ANNO XXXII N. 2
Aprile
2009
Edito dalla
PRO-LOCO Ferentino
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste
Italiane Spa - Spedizione in abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”.
C.C. postale n. 10340032
www.proloco.ferentino.fr.it
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PERIODICO BIMESTRALE
PRESENTATA LA NUOVA GUIDA
DEI MONUMENTI CITTADINI
Finito di stampare Aprile 2009
Autorizzazione n. 132 del Trib.di Frosinone del 4. 10. 1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel./Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di “Nuova Idealgraf s.n.c.” - Ferentino
Il Vescovo Spreafico: «Bisogna mostrare di più questa bella città, la storia fa cultura>>
Commossa l’autrice del volume, la prof Maria Teresa Valeri, figlia dell’indimenticabile ex sindaco Carlo Valeri
ECCO finalmente la nuova guida turistica di Ferentino. Il volume, curato
dalla professoressa Maria Teresa Valeri
per conto della Pro Loco del posto, è
stato “svelato” in pompa magna
venerdì 27 marzo nel prestigioso salone
del palazzo Martino Filetico. La presentazione è stata affidata al dottor
Paride Quadrozzi alla presenza di
molte autorità tra cui il vescovo
Ambrogio Spreafico, il sindaco
Piergianni Fiorletta, l’assessore alla
cultura Antonio Pompeo, il presidente
della Pro Loco Luigi Sonni, la preside
del Liceo “Filetico” Cleandra De
Camillo, don Luigi di Stefano e il pro-
fessor Ugo Bellusci. Lo stesso
Quadrozzi ha illustrato la storia dei
molteplici tesori artistici conservati
dalla millenaria città ernica, ha dunque
informato l’esperto: «la città di
Ferentino appare già nel 1807 nelle lettere di Marianna Dionigi che fece un
resoconto del suo viaggio in alcune
città della Ciociaria che si dicono fondate dal re Saturno: Ferentino, Anagni,
Alatri, Arpino e Atina. Nel 1826 Luigi
Rossini, architetto ravennate, pubblica
in Roma una raccolta di incisioni riservate al tema “Le antichità dei dintorni
di Roma, ossia le più famose città del
Lazio: Tivoli, Albano, Castel Gandolfo,
Il Presidente della Pro Loco L. Sonni, la Prof.ssa M. T. Valeri, la Preside C.
De Camillo, Dr. P. Quadrozzi, il Sindaco P. Fiorletta e l’Ass.re A. Pompeo
di Aldo Affinati
Palestrina, Tuscolo, Cora e Ferentino”.
Occorrerà arrivare agli anni iniziali del
XX secolo per trovare descrizioni che
assomigliano molto a quelle da noi
oggi ritenute guide turistiche». Il dottor
Quadrozzi si è pubblicamente congratulato con il presidente della Pro Loco
Luigi Sonni: «per i suoi sforzi di promozione del territorio» e con la professoressa Maria Teresa Valeri: «per il
ricco e particolareggiato lavoro svolto». «Un lavoro che va ad inserirsi nel
solco già tracciato dal pregevole volume “Ferentino, Studi e ricerche,
Monumenti e Memorie” edito nel settembre del 1966 dall’amministrazione
comunale, in occasione della visita in
città di Papa Paolo VI». Notevole l’illustrazione da parte del relatore dei
molteplici monumenti e chiese racchiusi nella millenaria e colossale cinta di
mura megalitiche che abbraccia imperiosa il centro storico per ben due chilometri e mezzo. «La guida --ha spiegato ancora Quadrozzi-- si conclude
con l’elenco delle opere contemporanee che arricchiscono l’arredo urbano
della città, con un doveroso riconoscimento alla vita, al martirio e alla fortissima devozione dei fedeli al Patrono
Sant’Ambrogio martire per il quale si
organizzano e si svolgono ogni anno il
1° maggio grandi festeggiamenti reli-
giosi e civili». «Bisogna mostrare di
più questa bella città» ha osservato
invece il vescovo di Ferentino e della
diocesi Ambrogio Spreafico. Ha poi
aggiunto il presule: «apriamo le chiese
e i monumenti, noi dobbiamo amare le
cose belle. Le cose belle vanno mostrate e tenute bene. Questa città va mostrata di più non solo per attrarre i turisti,
ma anche per dire che la storia fa cultura e la nuova guida ai monumenti aiuta
a fare cultura». L’assessore Antonio
Pompeo ha annunciato: «abbiamo la
fortuna di possedere un patrimonio
ricco che merita di essere valorizzato.
Ci stiamo comunque organizzando con
****
Al termine della presentazione del
volume “FERENTINO” guida ai
monumenti della nostra città, sono stati
premiati con l’attestato di benemerenza, i soci che hanno raggiunto 30 anni
di appartenenza alla Pro loco. L’elenco
dei nomi è riportato in ottava pagina.
possente avancorpo dell’Acropoli, i
numerosi ieroni e lo straordinario percorso sotterraneo di Grotta Para reciterà un ruolo da protagonista.
Un intero settore della mostra sarà
infatti dedicato a Ferentino e in tale
contesto saranno esposte gigantografie
con foto attuali e stampe d’epoca, illustrazione di tecniche costruttive e racconti leggendari riguardanti le origini
delle nostre mura in modo che i visitatori possano immergersi in quell’aura
di grandezza e mistero che da sempre
affascina tutti coloro che si trovano ad
ammirare questi straordinari capolavori
di arte e tecnica.
La manifestazione costituirà uno
straordinario volano pubblicitario di
cui dovremo saper approfittare per fare
in modo che la nostra città metta concretamente a frutto quel patrimonio
d’arte e di storia senza pari che i nostri
padri ci hanno tramandato.
Ferentino, lo sappiamo tutti, è una città
che potrebbe prosperare con il solo
turismo godendo, peraltro, di una posizione geografica eccezionale sulle
grandi strade di comunicazione fra
Roma e Napoli, fra il Tirreno e
l’Adriatico. Per fare in modo che questo sogno accada realmente dobbiamo
riscoprire l’orgoglio di appartenenza ad
un popolo che ha costruito la civiltà
occidentale e perseverare in quell’ope-
ra, su cui ci
siamo già avviati,
di risanamento e
valorizzazione
dei tanti nostri
tesori, dobbiamo
operare per il
decoro
delle
nostre proprietà private e di quelle pubbliche per far si che si inneschi quel circolo virtuoso per cui le bellezze attraggano i visitatori che portino denaro da
investire per nuove bellezze e quindi
nuovi visitatori, nuovi contributi privati, nuovi finanziamenti pubblici e così
via.
E anche il secondo grande evento fornisce un aiuto sostanziale in questa
direzione.
La Regione Lazio, avendo inserito le
Mura Poligonali del Frusinate fra i 5
Grandi Attrattori Culturali Regionali,
ha stipulato una convenzione con l’azienda di trasporto pubblico CoTraL
per attuare una massiccia campagna
pubblicitaria denominata “Lazio In
Bus”.
Nei prossimi mesi le vetture del
CoTraL saranno tappezzate con le foto
dei principali monumenti di Ferentino e
delle altre città fortificate della
Ciociaria e la stessa cosa accadrà alle
fermate degli autobus e ai capolinea.
Verranno predisposti inoltre appositi
itinerari che permetteranno di visitare i
luoghi ritratti.
La pubblicità verrà estesa anche su altri
mezzi di divulgazione quali i siti
Internet di CoTraL (www.cotralspa.it) e
Regione
(www.regione.lazio.it,
www.culturalazio.it) e il notiziario
“Fermata a Richiesta”.
Verrà inoltre predisposta una apposita
pubblicazione con tiratura 50.000 copie
nella quale verranno ulteriormente ed
esaustivamente descritte tutte le meraviglie del nostro territorio.
Le occasioni che si profilano all’orizzonte sono dunque estremamente
ghiotte e stiamo quindi operando in
stretta collaborazione fra Comune,
Proloco, Diocesi ed Associazioni
Culturali e d’intesa con le strutture
competenti di Provincia e Regione
affinchè tali manifestazioni riescano
nel migliore dei modi ed abbiano
soprattutto le ricadute turistiche che
tutti quanti ci auguriamo e che dobbiamo essere altrettanto pronti ad affrontare .
DUE ECCEZIONALI VETRINE PER FERENTINO
E LE SUE STRORDINARIE MURA MEGALITICHE
Nelle prossime settimane la nostra città
sarà protagonista di due eccezionali
eventi :
Il primo di essi è la grande mostra intitolata “Le Mura del Mistero” che si
terrà presso il complesso monumentale
del Vittoriano a Roma dal 29 maggio al
6 luglio in concomitanza con l’esposizione “Giotto e il Trecento”, già in
corso di svolgimento, che sta richiamando milioni di visitatori da tutto il
mondo.
L'iniziativa, promossa dall' Assessorato
di Pietro Scerrato
alla Cultura della Regione Lazio in collaborazione con il Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e sotto l’Alto
Patronato del Presidente della
Repubblica, vede coinvolti i comuni
della Provincia di Frosinone in cui permangono testimonianze delle antiche
mura megalitiche .
In tale contesto la città di Ferentino,
con i suoi 2,5 km di cinta muraria in
buona parte ancora integra, con le sue
grandi porte di accesso e le altrettanto
famose ed eleganti posterule, con il
la Pro Loco per l’apertura dei monumenti e il 26 aprile con la “Giornata
della Cultura” avrà inizio la stagione
turistica che coincide con l’apertura dei
grandi festeggiamenti patronali in
onore del nostro amatissimo
Sant’Ambrogio».
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ASSEGNATO IL PREMIO “DON G. MOROSINI”
La XVI^ edizione si è svolta a Ferentino
Presenti autorità civili, militari e religiose
Venerdì 3 Aprile 2009, in occasione del
65° anniversario della fucilazione del
nostro concittadino don Giuseppe
Morosini, avvenuta
nel “Forte
Bravetta“ a Roma da parte dei nazisti,
si è tenuto il Premio dedicato alla sua
memoria ,quest’anno proprio a
Ferentino ,sua città natale.
La manifestazione, organizzata dal
Comitato “Don Morosini” presieduto
dal Rag. Primo Polletta, è iniziata nel
primo mattino con la celebrazione di
una Santa Messa
nel Duomo dei SS.Giovanni e Paolo,
celebrata da S.E.Mons. Ambrogio
Spreafico Vescovo della Diocesi di
Frosinone-Veroli- Ferentino, che
durante l’omelia ha ricordato alcune
fasi della vita del sacerdote ferentinate.
Al termine della celebrazione il corteo
delle autorità, con i cittadini, la banda
musicale e le scolaresche, ha raggiunto
la chiesa di Sant’Ippolito dove si trova
la tomba di Don Morosini, quì due
corazzieri hanno deposto una corona
del Presidente della Repubblica
on.Giorgio Napolitano. Il corteo si è
poi portato presso il Collegio “Martino
Filetico” dove, nell’ampio e maestoso
salone ,si è assistito alla cerimonia ufficiale per il Premio, iniziata con un
applauditissimo momento musicale
eseguito
dalla Scuola Media “Giorgi-Fracco”.
Dopo i saluti del Sindaco di Ferentino,
il
Prof.
Francesco
Malgeri
Il Comitato Manifestazioni “Giorgio
Pompeo” è al lavoro per indire il calendario delle iniziative per il corrente
anno 2009.
Nel 2007, in occasione del decennale
della prematura scomparsa del dott.
Giorgio Pompeo, è stato intitolato il
locale Presidio Sanitario alla memoria
dell’illustre cittadino di Ferentino. Per
l’occasione fu scoperto un pregevole
busto marmoreo realizzato sapientemente dall’artista locale prof. Vincenzo
Ludovici, vice presidente della Pro
Loco, che si ammira nei locali dell’atrio dell’ex Civico Ospedale, sede dell’ultima sede di lavoro dell’illustre
scomparso.
In quella occasione il Presidente del
Comitato, sig. Luigi Sonni, in un commovente ricordo del caro Giorgio,
annunciò la decisione di indire l’istituzione di un Premio annuale in memoria
dello stesso.
Accanto al Comitato fu costituita anche
una Commissione Scientifica presieduta dal dott. Notaio Andrea Fontecchia e
composta dai membri dott. Riccardo
Tonachella, dott. Antonio Bruscoli,
dott. Gabriele Neroni, dott. Gino
Molinari.
Nel Salone di rappresentanza del
Collegio Martino Filetico di Ferentino,
si sono svolte le cerimonie di assegnazione del “Premio Giorgio Pompeo”, la
cui 1° edizione fu assegnata al dott.
Ugo Bellusci, stimato medico di
Ferentino, con una motivazione molto
toccante: “in considerazione delle doti
professionali ed umane che hanno sempre caratterizzato il suo operato, in
,dell’Università “La Sapienza” di
Roma, ha ricordato la figura di Don
Giuseppe; dopo di ciò è avvenuta la
consegna dei riconoscimenti a tre personalità istituzionali: al Procuratore
della Repubblica Dr.ssa Margherita
Gerunda, al Dr. Goffredo Sottile, già
Prefetto di Torino, e nel 1972
Commissario prefettizio al Comune di
Ferentino, a S.E. Mons.Ambrogio
Spreafico, Vescovo diocesano. I riconoscimenti sono stati consegnati da S.E. Il
Prefetto della Provincia di Frosinone
Dr. Piero Cesari.
Tante le autorità presenti alla cerimonia
, tra queste abbiamo notato: il Vice
Prefetto Dr. FrancescoVetrano, il
Presidente della Provincia di Frosinone
Prof. Filippo Materiale, il Comandante
provinciale dei CC. Colonnello Luigi
Sparagna, accompagnato dal capitano
Aldo Iorio, e dal comandante la stazione dei carabinieri di Ferentino M.°
Raffaele Alborino,il Comandante dei
Vigili Urbani di Ferentino, Dr.ssa
Rosalinda Di Nunzio, le dirigenti scolastiche del Liceo Prof.ssa Cleandra De
Camillo e della Scuola Media Prof.ssa
Elena Di Pucchio, il prof.Carmelo
Testa responsabile del Comitato onoranze Don Morosini di Avellino assieme ad altri componenti del comitato
irpino, significativa anche la presenza
di una numerosa rappresentanza di ufficiali dell’Esercito Italiano.
dotto il Regolamento con l’indicazione
della data di scadenza delle segnalazioni per il prossimo 15 settembre. Esse
dovranno pervenire in busta chiusa
indirizzata al “Comitato per le
Manifestazioni in onore del dott.
Giorgio Pompeo”, recante la dicitura
“Premio Giorgio Pompeo” all’indirizzo
della Pro Loco in Piazza Mazzini,
03013, Ferentino, Fr.
Il Regolamento approvato ricorda che
il Premio è costituito da una Targa celebrativa ed un Diploma e, compatibilmente con il reperimento di risorse
finanziarie, anche da somme in denaro
la cui entità sarà discrezionalmente stabilita dal Comitato e che dovrà essere
devoluta ad Associazioni od Enti che
agiscono nel mondo sanitario della
Provincia di Frosinone. Al vincitore
competerà esclusivamente la scelta
dell’Ente a cui devolvere la somma di
denaro.
La cerimonia di premiazione avverrà,
come di consueto, nel pomeriggio
dell’8 dicembre p.v. nel Salone di rappresentanza del Comune di Ferentino,
sito nel Palazzo Martino Filetico.
Ricordiamo, infine, che è attivo il c/c
postale n. 10340032, intestato alla Pro
Loco di Ferentino (si deve specificare
nella causale “Comitato Manifestazioni
Giorgio Pompeo”), al fine di ricevere i
contributi finalizzati al Premio in denaro e alle future iniziative da intraprendere.
PREMIO “DR. GIORGIO POMPEO”
campo medico e sociale, per il suo spirito di umanità, solidarietà e sollecitudine verso il prossimo, integrità morale
ed eccellenza professionale”.
La seconda, assegnata lo scorso 8
dicembre 2008, ha visto vincitrice la
dott.ssa Marina Marini di Frosinone
che molto si avvicina alla figura del
dott. Pompeo, vista la sua dedizione
particolare alle fasce più disagiate della
popolazione.
Ricordiamo che entrambi i vincitori
hanno comunicato di devolvere il premio in denaro ad Associazioni umanitarie del territorio.
Il Comitato “Giorgio Pompeo”, negli
ultimi giorni, ha provveduto alla redazione di alcuni depliant che indicono la
3° Edizione del Premio per il prossimo
8 dicembre 2009. Nella stessa è ripro-
FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI S. AMBROGIO M. 2009
PROGRAMMA RELIGIOSO
PROGRAMMA CIVILE
20 APRILE
Pio Roffi Isabelli
Ferentino lì aprile 2009
3 MAGGIO Mercato Romano: Mostra Fotografica
LE PROCESSIONI DI S. AMBROGIO a cura della Pro Loco
FERENTINI
Pag. 3
ST ATU T U M CI VI TA TI S
Continuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli XXXVIII,
XXXIX, XL, XLI, XLII del Libro 3°, tradotti dal prof. Cesare Bianchi
e contenuti nel manoscritto 532, che trovasi a Roma nell'archivio di
Stato (reparto Statuti).
XXXVIII
CHE SIA LECITO EDIFICARE
SULLE TRANSENNE IN COMUNE
PER AUMENTARE LA CASA
Similmente, stabiliamo che, sulle transenne in comune,dove ci sono e ci
saranno stati finora scarichi,scoli delle
acque o cloache per ciascuna delle due
parti, qualora una delle parti avrà voluto ivi ricostruire di nuovo, sulla stessa
transenna o sul possesso comune, già
esistente, come sopra detto, per la rinnovazione, per l'accrescimento o,
diversamente, per la comodità della
casa (o) per qualcosa di simile, le sia
concesso, purchè la stessa parte non
arrechi un danno evidente al vicino di
casa, e che, quando una delle parti avrà
fatto una delle predette cose, (questa)
possa essere fatta, con egual diritto,
dall'altra parte, nonostante qualche consuetudine od occasione, rimanendo
sempre salva, tuttavia, nei sopradetti
casi la prevalenza del diritto di servitu'.
E chi avrà mancato contro qualcuna
delle predette norme sia in pena di 20
libbre di denari, e si creda all'accusatore con giuramento ed abbia la quarta
parte del bando. Vogliamo, inoltre, per
eliminare la discordia, che potrebbe
nascere tra vicini, a causa degli stillicidii, che a nessuno sia permesso convogliare gli stillicidii della propria casa
sopra il tetto od il podere del suo vicino, senza il consenso dello stesso vicino proprietario del podere, a meno che
non lo possa fare per diritto di servitu'.
E, se tal vicino avrà accettato questo
patto che gli stessi stillicidii cadano
sopra il suo podere o sopra il suo tetto
(stillicidii che scorrano o potrebbero
scorrere attraverso un canale), oppure,
diversamente, verso il podere di propietà privata di qualcuno, od in comune
con qualche altro suo vicino, il predetto vicino, che tollera gli stillicidii, non
possa né debba immettere gli stessi stillicidii o farli defluire attraverso il muro
od il canale su cui un terzo convicino
ha diritto, col pretesto della quale imissione degli stillicidi fosse leso il diritto
del terzo convicino, o diventasse più
pesante la servitù del terzo convicino,
che ha una parte nel detto muro o canale. Anzi, in ogni tempo, il vicino faccia
e si adoperi in modo da convogliare gli
stessi stillicidii sul suo podere e ciascuno di essi sia tenuto ad allontanare tali
stillicidii, a richiesta di chi si lamenta,
entro il termine concessogli dalla
Curia, a pena di 50 libbre di denari del
Senato.
XXXIX
DI COLORO CHE HANNO AVUTO
UN MURO IN COMUNE
Similmente, stabiliamo che chiunque
avrà avuto un muro in comune con
qualcuno ed avrà voluto innalzare la
sua parte e l'avrà alzata, lo faccia e curi
che il socio, nella sua parte, non venga
danneggiato né dagli stillicidii né da
altre immondezze. Ed il Podestà, il
Rettore ed il Giudice, a richiesta di chi
si lagna, faccia osservare ciò, a pena di
25 libbre di denari. La medesima cosa
ordiniamo, se qualcuno dei soci avrà
occupato o si sarà impadronito della
sua parte della cosa in comune ed avrà
voluto avere la parte del socio come
cosa in comune, la qual cosa non gli sia
permessa, anzi l'occupante sia costretto
a restituire le cose occupate ed il
Podestà, il Rettore ed il Giudice faccia
far questo, senza formalità di legge,
entro un mese, con la pena sopra indicata.
XL
DI COLORO CHE PROMETTONO
DI FARE QUALCHE LAVORO
E CHE NE RICEVONO
IL COMPENSO
Similmente, stabiliamo che chiunque
avrà ricevuto un compenso per fare
qualche lavoro e non l'avrà fatto,
né……restituisca il doppio del prezzo
o del compenso a colui dal quale l'avrà
ricevuto, e nondimeno…..o il compenso, sia tenuto a dedicare la sua attività,
a meno che non avrà dimostrato di aver
avuto un giusto e leggittimo motivo
d'impedimento. E vogliamo che colui il
quale ha fatto fare il lavoro per un certo
prezzo, convenuto e non pagato, paghi
senza indugio l'opera prestata, a pena di
10 soldi. E, (se), pagato il predetto
prezzo, (quello) non avrà fatto il servizio o lavoro pattuito, possa esser(vi)
costretto dal Podestà, dal Rettore e dal
Giudice, anche nel tempo della vendemmia e della mietitura o di altri giorni di riposo, e si creda a colui, che avrà
dato il compenso, con un testimone e se
sarà stato un uomo di buona reputazione. Il medesimo ordiniamo, se sarà
stato promesso di fare qualche lavoro e
di dare una giornata lavorativa completa, anche senza aver ricevuto il compenso: se avrà promesso di farla e non
l'avrà fatta, il contravventore sia punito con la predetta pena di cinque soldi.
E, similmente, ciascuno, durante il
giorno, sia tenuto alla giornata lavorativa completa o fissata dall'inizio del
mattino al tramonto del sole, a pena di
cinque soldi, e si creda come sopra. E,
se qualcuno avrà pattuito qualche lavoro o cottimo o qualche altro servizio,
entro un determinato spazio di tempo
od in qualunque modo, e questo tale si
sarà rifiutato di farlo oppure avrà smesso (di farlo) secondo i patti, sia punito
con la pena di cinque soldi per libbra,
tenuto conto del prezzo pagato o pattuito per il lavoro da farsi o fatto completamente. Ciò nondimeno, la pena pattuita e stipulata tra le parti venga da lui
esatta sommariamente e senza pubblicità, forma e figura di giudizio, e (quello) sia tenuto a fare il cottimo od il
lavoro od il servizio, e vogliamo che
questa norma abbia valore per le cose
presenti, passate e future.
XLI
DELLA PENA DI COLORO CHE
INCOMINCIANO A TRASPORTARE
IL MOSTO DALLA VASCA E CHE
NON FINISCONO
Similmente, stabiliamo che, se qualche
vetturale avrà cominciato a trasportare
a qualcuno il mosto dalla vasca di qualcuno, non abbandoni il proprietario del
mosto, finchè non glielo avrà portato a
quel prezzo con cui incominciò a portarlo, a pena di 10 soldi. Ed il vetturale
che avrà portato il mosto puro sia tenuto a portare la medesima quantità di
acquato ed al medisimo prezzo, come
avrà portato il mosto, sotto la pena pre
detta, e si creda al padrone del mosto,
se sarà stato uomo di buona reputazione, ed abbia la quarta parte del bando,
ed il detto vetturale, se avrà contravvenuto, sia tenuto a risarcire i danni e l'interesse al predetto padrone del mosto.
XLII
DI COLORO CHE HANNO UNA
VIA VICINALE ATTRAVERSO
IL PODERE DI QUALCUNO
Similmente, stabiliamo che qualunque
persona, che abbia una via vicinale od
il diritto di passaggio attraverso la via,
Dopo lunghi lavori di restauro che hanno interessato l'antico Palazzo Giorgi-Roffi
Isabelli di Via Consolare, il
22 marzo u.s., si è finalmente consentito al grande pubblico di visionare gli
ambienti e le bellezze dell'antica magione.
Gli attuali proprietari, Laura
e Pio Roffi Isabelli, da sempre sensibili alle dimostrazioni dell'arte, hanno intrapreso da oltre due anni notevoli lavori di restauro e di
conservazione finalizzati al
ripristino di una antica dimora storica, residenza di personaggi che hanno contribuito alla storia di Ferentino
degli ultimi tre secoli, i cui
risultati saranno finalizzati
all'educazione e all'istruzione della collettività per la
difesa del cosiddetto patrimonio "minore" della nostra
splendida Italia.
Dopo i lavori per il ripristino
delle facciate, riproponendo
quelle originali del secolo
XVIII, lo scorso anno si
sono affrontati i lavori di
consolidamento e di restauro
degli antichi affreschi della
Galleria degli Dei. Di ispirazione neoclassica, le decorazioni rappresentano gli Dei
dell'Olimpo immaginati in
una veranda all'aperto tra
colonne e tendaggi. Notevoli
sono le affinità con alcune
abitazioni importanti del
'700 dello Stato Pontificio
riscontrabili nel Palazzo
Braschi di Terracina o nel
Palazzo Milzetti di Faenza.
Dopo cinque mesi di intenso
lavoro, effettuato dalla
Scuola
di
Restauro
dell'Accademia delle Belle
Arti di Lecce, sapientemente
diretti dalla docente del
corso, prof.ssa Rosanna
Lerede, finalmente si sono
presentati i soddisfacenti
risultati.
Al
cospetto
dell'Assessore Regionale
Anna Salome Coppotelli,
dell'Assessore Provinciale
alla
Cultura,
Paola
Menichetti, al Sindaco, dott.
il terreno, il farraginale, la vigna, l'orto
od il podere di qualche persona privata
e la stessa persona privata avrà voluto
dare e sia preparato ad assegnare al
medesimo, che ha tale via od ingresso
od il diritto di passaggio, un'altra via
particolare simile, purché idonea, larga
e breve, secondo il giudizio di un uomo
esperto, attraverso qualche parte di una
sua località, per cui gli sia arrecato un
danno minore, sia tenuta ad accettare.
Purché il diritto della persona, che ha
tale servitù, non venga leso, la stessa
persona sia tenuta ad accettare detta
via, come è stato detto, od il nuovo
ingresso, in nome ed al posto di detto
ingresso o della vecchia via. E la disposizione abbia vigore, se la detta via od
ingresso non sia stata premutata già una
volta, altrimenti, colui che ha il diritto
di transito non sia costretto una seconda volta ad accettare un'altra via. Ed il
Podestà faccia ciò osservare, sotto il
debito del giuramento ed a pena di 25
libbre del suo salario; se qualcuna delle
predette parti avrà contravvenuto, sia
punita con 15 libbre di denari. E vogliamo che a nessuno sia permesso di
costruire, sulle predette vie, carbonaie,
cancelli o chiusura o di procurare qualche ostacolo a causa del quale possa
essere impedito al medesimo, in qualche modo, il libero diritto, né che dette
vie possano essere guastate da qualcuno, senza il permesso comune ed il consenso di quelli che hanno il diritto sulle
predette località. E che, se sarà stato
posto qualche impedimento, l'uno, a
richiesta dell'altro, sia tenuto a rimuoverlo completamente, pena la predetta
pena. La qual via sia e debba essere di
cinque piedi e sia delimitata, a richiesta
di qualsiasi parte, e chi avrà contravvenuto sia punito con la predetta pena.
COMUNICATO
Piergianni Fiorletta, al
Presidente della Pro Loco,
Luigi Sonni, a cronisti della
stampa locale, oltre ad un
folto pubblico interessato, il
proprietario Pio Roffi
Isabelli ha comunicato della
sua collaborazione con il
Centro Guide Cicerone di
Frosinone, tramite la quale,
ogni 4° domenica del mese,
il Palazzo apre le porte ai
visitatori interessati proponendo convegni, conferenze
e visite guidate, oltre a sorprese di gusto. La prima
manifestazione è stata volutamente fatta in occasione
dell'inizio della primavera
poiché saggi effettuati nella
Sala Gialla del Palazzo
hanno riportato alla luce un
bellissimo affresco raffigurante la Dea Primavera con il
suo trionfo. Si tratta veramente di una scoperta sensazionale che potrebbe essere
di completamento al ciclo
pittorico della sala attigua, la
Sala Verde, nella quale sono
visibili le raffigurazioni
dell'Autunno, con il Dio
Bacco, e dell'Estate, con la
Dea Cerere. La Sala Gialla,
durante i bombardamenti del
maggio 1944, ha subito la
perdita della parete lungo
Via Ierone e al seguito di tali
danneggiamenti fu rivestita
con carta da parati e divisa in
due ambienti.
…continua al prossimo numero
Il progetto che si intende
percorrere, sempre con la
Scuola di Restauro di Lecce,
è quello di continuare i lavori di recupero di un esempio
di pitture unico in provincia
di Frosinone e molto raro nel
Centro-Sud Italia.
L'Assessore
Regionale
Coppotelli ha dichiarato che
si tratta di un patrimonio inestimabile da recuperare e
presentare a tutti. Occorre
realizzare una sinergia -ribadisce- fra tutte le istituzioni
perché questi patrimoni possano essere fruiti da molti
realizzando un importante
indotto. Ringrazia pertanto i
proprietari per la loro sensibilità e disponibilità, doti di
questi tempi non certo frequenti.
I proprietari, perfettamente
in sintonia, sono concordi e
la collaborazione con il
Centro Guide Cicerone si
finalizza proprio in tal senso.
I fondi che si raccoglieranno
con il contributo volontario
dei visitatori, infatti, saranno
destinati alla salvaguardia e
alla conservazione del patrimonio esistente, oltre ai
lavori per riportare alla luce
le altre pitture ancora nascoste. Al via quindi questa iniziativa denominata "Quarta
domenica del mese a
Palazzo Giorgi -Roffi
Isabelli" dove i visitatori
saranno accompagnati da
guide professionistiche nelle
stanze del Palazzo per
ammirare le pareti, i pavimenti, i soffitti che evocano
storie, leggende e la moda
dell'epoca.
Oltre al ciclo pittorico su
menzionato saranno visitabili la collezione epigrafica di
Alfonso Giorgi, già citata e
studiata da grandi studiosi
come Teodoro Mommsen,
Alfonso Bartoli e Heikki
Solin, e la ricca biblioteca
con archivio privato delle
famiglie Giorgi e Roffi
Isabelli.
Il Palazzo ha anche una
Cappella Privata, le cui
prime testimonianze sono
avvalorate dalle Bolle Papali
di S.S. Pio IX, confermate da
S.S. Pio X nel 1905.
Detto Oratorio privato conserva molte reliquie di santi
fra cui una molto importante
del nostro patrono S.
Ambrogio.
Per ulteriori informazioni,
notizie o appuntamenti consigliamo di visitare il sito
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contattare i tel. 3332399643
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Pio Roffi Isabelli
Ferentino 5 aprile 2009
Pag. 4
Seguito dal numero precedente….
Dopo l'erezione di questo tempio,
inspirato dalla santità del suo maestro,
il Vescovo Eutichio, raddoppiò zelo e
fervore nelle pratiche cristiane, in pro
della sua chiesa, ed era tanto il frutto,
che ne conseguiva per il numero dei cittadini cospicui e popolani convertiti
alla fede, che le autorità del gentilesimo, risentendone non lieve danno,
tosto si diedero moto a perquisire la
campagna onde catturare il Vescovo
Eutichio. Questi, nell'attività e incessante cura dei fedeli neofiti, certamente, non poteva a lungo durare, onde
sfuggire alle ricerche dei militi, che
tosto venne catturato e condotto alla
presenza dei sacerdoti del tempio pagano, dai quali interrogato, si ebbe l'ordine di dare ossequio ed incenso all'idolo
Mercurio. La niuna risposta di
Eutichio, la di lui indifferenza e
disprezzo mostrato innanzi all'ara dell'idolo, fù cagione, che infelloniti i
sacerdoti, lo consegnassero ai carnefici
per la tortura, onde così ammonito, lo
rendessero libero, per dargli campo a
rinsavire, previo il divieto a morte di
non più predicare la fede del
Nazzareno. - Il santo vescovo, subìta la
tortura , percosse e punture a sangue,
con indicibile fermezza, con somma
meraviglia, degli astanti Flamini, e
degli stessi militi venne rilasciato in
libertà. - Ma se questa volta il vescovo
Eutichio, si ebbe risparmiata la morte,
in grazia dei tempi alcun poco quieti,
tenuti in sul principio del governo dell'imperatore Traiano, tosto non così
avvenne in seguito, allorchè fomentato
il d.° imperatore da perversi ministri,
nell'anno 106 circa dell'era, scatenò la
guerra contro i cristiani, conosciuta
nella storia, sotto il nome, di terza persecuzione. Aumentati quindi così i
rigori contro il cristianesimo anche
nella Campagna, il vescovo Eutichio,
inconscio dei pericoli, disprezzando
ogni ostacolo, aumentava sempre di
zelo ed attività per la fede. Grandi furono i suoi sforzi, onde mantenere il prestigio del culto cristiano, presso quelle
contrade del suburbio, in dove esistevano occulte scuole di neofiti; specialmente, perché sapendole ricercate e
perseguitate dal cieco fanatismo del
gentilesimo, nella persecuzione suscitata, erano in procinto di essere scoperte
e distrutte. - Di conseguenza per tal
fatto, il vescovo Eutichio aumentava di
zelo, ma sempre più si esponeva ai
pericoli, talmentechè giunto all'anno
110 dell'era, e nel pieno rigore della
persecuzione da vari anni suscitata contro la chiesa, venne nuovamente ad
imbattersi colle milizie del Preside,
intente alle ricerche dei cristiani nella
Campagna, che tosto lo catturarono ,
caricandolo di catene, accusandolo di
averlo trovato assorto nelle orazioni
con altri cristiani, in una delle più grandi scuole di neofiti, situata lungo la via
Latina; al versante nord est della città,
oltrepassato da poco il monte Ernicino,
e nella contrada omonima di Eutichiena
oggi corrottamente detta Tecchiena. Fu allora, che egli catturato per la
seconda volta, conobbe di non poter
uscir salvo dalle mani dei carnefici e
persecutori del nome cristiano, cosicchè al primo giungere delle milizie, rassegnato e fidente al suo Dio, onde salvare i compagni, spontaneamente si
offerse ai detti sgherri, i quali, lo con-
“… Proseguiamo il lavoro”
“Storia di Ferentino”
dussero innanzi ai ministri del preside e
le autorità sacerdotali del tempio pagano. Nell'interrogatorio subito, tanto la
costanza e fermezza delle risposte
negative date per incensare i numi,
quanto il disprezzo mostrato di fronte
alle minacce e castighi inflitti, ricordarono ai sacerdoti lo scarno patito pochi
di Giacomo Bono
lapide marmorea frammentata in più
lati, in dove appresso al nome reciso
di.. "cellus segue quello di Pontifex. La
detta iscrizione così monca, da tempo
immemorabile, sempre si è vista collocata nel pavimento della chiesa cattedrale, alla navata del SS.mo, precisamente sotto quella del Vescovo Leone;
oggi soltanto è stata sterrata e portata
con altre nella prospettiva laterale della
navata di S. Ambrogio. Ecco le tronche
parole dell'iscrizione.
OBIT*EORVM*CELLVS*PONTIF
Imperatore Diocleziano
anni innanzi nella prima cattura di quel
perseguitato cristiano, cosicchè onde
non perder prestigio presso il popolo,
postesi d'accordo le dette autorità, sentenziarono, che gli venisse reciso il
capo fuori della città, a notte inoltrata, e
nel sito stesso ove era stato rinvenuto e
catturato, ad esempio e terrore degli
altri villici cristiani. - Detta condanna,
ebbe esecuzione, il giorno 15 di Aprile
di quel primo secolo cristiano, e precisamente in quella contrada omonima,
che dalla scuola neofita, e dal nome del
santo vescovo Eutichio, appellavasi =
Eutichiena - oggi Tecchiena.
Così la leggenda per la vita, martirio e
morte di sant' Eutichio martire, vescovo
di Ferentino, lasciataci da Filippo
Bono, e desunta da vari manoscritti
ignoti. Ad essa, nulla io aggiungo, trovandola fedele e corrispondente ai
documenti autorevoli innanzi citati:
anzi a maggior conforto di verità e di
delucitazione, concordo, che oltre la
memoria possibilmente svanita di questo santo vescovo ferentinate, rispetto
alla veneranda età cui riferisce, molto e
molto han cooperato alla distrazione e
confusione, quei tali scrittori, che si
indussero a scambiare il santo Eutichio
martire, con il santo Eutizio prete, proveniente da Ferento o da Sutri, che a
detto del Mariani fu anche vescovo di
queste parti, ed ora si venera nella chiesa di S. M. nuova di Viterbo, fiorito
verso il fine del terzo secolo della chiesa, sotto l'impero di Diocleziano. Come
pure ad eguale distrazione e confusione
cooperarono quei tal altri scrittori , che
parafrasando a loro modo i dialoghi di
san Gregorio Papa, in dove al cap:38:
lib:3°: accenna alla visione del vescovo
S. Redento, ricevuta sulla tomba di S.
Eutichio martire, confondono ogni
cosa, circa il luogo dell'avvenimento,
ed ambedue questi santi definiscono
appartenersi al Ferento della Toscana.
Con ciò a più maturo esame del fatto,
mi propongo giungere a trattare, alchè
con salde ragioni e documenti in seguito della storia, per la verità riferita del
santo vescovo e martire Eutichio, alla
serie e paragrafo dell'altro vescovo san
Redento, onde provare incontrastato
l'errore o l'equivoco in corso da cennati scrittori.
Capitolo I paragrafo 9°
Marcello Vescovo
Gli antichi scritti, accennano essere
stato il quarto Vescovo di Ferentino, un
tal Marcello, e quel che più monta, che
tanto ci viene attestato in base ad una
Stante sempre ai cenni degli antichi
scritti ed al parere del Giorgi e del
Bono, si vuole, che quella figura in
disegno grafito su lastra marmorea, collocata nello stesso pavimento della
chiesa cattedrale, al sito stesso della
navata del SS.mo, accanto all'iscrizione
riportata, sia la figura del Vescovo
Marcello, sorregente coll'una mano
l'incensiere, simbolo dell'Evangelio e
del culto, e coll'altra il libro poggiato al
petto, a simbolo della dottrina e fede.
Certo, che il d.° lavoro osservato con
persone competenti in arte, lo hanno
giudicato per opera dovuta al secondo
secolo cristiano.
Quegli segni indubbi del culto cristiano, che risultano ad ambedue le lapidi,
non che le due ancora sotto l'iscrizione
alludenti alla speranza, fuori d'ogni
altro supposto, stabiliscono trattarsi
d'una autorità ecclesiastica, a cui posteri hanno dovuto consegnarne la memoria con erigervi iscrizione e monumento. Dovendosi arrestare nel dubbio, di
poter convenire con gli altri a trattarsi
del Vescovo Marcello, per la parola
Pontefisc, adoperata nella iscrizione,
trovo invece che ben s'attaglia, poiché
benissimo quel darsi un tal titolo ad un
Vescovo, qual capo e rettore nella sua
giurisdizione. Difatti col termine di rettori scorgo indicati nella detta lapide gli
antecessori, e successori colla parola
nepotibus. Del resto non è raro l'esempio di vedersi in altre antiche iscrizioni,nomati i Vescovi col titolo di
Pontefici. Come pure, volendosi dire di
trattarsi di un qualche Pontefice o Papa,
si ha, che coll'epoca della chiesa, ed
anche del terzo secolo, nessun Papa
s'incontra col nome di Marcello, insino
all'anno 308 in cui fuvvi S. Marcello
Papa. Piuttosto nulla trovo in proposito,
per dire, come i detti antichi scritti, stabiliscono questo Vescovo Marcello, il
quarto della serie in tal proposito, per
mancanza di meglio, opino doversi
stare senz'altro, al parere di essi antichi
scrittori, i quali forse al tempo in cui
scrivevano, era loro noto da altri documenti, detta notizia, talmente chè non
più retto giudizio, tanto hann potuto
affermare.
Cap.I paragrafo 10°
Leone Vescovo
Le antiche notizie, parlano del quinto
Vescovo di Ferentino per nome Leone e
successore di Marcello, ed egualmente
come al d.° antecessore, traggono
conoscenza dalla lapide marmorea con
inserzione, esistita sempre nel pavimento della chiesa cattedrale, oggi soltanto sterrata e posta con altre nella
parete laterale vicino alla cappella di S.
Ambrogio. Però se questa iscrizione
allo stato presente non è, che un fram-
mento, è priva di lettere da ambo i lati
dell'iscrizione, tale, da figurare e leggersi così,
N*LEON*ISNVS*
pure nell'anonimo manoscritto e nei
cenni di Carlo Stefani, trovo, la d.a
iscrizione riportata per intero: da tal
fatto arguisco, che non, oltre due secoli, d'essa si leggeva bene, perché non
monca; soltanto forse si deve alla niuna
cura nello scavarla, per rimuoverla le
tante volte, che siasi così avariata e frusta. Potrebbe anch'essere, che i detti
scrittori, si siano ingegnati soltanto di
ricostruirla nelle parole mancanti; e ciò
deduco perché osservo, che il disegno
del frammento marmoreo, siccome pergiunto a di nostri, così pure delineato e
riportato da Carlo Stefani, e dell' omonimo; soltanto essi, interpretando le
parole mancanti, vi hanno ricostruito il
senso apponendovi alcune lettere punteggiate, come al seguente fac-simile
FEREN*LEON*EPISC
S*SNVS*P
Chiaro risulterebbe il significato, dell'iscrizione così sanata, che darebbe a
conoscere trattarsi di una lapide commemorativa, fatta ad onore di Leone
Vescovo di Ferentino, sotto il Papato di
S. Igino. Ciò darebbe realmente a dividere, che questo Leone fosse stato
giunto Vescovo di questa città, creato
dal S. Papa nell'ultimo anno del suo
pontificato, perché si è certi che il
Pontefice S. Igino ebbe la cattedra di S.
Pietro l'anno 139 dell'era, perdurando
alla reggenza insino all'anno 142. Oltre
ciò, molto merita fede l'asserto della
lapide, e delle circostanze, e dei nomi
riferibili all'epoca, ma quel che più
monta si è, che le dette antiche notizie
manoscritte, stabiliscono la morte dell'antecessore Vescovo Marcello all'ultimo anno del pontificato di S. Igino,
anno pure dell'elezione del Vescovo
Leone.
Segue al prossimo numero…….
IL PATRIMONIO EDITORIALE DELLA PRO LOCO
Il Presidente della Pro Loco Luigi Sonni, nel porgere il suo saluto durante la presentazione del volume “Ferentino”, della
Prof.ssa Maria Teresa Valeri, ha voluto elencare tutte le iniziative editoriali che l’Associazione ha divulgato negli anni.
Dal 1974 l’associazione ha iniziato a diffondere le proprie pubblicazioni con la distribuzione de “Gli Mazzamuregli”,
foglio satirico dialettale curato dal compianto Giuseppe Coppotelli in occasine del Carnevale di quell’anno.
In seguito sono stati pubblicati opuscoli pieghevoli con cenni storici in varie lingue e gigantografie, in bianco e nero ed
a colori, dei monumenti di Ferentino, ed anche i fascicoli dei concorsi di poesia dialettale curati dal Prof. Cesare Bianchi
e poi dalla Prof.ssa Elena Collalti.
Nel 1977 iniziano le pubblicazioni del periodico “Frintinu me”, alla fine di questo mese di aprile uscirà il numero 120,
viene distribuito ai soci ed ai ferentinesi sparsi per il mondo, è stato diretto in passato da Giuseppe Coppotelli ed Alberto
Cedrone, attualmente ne cura la direzione Aldo Affinati.
La Pro Loco ha edito anche guide di Ferentino, curate di volta in volta dall’insegnante Benedetto Catracchia, dal Dr.
Carlo Pompeo, dal Prof. Cesare Bianchi.
Del Prof. Bianchi è stato pubblicato nel 1982 l’interessantissimo e richiestissimo “Dizionario Etimologico del dialetto
di Ferentino”, di cui ne è stato curato poi un supplemento e nel 1997 una ristampa riveduta ed ampliata presentata dal
Dr. Paride Quadrozzi.
Sono state pubblicate raccolte di poesie dialettali: “Rusbiglitu Frintinu” di Fernando Bianchi e Giovanni Prosperi,
“Drent’i fòri porta” di Fernando Bianchi, curate dal Prof. Cesare Bianchi ed il volume “Poesie ciociare, letture ferentinati”, curato dal Prof. Tommaso Cecilia, dal Prof. Gioacchino Giammaria e dal Dr. Paride Quadrozzi.
Sono stati emessi, con l’autorizzazione dell’ammministrazione postale, annulli filatelici riguardanti l’ “Archeologia a
Ferentino”, il “3° centenario del Seminario Vescovile di Ferentino”, la chiesa di “Sant’Antonio Abate”.
Nel 1984 la Pro Loco ha avuto l’onore ed onere di pubblicare gli “Statutum Civitatis Ferentini”, tradotti e curati dal Prof.
Bianchi.
E’ stata stampata e distribuita una serie di cartoline con scorci di “Ferentino sparita” disegnati dall’insegnante Egidio
Marinelli, ed anche un volumetto sulla figura della “Beata Madre Caterina Troiani” dell’insegnante Emilio Giorgi, poi
“Ferentinum in Hernicis” del Prof. Bianchi, un lavoro dell’associazione “Gli Argonauti” sul “Complesso monumentale
di S. Antonio Abate”, un volume su “Alberto Lolli-ghetti, il Tenente buono” dell’Arch. Giancarlo Canepa, i 29 fascicoli contenenti le poesie dialettali recitate in occasione delle “Serate dialettali ciociare” tenutesi a Ferentino.
Nel 1995 la Pro Loco ha pubblicato il prestigioso volume “Ferentino dalle origini all’alto Medioevo”, scritto e curato
dalla Dott.ssa Anna Maria Ramieri.
Il 1998 ha visto l’apertura del sito internet della Pro Loco, ideato, strutturato ed aggiornato con costanza, passione e
competenza dall’Ing. Pietro Scerrato; attualmente il sito possiede oltre mille pagine consultabili ed un numero di contatti quantificabili in oltre centomila ogni anno.
Con il nuovo millennio la Pro Loco ha voluto omaggiare il 2000 stampando una cartella fotografica di alcuni monumenti
storici di Ferentino presentata dalla Prof.ssa Maria Teresa Valeri a cui si è aggiunto l’opuscolo “Ferentino romana e
Medievale” curato sempre dalla Prof.ssa Valeri.
Adesso la Pro Loco di Ferentino è lieta, di presentare questo nuovo preziosissimo lavoro della Prof.ssa Maria Teresa
Valeri, un’indispensabile opportunità di divulgazione, nell’attuale contesto storico, che va ad incrementare il patrimonio
editoriale realizzato dalla nostra associazione ed ad arricchire in modo ancor più approfondito la conoscenza della nostra
città.
Pag. 5
LA SCUOLA TECNICA DI FERENTINO. LINEAMENTI DI STORIA
Ferentino ha avuto una gloriosa storia
relativamente alle istituzioni scolastiche che illustrarono la città nel corso
dei secoli. È assai nota e famosa la storia della scuola maschile ferentinate.
L’istituzione educativa, forse evoluzione di una preesistente scuola cattedrale,
ebbe grande rigoglio nel XV secolo,
dapprima grazie al lascito del canonico
Tuzi, poi con la cospicua donazione
dell’umanista Martino Filetico (1430
ca. - 1490 ca.) (Per la storia dell’istituzione Cfr.: AA. VV., Martino Filetico
umanista e maestro di vita, Atti del
Convegno Ferentino 12-13 novembre
1988, Casamari, 1990; AA. VV., 14901990. Quaderno del quinto centenario
di Martino Filetico, Atti del Convegno
Ferentino 5 aprile 1990, Casamari,
1992; B. VALERI, Sanità e cultura a
Ferentino nei secolo XVI e XIX, in per
la storia economica e sociale di
Ferentino, a cura di Alfio Cortonesi,
Comune di Ferentino-Assessorato alla
Cultura, Ferentino 1993, pp. 55-83).
Non priva di importanza la scuola femminile, che a Ferentino vide i natali con
l’arrivo agli inizi del XVIII secolo delle
Maestre Pie Venerini. Nel 1789, all’indomani della Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino (26 agosto),
che proclamava solennemente l’uguaglianza di tutti gli uomini davanti alla
legge (art. 1) e come diritto inalienabile e fondamentale la capacità di comunicare liberamente i propri pensieri e
opinioni, e quindi di non avere impedimenti a “parlare, scrivere, stampare”
(art. 11), a Ferentino il 22 ottobre il
consiglio comunale, riunito in seduta
plenaria e presieduto dallo stesso
governatore Ermenegildo Gabrielli,
deliberò di accollarsi gli oneri delle
spese di affitto dei locali e dello stipendio alle maestre. La scuola femminile
non era più una scuola privata, nata
dalla spontanea e pia volontà di benefattori, ma vedeva il coinvolgimento
delle pubbliche istituzioni. Nel corso
del XIX secolo questa istituzione scolastica crebbe e si consolidò nella struttura didattica ed educativa e fu potenziata dallo zelo pedagogico e religioso di
Madre Caterina Troiani (Per la storia
dell’istituzione Cfr.: B. VALERI, La
scuola elementare femminile di
Ferentino e l’opera di Caterina Troiani,
in Scuola e itinerari formativi dallo
stato pontificio a Roma capitale.
L’istruzione primaria, a cura di C.
Covato e M. I. Venzo, 2007, in Storia
Sociale dell’Educazione, Collana diretta da C. Covato e S. Ulivieri).
Con l’unificazione d’Italia e la proclamazione di Roma capitale del regno
(1870) le nuove istituzioni politiche si
impegnano a favorire la costruzione
della cittadinanza attraverso interventi
a sostegno e promozione della scuola.
A Ferentino, tra il 1870 e il 1876, campeggia la figura del sindaco Achille
Giorgi, che giovandosi della felice congiuntura scolastica cittadina, promosse
e potenziò non solo le scuole primarie,
ma anche le superiori, nonostante che
gli ostacoli da superare fossero notevoli per le gravissime condizioni finanziarie del Comune. Al sindaco Achille
Giorgi si devono anche l’istituzione del
Collegio-Convitto nazionale “Martino
Filetico” (a gestione comunale), l’istituzione dei due orfanotrofi maschile e
femminile fondati alla metà del XIX
secolo grazie al lascito del vescovo
Vincenzo Macioti, e, nel 1872, l’istituzione della Scuola Tecnica ad indirizzo
commerciale e di un corso di Agraria.
La Scuola Tecnica di Ferentino, una
delle 323 scuole a indirizzo tecnico presenti nel panorama scolastico dell’Italia
unificata, era ospitata nel Palazzo del
Collegio-Convitto “Martino Filetico”,
dove era ubicato anche il ginnasio, evoluzione della scuola di Martino
Filetico. Nella scuola tecnica, che nell’ordinamento stabilito dalla Legge
Casati era di durata triennale, si insegnavano le seguenti discipline: Lingua
italiana; Lingua Francese; Aritmetica,
Algebra, Geometria; Computisteria;
Calligrafia; Scienze naturali; Disegno;
Nozioni intorno ai Doveri dei Cittadini;
Ginnastica. La Scuola Tecnica nel
1936, in conseguenza della Riforma
Gentile, prese la denominazione di
Regia
Scuola
Secondaria
di
Avviamento Professionale di tipo
Commerciale. In tale data la scuola
venne intitolata al suo fondatore
Achille Giorgi (Delibera del Collegio
dei professori, 28 aprile1936, presidente il prof. Edoardo Villani).
L’istituzione scolastica a indirizzo
commerciale conobbe varie traversie
causate prima dall’era fascista (durante
la quale vennero soppresse le classi del
corso superiore di secondo grado, permettendo in Ferentino solo il triennio di
avviamento professionale) poi dalle
riforme scolastiche dell’era repubblicana. Negli anni Sessanta, con l’avvento
della Scuola Media Unificata, scomparve la scuola di avviamento professionale e venne concessa la sezione staccata
dell’Istituto Professionale per il
Commercio di Frosinone.
La rinascita della Scuola Tecnica
Commerciale (superiore di secondo
grado) avviene nel 1976, quando in
Ferentino si consentì l’istituzione della
sezione staccata dell’ITC “Leonardo da
Vinci” di Frosinone. Nel 1986 questa
sezione staccata ottenne l’autonomia e
crebbe per la qualità dell’offerta formativa rispondente alle esigenze del territorio; per tutti gli anni ’90 il “Lolli
Ghetti” ebbe una sezione staccata ad
Alatri. Nell’anno scolastico 2000/2001,
in seguito al piano di razionalizzazione
della rete scolastica, la sezione di Alatri
divenne Istituto di Istruzione Superiore
di Alatri, mentre l’ITC “Lolli Ghetti”
acquisì come sezione associata
l’IPSCT “Luigi Angeloni”. Cambiò
dunque la denominazione e divenne IIS
“Lolli Ghetti”. I due indirizzi di studio
in questo periodo hanno realizzato una
certa integrazione, amalgamandosi nel
piano dell’offerta formativa, annualmente predisposto. Nell’A. S. 20072008 il “Lolli Ghetti” acquisisce nel
suo piano di offerta formativa l’indirizzo Erica (perito aziendale corrispondente in lingue estere) e il profilo
Geometri (Progetto ETA Cinque, ossia
Edile Territorio Ambiente – Progetto
Assistito Cinque).
Queste brevi note di storia sono importanti da scrivere per lasciare traccia
della storia di una scuola che ha avuto
una lunga durata, circa 140 anni. La
scuola ferentinate ad indirizzo tecnico
fu istituita grazie alla lungimiranza del
Sindaco Achille Giorgi, che, in un
momento storico-politico cruciale,
pensò di dotare la sua città non solo di
una scuola umanistica per la preparazione alle professioni liberali, ma anche
di una scuola tecnica che formasse i
quadri della burocrazia e favorisse il
Anche il 2009, come ormai la tradizione ferentinate ci detta da anni, si è aperto
sulle
meravigliose
note
dell'Orchestra di Fiati "Città di
Ferentino".
Il concerto, tenutosi nella Chiesa
Abbaziale di S.Maria Maggiore giovedì
1 Gennaio, è stato sponsorizzato dalla
Pro-Loco
di
Ferentino
e
dall'Amministrazione Comunale ed ha
visto la presentazione dell'inno ufficiale della Città di Ferentino, dal titolo
"Libertà", composto dal Dott.Giorgio
Magno ed orchestrato dal M°
Alessandro Celardi. La partecipazione
del coro della Schola Cantorum
"S.Maria del Colle" di Fiuggi, diretto
dal giovane maestro Marco Attura, ha
arricchito la prima esecuzione pubblica
di quello che a tutto oggi è il primo
inno ufficiale di un Comune italiano.
Accolto con grande entusiasmo dal
Sindaco Piergianni Fiorletta, "Libertà"
verrà eseguito in tutte le manifestazioni
ufficiali della Città.
Il programma del concerto, oltre all'esecuzione dell'Inno "Libertà" del Dott.
Giorgio Magno, comprendeva brani
interessanti della letteratura musicale
bandistica quasi una sorta di viaggio
nel tempo tra tradizione ed innovazione. Ormai da anni l'Orchestra di Fiati
"Città di Ferentino" è tra le formazioni
più avanguardiste nell'intero territorio
nazionale. Il grande lavoro di riscoperta di importanti pagine della letteratura
del passato viene affiancato da uno studio serio e sistematico di grandi capolavori contemporanei tra i più difficili
d'esecuzione.
La marcia sinfonica "Vita Pugliese" del
compositore Giuseppe Piantoni nell'adattamento all'organico moderno del
M° Alessandro Celardi, lo scherzo
sinfonico "Inglesina" del compositore
pontecorvese Davide Delle Cese e la
marcia reale "La Corona d'Italia" di
Gioacchino Rossini hanno dato al concerto quel tocco elegante di tradizione
"all' italiana" che sempre più viene in
questi tempi denigrata andando a fare
da cornice a due importanti composizioni che segneranno un passaggio
molto significativo per l'attività dell'
orchestra di fiati gigliata. "Invocation
and Toccata" del compositore statuni-
tense James Barnes e "Dance suite"
dell'inglese Joseph Horovitz saranno
infatti i due brani che l'Orchestra di
Fiati "Città di Ferentino", eseguirà al
World Music Contest di Kerkrade
(Olanda) rappresentando nella Terza
Divisione l'Italia e la terra di Ciociaria.
Proprio in questi giorni l'organizzazione del WMC di Kerkrade (per importanza primo concorso mondiale per
bande che si svolge a Kerkrade in
Olanda nella provincia di Limburg ogni
quattro anni) ha stilato, in base alle
richieste di partecipazione, la lista definitiva dei finalisti che si contenderanno
il titolo mondiale in tutte le categorie
nell'intero mese di luglio 2009.
L'Orchestra di Fiati "Città di Ferentino"
sarà così al Concorso che già di per sé
è segno evidente di un attività che sempre più proietta questa formazione a
livelli internazionali.
Il Concerto di Capodanno è stato dunque un ennesimo successo grazie alla
presenza di un pubblico sempre più
"scolarizzato" che rende unica l'esibizione musicale.
Il silenzio, l'attenzione e l'estrema com-
postezza delle centinaia di persone presenti hanno dato la possibilità ai
Direttori Tonino Ciammaruconi,
Alessandro Celardi e Marco Attura,
all'Orchestra di Fiati "Città di
Ferentino" e al Coro della Schola
Cantorum "S.Maria del Colle" di
Fiuggi di dar vita ad una musica frutto
progresso delle classi lavoratrici. Il
nascente Stato italiano non poteva essere costruito e consolidato senza l’apporto della scuola e di un’offerta formativa che servisse tutte le esigenze
della società, culturali e tecnico-pratiche. Achille Giorgi, fedelmente alla sua
formazione culturale e politica, superando con una notevole modernità di
pensiero i limiti del classismo della sua
epoca, considerava importantissimi per
il benessere delle persone e della
società e specialmente per il progresso
della civiltà italiana il potenziamento e
la promozione della cultura umanistica
e di quella tecnico-pratica. “Gli uomini
nascono e rimangono liberi e uguali
nei diritti. Le distinzioni sociali non
possono essere fondate che sull’utilità
comune”.
Biancamaria Valeri
Palazzo dell’Istituto Tecnico Commerciale “Alberto Lolli - Ghetti”
in Via Casilina Sant’Agata
L'INNUMEREVOLE PUBBLICO "RISCALDA"
IL TRADIZIONALE CONCERTO DI CAPODANNO
di sacrificio ed impegno quotidiano di
tanti amatori.
I discorsi conclusivi del Presidente
della Pro-Loco sig. Luigi Sonni e
dell'Assessore alla Cultura Avv.
Antonio Pompeo hanno concluso una
serata in cui il "freddo" non ha certamente avuto la meglio sulla MUSICA.
1989 - 2009: 20 ANNI DI ATTIVITÀ,
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Pag. 6
HA FATTO DI NUOVO CENTRO
LA SECONDA EDIZIONE DEL “ CARNEVALE IN PIAZZA”
Grande successo e partecipazione di pubblico alle due giornate di spettacolo per la 2^ edizione del “Carnevale in
Piazza”, quella di domenica 22 febbraio e quella della giornata clou del Carnevale 2009 ovvero martedì “grasso” 24
febbraio scorso, organizzate dall’assessorato comunale alla cultura e spettacolo di concerto con la Pro Loco. Il
“Carnevale in Piazza” si è svolto, alla presenta di tantissima gente, nel tendone coperto e riscaldato allestito in Piazza
Mazzini. Protagonisti assoluti tanti bambini, vestiti con coreografiche mascherine, che hanno assiepato il parterre artistico e fatto da suggestiva cornice allo svolgimento dello spettacolo. Coinvolgente lo spettacolo, condotto con la consueta verve di Oreste Datti, che si è snodato tra animazione, giochi di prestigio, sputa fuoco, teatrino per bambini, canzoni , danza e musica, “ingredienti” questi risultati vincenti ed apprezzati che anno, con efficacia, trasmesso allegria.
L’animazione è stata curata dalla cooperativa “I Naviganti” di Cassino, con professionali animatori “Giangi”, “Ross”,
“Rullo”, “Ciro” ed i locali clown, “Scarabocchio” e “Biricchina”. Per la danza protagonisti sono stati gli allievi delle
scuole “Kriss Dance”, “Dimensione Dance” e “Gymnasium”, che hanno offerto balletti a tema carnevalesco con
coreografie ad effetto. Non sono mancate le canzoni ed il ballo con le esibizioni di cantanti e ballerini, locali e non
solo: ha aperto cantando il presentatore Oreste Datti, in arte “Il Califfo ciociaro” con “Wonderful life” di Zucchero al
quale si sono susseguiti: Federica Ciavardini con un assolo di danza: Alessandro Musa con “Ultimamente” di Alex
Baroni: le sorelle Fanella, Marina ed Annalisa con “Primavera in Anticipo” della Pausini; Angelica Polletta con “A
Novembre” della Ferreri; Luca D’Ascenzi con “Generale” di De Gregori; il baby sindaco Roberto Cinelli con “Happy
Hour” di Ligabue; la coppia di ballerini, Alessia D’Ascenzi e Matteo Fiorini con un “cha-cha-cha”; Alberto Auricchio
con “O Scarafone” di Pino Daniele per concludere con l’allegria di Marco Prata da Col Felice. . . “Piccolo Gigione”
che ha proposto le popolari “Bella Ciociara” e “La Campagnola”. Chicca particolare però del martedì “grasso” è stata
l’applauditissima esibizione della “Banda comica Ferentum” città di Marino che, dopo aver sfilato e trasmesso gioia
per le vie del centro storico e nell’affollata passeggiata del Vascello, ha offerto una performance anche nel parterre artistico di Piazza Mazzini. Da rilevare anche la sfilata del carro allegorico per le vie della città, allestito dal “Comitato
Pareti” che ha posto in evidenza, in maniera scerzosa e pungente, il problema delle antenne di telefonia mobile. Merito
per questa riconferma dell’ottima riuscita del “Carnevale in Piazza”, dopo la prima edizione del 2008, va al raggiante assessore alla cultura e spettacolo, Avv. Antonio Pompeo peraltro sempre presente ai due appuntamenti col
“Carnevale in Piazza” che fermamente l’ha riproposto, rilevando in positivo il connubio, per lo spettacolo tra mascherine, animazione, giochi, danza, musica e canzoni. Un sentito ringraziamento per il successo del “Carnevale in Piazza”
da parte dell’assesssore Pompeo, va per la fattiva collaborazione a tutto lo staff della Pro Loco, all’assessorato ai lavori pubblici per la logistica, alle forze dell’ordine, alla “Banda Comica Ferentum”, alle scuole di danza, al presentatore Oreste Datti e a tutti gli artisti intervenuti.
25 APRILE
Dal diario della maestra Laura Sonni,
scomparsa qualche anno addietro,
estrapoliamo una sua riflessione relativa al 25 Aprile anniversario della
Liberazione. “Ricordiamo questa data,
senza però dimenticare la vicenda civile, ideale e personale che ha contribuito a renderci liberi, di fatto e spiritualmente.
Insieme con gli alleati (tedeschi) combattevano forze italiane, il cui contributo militare viene oggi ritenuto significativo. Ma non è meno importante
ricordare quello che era avvenuto
prima. Mentre la volgarità e la violenza
del regime fascista penetravano nei
diversi settori della vita sociale, nell’educazione, nella cultura, molti, si fecero convincere dalla propaganda e dalla
retorica, molti si rassegnarono, si estraniarono interiormente; alcuni però si
opposero alla quotidiana menzogna, al
disprezzo della libertà.
Talvolta espressero nell’ambiente di
lavoro il loro atteggiamento. Ebbero
disagi, fastidi, ripercussioni negative su
carriera e vita privata. La gran parte
degli oppositori divenne nota alla polizia del Regime e pagò con il carcere ed
altre vessazioni. Questa determinazione
Il più antico istituto di credito
IL MONTE DEI
PASCHI DI SIENA
È in funzione anche a Ferentino
Mercoledì 25 Marzo scorso, in Piazza Matteotti a
Ferentino, è stata inaugurata la filiale dell’istituto
finanziario “Monti dei Paschi di Siena”, la prestigiosa banca Toscana, più antica del mondo, nata
nel lontano 1472.
Dopo il taglio del nastro i locali sono stati benedetti da Monsignor Giovanni Di Stefano, Rettore
del Seminario Vescovile di Ferentino, alla presenza di alti funzionari dell’ente, di autorità locali e di
numerosi dirigenti del Monte dei Paschi; il responsabile dell’agenzia ha voluto sottolineare:
“…l’apertura di un’Agenzia bancaria nella piazza
di una cittadina, è segno evidente di esperienza,
tradizione, professionalità e contatto umano, che
sono elementi necessari per la costruzione di un
rapporto sano tra i clienti e l’Istituto di credito, e
noi ci auguriamo che avvenga anche un rilancio
per il centro storico di Ferentino.”
La nostra associazione Pro Loco augura a questo
nuovo sportello bancario un proficuo lavoro nell’interesse dell’intera cittadinanza.
di resistere fu comune a uomini di
diversa estrazione sociale.
Era l’amore della libertà, era il senso
della libertà dell’uomo, era la capacità
di mettere in gioco se stessi per il bene
comune. Il prezzo di questa scelta di
vita, si rilevò altissimo quando i tedeschi in rotta reagirono alle azioni dei
partigiani con il criminale sistema della
rappresaglia. Le carceri si riempirono
di oppositori, talora accusati di aver
preso parte alle azioni militari, talora
trattenuti per il loro notorio atteggiamento. All’improvviso, le notti di quel
tempo tremendo della storia si animavano di rumori minacciosi, di ordini
secchi, di trasferimenti misteriosi che si
Appello all’Amministrazione Comunale di Ferentino
QUALE IL FUTURO DELL’AMBIENTE ?
E’ ora che il Comune si impegni in
modo radicale nel campo del trasporto
pubblico per migliorare la qualità dell’ambiente! È noto che il notevole
incremento del tasso di anidride carbonica nell’atmosfera sta producendo
effetti negativi sul nostro pianeta, quali
quelli dello scioglimento dei ghiacciai e
dell’innalzamento delle temperature,
mettendo a rischio – si sostiene da
punto di vista scientifico – la stessa
sopravvivenza della specie umana.
È per questo che diverse amministrazioni comunali, ormai da qualche
tempo, hanno compiuto scelte innovative nel campo del trasporto pubblico –
nel tentativo di contribuire a ridurre il
tasso di inquinamento atmosferico e
migliorare la qualità dell’ambinte –
facendo ricorso a bus elettrici o a gas
metano; incrementando e migliorando
il servizio nel territorio per scoraggiare
l’uso del mezzo privato, offrendo anche
più informazioni ai cittadini attraverso
l’indicazione degli orari di arrivo e di
partenza, oltre agli eventuali ritardi,
delle circolari presso ogni fermata;
favorendo l’uso dei taxi collettivi,
introducendo il car sharing, realizzando
piste ciclabili e mettendo a disposizione
dei cittadini un certo numero di biciclette per muoversi nella città, favoren-
rivelavano in brevi viaggi verso la
morte in un anfratto boscoso o davanti
a un muro. Noi ricordiamo oggi soprattutto i CADUTI; li immaginiamo nel
momento della morte per ribbellione
all’ingiustizia; all’oppressore, alla
guerra folle, alla mostruosa alleanza
con il nazismo che sterminava gli ebrei.
Ecco, forse guardando alle vittime sentiamo profondamente il significato di
quel resistere alla dittatura, di quella
liberazione della quale abbiamo avuto
bisogno poiché eravamo oppressi. Ci
eravamo smarriti, ma, a carissimo prezzo ci siamo ritrovati. Se lo rammentiamo, facciamo si che quegli uomini non
siano morti invano, la pietà umana,
do l’istallazione di pannelli solari e
fotovoltaici, a partire dagli edifici pubblici. Ora, anche il nosrto Comune,
facendo tesoro di questa esperienza,
potrebbe compiere scelte analoghe e
magari introdurre qualche novità.
Tenendo conto della specificità del
nostro territorio, il Comune dovrebbe
puntare a migliorare i collegamenti del
trasporto pubblico tra i quartieri della
nostra città e la locale stazione ferroviaria; stimolare gli Enti preposti a realizzare migliori collegamenti del trasporto
pubblico tra il nostro territorio comunale e alcuni comuni limitrofi (Frosinine,
Alatri e Anagni), per dare la possibilità
ai cittadini di recarsi presso alcune
strutture sanitarie – che da noi mancano
(come ad esempio l’Ospedale), o sono
insufficienti (come è il caso degli
ambulatori specialistici) – senza fare
ricorso all’uso del mezzo privato. Così,
si aiuterebbero anche quei cittadini che
oggi si trovano nella impossibilità di
guidare un’ auto o che ne siano sprovvisti. Infine, anche dal punto di vista
turistico la nostra città avrebbe dei
benefici qualora il Comune riuscisse a
realizzare un servizio di trasporto pubblico più rispondente alle necessità dei
cittadini e più rispettoso dell’ambiente.
Luigi Tribioli Sociologo
fanno sopravvivere gli scomparsi e aiutano a disporre il nostro animo alle
azioni nobili e dignitose. La mia generazione, ha purtroppo un triste ricordo
di armi e spari; un’altra è diventata
adulta senza averne sofferto. Ma dal
mondo quest’anno sono venute tante
immagini tremende per ammonirci che
nessuna conquista è sicura e definitiva.
Ecco perché dobbiamo fare scelte di
vita autentiche, tutelare la dignità e
l’integrità delle istituzioni, affidarne la
gestione in mani sicure e a uomini onesti se vogliamo rispettare il scrificio di
tutti coloro che hanno lottato per
costruirci un mondo migliore”.
BILANCIO CONSUNTIVO ANNO 2008
Domenica 22 Febbraio scorso, presso la sede sociale della Pro Loco si è svolta l’Assemblea Generale dei soci per l’esame
del Bilancio consuntivo del 2008, alla riunione vi hanno preso parte 47 iscritti e altri 52 con delega.
All’apertura dei lavori il Presidente Luigi Sonni ha ringraziato i soci presenti ,e la partecipazione del Sindaco Piergianni
Fiorletta e dell’Assessore al Turismo Antonio Pompeo. Al termine della esposizione del consuntivo, il Bilancio, che sotto si
riporta per gli iscritti non presenti,veniva messo in votazione ed approvato all’unanimità.
Entrate
Uscite
Residuo attivo al 31 Dicembre 2007
955,42
Contributi x quote sociali
11.834,00
Contributo Comunale x attività annuali
8.000,00
Contributo Regione Lazio – Assess. Politiche Sociali “Manif. Intergraz.Sociale”
6.000,00
6.472,11(14.283,20
Contributo Provincia Frosinone x Serata Dialettale Ciociara e Giornata Anziano
1.998,00
Contributi sociali x Tourimg Club Italiano
679,00
593,50
Contributo da BancAnagni
500,00
Contributi al periodico “Frintinu me….”
5.175,25
3.923,30
Contributi alle pubblicazioni della Pro Loco
1.488,60
Contributi x Arance - Azalee ARCI + UNICEF
5.100,00
5.100,00
Contributi x Ticket parcheggio auto
1.003,50
965,75
Contributi da scuola di musica e computer
1.535,00
Contributi volonatri da quattro soci della Pro Loco
576,00
Contributi Comunali per manifestazioni natalizie 2007
43.500,00
43.500,00
Contributi Comunali x panifestazione Carnevale 2008
7.635,00
7.635,00
Contributi Comunale x manifestazioni Patronali di Sant’Ambrogio
30.000,00
29.999,95
Contributi Comunali x manifestazioni Estate e “Ferentino é…..”
57.500,00
57.562,96
Spesa x manifestazione Palio S.Pietro Celestino : Corteo storico e giostra anello
9.142,85
Spesa x Concerti Bandistici + Infiorate del Corpus Domini + Trofeo Ruzzolone
3.345,90
Spesa Servizio Civile UNPLI: convegni, mostre, tenuta conti postali e bancari
1.784,67
Spesa x Serata Dialettale Ciociara XIX ^ Edizione
1.333,99
Spese generali + canoni :Enel – Italcogim – Telecom – Tarsu – Internet
4.888,29
__________________________________
Totali _ 183.479,77 176.248,27
Saldo attivo al 31/ 12/ 2008 _
7.231,50
_________________________________________________
_ 183.479,77
Nascite
E’ stato atteso con tanta gioia dal
piccolo Enrico l’arrivo del fratellino PAOLO, figlio di Paola Reali e
di Virgilio Fortuna.
Oltre alla felicità dei genitori c’è
stata la grande gioia dei rispettivi
nonni, del nostro socio fondatore
Enrico Fortuna e AnnaRita Collalti,
dell’altro fedele socio sostenitore
Paolo Reali e Fiorelli Fiorella.
Anche le zie Elena Fortuna,
Antonella e Roberta hanno festeggiato l’arrivo del grazioso bimbo.
L’associazione Pro Loco e la
Direzione di “Frintinu me…”
inviano a tutti infinite felicitazioni,
dando anche un caldo benvenuto al
piccolo Paolo.
Nozze
Il 29 Gennaio 2009, presso la sede
comunale di Ferentino, il Sindaco
dr. Piergianni Fiorletta ha unito in
matrimonio la nostra iscritta
Fiorella
CELLITTI
e
Alessandro DE CESARIS, testimoni dell’unione sono stati,
Roberta Bianchi per la sposa, e
Vittorio Celani per lo sposo. I
genitori della sposa sono, il nostro
socio Filippo e Bianca Cellitti,
mentre lo sposo è figlio di
Maurizio e Clara Tosarello. La Pro
Loco e la Direzione di “Frintinu
me…” augurano a Fiorella ed
Alessandro una lunga vita coniugale di pace e serenità.
******
Sabato 21 Marzo 2009, presso il
palazzo comunale di San Felice
Circeo, si sono uniti in matrimonio
la nostra iscritta Francesca
Romana
GABRIELLI
e
Valentino PETRIVELLI.
I testimoni sono stati, Clementina
Lo Presti e Giacinto Mariotti per la
sposa, Pietro Fiorletta e Domenico
Mastrosanti per lo sposo. La sposa
è figlia di Mariangela e Francesco
Gabrielli, mentre i genitori dello
sposo sono Teresa e Carlo
Petrivelli. L’associazione Pro
Loco e la Direzione di “Frintinu
me….” augurano a Francesca
Romana e Valentino, un lungo
cammino con tanta felicità, allietato dall’arrivo di graziosi bebè.
Auguri
Il 3 Febbraio del 1939 veniva alla luce, nella vicina Supino, un bimbo dal nome
Vincenzo, per l’immensa gioia dei raggianti genitori.
Il bimbo divenuto adulto ha raggiunto 70 anni di vita e, per l’occasione, ha
voluto festeggiare questo traguardo con una serata particolare.
Stiamo parlando del nostro socio benemerito Dottor Vincenzo PIETRANDREA, il quale è stato calorosamente attorniato durante i festeggiamenti dalla
gentile consorte Ida Nalli, e dalle due affettuose figliole, Clelia e Valentina, dai
generi Marco Grande e Francesco Cappucci, dagli amati nipotini Damiano e
Vincenzo Maria.
I coniugi Vincenzo ed Ida hanno accolto con calore i tanti amici invitati, nel
loro antico palazzo di Via Novana a Ferentino ed hanno trascorso insieme una
serata indimenticabile allietata immancabilmente dai raffinati interventi musicali.
Al nostro affezionato socio Vincenzo, che alla fine del mese scorso ha ricevuto l’attestato di benemerenza per i suoi 30 anni di appartenenza alla nostra Pro
loco, auguriamo un percorso ancora lungo di serenità.
******
Il giorno 23 Marzo 2009, Franco PRO, classe 1939, componente del
Collegio Revisori dei Conti dell’associazione Pro Loco, ha festeggiato
il suo 70° compleanno. Pensionato statale, con il grado di
Soprintendente capo P.S., ha prestato servizio nella polizia ferroviaria,
prima come allievo presso il compartimento di Bologna, poi in quello
di Verona, in seguito con assegnazione al posto di Polizia a San
Candido in Val Pusteria, poi a Viterbo e infine a Colleferro dove si è
conclusa la sua vita militare. Nell’anno 1997, il Presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato cavaliere. Ora, in
occasione di questo traguardo dei 70 anni di vita, la ha voluto festeggiare alla grande, invitando in un noto ristorante di Ferentino, i due fratelli, Giovanni e Pietro con le rispettive famiglie, con tanti nipoti e pronipoti, e alcuni amici che gli sono stati tutti vicini in questa particolare
felice giornata conclusasi con il taglio della torta ed il brindisi finale.
L’associazione Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me….” porgono al
socio Franco gli infiniti sinceri auguri.
Da sinistra a destra: Giovanni, Franco, Pietro
UNA GRANDISSIMA
EMOZIONE
Ormai anche i meno esperti di Internet conosceranno Facebook: il social network per
eccellenza!
Un merito da riconoscere a Facebook è che permette di “ritrovare” vecchi amici, compagni di scuola e nel mio caso anche parenti. Tutto è successo in maniera molto semplice, ovvero, con l’iscrizione ad un gruppo dove ci sono persone con il tuo stesso cognome, nel mio caso Bastoni, ed inizi a chiedere informazioni anche per semplice curiosità.
La curiosità mi ha permesso di ritrovare i discendenti del mio trisavolo; parliamo degli
anni tra metà ‘800 e gli inizi del ‘900, quando c’erano tre fratelli: Giovan Battista, Cesare
ed Antonio che possiamo considerare i capostipiti della famiglia Bastoni a Ferentino,
però di loro si sapeva poco o niente, almeno noi che c’eravamo rimasti al paese non avevamo notizie certe…
Grazie a Facebook sono entrata in contatto con Marcello, discendente di Cesare, che
abita a pochi chilometri da noi, mentre il mio ramo discende da Antonio; l’unico rammarico è che non abbiamo molte notizie dell’altro fratello Giovan Battista o meglio dei
suoi discendenti. Dopo diverse telefonate con i nostri parenti ritrovati, parlando con il
cuore in gola e anche qualche lacrima per l’emozione, aspettiamo di incontrarci tutti
insieme e festeggiare alla memoria dei nostri avi.
Elena Bastoni
Laurea
Pag. 7
Si è brillantemente laureata in “Scienze della Traduzione”, con la votazione di 110/110, presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di
Roma,Valentina DEL MONTE, che ha discusso la tesi: “Emigrati italiani in Germania: problemi di integrazione e cittadinanza”. Alla neoDottoressa giungano i più affettuosi e sinceri auguri per il targuardo raggiunto e per un futuro pieno di soddisfazioni dai genitori Arcangelo e
Marcella e dai parenti ed amici tutti. Anche la nostra Associazione ProLoco si complimenta vivamente con Valentina.
******
Nell’anno Accademico 2008/2009, Eleonora CALICIOTTI si è brillantemente laureata in “discipline Musicali” presso il conservatorio
“Santa Cecilia” di Roma, ottenendo la votazione di 110/110 e lode, presentando la tesi:”la figura femminile destinata alla sofferenza nell’opera
lirica”, entusiasmando per circa ’45 minuti con la sua incantevole voce,
sia la commissione esaminatrice che tutti i presenti. Relatrice è stata la
docente M.° Rebecca Berg e correlatrice la M.° Paola Pisa.
La neo laureata è stata festeggiata dal papà Mario, nostro socio, da
mamma Anna Pro, dal fidanzato Fausto, la sorella Vanessa, la nonna
Maria, i cognati Giuseppe e Antonello, i suoceri Patrizia e Vincenzo ed i
nipotini Leonardo e Giammarco, che hanno nel contempo augurato ad
Eleonora un grande successo nel mondo del lavoro ed al rietro dalla
tournè con la regina del monologo Franca Valeri si uniranno tutti intorno
a lei per una grande festa.
Anche la nostra associazione si unisce alla festa augurando ad Eleonora
un vero successo canoro.
******
Presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, nella facoltà di
“lettere e filosofia”, si è brillantemente laureata Giorgia PATRIZI, che
ha discusso la tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo, dal titolo:
“Strehler e Goldoni: Arlecchino servitore di due padroni”, punteggio
106.
Relatore il Prof. Alfredo Eduardo Bellingeri.
La neo dottoressa è stata calorosamente festeggiata dai genitroi, il nostro
socio Pasquale (Lino) Patrizi, dalla madre Enrica Misonti, dai nonni e
parenti.
Anche la nostra Pro loco fa i complimenti a Giorgia, augurandogli un
futuro migliore.
IL GRUPPO ARCHEOLOGICO
VOLSCO RINNOVA IL DIRETTIVO
Domenica 17 maggio alle ore 11.00 si terranno le elezioni per il rinnovo
degli organi direttivi del Gruppo Archeologico Volsco.
L’appuntamento per i circa sessanta soci è presso la sede di via Croce
Tani 59 (di fronte alla torre piezometrica dell’acquedotto - tel. 0775397015) .
La dinamica associazione, attualmente presieduta da Franco Cecchetti e
dal vice Roberto Cecchetti, si è contraddistinta nel corso degli ultimi anni
con numerose iniziative finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione del
ricco patrimonio archeologico ed artistico della nostra città. Particolare
successo hanno avuto le mostre fotografiche, curate da Pietro Scerrato,
dedicate alle torri difensive del territorio di Ferentino e alle mura megalitiche.
L’associazione sta collaborando anche alla predisposizione del materiale
per la grande mostra che si terrà presso il Vittoriano di Roma dal 29 maggio al 6 luglio dal titolo “Le Mura del Mistero”, incentrata sulle cinte
murarie delle città fortificate della provincia di Frosinone.
Defunti
Giovedì 5 Marzo 2009 è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari, Ambrogio NAVARRA di
71 anni, sostenitore di questo periodico. Alla moglie Diomira Celardi, al figlio Maurizio, alla
nuora Paola, ai nipoti Villiam ed Ornella, ai fratelli Sergio, Gino e Nino, ai cognati Bruno e
Mario Celardi, nostri soci, alle cognate Ilda, Anna, Maria, Eugenia e Rita, ai familiari tutti giungano le condiglianze della nostra associazione.
******
Giovedì 26 Marzo scorso è deceduto all’età di 78 anni, Angelo Maria LA MARRA, sostenitore di questo periodico.
Alla moglie Rosa Caliciotti, ai figli Anna e Giuseppe (Pino), alla sorella Teresa, alla nuora, al
genero, ai nipoti e parenti giungano le condoglianze della nostra associazione.
******
Lunedì 30 Marzo 2009 è deceduto a Curitiba, Brasile, il nostro concittadino e sostenitore di questo periodico, Padre Liugi REALI missionario guanelliano.
I familiari lo hanno voluto ricordare con una cerimonia funebre Sabato 4 Aprile scorso presso
la chiesa di Sant’Agata.
Alle sorelle e fratelli, Lidia, Teresa, Giuseppe, Anna, Maria, Paolo nostro socio, e Adele, alle
cognate Liliana e Fiorella, ai cognati Alberto e Giuseppe, ai nipoti e pronipoti, giungano le sentite condoglianze della Pro loco e della Direzione di “Frintinu me...”.
Pag. 8
La Pro Loco ringrazia
La Pro Loco porge un vivo ringraziamento alle sottoelencate persone che, in
occasione della pubblicazione del numero scorso di questo periodico, hanno
inviato alla nostra Associazione cospicui contributi di denaro, intendendo così
sostenere tale iniziativa.
Andrelli Giovanna
Arduini Cinzia
Bar Franca
Bassani Vinicio
Belmonte Egidio
Bianchi Gino
Bianchi Giuseppe
Cappucci Antonio
Cardarilli don Italo
Cellitti Anna
Cialone Tiberio e Gloria
Crescenzi Nello
De Carolis Luigino
Di Maggio Carlo
Filonardi Marco
Filonardi Virgilio
Gabrielli Nazareno
Galassi Rosa
Greci Marisa
Isabelli Carlo
Itana Lorenzo
Leonbruni Maria Pia
Martini Basilio
Mastrosanti Giuseppe
Minucci Raffaele
Musa Franco
Patrizi Vittorio
Podagrosi Giovanni
Podagrosi Ruggero
Polletta Egidio
Pompeo Tarquinio
Pratillo Rino
Pro Giuseppe
Rosa Augusta e Giusy
Rossana Natalia
Santoro Emo
Sisti Ulderico
Ursaia Gabriele
Valeri Mario
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Oshawa, Ontario-Canada
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Pittsford, NY - USA
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Ladispoli
– Roma
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Alpignano
– Roma
– Ferentino
– Latina
– Ferentino
– Barnegat, NY - USA
– Luino
– Marino
– Ferentino
– Ferentino
– Ferentino
– Vittorio Veneto
– Viale Marconi
– Ferentino
– Ferentino
– Roma
– Ferentino
– Roma
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Come eravamo...
Anno 1942: 1° Agosto, Seminario Vescovile di Ferentino.
Prima fila seduti da sinistra a destra: Don Alberto Misserville, Don Ildebrando Di Torrice, Mons. Ernesto Angelisanti,
Mons. Francesco De Filippis, amministratore apostolico, Mons. Giuseppe Casali, Don Cataldo Peruzzi, Don Fausto
Schieroma.
In piedi da sinistra a destra: ........, ........, Cipriani di Ceccano, Arduino Schietroma, Don Getulio Sarandrea, Don Alvaro
Pietrantoni, ........, ........,Luigi Reali, ........, ........, ........, .........
CARO “FRINTINU ME”
“CHIUDERE LA STALLA QUANDO
I BUOI SONO SCAPPATI”
Roma, 5 marzo 2009
Faccio seguito all’articolo
del presidente del circolo
Legambiente di Ferentino
sig.ra Vittoria Cova sul nr:
1 – febbraio 2009 – Titolo:
LA VALLE DEI VELENI,
per aggiungere qualche
mia considerazione.
Circa vent’anni fa, venni a
Ferentino con il treno e
dopo Colleferro mentre
osservavo il panorama
della mia terra, mentre la
vaporiera costeggiava per
un buon tratto il fiume
Sacco, rimasi sconvolto da
quello che vedevo: io
ricordavo quel corso d’acqua pulito, grazioso, poetico ma quello che in quel
momento era dinanzi ai
miei occhi era lo scorrere
immondo di acqua putrida
e puzzolente: un insulto
alla natura della bella valle
verde. Una grande indignazione si impadronì di me e
con la sola arma che ha un
poeta scrissi la poesia e di
seguito qui riporto.
Fu un atto d’amore e di
sdegno per quello spettacolo immondo e criminale
al quale avevo assistito.
E alla luce degli ultimi
avvenimenti mi sono chiesto dove erano le cosiddette autorità costituite complici di tanto scempio nel
silenzio assordante di un
popolo di pecore belanti?
Sì, complici perché una
norma giuridica recita:
“Non impedire un evento
che si ha l’obbligo di
impedire equivale a cagionarlo”!
E allora sono stati forse i
marziani a inquinare il
fiume Sacco (l’antico
Trerus) e provocare un
disastro ambientale di
grandissime proporzioni?
E’ una grande amarezza
constatare che, come al
solito, i criminali ed i loro
complici se la cavano sempre in questa sfortunata
nostra Patria e, allora,
voglio gridare con il
sommo poeta Dante:
Ahi serva Italia di dolore ostello
nave senza nocchiero
in gran tempesta
non donna di provincia
ma bordello.
(Purgatorio)
Ed ecco il mio grido di dolore:
Gli fiumu
‘Na vota ‘mmesi alla piana
doppu gli bbinari dugli trenu
ci steva ‘nu fiumu
cu ssu chiamava Saccu.
Gli stati
pareva ‘nu piscichittu.
L’acqua cu ci sgurgeva
era chiara
fresca
i addurava
pu gli fiuri saluatici
cu scevunu ‘mpettu agli iemmiti.
Mmesu
‘na manacciata du piscitti
saittavunu accom’a fullitti.
Gli vovu
la pecra
i la crapa
s’affruciavunu all’acqua queta.
Gli villani annacquavunu orticegli
cu munavunu scarola i cucuzzigli.
Da po’ gli patatraccu dulla guera
quandu ch’arraccrucchemmu
‘stu paesu
vunì ‘nu teramotu
fussaccisu
ca gli chiamannu
‘ndustrializzazzionu.
La guera
caru me
fu ‘nu sgraffigni:
n’esercitu du magghinu giallonu
dannannu
lu piana i gli munticchi
lu poru casuttellu dugli antichi
gli punnali
gli stazzi
i gli muritti.
Criscinnu
dalla sera alla dumanu
frabbicu
cimminieru du ciumentu
turettu
rucintri
i casuttoni.
Pull’aria ‘nu fumu puzzulentu
cu t’entra pu llu froci
i tu fa vunì lu lampa ‘mpettu.
‘N tantu gli fiumu
ca placidu sgureva pu la piana
drammesi agli fiuri du millu culuri
a forza da ittarci purcarii
s’ha radduttu ‘na chiavica bbalorda.
La ciuvildà
sta fata zozza
h’accisu
chigli begli fiumu zicu.
Simu ‘n pochi
pro
ca gli piagnimu
a chiss’atri
‘n ci freca ‘n cazzu.
Con amore filiale,
Giuseppe Manchi
ELENCO DEI SOCI
PREMIATI
Con attestato di benemerenza per i 30
anni di appartenenza alla Pro Loco
Affinati Enrico, Affinati
Vincenzo,
Angelisanti
Gio.Battista, Bartolomucci
Giuseppe, Battisti Antonio,
Bottoni Domenico, Branca
Vinicio, Catracchia Antonio,
Celani Mario, Celani Vittorio,
Celardi Marcello, Ciuffarella
Antonio, Ciuffarella Cesare,
Cocumelli Giuseppe, Cuozzo
Aurelio, Di Marco Nello, Di
Stefano Giuseppina, Di
Torrice Igino, Ferracuti Pietro,
Fiorini
Franco,
Frasca
Ferdinando, Gerpini Benito,
Giansanti Edoardo, Ierardi
Franco, Ludovici Franco,
Marrocco Sergio, Mastrangeli
Cesare, Musa Giovanni, Pace
Americo, Padovano Armando,
Palombo Antonio, Palombo
Giuseppe, Pellegrini Firminio,
Pietrandrea
Giuseppe,
Pignataro Angelo, Podagrosi
Fabio, Polletta Franco, Porretti
Maria Luisa, Quadrozzi
Giovanni, Ruggeri Maria Pia,
Sonni Antonio, Sugamosto
Franco, Vellucci Giuseppe,
Zaccari Arduino.
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Aprile - Proloco Ferentino