SS. MESSE
Lunedì 31/3 - Feria
Venerdì 4/4 - Feria aliturgica
alle ore 8,30: Pirovano Suor Maria Bambina,
Giuseppe, Gianni
alle ore 18,00: Pedretti Lucia - Camagni Rinaldo D’Adda Giuseppina e Angelo
alle ore 8,30: Lodi davanti alla Croce in S. Rocco
alle ore 15,00: Via Crucis in S. Maria Assunta
alle ore 21,00: Via Crucis e catechesi presso la
Cappella dell’Oratorio e in S. Maria
Ausiliatrice.
Martedì 1/4 - Feria
alle ore 8,30: Cavalli Luigi e Antonietta
alle ore 11,00: S. Messa alla Fondazione Sorge Sacra Famiglia
Mercoledì 2/4 - Feria
alle ore 8,30: Brusamolino Ercole
alle ore 18,00: Famiglie Acquati e Bonora Fumagalli Anna e Ciceri Luigi - Verri Pina Colombo Angela e Famiglia Defunti Romanetto - Alma e Famiglia
Giovedì 3/4 - Feria
alle ore 8,30: Landi Alberto - Brusamolino Angela e
Famiglia - Rimoldi Angelo e Annunciata Fumagalli Felice - Matavelli Angela
alle ore 10,00: S. Messa presso la Fondazione
Ospedale Marchesi
Sabato 5/4 - Feria
alle ore 8,30: Camillo Norma
alle ore 18,00: Cerea Marcella - Barzaghi Mario Cereda Mario - Teli Federica - Maurizio e
Fam. Bosco e Pellegrini - Albani Ambrogio Lamperti Stella e Natalina - Facchinetti
Giuseppina - Ceravolo Nicolino - Fagnani
Vittoria - Fumagalli Giulia - Pirovano
Bambina e Angelo - Cavalli Mario e
Mariuccia - Colombo Cristina e Fumagalli
Emilio - Tresoldi Luigia - Rota Vittorio e
Angela - DiTerlizzi Donato e Facchinetti
Adolfo - Santambrogio Lina e Fam. Mauri alle ore 18,30 al Villaggio: -
• Domenica 30 marzo
Alle ore 15,00 in Oratorio incontro per i bambini di II
elementare e i loro genitori.
.
• Giovedì 3 aprile
Alle ore 21,00 in Oratorio
Ss. Luigi e Domenico settimo incontro di «Ricorda e
racconta il Vangelo » (Mc
11, 12-19).
• Venerdì 4 aprile
- Alle ore 8,30 in S. Rocco
UN ANNIVERSARIO DA RICORDARE
Domenica 6/4 - V di Quaresima
alle ore 10,30 al Villaggio: -
AAvvisi
vvisiAvvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Avvisi Av
• Sabato29 e
Domenica 30 marzo
Dopo le messe, sul sagrato
banco di uova pasquali allestito da Mondo Alegre,
Commercio Equo e Solidale.
Foglio d’informazione delle parrocchie S. Maria Assunta
e S. Maria Ausiliatrice di Inzago - Anno XXV - n° 13 - 30 marzo 2014
Lodi davanti alla croce e
lettura spirituale.
- Alle ore 15,00 in S. Maria
Assunta Via Crucis nell’ora
della morte del Signore.
- Alle ore 16,45 preghiera
per i ragazzi, in oratorio Ss.
Luigi e Domenico.
- Alle ore 21,00 Via Crucis
secondo il testo proposto
dal Cardinale A. Scola “Lo
Spettacolo della Croce” e
ascolto dell’omelia in differita presso la cappella Oratorio Ss. Luigi e Domenico e
in S. Maria Ausiliatrice.
• Domenica 6 aprile
Alle ore 15,00 in Oratorio incontro per i ragazzi di I media e i loro genitori.
• Sabato 5 e
Domenica 6 aprile
Dopo le messe sul sagrato i
volontari dell’UNITALSI raccoglieranno fondi offrendo
piantine di ulivo e olio di oliva.
Terzo appuntamento
Nelle periferie
della storia
Martedì 1 aprile ore 21.00
Nuovo Cinema Teatro Giglio
Sudafrica e Ruanda, dove la
riconciliazione è possibile
Con Anna Pozzi,
di Mondo e Missione
Luciano Gorla ci racconta un
altro pezzo della storia della
nostra chiesa parrocchiale.
S
ono trascorsi cinquant’anni dall’inizio dei lavori
per la realizzazione di
quello che può essere definito
il terzo ampliamento della
chiesa Parrocchiale santa
Maria Assunta. Infatti, dopo il
primo, realizzato nella seconda metà del ‘500 che allungò
la chiesa medievale verso Occidente, il secondo, realizzato
dal 1813 al 1827 che cambiò
l’orientamento dell’edificio,
con la costruzione della capiente navata che s'innesta
nel transetto (l’area della chiesa cinquecentesca) sovrastato oggi dall’elegante cupola
dell’architetto Gerolamo Arganini, l’ampliamento del 1964
ha interessato il coro della
chiesa ottocentesca.
Promotore fu mons. Domenico
Boga, che fu Parroco dal
1952 al 1990.
I lavori, inizialmente pensati
per aumentare la capienza
dell’edificio, dovettero in seguito tenere conto dell’adeguamento dell’altare maggiore alle innovazioni liturgiche,
introdotte dal Concilio Ecumenico Vaticano II (1962/65).
La proposta dell’ampliamento
della chiesa parrocchiale fu illustrata in un opuscolo celebrativo, stampato nel settembre 1962, per il 25° di Sacerdozio e 10° di Parroco di
mons. Boga.
Il progetto ottenne il parere favorevole della Comunità; fu
quindi possibile elaborare la
fase esecutiva.
Impostato il piano dei lavori
ed avute le autorizzazioni del
Comune e della Curia, la Parrocchia diede il via ai lavori
nel mese d'aprile del 1964.
Il monumentale altare ottocentesco, sormontato da un tempietto monoptero, fu rimosso
per lasciare il posto all’attuale
mensa, come previsto dalle
norme conciliari.
Di rilevante pregio per il disegno, i fregi ed i marmi policromi di Carrara, la mensa fu solennemente consacrata dal
Vescovo ausiliare di Milano
mons. Francesco Bertoglio.
La parete del coro fu arretrata
di parecchi metri, allo scopo
di aumentarne la superficie,
la luminosità e modificarne
l’impianto, per consentire sia
l’installazione dei confessionali, sia la formazione di un
ampio deambulatorio retrostante i pilastri di sostegno
del semicatino.
Quest’ultimo fu raccordato alla volta della vecchia struttura
mediante un arco a tutto sesto, formato di nuovo, il cui intradosso è interessato da lacunari a cassettoni ornati da
aggettanti rosoni floreali.
Tale decorazione, d'indubbia
eleganza, è in stile con quella
La vita parrocchiale
segue dalla prima pagina
degli archi ottocenteschi che
sorreggono la cupola.
Sul lato Est fu arretrata e ricostruita la sacrestia e ad Ovest
fu trasformato un locale adibi
to a magazzino, così da creare
due agili passaggi di collegamento tra i bracci del transetto ed il coro.
Fu inoltre scavata la cripta,
usata a lungo come chiesa invernale, per i Battesimi, per
“l’Oscurolo” della Settimana
Santa e dove fu custodita, dal
1965 al 2010, la preziosa Sindone borromeiana.
Parte dell’altare maggiore, con l’artistico tabernacolo realizzato nel
1914 e benedetto dal card. Andrea
Carlo Ferrari (oggi beato), fu ricomposto addossato alla parete del
coro.
La balaustra che delimitava il vecchio presbiterio fu avanzata verso
la navata, così da creare maggior
agibilità attorno alla nuova mensa.
Infine le pareti della chiesa furono
rivestite, ad altezza utile, con lastre
di marmo, allo scopo di preservarne il decoro e fu installato il primo
impianto di riscaldamento.
Terminati i lavori edili, l’edificio sacro fu completamente rinnovato
nella decorazione, con la realizzazione di due nuovi dipinti: “L’ultima Cena”, nel semicatino dell’abside e “La Chiesa ed i Misteri della
Fede Cattolica”, come sfondo dell’altare ottocentesco.
Durante i lavori pittorici fu pure riportato alla luce e restaurato il dipinto della cupola, raffigurante
“l’Assunzione della Vergine”; il
quale, se ne ignora il motivo, era
stato coperto nel 1927 da decorazioni posteriori.
Luciano Gorla
Superiamo la paura
della Confessione
La Chiesa e il mondo
I
l Sacramento della Penitenza o
della Riconciliazione scaturisce
direttamente dalla Pasqua di
Cristo, dalla sua passione, dalla sua
morte e dalla sua risurrezione. Infatti, la sera di Pasqua il Signore Risorto apparve ai discepoli, chiusi nel cenacolo e, dopo aver rivolto loro il saluto: «Pace a voi», soffiò su di loro e
disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A
coloro a cui perdonerete i peccati,
saranno perdonati» (Gv 20, 21-23).
Le parole del Risorto svelano due
aspetti importanti di questo Sacramento. Innanzitutto, il fatto che il
perdono dei peccati commessi non è
qualcosa che l’uomo possa darsi da
solo. Nessuno può dire: «Io mi perdono i miei peccati!». Il perdono si
chiede a un altro e nella Confessione la richiesta è fatta al Padre per la
mediazione del suo Figlio. Così «il
perdono - ha spiegato Papa Francesco - non è frutto dei nostri sforzi,
ma è un regalo, è un dono dello Spirito Santo, che ci ricolma del lavacro
di misericordia e di grazia che sgorga incessantemente dal cuore spalancato del Cristo crocifisso»
(Udienza generale del 19/02/14).
Inoltre, le parole di Gesù ricordano
che, solo se ci lasciamo riconciliare
col Padre e con i fratelli, possiamo
essere veramente nella pace. E questo è esperienza di tutti: si va a confessarsi, con un peso nell'anima, con
un po' di tristezza e quando si riceve
il perdono del Signore, tramite il sacerdote, ci si sente in pace, in quella
pace dell'anima così forte, che soltanto Gesù può dare.
Alcuni incontrano difficoltà ad accostarsi alla Confessione a motivo di
dover ricorrere alla mediazione di
un altro uomo: per questo vorrebbero riconciliarsi direttamente con
Dio. Certamente questo sarebbe più
facile. Le parole di Gesù costituisco-
L’invito del Papa a tutti i fedeli perchè si accostino al
Sacramento della Penitenza accogliendolo come un dono
no gli apostoli e i loro successori e ché rende più umili e il sacerdote ricollaboratori mediatori del perdo- ceve con amore e con tenerezza queno. Non basta chiedere perdono al sta confessione e in nome di Dio
Signore nella propria mente e nel perdona. Già dal punto di vista
proprio cuore, ma è necessario con- umano, è liberante parlare con il frafessare umilmente e fiduciosamente tello sacerdote e dirgli cose che sono
i propri peccati al ministro della tanto pesanti nel cuore. È lecito sfoChiesa. «Nella celebrazione di que- garsi con Dio, con la Chiesa, con il
sto Sacramento - ha detto ancora il fratello. «Non avere paura della
Papa - il sacerdote non rappresenta Confessione!», dice papa Francesco.
soltanto Dio, ma tutta la comunità, Forse quando si è in coda per conche si riconosce nella fragilità di fessarsi si sentono tante difficoltà, si
ogni suo membro, che ascolta com- avverte il peso del male compiuto ed
mossa il suo pentimento, che si ri- anche la vergogna. Ma poi, quando
concilia con lui, che lo rincuora e lo finisce la Confessione, ciascuno esce
accompagna nel cammino di con- libero, grande, bello, perdonato,
versione e maturazione umana e cri- bianco, felice. Egli tocca davvero con
stiana». Uno potrebbe dire: «Io mi mano la grazia di Dio che ha ricevuconfesso soltanto con Dio». Sì, cer- to nel Sacramento. Provare per creto, egli può dire a Dio: «Perdonami» dere!
e riconoscere i suoi peccati; ma i
Marco Doldi
peccati di ciascuno sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa.
Per questo è necessario
al
chiedere perdono alla
Chiesa, ai fratelli, nella
persona del sacerdote.
A volte si prova vergoSabato 29 marzo
gna a dire al ministro i
ore 21,00: Film “Ida”
peccati commessi. Il
Domenica 30 marzo
Papa incoraggia: «Anore 16,30 e 21,00: Film “Ida”
che la vergogna è buona, è salute avere un po'
Mercoledì 2 aprile
di vergogna, perché verore 21,00: Film d’essai “Il Terzo Tempo”
gognarsi è salutare». La
vergogna fa bene per-
Questa settimana
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