CONSORZIO DI BONIFICA DI II GRADO LESSINIO EUGANEO BERICO COLOGNA VENETA (VR) RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ SVOLTA (ex art. 6, comma 2, del vigente Statuto) Delibera dell’Assemblea n. 13 del 26 novembre 2014 PREMESSA La presente Relazione sintetizza l’attività svolta dal Consorzio nel corso della gestione ordinaria 2012 - 2014. A seguito della revisione dei comprensori dei Consorzi del Veneto (disposta dalla Legge Regionale 12/2009), che ha portato all’attuale composizione, ▪ Adige - Euganeo (nato dalla fusione dei Consorzi Adige Bacchiglione ed Euganeo), ▪ Alta Pianura Veneta (nato dalla fusione dei Consorzi Medio Astico Bacchiglione, Riviera Berica e Zerpano Adige Guà), ▪ Bacchiglione (precedentemente Bacchiglione Brenta), in occasione della seduta assembleare in data 4 maggio 2012, il Consorzio, ha provveduto all’elezione degli Organi rappresentativi (Presidente, Vice Presidente, componenti del CDA), ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1938 del 22.11.2011. E’ doveroso evidenziare nel presente contesto la valenza ambientale che il Consorzio ha saputo esprimere nell’esercizio delle proprie funzioni, affiancando le più peculiari funzioni irrigue a beneficio del comprensorio, nonché le funzioni a tutela del territorio, in linea con quanto disciplinato dall’art. 18 della L.R. 12/2009. L’elencazione che segue, suddivisa in paragrafi di riferimento, offre una visione di sintesi di quanto è stato fatto, da un punto di vista tecnico, amministrativo ed economico. LAVORI Ripristino del tratto iniziale del canale Adige Guà (2° e 3° lotto) Il Consorzio ha ricevuto i Decreti di concessione e finanziamento dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nel corso dell’anno 2007, nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale. I lavori in argomento, che ammontano rispettivamente ad € 3.615.198,29 ed € 4.264.799,69, si sono conclusi. Nel corso del 2013 sono stati approvati gli atti di collaudo finale. Intervento per la messa in sicurezza e per la salvaguardia strutturale del canale irriguo L.E.B. L’intervento per la messa in sicurezza e per la salvaguardia strutturale del canale irriguo L.E.B. – tratto Adige Guà, ammontante ad € 12.000.000,00, è stato segnalato nell’ambito dell’ Aggiornamento dell’elenco degli interventi infrastrutturali nel settore dell’irrigazione - Programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell’irrigazione. Il Consorzio ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo dei lavori. Il progetto è stato istruito con esito positivo dal Magistrato alle Acque di Venezia. Lavori di sbarramento irriguo nel canale Bagnarolo, in loc. Acquanera, in comune di Pernumia (PD) L’intervento ha la funzione di trattenere le acque immesse dal sistema LEB e provenienti dal canale Bisatto che, defluenti nel canale Bagnarolo, si perdono nel fiume Vigenzone (affluente del fiume Bacchiglione) in loc. Due Carrare (PD) e di lì proseguono lungo il fiume per i comuni di Bovolenta, Pontelongo, Corbezzola e Chioggia. Lo sbarramento in questione consentirebbe al Consorzio Adige Euganeo di “bloccare” l'attuale deflusso nel fiume Vigenzone, al fine di derivare l'acqua proveniente dal canale Bisatto - Bagnarolo subito a monte di questo nuovo sbarramento ed immetterla nel canale Altipiano a servizio del Consorzio stesso. Da segnalare che il canale Altipiano, della lunghezza di circa 30 km, serve 3 bacini idraulici di 15.000 ettari complessivi. L’intervento consentirebbe una maggiore garanzia di miglioramento della qualità d'acqua derivata, consentendo inoltre un risparmio idrico. Il Consorzio ha provveduto ad approvare il progetto esecutivo dei lavori nel 2009, segnalati altresì nell’ambito del citato Programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell’irrigazione. Nel 2014 è stata evidenziata la necessità di un aggiornamento del progetto. Sostegno a fini irrigui sul fiume Guà - Frassine, in località Caselle di Noventa Vicentina Il progetto relativo ai lavori in argomento ammonta ad € 3.615.198,29. Il finanziamento è stato richiesto al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali nell’ambito del programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell’irrigazione. Il progetto dovrà essere assoggettato alla procedura di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.); lo stesso è stato segnalato nell’ambito dell’ Aggiornamento dell’elenco degli interventi infrastrutturali nel settore dell’irrigazione - Programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell’irrigazione. Anche per tale progetto nel 2014 è stata evidenziata la necessità di un aggiornamento. Programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura e per lo sviluppo dell’irrigazione Oltre agli interventi sopra citati, il Consorzio ha segnalato i seguenti lavori: Realizzazione di un'opera di presa dal fiume Adige per l'alimentazione dei fiumi Fratta Gorzone a servizio di 30.000 Ha di territorio Realizzazione di rete irrigua in bassa pressione nei territori del basso padovano e del veneziano Recupero invasi inutilizzati e fossature storiche Lavori per il rifacimento dello sgrigliatore alla presa dal fiume Guà in loc. Cologna Veneta (VR) – 2° stralcio Il progetto esecutivo dei lavori è stato approvato dalla Giunta consortile nel 2010. I lavori sono stati finanziati dalla Regione Veneto con Decreto n. 151 in data 21.04.2010 della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura; i lavori si sono conclusi nel 2012. Lavori di messa a norma e in sicurezza del sistema irriguo L.E.B.: realizzazione degli impianti di telecontrollo e telecomando presso i nodi minori – 2° stralcio. L’opera interessata dagli interventi in argomento è il tratto di canale artificiale denominato “Guà Bacchiglione” (si tratta di una struttura scatolare in cemento armato a sezione rettangolare - spessore delle pareti di 40 cm - di dimensioni interne variabili da 5,5 m x 3,8 m a 5,0 m x 3,3 m, interrato a profondità comprese tra 1,5 e 3 m dal piano campagna e caratterizzato da un funzionamento in leggera pressione). Lungo tale condotto sono stati realizzati 24 manufatti irrigui in grado di derivare dal condotto stesso piccole portate, comprese approssimativamente tra 0,05 e 0,7 m3/s. Anche se questi valori non sono di particolare rilievo, essi rivestono una grande importanza per il servizio irriguo svolto dai Consorzi elementari che ne usufruiscono. I manufatti irrigui oggetto dell’intervento sono: “Fossetta A”, “Fossetta B”, “S. Sebastiano”, “Liona”, “Naviglio”, “Zincol”, “Siron”, “Busa”, e “Monticello”. I lavori sono iniziati nel 2010 e sono stati finanziati dalla Regione Veneto con Decreto n. 150 in data 21.04.2010 della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura. Anche questi lavori si sono conclusi nel corso del 2012. Lavori di messa a norma e in sicurezza del sistema irriguo L.E.B.: realizzazione degli impianti di telecontrollo e telecomando presso i nodi minori – 3° stralcio. I lavori sono stati finanziati con Decreto n. 508 del 27/12/2011 della Direzione Difesa del Suolo (per complessivi € 270.000,00), stante la necessità di eseguire la messa a norma e in sicurezza, tramite la messa a punto di un sistema di telecontrollo e telecomando, dei manufatti di scarico “Gorzon”, “Naviglio”, “Monticello”, “Rialto” e “Fossona”. I dispositivi elettromeccanici e oleodinamici che regolano la portata derivata consentono una gestione efficiente della risorsa idrica. In questo modo, sia in occasione di eventi meteorologici avversi che nel corso dell’abituale attività irrigua, viene garantita la tempestività delle manovre di chiusura e apertura e l’accuratezza delle regolazioni in funzione delle esigenze del momento. I lavori si sono conclusi nel 2013. Interventi di manutenzione presso i caselli idraulici consortili. I lavori in argomento (importo € 280.000,00) sono stati inseriti nell’ambito della “Programmazione interventi di natura urgente ed indifferibile nel settore della bonifica e dell'irrigazione da attuarsi con il concorso finanziario previsto dalle leggi regionali 7 novembre 2003, n. 27 e 8 maggio 2009, n. 12” Deliberazione della Giunta Regionale n. 3477 del 30 dicembre 2010. I lavori di sistemazione dei caselli idraulici consortili ubicati a Belfiore e Cologna Veneta hanno riguardato essenzialmente opere edili di ristrutturazione di elementi strutturali ed accessori vetusti (gli interventi hanno previsto il rifacimento della guaina di impermeabilizzazione del tetto, la coibentazione di elementi a sbalzo quali terrazzini e poggioli, la rimozione degli intonaci esistenti, la tinteggiatura, lavori di lattoneria…). I lavori sono stati finanziati dalla Regione Veneto con Decreto n. 449 del 22.11.2012 e si sono conclusi nel 2013. Sistemazione idraulica della confluenza tra il canale LEB e il fiume Bacchiglione. La necessità di realizzare l’intervento è stata motivata dall’opportunità di realizzare un nuovo canale di scarico che convogli la portata del sistema LEB nel fiume Bacchiglione. L’intervento è stato realizzato trasferendo il materiale sovralluvionato in destra idrografica e parte dell’isolotto esistente, adiacente alla sponda, nella sponda opposta, con realizzazione di un nuovo terrapieno con l’aggiunta di materiale proveniente da cava di prestito. Il nuovo terrapieno, provvisto di una banca collegata alla viabilità interpoderale esistente mediante una rampa di accesso e di uno spazio di manovra per i mezzi di manutenzione, ha la funzione di contrastare la tendenza del fiume Bacchiglione a occupare l’area in cui è presente lo scarico del sistema LEB. Per proteggere il terrapieno di nuova formazione dall’azione erosiva del fiume Bacchiglione in piena, è stata prevista la rettifica della sponda e la realizzazione di una difesa spondale con scogliera in destra Bacchiglione e un pennello in massi sommergibile a protezione della confluenza di scarico in progetto. I lavori sono stati finanziati (€ 595.989,88) dalla Regione Veneto con Decreto n. 357 in data 28.08.2010 della Direzione Agroambiente e Servizi per l’Agricoltura. I lavori principali si sono conclusi nel corso del 2012. Si sono conclusi nel 2014 i lavori inseriti in una perizia di variante al fine di utilizzare le economie derivate dal ribasso d’asta, pari ad € 189.922,85, per realizzare gli ulteriori interventi di: piantumazione forestale lungo l’area golenale del fiume Bacchiglione, così come previsto dalle prescrizioni indicate dai Servizi Forestali Regionali di Vicenza; sistemazione generale del piazzale antistante le opere di restituzione del canale L.E.B., con individuazione degli interventi di revisione degli organi elettromeccanici; ripristino idraulico del canale adduttore secondario “L.E.B.” – condotta area termale tra Montegaldella e Cervarese Santa Croce – parte integrante del nodo idraulico “scarico in Bacchiglione”. AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE La pianta organica del personale risulta così strutturata: 1 Direttore Unico (con funzioni di Capo settore amministrativo); 1 Collaboratrice amministrativa; 1 collaboratore tecnico; 1 Applicato amministrativo; 1 Capo operaio; 1 Operaio specializzato. I dipendenti di cui sopra sono assunti con contratto a tempo indeterminato. Nel corso del mandato il Consorzio ha fatto altresì ricorso a tirocini formativi (“stage”). E’ stato inoltre rinnovato il contratto integrativo aziendale. GESTIONE ECONOMICA L’evoluzione della situazione economica dell’Ente nel corso del mandato, sulla base della documentazione contabile approvata (riferita alla previsione), può cronologicamente riassumersi come riportato nell’allegato A al presente documento. PRATICHE AMMINISTRATIVE DI RILEVANTE IMPORTANZA Derivazione dal fiume Adige - Studio sulle necessità connesse alla derivazione dal fiume Adige La portata idrica concessa negli anni più recenti a titolo di sperimentazione al Consorzio e derivata dal fiume Adige attraverso l’opera di presa del canale Adige Guà è stata di 30,8 mc/s, nel periodo irriguo, e di 10 mc/s nel periodo invernale (in quest’ultimo caso per scopi di vivificazione ambientale). Il valore di portata derivabile dal fiume Adige è legato alla portata del fiume che si registra attraverso la sezione idraulica di Boara Pisani, ai fini del rispetto del minimo deflusso vitale (fissato in 80 mc/s) del fiume stesso. Il Genio Civile di Verona con Decreto n. 516 del 16.10.2012, ha concesso al Consorzio LEB, in deroga a quanto stabilito dall’art. 2 del D.M. n. 1603 del 18/11/1988 e fino alla scadenza della concessione (15/04/2014), la derivazione sperimentale di acqua a fini irrigui e di vivificazione ambientale dal fiume Adige secondo una nuova modulazione mensile delle portate, con un valore medio di portata derivabile nel periodo irriguo pari a 26.5 mc/s. Nel corso del 2013 il Consorzio ha commissionato uno studio per valutare le possibilità di incremento delle portate concesse, sia in linea con le attuali esigenze, sia in vista di un possibile incremento dell’area irrigata. Lo studio, approvato nel 2014 dagli organi rappresentativi, è già stato sottoposto all’attenzione della Sezione bacino idrografico Adige Po di Verona e dell’Autorità di Bacino del fiume Adige, anche per i favorevoli risvolti ambientali che emergono dall’attività svolta dal Consorzio. Lo Studio ha evidenziato fra le altre cose che … la superficie del Veneto centrale irrigata dal sistema Lessino Euganeo Berico, … risulta affetta da un grave deficit idrico per la limitatezza della portata concessa che ne riduce notevolmente le potenzialità… Mediante un computo analitico delle portate derivate nei singoli bacini ed un confronto con la dotazione minima necessaria di 0.50 l/s ha, valore alquanto ridotto in relazione al sistema di irrigazione praticato, si è determinato un deficit di portata pari a 11.95 m3/s, riferito alle sole superfici che attualmente si avvalgono dell’irrigazione. Si deve inoltre considerare nel comprensorio in esame la richiesta di estensione dell’irrigazione… Ai fenomeni atmosferici che portano ad un incremento della dotazione unitaria e della estensione delle superfici irrigue si devono associare quelli di carattere economico e sociale, che danno luogo attualmente ad un interesse per l’occupazione in agricoltura da parte di manodopera estromessa dal mondo dell’industria nel comprensorio servito dal LEB. L’estensione dell’irrigazione su tali superfici risulta auspicabile, oltre che a finalità agricole, anche a finalità ambientali, in quanto l’apporto di acqua irrigua limita l’aridità nei periodi estivi, con notevoli benefici per la flora e per la fauna, nonché per il contenimento del pericolo di incendi. Da un punto di vista ambientale, si devono ricordare infine gli effetti rilevanti di un incremento delle acque derivate dal LEB ed immesse all’interno dei centri urbani presenti nel comprensorio, le quali apportano un indispensabile beneficio igienico – sanitario attraverso la vivificazione dei collettori cittadini, nei quali trovano recapito acque di fognatura bianca e mista… Per le considerazioni suesposte il Consorzio si è pertanto attivato già nel corso del 2013 con le strutture competenti per addivenire ad un giustificato aumento delle portate derivate; la relativa istanza è stata formalizzata il 14 aprile 2014 . Beneficio ambientale - Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone La funzione irrigua riveste evidentemente un ruolo preponderante. A questa si aggiunga l’indubbio beneficio ambientale derivante dall’attività del Consorzio che attraverso la distribuzione d’acqua a beneficio dei Consorzi di I grado, provvede altresì alla vivificazione dei principali vettori intersecanti il sistema irriguo (fra questi il Fratta, il Guà – Frassine, il Liona, il Bisatto, il Bacchiglione). In particolare negli anni ha assunto particolare rilevanza l’attività di vivificazione del bacino del fiume Fratta – Gorzone. La zona a monte del bacino è compromessa dai reflui degli impianti di depurazione che interessano il distretto vicentino della concia, che incidono con scarichi continui in corsi d’acqua di modesta portata. L’Accordo sottoscritto in data 05.12.2005, unitamente al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Veneto ed agli altri Enti partecipanti, è finalizzato al raggiungimento delle condizioni per il riequilibrio del bilancio idrico nel distretto vicentino della concia, per il raggiungimento, entro il 31/12/2015, degli obiettivi di qualità delle acque sotterranee nel medesimo territorio, delle acque superficiali nel bacino del Fratta – Gorzone e per il miglioramento del bilancio idrico, definiti dal Piano di Tutela adottato dalla Regione Veneto con Deliberazione della Giunta regionale n. 4453 del 29/12/2004. Il Consorzio, come previsto dall’art. 7, si è impegnato a garantire il mantenimento del flusso idrico nell’asta del Fratta – Gorzone, compatibilmente con il bilancio idrico del Fiume Adige. L’allegato VI all’Accordo medesimo, tra le altre cose, prevede la realizzazione di un’opera di presa dal fiume Adige da ritenersi alternativa (e parziale) al sistema attuale di presa, da attivare esclusivamente nel caso di impossibilità di utilizzo delle opere esistenti. Tale opera, già ultimata, consentirà di eseguire gli interventi di manutenzione degli argini del canale Adige Guà, mantenendo il flusso idrico sul fiume Fratta Gorzone. E’ in corso la stipula fra le parti di una convenzione per la gestione dell’opera stessa. Inoltre nel 2014 il Consorzio ha approvato lo schema di accordo previsto all’art. 6 dell’Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino. D.G.R.V. n. 857 del 04.06.2013. Inoltre il Consorzio si è fatto parte attiva per la predisposizione di un progetto denominato Linee guida per il risanamento e la riqualificazione del fiume Fratta Gorzone, in collaborazione con un gruppo di lavoro rappresentato in primis dal Prof. Erich Trevisiol (progettista ambientale e consulente scientifico per l’A.A.T.O. – Laguna di Venezia), con il quale si intendono risolvere alcuni aspetti non risolti dall’Accordo di cui sopra, tra i quali lo stato di diffuso degrado biologico del fiume, determinato anche dalla presenza di sedimenti inquinanti sul letto del fiume stesso e dalla presenza di ulteriori fonti inquinanti all’interno del bacino di scolo. Accordo con il Consorzio A.RI.C.A. L’Accordo in questione è stato prorogato annualmente fra le parti. E’ in corso il dialogo fra le parti stesse per definire l’eventuale estensione definitiva dell’Accordo. Protocollo tecnico per la gestione delle acque immesse nell’asta Fratta – Gorzone in corrispondenza a stati idrometrici di piena Negli anni più recenti, a seguito di continui e ripetuti eventi meteorici che hanno comportato stati idrometrici di piena lungo l’asta del fiume Fratta-Gorzone, al fine di ottimizzare la gestione delle portate di scarico degli impianti di sollevamento meccanico consortili, mitigando per quanto possibile le criticità idrauliche nel territorio tributario dell’asta Fratta-Gorzone al verificarsi di stati idrometrici di piena ed il conseguente fermo impianti parziali e/o totale, si è reso necessario seguire e promuovere ogni azione e/o intervento idoneo e quanto più possibile risolutorio per la gestione delle piene dell’asta finalizzate a minimizzare e/o eliminare la possibilità del verificarsi del “fermo impianti”. A tal fine il Consorzio ha aderito al Protocollo in questione congiuntamente alla Regione Veneto - Direzione Difesa del Suolo, all’Unità di Progetto del Genio Civile di Padova – Sede di Este, all’Unità di Progetto del Genio Civile di Vicenza, al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ed al Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. Energia idroelettrica Il consorzio ha avviato un dialogo con società impegnate nel settore dell’ambiente, delle energie rinnovabili e dell’innovazione tecnologica, finalizzato allo studio e progettazione di impianti idroelettrici utilizzando le esistenti strutture idrauliche in siti dove si evidenziano possibili salti idraulici e continuità delle portate. La realizzazione di centrali idroelettriche si presta ad essere integrata in sistemi di utilizzo plurimo delle risorse idriche. Una prima centrale, posta presso la derivazione sul fiume Fratta, è stata inaugurata ad inizio 2012. Il Consorzio sta valutando l’ipotesi di acquisto della centrale in questione. Difesa del suolo In linea con quanto disciplinato dall’art. 18 della L.R. 12/2009 (che prevede tra le funzioni dei Consorzi di Bonifica in materia di difesa del suolo anche il concorso all’attuazione degli interventi finalizzati a prevenire l’insorgere di emergenze idrauliche e idrogeologiche), è stato verificato che il sistema L.E.B. permette di trasferire parte della portata defluente lungo il canale Bisatto, in occasione di gravosi eventi di piena, nel fiume Bacchiglione. Tali corsi d’acqua sono interessati da opere idrauliche facenti capo al canale artificiale Guà Bacchiglione. Si tratta di manufatti che vengono per lo più utilizzati per la derivazione di acque a scopo irriguo ma che possono altresì consentire il deflusso in senso contrario. Si è potuta accertare in concreto la capacità del canale artificiale Guà Bacchiglione di deviare fino alla totalità della portata fluente nel Bisatto (oltre 15 m3/s) con benefici immediati e notevoli per tutta l’area a valle di Barbarano Vicentino (comprese le zone dei Comuni di Este, Montegrotto ed Abano). Nel contempo si è potuto attuare, in tempi molto brevi, lo scarico delle acque di bonifica afferenti al comprensorio del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. Il sistema descritto è già stato attuato positivamente in occasione degli eventi di piena, che sempre più frequentemente si presentano sul territorio. (Periodi attivazione e portate deviate Bisatto-Bacchiglione – esercizio 2014) Dal 5 al 7 gennaio: 690.000 mc Dal 14 al 18 gennaio: 3.450.000 mc Dal 27 gennaio al 1 febbraio: 4.140.000 mc Dal 6 al 14 febbraio: 670.000 mc Dal 27 al 28 febbraio: 1.380.000 mc Inoltre, in collaborazione con il Dipartimento difesa del suolo e foreste e la Sezione Bacino idrografico Adige Po di Verona, è stata valutata l’ipotesi di utilizzare il canale Adige Guà per la diversione delle piene del fiume Guà – Frassine. A tal fine il Consorzio ha presentato ai competenti organi regionali con richiesta di finanziamento il progetto per la Realizzazione di un sistema automatico di laminazione delle piene del fiume Guà Frassine nel canale irriguo Adige Guà (€ 920.000), nonché il progetto per gli Interventi di adeguamento del sistema di telecontrollo (€ 80.000,00). Statuto e Regolamenti Oltre allo Statuto, sono stati adottati nel corso del mandato il Regolamento sull’ordinamento finanziario, contabile e patrimoniale, il Regolamento concernente il servizio di economato ed il Regolamento disciplinante le procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori in economia, nel rispetto delle disposizioni dettate dalla Giunta Regionale del Veneto. VARIE Il Consorzio ha altresì provveduto: al proseguimento nella definizione di pratiche espropriative e regolarizzazione catastale degli immobili in uso al Consorzio; ad approvare un Accordo Interconsorziale con il Consorzio Adige Euganeo finalizzato ad una collaborazione tecnica di durata biennale; ad approvare un Accordo Interconsorziale con il Consorzio Veronese finalizzato ad una collaborazione tecnica in tema di energia idroelettrica; all’approvazione delle Linee guida per la gestione del servizio irriguo; all’organizzazione di una conferenza stampa sull’andamento della stagione irrigua; a completare il rinnovo della strumentazione in dotazione agli uffici; a rinnovare l’opuscolo “Sistema LEB tra presente e futuro; ad implementare il sito istituzionale del Consorzio (www.consorzioleb.it); ad incaricare uno studio esterno per la verifica delle pratiche espropriative e la regolarizzazione catastale degli immobili in uso al Consorzio; alla nomina del Responsabile per la trasparenza ed all’adeguamento alla normativa di riferimento (D. Lgs. 33/2013); a definire le procedure di gara per l’affidamento del servizio di tesoreria; ad integrare la strumentazione di officina nonché all’acquisto di un autocarro per gli interventi di manutenzione ordinaria. Il Presidente Guido Borella