L’Italia dei giovani
batte di misura
l’Albania a Genova
Conte: azzurri, poca voglia di sacrificarsi. Nello sport
Il nuovo
ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER
$1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 222
www.corriere.com
Mercoledì 19 Novembre 2014
Caos e accuse nel provveditorato pubblico
Chiesto l’intervento del ministro provinciale dell’Istruzione: “Stanno bloccando le indagini”
TORONTO - È ancora caos nei
provveditorati scolastici di Toronto. Per quanto riguarda il Toronto District School Board alcuni trustee hanno inviato una lettera al ministero della Pubblica istruzione chiedendo un intervento contro il presunto tentativo da
parte della dirigenza di bloccare
le indagini interne. Sul fronte del
Board cattolico, invece, in questi
giorni sono in programma incontri per capire come si sia arrivati da una possibile attivo a un passivo di quasi 9 milioni di dollari.
 ARTICOLO A PAGINA 2
ISRAELE
Gerusalemme,
uccisi 4 rabbini
in una sinagoga
TEL AVIV - Il terrore è tornato
ancora una volta a Gerusalemme.
Due palestinesi hanno fatto irruzione armi alla mano in una sinagoga di Har Nof, un quartiere ortodosso della città.
Sette minuti dopo quattro rabbini, raccolti in preghiera e avvolti
dal manto rituale, giacevano a terra uccisi a colpi di pistole e mannaie.
Accanto a loro sette feriti, di cui
almeno due gravissimi.
Un’immagine della festa di ieri in occasione del primo compleanno del nuovo Corriere Canadese
La prima candelina del Corriere
Ieri la festa con i lettori in visita alla redazione a dodici mesi dal rilancio del giornale
 ARTICOLO A PAG. 2
 ARTICOLO A PAGINA 6
QUEEN’S PARK
SUPPLETIVE
Una doccia fredda
per le opposizioni
Sousa: ora lotta al sommerso
In vista provvedimenti contro il mercato del lavoro illegale in Ontario
TORONTO - Il governo provinciale deve fare fronte a 509 milioni di entrate in meno rispetto al
previsto e per questo il ministro
delle Finanze è pronto ad attivare un piano di pronto intervento.
Nella lista di Charles Sousa ci sono la lotta all’economia sommersa
e all’evasione fiscale. Ma la proposta innesca la polemica.
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CONTROSPORT
Internet sulle
tracce di Dante,
dal Paradiso
fino all’Inferno
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
2
CANADA
L’ANNIVERSARIO
Tanti auguri Corriere, festa coi lettori
Ieri il giornale ha
compiuto il primo
anno di vita e lo ha
festeggiato insieme
ad amici e abbonati
nella sua sede
TORONTO - Prima candelina per
il nuovo Corriere Canadese. Ieri il
nostro giornale ha compiuto un
anno di vita e per questo abbiamo
organizzato una piccola festa nella
nostra sede per festeggiare l’anniversario con quei lettori che con il
loro afetto e i loro abbonamenti
ci hanno permesso di raggiungere
questo traguardo.
Sono venuti in tanti a festeggiare con noi questo nostro primo
compleanno tra un pezzo di pizza,
un bicchiere di vino e una fetta di
torta. Lettori e amici del Corriere
che hanno voluto brindare con noi
e cogliere l’occasione per salutare
e ringraziare l’onorevole Joe Volpe, ma anche fare i complimenti
al direttore Francesco Veronesi, conoscere la redazione e non
perdere l’occasione di scambiare
quattro chiacchiere con il vice direttore e ormai “mitico” redattore
dello sport Nicola Sparano.
La festa è stata possibile anche
grazie all’aiuto e sostegno di Lido
Construction, Pizza Nova
e Rustic Bakery, che anche in questo caso hanno
voluto dimostrare il loro
afetto e la loro vicinanza
nei confronti del Corriere.
«Voglio ringraziare voi
che siete qui e tutti gli altri lettori del Corriere che
hanno reso possibile questo primo compleanno»
ha detto l’onorevole Volpe parlando ai presenti
durante la festa.
«Siamo riusciti in un
solo anno a fare del nuovo
Corriere la voce più autorevole della comunità italiana e adesso vogliamo
continuare ad esserlo per
molto tempo» ha concluso il nuovo editore del
giornale.
In tanti hanno voluto
dire la loro ringraziando
il Corriere perché «permette di tramandare la
cultura italiana alle nuove generazioni» o perché permette di sapere
«con precisione quello
che succede in Italia».
Un plauso particolare è
andato poi alle ricette di
Teresina, che le signore
presenti hanno sottolineato essere una delle loro
rubriche preferite.
C’è stato anche lo spazio per un piccolo confronto calcistico tra il tifoso del Milan Marcello
e l’ormai noto interista
Alcune immagini
della festa
che si è tenuta
al Corriere
per il primo
compleanno
del nostro
giornale. A ianco,
il l’onorevole
Joe Volpe,
il direttore
Francesco
Veronesi
e gli ospiti
brindano;
in basso,
altri momenti
della festa
tra cui il taglio
della torta,
il brindisi
pre-derby
tra il milanista
Marcello
e l’interista
Mario Cagnetta
(Foto CorriereTony Pavia)
Mario Cagnetta, che in vista del
derby di domenica non hanno
perso l’occasione per stuzzicarsi.
Insomma, una festa in famiglia
che nei prossimi anni speriamo
diventi sempre più numerosa.
Buon compleanno Corriere, 100
e più di questi anni.
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
3
CANADA
LA POLEMICA
Toronto School Board, bufera sul direttore Quan
Il direttore del
Toronto District
School Board
Donna Quan
Due trustee
scrivono una
lettera al premier
Kathleen Wynne
chiedendole di
intervenire al più
presto: «Clima non
più sostenibile»
TORONTO - Non c’è pace per i
provveditorati di Toronto. Dopo
la scoperta di un buco da ben $9
milioni al Toronto Catholic School Board dovuto a un errore di
contabilità, arriva una vera e propria bufera a sconvolgere il Toronto District School board.
A scatenare il putiferio è stata una lettera scritta dal trustee
Irene Atkinson e dal board chair
Mari Rutka al premier dell’Ontario Kathleen Wynne e al ministro
all’Educazione Liz Sandals per
chiedere un incontro per parlare
sulla decisione del Director of Education Donna Quan di non rendere pubblico il suo contratto. Atkinson ha anche definito il comportamento della Quan come «di
sfida e pieno di insubordinazioni».
«Qui si è andati oltre lo scopo
del board di gestire la cosa - ha
detto - Abbiamo bisogno che una persona indipendente e affida-
bile venga qui per indagare». Per
Atkinson si trattava dell’ultimo
giorno come trustee dal momento che non si è ricandidata per le
elezioni svolte lo scorso ottobre.
Il portavoce del ministro Sandals,
Mike Swanskin, ha dichiarato che
«il ministero sta lavorando per organizzare un incontro nelle prossime settimane».
Le tensioni negli ultimi mesi sono cresciute in particolare
tra i trustee che hanno dato il loro sostegno a Quan come direttore e quelli che invece le hanno
rimproverato il fatto di non essere
stata completamente trasparente. Atkinson inizialmente era stata una delle supporter, apprezzando il curriculum impeccabile della Quan, ma poi la fiducia è venuta meno dopo una serie di episodi,
tra i quali appunto il rifiuto del direttore del Toronto District School Board di rendere pubbliche le
cifre del suo contratto con i trustee in occasione della revisione
delle sue performance lavorative.
«Questo è inaudito. Ho le copie
dei contratti dei direttori di questi
anni. Quando uno assume qualcuno per svolgere un lavoro così importante e lo paga una gran quantità di denaro, è giusto che si abbia
il diritto di vedere il contratto» ha
ribadito Atkinson.
Non è chiaro però il motivo per
cui i trustee non siano in possesso del contratto di Quan, che normalmente viene negoziato con il
board chair. Ai tempi della assunzione di Quan questa carica era
ricoperta da Chris Bolton. Bolton
poi ha lasciato il suo incarico lo
scorso giugno. Atkinson ha anche
detto che Quan ha rimproverato i trustee per aver scritto quello
che lei riteneva un comportamento inappropriato verso i mebri del
pubblico durante un recente incontro per discutere sulla partnership con il Confucius Institute.
«Non ho mai ricevuto una lettera prima come quella che ho ricevuto da un direttore sul comportamento dei trustee. Non spetta
al direttore commentare sulla nostra condotta» ha affermato aggiungendo che l’ultima goccia che
ha fatto traboccare il vaso è stato
il comportamento di Quan durante un incontro privato.
In quell’occasione Rutka ha espresso preoccupazioni sulla condotta del direttore. Atkinson ha
poi detto che alcuni trustee che
sostengono il direttore hanno incoraggiato Quan ad abbandonare
il meeting, cosa che ha poi fatto,
per poi ritornare e parlare in un
modo offensivo riguardo ai membri del board.
Atkinson ha poi aggiunto che
Quan ha minacciato di prendere
provvedimenti nei confronti del
trustee Howard Goodman per le
sue richieste di trasparenza. La
scorsa settimana la polizia di Toronto ha accusato Goodman per
confino forzato e per molestie nei
confronti di un membro del board, che ovviamente dovrebbe essere Quan.
Il trustee si dice che si sia rifiutato di permettere a Quan di lasciare l’ufficio la scorsa primavera durante una lite nella quale Goodman pretendeva che la direttrice rendesse alcuni documenti
pubblici. «La situazione è andata
oltre i limiti accettabili» ha detto
Atkinson - Abbiamo bisogno che
la Provincia intervenga al più presto».
Il trustee Howard Godman interpellato dal Corriere Canadese
non ha voluto rispondere alle domande ma ha comunque delegato
al suo avvocato Mark Sandler una nota sulla vicenda. “Da avvocato difensore del signor Goodman
posso solo dire che il mio assistito vuole difendersi strenuamente
contro le accuse che gli sono state rivolte, e che è molto grato per
il grande supporto che continua a
ricevere dai suoi costituenti, colleghi e amici”.
TORONTO CATHOLIC SCHOOL BOARD
Primo incontro sul buco da 9 milioni
TORONTO - Si è svolta ieri sera la prima
audizione della commissione sul problema
dei conti del Toronto Catholic School Board. Il provveditorato cattolico è finito infatti nell’occhio del ciclone dopo che nei
giorni scorsi è stato reso noto un buco di
$9 milioni nei conti dovuto a un errore di
contabilità. Domani sera è invece previsto
il general board meeting al quale parteciperanno tutti i trustee per avere una idea più
chiara su come verrà affrontato il problema. Sal Piccininni (nella foto, ndr), trustee eletto per il Ward 3 di North York ha comunque precisato che al momento gli incontri sono soltanto interlocutori e che si
arriverà a una svolta soltanto verso dicembre.
«Credo che si debba lasciare del tempo
al comitato per il controllo di esaminare i
conti - ha detto - E poi da lì andare più in
profondità e capire in che modo si potrà risolvere il problema. Ci tengo comunque a
ribadire che l’obiettivo è chiaramente rientrare al più presto nei conti senza rendere
meno efficiente il servizio». Nei mesi scorsi
il Toronto Catholic School Board ha dovuto
correggere le stime in attivo rese note per
presentare un buco di bilancio di non poco
conto. L’errore è stato causato da un calco-
lo errato e da delle
omissioni nel rendiconto dei costi.
Il TCDSB ora deve fare i conti con
un deficit di $8,9
milioni, una cifra
che ha ribaltato
completamente il
modesto attivo di
$292 mila inizialmente dichiarato.
«Il board staff si
è assunto la piena
responsabilità per
questi errori di contabilità - ha dichiarato
settimana scorsa il direttore dell’Educazione Angela Gauthier - Questo non è il risultato di una condotta impropria o di frode
da parte di nessuno allo school board». Il
board ha poi detto che il defict rappresenta
meno dell’uno per cento del budget da $1,2
miliardi del TCDSB. Quanto detto da Sal
Piccininni ribadisce poi quello che ha affermato anche il board chair Jo-Ann Davis che
in un comunicato ha spiegato che la priorità dell’amministrazione è di far sì che il deficit non impatti in nessun modo gli studenti e gli insegnati nelle classi.
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
4
CANADA
LA STORIA
ONTARIO
Partorisce negli Usa: deve pagare $950mila
TORONTO - Doveva essere una
vacanza da sogno quella che per
una coppia del Saskatchewan si è
trasformata in un incubo. La gioia, la serenità, il relax della vacanza alle Hawaii si sono trasformati
in un attimo in un mare di preoccupazioni quando Jennifer Huculak, incinta di sei mesi, ha dato alla luce la sua bambina e si è vista
presentare una fattura medica di
quasi $1 milione. Uno shock vero
e proprio per i coniugi Huculak.
Prima di imbarcarsi sull’aereo
alla volta della destinazione da
sogno nell’ottobre del 2013 la Huculak aveva sottoscritto l’assicurazione Blue Cross ed aveva ricevuto il via libera al viaggio da parte
del suo medico. La canadese era al
sesto mese di gravidanza, in buona salute e nulla faceva prevedere un parto prematuro. Due giorni
dopo essere giunta nelle Hawaii alla residente del Saskatchewan
si sono rotte le acque, condizione
che ha messo la sua gravidanza a
rischio, obbligandola a trascorrere
le sei settimane seguenti in un letto di ospedale alle Hawaii. La bimba, nata con nove settimane di anticipo, ha trascorso due mesi in terapia intensiva.
Una situazione inaspettata, carica di gioia per la nascita della
bimba ma anche di numerose preoccupazioni: oggi i coniugi canadesi sono felicissimi di avere una
figlia di 11 mesi che è la loro gioia di vivere ma la fattura medica
di $950mila che non li fa più dormire sonni tranquilli. «È un pensiero che ci fa venire i crampi allo
stomaco - ha detto Jennifer Huculak - chi si può permettere di pagare una fattura medica di un milione di dollari? Chi è in grado di
affrontare una spesa simile?». Intanto la Blue Cross si rifiuta di pagare, anche in parte, la somma addebitata agli Huculak sostenendo
che la donna era in qualche modo
“predisposta” a quanto successo.
In una lettera inviata alla Huculak durante la sua degenza in ospedale la Blue Cross metteva nero su
bianco il fatto di non dover essere chiamata in causa per le spese:
“Nei sei mesi precedenti la partenza per le Hawaii alla signora Huculak era stata diagnosticata una
gravidanza ad alto rischio, condizione per la quale aveva ricevuto
anche delle cure. Le spese relative al ricovero ospedaliero della signora Huculak non sono coperte
dalla nostra policy”.
Quel che la neomamma sostiene
con forza è di non avere soferto
di una gravidanza diicile ma di avere avuto invece una infezione alla vescica che le ha causato una emorragia. «Anche lo specialista alle Hawaii ha detto che queste cose
succedono e non si può fare nulla per prevenirle», ha detto la don-
na. Dalla parte di Jennifer Huculak
si è schierato anche il ginecologo
che ha seguito i suoi primi sei mesi di gravidanza e che ha scritto alla Blue Cross senza però riuscire a
ottenere nessun risultato positivo.
La Huculak però è furiosa:
«Sull’opuscolo informativo della
Blue Cross non c’è comunque alcuna dicitura che spiega le regole
in caso di condizioni pre-esistenti - ha detto la Huculak - la mia famiglia sta cercando di valutare la
situazione e decidere di conseguenza se portare in tribunale da
Blue Cross, dichiarare fallimento o aspettare e vedere cosa succederà».
Nel frattempo i coniugi Huculak desiderano rendere pubblica la
propria storia ainché quel che è
successo a loro possa mettere in
guardia altre persone: «Ci troviamo in una situazione molto triste
- conclude Jennifer Huculak - la
gente deve essere informata che le
compagnie assicurative faranno di
tutto per non pagare se troveranno un appiglio per poterlo fare».
CRONACA NERA
Corpo nel lago Ontario, investiga la Siu
TORONTO - Sarà la Special Investigations Unit a condurre le indagini dopo che un corpo è stato trovato nelle acque del lago Ontario
nella zona di Townline Road a Niagara-on-the-Lake. Gli agenti hanno
provato a praticare la rianimazione cardiopolmonare senza successo. Dal momento che sarà la SIU a
condurre l’investigazione la Niagara Region Police al momento non
può rilasciare alcuna informazione
sull’accaduto.
¬ Un uomo di 21 anni di nome Morad Maher Thaher è stato accusato
di tentato omicidio e aggressione
dopo un accoltellamento avvenuto all’interno di un locale che ospita il ristorante di fast food Wendy
e Tim Hortons che si trova su Britannia Road, all’incrocio con Terry
Fox Way. Secondo le prime indagi-
ni della polizia la vittima, 44 anni,
stava pranzando nel locale quando è stato avvicinato alle spalle da
Thaher e accoltellato che poi è fuggito in direzione di un complesso
di case a schiera. La vittima è ricoverata in ospedale in gravi condizioni.
¬ Secondo fonti della polizia l’appartamento nel Liberty Village dove si è verificata una esplosione
potrebbe essere stato usato come
laboratorio per creare droga. L’uomo rimasto ferito nell’esplosione
e trasportato al Toronto Western
Hospital a causa delle ustioni riportate alle mani e al volto, è stato arrestato. L’appartamento esploso si trova al sesto piano dell’85 East Liberty St.: l’esplosione è stata così violenta da sventrare completamente una parete in prossimi-
SECONDO PIATTO
Coniglio alle arance
tà degli ascensori, tre dei quali sono crollati al piano terra. Le indagini continuano.
¬ Si è consegnato alle autorità Elijah Roberts, 28 anni, sul quale pendeva un mandato di cattura per tutto il Canada in relazione a un accoltellamento avvenuto nel quartiere finanziario di Toronto il giorno di Halloween. Roberts è accusato di aver accoltellato un uomo a
seguito di un diverbio avvenuto il
31 ottobre all’interno di una abitazione che si trova nei pressi di Bay
e Charles Street. Il 1º novembre la
polizia ha emesso un mandato di
arresto per l’uomo giudicato “armato e pericoloso”. Le accuse delle quali Roberts dovrà rispondere
sono quelle di tentato omicidio, aggressione aggravata e aggressione
con un’arma e minacce.
CONTORNO
SECONDO
PIATTO
Vento gelido nella
Gta, la colonnina
di mercurio
scende a -19 gradi
TORONTO - Fosse stata necessaria una prova per capire che ormai l’inverno ha fatto
il suo ingresso prima della data ufficiale del 21 dicembre, ieri i residenti della Greater Toronto Area l’anno avuta. Finora, quella di ieri, è stata infatti
la mattina più fredda di questa
stagione con i suoi 9 gradi sotto lo zero che a causa del vento gelido sono stati percepiti come 18 gradi sotto lo zero.
Al di fuori della Gta, Environment Canada ha emesso
un avviso di neve per Niagara
Falls, Welland e la parte meridionale della regione del Niagara.
Freddo intenso e neve sono
già arrivati: secondo i meteorologi di Environment Canada
il fronte di aria gelida è arrivato in Ontario da Chicago causando le temperature al di sotto degli zero gradi.
Squadre di operatori del comune hanno iniziato ieri a riempire di acqua la pista della
Nathan Phillips Square che, una volta attivato il sistema di
congelamento, sarà pronta alle 7 del mattino di sabato. Tutte le piste di pattinaggio del
centro di Toronto saranno
pronte il 29 novembre.
DOLCE
Caponata
Pesche al limone
Calorie per porzione: 220
Tempo di preparazione: un’ora
Economico: si Vegetariano: si
La Cucina
di
Ingredienti per 4 persone : 3 melanzane medie
- 4 zucchine - 5 pomodori maturi - 2 patate - un
peperone rosso ed uno giallo - 100 gr. di olive
nere e verdi - basilico - origano - mezzo bicchiere
di olio extravergine d’oliva - sale e pepe.
Teresina
Il Corriere Canadese
invita le sue afezionate lettrici
a inviare le ricette a loro più
care, quelle che fanno leccare
i bai a tutta la famiglia, che
magari vengono preparate
per celebrare una occasione
speciale oppure che sono
semplici da eseguire, ideali
quando si rientra a casa dal
lavoro. La cucina italiana di
oggi nasce dalla tradizione:
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italiano e in inglese!
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Calorie per porzione: 405
Tempo di preparazione: 2 ore
Economico: si Vegetariano: no
Ingredienti per 4 persone : Un Kg. di
spezzatino di coniglio - 2 arance non trattate
- sedano - carota - cipolla - una foglia d’alloro
- un bicchiere di vino bianco - un cucchiaio di
Brandy - un cucchiaio d’aceto - un cucchiaio di
farina - un cucchiaio di miele - 3 cucchiai di olio
extravergine d’oliva - sale e pepe.
Preparazione: Tagliare le melanzane a tocchetti, salarle e lasciarle sgocciolare. Scaldare l’olio
in un largo tegame, unire le cipolle afettate, le
melanzane asciugate, le patate, i pomodori a
cubetti e le zucchine a rondelle piuttosto spesse.
Salare, pepare e cuocere per 40 minuti, mescolando spesso. Aggiungere le olive, una manciata
d’origano e di basilico tritato, lasciar insaporire
e servire.
Preparazione: "Lavare le pesche, scottarle
per 10 minuti in acqua bollente, quindi pelarle,
privandole del nocciolo e dividere ognuna in
otto spicchi. Disporre le fettine di pesche in
una capace coppa di vetro, spolverizzarle con
lo zucchero, bagnarle con il succo dei limoni
iltrato e lasciarle macerare in frigorifero. Montare la panna, dolciicandola con lo zucchero a
velo; distribuire le pesche in coppette singole e
guarnire con ciui di panna montata."
Preparazione: "Rosolare in olio la carne con
cipolla, carota e sedano tritati. Spruzzare con il
vino e lasciar evaporare; unire Brandy, farina,
alloro e, dopo mezz’ora, il succo delle arance.
Portare a cottura, aggiungere il miele diluito
con due cucchiai d’acqua e l’aceto, la scorza
delle arance a listelle sottili e servire."
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Calorie per porzione: 505
Tempo di preparazione: 30 min.
Economico: si Vegetariano: si
Ingredienti per 4 persone: 4 grosse pesche
gialle mature ma sode - 2 limoni - 200 gr. di zucchero - un quarto di panna fresca - un cucchiaino di zucchero a velo.
Redazione: Corriere Canadese
Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone.
Canada, 2700 Duferin St., Unit 90.
Toronto, On, M6B 4J3
Amministrazione:
L'On. Joe Volpe, Presidente
Francesco Veronesi, Direttore
Nicola Sparano, Vice-Direttore
K.T. WEB Printing Ltd.
287 Bridgeland Ave.
Toronto, On, M6A 1Z6
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
5
CANADA
ONTARIO
Sousa: pronti ad aggredire l’economia sommersa
TORONTO - L’Ontario ha bisogno di generare nuove entrate e
per questo è pronto a dichiarare guerra all’economia sommersa, all’evasione fiscale e al mercato nero delle sigarette. La promessa arriva direttamente da Charles
Sousa, che ha sottolineato le diicoltà oggettive per eliminare il deficit provinciale di 12,5 miliardi di
dollari. Secondo il ministro delle Finanze i nuovi provvedimenti che vedranno la luce nei prossimi mesi potranno produrre un
extra gettiti pari a 700 milioni di
dollari nell’arco dei prossimi 4 anni. Secondo il ministro, una strategia aggressiva contro il mercato
nero delle sigarette potrebbe garantire una nuove fonte di entrate di vitale importanza per la provincia. In base agli ultimi calcoli
circa il 40 per cento delle sigarette vendute in Ontario è frutto del
contrabbando. Questo fenomeno
è estremamente deleterio per le
casse della Provincia, che in media riesce a guadagnare una buo-
na porzione in tasse e balzelli degli 85 dollari necessari per comprare un cartone da 200 sigarette
nei punti di rivendita legale.
Un altro provvedimento messo
in cantiere dalla provincia riguarda le gare di appalto. In futuro i
contratti pubblici al centro degli
appalti, infatti, vedranno la partecipazione solamente di quelle ditte in regola con il pagamento delle imposte.
Allo stesso tempo, Queen’s Park
è pronto ad approvare una misura
per ridurre drasticamente le transazioni solamente in contante: in
sostanza si cercherà di ampliare e
raforzare la tracciabilità dei pagamenti, per scoraggiare anche chi
si fa pagare in nero con l’evidente
danno in termini di mancato pagamento delle tasse.
Tutti questi provvedimenti, secondo il ministro, saranno necessari per ovviare a un ammanco di circa 509 milioni di dollari
che secondo le ultime previsioni sarebbero dovuti entrare nelle
casse provinciali. Resta da capire,
infine, quali saranno gli ulteriori provvedimenti sul fronte della lotta all’economia sommersa e
se ci saranno misure specifiche rivolte al fenomeno del lavoro nero.
Le opposizioni, dal canto loro,
hanno subito lanciato l’allarme,
prendendo le dichiarazioni del
ministro delle Finanze come un
campanello di allarme in vista di
un possibile - e probabile, a detta
loro - aumento delle tasse già presente nel prossimo budget provinciale. Sul punto Sousa non ha
commentato.
LE SUPPLETIVE
Byelection, doccia fredda
per i partiti di opposizione
TORONTO - Doccia fredda per i due partiti d’opposizione a Ottawa. Nelle due elezioni suppletive tenutesi in Ontario e in Alberta il Partito Conservatore è riuscito a riconquistare i seggi in ballo. A Whitby-Oshawa gli elettori erano chiamati a scegliere il sostituto dell’ex ministro delle Finanze
Jim Flaherty, prematuramente scomparso
lo scorso anno, mentre a Yellowhead sulla
carta era stato previsto un testa a testa tra
il candidato conservatore e quello liberale.
I sondaggi della vigilia, pur mettendo davanti i candidati tory, avevano messo in luce come il Partito Liberale potesse sperare
nella grande rimonta, specialmente a Whitby-Oshawa, dove la forbice era delle intenzioni di voto era di circa il 3 per cento.
Alla fine invece l’afermazione della candidata tory Pat Perkins è stata più ampia,
con 17.033 voti contro i 14.082 della liberale
Celina Caesar Chavannes.
Gli altri candidati, inclusa la neodemo-
SEASON PRESENTING SPONSOR
PRESENTA:
cratica Trish McAulife, non sono andati in
doppia cifra. Stessa musica in Alberta, dove
l’ex agente dell’Rcmp Jim Eglinski ha sbaragliato gli avversari con un corposo 62,6
per cento.
La sconfitta dei liberali porta ad alcune
riflessioni. In primo luogo, nonostante le
grandi diicoltà del governo in questo periodo, il Partito Conservatore sembra ancora in grado di poter ambire alla vittoria nelle elezioni federali del prossimo anno.
La leadership di Justin Trudeau - che
continua a godere di un vantaggio seppur
assottigliato nei sondaggi a livello nazionale - deve quindi ripensare alla strategia di
fondo che accompagnerà il partito al voto
del 2015.
L’Ndp, infine, sembra un partito allo
sbando e questo voto conferma come nella prossima campagna elettorale potrà semplicemente recitare il ruolo di terzo incomodo.
LA LETTERA
“Ontario, gli immigrati illegali,
possono diventare una risorsa”
“Charles Sousa dice: “L’economia sommersa sarà riportata a galla, via dal sommerso e
sotto la luce”. Come immigrato ed economista vorrei dare qui il mio contributo per aiutare il governo provinciale a risolvere il problema.
Una delle ragioni per l’economia sommersa
ha a che fare con l’immigrazione illegale.
Molti immigrati illegali, specialmente dai
Paesi europei, sono lavoratori qualificati e
lavorano molto duramente per guadagnare
denaro, ma mentre stanno aspettando l'approvazione delle loro applicazioni loro continuano ad essere pagati in contanti.
Allo stesso tempo noi sappiamo che altri immigrati da altre parti del mondo vengono in
Canada come rifugiati, molti non lavorano e
costituiscono un peso per il sistema del welfare.
In realtà i governi provinciale e federale conoscono questa situazione, ma preferiscono
ignorarla e non fare nulla per risolvere il problema. Ci vogliono dai 2 ai 5 anni o addirittura di più per ricevere l’approvazione come
landed immigrant e nel frattempo queste persone devono lavorare, almeno per sopravvivere... ma loro non pagano le tasse.
Così il governo provinciale può dare il loro
contributo per legalizzare i lavoratori qualificati come immigrati, raccogliendo più tasse, mettendo fine in parte all’economia sommersa e aiutando a bilanciare il deficit”.
“Charles Sousa said: “The underground economy will be forced above ground — and
brought into the light.”
As an immigrant and economist I would like
to leave here my contribution to help the Provincial Government to solve this problem.
One of the reasons for the underground economy has to do with illegal immigration.
Many illegal immigrants, especially from European countries, are skilled workers, they
work very hard to make money, but while they are waiting for the approval of their
applications they keep receiving cash. The
Companies, the Contractors, to pay them cash must sell cash.
At the same time, we know that other immigrants from other parts of the world, they come to Canada as refugees, many of them do
not work and they keep living off welfare.
In reality, the federal and provincial government know this situation, but they prefer to
ignore it and they do nothing to solve problem.
It takes 2-5 or more years to get approved as
landed immigrant and meanwhile these people have to work at least to survive… but
they do not pay taxes.
So, if the Provincial Government can give
their contribution to legalize skilled workers
as immigrants they can get more taxes, they
can end part of the underground economy
and help to balance the deficit”.
Giovanni Di Gennaro
Giovanni Di Gennaro
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Marco Spotti, basso (Gualtiero Farst)
Fabrizio Beggi, basso (Melcthal)
VENERDÌ 5 DICEMBRE ALLE 7PM
Marina Bucciarelli, soprano (Jemmy)
Rossini: Guglielmo Tell
Anna Maria Chiuri, mezzo-soprano (Edwige)
(opera in concerto in italiano con
Gabriele Sagona, basso (Gessler)
sottotitoli teatrali in inglese)
Mikeldi Atxalandabaso, tenore (Ruodi)
Saverio Fiore, tenore (Rodolfo)
6.15 pm Chat nella Lobby
Paolo Maria Orecchia, basso (Leutoldo)
prima del concerto
Orchestra & Coro Teatro Regio Torino
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
6
ESTERI
Charles Manson
sposerà 26enne
in prigione
Massimo Lomonaco
TEL AVIV - Il terrore è tornato
ancora una volta a Gerusalemme.
Alle 7.01 di ieri mattina due palestinesi hanno fatto irruzione armi
alla mano in una sinagoga di Har
Nof, un quartiere ortodosso della
città. Sette minuti dopo, alle 7.08,
quattro rabbini, raccolti in preghiera e avvolti dal manto rituale,
giacevano a terra uccisi a colpi di
pistole e mannaie. Accanto a loro
sette feriti, di cui almeno due gravissimi. I due palestinesi, arrivati
dal quartiere di Jabel Mukaber a
Gerusalemme est, sono stati uccisi poco dopo dalla polizia.
L’attentato ha fatto ripiombare Israele nell’incubo: il premier
Benyamin Netanyahu ha promesso «una dura risposta» ed ha accusato il presidente palestinese Abu Mazen e Hamas di essere responsabili dell’attacco, «conseguenza diretta del loro incitamento. Un incitamento - ha tuonato - che la comunità internazionale ha irresponsabilmente ignorato».
Nella riunione d’emergenza
convocata subito dopo l’attentato ha ordinato la distruzione delle case dei due palestinesi. «Gerusalemme - ha incalzato in un discorso alla nazione - è sotto attacco».
Da Ramallah il leader palestinese ha tuttavia risposto condannando «l’uccisione dei fedeli ebrei a Gerusalemme e di altri civili ovunque essi siano». Da Gaza invece Hamas si è felicitato:
secondo il portavoce Mushir alMasri, «si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l’esecuzione di Yusuf al-Rumani», un
conducente di autobus palestinese trovato lunedì morto a Gerusalemme e che la famiglia ritiene sia
stato ucciso da ultrà ebrei mentre
Alessandra Baldini
Un ferito soccorso dopo l’attacco
L’ATTACCO
Terrore a Gerusalemme,
uccisi quattro rabbini
l’autopsia - secondo la polizia ha confermato il suicidio. Il portavoce militare israeliano ha diffuso immagini di dolciumi distribuiti nelle strade di Gaza per festeggiare l’attentato. Secondo Radio Gerusalemme e la radio militare israeliana, l’attacco è stato rivendicato dal Fronte popolare per
la liberazione della Palestina, di ispirazione marxista.
L’attentato - dei 4 rabbini ucci-
si, uno aveva anche la cittadinanza britannica e tre quella americana, e per questo l’Fbi ha fatto sapere che collaborerà con le autorità israeliane alle indagini - è stato condannato dall’intera comunità internazionale. Il presidente
Usa Barack Obama è intervenuto
con fermezza: «Non c’è giustificazione - ha detto - per questi attacchi sui civili». Poi ha invitato israeliani e palestinesi «a cercare
la pace».
Ma sono in molti gli analisti a
temere che la situazione sia ormai sull’orlo del precipizio a causa anche della tensione accumulatasi riguardo la Spianata delle
Moschee. Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha ammonito
che gli attentati degli ultimi tempi sono «una campagna deliberata e non una serie accidentale di
eventi».
PRESIDENZIALI
Usa 2016, spunta la candidatura di De Blasio
Ugo Caltagirone
NEW YORK - «Sarà come Barack
Obama nel 2008». Non ha dubbi
Ed Cox, capo dei repubblicani di
New York, che rilancia le voci sulla discesa in campo di Bill De Blasio per le presidenziali del 2016.
Quelle secondo le quali potrebbe
essere lui nel partito democratico il candidato anti-Hillary, sponsorizzato dall’ala più liberal e progressista del partito. Al momento una suggestione più che una ipotesi concreta, col sindaco della
Grande Mela che parla di rumor
“surreali”.
Ma in tanti sono convinti ci sia
molto di più. “Obama era un giovane senatore, fresco di politica,
ha corso e ha vinto. E credo che
anche De Blasio ce la farà”, spiega l’autorevole Cox sul New York
Post, citando fonti interne al partito democratico che parlano delle mire in chiave Casa Bianca del
primo cittadino di origini italiane.
Che tra l’altro fu responsabile della campagna della aspirante senatrice Clinton nel 2000.
Del resto sono diversi i segnali che - secondo alcuni osservatori
- De Blasio avrebbe lanciato nelle ultime settimane e che possono essere letti in chiave presidenziale. Non solo il suo legame con
il leader dei diritti civili Al Sharpton, che sarebbe il suo emissario
alla Casa Bianca. Non solo le sempre più frequenti apparizioni sul-
Second floor view of the Villa grounds
and the surrounding olive trees
le tv a livello nazionale. C’è soprattutto la lettera aperta pubblicata dall’Huington Post alla vigilia delle elezioni di Midterm. Un
testo in cui alcuni analisti vedono una sorta di manifesto del sindaco progressista, in cui si sprona
il partito del presidente Obama a
sterzare ‘a sinistra’, con politiche
economiche e sociali più orientate verso le fasce più deboli della popolazione, verso quella parte
della classe media che più sofre
le conseguenze della crisi.
Dunque, una ricetta i cui ingredienti sono l’aumento del salario
minimo, prezzi delle case e aitti più abbordabili, maggiori diritti
per afroamericani e ispanici, lotta dura alle discriminazioni (an-
che quelle perpetuate dalle forze
di polizia), depenalizzazione della marijuana. Insomma, più a sinistra di Elizabeth Warren, 65 anni, senatrice paladina dei consumatori e bestia nera di Wall Street
che tutti danno per probabile concorrente di Hillary nelle primarie
del 2016.
Ma De Blasio in un’ipotetica
corsa avrebbe dalla sua parte innanzitutto l’età più giovane (53
anni) e una leadership indiscussa su un palcoscenico come quello newyorkese, dunque nazionale.
New York si guarda in dall’inizio
come ad un laboratorio in cui sperimentare proprio quelle politiche progressiste che adesso gran
parte dei democratici chiedono.
The olive grove and view of Villa Cappelli
NEW YORK - 10050 Cielo Drive a
Bel Air, nel sud della California: la
villa di uno degli omicidi più eferati della storia americana. Il suo
mandante, Charles Manson, sta per
sposarsi in carcere, con una giovanissima. L’uomo che ordinò alla
sua setta, la “Family”, di uccidere
Sharon Tate, la moglie del regista
Roman Polanski, e quattro suoi amici in una notte di agosto del 1969,
ha ottenuto il permesso per unirsi
in matrimonio con una donna che
da anni lo va a trovare in prigione e
che gestisce un sito web sostenendo la sua difesa. Ottanta anni lui, 26
soltanto lei.
L’Associated Press ha visto una copia del documento emesso
il 7 novembre che dà a Manson e
Afton Elaine Burton 90 giorni per
sposarsi. Afton, che lo stesso Manson ha soprannominato “Star”, aveva lasciato la casa dove viveva con
i genitori 9 anni fa per trasferirsi a
Corcoran, in California, e star vicino a Manson di cui era infatuata. La
donna ha detto all’Ap che si sposeranno tra un mese. Già un anno fa,
in una intervista a Rolling Stone,
la giovane aveva preannunciato le
nozze. Poi però non se ne era fatto niente e lo stesso Manson aveva smentito come “un mucchio di
spazzatura” le voci che lo volevano
prossimo al matrimonio.
Per la strage di Bel Air Manson
e i suoi complici furono condannati a morte, poi la sentenze furono commutate in ergastolo. Sharon Tate era incinta di otto mesi e
al processo il suo assassinio fu collocato nel contesto di un rito satanico. In carcere, anche se sposato,
Manson non potrà ricevere visite
coniugali. Perché sposarlo a queste condizioni dunque? La Burton
ha detto che sta lavorando per provare che Manson è innocente: «Ci
sono cose che i parenti possono
fare», ha aggiunto senza ulteriori
spiegazioni.
Manson e due sue seguaci, Leslie
Van Houten e Patricia Krenwinkel, restano in prigione, mentre una quarta complice, Susan Atkins,
è morta in carcere di cancro. Nel
1969 la strage scosse la coscienza
di un paese già attraversato da profonde tensioni. La notte in cui si
consumarono gli omicidi, Polanski
non era presente. Non è mai stato accertato se Manson aspettasse
in auto o se rimase nel ranch dove risiedeva l’organizzazione. Armata di coltelli, pistole e una corda di nylon di 13 metri, la “Family”
fece irruzione nella villa e uccise
senza pietà. Sharon Tate fu l’ultima
a morire.
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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
7
ITALIA
MAFIA
’Ndrangheta, 40 arresti in Lombardia
MILANO - “La musica può cambiare” ma non la ‘ndrangheta, che
con rituali che risalgono a due secoli fa, ha costretto investigatori e
magistratura “a tornare sugli stessi passi e negli stessi luoghi” dove
si pensava fosse stata estirpata e
dove invece, “infiltrata” da decenni, si è oramai “radicata”. E così ieri mattina, a distanza di tre settimane dagli ultimi arresti in Lombardia, è arrivato un nuovo “colpo” alle cosche del Nord Italia con
un blitz che ha portato nel carcere
di Opera 37 persone e tre ai domiciliari. L’indagine ha smantellato
tre cosche, chiamate “locali”, due
in provincia di Como, a Cermenate e Fino Mornasco, e l’altra in
provincia di Lecco, a Calolziocorte. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite anche in
Veneto e in Calabria al termine di
un’inchiesta avviata alla fine del
2012 in seguito a una serie di atti
intimidatori e attentati incendiari
in danno di imprenditori politici
della zona, tra cui il sindaco di Fino Mornasco, e anche di un avvocato del comasco e di un commercialista del Canton Ticino.
I reati contestati a vario titolo
sono associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione, porto abusivo e vendita di armi clandestine, nonché estorsione e tentata estorsione, anche con
l’aggravante della transnazionalità perché i presunti boss avrebbero esteso i loro “tentacoli” in Svizzera. A finire in cella all’alba di ieri sono stati tra gli altri, Antonino
International
Cheese Co. Ltd.
Un’immagine di archivio dei carabinieri che ieri hanno arrestato 40 persone in Lombardia
Mercuri “Pizzicaferro” e Giuseppe Puglisi “Melangiana” rispettivamente “capo locale” a Calolziocorte e a Cermenate e Michelangelo Chindamo, “capo locale” a
Fino Mornasco. E ancora Salvatore Pietro Valente, il quale avrebbe
cooptato il figlio minorenne, ora
indagato, facendolo entrare nella cosca del lecchese e Michelangelo Larosa, il cognato di Giuseppe, il capo della cosca di Giffone,
che in più di un’occasione è salito dalla Calabria per partecipare
alle “mangiate”, le riunioni operative, ai rituali come giuramenti con il conferimento di cariche
e doti della “Santa” e del “Vangelo”. “Mangiate” e “rituali” che per
la prima volta in una inchiesta di
‘ndrangheta “non sono state sentite dalla voce di mafiosi e pentiti ha spiegato il pm Ilda Boccassini
nel corso di una conferenza stampa - ma sono stati filmati e registrati in diretta”. Inoltre nelle perquisizioni di ieri sono stati trovati anche “i quaderni con i formulari - ha proseguito il capo dell’antimafia milanese - Mi auguro che
tanti giovani abbiano la Costituzione sul comodino mentre qui
l’anti-stato ha le formule dei riti”. Cosa che dimostra che la “for-
za” della ’ndrangheta è quella della ‘tradizione’ improntata sui ‘’valori della vita che vengono visti in
negativo e come portatori di morte e devastazione della condizione
del vivere democratico’’.
A testimoniare l’attività criminale delle cosche ieri decapitate e che contano, dal 2008 al 2012,
circa 500 episodi tra intimidatori ed estorsivi “tutti caratterizzati dall’omertà delle vittime”, annota il gip nel suo provvedimento,
ci sono molte intercettazioni del
tipo “se hai qualche problema dì
che vengo io e gli stacco la testa”
o “sappi che sei nel mirino”.
MALAVITA
Per la prima volta un video sul giuramento
Stefano Rottigni
MILANO - Un reality sulla ’ndrangheta quello che i carabinieri del Ros di Milano, coordinati dal procuratore aggiunto della
Dda, Ilda Boccassini, hanno visto
in due anni di indagini che hanno portato a sgominare tre Locali,
le strutture periferiche dell’associazione, nel Comasco e nel Lecchese.
Un reality perché nella prima
volta nella storia della lotta alla
criminalità gli uomini del tenente colonnello Giovanni Sozzo, già
al Ros di Palermo dove si occupò
dei ‘pizzini’ di Bernardo Provenzano e poi proprio di ‘ndrangheta
a Catanzaro, hanno avuto modo di
ascoltare e vedere in presa diretta
la cerimonia di conferimento della dote (grado) della Santa che segna un nuovo percorso criminale
per chi ne viene investito.
È accaduto in una delle ‘mangiate’, come si chiamavano le riunioni operative e per assegnare le
Doti.
«L’osservazione fornisce due
indicazioni - annotano gli investigatori - per la cerimonia in questione sono suicienti cinque persone» le quali «possiedono almeno il grado della Santa e il cerimoniale prevede l’utilizzo di diversi
oggetti: una pistola, “un ago” o
“un coltello” e “un fazzoletto”».
I santisti, in un terreno di uno
di loro a Castello di Brianza (Lecco), entrano in un capanno e ha inizio «la fase liturgica: la formazione della Società e il conferimento della “Santa”. Antonino
Mercuri, detto Pizzicaferro “utilizzando il classico saluto ‘ndranghetista (“buon vespero”), con tono ieratico, si rivolge agli altri ailiati presenti (“santa sera ai santisti”), dichiarando esplicitamente
la loro appartenenza alla società
maggiore».
Un fotogramma del video dei Ros
Una volta formata la “santa catena”, che comporta la disposizione dei partecipanti nella posizione a circolo - annotano i Ros Mercuri procede alla formazione
della “santa società”, «nel nome
di Garibaldi, Mazzini e La Marmora, con parole di uomo e di umiltà, formo la santa società!».
Solo allora entra il designato, Giovanni Buttà e giura.
«Garibaldi capo Locale, Mazzi-
ni a rappresentare il contabile e
La Marmora come rinvio alla carica di 236 mastro di giornata», è la
spiegazione.
Una volta tale, il santista gode
di grande autodeterminazione:
nel bene e nel male. Si assegnerà
da solo la propria punizione in caso di “grave trascuranza”.
«Dovete essere voi a sapere che
avete fatto la trascuranza - li catechizza il più autorevole - Vi giudicate voi quale strada dovete seguire. Quanti colpi ha in canna, ne
dovete riservare sempre uno!»,
Altrimenti c’è sempre «una pastiglia di cianuro oppure vi buttate
dalla montagna».
Non solo, la qualità di Santista
impone, per una logica di assoluta compartimentazione e per via
di questa sue nuova vita criminale, di «rinnegare tutto ino alla settima generazione tutta la società
criminale da me, ino a oggi, riconosciuta per salvaguardare l’onore e le cose dei miei saggi fratelli». Fratelli con cui, impone il giuramento «dividere tutto, anche il
sangue, centesimo per centesimo,
millesimo per millesimo, come è
da oggi riconosciuto da tutti, come prescrivono le regole sociali».
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Narcos uccisi, 16 anni per il pentito Carbone
PALERMO - Il gup di Palermo ha
condannato a 16 anni di carcere,
in abbreviato, il pentito Giuseppe
Carbone, accusato dell’omicidio di
Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentel, i due narcos legati alla maia canadese uccisi a colpi di
pistola, bruciati e sepolti tra i riiuti sotto una spessa lastra di eternit nelle campagne di Casteldaccia
(Pa) a maggio del 2013.
Al collaboratore di giustizia, ex
uomo d’onore del clan di Bagheria,
è stata concessa la speciale attenuante prevista per i pentiti.
Fu Carbone, fermato in un blitz contro la cosca, a fare ritrovare
i due corpi e a indicare nei fratelli bagheresi Pietro e Salvatore Scaduto i killer.
L’omicidio dei due narcos, che avevano organizzato un traico di
droga tra la Sicilia e il Canada, sarebbe stato commissionato ai si-
cari bagheresi da don Vito Rizzuto, vecchio boss di Montréal, preoccupato che Fernandez, un suo
ex fedelissimo, fosse passato dalla
parte del suo nemico, Raynald De
Jardin.
I sicari, Pietro e Salvatore Scaduto, vecchie conoscenze del padrino, avrebbero ricevuto l’ordine
e l’avrebbero eseguito. Gli Scaduto
sono processati per il duplice delitto dalla corte d’assise.
MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
8
ITALIA
L’EMERGENZA
TOSCANA
Maltempo, arriva la tregua al Nord
ROMA - Le regioni del Nord, piegate nei giorni scorsi dal maltempo, ieri si sono risvegliate con il
cielo limpido che ha portato una giornata di tregua. Ma l’assenza delle piogge torrenziali dei giorni passati non ha comunque azzerato i disagi, soprattutto nella mobilità. Ora si guarda ai fiumi, diversi dei quali sopra il livello di guardia. In Liguria resta il pericolo frane, mentre la Lombardia chiede lo
stato d’emergenza. «In queste ore
il maltempo è tornato a fare danni.
Per me è una ferita aperta pensare
che l’Italia abbia denari bloccati in
modo così assurdo. Ma adesso non
è il momento delle polemiche. Si
scavi il fango dalle città, si tiri via
la melma delle pratiche burocratiche, si realizzino le opere da fare»,
ha detto il premier Matteo Renzi.
Il ministro dell’Ambiente, Gian
Luca Galletti, ha sottolineato che
«bisogna cambiare pagina» invocando un patto tra governo centrale e enti locali. Ma i Comuni restano sulla difensiva: «La promessa di
sbloccare il Patto di Stabilità ai comuni colpiti dalle alluvioni non è
molto utile perché riguarda cifre
limitate», ha detto il delegato alla
finanza locale dell’Anci, Guido Castelli.
Se al Nord c’è uno spiraglio di
luce, nelle regioni centro-meridionali fino a questo pomeriggio ci saranno precipitazioni, anche intense, soprattutto sulla Toscana. Da
giovedì invece condizioni di tempo stabile e soleggiato, almeno fi-
no a domenica. È quanto sottolinea la Protezione civile, che mette in guarda dal rischio che il maltempo possa determinare in diverse aree del Paese criticità idrogeologiche, con il Po che resta osservato speciale. Il colmo di piena del
Po è transitato a Casalmaggiore,
in Lombardia, nelle prime ore del
mattino, con oltre sette metri sullo zero idrometrico, e poi ha oltrepassato Boretto, in Emilia Romagna, con valori stimati 8,20 metri
sullo zero idrometrico.
Passando in rassegna le regioni
più colpite nei giorni scorsi, in Liguria è dunque tornato il sole ed è
cessata l’allerta meteo. Ma resta il
pericolo frane. La Coldiretti calcola in 30 milioni i danni all’agricoltura della regione, mentre frana la
collina del basilico dop, ingrediente principale del pesto genovese.
A Roma sono state chiuse le banchine per l’innalzamento del Tevere.
A Milano sono proseguiti per il
terzo giorno consecutivo gli interventi per estrarre l’acqua nella galleria della metropolitana 2 dove la
circolazione era bloccata tra le fermate di Garibaldi e Centrale. In serata è ripresa la circolazione dei
treni. Restando in Lombardia, 188
persone della frazione Novazza di
Valgoglio, nel Bergamasco, sono ri-
maste isolate per ore a causa di un
allarme frana su due strade. In Piemonte è tornato il sole ma in alcune zone è stato diicile, ancora oggi, spostarsi per gli allagamenti e le
frane dei giorni scorsi. I problemi
principali sono stati segnalati nel
Basso Piemonte, in provincia di Alessandria e, al Nord, nel Biellese e
nel Verbano, dove il livello dei laghi Maggiore e Orta restano sopra
la soglia di guardia.
Sempre chiuso l’ospedale di Omegna dove si è lavorato tutto il
giorno per liberare i locali dall’acqua e dal fango. Spostamenti ancora diicili anche in Friuli Venezia
Giulia.
Trovata morta
la 16enne
scomparsa
PISA - L’hanno cercata per una
settimana in centinaia, poi il suo
corpo è stato “restituito” da quel
fiume che l’aveva inghiottita
probabilmente già la notte stessa del suo allontanamento nove
giorni fa, poco prima delle 22 di
domenica 9 novembre qualche
minuto dopo aver lasciato la sua
casa di Fornacette, nel comune
di Calcinaia (Pisa), a pochi chilometri dal capoluogo.
La scomparsa di Martina Del
Giacco, studentessa di 16 anni,
si è conclusa stamani con l’esito
più tragico, dopo il ritrovamento del suo corpo in Arno a Pisa.
Sulle cause della morte si attendono responsi certi dall’autopsia, fissata per oggi. Al momento
però è il suicidio l’ipotesi più accredita da parte degli inquirenti che fin dall’inizio avevano temuto questa possibilità a causa
di alcuni messaggi lasciati dalla ragazza. Dal primo esame esterno della salma non vi sarebbero lesioni che lascino sospettare qualcosa di diverso, lo stato del cadavere è compatibile
con la sua permanenza in acqua
nel tempo in cui la giovane è stata cercata vicino casa e anche a
Pisa. Corroborata da quell’unica segnalazione di avvistamento ritenuta attendibile: una donna l’aveva vista sopra un ponte
sull’Arno.
IL RAPPORTO
I Comuni spendaccioni: top Perugia, Lamezia ultima
ROMA - I Comuni del Sud che
spendono nel complesso troppo per l’amministrazione e troppo poco per i servizi sociali. Ma
anche Perugia, città più “spendacciona” in assoluto, mentre tra chi
spende meno per i propri cittadini ci sono Lamezia Terme o Campobasso. Sono i primi dati che emergono dalla banca dati OpenCivitas messa a disposizione dal ministero dell’Economia a tutti i cittadini e a tutti gli amministratori locali: nero su bianco c’è infatti il rapporto tra le spese efettivamente sostenute da Comuni, Pro-
vince e Regioni (per ora per il solo 2010) e il fabbisogno standard,
cioè la spesa considerata necessaria sulla base di indicatori che tengono conto non solo della popolazione ma anche dei servizi offerti, delle caratteristiche territoriali e degli aspetti sociali, economici e demografici. E non è detto, quindi, che chi si trova a spendere anche molto meno di quanto
ritenuto necessario sia più virtuoso, perché dietro l’apparente risparmio si può celare, invece, una
carenza di servizi. Chi spende di
più non necessariamente spreca.
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SUD POCO ATTENTO AL SOCIALE: dai dati 2010 elaborati da
OpenCivitas emerge per esempio
che nel complesso i Comuni del
Mezzogiorno da un lato risultano
spendere più dello standard per i
servizi generali (con uno scostamento del 6,7% rispetto al fabbisogno) mentre spendono troppo
poco sul fronte dei servizi sociali (il 4,91% in meno della efettiva
necessita’).
PERUGIA GUIDA CLASSIFICA SPENDACCIONI: nel 2010 è
stato il capoluogo umbro, tra i Comuni con piu’ di 60mila abitanti, a
registrare lo scostamento maggiore, con una spesa per cittadino di
1.057 euro a fronte di un fabbisogno standard calcolato in 734 euro (-31%). Dietro Perugia, Brindisi (-29%), Taranto (-25%), Potenza (-24%), Fiumicino in provincia
di Roma (-23%), Salerno (-22%),
Lecce, Venezia e Viareggio (-19%)
e, infine, Casoria, in provincia di
Napoli (-16%). Tra i capoluoghi,
spendono piu’ dello standard anche Potenza (-24%), Firenze (10%), Roma (-7%) Bologna e Napoli e Ancona (rispettivamente
con -5, -4% e -3%).
A LAMEZIA SI SPENDE MENO: a guidare la classifica di chi
invece ha speso in linea o addirittura molto meno rispetto al fabbisogno standard c’e’ Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, che
nel 2010 ha dedicato 449 euro a
cittadino a fronte di 607 valutato
come necessario (con uno scostamento del 41%). Seguono Giugliano in Campania, provincia di Napoli (33%), Vicenza (32%), Arezzo
(21%), Imola (20%), Forli’ (20%),
Reggio Calabria (20%), Pescara e
Crotone (16%), e Bergamo (15%).
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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
9
GUSTO
LA CRISI
Crolla la produzione di olio d’oliva
Davide Lombardi
ROMA - Non solo frane e alluvioni, il maltempo ci toglie anche un
terzo dell’olio nuovo. Tra gli oliveti italiani, vanto dei nostri paesaggi, la campagna produttiva 20142015 del prodotto-principe della
Dieta Mediterranea si presenta salvo fortunate eccezioni in Sardegna (+30%) e Piemonte (+30%)
- problematica, dopo una estate troppo piovosa che ha favorito gli attacchi di patogene (in primis la mosca olearia), provocando danni sia sul fronte quantitativo, sia qualitativo dell’olio. Soprattutto in importanti aree olivicole della penisola come Umbria
(-45%), Toscana (-40%), Campania (-40%), Puglia (-35%), ‘big
producer’ dove il calo produttivo
è a doppia cifra.
Secondo le stime elaborate da
Ismea, Unaprol e altri operatori, l’andamento produttivo della
campagna 2014/2015 di olio si attesterebbe ad un livello pari a 302
mila tonnellate, contro le 464 mila difuse dall’Istat per il 2013. Il
dato stimato per il 2014 è, di fatto, una sintesi tra un’ipotesi minima che porterebbe la produzione
a 286 mila tonnellate (-38%) ed una massima che potrebbe invece
portare i volumi verso le 310 mila
tonnellate (-33%). Nel frattempo i
listini salgono, alla luce della domanda sostenuta, soprattutto per
i prezzi dell’extravergine.
In molte aree vocate, quest’anno sono annullate sagre dell’olio novello e feste della bruschetta. Ma non tutto è perduto, sotto-
Brusca frenata in Italia nella produzione dell’olio di oliva
linea Unaprol: se le prossime settimane permettessero una permanenza ottimale delle olive sulle piante si potrebbe anche avere una situazione meno pesante.
Intanto il mercato sta rispondendo con prezzi in aumento soprattutto nell’extravergine. C’è infatti una domanda già molto dinamica su questo prodotto e soprattutto sulle partite di qualità migliore.
Nella geograia dell’annus horribilis per l’olio made in Italy a pesare sul risultato inale sono sicuramente Puglia (-35%), e Calabria
(-35%). A mitigare, in parte, tale
e Trentino si stimano al -25% rispetto al 2013, mentre si scende al
-30% per la Lombardia. In decisa
lessione anche l’Emilia Romagna
(-40%) dove si è anticipata di molto la raccolta per preservare le olive da ulteriori attacchi di mosca.
Male anche il Friuli Venezia Giulia, mentre una voce fuori dal coro è quella del Piemonte (+30%).
Qui, anche se con quantitativi
limitati, la stagione è stata regolare e la lotta alle itopatie è stata tempestiva ed eicace. Come in
Sardegna dove si stima un +30%
rispetto ad un 2013 di scarsissima
produzione insulare.
risultato c’è la Sicilia la cui lessione è attesa al -22%. Ma è in tutto il Sud che si attendono lessioni
a due cifre con punte di -45% per
Basilica e Abruzzo, nonché -40%
per la Campania.
Nel Centro ed in Liguria si attende una produzione quasi dimezzata: si stima una produzione decurtata di più di un terzo rispetto allo scorso anno nelle Marche (-45%), in Liguria (-45%), nel
Lazio (-37%), mentre in Molise il
calo stimato si attesta a -30%. Al
Nord si segnala la lessione a due
cifre in tutte le regioni che concorrono alla Dop Garda. Veneto
Contraffazione,
ancora blitz
dei Nac italiani
ROMA - Made in Italy ancora sotto attacco. Tra i casi più signiicativi delle contrafazioni smascherate dai Carabinieri del Nac c’è
stato il blocco della commercializzazione dei “Wine-Kit” in Gran
Bretagna, per un valore di 28 milioni di euro, prodotti lioilizzati ottenuti con estratto di mosto
e messi in vendita in confezioni
di autoproduzione etichettati con
noti marchi di vini tricolori, 24
per l’esattezza dal Chianti, all’Amarone, al Barolo. E ancora il caso dei “Cheese Kit” in Nuova Zelanda, Australia e Canada, confezioni che replicano prodotti caseari tipici italiani, come la mozzarella, l’asiago, il gorgonzola o la ricotta con etichette che richiamano il tricolore e la denominazione
“Italian Cheese”.
«Per contrastare la vendita
online di prodotti alimentari falsiicati - ha detto Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare di inchiesta
sulla contrafazione - occorre una
vera cabina di regia che si muova
su una strategia precisa, ma anche
un riordino del quadro legislativo
ancora troppo disomogeneo, insistendo sul fronte penale».
Secondo Russo, quello che può
aiutare in questa battaglia contro
gli agropirati è avere a disposizione una banca dati di dimensione
internazionale e coinvolgere il più
possibile le associazioni dei consumatori che possono giocare un
ruolo determinante di sensibilizzazione.
GUIDA GAMBERO ROSSO
Dal Nord al Sud, sono 24
i “superchef” del Belpaese
Alessandra Moneti
ROMA - Da Nord a Sud sono 24 i “superchef” italiani che conquistano le “Tre forchette”, massimo riconoscimento della guida “Ristoranti d’Italia 2015” del Gambero
Rosso. Nella sida fra giubbe bianche due
uomini soli al comando: Heinz Beck (La
Pergola de l’hotel Rome Cavalieri, a Roma)
e Massimo Bottura, (Osteria Francescana,
a Modena). Scende dal podio Gianfranco
Vissani che, pur rimanendo nell’Olimpo a
24, perde ben tre punti, a causa - fanno sapere dalla Città del gusto - dei cambiamenti in corso a Casa Vissani a Baschi (Terni).
A inseguire di stretta misura Beck e Bottura, appena un punto di scarto, sono la famiglia Iaccarino del Don Alfonso 1890 a
Sant’Agata sui Due Goli e Antonino Cannavacciuolo di Villa Crespi (Novara).
Le new entry sono: La Trota a Rivodutri, Romano a Viareggio, Enoteca la Torre a
Villa Laetitia a Roma, e il ritorno nel gotha
delle “toque blanche”, il caratteristico cappello da cuoco, di Mauro Uliassi a Senigallia. Un rientro applaudito alla presentazione della guida, curata da Clara Barra
e Gianfranco Perrotta, che da 25 anni fotografa l’alta cucina nazionale, e da sempre contempla al top la famiglia Iaccarino
e la loro proposta di grande dieta mediterranea. È stata l’ultima presentazione delle
“Tre Forchette” alla Città del Gusto, che il
Gambero Rosso lascerà a ine anno, e mai
come stavolta è stata vetrina di promesse
con dieci locali ‘’da tenere d’occhio” e talenti. «Investo nei giovani, e negli italiani ha sottolineato “re” Beck - che restano nel
mio gruppo, Beck and Maltese consulting,
perché sanno che qui possono crescere e
abbiamo nuovi progetti dopo le aperture
a Londra, Dubai e Tokyo, con grandi soddisfazioni». «È un po’ il Natale degli chef
- commenta l’altoatesino Norbert Niederkoler - ci si incontra, e si festeggia un riconoscimento importante per il business perché questa è la guida italiana che, insieme a
quella dei vini del Gambero, i gourmet por-
L’autunno è dietro l’angolo ed i club e le associazioni
sono già al lavoro per organizzare serate danzanti,
incontri, eventi di ogni genere. Lo scopo è sempre
quello di divertirsi assieme.
Il Corriere Canadese
tano con sé o scaricano dal web’’.
Ecco l’elenco dei migliori ristoranti nel giudizio del Gambero Rosso: Osteria Francescana (Modena); La Pergola
de l’Hotel Rome Cavalieri (Roma); Don
Alfonso 1890 (Napoli); Villa Crespi - Orta San Giulio (Novara); Le Calandre - Rubano (Padova); La Madia - Licata (Agrigento); La Torre del Saracino - Vico Equense (Napoli); Laite - Sappada (Belluno); Lorenzo - Forte dei Marmi (Lucca);
Dal Pescatore - Canneto sull’Oglio (Mantova); Reale - Castel di Sangro (L’Aquila); St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina - San Cassiano (Bolzano); Casa Vissani - Baschi (Terni); Devero Ristorante del Devero Hotel Cavenago di Brianza;
La Madonnina del Pescatore - Senigallia
(Ancona); Piazza Duomo - Alba (Cuneo);
La Trota Rivodutri (Rieti); Ilario Vinciguerrra Restaurant - Gallarate (Varese);
Da Vittorio - Brusaporto (Bergamo); Il
Povero Diavolo - Torriana (Rn); Romano
- Viareggio (Lucca); S’Apposentu a Casa
Puddu - Siddi (Vs); Enoteca La Torre a
Villa Laetitia (Roma); Uliassi - Senigallia
(Ancona). La Lombardia è la regione leader con quattro locali da primato delle Tre
Forchette, seguita dal Lazio con tre. Inseguitrici, con due riconoscimenti ciascuna,
la Campania e le Marche ex aequo. Ristoranti d’Italia 2015 del Gambero Rosso (640
pagine, 22 euro) è anche in versione digitale ebook e come app su Apple, Google,
Windows, Amazon.
sarà felice di pubblicare i vostri eventi: dovete solo mandare
gli annunci all’indirizzo di posta elettronica
[email protected]
oppure via fax al (416) 782-9333
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
10
L’Italia sperimentale batte l’Albania, decide Okaka
La Nazionale dei giovani a tratti piace ma non convince fino in fondo. Tante le cose da rivedere
ITALIA-ALBANIA 1-0
Francesco Grant
GENOVA - L’Albania alla pari di
una nazionale azzurra, seppure
sperimentale. L’avranno vista sicuramente così i milioni di albanesi sparsi per l’Europa, anche se
alla fine l’amichevole che chiude
il 2014 è stata una vittoria dell’Italia B, l’1-0 firmato da Okaka.
Il gol del centravanti doriano,
subentrato nella ripresa nel suo
stadio, regala a Conte un sorriso
nel giorno dello sfogo più amaro. I
nostri calciatori non vogliono più
faticare per diventare campioni,
aveva detto il ct. L’attaccante azzurro di origini nigeriane invece
è uno di quelli che smentiscono il
pessimismo. Da giovane promessa inespressa, ora è giocatore finito. E probabilmente una risorsa in
più per la nazionale sulla via della
ricostruzione.
Lungo il percorso, la vittoria di
ieri sera a Genova - che poteva
essere anche un pari, perché l’Albania se l’è giocata allo stesso livello - è un bicchiere mezzo pieno
e mezzo vuoto, quasi quanto l’1-1
con la Croazia.
Al primo incrocio con la nazionale albanese, la differenza di
blasone non ha pesato: merito
del lavoro di un tecnico italiano,
De Biasi, e conseguenza dell’assetto sperimentale di una partita
arrivata solo 48 ore dopo quella
di Milano. Non era a questo che
Conte guardava, ma alle prove dei
singoli. Cerci ha mostrato buone
cose, con frequenti errori nell’ultimo attimo; Giovinco ha sofferto oltremodo la preponderanza
fisica degli avversari, sprecando
forse un’altra occasione. Buono il
riscontro di Bertolacci.
Marassi al colpo d’occhio è
un’onda rossonera, il colore della
bandiera albanese. Lo stadio sembra un quartiere di Tirana, sono
più dei 10mila i tifosi che orgoglio
nazionale in spalle sono arrivati
per la loro nazionale da casa e da
tutta Europa. Agli inni, anche gli
albanesi sugli spalti cantano Fratelli d’Italia. Mihajlovic in tribuna ascolta i cori anti-Serbia sotto
un cappelletto. In campo, Conte
deroga gioco forza alle abitudini
tattiche e si affida a uno scolastico
4-4-2, Bonucci capitano. Il test è
occasione di minutaggio per Sirigu in porta, ed un esame per tanti.
Gianni De Biasi schiera l’Albania
con un 4-5-1 guidato in difesa dal
laziale Cana, mentre gli esterni
Lila e Lenjani velocizzano le giocate d’attacco. L’ordine in campo
e la foga agonistica con la quale
gli albanesi provano l’assalto agli
azzurri spiegano i progressi che
sotto la guida del ct italiano hanno portato la nazionale rossonera
a scalare le posizioni del ranking
Fifa fino a un dignitoso 48/esimo posto. Appena dietro la Serbia.
L’Albania non spreca mai un
Azzurri in festa dopo la
rete propiziata da Okaka
pallone.
L’Italia di ieri sera è invece assemblata all’ultimo e impiega una
ventina di minuti per mostrarsi
squadra. Conte insiste a richiamare e incitare Cerci, Aquilani
in regia è compassato, Giovinco
è spesso a terra. In ogni caso, le
occasioni sono azzurre.
Cerci apre con un bel triangolo
con Bertolacci all’11’, il tiro sotto
porta fa infuriare Destro libero
al centro. Al 20’ invece il granata
è altruista, da analoga posizione
l’assist sul palo impegna Berisha
nell’anticipo su Giovinco, che sei
minuti dopo fa un bel movimento
in giravolta e reclama fallo al limite dell’area mentre Parolo batte ed
è parato.
La prima cosa bella di Destro
arriva invece dopo mezzora, un
tiro da limite in controbalzo che
sfiora il palo. Lo colpisce invece
in pieno, appena sotto l’incrocio,
Cikalleshi al 37’: il centravanti va
in profondità di potenza trascinandosi dietro Moretti e scarica il
destro che infiamma il tifo albanese. Subito dopo, al 39’, Berisha salva su un gran sinistro dal limite di
Bertolacci. C’è aria di gol, Cikalleshi ancora ci prova dope essersi
liberato di fino di Bonucci, Sirigu
para. Risponde al 46’ Berisha, volando sul sinistro a giro di Cerci
indirizzato al sette.
La partita è decollata e al ritorno in campo nel giro di sessanta
secondi un gol mangiato a testa:
al 5’ lo spreca Giovinco davanti a
Berisha, liberato dalla bella combinazione Cerci-Destro e da un
rimpallo, al 6’ invece Lenjani, solo
in area per un errore di Sirigu che
perde il pallone per Cikalleshi.
L’Albania ci crede e ripete l’assalto
sfruttando la velocità come quando ancora Lenjani, al 16’, impegna
da fuori Sirigu.
Ma un minuto prima era stato
Destro a divorarsi il vantaggio a-
prendo troppo la battuta al volo
solo davanti a Berisha, dopo aver
creato la giocata con una apertura
su Cerci. L’errore del centravanti e
l’inconcludenza di Giovinco, pretenzioso in una punizione defilata, portano al cambio della coppia.
Entrano Okaka e Matri, è il primo
ad esser subito pericoloso al 23’
con un girata sottoporta sulla quale Berisha si supera.
Sirigu è invece incerto su una
punizione di Lenjani dai 35 metri.
La girandola di cambi non toglie
verve alla partita e al 37’ arriva il
timbro di Okaka: splendida la sua
girata di testa su angolo, dal primo
palo a giro su quello opposto, l’1-0
consacra il centravanti della Samp
come nuova risorsa azzurra. Mentre tre invasori albanesi provano a
rovinare la festa, Cana prega l’arbitro di non interromperla e l’Albania ci prova fino all’ultimo, con
Berisha al 94’ in area. Il pari non
arriva, l’orgoglio non è intaccato.
LE ALTRE AMICHEVOLI
Cristiano Ronaldo batte Messi
LONDRA - In sintesi le altre amichevoli di ieri.
Spagna-Germania 0-1
VIGO (Spagna) - I campioni del
mondo della Germania hanno battuto in amichevole e in extremis
la Spagna per 1'0. La rete di Kroos che ha deciso il match è giunta al al 44’ della ripresa. In campo
fra gli spagnoli anche gli “italiani”
Callejon e Morata, mentre fra i tedeschi nel primo tempo si è infortunato Muller, sostituito da Bellarabi.
Argentina-Portogallo 0-1
MANCHESTER - Nell’amichevole giocata questa sera all’Old Trafford il Portogallo ha battuto l'Argentina per 1-0. Rete decisva di
Raphael Guerreiro al 45’ st, con
un colpo di testa su cross di Qua-
resma. Sia Cristiano Ronaldo
che Messi sono stati sostituiti alla
fine del primo tempo, il primo da
Quaresma e la Pulce da Gaitan.
Austria-Brasile 1-2 - La Seleçao è
andata in vantaggio con un colpo
di testa di David Luiz al 18’ st. Undici minuti dopo pareggio dell’Austria, con Dragovic su rigore. La
rete del successo del Brasile, il sesto consecutivo sotto la guida del
ct Dunga, è arrivata al 37’ st con
Roberto Firmino, 23enne sconosciuto in patria e che gioca in Germania nell’Hoffenheim. Dunga lo
aveva convocato a sorpresa, e ieri ha segnato con un tiro da fuori area poco dopo essere entrato
al posto di Luiz Adriano. Al 26’ pt
è uscito per infortunio muscolare Miranda, e il suo posto è stato preso dall’ex capitano Thiago
Silva.
Scozia-Inghilterra 1-3 - La sfida
tra i “Vecchi Nemici” è amichevole soltanto sulla carta. Scozia e Inghilterra fanno sul serio e al termine di 90 minuti intensi ma tecnicamente poveri sono i Tre Leoni a imporsi per 3-1.
Sblocca l’Inghilterra al 32’. L’azione è da manuale ed è targata
Arsenal: il lancio telecomandato
di Wilshere trova la deviazione di
testa, morbida e precisa, di Oxlade-Chamberlain.
Raddoppio all’inizio del secondo tempo, con una zuccata di Rooney. Robertson prova a rilanciare
la Scozia infilando di sinistro Forster all’83’ dopo un triangolo preciso con Russell. Ma dopo tre minuti Rooney fissa il punteggio sul
3-1.
Italia (4-4-2): Sirigu 6 (27’ st Perin sv), De Silvestri 6, Bonucci 6
(39’ st Acerbi 6) Moretti 5.5, Antonelli 5.5, Cerci 6.5 (32’ st Gabbiadini sv), Parolo 5.5, Aquilani 5.5, Bertolacci 6.5 (25’ st Bonaventura 5.5),
Destro 5.5 (19’ st Matri 6), Giovinco 5 (19’ Okaka 7). (6 Rossettini, 5
Rugani, 4 Criscito, 16 Poli, 23 Sturaro). All. Conte 6.5.
Albania (4-5-1): Berisha 7, Hysaj
5.5 (28’ st Ajeti sv), Cana 6, Mavraj 6, Agolli 5.5, Lila 6.5 (44’ st
Rama sv), Abrashi 6 (26’ st Shala
sv), Kukeli 6 (21’ Roshi ), Memushaj 6, Lenjani 6.5 (41’ sr Balaj sv),
Cikalleshi 6.5 (31’ st Slihi sv). .All.
De Biasi 7.
Arbitro: Harkham (Aut) 6.
Reti: nel st 37’ Okaka.
Note: Spettatori: 26.000, incasso
di 248mila euro.
IL CT A MUSO DURO
Conte furioso:
nessuno ci aiuta
ROMA - «Noi proseguiamo, e intanto abbiamo giocato 6 partite, di
cui 5 vinte e una pareggiata. Chi
vuole storca la bocca, a noi tocca
rimanere zitti e pedalare, questi
ragazzi vogliono mettersi in mostra e l’hanno dimostrato anche
questa sera (ieri, ndr)».
È il commento a caldo, fatto dai
microfoni di RaiSport, fatto da
Antonio Conte al termine di Italia-Albania.
«Mi è piaciuta molto applicazione dei ragazzi - dice ancora
Conte - in un giorno e mezzo abbiamo preparato la partita contro
l’Albania che ha giocato con la
squadra titolare e ha pareggiato
con Portogallo e Francia».
Quanto si può contare su questi
giovani?
«Non è un buon momento, dovete avere pazienza e far lavorare
le persone - risponde Conte - Cercheremo di fare anche qualche
riunione per capire la situazione
in generale. Io ho bisogno di lavorare, restare quattro mesi senza
questi ragazzi è un problema».
«Poi se la Nazionale viene dopo
tutto e tutti è giusto che me lo facciano sapere - conclude il ct - Ma
dobbiamo continuare così, nessuno ci aiuta e siamo soli contro
tutti».
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
11
SPORT
«Poca voglia di lavorare, per Balo ho non tempo»
Conte si lamenta: il calcio italiano non va nel verso giusto, vedo cose che non mi piacciono
GENOVA - «Non c’è più la voglia
di faticare. E invece dobbiamo
tornare ad apprezzare fatica e lavoro, oppure questo sarà solo l’inizio della discesa».
È alto il grido d’allarme di Antonio Conte. Una bocciatura che
punta a Balotelli come simbolo di
una generazione perduta del calcio - «sta a lui cambiare, in nazionale io non ho il tempo che servirebbe per farlo crescere» - ma che
riguarda tutto il movimento.
«Sinceramente, pensavo di vedere più partecipazione alle sorti
della nazionale, e invece non sempre quel che vedo da questa panchina mi piace».
Sono bastati tre mesi di lavoro
da ct per cambiare punto di vista.
Prima, racconta l’allenatore della
nazionale nell’intervista esclusiva
a RaiSport poche ore dal test di
Genova contro l’Albania, vedeva il
calcio dal punto di vista del club;
ora guida l’Italia e dunque idealmente tutto il movimento, e da
quella prospettiva la situazione è
preoccupante.
Di simile, rispetto a quando allenava la Juve, c’è però la volontà
di entrare duro, nel vivo dei problemi.
«Se sono stanco? Dobbiamo
prendere atto che non stiamo andando nel verso giusto come movimento. Sapevo che non era facile: io ci metto tanto entusiasmo, la
voglia di far crescere i giovani. Ma
spesso si dimentica quale è la situazione e si vuole tutto e subito».
Insoferenza alle prime critiche,
forse: ma il discorso di Conte è
più ampio.
E come i suoi predecessori, tocca diversi temi: i talenti che non
ci sono e quando ci sono fanno fatica a crescere, i tanti ragazzi che
buttano al vento le loro capacità,
gli stage, l’importanza data alla
nazionale.
«In questo momento - sottolinea Conte - l’Italia fa fatica a sfornare talenti, e quelli che escono
non hanno la giusta mentalità.
Dobbiamo capire che viviamo un
diicile ricambio generazionale
e tornare ad essere umili, ad apprezzare l’importanza della fatica
e del lavoro, necessari per diventare campioni.
Se ci riusciremo, ci sono le premesse per crescere: altrimenti,
sarà questo sarà solo l’inizio della
ine. El Shaarawy? - ha proseguito Conte - Ha fatto bene, ma deve
crescere. Questi ragazzi devono
trovare continuità».
Teniamoci stretti i 10 punti fat-
LA CALCIOPOLI DEI GALLETTI
Francia: gare truccate, dirigenti arrestati
PARIGI - Ecco Calciopoli made
in France. Lo scandalo delle partite truccate che sta facendo il giro
d’Europa non è estraneo neppure
al campionato francese, anche se
per ora si limita a quello di serie B
- la Ligue 2 - e riguarda soprattutto il Nimes.
Retate in molte città nell’ambito di quest’inchiesta, proprio
mentre finivano in stato di fermo i dirigenti attuali e passati del
Marsiglia per l’acquisto con commissioni irregolari dei Gignac, nel
2010.
Il calcio francese rischia di finire sottosopra proprio mentre
sta partendo il cantiere degli Europei 2016. Il giro di risultati addomesticati era nell’aria da giorni,
ieri mattina all’alba è esploso con
blitz della polizia e una decina di
fermi eccellenti: il presidente del
Nimes, Jean-Marc Conrad, quello del Caen, Jean-Francois Fortin
e l’allenatore del Digione, Olivier
Dall’Oglio, fra gli altri.
Nel mirino, diverse partite del
Nimes, con la società che avrebbe
fatto pressioni e proposto accordi sul risultato per evitare di retrocedere. Al centro della macchinazione, Serge Kasparian, principale azionista del Nimes, arrestato nello scandalo delle sale giochi
di Parigi. Proprio indagando sulle sale dove si scommetteva clandestinamente sulle corse ippiche
e non solo, gli inquirenti si sono
convinti che certe partite erano
state “addomesticate”.
Fra gli incontri più sospetti, un
Caen-Nimes del 13 maggio (1-1),
grazie al quale il Caen fece un enorme passo avanti verso la promozione in Ligue 1 e il Nimes evitò la retrocessione. Per il momento si tratta di sospetti, ma fra
gli addetti ai lavori già aleggia il
fantasma di Olympique Marsiglia-Valenciennes, la partita truccata del 1993 che fu all’origine del
più clamoroso scandalo del calcio
francese, con successiva retrocessione della squadra di Bernard
Tapie appena laureata campione
d’Europa in finale contro il Milan.
Le partite truccate “sono un veleno per il nostro sport e per lo
sport in generale» ha tuonato il
presidente della Lega, Frederic
Thiriez, promettendo sanzioni esemplari, fino alla radiazione.
Altro fulmine a ciel sereno
quello che si è abbattuto su Marsiglia, che proprio stasera avrebbe dovuto festeggiare i Bleus, di
ritorno nel Velodrome rinnovato per l’amichevole con la nazionale svedese di Zlatan Ibrahimovic. Il presidente dell’OM, Vincent, Labrune, e i suoi predecessori Jean-Claude Dassier e Pape
Diouf, sono finiti in stato di fermo con l’accusa di frode in occasione di trasferimenti di giocatori.
I sospetti convergono sull’acquisto dell’attaccante André-Pierre
Gignac, che arrivò al Marsiglia da
Tolosa nel 2010. Gli inquirenti sono convinti che sono state pagate
tangenti sottobanco, per lui e per
altri giocatori.
Nella foto Serge Kasparian
ti nel girone, è un bel bagaglio
ottenuto grazie all’orgoglio dei
giocatori che hanno lavorato con
applicazione. Ma sappiamo di dover migliorare su tutto: intensità,
preparazione isica, voglia di far
fatica: dimentichiamo che la fatica
è bella. Ed è questo che sta sparendo oggi, in Italia».
Calciatori, e non solo: l’impressione che Conte trasmette è che
tutto il calcio italiano non si sia
reso conto della gravità della crisi.
«Manca un pò a tutti la voglia
di tornare protagonisti. Per risolvere i problemi - sottolinea Conte
- bisogna prima di tutto rendersi
conto che esistono: già quello è
un primo passo del cammino. Ma
poi, dalla consapevolezza bisogna
cominciare con il lavoro.
È necessario passare dalle parole ai fatti». Conte è tornato a chiedere degli stage per la nazionale,
come in passato altri ct: «Dopo
l’Albania la prossima è a marzo:
ecco, sei ci si tiene un pò alla nazionale bisogna cercare di non lasciare un vuoto di quattro mesi».
In ogni caso, la pausa dopo
l’amichevole di Genova ofrirà
a Balotelli il banco di prova del
suo club, tra prestazioni e comportamento. Anche se il giudizio
di Conte sembra già formulato:
«Mancini, Mourinho e Allegri
non sono riusciti a cambiarlo?
Non sono così presuntuoso da
pensare di essere diverso da grandi allenatori come loro.
Il passato insegna che non ci sono riusciti - è la bocciatura del ct
- Sta a lui cambiare: purtroppo io
non ho tanto tempo, su certi giocatori non bastano pochi giorni
ma serve un periodo lungo. E da
ct mi sono resto conto che è quello che mi manca di più».
A fare da contraltare ai Balotelli d’Italia, la storia di Acerbi,
il difensore del Sassuolo tornato
in azzurro dopo aver sconitto un
tumore: «Lui è un simbolo della
vita: pensi che ti va tutto bene e
poi ti arriva la mazzata.
Se non hai la forza di rialzarti,
come ha fatto lui, il disagio è forte
in tutti i campi.
Lui è l’esempio per tutti noi,
per la sua forza e il suo coraggio
nel rialzarsi».
*Nella foto, Conte e Balotelli
FIORENTINA
Gomez: «Ora voglio segnare»
FIRENZE - Per cercare di rilanciarsi in campionato la Fiorentina
ha bisogno anche dei gol di Mario
Gomez che, per gli infortuni patiti fra la scorsa stagione e l’attuale,
è stato fermo 8 mesi complessivi.
«Ora finalmente sto bene, mi alleno regolarmente con la squadra
da quattro settimane, più che le
parole servono i fatti - ha detto l’ex
Bayern - Dopo quasi un anno di inattività non è facile fare subito le
cose come prima. Devo ritrovare il
ritmo. Ho tanta voglia di segnare,
come sempre».
Sta lavorando per essere al
100%: «È importante ritrovare la
sicurezza nei movimenti e davanti
alla porta e questo arriva allenandosi e vincendo le partite».
A chi gli ha ricordato che in
Germania alcuni lo hanno sempre
considerato bravo ma fragile, fra
questi pure la Cancelliera Angela
Merkel Gomez ha risposto sorridendo e con un pizzico di ironia:
«La signora Merkel è un’esperta
di calcio... Lei è tifosa davvero. Io
per 6-7 anni non ho avuto infortuni
gravi. Purtroppo nell’ultimo ho vissuto il periodo più brutto della carriera, ma non ne voglio più parlare
anche perché non posso cambiare
nulla. Ora guardo avanti cercando
di essere positivo e dare il massimo, sicuro che le cose cambieranno». Un elogio al giovane collega
Babacar, 4 gol finora: «Ha tutto
per diventare un grande attaccante, meno male è rimasto, non fosse
stato così non so a quest’ora dove
avremmo potuto essere».
Montella sta lavorando per farli
coesistere già dalla prossima trasferta con il Verona: «Credo sia
una cosa possibile - ha risposto
Gomez - E’ successo già nell’amichevole col Real e lo possiamo fare ancora”. Domenica sarà anche
sfida fra bomber ed ex compagni
di squadra nel Bayern: «Ho giocato con Toni solo un anno, ma è un
esempio per me, lui è uno sempre
positivo, mi ha insegnato a esserlo
e a restare sereno anche nei momenti duri».
SERIE B
Bari, Nicola subentra a Mangia
BARI - «Mi piace lavorare. Questa
è una pizza che ha fame di calcio,
io ho fame e ambizione. Non mi
piace la presunzione, non venderò
fumo»: si è presentato con grande
concretezza il nuovo tecnico del
Bari Davide Nicola, che subentra al posto dell’esonerato Devis
Mangia.
Nicola, che sarà affiancato da
quattro collaboratori, ha voluto
anche parlare della tragedia che
lo ha colpito in estate (la dolorosa
morte del figlio quattordicenne):
«La tragedia ha cambiato gli equilibri della mia famiglia - ha detto
- Sono cattolico, ho molta fede
ed adesso sono molto più lucido
nell’affrontare le difficoltà.
È difficile che possa avere paura in qualche situazione». Sul suo
modello di squadra è stato sintetico: “Più del modulo conterà la
velocità nell’interpretare le gare e
nel creare i presupposti per vincere. Abbiamo quattro giorni per
preparare la sfida contro il Trapani e daremo il massimo».
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
12
SPORT
Rosberg-Hamilton mano a mano per il titolo
All’inglese basta il secondo posto, sarà l’ora della verità per Alonso. La corsa di Abu Dhabi in diretta su Tsn
ROMA - Chi sarà il campione del
mondo 2015 ed il futuro Fernando Alonso. Mancano solo cinque
giorni alla fine della stagione di
Formula 1, ma ad Abu Dhabi dove
si assegneranno doppi i punti ci
sarà da divertirsi tra la sfida iridata in casa Mercedes e il mercato
piloti con lo spagnolo della Ferrari in dirittura d’arrivo alla McLaren per l’anno che verrà.
Nello scintillante circuito dello
Yas Marina, Lewis Hamilton, a cui
basterà arrivare secondo per vincere il suo secondo titolo, dovrà
difendere 17 punti di vantaggio sul
compagno-rivale Nico Rosberg
sfavorito anche per i bookmaker
ma non sconfitto in partenza dopo il trionfo nel Gran Premio del
Brasile.
Il Gp di Abu Dhabi ha la particolarità di essere l’unica gara che
si corre con due condizioni di luminosità completamente diverse:
la partenza, infatti, avviene nel
tardo pomeriggio, con la luce naturale, ma presto il sole tramonta,
lasciando il compito di illuminare
la pista ai potenti rilettori sparsi
lungo i 5.554 metri disegnati da
Hermann Tilke.
Una pista dove è diicile sorpassare e sarà molto importante
partire dalla pole soprattutto per
Rosberg chiamato ad una diicile rimonta: «Sono andato meglio
rispetto ad Austin - aveva detto il
pilota tedesco dopo la vittoria a
Interlagos - è ancora tutto in gioco, devo continuare così e pensare
positivo».
Oltre al titolo piloti ad Abu
Dhabi c’è da stabilire la gerarchia
deinitiva del campionato Co-
Lewis Hamilton
sorride, Nico
Rosberg no.
La rivalità
tra i due piloti
della
Mercedes
raggiungerà
l'apice nell'ultimo
Gp di stagione,
quello
che
assegnerà
il titolo
di campione
del mondo.
struttori vinto già da tempo dalla
Mercedes.
La Ferrari - come puntualizza il
sito della scuderia di Maranello “vuole quindi chiudere la stagione
al meglio, cercando di massimizzare le opportunità offerte dal
doppio punteggio che solo questa
gara mette in palio, con verdetti finali ancora da scrivere”. Cavallino
Rampante che probabilmente vivrà la sua ultima gara con Alonso
che il prossimo anno sarà sostituito da Sebastian Vettel per il quale
manca solo l’annuncio.
Tra le incognita di questo fine settimana della Formula 1 sul
circuito Yas Marina ci saranno le
gomme: per la prima volta ad Abu
Dhabi la Pirelli ha deciso di portare le mescole soft e supersoft. Di
sicuro le squadre ne beneficeranno in qualifica, ma occorrerà lavorare bene nelle prove libere per
cercare di comprenderne il rendimento in configurazione gara.
Nell’ultima gara della stagione ci sarà il ritorno in pista della
Chaterham grazie alla raccolta
fondi lanciata dalla scuderia anglo-malese e accolta in pieno dai
tifosi che hanno permesso al team
di tornare in pista dopo la rinuncia al Gp di Austin e Interlagos
per motivi finanziari.
*TSN darà in diretta le qualifiche di sabato ed il Gp conclusivo di domenica, sempre alle
7.55 am ora di Toronto.
PER EVITARE ERRORI
La moviola entra nel sollevamento pesi
ALMATY - La “moviola in campo” viene introdotta anche nel
sollevamento pesi. L’introduzione, dal 2015, del ricorso alla tecnologia e ai filmati televisivi è
stata annunciata dal Sam Coffa,
vicepresidente della federazione
mondiale (Iwf) e direttore della
commissione tecnica, al termine
della riunione tenutasi in occasione della conclusione dei Mondiali
in Kazakhstan.
A spingere i dirigenti internazionali del Congresso Iwf a decidere in tal senso è stata una serie
di errori da parte dei giudici di gara che, quest’anno, hanno condizionato i risultati di competizioni
come i Giochi del Commonwealth
a Glasgow e quelli Asiatici a Incheon.
Così dall’anno prossimo, in tutte le maggiori competizioni internazionali a partire dai Mondiali
giovanili di Lima, in programma
ad aprile, tre telecamere verranno
posizionate in modo da riprendere ogni fase delle competizioni ed
essere di aiuto ai giudici.
«Ci sono stati troppi errori e ne
LA NUOVA SHELBY GT350
La Mustang riprende a galoppare
avevamo abbastanza - ha spiegato
Coffa -. Io all’inizio ero contrario
all’uso della tecnologia, ma ora mi
sono convinto che sia necessario.
Ho visto medaglie assegnate agli
atleti sbagliati, e in particolare la
decisione di Glasgow è stata atroce».
Il fatto a cui si è riferito il vicepresidente della federazione
internazionale è una delle finali
dei Giochi del Commonwealth,
quella in cui l’australiano Simplice Ribouem è stato letteralmente
“scippato” della medaglia d’oro.
NHL
WESTERN CONFERENCE
ATLANTIC DIVISION
Montreal
Tampa Bay
Boston
Detroit
Ottawa
Toronto
Florida
Buffalo
19
19
19
17
17
18
15
19
29
28
22
21
20
20
17
10
METROPOLITAN DIVISION
GIOCATE PUNTI
Pittsburgh
Islanders
Rangers
New Jersey
Washington
Philadelphia
Carolina
Columbus
dall’esperienza “racing”. Ma c’è di più. Per la prima
volta debuttano su una Ford gli ammortizzatori MagneRide a controllo continuo, una soluzione che permette di adattare la risposta delle sospensioni alle
necessità dinamiche con la regolazione automatica
della taratura ogni 10 millisecondi. Numerosi, poi,
i particolari in fibra di carbonio, come l’elemento
frontale e la barra che unisce i duomi delle sospensioni, capaci di aumentare ulteriormente la rigidità
mentre l'alluminio è stato scelto per il cofano, i parafanghi e gli altri elementi aerodinamici. L’auto è più
bassa di 2 pollici (50 mm) rispetto alla normale Mustang GT e anche più larga, in funzione della diversa
gommatura.
Anche gli interni sono ispirati al “racing” e prevedono sedili ergonomici a avvolgenti e comandi a
portata di mano come il Driver Control System che
permette di personalizzare tra gli altri l’ABS, il controllo di stabilità, la risposta dello sterzo, il controllo
della trazione, la mappatura dell’acceleratore e la regolazione degli ammortizzatori.
16
17
18
18
17
16
17
17
EASTERN CONFERENCE
CENTRAL DIVISION
GIOCATE PUNTI
GIOCATE PUNTI
LOS ANGELES - La Mustang torna a galoppare con
la nuova Shelby GT350. La versione “top di gamma”
della Mustang riprende il nome quello del primo
modello supersportivo (GT350) lanciato nel 1965 in
onore del popolare pilota Carrol Shelby.
La prima Shelby Mustang presentata dalla Ford fu
la GT350 del 1965, realizzata per “cavalcare” l’onda
dei successi del pilota Carrol Shelby, campione piuttosto popolare tra gli anni Cinquanta e Sessanta e testimonial di successo del Marchio americano.
La nuova Ford Shelby GT350 Mustang lanciata in
anteprima rispetto all'apertura del Los Angeles Auto Show ricorda molto, nell'anima sportiva, la “vecchia” GT350.
È un vero “cavallo” da corsa e ha tutti i numeri per
diventare un riferimento sulle piste di tutto il mondo: motore V8 di 5,2 litri da 500 Cv (il più potente
motore aspirato mai prodotto da Ford) freni Brembo
da 394 mm di diametro con 6 pistoncini all’avantreno e da 380 mm con quattro pistoncini al retrotreno,
ruote da 19 pollici con coperture Michelin derivate
Questo perché Steven Kari, atleta della lontana Papua Nuova
Guinea, ha effettuato l’ultimo e
decisivo “strappo” toccandosi un
ginocchio con il gomito, cosa che
avrebbe dovuto provocargli una
squalifica, comminata in un primo
momento ma poi annullata dopo
che il ricorso di Kari è stato accolto.
«Se fosse stato possibile fare
ricorso alla moviola - ha commentato Coffa - tutto ciò non sarebbe
successo, e sarebbe rimasta la decisione giusta».
St Louis
Nashville
Winnipeg
Chicago
Minnesota
Colorado
Dallas
17
17
19
18
18
19
18
25
24
21
21
20
17
16
PACIFIC DIVISION
GIOCATE PUNTI
25
22
18
18
17
16
13
13
Anaheim
Vancouver
Calgary
Los Angeles
San Jose
Arizona
Edmonton
19
18
19
18
20
18
18
26
24
24
22
22
17
14
RISULTATI
Martedì - Toronto-Nashville, Boston-St. Louis, Islanders-Tampa
Bay, Columbus-Detroit, Buffalo-San Jose, Montreal-Pissburgh,
Winnipeg-New jersey, Dallas-Carolina, Calgary-Anaheim,
Arizona-Washington, Los Angeles-Florida.
Lunedì - Rangers-Tampa Bay 1-5.
Domenica: Carolina-San Jose 0-2, Minnesota-Winnipeg 4-3 0t,
Detroit-Montreal 1-4, Chicago-Dallas 6-2, Anaheim-Florida 2-6,
Edmonton-Arizona 1-2.
Sabato: Buffalo-Toronto 6-2, Boston-Carolina 2-1, Dallas-Minnesota
1-2, Los Angeles-Anaheim 3-2 0t, Montreal-Philadelphia 6-3, Tampa
Bay-Islanders 5-2, New Jersey-Colorado 2-3, Pittsburgh-Rangers
3-2 rigori, St Louis-Washington 4-1, Calgary-Ottawa 4-2, NashvilleWinnipeg 2-1.
PROSSIME PARTITE
Mercoledì - Rangers-Philadelphia, Edmonton-Vancouver.
Giovedì - Toronto-Tampa Bay, Philadelphia-Minnesota, MontrealSt. Louis, Ottawa-Nashville, Winnipeg-Detroit, Dallas-Arizona,
Colorado-Washington, Calgary-Chicago, Vacouver-Anaheim, Los
Angeles-Carolina, San Jose-Florida,
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014
13
SPORT
Malagò ha un regalo “olimpico” per Roma
Il presidente del Coni non esclude di annunciare il 15 dicembre la candidatura ai Giochi della Capitale
ROMA - Roma e il Coni ambiscono ad ospitare i Giochi del 2024.
La cosa è nota: il comitato olimpico italiano e il suo presidente,
Giovanni Malagò, ci lavorano a fari spenti da tempo. Ma a dicembre
le luci, assieme a quelle delle decorazioni natalizie, si dovrebbero
finalmente accendere: con Roma
e l’Italia che probabilmente usciranno allo scoperto annunciando
ufficialmente la candidatura.
L’occasione la offrirà la cerimonia di consegna dei “Collari d’Oro
al merito sportivo” che si terrà il
15 dicembre nel Salone d’Onore
di Palazzo H a cui parteciperanno
anche il premier Matteo Renzi e
il sottosegretario alla presidenza
del Consiglio, Graziano Delrio.
Un regalo particolare che, dopo
la delusione per Roma 2020, Malagò vuole mettere sotto l’albero
di tanti sportivi e appassionati.
Ieri, però, al termine della Giunta
nazionale, il capo dello sport italiano ha preferito glissare sull’argomento: «Il 15 annunceremo la
candidatura? Può essere. Non mi
sento né di confermarlo né di escluderlo».
Meglio attendere il momento
giusto e, soprattutto, che le indicazioni di un Cio che punta sempre
più alla “sostenibilità” - ribadite
anche ieri dal presidente Thomas
Bach in occasione della presentazione dell’agenda 2020 - possano
essere recepite dall’assemblea
straordinaria del comitato olimpico internazionale che si terrà a
Montecarlo l’8 e il 9 dicembre.
«Attendiamo con grandissima
curiosità quelle che sono le decisioni dell’assemblea - ha ammesso Malagò - Possono esserci delle
notizie particolarmente interessanti per chi ha deciso di candidarsi. Non riguarda solo Roma e
l’Italia ma anche altri Paesi in giro
CONTRO
SPORT
R
FINALE DAVIS
Federer conta
di giocare
per il mondo».
Il processo di candidatura, infatti, sarà meno rigido dell’attuale:
un numero ridotto di candidate
dovrà presentare al Cio un invi-
to in cui saranno indicate le proprie caratteristiche peculiari, dal
punto di vista economico, infrastrutturale e sociale; esse inoltre
potranno essere aiutate finanzia-
riamente dallo stesso comitato olimpico. I presupposti ci sono tutti: Roma 2024 è più che un sogno.
Ma già la sua candidatura sarebbe
un bel regalo.
PARIGI - Roger Federer è “ottimista” sulla sua partecipazione
alla finale di Coppa Davis Francia-Svizzera, in programma da venerdì a domenica prossima a Lilla,
nonostante le condizioni della sua
schiena, pur in miglioramento.
«Non sto abbastanza bene per
allenarmi e vorrei che i progressi fossero più rapidi. Ma va un po’
meglio rispetto a sabato, domenica e ieri (lunedì, ndr), quindi sono ottimista», ha detto il 33enne
fuoriclasse svizzero nella conferenza stampa tenuta nello stadio
Pierre Mauroy - dove sono stato
appositamente allestiti un campo
da tennis in terra battuta e tribune
provvisorie per 27 mila posti - che
ospiterà la sfida franco-elvetica.
LA POLEMICA
Beppe Baresi smentisce la figlia: «Mai licenziato»
MILANO - «Non sono mai stato licenziato dall’Inter. Roberto
Mancini è arrivato con un suo
staff tecnico con il quale lavorerà
sulla prima squadra. Alcune parole di mia figlia sul club e su Roberto Mancini sono state interpretate
male e non sono sicuramente frutto del suo pensiero, mi dispiace
per quello che è successo e me ne
scuso»: lo ha detto Giuseppe Baresi, in relazione alle parole della
figlia Regina riportate dal settimanale Chi.
«Io sono a disposizione dell’Inter che è un club con il quale la-
voro da una vita - ha concluso
Baresi - Mi incontrerò a breve con
Marco Fassone e Piero Ausilio per
definire i dettagli della mia nuova
attività in società».
Regina Baresi, figlia di Beppe,
aveva detto che “Mancini non ha
avuto nemmeno il coraggio di licenziare mio padre guardandolo
negli occhi”. “Dopo oltre trent’anni di Inter meritava rispetto - era
stato l’attacco in una intervista a
Chi - Mi sono messa nei suoi panni. Pensare che dalla mattina alla
sera ti ritrovi senza lavoro. Mi viene da piangere”.
Baresi, per 37 anni bandiera
dell’Inter, prima come giocatore e
poi come allenatore e dirigente, è
la prima vittima illustre del ritorno all’Inter di Mancini.
“Mio padre - aveva aggiunto la
23enne capitano dell’Inter femminile - ha saputo di essere fuori dall’Inter da una telefonata del
direttore sportivo Ausilio, una telefonata arrivata di sera. Non conosco i motivi del licenziamento.
Terminata la carriera di giocatore,
ha ricoperto diversi incarichi. Prima di approdare in prima squadra, dove ha lavorato con Mou-
rinho, Leonardo, Benitez, Ranieri
Stramaccioni e Mazzarri, si occupava delle giovanili. Ci giocavano
anche i figli di Mancini e pare che
mio padre non li vedesse bene in
campo. Chissà...”. “Mio padre si è
chiuso in casa in silenzio. Lo vedo
che sta male. Ma è troppo attaccato alla società per parlare male.
So che ha sentito i Moratti: con
loro c’è sempre stata grande sintonia. Se incontrassi Mancini non
lo saluterei - aveva polemizzato
Regina Baresi - Lui ha mancato di
rispetto a mio padre: doveva dirgli
in faccia che non lo voleva più”.
Nicola
SPARANO Internet segue Dante, dall’Inferno al Paradiso
osetta, Kim e l’infermiera secca
secca mi hanno sfruguliato (napoletano per stuzzicato) l’apparato immaginativo e vi spiego
perché.
L’infermiera pelle ed ossa mi ha messo
le mani addosso, lo giuro. Kim prima l’ho
adocchiata poi l’ho mezzo schifata. Rosetta invece mi ha portato laddove nessuno ha mai osato andare.
L’infermiera secca secca è la tizia
che sta cercando di mettermi a posto la
schiena usando scariche elettriche. Ma i
progressi sono lemme lemme e lei, per
giustificare il ritardo, mi dà due colpetti
sulla pancia e dice: «Se non fai scendere
questa...».
Io mormoro una parolaccia, in napoletano. Lei non capisce e ci rifà, altre
due toccatine al pallone che abita sopra
la cintura. Io la guardo e penso, se non
fosse tanto racchia la potrei anche denunciare per molestie sessuali sul luogo di lavoro, il suo non il mio.
L’idea di fare soldi sulle quattro ossa della povera crista passa subito. Ma,
visto l’argomento, che ne dite di quel
tizio dalla parlantina e le mani
lunghe che avrebbe il vizietto
di menare le partner prima di
arrivare al dunque?
Il radioparlatore, licenziato in tronco quando sono
venute a galla le sue magagne, ha fatto causa all’azienda di Stato con due C ed una B,
chiedendo una barca di soldoni.
Il personaggio mezzo uomo e
mezzo microfono afferma che le
sue donne si facevano menare volontariamente e così facendo ha
scoperchiato un vaso di vermi.
Di molestie sessuali ne stanno venendo
fuori con la pala ed anche una ex ministra
di Hamilton ci ha messo la sua dicendo,
dopo 30 anni, di essere stata violentata
una volta e molestata una seconda volta.
Né allora e nemmanco oggi ha sporto
denuncia, quindi perché ha parlato? Boh...
Su questo tema si parla molto ma si fa poco. E le donne continuano ad essere vittimizzate dalla società dentro la società,
e fuori.
Dalla ex ministra alla tizia che per
campare si toglie tutto, ma proprio
tutto.
Kim Kgnoccona prima ha fatto vedere le chiappe piazzandole
alla portata di tutti, su Internet.
Il giorno dopo ha fatto vedere
tutto il resto. Proprio tutto, dalla
testa ai piedi. La Kgnoccona è
una bella donna, e su questo non
ci piove. Ma tanto è bella, quanto
è spudorata. Ed è anche, purtroppo, l’immagine del mondo senza
morale di oggi, dove si può fare di
tutto, o quasi, via Internet. Questa Internet è come il viaggio che
Dante fece attraverso Inferno,
Purgatorio e Paradiso. Questo perché
via Internet a disposizione di tutti ci sono
tante cose buone ed utili, ma quelle cattive, dalla pornografia a come costruire
bombe, sono infinitamente peggiori e deleterie per la parte sana dell'umanità.
Una delle cose buone di Internet è che
ha dato spazio a Rosetta.
La quale Rosetta non una donna ma un
blocco di pietra sul quale era scritta un
preghiera in tre lingue diverse, tra le quali il geroglifico, la scrittura ad immagini
usata dai nonni di Cleopatra della quale
fino a duecento anni or sono nessuno ci
capiva un tubo.
La seconda lingua di Rosetta era il greco e ciò permise di sciogliere il rebus dei
pupazzetti disegnati dagli scrivani dei
faraoni.
E allora - direte voi – , grazie per la lezione di storia, ma a noi che ce frega di
questa Rosetta?
La Rosetta in questione è un vettore
spaziale, uno di quei cosi che lanciano
nello spazio per cercare di capire quello
sulla terra non possiamo. Ed è stata chiamata così perché si spera sia come la Rosetta originale, in grado di spiegarci quello che non capiamo. La Rosetta con le ali
è stata lanciata verso un asteroide lontano dalla terra tanti di quei chilometri che
ci sono voluti dieci anni, ripeto dieci anni,
per arrivarci.
L’asteroide sarebbe un corpo celeste
molto piccolo rispetto ai pianeti, una formica vicino ad un elefante, tanto per fare
un esempio. Il lancio di Rosetta è stato
un progetto infinitamente difficoltoso e
tra gli scienziati che lo hanno concepito
e portato a termine i più importanti erano
italiani, il che stuzzica l’orgoglio di chi
ha radici tricolori.
Ma insomma, perché hanno mandato
Rosetta nello spazio?
Perché vorrebbero scoprire se l’acqua
sulla Terra ce l’ha portata un asteroide come quello dove è andata Rosetta. L’acqua,
dicono gli scienziati, è l’origine della vita.
Quindi se oggi campiamo forse il merito è
di un coso che sfreccia nello spazio.
A proposito di campare, il nuovo
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
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DI OGGI
ARIETE
22 MAR - 21 APR
TORO
22 APR - 21 MAG
Sicuramente non esaltante, ma tutto
sommato serena, la giornata vi vedrà impegnati a smaltire una serie
di incombenze burocratiche o fiscali.
Pazientando di fronte alle inevitabili
code agli sportelli, potreste fare un
incontro interessante.
Non starete ad aspettare che le cose
accadano da sole. Giocherete d’anticipo, esponendovi in prima persona,
per conquistare ciò che desiderate.
GEMELLI Possibilità di piccole vincite: con il be22 MAG - 21 GIU nestare di Giove, la giornata è ideale
per tentare la fortuna!
La “luna storta” sarà la causa di
qualche contrasto familiare, anche
se passeggero. Buttatevi nel lavoro,
sistemando ciò che avete in sospeso.
CANCRO Non fatevi prendere da inutili ansie,
22 GIU-21 LUG riuscirete a portare tutto a termine
entro le scadenze previste.
LEONE
22 LUG-21 AGO
Dolcezza e vitalità dosate al punto
giusto. La generosità e la voglia di
brillare si armonizzano e si esprimono con equilibrio, senza strafare. I
rapporti sociali saranno molto vivaci
e stimolanti; condividerete con gli altri
nuove esperienze.
l senso pratico, vostro punto forte,
oggi vi guiderà nella soluzione di
qualche intralcio che si potrebbe presentare nella gestione degli impegni.
Sul piano economico, disponete di
VERGINE buone carte che saprete giocare con
22 AGO-21 SETT la consueta intelligenza.
La Luna prosegue il transito nel segno, incrociando un Giove ben disposto e un Marte ostile che le soffia
contro come un rosso gattone. RisulBILANCIA tato: una serie di disguidi che solo voi
pigliate sul tragico. Gli amici invece ci
22 SET-21 OTT ridono e vi sostengono.
Se desiderate apportare modifiche
alla vostra attività, potrete contare
su colloqui chiarificatori che determineranno le prossime scelte. In una
SCORPIONE questione di famiglia, saprete ricono22 OTT-21 NOV scere che a volte anche voi sbagliate. Non siete perfetti.
Spalleggiati dalla Luna e dagli astri
armonici al vostro segno, trascorrerete una giornata serena e ricca di
piacevoli novità. Bene gli affari di cuosiete così affascinanti e spigliati
SAGITTARIO re:
da poter conquistare o riconquistare
22 NOV-21 DIC chiunque.
Non siate impazienti: la fretta di arrivare a conclusione potrebbe spingervi ad assumervi impegni troppo
onerosi, anche nel settore finanziario.
CAPRICORNO Nella vita affettiva, inoltre, l’ostilità
Luna fa presagire momenti di
22 DIC-21 GEN della
freddezza.
Stufi della solita routine? Potreste
organizzare un viaggio culturale che
soddisfi sia i vostri interessi, sia la
voglia di relax e divertimento. Coinvolgete il partner nel progetto: sarà
ACQUARIO una bella occasione per alimentare la
22 GEN-21 FEB vostra complicità.
Piuttosto parche di doni, le stelle
spengono i facili entusiasmi e vi obbligano a ridimensionare i vostri programmi per la giornata. In famiglia
vi sentirete poco compresi, riguardo
PESCI alle vostre aspirazioni e ai desideri di
22 FEB-21 MAR cambiamento.
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Etimologia: Il latino "faustus", ovvero
"felice, gradito, beneaugurante", divenne,
per ovvie ragioni, un "cognomen" molto
frequente in epoca romana. Ciò gli permise di essere, in seguito, un personale
difuso già nel Medioevo.
Carattere: Pur di ottenere gloria e rimanere famoso nel tempo, è disposto a
lavorare duramente e a concedersi poco
tempo per gli svaghi e i piaceri, ha infatti
un eccessivo senso del dovere e della
responsabilità. Si innamora delle amiche
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riesce anche ad imporre la sua volontà.
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Indira Gandhi - 1917
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É denominato ABS, ed è ormai diventato
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Tale sistema, che poi sarà sviluppato
grazie all'elettronica, ha avuto tuttavia
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Bosch.
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Canada's Italian Language Daily Newspaper
L’appello del Pont
«Non caricate pesiefice:
eccessivi sulle fami
glie»
Papa Francesco
Il nuovo
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OTTAWA - Il primo
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volta il Canada
in una guerra.
Oggi infatti il
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conservatore di
partecipare alla
missione contro
l’Isis: le operazioni potrebbero
durare
mesi, mentre è previsto fino a sei
l’impiego
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supportati a terra
da circa 600 militari.
Si tratta del
più grande dispiegamento
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missione in Afghanistan, terminata
nel luglio del
2011 con risultati
molto negativi.
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un monito. A pag.
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2014
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il Canada in guerra
parlamento alla missione
militare
che potrà durare
anche fino a sei mesi
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LA POLEMICA
Prentice:
«Sul lavoro
situazione
critica»
CALGARY - Continua
la polemica a distanza
tra Jim Prentice
e il governo federale.
Il premier
dell’Alberta nel
fine
sottolineato ancora settimana ha
necessità di rivedere una volta la
le modifiche
sul TFWP volute
da Kenney.
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L'INCIDENTE
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Tragico schianto
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MERCOLEDI 19 NOVEMBRE 2014 • CORRIERE CANADESE
16
LA RUBRICA
Insegnamenti e consigli utili
nelle
“antiche massime Latine”
Dal libro del Dott. Renzo Carbone
LE MASSIME
Insegnamenti e consigli utili
La preparazione mentale necessaria
per realizzare i progetti importanti
Nella foto il tempio di Saturno che ediicato nel Foro Romano a Roma nei primi anni dell’età
repubblicana, subì numerosi restauri ino al tardo IV secolo: si trova ai piedi del Campidoglio,
a sud-ovest dei Rostra imperiali
Renzo Carbone
O
gni azione, lavoro o progetto importante, per essere ben fatto, necessita
una buona preparazione mentale. Secondo le massime latine, da me selezionate, la preparazione mentale consiste di tre elementi importanti: * Intenzione, desiderio e
volontà. * Programmazione o planning. *Decisione, (oppure Indecisione).
Intenzione, desiderio e volontà.
*Intenzione è l’idea originale di iniziare un
lavoro o un progetto. * Desiderio esprime il
piacere di fare un lavoro. * Volontà enfatizza
l’intenzione e il desiderio. (Queste tre parole,
oggi, sono sostituite dall’espressione “attitudine positiva”).
Gran desiderio e buona volontà guidano
le persone ad eseguire con successo lavori e imprese, anche molto diicili. * Ognuno è trascinato dal proprio piacere. (Virgilio). * Volere è potere, (Velle est posse), (Detto popolare). *Essi possono perchè credono di
potere. (Virgilio). Il concetto di queste frasi fu usato per lo slogan di Barack Obama:
“Yes, we can”, che spinse la gente ad eleggere, per la prima volta, un afro-americano, come presidente degli Stati Uniti.
Un individuo, che con molto desiderio e
volontà, prova ad eseguire un progetto importante, ma che per varie ragioni, non riesce a completarlo, riceve molta stima per
il suo tentativo. * In grandi cose, solo l’aver
voluto è suiciente. (Properzio). * Quando le
forze mancano, la volontà va lodata. (Ovidio). * Ammira coloro che tentano grandi cose, anche se non riescono. (Seneca)
Programmazione o planning.
La programmazione di un progetto richiede molta capacità intellettuale: * Dove c’è
raziocinio, c’è anche una buona decisione.
Però non deve durare un’eternità. * Mentre
si valuta, l’occasione spesso sfugge. (Publilio Siro). * Mentre a Roma si discute, Sagunto
viene espugnata. (Tito Livio, eminente storico Romano). (Sagunto era una città romana in Spagna).
Decisione.
* Il dado è tratto, (Alea iacta est). Questa
frase, molto famosa, fu pronunciata da Giulio Cesare, dopo aver fatto una delle decisioni più importanti nella storia di Roma. Cesare e Pompeo, un altro grande generale, facevano parte del Primo Triunvirato, ma poi
si litigarono e stavano per iniziare una guerra. Cesare, con le sue legioni, si trovava nella Gallia, esattamente a Rimini, dove, a quei
tempi, il iume Rubicone segnava il conine
fra la Gallia e Roma. Il Senato Romano, d’accordo con Pompeo, aveva proibito a Cesare di attraversare il iume. Cesare, comunque, fece la grande decisione di attraversare
il Rubicone ed iniziare una guerra civile. Cesare, eventualmente, vinse la guerra, diven-
ne dittatore per pochi anni e poi fu ucciso.
Dopo la sua morte si fece un secondo Triunvirato fra, Marc’Antonio, Ottaviano e Lepido e poi un’altra guerra civile fra Ottaviano e Marc’Antonio (allora amante e alleato
di Cleopatra regina d’Egitto). La guerra terminò con la morte di Marc’Antonio e Cleopatra ed il vincitore, Ottaviano, divenne prima dittatore e poi imperatore, col nome Cesare Augusto. La grande decisione di Cesare, perciò segnò * la ine della Repubblica democratica; * l’inizio della dittatura e, inine,*
la fondazione dell’Impero romano. Inoltre, le
due espressioni: “Alea iacta est” e “Attraversare il Rubicone” sono diventate molto famose per indicare l’inizio di un lavoro o di un
progetto molto importante.
Un decisione si deve fare solo quando si è
sicuri che un’azione, lavoro o progetto può
essere realizzato: * Se c’è dubbio, non si deve agire. (Detto). * Per chi non sa verso quale porto dirigersi, nessun vento è favorevole.
(Seneca). Metafora molto bella!
Indecisione.
Indecisione è l’opposto di decisione. Queste due parole hanno un’importanza fondamentale nella vita di una persona.
Decisione implica un’attitudine positiva e
ottimistica, che incita le persone ad eseguire
azioni e acquistare abitudini che conducono al successo. Indecisione, invece, produce un’attitudine negativa e pessimistica, che
determina esitazione, ritardo, rinvio, trascuratezza, pigrizia, apatia, insuccesso.
È spiacevole, improduttivo e anche pericoloso posporre decisioni importanti. * Ritardo e rinvio sono odiosi. (Cicerone). * Non
più ritardi, è sempre nocivo diferire cose preparate. (Lucano).
Le persone indecise, di solito, non hanno
voglia di agire. * Volere con lentezza signiica
non volere. (Seneca)
INSEGNAMENTI E CONSIGLI
* Accetta e apprezza il tuo lavoro.
* Un lavoro che si fa con molto piacere
è più gradito e produttivo.
* Un’attitudine positiva ti guida verso
il successo.
* Un’attitudine negativa ti porta al disastro.
* Non ti afrettare nella programmazione di un progetto, ma cerca di essere
rapido nella decisione di attuarlo.
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Caos e accuse nel provveditorato pubblico