N° Titolo Testata-Edizione Data 1 Una domenica abitando il Settecento Il Gazzettino Nazionale 09-12-2007 2 La lotta nelle officine Il Gazzettino Udine 09-12-2007 3 Saranno due le rivelazioni effettuate dell'anno Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 4 A gennaio il piano della Provincia Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 5 Quasi 700 studenti a rischio abbandono Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 6 Antonaz: Dalla Regione 300mila euro L'obbiettivo e' di impegnare questi giovani Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 7 Il Pd: Iris guadagnerebbe 23 milioni vendendo quote del settore gas Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 8 In Slovenia agenti invisibili lungo il confine Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 9 Versa non si arrende: vuole la segnaletica corretta Il Piccolo Gorizia 09-12-2007 10 Il Pd: Iris deve cedere il settore gas Il Piccolo Monfalcone 09-12-2007 11 Il museo e la zona archeologica di Ronchi Il Piccolo Monfalcone 09-12-2007 12 Percorso d'arte fra villa Coronini e palazzo Attems Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 13 Piu' decisioni ai cittadini Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 14 Libri per avvicinare i giovani allo sport Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 15 Cedere il gas per abbattere le tariffe Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 16 A casa Morassi ultimo palcoscenico per EurArt Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 17 Connubio fra arte e sapori Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 18 Pena di morte: conferenza dei Radicali Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 19 Basta tir sulle nostre strade Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 20 Centro storico con grandi attrattive Messaggero Veneto Gorizia 09-12-2007 21 'Abitare il 700', tour d'altri tempi a Gorizia Messaggero Veneto Nazionale 09-12-2007 9 DIC 2007 Il Gazzettino Nazionale Agenda e Taccuino pagina 16 provincia di gorizia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 9 DIC 2007 Il Gazzettino Udine Cultura e Spettacolo pagina 14 provincia di gorizia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla sinistra 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 20 LE TAPPE Saranno due le rilevazioni effettuate all’anno La rilevazione dei dati che sarà effettuata dalla Provincia nelle scuole superiori isontine dovrebbe avvenire almeno due volte all’anno: dopo il 15 marzo di ogni anno (data ultima per il ritiro dai corsi frequentati) ed entro il mese di ottobre (dopo l'inizio del nuovo anno scolastico, quando la frequenza degli allievi alle varie classi si è ormai «assestata». I particolari si leggono nel Piano preparato dalla Provincia. La rilevazione dei dati dovrebbe avvenire attraverso la compilazione di un questionario o modulo, predisposto a cura dei responsabili del presente piano da compilare a cura delle scuole. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 20 L’ente guidato da Gherghetta effettuerà un monitoraggio in tutti gli istituti isontini A gennaio il piano della Provincia Salomoni: «Tanti giovani in strada rischiano il disagio sociale» Dall’abbandono della scuola al lavoro. Il progetto che la Provincia sta mettendo a punto per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica non vuole semplicemente riportare sui banchi quei giovani, e sono tanti, che non vogliono proseguire gli studi. Ma si pone l’obiettivo di farli entrare direttamente nel mondo del lavoro, permettendogli di acquisire specifiche capacità professionali. Quella a cui ci si trova davanti, però, è una galassia confusa, dove i confini sono molto difficili da tracciare. «Il primo passo sarà proprio quello di individuare con precisione i ragazzi che sono interessati da questo problema – spiega l’assessore provinciale ai Servizi educativi, Maurizio Salomoni, il- lustrando le caratteristiche del progetto – visto che gli ultimi dati di cui siamo in possesso risalgono a qualche anno fa». E rispetto a qualche anno fa la situazione scolastica isontina è cambiata molto. La presenza dei figli degli immigrati e dei trasfertisti è aumentata esponenzialmente nelle aule della provincia. Due profili particolarmente interessati dal fenomeno della dispersione scolastica. «I problemi di ambientamento e le difficoltà linguistiche, rispettivamente per i figli dei trasfertisti e per gli immigrati, sono le due cause principali che portano all’abbandono della scuola una volta superata l’età dell’obbligo scolastico (16 anni, ndr) – prosegue Salomoni, facendo il punto della situazione. – Dovremo tro- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. vare le modalità più efficaci per mettere un freno a questa emorragia e dare nuove opportunità a questi ragazzi». Per farlo sarà strategico riuscire ad elaborare dei percorsi formativi specifici capaci di inserire i giovani che lasciano la scuola nel modo del lavoro. «Metteremo in comunicazione diretta l’Ufficio scolastico provinciale e i Centri per l’impiego di Gorizia e Monfalcone – evidenzia l’assessore ai Servizi educativi, indicando la seconda fase del piano d’azione che promuoverà la Provincia – all’insegna di una sinergia che aiuti i giovani che hanno abbandonato le aule, non solo a riprendere gli studi, ma anche a disporre di nuove capacità professionali». Un aspetto che interessa molto più di quanto si possa pensare quei sedicenni che decidono di non fare più ritorno a scuola. Con gennaio comincerà la mappatura del fenomeno attraverso la collaborazione degli istituti superiori, mentre nei mesi successivi verranno sviluppati i percorsi professionalizzanti mirati. L’ingresso nel mondo del lavoro, tuttavia, non è l’unica ragione che spinge la Provincia ad impegnarsi su questo fronte. «Avvertiamo la necessità di evitare che l’abbandono scolastico scateni ricadute sociali ancora più negative della mera disoccupazione», sottolinea Salomoni. Il rischio, infatti, è che dalla dispersione scolastica si crei un vero e proprio serbatoio di disagio sociale. Nicola Comelli Taglio medio Il Piccolo Gorizia Citta' 9 DIC 2007 pagina 20 Gorizia ai vertici nazionali della dispersione scolastica. Il fenomeno riguarda soprattutto gli istituti professionali e tecnici Quasi 700 studenti a rischio abbandono Sono in aumento coloro che lasciano la scuola prima di aver raggiunto il diploma di Francesco Fain Troppa dispersione scolastica. Ovvero troppi giovani goriziani che lasciano la scuola anzitempo, prima cioé che si concluda il normale ciclo. Stando una recente indagine dell’Istituto di ricerche economiche e sociali (Ires), commissionata dalla Regione, sono 645 gli studenti del biennio delle scuole superiori isontine Su questi dati si innestano quelli della Provincia (piuttosto datati per la verità ma sono gli ultimi disponibili) contenuti nelle «Linee di analisi e proposte per la realizzazione del piano provinciale di intervento sul fenomeno dell’abbandono scolastico». Nel documento messo a disposizione dall’assessore provinciale all’Istruzione, Maurizio Salomoni - si legge che «la dispersione sembra avere un andamento piuttosto costante nel tempo e abbastanza omogeneo all’interno del territorio provinciale. Dall’esame dei dati raccolti emerge infatti che che il fenomeno, irrilevante all’interno della scuola dell’obbligo (elementare e media di primo grado), assume particolare rilevanza nella scuola superiore. In Italia, i giovani fra i 15 e i 19 anni senza licenza media sono il 4% circa. Fra quelli che si iscrivono ad una scuola superiore, il 26% non arriva alla maturità. Il tasso di abbandono durante la carriera universitaria è del 36% circa. Questo provoca un aumento vertiginoso e precoce dei giovani in cerca di prima occupazione, privi di una qualifica specifica (20% dei disoccupati). LE MOTIVAZIONI. Il disagio scolastico assume varie forme che, nell’ambito scolastico, possono essere le seguenti: difficoltà di apprendimento, basso rendimento rispetto alle reali capacità del soggetto, assenteismo, disaffezione, disimpegno progressivo, ab- a rischio di abbandono scolastico, vale a dire il 13,9 del totale. Soltanto Trieste fa peggio con una percentuale del 14,2% (1.029 casi). Numeri preoccupanti: il rischio è che aumentino sempre più i giovani senza un’occupazione. Ad essere maggiormente interessati dal fenomeno sono gli studenti degli Istituti professionali, seguiti da quelli che frequentano gli Istititi tecnici. bandono scolastico, problematiche comportamentali quali difficoltà di attenzione e concentrazione a scuola, irrequietezza, scarsa tolleranza ai richiami e sanzioni disciplinari, prepotenza e bullismo. Altre forme di disagio scolastico si manifestano attraverso realtà quali le varie forme di non frequenza scolastica: evasione, assenteismo, fino al condotte a rischio. «L’ab- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. bandono scolastico - si legge nella relazione della Provincia - è, dunque, presente nella scuola in forme differenti: ci sono cause più evidenti, manifeste, altre più sommerse. Nel primo gruppo rientrano tutte le manifestazioni che comportano una interruzione degli studi come risultato dell’impossibilità di proseguire a causa dei ripetuti fallimenti (bocciature), di un rifiuto nei confronti di una realtà scolastica che è fonte di esperienze negative e frustranti che portano anche, attraverso una scelta più o meno razionale e più o meno condivisa tra genitori e figli, all’abbandono del percorso scolastico intrapreso. Tale scelta si manifesta anche attraverso forme comportamentali, quali l’espressione del bisogno di ribellarsi nei confronti delle imposizioni esterne e quindi anche scolastiche». L’EMERGENZA. «A volte - sottolinea l’assessore provinciale Salomoni - si tratta di ragazzi che hanno ’girato’ più scuole, magari con indirizzo diverso, per cercare la strada più consona alle loro aspettative ma, non riuscendo a trovarla, hanno deciso di smettere, anche di fronte a ripetute bocciature. C’è anche chi è stato distratto da altre ambizioni più materiali, come quella di avere più soldi in tasca per potersi permettere cose alle quali, studiando, deve rinunciare per non pesare troppo sulla famiglia e, quindi, preferisce mettersi alla ricerca di un lavoro». Apertura 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. pagina 20 Apertura 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 20 IL PROGETTO Antonaz: «Dalla Regione 300mila euro» L’obiettivo è di impegnare questi giovani Un’iniezione da 300 mila euro per progetti finalizzati a combattere il fenomeno (preoccupante) della dispersione scolastica. È la contromisura presa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’assessore all’Istruzione Roberto Antonaz per contrastare l’abbandono scolastico. «Sono finanziamenti che mettiamo a disposizione delle scuole della regione. Li distribuiamo - spiega Antonaz - sulla base di un bando. Quello della dispersione scolastica è un problema reale». Parallelamente, l’amministrazione provinciale vuole combattere il pericolo dell’emarginazione sociale e culturale, del disagio giovanile, attraverso la valorizzazione del ruolo del «sistema» della formazione Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. professionale alternativo a quello scolastico, ma di pari dignità, al fine di offrire a coloro che non hanno trovato nel sistema educativo scolastico tradizionale una risposta alle proprie esigenze, un’adeguata opportunità di lavoro qualificato. Si ritiene, infatti, che l’istruzione e la formazione professionale sono essenziali per la trasmissione delle conoscenze-competenze e del conseguente recupero dell’autostima dei giovani. «Le risorse umane rappresentano la principale ricchezza della nostra società. Investire in questo ambito significa anche porre i presupposti per il recupero di valori compromessi e di speranze deluse», spiega l’assessore Salomoni. fra. fa. Breve 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 21 ECONOMIA Il coordinatore del Pd Omar Greco e il presidente Enrico Gherghetta Il Pd: «Iris guadagnerebbe 23 milioni vendendo quote del settore gas» Operazione-restyling in casa Iris. Con l’appalto unico della raccolta e smaltimento rifiuti, ma anche con la vendita delle quote del settore gas. Le risorse così incamerate andrebbero dirottate sull’abbattimento del deficit aziendale, azzerando gli interessi passivi maturati ogni anno, nonchè su nuovi investimenti e su un processo di ottimizzazione aziendale. Obiettivo finale: stare sul mercato, abbassare le tariffe a carico dei cittadini e programmare con maggiore serenità il proprio futuro. Sono i punti nevralgici sui quali s’è aperto il confronto tra i sindaci e i consiglieri regionali dell’Isontino, aderenti al Partito democratico, allargato anche al presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, volto a fare il punto sulla situazione di Iris e «aggiornare una strategia politica - come rimarca - il coordinatore provinciale del Pd, Omar Greco - in grado di restituire all’azienda efficienza ed economicità, in virtù degli indirizzi che l’assemblea dei primi cittadini sarà a breve chiamata a dare al nuovo consiglio di amministrazione della multiservizi». Con la formula dell’appalto unico, al posti degli attuali 5 nel settore dei rifiuti, il Pd stima che Iris potrebbe risparmiare almeno oltre un milione di euro a livello provinciale. Quanto alla cessione delle quote-gas (in sostanza il «pacchetto clienti», ben diverso Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. dalla rete), si parla di un valore di mercato valutato in 23 milioni di euro. La «rivoluzione» di Iris, dunque, sarebbe orientata verso due direzioni. Da un lato, mantenere salda la gestione del settore «ambiente», garantendo condizioni di eccellenza del servizio e di redditività operando altresì il controllo diretto sul servizio. Una linea volta a migliorare l’offerta ottimizzando l’organizzazione e la gestione aziendale e abbattendo i costi. Dall’altro, piazzare sul mercato il settore «gas», più competitivo per le grandi aggregazioni, spuntando il prezzo migliore. Il tutto si tradurrebbe in una significativa diminuzione delle tariffe, che potrebbe già scaturire il prossimo anno. «Da qui - ha sottolineato Omar Greco - la necessità di «aprire un confronto immediato nell’assemblea di Iris, con lo scopo di dare al Cda un mandato pieno e forte rispetto a scelte che per il bene del nostro territorio non possono essere più rinviate. Siamo partiti dalla constatazione - ha spiegato Greco, all’indomani dell’incontro avvenuto giovedì - che il primo problema da risolvere è quello relativo alla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti, che ad oggi presenta notevoli margini di miglioramento. In questo senso, la scelta del nuovo management della multiservizi di procedere verso l’appalto unico nella raccolta è sicuramente coerente con questo obiettivo». Taglio alto 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 22 Le assicurazioni del dirigente centrale della Polizia di frontiera: continuerà la vigilanza In Slovenia agenti «invisibili» lungo il confine di Guido Barella Agenti «invisibili» per la vigilanza lungo il confine. Non ci saranno più i controlli ai valichi, ma la Polizia slovena non abbassa la guardia. Anzi. Lo ha assicurato il dirigente centrale della Polizia di frontiera slovena Darko Postrak, intervenuto venerdì pomeriggio a una tavola rotonda sul dopo-Schengen al Municipio di Nova Gorica. «Il valico di Casa Rossa/Rozna Dolina rappresenterà una delle otto stazioni della Polizia di frontiera disseminate su tutto il territorio nazionale - ha spiegato -. Vi saranno assegnati una trentina di uomini, che saranno ’invisibili’, ma avranno lì la loro base e continueranno a vigilare sui movimenti di confine». «Nova Gorica però, con la caduta del confine, perderà almeno un centinaio di agenti» ha aggiunto con un certo allarme il dirigente del locale commissariato Bruno Ipavec, ricordando il trasferimento di un forte contingente di uomini verso il confine con la Croazia, che diventa ora il confine esterno dell’Unione europea: «Questa situazione ci preoccupa» ha aggiunto Ipavec, nonostante le parole di rassicurazioni venute sia dal dirigente centrale Drago Postrak, sia dal sottosegretario di Stato agli Interni Zvonko Zinrajh, che ha tagliato corto: «Si tratta di timori eccessivi». Così come sono state bollate come «senza senso» le preoccupazioni espresse da alcuni dei presenti al dibattito che i controlli si trasferiscano dai valichi alle strade limitrofe con un forte aumento di posti di blocco: «Anzi ha precisato Postrak - ciò è proprio vietato». Le opportunità rappresentate dalla caduta dei confini sono invece state sottolineate dagli altri oratori intervenuti alla tavola rotonda, a iniziare dall’assessore regionale Roberto Antonaz e dall’assessore provinciale Marko Marincic, i quali hanno ricordato il carattere multiculturale dell’area transfrontaliera: «il Goriziano ha una storia di cultura ultramillenaria ma il confine esiste solo da sessant’anni» ha sottolineato infatti Marincic. Un tema, questo, che è stato ripreso anche dall’europarlamentare sloveno Borut Pahor, originario proprio di San Pietro: «L’apertura dei confini - ha detto - rappresenta una grande opportunità di sviluppo per Nova Gorica e Gorizia. Ma, attenzione: il futuro di queste terre non dipende soltanto dai singoli sindaci e dagli amministratori locali: la responsabilità di come le città ridisegneranno il loro futuro dipende infatti da tutti i cittadini. Ecco allora che è importante che, così come cadono i confini, cadano anche tutte le barriere psicologiche che si sono formate nel corso degli anni». Pahor ha quindi ricordato come poi tutte le iniziative che saranno messe in atto per favorire l’integrazione tra le due parti del confine avranno il favore dell’Unione europea, che naturalmente supporta tutti i progetti in questo senso. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 9 DIC 2007 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 26 Mozione presentata dal consigliere di minoranza Carreddu in merito alle denominazioni in friulano Versa non si arrende: vuole la segnaletica corretta ROMANS Il gruppo di minoranza Rinnovare Romans ha presentato in questi giorni una mozione che ha come oggetto l'adozione, sul territorio comunale di Romans, della cartellonistica stradale riportante i toponimi del capoluogo Romans, nonché della frazioni Versa e Fratta, in lingua friulana locale, facendo riferimento alla specifica legge regionale. La mozione, che porta la firma del consigliere Stefano Carreddu, residente a Versa, è chiaramente riferita al sempre discusso e mai risolto problema della cartellonistica strada- le in lingua friulana, che indica la località di Versa con «Vierse», un termine in cui i residenti della frazione romanese non si riconoscono, tanto che fin dall'inizio della vicenda chiedono che tale dizione venga modificata con la più storica «Viarsa». Nel suo lungo documento, in cui spiega le ragioni della mozione, Carreddu conclude ricordando che la Provincia di Gorizia assegna contributi per le attività in molti settori, tra i quali anche quello riguardante la raccolta e lo studio dei toponimi in lingua friulana e relative pubblicazioni scien- tifiche, anche al fine di evidenziare, attraverso apposite indicazioni, la toponomastica originaria. Nello specifico - rileva Carreddu - è proprio quest'ultimo settore quello che maggiormente ci interessa: le domande per i contributi devono pervenire alla Provincia entro il 31 gennaio di ogni anno riportando tra l’altro una relazione illustrante l'iniziativa che si vuole attuare nell'anno in corso e un preventivo dettagliato della spesa per l'iniziativa da svolgere. La minoranza, quindi conclude Carreddu - impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi per la predisposizione della domanda di contributi da inviare alla Provincia di Gorizia, inerente all'assegnazione di questi ultimi per l'adozione, da parte del Comune di Romans, di cartellonistica stradale riportante i toponimi di Romans, Versa e Fratta in lingua friulana locale (rispettivamente Romans, Viarsa e Frata), così come previsto dall'art. 19 della Legge Regionale 15/96. Il documento di Carreddu chiude chiedendo che la questione venga posta all' ordine del giorno della prossima seduta del prossimo consiglio comunale. Un cartello in cartone per correggere la segnaletica ufficiale Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio basso 9 DIC 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 La proposta emersa in un incontro di sindaci e consiglieri regionali del centrosinistra. L’operazione finalizzata ad abbattere le bollette dei rifiuti Il Pd: Iris deve cedere il settore gas Le quote da immettere sul mercato hanno un valore stimato di 23 milioni di euro Per rilanciare la multiutility ipotizzato anche l’appalto unico del servizio di raccolta dell’immondizia. L’operazione consentirebbe un risparmio di oltre un milione di euro Operazione-rilancio in casa Iris. Con l’appalto unico, ma anche con la vendita delle quote del settore gas. Le risorse così incamerate andrebbero dirottate sull’abbattimento del deficit, azzerando gli interessi passivi, nonchè su nuovi investimenti e su un processo di ottimizzazione aziendale. Obiettivo finale: stare sul mercato, abbassare le tariffe a carico dei cittadini e programmare con maggiore serenità il proprio futuro. Sono i «punti nevralgici» sui quali s’è aperto il confronto tra i sindaci e i consiglieri regionali dell’Isontino, aderenti al Partito democratico, allargato anche al p r e s i d e n t e Omar Greco della Provincia, Enrico Gherghetta, volto a fare il punto sulla situazione di Iris e aggiornare una strategia politica, come ha spiegato il coordinatore provinciale del Pd, Omar Greco, in grado di restituire all’azienda efficienza ed economicità. Ciò in vista degli indirizzi che l’Assemblea dei primi cittadini sarà a breve chiamata a dare al nuovo Consiglio di amministrazione della multiservizi. Le cifre sono notevoli, ai fini del risanamento dell’azienda, destinata, sostiene il Pd, a restare in campo a pieno titolo e competitività per quanto concerte il settore «ambiente», quindi, con il suo servizio di raccolta dei rifiuti. Ma, dall’altra, recuperando vigore economico con la possibile cessione del settore-gas, ritenuto non redditizio in un ambito ristretto come l’Isontino, e pertanto, non più definibile come «strategico». Si parla così di un possibile, forte recupero: con la formula dell’appalto unico, sostitutiva degli attuali 5 appalti, quindi con un solo utile di impresa, si stima che Iris potrebbe risparmiare almeno oltre un milione di euro a livello provinciale. Quanto alla cessione delle quote-gas (in sostanza il «pacchetto clienti», ben diverso dalla rete), il valore di mercato è calcolato in 23 milioni di euro. La «rivoluzione» di Iris, dunque, ha spiegato Greco, sarebbe orientata verso due direzioni. Da un lato, mantenere salda la gestione del settore «ambiente», garantendo condizioni di eccellenza del servizio e di redditività operando altresì il Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. controllo diretto sul servizio. Una linea volta a migliorare l’offerta ottimizzando l’organizzazione e la gestione aziendale e abbattendo i costi. Dall’altro, piazzare sul mercato il settore «gas», più competitivo per le grandi aggregazioni, spuntando il prezzo migliore. Il tutto si tradurrebbe in una significativa diminuzione delle tariffe, che potrebbe già scaturire il prossimo anno. Da qui, come ha sottolineato Omar Greco, la necessità di «aprire un confronto immediato nell’Assemblea di Iris, con lo scopo di dare al Cda un mandato pieno e forte rispetto a scelte che per il bene del nostro territorio non possono essere più rinviate». È questo, ha aggiunto il coordinatore provinciale del Pd, un «obiettivo comune del Partito Democratico e dei suoi sindaci». «Siamo partiti dalla constatazione - ha spiegato Greco, all’indomani dell’incontro avvenuto giovedì - che il primo problema da risolvere è quello relativo alla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti, che ad oggi presenta notevoli margini di miglioramento. In questo senso, la scelta del nuovo management della multiservizi di procedere verso l’appalto unico nella raccolta è sicuramente coerente con questo obiettivo». Non solo. «Si è convenuto ha spiegato Greco - sulla necessità di avviare una riflessione approfondita sul settore del gas, anche in virtù dell’alto valore economico assunto dallo stesso. Condizione dovuta principalmente a dinamiche internazionali, legate al mercato del gas, per le quali il numero complessivo degli utenti influisce notevolmente sul prezzo d’acquisto del gas, e quindi sulla tariffa dell’utente. In un ambito ristretto come il nostro, pertanto, il settore rischia di non generare redditività e quindi può essere definito non strategico». Diverso il discorso sul settore ambiente: «Qui - ha aggiunto Greco le economie di scala non sempre si sono dimostrate convenienti e non sempre l’allargamento del bacino di utenza ha significato migliore efficienza e diminuzione delle tariffe. Anche aziende piccole riescono a garantire condizioni di qualità e redditività mantenendo il controllo diretto sul servizio». Apertura 9 DIC 2007 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 21 Cassonetti dei rifiuti della raccolta porta a porta in una strada di Monfalcone (Foto Altran) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 9 DIC 2007 Il Piccolo Monfalcone Provincia pagina 23 INAUGURAZIONE Il museo e la zona archeologica di Ronchi occasione di studio e turismo di qualità RONCHI Doppia inaugurazione, in programma sabato a Ronchi, con l’apertura del museo archeologico di androna Palmada e della zona archeologica di via dei Raparoni. Il programma inizierà alle 11, con i saluti del presidente della Provincia Gherghetta e del sindaco Fontanot all’esterno dell’ottocentesco fienile di androna Palmada completamente ristrutturato dal Comune. Seguiranno gli interventi della dottoressa Franca Maselli Scotti della soprintendenza regionale ai beni culturali e archeologici e dell’architetto Fabiana Pieri che ha curato l’intero progetto. Ma l’occasione sarà propizia anche per presentare la tesi di laurea di Katharina Zanier su «Il ponte romano di Ronchi. Revisione del contesto» che si è recentemente aggiudicata il concorso indetto dall’associazione dedicata ad Adriano Cragnolin. Quindi, alle 12, ci si trasferirà nella zona archeologica di via dei Raparoni, finalnente visitabile a oltre vent’anni dal ritrovamento dei resti di una villa romana. I due interventi rientrano nel progetto «Luoghi di vita rurale, un percorso che attraversa i secoli», realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea. L’edificio di androna Palmada, diretta- Il museo archeologico di androna Palmada mente gestito dalla Biblioteca comunale, sarà il centro didattico e di studio per l’intero territorio comunale, sia per i turisti, sia per i cittadini ronchesi. «Da qui – spiega l’assessore alla Cultura Marina Cuzzi – partiranno le visite guidate alla villa romana dove sono stati ricollocati tre bellissimi pavimenti mosaicati. Dalla collaborazione del personale della soprintendenza co la municipalità ronchese può nascere ora un vero e proprio progetto archeologico Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. di ricerca, valorizzazione e gestione delle risorse archeologiche ed ambientali della nostra città». Gli oltre 100mila euro destinati alla villa hanno permesso la ricollocazione dei due pavimenti musivi, policromi, oggi conservati dalla soprintendenza ed anche il rifacimento della recinzione, la sistemazione dell’area e la posa in opera di pannelli e bacheche che ne permetteranno, si spera a breve, la fruizione a fini turistici. lu. pe. Box 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Percorso d’arte fra villa Coronini e palazzo Attems Biglietto ridotto per chi visita i due edifici Si ripropone oggi, come per tutte le domeniche di dicembre, il grande percorso espositivo allestito, nel segno del Settecento, grazie alla collaborazione fra la Provincia di Gorizia - Musei provinciali e la Fondazione Coronini Cronberg: in occasioneinfattidellamostra“Abitare il ’700”, visitabile fino al 24 febbraio2008,il pubblicopotrànon solo scoprire gli exhibit disposti a Palazzo Attems-Petzenstein, provenientidalla principalirealtà museali e collezioni private del Centro Europa, ma anche addentrarsi nellesplendidesaledipalazzoCoronini Cronberg, che oltre a figurare già tra i prestatori privati, possiede alcuni ambienti settecenteschi interamente arredati che ben testimoniano il gusto e lo stile dell’epoca, e che consentono di proseguire idealmente il percorso espositivo della mostra. Tragliambientipiùrappresenta- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. tivi, figurano la camera da letto del Settecento e il salottino veneziano, ma arredi settecenteschi possono essere ammirati anche in altre numerose sale del palazzo. La Fondazione Coronini si offre ai visitatori della mostra “Abitare il ’700” l’opportunitàdientrareconbigliettoridotto(2,50euro)ancheapalazzoCoronini, e promuove nella sua complessità la Gorizia “settecentesca”, garantendo l’apertura di palazzo Coronini tutte le domeniche di dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Informazioni:0481533485,www.coronini.it. ApalazzoAttems-Petzensteinla mostra “Abitare il ’700” è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9alle19.Info:0481547541,musei@ provincia.gorizia.it, www.provincia.gorizia.it. Per l’intera durata della mostra saranno proposte due visite guidate domenicali, alle 11 e alle 17. Taglio basso 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Il segretario Pipi plaude all’iniziativa del sindaco: ma i primi a suggerirla siamo stati noi «Più decisioni ai cittadini» I Radicali: siano i goriziani a scegliere il difensore civico I Radicali goriziani plaudono alla decisionedellagiuntacomunaleguidata da Ettore Romoli di coinvolgere i cittadini nella scelta del nuovo difensore civico, lasciando che siano i goriziani stessi a proporsi per offrire una rosa di candidature al consiglio comunale, cui spetterà il compitodioperarelasceltadefinitiva. Il segretario politico dell’associazione radicale “TrasparenzaèPartecipazione”,PietroPipi(nella foto), in vestediprimoproponenteefirmatario della petizione di modifica dello statuto volta ad introdurre l’elezione diretta del difensore civico, ringraziailsindaco, mapuntualizza:«Il metodo che Romoli rilancia – afferma – è lo stesso che noi radicali abbiamo con successo proposto al presidente Gherghetta per procedere alle nomine negli enti partecipati, vedi Fondazione Carigo, pertanto non saremo certo noi a criticarlo. Se si procedesse alle nomine pubblichegarantendoilmassimodipubbli- cità edi accesso, sefossero garantite griglie di valutazione orientate al merito, se si conoscessero compiti, obiettivi e responsabilità dei nominati allora si sarebbero già evitate ai contribuenti le recenti nomine come quelle di Sdag, Autovie, Scuola dimusica,Farmaciecomunali,Friulia». «Tuttavia – continua l’esponente Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. radicale – ricordiamo che nei mesi in cui noi Radicali eravamo sul marciapiede a raccogliere le firme e a informare che anche a Gorizia vi è undifensorecivicoregolarmenteremunerato dai cittadini, nessuno dei cosiddettipoliticilocalidiDestra,Sinistra,Centroharitenutodiapporre la propria firma, in modo particolare e grave lamentiamo il silenzio, se non l’ostracismo, di Obizzi e Zamparo che da candidati alle elezioni comunali ci onorarono della sottoscrizione del nostro manifesto-appello per la trasparenza, ma che da eletti cihanno solo umiliati con il silenzio, nonavendomaidatorispostaallenostre numerose sollecitazioni». «Noi ricordiamo al presidente del consiglio comunale – conclude Pipi–che,aterminedistatutovigente, la nostra petizione deve esser discussa in aula entro martedì. Questo noi pretendiamo, che il presidente rispetti le regole stesse del Comune, che si voti e che ogni consigliere si assuma la responsabilità di votare pro o contro». Taglio basso 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 CONI Nella foto, il presidente del Coni provinciale, Giorgio Brandolin I progetti promossi dal 2000 a oggi racchiusi in un cofanetto Libri per avvicinare i giovani allo sport I consigli per un’alimentazione corretta, le iniziativeperavvicinareipiùpiccoli allo sport, le attività motorie per gli alunni disabili. I progetti che il Coni ha promosso dal 2000 a oggi nelle scuole isontine con la collaborazione di varie realtà del territorio sono state racchiuse in un cofanetto, “Sport, educazione e servizio sociale” con cinque pubblicazioni curate da Elisabetta Pontello, direttore del Centro studi di sociologia dello sport. Gli opuscoli saranno distribuitialledirezionididattiche della provincia, e sarannoadisposizionediinsegnantiedituttigliinteressati nella sede del Coni stesso, in viale XXIV maggio. Grazieaicinqueopuscoli,èpossibile ripercorrere le attività portate avanti in sette anni dal Coni, con l’aiuto della Provincia, dell’ufficio educazione fisica dell’Usp (l’ex Provveditorato), del Centro studi di sociologia dello sport, dell’Azienda sanitaria e del Panathlon. Rivolto ai bambini dell’ultimo anno dell’asilo e delle prime due classi delle elementari è “A, b, c... Motricità”, diffusosi via via in tutto l’Isontino come attività preparatoria a “Giocosport”, riservato ai più grandi. “Sport e... è salute” è statoideatoinveceperinsegnare ai ragazzi i principi di una vita sana. Prosegue anche “Non aver paura di provare... insieme”, pensato Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. perfarpartecipareall’attività sportiva i ragazzi disabili, mentre risale a due anni fa la tavola rotonda a cui è dedicatalaquintapubblicazione, ovvero “La promozione della salute. Alimentazione e sport per uno stile di vita adeguato all’età”. «Attraverso la promozione dei progetti il Coni di Gorizia intende proporre un percorsoeducativoeformativocheconsentaladiffusione della cultura del movimento basata sul gioco e sul divertimento, componenti fondamentali del percorso formativodei nostri ragazzi. Le pubblicazioni non sono altrocheilriassuntoelapresentazione di questi progetti,creatiinsinergiacon altri enti», spiega nella premessailpresidentedelConiprovinciale,GiorgioBrandolin. Il cofanetto, che è stato realizzato grazie al contributo della Minerva, è già stato distribuito anche ai consiglieri provinciali del Coni. Proprio in occasione del recenteconsiglioprovinciale, Brandolin avrebbe voluto premiare Maurizio Dal Bello, l’atleta della Schulz di Medea che ha vinto l’oro nella maratona agli Special Olimpics di Pechino, riservati ai disabili. Essendo il maratonetaimpegnatoaRoma per ricevere un riconoscimentodalpresidenteNapolitano, ha consegnato il premio alla direttrice dell’istituto Villa Santa Maria della Pace di Medea, Claudia Panteni, e al presidente della Schulz, Finotto. Taglio basso 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 3 E’ la posizione assunta dal Partito democratico nel corso di un incontro con sindaci, consiglieri regionali e Provincia «Cedere il gas per abbattere le tariffe» Greco (Pd): in questo modo Iris potrebbe anche alleggerire in parte il debito Sì all’appalto unico per risolvere il problema della qualità del servizio di raccoltadei rifiutigestitodaIris,avviandocontestualmente una riflessione approfondita sulle prospettive del settore del gas che rischia di essere “non strategico” per l’azienda. Questa la posizione assunta dagli esponenti del Partito democratico nell’ambito dell’ultima riunione presieduta dal coordinatore provinciale, Omar Greco, che ha visto a confronto i sindaci dell’Isontino appartenenti al partito, i consiglieri regionalieilpresidentedellaProvincia, Enrico Gherghetta: in primo piano le prospettive attualiefuturedellasocietàmultiutility isontina, «allo scopo – spiegalostesso Greco– difareil punto della situazione di Iris e aggiornare una strategia politica in grado di restituire all’aziendaefficienzaedeconomicitàancheinfunzionedegliindirizzi che l’assemblea dei sindaci sarà chiamata a dare, tra breve, al consiglio di amministrazione». L’assemblea dei sindaci che ha rinnovato il cda della multiservizi Nel corso dell’incontro, Greco, i sindaci, i consiglieri regionalieilpresidentedellaProvincia sono partiti dalla constatazione che il primo problema da risolvere è quello relativo alla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti, che a oggi presenta notevoli margini di miglioramento:in questosenso, lascelta del nuovo management della multiservizi di procedere verso l’appalto unico nella raccolta viene considerata sicuramente coerente con questo obiettivo. Poisièconvenutosullanecessità di avviare una riflessione approfondita sul settore del gas, anche in virtù del suo alto valore economico assunto in ragio- ne delle dinamiche internazionali legate al mercato, per le qualiilnumerocomplessivodegli utenti influisce notevolmente sul prezzo d’acquisto del gas stesso, e quindi sulla tariffa pagata dall’utente, per cui in un ambito ristretto come il nostro, quelsettorerischiadinongenerare redditività e quindi puòes- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. sere definito non strategico per l’azienda. Diverso il discorso sul settore ambiente: «Qui le economie di scala – afferma Greco – non sempre si sono dimostrate convenienti e non sempre l’allargamento del bacino di utenza ha significato migliore efficienza e diminuzione delle tariffe. Ci sono molti esempi in tutto il paese che dimostrano come nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, anche aziende piccole riescono a garantire condizioni di eccellenza e redditività, mantenendo, allo stesso tempo, il controllo diretto sul servizio». Secondo gli esponenti del Pd, le risorse eventualmente incamerate dalla cessione del gas dovrebbero venire impiegate in parte per abbattere il debito della multiservizi, che permetterebbe di azzerare gli interessi passiviche ogni anno Iris è costretta a pagare, e in parte in investimenti e in un processo di “efficientamento” dell’azienda che le possa permettere di stare sul mercato e abbassare le tariffe. (p.t.) Taglio medio 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 GRAPHITI A casa Morassi ultimo palcoscenico per EurArt Domenica prossima, alle 17.30, Gorizia aprirà le porte a quella che sarà l’ultima edizione di EurArt. Questa ormai celebre rassegna artistica multimediale, presentata per la prima volta nel 1995 e tuttora organizzata dall’associazione culturale Graphiti e dal virtualGmuseumdiGorizia,conosceràquest’anno la sua 13ª edizione, ospitata da casa Morassi in borgo Castello, fino al 2 gennaio 2008. EurArt, anche in questa occasione, ospiterà 15 artisti, tra poeti, pittori e fotografi,quasituttiprovenientidall’Isontino a eccezione della pittrice toscana Bona Boraldi e del fotografo Cristian Bortolossi di Palmanova. Tra gli artisti anche Fabio Lescak e Loredana Princic per la fotografia; Cristina Bonnes, Ignazio Romeo e Michele Semari per la scultura; Gianluca Coren, Emanuela De Biasi, Alfred de Locatelli, Mauro Mauri,Giuliana Pais, Salvatore Puddu per la pittura; Roberto Marini Masini e Jurij Paljk per la poesia e, a enfatizzare il tutto, il coro Lorenzo Perosi di Fiumicello, diretto da maestro Italo Montiglio, per la musica. La mostra, il cui percorso espositivo è a cura di Sergio Culot, Maria Fina Ingaliso e Paul David Redfern, rimarrà aperta al pubblico ogni giorno, dal 16 dicembre al 2 gennaio dalle 16.30 alle 18.30,festiviesclusi.GraphitievirtualGmusem, grazie alla collaborazione con l’Associazione fotografica “ImmagiNativa” di Gorizia, il Consorzio di tutela dei vini Doc Collio di Cormòns e l’assessoratoallaculturadellaProvinciadiGorizia,realizzeranno, ancheinquestaoccasione, un evento di sicuro interesse non solo per la cittadinanza locale. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla sinistra 9 DIC 2007 Sièconfiguratocomeunriuscito connubio fra arte e sapori del territorio la prima delle due degustazioni organizzate dalla sezione provinciale dell’Onav a margine della mostra “Abitare il Settecento”. L’altra sera la prestigiosa cornicedipalazzoAttemshainfattiospitatounaquarantinadi persone che, guidate dall’enologoepresidenteregionaledell’Assoenologi, Rodolfo Rizzi, hanno potuto assaporare cinque dei dieci uvaggi del Collio goriziano premiati dalla “Guida dei vini del Friuli Venezia Giulia” del 2008. La serata, che Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Connubio fra arte e sapori Degustazione organizzata dall’Onav provinciale ha visto la partecipazione dell’assessoreprovincialeall’agricoltura, Mara Cernic e si è conclusa con la visita alla mostra condotta dalla sovrintendente dei Musei provinciali, Raffaella Sgubin, ha preso il via con i saluti di Michele Bertolani, direttore di Federdoc, che si è soffermatosui criteridi valutazione dei vini e sulle modalità dellaloroselezioneinvistadel- l’inserimento nella prestigiosa guida regionale. Sotto lo sguardo dei produttori, l’attesa degustazione si è quindi alternata all’individuazionedelleprincipalicaratteristiche dei singoli vini da parte di Rizzi che ha fatto apprezzare le differenze dei due Tocai presentati, quello di produzionecormoneseprovenientedall’aziendadiStefanoGallequel- lo creato sulle colline di San Floriano da Simon Komjanc. Si è quindi passati al pluripremiato Chardonnai 2006 Collio di Colle Duga, al Rosso Winter 2003 dell’azienda Casa Zuliani (“accompagnato” dal rinomato enologo Gianni Menotti) per finire con il Bianco Broy 2005 dell’azienda Collavini che deve il proprio gusto particolare alla permanenza dell’uva in una fruttaia nella fase del suo appassimento. L’incontro,chehavistol’ampia partecipazione di cultori del buon bicchiere estranei all’ambiente dell’enologia, verrà replicato il 31 gennaio: anche in quell’occasione la degustazione (che prevede una quota di partecipazione di 15 euro ed è aperta a un numero limitato di ospiti) sarà seguita da una visita guidata gratuita alla mostra ospitata a palazzo Attems. Le prenotazioni possono essere effettuate presso la sede Onav di Gorizia, telefonando al 338 - 5908287. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Pena di morte: conferenza dei Radicali Domani a Gorizia, alle 10.45, di fronte alla Provincia, si terrà un banchetto informativo sulla moratoriasulleesecuzionicapitali.In contemporanea, il segretario dell’Associazione radicalegoriziana“TrasparenzaèPartecipazione” terrà, nello stesso luogo, una conferenza stampa sullasituazione della discussionesullapetizioneper l’elezione diretta del difensore civico, ancheaseguitodellariunionedellaCommissionestatutoeregolamenti del Comune di Gorizia che si è tenuta il 6 dicembre. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciate nuoveiniziativedell’Associazione radicale di Gorizia anche di natura legale-amministrativa. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 SAGRADO «Basta tir sulle nostre strade» Sale la protesta anche a Savogna, Fogliano e Doberdò SAGRADO. La Provincia è intervenuta per ripristinare il tratto della provinciale 8 tra la frazione sagradina di Poggio e l’abitatodiPeteanocompletando la riasfaltatura dei tratti di stradadanneggiatidall’apertura di alcune crepe a causa di cedimenti della carreggiata. Il personale dell’amministrazioneisontinahaprovveduto a installare gli appositi segnali di pericolo per la strada sdrucciolevole che resteranno attivati fino al completamento della segnaletica orizzontale. Intanto, però, non si fermanoidisagipergliabitantididellefrazionisagradineperiltransito continuo di mezzi pesanti nei centri abitati. In particolare, in concomitanza con la cessazione della coltivazione della cava ex Tacchino di Redipuglia, che fa riferimento allo stesso gruppo societario pro- prietario anche della cava di Devetachi,moltissimiautoarticolati quotidianamente trasportano pietrisco dalla cava sul Vallone all’impianto di Redipuglia,doveilmaterialesubisceiltrattamentodimacinazione, vaglio e vendita. La proprietà ha ritenuto più conveniente estrarre il calcare e trasportarlo nella cava più a valle per le lavorazioni successive piuttosto che trasportare gli impianti nella cava di Devetachi. I residenti delle frazioni, dopo mesi di disagi, sono esasperati per essere costretti a sopportare rumore, traffico e polvere e la situazione sta diventando sempre più pericolosa soprattutto per i molti ciclisti e pedoni che percorrono queste strade inserite nel Carso e in un ambiente che poco si presta al traffico pesante. I Comuni di Sagrado, Savo- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. gna, Fogliano e Doberdò hanno incontrato la Provincia per discutere i problemi legati alla viabilità che interessano i rispettiviterritoriehannoproposto la redazione di un’ordinanzaprovincialedidivietoditransito dei mezzi pesanti nei rispettiviterritoricheperòhasuscitato il disappunto dell’associazione di categoria. Mentre il comando dei vigili urbanidiSagradohaprovveduto a elevare nei giorni scorsi alcune contravvenzioni perché sono state accertate violazioni delcodicedellastrada,gliautotrasportatorihannoconcentrato la loro attività nella giornata del sabato con vere e proprie carovane che, attraverso la dissestatastradadella Mandriata, passano attraverso l’abitato di Sagrado a quelli di San Martino e di Doberdò. Dario Visintin Taglio basso 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Gorizia Isontino pagina 8 MORETTON «Centro storico con grandi attrattive» Don Qualizza ricorda chi ha lavorato e la valorizzazione dell’Addolorata GRADISCA. «Per tempi e modidell’esecuzione deilavori e,soprattutto,perilrisultatoottenuto, non posso che esprimere,anomedellaRegione,lasoddisfazione per aver potuto contribuire a quello che, più che un semplice intervento pubblico, è un vero e proprio recuperostorico, cherispecchia fedelmente la precisa volontà, nostracomedelComunediGradisca, di restituire al territorio e alla popolazione un centro storico dalle enormi potenzialità attrattive. L’intervento in via Ciotti è indubbiamente un esempio di competenza ed efficienza». È un discorso appassionato quello rivolto alla gente di via Ciotti dal vice-presidente della Regione, Gianfranco Moretton, in qualità di assessore regionale ai lavori pubblici tra i primi sostenitori del maxi-progetto di riqualificazione del centro storico di Gradisca. «Recuperareuncentrostorico – ha detto – non è possibile semplicemente eseguendo dei lavori, serve programmazione e le scelte e l’indirizzo indicate dal Comune ci hanno subito coinvolto.ViaCiotti,infatti,èsolo il primo capitolo di un piano benpiùampio,destinatoarestituire a Gradisca il suo cuore pulsante e ai gradiscani quel luogo di riferimento sociale e di aggregazione di cui troppo spesso la nostra società perde traccia». «In quest’ottica – ha conclu- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. so Moretton –, la Regione ha voluto investire, con un finanziamentodioltre 2milioni dieuro, sul centro storico di Gradisca, chesicandidadidirittoadiventareunpolod’attrazioneturisticaecommercialedivalenzaextra-regionale, visto che la particolare collocazione geografica lo rende appetibile e fruibile anche per le genti d’oltreconfine». Presenti anche l’assessore regionale alla cultura, Roberto Antonaz, i consiglieri regionali Franco Brussa e Mirio Bolzan, l’assessoreprovincialealleattività economiche e produttive, MarinoVisintin,ediversisindaci isontini, tra cui anche quello delcapoluogo,Ettore Romoli,a prendere la parola è stato an- che il parroco, don Maurizio Qualizza. Prima della benedizione ha voluto ricordare «il lavoratore, di cui gli operai che sotto il sole esottolapioggiahannocostruito materialmente la nuova via Ciotti sono un esempio encomiabile», e fare un augurio: «Questo splendido scenario ha come sfondo la secolare chiesa dell’Addolorata, anch’essa da sempreunriferimentoperigradiscani, e mi auguro che possa anche lei ritrovare a breve l’antico splendore per concorrere a una missione comune e di grandevalenzasocialecome riportare la gente in piazza per ritrovare quel contatto e quello spirito di aggregazione che troppospessovienemenonella società moderna». (ma.ce.) Taglio alto 9 DIC 2007 Messaggero Veneto Nazionale Cultura e Spettacolo pagina 17 “Abitare il 700”, tour d’altri tempi a Gorizia GORIZIA. Si ripropone oggi, come per tutte le domeniche di dicembre, il grande percorso espositivo allestito, nel segno del Settecento, grazie alla collaborazione fra la Provincia di Gorizia - Musei Provinciali e la Fondazione Coronini Cronberg: in occasione infatti della mostra “Abitare il 700”, visitabile fino al 24 febbraio 2008, il pubblico potrà non solo scoprire gli exhibit disposti a Palazzo Attems-Petzenstein, provenienti dalla principali realtà museali e collezioni private del centro-Europa, ma anche addentrarsi nelle splendide salediPalazzoCoroniniCron- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. berg. La Fondazione Coronini si offre ai visitatori della mostra “Abitare il 700” l’opportunità di entrare con biglietto ridotto (2,50 euro) anche a Palazzo Coronini, e promuove nella sua complessità la Gorizia settecentesca, garantendo l’apertura di Palazzo Coronini tutte le domeniche di dicembre, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. Info: 0481 533485, www.coronini.it A Palazzo Attems-Petzenstein la mostra “Abitare il 700” è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle ore19.Info:0481 -547541,[email protected], www.provincia.gorizia.it Taglio basso