n. 3 2012
24 marzo 2012
Messaggio mensile
Maria ci invita all’esperienza di cuori ardenti
Il cammino quaresimale e il tempo pasquale sono un forte dono di
grazia per rinnovare i nostri cuori guidati da Maria Ausiliatrice. Maria con il suo amore e la sua continua esortazione ci indica la presenza di Dio, il suo sconfinato amore, perché solo in Lui troviamo la
pace e la gioia della vita. Noi come i discepoli di Emmaus siamo
stanchi e delusi, stolti e tardi di cuori, con gli occhi chiusi a riconoscere l’amore di Dio e sordi ai suoi appelli. Se nella veglia pasquale
rinnoviamo le promesse battesimali, è altrettanto vero che molta umanità e anche molti cristiani di fatto rinunciano a Gesù Cristo. Purtroppo vediamo quali frutti stiamo raccogliendo in un’umanità che
cammina senza Dio, che preferisce attingere a cisterne screpolate più
che alla sorgente della grazia. Tuttavia Gesù Risorto si fa nostro compagno di strada, ascolta le nostre delusioni, condivide le nostre amarezze e rimprovera la nostra incredulità.
Nella potenza dello Spirito Santo possiamo vivere
l’esperienza di un cuore ardente attraverso l’ascolto, la lettura, la
meditazione e la pratica della Parola di Dio. Potessimo anche noi esclamare, come i discepoli Emmaus la sera del giorno di Pasqua:
"Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi
lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?"(Lc. 24,32-34).
Quello che opera la Parola di Dio accolta e vissuta è un completo
mutamento di mentalità (= conversione). Trasfonde nei cuori di tutti i
sentimenti di Cristo di fronte alle circostanze, alle responsabilità personali e sociali. Ma come può il Vangelo operare il miracolo di una
profonda conversione, di una fede nuova e luminosa? Il segreto sta
nel mistero che le parole di Gesù racchiudono. Esse non sono semplicemente esortazioni, suggerimenti, indicazioni, direttive, ordini, comandi. Nella parola di Gesù è presente Gesù stesso che parla, che ci parla. Le sue Parole
sono egli stesso, Gesù stesso. E così noi, nella Parola lo incontriamo. E accogliendo la Parola nel nostro cuore, come Egli vuole che sia accolta (e cioè essendo pronti a tradurla in vita) siamo uno con Lui ed Egli nasce o cresce in
noi. Solo così i nostri cuori brilleranno di bellezza e di purezza perché hanno conosciuto l’amore di Dio e Dio è
presente in essi.
Come Associazione di Maria Ausiliatrice e sotto la sua guida, volgiamo rinnovare i nostri gruppi, le nostre
famiglie e l’ADMA giovanile considerando le parole del Vangelo non troppo alte e difficili, troppo distanti dal modo di vivere e di pensare comune, ma sforzandoci di vivere ogni giorno anche solo una Parola del Vangelo per
trovare in essa un aiuto inatteso, una forza unica, una lampada per i nostri passi, credendo che quella Parola, essendo una presenza di Dio, rende liberi, purifica, converte, porta conforto, gioia, dona sapienza. Se poi condividiamo
questa esperienza vedremo sbocciare o rifiorire intorno a noi la comunità cristiana. Perché la Parola di Dio vissuta e
comunicata fa anche questo miracolo: dà origine a una comunità visibile, che diviene lievito e sale della società,
testimoniando Cristo in ogni angolo della terra.
Che il Risorto viva in noi e in mezzo a noi. Buona Pasqua di resurrezione!
Sig. Lucca Tullio, Presidente
Don Pierluigi Cameroni SDB, Animatore spirituale
ADMA online
Cammino formativo 2011-2012
7. Don Bosco apostolo e teologo popolare dell’Ausiliatrice (don Pierluigi Cameroni)
Com'è noto, gli anni
1862-68 furono cruciali per la
religiosità mariana di don Bosco. Nonostante la fondazione
della compagnia dell'Immacolata tra i suoi giovani nel
1855; nonostante avesse pubblicato nel 1858 Il mese di
maggio consacrato a Maria
SS. Immacolata, le sue preferenze dopo il 1862 si concentrarono in modo dominante e
definitivo sul titolo mariano
Auxilium Christianorum. Iniziata nel 1865 la costruzione
della chiesa dedicata a Maria
Ausiliatrice, l'edificio sacro fu
portato a compimento e solennemente consacrato il 9 giugno 1868. In preparazione a quell'evento don Bosco pubblicò come fascicolo del mese di maggio delle
Letture cattoliche un libretto dal titolo: Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria
Ausiliatrice. In esso esponeva le ragioni teologiche, scritturistiche, storiche e contingenti che motivavano
la scelta di quel titolo. Le argomentazioni erano compendiate nelle pagine introduttive. Attingendo all'apologista francese Auguste Nicolas e citando espressamente l'autorità di Mons. Parisis, arcivescovo di Parigi,
don Bosco asseriva che era ormai la Chiesa stessa a volere «negli ultimi tempi segnalare il titolo di Auxilium Christianorum»; si era infatti in un’epoca di «crisi straordinarie»: «Il bisogno oggi universalmente
sentito di invocare Maria non è particolare, ma generale; non sono più tiepidi da infervorare, peccatori da
convertire, innocenti da conservare [...]. Ma è la stessa Chiesa Cattolica che è assalita. È assalita nelle
sue funzioni, nelle sacre sue istituzioni, nel suo capo, nella sua dottrina, nella sua disciplina; è assalita come Chiesa Cattolica, come centro della verità, come maestra di tutti i fedeli». Appunto per questo, aggiungeva don Bosco, «per meritarsi una speciale protezione del Cielo [...] si ricorre a Maria, come madre comune, come speciale ausiliatrice dei re e dei popoli, come cattolici di tutto il mondo».
In quei medesimi anni don Bosco aveva moltiplicato i fascicoli delle Letture cattoliche che ragguagliavano sulle grazie straordinarie ottenute invocando Maria aiuto dei cristiani; aveva introdotto nei suoi
oratori e collegi la nuova effigie e il nuovo culto; aveva fondato nel 1869 l'Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice; aveva indotto a denominare la pratica pia del mese di maggio come mese di Maria Ausiliatrice. A Mornese, in diocesi di Acqui, Maria Domenica Mazzarello e altre giovani, già associate nell'Unione di Maria Immacolata, aderiscono a don Bosco e danno origine alla congregazione femminile delle Figlie di Maria Ausiliatrice. L'invocazione e il culto dell'Ausiliatrice diventavano distintive di don Bosco
e delle sue opere che andavano ormai dilatandosi fuori d'Italia, in Europa e in America.
Il fatto che l’Ausiliatrice nel sentire comune della gente del popolo figuri come “La Madonna di
don Bosco” è dovuto oltre all’attività taumaturgica del santo, alle sue fondazioni ed opere, anche alla sua
produzione letteraria specificatamente mariana. Infatti non appena don Bosco avvertì che la devozione
e il titolo dell’Ausiliatrice andava sempre più diffondendosi, volle accompagnare tale fatto offrendo contri2
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buti teologici e storici. Fermo al principio di “illuminare le menti
per rendere buono il cuore e di popolarizzare quanto si può la
scienza”, ideò e condusse a termine nello spazio di un decennio
la pubblicazione di sei operette che in ordine di tempo sono:
Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria
Ausiliatrice (1868).
Rimembranza di una solennità in onore di Maria Ausiliatrice
(1868).
Associazione de’ divoti di Maria Ausiliatrice canonicamente eretta nella chiesa a lei dedicata in Torino con ragguaglio storico
su questo titolo (1869).
Nove giorni consacrati all’Augusta Madre del Salvatore sotto il
titolo di Maria Ausiliatrice (1870).
Maria Ausiliatrice col racconto di alcune grazie ottenute nel primo settennio dalla Consacrazione della Chiesa a Lei dedicata in
Torino (1870).
La Nuvoletta del Carmelo ossia la Devozione a Maria Ausiliatrice premiata di nuove grazie (1877).
Non si tratta di opere scientifiche, né propriamente di divulgazione teologica, ma come emerge dai titoli di una teologia e di una
storia popolare del titolo “Auxilium Christianorum”. Questi
umili opuscoli, di cui l’espressione più matura è Maraviglie della
Madre di Dio, rappresentano il primo riuscito tentativo di una riflessione e giustificazione della dottrina
concernente il culto a Maria Ausiliatrice. Attraverso la propagazione di tale titolo emerge da un lato la mediazione ecclesiale di Maria, tipica della coscienza cattolica italiana di quel tempo, dall’altro si impone la
dimensione popolare del carisma salesiano, che mediante la devozione all’Ausiliatrice traccia un cammino
di educazione alla fede per il popolo, valorizzando i contenuti della religiosità popolare e orientandoli verso la saggezza evangelica.
Come già accennato è in particolare il trattatello delle Maraviglie della Madre di Dio a indicare le
basi storiche e teologiche delle convinzioni e della missione di don Bosco. Un primo livello sono le prove
e le argomentazioni teologiche fondate su basi bibliche e patristiche. Ciò che colpisce è che la fatica
fatta da don Bosco ci guida molto bene nello sviluppo degli enunciati fondamentali che desidera comunicare: al centro vi è la convinzione che “La più splendida prova che Maria è aiuto dei Cristiani noi la troviamo sul monte Calvario... Maria pertanto diventando nostra madre sul monte Calvario, non solo ebbe il titolo di aiuto dei cristiani, ma ne acquistò l'uffizio, il magistero, il dovere. Noi abbiamo dunque un sacro diritto di ricorrere all'aiuto di Maria. Questo diritto è consacrato dalla parola di Gesù e garantito dalla tenerezza
materna di Maria. Ora che Maria abbia interpretato l'intenzione di Gesù Cristo in croce in questo senso e
che Egli la facesse madre ed ausiliatrice di tutti i cristiani lo prova la condotta che essa tenne di poi”. Da
ciò ne consegue “affinché la gloria di Maria potesse estendersi a tutte le generazioni e avessero a chiamarla
beata, bisognava che qualche benefizio straordinario e perenne venisse da Maria a tutte queste generazioni;
cosicché essendo perpetuo in esse il motivo di loro gratitudine fosse ragionevole la perpetuità della lode.
Ora questo benefizio continuo e mirabile non può esser altro che l'aiuto che Maria presta agli uomini. Aiuto che doveva abbracciare tutti i tempi, estendersi a tutti i luoghi, ad ogni genere di persone”.
L’argomentazione teologica è integrata da quella storica: “Un'esperienza di diciotto secoli ci fa
vedere in modo luminosissimo che Maria ha continuato dal cielo e col più gran successo la missione di
madre della Chiesa ed ausiliatrice dei cristiani che aveva incominciato sulla terra”. E don Bosco con la sua
spiccata sensibilità storica narra una numerosa serie di interventi di Maria a favore della Chiesa, in particolare le sue manifestazioni in difesa della Chiesa e del papato, sia dagli attacchi esterni, sia da quelli interni
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con le lacerazioni provocate dalle eresie e dagli scismi, che corrompono la fede e attaccano la comunione.
Davvero Maria è “Magnum in Ecclesia praesidium: Grande presidio nella Chiesa”. Da tali racconti emerge
una grande visione della storia che esalta, nella luce della fede, la mediazione materna dell’Ausiliatrice intimamente associata all’opera della redenzione e alla missione salvifica della Chiesa.
Insieme alle prove teologiche e storiche don Bosco accenna ad argomentazioni di natura liturgica,
ad espressioni legate alla pietà popolare, a fatti taumaturgici e in particolare a due dipinti presenti
nella basilica di Valdocco da lui ispirati e voluti, espressione plastica delle sue convinzioni. Il primo è la
grande tela del Lorenzone da tutti conosciuta e che già abbiamo commentato. Il secondo, meno noto, è un
affresco del Rollini suggerito da don Bosco per la volta della cappella di San Francesco di Sales. Sotto il
globo del mondo su cui è posto un ostensorio col SS. Sacramento è rappresentato l’Arcangelo Michele che
scaccia e disperde l’errore e l’eresia: “la Riforma in figura di donna, che al vedere gli angeli riverenti, i
quali adorano il SS. fugge spaventata portando nell'una mano la bibbia adulterata e abbandonando dall'altra, quali armi spuntate, la maschera dell'ipocrisia e le monete corruttrici, con cui tenta di recar guerra al
SS. Sacramento; 2° il Materialismo in figura d'uomo di forme atletiche, il quale stringendo una fiaccola
accesa onde portare incendio e distruzione dovunque passa la Riforma, esso pure è rovesciato dall'angelo,
e rotolando dall'alto sembra si stacchi dalla volta per piombare a capofitto sul pavimento”.
In conclusione “Don Bosco non scrive con la penna del teologo, ma con il fervore del santo ed del
fondatore. Scrive sotto la sua esperienza di Maria e del suo amore personale per Lei. Intimamente consapevole di quanto la Madonna fosse stata presente e determinante come Madre e Maestra nell’itinerario della
sua vocazione e missione, egli è mosso dal profondo stupore di sperimentare quanto sia potente ed efficace
l’intercessione e l’intervento dell’Ausiliatrice… L’intento di Don Bosco è quello di accreditare la verità
del titolo mariano di Ausiliatrice e di raccomandarlo alla venerazione del popolo di Dio, attestandone la
prodigiosa efficacia nella vita della Chiesa e nella sua esperienza carismatica. Sotto il profilo teologico, il
tema è quello di Maria come Mediatrice di grazia, ma le specificazioni legate al titolo di Ausiliatrice non
sono irrilevanti. Non sarà difficile mostrare come la devozione all’Ausiliatrice non sia semplicemente legata alle circostanze storiche in cui Don Bosco è vissuto, ma si estenda ad ogni epoca, particolarmente la nostra, profondamente segnata dal divorzio fra fede e cultura, un’epoca in cui gli uomini sembrano non avere
più antenne per Dio e in cui Dio sembra non avere più peso nella vita degli uomini. Così si esprime Papa
Benedetto XVI: «Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte
degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di
orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più».”.
Preghiera
O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell'ora della morte
accogli l'anima nostra in Paradiso!
Amen
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Cronaca di famiglia
TORINO – INCONTRO CONSIGLI DELLA F AMIGLIA SALESIANA - Il 4 febbraio 2012 a Valdocco, alla presenza dell'Ispettore don Stefano Martoglio, si è tenuto l’incontro dei Consigli dei diversi Gruppi della
Famiglia Salesiana presenti in Piemonte e Valle d'Aosta. L'occasione è stata propizia per approfondire la
reciproca conoscenza e per crescere nella comunione. I Gruppi hanno condiviso linee guida e programmi
di attività, con particolare riferimento alle iniziative connesse allo sviluppo del cammino in preparazione
al 2015 ed alla strenna del 2012 del Rettor Maggiore "Conoscendo ed imitando Don Bosco, facciamo dei
giovani la missione della nostra vita". Nel suo intervento l'ispettore ha sottolineato: lo stupore che ci deve
contraddistinguere nel contemplare la grandezza e la bellezza della Famiglia Salesiana, una ricchezza che
è per la Chiesa e della Chiesa, mai come oggi, preziosissima e da coltivare; nessun Gruppo della Famiglia
Salesiana esaurisce il carisma di San Giovanni Bosco: occorre lavorare e pensare insieme; l'importanza
degli eventi del 2015 la cui preparazione diventa occasione per lavorare insieme concretamente. Per questo motivo già a partire dal prossimo mese di aprile verrà convocata per la prima volta, la Commissione
Regionale 2015 con la partecipazione di tutti i gruppi della TORINO – RICONSEGNA DELLE GIORNATE DI SPIRITUALITÀ DELLA
Famiglia
Salesiana.
Per FAMIGLIA SALESIANA. Il 4 febbraio 2012, a Torino Valdocco, è stata
l’ADMA hanno partecipato, con vissuta la seconda edizione di restituzione delle Giornate di Spiritualiil presidente Lucca Tullio, le tà della Famiglia Salesiana. L'incontro è stato organizzato dalla Conconsigliere Marchisio Rosanna e sulta Ispettoriale ed ha visto la nutrita presenza dei diversi rappresenChiosso Giuseppina.
tanti dei Gruppi della Famiglia Salesiana presenti sul territorio. Dopo
la preghiera iniziale e la visione della Strenna, i partecipanti sono stati
invitati riflettere sulla figura di Don Bosco da Don Bruno Ferrero,
Direttore del Bollettino Salesiano, che, con la relazione su "pensare
alla maniera di Don Bosco", ha accompagnato i partecipanti verso
MADRID (SPAGNA) – COMMISuna più vitale conoscenza del Santo, sottolineandone i tratti esemplari
SIONE NAZIONALE ADMA. Il
giorno 4 febbraio 2012 ha avuto della personalità e spiritualità. Ci sono state anche le testimonianze di
coloro che erano presenti alle Giornate di Roma. Tutti hanno trasmesluogo l’incontro della Commissione Nazionale dell’ADMA so i tratti specifici dell'esperienza, sottolineandone la bellezza, la viva
partecipazione, oltre alla significatività per il proprio cammino persodella Spagna presso la casa inale. L’ADMA era presente con un bel numero di associati, con diverspettoriale SDB di Madrid e con
il coordinamento di don Eleute- se famiglie ed un significativo gruppo di giovani.
rio Lobato, Delegato Nazionale.
In tale gruppo di coordinamento sono rappresentate sia le 6 Ispettorie SDB che le 4 FMA. I punti trattati
riguardavano: il dopo Congresso Internazionale di Czestochowa, presentando ciò che nelle varie Ispettorie si va facendo per riportare sia i contenuti che lo spirito che ha caratterizzato questo evento particolare. Molte le iniziative presentate e in particolare si è evidenziata la testimonianza appassionata ed entusiasta di coloro che vi hanno partecipato. Inoltre si segnalano: la presentazione del Congresso, anche con
powerpoint appositamente preparati, ai consigli e Assemblee dei gruppi della Famiglia Salesiana; la diffusione dei documenti; la pubblicazione delle esperienze, delle testimonianze e dei contenuti nei fogli
mensili e nei vari bollettini. Programmazione della scuola estiva per gli Animatori ADMA della Spagna nel mese di luglio, in collaborazione con i delegati dei Cooperatori e degli Exallievi. Verrà presentata
la Carta d’identità della Famiglia Salesiana, appena approvata dal Rettor Maggiore. Inoltre sono state
segnalate alcune tematiche da trattare nella scuola, quali la funzione dell’animatore ADMA, la presentazione del Regolamento, l’offerta degli itinerari formativi, quale formazione promuovere… Altro punto è
la programmazione del VIII Congresso Nazionale di Maria Ausiliatrice nel 2013 che si svolgerà a
Saragozza e sarà coordinato dalle FMA. Infine sono state date indicazioni circa la valorizzazione dei temi
formativi proposti attraverso l’ADMAonline, l’accoglienza della strenna del Rettor Maggiore, la partecipazione alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana e la visita dell’urna di Don Bosco.
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TORONTO (CANADA) – “Il nostro gruppo ADMA di
Toronto ha vissuto un altro anno colmo di benedizioni e
ricco di frutti, mentre ciascuno dei suoi membri persevera nello sforzo di vivere giorno per giorno per Lui, in
Lui e con Lui. Proseguiamo con i nostri incontri mensili
e con i due ritiri annuali, utili a rinnovarci e ad arricchirci nello spirito. La struttura dei nostri incontri resta immutata: recita del Rosario, un momento di formazione
spirituale e un altro momento di condivisione della Parola e dell'esperienza di fede. Fr. Joseph Occhio, SDB,
prosegue nella sua opera di direzione spirituale del
gruppo e noi siamo grati che Dio ci abbia benedetto con
tale generosità, perché la sapienza e l’intuizione spirituale di questo salesiano sono una forza guida nella nostra
formazione di fede. Preghiamo che la Beata Vergine
Maria nostra Madre lo ricolmi della forza per proseguire
in questa sua opera. Gran parte del materiale spirituale è
stato dedicato nell'arco dell'anno a guidarci verso la scoperta dell'interiorità. Ci siamo occupati di tematiche come la Seconda conversione o la Trasformazione dell'anima: Ingresso nella Via illuminativa, Terza conversione o Trasformazione dell'anima: Ingresso nella Via unitiva, difficoltà spirituali e cogitatio sancta. Queste tematiche intendevano far luce sulla fragilità spirituale
dei nostri cuori e delle nostre vite, sì da permetterci una maggiore apertura a Gesù e da portarci, attraverso
la Grazia e l'amore di Dio, a una più profonda conversione. Grazie, Santa Madre nostra, per essere la forza
che ci guida, per aiutarci a compiere un ulteriore passo verso Gesù. Il 24 gennaio 2012 l'ultima arrivata tra
gli aderenti al gruppo, Cecilia Nunez, ha fatto la sua promessa solenne durante la Messa celebrata in onore
di San Francesco di Sales. Immediatamente a seguire, hanno rinnovato il loro impegno per tutta la vita e la
loro solenne promessa a Maria gli altri membri del gruppo. E' stato un momento bellissimo, colmo di amore e di devozione a Maria e a Gesù.
Un momento seguito da un piccolo
rinfresco e uno scambio fraterno.
Prego che la nostra Santa Madre continui a proteggerci e a guidarci. Che
possiamo continuare a crescere in
forza e in numero, per diffondere la
vera devozione a Maria Aiuto dei
Cristiani” (Margaret Pupulin, Coordinatrice).
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RESISTENCIA, CHACO (ARGENTINA) – Vogliamo far conoscere questo gruppo di ragazzi ADMA, iniziato
presso il collegio don Bosco
grazie all’impegno della Direttrice del primo livello, la
Sig.ra Yolanda Larrea. Il
gruppo è composto da circa
una quarantina di ragazzi non
solo del collegio, ma anche da
altri invitati dai loro amici a
condividere
la
proposta
dell’ADMA. Occorre evidenziare e ringraziare il lavoro, la
pazienza e la perseveranza di
coloro che hanno proposto
l’iniziativa, in particolare la
responsabile Yoli, le professoresse Nélida, Mabel e le mamme Laura, Patricia, Antonia e
Betina che tutti i pomeriggi
del venerdì offrono la loro
collaborazione. Un grazie anche ai genitori che permettono
ai figli di partecipare a questa esperienza.
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Il foglio può essere letto al seguente sito:
www.admadonbosco.org/index.php?lang=it
e sul sito: www.donbosco-torino.it/
Per ogni comunicazione ci si può rivolgere al seguente indirizzo
di posta elettronica: [email protected]
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Maria ci invita all`esperienza di cuori ardenti