SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
Ente proponente il progetto:
AMESCI
Codice di accreditamento:
Albo e classe di iscrizione:
NZ 00368
NAZIONALE
CARATTERISTICHE PROGETTO
Titolo del progetto:
PASSI CONDIVISI
Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore: A (assistenza) – Area: 01 (anziani)
I
Obiettivi del progetto:
OBIETTIVO GENERALE
Coerentemente con l’art. 15 e 16 della 328/00, Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali, il presente progetto ha come obiettivo
generale quello del supporto agli anziani e del sostegno alle loro reti familiari.
Si tratta di contribuire al consolidamento di una rete di attività di supporto all’anziano che ed
aumenti la qualità della vita, migliori la dimensione di autonomia ed indipendenza dello
stesso, combattendo allo stesso tempo l’isolamento sociale e la solitudine.
Beneficio
La realizzazione di questo progetto, permetterà il potenziamento del sistema locale di
assistenza agli anziani, contribuendo a colmare la distanza esistente tra domanda ed offerta
attuale di servizi socio-assistenziali.
Il Progetto “Passi condivisi” vuole contribuire a perfezionare l’attuazione del Welfare locale
all’interno del contesto territoriale, attraverso l’incremento del livello e della qualità dei servizi
socio-assistenziali resi alle persone con più di 65 anni..
Nel caso in cui si tratti di anziani soli, si mira alla creazione/consolidamento di una rete di
attività che combatta l’isolamento sociale ed aumenti la qualità della vita, migliorandone la
dimensione di autonomia ed indipendenza, riducendo contemporaneamente il margine di
solitudine. Nel caso in cui si tratti di anziani dotati di un debole supporto familiare si mira ad
alleggerire il carico relativo ai compiti di cura della famiglia nelle forme dell’assistenza,
domiciliare e morale.
La realizzazione del progetto pertanto contribuirà ad implementare le politiche di settore
dedicate agli anziani sul territorio dei Comuni di riferimento. Tale implementazione si rileva
necessaria alla piena attuazione delle priorità relative al settore anziani programmate nel
Piano di zona, che ha delineato, tra gli obiettivi di sistema, l’ampliamento delle attività
dedicate agli anziani, l’omogeneizzazione dei criteri di accesso ai servizi e l’individuazione di
strategie di aggancio della solitudine vissuta dalla popolazione anziana.
Gli obiettivi di sistema individuati però restano difficilmente raggiungibili, dato il potenziale
dell’offerta dei servizi, del personale e dell’organizzazione operativa fornita dai singoli
Comuni.
Sulla base di queste constatazioni, appare evidente che le attività che potranno essere
implementate attraverso l’attuazione di questo progetto, andranno ad incidere positivamente
sul livello quali-quantitativo delle prestazioni rivolte agli anziani, destinato altrimenti ad
interrompersi ad una soglia medio-bassa, senza riuscire a garantire il soddisfacimento di
bisogni primari di coloro che hanno fatto richiesta di un supporto ai Servizi Sociali comunali.
PRIMO OBIETTIVO SPECIFICO
Incrementare le prestazioni di tipo socio-assistenziale alla persona anziana,
rafforzandone le abilità personali
Tale azione mira a potenziare il supporto ed incentivare l’autonomia dell’anziano:
• sia in termini di allargamento del numero di ore e della gamma di attività
socio-assistenziali erogate;
• sia in termini di incentivazione e ri-educazione allo svolgimento delle attività
di vita quotidiana;
• sia in termini di alleggerimento dei carichi di cura e assistenza sostenuti dai
familiari.
Così come indicato nelle Note Esplicative per la redazione dei progetti del Prontuario,
trovandoci, nel caso di specie, in presenza di attività difficilmente misurabili attraverso
indicatori numerici (cfr.) si procede a quantificare il numero degli interventi che si intendono
realizzare nell’arco di tempo di durata del progetto, proponendone un’accurata descrizione
(cfr.)
Servizi realizzati
L’obiettivo specifico prevede un incremento del livello delle prestazioni socio-assistenziali a
favore delle persone anziane, consentendo un innalzamento della qualità di vita degli stessi.
Nello specifico, in base agli indicatori e al target individuati in fase di analisi, si prevede di
incrementare gli utenti e il numero di ore del servizio ADA (assistenza domiciliare anziani).
E’ attesa la realizzazione di:
•
•
•
•
•
•
•
attività di tipo socio-assistenziale per n. 45 anziani presso il proprio domicilio e
nel proprio ambiente familiare e sociale
attività socio-assistenziali domiciliari per ulteriori 5 anziani che richiedono il
servizio
n. 10 h di assistenza domiciliare settimanale per ogni singolo anziano
accompagnamento ai servizi 1 volta a settimana
1 percorso di stimolazione cognitiva a settimana
1 attività di sensibilizzazione contro truffe e sicurezza domestica 2 volte al mese
1 attività di partecipazione alle iniziative presenti sul territorio a favore degli
anziani 2 volte al mese
Beneficio
In fase di analisi si è rilevata la situazione per cui, l’attuale sistema dei servizi socioassistenziali, non riesce a fornire una risposta a tutti coloro che fanno richiesta, ancora meno
a tutti quelli, che per motivi di isolamento, emarginazione o disinformazione, non riescono in
alcun modo ad accedere alla rete assistenziale.
La ratio nasce dalla constatazione che bisogna fornire maggiori “strumenti” all’anziano per
consentire di svolgere le performance di vita, in una strategia efficace per mantenere
l’anziano nella famiglia e nel tessuto sociale. L’obiettivo pertanto mira ad operare una reale
“trasformazione” della visione classica dell’anziano quale utente passivo. La persona
anziana dovrà imparare a gestire la sua quotidianità in maniera attiva e proporzionale alle
sue capacità, rafforzando così le lacune e le carenze, il supporto è quello operato nei
cosiddetti spazi “grigi” in cui l’aiuto è necessario. Ciò significa restituire alla persona anziana
il riconoscimento della dignità di soggetto attivo capace di autodeterminarsi.
Il beneficio dei destinatari sarà pertanto: consentire ai soggetti un’esistenza il più possibile
autonoma presso il proprio domicilio e nel proprio ambiente, con particolare attenzione allo
sviluppo e recupero delle abilità residue, riuscendo a dare, di conseguenza, un supporto
anche alla rete familiare nella gestione delle performance di vita quotidiana dell’anziano, con
un miglioramento della qualità della vita nel suo complesso.
SECONDO OBIETTIVO SPECIFICO
Incrementare l’erogazione della gamma di prestazioni di tipo socio-assistenziale
che la persona anziana richiede al Servizio “Telefono Diretto”
Tale obiettivo mira a sviluppare azioni di aiuto alla “normalità” della vita delle persone
anziane che accedono al Servizio “Telefono Diretto” e che ricercano quotidianamente,
attraverso una richiesta telefonica, un supporto morale e materiale.
Le azioni verranno implementate:
•
•
•
•
•
•
in termini di numero di anziani che potranno usufruire del servizio
in termini di allargamento della gamma e del numero delle attività fornite ai
beneficiari
in termini di diminuzione della distanza temporale tra la richiesta e l’offerta delle
attività
in termini di possibilità di contatto e vicinanza affettiva di una “persona fidata”
in termini di garanzia di informazioni qualificate ed aggiornate sull’offerta dei
servizi esistenti e sulla fruizione degli stessi
in termini di incentivazione alla fruizione delle risorse personali e territoriali
Così come indicato nelle Note Esplicative per la redazione dei progetti del Prontuario,
trovandoci, nel caso di specie, in presenza di attività difficilmente misurabili attraverso
indicatori numerici (cfr.) si procede a quantificare il numero degli interventi che si intendono
realizzare nell’arco di tempo di durata del progetto, proponendone un’accurata descrizione
(cfr.)
Servizi realizzati:
Per il raggiungimento dell’obiettivo specifico verranno realizzate:
•
•
Punti d'ascolto e reperibilità telefonica centralizzata, per 3 giorni alla settimana,
presso gli Uffici dei Servizi Sociali
Attività socio-assistenziali, su richiesta, in favore di 43 anziani già fruitori e di
ulteriori 5 anziani che hanno effettuato richiesta del servizio, in particolare:
- servizio consegna spesa al domicilio
- servizio prescrizione/ritiro/consegna farmaci
- servizio di accompagnamento alle strutture pubbliche e private
territoriali
- servizio di allarme ed attivazione interventi in caso di emergenza
sociale e sanitaria
- servizi di supporto durante le emergenze climatiche
Beneficio
L’approfondimento dei dati di contesto qualitativi e quantitativi mette in evidenza una
situazione per cui il vigente sistema dei servizi locali dedicati alle persone anziane, non
riesce a fornire una risposta adeguata a tutti coloro che fanno richiesta di un supporto ai
Servizi Sociali.
L’obiettivo succitato, basandosi sulle contingenti difficoltà in cui gli enti locali versano in
questa fase storica, mira a supportare il sistema dei servizi alla persona anziana, di modo
incrementare la qualità e la quantità delle prestazioni offerte.
Il beneficio sarà pertanto la garanzia di un supporto al compimento delle attività di vita
quotidiana, attraverso la richiesta espressa degli stessi utenti beneficiari, rappresentando
una risorsa più specifica, mirata e complementare al servizio di assistenza domiciliare. Infatti,
vivere sapendo di avere un “punto di appoggio” e di ascolto su cui contare, anche per piccole
esigenze della vita giornaliera, renderà l’anziano più tranquillo e più sereno.
In sintesi, utilizzando i medesimi indicatori quantificati in sede di analisi contestuale, il
progetto si prefigge i seguenti risultati:
INDICATORI
SITUAZIONE INIZALE
VALORE ATTESO
n. anziani che usufruiscono
dell’assistenza domiciliare
45
50
n. ore di assistenza domiciliare
settimanale erogata
6
10
n. persone anziane che ricevono il
Servizio “Telefono diretto”
43
48
n. prestazioni settimanali che l’anziano
richiede
2
3
media del tempo intercorso tra la
richiesta e l’ offerta concreta di una
risposta
4
2
Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste
dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le
risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
In relazione all’ Obiettivo Specifico 1: Incrementare le prestazioni di tipo socioassistenziale alla persona anziana, rafforzandone le abilità personali, sono previste le
seguenti azioni e relative attività:
Azione A: recupero e supporto all’autonomia rispetto allo svolgimento delle attività
quotidiane.
Attività A 1: Interventi a favore dell’autonomia personale
•
•
•
•
•
•
Supporto ad attività di vita quotidiana (igiene personale, vestirsisvestirsi,mangiare-bere, cucinare, fare la spesa,gestione finanze,ecc.)
Assistenza all’assunzione di farmaci
Assistenza fisica per lo svolgimento di attività di riacquisizione delle
capacità-psico- motorie attraverso esercizi semplici di ginnastica dolce,
rilassamento e distensione psico-motoria
Supporto lavaggio della biancheria e/o ritiro di indumenti e biancheria
Accompagnamento e supporto fisico alle capacità di muoversi all’esterno
dell’abitazione
Mantenimento delle abitudini (attività realizzate quotidianamente e/o a
intervalli settimanali)
Attività A 2: Accompagnamento ai servizi
•
•
•
•
•
Piano delle uscite settimanali
Accompagnamento a visite ospedaliere, mediche e specialistiche
Supporto fisico agli spostamenti
Supporto fisico all’utilizzo di mezzi di trasporto
Accompagnamento e disbrigo pratiche e commissioni
Attività A 3: Stimolazione cognitiva
•
•
•
•
•
•
•
Predisposizione di schede per l’anamnesi personale e familiare
indagine sulle funzioni cognitive quali attenzione, percezione, memoria,
linguaggio e cognizione spaziale
Esercizi di tipo cognitivo (concentrazione, attenzione, memoria,
orientamento, percezione)
Lettura di quotidiani, riviste e testi
Ascolto musicale
Ascolto attivo
Racconti autobiografici
Attività A 4: sensibilizzazione contro truffe e sicurezza domestica
• Ideazione di un opuscolo informativo sui casi di truffe a carico degli anziani
• Creazione di un lista di recapiti utili per fornire servizi di gestione e
manutenzione e sicurezza della casa
• Informazioni sulla sicurezza e manutenzione basilare degli impianti elettrici,
di riscaldamento
• Utilizzo del piano cottura, dell’impianto idraulico
• Modalità di conservazione degli alimenti
Attività A5:partecipazione alle iniziative presenti sul territorio in favore degli anziani
• Analisi dei bisogni di socializzazione
• Ricerca delle iniziative/attività presenti sul territorio attinenti alle esigenze
dell’anziano
• Informazione sui servizi offerti dalla rete locale, sia di tipo istituzionale che
informale
• Disbrigo pratiche per l’accesso ai servizi
• Accompagnamento alle iniziative/attività
Attività per l’attuazione dell’Obiettivo Specifico 2: Incrementare l’erogazione della
gamma di prestazioni di tipo socio-assistenziale che la persona anziana richiede al
Servizio “Telefono Diretto”, sono previste le seguenti azioni e relative attività:
Azione B: Sistematizzazione del servizio “Telefono Diretto”
Attività B1: Stesura del Piano di Individuazione dei bisogni
• Analisi della richiesta di servizio dell’utente: valutazione e decodifica dei
bisogni, delle aspettative e delle risorse
• Progettazione individualizzata: formulazione di obiettivi operativi, definizione
di dettaglio delle prestazioni da realizzare
• Illustrazione all’anziano del funzionamento del servizio
• Predisposizione delle procedure di attivazione del servizio
Attività B2: Organizzazione e Ricezione delle richieste
• Organizzare la turnazione del personale
• Definizione del set di funzioni svolte dalla “reception” del servizio
• Organizzare un Piano operativo per la realizzazione
dei servizi richiesti dagli anziani
• Predisposizione delle scale di priorità degli interventi
• Ricezione delle telefonate
• Compilazione del registro delle attività
Attività B3: Servizio consegna spesa al domicilio
• Acquisto generi alimentari su richiesta telefonica
• Consegna spesa al domicilio dell’utenza
• Eventuale accompagnamento e guida dell’utente al’acquisto dei prodotti
necessari
• Preparazione e aiuto nella somministrazione di pasti
Attività B4: Prescrizione/ritiro/consegna farmaci a domicilio
•
•
•
•
•
•
Acquisto farmaci su richiesta telefonica
Prescrizione dei farmaci presso il medico di medicina generale
Consegna dei farmaci al domicilio
Aiuto nell’assunzione di farmaci
Somministrazione e posologia dei farmaci prescritti
Ritiro analisi e referti
• Segnalazione ai medici di sintomi e malattie
Attività B5: Predisposizione di contatti telefonici ad hoc
• Chiamate da parte degli operatori agli anziani per offrire compagnia e per
accertarsi della condizione psico-fisica dell’anziano
• Fornire, attraverso le telefonate, un sostegno psicologico, affettivo e
dell’umore
• Chiamate per ricorrenze: a tutti gli utenti si augura buon Natale, buon
compleanno etc.
• Chiamata per ricordare la disponibilità del vaccino antinfluenzale
• Verifica e monitoraggio degli utenti che risultano assenti dal domicilio a
seguito di loro comunicazione (vacanza, ricovero temporaneo etc.)
• Interviste telefoniche e compilazione di questionari di gradimento degli utenti
• Compilazione ed aggiornamento di schede utenti e diario di bordo delle
attività giornaliere
Attività B6: Piano di contrasto all’emergenza freddo e caldo)
• Predisposizione di una serie di misure, concordate anche a livello
distrettuale per prevenire e alleviare i disagi che le forti ondate di caldo e
freddo possono causare
• Chiamate informative per disagio caldo e freddo
• Ideazione, strutturazione, impaginazione, stampa e distribuzione di
locandine e vademecum con tutti i consigli utili per evitare i rischi connessi al
grande caldo e freddo
• Segnalazione ai servizi competenti delle singole situazioni o attivazione, se
necessario, di un intervento d'urgenza
Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la
specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività
Le risorse umane necessarie alla realizzazione delle attività progettuali, sono le seguenti:
Azione A: recupero e supporto all’autonomia rispetto allo svolgimento delle attività
quotidiane.
Attività A 1: Interventi a favore dell’autonomia personale
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali,
nello specifico: accoglimento della domanda, raccolta della richiesta di servizio
dell’utente e della valutazione,analisi della richiesta, valutazione dei bisogni, delle
aspettative e dellerisorse del nucleo familiare,verifica di fattibilità del servizio;
progettazione individualizzata dell’intervento: formulazione di obiettivi operativi,
definizione di dettaglio delle prestazioni da realizzare, dei monitoraggi e delle verifiche
di efficacia del servizio.
• 10 operatori socio-assistenziali (OSA) che operano nel contesto domiciliare e
realizzano gli interventi e le prestazioni progettate per i casi in carico. Collaborano alla
stesura dei piani di assistenza individualizzati, eseguono gli interventi previsti nel
progetto stesso, concorrono al lavoro di staff per il monitoraggio e la valutazione del
caso.
Attività A 2: Accompagnamento ai servizi
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali.
• 10 operatori socio-assistenziali (OSA) che operano nel contesto domiciliare e
realizzano gli interventi e le prestazioni progettate per i casi in carico
Attività A 3: Stimolazione cognitiva
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali.
• 2 terapisti delle riabilitazione, con il ruolo di effettuare interventi mirati di
stimolazione della mente e della memoria
Attività A 4: sensibilizzazione contro truffe e sicurezza domestica
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali.
• 10 operatori socio-assistenziali (OSA) che operano nel contesto domiciliare e
realizzano gli interventi e le prestazioni progettate per i casi in carico
Attività A5:partecipazione alle iniziative presenti sul territorio in favore degli anziani
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali.
• 10 operatori socio-assistenziali (OSA) che operano nel contesto domiciliare e
realizzano gli interventi e le prestazioni progettate per i casi in carico
• 1 animatore sociale che contribuisce all’organizzazione di attività animative e
ricreative
Attività per l’attuazione dell’Obiettivo Specifico 2: Incrementare l’erogazione della gamma
di prestazioni di tipo socio-assistenziale che la persona anziana richiede al Servizio
“Telefono Diretto”
Azione B: Sistematizzazione del servizio “Telefono Diretto”
Attività B1: Stesura del Piano di Individuazione dei bisogni
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali,
nello specifico: accoglimento della domanda, analisi della richiesta, valutazione dei
bisogni, progettazione individualizzata dell’intervento, formulazione di obiettivi
operativi, definizione di dettaglio delle prestazioni da realizzare, dei monitoraggi e
delle verifiche di efficacia del servizio.
• 5 operatori socio-assistenziali (OSA) che collaborano alla stesura dei piani di
assistenza individualizzati
• Medico Di base con il ruolo di definizione dei bisogni sanitari
Attività B2: Organizzazione e Ricezione delle richieste
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento dei servizi socio-assistenziali, di
pianificazione delle modalità organizzative
• 5 operatori socio-assistenziali (OSA) che collaborano ad attuare i piani
organizzativi di assistenza
• 1 receptionist che riceve e smista le telefonate agli operatori preposti
Attività B3: Servizio consegna spesa al domicilio
•
5 operatori socio-assistenziali (OSA) che ricevono le telefonate e rispondono
specifiche richieste degli anziani e consegnano al domicilio quanto richiesto
Attività B4: Prescrizione/ritiro/consegna farmaci a domicilio
•
5 operatori socio-assistenziali (OSA) che ricevono le telefonate e rispondono
specifiche richieste degli anziani e consegnano al domicilio quanto richiesto
Attività B5: Predisposizione di contatti telefonici ad hoc
•
•
5 operatori socio-assistenziali (OSA) che effettuano telefonate di compagnia e di
supporto
1 psicologo che effettua attività mirate di sostegno psicologico, affettivo e
dell’umore
Attività B6: Piano di contrasto all’emergenza freddo e caldo
• 1 assistente sociale, con il ruolo di coordinamento e di monitoraggio dell’iniziativa
• 5 operatori socio-assistenziali (OSA) che collaborano all’attuazione delle misure
contro il caldo ed il freddo
• 1 geriatra dell’ASL con il ruolo di definizione delle fragilità fisiche, dei bisogni
sanitari e delle misure specifiche da adottare
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo dei 5 volontari in servizio civile, impegnati nella realizzazione di questo progetto,
sarà quello di supportare le azioni e le attività sopra descritte, con particolare cura alla
funzione di supporto organizzativo ed implementazione delle attività specifiche attribuite
alle diverse figure professionali. Inoltre essi saranno rivestiranno un ruolo di promotori di
idee e suggerimenti utili al miglioramento dei percorsi programmati.
Azione A: recupero e supporto all’autonomia rispetto allo svolgimento delle attività
quotidiane.
Attività A 1: Interventi a favore dell’autonomia personale
• Supportare gli O.S.A. nel compito di assistenza all’utente
• Sostenere l’anziano nello svolgimento di attività di vita quotidiana (nell’igiene
personale, nel vestirsi-svestirsi, ecc)
• Aiuto nella preparazione e nell’assunzione dei pasti
• Supporto all’anziano nell’assunzione e nella corretta posologia dei farmaci e
delle medicazioni
• Segnalazione di eventuali sintomi o malori agli operatori e medici
competenti;
• Supporto lavaggio della biancheria e/o ritiro di indumenti in lavanderia
• Supporto alla tenuta dell’ordine del guardaroba e dei cassetti personali
• Supporto alla realizzazione del cambio di stagione
Attività A 2: Accompagnamento ai servizi
•
•
•
•
Informare sui servizi offerti dalla rete locale
Disbrigo pratiche per l’accesso ai servizi territoriali per i cittadini
Sostegno agli spostamenti fuori l’abitazione
Organizzare logisticamente gli spostamenti per accompagnare l’anziano alle
attività
Attività A 3: Stimolazione cognitiva
•
•
•
•
•
•
•
•
Supportare operativamente gli operatori, preposti alle attività, nella
organizzazione di schede per l’anamnesi personale e familiare
Aiuto della compilazione delle schede personali soprattutto nei campi non
relativi a dati sensibili
Supportare il terapista nella fase di indagine sulle funzioni cognitive quali
attenzione, percezione, memoria, linguaggio e cognizione spaziale
Sostenere il terapista nella fase degli esercizi di tipo cognitivo
(concentrazione, attenzione, memoria, orientamento, percezione)
Aiutare l’anziano a leggere quotidiani, riviste e testi
Supportare l’anziano all’ascolto musicale
Ascolto attivo
Racconti autobiografici
Attività A 4: sensibilizzazione contro truffe e sicurezza domestica
• Supportare operativamente gli operatori preposti alle attività
• Organizzare il materiale informativo con la successiva ideazione di un
opuscolo sui casi di truffe a carico degli anziani
• Contattare la tipografia per la stampa
• Aiutare nella distribuzione di copie del materiale informativo
• Aiuto per creazione di un lista di recapiti utili per fornire servizi di gestione e
manutenzione e sicurezza della casa
• Fornire informazioni sulla sicurezza e manutenzione basilare degli impianti
elettrici, di riscaldamento
• Aiuto nell’utilizzo del piano cottura, dell’impianto idraulico, della modalità di
conservazione degli alimenti ecc.
Attività A5:partecipazione alle iniziative presenti sul territorio a favore degli anziani
• Supportare le figure preposte alle attività
• Compilazione delle schede nella fase dell’analisi dei bisogni di
socializzazione
• Somministrazione di questionari
• ricerca delle iniziative/attività presenti sul territorio attinenti alle esigenze
dell’anziano
• Informare gli anziani dei servizi offerti dalla rete locale, sia di tipo
istituzionale che informale
• Disbrigo pratiche per l’accesso ai servizi
• Organizzare logisticamente gli spostamenti per accompagnare l’anziano
alle iniziative/attività
Attività per l’attuazione dell’Obiettivo Specifico 2: Incrementare l’erogazione della gamma
di prestazioni di tipo socio-assistenziale che la persona anziana richiede al Servizio
“Telefono Diretto”
Azione B: Sistematizzazione del servizio “Telefono Diretto”
Attività B1: Stesura del Piano di Individuazione dei bisogni
• Collaborare alle attività di valutazione delle domande e decodifica del
bisogno
• Supporto alla stesura del Piano di intervento individualizzato
• Illustra in maniera semplice e comprensibile il funzionamento del Servizio
Attività B2: Organizzazione e Ricezione delle richieste
• Supporto alla stesura del piano di turnazione del personale
• Organizzare un Piano operativo giornaliero per la realizzazione dei servizi
richiesti dagli anziani
• Realizzare un archivio sempre aggiornato contenente le informazioni di
accesso ai servizi sia pubblici che privati e di patronato (casa, fisco,
previdenza, sanità,assistenza, ecc.)
• Supporto alle attività di reception (lavori d’ufficio, affiancamento al
receptionist ed agli operatori in turno)
• Tenuta dei registri delle attività
Attività B3: Servizio consegna spesa al domicilio
• Scrivere la lista delle cose richieste dall’anziano
• Acquisto presso gli esercizi commerciali, dei generi alimentari
• Consegna spesa al domicilio dell’utenza
• Supporto per la preparazione ed assunzione di pasti
Attività B4: Prescrizione/ritiro/consegna farmaci a domicilio
• Recarsi in farmacia per l’acquisto dei farmaci richiesti
• Recarsi dal medico di base per la prescrizione dei farmaci
• Recapitare i farmaci al domicilio dell’utenza
Attività B5: Predisposizione di contatti telefonici ad hoc
• Supporto agli operatori (receptionist, OSA e psicologo) per l’organizzazione
del piano delle telefonate
• Compilazione del diario di bordo giornaliero delle attività
• Potenziamento del contatto telefonico, con attenzione a realizzare tale
attività con un carico di umanità e sensibilità, per garantire un monitoraggio di
eventuali situazioni a rischio
• Pianificazione di un calendario delle ricorrenze riferite agli utenti per
effettuare le relative telefonate
• Creazione di uno schema, sempre in aggiornamento, per la verifica degli
utenti che risultano assenti dal domicilio
Attività B6: Piano di contrasto all’emergenza freddo e caldo
• Partecipare e collaborare alla realizzazione delle riunioni organizzative del
servizio di contrasto all’emergenza caldo e freddo
• Supportare gli operatori preposti, per l’organizzazione del piano di chiamate
informative agli anziani per il disagio freddo e caldo
• Collaborare a predisporre la grafica ed il testo delle locandine e vademecum
con tutti i consigli per evitare i rischi connessi al freddo e caldo
• Distribuire il materiale prodotto presso il domicilio degli utenti e presso i
luoghi frequentati da essi.
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
5
Numero posti con vitto e alloggio:
0
Numero posti senza vitto e alloggio:
5
Numero posti con solo vitto:
Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
0
30
5
Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla
legge 6 marzo 2001, n. 64:
Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.
E’ titolo di maggior gradimento:
- diploma di scuola media superiore;
- pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;
- pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;
- buona conoscenza di una lingua straniera;
- spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo
- capacità relazionali e dialogiche
- studi universitari attinenti.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
Eventuali crediti formativi riconosciuti:
NO
Eventuali tirocini riconosciuti :
NO
Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili
e validi ai fini del curriculum vitae:
Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di
questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita
professionale:
competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto,
acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al
personale professionale): assistenza alle attività quotidiane delle persone
anziane; supporto ai familiari, supporto alle relazioni sociali, organizzazione
logistica delle attività, realizzazione di visite guidate di fruizione di eventi
culturali, organizzazione di attività di ascolto ed accompagnamento;
competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e
organizzativa): capacità di analisi e decodifica delle situazioni lavorative,
capacità decisionale e di iniziativa, capacità di pianificazione.
competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione
che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni
sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro
all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una
buona dose di creatività;
competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e
l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di
stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di
lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.
Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa
Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale
delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente
progetto (in allegato)
Formazione generale dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci
Modalità di attuazione:
In proprio, presso le sedi indicate al precedente punto 29, con formatori Amesci.
Amesci si riserva di avvalersi di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle
“Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”.
Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
AMESCI
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
Amesci sostiene la necessità di mettere in campo, sul piano metodologico, risorse formative
centrate sull’attivazione dei volontari, in grado di assicurare loro una corresponsabilità nelle
modalità e nelle forme del proprio apprendimento, all’interno di ambienti e approcci didattici
volti appunto a fare leva sul personale contributo di ogni volontario.
La nostra idea è quella di una formazione blended, che alterni i differenti setting formativi
messi a disposizione nelle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio
civile nazionale”.
Nello specifico si utilizzerà:
• formazione in aula, eventualmente avvalendosi di esperti delle varie
materie trattate per 25 ore complessive;
• formazione dinamica in role playing, outdoor training, wrap around su: team
building, team work, problem solving, comunicazione attiva e per le attività
collaborative per 10 ore complessive;
• e-learning per 10 ore complessive.
Contenuti della formazione:
La formazione generale prevista per il progetto si articola nei seguenti moduli:
a.
b.
c.
d.
Presentazione del corso: il patto formativo, le parole chiave del Servizio Civile.
Definizione di un’identità di gruppo (i giovani in servizio civile, le idee sul servizio
civile, le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali).
Storia, caratteristiche specifiche e modalità operative dell’Ente in cui opereranno
i giovani
Evoluzione storica dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: affinità
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
m.
Durata:
45 ore
e differenze tra le due realtà (la legge 64/2001, i fondamenti istituzionali e
culturali del servizio civile nazionale, continuità e discontinuità fra il “vecchio”
servizio civile degli obiettori di coscienza ed il “nuovo” servizio civile volontario).
Adempimento del dovere di difesa della Patria e sua attualizzazione alla luce
della normativa.
L’educazione alla pace, i diritti umani e la pace nella Costituzione italiana, nella
Carta Europea e negli ordinamenti delle Nazioni Unite
Difesa civile non armata e nonviolenta, cenni storici di difesa popolare
nonviolenta e forme attuali di realizzazione, istituzionali, di movimento e della
società civile
Elementi di protezione civile come collegamento tra difesa della Patria e difesa
dell’ambiente e del territorio
Solidarietà e forme di cittadinanza (principio costituzionale di solidarietà sociale
e principi costituzionali dichiarati di libertà ed eguaglianza, concetto di
cittadinanza e di promozione sociale, concetto di cittadinanza attiva, Stato e
società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle
persone, rapporto con le istituzioni e le organizzazioni della società civile,
principio di sussidiarietà e competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province
e dei Comuni nei vari ambiti coperti dal servizio civile, il Terzo Settore
nell’ambito del Welfare.)
Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato
Normativa vigente e Carta di impegno etico del Servizio civile nazionale
Diritti e doveri del volontario del servizio civile
Lavoro per progetti (meta competenze e valorizzazione della crescita umana dei
volontari).
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
Sede di realizzazione:
Sede di realizzazione del progetto e/o sede territoriale Amesci
Modalità di attuazione:
In proprio, presso l’ente con formatori propri o messi a disposizione da Amesci
Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. LRC 0261550
L’impianto metodologico è, anche nel caso del corso di formazione specifica, “blended”.
Come già esplicitato al punto 32, per formazione blended Amesci intende una modalità
“mista” di allestimento didattico: parte delle attività vengono svolte in presenza, parte a
distanza all’interno di un ambiente dedicato (le cosiddette piattaforme), con entrambi i
momenti funzionali al perseguimento di obiettivi formativi coerenti con la più generale
impostazione costruttivista.
Nella nostra formazione blended riteniamo centrale la riconfigurazione del ruolo e della
responsabilità del docente: la natura comunicativa dell’allestimento didattico, garantita
dall’intervento di costruzione del patto formativo in presenza, dai thread del forum, dalle
sessioni in chat, dallo scambio di risorse ipermediali e di materiali didattici, dagli
approfondimenti in gruppo in aula, favorisce una relazionalità più orizzontale, tra pari,
rispetto alla tradizionale relazione verticale tra docente e allievo.
Il docente non si colloca più al centro dell’azione di insegnamento, ma ai bordi del
processo di apprendimento, in cui l’attore principale diventa la comunità dei partecipanti
che lo alimentano e gli danno vita. In tal senso, la valorizzazione dello scambio
comunicativo nella fase “a distanza” non gioca un ruolo fattivo solo sul piano cognitivo,
ma anche su quello relazionale.
A dispetto di molti pregiudizi, infatti, il non verbale e il paraverbale nell’e-learning, lungi
dall’essere assenti, sono sublimati nello spasmodico ricorso ai messaggi di
esplicitazione delle dinamiche relazionali presenti nella comunità di apprendimento, alla
complicità affettiva che accompagna le attività di lavoro, all’uso cognitivamente ed
emotivamente intrigante degli emoticons: la presunta freddezza della formazione a
distanza viene sconfessata in Rete dal moltiplicarsi di fenomeni di apertura comunicativa
intima, basati sull’espressione e dichiarazione delle proprie emozioni. È come se
l’assenza del linguaggio corporeo producesse un innalzamento del livello di ascolto
interno delle emozioni e una loro relativa attività di cosciente esplicitazione verbale.
Siamo in tal senso convinti che la possibilità del “fare significato” assuma dignità e
senso alla luce della forza relazionale del gruppo in apprendimento.
L’emozione condivisa di cercare un canale comunicativo profondo che sia efficace
nonostante la mediazione del medium PC, la volontà di lavorare insieme per un obiettivo
chiaro e accomunante, la ricerca di difficili equilibri tra le differenze individuali, emergenti
nel gruppo, pongono inevitabilmente il focus sul terreno dell’attitudine alla costruzione
condivisa della relazione, prima ancora che su quello della costruzione condivisa della
conoscenza. In questo senso parliamo di “apprendimento significativo” e di promozione
della motivazione quale leva virtuosa di questo processo ricorsivo.
La formazione specifica sarà erogata in modalità blended per 75 ore complessive, di cui
20 in presenza e 55 in e-learning.
Per ciò che riguarda la parte in presenza, il docente terrà una prima parte del modulo
all’inizio della formazione specifica (prima dell’inizio del corso e-learning), dedicandola
alla contestualizzazione degli argomenti oggetto del corso rispetto al territorio e all’ente
in cui i volontari si troveranno ad operare. Successivamente, durante lo svolgimento del
corso e-learning e alla fine dello stesso, il docente terrà due sessioni di approfondimento
su tematiche specifiche.
Per i nostri corsi ci avvaliamo della collaborazione di Lynx. Lynx si occupa da oltre dieci
anni di didattica e tecnologie digitali, ha esperienza diretta di e-learning non solo in
quanto progettista, sviluppatore e installatore di piattaforme ma anche in quanto
erogatore a sua volta di corsi (Corsi Altrascuola) e consulente didattico (UNSC, AIP,
CIES, COCIS, LTA Università Roma TRE, Uptersport). Inoltre, pur essendo un soggetto
imprenditoriale, da anni lavora in stretto contatto con enti del terzo settore di cui
condivide le finalità e di cui conosce modalità e limiti di azione.
La piattaforma scelta per l’erogazione dei corsi è MOODLE, la scelta è dovuta sia a
ragioni tecniche (MOODLE consente di fruire dei contenuti dei corsi in maniera flessibile
e adattabile al singolo volontario, personalizzandone l’apprendimento, ma allo stesso
tempo permette agli utenti di comunicare e collaborare in uno spazio comune e
condiviso) che a ragioni etiche (la scelta del software libero è una conseguenza diretta
dei valori di condivisione del sapere e della conoscenza impliciti nell’idea di
volontariato).
Ad ogni volontario verrà fornito un nome utente e una password che gli permetterà di
accedere alla piattaforma e di: consultare i contenuti del corso (potrà anche scaricarli sul
proprio computer o stamparli, in questo modo non dovrà per forza essere collegato per
poter fruire del corso), realizzare gli esercizi previsti (questionari per l'auto-valutazione
degli apprendimenti e brevi riflessioni su temi specifichi), usare gli strumenti di
interazione presenti nella piattaforma (chat, forum, wiki, eccetera).
Le attività svolte sulla piattaforma dall’utente verranno regolarmente registrate, i dati di
accesso (log) sono a disposizione dell’utente stesso ma anche dei formatore/tutor, che
potrà così intervenire tempestivamente in caso di ritardi consistenti rispetto al percorso
di formazione previsto. I log, dei singoli utenti e delle classi, verranno poi utilizzati per
una valutazione complessiva del percorso di formazione realizzato online.
Alle più moderne tecnologie informatiche e alla qualità dei contenuti, si affiancano le più
efficaci metodologie dell’apprendimento: i materiali formativi sono strutturati e suddivisi
in maniera tale da promuovere l’apprendimento rispettando i principi dell’ergonomia
cognitiva e della personalizzazione di formazione ad elevata qualità.
Per Amesci, l’idea stessa di formazione di un volontario si lega inscindibilmente con
l’idea di metacompetenza, in quanto “capacità, propria di ogni individuo, di adattarsi e
riadattarsi alle dinamiche evolutive del suo sistema ambientale e relazionale di
riferimento”.
Parallelamente alle attività di autoistruzione realizzate tramite piattaforma i Volontari
parteciperanno a discussioni di gruppo tramite gli strumenti di interazione della piattaforma.
Scopo dell’e-learning infatti non è solo quello di raggiungere gli obiettivi formativi indicati nei
Moduli didattici ma anche di creare una comunità di apprendimento che si confronti e
discuta sui temi del percorso formativo proposto e sugli obiettivi previsti dal progetto in cui
sono inseriti i Volontari.
Contenuti della formazione:
Argomenti della formazione specifica:
In aula:
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Organizzazione dei Servizi Sociali dei comuni interessati della Provincia di
Macerata
I Approfondimento: Conoscenza del Settore Anziani dell’Area Politiche
Sociali dei Comuni e del Piano Sociale di Zona territoriale.
II Approfondimento: Progettualità in atto in favore delle persone anziane
relativamente al tema della domiciliarità, dell’autonomia e della socializzazione.
Corso e-learning:
Evoluzione ed articolazione dei servizi sociali
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Evoluzione storica, culturale ed istituzionale: dalla costituzione (in particolare art. 3 principio d’uguaglianza) agli anni ‘90
Cenni alla legge quadro sull’assistenza sociale, L. 328/00 – i Piani Sociali
Nazionali, Regionali e di Zona per la realizzazione del Sistema Integrato
degli Interventi e dei Servizi Sociali, dal livello nazionale a quello locale
Le Aree d’Intervento dei Servizi Sociali Integrati
Gli stakeholders del Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali
Concertazione, pianificazione, programmazione, progettazione, modelli di
gestione, valutazione (monitoraggio, verifica, ri-definizione degli interventi),
controllo e impatto, sistema della qualità sociale, sistema informativo dei servizi
sociali, carta dei servizi, formazione e aggiornamento.
La legislazione in favore della popolazione anziana: leggi nazionali e regionali
I Servizi programmati per le persone anziane: assistenza domiciliare, telesoccorso,
attività socialmente utili, Case di Riposo, R.S.A.,soggiorni climatici.
La collaborazione in rete con l’associazionismo e gli enti del terzo settore
Il lavoro di équipe
Persone Anziane
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I Progetti nel settore anziani: conoscenza delle realtà associative territoriali relative
agli anziani, conoscenza dei progetti attuati e in corso di realizzazione a favore
della popolazione anziana
L’ascolto e la capacità di lettura del bisogno di assistenza
Le strategie relazionali con gli anziani inerenti sia le dinamiche personali-individuali
sia a livello di gruppo
Le caratteristiche della terza età: aspetti psicologici e socio-relazionali, simulazioni
L’assistenza teorico-pratica agli anziani: giochi di memoria, attività ricreative, attività
motorie
Contenuti della metaformazione:
Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in
cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali:
capacità di analisi e sintesi
abilità comunicative legate alla comunicazione on line
abitudine al confronto e alla discussione
L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti
della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base
legate all'uso delle TIC e di Internet.
Durata:
75 ore
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(assistenza) – Area: 01 (anziani)