Titolo:
Quindici anni di attività meteorologica ed agrometeorologica a
favore della popolazione e dell’ambiente Veneto. Elementi di criticità
e prospettive di sviluppo.
Autori:
Marco Monai ente: A.R.P.A.V - Centro Meteorologico di Teolo ruolo:
Dirigente Servizio Meteorologico
Gabriele Tridello ente: A.R.P.A.V - Centro Meteorologico di Teolo
ruolo: Dirigente Servizio Agrobiometeorologico
Umberto Fucigna ente: A.R.P.A.V - Centro Meteorologico di Teolo
ruolo: Collaboratore Tecnico Esperto Ufficio Gestione Rete
Francesco Rech ente: A.R.P.A.V - Centro Meteorologico di Teolo
ruolo: Collaboratore Tecnico Esperto Ufficio Acquisizione Elaborazione
Dati
Sessione
METEO E CLIMA
Telerilevamento e reti di monitoraggio ambientale.
SOMMARIO
“Conoscere per decidere” costituisce l’aspetto caratterizzante il genere umano;
CONOSCERE PER PREVENIRE è anche la missione primaria dell’A.R.P.A. oltre che,
ormai, un imperativo categorico per l’uomo “a disagio” tra la propria forza creativa che
determina prospettive di sviluppo incommensurabili e la “delicata” complessità dei
sistemi naturali in cui si trova immerso.
L’essenziale finalità dei Servizi Meteorologici operanti a scala locale consiste proprio
nel rendere disponibili alcuni elementi di questo complesso “puzzle” e la vera sfida, si
realizza, non tanto nel sommergere il pianificatore od il gestore di una marea di dati,
cosa che le moderne tecnologie consentono con relativa facilità, ma nel riuscire a
riaggregare, elaborare, restituire graficamente e combinare i dati, per rispondere ai
bisogni concreti di informazioni specifiche, fornendole nei tempi adeguati per le
necessità dei vari utenti, con il grado di dettaglio adatto, con gli strumenti di diffusione
di cui l’utente dispone ed infine nel linguaggio che l’utente comprende.
Nella storia della Regione Veneto si registra il percorso che a partire dagli anni ottanta
vede la realizzazione di un Centro Sperimentale per lo studio delle valanghe e
dell’idrologia montana con i primi monitoraggi, studi e simulazioni a livello di unità
idrografiche minori.
Avvicinandosi gli anni novanta diventa preminente l’esigenza di un supporto meteoclimatologico alle attività produttive del settore primario e viene avviata l’attività
agrometeorologica orientata inizialmente all’incremento delle rese ma poi, in modo
sempre più pressante, all’ottimale impiego dei fattori produttivi con l’intento di ridurre
l’inquinamento diffuso di origine agricola.
Il monitoraggio dei parametri agro-meteorologici viene esteso a tutto il territorio
regionale con l’ausilio di stazioni automatiche in telemisura, viene reso operativo un
sofisticato radar meteorologico ed un potente centro di calcolo; si tentano le più svariate
1
e fantasiose metodologie per raggiungere in tempo utile le aziende agricole con i
bollettini agrometeorologici.
Con il passaggio dell’Centro all’A.R.P.A. viene ulteriormente rafforzata la preminenza
degli aspetti ambientali nelle loro diverse correlazioni con il tempo atmosferico e con il
clima. Contemporaneamente le nuove tecnologie informatiche, in particolare la
diffusione di Internet a tutti i livelli aprono strade insperate per la diffusione di
informazioni e di dati in tempo sempre più “reale”.
Le nuove sfide che stiamo affrontando spaziano dalla elaborazione e diffusione di
bollettini previsionali sempre più specifici e settoriali (METEO VENETO,
DOLOMITI METEO, METEO SPIAGGE, METEO GARDA, METEO
AMBIENTE VENETO), di bollettini agrometeorologici che dalla scala regionale
scendono a quella provinciale ma anche a quella subprovinciale come
l’Agrometeo...informa redatto due volte la settimana in 25 versioni specifiche per zone
agricole omogenee, all’evasione di circa 1000 richieste dati/anno, senza tralasciare le
problematiche legate all’installazione di un secondo radar meteorologico, alla
certificazione di qualità delle reti e all’unificazione delle reti di monitoraggio regionali.
L’obiettivi finale consiste comunque nel fornire, sia agli amministratori della cosa
pubblica che ai privati cittadini una base conoscitiva adeguata a supportare i processi
decisionali consentendo scelte sostenibili o minimizzanti l’impatto ambientale.
RELAZIONE
All’inizio degli anni novanta, procedendo da un esperienza avviata negli anni ottanta, e
tuttora vitale, di studio e monitoraggio degli elementi tipici della climatologia alpina
(neve, valanghe ed idrologia montana), la Regione Veneto attivava il Centro
Meteorologico di Teolo (allora denominato Dipartimento per l’Agrometeorologia)
sfruttando la grande forza trainante di cui il settore primario all’epoca disponeva e
concretizzando un idea “da manuale” ovvero: un sistema integrato di monitoraggio e
previsione dei parametri meteorologici strutturato su un radar meteorologico, una rete di
telemisura con quasi duecento stazioni meteorologiche ed agrometeorologiche, un
sistema di acquisizione elaborazione dati, un sistema meteorologico-previsionale ed un
sistema di diffusione delle informazioni.
Da allora oltre una cinquantina di persone, ciascuna nei limiti dei propri talenti e delle
proprie competenze, hanno cercato di sviluppare e mantenere operativo questo “sistema
integrato”, adattandolo alle nuove esigenze ed alle variabili fonti di finanziamento.
Il trasferimento del Centro Meteorologico di Teolo all’Agenzia Regionale per la
Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto è espressione della crescente rilevanza
per l’Amministrazione delle problematiche ambientali e
della percezione delle
profonde interazioni tra tempo atmosferico e qualità dell’aria e dell’acqua.
Per quanto attiene le problematiche di Protezione Civile e più in generale di supporto ai
processi decisionali in situazioni di emergenza, il Centro Meteorologico di Teolo svolge
2
un preciso e consolidato ruolo nel settore delle previsioni a medio e breve termine e
nella loro diffusione agli enti territoriali.
Più confuse e complesse risultano le attribuzioni di competenze di monitoraggio in
tempo reale dei parametri idro-meteorologici anche per effetto di un non totale
trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione Veneto.
Dal Dato all’Informazione
La capacità di supportare i processi pianificatori o decisionali relativi alle problematiche
ambiente, ovvero la capacità di prevenire le criticità o di farvi fronte nel modo più
razionale possibile, è condizionata non solo dalla possibilità di acquisire dati in modo
completo e con adeguato dettaglio sapazio-temporale ma anche e primariamente dalla
abilità nel elaborarli, riaggregarli, restituirli cartograficamente in modo da fornire
informazioni di sintesi che devono, inoltre, pervenire nel luogo, nell’istante temporale e
nel linguaggio adatto.
Queste considerazioni riassumono lo sforzo operato dal Centro Meteorologico di Teolo
nei suoi quindici anni di attività, indirizzando l’evoluzione dei prodotti informativoprevisionali, promuovendone la specificità, favorendo un costante sforzo nel campo
della diffusione delle informazioni operato con grande attenzione riguardo alle esigenze
delle varie tipologie di utenti e alle potenzialità offerte dai vari
mezzi di
comunicazione.
A titolo di esempio si descrivono di seguito alcuni approcci al problema della
produzione e diffusione di specifiche informazioni messi in opera dal Centro
Meteorologico di Teolo.
PIOGGE INTENSE
Il monitoraggio e lo studio degli eventi meteorologici estremi rappresenta il requisito
fondamentale per l’individuazione delle aree a rischio idrogeologico, per il calcolo e
l’analisi delle reti e delle infrastrutture idrauliche e per attribuire concreti significati ai
dati telerilevati durante gli episodi di allerta meteorlogica.
Le informazioni di base sono solitamente costituite dai dati relativi alle precipitazioni di
massima intensità e assegnata durata registrate in un determinato e congruo periodo di
tempo. Tali informazioni, a partire dal 1923 sono state raccolte da parte del Servizio
Idrografico e Mareografico Nazionale (S.I.M.N. già Servizio Idrografico Italiano) e, a
partire dai primi anni ’50, pubblicate negli Annali Idrologici. In tali pubblicazioni, i dati
relativi ai massimi annuali delle piogge si dividono, a seconda della loro durata, in 3
tabelle dedicate rispettivamente ai massimi delle piogge giornaliere (da 1 a 5 giorni
consecutivi), delle piogge orarie (di durata di 1, 3, 6, 12 e 24 ore) e, laddove disponibili,
delle piogge inferiori all’ora.
La sistematica raccolta e archiviazione per prolungati periodi di tempo di queste
informazioni, permette di analizzare gli eventi di precipitazione secondo
un’impostazione di tipo statistico-probabilistico.
Sintetizzando le previsioni quantitative di precipitazioni intense vengono eseguite sui
punti di misura pluviografica attraverso la determinazione di curve di possibilità o
probabilità pluviometrica che forniscono, sulla base dei dati anzidetti, il valore di
3
altezza di pioggia h che, in una durata pari a t, può cadere con un tempo di ritorno pari a
T, ossia con una probabilità pari a 1/T.
Il successivo problema è quello di “regionalizzare” ossia di estendere la previsione delle
altezze di pioggia nei punti non strumentati, problema difficilmente risolvibile fino a
pochi decenni fa a causa delle limitate tecnologie informatiche a disposizione ed
attualmente superabile grazie allo sviluppo dei sistemi informativi geografici (GIS) e
delle tecniche geoststistiche, capaci di svolgere le elaborazioni, interpolazioni ed
estrapolazioni necessarie in riferimento a qualsivoglia area del territorio in esame.
In tale contesto l’ARPAV-Centro Meteorologico di Teolo, oltre ad informatizzare i dati
storici provenienti dalle osservazioni svolte dall’Ex Servizio Idrogarfico ed elaborarli
secondo meteodologie statistico-probabilistiche al fine di determinare le curve di
possibilità pluviometrica per assegnati tempi di ritorno, si propone di implementare nel
prossimo futuro un sistema informativo territoriale specifico per la climatologia del
Veneto, fornendo la possibilità di effettuare analisi a scala regionale delle principali
caratteristiche delle precipitazioni intense anche sulla base delle rilevazioni
pluviometriche eseguite oramai da oltre un decennio dalla propria rete in telemisura di
monitoraggio meteorologico.
La rete di monitoraggio gestita dal Centro Meteorologico di Teolo essendo costituita da
stazioni automatiche, dotate di pluviografi con scansione temporale di rilevamento
molto ridotta (5 minuti) permette infatti di raccogliere importanti informazioni, un
tempo non registrate, nel campo delle piogge intense di breve durata che rappresentano
l’elemento critico per il calcolo delle reti idrauliche a servizio di superfici limitate, quali
ad esempio quelle di drenaggio urbano.
Esempio: Provincia di Venezia - precipitazioni di massima intensità di durata 15
minuti con tempi di ritorno di 5anni a sinistra e 10 anni a destra
4
30%
26.9% 26.0%
25%
25.0%
20%
15%
8.7%
7.7%
5%
2.9%
1.9%
Ottobre
Settembre
Agosto
Luglio
Giugno
Maggio
Aprile
Dicembre
1.0% 0.0%
0.0%
Marzo
Febbraio
Gennaio
0%
0.0% 0.0%
Novembre
10%
Esempio: Provincia di Venezia – distribuzione mensile di frequenza delle precipitazioni
massime annuali di durata 15 minuti.
5
IL
SETTORE
AGROMETEOROLOGICO
"AGROMETEO…INFORMA”.
ED
IL
BOLLETTINO
Il comparto agricolo, nonostante i progressi tecnologici, resta il settore economico
maggiormente influenzato dagli eventi meteorici. Inoltre, anche dal punto di vista
ambientale, l’attività agricola determina un impatto sugli ecosistemi in termini, per
esempio, di inquinamento diffuso da prodotti agrochimici o di non ottimale impiego
delle risorse idriche e produttive. Partendo da tali considerazioni è ben evidente la
necessità di fornire un supporto decisionale al mondo agricolo per ottimizzare l’uso
delle risorse disponibili; tale supporto risulta poi decisivo allorquando le condizioni di
mercato o le condizioni climatico-ambientali sono sfavorevoli.
Nella Regione Veneto dopo una fase iniziale di redazione di Bollettini
agrometeorologici a scala provinciale e regionale, nel 1994, grazie al finanziamento
previsto dal Reg. CEE 2052/88 obiettivo 5b, si decise di aggiungere a tali prodotti il
bollettino "Agrometeo…informa”.
Edizione 1994
Edizione 2003
6
“Agrometeo…informa”, viene redatto due volte la settimana in 25 versioni specifiche
per altrettante zone agricole omogenee determinate in base ai seguenti criteri:
?? presenza di almeno 2 stazioni agrometeorologiche in ogni zona;
?? omogeneità colturale;
?? omogeneità climatica ed orografica.
“Agrometeo…informa”, si caratterizza quindi, oltre che per la semplicità e
immediatezza di consultazione, per la specificità territoriale, quasi “aziendale”. E’ uno
strumento a misura delle numerose e diversificate realtà locali, patrimonio di ricchezza
dell’imprenditoria agricola veneta. La specializzazione territoriale, le informazioni
agrometeorologiche puntuali e l’orientamento al corretto equilibrio ambientale sono, le
caratteristiche che hanno reso questo notiziario innovativo e utile per gli agricoltori in
questo decennio. “Agrometeo…informa”, nei suoi contenuti, ha accompagnato
l’agricoltore nella valutazione del rischio di incidenza delle principali fitopatie e
dell’efficacia delle varie pratiche agronomiche ove siano implicati in modo
determinante i fattori meteorologici.
Le 25 zone agricole omogenee della pianura Padano-Veneta
7
I CONTENUTI DEL BOLLETTINO
Previsioni meteo
Andamento meteorologico
(T, P, Ur, Ts, Bf…)
Report di modelli
e indici
Indicazioni fitosanitarie
Analisi agro-climatologiche
Somme termiche
Andamento evapotraspirazione pot.
e consumi idrici colturali
(Bietola, Mais, Soia, Melo, Pesco)
Raccolta dati
EVOLUZIONE DEI METODI DI DIFFUSIONE ED ANALISI DELL’UTENZA
Periodo 1995-2001
Il principale metodo di diffusione del bollettino "Agrometeo…Informa" negli anni 1995
–2000 è stato l'invio postale bisettimanale gratuito. L'utente accedeva a tale opportunità
compilando ed inviando un apposito modulo di richiesta al Centro Meteorologico.
8
Grazie anche alla gratuità del servizio, in tale periodo "l'utenza postale" è risultata
essere in continuo aumento:
richieste di abbonamento postale
8000
6000
4000
2000
0
1995 1996 1997
1998 1999 2000
2001
L'utenza del "bollettino postale" al 2001 risultava essere costituita da circa 7994 utenti
così distribuiti:
Enti Pubblici
4%
Tecnici
6%
Altro 13%
Aziende
agricole
77%
Il 77% dell'Utenza postale risultava costituito da aziende agricole per un totale di
58.004 ha e con una dimensione media dell'azienda pari a 31 ha
Inoltre la tipologia dell'azienda agricola raggiunta risultava la seguente:
%
9
Periodo 2001-2003
Nel 2001 viene soppresso, anche a causa degli elevati costi, il servizio di spedizione
postale bisettimanale gratuito del bollettino “Agrometeo…informa” che, da quel
momento viene spedito, sempre gratuitamente, mediante e-mail in formato .pdf.
Sul sito web dell’ARPA (http://www.arpa.veneto.it/cmt/agrometeo/download.html),
è inoltre possibile selezionare e "scaricare” il bollettino.
Nel 2002 viene interrotta la spedizione del bollettino in .pdf, ed, al suo posto, viene
attivato un sistema di spedizione bisettimanale in posta elettronica che invia agli utenti
l’indirizzo web, dal quale scaricare il bollettino aggiornato. Anche in questo caso per
accedere a tale modalità di informazione, è necessario fare richiesta, al Servizio
Agrobiometeo, con apposito modulo.
L'utenza del bollettino è quindi passata, nel breve spazio di un anno, da postale a solo
"informatica" subendo un prevedibile ridimensionamento quantitativo, per effetto di una
modesta dotazione di apparecchiature telematiche in agricoltura.
utenti e-mail dal 2000
2500
2000
1500
1000
500
0
2000
2001
2002
2003
L'utenza del "bollettino e-mail" al 2003 risulta essere costituita da circa 2150 utenti
così distribuiti:
Enti Pubblici
Tecnici
7%
Altro
1%
12%
Aziende
Comuni
23%
agricole
57%
10
Al 2003 il 57% dell'Utenza postale risulta costituito da aziende agricole per un totale di
58.593 ha e con una dimensione media dell'azienda pari a 53 ha
La tipologia dell'azienda agricola raggiunta dal bollettino, risulta la seguente:
35
30
25
%
20
15
10
5
0
VITICOLO
MISTO
SEMINATIVO
FRUTTICOLO
CEREALICOLO
ORTICOLO
ZOOTECNICO
OLIVICOLO
VIVAIO
FLORICOLO
TABACCO
Oltre all'utenza che riceve per e-mail l'avviso bisettimanale di aggiornamento del
bollettino, vi è una parte di utenza non iscritta a tale sevizio che comunque "scarica" in
modo estemporaneo il bollettino "Agrometeo…Informa". Questa utenza "occasionale",
ha gradualmente incrementato gli “scarichi” globali del bollettino dal sito web, fino ad
arrivare a valori di circa 21.000 download nel mese di giugno 2003.
Andamento complessivo dei download del bollettino "Agrometeo…Informa" dal sito
web http://www.arpa.veneto.it/cmt/agrometeo/download.html
Riepilogo download annuale del bollettino "Agrometeo…informa":
ANNO
DOWNLOAD
2001
19.048
2002
84.591
A giugno 2003
74.112
Conclusioni
Da quando è subentrato all'invio postale tradizionale del bollettino, il mezzo di
comunicazione del web ed il metodo di diffusione della posta elettronica, l'utenza di
“Agrometeo…Informa” ha subito una contrazione quantitativa anche se,
qualitativamente, gli ettari "coperti" dalle aziende agricole sono rimasti inalterati e la
dimensione media dell'azienda è aumentata così come il grado di specializzazione a
favore del settore viticolo. Il tutto sta ad indicare la maggiore propensione, da parte
delle aziende medio-grandi specializzate, ad utilizzare questi nuovi mezzi informatici
per l’accesso al Bollettino “Agrometeo… Informa”.
Con l'arrivo di tali nuove tecnologie, anche il numero dei tecnici che si avvale
dell'informazione del bollettino, è notevolmente aumentato ed il loro ruolo, di
collegamento con le aziende agricole, è quanto mai importante, soprattutto nei confronti
delle più piccole aziende che meno utilizzano il web e la posta elettronica.
11
IL SETTORE METEOROLOGICO ED I BOLLETTINI METEO PER IL TURISMO
La regione Veneto presenta una orografia complessa, con aree climatiche diverse distribuite su una
ristretta scala spaziale, conseguentemente
i fenomeni meteorologici possono assumere
caratteristiche anche molto diverse a causa dell’interazione con un territorio morfologicamente
articolato. Una previsione meteorologica mirata, che tenga conto delle particolari caratteristiche di
una determinata area, può fornire un valido supporto agli operatori turistici e agli utenti in generale
per una migliore gestione del tempo libero e delle attività produttive connesse.
Sulla base di tali considerazioni a partire dall’anno 2001 sono stati predisposti due bollettini, di
pubblicazione quotidiana, uno dedicato all’area del Lago di Garda – “Garda Meteo” – e uno all’area
costiera – “Meteo Spiagge Venete” - improntati graficamente in modo affine al Bollettino
Regionale “Meteo Veneto”, per mantenere una soddisfacente coerenza grafica, ma differenziati nei
seguenti contenuti:
?? Nei bollettini specifici previsione e tendenza tengono conto per quanto possibile delle
caratteristiche meteorologiche e climatiche specifiche delle zone di riferimento;
?? i dati meteo riportati riguardano le aree di interesse specifico (Bardolino e Castelnuovo del
Garda per Garda Meteo; Jesolo, Rosolina, Pradon e Portogruaro, per Meteo Spiagge) e
comprendono Temperatura, Umidità, Direzione e Velocità del vento alle ore 8 e alle ore 17
?? le tendenze meteorologiche per il secondo e il terzo giorno comprendono anche la
previsione del vento e dello stato del mare (per Meteo Spiagge), oltre a quelle usuali di
copertura nuvolosa, precipitazione e temperatura.
Il metodo di distribuzione dei Bollettini comprende le seguenti metodologie:
a) distribuzione giornaliera via e-mail del bollettino in formato testo attraverso una “mailing list”
automatizzata, a cui si sono iscritte strutture turistiche pubbliche e private, utenti privati, enti
locali, e alcuni appassionati di meteorologia;
b) pubblicazione su Internet, nel sito dell’ARPAV, dei due bollettini nei formati html per rapida
consultazione e PDF per scarico e stampa;
c) pubblicazione sul teletext di Telepadova (pagina 109);
d) possibilità di scaricare un self-Fax del bollettino in formato grafico.
L’utenza rientra approssimativamente alle seguenti categorie:
65%
8%
25%
2%
alberghi, campeggi e altre strutture connesse all’attività turistica;
agenzie di turismo, uffici, strutture regionali o locali;
appassionati e privati;
indirizzi o accessi di controllo del buon funzionamento della diffusione.
Al termine delle stagioni 2001 e 2002 sono stati diffusi due questionari rivolti agli utenti contenenti
alcune domande per verificare il livello di gradimento del servizio.
Per la stagione 2003 sono state mantenute approssimativamente le stesse modalità di produzione e
diffusione dei bollettini, con le seguenti innovazioni indotte dai risultati dei questionari:
Periodo di emissione: è stato ampliato ulteriormente di circa 10 giorni, facendo iniziare la
diffusione dei bollettini il 15 aprile 2003, per terminare nell’ultimo week-end di settembre, per un
totale di 166 giornate corrispondenti a 664 bollettini emessi. In questo modo sono state comprese
nel periodo di emissione le vacanze pasquali e tutta la stagione estiva.
12
Variazioni nel metodo di diffusione: il metodo di diffusione combinato Internet/Mailing list ha dato
ottimi risultati sia col bollettino “Meteo Veneto” che con “Meteo Spiagge Venete e Garda Meteo”
ed è stato mantenuto inalterato anche nel 2003, registrando un sensibile incremento di accessi ed
iscrizioni; in aggiunta è stato introdotto il metodo di invio in Self Fax, col quale gli utenti possono
richiedere l’invio di un fax automatico presso la segreteria del Centro Meteorologico di Teolo;
Modifiche ai Bollettini in lingua italiana: inserimento di una sezione di commento meteorologico
per ciascuno dei due bollettini, che riporta osservazioni su eventi meteo dei giorni precedenti, o
sulla climatologia dell’area di interesse in rapporto ai dati recenti.
Raccolta e analisi dei dati di insolazione ultravioletta di tipo B: è stato rivolta attenzione anche ad
un campo di indagine relativamente innovativo, cioè lo studio dell’incidenza della radiazione
ultravioletta di tipo B sul suolo nel territorio regionale. A seguito dell’installazione di due
radiometri UV-B, (uno presso la stazione di Iesolo, e uno a Teolo), si è avviata una campagna di
monitoraggio in continuo dei dati di insolazione ultravioletta. L’analisi dei dati e lo sviluppo, in
corso d’opera, di un metodo di acquisizione automatica dei dati in tempo reale, dovrebbe condurre,
a partire dal 2004, ad arricchire i bollettini inizialmente coi report, e in seguito con la previsione, dei
dati di radiazione ultravioletta sui siti di interesse turistico. Tale proposito si integra in una
prospettiva più ampia, con la quale il Centro di Teolo si ripropone di promuovere l’interesse anche
nella nostra regione al campo della ricerca ed informazione riguardanti la pericolosità della
sovraesposizione alle radiazioni solari.
Anche nel 2003 si è rilevato un aumento dell’interesse dell’utenza, evidenziato dalle cifre registrate
dall’accesso ai vari sistemi di diffusione. Si evidenziano innanzitutto le cifre che mettono in risalto
il volume di utenza in generale, confrontate con la stagione 2002.
In tabella 1 è riportato un prospetto riassuntivo di tali valori; in figura 1 troviamo un grafico
contenente le variazioni percentuali dei dati di diffusione tra il 2002 e il 2003.
Bollettini Meteo per il Turismo anno 2003
IL PROGETTO IN CIFRE
Valore totale 2003
Valore totale 2002
15/4/2003 – 27/9/2003
24/04/2003 – 28/09/2003
TOTALE BOLLETTINI EMESSI
664
632
TOTALE ACCESSI AL SITO INTERNET
(HTML)
163.710
107.827
35.692
28.799
TOTALE BOLLETTINI
INVIATI VIA MAIL
177.655
98.654
TOTALE BOLLETTINI
INVIATI VIA FAX ON DEMAND
1.214
0
TOTALE BOLLETTINI SCARICATI
VIA INTERNET (PDF)
Tabella 1 – Dati generali di diffusione dei “Bollettini Meteo per il Turismo”
Osservando le variazioni nelle statistiche di accesso dall’anno scorso a quest’anno si osserva un
incremento medio di circa il 50% tra i vari metodi di diffusione. I maggiori incrementi numerici
riguardano il numero di email inviate e il numero di accessi e download di bollettini PDF dal sito
multilingua, specialmente per quanto riguarda il bollettino Garda Meteo.
Il numero totale di e-mail inviato è aumentato approssimativamente dell’80%, con un numero
medio giornaliero di circa 800 utenti Meteo Spiagge Venete e 320 utenti Garda Meteo; questo dato,
13
insieme al notevole afflusso di nuove iscrizioni anche alla mailing list del bollettino Meteo Veneto,
che ha superato i 2700 iscritti, dimostra la validità di questo metodo di distribuzione.
Il secondo valore significativamente aumentato riguarda l’impiego dei bollettini multilingua,
specie per “Garda Meteo”, per il quale la frequenza di accesso al bollettino tradotto raggiunge in
certe occasioni quella del bollettino in Italiano.
In base a questo ulteriore risultato positivo è stata valutata l’ipotesi di potenziare il servizio
multilingua, con traduzioni complete e non più sintetiche.
Per quanto riguarda il confronto dei rimanenti dati rispetto allo scorso anno, l’incremento è meno
vistoso, ma evidenzia comunque un’ulteriore espansione del gradimento del servizio (+25% medio
su visite ai siti e download PDF in lingua italiana).
Rileviamo infine che il metodo di invio, via Fax On Demand, a disposizione da quest’anno, ha
dimostrato un gradimento discreto (con un massimo 25/30 Fax On Demand in un giorno), ma ha
dato la possibilità ai pochi utenti che ancora preferiscono la ricezione via Fax di optare per questo
metodo automatico.
In generale è comunque evidente come la diffusione via Internet sia considerata un metodo molto
pratico ed economicamente vantaggioso dalla maggior parte degli utenti.
Incremento percentuale di accessi tra la
stagione 2002 e 2003
350
Incremento percentuale
302
VISITE AL SITO
300
DOWNLOAD BOLLETTINI PDF
250
200
150
120
100
54
49
50
8
16
71
52
24
0
0
-50
Meteo Spiagge
Garda Meteo
Meteo Spiagge
Multilingua
Garda Meteo
Multilingua
Totale
Figura 1 – Grafico dei dati di incremento percentuale tra il 2002 e il 2003 nei 4 bollettini
Meteo Spiagge Venete e Garda Meteo, nelle versioni italiano e multilingua, e per i due
principali metodi di accesso in Internet.
14
BOLLETTINI
MULTILINGUA
15
LA METEOROLOGIA AMBIENTALE
Negli ultimi dieci anni il problema delle concentrazioni in aria dell’ozono (soprattutto nel periodo
estivo) e delle polveri sottili (soprattutto nel periodo invernale) ha assunto una rilevanza crescente,
sia a livello di strategie di controllo e contenimento della concentrazioni nei bassi strati che per gli
effetti sulla salute della popolazione. Anche l’ARPA del Veneto, similmente a quanto fatto da altre
regioni, ha attivato un unità per lo studio di tali problematiche, delle loro interazioni con le
dinamiche del tempo atmosferico e per la sperimentazione di azioni atte a sensibilizzare ed
informare le possibili categorie d’utenti. Viene a titolo d’esempio sinteticamente descritta la recente
azione di implementazione di una procedura per la redazione e diffusione di bollettini previsionali
di qualità dell’aria.
Il Bollettino Ozono, emesso dall’ARPAV a partire dal mese di giugno del corrente anno, è nato per
informare giornalmente la popolazione dello stato effettivo della qualità dell’aria e della previsione
della concentrazione dell’inquinante per i giorni successivi.
Si premette che, informazioni generali sul problema qualità dell’aria-ozono-effetti sulla salute, sono
forniti all’utenza nel sito internet dell’ARPAV o mediante la diffusione, sempre a cura
dell’Agenzia, di opuscoli didattico informativi quale ad esempio “A propositi d’ozono”.
La previsione contenuta nei bollettini è soggettiva, secondo i criteri riportati nel documento
EPA(1999), e si avvale principalmente di quattro strumenti:
1)
2)
3)
4)
Analisi del territorio – status;
Dati in tempo reale;
Out-put del modello CHIMERE;
Dati e previsioni meteo.
1) Analisi del territorio - status
Procedendo dall’analisi dei dati pregressi di concentrazione di ozono (O 3 ) rilevati dalle centraline
operative dell’ARPAV (la concentrazione dell’Ozono sull’territorio regionale viene rilevata da 43
centraline), si è pervenuti ad una macro caratterizzazione delle dinamiche spazio-temporali dei
fenomeni.
Si è stabilito inoltre:
?? di escludere dalle elaborazioni previsionali l’intera provincia di Belluno e le contermini aree
montuose della regione in considerazione del fatto che in tali zone le concentrazioni di ozono
negli anni passati raramente hanno raggiunto valori pericolosi per la salute e che il ridotto
numero di stazioni di monitoraggio presenti non consente di spazializzare realisticamente il
fenomeno.
?? di suddividere il restante territorio regionale in tre macro-aree ritenute omogenee per
andamento delle concentrazioni di O3 e per caratteristiche geografiche, che sono:
??Zona di Pianura: pianura centrale con Verona Vicenza, Padova e pianura settentrionale con
Treviso;
??Zona Meridionale: Polesine con Rovigo e Adria;
??Zona Costiera : Venezia e tutta la litoranea adriatica.
?? di definire 4 fasce di qualità dell’aria in base alla concentrazione di ozono:
al di sotto di 120 ? g/m3
??DISCRETA tra 120 ? g/m3 e 180 ? g/m3
??SCADENTE tra 180 ? g/m3 e 240 ? g/m3
??PESSIMA oltre 240 ? g/m3
??BUONA
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Suddivisione della Regione Veneto in tre Zone omogenee per caratteristiche morfologiche, geografiche e termiche.
2) I dati in tempo reale
I dati di concentrazione degli inquinanti rilevati dalle stazioni di monitoraggio ed acquisiti in tempo
reale costituiscono la base elaborativa del processo previsionale e successivamente lo strumento di
verifica circa l’attendibilità dei bollettini emessi
Un insieme di 29 stazioni è stato scelto al fine rappresentare in tempo reale la situazione sulla
Regione Veneto.
Elenco delle 29 stazioni scelte da ARPA Veneto per la rappresentazione dei dati in tempo reale sul proprio sito web.
VERONA
TREVISO
VICENZA
PADOVA
Verona Località Cason
Treviso via N. Sauro
Vicenza Parco Querini
Padova Arcella
Verona Zai
Conegliano
Vicenza Via D’Annunzio
Padova San Gregorio
Bassano del Grappa
Padova Mandria
Verona Torricelle
Legnago
VENEZIA
Schio
Padova Hospedale
San Bonifacio
Venezia Parco Bissola
Valdagno
Este
ROVIGO
Venezia Sacca Fisiola
Montecchio Maggiore
Monselice
Rovigo Centro storico
MAV Bottenigo
Rovigo Borsea
Mira
BELLUNO
Adria
Maerne
Belluno Località La Cerva
Piove di Sacco
Il grafico sottoriportato rappresenta l’andamento della concentrazione di ozono in atmosfera
rilevato nelle ultime 48 ore nelle centraline indicate in alto a sinistra. I valori riportati sono in µg/m3
ed i dati vengono aggiornati ogni ora. Nella tabella, in alto a destra, sono riportati i valori riassuntivi
del giorno di riferimento, rappresentati dai valori massimi orari registrati presso ciascuna stazione.
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Rappresentazione delle concentrazioni in tempo reale di ozono registrate a Venezia in tre stazioni, si noti l’andamento a campana con
massimo centrato nelle ore più calde della giornata.
Tabella disponibile in internet della provincia di Vicenza, si noti il superamento della prima soglia di attenzione nella stazione di Parco
Querini per l’inquinante in studio, segnalato nel cerchio rosso.
3) Il Modello CHIMERE
Per la redazione del bollettino viene poi utilizzato il modello di previsione di concentrazione degli
inquinanti in fase gassosa CHIMERE del Ècole Polytechnique parigina.
Per eseguire l’elaborazione il modello francese utilizza come dati meteorologici di ingresso
(pressione, temperatura, velocità del vento, etc.) quelli del modello previsione a mesoscala MM5 o
il modello meteorologico a scala regionale di Reading .
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Panel del modello CHIMERE inizializzato con i dati del modello Meteorologico MM5, si noti come le regioni del nord d’Italia risultino
condizionate da elevate concentrazioni di ozono. Il primo riquadro in alto a sinistra rappresenta i dati raccolti dalle stazioni ed elaborati in
isolinee, i restanti quadri rappresentano le previsioni nei gironi successivi.
Durante il periodo di emissione del Bollettino Ozono si è riscontrato che il modello è adatto a
definire i trend generali ma tende a sovrastimare le concentrazioni e a non apprezzare la variabilità
di distribuzione del fenomeno nella scala regionale.
4) Dati e previsioni meteorologiche
La previsione meteorologica a scala regionale viene operata con i metodi e con gli strumenti
“classici” ed è finalizzata alla redazione di tutte le tipologie di bollettini emessi quotidianamente dal
Centro di Teolo. Per l’emissione del Bollettino Ozono, lo specifico “previsore degli inquinanti” in
sintonia con i previsori del tempo atmosferico tenta di cogliere l’andamento degli specifici
parametri meteo che maggiormente influenzano le dinamiche della concentrazione d’ozono.
I risultati di tale processo costituiscono il bollettino Ozono
Esaminando retrospettivamente tale bollettino nel periodo da giugno a settembre si è visto che per
quanto riguarda la previsione per il giorno stesso di emissione il bollettino ha una validità del 73%
nella Zona di Pianura, del 65% nella Zona di Costa e del 71% per la Zona Meridionale. I motivi di
tali risultati risiedono in una forte variabilità delle concentrazioni sul litorale, in grado di aumentare
o crollare vistosamente nell’arco di poche ore, e nella forte stazionarietà dei valori assunti nel
rodigino, che ha portato spesso ad una sovrastima delle concentrazioni
La bontà della previsione per il giorno successivo resta praticamente costante nella Zona di Pianura
e nella Zona della Costa. Nella Zona Meridionali invece la capacità di prevedere esattamente le
concentrazioni massime di ozono cala di 8 punti percentuali passando dal 71% al 65%.
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1 Titolo: Quindici anni di attività meteorologica