La Gestione delle Aziende
non Profit
L’azienda non profit, finalizzata a perseguire
condizioni di economicità a”valere nel tempo”,
E’ considerata azienda produttrice di servizi
senza finalità di reddito o azienda di
erogazione.
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La Gestione delle Aziende
Private
Nell’impresa si può continuamente misurare la
redditività, che deriva dal confronto con il
mercato, dover nel medio-lungo tempo si deve
sempre manifestare la disuguaglianza
Ricavi > Costi
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La Gestione delle Aziende
non Profit
Per gli enti senza fine di lucro, i ricavi non
sempre si verificano, e qualora vi fossero
entrate connesse al servizio, in modo simile ai
ricavi esse sarebbero in grado di misurare un
risultato come quantità (per esempio numero di
allievi diplomati) ma non come qualità del
servizio reso.
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La Gestione delle Aziende
non Profit
Nelle aziende non profit manca il reddito come
indicatore di efficienza, efficacia ed
economicità.
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La Gestione delle Aziende
non Profit
Nelle aziende non profit le condizioni di
economicità sono riferibili all’utilità che deve
scaturire dalla sua attività, materializzandosi
in una differenza positiva tra il valore dei
servizi resi e quello delle risorse impiegate.
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La Gestione delle Aziende
non Profit
La mancanza del mercato per il collocamento dei
risultati produttivi e l’assenza dei relativi
prezzi non permettono di utilizzare la
tradizionale equazione che esprime l’equilibrio
economico dell’impresa consistente
nell’eccedenza dei Ricavi sui Costi
Perché non si conoscono né sono significativi i
ricavi nella loro globalità.
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Le operazioni di gestione tipiche





gestione
gestione
gestione
gestione
gestione
caratteristica istituzionale
delle attività accessorie
patrimoniale
monetaria e finanziaria
di raccolta fondi
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La gestione caratteristica
E’ l’attività propria dell’ente volta all’attuazione
degli scopi statutari.
Impiega gli elementi patrimoniali necessari per il
funzionamento dell’ente e i beni strumentali
utilizzati nell’attività operativa.
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La gestione patrimoniale
Concerne la gestione dei “beni da reddito”, cioè
di elementi patrimoniali che non hanno
utilizzazione diretta nell’attività, ma sono
posseduti al solo scopo di produrre rendite.
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La gestione monetaria e
finanziaria
Consentono di mantenere l’equilibrio monetario e
rendono disponibili le somme, di cui l’ente
necessita per gli obiettivi prefissati senza
incorrere in oneri elevati per eventuali
smobilizzi.
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La gestione di raccolta fondi
Mira alla ricerca di fonti di finanziarie esterne e
alla raccolta dei contributi da parte di
benefattori o donatori privati.
Si attua mediante campagne pubblicitarie per
raccogliere finanziamenti destinati ad un
determinato obiettivo dell’organizzazione.
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Le aziende no profit
Ottengono risorse finanziarie attraverso:
finanziamenti pubblici sotto forma di
sovvenzioni/contribuzioni, fornitura gratuita di
beni e servizi per lo svolgimento di attività di
pubblico interesse
 donazioni private
 quote associative

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Le aziende no profit
Ottengono risorse finanziarie attraverso:
disinvestimento dei prodotti e servizi
realizzati
 Contributi delle Fondazioni di origine
bancaria
 strumenti di finanza etica di intermediari
finanziari tradizionali e specializzati

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La fase della trasformazione
economica
Si caratterizza per lo svolgimento di classi di
operazioni:
 operazioni di mera erogazione di fondi
 attività di Fund raising
 operazioni di gestione patrimoniale e
finanziaria
 operazioni relativa all’attività istituzionale
tipica con processi di produzione tecnica
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Lo scambio economico
è caratterizzato da:
operazioni di assoluta gratuità, dove è esclusa
ogni controprestazione economica
 operazioni di scambio economico a prezzi non
di mercato che generano proventi

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L’aspetto finanziario
Le uscite di denaro e il sorgere di debiti non
sono connessi solo all’acquisto di fattori della
produzione, ma possono provenire da
contribuzioni erogate.
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L’aspetto finanziario
Le entrate di denaro o il sorgere di crediti non
sono tipicamente originate dalla vendita di beni
e servizi ma da contributi ricevuti, da
disinvestimenti patrimoniali, da entrate
straordinarie.
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L’aspetto economico
E’ rappresentato oltre che dai costi sostenuti
acquistando i fattori produttivi e dai ricavi
conseguiti vendendo beni o prestando servizi,
anche dagli oneri misurati dal consumo di quei
fattori non acquistati ma elargiti a titolo di
contribuzione, e da quei proventi a fronte dei
quali non c’è obbligo di contro prestazione.
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La rilevazione nelle aziende
non profit
Esercitare la funzione di controllo per il
governo dell’azienda e comunicare all’esterno i
risultati della gestione, assumono una valenza
ancora più ampia nelle aziende non profit.
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La rilevazione nelle aziende
non profit
La finalità di interesse generale, la presenza di
agevolazioni e la centralità della pubblica
fiducia, impongono una assoluta trasparenza
sulle attività e sull’utilizzo delle risorse
acquisite.
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La rilevazione nelle aziende
non profit
Nelle aziende non profit, tuttavia, mancano
regole di redazione e schemi di legge in
materia di bilancio
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La rilevazione nelle aziende
non profit
La contabilità e il bilancio diventano obbligatori
quando l’ente svolge un’attività istituzionale
oppure una attività commerciale, con l’obbligo
di tenere una contabilità separata per le
attività commerciali esercitate.
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La rilevazione nelle aziende
non profit
E’ previsto l’obbligo di rendicontare l’attività di
Fund Raising
Gli enti che svolgono attività di raccolta
pubblica di fondi attraverso l’offerta di beni e
servizi di modico valore hanno l’obbligo di
predisporre un separato rendiconto dal quale
devono risultare le entrate e le spese relative
agli eventi indicati.
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Rendiconto raccolta pubblica di fondi
Entrate
Oblazioni in contanti
Incasso vendita beni acquisiti gratuitamente
Incasso vendita beni acquisiti a titolo oneroso
Incasso prestazioni di servizi
Totale entrate
Uscite
Acquisto beni da cedere
Rimborso spese volontari
Spese postali e di spedizione
Spese occupazioni suolo pubblico
Spese per utenze varie
Totale Uscite
Risultato netto della raccolta
Totale a pareggio
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Il bilancio delle aziende non
profit
La redazione del bilancio delle aziende non
profit è ispirato alle regole della contabilità
finanziaria, utilizzata negli enti pubblici,
intesa come sistema di scritture costituite
dal bilancio di previsione finanziario, dalle
scritture relative alla gestione del bilancio di
previsione e dal rendiconto finanziario.
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Il Rendiconto gestionale
Il ricorso al sistema finanziario deriva da due
fattori:
 la facilità di comprensione, con la messa in
opera del criterio di cassa
 la caratteristica di essere enti di erogazione
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Il Rendiconto gestionale
Nei rendiconti finanziari le entrate e le uscite
devono essere suddivise in 3 gruppi:
Entrate e uscite di gestione corrente
 Entrate e uscite per movimento di capitale
 Entrate e uscite per partite di giro

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Il Rendiconto gestionale
Si possono individuare 5 tipologie di entrate:
 entrate derivanti da finanziamenti dello Stato o di
altri enti pubblici che destinano quote dei loro bilanci
alle organizzazioni degne di sostegno pubblico
 Entrate derivanti da contributi esterni di soggetti
privati
 Entrate derivanti da una forma di autotassazione
interna degli aderenti sotto forma di versamenti che
prendono l’aspetto di quote associative.
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Il Rendiconto gestionale finanziario
Entrate
Uscite
Entrate di gestione corrente
• contributi in conto esercizio
• Entrate attività istituzionali
• Entrate attività strumentali
• altre entrate
Uscite di gestione corrente
• uscite attività istituzionali
• uscite attività strumentali
• altre uscite
Entrate in conto capitale
• contributi in conto capitale
• Disinvestimenti
• finanziamenti
Uscite in conto capitale
• rimborsi contributi
• investimenti
• estinzione prestiti
Entrate per partite di giro
• Avanzo di gestione
Uscite per partite di giro
• ( disavanzo di gestione)
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lezione 10 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali