Diocesi di San Miniato
da La Domenica del 17/10/2010
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Domenica 24 ottobre si rinnova il tributo di fede
e di ringraziamento per il Crocifisso di Castelvecchio
Festa del Santissimo Crocifisso: un evento di grazia
STORIA DI IERI - Il Crocifisso di Castelvecchio, ben chiuso in una
cassetta, viene lasciato da due sconosciuti viandanti nel maggio 1249
nel casolare di una povera donna, con la promessa di tornare a
riprenderlo dopo pochi giorni. Promessa non mantenuta. La donna
con stupore e soggezione vedeva ogni sera , al calare del sole,
rivestirsi di splendore l'arcano contenitore ed emanare raggi luminosi
attraverso le fessure. Per il verificarsi di eventi straordinari ritenuti
miracolosi
nei secoli, la
popolazione sanminiatese colmò di
devozione, di affetto, di riconoscenza la venerabile immagine .Già
negli anni dal 1347 al 1351 in seguito all’ennesima recrudescenza
pestilenziale, in un clima di diffusa instabilità politica e di violenza,
sorse un vasto movimento di penitenti che con laudi devote si
dirigevano verso i più famosi santuari dell’epoca per invocare la
misericordia e la pace dal Signore.
In questo clima, eventi straordinari ritenuti opera della divina
misericordia, portarono alla pace, ed al termine delle malattie
suscitarono con spontaneità il culto, la devozione e l’amore al SS.mo
Crocifisso.
La venerabile Immagine è stata definita nei secoli passati anche il
Crocifisso della pace, proprio per i tanti pellegrinaggi nelle città
toscane infangate e deturpate da
guerre fratricide. Celebre il
pellegrinaggio di 1800 Sanminiatesi che si recarono a Siena e in altre
città in lizze interne ed esterne. 1800 uomini e donne incappucciati in bianche cappe, scalzi e con una
fune al collo , con una corona in mano dietro al SS.mo Crocifisso, oranti e penitenti per condurre le anime
alla pace.
STORIA DI OGGI - Da oltre 300 anni il venerabile Crocifisso, dalla sua prima dimora del Loretino, è
amato e venerato nel suo Santuario, voluto ardentemente dal Vescovo Poggi e dai fedeli che ne
attuarono con tenacia, sacrifici, e fede la costruzione del magnifico tempio.
Una devozione immensa che ha sempre visto i fedeli fare ricorso in ogni necessità all’amato crocifisso. Da
ricordare i pellegrinaggi da tutte le parrocchie della diocesi verificatesi nel 1913 per desiderio del Vescovo
Falcini in commemorazione dell’editto dell’imperatore Costantino del 313 che donava alla Chiesa la
libertà di culto.
Anche nei due conflitti mondiali suppliche di preghiere e di offerte salirono al SS.mo Crocifisso per i soldati
in partenza per il fronte di guerra.
I nostri padri, i nostri contadini, da sempre hanno elevato preghiere e suppliche alla Venerata Immagine
per il loro lavoro dei campi, per il raccolto e le proprie famiglie. Scoprire l’Immagine, contemplarla con lo
sguardo ed il cuore era già motivo di gratitudine. Uno sguardo d’amore al Dio d’amore, uno sguardo tra
cuori fedeli ed innamorati e la misericordia del Signore già si riversava e si riversa ancora su di noi, figli
prediletti. Questa era, è e sarà la nostra fede.
Il cuore e lo sguardo di Mons. Tardelli, nostro Vescovo, da sempre è volto al Santissimo Crocifisso.
“Tutto per amore a Gesù,” rivela il ministero sacerdotale del nostro Pastore.
Lo svela pregando, riversando, affidando, confidando, deponendo sempre la sua azione pastorale alla
venerabile Immagine del Crocifisso ed alla Maria Santissima.
Al termine della sua visita pastorale alle parrocchie della diocesi, il Vescovo ha definito questi quattro
anni: “un evento di grazia che ha rinsaldato la nostra fede, fortificato la nostra speranza, rinvigorito
l’impegno e la testimonianza della carità:«giunti ora alla sua conclusione , insieme a voi intendo deporre
le fatiche e le speranze, anche i nostri peccati e le nostre deficienze ai piedi del Santissimo Crocifisso di
Castelvecchio da secoli invocato quale speciale Signore e custode della città di San Miniato, perché egli
tutto offra al Padre e lo Spirito Santo dia fecondità al nostro operato muovendo le nostre volontà a far
fruttificare in una vita santa i doni speciali ricevuti con la visita Pastorale».
Domenica 24 ottobre, con i confratelli della Congregazione del SS.mo Crocifisso di Castelvecchio (istituita
nel 1803 dal Vescovo Brunone Fazzi) numerosi fedeli durante tutto il giorno faranno corona al Crocifisso
per formare con il nostro Vescovo un cuore ed un’anima sola per la gloria del Signore.
» Programma della festa del Ringraziamento
» Pellegrinaggio sulla via Francigena fino al SS.Crocifisso
Preghiera al SS. Crocifisso
+ Fausto Tardelli
Signore Gesù crocifisso per amore,
a cui i nostri padri accorsero sempre fiduciosi,
dall’alto della croce guarda alla nostra umanità,
dispersa come gregge senza pastore.
Guarda alla nostra afflizione,
al dolore che non trova risposta,
ai dubbi, alle paure.
Guarda a noi,
facili prede dei nostri egoismi,
cercatori affannati ed ogni volta inappagati
delle gioie che passano in un solo momento.
Guardaci,
e dal tuo fianco squarciato
sgorghi abbondante l’acqua della Misericordia
che purifica e salva.
Che lava i nostri peccati,
sana i cuori viziati dall’odio,
ridà speranza a chi è stanco e smarrito.
Tu che crocifisso non restasti prigioniero della morte,
ma vittorioso sei risorto come primizia di ogni creatura,
facci risorgere con Te a vita nuova.
Con la forza dello Spirito Santo
facci figli in Te dell’unico Padre
e fratelli operosi di ogni uomo e donna che abita la terra.
Fa’ che per Te la nostra vita diventi cantico di lode
che annunci al mondo la Speranza
e anticipi quaggiù la beatitudine eterna del cielo.
dalla diocesi
Domenica scorsa a San Miniato Basso
I nuovi cresimati prendono il largo
di Michael Cantarella
«Prendete il largo ragazzi, prendete il largo e con i doni dello spirito
cercate di dare testimonianza. di Cristo risorto». È con questa
esortazione che Mons. Tardelli si è rivolto ai giovanissimi provenienti
da tutta la Diocesi, in occasione della prima giornata dei neo
cresimati.
Una splendida giornata di sole ha accolto i partecipanti alla festa, che
si è svolta presso la parrocchia di San Miniato Basso. La giornata,
organizzata dalla pastorale giovanile in collaborazione con i movimenti
religiosi della nostra diocesi, ha visto la partecipazione di più di cento
ragazzi, oltre ai molti catechisti e sacerdoti. Durante la preghiera
finale, Sua Eccellenza ha voluto esortare i ragazzi ad affrontare con coraggio le sfide che l’età gli pone
davanti, non rinunciando a ciò che hanno ricevuto proprio l’anno scorso:« Come Gesù disse a San Pietro
prendi il largo e riuscirai a pescare molti pesci, anche io dico voi: prendete il largo! Date un orientamento
forte alla vostra vita. Le grandi scelte che vi attendono − continua Mons. Tardelli − devono essere fatte
consapevoli di aver ricevuto lo Spirito Santo. Siete uno scrigno che contiene un preziosissimo tesoro».
Il Vescovo ha voluto sottolineare anche il delicato momento che vivono i ragazzi nell’immediato dopocresima:«Alcuni dei vostri compagni di voi hanno già abbandonato il percorso nella chiesa, altri lo faranno
nel futuro. Vi invito − ha esortato − ad andare dai vostri compagni di banco, di gioco, dai vostri amici,
testimoniando loro Gesù Cristo. Ma voi − conclude il presule − continuate a pregare, soprattutto per voi,
per i vostri genitori ed educatori, affinché continuino la loro importante missione educativa.
Subito dopo l’intervento del nostro Vescovo ci sono state le testimonianze dei ragazzi e ragazze di alcuni
gruppi giovanili presenti in diocesi. Tutte le testimonianze hanno voluto far conoscere ai ragazzi alcune
delle proposte che, nelle varie parrocchie, vengono fatte a favore di adolescenti e giovanissimi: un valido
esempio di come la chiesa diocesana accompagni i ragazzi anche durante l’età dell’adolescenza.
Aperto l’anno pastorale dei giovani: insieme verso Madrid!
di Gabriella Guidi
Venerdì 8 Ottobre in Cattedrale a San Miniato si è
ufficialmente aperto l’Anno Pastorale Giovanile 2010/2011
con la SS.Messa presieduta da Mons. Fausto Tardelli. Fulcro
di questo anno è la preparazione alla GMG 2011 che si
svolgerà il prossimo Agosto a Madrid. Il Papa esorta a
percorrere un cammino insieme verso questo importante
appuntamento invitandoci ad essere Apostoli di Cristo
annunciando la buon novella ad amici e giovani.“Radicati e
fondati in Cristo, saldi nella fede” (Col 2, 7): questo il tema
principale. Tre verbi al passivo- commentava il nostro
Vescovo- che stanno bene ad evidenziare che non siamo
noi a compiere le azioni ma è Dio l’agente.
“Radicati”: sta ad indicare l’immagine di un albero con le
sue radici. Le nostre radici sono in Gesù Cristo morto e Risorto; noi siamo chiamati a portare molti frutti
buoni con la nostra testimonianza e la nostra vita.
“Fondati”: sta ad indicare la casa. Ciascuno di noi ha bisogno di punti fermi, di riferimento, di sicurezze. E’
necessario che sia Gesù Cristo la pietra angolare della nostra vita e della società intera.
“Saldi”:è necessario per l’uomo crescere sano e forte. Gesù dona tutto se stesso perché tutti gli uomini
siano saldi nella fede in Lui.
Anche se la società odierna vuole allontanare Dio dalla vita pubblica, il Pontefice invita alla vigilanza. La
Verità del Vangelo, infatti, a volte, è molto decisa e non ha mezze misure; molti cristiani sono dunque
portati a seguire modi e mode del mondo, confutando il loro distacco da Dio con un pseudo-pensiero
scientifico illuminato, ma rischiando di rimanere assorbiti da mentalità sbagliate che portano rovina e
distruzione. Viviamo in una realtà in cui da una parte ci sono i drammi della cattiveria, delle violenze e del
non senso; dall’altra ci sono eventi straordinari come la Beatificazione della giovane Chiara Badano detta
“Luce”, come grande e profonda testimonianza della presenza dell’Amore di Dio. I giovani hanno le
potenzialità per cambiare il mondo: ciò che conta è rimanere in Cristo. E’ inoltre, importante camminare
insieme: la ricerca di Gesù non la si fa solo con le proprie forze o con la propria mente, ma nella vita di
tutti i giorni insieme agli altri, andando verso i bisognosi. Il Signore dice che basta aver fede come un
granellino di senape per spostare i monti. Impegniamoci, dunque, ad infiammare la nostra Diocesi
amando senza misura!!!
Al termine della celebrazione è stato proiettato su Power-Point il percorso di Giovani e Giovanissimi di
questo anno. Infine, il vescovo ha consegnato a tutti i partecipanti un piccolo salvadanaio come impegno
di ciascuno a fare delle piccole rinunce per poter partecipare alla prossima GMG. Per altre informazioni
potete consultare il sito della Diocesi.
» Vai al programma dell’anno
» Vai alla proposta per la GMG Madrid 2011
A San Miniato una serie di incontri dedicati alla
Mediazione Familiare
di Francesco Fisoni
Giovedì 21 Ottobre, in occasione della giornata nazionale della
Mediazione Familiare, i soci dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari
A.I.Me.F., allestiranno nelle piazze di tutta Italia dei punti informativi,
per far conoscere la loro attività d’intervento a sostegno delle famiglie e
delle coppie in crisi.
A San Miniato sarà attiva, dalle 10 del mattino fino alle 18, una
postazione in Corso Garibaldi n. 2, davanti all’ufficio della Pro-loco;
postazione che, in caso di pioggia, sarà invece raggiungibile in Via
Augusto Conti n. 40, nell’atrio di palazzo Roffia, sede della Misericordia.
Dopo questo appuntamento a carattere nazionale, partirà su San Miniato, sempre nei locali di Palazzo
Roffia, un ciclo di incontri aperto a tutti e a cadenza mensile. Il primo sarà giovedì 28 ottobre alle 21.15 e
avrà come titolo “La Mediazione Familiare: cos’è, a chi si rivolge”. In questi incontri, le persone
interessate alla tematica, potranno chiarire i loro dubbi e soddisfare le loro curiosità. Condurrà l’incontrodibattito l’Avvocato e mediatrice familiare Giusy Donadio.
La Mediazione Familiare nasce nel 1974 negli Stati Uniti, grazie all’attività e all’intraprendenza dello
psicologo e avvocato James Coogler. Dagli Stati Uniti questo approccio si diffonde presto in Europa,
arrivando nel 1987 anche in Italia, e trovando immediata applicazione nei territori carichi di sofferenza
della crisi coniugale.
La Mediazione Familiare si configura come un intervento professionale rivolto alle coppie e finalizzato al
raggiungimento di un accordo, in presenza di una volontà di separazione e/o divorzio.
Uno degli obiettivi principali della mediazione è il raggiungimento della co-genitorialità,
ossia la
salvaguardia della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli, specialmente se minori.
La mediazione familiare si pone l’obbiettivo di rendere la coppia protagonista e responsabile della gestione
del conflitto.
L'Associazione A.I.Me.F., che darà vita a questa importante iniziativa, è nata in Italia nel 1999, con la
finalità di riunire i professionisti operanti nel settore e assicurare il corretto e qualificato esercizio di
questa delicata professione, favorendo al contempo la promozione dell’approccio di mediazione nelle crisi
coniugali. Per ulteriori informazioni si possono consultare i seguenti siti Web: www.aimef.it e
www.giusydonadio.eu
Lettera alla Redazione
In riferimento all'articolo apparso su "La Domenica" di questa settimana, (il numero precedente, ndr) "il
«diritto» di avere un bambino" di Michael Cantarella, condividiamo appieno il fatto che le altre possibilità
per le coppie infertili, alternative alla fecondazione medicalmente assistita, come ad esempio l'affido e
l'adozione nazionale ed internazionale, vengano sottaciute. Questo si verifica, come è ben noto, per il solo
motivo che quelle possibilità alternative non sono affatto socialmente economicamente convenienti.
Nonostante il silenzio da parte degli Enti Locali preposti e dell'informazione multimediale, bambini di
famiglie in difficoltà nei nostri paesi e città che richiederebbero un affido o bambini in stato di abbandono
che richiederebbero di essere adottati, soprattutto mediante l'istituto dell'adozione internazionale, ce ne
sono in un numero destinato purtroppo a progredire geometricamente.
Se aspettiamo che la Cosa Pubblica ci promuova tutto ciò, perdiamo il nostro tempo inutilmente.
D'altra parte, credo che sia un dovere della Nostra Diocesi, delle nostre Parrocchie, pubblicizzare queste
sempre più impellenti necessità di molti bambini.L'adozione e l'affido di uno o più bambini non toglie
nessun peso alla genitorialità di una coppia, ... ma se non si fa sentire neanche la Chiesa Noi siamo una
coppia in attesa di un'adozione di un bambino africano: tra i vari nostri timori ce anche quello che, quando
arriverà, il bambino non troverà nessuna accoglienza da parte ne' della Parrocchia ne' della Diocesi, per
una mancanza di pastorale specifica. Ma se quest'accoglienza non la fa la nostra Chiesa, chi deve farlo?
Gli Enti Pubblici il loro lavoro lo fanno benissimo, promuovendo e seguendo le coppie che intraprendono il
percorso della fecondazione medicalmente assistita. Lettera firmata
Il pittore Fatichi, accademico nelle arti del disegno
di Luciano Gianfranceschi
Il pittore Luigi Fatichi ha appena ottenuto la nomina a membro
dell’Accademia delle Arti del Disegno, istituzione prestigiosa, fondata
a Firenze da Cosimo I de’ Medici nel Cinquecento, su consiglio
dell’architetto Vasari.
E’ un momento magico per l’artista fucecchiese che ha appena
concluso con successo la prima mostra in pubblico, a Carmignano
(Prato), intitolata “Rilevare la percezione”, architettura e filosofia, a
cura di Raul Dominguez, presso lo spazio d’arte Alberto
Moretti/schema polis, utilizzato anche dal museo Pecci. Fatichi ha
distribuito un volumetto di grandi contenuti, di cui lui stesso ha
siglato una breve introduzione. Dalla quale evidenziamo che “l’arte
significa “dentro a ogni cosa mostrare Dio. Purtroppo ci siamo
formati un concetto di realtà che esclude la trasparenza del reale in direzione di Dio. Vale come reale solo
ciò che è dimostrabile secondo esperimento”. “Del resto, la scienza non può dirci che la realtà che indaga
è tutta la realtà; se essa ci mostra il mondo come è fatto, è l’arte che gli conferisce un senso” (le varie
citazioni sono completate da Ludwig Wittgenstein, Herman Hesse, Joseph Ratzinger (Benedetto XVI).
L’incontro di Fatichi con amici ed estimatori è avvenuto presso la galleria, sullo sfondo delle grandi colline
triangolari che sembrano verdi piramidi etrusche. Pochi pezzi, di varie misure. Sono intervenuti al brindisi
anche il sindaco Claudio Toni, l’assessore alla cultura Sara Matteoli, e l’ex assessore Riccardo Cardellicchio
che aveva scritto una nota poetica.
Non volendo mancare, il critico Vittorio Sgarbi, è andato allo studio dell’artista un venerdì a notte fonda ,
lasciando la scorta in giardino. Togliendosi gli occhiali da miope per guardare i dettagli dei quadri da
vicino, e passandosi la mano sul ciuffo ribelle, s’è soffermato a lungo sulla grande foglia, passandovi sopra
le dita per sentire se il rilievo è dipinto. Il critico che parla tanto in televisione è stato parco di parole,
guardando e ritornando su taluni quadri: l’erba, la pioggia, le dita, una testa.
La notizia del “ritorno” di Sgarbi a Fucecchio s’è sùbito diffusa. L’altra volta venne per le polemiche su
piazza Montanelli e il nuovo teatro Pacini, invece stavolta per Fatichi e la sua arte. Artefice dell’incontro,
Mauro Pratesi, cattedratico all’Accademia di Belle Arti di Firenze, e all’Università di Firenze. Collabora con
Sgarbi, selezionando gli artisti emergenti sul territorio per prossime mostre tematiche. Fatichi è
considerato un artista presto alla filosofia.
Isola
Festa della Madonna del Rosario
Domenica 10 Ottobre la comunità di Isola ha celebrato la festa
annuale della Madonna del Rosario. Significativi i giorni di
preparazione, in cui i fedeli si sono radunati in preghiera. La
domenica nella Messa solenne celebrata dal parroco Padre Albino
De Giobbi è stata l'occasione per ringraziare il Signore per i 20 anni
del suo ministero pastorale in parrocchia. Un traguardo importante
accompagnato dalla preghiera comunitaria e un po di commozione
partecipata a tutti i presenti.
Alla Messa animata come ogni anno dalla Corale “San Genesio”, ha
avuto seguito nel pomeriggio la processione per le vie del paese,
con la bella immagine della Madonna dl Rosario intronizzata per
l'occasione. Veramente numerosa la partecipazione di tutta la
comunità rallegrata dal suono della Banda Musicale “Del Bravo” di La Scala.
Al termine Padre Albino ha presentato alla comunità il nuovo coadiutore nella famiglia dei Padri
Betharramiti, Padre Giuseppe, che con la sua parola ha riassunto il concetto di una festa così importante
dedicata alla comune preghiera del rosario. Non sono mancate note di gioia esterna con una degustazione
di dolci e uno spettacolo musicale che ha intrattenuto nel clima di festa fino al tramonto.
Apertura dell’anno catechistico
nella Unità Pastorale di Capanne e Marti
Domenica 10 ottobre 2010 nelle chiese Parrocchiali di Marti e di Capanne, le Sante Messe celebrate da
Don Fabrizio Orsini hanno dato inizio al nuovo anno catechistico 2010/2011 e a Marti “l’evento” è coinciso
con l’inizio delle attività della Scuola Materna.
L’affluenza dei ragazzi e dei loro genitori ci è sembrata abbastanza alta, come pure l’attenzione alle parole
del Sacerdote che, durante l’omelia, si è fermato a spiegare le letture e in particolare il Vangelo,invitando
tutti i presenti ad essere riconoscenti a Dio e capaci di lodi e di ringraziamenti, così come fece l’unico
lebbroso, dei dieci guariti, che tornò indietro a ringraziare Gesù.
La celebrazione ha proseguito con il mandato dei catechisti, che sono saliti sul presbiterio e hanno
promesso, con l’aiuto di Dio, di essere bravi educatori.
Naturalmente ogni catechista non deve accontentarsi della frequenza dei bambini o del “bell’aspetto
esteriore” delle varie celebrazioni, l’obiettivo più importante da raggiungere infatti è la crescita spirituale
di ogni ragazzo e la collaborazione con i suoi genitori, i quali devono vedere nel catechista un amico
sincero e un aiuto concreto, sapendo però, che proprio la famiglia è e resterà sempre il primo e più
importante organo educativo.
A tal proposito una mamma intervistata così ha risposto: -Ho assistito alla celebrazione liturgica e anche
se il mio ragazzo non frequenta più il catechismo, perché già grande, posso affermare che mi sono sentita
presa e coinvolta dalle parole del sacerdote che mi stimolava a riflettere sul mio impegno riguardo la
crescita spirituale di mio figlio.
Posso affermare che il catechismo, anche se è solamente un’ora alla settimana, può lasciare un segno non
indifferente nello sviluppo di ogni bambino e nel suo cammino verso la fede, perché, come mio figlio ha
scritto in un suo tema, “solamente se la famiglia e la Chiesa si muovono insieme, avendo a cuore il bene
dei ragazzi, questi più facilmente diventeranno sia bravi cittadini che coerenti cristiani”
Santa Maria a Monte
Chiesa di Ponticelli, inizia il conto alla rovescia
Con l’assemblea generale della parrocchia di Santa Maria a Monte, che si è tenuta lunedì 11 ottobre
scorso, è concretamente partito il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori di costruzione del centro
pastorale e sociale, con annessa chiesa, in via Usciana a Ponticelli. Nel corso dell’assemblea sono state
presentate le decisioni assunte dal consiglio pastorale in merito al progetto. In particolare don Marco ha
illustrato ai presenti le indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana. La volontà di far sorgere questo
centro religioso-sociale nella località del piano di Santa Maria a Monte, dove forte è la crescita urbana e
demografica, è dimostrata dalla frequenza assidua e numerosa dei fedeli ai momenti liturgici che si
svolgono nel “tendone”, la struttura provvisoria che ha anticipato la soluzione definitiva.
Appuntamenti e segnalazioni ...
Dalla Diocesi
Un opuscolo su fraternità e solidarietà
“La fraternità e la solidarietà sono fondamentali e urgenti: dovrebbero contrassegnare popoli e culture.
Affinché possano esistere una fraternità e solidarietà bisogna riconoscere i valori fondamentali: il rispetto
dell’altro,il senso del dialogo,la giustizia,la libertà, l’uguaglianza,la promozione della dignità della persona
umana.” Le parole di Giovanni Paolo II scritte in occasione della XXII giornata delle comunicazioni
sociali,ben introducano ciò che è stato raccolto nell’opuscolo che in questi giorni è stato divulgato nelle
scuole della nostra diocesi. Esso è il frutto del lavoro di un gruppo di insegnanti di religione, coordinato dal
professore Paolo Morelli, che ha raccolto l’invito di Mons. Tardelli a riflettere sulla realtà dell’immigrazione
nel territorio diocesano così come già fatto dal Consiglio pastorale diocesano. “ Da quando Mario di
Capanne andava a far mattoni a quando è arrivato il mio amico Mohamed.
Emigranti e immigrati nella diocesi di S.Miniato” così si intitola l’opuscolo, è pensato per aiutare i ragazzi
della scuola primaria e secondaria di I° grado a conoscere per saper accogliere tutte quelle persone
arrivate nel nostro territorio, nell’amicizia sincera e nel rispetto delle diverse abitudini ,tradizioni, lingue
fino ad arrivare all’esperienza religiosa e di fede.
Il testo è uno strumento da cui ogni insegnante ma anche genitore o catechista, ogni adulto, può trovare
spunti per un’azione educativa tesa a far scoprire ai ragazzi il valore della nuova realtà sociale che
viviamo, quale è, appunto, quella dell’immigrazione.
Per questo, l’opuscolo, oltre alla divulgazione nelle scuole, è a disposizione per chi volesse usarlo nei
gruppi parrocchiali, associazioni, movimenti.
Presso il Seminario Vescovile di San Miniato
Un Corso gratuito di Memorizzazione
Nel pomeriggio di sabato 23 ottobre, nell’Aula Magna del Palazzo del Seminario a San Miniato, si terrà un
corso sulle tecniche di Memorizzazione. Condurrà le attività il nostro redattore Francesco Fisoni, che, come
formatore, si occupa proprio di memorizzazione e apprendimento. Questo appuntamento, si configura
come una sorta di portale d’ingresso nell’affascinante mondo dell’arte della memoria. Il corso si rivolge a
quanti vogliono capire cosa impedisce loro di ricordare ciò che studiano, leggono o ascoltano.
L’arte della memoria è una disciplina antica, oggi in grande spolvero, che nella storia ha vantato cultori
illustri come Cicerone, S. Tommaso d’Aquino, Pico della Mirandola, Matteo Ricci, Giordano Bruno; solo per
ricordare i più celebri. Oggi sono soprattutto studenti e professionisti a giovarsene e farne uso nelle più
diverse situazioni della vita, dallo studio al lavoro.
Nello spazio di un pomeriggio, si potranno apprendere, attraverso divertenti momenti di esercitazione, i
meccanismi di base del funzionamento della memoria, acquisendo alcune semplici tecniche da applicare
immediatamente, come ad esempio memorizzare lunghe liste di parole e numeri, o i nomi delle persone.
Verranno anche trattati i riferimenti concettuali di tali esperienze attraverso le scoperte delle neuroscienze
e l'utilizzo della Programmazione Neuro-linguistica.
La partecipazione al corso è gratuita, l’iscrizione - a motivo del ristretto numero di posti - è obbligatoria.
La si può fare, inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]
Domenica 17 ottobre: pellegrinaggio sulla via Francigena
di Simone Zucchelli
Sulla via Francigena in pellegrinaggio al Santuario del SS. Crocifisso di San Miniato. L’iniziativa, promossa
dalla Diocesi di San Miniato in collaborazione con la storica Compagnia Insigniti Cavalieri del Tau e di S.
Iacopo d’Altopascio, e con il patrocinio dei Comuni di San Miniato, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno e
Castelfranco di Sotto, si terrà domenica 17 ottobre con partenza da Galleno, la «porta» della Francigena
nel territorio delle Diocesi di San Miniato, e sarà l’occasione per riscoprire le radici cristiane della nostra
terra.
«Non è una rievocazione storica», ha sottolineato il Vescovo, mons. Fausto
Tardelli, «non è una manifestazione folkloristica e neppure una marcia podistica,
ma vuole essere un vero pellegrinaggio di fede al SS. Crocifisso di San Miniato,
la cui festa solenne sarà la domenica successiva, 24 ottobre».
Il pellegrinaggio, aperto a tutti, prenderà il via alle ore 4,45 dalla Chiesa di
Galleno e si concluderà al Santuario del SS. Crocifisso, dove, alle ore 16, verrà
celebrata la S. Messa presieduta dal Vescovo. Lungo il cammino i pellegrini
faranno sosta a Ponte a Cappiano, al Convento «La Vergine» di Fucecchio, alla
Chiesa di San Miniato Basso e agli scavi della Chiesa di San Genesio. Ogni tappa
avrà punti di ristoro e momenti di preghiera: a Ponte a Cappiano ci sarà la
memoria della Beata Cristiana; a Fucecchio quella di S.Pietro Igneo; a San
Miniato e San Genesio ci sarà la memoria della radici cristiane della nostra terra.
All’arrivo agli scavi della Chiesa di San Genesio i pellegrini saranno accolti dal
Vescovo, insieme al quale faranno l’ultimo tratto di strada, che li condurrà al
Santuario del SS. Crocifisso a San Miniato per la celebrazione della Santa
Messa.
Nei secoli passati, la via Francigena era una strada che i cristiani provenienti dalla parte nord-occidentale
dell’Europa percorrevano a piedi per giungere in pellegrinaggio di preghiera e penitenza ad limina Petri,
alle tomba di San Pietro. Allo stesso tempo, era anche un itinerario che ha edificato una civiltà di
solidarietà e di carità, offrendo a moltitudini di europei la direzione per la salvezza dell’anima e la
possibilità di ristorarsi alle radici della propria fede.
Per informazioni: www.sanminiato.chiesacattolica.it; [email protected].
Agenda del Vescovo
Sabato 16 – ore 17,30: S. Messa di ringraziamento a S. Miniato Basso, con l’immagine della Madonna di
Cigoli, cui seguirà, alle ore 21,15, una Veglia di preghiera mariana.
Domenica 17 ottobre – ore 9,30: Cresime a Lazzeretto. Ore 11,30: Cresime a San Donato in
Romaiano. Ore 13,30: Preghiera presso gli scavi dell’antica Chiesa di San Genesio a S. Angelo a Montorzo
e salita al Santuario del SS. Crocifisso con il Pellegrinaggio lungo la Via Francigena. Ore 15: Liturgia
penitenziale e confessioni. Ore 16: Scoprimento della venerata Immagine e S. Messa.
Lunedì 18 ottobre – ore 10: Collegio dei Consultori.
Martedì 19 ottobre – ore 10: Incontro con i sacerdoti del 3° vicariato.
Mercoledì 20 ottobre – ore 9,30: Udienze.
Giovedì 21 ottobre – ore 9,30: Consiglio Presbiterale.
Venerdì 22 ottobre – ore 10: Incontro con i sacerdoti provenienti da altre Chiese, a servizio
temporaneamente nella nostra diocesi (Presbiteri “fidei donum”). Ore 21,30: Veglia Missionaria diocesana
al Santuario del SS. Crocifisso.
Sabato 23 ottobre – ore 17,30: A Castelfranco di Sotto, ingresso del nuovo parroco, don Ernesto Testi.
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Diocesi di San Miniato