Programma
pluriennale
delle Attività
2015 - 2016
Consiglio di Amministrazione
18 dicembre 2014
Indice
7
AREA DI RICERCA SVILUPPO SOSTENIBILE
A. Attività intersettoriale di euro-progettazione
7
B. Attività settore Qualità dell’aria e cambiamenti climatici
18
C. Settore Sviluppo Sostenibile
32
D. Settore Giuridico
32
34
AREA DI RICERCA TERRITORIALE
A. Settore Biodiversità e aree protette
34
B. Settore Risorse Idriche
46
AREA FORMAZIONE E COMUNICAZIONE
51
A. Settore Educazione e Formazione ambientale
51
B. Settore Eventi e comunicazione
55
C. Laboratori didattico-scientifici FLAB’S
59
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
62
Introduzione
Il Programma delle Attività 2015 presenta i progetti di ricerca nei quale la Fondazione è impegnata. Seguendo gli scopi definiti dal proprio Statuto, quale ente
scientifico, le attività di ricerca, studio, formazione e informazione previste per i
prossimi anni, saranno sviluppate in collaborazione con le Università e gli Enti di
Ricerca, a supporto delle politiche ambientali della Pubblica Amministrazione, per
la diffusione più vasta possibile in tutti i livelli della società della cultura e della
sensibilizzazione ambientale e per la divulgazione e la promozione delle più recenti
conoscenze sulle tematiche ambientali.
L’indirizzo principale della Fondazione, quale ente del sistema regionale, è rappresentato dal Programma Regionale di Sviluppo. Lo stretto rapporto con l’assessorato all’Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile, e quelli sempre più consolidati con
Agricoltura, Territorio e Protezione Civile, assicurano il pieno ed efficace raccordo
tra l’attività scientifica della Fondazione e la programmazione della Giunta Regionale. In questo contesto, la collaborazione tra Regione e Fondazione permette il
supporto scientifico autorevole e innovativo ai percorsi istituzionali su diversi temi
quali ad esempio: l’educazione ambientale, con il coinvolgimento fattivo dell’Ufficio Scolastico Regionale e la collaborazione con ARPA Lombardia; la qualità dell’aria
e il cambiamento climatico, con la realizzazione della prima esperienza regionale
in Italia della Strategia di Adattamento al Cambiamento Climatico; la difesa del
suolo e la tutela della biodiversità, con la predisposizione del Piano Faunistico e
Venatorio Regionale e l’attuazione della Rete Ecologica Regionale; la collaborazione
sul Piano Regionale dei Rifiuti e delle Bonifiche, nell’ambito del quale negli ultimi
anni sono state avviate azioni innovative sulla riduzione dello spreco alimentare e
del marketing territoriale.
L’attenzione al contesto nazionale e internazionale. Negli ultimi cinque anni è
nato e si è consolidato il rapporto con il Ministero dell’Ambiente, con cui la Fondazione collabora per la realizzazione della Strategia Nazionale di Adattamento al
Cambiamento Climatico, e con le Università e le realtà scientifiche più importanti
nel panorama italiano, rafforzato dalle collaborazioni con ISPRA, con il Centro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, e dalla partecipazione alla Società Italiana
per le Scienze sul Clima, evidenziando un ruolo scientifico sempre più centrale della
Fondazione sui principali temi ambientali a livello nazionale.
La Fondazione inoltre continua il proficuo percorso iniziato negli ultimi anni di ampliamento e consolidamento dei rapporti con istituzioni e enti di ricerca a livello internazionale, acquisendo così la possibilità di progettare in modo efficace nell’ambito della programmazione europea 2014-2020 (già nel 2014 sono dodici i progetti
europei di ricerca presentati). La Fondazione nell’ultimo anno ha partecipato con
Regione Lombardia ai lavori del Climate Group; collabora con l’Agenzia Europea
per l’Ambiente, e coordina il Gruppo di Lavoro Ambiente dell’Associazione Quattro
Motori d’Europa (Catalunia, Rhone Alpes e Bade Wurttemerg). La partecipazione ai
più importanti eventi di carattere internazionale, quali ad esempio la Conference
of Parties delle Nazioni Unite e il Summit Mondiale sul Clima delle Nazioni Unite,
sono la modalità efficace per il riconoscimento sempre più diffuso delle competenze e delle capacità della Fondazione.
Tutto questo bagaglio di competenze, esperienze e relazioni si traduce anche in una
significativa azione dedicata al territorio dove la Fondazione ha la sede. L’offerta
della Fondazione al territorio con l’avvio dei quattro laboratori didattico-scientifici (www.flabs.it) completa le funzionalità del Centro Ricerche e Formazione Ambientali, e permetterà un forte legame con tutte le realtà locali, a cominciare dal
comune di Seveso. La Fondazione sta sempre più ampliando la proposta educativa
e didattica per le scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo ormai migliaia di studenti nelle proprie iniziative. I Laboratori saranno anche lo spunto per l’organizzazione di eventi tematici di grande richiamo, che potranno sfruttare anche gli spazi
dell’Auditorium del Centro di Seveso.
Inoltre, la Fondazione sta incrementando l’attività progettuale e le iniziative realizzate sul territorio, sulle quali sta investendo in modo significativo, come dimostrano i progetti di ricerca sulla Brughiera Comasca, il parco del Lura, il parco del
Molgora, finanziati in collaborazione con la Fondazione Cariplo. Le collaborazioni in
atto con enti strategici del territorio, quali l’Agenzia Innova 21, di cui la Fondazione è socio fondatore, Gelsia Ambiente e Trenord, permettono l’avvio di importanti
progetti scientifici e di educazione ambientale. Nel 2015 .
Tra gli eventi principali che si tengono ogni anno a Seveso presso il Centro Ricerche
della Fondazione ricordiamo: Imparare Giocando, Scienza a Seveso, Ville Aperte in
Brianza in collaborazione con il Comune di Seveso e la Provincia di Monza e Brianza,
che vedono la partecipazione di centinaia di persone e sono un’importante richiamo
e occasione di promozione sensibilizzazione e diffusione delle tematiche ambientali, che sono tra le principali finalità della Fondazione.
In questi anni la Fondazione, chiamata a muoversi in un contesto economico e normativo generale difficile e in continuo cambiamento, ha voluto ideare e investire
in tante nuove iniziative e attività, ponendosi obiettivi ambiziosi, che hanno fatto
sì che anche l’organizzazione stessa della Fondazione iniziasse una fase di modifica
che è ancora in corso, per rispondere nel modo migliore ai cambiamenti in atto. Da
quest’anno anche il Programma delle Attività rispecchierà nella sua struttura il nuovo, e non ancora definitivo, assetto della Fondazione, nel quale trovano particolare
risalto la programmazione europea e le attività del Centro Ricerche e Formazione
Ambientali con i Quattro Laboratori didattico-scientifici.
Il Presidente
Matteo Fumagalli
AREA DI RICERCA SVILUPPO SOSTENIBILE
Area di ricerca Sviluppo Sostenibile
7
Coordinatore: Dr. Mita Lapi
A. ATTIVITÀ’ INTERSETTORIALE DI EURO-PROGETTAZIONE
Il settore “Qualità dell’aria e cambiamenti climatici” della Fondazione , oltre ai suoi programmi
di settore, svolge continuativamente attività di euro-progettazione mirate a:
monitoraggio e selezione dei programmi Europei di ricerca, formazione e cooperazione territoriale finanziati dall’Unione Europea accessibili dalla Fondazione;
individuazione di temi progettuali, definizione di proposte di progetto a livello nazionale ed
internazionale e costruzione di partenariati competitivi;
attività istruttoria per la submission della documentazione ufficiale richiesta dai diversi programmi di finanziamento europeo;
presentazione e promozione dei progetti candidati presso le istituzioni regionali, nazionali
ed europee preposte alla valutazione dei progetti candidati, anche in funzione di successive
candidature per le quali occorra istruire un processo di indirizzo tematico (formulazione di
priorità specifiche nell’ambito di bandi in fase di definizione);
sviluppo e gestione dei progetti candidati che hanno superato la selezione, sulla base del
ruolo definito per la Fondazione nell’ambito dell’application form progettuale.
Da alcuni anni la Fondazione partecipa attivamente ai bandi dei programmi europei di finanziamento alla ricerca e allo sviluppo territoriale1. A tal fine viene svolta una significativa
attività di proposta progettuale anche attraverso la capitalizzazione delle competenze tecnicoscientifiche e di project management acquisite nello svolgimento dei precedenti progetti a scala
nazionale e locale.
Questa attività intersettoriale, condotta prevalentemente dai responsabili e dal personale del
Settore Qualità dell’Aria e Cambiamenti Climatici, si svolge in collaborazione con la Delegazione
a Bruxelles della Presidenza di Regione Lombardia e si avvale di consolidate collaborazioni con
le Università lombarde.
Con la nuova programmazione 2014-2020, che prevede la riapertura di tutte le linee di finanziamento, la Fondazione sta altresì partecipando ad eventi di informazione specifica (Infoday),
di formazione rivolta a stakeholders privilegiati (comunità scientifica, end-users, policy-makers)
e di brokeraggio (per la costituzione di specifiche partnership), oltre a mantenere i contatti con
i National Focal Points e le Agenzie europee di riferimento dei diversi programmi e a partecipare
attivamente a reti europee e internazionali (v. pagine seguenti).
Nel corso degli ultimi anni, la Fondazione ha partecipato a bandi legati a differenti strumenti di finanziamento: 7° Programma
Quadro, Programma per la Competitività e l’Innovazione, INTERREG IVC, Spazio Alpino, LIFE +, Intelligent Energy Europe, Strumento Finanziario per la Protezione Civile Civitas Plus II, Gioventù in Azione, Cultura 2007-2013, Europa per i Cittadini.
Nel 2014 si sono chiusi gli ultimi progetti della passata programmazione comunitaria 2007-2013.
1
8
1 - PROGETTO IN CORSO
BRICKS – “Building Refurbishment with Increased Competences, Knowledge and Skills”
La Fondazione è partner del progetto BRICKS, presentato dal capofila ENEA nell’ambito del Programme IEE Intelligent Energy Europe – Integrated Initiative Pillar II BUILD UP SKILLS. La partnership è rappresentata da 15 enti tra istituti di ricerca (ENEA, CS Aziendale, ITS Energy and
Environment, Di.T.N.E., Renael), enti di settore (CTI, Unioncamere, Mesos), una cooperativa
(AGCI), società di settore (Archimede 181, Ecuba, Agenzia Casa Clima) e da una società di governance locale (SVIM) per la realizzazione di un progetto sulla formazione professionale in materia
di certificazione energetica nell’edilizia.
Il progetto BRICKS prevede lo sviluppo di strumenti e di metodologie per realizzare un sistema
di formazione in grado di migliorare le conoscenze, le abilità e le competenze dei lavoratori
impegnati nella riqualificazione energetica degli edifici e nell’uso di fonti rinnovabili di energia,
mirando all’obiettivo di avere, entro il 2020, un parco edilizio a consumi energetici “quasi zero”.
Per raggiungere questo importante obiettivo le principali azioni previste sono:
• mettere a punto una strategia di sviluppo del sistema di qualifica a partire dalle linee definite
nella roadmap italiana;
• individuare le strategie per rimuovere gli ostacoli individuati dalla roadmap al fine di promuovere un nuovo sistema di qualifica VET (Vocational & Educational Training) che soddisfi sia le
esigenze del mercato del lavoro sia i nuovi requisiti stabiliti dalle direttive RES (Promozione
dell’uso delle fonti rinnovabili di energia) e BPDP (Performance energetica degli edifici);
• adottare buone pratiche già sviluppate e testate in ambito europeo, adattandole al sistema
italiano, per la valutazione delle competenze acquisite in ambito non formale ed informale;
• avviare il tavolo di lavoro UNI per la definizione di norme riguardanti le professioni non organizzate in albi o ordini così come previsto dalla legge n.4 del gennaio 2013, definendo dettagliatamente
conoscenze, abilità e competenze così come previsto dal Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF);
• raggiungere tutte le regioni e le province autonome in modo da promuovere quanto sviluppato
nel progetto attraverso tutta il sistema scolastico e della formazione professionale;
• attivare una vasta campagna di comunicazione per raggiungere le amministrazioni nazionali,
regionali e locali impegnate nell’uso di fondi europei per l’assegnazione di appalti di riqualificazione energetica degli edifici.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma IEE
Tempistica:settembre 2014 – febbraio 2016
Life GESTIRE: Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the
Lombardia Region
Gli esperti del Settore Qualità dell’Aria e Cambiamenti Climatici stanno fornendo supporto tecnico
allo sviluppo delle attività, previste dal LIFE GESTIRE (v. Settore Biodiversità e Aree Protette). In
particolare, nel 2015 saranno condotti aggiornamenti in relazione all’azione A3: “Individuazione,
raccolta e sintesi di documenti relativi al adattamento e mitigazione del cambiamento climatico,
per la definizione delle misure di conservazione (Azione C1) e del documento programmatico per
la gestione della rete natura 2000 in Lombardia (Azione C4)” e all’azione C1 “Formulazione delle
misure di gestione per i siti senza un pdg e delle misure necessarie alla interconnessione dei siti
della rete”.
Inoltre, sarà condotta l’attività di valutazione dell’apporto che la conservazione della rete può
esercitare in relazione alla mitigazione ai cambiamenti climatici, nell’ambito dell’azione C4
“Stesura del documento programmatico per la gestione della rete natura 2000 in Lombardia”.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE
Scadenza: aprile 2015
9
2 - PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE
GreenEDU - Nature conservation and Geology in Education
Il progetto GreenEDU è stato presentato il 2 ottobre 2014 nell’ambito del bando di Horizon 2020,
SEAC-2014-1, tipologia di azione CSA (Coordination and Support Action).
Il progetto GreenEDU rappresenta un consorzio di 9 partner provenienti da 5 diversi Paesi: Università di Maribor, Università di Lubiana, Geological Survey della Slovenia, Museo Sloveno di
Storia Naturale, Geological Survey ceco, Istituto Geofisico Ungheria, Museo di Storia Naturale
croato o, Fondazione Lombardia per l’Ambiente e l’Istituto per la Conservazione della Natura
della Repubblica di Slovenia in funzione di coordinatore del progetto.
I principali obiettivi sono: divulgazione, sensibilizzazione e formazione nel campo della conservazione della natura (NC) e della geologia (GEOL); formazione degli insegnanti di scienze per
aumentare le competenze e i livelli di alfabetizzazione scientifica ed integrare la Conservazione
della Natura e della geologia nei programmi/curricula educativi; networking istituzionale nel
campo di NC, GEOL e l’istruzione; formazione per la ricerca di soluzioni di problematiche socioscientifiche; stimolare l’innovazione, la creatività e il coinvolgimento delle persone con disabilità per favorire le carriere scientifiche.
Per conseguire tali obiettivi il progetto è suddiviso in sette pacchetti di lavoro, le cui attività saranno svolte in collaborazione con esperti di tutti i settori interessati e valorizzate con un’ampia
gamma di attività di comunicazione.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma Horizon 2020
Tempistica: 36 mesi (da settembre 2015)
GREENJOY - Green Jobs: enhancing the opportunities of Youth employment in a green
economy
Il progetto GREENJOY è stato candidato dal capofila Fondazione lo scorso 1 ottobre 2014 nell’ambito del bando di Erasmus +, KA2 – Cooperation and Innovation for Good Practices, azione Strategic Partnerships. Gli altri partner coinvolti sono ARPA Lombardia, Zavod Republike Slovenije Za
Varstvo Narave (Slovenia); Iskriva, Institute for Development of Local Potentials (Slovenia); Barcelonya Creatividad & Comunicacion SCCL (Spagna); Sylke Iacone & Christiane Thiesen GbR (Germania); United Nations Environment Programme (UNEP), Vienna - Interim Secretariat of the Carpathian Convention (Austria).
A qualche anno dall’inizio della
crisi economica, la disoccupazione, soprattutto giovanile, è
ancora molto alta negli Stati Europei. ln risposta a questa situazione, negli ultimi anni si è sempre più diffuso il concetto della
green economy quale nuovo paradigma economico dalle significative opportunità di investimento, crescita e occupazione
per l’intero sistema produttivo.
In questo contesto, il progetto
GREENJOY intende promuovere
il potenziale offerto dai green
10
jobs sia come mezzo per fornire maggiori e migliori opportunità occupazionali per i giovani, sia
per riconciliare lo sviluppo economico con la protezione dell’ambiente.
Nello specifico, GREENJOY identifica negli animatori giovanili il target group più strategico
nell’immediato per facilitare l’adozione e la convalida graduale e progressiva di percorsi di apprendimento relativi all’ambiente e allo sviluppo sostenibile e aumentare la loro permeabilità
con i percorsi educativi formali esistenti dedicati ai giovani dai 16 ai 20 anni. GREENJOY mira
infatti a rafforzare lo sviluppo professionale di coloro che operano nel settore dell’educazione e
dell’animazione giovanile innovando e aumentando la qualità e la varietà degli approcci esistenti in tema di green jobs ed educazione all’imprenditorialità “verde”.
L’approccio progettuale risulta spiccatamente inter-culturale e partecipativo in quanto basato
sulla forte interazione tra soggetti provenienti da diversi contesti e settori socio-economici. La
metodologia utilizzata mira a promuovere su scala territoriale e locale la diffusione delle migliori
pratiche già esistenti a livello internazionale, stimolare l’interesse dei giovani nei percorsi formativi e nelle carriere ambientali e supportare il loro orientamento nel mercato del lavoro nel
contesto della green economy.
Il progetto infine prevede la realizzazione di un Piano di Cooperazione Strategica a lungo termine
tra le organizzazioni partner e gli stakeholder interessati (Green Education Pact) con l’obiettivo di strutturare un percorso di pianificazione strategica in grado di cogliere le opportunità di
finanziamento disponibili per il follow-up di GREENJOY così da innescare un processo in grado di
evolversi oltre la durata del progetto e di raggiungere obiettivi più ampi e ambiziosi.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma Erasmus +
Tempistica: 24 mesi (da marzo 2015)
GA-BA: Go Active ! Bądź aktywny ! - Youth exchange on open air activities linked to creativity and environmental protection
Il progetto GA-BA è stato candidato (capofila OHP - Pomorska Wojewódzka Komenda, Sociālo
brīvprātīgo biedrība ODIN/VITA, The Starry Start of Talents Foundation, Grupo de Desarrollo Rural
Valle del Guadalhorce) lo scorso 1 ottobre 2014 nell’ambito del bando di Erasmus + KA1 - Learning
mobility of people, Mobility project for young people and youth workers.
11
Il progetto prevede uno scambio giovanile interculturale che coinvolge 48 partecipanti dai 16 ai
24 anni provenienti da 5 paesi: Italia, Spagna, Bulgaria, Lettonia e Poloni. Temi centrali dello
scambio sono la diversità culturale, gli stereotipi, le politiche giovanili e la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale dell’Europa. Gli obiettivi strategici del progetto sono:
• rafforzare e stimolare un atteggiamento attivo e creativo da parte dei giovani nei confronti
della realtà circostante;
• migliorare il know-how in materia di ambiente naturale;
• sviluppare competenze trasversali come la comprensione delle differenze culturali e il miglioramento delle capacità giovanili di problem solving.
Lo scambio sarà caratterizzato da attività da svolgere all’aria aperta legate alla musica, cultura,
creatività e ambiente, arricchite da laboratori di lingua, incontri con le autorità locali e workshop
tematici (per esempio: raccolta differenziata).
Finanziatore: Commissione Europea – Programma Erasmus +
Tempistica: 6 mesi (da febbraio 2015)
LIFE LAMPER - Local Advanced Mobile Pellet for Emission Reduction
Lo scorso 16 ottobre 2014 la Fondazione ha presentato, in qualità di capofila, il progetto LIFE LAMPER, insieme ai seguenti partner: Politecnico di Milano, Università degli Studi di Trento, Comitato
Termotecnico Italiano, Regione Lombardia – DG Ambiente ed Energia, Regione Emilia Romagna e
Regione Veneto, Nova Pellet srl, L’artistico srl.
Diverse ricerche sperimentali hanno mostrato come le emissioni degli apparecchi a legna anche ad
alta efficienza, , se alimentati a ciocchi di legna, producono emissioni in atmosfera nettamente
superiori a quelli di apparecchi automatici che usano cippato e pellet, sia in relazione alle polveri
fini (PM10 e PM2,5) che a composti quali CO, COV e altri inquinanti tossici e cancerogeni (per esempio idrocarburi policiclici aromatici e diossine).
Lo scopo del progetto LIFE Lamper è dimostrare la possibilità di ridurre le emissioni di inquinanti in
atmosfera in uno dei settori più cruciali, vale a dire il riscaldamento domestico. Il progetto persegue i seguenti obiettivi principali: favorire l’utilizzo di pellet tramite il miglioramento tecnologico
degli impianti di pellettizzazione e la loro disponibilità a scala locale, tramite la disponibilità di
pellettizzatori mobili (su autocarro) in grado di raggiungere località rurali o montane e permettendo la conversione in pellet di legna in ciocchi già a disposizione dei cittadini, con una filiera su scala
locale e con sistemi innovativi di stoccaggio; sviluppare stufe a pellet che riducano ulteriormente
le emissioni tramite sistemi di abbattimento incorporati negli stessi apparecchi; ed incentivare la
dismissione di apparecchi obsoleti ad alte emissioni che utilizzano legna in ciocchi, mediante la
loro sostituzione con apparecchi ad alta efficienza ed emissioni ridotte.
Gli obiettivi del progetto LIFE LAMPER sono:
• studiare la sostenibilità di una filiera locale per la riduzione delle emissioni da combustione di
biomasse in piccoli impianti domestici tramite la conversione in pellet di legna in ciocchi;
• studiare sistemi di incentivazione o sostegno a tale conversione;
• sviluppare un prototipo di impianto di pellettizzazione di piccola taglia ad uso di comunità
locali (meno di 10.000 persone), di struttura modulare e di facile utilizzo e manutenzione
anche da parte di personale non qualificato, montato su mezzi mobili (autocarri) e quindi
trasportabile in diversi comuni o comunità montane;
• sviluppare un sistema di stoccaggio del pellet così prodotto;
• mettere a punto 3 apparecchi prototipali di combustione di pellet di piccola taglia in grado
di garantire le minime emissioni grazie alla loro integrazione con sistemi tecnologicamente
avanzati di abbattimento degli effluenti;
• dimostrazione dell’efficacia di tali sistemi attraverso: valutazione della sostenibilità econo-
12
mica di impianti così dimensionati, efficacia nella riduzione delle emissioni, accettazione e
funzionamento della filiera locale.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE
Tempistica: 36 mesi (da settembre 2015)
LIFE ADRIAptation – Actions for Climate Change Adaptation in Adriatic Marine and Coastal
Protected Areas
Il progetto, denominato ADRIAptation, dedicato alla definizione di una strategia (e relativo piano
di azioni) di adattamento al cambiamento climatico nelle aree costiere adriatiche è stato presentato dal capofila italiano ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale) all’interno
del Sottoprogramma “Climate Action”, Settore Prioritario “Adaptation”, Tipologia di progetto
“Demonstration or Best practice”.
Oltre ad ISPRA sono partner del progetto: Institute of the Republic of Slovenia for Nature Conservation – IRSNC (Slovenia), Institute of Oceanography and Fisheries (Croazia), Comune di San Benedetto del Tronto (Italia), CRAS srl (Italia), Riserva Naturale Regionale Sentina (Italia), Area Marina
Protetta Torre del Cerrano (Italia), Parco Naturale Strunjan (Slovenia), Parco Nazionale isole Brijuni
(Croazia), Alleanza per il Clima (Italia). Il coinvolgimento della Fondazione nella fase progettuale è
tale da prevederne il ruolo di subcontractor di ISPRA per lo sviluppo di specifiche attività inerenti
l’elaborazione della Strategia di Adattamento per la regione adriatica, in coerenza con le raccomandazioni europee e la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (alla quale
la Fondazione ha collaborato, a supporto del Ministero dell’Ambiente).
Obiettivo del LIFE ADRIAptation è quello di fornire alle aree protette marine e costiere dell’Adriatico strumenti operativi finalizzati all’adattamento ai cambiamenti climatici. Si prevede, infatti,
di definire una Strategia di Adattamento ai cambiamenti climatici in Adriatico, nonché un Piano
specifico di azioni dimostrative all’interno delle aree stesse, al fine di aumentarne la resilienza ai
cambiamenti climatici nel medio-lungo periodo.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE
Tempistica: 4 anni (settembre 2015-settembre 2019)
LIFE PrepAIR – Po Regions Engaged to Policies of Air
Il progetto integrato PrepAir è stato presentato alla call 2014 (in due steps) del programma di
cofinanziamento europeo LIFE dal capofila Regione Emilia Romagna. Regione Lombardia, partern
del progetto, ha elaborato in particolare le azioni connesse alla sfida della mobilità elettrica e
micromobilità e del riscaldamento civile con l’impiego di energie rinnovabili. La Fondazione ha
contribuito alla stesura della proposta che è stata candidata lo scorso 10 ottobre al primo dei due
step della selezione europea.
Finanziatore: Commissione Europea – Programma LIFE
Tempistica: 4 anni
Collaborazioni intersettoriali
Il Settore ha collaborato con il Settore “Biodiversità e aree protette” e il Settore “Risorse Idriche” nella scrittura e presentazione dei seguenti progetti candidati al co-finanziamento europeo
nell’ambito del programma LIFE 2014:
LIFE MarmoThyme: Large scale conservation and management of marble trout and adriatic
grayling in the padanian-venetian district;
13
LIFE BIOSOURCE: Enhancing Biodiversity in Ticino River by Restoring Source Areas for Priority
and Other Species of Community.
3 – NUOVE IDEE PROGETTUALI
Vengono presentate di seguito alcune delle tematiche già oggetto di riflessione interna al Settore
e condivise con selezionati partner con i quali sono in corso contatti.
Le tematiche sono distinte per tipologia di bando attualmente individuata anche se possono
essere adeguatamente collocate nell’ambito di programmi differenti da quelli qui di seguito
ipotizzati, anche a seguito del continuo monitoraggio delle call più adatte agli obiettivi previsti.
Temi per bandi “SPAZIO ALPINO”
1. Adattamento agli impatti del cambiamento climatico
In ambiente montano gli impatti del cambiamento climatico a livello locale variano sensibilmente in funzione delle specifiche vulnerabilità e dei diversi fattori di resilienza, naturali e antropici.
Le strategie di adattamento, e di conseguenza i Piani di Azione, richiedono che le misure siano
sostenibili da un punto di vista economico e gestionale e siano coerenti con gli interventi di settore programmati a livello regionale e nazionale.
È necessaria pertanto una metodologia di trasferimento e di armonizzazione tra le misure adottabili a livello locale (da parte dei comuni e delle comunità di valle) e i contenuti delle strategie
di adattamento regionali e delle politiche di settore sviluppate in sede EUSALP (Macro-regione
Alpina) e dei protocolli attuativi della Convenzione delle Alpi. È necessario poi mettere a punto
un sistema di monitoraggio permanente dell’efficacia delle misure adottate sulla base di indicatori condivisi tra il livello locale e i livelli istituzionali superiori.
2. Turismo sostenibile
• Turismo invernale
Obiettivo: promuovere la gestione integrata e sostenibile delle acque, considerando i diversi
14
usi di questa risorsa in ambito alpino, in un contesto di medio-piccolo bacino in una stagione
di forte competizione degli usi finali della risorsa acqua.
• Differenziazione delle offerte turistiche
Obiettivo: promuovere la rete di alloggi B&B locali (“hotel diffuso”), di agriturismi, di rifugi sostenibili; favorire la creazione e fruizione di percorsi con diverse attrattività turistiche (di tipo
naturalistico, paesaggistico e territoriale, storico-culturale, religioso, eno-gastronomico, …);
sostenere la differenziazione dell’offerta turistica valorizzando le opportunità locali (Hiking,
Climbing, Biking, Visiting, Relaxing).
• Mobilità sostenibile
Obiettivo: sostenere la mobilità elettrica per i turisti, i collegamenti collettivi (shuttle elettrici) nelle e tra valli limitrofe, gli spostamenti ecologici dell’“ultimo miglio” (bici e piccoli
van elettrici) in un contesto di intermodalità del trasporto turistico montano.
3. Protezione e riqualificazione dei servizi eco sistemici
Alla luce dell’obiettivo del ripopolamento – su basi economiche competitive – delle aree montane più soggette a fenomeni di abbandono e decrescita demografica, si propone di affrontare i
fattori in grado di promuovere una maggiore attrattività dell’ambiente montano sulla base delle
potenzialità dei servizi ecosistemici (multifunzionalità) peculiari dell’area alpina: agricoltura
di montagna e prodotti a filiera corta, produzione energetica locale e filiera bosco-legna, reti
eco-territoriali ed ecomusei, contesto culturale (siti storico-archeologici e artistici) e patrimoni
paesaggistici.
4. Crescita economica e sviluppo sostenibile
Con lo scopo di promuovere occupazione e nuove opportunità di business nell’ambito della Circular e Green Economy (EC COM(2014) 398 final), si propone di sostenere e diffondere buone
pratiche di open-innovation e di eco-innovation tra le imprese pubbliche e private che operano
nell’area alpina, con una particolare attenzione ai settori del turismo, delle energie rinnovabili
legate alla biomassa e della filiera agro-alimentare. Questo tema potrebbe essere sviluppato
15
attraverso l’attivazione di una cooperazione strutturata tra aziende, centri di ricerca, enti della
pubblica amministrazione; la creazione di una piattaforma che connetta innovation seekers e
innovation solvers; la definizione di strumenti di formazione per la professionalizzazione dei gestori di open-innovation; la disseminazione di esempi di buone pratiche della comunità sia degli
enti privati che di quelli pubblici.
Temi per bandi “MED”
1. Mainstreaming Climate Change Adaptation Strategies into sectoral Biomass-based energy
policies in the Mediterranean area
Gli obiettivi fissati dal recente pacchetto clima-energia dell’UE (riduzione dei gas serra del 40%
e il 27% delle fonti rinnovabili entro il 2030) costringe i Paesi del Mediterraneo ad adottare ambiziose strategie energetiche che valorizzino l’uso della biomassa, una fonte rinnovabile molto
promettente nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia, queste politiche dovranno tenere in considerazione gli impatti del cambiamento climatico in atto e previsti (aumento di temperatura,
differenti pattern, frequenza e intensità di precipitazione) sui fattori ambientali ed economici
che influenzano la disponibilità spaziale e stagionale della biomassa utilizzabile per il consumo
di energia.
Pertanto, il progetto già proposto al consorzio europeo connesso al progetto Proforbiomed (20112014), di cui la Fondazione è stata partner, si propone di definire approcci efficaci e metodologie
trasferibili sul territorio per l’individuazione di strategie di adattamento regionali e locali (e
relativi piani d’azione) nei settori che interessano direttamente o indirettamente la filiera di
produzione e utilizzo di biomassa ad uso energetico. Particolare attenzione sarà rivolta alla coerenza di queste misure di adattamento con le politiche di mitigazione del clima (riduzione delle
emissioni di gas climalteranti e di aumento dell’uso di energie rinnovabili).
2. Carbon neutrality, energy efficiency and clean air: a new supply- and use-chain for biomass solid fuels
Lo scopo della proposta progettuale, già condivisa con il consorzio europeo del progetto Proforbiomed, è quello di favorire la diffusione di combustibili “puliti” derivanti da biomassa (pellet di
alta qualità) e di apparecchi per uso domestico (caldaie e stufe) a basse emissioni di inquinanti
atmosferici.
A tale scopo dovranno essere identificate opportune catene di approvvigionamento di biomassa
locale, anche attraverso la individuazione di strumenti di governance territoriali, la promozione
di iniziative con il coinvolgimento diretto di attori chiave del mercato (fornitori di biomassa e
produttori di caldaie) e la creazione di reti di utenti disposti a modificare le proprie abitudini
connesse alla tipologia di riscaldamento domestico scelto.
Temi per bandi “ERASMUS+”
1. Progetto “Young Motors For Europe”
Il progetto prevede la simulazione delle dinamiche democratiche rappresentative dell’Associazione 4 Motori d’Europa, di cui Regione Lombardia è uno dei quattro partner. . In particolare il
progetto, che è in fase di definizione nell’ambito del Gruppo di Lavoro Ambiente dell’Associazione, persegue i seguenti obiettivi:
• incoraggiare la partecipazione attiva dei giovani nella propria comunità locale, nazionale e
internazionale;
• promuovere e supportare il dialogo tra giovani, responsabili delle scelte di governo e rappresentanti della società civile;
16
• contribuire alla costruzione di un modello sociale inclusivo, fondato sulla garanzia delle pari
opportunità di accesso alle forme di cittadinanza attiva;
• sensibilizzare i giovani sul proprio essere cittadini europei, incoraggiarli a riflettere sui temi
ambientali e coinvolgerli nel dibattito sulla costruzione e sul futuro dell’UE;
• favorire la condivisione a livello europeo di idee, scambi di esperienze e buone pratiche per
stimolare la consapevolezza e la riflessione sulle differenze di culture e valori;
• stimolare i giovani all’agire collettivo, al protagonismo, alla partecipazione, alla cittadinanza
attiva, all’apprendimento interculturale.
2. Partenariati strategici nel settore dell’istruzione e formazione
Il Settore ha attivato contatti con il FAI, Fondo Ambiente Italiano, al fine di elaborare congiuntamente una proposta progettuale nell’ambito della azione chiave di Erasmus + che prevede
la “collaborazione in materia di innovazione e scambio di buone pratiche” e della sottoazione
dedicata alla promozione di attività formative attraverso partenariati strategici. A tal proposito
si stanno definendo due possibili percorsi di alta formazione su: 1. effetti dell’inquinamento atmosferico sui beni culturali includendo anche pratiche di adattamento e restauro conservativo;
2. tecniche di miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio monumentale architettonico. Tali corsi potrebbero essere rivolti ad insegnanti e riguardare moduli didattici interdisciplinari. Attenzione particolare è rivolta alla produzione di materiali didattici per scuole superiori
in grado di integrare conoscenze proprie degli insegnamenti di indirizzo artistico con materie
scientifiche (chimica, fisica, scienze ambientali) anche per la produzione di guide per la promozione di siti da visitare durante le uscite scolastiche.
3. Water game: raising the awareness on river basin management
Il progetto, condiviso con la DG Territorio della Regione Lombardia, si propone di aumentare la
consapevolezza delle future generazioni circa l’importanza della qualità delle acque dei fiumi e,
di conseguenza, di una buona e corretta gestione dei bacini idrografici. Il progetto si propone di
raggiungere questo risultato attraverso lo sviluppo e la distribuzione di un gioco di simulazione
sul “River Management”, che può funzionare con i dispositivi mobili più comunemente utilizzati. Giochi e simulazioni sono del resto diventati sempre più indispensabili, avendo un notevole
potenziale didattico capace di provocare
un cambiamento nei comportamenti individuali e collettivi.
Tema per bando “LIFE”
1. Climate Change Adaptation
Il tema dell’adattamento ai cambiamenti
climatici, quale oggetto di uno specifico
progetto Life Azione Clima 2015, è in fase
di discussione a livello nazionale nell’ambito del tavolo promosso dal Ministero
dell’Ambiente, a cui partecipa anche la
Fondazione, per promuovere l’attuazione
della Strategia Nazionale di Adattamento
ai Cambiamenti Climatici (conclusa nel
2014 e a cui la Fondazione ha contribuito
coordinando il capitolo dedicato alle aree
montane).
17
L’obiettivo generale del progetto - che è attualmente condiviso con il Ministero dell’Ambiente,
ISPRA e il Coordinamento delle Agende 21 Locali - è quello di assistere selezionate amministrazioni regionali e locali dei territori montani italiani nella definizione, implementazione e successivo monitoraggio di mirati interventi di adattamento, anche in conformità agli impegni prescritti
nell’iniziativa Patto dei Sindaci per l’Adattamento.
Considerata la natura specifica degli impatti dei cambiamenti climatici e la variazione della loro
magnitudine sul territorio italiano (a partire dalle aree montane altamente vulnerabili delle Alpi
e degli Appennini), le misure di adattamento saranno individuate in relazione ai settori connessi a:
• rischi idrogeologici (erosione dei suoli, frane, alluvioni);
• rischi fitosanitari per le foreste e l’agricoltura montana dovuti alla diffusione di agenti patogeni;
• rischi naturali (incendi boschivi).
2. Governance degli ambiti periurbani
La Fondazione sta costruendo una proposta di progetto, insieme alla DG Territorio di Regione
Lombardia, a partire dagli esiti del progetto Interreg URMA – Urban-Rural parternship in Metropolitan Areas. Il progetto mira a contribuire in modo concreto e operativo allo sviluppo di un
sistema di strumenti efficaci per il governo, la gestione e gli usi di spazi periurbani, promuovendo
soluzioni sostenibili e capaci di valorizzare le risorse ambientali, sociali e culturali.
Nella visione europea delle bioregions, il tema di questa proposta di progetto include l’innovazione della Pubblica Amministrazione anche attraverso avanzati e moderni strumenti di governo
del territorio e l’utilizzo di ICT per transitare verso area che siano “smart lands”. A questo proposito la Fondazione sta collaborando con il Dipartimento DASTU del Politecnico di Milano e con
il suo Resilience Lab.
Tema per bando “HORIZON 2020”
1. Progetto “Electric VEhicles and a sustainable urban mobility”
Un analogo progetto (progetto EVERMORE) era stato presentato durante il bando di finanziamento europeo IEE per il 2013, ma non era stato finanziato. Si sta lavorando a una sua ripresentazione
nel 2015 considerando la nuova programmazione comunitaria ‘HORIZON 2020’2020’ed una configurazione migliore della partnership.
Il veicolo elettrico (EV) per la mobilità urbana, alimentato da elettricità proveniente da fonti
rinnovabili o da sistemi ad alta efficienza, è una strategia vincente per il raggiungimento degli
obiettivi fissati dall’Europa in termini di mobilità sostenibile e qualità dell’aria.
Esistono, tuttavia, importanti barriere fisiche, economiche e comportamentali che ostacolano lo
sviluppo di una mobilità basata sui EV e veicoli alimentati in modo non-convenzionale in grado di
soddisfare la domanda per raggiungere quegli obiettivi. L’obiettivo principale del progetto è di
implementare un sistema di monitoraggio permanente delle risposte degli attori chiave nel passaggio dalla mobilità urbana esistente a quella di tipo elettrico. Il monitoraggio si baserà su una
serie di indicatori che valutano tutte le variabili (economica, energetica, ambientale, sociale)
coinvolte nel processo di conversione.
Tema per bando “INTERREG EUROPE”
1. Green economy and Circular Economy
In collaborazione con la DG Ambiente di Regione Lombardia, nell’ambito del Tavolo Ambiente
dell’Associazione 4 Motori d’Europa si sta elaborando una proposta progettuale per lo scambio di
buone pratiche utili a creare o a consolidare piani d’azione verso un’“Economia verde e circola-
18
re” nei territori delle quattro regioni partner dell’Associazione.
Il progetto potrà essere sviluppato attraverso iniziative specifiche volte a:
• sostenere la creazione di nuove opportunità di business per le imprese che lavorano nei settori della sostenibilità e della green economy;
• promuovere il dialogo e la cooperazione strutturata tra le imprese, esperti, centri di ricerca e
università, autorità pubbliche riguardo al tema dello sviluppo di economia verde e circolare;
• creare una piattaforma online per diffondere esempi di buone pratiche nel mondo degli affari
e integrando i casi studio con moduli di formazione e informazione.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Altri possibili temi prioritari per NUOVI PROGETTI EUROPEI 2015
• Energia: risparmio, efficienza, rinnovabili
Settore edilizio: riqualificazione energetica degli edifici, anche a livello di distretto
Qualità dell’aria e impatti sugli ambienti naturali (ecosistemi) e costruiti (beni culturali)
Settore mobilità: mobilità sostenibile
Cambiamenti climatici: mitigazione e adattamento
Ambiti periurbani: gestione sostenibile
Custodia dei territori
Mitigazione dei rischi integrati
Rischi industriali e Direttiva Seveso
Smart cities, smart land e smart agriculture
Eco innovation e Open innovation
Spreco alimentare
ATTIVITÀ DEL SETTORE QUALITÀ DELL’ARIA E CAMBIAMENTI CLIMATICI
1 - PROGETTI IN CORSO
Progetto RI-PONTE. Un progetto sul riciclo, risparmio, riuso a Ponte Lambro
La Fondazione sta sviluppando, in qualità di capofila, il progetto Ri-Ponte, vincitore del bando “Costruire Comunità Sostenibili” del 2013 di Fondazione Cariplo, insieme ai partner Comune di Milano
e Ecoistituto. La finalità del progetto (che è sostenuto da 15 enti e associazioni territoriali ed è
cofinanziato anche da Milano Ristorazione e da Beni Stabili) è di potenziare la consapevolezza e le
risposte in termini di cambiamento dei comportamenti tra i cittadini di Ponte Lambro riguardo alle
tematiche ambientali connesse a una maggiore sostenibilità della dimensione urbana.
Il progetto si propone di realizzare in particolare due obiettivi:
1. Attivazione di azioni concrete di riduzione degli impatti dovuti alla produzione di rifiuti (imballaggi, umido) legati all’alimentazione, attraverso i seguenti obiettivi operativi:
a. Sperimentazione di prodotti a minore impatto ambientale in sostituzione della plastica attualmente utilizzata per la ristorazione scolastica.
b. Promozione della raccolta differenziata tra la popolazione locale e nelle scuole del quartiere
c. Riduzione degli scarti, operando per:
• contenere la trasformazione in rifiuto degli alimenti prossimi alla scadenza nei supermercati
della zona, reimmettendoli nel circuito solidale;
• incentivare l’utilizzo della “casa dell’acqua” che verrà installata in quartiere e riducendo
l’uso delle bottiglie di plastica per il consumo dell’acqua potabile;
• ridurre gli imballaggi, supportando l’acquisto di prodotti sfusi per l’alimentazione.
2. Sensibilizzazione della popolazione di quartiere sulla promozione di una maggiore qualità
19
della vita attraverso il contenimento della produzione e abbandono dei rifiuti e di momenti di
pulizia e cura degli spazi pubblici, uso più efficiente delle risorse e dalla riduzione degli scarti.
Finanziatore: Fondazione Cariplo
Tempistica: ottobre 2013 – ottobre 2015
Progetto Agricol-Lura. Terre nuove per nutrire il futuro
La Fondazione è capofila del progetto Agricol-Lura, vincitore del bando “Comunità Resilienti” del
2014 di Fondazione Cariplo, insieme ai partner Consorzio Parco del Lura, Fondazione Minoprio e
Corto Circuito Società Cooperativa Sociale. intende riqualificare le funzioni eco-sistemiche e fruitive del territorio del Parco del Lura, attraverso la valorizzazione delle attività agricole in chiave
di sviluppo locale. In particolare, il progetto mira a rafforzare la capacità del settore primario
locale di agire nella direzione della tutela ambientale, in uno scenario di cambiamento climatico
già in atto, per salvaguardare il paesaggio e la diversificazione delle colture e diffondere una
cultura della produzione e del consumo di qualità, per una maggiore coesione sociale, contro gli
sprechi, la valorizzazione delle competenze e delle risorse produttive del territorio. Il progetto
interviene in particolare sui seguenti fattori di risposta:
• resilienza sul piano delle variabili ambientali e climatiche;
• resilienza sociale;
• resilienza agro-alimentare.
La finalità del progetto è di contribuire a stimolare un processo per dare un nuovo ruolo all’agricoltura, che attualmente genera margini reddituali bassi e quindi bassa competitività nei confronti di altri settori quale quello edilizio o industriale.
Gli obiettivi del progetto, in sintesi, sono:
• rilanciare la sostenibilità a lungo termine del settore primario locale per promuovere lo sviluppo territoriale;
• favorire una cultura ambientale multifunzionale, con il mantenimento di un paesaggio vitale
e di un ambiente ricco di biodiversità e resiliente ai cambiamenti climatici;
• incentivare l’occupazione e incoraggiare le giovani generazioni all’occupazione rurale, nella
tutela del territorio, verso uno spirito di impresa fondato sulla coesione sociale e l’innovazione;
• sostenere una governance locale che coinvolga le organizzazioni dei produttori e quelle interprofessionali, anche attraverso lo sviluppo di filiere più corte dal produttore al consumatore.
Finanziatore: Fondazione Cariplo
Tempistica: gennaio 2015– dicembre 2016
20
Foreste in Comune: Un modello di gestione condivisa e responsabile delle risorse naturali
dei Corni di Canzo
Il progetto “Foreste in Comune”, che ha vinto il bando “Comunità Resilienti” del 2014 di Fondazione Cariplo, ha come capofila Legambiente Lombardia Onlus. Oltre alla Fondazione gli altri
partner di progetto sono il Comune di Canzo e il Parco Lago del Segrino.
Il progetto nasce dal territorio della Foresta dei Corni di Canzo e dalla comunità residente. La
gestione comunitaria della Foresta da parte della popolazione locale rappresenta il mezzo per far
fronte a diversi fattori di stress: l’inarrestabile e progressivo abbandono del territorio boschivo;
l’aumento del rischio idrogeologico; l’aumento dell’importazione di legname dall’estero per far
fronte all’esigenza energetica locale; il controllo delle specie alloctone e invasive.
I rischi per il territorio legati ai cambiamenti climatici in atto e alle conseguenze di questi fattori di stress, sono stati percepiti a livello locale sia dalle istituzioni di governo e gestione del
territorio (il Comune di Canzo e il PLIS Segrino), che dalle diverse realtà associative. La Comunità, le associazioni e gli enti locali hanno deciso di attivare un percorso condiviso e diffuso per
realizzare ed estendere un modello di vita virtuoso, che riporta al centro della vita della popolazione l’equilibrio con l’ambiente.
Nello specifico il progetto si propone i seguenti obiettivi:
• sviluppare iniziative locali, legate alla gestione condivisa dei boschi del canzese, che accrescano la resilienza della comunità ai rischi legati al progressivo impoverimento dell’ecosistema forestale e alla minor cura del territorio;
• riattivare i servizi ambientali e sociali della foresta con azioni condivise tra Ente pubblico
locale e cittadinanza per ricondurre la Comunità locale alla conoscenza del proprio territorio;
• aumentare la consapevolezza della Comunità verso i prodotti naturalmente offerti dalla Foresta;
• aumentare i processi di condivisione di competenze, degli strumenti e degli attrezzi per la
gestione sostenibile della foresta fra la cittadinanza.
Finanziatore: Fondazione Cariplo
Tempistica: luglio 2014 - aprile 2016
Capacity Building - Affrontare, Gestire e
Risolvere: rafforzamento delle competenze del personale per il miglioramento della gestione di progetti europei
Il progetto, che ha vinto il bando 2014 Capacity Building della Fondazione Cariplo,
nasce dalla necessità espressa dal personale
della Fondazione di una formazione specifica sulla materia della istruzione e gestione
dei progetti europei. Il corso di formazione è
pertanto finalizzato a formare le figure che,
in maniera trasversale e complementare e
considerando le diverse competenze, contribuiranno alla buona gestione dell’attività
di progettazione europea per la Fondazione.
Il corso di formazione ha come scopo quello di fornire le conoscenze tecniche esperienziali per affrontare, gestire e risolvere i
problemi e le necessità critiche che possono
sorgere durante la gestione di progetti di ri-
21
cerca complessi e dal respiro internazionale. In particolare, il corso sarà mirato a fornire:
• conoscenza tecnica sulle procedure e sull’avanzamento delle attività e della spesa,
• capacità gestionale: ottimizzazione della gestione del progetto, suddivisione ottimale del
lavoro tra i componenti del team, procedure di verifica e controllo delle attività,
• capacità comunicativa per rendere il più efficacie possibile la comunicazione fra i beneficiari
del progetto e lo staff,
• visione strategica per prevenire criticità che possono sorgere in corso d’opera e alla fine del
progetto,
• sensibilità finanziaria per prevenire eventuali tagli e riduzioni di finanziamento,
• visione temporale per raggiungere gli obiettivi di progetto, per condividere al meglio le esperienze acquisite e per fondare le basi che porteranno alla realizzazione di nuovi progetti.
La disponibilità di un percorso di formazione per tutto il personale FLA sui temi dell’euro-progettazione permetterà inoltre di rafforzare e valorizzare le competenze tecnico-scientifiche e
gestionali-amministrative già presenti, con il risultato di rendere la Fondazione più competitiva
e qualificata anche nello sviluppo di partnership con altri enti.
Finanziatore: Fondazione Cariplo
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Capacity Building - PerCORSI di riallineamento strategico tra la struttura centrale e la rete
territoriale
Il progetto, presentato dal Fondo Ambiente Italiano, ha vinto il bando 2014 Capacity Building
della Fondazione Cariplo. PerCORSI mira al rafforzamento delle competenze ambientali della
rete dei Volontari e della rete dei Responsabili dei Beni FAI (Property Manager = PM) aperti al
pubblico e si sviluppa in due momenti formativi. Il primo, dedicato ai Responsabili dei beni FAI,
mira a trasmettere loro una maggiore consapevolezza delle valenze ambientali dei Beni che essi
gestiscono e del territorio circostante e a trasferire loro competenze sul tema della sostenibilità
ambientale. Il secondo ha come obiettivo il coinvolgimento dei volontari sui nuovi approcci della
Fondazione in materia ambientale e paesistica e il miglioramento della loro capacità di incidere
su scala locale rispetto alla qualità delle trasformazioni territoriali.
Nell’ambito di una collaborazione mirata, la Fondazione sarà coinvolta nella realizzazione dell’attività di formazione prevista per il primo incontro rivolto ai Property Manager dei Beni FAI.
In particolare, l’intervento di formazione affidato a FLA verterà sul tema “Le tre dimensioni della
sostenibilità”: si introduce il tema della sostenibilità ambientale, con i concetti base e un breve
excursus storico che arrivi fino alla definizione delle tre dimensioni della sostenibilità all’interno
del framework DPSIR. Ai fini della comprensione, valutazione e monitoraggio degli impatti delle
azioni di sostenibilità saranno altresì forniti adeguati indicatori relativi alle componenti energia,
acqua, rifiuti e qualità dell’aria. Le tipologie di azioni implementabili dai destinatari verranno
presentati attraverso alcuni significativi case-study.
Finanziatore: Fondazione Cariplo
Tempistica: gennaio 2015 – giugno 2015
Identificazione di linee guida regionali volte alla riduzione e al recupero dello spreco alimentare
Fondazione collaborerà con Regione Lombardia (DGR del 28 novembre 2014) ad uno studio per
l’identificazione di indirizzi strategici e criteri specifici atti alla riduzione e al recupero dello
spreco di prodotti alimentari prodotto in Lombardia.
Tale attività tecnico-scientifica prevede l’individuazione di metodologie, strumenti e drivers di
22
processo migliorativo che possono essere utilizzati, alla luce delle best practices oggi esistenti
e delle opportunità offerte dal contesto istituzionale, per delineare un efficace quadro di intervento della regione Lombardia su questa materia.
La realizzazione di questo progetto è da intendersi quale azione attuativa del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti, in relazione agli obiettivi di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti con finalità anche di natura sociale volte a garantire un sostegno alimentare alle
persone più disagiate.
In particolare, la collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione ha come finalità:
a) l’individuazione di un quadro normativo “chiaro” e semplificato nell’ottica di una semplificazione degli oneri a carico degli operatori del settore e della salvaguardia degli aspetti
igienico-sanitari;
b) la sperimentazione di un modello locale di lotta allo spreco e l’analisi delle fattibilità e degli
effetti socio economici della stessa;
c) la sensibilizzazione dei cittadini sul tema dello spreco alimentare.
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: dicembre 2014 – dicembre 2016
2 - PROGETTI IN FASE DI VALUTAZIONE
Progetto Flabs - Sperimentare per capire
Il progetto Flabs è stato candidato dalla Fondazione al finanziamento del bando MIUR “Diffusione
della cultura tecnico-scientifica”, dello scorso 10 settembre 2014.
La promozione della cultura scientifica è un obiettivo prioritario dell’offerta formativa scolastica e l’UE sollecita gli Stati Membri verso tale direzione con programmi di finanziamento mirati.
Per appassionare gli studenti e il pubblico generale al mondo della scienza, occorre incentivare
l’utilizzo di strumenti innovativi e di metodologie didattiche moderne attraverso la possibilità
di sperimentare personalmente la validità delle basi teoriche mediante opportune esperienze di
laboratorio.
Il progetto “Flabs” è dedicato alla copertura dei costi per le attività utili all’apertura al pubblico
dei laboratori, ovvero l’ultimazione, il mantenimento e l’upgrading degli strumenti multimediali
e digitali e l’avvio di un adeguato piano di comunicazione per la diffusione e la promozione del
nuovo polo di divulgazione scientifica. La possibilità di applicare il metodo “hands-on - dall’esperienza alla teoria” (conoscere attraverso “il fare”), tipica della didattica informale e condivisa
dai moderni musei scientifici, contribuisce a far diventare “Flabs” il veicolo migliore per aprire
agli appassionati la porta del mondo della scienza sperimentale con approcci multimediali.
Nel progetto collaboreranno le guide (responsabili dei laboratori) con i docenti delle scuole che
prenoteranno i percorsi didattici.
Ogni esperienza sarà arricchita da supporti multimediali per anticipare le esperienze proposte
presso Flabs (fase pre) in classe e poi, dopo le attività di laboratorio nel Centro, di approfondimento (fase post).
Finanziatore: MIUR
Tempistica: maggio 2014 – aprile 2015
Progetto Lago di Monate - un esempio unico di ecosistema indisturbato in ambito urbano
Il progetto Lago di Monate è stato candidato dal Comune di Travedona Monate (VA) al finanziamento
del bando MIUR “Diffusione della cultura tecnico-scientifica”, dello scorso 10 settembre 2014.
23
La necessità di avvicinare le nuove generazioni al mondo della scienza è diventato un pilastro dei
programmi di finanziamento europei e nazionali. A tal fine è fondamentale far emergere realtà
scientifiche peculiari, la cui storia rappresenta un veicolo per avvicinare le nuove generazioni al
territorio e alla cultura della tutela ambientale in concomitanza con la promozione dello sviluppo sostenibile.
In tale ambito si vuole promuovere la realtà del Comune di Travedona Monate, sito nella regione
agraria definita “collina del Verbano Orientale”, nel cui perimetro si colloca il lago di Monate (di
origine glaciale e alimentato unicamente da
sorgenti sotterranee). Il lago costituisce in un
territorio peraltro ampiamente antropizzato,
un raro esempio di ecosistema lacuale indisturbato. . Il lago è di particolare interesse
anche sotto il profilo scientifico e pertanto è
necessario preservarne la specificità per una
finalità scientifica e sociale, essendo strumentale alla promozione turistica e al microclima
del territorio.
Le informazioni ambientali e storiche raccolte nel corso dei decenni sono un patrimonio
culturale e scientifico di grande valore, che
deve essere diffuso, condiviso e trasmesso
alla cittadinanza e alla comunità scientifica
per contribuire a rafforzare la sensibilità per
il territorio, e per condividere le migliori best
practices in materia di sviluppo sostenibile e
protezione ambientale.
Attraverso il progetto si chiede il finanziamento di una mostra, di una presentazione multimediale, di percorsi didattici per le scuole e
di una conferenza internazionale di chiusura.
Alla raccolta delle informazioni scientifiche
che si intende rendere oggetto di diffusione
grazie allea attività sopra citate, collaborerà il Comune di Travedona Monate come ente capofila,
con il coordinamento scientifico della Fondazione.
Finanziatore: MIUR
Tempistica: dicembre 2014 – giugno 2016
Progetti di ricerca condotti presso il CRINES (Centro di Ricerca sull’INquinamento atmosferico e gli EcoSistemi) di Curno
Il Centro, attivo dal 2007 su iniziativa congiunta di Regione Lombardia, FLA ed ERSAF, è stato
messo a disposizione da FLA per lo svolgimento di alcuni esperimenti nell’ambito del progetto europeo FP7 ECLAIRE (“Effects of climate change on air pollution impacts and response strategies
for European ecosystems - Effetti del cambiamento climatico sugli impatti dell’inquinamento
atmosferico e strategie di risposta per gli ecosistemi europei”) finanziato dall’Unione Europea
che sta coinvolgendo 39 tra università ed enti di ricerca a livello europeo. Il ruolo di Third Party
(Terza Parte) riconosciuto a FLA all’interno del progetto cconsente di ricevere i finanziamenti
necessari a sostenere tutte le spese e i costi di funzionamento del Centro fino alla conclusione
del progetto prevista per il 2015.
24
L’acquisizione di nuovi dati ecofisiologici e di crescita in biomassa di vegetazione di interesse
agrario o forestale saranno resi disponibili nell’ambito del progetto ECLAIRE per lo sviluppo di
nuovi modelli previsionali sugli effetti del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico e a livello degli ecosistemi vegetali. Tale attività è svolta in collaborazione con Università
Cattolica Del Sacro Cuore – sede di Brescia.
Nel 2015 saranno condotte nuove azioni che potranno comprendere la partecipazione a bandi
nazionali ed europei nell’ambito dei programmi di finanziamento per la ricerca sugli impatti
dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici a livello degli ecosistemi.
Finanziatore: Enti Locali, STER Sondrio
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Supporto a Regione Lombardia per la valutazione dei rischi naturali e tecnologici correlati
all’incidentalità stradale finalizzata all’aggiornamento del Programma Regionale Integrato
di Mitigazione dei Rischi – Focus su area EXPO 2015
L’evento EXPO 2015 eserciterà sull‘area metropolitana milanese circostante il sito direttamente interessato un’eccezionale pressione antropica e ambientale. Nel semestre di svolgimento
dell’esposizione sono attesi tra i 20 e i 30 milioni di visitatori che produrranno un impatto molto
elevato sul sistema strutturale delle reti locali di trasporto e sui relativi flussi di mobilità. Al
notevole incremento di mobilità di passeggeri sarà correlato un aumento proporzionalmente inferiore, ma comunque elevato in valore assoluto rispetto agli attuali livelli, di trasporto di merci
e materiali connesso alle attività e alle esigenze logistiche del sistema EXPO.
È pertanto prevedibile un incremento dei fattori di rischio per la popolazione, l’ambiente costruito e l’ambiente naturale nell’era estesa gravitante intorno al sito EXPO. In questo contesto
di valutazione delle criticità territoriali influenzate o potenzialmente influenzabili dalle attività
connesse ad EXPO 2015, la collaborazione tra la DG Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
di Regione Lombardia e Fondazione è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
• Ri-analizzare in modo integrato gli elementi di conoscenza sui rischi tecnologici e naturali (limitatamente a industrie RIR, incidentalità stradale, trasporto merci pericolose, rischio
idrologico e meteorologico) insistenti sull’area EXPO individuati negli studi precedenti disponibili (PRIM e relativo Piano d’Area specifico, Studio “Trasporto Merci Pericolose”, Studio sui
“Criteri specifici di sostenibilità relativi alle azioni previste dell’Accordo quadro di Sviluppo
territoriale EXPO 2015”, Studio propedeutico alla redazione del “Piano Territoriale Regionale
d’Area – Quadrante Ovest”, “Strategia Regionale di Adattamento al Cambiamento Climatico
(SRACC)”.
• Determinare gli impatti degli attesi scenari di traffico in funzione della configurazione delle
reti di trasporto stradale, autostradale e ferroviario (incluse linee metropolitane e di trasporto pubblico) prevista nel periodo temporale considerato (maggio-ottobre 2015).
25
• Ri-valutare, alla luce degli studi precedenti, della situazione attuale e degli scenari del punto
precedente, gli elementi di maggiore vulnerabilità e le relative capacità di resilienza presenti
nell’area in esame.
• Valutare, alla luce dei risultati forniti dal punto precedente, le variazioni dei livelli di rischio
considerati e le possibili interazioni tra diversi rischi.
• Prevedere alcuni semplici metodi e strumenti di supporto alle decisioni per il controllo dei
sistemi di trasporto e dei flussi di mobilità negli scenari di maggiore criticità in funzione di
eventi incidentali o di particolari situazioni ambientali.
Piano di Azione Regionale di Adattamento al Cambiamento Climatico
A seguito della redazione della Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (novembre 2014), si prevede di continuare a supportare la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia ai fini dell’elaborazione del Piano di azione di adattamento regionale.
Il piano di azione regionale è finalizzato ad individuare concrete, specifiche e prioritarie azioni di
adattamento, settoriali e intersettoriali, in funzione dei diversi scenari di impatto e dei diversi
gradi di vulnerabilità analizzati nei settori socio-economici, territoriali e ambientali della regione, sulla base della Strategia già realizzata.
In particolare, la Fondazione ha avanzato un pacchetto di iniziative che includono:
• la definizione di misure prioritarie in settori chiave dell’adattamento per la regione Lombardia, nell’ambito del Piano regionale;
• il percorso di coinvolgimento degli stakeholders e quello di comunicazione e informazione;
• il processo di accompagnamento degli Enti Locali verso l’identificazione delle vulnerabilità,
impatti territoriali e relative misure di adattamento.
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Alta formazione sui cambiamenti climatici
La Fondazione ha proposto a Regione Lombardia lo sviluppo di un “pacchetto formativo” sul tema
del cambiamento climatico: un percorso di formazione e confronto indirizzato a funzionari e tecnici regionali, nonché ai funzionari delle altre Regioni e province autonome.
Sulla base delle competenze acquisite, la Fondazione è in grado di definire e sviluppare un percorso formativo che trasmetta e approfondisca conoscenze sia di carattere normativo-giuridico
(con aggiornamenti a livello internazionale – post Kyoto - ed europeo con la presentazione della
recentissima Strategia europea di adattamento ai cambiamenti climatici) sia tecnico-scientifico
(dalle ultime novità contenute del Quinto Rapporto dell’IPCC e dai rapporti presentati alla COP20
fino al rapporto nazionale 2013 sullo stato delle conoscenze in tema di adattamento e a quello
nazionale 2014 sulle politiche e misure di adattamento).
La possibilità di relazionarsi anche con altre Regioni, consentirebbe altresì di condividere metodologia e contenuti della SRACC anche ai fini di una sua esportazione e acquisizione (come è
stato per l’inventario regionale delle emissioni in atmosfera, INEMAR, che è oggi condiviso da 7
Regioni e 2 Province autonome).
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Progetto SHARE STELVIO II - Un laboratorio “a cielo aperto” per lo studio dei cambiamenti
climatici e ambientali in alta quota nel Parco Nazionale dello Stelvio
A conclusione del primo progetto, condotto nel 2009-2012, su incarico ricevuto da Regione Lom-
26
bardia, e svolto in collaborazione con il Comitato EvK2CNR, viene proposto di progettare e realizzare una stazione permanente di monitoraggio ad alta quota, presso il rifugio Guasti-Casati
(altitudine 3.250 m), quale sito di monitoraggio integrato dei parametri fisico-chimici dell’atmosfera sul versante sud delle Alpi inserito nella rete Global Atmosphere Watch dell’Organizzazione
Meteorologica Mondiale.
Si tratterebbe peraltro dell’unico sito stabilmente operativo sul versante sud del sistema Alpino
e, inoltre, esso consentirebbe di dare continuità alle attività sperimentali per la quantificazione e valutazione
del cambiamento climatico e dei suoi effetti ambientali
in un’area sensibile delle Alpi Italiane quale il settore
lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio.
In particolare, il sito permetterebbe di supportare attività di ricerca su: 1) criosfera - la sua variabilità spaziale e temporale clima-correlata e gli effetti sui deflussi
idrici dei bacini montani; 2) risorsa acqua - caratteristiche di qualità e quantità; 3) risorsa aria – processi
di formazione e trasporto di inquinanti atmosferici 4)
cambiamento climatico ed inquinamento atmosferico:
caratterizzazione dei fattori di pressione e d’impatto sugli ecosistemi montani; 5) attività di
disseminazione.
Tale proposta è stata condivisa anche con i referenti della Regione Catalunya che hanno presentato alla Fondazione una possibile collaborazione con un analogo laboratorio di misure in alta
quota sui Pirenei.
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Progetto UnitrEXPO - Nutrire la mente per nutrire la vita: alimentazione della cultura e
cultura dell’alimentazione
Il Progetto UnitrEXPO è stato proposto alla Presidenza di Regione Lombardia dal capofila UNITRE
- Università delle Tre Età - della terza Età, insieme ai partner Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Istituto Auxologico Italiano, ISA - Istituto di Biologia e Biotecnologia Alimentare – CNR e
Dipartimento Alimentazione, Nutrizione e Ambiente – UNIMI.
UnitrEXPO è un progetto proposto per contribuire a divulgare il messaggio che nutrirsi è sì condizione necessaria e indispensabile, ma non sufficiente a mantenere un corretto stile di vita;
altrettanto fondamentale è infatti l’alimentazione della cultura e del sapere.
Basterebbe fin da subito assumere l’impegno di:
• investire su un’efficace educazione e sicurezza alimentare;
• attuare una proficua e salutare lotta allo spreco;
• seguire uno stile di vita sano e intellettualmente stimolante.
I partner del progetto ritengono di raccogliere la sfida di Expo,
puntando su comunicazione e informazione all’interno della propria rete sociale e scientifica, territoriale e istituzionale e richiamando opportunamente l’attenzione sul rispetto per il cibo, sul
giusto rapporto con l’alimentazione, sugli aspetti di sostenibilità
ambientale connessi alla produzione e al consumo di cibo e sulle
regole da seguire per una corretta nutrizione.
Uno degli obiettivi del Progetto è quello di mobilitare le strutture
Unitre (320 sedi con quasi 70.000 soci sul territorio nazionale) per-
27
ché diventino parte attiva della manifestazione, affrontando i complessi aspetti del tema Expo,
attraverso momenti di incontro (corsi, seminari, conferenze, dibattiti), destinati a un’ampia
platea di uditori, oltre che ai propri soci.
In sintesi il Progetto UNITREXPO prevede:
la realizzazione di un libro/manuale di un centinaio di pagine, in formato tipo A5, da distribuire
ai soci Unitre e a coloro che parteciperanno agli eventi organizzati da Unitre, per illustrare il
Progetto e promuovere la partecipazione a Expo 2015 (tiratura prevista 100.000 copie);
• la fornitura di materiale didattico alle sedi Unitre per la realizzazione di un corso sui temi
dell’alimentazione, secondo quanto riportato sul manuale;
• l’organizzazione di eventi pubblici, a Milano e nei luoghi in cui sono presenti sedi UNITRE, per
divulgare e dibattere i temi promossi da EXPO;
• la promozione e l’organizzazione di visite a EXPO, in collaborazione con le strutture professionali che si occupano dell’afflusso turistico a Milano.
Uno degli elementi qualificanti del Progetto è la sua interdisciplinarietà: cercando di conciliare
aspetti diversi dell’alimentazione, che riguardano i temi della salute, della compatibilità ambientale, dell’innovazione tecnologica, della nutrizione e, ultimo ma non ultimo quello specifico
della produzione. Per questo il volume previsto dal progetto si articolerà come segue:
1. Cibo, Uomo e Società: un rapporto ancestrale (Unitre)
2. Cibo e Nutrizione: regole di buona alimentazione (UNIMI)
3. Cibo e Salute: sinergia di benessere (Auxologico)
4. Cibo, agricoltura e sostenibilità ambientale (FLA)
5. Cibo, ricerca, innovazione e sicurezza alimentare (CNR)
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: Gennaio 2015 – Dicembre 2015
Qualità dell’Aria: Tavolo bacino padano con il MATTM
Dopo la pubblicazione nel 2014 del volume divulgativo “L’aria che respiro – Dal cittadino alle Istituzioni: insieme per migliorare la qualità dell’aria”, la Fondazione continuerà ad occuparsi degli
aspetti di promozione delle misure del Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria
(PRIA), fornendo in particolare opuscoli e approfondimenti on line per destinatari specifici.
La finalità dell’attività è quella di contribuire a rendere più attenti e consapevoli gli educatori,
gli insegnanti, i comunicatori sociali, i medici di base del sistema sanitario regionale, gli operatori pubblici e privati nel settore ambientale degli strumenti e misure che possono essere attuate
per rendere migliore l’aria della nostra regione.
Inoltre, nel 2015 la Fondazione intende partecipare, alla luce delle sue specifiche competenze di
supporto scientifico al policy-making, al tavolo promosso dal Ministero dell’Ambiente e dalle Regioni della valle del Po intorno ai programmi di ricerca e sperimentazione in materia di contrasto
all’inquinamento atmosferico.
Committente: Regione Lombardia/MATTM
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
COLLABORAZIONI DI SETTORE IN CORSO
Partecipazione alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC)
La Fondazione ha aderito nel 2013 alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), dopo aver
partecipato alla sua Prima Conferenza Internazionale (Lecce, 23-25 settembre 2013) e alla sua
Seconda Conferenza Internazionale (Venezia, 29-30 settembre 2014), presentando in quella sede
28
metodologia e contenuti delle linee-guida per un approccio regionale ad un piano di adattamento
ai cambiamenti climatici.
Nel 2015 la collaborazione proseguirà nell’ambito della progettazione comunitaria, individuando
ambiti e priorità di azioni specifiche per singoli bandi.
La SISC è una società scientifica, senza scopo di lucro, è diretta dal Centro Euro-Mediterraneo
per i Cambiamenti Climatici (CMCC) e vuole contribuire al progresso scientifico e all’innovazione
delle scienze climatiche in Italia, promuovendo la convergenza delle discipline e la multidisciplinarietà delle ricerche e proponendosi come punto di incontro tra tutti gli studiosi che si occupano di scienze legate al clima e ai suoi impatti.
Collaborazione con il Centro Comune di Ricerca di Ispra (VA)
Il Settore ha in corso una collaborazione con le seguenti due Unità del CCR di Ispra: Qualità
dell’Aria e Cambiamenti climatici e Adattamento ai Cambiamenti climatici.
Anche al fine di elaborare congiuntamente progetti di ricerca nei settori di competenza, si prevede di proseguire il dialogo con questo prestigioso ente. Il 2015 sarà altresì occasione per valutare
percorsi di informazione e di diffusione dei risultati delle nostre ricerche, oltre che sul nostro
territorio, anche in ambito ONU alla COP21 di Parigi (dicembre 2015).
Quattro Motori d’Europa
La Fondazione continuerà a supportare la Regione Lombardia in relazione allo sviluppo delle attività tecnico-scientifico del programma del Working Group Environment dell’Associazione Quattro Motori, di cui Regione Lombardia è ente coordinatore.
In particolare nel 2015, in raccordo con la Presidenza della Regione della Catalogna e con i referenti di Baden-Württemberg e Rhône-Alpes, Fondazione svilupperà le attività tecnico-scientifiche inerenti i seguenti temi: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, educazione ambientale,
Green Economy, progettazione europea in ambito ambientale.
Committente: Regione Lombardia
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Attività di collaborazione con la Delegazione di RL a Brussels
La Fondazione continuerà ad avvalersi nel 2015 della collaborazione della Delegazione a Brussels della Presidenza di Regione Lombardia in particolare per quanto riguarda lo sviluppo delle
attività relative all’europrogettazione, all’associazione Quattro Motori d’Europa, al consorzio Air
Quality Regional Initiatives e ad EXPO2015.
La Fondazione collabora peraltro direttamente anche con la D.C. Programmazione Integrata e
Finanza di Regione Lombardia, partecipando ai lavori del tavolo regionale GPE, Gruppo Progettazione Europea.
The Climate Group
Con la sua recente adesione, Regione Lombardia ha la possibilità di dialogare con istituzioni
pubbliche e private provenienti da tutto il mondo attorno alla cruciale questione del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico a scala globale e locale, anche attraverso la
partecipazione a “gruppi di lavoro” ad hoc. Il confronto su questo tema è fortemente auspicato
dall’associazione essendo ciascun membro impegnato a raggiungere il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra attraverso misure e politiche concrete.
La Fondazione ha coordinato il processo di adesione di Regione Lombardia a The Climate Group
e sta seguendo direttamente la collaborazione con questa organizzazione internazionale.
29
Network of Regional Governments for Sustainable Development - nrg4SD
Con l’imminente adesione a questa rete costituita da 50 governi regionali, Regione Lombardia
potrà disseminare, capitalizzare, condividere e confrontarsi su buone pratiche e politiche in
tema di qualità dell’aria, presso altre autorità di governo regionale, dei Paesi industrializzati così
come dei Paesi in via di Sviluppo, del nord e del sud del mondo.
La Fondazione ha coordinato il processo di adesione di Regione Lombardia a nrg4SD e sta seguendo direttamente la collaborazione con questa organizzazione internazionale.
ENCORE Environmental Conference of the Region of Europe
Questa rete promuove la cooperazione tra Assessori all’Ambiente delle regioni dei Paesi europei
sui temi dell’ambiente, del territorio e dello sviluppo sostenibile. ENCORE ha lo scopo: a) di
contribuire ad una effettiva ed efficace implementazione delle politiche ambientali dell’Unione
Europea, b) di migliorare il governo dell’ambiente e c) di promuovere lo sviluppo sostenibile
nelle regioni europee.
La Fondazione sta partecipando dal 2014 allo Steering Group di ENCORE e ad alcune sue Alleanze tematiche. Una di queste è l’Air Quality Alliance (avviata nel 2012 in Drenthe in Olanda). In
occasione dell’ultimo Steering Group (Bilbao, 30 e 31 ottobre 2014) è stata avanzata alla Lombardia la proposta di coordinare questa Alleanza, insieme alla Styria (Austria). Le altre regioni
che attualmente hanno espresso interesse sono Catalunya (Spagna), Carinthia (Austria) e Saxony.
Con il coordinamento di questa Alleanza la Lombardia potrebbe condividere le misure contenute
nell’ambito del proprio PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria), valorizzare le iniziative condotte in ambito di bacino padano, capitalizzare le azioni tematiche promosse
nell’ambito delle organizzazioni europee e reti internazionali di cui fa parte.
3 – IDEE PROGETTUALI
Affiancamento tecnico-scientifico ai Comuni per la realizzazione di Impianti a biomassa
In collaborazione con alcuni Comuni del territorio di Como e di Varese e con il Consorzio Parco
del Lura, la Fondazione intende proporre un insieme di attività tecnico-scientifiche da svolgere
in affiancamento alla realizzazione di impianti di produzione di energia da combustione della
biomassa legnosa.
I recenti obiettivi dell’UE in tema di clima-energia obbligano i Paesi ad adottare strategie energetiche lungimiranti incentrate sull’utilizzo di biomassa prodotta localmente. D’altra parte, gli
30
studi della Fondazione (v. Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, 2014)
hanno evidenziato che il cambiamento climatico in atto avrà un impatto importante sui fattori
ambientali ed economici che influenzano la disponibilità spaziale e stagionale della biomassa per
la produzione energetica. Pertanto, a livello locale gli obiettivi di mitigazione dovranno essere
armonizzati con quelli di adattamento.
A tal fine, la Fondazione si candida a provvedere al raccordo tra queste politiche, tracciando la
provenienza della risorsa energetica sul territorio, valutando il ciclo di vita e la carbon footprint
di produzione e utilizzo della biomassa di migliore qualità possibile e, infine, comunicando e
sensibilizzando la cittadinanza sull’importanza di effettuare un cambiamento nell’approvvigionamento energetico a scopi domestici (riscaldamento civile e degli edifici pubblici).
Aspetti socio-economici della cattura e stoccaggio di carbonio
La Fondazione nel 2013 ha condotto un’analisi preliminare di alcuni aspetti tecnici e giuridici
relativi al Carbone Capture and Storage (CCS), anche in applicazione della DGR n.VIII/010966
del 30 dicembre 2009. La tecnica di cattura e stoccaggio di biossido di carbonio non è stata ancora sperimentata in Italia e la Regione Lombardia, in particolare, sta valutando l’avvio di un
impianto pilota entro il suo territorio (indagine affidata ad Eupolis). L’approfondimento della
Fondazione in tale contesto, che peraltro rappresenta un supporto al Programma di Ricerca e
Sperimentazione in materia di Risorse Minerarie ed Energetiche di Regione Lombardia, è indirizzato, in particolare, a verificarne aspetti di natura sociale, in particolare valutando il grado di
accettabilità da parte della società civile di un impianto pilota di CCS, anche attraverso l’analisi
normativa in modo comparato e la valutazione di good-practices esistenti.
L’Italia si presenta già in una situazione di svantaggio rispetto ad altri Paesi in cui la tecnica
di CCS è stata sperimentata; la partecipazione pubblica durante tutto il processo normativo in
Germania, per esempio, ha rappresentato un presupposto determinante per consentire l’individuazione del sito di stoccaggio e l’avvio dello stesso senza entrare in conflitto con la cittadinanza locale, che è stata resa partecipe di tutti i vantaggi e dei possibili pericoli derivanti da una
fuoriuscita non controllata di CO2 dal suolo. L’Italia non ha proceduto allo stesso modo in quanto
ha recepito la Direttiva in materia (la 2009/31/Ce) con una normativa quadro, facendo mancare
all’iter procedurale il presupposto fondamentale della partecipazione pubblica.
Pertanto il compito affidato alla Fondazione, ovvero analizzare lo stato attuale del grado di accettabilità di questi impianti, assume un ruolo ancora più determinante, se si considera il contesto in cui la Regione Lombardia intende operare per mezzo della ricerca di Eupolis per l’avvio di
un impianto pilota di cattura e stoccaggio di CO2.
Politica Agricola Comunitaria e Programma di Sviluppo Rurale
La Fondazione ha condotto nel 2013, insieme a ERSAF e a un pool di enti di ricerca e università
lombarde, il progetto AgriCO2ltura - Valutazione di tecniche per incorporare carbonio nei suoli
agricoli e ridurre le emissioni di anidride carbonica in agricoltura finanziato dalla DG Agricoltura e
DG Ambiente di Regione Lombardia.
Nel corso del 2014 la Fondazione potrà fornire un contributo a Regione in relazione alla definizione
del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR), in accordo con
le più recenti indicazioni comunitarie (PAC 2014-2020, Pacchetto Energia-Clima 20-20-20, Strategia Europea di Adattamento ai
cambiamenti climatici). Infatti
politiche regionali importanti
per la riduzione delle emissioni
31
climalteranti e per l’aumento dell’incorporazione di carbonio nei suoli sono realizzabili mediante alcune misure previste dal PSR che, in Lombardia, finanziano interventi che, direttamente o
indirettamente, favoriscono il sequestro di carbonio nei suoli e riducono le emissioni da terreni
e aziende agricole. Tra gli altri aspetti, la proposta della Commissione Europea per la PAC 20142020 prevede un quadro di attuazione per supportare mirati interventi di adattamento nel settore
agricolo volti a orientare, catalizzare e supportare la capacità adattiva dei sistemi agrari degli
stati membri. Concretamente, nell’ambito del futuro Piano Europeo di Sviluppo Rurale 2014-2020,
saranno messi a disposizione degli stati membri rilevanti finanziamenti per supportare strategie di
adattamento del settore ai CC globali.
Tra le novità regolamentari proposte, il futuro PSR comunitario prevede lo sviluppo di un sistema di monitoraggio delle politiche messe in atto come parte integrale di un “performance
framework” disegnato secondo il Regolamento sulle Disposizioni Generali. Lo sviluppo di un set
di indicatori specifici garantirà il monitoraggio delle politiche della Common Monitoring and
Evaluation Framework (PAC), in particolar modo la valutazione delle iniziative messe in atto in
materia di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico nel settore agricolo.
A livello regionale, la Fondazione ha proposto a Regione Lombardia l’individuazione di un Sistema di indicatori di impatto sulle colture. Peraltro, laddove ci siano delle spese dirette per
adattare i sistemi agricoli ai cambiamenti climatici, rimane fondamentale la definizione di un
sistema di indicatori mirati per il monitoraggio e valutazione di tale politiche. Essi permettono
di valutare in maniera effettiva e riproducibile il processo d’implementazione delle misure di
adattamento intraprese e i successi ottenuti nella riduzione degli effetti del cambiamento climatico nel settore.
Programma regionale per il settore minerario
La Fondazione ha condotto nel 2012 un’indagine a livello tecnico e giuridico, per il supporto del
programma di ricerca e sperimentazione in materia di risorse minerarie ed energetiche della
Regione Lombardia. I risultati conseguiti sono stati anche presentati presso il Ministero dello
Sviluppo Economico, nel corso del 2013.
Nel 2014 la Fondazione potrà fornire un contributo a Regione Lombardia in relazione al recepimento dell’articolo Art. 29 (Programma regionale del settore minerario) della L.R. del
18.4.2012, n. 7 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”.
Il programma regionale del settore minerario dovrà definire le linee e gli obiettivi dello sviluppo delle attività minerarie per la ricerca e la coltivazione di minerali solidi, dell’anidride
carbonica e delle risorse geotermiche in ambito regionale. Il programma dovrà tenere conto
della necessità di approvvigionamento di materie prime minerarie, in funzione della capacità
produttiva delle miniere, nonché dei vincoli e delle limitazioni derivanti dalla pianificazione
territoriale regionale.
Green economy - Predisposizione di una piattaforma di cooperazione internazionale
nell’ambito della lotta al cambiamento climatico, tra istituzioni locali, comunità scientifica e sistema imprenditoriale
La proposta progettuale, già avanzata a Camera di Commercio di Milano, si propone di individuare e realizzare strumenti di cooperazione, di promozione e di conoscenza volti a rafforzare
l’innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese (PMI) lombarde. Tali strumenti
saranno identificati grazie all’analisi e alla modellazione di processi di “open innovation”, processi cioè che promuovono innovazione in sé e ricerca & sviluppo nei diversi settori tecnologici.
Green economy e politiche di mitigazione del cambiamento climatico rappresentano un’opportunità per il “sistema regionale dell’innovazione”, incentrato sulle università e i centri di ricerca lombardi, dove idee, programmi di ricerca, prototipi, impianti pilota e prime dimostrazioni
d’utilizzo commerciale possono ricevere impulso, direzione e finanziamenti nel quadro messo
32
in moto dal Pacchetto “Clima-Energia” dell’Unione Europea. In particolare, la mitigazione rappresenta una opportunità per il sistema manifatturiero e non manifatturiero della Lombardia,
sia per lo sviluppo, la produzione e l’esportazione di tecnologie e sistemi “verdi”, sia per il più
complessivo passaggio a una Lombardia Sostenibile.
La piattaforma (sito web, laboratori e forum sull’innovazione “open”) che sarà allestita fornirà la
possibilità concreta di realizzare costruzione di capacità innovativa in loco capacity building e di
trasferimento tecnologico “technology transfer”, anche sulla base della definizione di una strategia pilota a livello regionale da sperimentare con il coinvolgimento delle istituzioni nazionali.
C. SETTORE SVILUPPO SOSTENIBILE
PROGETTI IN FASE DI ELABORAZIONE\PROPOSTA\ATTESA FINANZIAMENTO
Attività tecnico-scientifiche di supporto per l’attuazione del Piano regionale di bonifica delle aree inquinate e iniziative di marketing territoriale - DG Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile
Il proseguimento dell’attività di collaborazione, d’interesse di Regione Lombardia, ma da verificare in termini di fattibilità economica e amministrativa, avrà come finalità:
a) l’attuazione del Programma regionale di bonifica delle aree inquinate attraverso l’individuazione dell’ordine di priorità degli interventi, basato su un criterio di valutazione del rischio
(dovuto alla contaminazione di suolo e/o acque sotterranee) e la ripresa dei procedimenti
sospesi per i siti contaminati e potenzialmente contaminati;
b) l’attuazione e l’applicazione di strumenti di valorizzazione e promozione di siti da bonificare
e bonificati, in attuazione del Regolamento regionale 2/2012.
Tempistica: 2015
Valutazione Ambientale Strategica del Piano Faunistico Venatorio – DG Agricoltura
In considerazione dello slittamento dei tempi di avvio del PFVR, le attività relative alla VAS proseguiranno fino ai primi mesi del 2015.
La consegna del Rapporto ambientale dovrà avvenire comunque entro la fine del corrente anno,
per rispettare i termini contrattuali previsti dall’accordo tra RL e FLA.
Nei primi mesi del 2015 si procederà comunque a perfezionare e coerenziare gli elaborati della
VAS a quelli del PFVR, così come a supportare gli uffici regionali nelle fasi procedurali, nei momenti di confronto con i soggetti coinvolti, nello svolgimento e nell’organizzazione della II
conferenza di valutazione.
Tempistica: primavera 2015
D. SETTORE GIURIDICO
1. PROGETTI IN CORSO CHE PROSEGUONO NEI PROSSIMI ANNI
Corsi di perfezionamento
L’Area giuridica intende continuare a proporre il Corso di perfezionamento universitario attivato presso l’Università degli
33
Studi di Milano, Camera di Commercio di Milano e Pool R.C. Inquinamento, a cui partecipano
studenti laureati, avvocati e funzionari della Regione, della Provincia e del Comune. Il Corso ha
ottenuto l’accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Milano.
NEWSLETTER Iin campo ambientale
L’Area Giuridica continuerà a coordinare le Newsletter giuridiche in campo ambientale al fine di
fornire un utile strumento di aggiornamento in campo normativo ambientale per la FLA così come
per la Regione. Le Newsletter illustrano le principali novità normative a livello comunitario, italiano e regionale, dando conto altresì delle principali iniziative in fieri, con un breve commento
redatto al nostro interno. Le Newsletter svolgono il compito di informare e tenere aggiornati gli
iscritti alle iniziative promosse da FLA.
Ricerca: l’adattamento al cambiamento climatico
Alla luce della partecipazione della Prof. Pozzo al Forum di Malta sull’adattamento al cambiamento climatico e della sua collaborazione con il Centro Euro-Mediterraneo al Cambiamento
Climatico e vista l’attualità del tema nelle agende sia europee che nazionali e regionali, si era
concordato di dedicare il libro della Collana Diritto ed Economia dell’Ambiente per l’anno 2014
alle problematihce concernenti l’adattamento al cambiamento climatico.
Il libro intitolato“L’adattamento al cambiamento climatico. Tra strategie europee e realizzazione italiana”, avrebbe dovuto avere il seguente indice:
Cap. 1: Adattamento e mitigazione: due policies a confronto
Cap. 2: La strategia comunitaria sull’adattamento al cambiamento climatico
Cap. 3: L’adattamento tra stati nazionali e Unione Europea
Cap. 4: Verso una strategia italiana nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico
Alla luce dei ritardi nella presentazione della strategia a livello nazionale, la redazione del libro
proseguirà nei primi mesi del 2015, per pubblicarlo non appena la strategia venga recepita dal
Ministero dell’Ambiente.
2. PROGETTI CHE SONO IN FASE DI ELABORAZIONE/PROPOSTA/ATTESA DI FINANZIAMENTO,
CON IL RELATIVO BUDGET, FINANZIATORE E LA DURATA
CINEFORUM: i cambiamenti climatici dietro la cinepresa
Per l’anno è previsto lo svolgimento di un Cineforum sui temi ambientali presso la sede di Seveso
con apertura alle scuole superiori e alla cittadinanza. Il primo tema che verrà trattato è quello
dei cambiamenti climatici.
Tra i film che verranno progettati vi sono: “Chasing Ice” e “Una scomoda verità”
Organizzazione SUMMER SCHOOL con l’Università della California at Davis
L’Università degli Studi dell’Insubria ha ottenuto l’accreditamento presso l’American Bar Association di un progetto di Summer School in diritto comparato dell’ambiente che si terrà dal 26
maggio al 6 giugno 2014.
Il titolo della Summer school sarà “Critical Topics in Environmental Law in Comparative Perspective” e prevede la presenza di docenti e studenti americani, oltre che ad un selezionato gruppo
di studenti italiani.
Si richiede la collaborazione di Fondazione Lombardia per l’Ambiente per organizzare la visita
del Bosco delle Querce agli studenti americani e l’ospitalità per un pranzo (Buffet) presso la sede
della Fondazione durante la Summer school.
Si richiede il patrocinio dell’iniziativa e il finanziamento della gita e del pranzo per gli studenti
americani a Seveso.
34
AREA DI RICERCA TERRITORIALE
Area di ricerca territoriale
35
Coordinatore: Dr. Riccardo Falco
A. SETTORE BIODIVERSITÀ E AREE PROTETTE
1 - PROGETTI IN CORSO E CON PROSEGUIMENTO NEL 2015 e NUOVI PROGETTI DEL 2015
Monitoraggio degli effetti ambientali delle opere relative al progetto “Riassetto idrogeologico e
mitigazione dei rischi naturali presenti in Val Torreggio” nel comune di Torre S. Maria (SO) (DG
Territorio)
Il progetto prevede un Monitoraggio Ambientale, con lo scopo di analizzare eventuali variazioni nell’ambiente nel periodo dei lavori e negli anni immediatamente successivi all’esecuzione degli stessi, orientato
a verificare il legame di eventuali variazioni con le opere realizzate e a cercare soluzioni per ridurre gli
impatti delle opere stesse. Secondo quanto previsto all’interno del Progetto Esecutivo, il Monitoraggio
Ambientale deve consentire di:
• verificare il manifestarsi delle previsioni d’impatto;
• verificare l’efficacia dei sistemi di mitigazione attuati;
• garantire la gestione delle problematiche ambientali connesse alle opere previste;
• rilevare eventuali emergenze ambientali impreviste in modo da intervenire adeguatamente.
Il monitoraggio si articola in tre fasi:
1.monitoraggio ante operam, avente lo scopo di definire un set di specie o gruppi di specie da utilizzare
per verificare gli impatti e di acquisire dati di base per prevedere adeguate contromisure ai verosimili
impatti;
2. monitoraggio in corso d’opera, con lo scopo di segnalare eventuali emergenze ambientali per intervenire
tempestivamente, garantire il controllo di eventuali specificità ambientali per potervi adeguare qualora
necessario lo svolgimento dei lavori, verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione attuati;
3. monitoraggio post operam, al termine dei lavori, finalizzato a verificare gli impatti ambientali dovuti
alla realizzazione dell’opera e l’efficacia dei provvedimenti di mitigazione degli impatti stessi e ad
indicare eventuali ulteriori necessità di interventi di contenimento di effetti non previsti.
Tempistica: 2011 - 2016
Bando Cariplo Tutelare e valorizzare la Biodiversità 2011 - “Altopiano di Cariadeghe: conservazione di ambienti prativi di interesse comunitario e di habitat per l’avifauna nidificante e migratoria”
Il progetto si prefigge di eseguire interventi che migliorino lo stato di conservazione degli habitat prativi
di interesse comunitario presenti nell’area protetta e delle specie ornitiche e floristiche di interesse conservazionistico che da essi dipendono, tramite il coinvolgimento diretto delle aziende agricole locali nelle
fasi di realizzazione degli interventi stessi.
La realizzazione di tali interventi è prevista dal Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria “Altopiano di Cariadeghe”, di recente approvazione.
Il progetto prevede le seguenti azioni:
1.studio dell’avifauna nidificante e migratoria negli ambienti prativi e arbustivi
2.gestione e conservazione di prati magri
3.gestione e conservazione di prati magri ricchi di orchidee
4.gestione e conservazione di prati da fieno
5.messa a dimora di nuove specie arbustive autoctone
6.monitoraggio floristico – vegetazionale degli habitat prativi
7.monitoraggio dell’avifauna nidificante e migratoria
8.attività di sensibilizzazione e coinvolgimento delle aziende agricole locali
9.attività di divulgazione, comunicazione e valorizzazione
Tempistica: 2012-2015
36
Bando Cariplo Tutelare e valorizzare la Biodiversità 2011 – “Recupero e riqualificazione di habitat
planiziali nel Parco del Molgora”
Il progetto si prefigge di migliorare la naturalità in un PLIS che può svolgere un’importante funzione di
connettività ecologica. Le azioni principali di tale progetto sono:
1.reperimento e analisi delle conoscenze pregresse relative agli habitat planiziali ed alle relative componenti faunistiche (insetti, anfibi e uccelli) nel Parco del Molgora;
2.studio e monitoraggio della comunità ornitica nidificante nel Parco del Molgora;
3.studio e monitoraggio dei Lepidotteri Ropaloceri e di altri ordini di insetti del Parco del Molgora;
4.studio e monitoraggio degli anfibi nelle aree di realizzazione degli interventi nel Parco del Molgora;
5.rinaturazione habitat forestali: miglioramenti, contenimento esotiche, piantumazione, reintroduzione
specie nemorali;
6.rinaturazione in habitat prativi/arbustivi: semina, fasce non falciate, contenimento rovi, piantumazioni per avifauna lepidotterofauna, rifugi per rettili.
Nota: in seguito a una serie di complicazioni impreviste di varia natura si è reso necessario richiedere una
proroga di 3 mesi alla Fondazione Cariplo per poter concludere al meglio alcune azioni di progetto. Tale
proroga (accettata da F. Cariplo) non comporta variazioni di budget rispetto a quanto previsto.
Tempistica: 2012-2014
Bando Cariplo Tutelare e valorizzare la Biodiversità 2011 – “Gestione e conservazione di agroecosistemi e di ambienti forestali a favore dell’avifauna di interesse conservazionistico nel Parco del
Ticino”
La Fondazione è capofila di questo progetto
che si prefigge di eseguire interventi che migliorino lo stato di conservazione degli ambienti agricoli e forestali presenti nell’area
protetta, a favore dell’avifauna di interesse
conservazionistico.
Le principali azioni in cui si struttura il progetto sono le seguenti:
1. Reperimento e analisi delle conoscenze
pregresse
2. Studio dell’avifauna nidificante negli ambienti agricoli
3. Studio dell’avifauna nidificante negli ambienti forestali
4. Creazione di nuove praterie naturali
5. Gestione di praterie naturali con pascolo
bovino controllato
6. Riqualificazione e mantenimento di prato
naturale in fase di abbandono
7. Mantenimento di marcite
8. Monitoraggio dell’avifauna nidificante
negli ambienti agricoli
9. Monitoraggio dell’avifauna nidificante
negli ambienti forestali
10. Cartografia di distribuzione reale e potenziale delle specie ornitiche
11. Linee guida per la gestione degli ambienti agricoli e degli ambienti forestali
Tempistica: 2012-2015
37
LIFE + NATURE - Progetto “GESTIRE” – “Development of the strategy to manage the Natura 2000
network in the Lombardia Region”
Il progetto “GESTIRE - Development of the strategy to manage the Natura 2000 network in the Lombardia
Region” è promosso dalla Regione Lombardia in partenariato con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente
(FLA), l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF), il Centro Turistico Studentesco
e giovanile (CTS), Comunità Ambiente e la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), e con il cofinanziamento della Fondazione Cariplo. Il progetto, è stato finanziato nel quadro del Bando 2011 del Programma
LIFE+ Natura.
GESTIRE è un progetto volto a formulare programmi di gestione e di ripristino della rete Natura 2000 e a elaborare il Prioritised Actions Framework (PAF) a livello nazionale/regionale e intende promuovere l’elaborazione di una strategia regionale integrata di gestione per l’intera Rete Natura 2000 della regione Lombardia,
contribuendo dunque, in linea con la strategia europea della Biodiversità al 2020.
La FLA in particolare è coinvolta nelle seguenti azioni di progetto:
1.creazione di un “Gruppo Natura 2000”, con rappresentanti degli assessorati regionali con competenze
sui siti della rete Natura 2000 ed esperti di pianificazione e Natura 2000, naturalisti ecc., con l’obiettivo di garantire la coerenza con le varie politiche regionali della programmazione per la gestione della
rete Natura 2000 in Lombardia;
2.raccolta ed analisi di tutti i documenti per la gestione dei siti Natura 2000 nella regione;
3.analisi delle misure regolamentari vigenti e eventuali ipotesi di aggiornamento;
4.elaborazione di un piano finanziario per la gestione della rete Natura 2000 in Lombardia nel periodo
2014-2020;
5.formulazione del programma di monitoraggio scientifico della rete;
6.definizione di linee guida per la conservazione della biodiversità nella rete Natura 2000 da parte dei
cittadini e delle imprese.
7.definizione del PAF Regionale, con, tra gli altri: gli obiettivi di conservazione strategici e le priorità per
Natura 2000 per il periodo 2014-2020 e la descrizione delle misure fondamentali per raggiungerli.
Questo progetto è stato segnalato dalla CE come «Best practice» a livello europeo tra i progetti finanziati
nel 2011.
Tempistica: 2012-2015
LIFE+ TIB (Trans Insubria Bionet)
Monitoraggio della teriofauna di medie dimensioni e monitoraggio delle specie ornitiche legate al legno
morto, previsti dall’Azione E.2: Monitoraggio faunistico e vegetazionale pre – durante – post interventi
All’interno del progetto LIFE+ TIB (Trans Insubria Bionet) che vede la Provincia di Varese (Ente capofila),
affiancata da Regione Lombardia, LIPU–Birdlife Italia e Fondazione Cariplo, impegnati nell’implementazione del corridoio ecologico tra Parco del Ticino e Parco del Campo dei Fiori mediante la realizzazione di
opere di deframmentazione e il miglioramento della qualità degli habitat, la Fondazione in qualità di sub
contractor si sta occupando del monitoraggio della teriofauna di medie dimensioni e delle specie ornitiche
legate al legno morto, previsti dall’Azione E.2: Monitoraggio faunistico e vegetazionale pre – durante –
post interventi (2012/2015). Nello specifico è stata incaricata di seguire:
• monitoraggio della teriofauna di medie dimensioni in 14 aree che saranno coinvolte da realizzazione di
passeggi faunistici o opere di rinaturalizzazione di strutture preesistenti;
• monitoraggio della comunità ornitica legata al legno morto in relazione agli interventi a favore della
fauna saproxilica.
Tempistica: 2012-2015
Approfondimento degli studi sull’avifauna e ampliamento del monitoraggio dei mammiferi (azioni 7 e
8) nell’ambito del progetto rete biodiversità “La connessione ecologica per la biodiversità”
Il progetto finanziato dalla LIPU si propone di integrare il quadro delle conoscenze relative all’avifauna,
38
in particolar modo al Picchio nero e alla teriofauna (mammiferi di medie e piccole dimensioni) nelle aree
prossime agli interventi che sono in fase di realizzazione nel LIFE+ TIB (Trans Insubria Bionet).
Obiettivo principale del progetto è quindi quello di completare / incrementare la raccolta di dati in
merito a specie di interesse conservazionistico legate agli interventi realizzativi sviluppati o in corso di
realizzazione (gestione del legno morto, realizzazione di sottopassi e interventi di miglioramento della
connettività ecologica).
Tempistica: giugno 2014- dicembre 2015
Bando CARIPLO 2012 Realizzare la connessione ecologica - “Un corridoio ecologico per il fiume
Mella”
La Fondazione in qualità di partner del Parco Regionale agricolo del Monte Netto (Ente capofila) sta realizzando un progetto volto a realizzare uno studio di fattibilità per garantire e ripristinare la connettività
ecologica lungo il corso del fiume Mella, in un’area di quasi 34.000 ettari sita in provincia di Brescia ed
articolata nei comuni di Collebeato, Brescia, Roncadelle, Castel Mella, Flero, Azzano Mella, Capriano del
Colle, Poncarale, Dello, Offlaga, Manerbio, Leno, Cigole, Pavone del Mella, Milzano e Pralbonio.
Nello specifico la FLA è impegnata nella realizzazione delle seguenti attività:
1.analisi e definizione delle principali macrotipologie vegetazionali e valutazione della loro idoneità;
2.studio della comunità ornitica nidificante;
3.studio dei mammiferi di medie dimensioni;
4.individuazione descrizione e analisi degli interventi per il mantenimento e il miglioramento della connessione ecologica;
5.coordinamento, segreteria tecnico scientifico di progetto e segreteria amministrativa.
Nota: in seguito alla modifica del Consiglio di gestione del Parco Agricolo del Monte Netto e alla relativa
nuova nomina del Presidente del Parco si è reso necessario richiedere una proroga alla Fondazione Cariplo. Il progetto si chiuderà a aprile del 2015 senza alcuna variazioni di budget rispetto a quanto previsto.
Tempistica: 2013 - 2014
Bando CARIPLO 2012 Realizzare la connessione ecologica – “Connessioni ecologiche nel territorio
del PLIS del Brembiolo e della bassa pianura lodigiana”
La Fondazione sta collaborando in qualità di partner del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del
Brembiolo alla realizzazione di uno studio di fattibilità volto a garantire e ripristinare la connettività
ecologica lungo il corso del Brembiolo, corridoio naturale di collegamento che attraversa interamente il
settore meridionale del territorio della provincia di Lodi e si configura come naturale collegamento tra la
valle del Po e il corridoio primario della RER “Medio lodigiano”.
Nello specifico la FLA è impegnata nella realizzazione delle seguenti attività:
1.inquadramento socio-economico dell’area di studio;
2.analisi degli aspetti urbanistici e normativi;
3.fattibilità amministrativa (aspetti urbanistici e giuridico-amministrativi;
4.attività di coinvolgimento dei portatori di interesse (aspetti politico-sociali).
Tempistica: giugno 2013- dicembre 2014
Parco Nazionale della Val Grande: azioni previste dalla Direttiva del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per la conservazione della biodiversità (Direttiva n° 48234 del
21.10.2013) e attività di ricerca su avifauna ed erpetofauna del Parco
Procede la collaborazione tra Parco Nazionale della Val Grande e Fondazione anche per il biennio 2014 2015.
39
Nello specifico la FLA è impegnata nella realizzazione delle seguenti attività:
1. studio approfondito migrazione autunnale dei Passeriformi attraverso l’area protetta e aree limitrofe,
compresa analisi dei dati pregressi;
2. studio approfondito della migrazione primaverile dei rapaci diurni attraverso l’area protetta ed aree
limitrofe, compresa analisi dei dati pregressi;
3. studio della distribuzione ed ecologia di Passeriformi degli ambienti rupestri nel Parco e aree limitrofe, compresa analisi dei dati pregressi;
4. realizzazione di punti d’ascolto lungo transetti, per il “Monitoraggio della Biodiversità animale in ambiente alpino”;
5. raccolta di dati aggiuntivi durante i periodi riproduttivi nel Parco e in aree limitrofe, analizzando anche i dati finora acquisiti per alcune specie target di interesse conservazionistico;
6. studio sull’ecologia della Vipera (Vipera aspis) in un’area campione nel Parco;
7. studio dei piccoli mammiferi terricoli presenti in un’area campione del Parco.
8. raccolta di dati aggiuntivi relativi alla distribuzione delle specie di anfibi e rettili presenti nel Parco
da integrare ai dati finora acquisiti.
Tempistica: giugno 2014 - gennaio 2016
Bando CARIPLO 2013 Favorire la connessione ecologica - “La connessione ecologica nella Brughiera Comasca”
Il progetto presentato sul Bando Cariplo 2013 “Favorire la connessione ecologica” e che verrà realizzato
in collaborazione con il Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Brughiera Briantea, il Comune di
Cantù e l’Agenzia InnovA21, prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità per la conservazione, il
miglioramento e il ripristino della connessione ecologica nell’area comasco-brianzola.
Nello specifico la FLA sarà impegnata nella realizzazione delle seguenti attività:
1.descrizione del contesto territoriale e analisi delle criticità e dei punti di forza;
2.analisi e definizione delle principali macrotipologie ambientali e valutazione della loro idoneità;
3.studio dell’avifauna;
4.studio dei mammiferi di medie dimensioni;
5.studio dell’erpetofauna;
6.individuazione, descrizione e analisi degli interventi per il mantenimento e il miglioramento della fun-
40
zionalità e della connessione ecologica;
7.fattibilità politico-sociale;
8.fattibilità giuridico-amministrativa;
9.stesura a realizzazione del piano di comunicazione.
In qualità di Capofila, la Fondazione Fondazione è inoltre responsabile del coordinamento del progetto.
Il progetto presentato ha ottenuto il finanziamento richiesto senza riduzioni e le attività sono iniziate a
gennaio 2014.
Tempistica: 2014 - 2015
Progetto CARIPLO Extrabando “Verso la
nuova PAC - Studio e monitoraggio della biodiversità negli ambienti agricoli del Parco
Lombardo del Ticino” II annualità
Il progetto in fase di svolgimento è finalizzato ad
individuare pratiche gestionali sostenibili per marcite, risaie, medicai, e verificarne le eventuali ricadute positive su indicatori biologici quali flora
spontanea, uccelli, chirotteri, entomofauna e pedofauna. Le attività sono implementate in partenariato con il Parco lombardo della Valle del Ticino
e l’Università degli Studi di Torino, e sono realizzate mediante il coinvolgimento diretto delle aziende agricole che operano nel territorio dell’area
protetta, in particolar modo quelle iscritte alla
Società Consortile Produttori Agricoli Parco Ticino.
Tempistica: 2014-2016
Piano Faunistico e Venatorio regionale e relativa VAS
La DG Agricoltura di Regione Lombardia ha chiesto una supporto alla Fondazione per la predisposizione del Piano Faunistico e Venatorio, della
relativa Valutazione Ambientale Strategica e della realizzazione dello Studio di Incidenza come
previsto dall’articolo 6 della Direttiva Habitat, partendo dall’analisi della documentazione
scientifica presente, dal confronto con le altre
esperienze regionali in atto, dall’adeguamento
con la nuova normativa europea e nazionale e
dal confronto con i soggetti del settore.
Tempistica: luglio 2014 - luglio 2015
Bando CARIPLO 2014 Connessione ecologica
All’interno del Bando “Connessione ecologica”
2014 (scadenza 16 giugno 2014) indetto da Fondazione CARIPLO, sono stati presentati 3 progetti
relativi a 3 studi di fattibilità per l’implementazione di corridoi ecologici:
41
1. progetto “ViNO - Vigneti e Natura in Oltrepò - Gestione agricola per la rete ecologica”, area geografica
di riferimento: Oltrepò pavese collinare e montano;
2. progetto “Connessioni ecologiche nella bassa pianura cremonese e mantovana: il Canale acque alte”,
area geografica di riferimento: bassa pianura cremonese e mantovana;
3. progetto “CAMPUS - La tutela e valorizzazione della aree agricole quale elemento di connessione tra
il PLIS del Lura e il Parco delle Groane”, area geografica di riferimento: Brianza nord-occidentale.
La valutazione da parte del CdA della Fondazione CARIPLO ha avuto esito positivo e i progetti sono stati
finanziati (Delibera CdA della Fondazione CARIPLO del 17 novembre 2014 http://www.fondazionecariplo.
it/static/upload/amb/amb_-connessione_17nov2014/amb_-connessione_17nov2014.pdf)
Di seguito si riporta sintesi dei contenuti dei singoli progetti.
“ViNO - VIgneti e Natura in Oltrepò - Gestione agricola per la rete ecologica”
Il progetto presentato in partenariato con l’Unione dei Comuni Lombardi del Tidone Pavese Ruino-Valverde-Canevino e la Cooperativa Eliante ONLUS e in cui la Fondazione ha il ruolo di capofila, si propone di
realizzare uno studio di fattibilità per la conservazione, il miglioramento ed il ripristino della funzionalità ecologica e della connessione ecologica nell’area collinare dell’Oltrepò pavese, tenendo conto della
peculiarità dell’area, dove in diversi contesti i fattori che incidono di più su funzionalità e connessione
ecologica non sono legati a urbanizzazione o infrastrutture, bensì alla gestione (o, per contro, all’abbandono) degli ambienti agricoli. Gli obiettivi specifici del progetto sono:
• individuare, in collaborazione con il mondo agricolo, delle misure per incrementare il ruolo di ‘serbatoi’ per specie di ambienti agricoli della fascia collinare, ruolo essenziale per permettere il sostentamento di popolazioni anche in aree meno favorevoli, come quelle planiziali;
• promuovere il mantenimento e/o il miglioramento della permeabilità ecologica della matrice agricola, necessario per il collegamento tra la parte montana e quella planiziale dell’area oltrepadana e
per l’effettiva realizzazione della connessione Alpi-Appennini, in sinergia con il progetto “Biocorridoio
Alpi-Appennini”, recentemente finanziato dalla Fondazione MAVA;
• favorire la conservazione di un paesaggio di pregio che favorisca il mantenimento di ambienti ricchi di
diversità biologica e indirettamente promuova anche i prodotti locali, come prodotti di qualità provenienti da un territorio dove l’agricoltura e la produzione avvengono il più possibile in armonia con la
conservazione della natura;
• proporre dei protocolli di gestione dei vigneti che le principali associazioni che operano sul territorio
oltrepadano possano diffondere e far applicare nell’area di studio attraverso la loro attività di consulenza e indirizzo delle pratiche agronomiche presso le aziende vitivinicole;
• definire delle misure, compatibili con le esigenze agronomiche, che favoriscano specie selvatiche potenzialmente in grado di contribuire alla lotta ai patogeni (ad esempio, specie ornitiche insettivore);
• identificare delle porzioni di territorio da tutelare, riqualificare o deframmentare ai fini del mantenimento o del ripristino della connessione ecologica.
Il progetto vede anche il coinvolgimento della Cooperativa Provinciale Viticoltori Oltrepò Pavese (CO.
PRO.VI) e di Impresa Verde Coldiretti che metteranno a disposizione il personale.
Tempistica: 2015-2016
“Connessioni ecologiche nella bassa pianura cremonese e mantovana: il Canale acque alte”
Il progetto presentato in partenariato con WWF Cremona onlus (ente capofila), Comune di San Daniele Po,
Consorzio di bonifica Dugali Naviglio Adda-Serio e in cui la Fondazione ha come finalità l’individuazione di
dettaglio di connessioni (fasce di collegamento) significative, vitali e permanenti tra le aree di maggior
pregio del territorio in oggetto e tra questi e la Rete Ecologica Regionale RER e la Rete Ecologica Provinciale (REP di Mantova), fornendo indicazioni gestionali e di valorizzazione, anche attraverso una verifica
delle interazioni fra studio di fattibilità e strumenti urbanistici locali (PGT). Il progetto è principalmente volto ad garantire una sempre più stretta connessione fra le aree protette e/o di notevole rilevanza
ambientale della bassa pianura cremonese e mantovana, necessaria per il mantenimento e l’incremento
42
della biodiversità del territorio nel suo complesso, andando a interessare anche numerose aree limitrofe,
con particolare riferimento ai parchi regionali dell’Adda Sud, a ovest, e dell’Oglio Sud a est e il corridoio
fluviale del Po a sud.
Inoltre, al fine di dare risposte concrete al rilevante impatto ambientale ed economico arrecato dalla nutria, in accordo con il piano di controllo provinciale e con le strategie di gestione dei Consorzi di bonifica
e irrigazione, prevede la predisposizione di protocolli di monitoraggio integrati e di interventi di controllo
innovativi.
Gli obiettivi di progetto sono:
• migliorare il grado di conoscenza degli aspetti naturalistici e ambientali delle aree oggetto di studio,
con particolare attenzione alle tematiche inerenti le interazioni interspecifiche e le tendenze dinamiche in atto;
• analizzare il contesto territoriale e paesaggistico ad ampia scala, individuando le linee di connessione
tra il territorio in oggetto e le zone limitrofe, in particolare con le aree protette (es. siti Natura 2000)
e la fascia golenale del Po;
• individuare le potenzialità e le problematiche intrinseche del territorio, con specifico riferimento alle
connessioni ecologiche e alle strategie per garantirne la funzionalità;
• definire tipologie e modalità d’azione per la risoluzione delle problematiche riscontrate;
• verificare la compatibilità delle azioni individuate con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti
(PGT) e la loro coerenza con la pianificazione territoriale di ordine superiore (es. PTCP);
• definire delle linee-guida e degli interventi funzionali al mantenimento e al miglioramento delle connessioni ecologiche;
• favorire la conoscenza del territorio e dei temi legati alla biodiversità e alle dinamiche ecologiche.
Tempistica: 2015-2016
Bando CARIPLO 2014 Favorire la connessione ecologica - “CAMPUS - La tutela e valorizzazione della aree agricole quale elemento di connessione tra il PLIS del Lura e il Parco delle Groane”
Il progetto verrà realizzato in collaborazione con l’Agenzia InnovA21 (capofila), Legambiente Lombardia
ONLUS, Parco delle Groane e Comune di Saronno e prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità per
realizzare corridoi di connessione nelle aree agricole comprese tra il PLIS del Lura e il Parco delle Groane.
Lo studio individuerà precisi interventi volti alla realizzazione del corridoio agro-ecologico “CAMPUS”,
dopo aver valutato le opportunità di connessione, la compatibilità con gli strumenti pianificatori vigenti
e la disponibilità delle aree. Nello specifico, il progetto punta a studiare la fattibilità di interventi che in
ambito rurale possano contribuire allo sviluppo delle connessioni ecologiche tra il PLIS del Lura e il Parco
delle Groane, in accordo con le azioni previste dalla nuova Politica Agricola Comune; inoltre, mira a individuare opere compensative delle future infrastrutture per mantenere e deframmentare i varchi ecologici
esistenti. Laddove le pratiche colturali intensive costituiscano una potenziale sorgente di criticità per la
rete ecologica, verranno individuate idonee pratiche di mitigazione e limitazione dell’impatto ambientale, ripristinando le funzioni ecologiche e paesistiche dell’agricoltura a supporto del territorio.
L’area individuata interessa, da sud a nord, i comuni di: Cesate, Caronno Pertusella, Solaro, Saronno,
Ceriano Laghetto, Cogliate, Rovello Porro, Misinto, Rovellasca, Lazzate, Bregnano, Cermenate, Lentate
sul Seveso.
Nello specifico la FLA sarà impegnata nella realizzazione delle attività di caratterizzazione urbanistica
e naturalistica dell’area e per la
valutazione degli interventi previsti, al fine di verificarne l’effettiva fattibilità tecnica.
La caratterizzazione ecologica prevederà l’acquisizione e la
messa a sistema delle informazioni inerenti:
43
• individuazione degli elementi ecologici presenti (boschi, filari, siepi, aree umide)
• individuazione delle specie animali target da valutare e monitorare, funzionali a rappresentare la
connettività e la potenzialità ecologica dell’area ecologia del territorio (in particolare avifauna ed
erpetofauna)
• geomorfologia del territorio
• fragilità e punti di forza dell’ecosistema
La descrizione urbanistica del territorio prenderà in considerazione:
• assetto urbanistico dell’area
• analisi degli strumenti urbanistici approvati o in elaborazione
• confronto degli strumenti urbanistici approvati o in elaborazione con il PTCP
• individuazione della proprietà pubblica/privata
• presenza dell’agricoltura sul territorio e sua caratterizzazione
• rilevamento di interventi già programmati e progetti in corso di sviluppo nell’area
LA FLA collaborerà inoltre con gli altri partner di progetto nell’ attività di comunicazione e diffusione dei
risultati del progetto sul territorio.
Le attività avranno inizio a dicembre 2014 e si concluderanno a dicembre 2016.
Tempistica: 2014 - 2016
Accordo di collaborazione tra il Comune di Seveso, ERSAF e Fondazione Lombardia per l’Ambiente
per l’attuazione degli interventi finalizzati al potenziamento della fruibilità dei parchi regionali in
occasione di EXPO 2015
È stato siglato un accordo tra Comune di Seveso (in qualità di Ente gestore del Parco Bosco delle Querce),
ERSAF e FLA finalizzato finalizzata alla realizzazione degli interventi per il potenziamento della fruibilità
dei parchi regionali in occasione di EXPO 2015 (nell’ambito delle attività finanziate tramite la D.G.R. n°
X /2164 del 18 luglio 2014). In particolare gli interventi saranno mirati alla riqualificazione e apertura
al pubblico dell’area naturalistica “Bosco delle Querce di Seveso e Meda”, ponendo stretta attenzione
sull’avvio di una fase sperimentale di apertura al pubblico di un’area sino ad oggi interdetta sin dalla sua
realizzazione. Obiettivo principale del progetto è infatti quello di strutturare un piano di fruizione che
risulti sostenibile e minimamente impattante su un area di elevato valore naturalistico.
Tra gli interventi previsti ci sono la rimozione della recinzione e la messa in sicurezza delle pozze nell’area naturalistica all’interno del Parco, la realizzazione di monitoraggi faunistici e forestali e la divulgazione e promozione del progetto mediante la predisposizione di appositi materiali divulgativi.
In particolare la Fondazione dovrà occuparsi di:
a) Monitoraggio dell’avifauna sia
nelle aree oggetto di riqualificazione si in aree campione
del Parco naturale “Bosco delle Querce di Seveso e Meda”;
b) Realizzazione (ideazione, grafica, impaginazione e stampa)
della nuova guida storicoambientale bilingue del Parco
naturale “Bosco delle Querce
di Seveso e Meda”;
c) Realizzazione (ideazione, grafica, impaginazione e stampa)
di una fiaba per bambini sul
Parco naturale “Bosco delle
Querce di Seveso e Meda”.
44
Collaborerà inoltre con il Comune di Seveso per reperire ulteriori risorse anche attraverso bandi dedicati
al fine di dare continuità alla collaborazione anche al termine dei lavori finalizzati ad Expo2015.
Tempistica: 2014 - 2015
Bando CARIPLO 2014 Capacity building - “Affrontare, Gestire e Risolvere: rafforzamento delle
competenze del personale per il miglioramento della gestione di progetti europei”
Il Settore ha collaborato con la Project Management Unit nella scrittura e presentazione del progetto
finanziato sul bando “Capacity building 2014” della Fondazione Cariplo. Per la descrizione del progetto si
rimanda alla sezione della Project Management Unit.
Tempistica: 2015
2 – PROGETTI IN FASE DI ELABORAZIONE\PROPOSTA\ATTESA FINANZIAMENTO
Osservatorio Regionale della Biodiversità (2014/2015)
Nell’ambito della collaborazione della FLA in seno all’Osservatorio Regionale della Biodiversità in Lombardia, istituito con DGR n. 3893/2012), la Struttura “Valorizzazione delle aree protette e biodiversità”
della Direzione Generale “Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile” di RL, sta approvando il “Programma
operativo per lo svolgimento delle attività 2014-2015”.
La FLA è stata individuata tra i componenti del Comitato Tecnico dell’Osservatorio quale referenti per le
seguenti attività:
1) Segreteria tecnica: per aggiornamento del DB Natura 2000 (Formulari Standard dei Siti di Rete Natura
2000).
2) Segreteria organizzativa: per attività di gestione: organizzazione delle riunioni e degli workshop, gestione dei testi del sito WEB e trasmissione dei rapporto mensile dell’attività svolta.
3) Referente per la raccolta e validazione dei dati sulle specie di FAUNA VERTEBRATA di interesse conservazionistico (Allegati II e IV della DH e Allegato I della DU)
4) Organizzazione della Rete Territoriale per la raccolta
dati relativa alla FAUNA VERTEBRATA di interesse conservazionistico (Allegati II e IV della DH e Allegato I
della DU)
4) Referente per la raccolta e validazione dei dati sulle
specie di INVERTEBRATI di interesse conservazionistico
(Allegati II e IV della DH)
5) Organizzazione della Rete Territoriale per la raccolta dati relativa alla FAUNA INVERTEBRATA di interesse
conservazionistico (Allegati II e IV della DH).
6) Collaborazione alla realizzazione del materiale divulgativo/informativo (sezione del sito dedicata al pubblico, depliant ecc.)Attività da terminare (oggetto
dell’incarico 2013 e già finanziate):
7) Sviluppo di incontri con gli enti gestori delle aree protette e dei SN2000 della Lombardia anche all’interno
delle attività prevista dai progetti LIFE GESTIRE e MIPP
dedicati alla fauna e finalizzati alla sensibilizzazione,
al dialogo reciproco ed al possibile coinvolgimento nella mobilitazione di volontari e nell’esecuzione di monitoraggi standard.
Tempistica: 2014-2015
45
LIFE+ WORK PROGRAMME 2014 - 2017
All’interno della call scaduta il 16 ottobre, sono stati presentati due progetti nella “Priority area nature
and biodiversity”:
1. BIOSOURCE - Enhancing Biodiversity in Ticino River by Restoring Source Areas for Priority and Other
Species of Community Interest, sulla conservazione della fauna legata agli ambienti umidi del Parco
Lombardo della Valle del Ticino;
2. MARMOTHYME - Large scale conservation and management of marble trout and adriatic grayling in
the padanian-venetian district, sulla conservazione di Trota marmorata e Temolo (specie di interesse
conservazionistico) nel Nord Italia
La stesura e la presentazione del progetto MARMOTHYME hanno visto la collaborazione del Settore Acque
con il Settore Biodiversità e aree protette e la Project Management Unit della FLA.
Si è in attesa della valutazione da parte della Commissione Europea.
LIFE+ BIOSOURCE - Enhancing Biodiversity in Ticino River by Restoring Source Areas for Priority
and Other Species of Community Interest, sulla conservazione della fauna legata agli ambienti
umidi del Parco Lombardo della Valle del Ticino
Ente beneficiario responsabile: Parco Lombardo della Valle del Ticino,
Beneficiari associati: Fondazione Lombardia per l’Ambiente e G.R.A.I.A. srl - Gestione e Ricerca Ambientale Ittica Acque.
Target di progetto sono oltre 15 specie faunistiche classificate di interesse comunitario per la Direttiva
Habitat 92/43/EEC (Allegati II e IV) e per la Direttiva Uccelli 2009/147/EEC (Allegato I) appartenenti a
diversi taxa quali: odonati, chirotteri, anfibi, uccelli e pesci, tra cui anche una specie segnalata come
prioritaria ovvero Acipenser naccarii. Si tratta di specie che popolano il Parco Lombardo della Valle del
Ticino in maniera stanziale o con presenze stagionali per compiervi fasi essenziali del ciclo vitale quali
riproduzione e allevamento della prole.
Tutte le specie considerate sono minacciate dal degrado degli habitat dai quali dipendono, dovuto principalmente ad:
• intensificazione delle pratiche agricole o gestione non appropriata degli agroescosistemi, per specie
quali, Caprimulgus europaeus (All.I DU), Lanius collurio (All.I DU), Casmerodius albus (All.I DU), Egretta garzetta (All.I DU), Lullula arborea (All.I DU), Lycaena dispar (All.II DH), Lacerta bilineata (All.IV
DH);
•
perdita, riduzione e deterioramento degli habitat legati alle acque lotiche e lentiche per specie
quali Aythya nyroca* (All.I DU), Ixobrychus minutus (All.I DU), Rana latastei (All.II DH), Rana dalmatina
(All.IV DH), Hyla arborea (All. IV DH), Natrix tessellata (All. IV DH),Letentheron zanandreai (All.II DH),
Cottus gobio (All.II DH),Cobitis bilineata (All.II DH).
Il progetto è strutturato in 3 gruppi di azioni relativi alla conservazione di specie:
1) Azioni volte alla conservazione di A. naccarii
• istituzione di un nuovo SIC (e avvio di procedura di designazione di ZSC) per la protezione dei “Nidi di
frega di A. naccarii”, nell’unico sito di riproduzione oggi noto per la specie;
• difesa attiva dei nidi di frega operata con una task force di stakeholders;
• azione pilota di primo accrescimento della specie in risaia per migliorare l’efficienza produttiva abbattendo i costi, a vantaggio della rusticità degli esemplari e dei numeri prodotti.
2) Azioni per la conservazione di altri pesci di interesse comunitario
• ripristino e riqualificazione ecologica di fontanili e piccoli corsi d’acqua per la conservazione di specie
ittiche tipiche di ambienti laterali, attuate sulla base di studi di
• fattibilità (SdF) già prodotti e di progetti che verranno redatti;
• azione pilota di sviluppo dei metodi di primo allevamento di Huso huso negli impianti del Parco, propedeutica alla reintroduzione della specie.
3) Azioni per la conservazione di altre specie di interesse comunitario o conservazionistico
• ripristino e creazione ex novo di ambienti umidi, prati aridi e boschi igrofili a favore di
• Uccelli, Anfibi, Rettili, Lepidotteri e Odonati;
46
• realizzazione di isole galleggianti (zattere) dotate di vegetazione palustre e di ghiaia per creare siti
idonei ad avifauna di interesse comunitario;
• conduzione delle marcite secondo criteri a favore della conservazione faunistica (Uccelli, Lepidotteri), attivata a seguito di coinvolgimento delle aziende stesse;
• azione dimostrativa di prato-pascolo bovino e di mosaico colturale con modalità che favoriscano specie di interesse conservazionistico (Uccelli, Lepidotteri).
Oltre a tali azioni di gestione attiva sono previsti:
• il monitoraggio degli esiti delle azioni di conservazione;
• il confronto attivo con analoghe esperienze sviluppate a livello europeo tramitenetworking con altri
progetti
• informazione formazione dei diversi portatori di interesse e coinvolgimento delle scuole del territorio
mediante percorsi didattici e pamphlet informativi.
Tempistica: ottobre 2015- novembre 2019
L’eventuale richiesta di anticipazione pari al 40% del contributo spettante a FLA (Euro 143.600) di norma
viene versata dall’Ente beneficiario responsabile (Parco Lombardo della Valle del Ticino) entro il primo
trimestre di progetto in seguito alla firma del “Grant agreement”
B. SETTORE RISORSE IDRICHE
1 - PROGETTI NON AVVIATI NEL 2014 E SENZA PROSEGUIMENTO NEL 2015
Le attività nell’Ambito dell’Accordo di Collaborazione con Regione Lombardia, già sviluppate dal settore
Risorse Idriche nel 2012-2013 e che avrebbero potuto aver seguito anche nel periodo 2015-2016, nel corso
dell’anno 2014 non hanno potuto aver seguito e sono state pertanto interrotte.
In considerazione del carattere strategico che rivestono tali attività, si intende riproporle nell’ambito
della collaborazione.
Progetto propedeutico alla revisione del Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia (Convenzione tra Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente del
21-05-2012)
1) attività correlate alla valutazione e al monitoraggio dello stato morfologico (IQM) dei corsi d’acqua
lombardi;
2) attività correlate alla ricostruzione delle comunità ittiche attese e al miglioramento dell’Indice ISECI.
Tempistica: 2014
47
Supporto tecnico-scientifico alla valutazione delle sperimentazioni del Deflusso Minimo Vitale (DMV)
- Attività 2014 – 2015 (a conclusione nel 2016)
La proposta di FLA era finalizzata a fornire a Regione Lombardia un supporto tecnico-scientifico di elevata
qualità specialistica per la valutazione integrata delle attività del secondo triennio e delle attività finali
(primo e secondo triennio) di tutte sperimentazioni del Deflusso Minimo Vitale in corso sul territorio lombardo.
Tempistica: 2014-2016
Per il solo progetto DMV, e limitatamente al periodo gennaio-maggio 2014, il gruppo di lavoro FLA settore
risorse idriche ha comunque supportato la DG Ambiente di Regione Lombardia nello sviluppo di tutte le
attività previste dal programma originale di progetto. Il report dettagliato delle attività realizzate è agli
atti della Direzione FLA. Il Settore Risorse Idriche della Fondazione Lombardia per l’Ambiente rimane a
disposizione della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia per lo sviluppo di
tutto quanto utile al completamento delle attività sinora realizzate.
2 – PROGETTI IN ATTESA FINANZIAMENTO
LIFE MarmoThyme (Large scale conservation and management of marble trout and adriatic grayling
in the padanian-venetian district)
FLA ha collaborato in qualità di partner alla redazione della proposta di progetto di ricerca europeo “LIFE
MarmoThyme” che ha come capogruppo il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per lo Studio degli
Ecosistemi di Pallanza e coinvolge, oltre a FLA, il Consorzio Regionale Pesca della Valle d’Aosta, l’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte, la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, Veneto
Agricoltura Sezione Innovazione e Sviluppo Settore Acquacoltura, il Centro Italiano per la Riqualificazione
Fluviale (CRF) e l’Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia.
Il tema progettuale riguarda la tutela di Salmo marmoratus e delle popolazioni adriatiche
di Thymallus thymallus, due specie d’interesse conservazionistico d’importanza strategica,
sia dal punto di vista strettamente naturalistico
(Status IUCN: Critically Endangered per Salmo
marmoratus; Endangered per popolazioni adriatiche di Thymallus thymallus) che per il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua
ai sensi della WFD 2000/60/CE, in quanto tali
Taxa sono considerati di maggiore importanza
ecologico-funzionale ai fini del calcolo dell’Indice per la valutazione dello Stato Ecologico dei
Corpi Idrici (ISECI).
Il progetto, inoltre, prosegue e quindi fornisce
continuità a quanto già elaborato all’interno del
progetto LIFE+ LIFE11 NAT/IT/044 GESTIRE.
Il carattere innovativo del progetto riguarda
principalmente il ricorso ad un approccio condiviso su larga scala spaziale, che comprende
idealmente tutta la porzione italiana del distretto ittiogeografico padano-veneto dalla
Valle d’Aosta e Piemonte fino al Friuli Venezia
Giulia. In tale contesto il territorio lombardo
assume una posizione strategica e centrale in
48
ambito progettuale. Gli obiettivi del LIFE saranno perseguiti attraverso la messa in opera di misure integrate ed interventi concreti di conservazione e di gestione della specie e degli habitat vocati attraverso
un approccio multidisciplinare condiviso (biologico, ecologico, genetico-molecolare, amministrativo) così
da mettere in connessione le esperienze e realtà gestionali esistenti nelle diverse regioni.
Le azioni del progetto LIFE, oltre a coinvolgere aspetti specialistici quali la caratterizzazione su base
genetico-molecolare, biologico-ecologica e biogeografica delle popolazioni nell’areale di interesse, prevedono anche azioni dimostrative sulla tutela degli habitat oltre che la promozione e condivisione con
tutti gli stakeholders presenti nell’areale di studio, di una gestione alieutica e idro-morfologica coerente
con gli obiettivi di conservazione e di tutela delle specie. Tale modalità gestionale è coerente anche con
gli obiettivi pianificatori di Regione Lombardia, mirati alla salvaguardia e al ripristino dei corsi d’acqua
nel rispetto dei dettami della Direttiva Habitat e della Direttiva Quadro sulle Acque.
Tempistica: settembre 2015 - agosto 2020 (5 anni)
Fondazione Cariplo - Bandi 2014: Ricerca
sull’inquinamento dell’acqua e per una corretta gestione della risorsa
idrica
Progetto: “Gestire l’acqua… sul Serio: servizi ecosistemici per una corretta gestione della risorsa
idrica nel bacino idrografico del Fiume Serio”
Il progetto è presentato dalla Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA) (soggetto capofila) in partenariato con l’Università di Urbino “Carlo Bo” e la Cooperativa Sociale Eliante Onlus e in collaborazione con
ECOMAN - Ecologia e Management (spinn-off dell’Università di Urbino), con l’Istituto di Management della
Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa e con il Centro Ricerche
Ecologiche e Naturalistiche (CREN) di Rimini.
II progetto intende sviluppare strumenti, anche con modelli idrogeologici, agendo sulla
valutazione ed il riconoscimento del valore
dei benefici generati dagli ecosistemi alla scala di bacino idrografico (Fiume Serio). Questo
approccio permette di analizzare la compatibilità tra disponibilità, qualità dell’acqua
e richiesta da parte delle diverse utenze sviluppando meccanismi di perequazione ecologico-territoriale tra chi consuma risorsa ed i
territori che ne producono.
L’individuazione e il riconoscimento economico dei Servizi Ecosistemici potrà generare un
flusso di benefici per la comunità locale, creando un flusso economico tra aree produttrici e aree beneficiarie di servizi ecosistemici
innescato dai meccanismi di identificazione
delle funzioni di salvaguardia e di mantenimento del capitale naturale operate sul territorio da parte di alcuni soggetti pubblici e
privati.
L’adozione di questi meccanismi all’interno
degli strumenti di pianificazione (es. contratti di fiume, piani di sviluppo rurale ecc.) attraverso approcci ormai ampiamente diffusi
49
quali i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES), offrirà quindi l’opportunità di definire indirizzi di
governance utili a incentivare azioni di conservazione del paesaggio e delle sue funzioni per una sempre
migliore resilienza del territorio.
La realizzazione di modelli di gestione della risorsa idrica a scala di bacino, infine, permetterà di valutare la variazione di domanda e di offerta dei Servizi Ecosistemici conseguente allo sviluppo di scenari di
vulnerabilità territoriale causati da trasformazioni di uso del suolo, incremento nello sfruttamento delle
risorse idriche e dai cambiamenti climatici ecc.
Tempistica: 2015-2016
50
AREA FORMAZIONE E COMUNICAZIONE
Area Formazione e Comunicazione
Coordinatore: Dr. Riccardo Falco
51
A. SETTORE EDUCAZIONE E FORMAZIONE AMBIENTALE
1 - PROGETTI IN CORSO E CON PROSEGUIMENTO NEL 2015 e NUOVI PROGETTI DEL 2015
Supporto a Regione Lombardia per la realizzazione di attività di informazione, formazione ed educazione ambientale
Nell’ambito dell’attività “Supporto a Regione Lombardia per la realizzazione di attività di informazione,
formazione e educazione” inserita nell’Elenco attività e progetti 2013-2015 approvato ed allegato alla
Deliberazione n° X/387 del 12/07/2013 che regola la collaborazione tra Regione Lombardia e FLA, la FLA
nel corso del 2015 sarà coinvolta nella collaborazione allo sviluppo delle attività relative al Tavolo permanente sull’educazione ambientale.
Tempistica: 2015
Collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e Territoriale (UST) di Monza e Brianza
Prosegue la collaborazione con l’URS della Lombardia e l’UST per la promozione e realizzazione di iniziative di educazione ambientale con le scuole e con i soggetti del territorio impegnati nel settore.
In particolare la Fondazione è coinvolta nel progetto “SeminiAmo il futuro”, promosso dall’UST per avvicinare gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado ai temi di Expo2015, portando all’attenzione degli
studenti quelle esperienze che si contraddistinguono per tutelare l’ambiente, promuovere un’agricoltura
sostenibile, salvaguardare l’agrobiodiversità e le colture tradizionali in grado di contribuire alla diversificazione del paesaggio e alla conservazione di specie animali selvatiche di importanza conservazionistica
a livello europeo, valorizzando i saperi e la cultura dell’uomo.
Il progetto, rivisto in alcuni aspetti, è rientrato in parte in una proposta progettuale più ampia presentata dal Parco Regionale Valle del Lambro alla manifestazione di interesse per il finanziamento di progetti
promossa da Regione Lombardia con Decreto n. 7526 del 4/08/2014 “Approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi finalizzati alla promozione dell’attrattività del territorio lombardo in occasione
dell’evento EXPO 2015, ai sensi dell’articolo 16 della l.r. 8 luglio 2014 n. 19 (a seguito di parere della commissione consiliare)”. La proposta progettuale dal titolo “MEET BRIANZA EXPO - LA TERRA CHE CI PIACE
- Proposte per la scoperta delle radici rurali, artistiche e del patrimonio naturale delle terre di Brianza”
è stata presentata in collaborazione con:
- Parco Regionale delle Groane
- PLIS del Rio Vallone
- PLIS del Parco Del Molgora
- Oasi LIPU di Cesano Maderno
- Scuola Agraria del Parco di Monza
- FLA Fondazione Lombardia per l’Ambiente
- CREDA onlus – Centro Ricerca Educazione
Documentazione Ambientale
- Ufficio Scolastico Provinciale di Monza e
Brianza
Si è in attesa di conoscere gli esiti della valutazione da parte di Regione Lombardia per
poi decidere come procedere.
Tempistica: 2014-2015
52
Bando Cariplo 2011 -Scuola 21 – “RisparmiAMO l’energia”
LA FLA sta collaborando con IIS Raimondo Pandini di Sant’Angelo Lodigiano nella realizzazione di un progetto che mira a sviluppare un percorso formativo multidisciplinare sul tema del risparmio energetico,
finalizzato a far acquisire agli studenti piena consapevolezza sia sulle problematiche ambientali ad esso
connesse, sia sul ruolo rivestito da ciascuno di noi con lo stile di vita che assumiamo nella quotidianità delle nostre attività. A tale scopo il progetto ha proposto una metodologia incentrata: sulla sperimentazione
concreta dei rapporti causa/effetto che regolano i fenomeni ambientali, sull’analisi degli interessi, dei
valori e delle percezioni che sono alla base delle modalità di consumo delle persone e sulla progettazione
di azioni migliorative delle prestazioni ambientali, attraverso la costruzione di una visione condivisa dello
sviluppo, per arrivare alla individuazione di target concreti e misurabili.
In particolare, le azioni migliorative saranno elaborate e proposte a partire da un lavoro di audit energetico dell’edificio scolastico, che considererà sia gli aspetti strutturali, sia gli aspetti comportamentali della
comunità scolastica. Tale approccio consentirà di far confrontare i ragazzi con tutti i fattori che entrano
in gioco nel processo di miglioramento della prestazione energetica: quelli economici, quelli ambientali,
ma anche quelli sociali connessi alle abitudini e ai comportamenti. per il secondo anno di progetto, il
paino di intervento prevede la realizzazione di un’zione dimostrativa di piantumazione nel giardino della
scuola per compensare le emissioni di CO2 dell’edificio scolastico e una festa di fine anno durante la quale
verranno presentati i risultasti del progetto a genitori, docenti, alunni e autorità locali.
Tempistica: 2013-2015
“Io non mi rifiuto!” II edizione
L’iniziativa realizzata in collaborazione con Gelsia Ambiente e il Parco divertimenti Leolandia, prevede
l’organizzazione e conduzione di incontri formativi sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata nelle scuole primarie dei comuni serviti da Gelsia Ambiente che ne faranno richiesta e la promozione di un
concorso, centrato sulla problematica “rifiuti” articolato in 3 sezioni: Ri-Creo (ideare e costruire oggetti
vari con materiale da riciclo), Ri-Comics (disegnare una striscia di fumetti sul tema “rifiuti”), Ri-Prendo
(realizzare un video di denuncia o di valorizzazione sul tema “rifiuti”). Quest’ultima sezione è riservata
alle scuole secondarie di I grado.
Tempistica: 2014-2015
Collaborazione con il Parco divertimenti Leolandia su temi dell’educazione ambientale
È in fase di redazione un accordo con il Parco divertimenti Leolandia che ormai da qualche anno ha
differenziato la sua proposta dedicando tempo e risorse ad attività didattiche di educazione ambientale
per le scuole.
Non sono ancora stati definiti nello specifico gli impegni delle singole parti né la durata dell’accordo.
La vita meravigliosa dei frattali
È in corso una collaborazione tra l’Assessorato all’Istruzione Pubblica del Comune di Seveso, la ditta
SODEXO e la FLA per la realizzazione di un progetto sui FRATTALI dedicato alle scuole primarie (quarte
e quinte) e alle scuole secondarie di I grado presenti sul territorio sevesino. La magia dei frattali nella
quotidianità. Attraverso un percorso strutturato, i bambini e i ragazzi sono introdotti in questo mondo
affascinante con lo scopo di suscitare in loro e mantenere sempre viva la curiosità, scoprendo a poco a
poco che la vita è avvolta e immersa nella matematica.
Tempistica: 2014/2015
53
Imparare giocando
Dopo il successo delle due giornate
organizzate nel 2013 e nel 2014, la
FLA ha deciso di riproporre l’iniziativa
anche per il 2015. L’evento destinato
alle scuole del territorio e alla cittadinanza, prevede la realizzazione di
laboratori didattici e di attività ludiche inerenti l’ambiente, ancora da
definire.
Tempistica: Aprile 2015
Dall’Expo al Po
La FLA sta collaborando con Area Parchi di Regione Lombardia per lo sviluppo di un progetto sull’ABC – AgriBioCultura – delle Aree Protette lombarde
verso Expo 2015. A partire da due proposte di progetto sui temi di Expo2015
predisposte da FLA (“La scuola per i
frutti dimenticati” e “La terra che ci
piace”), i Parchi Regionali hanno sviluppando dei percorsi tematici da proporre alle scuole (per l’a.s. 2013-2014
sperimentazione dedicata alle scuole
lombarde; successivamente l’iniziativa sarà aperta alle scuole che convergeranno in Lombardia per Expo2015
tramite appositi pacchetti viaggio creati in collaborazione con il tour operator Four Season).
Il coinvolgimento di FLA ha previsto,
in una fase inziale, l’affiancamento ad
AREA Parchi a titolo non oneroso per
quanto riguarda il coordinamento e la
supervisione scientifica dei contenuti
del progetto e dei materiali prodotti.
Le scuole lombarde aderenti ad Area
Parchi realizzeranno, entro marzo
2015, un video su uno dei temi progettuali; i migliori 12 video (selezionati da
una giuria di cui FLA fa parte insieme ad
ARPA, USRL, RL e Area parchi) verranno
proiettati nello stand dell’USRL durante Expo 2015. A FLA spetterà il compito
– se si troveranno i finanziamenti - di
realizzare un video “riassuntivo” dei 12
54
vincitori, anch’esso proiettato presso lo Stand dell’USRL all’interno di Padiglione Italia.
La FLA si è resa disponibile a supportare Area Parchi nella ricerca di possibili fonti di finanziamento e
sponsorizzazione.
Attualmente si è in attesa di una risposta da parte della Fondazione Banca del Monte di Pavia.
Tempistica: 2013-2015
Collaborazione con ARPA Lombardia sui temi dell’educazione ambientale e alla sostenibilità
Prosegue la collaborazione tra FLA e ARPA Lombardia nell’ambito della Convenzione 2014-2016 per l’educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
La Convenzione ha come scopo principale lo sviluppo di programmi di educazione ambientale volti a sviluppare e diffondere una cultura per l’ambiente inteso come inestimabile valore del reale, da tutelare e
promuovere attraverso una maggiore consapevolezza sui problemi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Nel corso del 2014 sono state realizzate le seguenti attività:
a. Supporto alle politiche di educazione ambientale di Regione Lombardia:
- supporto all’istituzione e all’attività del Tavolo regionale per l’educazione ambientale;
- supporto all’implementazione delle linee guida regionali per l’educazione ambientale;
- supporto alle iniziative dell’Associazione 4 Motori sull’educazione ambientale;
b. Sviluppo di percorsi, attività e strumenti da proporre alle scuole per quanto riguarda l’educazione
ambientale
- promozione e divulgazione nelle scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio lombardo dei Laboratori Scientifici Didattici del Centro Ricerche della Fondazione a Seveso e dei Centri e Laboratori
specializzati di ARPA presenti nei Dipartimenti provinciali;
- realizzazione di un fascicolo sull’educazione alimentare e sulla sostenibilità ambientale e alimentazione in occasione di Expo 2015 da distribuire gratuitamente alle scuole della Lombardia che ne faranno
richiesta.
Le attività per il 2015 sono in fase di elaborazione; in via preliminare sono state individuate le seguenti
proposte:
1. Nuova collana di educazione ambientale per scuole primarie. A partire dal volume sui temi di Expo2015,
si realizzeranno altri 5 libretti su tematiche ambientali. I libretti verranno realizzati anche in forma
digitale/multimediale.
2. Portale dell’educazione ambientale dove mettere informazioni, giochi, iniziative, eventi, notizie, ecc...
3. Edizione per scuole primarie del rapporto stato dell’ambiente ARPA.
4. Attività legate ai laboratori FLA, (eventi, iniziative per le scuole, corsi di formazione e promozione dei
laboratori, …).
5. Collaborazione nella Progettazione europea (contributo all’attività di ricerca bandi, elaborazione dei
progetti e ricerca partner).
Tempistica: 2014 -2016
Collaborazione con Teatro Sociale di Como - As.Li.Co (Associazione Lirico e Concertistica Italiana)
Si è aperto un contatto con il Teatro Sociale di Como per lo sviluppo di attività di educazione ambientale
sui temi di Expo2015 collegate al percorso didattico per la messa in scena dell’opera “Milo e Maya e il Giro
del Mondo” (facente parte delle iniziative legate a “Opera Domani”).
Ad oggi sono stati svolti incontri conoscitivi e due interventi di formazione rivolti agli insegnanti delle
classi che hanno aderito all’iniziativa opera Domani - “Milo e Maya e il Giro del Mondo” (“Sostenibilità
55
ambientale e sovranità alimentare”, tenuto dal prof. Crovetto e “Da Milo e Maya …. a EXPO: andata e ritorno - Proposta di percorsi e strumenti di educazione ambientale” tenuto dal dott. Giovanni Bartesaghi).
Si sta valutando la possibilità di sviluppare in futuro rapporti di collaborazione in tema di educazione
ambientale da collegare con le attività di Opera Education-Opera Domani (progetti europei e progetti
regionali).
B. SETTORE EVENTI E COMUNICAZIONE
1. EVENTI
Scienza a Seveso 2015
Come ogni anno ritorna la rassegna di divulgazione a carattere scientifico-culturale Scienza a Seveso a
cura dell’associazione Don Mezzera e di Euresis e con la collaborazione della FLA.
Il tema della prossima edizione sarà “Le missioni spaziali”. La manifestazione si articolerà in tre seminari
serali (20 febbraio, 27 febbraio e 13 marzo).
Negli spazi dell’Auditorium verrà esposta la mostra “Explorers” nella settimana 15-22 marzo 2015. La
mostra porterà i visitatori a bordo della navicella spaziale Voyager per un ideale viaggio interplanetario,
partendo dalla Terra per raggiungere il confine esterno del Sistema solare. Attraverso la presentazione di
immagini storiche, video e materiale multimediale, i visitatori saranno coinvolti nelle straordinarie sfide
tecniche di queste imprese e negli spettacolari voli delle recenti missioni dedicate.
La mostra resterà aperta per una settimana e l’accesso sarà dedicato alle scuole durante la mattinata e
56
alla cittadinanza nel pomeriggio. Le visite guidate alla mostra saranno svolte dalle guide dei laboratori
FLABs, con il coordinamento scientifico dell’associazione Euresis.
Per dare maggior rilievo e importanza
alla mostra si potranno tenere proiezioni
di film full dome nel planetario.
Per l’occasione verrà realizzato un apposito comunicato per ogni singola serata.
La diffusione dei comunicati sarà incentrata sulla stampa locale e sulle pagine
milanesi dei principali quotidiani.
Imparare Giocando
Fondazione Lombardia per l’Ambiente
organizza la terza edizione di Imparare
Giocando nei giorni 10 e 11 aprile 2015.
Imparare Giocando è un evento che nelle
precedenti edizioni si è svolto in concomitanza con la “Giornata del Verde Pulito”, istituita per tutta la regione dall’Assessorato Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile, rivolto alle scuole primarie e
secondarie di primo grado, alle famiglie e alle associazioni presenti sul territorio.
La prima e la seconda edizione sono state un vero successo, sia in termini di partecipazione che di giudizi
positivi sull’iniziativa e le modalità con le quali è stata realizzata: in particolare nella seconda edizione
la giornata di venerdì, interamente dedicata alle scuole, ha visto la partecipazione di 500 bambini che, a
rotazione, hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle attività e loro dedicate.
Il format per la nuova edizione potrebbe rimanere il medesimo, sostituendo e/o integrando i laboratori
e le attività già realizzati in precedenza e mantenendo il momento dedicato alla merenda, nonché la
distribuzione di gadgets.
Di seguito alcuni dei laboratori proposti:
• Laboratori FLAB’S;
• Laboratorio sull’IBE: Laboratorio sulla determinazione della qualità dell’acqua con l’utilizzo dei macroinvertebrati acquatici e l’applicazione dell’IBE (Indice Biotico Esteso)
• Giocambiente: laboratorio
ludico multimediale per imparare, giocando, nozioni e
comportamenti corretti su
alcuni temi ambientali di
particolare rilevanza e attualità: acqua, biodiversità
e energia.
• Altri laboratori in fase di
definizione (tra cui uno con
Gelsia Ambiente).
L’evento si concluderà nella
giornata di sabato (giornata
dedicata alle famiglie) con uno
57
spettacolo teatrale interattivo dove, anche in questo caso, i protagonisti saranno i bambini che, con giochi e divertenti magie, saranno coinvolti nella narrazione della storia.
Sarà predisposto un apposito comunicato stampa da distribuire alla stampa locale anche con il sostegno
dei soggetti coinvolti. La giornata può essere occasione per invitare la stampa in concomitanza della visita
delle classi.
Giornata delle Ville Aperte
In collaborazione con il Comune di Seveso, in occasione della Giornata delle Ville Aperte nella provincia di
Monza e Brianza, il Centro Ricerche e Formazione Ambientali per un pomeriggio resterà aperto al pubblico, che su prenotazione potrà visitare il Centro e i quattro Laboratori didattico scientifici.
Utilizzo dell’Auditorium del Centro Ricerche e Formazione Ambientali
La Fondazione Lombardia per l’Ambiente ha in programma, per il 2015, l’ideazione e l’organizzazione di
propri convegni al fine di far conoscere il Centro Ricerche di Seveso.
A tal proposito è stato chiesto a tutti i responsabili di settore di indicare dei temi che, secondo la propria
esperienza, potrebbero essere oggetto di approfondimenti sotto diversi punti di vista: convegni, workshop, incontri tra esperti, corsi di formazione, mostre a tema, …
La Fondazione utilizzerà gli spazi del Centro Ricerche per eventi e iniziative al fine di incrementare la già
stretta collaborazione con la città di Seveso, e con i comuni limitrofi, per una sempre maggiore valorizzazione del territorio.
Cineforum
Si propone, per il periodo indicativo di autunno 2015, la visione di un ciclo di film legati alla tematica
ambientale sotto differenti punti di vista.
È prevista la realizzazione di un format (ripetibile negli anni successivi), rivolto in generale alla popolazione nonché ai ragazzi delle scuole superiori, con l’obiettivo di sensibilizzare tutti sulle tematiche legate
all’ambiente, alle conseguenze dell’ inquinamento e quindi alle modalità di salvaguardia dell’ambiente.
I film verranno sempre introdotti dal curatore della rassegna e alla fine della proiezione seguirà un dibattito per cercare di capire insieme il vero messaggio del film.
58
In collaborazione con il curatore della rassegna cinematografica, verranno individuati gli ospiti dei dibattiti che, se possibile, oltre ad avere competenze specifiche rispetto all’oggetto dell’incontro dovranno
essere personaggi noti al pubblico e potranno quindi fungere da ulteriore richiamo (soprattutto nella
serata di apertura).
Sarà informata la stampa locale con un comunicato allo scopo di interessare la cittadinanza. I giornalisti
saranno invitati a partecipare alle proiezioni.
2. COMUNICAZIONE
Attività di comunicazione in supporto ai settori
Il settore comunicazione darà il pieno supporto e la piena collaborazione all’organizzazione di convegni
ed eventi previsti tra le attività dei singoli settori della FLA al fine di divulgare i risultati delle ricerche.
Newsletter istituzionale
Proseguirà la redazione della newsletter Istituzionale, con cadenza bimestrale, con lo scopo di fornire ai
lettori approfondimenti sulle attività legate alle ricerche e alle collaborazioni della FLA.
Newsletter giuridica
Proseguirà la redazione della newsletter Giuridica, con cadenza bimestrale, con lo scopo di fornire ai lettori approfondimenti giuridici sulla materia di diritto ambientale, di promuovere pubblicazioni e attività
della FLA in materia.
Siti Internet
Da quest’anno al sito istituzionale della Fondazione (www.flanet.org) si aggiunge la gestione e la manutenzione del sito dei laboratori scientifici didattici (www.flabs.it) sul quale le scuole hanno anche la
possibilità di prenotare on line le visite.
Sul sito istituzionale della Fondazione continuerà la pubblicazione dei testi e delle relazioni scientifiche
dei progetti di ricerca svolti, delle attività e delle notizie che vengono costantemente aggiornate per
garantire un’adeguata informazione.
Strategia di comunicazione dei laboratori
Il settore comunicazione s’ impegna a sostenere e divulgare tutte le attività di promozione e comunicazione
che riguardano i laboratori e il planetario. Rientrano all’interno di una strategia di comunicazione molto
ampia l’aggiornamento del sito internet dedicato www.flabs.it, la creazione di un profilo facebook e un canale youtube, un’immagine coordinata e una serie di attività mirate alla massima divulgazione del prodotto.
Attività di Ufficio Stampa
Curerà i comunicati stampa che accompagnano le iniziative della Fondazione, le rassegne stampa periodiche sulla Fondazione, la redazione di eventuali articoli e interviste che si ritiene opportuno fare.
Anche per il 2015 si segnala:
- l’interessamento della giornalista del mensile Sette Green Sara Gandolfi, disponibile a verificare la possibilità di trattare di una delle attività di FLA. Sara Gandolfi gestisce inoltre sul medesimo media la rubrica
Green Lab, tramite la quale vengono presentati i profili di giovani ricercatori scientifici. È possibile valutare la possibilità di presentare, anche nel 2015, ricercatori della Fondazione
- l’opportunità di un incontro periodico con il giornalista del Cittadino di Monza Brianza Francesco Botta,
allo scopo di mantenere un rapporto costante con il territorio.
59
C. I LABORATORI DIDATTICO – SCIENTIFICI “FLAB’S”
Presso la sede di Seveso sono stati inaugurati il 30 ottobre 2014 i quattro laboratori didattico-scientifici
(FLABs), il cui scopo specifico consiste nel contribuire all’innovazione della didattica e della formazione
e alla promozione della cultura scientifica.
Il metodo con il quale sono stati concepiti è partire dall’esperienza per arrivare a capire la teoria, rendendo il tutto coinvolgente grazie a un elevato livello di interattività.
In particolare tre laboratori svolgono tematiche legate al mondo della fisica di base: le onde, la luce e il
suono.
La quarta installazione consiste in un planetario multimediale di ultima generazione.
Come avvengono le visite delle scuole
Attraverso il sito www.flabs.it gli insegnanti interessati possono informarsi sulle attività e i contenuti
svolti nei laboratori FLAB’S.
A partire dal mese di febbraio 2015 il processo di prenotazione e pagamento avverrà on line attraverso
la compilazione di un format presente sul sito dei laboratori FLAB’S. I Laboratori sono a disposizione di
gruppi fino ad un massimo di 60 persone se la prenotazione comprende l’intero percorso dei quattro laboratori. Per gruppi con un numero di partecipanti compreso tra 30 e 60, l’intera struttura deve essere
riservata per la propria visita. Per gruppi inferiori ai 30 componenti, esiste la possibilità di seguire l’intero
percorso dei laboratori o di svolgere una singola esperienza.
Le visite sono state articolate in due ore di lezione (una per laboratorio), un breve pausa in cui gli studenti
possono ristorarsi e in una o due ore di lezione conclusive a seconda del percorso scelto.
La lezione è svolta da guide esperte nelle materie dei Laboratori e opportunamente formate, che utilizzano la strumentazione presente nel laboratorio e dei supporti multimediali appositamente creati, differenziati per tema svolto e grado di scolarità degli studenti.
60
L’interazione dei ragazzi viene continuamente provocata dalle guide, in modo da suscitare domande
sempre più precise e pertinenti che costituiscono un passo fondamentale nel processo di apprendimento.
Durante alcuni esperimenti gli studenti possono partecipare personalmente allo svolgimento e all’utilizzo
della strumentazione presente nel laboratorio, seguendo le indicazioni delle guide.
I contenuti multimediali utilizzati dalle guide durante le visite saranno scaricabili gratuitamente dal sito
dei laboratori.
Frequenza
Nel periodo novembre 2014 - gennaio 2015 sono state prenotate tutte le visite disponibili, raggiungendo
il numero di circa 1200 studenti. Le scuole che hanno aderito all’iniziativa sono principalmente primarie
e secondarie di primo grado e provengono da un ampio bacino di utenza (Brianza, Varese, Cremona, Milano).
Si prevede che le prenotazioni continuino con le stesse caratteristiche fino alla fine dell’anno (maggio
2015).
Guide
Il personale addetto allo svolgimento delle lezioni nei laboratori viene individuato e formato in collaborazione con l’associazione scientifica Euresis. La competenza necessaria richiesta alle guide è quella di possedere di un’adeguata formazione scientifica e un’attitudine personale alla comunicazione. Il corpo-guide
attualmente presente presso i FLAB’S è costituito da laureati o laureandi in diverse discipline scientifiche:
fisica, chimica, ingegneria.
Anche il Gruppo Astronomico Città di Seveso è stato attivamente coinvolto nella creazione delle lezioni
multimediali, nelle guide al planetario e nelle conferenze aperte al pubblico.
Eventi e conferenze
Un’ulteriore finalità dei laboratori FLAB’S, è la diffusione della cultura scientifica a livello della popolazione cittadina. A tale scopo, sono previsti una serie di eventi e conferenze nel corso dell’anno 2014-2015.
Nel mese di dicembre 2014, in occasione del S. Natale, è stata proposta una conferenza a tema astronomico per conoscere “da vicino” le comete, corpi celesti affascinanti e misteriosi del nostro Universo, ora
al centro dell’attenzione del mondo scientifico grazie alla missione Rosetta.
Nel corso del 2015 verranno proposti una serie di tre eventi principalmente dedicati agli studenti di for-
61
mazione superiore ma aperti all’intera cittadinanza. Ogni evento si svolgerà in una conferenza serale e in
una visita serale ai laboratori. In dettaglio i temi svolti saranno: “ascolto guidato alla musica e laboratorio
del suono”, in occasione dell’anno della luce (2015) e del recente premio Nobel per la Fisica “i sistemi
LED e il laboratorio della Luce”, e infine “ le costruzioni antisismiche e il laboratorio delle onde”.
In date ancora da destinarsi, verrà proposto un ciclo di conferenze nel planetario a tema “Astronomia e
Letteratura”. Le conferenze verranno svolte attraverso letture dal vivo di brani letterari e lezioni tematiche di astronomia; i temi trattati saranno: il Sole, le Stelle, la Luna.
Ognuna delle occasioni sopra descritte avrà il supporto di ufficio stampa tramite:
- invio di comunicati alla stampa locale;
- invito personale a giornalisti per visite degli ambienti dedicate alla stampa.
Attività istituzionali
62
Collaborazione con EXPO2015
La Fondazione ha sottoscritto nel 2011 una convenzione quadro con la società EXPO2015 S.p.A. che anche
per l’anno 2015, in analogia a quanto già realizzato per gli anni 2011-2014, sarà corredata della relativa
proposta di attività da sviluppare in modo condiviso.
Si ricorda altresì che, nell’ambito della Convenzione delle Alpi, la Fondazione è coordinatrice della task
force dedicata al tema EXPO2015 che si sta adoperando per la valorizzazione del tema “montagna” durante il semestre di EXPO. È infatti prevista la realizzazione di uno specifico percorso (Tour della montagna)
attraverso i Padiglioni di EXPO.
Infine, la Fondazione sta valutando l’opportunità di promuovere una iniziativa dedicata ai cambiamenti
climatici e implicazioni sui sistemi agricoli e naturali, nell’ambito del programma di eventi promossi dal
Padiglione della Società Civile presso la Cascina Triulza.
Committente: Società Milano EXPO
Tempistica: gennaio 2015 – dicembre 2015
Accreditamento presso le Nazioni Unite (UNFCCC) e partecipazione alle relative Conferences of
Parties (COP21)
L’accreditamento presso le Nazioni Unite ottenuto nel 2000 sta consentendo alla Fondazione di partecipare attivamente al processo negoziale, nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti Climatici (UNFCCC), che coinvolge Governi, organizzazioni intergovernative e non governative
e la comunità scientifica internazionale per l’implementazione del secondo periodo di impegni del Protocollo di Kyoto, nonché per la definizione di un quadro vincolante di impegni di riduzione delle emissioni di
gas climalteranti nel periodo post 2020 secondo la roadmap di fasi negoziali definita alla Conferenza delle
Parti (COP19) di Varsavia nel novembre 2013: COP20 a Lima nel 2014 e COP21 a Parigi nel 2015.
A tal proposito, la Fondazione continuerà a farsi promotrice di azioni di comunicazione e diffusione sul
territorio degli esiti raggiunti in queste sedi, di azioni di educazione e alta formazione sui temi discussi
in ambito ONU (inclusi gli aggiornamenti scientifici provenienti dal Quinto Rapporto dell’IPCC) e di azioni
di promozione e presentazione in sede internazionale degli studi condotti a livello regionale e nazionale.
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE: Protocollo per l’attuazione di iniziative di educazione e informazione ambientale
In data 20 marzo 2014 la Fondazione ha sottoscritto un Protocollo di Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale volto a instaurare una fattiva collaborazione per promuovere e sviluppare iniziative, ricerche, sperimentazioni e progettualità che permettano la divulgazione i principi relativi all’educazione ambientale e
allo sviluppo sostenibile nelle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio lombardo. In tale ambito
la Fondazione, oltre a offrire il proprio supporto tecnico-scientifico per l’organizzazione di eventi e iniziative specifiche, si propone di divulgare in tutte le scuole del territorio lombardo le attività dei propri
laboratori scientifici.
L’accordo ha la durata di 5 anni.
ARPA LOMBARDIA: Convenzione per l’educazione all’ambiente e allo sviluppo sostenibile
In data 3 settembre 2014 la Fondazione e ARPA Lombardia hanno sottoscritto una convenzione che oltre ad
avere l’obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza sui problemi dell’ambiente e dello sviluppo
sostenibile tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio lombardo prevede una
fattiva collaborazione tecnico-scientifica da parte della Fondazione nel supportare Regione Lombardia
nell’implementazione delle linee guida per l’educazione ambientale, nella realizzazione delle edizioni
annuali di Exposcuolambiente attraverso la proposta di concrete idee progettuali e nella partecipazione
attiva al tavolo regionale per l’educazione ambientale.
Attraverso questa collaborazione la Fondazione si propone di promuovere sul territorio regionale le at-
63
tività dei propri laboratori scientifici e la diffusione della collana “Meravigliosambiente” sia su formato
cartaceo che digitale come valido percorso di educazione ambientale. La convenzione ha una durata
triennale e prevede al termine di ogni anno la presentazione di nuove proposte progettuali valide per
l’anno successivo.
TRE NORD: Accordo di collaborazione
Tramite la firma di questo accordo di collaborazione la Fondazione e Trenord intendono agevolare le scuole che vogliono raggiungere i laboratori scientifici servendosi del trasporto ferroviario. Sia la Fondazione
che Trenord si impegnano infatti ad offrire uno sconto sul biglietto ferroviario e sul biglietto di entrata ai
Laboratori scientifici per quelle scuole che scelgono il treno come mezzo di trasporto.
Tramite i canali di comunicazione disponibili (sito, distribuzione di materiale promozionale, newsletter)
entrambe si impegnano a divulgare il più possibile l’iniziativa portandola a conoscenza delle scuole di ogni
ordine e grado del territorio lombardo.
L’accordo dura fino al 31/12/2015
ASSOCIAZIONE EURESIS: Convenzione quadro per l’attuazione di iniziative comuni per la divulgazione e l’informazione scientifica, l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile
Tramite la sottoscrizione di questa convenzione, avvenuta in data 28/10/2013, la Fondazione e l’Associazione Euresis intendono collaborare allo scopo di promuovere e sviluppare ogni iniziativa ritenuta utile
per la divulgazione di una nuova educazione ambientale e di una nuova idea di sostenibilità. In particolare
Euresis si impegna a collaborare con la Fondazione per la promozione del Centro Ricerche come luogo di
cultura e come riferimento per l’organizzazione di eventi e incontri. In tale ambito l’associazione ogni
anno si impegna a organizzare e curare la realizzazione dell’evento “Scienza a Seveso” che tramite l’esposizione di una mostra e l’organizzazione di diversi incontri tematici si propone di sviluppare temi di
particolare interesse scientifico e ambientale.
L’associazione Euresis si impegna inoltre nel supportare la Fondazione nel reclutamento e nell’organizzazione delle guide impegnate nelle visite didattico-scientifiche ai laboratori da poco aperti al pubblico.
La convenzione ha durata di 3 anni
GELSIA AMBIENTE: Convenzione
Nell’intento di collaborare sempre più efficacemente con le realtà presenti sul territorio la Fondazione ha
sottoscritto una convenzione con Gelsia Ambiente anch’essa interessata a sviluppare iniziative educative
e formative di carattere ambientale rivolte alla realtà delle scuole, delle imprese, della realtà scientifica
e della cittadinanza in generale. In quest’ottica di collaborazione la Fondazione e Gelsia Ambiente si impegnano nell’organizzazione di corsi formativi e seminari rivolti sia alla realtà scolastica in generale che
alla formazione di personale tecnico di Gelsia per la divulgazione di una corretta educazione allo sviluppo
sostenibile, alla gestione dei rifiuti, all’uso e alla gestione delle risorse energetiche, dei suoli e del cambiamento climatico. Allo scopo quindi di organizzare eventi, iniziative, attività progettuali la Fondazione
e Gelsia si impegnano ogni anno a pianificare le attività proponendo nuovi progetti e obiettivi.
La convenzione scade il 31 dicembre 2015.
AGENZIA InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile: Convenzione
La Fondazione in qualità di socio fondatore dell’agenzia Innova 21 ha sottoscritto con quest’ultima un
accordo di collaborazione allo scopo sia di presentare e divulgare le attività della Fondazione sul territorio
diffondendo una nuova cultura della sostenibilità ambientale sia di collaborare per la partecipazione a
bandi di finanziamento a livello locale ad europeo.
La convenzione dura fino al 31/12/2015 e prevede il versamento di un contributo annuale di € 13.000 da
parte della Fondazione.
64
CLUB ALPINO ITALIANO - SEVESO
Collaborazione per un ciclo di incontri organizzato presso il Centro Ricerche. Verranno trattate tematiche
ambientali inerenti la montagna coinvolgendo esperti segnalati dal CAI e potranno essere presentati studi
realizzati dalla Fondazione.
Anche in questa occasione sarà possibile lavorare congiuntamente al partner scientifico di riferimento per
la diffusione di comunicati stampa.
Partecipazione alla Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC)
La Fondazione ha aderito nel 2013 alla neonata Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), dopo aver
partecipato alla sua Prima Conferenza Internazionale (Lecce, 23-25 settembre 2013) e alla sua Seconda
Conferenza Internazionale (Venezia, 29-30 settembre 2014), presentando in quella sede metodologia e contenuti delle linee guida per un approccio regionale ad un piano di adattamento ai cambiamenti climatici.
Nel 2015 la collaborazione proseguirà nell’ambito della progettazione comunitaria, individuando ambiti e
priorità di azioni specifiche per singole call.
La Società, senza scopo di lucro, è diretta dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici
(CMCC) e vuole contribuire al progresso scientifico e all’innovazione delle scienze climatiche in Italia,
promuovendo la convergenza delle discipline e la multidisciplinarietà delle ricerche e proponendosi
come punto di incontro tra tutti gli studiosi che si occupano di scienze legate al clima e alle sue applicazioni.
Collaborazione con Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe (REC)
L’Accordo tra REC e FLA, sottoscritto il 13 aprile 2011 impegna le parti a promuovere iniziative di collaborazione attraverso una concreta cooperazione territoriale su temi ambientali. Specifici obiettivi delle
parti nel relativo Memorandum of Understanding sono:
• supportare gli sforzi dei decisori politici a livello locale, regionale e nazionale volti a indirizzare e a
rispondere alle questioni di carattere ambientale;
• promuovere la collaborazione in ambito scientifico attraverso attività project-oriented nelle aree di
comune interesse;
• favorire la cooperazione regionale e inter-regionale attraverso iniziative di progettazione e di formazione cofinanziate dalla Commissione Europea (attraverso i suoi programmi di finanziamento quali
INTERREG, MED, Spazio Alpino, Central Europe, South East Europe) e/o da altri donor multilaterali o
bilaterali.
Dopo aver copromosso l’iniziativa europea After COP16 – The European Regions role for post-Kyoto Goals
(2011) e il side-event presso la conferenza sul clima di Varsavia delle Nazioni Unite Integrating climate
knowledge into planning, Orientgate and other case studies in SEE (2013), le parti potranno sviluppare
nel 2015 specifici progetti comunitari e iniziative internazionali.
PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO: Convenzione quadro per l’attuazione di iniziative
congiunte sul tema dello studio, monitoraggio, divulgazione e conservazione della biodiversità e
delle reti ecologiche
La convenzione quadro con il Parco Lombardo della Valle del Ticino è stata sottoscritta con l’obiettivo di
sviluppare progetti congiunti volti a promuovere e sviluppare azioni finalizzate alla conservazione della
biodiversità all’interno dell’area protetta.
In particolare si tratta di realizzare attività relative al ripristino degli ambienti naturali e semi-naturali,
di miglioramento della connessione ecologica, di monitoraggio e di conservazione della sia della flora che
della fauna presenti nel Parco.
Nell’ambito di tale convenzione sono stati attuati i seguenti progetti:
“ Accordo per la realizzazione di un atlante degli uccelli nidificanti e svernanti nel Parco del Ticino”
65
“Convenzione per l’attuazione di iniziative congiunte sul tema dell’adesione del Parco del Ticino alla
convenzione Ramsar”
La convenzione dura fino a dicembre 2018 e prevede la proposta di programmi operativi e la definizione
delle relative proposte di spesa che vengono di volta in volta valutati dalle parti.
Scarica

programma pluriennale delle attività 2015 - 2016