Comitato Mezzogiorno
NEWSLETTER MEZZOGIORNO
MARZO 2008
La Newsletter Mezzogiorno intende dare periodicamente conto:
1.
dell’attività di Confindustria e del Comitato Mezzogiorno in tema di politiche per il
2.
dei principali atti riguardanti il Mezzogiorno delle Amministrazioni pubbliche nei
Sud;
vari livelli;
3.
delle iniziative sul territorio realizzate dalle Associazioni del Sistema o dalle
Amministrazioni locali;
4.
delle novità in tema di informazione socio-economica;
5.
del dibattito in corso sulle politiche di sviluppo e riequilibrio territoriale.
Ogni volta che è stato possibile, per gli argomenti segnalati abbiamo predisposto per
il lettore i link alla documentazione disponibile su internet, segnalandoli con una
sottolineatura. E’ quindi possibile utilizzare la Newsletter – attraverso un pc collegato
ad internet - per accedere direttamente ad una documentazione molto più ampia e
approfondita.
INDICE
CONFINDUSTRIA SULLE POLITICHE PER IL MEZZOGIORNO
In evidenza
“Decalogo” di Confindustria per le elezioni politiche
Comitato Mezzogiorno del 15 gennaio a Napoli
Confindustria Calabria e Sicilia unite per lo sviluppo delle imprese, contro la
criminalità mafiosa
Le iniziative del Sistema
L’Unione industriali di Napoli propone misure a favore dei territori che
ospiteranno le discariche
Napoli: Uniservizi per il risparmio energetico
Confindustria Salerno si confronta con il Questore su sicurezza e legalità
Confindustria Bari ospita l’inaugurazione della Fiera internazionale delle
macchine utensili
Appello dei Giovani Imprenditori della Calabria
Il nuovo numero della rivista dell’Associazione Industriali della Sardegna
meridionale
UNIONE EUROPEA, AMMINISTRAZIONI CENTRALI, REGIONI
PER IL MEZZOGIORNO
Dibattito sul futuro della politica di coesione
I programmi dei fondi strutturali 2007-13 sosterranno la lotta al cambiamento
climatico
Un nuovo opuscolo della Commissione UE sintetizza l'insieme dei QSRN
Rapporto di ricerca della DG Regio sulla capacità di valutazione delle Autorità
di gestione
Misure del decreto Milleproroghe per il Sud
Finanziati progetti di viabilità per lo sviluppo dell’economia del Molise
Comitato di Sorveglianza del QCS Ob.1 2000-2006
Comitato di Sorveglianza del Pon Governance
Sviluppo Italia trasferisce alle Regioni le società regionali da essa controllate
Protocollo d’intesa tra Regione Puglia e parti sociali per il partenariato
Dedicata alla ‘ndrangheta la Relazione della Commissione antimafia
2
RICERCHE E DATI STATISTICI
L’indice
ISAE
della
fiducia
delle
imprese
in
lieve
miglioramento
nel
Mezzogiorno
Le medie imprese meridionali sono ancora poche, ma crescono
Anche le famiglie meridionali accedono all’elettronica di consumo: il divario
digitale appare superato
L’ ICT nelle amministrazioni locali: variegata la situazione nel Mezzogiorno
Almalaurea: rimangono immutate le differenze fra Nord e Sud
A Natale il turismo meridionale resiste, ma non riesce ad attrarre gli stranieri
Bilancio negativo del 2007 nell’Osservatorio delle catene alberghiere
A Napoli i turisti sono colpiti negativamente più dai rifiuti che dalla criminalità
Nessuna regione meridionale fra le cinque più visitate dai viaggiatori italiani
Più bassa nel Mezzogiorno la presenza delle imprese “immigrate”
PUNTI DI VISTA E COMMENTI
Che fine ha fatto il “Tavolo Sud”?
Patto anti-racket sullo Stretto
La crescita economica vero bene comune
3
CONFINDUSTRIA SULLE POLITICHE PER IL MEZZOGIORNO
In evidenza
“Decalogo” di Confindustria
Il Presidente Montezemolo ha presentato il 3 marzo a Milano le proposte
per le elezioni politiche
di Confindustria per rilanciare la crescita. Confindustria sostiene che la vera
priorità che il Paese deve assumere è la crescita economica: solo la più alta
crescita
consente
di
coniugare
maggiore
produttività
e
maggiore
occupazione, e solo con una maggiore produttività è possibile aumentare la
retribuzione reale dei lavoratori, nel settore privato come in quello pubblico.
Per il Mezzogiorno, il documento propone di:
potenziare le infrastrutture raddoppiando la capacità di spesa annua
sostenere la lotta ai racket;
dare immediata operatività agli strumenti automatici previsti dalla
Finanziaria 2008;
ridurre da 24-28 a 6 mesi le procedure autorizzative dei contratti di
programma e localizzazione;
rafforzare la fiscalità compensativa a favore delle imprese;
riportare immediatamente i tempi di pagamento della PA ai valori
medi nazionali.
Comitato Mezzogiorno del 15 Il 15 febbraio a Napoli si è svolto il Comitato Mezzogiorno. Il Vicepresidente
gennaio a Napoli
Artioli, introducendo i lavori, ha fatto il punto sullo stato di avanzamento
delle principali misure di politica economica che riguardano il Sud: credito
di imposta per gli investimenti, bonus occupazione, Zone franche urbane. Ha
quindi aggiornato il Comitato sull’attuazione finanziaria dei fondi europei.
Nel dibattito sono state evidenziate le difficoltà del passaggio da un modello
di politica basato sul vecchio sistema di incentivazione ad uno che punta
maggiormaente sulla creazione di condizioni favorevoli agli investimenti. Il
dibattito ha inoltre evidenziato che il Mezzogiorno non figura tra le
priorità della campagna elettorale: è opportuno quindi preparare un
documento che esponga efficacemente le proposte delle imprese meridionali,
da presentare alle parti politiche.Il Comitato ha stabilito quindi di mettere a
punto un documento di proposta, tenendo conto dei suggerimenti emersi
dall’ampio dibattito.
Confindustria Calabria e
I vertici delle due associazioni si sono riuniti il 6 marzo a Reggio Calabria per
Sicilia unite per lo sviluppo
concordare azioni comuni per contrastare i fenomeni criminali. Il presidente
delle imprese, contro la
di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, e quello di Confindustria
criminalità mafiosa.
Sicilia, Ivanhoe Lo Bello, sono convinti che le azioni contro la malavita
possano rivelarsi ancora più efficaci se condotte congiuntamente. De Rose
intende far costituire Confindustria Calabria parte civile nei processi di
mafia così come hanno già fatto diverse associazioni provinciali in Sicilia.
La scelta di annunciare l'accordo a Reggio Calabria ha un significato
simbolico: a metà strada tra Catanzaro e Palermo, Reggio è una delle
province più martoriate dalla n'drangheta e incarna al meglio lo slogan
dell'iniziativa: "Le nostre imprese insieme: un ponte per lo sviluppo".
4
Le iniziative del Sistema
L’Unione industriali di Napoli
L’Unione Industriali di Napoli si è impegnata ad adottare delle misure a
propone misure a favore dei
favore dei territori della provincia che si renderanno disponibili a ospitare
territori che ospiteranno le
le discariche funzionali alla risoluzione dell’emergenza rifiuti.
discariche
Le misure consistono in:
assunzione
di 50 giovani disoccupati da parte
delle
aziende
di
prestigio
associate,
finanziamento
a
proprie
spese
di
un
tecnico
internazionale per garantire la messa a norma della discarica,
realizzazione di una struttura pubblica, come una scuola o un
impianto sportivo, secondo le esigenze espresse dalla popolazione.
Il pacchetto è stato illustrato dal Presidente dell’Unione Industriali di Napoli,
Giovanni Lettieri, nel corso della conferenza stampa svoltasi lo scorso 14
febbraio presso la sede dell’Unione.
Gli imprenditori napoletani hanno richiesto anche alle amministrazioni
competenti l’abolizione della Tarsu, dell’Ici e delle tasse universitarie per i
residenti dei comuni della provincia che ospiteranno le discariche.
Napoli: Uniservizi per il
Uniservizi,
risparmio energetico
collaborazione con il quotidiano economico napoletano “Il denaro”, il 15
la
società
di
servizi
dell’Unione
Industriali
di
Napoli,
in
febbraio ha tenuto un Forum sul tema "Energia: come risparmiare".
L’energia elettrica sta diventando un costo sempre più rilevante per le
imprese e, malgrado ciò, si moltiplicano i casi di black-out e di cadute di
tensione elettrica che penalizzano le aziende.
Il Forum ha approfondito i diversi aspetti del problema, per fornire alle
imprese delle “piste concrete” che consentano loro di ridurre costo e
interruzioni di energia.
Fra gli altri servizi offerti, per consentire alle imprese associate di fruire dei
vantaggi della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, Uniservizi ha
infatti promosso il Consorzio Energia Napoli 2000, che fa parte della rete
“Osservatorio-energia”, che ogni novembre bandisce una gara tra i migliori
fornitori nazionali e spunta il miglior prezzo.
Confindustria Salerno si
Nel quadro degli incontri con i rappresentanti delle istituzioni locali,
confronta con il Questore su
Confindustria Salerno il 26 febbraio ha svolto un confronto con il
sicurezza e legalità
Questore di Salerno, Vincenzo Roca, e i Comandanti provinciali dei carabinieri
e della Guardia di Finanza, sui temi della sicurezza e della legalità, priorità
fondamentali per avviare una fase di rilancio del Mezzogiorno.
Dopo il saluto introduttivo del presidente di Confindustria Salerno Agostino
Gallozzi e l'intervento dei rappresentanti delle forze dell'ordine è seguito il
«question time» con gli imprenditori.
Confindustria Bari ospita
Dal 21 al 24 febbraio 2008 si è tenuta presso la Fiera del Levante, la sesta
l’inaugurazione della Fiera
edizione di BI-MU Mediterranea, fiera internazionale delle macchine
internazionale delle
utensili, dei robot e delle macchine utensili.
macchine utensili
La fiera è stata inaugurata il 20 febbraio con un convegno ospitato da
Confindustria Bari, nel corso del quale è stata presentata la ricerca condotta
da Ucimu sul parco macchine utensili e sui sistemi di produzione
nell’industria
italiana.
Il
Convegno
è
stato
aperto
dal
Presidente
di
Confindustria Bari, Alessandro Laterza. Le conclusioni sono state svolte dal
Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini.
5
Appello dei Giovani
Imprenditori della Calabria
“La Calabria muore di politica, criminalità, assistenzialismo”. Questo il
titolo dell’appello dei Giovani imprenditori calabresi, firmato dai Presidenti
dei GI della regione, Florindo Rubettino e delle province di Viboi Valentia,
Crotone e Catanzaro, di cui riportiamo alcuni stralci.
“La Calabria non è in crisi perché è stata invasa dagli alieni. È in crisi
per colpa del fallimento di un’intera classe politica regionale e per l’intreccio
di politica, economia, criminalità, corruzione. Ma anche per colpa di noi
calabresi, corresponsabili quanto i politici. … Il nostro voto non dovrà essere
in vendita - prosegue l’appello - Non lo baratteremo in cambio di favori
tranne che uno: cambiare il volto a questa regione… perché la Calabria di
oggi è devastata moralmente come lo era materialmente l’Italia alla fine della
Seconda guerra mondiale. Serve una leadership che sappia infondere fiducia
nel futuro e nelle opportunità della globalizzazione… ripristinare il senso civico
e combattere l’estraneità e il risentimento nei confronti della mala politica,
sentimenti che possono solo alimentare nuove illegalità”.
Il nuovo numero della rivista Sul sito dell’ Associazione Industriali della Sardegna meridionale è in
dell’Associazione Industriali linea il nuovo numero della rivista Industria Oggi.
della Sardegna meridionale
Fra i temi trattati, quello della sicurezza attraverso un’intervista al prefetto di
Cagliari, la chimica che funziona e – nel settore pubblico – la gestione di
un’ASL.
In allegato a questo numero il focus sul nuovo porto, “La città è pronta ad
accogliere le navi da crociera e i diportisti”. Prende avvio il progetto per
trasformare l’antico porto di Cagliari verso una funzione tutta nuova,
crocieristica e diportistica. Niente più merci e traghetti, che erano le
tradizionali attività. Si procederà allo sminamento dei residuati bellici e al
recupero di antiche anfore e relitti di navi antiche e saranno appaltati tra
breve i lavori.
6
UNIONE EUROPEA AMMINISTRAZIONI CENTRALI REGIONI
PER IL MEZZOGIORNO
Dibattito sul futuro della
La Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito i contributi al
politica di coesione
processo di consultazione sulla futura politica di coesione dell’UE inviati dal
27 settembre 2007 al 31 gennaio 2008.
Nella lista è presente, fra gli interventi dei Governi nazionali, il contributo del
Governo italiano e – fra le parti sociali- quello di Business Europe.
Il dibattito è ancora alle sue fasi iniziali, ma a fronte di paesi che mettono in
evidenza i risultati e l'efficacia della politica di coesione (i nuovi Stati membri,
la Spagna, il Portogallo) ve ne sono altri (come ad es. il Regno Unito) che
evidenziano l'opportunità per l'Unione di rinazionalizzare una parte delle
politiche di riequilibrio territoriale, concentrando maggiormente il bilancio su
fattori
di
competitività
come
la
ricerca,
l'innovazione,
l'energia,
le
infrastrutture indipendentemente da obiettivi di redistribuzione.
Una relazione sul processo di consultazione sarà presentata in primavera,
unitamente alla quinta Relazione intermedia sulla coesione economica e
sociale.
I programmi dei fondi
Secondo la commissaria europea alle Politiche regionali, Danuta Hubner
strutturali 2007-13
(cfr. conferenza stampa del 20 febbraio), la politica di coesione per il
sosterranno la lotta al
periodo 2007-2013 potrà contribuire concretamente allo sviluppo delle fonti
cambiamento climatico
rinnovabili e a migliorare l’efficienza energetica nelle regioni europee, nel
quadro degli ambiziosi obiettivi fissati a livello UE in materia di lotta al
cambiamento climatico.
Gli stanziamenti comunitari nei vari Programmi 2007-2013 dei Fondi
strutturali relativi all’energia sono pari a circa 9 miliardi di euro, dei quali
4,8 mld per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e 4,2 mld per
l’efficienza energetica.
La Commissione ha evidenziato l’ambizioso programma italiano con 1,85
miliardi di euro di finanziamenti comunitari destinati a questi obiettivi, dei
quali 794 milioni per l’efficienza energetica, 386 milioni per le biomasse, 340
milioni per il solare, 256 milioni per l’idroelettrico, il geotermico e altre fonti
rinnovabili, 75 milioni di euro per l’eolico.
Un nuovo opuscolo della
La Commissione europea ha ormai adottato i 27 QRSN (Quadri strategici
Commissione UE sintetizza
di riferimento nazionali) presentati dagli Stati membri nel corso del 2007.
l'insieme dei QSRN
Tali documenti serviranno come riferimento durante tutto il periodo di
programmazione, poiché illustrano le priorità privilegiate dagli Stati membri
per attuare la politica di coesione. Un nuovo opuscolo sintetizza tali testi e
presenta le regioni beneficiarie nonché la ripartizione degli stanziamenti in
base ai temi: cultura, energia, società dell'informazione.
7
Rapporto di ricerca della DG
La Direzione Generale per la Politica regionale della Commissione europea ha
Regio sulla capacità di
pubblicato un Rapporto di ricerca sulla capacità di valutazione delle
valutazione delle Autorità di
Amministrazioni degli Stati membri responsabili della gestione degli interventi
gestione
dei Fondi strutturali e del Fondo di Coesione. L'obiettivo è fornire un aiuto alle
Amministrazioni che intendono rafforzare la propria capacità valutativa. Lo
studio persegue un triplice scopo:
definire la capacità di valutazione e stabilire un set di indicatori e
criteri per analizzarne lo sviluppo all'interno delle Amministrazioni
che gestiscono programmi dei Fondi strutturali negli Stati membri;
sperimentare lo strumento di confronto proposto dallo studio,
analizzando
lo
sviluppo
della
capacità
di
valutazione
nelle
Amministrazioni che gestiscono i Fondi;
offrire suggerimenti sulla creazione di ulteriori opportunità di
apprendimento organizzativo all'interno delle amministrazioni.
Per quanto riguarda in particolare questo ultimo aspetto, si raccomanda alle
Amministrazioni di realizzare azioni volte allo sviluppo delle risorse umane,
attraverso la formazione e altre misure di rafforzamento della capacità di
valutazione, quali scambi di esperienze, nonché attraverso la qualità dei
sistemi di monitoraggio.
Misure del decreto
Nel DL Milleproroghe (Dl 248/2007), due importanti misure riguardano
Milleproroghe per il Sud
il Mezzogiorno:
viene ripristinata al 1° gennaio 2007 la decorrenza del
Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
(data a partire dalla quale gli investimenti si considerano
agevolabili), in conformità con la decisione comunitaria. La prima
occasione di fruizione del credito d’imposta sarà rappresentata
dalla dichiarazione dei redditi di giugno prossimo: prima di
quella data, è attesa la circolare dell’Agenzia delle Entrate
contenente il dettaglio delle modalità di fruizione del bonus;
il bonus occupazione introdotto dalla Finanziaria 2008 viene
reso rapidamente fruibile, cancellando l’obbligo del preventivo
assenso comunitario, attraverso il riferimento al Regolamento
Generale di esenzione n.2204 della CE sugli aiuti all’occupazione:
grazie a tale rimando, infatti, gli aiuti concessi si considerano
sempre
compatibili
con
la
normativa
comunitaria,
e
non
necessitano di autorizzazioni preventive. L’assunzione dovrà
riguardare “lavoratori svantaggiati”, secondo la definizione
dello stesso Regolamento (giovani, disoccupati da più di due anni
o senza titolo di studio superiore, donne, migranti, ex detenuti).
Finanziati progetti di
E’ stato firmato il 28 febbraio il quarto Atto integrativo all'Accordo di
viabilità per lo sviluppo
programma quadro "Trasporti ed Infrastrutture viarie" fra Ministero dello
dell’ economia del Molise
Sviluppo economico, Ministero delle Infrastrutture, ANAS S.p.a. e la Regione
Molise, con il quale vengono finanziate alcune infrastrutture viarie nella
regione Molise, per un importo complessivo di 52 milioni di euro.
8
Comitato di Sorveglianza del
Si è riunito a Roma il 7 marzo scorso il Comitato di Sorveglianza del Quadro
QCS Ob.1 2000-2006
Comunitario di Sostegno Obiettivo 1 2000-2006.
E’ stato presentato lo stato di attuazione del QCS dal punto di vista dei
progetti promossi e realizzati: in tutti i settori viene evidenziata una
mobilitazione progettuale più ampia di quella di quella necessaria (il cd.
overbooking), raggiungendo il valore di circa 50 miliardi di € a fronte di una
disponibilità di 40. Ciò dovrebbe facilitare l'obiettivo di non perdere risorse
comunitarie alla chiusura del programma (dicembre 2008).
Tuttavia, la maggior parte dei progetti promossi presenta uno stato di
avanzamento dei lavori inferiore al 70%, e sono ancora meno (circa 1/3
del totale) i progetti già conclusi.
Anche per effetto di tale stato di avanzamento, la Commissione Europea ha
espresso proccupazione per il rischio "elevato" di mancato completamento
che caratterizza in particolare il POR Sicilia e il rischio "medio" di diversi altri
POR.
L'altro dato saliente della relazione è l'estrema frammentazione del QCS,
articolato in migliaia di progetti per ciascuna tipologia, e la maggiore difficoltà
di completamento dei progetti nei settori più innovativi (ad es. ingegneria
finanziaria, società dell'informazione).
Comitato di Sorveglianza del
Pon Governance
Il 19 febbraio scorso si è tenuta a Roma la prima riunione del Comitato di
Sorveglianza del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 per
le Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia),
finanziato dal FESR.
Il Programma finanzia le azioni volte a rafforzare le competenze tecniche e di
governo della PA per migliorare l'efficacia della programmazione unitaria
(FAS- Fondi Strutturali). I punti più rilevanti all'ordine del giorno, sono stati:
l'approvazione del Regolamento interno del Comitato, in cui è
stata richiesta la possibilità di far parte di eventuali gruppi di lavoro
per le Organizzazioni del partenariato socio economico;
la discussione dei criteri di selezione delle operazioni: sul tema
Confindustria ha sottolineato l'opportunità di rafforzare l'enfasi sui
risultati e sugli indicatori d'impatto, per concentrare le risorse su
obiettivi in grado di rimuovere i principali ritardi e le maggiori
inefficienze;
l'analisi delle attività in corso per la definizione del Piano di
Valutazione: è stata verificata la possibilità che le Organizzazioni di
rappresentanza
del
partenariato
socio-economico concorrano
a
definire la "domanda di valutazione", cioè i temi specifici che
saranno oggetto di valutazione "in itinere".
l'Autorità di Gestione del programma ha ritenuto possibile una nuova
edizione di un Programma Nazionale di Assistenza Tecnica al
Partenariato Socio Economico, eventualmente meglio focalizzata su
aspetti interregionali e di sistema.
Sviluppo Italia trasferisce
Sviluppo Italia (oggi con il nuovo nome di Agenzia Nazionale per
alle Regioni le società
l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa) ha iniziato a
regionali da essa controllate
trasferire alle Regioni le Società regionali da essa controllate, secondo quanto
previsto dalla Legge Finanziaria 2007.
Il 14 febbraio è stato firmato un protocollo di intesa fra Dipartimento per le
politiche di sviluppo e di coesione del Ministero dello Sviluppo economico,
9
Regione Puglia e Agenzia, cui ne è seguito uno con la regione Molise il 29
febbraio. I Protocolli stabiliscono i tempi, le modalità ed i termini economici
del trasferimento alle Regioni delle azioni delle società regionali, nell’ottica di
una piena collaborazione operativa e con l’impegno alla salvaguardia dei
livelli occupazionali.
Protocollo d’intesa tra
E’ stato firmato il 19 Febbraio 2008 un Protocollo d’Intesa tra la Regione
Regione Puglia e parti sociali
Puglia e le parti sociali per l’istituzione e regolamentazione di un metodo
per il partenariato
di confronto partenariale sulle politiche di coesione economica e sociale
regionali messe a punto dall’Unione Europea.
Il Protocollo prevede l’attivazione di tre strumenti funzionali:
la Conferenza Regionale Permanente, organismo in cui le parti
sociali esprimono pareri sui documenti di programmazione della
Regione, tra cui i Piani Operativi;
il Comitato di Sorveglianza con funzioni di valutazione delle azioni
attivate e di verifica del rispetto delle regole partenariali attraverso un
Tavolo di Garanzia presieduto dal Presidente della Regione Puglia;
una
Segreteria
del
Partenariato
con
funzioni
organizzative,
promozionali e partecipative.
Dedicata alla ‘ndrangheta la
La Commissione parlamentare antimafia ha dedicato alla ‘ndrangheta la sua
Relazione della Commissione
relazione annuale, disponibile sul sito del Sole 24 ore.
antimafia
Essa intende aprire uno squarcio non solo nella conoscenza e nell’analisi di
una organizzazione criminale, ma anche sul sistema di relazioni sociali
economiche
e
politiche
della
Calabria,
senza
pretendere
di
indicare
conclusioni definitive, che sarebbero in contraddizione con il dinamismo di
una organizzazione in continua trasformazione, diventata oggi una delle
grandi holding economico-criminali della globalizzazione.
Nella Calabria di oggi gran parte delle attività economiche, imprenditoriali e
produttive sono condizionate, infiltrate e alcune dirette dalle cosche della
‘ndrangheta. La relazione ha approfondito il caso del Porto di Gioia Tauro e
dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria.
10
RICERCHE E DATI STATISTICI
L’indice ISAE della fiducia
La fiducia delle imprese manifatturiere torna a scendere a febbraio: l'indice,
delle imprese in lieve
secondo l’inchiesta mensile dell'Isae, si attesta a 89,8 da 91,3 dello scorso
miglioramento nel
mese, il minimo dall'ottobre 2005.
Mezzogiorno
Gli andamenti sono invece in parte divergenti guardando al dettaglio
territoriale: l'indice cala nettamente nel Nord Ovest, scende leggermente nel
Nord Est e nel Centro, ma è in lieve miglioramento nel Mezzogiorno (da 93,3 a
93,6)
Le medie imprese
L’indagine di Mediobanca e Unioncamere sul “Quarto capitalismo” ha
meridionali sono ancora
censito 3.984 medie imprese (2005), che assicurano il 14% della produzione
poche, ma crescono
manifatturiera italiana a valore, percentuale che sale al 22% considerando
l’indotto.
La maggiore concentrazione di imprese è nelle aree del Nord Est, della
Lombardia e dell’Italia Centrale; bassa, ma in espansione, la presenza nel
Mezzogiorno, soprattutto in Campania e Abruzzo. Ad esempio, rispetto
alla precedente indagine (2003), le medie imprese campane sono salite da 90 a
105 e quelle abruzzesi da 76 a 81.
Sul sito di Unioncamere è disponibile il testo integrale della settima edizione
dell'indagine e il comunicato di sintesi.
Anche le famiglie meridionali Nella Nota mensile di febbraio, l’Isae segnala la forte accelerazione nel
accedono all’elettronica di
possesso dei beni tecnologici da parte dei consumatori italiani, con livelli molto
consumo: il divario digitale
elevati anche nel Mezzogiorno. In particolare:
appare superato
•
la quota di famiglie in possesso di un pc balza dal 45,3 (2007) al
49,6% (2008), con un massimo nel Sud (53,7%), e quella relativa al
collegamento internet sale dal 38,7 al 43,1% (di cui oltre i ¾ con
connessioni a "banda larga");
•
quanto ai beni legati all'intrattenimento domestico, il possesso del DVD
sale dal 46 ad oltre il 52%, quello delle televisioni ad alto contenuto
tecnologico dall'8,8 al 18,3% e quello del collegamento satellitare o
digitale terrestre dal 17,8 al 29,9%. Aumenta anche la diffusione
della foto-video camera digitale (dal 28,8 al 36,1%) e del navigatore
satellitare (dal 5,2 all'8,6%)
•
scarsamente significativa risulta l'influenza della zona geografica
di residenza; fa eccezione il collegamento internet a banda larga, per il
quale i residenti nel Nord Ovest risultano avvantaggiati rispetto a quelli
delle altre ripartizioni.
L’ ICT nelle amministrazioni
L’Istat
ha
svolto
un’indagine
sull’ICT
nelle
Amministrazioni
locali,
locali: variegata la situazione raccogliendo informazioni articolate territorialmente sulle dotazioni informatiche
nel Mezzogiorno
(pc, collegamenti internet, servizi di informatica, formazione, funzionalitò dei
siti web), per comuni, province, regioni e comunità montane. La situazione del
Mezzogiorno si presenta molto variegata, con punte di eccellenza unite a
situazioni di svantaggio.
Ad esempio, nel 2007, nelle amministrazioni comunali italiane sono stati contati
11
in media 74,7 personal computer ogni 100 dipendenti, con valori
massimi per i comuni della Sardegna (97,7) e del Veneto (92,8) e minimi per
quelli della Campania (52,5) e della Sicilia (51,8). Nel Mezzogiorno, oltre che
nei comuni della Sardegna, un livello di eccellenza si riscontra anche nei comuni
della Basilicata (oltre 80 pc per 100 dipendenti).
Almalaurea: rimangono
Secondo la X Indagine di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei
immutate le differenze fra
laureati, presentata a Catania il 28 febbraio, le differenze Nord-Sud
Nord e Sud
rimaste sostanzialmente immutate negli ultimi anni, senza aver tratto
sono
vantaggi nemmeno nelle fasi di crescita economica.
Per tutte le generazioni analizzate, infatti, il differenziale di occupazione ad
un anno dal conseguimento del titolo si conferma sempre superiore ai 21
punti percentuali: tra i laureati del 2006 lavora il 66 per cento dei residenti al
Nord e il 43 per cento di quelli al Sud (+23 punti percentuali a favore del Nord).
Anche le differenze territoriali nella disoccupazione rimangono stabili nel
corso degli anni: per la generazione del 2006, sono alla ricerca di un lavoro più
di un terzo dei laureati che risiedono al Sud e 14 laureati su cento residenti al
Nord.
A Natale il turismo
Secondo l’Istat, fra Natale e l’Epifania, negli alberghi italiani i pernottamenti
meridionale resiste, ma non
(“presenze”) sono diminuiti dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2006,
riesce ad attrarre gli
diminuzione imputabile alla sola componente italiana, che ha registrato un calo
stranieri
del 3,1%, contro un aumento del 3,3% degli stranieri.
L’andamento delle presenze nel Mezzogiorno è sostanzialmente in linea con
quello nazionale: -1,1% nel Mezzogiorno, contro –1,3% a livello nazionale.
Tuttavia persiste la cronica difficoltà del turismo meridionale ad attrarre il
turismo straniero: le presenze straniere aumentano del 3,3% a livello
nazionale e solo del 2,2% nel Mezzogiorno.
Inoltre, per il Sud è anche difficile attrarre turisti italiani provenienti da
altre regioni: infatti l’importanza numerica dei clienti provenienti dalla stessa
regione è superiore (ogni 100 clienti italiani, quelli della stessa regione sono il
39% negli alberghi meridionali, rispetto al 22,2% a livello nazionale).
Bilancio negativo del 2007
Sull’intero anno 2007, l’Osservatorio Flash dell’AICA (Associazione Catene
nell’Osservatorio delle
Alberghiere)
catene alberghiere
Mezzogiorno:
traccia
un
bilancio
negativo,
particolarmente
nel
dopo 4 anni consecutivi di crescita del tasso di occupazione delle
camere, il 2007 segna un‘inversione di tendenza, con un 63,3%, in
flessione dell’1,4% rispetto al 2006;
la flessione ha colpito, eccetto rarissime eccezioni, tutte le principali
città italiane, con punte negative, particolarmente rilevanti a Catania
(-11%), Napoli (-11%) e Torino (-8,2%), città quest’ultima che
l’anno precedente ha beneficiato dello svolgimento delle Olimpiadi
invernali.
A Napoli i turisti sono colpiti
Non è la criminalità a pesare di più in negativo sull’immagine di Napoli, ma
negativamente più dai rifiuti
incidono molto di più la sporcizia, il traffico e quasi allo stesso modo la
che dalla criminalità
disorganizzazione dei servizi pubblici. Questi i risultati di una ricerca, promossa
dal Centro Studi dell’Unione Industriali di Napoli, dal titolo: “La Risorsa
Turismo”.
Durante il Maggio dei Monumenti 2007, i turisti intervistati associavano alla
città di Napoli, quale elemento di negatività, più gli effetti dell’emergenza rifiuti
che altre componenti.
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Gli stranieri, soprattutto, hanno indicato la sporcizia come la carenza
principale: 40,6% dei casi contro la più contenuta ma comunque elevata
percentuale (37,4%) degli italiani.
Dall’indagine emerge inoltre una tipologia di turista che si autoorganizza il
soggiorno (49,3%), evitando il ricorso ad agenzie di viaggio. I turisti arrivano a
Napoli consultando internet o con il passaparola nel 55,8% dei casi. Effetto
anche e soprattutto di lacune organizzative del settore.
Sulla qualità degli alberghi, valutazioni di eccellenza sono state espresse da
metà degli intervistati.
Nessuna regione meridionale L’indagine Istat su Viaggi e vacanze relativa all’anno 2007 evidenzia alcune
fra le cinque più visitate dai
viaggiatori italiani
caratteristiche particolari del turismo meridionale:
nei viaggi effettuati al Mezzogiorno, il 60% si avvale di strutture
“private” (alloggi di proprietà, affittati o di parenti e amici), contro
una quota del 50% nel Centro-Nord:
in particolare, solo il 27% dei viaggi nel Sud usa strutture
alberghiere, contro il 39% del Centro Nord; ciò riduce ovviamente
l’impatto economico del viaggio;
nessuna regione meridionale risulta fra le cinque più visitate dai
viaggiatori residenti in Italia (Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna,
Lazio e Veneto).
Più bassa nel Mezzogiorno la
Secondo uno studio di Unioncamere, le imprese individuali gestite da titolari
presenza delle imprese
immigrati da paesi non appartenenti all’UE hanno raggiunto nel 2007 il numero
“immigrate”
di 225.408, l’8% in più rispetto al dato di fine 2006.
La grande rilevanza del fenomeno assume tuttavia valori molto diversi nelle
diverse aree territoriali:
la concentrazione maggiore dell’imprenditoria immigrata si registra
in termini assoluti in Lombardia (41.064 imprese, il 18,2% di tutte le
imprese con titolare non UE); nell’intero Mezzogiorno, l’imprenditoria
immigrata annovera 54.298 imprese (il 24,1% del totale nazionale); la
regione meridionale con il numero più alto di imprese “immigrate” è la
Campania con 14.215;
la Toscana ospita il numero più elevato di imprenditori immigrati in
proporzione al numero di imprese individuali residenti: 23.417 su
224.168, in pratica più di un’impresa ogni 10; nel Mezzogiorno, la
quota proporzionale sul totale regionale assume valori molto più bassi:
da un massimo del 6,1% in Abruzzo ad un minimo del 2,2% in
Basilicata.
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PUNTI DI VISTA E COMMENTI
Che fine ha fatto il “Tavolo
Il Corriere del Mezzogiorno del 10 marzo, dopo l’allarme lanciato da
Sud”?
Napolitano sull’Italia a due velocità, registra l’immobilità quasi assoluta del
“Tavolo Sud”, istituito dal Governo Prodi dopo l’accordo con le parti sociali
sul Mezzogiorno , che non si è più riunito dall’aprile 2007.
Patto anti-racket sullo
L’articolo del Sole 24 ore di sabato 8 marzo dà conto dell’azione congiunta di
Stretto
Confindustria Sicilia e Confindustria Calabria contro l’illegalità, definita
nell’incontro fra le due organizzazioni del 6 marzo a Reggio Calabria.
Premiare la prevenzione:
Il Presidente di Confindustria Brindisi, Massimo Ferrarese, propone un
un’alternativa da Brindisi
bollino blu per le aziende sicure: un certificato che attesti il pieno rispetto
delle norme sulla sicurezza, e selezioni le aziende ammesse a partecipare agli
appalti e ad ottenere gli incentivi pubblici (Sole 24 ore, 11 marzo).
La crescita economica vero
Il testo competo del decimo punto delle Proposte di Confindustria per la
bene comune
crescita economica (il “decalogo” in vista delle elezioni politiche), dedicato al
Mezzogiorno.
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LA CRESCITA ECONOMICA
VERO BENE COMUNE
Le proposte di Confindustria
10. Mezzogiorno
Proposte:
•
•
•
•
•
•
potenziare le infrastrutture (vedere punto 7) raddoppiando la capacità di spesa
annua;
sostenere la lotta ai racket;
dare immediata operatività agli strumenti automatici previsti dalla Finanziaria
2008 (credito di imposta e bonus occupazione);
ridurre da 24-28 a 6 mesi le procedure autorizzative dei contratti di programma e
localizzazione;
rafforzare la fiscalità compensativa a favore delle imprese;
riportare immediatamente i tempi di pagamento della pubblica amministrazione ai
valori medi nazionali e tendenzialmente a quelli previsti dalla legge (30 giorni).
Il Sud soffre, in misura amplificata, delle stesse cause nazionali della mancata crescita: lo
Stato che non assicura i servizi essenziali (a cominciare dalla sicurezza pubblica), la
burocrazia inefficiente, le infrastrutture scadenti, la pressione fiscale elevata soprattutto in
rapporto ai servizi pubblici erogati e, in molte aree, la forte presenza di criminalità
organizzata.
Il tasso di occupazione è di un terzo inferiore rispetto al Nord.
L’obiettivo strategico deve essere quello di portare il PIL per abitante del Mezzogiorno vicino
al valore del Nord: obiettivo quasi impossibile da raggiungere in tempi medi poiché oggi è al
56,7%, ma che deve essere il riferimento per ogni scelta concreta.
Per far ciò occorre agire simultaneamente su vari fronti: dalle infrastrutture al sostegno agli
investimenti, dai contratti di programma alla lotta ai racket (in molte regioni il costo delle
estorsioni sfiora l’1% del PIL) e alla criminalità organizzata, concentrando le risorse europee
(pari a circa 1,2 miliardi) sul controllo del territorio e la protezione delle aree industriali.
I ritardi nei pagamenti per la fornitura di beni e servizi alla pubblica amministrazione
raggiungono in taluni settori (sanità) nelle regioni meridionali anche i 400 giorni. Serve un
piano straordinario per avvicinare i tempi ai 30 giorni previsti dalla legge.
Il livello attuale di investimenti esteri nel Mezzogiorno, vicino allo zero, rende indispensabile,
d’intesa con l’Unione europea, estendere il principio della fiscalità compensativa, già
introdotto attraverso il taglio del cuneo fiscale, il credito d’imposta e gli sgravi nelle Zone
Franche Urbane.
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