giunta regionale – 8^ legislatura
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 1/22
Progetti riguardanti la promozione della legalità e della sicurezza. L.R. 7 maggio 2002, art. 3. Anno 2007
SCHEMA DI PROGETTO
(Per la compilazione del presente modulo, seguire le indicazioni contenute nella “Guida alla
compilazione”, riportata in appendice)
ALLEGATO OBBLIGATORIO ALLA DOMANDA DI CONTRIBUTO PRESENTATA DA:
(riportare gli estremi dell’Ente proponente)
COMUNE DI BUSSOLENGO
Con sede legale nel Comune di BUSSOLENGO Via PIAZZA NUOVA, 14
Provincia VERONA
Tel 0456769944 Fax 0456754508
E-mail [email protected]
Prot. n. …………… del ………………………………………………
in qualità di:
Comune singolo (Comune con popolazione complessiva di almeno 20.000 abitanti o Comune a
prevalente economia turistica, senza limite di popolazione)
q Ente proponente costituito in forma associativa istituzionale (Unione o fusione di Comuni e Consorzi
di almeno 15.000 abitanti [limite riferito ai soli Enti che partecipano al progetto], Comunità Montana,
senza limite di popolazione)
n Ente proponente (Comune singolo ) in qualità di capofila di convenzione (di almeno 15.000 abitanti
[limite riferito ai soli Enti che partecipano al progetto], in nome e per conto dei seguenti Comuni
associati: COMUNE DI PASTRENGO (VR)
q
E A LLEGATO OBBLIGATORIO ALLA DELIBERAZIONE DELL’ENTE LOCALE:
(riportare gli estremi dell’Ente proponente o, in caso di convenzione, indicare quelli del Comune
convenzionato che approva il progetto)
COMUNE DI BUSSOLENGO
adottata dalla Giunta Comunale di Bussolengo con deliberazione n. …... in data ……………. che approva il
progetto presentato ai sensi della L.R. n. 9 del 7 maggio 2002, art. 3. ANNO 2007
E
COMUNE DI PASTRENGO
adottata dalla Giunta Comunale di Pastrengo con con deliberazione n. ….. in data ………….. che approva il
progetto presentato ai sensi della L.R. n. 9 del 7 maggio 2002, art. 3. ANNO 2007
RESPONSABILE DI PROCEDIMENTO PER IL P ROGETTO DELL’ENTE PROPONENTE:
arch. LEONARDO BIASI – Dirigente Area Servizi Tecnici del Comune di Bussolengo Tel. 045/6769929
fax 045/6754508 e-mail: [email protected],vr.it
In caso di convenzione, indicare anche gli estremi del Responsabile di procedimento per il Progetto di
ciascun Comune convenzionato, che sottoscrive il progetto approvato dall’Ente medesimo:
COMUNE DI PASTRENGO – Responsabile: arch. MARCONI GIOVANNI – Responsabile Area dei
Servizi al Territorio e Tributari tel. 045/6778827 – fax 045/6770053 e-mail: [email protected]
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
1
pag. 2/22
TITOLO DEL PROGETTO
Sistema di videosorveglianza
dei Comuni di Bussolengo e Pastrengo (Verona).
2
AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO ED ELEMENTI CONOSCITIVI DI
PARTENZA
Attualmente nel territorio dei due comuni in convenzione è presente un limitato strumento di
monitoraggio e controllo dell’area urbana ed anche il corrispondente pronto intervento, in caso di
necessità, risulta insufficiente a soddisfare la reale richiesta avanzata dalla cittadinanza di sicurezza e
presenza sul territorio. Inoltre lo sviluppo culturale, il modificarsi del tessuto sociale e della sua
composizione, nonché il verificarsi di atti vandalici, spesso ricorrenti nelle medesime zone, sono
elementi che in diversa proporzione possono contribuire alla creazione di situazioni di tensione o
comunque di disagio causato dalla preoccupazione di subire un reato.
Si sottolinea che negli ultimi 2 anni si è verificato un notevole incremento della presenza di cittadini
extracomunitari non regolarmente registrati presso i locali uffici anagrafici.
Nei comuni di Bussolengo e Pastrengo, inoltre, sono state prese in considerazione più porzioni di
territorio nelle quali sono state individuate alcune zone “critiche”, sia per tipologia ambientale, che attira
in modo particolare l’interesse degli autori di reati, in quanto manca un sistema efficace di vigilanza, sia
per quel che concerne la manifestazione di atti di microcriminalità di vario genere, che stanno
aumentando costantemente di numero. Particolarmente “sensibili” in tal senso risultano essere le aree
di confine condivise dai due comuni, le oasi naturalistiche, e le aree limitrofe alle scuole primarie, alle
chiese parrocchiali ed ai cimiteri, zone quindi meta privilegiata soprattutto delle fasce più deboli della
popolazione (bambini e anziani), che vi percepiscono un forte senso di insicurezza.
Attualmente l’esigenza prioritaria delle due amministrazioni locali è quella di creare una
interconnessione efficace tra tutte le frazioni dislocate sul territorio, anche le più lontane dai rispettivi
capoluoghi e difficilmente raggiungibili, nonché la realizzazione di un sistema di sorveglianza efficiente
ed efficace.
Quindi il progetto di videosorveglianza può soddisfare l’esigenza di assicurare maggiore tutela ai
cittadini dei Comuni di Bussolengo e Pastrengo (VR), innalzando la qualità della vita rispetto al governo
del territorio e allo standard di sicurezza, con particolare attenzione al concetto di percezione della
stessa.
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 3/22
DATI NUMERICI DI PARTENZA
3
Numero di abitanti
Bussolengo: 18.424
Pastrengo: 2.541
Estensione territoriale
Bussolengo: Kmq 24,50
Pastrengo: Kmq 8,94
Numero di Operatori di Polizia Locale
Bussolengo: 13
Pastrengo: 1
Numero di telecamere esistenti:
Bussolengo: 0
Pastrengo: 0
Numero di controllo effettuati nelle zone critiche a seguito di segnalazioni di cittadini (anno 2005)
Bussolengo: 100
Pastrengo: 30
Numero di danneggiamenti a strutture pubbliche e atti vandalici riferiti all’anno 2004
Bussolengo: 17
Pastrengo: 8
4
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO
L’obiettivo generale del progetto è quello di fornire un efficace ed efficiente strumento di gestione e
controllo del territorio dei Comuni di Bussolengo e Pastrengo (VR), mediante dell’implementazione e
relativa messa a regime di un sistema di videosorveglianza a fibre ottiche (ritenuto più idoneo), al fine
di:
monitorare il territorio di riferimento indicato in dettaglio al successivo punto 6.5;
incrementare la percezione di sicurezza ;
migliorare la vivibilità e fruibilità dei luoghi pubblici da parte della cittadinanza indicato in
dettaglio al successivo punto 6.5;
disincentivare atti di vandalismo, fonte di diffuso allarme sociale indicato in dettaglio al
successivo punto 6.5;
migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi della polizia municipale, abbattendo i tempi di
intervento rispetto alle segnalazioni da parte dei cittadini;
diminuire del 20% i danneggiamenti a strutture pubbliche nelle zone sopra critizhe sopra
indicate entro la data di conclusione del progetto;
diminuire del 30% gli atti vandalici nei parchi pubblici entro la data di conclusione del progetto;
diminuire del 10% gli interventi sul territorio richiesti genericamente dai cittadini, a seguito della
valutazione della necessità di intervento da parte degli operatori che hanno la visione diretta
delle zone tramite videosorveglianza.
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
5
pag. 4/22
ATTIVITÀ O AZIONI PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO
5.1
SPESE CORRENTI
AZIONE 1 A
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie previste dall’art. 3 L.R. 9/2002:
( g ) lettera a)
( ) lettera c)
( ) lettera d)
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie:
( ) turni o servizi particolari degli operatori al di fuori del normale orario di servizio o per servizi
aggiuntivi, o assunzione di personale a tempo determinato per le finalità del progetto
(g ) altro
descrizione sintetica dell’azione:
COMUNICAZIONE ESTERNA
Finalità di questa azione è di far conoscere ai cittadini residenti e a quanti si trovano a transitare nel
territorio dei 2 comuni, il nuovo sistema di videosorveglianza, che illustri la posizione delle telecamere,
la metodologia usata, l’obiettivo di sicurezza (reale e percepita) che si intende raggiungere. L’attività è
suddivisa in 2 sotto-azioni:
1. realizzazione di opuscoli informativi che verranno forniti ai cittadini dei due comuni interessati. Gli
opuscoli dovranno avere dimensioni adeguate, caratteristiche visive (immagini, planimetria in scala
della mappatura sul territorio delle telecamere) e terminologia esplicativa immediate e di facile
consultazione. Ne verranno realizzati 5.000, in relazione al numero di cittadini residenti nei 2
comuni e saranno disponibili presso gli uffici comunali, gli esercizi pubblici e in generale nei luoghi
maggiormente frequentati dai cittadini. Ulteriore scopo è quello di fungere da deterrente verso
l’illegalità;
2. installazione sulle principali vie di ingresso ai due comuni e su talune aree pubbliche
particolarmente frequentate dalla cittadinanza, di segnaletica stradale verticale (n.5 segnali), che
darà informazione ai fruitori degli spazi cittadini sulla presenza del sistema di controllo mediante
telecamere. Anche questa sotto-azione dovrebbe fungere da deterrente verso l’illegalità, svolgendo
quindi attività di prevenzione.
Verrà coinvolta una società specializzata in grado di fornire quanto sopra specificato.
Tipologia dei mezzi o risorse da acquisire
Ideazione grafica e stampa opuscoli informativi
Segnaletica stradale verticale
Numero o quantità Costi unitari al
netto I.V.A. (in €.)
5000
3,00
5
1.000,00
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 5/22
AZIONE 2 A
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie previste dall’art. 3 L.R. 9/2002:
(g ) lettera a)
( ) lettera c)
( ) lettera d)
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie:
( ) turni o servizi particolari degli operatori al di fuori del normale orario di servizio o per servizi
aggiuntivi, o assunzione di personale a tempo determinato per le finalità del progetto
(g ) altro
descrizione sintetica dell’azione
ANALISI DI PERCEZIONE DELLA SICUREZZA
Verrà predisposto un questionario finale di rilevazione del grado di sicurezza percepito dai cittadini dei 2
comuni, dopo la messa a regime del sistema di videosorveglianza e prima della conclusione del
progetto; particolare attenzione sarà dedicata alla percezione di sicurezza in tutti quei luoghi
attualmente considerati dai cittadini “non sicuri” (es.: parchi).
Verranno realizzati in n. 1000 copie e proposti all’ingresso/uscita degli uffici comunali, consegnati e
raccolti dagli operatori comunali a quei cittadini che si recano presso la sede comunale per istanze di
ogni genere (ufficio anagrafe, ufficio tecnico etc.).
Verrà coinvolta un’agenzia o altre strutture idonee con esperienza consolidata in materia di sicurezza
urbana, che possano gestire l’azione nel suo complesso (dall’ideazione del questionario, all’analisi
finale). La realizzazione di tale azione verrà articolata negli ultimi 5 mesi rispetto la durata complessiva
del progetto nel suo complesso.
Tipologia de i mezzi o risorse da acquisire
Ideazione, somministrazione ed analisi questionari di
percezione della sicurezza urbana
Numero o quantità Costi unitari al
netto I.V.A. (in €.)
1.000
10,00
AZIONE 3 A
(da compilare solo nell’ipotesi di costi aggiuntivi)
descrizione sintetica dell’azione:
rilevazione degli indicatori di risultato (azione a carico dell’Ente)
La presente azione deve essere svolta avvalendosi di proprio personale, durante il normale orario di
servizio, e pertanto non comporta costi aggiuntivi. In caso contrario riportare di seguito i relativi costi (e
mezzi) a totale carico dell’Ente, non imputabili al progetto
Tipologia dei mezzi o risorse da acquisire
Numero o quantità Costi unitari (in
€.)
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
5.2
pag. 6/22
SPESE DI INVESTIMENTO
AZIONE 1 B
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie previste dall’art. 3 L.R. 9/2002:
( ) lettera b)
( g ) lettera e)
( ) lettera f)
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie:
(g) sistema integrato di videosorveglianza
( ) altro
descrizione sintetica dell’azione
ACQUISTO DOTAZIONE STRUMENTALE (SOFTWARE E HARDWARE) PER
VIDEOSORVEGLIANZA
La presente azione consiste nell’installazione di sistema di collegamento, monitoraggio e controllo dei
Comuni di Bussolengo e Pastrengo (VR), tramite una dorsale in fibra ottica.
La soluzione consta di un sistema implementabile grazie a tre punti di forza:
controllo centralizzato e costante 24 ore su 24
una flessibilità di utilizzo che permette la gestione degli eventi e delle immagini;
la possibilità di archiviare le immagini e gli eventi in modo organico e predefinito.
Tipologia dei mezzi o risorse da acquisire
Numero o quantità Costi unitari al
netto I.V.A. (in €.)
Acquisto telecamere (e relativo sistema)
12
10.000,00
AZIONE 2 B
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie previste dall’art. 3 L.R. 9/2002:
( ) lettera b)
( ) lettera e)
( ) lettera f)
Azione riconducibile ad una delle seguenti fattispecie:
( ) sistema integrato di videosorveglianza
( ) altro
descrizione sintetica dell’azione
……………………………………………………………………………………………………………………… …
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………..
Tipologia dei mezzi o risorse da acquisire
Numero o quantità
Costi unitari al
netto I.V.A. (in €.)
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
5.3
pag. 7/22
Nel caso che, mediante le azioni sopra indicate, si intenda realizzare un sistema integrato di
videosorveglianza, specificare inoltre quanto segue:
•
Azione n. (richiamare l’azione o le azioni che interessano fra quelle precedentemente
elencate) 1B..........................................................................................................................
•
piano di dislocazione delle installazioni fisse o mobili da acquisire:
BUSSOLENGO: 9 telecamere
1 telecamera c/o la zona Nuova ZAI
1 telecamera in via don Calabria
1 telecamera in via Alcide de Gasperi
1 telecamera in largo Sandro Pertini
1 telecamera c/o la rotonda di via delle Nazioni
1 telecamera all’intersezione di piazza del Grano e via Molinara
1 telecamera in via Marmolada
1 telecamera in San Vito al Mantico
1 telecamera c/o la scuola elementare e la chiesa parrocchiale
PASTRENGO: 3 telecamere
1 telecamera c/o il cimitero Capoluogo
1 telecamera c/o il cimitero frazione Piovezzano
1 telecamera c/o l’isola ecologica
•
grado di in tegrazione tecnologica delle installazioni, anche sotto il profilo del collegamento con
le centrali operative individuate
Sono previste n. 9 telecamere per il Comune di Bussolengo e n. 3 per il Comune di Pastrengo tutte brandeggiabili
dome, che potranno essere visualizzate e gestite da entrambe le sedi.
Le telecamere saranno collegate al sistema centrale tramite ponti radio ed è previsto l’utilizzo di tecnologia wireless
digitale per quel che riguarda la loro messa in rete. Tale tecnologia è la più flessibile attualmente presente sul
mercato, in quanto permette sia un futuro ampliamento del sistema, sia una modifica dello stesso evitando gli
inconvenienti economici e realizzativi riscontrati in presenza di sistemi cablati.
L’architettura del sistema vede la disposizione di telecamere nei punti nevralgici dei due Comuni sopra elencati,
afferenti ad un apparato concentratore. Da ogni concentratore remoto, i dati della telecamere sono messi a
disposizione di una rete dedicata e inviati verso il centro di controllo/gestione.
La centrale operativa provvederà a separare le immagini di ogni dispositivo di puntamento e a riproporle su un
fronte dedicato formato da un monitor che riproduce in tempo reale il singolo apparato video di monitoraggio.
Contemporaneamente tutte le immagini confluiscono in una matrice video per mettere a disposizione della centrale
operativa la gestione delle immagini, registrando ogni evento su un apparato videoregistratore digitale con
funzionalità specifiche.
Tramite un software specifico ed in particolare tramite mappe grafiche l’operatore può opportunamente scegliere
l’area della quale vuole evidenziare le immagini e la telecamera meglio posizionata rispetto alla scena che si
desidera inquadrare sul monitor.
Inoltre, il sistema di controllo consente di visionare immagini registrate localmente, operando su una tastiera
riprodotto graficamente su un pc video, così da consentire un elevato livello di dettaglio in caso ci sia la necessità di
rilevare eventi/situazione di particolare rilievo.
•
modalità e risorse umane previste per il monitoraggio del flusso dei dati e, ove previsto, anche
per l’intervento diretto sul campo in caso di rilevazioni di informazioni significative.
Il monitoraggio del flusso dei dati avverrà grazie al supporto del personale della polizia locale dei Comuni di
Bussolengo e Pastrengo (VR) e della relative centrale operativa, ocn particolare attenzione a rilevazioni di
informazioni significative.
•
L’assenso preventivo, anch informale, acquisito dalle autorità competenti ai fini della
realizzazione del progetto, con particolare riferimento alla tutela del diritto di privacy ed al
rispetto nella progettazione di norme, vincoli, direttive o disposizioni in materia.
( ) acquisito
(X) non acquisito
specificare la natura ed i contenuti essenziali dell’assenso richiesto ed ottenuto dalle autorità
competenti:…………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 8/22
5.4 Nel caso che, mediante le azioni sopra indicate , si intendano realizzare turni o servizi particolari
degli operatori al di fuori del normale orario di servizio o per servizi aggiuntivi, o sia prevista
l’assunzione di personale a tempo determinato per le finalità del progetto; specificare quanto segue:
•
azione n.................;
•
azione
specifica
(turni/servizi
o
assunzione
a
tempo
determinato).....................................………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
numero del personale da impiegare o assumere..........................................................……………
•
• il grado/livello o il profilo professionale del personale impiegato o da assumere.
............................................................................................................................................……………
• la struttura organizzativa di base utilizzata (operatori singoli, gruppo o pattuglia; sua entità
numerica con relativa dotazione strumentale )
(barrare e completare)
( ) operatori singoli ( appiedati, motomontati o automuniti)...................................................
( ) pattuglia composta da N........................operatori (c.s.)...................................................
•
l’articolazione dei turni o servizi (orario dei turni/servizi previsti nei vari giorni della settimana
e nell’arco temporale di progetto:
dalle ore...................alle ore.......................A.M; dalle ore...................alle ore..................P.M
dei giorni.................................................................................................................................
e dalle ore.................alle ore.......................A.M; dalle ore..................alle ore.................P.M
dei giorni.................................................................................................................................
- l’azione si svolgerà nei mesi di................................................................................................
..............................................................................................................................................
-spazio per eventuali annotazioni:.............................................................................................
..............................................................................................................................................
• il numero complessivo presunto di servizi o di ore di servizio
...............................................................................................................................................
• i compiti o mansioni attribuite al personale in relazione al progetto da realizzare..........
..............................................................................................................................................
• il costo orario o unitario (per persona o per pattuglia, riferito ad un’ora di servizio o ad un
servizio completo per giornata), specificato in costo onnicomprensivo e costo ammissibile (si
veda quanto riportato al quadro 6 punto 7 delle “Linee guida”
(barrare il riquadro che interessa e completare. Se le tipologie sono più di una, riprodurre la riga dei
costi)
( ) costo uomo/ora
( ) costo pattuglia/ora
( ) costo uomo /servizio
( ) costo pattuglia/servizio
pari a
€..........................................costo orario/unitario onnicomprensivo
€......................................costo orario/unitario ammissibile a titolo di:
q quota di indennità di disagio
q spese per orario straordinario
costo totale ammissibile:.€........................................................
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
6
pag. 9/22
EVENTUALI ALTRI SERVIZI COINVOLTI NEL PROGETTO
Tutti i Settori delle 2 Amministrazioni Comunali interessate, per la diffusione e raccolta dei questionati
sulla percezione della sicurezza (azione 2A).
TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
7
7.1- Data di inizio o avvio del progetto (non anteriore a quella di adozione della delibera che approva
il progetto)
Anno....., Mese…………………………………….., Giorno…………….
Oppure
g Data di ricevimento della comunicazione di assegnazio ne del contributo
7.2- Data di conclusione del progetto (compilare solo la parte che interessa)
Anno……….., mese………..; giorno…………………..
Oppure
Mesi n. 15 dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione del contributo (massimo 15)
7.3- Fasi temporali intermedie
(indicare i tempi previsti per la realizzazione di singole azioni o gruppi di azioni):
Azione/i n 1A - COMUNICAZIONE ESTERNA
dal (primo, secondo, ecc,) 5° mese al 15° mese dall’avvio del progetto;
Azione/i n 2A - ANALISI DI PERCEZIONE DELLA SICUREZZA
dal 10° mese al 15° mese dall’avvio del progetto;
Azione/i n 1B - ACQUISTO DOTAZIONE STRUMENTALE (SOFTWARE E HARDWARE) PER
VIDEOSORVEGLIANZA
dal 1° mese al 15° mese dall’avvio del progetto
Azione/i n………………………………
dal ………….mese al………………..mese dall’avvio del progetto
Azione/i n………………………………
dal ………….mese al………………..mese dall’avvio del progetto
Azione/i n………………………………
dal ………….mese al………………..mese dall’avvio del progetto
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 10/22
PIANO FINANZIARIO
8
8.1
COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO al netto di I.V.A.
€ 150.000,00
COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO al lordo di I.V.A.
€ 180.000,00
Costi progettuali al lordo dell’I.V.A. che gli Enti eventualmente associati per la realizzazione del
progetto assumono in proprio, suddivisi per ciascuno di essi:
Non compilare la sezione nel caso di forme associative istituzionalizzate che contemplano unicamente
la quota associativa:
Ente proponente: ……………………………..quota a carico €……………………………………
Enti associati:
Ente locale……………………………………; quota a carico €.………………………..........
Ente locale……………………………………; quota a carico €.………………………..........
Ente locale……………………………………; quota a carico €.…………………………......
Ente locale……………………………………; quota a carico €.……………………………...
Ente locale……………………………………; quota a carico €.……………………………...
Ente locale……………………………………; quota a carico €.………………………...........
8.2
QUADRO ANALITICO DEI COSTI PER CIASCUNA AZIONE
(N.B.: prestare attenzione alla esatta corrispondenza delle azioni sotto riportate rispetto a quelle
indicate nei precedenti riquadri al n.6, con riferimento alle sole spese ammissibili)
SPESE CORRENTI
AZIONE
COSTI al
netto di I.V.A.
% sul costo
totale
COPERTURA PREVISTA
(con atto amministrativo o altra entrata
prevista, escluso il contributo regionale. Non
< 10% o > al 70%)
n. 1A
(COMUNICAZIONE
ESTERNA)
n. 2A
(ANALISI DI
€. 20.000,00
13,33 %
€. 10.000,00
€. 10.000,00
6,67%
€. 5.000,00
20,00 %
€15.000,00
PERCEZIONE DELLA
SICUREZZA)
TOTALE PARZIALE
€. 30.000,00
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
8.2
pag. 11/22
SPESE DI INVESTIMENTO
AZIONE
COSTI al
netto di I.V.A.
% sul costo
totale
COPERTURA PREVISTA
(con atto amministrativo o altra entrata
prevista, escluso il contributo regionale. Non
< 10% o > al 70%)
n. 1B
(ACQUISTO
€. 120.000,00
80%
€. 45.000,00
TOTALE PARZIALE
€. 120.000, 00
80%
€.45.000,00
TOTALE GENERALE
€.150.000,00
100 %
€. 60.000,00
DOTAZIONE
STRUMENTALE
(SOFTWARE E
HARDWARE) PER
VIDEOSORVEGLIANZA )
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 12/22
CONTRIBUTO RICHIESTO ALLA REGIONE
9
9.1
Contributo richiesto alla Regione: € 90.000,00 ;
di cui:
€ 15.000,00 a titolo di spesa corrente
(non oltre €. 30.000,00 complessivi)
€ 75.000,00 a titolo di spesa d’investimento
(non oltre €.100.000,00 complessivi)
Percentuale del contributo richiesto sul costo totale del progetto: 60%
9.2
Eventuali finanziamenti pubblici o privati ottenuti o richiesti sullo stesso progetto:
10
−
−
−
Soggetto erogatore:……………………………………………………………….
contributo richiesto : €…………………………………anno……..…………….
contributo ottenuto : €………………………………….anno…………………...
−
−
−
Soggetto erogatore:………………………………………………………………
contributo richiesto : €…………………………………anno……..……...…….
contributo ottenuto : €………………………………….anno………………..….
MODALITÀ DI GESTIONE DEL PROGETTO
10.1 Procedure amministrative a carico dell’Ente proponente per l’attività di gestione del piano.
Al fine di garantire la prosecuzione del progetto anche oltre il termine di conclusione dello stesso, i due
Comuni intendono mettere a disposizione ulteriori risorse economiche, ad integrazione del contributo
regionale, tramite fondi su uno o più capitoli di bilancio specifici relativi alla videosorveglianza e azioni
collegate.
10.2 Procedure a carico dei singoli Enti eventualmente associati
Restano a carico di ciascun ente locale associato tutte le attività di manutenzione ordinaria,
straordinaria e periodica delle telecamere posizionate sul rispettivo territorio comunale.
Uso comune delle risorse
Le due amministrazioni beneficiarie del finanziamento utilizzeranno in comune tra loro le risorse umane
a disposizione, in particolare il personale della polizia locale, che lavoreranno in sinergia tra loro al fine
di fornire un livello di sorveglianza di qualità eccellente e una rapida risposta ai fabbisogni di sicurezza
percepiti e manifestati dalla cittadinanza.
Proprietà dei mezzi in caso di eventuale scioglimento della forma associativa
In caso di scioglimento della forma associativa per le funzioni di polizia locale, (in tal caso delle
telecamere di videosorveglianza), varrà il principio delle territorialità in cui queste sono posizionate. Le
telecamere posizionate e attive su uno specifico ambito territorio comunale diverranno di proprietà
esclusiva di quel comune.
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
11
pag. 13/22
RISULTATI ATTESI E INDICATORI DI RISULTATO DA UTILIZZARE PER LA
VERIFICA
I dati numerici, oggettivamente rilevabili alla conclusione del progetto, che verranno presi in
considerazione come indicatori di risultato sono i seguenti:
§
Numero di telecamere brandeggianti dome installate nei 2 Comuni rispetto alle zone a rischio
individuate: a 15 mesi dall’avvio dovranno essere 6.
§
Numero di interventi sul territorio a rischio riferiti agli ultimo 15 mesi: diminuzione del 10%;
§
Numero di danneggiamenti a strutture pubbliche riferiti agli ultimi 15 mesi: diminuzione di
almeno il 20% rispetto ai dati numerici di partenza;
§
Numero di atti vandalici riferiti agli ultimi 15 mesi: diminuzione di almeno il 30% rispetto ai dati
numerici di partenza.
I dati numerici rilevati a fine progetto dovranno presentare una situazione migliorativa rispetto ai
medesimi dati rilevati al momento della stesura del presente progetto e riportati nel quadro specifico
“dati numerici di partenza”.
12
ANALISI SOSTENIBILITÀ DELLE AZIONI ATTIVATE
Risorse o le fonti finanziarie previste in caso di prosecuzione del progetto anche oltre il termine di
conclusione dello stesso
Previsione sul bilancio comunale 2008 e PEG dei Settori coinvolti.
Risorse umane, materiali e finanziarie per la gestione/manutenzione dei mezzi o dotazioni strumentali
acquisiti, nel medio/lungo periodo (proiezione quinquennale )
Previsione sul bilancio comunale 2008 e PEG dei Settori coinvolti.
Verrà impiegato il Personale della Polizia Locale dei 2 Comuni in convenzione incardinato nelle
rispettive Centrali Operative, che operano in sinergia.
13
13.1
CRITERI DI PRIORITA’ NELLA VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
Comune a prevalente economia turistica (L.R. 62/99)
( ) punti 3
13.2 L’Ente proponente è una unione o una fusione di Comuni?
q (SI)
g (NO)
( ) punti 3
(X ) punti 0
13.3
E’ stato ottenuto un finanziamento regionale ai sensi della L.R. 9/2002 nell’anno 2006 per un progetto
presentato dallo stesso Ente proponente?
q (SI)
( ) punti 0
g (NO)
( X ) punti 3
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
13.4
pag. 14/22
E’ stato ottenuto un finanziamento regionale ai sensi della L.R. 9/2002 nei due anni precedenti (2005 e
2006) per un progetto presentato dallo stesso Ente proponente?
q (SI)
( ) punti 0
g (NO)
(X) punti 6
13.5
E’ stato scelto un ambito territoriale circoscritto come obiettivo del presente progetto, in relazione
a specifici motivi di criticità?
g
q
(SI)
(NO)
( X ) punti 5
( ) punti 0
13.6
Percentuale di contributo richiesto alla Regione sull’importo complessivo del progetto:
€ (contributo richiesto) …………,…… su € (costo totale ammissibile di progetto).…………,……
pari alla percentuale del: ……………%
dal 10% al 30%
dal 31% al 50%
dal 51% al 60%
dal 61% al 70%
( )
( )
(X)
( )
( ) punti 10
( ) punti 6
( X ) punti 3
( ) punti 1
13.7
Presenza di un Patto, protocollo o contratto per la sicurezza sottoscritto dagli enti locali con le
autorità statali o Parere positivo del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica valido
almeno per la durata del progetto, con esplicito riferimento allo specifico progetto oggetto di domanda:
• patto, protocollo o contratto di sicurezza
( ) punti 5
• parere positivo del comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza
(X) punti 2
Bussolengo,
Timbro originale dell’Ente
In fede
NOME E CONGNOME DEL SOTTOSCRITTORE IN STAMPATELLO
Firma
____________________________________
(firma originale del Responsabile del procedimento
dell’Ente che approva il piano)
_____________________________________
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
Spazio riservato ad eventuali note dell’Ente.
pag. 15/22
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 16/22
Appendice allo schema di progetto (Allegato A2 del bando ex L.R. 7 Maggio 2002, n. 9 “Interventi
regionali per la promozione della legalità e della sicurezza” Articolo 3: “Contributi a favore degli Enti Locali
“ per l’anno 2007.)
GUIDA ALLA COMPILAZIONE
Lo schema di progetto deve essere redatto esclusivamente sul modulo predisposto, o sua esatta riproduzione,
scaricabile in formato Word al sito regionale: www.regione.veneto.it > la regione dalla A alla Z > Polizia
locale.
Il progetto potrà essere redatto anche utilizzando la modulistica informatizzata che potrà essere resa
disponibile al medesimo indirizzo. Nel caso venga redatto sotto questa forma, utile anche ai fini dell’inoltro
per via telematica alla Struttura regionale competente, la relativa stampa finale su supporto cartaceo dovrà
essere approvata senza modifiche dall’Organo competente dell’Ente locale e trasmesso, debitamente
sottoscritto, alla Struttura regionale competente, unitamente al modulo di domanda, anch’esso redatto,
trasmesso e sottoscritto con le medesime modalità.
Lo schema di progetto si compone di singoli quadri, per la compilazione dei quali vanno seguite le
indicazioni di seguito riportate.
Si suggerisce inoltre di visitare il portale dell’Osservatorio Regionale per la Sicurezza
(www.venetocomunitasicura.it ) per acquisire informazioni utili sulla progettazione e sulla normativa in
materia di privacy, nonché dati statistici elaborati sui distretti per la sicurezza.
INTESTAZIONE
Nella prima parte del modulo vanno riportati gli estremi dell’Ente proponente e degli Enti
eventualmente associati in convenzione nel progetto, nonché delle deliberazioni di approvazione del
progetto stesso.
Dal momento che tali informazioni sono note solo dopo l’avvenuta approvazione del progetto, si
raccomanda di riportarle nel modulo, allegato di delibera, prima dell’inoltro alla Struttura regionale
competente (con la dovuta sottoscrizione in originale).
Quadro 1 - Titolo del progetto
In questo riquadro va riportato il titolo del progetto prescelto, che ne rappresenti sinteticamente i
contenuti specifici ovvero l’obiettivo del progetto prescelto, con esplicito richiamo all’ambito
territoriale circoscritto prescelto in relazione ai motivi di criticità rilevati.
Quadro 2 - Ambito territoriale di riferimento ed elementi conoscitivi di partenza
In questo riquadro va individuato esattamente l’ambito territoriale circoscritto prescelto (quartiere,
piazza, via, ecc) per le finalità di progetto, esponendo in sintesi la situazione oggettiva rilevata prima
dell’attivazione del progetto circa le principali problematiche o motivi di criticità individuati e che si
intendono risolvere.
Ai fini della esatta individuazione dell’ambito territoriale prescelto, possono essere allegate anche
mappe in scala della zona interessata o altra documentazione visiva.
Si evidenzia che la individuazione di un preciso e delimitato ambito territoriale, collegato a
specifici motivi di criticità sotto il profilo della sicurezza e della legalità, costituisce elemento
valutativo di priorità ai fini del presente bando.
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 17/22
Quadro 3 - Dati numerici di partenza
In questo riquadro vanno riportati i dati numerici relativi all’ambito d’intervento e all’obiettivo
prescelto riferiti alla situazione esistente prima dell’avvio del progetto, e dunque rilevati prima
dell’avvio del progetto medesimo, con esclusivo riferimento a quei dati numerici ritenuti significativi in
relazione allo specifico progetto da realizzare (nel caso in cui non si disponga di dati di partenza, in
quanto non rilevati o non ancora elaborati, tale circostanza andrà comunque esplicitata).
Questi dati di partenza sono importanti poiché, incrociati con i dati che saranno rilevati a conclusione
del progetto stesso – in base agli indicatori di risultato riportati alla successiva lettera K – saranno in
grado di fornire, a consuntivo, un indice significativo sul grado di perseguimento dell’obbiettivo
prescelto.
(Ad esempio, se l’obiettivo specifico - e di conseguenza le azioni prescelte – riguarda la creazione di un
sistema di videosorveglianza su una particolare area a rischio, al quadro 4) devono essere riportati sia i
dati numerici rappresentativi della dotazione tecnologica già eventualmente esistente, come numero e
tipologia di strumentazione esistente, ma anche i dati numerici significativi rilevati prima dell’avvio del
progetto che diano conto della effettiva portata dei motivi di criticità che si vogliono affrontare e
risolvere, quali ad esempio, il numero di specifici reati rilevati, il numero di interventi effettuati su
chiamata, il numero controlli effettuati sul territorio, oppure l’entità numerica dei flussi informativi che
fanno capo al servizio, ecc.).
QUADRO 4 - OBIETTIVO DEL PROGETTO
In questo riquadro va individuato con chiarezza lo scopo preciso, o obiettivo unico, che si intende
raggiungere in funzione delle finalità prescelte, coerente con gli elementi conoscitivi e le specifiche
problematiche evidenziate. Come già detto, l’obiettivo deve essere prioritariamente afferente ad un
ambito territoriale circoscritto e delimitato, che presenti specifici elementi di criticità dal punto di vista
della sicurezza e della legalità: ciò costituisce in ogni caso motivo di priorità (e non di ammissibilità) ai
fini del presente bando.
E’ importante sottolineare che l’obiettivo non deve essere generico ma, al contrario, il più possibile
preciso e limitato. Obiettivi quali “Aumento della sicurezza in zona.......” o simili non sono da ritenersi
ammissibili in linea di principio, ma devono essere il più possibile mirati a finalità di prevenzione o di
contrasto di specifiche problematiche nel campo della legalità e della sicurezza, in ambiti territoriali
delimitati.
L’obiettivo deve essere unico e non va confuso con le azioni, descritte al successivo quadro 6, le quali
rappresentano le modalità o gli strumenti previsti per il raggiungimento dell’obiettivo individuato.
QUADRO 5 - ATTIVITÀ O AZIONI PREVISTE
In questo riquadro vanno analiticamente riportate tutte le azioni, previste per il perseguimento
dell’obiettivo, suddivise in parte corrente e investimento, con particolare e puntuale riferimento a quelle
azioni che comportano dei costi. (Questa parte del modulo può essere riprodotta secondo necessità)
Per ogni singola azione vanno indicate.
-
La specifica finalità prevista per legge (azioni e spese di natura corrente andranno inquadrate
all’interno delle finalità riportate alle lettere a, c, d dell’art.3 L.R.n.9/2002, barrando semplicemente
la casella corrispondente. Analogamente le spese di investimento andranno inquadrate alle lettere b,
e, g del medesimo art.3)
-
La specifica della tipologia di azione con particolare riferimento alle azioni che comportano
turni o assunzione di personale (spese correnti) o sistemi di videosorveglianza (investimento). La
individuazione di una di queste tipologie implica la compilazione anche del successivi
corrispondenti quadri 5.3 o 5.4)
-
La descrizione analitica dell’azione ;
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
-
pag. 18/22
La descrizione dei mezzi o risorse da acquisire nonché della quantità e dei costi unitari previsti.
Si osservi che il prodotto di queste due variabili (quantità e costo unitario) deve dare esattamente
l’importo della singola azione, riportato al successivo quadro 8.2.
Ad ogni azione specificata dovrà corrispondere un costo ammissibile o, in caso contrario, questa
circostanza dovrà chiaramente essere indicata (ad esempio, apponendo la dicitura: “la presente azione non
comporta costi a carico del progetto”) Inoltre si evidenzia che non tutte le azioni comportano
necessariamente un punteggio di priorità, pur potendo essere ammissibili.
NON SONO AMMISSIBILI A CONTRIBUTO LE SEG UENTI VOCI DI SPESA:
•
•
•
•
•
acquisto di arredi delle sale operative (mobili, armadi, condizionatori, ecc.. Sono
viceversa ammesse le spese per l’acquisto di casseforti o sim.)
acquisto, adattamento o ristrutturazione immobili;
spese per la formazione del personale
spese per il personale, ad eccezione delle spese per turni straordinari e della sola quota di
indennità “di disagio” spettante nel caso di turnazioni particolari, nonché delle spese per
personale assunto a tempo determinato e utilizzato in via esclusiva e diretta per le finalità di
progetto
spese per canoni, assicurazioni o leasing
DESCRIZIONE DELLE AZIONI
Per ogni singola azione dovranno essere specificati
1.
2.
3.
4.
5.
la natura della spesa (corrente o investimento)
la descrizione sintetica,
la tipologia dei mezzi o risorse da acquisire
il loro numero o quantità
i costi unitari al netto dell’I.V.A.
In particolare, nel caso di sistemi integrati di videosorveglianza, oltre alle informazioni sopra richieste
dovrà essere specificato inoltre.
1. il piano di dislocazione delle installazioni fisse o mobili da acquisire
2. il grado di integrazione tecnologic a delle stesse, anche sotto il profilo del collegamento con le
centrali operative individuate
3. le modalità e le risorse umane previste per il monitoraggio del flusso dei dati e,ove previsto, anche
per l’intervento diretto sul campo in caso di rilevazioni di informazioni significative.
4. l’assenso preventivo, anche informale, acquisito dalle autorità competenti ai fini della
realizzazione del progetto, con particolare riferimento alla tutela del diritto di privacy e al rispetto
nella progettazione di norme, direttive o disposizioni in materia.
Nel caso di azioni comportanti turni o servizi particolari degli operatori al di fuori del normale orario di
servizio o per servizi aggiuntivi, o l’assunzione di personale a tempo determinato per le finalità del
progetto andranno chiaramente specificati:
1. il numero complessivo del personale da impiegare o assumere
2. il grado/livello o il profilo professionale del personale impiegato o da assumere,
3. la struttura organizzativa di base utilizzata (operatori singoli, gruppo o pattuglia e sua
entità numerica, con relativa dotazione strumentale)
4. l’articolazione di massima prevista per i turni o servizi nei vari giorni della settimana e
nell’arco temporale di progetto
5. il numero complessivo presunto di servizi o di ore di servizio
6. i compiti o mansioni attribuite al personale in relazione al progetto da realizzare
7. il costo orario o unitario (per persona o per pattuglia, riferito ad un’ora di servizio o ad un
servizio completo per giornata) indicandone sia l’importo onnicomprensivo che quello
ammissibile ai sensi del presente bando, tenuto presente che le uniche spese ammissibili
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 19/22
sono quelle sopra indicate (costo per orario “straordinario” e per la sola “indennità” per
turni disagiati; per il solo personale da assumere a tempo determinato è ammissibile
l’intero costo previsto, ma esclusivamente se lo stesso viene impiegato esclusivamente e
direttamente per le finalità di progetto). Va riportato anche il costo totale ammissibile che,
in ogni caso, deve coincidere con quello riportato al successivo riquadro 9.
Le informazioni richieste sono indispensabili anche per verificare la veridicità e congruità dei costi delle
singole azioni, riportati al successivo quadro 9, e il grado di definizione raggiunto in questa fase di
progettazione.
E’ ammessa la produzione di eventuale documentazione contenente informazioni utili alla esatta
comprensione dell’iniziativa e delle singole azioni, anche eventualmente allegando prospetti riepilogativi,
ma in ogni caso il modulo deve essere completato con tutte le informazioni richieste.
Si rappresenta inoltre che fra le azioni da attivare è stata prevista anche quella per la “rilevazione degli
indicatori di risultato”, riportata al punto 6.4, in conformità a quanto indicato in relazione al successivo
quadro 11. Il quadro è già precompilato nell’ipotesi che l’azione sia realizzata con l’ausilio di personale in
servizio, non comportando perciò costi aggiuntivi. In caso contrario indicare le risorse umane o materiali
e i relativi costi (peraltro a totale carico dell’Ente medesimo e, dunque, non ammissibili ai fini del calcolo
della percentuale contributiva richiesta) necessari per la rilevazione e la verifica dei risultati attesi e degli
indicatori di risultato.
QUADRO 6 - SERVIZI COINVOLTI
In questo riquadro vanno indicati i servizi, oltre a quello di polizia locale, che eventualmente prendono
parte al progetto; può trattarsi di servizi degli stessi Enti locali che partecipano al progetto, ma anche di
servizi di altri soggetti, pubblici o privati, direttamente coinvolti nel progetto medesimo.
QUADRO 7 - TEMPI DI REALIZZAZIONE
In questo riquadro vanno indicati:
§ la data di inizio o di avvio del progetto;
(Si rammenta che la data di avvio del progetto non può essere antecedente a quella di approvazione
formale del progetto stesso e rappresenta il termine a partire dal quale sono legittimati i relativi atti di
impegno di spesa: atti di impegno di spesa antecedenti alla data di avvio del progetto saranno
pertanto ritenuti inammissibili. La data di avvio può anche coincidere con il termine di
ricevimento della comunicazione di assegnazione del contributo; in questo caso barrare la relativa
casella);
§
Il termine previsto per la completa attuazione del progetto (che, al massimo, può essere di
15 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di assegnazione del contributo; farà
fede il timbro di ricezione postale);
Si rammenta che entro tale termine massimo dovranno essere effettuati tutti gli impegni di spesa e
acquisite le dotazioni previste; le relative liquidazioni potranno comunque essere effettuate entro i
termini previsti per la successiva rendicontazione.
•
le fasi temporali intermedie entro cui è prevista la realizzazione delle singole azioni, o di gruppi
di azioni, da realizzare nell’ambito del progetto (tali fasi temporali possono anche essere riportate a
fianco delle singole azioni già elencate nel rispettivo riquadro, e qui richiamate per rinvio). Si veda
anche quanto riportato al successivo quadro 12) in ordine alla rilevazione degli indicatori di
risultato (la fase temporale conclusiva dovrebbe in effetti contemplare anche la rilevazione degli
indicatori di risultato, da effettuarsi comunque a spese dell’Ente)
QUADRO 8 - PIANO FINANZIARIO
Ricordato che l’importo ammesso a contributo è calcolato al netto dell’I.V.A., in questo riquadro vanno
indicati nel dettaglio:
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 20/22
•
il costo complessivo del progetto, al netto e al lordo di I.V.A.. Si rammenta che deve essere
indicato solo il costo totale ammissibile, esclusi dunque gli eventuali costi per le azioni di rilevazione
degli indicatori di risultato;
•
il riparto dei costi al lordo di I.V.A. fra ciascuno degli Enti eventualmente associati partecipanti al
progetto (quand’anche prevista nell’ambito della sola quota associativa);
•
il quadro analitico dei costi al netto dell’I.V.A. relativi a
ciascuna azione , suddivisa secondo la natura della spesa:
- nella prima colonna (“Azione”) del riquadro vanno descritte sinteticamente o richiamate le
azioni (che devono corrispondere esattamente a quelle descritte nel relativo quadro 6 delle
azioni);
- nella seconda colonna (“Costi al netto dell’I.V.A..”), a fianco di ciascuna azione, e in totale per
l’intero progetto, va indicato il relativo costo previsto al netto dell’I.V.A.;
-
nella terza colonna (“% sul costo totale”) va indicato il rapporto, espresso in percentuale, tra il
costo della singola azione rispetto al costo totale di progetto, considerati sempre al netto di
I.V.A.;
-
nella quarta colonna (“Copertura prevista – con atto amministrativo o altra entrata prevista,
escluso il contributo regionale”) va indicata la quota di spesa che l’Ente intende accollarsi (con
fondi propri o derivati) per ciascuna azione , escluso il contributo regionale, e che in ogni caso
non potrà essere inferiore al 10% o superiore al 70% del costo della singola azione al netto
dell’I.V.A. L'indicazione fornita dall'Ente proponente vale anche per i partners.
Si osservi che la somma degli importi indicati in questa colonna deve corrispondere esattamente alla
differenza tra l’importo del contributo richiesto e l’importo totale di progetto.
QUADRO 9 - CONTRIBUTO RICHIESTO
In questo riquadro va riportato il contributo richiesto alla Regione in valore assoluto (con arrotondamento
per i centesimi di Euro), nei limiti indicati al punto 9 dei criteri di cui all’allegato C, suddiviso a titolo
di spesa corrente e a titolo di spesa di investimento (per i progetti misti vanno indicate entrambe) ed in
valore percentuale sul costo totale del progetto al netto dell’I.V.A..
Vanno inoltre indicati egli eventuali finanziamenti pubblici o privati ottenuti o richiesti sullo stesso
progetto.
• NON È AMMESSO IL CUMULO CON ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO REGIONALI.
L’Ente proponente non deve aver ottenuto o richiesto altri finanziamenti regionali per il medesimo
progetto, o singole azioni di esso, oggetto di domanda.
QUADRO 10 - M ODALITÀ DI GESTIONE DEL PROGETTO
In questo riquadro vanno esplicitate le modalità di gestione del progetto.
Nel caso di Comune singolo , titolare unico ed esclusivo delle procedure amministrative, potrebbe essere
esplicitato l’eventuale riparto delle competenze all’interno dell’apparato organizzativo dell’Ente
medesimo ai fini dell’attuazione dell’iniziativa, nonché per la gestione futura del progetto realizzato.
Nel caso di Forme associative, dovrà essere compilata anche la parte che attiene all’obbligo della
gestione unitaria, in capo all’Ente proponente, delle procedure amministrative necessarie per
l’acquisizione delle risorse; l’uso a favore del servizio associato di polizia locale e la specifica
assegnazione in proprietà delle stesse, anche in caso di futuro scioglimento della forma associativa,
così come desunte dagli atti costitutivi della forma associativa prescelta, ovvero dagli accordi o dagli atti
formali adottati da ciascuna Amministrazione.
Tali condizioni dovrebbero già essere espressamente previste nella convenzione o negli atti costituenti
la forma associativa proponente; in caso contrario devono essere esplicitate nell’atto di ciascun Comune
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 21/22
associato che approva il progetto, anche eventualmente mediante richiamo delle condizioni esplicitate in
questo quadro dello schema di progetto.
QUADRO 11 – RISULTATI ATTESI E INDICATORI DI RISULTATO
In questo riquadro vanno esplicitati i risultati attesi e gli indicatori di risultato che saranno presi a
riferimento per la verifica del grado di raggiungimento dell’obiettivo. Per indicatori di risultato devono
intendersi esclusivamente dati o parametri numerici rilevabili a conclusione del progetto (eventualmente
accompagnati da una descrizione sintetica del risultato atteso) i quali, messi a raffronto con i dati
numerici di partenza rilevati prima dell’avvio del progetto, forniscano la dimostrazione del grado di
raggiungimento degli obbiettivi prefissati.
Si osservi che gli indicatori di risultato possono sostanzialmente riprodurre la tipologia dei dati di
partenza, riportati nel relativo riquadro, ma possono anche costituirne una estrapolazione o una
elaborazione in termini di rapporto percentuale (ad esempio, se i dati di partenza sono rappresentati dal
numero di sanzioni elevate prima dell’avvio del progetto, gli indicatori di risultato possono essere
costituiti dal numero di sanzioni elevate a conclusione del progetto, magari distinte e articolate per
tipologia, oppure – se ciò è coerente con l’obiettivo e con i dati di partenza - dalla percentuale di
riduzione o di aumento attesa su tale voce, o ancora elaborazioni o proiezioni dei dati numerici astratti
come, ad esempio il tempo medio impiegato per ogni accertamento, ecc.).
Si tenga presente, inoltre, che i dati/indicatori dovranno essere rilevati a conclusione del progetto entro
l’arco temporale previsto per la realizzazione del progetto stesso.Per questo motivo i relativi
adempimenti sono stati inseriti anche nel quadro 6.4 dello schema di progetto.
In taluni casi può accadere che gli effetti pratici attesi non siano facilmente rilevabili in un arco
temporale così ristretto, necessitando di tempi più lunghi perché si manifestino e siano rilevati (si pensi,
ad esempio, alla riduzione degli atti di vandalismo attesa a seguito dell’installazione di un impianto di
videosorveglianza, laddove la sola installazione materiale dell’impianto può richiedere anche l’intero
arco temporale di progetto).
In questi casi risulta estremamente importante la programmazione e la scelta calibrata degli interventi da
realizzare, per consentire appunto un tempo sufficiente anche per una prima rilevazione degli indicatori
di risultato che saranno riportati nella rendicontazione conclusiva, ed eventualmente, previa richiesta
formale al Dirigente regionale competente e su sua autorizzazione , integrati anche successivamente.
QUADRO 12 -ANALISI SOSTENIBILIT À DELLE AZIONI ATTIVATE.
In questo riquadro vanno indicate le risorse o le fonti finanziarie che l’Ente intende mettere a disposizione
per la eventuale prosecuzione del progetto anche oltre il termine di conclusione dello stesso. Dovrà inoltre
essere indicato con quali risorse umane, materiali e finanziarie si intende sostenere il progetto nel
medio/lungo periodo (proiezione quinquennale ) per la gestione/manutenzione dei mezzi o dotazioni
strumentali acquisiti.
Le informazioni o i dati riportati in questo riquadro indicano la volontà o l’intenzione dell’Ente
proponente, e di quelli eventualmente associati, di proseguire nelle azioni attivate con il sostegno
regionale, il quale costituisce in effetti un contributo al primo avvio di progetti integrati nel campo della
legalità e della sicurezza, nonché di valutare la sostenibilità del progetto nel medio/lungo termine.
QUADRO 13 - CRITERI DI PRIORITÀ
In questo riquadro (illustrato al punto 10 dei criteri del bando, riportati in Allegato sub A) vanno barrate
le caselle corrispondenti al punteggio attribuibile in base agli elementi o ai dati richiesti. La somma dei
punteggi desunti dal presente riquadro, legittimamente attribuiti, determinerà il punteggio definitivo in
base al quale verranno stilate le graduatorie delle domande.
SOTTOSCRIZIONE DEL PROGETTO
ALLEGATO A2 Dgr n. 1162 del 24.04.2007
pag. 22/22
Lo schema di progetto deve essere sottoscritto in originale dal Responsabile del procedimento
dell’Ente che approva il piano (Ente proponente o Ente convenzionato), apponendo anche il timbro in
originale dell’Ente medesimo. Si sottolinea che l’assenza della firma in originale del soggetto
legittimato alla sottoscrizione, oppure la sottoscrizione da parte di soggetto non legittimato, comporta
l’esclusione dal bando.
Si evidenzia che, nel caso di Enti associati in convenzione, il progetto approvato con delibera da parte
dell’Organo competente del singolo Ente convenzionato dovrà essere sottoscritto in originale dal
Responsabile di procedimento dell’Ente convenzionato medesimo, pena l’esclusione. Pertanto il
nominativo (e la firma) del Responsabile di procedimento riportato nello schema di progetto
approvato da ciascun Ente convenzionato deve essere individuato nell’ambito del medesimo Ente
locale, non potendo essere sostituito dal Responsabile dell’Ente capofila proponente.
Scarica

Schema progetto.doc.rtf