1
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Unione Europea
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
87020 TORTORA (CS)

AFFISSO ALBO ISTITUTO DEL 25/10/2014 N° 22
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
A. S. 2014/2015
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
2
INDICE
Premessa
pag. 2
Presentazione dell’Istituto
pag. 3
Organi Collegiali
pag. 6
Il territorio
pag. 12
Principi ispiratori e finalità educative
pag. 12
Criteri ed Indicazioni Curricolari
pag. 15
Finalità della Scuola dell’Infanzia
pag. 16
Finalità della Scuola Primaria
pag. 19
Finalità della Scuola Secondaria di 1° grado
pag. 22
Attività progettuale
pag. 24
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione
pag. 25
Orientamento
pag. 26
Modalità e criteri di valutazione
pag. 27
Integrazione
pag. 34
Continuità
pag. 35
Patto educativo di corresponsabilità
pag. 36
Formazione e aggiornamento
pag. 38
Autovalutazione d’Istituto
pag. 38
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
3
Premessa
Il Piano dell’Offerta Formativa è:
 il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie
degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto.
 il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali
della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e delle Indicazioni Nazionali del
Ministero dell’Istruzione. Viene deliberato dal Collegio dei Docenti per ciò che attiene agli
aspetti formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi e dal Consiglio d’Istituto per le
finalità e gli aspetti finanziari generali.
Al termine di ogni anno scolastico viene sottoposto a verifica e valutazione, poiché attraverso di
esso la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte, al fine di migliorarsi ed essere sempre al
passo con i tempi.
LA SCUOLA:
un percorso di vita
che aiuta i ragazzi a crescere!
L’azione educativo –
didattica è finalizzata alla
promozione e allo
sviluppo delle potenzialità
dei singoli alunni nel
pieno rispetto delle
caratteristiche individuali,
perseguendo il successo
formativo di ognuno.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
La scuola opera per
favorire, in ogni ragazzo,
una migliore conoscenza
di sé e per potenziarne
l’autostima, affinché
ciascuno possa avviarsi
allo sviluppo di una
personalità armonica e
completa, che ne faccia un
cittadino responsabile e
consapevole.
4
Presentazione dell’Istituto
L’Istituto Comprensivo di Tortora è composto da 7 plessi, ubicati tutti nel Comune di Tortora.
SEZIONI
SC. DELL’INFANZIA
CLASSI
7
SC. PRIMARIA
SC. SECONDARIA
DI 1° GRADO
ALUNNI
3
ORARI DELLE LEZIONI
Tempo antimeridiano
Scuola Primaria:
ore 8.30-12.30 il sabato
Scuola Secondaria
Tempo lungo e servizio mensa:
Scuola dell’Infanzia
Scuola Secondaria: classi 1a , 2a e 3a sez. B;
1aA, 2aA,3aA; 1aC, 2aC, 3aC
DOCENTI
ATA
167
15
4
17
281
26
3
9
197
22
2
Totale: 645
Totale: 67
Totale: 9
ore 8.30-13.30 dal lunedì al venerdì
ore 8.10 – 13.10 dal lunedì al sabato
ore 8.00 – 16.00 dal lunedì al venerdì
ore 8.10 – 13.10 dal lunedì al sabato
ore 8.10 – 16,30 martedì e giovedì
ore 8.10 – 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato
SERVIZI AMMINISTRATIVI: UFFICI DI SEGRETERIA E DI PRESIDENZA
Gli Uffici di segreteria sono ubicati nella sede della Scuola Primaria “P. Cavaliere” in Via
Provinciale, 37.
Numero di telefono di riferimento: 0985 764043
Numero di fax: 0985 764043
e-mail: [email protected]
Sito Internet: http://www.istitutocomprensivotortora.gov.it/
Gli Uffici svolgono un orario settimanale antimeridiano: ore 8.00 – 14.00
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa TERESA BARLETTA
Direttore S.G.A.
ANTONELLA DE VITA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Ass.ti Amm.vi
Maria FAVIERE
Alfonso MADEA
Domenica MAZZILLI
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ORGANIGRAMMA DEL SISTEMA SCOLASTICO A. S. 2012/2013
DIRIGENTE SCOLASTICO
ORGANO DI
DIREZIONE
ORGANI DI INDIRIZZO
STAFF DI PRESIDENZA
COLLEGIO DEI DOCENTI
CONSIGLIO D’ISTITUTO
FUNZIONI
STRUMENTALI
GIUNTA ESECUTIVA
ORGANI OPERATIVI
SETTORI
TECNICO/ORGANIZZATIVI
GRUPPI PROGETTI
SEGRETERIA
REFERENTI
CONSIGLI DI CLASSE
FUNZIONE VICARIALE
FUNZIONI DI SUPPORTO
(Collaboratori)
Coordinamento Plessi
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
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Staff Dirigenziale
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI
FUNZIONI STRUMENTALI
RESPONSABILI DI PLESSO
D.S.G.A.
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Teresa Barletta
Primo collaboratore: Ins. Marina Ghedini
 Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento.
 È di supporto organizzativo e didattico alle attività scolastiche – POF d’Istituto.
 Collabora nella predisposizione delle sostituzioni dei docenti assenti.
 Si assicura che le comunicazioni del Dirigente arrivino a destinazione.
 Svolge i compiti che gli vengono affidati dalla Dirigenza.
Secondo collaboratore: Prof. Pasquale Bianco
Funzioni Strumentali
Petrucci Rita - Area n.1
Valente Barbara - Area n.2
Celano Egidia - Area n. 3
Monaco Rita - Area n.5
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa.
Formazione/aggiornamento; supporto al lavoro
docente; autovalutazione d’Istituto e GAUS.
Interventi e servizi per gli alunni (orientamento,
inclusione).
Rapporti con Enti/Istituzioni ed
organizzazione/coordinamento uscite didattiche,
visite guidate e viaggi d’istruzione.
Responsabili/Coordinatori di Plesso:
SC. DELL’INFANZIA – PLESSO “ARCOBALENO”
Limongi Mariangela
SC. DELL’INFANZIA – PLESSO “PETER PAN”
Laino Silvana
SC. DELL’INFANZIA – PLESSO “T. SAGARIO”
Amelio Marisa
SC. PRIMARIA – PLESSO “P. CAVALIERE” 1° COLLABORATORE
Ghedini Marina
SC. PRIMARIA – PLESSO “G. CUNTO”
Petrucci Rita
SC. PRIMARIA – PLESSO “T. SAGARIO”
Valente Barbara
SC. SECONDARIA 1° GRADO
Del Prete Gennaro
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
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Organi Collegiali
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Limongi Giuseppe
GIUNTA ESECUTIVA
Genitore (Presidente)
Limongi Tiziana
Genitore (Vice Presidente)
Barletta Teresa
Dirigente (Membro di diritto)
Valente Maria F.
Genitore
Imperio Antonio
Genitore
Bukhanko Natalya
Genitore
Praino Angela
Genitore
Trinchitella Giancarla
Genitore
Del Prete Gennaro
Genitore
Componente
Ghedini Marina
Docente
Componente
Mollo Zita
Docente
Chiappetta Maddalena
Docente
Valente Barbara
Docente
Petrucci Rita
Docente
Cirelli Angela
Docente
Celano Egidia
Docente
Cersosimo Adelina
Docente
De Santis Milva
ATA
Madea Alfonso
ATA (Segretario verbalizzante)
Presidente (Membro di diritto)
Componente
Componente
DSGA (Membro di diritto)
ORGANO DI GARANZIA
Celano Egidia
Docente
Trinchitella Giancarla
Genitore
Valente Maria F.
Genitore
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
8
Collegio Docenti
Sezione Scuola Secondaria
COGNOME E NOME
MATERIA D’ INSEGNAMENTO
POSIZIONE GIURIDICA
1
Bianco Pasquale
Ed. Fisica
Tempo Ind.
2
Celano Egidia
Lettere
Tempo Ind.
3
Cersosimo Adelina
Lettere
Tempo Ind.
4
Cipriani Carlo
Ed. Artistica
Tempo Ind.
5
Croce Cristiana
Lettere
Tempo det.
6
D’Amico Teresa
Lettere
Tempo Ind.
7
De Francesco Maria Angela
Sc. Mat. Chim. Fis. Nat.
Tempo Ind.
8
Del Prete Gennaro
Sc. Mat. Chim. Fis. Nat.
Tempo Ind.
9
Eustorgio Conte M. A.
Lettere
Tempo Ind.
10
Farace Lina
Sostegno
Tempo det.
11
Florio Angela
Lettere
Tempo Ind.
12
Malvarosa Tiziana
Ed. tecn.
Tempo det.
13
Marino Leonardo
Inglese
Tempo Ind.
14
Marra Barbara
Sostegno
Tempo det.
15
Marsiglia Francesco
Sc. Mat. Chim. Fis. Nat.
Tempo Ind.
16
Monaco Rita
Lettere
Tempo Ind.
17
Perrelli Anna
Inglese
Tempo Ind.
18
Polito Renato
Francese
Tempo Ind.
19
Rizzelli Domenica
Sostegno
Tempo Ind.
20
Russo Rosanna
Matematica
Tempo Ind.
21
Scarcello Miriam
Ed. Musicale
Tempo Ind.
22
Vita Rosamaria
Religione
Tempo determinato
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
9
Sezione Scuola Primaria
COGNOME E NOME
PLESSO
POSIZIONE GIURIDICA
1
Acciuolo Elisabetta
G. Cunto
2
Bartilotti Maria
G. Cunto
Tempo Ind.
4
Calabrò Filomena
G. Cunto
Tempo Ind.
5
Cataldo Teresa
G. Cunto
6
Chiappetta Maddalena
G. Cunto
Tempo Ind.
7
De Franco Antonella
G. Cunto
Tempo Ind.
8
Ghedini Marina
P. Cavaliere
Tempo Ind.
9
Giordano Maria Francesca
P. Cavaliere
Tempo Ind.
10
Iannuzzi Anna Teresa
G. Cunto
Tempo Ind.
11
Iorio Teresa
G. Cunto
Tempo Ind.
12
Lamboglia Angela Rosa
P. Cavaliere/T. Sagario
Tempo Ind.
Laprovitera Enrichetta Wanda
G. Cunto
Tempo Ind.
13
Lato Franca
G. Cunto
Tempo Ind.
14
Managò Maria Antonietta
G. Cunto
Tempo Ind.
15
Marcellino Rita Anna Maria
G. Cunto
16
Mazzillo Amelia
T. Sagario
Tempo Ind.
17
Moio Teresa
G. Cunto
Tempo Ind.
18
Mollo Zita
P. Cavaliere
Tempo Ind.
20
Napolitano Antonietta
P. Cavaliere/G. Cunto
Tempo Ind.
21
Oliveto Maria Antonietta
G. Cunto
Tempo Ind.
22
Palmieri Angela
P. Cavaliere/G. Cunto
23
Pasquale Livia
P. Cavaliere Sostegno
Tempo det.
24
Petrucci Rita
G. Cunto
Tempo Ind.
25
Valente Barbara
T. Sagario
Tempo Ind.
26
Cirelli Angela
G. Cunto/P. Cavaliere Religione
Tempo Ind.
27
Garreffa Natalia Maria
T. Sagario/P. Cavaliere Religione
Tempo det.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Sostegno
Tempo Ind.
Sostegno
Tempo Ind.
Inglese
Tempo Ind.
Inglese
Tempo Ind.
10
Sezione Scuola dell’Infanzia
COGNOME E NOME
PLESSO
POSIZIONE GIURIDICA
1
Amelio Marisa
T. Sagario
Tempo Ind.
2
Asprino Teresa
Peter Pan
Tempo Ind.
3
Caputo Michelina
Arcobaleno
Tempo Ind.
4
Di Tore MIrella
Arcobaleno
Tempo Ind.
5
Dattilo Maria Cristina
Ins. specializzata
Tempo Ind.
6
Forte Pia Pasqualina
Peter Pan
Tempo Ind.
7
Laino Silvana
Peter Pan
Tempo Ind.
8
Lamboglia Luisetta
Arcobaleno
Tempo Ind.
9
Licursi Antonella
Arcobaleno
Tempo Ind.
10
Limongi Mariangela
Arcobaleno
Tempo Ind.
11
Mazzù Caterina
Arcobaleno
Tempo Ind.
12
Perrelli Sara
Peter Pan
Tempo Ind.
13
Silvestri Angelina
Arcobaleno
Tempo Ind.
14
Russo Francesca
T. Sagario
Tempo Ind.
15
Cairo Anna Maria
Religione
Tempo det.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
11
Commissioni e gruppi di lavoro
COMMISSIONI
POF
REFERENTI
F. S. n. 1
INVALSI
F. S. n. 2
ORARIO
Responsabile plesso Sc.
Secondaria
Commissione sc. primaria
Per elezione rappresentanti
genitori nei Consigli di classe,
interclasse e intersezione
ELETTORALE
Gruppo GLI
GAUS
VALUTAZIONE
(Serv. Scol.)
F. S. n. 2
MEMBRI
Acciuolo E., Celano E., De Francesco M.,
Lamboglia L., Laino S., Mollo Z., Valente B.
Docenti di Italiano e Matematica delle classi
seconde e quinte della Sc. Primaria e classi prime
e terze della Sc. Secondaria
Prof. Del Prete G.
Resp. Plessi + Mollo Z.
Amelio M., Del Prete G., Ghedini M., Laino S.,
Limongi M., Petrucci R., Valente B.,
n. 9 Docenti di sostegno; n. 11 docenti delle classi
Rappresentanti A.S.P. e genitori alunni
Marcellino R., Perrelli S., Del Prete G:
De Francesco M. e Perrelli S.: membri effettivi
Bartilotti M. :
membro supplente
ATTIVITÀ
REFERENTE
LABORATORI
Plesso “G. Cunto”: Laprovitera E.
Plesso “P. Cavaliere”: Ghedini Marina
Plesso “T. Sagario”: Valente Barbara
Plesso “ Sc. Secondaria”: Del Prete Gennaro
LEGALITÀ
Marcellino Rita Anna Maria
ED. AMBIENTALE
Managò M. Antonietta
PARI OPPORTUNITÀ
Monaco Rita
CONSIGLIERE DI FIDUCIA
Ghedini Marina
DSA – BES
Celano Egidia
SALUTE/CONTROLLO ANTIFUMO
De Francesco Maria Angela
R. S. P. P.
Marsiglia Francesco
R. L. S.
Perrelli Sara
SITO WEB
Ghedini Marina
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
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Coordinamento – Collaborazione – Responsabilità nell’organizzazione e nella gestione relative al
funzionamento della scuola
1° Collaboratore: Ins. Marina Ghedini
2° Collaboratore Prof. Pasquale Bianco
Coordinatori dei Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione
CLASSE I A SECONDARIA
Florio
CLASSE I B SECONDARIA
Monaco
CLASSE I C SECONDARIA
Monaco
CLASSE II A SECONDARIA
D’Amico
CLASSE II B SECONDARIA
Marsiglia Francesco
CLASSE II C SECONDARIA
Del Prete G.
CLASSE III A SECONDARIA
Celano
CLASSE III B SECONDARIA
Croce
CLASSE III C SECONDARIA
Cersosimo
SC. PRIMARIA “P. CAVALIERE”
Coordinatore unico ins. Chiappetta Maddalena
SC. PRIMARIA “G. CUNTO”
Coordinatore unico ins. Lato Franca
SC. PRIMARIA “T. SAGARIO”
Coordinatore unico ins. Mazzillo Amelia
SC. dell’INFANZIA “PETER PAN”
Ins. Forte Pia
SC. dell’INFANZIA “ARCOBALENO”
Ins. Licursi Antonella
SC. dell’INFANZIA “T. SAGARIO”
Ins. Russo Francesca
Coordinatori di Dipartimento
Area Linguistico-Artistico-Espressiva
D’Amico T.
Area Storico-Geografica
Celano E.
Area Matematico-Scientifico-Tecnologica
De Francesco M.
Area Etico-Integrativa
Acciuolo Elisabetta
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
13
Il Territorio
Il comune di Tortora, uno dei più estesi della provincia di Cosenza, è di natura
prevalentemente montuosa e collinare, anche se è maggiormente conosciuto come centro
balneare della Riviera dei Cedri.
La sua popolazione, di circa 6.000 abitanti, è infatti concentrata in massima parte alla
Marina, a ridosso dei circa due chilometri di spiaggia che si estendono tra il comune di
Praia a Mare, a sud, e il fiume Noce-Castrocucco, a nord, corso d’acqua che segna il confine
tra Calabria e Basilicata.
L’arrivo dell’industria laniera, nel XX secolo, e l’avvio di attività turistiche determinano lo
sviluppo della Marina. Infatti, tutta l’area dagli stabilimenti Rivetti al fiume NoceCastrocucco viene parcellizzata, venduta e occupata da costruzioni per civili abitazioni e da
alberghi e pensioni.
Il trasferimento del Municipio dal Centro storico alla Marina, successivo al terremoto del
1982, sancisce fisicamente la prevalenza di quest’ultima sul resto del territorio.
Resta però intatto il fascino del nostro meraviglioso Centro storico che ha mantenuto una
struttura urbana e un tessuto sociale quasi integri, anche con restauri e riprese di edifici
che ne hanno ancor più abbellito la singolarità. Ne sono un tipico esempio il Palazzo dei
Principi di Casapesenna, oggi sede museale dei reperti dell’antica Blanda, la chiesa matrice
di San Pietro Apostolo, la chiesa della Santissima Annunziata, annessa al convento dei frati
minori dell’osservanza francescana, la cappella di Mater Domini e quella del Purgatorio con
il suo importante portale litico che reca incisi i segni dello zodiaco.
Terza realtà insediativa di Tortora è la sua montagna, ricca di bellezze naturali ancora
incontaminate e parte integrante del Parco del Pollino. I nomi di alcune sue contrade
ricordano tuttora la presenza dei monaci eremiti e cenobiti italo-greci (Sant’Elia, San Sago,
San Leo, ecc.) e dei santi da essi venerati (Santi Quaranta Martiri, San Nicola, ecc.).
Principi ispiratori e Finalità educative
“. . . tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche . . .” . Così recita il 1°
comma dell’art. 3 della nostra Costituzione che riconosce e valorizza l’identità di ciascun
cittadino connessa alle differenze etniche, religiose e culturali. La scuola è la prima delle
agenzie formative che, in applicazione del 2°comma dello stesso articolo, interviene
concretamente per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
14
Il nostro Istituto fa propri i principi indicati nella Convenzione Internazionale sui Diritti
dell’Infanzia e si impegna a garantire:
 L’uguaglianza dei diritti degli studenti, realizzando quelle condizioni che fanno della
scuola un luogo con funzioni formative, anche attraverso specifici interventi, così da
sviluppare, nel modo più armonioso e personalizzato, le potenzialità di ogni alunno.
 L’accoglienza e l’integrazione degli studenti e dei loro genitori, con particolare
impegno verso i nuovi ingressi e verso gli alunni diversamente abili o in situazioni di
disagio.
 L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri.
Il nostro Istituto intende:
1. Promuovere il pieno sviluppo dell’identità dell’alunno, curando tutti gli aspetti della
sua personalità, favorendo la maturazione dell’autostima e la conquista
dell’autonomia.
2. Educare l’alunno al senso civico: convivenza democratica, rispetto delle regole e
delle leggi, solidarietà, compimento del proprio dovere, rispetto della proprietà
pubblica.
3. Interagire con la comunità civile, accertando i bisogni formativi del territorio e
dando ad essi adeguate risposte.
4. Promuovere l’educazione interculturale.
5. Favorire l’acquisizione di abitudini e interessi culturali nella prospettiva
dell’educazione permanente.
6. Favorire la maturazione del senso di responsabilità per la salvaguardia della salute
personale e dell’ambiente.
7. Sviluppare le competenze, attraverso esperienze e contenuti significativi, e fare in
modo che vengano acquisiti gli strumenti concettuali per interpretare la realtà.
8. Organizzare le attività basandosi sui principi dell’individualizzazione
dell’insegnamento, della cooperazione, dell’accoglienza e dell’integrazione degli
alunni, con particolare attenzione alle situazioni di diversa abilità, disagio,
svantaggio e diversità.
9. Promuovere la continuità del processo educativo, attraverso raccordi pedagogico organizzativi tra i diversi ordini di scuola.
10. Definire le strategie educative con la famiglia, attraverso l’elaborazione di un patto
formativo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
15
L’Istituto pone l’alunno al centro della sua attività educativa
per:
Sviluppare il livello
degli apprendimenti
e delle competenze
cognitive
Favorire il
successo
scolastico
Stimolare la
motivazione
Crescere insieme
Prevenire il
disagio e la
dispersione
scolastica
Aumentare
l’autostima
Promuovere
l’integrazione
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Valorizzare le
competenze
16
Criteri e Indicazioni Curricolari
Le Indicazioni per il Curricolo, del dicembre 2012, danno un valore all’autonomia scolastica,
garantendo a tutti gli alunni, il successo formativo, che si può raggiungere migliorando
l’efficacia del processo d’insegnamento/apprendimento. Pertanto per innovare
costantemente il modo di far scuola e assicurare a tutti gli studenti, la formazione di base
in tutte le materie scolastiche è necessario progettare nell’ottica del curricolo verticale. Le
Indicazioni Nazionali non individuano la strada da percorrere, ma la meta cui ciascuno può
giungere attraverso la progettazione di un curricolo di scuola che espliciti scelte
organizzative, metodologiche e contenutistiche per favorire l’interazione culturale e
sociale degli alunni.
L’obiettivo della progettazione sarà: Una Scuola per Tutti .
Le fondamenta saranno:
- L’ INCLUSIONE: è la scuola che si muove e si adatta per “ tener dentro “ tutte le
“le diversità”.
- LA PERSONALIZZAZIONE: attenzione alle caratteristiche personali del soggetto e alle sue
qualità, per poterle coltivare al massimo
- L’INDIVIDUALIZZAZIONE: diversificazione dei percorsi e degli itinerari predisposti per
permettere a tutti gli alunni di raggiungere risultati equivalenti.
Il curricolo di scuola deve essere condiviso e flessibile, per essere personalizzato e adattato
alle diverse situazioni scolastiche.
Esso deve contenere i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di
apprendimento così articolati:
 Individuazione delle competenze attese.
 Scansione temporale del raggiungimento delle competenze previste.
 Elenco degli obiettivi di apprendimento.
I contenuti disciplinari, le attività didattiche, gli strumenti e i materiali saranno esplicitati
nelle programmazioni.
La verifica degli apprendimenti avverrà attraverso la preparazione di diverse tipologie di
prove per classi parallele. Un curricolo di scuola ben strutturato diventa un valido
strumento da cui attingere per avviare una proficua programmazione delle attività
disciplinari, adeguata al contesto territoriale e al gruppo classe di appartenenza.
L’Istituto Comprensivo di Tortora, attraverso attività di collaborazione fra i vari ordini di
scuola, intende raggiungere la
Continuità di
 Progettazione dell’azione educativa e didattica;
 Rafforzamento della conoscenza reciproca delle varie strategie di
apprendimento.
 Promozione di attività di collaborazione tra i vari ordini di scuola
 Confronto e condivisione delle metodologie di apprendimento,
per agevolare
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
17
IL PERCORSO FORMATIVO DELL’ALUNNO
nei seguenti passaggi scolastici
Dai campi di esperienza della
Scuola dell’Infanzia…
…agli ambiti disciplinari della
Scuola Primaria…
…alle singole discipline della
Scuola Secondaria di I grado.
Finalità della Scuola dell’Infanzia
La Scuola dell’Infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione e
allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e
dei bambini. Essa promuove le potenzialità di relazione, autonomia, creatività,
apprendimento, e assicura un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative.
La Scuola dell’Infanzia si propone come:
 Luogo di aggregazione dove regna un’atmosfera di accoglienza, disponibilità e
positività delle relazioni adulto/bambino, bambino/bambino, adulto/adulto.
 Comunità di riferimento che promuove una crescita sociale, affettivo-emotiva,
intellettuale e creativa del bambino.
 Ambito dove l’unicità di ognuno è vissuta come una risorsa di tutti perché fatta
vivere come un valore imprescindibile.
 Luogo dove si condivide un progetto educativo insieme a tutta comunità.
Metodologia
La Scuola dell’Infanzia si prefigge di raggiungere gli obiettivi attraverso:
 L’individualizzazione dei percorsi formativi di ciascun bambino.
 La personalizzazione e la valorizzazione dei talenti di cui ciascuno dispone.
 La flessibilità delle proposte didattiche, tenendo conto dei tempi, dei ritmi, degli stili
cognitivi, della personalità, delle motivazioni e degli interessi del
singolo bambino.
 La valorizzazione del gioco in tutti i suoi aspetti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
18
 L’organizzazione sociale delle attività: coppia, piccoli gruppi e grandi gruppi.
 L’elaborazione delle esperienze dirette.
 La sollecitazione della creatività in tutte le sue forme: espressive, grafiche, pittoriche
e musicali.
 La collaborazione tra le sezioni.
L’insegnante è una figura di riferimento fondamentale, poiché assume la funzione
di ricercatore, innovatore e regista.
Mira a promuovere una didattica strutturata e libera, ricavata ma anche inventata.
Fa in modo che l’ambiente scolastico risulti uno spazio organizzato, accogliente, articolato
e stimolante. Distribuisce il tempo scolastico organicamente tra le diverse attività.
I tempi di inserimento di ogni bambino saranno valutati dagli insegnanti e adeguati alle
esigenze e alle componenti emotive di ciascuno.
Percorso formativo della Scuola dell’Infanzia
Competenze
(Saper essere)
Conoscenze
Abilità
(Essere)
(Saper fare)
IO
BAMBINO
Il sé e l’altro
I discorsi e le
parole
Il corpo e il
movimento
La conoscenza del
mondo
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Linguaggi, creatività,
espressione
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CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE – SCUOLA DELL’INFANZIA
COMPETENZA DI BASE
Riconosce ed esprime le proprie emozioni
Ha un positivo rapporto con la propria corporeità
Ha fiducia in sè
Se occorre chiede aiuto
E' curioso ed ha voglia di sperimentare
Interagisce con cose, ambiente e persone
Condivide esperienze e giochi
Condivide materiali e risorse comuni
Affronta i conflitti negoziando con il dialogo
Rispetta regole di comportamento
Pone domande
Racconta e descrive esperienze vissute
Comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi
Utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana
Conta oggetti, immagini e persone
Aggiunge, toglie e valuta le quantità
Ordina e raggruppa per colore, forma e grandezza
Colloca persone e fatti nel tempo
Elabora successioni temporali
Colloca se stesso, oggetti e persone nello spazio ( spazio fisico)
Si orienta nello spazio grafico
Osserva
Usa strategie per risolvere semplici problemi
Conosce e usa in modo appropriato i concetti topologici
Distingue tra segno della parola, dell'immagine, del disegno, della
scrittura
Disegna, dipinge, modella
E' attento e comprende una consegna
Termina un lavoro
Partecipa alle attività e alla vita di gruppo
Si esprime in modo personale e creativo
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
SI
NO
IN PARTE
20
Finalità della Scuola Primaria
La Scuola Primaria deve essere:
 Caratterizzata da un percorso formativo unitario ed articolato in rapporto alle esigenze di
sviluppo degli alunni e raccordata, da un lato alla Scuola dell’Infanzia e, dall’altro, alla Scuola
Secondaria di 1° grado.
 Luogo di socializzazione e di relazioni.
 Scuola di alfabetizzazione culturale, esistenziale ed emozionale e non solo strumentale.
 Formativa e luogo di organizzazione del sapere.
La Scuola Primaria deve perseguire le seguenti finalità:
 Promuovere il raggiungimento degli obiettivi educativo-didattici prescritti dalle Indicazioni
Nazionali.
 Prevenire la dispersione scolastica.
 Favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili e garantire lo sviluppo delle specifiche
potenzialità nei vari ambiti disciplinari.
 Prestare particolare attenzione ai fenomeni di disagio sociale per garantire pari opportunità a
tutti gli alunni.
Le scelte educative della Scuola Primaria mirarono a:
 Favorire un clima di socializzazione, di aiuto reciproco, di rispetto delle regole di convivenza.
 Favorire la graduale conquista dell’autonomia di ciascun alunno.
 Favorire l’integrazione sociale per l’arricchimento dell’esperienza e delle conoscenze.
 Sviluppare la capacità di ricerca del sapere.
 Diffondere le tematiche dell’intercultura.
 Favorire la formazione e l’utilizzo del pensiero razionale e critico.
La collegialità, elemento fondante della vita scolastica, raggiunge la massima espressione nel lavoro in
team, per assicurare una pluralità di riferimenti all’alunno e alla famiglia e un’opportuna di
diversificazione delle attività educativo-didattiche.
Orario settimanale delle discipline
DISCIPLINA
CLASSE I
CLASSE II
CLASSE III
CLASSE IV
CLASSE V
Italiano
8
7
7
7
7
Matematica
6
6
6
6
6
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
Arte e Imm.
2
2
1
1
1
Musica
1
1
1
1
1
Inglese
1
2
3
3
3
Storia – Geografia – Scienze/Tec.
Religione - Informatica
Corpo-Mov. Sport
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
21
Percorso formativo della Scuola Primaria
Obiettivi Formativi
Obiettivi Generali
-
Costruire l’identità personale e
sociale valorizzando le esperienze
pregresse.
-
Acquisire capacità tecniche di
lettura, di scrittura, di logica, di
calcolo, di periodizzazione e di
orientamento spazio-temporale.
Valorizzare l’esperienza
dell’alunno.
Esplicitare le idee e i valori
presenti nell’esperienza.
Discipline
Italiano
IO
Inglese
ALUNNO
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia e Informatica
Musica
Arte e Immagine
COMPETENZE
Corpo-M. Sport
Partendo da situazioni di lavoro a
carattere laboratoriale e da lezioni
frontali, l’alunno riesce ad elaborare in
maniera personale conoscenze e
indicazioni operative, trasformandole in
competenze di tipo linguistico-espressivo,
logico-matematico, tecnologico,
storico-geografico, motorio e sociale.
Religione Cattolica
CONOSCENZE
(Vedere programmazione)
ABILITÀ
(vedere programmazione)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
22
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE – SCUOLA PRIMARIA
COMPETENZE CHIAVE
DESCRIZIONE/DESCRITTORI
Comunicazione nella
lingua italiana
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di capire
le consegne orali e scritte, partecipare a scambi comunicativi in modo
adeguato, leggere e comprendere vari tipi di testo anche in funzione dello
studio, scrivere testi ortograficamente corretti - chiari e coerenti, ampliare
e utilizzare il suo lessico, analizzare e organizzare in modo logico –
sintattico frasi e discorsi per comunicare in maniera funzionale allo scopo.
Comunicazione nelle
lingue straniere
E’ in grado di comprendere brevi e facili messaggi orali e scritti legati a
situazioni della vita quotidiana per interagire con compagni e docenti, di
descrivere in modo semplice vissuti personali e bisogni immediati, di
interagire nel gioco anche con frasi memorizzate, di eseguire consegne date
in lingua straniera, di conoscere alcuni aspetti culturali del popolo inglese.
E’ in grado di eseguire calcoli mentali e scritti con i numeri naturali, di
risolvere facili problemi controllandone il processo ed il risultato, di
costruire ragionamenti formulando ipotesi e confrontandole con gli altri. Sa
descrivere, denominare e classificare figure geometriche, utilizzare
strumenti di misura per il disegno geometrico, costruire e interpretare
tabelle e grafici.
Conosce e utilizza semplici strumenti e servizi di uso quotidiano, sa
descriverli e spiegarne la funzione principale e la struttura..
Competenza
matematica e
competenze di base in
scienza e tecnologia
Competenza digitale
Imparare ad imparare
Competenze sociali e
civiche
Spirito d’iniziativa e
imprenditorialità
LIVELLO
E’ in grado di utilizzare con sicurezza le funzioni basilari del computer per
varie forme espressive, per la videoscrittura, per eseguire semplici calcoli e
costruire grafici, per scrivere delle e-mail e per ricercare informazioni con
collegamenti internet.
Possiede ed usa strategie flessibili di apprendimento e di studio (per la
comprensione, la memorizzazione e l’esposizione). E’ capace di ricercare,
selezionare e organizzare conoscenze.
E’ in grado di conoscere e praticare corretti stili di vita; sa agire in maniera
adeguata nei rapporti con gli altri (coetanei e adulti); ha consapevolezza
della necessità e del rispetto delle regole sociali; sa assumere sani
comportamenti civici nell’ambiente sociale e si autoregola.
E’ in grado di progettare interventi manifestando spirito di iniziativa. Sa
assumersi le proprie responsabilità e chiedere aiuto quando ne ha bisogno,
è disponibile ad aiutare chi vede in difficoltà, sa rispettare i tempi esecutivi.
Consapevolezza ed
espressione culturale
Sa manifestare interesse e curiosità per ciò che accade nel mondo
contemporaneo; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche (musicali, iconiche …). In relazione alle proprie
potenzialità si impegna nei campi espressivi e artistici che gli sono
congeniali. Sa misurarsi con le novità e gli imprevisti.
LIVELLI DI PADRONANZA DELLA COMPETENZA
 Base: la competenza è dimostrata in forma essenziale; l’alunno affronta compiti delimitati in modo
relativamente autonomo e dimostrando una basilare consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse;
 Intermedio: la competenza è manifestata in modo soddisfacente; l’alunno affronta i compiti in modo
autonomo e continuativo, con discreta consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse e
parziale integrazione dei diversi saperi;

Avanzato: l’alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale e responsabile, con buona
consapevolezza e padronanza delle conoscenze ed abilità connesse, integrando diversi saperi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
23
Finalità della Scuola Secondaria di primo grado
La Scuola Secondaria di 1° grado stimola la crescita delle capacità autonome di studio e rafforza le
attitudini all’interazione sociale; organizza e accresce le conoscenze e le abilità anche in relazione
alla tradizione e all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; opera
una diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità
dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le
competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini degli alunni e li aiuta ad orientarsi
per la successiva scelta di istruzione e formazione.
Considera di particolare rilevanza la seguente finalità:
Costruire una scuola che formi l’uomo e il cittadino (da realizzarsi in tutte le direzioni, sia
intellettiva che operativa, creativa, etica e sociale) attraverso il conseguimento di abilità come il
saper ascoltare, tollerare, rispettare i diritti degli altri e far valere quelli propri.
Ritiene indispensabile:
 La sensibilizzazione e la collaborazione delle famiglie.
 Un contatto frequente con la Scuola Primaria e in prospettiva, con la Scuola Secondaria di
2° grado, con la formazione professionale e con il mondo del lavoro.
 La costruzione di una “Scuola orientativa”.
Per raggiungere tali finalità la Scuola Secondaria di 1° grado si propone di:
 Formare l’uomo e il cittadino, fornendo competenze trasversali che favoriscano lo sviluppo
della persona.
 Mettere a disposizione dell’allievo esperienze varie e costruttive ampliando le offerte
formative.
 Sviluppare e potenziare le attitudini e gli interessi dell’allievo attuando un insegnamento
individualizzato, inteso sia come recupero che come potenziamento di abilità e
conoscenze.
 Educare alla convivenza civile attraverso la consapevolezza dei propri diritti e doveri
individuali e collettivi.
 Sviluppare comportamenti improntati al rispetto degli altri, dell’ambiente scolastico, dei
beni comuni e delle regole della scuola.
La Scuola Secondaria di 1° grado progetta e realizza interventi formativi ed effettua scelte
organizzative in relazione allo sviluppo della persona umana, al contesto territoriale, alle esigenze
delle famiglie e alle caratteristiche dei soggetti coinvolti.
Il fine dell’azione educativa è il successo formativo di ogni alunno, lo sviluppo delle potenzialità
individuali ed il miglioramento del processo di insegnamento e di apprendimento.
Il piano dell’Offerta Formativa si fonda sui seguenti principi condivisi da tutti gli operatori
scolastici: dirigente, docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici e tutti coloro che a
vario titolo assumono la responsabilità dell’azione educativa e dell’erogazione del servizio
scolastico:
 Rispetto dell’unicità della persona
 Equità della proposta formativa
 Imparzialità nell’erogazione del servizio
 Continuità dell’azione educativa
 Significatività degli apprendimenti
 Qualità dell’azione didattica
 Collegialità.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
24
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
LIVELLO
COMPETENZE
Base
Interm.
Avanz.
Italiano: Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente. Leggere e comprendere testi di tipo diverso.
Produrre e rielaborare testi scritti funzionali allo scopo. Riconoscere ed utilizzare le strutture della lingua.
1^ e 2^ Lingua Comunitaria: Comprendere semplici testi di vario tipo. Produrre testi corretti, coerenti e
coesi. Interagire in una conversazione su argomenti noti. Confrontare culture e civiltà diverse.
Storia e Geografia: Orientarsi e collocare nel tempo e nello spazio fatti e eventi.
Conoscere, ricostruire e comprendere eventi e trasformazioni storiche. Osservare, descrivere e
confrontare paesaggi geografici con l’uso di carte e rappresentazioni.
Matematica: Riconoscere, formalizzare e risolvere problemi. Padroneggiare abilità di calcolo scritto e
mentale. Operare con figure geometriche, grandezze, misure e grafici. Utilizzare il linguaggio specifico.
Scienze: Osservare, porre domande, formulare ipotesi e verificarle. Riconoscere e descrivere fenomeni
fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico. Progettare e realizzare esperienze concrete ed
operative. Utilizzare il linguaggio specifico
Tecnologia: Osservare e analizzare la realtà tecnologica considerata in relazione con l’uomo e l’ambiente.
Progettare, realizzare e verificare esperienze operative. Comprendere ed usare linguaggi specifici, tecnici e
grafici.
Musica: Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali. Esprimersi col canto e
con semplici strumenti musicali.
Arte: Comprendere e produrre con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi. Leggere e comprendere
immagini e documenti del patrimonio culturale e artistico.
Scienze Motorie: Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse. Partecipare alle attività di gioco
e sport, rispettandone le regole. Conoscere le basi della fisiologia muscolare e delle attività motorie.
Comportamento: Partecipare responsabilmente alla vita della scuola; assumere un atteggiamento corretto,
rispettoso e disponibile verso tutti.
LIVELLO
Base
Intermedio
Avanzato
VOTO
DESCRITTORI
6
Le competenze sono essenziali e si esprimono tramite l’applicazione di procedure semplici in contesti usuali.
7-8
Le competenze vengono esercitate tramite la scelta di procedure articolate in contesti usuali e semplici in
contesti inusuali, anche facendo ricorso alla rielaborazione dei dati; vengono esercitate facendo ricorso a
conoscenze consolidate e mediante la ricerca e l’individuazione di fonti informative adeguate.
9-10
Le competenze vengono esercitate in situazioni di varia complessità con ricorso a conoscenze consolidate,
frutto di rielaborazione delle informazioni e dell’applicazione di procedure risolutive. Si evidenziano
conoscenze e competenze consapevoli ed approfondite utilizzate in modo autonomo, responsabile e spesso
originale.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
25
Attività progettuale
Tenendo in considerazione che ogni plesso scolastico caratterizza il proprio progetto in base alla
fascia d’età dei destinatari, alle risorse umane disponibili, al contesto scolastico e territoriale, il
Collegio stabilisce le seguenti aree progettuali.
1. Progetti salute.
2. Progetti legalità
3. Progetti ambiente
4. Recupero /approfondimento abilità linguistico-espressive
5. Festa dei nonni (da organizzare in due giornate con il coinvolgimento del territorio)
6. Attività sportive ed eventuali tornei scolastici
La quota del curricolo locale (max 20% del monte ore della disciplina) deve essere individuata
nell’ambito delle aree progettuali sopra indicate.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
26
Uscite didattiche, visite guidate, viaggi d’istruzione
La scuola considera le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione parte integrante e
qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, esperienza,
socializzazione.
La materia è disciplinata dalla normativa vigente (C.M. 291792, C.M. 623/96).
Per gli itinerari, i tempi e le classi partecipanti si rinvia all’allegato opuscolo disponibile all’albo dei
rispettivi plessi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
27
Orientamento
La specificità curricolare e metodologica della scuola secondaria di primo grado si definisce
in rapporto alle esigenze psicologiche e alle potenzialità dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni di
età. Determinante è la consapevolezza che in tale periodo di vita le attività di
orientamento svolgono un ruolo centrale nell’azione formativa scolastica, sia per il
recupero di situazioni negative (demotivazione alla scuola, permanenza eccessiva nella
scuola secondaria, abbandono scolastico,ecc.) sia per la valorizzazione e la promozione di
diversi tipi di attitudini e interessi, attraverso un uso adeguato e aggiornato dei contenuti
delle diverse discipline. I docenti svolgono, nella scuola secondaria, anche il ruolo di
orientatori: ad essi è lasciato il compito di svolgere l’orientamento di base e quello
formativo.
Nella Scuola Secondaria di 1° grado l’orientamento formativo mira a:
 Formare abilità e capacità funzionali al “saper scegliere” nelle situazioni quotidiane
e in quelle con un maggior grado di complessità.
 Promuovere capacità di impostazione e di soluzione dei problemi.
 Individuare nel soggetto le prime manifestazioni attitudinali e gli interessi per
specifiche esperienze disciplinari.
 Riconoscere le competenze di base acquisite e motivare a ulteriori
approfondimenti.
 Fornire adeguate conoscenze ed esperienze per una lettura analitica e di
interpretazione del contesto locale socio-economico e culturale, nella prospettiva
della mondializzazione, ovvero di una società multietnica e globalizzata.
 Migliorare, ristrutturare e integrare i curricoli disciplinari, e la loro applicazione in
materia di lavoro, impresa, professione.
L’azione orientativa prevede l’ “accompagnamento” dell’alunno che si concretizza nella
proposta di percorsi personalizzati di apprendimento.
Nelle Indicazioni per il Curricolo, emanate dal MIUR a fine agosto, chiariscono che
l’obiettivo della Scuola Secondaria di 1° grado è di “formare saldamente ogni persona sul
piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la
mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”.
L’allievo viene posto al centro di ogni proposta didattica, mentre le discipline di studio
rappresentano soltanto dei mezzi per aiutarne la crescita. Il traguardo può ritenersi
raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il
fare), apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni
formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso), sono diventate competenze
personali di ciascuno.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
28
Orientamento in entrata:
 Incontri con i genitori degli alunni delle classi V della Scuola Primaria, per presentare
l’organizzazione e della struttura della scuola secondaria di primo grado.
 Presentazione e illustrazione del POF d’Istituto alle famiglie.
 Gli alunni delle classi V della Scuola Primaria vengono accolti dai compagni delle
classi prime della scuola secondaria insieme ai quali partecipano ad alcune lezioni.
 Per assicurare la continuità del percorso formativo degli alunni, i docenti della
Scuola Secondaria di 1° grado, incontrano i colleghi della Scuola Primaria. Insieme
condividono i curricoli e gli obiettivi trasversali e si scambiano le notizie utili alla
formazione delle classi. Concordano le prove da somministrare, nel successivo mese
di maggio, agli alunni della classe quinta della primaria. Tali prove possono essere
recepite dalla secondaria come test d’ingresso per gli alunni da inserire nella prima
classe.
Orientamento in uscita:
L’attività di orientamento ha durata triennale ed è un percorso educativo e formativo per
promuovere e potenziare le capacità di autoconoscenza e autovalutazione degli alunni.
Attività promosse:
 Visite guidate in accordo con le associazioni del territorio.
 Giornata di studio presso le scuole superiori (stage).
 Libera e autonoma frequentazione da parte degli allievi di “scuole aperte”.
Verifica e Valutazione
Modalità di verifica e di valutazione
Verifica e valutazione devono essere considerati i due momenti che regolano il processo
“circolare” di apprendimento-insegnamento. Le prove, atte ad accertare i traguardi di
sviluppo raggiunti, andranno analizzate e valutate con attenzione poiché permetteranno di
stabilire i tempi ed i ritmi di apprendimento di ciascuno e le competenze acquisite. Le
prove saranno indispensabili per poter procedere ad una valutazione attenta ed oculata
dell’alunno, poiché rappresentano lo strumento con cui l’insegnante riconsidera i punti di
partenza e di arrivo, i processi di apprendimento, le difficoltà riscontrate, gli interventi
compensativi da effettuare, i punti di forza e di debolezza.
Le verifiche saranno effettuate su due piani:
1. Il raggiungimento degli obiettivi specifici d’apprendimento per l’acquisizione delle
competenze di riferimento da parte dell’alunno attraverso:
 Osservazioni sistematiche su alcuni comportamenti intellettivi degli alunni: grado di
collaborazione, organizzazione personale, impegno, esattezza, precisione, capacità
di ascoltare e di memorizzare.
 Varie verifiche nel corso ed alla fine delle unità di apprendimento, con schede,
esercizi, quesiti, conversazioni e assunzioni di incarichi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
29
2. Il confronto del lavoro del singolo docente che, nella scuola dell’Infanzia e nella
scuola primaria, potrà essere svolto nell’ambito degli incontri settimanali del gruppo
docente, mentre nella scuola secondaria di I grado la verifica in itinere verrà
effettuata nelle riunioni periodiche dei Consigli di Classe.
Sarà necessario predisporre verifiche formative in itinere e verifiche sommative di fine
quadrimestre.
Valutazione
La riforma degli Ordinamenti ha riaffermato il carattere formativo, promozionale e
orientativo valutazione degli alunni,alla quale riconosce il compito di contribuire ad
adeguare e rendere efficace il piano didattico-educativo programmato.
Il sistema attuale di valutazione, quindi, ha lo scopo di:
 Definire ed accertare i risultati da conseguire in relazione alle competenze e agli
obiettivi formativi.
 Comunicare e documentare tali attività alle famiglie, secondo il principio di
trasparenza del servizio pubblico.
 Regolare continuamente il processo di apprendimento-insegnamento.
La valutazione si basa su dati oggettivi, raccolti sistematicamente e controllabili. Essa non
serve solo ad accertare il conseguimento delle abilità attese, ma anche a chiarire meglio e
a mettere in atto strategie particolari.
La valutazione si articola in tre momenti:
 Accertamento dei prerequisiti.
 Verifica periodica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
 Verifica finale come bilancio dell’esperienza educativa e per la certificazione delle
competenze acquisite.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli
obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’Offerta Formativa definito dall’istituzione
scolastica.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
30
Nella scuola primaria la valutazione del comportamento è espressa con giudizi
globali.
Valutazione
Ottimo
Modalità di comportamento
Comportamento molto responsabile.
Partecipazione puntuale, attiva e produttiva.
Comportamenti adeguati in ogni contesto.
Capacità organizzativa.
Distinto
Comportamento responsabile.
Partecipazione costante.
Capacità di collaborare e relazionarsi con gli altri.
Rispetto delle regole.
Regolarità nella gestione del materiale scolastico.
Buono
Comportamento non sempre responsabile.
Partecipazione generalmente costante.
Accettabile capacità di collaborare e relazionarsi con gli altri.
Puntualità nella gestione del materiale.
Discreto
Comportamento poco responsabile.
Partecipazione poco costante.
Rapporti relazionali non sempre corretti.
Incostante rispetto delle regole.
imprecisa gestione del materiale.
Sufficiente
Comportamento spesso poco responsabile tale da comportare note
verbali e/o scritte da notificare alle famiglie.
Partecipazione settoriale.
Scarsa disponibilità a relazionarsi positivamente.
Scarso rispetto delle regole.
Incostanza nello svolgimento dei compiti assegnati.
Insufficiente Comportamento non corretto tale da ricorrere a note scritte,
notificate alla famiglia.
Scarso rispetto delle regole.
Non rispetto delle consegne a scuola e casa.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
31
I criteri di attribuzione della valutazione numerica del comportamento degli alunni
nella scuola secondaria di primo grado sono i seguenti:
voto/10
10
9
8
7
6
5
Modalità di comportamento
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico.
Partecipazione puntuale, attiva e produttiva.
Autonomia nell’organizzarsi.
Frequenza assidua alle lezioni (con riguardo al numero di
assenze, di ritardi e di uscite anticipate).
Nessuna nota disciplinare.
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico.
Partecipazione costante.
Frequenza regolare alle lezioni (con riguardo al numero di
assenze, di ritardi e di uscite anticipate).
Capacità di relazionarsi nel rispetto delle regole.
Nessuna nota disciplinare.
Rispetto del regolamento scolastico.
Partecipazione generalmente costante.
Frequenza abbastanza regolare alle lezioni (con riguardo al
numero di assenze, di ritardi e di uscite anticipate).
Accettabile capacità di relazionarsi.
Rispetto del regolamento scolastico non sempre puntuale.
Partecipazione poco costante.
Capacità di relazionarsi non sempre adeguata.
Frequenza poco regolare alle lezioni (con riguardo al numero di
assenze, di ritardi e di uscite anticipate).
Scarso rispetto del regolamento scolastico tale da comportare
notifica alle famiglie e/o sanzioni disciplinari che determinino
l’allontanamento temporaneo dalla frequenza alle lezioni.
Partecipazione inadeguata.
Elevato numero di assenze non adeguatamente giustificato.
Mancato ravvedimento a seguito di richiami verbali e/o scritti.
Mancato rispetto di persone e/o cose.
Non rispetto delle consegne a scuola e a casa.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
32
Per la valutazione del rendimento scolastico, nella scuola primaria, i criteri di
attribuzione della valutazione numerica sono i seguenti:
voto/10
10
Livello di conoscenze e abilità
Possiede in modo eccellente competenze, capacità di
rielaborazione critica e contenuti disciplinari ben
approfonditi.
9
Possiede ottime competenze, buone capacità di
rielaborazione critica e approfonditi contenuti disciplinari.
8
Ha acquisito una buona preparazione in termini di
competenze, obiettivi e contenuti disciplinari.
7
Ha acquisito una preparazione pienamente sufficiente in
termini di competenze, obiettivi e contenuti disciplinari.
6
Conosce sufficientemente i contenuti disciplinari; sa
applicare quanto appreso in semplici situazioni didattiche.
5
Ha avuto un atteggiamento poco motivato, scarse le
informazioni disciplinari acquisite.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
33
Per la valutazione del rendimento scolastico, nella scuola secondaria di primo
grado, i criteri di attribuzione della valutazione numerica sono i seguenti:
voto/10
10
Livello di conoscenze e abilità
Possiede in modo eccellente competenze, capacità di
rielaborazione critica e contenuti disciplinari ben
approfonditi.
9
Possiede ottime competenze, buone capacità di
rielaborazione critica e approfonditi contenuti disciplinari.
8
Ha acquisito una buona preparazione in termini di
competenze, obiettivi e contenuti disciplinari.
7
Ha acquisito una preparazione pienamente sufficiente in
termini di competenze, obiettivi e contenuti disciplinari.
6
Conosce sufficientemente i contenuti disciplinari; sa
applicare quanto appreso in semplici situazioni didattiche.
5
Ha avuto un atteggiamento poco motivato, scarse le
informazioni disciplinari acquisite.
4
Ha avuto un atteggiamento poco motivato, gravemente
insufficienti le informazioni disciplinari acquisite.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
34
Integrazione degli allievi diversamente abili e/o
con disturbi di apprendimento
Il nostro Istituto Comprensivo promuove già da tempo il successo formativo di ogni singolo
alunno in situazione di diversa abilità e la sua piena integrazione alla vita della comunità
scolastica, attraverso percorsi individualizzati che tengano presenti le esigenze, i livelli di
partenza e le potenzialità di ciascun alunno.
A seguito della Direttiva M. 27/12/2012, nella quale si fa riferimento agli alunni con
Bisogni Educativi Speciali, della C. M. N° 8 del 06/03/2013, tenendo presenti i precedenti
riferimenti normativi (Legge 104/1992, Legge 53/2003, legge 170/2010, DM MIUR 5669
del 12/07/2011 e Linee Guida allegate), il nostro Istituto ha elaborato, per l’a. s.
2013/14, il “Piano Annuale per l’Inclusività”. (ALLEGATO …..)
Il seguente Piano riporta le opzioni programmatiche e le variabili significative che
orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività della nostra
istituzione scolastica.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto e non
solo sul singolo soggetto.
Il Piano annuale per l’inclusività (PAI) va quindi interpretato come uno “strumento di
progettazione” dell’offerta formativa “in senso inclusivo”, è dunque lo sfondo ed il
fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare
gli obiettivi comuni.
Nel nostro Istituto è presente il GLI, un gruppo di lavoro che opera come struttura di
supporto per l’analisi di situazioni e problemi, per la formulazione di proposte relative
all’inclusione di tutti gli alunni, alla valutazione dei risultati e alla continuità dei percorsi
formativi.
Il gruppo di lavoro è costituito da:
 Capo d’Istituto
 Docenti di sostegno
 Docenti curricolari
 Rappresentanti ASP
 Rappresentante genitori
È compito della scuola attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate,
interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA (disturbi specifici di
apprendimento) degli studenti. Nell’ambito dei programmi di formazione del personale
docente è assicurata un’adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai
DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la
conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative
adeguate.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
35
I Consigli di Intersezione, i Consigli di Interclasse e i Consigli di Classe valorizzano,
coinvolgono e utilizzano le risorse umane a disposizione dell’istituzione scolastica in ogni
fase dell’attività didattica (progettazione, realizzazione, valutazione).
Situazione degli alunni diversamente abili
L’Istituto Comprensivo si attiva affinché l’alunno diversamente abile possa usufruire di
tutte quelle opportunità formative che siano in grado di promuovere il pieno sviluppo delle
sue potenzialità d’apprendimento e quindi il raggiungimento di:
 Obiettivi minimi, di tipo funzionale, per coloro che presentano difficoltà
particolarmente gravi.
 Obiettivi didattico - educativi per i casi con deficit medio.
 Obiettivi cognitivi e formativi paralleli a quelli del gruppo classe, con riduzione
e/o semplificazione dei contenuti e metodologia didattica differenziata, per i
casi borderline o con deficit lievi.
Integrazione Scolastica Alunni Stranieri
Nel nostro Istituto sono presenti alunni provenienti da diversi Paesi (Albania, Brasile,
Croazia, Marocco, Polonia, Regno Unito, Romania) o con un genitore straniero.
Per definire le procedure della loro integrazione e per realizzare un'accoglienza
competente, il nostro Istituto si avvarrà di un
Protocollo d'accoglienza
All'atto dell'iscrizione, l’Ufficio di Presidenza informerà i genitori degli alunni stranieri sulle
migliori modalità per inserire il bambino nella nuova realtà scolastica e scegliere la classe
"ottimale".
I genitori incontreranno i docenti interessati per dare loro notizie sul precedente percorso
scolastico e per collaborare alla compilazione della storia personale dell'alunno.
Analizzati i bisogni del bambino, le sue abilità e le sue competenze linguistiche, agli
insegnanti spetterà il compito di verificare i risultati ottenuti nelle varie attività proposte.
Le valutazioni espresse saranno utili per la scelta della classe “ottimale”.
Agli alunni con maggiori difficoltà di espressione linguistica verranno dedicate più ore
settimanali di insegnamento della lingua italiana.
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Continuità
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto del bambino/ragazzo ad
un percorso formativo organico e completo […] a livello psicologico e didattico. La sua
attuazione contribuirà a costruire l’identità del singolo individuo” (D.M. 04/03/1991)
L’obiettivo della continuità educativa è di rendere meno problematico il passaggio
dell’alunno fra le diverse istituzioni educative, rispettandone le fasi di sviluppo e
recuperando le sue precedenti esperienze scolastiche.
Specifiche strategie educativo - didattiche di raccordo fra i diversi ordini di scuola possono
favorire un migliore adattamento e predisporre l’alunno allo “star bene a scuola” con se
stesso e con gli altri. A tal fine sono previste forme di raccordo organizzativo, pedagogico e
curricolare tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado.
Classi coinvolte
 Sezioni con bambini dell’ultimo anno.
 Classi quinte della Scuola Primaria.
 Classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado.
Obiettivi
 Favorire un passaggio sereno da un grado scolastico all’altro.
 Armonizzare le strategie didattiche e i criteri di valutazione.
 Riflettere sui traguardi per lo sviluppo delle competenze.
 Instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione tra insegnanti di diversi ordini di
scuola.
 Individuare modalità di accoglienza.
Organizzazione
 Incontri tra insegnanti delle classi interessate.
 Giornate dell’accoglienza.
o Comunicazioni di informazioni utili.
 Confronto delle prove di verifica in uscita e in ingresso.
 Condivisione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA.
Attività
 Somministrazione di un questionario agli alunni delle classi quinte riguardante le
aspettative e/o le ansie verso la nuova scuola.
 Visite degli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di
1° grado per conoscere gli ambienti, i docenti , i futuri compagni e le loro attività.
 Coinvolgimento degli alunni delle classi seconde o terze della Scuola Secondaria di
1° grado con la funzione di tutor per illustrare spazi e funzioni dell’edificio.
 Somministrazione di un questionario agli alunni delle classi quinte della Scuola
Primaria per conoscere il gradimento della giornata dell’accoglienza.
 Attività didattiche condivise tra i due ordini di scuola.
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Tempi di attuazione
Intero anno scolastico.
Verifica – Valutazione
 Verificare la tranquillità e la sicurezza del bambino nel momento dell’inserimento.
 Verificare la disponibilità al dialogo e all’ascolto dei bambini tra di loro e con gli
insegnanti.
 Valutazione finale sull’efficacia del percorso effettuato da parte degli insegnanti
coinvolti nel progetto Continuità.
Modalità di Verifica – Valutazione
 Questionari a risposta aperta, a scelta multipla e a completamento di frase per
indagare sulle aspettative o i timori riguardanti il passaggio al nuovo ordine di
scuola.
 Questionari di gradimento dopo la giornata dell’accoglienza.
 Comparazione dei risultati scolastici (primo bimestre – sesto bimestre).
 Riflessioni, da parte dei bambini, sulle esperienze di continuità vissute.
Patto educativo di corresponsabilità
Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento finalizzato ad esplicitare i
comportamenti che alunni, genitori e docenti si impegnano a realizzare nei loro rapporti.
Le indicazioni in esso contenute sono volutamente generali per lasciare la possibilità che in
ogni consiglio di classe ci sia spazio per un’applicazione costruita sul gruppo classe: non si è
voluto limitare la libertà d’insegnamento o il diritto di partecipazione alla vita scolastica di
genitori e alunni. Il patto nasce proprio con l’intento di stimolare la formulazione, nelle
classi, di possibilità e proposte che possano contribuire concretamente alla
programmazione educativa e didattica.
Come nella sua formulazione d’istituto è stato frutto di una serena contrattazione, così
nelle classi dovrà essere il risultato di una reciproca condivisione d’intenti. Lo spirito con
cui è stato redatto è bene espresso dall’art. 1 dello Statuto degli studenti e delle
studentesse: "La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni".
Ciò che il patto contiene sicuramente non rappresenta una novità per coloro che lavorano
o usufruiscono della nostra scuola: sono ricordati atteggiamenti e obblighi che molti
alunni, docenti e genitori già attuano nella quotidiana vita scolastica.
Averli esplicitati però è un mezzo per avere una maggior trasparenza e per essere più
consapevoli del reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica.
Inoltre è segno della disponibilità e collaborazione indispensabili perché la fatica
dell’educare e dell’apprendere giunga a buon esito.
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Il patto formativo si articola in due momenti: a livello d’Istituto ogni componente si
impegna ad attuare i comportamenti che sono qui di seguito riportati; a livello di classe
ogni Consiglio di classe compilerà la scheda che riguarda il proprio progetto educativo,
attenendosi allo spirito con cui sono state enunciate queste indicazioni generali e
prestando attenzione alle proposte e alle osservazioni degli studenti.
L’allievo si impegna a:
 rispettare il Regolamento d’Istituto;
 perseguire gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti;
 frequentare con assiduità, impegno e senso di responsabilità i Corsi (anche PON e
POR) a cui si è chiesto di partecipare;
 seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e
partecipazione;
 svolgere i compiti e i lavori affidati per casa;
 comportarsi con disponibilità e collaborazione nei confronti degli insegnanti e dei
compagni, rispettandone lo stile d’insegnamento e di apprendimento;
 esplicitare agli insegnanti le proprie, eventuali, difficoltà;
 utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli;
 rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di
qualità della vita della scuola.
Il genitore si impegna a:
 rispettare il Regolamento d’Istituto;
 conoscere la proposta formativa della scuola e collaborare alla sua realizzazione ;
 informarsi periodicamente sulla situazione scolastica del figlio, partecipando anche
ai colloqui funzionali;
 accettare anche eventuali insuccessi scolastici del figlio senza spirito polemico, ma
con atteggiamento critico che possa servire allo studente per migliorare il suo
rendimento.
 Sorvegliare sul rispetto delle consegne e sulla diligenza nell’esecuzione dei compiti
a casa e nell’uso del materiale didattico;
 Sorvegliare sulle ore di riposo notturno dei figli per una produttiva frequenza della
giornata scolastica.
L’insegnante si impegna a:
 rispettare il Regolamento d’Istituto;
 spiegare alla classe il lavoro che si svolgerà in modo semplice e chiaro;
 spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa, verificandone
lo svolgimento;
 garantire la massima trasparenza nei giudizi: facilitare dunque la visione dei compiti
o dei test validi per l’orale che saranno anch’essi archiviati;
 spiegare il perché delle scelte di verifica usate, attenendosi alle indicazioni del
collegio docenti per quanto riguarda il loro numero;
 chiarire alle famiglie e agli studenti l’arco delle valutazioni usate e il livello di
sufficienza;
 usare tutto l’arco delle valutazioni;
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



riportare corretti entro un tempo ragionevole i compiti in classe (max. 15 giorni);
distribuire le verifiche in modo equilibrato nell’arco del quadrimestre;
informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente
dimostrino nella vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di
apprendimento;
creare un positivo clima di classe, inducendo gli alunni a mantenere comportamenti
coerenti con gli obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe.
Formazione e aggiornamento
Il Collegio dei Docenti delibera all’unanimità il corso di aggiornamento su
“L’apprendimento cooperativo”.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
L'autonomia scolastica va configurandosi sempre più come libertà gestionale, che
comporta un maggiore impegno e responsabilità delle professionalità che vi operano
(dirigente, insegnanti, personale di segreteria, collaboratori scolastici).
L'autovalutazione è un'analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei
risultati di un'organizzazione. Essa si prefigge lo scopo di individuare aree e modalità di
miglioramento, attraverso delle azioni di verifica dei risultati, rispetto agli obiettivi. Si tratta
di un'attività auto-diagnostica in quanto sono gli operatori della scuola a decidere forme,
indicatori e contenuti e a rilevare le sue ricadute sul funzionamento della scuola stessa.
Accanto alla valutazione dell'azione educativa, va attuata anche una valutazione
dell'organizzazione scolastica, per la realizzazione di un clima positivo incentrato sul
confronto e sulla condivisione delle scelte (si valutano ad esempio i progetti contenuti nel
Piano dell' Offerta Formativa).
Nell’ambito dell’istituzione scolastica, l’erogazione dei servizi offerti e la percezione degli
stessi da parte dei fruitori diventano quindi azioni da valutare dal punto di vista
dell’efficacia e dell’efficienza, con l’intento di evidenziare i punti di forza ma anche di
portare allo scoperto quelli più deboli, allo scopo di migliorarli. Al fine di ottenere una
visione completa dell’ambiente in cui una scuola si colloca, è importante considerare tutti
gli elementi che in essa operano: genitori, docenti, personale amministrativo e
collaboratori scolastici. Le famiglie – e in seconda battuta gli alunni – interpretano il ruolo
di utenti, mentre il personale scolastico tutto svolge la funzione di distributore di servizi e
di risorse in ambito pubblico. Il monitoraggio della qualità dell’organizzazione, dell’offerta
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educativa e didattica attraverso la somministrazione di questionari destinati a tutte le parti
in causa, rappresenta una modalità in grado di cogliere la complessità del sistema scuola.
L’autovalutazione realizza quindi un aspetto dell’autonomia scolastica in grado di mettere
in campo la capacità responsabile di valutare l’istituzione e, nel contempo, accettare la
valutazione delle proprie azioni, valorizzando le capacità innovative e progettuali della
professionalità del personale, in particolare dei docenti.
Il processo di autovalutazione deve mirare a individuare concrete piste di miglioramento,
sfruttando le informazioni qualificate di cui ogni scuola dispone, inoltre deve immaginarsi
parte d’un processo di riflessione continua. Sia in quanto processo di riflessione, sia in
quanto momento di redazione di un rapporto, l’autovalutazione non deve essere
eccessivamente codificata, sino ad essere trasformata in un processo burocratico. L
'attività di autovalutazione, coinvolgendo gli operatori scolastici, gli studenti, le famiglie,
predispone un rapporto annuale di autovalutazione, anche sulla base dei criteri, degli
indicatori nazionali e degli altri strumenti di rilevazione forniti dall’INVALSI.
Tutti gli strumenti di indagine e di controllo, questionari compresi, terranno conto di due
riferimenti imprescindibili:
1.
Analisi della situazione
2.
Obiettivi di miglioramento
Approvazione da parte degli Organi Collegiali:
Collegio dei Docenti e Consiglio d’Istituto del 15/10/2014
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