ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ISTITUTO COMPRENSIVO
DI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“GIULIO DE PETRA” CASOLI (CHIETI)
Via San Nicola, 34 Tel 0872/981187 Fax 0872/993450
Cod.Fiscale 81002140697 Cod.Mecc. CHIC80600P
[email protected] web
www.icdepetra.gov.it
L
’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta un importante momento emozionale per tutti coloro che studiano e operano nella
scuola.
Desidero, pertanto, augurare agli alunni e alle loro famiglie un anno scolastico sereno, da vivere con entusiasmo e passione, con la
consapevolezza di costruire giorno per giorno una vita ricca di significato e di soddisfazioni.
I miei vogliono essere gli auguri di chi, arrivata cinque anni fa in questo Istituto, si sente parte integrante della “comunità
scolastica” e, con amore, dedizione e rinnovato fervore, si accinge a mantenere la rotta già tracciata e ad essere pronta a governare
le variazioni dovute a nuova esigenza e prospettiva al fine di incrementare sempre più efficacemente il compito educativo di
istruzione e formazione.
Nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo, così eloquenti e cariche di valenza pedagogica, viene sottolineata, come nucleo fondante
dell’azione educativa, la centralità della persona e, quindi, dell’alunno con i suoi bisogni, le sue aspettative, i suoi desideri, le sue
esperienze pregresse; i bambini e i ragazzi quando sentono di essere accolti e ascoltati danno il meglio di loro!
Sono fermamente convinta che la scuola è innanzitutto un luogo di relazioni e che l’apprendimento passa attraverso relazioni
ricche di dialogo e di significati emotivi, che migliorano i rapporti interpersonali, innalzano la motivazione, l’interesse e la curiosità
facilitando l’apprendimento stesso.
Sono certa che il percorso che attende i nostri alunni sarà coinvolgente e motivante, che nell’incontro con le discipline di studio,
con i compagni di classe, con i docenti e con tutti coloro che li accompagnano in questo cammino, troveranno stimoli alla curiosità,
occasioni per appassionarsi alla conoscenza, per scoprire ogni giorno qualcosa di più e di più profondo su se stessi, sugli altri e sul
mondo.
Cari ragazzi, vi raccomando di impegnarvi, di frequentare in modo assiduo, di partecipare attivamente alla vita scolastica, di tenere
un comportamento corretto e collaborativo, di mostrare impegno e volontà di migliorare.
A noi adulti come educatori, come docenti, come dirigente spetta il preciso compito di far sì che la nostra scuola sia il luogo
dell’autorevolezza dell’offerta formativa e delle pari opportunità, dove la qualità e l’impegno possano emergere, essere riconosciuti
e premiati, dove le differenze socio-culturali di partenza possano essere superate per consentire una piena espressione di sé , in
una dimensione di autentica democrazia, di responsabilità, di rispetto profondo per la persona.Principi che includono
comprensione e reciproca fiducia, spirito di accoglienza e impegno a rispettare il patto formativo che, con differenti ruoli e compiti,
unisce le diverse componenti della comunità scolastica intorno a obiettivi condivisi.
Confido, pertanto, sul supporto delle famiglie per costruire una reale “alleanza educativa”; nella determinazione di voi alunni a
voler imparare per divenire competenti e preparati per affrontare al meglio le sfide e le opportunità che la vita vi riserverà;nella
professionalità dei docenti per suscitare interessi e trasmettere il senso del dovere e della responsabilità e il piacere
dell’apprendere e del conoscere; nel sentimento di fierezza a sentirsi parte della Comunità dell’Istituto Comprensivo “ G .De Petra”.
Nell’augurare a tutti un “Buon Anno Scolastico”, spero di poter percorrere insieme il giusto cammino per raggiungere mete sempre
più coinvolgenti e soddisfacenti.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Anna Di Marino
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INDICE GENERALE
-
Introduzione
Indice generale
Mission e Vision dell’Istituto
PARTE “A”– STRUTTURA
A.1 Struttura del Piano dell’Offerta Formativa
A.2 Punti di Forza
A.3 L’Istituto e il suo territorio
PARTE “B” - SCELTE ORGANIZZATIVE
B.1 L’Istituto Comprensivo
B1.1 Calendario scolastico
B.2 Funzionigramma d’Istituto
B.2.1 Staff organizzativo d’Istituto
B.3 Come si lavora nell’Istituto
B.4 Funzionigramma dei Servizi Generali e Amministrativi
B.5 Rapporti tra Istituto Comprensivo e Territorio
B.6 Relazioni Sindacali
B.7 Salute e Sicurezza
B.7.1 Normativa di riferimento
B.7.2 Obblighi formativi
B.7.3 Iter sicurezza – fasi procedurali
B.7.4 Funzionigramma del Servizio di Prevenzione e Protezione
B.7.5 Preposti
B.7.6 Squadre prevenzione incendi, lotta antincendio ed evacuazione
B.7.7 Squadre primo soccorso e pronto intervento
B.8 Risorse, Materiali e Strumenti
B.9 Organizzazione e Funzionamento Classi/Sezioni
B.10 Indicatori di Organizzazione della Didattica
B.11Rapporti Scuola – Famiglia
B.11. 1 Incontri scuola-Famiglia
B.12 Presentazione dei Plessi
PARTE “C”- SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
C.1 Quale società?
C.2 Quale scuola?
C.3 Quali finalità?
C.3 Finalità del P.O.F.
C.3.1Finalità della Scuola dell’Infanzia
C.3.2Finalità della Scuola del Primo Ciclo
C.3.3 Obiettivi Generali del Processo Formativo
C.4 Quale alunno?
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C.4.1 I bisogni educativi
C.4.2 Le Competenze da promuovere
C.4.3 Profilo delle Competenze al termine della scuola Infanzia e del primo ciclo d’Istruzione
C.5 Organizzazione del curricolo verticale
C.5.1 Documenti di riferimento
C.5.2 Fasi di lavoro
C.5.3 Il percorso formativo
C.5.3.1 L’unità di apprendimento
C.5.4 Campi di sviluppo e competenze chiave trasversali con relativi indicatori
C 5.4.1 Curricolo verticale per competenze chiave trasversali Scuola Infanzia
C 5.4.2 Curricolo verticale per competenze chiave trasversali Scuola Primaria
C 5.4.3 Curricolo verticale per competenze chiave trasversali Scuola Secondaria
C 5 .5 Traguardi di sviluppo delle competenze nei tre ordini di scuola
C.6 Una scuola inclusiva
C.6.1 Inclusione degli alunni diversamente abili
C.6.2 I disturbi specifici dell’apprendimento
C.6.3 Inclusione alunni di altre culture
C.6.4 Svantaggio socio-economico-comportamentale-relazionale
C.7 Ampliamento dell’offerta formativa
C.7.1 Progetti d’Istituto
C.7.2 Progetti specifici
C.7.3 Progetti extracurricolari
C.7.4 Progetti settimana dell’ampliamento dell’offerta formativa
C.7.5 Visite e viaggi d’istruzione
C.7.6 Manifestazioni e concorsi
C.8 Metodologie e Strategie per l’implementazione dei Percorsi Formativi
C.9 La valutazione
C.9.1 Il punto di partenza: L. 53/2003
C. 9.2 la valutazione: funzione, modalità e strumenti
C. 10 Le verifiche: modalità e criteri
C .11 La valutazione nella scuola Infanzia
C. 12 La valutazione nella scuola del primo ciclo
C.13 Orario annuale personalizzato
C.14 Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento
C.14.1 Risultati Invalsi
C.15 Criteri di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato
C.16 Criteri per la conduzione dello scrutinio finale
C.17 Norme generali per un ordinato svolgimento delle operazioni di scrutinio - scuola
primaria e secondaria di primo grado
PARTE “D” - SCELTE DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA
D.1 Attività di Formazione e Aggiornamento
D.2 Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto
D.2.1 Quadro di riferimento
D.2.2 Le Fasi
D.2.3 Dimensioni da monitorare
D.2.4 Scopi
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Fornire agli alunni ambienti e sistemi atti a sviluppare
l’apprendimento per formare, in base alle caratteristiche
specifiche di ognuno, le competenze e le skills necessari a
favorire la crescita personale e l’inserimento attivo nel
contesto economico e sociale di vita.
Coinvolgere, collaborare, condividere per
costruire percorsi formativi efficaci.
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PARTE A
A.1 STRUTTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
“La cultura plasma la mente, ci fornisce l’insieme degli attrezzi mediante i quali costruiamo non
solo il nostro mondo, ma la concezione di noi stessi e delle nostre capacità”
Jerome Bruner
SCELTE
ORGANIZZATIVE
SCELTE
EDUCATIVE E
DIDATTICHE
SCELTE
DI SUPPORTO ALLA
QUALITA’ DELL’OFFERTA
FORMATIVA
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A.2 I NOSTRI PUNTI DI FORZA
La Scuola:
ACCOGLIENZA
 Rispetta e “cura” ogni alunno/a in quanto persona, unica e
irripetibile, portatrice di valori nella comunità in cui
interagisce,individuando le esperienze di apprendimento
più efficaci, le scelte didattiche più significative, le
strategie più idonee.
CONTINUITA’
 Progetta un unico curricolo verticale progressivo e
continuo che ha come riferimento la promozione di
competenze chiave trasversali ai saperi disciplinari.
 Facilita il raccordo tra i tre ordini di scuola
 Guida i ragazzi ad acquisire gradualmente le competenze
indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e
lungo l’intero arco della vita.
FLESSIBILITA’
 Attua una flessibilità oraria, organizzativa e didattica al
fine di progettare e realizzare risposte adeguate alle
esigenze del territorio e alle caratteristiche personali degli
alunni
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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
 Progetta e organizza percorsi di apprendimento
alternative e attività laboratoriali, visite guidate e viaggi
d’istruzione e partecipa a concorsi e manifestazioni per
ampliare le opportunità di apprendimento e permettere
agli alunni di affrontare in autonomia, responsabilità e
consapevolezza crescente le situazioni di vita tipiche
dell’età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità
RAPPORTO SCUOLA – TERRITORIO
 Collabora e realizza progetti concordati con
gli Enti
territoriali per favorire una cittadinanza attiva nel proprio
territorio
 E’accreditata presso l’ USR - Abruzzo come sede di Tirocinio
Formativo Attivo
 E’ convenzionata con l’Università degli studi di l’Aquila e di
Macerata
 Interagisce con il CTF per l’attivazione, condivisione e
valutazione delle Buone Pratiche inclusive.
INCLUSIONE
 Considera l’accoglienza della diversità un valore
irrinunciabile
 Sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i
principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione
delle culture, ponendo particolare attenzione ai bambini
con disabilità e bisogni educativi speciali, svantaggio socioculturale e ragazzi provenienti da altre culture
 Promuove e valorizza le potenzialità di ognuno, agisce sul
contesto, trasformando la “risposta speciale” in normalità.
PREVENZIONE DEL DISAGIO
 Individua i bisogni degli alunni;
 Progetta itinerari di alfabetizzazione linguistica;
 Programma interventi di recupero, consolidamento e
sviluppo;
 Individua “aree a rischio”e mette in atto azioni volte a
prevenire il disagio o a ridurne le conseguenze.
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ORIENTAMENTO
 Attiva processi di riflessione e autovalutazione sulle
esperienze di apprendimento
 Implementa percorsi specifici finalizzati alla conoscenza di
sé, delle proprie attitudini, dei propri talenti, delle
emozioni e dei conflitti
 Programma incontri e work shops con gli Istituti Secondari
di 2° grado.
 Programma Open day per le classi ponte per permettere ai
genitori di condividere ambienti e iniziative formative.
PROFESSIONALITA’ DOCENTE
 Promuove la formazione dei Docenti con attività di
ricerca-azione in rete con le altre scuole per l’inclusione
e per la progettazione e valutazione delle competenze;
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
 Collabora con le famiglie mediante colloqui individuali e
assemblee per condividere un Progetto unico di
formazione;
 Condivide un Patto di Corresponsabilità con le famiglie
 Informa le famiglie sui processi messi in atto e sui
risultati conseguiti dagli alunni;
 E’ tempestiva nel mettere a conoscenza le famiglie sulle
attività proposte e sui problemi rilevati.
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A.3 L’ISTITUTO E IL SUO TERRITORIO
CASOLI
ALTINO
PALOMBARO
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B.1. L’ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo, con sede presso la Scuola Secondaria di 1° Grado
di Casoli è nato dall’unione delle scuole appartenenti al Circolo Didattico di
Casoli e alle Scuole Medie nell’anno scolastico 1999/2000.
Complessivamente la popolazione scolastica è costituita da 897 alunni
distribuiti in 8 plessi, situati in 3 Comuni:
ALTINO
CASOLI
SCUOLA DELL’INFANZIA:
 Selva
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA di
grado
SCUOLA DELL’INFANZIA:
 Via Lame
 Guarenna Nuova
1° SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA di
grado
PALOMBARO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
1°
A cui dedicano la loro opera:
DIRIGENTE SCOLASTICO
1
DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI
1
PERSONALE DOCENTE
89
COLLABORATORI SCOLASTICI
16
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
5
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B.1.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio lezioni
11 settembre 2014
Scuola Infanzia:
 Orario antimeridiano (h 8.00-13.00)
senza mensa fino al 26 settembre e
implementazione del progetto
accoglienza;
 Inizio mensa:
Casoli -Palombaro: 29 settembre
Altino: 1° ottobre
Scuola primaria e secondaria di 1° grado:
dall’ 11 settembre al 18 ottobre
 Progetto accoglienza;
 Prove d’ingresso;
 Recupero/riequilibrio cognitivo e
metacognitivo
Festività
1° novembre
8 dicembre
23 dicembre/6 gennaio
2aprile / 8 aprile
25 aprile
1°e 2 maggio
1°e 2 giugno
Festa di Tutti I Santi
Immacolata Concezione
Sospensione delle attività didattiche per il
S. Natale
Sospensione delle attività didattiche per la S.
Pasqua
Festa della Liberazione
Festa del lavoro e sospensione
Festa Nazionale della Repubblica e
sospensione
Feste del Santo Patrono
27 settembre
8 ottobre
3 novembre
Termine lezioni
Giorni di attività
Altino
Casoli
Palombaro
Infanzia: 30 giugno 2015;
Primaria e secondaria primo grado:
9 giugno 2015
n. 208 (207 ove è presente la festa del S.
Patrono)
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B.2 FUNZIONIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Anna Di Marino
DIRETTORE S.G.A.
Rosaria D’Orazio
CONSIGLIO D’ITITUTO
Presidente
COLLABORATORI
SCOLASTICI
GIUNTA ESECUTIVA
Anna Di Marino
Rosaria D’Orazio
Di Prinzio Mario
Giovanni Rossetti
Carafa Katiuscia
Troilo Antonio
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
Barbara Di Lauro
Erminia Giangiordano
(Vicario)
RESPONSABILE SERVIZIO
PREVENZIONE E
PROTEZIONE
Dott. Verratti Michele.
CONSIGLI DI CLASSE
CONSIGLI DI INTERSEZIONE
CONSIGLI DI INTERCLASSE
CONSIGLI DI INTERPLESSO
FUNZIONI
STRUMENTALI AL P.O.F.





RESPONSABILI DI ORDINE
DI SCUOLA
Miranda Giangiordano
Elvira Anna Di Marino
D’Achille Cristina
COLLEGIO
DOCENTI
DIPARTIMENTI
Irene Vizzarri – Luisella Ianieri (Autovalutazione e autoanalisi d’Istituto)
Alida Di Giovannangelo – Enrica Della Pelle (Sostegno ai docenti e POF)
Maria D’Ulisse -Maria Antonietta Di Florio (Comunicazione)
Rachele Landolfi –Fiorella Garofalo (Sostegno agli alunni)
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B 2.1 STAFF ORGANIZZATIVO D’ISTITUTO
Dirigente scolastico
Anna Di Marino
Responsabili
organizzativi di
plesso
Coordinatori didattici
Coordinatori
pedagogici di plesso
Consigli di classe
SCUOLA
(ROP)
(CPP)
LARCINESE M.
MAESA M.G.
LANDOLFI R.
SCUOLA
CARAFA M. R.
GIANGIULIO G.
PRIMARIA
GIANGIORDANO M.
MONTANARO D.
CIPOLLA L.
DELLA PELLE E.
TROILO R.
SECONDARIA
BOSCO E.
ROSA R.
DI GIOVANNANGELO A.
DI GIOVANNANGELO
A.
CIAMPALINI G.
PANZELLA F.
DI IENNO C.
VIZZARRI I.F.
LAUDADIO C.
PUGLIESE A.
MAESA G.P.
DI LORENZO M.
GALLINA C.
D'ACHILLE C.
CASTELNUOVO C.
CIPOLLA L.
PUGLIESE A.
LA ROVERE A.
DELLA PELLE E.
DEL PIZZO F.
VIOLANTE D.
SALOMONE D.
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B.3 COME SI LAVORA NELL’ISTITUTO
LA FORMAZIONE



PREVEDE:
forme di ricerca-azione in rete con altre scuole, con il supporto di formatori esterni e
attività laboratoriali
in classe
implementate da Docenti sperimentatori, con
documentazione e diffusione in rete delle buone prassi.
La partecipazione a corsi organizzati dall’Istituto su tematiche varie
La partecipazione a corsi, convegni, seminari organizzati sul territorio
L’INCLUSIONE

Favorisce la collaborazione con le famiglie, gli enti, le associazioni, i volontari, utilizzando al
meglio le risorse del territorio.
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE




Verifiche sistematiche delle attività disciplinari e controllo dei risultati.
Verifiche dei progetti.
Autovalutazione d’Istituto.
Prove Invalsi
I GRUPPI DI LAVORO








Consiglio d’Istituto.
Collegio docenti (unitario e di settore).
Dipartimenti.
Consigli di classe, interclasse, intersezione, interplesso.
GLHO
GLI
Staff di direzione
Gruppo di progetto
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CONSIGLIO D’ISTITUTO
COMPITI E FUNZIONI
Funzioni
 Adotta provvedimenti amministrativi nella forma delle deliberazioni;
 Esprime pareri;
 Formula proposte, criteri, richieste.
Compiti
Delibera:
• il P.O.F
• gli accordi di rete con altri Istituti o Enti
• gli “Indirizzi generali…”
• le forme di autofinanziamento
• il Regolamento d’Istituto
• l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali
• la partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative
• le scelte generali di gestione e amministrazione della scuola
• le forme e le modalità per lo svolgimento delle attività assistenziali
• le iniziative in materia di educazione alla salute e prevenzione delle
tossicodipendenze
• il Programma Annuale e ne verifica lo stato di attuazione
• la ratifica dei provvedimenti del D.S. per i prelievi dal fondo di riserva
• l’affidamento del servizio di cassa
• l’elevazione del limite di spesa al D.S.
• il limite del fondo minute spese al DSGA
• il Conto Consuntivo
• l’istituzione o la compartecipazione a Fondazioni o borse di studio
• l’accettazione o rinuncia di legati, eredità e donazioni
• l’accensione di mutui
• i contratti di durata pluriennale
• l’acquisto o la vendita di beni immobili
• la partecipazione della scuola a iniziative che comportino il coinvolgimento
di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati
In qualità di organo propulsivo, definisce i criteri:
 per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie
 per l’elaborazione della programmazione educativa
 per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche,
interscolastiche, extrascolastiche,corsi di recupero, sostegno,viaggi
d’istruzione e visite guidate
 sull’assegnazione dei docenti alle classi
 per l’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche
alle esigenze ambientali
 sul coordinamento organizzativo dei Consigli di classe, interclasse e
intersezione
 per la stipula dei contratti di sponsorizzazione, locazione immobili,
utilizzazione di beni, dei locali scolastici, di prestazione d’opera con esperti
esterni
 per la partecipazione a progetti internazionali
 per la stipula di convenzioni
COMPONENTI
Presidente: Tilli Antonio
Dirigente scolastico:
- Anna Di Marino
Docenti:
- Talone Anna Maria
- Di Prinzio Mario
- D’Ulisse Rosanna
- Vizzarri Irene Frida
- Panzella Flora Maria
- Carafa Maria Rosaria
- Laudadio Costantina
- Di Lauro Barbara
Personale A.T.A.:
- Troilo Antonio
Genitori:
- Rossetti Giovanni
- Pellicciotta Ilaria
- Tilli Antonio
- Ramondo Antonella
- Carafa Katiuscia
- Ballone Valentina
- Lannutti Luisa
- Travaglini Vincenzo
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COLLEGIO DOCENTI (UNITARIO E DI SETTORE)
COMPITI E FUNZIONI
Adotta provvedimenti amministrativi nella forma delle deliberazioni
in materia di:
 Funzionamento didattico della scuola;
 Elaborazione del POF, sulla base degli indirizzi generali per le
attività della scuola e delle scelte di gestione ed
amministrazione definiti dal Consiglio d’istituto, tenuto conto
delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni anche di genitori e studenti;
 Identificazione delle funzioni strumentali, determinazione
delle competenze professionali necessarie per il
perseguimento di tali funzioni, attribuzione delle funzioni
stesse e designazione, per ciascuna di esse, del responsabile;
 Approvazione degli accordi con altre scuole relativi ad attività
didattiche e di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento;
 Adozione dei libri di testo sentiti i consigli di classe;
 Scelta tecnica dei sussidi didattici, compresi quelli audiovisivi,
delle attrezzature tecnico-scientifiche e delle dotazioni
librarie;
 Definizione del piano annuale delle attività di aggiornamento
e formazione;
 Elezione dei suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto;
 Elezione del Comitato per la valutazione del servizio del
personale docente.
Come organo consultivo e propulsivo, esprime pareri, formula
proposte, criteri, richieste nei confronti del Capo d’Istituto per quanto
concerne:
- Valutazione delle attività svolte dalle F.S.;
- Valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione
didattica;
- Formazione e composizione delle classi;
- Formulazione dell’orario delle lezioni;
- Svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei
criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto;
- Programmi di ricerca e sperimentazione;
- Proposte per l’assegnazione dei docenti alle classi sulla base
dei criteri generali fissati dal Consiglio d’Istituto.
COMPONENTI
 Tutti i docenti di
ogni ordine e
grado.
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STAFF DI DIREZIONE
COLLABORATRICE DEL D.S.
(VICARIA)
COMPITI E FUNZIONI









GIANGIORDANO Erminia










Sostituzione del DS in caso di assenza per impegni istituzionali,
malattia, ferie, permessi con delega alla firma degli atti
Coordinamento dei referenti di ordine di scuola, dei ROP-CPPFF.SS.
Coordinamento delle visite e viaggi di istruzione;
Coordinamento di eventi e manifestazioni finali;
Contatti con le famiglie;
Delega a presiedere i GLHO e i Consigli di Classe (S.S.) in caso di
assenza o impedimento del Dirigente;
Delega a redigere circolari docenti e alunni su argomenti specifici;
Partecipazione alle riunioni bimestrali di staff;
Controllo delle procedure previste in caso di sciopero e/o
assemblee sindacali e raccolta delle adesioni;
Verifica assenze studenti;
Verifica quadrimestrale delle presenze alunni nelle Sc. Infanzia;
Controllo e coordinamento generale sulla sicurezza,
sull’applicazione delle relative procedure e sulla compilazione dei
documenti (registro antincendi, raccolta moduli di evacuazione)
Controllo periodico delle cassette di pronto soccorso;
Controllo e raccolta della documentazione pedagogico/didattica;
Supervisione delle attività di programmazione;
Cura della fruibilità dei sussidi e dei materiali didattici e
multimediali in dotazione ai plessi;
Segnalazione al D.S. di eventuali assenze non giustificate, ritardi o
uscite non autorizzate del personale docente e ATA;
Recepimento delle richieste del personale e comunicazione al D.S.;
Rappresentante del D.S. presso Enti, Istituzioni e/o Associazioni
esterne.
STAFF DI DIREZIONE
2^ COLLABORATRICE DEL COMPITI E FUNZIONI
D.S.


DI LAURO Barbara





Coordinamento dei referenti di ordine di scuola, dei ROP, dei CPP e
delle FF.SS;
Coordinamento del piano “Visite e Viaggi d’Istruzione”per le
Scuole dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la scuola secondaria di I
grado;
Coordinamento delle attività connesse a manifestazioni / mostre
dell’Istituto;
Controllo firme docenti nelle attività collegiali programmate;
Supporto al lavoro del Dirigente Scolastico;
Partecipazione alle riunioni bimestrali di staff;
Coordinamento attività del Collegio dei docenti: predisposizione
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015



della documentazione e redazione verbali;
Rapporti con enti ed associazioni in caso di assenza o impedimento
del Dirigente Scolastico;
Delega a presiedere i GLHO in caso di assenza o impedimento
del Dirigente Scolastico;
Redazione dei verbali dei Consigli di intersezione/interplesso
presieduti dal D.S. o dal referente di ordine di scuola;
m
AMBITI – FUNZIONI
SOSTEGNO AGLI ALUNNI
SOSTEGNO AI DOCENTI E
POF
AUTOVALUTAZIONE E
AUTOANALISI D’ISTITUTO
COMUNICAZIONE
FUNZIONI STRUMENTALI
COMPITI
Coordinamento e gestione:
 Inclusione degli alunni con bisogni educativi
speciali con relativi progetti inclusivi;
 Progetti di recupero e riequilibrio ;
 INVALSI
 Ampliamento dell’offerta formativa
 Orientamento e continuità
Coordinamento e gestione:
 Progetti d’Istituto;
 Progetto genitori;
 Attività di formazione;
 Curricolo verticale;
 Elaborazione strumenti di verifica e
valutazione
 Monitoraggio e valutazione del POF;
 Gestione della custode satisfaction;
 Autoanalisi di Istituto;
 Bilancio sociale
 Gestione delle comunicazione interna ed
esterna
 Gestione del sito web
NOMINATIVO
LANDOLFI
Rachele
GAROFALO
Fiorella
DI GIOVANNAGELO
Alida
DELLA PELLE
Enrica
VIZZARRI Irene
IANIERI Luisella
D’ULISSE Maria
DI FLORIO Maria
Antonietta
18
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
GLHO
COMPITI E FUNZIONI






COMPONENTI
Elaborazione PDF “dopo un primo periodo di
inserimento scolastico”;
Verifica PDF, per un bilancio diagnostico e
prognostico, in media ogni biennio (aggiornamento
alla fine della Scuola Primaria)
Elaborazione PEI all’inizio dell’anno scolastico “dopo
un primo periodo di osservazione”;
Interventi educativi (area socio-affettiva e psicomotoria);
Interventi didattici (area linguistico-comunicativa,
logico-matematica, tecnico-pratica e singole
discipline);
Verifiche quadrimestrali.







Operatori ASL;
DS o collaboratore del DS;
Docenti di sostegno;
Docenti curricolari; coordinatori della S.S.;
Genitori dell’alunno;
Rappresentanti istituzionali che si
occupano dell’alunno;
Collaboratori scolastici con compiti di
assistenza.
GLI (gruppo di lavoro inclusione)
COMPITI E FUNZIONI





COMPONENTI

Elaborazione e revisione del PAI;
Revisione dei PDP;
Revisione PEI;
Elaborazione strumenti e materiali.
Rilevazione dei BES




I Docenti di sostegno dei tre ordini di
scuola
Docenti CPP
Collaboratrici della DS
Referenti di ordine di scuola
Personale ATA-Responsabile Area Alunni
DIPARTIMENTI
COMPITI E FUNZIONI


Definizione e organizzazione del curricolo disciplinare
verticale.
Elaborazione strumenti di verifiche e valutazione
COMPONENTI




I docenti della Scuola Infanzia, Primaria e
Secondaria afferenti ai seguenti assi
disciplinari:
Linguistico/Espressivo;
Logico/matematico/tecnologico;
Storico/Geografico.
19
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
REFERENTI DI ORDINE DI COMPITI E FUNZIONI
SCUOLA:


GIANGIORDANO Miranda
DI MARINO Elvira
D’ACHILLE Cristina



Coordinamento delle attività educativo-didattiche nel proprio ordine di
scuola in collaborazione con i ROP, i CPP e le FF.SS;
Raccolta e cura della documentazione curriculare e progettuale prodotta
dai docenti dei vari plessi;
Partecipazione agli incontri di staff per i report, la revisione del Pof, la
redazione e gestione dei Progetti d’Istituto;
Organizzazione e gestione dell’ampliamento dell’O.F. inerente il proprio
ordine di scuola;
Gestione del monitoraggio del Pof e della rendicontazione finale.
STAFF ORGANIZZATIVO D’ISTITUTO
COORDINATORI
PEDAGOGICI DI PLESSO:
COMPITI E FUNZIONI

CARAFA M. Rosaria
GIANGIULIO Giuseppina
LANDOLFI Rachele
CIPOLLA Lidia
DELLE PELLE Enrica






RESPONSABILI
ORGANIZZATIVI DI PLESSO:
COMPITI E FUNZIONI

LARCINESE Maria
MAESA M.Giuditta
GIANGIORDANO Miranda
MONTANARO Dora
TROILO Rosella
DI GIOVANNANGELO Alida
CIAMPALINI Giuliana
DI IENNO Cristina
VIZZARRI Irene Frida
PUGLIESE Angela
Delega a presiedere nella S.S. i Consigli per classi parallele (a turno) e con i
rappresentanti dei genitori (S.S.-Casoli-Altino);
Cura e custodia dei registri dei Consigli;
Partecipazione alle riunioni di staff (report-revisione Pof-Progetti d’IstitutoAutovalutazione – Revisione documenti didattici)
Collaborazione con ufficio di segreteria per richieste/comunicazioni alle
famiglie e ritiro autorizzazioni;
Raccolta e classificazione della documentazione inerente il curricolo, le
prove di verifica comuni e la tabulazione dei risultati in collaborazione con i
referenti di ordine di scuola;
Coordinamento e gestione delle attività progettuali nel plesso;
Contatti con esperti esterni e coordinamento delle attività di ampliamento
dell’Offerta Formativa.








Controllo firme presenza (ingresso/uscita) mediante il registro firme che
verrà giornalmente sbarrato e firmato dal ROP all’inizio delle lezioni;
Verifica giornaliera delle assenze e predisposizione delle sostituzioni;
Partecipazione alle riunioni di staff (report-revisione Pof-Progetti
d’Istituto);
Diffusione / comunicazione di informazioni e circolari ai colleghi con
controllo delle firme per presa visione;
Tenuta ordinata delle circolari in un raccoglitore;
Convocazione degli incontri con i genitori per l’informazione alle famiglie e
le assemblee;
Presidenza dei consigli di intersezione (S.I.) e dei consigli di interclasse con i
rappresentanti dei genitori (S.P.);
Comunicazione mensile (entro il 15 del mese successivo) delle ore di
supplenza effettuate in eccedenza all’orario d’obbligo da parte dei docenti,
dei permessi brevi fruiti e dei recuperi effettuati;
Ritiro e cura dei materiali e degli strumenti didattici;
20
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015











Collegamento periodico (lunedì – mercoledì – venerdì) con la sede centrale
(posta, materiale, …);
Autorizzazione entrata in ritardo/uscita anticipata degli alunni;
Organizzazione del servizio di vigilanza per gli alunni in caso di sciopero o di
ritardo di un insegnante nell’assumere servizio;
Esposizione all’albo del plesso delle comunicazioni ai genitori;
Controllo dell’avvenuta esposizione dei quadri orario sulle porte delle aule;
Comunicazione al Dirigente Scolastico di richieste, informazioni, bisogni
inerenti l’attività educativo – didattica da parte dei colleghi;
Referente per qualsiasi necessità del plesso di appartenenza;
Segnalazione in Direzione di assenze prolungate ed eventuali inadempienze
dell’obbligo scolastico;
Coordinamento e gestione delle prove di evacuazione (3 volte l’anno) con
raccolta schede delle prove;
Coordinamento delle squadre di emergenza del plesso;
Vigilanza sugli adempimenti relativi alla sicurezza e implementazione delle
disposizioni inerenti gli obblighi del “Preposto alla sicurezza” (D.L. 81/08
art.19).
CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE, INTERSEZIONE
COMPONENTI


I docenti delle classi
di riferimento
(consigli tecnici)
I docenti e i
rappresentanti dei
genitori delle classi
di riferimento
(consigli con i
genitori)
COMPITI E FUNZIONI









Elaborazione delle U.D.A.;
Elaborazione programmazione coordinata e piano delle attività
integrative: visite guidate, richiesta di esperti, progettazione di
manifestazioni, adesione a concorsi, pianificazione di mostre,
spettacoli, attività sportive;
Definizione di strategie comunicativo-relazionali e di gestione dei
gruppi;
Realizzazione del coordinamento didattico;
Definizione delle attività e dei percorsi individualizzati;
Progettazione degli interventi di recupero/consolidamento;
Verifica periodica mensile-bimestrale della programmazione
didattico-educativa sulla base delle risposte individuali degli alunni
alle strategie attivate e sul livello di conseguimento degli obiettivi
programmati;
Valutazione formativa;
Valutazione sommativa quadrimestrale.
21
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
COMITATO DI VALUTAZIONE
MEMBRI EFFETTIVI
MEMBRI SUPPLENTI
Di Prinzio Mario, Maesa M. Giuditta, Cellucci M.
Concetta, Natale Elisabetta
Vizzarri Irene F., Di Marino Elvira
TUTOR DOCENTE NEO-IMMESSA IN RUOLO
Troilo Nicoletta
Giangiordano Miranda
Tozzi Angela
Panzella Flora
Rosa Rosalba
Travaglini Anna Pina
Castelnuovo Concettina
D’Achille Cristina
Maesa Giovanna P.
DOCENTE NEO-IMMESSA IN RUOLO
Valente Teresa
Lombardi Maria
Ciampoli Marcella
Ricciuti Barbara
Tartaglia Tiziana
Stampone Tina
Della Pelle Enrica
Violante Daniela
Del Pizzo Floriana
B.4 FUNZIONIGRAMMA DEI SERVIZI GENERALI E
AMMINISTRATIVI
DIRETTRICE DEI SERVIZI
GENERALI E
AMMINISTRATIVI
Rosaria D'Orazio
SETTORE 1
UFFICIO AFFARI
GENERALI
DI PAOLO
Luigina
SILVERI Michele
SETTORE 2
SETTORE 3
UFFICIO ALUNNI
UFFICIO PERSONALE
FORESI
Carmelina
DELLI PIZZI Corrado
BELFATTO Filomena
SETTORE 4
UFFICIO
PATRIMONIALE/FISCALE
BELFATTO
Filomena
DELLI PIZZI
Corrado
22
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
LUNEDI’, MERCOLEDI’, VENERDI’
dalle ore 11,00 alle ore 13,00
ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI
Dal lunedì al sabato
dalle ore 11.30 alle ore 13.30
apertura al pubblico
martedì- giovedì
dalle ore 16.00 alle ore 17.00
apertura al pubblico
Nei periodi di sospensione delle attività scolastiche si osserverà l’orario
8.00 – 14.00
23
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.5 RAPPORTI TRA ISTITUTO COMPRENSIVO E
TERRITORIO
- Funzionamento della scuola: servizi di trasporto e
mensa
AMMINISTRAZIONI
COMUNALI
- Finanziamenti per attività di ampliamento
dell'offerta formativa che qualificano il servizio
scolastico;
-Co-progettazione.
- rete "For life";
ACCORDI E
CONVENZIONI
- rete "Io, tu, noi ... che classe";
- rete "For Mate" - Ricerca-azione
- rete "Territori innovativi"
Comunità Montana "Aventino - Medio Sangro";
- Protezione civile;
RAPPORTI DI
COLLABORAZIONE
- Associazioni sportive;
- Associazioni culturali;
- Polizia municipale
-Arma dei carabinieri
24
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.6 RELAZIONI SINDACALI
A livello di ogni istituzione scolastica ed educativa in coerenza con l’autonomia della stessa e nel
rispetto delle competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali, le relazioni sindacali si
svolgono con le modalità previste dall’art. 6, comma 1 del CCNL 2006/2009
Le parti che interagiscono nelle relazioni sindacali a livello di singola istituzione scolastica
sono definite dal vigente CCNL 2006 – 2009, nel rispetto delle norme generali stabilite dal D.
Lgs. 165/2009
PARTE PUBBLICA
PARTE SINDACALE
RSU: - Odorisio Anna
Dirigente scolastico
- Di Ienno Cristina
Anna Di Marino
- Di Celma Sabrina
RAPPRESENTANTI TERRITORIALI
DELLE OO.SS. DI CATEGORIA
FIRMATARIA DEL VIGENTE CCNL:
- CGIL - UIL - CISL - SNALS - GILDA
OBIETTIVO
Contemperare l’interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita
professionale con l’esigenza di incrementare l’efficacia e l’efficienza dei servizi prestati alla
collettività.
(art.3, c.1 CC.NN. 2006/2009)
25
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
INFORMAZIONE
PREVENTIVA
•Proposte di formazione delle
classi e di determinazione degli
organici della scuola
•Piano delle risorse complessive
per il salario accessorio
•Criteri di attuazione dei
progetti
nazionali
europei, territoriali
•Criteri per la fruizione dei
permessi per l'aggiornamento
•Utilizzazione di servizi sociali
•Criteri di individuazione e
modalità di utilizzazione del
personale in progetti derivanti
da
specifiche
disposizioni
legislative, convenzioni, intese
o accordi di programma
stipulati
dall'Istituzione
scolastica con altri Enti e
Istituzioni.
•Modalità di utilizzazione del
personale docente in rapporto
al P.O.F. e al Piano delle attività
e modalità di utilizzazione del
persoanle ATA in relazione al
relativo Piano.
•Criteri
riguardanti
le
assegnazioni del personale
docente e ATA alle sezioni
staccate e ai plessi.
•Criteri e modalità relativi
all'organizzazione del lavoro e
all'articolazione dell'orario del
personale docente e ATA
•Criteri per l'individuazione del
personale docente e ATA da
utilizzare
nelle
attività
retribuite con il fondo d'Istituto
CONTRATTAZIONE
•Criteri e modalità di applicazione dei
diritti
sindacali,
nonchè
determinazione dei contingenti di
personale
previsti
dall'accordo
sull'attuazione della legge n.
146/90, così come modificata e
integrata dalla legge 83/2000
•Attuazione della normativa in
materia di sicurezza nei luoghi di
lavoro
•Criteri generali per la ripartizione
delle risorse del fondo d'Istituto e
per l'attribuzione dei compensi
accessori, ai sensi dell'articolo 45, c.
1 del D. Lgs. n. 165/01 al personale
docente, educativo ed ATA, compresi
i compensi relativi ai progetti
nazionali e comunitari
•Definizione
dei
compensi
al
personale coinvolto nei progetti
relativi alle aree a rischio, a forte
processo immigratorio e contro
l'emarginazione sociale
•Definizione
dei
compensi
al
personale individuato dal D.S. per lo
svolgimento delle sue funzioni
organizzative e amministrative
•Definizione
dei
compensi
al
personale docente titolare di
Funzione strumentale al P.O.F.
•Definizione delle modalità di
retribuzione delle prestazioni del
personale ATA eccedenti l'orario di
servizio
•Definizione della retribuzione per
tutte le attività relative alle diverse
esigenze didattiche, organizzative, di
ricerca e di valutazione e relative alle
diverse aree del personale interno
alla scuola, nonchè per tutte le
specificazioni di cui all'art. 88, c.2 del
CCNL/2007
INFORMAZIONE
SUCCESSIVA
•Nominativi
del
personale interessato
nelle attività e progetti
retribuiti con il FIS
•Verifica dell'attuazione
della
contrattazione
collettiva
integrativa
d'Istituto
sull'utilizzo
delle risorse.
26
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B 7. SALUTE E SICUREZZA
B.7.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.Lgs.81/2008
Testo unico
D. Lgs.
106/2009
Conferenza
Stato - Regioni
feb-2012
B 7.2 OBBLIGHI FORMATIVI
Incaricati
Lavoratore
Preposto
RLS
Dirigente
Addetti antincendio
(SPILA)
Addetti primo soccorso
(S.P.S.)
Formazione di base
4 ore + 8 ore *
8 ore *
32 ore
16 ore *
8 ore
Aggiornamento
6 ore *
6 ore *
8 ore
6 ore *
5 ore
12 ore
4 ore
Periodicità –agg.
5 anni
5 anni
1 anno
5 anno
3 anni
(indicativo)
3 anni
(indicativo)
* E’ consentita la formazione a distanza
27
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B 7.3 ITER SICUREZZA – FASI PROCEDURALI
- Il D.S. chiede alla R.S.U. di individuare il R.L.S
FASE
CONSULTIVA
- Forma il R.L.S
- Nomina il R.S.P.P.
- effettua una prima individuazione e valutazione ricognitiva dei rischi
con la collaborazione del R.S.P.P. ed informa il .R.L.S.
- Valuta la necessità di nominare il Medico Competente
- Consulta il R.S.P.P. il R.L.S. e il M.C. per individuare la squadra del
servizio di Prevenzione e Protezione
- effettua la riunione periodica
- Reperimento Documentazione e analisi al fine di effettuare una
valutazione dei rischi qualitativa
- Segnalazione e richieste all'ente Proprietario
FASE
ANALITICA
- Sopralluoghi agli ambienti di lavoro e analisi di eventuali infortuni al
fine di effettuare una valutazione dei rischi qualitativa
- Individuazione delle misure preventive protettive
- Prevenzione mediante la predisposizione di : regolamenti
, procedure, opuscoli informativi;
-Informazione
- Formazione
FASE
GESTIONALE
- esercitazioni
- Protezione mediante: la redazione del Piano di Emergenza; il
coordinamento dei dirigenti e dei preposti; l'intervento di addetti
SPP, addetti SPILA, addetti SPS
- Miglioramento, mediante feed.back, report e comunicazione
efficace
28
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.7.4 FUNZIONIGRAMMA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Anna DI MARINO
R.S.P.P.
RESPONSABILE SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE
dott. Michele VERRATTI
R.L.S.
RAPPRESENTANTE DEI
LAVORATORI PER LA
SICUREZZA
Anna ODORISIO
PREPOSTI ALLA
SICUREZZA
SQUADRA
ANTINCENDIO
SQUADRA PRIMO
SOCCORSO E PRONTO
INTERVENTO
29
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA
D.Lgs. 81/2008
Prot. n. 5647-A20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola CASOLI – Infanzia Guarenna
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Maesa Maria Giuditta
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di
evacuazione
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di
evacuazione
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica,
gas, centrale termica
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Nominativi
Maesa M. Giuditta
Bruno Gabriella
Sacchetta Agata
Colaneri Anna
Porreca Sabbina
Monaco Giuliana
Porreca Sabbina
Monaco Giuliana
Porreca Sabbina
Monaco Giuliana
Bruno Gabriella – Monaco Giuliana
Sacchetta Agata
Maesa M. Giuditta
Porreca Sabbina
Docenti di sostegno e assistente educativa
30
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5648 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola Infanzia Palombaro
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Montanaro Dora
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Montanaro Dora
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Palucci Maria
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
De Laurentiis Claudio
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
De Laurentiis Claudio
Montanaro Dora
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
De Laurentiis Claudio
Addetti primo soccorso
De Laurentiis Claudio
Montanaro Dora
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
De Laurentiis Claudio
Montanaro Dora
Docenti di sostegno e assistente educativa
31
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5649 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola – Infanzia Selva di Altino
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Cellucci Maria Concetta
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Giangiordano Miranda
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Cellucci Maria Concetta
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
D’Ulisse Rosanna
Scutti Giovina
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Giangiordano Concetta
De Cristofano Angela
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Giangiordano Miranda
Cellucci M. Concetta
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Giangiordano Miranda
Cellucci M. Concetta
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Travaglini M. Antonietta – De Cristofano Angela
D’Ulisse Rosanna
Giangiordano Concetta
De Cristofano Angela
Docenti di sostegno e assistente educativa
32
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5650 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola CASOLI – Infanzia Via Lame
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Larcinese Maria
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Larcinese Maria
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Talone Anna Maria
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Valente Teresa
Larcinese Maria
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Di Paolo Gabriella
Mattoscio M. Carmela
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Di Paolo Gabriella
Mattoscio M. Carmela
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Di Paolo Gabriella
Mattoscio M. Carmela
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
D’Ulisse Maria – Mattoscio M. Carmela
Bucciarelli Maria Teresa
Di Guglielmo Maria Domenica
Troilo Nicoletta – Di Paolo Gabriella
Docenti di sostegno e assistente educativa
33
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n.5643 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola CASOLI – Sede centrale – Piano Terra
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Di Lauro Barbara
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Troilo Rosella
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Di Florio Maria Antonietta
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Foresi Carmelina
Belfatto Filomena
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Di Battista Anna Maria
Borrelli Maria Cristina
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Di Lauro Barbara
Troilo Rosella
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Borrelli Maria Cristina
Di Battista Anna Maria
Addetti primo soccorso
Belfatto Filomena
Borrelli Maria Cristina
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Borrelli Maria Cristina
Delli Pizzi Corrado
Docenti di sostegno e assistente educativa
34
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5644 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola CASOLI – Sede centrale – I piano
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Di Lauro Barbara
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Troilo Rosella
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Di Florio Maria Antonietta
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Foresi Carmelina
Belfatto Filomena
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Di Battista Anna Maria
Odorisio Anna Maria
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Piccone Luigi
Troilo Rosella
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Piccone Luigi
Odorisio Anna Lucia
Addetti primo soccorso
Odorisio Anna Lucia
Carlino Micaela
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Laudadio Costantina
Di Marsilio Maria
Docenti di sostegno e assistente educativa
35
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n.5646 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola CASOLI – Sede centrale – II piano
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Di Lorenzo Mariolina
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Vizzarri Irene
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Gentile Marina
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Foresi Carmelina
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Di Battista Anna Maria
Bozzi Antonio
Di Lorenzo Mariolina
Vizzarri Irene
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Piccone Luigi
Bozzi Antonio
Addetti primo soccorso
Bozzi Antonio
Gallina Carla
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Bozzi Antonio
Di Prinzio Mario
Docenti di sostegno e assistente educativa
36
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5651 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola Primaria Altino
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Di Giovannangelo Alida
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Di Giovannangelo Alida
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Giangiordano Erminia
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Di Marino Elvira – Tozzi Angela
Melchiorre Carmelina
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Melchiorre Carmelina
Di Giovannangelo Alida
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Di Giovannangelo Alida
Di Marino Elvira
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Melchiorre Carmelina
Giangiordano Erminia
Di Donato Daniela – Carafa Mariarosaria
Persoglio Velia – Melchiorre Carmelina
Panzella Flora – Teti Rita
Di Nola Antonietta – Melchiorre Carmelina
Docenti di sostegno e assistente educativa
37
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5652 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola Primaria – classi 5^ Altino
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Giangiordano Erminia
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Ciampalini Giuliana
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Di Donato Nadia
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Lannutti Concettina
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Scutti Elisa
Lannutti Concettina
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Ciampalini Giuliana
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Ciampalini Giuliana
Lannutti Concettina
Addetti primo soccorso
Ciampalini Giuliana
Lannutti Concettina
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Di Donato Nadia
Lannutti Concettina
Docenti di sostegno e assistente educativa
38
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5653 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola Primaria Palombaro
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Di Ienno Cristina
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Di Ienno Cristina
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Giangiulio Giuseppina
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Troilo Antonio
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Troilo Antonio
Di Ienno Cristina
Troilo Antonio
Giangiulio Giuseppina
Troilo Antonio
Di Ienno Cristina
Troilo Antonio
Docenti di sostegno e assistente educativa
39
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Prot. n. 5657 A/20/3 del 02/10/2014
Datore di lavoro
R.S.P.P.
Medico Competente
R.L.S.
Dirigente per la sicurezza
Preposto
Sede di Scuola Secondaria I grado Altino
Anna Di Marino
Michele Verratti
Majlinda Grapshi
Odorisio Anna Lucia
D’Orazio Rosaria
Pugliese Angela
Componenti squadra gestione emergenze
Assegnazione incarichi
Tipi di incarichi
Nominativi
Coordinatore dell’emergenza di plesso
Incaricato Emanazione ordine di evacuazione
Pugliese Angela
Sostituto del coordinatore dell’emergenza
Sostituto emanazione ordine di evacuazione
Della Pelle Enrica
Incaricato per le chiamate agli Enti preposti
alle operazioni di emergenza
Scutti Elisa
Pugliese Angela
Della Pelle Enrica
Incaricato diffusione ordine di evacuazione
Incaricato interruzione energia elettrica, gas,
centrale termica
Scutti Elisa
Lannutti Concettina
Incaricato uso e controllo periodico degli
estintori/idranti e cassette P.S.
Pugliese Angela
Incaricato controllo vie di esodo e uscite di
sicurezza
Pugliese Angela
Scutti Elisa
Addetti primo soccorso
Addetti antincendio
Responsabile persone disabili
Scutti Elisa
Lannutti Concettina
Scutti Elisa – Lannutti Concettina
Di Prinzio Mario
Docenti di sostegno e assistente educativa
40
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.8 RISORSE, MATERIALI E STRUMENTI
RISORSE UMANE
RISORSE STRUMENTALI
RISORSE FINANZIARIE
- Alunni 897
- 22 docenti di Scuola Infanzia
- 42 docenti di Scuola Primaria
- 25 docenti di Scuola S.
- 16 collaboratori scolastici
-5 assistenti amministrativi
- DS e DSGA
- Assistenti educativi
- Genitori
- Esperti esterni
- Laboratori informatici
- Laboratori linguistici
- Contributi liberali per
ampliamento dell'offerta
formativa
- Laboratorio artistico
- Contributi degli EE.LL.
- Biblioteca centralizzata
- F.I.S.
- LIM
(in allestimento)
- Sponsorizzazioni
- Palestra
- R.S.P.P. e tecnici della
manutenzione
Con i limiti imposti dalle risorse finanziarie, ci si attiverà per dotare le aule speciali di
attrezzature specifiche, per potenziare la biblioteca con testi utili all’autoaggiornamento degli
insegnanti e per ampliare la dotazione libraria di narrativa per i ragazzi.
Si mirerà, inoltre, a potenziare i laboratori informatici e a sostituire i pc obsoleti.
A tal fine, l’Istituto si impegna a sfruttare tutte le occasioni offerte dall’ordinamento
(progetti nazionali e comunitari, iniziative di enti pubblici e privati), che diano la possibilità di
poter acquisire attrezzature e materiale didattico.
Particolare attenzione sarà rivolta agli uffici, potenziandone la strumentazione al fine di
rendere un migliore servizio all’utenza sia interna che esterna.
Per la quantificazione delle Risorse Finanziarie si rimanda al Programma Annuale.
41
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.9 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE
CLASSI/ SEZIONI
SCUOLA INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARI DI I°
GRADO
- Modello orario di 28 ore
settimanali distribuito in sei giorni
e in orario
antimeridiano, condiviso dalle
famiglie, di cui un'ora settimanale
di "ampliamento dell'Offerta
Formativa" costituito dai Progetti
specifci e d'Istituto;
- Modello orario di 30 ore
settimanali distribuito in sei
giorni e in orario
antimeridiano, condiviso dalle
famiglie;
- Modello orario di 40 ore
settimanali distribuito in
cinque giorni dalle ore 8,00
alle ore 16,00 condiviso
dalle famiglie;
- Servizio di trasporto e
mensa gestito dalle
Amministrazioni Comunali;
- Progettazione integrata
con gli altri ordini di scuola;
- Curricolo di base (discipline
previste dalle Indicazioni nazionali)
con la seguente ripartizione oraria
settimanale:
Italiano :8 ore in I e II classe; 6 ore
in IIII, IV e V.
Storia : 2 ore in tutte le classi.
- Modelli organizzativi di
sezione e plesso ispirati al
coinvolgimento dei bambini
e dei loro vissuti;
- Progetto di L2 con
personale docente in
servizio o esperti esterni;
Geografia : un'ora in I e II classe; 2
ore in III, IV e V.
Matematica : 7 ore in I classe, 6
ore in II, III, IV e V.
Lettere
(Italiano, Storia, Geografia, Citt
adinanza): 5 + 4.
Ore di approfondimento
(Italiano): 1.
Matematica e Scienze: 6.
Tecnologia: 2.
Educazione Fisica: 2.
R.C.: 1 .
Scienze : 2 ore in tutte le classi.
Inglese: 3.
Tecnologia, Arte e
immagine, Musica, Educazione
Fisica: un'ora in tutte le classi.
Francese: 2.
Inglese: un'ora in I classe, 2 ore in
II classe, 3 ore in III, IV e V.
- Progetto di ampliamento
dell'offerta formativa con
esperti esterni
- Curricolo di base (discipline
previste dalle Indicazioni
nazionali) con la seguente
ripartizione oraria settimanale:
Arte e immagine: 2.
Musica: 2.
R.C.: 2 ore in tutte le classi.
42
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.10 INDICATORI DI ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
- Rispetto dei ritmi di apprendimento;
FLESSIBILITA' DEI TEMPI
- Previsione di momenti intensivi per
recupero/consolidamento e sviluppo o per il
curriculo di ampliamento dell'Offerta
Formativa.
- La classe/sezione: per l'accoglienza e
l'appartenenza;
FLESSIBILITA' DEGLI SPAZI
- I laboratori: per
manipolare, sperimentare, esplorare e
socializzare;
- Gli spazi esterni: per l'incontro con
l'ambiente, la cultura e la società.
FLESSIBILITA' DEI GRUPPI
- Gruppi di livello;
- Gruppi elettivi;
- Gruppi di aiuto reciproco;
- Gruppi eterogenei/(omogenei).
FLESSIBILITA' D'INSEGNAMENTO
- Lavoro in équipe per la valorizzazione delle
competenze.
43
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.11 RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
La Scuola cura con attenzione il dialogo con le famiglie al fine di costruire un rapporto
significativo e di collaborazione.
L’Istituto, pertanto, si impegna a:
 Formulare le proposte educative e didattiche;
 Fornire, in merito ad esse, informazioni chiare e leggibili;
 Valutare l’efficacia delle proposte;
 Rendere conto periodicamente degli apprendimenti degli alunni e del loro
progredire in ambito disciplinare e sociale;
 Individuare le iniziative per il sostegno e il recupero degli alunni diversamente
abili, in situazione di disagio, svantaggio o difficoltà;
 Esplicitare l’organizzazione, le modalità di conduzione dei processi di
apprendimento, i criteri di verifica e valutazione.
L’informazione è garantita, nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado
attraverso:
 Colloqui strutturati, in occasione della consegna del documento di valutazione a
conclusione del primo e secondo quadrimestre.
 Due incontri di valutazione intermedia a metà del primo e del secondo
quadrimestre.
 Eventuali colloqui individuali su richiesta dei genitori o convocati dai singoli
docenti.
Compito della famiglia è:
 Partecipare ai momenti assembleari e ai colloqui individuali.
 Condividere responsabilità e impegni nel rispetto reciproco di competenze e
ruoli.
Le assemblee sono indispensabili per realizzare forme di collaborazione e rappresentano
il luogo privilegiato per la costruzione di valori comuni e condivisi.
I colloqui individuali rivestono una funzione primaria per la raccolta delle informazioni
necessarie alla conoscenza degli alunni, anche al di fuori del contesto scolastico; per
comunicare la situazione socio-affettiva e conoscitiva e per costruire con le famiglie
possibili itinerari per il superamento delle difficoltà.
All’inizio dell’anno scolastico in ciascuna scuola, si svolgono specifiche riunioni per
illustrare la situazione di partenza, l’organizzazione, i percorsi educativo – didattici, le
metodologie e le strategie che verranno adottate, i criteri di verifica e valutazione.
Nella scuola dell’infanzia i genitori sono informati sugli obiettivi raggiunti dai bambini a
metà e fine anno scolastico; le insegnanti, inoltre, sono disponibili per colloqui
individuali, qualora se ne ravvisi la necessità e previa richiesta dei genitori.
44
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B 11.1 INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA
PIANO ANNUALE INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA
Tempi
Scuola
Infanzia
Primaria
Secondaria
Settembre
Destinatari
Tutti i genitori
Genitori prime classi
Assemblee di classe/sezione
Ottobre
Novembre

*
*
Infanzia
Primaria
Secondaria
Contenuti
- Accoglienza;
-Illustrazione aspetti organizzativi e didattici.
-
Organizzazione
Rendicontazione della situazione d’ingresso
Esplicitazione e condivisione del Curricolo
Rapporti scuola-famiglia-territorio
Elezioni OO.CC. di durata annuale
*
*
Primaria
Secondaria
Incontri individuali(Primaria)
Incontri con il coordinatore
(Secondaria)
-Insediamento nuovi eletti
-Illustrazione compiti e funzioni dei consigli
-Organizzazione e andamento educativo/didattico
-Condivisione della progettazione
-Socializzazione ai genitori del profilo intermedio
dell’alunno condiviso in consiglio di
classe/interclasse

Primaria
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
-Andamento educativo/didattico
-Condivisione della progettazione

*
*
Infanzia
Primaria
Secondaria
Incontri individuali
- Socializzazione ai genitori del documento di
valutazione quadrimestrale di ciascun alunno


Infanzia
Primaria
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
-Andamento educativo/didattico
-Condivisione della progettazione
-Condivisione delle UDA elaborate
Marzo

Secondaria
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
-Andamento educativo-didattico delle classi
-Condivisione dell’UDA – secondo quadrimestre
Aprile


Primaria
Secondaria
Incontri individuali(Primaria)
Incontri con il coordinatore
(Secondaria
-Socializzazione ai genitori del profilo intermedio
dell’alunno condiviso in consiglio di
classe/interclasse

*
Primaria
Secondaria
Incontro con i rappresentanti
dei genitori

Infanzia
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
*
Infanzia
Incontri individuali
*
*
Primaria
Secondaria
Incontri individuali

Infanzia
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
Incontro con i rappresentanti
dei genitori
Dicembre
Febbraio
Maggio
Giugno
-Andamento educativo/didattico
-Scelta dei libri di testo
-Condivisione manifestazioni finali
-Proposte di attività da inserire nel POF 2015/16
-Verifica/valutazione conclusiva dei percorsi
formativi espletati
-Condivisione dell’UDA elaborata per il bimestre
successivo
-Manifestazioni finali-proposte
- Condivisione alle famiglie del documento di
valutazione
-Consegna alle famiglie del documento di
valutazione
-Verifica/valutazione conclusiva dei percorsi
formativi espletati
-Proposte progettuali da inserire nel POF 2015/16
45
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
B.12 PRESENTAZIONE DEI PLESSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI CASOLI Via Lame
Tel 0872 982841
e-mail:[email protected]
web:www.icdepetra.gov.it
ORARIO DIFUNZIONAMENTO
Ingresso
Mensa
Uscita
ore 8:00 – 9:15
ore 12:30 – 13:30
ore 16:00
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
Ins.te LARCINESE Maria
I sezione: VALENTE Teresa
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
II sezione: DI GUGLIELMO Domenica
TROILO Nicoletta - DE TITTA Tatiana (sostegno)
III sezione: BUCCIARELLI Maria Teresa
D’ULISSE Maria
IV sezione: LARCINESE Maria
TALONE Anna Maria – DE TITTA Tatiana (sostegno)



DI PAOLO Gabriella
LANNUTTI Rosanna
MATTOSCIO Carmela
POPOLAZIONE SCOLASTICA
n.91 alunni
TEMPO SCUOLA
n.40 ore settimanali
46
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI GUARENNA NUOVA
C.da Guarenna Nuova,
Tel. 0872 985089
e-mail:[email protected]
web:www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI
FUNZIONAMENTO
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
TEMPO SCUOLA
Ingresso
Mensa
Uscita
ore 8:00 – 9:15
ore 12:30 – 13:30
ore 16:00
Ins.te MAESA M. Giuditta
I sezione: MAESA M. Giuditta
BRUNO Gabriella
II sezione: COLANERI Anna
SACCHETTA Agata
 MONACO Giuliana
 PORRECA Sabbina
n. 55 alunni
n. 40 ore settimanali
47
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI CASOLI
Via San Nicola, n. 34
Tel. 0872 981187 – Fax 0872 983450
mail:[email protected]
web:www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
COORDINATORE
PEDAGOGICO DI PLESSO (CPP)
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
(Collaboratori scolastici)
POPOLAZIONE SCOLASTICA
TEMPO SCUOLA
Ingresso ore 8:20 – Inizio lezioni ore 8:25
Intervallo ore 10:15 / 10:25
Uscita
ore 13:05
Ins.te TROILO Rosella
Ins.te LANDOLFI Rachele
Classi Prime: Bosco Emanuela, Pulsinelli Giuliana, Sciubba M.
Concetta, Colocrese Simona, Tartaglia Tiziana,
Strever Michelina.
Classi Seconde: Rosa Rosalba, Di Cola Rosa Maria, Natale
Elisabetta, Tartaglia Tiziana, Bucciarelli Tonina.
Classi Terze: Landolfi Rachele, Troilo Rossella, SciubbaM .
Concetta, Taraborrelli Adalgisa, Bucciarelli Tonina.
Classi Quarte: Bosco Alessandra, Di Florio M. Antonietta,
Travaglini Anna Pina, Gentile Adele, Bucciarelli
Tonina, Taraborrelli Adalgisa, Buccarelli Tonina,
Stampone Tina.
Classi Quinte: Carlino Micaela,Di Marsilio Maria, Di Lauro
Barbara, Gentile Adele, Laudadio Costantina,
Taraborrelli Adalgisa, Bucciarelli Tonina.
Di Battista Anna, Borrelli M. Cristina
Odorisio Anna, Piccone Luigi
n. 227 alunni
n. 28 ore settimanali
(n. 27 ore curriculari + n. 1 ora di ampliamento dell’offerta
formativa)
48
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
PLESSO DI CASOLI
Via San Nicola, n. 34
Tel. 0872 981187 – Fax 0872 983450
email:[email protected]
web:www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
COORDINATORE PEDAGOGICO DI PLESSO (CPP)
GIULIANTE Maria Concetta
CASTELNUOVO Concettina
CIPOLLA Lidia
D’ACHILLE Cristina
MAESA Giovanna
DI LORENZO Mariolina
DOCENTI
DI PRINZIO Mario
CORDISCO Maria Pia
LA ROVERE Angela
SALOMONE Donatella
CIPOLLA Paola
GENTILE Marina
CIVITARESE Nicola
NACCARELLA Gaia
GALLINA Carla
VIZZARRI Irene
FIORITI Milena
MANZONE A.
PERSONALE A.T.A.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
TEMPO SCUOLA
Ingresso ore 8:10 – Inizio lezioni ore 8:15
Intervallo ore 10:05 / 10:15
Uscita
ore 13:15
Ins.te VIZZARRI Irene
Ins.te CIPOLLA Lidia
1^ B – 2^A – Storia/Geografia
3 ^ A - Italiano/ Storia/Geografia/approf.
1^A- 2^A- 2^B– Italiano/approf.
1^ C – Italiano/ Storia/Geografia/approf.
1^ A-Storia/Geografia - 2^ B –Storia/Geografia
3^ B – Italiano/ Storia/Geog./approf. - 1^ B – Italiano
1^C, 2^A, 3^A – Matematica e Scienze
1^A, 1^B, 2^B, 3^B – Matematica e Scienze
1^A,1^B,1^C, 2^A,2^B, 3^A,3^B - Tecnologia
1^A,2^A,3^A,1^B,2^B,3^B, 1^C–Francese
1^A,2^A,3^A,1^B,2^B,3^B, - Inglese
1^C – Inglese
1^A,2^A,3^A,1^B,2^B,3^B – Arte e Immagine
1^A,2^A,3^A, 1^B,2^B,3^B, 1^C –Educazione Fisica
1^A,2^A,3^A, 1^B,2^B,3^B, 1^C- Musica
1^C – Arte e immagine
3^A – Sostegno
1^C – Sostegno
2^A, 3^A,2^B, 3^B – Religione
1^ A, 1^ B, 1^ C – Religione
BOZZI Antonio – Piccone Luigi
n. 156 alunni
n. 30 ore settimanali
49
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI ALTINO
C.da Selva di Altino, n. 2
Tel. 0872 985188
e-mail: [email protected]
web: www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI
FUNZIONAMENTO
Ingresso
Mensa
Uscita
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
Ins.te GIANGIORDANO Miranda
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
POPOLAZIONE SCOLASTICA
TEMPO SCUOLA
ore 8:00 – 9:15
ore 12:30 – 13:30
ore 16:00
I sezione: CELLUCCI Maria Concetta
LOMBARDI Maria
II sezione: SCUTTI G. Nicolina
D’ULISSE Rosanna
III sezione: GIANGIORDANO Miranda
TRAVAGLINI Maria Antonietta
 GIANGIORDANO Concetta
 DE CRISTOFANO Angela
n. 78 alunni
n. 40 ore settimanali
50
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI ALTINO Via Della
Madonna, n. 1
Tel. 0872 985189
e-mail: [email protected]
web: www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI
FUNZIONAMENTO
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI
PLESSO (ROP)
COORDINATRICE
PEDAGOGICA DI
PLESSO (CPP)
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
Classi I, II, III, IV,V
Ingresso
ore 8:15 – Inizio lezioni ore 8:20
Intervallo ore 10:10 / 10:20
Uscita
ore 13:00
Ins.ti DI GIOVANNANGELO Alida, CIAMPALINI Giuliana
CARAFA Maria Rosaria
Classi Prime: Di Nola A., Di Marino E., Persoglio V., Garofalo F., Strever M.
Classi Seconde:Di Donato D., Di Nola A., Di Giovannagelo A., Persoglio V.,
Teti R., Strever M.
Classi Terze:Di Giovannangelo A., Carafa M.R., Tozzi A., Strever M., Ciampoli
M.
Classe Quarta:Giangiordano E., Ianieri L., Panzella F.,Falconio P., Garofalo
F., Ricciuti B., Strever M., Ranieri R.
Classi Quinte:Ciampalini G., Di Donato N., Ianieri L., Falconio P., Ricciuti B.
Lannutti Concettina
Melchiorre Carmelina
POPOLAZIONE
SCOLASTICA
n. 150 alunni
TEMPO SCUOLA
n. 28ore settimanali
(n. 27 ore curriculari + n. 1 ora di ampliamento dell’offerta formativa)
51
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
PLESSO DI ALTINO
Via San Pietro, n. 1
Tel. 0872 985150
email: [email protected]
Web: www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Ingresso ore 8:15 – Inizio lezioni ore 8:20
Intervallo ore 10:10 / 10:20
Uscita
ore 13:20
RESPONSABILE ORGANIZZATIVO DI
PLESSO (ROP)
Prof.ssa PUGLIESE Angela
COORDINATORE PEDAGOGICO DI
PLESSO (CPP)
Prof.ssa DELLA PELLE Enrica
DELLA PELLE Enrica
D’Achille Cristina
VIOLANTE Daniela
DOCENTI
2^A – Storia
1^A– Italiano/Storia/Geografia/
Approfondimento
1^B – Italiano e approfondimento
2^A – Geografia
2^A, 3^A,3^B- Italiano
UGOLINO Caterina
1^B, 3^A, 3^B–Storia/Geografia
PUGLIESE Angela
3^A, 3^B – Matematica/Scienze
DEL PIZZO Floriana
1^A, 2^A, 1^B – Matematica/
Scienze
1^A, 1^B,2^A, 3^A, 3^B-Inglese
3^B, 3^A –Francese
1^A,1^B,2^A –Francese
1^A, 1^B,2^A, 3^A, 3^B
Arte e Imm.
3^B, 3^A –Tecnologia
1^A,1^B,2^A –Tecnologia
1^A,1^B,2^A,3^A, 3^B –Musica
3^B, 3^A – Educazione Fisica
1^A, 1^B, 2^A Educazione Fisica
1^ A, 3^B- Sostegno
1^A, 1^B, 2^A, 3^A, 3^Breligione
SALOMONE Donatella
CORDISCO Maria Pia
BASILICO Annarita
NACCARELLA Gaia
PERSONALE A.T.A.
DI PRINZIO Mario
LISIO Nicola
CIVITARESE Nicola
GENTILE Marina
SPADANO Giannino
BLASIOLIEUGENIO
MANZONE A.
Scutti Elisa
POPOLAZIONE SCOLASTICA
n. 76 alunni
TEMPO SCUOLA
n. 30 ore settimanali
52
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO DI PALOMBARO
Piazza Risorgimento,
Tel. 0871 895102
e-mail: [email protected]
web: www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI
FUNZIONAMENTO
Ingresso
Mensa
Uscita
ore 8:00 – 9:15
ore 12:30 – 13:30
ore 16:00
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI PLESSO
(ROP)
Ins.te MONTANARO Dora
DOCENTI
I sezione: PALUCCI Maria
MONTANARO Dora
PERSONALE A.T.A.
DE LAURENTIIS Claudio
POPOLAZIONE SCOLASTICA
n. 18 alunni
TEMPO SCUOLA
n. 40 ore settimanali
53
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO DI PALOMBARO
Piazza Risorgimento, n. 1
Tel. 0871 895153
e-mail: [email protected]
web: www.icdepetra.gov.it
ORARIO DI
FUNZIONAMENTO
Ingresso ore 8:25 – Inizio lezioni ore 8:30
Intervallo ore 10:20 / 10:30
Uscita
ore 13:30 (lunedì, martedì, giovedì, venerdì)
“
“
ore 12:30 (mercoledì e sabato)
RESPONSABILE
ORGANIZZATIVO DI
PLESSO (ROP)
Ins.te DI IENNO Cristina
COORDINATORE
PEDAGOGICO DI
PLESSO (CPP)
Ins.te GIANGIULIO Giuseppina
DOCENTI
PERSONALE A.T.A.
Classi prima-seconda-terza: Di Ienno Cristina,Giangiulio
Giuseppina, Bucciarelli Tonina,
Taraborrelli Adalgisa
Classi quarta – quinta:Di Cola Rosa Maria,Giangiulio Giuseppina,
Di
Ienno Cristina, Ricciuti Barbara, Taraborrelli
Adalgisa, Bucciarelli Tonina
Troilo Antonio
POPOLAZIONE
SCOLASTICA
n. 28 alunni
TEMPO SCUOLA
n. 28 ore settimanali
(n. 27 ore curriculari + n. 1 ora di ampliamento dell’offerta
formativa)
54
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PARTE C
SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
QUALE SOCIETA'?
- Caratteristiche e bisogni educativi
della società;
- Analisi del contesto.
QUALE SCUOLA?
- Caratteristiche e criteri distintivi;
- Trasformazioni della scuola;
- Compito della scuola nel nuovo
scenario.
- Finalità del P.O.F.;
QUALE FINALITA'?
- Finalità della Scuola
dell'Infanzia, Primaria e Secondaria;
- Obiettivi generali del Processo
Formativo.
Le competenze da promuovere:
QUALE ALUNNO?
- Competenze trasversali in uscita dei
tre ordini di scuola, sulla base delle
competenze europee;
- Competenze disciplinari.
- Organizzazione del curricolo;
- Curricula dei tre ordini di scuola;
L'OFFERTA FORMATIVA
- Implementazione dei percorsi
formativi;
- Verifiche e Valutazioni.
55
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.1 QUALE SOCIETA’?
SOCIETA' ATTUALE
sempre più
GLOBALE
COMPLESSA
MUTEVOLE
CARATTERISTICHE


















Famiglia nucleare
Diffusione di forme familiari sempre più lontane ideologicamente e strutturalmente dalla
tradizione culturale
Donna impegnata nel mondo del lavoro
Ritmo di vita frenetico
Trasformazioni continue in tutti i campi
Espansione delle reti e dei linguaggi mass mediali
Prevalenza di linguaggi formalizzati e digitali su altre forme di relazione ed espressività
Scarsa opportunità di socializzazione
Presenza di situazioni multiculturali e plurietniche
Esplosione del sapere e innumerevoli stimoli culturali
Pluralità dei modelli di comportamento e degli orientamenti di valore
Globalizzazione economica, politica e culturale
Interdipendenza con altri popoli
Proliferazione dei luoghi di produzione e di consumo
Mancanza di pari opportunità
Crisi delle identità culturali nazionali
Aumento delle disuguaglianze sociali
Sproporzione tra bisogni, domande e capacità di dare risposta
56
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
LA SOCIETA' ODIERNA
RICHIEDE
Innalzamento del livello
culturale
Una rinnovata capacità di
adattamento
Una ridefinizione delle
conoscenze, capacità e
competenze
Per inserirsi e crescere in
contesti lavorativi sempre
meno preordinati dove è
richiesta
Capacità e disponibilità
mentale per adattarsi a
situazioni mutevoli
Sapere flessibile, capacità
di decisione, senso di
responsabilità, capacità di
apprendimento continuo
Acquisizione di
competenze - chiave
57
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
MODERNIZZAZIONE DELLA
SCUOLA CON RIDEFINIZIONE
DI:
FINALITA'
CURRICOLI
METODOLOGIE E STRATEGIE
PROFESSIONALITA'
INTERROGATIVI CHE SI
PONGONO
QUALE SCUOLA ?
Ecosistema formativo
integrato nel territorio in
grado di fornire le chiavi per
apprendere ad apprendere e
di rispondere alle domande
di crescita delle persone e
del Paese
QUALE FINALITA' ?
Garantire il diritto dello
studente ad un percorso
formativo organico e
completo, che miri a
promuovere uno sviluppo
articolato e
multidimensionale della
persona, attraverso
l'acquisizione di
competenze culturali e di
cittadinanza
QUALE ALUNNO ?
Persona che si interroga e si
mette in gioco, che ha
curiosità
intellettuale, passione per la
scoperta, che dà senso e
significato alle proprie
esperienze ed è in grado di
dominare i singoli ambiti
disciplinari, elaborandone le
molteplici connessioni.
58
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.2 QUALE SCUOLA ?
CARATTERISTICHE E
CRITERI DISTINTIVI
SISTEMA SCOLASTICO
DELL'AUTONOMIA
FLESSIBILITA'
DIVERSIFICAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
EFFICACIA ED EFFICIENZA
INTEGRAZIONE E COORDINAMENTO DELLE RISORSE
E DELLE STRUTTURE
COOPERAZIONE
SUPERAMENTO DEI VINCOLI
ORGANIZZAZIONE
NUOVO MODELLO
ORGANIZZATIVO
(COOPERATIVO COLLEGIALE)
CARATTERISTICHE:
APERTURA, FLESSIBILI
TA', COLLEGIALITA'
CRITERI DISTINTIVI:
CONDIVISIONE, PARTECIPAZI
ONE, TRASPARENZA, CORRES
PONSABILITA', PIANIFICAZIO
NE
Flessibile e connessa alla
dimensione educativa e
pedagocica
Funzionale agli obiettivi
indicati nel P.O.F.
Unità oraria della lezione
Unitarietà del gruppo - classe
Flessibilità delle risorse professionali
59
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
TRASFORMAZIONE DELLA SCUOLA
CAPACE DI RIAPPROPRIARSI
DELLA SUA AZIONE PERSONALE
FAVOREVOLE A MODIFICARE I
CONTESTI DI LAVORO,
I CONTENUTI,
LE COMPETENZE PROFESSIONALI
CAPACE DI ANALIZZARE:
- bisogni
IDONEA A RENDERE LA PROPOSTA
FORMATIVA PIU'ADERENTE ALLE
NECESSTITA'
- di ciascun allievo
- della cultura
- dei valori
IN GRADO DI GARANTIRE UNA
RINNOVATA QUALITA'
DELL'OFFERTA FORMATIVA
- richieste
- risorse
Passaggio, dunque, dalla scuola dai contorni definiti, fondata sui programmi ministeriali, ad una
scuola:
ATTENTA
FLESSIBILE
DINAMICA
- alla predisposizione e valutazione
della qualità dell'offerta formativa;
- nell'organizzazione;
- nelle strategie;
- nel valorizzare gli aspetti
peculiari della personalità di
ognuno;
- nel coniugare l'unità con la
diversità
- in rapporto alla società
attuale:
GLOBALE, MUTEVOLE, COMP
LESSA
- a stabilire un'alleanza duratura
nel tempo con tutte le altre
agenzie educative ;
- a rimuovere ostacoli socio culturali
Alto livello di professionalità docente e dirigente per migliorare e trasformare l’organizzazione,
la didattica e la ricerca.
60
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.3 FINALITA’ del POF
 Educare al “vivere insieme” con l’instaurazione di rapporti fondati sul rispetto,













sull’accettazione reciproca, sulla collaborazione, sui valori morali e civili.
Educare alla “diversità” favorendo il dialogo e la convivenza costruttiva.
Favorire l’inclusione di tutti gli alunni.
Educare alla cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente.
Promuovere l’orientamento e l’auto orientamento.
Favorire lo sviluppo globale della personalità al fine di acquisire
consapevolezza di sé, autonomia, capacità di decisione e senso di
responsabilità.
Sostenere la crescita degli alunni attraverso un giusto equilibrio tra i fattori
relazionali, sociali, affettivi e cognitivi al fine di promuovere uno sviluppo
armonico e integrale.
Favorire lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze idonee ad accrescere
la capacità di decodificare e interpretare la realtà, interagendo con essa
consapevolmente.
Fornire le chiavi per “apprendere ad apprendere”, per costruire e per
trasformare le mappe dei saperi, rendendole coerenti con l’evoluzione delle
conoscenze e dei loro oggetti.
Garantire la continuità del processo educativo, agevolando il passaggio degli
alunni da un ordine di scuola all’altro.
Promuovere l’acquisizione di un metodo di studio.
Promuovere la Cittadinanza attiva, responsabile e partecipe.
Valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni alunno.
Promuovere rapporti di collaborazione con le famiglie.
61
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.3.1 FINALITA’ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (dalle II.NN. 2012)
IDENTITA’
vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio Io
star bene ed essere rassicurati nella molteplicità del proprio
fare e sentire
Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona
unica e irripetibile;
sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quella di figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio,membro di un gruppo, appartenente ad una
comunità sempre più ampia e plurale.
AUTONOMIA
avere fiducia in sè e fidarsi degli altri;
provare soddisfazione nel fare da sè
saper chiedere aiuto
poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando
progressivamente risposte e strategie
esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
partecipare alle decisioni, esprimendo opinioni
Imparare ad operare scelte
Assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più
responsabili e consapevoli
Giocare, muoversi, manipolare, curiosare,
domandare,imparare a riflettere sull'esperienza attraverso
l'esplorazione, l'osservazione e il confronto tra proprietà,
quantità, caratteristiche, fatti;
Ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi
Raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurla in
tracce personali e condivise
descrivere, rappresentare e immaginare, "ripetere" con
simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi
COMPETENZA
CITTADINANZA
Scoprire l’altro da sé
Intuire la necessità di stabilire regole condivise e rispettarle
Ascoltare, dialogare e porre attenzione all’altro
Aver cura di strumenti e materiali e rispettare ambienti e
contesti
Per realizzare tali finalità la scuola :
-
Organizza un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità
Garantisce il dialogo sociale ed educativo con le famiglie e la comunità
62
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.3.2 FINALITA’ DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali per sviluppare competenze culturali di
base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
ACCOMPAGNARE GLI ALUNNI
NELL'ELABORARE IL SENSO
DELLA PROPRIA ESPERIENZA:
PROMUOVERE LA PRATICA
CONSAPEVOLE DELLA
CITTADINANZA ATTIVA :
sviluppando al meglio le
inclinazioni e la
consapevolezza di sè per
costruire un proprio progetto
di vita e per comprendere se
stessi e la realtà;
fornendo occasioni per
imparare a leggere e gestire le
proprie emozioni;
favorendo lo sviluppo delle
capacità analitiche e critiche,
imparando ad imparare
coltivando la fantasia e il
pensiero originale e
riflettendo sul senso e le
conseguenze delle proprie
scelte;
promuovendo un primario
senso di responsabilità;
sollecitando un'attenta
riflessione sui comportamenti
di gruppo;
sollecitando atteggiamenti
collaborativi, cooperativi e
solidali.
Favorendo esperienze
significative per costruire il
senso di legalità
interiorizzando forme di
cooperazione e solidarietà;
Costruendo un’etica della
responsabilità;
Riconoscendo e
rispettando i valori
inviolabili di ogni essere
umano sanciti dalla
Costituzione
Imparando l’importanza
delle procedure
nell’esercizio della
Cittadinanza attiva e la
distinzione tra diversi
compiti, ruoli e poteri
Valorizzando il confronto
libero e pluralistico.
PROMUOVERE
L'ACQUISIZIONE DEGLI
ALFABETI DI BASE DELLA
CULTURA:
Sviluppando la
dimensione
cognitiva,emotiva,affetti
va e sociale, corporea,
etica e religiosa.
Sviluppando la propria
identità e valorizzando
le diversità plurilingue e
interculturali come
presupposto
all’inclusione sociale e
partecipazione
democratica
Utilizzando le
competenze delle
singole discipline per
promuovere
competenze più ampie e
trasversali orientate ai
valori della convivenza
civile e del bene
comune.
Per realizzare tale finalità la scuola:
-
Concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza
Cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità
Previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione
Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno
Persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione
Promuove la pratica consapevole della cittadinanza
Pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno
di essi.
63
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.3.3OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Premessa:
il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento, verso cui tendere, il
quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006).
Le Indicazioni Nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali
basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le
competenze-chiave europee, di seguito riportate:
1. La comunicazione nella madre lingua: sviluppare la capacità di esprimere ed
interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni sia in forma orale che
scritta, di interagire adeguatamente e in modo creativo nei contesti culturali e
sociali.
2. La comunicazione nelle lingue straniere: sviluppare le principali abilità della
comunicazione in lingua straniera e della mediazione e comprensione
interculturale.
3. Competenza matematica e di base in scienza e tecnologia: sviluppare e applicare il
pensiero matematico per risolvere problemi in situazioni quotidiane; usare
l’insieme delle conoscenze e delle metodologie per spiegare il mondo che ci
circonda, i cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della
responsabilità di ciascun cittadino.
4. La Competenza digitale: sviluppare la capacità di utilizzare con dimestichezza e
spirito critico le tecnologie della società dell’informazione
5. Imparare ad imparare: padroneggiare le abilità di studio, di ricerca, di
documentazione, di confronto e di selezione delle informazioni, di organizzazione
significativa delle conoscenze, delle abilità metodologiche.
6. Competenze sociali e civiche: sviluppare la capacità di utilizzare gli strumenti per
partecipare appieno alla vita civile, per conoscere i concetti e le strutture sociopolitiche e per maturare l’impegno verso una partecipazione attiva e democratica.
7. Il senso di iniziativa e imprenditorialità: sviluppare la capacità di tradurre le idee in
azioni, di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi nella
consapevolezza dei valori etici.
8. Consapevolezza ed espressione culturale: favorire una solida comprensione della
propria cultura e del senso d’identità per assumere un atteggiamento aperto verso
la diversità dell’espressione culturale e del rispetto della stessa.
64
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.4 QUALE ALUNNO?
CAPACITA'
POTENZIALI
DELL'ALUNNO
INTERVENTO DELLA SCUOLA:
luogo che accoglie il bambino
con il suo vissuto esperienziale
dove può agire
, esplorare, progettare, verificare
, misurandosi con il
sapere, confrontandosi sul piano
relazionale in un contesto
significativo anche sul piano
dell'affettività
CONOSCENZE
Indicano il risultato dell'assimilazione
di informazioni attraverso
l'apprendimento.
Le conoscenze sono un insieme di
fatti, principi, teorie e pratiche
relative ad un settore di studio o di
lavoro; esse sono descritte come
teoriche e/o pratiche
Caratteristiche:
significatività, stabilità, fruibilità
acquisizione dei
contenuti delle
discipline e dei
loro linguaggi
ABILITA'
indicano la capacità di
applicare conoscenze e di
usare il know-how per
portare a termine compiti e
risolvere problemi; le abilità
sono descritte come
cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e
pratiche (abilità manuale e
uso di metodi, strumenti e
materiali
costruzione di una
propria "forma
mentis"
COMPETENZE
indicano la comprovata
capacità di utilizzare
conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di
studio e di lavoro e nello
sviluppo personale e
professionale; esse sono
descritte in termini di
responsabilità e autonomia e
sono collegate alle risposte
interne
STRATEGIE E
PROCEDURE
METODOLOGICHE
individuazione delle
interrelazioni tra i
saperi
Promozione della
consapevolezza del
proprio modo di
apprendere
Apprendimento
cooperativo
Attività laboratori
ali: operatività,
dialogo, riflessione
Valorizzazione delle
conoscenze ed
esperienze pregresse
per ancoraggio nuove
competenze
65
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.4.1 I BISOGNI EDUCATIVI
BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
STRATEGIE DIDATTICHE
-
-
Attivare la motivazione ad apprendere
-
-
Acquisire:
- Autonomia e senso di responsabilità nel
lavoro scolastico;
- Padronanza nel metodo di studio.
Padroneggiare:
- Strategie per apprendere meglio;
Sperimentare e utilizzare:
- Metodologie di lavoro innovative;
- Tecnologie informatiche.
-
-
Imparare a cooperare e collaborare con gli
altri, attivando esperienze formative anche in
collaborazione con le agenzie del territorio.
-
-
Ridurre:
- il divario tra ordini di scuola e favorire
passaggi in continuità.
Facilitare:
- processi di integrazione e inclusione.
-
-
Stabilire un buon rapporto con l’alunno e gratificarlo
nel processo di apprendimento per promuoverne
l’autostima;
Guidare l’allievo a prendere consapevolezza di ciò che
sa e non sa fare per stimolarlo ad attuare strategie tali
da colmare le lacune;
Esplicitare i criteri di valutazione;
Creare aspettative di natura cognitiva ed emotiva,
problematizzando gli apprendimenti, guidando i
ragazzi a porsi domande, ad osservare situazioni e
formulare ipotesi;
Scegliere materiali e attività significativi, piacevoli,
gratificanti e rispondenti agli interessi degli alunni.
Utilizzare una didattica che chiarisca all’alunno che
cosa apprende, perché e come lo apprende.
Promuovere la costruzione di tecniche e procedure
utili a organizzare il lavoro, ad affrontare e risolvere i
compiti scolastici;
Semplificare la complessità dei concetti, utilizzare
esempi e analogie che facciano riferimento alle
conoscenze pregresse e al vissuto dell’alunno, anche
attraverso il supporto delle immagini;
Stimolare l’alunno a mettersi in gioco, premiando
l’iniziativa e la ricerca di proposte personali;
Privilegiare attività;
Alternare momenti di lavoro in gruppi-classe, classeinterclasse, di compito, di livello, elettivi;
Organizzare le attività in percorsi didattici disciplinari
e multidisciplinari;
Organizzare attività con l’uso delle nuove tecnologie.
Valorizzare l’apprendimento cooperativo attraverso il
tutoraggio, il dialogo, la partecipazione costruttiva, la
discussione e il confronto, per mettere in comune
conoscenze e riflessioni;
Promuovere l’acquisizione di conoscenze di base
relative all’ambiente e al tipo di società e di cultura in
cui viviamo;
Creare un clima relazionale sereno, di libertà ma
anche di rispetto delle regole, di protagonismo ma
anche di rispetto e accettazione dell’altro.
Creare un raccordo tra gli ordini di scuola attraverso
percorsi di continuità;
Elaborare un curricolo verticale;
Attuare percorsi integrativi e cognitivi “alternativi”
alla didattica frontale, (apprendimento cooperativo,
attività laboratoriale);
Realizzare progetti interculturali.
66
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.4.2 LE COMPETENZE DA PROMUOVERE
- Capaci di coinvolgere gli alunni sul piano cognitivo e affettivo
- relazionale;
SIGNIFICATIVE
- Capaci di innestarsi su conoscenze già possedute;
- Capaci di comprendere ragioni e scopi
SISTEMATICHE
STABILI
CAPITALIZZABILI
ORIENTATIVE
- Capaci di strutturare veri e propri reticoli (non saperi
parcellizzati).
- Capaci di durare nel tempo.
- Capaci di facilitare l'acquisizione di ulteriori saperi in forma
autonoma.
- Capaci di far scoprire e promuovere interessi e attitudini;
- Capaci di individualizzare gli studi e l'impegno.
67
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.4.3 PROFILO DELL’ALUNNO COMPETENTE AL TERMINE DELLA SCUOLA
INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Scuola Infanzia
 Riconosce ed esprime le proprie emozioni,è
consapevole di desideri e paure, avverte gli stati
d’animo propri e altrui
 Ha un positivo rapporto con la propria corporeità,
ha maturato una sufficiente fiducia in sé
 E’ progressivamente consapevole delle proprie
risorse e dei propri limiti e quando occorre sa
chiedere aiuto
 Manifesta curiosità e voglia di sperimentare,
interagisce con le cose, l’ambiente e le persone,
percependone le reazioni e i cambiamenti
 Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e
risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti ed
inizia a riconoscere le regole del comportamento nei
contesti privati e pubblici
 Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed
esperienze vissute, comunica e si esprime con una
pluralità di linguaggi,utilizza con sempre maggior
proprietà la lingua italiana
 Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad
interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad
orientarsi nel mondo dei simboli, delle
rappresentazioni, dei media, delle tecnologie
 Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti,
situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni e
situazioni problematiche di vita quotidiana
 E’ attento alle consegne, si appassiona, porta a
termine il lavoro, diventa consapevole dei processi
realizzati e li documenta
 Si esprime in modo personale,con creatività e
partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture,
lingue, esperienze.
1° ciclo di istruzione
Identità personale:
 affronta le situazioni di vita tipiche della sua età, a partire
da se stesso e dalla propria esperienza;
 mostra sicurezza di sé si confronta con le esperienze
altrui e progetta il proprio futuro;
 utilizza gli strumenti di conoscenza per riconoscere e
comprendere le diverse identità e le tradizioni culturali e
religiose;
 rispetta le regole condivise e collabora con gli altri, per la
realizzazione di finalità comune;
 è responsabile nel portare a compimento il proprio
lavoro.
Comunicazione nella madre lingua:

È in grado di comprendere testi di varia complessità,
utilizzando tecniche differenziate di lettura;
 esprime le proprie idee e produce messaggi chiari e
adatti alle varie situazioni comunicative.
Comunicazione nelle lingue straniere:
 è in grado di esprimersi a livello elementare nelle lingue,
inglese (livello A2) e francese (livello A1).
Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia:
 analizza dati e fatti della realtà e verifica l’attendibilità
delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri;
 affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi
e ha consapevolezza dei limiti delle affermazioni che
riguardano questioni complesse, che non si prestano a
spiegazioni univoche.
Competenza digitale:
 utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione
con le quali ricerca e analizza dati e informazioni
interagendo con soggetti diversi.
Imparare ad imparare:
 è capace di ricercare e di procurarsi nuove
informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti
anche in modo autonomo.
Competenze sociali e civiche:
 possiede il senso e la necessità del rispetto delle
regole nella convivenza civile;
 ha attenzione per il bene comune e per le funzioni
pubbliche, partecipando a forme di volontariato e
azioni di solidarietà.
Spirito di iniziativa e di imprenditorialità:
 dimostra originalità e spirito di iniziativa;
 si assume le proprie responsabilità;
 chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornirlo a
chi glielo chiede.
Consapevolezza ed espressione culturale:
 si impegna in campi espressivi ed artistici, secondo le
proprie potenzialità e il proprio talento.
68
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Profilo dello
studente
Obiettivo di
apprendimento
CURRICOLO
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
SCUOLA DELL'INFANZIA
Il curricolo della scuola dell’infanzia è l’incontro tra tre
saperi: quello del bambino, quello degli adulti, quello
dei docenti. I campi di esperienza sono luoghi del fare e
dell’agire del bambino orientati dall’azione
consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi
simbolico-cultrurali. L’azione educativa colloca, in una
prospettiva evolutiva, i vissuti e le esperienze dei
bambini, mediandoli culturalmente all’interno di un
contesto sociale ed educativo intenzionalmente
orientato alla progressiva costruzione delle conoscenze
e allo sviluppo delle competenze.
CURRICOLO DI BASE
- I campi di esperienza
CURRICOLO DI AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA FORMATIVA
- Progetti d'Istituto
- Progetti specifici di plesso e/o
sezione
69
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA
L'organizzazione degli apprendimenti è orientata
verso i saperi disciplinari in modo progressivo. Le
discipline sono raggruppate in tre grandi aree per
evitare la frammentazione dei saperi e
l’impostazione trasmissiva. Le esperienze
interdisciplinari sono finalizzate a trovare
interconnessioni e raccordi fra le indispensabili
conoscenze disciplinari e a formulare in modo
adeguato i problemi complessi posti dalla
condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso
sapere. La comprensione di specifici temi e
problemi,infatti, non si realizza soltanto con
l’introduzione ai quadri teorici e metodologici propri
di ciascuna disciplina, ma anche mediante approcci
integrati per meglio focalizzare la complessità del
reale e per promuovere modalità di elaborazione
progressivamente più complesse.
CURRICOLO DI BASE:
- Area linguistico-artistico-espressiva;
- Area storico-geografica;
- Area matematico-scientifico-tecnologica.
CURRICOLO DI AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA FORMATIVA:
- Progetti d'Istituto;
- Progetti specifici di classe o plesso.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
L'alunno viene accolto, seguito e orientato con
l’obiettivo di fare in modo che la frequenza
scolastica avvenga in modo sereno, costruendo le
basi del successo scolastico e prevenendo o
individuando le modalità per risolvere eventuali
fenomeni di disagio e difficoltà.
L’apprendimento si consolida in reti concettuali
fatte di competenze disciplinari /trasversali, dei
progetti specifici e d’Istituto che hanno carattere
interdisciplinare ed hanno lo scopo quindi, di
facilitare il raggiungimento degli obiettivi didattici e
formativi.
CURRICOLO DI BASE
-Discipline
CURRICOLO DI AMPLIAMENTO
DELL'OFFERTA FORMATIVA
-Progetti d'istituto;
- Progetti specifici di classe.
Il curricolo verticale dell’Istituto,
progressivo e continuo, è costituito dall’ insieme integrato e organizzato delle possibilità formative offerte
e dalle modalità intenzionali di condurre e predisporre i processi di apprendimento/insegnamento. Esso è
strutturato in riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo d’Istruzione, ai traguardi dello
sviluppo delle competenze e agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina,nell’ottica di
implementare le trasversalità e le interconnessioni tra le discipline. A partire dal curricolo verticale
d’Istituto, i docenti individuano, attraverso l’elaborazione delle Unità di apprendimento, le esperienze più
efficaci, le scelte educative più significative, le strategie più idonee, i contenuti più funzionali,
l’organizzazione più rispondente e la valutazione più coerente al perseguimento dei traguardi formativi
prescritti dal documento nazionale.
70
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO




Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione
(2012)
Quadro europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definito dal
Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 settembre 2006.
Assi culturali (documento italiano).
Competenze chiave di cittadinanza trasversali alle discipline (all. 2 D.M. 139/07)
C.5.2 FASI DI LAVORO






Elaborazione del profilo delle competenze al termine della scuola dell’Infanzia e del primo
ciclo d’Istruzione.
Elaborazione della mappa generale delle competenze chiave trasversali ordinata sulla base
di campi di sviluppo.
Individuazione degli indicatori afferenti alle competenze chiave trasversali.
Elaborazione del curricolo verticale per competenze chiave trasversali nei tre ordini di
scuola.
Individuazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze in riferimento agli Assi
culturali, ordinati dalla scuola dell’Infanzia alla Primaria e alla Secondaria di primo grado.
Elaborazione del curricolo verticale per campi di esperienza e discipline con individuazione
di:
- Indicatori disciplinari, ossia di nodi concettuali sui quali si articolano le discipline.
- Competenze specifiche/ evidenze
- Abilità e conoscenze
- Descrittori di verifica
- Livelli di padronanza delle competenze specifiche.
71
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5.3 IL PERCORSO FORMATIVO
Il percorso formativo rappresenta, nell’ambito del POF, il documento di progettazione elaborato dai
Dipartimenti e dai Consigli di classe, ciascuno per la parte di sua pertinenza, tramite il quale si indicano:
 La situazione di partenza;
 Le competenze da perseguire (declinate in abilità e conoscenze);
 Il processo di apprendimento strutturato per UdA;
 Le modalità e i criteri di verifica/valutazione;
 L’ampliamento dell’offerta formativa (progetti, percorsi inclusivi e intensivi, manifestazioni e
concorsi, visite e viaggi d’istruzione…).
E’ un canovaccio che viene gestito dal Consiglio di classe, adattato e modificato a seconda del processo di
insegnamento/apprendimento e delle sue verifiche, così da mirare sempre meglio ai risultati stabiliti.
In altre parole, con il percorso formativo,l’Istituzione scolastica si investe di responsabilità sia nella
progettazione che nella “realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo
sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo,
coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare
l’efficacia del processo di insegnamento/apprendimento”, in coerenza con il principio costituzionale di
autonomia, a garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale (art. 1. DPR 275/99).
C.5.3.1 L’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
L’UdA costituisce la struttura di base dell’azione formativa: insieme di occasioni di apprendimento che
consentono all’alunno di entrare in un rapporto personale con il sapere.
Le UdA possono avere ampiezza massima (tutti i docenti), media (alcuni docenti) o minima (area/asse
culturale).
Esse prevedono sempre compiti reali o simulati; prodotti/evidenze che i destinatari sono chiamati a
realizzare e indicano le risorse (capacità, conoscenze, abilità) che devono essere mobilitate per diventare
competenze.
Ogni UdA deve sempre perseguire almeno una competenza tra quelle presenti nel repertorio di
riferimento.
In forma schematica si può dire che l’UdA si caratterizza per i seguenti aspetti che vengono definiti già in
fase di progettazione:
 Individuazione della/e competenza/e di riferimento e delle relative abilità e conoscenze;
 Interdisciplinarità nell’asse/area e/o tra gli assi/aree, grazie alla collaborazione di più docenti e più
discipline;
 Ruolo attivo degli alunni attraverso attività e occasioni esperenziali che favoriscano la
contestualizzazione delle conoscenze e il loro trasferimento e uso in contesti nuovi, per la
soluzione di problemi;
 Presenza di momenti riflessivi, nei quali l’alunno viene sollecitato a ricostruire le procedure
attivate e le conoscenze acquisite;
 Clima e ambiente cooperativo;
 Coinvolgimento dell’alunno rispetto alle competenze da acquisire;
 Trasparenza dei criteri di valutazione e attività di autovalutazione degli alunni;
 Verifica finale tramite prove in situazione, o autentiche, o compiti di realtà
72
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5.4 CAMPI DI SVILUPPO E COMPETENZE CHIAVE
TRASVERSALI CON RELATIVI INDICATORI
CAMPI DI SVILUPPO
COSTRUZIONE DEL SÈ
COMPETENZE
CHIAVE
TRASVERSALI
INDICATORI DI
OSSERVAZIONE

Imparare ad imparare


Riflessività e consapevolezza
Strategie

Progettare

Comunicare




Organizzazione
Capacità critica
Ascolto e comprensione
Produzione orale scritta e
multimediale
Lettura
Meta-comunicazione



Collaborare e partecipare
RELAZIONE CON GLI ALTRI





Agire in modo autonomo


RAPPORTO CON LA REALTA’

Risolvere problemi




Acquisire e interpretare
informazioni
Individuare collegamenti
e relazioni



Interazione
Accettazione e rispetto degli
altri
Rispetto delle regole di
comunicazione democratica
Capacità di lavorare in
gruppo
Capacità di organizzazione e
decisione
Responsabilità in rapporto
agli impegni assunti
Operare con linguaggi logici
Riconoscere problemi
Risolvere problemi
Comprendere e
rappresentare
Porre in relazione
73
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5.4.1 CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE CHIAVE
TRASVERSALI PER ORDINE DI SCUOLA:
SCUOLA INFANZIA
Imparare a imparare
Competenza chiave
COMPETENZE SPECIFICHE
Indicatori

Riflessività e
consapevolezza

Strategie



Ha consapevolezza delle proprie capacità e le utilizza nelle varie situazioni
Riflette sul suo comportamento e lo motiva su richiesta
Propone le proprie idee e le realizza usando le sue conoscenze e capacità
 In una situazione problematica mette in atto strategie adeguate per
risolvere il problema incontrato.
Competenza chiave
Progettare
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE



Organizzazione
Capacità critica




Cura in autonomia la propria persona, gli oggetti personali, i materiali
comuni e l’ambiente
Realizza un progetto utilizzando i materiali a disposizione e scegliendo le
strategie a lui più congeniali
Porta a termine in modo autonomo le consegne
Esprime ipotesi e valutazioni sul proprio operato
Riconosce i propri errori ed è disponibile a rivedere il proprio operato
Competenza chiave
Comunicare
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE


Ascolto e comprensione






Produzione orale
scritta e
multimediale




Presta attenzione ai discorsi, ad una storia, filastrocca, brano musicale
Riconosce lo scopo e comprende le informazioni principali contenute in una
comunicazione orale
Pone domande per avere chiarimenti o informazione su un
argomento/richiesta
Riconosce e denomina le emozioni e le situazioni nelle quali si provano
Interviene in modo pertinente rispetto all’argomento, in conversazione
Partecipa alle conversazioni in modo attivo
Esprime bisogni, esperienze, conoscenze ed emozioni in modo comprensibile
utilizzando i diversi linguaggi: verbale, grafico pittorico e mimico gestuale,
musicale
Racconta con ordine una breve storia e la riordina in sequenza
Scopre e sperimenta semplici forme comunicative di lingue diverse dalla
propria
Compie esperienze di scrittura spontanea e pregrafismo
Utilizza alcuni giochi e strumenti digitali presenti nella scuola
74
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015


Lettura


Legge le immagini e le verbalizza riconoscendo il significato di segni e
semplici simboli
Legge e comprende sentimenti ed emozioni espresse in immagine o
drammatizzazione
Scopre in modo ludico il codice della scrittura

Gioca con le parole, utilizzando le regole della lingua senza saperle descrivere

Metacomunicazione
Competenza chiave
Collaborare e partecipare
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE

Interazione

Interagisce con compagni e adulti riconoscendone i ruoli

Accettazione e
rispetto dell’altro

Riconosce se stesso, l’altro come diverso da sé e mette in atto
comportamenti di responsabilità e rispetto verso gli altri.

Rispetto delle
regole di
convivenza
democratica
Capacità di
lavorare in gruppo


Conosce e rispetta le regole di convivenza civile in vari contesti
Rispetta materiali e attrezzi propri ed altrui e gli ambienti scolastici

Rispetta i ruoli e i compiti assegnati all’interno di un gruppo di
gioco /lavoro collaborando per la realizzazione delle attività.

Agire in modo autonomo e responsabile
Competenza chiave
COMPETENZE SPECIFICHE
Indicatori


Capacità di
organizzazione e di
decisione

Organizza attività e giochi tenendo conto delle informazioni necessarie e
delle risorse disponibili

Propone e sceglie strategie per lo svolgimento di un compito
Responsabilità in
rapporto agli
impegni assunti

Porta a termine gli impegni assunti
Competenza chiave
Risolvere problemi
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE

Operare con
linguaggi logici

Riconoscere
problemi
Risolvere
problemi






Individua semplici collegamenti logici
Confronta e valuta quantità e utilizza semplici simboli per registrare
Intuisce l’esistenza di un “disagio” o problema legato ai suoi bisogni,
nell’ambito di gioco e/o di attività
Affronta problemi e li risolve, utilizzando ciò che sa fare
Affronta problemi proponendo ipotesi di risoluzione
75
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Acquisire e interpretare informazioni
Competenza chiave
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE


Comprendere e
rappresentare
Distingue gli elementi reali da quelli fantastici, il possibile e l’impossibile
e li esprime verbalmente
Osserva una situazione o immagine cogliendo alcuni semplici dati e
informazioni

Competenza chiave
Individuare collegamenti e relazioni
Indicatori
COMPETENZE SPECIFICHE

Porre in relazione




Riconosce elementi che caratterizzano ambienti diversi
Colloca oggetti, situazioni ed eventi nel tempo e nei contesti
Utilizza modalità per registrare il succedersi degli eventi
Compie semplici correlazioni tra gli oggetti e li rappresenta
C.5.4.2.
Competenze chiave-trasversali scuola primaria
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA


Riflessività
consapevolezza e
strategie


Inizia ad essere
consapevole
della propria
produzione
Affronta un
compito/situazi
one e ricerca
modalità di
soluzione
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA

Imparare a imparare
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
Cura ed utilizza
materiale,
strumenti, spazi
in funzione
dell’attività da

Inizia a
controllare la
propria
produzione e a
riflettere sugli
errori
Riconosce le
difficoltà di un
compito/situazi
one ed elabora
modalità di
soluzione
Progettare
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA

Cura ed utilizza
in modo
personale
materiali,
strumenti e
CLASSE TERZA

Controlla la
propria
produzione e
riflette sugli
errori
CLASSE TERZA

Individua
materiali,
strumenti, dati
ed informazioni
in funzione
76
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Organizzazione



Capacità critica
svolgere
Inizia a ricavare
dati ed
informazioni
utili
all’esecuzione
di un compito
Inizia a riflettere
sulle esperienze
esprimendo
opinioni
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA


Ascolto e
comprensione




Produzione orale,
scritta e
multimediale


Presta
attenzione
durante la
comunicazione
orale
Ascolta e
comprende
consegne
Pone domande
di chiarimento
in relazione
all’argomento
trattato
Riconosce e
denomina i
propri stati
d’animo ed
emozioni
Inizia ad
utilizzare
linguaggi e
strumenti
diversi, a
comunicare
bisogni,
esperienze e
stati d’animo

spazi in
funzione delle
attività da
svolgere
Ricava dati e
informazioni
utili
all’esecuzione
di un compito
Riflette
sull’esperienza
esprimendo
opinioni e
valutazioni
personali
Comunicazione
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA





Si pone in modo
attivo durante
l’ascolto
Ascolta e
comprende
messaggi ed
informazioni di
genere diverso
Interviene in
maniera
adeguata con
domande di
chiarimento
Riconosce,
esprime e
descrive le
proprie ed
altrui emozioni
Utilizza
linguaggi e
strumenti
diversi per
comunicare
bisogni,
esperienze,
eventi e stati
d’animo


dell’attività da
svolgere
Esegue un
compito
rispettando le
fasi di
esecuzione
Riflette sulla
produzione
rilevandone
l’adeguatezza al
compito
CLASSE TERZA

Ascolta ed
individua, in
una situazione
comunicativa,
le principali
informazioni

Utilizza con
flessibilità
linguaggi e
strumenti
diversi per
comunicare il
proprio vissuti e
gli stati d’animo
77
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Competenze chiave
INDICATORI
Collaborazione e partecipazione
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA


Interazione e
relazionalità


Interagisce con
gli altri
rispettando
ruoli e regole
Mette in atto
semplici
strategie
collaborative
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA

Conosce e
rispetta le
regole condivise

Conosce e
rispetta le
regole, i diritti e
i doveri propri e
altrui

Porta a termine
le consegne nei
tempi stabiliti

Porta a termine
gli impegni
assunti nei
tempi e nei
modi stabili

Assume
semplici
incarichi di
responsabilità
Risolvere problemi
INDICATORI
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
CLASSE PRIMA

Problemi
INDICATORI
Comprensione
delle informazioni
Riconosce una
situazione
problematica e
ne individua le
cause

Coglie gli
aspetti
fondamentali di
una situazione
problematica e
ne individua
cause e
conseguenze
CLASSE TERZA

Rileva una
situazione
problematica,
dati e
informazioni
per la soluzione
Acquisire e interpretare informazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA


CLASSE TERZA
Conosce e
rispetta le
regole di
convivenza nei
vari contesti
Responsabilità
Competenze chiave
Interagisce con
gli altri
mettendo in
atto strategie
collaborative

Rispetto delle
regole
Competenze chiave


COMPETENZE SPECIFICHE
INDICATORI


Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze chiave

Interagisce con
gli altri
riconoscendo
ruoli e regole
Collabora con i
compagni per
un fine comune
Comprende
consegne,
messaggi e
informazioni

Coglie semplici
informazioni,
attraverso
diversi
strumenti
comunicativi

Analizza varie
tipologie
testuali per
acquisire
informazioni
utili
78
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Competenze chiave
INDICATORI

Collegamenti e
sintesi
Individuare collegamenti e relazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA

INDICATORI
Riflessività
consapevolezza e
strategie


Organizzazione

Capacità critica

INDICATORI

Ascolto e
comprensione
Mette in
relazione
fenomeni, fatti
ed eventi, in
relazione al
proprio contesto
e vissuto,
analizzando
cause e
conseguenze
Riflette sulle strategie da
attivare per risolvere una
situazione problematica

Riconosce una situazione
problematica, ne valuta il grado
di difficoltà e la affronta
mediante strategie adeguate
Individua e seleziona
materiali, strumenti, dati e
informazioni in funzione
dell’attività da svolgere
Riflette su un compito
assegnato per individuarne
le fasi di esecuzione
Riflette sul proprio modo di
lavorare e rileva le cause
dell’insuccesso

Individua, seleziona ed
organizza materiali, strumenti,
dati e informazioni in funzione
dell’attività da svolgere
 Definisce le fasi di esecuzione di
un compito
 Riflette sul proprio modo di
lavorare e sulle motivazioni che
ne determinano il successo e
l’insuccesso
Comunicazione
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Competenze chiave


COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
INDICATORI

Coglie
fenomeni, fatti
ed eventi in
relazione al
proprio
contesto e
vissuto,
individuando
cause e
conseguenze
Progettare
Competenze chiave


Imparare a imparare
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Competenze chiave

Mette in
relazione e
confronta
fenomeni, fatti
ed eventi in
relazione al
proprio vissuto.
Ascolta ed individua
informazioni esplicite ed
implicite in una situazione
comunicativa

Ascolta e comprende messaggi
di genere diverso trasmessi,
utilizzando linguaggi diversi
79
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015


Produzione orale,
scritta e
multimediale
INDICATORI

Interazione e
relazionalità

Responsabilità



Problemi
Contribuisce alla
costruzione di regole
condivise e le rispetta
Assume incarichi di
responsabilità
CLASSE QUINTA

Riflette sulle regole condivise e
si impegna a rispettarle

Assume incarichi di
responsabilità anche con
iniziative personali
Analizza situazioni
problematiche, ricavando
dati e informazioni e
proponendo soluzioni

Affronta situazioni
problematiche, ricavando dati e
informazioni, formulando
ipotesi e proponendo anche
soluzioni
Acquisire e interpretare informazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Competenze chiave
INDICATORI

Comprensione
delle informazioni
Interagisce con gli altri
mettendo in atto
comportamenti collaborativi e
cooperativi nel rispetto dei
diversi punti di vista
Risolvere problemi
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
INDICATORI


CLASSE QUARTA
Competenze chiave

Interagisce con gli altri
mettendo in atto
comportamenti
collaborativi rispettando i
diversi punti di vista
COMPETENZE SPECIFICHE
INDICATORI
Rispetto delle
regole
Utilizza conoscenze disciplinari
e linguaggi diversi per
esprimere se stesso e il proprio
vissuto e /o a supporto del
proprio lavoro
Agire in modo autonomo e responsabile
Competenze chiave


Collaborazione e partecipazione
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Competenze chiave

Utilizza i linguaggi specifici
delle discipline a supporto
del proprio lavoro
Individua informazioni da
diverse tipologie testuali e le
organizza per un lavoro

Estrapola informazioni da
varie tipologie testuali e le
riutilizza in diversi
contesti/ambienti
80
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Individuare collegamenti e relazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE QUARTA
CLASSE QUINTA
Competenze chiave
INDICATORI


Collegamenti e
sintesi
Confronta fenomeni, fatti ed
eventi collegandoli nello
spazio e nel tempo

Individua e rappresenta
collegamenti e relazioni, tra
fenomeni, fatti ed eventi,
collocandoli nello spazio e
nel tempo
C.5.4.3.
Competenze chiave trasversali Scuola Secondaria
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA


Individua
strategie di
ascolto,
memorizzazione,
attenzione e
comprensione per
organizzare il
proprio
apprendimento e
rievoca le fasi di
lavoro.
Riflessività
consapevolezza e
strategie
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA


Organizzazione


Capacità critica
Predispone e
organizza
materiali e
strumenti
funzionali alle
attività.
Esprime opinioni
sul proprio
operato.
Imparare a imparare
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA

Utilizza strategie
di ascolto,
memorizzazione,
attenzione e
comprensione
per organizzare il
proprio
apprendimento e
ricostruisce i
processi attivati.
Progettare
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA

Progetta e
realizza attività,
percorsi e
prodotti.

Motiva le proprie
scelte

Valuta e
argomenta
contenuti e
situazioni
INDICATORI
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
Ascolta e coglie il
Adotta tecniche e
strategie per
organizzare il
proprio
apprendimento e
riflette sui
processi attivati,
su ciò che ha
appreso e sulle
attività svolte.
Pianifica spazi e
tempi in modo
funzionale alle
attività di studio
e di lavoro .
Comunicazione



Competenze chiave
CLASSE PRIMA
CLASSE TERZA

Ascolta e ricava le
CLASSE TERZA

Ascolta e
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Ascolto e
comprensione


Produzione orale,
scritta e
multimediale
nucleo
fondamentale di
una
comunicazione e
individua le
informazioni
principali
Utilizza linguaggi e
strumenti per
esprimere
esperienze
personali e
conoscenze
informazione
esplicite e
implicite in una
situazione
comunicativa

Rielabora le
conoscenze
acquisite nei vari
contesti
utilizzando
linguaggi e
strumenti diversi.
Competenze chiave
Collaborazione e partecipazione
INDICATORI
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
CLASSE PRIMA


Interazione e
relazionalità
INDICATORI

Rispetto delle
regole


Responsabilità

Interagisce con gli
altri contribuendo
all’apprendimento
comune e alla
realizzazione di
attività collettive.

Produce
messaggi/elabora
ti adatti alle varie
situazioni
comunicative
utilizzando anche
strumenti e
linguaggi
multimediali.
CLASSE TERZA

Interagisce e
collabora con gli
altri, assumendo
comportamenti
improntati alla
solidarietà,
all’accettazione
degli altri e al
rispetto della
diversità e
contribuendo alla
realizzazione di un
progetto comune.
Agire in modo autonomo e responsabile
COMPETENZE SPECIFICHE
Competenze chiave

Interagisce con gli
altri assumendo
atteggiamenti
improntati al
rispetto e alla
responsabilità.
comprende
messaggi di
genere diverso in
eterogenee
situazioni
comunicative
CLASSE PRIMA
Si inserisce nel
contesto classe
rispettando le
regole stabilite.
Assolve impegni e
compiti con
responsabilità.
CLASSE SECONDA
 Rispetta le regole
della convivenza
civile.

Partecipa al
lavoro scolastico
mostrando senso
di responsabilità e
apportando il
proprio
contributo.
CLASSE TERZA
E’ consapevole
della necessità di
assumere regole
condivise per la
gestione efficace
delle relazioni e
dei compiti.
 Assume incarichi
di responsabilità
nella
consapevolezza
dei rischi e delle
conseguenze
delle proprie
azioni.

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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Competenze chiave
INDICATORI
CLASSE PRIMA


Problemi
Competenze chiave
INDICATORI
Comprensione
delle informazioni
Competenze chiave
INDICATORI
Collegamenti e
sintesi
Affronta situazioni
problematiche,
formulando
ipotesi e
verificando la
correttezza delle
procedure
adottate e dei
risultati ottenuti.

Affronta situazioni
problematiche,
formulando
ipotesi e
verificandole,
utilizzando
strategie di
problemsolving e
motivando la
procedura
attivata.
Individua
informazioni e le
riutilizza in
contesti diversi.

Seleziona
informazioni e le
organizza,
valutandone
l’attendibilità e
l’utilità.

Organizza dati e
informazioni, li
ricompone e
interpreta per
creare nuovi
contenuti
Individuare collegamenti e relazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA



CLASSE TERZA
Acquisire e interpretare informazioni
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA


Affronta situazioni
problematiche,
formulando e
verificando
ipotesi.
Risolvere problemi
COMPETENZE SPECIFICHE
CLASSE SECONDA
Individua
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni,
rilevando
analogie, cause ed
effetti.

Individua e
rappresenta
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni, fatti ed
eventi
appartenenti ai
diversi ambiti
disciplinari.

Individua e
rielabora
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni, eventi
e concetti,
cogliendo
analogie e
differenze, cause
ed effetti,
argomentandoli.
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.5.5 TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEI
TRE ORDINI DI SCUOLA
Campo di
esperienza /
Disciplina
I discorsi e le parole / Italiano
•
Asse dei linguaggi
•
•
Scuola primaria
Scuola infanzia
Il bambino
 usa la lingua
italiana,
arricchisce e
precisa il proprio
lessico,
comprende
parole e discorsi,
fa ipotesi sui
significati.
 Sa esprimere e
comunicare agli
altri emozioni,
sentimenti,
argomentazioni
attraverso il
linguaggio verbale
che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
 Sperimenta rime,
filastrocche,
drammatizzazioni;
inventa nuove
parole, cerca
somiglianze e
analogie tra i suoni
e i significati.
 Ascolta e
comprende
Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi
indispensabili per gestire l’interazione e comunicativa verbale in
vari contesti;
Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario genere;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi






L’allievo partecipa a scambi
comunicativi con compagni
e insegnanti rispettando il
turno e formulando
messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il
più possibile adeguato alla
situazione.
Ascolta e comprende testi
orali ”diretti” o “trasmessi”
dai media cogliendone il
senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di
vario tipo, continui e non
continui, ne individua il
senso globale e le
informazioni principali,
utilizzando strategie di
lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali
allo studio: individua nei
testi scritti informazioni
utili per l’apprendimento di
un argomento dato e le
mette in relazione.
Sintetizza le informazioni in
funzione anche
dell’esposizione orale.
Acquisisce un primo nucleo
Scuola secondaria I° grado





L’allievo interagisce in modo
efficace in diverse situazioni
comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle
idee degli altri; utilizzala
comunicazione per apprendere
informazioni ed elaborare opinioni
su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per
collaborare con gli altri
nell’elaborazione di progetti e nella
formulazione di giudizi su problemi
riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
Ascolta e comprende testi di vario
tipo” diretti” e “ trasmessi” dai
media, riconoscendone la fonte , il
tema, le informazioni e la loro
gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e
ai compagni argomenti di studio e
di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe,
presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi
divulgativi (continui, non continui e
misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015


narrazioni,
racconta e inventa
storie, chiede e
offre spiegazioni,
usa il linguaggio
per progettare
attività e per
definirne regole.
Ragione sulla
lingua, scopre la
presenza di lingue
diverse, riconosce
e sperimenta la
pluralità dei
linguaggi, si misura
con la creatività e
la fantasia.
Si avvicina alla
lingua scritta,
esplora e
sperimenta prime
forme di
comunicazione
attraverso la
scrittura,
incontrando anche
le tecnologie
digitali e i nuovi
media.






di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere
facenti parte della
letteratura per l’infanzia,
sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e
formula su di essi giudizi
personali.
Scrive testi chiari e
coerenti, legati
all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la
scuola offre.
Rielabora testi
parafrasandoli,
completandoli e/o
trasformandoli.
Riflette sui testi propri e
altrui per cogliere
regolarità morfosintattiche
e caratteristiche del lessico.
Riconosce che le diverse
scelte linguistiche sono
correlate alla varietà di
situazioni comunicative.
Padroneggia e applica in
situazioni diverse le
conoscenze fondamentali
relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del
discorso ( o categorie
lessicali) e ai principali
connettivi.





ricercare, raccogliere e rielaborare
dati, informazioni e concetti;
costruisce sulla base di quanto letto
testi o presentazioni anche con
l’utilizzo di strumenti informatici.
Legge testi letterari di vario
tipo(narrativi, poetici,
teatrali,saggistici) e comincia a
costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e
insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo
diverso (narrativo, descrittivo,
espositivo,regolativo,
argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo ,
destinatario.
Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento dei linguaggi verbali
con quelli iconici e sonori.
Padroneggia e applica in situazioni
diverse le conoscenze fondamentali
relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica
della frase semplice e complessa, ai
connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per
comprendere appieno i significati
dei testi e per correggere i propri
scritti.
Adatta opportunamente i registri
informale e formale in base alla
situazione comunicativa e agli
interlocutori; riconosce e usa
termini specialistici in base ai campi
di discorso
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Campo di
esperienza /
Disciplina
Asse dei
linguaggi
Scuola infanzia
Il bambino
• Ragiona sulla
lingua,
scopre la
presenza di
lingue
diverse,
riconosce e
sperimenta
la pluralità
dei linguaggi,
si misura con
la creatività
e la fantasia.
Lingue Comunitarie
 Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi
comunicativi ed operativi
Scuola primaria
A1
L’alunno

 comprende brevi
messaggi orali e

scritti relativi ad
ambiti familiari.
 Descrive oralmente e

per iscritto, in modo
semplice, aspetti del
proprio vissuto e del

proprio ambiente ed
elementi che si

riferiscono a bisogni

immediati.
 Interagisce nel gioco;
comunica in modo
A2
comprensibile, anche

con espressioni e frasi
memorizzate, in
scambi di
informazioni semplici

e di routine.
 Svolge i compiti

secondo le indicazioni
date in lingua

straniera
dall’insegnante,

chiedendo
eventualmente

spiegazioni.
 Individua alcuni

elementi culturali e
coglie rapporti tra
forme linguistiche e
usi della lingua

straniera.
Scuola secondaria I° grado
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti
relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo
uno scambio di informazioni semplice e diretto su
argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate
allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico
-comunicativi e culturali propri delle lingue di
studio.
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i
punti essenziali di testi in lingua standard su
argomenti familiari o di studio che affronta
normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta
avvenimenti ed esperienze personali, espone
argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti
familiari e su contesti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate
allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni
attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o
messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua
materna o di scolarizzazione e li confronta con
quelli veicolati dalla lingua straniera, senza
atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo
repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere
argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e
collabora fattivamente con i compagni nella
realizzazione di attività e progetti.
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Campo di
esperienza/Disciplina
Asse dei linguaggi
L’Arte , la Musica e i “ Media” / MUSICA
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario
Scuola infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Il bambino
 segue con
curiosità e piacere
spettacoli di vario
tipo ( teatrali,
musicali, visivi, di
animazione…);
sviluppa interesse
per l’ascolto della
musica e per la
fruizione di opere
d’arte.
 Scopre il
paesaggio sonoro
attraverso attività
di percezione e
produzione
musicale
utilizzando voce,
corpo e oggetti.
 Sperimenta e
combina elementi
musicali di base,
producendo
semplici sequenze
sonoro-musicali.
 Esplora i primi
alfabeti musicali,
utilizzando
eventualmente i
simboli di una
notazione
informale per
codificare i suoni
percepiti e
riprodurli
L’alunno
 esplora, discrimina ed
elabora eventi sonori dal
punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla
loro fonte.
 Esplora diverse possibilità
espressive della voce, di
oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri;
fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
 Articola combinazioni
timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando
schemi elementari; le
esegue con la voce, il corpo
e gli strumenti, ivi compresi
quelli della tecnologia
informatica.
 Esegue, da solo e in gruppo ,
semplici brani vocali o
strumentali, utilizzando
strumenti didattici e
appartenenti a generi e
culture differenti.
 Riconosce gli elementi
linguistici costitutivi di un
semplice brano musicale,
sapendoli poi utilizzare.
 Adotta prime strategie per
l’ascolto, l’interpretazione,
la descrizione e
l’apprezzamento estetico di
vari brani musicali
L’alunno
 partecipa in modo attivo alla
realizzazione di esperienze musicali
attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani
strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
 Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura,
all’apprendimento e alla
riproduzione di brani musicali.
 E’ in grado di ideare e realizzare,
anche attraverso l’improvvisazione
o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi
musicali e multimediali, nel
confronto critico con modelli
appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di
notazione o sistemi informatici.
 Sa dare significato alle proprie
esperienze musicali, dimostrando la
propria capacità di comprensione di
eventi, materiali, opere musicali
riconoscendone i significati, anche
in relazione al contesto storicoculturale.
 Valuta in modo funzionale ed
estetico ciò che ascolta, riesce a
raccordare la propria esperienza
alle tradizioni storiche e alle
diversità culturali contemporanee.
 Integra con altri saperi e altre
pratiche artistiche le proprie
esperienze musicali, servendosi
anche di appropriati codici e sistemi
di codifica.
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Campo di
esperienza
/Disciplina
Il Corpo e il movimento / Educazione fisica

Asse dei linguaggi
Utilizzare il linguaggio del corpo nelle varie forme espressive e
comunicative evidenziando sani ed equilibrati comportamenti dal
punto di vista fisico, cognitivo ed emotivo.
Scuola infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Il bambino
 conosce il proprio
corpo, le sue
diverse parti e
rappresenta il
corpo in stasi e in
movimento.
 Vive pienamente
la propria
corporeità, ne
percepisce il
potenziale
comunicativo ed
espressivo,
matura condotte
che gli
consentono una
buona autonomia
nella gestione
della giornata a
scuola.
 Interagisce
positivamente
con gli altri
rispettando le
regole dei giochi
organizzati.
 Riconosce i
segnali e i ritmi
del proprio corpo,
le differenze
sessuali e di
sviluppo e adotta
pratiche corrette
di cura di sé, di
igiene e di sana
alimentazione.
L’alunno
 acquisisce consapevolezza di sé
attraverso la percezione del proprio
corpo e la padronanza degli schemi
motori e posturali nel continuo
adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti .
 Utilizza il linguaggio corporeo e
motorio per comunicare ed esprimere
i propri stati d’animo, anche
attraverso la drammatizzazione e le
esperienze ritmico – musicali e
coreutiche
 Comprende, all’interno delle varie
occasioni di gioco e di sport, il valore
delle regole e l’importanza di
rispettarle.
 Agisce rispettando i criteri base di
sicurezza per sé e per gli altri, sia nel
movimento che nell’uso degli attrezzi
riconoscendo alcuni essenziali principi
relativi al proprio benessere psicofisico.
L’alunno
 è consapevole delle
proprie competenze
motorie sia nei punti di
forza che nei limiti e le
utilizza adattandole alle
diverse situazioni.
 Utilizza gli aspetti
comunicativo-relazionali
del linguaggio motorio
per entrare in relazione
con gli altri.
 È capace di integrarsi
nel gruppo e di
assumersi
responsabilità,impegnan
dosi per il bene comune
e praticando i valori
sportivi (fair play).
 Riconosce, ricerca e
applica a se stesso
comportamenti di
promozione dello “star
bene” in ordine a sani
stili di vita, di
prevenzione e sicurezza
per sé e per gli altri.
88
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Campo di esperienza
/Disciplina
L’Arte, la Musica e i “Media” / Arte e Immagine

Asse dei linguaggi
Scuola infanzia
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione
consapevole del patrimonio artistico e letterario; utilizzare e
produrre testi multimediali.
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Il bambino
L’alunno
 sviluppa interesse
 Utilizza le conoscenze e le
per l’ascolto della
abilità relative al
musica e per la
linguaggio visuale per
fruizione di opere
produrre varie tipologie di
d’arte.
testi visivi (espressivi,
 Comunica,
narrativi, rappresentativi e
esprime emozioni,
comunicativi).
racconta,
 Rielabora in modo
utilizzando le
creativo le immagini con
varie possibilità
molteplici tecniche,
che il linguaggio
materiali e strumenti
del corpo
diversificati (grafico
consente. Inventa
espressivi, pittorici e
storie e si esprime
plastici, ma anche
attraverso diverse
audiovisivi e multimediali).
forme di
 Utilizza la capacità di
rappresentazione
osservare, esplorare,
e
descrivere e leggere
drammatizzazione
immagini e messaggi
 Si esprime
multimediali individuando
attraverso il
gli elementi grammaticali
disegno, la pittura
di base del linguaggio
e altre attività
visuale.
manipolative;
 Individua i principali
utilizza materiali e
aspetti formali dell’opera
strumenti,
d’arte; apprezza le opere
tecniche
d’arte e artigianali
espressive e
provenienti da culture
creative.
diverse dalla propria.
 Conosce i principali beni
artistici -culturali presenti
nel proprio territorio e
manifesta sensibilità e
rispetto per la loro
salvaguardia.
L’alunno
 Realizza elaborati personali e creativi
sulla base di una ideazione e
progettazione originali, applicando le
conoscenze e le regole del linguaggio
visivo, scegliendo in modo funzionale
tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e
codici espressivi.
 Padroneggia gli elementi della
grammatica del linguaggio visuale,
legge e comprende i significati di
immagini statiche ed in movimento,
di filmati e di prodotti multimediali.
 Legge le opere più significative
prodotte nell’arte antica, medievale,
moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi
contesti storici, culturali e ambientali;
riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti
artigianali prodotti in paesi diversi dal
proprio.
 Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e
ambientale del proprio territorio ed è
sensibile ai problemi della sua tutela e
conservazione.
 Descrive e commenta beni culturali,
immagini statiche e multimediali,
utilizzando il linguaggio verbale
specifico.
 Produce testi multimediali,
utilizzando in modo efficace
l’accostamento dei linguaggi verbali
con quelli iconici e sonori.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Campo di esperienza
/Disciplina
MATEMATICA


Asse matematico
Scuola infanzia
Il bambino:
 Padroneggia sia le strategie
del contare e dell’operare
con i numeri sia quella
necessaria per eseguire le
prime misurazioni di
lunghezze, pesi e altre
quantità.
 Raggruppa e ordina oggetti
e materiali secondo criteri
diversi, ne indica alcune
proprietà, confronta e
valuta la quantità; utilizza
simboli per registrarle;
esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata;
 Individua le posizioni di
oggetti e persone nello
spazio, usando termini
come avanti/dietro,
sopra/sotto,
destra/sinistra, etc.; segue
correttamente un percorso
sulla base di indicazioni
verbali.
 Riferisce correttamente
eventi del passato recente;
sa dire cosa potrà
succedere in un futuro
immediato e prossimo.
•
•
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi
anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
Scuola primaria
L’alunno:
 Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e
mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una
calcolatrice.
 Riconosce e rappresenta forme del piano e
dello spazio, relazioni e strutture che si
trovano in natura o che sono state create
dall’uomo.
 Descrive, denomina e classifica figure in
base a caratteristiche geometriche, ne
determina misure, progetta e costruisce
modelli concreti di vario tipo.
 Utilizza strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) e i
più comuni strumenti di misura (metro,
goniometro…).
 Utilizza rappresentazioni di dati (tabelle e
grafici) in situazioni significative per
ricavare informazioni.
 Riconosce e quantifica, in casi semplici,
situazioni di incertezza.
 Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli
ambiti di contenuto, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui
risultati. Descrive il procedimento seguito
e riconosce strategie di soluzione diverse
dalla propria.
 Costruisce ragionamenti formulando
ipotesi, sostenendo le proprie idee e
confrontandosi con il punto di vista di altri.
 Riconosce e utilizza rappresentazioni
diverse di oggetti matematici (numeri
decimali, frazioni, percentuali, scale di
riduzione, …).
 Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto
alla matematica, attraverso esperienze
significative, che gli hanno fatto intuire come
gli strumenti matematici che ha imparato
siano utili per operare nella realtà.
Scuola secondaria I° grado
L’alunno:
 Si muove con sicurezza nel
calcolo anche dei numeri
razionali, ne padroneggia la
diverse rappresentazioni e
stima la grandezza di un
numero e il risultato di
operazioni
 Riconosce e denomina le
forme del piano e dello
spazio, le loro
rappresentazioni e ne
coglie le relazioni fra gli
elementi
 Analizza e interpreta
rappresentazioni di dati per
ricavarne misure di
variabilità e prendere
decisioni
 Spiega il procedimento
seguito, anche in forma
scritta, mantenendo il
controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati
 Confronta procedimenti
diversi
 Produce argomentazioni in
base alle conoscenze
teoriche acquisite
 Utilizza e interpreta il
linguaggio matematico.
 Si orienta nelle situazioni di
incertezza con valutazioni
di probabilità
 Rafforza l’atteggiamento
positivo rispetto alla
matematica mediante
esperienze significative,
comprendendo l’utilità
degli strumenti matematici
per operare nella realtà
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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Discipline
SCIENZE E TECNOLOGIA

Asse scientifico –
tecnologico


Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate.
SCIENZE
Scuola infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
Il bambino:
 Osserva con
attenzione il suo
corpo, gli organismi
viventi e i loro
ambienti, i fenomeni
naturali
accorgendosi dei
loro cambiamenti.
 Colloca le azioni
quotidiane nel
tempo della giornata
e della settimana.
L’alunno:
 Sviluppa atteggiamenti di curiosità e
modi di guardare il mondo che lo
stimolano a cercare spiegazioni di ciò
che gli accade intorno.
 Ha un approccio scientifico ai fenomeni:
con l’aiuto dell’insegnante, dei
compagni, ma anche da solo, osserva lo
svolgersi dei fatti e riesce a
schematizzarli, formula domande,
anche sulla base di ipotesi personali,
propone e realizza semplici
esperimenti.
 Individua nei fenomeni somiglianze e
differenze, fa misurazioni, registra dati
significativi, identifica relazioni
spazio/temporali.
 Individua aspetti quantitativi e
qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato, elabora semplici
modelli.
 Conosce le principali caratteristiche e i
modi di vivere di organismi animali e
vegetali.
 Ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo, sa
modellizzare i diversi organi e apparati,
ne riconosce il funzionamento
coordinato ed ha cura della sua salute.
 Ha atteggiamenti di cura verso
l’ambiente scolastico che condivide con
gli altri; rispetta e apprezza il valore
dell’ambiente sociale e naturale.
 Utilizza in modo corretto il linguaggio,
raccontando in forma chiara ciò che ha
fatto e imparato.
 Trova da varie fonti (libri, internet,
discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e
spiegazioni sui problemi che lo
interessano.
L’alunno:

Esplora e sperimenta, in
laboratorio e all’aperto, lo
svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne
verifica le cause; trova soluzioni ai
problemi con ricerca autonoma,
utilizzando le conoscenze
acquisite.
 Sviluppa semplici
schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni ricorrendo, quando è il
caso, a misure appropriate e a
semplici formalizzazioni.
 Riconosce nel proprio organismo
strutture e funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
 Ha una visione della complessità
del sistema dei viventi e della sua
evoluzione nel tempo; riconosce
nella loro diversità i bisogni
fondamentali di animali e piante,
e i modi di soddisfarli negli
specifici contesti ambientali.
 È consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e adotta modi
di vita ecologicamente
responsabili.
 Ha curiosità e interesse verso i
principali problemi legati all’uso
della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e tecnologico.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
TECNOLOGIA
Scuola infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di I° grado
Il bambino:

Si interessa a
macchine e a
strumenti tecnologici,
sa scoprirne le
funzioni e i possibili
usi.
L’alunno:
 riconosce e identifica nell’ambiente
che lo circonda elementi e fenomeni
di tipo artificiale.
 E’ a conoscenza di alcuni processi di
trasformazione di risorse e di
consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
 Conosce e utilizza semplici oggetti e
strumenti di uso quotidiano ed è in
grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di
spiegarne il funzionamento.
 Sa ricavare informazioni utili su
proprietà e caratteristiche di beni o
servizi leggendo etichette, volantini o
altra documentazione tecnica e
commerciale.
 Si orienta tra i diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di farne
un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
 E’ capace di piegare o ritagliare carta
e cartoncino con perizia e precisione.
 Produce semplici modelli o
rappresentazioni grafiche del proprio
operato utilizzando elementi del
disegno tecnico o strumenti
multimediali.
 Inizia a riconoscere in modo critico le
caratteristiche, le funzioni e i limiti
della tecnologiaattuale.
L’alunno
 riconosce nell’ambiente che lo
circonda i principali sistemi
tecnologici e le molteplici relazioni
che essi stabiliscono con gli esseri
viventi e gli altri elementi naturali.
 Conosce i principali processi di
trasformazione di risorse o di
produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte.
 E’ in grado di ipotizzare le possibili
conseguenze di una decisione o di
una scelta di tipo tecnologico,
riconoscendo in ogni innovazione
opportunità e rischi.
 Conosce e utilizza oggetti,
strumenti e macchine di uso
comune ed è in grado di classificarli
e di descriverne la funzione in
relazione alla forma, alla struttura e
ai materiali.
 Utilizza adeguate risorse materiali,
informative e organizzative per la
progettazione e la realizzazione di
semplici prodotti, anche di tipo
digitale.
 Ricava dalla lettura e dall’analisi di
testi o tabelle informazioni sui beni
o sui servizi disponibili sul mercato,
in modo da esprimere valutazioni
rispetto a criteri di tipo diverso.
 Conosce le proprietà e le
caratteristiche dei diversi mezzi di
comunicazione ed è in grado di
farne un uso efficace e responsabile
rispetto alle proprie necessità di
studio e socializzazione.
 Sa utilizzare comunicazioni
procedurali e istruzioni tecniche
per eseguire, in maniera metodica
e razionale, compiti operativi
complessi, anche collaborando e
cooperando con i compagni.
 Progetta e realizza rappresentazioni
grafiche o infografiche, relative alla
struttura e al funzionamento di
sistemi materiali o immateriali,
utilizzando elementi del disegno
tecnico o altri linguaggi
multimediali.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ASSE ANTROPOLOGICO


Asse storico-sociale

Scuola infanzia
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato su reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
Scuola primaria
IL SÉ E
L’ALTRO(CITTADINANZA)(in
Scuola secondaria I° grado
Storia
parte)
Il bambino

Sa di avere una storia
personale e familiare,
conosce le tradizioni
della famiglia, della
comunità e le mette a
confronto con altri




Si orienta nelle prime
generalizzazioni di
passato, presente,
futuro e si muove con
crescente sicurezza e
autonomia nei
percorsi più familiari







Sa collocare le azioni
quotidiane nel tempo
della giornata e della
settimana.


Riferisce
correttamente eventi
del passato recente;
sa dire cosa potrà
succedere in un futuro
immediato e
prossimo.
Pone le fondamenta
di un agire
democratico,
eticamente orientato,
aperto al futuro e
rispettoso del
rapporto uomo –
natura.
L’alunno
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio
e comprende l’importanza del patrimonio
artistico e culturale
Usa la linea del tempo per organizzare
informazioni, conoscenze, periodi e individua
successioni, contemporaneità, durate,
periodizzazioni
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti
spaziali
Organizza le informazioni e le conoscenze,
tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti
Comprende i testi storici proposti e sa
individuarne le caratteristiche
Usa carte geo-storiche anche con l’ausilio di
strumenti informatici
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici
testi storici
Conosce le società e le civiltà che hanno
caratterizzato la storia dell’Umanità dal
Paleolitico alla fine del Mondo Antico
Conosce aspetti fondamentali del passato
dell’Italia dal Paleolitico alla fine dell’Impero
Romano d’Occidente
Lo studente

si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici anche
mediante l’uso di risorse digitali.

Produce informazioni storiche
con fonti di vario genere, anche
digitalie le sa organizzarein testi.

Comprende testi storici e li sa
rielaborare con un personale
metodo di studio.

Espone oralmente e con scritture,
anche digitali le
conoscenze storiche acquisite,
operando collegamenti e
argomentando le proprie
riflessioni.

Usa le conoscenze e le abilità per
orientarsi nella complessità del
presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i
problemi fondamentali del
mondo contemporaneo.

Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
italiana, dalle forme di
insediamento edi potere
medievali alla formazione dello
stato unitario fino alla nascita
della Repubblica.

Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
europea medievale, moderna e
contemporanea.

Conosce aspetti e processi
fondamentali della storia
mondialedalla civilizzazione
neoliticaalla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione.

Conosce aspetti e processi
essenziali della storia del suo
ambiente.

Conosce aspetti del patrimonio
culturale, italiano e dell’umanità
e li sa mettere in relazionecon i
fenomeni storici studiati.
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IL CORPO IL MOVIMENTO
(in parte)
NUMERI E SPAZIO, FENOMENI
E VIVENTI
(in parte)
Scuola infanzia
Il bambino



Prova piacere nel
movimento e sperimenta
schemi posturali e motori,
li applica nei giochi
individuali e di gruppo,
anche con l’uso di piccoli
attrezzi ed è in grado di
adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della
scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del
gesto, valuta il rischio, si
coordina con gli altri nei
giochi di movimento, nella
danza, nella
comunicazione espressiva.
Individua le posizioni di
oggetti e persone nello
spazio, usando termini
come avanti/dietro,
sopra/sotto,
destra/sinistra ecc.;
Geografia
Scuola primaria
Scuola secondaria I° grado
L’alunno
 si orienta nello spazio circostante e sulle
carte geografiche utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali
 Utilizza il linguaggio della geo-graficità
per interpretare carte geografiche,
realizzare semplici schizzi cartografici e
carte tematiche, progetta percorsi e
itinerari di viaggio
 Ricava informazioni geografiche da una
pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie)
 Riconosce gli elementi i principali
“oggetti” geografici fisici che
caratterizzano i paesaggi (di montagna,
collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e
individua analogie e differenze
 Coglie nei paesaggi della storia le
progressive trasformazioni operate
dall’uomo sul paesaggio naturale
 Si rende conto che lo spazio geografico è
un sistema territoriale, costituita da
elementi fisici e antropici
Lo studente:
 si orienta nello spazio e sulle
carte di diversa scala in base ai
punti cardinali e alle
coordinate geografiche
 Sa orientare una carta
geografica a grande scala
facendo ricorso a punti di
riferimento fissi
 Utilizza opportunamente carte
geografiche attuali e d’epoca,
immagini di telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici,
dati statistici, sistemi
informativi geografici per
comunicare efficacemente
informazioni spaziali
 Riconosce nei paesaggi
italiani, europei e mondiali, gli
elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche
e architettoniche,come
patrimonio naturale e
culturale da tutelare e
valorizzare
 Osserva, legge e analizza
sistemi territoriali vicini e
lontani, nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti di
azioni dell’uomo sui sistemi
territoriali.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.6 UNA SCUOLA INCLUSIVA
Il nostro Istituto da tempo è attento ai bisogni educativi di ciascun alunno per svilupparne le
potenzialità e creare un contesto educante inclusivo. La diversità è una risorsa educativa per tutti
e va collocata alla base delle strategie didattiche attuate dai docenti. L’inclusione infatti è un
processo che si riferisce alla globalità della persona, pone attenzione a tutti gli studenti, valorizza
le peculiarità, agisce sul contesto e trasforma la risposta “speciale” in “normalità”. La nostra
scuola condivide sfondi metodologici attraverso cui realizzare una didattica realmente inclusiva
basata su strategie, di apprendimento cooperativo e sull’impiego delle nuove tecnologie al fine di:
 sviluppare un clima positivo di benessere nella classe promuovendo l’ascolto, il dialogo e i
rapporti di collaborazione e di cooperazione;
 costruire percorsi di studio partecipati, contestualizzati, personalizzati e significativi;
 favorire la ricerca, la scoperta, le abilità progettuali e creative;
 sviluppare la competenza, il riconoscimento del proprio stile di apprendimento.
Per realizzare la cultura dell’inclusione, l’Istituto ha redatto il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.)
come momento di riflessione di tutta la comunità educante, per dare risposte adeguate alle
esigenze degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
B.E.S.: BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
QUALI SONO I
BISOGNI
SPECIALI?
QUALI RISORSE
PER FAR FRONTE
A TALI BISOGNI?
 Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 seguita dalla relativa
C.M. n.8 del 6 marzo 2013
Comprendono:
 disabilità certificate (Legge 104/92)
 disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (DSA,
ADHD/DOP, Borderline cognitivo)
 svantaggio socio-economico, linguistico-culturale e disagio
comportamentale e relazionale
La scuola:




Elabora un Piano Annuale per l’Inclusività per promuovere l’inclusione
Costituisce un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.)
All’interno del Gruppo di Lavoro sull’Handicap Operativo redige e
valuta il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo
Individualizzato nell’ ottica ICF per gli alunni con disabilità.
Nei Consigli di classe/programmazione i docenti:
o rilevano i bisogni educativi speciali;
o redigono e valutano i Piani Didattici Personalizzati per gli alunni
che presentano disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi
evolutivi specifici, svantaggio socio-economico, linguisticoculturale e disagio comportamentale e relazionale;
o progettano e realizzano percorsi specifico-inclusivi e attivano
una didattica inclusiva.
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Il Dirigente Scolastico:



Esercita una leadership inclusiva
Dà indirizzi sugli strumenti
progettazione/valutazione dei PDP
Dà impulso alla formazione.
da
utilizzare
ai
fini
della
La Funzione Strumentale dell’area “Sostegno agli studenti”:


Collabora con il DS, raccorda le diverse realtà (scuola, ASL, famiglia,
Enti…)
Rendiconta al Collegio Docenti
La famiglia:

Sostiene il processo di apprendimento e condivide gli strumenti
operativi con la scuola
Operatori ASL ed esperti esterni:


Effettuano accertamenti e fanno diagnosi da restituire alla famiglia
Forniscono supporti alla scuola per individuare il percorso da
intraprendere
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.6.1INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
ALUNNI CON DISABILITÀ
 Legge Quadro n.104/1992
 Classificazione Internazionale del Funzionamento della Salute e della
Disabilità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2001 (I.C.F.)
 Convenzione ONU per i Diritti delle persone con disabilità del 2006
ratificata in Italia con la Legge 18/2009
 Linee guida sull’Integrazione scolastica degli alunni con disabilità del
2009
QUALI BISOGNI Secondo l’ICF qualsiasi persona in un momento della vita può avere una
SPECIALI?
condizione di salute che porta a una perdita o anomalia a carico delle strutture
o funzioni corporee (menomazione) o a un deficit di abilità funzionali con
conseguente riduzione nello svolgimento di un’attività (disabilità). In un
ambiente sfavorevole, la menomazione e la disabilità possono trasformarsi in
una condizione di svantaggio sociale e di emarginazione (handicap). La nostra
scuola è impegnata a ridurre e a rimuovere i fattori fisici, ambientali, sociali e
culturali che ostacolano il pieno sviluppo della persona promuovendo contesti
di apprendimento accoglienti nei quali tutti gli alunni, a prescindere dalle loro
potenzialità, possano partecipare attivamente e realizzare esperienze di
crescita individuali e sociali.
QUALI RISORSE Attraverso un’intensa e articolata progettualità, fondata sui valori della
PER FAR FRONTE cooperazione, collaborazione e corresponsabilità, sulla valorizzazione delle
A TALI BISOGNI
professionalità interne e delle risorse offerte dal territorio, l’Istituto attiva
SPECIALI?
pratiche inclusive, basate sull’attenta pianificazione e gestione della
compresenza, sulla personalizzazione dei percorsi di apprendimento,
sull’attivazione di una rete di sostegno anche esterna alla scuola che
coinvolgono:
NORMATIVA DI
RIFERIMENTO
Il Docente per le attività di sostegno:




si pone nella classe come risorsa e condivide forme e principi educativi
di corresponsabilità, organizzazione flessibile del lavoro, progettualità
e programmazione condivisa;
è infatti contitolare della classe in cui lavora (legge quadro n.104/1992,
art.13, comma 6) e opera, in particolare, per promuovere un contesto
inclusivo;
non interviene solo sull’alunno diversamente abile, ma assume un
ruolo di coordinatore della rete di sostegno tra compagni e promuove
la partecipazione attiva di ogni alunno della classe;
lavora con i colleghi nella stessa aula (C.M. n.153 del 15 / 06/1988)
coordinando gli interventi di individualizzazione, di personalizzazione e
di integrazione, attraverso un lavoro di collaborazione e di condivisione
del percorso educativo e didattico dell’intera classe e dell’alunno con
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
disabilità in un’ottica di significatività, di valorizzazione delle differenze
di ogni alunno;
 analizza didatticamente i curricoli e individua il modo migliore per far
partecipare ad essi ogni alunno individuando raccordi costanti con la
programmazione di classe/sezione;
 è elemento di raccordo tra il sistema scuola e l’esterno, in particolare
con la famiglia e i servizi.
I Docenti curriculari:

VALUTAZIONE
osservano attentamente l’alunno con disabilità e in relazione alla
classe/sezione;
 fanno proposte di tipo educativo e didattico (individualizzazione e
personalizzazione);
 pianificano con l’insegnante di sostegno i momenti di compresenza e
anche quelli di assenza del suddetto insegnante
 fanno in modo che la compresenza sia un momento di attuazione della
didattica inclusiva “alternativa” a quella frontale, (apprendimento
cooperativo, attività laboratoriale, uso delle nuove tecnologie…) per
realizzare percorsi di apprendimento significativi, valorizzare le
diversità di ogni alunno, promuovere un ambiente di classe
collaborativo e favorire la partecipazione attiva di tutti.
Gli assistenti educativi:
 affiancano gli alunni con gravi disabilità, si inseriscono nel percorso
educativo individualizzato per promuovere le abilità di autonomia e
comunicazione.
Rete di sostegno esterna alla scuola:
 Enti Locali, operatori psico-socio-sanitari della Asl e famiglie
collaborano con la scuola per progettare, attuare e valutare il processo
di integrazione e di inclusione dell’alunno disabile.
 All’interno del G.L.H.O. (Gruppo di lavoro sull’handicap operativo)
costituito per ogni singolo alunno con disabilità, la scuola, la famiglia e i
centri specializzati (ASL e Territorio):
- rilevano la situazione dell’alunno con disabilità, si confrontano e
condividono una linea d’intervento comune per garantire il suo diritto
allo studio e lo sviluppo globale in una prospettiva di costruzione di
progetto di vita;
- stilano e aggiornano il Profilo Dinamico Funzionale;
- predispongono il Piano Educativo Individualizzato, raccordando gli
interventi riabilitativi, il percorso scolastico personalizzato e le attività
extrascolastiche, con una valutazione intermedia e finale dello stesso.
La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle
discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato
ed è espressa con voto in decimi (art. 9, comma 1 del D.P.R. 122 del 2009).
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.6.2 DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
D.S.A.: DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
NORMATIVA
DI
RIFERIMENTO
QUALI
BISOGNI
SPECIALI?
QUALI
RISORSE?
- D.P.R. n.275/99
- L. 53/2003
- Nota del MIUR 4099/A4 del 2004
- Note del MIUR 26 e 4798/A4 del 2005
- O.M. n.30 del 2008
- C.M. n.32 e 54 DEL 2008
- L. 270 dell’8-10-2010
- C.M. 3573 del 26-05-2011
- D.M. 12-07-2011
I Disturbi specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità
dell’apprendimento scolastico come la lettura (dislessia), la scrittura (disortografia e
disgrafia) e il calcolo (discalculia), in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato
all’età anagrafica. A fronte di una segnalazione specialistica di DSA o della presenza di un
alunno con altri bisogni speciali certificati e non, è dovere delle scuole e degli insegnanti
redigere un Piano Didattico Personalizzato dell’alunno, che è l’attuazione del suo diritto a
ricevere un’istruzione adatta alle specifiche condizioni di apprendimento.
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Il Piano Didattico Personalizzato è la messa in campo sinergica di forze e azioni per
garantire allo studente con bisogni educativi speciali l’apprendimento nel rispetto delle
proprie caratteristiche.
Esso contiene:
- Dati anagrafici dell’alunno
- Tipologia di disturbo (ove presente la diagnosi) o di svantaggio (rilevato dai
docenti)
- Analisi e descrizione della situazione dell’alunno (funzionamento abilità
strumentali, caratteristiche comportamentali e del processo di apprendimento)
- Strategie metodologiche da attivare
- Attività individualizzate e personalizzate programmate
- Strumenti compensativi utilizzati
- Misure dispensative adottate
- Forme di verifica e valutazione personalizzate
CHI LO REDIGE?
Il Team docente o il Consiglio di classe, previa una fase di incontro e di dialogo tra
docenti, famiglia e specialisti, nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
Esso viene sottoscritto dai docenti, dalla famiglia e dal Dirigente Scolastico.
Una copia viene consegnata alla famiglia.
QUANDO SI REDIGE?
Ogni anno scolastico, entro i primi tre mesi per gli studenti già segnalati, o su richiesta
della famiglia in possesso di segnalazione specialistica in qualsiasi momento dell’anno.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il consiglio di classe o il team dei
docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche.
99
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.6.3 INCLUSIONE ALUNNI DI ALTRE CULTURE
ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO-CULTURALE
NORMATIVA
DI
RIFERIMENTO
QUALI
BISOGNI
SPECIALI?
QUALI
RISORSE?
-
C.M. 24/2006 Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
“La via italiana per la Scuola Interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri”
del 2007
C.M. 2/2010
Il nostro Istituto accoglie alunni di altre culture
che provengono principalmente dai Paesi
dell’Est Europa (Romania, Albania, Macedonia),
dal Nord Africa (Marocco) e dal Sud America
(Brasile).
Essi necessitano di essere accolti e valorizzati
nella loro identità culturale, supportati nella
fase iniziale di inserimento e di apprendimento
della lingua italiana per comunicare e per
studiare, nel dialogo e confronto con la nuova
realtà scolastica e socio-culturale.
Il modello d’integrazione interculturale adottato dal nostro Istituto si basa su due
prospettive pedagogiche: la valorizzazione della persona e l’educazione
interculturale.
La scuola è un luogo d’incontro, di dialogo, di confronto ma anche di reciproca
trasformazione attraverso la convergenza verso valori comuni.
L’educazione interculturale, infatti, spinge al ripensamento delle strategie
formative verso tutti gli alunni, autoctoni e stranieri insieme.
Il processo d’inserimento e di integrazione si realizza attraverso:
UN PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
- Si raccolgono dati sull’alunno e sulla famiglia e si decide la classe
d’inserimento
- Si stabilisce il patto formativo con la famiglia
L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
- I docenti favoriscono un contesto classe accogliente, la conoscenza
reciproca, la scoperta dell’organizzazione e della struttura della scuola, la
riflessione su differenze e somiglianze culturali, il superamento di
pregiudizi e stereotipi, la valorizzazione della cultura d’origine attraverso
percorsi educativo-didattici a sfondo interculturale e con l’utilizzo di
mediatori culturali e linguistici (alunni più grandi, genitori, persone
straniere che conoscono la lingua italiana…)
L’ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA
- Si attivano laboratori linguistici di ascolto, comprensione e di produzione
in orario curriculare ed extracurriculare allo scopo di favorire
l’apprendimento della lingua italiana per comunicare e interagire.
100
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA PER STUDIARE
- Si attivano laboratori di recupero in orario curriculare ed extracurriculare
per facilitare l’apprendimento della lingua italiana per studiare
LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DI STUDIO
- I docenti personalizzano l’apprendimento attraverso:
o l’uso di mediatori didattici (immagini, mappe, testi semplificati…)
per favorire la comprensione delle comunicazioni orali e scritte;
o la riflessione sulle strategie di ascolto, di lettura e di
comprensione, sui processi di scrittura, sugli stili cognitivi per
sviluppare le abilità di base e un metodo di studio;
o il metodo della comunicazione attiva ricreando in classe situazioni
di naturalità comunicativa per stimolare la produzione orale e
scritta;
o l’apprendimento cooperativo e il tutoraggio da parte di un
compagno più competente per promuovere l’aiuto reciproco, il
sostegno emotivo e cognitivo;
o l’utilizzo delle nuove tecnologie (PC, LIM …) per sostenere le abilità
di comprensione e produzione;
o le attività per stimolare le competenze progettuali, organizzative e
operative.
- I docenti possono in presenza di svantaggio linguistico-culturale redigere
un Piano Didattico Personalizzato per adeguare gli interventi alle
potenzialità dell’alunno rispettando i suoi tempi di apprendimento.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.6.4 SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO-COMPORTAMENTALE E
RELAZIONALE
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO/COMPORTAMENTALE
RELAZIONALE
NORMATIVA
DI
RIFERIMENTO
-
Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012
Circolare N.8 del 6 marzo 2013
Nota protocollo n.3587 del 3 Giugno 2014
La normativa di riferimento richiama ulteriormente l’attenzione su quell’area
che interessa lo svantaggio socio-economico e comportamentale-relazionale
La gravità di queste condizioni deve essere tale da compromettere, in maniera
significativa il percorso scolastico, causando scarsa frequenza delle lezioni, forti
ritardi negli apprendimenti, ripetenze.
La Direttiva, a tal proposito ricorda che “ogni alunno con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi
fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è
QUALI BISOGNI necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
SPECIALI?
Si adotta un piano personalizzato, con eventuali misure compensative e/o
dispensative quando:
- I consigli di classe o i team docenti sono concordi nel valutare l’efficacia
di ulteriori strumenti;
- È assente una certificazione di disabilità;
- Si rilevano difficoltà non meglio specificate,
- Si attende una certificazione richiesta dai genitori.
In tal caso si valuta l’efficacia degli interventi che possono essere messi in atto
per un tempo strettamente necessario
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
QUALI
RISORSE?
Il Piano Didattico Personalizzato è la messa in campo sinergica di forze e azioni
per garantire allo studente con bisogni educativi speciali l’apprendimento nel
rispetto delle proprie caratteristiche.
Esso contiene:
- Dati anagrafici dell’alunno
- Tipologia di svantaggio (rilevato dai docenti)
- Analisi e descrizione della situazione dell’alunno (funzionamento abilità
strumentali, caratteristiche comportamentali –relazionali e del processo
di apprendimento)
- Strategie metodologiche da attivare
- Attività individualizzate e personalizzate programmate
- Strumenti compensativi utilizzati
- Misure dispensative adottate
- Forme di verifica e valutazione personalizzate
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Deve rilevare le specifiche difficoltà che l’alunno presenta, ma anche le sue
potenzialità, in modo da impostare un’azione educativa che si appoggi sui punti
di forza per gestire quelli di debolezza.
CHI LO REDIGE?
Il Team docente o il Consiglio di classe, sulla base delle osservazioni sistematiche
e dirette delle caratteristiche di apprendimento-comportamento dell’alunno,
previa una fase d’incontro e di dialogo tra docenti e famiglia, nel rispetto dei
reciproci ruoli e competenze.
Esso viene sottoscritto dai docenti, dalla famiglia e dal dirigente scolastico.
Una copia viene consegnata alla famiglia.
QUANDO SI REDIGE?
All’interno dei consigli di classe, i docenti motivano, mettendole a verbale, le
decisioni assunte sulla base di “ben fondate considerazioni psicopedagogiche e
didattiche”
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.7 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’ampliamento dell’offerta formativa, al cui interno si pongono i progetti d’Istituto e quelli specifici della
Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado, consiste in un arricchimento del
curricolo e, quindi, delle discipline e delle attività obbligatorie , con ulteriori attività in favore degli alunni, che
possono essere realizzate autonomamente dall’Istituto o in collegamento con altre Istituzioni scolastiche,
coerentemente con le finalità proprie dell’Istituto e tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico, delle realtà locali e delle risorse finanziarie interne all’uopo disponibili.
L’arricchimento dell’offerta formativa consiste, altresì, in percorsi formativi integrati, promossi dall’Ente
locale, e nella realizzazione di progetti specifici promossi a livello nazionale o europeo, regionale o locale, rivolti sia
alla popolazione giovanile che alla popolazione adulta.
Uno degli scopi più significativi dell’ampliamento dell’offerta formativa è, a medio e lungo termine, quello
della lotta contro la dispersione scolastica, il disadattamento e la devianza minorile, in quanto consente,
soprattutto ai soggetti a rischio, di conseguire le basi cognitive e motivazionali necessarie al conseguimento di
ulteriori traguardi di istruzione formale.
A tal fine, le iniziative e gli interventi di arricchimento dell’offerta consentono una maggiore estensione
del funzionamento del tempo scolastico e la realizzazione di attività di sostegno e di studio individualizzato,
finalizzate al recupero di conoscenze, abilità e competenze di quegli alunni provenienti da famiglie che, deboli nel
loro ruolo educativo (per difficoltà materiali, per disgregazione dovuta alla miseria, ad infermità, a condizioni di
illegalità), non possono costruire spontaneamente quell’habitat necessario a coadiuvare l’Istituzione scolastica
nelle sue funzioni.
Collegati alle iniziative anzidette sono elaborati percorsi che prevedono:
 momenti di accoglienza degli alunni e dei loro genitori in ingresso al primo anno nei tre ordini di
scuola;
 attività di organizzazione o riorganizzazione delle biblioteche per gli alunni di Scuola Primaria e di
Scuola Secondaria di 1° grado;
 predisposizione di ambienti stimolanti e confortevoli, dove gli alunni e gli stessi docenti possano
ritrovare il piacere della lettura e dello stare assieme, creazione delle cosiddette “stanze di
arricchimento”, che siano luogo attrezzato di attività complementari alle attività d’aula o di classe
per i disabili, ma anche per dare risposte adeguate ai bisogni di quegli alunni che non riescono a
mantenere il ritmo della classe;
 attività legate a ricorrenze particolari e al recupero delle tradizioni locali;
 laboratori di educazione ambientale ,alla sicurezza, stradale, al benessere..;
 laboratori di cineforum e video maker
 progetti di lettura per la Scuola Primaria e Secondaria e di approccio al libro per la Scuola Infanzia;
 laboratori specifici: attività sportive, scacchi, lingua straniera, danza, teatro.
 Incontri di formazione e informazione per il coinvolgimento dei genitori su problematiche dell’età
evolutiva.
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.7.1 PROGETTI D’ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo G. De Petra, caratterizzato dalla presenza di alunni provenienti da un territorio vasto
ed eterogeneo con un tessuto sociale, multietnico e multiculturale in continua trasformazione,s’impegna,
da diversi anni, per creare un ambiente di apprendimento stimolante e motivante, umano, accogliente e
inclusivo, coinvolgente e collaborativo al fine di costruire percorsi formativi efficaci, in grado di formare un
cittadino capace di orientarsi nella realtà sociale e di usare il proprio sapere in ambiti diversi e in modo
flessibile, diversificato e motivato, di operare responsabilmente nella società attraverso l’esercizio dei
propri doveri e diritti. Da qui la necessità di definire un progetto unitario che si snodi dalle prime sezioni
della Scuola dell’Infanzia fino al termine del primo ciclo con percorsi specifici e che abbia come filo
conduttore i valori dell’amicizia e della solidarietà.
CITTADINANZA, COSTITUZIONE E SICUREZZA: “Coinvolgere, collaborare, condividere in …
1 sicurezza”

Finalità


Obiettivi generali


Azioni


La promozione e la valorizzazione della cultura della sicurezza
attraverso l’acquisizione di competenze e comportamenti attivi e
consapevoli degli alunni nel contesto scolastico, famigliare, sociale e
territoriale;
La crescita culturale intesa come responsabilità civica e impegno
sociale.
Sensibilizzare ai temi della sicurezza attraverso la conoscenza
approfondita del proprio ambiente, la rilevazione dei problemi e dei
bisogni, la ricerca di riferimenti normativi vigenti in materia e il
confronto con esperienze concrete;
Collaborare fattivamente con gli Enti, Associazioni, R.S.P.P., R.L.S.,
Agenzie presenti sul territorio per creare sinergie e tutelare se stessi e
l’ambiente.
Incontri con le Istituzioni su tematiche relative alla sicurezza e alla
legalità
Percorsi educativo-didattici curriculari ed extra-curriculari
Prove di evacuazione
2 SOLIDARIETA’: “FOR LIFE”
Finalità

Obiettivi generali





Favorire un atteggiamento positivo nei confronti di altre culture e far
acquisire agli alunni il concetto di pluralismo, di cura e responsabilità
nei confronti dell’ALTRO
Sviluppare forme di cooperazione e solidarietà
Promuovere contatti con docenti di altre Istituzioni scolastiche nazionali
per aderire al progetto solidarietà attivato con l’associazione For Life
Onlus;
Promuovere l’adozione a distanza di bambini di scuole keniote e la
conoscenza dei bambini attraverso scambi epistolari in lingua inglese;
Contribuire a realizzare progetti finalizzati al miglioramento della vita e
all’innalzamento dell’istruzione ai bambini dell’orfanotrofio “Giovanni
Paolo II” in Mijomboni (Kenya)
Giornate a tema per la raccolta dei fondi
Mercatini/pesca di beneficenza
Serate di beneficenza

Percorsi educativo-didattici su tematiche della solidarietà


Azioni
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DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
3 PROGETTO ORIENTAMENTO-CONTINUITA’

Finalità




Obiettivi generali





Azioni


4
Creare occasioni di incontro, di collaborazione e scambio tra i docenti
dei diversi ordini di scuola, tra alunni delle classi ponte, tra scuola ed
extrascuola.
Abituare gli alunni a scelte consapevoli attraverso una lettura attenta
della realtà, favorire la maturazione di una identità individuale e unica
per un cosciente inserimento nelle strutture socio- economiche e
culturali del territorio, riuscendo così a progettare un proprio percorso
di vita.
Sviluppare autonomia di giudizio e spirito critico
Saper utilizzare autonomamente fonti di informazione
Acquisire responsabilità nei confronti del proprio ruolo e nella
definizione del proprio percorso formativo
Guardare al futuro in termini realistici per sviluppare ipotesi e
sperimentare strategie personali
Progettare il proprio percorso di vita con consapevolezza
Conoscere i settori lavorativi, le loro caratteristiche tecniche e le
opportunità del territorio
Open day SI, SP, SS mese di gennaio e febbraio 2015
Incontri informativi dal 9 al 15 dicembre e visite presso le Scuole
Secondarie di II Grado presenti sul territorio (dic. 2014/gen. 2015)
Incontri Docenti/alunni delle classi ponte
Percorsi educativo-didattici curriculari, di ampliamento ed extracurriculari
Progetto integrato:
“SCUOLA AMICA”






Finalità




Favorire un atteggiamento di ascolto, di cura e di responsabilità nei
confronti dell’altro
Educare alla solidarietà, alla pluralità, alla legalità e alla convivenza
democratica
Sensibilizzare alla diversità come valore e risorsa
Promuovere un’immagine di scuola come ambiente accogliente,
motivante e inclusivo in cui agire da protagonista consapevole e
propositivo e che crei benessere personale e sociale
Promuovere e valorizzare la cultura della sicurezza
Sostenere l’alunno nel loro processo di crescita, valorizzando tutte le
risorse di cui dispone e promuovendo una progressiva conquista di
consapevolezza e autonomia decisionale
Acquisire metodologie adeguate di osservazione, d’intervento, di gestione
di situazioni e atteggiamenti difficili
Acquisire e sperimentare strategie di gestione della classe maggiormente
inclusive
Riflettere sui percorsi, sui processi attivati e sui risultati ottenuti ai fini
della riprogettazione
Riflettere sulle esperienze educativo –didattiche attivate e accrescere le
competenze di documentazione.
106
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Contenuti

Azioni











Accoglienza/Continuità
Amicizia
Integrazione e intercultura
Inclusione
Solidarietà e cooperazione
Cittadinanza attiva
Ambiente
Sicurezza e salute
Orientamento
Cittadinanza e costituzione/diritti e doveri
Confronto e dialogo tra le religioni.
Dall’analisi dell’Autovalutazione effettuata è emersa la necessità di intraprendere
le seguenti azioni:
 Maggiore coinvolgimento degli alunni (elezione dei rappresentanti di
classe V SP-I /II/III SS) e del personale ATA alla vita scolastica
 Promozione della partecipazione effettiva delle famiglie alla progettazione
e realizzazione delle attività
 Focalizzazione dell’attenzione su tematiche quali DIFFERENZA DI GENERE,
AMBIENTE, BULLISMO
 Utilizzo dell’apporto di figure esperte nella gestione di situazioni
problematiche
4 GENITORI INCLUSIVI…

Finalità
Obiettivi generali
Azioni
5
Attivare comportamenti consapevoli e responsabili che favoriscano il
benessere
 Individuare comportamenti problematici
 Acquisire metodologie adeguate di intervento e di gestione di situazioni e
atteggiamenti difficili
Gestire la comunicazione e le relazioni all’interno del rapporto genitori-figli in
modo efficace e consapevole
Affrontare le problematiche preadolescenziali e gestirle mediante una
corretta e costruttiva cooperazione tra scuola e famiglia
Rispondere concretamente e realmente ai quesiti posti dai propri figli
Progettare iniziative comuni Scuola-Famiglia
Incontri e laboratori con esperti su tematiche genitoriali
LO SPORTELLO DI ASCOLTO
“uno spazio per pensare, per essere, per diventare”
 Offrire uno spazio di ascolto agli alunni, a Docenti e ai genitori
 Facilitare i processi di comunicazione e lo sviluppo di adeguate modalità di
relazione tra l’alunno, i suoi genitori e gli insegnanti
 Sostenere i Docenti nel lavoro di gestione dello stato emotivo dei propri
discenti
Finalità
 Ascoltare e supportare i genitori rispetto al proprio ruolo di educatori
 Ascoltare gli alunni e favorire una sana e positiva condivisione di emozioni
e vissuti
 Promuovere un maggiore benessere psicofisico
107
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015



Obiettivi generali



Azioni/destinatari


Promuovere il benessere e prevenire il disagio
Sostenere lo sviluppo dell’identità
Favorire il miglioramento dell’autostima, la percezione dell’autoefficacia,
la capacità di tollerare fatiche, insuccessi
Aumentare la capacità di regolare l’attivazione e la disattivazione del
sistema motivazionale agonistico, a favore del sistema motivazionale
cooperativo
Favorire il senso di appartenenza alla classe e alla scuola.
Lo Sportello di Ascolto è rivolto ai bambini e ragazzi che spontaneamente
lo richiedano o che manifestino disagi psicologici
Gli Insegnanti, per indicazioni psicopedagogiche di sostegno alla relazione
con gli studenti e con il gruppo classe
I genitori, per il potenziamento delle capacità genitoriali e comunicative, e
per consulenze circa le dinamiche evolutive e cognitive dei loro figli.
C.7.2 PROGETTI INCLUSIVI – SPECIFICI
SCUOLA INFANZIA
PLESSO
CASOLI
(Via Lame-Guarenna)
ALTINO(Selva)
PALOMBARO
CASOLI
(Via Lame)
DESTINATARI
DENOMINAZIONE
Tutti gli alunni
“Amici a scuola …
collaborare per crescere
insieme sempre di più”
Quarta sezione
ALTINO
(Selva)
Prima sezione
Terza sezione
Progetto inclusivo di
ricerca-azione:
"Giochiamo con la
musica"
Progetto inclusivo di
ricerca-azione:
- “I movimenti … in
gioco”
- Viva il teatro:"Tutto
incluso"
REFERENTE DEL
PROGETTO
Giangiordano
Miranda
DURATA
Anno scolastico
Anno Scolastico
De Titta Tatiana
Giangiordano
Miranda
Anno Scolastico
Percorsi
PLESSO
ALTINO
PALOMBARO
DESTINATARI
DENOMINAZIONE
ESPERTO
DURATA
Tutti i bambini
Tutti i bambini
Anni 4 e 5
Tutti i bambini
“1..2..3.. balla con me”
“Un mondo di suoni”
“Il ritmo dell’allegria”
“friend world”
Gennaio/maggio
Febbraio/maggio
Marzo/maggio
Anno scolastico
Tutti i bambini
Tutti i bambini
Anni 4 e 5
“1..2..3.. balla con me”
“Un mondo di suoni”
“friend world”
Esperto esterno
Esperto esterno
Esperto esterno
Cellucci M. C.
Travaglini M. A.
Esperto esterno
Esperto esterno
Esperto esterno
Gennaio/maggio
Febbraio/marzo
Anno scolastico
108
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CASOLI - via Lame
CASOLI - Guarenna
Tutte le Scuole
Tutti i bambini
Anni 3 e 4
Anni 5
Anni 5
Anni 2 e mezzo
Tutti i bambini
“1..2..3.. balla con me”
“Un mondo di suoni”
“friend world”
“Il nuoto nello zaino”
“Mi metto in gioco”
“1..2..3.. balla con me”
Esperto esterno
Esperto esterno
Esperto esterno
Esperto esterno
Teresa Valente
Esperto esterno
Gennaio/maggio
Febbraio/maggio
Gennaio/maggio
Aprile/maggio
Anno scolastico
Gennaio/maggio
Tutti i bambini
Anni 5
Tutti i bambini
“Un mondo di suoni”
“friend world”
“Alimenti…@moci
Esperto esterno
Bruno G.
Docenti/esperti
esterni
Febbraio/maggio
Gennaio/maggio
Anno scolastico
SCUOLA PRIMARIA CASOLI
CLASSE
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE
DURATA
Prima sez. A- B - C
“In viaggio con Cipì”
Docenti di classe con
Novembre 2014-maggio
esperti esterni di
2015
musica/recitazione/danza
Seconde sez. A-B
“In viaggio con Cipì”
Docenti della classe con
Novembre 2014-maggio
esperti esterni di
2015
musica/recitazione/danza
Terze sez. A-B
“In viaggio con … Alice nel
paese delle meraviglie”
Quarte sez. A-B-C
“Viaggio in Nutrilandia”
Quinte sez. A-B-C
Io, tu, noi… che classe:
“In viaggio con … Alice nel
paese dei diritti”
Docenti della classe con
esperti esterni di
musica/recitazione/danza
Docenti della classe con
esperti esterni di musica
e danza.
Docenti della classe con
esperti esterni di musica
e danza.
Novembre 2014-maggio
2015
Novembre 2014-maggio
2015
Novembre 2014-maggio
2015
SCUOLA PRIMARIA ALTINO
CLASSE
Prima sez. A- B
Seconde sez. A-B
Terze sez. A-B
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE
DURATA
Il mondo che vorrei:
“Un mondo di emozioni”
Progetto di prima
alfabetizzazione linguistica
Il mondo che vorrei:
“Una finestra sul mondo”
Progetto scacchi
Docenti di classe con
esperti esterni di
musica, teatro e
danza
Docenti della classe
con esperti esterni di
musica, teatro e
danza
Docenti della classe
con esperti esterni di
musica, teatro e
Novembre 2014-maggio 2015
Il mondo che vorrei:
“Camminare insieme…
nella pace”
Novembre 2014-maggio 2015
Novembre 2014-maggio 2015
109
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Quarte sez. A-B
Quinte sez. A-B
CLASSE
Progetto scacchi
danza
Il mondo che vorrei:
“Io mi accetto se tu mi
accetti”
rogetto inclusivo di ricercaazione
Il mondo che vorrei:
“Legali e … leali”
Docenti della classe
con esperti esterni di
teatro
Novembre 2014-maggio 2015
Docenti di classe con
esperti esterni di
musica, teatro e
danza
Novembre 2014-maggio 2015
SCUOLA PRIMARIA PALOMBARO
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE
Tutte le classi
“…Attenti al lupo”
Tutte le classi
“Alleniamo la nostra
mente”
Tutte le classi
“Tutti in acqua in
allegria”
Docenti di classe con
esperti esterni di
musica, teatro e danza
Docenti di classe con
esperto esterno di
scacchi
Docenti della classe con
esperto esterno di
nuoto
DURATA
Secondo quadrimestre 2015
Secondo quadrimestre 2015
Secondo quadrimestre
SCUOLA SECONDARIA CASOLI
CLASSE
DENOMINAZIONE
1^ sez. A
“Il nostro viaggio verso gli
altri”
“Conoscer…si per
conoscer…ci”
" Ci racconti...@mo"
1^ sez. B
1^ sez. C
2^ sez. A- B
3^ sez. A- B
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
Docenti di classe
DURATA
Novembre 2014-maggio
2015
Docenti di classe
Novembre 2014-maggio
2015
Docenti di classe
(progetto di ricerca-azione: Io,
tu, noi …che classe
“Educare al benessere”
Novembre 2014-maggio
2015
Docenti di classe
Novembre 2014-maggio
2015
“Le tentazioni: dalla tradizione
alla modernità”
Docenti di classe, Esperti
esterni e genitori
Novembre 2014-maggio
2015
110
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA - ALTINO
CLASSE
PRIMA A
PRIMA B
SECONDA A
TERZA A e B
DENOMINAZIONE
“Apri le ali…ora volerai”
(Progetto inclusivo di
ricerca-azione IO, TU,
NOI…CHE CLASSE:
Prima A)
“Orientiamoci”
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
DURATA
Team Docenti
Anno scolastico
Team Docenti
Anno scolastico
PROGETTI ALTRI SCUOLA INFANZIA,PRIMARIA E SECONDARIA
CLASSE
classi terze S.P.
di Casoli
Alunni di 5 anni
della S.I.
Classi seconde,
terze, quarte e
quinte S.P.;
Classi prime B e
C S.S. Casoli e
prima B Altino
Classi di Scuola
Primaria e
secondaria
DENOMINAZIONE
Progetto
Albo Scuole: “Giornalisti
per un giorno”
Progetto di ricerca-azione
for.MATE
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
Landolfi Rachele
Team docenti S.I.
Docenti ambito logicomatematico
Docenti Matematica e
tecnologia
DURATA
Anno scolastico
Anno Scolastico
Progetto” Area a rischio”:
 attività di recupero
curricolare ed extra
curricolare S.P. – S.S.
Docenti disponibili e di
classe
Ottobre/Novembre

Esperto esterno e docente
Gennaio – maggio 2015
“Io calcio a 5” – S.S. in
orario extra curriculare
Classi terze –
Altino S.P.
Prevenzione della carie in
età evolutiva”
Docenti
Operatori della ASL
Anno scolastico
Tutte le sezioni
S.I.
Classi quarte A,
B, C e quinte AB – S.P. Casoli
Classe quarta AB Altino S.P.
Tutte le classi
S.P. –
Palombaro
Prevenzione e modifica in
età prescolare (3-11 anni)
di comportamenti
alimentari scorretti per
contrastare sovrappeso e
obesità
Docenti
Operatori della ASL (SIAN)
Anno scolastico
111
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
TUTTI I PLESSI
S.I. Alunni di 5
anni e classe
prima S.P. di
Casoli e Altino
TUTTI I PLESSI
S.P. e S.S.
Tutti gli alunni
“Prevenzione delle
difficoltà di
apprendimento”
Psicologa specialista in
“Laboratorio per
l’individuazione dei
bambini plusdotati”
Psicologa
Karen Cicolini
Convenzionata con l’ IdO –
Roma
Esperto esterno
Classi seconde e
terze Scuola
Primaria di
Casoli-AltinoPalombaro
Classi quinte S.P.
Altino
Classi prime A-BC - S.S. Casoli
Progetto sperimentale:
“Scacchi”
Claasi terza A –B
S.S. Altino
Orienteering
“Nuoti…@mo”
Team docenti/esperti esterni
Docente E.Fisica/esperto
esterno
Docente di E. Fisica /esperto
esterno
Anno scolastico : 80 ore
Anno scolastico
Anno scolastico
Secondo quadrimestre
n. 5 incontri:secondo
quadrimestre
Ottobre – novembre –
dicembre
(5 lezioni)
C.7.3 PROGETTI EXTRA CURRICULARI
DENOMINAZIONE

Itinerari di alfabetizzazione linguistica

Itinerari di recupero disciplinare e
metodologico
“Le tentazioni di S. Antonio e quelle del
mondo moderno”
PROGETTO DISPERSIONE “Si può fare…
crescere, cambiare, ricominciare”:
Teatro (protagonisti alunni e genitori)
Laboratorio di video maker
Laboratorio con esperto psicologo
Convegno internazionale “Multikulturalità” a
Malta per Docenti (Aprile 2015)
(2° annualità)






Percorso di potenziamento della lingua inglese:
“I have fun while I’m learning” con docente di
madrelingua e docenti di L2
DESTINATARI
Alunni stranieri
Alunni con difficoltà di apprendimento
Alunni classi terze A e B
Scuola Secondaria di 1° grado
Alunni classi seconda A e B di Casoli e seconda A
di Altino
Scuola Secondaria di 1° grado
Alunni della Scuola Primaria
112
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA CASOLI
CLASSE
1^sez. B
S. PRIMARIA
S. SECONDARIA
Classi 5^ S.P.
Classi 1^ - 2^ - 3^
S.S.
DENOMINAZIONE
“Scuola a domicilio”
RESPONSABILE DEL
PROGETTO
Docenti della classe
DURATA
Ottobre 2014-Marzo 2015
RESPONSABILE
DEL PROGETTO
Certificazione delle competenze in L2
La nostra scuola è un “centro convenzionato Trinity” Docenti di
ed offre, pertanto, ai propri alunni la possibilità di
inglese della
sostenere esami in L2 con docenti di madrelingua,
Scuola Primaria
attraverso l’Ente certificatore” Trinity College”,
e Secondaria
riconosciuto a livello internazionale.
Gli alunni vengono adeguatamente preparati dai
docenti di lingua inglese nel corso delle normali
attività didattiche e attraverso un corso pomeridiano
gratuito della durata di 10 ore.
OBIETTIVI:
 Promuovere la diffusione della lingua inglese
 Promuovere la curiosità degli alunni e
incrementare la loro fiducia e la loro
capacità di esprimersi e di comunicare in
lingua inglese
PROGETTOTRINITY
DURATA
Secondo
quadrimestre
C.7.4 PROGETTI SETTIMANA DELL’AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
CLASSI
SCUOLA PRIMARIA CASOLI
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE PROGETTO
Prime sez. A- B-C
“Sporti…amo”
Seconde sez. A-B
Progetto di nuoto
Laboratorio manipolativocreativo
“Progetto sci…amo”
Terze sez. A-B
“Progetto nuoti…amo”
DURATA
Esperto esterno: docente di educazione
fisica
Docenti di classe
Esperti piscina comunale e docenti
Genitori esperti e docenti
5 giorni
Docente accompagnatore: Troilo
Rosella/maestri di sci
Docenti: Landolfi R. e Sciubba M.C./esperti
della piscina comunale
Docenti delle classi e genitori competenti
5 giorni
5 giorni
“Progetti…amo” i costumi, i
trucchi e le scenografie
113
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Quarte sez. A-B-C
“Progetto sci…amo”
“Progetto nuoti…amo”
Quinte sez. A-B-C
CLASSI
Prime sez. A-B
Seconde sez. A-B
Terze sez. A-B
Quarte sez. A-B
Quinte sez. A-B
Laboratorio informatico
Laboratorio grafico,
pittorico e manipolativo
Orienteering
Noi e lo sport (mini-volley,
karate, rugby)
“Teatrando”: costumi,
scenografia e coreografie
Docente accompagnatore: Gentile
Adele/maestro di sci
Esperti della piscina comunale/insegnati di
classe: Travaglini A. P.
Di Florio M. A.
Docenti delle classi
Esperti esterni - Docenti di classe
“Sci…amo”
“Con la fantasia creo”
“Oggi … Sport in
allegria”
“Sci…amo”
“Creativa…mente”
“Giochi…amo insieme”
“Sci…amo”
“Ambientiamoci”
“Fiori per l’amicizia”
“Sporti…amo”
“Sci…amo”
“ nuoti…amo”
“Sporti…amo”
“Mi esprimo così”
5 giorni
Docenti della classe, esperti esterni e
genitori
SCUOLA PRIMARIA ALTINO
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE PROG.
“Sci…amo”
“Manipoliamo”
“Sporti…amo”
5 giorni
DURATA
Esperti esterni–Di Marino Elvira
5 giorni
Docenti della classe
Esperti esterni
Esperti esterni– Alida Di Giovannangelo
5 giorni
Docenti della classe
Esperti esterni
Esperti esterni – Carafa- Di Giovannangelo
Docenti della classe
5 giorni
Esperti esterni
Ianieri L. – Panzella F.- Garofalo F.
Docenti della classe
Esperti esterni
5 giorni
Esperti esterni
Esperti esterni
5 giorni
Docenti della classe
SCUOLA PRIMARIA PALOMBARO
CLASSI
DENOMINAZIONE
Tutte le classi
“Mettiamoci in gioco”
- Sci
- Pallavolo
- Bocce
RESPONSABILE PROG.
DURATA
5 giorni
Giangiulio G. -Esperti esterni
Docenti di classe- Esperto esterno
Docenti di classe-Esperto esterno
114
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CLASSI
Prime sez. A- B-C
Seconde sez. A-B
Terze sez. A-B
CLASSI
Prima sez. A-B
Seconde sez. A
Terza sez. A-B
SCUOLA SECONDARIA CASOLI
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE PROGETTO
Io calcio a 5
Il mosaico artistico
Danza artistica-ritmica
Judo, sci
Scacchi, nuoto, bocce,
tennis
Sci.
Orienteering, bocce, rugby,
informatica.
Sci.
Esperti esterni-docenti
6 giorni
Esperti esterni-docenti
6 giorni
Doc. Gallina C./Vizzarri I.
Esperti esterni-docenti
6 giorni
Doc. Gallina C./Vizzarri I.
SCUOLA SECONDARIA ALTINO
DENOMINAZIONE
RESPONSABILE PROGETTO
Cineforum
Lab. di scrittura creativa: “a
sbagliare le favole”
Lab. di riciclo della plastica:
“plasticciando”
Laboratori sportivi, tecnologico,
di lingua inglese, musicale.
Cineforum
Lab. di riciclo della plastica:
“plasticciando”
Laboratori sportivi, di lingua
inglese.
Orienteering
Preparazione esami
Cineforum
Laboratorio sportivo
Lab. di riciclo della plastica:
“plasticciando”
DURATA
DURATA
Docenti di classe
6 giorni
Docenti di classe
6 giorni
Ott./nov./dic.
- 5 lezioni
Docenti della classe
6 giorni
115
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.7.5 VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA – VISITE GUIDATE
DATA
SEZIONI
ARGOMENTO
Meta’ma
ggio
(3 giorni)
1^-2^-3^
Esplorazione del
territorio
Oasi di Serranella
CASOLI – via Lame
SEZIONI ARGOMENTO
DESTINAZIONE
DATA
Gennaiofebbraio
1^- 2^-3^
Marzoaprile
4^ sez.
DATA
ALTINO-SELVA
DESTINAZIONE
ACCOMPAGNATORI
MEZZO
Docente di sezione
Insegnante di sostegno
Scuolabus
ACCOMPAGNATORI
MEZZO
Teatro: “I tre
porcellini”
Teatro Comunale
Gessopalena
Docenti di sezione
Solidarietà
Cooperativa
Voloentieri Casoli
Docenti di sezione
Scuolabus
CASOLI- Guarenna: non sono previste uscite
PALOMBARO
SEZIONI ARGOMENTO
DESTINAZIONE
ACCOMPAGNATORI
Maggio
1^
Alimentazione e
Tradizioni
Apicultura De Simone
Palombaro
Docenti di sezione
Scuolabus
MEZZO
Scuolabus
SCUOLA PRIMARIA – VISITE GUIDATE
CASOLI
CLASSE
Classi 1^A- B-C
Classi 2 ^ A-B
Classi 3^ A-B
Classi 4^A –B-C
Classi 5^A-B-C
DESTINAZIONE
“Apicoltura Finocchio”
Tornareccio
“Apicoltura Finocchio”
Tornareccio
Polo Museale di Lanciano
Polo Museale di Lanciano
Polo Museale di Lanciano
DATA
N. ALUNNI
ACCOMPAGNATORI
Aprile
62
Docenti della classe
Aprile
29
Docenti della classe
Aprile
Aprile
Aprile
52
55
50
Docenti della classe
Docenti della classe
Docenti della classe
ALTINO
CLASSE
Classi 1^A- B
Classi 2^ A – B
Classi 3 ^ A - B
DESTINAZIONE
Polo museale-Lanciano
“Oasi di Serranella”
Polo Museale di Lanciano
DATA
N. ALUNNI
Aprile-Maggio
32
Maggio
33
Maggio
25
ACCOMPAGNATORI
Docenti della classe
Docenti della classe
Docenti della classe
116
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Classi 4^A -B
Classi 5^ A- B
Polo Museale di Lanciano
Polo Museale di Lanciano
Aprile/Maggio
29
Aprile /Maggio
31
Docenti della classe
Docenti della classe
PALOMBARO
CLASSE
Tutte le classi
Tutte le classi
Classi4^ - 5^
Classi 5^
DESTINAZIONE
Museo delle genti
d’Abruzzo
Area faunistica del lupo
Pretoro
Sito archeologico
Juvanum
Viaggio d’Istruzione
Roma
DATA
Marzo/Aprile
N. ALUNNI
ACCOMPAGNATORI
Docenti della classe
28
Aprile /Maggio
Docenti della classe
28
Aprile /Maggio
Docenti della classe
14
Aprile /Maggio
Docenti della classe
14
SCUOLA SECONDARIA – VISITE GUIDATE
CASOLI
CLASSE
Classi 1^A- B-C
Classi 1^A-B
Classe 1^C
Classe 2^ A-B
Classe2^ A-B
Classe 3^ A-B
DESTINAZIONE
Castello ducale
Chiesa di S. Maria
Maggiore
Polo Museale Lanciano
Trabocco
Fossacesia/Rocca San
Giovanni
con laboratorio
Centro storico: cantiere
edile
-Polo museale di
Lanciano: “maestri
cartai, tassello dopo
tassello”
Comunità “soggiorno
proposta” – Ortona
DATA
N.
ALUNNI
Aprile
ACCOMPAGNATORI
Docenti della classe in
servizio
Di Prinzio M.
60
Aprile-maggio
Aprile-maggio
40
20
Docenti della classe in servizio
Fine 1°
quadrimestre
45
Prof. Di Prinzio M.
21
Docenti della classe in
servizio
51
Docenti della classe in
servizio
Docenti della classe in
servizio
Secondo
quadrimestre
13 marzo 2015
ALTINO
CLASSE
Classe 1 ^ A-B
Classe 2^ A
DESTINAZIONE
Polo Museale S. Spirito,
Lanciano: Laboratorio a
scelta
Polo Museale S. Spirito,
Lanciano: Laboratorio
sulla stampa
DATA
Aprile/maggio
N. ALUNNI
28
Aprile/maggio
20
ACCOMPAGNATORI
Docenti della classe
in servizio
Docenti della classe
in servizio
117
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Classe3^ A-B
Polo Museale S. Spirito,
Lanciano: Laboratorio
sull’energia
Aprile/maggio
28
Docenti della classe
in servizio
SCUOLA PRIMARIA- VIAGGIO DI ISTRUZIONE
CASOLI
CLASSI QUINTE
Casoli
DENOMINAZIONE
Senato della Repubblica, tour
delle piazze, Roma Imperiale
DATA
Aprile -maggio 2015
DOCENTI
Docenti della classe e
assistente educativa
ALTINO-PALOMBARO
CLASSI QUINTE
Altino-Palombaro
DENOMINAZIONE
DATA
Senato della Repubblica, tour
delle piazze, Roma Imperiale
DOCENTI
Maggio 2015
Docenti della classe
SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA -VIAGGIO premio
CASOLI
CLASSI
Classi 3^ A-B: S.P.
Classi 3^ A-B: S.S.
Rappresentanti
classi prime S.S.
Casoli
DENOMINAZIONE
“Premio nazionale, giornalista
per un giorno” - Chianciano
Terme
Premiazione concorso
“giornalistinerba” – dire
giovani.it
DATA
23-24 Aprile 2015
DOCENTI
Landolfi R.– Troilo R.
D’Achille C. – Gentile
M.
Vizzarri irene –
Cipolla Lidia –
D’Achille Cristina
04 - 12 - 2014
SCUOLA SECONDARIA -VIAGGIO DI ISTRUZIONE
CASOLI
CLASSI
1^ A-B-C
2^ A
DENOMINAZIONE
Giardini di Ninfa e Castello di
Sermoneta
Mondavio
3^ A - B
Chianciano, Pienza, Assisi
DATA
Aprile/maggio
DOCENTI
Cipolla – Cordisco - Vizzarri
Aprile/maggio
Maesa Giovanna Piera
22 – 23- 24 Aprile
2015
Cordisco –GentileLa Rovere (sostituta)
ALTINO
CLASSI
1^ A-B
2^ A
3^ A-B
DENOMINAZIONE
Ninfa e Sermoneta
Mondavio
Ferrara-Mantova
DATA
Aprile/maggio
Aprile/maggio
Aprile/maggio
DOCENTI
Della Pelle E. – Del Pizzo F.
Don Manzone Andrea
Salomone D.-Violante D.
118
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.7.6 MANIFESTAZIONI E CONCORSI
SCUOLA INFANZIA
PLESSI
DENOMINAZIONE
PERIODO
DOCENTI
Dicembre
Tutti
Altino - Selva
Festa di Natale
Mercatino di Natale
Festa di fine anno
Inizio giugno
Tutti
Dicembre
Tutti
Marzo
Maggio
Fine maggio- inizio giugno
Dicembre
Tutti
Tutti
Tutti
IV sez.
Fine maggio- inizio giugno
Dicembre
Fine maggio
Tutti
Tutti
Tutti
Casoli- Guarenna
Casoli -via Lame
Palombaro
Festa di Natale
Mercatino di Natale
Festa del papà
Festa della mamma
Festa di fine anno
Tombolata con i bambini di 5
anni e le loro famiglie
Festa di fine anno
Festa di natale
Festa di fine anno
SCUOLA PRIMARIA - CASOLI
CLASSI
DENOMINAZIONE
Prime sez. A – B - C
Musical di fine anno
Seconde sez. A – B
Musical di fine anno
Terze sez. A – B
Musical di fine anno
Quarte sez. A – B - C
DURATA/DATA
DOCENTI
Settimana di fine anno
scolastico
Settimana di fine anno
scolastico
Settimana di fine anno
scolastico
Docenti della
classe
Docenti della
classe
Docenti della
classe
Musical di fine anno
“I valori scendono in campo”
Settimana di fine anno
scolastico
Docenti della
classe
Quinta sez. A – B– C
Concorso di poesia “Interflumina”
Musical di fine anno
Tutte le classi
“Pane e olio”: progetto For Life;
Dicembre 2014
Settimana di fine anno
scolastico
Aprile-maggio 2015
Anno scolastico
Tutte le classi
Serata di beneficenza “For Life”
5 dicembre 2014
Carlino M.,
Laudadio C.
Docenti della
classe
Docenti della
classe
Tutti con la
collaborazione
delle mamme
For Life
119
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA PRIMARIA - ALTINO
CLASSI
Prime sez. A – B
Quarte sez. A-B
Quinte sez. A-B
DENOMINAZIONE
“Bambin...salute: vincerà la vita”onlus il tratturo di Chieti)
Concorso di scrittura: “Insieme per la
scuola”
“I valori scendono in campo”
Concorso di poesia: “Interflumina”
“Giornalista per un giorno”
“L’amore è la strada per la vita”
onlus il tratturo di Chieti
DURATA/DATA
DOCENTI
Docenti della classe
Anno scolastico
Anno scolastico
Docenti della classe
Novembre/dicembre
Docenti della classe
Aprile -maggio 2015
Tutte le classi
Forlife: “pane e olio”
Mercatino di Natale
“Kids Art” (expo 2015
Docenti della classe
Anno scolastico
SCUOLA PRIMARIA - PALOMBARO
CLASSI
Tutte
DENOMINAZIONE
Mercatino di Natale
“Pane e olio” per Forlife
Manifestazione finale:
“Rappresentazione teatrale”
Classe quarta
DURATA/DATA
Dicembre 2014
Maggio 2015
Giugno 2015
DOCENTI
Docenti della
classe
“I valori scendono in campo”
SCUOLA SECONDARIA - CASOLI
CLASSI
DENOMINAZIONE
DURATA/DATA
DOCENTI
“Coppa Speranza Fiat”
“Giochi matematici Bocconi”
Manifestazioni di fine anno
Calendari sulla sicurezza – Rotary club
Media Val di Sangro
Anno scolastico
Docenti della
classe
Anno scolastico
Seconda sez. A-B
Spettacolo teatrale conclusivo
20 dicembre 2014
Terze sez. A-B
Premio “giornalista per un giorno” –
Alboscuole
Torneo finale pallavolo: 2° Memorial
“Benedetta Lemma”
23 aprile 2015
Docenti della
classe
Docenti resp. prog.
dispersione
Docenti della
classe
Portale “DireGiovani.it” Giornalistinerba
Anno Scolastico
Tutte le classi
Prima sez. C
Classi prime A,B,C
Giugno 2015
Docenti di italiano
120
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA - ALTINO
CLASSI
Prima sez. A-B
DENOMINAZIONE
“Coppa Speranza Fiat”
“Giochi matematici Bocconi”
Manifestazione finale
Seconda sez. A
Manifestazione finale
Terza sez. A-B
“Coppa Speranza Fiat”
“Giochi matematici Bocconi”
Manifestazione finale
Torneo finale pallavolo: 2° Memorial
“Benedetta Lemma”
DURATA/DATA
Anno scolastico
DOCENTI
Docenti della
classe
121
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.8 METODOLOGIE E STRATEGIE PER
L’IMPLEMENTAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI
COMUNICATIVO - RELAZIONALE
- Ascolto attivo da parte degli insegnanti;
- Riformulazione dei messagi e degli interventi significativi degli alunni;
- Rinforzo dei comportamenti positivi;
- Descrizione e problematizzazione delle interazioni tra gli alunni;
- Riflessioni metacomunicative.
DIDATTICHE
- Accertare i requisiti, scegliere gli obiettivi e i percorsi didattici;
- Esplicitare e condividere i percorsi;
STRATEGIE
- Stimolare aspettative, interesse e partecipazione;
- Valorizzare i diversi stili cognitivi;
- Promuovere l'apprendimento cooperativo e il tutoring;
- Operare riflessioni metacognitive e valutare i risultati conseguiti;
- Attivare contesti laboratoriali;
- Promuovere attività sportive in collaborazione con tecnici specifici
- Sperimentare nuovi stili di insegnamento.
DIDATTICA PER PROGETTI
FASI:
-Ideare il progetto e definire gli obiettivi;
-Condividere la metodologia;
-Individuare gli strumenti e i materiali;
-Condividere le modalità organizzative;
-Predisporre gli strumenti per il monitoraggio;
-Individuare il prodotto finale e la presentazione.
DIDATTICA LABORATORIALE
In una didattica laboratoriale lo studente:
-E’ orientato e sa cosa fare;
-Impara a provarsi;
-Impara a conoscere le strategie attivate e ne apprende di nuove nel confronto
con i pari;
-Impara a riflettere, a porsi domande e si rafforza nel ragionamento;
-Acquisisce consapevolezza delle proprie potenzialità.
PUNTI FORTI:
-Partecipazione attiva dello studente nelle scelte e decisioni rispetto ai
contenuti, procedure e valutazione;
-Negoziazione di contenuti e procedure;
-Senso di appartenenza verso il prodotto;
-Interazione con il mondo esterno durante la realizzazione
122
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.9. LA VALUTAZIONE
C.9.1 IL PUNTO DI PARTENZA:
Legge 53/2003
Art. 3
– comma a)
La valutazione, periodica e annuale degli apprendimenti e del
comportamento degli studenti e la certificazione delle competenze da essi
acquisite, sono affidate ai docenti delle istituzioni di istruzione e
formazione frequentate; agli stessi docenti è affidata la valutazione dei
periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo (…)
Art. 3
– comma b)
Ai fini del progressivo miglioramento e dell’armonizzazione della qualità
del sistema di istruzione e formazione, l’istituto nazionale per la
valutazione del sistema effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle
conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell’offerta
formativa delle istituzioni scolastiche e formative (…)
Art. 3
– comma c)
L’esame di Stato conclusivo dei cicli di istruzione considera e valuta le
competenze acquisite dagli studenti nel corso e al termine del ciclo e si
svolge su prove organizzate dalle commissioni d’esame e su prove
predisposte e gestite dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema
di istruzione, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso
e in relazione alle discipline di insegnamento dell’ultimo anno.
DPR n. 122 del
22/06/09
Regolamento concernente il
coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione
degli alunni.
“La valutazione è
espressione
dell’autonomia
professionale propria
della funzione docente,
nella sua dimensione sia
individuale che
collegiale, nonché
dell’autonomia
didattica delle singole
scuole”.
LA VALUTAZIONE COMPRENDE TRE ASPETTI:
1. Gli apprendimenti
2. Le competenze
3. Il comportamento
EVOLUZIONE CONCETTUALE MOLTO FORTE:
 Passaggio dalla valutazione dell’alunno alla valutazione delle prestazioni dell’alunno
123
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CRITERI GENERALI
PRESUPPOSTI
L’attività di valutazione è interna al processo di progettazione o,
meglio, è elemento costituente la progettazione formativa
Alla base della valutazione si trova la “centralità” dell’alunno, che ha
diritto ad un percorso che assuma le vesti di un “contratto
formativo”:




Esplicito
Coerente
Trasparente
Condiviso
Ciò permetterà di aver chiaro dove è arrivato, dove deve arrivare e
qual è il percorso da seguire.
DEFINIZIONE
da seguire
La valutazione è un’azione intenzionale, progettata e strutturata, messa
in atto da chi ha interesse ad impostare un processo formativo per il
perseguimento di determinati esiti di apprendimento, a controllarne lo
svolgimento, a verificarne e ad attribuire loro un valore.
Così concepita, essa diviene un processo dinamico il cui fine principale è quello di favorire la
promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la sua capacità di autovalutarsi e di
scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto-orientare i suoi comportamenti e le sue scelte
future.
Profitto e competenze
Nella valutazione del profitto sono implicate le conoscenze e le abilità relative alle diverse discipline,
misurate attraverso strumenti e prove tradizionali, espresse con voti numerici e condotta con scansione
quadrimestrale.
Per acquisire significato, il voto di profitto ha bisogno, però, di essere completato da aspetti inerenti le
competenze trasversali.
La competenza è una dimensione che si sviluppa dinamicamente in tempi medio -lunghi e che si può
apprezzare mettendo gli alunni in situazione, di fronte a compiti significativi poiché si “vede” solo in quanto
“sapere agito”. E’ quindi necessario che il compito preveda la soluzione di un problema, la messa a punto
di un prodotto in autonomia e responsabilità, utilizzando conoscenze, abilità, capacità personali, sociali e
metodologiche.
La valutazione della competenza si esprime mediante brevi descrizioni che evidenziano ciò che l’alunno sa e
sa fare, in che condizione e contesto e con che grado di autonomia e responsabilità, rispetto ad una
competenza e non ad una disciplina.
Le descrizioni della padronanza delle competenze sono differenziate in livelli, che rendono conto del
dispiegarsi della competenza da uno stadio embrionale fino a stadi molto elevati; di conseguenza non può
essere che positiva, in quanto testimonia ciò che l’alunno sa e sa fare.
124
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
GLI OGGETTI DELLA VALUTAZIONE
Si misurano e si valutano gli apprendimenti:
 Conoscenze
 Abilità
Si valuta il comportamento
Si certificano le competenze:
 Disciplinari
 Competenze - chiave
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Definire criteri ed ambiti chiari, in relazione a contesti e scopi ben determinati
Definire l’oggetto in esame
Fare una preventiva scelta dei motivi, degli scopi e delle funzioni per cui si valuta
Definire i parametri, le modalità e gli strumenti con cui si vuole effettuare la valutazione
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La valutazione di competenze ha lo scopo di rendere trasparente, attraverso la descrizione
narrativa, ciò che una persona SA e SA FARE rispetto agli aspetti costitutivi una determinata
competenza (competenza, abilità, capacità, autonomia, responsabilità)
Non parte dal risultato ottenuto (prestazione), ma dalle strade percorse per ottenerlo
Tiene conto della capacità dell’allievo di mobilitare le risorse personali al fine di ottenere il
risultato
Misura la capacità dell’allievo di trasferire la competenza, cioè applicarla a casi simili ma non
uguali
E’ necessario mettere gli alunni in condizione di svolgere un compito significativo che preveda
la soluzione di un problema, la messa a punto di un prodotto materiale o immateriale in
autonomia e responsabilità, utilizzando le conoscenze, le abilità, le capacità personali, sociali,
metodologiche in suo possesso o reperendone di nuove
La valutazione finale della competenza avviene attraverso una descrizione che rende conto di
cosa sa l’allievo cosa sa fare, con che grado di autonomia e responsabilità utilizza conoscenze e
abilità in quali contesti e condizioni
Le descrizioni sono collocate su livelli crescenti di padronanza che documentano conoscenze e
abilità, via via più complesse, autonomia e responsabilità che aumentano anche in rapporto a
contesti e condizioni più articolate.
PERCORSO OPERATIVO PER PROMUOVERE LO SVILUPPO
DI STRUTTURE DI INTERPRETAZIONE
Far lavorare l’allievo su casi reali
Chiedere di dare delle letture e di confrontarle con quelle dei pari
Offrire letture multiple
Promuovere l’ampliamento dei “modelli di pensiero”
Valutare positivamente l’”apertura” del discente.
125
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROMUOVERE LO SVILUPPO DI STRUTTURE DI AZIONE
Mettere l’allievo di fronte a “sfide”
Far conoscere ed analizzare diverse strategie di azione, in contesti e situazioni differenti
Non fornire “soluzioni preconfezionate”, ma far progettare all’allievo le proprie strategie,
adattandole a contesti e situazioni differenti
Valutare positivamente la messa in atto di strategie personali
PROMUOVERE LO SVILUPPO DI STRUTTURE DI AUTOREGOLAZIONE
Promuovere il confronto dei propri elaborati con insiemi di criteri di autovalutazione con gli
elaborati dei propri pari
Promuovere la riflessione sull’efficacia ed efficienza delle proprie “visioni del mondo” e
strategie, instillando il dubbio
Guidare l’allievo alla costante autovalutazione
Valutare positivamente la riflessione personale sulle proprie visioni e azioni
RICONOSCERE L’AGIRE COMPETENTE PER STRUTTURARE LA VALUTAZIONE DELLA
COMPETENZA
L’allievo dimostra la sua capacità di agire con competenza:
Mettendo in campo le sue risorse
(usa le sue conoscenze, capacità personali, ecc.)
Dimostrando la sua volontà di agire
(si mette in gioco)
Sperimentando la sua capacità di fare scelte giuste nel contesto in cui sta operando
(esprime autonomia nelle scelte e si assume la responsabilità delle stesse).
126
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.9.2 LA VALUTAZIONE: FUNZIONI, MODALITA’,
STRUMENTI
 Per avere consapevolezza dei valori di riferimento e delle scelte educative,
ossia per comprendere meglio il senso del proprio operare;
 Per cogliere le modalità peculiari della propria azione educativa, i suoi punti
forti e quelli deboli;
 Per controllare l’azione educativo – didattica;
 Per riprogettare l’insegnamento;
PERCHE?
 Per rendere consapevole la crescita personale;
 Per comunicare all’interno e all’esterno del sistema scolastico;
 Per certificare;
 Per documentare,
 Per incrementare la “qualità della scuola”.
Il processo di insegnamento/apprendimento ossia:
 L’apprendimento degli alunni
COSA?
 L’efficacia dell’insegnamento
 Il sistema nel suo complesso
 Mediante l’uso di vari strumenti, con lo scopo di raccogliere informazioni
COME?
valide, dati ed elementi da confrontare, leggere e interpretare secondo criteri
prestabiliti.
QUANDO?
 All’inizio - in itinere – alla fine dell’anno scolastico.
VALUTAZIONE DIAGNOSTICO – INIZIALE
Per verificare la presenza, l’assenza o il livello di possesso dei prerequisiti
(conoscenze che rappresentano la condizione necessaria, anche se non
sufficiente, affinché ciascuno possa immettersi con alte probabilità di
successo nell’itinerario di istruzione programmato) cognitivi, metacognitivi,
affettivi, relazionali, motivazionali in tutti gli alunni, in modo che dalla
“diagnosi” si individui tempestivamente la “terapia” più adatta a ciascuno
per garantirne il successo.
Attraverso diverse osservazioni e utilizzando strumenti:
 FORMALI: consentono di ricavare informazioni a carattere oggettivo come
test psicologici e di apprendimento, prove d’ingresso disciplinari e
trasversali, documenti di valutazione, documenti specifici (D.F., P.D.F. per
alunni diversamente abili; PSP).
 INFORMALI: consentono di arricchire le informazioni per delineare un
quadro significativo delle caratteristiche di ogni alunno, ovvero contatti con
gli insegnanti dei precedenti ordini di scuola (per le classi prime), colloqui
con i genitori, osservazioni sistematiche, descrizioni narrative.

A COSA
SERVE?
COME SI
EFFETTUA?

A COSA
SERVE?
VALUTAZIONE FORMATIVO- ORIENTATIVA
A raccogliere dati utili per il miglioramento, cioè a controllare, a livello
qualitativo e quantitativo, il modo in cui procede la programmazione
adottata e la funzionalità dell’organizzazione didattica, a rilevare le necessità
eventualmente insorte. Dall’interpretazione dei dati raccolti si dovrebbe far
corrispondere meglio l’offerta o la proposta didattica alle caratteristiche
individuali degli alunni.
127
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015

COME SI
EFFETTUA?
A COSA
SERVE?
COME SI
EFFETTUA?
A COSA
SERVE?
COME SI
EFFETTUA?
A far divenire gli alunni consapevoli del loro apprendimento, a evidenziare i
punti forti e deboli, ad acquisire autonomia critica, riflessiva e di giudizio, a
potenziare il senso di responsabilità e la volontà di miglioramento delle
prestazioni.
 Attraverso l’uso di vari strumenti: osservazioni sistematiche, scale di
valutazione, liste di descrittori, sociogrammi, prove strutturate, semistrutturate e non strutturate, colloqui clinici, interviste semi-strutturate,
mappe concettuali, protocolli di ricordo libero, questionari auto percettivi,
compiti di realtà, autobiografie.
VALUTAZIONE COMPLESSIVA (INTERMEDIA – FINALE)
 Ad effettuare un bilancio intermedio/finale della validità, dell’efficacia e
dell’efficienza delle opzioni didattico – culturali, compiute in base alla
programmazione;
 Ad accertare il livello delle prestazioni fornite da ogni alunno rispetto ai
traguardi formativi definiti dalle Indicazioni.
 A comunicare formalmente alle famiglie e agli alunni gli esiti del processo di
insegnamento - apprendimento, al fine di consentire l’attivazione di azioni
sinergiche tra scuola - famiglia - alunno.
 Ad effettuare un bilancio di fine anno con lo scopo di revisionare l’intero
impianto organizzativo della didattica;
 A comunicare alla famiglia e agli alunni le abilità e le competenze acquisite
più rappresentative, ed evidenziare le tappe raggiunte nel processo
formativo.
Mediante il documento di valutazione, dopo aver:
 Stabilito l’uso dei criteri;
 Esplicitato il significato attribuito ad ogni criterio;
 Adottato una scala di riferimento.
Mediante il profilo in uscita e la certificazione delle competenze.
VALUTAZIONE ORIENTATIVO – PREDITTIVA (o PROGNOSTICA)
 Ad indicare gli ambiti dei saperi verso i quali emergono particolari interessi
e spiccate attitudini dell’alunno;
 A far acquisire all’alunno la consapevolezza delle trasformazioni avvenute a
livello di conoscenze, competenze, emozioni e comportamenti per effetto
delle esperienze fatte.
 Mediante l’uso di strategie metacognitive, test, questionari di autoorientamento, attività di orientamento.
128
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.10 LE VERIFICHE: MODALITA’ E CRITERI
Nel processo di insegnamento - apprendimento, le verifiche, strumento privilegiato per la continua
regolazione della progettazione, costituiscono un elemento di controllo significativo che permette
di comprendere se gli obiettivi prefissati per ogni alunno sono stati più o meno raggiunti e, qualora
non lo fossero, di riproporli o stabilirne di nuovi, mettendo in atto strategie adeguate per colmare
le lacune presenti nella preparazione o per modificare atteggiamenti legati alla personalità
dell’alunno.
Le verifiche intermedie e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle
Indicazioni nazionali e declinati nel curricolo.
L’esito di tutte le verifiche sarà comunicato agli alunni e ai genitori (mediante il diario/agenda
personale) per garantire la massima trasparenza della valutazione finale e rendere consapevole
l’alunno dell’adeguatezza della propria prestazione rispetto ai livelli attesi.
Le prove di verifica disciplinari saranno scelte in riferimento a ciò che si vuole verificare tenendo
conto delle caratteristiche peculiari delle stesse.
A fine quadrimestre, i docenti formuleranno prove di verifica sommative condivise in rapporto ai
descrittori di verifica individuati in sede di programmazione per classi parallele.
Le prove scritte saranno corrette secondo criteri illustrati precedentemente agli alunni e saranno
ripresentate alla classe, corrette e valutate, entro dieci giorni dal loro svolgimento. L’esito delle
prove deve essere comunicato alle famiglie.
Le prove d’ingresso saranno valutate come tali e non costituiranno prove di verifica ai fini della
valutazione quadrimestrale; saranno conservate agli atti per un periodo di due anni scolastici.
Non potranno essere effettuate più prove di verifica scritte per discipline diverse in una stessa
giornata.
Al termine delle verifiche orali (interrogazione o colloquio) il docente motiverà il voto/giudizio
attribuito nella sezione del registro personale delle osservazioni sistematiche commentando
sinteticamente quanto esposto dall’alunno, dandogli indicazioni precise sulla modalità di recupero
delle eventuali lacune emerse.
Nella Scuola Secondaria, al fine di avere sufficienti elementi di giudizio per valutare al termine di
ogni quadrimestre, si effettueranno, almeno due prove orali per disciplina e almeno tre prove
scritte di italiano, di matematica, di inglese e di francese. (La terza prova coinciderà con quella
sommativa, concordata per classi parallele).
Per la Scuola Secondaria, inoltre, le prove scritte, visionate dagli alunni, saranno consegnate a fine
quadrimestre, avvolte dall’apposita fascetta recante l’a.s. , la materia, la data di effettuazione, la
data di consegna e la firma, al Responsabile dell’ordine di Scuola, che le custodirà fino alla fine
dell’anno scolastico, per poi consegnarle all’A.A. dell’area alunni, per la conservazione triennale in
archivio.
129
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.11 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA INFANZIA
L’attività di valutazione nella Scuola Infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo; essa
accompagna, descrive e documenta i processi di crescita ed è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo
sviluppo di tutte le potenzialità.
Strumento fondamentale è l’osservazione sistematica o occasionale del bambino con varie modalità, per
costruire percorsi didattici mirati e per ricalibrarli quando se ne presenti la necessità.
Occorre considerare il processo di apprendimento come un fatto dinamico e progressivo per cui si
attueranno momenti di verifica iniziali, in itinere e finali con schede di valutazione quadrimestrali.
All’inizio dell’anno scolastico, i docenti predispongono un’intervista ai genitori per la conoscenza delle
abitudini, dei comportamenti e degli interessi del bambino. Alla fine dell’esperienza educativa, in vista del
passaggio alla Scuola Primaria, sarà predisposto un profilo individuale per descrivere il bambino e i livelli di
maturazione raggiunti.
STRATEGIE VALUTATIVE ADOTTATE
Tipo di valutazione
Verifica/valutazione
iniziale
Verifica/valutazione
intermedia
Valutazione
formativa finale
Accerta
Situazione iniziale
degli alunni
Conoscenze ed
abilità acquisite
attraverso i
percorsi formativi
svolti
Raggiungimento
delle competenze
trasversali
Attraverso
-Osservazioni
-Prove
d’ingresso
-Osservazioni
-Prove di vario
tipo
Tempi
Quadrimestrale
Scheda di valutazione
per campi di esperienza
per fasce di età
-Osservazioni e
verifiche
Fine scuola
dell’infanzia
Profilo finale
Inizio anno
scolastico
Strumenti
Scheda di
verifica/valutazione
C.12 LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Al fine di conferire omogeneità ai processi di valutazione in tutte le aree/discipline e assegnare il voto finale
si stabilisce quanto segue:
•
•
•
La rilevazione degli apprendimenti rispetto alle conoscenze e alle abilità sarà effettuata tramite
strumenti consolidati: prove strutturate, non strutturate, semistrutturate; le prove saranno
valutate sulla base di griglie predisposte e concordate tra i docenti della stessa disciplina/area.
La rilevazione delle competenze trasversali/sovradisciplinari e delle competenze specifiche
disciplinari avverrà tramite prove e compiti riferiti a situazioni reali, aperte e problematiche (prove
autentiche, compiti di realtà, progetti e autobiografie) che saranno valutate sulla base di rubriche
valutative.
Il voto finale di profitto sarà ulteriormente spiegato con una descrizione che illustri i criteri e le
dimensioni sottostanti al giudizio sintetico, come riportato nelle griglie di corrispondenza tra
voto/giudizio/livello di profitto.
130
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
GRIGLIE DI CORRISPONDENZA TRA VOTO E GIUDIZIO DI PROFITTO
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIMA E SECONDA
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Completa padronanza dei contenuti e delle abilità; capacità di comprensione
e di analisi precisa e approfondita; applicazione sicura e autonoma delle
conoscenze in situazioni anche nuove; esposizione chiara, ricca e ben
articolata; capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale
creativa ed originale; sicura padronanza degli strumenti
Solida padronanza dei contenuti e delle abilità; capacità di comprensione e di
analisi precisa e sicura; applicazione corretta e autonoma delle conoscenze;
esposizione chiara, precisa e ben articolata; capacità di sintesi appropriata
con spunti creativi e originali; padronanza autonoma nell’uso degli strumenti
Idonea padronanza dei contenuti e delle attività; buona capacità di
comprensione e di analisi; applicazione sicura delle conoscenze in situazioni
via via più complesse; esposizione chiara e precisa; capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali apprezzabili
Adeguata padronanza dei contenuti e delle abilità; soddisfacente capacità di
comprensione e di analisi; applicazione sostanzialmente sicura delle
conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza
precisa; sintesi parziale con alcuni spunti critici
Essenziale padronanza dei contenuti e delle abilità; capacità di comprensione
e di analisi elementare; applicazione essenziale delle conoscenze in situazioni
semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur
guidata
Modesta padronanza dei contenuti e delle abilità; limitata capacità di
comprensione e di analisi; applicazione parziale delle conoscenze anche in
situazioni semplici e note; esposizione essenziale e non sempre lineare
LIVELLO DI
PROFITTO
VOTO
ECCELLENTE
10
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
SUFFICIENTE
6
MEDIOCRE
5
CLASSI TERZA - QUARTA - QUINTA
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite; abilità complete, corrette e
sicure; capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente; applicazione
efficace e autonoma delle conoscenze in situazioni anche nuove; esposizione
rigorosa, ricca e ben articolata; capacità di sintesi appropriata e di
rielaborazione personale creativa e originale; autonoma organizzazione delle
conoscenze acquisite
Conoscenze complete e approfondite; abilità corrette e sicure; capacità di
comprensione e di analisi precisa e puntuale; applicazione efficace e autonoma
delle conoscenze; esposizione chiara e ben articolata; capacità di sintesi
appropriata con spunti creativi e originali
LIVELLO DI
PROFITTO
VOTO
ECCELLENTE
10
OTTIMO
9
131
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Conoscenze complete; abilità corrette; capacità di comprensione precisa e
sicura; applicazione adeguata delle conoscenze in situazioni sempre più
complesse; esposizione chiara, precisa e articolata; capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline; abilità solide;
capacità di comprensione/analisi discreta; applicazione sostanzialmente sicura
delle conoscenze in situazioni semplici e note; esposizione chiara e abbastanza
precisa; sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari; abilità essenziali; capacità di
analisi/comprensione elementare; applicazione accettabile delle conoscenze in
situazioni semplici e note; esposizione in forma sostanzialmente ordinata
seppur guidata
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un
graduale recupero; abilità non ancora strutturate personalmente ma in
graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza; capacità di
comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente; applicazione delle
conoscenze incerta; esposizione ripetitiva e imprecisa connotata da povertà
lessicale
DISTINTO
8
BUONO
7
SUFFICIENTE
6
MEDIOCRE
5
SCUOLA SECONDARIA
CLASSI PRIMA – SECONDA - TERZA
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacità di
comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento
sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e
ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di
sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi,
capacità di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.
Conoscenze ampie, complete e approfondite, spiccata capacità di comprensione e di analisi, efficace
applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e
nella soluzione di un problema con risultati pienamente soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e
ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di
sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacità di operare
collegamenti tra discipline.
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e
di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella
soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia
corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze
acquisite con apporti critici talvolta originali.
Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi, discreta
applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un
problema con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di
terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, parziale
autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma
pertinente capacità di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di
concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un problema,
esposizione semplificata ma sostanzialmente corretta, lessico povero ma appropriato, imprecisione
nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite in
autonomia.
VOTO
10
9
8
7
6
132
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi, modesta applicazione di
concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un
problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di
conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, poca autonomia di rielaborazione delle
conoscenze acquisite.
Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e di analisi, difficoltosa
applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, povertà lessicale con utilizzo
di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline.
5
4
Nella Scuola Secondaria di I grado, a metà di ciascun quadrimestre, sarà consegnato ai genitori il “Pagellino”
e, al termine di ciascun quadrimestre sarà condiviso il documento di valutazione ove sarà trascritto il voto
in decimi per ciascuna disciplina e per il comportamento.
Nella Scuola Primaria, contestualmente si terrà un colloquio con i genitori per esplicitare i risultati del
processo di insegnamento/apprendimento e gli eventuali interventi di recupero/consolidamento messi in
atto; a fine di ciascun quadrimestre la valutazione degli apprendimenti sarà effettuata nel documento di
valutazione mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, mentre la valutazione
dell’insegnamento della Religione cattolica e del comportamento sarà espressa con giudizio sintetico. In
ambedue gli ordini di scuole, il livello globale di maturazione dell’alunno sarà illustrato con giudizio
analitico.
C.13 ORARIO ANNUALE PERSONALIZZATO
Il monte ore annuale delle lezioni (orario complessivo di tutte le discipline) è di 990 ore
(DPR n °89 del 20 marzo 2009). Ne consegue che le ore di presenza da assicurare per la validità dell’anno scolastico è
di almeno 741 ore (tre quarti dell’orario annuale personalizzato).
L’ articolo 14 del comma 7 del Regolamento prevede che l’Istituzione scolastica possa stabilire, per casi eccezionali,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Le deroghe sono previste per assenza documentate e
continuative a condizione che tali assenze non pregiudichino a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di
precedere alla valutazione dell’alunno.
Deroghe previste:
- Gravi motivi di salute adeguatamente documentati.
- Terapie e/o cure programmate.
- Partecipazione alle attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI.
- Adesioni a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno
di riposo.
- Ritorno nel paese d’origine per gravissimi motivi personali e/o per motivi religiosi
- Il 20 % in più dell’orario stabilito
“Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta
l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.
133
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.14 CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI
COMPORTAMENTO
E’ nei compiti istituzionali della scuola mettere in atto procedure che aiutino l’alunno a diventare un
cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile di una comunità.
Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e i modi di fare
dell’alunno durante la vita scolastica e di suggerirgli riflessioni e ripensamenti per eliminare eventuali
condotte negative.
Di seguito, si riportano le griglie di valutazione sommative del comportamento comprendente gli indicatori
di valutazione, con i relativi livelli e l’attribuzione del voto/giudizio.
SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
LIVELLO DI
VOTO
COMPORTAMENTO
Interesse costante curioso, partecipazione assidua delle lezioni, costante e
responsabile adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed
educato, ottima-eccellente socializzazione, ruolo positivo e di collaborazione
costruttiva nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente,
consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole.
OTTIMO
9/10
Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, adeguato
svolgimento dei compiti assegnati, comportamento quasi sempre corretto ed
educato, buona socializzazione e costante partecipazione al funzionamento del
gruppo di classe, soddisfacente rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, discreta
accettazione della diversità, essenziale osservanza delle norme relative alla vita
scolastica.
DISTINTO
8
Episodi di inosservanza delle regole relative alla vita scolastica (frequenti uscite
dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, episodi di negligenza e di
mancanza verso i doveri scolastici), essenziale attenzione e partecipazione alle
attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, comportamento non sempre
corretto con i compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e
funzione poco collaborativa all’interno della classe.
BUONO
7
Episodi frequenti di inosservanza delle regole scolastiche, assenze ingiustificate;
disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle
lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso i compagni e
il personale scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel
gruppo classe.
SUFFICIENTE
6
Episodi persistenti di inosservanza delle regole scolastiche che indicano la volontà
di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa
partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento
scorretto verso i compagni e il personale scolastico, bassissima socializzazione e
funzione negativa nel gruppo classe.
NON SUFFICIENTE
<6
134
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SCUOLA SECONDARIA
INDICATORE
RISPETTO DI SE’,
DEGLI ALTRI,
DELLE REGOLE,
DELL’AMBIENTE
E DELLE
ATTREZZATURE
DESCRITTORI DI LIVELLO
Comportamento corretto e responsabile; pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente; scrupoloso e consapevole osservanza delle regole di classe, del
regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza.
Comportamento corretto ed educato; pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente; rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle
norme di sicurezza.
Comportamento per lo più corretto ed educato; discreto rispetto di sé, degli
altri e dell’ambiente; osservanza essenziale delle norme relative alla vita
scolastica.
Episodi di inosservanza del regolamento interno (frequenti uscite dall’aula, nei
corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza
abituale, ecc ); frequente disturbo delle lezioni; comportamento non sempre
corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico.
Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno e delle norme
basilari di convivenza democratica; assiduo disturbo delle lezioni;
comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico.
Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno e delle norme di
convivenza democratica con rifiuto sistematico a modificare gli atteggiamenti
negativi; atti di bullismo; comportamento scorretto verso compagni e personale
scolastico.
VOTO
10
9
8
7
6
<6
SISTEMA DI VALUTAZIONE NAZIONALE:
Prove INVALSI
(Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)
Il nostro Istituto si serve del Sistema di Valutazione Nazionale (SNV) per monitorare l’efficacia del
percorso formativo, per riflettere sui processi di insegnamento-apprendimento e per rimodulare nuovi e
più proficui percorsi.
I test INVALSI consistono in una prova di Italiano, una di Matematica e di un questionario studente; sono
sostenuti dagli alunni delle classi II e V della scuola primaria, delle classi III della scuola secondaria di primo
grado.
135
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C 14.1 RISULTATI PROVE INVALSI ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Il nostro Istituto ha totalizzato punteggi medi al di sopra di quelli nazionali.
- CLASSI SECONDE SCUOLA PRIMARIA
Punteggio percentuale
80 66,3
60
40
RISPETTO DI SE’,
20
DEGLI ALTRI,
0
DESCRITTORI DI 75
LIVELLO
71,6
ITALIANO
VOTO
57,2
55,1 corretto
54,6 e responsabile; pieno rispetto di sé, degli altri e
Comportamento
70
65
dell’ambiente; scrupoloso e consapevole osservanza
delle regole
di classe, del
65
61
60,9
regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza.
60
Comportamento corretto ed educato; pieno rispetto
di sé, degli altri e
55
Punteggio percentuale
INDICATORE
SCUOLA SECONDARIA
MATEMATICA
10
Punteggio percentuale
DELLE REGOLE, dell’ambiente; rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle
I.C.
Abruzzo Sud
Italia
I.C.
Abruzzo Sud
Italia
DELL’AMBIENTE norme di sicurezza.
Casoli
Casoli
E DELLE
Comportamento per lo più corretto ed educato; discreto rispetto di sé, degli
ATTREZZATURE altri e dell’ambiente; osservanza essenziale delle norme relative alla vita
scolastica.
PROVA PRELIMINARE DI LETTURA
Episodi di inosservanza del regolamento interno (frequenti uscite dall’aula, nei
corridoi e fuori dal150
proprio banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza
96,7
abituale, ecc); frequente
disturbo
delle lezioni;
comportamento
non sempre
79,4
78,2
76,6
100
corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico.
Episodi frequenti di50
inosservanza del regolamento interno e delle norme
basilari di convivenza0 democratica; assiduo disturbo delle lezioni;
comportamento poco corretto
compagni
scolastico.
I.C. verso
Abruzzo
Sud e personale
Italia
Episodi persistenti di inosservanza
del
regolamento
interno
e
delle norme di
Casoli
convivenza democratica con rifiuto sistematico a modificare gli atteggiamenti
negativi; atti di bullismo; comportamento scorretto verso compagni e personale
- CLASSI QUINTE
SCUOLA PRIMARIA
scolastico.
9
8
7
6
<6
ITALIANO
MATEMATICA
67,3
SCUOLA
PRIMARIA
CLASSI TERZE
SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Da definire
 19 giugno 2014 - CLASSE III
MATEMATICA
ITALIANO
Prove di Italiano,
Matematica e questionario
59,1
58,8
studente.
60
57,3
58
56
54
52
50
53,6
I.C. Casoli Abruzzo
Sud
Italia
Punteggio percentuale
Punteggio percentuale
-
Punteggio percentuale
Punteggio percentuale
SISTEMA DI VALUTAZIONE66
NAZIONALE:
64,7
68
Prove INVALSI 64
66
61,5
61
62,9
per
la
valutazione
del
sistema educativo
di istruzione e di formazione)
64(Istituto nazionale
62
62,2
61,6
59,5
Il nostro
Istituto
si
serve
del
Sistema
di
Valutazione
Nazionale
(SNV)
per
monitorare
l’efficacia
del percorso
62
60
formativo,
60 per riflettere sui processi di insegnamento-apprendimento
58e per rimodulare nuovi e più proficui percorsi.
I test
58INVALSI consistono in una prova di Italiano, una di Matematica
56 e di un questionario studente; sono sostenuti
dagli alunni delle classi II e V della scuola primaria, delle classi Ie III della scuola secondaria di primo grado.
I.C. Casoli Abruzzo
Sud
Italia
I.C. Casoli Abruzzo
Sud
Italia
Nel corrente anno scolastico la calendarizzazione prevista al momentoper le prove INVALSI è la seguente:
70 66,6
65
61,4
61,2
57,3
60
55
50
I.C. Casoli Abruzzo
Sud
Italia
136
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. DE PETRA” CASOLI (CH)
DIRIGENTE SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
C.15 CRITERI DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
O ALL’ESAME DI STATO
In caso di situazione “critica” nell’apprendimento e/o nel comportamento sarà convocata
immediatamente la famiglia dal docente coordinatore di classe o dal docente di una qualsiasi
disciplina tramite il diario personale. I docenti si rendono disponibili nell’orario di ricevimento o su
appuntamento per colloqui individuali.
Può verificarsi il caso che, dopo gli interventi dei docenti e della famiglia e dopo le
opportunità offerte all’alunno, una situazione che non ha dato esiti positivi non venga modificata.
In tali casi il Consiglio di Classe/Interclasse può decidere (comunicandolo per tempo alla famiglia)
la non ammissione alla classe successiva o all’esame. Questa decisione non vuole mai essere
punitiva ma formativa.
Infatti nel giudizio finale, sarà valutato non sufficiente l’alunno che, nonostante la fiducia
accordata dai docenti ed eventuali strategie di sostegno e recupero messe in atto, continua ad
evidenziare difficoltà nell’operatività e negli apprendimenti, e i livelli di conoscenze da lui
posseduti non gli permettono di seguire proficuamente e di raggiungere neppure il livello minimo
di competenze in tutte le discipline. Pertanto, il successo formativo di un alunno non è tanto
legato alle sue capacità intellettive ed operative, quanto alla capacità di gestire le proprie risorse.
Nella Scuola Primaria:
1. La non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione.
L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline una votazione di
insufficienza piena, unita ad una valutazione negativa del comportamento.
Nella Scuola Secondaria:
2. Sono ammessi alla classe successiva o all’Esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli
obiettivi didattici minimi e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal
Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
3. I Consigli di Classe, per l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva o all’esame
di Stato, tengono conto:
a) del progresso rispetto alla situazione di partenza;
b) del grado di conseguimento delle competenze inerenti il curricolo esplicito (profitto nelle
discipline);
c) del grado di conseguimento delle competenze chiave inerenti il curricolo trasversale.
d) del comportamento (rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento
interno d’Istituto);
e) dei risultati conseguiti nelle attività di recupero e/o di sostegno organizzate dalla scuola;
f) del curriculum scolastico (per l’ammissione all’esame di Stato);
g) della possibilità dell’alunno di completare il raggiungimento degli obiettivi formativi e di
contenuto propri delle discipline dell’anno in corso nell’anno scolastico successivo,
valutandone con
h) attenzione le capacità e le attitudini (il consiglio deve reputare l’alunno in grado di
affrontare gli insegnamenti della classe successiva).
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4. Dopo attenta valutazione dei parametri indicati e di ogni altro elemento a disposizione per
la valutazione complessiva dell’alunno, il Consiglio di classe assegna i voti, motivando quelli
che, da una proposta di valutazione inferiore a sei decimi sono portati a sei decimi, e
delibera l’ammissione o la non ammissione motivata alla classe successiva o all’esame di
Stato. In tal caso, il docente, nella cui disciplina l’alunno è insufficiente, può accettare la
delibera del Consiglio di classe o mettere a verbale il suo voto contrario.
5. La non ammissione è deliberata dal Consiglio di classe in presenza di materie con
valutazione definitiva di “non sufficiente” quando, a giudizio dello stesso Consiglio di
Classe, formulato all’unanimità o a maggioranza, dopo analisi attenta e scrupolosa della
personalità scolastica dell’alunno, il livello di profitto complessivo è tale da non consentirgli
di affrontare il percorso formativo previsto per la classe successiva.
6. La non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato è deliberata dal Consiglio di
classe, in modo automatico, in uno dei seguenti casi:
 Quando l’alunno ha superato il limite delle assenze previsto dalla legge, ferme
restando le deroghe stabilite dal Collegio dei Docenti.
 Quando l’alunno consegue una valutazione negativa, inferiore a sei decimi, sul
comportamento.
 Quando l’alunno, che ha il dovere di frequentare e di studiare tutte le discipline del
curricolo, malgrado le sollecitazioni dei docenti, si rifiuta sistematicamente di seguire e
di studiare, di sottoporsi costantemente alle verifiche.
 Quando l’alunno presenta più di due insufficienze gravi (voto 4/10), oppure più di due
insufficienze lievi (voto 5/10) e uno grave (voto 4/10), oppure più di quattro
insufficienze lievi (voto 5/10).
N.B.: L’ammissione di un alunno con insufficienze in sede di proposte di voto non deve
determinare, ipso facto, una condizione di indiscriminato livellamento dei giudizi degli altri alunni.
Nel caso di ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato con voto insufficiente portato a
sei decimi, deliberato a maggioranza, al fine di dare una corretta informazione all’alunno e alla
famiglia sul livello di apprendimento disciplinare del proprio figlio, nello spazio libero del
documento di valutazione, per la disciplina portata a sei decimi, sarà specificata la dicitura
“Obiettivi non raggiunti” (voto numerico inferiore a cinque) ovvero “Obiettivi parzialmente
raggiunti” (voto numerico cinque).
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C.16 CRITERI PER LA CONDUZIONE DELLO SCRUTINIO
FINALE
Nella Scuola Secondaria, al fine di assicurare uniformità alle decisioni di competenza dei Consigli di
Classe, si determinano i seguenti criteri per lo svolgimento degli scrutini finali:
1. Le proposte di voto nelle singole discipline sono formulate dai docenti tenuto conto del
raggiungimento o meno, da parte dell’alunno, degli obiettivi formativi e di contenuto
propri della disciplina, nonché dell’eventuale recupero delle carenze rilevate ad inizio di
anno scolastico e alla fine del primo quadrimestre, sempre che si tratti di progressi
sostanziali e documentati nelle prove di verifica.
2. Il voto negativo proposto(cioè inferiore a sei decimi) deve essere accompagnato da una
analisi o motivazione espressa chiaramente dal docente nella relazione finale disciplinare.
3. Il voto di comportamento è attribuito sulla base della proposta del docente coordinatore
del consiglio di classe e, successivamente, deliberato dal medesimo consiglio di classe.
4. Resta inteso che i voti di profitto e di condotta sono deliberati dal consiglio di classe
all’unanimità o a maggioranza e non costituiscono, pertanto, un atto unilaterale, personale
e discrezionale del singolo docente, cui spetta la sola proposta di voto, ma il risultato finale
di una verifica e di una sintesi collegiale fondata sulla valutazione complessiva del percorso
di apprendimento e di maturazione dell’allievo.
5. Sia nel caso di ammissione, con decisione assunta a maggioranza o all’unanimità alla classe
successiva o all’esame di Stato di alunno con voti inferiori a sei decimi nelle discipline, che
nel caso non ammissione di alunno, con decisione assunta a maggioranza o all’unanimità,
alla classe successiva o all’esame di Stato, l’atto deliberativo del consiglio di classe deve
essere debitamente motivato.
6. Nello scrutinio finale, per qualsiasi atto deliberativo del consiglio di classe, non sono
ammesse le astensioni.
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C.17 NORME GENERALI PER UN ORDINATO SVOLGIMENTO DELLE
OPERAZIONI DI SCRUTINIO - SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
DI I GRADO
Si stabiliscono le seguenti indicazioni operative:

Nei due giorni antecedenti lo scrutinio finale ogni docente à tenuto a compilare, con voti e
assenze per ogni alunno, il prospetto della proposta di valutazione e, per la S.S., a
consegnare al coordinatore di classe la relazione finale disciplinare unitamente al
programma effettivamente svolto, controfirmato da due alunni.
N.B. La relazione finale, come nella programmazione, deve essere trascritta, o allegata in forma
dattiloscritta, negli strumenti di registrazione didattica interni adottati dall’Istituto e sottoscritta dal
docente. Dopo lo scrutinio, le copie, raccolte dal docente coordinatore, unitamente alla relazione finale
coordinata del consiglio di classe o dell’equipe pedagogica firmata da tutti i docenti, sono consegnate al
D.S. o al suo collaboratore e da questi all’ufficio di segreteria per la conservazione agli atti;

Il giorno precedente lo scrutinio finale, il coordinatore e i docenti di team consegneranno
direttamente al DS o al suo delegato copia cartacea del prospetto generale della classe
compilato in ogni sua voce e sottoscritto dal docente coordinatore: proposte di voti e
assenze per discipline, proposta del voto di comportamento.
N.B. Anche la copia cartacea del prospetto generale della classe è conservata agli atti;

Per le classi terze di S.S. un’ulteriore copia della relazione finale coordinata del Consiglio di
classe e delle relazioni finali disciplinari con programma effettivamente svolto,viene
consegnata all’A.A. -Area Alunni- per gli atti degli esami di Stato.
N.B. La relazione finale coordinata deve specificare i nomi degli alunni, indicare i criteri didattici generali
seguiti (metodo, strategie, didattica individualizzata per gli interventi di compensazione,
modalità organizzative, difficoltà riscontrate, collaborazione tra discipline), i risultati conseguiti, le
strategie adottate per migliorare lo scarso rendimento scolastico, le attività svolte, gli strumenti di
verifica e i criteri valutativi, i rapporti con le famiglie. Deve, altresì, precisare i casi di scarso profitto e/o di
scarso comportamento e motivare i casi di non ammissione o di ammissione a maggioranza o
all’unanimità degli alunni con voti inferiori a 6 decimi. Infine, deve contenere la deliberazione dei criteri
essenziali del colloquio di esame, la proposta alla commissione d’esame di formulare eventuali tracce
diverse per ciascuna terza classe e la richiesta alla stessa commissione in ordine alla predisposizione di
eventuali prove differenziate per i candidati riconosciuti portatori di handicap o all’utilizzo di
strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni B.E.S.
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PARTE D - SCELTE DI SUPPORTO ALLA QUALITA’ DELL’OFFERTA
FORMATIVA
D.1 ATTIVITA’ DI FORMAZIONE
CORSO “PRIVACY” (trattamento dati personali e sensibili L. 196/03)
TEMPI
3 ore
INCONTRI
n. 1
SEDE
Istituto Comprensivo “Giulio De Petra”
PARTECIPANTI
Docenti di ogni ordine e grado e personale A.T.A.
CORSO IN RETE “FORMARSI PER … FORMARE”
TEMPI
Anno Scolastico 2014 / 2015
INCONTRI
n.5 incontri
SEDE
Istituto Comprensivo “Giulio De Petra”
PARTECIPANTI
D.S. e Collaboratori del D.S. - D.S.G.A. – Assistenti Amministrativi
CORSO DI FORMAZIONE“La sicurezza nella scuola”
TEMPI
12 ore
INCONTRI
Anno scolastico 2014-2015
SEDE
Istituto Comprensivo “Giulio De Petra”
PARTECIPANTI
Personale dell’Istituto di nuova nomina
CORSO DI FORMAZIONE “Amministrazione trasparente: obblighi, procedure,
compiti e responsabilità”
TEMPI
15 ore
INCONTRI
n.5
SEDE
Istituto comprensivo “G. De Petra”
PARTECIPANTI
DSGA, Ass. amministrativi, D.S. F.S. “Comunicazione”
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CORSO DI FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO
TEMPI
12 ore – 4 ore per l’aggiornamento
INCONTRI
Dicembre 2014
SEDE
Istituto comprensivo “G. De Petra “
PARTECIPANTI
Squadre Primo Soccorso
CORSO DI FORMAZIONE PER GLI ADDETTI ANTINCENDIO
TEMPI
8 ore - 5 ore aggiornamento
INCONTRI
Dicembre 201
SEDE
Istituto comprensivo “G.De Petra”
PARTECIPANTI
Squadre antincendio
CORSO DI FORMAZIONE “Curricolo,competenze e valutazione”
TEMPI
15 ore
INCONTRI
Ottobre – maggio 2014/2015
SEDE
I.C. Orsogna
PARTECIPANTI
Docenti del Progetto in rete “for.MATE”
CORSO DI FORMAZIONE “IO, TU ,NOI … CHE CLASSE”
TEMPI
6 ore
INCONTRI
Settembre/Giugno 2014/2015
SEDE
I.C. Orsogna
PARTECIPANTI
Docenti del Progetto in rete “inclusione”
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ANNO SCOLASTICO 2014/2015
CORSO DI FORMAZIONE “La bottega della fantasia”
(formazione ludico-espressiva)
TEMPI
x ore
INCONTRI
dicembre 2014/gennaio 2015
SEDE
I.C. Casoli
PARTECIPANTI
Docenti di S.P. Casoli – Altino -Palombaro e Docenti di S.S. interessati
CORSO DI FORMAZIONE “Conoscere ed operare con gli alunni BES”
TEMPI
INCONTRI
SEDE
PARTECIPANTI
9 ore (Docenti ) + 9 ore (genitori)
3 + 3 incontri
Istituto comprensivo “G. De Petra “
Docenti e genitori dell’Istituto Comprensivo
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D.2 AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
D.2.1 QUADRO DI RIFERIMENTO
La recente direttiva N. 11 del 18 settembre 2014 mette a regime i processi auto valutativi nella
scuola; per la prima volta l’autovalutazione d’Istituto non è un atto discrezionale affidato alla
buona volontà di poche persone, ma riguarda l’intero sistema scolastico. Con ciò si dà
applicazione al Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia d’istruzione e
formazione (D.P.R. n. 80 del 28 marzo 2013), il quale delinea un quadro di riferimento
organico entro il quale collocare il processo di valutazione delle scuole.
FASI:
 Autovalutazione delle istituzioni scolastiche ossia analisi e verifica del proprio servizio
sulla base di:
-
Dati resi disponibili dal sistema informativo del MIUR – FASCICOLO SCUOLA IN CHIARO
Rilevazioni sugli apprendimenti (per tutte le discipline e classi di Scuola Primaria e Scuola
Secondaria) e analisi dei dati prove INVALSI (classi seconde e quinte Scuola Primaria e classi
terze Scuola Secondaria di I grado per Italiano e Matematica)
- Analisi dati rilevati dalla scuola sulle azioni significative intraprese
 Valutazione esterna, attraverso:
- l’individuazione, da parte dell’Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di
indicatori di efficienza ed efficacia
- la ridefinizione dei piani di miglioramento da parte della scuola, in base agli esiti dell’analisi
effettuata dai nuclei (2015/2016);
 Implementazione delle azioni di miglioramento da parte della scuola, anche con il supporto
dell’Indire o attraverso la collaborazione con l’Università, Enti di ricerca, Associazioni professionali e
culturali (2015/2016)
 Primo rapporto di rendicontazione sociale, attraverso la pubblicazione e diffusione dei risultati
raggiunti nel portale “Scuola in chiaro” 2016/2017.
La sfida connessa al processo auto valutativo consiste nell’affrontare tale percorso in un CONTESTO
ORGANIZZATIVO, assumendolo non come processo individuale di singoli operatori o di piccoli gruppi di
“Docenti-Ricercatori”, bensì come PROCESSO SOCIALE che coinvolge potenzialmente l’insieme degli attori
della comunità scolastica.
Si tratta cioè di un processo di “Problem -Solving”, ORGANIZZATIVO, nel quale una intera comunità nel
rispetto dei ruoli e compiti, affronta un problema e individua le strategie per risolverlo; impara, cioè, ad
apprendere dall’esperienza.
COMPONENTI ESSENZIALI DEL PROCESSO AUTOVALUTATIVO
 Riconoscimento e progressiva messa a fuoco del problema da affrontare (problem posing);
 Esplorazione degli aspetti essenziali del problema da esaminare e delle relative questioni a cui si
intende trovare delle risposte (problem setting/focalizzazione);
 Raccolta di dati empirici ed informazioni utili a rispondere alle questioni poste (problem
inquiyring/descrizione);
 Interpretazione dei dati e delle informazioni raccolte in rapporto alle questioni poste (problem
Knowing/interpretazione);
 Individuazione di soluzioni e percorsi migliorativi (problem solving/decisione)
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FOCALIZZARE
Individuare
questioni/domande di
indagine
DECIDERE
Definire ipotesi di
soluzione
DESCRIVERE
Raccogliere dati e
informazioni
INTERPRETARE
Analizzare criticamente il
problema
ll nostro Istituto ha avviato e sviluppato negli anni un processo di autovalutazione finalizzato
alla definizione di azioni di miglioramento continuo, che coinvolge l’intera collegialità
scolastica in un contesto di ricerca improntato al dialogo costruttivo, scegliendo di condurre il
percorso di riflessione critica sulla qualità dell’ azione formativa offerta secondo il modello
C.I.P.P., prendendo in considerazione variabili di:
 Contesto, ossia le caratteristiche delle famiglie e del territorio sotto l’aspetto sociale,
culturale ed economico;
 Input, ossia le risorse umane, strumentali e finanziarie;
 Processo, ossia gli aspetti organizzativi, gestionali e didattici a livello d’Istituto e di
classe;
 Prodotto, ossia il livello di apprendimento, la qualità del servizio e il grado di
soddisfazione degli utenti e del personale interno.
Tale approccio offre, infatti, la possibilità di estendere l’attenzione dall’ analisi e valutazione
degli esiti in termini di apprendimento degli alunni, a quella del processo inerente i molteplici
fattori e le interazioni che concorrono a determinare la qualità del servizio offerto dalla
scuola.
La rilevazione annuale fornisce una serie di dati e informazioni da analizzare e su cui riflettere
per riprogettare con maggiore consapevolezza e per definire un piano di miglioramento.
L’individuazione dei punti di forza e delle criticità permette di stabilire se ciò che è stato
progettato e realizzato risulta essere adeguato ai bisogni formativi e consente di introdurre
correttivi e innovazioni.
I protagonisti delle azioni di monitoraggio e di valutazione sono:
 le funzioni strumentali, attraverso le relazioni finali al Collegio dei Docenti;
 i docenti, gli alunni, i genitori, il personale ATA, mediante questionari sulle scelte
organizzative, gestionali e didattiche;
 Il Dirigente Scolastico, il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto, in qualità di
elementi ai quali viene chiesto di valutare l’efficacia delle azioni formative proposte e di
prevedere azioni di miglioramento.
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D.2.2 PARAMETRI DI QUALITA’
CONDIVISIONE
UTILITA'
ACCURATEZZA
FATTIBILITA'
CORRETTEZZA
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D.2.2 LE FASI
AUTOANALISI
INIZIALE
MONITORAGGIO
IN ITINERE
AUTOVALUTAZIONE
FINALE
PIANO DI
MIGLIORAMENTO
Per descrivere la situazione esistente, prenderne coscienza, individuare gli
aspetti soddisfacenti da mantenere e consolidare, ma anche gli aspetti negativi
o poco soddisfacenti rispetto ai quali promuovere interventi migliorativi
mediante l’elaborazione di un progetto intenzionale;
Per seguire l’attuazione del progetto educativo, in modo da acquisire le
informazioni necessarie per decidere eventuali interventi di rimozione
degli ostacoli, di facilitazione o di adeguamento del profitto;
Per esprimere il giudizio sulla qualità dell’attuazione del progetto che
costituisce anche un’analisi della situazione di partenza per il
successivo anno scolastico; verrà elaborato un rapporto di
autovalutazione in base al quadro di riferimento fornito dall'INVALSI e
gli elementi significativi individuati dal nostro istituto.
Per formulare e avviare il processo di miglioramento
individuando aree e obiettivi di sviluppo realistici e verificabili
utili alla revisione e riprogettazione dell'Offerta Formativa.
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D.2.3 DIMENSIONI DA MONITORARE
CONTESTO
- Qualità dell'immagine esterna
- Integrazione servizi scolastici /
extrascolastici
INPUT
PROCESSI
PRODOTTO/
OUTPUT
Organizzazione dell'attività
educativa e didattica
Strutture e
attrezzature
-Disponibilità ed
adeguatezza dei locali e
delle attrezzature
-Efficienza e sicurezza
-Igiene e confort
-Risorse umane
-Rapporto alunniinsegnanti
- Docenti a tempo
determinato
- Continuità docenti
- I servizi generali e di
supporto
-Accoglienza e
identificazione del
personale
-Vigilanza degli alunni
-Servizi amministrativi
>Scuola e servizi del
territorio
- Iscrizione degli
alunni, accoglienza e
formazione delle
classi/sezioni
-Interventi per il successo
scolastico e formativo
-Azioni didattiche destinate
ad alunni che necessitano di
interventi mirati
- Valutazione degli
apprendimenti
Valutazione del servizio
-Livello complessivo
degli apprendimenti
- Livello di soddisfazione
- Valore aggiunto offerta
formativa
- Ripetenza
- Attività di
accompagnamento e
supporto
-Programmazione educativa
e didattica
- Le persone della scuola
-Patecipazione
-Coinvolgimento delle
famiglie
Informazione, tutela, control
lo
- Trasparenza
-Informazione
-Riservatezza
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D.2.4 SCOPI
Far svolgere i processi di auto-diagnosi e auto-prognosi a tutti i livelli
organizzativi e di responsabilità dell’Istituto
Rendere semplice la raccolta, la tabulazione e la lettura dei dati valutativi
Facilitare l’assunzione di decisioni autonome e decentrate per risolvere
problemi in tempi brevi
SCOPI
Consentire di gestire e valutare le attività che hanno luogo nella scuola e per
la scuola
Permettere la modifica dei comportamenti individuali e collettivi
Permettere la misurazione del livello di pertinenza, efficacia ed efficienza
delle attività svolte e migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli
apprendimenti, riducendo la dispersione e l'insuccesso scolastico e
rafforzando le competenze di base degli studenti.
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ALLEGATI:
-
Patto di Corresponsabilità
Regolamento d’Istituto
Regolamento di disciplina
Indirizzi Generali
Progetti d’Istituto
PAI
APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IN DATA 13 NOVEMBRE 2014
DELIBERA N° 33
ADOTTATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IN DATA 14 – 11 - 2014
DELIBERA N° 51
DOCUMENTO REDATTO DALLO STAFF DI DIREZIONE:

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
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DIR. SCOLASTICO: ANNA DI MARINO
COLLABORATRICE VICARIA: ERMINIA GIANGIORDANO
COLLABORATRICE DEL DIR. SCOLASTICO: BARBARA DI LAURO
REFERENTI DI ORDINE DI SCUOLA: GIANGIORDANO MIRANDA, DI MARINO ELVIRA,
D’ACHILLE CRISTINA
F.S. AUTOVALUTAZIONE E AUTOANALISI: IRENE VIZZARRI – LUISELLA IANIERI
F.S. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: ALIDA DI GIOVANNANGELO
ENRICA DELLA PELLE
F.S. COMUNICAZIONE: MARIA D’ULISSE – MARIA ANTONIETTA DI FLORIO
F.S. SOSTEGNO AGLI ALUNNI: RACHELE LANDOLFI – FIORELLA GAROFALO
CASOLI, 13/11/2014
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Piano dell`Offerta Formativa 2014/2015