Corso di Dietistica
Anno Accademico 2010-2011
Principi di Geriatria
La malnutrizione nell’anziano
Chiara Mussi
Cattedra di Geriatria
Università di Modena e Reggio Emilia
Le sindromi geriatriche (1)
• Termine che include quelle condizioni
cliniche che non possono essere inserite
in precise categorie di patologie
specifiche
• Condizioni multifattoriali che si
presentano quando l’accumulo di
alterazioni a livello di diversi sistemi
rende l’anziano vulnerabile a situazioni
di stress (cambiamento, stimolo)
Le sindromi geriatriche (2)
• Frequenti nell’anziano, in particolare nel
“frail”
• Incidono su disabilità e qualità della vita
• Sono causate da fattori di rischio multipli
• Agiscono non su un singolo organo bersaglio
• Bersagli multipli
–
–
–
–
–
–
Delirium
Cadute
Dizziness/sincope
Incontinenza urinaria
Piaghe da decubito
Malnutrizione
Errori
genetici del
metabolismo
Tumori
Sindromi
geriatriche
Activities of Daily Living (ADL)
•
•
FARE IL BAGNO (vasca, doccia, spugnature)
– Fa il bagno da solo (entra ed esce dalla vasca da solo).
Punteggio: 1
– Ha bisogno di assistenza soltanto nella pulizia di una parte del
corpo (es. dorso). Punteggio: 1
– Ha bisogno di assistenza per più di una parte del corpo.
Punteggio 0
VESTIRSI (prendere i vestiti dall’armadio e/o cassetti, inclusa
biancheria intima, vestiti, uso di allacciature/bretelle)
– Prende i vestiti e si veste completamente senza bisogno di
assistenza. Punteggio: 1
– Prende i vestiti e si veste senza bisogno di assistenza eccetto
che per allacciare le scarpe. Punteggio: 1
– Ha bisogno di assistenza nel prendere i vestiti o nel vestirsi o
rimane parzialmente o completamente svestito. Punteggio: 0
•
•
•
TOILETTE (andare nella stanza da bagno per la minzione e
l'evacuazione, pulirsi, rivestirsi)
– Va in bagno, si pulisce e si riveste senza bisogno di assistenza
(può utilizzare mezzi di supporto come bastone, deambulatore o
seggiola a rotelle, può usare vaso da notte o comoda svuotandoli
al mattino). Punteggio: 1
– Ha bisogno di assistenza nell’andare in bagno o nel pulirsi o nel
rivestirsi o nell’uso del vaso da notte o della comoda. Punteggio:
0
– Non si reca in bagno per l’evacuazione. Punteggio 0
SPOSTARSI
– Si sposta dentro e fuori dal letto e in poltrona senza assistenza
(eventualmente con canadesi o deambulatore). Punteggio: 1
– Compie questi trasferimenti se aiutato. Punteggio: 0
– Allettato, non esce dal letto. Punteggio: 0
CONTINENZA DI FECI ED URINE
– Controlla completamente feci e urine. Punteggio: 1
– “Incidenti” occasionali. Punteggio: 0
– Necessità di supervisione per il controllo di feci e urine, usa il
catetere, è incontinente. Punteggio: 0
• ALIMENTAZIONE
– Senza assistenza. Punteggio: 1
– Assistenza solo per tagliare la carne o
imburrare il pane. Punteggio: 1
– Richiede assistenza per portare il cibo alla
bocca o viene nutrito parzialmente o
completamente per via parenterale.
Punteggio:0
Instrumental Activities of Daily Living (IADL)
•
USARE IL TELEFONO
– Usa il telefono di propria iniziativa: cerca il numero e lo
compone (1)
– Compone solo alcuni numeri ben conosciuti (1)
– E' in grado di rispondere al telefono, ma non compone i numeri
(1)
– Non è capace di usare il telefono (0)
•
FARE LA SPESA
– Si prende autonomamente cura di tutte le necessità di acquisti
nei negozi (1)
– E' in grado di effettuare piccoli acquisti nei negozi (0)
– Necessita di essere accompagnato per qualsiasi acquisto nei
negozi (0)
– E' del tutto incapace di fare acquisti nei negozi (0)
•
•
•
PREPARARE IL CIBO
– Organizza, prepara e serve pasti adeguatamente preparati (1)
– Prepara pasti adeguati solo se sono procurati gli ingredienti (0)
– Scalda pasti preparati o prepara cibi ma non mantiene dieta
adeguata (0)
– Ha bisogno di avere cibi preparati e serviti (0)
GOVERNO della CASA
– Mantiene la casa da solo o con occasionale aiuto (ad es. lavori
pesanti) (1)
– Esegue solo compiti quotidiani leggeri, ma livello di pulizia non
suffic. (1)
– Ha bisogno di aiuto in ogni operazione di governo della casa (0)
– Non partecipa a nessuna operazione di governo della casa (0)
FARE IL BUCATO
– Fa il bucato personalmente e completamente (1)
– Lava le piccole cose (calze, fazzoletti) (1)
– Tutta la biancheria deve essere lavata da altri (0)
•
MEZZI di TRASPORTO
– Si sposta da solo sui mezzi pubblici o guida la propria auto (1)
– Si sposta in taxi, ma non usa mezzi di trasporto pubblici (1)
– Usa i mezzi di trasporto se assistito o accompagnato (1)
– Può spostarsi solo con taxi o auto e solo con assistenza (0)
– Non si sposta per niente (0)
•
ASSUNZIONE FARMACI
– Prende le medicine che gli sono state prescritte (1)
– Prende le medicine se sono preparate in anticipo e in dosi
separate (0)
– Non è in grado di prendere le medicine da solo (0)
•
USO DEL DENARO
– Maneggia le proprie finanze in modo indipendente (1)
– E' in grado di fare piccoli acquisti (1)
– E' incapace di maneggiare i soldi (0)
CHAIR STANDING
TIMED UP AND GO TEST
FUNCTIONAL REACH TEST
STANDING BALANCE
DEFINIZIONE DI MALNUTRIZIONE
PERCHE’ SE NE PARLA IN GERIATRIA?
•Territorio: 5-10%
•Casa di riposo: 30-60%
•Ospedale: fino al 75%
La prevalenza varia in base
allo strumento utilizzato
… le buone notizie …
Il recupero del 5% del peso
corporeo riduce l’incidenza di
mortalità e morbilità nei
pazienti istituzionalizzati
CAUSE DI MALNUTRIZIONE (1)
Ridotto introito:
•Anoressia
•Ipogeusia, disfagia
•Edentulia
•Le “tre D” (demenza, depressione, delirium)
(9-42%)
•Malattie neurologiche (Parkinson, ictus)
•Malattie articolari
•Povertà, isolamento sociale
•Farmaci
CAUSE DI MALNUTRIZIONE (2)
Aumentate perdite:
•Vomito, diarrea
•Malassorbimento
•Fistole
•Piaghe da decubito
•Drenaggi
CAUSE DI MALNUTRIZIONE (3)
Alterato metabolismo:
•Farmaci (interazioni)
•Diabete
•Uremia
•Ipertiroidismo
CAUSE DI MALNUTRIZIONE (4)
Aumentato fabbisogno:
•Traumi
•Ustioni
•Interventi chirurgici
•Febbre, infezioni
•Polipatologia
•Tumori (30%)
•Piaghe da decubito
HELP!
Conseguenze della
malnutrizione
o Aumentata mortalità
o Aumentata morbilità (le patologie in
corso vanno peggio)
o Aumentata suscettibilità alle malattie
(infezioni, piaghe da decubito …)
o Aumento del tempo di degenza
La malnutrizione peggiora la sarcopenia




Invecchiamento:
Testosterone e DHEA
Growth Hormone e IGF-1
Citochine
Modificazioni neuromuscolari
Esercizio fisico
Fumo
Malnutrizione
Sarcopenia
Definizione di sarcopenia
• Riduzione della massa magra
• In particolare si riducono le fibre a
risposta rapida e fasica
• La massa grassa aumenta
• Il peso può rimanere costante
Giovane
Anziana
Prevalenza di sarcopenia in soggetti
normali e sottopeso
Body fat and skeletal muscle mass in relation to
physical disability in very old men and women.
The Framingham Heart Study
Visser M et al. J Gerontol Med Sci 1998; 53 A: M214-221
Quadriceps strength in frail nonagenarians:
improvement with strength training
•Strength gains averaged 174% + 31%
•Midthigh muscle area increased 9.0% + 4.5%.
•Mean tandem gait speed improved 48%
JAMA 1990;263:3029
Exercise Training & Nutrition
Fiatarone et al NEJM 1994
140
120
100
%
80
Change
60
Muscle
strength 40
20
0
-20
Exer
Exer + Su
Sup
Control
Exer
Exer +
Sup
Su
STUDY GROUP
Control
UCSF Division of Geriatrics Primary Care Lecture Series May 2001
Mini Nutritional Assessment (1)
Mini Nutritional Assessment (2)
Mini Nutritional Assessment (3)
Corso di Dietistica
Anno Accademico 2010-2011
Principi di Geriatria
Osteoporosi, fratture e
alimentazione
Chiara Mussi
Cattedra di Geriatria
Università di Modena e Reggio Emilia
Osteoporosi
Patologia caratterizzata da ridotta massa ossea,
deterioramento della microarchitettura e del tessuto osseo
che porta ad aumento della fragilità ossea e a conseguente
aumento del rischio di frattura (Consensus
Development Conference, 1991)
“[…] compromissione della forza dell’osso, che predispone il
soggetto ad aumentato rischio di fratture. La forza dell’osso
riflette primariamente l’integrazione tra densità e qualità
dell’osso”.
NIH Consensus Development Panel on Osteoporosis,
JAMA 285:785-95; 2001
Patologia progressiva dello scheletro caratterizzata
da una ridotta massa minerale ossea e
deterioramento della microarchitettura, con
conseguente aumento della fragilità dell’osso e
della suscettibilità alle fratture.
38
CON L’AVANZARE DELL’ETA’ SI VERIFICANO
CAMBIAMENTI A LIVELLO DEL
RIMODELLAMENTO OSSEO CHE PORTANO A:
• AUMENTO DELLA
POROSITA’
• INDEBOLIMENTO
DELLA STRUTTURA
Osteoporosis in
risk-and-outcome view
Fattore di rischio
OUTCOME
Osteoporosi
Forza
dell’osso
Qualità dell’osso
Frattura
+
Densità minerale
ossea
Architettura
Quota di turnover
Accumulo di danni
Grado di demineralizzazione
Proprietà della matrice minerale/collagene
OSTEOPOROSI POST MENOPAUSALE:
IMPATTO DELLA MANCANZA DI ESTROGENI
LA COMBINAZIONE DI
AUMENTO DEL
RIMODELLAMENTO OSSEO
E BILANCIO NEGATIVO
DELLO STESSO
E’ LA BASE DEL RAPIDO
DECLINO DELLA MASSA
OSSEA CHE SEGUE LA
MENOPAUSA.
MODIFICAZAIONI DELL’OSSO LEGATE AL PESO
MECCANICO (A) E ALLA COMPOSIZIONE CORPOREA (B)
• IL PESO MECCANICO è IL
PRINCIPALE STIMOLO
AMBIENTALE PER LA
REGOLAZIONE DELLA
MASSA OSSEA
• LA MASSA GRASSA
ASSUME UN RUOLO
IMPORTANTE NEL
MANTENERE LA DENSITA’
MINERALE OSSEA NELLE
DONNE IN POST
MENOPAUSA
OMEOSTASI DEL CALCIO
•
NELLE DONNE CON ETA’
SUPERIORE AI 65 ANNI IL
FABBISOGNO GIORNALIERO DI
CALCIO è DI 1500 mg AL
GIORNO
•
SE IL CALCIO NEL SANGUE è
ABBONDANTE LA TIROIDE
PRODUCE CALCITONINA CHE
STIMOLA LA DEPOSIZIONE DEL
CALCIO A LIVELLO OSSEO.
•
IN CASO DI INADEGUATI
LIVELLI DI CALCIO NEL
SANGUE, LE GHIANDOLE
PARATIROIDI PRODUCONO IL
PARATORMONE (PTH) CHE
STIMOLA IL RIASSORBIMENTO
DEL CALCIO DALL’OSSO
Osteoporosi e osteopenia nella
popolazione anziana italiana (1)
Studio ESOPO (femmine)
45
46
DISABILITA’ DA OSTEOPOROSI:
FRATTURE VERTEBRLI
•
INCIDENZA DOPO LA
MENOPAUSA 25%
•
NELLE DONNE DI 80 ANNI
40%
•
LE DONNE CON FRATTURE
VERTEBRALI HANNO UNA
MORTALITA’ MAGGIORE DEL
15% RISPETTO ALLE ALTRE
DELLA STESSA ETA’.
•
LA CIFOSI DORSALE CHE NE
CONSEGUE PROVOCA
DOLORE, COMPLICANZE,
DISABILITA’.
COMPLICANZE delle FRATTURE da
COMPRESSIONE VERTEBRALE
INATTIVITA’ PROLUNGATA
TROMBOSI VENOSA PROFONDA
PEGGIORAMENTO DELL’OSTEOPOROSI
PROGRESSIVO INDEBOLIMENTO MUSCOLARE
PERDITA DELL’INDIPENDENZA
CIFOSI E DIMINUZIONE DELL’ALTEZZA
SCHIACCIAMENTO DEGLI ORGANI INTERNI
SUBOCCLUSIONE INTESTINALE
DIMINUZIONE DELLA FUNZIONALITA’ POLMONARE,
POLMONITI
• BASSA AUTOSTIMA
• AUMENTO DELL’ISTITUZIONALIZZAZIONE
• AUMENTO DI MORTLITA’
•
•
•
•
•
•
•
•
•
FRATTURE DI FEMORE
• ASSOCIATE A MAGGIORE MORTALITA’, MORBILITA’ E
COSTI RISPETTO AD OGNI ALTRA FATTURA
OSTEOPOROTICA
• L’INCIDENZA INIZIA A SALIRE A 50 ANNI, MA DOPO
I 70 DIVENTA ESPONENZIALE
• IL TASSO DI MORTALITA’ DI CHI HA AVUTO UNA
FRATTURA DI FEMORE NEL PRIMO ANNO E’
MAGGIORE DEL 12-20% RISPETTO A QUELLI SIMILI
PER ETA’ E SESSO
• DI COLORO CHE SOPRAVVIVONO, IL 50%RICHIEDE
ASSISTENZA NEL CAMMINARE E NELLO
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ BASALI DELLA VITA
QUOTIDIANA
• IL 15-20% VIENE ISTITUZIONALIZZATO
Rischio di seconda frattura di femore
169 145 soggetti. Fratture registrate in Danimarca fra
il 1977 ed il 2001. Follow up di 22 anni
Incidenza
9% a 1 anno
20% a 5 anni
Ryg et al. J Bone Miner Res 2009
VITAMINA D
IL FABBISOGNO GIORNALIERO è
DI 700-800 UI AL GIORNO.
NON VIENE
PRODOTTA DAL NOSTRO
ORGANISMO, MA DEVE ESSERE
ASSUNTA MEDIANTE GLI
ALIMENTI.
PER ESSERE TRASFORMATA NELLA
SUA FORMA ATTIVA DEVE SUBIRE
UN PARTICOLARE PROCESSO.
E’ IMPORTANTE PER
L’ASSORBIMENTO
INTESTINALE DI CALCIO E
FOSFORO.
INOLTRE AGISCE DIRETTAMENTE
SUL RIMODELLAMENTO OSSEO.
Calcio
Maggio D et al, J Geront, 2005
Livelli di vitamina D nella pratica clinica
Ipovitaminosi D nei pazienti con frattura di femore
Hip
fractured
patients
Valori ottimali > 30 ng /ml
Insufficienza 20-30 ng /ml
Deficienza < 20 ng/ml
Carenza < 10 ng/ml
Percentuale dei pazienti
957 pazienti consecutivi
ricoverati per frattura di femore
in 4 centri dell’Emilia Romagna
60
54
40
Number of subjects
160
160
Age (years) mean ±
SD
84 ±
6.3
82 ±
7.6
.096
Male (No.)
20
26
.195
Institutionalized (No.)
20
22
.616
4.0 ±
2.1
3.9 ±
2.1
.503
BADLs Katz Index
(score) mean ±
SD*
50
PTH (pg/ml) mean ±
SD
30
30
Secondary HPTH (No.)
20
10
10
<10
10-20
20-30
85 ±
74
81
6
Corrected Calcium
(mg/dl) mean ±
SD
9.4 ±
0.7
>30
25-hydroxyvitamin D3
(ng/ml) mean ±
SD
9.4
± 11.6
0
Matched
Matched
Phospitalised
controls value
controls
87 ±
76
.657
83
.911
9.4 ±0.6
.875
9.2
± 9.1
.167
livelli di colecalciferolo
Programma di Ricerca ER 2007-2009
Giusti et al. J Endocrinol Invest 2006
Parametri bioumorali
PTH normale
(N=34)
PTH elevato
(N=64)
p
Calcio (mg/dl)
8.6±0.4
8.4 ±0.5
0.040
Fosforo (mg/dl)
3.4±0.7
3.5 ±0.8
n.s.
Vitamina D (ng/ml)
16.7±14.2
11.5 ±8.1
0.023
Urea (mg/dl)
46.9±27.8
61.2 ±37.2
0.034
Creatinina (mg/dl)
1.1±0.4
1.4 ±0.5
0.014
Acido urico (mg/dl)
4.9±1.9
6.4 ±2.1
0.001
fT3
2.0±0.4
1.7 ±0.4
0.003
Osteoporosi e terapia specifica
PTH normale
(N=34)
PTH elevato
(N=64)
p
3.3
13.3
0.130
13.3
18.3
n.s.
0
18.3
0.008
2.9
1.6
n.s.
Calcio
0
3.1
n.s.
Bifosfonati
0
6.3
n.s.
Osteoporosi
Crolli vertebrali
Malattie muscolari
Vitamina D
Dati espressi in %
Shneider DL, Current Osteoporosis Report 2008; 6:
100-107
Ipovitaminosi D nei pazienti con frattura di femore
Perché è necessario ottimizzare i livelli di vitamina D dopo la frattura di femore ?
•
L’ipovitaminosi D (soprattutto < 10 ng/ml) si associa ad un
elevato rischio di caduta e la supplementazione ad una riduzione
del rischio.
Studio di coorte prospettico su 1231 soggetti
partecipanti al Longitudinal Aging Study
Amsterdam
Percentage (%) of fallers in 1 yr
of follow-up
Metanalisi su RCT (rischio di cadute in
supplementazione di vitamina D in anziani)
25
Recurrent fallers
20
15
≥2
10
5
≥3
≥4
0
<10
10-20
20-30
>30
Serum 25(OH)D
Bischoff-Ferrari et al. JAMA 2004
Snijder et al. J Clin Endocrinol Metab 2006
Ipovitaminosi D nei pazienti con frattura di femore
Perché è necessario ottimizzare i livelli di vitamina D dopo la frattura di femore ?
• L’ipovitaminosi D (soprattutto < 10 ng/ml) si associa ad un
elevato rischio di caduta e la supplementazione ad una
riduzione del rischio.
• Gli studi sui livelli di vitamina D e rischio di fratture sono
contraddittori ma la supplementazione di vitamina D riduce il
rischio di frattura qualora vengano raggiunte concentrazioni
di almeno 30 ng/ml
• Dopo la frattura di femore il recupero delle abilità funzionali
degli arti inferiori è diverso in base ai livelli di vitamina D
• L’effetto dei farmaci antiosteoporotici è legato al livello di
vitamina D ed è ridotto in presenza di iperparatiroidismo
• Anziani con severo deficit di vitamina D ed iperparatiroidismo
secondario presentano, anche dopo aggiustamento per altri
fattori di rischio, una mortalità più elevata
Cibi che contengono
vitamina D
• La vitamina D è scarsa in tutti i tipi di dieta, a
meno di non mangiare cibi fortificati.
• Molte marche di cereali per la colazione e di
latte di soia o di riso sono addizionate con
vitamina D.
• Tra gli alimenti più utili ci sono alcuni tipi di
pesce (aringa, sgombro, sardine), l'olio di fegato
di merluzzo, il burro, i formaggi grassi e le uova.
• Comunque, l'organismo è in grado di
produrre vitamina D quando la pelle è
esposta al sole (alla nostra latitudine
è sufficiente l'esposizione di volto e le
mani, per 20-30 minuti per 2-3 volte
alla settimana).
Cibi che contengono Calcio
Cibi che contengono Calcio
Cibi che contengono Calcio
Vegetali a foglia verde, come il cavolo,
contengono tanto calcio quanto ne contiene il
latte. Altri alimenti ricchi di calcio sono: il pane
bianco e integrale, i tacos, l'avena, la soia, il tofu,
le mandorle, le noci del brasile, il pistacchio, i
semi di girasole, di sesamo e di lino, la carruba,
le carote, l'aglio, il prezzemolo, la spirulina, l'erba
cipollina, le alghe, la manioca, i fichi, la papaia, il
rabarbaro, la melassa...
Altri minerali
• Per assicurare una buona salute alle
ossa sono necessari anche piccole
quote di magnesio, fluoro, ferro,
manganese
ACQUA!!!
SAN GEMINI
Acqua minerale naturale ricca di Calcio
(328 mg/l) e di Magnesio (17.50 mg/l).
Residuo fisso: 899 mg/l
FERRARELLE
Acqua minerale effervescente naturale,
ricca di calcio (362 mg/l), Magnesio (18
mg/l) e Bicarbonato (1372 mg/l).
Residuo fisso: 1270 mg/l. Aiuta la
digestione, utile anche nell'osteoporosi
e nell'ipertensione.
TERAPIA FARMACOLOGICA
• SUPPLEMENTI DI CALCIO
• LA FORMA PIU’ COMUNEMENTE USATA è IL
CARBONATO DI CALCIO.
• DEVE ESSERE ASSUNTO AI PASTI perchè HA
BISOGNO DELL’ACIDITA’ GASTRICA PER ESSERE
DISSOLTO E ASSORBITO A LIVELLO
INTESTINALE.
• E’ MEGLIO ASSORBITO SE ASSUNTO IN PICCOLE
QUANTITA’ DISTRIBUITE NELLA GIORNATA.
• SUPPLEMENTI DI VITAMINA D
• FAVORISCE L’ASSORBIMENTO DEL CALCIO
• POTENZIA GLI EFFETTI DEI DIFOSFONATI
I COMPONENTI MINERALI
DELL’OSSO CONSISTONO IN
CRISTALLI COSTITUITI DA
40% CALCIO
60% FOSFORO.
E’ QUINDI MOLTO IMPORTANTE
MANTENERE ADEGUATI LIVELLI
DI QUESTI ELEMENTI
Cibi che contengono
fosforo
• www.renalgate.it/contenuto_prot_fos
foro.pdf
• http://www.mypersonaltrainer.it/fosforoalimenti.htm
Tuttavia...
SE NON CADI, NON TI ROMPI...
Fattori di rischio di eventi avversi a distanza
dopo frattura di femore





Non modificabili
Modificabili o parzialmente
modificabili
Età
Sesso
Comorbidità
Abilità funzionale prefrattura
Deterioramento cognitivo
 Inadeguato management della
fase acuta (soprattutto ritardo
nell’intervento > 24-48ore)
 Ipovitaminosi D
 Assenza terapia antifratturativa
 Insufficiente stato nutrizionale
(perdita di peso,
ipoalbuminemia)
 Ridotta forza muscolare
 Cadute ricorrenti
 Stato affettivo depresso
Approccio globale nella fase postacuta
• L’attenzione al paziente con frattura di femore non si deve
esaurire nella fase acuta né nella immediata fase
riabilitativa postacuta. La particolare incidenza di eventi
avversi che si verifica nel primo anno richiede induce a
ritenere necessaria una estensione dell’assistenza.
• D’altra parte non vi sono attualmente né linee guida ne dati
sufficienti per stabilire con buona evidenza quale è
l’approccio più efficace al paziente dopo la frattura di
femore
• La terapia antifratturativa specifica è sicuramente
importante ma è necessaria un approccio globale che tenga
conto di tutti i fattori di rischio modificabili, in particolare il
rischio di caduta, lo stato nutrizionale, il recupero della
forza muscolare, lo stato affettivo oltre a sorveglianza e
precoce trattamento di ogni nuova complicanza
• I modelli geriatrici, principalmente caratterizzati dalla
valutazione globale e dalla integrazione multispecialistica,
potrebbero essere i più adatti per un approccio globale ma
è necessario che essi vengano applicati attraverso protocolli
con adeguato disegno sperimentale, con cui si possa
dimostrare la loro validità ed il loro vantaggio in termini di
costo-beneficio.
Riduzione della perdita dei denti in anziani che
assumono supplementi di calcio e vitamina D
• Studio randomizato controllato (145
anziani, 3 anni di intervento)
• Sottoposti ad esame della dentatura
periodico e dettagliato
• Results:
– 13% gruppo Ca/D group vs. 27% gruppo
placebo hanno perso uno o più denti nei 36
mesi di osservazione.
– Rischio=0.4 (C.I. 0.2-0.9)
– Indipendentemente da altri fattori (sesso,
fumo, ecc.)
Am J Med 2001:111:452-456
Percent of Individuals
Prevalenza di gastrite atrofica nelle
varie classi di età
40
30
20
10
0
60-69
70-79
80+
Age
Data from Krasinksi et al. J Am Geriatr Soc. 1986;34:800-6.
Gastrite atrofica
• Eminentemente età-correlata
• Silente
• Associata ad infezione da
Helicobacter pylori
• Riduce la secrezione di acido
cloridrico, pepsina e fattore
intrinseco
• Riduce l’assorbimento di vitamina
B12
Un deficit “marginale” di B12 può
causare patologie neurodegenerative
• 141 soggetti con varie
patologie
neurodegenerative che
sono significativamente
migliorate con la
somministrazione di
B12
• Nessuno aveva anemia
perniciosa o alto MCV
• Una minoranza aveva
livelli “normali-bassi” di
B12 (200-350 pg/mL)
Scarica

ppt - Geriatria