Periodico di: Attualità, Informazione, Politica, Eventi e Cultura
Aprile 2010 – Anno 3 n.4
Aut. Trib. Palermo n. 45 del 04/11/2008
RAIMONDO VIANELLO
CI HA LASCIATI
Non sappiamo se lui stesso ne fosse
consapevole, ma se la memoria o
qualcos’altro, gli avesse mai
sottratto
l’immediatezza
della
battuta, sarebbe stato sufficiente
esibire la sua faccia da stralunato per
offrirci comunque la sua comicità.
Raimondo Vianello era uno di quei
rari comici che - come Walter Chiari
– bastava guardarlo in faccia perchè
ti facesse ridere. Con quella bocca
smorfiosa, il suo sguardo profondo,
“calvo dalla nascita” (mai puntuale
la mattina, infatti, perchè “ho più
faccia da lavare”), con quell’aplomb
da vero signore che fa la differenza
nel bene e nel male, con quella voce
e quella pronuncia inconfondibile ed
eloquente e con la sua spontaneità,
egli ha impersonato una figura unica
nel mondo dello spettacolo. Comico
(dignitoso e decisivo anche da
“spalla”), abile presentatore (Studio
Uno, Il tappabuchi, Noi no, Sanremo
1998 e non solo), opinionista
sportivo e bravo calciatore fino a
quasi
ottant’anni,
Raimondo
espresse così tutta la sua umanità
che si completò con l’avere adottato,
insieme a Sandra, una famiglia
intera per non avere avuto figli. La
collocazione
della
figura
di
Raimondo, non va vista nella sola
prospettiva dello spettacolo (dove ha
spaziato tra teatro, cinema e tv) ma,
pur ispirata all’umiltà tipica dei
grandi, abbiamo il dovere di
ricordarlo anche nel vasto scenario
dell’attività calcistica nazionale, non
solo per avere ricoperto un
singolare ruolo di opinionista ……..
Direttore responsabile: Frncesco Siino
FARMACIA COMUNALE CHIUSA
PER MANCANZA DI PERSONALE
Da almeno 20 giorni la Farmacia comunale è chiusa. Da quanto appreso in
Consiglio comunale, dall’Assessore al Ramo, la motivazione risiede nel
fatto che il medico della Farmacia, unico medico presente, giustamente
“non ce la faceva più” e pertanto gli sono state autorizzate le ferie. La
spiacevole situazione, che determinerà l’ennesimo disservizio per la
Cittadinanza, era d’altronde facilmente prevedibile e della stessa non
possono che ritenersi esclusivi responsabili i nostri cari Amministratori;
infatti, il Medico che sta godendo del meritato riposo, si è ritrovato ad
essere l’unico a seguito del pensionamento della coordinatrice della
farmacia e dopo che alla dottoressa che prestava servizio quale
collaboratrice è scaduto il contratto. Ebbene
l’Amministrazione
Comunale, con a capo il Sindaco Benedetto Salvino, a seguito della mutata
situazione non ha avuto la prudenza di adottare alcun provvedimento. E
dire che i consiglieri di minoranza avevano suggerito di stipulare un
contratto di collaborazione con un dottore, per aiutare l’unico medico
rimasto nella nostra farmacia. Oggi, a quanto pare, visto che il Comune ha
sforato ampiamente il patto di stabilità interno, risulta impossibile
incaricare qualsiasi medico esterno per collaborare e quindi appena
l’unico medico rimasto in Farmacia si assenta per qualsiasi motivo,
l’importante servizio improvvisamente viene interrotto !!!!! Ciò comporta,
inesorabilmente, oltre alla perdita di fiducia da parte della clientela (stanca
di dovere e potere solo sperare di trovare aperta la farmacia) anche una
grossa perdita di denaro per le casse del Comune,
continua a pag. 3
E-mail: [email protected]
nel programma televisivo “Pressing” (tra il 1991
ed il 1999), ma per il modo garbato e “pacifista”
con cui l’ha fatto: garbato e pacifista, due modi
insoliti per il calcio italiano spesso intriso di
collera e veleni. Garbato al punto da non volere
inimicarsi con nessuno. Nonostante la sua
dichiarata passione interista, infatti, quando
occorreva la moderazione, affermava di essere
tifoso
del
Venezia!
Ed
era
vero:
i suoi pathos calcistici spaziavano davvero tra
Venezia ed Ancona. Inoltre aveva anche il dono
del bravo calciatore: il Palermo, nel ’46 lo voleva
ingaggiare, ma lui rifiutò per la passione artistica,
nonostante lo stipendio calcistico fosse più
allettante. Si limitò a giocare nella “Squadra del
Cuore” ed a fondare una Sociètà di Terza
Categoria: la SaMo, dedicata a Sandra Mondani e
che, manco a dirlo, porta le iniziali del suo nome…
Di più. Quando il cancro si accanì su “Casa
Vianello”, quella vera, (a cinquant’anni fu operato
per un tumore al rene), egli divenne insieme a
Sandra testimonial della lotta contro i tumori
partecipando
ad
efficaci
campagne
di
sensibilizzazione a sostegno dell’Airc e
riscuotendo stima ed autorevoli consensi (tra cui
quello di Umberto Veronesi) nell’ambito di questa
battaglia. Ma i più lo ricordiamo come attore.
Giustamente. E lo immaginiamo accanto ai grandi
come Macario, Bramieri, Wanda Osiris, Carlo
Dapporto, Ugo Tognazzi, e Totò, scomparso il 15
aprile del 1967, quarantatrè anni esatti prima di
lui… Ma come si fa a parlare di Raimondo senza
parlare di Sandra? Nonostante i fiumi di parole spesi per
argomentare questa unione storica, noi non possiamo
tacere il grande sentimento che li univa nella vita,
divenuto sodalizio completo nel lavoro e che ha
generato un’identificazione collettiva degli italiani nel
loro talk-show, “Casa Vianello”. Lui, finto play boy e
lei finta gelosa; lui finto disinteressato alla donna, che
nella vita vera ama, ma con l’inseparabile Gazzetta a
letto e lei scalciando sotto le lenzuola, che barba che
noia, incollavano alla tivvù anche telespettatori di
passaggio!!! Si erano conosciuti nel ’59 sul set di “Noi
siamo due evasi” e sicuramente, per cinquant’anni, non
hanno passato molti giorni senza stare insieme. Da ciò,
la crisi di pianto di Sandra, non appena ha appreso la
notizia. Da ciò le manifestazioni d’affetto dei familiari
(adottati, ma come fossero veri), e degli amici più cari,
alla cerimonia funebre, in primis Berlusconi. Quello che
non volevamo avvenisse, era il lasciarci prendere dalla
tentazione di impantanarci nella politica in occasioni di
lutti e di lutti come questo, tentazione a cui non ha
saputo resistere un articolo di Repubblica
dell’indomani: “Il suo outing quasi senile in favore di
Berlusconi preludeva a una sorta di prepensionamento
artistico”. “Vianello è stato quel grande “satirico di
destra…” “Di destra per quel cinismo sorridente, per
quella ilare sfiducia nel progresso umano, nell’impegno
sociale, che costituiscono il grumo più nobile della
grande cultura di destra: il pessimismo”. La destra,
scusateci la parentesi che, ahinoi, siamo costretti ad
aprire, riteniamo non abbia nulla a che vedere col
pessimismo, basta osservare le espressioni tipicamente
sorridenti di certi loro leader… E quello che non
vorremmo è parlare di eredi. Non attribuiamo a nessuno
l’eredità di Mike Buongiorno o di Raimondo Vianello,
perchè gli eredi sono bravissimi ma i padri eccellenti,
anche in casi di consanguineità. Ciao Edoardo. Adesso
Tu sei lì, tra i pascoli celesti, a sghignazzare con i tuoi
vecchi compagni, ad ammirare il cielo e noi qui,
poveretti, a guardare le virgole! Salutaceli tutti i tuoi
amici, da Ugo a Gino, da Walter a Vittorio, Marcello,
Mike e Totò, ma dài per noi un abbraccio particolare a
quelli che furono i vostri veri maestri, coordinatori e
talent scout Pietro (Garinei) e Sandro (Giovannini) e
perchè no ad Aroldo, Aroldo Tieri, altro signore del
teatro e del teatro della vita, come Te.
FRANCESCO SIINO
E-mail: [email protected]
proprio in un momento, quale quello attuale, in cui
l’Ente versa in una situazione economica disastrosa.
Forse per l’Amministrazione la perdita dell’incasso
della farmacia non rappresenta un problema di cui
curarsi??? Forse l’Amministrazione pensa di
sopperire al mancato guadagno aumentando, ancora
una volta, l’ennesima, le tasse alla cittadinanza???
E dire che hanno avuto il coraggio di accusare la
precedente gestione. Eppure tutti ricordano come
proprio durante la precedente legislatura il servizio
di farmacia comunale costituisse un fiore
all’occhiello per il Comune di Capaci: ubicata in un
bene sequestrato alla mafia era capace di servire
l’intero comprensorio !!! Questo è, invece, quello
che hanno saputo fare gli attuali governanti: causare
(prima) ed assistere impotenti ed inerti (poi) alla
chiusura della farmacia per mancanza di
personale !!! Ma consolatevi cari concittadini: ci
saranno altri servizi che cesseranno di funzionare o
funzioneranno male e tasse, sempre più tasse, ad
aggravare il periodo di crisi economica in cui si
versa !!!
MICHELE GUASTELLA
Capaci: i Thesauroi del territorio
Nel mese precedente abbiamo pubblicato una
lettera, a cura delle ACLI, che invitava
l’Amministrazione comunale a sospendere il
progetto: “Thesauroi del territorio”, volto alla
valorizzazione del territorio di Capaci dal punto di
vista archeologico e storico-antropologico, in
quanto vi erano errori nel bando di selezione
pubblicato. Visto che ad oggi non sono pervenute
determinazioni da parte dell’Amministrazione in tal
senso
pubblichiamo
un’interpellanza
del
Consigliere Siino Sebastiano in merito:
Al Sig. Sindaco
Al Presidente del Consiglio
Al Responsabile Area I-“ Servizi Generali”
Al Segretario Generale
OGGETTO: Progetto “Capaci: i Thesauroi del
territorio”, volto alla valorizzazione
del territorio di Capaci dal punto di
vista archeologico
e storicoantropologico.
INTERPELLANZA
Con riferimento al bando di selezione divulgato dal
Comune di Capaci che prevedeva il reclutamento di
n. 10 allievi per lo svolgimento del progetto, con
candidature da presentare anche tramite e-mail
(domanda di partecipazione ed un curriculum vitae)
da tutti gli interessati in possesso dei requisiti previsti
per la partecipazione al corso di formazione della
durata di 120 ore, lo scrivente ha raccolto,
inaspettatamente, delle lamentele da parte di alcuni
nostri concittadini.
Infatti, secondo quanto riferitomi, alcune candidature
non sono mai pervenute al supervisore del Progetto
(Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo), a
causa di un errore di trascrizione dell’indirizzo e-mail
presente nel citato bando – redatto a cura della
Amministrazione comunale – in cui si legge:
[email protected], anziché [email protected]. Tale errore
ha, di conseguenza, proibito ad alcuni partecipanti di
godere del diritto di selezione attraverso un colloquio
allo scopo indetto.
Considerato che venuta ufficialmente a conoscenza
del disguido, per tramite della nota dell’ACLI di
Capaci, l’Amministrazione Comunale non è
intervenuta affinché fossero riaperte le selezioni ed
indetti nuovi colloqui, per assicurare quindi pari
opportunità tra tutti gli interessati.
Preso atto che è stato dato ugualmente inizio al corso
in questione.
Si chiede al ns. Sindaco di conoscere come intende
risolvere la vicenda sopra narrata e quali rimedi
intende intraprendere, anche al fine di recuperare la
fiducia nei confronti della nostra istituzione locale da
parte chi indebitamente estromesso e leso nel proprio
diritto di partecipazione.
CAPACI li 13/04/2010
Il Consigliere Comunale
(ing. Sebastiano SIINO)
L’angolo dell’ecologia e ambiente
Lo sapevate che in Italia, attualmente viene riciclato
il 15% dei rifiuti industriali e solo il 7% di quelli
domestici? La spazzatura domestica, formata da un
miscuglio di materiali, nel nostro paese è composta
in media:
Carta e cartone
28%
Materie plastiche
16%
Tessili e legno
4%
Vetro
8%
Metalli vari
4%
Materie
organiche
29%
Polveri/ceneri
11%
E-mail: [email protected]
Ai fini del riciclaggio, ognuna di queste frazioni
ha un proprio valore e deve essere, perciò,
separata dalle altre. Negli altri paesi i rifiuti sono
considerati la nuova ricchezza, infatti da una
tonnellata di rifiuti solidi urbani conferiti in
discarica è possibile recuperare:
•
•
•
I palermitani stanno iniziando a percorrere questa
nuova strada (si fa per dire, al nord sono ormai anni
che si fa la differenziata), e non sarà facile, anche
perché la gente incivile è ovunque, ma questo passo si
doveva pur fare, ci stanno provando, E NOI??
Euro 77,47 di alluminio;
Euro 5,16 di carta;
Euro 7,23 di acciaio.
A cura di PUCCIO PIETRO
RACCOLTA DIFFERENZIATA: A
PALERMO E’ REALTA’… NOI
COS’ASPETTIAMO?!?
Nell’ultimo numero de “L’INFORMATORE” ho
parlato dell’importanza della Raccolta Differenziata
e della necessità di essa, visto le condizioni pessime
che abbiamo passato in questi primi mesi del 2010.
Noi cittadini di Capaci costretti a vivere ai limiti
della sicurezza sanitaria e dell’indecenza umana.
Montagne di rifiuti ed odore insopportabile,
insomma un habitat ideale per i topi (e se ne sono
visti a passeggio per il paese…!!!). Ultimamente la
situazione
sembra
leggermente
migliorata,
apparentemente, ma questo non deve farci
dimenticare ciò che abbiamo vissuto, anche perché
questa situazione purtroppo potrebbe ripresentarsi. Il
comune di Palermo ha voluto dare un forte impulso
alla tutela della salute dei suoi cittadini e della
salvaguardia dell’ambiente, tutto questo con
un’iniziativa di Raccolta Differenziata porta a porta.
Un progettoun’iniziativa di Raccolta Differenziata
porta a porta. Un progetto iniziato in alcuni quartieri
della città ma che a breve andrà ad estendersi per
tutto il comune di Palermo. Come funziona?? Niente
di più semplice, il comune di Palermo fornisce un
kit con sacchetti e bidoni contrassegnati (carta,
plastica, organico), il calendario per la raccolta ed
un opuscolo informativo. In pratica, i cittadini
separano, mettendo la carta nel sacchetto
contrassegnato ad essa, lo stesso con la plastica e
l’organico, e gli addetti del comune verranno tutti i
giorni per ritirarli. Questi rifiuti verranno poi
riciclati ed utilizzati per nuove produzioni. Quindi
una maggiore tutela ambientale, ma soprattutto, e
qui la novità, più benessere e gioia per i nostri occhi,
nel senso che con la differenziata porta a porta
VERRANNO TOLTI I VECCHI CASSONETTI
STRADALI, immaginate, non vedremo più quei
cassonetti stracolmi e soprattutto tutto il contorno di
rifiuti attorno ad essi, naturalmente avremo strade e
marciapiedi più puliti e percorribili ma anche più
spazio per i parcheggi, il che non guasta.
COS’ASPETTIAMO??? Il nostro paese, pur essendo
più piccolo di Palermo non è capace di organizzarsi??
O tanto meno provarci?? Ad esempio iniziare dai
grandi condomini, grazie alla collaborazione dei loro
amministratori, per passare agli edifici pubblici e
quindi alle scuole elementari e medie, in più si da una
corretta educazione ai bambini sulla tutela
dell’ambiente…..già immagino un bambino che
rimprovera la madre che sta per buttare una
bottiglietta d’acqua dentro il sacchetto della carta….!!!
E’ UN PASSO TROPPO LUNGO E AVVENTATO
PER
LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE??
Speriamo di no anche perché la pulizia del nostro
paese dev’essere all’ordine del giorno per il Sindaco e
Consiglio comunale, altrimenti qualcosa deve
cambiare perché LA STORIA DEL NOSTRO
PAESE, LA SUA NOBILTA’ E DIGNITA’ NON
PUO’ ESSERE SOMMERSA DA MONTAGNE DI
RIFIUTI !!!
PROVENZA ANTONINO
LETTERA DI UNA MAMMA DI CAPACI
Vi scrivo per informarvi di alcune situazioni
spiacevoli che si sono venute a creare presso
l'asilo nido, denominato "IL CUCCIOLO" e sito
in via degli Oleandri, in cui mio figlio è iscritto.
- A Maggio 2009 iscrivo mio figlio all'asilo Nido
comunale di Capaci, dove mi informano che
l'ammissione è subordinata ad una graduatoria ed al
pagamento di una retta mensile proporzionale ad un
reddito ISEE (nel mio caso questa retta equivale a
160,00€).
All'inizio
di
Settembre,
avvisata
dall'Assistente sociale del Comune che mio figlio è
stato ammesso, mi reco a visitare l’asilo per dei
chiarimenti e mi viene comunicato che il servizio di
mensa (dalla preparazione alla consumazione) viene
effettuato all'interno della struttura e che la spesa
E-mail: [email protected]
viene fatta giornalmente in proporzione al numero
dei bimbi presenti.
- A fine Settembre, veniva indetta una riunione con
tutti i genitori in cui la Dott.ssa Rizzo (Funzionario
Responsabile) comunicava che, a seguito di un’
ispezione ASL, in cui era stata riscontrata
l'inadeguatezza della cappa aspirante, la cucina non
poteva essere utilizzata e, di conseguenza, il
servizio mensa con cucina interna avrebbe subito
uno stop, venendo sostituito da una ditta esterna di
catering. La stessa Dott.ssa Rizzo ci assicurava
inoltre che si trattava solo di un problema
momentaneo di 15-30 giorni (max 2 mesi),
respingendo le richieste di sospensione/riduzione
della retta.
- A metà Ottobre circa venivo chiamata per
l'inserimento di mio figlio.
- Dalla fine di Novembre io ed altri genitori
abbiamo ripetutamente sollecitato la Dr.ssa
Rizzo(funzionario responsabile) affinché risolvesse
il problema mensa visto che ci aveva assicurato che
la preparazione dei pasti all'interno della struttura
poteva al massimo ritardare di 2 mesi. La Dott.ssa
prima ci risponde che ci sono dei ritardi con i lavori;
poi che si deve montare solo una porta; in seguito,
dopo ulteriori nostre sollecitazioni, risponde che è
tutto pronto ad eccezione della solita porta da
montare e della visita della ausl per il collaudo o
approvazione dell'adeguatezza della struttura.
Si arriva così a fine Dicembre !!!!
L'asilo nido riapre dopo le festività natalizie.
- Verso il 27/28 Gennaio ci viene comunicato che
giorno 29 Gennaio 2010, le due insegnati precarie
cesseranno il loro lavoro, in quanto il Comune, per
problemi di bilancio, non è più in grado di sostenere
la loro spesa e, pertanto, il servizio di asilo verrà
garantito solo per i primi 12 bambini che si
presenteranno all'asilo (6 per ogni insegnante, come
da regolamento).
Il lunedì successivo una delegazione di genitori (di
cui facevo parte) si reca dal Sindaco per avere
chiarimenti. Il Sindaco ci risponde che il Comune ha
grossi problemi finanziari e non può permettersi di
pagare altro personale e, non potendo quindi in
nessun modo ripristinare il contratto alle due
insegnanti, ci propone come educatrice sostitutiva
una dipendente comunale in servizio presso l'ufficio
dell'assistenza sociale. Inoltre, in assenza di
quest'ultima, si poteva contare su una seconda
dipendente.
Nostro malgrado accettiamo questa soluzione anche
perché l'inserimento presso un'altra struttura avrebbe
creato ancora più disagio ai bimbi (anche per il
cambio di compagni). A tal proposito tengo a
precisare che per alcuni bambini, tra cui mio figlio,
il cambio dell'educatrice non è stato facile nonostante
la buona volontà della stessa.
- Giorno 18/3 viene comunicato verbalmente che
giorno 19/3, l'asilo nido avrebbe chiuso poichè
essendo sospese tutte le attività scolastiche con mensa
(scuola materna ed elementare) , solo per l'asilo nido
non si riusciva a provvedere con il catering esterno
(anche se non capisco bene il motivo). Ancora una
volta, nostro malgrado, accettiamo tutti e d’altronde,
pur volendo, io non avrei avuto neanche il tempo di
lamentarmi visto che la decisione mi era stata
comunicata solo il giorno prima.
-sempre il 18/3 mi viene detto che la nuova
insegnante si sarebbe assentata il lunedì successivo e
pertanto veniva chiesto a noi genitori di tenere i
bambini a casa, in quanto non c'erano abbastanza
insegnanti per assicurare il servizio a tutti i bambini.
- Giorno 23/3 mi reco ad accompagnare il bambino a
scuola ma essendo ancora assente l'insegnante ho
dovuto riportare a casa il bambino. Mi reco dalla
Dott.ssa Rizzo per avere chiarimenti, visto che il
Sindaco in persona aveva assicurato la sostituzione
dell'insegnante in caso di assenza, ma la Dott.ssa mi
risponde che non può farci nulla e anzi mi consiglia
di ritirare il bambino (non avrebbero applicato la
penale, vedi regolamento) e di portarlo in altri
istituti!!!!
Premesso che io non intendo cambiare istituto,
provocando altrimenti altri disagi a mio figlio
(cambio insegnante per la seconda volta, cambio
struttura e compagni), in ogni caso ad anno scolastico
inoltrato dove avrei potuto trovare posto???
- Giorno 26/3 le insegnati mi comunicano che il
lunedì successivo l'insegnate si sarebbe assentata
nuovamente e visto che l'ammissione dei bambini
seguiva la graduatoria, (prima precedenza ai genitori
entrambi occupati, poi secondo graduatoria di
ingresso) l'unico modo per sapere se c'era posto, era
quello di presentarsi in loco alle 09:00 per constatare
se ci fosse il "posto". Non mi sono recata quel giorno
all'asilo alle 09:00 perché avevo degli impegni
personali alle 08:30 ed ho provveduto a portare mio
figlio per quel giorno a mia madre.
Siamo arrivati al 2 di Aprile: spero che non si
ripeta più di portare i bambini a casa per
assenza di personale e attendo insieme a tanti
altri genitori che sia ripristinata la preparazione
dei pasti della mensa all'interno della struttura.
Noi genitori siamo indignati per la
superficialità con cui il Comune di Capaci
tratta i cittadini e ritratta degli accordi
riguardanti dei bambini al di sotto dei 3 anni!!!!
E-mail: [email protected]
Rizzo Antonella
Pasqua: tempo di Misericordia
Il giorno della Resurrezione c’è un gran correre di
persone: Maria Maddalena corre per andare ad
avvisare Pietro e l’altro discepolo (Giovanni).
Anche questi due corrono per recarsi al sepolcro. La
Resurrezione, da subito, mise in moto i discepoli.
Ma sapevano dove andavano? Perché correvano?
Senz’altro tutti si muovono a motivo di Gesù e non,
semplicemente per un cadavere. Per Maddalena, in
effetti, la salma scomparsa è ancora “il mio
Signore” (hanno portato via il mio Signore). Anche
il correre dei due discepoli manifesta un’agitazione
che apparirebbe esagerata se si trattasse solamente
della preoccupazione per il trafugamento di un
corpo. Non c’era già, in loro, la segreta speranza che
la loro storia con Gesù non fosse davvero finita lì?
Che si riapriva uno spiraglio di futuro con lui?
Questa debole fiammella di speranza presto sarebbe
divenuta un fuoco ardente capace di trasformarli in
apostoli coraggiosi, fino al martirio. Il “correre”
verso una meta divenne, per l’apostolo Paolo, una
metafora della vita cristiana in toto. Nella lettera ai
Filippesi scrive: “non ho certo raggiunto la meta,
non sono arrivato alla perfezione, ma mi sforzo di
correre per conquistarla dimenticando ciò che mi sta
alle spalle e proteso verso chi mi sta di fronte, corro
verso la meta, al premio che Dio ci chiama a
ricevere lassù, in Cristo Gesù”. La Risurrezione di
Cristo infonde negli uomini la speranza di
raggiungere una meta, la speranza che il loro correre
non è senza senso. Non più solamente mete parziali
e intermedie, o peggio illusorie, ma la speranza di
una meta definitiva: “lo sguardo Misericordioso di
Cristo seduto alla destra del Padre”. La speranza
cristiana non è una semplice aspettativa (mi aspetto
di raggiungere Cristo in cielo, chissà, forse, magari).
No, una speranza così non potrebbe sostenere
nessuna santità! La speranza cristiana è partecipare
già, grazie allo Spirito di Dio che è in noi, della
Risurrezione “siete risorti con Cristo”, per questo si
può dire che la speranza cristiana è “una speranza
certa”: è avere già il cuore nella meta da
raggiungere; vivere nella storia, ma con il cuore già
in cielo. Questa realtà è inscindibile dall’essere già
“morti con Cristo agli elementi del mondo”, ossia
dall’essere liberi dalle preoccupazioni per le cose
della terra e confidare solo nella grazia di Cristo. Il
cuore in cielo attinge una forza capace di sostenere
un concreto rinnovamento dei propri comportamenti
e perfino dei propri sentimenti: “fate morire dunque
ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità,
passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è
idolatria…”; “rivestitevi invece di sentimenti di
tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine,
di magnanimità….” Gioiamo dunque, perché oggi,
Cristo nostra Pasqua è Risorto e con la sua
Risurrezione ha aperto a noi le porte del cielo, ci ha
ricolmati della Sua Misericordia, ci ha riconciliati con
il Padre ci ha dato la speranza certa che dove è Lui
saremo anche noi.
La pagina di spiritualità è redatta a cura di:
ROCCO BATTAGLIA
NOMINA COMPONENTI NUCLEO
DI VALUTAZIONE ANNO 2009/2010
Il Sindaco Salvino con determina n.87 del 31/12/2009
ha nominato i componenti del Nucleo di valutazione
per l’anno 2010. Tale organo ha il compito di
procedere alla valutazione dei risultati conseguiti dai
dirigenti o dai titolari di posizione organizzativa nei
Comuni privi di personale con qualifica dirigenziale.
I componenti scelti sono: Erasmo Vassallo
Presidente, Ettore Falcone componente ed Eleonora
Rizzo componente. Il compenso spettante annuo ad
ogni componente è di Euro 3.000,00 al lordo.
Auguriamo buon lavoro ai componenti del nucleo in
attesa di poter prendere atto delle valutazioni del
collegio nei confronti dei dirigenti del nostro comune
tenuto conto anche delle dichiarazioni fatte sul
funzionamento della macchina burocratica, in
campagna elettorale, dall’allora candidato sindaco
Vassallo oggi presidente del nucleo.
LA REDAZIONE
E-mail: [email protected]
CITTADINI,
UDITE!!!
UDITE!!!
UDITE!!!
UDITE!!!
UDITE!!!
L'Amministrazione Salvino oltre a tentare l'aumento della T.A.R.S.U. sta tentando di far pagare anche parte
dell'abbonamento dell'autobus e del treno agli studenti in base al reddito. (alla faccia del diritto allo studio).
Infatti, in barba a quanto previsto nel programma elettorale diffuso durante la campagna elettorale dove sta
scritto che avrebbero potenziato il servizio di trasporto urbano ed extraurbano (AST e TRENITALIA) in favore
degli studenti ed avrebbero erogato anche un contributo per le spese di trasporto sostenute dagli studenti
universitari, nel Consiglio comunale che si terrà giorno 22 Aprile alle ore 20.00 presso il palazzo Pilo, verrà
affrontata la proposta di un regolamento che all'articolo 8 prevede: il trasporto scolastico e' assicurato su
richiesta e con la partecipazione al costo mensile del servizio da parte degli utenti fruitori in ragione dei limiti di
reddito di cui alla seguente tabella:
FASCE DI REDDITO
SERVIZIO
SCUOLABUS
USO MEZZO AST
RIMBORSO SPESA
FF.SS.
DA 0 A E. 7.000
DA E. 7.001 A E. 15.000
DA E. 15.001 A E. 30.000
OLTRE E. 30.000
ESENTE
E. 10.000
E. 20.000
E. 30.000
ESENTE
30%
40%
60%
100%
70%
60%
40%
nel caso in cui nel nucleo familiare vi siano tre o più figli la quota di partecipazione verrà ridotta al 50%.
Insomma l’A.C., già sorda alle lamentele degli studenti relative allo scadente livello del servizio erogato, fa
adesso questo “regalo” ai giovani ed alle famiglie, adesso costrette anche a pagare. Ma evidentemente l’A.C. ha
deciso di “spennare” la Cittadinanza, infatti, se il Consiglio comunale, giorno 22 Aprile dovesse approvare i
regolamenti in questione, sia quello riguardante l'aumento della T.A.R.S.U. sia quello riguardante il contributo
che le famiglie dovranno pagare per mandare i figli a scuola (per la prima volta si verificherebbe una cosa del
genere a Capaci !!!), l'Amministrazione Salvino passerebbe alla storia come quell'Amministrazione che ha
aumentato la pressione fiscale alle famiglie in un momento di crisi economica mondiale. E dire che il nostro
Sindaco e' molto religioso e dovrebbe seguire le intenzioni del Papa che predica sempre di attuare politiche a
sostegno delle famiglie!!! Noi ci auguriamo che durante i lavori del Consiglio sia discussa attentamente questa
problematica e sia messo in risalto il fatto che le famiglie non potrebbero mai sopportare né l'aumento della
T.A.R.S.U. né la quota di partecipazione per mandare i figli a scuola. Ci auguriamo pertanto che il Consiglio
comunale dimostri una maggiore vicinanza ai problemi della gente rispetto a quanto fatto dalla Giunta Salvino
che, dopo le bugie, “bastona economicamente” i capacioti. Pertanto speriamo vivamente che l’Assise Cittadina
bocci questi regolamenti. E il programma elettorale??? Carta straccia, ma del resto già lo sapevamo.
Ricorderete: dimezzamento indennità ??? L'Amministrazione Salvino, visti i risultati raggiunti ha approvato una
delibera con la quale gli Amministratori percepiscono l'intera indennità prevista dalla legge. Eppure con quei
120.00 euro all'anno che il Sindaco Salvino doveva risparmiare grazie al dimezzamento delle indennità, avrebbe
potuto coprire le spese di trasporto degli studenti!!! I risultati ve li daremo nel prossimo numero
dell’Informatore. Speriamo solo che anche il diritto allo studio per i ragazzi di Capaci non debba diventare un
lusso accessibile a pochi!!!
MICHELE GUASTELLA
E-mail: [email protected]
CAMBIA L’AVVOCATO MA IL
SOTTOPASSO RIMANE
ANCORA CHIUSO
LA STRATEGIA DEL VICESINDACO
RISULTA ANCORA FALLIMENTARE
ENNESIMA BOCCIATURA
DEL TRIBUNALE
La vicenda della riapertura del sottopasso di via
degli Oleandri è stata un altro “cavallo di battaglia”
utilizzato dall’Amministrazione Salvino per carpire
il consenso dei Cittadini che, in buona fede, hanno
creduto alle tante “bufale” raccontate dall’attuale
maggioranza.
Qualche
“sapientone”
della
Maggioranza accusava l’Amministrazione Longo di
non essere né in condizione né in grado di poter
ottenere il dissequestro del sottopasso affermando
che in caso di vittoria avrebbero riaperto il
sottopasso in appena due giorni !!! Ma dopo
ventidue mesi di Amministrazione Salvino, il
sottopasso è ancora chiuso!!!!! Ci accingiamo a
trascorrere ancora un’altra estate con il sottopasso
chiuso con ulteriori danni all’economia del Paese e
soprattutto delle attività commerciali che a stento
riescono a sopravvivere. Da alcuni giorni è arrivato
l’ennesimo diniego di riapertura del sottopasso da
parte
del
Tribunale.
Si
proprio
così,
l’amministrazione dopo aver sostituito l’avvocato
Lo Bello con il Presidente dell’ordine degli avvocati
di Palermo avvocato Sanseverino sperava di riuscire
ad avere risultati migliori ma a quanto sembra
cambiando l’avvocato il risultato è rimasto lo stesso:
SOTTOPASO CHIUSO. Forse allora bisognava
cambiare strategia e non avvocato!!! Del resto le
strategie adottate sono state tutte fallimentari.
Ricorderete il primo progetto di messa in sicurezza
presentato dal vicesindaco e ritenuto da tutti
insufficiente? Hanno avuto ragione i consiglieri sia
di minoranza che di maggioranza che fin dal primo
momento hanno ritenuto fallimentare la strategia
dell’amministrazione. Ricorderete anche l’ennesima
trovata del Vicesindaco che con delibera n.100 del 30
ci auguriamo, come
tutti i cittadini di
Capaci,
che
il
sottopasso
venga
riaperto. Inoltre ci
auguriamo
che
l’amministrazione
con le sue iniziative
legali
non
pregiudichi
il
risultato dell’istanza di dissequestro presentata dalle
Ferrovie per eseguire i lavori per la realizzazione del
passante ferroviario. Anzi ci auguriamo che
l’amministrazione affianchi le Ferrovie nella richiesta di
dissequestro come già da tempo ha suggerito il
Consiglio comunale ed anche il precedente legale.
Giugno 2009, avente ad oggetto: “Dissequestro…
sottopasso di via degli Oleandri – probabilità degli eventi
atmosferici –indagini statistiche”, ha dato incarico
professionale - per un costo pari a Euro 12.000.00 - al
fine di acquisire uno studio teso a redigere un’analisi
sulle probabilità di accadimento dell’evento meteorico
dell’11 Settembre 2006. Tale studio mirava a dimostrare,
statisticamente, le scarse probabilità con cui tale evento
possa ripetersi. Come già saprete anche tale istanza è
stata rigettata dal Giudice dichiarando, di fatto, il
fallimento anche di questa seconda strategia intrapresa
dal Vicesindaco. Morale della favola: soldi persi.
E i cittadini pagano!!! Noi del movimento AmaCapaci
E-mail: [email protected]
M.GUASTELLA / N. SPECIALE
MOSAICANDO
Domenica 18 Aprile in Chiesa Madre a Capaci alle
ore 18.30 si è svolta una cerimonia per la
“Giornata dell’amore” dedicata al laboratorio
MOSAICANDO. Mosaicando è un laboratorio
insegnato a tutti che”l’amore è l’unica cosa che vale
e che non si può essere cristiani se non si mette alla
base di tutta la vita l’amore”. Durante la cerimonia
del 18 aprile, celebrata da Monsignor Giovambattista
Vassallo e animata dalla “Schola Cantorum”,
educatori e bambini sono stati presentati alla
comunità e hanno sfilato in processione offertoriale i
simboli del loro cammino di fede ,ricevendo alla fine
della funzione uno scapolare distintivo del gruppo. Il
laboratorio Mosaicando già dal mese di Ottobre è
impegnato nella realizzazione del progetto “Oltre
l’orizzonte”. Incontrarsi nelle differenze, attraverso il
quale ha sviluppato il tema dell’accettazione dal
punto di vista etnico-razziale e non solo e a tale scopo
il laboratorio si è avvalso della collaborazione di
delegazioni provenienti da vari paesi del mondo. Con
i manufatti prodotti dai bambini durante le attività di
laboratorio in occasione della festa di San Valentino
abbiamo organizzato un mercatino di beneficenza dal
titolo “ AMARSI OLTRE L’ORIZZONTE”.
artistico-creativo che si rivolge ai ragazzi dai 6 ai 13
anni con lo scopo di educare ai valori civili e
religiosi, attraverso la realizzazione di un progetto,
che si rinnova tutti gli anni e che si avvale di vari
laboratori artistici e creativi quali: laboratorio di
danza, canto e recitazione, laboratorio di decoupage,
pasta di sale, perlin-deko, bamboline multi-etniche
di lana e laboratorio di cucina. Il laboratorio
Mosaicando nasce nell’anno 2008-2009 nell’ambito
dell’Associazione Madre Teresa Cortimiglia e
prende spunto dal Carisma della Madre Venerabile,
fondatrice dell’Istituto delle suore francescane di
S.Chiara, una suora nata a Corleone che ha dedicato
la sua vita ai sofferenti, ai bisognosi e
all’educazione dei giovani. Mosaicando si ispira
anche alla spiritualità di Chiara Lubich fondatrice
del movimento dei focolari “una vita spesa ad amare
il suo Dio e il prossimo, con un amore profondo per
ogni persona”. Cittadina onoraria di Palermo ha
A Mosaicando ogni bambino è indispensabile alla
realizzazione del progetto come ogni tassello in un
grande mosaico ed è unito agli altri componenti,
da legami affettivi che nascono durante il percorso
educativo.
Noi
dello
staff:
Monsignor
Giovambattista Vassallo, Suor Helda Maria
Alvarez, Giusy Careri, Giulia Cannova, Vito
Longo, Giovanna Monte.
Per info: Giusy Careri tel 3397456563 (Responsabile del progetto).
E-mail: [email protected]
MOSAICANDO
NORD
SUD
note di giusto di lorenzo
NEW YORK CAPACI
Con orgoglio mio padre si sarebbe rivisto in abito coi suoi di Capaci “metropolitani d’America”, allora ed
ancora nell’abitudinario vezzo a perdersi di scambiarsi abiti per soldi, al punto d’illudersi sin
nell’interscambiabilità dell’abito mentale d’internazionali, a proposito dei piccoli Terroni provinciali. Più
terra terra in questione basandosi, vieni percorrendo automobilmente la distanza dalla metropoli a due passi di
gittata, allorché fuori dai classici ingorghi a noia, dei rossi libero vai ci sei sul volo finita, oh! ripiombarsi
addosso all’ultimo insospettabile mozzicone velenoso, al ritmo più morto dell’altra “via Libertà”, alias corso
principale lungo alla piazza di Capaci Palermo-2 Proibitivo il sabato pomeriggio in tilt, senz’alt ai semafori a
strisce bianche, vai per sfrecciarsi su solida macchina sprint, più un pezzo di riserva di motorazzo per cranio o
su due ruotanti, in giro girovagando frementi bellimbusti a sgomiti, calma! daccapo si tornerà sul naso
imbottigliati del punto centrale, nei dintorni di partenza… arrivati, comodamente nevrastenici in gabbia, fuori
e in fondo tutti contenti.
Là navigati al posto fresco… di posteggio, dove dislocate ci stanno in fiera girandole d’offerte delle
moltiplicate cento vendite, non di solo pane certo a spendersi o molto più a pesci e contorni pure al salato,
prova a ventose col miele d’ogni sorta di ben di Dio del mondo del voluttuario appetibile, a doppiaggi o al
triplo dell’inservibile di negozio un pezzo fatto omaggio, lo sfizio ormai che non ci possiamo più permettere,
neppure nella Capaci degli spendi lords spandi. Donde s’alimenti questo giro del piccolo grand’affare, con
presunta manna di compratori danarosi…, misteriosi se te li scopri a mezzodì sfaccendati, giacché oro non è
tutto che luccica di sfarzi, durante l’anno ad attendiste commesse con luminarie fisse o risplendenti a lussi
dell’estate di vetrine e veline, buone per tutti i benvenuti figli di donna. La bella stagione dei prezzi zucche a
crema salgono alle stelle dei matti, da centro city d’alto centro, che s’esporta in marcia di massa da Palermo
“bene o male”, per te se n’acquisti quanto e più brutta merce, Capacioto scioccato new Capacense. Aprono i
negozi e molti chiudono i battenti, a giro non v’è quasi chi non tentata una buona volta la sua carta di danari,
industriarsi nell’arte tradizionalmente rimastaci d’impasticciatori, ormai senza granché alternativi burattini
esterni (per “vinnituri”), peraltro coi nuovi benvenuti abitanti bravi apprendisti concorrenziali, se non meglio
streganti “stranieri” gli s’affidano i clienti Capacioti d.o.c.. Con una percentuale mista d’assoluto record dei
commercianti, ripieganti generici Capacensi che non s’arrendono col nulla a vita d’aggirarsi disperati,
tutt’intorno al deserto del vago territorio stretto economicamente senza…, sensali soli di case o più moderne
immobiliari dei terreni super-prezzati, di quanti possidenti d’area per acquirenti fortunati. Se si può
costruire… palazzi e le ville o villette, ponti d’oro in auge da mezzo secolo bagnato, sfondato della grande
Capaci dell’inurbamento.
È il grand’abitativo frammisto a freddo già tutto cucinato, sino all’osso … l’alimento spolpato cercasi di
undicimila anime, dalla parte degli autoctoni spenti apolidi (cinquemila) con l’altro mezzo porco d’esteri a
frotte arrivati spaesati, in rocambolesco rimescolamento “l’inevitabile” senza patrie interland. Sull’onda unica
più forte della modernità travolgente tutti, insieme confusi… fusi e anonimi spersi a casati, stiamo e non
siamo manco dappoco i new Capacensi. Men che mai i Capacensi d’adesso non saranno tradizionali
paesani… Torrettesi o Carinesi e Isolani resistenti, sì al top evoluti si danno dei Signori a teste d’antico
metropolitane, fuori del miserabile pensiero d’un piccolo campagnolo o marinaro d’attaccaticce radici, con le
semplici opportunità strutturali locali, ci si vuol altro o niente regna qui… Tanto siamo di Palermo… un salto
salvi su in solida, liquidi del resto a farsi tosto metropolitani e mediamente all’avanguardia senza freni, s’è
detto dell’ostentazione lussuosa dei blasonati a ridursi squattrinati, avanti al completo richiamo coniuganti
modernamente del costume lussureggiante spopolante, sexy appeal niente di che un giro di coppia supernormalmente di scoppiati. Londinesamente qui in palese… il nudo non è anonimato. Belli e belle di giorno
spiazzano al sole del piacere aggiornato sempre verde, prima di quel che dopo arrivato l’estivo riminese,
meglio è focoso new Capacense.
E-mail: [email protected]
La contraddistinguente appariscenza multitinta variegata non si creda solo Capacense d’importazione
“straniera”, allor mescolandosi proverbialmente già allignava nel rigoglioso orgoglio globale di libera uscita
delle “Capaciote” (navi) sull’aperto Mediterraneo nei secoli, saltandosi alla spavalderia d’arrembaggio
novecentesco degli eredi naviganti celeri a somministrare il “pacco”, colonie dei Napoletani coemuli nel
vecchio e nuovo mondo... della luna. Allorquando dal cielo nei sessanta e settanta finalmente non piovve,
benedetta l’ingegnosità notoria al soldo… del pane, almeno per una centina del mestiere la fortuna
venezuelana, delle scarpe per signora… a provarsi, comodamente con la posizione fatta a vita di un quarto di
famiglie, casa di proprietà e giardini, aree e liquidi di fucina a vista di pozzo dell’edilizia. I nuovi my lords
Venezuela come i “Napoletani” pionieri Capacioti e con tutti i vecchi “burgisi”, così furono riveriti e per
umana invidia dei circonvicini avventori “viddani” o marinari, certo a confronto fieramente vanterosi dei
nostri allora in buon arnese e le teste da sempre libere pensanti, ognuno “chi t’interessa a te” far per sé e tre,
comunque con soldi ed ai comodi non porci ancora d’allineati al buon tempo antico.
Gli ex valenti “burgisi” via via saremo a venir quando spiantati e impenitenti, allorché dai quattro venti forzati
a scalare… prezzo di frutto misto, mica male dei solidi villeggianti o professionisti acquartieranti in tranquilla
periferia, in uscita di città inesorabilmente ad affluenza dei vari senza cerca piazze e fortuna, per quanti
ancora di più largo mondo all’avventura in porto franco di transizione convenuti, nuovi con vecchi abitanti
ripiantati alla rinfusa ed assiemati certo dal moderno verbo fai da te, l’unico di quest’ultima New York Capaci
s’è, l’Americana di mio padre più non è. Ti fai una ragione di tutto l’apparire e niente che si quaglia, delle
mille contraddizioni al vetriolo del vitaloro strafare con vivacchiare in fragile equilibrio d’evaporanti
Capacensi, dalle foghe abbaglianti dei corpi di spiaggia esaltati con metropolite menti esagitate, a serate
gongolanti di roba varia, mentre la piazza ancora languirà in leggero dormiveglia dell’infinito grigiore
scontato dell’inverno, né carne spaesanato né pesci all’estate. Lo scenario francamente illuminante è di una
grande potenzialità di ricchezza, che non se ne fa granché pane o di mollicucce a male, dei figuranti ibridi
uomini d’un malconcio vivere socialmente in bilico plumbeo, tra mezzo genio svagato e sregolatezza sciatta,
del fumoso lusso con sfiancati poveri proliferanti e pazzi, nella modernità delle apparenze al vento di
disaggreganze di velleitari Newyorkesi, d’un piccolo borgo grande decadente. Non saprei di Capaci se dirsi
l’immagine riflettono i suoi politici, o meglio… peggio a farsene la speculare realtà disguidata, dai tanti da
qualche decennio a ruota di ribassanti protagonismi amministrativi, all’ultimo appello ormai senza
rispondenze, di un Comune a macchina di base burocratica sfasciata. Senza le mani per l’ordinario, per
ordinare il tortuoso territorio civile manca la testa…. Si cominciasse da cosa, quale è il predetto esemplare a
corona…, s’aprire la seconda a Quattrovanelle di stralcio dell’intasatissima Nazionale. Ma bisogna progettare
prima… l’ufficio di progettazione, dai non dispereremo mai all’ottimismo. Bene sempre, ora solo se io nel
frangente e tu dovunque o da chiunque ci si mettesse in piccolo a riprogettare… il grande, sai di stile ai due
staccati fili potenziali di fieri paesani come “Palermitani” veri, chissà si ripartirà per New York antica Capaci
futura.
PROF. GIUSTO DI LORENZO
LA SEZIONE DI CAPACI DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CARABINEIRI AL XX RADUNO
Il 18 aprile 2010 sul lungomare di Reggio Calabria, alla
presenza di migliaia di persone, si è concluso il xx raduno
dell’associazione nazionale carabinieri. a sfilare oltre 30
mila carabinieri in congedo alla presenza del comandante
generale
dell’Arma,
del
Presidente
nazionale
dell’Associazione, dei prefetti di Reggio Calabria e
Messina e del Presidente della regione Calabria. Alla
manifestazione ha partecipato una folta rappresentanza
della nostra attiva sezione, sfilando con lo striscione
riportante i loghi della stessa associazione e quello della
nostra città. Si allega foto della manifestazione con la
presenza anche delle
“benemerite” moglie dei soci
medesimi
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI.
E-mail: [email protected]
SALVATE IL SOLDATO RYAN E SALUTIAMO IL SACRIFICIO DEL
PARTIGIANO SALVINO, CADUTO PER LA LIBERTA’
Ricordate la sceneggiatura del famoso film americano
“SALVATE IL SOLDATO RYAN”, la cui storia è ambientata
nell’ambito dell’operazione militare dello sbarco in
Normandia, nel corso della seconda guerra mondiale, in cui una
piccola famiglia della borghesia americana vive la drammatica
tragedia della guerra, in analogia una vicenda del genere si è
vissuta nel nostro Paese dalla famiglia Salvino ma per fortuna
con un epilogo non così tragico. Ritornando al film, la vicenda
dallo stesso descritta s’incentra e si sviluppa sulla tragedia che
colpisce una madre che aveva in guerra ben cinque figli
impegnati in vari campi di battaglia europei ed asiatici. Infatti,
dopo che ben quattro dei suoi cinque figli risultano caduti
durante i combattimenti, lo Stato Maggiore degli Stati Uniti
d’America decide di salvare a tutti i costi l’unico figlio ancora
superstite, che era anche il fratello più piccolo dei cinque,
impegnato proprio nello sbarco in Normandia. I fratelli
Salvino, figli di mamma Maria, in guerra erano pure cinque ,
ma per fortuna, contrariamente al film, ben quattro fecero
ritorno a casa, mentre proprio il figlio minore, Salvatore fu
l’unico a morire, durante un combattimento tenutosi a Parma
nel corso della guerra di Liberazione. Epilogo questo che
seppur drammatico, in pieno rispetto all’immenso dolore di mamma Maria per la perdita del figlio Salvatore, è
risultato più clemente e meno tragico rispetto alla vicenda cinematografica della famiglia “Ryan”. Ritengo
doveroso ricordare i membri della famiglia Salvino, figli della nostra terra di Capaci valorosamente impegnati
per servire la propria patria :
PIETRO ( SUPERSTITE), classe 1913, soldato del 5° Reggimento di Fanteria, impegnato in operazioni di
guerra nel Mediterraneo.
GIROLAMO ( SUPERSTITE), classe 1915, caporalmaggiore del 386° Battaglione-Plotone Comando,
impegnato in operazioni di guerra nelle città di Pola e Zara – Ex Jugoslavia.
ANTONINO (SUPERSTITE), classe 1918, soldato e poi transitato nei Carabinieri, impegnato con la famosa
Divisione “Acqui” in operazioni di guerra a Corfù in Grecia, e miracolosamente scampato alla tragedia di
Cefalonia dopo l’ 08/09/1943, all’eccidio dei soldati italiani da parte dei soldati di Hitler nostri alleati.
GIOVANNI (SUPERSTITE ed INVALIDO DI GUERRA), classe 1920, soldato del 46° Reggimento di
Artiglieria Motorizzata, impegnato in operazioni di guerra svoltesi in Africa Settentrionale ( Tripoli).
SALVATORE (CADUTO IN GUERRA), classe 1923, soldato artigliere che dopo l’armistizio del
08/09/1943 è transitato nella 178° Brigata SAP ( Squadra d’azione partigiana) impegnato in operazioni di
liberazione sul territorio emiliano, è caduto nella città di Parma il 26/04/1945, vittima di un conflitto a fuoco
per mano di un franco tiratore della guerriglia nazi-fascista, durante i festeggiamenti della liberazione. Giova
ricordare ed onorare, durante il 65° Anniversario della Festa di Liberazione che ricorre il 25 aprile ( 19452010), il sacrificio di vita del nostro concittadino Salvatore Salvino, “Turiddu” come salutato dalla Gazzetta di
Parma in un articolo del 31/07/1945, che morì da partigiano nell’ambito della guerra di civiltà messa in atto
per liberare l’Italia dall’oppressione nazi-fascista e che è stato molto apprezzato ed amato dai suoi compagni
di lotta per la sua bontà e generosità d’animo.
Concludendo da dove siamo partiti, ossia dal film “SALVATE IL SOLDATO RYAN”, un doveroso
pensiero, in questo giorno di festa per la storia democratica d’Italia, va al dolore ed al dramma di mamma
Maria Siino in Salvino che, insieme al proprio marito Benedetto, aveva cercato durante la guerra di far
rimpatriare, in virtù della circolare ministeriale del Regio Esercito nr. 40001 del 03/03/1941, i propri figli
tutti impegnati in battaglia ed in particolare il figlio Antonino il più esposto sul fronte di guerra, ma per
esigenze belliche dello Stato italiano ciò non fu possibile.
M.LLO BENDETTO SALVINO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI IN CONGEDO – SEZ. CAPACI
E-mail: [email protected]
CANONE DI DEPURAZIONE:
l’Amministrazione non vuole rimborsare
Tempo fa, in un articolo relativo alla tassa del
canone di depurazione, chiedevamo il rimborso a
favore dei cittadini in quanto il servizio non era
stato erogato. Infatti la sentenza n°335/2008 del 10
Ottobre della Corte Costituzionale aveva dichiarato
incostituzionale la Legge n°36 del 1994 ed il
decreto legislativo 152/2006 nella parte in cui
questi prevedevano che il pagamento della tariffa
riferita al servizio di depurazione delle acque reflue
fosse dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui la
fognatura sia sprovvista di impianti di depurazione
o questi siano temporaneamente inattivi”. Nella
fattispecie la Corte ha stabilito che le norme
incriminate violavano l’art. 3 della Costituzione,
andando a discriminare quanti pagavano la tariffa
senza ricevere in cambio il servizio. Nel nostro
Paese il depuratore ha cominciato a funzionare
nell’anno 2004 e quindi, visto che la sentenza
produce effetti retroattivi, gli utenti che sino al
mese di Giugno 2004 non hanno ancora pagato, non
dovrebbero più pagare ed il Comune non potrà
richiedergli nulla. Invece, relativamente agli utenti
che hanno pagato quanto fatturato, si profila la
possibilità di chiedere il rimborso relativo agli
anni 1998, 1999, 2000, 2001,2002, 2003 ed ai
primi sei mesi del 2004. Dunque tutti gli utenti del
servizio idrico possono richiedere la restituzione
delle somme ingiustamente versate ma noi del
MOVIMENTO AMACAPACI ci auguriamo che
il Comune, una volta accertate le somme riscosse,
provveda, con un’iniziativa propria, alla
restituzione delle stesse, anche senza la necessità di
un’apposita richiesta presentata dagli utenti
interessati. Questo è, per sommi capi, quanto
scrivevamo nell’Informatore di Novembre 2008. Il
9 di Aprile c.a. nel corso del Consiglio Comunale
Sebastiano Siino rivolgendosi alla A.C. chiedeva
se nella redazione del prossimo bilancio fosse stato
previsto un capitolo a parte per il rimborso di
questa tassa. Questo in virtù di un Decreto
Ministeriale del 08 Febbraio 2010 che obbliga i
Comuni al rimborso. Per l’Amministrazione
rispondeva l’Assessore Pietro Puccio affermando
che secondo lui bisognava leggere bene il decreto.
Infatti l’iter procedurale è complesso e si presta ad
interpretazioni certe volte di convenienza: 3 le
ipotesi in cui gli utenti possono chiedere il
rimborso: 1. La prima, per il rimborso totale
della tassa: ne fanno parte gli utenti dei Comuni che
non hanno né impianti di depurazione, né attività di
progettazione né realizzazione o completamento. 2.
La seconda, relativa agli utenti non serviti da
depuratori attivi per i quali sia comunque in corso
attività di progettazione o realizzazione delle
strutture. 3. La terza, infine, riferita ai soggetti non
serviti in quanto gli impianti esistenti risultano
temporaneamente inattivi. Questi due ultimi gruppi di
utenti hanno diritto non ad un rimborso totale della
quota, bensì parziale. Poi bisogna considerare, per
amor del vero, anche la durata della prescrizione che,
in mancanza di riferimenti espressi nel dispositivo del
decreto, pare, per l’orientamento prevalente, sia pari
a cinque anni. Tuttavia, il suddetto orientamento dei
giudici contabili, nonostante il decreto ministeriale lo
consideri maggioritario, non risulterebbe tale se si
considera che a fronte della delibera n°25/2009 della
regione Lombardia ci si è espressi in maniera
diversa, optando per la prescrizione decennale.
Come anche le delibere della Regione del Molise e
del Veneto, antecedenti la Legge n° 13/ 2009 e
quelle della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, ad
esse successive. Ecco perché prima parlavo di
interpretazione di convenienza….D’altronde
il
nostro Comune, come sappiamo, in questo momento
si trova in grosse difficoltà finanziarie al punto da
non poter neanche fare il bilancio 2010!!! E’ di
questi giorni ( precisamente del 9 Aprile) una
proposta di delibera per aumentare la T.A.R.S.U e
voci di corridoio parlano di un aumento del 100%
della tassa. Attualmente il Comune di Capaci incassa
circa il 52% della spesa per la raccolta della nettezza
urbana ed il restante 48% lo si vorrebbe recuperare
raddoppiando la bolletta. Noi del Movimento
AmaCapaci siamo contrari ad aumentare (anzi
raddoppiare) la T.A.R.S.U. in un momento di grosse
difficoltà economica per i Cittadini. La ricetta che
noi
proponiamo è che bisogna attivare la
differenziata, da subito si deve creare l’isola
ecologica e già da tanto tempo lo diciamo. Con la
differenziata i Cittadini virtuosi potrebbero
risparmiare nella bolletta e il Comune abbassare i
costi di gestione; costi che attualmente si aggirano
intorno ai 160 mila euro mensili, per un totale di
circa due milioni di euro annui. Secondo Noi in
questo modo possiamo recuperare buona parte di quel
48% che manca per pagare il costo per la raccolta dei
rifiuti. Ma come dicevo prima sono voci di piazza e
speriamo che restino tali….differentemente, oltre al
danno (il comune rimborserà il canone di
depurazione?) vi sarebbe la beffa (raddoppierà la
bolletta?)(già, peraltro, quest’anno aumentata del
10% !!!!). Insomma chi vivrà vedrà. Una buona
Amministrazione si distingue in momenti come
questi; una buona Amministrazione sa come operare
nella difficoltà per il bene della comunità.
E-mail: [email protected]
CICCIO BOLOGNA
IL RIMORIMENTO
Stanco da morire, mi buttai sul letto, cercando di
non pensare a niente ma mi passò per la mente
Berlusconi mentre mi rimbombava nella testa la
voce di mia madre quando, bambino, mi rincuorava
dopo un brutto sogno:< < ‘Un’è nenti, ‘un’ è
nenti!>>. Capii in un niente e partorii queste tre tesi
ed una antitesi su Berlusconi fondate sul niente,
nella speranza che di esse possiate dire: <<Niente
male, proprio niente!>>. Se, invece, non dovessero
essere di vostro gradimento, non ve la prendete,
un’è nenti, un’è nenti!
Prima tesi:
BERLUSCONI ‘UN’ E’ NENTI
Nessuno mai, infatti, è riuscito ad
……………….accertare la sua esistenza, ad
……………….intravedere nemmeno un lembo
………………della sua
anima, autenticamente
……………...umana ed umanamente consapevole
………………dell’esistenza di altri esseri animati
………………sul pianeta.
donne e bambini palestinesi per ventiquattro giorni
consecutivi, nell’operazione piombo fuso, definita
dall’O.N.U. CRIMINE DI GUERRA! (E poi racconta
le barzellette!) Egli è il nostro non aver ancora fatto i
conti
col
machiavellismo,
l’individualismo,
l’arrivismo, il furbismo, il servilismo, il signorilismo,
il gallismo, il materialismo, il consumismo, il
retoricismo,
il
trionfalismo,
il
populismo,
l’infantilismo, il maghismo, il fascismo; egli è la
mancanza di rossore di una nazione che dopo aver
donato al mondo il Rinascimento, offre il triste
spettacolo del suo rimorimento al ritmo d’un
gracchiar di corvi in doppiopetto.
Ma perché quella faccia? Alzate gli occhi! Non è il
niente che riempie i vostri occhi e la vostra anima,
ma lo splendore del sole nell’immenso cielo
azzurro.
SALVO RICCOBONO
Seconda tesi: PURU CA FUSSI, ‘UN FUSSI
………………..CANUSCIBILI
E come potrebbe, così spiaccicato a
terra, poverino, da una valanga di
leggi ad personam e devastato da un
ghigno di gradi 360 virgola
qualcosa?
Terza tesi:
E PURU CA FUSSI CANUSCIBILI
………………‘UN FUSSI CUMUNICABILI
Uno così a chi lo comunichi? Ad uno
……………....così si sta vicino, come chiede la
………………moglie Veronica.
Antitesi
EPPURE EGLI E’
ESSERE DEL NON ESSERE
Egli è il vuoto non colmato, la fallita trasformazione
della crisalide in farfalla, l’assenza di peli nelle
orecchie, le pause di Celentano senza Celentano, la
mancanza d’un panino al formaggio ed al sole sotto
un libero carrubo azzurro della montagna Zercate
nel pomeriggio d’uno svagato agosto; egli è
l’illusione della colomba che ritiene di poter volare
più in alto senza il fastidio dell’aria da spostare,
delle regole, dei giornali, dei Sindacati, dei Giudici,
del Parlamento, di Napolitano, dell’intera
Costituzione, della Chiesa, delle mogli, della
morale, della logica, della serietà; egli è la cupa,
densa cappa di nauseante silenzio sull’orrendo
massacro da parte dell’esercito israeliano di uomini,
E-mail: [email protected]
BULLISMO
Tutti ne parlano, i telegiornali sono affollati di
notizie sul tema, molti bambini ne sono spesso
vittime, ma chi sa davvero cosa sia il bullismo? La
definizione di bullo in Italia ha un’accezione che
stempera la gravità della violenza e sopraffazione
che vuole denunciare. Il bullo, nel senso comune, è
il gradasso, quello che si dà delle arie, ma che non
necessariamente prevarica gli altri, anzi spesso il
termine “bullo, bulletto” ha una valenza positiva, di
affettuosa presa in giro. E’ però necessario mettere
da parte questo significato per comprendere
piccole e grandi tragedie ormai quotidianamente.
Infatti la la cronaca è piena di episodi di bullismo
nell’ambiente scolastico e ci si chiede come mai gli
insegnanti non riescano a porre un rimedio, a vigilare
più severamente; l’errore ricorrente è quello di punire
il bullo. Per tale soggetto la punizione è segno
tangibile del proprio potere sulle persone che lo
circondano, la soluzione più consona sarebbe quella di
cercare le radici di tale comportamento e di aiutare il
ragazzo dal punto di vista psicologico. Che cosa si
nasconde dietro il fenomeno dell'aumento del
bullismo? Perché così tanti ragazzi si comportano
come belve insensibili? Per rispondere a questa
domanda è necessario scavare più a fondo e non
fermarsi a giudizi superficiali. La sempre maggiore
diffusione del bullismo ha certamente le sue radici in
una tendenza al relativismo morale che, negli ultimi
anni, sta influenzando negativamente l'educazione dei
giovani. Viviamo, sempre più, in un'epoca in cui il
bene si confonde con il male e in cui i giovani non
hanno punti di riferimento moralmente validi. Quindi è
inutile mostrare espressioni di ribrezzo davanti alle
tristi storie di bullismo narrate quotidianamente dai
telegiornali. Ognuno di noi, genitori, fratelli,
insegnanti o educatrici deve chiedersi quale peso
abbiano le proprie azioni nel comportamento dei
giovani che li circondano.
MARIA RICCOBONO
il problema: il bullo è un ragazzo o una ragazza che
compie degli atti di prepotenza verso un proprio pari
sfruttando il fatto di essergli in qualche modo
superiore, queste prepotenze non sono occasionali,
ma si ripetono nel tempo, configurandosi come una
vera e propria persecuzione. Possiamo rintracciare
nella figura del bullo dei tratti dominanti come
l’eccessiva aggressività, la consapevolezza della
propria capacità di incutere timore e l’indifferenza
verso i sentimenti altrui. Andando oltre la patina che
tale soggetto si costruisce, possiamo scovare una
persona estremamente insicura, che cerca conferme
della propria personalità attraverso il dominio sulla
propria vittima; una persona in cerca di attenzioni,
che le ottiene mediante atti di violenza inaudita; una
persona con forte incapacità relazionale, che attira il
consenso degli altri con metodi poco idonei. È triste
costatare che ormai si possono verificare episodi di
bullismo in tutti gli ambienti in cui sono presenti
gruppi di giovani: a scuola, in discoteca, nel cortile,
sulla spiaggia, in palestra o nei luoghi in cui si
pratica sport. Ne sono protagonisti ragazzi sempre
più giovani, che si divertono ad esercitare una specie
di oscuro potere nei confronti degli altri, attraverso
differenti forme di violenza fisica o verbale. Ma ciò
che preoccupa è l’ambiente scolastico, il luogo per
eccellenza di educazione che vede consumarsi
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