzioni di guida spirituale.
Messale
Libro contenente preghiere e indicazioni per celebrare la Messa.
Madre di Dio
Titolo dato a Maria, la madre di Gesù, da alcuni cristiani, a sottolineare la fede che Gesù era veramente
l’incarnazione di Dio.
Navata
Parte dell’edificio della chiesa, in cui stanno le persone per partecipare al culto, opposto al santuario.
Comandamento Nuovo
“Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Il compito che Gesù ha lasciato ai suoi seguaci.
Nuovo Testamento
Raccolta di 27 libri che costituiscono la seconda parte della Bibbia.
Anticonformisti
Coloro che non aderiscono ad una Chiesa ufficiale organizzata. L’espressione fa riferimento ai metodisti,
battisti, quaccheri ed altri. Si preferisce utilizzare l’espressione Chiese Libere.
Antico Testamento
Prima parte della Bibbia che comprende una quarantina di libri del tempo prima di Gesù. Alcuni cristiani
ritengono validi 39 libri nell’Antico Testamento, altri vogliono aggiungere a questi anche gli scritti
apocrifi.
Ordinazione
Distinzione rispetto alle altre persone di coloro che servono la chiesa in modo particolare. L’ordinazione
si svolge con l’imposizione delle mani e la possibile crismazione.
214
Ortodosso
•
•
Chiesa ortodossa orientale che consiste nelle chiese nazionali (prevalentemente greca e slava),
compresi i vecchi patriarchi orientali. Hanno in comune la fede ortodossa e sono in comunione con il
Patriarcato di Costantinopoli.
Conformi ai credo riconosciuti dai concili ecumenici, es. Nicea, Calcedonia.
Domenica delle Palme
Domenica prima di Pasqua che commemora l’entrata di Gesù a Gerusalemme, quando venne riconosciuto
dalla folla che agitava rami d’ulivo.
Paraclito (consolatore, avvocato)
Termine utilizzato in riferimento allo Spirito Santo.
Parusia
Presenza. Seconda venuta o ritorno di Gesù Cristo.
Passione
Sofferenze di Gesù Cristo, specialmente nel momento della sua Crocifissione.
Patriarca
Titolo riferito ai vescovi ortodossi orientali. Utilizzato anche per i primi leader israeliti, come Abramo,
Isacco, Giacobbe.
Pentecoste
Il giorno che 50 giorni dopo la Pasqua commemora i seguaci di Gesù che ricevono il dono dello Spirito
Santo. Spesso viene chiamata il compleanno delle chiese cristiane.
Pentecostale
Cristiano appartenente ad una chiesa che pone l’accento su alcuni dei doni che vennero offerti ai primi
credenti nel giorno di Pentecoste (come il potere di guarire i malati e di parlare le lingue).
Papa (Vescovo di Roma)
Capo della chiesa cattolica romana. Cristo stesso è considerato il Capo.
Presbiteriani
Gruppo di cristiani governato dagli anziani o “presbiteri”; chiesa nazionale scozzese.
215
Prete
Persona che ha ricevuto l’ordinazione per servire il popolo di Dio attraverso la preghiera e per pregare e
rendere grazie in nome delle persone.
Protestante
Parte della chiesa che si separò dalla chiesa cattolica di Roma durante la Riforma quando i suoi membri
professarono (o protestarono – da qui protestanti) la centralità della Bibbia e di altre idee.
Pulpito
Spazio elevato dal quale si proclamano i sermoni.
Purgatorio
In alcune tradizioni, condizione o stato in cui le anime buone ricevono una purificazione spirituale dopo
la morte, in preparazione al paradiso.
Pisside
•
•
Contenitore per conservare il pane ed il vino nella chiesa dopo la consacrazione
Piccolo contenitore per trasportare il pane consacrato ai malati.
Riconciliazione (Confessione)
•
•
Sacramento della chiesa cattolica che consiste nella contrizione, confessione dei peccati ed
assoluzione
Processo umano di riconciliazione tra i vari cristiani.
Redenzione
Deriva dalla pratica di pagare il prezzo della libertà di uno schiavo; utilizzato da Gesù Cristo per liberare
gli uomini dalla schiavitù del peccato attraverso la sua morte.
Riforma
Movimento di riforma del sedicesimo secolo che portò alla formazione delle chiese protestanti. Accentua
il bisogno di tornare alla fede ed alle pratiche della chiesa primitiva.
Quaccheri
Gruppo di cristiani che sorse nel diciassettesimo secolo dall’opera di George Fox.
Resurrezione
•
•
•
Risurrezione dalla morte di Gesù Cristo il terzo giorno dopo la Crocifissione
Risurrezione dalla morte dei credenti nell’Ultimo Giorno
Nuova, o risorta, vita dei cristiani
216
Cristo risorto
Croce con l’immagine di Cristo risorto – opposta al crocifisso.
Rituale
Insieme di preghiere stabilite con particolari parole e gesti.
Rogazione
Tempo della semina. Periodo di preghiera in cui si chiede a Dio la benedizione nella speranza di un buon
raccolto.
Cattolici romani
Gruppo dei cristiani che si riuniscono sotto la conduzione del Papa, distinti dalle chiese ortodosse e
protestanti.
Rosario
Preghiera ripetitiva che aiuta la meditazione sugli eventi principali della vita di Gesù. Termine che indica
la corona di grani utilizzata per contare le preghiere.
Sacramento
Segno esteriore di benedizione o grazia interiore, come ad esempio nel battesimo dove l’acqua è un segno
esterno di purificazione o rigenerazione.
Esercito della Salvezza
Gruppo formato da William e Catherine Booth nel diciannovesimo secolo.
Santificazione
Processo attraverso il quale un credente viene riconosciuto santo, secondo il modello di Gesù Cristo.
Santuario
Parte più importante nell’edificio della chiesa. Zona che contiene l’altare.
Peccato
•
•
Atto di ribellione o disobbedienza contro la volontà di Dio
Valutazione della condizione umana bisognosa di trasformazione.
Sinottico
Che ha un punto di vista comune. Si riferisce alla presentazione della vita di Gesù nei primi tre vangeli
(Matteo, marco e Luca) in contrasto con quella offerta nel vangelo di Giovanni.
217
Tabernacolo
•
•
“Cassaforte” per il Sacramento benedetto, non consumato immediatamente, ma conservato e messo da
parte
termine utilizzato da alcuni cristiani per indicare il luogo di culto.
Tradizione
Usi e abitudini ereditati dai cristiani attraverso i secoli. Le abitudini persistenti vengono considerate da
alcuni cristiani come segno di un particolare grado di autorevolezza.
Transustanziazione
Definizione della natura dell’Eucaristia, al quale afferma che dopo la consacrazione, la sostanza del pane
e del vino diviene la sostanza del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo che è così presente sull’altare.
Trinità
Tre persone in un solo Dio; dottrina della triplice natura di Dio – Padre, Figlio e Spirito Santo.
Unzione (Sacramento dei malati)
Unzione con l’olio. Spesso viene utilizzato per riferirsi in modo specifico all’unzione di una persona
malata o in punto di morte.
Chiese Riformate Unite
Gruppo di cristiani formato dall’unione delle tradizioni delle Chiese Libere (prevalentemente presbiteriani
e congregazionalisti nel 1972).
Vaticano
Residenza del Papa a Roma e centro amministrativo della chiesa cattolica romana. L’edificio principale
del Vaticano è la basilica di San Pietro, costruita sulla tomba di San Pietro.
Viatico
Eucaristia data ai morenti come cibo per il loro ultimo viaggio.
Veglia
Preghiere recitate durante la notte che precede un grande evento, es. la veglia pasquale.
Nascita verginale
Dottrina del concepimento miracoloso di Gesù Cristo dalla Vergine Maria attraverso il potere dello
Spirito Santo e senza la partecipazione di un padre umano.
218
ISLAM
Il logotipo islamico è composto dalle parole “Salla-llahu alaihi wa sallam” e significa “pace e benedizione
di Allah siano con lui”. E’ utilizzato dai musulmani tutte le volte che viene nominato o scritto il nome del
profeta Maometto. Una simile devozione è riservata anche agli altri profeti.
Il Corano venne rivelato in arabo, quindi l’arabo è la lingua dell’Islam, del culto, della teologia, dell’etica
e della giurisprudenza islamici. L’Islam è strettamente collegato con la lingua araba nonostante la varietà
di lingue parlate dai credenti.
Abd
Servo. Es. Abdullah, sevo di Allah.
Abu Bakr
Primo califfo, successore nella guida della comunità musulmana dopo la morte del profeta Maometto.
Adam
(la pace sia con lui). Primo uomo e primo profeta di Allah.
Adhan (Azan)
Chiamata alla preghiera. Dalla stessa radice, Ma’adhin (muezzin) colui che chiama alla preghiera.
Aishah
Una delle mogli del profeta Maometto, figlia di Abu Bakr (che Allah sia con loro).
Akhirah
Vita eterna dopo la morte – l’aldilà.
Akhlaq
Condotta, carattere, atteggiamenti ed etica.
al-Amin
Il Fedele. Nome con il quale era conosciuto il profeta Maometto, anche prima della rivelazione
dell’Islam.
al-Aqsa
Moschea più lontana a Gerusalemme, conosciuta anche come la Casa della Roccia.
219
al-Fatihah
Inizio. Prima sura del Corano. Recitata almeno 17 volte al giorno nel periodo del salah. Conosciuta anche
come l’Essenza del Corano.
al-hamdu-li-Llah
Tutte le lodi sono per Allah. Spesso è utilizzata come espressione di ringraziamento nei confronti di
Allah.
al-Kafi
Titolo del libri dell’Hadith scritti da Muhammad ibn-Yaqub Koleini e dagli scolari Shi’ah.
al-Khulafa-ur-Rashidun
Califfi rettamente guidati. Primi quattro successori nel ruolo di guida del profeta Maometto. Erano Abu
Bakr, Umar, Uthman e Ali (che Allah sia con loro).
al-Madinah
città dei Profeti. Nome dato alla Yathrib dopo che il profeta Maometto vi emigrònel 622 DC e fondò il
primo stato islamico.
Ali
Cugino e genero del profeta Maometto; marito di Fatimah Zaharah; padre di Hassan, Hussein e Zainab;
quarto califfo secondo i Sunni e primo successore accettato dall’Islam Shi’ah (che Allah sia con loro).
Allah
Nome islamico di Dio in lingua araba. E’ preferito al termine Dio, è singolare, non ha plurale e non è
connotato da caratteristiche maschili, né femminili, né neutre.
Allahu Akbar
Allah è il più grande.
Angeli
Esseri creati da Allah nati dalla luce. Non hanno volontà e sono in tutto obbedienti ad Allah.
Ansar
Seguaci. Musulmani di Medina.
220
Arafat
Pianura, a pochi chilometri da Medina, dove si riuniscono i pellegrini per praticare il culto, pregare e
chiedere perdono. Questo raduno avviene il nono giorno del mese islamico di Dhul-Hijjah, il giorno
prima di Eid-ul-Adha.
Asr (Salat-ul-Asr)
Culto pomeridiano che si può praticare dal tardo pomeriggio fino a poco prima del tramonto.
As-Salamu-Alaykum
La pace sia con te. Saluto islamico.
Ayah (canto)
Unità delle sure del Corano.
Barakah
Benedizione.
Bilal
Primo muezzin dell’Islam, compagno del profeta Maometto, precedentemente schiavo abissino (che Allah
sia con lui).
Bismillah
Nel nome di Allah.
Bismillah-ir-Rahman-ir-Rahim
Nel nome di Allah, il benevolo e misericordioso. Introduzione a tutte le sure del Corano, eccetto alla
nona. Solitamente i musulmani proferiscono questa invocazione prima di mangiare e di compiere
qualsiasi azione.
Dar-ul-Islam
Casa o abitazione dell’Islam. Solitamente è un termine utilizzato per riferirsi alle terre governate dalla
legge islamica.
Da’wah
Chiamata. Invito all’Islam, sia con un invito vero e proprio o con la preghiera, che con l’esempio delle
buone azioni.
221
Dawud
Davide (la pace sia con lui). Profeta di Allah al quale venne consegnato il Libro dei Salmi.
Dhikr (Zikr)
Ricordo. Ricordo di Allah nel cuore di ognuno recitando il suo nome o dei brani del Corano.
Dhimmi (Zimmi)
Persona non musulmana che vive liberamente sotto la protezione di uno stato islamico.
Dhul-Hijjah
Mese dell’Hajj. Ultimo mese dell’anno islamico.
Din
Stile di vita. Insieme di religione e pratica.
Din-ulFitrah
Descrizione dell’Islam come stile di vita naturale.
Du’a
Varie forme di preghiera personale e supplica.
Eid (Id)
Felicità ricorrente. Festa religiosa; festa per rendere grazie ad Allah e celebrare una occasione di felicità.
Eid Mubarak (Id Mubarak)
Benedizione dell’Eid. Saluto che ci si scambia durante le celebrazioni islamiche.
Eid-ul-Adha (Id-ul-Adha)
Celebrazione del sacrificio che ricorda la volontà del profeta Abramo di sacrificare suo figlio Isacco per
Allah (la pace sia con loro). E’ anche conosciuta come Eid-ul-Kabir – Eid Maggiore – e Qurban Bayram
(turco) – festa del sacrificio.
Eid-ul-Fitr (Id-ul-Fitr)
Celebrazione della rottura del digiuno nel giorno in cui termina il Ramadan; è anche il primo giorno del
Shawal, decimo mese islamico. Conosciuta anche come Eid-ul-Saghir – Eid Minore – e Sheker Bayram
(turco) – festa dello zucchero o del dolce.
222
Fatima
Una delle figlie del profeta Maometto.
Hajra
Sara. Moglie del profeta Abramo (la pace sia con lui).
Hijra
Migrazione del profeta Maometto dalla Mecca a Medina. Segna l’inizio del calendario musulmano.
Ihram
Stato o condizione in cui si deve entrare per praticare l’Hajj o l’Umrah. In questo periodo, molte azioni
che solitamente sono permesse, vengono vietate ai musulmani. E’ anche il nome delle due vesti bianche
non cucite indossate dai pellegrini che stanno ad indicare la fratellanza, l’eguaglianza e la purezza del
pellegrinaggio. Per le donne la veste del pellegrinaggio è il loro solito abito.
Ijma
Consenso generale degli scolari, espresso o tacito, in materia di legge e di pratica.
Imam
Leader. Persona che conduce la preghiera comune, o fondatore di una scuola islamica o di giurisprudenza.
Presso l’islam degli Shi’ah l’Imam ha anche il titolo di Ali (che Allah sia con lui) e dei suoi successori.
Imamah
Ufficio e funzione di un Imam. Autorità religiosa per nell’Islam Shi’ah; successore del profeta Maometto
come leader della comunità musulmana.
Iman
Fede.
Injil
Vangelo. Libro dato dal profeta ‘Isa (la pace sia con lui).
Iqamah
Invito ad alzarsi per il culto.
‘Isa
Gesù. Profeta di Allah nato dalla Vergine Maria (la pace sia con loro).
223
Isha (Salat-ul-Isha)
Culto serale che si può praticare da un’ora dopo il tramonto fino alla mezzanotte.
Islam
Pace raggiunta con l’obbedienza spontanea alla guida divina di Allah.
Isa’il (Ismaele)
Profeta di Allah. Figlio del profeta Abramo e di Sara (la pace sia con loro).
Isnad
Catena di trasmissione di ogni Hadith.
Jibril
Gabriele. L’angelo che ha consegnato i messaggi di Allah ai suoi profeti.
Jihad
Lotta personale ed individuale contro il male nel cammino che conduce ad Allah. Può anche essere la
difesa collettiva della comunità musulmana.
Jinn
Essere creato da Allah, nato dal fuoco.
Jummah (Jumu’ah/Salat-ul-Jumu’ah)
Culto comune settimanale ed ascolto del sermone che viene proferito poco dopo mezzogiorno il venerdì.
Ka’bah
Struttura di forma cubica al centro della grande moschea della Mecca. Prima casa costruita per il culto
dell’Unico Vero Dio.
Khadijah
Prima moglie del profeta Maometto. Madre di Fatimah Zarah (che Allah sia con loro).
Khalifah
Successore, erede, custode, vice reggente.
Khilafah
Istituzione della successione.
224
Khums
Contributo (aggiunto all’offerta obbligatoria annuale) di un quinto delle eccedenze nel guadagno annuale
pagato dai musulmani Shi’ad. I musulmani Sunni lo applicano solo alle entrate.
Khutbah
Sermone. Discorso che si tiene in occasioni speciali come la Jummah e le preghiere dell’Eid.
Lailat-ul-Barah
Notte del quindicesimo giorno del Shaban (ottavo mese islamico) quando i musulmani chiedono perdono
ad Allah. Molti musulmani pregano più a lungo possibile durante la notte, spesso restando svegli tutta la
notte.
Lailat-ul-Qadr
Notte del Potere, quando il Corano venne rivelato per la prima volta al profeta Maometto. Si pensa sia
una delle ultime dieci notti del Ramadan.
Madinah
Vedi al-Madinah.
Madrassah
Scuola serale islamica alla moschea.
Maghrib (Salat-ul-Maghrib)
Culto praticato dopo il tramonto finché dura la luce del giorno.
Mahdi, al-Muntazar
Persona saggiamente guidata che viene attesa e farà la sua comparsa alla fine dei tempi per guidare
l’Ummah e ristabilire la giustizia sulla terra. Persona promessa nelle tradizioni giudaica, cristiana e
islamica.
Makkah (Mecca)
Città in cui è nato il profeta Maometto e dove si trova la Ka’bah.
Maryam
Maria. La vergine madre del profeta ‘Isa (la pace sia con loro).
Masjid
Luogo di prostrazione. Moschea.
225
Mirhab
Nicchia o alcova nel muro di una moschea che indica la Qiblah – la direzione della Mecca, verso la quale
si devono volgere i musulmani per praticare il culto.
Mila-un-Nabi
Data di nascita del profeta Maometto.
Mina
Luogo vicino alla Mecca dove i pellegrini stanno il decimo, undicesimo e dodicesimo giorno di DhulHijjah e praticano alcune delle attività dell’Hajj.
Minbar
Rostro, piattaforma, palco. Luogo da cui l’Imam consegna il sermone nella moschea o nel luogo di
preghiera.
Miqat
Luogo designato in cui i pellegrini sono nella condizione di Ihram.
Mi’raj
Ascesa ai cieli del profeta Maometto.
Mu’adhin
Colui che chiama alla preghiera. Muezzin.
Muhammad
Il glorificato. Nome dell’ultimo profeta.
Muharram
Primo mese del calendario islamico, che si calcola dall’anno in cui il profeta Maometto emigrò a Yatrib
(Medina).
Musa
Mosè (la pace sia con lui). Profeta di Allah a cui venne consegnata la Torah.
Mumin
Fedele. Credente, musulmano praticante che generosamente si sottomette alla saggezza di Allah ed è così
in armonia con la Sua volontà ed in pace con se stesso e con tutte le creature.
226
Muslim
Persona che dichiara di aver accettato l’Islam professando la Shahadah.
Muzdalifah
Luogo in cui durante l’Hajj i pellegrini sostano nella notte del giorno che trascorrono ad Arafat.
Nabi
Profeta di Allah.
Niyyah
Intenzione. Affermazione richiesta dalla legge di intenzione, che deve precedere tutti gli atti di devozione
come il culto, l’Hajj o il digiuno.
Qadar
Controllo ultimo e completo di Allah sulla realizzazione degli eventi o del destino.
Qiblah
Direzione verso la quale si volgono i musulmani per praticare il culto – verso la Ka’bah.
Corano
Libro letto o recitato, Libro Divino rivelato al profeta Maometto. Ultima rivelazione di Allah all’umanità.
Rak’ah
Una parte del culto, composta da recitazione, alzata e due prostrazioni.
Ramadan
Nono mese del calendario islamico, durante il quale viene richiesta il digiuno dall’alba al tramonto, come
è stato ordinato da Allah nel Corano.
Rasul
Messaggero di Allah.
Sa’y
Camminare ed affrettarsi tra Safa e Marwah, parte dell’Hajj, in ricordo della ricerca di acqua di Sara per
suo figlio Ismaele (la pace sia con loro).
227
Sadaqah
Pagamento volontario o buona azione con scopo caritatevole.
Safa e Marwah
Due colline della Mecca, vicino alla Ka’bah, che ora fanno parte della grande moschea.
Sahih al-Bukhari
Titolo dei libri dell’Hadith scritti da Muhammad ibn Isma’il al-Bukhari, un discepolo Sunni. La raccolta
viene chiamata Sahih (autentica).
Sahih Muslim
Titolo dei libri dell’Hadith scritti da Abul Husayn Muslim ibn al-Hajjaj, un discepolo Sunni. La raccolta
viene chiamata Sahih (autentica).
Salah
Comunicazione obbligatoria con Allah e culto che si pratica in condizioni specifiche, nel modo insegnato
dal profeta Maometto e recitato in lingua araba. I cinque momenti quotidiani del salah sono stabiliti da
Allah.
Sawn
Digiuno che parte da poco prima dell’alba fino al tramonto. E’ richiesta astinenza da tutti i cibi e da tutte
le bevande (compresa l’acqua) come anche dal fumo e dai rapporti coniugali.
Shahadah
Dichiarazione di fede consistente nell’affermazione “Non esiste altro dio al di fuori di Allah, Maometto è
il messaggero di Allah”.
Shari’ah
Legge islamica basata sul Corano e sulla Sunnah.
Shaytan
Ribelle, orgoglioso. Diavolo.
Shi’ah
Seguaci. Musulmani che credono nell’Immah, la successione di Ali (che Allah sia con lui) dopo il profeta
Maometto e 11 dei suoi devoti e sapienti discendenti.
228
Shirk
Associazione. Riguardante qualsiasi cosa che sia uguale o associata ad Allah. La Shirk è proibita
nell’Islam.
Shura
Consultazione della gente nella gestione degli affari religiosi e materiali. Compito prescritto dal Corano ai
leader di tutti di livelli, a partire dalla famiglia fino al governo.
Sirah
Scritti biografici sulla condotta e l’esempio del profeta Maometto.
Subhah
Catena di grani utilizzata per contare le recitazioni durante il culto.
Sunnah
Pratiche, abitudini e tradizioni modello del profeta Maometto. Si trova sia nell’hadith che nella Sirah.
Sunni
Musulmano che crede nella successione di Abu Bakr, Umar, Uthman e Ali (che Allah sia con loro) dopo
il profeta Maometto.
Surah
Divisione del Corano (sono in tutto 114).
Takbir
Atto di dire “Allah Akbar!”. Recita durante il culto, l’Eid ed in altre occasioni di celebrazioni.
Tarawih
Preghiera speciale durante il mese del Ramadan recitata spesso dopo la quinta preghiera dell’Isha nella
sera.
Tawaf
Atto di camminare sette volte attorno alla Ka’bah nel culto di Allah. E’ anche una parte dell’Hajj e
dell’Umrah.
Tawhid
Fede nell’unicità di Allah – monoteismo assoluto praticaato nell’Islam.
229
Tawrah
Torah. Libro dato al profeta Mosè (la pace sia con lui).
Ulama
Studenti di legge e giurisprudenza islamica.
Umar ibn ul-Khattab
Secondo califfo dell’Islam.
Ummah
Comunità. Comunità musulmana diffusa in tutto il mondo; nazione dell’Islam.
Umrah
Pellegrinaggio minore che può svolgersi in qualsiasi periodo dell’anno.
Uthman
Terzo califfo dell’Islam.
Wudu
Abluzione prima del culto.
Yathrib
Città in cui emigrò il profeta Maometto trasferendosi dalla Mecca (vedi al-Madinah).
Zabur
Libro dei Salmi dato al profeta Davide (la pace sia con lui).
Zakah
Purificazione dalla ricchezza per mezzo del pagamento di una tassa annuale. Atto di culto obbligatorio.
Zakat-ul-Fitr
Pagamento di una tassa al termine del Ramadan.
Zamzam
Nome della fonte che si trova vicino alla Ka’bah nella Mecca. L’acqua zampillò per la prima volta in
risposta alla ricerca ed alle preghiere di Sara (vedi Hajra e Sa’y).
230
Zuhr (Salat-ul-Zuhr)
Culto che si può svolgere da dopo mezzogiorno per tutto il pomeriggio.
GIUDAISMO
Molti dei termini descritti in questa sezione in origine sono ebraici. Però, a partire dalla diaspora ebraica,
molti termini sono nella lingua dei diversi paesi in cui si sono stanziati gli ebrei. Ad esempio molti
termini sono in Yddish, una lingua diffusa (una mescolanza di tedesco, russo ed ebraico) sviluppata dagli
ebrei nell’Europa centrale ed orientale. In questo glossario la forma preferita è la pronuncia Sephardic,
che corrisponde all’ebraico moderno parlato in Israele oggi. Come con tutte le trascrizioni, ci saranno
delle diversità accettabili nei modi in cui vengono scritte le parole.
Afikomen (greco)
Dessert. Porzione di matzah che viene mangiata verso la fine del Seder.
Agadah (Aggadah)
Racconto. Insegnamenti rabbinici sui valori morali.
Aleinu
Preghiera fondamentale alla conclusione di tutti i servizi.
Aliyah
Salire. Essere chiamati a leggere i rotoli della Torah nella sinagoga. Migrazione degli ebrei in Israele.
Amidah
Posizione eretta. Preghiera recitata in posizione eretta.
Aron Hakodesh
Arca santa. Punto principale della sinagoga che contiene i rotoli della Torah.
Ashkenazi (pl.Ashkenazim)
Ebrei originari dell’Europa centrale ed orientale.
Bar Mitzvah
Figlio del Comandamento. Venuta di un ragazzo di 13 anni, di solito celebrata da una cerimonia alla
sinagoga e da una celebrazione in famiglia.
231
Bat Mitzvah (Bat Chayil)
Figlia del comandamento. Come sopra, ma per le ragazze dai 12 anni. Può essere celebrata diversamente
dalle varie comunità.
Bet Din. (Beth Din)
Casa del Giudizio. Corte religiosa.
Bet ha Knesset (Shul)
Sede dell’assemblea. Sinagoga.
Bimah
Palco. Spazio rialzato principalmente per la lettura della Torah nella sinagoga.
Brit Milah (Berit Milah, Bris)
Circoncisione.
Challah (Hallah)
Pane integrato, arricchito usato particolarmente durante il Shabbat e altre festività.
Chanukah (Hanukkah)
Festa della Dedicazione o Festa delle luci.
Chanukiah (Hanukiah Menorah)
Candelabro a nove bracci utilizzato durante la festività dell’Hanukkah.
Chasid (Hasid Hasidim) (pl. Chasidim)
Fedele. Membro del movimento ortodosso dello Hasidism.
Chasidism (Hasidism)
Movimento sociale e religioso sorto per opera di Israel Baal Shem Tov ( dal diciottesimo secolo in poi).
Chazan (cantore Hazzan)
Conduttore della lettura, del canto e degli inni nei servizi di alcune sinagoghe.
Chumash
Cinque. La Torah in forma di libro, utilizzato nella sinagoga e nelle case.
232
Chuppah (Huppah)
Baldacchino utilizzato nella celebrazione dei matrimoni, sotto al quale si trovano lo sposo e la sposa.
Circoncisione
Rito religioso del Brit Milah, praticato da un mohel designato, su tutti i bambini ebrei, di solito l’ottavo
giorno dopo la loro nascita.
Dreidel
Trottola utilizzata durante la Chanukah.
Gemara (Gemarah)
Commento della Mishnah incluso nel Talmud.
Genizah
Magazzino per conservare i testi religiosi danneggiati.
Haftarah
Completezza. Passi dei Nevi’im (profeti) letti nella sinagoga (collegati alla Torah settimanale ed alle
letture delle festività).
Hagadah (Haggadah)
Racconto. Libro utilizzato durante il Seder.
Halakhah (Halacha)
La Strada. Codice di comportamento che comprende tutti gli aspetti della vita ebraica.
Havdalah
Distinzione. Cerimonia che segna la conclusione del Shabbat.
Ebraico (Ivrit)
Antica lingua semitica; lingua della Tanakh (scritture ebraiche) e utilzzata dagli ebrei per la preghiera e lo
studio. E’ anche la lingua quotidiana di Israele.
Israele
Colui che lotta con Dio. Questa frase si riferisce alla comunità ebraica sparsa nel mondo; la terra di
Israele ed lo stato moderno di Israele.
233
Gerusalemme
Città capitale del re Davide. Sede del Tempio santo.
Kabbalah (Cabala)
Misticismo ebreo.
Kaddish
Preghiera pubblica recitata da coloro che sono in lutto.
Kashrut
Leggi relative alla conduzione di una casa e di uno stile di vita ebraici.
Keriah
Lacerazione rituale delle vesti di coloro che portano un lutto.
Ketubah (Ketubbah)
Documenti che definiscono i diritti ed i doveri all’interno di un matrimonio ebraico.
Ketuvim
Scritture. Terza sezione della Tanakh.
Kibbutz (pl. Kibbutzim)
Villaggio comunitario israelita basato su principi socialisti.
Kiddush
Santificazione. Preghiera che santifica il Shabbat ed i giorni festivi, di solito recitata sul vino.
Kiddushin
Cerimonia del matrimonio.
Kippah (copricapo Yamulkah)
Copricapo indossato durante le preghiere, lo studio della Torah, ecc. Alcuni fedeli lo indossano sempre.
Knesset
Assemblea. Parlamento israelita.
234
Kol Nidrei (Kol Nidre)
Tutte le promesse. Preghiera recitata durante la sera dello Yom Kippur.
Korach
Nome del leader che sfidò Mosè nel deserto.
Kosher (Kasher)
Adatto, giusto. Cibi permessi dalle regole alimentari ebraiche.
Ladino
Lingua usata prevalentemente dai Sephardim.
Lubavitch
Setta religiosa ebraica.
Magen David
Scudo di Davide, comunemente chiamato Stella di Davide.
Maimonides
Rabbi Moses ben Maimon (1135-1204), filosofo ebreo leader, scrittore, medico e codificatore della legge
ebraica.
Mashiach (Moshiach Messiah)
L’unto che proclamerà una nuova era per il giudaismo e per tutta l’umanità.
Matzah (pl. Matzot)
Pane sottile come un cracker cotto prima che sia lievitato, utilizzato al Pesach.
Menorah
Candelabro a sette bracci che veniva acceso tutti i giorni al Tempio.
Mezuzah
Rotolo sistemato agli stipiti delle case ebraiche, che contiene una sezione della Torah e spesso viene
messo in contenitori decorativi.
Midrash
Raccolte dei vari commenti rabbinici sulla Tanakh.
235
Mikveh
Vasca utilizzata nei riti di immersione di persone ed oggetti.
Minyan
Numero legale di dieci uomini, che hanno superato l’età del Bat Mitzvah, richiesto per un servizio. Le
comunità progressiste possono prevedere delle donne ma non sempre richiedono un numero legale.
Mishnah
Prima scrittura della Tradizione Orale. Documento autoritario che forma una parte del Talmud, codificato
nel 200 DC circa.
Mishkan
Abitazione. Il santuario mobile originario utilizzato prima della costruzione del Tempio di Gerusalemme
permanente.
Mitzvah (pl. Mitzvot)
Comandamento. La Torah contiene 613 Mitzvot. Utilizzato di solito per descrivere le buone azioni.
Mohel
Persona addestrata per praticare il Brit Milah.
Moshav (pl. Moshavim)
Villaggio collettivo o fattoria in Israele.
Ner Tamid
Luce eterna. Luce perpetua sull’Aron Hakodesh.
Nevi’im
Profeti. Seconda sezione della Tanakh.
Leggi di Noè
Sette leggi consegnate a Noè dopo il diluvio, che riguardano l’intera umanità. Queste leggi formano il
fondamento per una società retta e giusta.
Parev (Parveh)
Cibi neutri, che non sono né latte né carne, es. verdura, uova, pesce.
236
Pesach (Pasqua ebraica)
Festività che commemora l’esodo dall’Egitto. Una delle tre festività bibliche dei pellegrini. Viene
celebrata in primavera.
Pidyon Ha’ben
Redenzione della Prima Nascita. Parte della cerimonia della circoncisione.
Pirkei Avot (Pirke Avoth)
Parole dei Padri. Parte della Mishnah che contiene l’etica dei saggi rabbi.
Pikuakh Nefesh
Salvare un’anima. Oltrepassare alcune leggi per salvare una vita.
Pogrom
Attacco organizzato agli ebrei, frequente specialmente nel diciannovesimo e ventesimo secolo
nell’Europa dell’Est.
Purim
Festività che commemora la salvezza degli ebrei della Persia, come è narrato nel libro di Esther.
Rabbi
Il mio insegnante. Insegnante ebreo ordinato. Frequentemente leader religioso di una comunità ebraica.
Rashi
Rabbi Shlomo ben Yitzhak (1040-1105). Scolaro rabbinico francese e commentatore della Torah e del
Talmud.
Rebbe
Rabbi. Termine utilizzato dagli Hasidim per il loro leader religioso.
Rosh Hashanah (Rosh Ha-Shanah)
Inizio dell’anno. Primo dell’anno ebraico.
Seder
Ordine. Pasto cerimoniale che si svolge in casa durante la Pasqua, nel quale viene narrato l’esodo
dall’Egitto utilizzando l’Hagadah.
237
Sefer Torah
Rotoli della Torah. Cinque libri di Mosè scritti a mano sulla pergamena e arrotolati.
Sephardim (Sefardim)
Ebrei originari dei paesi mediterranei, in particolare della Spagna, del Nord Africa e del Medio Oriente.
Shabbat (Shabbos)
Giornata di rinnovamento spirituale e di riposo con inizio al tramonto del venerdì e termine al calare della
notte di sabato.
Shatnez (Shaatnez)
Indumenti che contengono una mistura proibita di lana e lino.
Shavuot
Settimane. Una delle tre festività dei pellegrini. Viene celebrata in estate, sette settimane dopo la Pasqua.
Shekhina
Presenza divina.
Shema
Preghiera maggiore ebraica che professa la fede in un unico Dio. La Shema si trova nella Torah.
Shemitah
Anno di maggese imposto dalla legge religiosa agli agricoltori.
Shemot
Nomi. Sette nomi santi di Dio.
Shiva
Sette giorni di lutto profondo che seguono la sepoltura di un parente stretto. Durante questi giorni tutti i
lavori ordinari sono proibiti.
Shoah
Desolazione. Sofferenza vissuta dagli ebrei orientali nelle mani dei nazisti, compreso l’assassinio di sei
milioni di ebrei tra il 1933 ed il 1945.
238
Shofar
Corno che si suona nel periodo del Rosh Hashanah.
Shulkhan arukh
Raccolta di leggi del sedicesimo secolo per la vita quotidiana ebraica.
Siddur
Ordine. Libro per la preghiera quotidiana.
Simchat Torah
Gioia della legge. Festività che celebra la completezza ed il nuovo inizio nel ciclo delle letture settimanali
della Torah.
Sukkah (pl. Sukkot)
Tabernacolo, cabina. Abitazione temporanea utilizzata durante il Sukkot.
Sukkot
Una delle tre feste bibliche dei pellegrini. Viene celebrata in autunno.
Sinagoga (Shul Bet Haknesset Bet Hamidrash)
Edificio per la preghiera comune ebraica, per lo studio e le assemblee.
Tallit (Tallith)
Scialle per la preghiera. Indumento a quattro punte con frange.
Talmud
Mishnah e Gemara, riunite insieme.
Tefillah (Tefila)
Autocritica. Preghiera e meditazione ebraiche.
Tefillin (Tephilin T’filin)
Piccole cassette delle lettere che contengono dei passaggi della Torah, legati alla fronte ed alle braccia di
coloro che pregano al mattino nei giorni feriali.
Tanakh (Tenakh)
24 libri raccolti nella Bibbia ebraica, che comprendono tre sezioni: Torah, Nevi’im e Ketuvim.
239
Teshuva
Pentimento, ritorno a Dio.
Tikkun Olam (Tikun)
Cura per il mondo e per l’ambiente.
Tishah b’Av (nono di Av)
Digiuno che commemora la distruzione del Tempio.
Torah
Legge, insegnameto. Cinque Libri di Mosè.
Tu Bishvat
Nuovo anno per gli alberi. Festività della piantagione degli alberi.
Tzedaka
Rettitudine. Atto di carità.
Tzitzit (Tzizit)
Frange agli angoli del Tallit. Si riferisce anche alle frange delle camicie indossate da alcuni uomini ebrei.
Yad
Baccetta che si tiene in mano durante la lettura dei rotoli della Torah.
Yahrzeit
Periodo dell’anno in cui si celebra l’anniversario di una morte.
Yeshiva
Scuola per lo studio della Torah e del Talmud.
Yiddish
Lingua utilizzata principalmente dagli Ashkenazim.
Yishuv
Raccolta. Comunità ebraica di Israele.
240
Yom Hashoah
Giorno che commemora la Shoah.
Yom Kippur
Giorno della Redenzione. Digiuno nel decimo giorno dopo il Rosh Hashanah; giorno solenne di Tefillah e
Teshuva.
Sionismo
Movimento politico che assicura agli ebrei il loro ritorno alla terra di Israele.
241
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