CARTA DEI SERVIZI
CDD VILLA IGEA
Soc. Coop. Soc. A.R.L.
IL MOSAICO SERVIZI
Via Agostino da Lodi, 9 – 26900 Lodi (Lo)
Tel 0371.940500 – Fax 0371.940590
P. IVA 11065670157
CARTA DEI SERVIZI
Centro Diurno Disabili
VILLA IGEA
Centro Diurno Disabili Villa Igea
Strada Provinciale 107
Tel. 0371/32446
26900 LODI
Aggiornata febbraio 2014
Carta dei servizi CDD VILLA IGEA
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CDD VILLA IGEA
INDICE
1. CHI SIAMO
PRESENTAZIONE DELLA COOPERATIVA SOCIALE " IL MOSAICO SERVIZI"
1.1
1.2
PRINCIPI GUIDA
3
3
3
2. IL CDD "VILLA IGEA"
2.1
BREVE STORIA DEL SERVIZIO
2.2
CARATTERISTICHE E FINALITÀ DEL SERVIZIO
2.3
TIPOLOGIA D'UTENZA
4
4
4
5
3. INFORMAZIONE SULLA STRUTTURA E I SERVIZI FORNITI
UBICAZIONE E CARATTERISTICHE STRUTTURALI
3.1
3.2
ENTE GESTORE
3.3
PERSONALE OPERANTE NEL CDD
3.4
PRESTAZIONI EROGATE
3.5
GIORNATA TIPO DEGLI UTENTI
3.6
RIUNIONE D' EQUIPE
3.7
MODALITA' DI FUNZIONAMENTO
3.8
ASSENZE
3.9
PRIVACY (D.LGS N.196 DEL 30 GIUGNO 2003)
3.10
FUMO (LEGGE N.584/75
3.11
VOLONTARIATO
3.12
TIROCINI
3.13
VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE
3.14
EMERGENZE, NORME ANTINCENDIO E ANTINFORTUNISTICHE
5
5
6
6
6
8
9
9
10
10
10
10
10
10
11
4. MODALITA' DI ACCOGLIENZA, INSERIMENTO E DIMISSIONE
4.1
ORIENTAMENTO E PRIMA ACCOGLIENZA
4.2
STAGE ORIENTATIVO
4.3
INSERIMENTO
4.4
IL CONTRATTO D'INGRESSO
4.5
DIMISSIONI
4.6
LISTE D'ATTESA
11
11
11
11
12
13
13
5. INFORMAZIONI E CONDIZIONI ECONOMICHE
5.1
MATERIALE INFORMATICO
5.2
COINVOLGIMENTO DEI FAMILIARI
5.3
VISITE GUIDATE
5.4
ASSUNZIONE FARMACI
5.5.
MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEGLI OPERATORI
13
13
14
14
14
14
6. SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ E CONDIZIONI ECONOMICHE
15
6.1
INFORMAZIONE
15
6.2
TUTELA
................................................................................................................ 15
6.3
PARTECIPAZIONE E VERIFICA ............................................................................................................... 15
6.4
IMPEGNI E PROGRAMMI PER LA QUALITA’ DEI SERVIZI .............................................................. 16
6.5
FORMAZIONE ............................................................................................................................................ 16
6.6
LA RETTA
17
ALLEGATI
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1. CHI SIAMO
1.1 Presentazione della Cooperativa Sociale “Il Mosaico Servizi”
La cooperativa “il Mosaico Servizi”, ente gestore del Centro Diurno per persone con
Disabilità (CDD), sorge nel 1987 per volontà dell’Associazione Lodigiana Amici degli
Handicappati di Lodi, con l’intento di facilitare sbocchi lavorativo-occupazionali e
possibilità di recupero per persone disabili. Dopo i primi anni di attività, il Mosaico,
seguendo le disposizioni della legge n. 381 si articola in due cooperative: accanto alla
cooperativa “Il Mosaico Lavoro” nasce infatti nel 1993 la cooperativa “Il Mosaico Servizi”.
Attualmente la cooperativa fornisce numerosi e differenziati servizi rivolti a persone
disabili, malati psichiatrici, anziani ed extracomunitari. In particolare gestisce, oltre al
CDD “Villa Igea”, due Centro Diurno Disabili, un Centro Socio Educativo, un Servizio
Formazione all’Autonomia, due Comunità Residenziali e progetti di autonomia abitativa
rivolti a persone disabili.
1.2 Principi guida
Il CDD, nel pieno rispetto dei valori che informano la più generale attività della
cooperativa, orienta il suo lavoro ai seguenti principi:
Integrazione:
Il CDD opera in continuo e costante collegamento con la rete dei servizi del
territorio al fine di orientare la propria azione ad obiettivi comuni. L’azione
educativa è finalizzata a garantire la più ampia integrazione del soggetto disabile
nel territorio.
Centralità della persona
I nostri interventi sono orientati a fornire risposte ai bisogni e alle caratteristiche
delle singole persone inserite, ponendo la persona, nella sua globalità, al centro dei
nostri interventi educativi, che sono imperniati su principi di accoglienza e rispetto.
Solidarietà
Il CDD si pone in un’ottica di tutela e aiuto nei confronti delle persone in situazione
di fragilità.
Partecipazione
Il servizio garantisce alla persona disabile, e ai suoi familiari, una partecipazione
attiva attraverso una corretta, chiara e completa informazione, oltre alla
condivisione del progetto educativo individuale che è costruito in collaborazione
con la persona disabile e la sua famiglia. Autorizza inoltre la valutazione e
l’osservazione della qualità dei servizi, quale fonte di stimolo per il cambiamento e
il miglioramento continuo.
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2. IL CDD “VILLA IGEA”
2.1 Breve storia del servizio
Nell’anno 1968 nasce a Lodi il “Laboratorio Scuola”, che ospita persone insufficienti
mentali di età compresa tra i dodici e i quindici anni con l’obiettivo di preparare i ragazzi
ad affrontare la vita socio-lavorativa in sufficiente autonomia. Il laboratorio implementa al
suo interno 3 sezioni: falegnameria/rilegatoria, meccanica, taglio e cucito.
Nell’Aprile 1973 il ”Laboratorio Scuola” si dota di una nuova sezione agricola,
appoggiandosi alla Scuola/Convitto della limitrofa Azienda Agraria di Villa Igea, che
mette a disposizione alcuni locali per l’allevamento di animali da cortile.
Le attività programmate vengono svolte dalle persone disabili anche in collaborazione con
gli studenti e il personale dell’ Azienda Agricola.
Nel 1978 esce la prima normativa regionale riguardante i Centri Socio Educativi: i tre
settori originari del “Laboratorio Scuola” vengono riconosciuti come Formazione
Professionale, mentre dalla sezione agricola nascerà l’attuale Centro Socio Educativo
“Villa Igea”.
Il Comune di Lodi amplia la sede esistente costruendo nuovi laboratori ed una serra; il 27
novembre 1979 il Consiglio Comunale delibera l’approvazione della Convenzione fra il
Comune di Lodi e l’Istituto Professionale di Stato per l’agricoltura, riguardante il
funzionamento e la gestione del CSE “Villa Igea”, struttura che ospita quindici utenti
residenti in Lodi.
Nel 1988 iniziano le trattative per il passaggio di gestione dal Comune alla ex USSL 56 di
Lodi: vengono avviati ulteriori lavori di ampliamento della struttura finalizzati ad
aumentare la capacità ricettiva del centro fino a trenta posti con la possibilità di
accoglienza anche degli utenti residenti nei Comuni dell’U.S.S.L. 56.
Dal 1990 il Centro Diurno Disabili “Villa Igea” è stato gestito dall’Azienda Sanitaria
Locale della Provincia di Lodi fino a novembre 2007 quando la gestione passa alla
Cooperativa
Sociale
Il
Mosaico
Servizi.
2.2 Caratteristiche e finalità del servizio
Il Centro Diurno per persone con Disabilità (CDD) “Villa Igea” è una struttura integrata
non residenziale con capacità ricettiva di 30 posti, che accoglie giornalmente persone con
gravi e gravissime disabilità, limitanti la possibilità di partecipare alle attività della vita
quotidiana; tali persone necessitano di una continua e/o specifica assistenza e/o
affiancamento nell’assolvimento delle attività della vita quotidiana e delle funzioni
elementari. Il CDD si configura come “struttura d’appoggio alla famiglia” in quanto
consente a quest’ultima di mantenere il soggetto al suo interno.
Il CDD “Villa Igea” mira a sviluppare un percorso di crescita dell’individuo tramite:
- una progettazione individualizzata, che consenta di incrementare le autonomie
sociali, personali, relazionali e/o di mantenere le competenze acquisite;
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interventi di integrazione territoriale per favorire l’inclusione sociale e lo sviluppo
di opportunità di incontro e di relazione nei contesti di vita frequentati da tutti i
cittadini
Per ciascuno dei soggetti inseriti, l’èquipe educativa predispone un Progetto
Individualizzato mirato e personalizzato, il quale, partendo dai bisogni espressi dalla
persona e dalla sua famiglia, punta a garantire un miglioramento della qualità della vita
attraverso interventi educativi, socio-riabilitativi e assistenziali. Nella definizione e
realizzazione del Progetto Individualizzato viene dato ampio spazio all’espressione dei
desideri e delle attitudini di ciascuno, in quanto è fondamentale che la persona disabile sia
protagonista nella costruzione del proprio percorso di vita.
Gli obiettivi definiti per ciascun soggetto vengono raggiunti tramite una gamma di attività
diversificate, che si svolgono all’interno e all’esterno del Centro, nell’ottica di favorire la
crescita della persona e un più adeguato rapporto con se stessi, con gli altri e con il
contesto di vita.
-
2.3 Tipologia d’utenza
Il Centro Diurno Disabili accoglie soggetti disabili gravi di età superiore ai 18 anni
residenti sul territorio dell’ASL della Provincia di Lodi, i quali abbiano assolto l’obbligo
scolastico.
Il minore d’età potrà essere eccezionalmente accolto in presenza delle seguenti tre
condizioni:
- specifica richiesta del genitore o del tutore/curatore/amministratore di sostegno;
- valutazione della necessità di interventi di lungoassistenza da parte dell’ASL di
Lodi e dell’U.O di Neuropsichiatria Infantile di riferimento o dello specialista
neuropsichiatria infantile dell’Istituto di Riabilitazione extra ospedaliera
accreditato;
- disponibilità dell’Ente gestore della struttura ad adeguare i propri interventi al
minore.
3. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA E I SERVIZI FORNITI
3.1 Ubicazione e caratteristiche strutturali
Il Centro Diurno Disabili “Villa Igea” si trova nel Comune di Lodi, a cinque chilometri dal
centro abitato - Strada Provinciale Lodigiana al n° 107. Il Centro è inoltre dotato di un
laboratorio esterno – Spazio Albatros – ubicato in Lodi – Via Agostino da Lodi 9 ,
funzionale a facilitare percorsi di integrazione sociale in città ed a promuovere
l’autonomia dei soggetti negli spostamenti, attraverso l’uso dei mezzi pubblici.
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Il Centro Diurno Disabili dispone al suo interno di numerosi locali in cui vengono svolte le
varie attività programmate: laboratorio di falegnameria, laboratorio di informatica,
“stanza morbida” con pareti imbottite, palestra, due sale mensa, scalda vivande con
annesso locale per lo smistamento e la conservazione cibi/bevande, ambulatorio, serra,
spogliatoi, servizi igienici attrezzati e non riservati agli utenti, bagni riservati al personale
con annesso spogliatoio, ufficio coordinamento, quattro locali di servizio utilizzati come
ripostigli e ricoveri per le attrezzature.
Durante il periodo estivo nelle sale mensa è attivo l’impianto dell’aria condizionata,
mentre in ogni altro laboratorio funzionano pale a soffitto o ventilatori mobili.
All’esterno il CDD dispone di ampi spazi erbosi completamente recintati e attrezzati con
arredi da giardino.
3.2 Ente Gestore
“Il Mosaico Servizi “ Soc. Coop. Soc.
Via Agostino da Lodi, 9 – 26900 LODI
Tel 0371 940500 – Fax 0371/940590
e-mail: [email protected]
Centro Diurno Disabili Villa Igea
Strada Provinciale 107
26900 Lodi
tel.- fax 0371 32446
e-mail: [email protected]
3.3 Personale operante nel CDD
Operano presso il CDD figure professionali appartenenti all’area educativa, riabilitativa,
assistenziale, infermieristica, personale medico e psicologico sia dipendenti che con
rapporto di consulenza, che assicurano l’insieme delle prestazioni definite nel Progetto
Individualizzato di ogni singola persona coerentemente al livello di fragilità dell’ospite. Il
personale si avvale della collaborazione di volontari che affiancano gli operatori nella
realizzazione di attività interne ed esterne al CDD.
3.4 Prestazioni erogate
Il CDD organizza le attività sia all’interno che all’esterno della struttura con un’attenzione
particolare all’integrazione sociale sul territorio ed allo sviluppo di opportunità di
incontro e di relazione nei contesti di vita frequentati da tutti i cittadini.
Nel contempo viene posta particolare attenzione affinché i bisogni particolari di ogni
singolo ospite possano trovare risposta nelle sotto elencate aree:
a) Attività area sanitaria e socio assistenziale
Attività Sanitarie
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Prestazioni mediche: visite specialistiche fisiatriche , attività di coordinamento
sanitario
Prestazioni infermieristiche
Prestazioni psicologiche
Prestazioni riabilitative
- Fisiokinesiterapia
- Psicomotricità
Attività Socio Assistenziali
Prestazioni di assistenza nell’espletamento dei bisogni primari quali:
- igiene personale
- cura della persona
- alimentazione
- maternage ( inteso come accudimento e contenimento psichico-affettivo)
- tutela dell’incolumità sia personale, che altrui o dell’ambiente
- accompagnamento motorio nella deambulazione e negli spostamenti
- accompagnamento allo svolgimento di attività esterne
b) Attività area socio-riabilitativa
Prestazioni erogate in contesti normalmente frequentati dalla cittadinanza.
Le attività comprese in questa area sono rivolte a tutti gli utenti del CDD che hanno
sviluppato ( dopo un lavoro mirato all’interno del CDD) le potenzialità necessarie
per muoversi sul territorio, anche utilizzando mezzi pubblici, sperimentando
situazioni e proposte diverse, mettendo in gioco le proprie capacità, interessi,
desideri, competenze, limiti e frustrazioni in ambienti quotidianamente fruibili da
tutti i cittadini.
Il CDD da tempo ha costruito una rete di contatti e collaborazioni con:
- realtà Comunali (Biblioteca)
- realtà appartenenti ad Associazioni di volontariato ( bocciodromi privati –
Movimento contro la Fame nel mondo – CARITAS )
- CSS “Le Margherite” , Comunità Alloggio Campo di Marte, Residenza Sanitaria
Danelli ( organizzazione di momenti in comune per facilitare la conoscenza
reciproca e l’approccio delle famiglie a suddetta struttura)
- scuole superiori presenti sul territorio ( laboratori integrati tra studenti e
soggetti diversamente abili sia nelle sedi delle scuole che all’interno del CDD:
laboratorio di computer – laboratorio artistico).
- Laboratorio di Assemblaggio della Cooperativa “Il Mosaico Lavoro”
Vivere nel territorio permette ai soggetti frequentanti il CDD di vedere declinata la
cultura della reale integrazione sociale , integrazione che aiuta la persona disabile a
percepirsi e ad essere percepita quale soggetto capace di diventare competente nel
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procurarsi il benessere, depositario di un’identità, di bisogni di normalità e perciò
anche di socialità e di diritti.
c) Attività area educativa ed animativa
Prestazioni erogate sia all’esterno che all’interno del CDD:
le attività comprese in questa area permettono il raggiungimento degli obiettivi
definiti per ciascun utente nel Progetto Individuale, consentendo anche
l’acquisizione di abilità, autonomie e competenze atte a promuovere l’attivazione
successiva di percorsi di integrazione sociale sul territorio. Nel corso degli anni gli
operatori del CDD hanno sviluppato specificità professionali e competenze ulteriori
rispetto a quelle precipuamente educative, risorse queste aggiuntive che unitamente alla collaborazione con i numerosi volontari operanti a fianco degli
educatori - permettono l’offerta di una vasta e differenziata gamma di attività,
grazie alla quale si corrisponde fattivamente ai desideri e alle attitudini di ciascun
utente.
Le attività proposte in questa area abbracciano varie sfere di intervento:
-
-
Attività indirizzate verso l’area motoria ( acquaticità in piscina – ginnastica di
gruppo – attrezzistica in palestra )
Attività di socializzazione ( bocce – uscite – integrazione con il territorio e la
scuola – gite – acquisti – bancarelle – spettacoli teatrali – soggiorni brevi)
Attività atte alla stimolazione corporea e sensoriale ( musicoterapica –
rilassamento corporeo e tecniche di respirazione – stimolazione multisensoriale laboratorio musicale – laboratorio video)
Attività occupazionali ( falegnameria- laboratori vari- lavanderia interna –
attività di cucina – serra – riordino sale mensa)
Attività che coinvolgono l’area espressiva ( laboratorio artistico – laboratorio
teatrale – gruppo ascolto)
3.5 Giornata tipo degli utenti
La giornata tipo, che inizia con un momento di accoglienza degli ospiti da parte degli
educatori e del personale ausiliario e di avvio delle varie attività, risulta generalmente
scandita come segue:
8.45 - 9.30:
Accoglienza degli ospiti
9.30 - 12.00:
Attività
12.00 - 14.00:
Igiene, pranzo e momento ricreativo
14.00 – 15.30 : Attività
15.30 – 16.00:
Congedo e rientro a casa
3.6 Riunione d’équipe
Per garantire un corretto funzionamento del servizio sono previste riunioni d’equipe
settimanali con la presenza di tutto il personale dipendente che opera all’interno del
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Centro con la supervisione di una psicologa. I consulenti sono invitati ogni due mesi circa
alle riunioni per aggiornamenti rispetto agli utenti e alle attività.
Si svolgono inoltre alcune giornate di programmazione (cinque nell’arco dell’anno) che
prevedono la chiusura del CDD per permettere agli operatori di valutare il conseguimento
degli obiettivi generali propri del Centro, comparandoli con i risultati ottenuti negli
interventi personalizzati, pianificando nel contempo le prospettive di sviluppo delle
azioni intraprese.
3.7 Modalità di funzionamento
Il CDD “Villa Igea” è organizzato con offerte di interventi sia a livello di gruppo che
individuali. Le attività proposte, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi definiti nel
Progetto Individualizzato vengono curate in ogni fase della realizzazione: la
progettazione, l’organizzazione e l’individuazione dei percorsi migliori per lo
svolgimento, il reperimento di eventuali materiali necessari, la conduzione, la verifica e la
valutazione dei risultati. Il Piano Individualizzato viene elaborato in collaborazione con il
soggetto coinvolto e la sua famiglia ed è basato sull’osservazione, la valutazione del
bisogno e delle potenzialità del soggetto, delle sue preferenze e inclinazioni personali in
modo tale che quest’ultimo non sia solo destinatario dell’intervento predisposto per lui,
ma vero e proprio protagonista .
Il Centro è aperto all’utenza dal lunedì al venerdì dalle ore 8.45 alle ore 16.00, il giovedì il
servizio termina alle ore 15.45.
Il CDD “Villa Igea” garantisce almeno 36 ore settimanali di funzionamento, suddivise in
cinque giorni la settimana.
Il Centro funziona per almeno 47 settimane l’anno e di norma rimane chiuso in occasione
delle festività natalizie, pasquali, estive.
Nel CDD “Villa Igea” è possibile prevedere la frequenza a part-time.
3.8 Assenze
Le giornate di assenza dal servizio devono essere giustificate al Coordinatore del CDD.
Nel caso di assenze prolungate, non giustificate da malattia, l’Ente Gestore convoca i
familiari, riservandosi di rivalutare l’appropriatezza del servizio socio sanitario fornito.
Nella valutazione si terrà conto dei motivi dell’assenza, considerato che per garantire la
continuità del progetto individualizzato è importante la regolarità della frequenza.
Nel caso di assenze prolungate giustificate da malattia, superiori ai 30 giorni consecutivi,
l’Ente Gestore richiede la presentazione di certificato medico.
Per ogni singolo utente inserito nel CDD viene corrisposta dall’ASL di residenza una
tariffa sanitaria per ogni giorno di frequenza, in base alla classe di fragilità del soggetto,
tariffa sospesa con un periodo di assenza superiore a 20 giorni nell’arco dell’anno solare.
Pertanto l’Ente gestore, in presenza di casi ingiustificati, potrà anche valutare l’addebito
alla famiglia del soggetto inserito di una cifra corrispondente alla tariffa sanitaria.
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3.9 Privacy (D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003)
Tutte le figure professionali sono tenute al rispetto del segreto d’ufficio. Al momento
dell’inserimento viene richiesto il rilascio del consenso al trattamento dati personali e
sanitari nonché l’autorizzazione ad utilizzare materiale audio e fotografico utile a
pubblicizzare le attività della struttura.
3.10 Fumo (Legge n.584/75)
Per il rispetto della propria e dell’altrui salute e per ragioni di sicurezza vige in ogni locale
il divieto assoluto di fumo.
3.11 Volontariato
L’amministrazione promuove e valorizza l’attività del volontariato e la sua formazione
attraverso corsi organizzati anche in collaborazione con le associazioni del territorio.
L’attività di volontariato è coordinata dal responsabile dei volontari e disciplinata da
un’apposito regolamento interno.
3.12 Tirocini
L’amministrazione annualmente stipula convenzioni con istituti superiori ad indirizzo
umanistico e sociale del territorio nonché con Istituti Universitari, in base alle quali, in
alcuni periodi dell’anno, ben definiti e programmati, gli studenti provenienti dalle agenzie
educative sopra citate, possono svolgere tirocini finalizzati alla conoscenza diretta del
funzionamento del servizio.
3.13 Volontari del servizio civile
L’amministrazione ha stipulato una convenzione con l’Ufficio Nazionale per il Servizio
Civile dipendente dal Presidente del Consiglio dei Ministri, in base alla quale vengono
assegnati alla Cooperativa “Il Mosaico Servizi” diversi volontari del servizio civile che
affiancano gli educatori nello svolgimento delle attività e agevolano la socializzazione sul
territorio.
3.14 Emergenze, norme antincendio e antinfortunistiche
Nella struttura è stato predisposto un piano di emergenza, con specifiche procedure
operative, in grado di scattare tempestivamente e in modo preordinato. Il piano di
emergenza è finalizzato a:
• ridurre al minimo i pericoli cui possono andare incontro le persone a causa di
eventi calamitosi
• portare soccorso alle persone eventualmente colpite
• delimitare e controllare l’evento al fine di ridurre i danni.
Il personale della Cooperativa è stato addestrato ad intervenire in caso di incendio e per
tutelare la sicurezza degli ospiti.
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4. MODALITÀ DI ACCOGLIENZA, INSERIMENTO E DIMISSIONE
4.1 Orientamento e prima accoglienza
L’accoglienza di un soggetto presso il CDD avviene di concerto con il Servizio disabilità
ed emarginazione sociale dell’ASL della Provincia di Lodi, la quale effettua l’orientamento
dei soggetti verso il CDD a seguito di un percorso di valutazione multidisciplinare.
Terminata la valutazione, il Servizio disabilità esprime l’idoneità del soggetto al CDD. I
potenziali utenti ed i loro familiari possono recarsi a visitare le strutture del territorio
previo contatto con il Coordinatore del CDD.
Successivamente la famiglia formula domanda di inserimento nei confronti delle strutture
prescelte rivolgendosi al Servizio Sociale di competenza che contatterà il Servizio
Disabilità che invia il soggetto disabile al centro prescelto per uno stage.
4.2 Stage osservativo
Lo stage osservativo consente agli operatori del CDD di conoscere il soggetto nel contesto
del Centro, le caratteristiche dello stesso e di valutare le modalità più opportune per far
fronte ai bisogni espressi dal soggetto. Lo stage ha durata di circa 20 ore; qualora il
soggetto provenga da agenzia educativa, egli potrà recarsi presso la struttura
accompagnato da una figura di riferimento; i tempi di presenza di tale figura di
riferimento vengono definiti a seconda delle situazioni tra il CDD ed il contesto di
provenienza. Al fine del buon andamento dello stage è necessario un incontro preliminare
tra gli operatori del servizio diurno e la famiglia.
Al termine dello stage il Servizio diurno dà riscontro scritto al soggetto interessato, alla
famiglia, al Servizio Sociale, al Consorzio Lodigiano e al Servizio disponibilità in merito
all’esito dello stage orientativo e, in caso di posti disponibili, formula il programma di
inserimento (tempi, modalità e oneri derivanti). In assenza di posti, dichiara la
disponibilità ad inserire il soggetto in lista d’attesa.
Per gli alunni in uscita dai percorsi della scuola dell’obbligo, il CDD si rende disponibile
ad effettuare brevi stage finalizzati alla conoscenza della struttura da parte del soggetto,
della famiglia e del personale scolastico.
4.3 Inserimento
In presenza di posti disponibili, il Coordinatore del CDD comunica la data e le modalità di
inserimento al Servizio Disabilità, alla famiglia e a tutti gli enti coinvolti. Contestualmente
il Servizio Disabilità trasmette al CDD la documentazione socio-sanitaria raccolta durante
la valutazione multidisciplinare condotta nei confronti del soggetto. Qualora non fosse
possibile procedere immediatamente all’inserimento il Responsabile del CDD inserisce il
soggetto in lista d’attesa secondo i criteri delle liste di attesa definiti dai protocolli
interistituzionali.Qualora invece il soggetto fosse stato precedentemente collocato in lista
d’attesa, nel momento in cui si verifichi un posto disponibile, il Servizio diurno contatterà
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la persona avente diritto all’inserimento e il Servizio Sociale per valutare la necessità, in
accordo con l’interessato e la famiglia, di un aggiornamento della situazione al fine di
verificare la permanenza delle condizioni di inserimento.
Successivamente, a fronte di posto disponibile, il CDD procede all’inserimento con le
modalità sopra descritte. Qualora nella lista d’attesa non siano presenti soggetti residenti
sul territorio dell’ASL della Provincia di Lodi, il CDD potrà procedere all’ammissione di
cittadini non residenti; in tal caso darà comunque comunicazione anche Servizio Disabilità
dell’ASL della Provincia di Lodi relativamente all’avvenuto inserimento.
In previsione dell’inserimento, dopo la sottoscrizione del Contratto di Ingresso, il CDD
richiede alla famiglia o al responsabile legale del soggetto documentazione sanitaria e
personale utile a predisporre il fascicolo assistenziale sanitario
- attestato, a firma del medico curante, di idoneità del soggetto alla vita comunitaria
- anamnesi, curriculum patologie, documentazione clinica a disposizione (in
fotocopia)
- fotocopia della tessera sanitaria
- fotocopia del tesserino di esenzione
- fotocopia del codice fiscale
- fotocopia terapia farmacologica aggiornata
- fotocopia certificato subite vaccinazioni
- documentazione socio-sanitaria
- eventuale tesserino regionale ad uso trasporto mezzi pubblici
Entro il termine del primo mese di inserimento il CDD predispone il fascicolo sanitario e
assistenziale, redige la scheda individuale SIDI; elabora una relazione contenente le
osservazioni sul primo periodo di inserimento, gli obiettivi del progetto individuale.
L’ammissione può essere effettuata prevedendo una gradualità di inserimento secondo le
esigenze specifiche del soggetto, condividendo le modalità ed i tempi di frequenza con la
famiglia, l’Ente Gestore del CDD e il Comune di provenienza del soggetto.
Al termine del primo trimestre il CDD promuove un incontro di verifica con i servizi
invianti e la famiglia del soggetto sull’andamento dell’inserimento e sulle prospettive di
intervento future.
4.4 Il Contratto di Ingresso
La Delibera Regionale n. 3540 del 30/05/2012 prevede che le unità di offerta in cui è
prevista la compartecipazione al costo da parte degli utenti, sono tenute, ai fini
dell’accreditamento, ad assicurare l’uniformità del proprio Contratto di Ingresso.
Il Contratto di Ingresso è funzionale a garantire all’assistito omogeneità di trattamento sul
territorio lombardo con riferimento agli ambiti di maggiore criticità nella disciplina dei
rapporti giuridici ed economici con il soggetto gestore. Deve essere sottoscritto dal Legale
Rappresentante dell’Ente gestore ed è necessario che sia sottoscritto, per ogni utente, dai
soggetti abilitati a firmarlo, tenuto conto che possono ricorrere diverse ipotesi: l’assistito
personalmente o il tutore o l’amministratore di sostegno.
La sottoscrizione del Contratto d’Ingresso è condizione vincolante all’inserimento al
CDD.
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Rev. 3
Data: 26/02/2014
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CARTA DEI SERVIZI
CDD VILLA IGEA
4.5 Dimissioni
Il CDD può, ove necessario, procedere alle dimissioni dei soggetti inseriti, previa
valutazione dell’equipe interna, nei seguenti casi:
compimento del sessantacinquesimo anno di età
richiesta dei familiari
passaggio ad altra struttura
assenze prolungate
qualora sopravvenga una situazione che renda impossibile la permanenza
dell’utente al C.D.D.
Il CDD darà comunicazione delle dimissioni a tutti i soggetti coinvolti nel progetto:
Servizio Disabilità, Servizio Sociale, famiglia, Ente gestore dei servizi socio – assistenziali
territoriali ed invierà al Servizio sociale del Comune di residenza del soggetto e al Servizio
Disabilità una relazione di dimissioni. Altrettanto comunicherà eventuali dimissioni di
utenti dovute a decessi o trasferimenti. Nel caso in cui le dimissioni siano richieste
dall’interessato o dai familiari esse vanno rassegnate direttamente all’Ente gestore del
Servizio diurno.
Nel caso di cittadini non residenti sul territorio dell’ASL il Servizio diurno darà
comunicazione dell’avvenuta dimissione anche al Servizio Disabilità dell’ASL e al
Consorzio Lodigiano per i Servizi alla Persona al fine di avere disponibile il quadro
aggiornato delle risorse disponibili sul territorio
4.6 Liste d’attesa
I criteri per la composizione della lista di attesa sono comuni a tutti i servizi diurni
dell’ASL di Lodi e sono stati definiti di comune accordo dall’ASL, dal Consorzio
Lodigiano per i Servizi alla persona e dagli enti gestori dei servizi.
La definizione della graduatoria prevede l’assegnazione a ogni persona di un punteggio
per ogni criterio individuato:
- età
- condizioni sociali
- comune di residenza (appartenente o non appartenente all’ASL di Lodi)
E’ prevista una stesura iniziale della lista di attesa e aggiornamenti successivi che
prevedono una nuova assegnazione del punteggio per ogni criterio.
5. INFORMAZIONI
5.1 Materiale informativo
Il Coordinatore del servizio si occupa di informare e aggiornare gli utenti e i loro familiari
in merito all’offerta del servizio, restando a disposizione per eventuali chiarimenti.
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5.2 Coinvolgimento dei familiari
Sono previsti incontri periodici con i familiari degli utenti:
una riunione plenaria condotta dal referente coordinatore del CDD per la
presentazione del programma annuale delle attività.
incontri individuali prevalentemente condotti dagli educatori di riferimento del
soggetto:
un incontro in autunno per condividere e definire il progetto
individualizzato; un incontro in primavera per verificare insieme l’andamento del
progetto avviato.
Possono essere richiesti e programmati ulteriori incontri con i familiari per particolari
necessità.
I familiari eleggono un Comitato di Familiari, riconosciuto dall’Ente Gestore, con compiti
di raccordo con il Coordinatore del Centro, monitoraggio e controllo della qualità
dell’attività.
5.3 Visite guidate
E’ possibile effettuare visite guidate alla struttura da parte di potenziali utenti e loro
familiari, previo appuntamento con il Coordinatore del Servizio che si occuperà
personalmente di far visionare la struttura e di spiegarne l’organizzazione e il
funzionamento.
5.4 Assunzione farmaci
Le persone inserite che abbisognano di assumere farmaci durante la permanenza al CDD
dovranno presentare la prescrizione medica che indichi il tipo di farmaco, la posologia
e la modalità di assunzione con scadenza annuale. E’ prevista l’autosomministrazione
assistita dei farmaci previa liberatoria dei familiari che ne autorizzano la realizzazione. Al
momento dell’inserimento verrà consegnato alle famiglie il Regolamento Sanitario che
contiene indicazioni dettagliate rispetto a procedure in caso di malattie degli ospiti,
richiesta di somministrazione farmaci occasionale e tutto ciò che attiene alle procedure
relative a terapie farmacologiche da assumersi durante la permanenza al CDD.
5.5 Modalità di riconoscimento degli operatori
Ogni operatore è dotato di cartellino di riconoscimento visibile dall’ospite e dai suoi
familiari, che riporta la fotografia, il nome, il cognome e la qualifica dello stesso e il
servizio di appartenenza.
6. SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’
Il CDD cura le relazioni con le persone inserite e i cittadini attraverso lo sviluppo delle
seguenti funzioni fondamentali:
_ informazione
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_ tutela
_ partecipazione e verifica
6. 1 Informazione
La predisposizione e diffusione di documenti informativi tra cui la Carta dei Servizi e
opuscoli informativi, costituisce uno dei principali canali di informazione.
6. 2 Tutela
Il CDD garantisce la funzione di tutela nei confronti dell’utente e dei suoi familiari i quali
possono formulare suggerimenti e presentare reclami per iscritto o verbali al coordinatore
del CDD, che svolge mansioni di responsabile delle relazioni con il pubblico.
Il coordinatore è a disposizione dei familiari degli utenti per migliorare la qualità dei
servizi ogni venerdì non festivo dalle 9.30 alle 12.00:
_ assicura informazione e tutela, accoglienza, tutela e partecipazione;
_ facilita l’accesso attraverso informazioni sulle attività e i servizi erogati;
_ raccoglie suggerimenti e osserva
_ provvede a dare immediata risposta, per tutte le segnalazioni e i reclami che si
presentano di facile soluzione, o in caso contrario, entro un massimo tre giorni.
6.3 Partecipazione e verifica
La funzione di partecipazione si realizza attraverso forme di coinvolgimento degli utenti e
dei loro familiari.
Il CDD garantisce la verifica degli obiettivi generali del servizio annualmente, dando
idonea pubblicità dei risultati conseguiti.
La verifica sulla qualità del servizio viene effettuata tramite:
- coinvolgimento dei familiari. Nel corso dell’anno sono previsti incontri con le famiglie
per favorire il loro coinvolgimento diretto nella realizzazione del progetto educativo del
proprio familiare:
_ incontri individuali per la presentazione del PEI e del programma annuale ed un incontro
di verifica finale con la presenza dell’educatore di riferimento e del coordinatore del
servizio.
_ Incontri individuali con il coordinatore del servizio nel caso in cui la famiglia ne faccia
richiesta (previo appuntamento) o su richiesta dell’équipe in caso sia ritenuto opportuno
per l’attuazione del PEI.
- raccolta di reclami e segnalazioni da imbucare in apposita cassetta affissa all’esterno
dell’edificio ove ha sede il servizio che saranno poi verificati dal coordinatore stesso che
svolge funzioni di responsabile delle relazioni con il pubblico;
- questionari di soddisfazione somministrati annualmente ai familiari;
- interviste semistrutturate agli utenti;
- incontri periodici con i familiari.
La raccolta dei reclami permette di evidenziare le disfunzioni episodiche e croniche del
servizio. La loro analisi consente di stimare i miglioramenti e i peggioramenti del servizio
fornito o delle singole prestazioni erogate dal CDD.
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I questionari rappresentano una metodologia formalizzata per l’analisi della qualità
percepita che permette di individuare i motivi di insoddisfazione o di soddisfazione. I
questionari vengono somministrati annualmente e i loro risultati opportunamente
pubblicizzati.
Le interviste agli utenti costituiscono la modalità più appropriata per raccogliere
informazioni in merito alla qualità da loro percepita. Sono condotte da un operatore del
servizio, secondo una precisa struttura che tiene conto degli obiettivi della verifica e delle
limitazioni funzionali e cognitivi dell’utente.
Ufficio contabilità - segreteria
L’ufficio amministrativo presso la sede della Cooperativa, è a Lodi in Via Agostino da
Lodi al num 9, e rispetta il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.
6.4 Impegni e programmi per la qualità del servizio
Aspetti strutturali
Essendo la struttura in cui ha sede il CDD di nuova realizzazione, l’aspetto strutturale non
presenta particolari esigenze di miglioramento se non interventi di manutenzione
ordinaria.
Qualità delle prestazioni
La Cooperativa Il Mosaico Servizi, eroga mediante le proprie risorse umane, strutture e
attrezzature, prestazione di assistenza socio-sanitarie ai livelli strutturali gestionali e
organizzativi e, più in generale, qualitativi definiti dalla normativa regionale lombarda,
dalla certificazione di qualità in accordo con la norma UNI-EN-ISO 9001:2008.
Sul piano del miglioramento della qualità dei servizi offerti, il CDD concentra la propria
attenzione sui seguenti obiettivi:
® favorire la partecipazione degli utenti e dei loro familiari all’organizzazione
del servizio.
® assolvere al debito informativo secondo quanto previsto dalle normative
regionali.
6.5 Formazione
Gli obiettivi formativi sono coerenti ai progetti di miglioramento della qualità.
Tutte le figure professionali sono coinvolte nei processi formativi finalizzati a:
_ favorire lo sviluppo del lavoro di équipe e la personalizzazione degli interventi
riabilitativo, educativo e di socializzazione;
_ garantire il costante aggiornamento del personale presente all’interno del servizio
nonché l’adeguamento alle normative regionali che regolano il CDD .
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6.6 La retta
La frequenza del progetto, comporta la compartecipazione attraverso una quota fissa
giornaliera di € 42,64 (IVA inclusa) per il tempo pieno e € 21,32 per il tempo parziale (IVA
inclusa), da corrispondere all’ente gestore ogni giorno di apertura del servizio, anche in
caso di assenza dell’utente, dal Comune o da un suo delegato mediante convenzione. La
retta comprende la partecipazione alle attività proposte nel corso dell’anno e previste per
la realizzazione del PEI.
La retta non comprende costi relativi a:
● soggiorni estivi organizzati dal CDD anche in collaborazione con associazioni di
volontariato del territorio.
● uscite didattiche sul territorio;
● partecipazione ad eventi culturali -ricreativi o ad attività sportive
● spese personali realizzate durante l’orario di frequenza al CDD.
Il coordinatore del CDD avrà cura di comunicare alle famiglie eventuali costi aggiuntivi
che comportano le singole attività proposte. I familiari avranno la possibilità di decidere se
aderire o rinunciare alla partecipazione.
Per le rette corrisposte direttamente dall’utenza o da un suo delegato, la Cooperativa
rilascerà a fine anno, la certificazione ai fini fiscali.
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ALLEGATO 1
Al coordinatore del SERVIZIO
SEGNALAZIONE RECLAMO, SUGGERIMENTO, APPREZZAMENTO
Dati del segnalante
Nome………………………………….Cognome……………………………………
Data di nascita……………………………………..Telefono………………………..
Indirizzo……………………………………………………………………………….
Descrizione dei fatti oggetto di segnalazione
(precisare chi era presente, cosa è accaduto, dove, quando e come)
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Conclusioni (richieste e/o suggerimenti)
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Data…………………………
firma…………………………...
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