Prefazione
L’Unione Europea sta attraversando in questa fase profondi cambiamenti sia con
l’ingresso dei nuovi Paesi in adesione che con la riforma della “Costituzione
Europea”, volta ad armonizzare e rafforzare la politica di coesione economica,
culturale e sociale tra i popoli.
Ogni sforzo istituzionale deve essere orientato a rendere maggiormente fruibili gli
strumenti operativi promossi dalla Commissione Europea per garantire al cittadino
europeo nuove opportunità di crescita economica e di più stabile occupazione.
La presente pubblicazione ha questa finalità: la classificazione dei programmi rivolti
alle PMI distinti per aree geografiche ed integrati nel contesto giuridico comunitario
e raggiungibili facilmente con dei collegamenti ai rispettivi siti internet consentono
al utente una facile navigazione ed un’informazione aggiornata.
La preziosa esperienza del dr. Annibale Marinelli, maturata nei programmi di
cooperazione internazionale della UE e l’attento impegno della dott.sse Chiara
Polichetti e Arianna Scione, consentono oggi all’Amministrazione degli Esteri di
mettere a disposizione uno strumento innovativo rivolto agli operatori economici
italiani e in particolare alle PMI nazionali ed europee.
Il Direttore Generale della DG Integrazione Europea
( Min. Plen. Rocco Cangelosi)
2
INDICE
Introduzione
8
Programmi Comunitari per azioni di sostegno del settore privato in
ambito internazionale e comunitario
11
MERCATO ESTERNO
12
Scheda Macroprogramma ALA (America Latina, Asia)
13
Scheda Macroprogramma Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico)
15
Scheda Macroprogramma Meda (Paesi del Bacino Mediterraneo)
18
Scheda Macroprogrammi Paesi Est Europeo (Paesi PHARE, CARDS, TACIS) 20
PROGRAMMI TRASVERSALI
22
Scheda Programmi trasversali
22
PROGRAMMI PER SINGOLO PAESE
25
Scheda Programmi per singolo Paese
25
MERCATO INTERNO
27
Scheda Programmi mercato interno
27
SITI UTILI COMUNITARI E NAZIONALI
31
PROGRAMMI PAESI ALA
36
Area geografica: America Latina
ALFA II
40
@LIS
42
AL - INVEST
45
ALURE
48
URB AL
50
3
Area geografica: Asia
ASIA INVEST
54
ASIA IT&C
56
ASIA URBS
59
ASIA PRO ECO
61
ASIA LINK
63
ECERP
66
PROGRAMMI PAESI ACP
68
PERS
72
AIUTO ALIMENTARE E SOSTEGNO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE
74
CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLE FORESTE
77
DEMOGRAFIA
80
INTEGRAZIONE FEMMINILE
82
INTEGRAZIONE DELLA DIMENSIONE AMBIENTALE NEI PROCESSI
DI SVILUPPO
85
CDI/CDE
88
INFAC
91
DIAGNOS
93
EBAS
95
PROINVEST
97
INTERPOWER
98
INVESTECH
100
PROGRAMMI MEDA
102
EUMEDIS
104
EUROMED AUDIOVISIVO
106
EUROMED HERITAGE
108
SMAP
111
TEMPUS III
114
UE - TURCHIA
117
4
PROGRAMMI PAESI EST EUROPEO
119
PHARE-TWINNING
128
PHARE MULTI-COUNTRY
129
SAPARD
132
ASSISTENZA, RICOSTRUZIONE, SVILUPPO E STABILIZZAZIONE NEI PAESI DEI
BALCANI OCCIDENTALI
135
TACIS LIEN
137
TACIS CBC (CROSS BORDER COOPERATION)
139
PAESI CANDIDATI/PMI
141
PROGRAMMI TRASVERSALI
143
ALTERNER II
144
CARNOT
146
LIFE III
147
MEDIA PLUS - FORMAZIONE
150
MEDIA PLUS SVILUPPO, PROMOZIONE E DISTRIBUZIONE
152
SYNERGY
155
SAVE II
157
SURE
159
USO SICURO DI INTERNET
162
ITS
163
GROWTH
165
EESD
167
INTERPRISE
168
BRE
170
SUBFORNITURA
173
CRAFT
174
MARCO POLO
176
BC - NET
179
PROGRAMMI PER SINGOLI PAESI
182
EXPROM GIAPPONE
183
5
TABD USA
184
ECTI CANADA
186
ETP SUD COREA
187
ETP GIAPPONE
188
GATEWAY TO JAPAN
190
PROGRAMMI PER IL MERCATO INTERNO
192
JEV
193
SPORTELLO MET/ETF START UP
195
EUROTECH CAPITAL
198
IBEX
200
V PROGRAMMA QUADRO
202
VI PROGRAMMA QUADRO
203
SME GUARANTEE FACILITY
205
AZIONE DI CAPITALE DI AVVIAMENTO
207
EURO INFO CENTRES
208
URBAN II
209
INTERREG III
211
LEADER +
214
EQUAL
216
PROMISE
218
CENTRI DI RELAIS DI INFORMAZIONE
220
EUROLEADERS
221
INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI
RAPPRESENTANTI DELLE IMPRESE
223
PROMUOVERE L'INNOVAZIONE E INCORAGGIARE LA PARTECIPAZIONE
DELLE PMI
224
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI
228
Decisioni e Comunicazioni del Consiglio e della Commissione Europea
per il sostegno all'internazionalizzazione del settore privato
231
6
SCHEDA DECISIONI
232
Risoluzione del Consiglio 96/c 130/01 del 22/04/96
234
Decisione del Consiglio 97/15/CE del 9/12/96
235
Decisione del Consiglio 97/761/CE del 5/11/97
236
Decisione del Consiglio 98/253/CE del 30/03/98
237
Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio 99/182/CE
del dicembre 1999
238
Decisione del Consiglio 99/172/CE del 25/01/99
239
Decisione del Consiglio 99/297/CE del 26/04/99
240
Decisione del Consiglio 2000/821/CE del dicembre 2000
241
Adozione della "Carta Europea per le Piccole imprese" del 13/06/02
243
Decisione del Consiglio 2000/819/CE del 20 /12/00
244
Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio 2002/1376/CE
del 12/07/02
246
SCHEDA COMUNICAZIONI
247
Raccomandazione della Commissione 96/280/CE del 3/04/96
249
Consiglio Europeo di Cardiff del 15-16/07/98
251
Comunicazione della Commissione del 20/11/98
252
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo,
al Comitato economico e sociale, e al Comitato delle regioni n° 569/99
254
Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23-24/03/00
255
Regolamento CE 1260/99
257
Raccomandazione della Commissione del 25/06/02
259
Comunicazione della Commissione al Consiglio ed al Parlamento
europeo del 19/05/2003
260
7
INTRODUZIONE
Nel corso di questi ultimi anni l’Europa ha attuato importanti trasformazioni.
La pressione dei Paesi orientali frontalieri ha fortemente accelerato il processo
d’integrazione europea. L’allargamento ai Paesi dell’Europa Centrale e Orientale
(PECO), a Cipro, a Malta ed alla Turchia s’ inserisce in questo nuovo scenario e
costituisce una sfida istituzionale e politica senza precedenti per l’Unione
Europea.
L’Europa si è anche impegnata a coinvolgere l’Area balcanica in questi processi
predisponendo un apposito programma (CARDS) che tiene conto delle specificità
e delle problematiche di quest’area.
L’aumento di fenomeni migratori dai Paesi del Bacino Sud del Mediterraneo e gli
impegni finanziari conseguenti al sostegno del processo di pace in Medio
Oriente,
hanno
stimolato
la
definizione
di
una
nuova
politica
per
il
Mediterraneo. Tale politica mira a costituire entro il 2010 una zona di libero
scambio che sostenga lo sviluppo delle relazioni economiche e sociali con e tra i
futuri 37 Paesi e contribuisca allo sviluppo di un’area di sicurezza, di pace e
d’incontro culturale.
L’Unione Europea ha, inoltre, rafforzato i legami con l’America latina, nell’ambito
di una strategia che prevede l’approfondimento del dialogo politico, il sostegno al
rafforzamento delle relazioni di libero scambio e l’appoggio istituzionale al
processo di integrazione regionale.
E’ stata infine adottata una nuova strategia di relazioni con i Paesi dell’Asia,
volta a rafforzare la presenza economica europea, la mutua comprensione e a
sviluppare nuovi approcci politici.
Questi orientamenti si sono tradotti in un aumento degli impegni economici
dell’Unione e degli Stati membri che contribuiscono per circa il 50% della spesa
8
pubblica mondiale alla cooperazione1. Ne scaturisce un ruolo di notevole
importanza strategica nello sviluppo mondiale sia per il volume delle risorse
mobilitate che per la complessità degli strumenti utilizzati, che vanno dalla
cooperazione economica e finanziaria a quella sociale, all’aiuto umanitario ed
alimentare.
Parte di questo contributo finanzia programmi di “azioni concertate nel campo
della politica delle imprese”.2
L’Unione Europea ha riconosciuto l’importanza delle Piccole e Medie Imprese
per la crescita economica e per un equo sviluppo della competitività e del
potenziale occupazionale dell’economia europea, e ne ha fornito una definizione
comune in ambito internazionale. I programmi ed i finanziamenti comunitari a
favore delle PMI sono andati progressivamente aumentando. Le PMI beneficiano
non solo degli aiuti dei Fondi Strutturali e dei programmi di cooperazione
internazionale, bensì anche dei finanziamenti della Banca Europea per gli
investimenti, che eroga prestiti agevolati per favorire la competitività nazionale
ed internazionale delle imprese.
Di fronte allo scenario attuale, notevolmente dinamico e denso di cambiamenti,
presentato dalle molteplici opportunità di finanziamento e d’ intervento destinate
alla cooperazione internazionale dalla Commissione Europea, l’operatore trova
sempre più necessario ricorrere a strumenti tecnici di orientamento e
riferimenti adeguati per partecipare in modo efficace allo svolgimento delle
iniziative di cooperazione internazionale.
1
Il ruolo che l’Unione Europea svolge nel settore della cooperazione si inserisce in un contesto le cui radici risalgono
alla conclusione dei Trattati di Roma, del 1957, e si è accresciuto e fortificato attraverso:
• L’istituzione nel 1958 del Fondo Europeo di Sviluppo (FES), gestito dalla Commissione europea fuori dal
bilancio comunitario.
• La Convenzione di Yaoundé del 1963, firmata tra gli Stati membri e 18 Stati africani .francofoni, per la creazione
di una zona di libero scambio, la concessione di un sostegno tecnico e finanziario e l’istituzione di un dialogo
formalizzato a livello governativo e parlamentare.
• La Convenzione di Lomè, del 1975, firmata dai Paesi dell’Unione e da 46 Paesi in via di sviluppo , che stabiliva
la non reciprocità del libero scambio fra UE e ACP, l’attivazione di un meccanismo (STABEX) volto alla
stabilizzazione dei benefici di esportazione dei prodotti di base degli ACP e la nascita di una nuova forma di
cooperazione finanziaria che prevedeva il coinvolgimento diretto delle PMI locali
• La Convenzione di Cotonou, del 2001, firmata con 77 Stati ACP per un periodo ventennale. E’ subentrata alla IV
Convenzione di Lomè rafforzando il concetto di cooperazione decentrata.
2
All’articolo 157 del Trattato sono affrontate tematiche fondamentali della politica delle imprese: semplificazione
dell’ambiente in cui esse operano, provvedimenti efficaci di sostegno, visibilità dei servizi offerti e loro utilizzazione.
9
L'esperienza italiana nel settore delle PMI, riconosciuta positivamente in campo
internazionale, può dare un valido supporto conoscitivo in ambito europeo al
fine di affrontare con maggiore incisività la sfida di riforma richiesta "a viva voce"
dal settore privato internazionale.
A tale esigenza risponde anche l'Ufficio III della Direzione Generale Integrazione
Europea
del
Ministero
l’Internazionalizzazione
degli
Affari
Esteri,
economica
e
culturale
titolare
del
del
P.O.
per
Mezzogiorno,
che
quotidianamente affronta queste tematiche relazionandosi con Associazioni
imprenditoriali e Istituzioni di settore. Il dr. Annibale Marinelli (funzionario di
questa direzione), la d.ssa Chiara Polichetti e la d.ssa Arianna Scione, hanno
condotto la presente ricerca sulle modalità di finanziamento comunitario alle
PMI al fine di migliorare la conoscenza di questi strumenti e di accrescerne le
opportunità di fruizione.3
Cons. d’Ambasciata
(Luca Fornari)
3
All’interno del Documento sono presenti anche i Programmi con scadenza 2002 al fine di garantire agli operatori un
panorama completo dei Finanziamenti comunitari in atto o in fase di ri-programmazione
10
PROGRAMMI COMUNITARI PER AZIONI DI SOSTEGNO
DEL SETTORE IN AMBITO INTERNAZIONALE E
COMUNITARIO.
MERCATO ESTERNO
1. AMERICA LATINA E ASIA
2. ACP
3. MEDA
4. AREA EST EUROPEA
PROGRAMMI TRASVERSALI
PROGRAMMI PER SINGOLO PAESE
MERCATO INTERNO
11
MERCATO ESTERNO
12
PROGRAMMI ALA
AREA GEOGRAFICA: AMERICA LATINA, ASIA.
AMERICA LATINA: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba,
Ecuador, Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela.
ASIA: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iran, Yemen, Oman, Qatar,
Kuwait, Bangladesh, Brunei, Bhutan, Cambogia, Filippine, India, Indonesia, Laos,
Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Repubblica Popolare Cinese, Singapore, Sri
Lanka, Thailandia, Vietnam.
PROGRAMMI
ALFA II
http://europa.tiscali.it/
opportunita/ue/200112
/11/schede/alfa2/alfa2
.html
@LIS
http://europa.eu.int/co
mm/external_relations/l
CONTENUTI
DURATA
Scambi universitari fra
2000-2005
istituti di istruzione
Finanziamento:
superiore e università
8,3 MEURO
latino-americane ed
europee.
Cooperazione fra UE, AL
e Caraibi nel campo della
2000-2005
Finanziamento:
85 MEURO
società dell’informazione.
a/news/ip01_1761.htm
AL-INVEST
http://europa.tiscali.it/
opportunita/ue/200112
/11/schede/al_invest/a
l_invest.html
ALURE
Promozione investimenti, 2000-2004
Finanziamento:
trasferimenti di
tecnologia, accordi
commerciali di lungo
termine.
Cooperazione nel settore
1998-2002
dell'energia e dei
Finanziamento:
25 MEURO
www.europa.eu.int/com
m/europeaid/projects/a trasporti.
lure/index_en.htm
URB AL
43,4 MEURO
Formazione reti tra città, 2001-2005
http://europa.eu.int/co
13
mm/europeaid/projects province e regioni.
/urbal/index_en.htm
ASIA INVEST
www.asia-itc.org
ASIA URBS
http://europa.eu.int/co
mm/europeaid/projects
/asiaurbs/index_en.htm
ASIA PRO ECO
mila EURO
Promozione, relazione,
1998-2002
scambi commerciali,
Finanziamento:
http://europa.eu.int/co
mm/europeaid/projects cooperazione tra
/asiaimprese.
invest/html2002/main.
htm
ASIA IT&C
Finanziamento:800
45 MEURO
Trasferimento tecnologie
1999-2004
dell'informazione.
Finanziamento:
35 MEURO
Creazione di reti di
1998-2003
cooperazione tra città,
Finanziamento:
finalizzata al
26,2 MEURO
rafforzamento dei legami
tra comunità locali
dell'UE e dell'ASIA.
Promozione di soluzioni
2002-2006
sostenibili per i problemi Finanziamento:
http://europa.eu.int/co
82,3 MEURO
ambientali.
mm/europaid/projects/
asia-pro-eco/index_
en.htm
ASIA LINK
Cooperazione nel settore
2002-2005
dell'Istruzione superiore. Finanziamento:
http://europa.eu.int/co
40 MEURO
mm/europaid/projects/
asia_link/index_en.htm
ECERP
Sviluppo delle PMI.
2001-2004
Finanziamento:
www.erp.org.tw
17,287 MEURO
14
PROGRAMMI PAESI ACP (FES)
AREA GEOGRAFICA: AFRICA, CARAIBI, PACIFICO
AFRICA: Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo
Verde, Repubblica Centroafricana, Ciad, Repubblica delle Comore, Congo
(Brazaville), Congo (Kinshasa), , Costa d'Avorio, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Gabon,
Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Lesotho,
Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Isole Mauritius, Mauritania, Mozambico,
Namibia, Niger, Nigeria, Ruanda, Saõ Tomé e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra
Leone, Somalia, Sud Africa, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia,
Zimbabwe.
CARAIBI: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Repubblica
Domenicana, Grenada, Guyana, Giamaica, Haiti, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia,
Saint Vincent e le Granadines, Suriname, Trinidad, e Tobago.
PACIFICO: Fiji, Kiribati, Isole Cook, Isole Marshall, Papua-Nuova Guinea, Isole
Salomone, Nauru, Niue, Palao, Isola Tonga, Stato Federale della Micronesia,
Tuvalu, Vanatu, Samoa.
PROGRAMMI
CONTENUTI
PERS
Cooperazione finanziaria
(Ricostruzione e
e tecnica con il Sud
sviluppo in Sud Africa)
Africa.
http://europa.tiscali.it/
opportunita/ue/200112
/11/schede/pers_sudaf
rica/south_africa.html
AIUTO ALIMENTARE E Iniziative di
SOSTEGNO ALLA
SICUREZZA
DURATA
2000-2006
Finanziamento:
888,5 MEURO
1996-in corso
distribuzione dei generi
alimentari.
ALIMENTARE
www.resal.org
CONSERVAZIONE E
GESTIONE DELLE
Assistenza finanziaria e
2000-2006
consulenza tecnica.
FORESTE
http://europa.eu.int/co
mm/secretariat_general
/sgc/aides/forms/aidco
17_it.htm
DEMOGRAFIA
Sostegno alle politiche
1998-2002
15
www.europa.eu.int/com ed ai programmi
m/development/index_ demografici.
en.htm
INTEGRAZIONE
FEMMINILE
Integrazione delle
1998-2003
tematiche di genere
www.europa.eu.int/com nella cooperazione allo
m/development/index_ sviluppo.
en.htm
INTEGRAZIONE DELLA Offerta di assistenza
DIMENSIONE
AMBIENTALE NEI
PROCESSI DI
2000-2006
finanziaria e competenze
tecniche ai PVS nel
settore dell'ambiente.
SVILUPPO
www.europa.eu.int/com
m/devolpment/sector/e
nvironment_en.htm
CDE
www.cdi.be
INFAC
www.eif.org
DIAGNOS
Partenariato competitivo 1977-in corso
Finanziamento:
tra imprese.
90 MEURO a ogni 5
anni
Crescita dei flussi degli Annuale
Finanziamento:
investimenti privati.
2.200 MEURO
Aiuto allo sviluppo per il 2001-2002
www.diagnos.net
settore privato a livello
(Sito non attivo)
nazionale e regionale.
EBAS
www.ebas.org
Sviluppo della
competitività delle
Terminato nel 2002
Finanziamento:
20 MEURO
imprese ACP.
PROINVEST
Promozione
http://www.proinvest- dell'investimento nel
eu.org
settore privato.
INTERPOWER
Rafforzamento delle
2001- in corso
Finanziamento:
110 MEURO per 7 anni
2001- in corso
http://www.proinvest- istituzioni.
eu.org
16
INVESTECH
Sostegno ai settori
2001- in corso
http://www.proinvest- chiave dell'economia.
eu.org
17
PROGRAMMI MEDA
AREA GEOGERAFICA: PAESI DEL BACINO MEDITERRANEO
BACINO MEDITERRANEO: Algeria, Autorità Palestinesi, Egitto, Giordania,
Israele, Libano, Marocco, Siria, Tunisia.
PROGRAMMI
EUMEDIS
http://europa.eu.int/IS
PO/eumedis/englishver
CONTENUTI
DURATA
Sviluppo della Società
1999-in corso
dell'informazione
Finanziamento:
euromediterranea.
35 MEURO
sion/i_welcome_en.html
EUROMED
Cooperazione regionale
2000- in corso
AUDIOVISIVO
nei settori della radio,
Finanziamento:
della televisione e del
20 MEURO per la prima
cinema.
fase.
Creazione di una
1998- in corso
identità unitaria per il
Finanziamento:
patrimonio culturale
3 MEURO
www.europa.eu.int/com
m/external_relations/m
ed_mideast/euro_med_p
artnership/multilateral_
relations.htm
EUROMED HERITAGE
www.europa.eu.int/com
m/external_relations/m
ed_mideast/euro_med_p
euromediterraneo.
artnership/multilateral_
relations.htm
SMAP
http://europa.eu.int/co
mm/environment/smap
Protezione dell'ambiente 1998- in corso
Finanziamento:
mediterraneo.
5 MEURO
18
/home.htm
TEMPUS III
http://europa.eu.int/co
Sviluppo dei sistemi di
istruzione superiore.
mm/education/tempus/
home.html
UE-TURCHIA
http://europa.tiscali.it/
2000-2006
Finanziamento:
300.000 Euro per
progetti biennali
500.000 Euro per
progetti triennali
Sviluppo economico e
2000-2002
sociale della Turchia.
Finanziamento:
135 MEURO
opportunita/ue/200112
/11/schede/coop_ue_tu
rchia/coop_ue_turc.html
19
PROGRAMMI DELL'EST EUROPEO
PAESI PHARE, ISPA, SAPARD: Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia,
Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Turchia,
Ungheria.
PAESI CARDS: Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Ex-repubblica Jugoslava
di Macedonia, Serbia e Montenegro.
PAESI
TACIS:
Armenia,
Azeirbaigian,
Bielorussia,
Georgia,
Kazakhstan,
Kirgizistan, Moldavia, Federazione Russia, Tagiskistan, Turkmenistan, Ucraina,
Uzbekistan.
PROGRAMMI
PHARE-TWINNING
http://europa.tiscali.it/
opportunita/ue/200112
/11/schede/phare/phar
CONTENUTI
DURATA
Cooperazione
2000-2006
amministrativa e
Finanziamento: 1664
trasferimento di Know-
MEURO
how.
e.html
PHAREMULTICOUNTRY
http://europa.tiscali.it/
Preparazione dei Paesi
Durata e Finanziamento
coinvolti all'adesione
variabile per singolo
all'UE.
programma
Sostegno all'agricoltura
2000-2006
opportunita/ue/200112
/11/schede/phare/phar
e.html
SAPARD
http://europa.eu.int/co e allo sviluppo rurale.
mm/enlargement/pas/s
apard.htm
ASSISTENZA,
RICOSTRUZIONE,
Il programma CARDS
Finanziamento:
520 MEURO annui
2000-2006
20
SVILUPPO E
STABILIZZAZIONE NEI
PAESI DEI BALCANI
OCCIDENTALI
nasce per stabilire un
Finanziamento:
quadro giuridico
4650 MEURO
unitario d’assistenza ai
http://www.ice.it/estero Paesi dei Balcani
2/ue/europeo/cards.pdf
TACIS LIEN
http://europa.eu.int/co
Promozione della
2000-2003
partecipazione cittadina.
mm/europeaid/projects
/tacis_lien/index_en.ht
m
TACIS CBC (CROSS
BORDER
COOPEARATION)
Promozione di progetti
2000-2003
transfrontalieri di
Finanziamento:
cooperazione regionale.
30 MEURO per anno
Programma volto a
Annuale
migliorare la
Finanziamento:
competitività delle PMI
195 MEURO
http://europa.eu.int/co
mm/europeaid/projects
/tacis_lien/index_en.ht
m
Paesi Candidati/PMI
www.cordis.lu
nelle zone di frontiera
dell’UE con i Paesi
Candidati o delle regioni
non confinanti.
21
PROGRAMMI TRASVERSALI
AREA GEOGRAFICA: Paesi del Mediterraneo, del Pacifico, dell’Africa,
dei Caraibi, dell’America Latina, dell’Area balcanica, dell’Estremo
Oriente.
PROGRAMMI
ALTENER II
CONTENUTI
Promozione della
DURATA
1998-2002
http://europa.eu.int/co diminuzione delle
Finanziamento:
mm/energy/en/pfs_alte emissioni di biossido di
77 MEURO
ner_en.html
carbonio attraverso la
diffusione delle fonti
energetiche rinnovabili.
CARNOT
Promozione delle
1998-2002
http://europa.eu.int/co tecnologie pulite per i
Finanziamento:
mm/energy/en/pfs_car combustibili solidi.
3 MEURO
not_en.html
LIFE III
Promozione dello
www.europa.eu.int/com sviluppo sostenibile
m/life/home.htm
delle attività industriali
2000-2004
Finanziamento:
640 MEURO
e del territorio.
MEDIA PLUS –
Formazione
Formazione
2001-2005
professionale per gli
Finanziamento:
www.europa.eu.int/com operatori dell'industria
50 MEURO
m/avpolicy/mediapro/m europea dei programmi
edia_en.htm
audiovisivi.
MEDIA PLUS - Sviluppo, Incentivazione dello
Distribuzione e
Promozione
2001-2005
sviluppo, della
Finanziamento:
distribuzione e della
350 MEURO
www.europa.eu.int/com promozione delle opere
m/avpolicy/mediapro/m audiovisive europee.
edia_en.htm
22
SYNERGY
Cooperazione nel settore 1998-2002
www.europa.eu.int/com dell'energia e sostegno
Finanziamento:
m/energy/en/pfs_syner allo sviluppo sostenibile. 15 MEURO
gy_en.html
SAVE II
Utilizzazione razionale
1998-2002
http://www.unipd.it/pr ed efficiente delle risorse Finanziamento:
ogrammi/extrapq/save. energetiche.
66 MEURO
html
SURE
Promozione della
2000-2002
http://europa.tiscali.it/ sicurezza degli impianti
Finanziamento:
opportunita/ue/200112 nucleari nei Paesi
9 MEURO
/11/schede/sure/sure. TACIS.
html
USO SICURO DI
INTERNET
Promozione dell'uso
1999-2002
sicuro di internet.
Finanziamento:
www.europa.eu.int/ispo
/iap/decision/index.ht
ml
ITS
Sostegno
1998-2002
www.cordis.lu/fifth/ho
dell'informazione
Finanziamento:
primaria.
857 MEURO per il
me.html
25 MEURO
periodo 1998-1999
2743 MEURO per il
periodo 2000-2002
GROWTH
www.cordis.lu/fifth/ho
me.html
EESD
www.cordis.lu/fifth/ho
Crescita concorrenziale
e sostenibile.
Energia, ambiente e
1998-2002
sviluppo sostenibile.
Finanziamento:
me.html
INTERPRISE
www.cordis.lu
1998-2002
2,125 MEURO
Partnership tra industrie 1997-in corso
e servizi.
Finanziamento:
60 mila EURO annui
BRE
Cooperazione tra PMI.
1973- in corso
23
www.europa.eu.int/com
m/enterprise/networks/
bcnet-bre/bcnetbre.htm
SUBFORNITURA
Accesso delle PMI alle 1994- in corso
http://europa.eu.int/co subforniture
mm/secretariat_general transnazionali.
/sgc/aides/forms/entr1
4_it.htm
CRAFT
www.cordis.lu/sme
MARCO POLO
Creazione di consorzi di
1998-2002
PMI per risolvere
Finanziamento:
problemi tecnici.
da 0,3 a 2 MEURO
Intende stabilire un
2003-2007
www.europa.eu.int/com piano strategico per
m/transport/themes/la
promuovere le
nd/english/lt_28_en.ht
m#polo
alternative al trasporto
Finanziamento:
115 MEURO
su strada nel corso dei
prossimi anni.
BC - NET
Rete di consulenza di
1988-in corso
www.europa.eu.int/com intermediari.
m/enterprise/networks/
bcnet-bre/bcnetbre.htm
FINANZIAMENTO PER
LE PMI
http://europa.eu.int/co
mm/secretariat_general
/sgc/aides/forms/ecfin
08_es.htm
Sostegno agli
1999- in corso
intermediari finanziari.
Finanziamento:
201 MEURO
24
PROGRAMMI PER SINGOLO PAESE
PROGRAMMI
EXPROM
GIAPPONE
CONTENUTI
Stimolare le esportazioni 1994- in corso
europee verso il
http://europa.eu.int/comm/ Giappone.
europeaid/projects/asiainvest/html2002/main.htm
TABD-USA
DURATA
Finanziamento:
13 MEURO
Sostegno al commercio e 1995- in corso
agli investimenti
transatlantici.
ECTI-CANADA
Promozione del settore
1998-in corso
privato.
ETP
SUD - COREA
Formazione nel settore
2003
economico.
www.etp.org
ETP
GIAPPONE
www.etp.org
Sviluppo di conoscenze
1979- in corso
operative sul mercato
giapponese.
GATEWAY JAPAN
Promozione delle
2000-2003
www.mondimpresa.it
esportazioni delle
Finanziamento:
imprese europee verso il 12 MEURO
Giappone.
SMEDAs
Assistenza nuove PMI.
2000-2002
Sostegno allo sviluppo
2000-2002
RUSSIA E NUOVI STATI
INDIPENDENTI
ESC
RUSSIA E NUOVI STATI
imprenditoriale.
INDIPENDENTI
BCCs
Scambio di informazioni 2000-2002
25
RUSSIA E NUOVI STATI
e comunicazioni.
INDIPENDENTI
26
MERCATO INTERNO
AREA GEOGRAFICA: Paesi Membri dell’Unione Europea
PAESI UNIONE EUROPEA: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito,
Portogallo, Spagna, Svezia.
PROGRAMMI
JEV
CONTENUTI
Promozione della
http://europa.eu.int/co formazione di joint
DURATA
1998- in corso
Finanziamento:
mm/secretariat_general venture fra PMI europee. 85 MEURO
/sgc/aides/forms/entr1
0_it.htm
SPORTELLO MET/ETF
START UP
www.eif.org
Sostegno
1998-2005
all'internazionalizzazione Finanziamento:
delle PMI.
168 MEURO per
l’Iniziativa Crescita e
Occupazione
91,5 MEURO per il
Programma pluriennale
a favore dell’impresa e
dell’imprenditorialità
EUROTECH CAPITAL
Progetti transnazionali
1998-2005
http://europa.eu.int/ita per l'alta tecnologia.
lia/program/imprese/eu
rotech.htm
IBEX
Saloni internazionali
1994- in corso
http://www.fita.it/finan della committenza.
Finanziamento:
ziamenti/scheda13html
750 mila EURO per le
/ibex.htm
zone ob. 1 e 2
100 mila EURO per le
27
zone non beneficiarie dei
Fondi Strutturali
QUINTO PROGRAMMA
QUADRO
www.cordis.lu
Azione comunitaria:
1998-2002
Promozione, innovazione Finanziamento: Azione
e partecipazione delle
comunitaria:
PMI ai programmi
Promozione, innovazione
comunitari.
e partecipazione delle
PMI ai programmi
comunitari 475 MEURO
SESTO PROGRAMMA
QUADRO
www.cordis.lu
EURO INFO CENTRE
Sviluppo di un mercato
2002-2006
interno di ricerca
Finanziamento:
scientifica.
17500 MEURO
Informazioni sulle
1985-in corso
http://europa.eu.int/co politiche e le iniziative
mm/secretariat_general comunitarie.
/sgc/aides/forms/entr0
7_it.htm
URBAN II
Riqualificazione dei
http://europa.formez.it/ quartieri in crisi.
urban.html
INTERREG III
http://www.regione.emil
iaromagna.it/trasporti/Lo
gisticamerci/INTERREG.htm
LEADER +
http://www.ruraleurope.aeidl.be
EQUAL
Finanziamento:
700 MEURO
Cooperazione
2000-2006
transnazionale,
Finanziamento: 4.875
interregionale e tra
miliardi di EURO
regioni frontaliere.
Promozione di economie
2000-2006
locali e sviluppo rurale
Finanziamento:
2020 MEUR0
Promozione di un
http://europa.eu.int/sc mercato del lavoro
adplus/leg/it/cha/c102
aperto a tutti
37.htm
PROMISE
2000-2006
1998-2002
Finanziamento:
25 MEURO
Diffusione e
28
http://europa.eu.int/IS ottimizzazione dei
PO/promotion/i_promis risultati nel settore della
e.html
ricerca e dello sviluppo
tecnologico e
promozione
dell’innovazione
all’interno delle PMI.
CENTRI DI RELAIS
D’INNOVAZIONE
http://www.cordis.lu
Formazione ed
2000-2002
assistenza specialistica
Finanziamento:
per la creazione di nuove 53,446 MEURO per la
imprese.
Fase A
35 MEURO per la
Fase B
EUROLEADERS
Stimolare la creazione
della società
dell'informazione in
Europa
2000-2006
Finanziamento:
2847 MEURO
INFORMAZIONE,
Programma volto a
Annuale
CONSULTAZIONE E
favorire lo sviluppo
PARTECIPAZIONE DEI
RAPPRESENTANTI
DELLE IMPRESE
dell’informazione,
consultazione e
partecipazione dei
lavoratori nelle imprese.
www.forum.europa.eu.in
t/Public/irc/empl/euro
pean_works_council/libr
ary
Presta una concreta
1998-2002
L'INNOVAZIONE E
attenzione alle esigenze
Finanziamento:
INCORAGGIARE LA
di ricerca delle piccole e
PROMUOVERE
PARTECIPAZIONE
363 MEURO
medie imprese.
DELLE PMI
www.cordis.lu/innovatio
n-smes/home.html
29
I-TEC
www.cordis.lu
Investimenti nel settore
1997-in corso
tecnologico.
Finanziamento:
500 mila EURO
SME GUARANTEE
FACILITY
www.bei.org
Incoraggiare l'offerta di
1998-2005
prestiti alle PMI.
Finanziamento:
500 mila EURO ad
investimento
AZIONE DI CAPITALE DI
AVVIAMENTO
http://europa.eu.int/co
mm/secretariat_general
/sgc/aides/forms/ecfin
09_it.htm
Formazione di
professionalità nel
campo degli
investimenti.
1998-2005
30
SITI UTILI COMUNITARI E NAZIONALI
31
Informazioni sugli orientamenti e le linee politiche
adottate dall’UE nel settore dell’internazionalizzazione
delle PMI
DG IMPRESE
www.europa.eu.int/comm/enterprise/index_en.htm
DG AGRICOLTURA
http://www.europa.eu.int/comm/agriculture/index_it.
htm
DG RICERCA E
SVILUPPO
http://www.europa.eu.int/comm/research/index_it.ht
ml
DG COMMERCIO
ESTERO
http://trade-info.cec.eu.int/europa/index_en.php
DG ASSISTENZA
ESTERNA
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/index_it.h
tm
Commissione Europea:
Documenti di Strategia http://www.europa.eu.int/comm/external_relations/sp
/index.htm
Nazionale dei Paesi
Terzi
Informazioni sui programmi ed i finanziamenti promossi
dall’Unione Europea
Informazioni su
Politiche e Programmi
Comunitari del
Commercio Estero
Informazioni sugli
Appalti
Informazioni sul
Mercato Unico e sui
Servizi di Consulenze
Informazioni sui
programmi e sui
progetti comunitari
Informazioni sul
http://trade-info.cec.eu.int/europa/index_en.php
www.publications.eu.int/general/it/tenders_it.htm
www.europa.eu.int/business/it/index.html
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/index_it.h
tm
www.europa.eu.int/comm/europaid/evaluation/index.
32
metodo di valutazione
dei programmi
Indirizzi delle
Delegazioni UE
presenti in loco
N.B. Per informazioni sul
personale presente in sede
selezionare la voce Contatti
htm
www.europa.eu.int/comm/external_relations/delegatio
ns/intro/web.htm
Agenzia Europea per la
www.ear.eu.int
Ricostruzione.
Informazioni sulle modalità di partecipazione ai
programmi comunitari
Bollettino quotidiano
dei Bandi di Gara
Terminologia
comunitaria per gli
Appalti
www.publications.eu.int/general/it/tenders_it.htm
Motore di ricerca dei
Bandi di gara
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
ex_en.htm
http://simap.eu.int
Informazioni sui Criteri http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
ex_en.htm
di Ammissibilità alle
gare di appalto
Elenco delle ditte
selezionate alla
partecipazione delle
gare di appalto
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
ex_en.htm
Manuale delle
Procedure
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ges
tion/index_en.htm
Guida ai Call for
Proposal
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
ex_en.htm
Guida ai Call for
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
Proposal per la Società ex_en.htm
33
dell’Informazione
Informazioni sul
metodo di valutazione
dei programmi
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/tender/ind
ex_en.htm
Siti nazionali per informazioni
sull’Internazionalizzazione delle PMI
Ministero degli Affari
esteri
www.esteri.it
Ministero delle Attività
Produttive
www.mincomes.it
Istituto Commercio
Estero
www.ice.it
Confindustria
www.confindustria.it
CNA
www.cna.it
CONFAPI
www.confapi.it
Assocamere Estero
www.assocamerestero.com
Sportello unico delle
Camere di Commercio
per
l'internazionalizzazione
www.globus.camcom.it
Simest, strumenti e
servizi per le imprese
italiane nel mondo
www.simest.it
Agenzia nazionale per lo
sviluppo economico e
imprenditoriale
del Mezzogiorno e delle
altre aree svantaggiate
del Paese.
www.sviluppoitalia.it
Autorità per l’Informatica
www.aipa.it
nella Pubblica
Amministrazione
Associazione bancaria
italiana
www.abi.it
34
Istituto per i Servizi
Assicurativi del
Commercio Estero
www.isace.it
Portale per i Paesi del
Mediterraneo
www.italmed.it
Agenzia Multilaterale di
Garanzia per gli
Investimenti
www.miga.org
Portale Tiscali Europa
http://europa.tiscali.it
35
PROGRAMMI PAESI ALA
36
PROGRAMMA ALA
AMERICA LATINA: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba,
Ecuador, Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela.
ASIA: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iran, Yemen, Oman, Qatar,
Kuwait, Bangladesh, Brunei, Bhutan, Cambogia, Filippine, India, Indonesia, Laos,
Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Repubblica Popolare Cinese, Singapore, Sri
Lanka, Thailandia, Vietnam.
Le numerose linee di finanziamento e i programmi di cooperazione allo sviluppo
riguardanti l’aiuto finanziario e tecnico ai Paesi dell’America Latina e dell’Asia,
nonché la cooperazione economica con tali Paesi, hanno come riferimento il
Regolamento 443/92 del Consiglio, del 25 febbraio 1992, istitutivo del
programma ALA.
Il programma si propone di promuovere il rispetto e l’esercizio delle libertà e dei
diritti fondamentali e di garantire uno sviluppo economico e sociale duraturo.
Aiuto finanziario e tecnico allo sviluppo
Sostegno alla realizzazione di programmi e progetti in settori nei quali le risorse
interne ai Paesi ALA sono mobilitate con maggiore difficoltà, ma che hanno
un’importanza strategica per lo sviluppo degli stessi.
L’aiuto finanziario e tecnico è destinato alle regioni più povere e privilegia le
seguenti attività:
•
Sviluppo del settore rurale (compreso l’aiuto alle piccole città che servono lo
spazio rurale);
•
Sicurezza alimentare;
•
Miglioramento dell’ambiente economico, giuridico e sociale;
•
Tutela dell’ambiente e delle risorse naturali;
•
Promozione di uno sviluppo duraturo;
•
Azioni di lotta antidroga;
•
Dimensione umana dello sviluppo;
•
Dimensione culturale dello sviluppo (in particolare sostegno alla
democratizzazione, promozione di una gestione pubblica corretta, efficiente
ed equa promozione dei diritti dell’uomo);
•
Promozione del ruolo della donna e della sua partecipazione attiva ai processi
produttivi, alle attività sociali e ai processi decisionali;
•
Protezione dell’infanzia e delle minoranze etniche;
37
•
Problemi demografici.
Il sostegno ai progetti e ai programmi di sviluppo deve tenere conto dei problemi
macroeconomici e settoriali e deve privilegiare le azioni con un impatto
potenzialmente positivo sulla strutturazione dell’economia, sullo sviluppo delle
politiche settoriali e sullo sviluppo delle istituzioni.
Nell’ambito dell’aiuto finanziario e tecnico sarà considerata prioritaria la
cooperazione regionale, in particolare nei seguenti settori: ambiente, energia,
sviluppo economico intraregionale, potenziamento delle istituzioni regionali,
sostegno all’integrazione regionale e all’attuazione di politiche ed attività comuni,
comunicazioni regionali, ricerca, formazione, sviluppo del settore rurale e della
sicurezza alimentare.
Nei Paesi più progrediti fra gli ALA, l’aiuto finanziario e tecnico è destinato a
progetti e programmi nei seguenti campi: democratizzazione e diritti dell’uomo,
prevenzione delle calamità e ricostruzione a seguito delle stesse, lotta antidroga,
ambiente e risorse naturali, potenziamento istituzionale (in particolare la
Pubblica Amministrazione), progetti pilota a favore delle categorie più sfavorite
della popolazione, cooperazione regionale e interregionale.
Cooperazione economica
Cooperazione di reciproco interesse per la comunità e per i partner ALA, volta in
particolare al potenziamento istituzionale dei Paesi ALA, al fine di rendere
l’ambiente economico più favorevole agli investimenti e allo sviluppo. E’
articolata nelle seguenti misure:
•
Miglioramento del potenziale scientifico e tecnologico e del contesto
economico, sociale e culturale, attraverso azioni di formazione e di
trasferimento del know-how nei settori energia, ecologia industriale e urbana,
tecnologie dei servizi;
•
Miglioramento del sostegno istituzionale, accompagnato dall’intensificarsi del
dialogo con i partner al fine di rendere il contesto legislativo, normativo e
sociale più favorevole allo sviluppo;
•
Sostegno alle imprese, in particolare attraverso azioni di promozione
commerciale, formazione e assistenza tecnica, contatti tra le imprese e
misure per la promozione della cooperazione.
Anche nell’ambito della cooperazione economica deve essere considerata
prioritaria la cooperazione regionale, in particolare nei seguenti settori:
ecologia industriale, energia, scambi intraregionali, istituzioni regionali di
integrazione economica, politiche regionali di comunicazione (comprese le
telecomunicazioni), ricerca e formazione, cooperazione industriale.
Il programma è rivolto ad istituzioni governative ed amministrazioni regionali e
locali degli Stati beneficiari, organizzazioni regionali, organismi pubblici,
comunità locali, soggetti privati, cooperative, ONG.
38
L’aiuto finanziario e tecnico e le spese per la cooperazione economica sono
assegnate prevalentemente sotto forma di contributi a fondo perduto o
attraverso il meccanismo delle gare d’appalto.
La gestione degli aiuti finanziari e tecnici e la cooperazione economica spettano
alla Commissione europea, coadiuvata da un comitato composto dai
rappresentanti degli Stati membri e dei beneficiari, presieduto da un
rappresentante della Commissione. Quando è possibile, si prevede una
programmazione indicativa, della durata di 5 anni, per ciascun Paese o per
regioni.
39
ALFA II
Programma
ALFA II. Programma di cooperazione decentrata che
sostiene scambi universitari fra istituti di istruzione
superiore e Università latino-americane ed europee.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento n. 443/92 del Consiglio, del 25 febbraio
1992, riguardante l'aiuto finanziario e tecnico per i
paesi in via di sviluppo dell'America latina e dell'Asia e
la cooperazione economica con tali paesi (GUCE L 52
del 27 febbraio 1992)
Durata
2000-2005
Il termine ultimo entro il quale dovranno pervenire le
proposte è fissato al 30 aprile e al 30 ottobre di ogni
anno sino al 2003
Beneficiari
•
Istituti di istruzione superiore, università ed altre
istituzioni similari che si siano costituiti in reti di
almeno sei Paesi di cui 3 nell’UE e 3 in America
Latina.
•
Associazioni, fondazioni, enti locali, PMI (questi
istituti possono associarsi alla rete per partecipare
alla definizione e all'attuazione dei progetti, ma non
possono svolgere funzioni di coordinamento delle
attività)
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell'Unione Europea
Stati dell'America Latina (Argentina, Bolivia,
Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador,
El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico,
Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay,
Venezuela)
Obiettivi
Migliorare il potenziale scientifico e tecnologico nonché
la situazione economica, sociale e culturale dei Paesi
che partecipano al programma attraverso la creazione
40
di reti di Istituti di istruzione all'interno delle quali
attuare iniziative di formazione e trasferimento di
conoscenze.
In particolare il Programma ALFA mira a sostenere
progetti comuni di cooperazione fra istituti di
insegnamento superiore in America latina e in Europa.
Il programma si propone i seguenti obiettivi:
Azioni
•
Creare/rafforzare i rapporti fra istituti di
insegnamento superiore potenziando il dialogo fra le
comunità accademiche dei due continenti
•
Istituire meccanismi sistematici e sostenibili di
cooperazione
fra
gli
operatori
del
settore
dell'insegnamento superiore in Europa e America
latina per incoraggiare l'avvio di dinamiche di
mobilità fra i due continenti e, in America latina, di
mobilità interregionale
Le attività del Programma Alfa sono suddivise in due
principali aree tematiche:
• Cooperazione nel settore della gestione degli Istituti
d’istruzione.
• Creazione e rafforzamento di relazioni tra gli istituti
volte alo svolgimento in comune di una serie di
attività quali meeting, viaggi-studio, brevi periodi di
visita, elaborazione di materiale e pubblicazione
relativa alla gestione degli istituti, dei corsi di studio
e dell’insegnamento.
• Cooperazione nel settore della formazione scientifica
e tecnologica.
• Creazione di relazioni di cooperazione sistematiche
e durature tra gli istituti al fine di incoraggiare la
mobilità tra i due Continenti e a livello regionale
nell’America Latina.
Sono previste: attività esplorative e promozionali
(seminari, definizione di piani formativi, accordi per il
riconoscimento dei titoli conseguiti, definizione delle
procedure di selezione dei borsisti, preparazione
linguistica dei candidati, borse di studio e salari dei
borsisti), di progetti comuni di ricerca, organizzare
scambi di ricercatori e laureati e scambi di studenti
universitari.
Finanziamenti Lo stanziamento complessivo della Commissione per il
programma Alfa II è di 42 milioni di Euro. Il contributo
comunitario copre il 75% delle spese effettuate i
proponenti devono assicurare un cofinanziamento pari
al 25% del costo del progetto.
41
Contatti
Commissione europea
Ufficio per la cooperazione EuropeAid
Direzione America latina Unità Sviluppo sociale L-41
4/117
Rue de la Loi 200
B-1049 Bruxelles
Fax: +32 2 29 91047
Ufficio per la cooperazione EuropeAid
e-mail : [email protected]
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/s
chede/alfa2/alfa2.html
@LIS
@LIS. Programma di cooperazione fra UE, AL e
Programma
Caraibi nel campo della Società dell’informazione (SI),
comprende attività a favore di un partenariato di lungo
termine
nel
settore
del
potenziamento
delle
infrastrutture e del miglioramento di contenuti e
applicazioni.
Settore
Cooperazione/Società dell’ informazione
Riferimento
giuridico
GUCE C 55 del 2 marzo 2002
Durata
2000-2005
•
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
Organismi pubblici (tra cui regioni, province e
comuni)
Organizzazioni non profit
Istituti di ricerca
Università
Associazioni di consumatori
Associazioni e federazioni industriali
Camere di commercio
ONG
42
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’UE: Austria, Belgio, Danimarca,
Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo,
Spagna, Svezia, Regno Unito.
•
Paesi dell’America Latina e dei Caraibi: Argentina,
Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba,
El Salvador, Ecuador, Guatemala, Honduras,
Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù,
Uruguay, Venezuela.
Promuovere la società dell’informazione e lottare contro
il divario digitale dell’America latina attraverso il
sostegno alla cooperazione fra le due aree e una
risposta più adeguata alle necessità delle collettività
locali e dei cittadini.
Obiettivi specifici:
Obiettivi
•
•
•
•
Azioni
•
•
•
Proporre misure per l'adeguamento del quadro
normativo e delle politiche connesse, al fine di
incrementare gli investimenti di infrastrutture di
comunicazione e i servizi offerti dalle stesse,
agevolando l'accesso alle opportunità offerte dalla
SI.
Incentivare la formazione e l'istruzione delle risorse
umane e l'acquisizione di competenze per l'uso e la
gestione delle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione (ITC), specie a livello di istruzione,
sanità, infrastrutture di trasporto, servizi pubblici,
ecc.
Sostenere progetti dimostrativi in settori prioritari
quali l'istruzione a distanza, la sanità, i trasporti
urbani, il commercio elettronico e lo sviluppo delle
PMI.
Migliorare le capacità di interconnessione tra i
settori dell'istruzione e della ricerca dell'AL, dei
Caraibi e dell'UE.
Promozione del dialogo normativo, soprattutto
relativamente alle telecomunicazioni, alla tutela
della vita privata, al diritto d'autore e al commercio
elettronico.
Sostegno agli scambi, attraverso l'organizzazione
annuale di un forum biregionale.
Miglioramento della capacità di interconnessione
tra i ricercatori dell'UE, dell'AL e dei Caraibi, al fine
di permettere ai ricercatori stessi di contribuire a
43
•
•
progetti pilota in cui sono dimostrati i futuri usi
delle reti.
Sostegno alla formazione delle risorse nel campo
delle tecnologie della SI, in particolare le reti
universitarie.
Progetti pilota/progetti nei settori di applicazione
complementari alle misure prese all'interno di altri
programmi in funzione delle priorità regionali.
Saranno avviati 20 progetti in novativi finalizzati a
dimostrare ai cittadini i vantaggi della società
dell’informazione nei seguenti ambiti tematici:
•
Integrazione (e-inclusion);
•
E-learning (istruzione e diversità culturale)
•
Salute pubblica
•
Governo locale
I progetti devono mirare a promuovere lo sviluppo
sostenibile e a rafforzare la protezione dell'ambiente.
Ogni progetto deve essere articolato in sub-progetti,
ognuno dei quali può sviluppare una funzione specifica
(come lo sviluppo di un modulo di formazione) e deve
avere il suo specifico budget, i suoi obiettivi, risultati,
materiali conclusivi e descrizione del ruolo dei partner.
Possono presentare proposte consorzi europeo-latinoamericano composto da un minimo di 8 partner
Modalità
di provenienti da almeno 3 Stati membri dell'Unione
partecipazione europea e da 1 paese dell'America latina.
Il proponente deve essere un ente/organismo europeo
pubblico o privato, senza fini di lucro, stabilito in uno
degli Stati membri dell'Unione europea.
I partner possono essere qualsiasi persona giuridica
pubblica o privata stabilita in uno degli Stati membri
dell'Unione europea o in uno dei 18 paesi dell'America
latina.
Il finanziamento comunitario ammonta a 85 MEURO. I
Finanziamenti contributi comunitari copriranno fino all'80% dei costi
ammissibili di progetto.
Sovvenzione minima per progetto: 1,5 MEURO
Sovvenzione massima per progetto: 3 MEURO
44
Contatti
Commissione europea - DG Relazioni esterne.
Ufficio per la cooperazione
EuropeAid, Unità E2
J-54, 4/75
Rue de Genéve, 1
B-1049 Bruxelles
http://europa.eu.int/comm/external_relations/la/new
s/ip01_1761.htm
AL-INVEST
Programma
AL-INVEST.
Programma
per
la
promozione
sistematica e continua di investimenti, trasferimenti di
tecnologia, società miste e accordi commerciali di
lunga durata fra imprese europee e latino-americane.
Sono state concluse due fasi del programma:
• AL-INVEST I 1992-1994
• AL-INVEST II 1995-1999
• AL-INVEST III in corso
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento del Consiglio 443/92 (GUCE L 52 del
21/02/92)
Durata
AL-INVEST 2000-2004
Beneficiari
I beneficiari sono distinti in due categorie:
•
•
PMI destinatarie del programma
Organismi rappresentativi europei del settore
privato (denominati COPECO) e latino-americani
(denominati Eurocentri) che possono essere: camere
di
commercio,
associazioni
professionali
o
imprenditoriali specializzati nella promozione del
commercio internazionale, fondazioni, studi di
consulenza.
Eurocentri e COPECO organizzano incontri fra le
imprese e prestano loro assistenza.
45
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
•
Stati membri dell’Unione europea
18 paesi dell'America latina (ArgentIna, Bolivia,
Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador,
Salvador,
Guatemala,
Honduras,
Messico,
Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay,
Venezuela).
•
Contribuire all'internazionalizzazione delle imprese
promuovendo azioni di cooperazione economica.
Rafforzare le relazioni interregionali attraverso il
trasferimento di tecnologie e conoscenze tecniche
dalle imprese europee a quelle latino-americane
Mantenere una cooperazione sostenibile, di
reciproco interesse fra le imprese delle due regioni.
•
•
Azioni
AL-PARTENARIAT
Gli incontri si svolgono in America Latina e riuniscono
un migliaio di imprese, almeno un quarto di quelle
europee. Nel corso dell’attuale programmazione è
prevista l’organizzazione di 4 incontri. Il contributo
comunitario è pari a quello previsto nel caso di un
incontro settoriale.
INCONTRI SETTORIALI
Incontri finalizzati a promuovere le relazioni
commerciali nel quadro di un settore specifico, fra
imprese europee e latino-americane; la cooperazione
può attuarsi secondo diverse modalità: dalla creazione
di alleanze strategiche alla firma di accordi di
distribuzione, al trasferimento di tecnologie al semplice
scambio di informazioni.
Tutti i settori possono essere oggetto di incontri
settoriali. Tali incontri devono riunire imprese
provenienti da almeno tre Stati UE e uno Stato AL. Nel
corso dell’attuale programmazione è prevista
l’organizzazione di 200 incontri, ciascuno dei quali
deve trasferire dall’altra parte dell’ Atlantico almeno 25
imprese. Il contributo comunitario può coprire fino al
50% dei costi (massimo 100000 euro) e non copre i
costi di viaggio.
A.R.I.E.L. (ACTIVE RESEARCH IN EUROPE AND
LATIN-AMERICA)
Strumento che offre a gruppi di imprese del settore
delle tecnologie emergenti un servizio personalizzato di
consulenza e ricerca partner per progetti.
Si sviluppa in 3 fasi:
46
1) Un operatore principale (Eurocentro o COPECO)
seleziona 25 imprese
2) Richiesta di sovvenzione e firma del contratto
3) Selezione dei collaboratori per le imprese
selezionate per attuare il programma
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità
di partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Lo stanziamento totale disponibile è di 43,4 MEURO.
L’entità del contributo comunitario copre l’80% delle
spese ammissibili e il 50% dei costi effettivi.
Contatti
Commissione Europea – DG Relazioni esterne
Segretariato tecnico AL-INVEST
Bruno De Groote
Avenue de Tyras, 75
B - 1120, Bruxelles
Tel: (+ 32 2) 266 49 00
Fax: (+ 32 2) 299 18 39
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/s
chede/al_invest/al_invest.html
E-mail: [email protected]
47
ALURE
Programma
ALURE. Programma di cooperazione fra UE e AL nel
settore dell’energia, volto a promuovere la presenza
economica europea in AL, l’attivazione di relazioni
economiche fra le due aree e la diffusione presso i servizi
pubblici e le istituzioni latino-americane delle migliori
prassi europee per rispondere in modo efficace ed
efficiente alla crescita della domanda di energia.
Settore
Cooperazione/Energia e Trasporti
Riferimento
giuridico
Regolamento n. 443/92
Durata
1998-2002
Partner europei:
•
•
Beneficiari
•
Agenzie del settore energetico o del gas naturale
Istituzioni finanziarie specializzate nel finanziamento
di progetti nel settore dell’energia
Istituzioni collegate ai settori dell’energia o/e
dell’ambiente
Partner latino-americani:
• Imprese attive nei settori dell’energia o del gas
naturale
• Gruppi di imprese regionali del settore dell’energia o
del gas naturale
• Organizzazioni responsabili della privatizzazione e
della regolamentazione del settore energetico
• Organizzazioni regionali specializzate
• Ministeri.
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi dell’America Latina: Argentina, Bolivia, Cile,
Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Salvador,
Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama,
Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela
48
Obiettivi
Il programma ALURE mira a:
•
•
•
•
Migliorare i servizi pubblici latino-americani, nel
settore energetico
Promuovere relazioni economiche con le imprese
europee collegate al settore, in particolare le PMI
Promuovere l’adattamento del quadro legale ed
istituzionale del settore energetico dei Paesi
destinatari.
Promuovere lo sviluppo sostenibile
Azioni di cooperazione nel settore energetico:
Azioni
1. Visite di responsabili locali di alto livello e formazioni
specializzate di breve durata
2. Scambi di personale per brevi periodi
3. Seminari o workshop specializzati su argomenti
trattati nell’ambito del progetto
4. Fornitura di piccole attrezzature
5. Scambi di esperienze per la creazione di mercati
regionali dell’energia e riflessione sulle azioni di
integrazione energetica subregionale
6. Promozione delle tecnologie e delle apparecchiature
comuni ai settori dell’energia e dell’ambiente
Nell’ambito del programma comunitario ALURE sono
previsti due tipi di progetto:
a) generale: un intervento della durata di 12/18 mesi
comprendente diverse attività coerenti che consentono
di raggiungere gli obiettivi
b) eccezionale: uno studio o una consulenza, di breve
durata e di rilevante valore strategico
Le proposte devono essere presentate da un gruppo di
operatori, di cui almeno uno proveniente dall’America
Latina e almeno due provenienti da Stati membri
diversi.
Priorità: progetti connessi direttamente a investimenti
futuri.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
Modalità di
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
Si prevede la pubblicazione di un bando ogni anno.
La cellula di sostegno è il principale referente per chi
desidera partecipare ad un progetto.
49
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Stanziamento totale disponibile: 25 MEURO
Il contributo comunitario non supererà il 50% del costo
totale del progetto e sarà compreso tra i 300 e i 500 mila
euro
Contatti
Commissione europea DG Relazioni Esterne- Cellula di
sostegno
Rue Franklin, 126
B – 1000 Bruxelles
Tel: (+32 2) 737 17 17
Fax: (+32 2) 737 17 18
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/europeaid/projects/alure/in
dex_en.htm
E-mail: [email protected]
URB AL
Programma
URB AL. E' un programma orizzontale di cooperazione
decentrata tra città, regioni, e altri enti della Comunità
Europea e dell'America Latina.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento (CEE) n. 443/92 del Consiglio, del 25
febbraio 1992
Durata
2001-2006
•
Beneficiari
Amministrazioni pubbliche :città, agglomerati urbani,
province e regioni
La partecipazione alle reti è aperta ad altri enti che
operano in ambito urbano, quali associazioni,
fondazioni, università, imprese, sindacati, ONG e altri
organismi definiti "soci esterni"
50
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi dell’America Latina
Il programma mira a:
•
Obiettivi
•
•
•
•
Azioni
Rafforzare la capacità di azione delle collettività locali
nel campo dello sviluppo sociale, economico e
culturale delle zone urbane
Sviluppare le capacità strutturali delle autorità locali,
in particolare attraverso la formazione delle risorse
umane
Promuovere il partenariato fra le collettività locali e i
rappresentanti della società civile
Sviluppare le capacità di azione delle città piccole e
medie nel quadro dell’internazionalizzazione delle loro
relazioni
Promuovere le buone pratiche di sviluppo locale
europee e latino-americane, nel rispetto delle loro
specificità
Nell’ambito del programma URB-Al sono previste le
seguenti azioni:
1. Creazione di 6 Reti tematiche.
Ogni rete tematica riunisce tutti i partecipanti
interessati per cooperare su un tema comune, attraverso
scambio di esperienze, identificazione delle
problematiche e delle priorità comuni, articolazione di
meccanismi e di strumenti di azione fra le collettività
locali delle due regioni e la creazione di legami
permanenti. Nel quadro di ognuna delle reti tematiche
saranno attuati i “progetti comuni”.
Ogni rete tematica sarà coordinata da una collettività
locale selezionata attraverso un invito a presentare
proposte. I temi selezionati per le 6 nuove reti sono:
• Finanziamenti locali e bilancio partecipativo
• Lotta contro la povertà in ambiente urbano
• Edilizia urbana
• La promozione della donna nelle istanze di decisione
locale
• La città e la società dell’informazione
•
Sicurezza degli abitanti delle città
2. Progetti comuni.
51
Progetti di cooperazione elaborati nell’ambito di una rete
tematica (fra membri della stessa), per risolvere un
problema comune attraverso scambi di esperienze e
diffusione di buone prassi
PROGETTI DI TIPO A:
Comportano sostanzialmente scambi di esperienze
attraverso i seguenti tipi di attività:
• Scambi di personale fra comunità locali con fine
informativo;
• Seminari di formazione o di scambio di esperienze fra
esperti e/o funzionari delle collettività locali;
• Elaborazione e realizzazione di programmi di
formazione destinati al personale delle collettività
locali;
• Missioni di diagnosi e studio di fattibilità;
• Avvio di strumenti di rafforzamento della visibilità
delle azioni intraprese dagli enti locali.
PROGETTI DI TIPO B
Nascono necessariamente da un progetto di tipo A,
anche intrapreso nel corso della prima fase di URB-AL
oppure dall’esperienza di coordinamento di una rete e
prevedono l’applicazione, in una o più città, dei risultati
raggiunti nel quadro di un progetto di tipo A o del
coordinamento di una rete.
Fra le attività ammissibili si segnalano:
• Messa in funzione di servizi pubblici e di attrezzature
destinati all’uso collettivo da parte dei membri del
progetto (es. la predisposizione di una scuola di
formazione municipale);
• Progetti pilota suscettibili di essere replicati in altre
città partecipanti al progetto comune;
• Restauro di beni culturali aventi un valore
patrimoniale comune attraverso attività comuni;
• Trasferimento e adattamento di sistemi informativi di
gestione aperta delle comunità locali (Stato civile,
catasto, finanza locale).
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
52
Ad ogni rete possono partecipare da 100 a 200 membri
(la scelta del numero esatto compete alla cellula di
coordinamento), nel rispetto della seguente proporzione:
2/3 Paesi latino-americani, 1/3 Paesi europei; l’adesione
di nuovi membri è possibile in ogni momento fino al
raggiungimento del numero limite.
In ogni progetto saranno associati da 5 a 15 membri, di
almeno 4 Paesi (2 AL, 2 UE) rispettando il rapporto di
1/3 UE, 2/3 AL. Una autorità locale può essere
coordinatore di al massimo 3 progetti comuni all’interno
di altrettante reti.
Finanziamenti Stanziamento totale disponibile.
Contributo della Comunità: 14 MEURO.
Contributo dei partecipanti: 7 MEURO.
Stanziamento comunitario per progetti.
•
•
Contatti
Reti: contributo comunitario fino al 70% dei costi di
coordinamento, per un massimo di 500.000 EURO;
Progetti comuni: contributo comunitario fino al 50%
dei costi di coordinamento, per un massimo di
250.000 EUR per i progetti di tipo A, di 800.000 EUR
per progetti di tipo B.
Segretariato URB-AL (Ufficio di assistenza tecnica)
Avenue de Broqueville 116/bte 9
B-1200 Brussels
Tel: +32 2 775 93 00
Fax: +32 2 775 93 09
e-mail: [email protected]
M. Jérôme Poussielgue
Direzione generale Relazioni esterne
Direzione America latina (DGRE - G/1 - CHAR 12/83)
Rue de la Loi 200
B-1049 Brussels
Tel: +32 2 295 12 29
Fax: +32 2 299 39 41
e-mail: [email protected]
Sito web :
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/urbal/i
ndex_en.htm
53
ASIA INVEST
Programma
ASIA INVEST. Programma per la cooperazione tra gli
operatori economici europei ed asiatici. Si propone di
stimolare la crescita del commercio e del flusso degli
investimenti e diffondere tra le PMI europee la
consapevolezza delle opportunità d’affari in Asia.
Settore
Cooperazione Paesi Terzi
Riferimento
giuridico
Regolamento del Consiglio 443 del 25 Febbraio 1992
GUCE L 52 del 27 febbraio 1992
Durata
1997-2002
•
PMI
•
Gruppi di imprese
•
Organismi e associazioni professionali
•
Società locali e regionali di sviluppo
•
Istituti e organismi professionali aventi competenza
nei campi dell’informazione alle imprese, della
cooperazione tra imprese e del sostegno allo sviluppo
economico
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi dell'Asia del sud e del sud-est: Afghanistan,
Bangladesh, Brunei, Bhutan, Cambogia, Cina, India,
Indonesia, Laos, Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan,
Filippine, Singapore, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam.
Obiettivi
Il programma comunitario Asia Invest mira a:
• Favorire la crescita degli scambi commerciali e dei
flussi di investimenti tra Europa e Asia
• Promuovere lo sviluppo di relazioni commerciali e
investimenti di reciproco interesse fra l'Unione
europea e l'Asia meridionale e sudorientale
• Aumentare il prestigio dell'UE in Asia
• Contribuire a sensibilizzare gli investitori europei
Beneficiari
54
•
•
sulle opportunità offerte dai mercati asiatici
Agevolare la cooperazione fra imprese
Fornire assistenza alle imprese dei paesi asiatici
meno sviluppati per avviare proficui rapporti di
cooperazione con le imprese europee.
Il programma è articolato in tre misure:
Azioni
•
Business Priming Fund finanzia parzialmente la
preparazione di gruppi di operatori economici europei
e asiatici alla cooperazione fra imprese. Si articola in
tre sottostrumenti:
♦ Market Place Monitoring: (monitoraggio dei mercati):
♦ Promuove analisi e valutazioni di mercato e ricerche
sulle opportunità di cooperazione economica in Asia;
si rivolge a gruppi di imprese europee,
preferibilmente provenienti da più di uno Stato
membro dell'UE
♦ Language and Business Culture Familiarisation
(formazione linguistica e commerciale): fornisce
formazione a gruppi di imprese europee e/o asiatiche
su come stabilire rapporti d'affari con i propri
interlocutori.
♦ Assistenza tecnica: fornisce assistenza a gruppi di
imprese dei paesi asiatici meno sviluppati, aiutandoli
ad aggiornare le proprie competenze tecniche e
manageriali in vista della cooperazione con le imprese
europee.
•
Asia-Interprise e Asia-Partenariat finanziano
parzialmente la preparazione, lo svolgimento e gli
sviluppi di incontri settoriali di gruppi di imprese
europee e asiatiche
•
Asia Investment Facility finanzia l'individuazione,
la valutazione e la promozione di specifiche
opportunità d'investimento in fase precompetitiva.
Collega gli Europe4an Business Information Centres
finanziati dalla CE in Asia con gli Euro Info Centres, le
Camere di Commercio e le Associazioni commerciali e
industriali in Europa, aiutando le imprese a mettersi in
contatto.
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
55
appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il sostegno finanziario, sotto forma di aiuti non
rimborsabili, varia a seconda delle azioni previste.
Il bilancio totale per il programma è di 45 MEURO.
Contatti
Direzione generale Relazioni Esterne
Mr. Luc Verscoore
Director Asia-Invest Secretariat
Rue Archimede 17
B-1000 Brussels
Tel. +32/2/282.17.50
e-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asiainvest/html2002/main.htm
ASIA IT&C
Programma
ASIA-IT&C
Settore
Cooperazione nel settore delle nuove tecnologie
Riferimento
giuridico
Regolamento del Consiglio 443 del 25 Febbraio 1992
GUCE L 52 del 27 febbraio 1992
Durata
1999-2004
Beneficiari
Organizzazioni nazionali o regionali non profit.
In particolare:centri di ricerca, università, associazioni
professionali o camere di commercio, ONG
(Tecnologia dell'Informazione e della
Comunicazione). Il programma mira ad intensificare la
cooperazione tra l’Europa e gli Stati del Sud Est Asiatico
riguardo l’information technology, le telecomunicazioni e
le relative applicazioni.
56
Aree
ammissibili
Obiettivi
Azioni
•
•
Stati membri dell'Unione Europea.
17 paesi asiatici (Afghanistan, Bangladesh, Bhutan,
Brunei, Cambogia, Timor Orientale, India, Indonesia,
Laos, Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri
Lanka, Thailandia, Vietnam).
Il programma mira a migliorare e intensificare la
cooperazione fra Asia ed Europa nell’identificazione e
nello sviluppo di soluzioni nel campo delle tecnologie
dell’informazione.
In particolare il programma si prefigge di:
• Coinvolgere l'Asia nelle iniziative europee di ricerca e
implementazione nel campo della Società
dell'informazione
• Coinvolgere gli operatori europei e asiatici in un
rapporto duraturo di interesse reciproco
• Incrementare la presenza di attività europee in Asia
• Procurare un appropriato livello di supporto
finanziario massimizzando l'impatto dei fondi privati
• Migliorare il livello di comprensione e conoscenza
reciproca fra le culture e le società asiatiche ed
europee.
Nell’ambito del programma comunitario Asia-IT&C vi
sono 6 sottoprogrammi:
1)Task force (della durata massima di qualche mese),
workshop, seminari e conferenze
2)Corsi brevi (di livello universitario) sui principali temi
relativi al settore TIC e sugli approcci adottati in Europa
3)Azioni intese a migliorare in modo sostanziale,
pubblicizzare e intensificare l'interconnettività nella
società dell'informazione e il traffico elettronico fra
l'Europa e l'Asia
4) Organizzazione di eventi volti a migliorare e agevolare
i contatti e la partecipazione di potenziali partner
asiatici alle iniziative europee esistenti nel settore TIC
5)Acquisizione
di
conoscenze
sulle
strutture
amministrative e legislative esistenti in Europa e in Asia,
analisi delle loro capacità e dei loro limiti, definizione dei
miglioramenti realizzabili facendo uso delle TIC
6) Dimostrazione delle capacità TIC europee nei seguenti
settori:
• Agricoltura
• Istruzione
• Sanità
• Società
57
•
•
•
•
Trasporti
Turismo
Fabbricazione intelligente
Commercio elettronico
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
Modalità di
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipazione partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Ogni progetto deve essere presentato da un consorzio
costituito da almeno 3 partner, di cui almeno uno con
sede in uno degli Stati beneficiari, e almeno due aventi
sede in due Stati membri diversi; il proponente può
avere sede anche in uno stato asiatico.
Il programma è gestito da un "Programme management
office" (PMO) che ha un ufficio in Europa e uno in Asia.
La funzione del PMO è di informare e assistere i consorzi
nella elaborazione dei progetti.
La Decisione della Commissione del 23 settembre 1998
relativa all'attuazione del programma Asia-ITC mediante
ricorso a un ufficio di assistenza tecnica, prevede che:
Il budget complessivo destinato al programma è pari a
25 MEURO. L’entità del contributo della Commissione
Finanziamenti varia secondo il sottoprogramma di riferimento:
1) Cofinanziamento pari al 50%, con importo compreso
fra 100 e 200 mila euro.
2) Cofinanziamento pari al 50%, con importo compreso
fra 100 e 200 mila euro.
3) Cofinanziamento pari al 50%, con importo compreso
fra 200 e 400 mila euro.
4) Cofinanziamento pari al 80%, con importo compreso
fra 200 e 400 mila euro.
5) Cofinanziamento pari al 75%, con importo compreso
fra 100 e 200 mila euro.
Contatti
COMMISSIONE EUROPEA
Direzione generale Relazioni esterne
Programme Management Office Europe
Mr Guy Franck,
Mr David Mc Cormick,
Avenue Albert Elisabeth 62
58
B-1200 Bruxelles
Tel : +32-2-739 11 60
Fax : +32-2-739 11 66
E-MAIL: [email protected]
[email protected]
Sito web:
http://www.europa.eu.int/comm/europeaid/projects/a
sia-itc/html/main.htm
ASIA URBS
Programma
ASIA URBS. Programma di cooperazione decentrata tra
le amministrazioni e le imprese dell’Unione Europea e
dell’Asia.
Settore
Cooperazione.
Riferimento
giuridico
Regolamento del Consiglio 443 del 25 Febbraio 1992
GUCE L 52 del 27 febbraio 1992
Durata
2000-2003
Beneficiari
Il programma è aperto alle organizzazioni operanti nelle
città; è richiesta un'autorizzazione da parte delle autorità
locali/regionali (europee ed asiatiche) sul progetto. Ogni
rete è formata da almeno due partner europei ed un
partner asiatico.
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione Europea.
Paesi dell'Asia del sud e del sud-est: Bangladesh,
Brunei, Bhutan, Cambogia, India, Indonesia, Laos,
Malesia,
Maldive,
Nepal,
Pakistan,
Filippine,
Singapore, Sri Lanka, Thailandia, Vietnam.
59
Obiettivi
Azioni
Rafforzare la partecipazione dell'Unione Europea allo
sviluppo socioeconomico dell'Asia fornendo assistenza alle
autorità locali.
Il programma sostiene la creazione di reti di cooperazione
tra le città, regioni e altre collettività territoriali dell'UE e
quelle dell'Asia del sud e del sud-est. Due le azioni
finanziate: studi/lavori di preparazione di una proposta di
progetto; progetti di cooperazione relativi all'ambiente,
all'economia urbana, alle infrastrutture ed alla povertà.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
Modalità di
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a partecipare
partecipazione in modo paritario alle gare, ai contratti e agli appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati,
ogni anno, sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee
serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Il contributo comunitario è di 26,2 MEURO.
Finanziamenti Il sostegno finanziario copre per gli studi/lavori di
preparazione fino al 65% del costo dello studio con un
massimale di 15.000 euro; per i progetti di cooperazione
fino al 65% del costo totale del progetto con un massimale
di 500.000 euro
Contatti
Asia-Urbs Secretariat
Rue Belliard 205
B-1040 Brussels
Sito Web: http://www.asia-urbs.com
Mr Paolo Navone
Director Asia-Urbs
Secretariat
Rue Belliard 205
B-1040 Brussels
e-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asiaurbs/index_en.htm
60
ASIA PRO ECO
Programma
ASIA PRO ECO. Il programma è destinato a rafforzare
il dialogo ambientale tra l'Europa e l'Asia.
Settore
Cooperazione/Ambiente
Durata
2002 – 2006
Beneficiari
Aree
ammissibili
•
Autorità nazionali o regionali
•
Operatori pubblici
•
Organizzazioni senza scopo di lucro private o della
società civile, quali: istituti di ricerca, università,
associazioni professionali, federazioni, camere di
commercio, ONG)
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi asiatici quali: Afghanistan, Bangladesh,
Bhutan, Cambogia, Cina, Timor Orientale, India,
Indonesia, Repubblica Democratica Popolare del
Laos, Malesia, Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri
Lanka, Tailandia, Vietnam.
Un candidato può presentare una proposta in
collaborazione con un minimo di due partner:
a) Qualora
il
candidato
provenga
da
un
paese/territorio asiatico partecipante, i due
partner devono provenire da due diversi Stati
membri dell'UE;
b) Qualora il candidato provenga da uno Stato
membro dell'UE uno dei due partner deve
provenire
da
un
paese/territorio
asiatico
partecipante, mentre il secondo partner deve
provenire da un altro Stato membro dell'UE.
Obiettivi
Il programma comunitario Asia Pro Eco mira a:
• Facilitare l'adozione di politiche, tecnologie e pratiche
per la promozione di soluzioni più pulite, più
efficienti e sostenibili ai problemi ambientali dell'Asia.
I settori di attività sono:
61
a) Capacità di gestione dell'ambiente
b) Approccio di mercato alla protezione ambientale
c) Sviluppo, promozione e sostegno di reti euroasiatiche di R&S ambientale.
Il programma prevede:
Azioni
•
Attività di diagnosi: vengono sostenuti studi
diagnostici sui sistemi di benchmarking e pratiche
migliori delle industrie, indagini, analisi della
situazione precompetitiva, valutazioni dell'impatto
ambientale e altre ricerche diagnostiche intese a
documentare le informazioni relative al mercato
ambientale.
•
Partenariato tecnologico: vengono sostenuti corsi e
materiale di formazione, seminari, workshop,
pubblicazioni specializzate, cooperazione tecnologica
e contatti, promozione delle tecnologie e padiglioni
tecnologici.
•
Attività di dimostrazione: sono sostenuti studi di
fattibilità, realizzazione di progetti di dimostrazione in
vista del trasferimento di tecnologie avanzate.
Il programma sarà attuato attraverso inviti a presentare
proposte. Il primo invito a presentare proposte era atteso
Modalità di
per l'autunno 2002, con scadenze per l'8 gennaio 2003 e
partecipazione il 17 settembre 2003.
L'invito a presentare proposte è pubblicato dalla
Commissione Europea (2202/C 246/13).
Riferimenti di pubblicazione: EuropeAid/114518/C/G.
I progetti devono essere presentati da consorzi di almeno
tre membri, due di due diversi Stati UE ed uno di uno
degli Stati asiatici ammissibili. Il proponente può avere
sede indifferentemente nell'UE o in Asia.
Finanziamenti Contributo totale: 82.3 MEURO
Contributo comunitario: 31.5 MEURO
Fonte di finanziamento: ALA, B7 - 301.
I contributi possono coprire dal 15% al 60% dei costi
ammissibili, per un valore compreso tra 50000 EURO e
62
500000 EURO.
Contatti
Commissione Europea
EuropeAid Co-operation Office, Direzione D - Asia
Ufficio: L-41, 01/51
B-1049 Bruxelles
Belgio
Tel: +32-2-299 90 56
Fax: +32-2-299 10 62
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asiapro-eco/index_en.htm
ASIA LINK
ASIA LINK. Programma di cooperazione tra UE ed Asia
Programma
nel settore dell'istruzione superiore.
Settore
Istruzione e cultura/Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento (CEE) 443/92 del 25 febbraio 1992
(Regolamento ALA)
Durata
2002 - 2005
•
Istituti di insegnamento superiore pubblici senza
scopo di lucro (o parti di questi istituti) e le comunità
accademiche residenti negli Stati membri dell'Unione
europea o nei paesi/territori asiatici. (Per istruzione
superiore si intende un'istituzione che possa essere
chiamata "Università", Politecnico", "College",
"Istituto" o simili e che fornisca corsi a livello di
laurea, di master e dottorati che conducano ad una
qualifica riconosciuta nel proprio paese)
•
Istituti di insegnamento superiore privati (con scopo
di lucro) che siano stati registrati per un periodo
Beneficiari
63
minimo di cinque anni. Inoltre:
•
Reti di istituti di insegnamento superiore all'interno
dell'area coperta dal programma
•
Istituti regionali di insegnamento superiore non
appartenenti ad alcun sistema nazionale, ma
formalmente riconosciuti da uno dei paesi eleggibili
di Asia-Link.
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi asiatici quali: Bangladesh, Bhutan, Brunei,
Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malesia,
Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri Lanka,
Tailandia, Timor Orientale, Vietnam.
Obiettivi
Promuovere la cooperazione nel settore dell'istruzione
superiore tra UE e Asia ed in particolare:
•
•
•
•
•
•
Azioni
Rafforzare e aggiornare le competenze e la mobilità
degli studenti post-universitari, del personale
insegnante e amministrativo degli istituti coinvolti
mediante azioni di formazione in patria e all'estero
Promuovere lo scambio di esperienze ed incoraggiare
la mutua comprensione, il reciproco riconoscimento
dei programmi di studio e l'accesso reciproco
all'istruzione superiore per gli studenti delle due
regioni
Promuovere la creazione di una base per futuri
sviluppi nel settore che comprenda: programmi di
studio e corsi/moduli comuni; accordi sul
trasferimento dei crediti formativi e il reciproco
riconoscimento dei titoli di studio, l'accesso reciproco
all'istruzione superiore per gli studenti delle due
regioni, ecc.
Diffondere le informazioni sul sistema di istruzione
superiore dell'UE nei paesi asiatici partecipanti al
fine di attirare gli studenti asiatici presso gli istituti
di istruzione superiore europei
Offrire agli studenti asiatici maggiori opportunità di
studio all'estero
Promuovere azioni di sensibilizzazione sulle
opportunità offerte dal settore e sviluppare legami
che evolvano verso relazioni di cooperazione
economica mutuamente vantaggiose.
SOSTEGNO ECONOMICO
1. Sviluppo
delle
risorse
umane
(Asia-Link
HRD).
64
Progetti di cooperazione finalizzati all'aggiornamento
delle capacità del personale universitario insegnante
(in particolare facoltà giovani o futuri insegnanti) ed
amministrativo; ogni progetto deve prevedere mobilità
euro-asiatica (la mobilità non è destinata agli
studenti non ancora laureati).
2. Elaborazione di programmi di studio Asia-Link (AsiaLink CD). Progetti di cooperazione finalizzati allo
sviluppo di curricula, attraverso la creazione di nuovi
corsi
e
nuovi
moduli
o
materiali
di
insegnamento/formazione.
3. Sviluppo istituzionale e di sistemi Asia-Link (AsiaLink ISD).
Progetti di cooperazione finalizzati a
promuovere la gestione complessiva degli istituti di
istruzione universitaria attraverso la condivisione
delle esperienze fra istituti europei e asiatici.
SOSTEGNO ALL'INFORMAZIONE
Sostegno al rafforzamento di una più stretta
cooperazione nel settore dell'istruzione superiore
finalizzato a rendere disponibili alle istituzioni,
università, associazioni, ecc., le informazioni relative alla
cooperazione universitaria nel settore dell'istruzione, ai
corsi attivi, al riconoscimento dei titoli, ai sistemi di
istruzione europei e asiatici, ecc.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento comunitario ammonta a 40 MEURO
Sezione A: i contributi in generale possono coprire fino
al 75% dei costi ammissibili, per un minimo di 200.000
e un massimo di 300.000 EURO.
Contatti
Commissione Europea
Ufficio di cooperazione EuropeAid
Ufficio: L-41, 03/18
B-1049 Bruxelles
65
Belgio
Tel: +32-2-299 10 62
Fax: +32-2-299 10 62
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asialink/index_en.htm
ECERP
Programma
ECERP. Programma a favore dello sviluppo delle PMI.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento (CEE) 443/92 del 25 febbraio 1992
(Regolamento ALA)
Durata
2001-2004
•
IPMI urbane che sono già state oggetto di conversione
giuridica ma che necessitano di sostegno per
diventare imprese efficienti
•
PMI urbane di proprietà pubblica per cui è prevista la
conversione giuridica
•
Nuove PMI urbane
•
Coloro che creano o mantengono posti di lavoro con
un’impresa redditizia sotto il profilo commerciale
•
Governi delle province interessate
•
Centri provinciali per la promozione e lo sviluppo
delle PMI
•
Centri municipali di consulenza e informazione per le
PMI
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi asiatici quali: Bangladesh, Bhutan, Brunei,
Beneficiari
Aree
ammissibili
66
Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malesia,
Maldive, Nepal, Pakistan, Filippine, Sri Lanka,
Tailandia, Timor Orientale, Vietnam.
Obiettivi
•
•
Agevolare il processo di riforma delle imprese
Contribuire allo sviluppo sostenibile dell’occupazione
e del PIL
•
Assistenza tecnica e finanziaria ai fini della creazione
e dello sviluppo di due Centri provinciali per la
promozione e lo sviluppo delle PMI e, attraverso tali
centri, di una rete di Centri municipali di servizi di
consulenza e informazione per le PMI
•
Assistenza tecnica e finanziaria per la costituzione e
lo sviluppo di Fondi provinciali di garanzia dei crediti
Azioni
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget totale è di 17,287 MEURO.
Il finanziamento comunitario ammonta a 8,50 MEURO
Contatti
Commissione Europea
Ufficio di cooperazione EuropeAid
Ufficio: L-41, 03/18
B-1049 Bruxelles
Belgio
Tel: +32-2-299 10 62
Fax: +32-2-299 10 62
Sito web:
www.erp.org.tw
67
PROGRAMMI PAESI ACP
68
PROGRAMMA PAESI ACP
AFRICA: Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo
Verde, Repubblica Centroafricana, Ciad, Repubblica delle Comore, Congo
(Brazaville), Congo (Kinshasa), Isole Cook, Costa d'Avorio, Gibuti, Eritrea, Etiopia,
Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya,
Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Isole Mauritius, Mauritania,
Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Ruanda, Saõ Tomé e Principe, Senegal,
Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, Sudan, Swaziland, Tanzania, Togo,
Uganda, Zambia, Zimbabwe.
CARAIBI: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Repubblica
Domenicana, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia,
Saint Vincent e le Granadines, Suriname, Trinidad, e Tobago.
PACIFICO: Fiji, Kiribati, Isole Marshall, Papua-Nuova Guinea, Isole Salomone,
Nauru, Niue, Palao, Isola Tonga, Stato Federale della Micronesia, Tuvalu, Vanatu,
Samoa.
Nel 1975 i nove Stati dell’allora CEE stipularono, con 46 Stati dell’area Africa
Caraibi e Pacifico (ACP), la prima convenzione di Lomé. La cooperazione CEEACP, fondata sui principi di effettiva eguaglianza tra Stati, rispetto e
riconoscimento delle sovranità nazionali e dei reciproci interessi, è stata
confermata dai successivi rinnovi quinquennali della Convenzione.
Il 23 giugno 2000 è stato firmato l’Accordo di Cotonou, che riforma la
partnership UE-ACP e sostituisce la Convenzione di Lomè rinnovandone lo
spirito.
Il nuovo accordo è stato concluso per un periodo di venti anni (con clausola di
revisione ogni cinque) e prevede un protocollo finanziario di durata
quinquennale.
I cinque pilastri della nuova partnership istituita a Cotonou sono:
- Una dimensione politica di ampia portata;
- Un approccio partecipativo;
- Un’attenzione particolare alla riduzione della povertà;
- Un nuovo quadro per la cooperazione economica e per il commercio;
- Una riforma della cooperazione finanziaria:
Lo strumento finanziario principale per l’attuazione dell’accordo di Cotonou
(come prima per la Convenzione di Lomé) è il Fondo Europeo di Sviluppo (FES),
che è alimentato attraverso contributi degli Stati membri dell’UE e gestito fuori
dal bilancio comunitario.
Il FES prevede quattro forme di sovvenzione:
- Aiuto programmato: utilizzato nell’ambito dei programmi di cooperazione
regionale e dei Programmi indicativi nazionali (i documenti che individuano,
per ciascuno Stato ACP, i settori di intervento prioritari, le linee guida relative
69
-
-
ai progetti per la promozione sociale, economica e culturale ed infine l’entità
delle risorse finanziarie disponibili da allocare alle diverse linee);
Aiuto non programmato: garantito a specifici Paesi ACP, tale forma di
finanziamento è destinata alla stabilizzazione dei proventi da esportazione
attraverso sistemi STABEX, per i prodotti agricoli e SYSMIN, per i prodotti
minerari;
Finanziamenti in forma di capitali di rischio, tesi alla promozione e sviluppo
di PMI pubbliche e private;
Aiuti umanitari di emergenza e aiuti ai rifugiati.
Il programma è volto a promuovere ed accelerare lo sviluppo economico, sociale
e culturale degli Stati ACP contribuendo alla pace e alla sicurezza, col fine
ultimo di ridurre la povertà.
Obiettivi specifici sono:
- Sostenere una crescita economica rapida, sostenibile e favorevole
all'occupazione;
- Promuovere lo sviluppo del settore privato;
- Migliorare l'accesso alle risorse produttive e alle attività economiche;
- Promuovere la cooperazione e l'integrazione regionale;
- Promuovere lo sviluppo umano e sociale e la parità di genere e contribuire a
far sì che tutti possano godere dei benefici derivanti dallo sviluppo;
- Promuovere i valori culturali delle comunità e la loro interazione specifica con
le componenti economiche, politiche e sociali;
- Sostenere le riforme e lo sviluppo delle istituzioni, rafforzare le istituzioni
importanti per il consolidamento della democrazia e il buon governo e lo
sviluppo di un'economia di mercato efficiente e competitiva;
- Promuovere la sostenibilità, assicurare la preservazione delle risorse naturali,
la rigenerazione dell'ambiente e la diffusione delle migliori pratiche in campo
ambientale.
In tutti i settori della cooperazione con i Paesi ACP si tiene conto di importanti
questioni che possono anche essere oggetto di azioni e programmi specifici,
quali:
- Sviluppo economico;
- Sviluppo umano e sociale;
- Cooperazione e integrazione regionale;
- Questioni tematiche orizzontali.
La Convenzione di Cotonou ha stabilito nuove modalità di attuazione per gli
accordi specifici in materia commerciale (accordi di partenariato economico) che
verteranno su:
1. Il processo di liberalizzazione delle importazioni dei prodotti provenienti dai
Paesi ACP meno sviluppati a partire dal 2000 ed entro il 2005;
2. L'avvio del processo di liberalizzazione del mercato a partire dal 2008 e per
un periodo transitorio di 12 anni.
Gli accordi entreranno in vigore il 1° gennaio 2008. I negoziati per la loro
istituzione sono iniziati nel settembre 2002 e potranno protrarsi fino al 31
dicembre 2007.
70
I beneficiari dei finanziamenti messi a disposizione dall'Accordo sono: gli Stati
ACP (a livello locale, nazionale e regionale), gli attori non istituzionali, il settore
privato, i partner economici e sociali, (comprese le organizzazioni sindacali) e la
società civile in tutte le sue forme, a seconda delle particolarità nazionali.
Dopo la ratifica della Convenzione di Cotonou, ad ogni Paese è assegnato un
proprio budget attraverso il quale finanziare differenti tipologie di attività, senza
distinzione di settori specifici. Ogni Paese ACP deve inoltre identificare al suo
interno le regioni che necessitano degli interventi da finanziare attraverso i
Programmi regionali. Il finanziamento dei progetti avviene mediante sovvenzioni a
fondo perduto, prestiti privati e capitali di rischio. Le procedure relative
all'assegnazione dei finanziamenti sono gestite direttamente dalle Delegazioni
UE nei Paesi ACP, secondo un'ottica di notevole decentramento.
Il sostegno fornito dalla Convenzione di Lomé/Cotonou ricopre anche le
sovvenzioni destinate ai progetti presentati dalle ONG europee nell'ambito della
linea di bilancio per la cooperazione decentrata.
71
PERS
Programma
PERS. Programma di cooperazione finanziaria e
tecnica con il Sudafrica, a sostegno delle politiche e
delle riforme attuate dalle autorità sudafricane.
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2006
Beneficiari
•
•
•
•
Organizzazioni regionali e internazionali
Autorità e organismi pubblici provinciali e locali
ONG operanti presso le comunità locali
Istituti ed operatori pubblici o privati e ogni altra
organizzazione similare accettata e riconosciuta sia
dall'UE sia dal Sudafrica
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’UE
Sudafrica
•
Il programma si propone di contribuire allo sviluppo
economico e sociale armonioso e duraturo del
Sudafrica attraverso programmi e misure destinati
a ridurre la povertà e a favorire la crescita
economica, a promuovere la sua integrazione
nell'economia mondiale e a consolidare le
fondamenta di una società democratica e di uno
Stato di diritto in cui siano pienamente rispettati i
diritti umani e le libertà fondamentali.
Obiettivi
Azioni
Sono previste le seguenti azioni:
• Studi, assistenza tecnica, formazione o altri servizi,
forniture e opere, verifiche e missioni di valutazione
e controllo.
Ambiti di cooperazione:
•
Sostegno alle politiche, agli strumenti e ai
programmi finalizzati al proseguimento
dell'integrazione dell'economia sudafricana
72
•
•
•
nell'economia mondiale, alla creazione di posti di
lavoro, allo sviluppo del settore privato, alla
cooperazione e all'integrazione regionale (in
particolare sostegno ai programmi di adeguamento
che si svilupperanno nella regione a seguito
dell'istituzione dell'area di libero scambio "Unione
doganale dell'Africa del Sud" -SACU)
Promozione della cooperazione di reciproco
interesse generale tra imprese dell'UE e del
Sudafrica.
Miglioramento delle condizioni di vita e fornitura di
servizi sociali di base
Sostegno alla democratizzazione, alla tutela dei
diritti umani, all'efficienza nella pubblica
amministrazione, al rafforzamento delle autorità
locali e al coinvolgimento della società civile nel
processo di sviluppo.
Priorità 2000-2006
• Servizi sociali di base (sanità, alloggi, acqua e
igiene)
• Sviluppo del settore privato (PMI e imprenditoria
emergente)
• Buon governo e democrazia (diritti umani e
legislazione)
• Integrazione regionale
La Commissione, di concerto con il Governo
sudafricano, redige un Documento strategico nazionale,
Modalità di
che tiene conto dei risultati ottenuti attraverso la
partecipazione precedente programmazione e di un'analisi mirata dei
problemi da affrontare, nonché di questioni trasversali
quali la riduzione della povertà, l'uguaglianza dei sessi,
l'ambiente e la sostenibilità.
Al documento strategico nazionale è allegato un
progetto di Programma indicativo triennale, nel quale
sono selezionati un numero limitato di settori di
cooperazione per i quali sono definite modalità e
misure di accompagnamento. Il documento strategico
nazionale e il programma indicativo triennale sono
negoziati dalla Commissione e dal Governo
sudafricano. Il programma indicativo triennale può
essere rivisto annualmente.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
73
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget previsto è di 888,5 MEURO
Il sostegno ai progetti è fornito in forma di
finanziamenti a fondo perduto; può essere richiesta
una compartecipazione dei costi da parte dei
proponenti.
Contatti
Commissione Europea DG Sviluppo/Southern Africa II
Rue de la Loi 200 B-1049 Bruxelles
TE. +32 2 295 71 96
FAX. +32 2 296 98 41
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/s
chede/pers_sudafrica/south_africa.html
Delegazione della Commissione Europea in Sudafrica
PO BOX 945 0027 Groenkloof, Pretoria - South Africa
TE. +27 12 46 43 19
AIUTO ALIMENTARE E SOSTEGNO ALLA SICUREZZA
ALIMENTARE
Programma
AIUTO ALIMENTARE E SOSTEGNO ALLA
SICUREZZA ALIMENTARE. Programma di
sostegno di iniziative di distribuzione di generi
alimentari di prima necessità e di progetti di sicurezza
alimentare al fine di assicurare una risposta adeguata
a situazioni di insicurezza causate da deficit alimentari
gravi o da crisi alimentari
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Le iniziative di aiuto alimentare sono disciplinate dalla
normativa in materia di aiuto umanitario e rientrano
nelle competenze ECHO.
74
Durata
1996-in corso
Beneficiari
•
•
Aree
ammissibili
Possono partecipare tutti gli Stati interessati.
•
Obiettivi
•
•
•
•
•
•
•
Azioni
Destinatari dell'aiuto alimentare sono in particolare
i seguenti Stati: Honduras, Nicaragua, Haiti,
Bolivia, Perù Etiopia, Yemen, Burkina Faso, Capo
Verde, Mauritania, Niger, Madagascar, Malawi,
Mozambico, Bangladesh, Armenia, Azerbaijan,
Georgia, Kirgigistan e Tajikistan.
In quanto Paesi in crisi: Liberia, Sierra Leone, Corea
del Nord, Somalia, Sudan, Ruanda, Angola,
Palestina, Afganistan e Tajikistan.
Promuovere la sicurezza alimentare a livello
familiare, locale, regionale e nazionale, tenendo
conto delle condizioni di povertà della popolazione
nei PVS
Elevare il livello nutrizionale delle popolazioni
beneficiarie e favorire l'accesso ad un'alimentazione
equilibrata
Garantire l'approvvigionamento di acqua potabile
per tutta la popolazione
Promuovere la disponibilità e l'accesso delle
popolazioni ai prodotti alimentari
Contribuire ad uno sviluppo socio-economico
equilibrato dei Paesi Beneficiari nelle aree rurali e
urbane, con particolare attenzione allo specifico
ruolo delle donne e degli uomini nell'economia
familiare e nella struttura sociale, col fine ultimo di
rendere i beneficiari soggetti attivi del loro stesso
sviluppo
Appoggiare le iniziative dei Paesi beneficiari al fine
di migliorarne la produzione alimentare a livello
regionale, nazionale, locale e familiare e ridurre la
loro dipendenza dall'aiuto alimentare esterno
Promuovere l'autonomia alimentare dei Paesi
beneficiari sia aumentando la produzione sia
migliorando e aumentando il potere d'acquisto
Contribuire alle iniziative di lotta contro la povertà
in una prospettiva di sviluppo
Sono previste le seguenti azioni:
• Fornitura di sementi, attrezzi e strumenti necessari
alla produzione alimentare
75
•
•
•
•
•
•
•
•
Iniziative di sostegno al credito rurale, rivolte in
particolare alle donne
Operazioni strutturate per garantire alla
popolazione un approvvigionamento adeguato di
acqua potabile
Azioni di magazzinaggio, commercializzazione,
trasporto distribuzione e trasformazione dei prodotti
agricoli e alimentari
Sostegno al settore privato finalizzate a sviluppare
flussi commerciali a livello nazionale, regionale ed
internazionale
Iniziative di ricerca applicata e di formazione in loco
Progetti di accompagnamento, sensibilizzazione,
assistenza tecnica e formazione in loco, rivolte
soprattutto alle donne e alle organizzazioni di
produttori e di lavoratori agricoli
Progetti per la produzione di fertilizzanti attraverso
materie prime e materie di base dei Paesi beneficiari
Azioni di sostegno alle strutture locali di aiuto
alimentare, comprese le azioni di formazione in
loco.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti L'aiuto alimentare e le operazioni di sicurezza
alimentare dell'UE sono coperti da finanziamenti in
forma di aiuti non rimborsabili
I fondi disponibili provengono dal bilancio comunitario
e dal FEOGA (Fondo europeo agricolo di orientamento
e di garanzia). Alcune spese sono coperte da contributi
finanziari diretti degli Stati UE.
Contatti
Commissione Europea DG Sviluppo
TEL. +32 2 299 25 77
FAX. +32 2 299 60 42
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/development/sector/food_fr
.htm
76
RESAL- Rete Europea per la Sicurezza Alimentare
Sito web: www.resal.org
CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLE FORESTE
Programma
CONSERVAZIONE E GESTIONE DELLE
FORESTE. Programma di assistenza finanziaria e di
consulenza tecnica, finalizzato a promuovere la
conservazione e la gestione sostenibile delle foreste
tropicali e delle altre foreste nei PVS in funzione delle
esigenze di carattere economico, sociale ed ambientale
che si pongono nei confronti delle foreste.
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2006
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
•
Aree
ammissibili
Possono partecipare tutti gli Stati interessati.
•
Obiettivi
•
Organizzazioni internazionali
Stati, regioni, organismi regionali
Servizi decentrati
Enti Pubblici
Imprese e operatori privati
Cooperative
Comunità locali
ONG e associazioni rappresentative delle
popolazioni locali, in particolare le popolazioni che
dipendono dalla foresta
Accrescere l’importanza attribuita alle foreste nelle
politiche nazionali e integrare le politiche forestali
basate su una gestione sostenibile delle stesse nella
pianificazione dello sviluppo.
Promuovere la produzione e l’uso di legname e altri
prodotti forestali ottenuti da risorse gestite in modo
sostenibile
77
•
•
•
Contribuire all’adeguata valutazione delle risorse e
dei servizi forestali
Assicurare l’attiva partecipazione delle popolazioni
che dipendono dalla foresta e delle comunità locali
nello sviluppo delle politiche forestali nazionali e
nella pianificazione dello sviluppo
Migliorare il coordinamento e il flusso di
informazioni fra i progetti della Commissione e
quelli degli Stati membri.
Sono previste le seguenti azioni:
Azioni
•
•
•
•
•
Elaborazione di strategie forestali, nazionali e
internazionali, basate su una valutazione realistica
del patrimonio forestale, comprendenti la
pianificazione dell’uso del suolo, il commercio equo
dei prodotti forestali ottenuti in modo sostenibile,
misure giuridiche e fiscali, sviluppo istituzionale,
promozione del settore privato e sostegno alle
popolazioni che dipendono dalla foresta perchè
possano modellare il proprio sviluppo sociale,
economico e culturale
Conservazione e recupero delle foreste importanti
per il loro alto valore ecologico (in particolare in
relazione alla conservazione delle biodiversità) o per
i loro effetti locali e globali (protezione dei bacini
idrografici, prevenzione dell'erosione del suolo o del
cambiamento climatico)
Gestione e utilizzazione sostenibili delle foreste per
fornire vantaggi economici, sociali, e ambientali,
compresi la certificazione ambientale, lo
sfruttamento ecologico delle risorse forestali e la
rigenerazione naturale ed assistita delle foreste
Economicità della gestione sostenibile delle foreste
mediante l’utilizzazione più efficiente di prodotti
forestali e i miglioramenti tecnici delle attività a
valle del settore forestale (lavorazione,
commercializzazione su piccola e media scala del
legname e dei prodotti forestali, utilizzazione
sostenibile del legname come risorsa energetica,
promozione di alternative alle pratiche agricole di
disboscamento, ecc...)
Acquisizione e gestione di competenze ed
informazioni in materia di servizi e prodotti
forestali, al fine di fornire una base scientifica alle
attività sopraelencate
Priorità:
78
•
•
•
•
•
Progetti che prevedono lo sviluppo dell’iniziativa
privata, ecologicamente e socialmente responsabile,
nella lavorazione e nella commercializzazione dei
prodotti forestali
Progetti che promuovono la partecipazione diretta
dei partner della cooperazione nei PVS,
predispongono interventi di proporzioni adeguate e
adattano le procedure amministrative alle capacità
locali di gestione
Progetti che prevedono l’informazione preventiva e
la partecipazione delle popolazioni dipendenti dalla
foresta e delle comunità locali alle attività svolte,
tenendo conto delle loro priorità di sviluppo e dei
loro diritti economici, sociali e culturali
Progetti che prevedono la valutazione della
sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle
attività proposte
Progetti che prevedono ruoli specifici dei sessi,
conoscenze, prospettive e contributi di
donne/ragazze e uomini/ragazzi nella gestione ed
utilizzazione delle foreste
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Attività ammissibili al finanziamento:
• Progetti pilota
• Programmi innovativi
• Studi e ricerche i cui risultati contribuiscano allo
sviluppo,
all’adeguamento
ed
alla
migliore
applicazione delle politiche forestali della Comunità
e dei Paesi partner
• Assistenza tecnica, forniture o lavori
• Istruzione e formazione
• Fondi per piccole sovvenzioni, stime, Audit e
missioni di valutazione e controllo
Il finanziamento della Commissione consiste in aiuti
non rimborsabili. Per ogni attività di cooperazione è
richiesto un contributo del partner beneficiario,
79
calcolato tenendo conto delle sue possibilità
Contatti
Commissione Europea DG Sviluppo
TEL. +32 2 296 50 40
FAX. +32 2 295 33 37
E-mail: [email protected]
Commissione Europea – EuropeAid Cooperation Office
Claudine Delvoy
FAX. +32 2 296 53 36
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/a
ides/forms/aidco17_it.htm
DEMOGRAFIA
Programma
DEMOGRAFIA. Programma per il sostegno alle
politiche e programmi specifici nei PVS, destinato in
particolare ai Paesi con un’eccessiva crescita
demografica (in riferimento ai criteri definiti dalla
conferenza internazionale del Cairo sulla popolazione e
lo sviluppo) ai Paesi più poveri e meno sviluppati e alle
fasce più bisognose della popolazione dei PVS.
Settore
Cooperazione
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
Aree
ammissibili
Obiettivi
Possono partecipare tutti gli Stati interessati.
•
Organizzazioni regionali ed internazionali
Stati, regioni, organismi regionali e locali
Enti Pubblici
Imprese e operatori privati
Comunità locali
ONG locali e comunitarie
Consentire a donne, uomini ed adolescenti di
scegliere liberamente, con cognizione di causa il
numero di figli che desiderano e la distanza fra gli
80
•
•
Azioni
stessi
Contribuire a creare un ambiente socio-culturale,
economico ed educativo, in particolare per le donne
e gli adolescenti, favorevole al libero esercizio delle
scelte relative alla procreazione, condannando ed
eliminando tutte le forme di violenza, mutilazione e
sevizia sessuale che incide sulla loro dignità e
salute
Sostenere le sviluppo/la riforma dei sistemi sanitari
al fine di migliorare l’accessibilità e la qualità
dell’assistenza alla salute riproduttiva per donne,
uomini, e adolescenti, riducendo i rischi sanitari
per le donne e i bambini
Sono previste le seguenti azioni:
•
Sostegno alla creazione, allo sviluppo e ad una
maggiore accessibilità ai servizi di assistenza alla
salute riproduttiva nell’ambito di politiche e
programmi attuati dai governi, dagli organismi
internazionali, dalle ONG e dal settore privato,
rivolte ai gruppi in cui tale problematica è più
sentita, ad esempio adolescenti, donne incinte e
altri gruppi definiti a livello locale
• Sostegno all’elaborazione, all’applicazione o al
finanziamento delle politiche che possono
contribuire a migliorare la salute riproduttiva di
donne e ragazze
• Miglioramento dei servizi di assistenza alla salute
riproduttiva in termini di maternità senza rischi,
assistenza prenatale pianificazione familiare,
prevenzione e cura delle malattie trasmissibili
sessualmente compreso l’AIDS, per quanto riguarda
infrastrutture attrezzature, rifornimenti, formazione
o ricerca
• Sostegno alle campagne d’informazione, istruzione e
sensibilizzazione tese a favorire una migliore salute
riproduttiva e una presa di coscienza dei problemi
demografici
• Assistenza in materia di pianificazione familiare,
compresa l’informazione su metodi di pianificazione
familiare
• Sviluppo delle comunità di base, del settore del
volontariato, delle ONG locali e della cooperazione
Sud/Sud per l’attuazione dei programmi, nonchè
per lo scambio di esperienze e il sostegno delle reti
di cooperazione fra partner
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
81
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento comunitario, erogato in forma di aiuto
non rimborsabile, può coprire sia spese d’investimento,
eccetto l’acquisto di beni immobili, sia spese correnti,
comprese quelle di amministrazione, funzionamento e
manutenzione, le spese di funzionamento possono
essere coperte solo nella fase iniziale ed in modo
progressivamente decrescente, ad eccezione dei
programmi di formazione, istruzione e ricerca.
Contatti
Commissione Europea DG Sviluppo
TEL. +32 2 299 29 474
FAX. +32 2 299 28 47
E-mail: [email protected]
Commissione Europea – EuropeAid Cooperation Office
Claudine Delvoy
FAX. +32 2 296 53 36
E-mail: [email protected]
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/development/index_en.htm
INTEGRAZIONE FEMMINILE
Programma
INTEGRAZIONE FEMMINILE. Programma
destinato a sostenere l’attuazione della Risoluzione del
Consiglio del 20 dicembre 1995 sull’integrazione della
tematica uomo-donna nella cooperazione allo sviluppo
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Risoluzione del Consiglio del 20/12/95
Durata
1998-2003
82
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Organismi regionali
Amministrazioni decentrate
Enti e Organismi Pubblici
Università e centri di ricerca
Cooperative ed istituti di credito agrario e
artigianato
Comunità tradizionali e locali
Sindacati
ONG
Associazioni di pubblica utilità e associazioni di
rappresentanza della popolazione locale, in
particolare le donne
Aree
ammissibili
Possono partecipare tutti gli Stati interessati.
Obiettivi
•
•
•
•
•
Azioni
Sostenere l’integrazione delle tematiche di genere in
tutti i settori della cooperazione allo sviluppo,
tenendo conto dello status giuridico e della
situazione reale di donne e di uomini, delle loro
esigenze e del loro contributo alla società e alla
famiglia
Sostenere l’adozione di una impostazione attenta
alle disparità uomo-donna nell’elaborazione,
nell’attuazione e nella valutazione delle politiche e
delle azioni comunitarie di sviluppo
Sostenere e facilitare l’attuazione di azioni tese ad
affrontare su vasta scala le disparità uomo-donna,
in particolare in merito all’accesso alle risorse e ai
servizi e alla partecipazione ai processi decisionali
Aumentare il numero degli interventi comunitari
che soddisfino i criteri OCSE/CAS per l’integrazione
delle questioni di genere o di azioni positiva
Sviluppare e incoraggiare nei PVS le capacità
endogene, pubbliche e private, di promuovere e
farsi carico dell’integrazione delle questioni di
genere nelle azioni di sviluppo
Sono previste le seguenti azioni:
•
•
•
Assistenza e consulenza tecnica in materia
d’integrazione delle questioni di genere nelle azioni
a favore dello sviluppo
Attività volte ad includere le implicazioni delle
questioni di genere nelle analisi, nelle politiche e
nelle strategie nazionali e settoriali
Programmi finalizzati a sviluppare le capacità
83
•
•
•
•
•
•
istituzionali e operative dei PVS nelle questioni di
genere a livello nazionale, regionale e locale ed
anche, nei settori legislativo e amministrativo, nella
parità di diritti per uomini e donne
Sostegno alla raccolta e alla diffusione dei dati
disaggregati per sesso
Messa a punto di metodologie, orientamenti,
manuali, procedure, indicatori ed altri strumenti
operativi intesi a migliorare l’integrazione delle
questioni di genere nelle attività di sviluppo
Verifiche e valutazioni tematiche
Formazione e sensibilizzazione dei soggetti con
responsabilità decisionale nell’ambito della
Commissione e nei PVS
Sostegno ai PVS per l’elaborazione, la verifica e il
controllo dei piani nazionali di attuazione delle
raccomandazioni contenute nella piattaforma
d’azione della conferenza di Pechino
Azioni nell’ambito del coordinamento con gli Stati
membri in materia di integrazione delle questioni di
genere nelle azioni di cooperazione allo sviluppo
Priorità:
• Integrazione delle questioni di genere nei temi
emergenti della cooperazione allo sviluppo,
segnatamente in materia di gestione delle crisi e
interventi d’urgenza, diritti dell’uomo e
democratizzazione, analisi macroeconomica, salute
e diritti nella sfera sessuale e riproduttiva
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
Modalità di
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Il finanziamento comunitario, erogato in forma di aiuto
Finanziamenti non rimborsabile, può coprire sia spese d’investimento,
eccetto l’acquisto di beni immobili, sia spese correnti,
comprese quelle di amministrazione, funzionamento e
manutenzione, le spese di funzionamento possono
essere coperte solo nella fase iniziale ed in modo
progressivamente decrescente, ad eccezione dei
programmi di formazione, istruzione e ricerca.
84
Ai beneficiari è richiesto un contributo alle spese di
progetto variabile secondo la natura dell’intervento. E’
prevista la possibilità di ricorrere ad altri donatori
quali gli Stati membri o gli organismi internazionali
interessati.
Ogni mese la Commissione informa gli Stati membri
circa le azioni ed i progetti approvati, indicandone
l’importo, la natura, il Paese beneficiario e i partner.
Contatti
Commissione Europea DG Sviluppo
Sviluppo sociale, Umano e Culturale, Questioni di
Genere
TEL. +32 2 296 50 40
FAX. +32 2 295 33 37
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/development/index_en.htm
INTEGRAZIONE DELLA DIMENSIONE AMBIENTALE NEI
PROCESSI DI SVILUPPO
Programma
INTEGRAZIONE DELLA DIMENSIONE
AMBIENTALE NEI PROCESSI DI SVILUPPO
Programma che offre ai PVS assistenza finanziaria e
competenze tecniche destinate a elaborare politiche,
strategie, strumenti e tecnologie per lo sviluppo
sostenibile e promuoverne l’attuazione.
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2006
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
Organizzazioni internazionali
Stati, Regioni, Organismi regionali, Amministrazioni
decentrate
Enti e Organismi Pubblici
Imprese e operatori privati
Cooperative
Comunità tradizionali e locali
ONG
85
•
Aree
ammissibili
Obiettivi
Associazioni di pubblica utilità e associazioni di
rappresentanza della popolazione locale, in
particolare quella autoctona
Possono partecipare tutti gli Stati interessati.
Sostenere i PVS nei loro sforzi di integrazione della
dimensione ambientale nel processo di sviluppo
Sono previste le seguenti azioni:
Azioni
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sostegno all’elaborazione, a livello nazionale,
regionale e locale, di politiche, piani strategie,
programmi e progetti di sviluppo sostenibile
Azioni volte a potenziare le capacità istituzionali e
operative dei protagonisti del processo di sviluppo a
livello nazionale, regionale e locale
Progetti pilota
Promozione del commercio di prodotti fabbricati con
metodi sostenibili
Creazione dio strumenti di sviluppo sostenibile
connessi al commercio (sistemi di etichettatura e di
certificazione, iniziative di “commercio verde”, ecc..)
Sostegno alla concezione e all’applicazione di
strumenti di valutazione ambientale nell’ambito
della preparazione e dell’attuazione di politiche,
strategie, programmi e progetti
Elaborazione di orientamenti, manuali operativi e
strumenti atti a promuovere lo sviluppo sostenibile
e l’integrazione della dimensione ambientale dello
sviluppo
Campagne di informazione sulle sostanze
pericolose, in particolare rifiuti tossici e pesticidi
Sensibilizzazione delle popolazioni locali e dei
protagonisti del processo di sviluppo e della
cooperazione sulle implicazioni dello sviluppo
sostenibile, in particolare attraverso campagne
d’informazione e azioni di formazione
Attività di inventario, contabili e statistiche,
finalizzate a migliorare la qualità degli indicatori e
dei dati statistici sull’ambiente
Settori:
• Problemi ambientali di dimensione mondiale, in
particolare cambiamenti climatici, desertificazione e
86
biodiversità
• Problemi ambientali transfrontalieri in particolare
inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo
• Impatto ambientale connesso all’integrazione dei
PVS nell’economia mondiale
• Inserimento di considerazioni ambientali nei
progetti di cooperazione allo sviluppo
• Impatto ambientale delle politiche
macroeconomiche e settoriali nei PVS
• Modelli sostenibili di produzione e consumo
• Gestione e sfruttamento sostenibili delle risorse
naturali e ambientali nei settori produttivi
• Problemi ambientali causati da un uso non
sostenibile delle risorse legato alla povertà
• Produzione e uso sostenibile dell’energia
(promozione delle fonti energetiche rinnovabili,
incremento dell’efficacia energetica, risparmio
dell’energia, sostituzione delle fonti energetiche
nocive con altre che ne sono meno, ecc.)
Saranno considerate prioritarie le iniziative che:
• Contribuiscono all’obiettivo generale
dell’eliminazione della povertà
• Comportano misure innovative finalizzate allo
sviluppo sostenibile
• Coinvolgono attivamente le popolazioni locali,
comprese le comunità indigene sostenendone il
diritto di proprietà
• Identificano ruoli specifici per donne e uomini,
individuandone competenze specifiche e potenziali
contributi nella gestione e nello sfruttamento
sostenibili delle risorse naturali
• Si integrano nel contesto delle politiche e dei
programmi comunitari di cooperazione allo sviluppo
• Internalizzano i costi ambientali, anche mediante
strumenti economici
• Contribuiscono al rafforzamento della cooperazione
regionale in materia di sviluppo sostenibile
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
Finanziamenti Il finanziamento comunitario, erogato in forma di aiuto
non rimborsabile, può coprire sia spese d’investimento,
eccetto l’acquisto di beni immobili, sia spese correnti,
comprese quelle di amministrazione, funzionamento e
manutenzione, le spese di funzionamento possono
essere coperte solo nella fase iniziale ed in modo
progressivamente decrescente, ad eccezione dei
87
programmi di formazione, istruzione e ricerca.
Contatti
Commissione Europea EuropeAid Cooperation Office
Claudine Delvoy
FAX. +32 2 296 53 36
E-mail: [email protected]
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/development/index_en.htm
Commissione Europea DG Sviluppo
TEL. +32 2 296 50 40
FAX. +32 2 295 33 37
CDI/CDE
Programma
CDI /CDE (Centro per lo sviluppo industriale). Ha lo
scopo di incentivare e sostenere la creazione,
l’espansione, la ristrutturazione di imprese industriali
(principalmente manifatturiere e agro-alimentari) nei
Paesi ACP. Con l'Accordo di Cotonou, firmato il
23/06/00, il CDI ha ricevuto il mandato di espandere
le sue attività di supporto, ampliando i settori
d'intervento e aprendosi al turismo, alle
telecomunicazioni e ai trasporti. In linea con le nuove
competenze dall'ottobre 2000 ha modificato la sua
denominazione in CDE.
Settore
Cooperazione
Durata
1977-in corso
Beneficiari
Nei Paesi ACP si rivolge a:
• Organizzazioni regionali
• Organizzazioni professionali
• Camere di Commercio
• Agenzie per la promozione degli investimenti
• Organismi privati e pubblici operanti nel settore
degli investimenti
• Imprese rappresentative dei settori economici più
importanti.
Nell’UE si rivolge a:
88
•
Piccole e Medie Imprese
Sono particolarmente preferite le imprese comuni UEACP.
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’UE
Paesi ACP (71 Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del
Pacifico).
Il programma si propone di:
Obiettivi
•
•
•
•
Azioni
Sostenere
la
creazione,
l'ampliamento,
la
diversificazione e la riorganizzazione delle imprese
con sede negli ACP operanti nel settore
manifatturiero e dei servizi
Promuovere il miglioramento della competitività
degli ACP
Promuovere il rafforzamento delle capacità delle
organizzazioni
intermediarie
(associazioni
professionali regionali, nazionali, agenzie per la
promozione del settore privato e istituzioni
finanziarie)
Sostenere misure per migliorare le competenze dei
consulenti
Sono previste le seguenti azioni:
• Facility 1: Identificazione di progetti aziendali e
potenziali partners
• Facility 2: Operazioni preliminari allo sviluppo del
progetto
• Facility 3: Definizione della struttura finanziaria,
legale del progetto e business plan
• Facility 4: Avvio e sviluppo del progetto.
• Organizzazione di incontri settoriali UE/ACP
• Promozione e sostegno alla cooperazione tecnica,
commerciale e finanziaria fra imprenditori dell'UE e
degli ACP
• Diffusione di informazioni in Europa sulle
opportunità di partenariato e di investimento nei
Paesi ACP
• Sostegno all'integrazione regionale dei Paesi ACP.
Settori
d'intervento:
industria,
agro-industria,
costruzioni, turismo, trasporti, gestione privata delle
infrastrutture, servizi e information tecnology.
89
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Le domande possono essere presentate direttamente al
CDI
Il budget previsto è di 90 MEURO ogni cinque anni.
Il tipo di contributo può assumere la forma di
assistenza gratuita o aiuti non rimborsabili.
Il contributo finanziario varia a seconda della Facility.
Le spese ammissibili sono:
• Costi del personale assegnato al progetto. Sono
rimborsabili anche le spese per il trasporto dei
viaggi internazionali e degli spostamenti locali, il
Finanziamenti
soggiorno in Paesi terzi, i costi di visti, permessi e
certificati, i materiali di consumo.
• Onorari per consulenze tecniche, commerciali,
promozionali e giuridiche
• Spese legali
• Missioni in Paesi Terzi
• Acquisizione di licenze e documentazione di
supporto
• Project financing e ricerca di capitali
• Ispezioni sulla qualità, certificazioni e collaudi
• Formazione professionale e materiale didattico
• Organizzazione di saloni, work-shops e seminari.
Il sostegno concesso dal CDI/CDE può assumere la
forma di una consulenza gratuita oppure di un
contributo a fondo perduto per specifiche attività
imprenditoriali. Nel primo caso sono offerti servizi di
assistenza economica, finanziaria e giuridica in tutte le
fasi di identificazione e montaggio dei progetti
d’investimento.
Le sovvenzioni dirette sono invece concesse sino ad un
massimo di 150.000 EURO per progetto e per anno.
L’ammontare cumulato dei contributi assegnati per il
medesimo progetto non può superare i 300.000 EURO.
Centre for the Development of Industry
90
Contatti
Av. Hermann Debroux, 52 –B-1160 Bruxelles
TEL. +32 2 6791811
FAX. +32 2 6752603
Sito web: www.cdi.be
ERVET- Politiche per le imprese
Via Morgani, 6 –40122 Bologna
TEL:+39 051 6450411
FAX.+39 051 222352
Sito web: www.ervet.it
E-mail: [email protected]
ICE (Istituto Nazionale per il Commercio Estero)
Area Investimenti, cooperazione e rapporti con l’UE
Via Liszt, 21 –00144 Roma
TEL. +39 06 59921
FAX. +39 06 54220007
Sito web: www.ice.it
E-mail: [email protected]
INFAC
INFAC. Il Fondo per gli investimenti si occupa di
Programma
incoraggiare gli investimenti regionali e nazionali.
Settore
Cooperazione
Annuale
Durata
Beneficiari
•
•
•
•
Aree
ammissibili
Governi
Organizzazioni rappresentative del settore privato
nazionali o regionali
Strutture di collegamento tra il settore pubblico e
quello privato
Piccole imprese, istituzioni finanziarie locali e aziende
in fase di privatizzazione
Paesi ACP
91
Obiettivi
L'INFAC si propone di:
• Incoraggiare gli investimenti regionali e nazionali
• Rafforzare le capacità delle istituzioni finanziarie
locali
• Rafforzare i mercati di capitali e i mercati finanziari
locali
• Stimolare gli investimenti esteri
• Sostenere lo sviluppo del settore privato per il
finanziamento dei progetti e/o delle imprese valide
dal punto di vista commerciale
L'INFAC può rivestire un ruolo di primo piano nello
stimolo della crescita dei flussi privati:
• Innanzitutto, può finanziare investimenti importanti
in attività emergenti, in particolare nel settore
dell'esportazione
• In secondo luogo, può fornire le risorse per il
finanziamento dei titoli di partecipazione e quasipartecipazione al capitale delle imprese dei Paesi ACP
• Infine, può collaborare al finanziamento dei progetti
assieme ad altre fonti, attraverso partecipazioni nel
capitale o fornendo garanzie. Le risorse offerte per
questa struttura sono volte a migliorare in maniera
significativa la capacità del settore privato ACP e a
coadiuvare gli investimenti del settore pubblico. Ciò è
assolutamente indispensabile se si intende
promuovere il buon funzionamento e la competitività
internazionale delle economie ACP, così come la
capacità dei Paesi ACP di trarre profitto dalle
prospettive commerciali offerte dall'Accordo di
Cotonou
Azioni
L'INFAC raggiungerà i propri obiettivi fornendo capitale
a rischio sotto forma di:
a) Quote di partecipazione nelle imprese ACP
b) Prestiti quasi-capitale alle imprese ACP
c) Garanzie o altre forme di sostegno al credito per
gli investitori o i finanziatori sia stranieri sia
locali
In alcuni casi, l'INFAC potrà inoltre accordare prestiti
ordinari a condizioni favorevoli. I beneficiari sarebbero,
in questo caso, le piccole imprese, le istituzioni
finanziarie locali e le aziende in fase di privatizzazione.
L'INFAC funzionerà in tutti i settori economici, sarà
gestita come un fondo rinnovabile e avrà come obiettivo
la validità del progetto sul piano finanziario. Essa
cercherà, inoltre, di rivestire un ruolo di catalizzatore al
fine di stimolare la mobilitazione delle risorse locali a
lungo termine e di attrarre gli investitori e i finanziatori
92
stranieri
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti L'INFAC è gestita dalla BEI ed è stata creata grazie
all'assegnazione di 2200 MEURO derivanti dal IX FED.
A lungo termine, la ricostruzione del Fondo non avverrà
sulla base delle risorse del FED, ma deriverà dai ritorni
degli investimenti. I prestiti saranno erogati
conformemente alle condizioni del mercato. L'abbuono
degli interessi sarà autorizzato per i prestiti destinati ai
progetti d'investimento che corrispondono a specifici
criteri, quali l'apporto di benefici ambientali o sociali
Contatti
Sito web: www.eif.org
DIAGNOS
DIAGNOS. Programma di assistenza per lo sviluppo del
Programma
settore privato nell'ambito della cooperazione ACP-UE.
Settore
Cooperazione
Durata
2001- 2002
Beneficiari
•
•
•
Aree
Governi
Organizzazioni rappresentative del settore privato
nazionali o regionali
Strutture di collegamento tra il settore pubblico e
quello privato
Paesi ACP
93
ammissibili
Obiettivi
DIAGNOS:
• Mira, mediante l'azione dei governi ACP, delle
organizzazioni regionali e della Commissione
Europea, all'attuazione di Programmi d'Aiuto allo
Sviluppo per il settore privato a livello nazionale e
regionale
• Assicura un sostegno ai Paesi ACP, che si traduce
nella fornitura di servizi di analisi e consulenza
• Si propone di aiutare i governi ACP a sostenere il
settore privato, sviluppando il quadro istituzionale,
legislativo e normativo
• A livello imprenditoriale, attraverso la predisposizione
di meccanismi utili allo sviluppo delle imprese di
servizi e di intermediari, assicura un migliore accesso
alle risorse tecniche e finanziarie
Azioni
Le attività che DIAGNOS realizza sono le seguenti:
• Lavoro di analisi dell'ambiente in cui opera l'impresa
• Preparazione di strategie e di piani di azione per lo
sviluppo del settore privato e le riforme macroeconomiche concernenti in particolare:
♦ La riforma giuridica e giudiziaria
♦ Lo sviluppo del settore finanziario e degli strumenti di
finanziamento dell'impresa
♦ Il rafforzamento del quadro istituzionale e
regolamentare del settore privato
♦ Le riforme macro-economiche concernenti le attività
economiche
♦ L'elaborazione di programmi di sviluppo settoriali e
regionali
•
•
Definizione e lancio di una campagna di informazione
e la creazione di un sistema permanente
d'informazione tra i principali partner
Contributo per migliorare il dialogo fra le
organizzazioni rappresentative del settore privato e
per aumentare le capacità
Modalità di
Diagnos si avvale del lavoro di una équipe con sede a
partecipazione Bruxelles. Per le missioni di breve durata Diagnos si
rivolge a consulenti specializzati in sviluppo delle
imprese, privatizzazione, strumenti finanziari e altre
discipline attinenti alle singole missioni. Il reclutamento
degli esperti avviene quindi in funzione dei bisogni e
delle attività da realizzare. In ogni paese beneficiario
94
dell'intervento Diagnos dispone di esperti locali
Contatti
Sito web: www.diagnos.net . Non attivo.
EBAS
Programma
EBAS. Programma di assistenza alle imprese dei Paesi
ACP.
Settore
Cooperazione
Durata
1999 - 2002
Beneficiari
Aree
ammissibili
Obiettivi
Imprese e beneficiari di servizi che vogliono migliorare
la loro produttività, aprirsi a nuovi mercati o
migliorare le capacità delle loro risorse umane
Strutture intermediarie, come le associazioni
professionali, che vogliono migliorare la qualità e la
gamma dei loro servizi, attirare nuovi membri o
rafforzare la loro autonomia finanziaria
Paesi ACP
EBAS si propone di accrescere la competitività del
settore privato dei paesi ACP e, a tal fine incoraggia
imprese ed associazioni professionali private a ricorrere
ai servizi di consulenti per sviluppare le loro attività.
I servizi di consulenza cofinanziati da EBAS sono quelli
che garantiscono, a breve termine, risultati durevoli e
quantificabili nei seguenti campi:
•
•
•
•
•
Marketing, promozione delle vendite e distribuzione
(compresi il commercio elettronico e la realizzazione
di siti internet)
Ricerca e sviluppo di nuovi mercati per le
esportazioni
Certificazioni ISO e altre
Adeguamento alle norme vigenti
Ricerca e controllo della qualità
95
•
•
•
•
•
•
•
Azioni
Audit
Gestione della produzione
Logistica
Imballaggio, deposito e spedizione
Regolamento e ambiente
Sviluppo delle risorse umane
Sviluppo delle capacità di gestione e dei mezzi
informatici e di comunicazione
• Partecipazione a fiere ed esposizioni
Le azioni si concentrano sugli interventi degli
intermediari, essendo questi il mezzo più efficace per
aumentare le capacità e i risultati del settore privato.
Modalità di
I formulari per sottoporre una richiesta di sovvenzioni si
partecipazione possono scaricare dal sito EBAS: www.ebas.org
In essi si deve presentare l'impresa o l'associazione,
descrivendole attività, l'organizzazione, il settore di
mercato, gli obiettivi e le strategie, il bilancio. Il progetto
deve essere esaustivo e comprendere sia i costi sia i
tempi di realizzazione.
La gestione di EBAS è affidata ad un'Unità di gestione
del programma (PMU) che a sede a Bruxelles. La PMU si
avvale del supporto di 4 uffici regionali, situati in Costa
d'Avorio, Botswana, Barbados e Kenya.
Una volta stabilita l'eleggibilità del progetto, l'ufficio
regionale trasmette il dossier alla PMU di Bruxelles, che,
a sua volta, lo sottopone all'approvazione del
Segretariato generale degli ACP. L'ufficio della
Commissione europea che gestisce il programma decide
se attribuire o meno la sovvenzione.
Finanziamenti Il budget totale dell'EBAS ammonta a 20 MEURO.
Le sovvenzioni fino a 70.000 EURO sono messe a
disposizione delle imprese. L'ammontare assegnato agli
intermediari non è sottoposto a limiti. I beneficiari
ricevono il 50% del costo dei servizi di consulenza e
devono pagare un terzo del costo attingendo alle proprie
risorse. Il resto del finanziamento può provenire da altre
organizzazioni donatrici.
Contatti
Sito web: www.ebas.org
96
PROINVEST
Programma
PROINVEST. Programma di partenariato per la
promozione di un flusso di investimenti e di tecnologie
verso le imprese dei Paesi ACP.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Protocollo di Accordo tra il Segretariato dei paesi ACP e
l’Ufficio EuropeAid dell’UE del 13 dicembre 2001.
Durata
2001- in corso
Beneficiari
Nei Paesi ACP si rivolge a:
• Organizzazioni regionali
• Organizzazioni professionali
• Camere di Commercio
• Agenzie per la promozione degli investimenti
• Organismi privati e pubblici operanti nel settore
degli investimenti
• Imprese rappresentative dei settori economici più
importanti.
Nell’UE si rivolge a:
• Piccole e Medie Imprese
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
•
•
•
•
Azioni
Stati membri dell’UE
Paesi ACP (71 Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del
Pacifico).
Il programma si propone di:
Ridurre la povertà nei Paesi ACP
Migliorare il benessere degli abitanti attraverso lo
sviluppo economico e la crescita occupazionale
Promuovere l’integrazione regionale e globale
dell’economia dei Paesi ACP.
Intensificazione degli accordi di cooperazione tra
imprese in alcuni settori chiave dell’economia
attraverso il rafforzamento del ruolo delle Agenzie per
97
la Promozione degli Investimenti (API), delle
organizzazioni private e dei fornitori dei servizi alle
imprese legate agli investimenti.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
Modalità di
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget disponibile per questo programma è di 110
MEURO per un periodo di sette anni.
Contatti
Sito web: http://www.proinvest-eu.org
INTERPOWER
Programma
INTERPOWER. Sotto-programma di PROINVEST.
Sostiene il rafforzamento delle istituzioni.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Protocollo di Accordo tra il Segretariato dei paesi ACP e
l’Ufficio EuropeAid dell’UE del 13 dicembre 2001.
Durata
2001- in corso
Beneficiari
Nei Paesi ACP si rivolge a:
• Organizzazioni regionali
• Organizzazioni professionali
• Camere di Commercio
• Agenzie per la promozione degli investimenti
• Organismi privati e pubblici operanti nel settore
degli investimenti
• Imprese rappresentative dei settori economici più
importanti.
98
Nell’UE si rivolge a:
• Piccole e Medie Imprese
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’UE
Paesi ACP (71 Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del
Pacifico).
Il programma si propone di:
Obiettivi
•
•
•
Azioni
Sostenere lo sviluppo e il miglioramento delle
capacità delle istituzioni, associazioni di consulenti
ed organizzazioni intermedie
Raccomandare delle politiche per gli investimenti
del settore privato.
Migliorare il clima degli investimenti, la loro qualità
e aumentarne il numero
Realizzerà le seguenti attività:
• Riforme strategiche in materia di investimenti
• Assistenza tecnica per l’organizzazione di incontri di
cooperazione tra imprese.
• Rafforzamento di istituzioni principali nel settore:
sistemi di informazione per la gestione dei progetti e
delle manifestazioni, utilizzazione di tecnologie di
informazione e comunicazione più moderne.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget è stabilito per singoli progetti ed è finanziato
dai Fondi Proinvest.
Contatti
Sito web: http://www.proinvest-eu.org
99
INVESTECH
Programma
INVESTECH. Sotto-programma PROINVEST.
Sostiene i settori chiave dell’economia.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Protocollo di Accordo tra il Segretariato dei paesi ACP e
l’Ufficio EuropeAid dell’UE del 13 dicembre 2001.
Durata
2001- in corso
Beneficiari
Nei Paesi ACP si rivolge a:
• Organizzazioni regionali
• Organizzazioni professionali
• Camere di Commercio
• Agenzie per la promozione degli investimenti
• Organismi privati e pubblici operanti nel settore
degli investimenti
• Imprese rappresentative dei settori economici più
importanti.
Nell’UE si rivolge a:
• Piccole e Medie Imprese
Aree
ammissibili
•
•
Obiettivi
Il programma si propone di sviluppare gli investimenti
attraverso la promozione di incontri tra aziende di un
determinato settore o di sotto-settori a livello regionale.
Azioni
Stati membri dell’UE
Paesi ACP (71 Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del
Pacifico).
Realizzerà le seguenti attività:
• Inchieste regionali mirate all’identificazione dei
settori chiave allo scopo di migliorare il clima degli
investimenti
• Studi e inchieste prospettive sulle regioni
interessate
• Incontri di cooperazione tra imprese
100
•
Appoggio ai progetti delle organizzazioni intermedie
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle selezioni.
partecipazione I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget è stabilito per singoli progetti ed è finanziato
dai Fondi Proinvest.
Contatti
Sito web: http://www.proinvest-eu.org
101
PROGRAMMI PAESI MEDA
102
PROGRAMMA MEDA
BACINO
MEDITERRANEO:
Algeria,
Autorità
Palestinesi,
Cipro,
Egitto,
Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia.
Il programma MEDA è lo strumento di cooperazione attraverso cui si attua il
partenariato euromediterraneo.
Il programma contribuisce ad iniziative di interesse comune nei tre settori di
attività del partenariato UE-mediterraneo:
Rafforzamento della stabilità politica e della democrazia nei PTM
Attuazione di una zona euromediterranea di libero scambio
Sviluppo della cooperazione economica e sociale, con particolare attenzione alla
dimensione umana e culturale.
MEDA:
Sostiene la transizione economica e l’istituzione di una zona euromediterranea
di libero scambio creando occupazione e sviluppo nel settore privato, compreso il
miglioramento del contesto in cui operano le imprese e il sostegno alle PMI,
aprendo i mercati e promuovendo gli investimenti, la cooperazione industriale e
gli scambi commerciali tra la Comunità e i PTM e tra questi ultimi tra loro,
modernizzando le infrastrutture economiche.
Sostiene uno sviluppo socioeconomico sostenibile rendendo partecipi la società
civile e la popolazione alla progettazione e all’attuazione dello sviluppo,
migliorando i servizi sociali, rafforzando la cooperazione nel settore
dell’agricoltura, della pesca e dello sfruttamento sostenibile delle risorse marine,
promuovendo un’equa ripartizione delle risorse derivanti dalla crescita
economica e favorendo la cooperazione culturale e gli scambi di giovani.
Favorisce la cooperazione regionale, subregionale e transfrontaliera sviluppando
le strutture di cooperazione, migliorando il quadro normativo e i progetti di
infrastrutture, promuovendo scambi tra la società civile della Comunità Europea
e dei Paesi mediterranei.
Le attività finanziate consistono principalmente in assistenza tecnica,
formazione, informazione, consolidamento istituzionale, organizzazione di
seminari, redazione di studi, realizzazione di progetti di investimento in
microimprese e PMI, realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture ed
azioni volte a mettere in evidenza il carattere comunitario degli aiuti.
La Commissione, di concerto con la BEI, redige dei documenti strategici a livello
nazionale e regionale destinati a definire gli obiettivi a lungo termine delle
attività di cooperazione e ad individuare i settori d’intervento prioritari. Sulla
base di tali documenti sono redatti dei programmi indicativi triennali a livello
nazionale e regionale, che tengono conto delle priorità identificate insieme ai
partner mediterranei. Sulla base dei Piani indicativi sono poi adottati i Piani di
finanziamento, solitamente annuali, stabiliti a livello nazionale e regionale. Tali
Piani contengono un elenco dei progetti da finanziare, ciascuno dei quali è
esaminato come componente del Piano di finanziamento globale.
103
EUMEDIS
Programma
EUMEDIS. Programma regionale, finanziato da
MEDA, per lo sviluppo di una Società
Euromediterranea, finalizzata alla riduzione del divario
tecnologico tra i Paesi dell’UE Mediterraneo.
Settore
Cooperazione/Innovazione
Riferimento
giuridico
Comunicazione sull’Iniziativa EUMEDIS.
Durata
Triennale
Consorzi euromediterranei costituiti da:
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
•
Enti Pubblici
Istituti di ricerca medica
Camere di Commercio
Federazioni industriali
Università
Scuole di formazione
Musei
ONG attive nel campo del turismo e/o della tutela
del patrimonio culturale
PMI
Singoli cittadini
Stati membri dell’UE
Paesi terzi mediterranei: Algeria, Cipro, Egitto,
Israele, Giordania, Libano, Malta, Tunisia, Turchia,
Gaza e Cisgiordania.
Il programma si propone di ridurre il gap tecnologico
tra le diverse aree del Mediterraneo e di favorire la
creazione di reti transnazionali che, grazie alle
tecnologie dell’informazione, permettano di rafforzare i
legami economici e culturali tra le sponde del
Mediterraneo.
104
Si articola in cinque assi prioritari:
•
•
•
•
•
Azioni
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
applicate al settore dell’istruzione
Commercio elettronico e cooperazione economica
Salute pubblica
Accesso multimediale al patrimonio culturale e alle
risorse del turismo
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
applicate all’innovazione e all’industria.
Saranno programmati
seguenti settori:
•
•
•
•
•
singoli
Progetti
Pilota
nei
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
applicate all’educazione
Commercio elettronico e cooperazione economica
Reti per la sanità
Accesso multimediale al patrimonio culturale e alle
risorse del turismo
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
applicate ai processi industriali e all’innovazione
Modalità di
Ogni progetto deve includere almeno due partner
partecipazione provenienti da due diversi Paesi dell’UE e due diversi
partner mediterranei.
Possono
essere
partner
di
progetto
anche
organizzazioni a scopo di lucro dell’UE o dei Paesi
mediterranei, purché la loro partecipazione sia
limitata.
I progetti devono essere presentati da consorzi
costituiti da almeno due organizzazioni appartenenti a
due Paesi UE e da un gruppo di organizzazioni dei
Paesi mediterranei in cui sia rappresentato il numero
più alto possibile degli stessi.
Gli operatori interessati possono partecipare agli inviti
a presentare proposte, pubblicati sulla GUCE serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget complessivo è di 35 MEURO, ripartiti
proporzionalmente fra i cinque assi di intervento e
andranno a coprire l’80% del costo dei progetti. Il
105
restante 20% sarà a carico dei consorzi proponenti.
Contatti
Commissione europea
Rue de la Loi, 200 B-1049 Bruxelles
TEL. +32 2 299 93 99
FAX. +32 2 299 94 99
Sito web: www.ispo.cec.be/eumedis
Dott. Giuseppe Rao
Forum per la società dell’Informazione – Presidenza del
Consiglio dei Ministri
TEL. +39 06 48 11 05-06
FAX. +39 06 48 11 48 12
E-mail: [email protected]
[email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/ISPO/eumedis/englishversion/i_
welcome_en.html
EUROMED AUDIOVISIVO
EUROMED
Programma
AUDIOVISIVO. Sotto-programma di
cooperazione regionale rientrante nell’ambito del
programma MEDA, istituito alla Conferenza di
Tessalonica del 1997. Il programma sostiene progetti di
cooperazione regionale nei settori della radio, della
televisione e del cinema, con l’obiettivo ultimo di
contribuire alla comprensione e alla conoscenza
reciproca fra le due sponde del Mediterraneo,
accentuando
i
valori
comuni
e la
ricchezza
rappresentata dalle differenze culturali fra le due
regioni.
Settore
Audiovisivo
Riferimento
giuridico
Il programma riceve assistenza finanziaria nell’ambito
del programma MEDA
GUCE C 247 del 7/8/98
Durata
2000 – in corso
Operatori europei e mediterranei operanti nel settore
106
Beneficiari
Aree
ammissibili
audiovisivo
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi Terzi Mediterranei: Algeria, Cipro, Egitto,
Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria,
Territorio di Palestina, Tunisia, Turchia.
•
Promuovere lo sviluppo del settore audiovisivo in
particolare attraverso la cooperazione fra operatori
europei e mediterranei
Sostenere il trasferimento di tecnologie ed esperienze,
la cooperazione fra reti radiofoniche e televisive e la
diffusione dei programmi
Incoraggiare la promozione e la diffusione di prodotti
cinematografici provenienti dai Paesi mediterranei ed
europei
Promuovere il rafforzamento del patrimonio
audiovisivo e cinematografico dell’area
euromediterranea
Agevolare gli investimenti e la creazione di
occupazione nel settore audiovisivo
Obiettivi
•
•
•
•
Azioni
Progetti pluriennali di cooperazione nel
audiovisivo, in particolare nelle seguenti aree:
settore
•
Conservazione degli archivi
•
Sostegno alla produzione e alla co-produzione
•
Sostegno alla diffusione/distribuzione
•
Sostegno alla circolazione dei prodotti audiovisivi
Modalità di
L’iniziativa è attuata attraverso il lancio di bandi di gara
partecipazione pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
Europee – Serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario è di 20 MEURO per la prima
fase, e non può coprire più del 50% delle spese per
singolo progetto transnazionale.
Commissione Europea
107
Contatti
DG Relazioni esterne
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/external_relations/med_mi
deast/euro_med_partnership/multilateral_relations.htm
EUROMED HERITAGE
EUROMED HERITAGE. Programma di cooperazione
Programma
regionale sostenuto dal programma MEDA. Il
programma intende riaffermare il ruolo centrale
dell'eredità culturale della regione mediterranea
valorizzando la capacità dei partner mediterranei di
promuovere il loro patrimonio tra UE ed Asia nel settore
dell'istruzione superiore.
Settore
Istruzione e cultura/Cooperazione
Riferimento
giuridico
Istituito nel corso della conferenza euromediterranea di
Bologna del 1996
Durata
1998 - in corso
Beneficiari
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
Operatori pubblici e privati
•
ONG
•
Istituti di ricerca
•
Università
•
Associazioni culturali o enti locali senza fini di lucro
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi MEDA: Algeria, Cipro, Egitto, Giordania,
Israele, Libano, Malta, Marocco, Territori palestinesi,
Tunisia, Turchia, Siria
•
Creare un'identità unitaria per il patrimonio culturale
euro-mediterraneo, che incorpori e valorizzi diverse
tradizioni e costumi al fine di diffondere una politica
di apertura, tolleranza, pace e stabilità.
108
•
Azioni
Promuovere la comprensione e la reciproca
conoscenza delle identità culturali tra i paesi del
bacino euro-mediterraneo in particolare attraverso la
condivisione delle esperienze istituzionali e legislative
relative alla circolazione e protezione di beni
culturali, l'assistenza tecnica e la trasmissione del
know
how
nelle
attività
di
restauro,
la
sensibilizzazione alla conoscenza e tutela del
patrimonio culturale, la formazione nel campo della
tutela e della conservazione del patrimonio culturale,
la diffusione di procedure di catalogazione del
patrimonio culturale e la promozione del turismo
culturale.
Il programma è articolato in tre settori di intervento,
all'interno dei quali sono previste diverse azioni:
1. Conoscenza
•
Promozione della conoscenza della ricchezza e della
diversità
del
patrimonio
culturale
attraverso
programmi di sensibilizzazione verso i beni culturali e
attraverso l'adozione di strumenti di interpretazione e
comunicazione
•
Sviluppo dei sistemi di informazione e comunicazione
che facciano uso delle nuove tecnologie
•
Realizzazione di inventari di beni appartenenti al
patrimonio culturale euro-mediterraneo attraverso
metodologie e sistemi comuni.
2. Risorse umane
•
Attività di formazione per il potenziamento della
professionalità di soggetti operanti nel settore.
Potranno concretizzarsi nella creazione di reti
regionali tra istituti, uso di sistemi innovativi,
acquisizione di nuovi strumenti di insegnamento,
assistenza metodologica, promozione di esperienze e
di scambi di know how, previsione di scambi di
insegnanti tra istituti di formazione, accesso facilitato
alla
documentazione,
promozione
della
partecipazione ai corsi.
3. Sviluppo
•
Definizione di modelli, tecniche e programmi per la
conservazione
del
patrimonio
culturale
ed
archeologico
109
•
Elaborazione ed assistenza ai progetti pilota di
sviluppo culturale
•
Elaborazione ed assistenza ai progetti di cooperazione
interistituzionale
ed
interdisciplinare
nella
conservazione dei beni culturali
•
Promozione dei beni (musei, siti,collezioni, tradizioni)
nel circuito internazionale.
I progetti devono essere presentati da consorzi costituiti
da almeno due organizzazioni appartenenti a due Paesi
Modalità di
UE e da un gruppo di organizzazioni dei Paesi
partecipazione mediterranei in cui sia rappresentato il numero più alto
possibile degli stessi.
Ogni progetto può essere finanziato sino all'80% dei
costi totali, con un contributo compreso tra un minimo
di 500.000 euro ed un massimo di 3.000.000 di euro.
Gli operatori interessati possono partecipare agli inviti a
presentare proposte pubblicati sulla GUCE serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti 3 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Società dell'informazione
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/external_relations/med_mi
deast/euro_med_partnership/multilateral_relations.htm
110
SMAP
SMAP. Programma d’azione ambientale a breve e medio
Programma
termine per l’area mediterranea. Si tratta di un
programma quadro che si propone di ottimizzare gli
sforzi finanziari tesi alla tutela ambientale della regione
mediterranea, cercando sinergie con l’azione di altri
programmi multilaterali. SMAP è stato adottato dalla
Conferenza euro-mediterranea sull’ambiente di Helsinki
del 1997 e costituisce la base comune per iniziative
ambientali tanto a livello di orientamento politico quanto
a livello di allocazione di risorse nella regione
mediterranea.
Settore
Ambiente/Cooperazione
Riferimento
giuridico
Il programma riceve assistenza finanziaria nell’ambito
del programma MEDA
Durata
1998 – in corso
Beneficiari
•
•
•
•
Autorità nazionali, regionali e locali
Organizzazioni internazionali
Organizzazioni no profit
Operatori privati
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi Terzi Mediterranei: Algeria, Cipro, Egitto,
Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Siria,
Territorio di Palestina, Tunisia, Turchia.
Aree
ammissibili
Obiettivi generali:
•
Obiettivi
•
•
Assumere il ruolo di base comune delle proposte
ambientali in area mediterranea, rispondendo ai
bisogni regionali e nazionali
Garantire visibilità e trasparenza delle azioni in
campo ambientale
Garantire un sostegno finanziario ai programmi e ai
singoli
111
Progetti promossi:
•
•
•
Assicurare un impatto positivo su determinate aree
attraverso politiche preventive e programmi di
intervento e riabilitazione
Garantire un’ulteriore opportunità di sostegno
all’attività dei Ministeri per l’ambiente o di altre
autorità
competenti
nel
contesto
della
programmazione nazionale prevista da MEDA
Incrementare le opportunità di finanziamento a
favore della regione in esame, ricorrendo a istituzioni
finanziarie internazionali
Obiettivi specifici:
•
•
•
•
•
•
•
•
Azioni
•
•
Contrastare la diffusione del degrado ambientale
nella regione mediterranea e contribuire allo sviluppo
sostenibile della stessa e al miglioramento della
salute e delle condizioni di vita della popolazione
Sostenere l’integrazione delle tematiche ambientali in
altri ambiti politici e assicurare la realizzazione di
una zona di libero scambio coerente con i principi di
tutela ambientale
Rafforzare la coerenza e le sinergie con i programmi
multilaterali esistenti
Incoraggiare la cooperazione Nord-Sud, Sud-Sud e
Nord-Sud/Sud
Contribuire alla creazione di occupazione
Gestione integrata delle acque
Gestione integrata dei rifiuti
Punti caldi, i quali comprendono programmi di
emergenza atti a ridurre le emissioni altamente
inquinanti nelle aree industriali
Gestione integrata delle zone costiere
Combattere la desertificazione
Misure supplementari:
•
•
Creazione di una rete di incontri annuali
Sistema di rapporto
Meccanismo di analisi e pratiche di consultazione per
l’attuazione del programma
Il programma sarà attuato attraverso bandi di gara.
Modalità di
partecipazione Gli operatori interessati possono partecipare agli inviti a
presentare proposte pubblicati sulla GUCE serie C.
112
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento è assicurato da MEDA, come le altre
attività previste nell’ambito del partenariato
euromediterraneo. Finanziamenti aggiuntivi possono
provenire dalla Banca Europea per gli Investimenti.
Il contributo comunitario può coprire fino all’80% dei
costi totali e può essere compreso fra 1 e 5 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Ambiente
Unità D.1
Rue de la Loi, 200
B – 1049 Bruxelles
Funzionario competente: Athena Mourmoris
E-mail: [email protected]
Tel. +32 2 296 39 51
Fax. +32 2 296 34 40
ITALIA
Dr. Franco La Torre c/o ECOMED
Via di Porta Lavernale, 26
00153 Roma
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/environment/smap/home.
htm
113
TEMPUS III
Programma
TEMPUS III. Programma comunitario di cooperazione
transeuropea nel settore dell’istruzione superiore
finalizzato alla promozione dei sistemi di istruzione
superiore nei Paesi beneficiari attraverso la cooperazione
e lo scambio di docenti e studenti.
Il programma è articolato in due settori amministrativi e
finanziari distinti: TEMPUS-TACIS e TEMPUS-CARDS,
operanti nell’ambito territoriale rispettivamente dei
programmi CARDS e TACIS.
Il programma, nato nel 1990, è giunto alla sua terza
fase.
Settore
Cooperazione
Durata
2001 – 2006
Beneficiari
•
•
•
•
Aree
ammissibili
•
•
•
Università e Istituti post-secondari di istruzione e
formazione professionale
Imprese
Enti pubblici
Enti locali
Stati membri dell’Unione europea
Paesi del Sud-est Europa (beneficiari CARDS) e NIS e
Mongolia, beneficiari di TACIS
Paesi PECO Cipro, Malta, Turchia e i G24 (Australia,
Canada,
Giappone,
Islanda,
Nuova
Zelanda,
Norvegia, USA) che possono partecipare ai progetti
ma senza ricevere alcun finanziamento dal
Programma TEMPUS
Obiettivi generali:
•
Obiettivi
•
•
Incentivare la riforma delle strutture e delle
istituzioni di istruzione superiore universitaria e della
loro gestione
Contribuire allo sviluppo strutturale dell’istruzione
superiore per il miglioramento delle qualifiche
professionali
Sviluppare una formazione specializzata al fine di
colmare le lacune in termini di competenze specifiche
114
•
•
e avanzate, segnatamente mediante contatti migliori
e più intensi con il settore industriale
Sostenere lo sviluppo e la revisione dei programmi di
studio
Rafforzare la cooperazione regionale
Progetti Europei Comuni (PEC):
Progetti che interessano almeno un’Università di un
Paese beneficiario, una di uno Stato UE e un istituto
partner di un altro Stato UE. I PEC possono operare in
quattro ambiti distinti:
Azioni
•
•
•
•
PEC di gestione delle Università, incentrati sulle
riforme delle Università e della loro gestione
PEC di sviluppo di programmi di studio, concentrati
sul contenuto dell’istruzione superiore a livello
universitario
PEC di potenziamento delle istituzioni, volti a
sostenere lo sviluppo di settori non accademici di
fondamentale importanza per la società
PEC di mobilità volti ad assicurare la mobilità degli
studenti attraverso una rete di Università, istituzioni,
industrie ed aziende
Progetti di messa in rete (NP):
Progetti volti a creare sinergie e divulgare i risultati
migliori ottenuti nell’ambito di TEMPUS (svolgono un
ruolo fondamentale nella cooperazione regionale):
richiedono la partecipazione di almeno cinque
Università/membri consorziati
Borse di mobilità individuali (IMG):
Borse individuali, erogate a docenti, formatori,
amministratori di Università, alti funzionari dei Ministeri
e altri esperti in materia di formazione, provenienti dai
Paesi beneficiari potenziali o dalla Comunità per visite
destinate alla promozione della qualità, dello sviluppo e
della ristrutturazione dell’istruzione e della formazione
superiori nei Paesi beneficiari potenziali
Azioni di sostegno e di assistenza tecnica
Modalità di
Per ogni Paese beneficiario le aree prioritarie di
partecipazione intervento sono fissate attraverso una procedura
concordata fra la Commissione europea e le autorità
nazionali del Paese stesso, tenendo conto anche delle
115
altre attività svolte dall’UE nel Paese stesso.
Al momento la partecipazione di alcuni NIS è stata
sospesa
Finanziamenti Ciascun Paese beneficiario dispone di uno stanziamento
annuale o biennale a carico del bilancio dei programmi
di assistenza dell’UE.
Per ogni progetto TEMPUS è previsto un finanziamento
massimo di 500.000 euro per i progetti triennali;
300.000 euro per quelli biennali: tale importo di
massima è frazionato in stanziamenti annuali e può
coprire spese di personale, spese per attrezzature, spese
generali, e spese di viaggio e soggiorno.
Contatti
Commissione Europea
DG Educazione, Formazione, Gioventù
Rue de la Loi, 200
B – 1049 Bruxelles
Tel. +32 2 299 11 11
Fax. +32 2 296 73 58
Fondazione europea per la formazione – Programma
TEMPUS
Dr. Andrè Wiljkens – Programme Manager NIS
Viale Settimio Severo 65, Villa Gualdino
10133 Torino
Tel. +39 011 630 22 22
Fax. +39 011 630 22 00
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/education/tempus/home.h
tml
116
UE - TURCHIA
Programma
UE - TURCHIA. Programma volto a sostenere lo
sviluppo economico e sociale della Turchia.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Il programma riceve assistenza finanziaria nell’ambito
del programma MEDA
Durata
2000 – 2002
Beneficiari
•
•
•
•
•
Stato turco
Regioni,
enti
locali,
organizzazioni
regionali,
organismi pubblici, amministrazioni pubbliche
organizzazioni a sostegno delle imprese
cooperative e società civile
fondazioni e ONG
Alle gare d’appalto e ai bandi di gara possono
partecipare tutte le persone fisiche e giuridiche degli
Stati membri e della Turchia
Aree
ammissibili
•
•
Obiettivi
Contribuire alla sviluppo economico e sociale della
Turchia, promuovere la difesa dei diritti umani, il
rispetto e la protezione delle minoranze esistenti, la
riforma delle politiche di sviluppo e la ristrutturazione
del quadro giuridico istituzionale per garantire questi
principi.
Azioni
Stati membri dell’Unione europea
Turchia
Le azioni del programma prevedono:
•
•
•
•
•
•
Assistenza tecnica
Formazione
Servizi
Forniture e opere
Audit
Missioni di valutazione e controllo
117
Settori (elenco indicativo):
•
Promozione della cooperazione industriale (in
particolare: sostegno alla diversificazione industriale
e alla creazione di piccole e medie impresse)
• Cooperazione nel settore delle telecomunicazioni,
delle infrastrutture, dello sviluppo rurale e dei servizi
sociali
• Potenziamento delle capacità dell’economia turca, in
particolare attraverso azioni atte a favorire la
ristrutturazione del settore pubblico e dell’iniziativa
privata
• Cooperazione nel settore dell’istruzione e della
formazione e nel settore sanitario
• Cooperazione regionale e transfrontaliera
• Cooperazione volta a difendere e promuovere la
democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo e il
rispetto delle minoranze, nonché il sostegno alle
iniziative a favore dell’abolizione della pena di morte
• Cooperazione per la soluzione della questione curda
• Cooperazione nel settore umanitario
• Promozione del dialogo sociale all’interno della
Turchia e tra la Turchia e L’UE
• Cooperazione fra le amministrazioni pubbliche delle
due parti ai fini del riavvicinamento delle legislazioni
e della formazione del personale
Potranno inoltre essere intraprese iniziative di sostegno
a un programma di adeguamento strutturale
Modalità di
Gli operatori interessati, con sede nell’UE o in Turchia,
partecipazione possono partecipare agli inviti a presentare proposte,
pubblicati sulla GUCE serie C o alle gare d’appalto e ai
bandi pubblicati sulla GUCE serie S
Finanziamenti Il finanziamento comunitario ammonta a 135 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Allargamento
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/sc
hede/coop_ue_turchia/coop_ue_turc.html
118
PROGRAMMI PAESI EST EUROPEO
119
PROGRAMMI EST EUROPEO
PAESI PHARE, ISPA, SAPARD: Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia,
Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria.
PAESI CARDS: Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Repubblica ex-Iugoslava di
Macedonia, Repubblica di Serbia e Montenegro.
PAESI
TACIS:
Armenia,
Azeirbaigian,
Bielorussia,
Georgia,
Kazakhstan,
Kirgizistan, Moldavia, Federazione Russia, Tagiskistan, Turkmenistan, Ucraina,
Uzbekistan.
PHARE.
Macro-programma destinato al sostegno all’adesione all’UE dei PECO,
conformemente agli orientamenti espressi da Agenda 2000 in relazione
all’allargamento ed all’acquis communautaire. Il programma si propone di
preparare i PECO all'adesione all'Unione europea attraverso:
1. Consolidamento istituzionale (Institution Building)
Sostegno allo sviluppo di strutture, risorse umane e competenze che consentano
l’affermazione di un sistema economico, sociale e normativo capace di recepire e
rendere concreto l’acquis communautaire nei Paesi candidati. Ciò comporta
l’armonizzazione delle legislazioni, la realizzazione di riforme strutturali, lo
sviluppo delle politiche regionali, delle procedure amministrative e della prassi
democratica, la tutela della società civile, la cooperazione in materia di giustizia
e affari interni e l’associazione ai principali programmi comunitari. Nell’ambito
del consolidamento istituzionale non solo è prevista, da parte dei Paesi
candidati, l’adozione progressiva di una legislazione conforme e compatibile con
il diritto comunitario, ma è anche sostenuta una serie di interventi mirati ad
assicurare un’efficiente realizzazione di tale consolidamento. L’azione
comunitaria di sostegno prevede in questo campo forme di valorizzazione delle
risorse umane da attuarsi principalmente attraverso il meccanismo del
gemellaggio tra amministrazioni pubbliche (PHARE-Twinning), per il quale si
rimanda alla scheda sintetica presentata nelle pagine successive.
2. Sostegno agli investimenti
Sostegno volto a garantire agli Stati candidati l’adeguamento strutturale
necessario a recepire ed applicare le norme della legislazione comunitaria. Le
strategie dei Partenariati di Adesione (Accession Partnerships) definiscono, per
ognuno dei Paesi candidati, le priorità e gli obiettivi intermedi che devono essere
120
conseguiti per permetterne l'adesione all’UE. In quest’ottica il sostegno agli
investimenti è finalizzato al conseguimento di un equilibrio sostenibile e
compatibile con l’adozione dell’acquis communautaire a livello settoriale,
regionale e strutturale nelle economie dei Paesi candidati. Per i programmi di
investimento è stato adottato un approccio trasversale, che coinvolge più Paesi
contemporaneamente, allo scopo di affrontare problematiche quali lo sviluppo
della cooperazione regionale, la realizzazione di economie di scala o l’intervento
in settori quali la giustizia e gli affari interni. Considerato il carattere orizzontale
di queste azioni esse sono racchiuse in una categoria di interventi appunto
denominati Multi-Country o Multi-Beneficiary, per i quali si rimanda alla scheda
presentata nelle pagine successive. Struttura e modalità di funzionamento La
somma stanziata ogni anno dal bilancio dell’UE a favore di PHARE 2000 è divisa
tra i Paesi beneficiari secondo parametri oggettivi (Prodotto Interno Lordo e
incidenza demografica) e criteri qualitativi che fanno riferimento all’impegno
dimostrato nel perseguire gli obiettivi o alla quota di fondi effettivamente spesi
rispetto a quelli stanziati. Gli stati beneficiari, a seguito di accordi bilaterali con
la Commissione europea, stabiliscono dei Programmi nazionali nei quali sono
individuate le aree prioritarie d’intervento. Gli obiettivi, le priorità e le azioni
programmate per ciascun settore d’attività (ed il corrispondente stanziamento)
sono fissati nel Programma Indicativo Pluriennale (Multi-annual Indicative
Programme), anch’esso espressione di un accordo bilaterale tra Commissione
Europea e singoli stati. La maggior parte dei programmi finanziati sono
programmi nazionali. Inoltre indicativamente il 30% delle risorse stanziate è
destinato al potenziamento istituzionale mentre il restante 70% è destinato al
sostegno agli investimenti. Al fine di massimizzare l’impatto degli investimenti
effettuati e la sostenibilità nel lungo periodo delle azioni intraprese, PHARE 2000
prevede il ricorso a forme di cofinanziamento, di catalizzazione ed attivazione di
altre iniziative ed investimenti correlati, principalmente destinati a fondi
nazionali di promozione degli investimenti a progetti congiunti con la BEI, la
BERS e la Banca Mondiale. Le attività varate nell’ambito di PHARE 2000 sono
normalmente finanziate attraverso bandi di gara d’appalto gestiti attraverso
sistemi di decentramento delle procedure amministrative e gestionali (DIS,
Decentralised Implementation System) che responsabilizzano le istituzioni
beneficiarie dei PECO. Infine, allo scopo di assicurare il rispetto dei diritti umani
e la tutela delle minoranze, della democrazia e della certezza del diritto, PHARE
2000 intende rafforzare le funzioni che in tali ambiti sono assolte dalle ONG. A
lato del sostegno garantito da PHARE 2000 a livello istituzionale sono quindi
previste forme di assistenza tecnica e finanziaria a favore delle ONG che si
adoperano in iniziative per l’affermazione delle pratiche democratiche e
l’inclusione sociale delle categorie sociali deboli.
ISPA
ISPA (Strumento per le Politiche Strutturali per la Preadesione) è uno dei tre
strumenti finanziari (assieme a PHARE 2000 e SAPARD) che si occupano
dell’assistenza ai Paesi candidati nella loro adesione all’UE. In particolare, ISPA
opera in materia di ambiente e infrastrutture ed i meccanismi relativi alla sua
applicazione si rifanno direttamente a quelli propri dei Fondi Strutturali e del
Fondo di Coesione. ISPA contribuisce nello specifico al conseguimento degli
obiettivi stabiliti nei Partenariati per l'Adesione di ciascun Paese candidato e alla
realizzazione dei corrispondenti programmi nazionali relativi all’ambiente e alle
121
infrastrutture nel settore dei trasporti.. Il programma si propone favorire la
conoscenza delle politiche e delle procedure dell’UE, sostenere l’adeguamento
agli standard ambientali comunitari,espandere le reti nazionali ed il
collegamento con le reti transeuropee dei trasporti. Sono previste i seguenti
interventi:
1.Misure ambientali finalizzate a permettere ai paesi beneficiari di conformarsi
alle esigenze del diritto comunitario in materia di ambiente e agli obiettivi dei
partenariati per l'adesione.
2. Misure nel campo delle infrastrutture di trasporto, coerenti con i partenariati
per l'adesione per il completamento delle reti transeuropee (TEN) e per
l'accesso a tali reti (sono comprese l'interconnessione e l'interoperabilità delle
reti nazionali).
Sono finanziabili ai sensi di ISPA: progetti, fasi di progetto tecnicamente e
finanziariamente autonome, gruppi di progetti o schemi di progetti nel settore
dell'ambiente o in quello dei trasporti. Una fase di progetto può anche includere
studi preliminari, tecnici e di fattibilità necessari alla realizzazione di un
progetto. Possono partecipare al programma Enti pubblici o privati operanti nei
settori delle infrastrutture ambientali e dei trasporti, Ministeri, agenzie, regioni,
province/dipartimenti dei PECO.
Le autorità beneficiarie dei Paesi candidati propongono i progetti da realizzare
(che devono rientrare nel piano di investimento adottato dal Paese candidato e
approvato dalla Commissione) al loro Coordinatore Nazionale ISPA, il quale li
presenta alla Commissione (DG Politica regionale). Tali proposte sono esaminate
dalla Commissione ed eventualmente discusse con gli Stati interessati. Se
ritenuti ammissibili i progetti sono sottoposti al parere del Comitato di gestione,
composto da rappresentanti degli Stati membri. Ricevuto il parere positivo dello
stesso, la Commissione approva il progetto e fa firmare al Paese interessato un
Memorandum Finanziario, sulla base del quale le Agenzie esecutive di riferimento
possono pubblicare gare d'appalto, assegnare i contratti e controllarne la
realizzazione.
SAPARD
SAPARD (Programma Speciale di Adesione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale)
è uno dei tre strumenti finanziari (insieme a PHARE 2000 ed ISPA) destinati a
preparare l’adesione dei PECO all’UE. Nello specifico SAPARD opera in materia
di sviluppo agricolo ed i meccanismi relativi alla sua applicazione si rifanno
direttamente a quelli propri dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione.
SAPARD è concepito in stretta interrelazione con i meccanismi propri della PAC
(Politica Agricola Comune) e del FEAOG (Fondo Europeo Agricolo di
Orientamento e Garanzia). Malgrado sia coordinato con PHARE da un punto di
vista metodologico e strategico, SAPARD non attinge ai fondi PHARE e si muove
in ambiti concordati con la DG Agricoltura e con i Ministeri che si occupano di
Agricoltura dei PECO. SAPARD contribuisce al conseguimento degli obiettivi
stabiliti nei partenariati per l'adesione di ciascun PECO e alla realizzazione dei
corrispondenti programmi nazionali per lo sviluppo agricolo e rurale.
122
Il programma si propone di assistere i PECO nell'implementazione dell'acquis
communautaire nei settori dell'agricoltura e dello sviluppo rurale attraverso i
seguenti interventi:
1. Investimenti in aziende agricole;
2. Miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei
prodotti agricoli e della pesca;
3. Miglioramento delle strutture di controllo della qualità, e di controllo
veterinario e fitosanitario, della qualità dei prodotti alimentari e della tutela del
consumatore;
4. Metodi di produzione agricola che tutelino l'ambiente e permettano la
conservazione dello spazio naturale;
5. Sviluppo e diversificazione delle attività economiche;
6. Creazione di servizi di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende
agricole;
7. Avviamento di associazioni di produttori;
8. Rinnovamento e miglioramento dei villaggi;
9. Opere di miglioramento fondiario e di ricomposizione fondiaria;
10. Creazione e aggiornamento dei catasti dei terreni;
11. Miglioramento della formazione professionale;
12. Sviluppo e miglioramento delle infrastrutture rurali;
13. Gestione delle risorse idriche per l'agricoltura;
14. Misure forestali (imboschimento, investimenti nelle aziende forestali private,
trasformazione e commercializzazione dei prodotti della silvicoltura, ecc…);
15. Assistenza tecnica.
Su iniziativa della Commissione possono essere finanziati anche: studi
preliminari, visite di scambio, valutazioni e controlli.
Destinatari ultimi delle risorse sono le aziende agricole che rispettano i requisiti
minimi previsti dalla normativa nazionale in materia di ambiente, igiene e
benessere degli animali e di cui può essere dimostrata la redditività al termine
dell'investimento. Alle misure di assistenza tecnica e a quelle di iniziativa della
Commissione possono partecipare anche le persone fisiche e giuridiche con sede
nell'UE. Sulla base del Regolamento SAPARD, tenendo conto dei partenariati per
l'adesione e dei piani nazionali per l'adozione dell'Acquis, i Paesi destinatari
hanno presentato alla Commissione un Programma di sviluppo agricolo e rurale,
contenente la descrizione della situazione attuale, una descrizione della strategia
proposta per risolvere i problemi evidenziati, una valutazione preventiva degli
123
effetti previsti e altri documenti. In ogni Stato beneficiario le attività di gestione
degli inviti a presentare candidature, di selezione dei progetti e di verifica
formale degli stessi, nonché di gestione di tutti gli aspetti relativi ai pagamenti
dei fondi assegnati è competenza dell'Agenzia SAPARD, un organismo
accreditato dallo Stato beneficiario.
CARDS.
A partire dal 1991, la Commissione europea, attraverso i programmi PHARE ed
OBNOVA, è stata l’interlocutore principale dei Governi degli Stati dell’area
Balcanica per tutti i settori di cooperazione (ricostruzione, aiuti alimentari e
sanitari, ritorno dei rifugiati, ecc.). Il fine generale di tutte le attività avviate in
quest'area è stato sempre quello di rendere possibile l’integrazione dei Paesi
balcanici con l’Unione europea. Oggi i Governi di Bosnia-Erzegovina, Croazia,
Serbia e Montenegro, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM) e Albania
possono sottoscrivere specifici Accordi di Stabilizzazione ed Associazione,
concepiti e strutturati secondo le esigenze di ciascuno Stato per rendere
concretamente possibile tale processo di integrazione. Tali accordi prevedono la
liberalizzazione del commercio e degli scambi, in vista di una piena integrazione.
Il Patto di Stabilità, che ha sancito il punto di inizio della preparazione di questi
accordi bilaterali, è stato proposto nel Giugno del 1999, su iniziativa dell’UE
coinvolgendo Serbia e Montenegro, l’Albania e gli USA nello sforzo comune di
sostenere il processo di pace e di democratizzazione di tutta la regione. La
finalità degli interventi di cooperazione internazionale attivati dalla Commissione
europea nell’Area balcanica in questi ultimi anni si sono discostate in misura
sempre maggiore da quelle del programma PHARE. A fronte degli eventi
drammatici e sanguinosi che hanno investito l’area, gli interventi europei di
cooperazione con i Balcani si sono concentrati sui temi dell’emergenza
(alimentare, infrastrutturale, sociale e sanitaria), discostandosi sempre più dalle
metodologie del programma PHARE il quale d’altra parte andava configurandosi
sempre più quale strumento per preparare i PECO alla loro adesione all’UE. Ciò
ha infine provocato la scissione delle due aree, ormai caratterizzate da esigenze
diverse, e la nascita di un nuovo programma di cooperazione con l’Area
balcanica: il programma CARDS, un programma di assistenza finanziaria ad
Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Serbia e Montenegro e FYROM (ex
Repubblica Jugoslava di Macedonia). CARDS assorbirà progressivamente tutta
la cooperazione con l’Area balcanica, già sostenuta attraverso i programmi
OBNOVA. Il programma si propone di favorire la partecipazione dei Paesi
beneficiari al processo di stabilizzazione ed associazione attraverso:
• Attuazione di programmi d'investimento e di rafforzamento istituzionale
(Institution building) soprattutto nei seguenti settori:
• Ricostruzione, aiuto al ritorno dei rifugiati e degli sfollati, e stabilizzazione della
regione;
• Creazione di un quadro istituzionale e legislativo a sostegno della democrazia,
dello stato di diritto, dei diritti dell'uomo e delle minoranze;
• Riconciliazione e consolidamento della società civile; indipendenza dei media e
rafforzamento della legalità e della lotta contro la criminalità organizzata;
124
• Sviluppo economico sostenibile e riforme economiche orientate verso
l'economia di mercato;
• Sviluppo sociale e risanamento dell'ambiente;
• Sviluppo di relazioni più strette fra i Paesi beneficiari e promozione della
cooperazione regionale con l’UE e con i PECO in collaborazione con gli altri
strumenti finalizzati alla cooperazione transfrontaliera, transnazionale e
transregionale con i Paesi terzi.
Possono partecipare al programma Stati, entità sotto la giurisdizione e
l'amministrazione dell’ONU, entità federate, regionali e locali, organismi pubblici
e parastatali, parti sociali, organizzazioni di sostegno alle imprese, cooperative,
società di mutua assistenza, associazioni, fondazioni e ONG. Le caratteristiche
dei soggetti che possono partecipare ai diversi bandi sono indicati
specificamente nei bandi stessi.
Per ogni Paese destinatario la Commissione definisce il Quadro Strategico 20002006 (Country strategy paper), finalizzato a definire gli obiettivi a lungo termine
dell'assistenza e ad individuare i settori prioritari d'intervento. Sulla base dello
stesso, tenendo conto delle priorità stabilite nel quadro del processo di
stabilizzazione e di associazione e delle priorità individuate e concertate con i
partner interessati, è fissato un Programma indicativo pluriennale (triennale), che
illustra le riforme che i partner devono realizzare nei settori prioritari e offre una
valutazione dei progressi compiuti. Tali programmi sono aggiornati ogni anno in
funzione dell'esperienza acquisita e dei progressi ottenuti nell'attuazione degli
accordi di stabilizzazione e d’associazione. Sulla base dei programmi indicativi,
per ogni Paese sono elaborati i Programmi annuali d'azione, che definiscono nel
dettaglio gli obiettivi, i settori d'intervento e la dotazione finanziaria. Tali
programmi contengono un elenco particolareggiato dei progetti da finanziare,
comprensivo degli importi ad essi assegnati.
AGENZIA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE DEI BALCANI
L’Agenzia Europea per la Ricostruzione dei Balcani è stata istituita nel febbraio
2000 facendo seguito alla decisione del Consiglio Europeo di Colonia nel giugno
1999.
La sua attività si è sostituita a quella della Task Force della Commissione
Europea per la ricostruzione del Kossovo ( EC TAFKO) che era stata istituita
come provvisoria alla conclusione dell’intervento militare in quella Regione nel
luglio 1999.
Dal punto di vista giuridico le sue competenze venivano riferite al Regolamento
OBNOVA del Consiglio n. 2454/1999 del novembre 1999 che disciplinava il
regime di aiuti a Croazia, Bosnia Herzegovina, Yugoslavia e l’ex Repubblica
Yugoslava di Macedonia.
L’articolo 14 di detto Regolamento indicava che una estensione delle attività
dell’Agenzia alle altre parti della Yugoslavia oltre al Kossovo avrebbe dovuto
essere presa dal Consiglio a maggioranza qualificata su proposta della
Commissione.
125
I servizi generali dell’Agenzia furono localizzati a Salonicco in Grecia mentre il
primo centro operazionale fu installato a Pristina in Kossovo.
Per evitare che l’assistenza finanziaria ai Paesi dell’Area Balcanica fosse
soggetta, com’era fino a quel momento, a diverse discipline nell’ambito del
Programma PHARE ed OBNOVA, il Consiglio ha emanato nel dicembre 2000 due
regolamenti.
Il Regolamento 2666/2000 ha introdotto il Programma Comunitario CARDS
diretto ai Paesi destinatari del Programma OBNOVA più l’Albania.
Il Regolamento adottato alla stessa data n.2667 ha meglio precisato le
competenze dell’Agenzia pur confermandone l’ispirazione di fondo che è quella
legata alla gestione dei finanziamenti comunitari per i Paesi indicati.
In seguito ai cambiamenti politici verificatisi in Serbia nell’ottobre 2000, il
Consiglio Affari Generali ha deciso il 9 ottobre 2000 di estendere le attività
dell’Agenzia a tutta la Repubblica Federale di Jugoslavia.
Gli ultimi avvenimenti sembrano indicare una tendenza favorevole alla
estensione delle competenze dell’Agenzia ad altri Paesi dell’area, in questo caso
va citata la decisione del Consiglio del 10 dicembre di includere la ex Repubblica
Yugoslava di Macedonia tra i Paesi destinatari delle attività dell’Agenzia.
Attualmente il Quartier Generale si trova a Salonicco mentre i Centri
operazionali sono stati dislocati a Pristina, Belgrado, Podgorica e Skopie.
L’Agenzia ha il compito di fornire una assistenza di emergenza immediata e di
fornire e sostenere il processo di ricostruzione e sviluppo a più lungo termine.
I suoi tre principali obiettivi sono:
Ricostruzione economica dell’area interessata.
Creare le basi per lo sviluppo di un sistema economico orientato verso
l’economia di mercato e sostegno alle imprese private.
Sostegno alla stabilizzazione della democrazia, diritti umani e rafforzamento
delle regole di diritto.
Il ruolo dell’Agenzia va inquadrato nel più generale impegno dell’U.E. nei
confronti della Regione, in particolare si fa riferimento ai programmi di
assistenza finanziaria per aiuti umanitari e processi di democratizzazione così
come ai programmi di cooperazione bilaterali e/o multilaterali che sono gestiti e
realizzati dai singoli Stati Membri.
Per rendere efficace la realizzazione dei programmi di intervento essa si avvale di
un Organo in cui sono rappresentati tutti gli Stati Membri, il Board, che è
composto da un rappresentante per Stato Membro più due rappresentanti della
Commissione di cui uno è il Presidente (non votante)
Sito web: www.ear.eu.int
TACIS.
TACIS (Technical Assistance to the Commonwealth of Indipendente States) è
nato nel 1990 al fine di sostenere le iniziative di riforma economica nelle
repubbliche dell’ex URSS. Il programma, dopo una prima fase in cui forniva
soltanto assistenza tecnica, ora è parte di un insieme di relazioni complesse e in
evoluzione con ciascuno dei 13 paesi interessati. Il nuovo regolamento TACIS,
pubblicato nel gennaio 2000, è centrato sulla consapevolezza che la
cooperazione è una relazione basata sulla reciprocità e quindi promuove
l’instaurazione di un sistema di programmazione non più basato sulle richieste
126
dei destinatari (demand driven) ma sul dialogo (dialogue driven). Il nuovo TACIS
è quindi più flessibile rispetto al passato e ciò gli permette di adeguare
l’assistenza alle capacità dei singoli Paesi destinatari..
Il programma si propone di sviluppare il dialogo e le relazioni politiche,
sostenere gli scambi e gli investimenti in un contesto di relazioni economiche
armoniche, garantire le condizioni per rapporti di cooperazione in ambito
economico, sociale, finanziario,scientifico, tecnologico, e culturale, sostenere il
consolidamento democratico e garantire una completa transizione verso
l’economia di mercato, sostenendo la centralità del ruolo delle PMI in questo
processo.
Gli interventi previsti sono:
• Trasferimento di conoscenze e know-how;
• Cooperazione industriale e partenariati per la creazione di istituzioni basate
sulla cooperazione tra organizzazioni pubbliche e private dell’UE e degli Stati
partner;
• Assunzione delle forniture necessarie per l’assistenza;
• Investimenti e attività correlate.
Possono partecipare al programma tutte le persone fisiche e giuridiche dei Paesi
dell’UE o dei Paesi destinatari di TACIS, ed in particolare organizzazioni ed
istituzioni governative, autorità locali e regionali, amministrazioni
pubbliche,aziende statali e private, agenzie di consulenza. Il programma è
attuato a livello decentrato, con il massimo coinvolgimento dei beneficiari,
attraverso programmi nazionali e regionali e programmi per piccoli progetti. I
primi sono attuati attraverso i Programmi Indicativi, della durata di 3-4 anni, che
identificano le priorità e le aree di cooperazione e i Programmi d’azione (annuali
per Russia e Ucraina e biennali per gli altri Stati), che definiscono i progetti che
si intende sostenere e i fondi disponibili per gli stessi all’interno delle linee già
stabilite nel Programma Indicativo. I Programmi regionali comprendono
Programmi pluriregionali e Programmi transfrontalieri: i primi sono attivi in aree
quali la protezione ambientale e la promozione di reti di trasporto, mentre i
Programmi transfrontalieri promuovono la cooperazione e lo sviluppo di
collegamenti fra comunità confinanti di Stati diversi. Anche i Programmi
regionali sono attuati attraverso Programmi indicativi e Programmi d’azione.
Infine i Programmi per piccoli progetti sono utilizzati per obiettivi specifici quali
consulenze a Governi in campi specifici (regolamentazione del commercio,
cooperazione nel campo dell’istruzione superiore, ecc…) o per l’incoraggiamento
degli investimenti europei nei NIS. Questi progetti hanno un’organizzazione
particolare e le priorità sono selezionate annualmente per ogni beneficiario. Ogni
programma nazionale o regionale deve concentrarsi su non più di tre settori di
cooperazione.
127
PHARE-TWINNING
PHARE-TWINNING. Il programma di gemellaggio tra
Programma
Pubbliche Amministrazioni PHARE sostiene iniziative di
cooperazione amministrativa tra gli enti locali
comunitari e gli enti locali presenti nei Paesi beneficiari
in forma di gemellaggio.
Settore
Allargamento/Cooperazione
Durata
2000 – 2006
Beneficiari
•
•
Pubbliche amministrazioni o enti para-pubblici
(istituzioni, associazioni professionali e di categoria,
agenzie, enti europei e regionali, autorità locali) dei
paesi candidati ed analoghi
Organismi degli Stati membri
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi PECO
Obiettivi
Sostenere il trasferimento del know how verso le
amministrazioni centrali, regionali e locali dei PECO da
parte delle corrispondenti autorità europee
Azioni
Iniziative specifiche coordinate da amministratori e
dirigenti pubblici dei Paesi membri e candidati,
finalizzate alla realizzazione di progetti che affermino,
diffondano e realizzino parte dell’acquis comunitario. Un
gemellaggio può comportare il trasferimento di esperti
europei (Consiglieri di Preadesione) per lunghi periodi
(minimo
un
anno)
messi
a
disposizione
dell’Amministrazione, dell’entità gemellata, a tempo
pieno, perché possano prestare assistenza nel
conseguimento dell’obiettivo specifico del gemellaggio
Modalità di
Le due amministrazioni che intendono realizzare un
partecipazione gemellaggio concordano congiuntamente un programma
di lavoro dettagliato, finalizzato al conseguimento di un
obiettivo specifico relativo all’adozione dell’acquis. Il
128
documento di pianificazione diviene poi la base della
negoziazione finanziaria con la Commissione stipulata
attraverso un contratto di convenzione (convenant).
Presso ognuno degli Stati membri e dei Paesi candidati
viene organizzato un Centro di Coordinamento Nazionale
che offre assistenza ai beneficiari nei rapporti con la
Commissione e nella redazione del convenant.
Finanziamenti Il contributo comunitario per il 2002 è stato di 1664
MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Allargamento
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/sc
hede/phare/phare.html
PHARE MULTI-COUNTRY
Programma
PHARE MULTI-COUNTRY. Per i programmi di
sostegno agli investimenti attivi nell'ambito di PHARE
2000 la Commissione ha adottato un approccio
trasversale,
che
coinvolge
più
Paesi
contemporaneamente e si propone di affrontare
problematiche orizzontali, comuni a tutti i Paesi
candidati.
Settore
Allargamento/Cooperazione
Durata
Variabile per singolo programma
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
Municipalità e pubbliche amministrazioni a tutti i
livelli di amministrazione territoriale
Associazioni di Comuni e di enti pubblici
Aggregazioni di organismi regionali di Paesi
confinanti
Camere di commercio
Associazioni professionali
Sindacati
129
•
ONG
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Tutti i Paesi candidati all'adesione
Obiettivi
Affrontare congiuntamente problemi comuni a più paesi
candidati all'adesione che possono beneficiare di
soluzioni comuni
Programmi orizzontali:
•
•
•
Azioni
•
•
•
Multy Country Transport Programme (interventi nel
settore dei trasporti)
PRAQ (certificazione di qualità)
CONSENSUS (adozione e implementazione dell'acquis
nel settore delle politiche sociali)
SMEs Facility (sostegno per le PMI)
LSIF - Large Scale Infrastructure Facility (sostegno ai
grandi progetti infrastrutturali)
Catch-Up Facility (destinata agli Stati il cui processo
di adesione è meno avanzato)
Programmi di cooperazione
Border Cooperation):
•
•
transfrontaliera
(Cross
Small Projects Funds Scheme (piccoli progetti che
contribuiscano
direttamente
all'integrazione
e
migliorino la visibilità dell'UE nei Paesi candidati
all'adesione)
CREDO
(piccoli
progetti
di
cooperazione
transfrontaliera
UE/PECO
e
PECO/PECO
e
cooperazione PECO/NIS)
Programmi comunitari con possibilità di associazione da
parte dei PECO:
•
•
•
•
Socrates
Leonardo
Gioventù
Sesto Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo
Tecnologico
sono finanziati progetti infrastrutturali o azioni in settori
prioritari per lo sviluppo economico o le riforme
istituzionali, quali ad esempio:
•
Ristrutturazione delle imprese statali e sviluppo del
settore privato
130
•
•
•
•
•
•
•
•
Ristrutturazione e riforme del settore agricolo
Riforma della pubblica amministrazione e delle
istituzioni
Riforma e sviluppo di strutture di assistenza
sanitaria e sociale
Formazione del personale sanitario
Sostegno all'istruzione in loco (sviluppo di nuovi
programmi didattici) e promozione di partenariato tra
le istituzioni educative, di formazione e di ricerca
Interventi infrastrutturali nei settori energia,
telecomunicazioni e trasporti
Individuazione ed applicazione di politiche tese alla
tutela ambientale
Promozione degli investimenti
Modalità di
I
programmi
Multi-Country
sono
gestiti
dalla
partecipazione Commissione in partnership con i beneficiari sia nella
fase di programmazione sia in quella di attuazione. Per
ognuno di essi è stabilita una "Unità di coordinamento"
con compiti di coordinamento e di gestione.
Ogni anno, a seguito della firma del Memorandum
Finanziario tra PECO e Commissione, sono approvati e
stanziati fondi sulle linee Multi-Country secondo le
priorità identificate nell'ambito di ciascun Programma
Nazionale di adesione di adozione dell'Acquis (NPAA).
La partecipazione ai Programmi Multi-Country è
possibile attraverso la risposta a gare di appalto, o
attraverso inviti a presentare proposte, pubblicati sulla
GUCE serie C o S.
Finanziamenti Variabile a seconda del programma
Contatti
Commissione Europea
DG Allargamento
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/sch
ede/phare/phare.html
131
SAPARD
Programma
SAPARD (PROGRAMMA SPECIALE DI ADESIONE PER
L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE) . E’ uno dei
tre strumenti finanziari, insieme a PHARE e ISPA,
destinati a preparare l’adesione dei PECO nell’UE.
Settore
Cooperazione/Allargamento.
Riferimento
giuridico
Regolamento (CEE) n.1268/1999 del Consiglio
Decisione della Commissione n.1999/595/CE
Durata
2000-2006
Possono presentare proposte:
Beneficiari
•
•
•
•
Istituzioni
Enti di ricerca
Imprese pubbliche e private
Aziende agricole
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi dell’Europa Centro Orientale (PECO), candidati
all’adesione
Obiettivi
Il programma si propone di fornire un sostegno
comunitario all’agricoltura e allo sviluppo rurale nel
corso del periodo di preadesione ai paesi candidati
dell’Europa centrale e orientale (Bulgaria, Estonia,
Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania,
Slovacchia, Slovenia, Ungheria) al fine di contribuire ad
attuare l’aquis comunitario in materia di politica
agricola comune e politiche connesse, e al fine di
risolvere i problemi prioritari e specifici di adeguamento
a lungo termine che caratterizzano l’agricoltura e le aree
rurali di questi paesi.
Azioni
•
Investimenti nelle aziende agricole
132
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Miglioramento della trasformazione e della
commercializzazione dei prodotti dell’agricoltura e
della pesca
Miglioramento delle strutture per il controllo della
qualità e i controlli veterinari e fitosanitari, la qualità
dei prodotti alimentari e la tutela del consumatore
Sviluppo e diversificazione delle attività economiche,
al fine di offrire attività plurime o fonti di reddito
alternative
Creazione di servizi di sostituzione e di assistenza
alla gestione delle aziende agricole
Creazione di associazioni di produttori
Ammodernamento e miglioramento dei villaggi e
protezione e tutela del patrimonio rurale
Gestione delle risorse idriche per l’agricoltura
Silvicoltura, ivi compresi il rimboschimento delle
zone agricole, gli investimenti nelle aziende forestali
appartenenti a privati, la trasformazione e la
commercializzazione dei prodotti della silvicoltura
Opere di miglioramento fondiario e ricomposizione
fondiaria
Istituzione/aggiornamento dei catasti dei terreni
Metodi di produzione agricola volti alla protezione
dell’ambiente ed alla cura dello spazio rurale
Formazione professionale
Assistenza tecnica per le misure contemplate dal
regolamento, compresi studi effettuati nelle fasi di
preparazione e di controllo del programma, le
campagne di informazione e pubblicitarie.
Priorità 2000-2006:
•
•
•
•
Miglioramento dell’efficienza del mercato e degli
standard di qualità e di salute
Mantenimento e creazione di lavoro
Salvaguardia dell’ambiente
Su iniziativa della Commissione possono essere
finanziati anche: studi preliminari, visite di scambio,
valutazioni e controlli.
Modalità di
Partecipazione Sulla base del Regolamento SAPARD, tenendo conto dei
partenariati per l’adesione e dei piani nazionali per
l’adozione dell’Aquis, i Paesi destinatari hanno
presentato alla Commissione un Programma di sviluppo
agricolo e rurale, contenete la descrizione della
situazione attuale, una descrizione della strategia
proposta per risolvere i problemi evidenziati, una
valutazione preventiva degli effetti previsti e altri
133
documenti.
In ogni Stato beneficiario le attività di gestione degli
inviti a presentare candidature, di selezione dei progetti
e di verifica formale degli stessi, nonché di gestione di
tutti gli aspetti relativi ai pagamenti dei fondi assegnati è
competenza dell’Agenzia SAPARD, un organismo
accreditato dallo Stato beneficiario.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
Si prevede la pubblicazione di un bando ogni anno.
La cellula di sostegno è il principale referente per chi
desidera partecipare ad un progetto.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario è di 520 MEURO annui
Contatti
Commissione europea DG Allargamento
B – 1049 Bruxelles
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/enlargement/pas/sapard.h
tm
DG Agricoltura
Rue de la Loi 200 B-1049 Bruxelles
Rappresentanza della Commissione presso gli Stati
membri e i paesi candidati.
EURO-Info-Centres
Carrefours (Centri di informazione) rurali
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/dgs/agriculture/index_it.htm
134
Assistenza, ricostruzione, sviluppo e stabilizzazione nei Paesi
dei Balcani occidentali
Programma
Il programma CARDS nasce per stabilire un quadro
giuridico unitario d’assistenza ai Paesi dei Balcani
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
GUCE L 306 del 07/12/2000
Durata
2000-2006
Beneficiari
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
Stati,
•
Entità sotto giurisdizione ONU,
•
Entità federate (regionali e locali),
•
Organismi pubblici e parastatali,
•
Parti sociali,
•
Organizzazioni di sostegno alle imprese,
•
Cooperative,
•
Società di mutua assistenza,
•
Associazioni,
•
Fondazioni
•
ONG.
•
•
•
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Albania;
Bosnia – Erzegovina; Croazia;
Serbia e Montenegro,
Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia
Il programma ha lo scopo di contribuire al processo di
stabilizzazione
politica
dei
Balcani
nonché
all’integrazione dei paesi interessati nel contesto politico
economico comunitario, in prospettiva di una loro
associazione
135
Sono previste le seguenti azioni:
1. Ricostruzione, l'aiuto al ritorno dei rifugiati e degli
sfollati;
Azioni
2. Creazione di un quadro istituzionale e legislativo a
sostegno della democrazia, dello Stato di diritto, dei
diritti dell'uomo e delle minoranze, la riconciliazione e il
consolidamento della società civile, l'indipendenza dei
media;
3. Sviluppo economico sostenibile;
4. Sviluppo sociale, la lotta contro la povertà, la parità
tra i sessi, l'istruzione, l'insegnamento e la formazione;
5. Sviluppo di relazioni più strette tra i paesi dell'UE e i
Paesi partecipanti;
6. Promozione della cooperazione regionale,
transnazionale e transregionale, transfrontaliera e
interregionale tra i paesi ammissibili al programma
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
Si prevede la pubblicazione di un bando ogni anno.
La cellula di sostegno è il principale referente per chi
desidera partecipare ad un progetto.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
www.europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/aide
s/index_en.htm
Finanziamenti Stanziamento totale disponibile: 4.650 MEURO
Contatti
Commissione europea, DG Relazioni esterne,
Rue de la Loi, Bruxelles
Sito web.
http://europa.eu.int/comm/externalrelations/see/index.htm
La gestione dei Bandi di gara è effettuata dall’Agenzia
136
Europea per la Ricostruzione
Sito web:
http://www.ice.it/estero2/ue/europeo/cards.pdf
TACIS LIEN
Programma
TACIS LIEN (Link inter europea NGOs). Sub
programma di TACIS che si propone di stimolare
l’iniziativa cittadina e rafforzare le capacità delle ONG e
delle Organizzazioni no-profit che operano nel settore
sociale a favore dei gruppi svantaggiati della popolazione
dei Paesi destinatari
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2003
Possono presentare proposte:
Beneficiari
•
ONG e ONP stabilite nell’UE o in uno degli Stati
beneficiari
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
NIS
Obiettivi
•
Fornire assistenza alle donne in condizioni di
svantaggio al fine di migliorarne le condizioni e lo
status
Contribuire alla reintegrazione sociale dei gruppi
emarginati, migliorandone anche le condizioni
sanitarie
•
Azioni
Progetti di cooperazione e di scambio fra ONG e ONP con
sede nei Paesi beneficiari di TACIS, e nell’UE che
operano nei settori indicati. Fra le attività ammissibili si
segnalano:
• Corsi di formazione per staff di ONG, formatori,
soggetti appartenenti ai gruppi beneficiari
137
•
•
•
•
•
•
•
Corsi di Lingua
Organizzazione di meeting tra gli staff che si
occupano del progetto e visite di studio
Trasferimento di know how specifici
Organizzazione di conferenze
Pubblicazioni di manuali e di materiale di interesse
nelle lingue dei destinatari
Sviluppo e rafforzamento dei servizi locali forniti dalle
ONG
Fornitura di materiali e apparecchiature
(apparecchiature informatiche, strumenti e materiali
d’ufficio, materiale formativo, ecc.) funzionale alle
azioni ed eventualmente di rifornimenti e derrate
alimentari
I progetti devono prevedere la cooperazione di almeno
due partner, di cui uno con sede nell’UE ed uno con
Modalità di
sede in un Paese beneficiario, e avere una durata
Partecipazione massima di 24 mesi.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
Si prevede la pubblicazione di un bando ogni anno.
La cellula di sostegno è il principale referente per chi
desidera partecipare ad un progetto.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario può coprire fino all’80% dei
costi del progetto, per un minimo di 10.000 e un
massimo di 200.000 euro
Contatti
Commissione europea Ufficio di cooperazione EuropeAid
Alexia Scarletti
Rue de la Loi/Wetstraat 200 B-1049 Bruxelles
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/tacis_li
en/index_en.htm
LDP Administrative and Financial Office
E-mail: [email protected]
TEL. +32 2 237 09 50
FAX. +32 2 237 09 55
138
TACIS LIEN Programme – Unità di assistenza tecnica
CEV
Rue de l’Industrie 42/10
B-1040 Bruxelles
TEL. +32 2 511 75 01
FAX. +32 2 514 59 89
E-mail: [email protected]
TACIS CBC (CROSS BORDER COOPERATION)
Programma
TACIS CBC (Cross Border Cooperation). Il sotto
programma finanzia progetti transfrontalieri di
cooperazione regionale che abbiano un'incidenza
strutturale ed un impatto duraturo sulle comunità
residenti nelle aree interessate e sui loro cofinanziati
appartenenti all'UE o ai PECO.
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2003
Possono presentare proposte:
Beneficiari
•
•
•
•
•
Autorità locali o regionali
Associazioni rappresentative
Agenzie di sviluppo
Camere di Commercio
ONG
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’Unione europea
NIS
Obiettivi
•
Assistere le regioni nel processo di sviluppo
economico
Incoraggiare i legami ed il lavoro in rete tra le regioni
di confine
Ridurre i rischi ambientali transfrontalieri e il livello
di inquinamento
•
•
139
Azioni
•
Accelerare il processo di trasformazione legislativa
negli Stati interessati
1.
•
•
•
Sviluppo di reti di infrastrutture:
Reti per i trasporti
Reti per le telecomunicazioni
Linee elettriche e reti di trasmissione
2. Promozione della tutela dell'ambiente e gestione
delle risorse naturali:
• Riduzione dell'inquinamento dell'acqua
• Valorizzazione della tutela delle foreste e dei parchi
naturali
• Rafforzamento della legislazione ambientale
3. Sostegno al settore privato e assistenza allo
sviluppo economico:
• Promozione di collegamenti tra imprese ed
organizzazioni economiche tra i Paesi transfrontalieri
• Rafforzamento delle PMI, delle strutture private e
delle Joint-venture
4. Small Project Facility:
Sub-programma che sostiene iniziative locali e regionali,
promosse dalle autorità locali e in settori in cui le
regioni, le città e le autorità locali hanno esperienze e
conoscenze (in particolare: riforma amministrativa,
sviluppo economico locale, affari sociali, ambiente e
efficienza energetica). I progetti devono riguardare la
costituzione di un network, lo sviluppo economico e
l'incremento degli scambi economici.
Le azioni 1, 2, 3 rientrano nell'ambito della
programmazione sostenuta da TACIS con i singoli Paesi
Modalità di
destinatari, cui spetta la gestione.
Partecipazione Nell'ambito Small Project Facility gli operatori interessati
possono partecipare agli inviti a presentare proposte,
pubblicati sulla GUCE serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Le risorse, indicativamente 30 MEURO l'anno sono
ripartite secondo il seguente schema:
• Sviluppo delle reti di infrastrutture 40-50%
• Sostegno alla tutela dell'ambiente e alla gestione delle
risorse naturali 15-25%
• Supporto al settore privato e assistenza per lo
140
•
Contatti
sviluppo dell'economia 15-25%
Small Project Facility 10-25%
I singoli progetti devono avere una dimensione di
almeno 1 MEURO e devono essere presentati da
un'autorità locale o regionale o da un'associazione
rappresentante le amministrazioni locali con sede nei
Paesi destinatari.
I progetti devono avere una durata massima di 18 mesi
dall'approvazione degli stanziamenti e possono ricevere
un contributo pari all'80% delle spese ammissibili,
compreso tra i 100.000 e i 200.000 euro.
PHARE/TACIS CBC Small Project Facility
West Zealand UE Office
Av. Palmerston 3 B-1000 Bruxelles
Tel. 32 2 235 66 50
Fax 32 2 280 38 28
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/tacis_li
en/index_en.htm
FINANZIAMENTO DELLE PMI
Programma
FINANZIAMENTO DELLE PMI. Programma volto al
sostegno ed allo sviluppo delle PMI in un contesto
favorevole,
Settore
Cooperazione.
Riferimento
giuridico
•
•
Regolamento PHARE e decisioni della Commissione del
24 ottobre 2001, del 30 ottobre 2001 e del 4 dicembre
2001.
Regolamento MEDA e decisione della Commissione del
30 ottobre 2001.
Durata
1999-in corso
Beneficiari
•
Banche, Imprese di leasing e fondi d’investimento attivi
nei Paesi candidati PHARE e nei Paesi MEDA
141
Aree
ammissibili
•
•
•
Obiettivi
Incoraggiare gli intermediari finanziari a prorogare e a
mantenere nel lungo termine i prestiti e gli investimenti di
capitali a favore delle PMI situate nei paesi candidati
PHARE, nonché in Turchia nell’ambito del bilancio MEDA.
Azioni
Incoraggiare gli intermediari finanziari a sviluppare le
proprie attività e competenze a favore delle PMI.
Stati membri dell’Unione Europea.
Paesi PHARE
Paesi MEDA
Modalità di
Gli intermediari finanziari devono possedere i requisiti
partecipazione specificati nelle decisioni della Commissione del
24/10/01, del 30/10/01 e del 4/12/01
Finanziamenti Lo stanziamento totale disponibile è di 201 MEURO
Il contributo comunitario varia a seconda del progetto da
1 a 5 MEURO
Contatti
Sito web:
www.cordis.lu
142
PROGRAMMI TRASVERSALI
143
ALTERNER II
ALTERNER
Programma
II.
Programma che promuove la
diminuzione delle emissioni di biossido di carbonio
attraverso la diffusione delle fonti energetiche
rinnovabili. Il programma finanzia studi, azioni pilota,
azioni di informazione, formazione ed insegnamento, e
scambi di esperienze.
Settore
Energia e trasporti
Riferimento
giuridico
GUCE L 79 del 30 marzo 2000
Durata
1998 - 2002
Beneficiari
•
•
Organismi pubblici
Imprese pubbliche o private
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Contribuire
all'attuazione
del
piano
d'azione
comunitario per le fonti energetiche rinnovabili
Promuovere gli investimenti nei settori della
produzione e dello sfruttamento delle energie a
partire da fonti rinnovabili
Obiettivi
•
Azioni
1. Studi ed altre azioni volte ad attuare/completare le
misure comunitarie e nazionali per promuovere le
fonti energetiche rinnovabili
2. Azioni
pilota
volte
a
realizzare/ampliare
le
infrastrutture e gli strumenti per lo sviluppo delle
fonti energetiche rinnovabili nell'ambito:
• Della pianificazione locale e regionale
• Degli strumenti di pianificazione, progettazione e
valutazione
• Dei nuovi strumenti finanziari e di mercato
3. Misure
volte
a
sviluppare
le
strutture
144
dell'informazione,
dell'insegnamento
e
della
formazione e a favorire lo scambio di esperienze e
know-how, al fine di migliorare il coordinamento delle
iniziative
esistenti
a
livello
internazionale,
comunitario, nazionale, regionale e locale; istituzione
di un sistema centralizzato di raccolta e diffusione di
informazioni
e
know-how
relativi
alle
fonti
energetiche rinnovabili
4. Azioni mirate per favorire la diffusione sul mercato
delle fonti energetiche rinnovabili, al fine di facilitare
la
transazione
tra
la
dimostrazione
e
la
commercializzazione e di promuovere gli investimenti
tramite un'attività di consulenza in materia di
preparazione e presentazione di progetti esecutivi e
della loro attuazione
5. Azioni di monitoraggio e valutazione volte a:
• Controllare
l'attuazione
del
piano
d'azione
comunitario per lo sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili
• Sostenere le iniziative intraprese nel corso
dell'attuazione del piano citato e intese a migliorarne
il coordinamento
• Valutare i progressi conseguiti nell'ambito della
Comunità nello sviluppo delle fonti rinnovabili
• Valutare gli effetti e l'economicità delle azioni e delle
misure adottate nell'ambito del programma
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario ammonta a 77 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Energia e Trasporti
Rue de la Loi, 200
B - 1049 Bruxelles
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/energy/en/pfs_altener_en.
html
145
CARNOT
Programma
CARNOT. Programma per la promozione dell'uso di
tecnologie pulite ed efficienti presso impianti che
sfruttano i combustibili solidi e per lo sviluppo di
tecnologie pulite avanzate.
Settore
Energia e trasporti
Riferimento
giuridico
Decisione 1999/24/CE del Consiglio, del 14 dicembre
1998, che adotta un programma pluriennale di azioni
tecnologiche per la promozione dell'utilizzazione pulita
ed efficiente dei combustibili solidi (GUCE L 7 del
13/01/99
Durata
1998 - 2002
Beneficiari
Organismi
energetico
Aree
ammissibili
•
•
•
•
Obiettivi
e
privati
operanti
nel
Stati membri dell’Unione europea
Paesi candidati all'adesione
Cipro e Paesi EFTA/SEE (Islanda,
Lietchnstein)
Paesi Terzi
settore
Norvegia,
Il programma comunitario CARNOT mira a:
•
•
Azioni
pubblici
Promuovere l'uso di tecnologie pulite ed efficienti
presso impianti che sfruttano i combustibili solidi
Incoraggiare lo sviluppo di tecnologie avanzate
Nell'ambito del programma sono finanziate due categorie
di azioni sulle tecnologie pulite per i combustibili solidi:
a) Misure per incoraggiare la cooperazione tra attività
nazionali, comunitarie ed internazionali
b) Misure per incoraggiare la cooperazione strategica
nell'industria (business workshop, seminari, visite,
studi, valutazioni, ecc.) e l'esportazione della
tecnologia europea pulita per i combustibili solidi.
146
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario ammonta a 3 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Energia e Trasporti
Mr Utz Oppermann
Fax: +32 2 296 58 01
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/energy/en/pfs_carnot_en.h
tml
LIFE III
Programma
LIFE III. Programma per la realizzazione di progetti
pilota e iniziative di dimostrazione in campo ambientale,
finalizzato a sostenere azioni innovative e dimostrative
destinate a promuovere lo sviluppo sostenibile delle
attività industriali e del territorio.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
GUCE L 192 del 28/07/00
Durata
2000-2004
Beneficiari
Tutte le persone fisiche o giuridiche, quindi le imprese,
residenti nell’UE o in uno dei Paesi candidati
all’adesione, ed in possesso dei requisiti di affidabilità
tecnica e finanziaria compatibili con la gestione del
progetto stesso.
147
Aree
ammissibili
Obiettivi
Azioni
•
•
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Paesi del Mediterraneo
Paesi dell’Europa Centrale e Orientale.
Paesi del Baltico
Il programma interviene su tre fronti:
• Conservazione della natura con Life Natura
• Azioni di dimostrazione a favore delle industrie e
degli enti locali, con Life Ambiente
• Azioni di cooperazione con i Paesi terzi rivieraschi,
con Life Paesi terzi.
Life Natura prevede azioni di sostegno alla conservazione
di uno o più siti naturali proposti da uno stato membro
come habitat naturali, oppure classificati Zona di
Protezione Speciale, nonché azioni per la conservazione
di una o più specie appartenenti alla flora e alla fauna
protette dalle direttive comunitarie.
Life Ambiente riguarda:
• Azioni
innovative
per
l’industria
ai
fini
dell’ottimizzazione dei consumi di energia e materie
prime, e del reimpiego dei rifiuti in nuovi processi
produttivi. In dettaglio sostiene progetti relativi a:
nuove tecnologie pulite, buone prassi o gestione
ambientale, nuove tecnologie di trattamento a valle
se rientrano in un approccio integrato
• Azioni di dimostrazione, promozione e assistenza
tecnica per le autorità locali che si esplicano nei
seguenti progetti: progetti per la sperimentazione di
tecniche e pratiche innovative e la dimostrazione
della loro efficacia tecnica e della loro fattibilità
economica riguardo il trattamento, la gestione ed il
controllo della qualità delle acque, dei rifiuti e
dell’inquinamento.
Sperimentazione
di
metodi
innovativi che considerino le esigenze ambientali nei
seguenti campi: gestione delle attività socioeconomiche, gestione della qualità della vita e metodi
di valorizzazione dell’ambiente in prossimità di
infrastrutture stradali o ferroviarie, nelle zone
periferiche delle città, coordinamento e valutazione
delle politiche locali.
• Azioni preparatorie per progetti di sostegno
all’attuazione della legislazione e delle politiche
comunitarie3 in materia ambientale: protezione e
gestione razionale delle zone costiere, delle relative
zone umide, riduzione dei rifiuti tossici e nocivi,
148
tutela delle risorse idriche, compreso il trattamento
delle acque reflue o contaminate, inquinamento
atmosferico, acidificazione, ozono troposferico.
Modalità di
partecipazione Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget è di 640 MEURO di cui:
•
•
•
47% LIFE Ambiente
47% LIFE Natura
6% LIFE Paesi Terzi
Le spese finanziabili sono tutte quelle strettamente
legate alla realizzazione del progetto, mentre le
agevolazioni sono rappresentate da contributi a fondo
perduto per le seguenti misure:
• Life Natura: 50% delle spese ammissibili, percentuale
elevata al 75% per progetti relativi ad habitat naturali
prioritari o a specie in via di estinzione
• Life Ambiente: 30%per i progetti capaci di generare
profitti (tecnologie pulite, sistema di riciclaggio) ed il
50% per tutti gli altri progetti.
Contatti
Commissione Europea DG ENV.B.4, BU-5 05/140
Rue de la Loi/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles
FAX. +32 2 296 39 80
Sito web: www.europa.eu.int/comm/life/home.htm
Ministero dell’Ambiente, Servizio sviluppo sostenibile
Dr. Francesco La Camera
Via Cristoforo Colombo 44, 00144 Roma
FAX. +39 06 572 25 990
149
MEDIA PLUS FORMAZIONE
Programma
MEDIA
Settore
Cooperazione/Audiovisivo
Riferimento
giuridico
GUCE L 26 del 27/01/2001
Durata
2001-2005
Beneficiari
•
•
•
•
•
•
•
Istituti specializzati di formazione
Scuole di cinema e televisione
Società di produzione e distribuzione
Reti televisive
Società specializzate nel multimedia
Organizzazioni professionali
Professionisti dell’audiovisivo
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
Obiettivi
•
PLUS
FORMAZIONE.
Programma di
formazione professionale per gli operatori dell’industria
europea dei programmi audiovisivi
Accrescere la competitività dell’industria audiovisiva
europea, migliorando la formazione professionale
degli operatori dell’audiovisivo, in particolare nei
settori:
♦ Dell’impiego delle nuove tecnologie, soprattutto
digitali, per la produzione e distribuzione di
programmi audiovisivi ad alto valore aggiunto
commerciale ed artistico
♦ Della gestione economica, finanziaria e commerciale
della produzione e distribuzione di programmi
audiovisivi
♦ Delle tecniche di scrittura di sceneggiature e delle
tecniche narrative, incluse le tecniche di sviluppo di
nuovi tipi di programmi audiovisivi
•
Incoraggiare la cooperazione e lo scambio di know
how e buone prassi attraverso la creazione di reti fra
organismi di formazione e imprese e attraverso lo
150
sviluppo della formazione dei formatori
Azioni
Formazione continua nel settore delle nuove tecnologie
Sviluppare la capacità degli operatori del settore di
utilizzare tecniche innovative di creazione e diffusione,
soprattutto nell’area dell’animazione, dell’infografica,
delle applicazioni multimediali e interattive, attraverso:
• L’elaborazione e l’aggiornamento di moduli di
formazione nelle nuove tecnologie audiovisive
• La messa in rete delle azioni di formazione, la
realizzazione di scambi tra formatori e operatori, la
promozione della formazione a distanza e della
formazione dei formatori, la realizzazione di scambi
con i paesi/regioni con scarsa capacità di produzione
audiovisiva e/o con un’area linguistica o geografica di
dimensioni ridotte.
Formazione continua in materia di gestione economica,
finanziaria e commerciale
Sviluppare la capacità degli operatori di valorizzare la
dimensione europea nello sviluppo, nella produzione,
nel marketing e nella distribuzione/diffusione dei
programmi audiovisivi attraverso:
• L’elaborazione e l’aggiornamento di moduli di
formazione in materia di gestione
• La messa in rete delle azioni di formazione, la
realizzazione di scambi tra formatori e operatori, la
promozione della formazione a distanza e della
formazione dei formatori, la realizzazione di scambi
con i paesi/regioni con scarsa capacità di produzione
audiovisiva e/o con un’area linguistica o geografica di
dimensioni ridotte.
Tecniche di scrittura e di sceneggiature
Migliorare le capacità di sceneggiatori e registi di
sviluppare tecniche di scrittura e tecniche narrative per
programmi audiovisivi basate su metodi tradizionali o
interattivi attraverso:
• L’elaborazione e l’aggiornamento di moduli di
formazione, lo sviluppo di sceneggiature per una
produzione di elevata qualità e destinata ad un
pubblico internazionale, la promozione di rapporti tra
sceneggiatore, regista, produttore e distributore
• La messa in rete delle azioni di formazione, la
realizzazione di scambi tra formatori e operatori, la
promozione della formazione a distanza e della
formazione dei formatori, la realizzazione di scambi
con i paesi/regioni con scarsa capacità di produzione
audiovisiva e/o con un’area linguistica o geografica di
dimensioni ridotte.
Creazione di reti di attività di formazione
Formazione iniziale
151
Iniziative di formazione iniziale, non finanziabili con
altro sostegno comunitario o nazionale, nelle quali il
settore industriale sia coinvolto sottoforma di9
partecipazione e/o tirocini
Particolare attenzione sarà riservata alle azioni di
formazione a distanza e d’innovazione pedagogica che
impiegano tecnologie “on line”
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento comunitario ammonta a 50 MEURO
Contatti
Commissione Europea DG Istruzione e Cultura
Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles
FAX. +32 2 296 39 80
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/avpolicy/mediapro/media_en
.htm
MEDIA PLUS SVILUPPO, PROMOZIONE E DISTRIBUZIONE
Programma
MEDIA PLUS SVILUPPO, PROMOZIONE E
DISTRIBUZIONE. Programma comunitario di
incentivazione dello sviluppo, della distribuzione e della
promozione delle opere audiovisive europee.
Settore
Cooperazione/Audiovisivo
Riferimento
giuridico
GUCE L 13 del 17/01/2001
152
Durata
Beneficiari
2001-2005
• Imprese di produzione indipendente audiovisiva o
multimediale
• Imprese di distribuzione cinematografica e televisiva
• Editori video
• Gestori di sale cinematografiche
• Operatori dell’audiovisivo
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
Obiettivi
•
Migliorare la competitività dell’industria audiovisiva,
incentivando lo sviluppo, la distribuzione e la
promozione delle opere audiovisive europee.
Valorizzare il patrimonio audiovisivo europeo, in
particolare la sua digitalizzazione e messa in rete
Promuovere lo sviluppo del settore audiovisivo nei
Paesi/regioni con scarsa capacità di produzione
audiovisiva e/o con un’area linguistica o geografica di
dimensioni ridotte, e rafforzare la messa in rete e la
cooperazione transnazionale tra le PMI del settore
Promuovere la diffusione di nuovi tipi di contenuti
audiovisivi che utilizzino le nuove tecnologie.
•
•
•
Azioni
Settore sviluppo
• Sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti per
società con capacità d’investimento più elevata
• Sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti per
società con capacità d’investimento più ridotta
• Sostegno allo sviluppo di singoli progetti di opere
audiovisive
Settore distribuzione e sviluppo
• Distribuzione cinematografica:
♦ Sostegno ai distributori di opere cinematografiche
europee fuori del loro territorio di produzione,
destinato ad incoraggiare la messa in rete di
distributori europei, la distribuzione transnazionale e
il multilinguismo dei film europei
♦ Sostegno “automatico” ai distributori europei,
commisurato agli ingressi in sala totalizzati dai film
europei
non
nazionali,
da
investire
nella
coproduzione, nell’acquisto di diritti di sfruttamento
o nell’edizione e promozione di film europei non
nazionali
♦ Sostegno alle società europee specializzate nella
distribuzione internazionale di film cinematografici
(agenti di vendita) per l’acquisto di diritti di
153
sfruttamento e la promozione di nuove opere europee
♦ Sostegno agli esercenti (sale di prima visione) che
propongano una programmazione significativa di film
europei non nazionali per una durata minima di
programmazione. Il sostegno può essere concesso
anche per la creazione o il consolidamento di reti di
esercenti che sviluppano azioni comuni a favore di
questa programmazione (azioni educative e di
sensibilizzazione dei giovani nelle sale)
Distribuzione “off line” di opere europee
Sostegno “automatico” agli editori e ai distributori di
opere cinematografiche e audiovisive europee registrate
su supporto destinato all’uso privato (videocassete,
DVD) per l’edizione e distribuzione di nuove opere
europee non nazionali su supporto non digitale
Diffusione televisiva
Realizzazione di opere audiovisive (fiction, documentari e
animazione) che siano produzioni indipendenti e
coinvolgano almeno due emittenti televisive di diversi
stati ammissibili al programma, appartenenti ad aree
linguistiche diverse. Particolare attenzione è accordata
alle opere che presentino un interesse per la
valorizzazione del patrimonio e della diversità culturale
europea
Distribuzione “on line”
Incentivare la creazione di cataloghi di opere europee in
formato digitale destinati alla diffusione tramite i servizi
avanzati di distribuzione e i nuovi media (Internet, video
on demand) attraverso il sostegno alla digitalizzazione
delle opere e alla creazione di materiale promozionale e
pubblicitario su supporto digitale
Settore promozione
Promozione
e
accesso
ai
mercati
dell’utenza
professionale:
• Azioni specifiche di assistenza tecnica e finanziaria
nel quadro di manifestazioni/incontri professionali,
volte a favorire l’accesso dei professionisti ai mercati
dell’utenza professionale europei e internazionali
• Creazione di una banca dati e/o di una rete di
banche dati di cataloghi di programmi europei
destinati ai professionisti del settore.
Festival
• Sostegno a festival dell’audiovisivo realizzati in
partenariato aventi in programmazione un numero
significativo di opere europee
• Progetti di cooperazione di dimensione europea tra
manifestazioni audiovisive di almeno otto stati
ammissibili al programma, che realizzino un piano
d’azione comune per la promozione e la circolazione
di opere audiovisive europee. Particolare attenzione è
154
accordata ai festival che contribuiscano alla
promozione di opere di giovani artisti europei, nonché
ai progetti di reti che attuino una cooperazione
duratura tra manifestazioni
Progetti Pilota
Progetti Pilota volti a migliorare l’accesso ai contenuti
audiovisivi europei, in particolare nei seguenti settori:
• Patrimonio cinematografico
• Archivi di programmi audiovisivi europei
• Cataloghi di opere audiovisive europee
• Contenuti europei diffusi su supporto digitale
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
Modalità di
partecipare in modo paritario alle gare, ai contratti e agli
partecipazione appalti.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento comunitario ammonta a 350 MEURO
Contatti
Commissione Europea DG Istruzione e Cultura
Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/avpolicy/mediapro/media_en
.htm
SYNERGY
Programma
SYNERGY. Programma pluriennale di assistenza e
cooperazione con i paesi terzi nel settore della
definizione della politica energetica e della sua
applicazione, che si propone di contribuire a ridurre
l'emissione di gas a effetto serra e di inquinanti legati al
consumo
di
energia,
di
rendere
più
sicuro
l'approvvigionamento
energetico
e
di
migliorare
l'efficienza energetica.
Settore
Riferimento
Energia e trasporti
Decisione 1999/23/CE del Consiglio del 14 dicembre
155
giuridico
1998 che adotta un programma pluriennale per muovere
la cooperazione internazionale nel settore dell'energia
Linea di bilancio B4.1041
Durata
2000 - 2002
Beneficiari
Aree
ammissibili
•
•
•
•
•
•
•
Organismi internazionali e regionali
Ministeri o commissioni nazionale dell'energia
Società o gruppi di società
Istituti finanziari
Agenzie per l'energia e/o per l'ambiente
Enti pubblici locali
ONG
Stati membri dell’Unione europea
Il programma comunitario Synergy mira a:
Obiettivi
•
•
•
•
Promuovere la cooperazione e l'assistenza per
definire, elaborare ed attuare la politica energetica dei
paesi terzi in settori d'interesse energetico
Promuovere lo sviluppo sostenibile, grazie alla
riduzione dell'emissione di gas a effetto serra e di
inquinanti legati al consumo di energia
Migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento
energetico
Migliorare l'efficienza energetica
Le azioni previste dal programma Synergy prevedono:
•
Azioni
•
•
•
•
Consulenza e formazione in materia di politica
energetica
Analisi e previsioni in materia di energia
Rafforzamento del dialogo e scambi di informazioni in
materia di politica energetica, in particolare mediante
l'organizzazione di conferenze e seminari
Sostegno alla cooperazione regionale transfrontaliera
Miglioramento del quadro della cooperazione
industriale in materia di energia
Modalità di
Il programma attuato attraverso bandi di gara pubblicati
partecipazione dalla Commissione europea non concede alcun
156
finanziamento a progetti di ricerca, sviluppo e
dimostrazione
Finanziamenti Lo stanziamento totale disponibile è di 15 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Energia e Trasporti
Rue de la Loi, 200
B - 1049 Bruxelles
Yolanda Lok, information officer Synergy Programme
Tel: +32 2 296 34 04
e-mail: [email protected]
Sito web: www.cordis.lu/synergy/home.html
SAVE II
SAVE II. Programma per la promozione dell'utilizzo
Programma
razionale ed efficiente delle risorse energetiche che
sostiene studi, azioni pilota settoriali, scambi di
esperienze, azioni di monitoraggio sui progressi realizzati
in materia di efficienza energetica nell'UE e nei singoli
Stati membri.
Settore
Energia e trasporti
Riferimento
giuridico
Art. 2 della decisione 647/2000/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio del 28 febbraio 2000 che adotta
un programma pluriennale per la promozione
dell'efficienza energetica
Durata
1998 - 2002
Beneficiari
•
•
•
•
Organismi internazionali, regionali, locali
Imprese pubbliche o private
Università
Enti di ricerca
Aree
•
Stati membri dell’Unione europea
157
ammissibili
•
Paesi Terzi
Il programma Save mira a:
Obiettivi
•
•
•
Incentivare misure di efficienza energetica in tutti i
settori
Promuovere
gli
investimenti
a
favore
della
conservazione dell'energia da parte dei consumatori
pubblici e privati e delle industrie
Creare le condizioni per migliorare
energetica del consumo finale
l'intensità
Le azioni previste dal programma Save prevedono:
Azioni
1. Studi ed azioni finalizzate all'introduzione, esecuzione
e completamento e alla valutazione degli effetti delle
misure comunitarie (accordi volontari, mandati ad
organismi di normalizzazione, appalti collettivi e
legislazione) adottate per migliorare l'efficienza
energetica; studi sugli effetti della fissazione dei
prezzi nel settore energetico sull'efficienza energetica
nei programmi comunitari
2. Azioni pilota settoriali volte ad accelerare gli
investimenti a fini di efficienza energetica e/o
migliorare le tendenze di consumo. Le azioni devono
essere realizzate da imprese, organizzazioni private e
pubbliche, reti comunitarie esistenti, associazioni
temporanee di organizzazioni e/o imprese a livello
comunitarie costituite per realizzare i progetti
3. Misure proposte dalla Commissione al fine di
promuovere lo scambio di esperienze, per migliorare il
coordinamento
tra
le
attività
internazionali,
comunitarie, nazionali, regionali e locali, attraverso
opportuni canali di divulgazione dell'informazione
4. Misure per promuovere lo scambio di esperienze
proposte da organismi che non facciano parte della
Commissione
5. Controllo dei progressi in materia di efficienza
energetica nell'UE e nei singoli Stati membri;
valutazione e controllo permanente delle azioni
avviate e delle misure definite nell'ambito del
programma
6. Azioni specifiche a favore della gestione dell'energia a
livello regionale e urbano e a favore di una maggiore
coesione tra gli Stati membri e le regioni in materia di
efficienza energetica
158
Modalità di
Il programma attuato attraverso bandi di gara pubblicati
partecipazione dalla Commissione europea non concede alcun
finanziamento a progetti di ricerca, sviluppo e
dimostrazione
Finanziamenti Il finanziamento previsto ammonta ad un totale di 66
MEURO
Contatti
Commissione Europea
Ufficio: DM 24 UAD
B - 1049 Bruxelles
Fax: (32-2) 296 60 16
e-mail: [email protected]
Sito web:
http://www.unipd.it/programmi/extrapq/save.html
SURE
Programma
SURE. Trasporto di materiale radioattivo: problemi di
sicurezza, tutela della salute e tecnologie di sicurezza
nucleare.
Settore
Energia e trasporti
Riferimento
giuridico
Decisione del Consiglio del 14 dicembre 1998 che adotta
un programma pluriennale di azioni nel settore nucleare
relative alla sicurezza del trasporto del materiale
radioattivo, nonché al controllo di sicurezza e alla
cooperazione industriale volta a promuovere determinati
aspetti della sicurezza degli impianti nucleari nei paesi
attualmente partecipanti al programma TACIS
Durata
2000 - 2002
Beneficiari
•
Persone fisiche e giuridiche
•
Imprese pubbliche e private
•
Stati membri dell’Unione europea
Aree
159
ammissibili
•
Paesi Terzi
Obiettivi
•
Rivedere ed armonizzare la prassi in materia di
sicurezza nel trasporto del materiale radioattivo nella
Comunità:
•
Funzionamento del mercato unico e armonizzazione
•
Indagini sugli incidenti di trasporto
•
Disposizioni di emergenza in materia di trasporti
•
Assistenza ai paesi dell'Europa centrale e orientale e
ai NSI (nuovi Stati indipendenti)
•
Sensibilizzazione del pubblico alla sicurezza del
trasporto di materiale radioattivo
•
Lavori preparatori in vista della revisione o del
successivo sviluppo delle normative internazionali sul
trasporto di materiale radioattivo
Azioni
1. Sicurezza del trasporto del materiale radioattivo:
•
Incentivare il miglioramento degli standard di
sicurezza e facilitare il funzionamento del mercato
interno
•
Cooperazione per il rafforzamento del sistema dei
trasporti
•
Migliorare la rete di divulgazione delle informazioni
2. Controllo di sicurezza nei paesi partecipanti al
programma TACIS:
•
Promuovere la formazione di esperti nel campo dei
controlli di sicurezza del materiale nucleare
•
Incentivare l'installazione di attrezzature logistiche, di
valutazione e controllo
3. Cooperazione industriale con i paesi partecipanti al
programma TACIS:
•
Promuovere l'analisi del contesto industriale,
amministrativo, giuridico e finanziario dei paesi
160
interessati
•
Incentivare le azioni di cooperazione industriale per il
trasferimento delle tecnologie europee
•
Facilitare la cooperazione dei partner della Comunità
e dei partecipanti al programma TACIS
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento totale è di 9 MEURO, per il periodo
2000 - 2002 è di 5,4 MEURO
Le azioni e le misure possono essere finanziate in una
misura che varia fra l'80% ed il 100% del costo totale
Commissione Europea
DG Energia e Trasporti C-4
Contatti
Tervueren Plaza, Avenue de Tervueren 226
B - 1200 Bruxelles
Tel: +32 2 29 516 91
Fax: +32 2 29 558 52
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.tiscali.it/opportunita/ue/200112/11/sch
ede/sure/sure.html
161
USO SICURO DI INTERNET
Programma
USO SICURO DI INTERNET. Programma di
promozione dell’uso sicuro di Internet
Settore
Cooperazione/Società dell’informazione
Durata
1999 - 2002
Beneficiari
Persone giuridiche operanti nei settori del programma
Aree
ammissibili
•
•
•
•
Obiettivi
Il programma si propone di promuovere e garantire l’uso
sicuro di Internet incoraggiandone lo sviluppo
Azioni
Le azioni previste mirano a
• Sviluppare sistemi di filtraggio e di classificazione
• Incoraggiare le azioni di sensibilizzazione al fine di
accrescere la fiducia di genitori ed insegnanti
sull’uso di Internet da parte dei minori
Stati membri dell’Unione europea
Stati SEE
Stati PECO
Cipro
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il finanziamento previsto ammonta ad un totale di 25
MEURO
Contatti
Sito web:
www.europa.eu.int/ISPO/iap/decision/index.html
162
ITS
Programma
ITS . Programma di sostegno dell’informazione primaria
Settore
Cooperazione/Società dell’informazione
Riferimento
giuridico
Decisione 1999/168/CE del Consiglio, del 25 gennaio
1999, che adotta un programma specifico di ricerca, di
sviluppo tecnologico e di dimostrazione intitolato "La
società dell'informazione di facile uso".
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
Persone fisiche e giuridiche
•
Imprese pubbliche e private
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Paesi Terzi
Aree
ammissibili
Obiettivi
Azioni
Concretizzare i benefici che la società dell'informazione
può recare all'Europa, da un lato, accelerandone
l'avvento e, dall'altro, garantendo che vengano
soddisfatte le esigenze dei cittadini e delle imprese.
Il programma prevede una serie di azioni specifiche,
tutte incentrate sullo sviluppo delle tecnologie, che
garantiscono un valido collegamento tra ricerca e azione
politica indispensabile per realizzare una società
dell'informazione coerente e accessibile a tutti:
•
Sistemi e servizi per il cittadino: incentivare la
creazione della futura generazione di servizi di
interesse generale conviviali, affidabili, poco costosi e
interoperabili, in grado di rispondere alle esigenze
degli utenti, in particolare per quanto riguarda
l'accesso flessibile per tutti, a prescindere dal luogo e
dal momento;
•
Nuovi metodi di lavoro: sviluppare le tecnologie della
società dell'informazione per consentire ai lavoratori
europei e alle imprese europee, in particolare le PMI,
di aumentare la propria competitività sul mercato
mondiale, migliorando al tempo stesso la qualità della
vita lavorativa dei singoli grazie all'impiego delle
tecnologie della società dell'informazione;
•
Contenuti e strumenti multimediali: migliorare la
funzionalità, la convivialità e l'accettabilità dei futuri
163
prodotti e servizi informativi, per consentire la
diversità linguistica e culturale e contribuire alla
valorizzazione e allo sfruttamento del patrimonio
culturale europeo, per stimolare la creatività e
potenziare i sistemi educativi e di formazione per
l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita;
•
Tecnologie e infrastrutture di base: promuovere
l'eccellenza nelle tecnologie che si rivelano decisive
per la società dell'informazione, accelerarne
l'adozione e ampliare il loro campo d'applicazione. Le
attività riguarderanno la convergenza delle tecnologie
e delle infrastrutture di elaborazione delle
informazioni, di comunicazione e di funzionamento in
rete;
•
Attività di ricerca e sviluppo tecnologico di natura
generale: realizzare attività di ricerca a più lungo
termine o che comportano rischi particolarmente
elevati, compensati dalla prospettiva di progressi
degni di nota e da un'elevata potenzialità d'impatto
sul mondo industriale e sulla società;
•
Sostegno alle infrastrutture di ricerca: agevolare la
fornitura di interconnessioni transeuropee a banda
larga tra le reti nazionali dei settori della ricerca,
dell'istruzione e della formazione, di capacità e
qualità tali da corrispondere al complesso delle
esigenze dei ricercatori europei del mondo
universitario e industriale.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
Modalità di
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti In applicazione del quinto programma quadro 19982002 della Comunità europea per azioni di ricerca,
sviluppo tecnologico e dimostrazione, è adottato il
programma specifico "Società dell'informazione di facile
uso" per il periodo dal 25 gennaio 1999 al 31 dicembre
2002 (art. 1).
L'importo ritenuto necessario per l'esecuzione del
programma ammonta a 3 600 milioni di euro, di cui un
massimo del 7,5% per le spese amministrative della
164
Commissione (art. 2).Di tale importo:
857 MEURO sono destinati al periodo 1998-1999;
2743 MEURO sono destinati al periodo 2000-2002.
Contatti
Sito web: www.cordis.lu/fifth/home.html
GROWTH
Programma
GROWTH. Programma a favore di una crescita
concorrenziale e sostenibile
Settore
Cooperazione
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
Persone fisiche e giuridiche
•
Imprese pubbliche e private
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Paesi Terzi
Aree
ammissibili
Obiettivi
Il Programma mira a sostenere le attività di ricerca che
contribuiscano ad accrescere la competitività e lo
sviluppo sostenibile, in particolare nei casi in cui i due
obiettivi interagiscano.
Azioni
Il settore industriale dovrà operare non solo al fine di
identificare aree per la collaborazione con la ricerca, ma
dovrà anche promuovere progetti integrati, soprattutto
progetti intersettoriali lungo la catena del valore, in
modo che il progresso tecnologico e l'innovazione a
livello europeo siano più efficacemente assicurati.
Con riferimento al IV Programma Quadro, l'attuale
Programma riprende:
•
BRITE - EURAM 3 (Tecnologie industriali e materiali)
•
SMT (Standard, misure e test)
•
Trasporti.
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
165
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Entità del Finanziamento
Il sostegno finanziario della Commissione europea è
previsto nelle seguenti forme:
a) Azioni a compartecipazione finanziaria
- Progetti di ricerca e sviluppo tecnologico: fino al 50%
del costo ammissibile (nel caso di soggetti giuridici che
non usano sistemi di contabilità analitica fino al 100%);
- Progetti di dimostrazione: fino al 35% dei costi totali
ammissibili (nel caso di soggetti giuridici che non usano
sistemi di contabilità analitica fino al 100%);
- Progetti integrati RST/dimostrazione: dal 35% al 50%
dei costi ammissibili (nel caso di soggetti giuridici che
non usano sistemi di contabilità analitica fino al 100%);
- Sostegno per un migliore accesso alle infrastrutture di
ricerca (costi aggiuntivi relativi all’accoglienza dei
ricercatori comunitari e alla messa a disposizione degli
impianti): fino al 100% dei costi aggiuntivi ammissibili.
b) Sostegno ai progetti di ricerca delle PMI. Sono previsti
contributi per la fase esplorativa (studi di fattibilità,
ricerca di partner), fino al 75% dei costi totali
ammissibili e un finanziamento per progetti di ricerca
svolti in cooperazione da almeno tre imprese
indipendenti di almeno due Stati membri fino al 50% dei
costi ammissibili.
c) Borse di formazione: fino al 100% dei costi ritenuti
ammissibili.
d) Sostegno alle reti di formazione alla ricerca e alle reti
tematiche: fino al 100% dei costi aggiuntivi ammissibili.
e) Azioni concertate (per coordinare progetti nazionali di
RST già finanziati, al fine di scambiare esperienze,
diffondere risultati, sensibilizzare gli utilizzatori): fino al
100% dei costi aggiuntivi ammissibili.
f) Misure di accompagnamento: il contributo
comunitario può arrivare al 100% dei costi ammissibili.
Contatti
Commissione Europea
DG Ricerca
Crescita sostenibile Info Desk
166
Rue de la Loi 200
B – 1049 Bruxelles
Tel (+32) 2 295.23.45
Fax (+32) 2 296.67.57
E-mail : [email protected]
Sito web:http://www.cordis.lu/growth/home.html
EESD
Programma
EESD. Programma di sostegno ad interventi sostenibili
in campo energetico e ambientale
Settore
Cooperazione
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
Persone fisiche e giuridiche
•
Imprese pubbliche e private
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Paesi Terzi
Aree
ammissibili
Obiettivi
Il Programma intende contribuire alla realizzazione di
uno sviluppo sostenibile concentrandosi sulle attività
critiche per il benessere sociale e la competitività
dell'economia europea.
Azioni
Il Programma copre una serie di campi che coinvolgono i
temi della gestione durevole delle risorse naturali, della
comprensione dei mutamenti climatici, della biodiversità
e della difesa del patrimonio culturale comune. Le
attività copriranno anche le aree della ricerca sociologica
e economica avendo attenzione ai problemi della
protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile.
Con riferimento al IV Programma Quadro, l'attuale
Programma riprende :
•
Ambiente e clima
•
MAST 3 (Scienze e tecnologie marine)
•
NNE - JOULE 3 (Energie non nucleari)
•
NNE – THERMIE (Energie non nucleari –
dimostrazione).
167
Programmi collegati:
Programma d'azione "Ambiente"
Programma LIFE
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario è di 2,125 MEURO
Contatti
Commissione Europea
DG Ricerca
Energia, ambiente e sviluppo sostenibile
Info Desk
Rue de la Loi 200
B - 1049 Bruxelles
Tel (+32) 2 299.39.94
Fax (+32) 2 296.68.82
E-mail : [email protected]
Sito web:http://www.cordis.lu/eesd/home.html
INTERPRISE
Programma
INTERPRISE. Programma che si propone di
promuovere il partenariato tra le imprese di produzione
e/o di servizi in Europa.
Settore
Cooperazione
Durata
1997-in corso
Beneficiari
•
Persone fisiche e giuridiche
•
Imprese pubbliche e private
•
Organismi locali quali: camere di commercio,
associazioni imprenditoriali, agenzie per lo sviluppo
locale, regionale o nazionale, centri europei di
168
impresa e innovazione, Euro Info Centres, Bc-Net,
Bre, centri di ricerca, innovazione e tecnologia,
consulenti privati
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Paesi PECO
•
Paesi EFTA
•
Paesi Terzi del Bacino del Mediterraneo
Obiettivi
Sostenere azioni a carattere locale, regionale e nazionale
finalizzate a stimolare contatti tra imprenditori e creare
cooperazioni tra piccole e medie imprese.
Azioni
Le azioni realizzate nel quadro dell’INTERPRISE devono
prevedere le seguenti fasi:
•
Identificazione dei settori produttivi potenzialmente
interessati,
•
Individuazione e selezione delle imprese nell’ambito
delle diverse regioni coinvolte,
•
Pubblicazione e distribuzione di un catalogo
contenete i profili di cooperazione,
•
Organizzazione di una manifestazione per consentire
che vengano stabiliti, finalizzati a specifiche esigenze
nel cui ambito è possibile avviare discussioni a
trattative con l’assistenza di interpreti.
•
•
Ricerca dei potenziali partner;
Organizzazione di due giorni di incontri per le
imprese selezionate
Redazione di un rapporto intermedio e valutazione
dei risultati finali dell'operazione.
•
Le domande devono essere presentate alla Commissione
Modalità di
partecipazione europea almeno 9 mesi prima della data prevista
dell'evento. I progetti devono contenere la domanda di
sovvenzione in cui si precisa il nome, il luogo e la data
della manifestazione, lo statuto e le attività degli
organismi proponenti e i curricula delle persone
responsabili del progetto, una descrizione dettagliata
delle diverse fasi del progetto, il calendario dei lavori e il
budget previsto, una dichiarazione di tutti gli organismi
partecipanti con la quale essi si impegnano a realizzare
il progetto.
Un invito a presentare proposte per i progetti Interprise
che saranno attuati tra il 1° ottobre 2000 ed il 1°
169
settembre 2001 è stata pubblicato sulla Guce del 26
ottobre 1999, pag.5.
Si procede ad una prima selezione per regione e, in un
secondo momento, si effettua un’attività di ricerca che si
conclude con un incontro finale. Non si registrano limiti
per il livello economico dei partecipanti
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo finanziario comunitario è limitato al 50%
del budget e non può in alcun caso superare la cifra di
60.000 euro.
Contatti
Direzione Generale per le Imprese . B/2
Segretariato Interprise
Rue de la Loi, 200
B -1049 Bruxelles
fax (00.32.2) 295.17.40
Sito web:
www.cordis.lu
BRE
Programma
BRE. La rete BRE ha il compito di raccogliere e
diffondere domande ed offerte di cooperazione
commerciale, finanziaria, tecnico-produttiva tra le
Piccole e Medie Imprese dell'Unione Europea e dei
Paesi Terzi.
Settore
Cooperazione
Durata
1973- in corso
Beneficiari
Piccole e Medie Imprese dell’UE
Aree
ammissibili
•
I 15 Stati membri;
•
Norvegia, Svizzera; Bulgaria, Polonia, Repubblica
Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia,
Ungheria; Azerbaigian, Bielorussia, Estonia,
170
Georgia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Moldavia,
Russia, Ucraina, Uzbekistan;
Obiettivi
•
Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano,
Malta, Marocco, Territori Palestinesi, Tunisia,
Turchia, Sud Africa;
•
Canada, Stati Uniti; Argentina, Bolivia, Brasile,
Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, El
Salvador, Guatemala, Honduras, Messico,
Nicaragua, Perù, Uruguay, Venezuela;
•
Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Pakistan, Sri
Lanka, Thailandia.
Si tratta di una rete costituita nel 1973 dalla
Commissione Europea (DG XXIII) per favorire le PMI
nella ricerca di partner in altri Paesi. L’obiettivo del
network è dunque quello di promuovere la
cooperazione transnazionale in più ambiti:
commerciale, finanziario, tecnico-produttivo
Le caratteristiche principali di questo servizio sono:
Azioni
•
Vastissima diffusione delle offerte e delle domande
di cooperazione
•
Flessibilità del sistema che permette ai
corrispondenti di utilizzare la rete in modo consono
alle esigenze specifiche
•
Accesso diretto da parte delle imprese
•
Vasta rete di corrispondenti che assicurano una
copertura geografica negli Stati Membri e in
numerosi altri Stati
Il BRE funziona attraverso una rete di 400
corrispondenti presenti in 80 Paesi situati sia negli
stati membri sia in numerosi paesi terzi. Il
meccanismo di funzionamento si concretizza nello
scambio di documenti tra:
•
Una piccola e media impresa
•
Il corrispondente che opera come rappresentate
della rete
Il corrispondente ha il compito di aiutare le spese
sostenute dalle imprese della propria regione che
ricercano dei partner a livello transnazionale e di
sostenere e consigliare le imprese durante le fasi di
negoziazione degli accordi di cooperazione che fanno
171
seguito ai contatti.
Le attività dei corrispondenti BRE comprendono:
•
Diffusione delle offerte di cooperazione
•
Assistenza alle imprese che intendano introdurre
un profilo di cooperazione
•
Promozione delle partnerships
In particolare il funzionamento del sistema BRE si
articola nelle seguenti fasi:
•
L’impresa interessata a realizzare una cooperazione
in campo tecnico, finanziario, commerciale deve
compilare un Profilo di Cooperazione che viene
inoltrato dal corrispondente all’unità centrale di
Bruxelles (l’offerta ha validità 6 mesi)
•
L’Unità Centrale assegna un numero di
identificazione alla richiesta e la immette nel
circuito,
•
Tutti i corrispondenti diffondono l’annuncio
attraverso i mezzi che ritengono più opportuni,
•
Le imprese interessate ad una specifica
cooperazione si mettono in contatto con il
corrispondente più vicino che fornirà loro le relative
informazioni
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Sito web:
Contatti
•
•
www.europa.eu.int/comm/enterprise/networks/bc
net-bre/bcnet-bre.htm
http://bre.cec.eu.int/
172
SUBFORNITURA
Programma
SUBFORNITURA . Programma per l'accesso delle
piccole e medie imprese alle subforniture
transnazionali.
Settore
Cooperazione
Durata
1994 - in corso
Beneficiari
Piccole e medie imprese europee
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
•
Paesi Terzi
Obiettivi
Azioni
Programma per l'accesso delle piccole e medie imprese
alle subforniture transnazionali volte a favorire:
•
La creazione di un ambiente favorevole alla
subfornitura nel contesto del grande mercato
europeo
•
Il miglioramento dell'informazione e della
comunicazione tra committente e sub-fornitore
•
La promozione della subfornitura europea presso
paesi terzi.
•
Miglioramento delle conoscenze dei mercati della
subfornitura sul piano economico, giuridico e
tecnico
•
Incentivazione al riavvicinamento delle procedure di
certificazione e di standardizzazione
•
Azioni di cooperazione e di partnership nei diversi
settori chiave della subfornitura e in particolare
organizzazione di incontri su iniziativa dei
committenti per approfondire i contatti con i
subfornitori nel quadro di nuove relazioni di
partnership
•
Coordinamento di banche dati di subfornitura
•
Diffusione mirata delle informazioni e della
documentazione sulla subfornitura.
173
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo comunitario copre il 50% del costo
complessivo del singolo progetto.
Contatti
Commissione europea
Direzione generale per le Imprese - Unità B/2
Jacques McMillan
Rue de la Loi, 200
B -1049 Bruxelles
fax (00 32 2) 295 55 40
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/a
ides/forms/entr14_it.htm
CRAFT
Programma
CRAFT. Il programma permette ad un gruppo di PMI
con problemi tecnici simili e insufficienti mezzi di
ricerca, di unirsi in consorzio ed assegnare ad una
terza parte (un "esecutore della ricerca") parte o tutta
la ricerca.
Settore
Cooperazione.
Riferimento
giuridico
Decisione n.182/1999/CE del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 22 dicembre 1998 (GUCE L 26 del
01/02/99)
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
Piccole e medie imprese
•
Università e Organismi di ricerca
174
Aree
ammissibili
•
•
Obiettivi
Il programma Craft (V programma quadro di RST)
permette ad un gruppo di PMI con problemi tecnici
simili e insufficienti mezzi di ricerca, di unirsi in
consorzio ed assegnare ad una terza parte (un
"esecutore della ricerca") parte o tutta la ricerca
Azioni
I progetti CRAFT possono riguardare tutte le priorità
tematiche a condizione che rientrino negli obiettivi
generali di almeno uno dei programmi tematici del V
programma quadro (1998-2002):
•
I 15 Stati membri dell'UE
Paesi terzi
Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche
•
Società dell'informazione di facile uso;
•
Crescita sostenibile e competitiva;
•
Energia, ambiente e sviluppo sostenibile
Modalità di
Un progetto CRAFT deve comprendere almeno tre PMI
partecipazione che rispondano ai criteri di ammissibilità, che siano
indipendenti le une dalle altre e provenienti da almeno
due Stati membri diversi (o uno Stato membro ed un
Paese associato).
Gli esecutori di RST sono organizzazioni che devono
disporre di mezzi adeguati per svolgere i lavori di
ricerca per conto delle PMI proponenti. Gli esecutori di
RST possono essere università, organismi di ricerca,
imprese industriali, ecc. Devono avere la loro sede in
uno Stato membro o in uno Stato associato e non
devono essere affiliati a nessuno dei partecipanti.
L'attività degli esecutori di RST deve corrispondere ad
almeno il 40% dei costi totali del progetto; il loro lavoro
è rimborsato al 100%.
La proprietà intellettuale dei risultati della ricerca sarà
esclusivamente delle PMI partecipanti
L'invito a presentare proposte per partecipare a CRAFT
è aperto in permanenza e la valutazione delle proposte
avviene ad intervalli regolari.
Finanziamenti I costi totali ammissibili previsti dal progetto variano
175
da 0,3 a 2 milioni di Euro.
Il contributo CE può coprire fino al 50% dei costi totali
ammissibili effettivi del progetto (a esclusione degli
eventuali costi relativi a PMI proponenti di Paesi nonUE e non associati).
DG Ricerca
Contatti
Rue de la Loi 200 B-1049 Bruxelles
Christophe Lefniak
TEL. 00 32 2 295 52 90
FAX.00 32 2 299 46 35
E-mail: [email protected]
Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e
Tecnologica
P.za Kennedy, 20 I-00144 ROMA
Dott.ssa Margherita Sabbadini
Sito web:
www.cordis.lu/sme
MARCO POLO
Programma
MARCO POLO. Intende stabilire un piano strategico
per promuovere le alternative al trasporto su strada
nel corso dei prossimi anni.
Settore
Cooperazione/Trasporti
Riferimento
giuridico
COM(2002)54, del 04/02/2002
Durata
2003-2007
Beneficiari
Piccole e medie imprese che operano nel settore dei
trasporti
Aree
ammissibili
•
•
I 15 Stati membri dell'UE
Paesi Terzi
176
Obiettivi
Obiettivo del programma Marco Polo è quello di
dirottare tutta la prevista crescita del trasporto merci
internazionale su strada verso la ferrovia, il trasporto
marittimo a corto raggio e le vie navigabili interne.
Intende stabilire un piano strategico per promuovere le
alternative al trasporto su strada nel corso dei
prossimi anni.. Ha quindi anche il compito di indicare
quale tipo di aiuto può essere considerato utile nel
"comune interesse", nel rispetto delle regole sugli aiuti
di Stato stabilite dal trattato CE
Azioni
Il programma Marco Polo prevede tre tipi di interventi
di sostegno:
•
Aiuti per la fase di avviamento di azioni volte a
dirottare il traffico merci dalla strada ad altri modi
("azioni di trasferimento fra modi");
Il programma Marco Polo continuerà a fornire aiuti
alla fase di avviamento per i servizi di trasporto che
permettono di trasferire merci dalla strada ad altri
modi, nel rispetto delle condizioni indicate nello
strumento. L'assistenza finanziaria alle azioni di
trasferimento fra modi prende la forma di "premio
di riduzione dei costi
esterni". L'assistenza finanziaria è quindi calcolata
in base ai benefici prodotti dall'azione in termini di
ambiente, congestione, ecc.
•
Azioni catalizzatrici nel mercato dei servizi logistici
per il trasporto merci;
Il programma Marco Polo intende così sostenere
azioni di mercato che fungano da catalizzatrici del
cambiamento strutturale. Il sostegno offerto sarà
naturalmente di natura finanziaria e tale da
incentivare gli imprenditori privati ad assumersi i
necessari rischi. Le azioni catalizzatrici sono
destinate a sostenere e a realizzare le politiche
prioritarie del settore dei trasporti, in particolare
quelle contenute nel Libro bianco della
Commissione "La politica europea dei trasporti fino
al 2010: il momento delle scelte". Esse devono di
norma riguardare le reti di trasporto transeuropee o
i corridoi paneuropei.
•
Azioni comuni di apprendimento nel mercato dei
servizi logistici per il trasporto merci.
Obiettivo delle previste "azioni comuni
d'apprendimento" è quello di raggiungere nel settore
dei trasporti il livello di cooperazione necessario per
177
ottimizzare metodi e procedure di lavoro, al fine di
migliorare le prestazioni ambientali del settore
stesso. La Commissione intende promuovere le
azioni comuni di apprendimento soprattutto nei
campi indicati di seguito:
♦ Miglioramento delle procedure e dei metodi utilizzati
nei porti marittimi ed interni, al fine di meglio
integrare i trasporti marittimi a corto raggio e lungo
le vie navigabili interne nella catena dei trasporti;
♦ Sviluppo di modelli di cooperazione fra ferrovia e vie
navigabili interne, intesi a sfruttare i vantaggi
competitivi dei due modi;
♦ Nuovi modelli di cooperazione e di gestione delle
capacità nel trasporto ferroviario;
♦ In cooperazione con gli utilizzatori dei servizi di
trasporto, adattamento di procedure e metodi
impiegati da ferrovie, trasporti marittimi a corto
raggio e vie navigabili interne alle attuali esigenze
logistiche;
♦ Miglioramento dei sistemi di tariffazione, delle
procedure e dei metodi applicati nei terminali alle
operazioni precedenti e successive al trasporto vero
e proprio;
♦ Costituzione di centri di formazione europei per il
personale di ferrovie e vie navigabili interne, per
spedizionieri, macchinisti e capitani che operano
sulle vie navigabili interne;
♦ Azioni volte ad accrescere la domanda complessiva
di servizi di trasporto non su strada;
♦ Azioni volte migliorare le conoscenze degli speditori
in materia di trasporti merci intermodali.
Finanziamenti Lo stanziamento totale è di 115 MEURO
Contatti
Sito web:
www.europa.eu.int/comm/transport/themes/land/en
glish/lt_28_en.html#polo
178
BC - NET
Programma
BC-NET. (Business Cooperation Network), rete di
consulenti di azienda e di intermediari, che aiuta le PMI
nella ricerca di partner a livello regionale, nazionale,
comunitario ed internazionale.
Settore
Cooperazione.
Durata
1998 - in corso
Beneficiari
Aree
ammissibili
•
•
•
•
•
Obiettivi
Azioni
•
Persone fisiche o giuridiche, privati o pubblici
specializzati nella cooperazione imprenditoriale
(p.es. Società di consulenza, Camere di Commercio,
Organizzazioni professionali, Studi legali, ecc.)
•
Piccole e medie imprese di un Paese membro della
Rete. Queste non hanno accesso diretto al BC-NET,
ma devono necessariamente servirsi di un
consulente o di un intermediario appartenente alla
Rete, il quale provvederà a introdurre nel sistema le
proposte avanzate dalle imprese
Stati membri dell’Unione Europea.
Islanda, Norvegia, Svizzera
Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia,
Ungheria, Polonia
Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Malta, Marocco,
Tunisia, Turchia
Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù,
Uruguay, Filippine, Corea.
Creazione di una rete di consulenti ed intermediari che
favoriscano la cooperazione tra PMI.
La rete permette di identificare in modo rapido i potenziali
partner in risposta ad una specifica proposta di
cooperazione che può riguardare tutti i settori di attività e
tutti i tipi di cooperazione (finanziaria, commerciale,
industriale e tecnologica).
179
Le attività si articolano in:
•
•
•
•
Analisi dei bisogni dell'impresa con l'obiettivo di
individuare il tipo di partnership ricercata;
Ricerca di un partner potenziale attraverso il network e
altri strumenti a disposizione;
Assistenza
e
consulenza
(tecnica,
legale,
amministrativa, linguistica);
A seconda delle esigenze, i Consulenti appartenenti al
network possono collaborare tra loro al fine di fornire il
migliore servizio all'impresa.
Modalità di
I consiglieri BC - NET firmano con la Commissione
partecipazione europea una convenzione rinnovabile annualmente, che
definisce l'ambito della loro missione, impegnandosi a
rispettare un codice di deontologia professionale che fissa
i principi da osservare in occasione del trattamento di una
opportunità di cooperazione.
Il sistema BC - NET offre alle imprese proposte di
cooperazione mirate in funzione dei settori di attività e di
servizi, del tipo di cooperazione ricercata e dell'ubicazione
geografica. Quando l'azienda, alla ricerca di un partner,
contatta un consigliere BC –NET quest'ultimo elabora una
diagnosi dei punti forti e deboli dell'azienda in funzione
degli obiettivi di cooperazione e redige un profilo di
cooperazione. Il sistema informatico della rete permette ai
consiglieri BC -NET di effettuare una ricerca in modo da
individuare il partner più adeguato fra le numerose
proposte di cooperazione. I consiglieri BC – NET sono
inoltre in grado di fornire un ventaglio di servizi allo scopo
di assistere le aziende durante i contatti con i potenziali
partners e nella preparazione dell'accordo di
cooperazione.
Le caratteristiche che garantiscono l'efficienza di BC-NET
quale strumento di dialogo ed internazionalizzazione
sono:
•
•
•
•
•
Contatti
Consulenza
Confidenzialità
Supporto informatico diffusione della rete
Rapidità di ricerca e reazione servizio di qualità
Semplicità di consultazione e ricerca dei partner
copertura geografica
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/networks/bcnet180
bre/bcnet-bre.
181
PROGRAMMI PER SINGOLI PAESI
182
EXPROM GIAPPONE
Programma
EXPROM GIAPPONE. Stimolare le esportazioni
europee verso il Giappone.
Settore
Cooperazione
Durata
1994-in corso
Beneficiari
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Aree
ammissibili
•
•
Stati membri dell’UE
Giappone
Obiettivi
Il programma si propone di stimolare le esportazioni
europee
destinate
al
Giappone
attraverso
l’organizzazione di incontri, seminari, fiere e visite
tematiche e settoriali.
Azioni
Sono previste le seguenti azioni:
• Concessione di sostegni finanziari e facilitazioni
logistiche per attività promozionali
• Realizzazione di una campagna triennale
(Gateway to Japan) per la promozione
dell’esportazione
in
settori
specifici
(elettrodomestici, macchine utensili, attrezzature
mediche, motori marini, trattamento dei rifiuti,
macchinari per l’imballaggio, etc.)
• Realizzazione di ETP-programma di formazione
professionale in Giappone
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
183
Finanziamenti Il budget complessivo è di 13 MEURO.
La misura dei contributi alle singole azioni è definita
caso per caso, in funzione dell’interesse del progetto.
Contatti
Commissione Europea DG I/F/1
M. Joseph Murran
Rue Belliard 28 B-1040 Bruxelles
TEL. +32 2 295 83 38
FAX. +32 2 295 66 53
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/europeaid/projects/asiainvest/html2002/main.htm
TABD USA
TABD USA. Uno dei principali elementi per la
Programma
soppressione delle barriere commerciali nel mercato
transatlantico
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Articolo 133 (113) CE.
Durata
1995- in corso
Beneficiari
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Aree
ammissibili
•
•
I 15 Stati membri dell’UE
USA
Obiettivi
Il mantenimento della libertà degli scambi di merci che
consenta la salvaguardia dei legittimi interessi
dell'Unione europea resta uno dei principali obiettivi
delle importanti relazioni commerciali tra l'Unione e gli
184
USA. Gli USA e l'Unione svolgono un ruolo importante
all'interno di organismi internazionali quali l'OMC. Gli
sforzi tesi a realizzare un coordinamento economico e
politico più stretto degli obiettivi comuni sono stati
evidenziati nel contesto di vertici economici mondiali e
hanno anche prodotto risultati tangibili nei programmi
di aiuto ai paesi dell'Europa orientale istituiti dai paesi
dell'OCSE e coordinati dalla Commissione europea.
L'accordo quadro con il Canada mira a instaurare
rapporti diretti tra le due parti nonché a consolidare e
a diversificare il più possibile la cooperazione
economica e commerciale
Azioni
Il TABD intende:
•
Fornire agli industriali dell’UE e degli USA una
piattaforma per formulare raccomandazioni
politiche sulle future relazioni tra UE e USA
•
Permettere la discussione di problemi che sono di
vitale importanza nello sviluppo del commercio
transatlantico
•
Contribuisce alla sigla di importanti intese relative
all’armonizzazione tecnica dei prodotti nel settore
automobilistico, dei prodotti e dei servizi sanitari,
delle apparecchiature per le telecomunicazioni,
sulla sicurezza delle apparecchiature elettriche
Elabora una relazione per ciascun vertice UE-USA
trasmettendone le raccomandazioni ai leader dello
stesso
Contatti
Commissione Europea DG III/A/1
Carsten Schitek
TEL: +32 2 296 92 71
E-mail: [email protected]
185
ECTI CANADA
ECTI CANADA. Mira a rafforzare le relazioni
Programma
bilaterali e a facilitare la soluzione di problemi in
nuove aree di potenziali frizioni commerciali quali i cibi
transgenici.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
•
Vertice UE-Canada del dicembre 1999
•
Articoli 133 (113) e 308 (235) CE, 6 e 8 CECA e 101
EURATOM.
Durata
1998- in corso
Beneficiari
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Aree
ammissibili
•
•
I 15 Stati membri dell’UE
Canada
Obiettivi
Il mantenimento della libertà degli scambi di merci che
consenta la salvaguardia dei legittimi interessi
dell'Unione europea resta uno dei principali obiettivi
delle importanti relazioni commerciali tra l'Unione e il
Canada. Il Canada e l'Unione svolgono un ruolo
importante all'interno di organismi internazionali quali
l'OMC. Gli sforzi tesi a realizzare un coordinamento
economico e politico più stretto degli obiettivi comuni
sono stati evidenziati nel contesto di vertici economici
mondiali e hanno anche prodotto risultati tangibili nei
programmi di aiuto ai paesi dell'Europa orientale
istituiti dai paesi dell'OCSE e coordinati dalla
Commissione europea. L'accordo quadro con il Canada
mira a instaurare rapporti diretti tra le due parti
nonché a consolidare e a diversificare il più possibile la
186
cooperazione economica e commerciale
Azioni
Contatti
Le
•
•
•
•
azioni previste sostengono:
Cooperazione economica e culturale
Autorizzazioni governative
Diritti di proprietà individuale
Contatti finanziari
European Union
Delegation of the European Commission in Canada
45 O'Connor Street, Suite 1900
Ottawa, Ontario, Canada K1P 1A4
TEL. 613-238-6464
FAX. 613-238-1649
ETP SUD-COREA
Programma
ETP COREA. Rafforzare i legami tra le industrie
dell’UE e quelle della Corea del Sud
Settore
Cooperazione
Durata
2003
Ogni programma dura 9 mesi
Beneficiari
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Aree
ammissibili
Obiettivi
•
•
I 15 Stati membri dell’UE
Giappone
Il programma si propone di favorire la formazione
manageriale di imprese dell’UE che operano sul
mercato coreano, consentendo ai partecipanti di
familiarizzare con la complessa natura del mondo
aziendale dei due paesi tramite corsi linguistici,
187
seminari economici e stage in azienda
Azioni
Il programma prevede la realizzazione di seminari sulla
realtà della Corea del Sud, in lingua coreana, ed in
particolare sui seguenti temi:
•
Economia
•
Politica economica, sociale e culturale
•
Strategie di sviluppo
•
Sistema finanziario e fiscale
•
Organizzazione politica
•
Organizzazione industriale e relazioni interne ed
esterne
•
Cultura economica
Sono previste visite ed incontri con i rappresentanti
delle imprese e degli enti economici sud-coreani, e
soggiorni presso famiglie del luogo
Contatti
Sito web: www.etp.org
ETP GIAPPONE
Programma
ETP GIAPPONE. Programma per lo sviluppo di
conoscenze operative sul mercato giapponese, attraverso
l’apprendimento della lingua.
Settore
Cooperazione
Durata
1979-in corso
Beneficiari
Piccole e Medie Imprese
Aree
ammissibili
•
•
Obiettivi
Il programma mira a:
Stati membri dell’Unione europea
Giappone
188
•
•
•
Azioni
Sviluppare conoscenze operative sul mercato
giapponese
Promuovere le esportazioni europee in Giappone
Incoraggiare gli investimenti sul mercato giapponese
Il Programma concede finanziamenti per cicli di studio
della durata di 12 mesi finalizzati all’apprendimento
della lingua giapponese e “stage” di sei mesi all’interno
di aziende locali.
ETP è un programma annuale che si sviluppa da maggio
a novembre dell’anno successivo.
Modalità di
E’ aperto a società con comprovati interessi in Giappone
partecipazione e collegate al candidato sponsorizzato mediante un
rapporto di lavoro.
La partecipazione è supportata dalle aziende europee
aderenti all’iniziativa.
I giovani partecipanti devono essere in possesso di un
diploma universitario, avere un’esperienza professionale
di almeno due anni ed un’età compresa tra i 25 e i 35
anni.
Finanziamenti La Commissione Europea finanzia la maggior parte dei
costi
per
il
primo
partecipante
dell’impresa
sponsorizzatrice ed il 50% per il secondo partecipante.
Per i partecipanti successivi, l’impresa si assume
interamente il costo del programma.
Contatti
Eurochambres
Mrs Marie-Elisabeth Rusling
Rue Archimède, 5 –1000 Bruxelles
TEL. +32 2 282 0850
FAX. +32 2 280 0191
E-mail: [email protected]
Mondimpresa Scpa
Mr. Armando Tarullo
V.le Pasteur 10 -00144 Roma
TEL. +39 06 54 954 309
FAX. +39 06 54 954 319
E-mail: [email protected]
Sito web: www.etp.org
189
GATEWAY TO JAPAN
Programma
GATEWAY TO JAPAN. Programma di promozione
delle esportazioni delle imprese europee verso il
Giappone.
Settore
Cooperazione
Durata
2000-2003
Beneficiari
Piccole e Medie Imprese dell’UE
Aree
ammissibili
•
Obiettivi
Il programma si propone di promuovere una serie di
iniziative dirette a fornire aiuto alle PMI europee per la
loro penetrazione ed il potenziamento della loro
presenza nel mercato giapponese.
Gli obiettivi che il programma persegue sono i
seguenti:
• Ridurre il deficit commerciale nei confronti del
Giappone finalizzando le esportazioni
• Ridurre le tariffe doganali
• Favorire l’applicazione delle regole della concorrenza
nel mercato giapponese
• Contribuire alla creazione di un ambiente più
favorevole per il commercio straniero
• Incoraggiare le imprese europee nei confronti dei
loro concorrenti giapponesi così da mantenere il
loro livello di competitività sul mercato mondiale.
Azioni
Azioni previste:
• Partecipazione delle imprese a fiere settoriali e
missioni commerciali
• Studi di mercato ed attività di informazione sulle
opportunità del mercato giapponese attraverso la
realizzazione in Italia di workshop settoriali
• L’ETP, un programma di iniziative volto alla
formazione di un management con una conoscenza
base del mercato giapponese.
• Contribuire alla creazione di un ambiente più
Stati membri dell’UE
190
favorevole per il commercio straniero
Modalità di
E’ previsto che le imprese partecipino a due missioni e
partecipazione due fiere in ciascun settore merceologico.
I settori interessati sono i seguenti:
• Attrezzature medicali
• Tecnologie dell’informazione
• Tecnologie ambientali
• Macchinari e materiali per l’edilizia
• Attrezzature nautiche
• Tempo libero ed attività ricreative
• Alimentari
• Bevande
• Macchinari per imballaggio
Finanziamenti Il budget comunitario è di 12 MEURO.
E’ prevista la copertura dei costi relativi a ricerche di
mercato settoriali e materiale di marketing (opuscoli,
videocassette promozionali, biglietti da visita in
giapponese).
Sono previsti anche i seguenti rimborsi:
• 1200 MEURO per il viaggio
• Contributo del 75% per spese di marketing nel caso
di una missione
Rimborso del 75% per il primo stand e del 50% per il
secondo nel caso di una fiera. L’utilizzo dello stand
comune europeo è gratuito.
Contatti
Mondimpresa Scpa
V.le Pasteur,10 -00144 Roma
TEL. 06 54 95 43 15
FAX. 06 54 95 43 19
191
PROGRAMMI PER IL MERCATO INTERNO
192
PAESI UNIONE EUROPEA: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito,
Portogallo, Spagna, Svezia.
JEV
Programma
JEV. ( Joint European Venture). Programma per la
costituzione di consorzi, partnership o joint venture
nei settori dell’industria, servizi, commercio e
artigianato tra imprese appartenenti all’UE.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Decisione della Commissione del 5/11/97, recante
approvazione di un meccanismo di sostegno alla
costituzione di imprese comuni transnazionali per le
PMI nella CE In Gazzetta Ufficiale delle Comunità
Europee L 310 del 13/11/97, pag.28.
Durata
1998-in corso
Beneficiari
Piccole e Medie Imprese
Aree
ammissibili
•
•
Obiettivi
Il programma si propone di: fornire sostegno alla
costituzione di imprese comuni transnazionali
all’interno della Comunità.
Azioni
L’impegno comunitario mira a coprire parte delle spese
connesse alla costituzione di joint venture
Stati membri dell’UE
Islanda, Liechtenstein, Norvegia
Ad ogni progetto devono partecipare almeno due PMI di
Modalità di
partecipazione due diversi Stati.
Ogni partner non può detenere oltre il 75% del capitale
della joint venture.
Le PMI devono presentare la domanda di contributo a
193
uno degli intermediari finanziari della rete JEV.
L’intermediario valuta il fascicolo e in caso di parere
positivo lo trasmette alla Commissione, la quale
verifica l’ammissibilità dei fascicoli sotto il profilo degli
obiettivi dell’iniziativa e delle ripercussioni
sull’occupazione.
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget totale è di 85 MEURO (indicativamente).
Contributi a fondo perduto.
Importo del finanziamento e copertura: al massimo
100.000 EURO per progetto, così ripartiti:
Al massimo 50.000 Euro, e fino al 50% delle spese
ammissibili, erogati in due fasi:
• Massimo 25.000 Euro, dopo l’approvazione della
richiesta da parte della Commissione.
• Massimo 25.000 Euro dopo la presentazione di
tutta la documentazione giustificativa delle spese
(per l’ideazione e costruzione dell’iniziativa, ossia
relative a studi di mercato, preparazione della forma
giuridica e del piano strategico e di una relazione
particolareggiata di valutazione finale per poter
stimare la fattibilità del progetto.
La
successiva
complementare
erogazione
del
contributo, massimo 50.000 Euro avviene dopo l’avvio
dell’attività e la realizzazione dell’investimento e può
coprire non oltre il 10% dello stesso.
Il contributo comunitario è versato alle PMI tramite
l’intermediario finanziario.
Contatti
DG Imprese Unità B/3 – Accesso ai finanziamenti
Rudy Aernoudt B-1049 Bruxelles
Rue de la Loi, 200
Fax. +32 2 295 21 54
JEV Information Unit
Rue Jean Monnet, 6 L-2180 Lussemburgo
FAX. +32 35 2 46 70 97
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/a
194
ides/forms/entr10_it.htm
SPORTELLO MET/ETF START UP
Programma
SPORTELLO MET/ ETF START UP. Tale
strumento sostiene la creazione ed il finanziamento
delle PMI nelle fasi iniziali.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
•
Decisione del Consiglio del 19 maggio 1998 recante
misure di assistenza finanziaria a favore di piccole e
medie imprese innovatrici e creatrici di posti di
lavoro - Iniziativa a favore della crescita e
dell'occupazione (G.U. n. L 155/43 del 29.5.1998)
•
Decisione del Consiglio 2000/819/CE (GU L333,
29.12.2000, p.84) relativa ad un programma
pluriennale a favore dell'impresa e
dell'imprenditorialità, in particolare per le piccole e
medie imprese (PMI) (2001-2005)
•
Iniziativa Crescita e occupazione: 1998-2000
•
Programma pluriennale a favore dell'impresa e
dell'imprenditorialità: 2001-2005
•
Piccole e Medie Imprese dell’UE
•
Fondi in capitale a rischio nell'UE (decisione del
Consiglio 98/347/CE e decisione del Consiglio
2000/819/CE) e in altri paesi che soddisfano le
condizioni per la partecipazione.
•
Incubatori nell'UE e in altri paesi che soddisfano le
condizioni per la partecipazione (decisione del
Consiglio 2000/819/CE).
Durata
Beneficiari
Aree
ammissibili
Stati membri dell’UE
Obiettivi
Il programma si propone di offrire assistenza alle PMI
con potenziale di crescita in fase di avviamento e
investire in fondi specializzati che a loro volta
forniscono capitale di rischio alle PMI.
195
Azioni
.
Lo sportello è gestito dal Fondo europeo per gli
investimenti (FEI) su base fiduciaria. Il FEI è
responsabile della selezione, della creazione e della
gestione degli investimenti in fondi in capitale a
rischio.
Lo Sportello MET:
•
Assume partecipazioni in fondi di avviamento, fondi
di dimensioni limitate, fondi attivi in ambito
regionale o imperniati su settori o tecnologie
specifici e fondi che finanziano lo sfruttamento dei
risultati delle attività di ricerca e di sviluppo, i quali
procureranno a loro volta capitale di rischio alle
PMI
•
Sostiene la creazione e lo sviluppo di incubatori di
imprese, considerati alla stregua di fondi di capitale
di rischio.
I fondi in capitale a rischio devono soddisfare i criteri
Modalità di
partecipazione specificati nelle ETF Start-up guidelines, che sono
disponibili sul sito Internet del FEI :
http://www.eif.org/publications/documents/etf_guide
lines.pdf
Le PMI devono prendere contatto direttamente con i
fondi in capitale a rischio partecipanti al programma.
Finanziamenti Cofinanziamento comunitario, di norma, fino al 25%
dei fondi reperiti dal fondo in capitale a rischio o
dall'incubatore in questione.
In particolare:
Contatti
•
168 milioni per l'iniziativa Crescita e occupazione
•
91,5 milioni (cifra indicativa) per il programma
pluriennale a favore dell'impresa e
dell'imprenditoralità (2001-2005)
Siti web:
http://www.eif.org/
Avviso di attivazione dello sportello MET per
l'avviamento e del meccanismo di garanzia per le PMI
nonché di avvio dell'azione "Capitale d'avviamento"
nell'ambito del programma pluriennale a favore
196
dell'impresa e dell'imprenditorialità, in particolare per
le piccole e medie imprese (PMI) (2001-2005):
http://www.eif.org/publications/pub_07.htm
ETF Start-up guidelines :
http://www.eif.org/publications/documents/etf_guide
lines.pdf
Punti di contatto comunitari
Direzione generale Affari economici e finanziari
Per la Commissione Europea:
Dietmar Maass
Direzione generale Affari economici e finanziari
Operazioni finanziarie, gestione dei programmi e
collegamento con il gruppo BEI
Edificio Wagner, Kirchberg
L-2920 Luxembourg
Fax: 00352 4301 36609
E-mail: [email protected]
Per il FEI:
Fondo europeo per gli investimenti
Avenue J.F. Kennedy 43
L-2968 Luxembourg
Fax: 00352 426688300
e-mail: [email protected]
Fonti d'informazione e punti di contatto a livello
nazionale Un elenco dei fondi in capitale a rischio che
partecipano al programma è disponibile sul sito
Internet del Fondo europeo per gli investimenti :
http://www.eif.org/vca/ec_resources/startup/list.htm
197
EUROTECH CAPITAL
Programma
EUROTECH CAPITAL. Azione comunitaria per il
Settore
Cooperazione
Durata
Beneficiari
finanziamento dei progetti transnazionali ad alta
tecnologia
•
Iniziativa Crescita e occupazione: 1998-2000
•
Programma pluriennale a favore dell'impresa e
dell'imprenditorialità: 2001-2005
•
Piccole e Medie Imprese dell’UE
•
Fondi in capitale a rischio nell'UE (decisione del
Consiglio 98/347/CE e decisione del Consiglio
2000/819/CE) e in altri paesi che soddisfano le
condizioni per la partecipazione.
•
Incubatori nell'UE e in altri paesi che soddisfano le
condizioni per la partecipazione (decisione del
Consiglio 2000/819/CE).
Aree
ammissibili
Stati membri dell’UE
Obiettivi
Incoraggiare il finanziamento, tramite capitali privati,
di progetti transnazionali ad alta tecnologia, facilitando
l'attuazione di nuove iniziative transnazionali da parte
delle piccole e medie imprese
Azioni
La Commissione europea rilascia il marchio "Eurotech
Capital" a taluni enti finanziari (società o persone
giuridiche, o reti potenziali e informali di persone
giuridiche) che hanno come obiettivo l'acquisizione di
partecipazioni temporanee in società non quotate in
borsa e impegnate nello sviluppo di progetti
transnazionali ad alta tecnologia. Il concetto di
progetto transnazionale ad alta tecnologia è flessibile.
Esso comprende sia i progetti che rientrano nei
programmi comunitari di ricerca e sviluppo, che quelli
che pur non rientrando nei programmi comunitari,
sono finanziati nel quadro di un programma di ricerca
europea ad alta tecnologia. Gli enti finanziari devono
impegnarsi ad investire la parte riservata entro un
termine di tre anni a decorrere dall'assegnazione del
marchio Eurotech Capital e sono liberi di scegliere le
imprese su cui indirizzare gli investimenti. Gli enti
198
finanziari investono, tramite l'acquisizione di azioni
nelle piccole e medie imprese che cercano un
finanziamento. L'obiettivo degli investitori è di far
crescere le piccole e medie imprese per
successivamente vendere le azioni, ottenendo una
plusvalenza. Gli enti finanziari forniscono anche
consulenza specialistica in merito a pianificazioni
finanziarie, strategie commerciali, analisi di mercato,
ecc. Gli enti finanziari che desiderano ottenere il
marchio Eurotech Capital devono inviare la propria
richiesta alla Direzione generale Affari economici e
finanziari della Commissione europea, la quale dopo
aver ricevuto la proposta, contatta l'ente finanziario al
fine di ottenere tutte le informazioni necessarie. Per
accedere al finanziamento le piccole e medie imprese
devono contattare gli enti finanziari.
Modalità di
L'ente finanziario deve rispondere ai seguenti requisiti:
partecipazione avere la sede sociale all'interno dell'Unione europea;
essere disponibile ad un investimento di almeno 50
MEURO; destinare almeno il 20% di tale investimento
a progetti transnazionali riguardanti lo sviluppo di
nuove tecnologie.
Le imprese partecipate devono:
•
Essere impegnate nello sviluppo di un progetto
transnazionale ad alta tecnologia;
•
Avere la sede sociale e i principali campi di attività
situati sul territorio comunitario.
Finanziamenti Il contributo finanziario dell'Unione europea ammonta
ad 1/25 dei fondi riservati dall'ente finanziario al
finanziamento di un progetto transnazionale in nuove
tecnologie. Tale contributo non può essere superiore a
1 MEURO. Al termine di un periodo di massimo 10
anni il contributo comunitario sarà rimborsato, tranne
nel caso in cui il valore finale della parte riservata al
progetto in nuove tecnologie sia inferiore al valore dei
fondi inizialmente investiti nel progetto transnazionale
ad alta tecnologia.
Contatti
Commissione europea
Direzione generale Affari economici e finanziari
Fos-Fiancial engineering
Giorgio Chiarion Casoni
Batiment Wagner
L- 2920 Lussemburgo
Rue Alcide de Gasperiù
199
fax (00.35.2) 430.13.64.39
E-mail: [email protected]
Eurosud Capital
53, Cours Pierre Puget
F - 13006 Marsiglia
tel. (00.33) 491.59.89.45
fax (00.33) 491.59.89.41
E-mail: [email protected]
Presidente : Jean-Michel Scaramangsa
Direttore: Gérard Bodinier
Analista: Sandrine Genty
Società finanziaria di partecipazione (Sofipa)
Roma 00198 v.Paisiello, 39
Michele Mogavero, Catherine Lewis
tel. 06.855.03.00 fax 85.30.25.59
Sito web:
http://europa.eu.int/italia/program/imprese/eurotec
h.htm
IBEX
Programma
IBEX. Saloni internazionali della committenza
Settore
Cooperazione
Durata
•
Annuale
Beneficiari
•
Piccole e Medie Imprese dell’UE
•
Grandi imprese in cerca di committenti.
Aree
ammissibili
Stati membri dell’UE
Obiettivi
Con i Saloni internazionali della committenza: ci si
propone di facilitare a grandi imprese la ricerca di
nuovi partner tra le piccole e medie imprese offrendo a
queste ultime delle opportunità di contatti diretti con
grandi imprese, con un evidente risparmio sulle spese
di viaggio, di pubblicità e di commercializzazione
Azioni
Sostegno all'organizzazione di saloni della committenza
per un particolare settore strategico o per una
categoria precisa di imprese. Per esempio, un salone
200
Ibex può riguardare un settore strategico come
l'industria automobilistica, l'industria agroalimentare o
rivolgersi esclusivamente a piccole e medie imprese
dell'alta tecnologia o dell'artigianato, ecc. Nell'ambito di
un salone Ibex sono organizzati incontri su
prenotazione tra grandi imprese e PMI, su scala
internazionale, in funzione di bisogni precisi (e spesso
riservati), espressi dalle grandi imprese e delle capacità
specifiche delle PMI di potervi rispondere.
Modalità di
L'organizzatore deve presentare alla Commissione una
partecipazione domanda di sostegno comprendente un calendario
dettagliato delle varie fasi organizzative, i costi previsti
nonché informazioni dettagliate circa i partner e il loro
ruolo all'interno del progetto. La richiesta di sostegno
per l'organizzazione di un salone Ibex può essere
presentata alla Commissione in qualunque momento,
preferibilmente un anno prima della realizzazione della
manifestazione .
Finanziamenti Il sostegno finanziario comunitario dipende dalla zona
in cui è organizzata la manifestazione.
Le aree beneficiarie dei fondi strutturali (Obiettivi 1e 2)
beneficiano infatti dei fondi disponibili per l'iniziativa
PMI. In questo caso il sostegno finanziario della
Commissione (Direzione generale per la Politica
regionale) può arrivare al 50% dei costi complessivi
delle regioni Obiettivo 1 e del 30% nelle zone Obiettivo
2, con un massimale di 750.000 euro. Nelle zone non
beneficiarie dei fondi strutturali, il sostegno finanziario
comunitario (Direzione generale per le Imprese) può
arrivare al 25% del costo totale, con un massimale di
100.000 euro.
Contatti
Commissione europea
Direzione generale per le Imprese
B - 1049 Bruxelles
Rue de la Loi, 200
Segretariato Ibex
FAX (00.32.2) 295.17.40
Siti web:
http://www.fita.it/finanziamenti/scheda13html/ibex.
htm
201
V PROGRAMMA QUADRO
Programma
V PROGRAMMA QUADRO. Programma promozione,
innovazione e partecipazione delle PMI ai programmi
comunitari
Settore
Cooperazione
Durata
1998 - 2002
Beneficiari
•
•
•
•
Imprese
Centri di ricerca
Università
Enti locali
Aree
ammissibili
•
•
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Stati SEE
Stati PECO
Malta, Turchia, Israele e Svizzera (Paesi associati al
programma: godono di fondi comunitari)
Altri Stati possono partecipare ai progetti di ricerca
ma senza usufruire di finanziamento comunitario
•
Obiettivi
Il programma mira a favorire la ricerca e lo sviluppo
tecnologico
Azioni
Sono previste le seguenti azioni:
• Attuazione di programmi di ricerca, sviluppo
tecnologico e dimostrazione sui seguenti temi:
♦ Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche
(LIFE)
♦ Società dell’informazione di facile uso (IST)
♦ Crescita concorrenziale e sostenibile (Growth)
♦ Energia, Ambiente e sviluppo sostenibile
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
202
Finanziamenti Il finanziamento previsto per l’Azione comunitaria
“Promozione, innovazione e partecipazione delle PMI ai
programmi comunitari” ammonta ad un totale di 475
MEURO
Contatti
Sito web: www.cordis.lu/fifth/home.html
VI PROGRAMMA QUADRO
Programma
VI PROGRAMMA QUADRO - Programma che mira
a creare uno “Spazio europeo per la ricerca” (SER). Il
SER rappresenta una visione per il futuro della ricerca
in Europa, un mercato interno della scienza e della
tecnologia che incentiva l’eccellenza scientifica, la
competitività e l’innovazione attraverso la promozione
di una cooperazione ed un coordinamento migliori tra
gli operatori interessati a tutti i livelli.
Settore
Ricerca e Sviluppo Tecnologico
Durata
2002 - 2006
Beneficiari
Qualsiasi persona fisica o giuridica conformemente
alla
legislazione
nazionale,
internazionale
o
comunitaria può chiedere e ottenere un sostegno,
concretamente:
•
•
•
•
Aree
ammissibili
Obiettivi
Le università
Gli istituti di ricerca
Le PMI e le grandi imprese
Gli utilizzatori potenziali delle tecnologie e delle
applicazioni tecnologiche
•
•
•
•
Stati membri dell’Unione europea
Stati SEE
Stati PECO
Malta, Turchia, Israele e Svizzera (Paesi associati al
programma: godono di fondi comunitari)
• Altri Stati possono partecipare ai progetti di ricerca
ma senza usufruire di finanziamento comunitario
Il VI PQ è stato definito in vista dei seguenti obiettivi:
203
•
•
•
•
•
Azioni
Concentrazione delle attività europee su un numero
ridotto di priorità, soprattutto nei settori in cui la
cooperazione a livello europeo apporta un valore
aggiunto
Integrazione graduale delle attività di tutti i
partecipanti che operano a livelli diversi
Promozione delle attività di ricerca destinate ad
avere un impatto “strutturante” duraturo
Sostegno delle attività atte a rafforzare la base
scientifica e tecnologica generale dell’Europa
Utilizzazione del potenziale scientifico dei paesi
candidati per preparare ed agevolare il loro accesso
all’Unione europea a beneficio dell’insieme della
scienza europea
In
•
•
•
particolare per le PMI:
Miglioramento delle loro basi tecnologiche
Sviluppo di nuovi partenariati transnazionali
Allargamento delle loro competenze/conoscenze
tecnologiche
Ciò permetterà alle PMI di:
• Internazionalizzarsi
• Modernizzare i loro sistemi di produzione ed i loro
prodotti
• Allargare le loro reti di fornitori di tecnologia
Modalità di
Per il VI PQ la Commissione ha pubblicato un “invito a
partecipazione manifestare interesse” al fine di ottenere dalla
comunità scientifica e industriale il maggior riscontro
possibile riguardo idee di ricerca innovative, in linea
con le priorità e i nuovi strumenti del VI PQ.
Secondo passo sono gli “inviti a presentare proposte”
che sono pubblicati nella GUCE e sulle apposite pagine
internet della Commissione.
Le équipe e i consorzi di ricerca che intendono
presentare una proposta in risposta ad un invito
avranno di norma almeno tre mesi per elaborare e
presentare la loro proposta.
Criteri per la concessione di stanziamenti del PQ:
• L’UE finanzia unicamente i progetti che coinvolgono
più partner di Paesi diversi
• Gli stanziamenti del PQ sono assegnati in base a
“inviti a presentare proposte” concorrenziali
pubblicati dalla Commissione a scadenze regolari
• I progetti potranno beneficiare dei finanziamenti UE
solo se il loro campo di applicazione e i loro obiettivi
204
•
•
rispecchiano le priorità stabilite negli “inviti a
presentare proposte”
La qualità e la pertinenza tecnologica dei progetti
per i quali è richiesto un finanziamento sono
valutate da esperti indipendenti; ogni proposta è
valutata in media da cinque esperti
I finanziamenti del PQ non costituiscono “sussidi”
destinati alle organizzazioni di ricerca o alle
imprese, e possono essere utilizzati solo per lavori o
attività di ricerca ben precisi
Finanziamenti Stanziamento totale 17500 MEURO di cui:
• 11285 MEURO per l’integrazione della ricerca
• 2605 MEURO per strutturare lo spazio europeo
della ricerca
• 320 MEURO per rafforzare le basi dello spazio
europeo della ricerca
• dei 11285 MEURO, 430 MEURO sono destinati alle
attività di ricerca multisettoriale che riguardano le
PMI
Contatti
Commissione Europea – DG Ricerca
1049, Bruxelles
Tel: (+ 32 2) 29 84 160
Fax: (+ 32 2) 29 57 110
E-mail: [email protected]
Sito web: www.cordis.lu
SME GUARANTEE FACILITY
Programma
SME GUARANTEE FACILITY. Programma volto ad
incoraggiare l’offerta di prestiti alle PMI tramite la
condivisione
dei
rischi
grazie
a
sistemi
di
controgaranzie e cogaranzie.
Settore
Cooperazione
Durata
1998-2005
Beneficiari
•
Piccole e medie imprese
205
Aree
ammissibili
•
Obiettivi
Favorire la concessione di finanziamenti alle PMI
incrementando la capacità dei sistemi di garanzia
degli Stati membri, nel settore pubblico e in quello
privato.
Azioni
Sono previste quattro azioni:
• Garanzie di prestito a favore di imprese con un
potenziale di crescita e fino a 100 dipendenti
• Garanzie di microcredito a sotegno di
microfinanziamenti a imprese con un massimo di
10 dipendenti
• Garanzie di partecipazione: controgaranzie e
cogaranzie di meccanismi di garanzia ammissibili a
copertura di investimenti di capitale in PMI con
meno di 250 dipendenti
• Garanzie TIC: copertura di portafogli di prestiti per
il finanziamento di apparecchiature TI, software e
formazione per promuovere l’uso di Internet e del
commercio elettronico. Sarà data la precedenza alle
piccole imprese con un massimo di 50 dipendenti
Stati membri dell’Unione europea
Modalità di
Le PMI interessate devono prendere contatto con una
partecipazione delle istituzioni finanziarie partecipanti al programma.
Lo stanziamento è destinato a coprire parte delle
Finanziamenti possibili perdite sulle garanzie fornite nell’ambito del
meccanismo.
Sono previsti 500 mila euro ad investimento.
Contatti
Commissione Europea – DG Affari Economici e
finanziari
Edificio Wagner, Kirchberg
L-2920 Lussemburgo
Irene Lynch-Clooney
Operazioni finanziarie, gestione dei programmi e
collegamento col gruppo BEI
Fax: (+ 35 2 4301 36609
E-mail: mailto:[email protected]
206
AZIONE DI CAPITALE DI AVVIAMENTO
Programma
AZIONE DI CAPITALE DI AVVIAMENTO. Programma
volto a stimolare la concessione di capitali di
avviamento.
Settore
Cooperazione
Durata
1988- in corso
•
Piccole e medie imprese
Aree
ammissibili
•
•
•
•
•
•
•
•
Germania
Belgio
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Paesi Bassi
Inghilterra
Obiettivi
Accrescere il numero di specialisti in possesso delle
competenze necessarie per valutare gli investimenti di
capitale di avviamento.
Beneficiari
Azioni
Offrire sovvenzioni per contribuire alla copertura dei
costi per l’assunzione e per la formazione.
Modalità di
L’idoneità è ristretta a qui fondi e a quegli incubatori
partecipazione d’impresa nei quali il Fondo Europeo per gli
Investimenti abbia già investito in passato
I 23 fondi previsti dal progetto pilota hanno raccolto
Finanziamenti finora 49,7 MEURO e ne hanno investiti 35
nell’avviamento di 207 imprese tuttora in attività, che
hanno direttamente creato 3000 posti di lavoro.
207
EURO INFO CENTRES
Programma
EURO INFO CENTRES. Rete specializzata per
informare, orientare ed assistere le PMI.
Settore
Cooperazione
Durata
1985-in corso
Beneficiari
Imprese, in particolare piccole e medie, che risiedono nel
territorio dell’Unione Europea
Aree
ammissibili
Gli Euro Info Centres sono presenti in ogni regione
dell’Unione Europea presso le principali organizzazioni
economiche esistenti.
Obiettivi
Gli Euro Info Centres informano, assistono e consigliano
le aziende su tutte le materie comunitarie e su quelle
che riguardano altri Paesi europei.
Azioni
Gli Euro Info Centres, che operano quotidianamente in
continuo collegamento, anche elettronico, tra di loro e
con la Commissione Europea, svolgono i seguenti
compiti:
•
•
•
•
•
Forniscono informazioni aggiornate, nel settore di
specifico interesse, sulla legislazione comunitaria o
sulle normative nazionali e le pratiche commerciali di
un altro Stato membro;
Garantiscono assistenza, orientamento e ricerca di
partner alle piccole e medie imprese interessate;
Offrono assistenza per reperire i mezzi necessari per
lo sviluppo delle imprese, sul territorio nazionale o
negli altri Paesi dell'Unione europea;
Favoriscono l'accesso ai programmi di ricerca e di
sviluppo tecnologico europei e la partecipazione ai
bandi di gara nel settore degli appalti pubblici;
Offrono servizi su misura per conoscere le nuove
legislazioni comunitarie in materia ambientale,
fiscale, sociale, ecc.
La Commissione ha affidato recentemente agli Euro Info
Centres il ruolo di primo contatto per le imprese in
materia di informazione comunitaria. Essi dovranno
ricevere la totalità delle richieste di informazione delle
PMI ed orientarle, ove necessario, verso i servizi
competenti.
208
Modalità di
A livello comunitario la Direzione generale per le Imprese
partecipazione della Commissione europea coordina e seleziona il flusso
di informazioni riguardanti azioni e progetti di
particolare importanza per le piccole e medie imprese
che provengono dalle altre Direzioni della Commissione.
Successivamente questo flusso di informazioni giunge
agli Euro Info Centres che selezionano ulteriormente
l'informazione e la canalizzano verso le piccole e medie
imprese localizzate nella zona territoriale di propria
competenza. A tale fine gli Euro Info Centres utilizzano
tutti gli strumenti di informazione dell'Unione europea
(pubblicazioni specializzate, banche dati, ecc.).
Contatti
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/aid
es/forms/entr07_it.htm
URBAN II
Programma
URBAN II. Programma che promuove l’attuazione di
strategie innovative in favore della rigenerazione
economica e sociale delle piccole e medie città e dei
quartieri degradati dei grandi agglomerati urbani.
Settore
Cooperazione/Urbanizzazione
Riferimento
giuridico
Regolamento Ce 1260/1999
Guce L 169 del 26.6.1999, pag.10
Comunicazione della Commissione del 28.4.2000.
Durata
2000 - 2006
Beneficiari
Le zone ammesse a beneficiare di questa iniziativa
devono avere una popolazione superiore alle 10.000
persone, e caratterizzarsi per problemi legati a fattori
quali un alto tasso di disoccupazione (in particolare a
lungo termine), scarso sviluppo economico, povertà ed
esclusione sociale, necessità di riconversione dovuta a
difficoltà economiche e sociali, alto numero di immigrati,
minoranze etniche o rifugiati, insuccesso scolastico,
criminalità e delinquenza, evoluzione demografica in
netto calo o condizioni ambientali particolarmente
difficili.
Aree
Stati membri dell’Unione europea
209
ammissibili
Obiettivi
La Commissione europea ha adottato gli orientamenti
per l'iniziativa comunitaria Urban a favore della
rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle
zone adiacenti in crisi.
Essa si propone due obiettivi principali:
Azioni
•
Promuovere l'elaborazione e l'attuazione di strategie
particolarmente innovative a favore di una
rivitalizzazione economica e sociale delle città di
piccole e medie dimensioni o dei quartieri in crisi nei
grandi agglomerati urbani;
•
Accrescere e scambiare le conoscenze e le esperienze
relative alla rivitalizzazione e allo sviluppo durevoli
delle città nell'Unione europea.
Il programma si struttura secondo le seguenti attività:
•
Il recupero di edifici e spazi degradati
•
La valorizzazione del patrimonio storico e culturale
•
Interventi per la sicurezza e la prevenzione della
delinquenza
•
L’avvio di partenariati pubblico-privati per la
creazione di occupazione e lo sviluppo delle PMI
Sono anche possibili interventi per:
•
L’integrazione delle persone socialmente escluse
•
Il miglioramento dei trasporti pubblici e delle
comunicazioni
•
Il trattamento dei rifiuti
•
La gestione efficace dell’acqua e dell’energia
•
La riduzione del rumore
•
Lo sviluppo della società dell’informazione
•
I servizi alle imprese
•
La formazione professionale
•
Il miglioramento dei servizi pubblici
Il numero massimo di zone che potranno accedere ai
finanziamenti URBAN per l’Italia è stato fissato a 8.
L'iniziativa sarà gestita direttamente dagli Stati membri
210
e dalle Regioni, ai quali la Commissione chiede di
presentare in tempi brevi i programmi per
l’implementazione di queste iniziative e per la
suddivisione dei fondi sul territorio.
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il contributo totale del Fesr alla nuova iniziativa Urban
per il periodo 2000-2006 sarà di 700 MEURO.
L'iniziativa comunitaria Urban sarà finanziata
congiuntamente dagli Stati membri e dall'Unione
europea. Questo finanziamento può coprire fino al 75%
del costo totale di ciascun progetto nelle regioni
dell'Obiettivo 1 e fino al 50% nelle altre.
Contatti
Commissione europea,
Direzione generale Politica regionale
Rudolf Niessler
fax (00.32.2) 296.32.61
E-mail: [email protected]
Sito web: http://europa.formez.it/urban.html
INTERREG III
Programma
INTERREG III. Programma che promuove la
cooperazione tra regioni europee.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Regolamento Ce 1260/1999
Guce L 169 del 26.6.1999, pag.10
Comunicazione della Commissione del 28.4.2000
Durata
2000 - 2006
Beneficiari
L'iniziativa sarà gestita direttamente dagli Stati membri
e dalle Regioni, ai quali la Commissione chiede di
presentare in tempi brevi i programmi di
implementazione ai fini della suddivisione dei fondi sul
territorio.
211
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’Unione europea
•
In Italia: Bari, Belluno, Biella, Bolzano, Brindisi,
Como, Cuneo, Gorizia, Imperia, Lecce, Lecco, Livorno,
Novara, Sassari, Sondrio, Torino, Trieste, Udine, Valle
d’Aosta, Varese, Venezia, Verbano-Cusio-Ossola,
Vercelli.
Obiettivi
La sua azione contribuisce ad "avvicinare tra loro le
persone e le collettività, nonché a creare le condizioni
favorevoli all'allargamento dell'Unione negli anni futuri".
La sfida principale della nuova fase di Interreg consiste
nel mettere a frutto le esperienze positive di
cooperazione già acquisite nell'ambito dei programmi
attuali, per sviluppare progressivamente forme analoghe
di cooperazione tra tutte le regioni dell'Unione e con i
paesi limitrofi. La novità consiste nel rafforzamento
dell'obiettivo della cooperazione transfrontaliera, al quale
viene affiancato quello della cooperazione interregionale
e transnazionale. Questi due ultimi aspetti assumono
infatti oggi particolare rilevanza nella prospettiva
dell'allargamento dell'UE, che si tradurrà in un aumento
delle frontiere interne e uno spostamento progressivo
verso Est delle frontiere esterne dell'Unione.
Azioni
Il programma è diviso in tre sezioni:
•
Cooperazione transfrontaliera
•
Cooperazione transnazionale
•
Cooperazione interregionale
La prima riguarda attività di cooperazione
transfrontaliera tra collettività territoriali contigue per lo
sviluppo economico e sociale transfrontaliero.Il fine è
ridurre gli svantaggi causati dalla presenza di una
frontiera all'integrazione economica, sociale e culturale
di regioni limitrofe. Possono beneficiare dei
finanziamenti per questa parte di Interreg le zone (livello
amministrativo NUTS III) interne ed esterne alla
comunità, confinanti per terra o per mare comprese
nella lista definita dalla Commissione.
Gli interventi possono riguardare molti ambiti: lo
sviluppo urbano, rurale e costiero, le iniziative locali per
l'occupazione, la lotta all'esclusione sociale, lo sviluppo
delle PMI e dell'imprenditorialità, l'integrazione dei
mercati del lavoro, la condivisione di risorse e strutture
per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, l'istruzione, la
cultura, le telecomunicazioni, la sanità, la protezione
dell'ambiente, l'energia, i trasporti e la cooperazione nei
212
settori giuridico e amministrativo.
Per la "cooperazione transnazionale" il territorio
comunitario è stato suddiviso in grandi raggruppamenti
di regioni con problemi e caratteristiche comuni. Il fine è
migliorare la cooperazione tra autorità nazionali,
regionali e locali per uno sviluppo armonioso dell'Unione
europea ed una migliore integrazione territoriale con i
Paesi vicini.
La "cooperazione interregionale", si propone invece di
migliorare l'efficacia delle politiche e degli strumenti di
sviluppo regionale creando delle reti di regioni che
promuovono scambi di esperienze su diverse tematiche
quali ricerca, sviluppo tecnologico, PMI, società
dell'informazione, turismo, cultura, occupazione,
ambiente ecc.
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE.
I termini e le indicazioni per partecipare sono pubblicati
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti L'iniziativa Interreg dispone nel periodo 2000-2006 (ai
sensi del Fondo europeo di Sviluppo regionale, Fesr) di
4,875 miliardi di euro. Il contributo non dovrà superare
il 75% del costo totale dei progetti e dei programmi nelle
regioni interessate dall'obiettivo 1 e dovrà essere pari al
50% nelle altre regioni. Gli Stati membri provvederanno
inoltre affinché‚ una quota compresa tra il 50% e l'80%
dello stanziamento totale loro assegnato per Interreg sia
destinata alla cooperazione transfrontaliera di cui alla
sezione A.
Contatti
Siti web:
http://www.regione.emiliaromagna.it/trasporti/Logistica-merci/INTERREG.htm
213
LEADER +
Programma
LEADER +. Si propone di rivitalizzare le economie
rurali locali e mantenere l'occupazione in queste aree
tramite strategie innovative e di qualità. Leader plus
segue il filo logico delle precedenti iniziative Leader I e
II per lo sviluppo rurale
Settore
Cooperazione/Agricoltura
Riferimento
giuridico
Progetto di orientamenti relativi all'attuazione
dell'iniziativa comunitaria Leader+ del 13/10/99
Durata
2000-2006
Beneficiari
•
I beneficiari primi dei finanziamenti sono i Gruppi
di Azione Locale (GAL), associazioni appositamente
create per garantire un partenariato attivo tra i
diversi attori locali delle comunità rurali.
•
Partner pubblici (Comuni - Comunità Montane ecc.)
•
Partner privati (Organizzazioni di categorie e
professionali) che con taglio imprenditoriale,
investono le risorse finanziarie attraverso un'attenta
programmazione, selezione e gestione degli
interventi.
Aree
ammissibili
I 15 Stati Membri dell’UE.
Obiettivi
Il programma prevede la promozione di azioni
integrate, elaborate ed attuate nell'ambito di
partenariati attivi operanti a livello locale, attraverso
l'attuazione di strategie originali di sviluppo sostenibile
concernenti la sperimentazione di nuove forme di
potenziamento dell'ambiente economico, al fine di
contribuire a creare posti di lavoro e aiuti alle Imprese.
Promuovere la "cooperazione" attraverso la costituzione
di partenariati di qualità tra vari operatori economici e
sociali.
Azioni
Sostiene interventi quali :
•
L'introduzione delle nuove tecnologie
dell'informazione nelle zone rurali,
•
La valorizzazione dei prodotti locali,
214
•
La migliore utilizzazione delle risorse naturali e
culturali,
•
Le pari opportunità per donne e giovani
•
Il miglioramento della qualità della vita nelle zone
rurali.
Tre tipi di azioni sono finanziabili:
•
Strategie integrate e pilota di sviluppo rurale basate
sull’approccio bottom-up ed il partenariato
orizzontale;
•
Cooperazione inter-territoriali e transnazionali tra
aree rurali;
•
Creazione di una rete di tutte le zone rurali nel
quadro di un nuovo « Osservatorio Europeo delle
Zone Rurali ».
Modalità di
Tutte le zone rurali possono essere ammesse a
partecipazione beneficiare di Leader Plus ma i criteri di selezione per
accedere al finanziamento saranno più rigorosi rispetto
a Leader II in modo da permettere la concentrazione
dei finanziamenti su progetti pilota e zone ristrette e
omogenee.
L'iniziativa sarà gestita direttamente dagli Stati
membri e dalle Regioni, ai quali la Commissione chiede
di presentare in tempi brevi i programmi per
l’implementazione di queste iniziative e per la
suddivisione dei fondi sul territorio
Finanziamenti E’ previsto un contributo complessivo dell'Unione
Europea a LEADER+ di 2020 MEURO.
Per l'Italia lo stanziamento previsto è pari a circa 267
MEURO, finanziati dalla sezione orientamento del
Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia
(FEAOG).
Contatti
Sito web:
http://www.rural-europe.aeidl.be
215
EQUAL
Programma
EQUAL. Iniziativa comunitaria per la promozione di
un mercato del lavoro aperto a tutti e per la
cooperazione transnazionale nella lotta contro le
discriminazioni nel mondo del lavoro legate a sesso,
handicap, età, razza, religione, deficit nella formazione,
ecc..
Equal sostituisce le precedenti iniziative Occupazione e
Adapt.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Progetto di orientamenti relativi all'attuazione
dell'iniziativa comunitaria Equal del 13/10/99
Durata
2000-2006
Beneficiari
•
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Amministrazioni statali, Regioni
Aree
ammissibili
•
Stati membri dell’UE
Obiettivi
Azioni
Promuove lo sviluppo di un mercato del lavoro aperto a
tutti e di una cooperazione transnazionale nella lotta
contro le discriminazioni nel mondo del lavoro legate a
sesso, handicap, età, razza, religione, deficit nella
formazione
In linea con la "Strategia europea per l’occupazione",
Equal prevede piani di azione decentralizzati basati
sulla cooperazione degli attori locali.
Le attività finanziate da Equal riguardano quattro
grandi temi:
•
Capacità di inserimento professionale: facilitare
l’accesso o il rientro nel mercato del lavoro; lotta
216
contro il razzismo sul posto di lavoro.
•
Spirito imprenditoriale: aprire a tutti il processo per
la creazione di impresa; migliorare la qualità
dell’occupazione nell’economia sociale (terzo
settore).
•
Capacità di adattamento: sviluppare pratiche di
integrazione sul posto di lavoro e la formazione
professionale continua; introdurre le nuove
tecnologie dell’informazione, anticipare il
cambiamento e migliorare le qualifiche.
•
Pari opportunità per gli uomini e le donne:
sviluppare nuove forme di organizzazione del lavoro
per conciliare la vita professionale e familiare;
•
Ridurre gli svantaggi tra uomini e donne e favorire il
mix nelle occupazioni.
Equal funzionerà essenzialmente grazie a dei «
Partenariati per lo Sviluppo » che possono essere
geografici (tutti gli attori di una collettività locale
coinvolti nelle tematiche Equal) o settoriali (tutti gli
attori a livello nazionale coinvolti in uno dei settori
citati). Questi Partenariati saranno i beneficiari dei
finanziamenti ed a loro spetterà la definizione delle
strategie e la realizzazione dei progetti Equal. Ad ogni
Partenariato per lo Sviluppo sarà richiesta la
collaborazione con almeno un altro Partenariato con
caratteristiche simili in un altro Stato membro.
Modalità di
L'iniziativa sarà gestita direttamente dagli Stati
partecipazione membri e dalle Regioni, ai quali la Commissione chiede
di presentare in tempi brevi i programmi per
l’implementazione di queste iniziative e per la
suddivisione dei fondi sul territorio.
Finanziamenti La Commissione stanzia 2847 MEURO
Sito web:
Contatti
http://europa.eu.int/scadplus/leg/it/cha/c10237.ht
m
217
PROMISE
Programma
PROMISE. Programma comunitario pluriennale
destinato a contribuire all'affermazione della Società
dell'informazione in Europa. Il Programma promuove il
coordinamento tra gli operatori e la circolazione di
conoscenze ed esperienze tra i manager ed i quadri delle
imprese europee. In termini operativi, il Programma mira
a tradurre i concetti su cui si basa la Società
dell'informazione in pratiche organizzative e gestionali
all'interno delle imprese produttive e di servizi.
Settore
Cooperazione
Riferimento
giuridico
Decisione del 30 marzo 1998 (GUCE L107 del
07.04.1998)
Durata
1998 - 2002
Beneficiari
Le richieste di finanziamento possono essere presentate
da:
•
PMI
•
Organismi pubblici
•
Organismi di ricerca anche privati, ma senza fini di
lucro
•
Organizzazioni commerciali, ma esclusivamente per
progetti che abbiano scopi non commerciali e
comunque non sfruttabili commercialmente.
Per poter fruire del contributo comunitario, i progetti
presentati devono dare prova di fattibilità finanziaria ed
efficacia economica. I progetti devono, inoltre,
dimostrare di far ricorso ad altre fonti di risorse
finanziarie oltre al contributo comunitario richiesto.
A loro volta, i beneficiari devono fornire prova della loro
capacità finanziaria e devono dimostrare di possedere le
necessarie competenze ed esperienze professionali per
potere gestire con successo l'azione proposta.
Aree
ammissibili
•
Obiettivi
Gli obiettivi assegnati a PROMISE sono essenzialmente
riconducibili a due categorie:
Stati membri dell’Unione europea
218
Azioni
•
Contribuire ad informare e sensibilizzare il pubblico
circa l'impatto potenziale delle Società
dell'informazione in Europa
•
Contribuire ad ottimizzare i benefici sociali ed
economici della Società dell'informazione.
La Commissione Europea sostiene l'organizzazione di
attività dimostrative, seminari di studio, riunioni di
lavoro, redazione e diffusione di materiale informativo,
etc.
Tutte le azioni proposte, nel precisare la propria finalità
immediata, devono presentare evidenti risultati in
termini di impatto diretto sul perseguimento degli
obiettivi descritti, sia attraverso un'idonea copertura
mediatica, che grazie alla messa in luce di innovative
possibilità di promozione della Società dell'informazione.
Per ogni esercizio, la Commissione pubblica un nuovo
Modalità di
partecipazione appello a presentare proposte.
Le domande inoltrate fanno oggetto di valutazione da
parte della Commissione sulla base dei seguenti criteri:
•
Qualità della proposta
•
Valore aggiunto comunitario e dimensione
internazionale
•
Rispondenza agli obiettivi globali del Programma
•
Solidità economico - finanziaria.
A seguito della valutazione, la Commissione procede alla
redazione di una lista dei progetti ammissibili al
finanziamento e procede al riparto delle risorse
disponibili. I candidati selezionati sono invitati a firmare
un apposito contratto con la Commissione. Il contratto
definisce l'ammontare e le modalità di erogazione del
contributo concesso.
Finanziamenti Il contributo comunitario è di 25 MEURO
Contatti
Commissione Europea DG Società dell’Informazione
ISPO - Information Society
Project Office
Rue de la Loi 200
B - 1049 Bruxelles
Tel. (+32) 2 296.88.00
Fax (+32) 2 299.41.80
E-mail : [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/ISPO/promotion/i_promise.html
219
CENTRI DI RELAIS D’INFORMAZIONE
Programma
CENTRI DI RELAIS D’INFORMAZIONE . Si divide in due
fasi d’attuazione:
•
Diffusione e ottimizzazione dei risultati nel settore
della ricerca e dello sviluppo tecnologico
•
Promozione dell’innovazione all’interno delle PMI
Settore
Cooperazione/Ricerca
Riferimento
giuridico
•
Decisione del Consiglio n. 94/917/CE del 15.12.94,
che adotta un programma specifico intitolato
"Diffusione e ottimizzazione dei risultati nel settore
della ricerca e dello sviluppo tecnologico".
•
Decisione del Consiglio n. 1999/172/CE del
25.01.99, che adotta un programma specifico
intitolato "Promuovere l'innovazione e incoraggiare la
partecipazione delle PMI".
Durata
2000-2002
Beneficiari
•
PMI
•
Organismi pubblici
•
Organismi di ricerca anche privati, ma senza fini di
lucro
Aree
ammissibili
•
I 15 Stati membri dell’UE
Obiettivi
•
Fornire sostegno alle imprese locali nel trasferimento
transnazionale di tecnologie e nella partecipazione ai
programmi europei di RST
•
Fornire sostegno alle imprese locali nel trasferimento
transnazionale di tecnologie e nell'ottimizzazione dei
risultati dei progetti europei di RST.
Azioni
Azioni a spese ripartite
220
Modalità di
Partecipazione diretta nel quadro di inviti a presentare
partecipazione proposte.
L'ultimo invito a presentare proposte si è concluso il 20
settembre 1999
Finanziamenti Sono previsti:
53.446.000 EURO (Fase A)
35.000.000 EURO (Fase B)
Contatti
Commissione Europea DG Imprese
Rue de la Loi 200
B-1049 Bruxelles
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.cordis.lu
EUROLEADERS
Programma
EUROLEADERS. Programma permanente
cofinanziato dalla Commissione Europea al fine di
contribuire alla creazione di nuove opportunità
d'impresa e di occupazione
Settore
Cooperazione
Beneficiari
•
La partecipazione al Programma é riservata a nuovi
imprenditori che abbiano avviato la propria attività
da non più di 7 anni.
•
Piccole e medie imprese
Aree
ammissibili
I 15 Stati Membri dell’UE.
Obiettivi
EUROLEADERS intende offrire ad imprenditori
selezionati un modulo di formazione ed assistenza
consulenziale specialistica per la creazione od il
rafforzamento di una nuova impresa. La formazione
coinvolge i principali settori dell'attività d'impresa :
marketing, comunicazione, strategia, finanza, etc.
221
Azioni
•
Il programma prevede 4 fasi:
•
Una sessione di formazione in Belgio della durata di
6 giorni
•
Una sessione di formazione in Olanda della durata
di 5 giorni
•
Un periodo di assistenza individuale diretto alla
preparazione del business plan d'impresa (con
l'intervento di un consulente d'azienda e di un
European Business & Innovation Centre)
•
Una sessione di presentazione del business plan ad
una commissione internazionale che valuta ed
approva i documenti presentati da ciascun
imprenditore
Modalità di
I partecipanti devono compilare un formulario in cui
partecipazione descrivono il proprio profilo professionale e quello della
nuova impresa. La selezione avviene in base a al livello
di innovazione dell'attività in atto o prevista, alle
motivazioni individuali ed alle potenzialità di successo
del progetto d'impresa stesso.
Finanziamenti Il costo di partecipazione é di 5.000 Euro, comprensivo
dei costi di formazione e dell'attività di consulenza. Il
costo é a carico del partecipante, tuttavia, un
finanziamento anche totale può essere ottenuto
attraverso una società di capitale di rischio o di
capitale d'avviamento
Contatti
EuroBusinessNetwork
Segreteria EUROLEADERS
Mrs. Rodriguez
Av. de Tervuren 188a
B-1150 Bruxelles
Tel. (+32) 2 772.89.00
Fax (+32) 2 777.29.574
222
INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI
RAPPRESENTANTI DELLE IMPRESE
Programma
INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E
PARTECIPAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE
IMPRESE. Programma volto a favorire lo sviluppo
dell'informazione, consultazione e partecipazione dei
lavoratori nelle imprese
Settore
Cooperazione/Occupazione
Riferimento
giuridico
•
•
Linea di bilancio B3-4003
Direttive 94/45/CE e 97/74/CE
•
Proposte di direttive del Consiglio che definiscono
un quadro generale relativo all'informazione e alla
consultazione dei lavoratori nella Comunità europea
e che riguardano il coinvolgimento dei lavoratori
nella società europea.
Durata
Beneficiari
Annuale
•
Piccole e Medie Imprese
•
Gruppi di imprese
•
Associazioni professionali
•
Associazioni commerciali
Sarà data priorità alle azioni innovative e/o relative a
soggetti nuovi riguardo all'informazione, alla
consultazione e alla partecipazione dei rappresentanti
delle imprese.
Aree
ammissibili
•
Obiettivi
Sostenere lo sviluppo di prassi, lo scambio di
informazioni e il bilancio delle esperienze nel settore
dell'informazione, della consultazione e della
partecipazione in seno alle imprese o a gruppi di
imprese.
Stati membri dell’UE
223
Azioni
Sono previste:
•
Azioni connesse alla preparazione della
partecipazione agli organi decisionali della Società
europea da parte dei rappresentanti dei lavoratori.
•
Azioni innovative in materia di diffusione dei diritti
di informazione e di consultazione connesse ai casi
di ristrutturazione, fusione, cessione e dislocazione
di imprese.
•
Azioni innovative connesse alla compartecipazione
dei lavoratori dipendenti ai profitti e agli utili
conseguiti dalle imprese.
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Contatti
Commissione Europea DG Occupazione e affari sociali
Unità D/3 Rue Joseph II, 37 - 4/20
B-1049 BRUXELLES
TEL. 00 32 2 299 08 98
E-mail: [email protected]
Sito web:
forum.europa.eu.int/Public/irc/empl/european_works
_council/library
PROMUOVERE L’INNOVAZIONE E INCORAGGIARE LA
PARTECIPAZIONE DELLE PMI
Programma
PROMUOVERE L'INNOVAZIONE E
INCORAGGIARE LA PARTECIPAZIONE DELLE
PMI. Presta una concreta attenzione alle esigenze di
ricerca delle piccole e medie imprese
Settore
Cooperazione
224
Riferimento
giuridico
GUCE C 80 del 23/03/1999 GUCE C 85 del
27/03/1999 GUCE C 167 del 15/06/1999
Durata
1998-2002
Beneficiari
•
•
•
•
Piccole e Medie Imprese
Gruppi di imprese
Associazioni professionali
Associazioni commerciali
Aree
ammissibili
•
I 15 Stati membri dell’UE
Obiettivi
Si propone di creare un ambiente favorevole
all’innovazione e promuovere la nascita di imprese ed
attività innovative, integrando gli aspetti economici,
tecnologici e sociali dell’innovazione, favorendo il
trasferimento delle tecnologie e promuovendo il
finanziamento dell’innovazione tramite capitali privati.
Si pone i seguenti obiettivi specifici:
Azioni
•
Promuovere l'innovazione e contribuire
all'attuazione delle politiche a sostegno
dell'innovazione nell'Unione europea;
•
Favorire lo sviluppo ed il trasferimento di tecnologie
innovative;
•
Incentivare la partecipazione delle PMI alle attività
di ricerca, facilitandone l'accesso ai relativi
programmi;
•
Promuovere la costituzione di imprese innovative
Il programma prevede tre tipi di azioni specifiche:
Promuovere l’innovazione:
•
Migliorare l'utilizzo dei dati della ricerca
comunitaria;
225
•
Nuove strategie in materia di trasferimento delle
tecnologie;
•
Studio e promozione delle buone prassi in materia
di innovazione;
Incoraggiare la partecipazione delle PMI:
•
Creazione di un "punto unico di ingresso" (one stop
shop) presso i servizi della Commissione inteso
come via di accesso agevolata per le PMI
indipendentemente dal programma di ricerca a cui
vogliono partecipare;
•
Strumenti comuni di sostegno e assistenza alle PMI;
•
Informazioni economiche e tecnologiche;
Azioni comuni innovative/PMI:
•
Reti europee di sostegno per la promozione della
ricerca, del trasferimento di tecnologia e
dell’innovazione;
•
Servizi elettronici di informazione e altri mezzi di
divulgazione;
•
Proprietà intellettuale;
•
Accesso al finanziamento dell’innovazione con
capitali privati;
•
Meccanismi destinati ad agevolare la costruzione e
lo sviluppo di imprese innovative
Modalità di
Tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri
partecipazione dell’UE e di quelli beneficiari sono ammesse a
partecipare in modo paritario alle selezioni.
I termini e le indicazioni per partecipare sono
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità
europee serie C.
www.europa.eu.int/eur-lex/it/oj/
Finanziamenti Il budget totale di questo programma ammonta a 363
MEURO.
Contatti
Commissione Europea DG Ricerca
226
Rue de la Loi 200 B-1049 Bruxelles
Klaus Koegler
TEL. 00 32 2 296 23 79
FAX. 00 32 2 295 71 10
E-mail: [email protected]
Sito web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgc/a
ides/forms/ecfin09_it.htm
PMI Network
Contact Point Italia
P.zza Kennedy 20 I-00144 Roma
Tel.: 06 599 12 431 Fax: 06 599 12 368
227
BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI.
La Banca Europea per gli investimenti è stata istituita dal Trattato di Roma del
1957, essa rappresenta l’Istituzione Finanziaria dell’Unione Europea, non
dispone di risorse comunitarie e si approvvigiona direttamente sul mercato dei
capitali in concorrenza con gli altri operatori finanziari.Essa possiede una
propria personalità giuridica di diritto internazionale e un’ indipendenza
finanziaria ed amministrativa rispetto all’Unione Europea. I suoi compiti sono
fissati dall’art. 130 del Trattato di Roma e dalla normativa successiva, non ha
scopo di lucro e la sua finalità principale consiste nel contribuire alla
realizzazione di un “ bilanciato e duraturo sviluppo del mercato comune
nell’interesse della Comunità”.La sua funzione è duplice: da un lato, raccogliere
fondi al minore costo possibile, dall’altro, finanziare progetti a medio e lungo
termine che contribuiscano ad uno sviluppo equilibrato dell’Unione
Europea.Con il suo intervento finanziario, la Banca deve perseguire obiettivi
generali, quali: la Coesione economica e sociale; il rilancio economico
dell’Unione, il miglioramento dell’assetto del territorio comunitario, il sostegno
finanziario agli ampliamenti successivi dell’Unione, la creazione di un’Europa
aperta e solidale, la politica energetica dell’Unione.
Come si evince dal Trattato di Maastricht del 1992 la Banca facilita il
finanziamento del programma di investimento congiuntamente con gli interventi
dei Fondi strutturali e degli altri strumenti finanziari della Comunità.Il suo
capitale è suddiviso in quote sottoscritte dagli Stati Membri e il totale degli
impieghi della Banca non può superare il 250% del Capitale sottoscritto.La BEI
concede crediti tradizionalmente per investimenti nei territori degli Stati Membri.
Tuttavia, su proposta del Consiglio di Amministrazione al Consiglio dei
Governatori possono essere concessi poteri di deroga, con delibera unanime,
affinché possano essere finanziati progetti di investimento anche in territori
extra UE, contribuendo così alla realizzazione di una Europa aperta e solidale,
realizzando obiettivi di politica comunitaria quali: cooperazione regionale,
protezione ambientale del Mediterraneo, Partnership e sviluppo economico al
servizio della pace.Essa interviene nei Paesi ACP, in Asia e America Latina, ossia
in Paesi che hanno legami di reciproco interesse economico con l’UE.
A partire dal 1968 la BEI contribuisce al finanziamento delle PMI attraverso
prestiti globali, "meccanismo di garanzia per le PMI" e fondi di capitale di rischio.
Dal 1995 la BEI apporta il suo contributo allo sviluppo del settore bancario in
questi Paesi accordando prestiti globali per il finanziamento di Joint Ventures
industriali con imprese comunitarie.
PRESTITI GLOBALI
Ideati dalla Banca sul finire degli anni 60 per finanziare progetti di piccola e
media dimensione nei settori dell'industria e dei servizi, i prestiti globali sono
linee di credito accordate ad intermediari, banche o altre istituzioni finanziarie,
che
a loro volta le utilizzano per finanziare progetti di investimento di
dimensione limitata.
228
Gli intermediari si impegnano a trasferire ai beneficiari finali i vantaggi offerti
dalle linee di credito della BEI. I prestiti globali possono servire anche a
finanziare infrastrutture di piccola dimensione: questa tipologia di credito
rappresenta attualmente la metà circa delle attività complessivamente realizzate.
FACILITY PER GLI INVESTIMENTI
Facility per gli Investimenti e il Partenariato per il Mediterraneo (FEMIP).
Per quanto concerne gli ultimi sviluppi delle attività della Banca va ricordato
che, in una riunione tenuta a Barcellona il 18 ottobre 2002 su iniziativa della
BEI i Ministri delle finanze dei 15 stati Membri e i 12 Ministri delle finanze e
dell’economia dei Paesi dell’area Mediterranea hanno lanciato la nuova Facility
per gli Investimenti e il Partenariato Euro-Mediterraneo ( FEMIP).Questa
iniziativa di vasta portata si propone di promuovere lo sviluppo economico e la
stabilità politica e sociale dei Paesi Partner Mediterranei, sostenendo
l’espansione del settore privato e la nascita di progetti che promuovano
l’integrazione regionale.Creato nella prospettiva del compimento dell’Unione
doganale tra l’Europa e i Partner Mediterranei (PPM) entro il 2010, il FEMIP
estrinseca tutti gli obiettivi ambiziosi dell’Unione per l’area Mediterranea.La
combinazione potenziata tra risorse proprie della BEI e risorse provenienti dal
Bilancio dell’Unione nell’ambito del FEMIP è volta ad ottimizzare gli effetti delle
sinergie tra finanziamenti e aiuti non rimborsabili per i Paesi del Mediterraneo,
in particolare dai settori dell’assistenza tecnica all’ideazione e alla gestione dei
progetti di investimento, e del sostegno al processo di riforma e di
privatizzazione delle economie dei Paesi beneficiari.In vista dell’Unione doganale
che riunirà i Paesi partner mediterranei e l’Unione Europea entro il 2010,
l’obiettivo principale del FEMIP è sostenere i Paesi mediterranei nel
rafforzamento della competitività delle loro economie, ponendo l’accento più
sulla qualità che sulla quantità degli investimenti e puntando alla realizzazione
delle riforme idonee a promuovere lo sviluppo economico.Questo strumento sarà
gestito dalle strutture operative e decisionali della BEI, i Paesi mediterranei ne
saranno partecipi attraverso un organo specificamente destinato al dialogo e
rappresentanza rinforzata.
Meccanismo di garanzia per le PMI.
Facility finalizzata ad agevolare l'accesso ai finanziamenti per le piccole e medie
imprese europee aventi un potenziale di creazione di posti di lavoro. Il FEI
(Fondo Europeo per gli Investimenti, strumento, all'interno del gruppo BEI,
specializzato nel finanziamento indiretto delle PMI, opera secondo criteri
commerciali e sceglie in autonomia le operazioni da finanziare) ha elaborato una
varietà di prodotti di garanzia. Le operazioni possibili in tale contesto vanno
dalla garanzia diretta del portafoglio crediti alla cartolarizzazione dei
finanziamenti accordati alle imprese. Tra i suoi clienti il FEI annovera organismi
pubblici e del settore privato, ad esempio banche commerciali e altre istituzioni
finanziarie, fondi di garanzia regionali e nazionali, nonché entità create in modo
specifico per il finanziamento delle PMI. Il FEI attua operazioni in conto proprio
oltre che operazioni fiduciarie per conto di terzi. Le garanzie proposte servono
non solo a ridurre il rischio degli intermediari quando accordano finanziamenti
229
sotto forma di crediti alle piccole imprese, ma anche a consentire loro un
impiego più efficace del proprio capitale e una maggiore capacità di credito.
FONDI DI CAPITALE DI RISCHIO.
I Fondi sostengono la creazione e lo sviluppo di imprese ad alta tecnologia e in
forte crescita. Nelle operazioni di capitale di rischio il FEI segue un'ottica
pragmatica, adeguando gli interventi alle caratteristiche del Paese interessato
per tener conto del diverso stadio di evoluzione che caratterizza i singoli mercati
nazionali del capitale di rischio in Europa, e facendo attenzione a non escludere
il settore privato o le altre fonti di finanziamento. Il FEI non effettua investimenti
diretti nelle imprese; esso opera come "fondo dei fondi", finanziando altre realtà
create appositamente per effettuare operazioni su capitale di rischio, finalizzate
ad aiutare le PMI ad incrementare i fondi propri.
CONTATTI:
Dipartimento per le operazioni in Italia, Grecia,Cipro Malta
Via Sardegna, 38
00187 Roma
Tel. 06 4719-1
Banca Europea per gli Investimenti:
Internet: www.bei.org
Fondo Europeo per gli Investimenti:
Adress: 43, avenue J.F. Kennedy
L-2968 Luxembourg
Tel. 0352 426688-1
Internet: www.eif.org
230
DECISIONI E COMUNICAZIONI DEL CONSIGLIO E DELLA
COMMISSIONE EUROPEA PER IL SOSTEGNO
ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SETTORE PRIVATO
231
DECISIONI
DOCUMENTO
Risoluzione del Consiglio 96/c 130/01
del 22/04/96. (*)
CONTENUTO
Coordinamento delle attività
comunitarie a favore delle PMI e
dell’artigianato.
http://europa.eu.int/comm/enterprise
/entrepreneurship/promoting_entrepre
neurship/doc/com_1997_610_it.pdf.
Decisione del Consiglio 97/15/CE del
09/12/96. (*)
Terzo Programma pluriennale (19972000) per le PMI nell’Unione Europea.
www.europa.eu.int/abc/doc/off/bull/it
/200103/p103077.htm
Approvazione di un meccanismo di
sostegno alla creazione di imprese
www.europa.eu.int/abc/doc/off/bull/it congiunte transnazionali per le PMI
/9804/p102067.htm
nella Comunità.
Decisione del Consiglio 97/761/CE (*)
Decisione del Consiglio 98/253/CE del
30/03/1998. (*)
Programma pluriennale per incentivare
la realizzazione della Società
dell’Informazione in Europa.
www.vaglio.org/norme/NormeUE/Socie
tàInformazione/DecConsUE30mar98.ht
m
Decisione del Consiglio 1999/182/CE
(*)
Quinto Programma Quadro: Azioni
Comunitarie di ricerca e di sviluppo
tecnologico.
www.europa.eu.int/abc/doc/off/bull/it
/9812/p102099.htm
Decisione del Consiglio 1999/172/CE
del 25/01/1999. (*)
www.cordis.lu/itt/itt-it/011/policy01.htm
Programma di ricerca e sviluppo per
promuovere l’innovazione e la
partecipazione delle PMI.
Decisione del Consiglio 1999/297/CE
del 26/04/1999. (*)
Istituzione di una infrastruttura di
informazione statistica comunitaria
riguardante l’industria e i mercati
dell’audiovisivo e dei settori connessi.
www.cordis.lu/itt/itt-it/011/policy01.htm
Decisione del Consiglio 2000/821/CE
del 30/12/2000. (°)
Incentivazione dello sviluppo della
distribuzione e della promozione delle
232
opere audiovisive europee.
www.antennamedia.to.it/bandi/68_200
1_Linee.doc
Adozione della “Carta Europea per le
piccole imprese”, 13/06/00. (*)
www.cordis.lu/itt/itt-it/011/policy01.htm
Decisione del Consiglio 2000/819/CE
del 20/12/00. (*)
Le piccole imprese sono considerate la
principale forza propulsiva
dell’innovazione, dell’occupazione e
dell’integrazione sociale e locale in
Europa.
Programma pluriennale (2001-2005)
per l’impresa e l’imprenditorialità, ed in
particolare per le PMI.
www.europa.eu.int/comm/secretariat_g
eneral/sgc/aides/forms/ecfin05_it.htm
Decisione del Consiglio 2002/1376/CE
del 12/07/2002 (*)
www.cordis.lu/itt/itt_it/011/policy01.htm
Reti di comunicazioni transeuropee.
233
Risoluzione del Consiglio 96/c 130/01 del 22 aprile
1996.
Nell’aprile 1996 il Consiglio ha adottato tale risoluzione relativa ad un
Coordinamento delle attività comunitarie a favore delle PMI e dell’artigianato. Il
documento è stato redatto in conformità all’art.5, par.2, della Decisione del
Consiglio del 9 dicembre 1996 relativa ad un “Terzo programma pluriennale per
le piccole e medie imprese (PMI) nell’Unione Europea (1997-2000)”. La presente
relazione è la quarta della serie, seguendo le relazioni del 1995, del 1994 e del
1992; essa riguarda gli anni 1995, 1996 e, in parte, 1997.
La Risoluzione riguarda le PMI in generale, a prescindere dal loro settore
d’attività e dal loro status giuridico.
Si articola in due capitoli incentrati sulle priorità della Commissione in materia
di politica delle imprese.
• Il primo Capitolo riguarda il miglioramento del contesto in cui operano le
PMI, analizzato sotto il profilo amministrativo, giuridico, finanziario, fiscale e
sociale.
• Il secondo Capitolo concerne i programmi e le misure di sostegno alle PMI,
comprendendo in particolare le azioni concertate, l’accesso ai finanziamenti e
al credito, il sostegno all’europeizzazione e all’internazionalizzazione, il
rafforzamento della competitività delle PMI e il miglioramento del loro accesso
alla ricerca, all’innovazione e alla formazione professionale, nonché la
promozione dell’imprenditorialità e il sostegno a particolari categorie di
imprese come quelle dell’artigianato, del commercio e dell’economia sociale.
Nella Risoluzione ci si riferisce anche a due azioni promosse dalla Commissione
allo scopo di migliorare le conoscenze sulle PMI:
• La Commissione ha proseguito i lavori statistici che, avviati nel 1987 con gli
istituti nazionali di statistica, hanno condotto alla creazione del Sistema
statistico europeo sulle PMI, una base dati che riunisce informazioni sulle
imprese ripartite per classe di dimensione.
• La Commissione ha proseguito la collaborazione iniziata nel 1992 con
l’Osservatorio europeo delle PMI, Una delle fonti più importanti di
informazioni sulle prestazioni economiche e sul contesto in cui operano le
PMI, che redige ogni anno una relazione indipendente.
Le conclusioni illustrano i progressi realizzati in materia di coordinamento.
234
Decisione del Consiglio 97/15/CE del 9 dicembre 1996.
Nel dicembre 1996, il Consiglio ha adottato il Terzo programma pluriennale per
le piccole e medie imprese (PMI) all'interno dell’Unione Europea. Il programma
ha abbracciato un periodo di quattro anni (1997-2000). La presente Decisione è
entrata in vigore il 1° gennaio 1997 e ha riguardato il periodo fino al 31
dicembre 2000.
La decisione ha fissato sei obiettivi:
• Semplificare e migliorare il contesto amministrativo e normativo delle
imprese.
Migliorando, in particolare il contesto per le operazioni transnazionali delle
PMI
• Migliorare il contesto finanziario per le imprese.
Favorendo l’accesso al finanziamento di prestiti e di capitoli a rischio.
• Aiutare le PMI a rendere europee ed internazionali le proprie strategie, in
particolare grazie a migliori servizi di informazione e cooperazione.
Promuovendo l’accesso delle PMI alla Società dell’Informazione e la contatti
diretti attraverso programmi di partenariato.
• Rafforzare la competitività delle PMI e migliorare il loro accesso alla ricerca,
all’innovazione e alla formazione.
Aumentando il potenziale innovativo delle PMI.
• Promuovere l’imprenditorialità e favorire speciali gruppi bersaglio:
artigianato, piccole imprese e microimprese, imprese del commercio e della
distribuzione, imprenditrici e giovani imprenditori.
• Migliorare gli strumenti della politica a favore delle PMI.
Il programma era aperto alla partecipazione dei Paesi associati dell’Europa
Orientale (PECO), a Malta, a Cipro e ai membri del SEE.
L’importo di riferimento finanziario per l’esecuzione del programma è pari a 127
MEURO. Gli stanziamenti annuali sono stati stanziati dall’autorità di bilancio
nei limiti delle prospettive finanziarie.
235
Decisione del Consiglio 97/761/CE del 5 novembre
1997.
Nel novembre 1997 il Consiglio ha adottato questa Decisione relativa alla
costituzione di un sistema di joint venture tra le PMI della Comunità, rilevante
soprattutto per i Paesi del SEE.
La Decisione:
• Definisce le caratteristiche delle PMI, riferendosi alla Raccomandazione
96/280/CE della Commissione.
• Definisce gli elementi essenziali delle “imprese comuni”.
Il concetto è inteso in senso latu anche se si sottolinea l’importanza del
rispetto di tre limiti:
1. I trasferimenti di attività esistenti non sono ammissibili, parimenti le
acquisizioni di imprese esistenti.
2. I partecipanti devono essere attivi nell’impresa comune e assumersi una
responsabilità consona. Un’impresa in cui uno dei partecipanti detiene
oltre il 75% non sarà ammissibile. Qualsiasi modifica nella partecipazione
del capitale dell’impresa comune, entro i tre anni successivi alla firma del
contratto con la Commissione, deve essere sottoposta alla stessa per il
riesame della sua partecipazione finanziaria
3. L’impresa comune deve essere creata ex novo da almeno due PMI di due
Stati membri diversi.
• Prevede la figura di intermediari finanziari, istituzioni specializzate nel
finanziamento, preposti alla valutazione del fascicolo presentato dalle PMI e,
in caso di parere positivo, della sua introduzione presso la Commissione. Il
contributo comunitario è versato dagli intermediari finanziari alle PMI.
• Elenca le spese ammissibili: spese per studi, per interventi esterni ed interni.
Sono escluse le spese finanziarie e le spese per la ricerca di partecipanti.
Il contributo comunitario per progetto è di 100000 EURO, che coprono:
• Il 50% delle spese ammissibili (con un massimale di 50000 Euro), un
anticipo rimborsabile pari al 50% (massimale 25000 Euro)è versato all’atto
dell’accettazione del fascicolo da parte della Commissione.
• Un secondo pagamento pari al 50% (massimale 25000 Euro) è eseguito su
presentazione delle pezze giustificative delle spese sostenute e sulla base di
una relazione finale circostanziata che consenta di pronunciarsi sulla
fattibilità dell’impresa comune nonché sugli investimenti previsti. Dopo
l’accettazione dei documenti suddetti da parte della Commissione, l’anticipo
rimborsabile è convertito in sovvenzione.
• Per quanto riguarda l’investimento realizzato, un versamento limitato al 10%
dell’investimento è eseguito dopo la sua realizzazione e previo avvio
comprovato della nuova attività.
Al fine di rendere operativa l’iniziativa è previsto il ricorso alla rete di
intermediari finanziari dei programma JOP e JEV, specializzati nel controllo e
verifica di progetti.
236
Decisione del Consiglio 98/253/CE del 30 marzo 1998.
Decisione che adotta un programma comunitario pluriennale per incentivare la
realizzazione della Società dell'informazione in Europa. Non più in vigore.
Programma nato per:
•
Sensibilizzare l'opinione pubblica e far comprendere meglio il potenziale
impatto della società dell'informazione e delle nuove applicazioni che essa
introduce in tutta Europa, stimolando la motivazione e la capacità delle
persone a partecipare all'evoluzione verso la società dell'informazione;
•
Sfruttare in modo ottimale i benefici socioeconomici della società
dell'informazione in Europa, mediante l'analisi degli aspetti tecnici,
economici, sociali e regolamentari della medesima, la valutazione delle sfide
insite nella transizione verso la società dell'informazione e la promozione
della sinergia e della cooperazione fra l'ambito europeo e gli ambiti nazionali;
•
Migliorare il ruolo e la visibilità dell'Europa nel contesto della dimensione
globale della società dell'informazione.
Il programma ha ottenuto un finanziamento dell'Unione Europea pari a 25
MEURO ed ha riguardato il periodo compreso tra il 1° gennaio 1998 e il 31
dicembre 2002.La Commissione per garantire che l'aiuto comunitario fosse
utilizzato in modo efficiente, ha predisposto un sistema che assicurasse che le
azioni di cui alla presente decisione fossero subordinate ad un'effettiva stima
preliminare, al controllo e alla valutazione successiva. E' inoltre previsto che,
durante l'attuazione delle azioni e dopo il loro completamento, la Commissione
valuti il modo in cui siano state realizzate nonché l'impatto della loro attuazione
al fine di accertare se gli obiettivi originari siano stati conseguiti. Segue una
relazione annuale alla Commissione presentata dagli Stati beneficiari, ed una
valutazione biennale o finale della Commissione, riguardo i risultati ottenuti con
l'attuazione delle azioni di cui all'articolo 2, come ad esempio interventi destinati
ad incentivare l'industria, in particolare le PMI, a favorire servizi e applicazioni
che vanno incontro alle esigenze espresse dai cittadini e dagli utilizzatori; avvio
di azioni tese ad identificare le priorità delle PMI e gli ostacoli che impediscono a
queste ultime di utilizzare le tecnologie dell'informazione, in stretto collegamento
con le iniziative della Commissione tese a mobilizzare vari gruppi di utilizzatori
delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC).Destinatari della
presente decisione erano gli Stati membri, ma potevano partecipare a questo
programma senza il sostegno finanziario della Comunità le persone giuridiche
stabilite nei Paesi terzi e le organizzazioni internazionali, qualora tale
partecipazione contribuisse efficacemente all'attuazione del programma e
tenendo presente il principio del vantaggio reciproco.
237
Decisione del
99/182/CE.
Parlamento
europeo e
del Consiglio
Nel dicembre 1998 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno adottato una
Decisione relativa al Quinto Programma Quadro delle azioni comunitarie di
ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione. Non più in vigore.
Il programma quadro pluriennale (1998-2002) comprendeva quattro azioni
comunitarie:
• Attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione.
Tale azione ha riguardato i seguenti temi: Qualità della vita e gestione delle
risorse biologiche, Società dell’informazione di facile uso, Crescita
concorrenziale e sostenibile, Energia, ambiente e sviluppo sostenibile.
• Promozione della cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e
dimostrazione comunitari con paesi terzi e le organizzazioni internazionali.
la conferma del ruolo internazionale della ricerca comunitaria.
• Diffusione e valorizzazione dei risultati e delle azioni in materia di ricerca,
sviluppo tecnologico e dimostrazione comunitari.
Tale azione aveva come obiettivo la promozione dell’innovazione e il sostegno alla
partecipazione delle PMI.
• Impulso alla formazione e alla mobilità di ricercatori nella Comunità.
Tale azione aveva come obiettivo lo sviluppo del potenziale umano di ricerca e
delle conoscenze di base socioeconomiche.
Il programma è stato attuato mediante otto programmi specifici, di cui quattro
corrispondenti ai quattro temi della prima azione comunitaria, tre legati
rispettivamente alla seconda, terza e quarta azione comunitaria. L’ottavo era un
programma specifico del Centro comune di ricerca. Le comunità scientifiche,
industriali e di utenti sono stati coinvolti durante il processo di attuazione.
L’importo globale massimo della partecipazione della Comunità previsto era di
13700 Euro, di cui:
• 3140 MEURO per il periodo 1998-1999
• 10560 MEURO per il periodo 2000-2002
Tutta la spesa amministrativa imputabile alle attività di ricerca è stata coperta
attingendo all’importo globale disponibile per il programma, è trattata nel
bilancio generale delle Comunità europee come ogni altra spesa amministrativa
paragonabile, secondo le procedure usuali.
La Decisione prevedeva verifiche regolari e sistematiche ogni anno, con
l’assistenza di esperti indipendenti qualificati. Essa valutava in particolare se gli
obiettivi, le priorità e gli strumenti finanziari erano adeguati all’evoluzione della
situazione e se necessario presentava proposte volte ad adeguare o completare il
programma quadro e/o i programmi specifici. La scelta degli esperti
indipendenti qualificati, provenienti in particolare dalle comunità scientifiche,
industriali e di utenti, era effettuata dalla Commissione sulla base della loro
esperienza e delle loro attitudini personali, tenendo conto in modo equilibrato
dei vari protagonisti del mondo della ricerca.
La Decisione prevedeva contatti tra la Commissione ed il Consiglio ed il
Parlamento europeo per la trasmissione dei dati sui progressi complessivi
dell’attuazione del programma quadro e dei programmi specifici
238
Decisione del Consiglio 99/172/CE del 25 gennaio
1999.
Decisione che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico
e di dimostrazione intitolato "Promuovere l'innovazione e incoraggiare la
partecipazione delle PMI".
Questo programma è promosso in applicazione dell'articolo 3, paragrafo 1, del
Quinto programma quadro, ed è finalizzato a coordinare e sostenere i programmi
tematici per promuovere ed integrare le dimensioni "innovazione" e "PMI" nella
definizione delle loro priorità e dei loro programmi di lavoro oltre che
nell'esecuzione delle loro azioni, a garantire la coerenza generale delle attività a
favore dell'innovazione e delle PMI e la loro armonizzazione all'interno dei
programmi tematici, infine ad ottimizzare l'utilizzazione delle competenze,
dell'esperienza e delle infrastrutture esistenti a livello orizzontale o in altri
programmi.
Il programma è posto in esecuzione mediante azioni indirette di RST previste
negli allegati II e IV del Quinto programma quadro oltre a misure di
accompagnamento; attività pilota e modalità di coordinamento.
Sono stati stanziati 363 MEURO per l'esecuzione del programma specifico, di cui
un massimo del 7,35% per le spese amministrative della Commissione.
La Commissione è responsabile dell'esecuzione del programma, ed è assistita da
un comitato del programmo composto di rappresentanti degli Stati membri e
presieduto dal rappresentante della Commissione, inoltre essa informa
periodicamente il Consiglio ed il Parlamento europeo in merito allo stato di
attuazione del programma, comprese la partecipazione delle PMI e la
semplificazione delle procedure amministrative.
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
239
Decisione del Consiglio 99/297/CE del 26 aprile 1999.
Decisione volta ad istituire un'infrastruttura di informazione statistica
comunitaria riguardante l'industria e i mercati dell'audiovisivo e dei settori
connessi.
Per realizzare l'obiettivo su indicato sono previste azioni di:
•
Analisi e valutazione della richiesta di dati statistici sul settore audiovisivo
provenienti dagli utenti, e degli effetti sulle imprese, in particolare sulle PMI,
della raccolta di dati statistici nel settore audiovisivo;
•
Analisi di dati statistici esistenti, nonché delle loro fonti;
•
Trasmissione annuale a Eurostat dei dati statistici già disponibili o
accessibili presso le autorità nazionali competenti;
•
Partecipazione su base volontaria alla realizzazione di studi pilota volti a
provare concretamente i lavori metodologici e a promuovere l'attuazione di
una statistica comunitaria;
•
Raffronto di sistemi statistici esistenti negli Stati membri ed in alcuni Paesi
terzi, in particolare negli Stati in preadesione;
•
Valutazione della pertinenza e dei bisogni futuri in campo statistico nel
settore audiovisivo, soprattutto in termini di dati necessari per elaborare e
seguire le politiche dell'occupazione, della formazione e delle pari
opportunità.
Gli stanziamenti da destinare all'attuazione di tali azioni sono fissate
dall'autorità di bilancio nel quadro della procedura di bilancio annuale.
La presente decisione è destinata agli Stati membri e scade cinque anni dopo la
sua adozione.
240
Decisione del Consiglio 2000/821/CE del dicembre
2000.
Nel dicembre 2000 il Consiglio ha adottato una Decisione relativa all’attuazione
di un programma di incentivazione dello sviluppo, della distribuzione e della
promozione delle opere audiovisive europee (MEDIA Plus Sviluppo e
distribuzione) (2001-2005).
Il programma si propone di:
•
Migliorare la competitività del settore audiovisivo europeo, comprese le PMI,
sul mercato europeo ed internazionale, mediante l’incentivazione dello
sviluppo, della distribuzione e della promozione di opere audiovisive europee,
tenendo conto dello sviluppo di nuove tecnologie.
•
Rafforzare i settori che contribuiscono al miglioramento della circolazione
transnazionale di opere europee.
•
Rispettare e promuovere la diversità linguistica e culturale in Europa
•
Valorizzazione del patrimonio audiovisivo europeo, in particolare la sua
digitalizzazione e messa in rete
•
Sviluppare il settore audiovisivo nei paesi o nelle regioni con scarsa capacità
di produzione audiovisiva e/o linguistica o geografica limitata e rafforzamento
della messa in rete e della cooperazione transnazionale tra PMI.
•
Diffondere nuovi tipi di contenuti audiovisivi che utilizzino le nuove
tecnologie.
Per tutta la durata del programma saranno introdotti progetti pilota volti a
migliorare l’accesso ai contenuti audiovisivi europei, che si avvalgono delle
opportunità offerte dallo sviluppo e dall’introduzione delle nuove tecnologie,
comprese la digitalizzazione e i nuovi metodi di diffusione. Nella selezione dei
progetti pilota, la Commissione sarà assistita da gruppi di consulenza tecnica
composti da esperti designati dagli Stati membri. L’elenco dei progetti che
possono essere presi in considerazione sarà sottoposto periodicamente al
comitato.
Il Programma è aperto alla partecipazione dei paesi associati dell’Europa
centrale ed orientale, a Cipro, Malta, Turchia e agli Stati EFTA membri
dell’accordo SEE. L’importo di riferimento finanziario per l’esecuzione del
programma è di 350MEURO. I beneficiari di un sostegno comunitario
assicurano una parte sostanziale del finanziamento che può includere qualsiasi
altro finanziamento pubblico. Il finanziamento comunitario non supera il 50%
dei costi delle operazioni. Nei casi espressamente previsti in allegato, tale
percentuale potrà tuttavia raggiungere il 60% dei costi delle operazioni. Gli
stanziamenti annuali sono autorizzati dall’autorità di bilancio entro i limiti delle
prospettive finanziarie. Gli aiuti finanziari assegnati dal programma sono
concessi sotto forma di anticipi rimborsabili a determinate condizioni, o di
241
sovvenzioni. I rimborsi delle somme erogate nel quadro del programma, al pari
di quelli provenienti dalle azioni condotte nel quadro dei programmi MEDIA
(1991-1995) e MEDIA II (1996-2000), saranno destinati al Programma MEDIA
plus.
242
Adozione della “Carta Europea per le Piccole Imprese”
del 13 giugno 2002.
Nel giugno 2000 è stata adottata la Carta delle Piccole Imprese.
Tale documento si prefigge di essere da guida nei seguenti settori:
• Educazione e formazione all’imprenditorialità
Proponendo di coltivare lo spirito imprenditoriale e nuove competenze sin
dalla giovane età.
• Avviamento
Proponendo di allineare i costi di avviamento a quelli più bassi del mondo.
• Legislazione e regolamentazione
Proponendo di valutare le leggi fallimentari nazionali tenendo conto delle
buone prassi
• Competenze
Proponendo che gli Istituti di formazione forniscano un livello adeguato di
competenze, corrispondenti alle necessità delle piccole imprese
• Accesso in linea
Proponendo che le autorità pubbliche aumentino la comunicazione
elettronica con il settore delle piccole imprese.
• Mercato interno
Proponendo il completamento del mercato unico interno
• Tassazione e questioni finanziarie
Proponendo di adattare i sistemi fiscali in modo da premiare il successo,
incoraggiare l’avviamento di nuove imprese, favorire la loro espansione e la
creazione di posti di lavoro.
• Capacità tecnologica delle piccole imprese
Proponendo il potenziamento dei programmi esistenti che promuovono la
diffusione della tecnologia a favore delle piccole imprese nonché la loro
capacità di individuare, selezionare e adattare le varie tecnologie.
• Imprenditoria elettronica di successo
Proponendo iniziative per le piccole imprese che sviluppino la pratica della
best practice
• Rappresentanza degli interessi delle piccole imprese a livello dell’Unione e a
livello nazionale
Promuovendo il dialogo sociale.
Con questa Carta l’UE si impegna ad utilizzare il metodo di coordinamento
aperto delle politiche nazionali relative alle imprese e si avvale di un programma
pluriennale a favore dell’impresa e dell’imprenditorialità, del processo di riforma
economica concordato a Cardiff, del processo di Lussemburgo sulle politiche
dell’occupazione nonché di altri programmi ed iniziative comunitarie. Ogni anno,
in occasione dei vertici di primavera si attua il monitoraggio e la valutazione dei
progressi compiuti, sulla base di una relazione della Commissione sulle
pertinenti questioni
243
Decisione del Consiglio 2000/819/CE del 20 dicembre
2000.
Decisione relativa ad un programma pluriennale a favore delle impresa e
dell'imprenditorialità, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) (20012002).
Il programma si propone di:
•
Rafforzare la crescita e la competitività delle imprese in un'economia
internazionalizzata e fondata sulla conoscenza;
•
Promuovere lo spirito imprenditoriale
•
Semplificare e migliorare il contesto amministrativo e normativo delle imprese
per favorire in particolare la ricerca, l'innovazione e la creazione di nuove
imprese;
•
Migliorare il contesto finanziario delle imprese, in particolare per le PMI
•
Agevolare l'accesso delle imprese ai servizi di supporto, ai programmi e alle
reti comunitarie e migliorarne il coordinamento.
Il presente programma sarà inoltre utilizzato per progredire nel perseguimento
degli obiettivi fissati dalla Carta Europea per le piccole imprese.
I settori di azione si basano principalmente sull'individuazione e lo scambio delle
migliori pratiche conformemente alla nuova procedura Best descritta nella
comunicazione della Commissione del 26 aprile 2000 che tengono conto delle
esigenze delle PMI.
In risposta alle conclusioni del Consiglio di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000, il
presente programma favorisce provvedimenti volti a migliorare il contesto
finanziario delle PMI. Tali provvedimenti sono:
Lo sportello del Meccanismo europeo per le tecnologie (MET) per l'avviamento
(ETF Start up) gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI).
Il meccanismo di garanzia PMI, che fornirà controgaranzie o, se necessario,
garanzie congiunte ai sistemi di garanzia in vigore negli Stati membri, come pure
garanzie dirette nel caso della BEI o di qualsiasi altro intermediario finanziario
idoneo, mentre le sue perdite derivanti dalle suddette garanzie saranno coperte
dal bilancio generale dell'Unione europea.
L'azione "capitale d'avviamento" mira a promuovere l'offerta di capitale per la
creazione di nuove imprese innovative, con potenzialità di crescita e di creazione
di posti di lavoro, anche nell'ambito dell'economia tradizionale, fornendo
sostegno ai fondi di capitali d'avviamento, agli incubatori e alle organizzazioni
simili in cui il FEI interviene avvalendosi delle risorse proprie o dei suoi
mandati, fin dai loro primi anni di attività.
244
Impresa comune europea. Il programma è volto ad utilizzare, a favore delle
imprese che ipotizzano un partenariato transnazionale, gli impegni assunti. Il
contributo massimo per progetto è di 100.000 Euro.
Il programma è aperto alla partecipazione di:
•
Paesi EFTA aderenti allo Spazio economico europeo, alle condizioni stabilite
nell'accordo SEE;
•
Paesi associati dell'Europa centrale e orientale (PECO), alle condizioni
stabilite negli accordi europei, nei protocolli aggiuntivi e nelle decisioni dei
rispettivi Consigli di associazione;
•
Cipro, con stanziamenti aggiuntivi, conformemente alle procedure da
concordare con tale paese;
•
Malta e Turchia, con
disposizioni del trattato;
•
Altri paesi qualora accordi e procedure lo consentano.
stanziamenti
aggiuntivi,
conformemente
alle
E' previsto un finanziamento di 450 MEURO per l'esecuzione del programma.
Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio nei limiti delle
prospettive finanziarie.
245
Decisione del Parlamento europeo e
2002/1376/CE del 12 luglio 2002.
del Consiglio
Decisione che modifica la decisione n. 1336/97/CE in merito a una serie di
orientamenti sulle reti di telecomunicazione transeuropee adotta un programma
specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione intitolato
"Promuovere l'innovazione e incoraggiare la partecipazione delle PMI".
Questo programma è promosso in applicazione dell'articolo 3, paragrafo 1, del
Quinto programma quadro, ed è finalizzato a coordinare e sostenere i programmi
tematici per promuovere ed integrare le dimensioni "innovazione" e "PMI" nella
definizione delle loro priorità e dei loro programmi di lavoro oltre che
nell'esecuzione delle loro azioni, a garantire la coerenza generale delle attività a
favore dell'innovazione e delle PMI e la loro armonizzazione all'interno dei
programmi tematici, infine ad ottimizzare l'utilizzazione delle competenze,
dell'esperienza e delle infrastrutture esistenti a livello orizzontale o in altri
programmi.
Il programma è posto in esecuzione mediante azioni indirette di RST previste
negli allegati II e IV del Quinto programma quadro oltre a misure di
accompagnamento; attività pilota e modalità di coordinamento.
Sono stati stanziati 363 MEURO per l'esecuzione del programma specifico, di cui
un massimo del 7,35% per le spese amministrative della Commissione.
La Commissione è responsabile dell'esecuzione del programma, ed è assistita da
un comitato del programmo composto di rappresentanti degli Stati membri e
presieduto dal rappresentante della Commissione, inoltre essa informa
periodicamente il Consiglio ed il Parlamento europeo in merito allo stato di
attuazione del programma, comprese la partecipazione delle PMI e la
semplificazione delle procedure amministrative.
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
246
COMUNICAZIONI
Raccomandazione della Commissione
96/280/CE del 03/04/96. (*)
Definizione delle PMI secondo parametri
comuni internazionali
www.mincomes.it/circ_dm/circ2001/pi
ccmedimpr.htm
Consiglio Europeo di Cardiff del giugno Dialogo con e tra le imprese.
1998. (*)
www.europarl.eu.int/summits/car2_it.h
tm
Comunicazione della Commissione del
20/11/98. (°)
Strategia della Comunità Europea allo
sviluppo del settore privato nei Paesi
ACP.
www.europa.eu.int/eurlex/it/com/rpt/2001/com2001_0098it0
1.pdf
Comunicazione della Commissione
COM (1999) 569 def., del 06/11/99. (*)
Azioni concertate con gli Stati membri
nel campo della politica delle imprese.
www.europa.eu.int/comm/internal_mar
ket/en/indprop/pracy/com789it.pdf
Conclusioni del Consiglio di Lisbona,
Marzo 2000. (*)
www.europa.eu.int/scadplus/leg/it/ch
a/c10241.htm
Regolamento CE 1260/99
Fondi Strutturali
Sostegno alle riforme economiche,
all’occupazione e alla coesione sociale in
un contesto di sviluppo economico
basato sulla “conoscenza”.
Sostegno alla creazione e allo sviluppo
di imprese.
www.ambiente.it/impresa/news/2002/
15settembre.htm
Raccomandazione della Commissione
del 25/06/2002. (*)
Modifica la raccomandazione
96/280/CE relativa alla definizione
delle PMI.
www.federcomin.it/Sviluppo/Produzio.n
sf/WEBUeNormT
Parere del Comitato economico e sociale Sostegno alla formazione di una rete
in merito alla Comunicazione della
digitale per le PMI.
Commissione al Consiglio, al
247
Parlamento europeo, al Comitato
economico e sociale e al Comitato delle
regioni: "Aiutare le PMI a convertirsi ai
sistemi digitali"
(2002/C 80/15).
www.privacy.it/ces2002-15.html
Progetto di relazione sulla relazione
della Commissione al Parlamento
europeo e al Consiglio Europeo, Giugno
2002.
"Iniziativa per la crescita e l'occupazione
- Misure di assistenza finanziaria a
favore delle piccole e medie imprese
(PMI) innovative e creatrici di posti di
lavoro.
www.regione.emiliaromagna.it/conferenza/download/a1b_
cm2_21-06-02.doc
Comunicazione della Commissione al
Consiglio e al Parlamento Europeo, del
19 maggio 2003
COM(2003) 267 definitivo (°)
La cooperazione della Comunità
europea con i Paesi terzi:
L'approccio della Commissione ai futuri
interventi di sostegno allo sviluppo del
settore delle imprese
N.B. ( * ) Mercato Interno
( ° ) Mercato Esterno
248
Raccomandazione della Commissione 96/280/CE del 3
aprile 1996.
Nell’aprile 1996 la Commissione ha adottato tale Raccomandazione relativa alla
definizione delle Piccole e Medie Imprese.
Con la presente raccomandazione la Commissione:
•
Definisce le caratteristiche delle PMI
Per quanto riguarda la nuova definizione di impresa, è considerata impresa
ogni entità, indipendentemente dalla forma giuridica, che esercita un’attività
economica, ivi comprese le entità che esercitano attività artigianale e altre
attività a titolo individuale o familiare. In quest’ottica, sono considerate
imprese anche le società di persone o le associazioni che svolgono qualsiasi
attività economica.
Microimpresa : occupa meno di 10 persone e ha un fatturato che non supera
1 MEURO o un totale di bilancio non superiore a 1,4 MEURO.
Piccola impresa : occupa meno di 50 persone e ha un fatturato non
superiore a 9 MEURO (in precedenza 7) o un totale di bilancio non superiore a
10 MEURO (in precedenza 5).
Media impresa: occupa meno di 250 persone e ha un fatturato annuo non
superiore ai 50 MEURO (in precedenza 40) o un totale di bilancio non
superiore ai 43 MEURO (in precedenza 27).
In merito al requisito di “indipendenza”, restano invariati sia il limite del 25%
sia i casi in cui tale limite può essere superato, ma c’è una importante novità:
sono, infatti, considerate associate le imprese che sono collegate anche
attraverso una persona o un gruppo di persone fisiche che esercitano le loro
attività
sullo
stesso
mercato
o
su
mercati
contigui.
Inoltre, sono associate anche le imprese tra le quali esistono le seguenti
relazioni:
-
Un’impresa (società madre) ha la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti
o dei soci di un’altra (filiale);
-
Un’impresa (società madre) ha il diritto di nominare o revocare la
maggioranza dei membri dell’organo d’amministrazione, di direzione o di
sorveglianza di un’altra (filiale);
-
Un’impresa (società madre) ha il diritto di esercitare un’influenza dominante
su un’altra (filiale) ai sensi di un contratto con essa stipulato o ai sensi degli
statuti della medesima;
-
Un’impresa (società madre) controlla da sola, in virtù di un accordo concluso
con altri azionisti o soci di un’altra (filiale), la maggioranza dei diritti di voto
degli azionisti o soci della medesima.
249
Tra le persone occupate sono inclusi i proprietari esercenti, i soci che
nell’impresa esercitano un’attività regolare, gli aiuti familiari anche non
remunerati e le persone che lavorano all’esterno dell’impresa ma ne fanno parte
e sono da essa remunerate (ad esempio, rappresentanti commerciali, fattorini,
gruppi di riparazione e di manutenzione) se non esercitano tali mansioni per
conto di altre imprese.
•
Modifica i massimali fissati per il fatturato e il totale del bilancio ove
necessario e di norma ogni quattro anni, per tener conto dell’andamento
dell’economia nella Comunità
•
Si impegna a prendere tutte le misure necessarie affinché la definizione delle
piccole e medie imprese si applichi a tutti i programmi da essa gestiti, in cui
siano menzionati i termini “PMI”, “media impresa”, “piccola impresa” e
“microimpresa”
La Raccomandazione si rivolge agli Stati membri, alla Banca Europea per gli
investimenti e al Fondo europeo per gli investimenti e invita tali istituzioni a:
•
Conformarsi alle disposizioni dell’art.1 dell’allegato per tutti i loro programmi
destinati alle “PMI”, alle “medie imprese”, alle “piccole imprese” o alle
“microimprese”
•
Conformarsi ai massimali fissati per il fatturato e per il totale del bilancio, in
caso di modificazione da parte della Commissione, in conformità dell’art.2
dell’allegato
•
Prendere le misure necessarie al fine di utilizzare le classi di dimensioni di
cui all’art.3, paragrafo 2, dell’allegato, specialmente in sede di bilancio della
loro utilizzazione degli strumenti finanziari comunitari
•
Comunicare alla Commissione, prima del 31 dicembre 1997, le misure da
essi adottate per conformarsi alla presente raccomandazione.
250
Consiglio Europeo di Cardiff del 15 e 16 giugno 1998.
Nel giugno del 1998 si è svolto a Cardiff un Consiglio Europeo che ha definito le
linee politiche da seguire per armonizzare e sviluppare l’Unione Europea.
Nel Consiglio sono stati raggiunti accordi di opinione sui seguenti punti:
Si sono stabiliti gli elementi fondamentali della strategia dell’UE per un’ulteriore
riforma intesa a promuovere crescita, prosperità, occupazione e integrazione
sociale.
Si sono individuati i mezzi concreti per avvicinare l’Unione ai cittadini mediante
una maggiore trasparenza, l’integrazione ambientale e il potenziamento della
lotta agli stupefacenti e alla criminalità organizzata.
Si sono elaborati gli indirizzi di massima e un calendario per gli ulteriori
negoziati sull’Agenda 2000.
Si sono esaminati i progressi compiuti nello sviluppo dell’Unione e delle sue
relazioni esterne
Si è avviato un dibattito di lungo termine sul futuro sviluppo dell’Unione.
Durante i lavori del Consiglio, gli Stati membri hanno espresso il loro parere
sull’economia e sulla finanza dell’UE sottolineando la crescita della stessa e
descrivendo studi fatti sulle economia della Russia, del Giappone e
dell’Indonesia.
Il Consiglio ha condannato fermamente il ricorso alla violenza indiscriminata da
parte della Repubblica federale Iugoslava e delle forze di sicurezza serbe per
imporre la politica del governo di Belgrado e ha espresso la volontà di risolvere i
conflitti e i problemi relativi alla situazione dei profughi in ambito
internazionale.
251
Comunicazione della Commissione del 20 novembre
1998.
Nel Novembre 1998 la Commissione ha presentato tale Comunicazione
riguardante una strategia per lo sviluppo del settore privato nei Paesi ACP. Tale
documento è il risultato di un periodo di intenso lavoro della Commissione, di
esperti degli Stati membri e di istituzioni rappresentanti il settore privato,
rispecchia l’importanza data all’argomento nel “Libro Verde” sulle relazioni,
governative e non governative, UE-ACP.
La Commissione Europea considera il settore privato un attore leader per lo
sviluppo e proprio per questo lo pone, nel documento, al centro della
cooperazione UE-ACP.
La Comunicazione:
•
Raccomanda di compiere azioni circoscritte, specifiche e adeguate ai vari
contesti d’intervento, integrandole però con le linee politiche comunitarie in
materia di sviluppo
•
Presenta un coerente schema volto ad aumentare le risorse del IX FED
destinate al settore privato, sia nei programmi indicativi nazionali e regionali
sia nei finanziamenti della BEI.
La strategia proposta intende contribuire all’eliminazione della povertà e
all’integrazione dell’economia dei Paesi ACP con quella mondiale.
Punti chiave della strategia sono:
•
Miglioramento del contesto in cui operano le imprese ACP al fine di
aumentare gli investimenti ad ogni scala
•
Coordinamento con le PMI sia per aumentare la loro efficienza e competitività
nei settori finanziario, tecnico e professionale, sia per favorire il dialogo con il
governo
•
Catalizzare i flussi addizionali di investimenti per il settore privato e
rafforzare la cooperazione economica tra UE e ACP.
Il documento si inserisce all’interno di altre politiche di sviluppo della Comunità
Europea, rivolte a:
•
Sviluppo umano e sociale,
•
Rispetto dei diritti umani e good governance,
•
Integrazione economica regionale,
•
Società dell’informazione,
252
•
Ricerca scientifica e tecnologica,
•
Turismo e infrastrutture.
253
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al
Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e
al Comitato delle regioni n°569/ 1999
Comunicazione della Commissione sulle azioni concentrate con gli Stati membri
nel campo della politica delle imprese.
Rifacendosi all'articolo 157 del trattato "gli Stati membri si consultano
reciprocamente in collegamento con la Commissione e, per quanto necessario,
coordinano le loro azioni" , "la Commissione può prendere ogni iniziativa utile a
promuovere detto coordinamento", si affrontano da diversi anni tematiche
fondamentali della politica delle imprese: semplificazione dell'ambiente in cui
esse operano, provvedimenti efficaci di sostegno, visibilità dei servizi offerti e loro
utilizzazione. Queste tematiche sono inoltre state viste nella prospettiva
dell'impresa in fasi diverse di sviluppo (avviamento, crescita e passaggio di
proprietà).
Fondamento del programma sono le azioni concentrate, secondo cui gli Stati
membri con l'assistenza della Commissione, al fine di promuovere la
concorrenzialità, incrementano l'efficacia delle proprie iniziative, in particolare
mediante una migliore finalizzazione e convergenza dei provvedimenti nei settori
classici della politica delle imprese, vale a dire il miglioramento del contesto
legislativo ed amministrativo per le aziende e l'adozione di provvedimenti di
sostegno. Per ottenere questo è necessario un approccio specifico, la cui base
consista nell'individuare le pratiche ottimali e promuoverne lo scambio.
254
Consiglio Europeo straordinario di Lisbona del 23 e 24
marzo 2000.
Nel Consiglio europeo straordinario di Lisbona, tenutosi fra il 23 e il 24 marzo
2000, è nato dalla volontà di imprimere un nuovo slancio alle politiche
comunitarie, in un momento in cui la congiuntura economica era la più
promettente da una generazione per gli Stati membri dell’Unione Europea.
Occorreva pertanto adottare provvedimenti a lungo termine in questa
prospettiva. Il Consiglio ha dunque cercato di formulare orientamenti in grado di
cogliere le opportunità offerte dalla nuova economia, allo scopo fra l’altro di
sradicare il flagello sociale costituito dalla disoccupazione.
Temi affrontati:
•
Piena occupazione.
Problema cruciale della maggior parte degli Stati membri dell’UE, adesso che
l’obiettivo del pieno impiego è finalmente divenuto raggiungibile, la
disoccupazione si è trasformata nel settore d’intervento prioritario in Europa.
L’obiettivo posto dal Consiglio consiste nel raggiungere la piena occupazione
a livello UE entro il 2010: a tal fine occorre varare riforme ambiziose, dal
momento che la crescita da sola non può risolvere i problemi che affliggono
attualmente il mercato del lavoro.
•
Sfida tecnologica.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) rappresentano
una sfida importante ma, allo stesso tempo, nel settore è insito un potenziale
rilevante per l’occupazione. La stessa economia digitale che consente di
migliorare la qualità della vita è un fattore di migliore concorrenzialità e di
creazione di posti di lavoro. L’attenzione è posta sulla transizione economica
e sociale che non deve emarginare alcuna categoria di cittadini, è proprio
questa la finalità di iniziative quali “eEurope – una società dell’informazione
per tutti”.
•
Società basata sulla conoscenza.
Il rapporto inversamente proporzionale fra livello di studio e tasso di
disoccupazione tende a crescere, per cui è necessario che l’Europa aumenti il
livello d’istruzione cui i cittadini arrivano al momento di lasciare gli studi. Le
conclusioni del Consiglio fissano un obiettivo quantitativo per il 2010: entro
la fine del decennio, il numero delle persone fra i 18 e i 24 anni che hanno
completato soltanto il primo ciclo dell’insegnamento secondario senza
portarlo avanti in altra sede dovrà scendere della metà. Per quanto riguarda
la ricerca è prevista la costituzione di una rete transeuropea di
comunicazione ad altissima velocità entro la fine del 2001, e con essa
l’eliminazione di tutti gli ostacoli alla libera circolazione dei ricercatori
all’interno dell’Europa. Il Consiglio propone obiettivi ben precisi e di
brevissima scadenza che dovrebbero consentire all’istruzione e alla ricerca
255
europee di immergersi completamente in questa nuova economia basata
sulla conoscenza.
•
Miglioramento della competitività in Europa.
Per aumentare la competitività il Consiglio propone di migliorare le
condizioni di ricerca e di instaurare un clima favorevole allo spirito
d’impresa, il che richiede in particolare la riduzione dei costi legati alle
formalità burocratiche. Al di là della necessaria semplificazione
amministrativa, la Commissione ritiene che sia necessario sviluppare una
vera e propria cultura d’impresa. Anche il completamento del mercato
interno si inserisce fra le priorità emerse, in particolare l’attenzione è stata
posta sul tema della liberalizzazione di settori molto specifici, gas, elettricità,
servizi postali, trasporti. La Commissione ha redatto un piano d’azione per il
mercato interno (2000-2004), imperniato su alcuni obiettivi specifici.
•
Integrazione dei mercati
macroeconomiche.
finanziari
e
coordinamento
delle
politiche
Il Consiglio indica la necessità di definire un calendario rigoroso, in modo da
attuare, entro il 2005, un piano d’azione rivolto ai mercati finanziari. Per
quanto riguarda le politiche economiche, le priorità continuano a
concentrarsi sulla stabilità macroeconomica definita nel Patto di stabilità e
crescita, pur con l’inserimento degli obiettivi di crescita e occupazione.
•
Modernizzare e rafforzare il modello sociale europeo.
Si propone di promuovere l’integrazione sociale favorendo il lavoro,
garantendo
sistemi
pensionistici
sostenibili
in
un
periodo
di
“invecchiamento” della popolazione europea, nonché assicurando la stabilità
sociale.
256
Regolamento CE 1260/99. Fondi Strutturali
Il Regolamento di cui si tratta costituisce la base di riferimento per la riforma dei
fondi strutturali, avviata nel 1999 e relativa al periodo di programmazione 20002006.
I Fondi strutturali costituiscono il sistema con cui l'Unione Europea persegue la
propria politica comunitaria di coesione economica e sociale tra le regioni degli
Stati membri: si tratta di meccanismi finanziari che supportano le azioni dei
singoli Paesi finalizzate a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie
regioni europee.
Il Regolamento individua tra le finalità della Comunità:
•
Lo sviluppo armonioso e duraturo delle attività economiche
•
Lo sviluppo dell'occupazione
•
La tutela e il miglioramento dell'ambiente
•
L'eliminazione delle disuguaglianze
•
La promozione delle parità tra uomini e donne
Gli strumenti attraverso i quali vengono gestite le risorse dell'Unione sono i
quattro Fondi strutturali:
•
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR - Reg. CE 1783/99)
•
Fondo Sociale Europeo (FSE - Reg. CE 1784/99)
•
Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA - Reg. CE
1257/99)
•
Strumento Europeo di Orientamento per la Pesca (SFOP - Reg. CE 1263/99)
La maggior parte della dotazione finanziaria (circa il 90%) viene concentrata nel
conseguimento di tre obiettivi principali:
OBIETTIVO 1: promuovere lo sviluppo l'adeguamento strutturale delle regioni
che presentano ritardi nello sviluppo; rientrano in questa categoria le regioni il
cui Prodotto Interno Lordo (PIL) pro capite sia inferiore al 75% della media
comunitaria;
OBIETTIVO 2: favorire la riconversione economica e sociale delle zone con
difficoltà strutturali; rientrano in questa categoria regioni con popolazione e
superficie significative che presentino emergenze economiche e sociali.
OBIETTIVO 3: favorire l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei
sistemi di istruzione, formazione e occupazione; rientrano in questa categoria le
regioni non in Obiettivo 1.
Per le Regioni che rientrano nell'Obiettivo 1, l'erogazione dei Fondi strutturali è
subordinata all'approvazione del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), che
257
sancisce il formale avvio dell'utilizzo delle risorse destinate, in Italia, allo
sviluppo del Mezzogiorno. L'attuazione del QCS avviene mediante strategie e
linee d'azione definite nei Programmi Operativi Nazionali (PON) e nei Programmi
Operativi Regionali (POR), le cui misure di attuazione, con i rispettivi beneficiari
e piani finanziari, sono esplicitati nei Complementi di Programmazione (CdP).
Per le Regioni Obiettivo 2, in seguito alla definizione delle zone del territorio
regionale rientranti nell'Obiettivo, si passa alla fase di elaborazione e
approvazione della strategia di intervento delineata negli strumenti attuativi, i
Documenti Unici di Programmazione (DOCUP), e nei rispettivi CdP.
I Fondi strutturali sono finalizzati a finanziare, per il restante 10% della loro
dotazione, i Programmi di Iniziativa Comunitaria, INTERREG, URBAN, EQUAL e
LEADER, e le azioni innovatrici.
258
Raccomandazione della Commissione del 25 giugno
2002.
Nel giugno 2002 la Commissione ha adottato la presente raccomandazione per
apportare delle modifiche alla Raccomandazione 96/280/CE relativa alla
definizione delle piccole e medie imprese.
La Raccomandazione:
•
Considera impresa ogni ente che, indipendentemente dalla sua forma
giuridica, eserciti un’attività economica. In particolare, sono considerati tali
gli enti che esercitano un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale
o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente
un’attività economica.
•
Definisce gli effettivi e le soglie che definiscono le categorie di imprese.
•
Distingue tra imprese autonome, partner e collegate.
•
Sottolinea che ogni normativa comunitaria, ogni programma comunitario che
è modificato o adottato e che menziona i termini PMI, media, piccola o micro
impresa o termini simili, si riferirà alla presente definizione.
259
Comunicazione della Commissione al Consiglio e al
Parlamento Europeo del 19 maggio 2003. COM (2003)
267 def.
Nel maggio 2003 la Commissione ha adottato una Comunicazione relativa a “La
cooperazione della Comunità europea con i Paesi terzi: L'approccio della
Commissione ai futuri interventi di sostegno allo sviluppo del settore delle
imprese.
Si sottolinea l'importante contributo che il settore delle imprese, e in particolare
il settore privato, possono dare allo sviluppo e alla lotta contro la povertà (in
aggiunta e al di là dell'intervento pubblico), e l’esistenza di numerose prove
obiettive a sostegno di tale affermazione; anche i principali donatori bilaterali e
multilaterali, tra cui l'ONU (e le sue agenzie di sviluppo specializzate), le
istituzioni finanziarie di Bretton Woods, l'OCSE-Comitato di assistenza allo
sviluppo e le ONG, concordano sull'importanza del ruolo svolto dalle imprese e
dal settore privato. Questo ampio consenso riflette l'idea che la crescita
economica crea le risorse necessarie per combattere la povertà e che lo sviluppo
delle imprese e la presenza di un settore privato dinamico sono essenziali per la
crescita economica dal momento che rappresentano la principale fonte di
occupazione nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto se si include il settore
informale.
Per promuovere lo sviluppo delle imprese la Comunità ha già attuato un'ampia
gamma di strumenti, ciascuno dei quali ha una propria base giuridica con
finalità e procedure distinte. Tali strumenti sono spesso adeguati per soddisfare
le esigenze specifiche dei Paesi partner nell'ambito dei diversi accordi di
cooperazione della Comunità. Inoltre, esistono numerosi e importanti programmi
regionali che si concentrano sul settore privato o che prevedono interventi
associati a quest'ultimo.
In particolare, nella regione mediterranea il sostegno comunitario è stato attuato
nelle seguenti forme: interventi tradizionali di finanziamento dei progetti,
sostegno settoriale ai programmi nazionali per la modernizzazione delle
industrie, sostegno alla privatizzazione e sostegno alla riforma dei sistemi fiscali
e finanziari nazionali. È stata inoltre fornita assistenza tecnica, compresa la
promozione degli scambi e degli investimenti, per rafforzare il quadro
istituzionale e giuridico, promuovere l'efficienza amministrativa, il buon governo
e la trasparenza in ambito finanziario e contribuire alla creazione di centri
aziendali integrati e di associazioni imprenditoriali locali. Il sostegno al settore
privato è spesso fornito in stretta collaborazione con la Banca europea per gli
investimenti (BEI).
In Asia e in America Latina la Comunità gestisce lo strumento ALA-INVEST,
attraverso il quale essa fornisce sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) sotto
forma di assistenza tecnica e programmi di partenariato e di promozione degli
scambi/investimenti.
Nei Balcani il nuovo regolamento CARDS, approvato nel 2000, fornisce un nuovo
quadro di programmazione nel medio termine (2000-2006) per la promozione
degli accordi di stabilizzazione e associazione e per la creazione di economie di
260
mercato efficienti, attraverso lo sviluppo del settore privato e l'integrazione degli
scambi a livello internazionale e regionale.
Il regolamento TACIS persegue gli stessi obiettivi di medio termine per i nuovi
Stati indipendenti (NIS).
Nei Paesi dell’Africa, Carabi e Pacifico (ACP) lo strumento PRO-INVEST si
concentra principalmente sul potenziamento delle capacità e sullo sviluppo delle
piccole imprese nell'ambito delle strategie per la riduzione della povertà.
Tuttavia, in seguito a una serie di valutazioni effettuate in passato, alcuni
strumenti di cooperazione riguardanti lo sviluppo del settore privato sono stati
sospesi (ad esempio ECIP, MED-INVEST, EBAS ecc.). Nel contempo, sono stati
creati nuovi strumenti, la cui gestione è affidata principalmente alla BEI (lo
strumento FEMIP per i Paesi terzi partner nella regione MED e il fondo
investimenti di Cotonou per i Paesi ACP).
In tale contesto, scopo della presente comunicazione è formulare alcune
proposte per la riorganizzazione e la ristrutturazione del sostegno comunitario
allo sviluppo delle imprese nei Paesi terzi. Le proposte si basano su cinque
considerazioni:
1) L'importanza del settore imprenditoriale ai fini dello sviluppo.
2) L'esperienza acquisita dalla Commissione nella gestione di una serie di
strumenti per il sostegno alle imprese e in particolare per lo sviluppo del
settore privato.
3) I vantaggi derivanti da un intervento a livello comunitario.
4) L'esigenza, nel quadro della riforma dei programmi di assistenza esterna
della Comunità, di armonizzare gli strumenti e le procedure al fine di
migliorare l'efficienza e l'erogazione.
5) Una profonda conoscenza dei punti di forza della Commissione e delle
mansioni che è opportuno delegare ad altri.
La Commissione ha individuato cinque settori di intervento o strumenti sui quali
baserà le proprie iniziative di sostegno alle imprese:
•
Dialogo politico e sostegno generale, con particolare riferimento alla
politica macroeconomica e commerciale e al buon governo,
creazione del necessario quadro normativo, potenziamento
istituzionale e consulenza.
•
Investimenti e attività di promozione della cooperazione tra imprese.
•
Agevolazione del finanziamento degli investimenti e dello sviluppo
dei mercati finanziari.
•
Sostegno alle piccole e medie imprese sotto forma di aiuti non
finanziari.
•
Sostegno alle microimprese.
La Commissione intende mantenere il controllo assoluto sugli aspetti
riguardanti la politica, la programmazione e l'elaborazione in relazione ai cinque
settori di intervento, oltre che sull'attuazione (ove opportuno) di azioni
specifiche, ivi compresa l'assistenza tecnica. Anche le attività generali di
monitoraggio e valutazione rimarranno sotto il controllo della Commissione.
261
Per quanto riguarda l'attuazione e la gestione degli strumenti finanziari
(compresi i microfinanziamenti) e i servizi non finanziari (servizi per lo sviluppo
delle imprese), la Commissione intende ricorrere esclusivamente agli
intermediari (che essa selezionerà in seguito) con i quali istituirà opportuni
accordi o convenzioni riguardanti la gestione e gli aspetti finanziari.
262
263
Scarica

Opportunità per l`internazionalizzazione delle PMI nel mercato