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GENOVA
9 maggio 2006, Martedì ● 27
LA POLITICA Si accende il dibattito alla vigilia della nascita dell’associazione guidata da Pericu. E dalla forza maggiore dell’Ulivo arriva una frenata
«Partito democratico? Si vedrà»
Il segretario Ds Pittaluga: l’iniziativa di domani è un contributo, ma abbiamo le nostre regole
l’ EVENTO
omani nasce a Genova l’associazione per il Partito deD
mocratico. Alla guida ci sono il
sindaco Giuseppe Pericu e l’ex
deputato ulivista Stefano Zara,
insieme a un motivatissimo
gruppo di trentenni diessini e
margheriti. Le associazioni coinvolte sono sei, l’obiettivo è la costituzione di un partito unitario
tra le forze che hanno già gareggiato per tre volte in diverse elezioni sotto il simbolo dell’Ulivo.
E i partiti? La Margherita ha provato a recuperare terreno con
una direzione regionale un po’
forzata in cui si auspicava la fondazione di una costituente democratica. I Ds hanno incoraggiato
l’unificazione dei gruppi nei vari
consigli, come avvenuto in Parlamento. Proprio domani pomeriggio la Quercia riunisce il suo comitato politico per discutere dell’ultimo anno di giunta in
Comune. Il segretario provinciale,
Alfonso Pittaluga, fa capire che il
partito ha suoi tempi precisi e
che l’accelerazione dell’associazione di Pericu e Zara altro non
è che uno stimolo. Il momento
delle scelte resta nei congressi.
Pittaluga, la società civile
corre più veloce dei partiti?
«Un’iniziativa molto stimolante, che segue quanto già accaduto
a livello nazionale. Un contributo
generoso, da parte di diverse associazioni locali, su un’opzione
politica in campo dalla nascita di
Uniti nell’Ulivo».
Opzione che però ha vissuto
di fasi alterne...
«E’ vero, i partiti di Uniti nell’Ulivo non hanno ancora avviato
la vera discussione sul nuovo
soggetto politico. La decisione
verrà, ma su un percorso serio,
preciso. Molti non ricordano che
Ds e Margherita sono già due realtà che hanno riunito otto o
nove forze politiche».
Siete d’accordo tra Ds?
«Tutti hanno visto la costituzione di gruppi unici DsMargherita alla Camera e al Senato. E questo è stato il primo passo
concreto. Con la prima reale cessione di sovranità. Un investimento politico molto forte, che è
costato anche evidenti sacrifici.
Ds e Margherita sono due partiti
forti, organizzati. Più del contenitore, è più stringente discutere
del contenuto».
Temete che un’accelerazione
possa sfuggire di mano?
«No. Semplicemente questo
tipo di operazioni, così fondamentali, devono essere gestite
bene e seguendo procedure chiare. Sennò rischiano di finire male.
L’azione è tripolare: ci sono i partiti, ci sono i movimenti e le associazioni, ci sono i cittadini che
con il nuovo soggetto deciderebbero di esordire in politica».
Certamente lei deve consolidare il primo vertice di questa
azione tripolare...
«Scusi: senza i partiti non sarebbe esistito l’Ulivo e neppure
Prodi. E i partiti, il nostro in parti-
Domani a San Giorgio
il battesimo ufficiale
Stefano Zara e Giuseppe Pericu, promotori dell’iniziativa
omani alle 17,30 a Palazzo San Giorgio nasce l’asD
sociazione ligure per il Partito
Il segretario provinciale dei Ds, Alfonso Pittaluga (a sinistra) con Fabio Mussi (al centro) e Claudio Burlando (a destra)
colare, si evolvono naturalmente
attraverso un dibattito interno,
come deve avvenire in realtà organizzate con organismi eletti
democraticamente. E’ un processo che ha bisogno di cure. La sede
è quella del congresso».
Tant’è, domani lo sguardo
sarà già al futuro.
«I promotori, soprattutto i giovani, sono persone che lavorano
a tempo pieno per fare politica
con i nostri partiti. Noi come partito dobbiamo fare evolvere il
processo di cui parlavo in modo
omogeneo: devo parlare con il
partito del centro, di Voltri, di Sestri e di Nervi».
Perché allora questi esponenti di partito si danno da fare
nell’associazionismo? Non trovano sponda nei partiti?
«E’ indubbio che sia in corso
un’accelerazione, ma per i movimenti e le associazioni, la cui organizzazione è più snella, tutto è
decisamente più facile».
Può essere considerato irrispettoso, per chi è iscritto a un
partito, fondare un’associazio-
LA GUIDA Distribuita negli uffici pubblici
ne di questo tipo?
«Forse è più fascinoso creare
un partito nuovo. A mio avviso
serve invece una discussione
molto larga. Siamo un partito politico organizzato, non un’associazione ricreativa».
Gli altri sono dei faciloni?
«La storia ha un suo senso. Tra
i promotori di domani ci sono
giovani che lavorano organicamente negli organismi direttivi
dei Ds; persone che sono state
segretari provinciali di partito,
come il popolare Luca Parodi.
Loro ritengono che ormai i tempi
siano maturi. Credo che si debba
lavorare ancora, specie sui tempi.
Mi fermo alle cose concrete».
Loro sono invece su un terreno più ideale?
«Loro ritengono che sia più facile. Per esempio, io credo che
una forza del centrosinistra democratico in Europa debba avere
una collocazione nell’Internazionale socialista. Forse alcuni non
si pongono il problema».
Tra chi accelera c’è anche Pericu. Vi imbarazza?
«Figurarsi. Il sindaco è iscritto
ai Ds ed è certamente d’accordo
sulla necessità di questo schema
tripolare. Ho letto sui giornali che
sarà il presidente di questa associazione e credo sia un segno di
grande coerenza di progetto: è
lui, in Liguria, il presidente della
federazione regionale di Uniti
nell’Ulivo delle elezioni Europee;
indicato da Ds, Margherita, Sdi e
Repubblicani. E’ un bene che anche stavolta abbia dato la sua disponibilità».
Non rischia di crearsi confusione? Cosa penseranno gli
iscritti ai Ds e gli elettori. Forse
doveva essere più prudente?
«Ma no. Sta dando testimonianza a un processo di semplificazione politica, ma Pericu sarà
dentro il percorso congressuale».
Voi vi riunite domani sulla
giunta comunale. Ci saranno i
capigruppo e gli assessori. Lo
farete senza il sindaco.
«Per rispetto del sindaco, che
è espressione della coalizione, incontri di questo tipo, preparatori
per un confronto più ampio che
faremo proprio con lui in vista
della conferenza strategica con
una direzione provinciale, prevedono solo la presenza del gruppo.
Il comitato politico, comunque,
era fissato da tempo».
Alla stessa ora della kermesse? Sembra una conta.
«Macché. Il comitato è fissato
per domani da settimane: la manifestazione dell’associazione era
fissata per un altro giorno, e poi
spostata. Quindi non c’è nessuna
macchinazione».
Facciamo un passo avanti.
Margherita e Ds dovranno prima o poi fondersi?
«Sono cose delicate. E’ per questo che è bene procedere con calma, seppur con determinazione.
In verità io non so ancora se questo nuovo partito si chiamerà democratico o riformista. So solo
che avrà il simbolo dell’Ulivo,
perché è da lì che siamo partiti.
Piuttosto, indico la necessità di
un ulteriore allargamento. Penso
allo Sdi, in un certo senso anche
ai Radicali, e penso a Di Pietro».
Giovanni Mari
democratico. Presidente della
nuova realtà politica genovese
e cerimoniere della manifestazione, sarà il sindaco Giuseppe Pericu; al suo fianco l’ex
deputato ulivista Stefano Zara
e un gruppo di giovani (militanti nei Ds e nella Margherita
ma anche esterni). I “soci fondatori” sono sei associazioni
della galassia di centrosinistra
come il “Centro In Europa”,
“Beniamino”, “L’Europa che
vogliamo”, “iPopolari”, “Genova Europa” e “Polis Savona”.
L’iniziativa segue e aderisce
il network fondato da poco a
livello nazionale che ha l’obiettivo di una fondazione veloce del Partito democratico.
Per questo sono attesi a Palazzo San Giorgio due dei promotori nazionali, Gad Lerner e
Michele Salvati (ma la corsa a
Roma per l’elezione del presidente della Repubblica potrebbe trattenerli nella capitale).
Il programma prevede prima l’intervento e l’intervista
pubblica a Pericu, che avrà il
compito di illustrare il programma. Poi spazio a tre giovani portavoce delle varie anime dell’associazione e le conclusioni ancora per Pericu e
Zara. Già definiti statuto e organismi del soggetto politico.
Il presidente (Pericu, appunto)
potrà contare su un consiglio
composto in via provvisorio
dai sei presidenti delle associazioni “consorziate”, su un
comitato esecutivo composto
esclusivamente da trentenni e
su un ufficio di presidenza
PEGLI Nasce anche un comitato a favore dei parcheggi vicino alla scuola
I servizi di Tursi
in 360 pagine
Duello su Villa Rosa
utta la città in 360 pagine.
T
Più grande di un opuscolo,
meno ingombrante di un libro,
ox interrati in Villa Rosa, avanti tutta. Per nulla intimoriti dal crescente
B
malcontento dei comitati pegliesi, che
le aziende Amt, Amga e Amiu.
La Guida è composta da 29
sezioni tematiche che hanno
è nata la Guida ai servizi del l’obiettivo di rendere più semComune di Genova. Trecento- plice la vita di tutti giorni.
Si va dai capitoli dedicati alla
sessanta pagine colorate suddivise per interessi: ambiente, famiglia e ai servizi alla persoauto, certificati e documenti, na (certificati, scuola, assistencommercio, edilizia privata, za, servizi funerari), a quelli
persone in difficoltà (invalidi, sull’esercizio dei propri diritti
portatori di handicap, assisten- (ricorsi, sportello del cittadino),
za domiciliare), stranieri, servi- a quelli centrati sulla ricerca di
un’occupazione e sull’avvio e la
zi funebri, territorio.
Oppure per fasi della vita: gestione di un’attività economica.
andare
a
Il progetto
scuola, cercaStampata in 51.800
è stato curato
re un lavoro,
dagli assessoavere un’atticopie è divisa per
ri Anna Cavità, essere
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stellano (Couna famiglia,
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mano il cittadino alla municazione)
e Luigi Facco
casa, vivere il
scoperta delle attività (Personale).
tempo libero.
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comunali
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La Guida ai servizi nasce, ap- volgere anche altri soggetti,
punto, per guidare il cittadino quali la Asl, la Provincia e la Reattraverso gli uffici comunali. E’ gione nella realizzazione di una
stata stampata in 51.800 copie guida onnicomprensiva per la
ed è distribuita, gratuitamente, città, per semplificare la vita ai
non solo presso gli enti pubbli- cittadini». In questa direzione
ci.
vanno la creazione dello sporLa si trova agli sportelli del tello unico, inaugurato recentecittadino sparsi per la città, mente a Palazzo Ducale, e il
presso le circoscrizioni, le bi- progetto di unificazione dei
blioteche, gli sportelli decen- servizi in un solo centro con
trati, Comune Informa, l’Inps e sede al Matitone di Sampierdai sindacati, in prefettura e in rena.
questura, all’Urp dell’Asl 3, ma
Ideata dallo studio Cerri di
anche da Feltrinelli e Monda- Milano, la Guida è costata
dori e Fnac, all’Ikea e da Casto- 74.660 euro, investimento inrama, presso le agenzie di ban- teramente sostenuto da sponca Carige e alla Coop, al centro sor pubblici e privati.
commerciale l’Aquilone, presso
Gil. F.
Raccolte 1.700 firme contro i box. Il costruttore: non ci sono rischi
proprio in questi giorni hanno raccolto
oltre 1.700 firme di protesta, i titolari
dell’appalto che prevede la realizzazione
di 84 autorimesse su 4 piani da ricavare
sotto il campetto da basket all’interno
del plesso scolastico di viale Modugno,
sede di una scuola elementare e della direzione didattica locale, non mostrano
cenni di cedimento. «È l’occasione per riqualificare la villa: chi ci contesta non
conosce il progetto e sarà nostra cura illustrarlo in ogni sede».
Dopo la discussione in conferenza dei
servizi d’inizio aprile, a breve (i tempi li
deciderà il Comune) schemi e planimetrie verranno presentati in circoscrizione
e sottoposti al giudizio dei pegliesi. I lavori, oltre allo scavo per l’autorimessa in
corrispondenza dell’incrocio fra viale
Modugno e via Martiri della libertà, comprendono il restyling completo del parco: dal nuovo anfiteatro con fontana in
porfido e illuminazione scenografica alla
riqualificazione del campetto polivalente
con reti metalliche e proiettori, dal lungo
percorso pedonale alla risistemazione
del vecchio ciottolato. Ancora: nuove
aree gioco per bambini, rivestimento in
sintetico del campetto “a cinque”, nuovi
spogliatoi esterni, manutenzione del verde e posa di numerose essenze arboree.
Durata complessiva dei cantieri: da 18
ai 24 mesi. Alla gara d’appalto, vinta dalla “Parchi Villa Rosa srl”, avevano preso
parte altre 7 imprese. «Se abbiamo vinto
è perché il nostro progetto (firmato dallo
studio Grattarola e Bandini, ndr) punta
a riqualificare la complessità dell’intero
parco, mentre il bando comunale prevedeva l’intervento esclusivamente nell’area sottostante il campo da basket», taglia corto Giacomo Addezio, amministratore unico di Parchi Villa Rosa.
Le sollevazioni di comitati e direzione
didattica si fondano però sui timori con-
composto invece da seniores
(che dovranno sostenere l’attività del presidente e agevolare la crescita dei giovani).
Il simbolo dell’associazione
è ovviamente il ramoscello
d’Ulivo che già oggi compare
sul logo della lista unitaria,
quasi gli stessi colori, il puntino rosso sulla “i” di “partito”
e la scritta “Liguria”. Il battesimo genovese avrà come padrini due leader nazionali del
nuovo ulivismo come Riccardo Sarfatti (già candidato alla
presidenza della Regione
Lombardia) e Gregorio Gitti
(giovane docente universitario, molto vicino a Romano
Prodi).
Doveva esserci, in platea,
Claudio Burlando, l’impegno
come Grande Elettore per il
capo dello Stato lo giustifica
nell’assenza. Non è infatti un
segreto che la nascita dell’associazione abbia creato scompiglio nei due partiti. Ds e
Margherita vivono questa fondazione come un’accelerazione che potrebbe spiazzarli. Le
reazioni sono state diverse: la
Margherita ha celebrato una
direzione regionale un po’
frettolosa da cui sarebbe scaturita la proposta di un’immediata Costituente per il Partito
democratico (il condizionale è
d’obbligo, visto che la decisione è stata presa in assenza di
numero legale); i Ds hanno rilanciato sulla federazione dei
gruppi consigliari in Regione e
nei Comuni.
C’è poi la questione del comitato politico genovese della
Quercia previsto proprio per
domani, alla stessa ora.
Gio. M.
VIA BALBI Nuovo infopoint
Ticket dell’Acquario
nell’agenzia di viaggi
è assalto domenicale
La coda davanti all’agenzia di via Balbi
La superficie del parcheggio dopo i lavori in una simulazione al computer
creti: il rischio che i 500 alunni della
scuola respirino per due anni le polveri
di cantiere e non possano fruire dell’area
giochi all’aperto, l’incognita di uno scavo
di 12 metri in un terreno ricco di falde
acquifere, le possibili ripercussioni per
una viabilità già gravata da numerosi altri cantieri. «Chiariamoci - prende fiato
Addezio - Numero uno: il cantiere i bambini neanche lo vedranno. Perché l’area
d’intervento sarà recintata da barriere
fonoassorbenti alte cinque metri. Le prime opere interesseranno la zona a monte col rifacimento del campetto da calcio,
così chi vorrà potrà tranquillamente continuare a giocare all’aperto. Se ci lasciano
partire cominciamo a giugno. Per l’inizio
del nuovo anno scolastico avremo già
concluso il 30 % dei lavori». Numero due?
«Gli scavi: il Comune ha classificato l’a-
rea “non soggetta a vincolo idrogeologico”. Questo credo tagli la testa al toro.
E per quel che riguarda il traffico, il disagio resterà circoscritto alla mattina: fra
le 7,30 e le 8,30. Cioè esattamente come
oggi».
Da registrare in questi giorni anche la
nascita di un secondo comitato, per una
volta (caso più unico che raro a Genova)
a favore del progetto, costituito principalmente dai commercianti di zona. Intanto oggi a Tursi l’assessore al Traffico
Arcangelo Merella dovrà rispondere ad
un’interpellanza di Verdi e Rifondazione
comunista sui lavori sia in Villa Rosa che
in piazza Rapisardi: altro progetto nell’occhio del ciclone per le paventate ripercussioni sulla staticità degli immobili.
Federico Amodeo
«Grazie ai biglietti per l’Acquario, ogni domenica ci trasformiamo in una sorta di info-point
per turisti». Quella raccontata da Mario Bisio, titolare dell’agenzia di viaggi “Ligursind”, in via
Balbi 153 rosso è la storia di un assedio domenicale che si ripete: «Siamo convenzionati con l’Acquario di Genova, che ci ha permesso di installare in agenzia il programma che emette il biglietto già munito di fascia oraria, per evitare
congestioni di turisti nell’orario immediatamente successivo all’arrivo dei treni. E’ così che i turisti, potendo sapere in anticipo quando andare
all’Acquario, si fermano da noi per chiedere molto altro». Una volta acquistato il biglietto, infatti,
i clienti utilizzano l’agenzia di viaggi come punto
di riferimento per la propria permanenza a Genova, domandando a Bisio dove andare a pranzo
e cosa visitare. «La coda fuori, per entrare in
agenzia la domenica c’è sempre. Il lunedì di Pasqua era qualcosa di impressionante, metri e
metri di persone che oltre ai biglietti per l’Acquario, volevano una specie di itinerario turistico cittadino», racconta Bisio. Per questo motivo
il titolare dell’agenzia viaggi sui generis ha fatto
richiesta al Comune di Genova per ricevere ulteriore materiale informativo e cartine della città,
che ogni domenica si trova letteralmente a “dilapidare”.
St. Boe.
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