Analisi dell’opinione pubblica
(2009/10)
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Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
The World Is Ruled and Governed by Opinion (1641)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Participation
Individual
Active Citizen
Democratic State
Passive Citizen
Public opinion
Civil Society
Communication
Manipulation
Authoritarian State
Mass
Collective
Propaganda
Participation
reresentation
voting
polling
legitimation
Individual
Active Citizen
cognitions
opinions
emotions
values
citizenship
rights
socializion
identity
political culture
Democratic State
governement
regulation
policies
partycompetition
consensus
Manipulation
Passive Citizen
cognitiveinterfering
intentional bias
powerrelationships
silence
conformity
de-mobilization
Public opinion
Authoritarian State
authority
constraint
lack ofcompetition
Civil Society
Mass
organized groups
social movements
media/ICT’s
common sense
conflict
Communication
news management
public/socialcampaigning
agenda
mass society
isolation
control
Collective
Propaganda
general will
collective action
organicism
consensus-building
one-sidedcommunication flows
powerful media effects
Introduzione





L’opinione pubblica come concetto
multidisciplinare
Espressione storica e filosofica dell’Occidente
Opinione-pubblica: un paradosso illuminista?
Difficoltà dell’impresa di una definizione
univoca
Analizzare le “dialettiche” di cui si compone il
concetto di OP
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Anticipazioni dell’idea di OP

La filosofia politica dell’antica Grecia si interrogò sul
ruolo del Demos (popolo) e sull’opportunità del
governo popolare


Atene sperimentò forme di democrazia diretta, ma
anche di rappresentanza elettorale e su estrazione
casuale


Platone Vs. Aristotele?
L’estrazione casuale più democratica dell’elezione?
L’agorà, la piazza per la pubblica discussione, è vista
come un precursore della moderna “sfera pubblica”

Un ponte tra oikos (sfera domestica) e ekklésia (sfera
politica) (Z. Bauman)
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Platone, La Repubblica



(Libro IV)
«Ma le passioni semplici e moderate, che si lasciano
guidare dal raziocinio unito all'intelletto e alla
corretta opinione, le troverai in pochi cittadini, cioè
in coloro che sono forniti della migliore natura e
della migliore educazione».
«E’ vero», disse.
«E non vedi che questo succede anche nella tua
città [ideale] e che qui le passioni della
maggioranza, fatta di persone dappoco, vengono
dominate dalle passioni e dall‘accortezza di una
minoranza di cittadini equilibrati? »
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Aristotele, Politica




(Libri I-IV)
Quando poi la massa regge lo stato badando
all'interesse comune, tale forma di governo è detta,
col nome comune a tutte le forme di costituzione,
politéia.
Deviazioni delle forme ricordate sono, la tirannide
del regno, l'oligarchia dell'aristocrazia, la democrazia
della politéia.
Spesso il meglio è nel mezzo, ed io lì nello stato
voglio essere.
È chiaro, dunque, che la comunità statale migliore è
quella fondata sul ceto medio e che possono essere
bene amministrati quegli stati in cui il ceto medio è
numeroso e più potente
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Origini del concetto di “opinione”
Due significati distinti della parola ‘opinione’
Significato epistemologico:
Doxa greca

1.

Uno stato inferiore di conoscenza


“Una luce debole e imperfetta che scopre le cose con la sola
congettura, e le lascia sempre nell’incertezza e nel dubbio”
(Opinion, Encyclopédie di Diderot e D’Alembert. 1751-1765)
Contrapposizione con l’epistème (scienza)

Opinio latina

Un giudizio soggettivo


Questioni di giudizio e questioni di fatto (D. Hume)
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Significato sociale:
Reputazione, considerazione, stima sociale
2.

Law of opinion (J. Locke)

Legge della reputazione o del costume (fashion)
L’opinion d’autrui dans la Société (J.J. Rousseau)

Guardiano di consuetudini sociali, giudizio pubblico,
censore


Pressione sociale informale


L’opinione predominante ha una funzione di controllo e
integrazione sociale (M. Noelle-Neumann)
Fonte di riconoscimento



La società è dispensatrice di “capitale simbolico” per gli
uomini (P. Bourdieu)
Il pubblico riconoscimento di un’identità sociale è la molla
della partecipazione alle imprese collettive (A. Pizzorno)
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Origini dell’aggettivo “pubblico”
Pubblico come accessibile a tutti
1.
Pubblicizzare nel senso di “rendere pubblico”


“Del popolo”
Pubblico come di relativo al bene comune
2.
Sfera del governo, perseguimento dell’interesse comune


“Per il popolo”
A. Lincoln:

“[…] we here highly resolve that these dead shall not

have died in vain - that this nation, under God, shall have
a new birth of freedom - and that government of the
people, by the people, for the people, shall not perish
from the earth”

Del popolo, dal popolo, per il popolo
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La “nascita” dell’opinione pubblica

Nel XVIII secolo si afferma la locuzione “opinione pubblica”,
specialmente in Francia
 Intorno al 1740, Rousseau la usa nel senso di “opinione comune”

Cfr. il significato sociale di “opinione”
Fra il 1750 e il 1780 sembra affermarsi un’accezione sociale forte
che si esprime nell’idea di un “tribunale dell’OP”:
Un tribunale anonimo e impersonale che persegue un astratto
bene comune
 Au tribunal de l’opinion (K. Baker)
Un giudizio collettivo in materia di morale, reputazione e gusto
che si impone come un nuovo criterio di verità
 Lo stesso Rousseau: « l’espressione collettiva dei valori morali e
sociali di un popolo »




Visione “olista” (anti-individualista) dell’OP, collegata all’idea di
“volontà generale”
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J.J. Rousseau – La volontà generale



Ciascuno di noi mette in comune la propria
persona e ogni potere sotto la suprema
direzione della volontà generale
Da quanto qui esposto si deve capire che ciò
che generalizza la volontà, più che il numero
dei voti, è l’interesse comune che li unisce
Chi rifiuterà di obbedire alla volontà generale,
vi sarà obbligato da tutto il corpo, il che non
vuol significare altro che lo si forzerà a essere
libero (Il contratto sociale, 1762)
Verso la Rivoluzione francese

1.
Nei due decenni che precedono la Rivoluzione del 1789 il
concetto di OP, sotto la spinta del pensiero illuminista
Si politicizza:

Transizione dalla sfera estetica o morale all’ambito politico

2.
Tende a razionalizzarsi:


3.
L’OP è una nuova forza politica
Idea di un’OP illuminata che perviene a un consenso razionale
Emancipazione degli individui dal giogo dalle passioni
Ma mantiene anche la valenza astratta di “spirito
pubblico”, “coscienza pubblica”


Il significato ha subito un’evoluzione ma resta polisemico
Un’ambiguità che permarrà nel concetto di OP
L’emergere di una sfera pubblica

Sfera pubblica come spazio strutturato di mediazione e di
comunicazione tra società e stato

Un canale tra il mondo della vita quotidiana e il sistema politico
Ruolo della stampa, della Riforma protestante, dello sviluppo del
capitalismo
Analisi di Habermas sulle “trasformazioni strutturali della società
civile”
 Ascesa della borghesia europea
 Francia, Gran Bretagna, Prussia - Fine ‘600-inizio ‘700
 Caffè e salotti come luoghi di circolazione della letteratura politica
e di discussione critica rispetto all’autorità assoluta
L’opinione pubblica è una nuova forma di autorità politica
 È la sfera pubblica “mobilitata”
 Ha requisiti di razionalità, pubblicità, egualitarismo



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


non è solo lo strumento della nascente
borghesia
bensì, un costrutto politico o ideologico senza
un referente sociologico specifico


Tuttavia, l’opinione pubblica:
I borghesi? I parlamentari? I creditori? I letterati?
Più spesso: l’opinione delle élites influenti

Es.: Ministro delle finanze Necker (1782)

“Solo gli stupidi, i teorici puri, o i novellini non tengono
in considerazione l’opinione pubblica”
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
L’OP diviene un nuovo principio di legittimità
al di sopra del sistema esistente




Inventato e invocato dalla monarchia e dai suoi
oppositori
Nella crisi dell’assolutismo
Per tentare di imporre i rispettivi scopi
« […] Una nuova costruzione ideologica –
l’opinione pubblica – che finirà per spodestare il re
assoluto come istanza ultima di legittimazione
politica »
La svolta utilitarista

Teorici inglesi dell’utilitarismo



J. Bentham, J. Mill – fine ’700-inizio ‘800
Società formata da individui che cercano di massimizzare i
propri interessi e il proprio utile
Governo della maggioranza


Gli interessi agglomerati attraverso l’elezione
 dall’idea maggiormente in linea con la volontà generale
 all’idea maggiormente diffusa
Modello democratico individualista (= non “olista”)
 Principio di rappresentanza


Pubblico come elettorato
Concezione moderna dell’OP
 Precursore della ricerca campionaria (sondaggi)
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Un bilancio: l’OP nel XIX secolo
Due concezioni contrapposte nel corso dell’800
I liberal-democratici:

1.



Voce della classe media illuminata
Protezione contro il malgoverno
Agente di progresso
I conservatori:
2.



Superficiale, transitoria e disinformata
Potenzialmente pericolosa
Forza politica da limitare
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La nuova prospettiva delle scienze
sociali



Fine ‘800-inizio ‘900
Estensione della partecipazione politica,
dell’istruzione e dei mezzi di comunicazione di massa
Crescente interesse per l’OP come fenomeno sociale
e politico

Da un approccio filosofico


Come trasformare volontà individuali in una volontà comune?
A un approccio empirico

Come si forma, quale potere ha, come può essere manipolata
l’OP?

Sociologia politica, psicologia sociale, ricerche di comunicazione di
massa
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10


[…]
Ciò non toglie che le questioni normative …


Riguardo a come pensiamo che l’opinione pubblica
dovrebbe funzionare
… continuino a essere centrali nella
riflessione del XX secolo, fino ad oggi


Es.: in che misura è auspicabile che i governi nazionali
tengano conto dell’OP nella definizione delle politiche
pubbliche?
Es.: come può essere efficace un’OP globale in assenza
di un governo mondiale?
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Inoltre, vi sono alcuni problemi e
controversie su cui continua a concentrarsi
la ricerca sull’opinione pubblica
Fra questi:


1.
2.
3.
4.
5.
Mancanza di competenza
Mancanza di risorse
Tirannia della maggioranza
Influenzabilità e persuasione
Dominio da parte delle élite (o elite domination)
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1. Mancanza di competenza (del
pubblico)

Visione élitista della democrazia

W. Lippmann (1921-25)


Critica dell’OP tacciata di disinteresse e incompetenza nel campo
politico
Abbandono della teoria democratica classica fondata sull’immagine di
un cittadino competente:




Ma anche: anticipatore di teorie e concetti della moderna psicologia
sociale


“He lives in a world which he cannot see, does not understand and is unable
to direct”
“When public opinion attempt to govern it is either a failure or a tyranny ”
“The theory of democracy has not recognized this truth because it has
identified the functioning of government with the will of the people. This is
fiction”
Stereotipi, rappresentazioni mentali, percezioni sociali
Politicizzazione e posizione sociale: il “censo” nascosto? (D. Gaxie)
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2. Mancanza di risorse (per il
pubblico)

Visione “confidente” della democrazia




Il problema non è il pubblico, ma le condizioni e le
occasioni strutturate per la comunicazione pubblica (J.
Dewey)
 Ruolo dell’istruzione, dell’informazione, della
divulgazione, della discussione
Quando loro interessi in gioco, i cittadini sono coinvolti, ma
necessitano risorse quali (E. Schattschneider):
 un sistema politico concorrenziale, con una vera
leadership, dibattito, alternative chiare
Il possibile ruolo emancipatore delle organizzazioni politiche
(D. Gaxie)
Il web come nuova risorsa per l’OP?
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3. Tirannia della maggioranza

Visione liberale della democrazia


La pressione conformista della maggioranza lascia
l’individuo e le minoranze senza voce
A. De Tocqueville:


“Una volontà della maggioranza che si impone su ogni
altra cosa”
“Nessuno osa opporsi alla furia della maggioranza”


Cfr. anche: la “spirale del silenzio”
 (M. Noelle-Neumann)
D’altra parte: visione reazionaria della democrazia

Principio di maggioranza e livellamento verso il basso
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4. Influenzabilità e persuasione

Visione “cinica” della democrazia

Suscettibilità dell’OP ai richiami emotivi e simbolici


Usi dei simboli a scopo aggregativo (W. Lippmann)
Esperienza della propaganda di guerra e di regime (19141950)

Tecniche di propaganda e di manipolazione delle masse



“La propaganda fa uso di simboli per raggiungere il suo scopo:
manipolare gli atteggiamenti collettivi”
“Permette di fondere migliaia e perfino milioni di essere umani in
una massa amalgamata di odio, e volontà, e speranza (H.
Lasswell)”
« La propaganda può essere combattuta solo con la propaganda, e
non con l’argomentazione » (S. Tchakotine) ?
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“How we advertised America”





It was the fight for the minds of men, for the "conquest of their
convictions," and the battle-line ran through every home in every
country.
It was in this recognition of Public Opinion as a major force that the
Great War differed most essentially from all previous conflicts. The trial
of strength was not only between massed bodies of armed men, but
between opposed ideals, and moral verdicts took on all the value of
military decisions.
The Committee on Public Information was called into existence to make
this fight for the "verdict of mankind," the voice created to plead the
justice of America's cause before the jury of Public Opinion.
In no degree was the Committee an agency of censorship, a machinery
of concealment or repression…it was a plain publicity proposition, a
vast enterprise in salesmanship, the world's greatest adventure in
advertising.
Not propaganda as the Germans defined it, but propaganda in the true
sense of the word, meaning the "propagation of faith” (G. Creel, 1920)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
5. Dominio da parte delle élite


Visione “cospirativa” della democrazia
La costruzione artificiale del consenso


L’addomesticamento delle masse attraverso i
sondaggi


B. Ginsberg
Il potere delle élite e la perdita di autorità del
pubblico


Herman & Chomsky
C.W. Mills
La riduzione acclamativo-plebiscitaria della sfera
pubblica

J. Habermas
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Focus: pubblico e pubblici dell’OP

Oggi: OP come aggregazione di opinioni individuali


Alle origini: un fenomeno intrinsecamente collettivo
e superindividuale


Ciò che un sondaggio d’opinione cerca di misurare
L’opinione di un pubblico
Anche all’inizio del XX secolo:


Psicologia delle masse e studio del comportamento collettivo
Modello sociologico e discorsivo dell’OP emergente dalla
discussione



Il pubblico si forma attraverso la discussione su una issue
È un “prodotto cooperativo di comunicazione e influenza
reciproca” (C.H. Cooley)
Natura fondamentalmente comunicativa dell’OP (V. Price)
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La folla

L’idea di “folla” era centrale negli studi di
psicologia sociale a cavallo tra ‘800 e ‘900



Anticipa alcune caratteristiche attribuite a fenomeni collettivi
moderni come quelli di “massa” e “pubblico”, con alcune
importanti differenze
Questione-chiave della nuova “era delle folle”: perché i
comportamenti degli individui in contesti collettivi si
trasformano radicalmente?
La Psicologia delle folle di G. Le Bon (1895)


La “legge psicologica” dell’unità mentale delle folle
1. L’anonimato sprigiona gli istinti
2. I comportamenti si diffondono per contagio
3. La coscienza lascia il campo alla suggestionabilità
Una influente teoria pseudo-scientifica

Vedi S. Freud e la psicanalisi
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
G. Le Bon


“Migliaia di individui separati possono, a un
momento dato e sotto l’influenza di certe
emozioni violente, come ad esempio un
grande avvenimento nazionale, acquistare le
caratteristiche di una folla psicologica.
Basta allora che una circostanza li riunisca
perché il loro comportamento acquisti subito
quella forma che è particolare alle folle”
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10



“Ciò che più colpisce di una folla psicologica è che
gli individui che la compongono […] acquistano una
sorta di anima collettiva per il solo fatto di
appartenere alla folla.
Tale anima li fa sentire, pensare ed agire in un
modo del tutto diverso da come ciascuno di loro –
isolatamente – sentirebbe, penserebbe ed agirebbe”
“Nell’aggregato di una folla non vi è affatto somma
o media di elementi, ma combinazione e creazione
di elementi nuovi. La stessa cosa accade in chimica”
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
S. Freud



“Negli individui riuniti in una folla tutte le inibizioni
scompaiono, mentre gli istinti crudeli, brutali,
distruttivi, reminiscenze di epoche primitive, che
dormono nel profondo di ciascuno, sono ben vivi e
cercano di soddisfarsi”
“Ma sotto l’influenza della suggestione, le folle sono
anche capaci […] di devozione a un ideale”
“Si può perfino parlare di una moralizzazione
dell’individuo ad opera della folla” (Psicologia della
masse e analisi dell’io, 1921)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Il pubblico


Come la folla, è un gruppo formalmente non
organizzato, dotato di una sorta di forza collettiva
Tuttavia, nel pubblico c’è opposizione (non unità) e
discussione razionale intorno a un problema



Un pubblico è dato da un gruppo di persone in disaccordo
che discutono di una data issue
 Argomentazione e contro-argomentazione
Include gruppi di interesse e membri più simili a spettatori
 Natura duplice del pubblico: attori e spettatori
 Decisivo è l’allineamento finale dei meno interessati
Il processo stesso di discussione contribuisce alla
razionalità dell’esito (H. Blumer)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
La massa

Nella società industriale e urbana del XX secolo, il
pubblico diveniva sempre meno differenziabile dalla
massa (H. Blumer, 1946)


Socialmente eterogenea e geograficamente dispersa, la
massa è un’aggregazione di individui anonimi e privi di
interazione comunicativa, con però un centro comune
d’attenzione
Le condizioni moderne appaiono più favorevoli alla massa
che al pubblico

Gli individui non esprimono opinioni e sono privi di autonomia;
ricevono impressioni dai mass media attraverso comunicazioni
altamente organizzate, incanalate dalle autorità (CW Mills)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
C.W. Mills
PUBLIC

In a public, as we may understand the term, (1) virtually as many people
express opinions as receive them, (2) Public communications are so
organised that there is a chance immediately and effectively to answer
back any opinion expressed in public. Opinion formed by such discussion
(3) readily finds an outlet in effective action, even against – if necessary –
the prevailing system of authority. And (4) authoritative institutions do not
penetrate the public, which is thus more or less autonomous in its
operations.
MASS

In a mass, (1) far fewer people express opinions than receive them; for
the community of publics becomes an abstract collection of individuals who
receive impressions from the mass media. (2) The communications that
prevail are so organised that it is difficult or impossible for the individual to
answer back immediately or with any effect. (3) The realisation of opinion
in action is controlled by authorities who organise and control the channels
of such action. 4) The mass has no autonomy from institutions; on the
contrary, agents of authorised institutions penetrate this mass, reducing
any autonomy it may have in the formation of opinion by discussion.
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Al contrario della massa, dunque, il pubblico
– almeno nella concezione sociologica – si
caratterizza per la presenza di discussione,
interazione, dibattito, argomentazione e
contro-argomentazione

Modello sociologico e “discorsivo” del pubblico

Il pubblico emerge dalla discussione, dall’interazione
discorsiva fra individui e gruppi in disaccordo su un
problema
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Un pubblico – e un’opinione pubblica in
quanto opinione di un pubblico – si forma e
evolve nelle varie fasi di definizione di un
problema politico, cambia in dimensione e in
composizione, può finire per istituzionalizzarsi
o meno

Natura fluida, cangiante, “amorfa” del pubblico
nel modello sociologico e discorsivo

Difficoltà di rilevazione empirica
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Le fasi di sviluppo del pubblico

1.
Alcune fasi collettive nella formazione dell’opinione pubblica:
Fase del problema

Dall’individuazione al pubblico riconoscimento di un problema
Fase propositiva
2.

Processo di definizione delle possibili risposte al problema e di
graduale emersione di un pubblico
Fase politica
3.

Discussione attiva sui pro o contro delle proposte e ricerca del
consenso da parte di membri più attivi del pubblico
Fase di programma
4.

Implementazione della linea di azione decisa al termine della fase
politica
Fase della valutazione
5.

Critica dell’efficacia dei provvedimenti, specie da parte delle
minoranze formatesi nelle fasi precedenti (Foote & Hart 1953)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
La dimensione del pubblico

L’allargamento della discussione su un
problema a un pubblico vasto non è scontato

È un “successo” al contempo politico e
comunicativo

La politica è intrinsecamente fatta di divisioni


Linee di divisione in partiti, gruppi, classi, ecc.
Il successo dipende dalla capacità di definire un
problema in termini che (ri)attiveranno linee di divisione
rilevanti e stimolanti per il pubblico (E. Schattschneider)

Es.: L’insuccesso dei referendum su temi etici o istituzionali
politicamente “trasversali”
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Negli anni ’30 del XX secolo si afferma lo
studio empirico dell’opinione pubblica a
partire da indagini campionarie (ricerche di
mercato e sondaggi d’opinione)



Cambiamento di prospettiva fondamentale
Il modello discorsivo è sostituito dal modello
aggregativo
Un modello compatibile tanto con la visione
“maggioritaria” dell’OP, quanto con gli ideali
democratici

“Una persona, un voto”
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
La dialettica sui sondaggi



« L’avvento dei sondaggi ha trasformato l’opinione
pubblica, che era una proprietà di gruppi, in un
attributo di individui» (B. Ginsberg)
« Nel processo reale dell’opinione pubblica, le
opinioni non hanno tutte lo stesso peso. In ogni
processo d’opinione pubblica, solo una minoranza
dell’elettorato prende parte e le opinioni emesse non
sono quelle degli individui ma di gruppi organizzati.
Niente di tutte ciò appare nei sondaggi d’opinione ».
(H. Blumer)
« L’opinione pubblica dei sondaggi si è nel frattempo
imposta come la sola opinione pubblica pertinente
nel processo politico quotidiano » (P. Converse)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
L’osservazione del pubblico
L’osservazione empirica dell’OP è facilitata
della tecnologia del sondaggio
Tuttavia, vari tipi e livelli di pubblico
possono essere analizzati, non tutti
attraverso i sondaggi. Fra questi:


1.
2.
3.
4.
5.
Il pubblico generale
Il pubblico votante
Il pubblico attento
Il pubblico attivo
I pubblici monotematici
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
1. Il pubblico generale

Il pubblico è qui l’intera popolazione

Concezione totalmente inclusiva del pubblico (G. Allport)




Una scelta metodologicamente chiara, ideologicamente
democratica
L’entusiasmo “populista” dei pionieri dei sondaggi
d’opinione: G. Gallup, E. Roper, A. Crossley
Problema: le opinioni nei sondaggi sono individuali,
disorganizzate e espresse al di fuori di un’arena di pubblico
dibattito
Quindi, più che opinioni pubbliche, sono opinioni di massa
(I. Crespi)

I sondaggi e “l’opinione di massa”
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10



I sondaggi d’opinione sono «il più grande contributo
alla democrazia degli ultimi 50 anni», in quanto
permettono di «fare ciò che il popolo desidera»
«I legislatori non dovranno più temere le
conseguenze di un rifiuto di cedere alla pressione di
un gruppo minoritario rumoroso» (E. Roper)
«I sondaggi producono proprio quello che la
democrazia dovrebbe produrre: uguale
rappresentanza di tutti i cittadini […]. L’inchiesta
campionaria è rigorosamente egualitaria» (S. Verba)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
2. Il pubblico votante



Atto di votare come espressione
comportamentale dell’OP
Elezioni come canale di espressione dell’OP


Il pubblico votante è dato dal pubblico generale,
meno gli astensionisti (%)
Istituzionalizzato; periodico; a-tematico
Problemi ed effetti dei sondaggi preelettorali

Gli indecisi; la volatilità; l’astensionismo; le non
risposte; le reticenze; l’errore di campionamento
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
3. Il pubblico attento


Alcuni indicatori di coinvolgimento politico



Interesse, conoscenza fattuale, auto-collocazione
Gli effetti “cognitivi” delle campagne elettorali
 La teoria del divario di conoscenza (knowledge gap)
 Un pubblico troppo “partigiano” e elite-dependent ? (J. Zaller)
Le relazioni con le variabili socioeconomiche


La metà del pubblico votante?
Il modello della “centralità sociale”
Prevalenza della partecipazione invisibile

Una “disfunzione narcotizzante” dei media? (R. Merton)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
“The individual reads accounts of issues and problems and
may even discuss alternative lines of action. But this
rather intellectualised, remote connection with
organised social action is not activated. The interested
and informed citizen can congratulate himself on his
lofty state of interest and information and forget to see
that he has abstained from decision and action. In short
he takes his secondary contact with the world of
political reality, his reading and listening and thinking,
as a vicarious performance. He comes to mistake
knowing about problems of the day for doing something
about them… In this peculiar respect, mass
communications may be included among the most
respectable and efficient social narcotics.” (Lazarsfeld &
Merton 1948)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
4. Il pubblico attivo

Forme di partecipazione attiva


Formale (es.: dare contributi ai partiti) o informale (es.:
farsi portatori di istanze nella discussione pubblica)
Elites politiche mediatrici “tra il mondo degli
eventi remoti e complessi e la massa del pubblico”
(V. O. Key)



Elites politiche, burocratiche, d’interesse, della
comunicazione (G. Almond)
Competizione nel “mercato dell’opinione”, strutturazione
e mobilitazione del pubblico più ampio
Importanza di divisione e eterogeneità nelle élite per il
funzionamento di un governo democratico (R. Dahl)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
5. I pubblici tematici

Modello sociologico del pubblico

Diversità nella dimensione e composizione dei
differenti pubblici per differenti problemi



Ma i pubblici tematici sono issue-dependent ?


Pubblici tematici attivi e pubblici tematici attenti
Gruppi tematici organizzati
Cittadini diversi a cui stanno a cuore problemi diversi
Oppure sono relativamente stabili in relazione ai
diversi problemi?

Gli stessi cittadini cui stanno a cuore molti problemi

I “leader d’opinione” (Katz & Lazarsfeld)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10




In conclusione, l’osservazione empirica di diversi tipi
di pubblici non appare in contraddizione con
l’accezione sociologica del pubblico
Si può pensare a un continuum che va dalla massa
(il pubblico generale) al pubblico (il pubblico attivo)
Inoltre, nel pubblico “attento” si troverebbe quel mix
di massa e pubblico preconizzato da Blumer
Infine, il pubblico “attivo” varierebbe in
composizione, almeno parzialmente, in relazione a
problemi diversi (pubblici “monotematici”)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Appare quindi inutile una ricerca del pubblico



Ciascuna di queste quattro collettività può svolgere
un ruolo significativo nella formazione dell’opinione
pubblica
Il pubblico attivo è più influente sul processo
d’opinione, ma l’esito può essere dato
dall’allineamento finale degli “spettatori”
Lo studio dei processi d’opinione pubblica consiste
quindi nello studio dell’interazione tra questi
gruppi:

Come si formano, come si modificano interagendo tra
loro, qual è il loro rispettivo contributo nella formazione
dell’OP come fenomeno collettivo e politicamente influente
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Focus: L’opinione


La svolta “individualistica” degli anni ’30 incise a fondo
sulla ricerca nell’opinione pubblica, ma anche sull’insieme
della scienza sociale americana
Questo cambiamento fu la conseguenza di due nuove
acquisizioni metodologiche:
Le misurazioni psicologiche
1.

Tecniche quantitative per la misurazione di atteggiamenti
Il campionamento
2.

Applicazione della teoria statistica del campionamento alla
ricerca sociale e d’opinione

Es.: i sondaggi per le presidenziali americani del 1936
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Tuttavia, la concettualizzazione teorica delle
opinioni individuali continua a essere centrale
anche nella ricerca empirica sull’opinione
pubblica, allo scopo di chiarire CHE COSA si
sta misurando con precisione …
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Opinioni e atteggiamenti


La ricerca negli USA ha spesso confuso i concetti
di opinioni (opinions) e atteggiamenti (attitudes),
usandoli in modo intercambiabile
Per una migliore comprensione dei processi di
formazione dell’opinione, tuttavia, è preferibile
distinguere opinioni e atteggiamenti in base alle
proprietà e caratteristiche seguenti:




Verbali vs. latenti
Cognizioni vs. affetti
Specifiche vs. generali
Contingenti vs. stabili
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Verbali vs. latenti

Nella tradizione della ricerca campionaria (survey)
sull’OP, le opinioni sono le risposte espresse
verbalmente dall’intervistato su un dato problema
o una data domanda


Sono espressioni di sostegno o di opposizione
esplicite e osservabili
Al contrario, gli atteggiamenti sono tendenze,
orientamenti, inclinazioni psicologiche

Sono latenti, non direttamente osservabili

Opinioni come indicatori manifesti di atteggiamenti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Cognizioni vs. affetti

Le opinioni sono considerate come giudizi coscienti, frutto
di una decisione in qualche misura meditata


Gli atteggiamenti sono invece le “simpatie” o “antipatie”
grezze, gli orientamenti affettivi di fondo


Ordine delle cognizioni
Ordine degli affetti
Ma il più recente filone cognitivista della psicologia sociale
tende a concepire sia opinioni sia atteggiamenti come un
mix inscindibile di cognizioni e affetti

Resta una differenza di scala, o di grado, tra opinioni e
atteggiamenti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Specifiche vs. generali


L’opinione si esprime come una posizione pro
o contro una data questione politica o come
un giudizio in relazione a un problema
specifico
L’atteggiamento è un orientamento intuitivo
più generale, un’inclinazione a rispondere in
un dato modo a una classe generale di
stimoli
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Contingenti. vs stabili

L’opinione è una scelta tra alternative date in
una particolare situazione sociale


Tipicamente, la situazione d’intervista
L’atteggiamento è una predisposizione
“strutturale”, un orientamento permanente, o
comunque tendenzialmente stabile

Sempre a favore o sempre contro un dato oggetto
sociale
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

In teoria, le opinioni possono essere anche
giudizi interiori e inespressi


Ma le opinioni espresse vanno distinte dai giudizi
interni
Infatti le opinioni possono differire
significativamente dai punti di vista che si
affermano in privato

Pressione sociale e desiderabilità sociale della
risposta


Opinioni insincere
Inoltre, una questione dirimente riguarda il loro
possibile impatto politico

Pubblicità delle opinioni vs. meccanismo delle reazioni
previste
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Nei casi più tipici, le opinioni espresse sono il frutto
dell’atteggiamento di fondo verso il tema sollevato
 “Sono gli atteggiamenti a determinare quel che farà ogni soggetto”
(G. Allport)




Ruolo fondamentale degli atteggiamenti come principi di selettività
nella ricezione di messaggi
Però, opinioni e atteggiamenti possono divergere:
 Ad esempio, quando un problema comporta due o più
atteggiamenti potenzialmente conflittuali
 Atteggiamenti ambivalenti
 Oppure, quando un’opinione meditata si afferma nonostante un
atteggiamento contrario preesistente
Inoltre, le persone non hanno atteggiamenti su tutto
Non sempre le opinioni espresse riflettono dunque un
atteggiamento sottostante, e neanche un giudizio sviluppato in
precedenza
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

In questi ultimi casi, le opinioni sono state definite
“pseudo-opinioni “ (o non-attitudes) (P.
Converse), che si caratterizzano per:





Instabilità temporale
Incoerenza “ideologica”
Opinioni casuali
Opinioni superficiali
Opinioni transitorie

Questa lettura minimalista della qualità delle opinioni
espresse dai cittadini è stata in parte superata dalla
psicologia politica più recente (vedi più avanti il concetto di
“schema” e il modello “top o the mind” di J. Zaller)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10


Esistono anche dei meccanismi più profondi, di
natura psicologica e sociale, attraverso cui le
opinioni si formano, cambiano o si rafforzano.
Fra queste basi psicologiche e sociali delle
opinioni si trovano gli schemi, i valori, le
identificazioni di gruppo

Come gli atteggiamenti, questi sono:



dedotti (non immediatamente osservabili)
più fondamentali, a monte delle opinioni
possibili spiegazioni teoriche per le opinioni espresse
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Gli schemi




Le opinioni non sono espresse in modo casuale, ma
solitamente non riflettono neanche un “sistema di
credenze” o un’ideologia ben strutturata
Piuttosto, le opinioni politiche sembrerebbero
organizzate per “schemi”
Uno schema è una struttura cognitiva
È un insieme più o meno organizzato di conoscenze,
o anche solo di credenze, riguardo alle
caratteristiche tipiche di un oggetto sociale
(persona, gruppo, evento, idea astratta)

Include le relazioni, le interconnessioni, le associazioni tra
queste caratteristiche o proprietà distintive
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10

Come gli stereotipi o gli atteggiamenti, gli
schemi svolgono varie funzioni per gli
individui:

Filtri per l’elaborazione dell’informazione


Attenzione selettiva verso alcuni aspetti di un messaggio
Basi per “inferenze”

Salti logici, attivazione di un insieme di idee correlate


Processo di “categorizzazione”
Funzione euristica

“Scorciatoia” cognitiva, riduzione della complessità e dei
costi per la valutazione di informazioni nuove
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10


Gli atteggiamenti stessi possono essere letti
come dei sottotipi di schemi
A delle conoscenze o credenze di fondo su
un particolare oggetto, gli atteggiamenti
uniscono un affetto globale – positivo o
negativo – nei suoi riguardi


Una definizione, una valutazione sintetica e un
insieme organizzato di convinzioni sull’oggetto
Di nuovo, sia gli schemi sia gli atteggiamenti
giocano un ruolo importante nell’espressione
delle opinioni
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
I valori

I valori sono caratterizzati da una particolare natura

Sono convinzioni relative a ciò che è desiderabile nella
vita personale o sociale
prescrittiva




sia come risultato finale (valori ultimi), sia come mezzi e
modi di condotta (valori strumentali) (M. Rokeach)
Valori personali e valori socio-politico-culturali (S. Schwarzt)
Diversamente dagli atteggiamenti, i valori sono
singole convinzioni, standard espliciti per esprimere
giudizi, e si contano “solo a decine” invece che a
migliaia
I valori politici occupano una posizione intermedia tra
le grandi ideologie e le opinioni specifiche?
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
I valori “postmaterialisti”

Materialismo vs. postmaterialismo

Un nuovo cleavage nei comportamenti politici di massa?


La “rivoluzione silenziosa” (R. Inglehart)
Dalla sicurezza sociale e economica alla qualità della
democrazia


La spiegazione generazionale e il ruolo dello sviluppo economico

Partiti ecologisti e tendenze libertarie
Una “controrivoluzione silenziosa” neo-conservatrice? (P. Ignazi)

World Value Survey

Valori di “sopravvivenza” vs. di “auto-espressione”

Relazione con tematiche ambientali, diritti delle minoranze,
tolleranza per gli outgroups, difesa dei consumatori, ecc.
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Le identificazioni di gruppo



La percezione di sé come appartenente a diversi
gruppi o categorie sociali formali o informali, e il
diverso livello di attaccamento soggettivo a ciascuno
di questi gruppi, è centrale nella formazione di
opinioni su temi di interesse pubblico
Gran parte del dibattito politico presenta una natura
di gruppo
I membri del pubblico attento sono sollecitati a
schierarsi per l’uno o per l’altro dei gruppi attivi nella
competizione tra élite politiche su una issue
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10


Certo i concetti di schema, atteggiamento,
valore e identificazione di gruppo possono in
parte sovrapporsi.
Tuttavia solo alcuni – o solo uno – di essi si
troverà a essere di volta in volta attivato
dall’individuo che, in presenza di un dato
problema, è chiamato a formarsi un giudizio
e a esprimere un’opinione
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10



Più che un calcolo mentale, ciò che generalmente
avverrà è una sorta di adattamento pratico e
relativamente immediato di uno degli elementi sopra
(atteggiamento di fondo, identificazione con un
gruppo, ecc.) alla produzione di un’opinione sul
problema in questione
Ma QUALE specifico elemento sarà richiamato alla
mente dipenderà dal contesto e dalla situazione
comportamentale
La stessa persona potrà produrre opinioni anche
molto diverse a seconda degli elementi che il contesto
comunicativo avrà reso più rilevanti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10



La formazione di un’opinione meno superficiale è
possibile, ma richiede il coinvolgimento dell’individuo
in un processo che preveda riflessione, informazione,
discussione, contro-argomentazione. In sostanza,
richiede del tempo.
Il modello discorsivo di formazione dell’opinione
pubblica, insomma, è applicabile anche a livello
individuale
Esistono diversi stati di “definizione” e
“cristallizzazione” delle opinioni individuali. Opinioni
più cristallizzate saranno anche più coerenti e stabili
nei più diversi contesti situazionali
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Analisi delle opinioni




I sondaggi d’opinione si limitano generalmente a
una semplice registrazione del livello più superficiale
delle opinioni, vale a dire le risposte sì/no (o
pro/contro) alle domande
Tuttavia, tali risposte devono essere valutate e
contestualizzate in relazione a un certo numero di
caratteristiche della domanda e del sondaggio
Una survey ben disegnata permette inoltre ai
ricercatori di condurre un’analisi molto più articolata
delle opinioni individuali degli intervistati
Ecco una serie di domande che richiamano alcuni
dei problemi chiave nell’analisi delle opinioni
espresse
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
1. Relativamente a cosa?



Ogni opinione è espressa in relazione a qualcosa, si
riferisce cioè a un dato punto focale della domanda
Un primo problema è dato dalle voci doppie, e più
ancora dalla presenza di due stimoli implicitamente
diversi, come nel “problema dell’autorità”
Poi, la scelta delle parole (wording) può cambiare
impercettibilmente il modo in cui la domanda viene
interpretata


Ma gli effetti delle manipolazioni non sono sistematici
Infine, al cambiare del livello di astrazione della
domanda ne cambia anche il centro dell’attenzione

I principi generali sono più condivisi delle loro conseguenze
pratiche
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
2. Quali scelte/opzioni proposte?

Le domande di sondaggio presentano sempre un
effetto di costrizione sulla risposta



Costrizione concettuale: solo alcune (o eventualmente solo
una) linee d’azione possibili sono sottoposte al giudizio
degli intervistati
Costrizione metodologica: il formato delle alternative di
risposta può essere bipolare e/o bilanciato, ordinabile per
rango, per confronti a coppie, libero, ecc.
Qualunque siano le opzioni e il formato di una
domanda, queste strutturano e vincolano la risposta

Per questo, le opinioni su una questione vanno rilevate
attraverso una varietà di domande che chiamino in causa
differenti aspetti del problema
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
3. E’ ben ponderata/informata?
La gamma di idee e il tipo di riflessioni
mobilitate dagli individui nell’esprimere
un’opinione dipendono soprattutto da:
1. Il bagaglio di informazioni sul tema


Opzione “non so” e ruolo delle domande-filtro
2. La cornice di riferimento della domanda

La stessa persona può esprimere due opinioni
opposte in tempi diversi senza mutare gli
atteggiamenti sottostanti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
4. Quanto è organizzata?




Il grado di organizzazione delle opinioni si riferisce
alla misura in cui l’opinione su un tema è integrata
a un insieme di altre opinioni su temi correlati,
oppure è isolata
Un’ideologia – ad esempio conservatrice o
progressista – presenta il massimo grado di
organizzazione delle opinioni
Vi possono poi essere “cluster d’opinioni”, o gruppi
più limitati di opinioni correlate
L’organizzazione delle opinioni è altra cosa dalla
“coerenza”, concetto sociologicamente molto più
controverso
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
5. Quanto è forte?
La forza di convinzione che sottostà a un’opinione
può essere data da vari elementi:
Intensità

1.

Scale ordinali di risposta (da “molto” a “per niente”)
Rilevanza (o salienza)
2.

L’accessibilità cognitiva di un’opinione
Importanza
3.

stabilità
Il grado di interesse e rilievo per il soggetto
Certezza
4.

Il grado di convinzione nella giustezza della propria
opinione e di resistenza a contro-argomentazioni
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
6. Condurrà a un’azione impegnata?
La questione della relazione tra
atteggiamenti e comportamenti


Es.: popolarità e voto
Ma soprattutto, relazione tra aggregati di
opinioni espresse e opinione pubblica
“reale” (in senso sociologico)


Il coinvolgimento degli individui in un’opinione
pubblica mobilitata dipende da fattori
organizzativi e da capacità di attivazione proprie
dell’“imprenditoria” politica
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
7. Come si ricollega agli altri
individui?
L’importanza della percezione del contesto
sociale, sotto varie forme:

Percezione di consenso diffuso o di costituzione di una
minoranza isolata
Percezione della composizione sociale e politica delle parti
in causa, e conseguente allineamento
Valutazioni soggettive del clima d’opinione, cioè delle
tendenze d’opinione in via d’affermazione
Considerazione delle aspettative sociali presenti
nell’interazione tra intervistatore e intervistato





Tuttavia, presenza di sistematiche distorsioni
percettive da parte degli individui

Effetto terza persona
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
L’opinione pubblica come processo
Oltre ad analizzare i pubblici e le opinioni in
modo separato, si può considerare in modo
più intergrato gli aspetti collettivi e
individuali dell’opinione pubblica
Analisi dei processi di comunicazione





Costituzione di pubblici
Formazione delle opinioni
Contestualità, reciprocità e interazione
dell’azione individuale e collettiva
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Il concetto di dibattito pubblico


L’idea di dibattito pubblico è al cuore del
processo discorsivo e di comunicazione
attraverso cui si forma l’opinione pubblica
Il dibattito pubblico intorno a un problema
condiviso può svolgersi sia a livello
interpersonale (micro, di gruppo) sia su
scala sociale più ampia (macro, attraverso i
mass media)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
a)Il processo decisionale di gruppo


Le dinamiche di formazione della decisione
di gruppo in situazioni comunicative “micro”
mostrano in modo chiaro le relazioni tra
meccanismi di influenza sociale e processo
decisionale individuale
Fra queste dinamiche:




La conformazione alla maggioranza
La conversione della maggioranza
La convergenza verso la mediana
L’ostracizzazione dei devianti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Inoltre, il dibattito di gruppo permette di:




fissare punti di riferimento comunemente
compresi per spiegare la questione in gioco
costruire cornici di riferimento condivise sulle
possibili proposte per risolvere il problema
La definizione del frame di riferimento del
processo decisionale può emergere nel
corso del dibattito stesso
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10




Tuttavia, le condizioni in cui si tiene un
dibattito non sono sempre egualitarie
Possono infatti esservi differenze di potere
tra attori che partecipano al dibattito
Alcune opinioni possono godere di un peso
aggiuntivo, altre possono essere ignorate
Anche certe caratteristiche strutturali del
gruppo (ad es.: aggregazione più o meno
recente dei membri) possono produrre
diversi livelli di partecipazione
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
b)Il dibattito pubblico “macro”
In situazioni sociali più ampie, il concetto di
dibattito pubblico diventa una sorta di metafora, o
di modello cui approssimare la realtà
Da una parte, i partecipanti sono una grande
varietà di individui e gruppi


Politici, gruppi organizzati, commissioni, membri del
pubblico attivo o attento

Dall’altra, i canali principali sono i media

Dipendenza del dibattito pubblico dai mass media
Distorsioni introdotte dai media come:




Intermediari selettivi
Comunicatori attivi
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Gli attori politici



La leadership del dibattito pubblico su vasta
scala viene assunta dagli attori politici
Oppure da gruppi sociali organizzati, esterni
al sistema politico, ma operanti come attori
politici
Il dibattito pubblico si configura
essenzialmente come un dibattito tra attori
politici rivali riprodotto dai media a beneficio
del pubblico, specie del pubblico attento
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Il pubblico come spettatore





Da un pubblico che discute a un’audience che
legge e ascolta?
Anche pubblica espressione di opinioni e
sentimenti in merito alle posizioni degli attori
politici
Ma soprattutto: potere politico del pubblico attento
per la percezione che ne hanno gli attori politici
Interpretazione sistematica dell’opinione del
pubblico attento
Opinione del pubblico usata come fonte di
legittimazione di una proposta e come arma
retorica nel dibattito politico
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Il ruolo dei giornalisti
L’informazione ad opera dei media permette
ai pubblici attenti di prendere forma attorno
ai dissensi delle élite
Funzione di sorveglianza dell’ambiente
politico



Sentinel, observer, guardian
Funzione di correlazione tra parti del
pubblico


Raccolgono, rivelano e organizzano le posizioni in
seno al pubblico attento
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Le stesse funzioni sono svolte dai media
anche ad uso degli attori politici

Sorveglianza e monitoraggio delle reazioni del
pubblico attento per le élite


Funzione poll-taking dei media
Correlazione fra le risposte ai problemi da parte
delle élite


Gli attori politici usano i media anche per inviarsi
messaggi
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Oltre alle funzioni di sorveglianza e
correlazione tanto per i pubblici attenti
quanto per agli attori politici
I media svolgono anche un ruolo di attivisti


Tendenze politiche dei direttori di reti televisive,
editori di giornali, giornalisti stessi, ecc.


E cercano più semplicemente di guadagnare
l’attenzione del pubblico


Cfr. disfunzione narcotizzante (Lazarsfeld & Merton)
Divertirsi da morire? (Postman)
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
“Il problema non è che la televisione ci regali del
divertimento, è che tutti gli argomenti siano
presentati come divertimento, il che è tutta un’altra
cosa. Per dirla in un altro modo, l’intrattenimento è la
superideologia di ogni discorso in televisione. Non
importa che cosa sia trasmesso o da quale punto di
vista; il presupposto dominante è che lo è per il
nostro divertimento e per il nostro piacere”
“Tiranni di ogni specie hanno sempre riconosciuto
l’importanza di dare alle masse i divertimenti come
mezzo per placare il malcontento. Ma nessuno di loro
avrebbe mai sognato che si verificasse una
situazione in cui le masse avrebbero ignorato tutto
ciò che non diverte”
da N. Postman (1985), Amusing Ourselves to Death
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
L’analisi dell’opinione pubblica



Come studiare dunque l’opinione pubblica in
quanto processo?
Attraverso un approccio di “pluralismo
metodologico” che combini le principali
tecniche di ricerca sociale
Ma anche tenendo conto del ruolo che i
sondaggi d’opinione “commerciali”
oggettivamente rivestono nei processi
d’opinione pubblica
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
I sondaggi commerciali



I sondaggi commerciali sono ormai una tecnica
istituzionalizzata di ricerca sull’opinione pubblica
I risultati dei sondaggi divulgati dai mass media
entrano a far parte del dibattito d’opinione, e
possono a loro volta contribuire alla formazione e al
cambiamento dell’opinione pubblica
Vi sono però diffuse preoccupazioni normative che
sottolineano l’importanza di informare i consumatori
circa le possibilità di errore, nonché i possibili abusi,
di questo tipo di indagini
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
10 domande sull’affidabilità di un
sondaggio










1. Chi ha fatto il sondaggio e per chi?
2. Quando è stato fatto il sondaggio?
3. Come sono state scelte le persone da intervistare?
4. Fra chi sono state scelte queste persone?
5. Quante sono queste persone?
6. E quante sono quelle che non è stato possibile
intervistare?
7. Come sono state effettuate le interviste?
8. Come sono state formulate le domande?
9. In che ordine sono state poste?
10. Ha senso fare un sondaggio su un tema del
genere?
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Utilizzo dei dati di sondaggio


L’analisi delle percentuali di risposte
favorevoli o sfavorevoli a una data posizione
rappresenta solo un aspetto dell’analisi
dell’OP attraverso i sondaggi
Altre osservazioni possono riguardare il
grado di disaccordo o consenso di una
comunità, oppure i livelli di intensità e
certezza, di stabilità o di supporto
informativo dell’opinione
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Altre ricerche possono concentrarsi non
sulle opinioni in quanto tali, quanto su:
L’aggregato dei temi in agenda


Relazione tra attenzione del pubblico e volume
della copertura informativa



Agenda setting
La percezione collettiva dello stato
d’opinione

Clima d’opinione, spirale del silenzio, effetto terza
persona
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Infine, la popolazione sondata non è
necessariamente costituita dal pubblico
generale
Sondaggi più specifici – su campioni
“privilegiati” – possono riguardare tutti i
soggetti suscettibili di svolgere un ruolo
nella formazione dell’OP


Vari gruppi che compongono le élite politiche


Dai parlamentari, ai consulenti politici, ai dirigenti
d’azienda, a gruppi lobbisti
Analisi dell’opinione pubblica 2009/10
Tecniche di analisi dell’OP
Le tecniche di ricerca utilizzate per rilevare
scientificamente l’opinione pubblica in una
delle sue possibili espressioni sono
essenzialmente:
Le interviste strutturate
L’analisi del contenuto
Le interviste qualitative

1.
2.
3.

interviste in profondità e focus group
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

Ogni osservazione offre una visione dell’opinione
pubblica in un momento dato, da una diversa
angolazione
La scelta dipende anche da quanto è importante,
nella concezione dell’OP fatta propria da una
ricerca, cogliere le opinioni di maggioranza,
rilevare le dinamiche del dibattito pubblico,
comprendere gli schemi degli individui sulla
politica o identificare le opinioni politicamente più
influenti
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

Una scelta ancora più fondamentale riguarda
l’adozione di un approccio di ricerca quantitativo o
qualitativo
Sul piano metodologico, ricerca quantitativa e
qualitativa si differenziano per:

Impostazione della ricerca


Rilevazione empirica


Estensione vs. intensità dei dati
Analisi dei dati


Osservazione distaccata vs. immedesimazione empatica
Variabile vs. individuo
Tipo di risultati


Prospettiva relazionale vs prospettiva narrativa
Logica della causazione vs. della classificazione
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L’analisi del contenuto dei media
Le opinioni che appaiono sui media non vanno
scambiate per l’opinione pubblica
Tuttavia il contenuto dei media può essere
analizzato ai fini dello studio dell’OP, in quanto:



Sollecitazioni persuasive, input per politiche pubbliche,
repertorio d’informazione per sfera pubblica
L’analisi del contenuto può fondarsi su metodi 1)
quantitativi, 2) interpretativi

1.
2.
Relazioni tra trend aggregati nel contenuto dei media e
trend dell’opinione dell’audience attraverso sondaggi
Studio dei “frame” tematici, gli schemi interpretativi dei
media che strutturano i termini del dibattito pubblico
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Le interviste qualitative


Una tecnica interpretativa per studiare l’OP:
Le interviste “mirate”


Le interviste in profondità


Per integrare le tecniche più strutturate, contribuendo a
interpretare i dati o sviluppando ipotesi da testare
Per sostituire i dati quantitativi con una più profonda
comprensione delle motivazioni dei soggetti
I focus group

Per cogliere i processi di pensiero utilizzati per la
formazione di opinioni entro dinamiche di gruppo
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Ricerca orientata ai processi

Lo studio delle dinamiche del dibattito pubblico e
delle interazioni nel tempo tra attori e spettatori
richiede un disegno di ricerca orientato ai processi
(process-oriented research), come:



L’individuazione delle espressioni d’opinione che i decisori
politici hanno considerato e tenuto in conto (H. Blumer)
La ricostruzione delle fasi iniziali e finali di un dibattito
pubblico e del “ciclo di vita” di un tema (H. Hyman)
La definizione di un progetto di ricerca complesso che
preveda al contempo analisi del contenuto della copertura
dei media e della documentazione legislativa, sondaggi sul
pubblico generale e interviste qualitative con campioni
ragionati di responsabili politici e sociali (Cook et al.)
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

In definitiva, l’analisi dell’opinione pubblica è
strettamente connessa allo studio dei
processi di discussione in merito a decisioni
collettivamente vincolanti
In questo senso, l’opinione pubblica è un
concetto fondamentalmente legato alla
comunicazione, vale a dire a processi
comunicativi e discorsivi che coinvolgono in
particolar modo le élite politiche, il pubblico
attento e i media
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Tendenze recenti

Fra le più rilevanti tendenze teoriche e di
ricerca nel campo dell’opinione pubblica:




Il modello interpretativo di modalità di risposta ai
sondaggi di J. Zaller
La tesi del “pubblico razionale” di Page e Shapiro
La teoria del capitale sociale nella formulazione di
R. Putnam
La tecnica del sondaggio deliberativo di R. Fishkin

La teoria della democrazia deliberativa
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Il modello top-of-the-head di Zaller


Oltre la risposta minimalista di P. Converse sulle
modalità di risposta degli intervistati ai sondaggi
Il modello proposto da J. Zaller si fonda
sull’“assioma dell’accessibilità”


“The more recently a consideration has been called to mind
or thought about, the less time it takes to retrieve that
consideration or related considerations from memory and
bring them to the top of the head for use” (1992)
Gli individui risponderebbero alle domande
affidandosi a quelle considerazioni che sono loro più
immediatamente accessibili, da poco riattivate

Importanza dell’informazione contestuale, del discorso dei
media, del frame comunicativo e decisionale, ecc.
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La teoria della razionalità collettiva

Secondo Page e Shapiro, i casi di incoerenza e
irrazionalità delle riposte individuali vengono
riassorbite dall’aggregazione statistica dei dati




Dall’ignoranza individuale alla saggezza collettiva
Le preferenze collettive sono fondamentalmente
razionali
Tendenzialmente stabili nel tempo, mutano a fronte di
eventi oggettivamente importanti
Un “buon senso collettivo” in grado di legittimare il
processo democratico
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OP e capitale sociale



La presenza di un’opinione pubblica partecipe e
informata è legata ai livelli di “capitale sociale”
disponibili in una comunità
Nell’accezione di R. Putnam, il capitale sociale è dato
tanto dall’appartenenza dei cittadini alle associazioni
civiche più varie, quanto dal loro senso di
cooperazione, di fiducia interpersonale e di
reciprocità come norme della convivenza sociale
Negli ultimi decenni, capitale sociale e impegno
civico sarebbero in calo, specie negli Usa, per una
combinazione di macro-tendenze storiche e sociali

Dallo sviluppo delle tecnologie della comunicazione alla
crescita delle aree suburbane
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Il sondaggio deliberativo

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

Mirando a superare la permanente contraddizione tra l’opinione di
massa dei sondaggi e l’OP informata quale preconizzata dalla
teoria democratica, il sondaggio deliberativo (Deliberative Poll) è
una tecnica più recente di misurazione dell’opinione
Si tratta di un normale sondaggio campionario, preceduto però da
discussioni informate tra le centinaia di cittadini rappresentativi
della popolazione appositamente riuniti
Secondo l’ideatore J. Fishkin, il DP offre una soluzione ai problemi
dell’“ignoranza razionale”, delle pseudo-opinioni (ma anche delle
“impressioni in cima alla mente”) e della mancata esposizione a
punti di vista concorrenti
Tuttavia molte critiche sostanziali e metodologiche sono state
rivolte ai sondaggi deliberativi
Più in generale, il dibattito riguarda i possibili limiti della teoria
della democrazia deliberativa (dagli effetti polarizzanti del dibattito
di gruppo al problema delle differenze di status tra i partecipanti)
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Un “ciclo completo”?

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Fino all’inizio del ‘900 l’OP era considerata come il
prodotto superindividuale della discussione
Nel XX secolo la scienza sociale empirica e il
sondaggio d’opinione hanno trasformato il concetto in
termini individualistici e poco interattivi
Oggi sembra però riaffermarsi, specie con la
diffusione delle tesi della democrazia deliberativa,
l’idea illuminista di un continuo dibattito tra liberi
individui finalizzato alla ricerca del bene comune
Anche le tecnologie della comunicazione interattiva,
oltre ai sondaggi deliberativi e al “giornalismo
pubblico”, sembrano favorire la tendenza
all’affermazione di una sfera pubblica più partecipata
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l`opinione pubblica (V. Price) - Dipartimento di Scienze sociali e