“DALL’ACQUA …PER L’ACQUA: FACCIAMOLA BERE ANCHE IN
TANZANIA”
Raccolta di tappi di plastica
Progetto Malenga
La Tanzania si colloca nella parte orientale dell’Africa australe. Su un territorio di circa 900.000 km²
vivono 30 milioni di persone, divise a loro volta in 120 tribù, tutte di etnia bantu.
Il paese è diviso in 20 regioni e 104 distretti, suddivisi a loro volta in circa 8500 Divisioni e Villaggi.
Il progetto Malenga, che in swahili significa acqua, coinvolge 27 villaggi della regione di Dodoma,
situata nella Tanzania centrale.
A partire dal marzo 2001, in un periodo di tre anni, il progetto prevede di riuscire ad innalzare il livello
e la qualità della vita della popolazione, rendendo più disponibile l’acqua e allo stesso tempo
migliorandone la qualità, in modo da ridurre l’incidenza delle patologie legate alle cattive condizioni
igienico - sanitarie.
Gli obiettivi generali del progetto si riassumono quindi, in tre punti:
1. assicurare nelle aree di intervento del progetto l’uso sostenibile e la conservazione delle risorse
idriche,
2. assicurare nelle aree di intervento del progetto un servizio sanitario di base efficace e sostenibile,
3. garantire un’appropriata gestione delle risorse per lo sviluppo sostenibile della sanità di base e
dell’approvvigionamento idrico.
Primo anno
Per il primo anno (19 marzo 2001/ 18 marzo 2002) gli obiettivi specifici da raggiungere sono stati:
1. migliorare l’approvvigionamento idrico nelle aree di progetto e assicurare nelle stesse aree l’uso
sostenibile e la conservazione delle risorse idriche,
2. migliorare il servizio sanitario di base e garantire maggiore efficienza e sostenibilità,
3. garantire un’appropriata gestione delle risorse legate al servizio sanitario e dell’approvvigionamento
idrico.
Per quanto riguarda il primo punto sono stati realizzati o riabilitati 9 sistemi idropotabili ed eseguiti 29
Rapid Rural Appraisal, in 15 villaggi è stata assicurata una regolare manutenzione, resa possibile
grazie al sostegno di un gruppo di tecnici idrici.
In 15 villaggi sono stati aperti conti bancari contenenti fondi da utilizzare per la costruzione e la
manutenzione di impianti idrici, con lo scopo di introdurre e sviluppare il concetto di uso sostenibile
delle risorse idriche.
Infine, allo scopo di migliorare la gestione dei sistemi tecnologici, è stato introdotto un sistema di
gestione dei pozzi affidato solo ai suoi utenti.
L’introduzione di un sistema per il controllo della qualità dell’acqua è stato rimandato al secondo anno,
con l’acquisto di un apposito kit per analizzare la qualità dell’acqua.
Per quanto riguarda il secondo punto sono state costruite 2 case di operatori sanitari ed altre 6
ristrutturate. Sono stati, inoltre, attuati 11 interventi di sorveglianza per il controllo della malaria in 20
villaggi, 21 interventi, in altrettanti villaggi, per il controllo della bilarziosi, sono state effettuate alcune
statistiche regionali annuali per malaria e bilarziosi e distribuite e vendute 3050 zanzariere impregnate
con insetticida.
Una serie di interventi previsti, nell’ambito di questo obiettivo, volti sia a migliorare il sistema di
promozione della salute che a rafforzare il sistema sanitario di base, sono stati rimandati alla seconda
fase del progetto.
Per quanto riguarda il terzo punto sono stati creati 5 VWC (Village Water Committees) ed altri 15
hanno ricevuto corsi di formazione. Particolare attenzione è stata prestata alla presenza delle donne ai
corsi di formazione, che è stata almeno del 50%. In 25 villaggi sono stati costruiti fondi per l’acqua, 10
schemi sono stati resi funzionanti, 5 latrine sono state realizzate presso istituzioni pubbliche e 10.000
piantine di alberi sono state distribuite in 10 villaggi.
Per la promozione di attività nei settori dell’acqua e della sanità è stata creata una ONG locale, la
Mamado. La realizzazione del progetto ha trovato, durante il primo anno, condizioni economiche,
sociali e politiche esterne favorevoli. Due eventi hanno avuto ripercussioni, comunque non negative,
sulla realizzazione del progetto: nel giugno –
luglio 2001 si sono tenute in Tanzania le elezioni amministrative e
11 settembre 2001 è stato compiuto il terribile attacco agli Stati Uniti.
La politica riformista del governo , in materia di acqua, sanità e sviluppo comunitario è andata in
direzione favorevole alla realizzazione del progetto.
Secondo anno
Per il secondo anno (19 marzo 2002 – 18 giugno 2003) era previsto il raggiungimento di tre obiettivi
specifici:
1. migliorare l’approvvigionamento idrico nelle aree di progetto e assicurare nelle stesse aree l’uso
sostenibile e la conservazione delle risorse idriche,
2. migliorare il servizio sanitario di base e garantire maggiore efficienza e sostenibilità,
3. garantire un’appropriata gestione delle risorse legate al servizio sanitario e
dell’approvvigionamento idrico.
Per quanto riguarda la realizzazione del primo obiettivo è stato possibile migliorare l’accesso a sistemi
idropotabili tramite la creazione di una linea di distribuzione, la creazione di punti di pompaggio in
pozzi profondi e la creazione di un sistema di accesso a fonti idriche sicure in due villaggi. E’ stata,
inoltre, effettuata la manutenzione di pozzi esistenti in 12 villaggi e sono stati realizzati corsi di
formazione e manutenzione a favore per gli utenti e per i comitati di villaggio.
In linea con la politica nazionale per l’uso dell’acqua realizzata dal governo tanzaniano sono stati
attivati conti correnti, volti a introdurre un uso sostenibile delle risorse idriche, nei villaggi serviti da
schemi idrici, continuando così quanto iniziato nel primo anno.
Per migliorare la gestione del sistema idrico, sono state effettuate ricerche nei villaggi che hanno
consentito di rendere gli impianti operanti e direttamente gestibili dalle comunità locali.
Sono stati tenuti corsi di formazione per gli utenti e per gli operatori degli impianti.
Per quanto riguarda il secondo risultato atteso, sono state migliorate alcune strutture sanitarie, si è
cercato di controllare e limitare la diffusione di malattie endemiche distribuendo 3.450 zanzariere e 480
opuscoli informativi sulla prevenzione della malaria, sono state costruite 6 cisterne per lo stoccaggio
dell’acqua ed altre 6 per la fornitura dell’acqua corrente alle latrine di 6 scuole primarie, sono state
costruite latrine in tre scuole primarie e sono state compiute analisi e condotti gli opportuni trattamenti
in 11 scuole primarie.
Per quanto riguarda il terzo obiettivo sono stati resi operativi gli Ward (sorveglianti dell’acquedotto) e i
Village Management Teams e sono stati creati fondi comuni per la gestione delle fonti idriche e delle
strutture sanitarie.
Infine, proseguendo quanto iniziato nel primo anno, è stata sostenuta l’attività dell’Ong Mamado, nata
per favorire la promozione di attività nei settori dell’acqua e della sanità a livello locale.
Nel periodo successivo, che va da giugno al dicembre 2003, sempre in vista del raggiungimento dei
tre obiettivi specifici,sono stati realizzati i seguenti lavori:
• costruzione di un acquedotto nel villaggio di Bahi, studio della situazione di due villaggi per la
realizzazione di pozzi superficiali e acquisto di materiali per la realizzazione di pozzi profondi in
altri due villaggi,
• manutenzione dei pozzi già esistenti in 8 villaggi,
• apertura di nuovi conti correnti per favorire l’uso sostenibile delle risorse idriche,
• analisi della qualità dell’acqua con materiale messo a disposizione dalla controparte (il kit previsto
nella prima fase del progetto non è stato acquistato),
• rafforzamento del sistema di distribuzione in 5 divisioni della regione di Dodoma,
• realizzazione di interventi per il controllo delle malattie endemiche ed epidemiche,
• sostegno all’attività dell’Ong Mamado.
La realizzazione degli obiettivi del progetto è stata, come nel primo anno, favorita dai buoni rapporti
instaurati con le autorità governative e dalla continua collaborazione con le autorità locali. L’opera di
sensibilizzazione realizzata fra la popolazione ha consentito di coinvolgere i beneficiari nelle
programmazione e gestione dei progetti.
Relazione delle attività del 2004 e PROGRAMMA per il 2005
La Raccolta
All’inizio del 2004 ci eravamo posti l’obiettivo di raggiungere i 15.000 € necessari alla realizzazione
dell’acquedotto del villaggio di Bahi.
Per far questo avremmo dovuto raccogliere poco più di 88 tonnellate di tappi!.
Questo obiettivo ci dava un po’ di preoccupazione, dato che l’anno precedente la raccolta aveva
fruttato circa la metà di questa quantità. Fortunatamente la risposta di quanti sono stati coinvolti (scuole,
uffici pubblici, parrocchie, esercizi commerciali, ecc.) è stata entusiasmante.
Sono aumentati notevolmente i punti di raccolta raggiungendo un totale di 195. Di questi 125 sono
nel comune di Livorno, 44 nel territorio della provincia ed il resto un po’ in tutta Italia. Da nominare,
per le quantità raccolte fuori Livorno, i centri di raccolta di Firenze, Roma, Bologna. Ma ci sono arrivati
tappi anche da Gorizia, Milano, Genova, Napoli, Capri, Cagliari, dalla provincia di Torino, e tanti altri
posti che non ci è possibile nominare per ragioni di spazio.
La quantità totale di tappi raccolta nel 2005 è stata di circa 80 tonnellate. Vicinissima quindi
all’obiettivo.
E comunque il Comune di Livorno ha donato per questa iniziativa 2.000 Euro che ci hanno
permesso di arrivare ai 15.000 € necessari per l’acquedotto di Bahi.
IL PROGETTO: ACQUEDOTTO A BAHI
Visto il buon andamento della raccolta la ditta Galletti Ecoservice (che si occupa del riciclaggio dei
tappi) ci ha dato con notevole anticipo il ricavato dalla raccolta. Quindi fin dal luglio scorso sono
iniziati i lavori a Bahi e sono proseguiti velocemente dato il forte impegno della popolazione. A tempo
di record sono stati scavati a mano 8 km di trincea e posati circa 10 km di tubi. Contemporaneamente
sono state costruite le opere murarie: il serbatoio, la stazione di pompaggio e le fontane. Qualche tempo
in più ha richiesto il reperimento della pompa sommersa con il relativo generatore. E comunque
all’inizio di dicembre tutto l’impianto era pronto e funzionante.
A Bahi ora l’acqua non è più un problema.
Quindi:
“MISSIONE COMPIUTA!!!!”
La gioia della popolazione è stata grande. E senza dubbio è altrettanto grande la gioia di quanti hanno
contribuito alla raccolta dei tappi. Da parte nostra è doveroso ringraziare, anche a nome della gente di
Bahi, quanti hanno partecipato alla raccolta. Un grazie particolare alla Caritas di Livorno, al Comune di
Livorno e alla Galletti Ecoservice, che insieme a noi hanno promosso l’iniziativa.
2005:
NUOVO PROGETTO: UN ACQUEDOTTO PER I VILLAGGI DI MNADANI,
SOKONI, MADUKANI, NG’AMBO, KICHANGANI (Regione di Dodoma – Tanzania)
Proponiamo un nuovo progetto da realizzare con la raccolta di tappi nel 2005 che è già iniziata. Si tratta
dell’estensione dell’acquedotto di Bahi per servire altri cinque piccoli villaggi limitrofi. I problemi
sono gli stessi di cui soffriva il capoluogo: acqua sporca e reperibile solo a grandi distanze dalle
capanne. Malattie intestinali che ne derivano e che causano anche la morte, soprattutto nei bambini.
Sovraccarico di lavoro per le donne che sono costrette a percorrere grandi distanze con pesi notevoli per
approvvigionarsi dell’acqua necessaria per la vita di tutti i giorni. Attualmente la loro situazione è già
migliorata dato che possono servirsi di acqua pulita dell’acquedotto di Bahi, ma la distanza delle
fontane più vicine è sempre ragguardevole (da 1 a 3km) e spesso la gente è tentata di attingere acqua
meno salubre, ma più vicina.
Prevediamo quindi di prolungare la linea esistente (che era già stata dimensionata a questo scopo)
aggiungendo varie ramificazioni per un totale di circa 5 km di tubi con un adeguato numero di nuove
fontane. Verrà costruito anche un nuovo serbatoio per aumentare la quantità d’acqua fornita
dell’impianto.
Alla fine dei lavori beneficeranno di questo nuovo acquedotto circa 4500 persone di cui circa 1100
bambini sotto i cinque anni. Il costo totale anche questa volta è di 15.000 €, compreso il costo
dell’attività di sensibilizzazione e formazione della popolazione per un corretto uso dell’acqua.
I villaggi interessati forniranno, come loro contributo, la manodopera per lo scavo delle trincee e per
tutti i lavori di manovalanza, oltre alle pietre e alla ghiaia necessaria per le costruzioni.
E anche qui: MISSIONE COMPIUTA!
Nuovo Obiettivo 2006:
FACCIAMO BERE ZUZU!!!
Informazioni generali
Il villaggio di Zuzu si trova a circa 30 km da Dodoma ed ha una popolazione di circa 3500 persone.
La maggioranza della popolazione è della tribù dei Wagogo, con una piccola minoranza della tribù dei
Maasai.
L’ambiente è quello tipico della savana con grossi problemi di siccità. L’economia del villaggio
dipende dall’agricoltura (sorgo, arachidi) e dall’allevamento (bovini, caprini, ovini).
Le infrastrutture pubbliche consistono in una scuola primaria ed un dispensario.
Situazione idrica
L’acqua in teoria sarebbe abbondante perché il villaggio possiede due pozzi profondi con il sistema di
pompaggio funzionante. La problematica più grossa deriva dal fatto che questi pozzi si trovano a 4 km
di distanza dal villaggio. Quindi le donne ed i bambini sono costretti a lunghe camminate per
approvvigionarsi. Spesso, particolarmente durante la stagione delle piogge, preferiscono attingere acqua
da pozze a cielo aperto con gravi rischi per la salute derivanti dall’acqua non potabile.
Esiste anche un vecchio sistema di distribuzione dell’acqua (serbatoi, fontanelle) non funzionanti da
anni e completamente scollegati fra loro per la rottura delle tubazioni.
Il progetto
La popolazione chiede che venga costruito un nuovo acquedotto fra i pozzi ed il villaggio e che venga
riabilitata la vecchia rete di distribuzione.
I lavori consistono in: scavo di una trincea di 4 km fra i pozzi ed il villaggio, posa di 4km di acquedotto
con tubi in pvc, sostituzione completa dei tubi della rete di distribuzione dell’acqua ai vari quartieri del
villaggio, ristrutturazione dei serbatoi e della fontanelle.
Il costo complessivo del progetto è di 17.000 euro, che comprende anche: l’attività di formazione del
comitato dell’acqua di villaggio per la gestione della rete idrica; l’attività di informazione ed educazione
della popolazione al corretto uso dell’acqua.
Contributo della popolazione
La popolazione di Zuzu contribuirà al progetto scavando le trincee per l’interramento dei tubi
dell’acquedotto e della rete di distribuzione. Inoltre si occuperà di tutti i lavori di manovalanza inerenti
ai lavori da eseguire.
Attualmente ha già raccolto la somma di 800 euro (depositati in un conto apposito in banca) che sono
un primo contributo per la costituzione di un fondo per la gestione e la manutenzione dell’impianto.,
A che punto siamo?
Ma abbiamo già centrato l’obiettivo del finanziamento!
Abbiamo Settembre alle porte e anche noi facciamo il nostro bravo bilancio.
A partire da Febbraio 2005 abbiamo cominciato a riempire il nostro primo container.
Alla fine di Settembre 2005 era pieno con la collaborazione di tutti.
Poco meno di sei tonnellate per circa 1000 €. Abbiamo chiesto il cambio, e a Natale, anche il secondo
container era pronto per “fare gli auguri” al progetto Malenga.
Le premesse serano più che buone; altri comuni della cintura “versano” il loro contributo.
Il comune di Rivoli ospitando il container e facendo partire la campagna di raccolta nelle scuole, ci sta
dando una mano, il comune di Collegno vuole fare concorrenza a Rivoli, si sta attivando il comune di
Orbassano, e ci sono associazioni che raccolgono a Carignano, Cumiana, None, Beinasco. Ma si
stano aggiungendo anche comuni della Provincia Granda, da Nizza Monferrato è arrivato un
camion con 16 quintali di tappi in sol colpo!
Ad oggi grazie alla generosa contribuzione dei raccoglitori siamo stati in grado di spedire alla Galletti
UN CONTAINER AL MESE!
Se qualcuno vi dice che la raccolta è sospesa ridetegli sul naso. La verità è che appena è stato possibile,
abbiamo chiesto alla Galletti la possibilità di ricevere un secondo container, c’è già ed è alla Cascina
Tario di Chieri. Con il container di Cascina Tario, a Chieri sarà tutta una gara tra i due punti di raccolta!
Non poniamo limiti. queste sono le contese che ci piacciono.
Livorno, Sabato 17 giugno 2006 ore 14:30 via della Madonna 32. I referenti della raccolta tappi si
incontrano presso la nuova sede del Centro Mondialità e Sviluppo Reciproco.
Lo scopo è quello di scambiarci un po' di esperienze e problemi sulla raccolta.
Ore 17:20 Livorno, via dell'ecologia:
Il sig. Giulio Galletti, titolare della ditta Galletti E.co service, ha firmato di fronte ai "raccoglitori di
tappi" e consegnato a Paolo Siani, direttore del Centro, un assegno di 18.000 euro (diciottomila) a
favore del Centro Mondialità e Sviluppo Reciproco.
CON QUESTO CONTRIBUTO IL PROGETTO “ZUZU ” è completamente finanziato!
Circa 1/3 di quella cifra viene dai proventi dei 6 container di tappi raccolti dalla comunità Regina
Margherita con l'aiuto delle comunità di Rivoli (al 30 giugno 6 container nel 2006).
La raccolta non sarebbe stata possibile senza la fattiva collaborazione di tutti coloro che hanno raccolto
e consegnato all’ecocentro i tappi.
E non è finita!
Dom. 15/10 /2006
Giovedì 5 mattina alle 10:00 abbiamo effettuato il cambio di container e il piazzzale (temporaneo)
dell'ecocentro di Rivoli era già strapieno di sacchi in attesa.
Gli Adulti Scout delle Comunità Regina Margherita, Rivoli 1 e Rivoli 2 (presto si aggiungerà la
comunità di Druent).
Hanno provveduto a svuotare nel container sacchi e cartoni e iniziato a stivare.
L'attività iniziata ieri mattina è proseguita nel pomeriggio. Il "nuovo container" è già oltre i 2/3.
Ma la notizia nuova è che attaccato alla motrice c'era un secondo container pieno di tappi!
Infatti anche Chieri ha completato il suo bravo carico e a Livorno avranno il loro daffare a smaltire
DUE CONTAINER IN UN SOL COLPO!
A breve il peso e il ricavato anche di questa nuova spedizione.
Ricordo che il carico precedente (31 luglio) è stato di poco meno di 6 ton. per un ricavo di poco meno di
1000 euro; approssimativamente quanto il precedente (30 giugno).
Questi due containers sono rispettivamente l'ottavo ed il nono container dall'inizio dell'anno 2006.
Possiamo ragionevolmente sperare che per la fine dell'anno la nostra regione scout (Adulti ed AGESCI)
con l'aiuto dei tanti volontari che hanno raccolto i tappi (la lista sta diventando lunghissima e copre
l'intero Piemonte e anche la Vallèe!) a volte con un intero camion da 5t. come nel caso di alcuni da
Novara, avranno dato la copertura a quasi tutto l'assegno (peraltro, occorre dirlo, coperto dagli altri
raccoglitori).
Questo ci riempie (tutti, anche chi ha portato il sacchettino con venti tappi) di grande soddisfazione.
Stiamo dimostrando che "si può"...
Tanto per continuare il 27 /10/ 2006, il container di Rivoli è partito per Livorno, e c’erano già
dieci sacchi per incominciare il nuovo.
Ad oggi 4/11 il nuovo container è pieno quasi per metà…
Ovviamente la raccolta continua.
Il progetto di quest'anno è allo studio del CMSR, Paolo Siani ha una pila di richieste alta così.
Il Tanganika è grande.
Per ora non vuole sbottonarsi...
...Ma noi sappiamo che anche quest'anno ce la faremo!
Un container contiene circa 2.400.000 tappi, per un peso approssimativo di 6.000 Kg. Pagate le spese di
trasporto, da ciascun container si ricavano circa 1000 euro.
Non tantissimo, ma oltre all'effetto "benefico" si tolgono dall'inquinare tonnellate di Polietilene.
Quella che è stata la prima "sfida dei Tappi" a metà luglio 2006 si è trasformata in 1/3 di quanto serve
alla realizzazione del "progetto Zuzu", e ne avanza ancora un pochettino.
Intendiamolo come "seme" per le prossime imprese...
il resto su http://www.cmsr.org
Via della Madonna, 32 - 57123 Livorno
tel. 0586 887350 fax 0586 882132
e-mail: [email protected] - web site: www.cmsr.org
codice fiscale e p.Iva 01078610498
Scarica

Resoconto Progetti