COMUNE DI SAN PIETRO IN CASALE
Provincia di Bologna
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CONSIGLIO
COMUNALE
del 11-04-2012
Interventi
Indice Analitico
1) Approvazione verbali seduta consiliare del 21/02/2012.
pag. 3
2) Comunicazioni, interrogazioni, interpellanze, mozioni.
pag.4
3) Presentazione bilancio di previsione 2012
pag.12
4) Convenzione tra i comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castel pag 22
Maggiore, Castello d’Argile, Castenaso, Galliera, Granarolo dell’Emilia,
Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San
Pietro in Casale e lAazienda USL di Bologna - distretto di committenza e
garanzia pianura est, per la gestione e la realizzazione di progetti rientranti
nella programmazione socio-sanitaria del distretto pianura est - periodo
2012/2015
5) Adozione variante n. 3 al regolamento urbanistico edilizio (rue) - provvedimenti pag 6
inerenti e conseguenti- Rinvio.
6) Regolamento per la costituzione di una commissione temporanea per il pag 29
monitoraggio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e
trattamento rifiuti: revisione.
7) O.D.G. del 03/04/2012 prot.4873 presentato dal consiliare comunale Sellitto pag 52
Antonio avente ad oggetto “per un modello di agricoltura condivisa”
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Chiedo al Segretario di fare l’appello.
Il Segretario procede all’appello.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Nomino scrutatori i Consiglieri Ravaioli, Masotti e Margiotta.
OGGETTO N. 1 - APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA CONSILIARE DEL
21/02/2012 – deliberazione consiliare n.9
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
I Consiglieri ne hanno preso visione? Qualche precisazione, considerazioni?
Metto ai voti. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? Astenuti il Gruppo Consenso
Comune e Frisario.
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OGGETTO N. 2 - COMUNICAZIONI, INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE,
MOZIONI. – deliberazione consiliare n.10
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Ho un paio di questioni, parto dalla più semplice e più facile. Abbiamo depositato
ai Consiglieri Comunali - non so se al pubblico è stato consegnato - il programma del 25
aprile. Prendetene visione, è piuttosto nutrito, sono cose anche molto interessanti, che ci
permettono di festeggiare questa ricorrenza anche per quest’anno.
Seconda comunicazione: avete ricevuto, sempre i Consiglieri, perché il Consigliere
Regionale Bernardini ha mandato un prospetto di una possibile viabilità alternativa della
Provincia bolognese, con la preghiera ovviamente di consegnarlo ai Consiglieri Comunali,
e trovate l’opuscolo che è stato prodotto dal Gruppo Consiliare Lega Nord della Regione
Emilia Romagna, lo trovate sul vostro posto. Non ne abbiamo abbastanza per darli al
pubblico, perché era solo per i Consiglieri e gli Assessori; se poi i Consiglieri vogliono
rendere edotta la popolazione, sapranno come muoversi nel caso.
Trovate, sempre i Consiglieri, una lettera del signor Spada Giampiero, anche
questa comunicazione doverosa ai Consiglieri Comunali.
Una questione che porterà via un po’ di tempo, perché è dovuto ed è doveroso
fare questa sera una comunicazione, che avrei preferito sinceramente non fare, ma mi
trovo a dover svolgere anche questo ruolo piuttosto spiacevole, che è quello di avere... la
parola che mi viene in mente principalmente è inopinatamente avuto la comunicazione, se
di comunicazione si può parlare, dalla Provincia di Bologna, in quanto abbiamo visto
pubblicato sull’Albo Pretorio online della Provincia di Bologna l’autorizzazione all’impianto
di San Benedetto. Devo dire sinceramente che poi abbiamo preso visione
dell’autorizzazione, è stato completamente disatteso il parere negativo che
l'Amministrazione Comunale aveva prodotto, sia nei contenuti, sia nelle modalità. Devo
dire altrettanto onestamente che questa cosa qui ovviamente non si fermerà, perché
l’intenzione di questa Amministrazione è ovviamente continuare a porre la sua negatività,
a negare il proprio parere favorevole nelle sedi opportune; stiamo già svolgendo le
opportune considerazioni del caso con anche dei legali, per capire come poter procedere,
se poter procedere, anzi, non se poter procedere, poter procedere comunque, come poter
procedere.
Devo dire sinceramente che l’opposizione la faremo, non aprioristicamente, magari
fondandoci su prese di posizione a volte anche propagandistiche, ma perché riteniamo - e
l’abbiamo scritto nel nostro parere contrario - che queste scelte di tipo energetico
debbono vedere una programmazione più attenta e più coinvolgente dei territori;
l’abbiamo scritto, era stata una delle prese di posizione forte che abbiamo scritto nel
nostro parere. Mi dispiace non avere potuto mettere al corrente immediatamente la
Commissione di monitoraggio, ma è una cosa fresca, e ovviamente la situazione era
abbastanza comoda, visto che avevamo il Consiglio Comunale questa sera, e so che
molti partecipano anche solamente per ascoltare la serata del Consiglio, quindi da domani
anche la Commissione di monitoraggio ovviamente verrà messa al corrente di questa
situazione, e vedremo anche qui come lavorare.
Colgo anche l'occasione, visto che l'argomento è stato preso in esame per questa
comunicazione, di fare un po’ il punto anche sulle restanti questioni di tipo biomassa,
energie rinnovabili, eccetera, eccetera, visto che si sono sentite dire un paio di questioni,
alcune cose sono uscite anche in Commissione di monitoraggio, così cogliamo
l'occasione per farvi sentire dalla mia viva voce quello che eventualmente qualcuno può
filtrare in maniera differente.
La situazione è abbastanza variegata, e anche ovviamente un po’ complessa.
Partiamo dalla Commissione di monitoraggio. Avrete seguito un po’ tutti, e (parlo per i
Consiglieri, per la popolazione un po’ meno) non so se sono arrivate le voci di questa
situazione: ci sono state una serie di dimissioni quasi di massa, oserei dire, nella
Commissione di monitoraggio. La Commissione Consiliare ha lavorato per poter mettere
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pezza a questa situazione, e questa sera vediamo tra l'altro anche il regolamento nuovo
che nasce dalle considerazioni fatte in Commissione Consiliare, per poter continuare il
lavoro di questa Commissione, che riteniamo una Commissione molto importante, che
possa servire sia per i Consiglieri Comunali, sia per mettere in condizione i cittadini nella
maniera più ampia di poter conoscere queste situazioni, e da una parte della cittadinanza
ricevere anche un contributo per i lavori che riguardano questi impianti a fonti di energia
rinnovabile. Come dicevo, la Commissione di monitoraggio, pur nella sua forma
semplificata, nel senso che non aveva tutti i membri presenti, ha continuato a lavorare in
questo mese, ha prodotto delle cose, ha analizzato delle situazioni, ha fatto sì di arrivare a
questo punto, avremo la possibilità di rimpolparla, di farla lavorare anche questa al
meglio.
Agrienergia, e intendo ovviamente l’impianto di compostaggio di Rubizzano.
L’impianto di compostaggio di Rubizzano è ripartito, sta lavorando in una fase provvisoria
di monitoraggio dei sistemi di controllo della tenuta ambientale; ha in questo momento
questa fase transitoria. L'Amministrazione Comunale, insieme alla Commissione di
monitoraggio, ha chiamato un tavolo tecnico, a cui hanno partecipato tutti gli Enti, fatta
esclusione per la Provincia, tavolo tecnico che ha prodotto una serie di considerazioni,
che ci permetteranno ulteriormente di lavorare per controllare al meglio l’impianto e per far
sì che cadano le problematiche che abbiamo vissuto fino a questi giorni. In questo senso
devo sinceramente ringraziare i membri della Commissione di monitoraggio, tutti (quelli
che hanno partecipato ovviamente, e non quelli che non hanno partecipato), perché
penso che il loro lavoro ed il loro interessamento sia stato molto utile anche per poter
meglio svolgere la funzione che questa Amministrazione penso stia svolgendo, che è
quella di dare un contributo ad una problematica che non è di poco conto, perché il
controllo di questi tipi di impianti non è una cosa che si inventa dall’oggi al domani, ha
bisogno ovviamente di un continuo supporto, di un continuo pungolamento, perché è un
interesse soprattutto della comunità che lo ospita, e penso che in questa maniera sia il
tavolo tecnico che la Commissione di monitoraggio stia lavorando al meglio.
Abbiamo avuto (cosa che è passata un po’ sotto tono, perché quando le cose
vanno come riteniamo che debbano andare non viene data l’adeguata importanza) una
domanda di un impianto a energia rinnovabile, sempre a biomassa, fatta sul territorio di
Rubizzano, ad un chilometro da Agrienergia, cioè dall’impianto di compostaggio, fatto
dalla società Agro Pancaldi; questo impianto, a differenza di quello della Dimirgas, è stato
diniegato, perché non c'era un solo parere favorevole, ovviamente sia quello
dell’Amministrazione Comunale, quello dell’ARPA, quello dell'ASL, e in questo caso la
Provincia ha già finito l’iter e ha diniegato l’impianto, quindi l’autorizzazione.
Questo lasciatemelo dire: penso che anche qui il lavoro che abbiamo svolto è stato
più che buono, perché ci sarà qualcuno che si fregerà di questo tipo di situazione, lo può
fare tranquillamente, ma ritengo che muoversi nei canali giusti e nel canale
dell’Amministrazione Comunale, quindi nelle leggi e nelle regole, possa portare ad
ottenere anche dei risultati. E’ ovvio che, come in tutte le comunità, ci sono delle regole e
le regola vanno rispettate. In questo caso Agro Pancaldi non rispettava le regole, ed era
opportuno che avesse immediatamente il diniego. Ovviamente con la Provincia la
pensiamo diversamente sulla Dimirgas, vedremo di confrontarci nelle sedi opportune.
Ultima cosa sulla questione delle energie rinnovabili, anzi penultima, perché dopo
rimane quella degli impianti fotovoltaici. La questione della SFIR. Si è svolto il 6 marzo un
incontro in Regione, in cui l'Amministrazione Regionale, attraverso l’Assessore Rabboni,
ha chiamato l'azienda proponente un progetto di riqualificazione di un ex zuccherificio per
fare il punto in quale situazione ci trovavamo.
Dalla ricognizione vi voglio ricordare, per chi non si ricorda questo tipo di
situazione, che era stato firmato un accordo il 23 dicembre 2010 che prevedeva allora
quattro impianti di energia rinnovabili, due impianti a biomasse dedicate, una a cippato e
un impianto fotovoltaico.
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Come dicevo prima, l’Assessore Regionale ha fatto il suo mestiere, essendo lui il
commissario ad acta di questi progetti, ha chiamato al tavolo per sapere qual era la
situazione. L’azienda ha ribadito la propria volontà ad andare avanti nella riconversione
produttiva, è molto in ritardo, in quanto doveva presentare i progetti entro gennaio del
2012, siamo in aprile 2012, quindi siamo molto indietro, però hanno ribadito la loro
questione e hanno detto che vogliono andare avanti. La Regione ha preso atto della
situazione, ha chiesto alle Amministrazioni Locali presenti, che eravamo noi e
l'Amministrazione Provinciale, che cosa pensavano di questo tipo di situazione.
Semplicemente si può trovare dai verbali, poi l’ho già espresso in Commissione di
monitoraggio: l'Amministrazione Comunale di San Pietro ha fatto notare che dal 23
dicembre 2010 ad oggi sono passati due anni quasi, e di acqua sotto i ponti ne è passata
molta. Quella che era una situazione territoriale in quel momento intonsa, assolutamente
intonsa da questo punto di vista, perché non presentava nessuna domanda di impianti a
energia rinnovabile, è ovviamente completamente cambiata; la situazione è
completamente alterata, se vogliamo usare questo tipo di termine, non si potrà non tener
conto di questo tipo di situazione, ovviamente quando, e se a questo punto, perché
ricordo a tutti che il 31 dicembre 2012 cambia comunque il tipo di tariffa incentivante
presente sul territorio nazionale, quindi comunque ci sarà una situazione assolutamente
differente, quando presenteranno e se presenteranno, ovviamente l'Amministrazione
Comunale si muoverà nei binari della normativa, tra l'altro nel frattempo sono uscite le
linee guida regionali, che per le localizzazioni i progetti di riconversione degli zuccherifici
non valgono, ma per tutto quello che invece è la questione tecnica, valgono eccome.
Quindi ci sarà una situazione da analizzare completamente differente, ribadisco, rispetto a
quella del 23 dicembre 2010.
Questa è la situazione, per adesso non ci sono domande presentate né da noi, né
in Provincia. Ritengo che se si continueranno a muovere con questi termini, anche
solamente per ottenere il via libera dall’Enel, ci vorranno dei bei tempi, comunque
attenderemo anche qui di capire come si muoveranno.
Ultima cosa, penso che avrete visto tutti - e questa è la parte più bella forse della
comunicazione - i lavori che sono iniziati sui vari immobili del Comune: finalmente ha visto
la luce il progetto che avevamo tanto agognato, che è quello della messa in opera di un
mega e 200 kilowatt di impianti fotovoltaici sulle proprietà comunali. Non siamo stati
fortunati perché ha cominciato a piovere, che era sei mesi che non pioveva, però
pazienza, smetterà e ricominceremo con forza anche questo tipo di situazione.
Penso che questo sia un bel passo in avanti sulla valorizzazione delle energie
rinnovabili, ed il conseguimento di importanti opere che possono portarci poi a risparmiare
energia, e soprattutto a produrla da fonti rinnovabili. Grazie per l'attenzione.
Prima di tutto vi devo fare una comunicazione: per motivi tecnici il punto n. 5
“Adozione variante n. 3 al regolamento urbanistico edilizio (RUE) provvedimenti inerenti e
conseguenti” è rimandato al Consiglio successivo, o ad una data da destinarsi, perché
mancavano alcune questioni dell’ufficio, pertanto è stato cassato. E poi vi chiedo di
anticipare la nomina del Consigliere all’interno della Commissione temporanea per il
monitoraggio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e trattamento rifiuti
in seguito a dimissioni prima della presentazione dell’ordine del giorno sull’agricoltura,
perché è legato al punto del regolamento, pertanto vi chiedo di anticipare questa cosa qui.
Questa è una cosa da votare, perché è un cambiamento dell’ordine del giorno:
praticamente il punto 8 passa al punto 7; il punto 5 viene cassato, il punto 8 viene passato
al punto 7. Occorre votare questa cosa qua. Chi è favorevole? Contrari? Approvato
all’unanimità.
A questo punto “Comunicazioni, interrogazioni, interpellanze, mozioni”. C'era
un’interpellanza del Gruppo Consenso Comune, a cui diamo risposta.
Al Gruppo Consiliare Consenso Comune, risposta interrogazione protocollo 2649
del 22.02.2012, interrogazione su agibilità scuola media Bagnoli.
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In merito all’interrogazione di cui al oggetto si trasmette copia della relazione
dell’ingegner Peritore. Nelle due aule in cui si sono verificati i problemi sono stati effettuati
i lavori di ripristino in accordo con la dirigente scolastica. In seguito sono state effettuate
accurate indagini in tutte le aule, verificando la loro idoneità.
Do lettura anche del parere dell’Ufficio Tecnico. Interrogazione del Gruppo
Consiliare. Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si precisa che l’edificio in
questione non presenta problemi statici relativamente alle strutture principali, come già
confermato anche da recenti verifiche tecniche effettuate in sede di predisposizione delle
schede relative alle verifiche sismiche previste dal OPCM 3274/03.
Per quanto riguarda il problema in oggetto relativo agli intonaci dei soffitti, e quindi
apparati non strutturali dell’edificio, si allega relazione tecnica già trasmessa all’istituto
comprensivo in data 14 febbraio 2012.
Nel pomeriggio del giorno 7.2.2012 personale del Servizio Manutenzione del
Comune di San Pietro in Casale ha effettuato un sopraluogo presso la scuola media
Bagnoli, al fine di verificare un fenomeno di rigonfiamento dell’intonaco in zona circoscritta
del soffitto all’interno del aula III A posta al secondo piano. Durante tali interventi di
verifica si è provveduto a rimuovere la porzione di intonaco rigonfiato, in corrispondenza
del quale si è potuto notare un attacco parziale del fondello del laterizio, costituente la
parte non strutturale del solaio stesso.
Ciò riscontrato, si è provveduto cautelativamente ad una verifica immediata
dell’intero soffitto dell’aula per scongiurare la presenza di altre fessurazioni di porzioni di
intonaco, oltre che di eventuali problematiche di tipo strutturale. E’ stato inoltre effettuato
un sondaggio del solaio, al fine di verificare lo stato di conservazione, risultato per altro
ottimo, così da poter garantire la piena stabilità del medesimo.
Il giorno seguente si è provveduto ad effettuare una verifica puntuale, tramite
battitura dei soffitti di tutte le aule ed ambienti dall’intero plesso scolastico, a seguito della
quale non si sono riscontrati né evidenti problemi strutturali, né fenomeni imminenti di
distacco degli intonaci, ad eccezione di porzioni estremamente ridotte e localizzate, in
corrispondenza del locale mensa, per le quali si è provveduto immediatamente al
ripristino.
Nelle giornate dall’8 al 10.02.2012 si è provveduto pertanto ad eseguire ripristino
del soffitto dell’aula III A, nella quale si era verificato il distacco di porzione di un fondello
di laterizio, operando come di seguito descritto: tutte le parti di laterizio ritenuto localmente
ammalorato, cautelativamente rimosso, sono state sostituite con lastre di polistirolo,
fissate mediante collant ad alta resistenza. Successivamente si è effettuata una rasatura
del soffitto con l’inserimento di rete in fibra di vetro, per garantire la massima tenuta del
ripristino stesso.
Nei prossimi giorni, sebbene, come già sottolineato, i risultati delle verifiche già
effettuate abbiano dato esiti del tutto rassicuranti, si ritiene opportuno eseguire a rotazione
all’interno di ogni aula un’ulteriore indagine delle soffittature, effettuando, laddove ritenuto
necessario, analoghi interventi localizzati di ripristino dell’intonaco, eliminando in tal modo
qualunque possibilità, seppur remota, di futuro distacco. A tal proposito si ritiene
necessario concordare con l'Istituto Comprensivo un cronoprogramma degli interventi al
fine di rendere gli stessi compatibili con le attività didattiche.
Questa è la risposta. Aggiungo una cosa al volo: mi piacerebbe sapere in questo
caso, visto che risponderà se è soddisfatto o non è soddisfatto, se ritiene che le cose
svolte siano state svolte nella maniera adeguata, e che cosa avrebbe fatto lei nel caso
questo non fosse verificato.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Stavo per rispondere soddisfatto.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Benissimo, grazie. Avete interrogazioni o interpellanze?
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Cons. ALBERGHINI MARCO
Prima interrogazione: tardivo diniego alla Dimirgas. Poiché solo successivamente
alla Conferenza dei Servizi del 29 febbraio 2012 questa Amministrazione.... Prego la
Frisario di non parlare intanto che leggo, grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Alberghini, il Presidente del Consiglio sono io.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Allora prego di.....
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Prego la signora Frisario di non parlare.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Grazie Presidente. Poiché solo successivamente alla Conferenza dei Servizi del
29 febbraio 2012 questa Amministrazione ha espresso un parere in merito alla
realizzazione dell’impianto Dimirgas, prima con un documento del 17 marzo 2012, in cui
non risultava chiaro il diniego all’autorizzazione, e in cui l'Amministrazione riteneva
l’aumento del traffico veicolare pesante come un disagio a cui potrebbero essere
sottoposti i residenti della frazione di San Benedetto; considerato che solo il 30 marzo
2012 questa Amministrazione ha comunicato alla Provincia la propria richiesta di diniego
all’autorizzazione, ed in questo caso si sono addotte finalmente motivazioni legate alla
pubblica incolumità; alla luce della recentissima autorizzazione rilasciata dalla Provincia
alla Dimirgas, con la presente lo scrivente Consigliere Comunale Marco Alberghini
interroga il Sindaco per sapere per quale motivo è servito un mese per capire che il
traffico pesante costituisce un pericolo per i residenti e per gli automobilisti, e che è
dovere di ogni amministratore tutelare, prima di tutto, la salute e l’incolumità delle
persone, ma soprattutto perché la richiesta di diniego all’autorizzazione non è stata
espressa il 29 febbraio 2012 in sede di Conferenza dei Servizi, cosa che con ogni
probabilità avrebbe potuto portare ad un diniego della Provincia. Si richiede risposta
scritta. Ne ho un’altra.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Prego.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Situazione delle richieste di aiuto da parte della popolazione negli anni 2010 e
2011.
Alla luce del perdurare e dell’aggravarsi della crisi economica, che investe buona
parte dei cittadini italiani; considerato che non si prevedono inversioni di tendenza nel
breve e medio periodo, con la presente lo scrivente Consigliere Comunale Marco
Alberghini interroga il Sindaco per avere un resoconto dettagliato sulla situazione relativa
alle richieste di aiuto che i cittadini di San Pietro hanno rivolto a questa Amministrazione
nel 2010 e nel 2011; per sapere quante di queste richieste sono state soddisfatte e per
quali somme parziali e totali; si richiede inoltre quali provvedimenti questa
Amministrazione ha in programma di adottare in futuro per fronteggiare l’annunciata
ondata di indigenza che si sta via via concretizzando.
Si richiede risposta scritta.
Ne ho un’altra.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Prego.
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Cons. ALBERGHINI MARCO
Incongruenze tra le dichiarazioni del Sindaco ed atti della Pubblica
Amministrazione.
Durante il Consiglio Comunale del 21 febbraio 2012 la Consigliera Passarini ha
presentato un’interrogazione di carattere estemporaneo e ha detto: “Quindi, se ai dati si
riesce anche a rispondere verbalmente, non necessita la risposta scritta. L’interrogazione
è relativa ai costi della neve, conseguenti alle nevicate recenti, eventualmente anche
l’impatto che i costi avranno sui capitoli di bilancio di previsione, se riesce a dare una
risposta”.
Nella sua risposta il Sindaco ha detto: “E’ anche un compito abbastanza facile,
perché la Regione nei giorni scorsi ha mandato una richiesta di dati per accogliere le
esigenze che le Amministrazioni Comunali avevano sulle spese per gli interventi sulla
neve, e quindi abbiamo fatto un report, che abbiamo mandato in Regione proprio in questi
giorni. Il report lo metteremo a disposizione sul sito appena sarà possibile, quindi dopo i
cittadini ne potranno prendere visione tranquillamente”. Omissis, perché c’è una parte
meno interessante.
Il Sindaco fa un resoconto ed afferma: “Abbiamo noleggiato un paio di mezzi per
velocizzare l’arrivo del sale dall’azienda che è nostra fornitrice per 423 euro; acquisizione
materiale fornitura sale per altri 4.400 (ricordo che non è tutto il sale che abbiamo
utilizzato, perché parte l’avevamo già in magazzino ovviamente); acquisizione materiale e
fornitura sale da un’altra ditta, 2.551 euro; interventi messa in sicurezza delle strade (in
sostanza i conto terzisti) 42.800. Questo è il dettaglio delle spese”. Omissis.
All’oggetto numero 3 di quel Consiglio Comunale, l’oggetto era “Comunicazione prelievo
dal fondo di riserva secondo semestre 2011”, Lei, Sindaco Brunelli, ha detto: “E’ anche
questo un atto abbastanza tecnico, ovviamente è una delibera di Giunta, penso che i
Consiglieri ne abbiano preso visione, è sostanzialmente quello che deriva dalla questione
della neve che abbiamo visto prima: abbiamo messo a disposizione sui capitoli di bilancio
- perché vi ricordo che siamo in esercizio provvisorio - i soldi che erano necessari poi per
andare a fare gli interventi”.
Relativamente a questo prelievo dal fondo di riserva, per il quale non si è
convocata la Commissione Affari Generali e Bilancio, il solo documento relativo al terzo
oggetto del Consiglio Comunale del 21 febbraio 2012, che il nostro Gruppo Consiliare ha
ricevuto, riportava che “visti lo statuto comunale, il regolamento di contabilità, il bilancio
2011, da atto che si è provveduto alla comunicazione ai sensi dell’articolo 166, comma 2,
del DGLS 267, che la Giunta Comunale nel secondo semestre 2011 ha utilizzato il fondo
di riserva con le seguenti deliberazioni: la 85 del 6 luglio 2011, la 203 del 14 settembre
2011 e la 143 del 21 dicembre 2011”.
Da un controllo fatto per verificare in quale modo e in quale misura queste delibere
derivavano dalla questione neve, abbiamo riscontrato che: la delibera n. 85 riporta alla
lettera: “Esaminata la richiesta del Direttore Area Servizi alla Persona di integrazione
urgente dell’intervento relativo alle prestazioni di servizio per la stampa e distribuzione del
notiziario comunale, ritenuto di dover provvedere all’integrazione mediante prelievo dal
fondo di riserva di euro 2.145”.
La delibera numero n. 103 riporta: “Esaminata la richiesta del Direttore d’Area
Gestione Territorio di integrazione urgente dell’intervento relativo alla prestazione di
servizio per la manutenzione delle scuole medie per euro 8.000, ritenuto di dover
provvedere all’integrazione mediante prelievo dal fondo di riserva di euro 8.000”.
La delibera n. 143 riporta: “Esaminate le richieste del Direttore d’Area Gestione
Territorio di integrazione urgente di alcuni interventi relativi alle utenze gas ed energia
elettrica dei servizi scolastici, scuola per l’infanzia, pubblica illuminazione e lampade
votive per complessivi euro 31.400, del Direttore dell’Area Servizi alla Persona per
iniziative rivolte ai giovani da realizzarsi presso il centro giovanile euro 4.000, del Direttore
dell’Area Servizi Finanziari per l'acquisto di buoni pasto da destinare al personale
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dipendente per euro 7.000, ritenuto di dover provvedere all’integrazione mediante prelievo
al fondo di riserva di euro 42400”.
Poiché in nessuna delle delibere di Giunta sopra citate si fa riferimento alla neve, e
considerato che ad ogni seduta Lei, signor Sindaco, era presente, con la presente lo
scrivente Consigliere Comunale Marco Alberghini interroga il Sindaco per sapere se il
riferimento alla neve è dovuto ad una sua distrazione, oppure se deriva da una precisa
scelta di non parlare ed approfondire le presentazioni delle tre delibere di Giunta.
La esorto a dirci - e la prego di risparmiarci il suo solito pistolotto su come
svolgiamo il nostro compito di controllo nei confronti dell’operato di questa
Amministrazione - per quale motivo in merito a questi prelievi dal fondo di riserva ha
dichiarato “è sostanzialmente quello che deriva dalla questione della neve che abbiamo
visto prima”, legando così queste delibere di Giunta ai costi relativi alla neve.
Interroga inoltre il Sindaco per sapere se ritiene opportuno dare ampie spiegazioni,
dettagliate, sulle delibere di Giunta del secondo semestre 2011 relative al prelievo dai
fondi di riserva, in rispetto all’articolo 166, che non sono state neppure minimamente
illustrate durante il Consiglio del 21 febbraio 2012.
Si richiede risposta scritta. Grazie.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Interrogazione al Sindaco ai sensi dell’articolo 61 del regolamento del Consiglio
Comunale.
Preso atto
del verbale dell’ultima seduta della Conferenza dei Servizi, verbale che allegherò
alla presente, dello scorso 29 febbraio, ove si è approvato in via definitiva il progetto
presentato dalla società Coop Agri Dimirgas, che prevede l’autorizzazione alla
costruzione ad esercizio di un impianto a gestione anaerobica in località San Benedetto,
Comune di San Pietro in Casale;
considerato
che poi a qualche giorno di distanza dalla conclusione della Conferenza di Servizi,
che ha autorizzato la costruzione di una nuova centrale a biomassa a San Benedetto, il
Sindaco pubblica sul sito internet istituzionale una lettera inviata alla Provincia il 17
marzo, dove manifesta numerose perplessità rispetto la realizzazione della stessa
centrale, in netta contraddizione con quanto dichiarato in sede di Conferenza stessa;
considerato infatti
che dal suddetto verbale risulta in modo inequivocabile il parere favorevole di tutti
gli Enti intervenuti, ivi compreso quello del Comune di San Pietro in Casale, rappresentato
in quella sede dal Sindaco Brunelli e dall’Assessore Andreotti;
vista inoltre
la nota integrativa del Sindaco inviata alla Provincia il giorno 30 marzo 2012, dove
si chiede venga diniegato la autorizzazione unica alla società Coop Agrienergia Dimirgas;
il sottoscritto Consigliere Salvatore Virzì
interroga il Sindaco:
• E’ a conoscenza il Sindaco che il parere espresso dagli Enti partecipanti alla
Conferenza dei Servizi e quello definitivo è valido circa le valutazioni tecniche
politiche rispetto alla fattibilità di un progetto sottoposto a autorizzazione unica?
• Se ignorava le norme, per quale motivo il Sindaco tra il 29 febbraio e il 17
marzo ha deciso di cambiare opinione? Non si poteva valutare un po’ più
attentamente il progetto depositato dalla società proponente già lo scorso
19.09.2011? Oppure il Sindaco è ben consapevole che le lettere inviate alla
Provincia, dopo la conclusione della Conferenza dei Servizi, sono ormai
ininfluenti e non possono quindi modificare la decisione precedentemente
avvallata dal medesimo nella Conferenza di cui sopra, a dispetto degli ignari
cittadini che saranno costretti a subire la costruzione della terza centrale sul
territorio comunale.
10
•
Vista l’avvenuta autorizzazione alla costruzione dell’impianto pubblicata sul sito
della Provincia in data 10.04.2012, evento prevedibile, essendo stato dato
parere favorevole da parte degli Enti convocati in Conferenza dei Servizi,
compreso il Comune di San Pietro in Casale, ha il Sindaco intenzione di
ricorrere dinnanzi al Tribunale Amministrativo Regionale dell’Emilia Romagna
nei termini di 60 giorni, o in alternativa con ricorso straordinario richiedere un
intervento del Capo dello Stato nel termine di 120 giorni, come previsto dal
quadro normativo vigente, e peraltro suggerito dalla determina stessa?
Mi astengo volutamente da qualsiasi commento in merito ai volantini circolati e alle
e-mail ricevute sulla mia lucidità, in quanto il verbale del 29 febbraio è esaustivo e
chiarissimo, scripta manent. Saranno eventualmente i miei legali a valutare le azioni pio
opportune.
Qualora il verbale non fosse stato redatto correttamente, mi chiedo perché il
Sindaco e l’Assessore non abbiano richiesto la correzione del medesimo nei termini di
legge?
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Dico sinceramente che una parte l’ho già espressa nelle comunicazioni, quindi
penso che il dottor Virzì si possa ritenere anche da quel punto di vista lì soddisfatto.
Ritengo comunque inopportuno, su una tematica così delicata, rispondere in
maniera verbale e veloce; ho già espresso nelle comunicazioni quello che faremo come
Amministrazione Comunale, penso che questo sia sufficiente per porre una parola “fine”
almeno a queste comunicazioni qua. Poi giustamente un’interrogazione è stata fatta in
maniera scritta, sarà data risposta in maniera scritta in maniera definitiva.
Mi astengo anche da commenti, perché non mi sembra il caso.
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OGGETTO N. 3 - PRESENTAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE 2012. –
deliberazione consiliare n.11.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Quest’anno abbiamo adottato una tecnica un pelino differente. Prima di tutto
avrete visto che lo andiamo a presentare un po’ avanti rispetto alle tempistiche che
c’eravamo dati nei primi due anni di mandato, cioè quella di approvazione del bilancio
prima della fine dell’anno precedente all’esercizio. Quest’anno, per tutta una serie di
motivi, che vedremo anche adesso nella presentazione, abbiamo deciso di entrare in
esercizio provvisorio.
Abbiamo anche scelto una modalità differente. Abbiamo invitato associazioni,
partiti politici e varie attività presenti sul territorio questa sera in Consiglio Comunale, in
modo da sfruttare al meglio la presentazione che viene fatto ad uso e consumo dei
Consiglieri Comunali, ma che mai come questa volta penso che sia opportuno fare in
modo che i cittadini ne possono prendere visione.
E’ un bilancio che è quello di un bilancio di metà mandato, ma soprattutto è un
bilancio che cade in una situazione storica, economica, amministrativa del nostro Paese
piuttosto complessa.
Come dicevo prima, la modalità è un po’ differente, quelle che vedrete qui questa
sera sono un bel po’ di slide, dove gli uffici si sono sforzati di rendere una materia, che di
per sè è piuttosto ostica, il più semplice possibile, per fare in modo che possa essere
compreso ai più.
Dopo questa presentazione i Consiglieri Comunali riceveranno il solito materiale
che è previsto per l’approvazione, che avverrà sicuramente dopo 20 giorni da questa
presentazione, come da regolamento. Invece i cittadini lo troveranno depositato sul sito, in
modo che ne possano prendere visione, ed eventualmente fare le considerazioni del
caso.
La presentazione non è cortissima, quindi sto seduto, perché sono una sessantina
di slide, quindi ci vorrà un po’ di pazienza, ma penso che sia un lavoro ben fatto, che
faccia comprendere molto bene il quadro in cui ci muoviamo. Una parte leggerò, un’altra
parte sarò più discorsivo.
Mai come quest’anno l’indeterminatezza ha guidato sia le scelte quantitative che i
tempi di approvazione del bilancio di previsione 2012. Lo approviamo in un grande quadro
di indeterminatezza, per cui già da ora sappiamo che molte delle considerazioni di entrata
dovranno essere riviste in corso d’anno, con variazioni di bilancio all’uopo predisposte.
Per la prima volta nel nostro mandato amministrativo ci troviamo a lavorare in
esercizio provvisorio. La scelta non poteva che essere questa, in quanto sia il quadro
politico che legislativo a fine anno 2011 ci hanno obbligato ad un atteggiamento
estremamente prudente.
I tagli del Decreto Legislativo 78/2010 ed il Decreto Salva Italia. Il Decreto
Legislativo 78/2010 ha previsto tagli al trasferimento agli Enti Locali; il Decreto Monti
Salva Italia ha previsto ulteriori tagli agli Enti Locali, 1,5 miliardo di euro per il 2012. Il
Decreto Monti ha concesso ai Comuni più autonomia impositiva attraverso la possibilità di
sbloccare l’addizionale comunale Irpef e attraverso l'introduzione dell’IMU, anche se
l’incasso dell’IMU non andrà interamente al Comune.
Ci attendiamo dal Governo Monti, che fino ad ora ha chiesto sacrifici pesanti, delle
riforme strutturali che possano finalmente porre le basi per un rilancio dell’economia
nazionale, tra queste chiediamo già da quest’anno un allentamento del patto di stabilità
per gli Enti Locali, misura che potrebbe rilanciare l’economia locale e dare un po’ di
ossigeno all’asfittica situazione dell’edilizia.
Siamo convinti che in fase di recessione occorre puntare almeno su base locale a
impegni pubblici che investano sul patrimonio dell’Ente, ma che al contempo rimettano in
circolo sia una capacità produttiva che una liquidità delle imprese che fino ad oggi è
venuta a mancare, anche per le storture di un sistema bancario non sempre all’altezza.
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“Le grandi difficoltà in cui naviga la nostra intera società sono note a tutti, la crisi
economica che ci attanaglia è la più grave dal dopoguerra, il livello di disoccupazione è
uno dei più alti toccati in questi ultimi anni; per vederne la fine i più ottimisti dicono che ci
vorrà almeno il primo semestre ed i più pessimisti dicono che non basterà tutto il 2010.”
Questa era una frase riportata nella presentazione del bilancio di previsione del 2010. La
drammaticità è che possiamo tranquillamente sostituire a 2010 2013, e il gioco è fatto, se
non fosse altro che nel frattempo sono passati due anni e le cose non sono certo
migliorate.
Amministrare un Ente Pubblico di piccole dimensioni, come il nostro, in questo
contesto è già di per sé complicato, se poi ci aggiungiamo il quadro di indeterminatezza
normativa in cui ci dobbiamo muovere l’impresa sembra impossibile. Le sfide, però, come
sempre ci piacciono, e ci danno un motivo in più per giocare fino in fondo una partita, che
ai più potrebbe sembrare già persa. Abbiamo finalmente l’occasione per affrancarci,
grazie ai tagli effettuati sulla spesa negli anni scorsi, dalle necessarie vendite immobiliari
che per due anni ci hanno permesso di traguardare questo orizzonte.
Il decreto Salva Italia, che se da un lato ci ripropone agli occhi del mondo come
finalmente credibili e attendibili nelle scelte, lascia su piano della finanza locale molte,
troppe indeterminatezze; l’introduzione dell’IMU, senza i necessari decreti attuativi, ci ha
obbligato a non definire a pieno con delibera le aliquote comunali, ma attendere quello
che avverrà nel prossimo mese di settembre. Abbiamo indicativamente ipotizzato un
gettito IMU di circa 3.800.000 euro, che nella sua dimensione non potrà essere soggetto a
revisione, ma a soli aggiustamenti dipendenti dai possibili sgravi, sia da tagli locali che da
quanto deciderà il Governo.
Proposta provvisoria dell’articolazione dell’aliquota IMU. Abitazione principale
0,54%, gettito totale 1.200.000, e ovviamente questo va tutto al Comune; terreni agricoli
0,90%, gettito totale 1.260.000, Stato 532.000, Comune 728.000; fabbricati ad uso rurale
e ad uso strumentale 0,20%, gettito totale 30.000, Comune 30.000; altri immobili, 0,90%,
gettito totale 3.272.000, 750.000 allo Stato, 1.904.000 al Comune. Il gettito totale dell’IMU
sono 5.762.000 euro, lo Stato ne beneficerà per 1.900.000 euro, il Comune per 3.862.
Ovviamente le aliquote ipotizzate in bilancio da verificare in settembre a seguito della
determinazione definitiva delle aliquote di riferimento da parte del Governo. Quindi questa
è una totale indeterminatezza.
Sapete benissimo - faccio questo piccolo passaggio perché è opportuno - lo avete
visto sui giornali, che la prima rata si pagherà sull’aliquota base. L’aliquota base è lo 0,4 e
0,76, quella fissata completamente dallo Stato, quindi a giugno si pagherà su questa
situazione. Questo ci permetterà anche di fare conteggi più precisi sulla base imponibile,
e quindi ci potrà permettere di fare i conti seri su quei 3.862.000 di cui vi dicevo prima.
Abbiamo messo, per fare capire un po’ anche alle persone che sono in sala, una
serie di esempi di calcolo, e l'abbiamo rapportato con ipotetico ICI.
Abitazione principale di famiglia con 1 figlio residente e dimorante minore 26 anni.
Sapete, se avete letto sulle questioni dell’IMU, che c'è la possibilità che i figli che sono a
carico sotto i 26 anni possono essere una parte dello sgravio che potrà esserci sull’IMU.
Abbiamo preso un’ipotetica rendita di abitazione di euro 300; sapete anche che l’IMU ha
introdotto il 60% dell’aumento degli estimi catastali, quindi c'è stata una variazione
notevole da questo punto di vista della base imponibile, pertanto rendita abitazione euro
300, ICI 2011 pari a zero, IMU 2012 sempre pari a zero. Ovviamente l’ICI era calcolata
sulla base delle aliquote che avevamo già presenti, che erano presenti sul territorio fino a
che non è stata tolta sulla casa principale.
Rendita abitazione per euro 600, l’ICI pagata era zero, l’IMU del 2012 diventerà
153 euro.
Abitazione in comodato affittata vuota. La rendita in comodato è quella che di
solito fanno i genitori per i figli, o viceversa, tanto per parlare direttamente la lingua che
tutti possiamo comprendere. Rendita di euro 300 l’ICI era 221 euro, l’IMU diventerà di 383
euro. Per la rendita di 600 euro, l’ICI era 441 euro, l’IMU diventerà di 766 euro. Già da qui
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capite la difficoltà che abbiamo ed anche il grosso sacrificio che andiamo a chiedere alla
nostra comunità.
Negozio. Rendita di euro 600, ICI 2011 euro 150, IMU 2012 euro 264. Qui è molto
importante capire quanto va allo Stato e quanto va al Comune: in questo caso la
definizione è completamente divisa a metà, 182 e 182.
Abbiamo tenuto su tutti i servizi, in nessun caso abbiamo arretrato, la
razionalizzazione dei costi è stata la nostra guida, sono rimasti un punto fermo i nostri
valori: equità, sobrietà, contrasto alla crisi, e quindi una visione di sviluppo sostenibile.
Per meglio comprendere anche il bilancio, è opportuno sapere com’è la nostra
comunità, come sta cambiando, com’è cambiata in questi anni, e quali sono i bisogni
ovviamente che si porta dietro.
Questa è la fotografia al 31.12.2011 di San Pietro in Casale, di tutto il Comune.
Abbiamo 1.707 famiglie con 1 persona, pari al 32,8%, anziani soli, single, le situazioni più
disparate; con 2 componenti abbiamo 1.552 nuclei, pari al 29,2%; con 3 componenti
1.040 nuclei, pari al 20%; con 4 componenti 635 nuclei, pari al 12,2%; con 5 componenti
181 famiglie, pari al 3,5%; con 6 o più 83 nuclei, pari all’1,6%. Abbiamo sul territorio 5.198
famiglie, la media è 2,3.
Questo è l’andamento demografico dal 1901 al 2011: in 110 anni la nostra
comunità è cambiata notevolmente. Ovviamente vedete un picco in avanti subito prima
della Seconda Guerra Mondiale, poi un abbassamento negli anni del boom economico,
perché c'è stata un’attrattività del Comune di Bologna, e invece in questi anni, dal 1981 in
avanti, abbiamo una continua ascesa della popolazione di San Pietro in Casale, fino ad
arrivare ai picchi di oggi, dove la curva tende ovviamente ad innalzarsi in maniera più
ripida. Siamo molto vicini ai 12.000 abitanti, come avete visto.
Le fasce di età sono piuttosto importanti, per capire anche le esigenze che
abbiamo presenti sul territorio. Abbiamo il 5,2% di bambini tra i 0 e i 4 anni. Abbiamo
messo a fianco il dato della Provincia, per capire qual è la situazione media che abbiamo
nel resto dei Comuni a noi limitrofi. Da 5 a 9 anni abbiamo il 4,8%, contro il 4,3% della
Provincia; dai 10 a 14 anni il 4,4%, contro il 3,9% della Provincia; da 0 a 14 anni 14,4%,
contro il 12,7% della Provincia, e questo è un dato interessante, cioè i bambini sono di più
che nel resto della Provincia, ma sono anche di più le persone comprese in età lavorativa,
se la vogliamo mettere in questi termini, tra i 15 e i 64 anni il 64,9%, contro un dato della
Provincia che è 63,7%; oltre i 64 anni abbiamo il 20,7%, contro un dato provinciale del
23,6%.
Da questa slide si capisce come il Comune di San Pietro in Casale ha una
situazione un po’ differente dal resto della Provincia, ma non così lontano dalle situazioni
che hanno pure gli altri.
Questa curva, anche questa è piuttosto interessante, perché fa vedere in rosso
San Pietro in Casale, in blu il resto d’Italia: noi ci differenziamo dal resto d’Italia per i
bambini più piccoli, e per la fascia che va dai 30 ai 50 anni, dove abbiamo un picco che è
superiore alla media nazionale. Quindi le situazioni che abbiamo sul territorio sono anche
quelle qua fotografate.
Altra cosa che faccio notare è invece il forte abbassamento rispetto alla media
nazionale della fascia d’età che va dai 16 ai 30 anni: rispetto alla situazione nazionale qui
abbiamo meno abitanti di questa fascia di età, e anche questo ci deve far interrogare su
alcune risposte che diamo normalmente alla nostra cittadinanza.
Cittadini stranieri. Per chi non ha potuto partecipare, c'è stata una cosa piuttosto
interessante organizzata dai Piani di Zona un paio di lunedì fa, c'era qua il Presidente
Nazionale della Caritas Migranti, che ha illustrato il rapporto Caritas Nazionale, ed ha
illustrato anche la situazione presente sulla Reno Galliera; avrete visto magari il giorno
dopo l’articolo sul Resto del Carlino, che faceva un po’ di riferimenti, dava una serie di
pressioni demografiche che avevano i cittadini stranieri residenti nel territorio.
Anche qui vedete una fotografia abbastanza chiara. I bambini in età scolare sono
una percentuale più alta rispetto al 9,5% di media che abbiamo sull’intera popolazione;
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vedete che da 0 a 4 anni sono il 21%, da 5 a 9 sono il 16%, da 10 a 14 il 14%, da 0 a 14
il 7%. In età lavorativa 15-64 ci attestiamo intorno al 12%; oltre i 65 anni, poiché ci sono
stati pochissimi ricongiungimenti familiari, abbiamo 1%. Un totale circa dell’11% sulla
popolazione.
Cosa abbiamo sul territorio? Servizi scolastici comunali: due asili nidi, due scuole
per l’infanzia, con utenti potenziali per 384 e 382. Potenziali cosa significa? Significa che
sono quelli che potrebbero usufruirne, quindi quei bambini che entravano nella fascia di
età che abbiamo visto precedentemente, quindi 384 fra i 0 e i 3 anni, 382 fra i 3 e i 6 anni.
Noi possiamo assorbire sulla nostra situazione, cioè con i due asili nido presenti,
124 bambini, e 187 più 125 più 28 sulla scuola materna: 187 da strutture comunali, 125
attraverso la convenzione con la struttura parrocchiale, 28 con la scuola materna statale
di Poggetto.
A questo punto vorrei ricordare con una punta d’orgoglio i cantieri e le iniziative,
volte alla razionalizzazione della spesa o addirittura alla creazione di un reddito per
l’Amministrazione, che vedranno finalmente la luce o che sono già partiti in quest’anno: gli
impianti fotovoltaici sulle proprietà comunali; la piscina; la palestra; il rifacimento della
pavimentazione in porfido di Via Matteotti previsto per l’estate; manutenzioni degli edifici
scolastici, una parte realizzata, un'altra parte prevista per l’estate; l’accordo con Enel
Sole, che ci permetterà di sostituire ed implementare con lampade a led sia Via Galliera
Sud che il Viale Pescerelli; l’accordo con la Coop che ci permetterà un salto di qualità dal
punto di vista urbanistico e di standard in una zona cruciale per il nostro paese; l’accordo
con la DVP Italia che ci ha permesso di iniziare i lavori per la sistemazione del Parco de
Simone con la realizzazione di un pista pedo-ciclabile, che è il primo tassello per il
completamento della pista esistente di Sant’Alberto; la redazione, già partita con le
indagini conoscitive, in collaborazione con l’Università di Bologna, del Piano Energetico
Comunale, qui pensato sulla quasi totalità della Reno Galliera; la partenza del progetto di
raccolta differenziata porta a porta, che alla fine dell’anno, dopo un coinvolgimento della
popolazione, ne vedrà
la realizzazione.
Come dicevo, lasciatemelo dire, riuscire a mettere in campo queste realizzazioni e
questi progetti, in un momento come questo, è lavorare per tutti avendo una visione della
nostra comunità più ampia e di prospettiva; il fermarsi alle sterili polemiche per una
vendita o, peggio, ad una visione culturale di basso profilo e di limitata prospettiva,
pensando a San Pietro chiusa su se stessa, non è il nostro modo di fare e agire, ma bensì
quello di molte forze politiche od inutili individui, che in questi mesi hanno dimostrato tutti i
loro limiti e che di questa comunità non rappresentano ne il cuore ne l’intelligenza.
Per la presentazione del bilancio quest’anno abbiamo, come dicevo, pensato un
ulteriore salto, per renderlo sempre più comprensibile, in modo che facilmente si
capiscano le situazioni e le scelte fatte.
Da ultimo, ma non per ultimo, voglio ringraziare, anche da questo punto di vista, la
ragioniera Tedeschi e le sue collaboratrici, la dottoressa Pedroni, Revisore dei Conti,che
hanno prorogato, come sempre, più volte il loro orario d’ufficio, lavorando ben oltre il
dovuto, per preparare tutti i materiali necessari e renderli disponibili per tempo.
Anche qui una citazione del discorso dell’anno passato, perché rimane sempre valida:
“Chi parla inopinatamente di fannulloni rischia di mettere nel mucchio anche realtà di
qualità come la nostra: non ci stancheremo mai di sottolineare la competenza e la
dedizione che i nostri tecnici mettono nel loro lavoro”.
Per concludere questa premessa si può affermare che questo bilancio, nonostante
tutto, è un bilancio di costruzione, di prospettiva, quella prospettiva che qualcuno con la
sua visione miope e di scarsa lungimiranza della nostra comunità ci vuole far perdere, ma
noi non molleremo, ne sulla qualità, ne sulla prospettiva, consapevoli che il lavoro da fare
è tanto, le cose da studiare sono tante, i problemi da risolvere ancora tanti, ma non ci
ritireremo dalla lotta, per il noi che abbiamo in testa e non per l’io che questi signori
portano avanti.
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Vediamo qui una serie di slide che fanno una panoramica di quelle che sono state
le spese, poi vedremo anche gli investimenti, nel corso degli anni. Abbiamo preso come
anno di riferimento il 2008, 2009, 2010 e 2011.
Come vedete, le spese correnti abbiamo avuto un picco nel 2012 di 12.685.000
euro, sostanzialmente sono quelle di tenuta. Le spese in conto capitale hanno subito, per
forza di cose, vedi patto di stabilità, minori introiti dal punto di vista degli oneri di
urbanizzazione, una regressione sempre più grande; a parte ovviamente aver potuto
spendere qualcosa nel 2010, come vedete è stato molto contratto fino arrivare al 2011 in
925.000 euro.
Rimborso di prestiti, si sono innescati una serie di mutui, non tutti i mutui erano
con il tasso fisso, e questi movimento della finanza creativa, comunque in generale degli
spread vari, non ci hanno certo aiutato da questo punto di vista.
Sono aumentate una serie di spese per servizi in conto terzi, anche a fronte di una
serie di situazioni importanti.
Vi voglio ricordare in questa situazione che dentro al bilancio del Comune di San
Pietro in Casale ci sono i Piani di Zona, cioè quello che noi facciamo come Comune e che
gira attraverso il nostro bilancio, per i 15 Comuni del distretto socio-sanitario. Dopo
abbiamo alcune interessanti slide che fanno capire quanto questo Piano di Zona incide - è
ovviamente una partito di giro da questo punto di vista all’interno del nostro bilancio
comunale - in maniera piuttosto pesante.
Qui vediamo le spese correnti, senza i Piani di Zona, e questo è piuttosto
importante, perché se vedevate nella slide precedente avevate sicuramente notato che
c'era stato un incremento delle spese correnti; se lo vedete depurato dei Piani di Zona vi
rendete conto che ci ritroviamo ad essere passati dai 9.577.000 del 2008 agli 8.723.000
euro del 2011. Vi faccio notare tutta una serie di imposte e tasse che non sono di poco
conto da questo punto di vista, e anche, sempre rispetto alla tenuta della prestazione di
servizi e utilizzo di ben di terzi, un po’ di più rispetto a quest’anno come acquisti, ma in
sostanza un mantenimento di una soglia abbastanza media per quello che riguarda la
prestazione di servi. servizi.
Qui abbiamo quella slide che vi fa capire che cosa significano i Piani di Zona nel
nostro bilancio comunale. Cosa significano i Piani di Zona? I Piani di Zona, per chi non ha
la dimestichezza completa con una serie di parole che sono il fulcro delle Amministrazioni
Locali, sono quelli che governano tutte le politiche economiche relative al welfare di tutti i
15 Comuni, passato attraverso il bilancio del Comune di San Pietro in Casale.
Ovviamente qui ricadono tutta una serie di contributi, regionali e provinciali, che arrivano
al Comune di San Pietro in Casale, ma che vengono distribuiti su tutti i 15 Comuni del
distretto socio-sanitario. Lì dentro ci stanno tutti gli interventi, ad esempio sulla difficoltà
abitativa, sulla difficoltà economica, anticrisi, sta tutto quello che è il sociale che passa
attraverso la politica dei Piani di Zona.
Come vedete, l’incremento è sempre stato fortissimo: 2008 1.800.000 euro, 2009
2.625.000, 2010 3.224.000, fino ad una contrazione, per ovvi motivi, perché la crisi si è
cominciata a far sentire anche su questo tipo di situazione, quindi i tagli sono stati
comunque necessari, a 3.008.000 del 2011. Come vedete, lì sotto c'è il totale: dal 2008 al
2011 le spese correnti dei Piani di Zona sono passate dal 16% al 26% delle spese
correnti complessive del bilancio.
Trasferimenti. Anche qui quadro dal 2008 al 2011. Contributi e trasferimento
corrente dello Stato: siamo passati da 2.157.000 euro del 2008 ai 310.675 euro del 2011.
La Regione è passata dai 76.000 ai 57.000; la Regione ha poi una serie di funzioni
delegate che vengono lasciate sul territorio, ha dato un contributo che è passato da
36.000 (poi c'è stata una punta nel 2009 di 154.000) ai 6.605 euro del 2011. Altri Enti,
sostanzialmente invariato, con ovviamente qualche picco. Il totale del trasferimento, come
vedete, se è rimasto bene o male invariato, al di là del picco di abbassamento di circa
400.000 euro del 2010, ma era poi raffrontabile al 2008, vedete come nel 2011 il taglio è
stato spropositato, siamo a circa 2 milioni di euro di tagli di trasferimenti.
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Contesto relativo al 2012. Trasferimenti statali nel 2011 e nel 2011.
Compartecipazione IVA anno 2011, cioè lo Stato ci dà una parte dell’IVA che introita sul
territorio di San Pietro in Casale, per 778.000 euro (questi sono i dati poi che troverete nel
consuntivo che avremo il 26 aprile).
Fondo sperimentale di riequilibrio 2011, 1.220.562, addizionale all’Enel 2011 (non
più di competenza comunale dal 1.1.2012) 142.653, per un totale di 2.141.913 euro.
Riduzione trasferimento Decreto Legislativo 78/210, 183.000 euro; riduzione
trasferimento per manovra Salva Italia, 127.300; riduzione per maggiore gettito IMU ad
aliquota base, 690.000 euro stimato. Totale riduzione 2012 1.000.030. Totale trasferimenti
nel 2012 1.141.613.000 euro.
Obiettivi per il 2012. Cosa ci ha guidato? Mantenimento di una alta quantità e
qualità dei servizi pubblici erogati per i cittadini, nonostante il calo dei trasferimenti
pubblici; tutela della fasce economicamente più deboli della cittadinanza; necessità di
garantire le manutenzioni ordinarie e straordinarie ai principali luoghi di vita e di
frequentazione della comunità (scuole, cimitero, strade, e sulle strade purtroppo abbiamo
qualche caduta); riduzione delle entrate straordinarie per alienazioni patrimoniali
(plusvalenze) da 650.000 a 96.000 (già realizzate); rinuncia all’inserimento nella spesa
corrente degli oneri di urbanizzazione; mantenimento dell’attenzione verso il tessuto
associativo indispensabile per l’erogazione di molti servizi e attività; realizzazione dei
progetti strategici attraverso la compartecipazione di risorse pubbliche e di risorse private
Le risorse da recuperare per il 2012. Totale riduzione trasferimenti statali per il
2012 un milione; minori entrate straordinarie applicate alla parte corrente 454.000 euro;
minori trasferimenti regionali 50.000. Totale risorse da recuperare per 1.504.300.
Manovra. Maggiori entrate dall’IMU 1.200.000 euro; maggiori entrate da servizi
54.300; riduzione della spesa corrente 250.000, ovviamente a pareggio con le risorse da
recuperare.
Abbiamo introdotto l’aliquota massima sull’addizionale Irpef; l'abbiamo però
introdotta scaglionandola, lo vedete già da questa situazione. Noi avevamo una situazione
nel 2011, precedente, un secco 0,67% con esenti la fascia di reddito che andava da 0 a
7.750 euro. Abbiamo fatto un’operazione che ha portato all’applicazione dell’aliquota
massima, ma l'abbiamo fatto scaglionandola sui redditi più alti ed abbassandola nella
media dei redditi, cioè nella situazione dove la maggior parte della popolazione si
posiziona. Questa scelta qua, rispetto a quella che si poteva fare, e che non dico che
fosse una logica, ma che poteva essere un’opzione, che era quella di applicare
completamente, esattamente come abbiamo fatto precedentemente, cioè quelle che
erano già presenti, passare dallo 0,67% d’amblè allo 0,80% avrebbe portato più o meno
circa 200.000 euro nelle casse del Comune. Questa scelta, che secondo noi è una scelta
di equità, che si rivolge a chi può di più, e chi ha meno è aiutato da questo punto di vista,
è una scelta che porta nelle casse del Comune molti meno denari, perché nella fascia di
reddito dai 10.000 ai 28.000 ci si piazza la maggior parte della popolazione, e quindi lì si
sarebbe inciso in maniera molto più pesante.
Servizi a domanda individuale. E’ una tabella in cui vedete tutte le spese,
ovviamente abbiamo cercato di fare una razionalizzazione, non è che siamo stati a
mettere acquisto di cancelleria e cose di questo genere, però vedete già che cosa
costano all’Amministrazione Comunale i vari servizi presenti sul territorio. Come notate,
l’asilo nido è quello che la fa da padrone, perché è la spesa più pesante, insieme alla
scuola materna, ma se vi ricordate gli utenti che ne usufruiscono stiamo parlando di
numeri un pelino differente. L’asilo nido costa complessivamente, tra personale (ed il
personale sull’asilo nido incide tantissimo) ed altre spese varie 1.208.425. Abbiamo un
totale di entrate per 382.000 euro, cioè graviamo sulle tasche dei nostri cittadini che
usufruiscono di questo servizio per 382.000 euro, pari ad una copertura, che è stata un
po’ aumentata rispetto al 2011, dove avevamo il 30,2%, pari a un 31,6%. La materna ha
una spesa complessiva di 1.012.000, le entrate sono 399.000, pari ad una copertura del
39,4%, nel passato avevamo 35,9%.
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Servizio extrascuola. Abbiamo spese per 98.000 euro, totale entrate 47.000,
copertura pari al 48,4%, avevamo una copertura nel 2011 di 56,2%.
Pre e post scuola. Avevamo 60.000 euro di spesa, abbiamo una spesa di 60.000
euro, totale entrate 37.500, lo copriamo al 62,5%, contro il 75,5% del 2011.
Centro estivo. Non era coperto nel 2011, siamo passati ad un 81,6%, in quanto
abbiamo messo una spesa di 24.140 euro, le famiglie contribuiscono per 19.700.
Trasporto scolastico. Abbiamo una spesa complessiva di 154.000 euro, le entrate sono
65.100, la copertura è 42,2%, un po’ minore rispetto a quella dell’anno scorso, che era
42,4%. Nel 2012 si prevede un incremento delle tariffe a domanda individuale del 3%,
inferiore all’inflazione attuale. Inoltre si evidenza che la percentuale di copertura del costo
dei servizi previsti per legge nel 2012 rispetto il 2011 aumenta dal 68,6% al 69,3%. Quello
è quello reale, qui tenete conto di un’altra serie di parametri, che non vedete, perché c'è
tutta una serie di incidenze di costi di personale che lì non sono inseriti, ma di spese
generali che ovviamente ha l'Ente nella sua gestione complessiva, che vanno distribuite
poi all’interno dei singoli servizi.
Asilo nido. Abbiamo fatto qui gli esempi di tariffe, molte volte si sente parlare di
tariffe, si paga, non si paga, chi è che paga, come sono le esenzioni. Abbiamo voluto fare
un po’ di ordine in questa situazione, e queste tabelle sono piuttosto interessanti, anche
per quelle voci che tante volte vengono ascoltate forse in maniera inopinata anche dagli
addetti ai lavori. Tariffa 2011/12, passiamo ovviamente alla tariffa 2012/13. Fino a 3.500
euro abbiamo una tariffa di 50 euro; da 3.500 a 12.000 il 2,170% della dichiarazione ISEE
presentata, esattamente identica al 2013; da 12.000 a 20.000 l'abbiamo lasciato invariato,
pari al 2,245% dell’ISEE; da 20.000 a 26.000 abbiamo lasciato inalterato, cioè i 449 euro
sono riproposti anche nel 2012/13; abbiamo aumentato invece la fascia che va dai 26.000
ai 35.000 euro, cioè l’abbiamo portata da 485 euro a 494 euro, ed abbiamo aumentato
anche quelli che hanno un reddito di ISEE oltre 35.000 euro e che non presentano le
attestazioni, quindi la retta è passata da 550 a 561,25 euro. Le tariffe del servizio parttime sono stabilite applicando il 66,5% del servizio a tempo pieno e vengono determinate
con le stesse modalità sopra indicate. Non sono previste tariffe personalizzate a carico
delle singole famiglie non residenti. Specifiche convenzioni fra Comuni potranno
prevedere condizioni reciproche diverse da quelle sopra indicate.
Scuola per l’infanzia. Fino a 3.500 euro 35 euro; da 3.500 a 12.000, inalterato,
1,30% dell’ISEE; da 12.000 a 17.000 1,40% dell’ISEE, sempre inalterato; da 17.000 a
26.000 238 euro, sempre inalterato; da 26.000 a 35.000 passiamo da 249 a 252; oltre i
35.000, o per chi non presenta l'attestazione ISEE, da 290 siamo passati a 295,20.
Non sono anche
qui
previste
tariffe
personalizzate
a carico delle singole famiglie non residenti. Specifiche convenzioni fra Comuni potranno
prevedere condizioni reciproche diverse da quelle sopra indicate. Refezione scolastica.
Periodo gennaio–giugno 2012, conferma delle tariffe attuali. Dal mese di settembre 2012
la scuola elementare e materna statale senza merenda pomeridiana, la quota pasto
giornaliera passa a euro 5,15, con vigilanza con educatori comunali quota pasto
giornaliera 5,75.
Pre - post scuola ed extra scuola. Da gennaio a giugno 2012 asilo nido e scuola
materna comunale siamo a 158,81, a settembre/dicembre 2012 92,50, a gennaio/giugno
2013 passeremo a 163,75, per tutto il periodo ovviamente insieme, quindi va affrontato in
maniera complessiva. Scuola elementare e materna statale 137,63, 76,50 nel periodo
settembre/dicembre 2012, 141,75 per tutto il periodo; per estensione fino alle ore 18
179,98, 114,57, e passa a 185,50. Extra scuola, scuola secondaria di primo grado, da
71,50 passiamo a 73,75.
Per il solo pre-scuola o post-scuola si applica il 50% delle quote sopra stabilite.
Per la scuola dell’infanzia comunale e per l’asilo nido, per il solo prescuola, si applica il 40%, per il solo post- scuola il 60% delle quote sopra stabilite.
Centri estivi. Dal mese di giugno 2012 la tariffa fissa settimanale tempo pieno è
66,95 euro, la quota pasto giornaliera è 5,40 euro, pre e post a settimana 10,50; per il
18
solo pre o post si applica il 50% della quota sopra stabilita. Eventuali aperture ulteriori e
straordinarie nei mesi di agosto e settembre possono prevedere una tariffa che copra al
100% le corrispondenti spese.
Servizio integrativo al modulo scuola primaria De Amicis. Vi ricorderete che l’anno
scorso, per la grande richiesta sulla scuola a tempo pieno, abbiano istituito un servizio per
andare incontro alle esigenze dei cittadini. Dal mese di Settembre 2012 la tariffa fissa
mensile sarà di 53,00 euro, con la quota pasto giornaliera di 5,15 euro, quota IVA esclusa.
Per il mese di settembre si applica il 50% e per il mese di giugno il 30% della quota sopra
stabilita.
Trasporto scolastico. Gennaio–giugno 2012 conferma delle tariffe attuali; dal
mese di settembre 2012 elementari a tempo pieno, materne e medie inferiori tariffa
mensile 32,50 euro, accompagnamento post scuola scuole elementari De Amicis tariffa
mensile euro 16,50.
Questa tabella è un po’ più complicata, perché è quella dell’assistenza domiciliare.
Ve la potete guardare, non la illustro tutta, perché se la leggo comincio a farvi un po’ più
di confusione, ve la potete guardare con un attimo di calma. Sostanzialmente abbiamo la
maggiorazione di circa il 20% della retta max: questa è un po’ la sostanza che abbiamo
poto. Abbiamo colto l'occasione per fare anche qui un po’ di ordine, per fare capire e
comprendere quali sono le tariffe anche in essere.
Uso delle palestre in orario extra scolastico. Questa è una tariffa piuttosto
interessante, che è quella riferita soprattutto agli utenti che fanno capo alle varie
associazioni sportive.
Palestra di Via Conta e Centro Sportivo: dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22 la
quota orario è 7,75; dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e dalle 22 alle 23 euro 6,30; oltre
le 23 e la domenica 3 euro.
La Palestra Provinciale e Palestra di Poggetto: dal lunedì al venerdì dalle ore 18
alle 22 euro 6,35; dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e dalle 22 alle 23 euro 4,80; oltre le
23 e la domenica euro 2,35.
Palestra Centro Alice: dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22 euro 6,30; dal lunedì al
venerdì dalle 8 alle 18 e dalle 22 alle 23 euro 4,30; olle le 23 e la domenica euro 2,10.
Campo da calcetto di Via Conta euro 4 all’ora.
E’ previsto un abbattimento della tariffa del 30% per le seguenti società che
svolgono attività agonistica: Veni Basket, Pallavolo San Pietro e Basca Calcio.
Faccio notare, che magari così vedendo non vi dice molto, ma per chi di voi pratica
sport, anche solamente a livello amatoriale, e ha fatto un salto in qualche palestra dei
Comuni limitrofi, o del Comune di Bologna, si può tranquillamente rendere conto che
stiamo parlando di cifre assolutamente bassissime.
Trasporto anziani. Andata e ritorno dalle frazioni/zone rurali al capoluogo euro
4,00; andata e ritorno da San Pietro in Casale a Bentivoglio ed altri presidi del Distretto
Pianura Est euro 8,00; andata e ritorno da San Pietro per Bologna/Ferrara ed altri presidi
euro 13,50; andata e ritorno per percorsi da 80 a 120 km euro 25,00; dai 120 Km e oltre
euro 0,60 al Km. Riduzioni del 50%, a domanda, per i redditi ISEE pari od inferiori a euro
4.000,00 o per particolari situazioni socio-economiche valutate dall’assistente sociale
comunale. L’esenzione totale è prevista, con le stesse modalità, solo per gravi situazioni
socio-economiche.
Bilancio preventivo. Entrata e spese correnti. Consuntivo 2009: entrate 9.159.979
euro, spese per 8.727.494, con un delta di 431.885. Consuntivo 2010: 9.534.531 di
entrate, le spese 9.478.543, con un delta di 55.988. Consuntivo 2011: 8.775.246, spese
8.723.869, con un delta di 51.377. Previsione 2012: 9.808.000, spese per 9.184.725, per
un delta di 624.000, ovviamente fuori Piani di Zona.
Entrate correnti. Entrate tributarie del 2011: 5.506.000, 6.533.000,033, con un
delta di 1.026.000, più 18,6%. Trasferimento: da 483.954 passiamo a ulteriore
abbassamento a 272.250, con un delta negativo di 211.704, euro per un percentuale di
meno 43,8%. Entrate extra tributarie del 2011 da 2.784.000 a 3003.000 del 2012, con un
19
delta positivo di 219.000 euro, per un incremento percentuale di 7,9%. Entrate correnti
ordinarie: 8.775.246, nel 2012 9.808.725, per un delta positivo di 1.033.000, pari
all’11,8% in più. Abbiamo messo anche qui il raffronto con i Piani di Zona, perché così
potevamo tenerlo separato: i Piani di Zona nel 2011 avevano 3.335.948, alienazioni
destinate alla parte corrente 650.000, avanzo destinato alla parte corrente 99.000, il
complessivo diventava 12.860.000. Nel 2012 stessa questione, ovviamente non abbiamo
avanzo destinato alla parte corrente perché abbiamo fatto la scelta di cui sopra, abbiamo
entrate correnti per 12.203.448, un delta negativo di 657.000, pari al 5,1%. Ovviamente
qua incidevano molto i Piani di Zona.
Gli obiettivi sulla spesa corrente: mantenimento della quantità e qualità dei servizi,
aumentando meno dell’inflazione le tariffe dei servizi a domanda individuale; azzeramento
degli oneri di urbanizzazione sulla spesa corrente, con maggiori margini per effettuare
spese di investimento; manovra incentrata sull’adozione di idonee aliquote dell’IMU.
Spese correnti. Personale:
passiamo da 2.847.000 a 2.861.200 con un
incremento pari allo 0,5%. Acquisto di beni e servizi: da 142.360 passiamo a 170.780, pari
al 19,9% in più. Prestazioni di servizio passano da 3.663.348 a 3.961.656, pari all’8,1%.
L’utilizzo di beni di terzi passa da 109.885 a 133.218, più il 21,2%. Trasferimenti nel suo
complesso 1.085.000 nel 2011, e 1.028.721, meno 5,2%. Interessi passivi finanziari
diversi da 334.000 passiamo a 380.000. Quota capitale ammortamento mutui passa da
754.000 a 820.000, pari ad un incremento dell’8,7%. Imposte e tasse passano, purtroppo,
da 376.000 a 474.518 (ovviamente l’incremento IVA ha inciso parecchio), pari ad un delta
di 26%. Oneri straordinari: passiamo da circa 164.000 a 174.000 euro, pari ad un 6% in
più. Totale spese correnti dirette: da 9.478.000 siamo passati a 10.004.000, cioè pari a un
5,5%. I Piani di Zona hanno avuto un abbattimento da 3.000.000 a 2.198.723, quindi pari
a un meno 26,9%. Nel suo complesso la differenza fra i 12.486.682 e i 12.203.000 del
2011 è pari ad delta percentuale del meno 2,3%.
Spese di investimento 2011. Manutenzione straordinaria sedi: abbiamo speso
circa 100.000 euro con direttamente oneri diretti. Unione Reno Galliera: abbiamo investito
sull’Unione Reno Galliera 34.450 euro. Manutenzione straordinaria delle scuole (questa è
relativa a Maccaretolo) 62.910 euro. Acquisto arredi scolastici 2.353. Oneri diretti per
1.523. Acquisto libri biblioteche 7.000 euro, sempre per oneri diretti 7.000. Manutenzione
straordinaria cimiteri 78.000 euro, avanzo di amministrazione 2010. Trasferimento a
servizi religiosi 11.438 euro. Investimento per l'Ufficio di Piano (che è l'Ufficio Urbanistico)
16.353 euro, che arrivano tutti dalla Regione.
Investimenti 2012. Manutenzione straordinaria scuola media, di cui
all’interrogazione iniziale, 200.000 euro, avanzo 2010. Manutenzione straordinaria edifici
scolastici, ulteriore implemento di 100.000 euro, oneri diretti. Manutenzione straordinaria
strade e piazze 400.000 euro, derivanti da oneri diretti 200.000, avanzo 2010 200.000.
Ampliamento rete piste ciclabili, totale per 200.000 euro, 50.000 da diretti, 150.000 da
privati. Interventi Piani di Zona 135.000 euro, totalmente dalla Regione.
Sintesi del bilancio 2012. Entrate correnti 2011 12.111.000, entrate correnti 2012
12.007.000, un delta negativo di 103.000 euro. Spese correnti 12.486.682 nel 2011, nel
2012 12.203.448, meno 283.234. Avanzo applicato alla parte corrente 99 euro, zero nel
2012, pari a un decremento di 99.000 euro. Saldo della spesa corrente meno 275.000
euro nel 2011, meno 196.000 nel 2012, delta più 79.739. Entrate in conto capitale
1.381.000 nel 2011, nel 2012 1.296.000, meno 85.000. Spese in conto capitale 925.000
nel 2011, nel 2012 ce ne ritroviamo 1.600.000, 674.000 di incremento positivo. Avanzo
applicato al conto capitale 668.000 nel 2011, nel 2012 500.000, meno 168.000. Saldo in
conto capitale più 1.124.607 nel 2011, più 196.000 nel 2012, pari ad un decremento di
928.607 euro. Saldo totale, se andiamo a fare nel suo complesso, 848.868 nel 2011, zero
nel 2012.
Abbiamo finito. Come vedete la presentazione è stata piuttosto lunga. I Consiglieri
Comunali avranno il tempo di potersi studiare, oltre che questa, che penso che sia una
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sintesi che possa essere apprezzata da tutti, anche i documenti che saranno allegati al
bilancio.
Penso di poter di nuovo sottolineare i ringraziamenti alla struttura, perché ha reso
possibile questo tipo di presentazione, che penso sia assolutamente apprezzabile anche
per comprendere al meglio tutte le spese, e anche magari togliersi tanti dubbi e tante
illazioni, che tante volte si sentono in giro, o per piazza, o anche attraverso vari organi di
stampa.
Questa sera la presentazione è solo una presentazione, non ci sarà una
discussione, che vien ovviamente rimandata alla serata di approvazione del bilancio, che
è prevista per i primi giorni di maggio, più o meno, adesso dobbiamo fissare, ed
ovviamente anche la discussione che sarà possibile fare nell’approvazione del bilancio
consuntivo, che invece è prevista per il 26 aprile.
Io proporrei un break per un caffè, fra cinque minuti ci rivediamo. Se il pubblico
vuole rimanere anche per il resto del Consiglio Comunale.
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OGGETTO N. 4 - CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ARGELATO, BARICELLA,
BENTIVOGLIO, BUDRIO, CASTEL MAGGIORE, CASTELLO D’ARGILE, CASTENASO,
GALLIERA, GRANAROLO DELL’EMILIA, MALALBERGO, MINERBIO, MOLINELLA,
PIEVE DI CENTO, SAN GIORGIO DI PIANO, SAN PIETRO IN CASALE E L’AZIENDA
USL DI BOLOGNA -DISTRETTO DI COMMITTENZA E GARANZIA PIANURA EST,
PER LA GESTIONE E LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI RIENTRANTI NELLA
PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA DEL DISTRETTO PIANURA EST PERIODO
2012/2015. – deliberazione consiliare n.12.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La parola al Vice Sindaco Raimondi.
Vice Sindaco RAIMONDI RAFFAELLA
Con questa delibera non si cambia argomento, perché questa convenzione vuole
riprendere il filone del discorso appena affrontato sui Piani di Zona. La gestione e
realizzazione di progetti rientranti nella programmazione socio-sanitaria è proprio l’area di
competenza dei Piani di Zona, che sono stati appena illustrati in sede di bilancio, relativi al
nostro distretto Pianura Est.
Si chiede con questa delibera il rinnovo della convenzione che è in essere, è stata
prima in essere a livello sperimentale e via via consolidata attraverso Piani Attuativi da
dieci anni ormai, che vede appunto una stretta rete di servizi associati a livello di distretto
Pianura Est, che comprende appunto i 15 Comuni sopra citati e l’Azienda ASL di Bologna,
sul distretto appunto Pianura Est.
La delibera si rende necessaria perché l'attuale convenzione è scaduta alla fine
del 2001, attraverso quindi la progettazione sul programma attuativo 2012 dei servizi di
Piani di Zona, e l'istituzione degli interventi a programma per il triennio 2013-2014-2015,
appunto si rende necessario questo tipo di delibera.
Due cose velocemente per quanto riguarda i Piani di Zona. E’ stata appena
illustrata la parte di bilancio dei Piani di Zona che, per quando quanto riguarda il nostro
distretto Pianura Est, incide per circa 3 milioni di euro; sono 3 milioni di euro che,
attraverso trasferimenti per lo più regionali, ma anche su quote di diversa proporzione,
provinciali, comunali e su altri Enti, permettono ai nostri Comuni, organizzati appunto sul
sistema distrettuale, di rendere possibile la rete dei servizi di assistenza socio-sanitaria di
ogni tipologia: si è visto prima quelli che sono gli interventi relativi alla disabilità, piuttosto
che a problematiche relative al sostegno degli individui e delle famiglie colpite dalla crisi
economica, ma che investono ovviamente tutta la sfera della non autosufficienza in
generale. Quindi quando si parla di progetti di Piani di Zona si spazia dall’anziano assistito
a casa propria, quindi in assistenza domiciliare, fino al sostegno degli anziani nelle case
protette diurne, o case protette permanenti, fino ad arrivare a quelli che sono i servizi sulle
disabilità di ogni età, e a cadere fino ai bambini, all’infanzia quindi, sui progetti 0-6 anni.
Ci sono molti progetti anche relativi a quelli che sono i sostegni alle famiglie dal
punto di vista anche sociale, della rete. Come sapete i nostri Comuni si stanno
caratterizzando, proprio in virtù di quella curva demografica che prima veniva illustrata in
sede di bilancio, i nostri Comuni si stanno caratterizzando per una grandissima incidenza
di popolazione immigrata, ed immigrata intendo da altri Comuni sui nostri territori di
residenza, che quindi spesso mancano della rete parentale, spesso mancano quindi di
quelle strutture necessarie affinché sia possibile quella che è sempre stata la rete di cura
familiare tradizionalmente costituito dalla famiglia, costituito dalle singole persone che
appunto appartengono ai nuclei familiari tradizionali. Nel nostro territorio le famiglie sono
spesso monoparentali, quindi con un solo genitore o due genitori, o addirittura composti
proprio solamente da una o due persone. Ovviamente questa caratteristica dei nostri
territori rende quindi necessaria un’operazione molto forte di sostegno agli individui, alle
famiglie, anche in quelli che sono stati tradizionalmente invece i processi in cui le famiglie
facevano rete, quindi il sostegno all’infanzia, il sostegno a livello anche psicologico delle
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famiglia nel momento in cui ci sono delle difficoltà, disagio infantile, piuttosto che problemi
legati alle strutture della famiglia stessa, fino ad arrivare ai progetti che sono un po’ il fiore
all’occhiello di questi distretti, legati al sostegno delle famiglie affidatarie, delle famiglia
adottive, che ultimamente stanno diventando preponderanti rispetto ad altri sistemi sul
sostegno della promozione del benessere del bambino e prevenzione del disagio dei
nuclei familiari.
Questo sistema di servizi, entro cui poi si organizzano poi anche politiche giovanili,
soprattutto relative alla promozione del benessere dei giovani, ma anche al contrasto al
disagio giovanile, diventano rete nei nostri 15 Comuni sul sistema sociale. Il sistema
sanitario ovviamente aumenta la sua caratura, relativamente appunto al
convenzionamento con l’Azienda ASL di Bologna, con cui gestiamo questo tipo di
strutture e questo tipo di servizi.
Ultima cosa su questa convenzione da sottolineare è che, per quanto riguarda San
Pietro in Casale che, come è già stato spiegato, è Comune capofila, il Comune di San
Pietro in Casale ha in sede quindi l'ufficio dei Piani di Zona, a cui è affidata non solo
quindi la gestione dal punto di vista economico di questi servizi, ma anche
un’organizzazione per quelle che sono le istituzioni degli accreditamenti e delle strutture
socio-sanitarie, cioè l’operazione dell’ufficio dei Piani di Zona risulta fondamentale in
questo periodo delicatissimo, in cui le strutture di accoglienza di anziani, disabili, come vi
dicevo prima sia in diurno, sia in permanenza, devono presentare tutti i requisiti necessari
alla Regione per poter essere accreditati nel sistema socio-sanitario regionale; di
conseguenza il lavoro di questo ufficio dei Piani di Zona, che appunto ha sede a San
Pietro in Casale, diventa il punto cardine attraverso il quale noi riusciamo a dare le
garanzie del caso relativamente all’accreditamento delle strutture socio-sanitarie e dei
servizi agli anziani, ai disabili, che sono attivi sul nostro territorio.
Ribadisco che si chiede a questo Consiglio di approvare questa convenzione,
quindi il rinnovo in realtà di una convenzione che già da dieci anni è presente sul nostro
territorio, lega il nostro territorio di Pianura Est, per la progettazione del programma
attuativo 2012 e la realizzazione degli interventi e programmi per il triennio 2013/2015.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcuno vuole la parola? Frisario, prego.
Cons. FRISARIO SABINA
Noi come Gruppo siamo certamente favorevoli all’approvazione di questa delibera,
però mi piacerebbe cercare di far luce su quello che è il contenuto.
Ha detto giustamente l’Assessore Raimondi che si tratta del rinnovo di
convenzione, quindi oggi non andiamo a guardare nel merito la programmazione: una
programmazione che comunque viene fatta dall’ufficio, in armonia anche con il distretto
sanitario. Non si può certamente rinunciare ad una convenzione di questo genere, perché
permette, come abbiamo anche visto nell’illustrazione, una certa copertura finanziaria di
quello che è il welfare che comunque anche i Comuni devono gestire. Quindi per questo
motivo noi siamo a favore.
Vorrei però, da parte del nostro Gruppo, sollecitare l'Amministrazione perché in
sede di progettazione si lasci spazio, se non altro per l'informazione, a quelli che i nuovi
progetti inseriti nei Piani di Zona, oppure gli stessi come vengono fatti. Spiego per quale
motivo questa indicazione, cioè quella di rendere più partecipe anche la minoranza.
Perché? Personalmente lavoro in Azienda USL di Bologna, ormai, non possiamo più
chiamarla “la nostra Azienda”, e sempre più frequentemente come operatore, e anche
come utente, mi rendo conto che non è stato assolutamente un affare da parte dei nostri
territori della Provincia quello di essersi legati alle Aziende di Bologna, però è una scelta
questa qua che non è stata fatta né in queste sedi, né in sede provinciali, ma è stata fatta
dalla Regione. Questa scelta è stata fatta certamente per stendere il debito che l’Azienda
bolognese, ex bolognese, proprio quella cittadino, aveva, e in un certo senso tutti quelli
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che erano i nostri servizi di eccellenza, anche l’eccellenza di gestione, è stata ridotta per
parificare, anche dal punto di vista qualitativo, con quella di Bologna.
E’ un’osservazione che spesso viene fatta anche dagli utenti, dove i distretti tutti si
erano impegnati ad erogare gli stessi servizi come Azienda USL, quindi gli stessi servizi a
Bologna città, gli stessi servizi nella Provincia, in tutti i distretti rappresentati, il distretto
Pianura Est, Pianura Ovest, eccetera. Noi ci occupiamo del nostro, poi gli altri facciano
come credono. Non siamo ancora a questo livello, assolutamente. I nostri cittadini molto
spesso, anche per quanto riguarda le progettazioni dei Piani di Zona, soffrono rispetto alla
sede centrale, al distretto bolognese; soffrono perché - faccio un esempio che mi è più
caro - nella città di Bologna esiste un servizio Spazio Giovani, che è gestito dai Piani di
Zona; nei nostri territori lo Spazio Giovani non è presente.
Anche l’Assessore più volte ha enunciato i servizi erogati per gli anziani ed i
disabili. Io credo che molta attenzione, proprio in funzione anche di quella curva che
abbiamo visto cadere, si debba fare anche sulla fascia adolescenziale, ed è una fascia
che molto spesso vede i giovani (io conosco molto questo meccanismo perché lavoro
proprio in un servizio di pediatrica 0-18 anni, un servizio di pediatrica i comunità), vede
spesso i ragazzi adolescenti emigrare con la famiglia, o con un componente della
famiglia, addirittura presso i nonni e altro, perché effettivamente i nostri servizi, o
comunque l'attenzione verso questa fascia di popolazione è carente.
Siamo in un momento di crisi, in un momento in cui effettivamente dobbiamo
tagliare, ma almeno quelle risorse che ci sono ancora garantire, nonostante i meno che
abbiamo notato, credo che si debbano ottimizzare, si possano spalmare anche sulle fasce
adolescenziali.
Quindi il nostro voto al momento per la convenzione, perché crediamo nel welfare,
e soprattutto nel fatto che non ci si può organizzare da soli come Comune per mettere in
piedi qualunque servizio di questo tipo, però molta attenzione deve essere posta da parte
del nostro Comune, insieme agli altri, quindi sensibilizzare anche i Comuni con cui
andiamo a convenzionarci, su quelle che sono le attenzioni da porre nella
programmazione, proprio nell’impostazione del lavoro da fare per la fascia dei più giovani.
Grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro?
Cons. ALBERGHINI MARCO
Abbiamo scorso il testo della convenzione, cercando di capire come si svolge il
lavoro di programmazione, e fin qua è abbastanza chiaro. Come si svolge invece il lavoro
di verifica dell’attività dei Piani di Zona, degli organizzatori, è un po’ più difficile da capire,
cioè l'Ufficio di Piano è costituito da una struttura permanente composta da un
responsabile dell’Ufficio di Piano, e anche da un tavolo di coordinamento, integrazione e
raccordo. Il tavolo di coordinamento che svolge funzione di verifica è composto dai
responsabili dell’Ufficio di Piano, nonché poi da altre figure, come un Sindaco, da tre
Assessori dell’area servizi alla persona, e altre figure. Abbiamo l’impressione che l’attività
venga realizzata da persone, e venga verificata sostanzialmente dalle stesse persone.
Non siamo contrari all’attività dei Piani di zona, siamo un po’ perplessi su alcuni
argomenti, cioè la verifica dei benefici che sono determinati dall’attività dei Piani di Zona,
su alcuni argomenti probabilmente è evidente, su altre iniziative, faccio un esempio,
quelle sull’integrazione, credo che sia un po’ più difficile riuscire a trovare qual è il punto di
beneficio, e se il beneficio vale la candela, l'investimento e l’impegno.
Non siamo contrari, però per questa convenzione noi ci asteniamo.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro? Passarini, prego.
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Cons. PASSARINI SILVIA
Io condivido l’analisi che ha fatto la collega Frisario, soprattutto quando sottolinea
l'importanza di questo strumento, che effettivamente è molto importante, e volevo
sollecitare anche l’Amministrazione a dargli un maggiore apeel sul piano comunicativo,
perché penso che sia poco conosciuto.
Il mio intervento era prevalentemente orientato a fare una domanda di prospettiva
per il futuro di questi Piani di Zona. Oggi noi andiamo a rinnovare una convenzione per
un quadriennio, mi pare di avere capito. Questi Piani di Zona abbiamo visto che vivono di
contributi di organismi sovra-comunali, trasferimento da parte della Regione, delle
Province e di altri organismi. In un momento contingente, in cui il Governo taglia i
trasferimenti alle Regioni, conseguentemente c'è anche un taglio di trasferimenti dalle
Regioni ai Comuni: penso per esempio al fondo per la non autosufficienza.
La domanda è: qual è la prospettiva per questi Piani di Zona così importanti per la
nostra comunità? Comunque preannuncio il voto favorevole da parte del Gruppo.
Vice Sindaco RAIMONDI RAFFAELLA
Do qualche risposta. Innanzitutto rispetto alle sollecitazioni da parte della
Capogruppo Frisario e della Capogruppo Passarini, nelle prossime settimane inizierà l’iter
di progettazione per questo programma attuativo, per cui è possibile anche organizzare
una presentazione molto veloce su quelli che sono i servizi, quindi sia dal punto di vista
del bilancio interno dell’esercizio dei Piani di Zona, sia dal punto di vista dei servizi
erogati, quindi di conseguenza tradurre quella che è stata una mia presentazione teorica
in slide, e quindi avere un quadro anche più pratico, proprio come strumento da poter
presentare. Quello sicuramente, senza problemi.
Per quanto riguarda il discorso del fare di più su alcune fasce piuttosto che altre,
come diceva la Capogruppo Frisario è un discorso di ottimizzazione delle risorse, cioè è il
problema che tutti quanti avete sollevato: quale futuro a questi Piani di Zona, visto quello
che sta succedendo a livello nazionale? Il fondo nazionale per la non autosufficienza non
esiste più già da un paio di anni; il fondo regionale per la non autosufficienza al momento
non è messo in conto, perché la Regione fino all’anno scorso ha garantito un’amplissima
copertura di trasferimenti rispetto ai mancati trasferimenti nazionali, quindi facendosi
carico dei mancati trasferimenti nazionali ed erogando una dotazione sicuramente ampia
di trasferimenti; sul 2012 siamo abbastanza tranquilli, perché appunto viviamo di rendita;
sul 2013 c'è un grandissimo punto interrogativo, non lo nego, a partire proprio anche dai
servizi di base.
E’ di recente discussione il problema, ad esempio, sui trasferimenti per gli incentivi
ai nidi, comunque alla fascia dell’infanzia 0-3 e 0-6 anni. Al momento non sono previsti
trasferimenti regionali concreti dal punto di vista economico. E’ chiaro che è tutto in
itinere. Nel momento in cui dal Governo si avranno anche certe indicazioni, così come è
stato poi più volte sollecitato da parte degli Enti Locali e garantito da parte del Governo di
quello che sarà il sistema di welfare nazionale, riusciremo poi a cascata anche a capire
quello che sarà il destino del welfare dell’Emilia Romagna, e di conseguenza dei nostri
territori.
Al momento, purtroppo, confermo questa premura che da più parti è venuta di
capire bene quale futuro ci può essere rispetto soprattutto al sistema sanitario.
Rispetto al sistema sociale la rete che si è creata, e comunque un radicamento sul
territorio di strutture, quindi anche di rete, sicuramente ci permette anche di essere più
tranquilli, soprattutto per quello che riguarda la parte relativa al sociale, quindi ai servizi
sociali, all’aiuto alle famiglie, nel senso che spiegavo prima.
Per quanto riguarda invece la parte sanitaria, sicuramente al momento siamo in
difficoltà per l'anno prossimo, cioè per quello che sarà il 2013 non abbiamo assolutamente
dati per poter far quadrare le cose.
Per quanto riguarda la domanda di Alberghini sulla verifica dei risultati, ho capito
che cosa apparentemente sembrerebbe questo sistema: i controllati e i controllori
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sembrano le stesse figure. Le posso garantire che se da un lato i progetti nascono per
un’idea politica, e dall’altro vengono messi in pratica da un gruppo che è misto tecnicopolitico, la verifica c'è, e spesso porta a grandissimi cambiamenti sui progetti. A livello di
tavolo distrettuale, o su aree tematiche, o tavolo distrettuale dei Sindaci, spesso e
volentieri si è rimesso mano più volte a singoli progetti, alla fattibilità di singoli progetti, e
anche alla loro efficacia, al loro ritorno sul territorio. E’ un’operazione che molto spesso,
soprattutto negli ultimi anni in cui contiamo gli euro, facciamo periodicamente, ed è una
verifica che noi per primi riteniamo utile, proprio per garantire la qualità dei servizi, anche
a fronte, come abbiamo visto, di un calo di risorse che nell’ultimo periodo è abbastanza
importante. Quindi da questo punto di vista, almeno per quello che riguarda i tavoli a cui io
partecipo, che sono quelli relativi al welfare in generale sui Piani di Zona, posso garantire
che c'è un lavoro costante di verifica e di monitoraggio, anche se apparentemente il
sistema sembra chiuso, non lo è assolutamente.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Due considerazioni: una nei confronti delle sollecitazioni poste dalla Consigliera
Frisario, perché mi viene spontaneo un ragionamento un po’ più complessivo sull’ASL
unica di Bologna. E’ ovvio che un po’ le questioni che avete toccato tutti di tagli,
trasferimenti, complicazioni nel reperimento delle risorse, ci pone una questione di
attenzione nei confronti di un’area molto più vasta.
Già il distretto socio-sanitario è stato un grosso passo in avanti, nel senso che
abbiamo finalmente fatto una serie di politiche comuni su una serie di emergenze sociali,
eccetera, eccetera. Penso che pian piano ci dovremmo cominciare ad interrogare in
generale su un ruolo molto più ampio di tutto il territorio. L'abbiamo iniziato a fare un po’,
centra a margine, ma va considerato anche in questo, perché uno dei tavoli del piano
strategico metropolitano è proprio quello del welfare, ed è stato detto lì, ed è stato detto
da vari - tra cui anch'io - nella conferenza metropolitana, che lanciava il piano strategico
metropolitano, che la sfida la vinciamo solo se noi cominciamo a pensare come i
bolognesi, e Bologna comincia a pensare sempre come i bolognesi; noi l’abbiamo fatto un
po’ più spesso, Bologna deve cominciare a pensare che il territorio metropolitano non è
solo ed esclusivamente Bologna-centrico, ma è un territorio pieno di risorse, di
problematiche, perché ci sono anche quelle, che devono essere affrontate tutte insieme, e
se le affrontiamo tutte insieme possiamo anche tentare di vincerla, anche perché la
visione metropolitana è una vision totalmente europea, cioè il livello di governo di questi
territori non potrà più essere quello che abbiamo in mente, o che abbiamo avuto in mente
fino all’altro giorno. E’ un modello, purtroppo, volenti o nolenti, perdente, perché se non ce
la facciamo noi questa riflessione ci sarà qualcuno, un qualche tecnico, che ce la farà. E
quindi è un tema che è meglio che ci poniamo.
Il ragionamento complessivo deve essere un ragionamento complessivo fatto sul
territorio, non può essere solamente un interesse del proprio angolino, della propria ottica
comunale amministrativa, ma deve essere una roba fatta in prospettiva più ampia, e
questo bisogna sempre tenerlo a mente quando ragioniamo di questi termini, di queste
convenzioni, ribadendo con forza che siamo una parte importante della sanità e del
welfare bolognese, e questo non ce lo dobbiamo dimenticare, non lo dobbiamo far
dimenticare, ma vi posso assicurare che sia il Presidente della Conferenza Distrettuale
dei Sindaci, che era abbastanza agguerrito, perché è a scadenza di mandato, ma anche il
Vice Presidente che lo sostituirà è una persona che ci tiene, ma in generale tutti i Sindaci,
di qualunque partito (in questo caso ovviamente ce ne sono di più di un partito di sinistra,
ce ne è uno sol della PDL) sono attenti a questa cosa qua, e le verifiche, e soprattutto le
rivendicazioni, se le vogliamo chiamare in questa maniera, sono sempre fatte anche nei
confronti dell’Assessorato Provinciale, comunque in generale del Comune di Bologna,
quindi teniamolo bene a mente.
La Raffaella è stata molto precisa, ha dato anche una risposta molto
soddisfacente, secondo me, nei confronti delle considerazioni che ha fatto Alberghini. Non
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voglio fare ovviamente polemica, perché non è il caso, anche visto la tranquillità
dell’argomento, ma invito a fare un po’ di considerazioni e di andare a vedere nello
specifico, invito tutti i Consiglieri, colgo l'occasione dell’intervento di Alberghini, ma invito
tutti i Consiglieri a fare due chiacchiere con il Direttore dei Piani di Zona, che mi
piacerebbe sapere quanti sanno esattamente chi è, e che è una realtà presente sul nostro
territorio, e che è una forza che il Comune di San Pietro in Casale ha messo a
disposizione gratuitamente, che è la prima persona da interrogare in queste situazioni, ma
non per lasciargli in mano chissà quale potere, ma perché è sicuramente una risorsa ed è
una persona che può dare una serie di risposte e togliere i dubbi di legittimità, di
attenzione, perché conoscere alcuni meccanismi che avvengono dentro i Piani di Zona,
che vengono gestiti parte dal livello tecnico della struttura stessa dei Piani di Zona, parte
dal livello politico, attraverso la Conferenza dei Sindaci, che ha delegato poi a sua volta
ad una serie di personaggi controlli e attenzione, può essere importante. Tra l'altro devo
dire che la persona è sempre molto disponibile, le Commissioni Consiliari possono anche
essere organizzate in questo termine, quindi da questo punto vi faccio una sollecitazione,
e qui la piccola nota polemica, non rivolta tanto a quella diretta di Commissione, perché
ovviamente ha sempre operato nei termini giusti, ma quello dell’utilizzo di queste
Commissioni.
Le Commissioni servono proprio per fare conoscenza di queste situazioni. La
richiesta, come da regolamento, può essere fatta da qualsiasi Consigliere di una
Commissione: si rivolge al Presidente della Commissione, il Presidente della
Commissione, sentito il Sindaco, chiama la Commissione, ed eventualmente il Direttore
dei Piani di Zona a rendicontare tutto quello che i Consiglieri Comunali chiedono e
ritengono opportuno. Tre anni sono passati praticamente, ed io queste cose - devo dirlo
onestamente - le ho visto un po’ sollecitate dalla maggioranza e dal PDL, devo dirlo
onestamente Alberghini, ma senza tono polemico, la sua dimissione dalla Presidenza
della Commissione è esattamente in controtendenza rispetto alle giuste considerazioni
che ha fatto in questa serata nei confronti dei Piani di Zona.
Gli strumenti di conoscenza ci sono, mi riallaccio anche all’interrogazione che ha
fatto all’inizio, e possono essere utilizzati per comprendere al meglio; errori ce ne possono
essere, considerazioni se ne possono fare. In questo modo penso che tutti noi svolgiamo
al meglio il nostro lavoro, perché le possibilità in questa Amministrazione Comunale, ma
in generale nel nostro modo di intendere la politica, c'è, e ci sono, e continueranno ad
esserci. Dichiarazioni di voto.
Cons. FRISARIO SABINA
Ho già annunciato prima che noi saremo favorevole a questa convenzione. Voglio
semplicemente sottolineare, quando si parla di risorse, almeno quando io parlo di risorse,
non intendo sempre solo risorse economiche, intendo anche risorse umane; risorse
umane che nei Piani di Zona devono essere un attimo reperite, sia nell’ambiente sanitario,
sia nell’ambiente amministrativo, perché si chiama rete proprio per questo.
Voglio portare giusto un esempio, perché nella nostra ottica c'è l’azienda
metropolitana, sia chiaro, però la sensazione che siamo stati messi un po’ tutti insieme
quasi per fare da modello ai bolognesi, è una sensazione che ho, ma è documentabile.
Se Lei pensa che un operatore di pediatrica di comunità a San Pietro vaccina in
una seduta dalle 9 alle 13 33 bambini in uno standard, almeno 33 inviti, e a Bologna
siamo ad un livello di 7 nella stessa fascia oraria. Allora è vero che l'attività vaccinale non
centra con i Piani di Zona, però è vero che l’operatore di pediatria di comunità può essere
messo a disposizione per quelle fasce 0-18, per degli sportelli di ascolto, di giovani, o così
via. Perché non lo può fare nel nostro territorio? Perché non c'è? Perché è impegnato a
fare del l’altro. Quindi se l’ottica metropolitana è veramente metropolitana, si bilancino un
po’ le cose.
Il mio invito è quello di andare a guardare un attimo, non prendere semplicemente
per oro colato quello che un direttore di distretto dice, perché il direttore di distretto ha tutti
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i motivi, i buoni motivi, le buon intenzioni per mettere in luce il proprio lavoro, però bisogna
andare a fare, purtroppo, il confronto con gli altri distretti, che hanno a volte anche
maggiori trasferimenti di noi, sia in risorse umane, e sia in risorse economiche.
Quindi la sollecitazione da parte mia è quella di andare a volte a verificare se
quello che si dice non si possa fare, non si possa fare davvero perché mancano davvero
le risorse, o perché sono male utilizzate in uno dei distretti rappresentativi. Solo questo,
non è una polemica sterile, ma sono dati di fatto verificabili anche dalle statistiche di
produzione, così si chiamano ormai anche nell’attività pubblica sanitaria, fa pena usare
questo termine, però attività produttiva, e quindi è verificabile mettendo a confronto i dati
del distretto Pianura Est, i dati del distretto cittadino ed i dati del distretto Pianura Ovest;
se si mettono a confronto questi dati spesso ci si rende conto che la città gode ancora di
molti privilegi, quindi non siamo noi della Provincia a non avere l’area metropolitana, noi
abbiamo a volte anche da insegnare. Grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro per le dichiarazioni di voto? Metto ai voti. Chi è favorevole?
Contrari? Astenuti? Astenuto il Gruppo Consenso Comune.
Vi chiedo di votare l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti?
Come sopra.
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OGGETTO N. 6 –
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DI UNA
COMMISSIONE TEMPORANEA PER IL MONITORAGGIO DEGLI IMPIANTI DI
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E TRATTAMENTO RIFIUTI:
REVISIONE." – deliberazione consiliare n.14.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La parola al dottor Andreotti.
Ass. ANDREOTTI LUCA
Dovreste avere già ricevuto tutti questa proposta di regolamento per la
costituzione della Commissione temporanea per il monitoraggio, quindi è un tentativo di
migliorare comunque il regolamento precedente. E’ già stato condiviso in diverse
occasioni, quindi in almeno altre due Commissioni.
Do una lettura dei punti più importanti, per riassumere un po’ i cambiamenti o i
punti salienti. La Commissione è ancora composta da 11 membri, non è stato ritenuto di
cambiare questo numero, in particolare 2 Consiglieri eletti nelle liste di maggioranza, 2
nelle liste di minoranza e 7 membri scelti tra i cittadini, quindi sono scelti dal Sindaco tra i
cittadini che ne abbiano formulato specifica richiesta, con particolare attenzione a chi sia
residente in zone oggetto degli impianti di monitoraggio, e tra i rappresentanti quindi dei
comitati spontanei sorti nel territorio, che abbiano manifestato l'interesse di far parte della
Commissione.
Alla Commissione hanno diritto a partecipare senza voto ed in forma permanente il
Sindaco, l’Assessore delegato alla materia, il responsabile del Servizio Ambiente del
Comune di San Pietro, i Capigruppo Consiliari, il Presidente della Commissione Ambiente
e gli uditori; gli uditori sono tutta la cittadinanza che abbia il desiderio, essendo la
Commissione aperta al pubblico, di venire a partecipare al dibattito e ai lavori della
Commissione.
Alcune differenze sono nella figura del Presidente e del Vice Presidente. Il Vice
Presidente era una figura che non era presente precedentemente. Riassumendo
velocemente al Presidente compete la rappresentanza della stessa, la convocazione della
Commissione ogni qualvolta lo ritenga opportuno, e comunque almeno una volta all’anno.
La convocazione della Commissione avviene entro e non oltre cinque giorni, su richiesta
di almeno due componenti della stessa, o del Sindaco, o dell’Assessore delegato in
materia.
Una novità: in caso d’urgenza il Sindaco o l’Assessore delegato in materia
possono richiedere la convocazione, indipendentemente da tale preavviso di tempo,
quindi anche se ci sono delle comunicazioni urgenti ci siamo sentiti di inserire questa
novità.
Sempre al Presidente compete l’accertamento della validità delle sedute della
Commissione; le decisioni vanno assunte a maggioranza dei presenti. Al Presidente
compete la richiesta all’Amministrazione, che se ne farà carico direttamente, di invitare
titolari, o responsabili, o esperti del settore di impianti di produzione di energia da fonti
rinnovabili, trattamento e gestione rifiuti di qualsivoglia natura presenti sul territorio del
Comune di San Pietro in Casale, per partecipare ai lavori della Commissione con compiti
di relatore per gli aspetti tecnico-operativi dell’impianto oggetto in esame.
Sempre al Presidente compete la promozione, su incarico o delega della
Commissione, gli incontri con la popolazione per l'informazione sul funzionamento degli
impianti, e in generale sul tema smaltimento e gestione rifiuti e impianti da fonti
rinnovabili.
La Commissione di norma promuove almeno una riunione all’anno per relazionare
la propria attività ai cittadini, quindi sono incontri pubblici.
Al Presidente compete l’individuazione di un membro della Commissione stessa
che svolga la funzione di segretario verbalizzante. Il segretario incaricato della redazione
del verbale, dopo la redazione, si adopera all’invio dello stesso a tutti i componenti aventi
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diritto, e nella seduta successiva si provvede all’approvazione e alla pubblicazione nel
web, quindi nel sito dell’Amministrazione, del verbale.
Al Presidente compete disciplinare la durata e le modalità degli interventi verbali
dei membri effettivi e degli uditori, poi vediamo le possibilità di intervento dei membri
uditori.
Al Presidente compete la partecipazione di tavoli tecnici convocati
dall’Amministrazione Comunale, come ad esempio il recente tavolo tecnico per l’impianto
di compostaggio, che ha cominciato i suoi lavori da poco.
I lavori della Commissione si svolgono di norma presso la sede municipale: questo
può variare, perché ad esempio negli incontri con la popolazione naturalmente potremmo
scegliere modalità differenti per relazionare ai cittadini sui lavori della Commissione.
Finalità e funzioni. La Commissione ha la funzione di promuovere, attraverso gli
Enti preposti, tutte le attività di monitoraggio, verifica e vigilanza sull’iter autorizzativo e sul
funzionamento degli impianti oggetto del presente regolamento. Detta funzione viene
esercitata attraverso il rispetto delle prescrizioni dettate dai competenti organi comunali,
provinciali e regionali, che hanno espresso ed esprimeranno parere sugli impianti e delle
altre norme previste dalle leggi vigenti in materia.
Poteri della Commissione. La Commissione, tramite il Presidente, può richiedere
copia di tutta la documentazione inerente gli impianti depositati in Comune, o presso altri
Enti nel rispetto delle normative; richiedere spiegazioni e chiarimenti al personale tecnico
dei gestori degli impianti; presenziare senza diritto di voto alla Conferenza dei Servizi;
comunicare all’Amministrazione, che se ne farà carico di segnalare agli Enti preposti per i
controlli, eventuali problematiche da essi verificabili in maniera tempestiva, dando
riscontro scritto alla Commissione del sopralluogo; accedere in sicurezza agli impianti per
effettuare i sopralluoghi e verifiche, previa autorizzazione della proprietà. Sarà compito
dell’Amministrazione richiedere ai responsabili degli impianti la disponibilità in tal senso.
La Commissione, su richiesta della maggioranza dei componenti (quindi 6 su 11),
può chiedere l’inserimento nell’ordine del giorno della Commissione Consiliare
competente, la trattazione di uno specifico argomento inerente gli impianti. La
Commissione può altresì valutare, di concerto con l'Amministrazione Comunale,
l’opportunità di avvalersi di figure tecniche per la valutazione di specifiche tematiche: era
già inserito prima.
Utilizzo della documentazione. La divulgazione dei materiali e delle
documentazioni pervenuti o creati dalla Commissione stessa è permessa esclusivamente
nel caso essi siano di carattere pubblico. Non sarà permessa la registrazione audio delle
sedute, se non dopo espresso assenso del Presidente, precedute dall’unanime volontà,
manifestata con votazione a scrutinio palese dei membri della Commissione.
Delle registrazioni è consentito il solo uso privato, e non avranno valore di verbale
ufficiale. Qui vorrei fare un veloce commento: io credo che la parte politica auspichi, e non
abbia proprio nessun problema, anzi sia favorevolissima alla registrazione delle sedute e
alla divulgazione. Io credo che dobbiamo concentrarsi un attimo sui diritti dei sette
cittadini, che non possono essere costretti ad essere registrati, se non danno loro
l'assenso. Quindi l’utilizzo delle registrazioni come metodo di divulgazione io lo auspico
non come valore di verbale ufficiale, in quanto questo rimane in forma scritta, però resto
del parere che debba essere acconsentito da tutti i membri della Commissione, quindi i
cittadini.
L’accesso all’indirizzo di posta elettronica, che è stato creato dalla Commissione
stessa e del materiale presente sotto forma di file immagazzinati ed accessibili tramite
password via web, è permesso ai soli membri effettivi della Commissione. Spiego un po’ a
tutti: esiste uno spazio virtuale dove i membri della Commissione si scambiano dati,
anche di dimensioni considerevoli, in modo da velocizzare i lavori, quindi è possibile per i
membri immettere documenti, accessibili poi da tutti gli altri membri.
Diritti e doveri degli uditori. I componenti uditori hanno il diritto ad essere informati
delle modalità ed occasioni in cui la Commissione si riunisce e ad essere presenti durante
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tali occasioni. Non esercitano diritto di voto, ed il diritto di parola è concesso loro previo
assenso del Presidente stesso. Possono portare specifiche richieste e documentazioni
direttamente al Presidente, che avrà facoltà di inserirle nell’ordine del giorno della seduta
dei lavori, ed eventualmente dargli il diritto di parola per presentarli.
Direi che l’ultima parte non è essenziale.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcuno vuole la parola? Alberghini, prego.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Per certi aspetti considero questa Commissione, la Commissione di monitoraggio,
una farsa. Per certi aspetti la considero una farsa, ma non ho mai dato le dimissioni,
contrariamente da quello che è uscito su un volantino del PD locale, che mi ha dato
dimissionario. Non ho dato le dimissioni, e rimarrò dentro questa Commissione.
Non credo alle funzioni, rimango dentro. Partecipiamo al voto, ma ci asteniamo
sul parere di questo regolamento.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Diciamo che non fa una cosa diversa dal solito! Qualcun altro? Margiotta, prego.
Cons. MARGIOTTA LADISLAO
Volevo innanzitutto sottolineare un fatto, a mio avviso positivo, di questo
regolamento, che sempre a nostro avviso ha recepito alcune delle osservazioni che sono
state fatte e delle proposte fatte in sede di Commissione, sia da membri della
Commissione, ma anche suggerite da uditori e da cittadini partecipanti alla Commissione
stessa, non solo da parte di Consiglieri Comunali, quindi questo va nella direzione di
regolamentare meglio il funzionamento della Commissione, perché, come si diceva, tutto
è migliorabile, l’esperienza è servita e, da quello che abbiamo visto, sono state recepite
molte delle osservazioni.
L’unica cosa che mi sento di ribadire e di proporre, come avevamo già fatto
sempre in sede di Commissione, è un meccanismo di convocazione leggermente non
diverso, ma un po’ più stringente, nel senso della proposta di una doppia convocazione: la
convocazione in prima seduta, dove è necessaria la presenza, perché la seduta abbia
valore, della metà più uno dei componenti la Commissione; e la seconda convocazione,
nel caso la prima vada deserta, o non sia presente il numero legale, a distanza di pochi
giorni dalla prima. Questo perché? E’ un meccanismo che viene adottato in diversi ordini
anche professionali, come quello di cui faccio parte, ma non solo il mio, addirittura viene
adottato a livello anche di grossi apparati condominiali.
Perché? La seconda convocazione è necessaria quando la prima appunto va
deserta, oppure non ha numero legale, perché nella seconda poi è sufficiente, perché le
decisioni vengano prese, la maggioranza, cioè il voto della maggioranza dei presenti, il
ché vuol dire che nella seconda convocazione la maggioranza di quelli che sono presenti,
anche se non sarebbe il numero legale della prima, può decidere. Questo, per
esperienza, ha sempre, sempre comportato che le prime convocazioni - ci possono
essere tutti i problemi di questo mondo - spesso vanno deserte; nella seconda c'è quasi
sempre anche addirittura il numero legale, perché, pur di non far decidere a chi è meno
della metà, gli altri vengono, perché io se dico “la prossima volta non ci vengo”, ma 3
persone decidono per 11, ed io devo starci perché il regolamento lo dice, la seconda
volta mi presento. Posso avere i miei problemi alla prima, faccio in modo alla seconda di
non mancare. Questa è un’esperienza che consente sicuramente, se non in prima, ma in
seconda convocazione, di prendere poi delle decisioni.
Questo secondo me anche aiuta a responsabilizzare tutti i membri della
Commissione, perché posso capire che in prima seduta qualcuno possa avere dei
problemi o mancare, o addirittura preferire fare altro, ma sapendo che nella seconda
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seduta, anche se lui non viene, il suo voto può contare o non contare, questo cambia le
cose. Quindi suggerirei come emendamento questo emendamento, cioè inserire la
possibilità di doppia convocazione; poi stabilire in sede di Commissione magari la
distanza fra la prima e la seconda, quello è un dato che si può affrontare anche in sede
proprio di prima convocazione.
Ass. ANDREOTTI LUCA
Io non ho esperienza per questa modalità, non ho nulla in contrario, adesso che
l’ho finalmente capita, però alla fine sono dieci componenti, perché il Presidente convoca,
quindi con se stesso sarà d’accordo, quindi per dieci persone è necessario questa doppia
convocazione? Mi sembra di capire che vada bene per numeri elevati, però in generale
non ho nulla in contrario. Se chi ha più esperienza di questo tipo ha visto che funziona
come modalità, per me può essere inserito.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io credo che questa Commissione ha fallito, perché uno dei punti importanti della
vecchia Commissione era al punto 5, esprimere parere non vincolante sulla richiesta di
nuovi impianti. La notizia proprio che ieri la Dimirgas ha avuto l’approvazione del terzo
impianto ne è una dimostrazione del fallimento, cioè chi ha lavorato all’interno di questa
Commissione non ha potuto incidere sulle decisioni da parte della Provincia; poi
praticamente il Sindaco e l’Assessore hanno dato parere favorevole in sede della
Conferenza dei Servizi, per cui alla fine il parere della Commissione non è stato
sicuramente tenuto in conto, anche perché all’interno della Commissione, fino a quando io
ho partecipato, vi era una maggioranza nettamente negativa a nuovi impianti.
Questa maggioranza poi via via è andata a scemare. Perché? Perché alcuni
componenti della Commissione si sono dimessi, tra cui anche il sottoscritto. Il sottoscritto
si è dimesso dopo che ha avuto notizia che il 29 febbraio il Sindaco e l’Assessore
avevano dato parere favorevole; ma prima del sottoscritto si erano dimessi i componenti
del Comitato Rubizzano San Pietro senza puzza, che avevano mandato un documento,
che io qui non voglio leggervi, però mi fa piacere leggere qualche frase, non di tutti, ma di
un rappresentante, del signor Balboni, che è un componente della Commissione, che è un
agricoltore.
Lui il 21.02.2011 ha mandato al Presidente della Commissione questa lettera: “Nel
comunicare a Lei e ai componenti della Commissione di monitoraggio le mie dimissioni,
desidererei spiegarne anche le motivazioni, appellandomi alla Vostra pazienza. Sono
agricoltore, più abituato al fare che al dire, illuso da una speranza di cambiamento di chi
prende decisioni sul nostro territorio, ma che ha dovuto ricredersi dopo questa
esperienza, seppur breve. Giochi e giochini che si facevano una volta continuano in modo
ancora più sottile, e perciò più difficile da capire, non rendendosi conto dello scempio che
viene arrecato in tanti modi al territorio e all’agricoltura. Si continua a cementificare terreni
che non torneranno mai più a produrre cibo, e per ultimo quello che non era ancora
riuscito a nessuno, l’oro degli Aztechi, il mais, trasformato in m., e chi si autoassolve poi
andando a fare la spesa a chilometro zero. Ricordo, a chi si fosse dimenticato, o perché è
giovane, o non lo sa, che fino a 40 anni fa eravamo primi esportatori in Europa di prodotti
agricoli, e restavano in eccedenza; ora siamo all’assurdo: importiamo anche il pane. Mi
auguro che il buon senso torni a prevalere sugli interessi nelle decisioni future per poter
salvare quel poco di agricoltura che resta”.
Questa era la lettera di Balboni, che io ho voluto questa sera leggervi, per farvi
capire qual è l’idea degli agricoltori della gente che si è vista nel proprio territorio
impiantare diversi impianti a biogas, che porteranno solamente sfacelo.
Se andiamo ad analizzare questo nuovo regolamento, io credo che questo nuovo
regolamento peggiorerà, perché io credo che della Commissione il Sindaco non ne abbia
bisogno, perché le decisioni le può prendere tranquillamente, indipendentemente dalla
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Commissione, come le ha prese. Però, se vogliamo fare una Commissione, la
Commissione deve essere almeno almeno un po’ democratica.
Andiamo a vedere i punti che sono stati cambiati rispetto al vecchio regolamento.
Intanto compare che prima c'era un comitato che eleggeva 4 membri, adesso li elegge
tutti il Sindaco, cioè è il Sindaco che decide, per cui avrà la possibilità di avere la
maggioranza assoluta, chiaramente avendo il consenso dei suoi scelti, più la
maggioranza, e forse anche parte della minoranza. Bell’esempio di democrazia!
Poi dice che sceglie all’interno dei comitati spontanei presenti sul territorio che
abbiano manifestato l'interesse alla nomina attraverso una formale istanza, debitamente
sottoscritta da tutti gli aderenti, cioè tutti gli aderenti ad un comitato, magari sono 500
persone, devono sottoscrivere, perché altrimenti lui non li può scegliere? Non lo so, è un
dubbio che mi viene.
Poi al punto c) della Presidenza, convocazione e durata, la convocazione della
Commissione entro e non oltre cinque giorni, su richiesta di almeno due componenti della
stessa, o del Sindaco, o dell’Assessore. Prima era il Presidente che decretava che ci
fosse una seduta di Commissione, adesso il Sindaco o l’Assessore può tranquillamente
convocare.
L’accertamento della verità delle sedute della Commissione, le decisioni vanno
assunte a maggioranza dei presenti, cioè noi siamo in una Commissione di tre persone, e
tre persone decidono; mentre prima ci voleva la maggioranza di 6 su 11, adesso
l'accertamento della verità delle sedute della Commissione, le decisioni vanno assunte a
maggioranza dei presenti, cioè praticamente all’interno di questa Commissione, se si
riuniscono in tre, in tre decidono.
La Commissione di norma promuove almeno una riunione all’anno; prima erano
previste almeno due riunioni, perché era importante relazionare ai cittadino. Adesso
riduciamo, perché così, meno abbiamo a che fare con i cittadini, forse meglio è.
Poi dice disciplinare la durata e la modalità degli interventi verbali dei membri
effettivi e degli uditori. L’articolo 7 parla solo degli uditori, quindi la durata dei membri
effettivi? Forse qua bisognerebbe fare qualche correzione.
Sui poteri della Commissione, al punto 2 c'era “richiedere spiegazioni e
chiarimenti al personale tecnico di gestione degli impianti”, nel vecchio regolamento c'era
scritto “in forma scritta”. La forma scritta è passata, cioè noi andiamo a chiedere a questi
gestori degli impianti, loro ci rispondono, non c'è bisogno che ce lo scrivono perché siamo
tranquilli.
Poi nei poteri della Commissione c'era un punto 7, che prevedeva “proporre con
motivata istanza l’analisi dei campioni”, ed è stato eliminato, cioè se la Commissione
voleva chiedere un’analisi di campioni non lo può chiedere più.
In ultimo, non saranno permesse le registrazioni audio delle sedute. Non
commento.
Per ultimo ancora, se qualcuno del Consiglio Comunale si dimette, non è che il
Consiglio Comunale lo surroga e lo vota di nuovo, basta il suo Capogruppo che decide, lo
comunità al Consiglio Comunale e lo sostituisce direttamente il Capogruppo. Questo è un
bel concentrato di democrazia!
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Qua c'è scritto che il Capogruppo del dimissionario provvederà ad una nuova
individuazione, che sarà comunicata al Sindaco, che lo surroga, e la successiva
comunicazione al Consiglio Comunale, cioè significa che il Capogruppo decide di
nominare chi deve sostituire, il Sindaco lo comunità al Consiglio Comunale, ed il Consiglio
Comunale ne prende atto, cioè non lo vota più.
Intervento fuori microfono non udibile.
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Cons. VIRZI’ SALVATORE
No, non è così. Io mi sono dimesso e adesso voi nominerete la persona che mi
sostituisce
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Uno per volta. Ha finito?
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io ho finito. Credo che questo regolamento è un regolamento solamente per avere
una giustificazione e per portare avanti un qualcosa che dica alla gente “abbiamo una
Commissione di monitoraggio”. E’ chiaro che se non avessimo avuto gli impianti non
avevamo bisogno di Commissioni: più impianti abbiamo, più abbiamo bisogno di strumenti
per poter controllare e verificare, ma credo che questo non sia uno strumento, è uno
strumento peggiorativo rispetto al regolamento precedente, e per questo io voterò contro.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Prego Consigliera Frisario.
Cons. FRISARIO SABINA
Io voglio riassumere un po’ di tanta demagogia e di tanta falsità, perché ci sono
delle cose che non hanno una doppia verità e non hanno più facce, ne hanno una sola.
Comincerei da dove? Dai primi interventi. Intanto condivido l’intervento di Margiotta, un
intervento fatto anche da me nell’ultima Commissione, l’Assessore giustamente non ne
aveva colto il senso della doppia convocazione, noi mandiamo questo regolamento
perché siamo sempre più convinti, dottor Virzì, che chi è assente ha sempre torto, e chi è
distratto ha torto ancora di più, ha torto doppio. Questo glielo dico perché in passato,
prima che si facesse promotore di qualche movimento, che non ho ancora ben capito qual
è, perché la trovo collocato nella maggioranza, la sento combattere all’interno della
maggioranza, anzi questa sera la ringrazio perché mi ha tolto il peso di dover fare una
interrogazione, perché ha presentato un’interrogazione al Sindaco chiedendo quali erano
le motivazioni per cui è stato sempre - almeno così tutti i componenti avevamo capito per la Dimir, e poi in breve tempo ha cambiato in un certo senso opinione, però mi ha
fatto molto piacere sentire questa interrogazione fatto da lei, e non presentarla
direttamente, infatti non l’ho presentata.
Questo mi fa capire che quando si parla di territorio non si può parlare di
appartenenza politica, non si può parlare di ideologia, ma si deve parlare di benessere, di
benessere del territorio, di benessere dei cittadini, della salute, e si deve soprattutto
parlare a segno, si suol dire. A segno vuol dire senza pregiudizio e senza fare terrorismo,
perché a volte, in virtù del ruolo che un essere ha nella sua vita, può avere più o meno
credibilità, e quindi abbindolare più o meno gente, però, con tutto il rispetto che io ho del
suo ruolo professionale fuori da questa aula, voglio dirle in questa aula - quindi rimanendo
in tema politico - che lei ha fatto già molto terrorismo su San Pietro.
Le ricordo che ha parlato di diossina bruciata, dei danni della diossina, dove nelle
biomasse di diossina non ce ne è; poi si è salvato perché ha parlato un po’ di cloro, e lì
qualcosa ne possiamo tirare fuori di quello che lei ha detto. Ma io non voglio fare il
processo alla sua preparazione e alle fonti di biografia dove ha attinto queste
informazioni. Quello che io voglio fare è salvaguardare almeno il tempo che anche lei,
dottor Virzì, ha dedicato a questa Commissione, finché ci ha creduto, e le dico che lei ci
ha creduto fino al momento in cui la Presidenza di questa Commissione, perché lei ha
letto una lettera molto bella del signor Balboni, però si è dimenticato di leggerne
qualcun’altra. Io, purtroppo, questa sera ho avuto poca voglia di mettere sul tavolo di
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un’Istituzione nome e cognome di cittadini che possono avere parola, possono avere
voce, ma la devono avere direttamente; essere citati in queste sedi sembra un po’ un
volerne sciorinare i nomi inutilmente. Ogni cittadino ha la facoltà di dire la sua, la può dire,
sia durante le Commissioni, sia in sede di voto.
Quando lei parla di democrazia, ha un concetto della democrazia molto strano,
perché la democrazia è quello che piace a lei: fino a quando la Commissione aveva un
Presidente che era per il no, senza giudicare nulla, senza verificare nulla, era un
Presidente per il no, lei a questa Commissione ha dato spalla; quando il Presidente si è
dimesso, si è dimesso anche lei! Non ha avuto neanche - scusi - il coraggio delle sue
azioni, tanto che nella sua lettera di dimissioni (io parlo di lei perché lei è un Consigliere)
lei dice all’inizio “il motivo della dimissione è personale e non delegabile”, e poi dice alla
fine “spero e lavorerò in tal senso - cioè nel senso di aiutare la comunità - che il vuoto
lasciato dall’eventuale formalizzazione delle dimissioni possa essere colmato con la
partecipazione di altri soggetti pronti a mettersi al servizio della cittadinanza intera”. Poi
questa sera qui viene a raccontarci che non crede in questa Commissione. Allora, scusi,
lei prende per il culo, mi scusi il francesismo....
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. FRISARIO SABINA
Guardi, è scritto qua. E’ suo questo foglio, o no? Oggetto: dimissioni dei membri
del Consiglio dal Comitato di San Pietro Rubizzano senza puzza dalla Commissione di
monitoraggio.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
C’è la mia firma?
Cons. FRISARIO SABINA
No, questa è del Sindaco Brunelli, però lei ha detto le stesse cose...
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. FRISARIO SABINA
Io non l’ho interrotta.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Lei sta leggendo un documento che non mi appartiene.
Cons. FRISARIO SABINA
Lei dopo riprende la parola e mi dice quello che pensa. Io non l’ho interrotta.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, dopo glielo dici. Falla finire, dopo glielo dici.
Cons. FRISARIO SABINA
Per democrazia, quella a cui lei si appella, io non l’ho interrotta.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Siccome sta parlando che la prendo per il culo...
Cons. FRISARIO SABINA
Non lei..
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
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Scusate, devo togliere la parola a tutti e due.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Basta, facciamola finita.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, falla finita. Lo dici tu dopo, non c'è problema.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, sta facendo un intervento.
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. FRISARIO SABINA
Non è lei che mi deve dare la parola, lei non mi deve dire cosa devo dire io.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Calma.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, sta finendo l’intervento.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La signora Frisario è responsabile di quello che dice, e se ne assume tutte le
responsabilità. Se dice una stronzata, tu puoi intervenire e ribattere, io dopo posso
intervenire e ribattere anch'io, però cerchiamo di essere civili nelle risposte, per favore.
Frisario continui.
Cons. FRISARIO SABINA
Lei dice questa sera che la Commissione ha fallito. Io non sono d’accordo, perché
la Commissione ha lavorato con lo stesso sentimento con cui ha lavorato quando c'era
anche lei, quindi - e ribadisco il concetto - è sembrato non solo a me, ma a molti, che lei si
è avvalso della facoltà di avere un Presidente che condivideva la sua idea a priori, e poi,
dimettendosi, ha lasciato ad altri, ai suoi successori, a quello che questa sera (io non so
chi sarà) andremo a votare, la patata bollente, e questo al mio paese si chiama “non
avere il coraggio delle proprie azioni”, perché quando un membro in una Commissione
con un regolamento così viene eletto dal Consiglio Comunale, certo, i cittadini non
possono essere surrogati dal Consiglio Comunale, se li nomina il Sindaco per farli entrare
come comitato, e farli appartenere a questa Commissione, non può essere il Consiglio
Comunale ad avere i curriculum dei cittadini o altro, sarà il Sindaco a nominare chi lo
sostituisce, però i membri del Consiglio che fanno parte di questa Commissione vengono
surrogati con la votazione in Consiglio Comunale.
Poi dice “la Commissione non può fare”. Intanto la Commissione è consultiva, non
ha parere vincolante, così come non hanno parere vincolante le Presidenze addirittura, o
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le Commissioni stabili. Qui stiamo parlando di una Commissione temporanea che nasce
addirittura facendo un regolamento ad hoc, una Commissione temporanea; neanche le
Commissioni stabili hanno questi poteri.
In questa materia, le ricordo, dottor Virzì, e meno male, non ha parere vincolante
neanche quello dell’Amministrazione Comunale, perché fino a quando le Province ci
sono, e hanno delle responsabilità delegate a loro, le Province fanno il loro mestiere.
Quindi se la Dimir è stata approvata dalla Provincia, la Provincia avrà fatto il suo mestiere,
e chi ha proposto l’azienda, l'insediamento sul territorio, probabilmente aveva le carte in
regola.
E le rispondo a quest’altro. Il signor Balboni che scrive “ho partecipato, però a me
piace più fare che dire”, anche a me piace più fare che dire, però in questo caso non
tocca a noi fare; noi possiamo studiare documenti, possiamo approfondire, possiamo dare
suggerimenti, possiamo coinvolgere la popolazione, però non creda che solo Compagri,
ex Compagri, abbia potuto fare sul nostro territorio la puzza che ha fatto fino all’ultimo
momento, oggi Agrienergia.
La partecipazione di tanto pubblico attorno a delle materie di questo genere in
questo Consiglio, in queste aule, non si era mai vista, ed io ho un’opinione di questo, che
non mi vergogno di raccontare. Cittadini che non si sono mai visti a sedere in Consiglio
Comunale, sa perché si sono mossi? Perché hanno avuto nel giardino di casa, o al
confine del giardino di casa, il problema. Se il problema è un po’ più lontano, non gliene
frega niente a nessuno. Quindi qua si sta giocando un po’ non al senso della decisione,
ma si sta giovando un po’ a fare il piacere o a piacere a chi dice no a priori, perché si
pensa di attrarre più voti, attrarre più simpatia, attrarre più tutto.
Le preoccupazioni che un’Amministrazione deve avere, ed io parlo per me, come
amministratore di minoranza, non sono le preoccupazioni di una parte soltanto, o di chi è
d’accordo e chi no, devono essere preoccupazioni che sono per il benessere, non perché
Compagri era di un colore e la Motta & Bosco è di un altro, e a quello sì, a quello no. No.
Si fanno dei giudizi, si verifica - come la Commissione ha fatto e sta facendo - se
l'insediamento è nocivo al territorio, alla flora, alla fauna e agli esseri umani. Questo è il
nesso di questo regolamento, che mi spiace lei denigri, semplicemente perché non lo ha
visto come promotore di un comitato che era per il no, e che voleva all'interno di questa
Commissione monopolizzare l'opinione di tutti.
Per quanto riguarda la forma scritta, intanto c'è scritto in un articolo che i membri
possono chiedere ogni tipo di documento attraverso il Presidente, e c'è anche scritto che
c'è un verbale che garantisce, quindi se i pareri, a parte che può fare richiesta di
emendamento e può chiedere di aggiungere “in forma scritta”, però dal momento che
esiste un verbale, sia nella Commissione, se i membri, o i tecnici, o i direttori di azienda, o
quelli che sono vengono a relazionare in sede di tavolo, ci sarà un verbale che riprende a
mano tutto quello che è stato fatto. Ogni forma di partecipazione e collaborazione per una
migliore stesura del regolamento io la colgo volentieri, non mi sembra corretto però
dichiarare, fallita la Commissione, o addirittura chiamarla una farsa e poi farne parte,
perché io credo che a San Pietro in Casale non ci sia stato mai un simbolo che
rappresenti, ma io me ne sto inventando una: il paese del carnevale, perché da qualche
tempo in questo Consiglio Comunale mi sembra, io ci partecipo e ci credo ancora come
Istituzione, però credo che tutte questi atteggiamenti di “sto, guardo e critico”, e basta,
facciano di San Pietro in Casale, paese dove ognuno di noi abita, il paese del carnevale!
Grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
E’ dovuta la replica al dottor Virzì, prego Salvatore, cinque minuti per favore.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io pensavo che dovessi replicare a qualcuno dei miei colleghi, non alla signora
Frisario, che è all’opposizione, che dovrebbe opporsi in questo Consiglio Comunale, però
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se ho meritato questa attenzione da parte sua ne sono fiero; ha incentrato il suo discorso
solamente su di me, e mi fa piacere, vuol dire che ho colpito nel segno.
Però la signora Frisario dovrebbe avere l’umiltà, quando si commette un errore, di
doverlo ammettere. Io sono abituato a farlo. Pensate, io faccio il medico, se non utilizzassi
questo metodo farei un sacco di guai. Quante volte ho pensato di fare una diagnosi, e poi
mi sono accorto che la diagnosi era sbagliata. Per amor proprio ho continuato nella mia
diagnosi sbagliata? No. Come principio il medico deve sempre mettersi in gioco, deve
cercare di capire quando ha sbagliato ed ammetterlo.
La signora Frisario prima ha fatto un errore madornale: ha letto un documento che
non mi appartiene, non so chi glielo ha passato. Le mie dimissioni sono laconiche. Ho
scritto al signor Sindaco “visto l’approvazione nella Conferenza dei Servizi del nuovo
impianto Dimirgas, rassegno le mie dimissioni da componente della Commissione”. Non
ho fatto nessun altro accenno, quindi questo documento che ha letto la signora Frisario io
non so chi glielo ha dato, e non so chi se lo è inventato. Sarebbe bello se in questo
momento la signora Frisario ammettesse l’errore e dicesse “ho preso un abbaglio”. Non
succede nulla, non succede nulla, perché tutti possiamo sbagliare, tutti, compresi i medici.
Quante volte noi facciamo degli errori! Noi siamo puniti penalmente, purtroppo, e questo è
un grandissimo fatto....
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Lo vuole leggere, signor Sindaco? Lo legga Lei, perché forse Lei non ci crede. Non
so questo documento che lei ha letto prima da chi l’ha preso, non so chi glielo ha fornito, e
non so come l’ha avuto. Io penso che forse ha preso un documento per un altro. Se ce lo
vuole spiegare, mi fa solo piacere.
Posso continuare?
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro ha chiesto la parola? Vai Salvatore.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
La parola è oro qui, in questo Consiglio Comunale.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, non ho interrotto nessuno, ti prego di non fare dei commenti, perché
non ti ho tolto la parola. Continua, per favore.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io non faccio terrorismo, non è mio mestiere fare terrorismo. Io fino a marzo del
2011 non sapevo cos’era il termine “biomasse”, non conoscevo il termine. Quando ho
capito qual era questo termine e cosa ci stava dietro, allora giustamente ho cercato di
informarmi, e ci si informa leggendo la letteratura, e ci si informa leggendo la letteratura
più varia. Tutta la letteratura che io ho cercato in termini di salute e biomasse, mi dicono
che gli impianti a biomasse e a biogas non sono sicuramente impianti tranquilli. Addirittura
le biomasse, gli inceneritori, sono classificati come impianti insalubri e di classe A; il
biogas se utilizza gli scarti dell’agricoltura emette poca diossina, se invece utilizza gli
scarti urbani, allora lì c'è la plastica e di diossina ce ne è tanta. Comunque non emettono
solo diossina, gli impianti a biogas emettono altre sostanze che l'ARPA ha classificato, e
che procurano sicuramente dei problemi agli abitanti che gli stanno vicini. Quindi non è un
mio terrorismo.
Se questi impianti vengono autorizzati perché è necessario risolvere un problema,
il discorso che ho sempre fatto, mi stanno bene; ma se gli impianti vengono autorizzati per
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far guadagnare dei quattrini a qualcuno, perché ci sono degli incentivi, a mio parere non
possono passare sulla pelle della gente.
Sul regolamento, io ho dato le dimissioni da questa Commissione dopo che ho
notato che c'è stato un parere favorevole da parte del Comune nella Conferenza dei
Servizi; parere favorevole che è chiaro, lo dice la Conferenza dei Servizi, e mi dispiace,
ma io ve lo devo leggere. La Conferenza dei Servizi dice: “In conclusione, visti i pareri
favorevoli resi dai soggetti intervenuti, Comune di San Pietro in Casale e ARPA, quelli già
pervenuti alla data odierna dall’Amministrazione Provinciale, dichiara alle ore 12 la
chiusura della Conferenza conclusiva con l’approvazione del progetto, e dispone di
attendere, prima del rilascio dell’atto di autorizzazione, il decorso del termine sopra
indicato”. In quella sede la Commissione ha deciso per l’approvazione dell’impianto, e lo
dice chiaro e tondo che il Comune ha dato il parere favorevole. E’ evidente quindi che il
Comune non decide su questi impianti, ma se dà un parere favorevole mi sembra che la
Commissione Provinciale non possa che non accettare l’impianto.
Se volete vi leggo anche cosa ha detto il Sindaco dentro questa Commissione,
però ve lo tralascio. Lei l’ha letto, penso, e quindi sa perfettamente cosa è stato detto.
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Non ho finito.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La replica dura 5 minuti, la prego di concludere.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Sul regolamento, è previsto nel nuovo regolamento che sui Consiglieri decide il
Capogruppo. Mi sembra un’anomalia, perché se il Capogruppo decide di nominare un
suo rappresentante e non passa in Consiglio Comunale, mi sembra che questa non sia
una forma democratica. Quindi chiedo che si modifichi questo articolo perché all’interno
del Consiglio Comunale ci deve essere non una verifica, ma un’elezione del nuovo
rappresentante alla Commissione in surroga del dimissionario.
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
E’ scritto qua. All’articolo 8 c'è scritto “il Capogruppo del dimissionario...”
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore....
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io voglio finire, voglio finire.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Hai espresso per due volte lo stesso concetto: mi sembra che sia chiaro che per te
questa situazione non vale, e fai una proposta differente.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Lo leggo di nuovo, c'è scritto...
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
E’ chiaro, è chiaro.
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Cons. VIRZI’ SALVATORE
“Mentre in capo di dimissione di componente individuato tra i Consiglieri
Comunali...”
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
E’ chiaro, hai fatto una proposta.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
“Il Capogruppo del dimissionario...”
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, hai fatto una proposta.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
E fammi finire!
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Ma come ti faccio finire? Hai ripetuto per tre volte la stessa cosa, è stato chiaro:
per te non è giusto che si faccia l’elezione attraverso il Capogruppo. Lo mettiamo al
ragionamento del Consiglio Comunale, però vorrei dare lo spazio anche agli altri, perché
se no non è giusto. E’ sempre la solita storia!
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
No, no, no. Mi dispiace, io continuo ad essere il Presidente di questo Consiglio e
continui, per favore, a rispettare i ruoli. Hai ripetuto due volte la stessa cosa, ti ho dato la
parola per la seconda volta, adesso basta, adesso basta. Se hai qualcosa da aggiungere
dopo, aggiungerai qualcos’altro di differente, a seguito del dibattito, perché se no non è
giusto nei confronti degli altri.
Aveva chiesto la parola Fregna, prego.
Cons. FREGNA ENRICO
A questo punto non so se il mio intervento è opportuno, perché ci sarà una replica
da parte di Salvatore, suppongo, perché si parlava di accettare o di far presente il fatto di
avere detto delle cose sbagliate o di avere fatto degli errori. Io a memoria ricordo che
intanto in una manifestazione pubblica, Salvatore, hai detto che l’escherichia coli che
aveva contagiato la Germania veniva dalle biomasse, che avrebbe dovuto uccidere tutta
l’Europa. E’ stato un errore?
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Facciamo un po’ di ordine, altrimenti qui chiudiamo la serata.
Cons. FREGNA ENRICO
Io posso chiudere, ma mi sarebbe piaciuto sentire di aver detto delle cose
sbagliate.
Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Per favore, facciamo finire l’intervento di Fregna.
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Intervento fuori microfono non udibile.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Glielo dici. Come hai detto alla Frisario che ha sbagliato...
Cons. FREGNA ENRICO
Suppongo ci fossero almeno 400 persone a sentire quel dibattito, ma non è un
problema. La puntualizzazione era sul fatto che la sua posizione spesso è totalitaria nei
confronti del prossimo, e molte volte ci sono alcuni aspetti che vengono tralasciati, tipo il
paragone fra un biogas e un inceneritore è un tantino forzato, tanto più che si brucia
all’interno di un motore termico del metano, che non ha nulla a che fare con
l’incenerimento dei rifiuti, che non sono stati autorizzati a San Pietro, a quanto mi pare.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Aveva chiesto la parola l’Assessore Andreotti, che voleva fare un paio di repliche,
visto che vorremmo entrare sul tema, perché stiamo parlando delle biomasse in senso
generale, di quanto siamo capaci di fare o meno una cosa, forse però se stessimo sul
pezzo e parliamo un attimo del regolamento, forse sarebbe un po’ meglio per tutti.
Ass. ANDREOTTI LUCA
Intanto io ho premesso che questa è una proposta di regolamento, non è scritto
nella pietra e non è imposto, deve essere condiviso, questo come base. Però voglio fare
un po’ di chiarezza. I comitati spontanei in questo momento sono tre nel Comune: due
hanno manifestato l'interesse, quindi in maniera chiara e ufficiale, avranno la possibilità, e
siamo tutti felicissimi abbiano la possibilità di far parte di questa Commissione; un terzo
comitato, che è quello di Rubizzano e San Pietro senza puzza, pur essendo invitato, non
vuole partecipare. Decisione del comitato, rispettabile.
Questo per fare chiarezza, non ci sono 500 firme per ogni comitato, abbiamo
chiesto semplicemente, visto che comitato può essere anche un insieme di due persone,
abbiamo chiesto ai rappresentanti di comitati di fare una richiesta scritta ed un elenco
almeno sommario dei partecipanti.
Il Sindaco e l’Assessore delegato in materia possono richiedere la convocazione:
possono, ma è il Presidente nove volte su dieci che richiede la convocazione, però anche
questa sera abbiamo avuto oggi la notizia dell’approvazione di Dimir; io mi sentirei di
convocare, se ci fosse la Commissione, perché in questo momento non esiste, o esiste un
po’ parziale, mi sentirei di convocarla d’urgenza per portare questa notizia. Quindi è già
successo in passato di dover comunicare notizie importanti, urgenti, ed io come
Assessore non potevo convocare la Commissione, quindi è semplicemente una cosa in
più, una possibilità in più, non credo tolga diritti a nessuno.
La Commissione di norma promuove almeno una riunione all’anno con i cittadini.
Ne può fare anche 50 di riunioni! Un membro dice “vorrei far relazionare ai cittadini”, si
vota, sei su undici dicono di sì, e si va tra i cittadini. Riuscire a comunicare è
auspicabilissimo, con i siti, con tutti i mezzi possibili. Ultimamente un componente, ancora
solo uditore, ma spero prossimamente membro della Commissione, ha detto una cosa
molto importante, cioè non solo la virtualità raggiunge le persone, ma cerchiamo di fare
anche qualcosa su cartaceo; non so quanto sia possibile, però se riusciremo, riuscire a
divulgare i lavori della Commissione anche su cartaceo mi sembra un’ottima possibilità.
Riunioni con i cittadini, non c'è un numero massimo, lo richiede la Commissione.
La durata degli interventi, mi sembrava limitante mettere un tempo massimo. Il
Presidente che viene eletto spero sia una figura che ha il polso della situazione, quindi
capisce l'importanza di un intervento, per non interromperlo, per dare parola più volte. Si
spera di lavorare in maniera serena, più che in queste serate, molto di più.
Richiedere la copia della documentazione scritta, non c'è nessun problema, orale
o scritta; quello che la Commissione decide, perché poi comunque la Commissione ha
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ampi margini di movimento, e sarà la Commissione a disciplinarsi internamente su tante
cose. Serve una risposta scritta delle documentazioni richieste ai responsabili degli
impianti? Facciamo questa richiesta.
Anche adesso, non so se avete visto, siamo riusciti a fare installare la centralina
ARPA a Rubizzano. La Commissione può chiedere le analisi all’ARPA. Chiedere analisi
ad una ditta privata - tu lo sai perché eri dentro in Commissione - costa tanti, tanti soldi,
ma proprio dei budget inverosimili, è inutile adesso che parli, però dei 500 euro al giorno
per fare un monitoraggio. Chi li paga? Quindi un conto è fare l’analisi di un campione di
acqua e di aria puntuale e chiederlo all’ARPA, un conto è dire “facciamo un monitoraggio”
e dover spendere 80.000 euro in un mese. E’ un potere un po’ impossibile da dare alla
Commissione avere un budget così.
La documentazione, le registrazioni. Come ho detto prima, benissimo,
registriamole, magari, molto meglio, perché siamo in un’epoca in cui è normale che ci si
sposti verso la virtualità, e quindi di sera una persona non ha voglia di andare in
Commissione ad ascoltare, se trova la registrazione sul sito, ma non è facile neanche
quello, perché comunque quattro ore di registrazione come quelle di questa sera sono un
giga di memoria, chi riesce a scaricarle? Ci sono anche dei problemi tecnici, però ben
venga la registrazione, ma la divulgazione di una registrazione non è facile, e soprattutto
è più facile quella strumentale, cioè magari cinque secondi su you tube, cosa che non ho
voglia di andare su you tube e sembrare uno scemo, però ben venga una divulgazione
ufficiale, consapevole, intera magari, e quindi che tutti i cittadini possono ascoltare i lavori
della Commissione.
Poi cos’altro hai detto? Balboni non rappresenta gli agricoltori, Balboni rappresenta
Balboni, basta. Le associazioni degli agricoltori dicono il contrario di quello che dice
Balboni, con tutto il bene che voglio ad Alfredo. Le associazioni degli agricoltori dicono sì
a questi impianti, come lo dice lo Stato, come a dicembre sono stati messi 100 milioni di
euro per gli impianti a biomasse. Quindi è una lotta contro un gigante, però il tuo
contributo è pari a zero, in tutti questi mesi anche per questo regolamento, perché anche
con il tuo Assessore all’Ambiente non hai portato nessun contributo, ancora lo aspetto.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro? Passarini, prego.
Cons. PASSARINI SILVIA
Io volevo riportare un attimo il discorso sull’argomento, sulla discussione. Siamo
favorevoli al discorso della doppia convocazione; ho chiesto anche l’eliminazione della
parola “membri uditori” dall’articolo 7.
Io volevo un attimo sottolineare l'importanza di questa Commissione, che ha la
partecipazione dei comitati e dei cittadini, ed in questo senso voglio sottolineare
partecipazione di forze politiche, comitati e cittadini.
Mi trovo d’accordo con quello che ha detto prima il dottor Margiotta, ed esprimo
ringraziamento soprattutto nei confronti dei cittadini che hanno apportato delle istanze per
modificare questo regolamento, ed in questo senso mi sento di esprimere del rammarico
nei confronti della sua dichiarazione di voto, presumo, Consigliere Alberghini. Lei spesso
strumentalizza quelle che sono le linee del mandato di questa Amministrazione:
democrazia, partecipazione e trasparenza. Questo è un esempio di partecipazione che lei
ha etichettato con la parola “farsa”. Credo che sia proprio una mancanza di rispetto
etichettare con la parola “farsa” la partecipazione di questi cittadini.
Quanto a Salvatore, la tua nomina nella Commissione non è stata votata in
Consiglio Comunale, tu sei stato nominato in Consiglio Comunale, e la tua designazione
in qualità di membro di questa Commissione è stata voluta fortemente dal tuo
Capogruppo. Anche in questo caso faro la designazione di chi ti surrogherà in questa
Commissione, quindi non è cambiato nulla rispetto alla tua nomina.
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Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro per il primo intervento, così diamo un paio di repliche a chi è già
intervenuto? Se non c'è nessun altro in primo intervento, do la parola a Frisario, poi
immagino dopo a Salvatore, che avrà qualcosa da dire.
Cons. FRISARIO SABINA
Quello che avevo da dire nel merito del regolamento, credo di averlo già espresso,
ed era già espresso anche attraverso il dottor Margiotta, perché c'è piena armonia nel
nostro Gruppo sul tema.
Due risposte mi sono dovute. Intanto mi viene chiesto dove ho attinto le cose che
ho letto: documento protocollo 4104 “considerazioni dimissioni dei membri del Comitato di
San Pietro Rubizzano senza puzza dalla Commissione di monitoraggio”. Sono state delle
considerazioni del Sindaco. E’ inutile dire che io personalmente sono sempre più convinta
che lei questo comitato lo ha sostenuto, ci si è inserito, e quindi quella che lei chiama la
surroga da parte del suo Capogruppo, eccetera, a me fa un po’ sorridere, perché in realtà
non è il regolamento sbagliato, è lei che è un po’ collocato... non sa lei stesso forse dove
bene, perché lei è stato eletto come membro politico dal suo Capogruppo in questa
Commissione, però in realtà nella Commissione sosteneva il comitato. Quindi l’anomalia
non è nel regolamento, è nella sua posizione, se lo lasci dire, dottor Virzì.
Riprendo un attimo quello che diceva il Consigliere Fregna: ancora una volta è
tornato a parlare di diossina, di inceneritori. Non mi sembra che ci sia una sola
autorizzazione, addirittura una sola richiesta che parli su San Pietro ancora tuttora di
inceneritori. Quello che doveva preoccuparla molto, ma io in quel periodo proprio non l’ho
vista, l’unica a combattere, l’unica ad avere formato, a dato vita al Comitato San Pietro
Rubizzano senza puzza fu la sottoscritta, ed io non l’ho mai vista all’opera quando fu
autorizzata un ex stalla in impianto di compostaggio, che raccontarono doveva servire per
i rifiuti domestici, ed in realtà poi è diventata un’azienda di compost, ma stiamo arrivando
finalmente - dopo due mandati e mezzo almeno - almeno a non soffrire la puzza.
L'altra cosa: lei parla del fatto che i dati che lei dà sono avallati da ARPA. Io non
capisco chiaramente il senso di quello che dice, perché se lei ritiene che l'ARPA trasmette
dati falsi, visto che.... E’ una domanda che sto facendo: se lei ritiene che l'ARPA
trasmessa dati falsi, visto che è l’unico Ente di garanzia ed è l'Ente Pubblico Ufficiale che
a me, cittadina, mi dovrebbe fare dormire sonni tranquilli, se lei ritiene che l'ARPA non
trasmette, o comunque non dichiara, o autorizzi cose improprie, io la invito a produrre
denuncia nelle sedi opportune, e non in Consiglio Comunale, perché le denunce si fanno
fuori dal Consiglio Comunale. Al momento mi sento ancora garantita, e tutt’al più mi
piacerebbe - questo non lo nego - vedere un confronto di analisi tra quello che viene fatto
dall’ARPA e quello che può essere fatto da qualunque altro tipo di laboratorio, ma giusto
per vedere anche la differenza di taratura dei macchinari, che lei stesso ben conosce: a
volte anche una glicemia fatta su due attrezzature diverse è leggermente diversa. Tutto
qua.
Per quanto riguarda la sua collaborazione, ne abbiamo avuta poca, molto poca,
quindi mi spiace anche per le sue dimissioni, ma avrei veramente avuto piacere che una
persona con delle competenze avesse potuto dare un apporto sincero, franco e privo di
pregiudizio a quello che è il lavoro della Commissione, che io ritengo di dover
salvaguardare anche attraverso questo regolamento, perché se siamo arrivati ad un
regolamento più restrittivo, eccetera, è soltanto perché sbagliando si impara, e perché
abbiamo visto i danni che con il regolamento precedente proposto e molto emendato da
me, dal nostro Gruppo, proposto dal Comitato San Pietro senza puzza, da me emendato,
eccetera, nonostante sia stato molto restrittivo, ancora ha permesso di fare danno...
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Frisario la invito...
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Cons. FRISARIO SABINA
E quindi io spero che il prossimo Presidente non sia un Presidente di parte, che
sia un Presidente che si metta veramente a lavorare con le parti nel modo migliore.
La risposta al fatto che io me la sono presa con lei, forse non ha capito che sin
dall’inizio....
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Le chiedo di chiudere.
Cons. FRISARIO SABINA
Ho finito. Fin dall’inizio questa Commissione l’ho proposta, l’ho voluta e l’ho
desiderata come Capogruppo del nostro Gruppo, quindi che io ci tenga a salvaguardare il
lavoro di questa Commissione non è una novità, e non è uno sposalizio con la lista in cui
lei si sente ancora molto ben collocato.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcuno vuole replicare?
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Io aspettavo che lei facesse ammenda di quello che ha detto prima, però non mi
ha convinto. Lei ha detto che io ho letto un documento, poi ha detto che è un documento
del Sindaco, però non si è smentita, non ha voluto dire pubblicamente che ha fatto un
errore mettendomi in bocca cose che io non ho detto. Quindi aspettavo che lei
pubblicamente dicesse di avere sbagliato: questa apertura mentale non ce l’ha, pazienza.
Io ho collaborato con questa Commissione, ho collaborato molto, perché anche
mettere in dubbio alcuni concetti, e cioè che questi impianti non vanno fatti, è sicuramente
un rapporto positivo. Le cose che vengono dette durante una Commissione contro l’idea
della maggioranza è già un contributo. Questo è un mio parere. Se tutte le cose che
vengono dette per voi sono dei problemi, è chiaro che io non ho portato nessun
contributo. Il mio contributo comunque è stato sempre fatto, io sono sempre stato
presente, forse ho saltato soltanto una Commissione. Quando il comitato si è dimesso io
ho ritenuto che quella Commissione non era più valida, perché il regolamento della
Commissione prevedeva i rappresentanti del comitato San Pietro senza puzza, ed una
volta che si è dimesso il Presidente e si è dimesso tutto il comitato, a mio parere andava
rivisto il regolamento in Consiglio Comunale, e subito dopo la Commissione poteva
sicuramente ripartire.
Ritenendo che quella Commissione non era legale, non ho ritenuto di continuare a
lavorare dentro una Commissione che non ritenevo per niente legale, e questa mia
opinione l’ho espressa con la mia e-mail mandata al Sindaco, per cui mi sono rifiutato di
partecipare ancora a questa Commissione, ritenendola una Commissione di nessun
valore legale, perché come regolamento l'articolo 2 della Commissione prevedeva i
rappresentati del comitato senza puzza, per regolamento; una volta che i rappresentanti
del comitato si sono dimessi, a mio parere, ma anche a parere di avvocati, quella
Commissione non
aveva più un valore effettivamente legale. Questa era una mia
opinione, molto probabilmente mi sono sbagliato, molto probabilmente forse qualche altro
legale dice che questa Commissione era valida e poteva andare avanti.
Si è eletto un Presidente pro-tempore, che non era previsto nel regolamento,
quindi era evidente che quella Commissione non aveva più le gambe per poter andare
avanti, perché non era previsto neanche un Vice Presidente, quindi si è eletto all’interno di
una Commissione un Presidente pro-tempore che non era previsto nel regolamento, per
cui credo che il mio contributo è finito al momento in cui ho capito perfettamente che il
Sindaco aveva sposato l’idea di questo impianto, per cui, andando alla Conferenza di
Servizi assieme all’Assessore, ha dato il parere favorevole, quello è stato il momento in
cui ho deciso di dimettermi, e questo è il vero motivo per cui il sottoscritto si è dimesso.
44
Rispetto all’ARPA, Consigliera Frisario, io non dico che l'ARPA fa delle falsità. Io
sull’ARPA ho solamente detto che ci sono dei documenti dell’ARPA che dicono che questi
impianti emettono sostanze tossiche, ed il collega Margiotta questo documento ce l’ha, e
glielo può fare avere. L’ARPA chiaramente negli impianti a biogas dice che emette
sostanze tossiche; che poi l'ARPA approvi questi impianti o no, questo non è un problema
che mi riguarda, perché l'ARPA può approvare gli impianti che vuole, però l'ARPA dice in
un suo documento che gli impianti a biogas emettono sostanze tossiche.
Di inceneritori lei dice che qui non ce ne sono: è previsto alla SFIR un inceneritore,
che lei lo sappia.
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Il cippato è un inceneritore, e quindi non è che io...
Intervento fuori microfono non udibile.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Il cippato è un inceneritore.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Salvatore, ti prego di finire. Non è un dibattito a due, Frisario la prego di non
intervenire più. Salvatore continua e prosegui.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Concludo, e la mia conclusione è che questa Commissione a mio parere non avrà
le gambe per poter lavorare, e comunque io spero che si modifichi questo regolamento in
meglio, perché ce ne è bisogno di una Commissione che vigili, visto che abbiamo già tre
impianti, e c'è la possibilità di avere altri impianti alla SFIR.
Cons. PINARDI ANDREA
Intanto chiedo scusa dell’assenza, però, visto che sono arrivato in tempo, mi
permetto e mi prendo il tempo di dire la mia su questa Commissione di monitoraggio, visto
che ho avuto la possibilità di sentire parte del discorso della Consigliera Frisario e l’ultimo
intervento del Consigliere Virzì.
A differenza del Consigliere Virzì, che ritiene quest’ultima parte di attività della
Commissione di monitoraggio non legale, viceversa io, ritenendo la Commissione di
monitoraggio anche un momento di approfondimento ed un momento per condividere
documenti, capire meglio di cosa stiamo parlando, ritengo che vada dato merito ai
Commissari rimasti, che non si sono dimessi, di ulteriore impegno profuso all’interno di
questa Commissione, per cercare di capire meglio gli impianti, per cercare di dare
strumenti migliori a questa Amministrazione nel cercare di tutelare il nostro territorio, per
cui qui io questa sera vorrei ringraziare pubblicamente - a differenza del Consigliere Virzì tutti i membri della Commissione di monitoraggio che sono rimasti, e si sono comunque
impegnati, a prescindere dalla legalità o meno della Commissione stessa, ma si sono
impegnati per cercare di approfondire e per cercare di dare strumenti a questa
Amministrazione per tutelare meglio il territorio, per cui secondo me va premiato, e dico
grazie non a me stesso, nonostante io sia membro di questa Commissione, dico grazie
soprattutto ai cittadini che stanno continuando a dedicare tempo e attività a questo ruolo
che il Sindaco ha pensato per loro, al di là della parte politica. Con questo ho chiuso.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Grazie.
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Cons. MARGIOTTA LADISLAO
Sarò molto sintetico....
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Facevo però una proiezione: davo la parola dopo all’Assessore, che dice come
riteniamo, visto il dibattito, di accogliere le indicazioni, e poi ovviamente chiudo dicendo un
paio di questioni. Prego.
Cons. MARGIOTTA LADISLAO
Volevo semplicemente chiudere in maniera sintetica, rispetto a quanto ha detto il
Consigliere Virzì, nel momento in cui afferma che lui, quando ha visto che i membri del
comitato si sono dimessi, per lui è venuta meno la legalità, o comunque l’utilità di quella
Commissione, non essendoci più i membri del comitato, e quindi ha ritenuto anche di
dimettersi in seguito.
Faccio presente che poi lo scenario un po’ nel frattempo è cambiato, sono sorti
altri comitati sul territorio. Faccio presente anche che anche altri comitati hanno parimenti
diritto a chiedere di partecipare ad una Commissione, come poi è successo per due
comitati in particolare, per cui non è un solo comitato che può rappresentare l’utilità di
una Commissione.
Tra l'altro - e ritorno anche al discorso che ha fatto il Consigliere Pinardi - va
rispettato comunque il lavoro di tutti i membri della Commissione, quindi non è un lavoro
che viene meno perché viene meno la partecipazione di quattro componenti; gli altri
hanno continuato a lavorare, hanno continuato ad impegnarsi, per garantire comunque un
seguito a questa Commissione, perché se chiaramente anche gli altri non avessero più
continuato i lavori, avremmo soltanto un periodo di tempo in cui non si sarebbe fatto nulla,
e invece i lavori sono proseguiti, e l’ulteriore Commissione che, se non fosse stata istituita
come lo sarà, sarebbe dovuta ripartire da un punto x zero, cosa che non avverrà, perché
la Commissione integrata, come succederà, avrà alle spalle un lavoro che è proseguito in
questo periodo. Quindi io chiederei anche un po’ il rispetto di coloro che hanno continuato
a lavorare, perché una Commissione non va bene soltanto quando io ci sto dentro e poi
dopo io vado fuori e la Commissione è inutile perché non ci sono più io, o non ci sono
coloro che dovevano indirizzare la Commissione in un certo modo.
Questo ci tenevo a sottolinearlo e tenevo anche a sottolineare che è nostra ferma
intenzione di continuare questo spirito di collaborazione tra tutte le forze politiche, e non
solo, quindi con i cittadini che ne hanno interesse, con gli esponenti eventuali dei comitati
che ne facciano parte, seguendo un regolamento che per forza di cose ha dovuto essere
un po’ più stringente, proprio per evitare problemi, che poi abbiamo visto tutti si sono
presentati.
Ass. ANDREOTTI LUCA
Volevo anch'io ribadire che la Commissione ha continuato a lavorare soprattutto su
questo regolamento, quindi proprio per dare modo a chi sarebbe venuto dopo, comunque
ai miglioramenti successivi, di non partire proprio da zero.
Una cosa veloce: il lavoro ARPA, Salvatore, a cui ti riferisci l’ho letto anch'io, però
è un lavoro in Power Point, non ha una valenza scientifica, non è bibliografia quella;
quello è un lavoro di divulgazione, infatti poi ARPA anche a Dimir ha dato parere
favorevole, quindi non puoi considerarlo bibliografia, anche se è un lavoro fatto bene, ma
è soltanto divulgazione. In Power Point uno può scriver tutto quello che vuole.
Comunque leggo quello che è emerso da questa serata: all’articolo 7 abbiamo
cancellato “membri”, rimane solo “gli uditori”; per le modalità di convocazione abbiamo
aggiunto “la convocazione dovrà avvenire nelle forme previste per lo svolgimento dei
lavori del Consiglio Comunale e recare le date di prima e seconda convocazione, nel caso
del mancato raggiungimento del numero legale alla prima riunione. Al fine di rendere più
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celere l'informazione la convocazione potrà essere supportata da avvisi informali, fax, email, eventualmente preceduti da sms o telefonate”.
Questo era quello che era emerso,. soltanto questi due punti.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Un paio di considerazione. La prima, ed è l’unica nota che farò, due anzi, fuori dal
seminato della Commissione: io vorrei che tutti noi facessimo un po’ di attenzione al ruolo
che riportiamo. Quando si parla di inceneritore, gli inceneritori sono classificati industrie
insalubri di prima classe, ma l’inceneritore è inteso come inceneritore di rifiuti, di vario
tipo, varia matrice, a seconda delle situazioni, e lì i problemi di diossina ci sono, tant’è che
ci sono una serie di studi, abbattimenti, ci sono tutta una serie di situazioni che ben tutti
conoscete. Non c'è nessuna richiesta di inceneritore sul territorio.
La proposta, che tale è, e non c'è nessuna richiesta, come ho detto all’inizio, di
SFIR, è per un impianto a cippato. Permettetemi: non è la stessa cosa dell’inceneritore,
brucia biomassa. La produzione di diossina è completamente differente, quindi per favore
cominciamo per lo meno a fare un minimo di chiarezza.
Faccio anche notare che, visto che si dà tutto questo peso al volere del Sindaco, il
Sindaco in più di una situazione ha detto che a quell’impianto è contrario. E’ registrato
questa volta, spero che venga capito, perché evidentemente non entra in testa questa
tematica, perché non so quante volte l’ho già ripetuto.
La seconda. Il Sindaco favorevole, il Sindaco sfavorevole, fa quello che vuole, non
fa quello che vuole. Il Sindaco è rappresentante di questa comunità, fino alla scadenza
del mandato elettivo, a meno di stravolgimenti. Io ho l’ambizione di tentare per lo meno di
rappresentarla in toto, anche quando mi si dà mandato di ragionare e di scegliere cittadini
che possono essere utili a questa comunità in una Commissione di monitoraggio. Io
vorrei che tutti voi la smetteste di pensare che io porto avanti una determinata situazione
rispetto ad un’altra. Ognuno può fare i commenti che vuole, può fare i ragionamenti che
vuole, è responsabile delle proprie azioni e delle proprie discussioni, però stiamo ai fatti,
per favore.
Su questi temi, purtroppo, checché se ne pensi, ci sono delle tematiche anche
normative, e di rapporti fra gli Enti. Poi qualcuno che su queste partite ci vuole continuare
a giocare dal punto di vista politico in maniera piuttosto banale, sterile a mio avviso, ma
sono poi i cittadini che scelgono, quindi è giusto che i cittadini si pongano nella condizione
di poter scegliere, quindi massima democrazia da questo punto di vista, continuano a fare
una strumentalizzazione solo ed esclusivamente sul livello comunale, perché è il livello
più debole, più attaccabile, e su cui hanno sicuramente più presa, perché noi abbiamo
moltissima aspettativa da parte dei nostri cittadini, ed è evidente questa situazione,
perché sta interessando moltissime persone, ma abbiamo scarsissimo potere: prova ne è
che in alcune situazioni abbiamo potuto governare questioni, ma grazie all’aiuto degli Enti
preposti; in altre situazioni, perché evidentemente hanno le carte in regola, questa cosa
qui abbiamo più difficoltà.
E qui vado alla questione della Commissione: non è che una Commissione è più
buona o meno buona perché ti dice quello che tu ti vuoi sentire dire, e vale in un senso e
nell’altro, perché se io devo farmi una Commissione che mi dica quello che voglio sentirmi
dire - dico un banale concetto - cosa ci mettevamo a fare il dottor Virzì, che so benissimo
come la pensava, e secondo me lo fa anche in maniera strumentale per certi versi,
all’interno di una Commissione? E’ stata una riflessione che abbiamo fatto nel Gruppo di
maggioranza, dicendo “è una voce dissonante da quella del partito da questo punto di
vista, lo mettiamo dentro perché può essere un contributo, può essere un contributo per
una riflessione”, tant’è che il nostro Capogruppo ha scritto più di una volta, e anche altri
membri del nostro Gruppo hanno scritto più di una volta, ma evidentemente qualcuno se
lo è dimenticato, perché gli piace più sentire la propria voce rispetto a quella degli altri, e
soprattutto gli piace sentire quelli che gli danno ragione, vedi quello che succedeva in
Commissione il primo giro: siete contrari o favorevoli alle biomasse? Penso proprio che
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non sia il punto, ma sia il punto di come affrontiamo questa tematica, che ci può
travolgere o mettere in condizioni di poterla governare.
Se non cominciamo a comprendere che ci sono delle situazioni complesse e
differenti, e che non si può vincere la situazione solo dicendo no aprioristicamente ad una
cosa, o sì aprioristicamente, penso che facciamo veramente poca strada.
La Commissione era nata sulla spinta di un comitato formato, presente sul
territorio, fortemente voluto, e non penso che si possa dire lì anche da parte della
maggioranza che si tentava di aiutarsi per aver qualcuno che diceva quello che voleva,
fortissimamente voluto dentro questa Commissione. I signori del comitato legittimamente
- ognuno poi è responsabile delle proprie azioni - si ritirano. Perché? Perché vedano che
dentro c'è qualcuno che ragiona anche diversamente da loro, o pensavano di poter
trovare 11 persone che si omologavano a quello che loro ritengono che sia opportuno
fare? Guardate che la vita non è così normalmente, non è così nei Consigli Comunali, non
è così nelle Giunte, non è così nella vita di tutti i giorni. La Commissione è solo esempio di
quella che può essere la nostra comunità. Dobbiamo essere capaci di trarre da quella
Commissione il massimo.
Guardate che l'abbiamo creata, e penso che questo sia stato l’intento di partenza
di tutti, per poter dare un supporto, però, permettetemi, non è che un supporto vuole dire
decidere che cosa deve dire un Sindaco, o cosa deve dire un Assessore ad una
conferenza dei servizi. Parliamone di quella cosa lì, ne parliamo in un altro momento,
però, sinceramente. Facciamo tutto quello che volete da questo punto di vista.
Io con i cittadini mi sono già confrontato, ho detto tranquillamente, come ho detto
all’inizio della serata, come mi sono mosso in questo senso, e uno può essere d’accordo,
può dire ho fatto male, può dire che ho fatto bene, massima libertà. Sono qua, siamo qua,
siamo liberi ognuno di noi di prendere le decisioni e di capire o di comprendere quello che
sta facendo questa Amministrazione. Dopo uno ne tragga le conseguenze. Io non è che
mi posso ritrarre dal fatto di dovermi confrontare con qualcuno perché ho preso una
decisione o ho dato un parere di un certo tipo. Lo spiegherò, lo giustificherò, metterò in
condizioni tutti di capire. La Commissione nasce proprio da questo: dal fatto che c'è gente
che deve capire, e dobbiamo fare in modo che i nostri cittadini abbiano le informazioni il
più larghe possibili. E questa è la prima.
La seconda cosa è che abbiamo di fronte degli impianti che funzioneranno, e se
funzionano bene ne avremmo tutti giovamento, e la Commissione deve aiutare gli organi
preposti a fare questa operazione. Questo ci deve dare una mano, ci sono, sono
autorizzati, hanno l’autorizzazione legalmente. Se qualcuno ritiene opportuno fare
ricorso, è legittimo che questo ricorso venga fatto. Come ho detto all’inizio, il ricorso sulla
Dimirgas, visto e considerato cosa abbiamo detto, al 90% verrà fatto, bisogna vedere se
abbiamo i termini per poter fare questo ricorso, dal punto di vista legale. Ho detto una
castroneria tale? Non penso.
Se poi qualcuno si vuol sentire dire che siamo contrari aprioristicamente alle
biomasse, ognuno tragga le conseguenze che vuole da questo punto di vista. Io
personalmente lo dico tranquillamente: non sono contrario aprioristicamente alle
biomasse, ma questo non mi fa, come ho detto ai cittadini sabato, che mi sono venuti a
trovare del comitato spontaneo di Via Sia e San Benedetto, il fatto che io non sia contrario
non è che mi fa perdere il filo della mia posizione, e questo penso che dobbiate
cominciare a comprenderlo tutti, anche quelli che vogliono fare la sterile e inutile polemica
politica, perché di quella si sta parlando, di quella si sta parlando soltanto, perché molti di
questi sarebbero stati aprioristicamente contrari se noi avessimo detto esattamente il
contrario: se fossimo stati contrari alle biomasse, probabilmente c'era qualcuno che
avrebbe detto “eh no, ma le biomasse sono tutte da fare”, perché è il gioco normale della
politica da questo punto di vista. Poi uno anche su questo ci faccia le riflessioni che
vuole.
Questa Commissione è stata fortissimamente voluta per dare delle informazioni
anche ai cittadini. Il fatto che qualcuno si ritiri devi farci regredire, recedere da questo tipo
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di situazione? Abbiamo fatto esattamente quello che diceva il dottor Virzì: abbiamo preso
in mano la vicenda, abbiamo guardato il regolamento, abbiamo proposto a questo
Consiglio Comunale una nuova istituzione di una Commissione, nel migliore modo che è
uscito da un dialogo anche con i cittadini. Cosa c'è di folle in questa cosa qua? Non c'è
l’apertura, il tentativo di fare delle aperture nei confronti dei cittadini? Qualcuno ha delle
idee differenti? Non ha avuto la possibilità di dirlo? Non ha avuto la possibilità di
partecipare alle Commissioni e di dire la sua? Penso che non sia stata mai tolta la parola
a nessuno in questo caso. Però delle regole in questa vicenda bisogna darsele, tentare di
darsele, perché se no è un modo incivile di fare le cose. Dobbiamo andare in questa
direzione.
Allora cerchiamo tutti con un po’ di buon senso di far sì che uno strumento, a mio
avviso importante, non diventi quello che qualcuno dice una farsa, perché non lo è mai
stato; poi ognuno di noi ci faccia sopra il ragionamento politico che vuole, però se ha
voglia di fare qualcosa di positivo per il paese, per la nostra comunità, si impegni a
migliorarla la cosa, perché sa fa solo del bene. Invece venire a dire “io da questa cosa qui
ne voglio stare fuori, perché tanto vi volete dire le cose come volete voi”, penso che sia
comunque un buttare il bambino e l'acqua, se anche lo ritenesse. Quindi è opportuno che
in queste cose qui ognuno di noi dia il proprio contributo. Se poi ognuno ha la sua linea
politica e vuol decidere di fare la solita questione di astensione, faccia quello che vuole,
non è che uno si può obbligare in una direzione o nell’altra, però vi prego di stare su
questa cosa qua, in modo che possiamo riportare un po’ di serenità, che ce ne è anche
bisogno da questo punto di vista, e non portare all’estremo scontro quella che è una
vicenda su cui noi abbiamo dei poteri comunque limitati.
Poi un’ultima annotazione sull’ARPA, perché questa è veramente dovuta. L'ARPA,
che è l'Ente che ci aiuta, ed è un pubblico ufficiale, vorrei ricordare che l'ARPA ha poteri di
Polizia Giudiziaria: quando arriva dentro a un impianto può mandare un esposto in
Procura. Avete presente cosa vuol dire? Penale.
L'ARPA espone sul suo sito uno studio in cui ci dicono, attraverso delle slide, dei
componenti all’interno del biogas che viene bruciato negli impianti, e fa una lista di tutte le
componenti di questo biogas. Non parla di quantità, perché non parla di quantità in questa
presentazione, non parla di concentrazioni. Questi sono dati scientifici. Quando vanno a
fare le autorizzazioni parlano di quantità, di concentrazioni, e danno dei pareri. Cosa
pensate che siano questi qui, degli stolti?
Se qualcuno ha il dubbio che ARPA sta facendo male il suo mestiere, c'è la
Procura della Repubblica, si fa una denuncia formale e gli si dice “voi siete dei disgraziati,
state autorizzando degli impianti che sono nocivi per la salute, perché voi stessi lo avete
detto”, perché se no qua continuiamo a ballare, come diceva Pinardi, ognuno con sua
nonna. E’ troppo facile. E’ troppo facile essere sempre e comunque non responsabili di
quello che si dice, perché, guarda caso, l'Amministrazione, il Sindaco in questo caso, è
ovviamente responsabile di tutto quello che dice, invece qui parole in libertà, dappertutto.
Allora, permettetemi: il Sindaco può dire delle cose, parla ufficialmente anche
attraverso gli scritti, e gli scritti parlano molto chiaramente da quel punto di vista, poi darò
risposta alle interpellanze fatte in maniera molto chiara. Se voi vi prendeste la briga di
leggere tutto il verbale della Conferenza dei Servizi, forse vedreste che le cose stanno un
po’ diversamente.
Continuo a ripetere che dal punto di vista urbanistico quei signori, purtroppo - se la
vogliamo mettere da questi punti di vista - non stanno facendo niente di contrario alle
normative presenti sul territorio comunale. Dal punto di vista dei trasporti, dettato in
Conferenza dei Servizi, abbiamo fatto fortemente capire che aspettavamo un verbale ed
una risposta data dall’Amministrazione Provinciale, che è la depositaria dei pareri su
quella strada, e ci saremmo dopo espressi in materia, cosa che abbiamo fatto
puntualmente. Poi uno ci veda dietro quello che vuole, questi sono i fatti.
Ultima davvero, e ho chiuso. Anche su questo, come ho detto ai cittadini di San
Benedetto, il fatto di essere seduto in questa poltrona mi impone, indipendentemente da
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quello che io penso, a volte, di fare scelte contrarie anche a quello che io ritengo giusto
nel mio intimo, e questo non mi impedisce di fare bene il mio mestiere, e se qualcuno ha
qualche dubbio, anche qua, faccia i passi dovuti, e se ne assuma tutte le responsabilità,
perché mi sono stancato, mi sono stancato delle speculazioni assolutamente inutili.
Perché questa è la realtà.
Votiamo ora l'emendamento così come l’ha proposto l’Assessore Andreotti. Chi è
favorevole? Contrari? Astenuti? Contrario il dottor Virzì, astenuto il Gruppo Consenso
Comune.
Adesso votiamo il regolamento nel suo complesso, così emendato. Chi è
favorevole? Contrari? Astenuti? Come sopra.
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OGGETTO N. 8 – NOMINA DEL CONSIGLIERE ALL’INTERNO DELLA
COMMISSIONE TEMPORANEA PER IL MONITORAGGIO DEGLI IMPIANTI DI
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E TRATTAMENTO RIFIUTI IN
SEGUITO A DIMISSIONI. – deliberazione consiliare n.15.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La parola al Capogruppo.
Cons. PASSARINI SILVIA
Il componente della Commissione che sostituisce il dottor Virzì è il Consigliere
Enrico Fregna, a cui personalmente, e a nome del Gruppo, auguro buon lavoro.
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OGGETTO N. 7 – O.D.G. DEL 03/04/2012 PROT.4873 PRESENTATO DAL
CONSILIARE COMUNALE SELLITTO ANTONIO AVENTE AD OGGETTO “PER UN
MODELLO DI AGRICOLTURA CONDIVISA” – deliberazione consiliare n.16
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La parola al Consigliere Sellitto.
Cons. SELLITTO ANTONIO
Brevissimamente e succintamente....
Cons. FRISARIO SABINA
Segretario, riesce a fare una verifica dei presenti?
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
E’ uscito Margiotta e Alberghini, e Bellisario, che ha detto che va a casa perché
domani ha un esame all’università.
Cons. SELLITTO ANTONIO
Brevissimamente e succintamente, come mi ha suggerito l’Assessore De Santis,
però quello che c'è scritto bisogna leggerlo.
Premesso
• che nello scorso secolo la produzione agricola mondiale annua è più che
triplicata, e che questa conquista non ha precedenti nella storia dell’umanità
alla ricerca dell’abbondanza e della sicurezza alimentare;
• che questo risultato è stato permesso in larga parte dallo sviluppo di prodotti di
sintesi e fertilizzanti chimici, nonché dall’introduzione di nuove culture ibride,
dall’adozione di sistemi di irrigazione in aree aride e dalla diffusione massiccia
della meccanizzazione del lavoro agricolo;
• che il petrolio fornisce il carburante per le macchine agricole e ha permesso la
crescita in termini di quantità e distanza del trasporto degli ausiliari necessario
all’agricoltura e dei prodotti agricoli;
• che nel corso del processo il modo in cui ci nutriamo è cambiato
profondamente, in particolar modo nei Paesi industrializzati il sistema
alimentare è diventato più complesso e più centralizzato, in particolare nella
maggior parte di questi Paesi gli agricoltori sono una piccola parte della
popolazione, e ciascuno di loro coltiva appezzamenti di terreno ben più grandi
di un tempo; essi vendono il raccolto ad un distributore o ad un’industria di
trasformazione, che a sua volta vende il cibo confezionato ad un grossista, il
quale lo rivende ad una catena di supermercati, con conseguentemente
abbassamento della qualità nutrizionale degli alimenti;
• che in questo modo il consumatore finale viene ad essere distante molti
passaggi dal produttore ed il sistema alimentare nella maggior parte dei Paese
è controllato da poche grandi realtà commerciali;
• che il percorso del cibo dalla fattoria alla tavola in molti Paesi cosiddetti
industrializzati utilizza più di quattro volte l'energia necessaria alla produzione
agricola;
• che va sottolineato che negli ultimi anni il costo del petrolio ha avuto un
incremento dei prezzi elevatissimo, con riflessi su tutta la filiera agroalimentare
che da esso dipende, e che tale tendenza è previste in crescita nel nostro
futuro;
• che calandosi nella realtà agricola regionale è possibile ed utile soffermarsi su
alcuni dati essenziali che sintetizzano il decennio 2000/2010:
52
•
•
•
•
•
•
•
a) il numero totale delle aziende agricole è calato del 32%, valore della media
nazionale;
b) contemporaneamente però si è assistito ad un aumento della percentuale
di terreni coltivati in affitto e del dolo prezzo, con il risultato netto di
ridisegnare l’economia globale e la struttura produttiva nelle campagne,
infatti gli agricoltori, impoveriti, non possono permettersi macchine di livello
industriale, combustibile ed altri prodotti agricoli commerciali, si trovano
svantaggiati sulla piazza globale;
c) la superficie utilizzata è quella agricola totale, diminuita di circa il 7%
seguendo il medesimo andamento sopra esposto;
d) è possibile effettuare un’analisi simile per quanto concerne l’allevamento di
bovini, altro settore fondamentale e storico nell’economia agricola; si è
assistito ad un innalzamento del 40% del numero di allevamenti e ad una
parallela diminuzione soltanto del 12% del numero di capi allevati;
fortissima è poi la flessione, circa il 50% delle piccole stalle che allevavano
fino a dieci capi, ancora più marcata la diminuzione degli ovini allevati, e
circa il 50% la chiusura degli allevamenti dedicati, arrivando al 70% per i
caprini e suini;
e) il quadro complessivo e la tendenza ad aprire allevamenti e attività
prettamente agricole è piuttosto evidente: una diminuzione assoluta di
produzione ed una ancora più marcata diminuzione del numero di attività
produttive; il risultato è anche la concentrazione dei grandi produttori e
allevatori di tutto il comparto alimentare e la scomparsa o quasi di tanti
piccoli e medi agricoltori che hanno da sempre caratterizzato la realtà
locale;
considerato
che tutto questo si traduce nella perdita di una cultura agricola di valore
elevatissimo, nelle scomparse di attenzioni profonde ed accorte nella gestione
del territorio, nella veloce trasformazione, anche ben visibile, della realtà che
abbiamo conosciuto fino a pochi anni addietro;
che gli addetti in agricoltura del Comune di San Pietro in Casale hanno un’età
media piuttosto elevata, oltre i 60 anni, con modesto ricambio generazionale,
con tendenza alla chiusura delle aziende di più modesta entità nel momento
della scomparsa di titolari;
che in questi ultimi anni si è assistito pure ad un progressivo abbattimento delle
culture di pregio, frutteti, data la scarsa remunerazione del prodotto, pur se di
elevata qualità e dall’aumento di età degli occupati;
che tuttavia ci sono ancora alcune realtà di tutto rispetto, aziende
intraprendenti, che nel campo ortofrutticolo occupano una manodopera
stagionale, che nel complesso le colture seminativi, cereali, erbe mediche di
misura sempre più esigua, barbabietola da zucchero, hanno il sopravvento
sulle altre;
considerato inoltre
che la realtà agricola del Comune di San Pietro in Casale è comunque una
realtà vivace, e tende con alcune eccellenze di spicco assoluto, anche se in
forza sofferenza;
che è volontà dell’Amministrazione Locale porre la massima attenzione nei
riguardi di tale settore produttivo, con il preciso obiettivo di essere attenti agli
innumerevoli problemi sul territorio, dando il via ad una serie di incontri e
approfondimenti con le associazioni agricole locali;
il Consiglio Comunale chiede al Sindaco e alla Giunta
di creare un percorso di incontro tra realtà produttive emergenti ed efficienti, i
giovani imprenditori agricoli , centri di eccellenza come università o altre realtà
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•
•
tecnicamente avanzate, allo scopo di incoraggiare e sostenere tutte le
tendenze, anche se timide, con tutti gli strumenti che si possono avere a
disposizione lì dove si rendesse necessario;
di promuovere azioni che facilitano l’acceso al credito per incentivare gli
investimenti in campo agricolo;
di coinvolgere le associazioni venatorie nella gestione del territorio;
di sviluppare un piano strategico che possa comprendere i mercati di produttori
locali, gruppi di acquisto solidale, orti comunitari, programmi per le mense
scolastiche, i falsi promotori della realizzazione di un progetto che tende alla
diminuzione dello spreco alimentare e al recupero degli scarti alimentari ancora
perfettamente commestibili, da distribuire ad Enti e ad Istituzioni che se ne
facessero richiesta, così come viene già realizzato dall’associazione
denominata Last Minut Market;
di farsi promotore di un progetto che tende ad accorciare la filiera produttiva e
commerciale, favorendo la trasformazione in loco delle materie prime, e
ricostruendo il rapporto diretto fra chi produce e chi consuma, diminuendo al
contempo, dove possibile, il volume del quantitativo degli imballi;
di sensibilizzare gli agricoltori a sistemi produttivi che riducano l’uso della
chimica di sintesi per fertilizzanti, diserbanti, pesticidi e ricorso a risorse fossili
non rinnovabili;
di coinvolgere ed educare i cittadini sulle scelte alimentari, sulle opportunità di
praticare l’orticoltura, sulla opportunità di recuperare la stagionalità delle
produzioni e dei consumi, e sensibilità di acquisto presso i produttori locali
attraverso tutti i canali possibili.
Grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcuno vuole la parola? Frisario, prego.
Cons. FRISARIO SABINA
Per quanto riguarda la linea proposta, direi che è condivisibile, Consigliere Sellitto.
Quello che lei chiede è tutto condivisibile, credo però ci sia qualcosa che stride, e mi
riporta questa cosa qua un po’ alla discussione che abbiamo appena messo fuori con la
votazione. In realtà tutto quello che lei chiede, oltretutto come Consigliere di maggioranza,
è già in seno alle scelte che l’Assessorato all’Agricoltura può fare, può prendere e può
proporre. Certamente sarebbe stato molto più semplice, visto che ha anche più facilità di
dialogo rispetto a quanto ne abbia io dell’opposizione, chiedere direttamente all’Assessore
che promuovesse alcune di queste iniziative
Mi sembra un po’ strumentale, della serie “diciamo ciò che è bello sentire”, però
quello che è importante è che l’impegno che l'Amministrazione deve prendere deve
essere un impegno che il Consiglio Comunale può in un certo senso incentivare, può in
un certo senso votare a favore, perché si sente supportato, però tutte queste iniziative,
alcune di queste oltretutto sono proprio in seno alla promozione e allo stesso programma
elettorale, o meglio linee di indirizzo, che non sono il programma elettorale.
Quindi da parte nostra c'è piena condivisione, però, proprio per evitare che su
questi banchi approdi ciò che può essere scontato, o svolto in sedi più spicciole, più
informali, credo anche che arrivare a quest’ora, se fossi stato io il proponente di un ordine
del giorno che ha visto un Consiglio così impegnato, avrei chiesto eventualmente il rinvio
al prossimo... non voglio insegnare nulla a nessuno, però giusto per avere un po’ più di
lucidità in quello che si fa.
Per quello che riguarda, mi asterrò, semplicemente perché ritengo tutte le cose
proposte condivisibili, ma in seno già a quella che è l’attività dell’Assessorato, ed essendo
proposte da un Consigliere di maggioranza non hanno lo stesso valore che può avere un
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ordine del giorno proposto da una minoranza, cioè un incentivare, une invitare l’Assessore
nella Giunta a fare qualcosa. Questo è un mio parere, ed è per questo che esprimo sin
d’ora il mio voto di astensione; non sarà contrario, perché sono condivisibili tutte le
richieste fatte. Grazie.
Cons. ALBERGHINI MARCO
Abbiamo letto attentamente l'ordine del giorno, è molto articolato; l’impressione è
che la richiesta di impegnare il Consiglio Comunale a fare i vari punti, fino al punto h),
comprenda delle cose che non sono di competenza del Comune, cioè probabilmente
l'Amministrazione Comunale che si fa promotrice delle cose che sono indicate qui, si
sovrapporrebbe ad altre strutture che per le quali è questa la loro competenza e la loro
finalità.
Quindi crediamo che non sia condivisibile probabilmente negli intenti, però che non
siano accettabili queste richieste. Anche noi ci asteniamo.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Qualcun altro? Virzì, prego.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Sarò sarò breve. Io condivido perfettamente il documento, apprezzo molto lo
sforzo che ha fatto Sellitto, che mi è molto simpatico, però è chiaro che dopo una
discussione sulle biomasse, dopo la dichiarazione del Sindaco, che ci ha detto
chiaramente che lui su questi argomenti la vede in una certa maniera, e dopo che noi
abbiamo in questo Comune già due impianti a biogas e a biomasse funzionanti, forse se
ne prevedono altri ancora, per cui avremo come minimo 800 ettari di terreno adibiti alla
produzione di mais per marcire, e quindi tolto all’agricoltura, andare a parlare di prodotti
che non vengono più forniti dal nostro Comune, quindi di frutteti che vengono eliminati in
questo momento mi sembra un po’ strumentale, per cui io mi asterrò.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Lanzoni, prego.
Cons. LANZONI ANNALISA
La mia è una considerazione, che è tutta sera che penso se fare o no ma,
Salvatore, credimi, mi viene dal cuore, va oltre al tuo pensiero e alla tua battaglia che
conduci con una forza che io apprezzo molto. Tu sai che sul discorso delle biomasse, e
mi dispiace intervenire a seguito dell’intervento di Sellitto, sul quale poi farò una
considerazione, ma apprezzo moltissimo la forza con la quale porti avanti le tue idee.
Nonostante questo, devo manifestare un profondo rammarico, perché so quello che vali
come persona, come professionista, e non ti riconosco per l’atteggiamento che tu hai in
Consiglio, e nei confronti dei tuoi colleghi Consiglieri.
In tutta questa vicenda mi chiedo che cosa pensi dei tuoi colleghi, che cosa pensi
di questo Consiglio, che cosa pensi del fatto di questo clima che si crea, per il modo che
si ha di affrontare questa questione, da un punto di vista soprattutto umano, di rapporti
che all’interno di una sede istituzionale ci devono essere.
Mi permetto di dirti questo perché è già accaduto altre volte, tu ti sei agganciato ad
interventi di altri Consiglieri che hanno qualcosa di importante da esporre, hanno le loro
battaglie da mandare avanti e le loro idee, e matematicamente - perdonami strumentalizzi una cosa che centra relativamente con le biomasse, perché lui parla di
agricoltura, allora ti ci puoi infilare con le biomasse. Non è corretto. Non è corretto. E porti
anche me, purtroppo, e mi dispiace da morire, a parlare di questo.
Mi chiedo che cosa vedi in noi, che cosa vedi nel Consiglio, come mai questa tua
forza nel mandare avanti queste cose e, purtroppo, anche per la professione che fai, mi
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dispiace rilevare che in tantissime altre occasioni tante battaglie noi le abbiamo mandate
avanti e quel posto lì era vuoto. Ci vuole rispetto anche per queste cose, per tutte le
battaglie che noi abbiamo mandato avanti, nelle quali tu non sei stato presente,
sicuramente perché non potevi, ma possibile che ci sia solo ed esclusivamente questo
argomento che ti accende l’animo così tanto, e che il tuo Gruppo Consiliare non sia
riuscito a farti accendere anche per altre cose, ad aiutarci su tante altre battaglie, sulle
quali sicuramente la tua professionalità ed il tuo sapere, il tuo essere ci sarebbe stato
tanto di aiuto?
Concludo dicendo sull’ordine del giorno di Sellitto, che sicuramente è un ordine del
giorno pieno di tante buone intenzioni, delle quali ogni tanto si ha bisogno; sicuramente
applicarlo sarà difficile, concordo anche con la Consigliera Frisario che c'è già un
Assessore preposto a questo; concordo anche con Alberghini, che invece ha sollevato
l'altro problema, dicendo che probabilmente non è la sede opportuna il Comune per
prendere determinate iniziative, ma credo che nell’intento di Sellitto ci sia quello di un po’
pensare positivo, fare delle considerazioni serie, su un argomento altrettanto serio,
specialmente in questo momento, e di andare oltre a quello che può essere il tecnicismo o
le possibilità che ha un’Amministrazione Comunale, e cercare di vedere il discorso da un
punto di vista un po’ più ampio, per cui approvo sia gli intenti che anche le proposte che
possono sicuramente essere, se non fattibili, perseguibili, con dei buoni intenti. Grazie.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Mauro, prego.
Cons. MARCHESI MAURO
Volevo sottolineare anch'io la positività di questo ordine del giorno, almeno delle
riflessioni che sono insite, e credo che, come ogni ordine del giorno presentato da un
Gruppo, presentato da un Consigliere, molte volte si cerchi anche fondamentalmente di
sensibilizzare rispetto ad un tema una questione, una situazione, non è che noi siamo
sempre in grado di risolverli, però è un porre l'accento.
Sull’agricoltura, che specialmente in Italia è da 40 anni che è in crisi, e che questa
situazione nel nostro territorio forse è entrata ancora più in crisi con la chiusura dello
zuccherificio, c'erano 15.000 ettari coltivati a barbabietole, che oggi bisogna anche
reinventare; verifichiamo che molti frutteti vengono distrutti perché non sono più redditizi,
quindi c'è un tema anche legato oggi alla sensibilizzazione dell’agricoltura chilometro
zero, di tutta una serie di cose, delle produzioni ortofrutticole, o comunque orticole che
potrebbero essere quanto meno di aiuto per i cittadini, per soddisfare alcuni bisogni
primari, questa sensibilità va sottolineata fortemente, non è che il Comune non possa fare
nulla, è evidente che non riesce a fare nulla, se non concordano le organizzazioni agricole
principalmente, le quali tra l'altro, nel momento in cui la stragrande maggioranza degli
italiani fumava, mandavamo veramente in fumo una cultura, che era il tabacco. Molti
agricoltori hanno fatto battaglie per poter impiantare pannelli fotovoltaici sui loro campi,
quindi bruciando letteralmente del territorio, e quindi credo che sia ancora una volta un
tema non da escludere a priori con dei pregiudizi, ma da affrontare per gestirlo.
Nessuno forse ha attualmente la soluzione in mano, però credo che la
sensibilizzazione da questo punto di vista possa aiutarci. E’ del tema sempre alimentare,
non legato prettamente all’agricoltura, ma comunque a tutta l’industria agroalimentare
quella che oggi si sta effettivamente discutendo per ridurre al massimo gli sprechi degli
alimentari, cosa che invece il Comune sta cercando di fare e di portare anche qui un
contributo attraverso al centro di produzione pasti, ma attraverso anche ai servizi di
determinate fasce deboli della società.
Io penso che questi siano spunti, che se anche non li prendiamo dal primo
all’ultimo, però ci possono permettere, come singoli Consiglieri, come singoli cittadini, di
cominciare a ragionare e pensare che cosa sul nostro territorio effettivamente è possibile
fare.
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Uno potrebbe dire “le associazioni venatorie che cavolo ci stanno a fare?”. Nel
momento in cui Sellitto diceva “sono state per anni potenziate le produzioni grazie agli
anticrittogamici e a tutta una serie di cose”, evidentemente quando un cacciatore vede,
perché va a caccia, fa il suo sport preferito, ma vede dell’erba secca in giro, un po’ troppo
erba secca in giro, comincia forse anche lui a cominciare a denunciare che qualcuno fa un
po’ abuso di determinate sostanze chimiche, e credo che dovremmo esserne grati di
un’ulteriore vigilanza sulla situazione del territorio, della salute del territorio.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
C'è qualcun altro in prima battuta? Allora il Consigliere Virzì ha chiesto la replica,
prego.
Cons. VIRZI’ SALVATORE
Una replica che devo ad Annalisa, perché me l’ha chiesta, e quindi gliela devo, e
la devo anche al Consiglio Comunale. Io ti ringrazio, Annalisa, per le parole che hai avuto
nei miei riguardi, e per tutto quanto hai detto in merito alla problematica di cui questa sera
ci siamo occupati. Tu mi rimproveri che io forse ho lavorato poco nel Gruppo, mi sono
dedicato solamente all’argomento, non mi sono acceso per tanti altri.
Quando qualcuno a suo tempo mi ha chiesto di entrare, come partito, nella lista
elettorale, io avevo posto questi miei limiti, avevo detto che facevo un mestiere che non
mi consentiva di partecipare attivamente alle riunioni di Gruppo, alle riunioni di partito, e
qualcuno mi ha detto “ma no, non c'è bisogno che tu ti preoccupi di tanto, perché
effettivamente abbiamo bisogno che tu venga dentro il Consiglio”, e mi aveva dato delle
assicurazioni.
Con il passare del tempo, vedendo che davo forse poco apporto (il Sindaco me ne
deve rendere atto), ho manifestato la possibilità di andare via, ed il Sindaco mi ha detto
“no, devi aspettare, perché voglio che tu ancora rimani in Consiglio Comunale”. E’ chiaro
quindi che io sono disponibile a lasciare il mio mandato in qualsiasi momento.
Quando si è posto il problema delle biomasse, è evidente che mi sono acceso, ma
non perché sono strumentalizzato da qualcuno, Annalisa, te lo dico sinceramente, e tu
penso che mi crederai, forse tanti altri, no ma tu penso di sì, tu penso che mi crederai che
non sono strumentalizzato, non ho nessun interesse io, non ho nessun interesse. L’unico
mio interesse, Frisario, è solamente il fatto che io sono un medico, e come tale ritengo di
portare avanti questa battaglia nell’interesse della comunità. Io ci credo realmente che
questi impianti porteranno dei danni alla salute, che lo dica l'ARPA, che lo dicano altri
argomenti ed altre riviste, mi sono documentato, è così, è così. E quindi è una battaglia
che ho portato avanti volutamente. E’ chiaro che non ho seguito altri filoni.
Non ho partecipato ultimamente a Gruppi Consiliari, perché qualche volta sono
venuto ai Gruppi Consiliari, ma molto probabilmente certi volantini, certe denigrazioni che
mi sono state fatte, certi ordini del giorno che mi sono stati tout court bocciati in questo
Consiglio Comunale, senza che qualcuno di voi abbia fatto qualche riflessione, non mi ha
aiutato certamente a collaborare ancora con voi. Perché? Perché è evidente che ho
notato che all’inizio, quando si parlava di questo argomento delle biomasse, molti di voi
erano incerti, ed io speravo che qualcuno di voi la pensasse come il sottoscritto, però ho
visto che improvvisamente tutto il Gruppo ha sposato tout court una certa politica, per cui
è chiaro che ho portato avanti la battaglia da solo, ma non perché voglio fare battaglie di
religione.
Roberto, non faccio battaglie di religione, non sono un personaggio che porta
avanti una battaglia sapendo che è una battaglia sbagliata. Io credo che la mia sia una
battaglia valida, importante, nell’interesse di tutta la comunità, e ve ne accorgerete di qui a
qualche anno quando questi impianti saranno a pieno regime, e quando ci accorgeremo
che abbiamo cambiato il volto dell’agricoltura di questo paese, perché stiamo cambiando
il volto dell’agricoltura non solo di questo paese, ma di tutta la Pianura Padana. Per
incentivare degli interessi di pochi, stiamo rovinando l'agricoltura di tutta la Pianura
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Padana: a Cremona ormai non si produce cibo, ma si produce mais solamente per fare
energia.
Non voglio discutere qui su questa mia battaglia, Annalisa. Voglio solamente dirti
che se il Gruppo ritiene che la mia presenza all’interno del Gruppo è inutile e dannosa, io
sono disponibile già da domani a rassegnare le mie dimissioni. Chiaramente credo nel
partito, e questo lo dico alla Frisario, perché la mia battaglia all’interno del PD, io ancora
ho la tessera del PD, e l’ho rinnovata quest’anno, anche se non l’ho rinnovata in questo
circolo di San Pietro in Casale, perché io credo che il PD abbia un ruolo importante
all’interno della nostra nazione, ma anche all’interno della Regione Emilia Romagna, e
voglio portare avanti una battaglia all’interno del PD. Se però il Gruppo di San Pietro in
Casale ritiene che la mia presenza è una presenza troppo pesante e dannosa, non avete
che da dirmelo, perché io da domani vi do le mie dimissioni.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Scusatemi, è dovuto, perché mi fa strano dover intervenire in questi termini, però il
Gruppo è il Gruppo, il Consiglio Comunale è il Consiglio Comunale. Io sono il Presidente
del Consiglio Comunale, era dovuta la replica, adesso faccio parlare, però vi richiamo alla
questione dell’ordine del giorno, alla questione del Gruppo. Il proprio Gruppo Consiliare si
riunisce, ognuno è libero di venire o non venire, lì si affrontano i temi. In Consiglio
Comunale, permettetemi, io sono anche il garante degli altri, basta. Quindi vi chiedo,
anche per rispetto nei confronti di chi ha prodotto questo ordine del giorno, di stare sul
tema. Basta parlare delle biomasse, ve lo chiedo cortesemente, dopodiché comincerò a
prendere la parola. Grazie.
Cons. MARCHESI MAURO
Faccio solo una segnalazione: da San Giorgio a San Pietro nelle campagne,
adesso che sono fioriti, ci sono campi interi di colza: questo per dire come si sta
trasformando l'agricoltura. Non si era mai vista la colza qui da noi.
Cons. SELLITTO ANTONIO
Volevo solo aggiungere una cosa per quanto riguarda la Frisario, visto l’orario,
purtroppo l'ordine del giorno era già stato fissato, e non mi sembrava il caso di rimandarlo.
Per quanto riguarda Alberghini, non credo che sia strumentale, ma io credo
veramente che i vari punti che ho elencato possono essere realizzati.
Questo è un ordine del giorno per dimostrare, o quanto meno per far capire il
modello di agricoltura che noi abbiamo in mente, e oltre a questo mi sembrava giusto farlo
e condividerlo con il Consiglio Comunale, perché credo che il settore agricolo nel futuro
lavorativo di questo paese possa avere un futuro fondamentale, ed era giusto per gettare
un po’ di luce negli angoli bui.
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
Se non c'è qualcun’altro, vi faccio perdere due minuti, e sto sul pezzo. L'agricoltura
penso che si sia modificata tanto nei nostri ambienti; ovviamente non è più l'agricoltura
che erano abituati a vedere i nostri genitori, con la piantata, con i fossi di scolo, con tutta
una serie di situazioni. Ha goduto probabilmente di finanziamenti a volte eccesivi per certi
versi, ha goduto di una serie di situazioni complicate, positive, negative, e ad ultimo però
è stata tartassata da una serie di scelte irrazionali fatte a livello europeo e nazionale, che
ha trasformato la nostra situazione, in cui c'era una grandissima quantità di raccolta di
barbabietole da zucchero, in alto, con la necessità di reinventarsi anche una serie di
situazioni, perché l’agricoltore non fa solo la poesia, campa coltivando, quindi c'è il tema
di produrre da mangiare, ma c'è anche il tema di produrre da mangiare per la famiglia
dell’agricoltore. Cerchiamo di non dimenticarcelo.
Anni fa noi avevamo l’abitudine di vedere zuccherifici, quantità di barbabietole che
passavano avanti e indietro per la pianura, e devo dire che probabilmente, vista anche la
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diffusa situazione economica che questo portava sul territorio, forse eravamo abituati
anche a chiudere due volte gli occhi. Questa è una trasformazione che abbiamo vissuto,
non c'è più questa realtà. Poi possiamo fare tutta la dietrologia che vogliamo, però
bisogna prenderne atto.
L'ordine del giorno semplicemente tenta, e di questo bisogna dare atto a Antonio,
che è anche un sognatore da un certo punto di vista, e non lo dico in senso negativo, ma
lo dico in senso positivo...
Cons. SELLITTO ANTONIO
Un sognatore inguaribile!
Sindaco BRUNELLI ROBERTO
La mette sul positivo. A volte, quando si fanno queste cose qua, si tenta anche di
metterci un po’ di poesia. Poi non tutto quello che c'è scritto è applicabile, ha detto bene
Alberghini, una analisi quasi perfetta da questo punto di vista, l’ho fatta anch'io in Gruppo
ad Antonio, può essere testimone. Però questo non toglie nulla all’importanza che può
avere il fatto di dire di sì a questo ordine del giorno.
Poi colgo con piacere l’astensione, tutto sommato, dei Gruppi di minoranza,
perché non è neanche male portare a casa questo.
Chiedo di mettere ai voti. Chi è favorevole? Contrari? Astenuti? Astenuti il Gruppo
Consenso Comune, PDL e Virzì.
Grazie a tutti e buona notte.
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Consiglio San Pietro in Casale 11_04_2012