Fedeltà e Fragilità.
Imola, novembre 2012
LA FEDELTÀ.
Etimologia.
Fedele: dal Latino Fidelis da Fides – Che
osserva con lealtà la fede data o dovuta, i patti,
le promesse.
Nella derivazione latina fedele (fidelis) deriva da
fides, fede.
Con l’evidente significato di mantener fede alla
parola data.
Non per nulla anche gli anelli matrimoniali si
chiamano “fedi”.
Marina Piccialuti
Etimologia.
I dizionari riconoscono alcune accezioni della
fedeltà, termine che si fa risalire al secolo XIII;
(fidelitas – atis).
Il primo significato, tuttavia, è la qualità di chi è
fedele.
Dalla sfera coniugale al mantenimento di una
promessa.
Marina Piccialuti
Promessa.
Significato: tenere fede alla parola data.
Nel momento in cui si promette :
• ci si impegna con qualcuno, si crea un
legame.
• si crea un progetto che mi lega
all’altro.
• si diventa responsabili del legame e
del progetto.
• si diventa “fedeli” all’altro e al legame
Marina Piccialuti
Legame.
• Valore
• Creazione
• Mantenimento
Marina Piccialuti
Creazione del Legame. Il Piccolo Principe.
“Che cosa vuol dire addomesticare?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami…”
“Creare dei legami?”
“Certo”, disse la volpe. Tu, fino ad ora, per me, sei un ragazzino uguale a centomila
ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che
una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno
dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
…. se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
Gli altri passi mi fanno nascondere sotto la terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come
una musica. E poi, guarda! Vedi laggiù in fondo dei campi di grano? Io non mangio il pane
e il grano, per me, è inutile.
I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color
dell’oro.
Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.
Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te.
E amero' il rumore del vento nel grano..."
Amarsi non è solo stare insieme.
Paradosso: da una parte il desiderio di
essere in coppia, ma al contempo
desiderare che la fine della coppia sia
almeno possibile.
Cosa sta andando in crisi?
Non il desiderio d’essere coppia o l’essere
coppia o la rappresentazione della coppia,
ma la fedeltà al legame di coppia.
L’amore di coppia, se non è orientato da
un ethos, diventa amore fragile.
Marina Piccialuti
Amarsi non è solo stare insieme.
Presupposti:
•
Maturità e crescita personale
(individuale e di coppia).
•
Capacità di comunicare.
Marina Piccialuti
Comunicazione.
1. VERBALE
2. NON VERBALE
–
–
–
–
Comportamento Spaziale
Comportamento Motorio
Espressioni del Volto
Aspetto Esteriore Statico
3. PARAVERBALE
Marina Piccialuti
Dimensioni del legame.
Dimensione Affettiva
Dimensione Etica
Marina Piccialuti
Dimensione Affettiva del Legame.
•
Affetto
•
Amore
•
Attrazione
•
Sessualità
•
Condivisione di bisogni e aspettative
Marina Piccialuti
Dimensione Etica del Legame.
•
Accettazione e Riconoscimento
dell’Altro
•
Ascolto empatico
•
Sostegno e Incoraggiamento
•
Responsabilità
•
Impegno per stare dentro al Legame
•
Resilienza condivisa
Marina Piccialuti
Resilienza.
Dal latino re-salio, iterativo di salio, che
significa saltare, rimbalzare.
L’attitudine di un corpo a resistere ad un
urto
Concerne la qualità di un sistema che gli
permette di continuare a funzionare a
dispetto di anomalie legate ai difetti di uno
o più dei suoi elementi costitutivi.
Marina Piccialuti
Resilienza.
In rapporto alle Scienze Sociali la
resilienza corrisponde alle capacità
dell’essere umano di affrontare le
avversità della vita, di superarle, e di
uscirne rinforzato o addirittura trasformato.
La capacità di resistere e sopravvivere
continuando a conservare fede nella vita e
la capacità di provarne gioia.
Marina Piccialuti
Il ciclo della famiglia.
La famiglia è un sistema emozionale
trigenerazionale, in cui ogni membro delle
generazioni più giovani e più anziane ha il
proprio “compito evolutivo”.
I compiti di sviluppo coincidono con i
periodi di vita della famiglia.
La famiglia non è statica nel tempo ma si
evolve.
Marina Piccialuti
Il ciclo vitale di una famiglia è suddiviso in
stadi.
Ogni stadio è caratterizzato da un “evento
nodale” relativo all’entrata o all’uscita di un
membro dal sistema famiglia.
Ogni evento nodale caratterizza una fase
del ciclo vitale e a ciascuno di essi
corrisponde un compito evolutivo.
La soluzione del compito evolutivo segna
il passaggio da uno stadio di vita a quello
successivo.
Marina Piccialuti
Ad ogni tappa del ciclo vitale
La famiglia deve affrontare una
situazione nuova che mette in CRISI le
vecchie modalità di funzionamento e
quindi richiede un CAMBIAMENTO
nell’organizzazione familiare.
Il funzionamento della famiglia è dato
dalla capacità della famiglia stessa di
affrontare le situazioni nuove.
Marina Piccialuti
Per passare da uno stadio all’altro del ciclo
vitale
La famiglia deve essere sufficientemente
flessibile per rinegoziare le regole che
definiscono le relazioni al suo interno.
Deve permettere quindi, attraverso una
crisi di sviluppo, di raggiungere un
equilibrio ulteriore attraverso il
cambiamento.
Marina Piccialuti
Scelta
Crisi
Cambiamento
Gli eventi critici del ciclo vitale di una famiglia
possono essere:
Normativi:
Paranormativi:
• Eventi che la maggior parte degli
individui e delle famiglie incontra nel
corso del proprio ciclo vitale
• Eventi che, anche se frequenti, non
sono prevedibili (crisi economiche,
malattie, separazioni e/o divorzi, morte
prematura di un partner o di un figlio).
• Eventi prevedibili e attesi
• mettono la famiglia di fronte a difficoltà
maggiori e più facilmente possono
bloccare lo sviluppo di una famiglia
• “Orologio sociale”: scandisce le attese
degli individui relative ai differenti
periodi di vita
Marina Piccialuti
Le fasi del ciclo vitale della famiglia.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
“Tra le famiglie”: il giovane adulto non
sposato
L’unione delle famiglie attraverso il
matrimonio: la coppia appena sposata
La famiglia con i figli piccoli
La famiglia con figli adolescenti
La fase “trampolino di lancio”per i figli
dopo che sono usciti di casa
La famiglia nell’ età anziana
Marina Piccialuti
Le fasi del ciclo vitale della famiglia.
Giovane
adulto non
sposato
Famiglia in
età anziana
Coppia
appena
sposata
Trampolino
di lancio
Famiglia
con figli
piccoli
Famiglia
con figli
adolescenti
Stadio 1: “Tra le famiglie” il giovane adulto non
sposato.
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
Accettazione della separazione tra
genitori e figli
a. Differenziazione del Sé rispetto alla
famiglia di origine
b. Sviluppo di relazioni significative con
i pari
c. Affermazione sul lavoro
Marina Piccialuti
Stadio 2: La coppia appena sposata.
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Impegno nel nuovo sistema
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
a. Formazione del sistema coniugale
b. Riadattamento delle relazioni con la
famiglia estesa e con gli amici per
includere il coniuge
Marina Piccialuti
Stadio 3: La famiglia con i figli piccoli
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
Accettazione della nuova generazione nel
sistema
a. Modificazione del sistema coniugale
per far spazio al bambino o ai bambini
b. Assunzioni dei ruoli genitoriali
c. Riadattamento delle relazioni con le
famiglie estese per includere i ruoli dei
genitori e dei nonni
Marina Piccialuti
Stadio 4: La Famiglia con i figli adolescenti.
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
Incremento della flessibilità dei confini
familiari per permettere l’indipendenza dei
figli
a. Modificazione delle relazioni genitorifigli per consentire a questi ultimi di
entrare ed uscire dal sistema
b. Focalizzazione su temi della vita
coniugale e della carriera lavorativa
c. Iniziare lo spostamento di interesse
verso la generazione più anziana
Marina Piccialuti
Stadio 5: La Famiglia “trampolino di lancio” per
i figli dopo che sono usciti di casa.
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
Accettazione di uscite ed entrate plurime
nel sistema familiare
a. Rinegoziazione del sistema coniugale
in quanto diade
b. Sviluppo di relazioni adulto-adulto tra i
figli adulti e i loro genitori
c. Riadattamento delle relazioni per
includere i parenti acquisiti e i nipoti
d. Capacità di affrontare malattie e morte
dei genitori (nonni)
Marina Piccialuti
Stadio 6: La Famiglia nell’età anziana.
Processo emotivo di transizione:
aspetti cruciali
Cambiamenti di secondo ordine nella
situazione familiare necessari per
procedere nello sviluppo
Accettazione del cambiamento dei ruoli
generazionali
a. Mantenimento del funzionamento e degli
interessi di coppia malgrado il declino
fisiologico;
b. Sostegno del ruolo centrale della generazione di
mezzo
c. Accettazione nel sistema allargato della
saggezza e dell’esperienza degli anziani;
sostegno della generazione anziana senza
intrusioni
d. Capacità di affrontare la perdita del coniuge, di
fratelli o sorelle, di altri coetanei e preparazione
alla propria morte. Bilancio della propria vita e
integrazione delle esperienze
Kahlil Gibran – Il Profeta: Il Matrimonio.
Allora Almitra parlò di nuovo e disse: Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro?...
Ed egli rispose, dicendo:
Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme.
Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio.
Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,
E che i venti del cielo danzino tra di voi.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempitevi la coppa uno con l'altro, ma non bevete da una sola coppa.
Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.
Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.
Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell'altro.
Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.
E state insieme ma non troppo vicini:
Poiché le colonne del tempio sono distanziate,
E la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
LA FRAGILITÀ
La Fragilità.
Fragile, dal latino fragilem dalla stessa
radice di frangere = rompere,
frag =mentum = pezzo, frammento
Facile a rompersi, poco resistente,
caduco.
Marina Piccialuti
La Fragilità.
E’ lo stato del nostro essere, limitato in
quanto tale.
E’ un sentimento/vissuto che tutti
sperimentano nel corso della propria vita
Marina Piccialuti
Origini della Fragilità.
Durante lo sviluppo della personalità, in
particolare durante l’infanzia, ci possono
essere state esperienze che non hanno
permesso una crescita armonica ed
equilibrata.
Nel corso della vita ci possono essere
eventi ad alto impatto emotivo/fisico che
bloccano le risorse interne dell’individuo
impedendogli di reagire.
Marina Piccialuti
La Fragilità.
Nel ciclo evolutivo della famiglia abbiamo visto che esistono eventi normativi e
paranormativi che costituiscono momenti di cambiamento e di crisi, in cui i partner e gli
altri membri della famiglia devono riassestarsi per ritrovare un equilibrio.
In questi momenti si sperimenta talvolta la percezione di fragilità, mancano le sicurezze
della fase precedente, mancano le forze per reagire, sembra che nulla sia sotto
controllo, ci si sente persi.
Marina Piccialuti
La Fragilità.
Mai come in questi momenti è necessario che la coppia sia unita, che ci sia un progetto
comune, chi è più forte deve aiutare l’altro più debole, si sperimenta la FEDELTA’
come fiducia e come affidamento all’altro.
Marina Piccialuti
I BISOGNI RELAZIONALI (ERSKINE).
I Bisogni Relazionali (Erskine).
I Bisogni Relazionali (Erskine).
1. Bisogno di sicurezza: avere la nostra
vulnerabilità fisica ed emozionale
protetta.
2. Bisogno di validazione e conferma
come significativo: ricevere la conferma
che l'affetto, la fantasia e la costruzione
del significato sono significativi.
Marina Piccialuti
I Bisogni Relazionali (Erskine).
3. Bisogno di accettazione da parte di un
altro che sia stabile, affidabile e
protettivo: Incoraggiamento,
informazione e sostegno che aiuta a
generare sicurezza e protezione dalle
proprie esagerazioni, agitazioni e
conflitti intrapsichici.
4. Bisogno di condivisione o reciprocità
e conferma delle proprie esperienze
personali.
Marina Piccialuti
I Bisogni Relazionali (Erskine).
5. Bisogno di autodefinizione:
riconoscimento ed accettazione della
propria unicità.
6. Bisogno di avere un impatto sugli
altri: influenzando e contribuendo al
cambiamento.
Marina Piccialuti
I Bisogni Relazionali (Erskine).
7. Bisogno dell'iniziativa dell'altro.
8. Bisogno di esprimere amore.
Marina Piccialuti
Carl Rogers.
Carl Rogers parte da una visione positiva
della natura umana; ogni organismo
umano ha in sé tutte le potenzialità per
realizzare il suo progetto di uomo se vi
sono le condizioni favorevoli.
Questa forza orientata verso lo sviluppo di
tutte quelle capacità utili a mantenere,
autoregolare ed autorealizzare l’essere
umano viene definita.
TENDENZA ATTUALIZZANTE
Marina Piccialuti
Carl Rogers.
Le condizioni necessarie e sufficienti per
creare un clima che faciliti il cambiamento
e la crescita sono, per Rogers, tre :
- la congruenza
- l’accettazione o considerazione positiva
incondizionata
- l’empatia
Marina Piccialuti
Carl Rogers.
Come possiamo aiutare l’altro in una
situazione di fragilità?
Stabilire, a partire da un atteggiamento di
accettazione incondizionata per quello che
l’altro è come persona, un atteggiamento
di congruenza cioè di consapevolezza
che i nostri atteggiamenti siano
corrispondenti al nostro stato d’animo e
quindi non vi sia un doppio messaggio.
Marina Piccialuti
Carl Rogers
Poi mettersi in una posizione d’ascolto
pensando di aiutare l’altro/a a prendere
coscienza delle sue difficoltà
Questo è l’atteggiamento più sano alla
relazione.
Marina Piccialuti
La forza nella rete.
La costruzione di una «rete» fuori dai
confini familiari è una risorsa, ma anche
un compito da intendersi come una
disponibilità fiduciosa a costruire e, nel
tempo, ad alimentare un intreccio di
legami.
Marina Piccialuti
L’uomo di vetro.
La fragilità è un valore umano.
Non sono affatto le dimostrazioni di forza a farci crescere, ma le nostre mille fragilità:
tracce sincere della nostra umanità, che di volta in volta ci aiutano nell’affrontare le
difficoltà, nel rispondere alle esigenze degli altri con partecipazione.
La fragilità è come uno scudo che ci difende dalle calamità, quello che di solito
consideriamo un difetto è invece la virtuosa attitudine che ci consente di stabilire un
rapporto di empatia con chi ci è vicino.
Il fragile è l’uomo per eccellenza, perché considera gli altri suoi pari e non potenziali
vittime, perché laddove la forza impone, respinge e reprime, la fragilità accoglie,
incoraggia e comprende.
V. Andreoli
Bibliografia.
•
•
•
•
La famiglia trigenerazionale – Andolfi M. – Bulzoni Editore
Stili di funzionamento familiare – Walsh F. – Franco Angeli Ed.
Un modo di essere – Rogers C. – Giunti Editore
Al di là dell’empatia – Erskine, Moursund, Trautmann – Brummel
Mazel
• Psicologia dei legami familiari – Scabini E., Iafrate R. – Il Mulino Ed.
• Il famigliare. Legami, simboli e transizioni – Scabini E., Cigoli V. –
Raffaello Cortina Ed.
• L’enrichment familiare – Bertoni A. - Studi Interdisciplinari sulla
famiglia n. 21 – Vita e Pensiero Ed.
Marina Piccialuti
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