CLASSIFICAZIONE
• Protozoi
»Intestinali e urogenitali
»Del sangue e dei tessuti
• Eliminti
»Trematodi
»Cestodi
»Nematodi
PATOGENESI DELLE
MALATTIE PARASSITARIE
• Dose infettiva ed esposizione
• Penetrazione attraverso le barriere
anatomiche
• Ancoraggio
• Replicazione
• Danno cellulare e tissutale
• Danneggiamente, elusione e
inattivazione delle difese
dell’ospite
ALCUNI MECCANISMI PATOGENETICI
• Produzione di sostanze tossiche da parte dei parassiti
» Enzimi idrolitici (proteinasi, collagenasi, elastasi)
» Ionofori
» Endotossine
» Cataboliti dell’indolo
• Meccanismi di danno tissutale
» Blocco di organi interni
» Atrofia da pressione
» Migrazione attraverso i tessuti
• Immunopatologia
» Ipersensibilità
» Autoimmunità
» Enteropatie associate a perdita di proteine
» Metaplasia
PORTE DI INGRESSO DEI
PARASSITI
• Ingestione
• Penetrazione diretta
»Puntura di artropodi
»Penetrazione transplacentare
»Penetrazione guidata
dall’organismo stesso
BERSAGLI PER L’AZIONE DI FARMACI
ANTIPARASSITARI
• I parassiti sono organismi eucariotici
• Le vie metaboliche sono comuni a parassita e
all’ospite
• Essenziali le conoscenze di biologia di base
» Captazione preferenziale del farmaco
» Differenze nella sensibilità
» Alterazioni metaboliche del farmaco
» Bersagli parassito-specifici
AGENTI ANTIPROTOZOARI
• Gli agenti antiprotozoari sono indirizzati a
cellule giovani, in fase di rapida crescita.
• I bersagli più comuni sono:
» Sintesi degli acidi nucleici
» Sintesi delle proteine
» Vie metaboliche specifiche (folati)
AGENTI ANTIPROTOZOARI
• Metalli pesanti (a base di arsenico o antimonio):
inattivano i gruppi sulfidricidi enzimi essenziali per
il catabolismi dei carboidrati. Sono indicati per
Leishmania e Tripanosomi
• Analoghi dell’amminochinolina (clorochina,
primachina, meflochina): Si accumulano
preferenzialmente negli eritrociti parassitati.
Diversi meccanismi d’azione proposti (interferenza
con replicazione del DNA; legame alla
ferroprotoporfirina IX; aumento pH
intravescicolare; interferenza con la capacità di
degradare l’emoglobina). Indicato per il trattamento
del Plasmodium della malaria
AGENTI ANTIPROTOZOARI
• Antogonisti dell’acido folico: inibiscono la
diidropteroato sintetasi e la diidrofolato reduttasi
(blocco della sintesi di purine, pirimidine e di
alcuni aa). Indicati per Toxoplasma e Malaria
• Inibitori della sintesi proteica: un certo numero di
antibiotici mostrano attività antiparassitaria in vitro
e in vivo. Questi farmaci includono CLINDAMICINA
e SPIRAMICINA (attive nei confronti di Amebe,
Plasmodium e Babesia), TETRACICLINE e
DOXICICLINA.
AGENTI ANTIPROTOZOARI
• Diammidine (pentamidina): essendo
un policatione interagisce con il
DNA e con l’assorbimento e
funzione delle poliammine. Indicata
per Leishmaniosi e Tripanosomiasi
• Nitromidazioli: Meccanismo
d’azione non chiaro.
Particolarmente efficace
nell’amebiasi disseminata,
tricosomiasi e giardiasi
RESISTENZA AI FARMACI
• Le informazioni principali derivano dallo
studio dei Plasmodi
• La resistenza alla CLOROCHINA, il principale
farmaco antimalarico, è dovuta alla presenza
di un meccanismo di efflusso attivo
• Lo sviluppo di resistenza a composti antifolici
è legato a mutazioni del sistema enzimatico
del parassita che combina deidrofolato
reduttasi e timidilato sintetasi
• Necessari ulteriori studi per ottimizzare
l’efficacia della chemioterapia
DIAGNOSI DI LABORATORIO
• Esame macroscopico
• Esame microscopico
» A fresco
» Dopo fissazione e colorazione
• Esami sierologici
» Risposta anticorpale
» Rilevazione antigenica
• Coltura
• Inoculazione nell’animale
• Metodi Molecolari
DIAGNOSI DI LABORATORIO
• Parassiti intestinali e biliari:
a) Identificazione nelle feci
» Almeno 3 campioni raccolti sterilmente nell’arco di 48 ore
» Esame a fresco (sangue, muco, vermi adulti, consistenza)
b) Contenuto duodenale
• Parassiti del sangue e dei tessuti:
» Striscio di sangue su vetrino e colorazione (Giemsa o
Wright)
» Osservazione di sezioni istologiche di tessuti, aspirati, CSF
Classificazione dei protozoi
Sarcodinia-Amebe
Mastigophora-Flagellati
Sporozoa
Ciliata
PROTOZOI DI INTERESSE MEDICO
• Phylum Sarcomastigophora
– Subphylum Mastigophora (flagellates)
– Genus: Leishmania, Trypanosoma
Giardia, Enteromonas, Retortomonas, Chilomastix,
Trichomonas
Dientamoeba
– Subphylum Sarcodina (amoeba)
– Genus: Naegleria, Acanthamoeba
Entamoeba, Iodamoeba, Endolimax
• Phylum Ciliophora (ciliates)
– Genus: Balantidium
PROTOZOI DI INTERESSE MEDICO
• Phylum Apicomplexa
– Subclass Coccidia
– Genus: Isospora, Sarcocystis
Cryptosporidium, Cyclospora
Toxoplasma
Plasmodium
– Subclass Piroplasmea
– Genus: Babesia
• Phylum Microspora (microsporidia)
– Genus: Encephalitozoon
Enterocytozoon
Septata
• Incertae sedis: Pneumocystis carinii
CILIATI
 NUMEROSE CILIA
 CITOPLASMA E CITOPIGIO
 DUE NUCLEI CON DIVERSA STRUTTURA E FUNZIONE:
MICRONUCLEO → SI DIVIDE PER SCISSIONE E HA FUNZIONE
TROFICA.
MACRONUCLEO → SI DIVIDE PER MITOSI E HA FUNZIONE
GENETICA.
 RIPRODUZIONE ASESSUATA TRASVERSALE O SESSUATA PER
CONIUGAZIONE
 HABITAT: H2O DOLCI E SALATE, PARASSITI IN VARI ORGANISMI
 BALANTIDIUM COLI UNICO CILIATO PATOGENO PER L’UOMO
FLAGELLATI O MASTIGOFORA
 UNO O PIU’ FLAGELLATI TALVOLTA UNITI AL CORPO DEL PROTOZOO DA UNA
MEMBRANA ONDULANTE
 HABITAT: AMBIENTE OPPURE PARASSITI DELL’UOMO (INTESTINO,
APP. GENITO-URINARIO, SANGUE) E NELL’INTESTINO DI VERTEBRATI E
INVERTEBRATI)
 RIPRODUZIONE ASESSUATA BINARIA LONGITUDINALE, PRECEDUTA DA
DUPLICAZIONE DEL FLAGELLO
 FITOFLAGELLATI (SIMILI ALLE PIANTE, CONTENGONO CLOROFILLA E SONO
FOTOSINTETICI)
 ZOOFLAGELLATI (SENZA CLOROFILLA, SIMILI AGLI ANIMALI)
-
TRYPANOSOMI (T. GAMBIENSE E T. RHODESIENSE, T. CRUZI)
GIARDIA LAMBLIA
TRICHOMONAS
LEISHMANIA
AMEBE (SARCODINA)
 PSEUDOPODI CHE MODIFICANO CONTINUAMENTE LA
FORMA DEL CORPO CELLULARE E SERVONO PER
CATTURARE CIBO (PER FAGOCITOSI) E PER IL
MOVIMENTO.
 RIPRODUZIONE ASESSUATA PER SCISSIONE; ALCUNE
POSSONO PASSARE DAL TROFOZOITE ALLA FORMA
CISTICA
 HABITAT: H2O E SUOLO
ALCUNI SONO PARASSITI DELL’INTESTINO DEI
VERTEBRATI; ALCUNE SONO PARTE DELLA NORMALE
MICROFLORA INTESTINALE (ENTAMOEBA COLI; E.
HARTMANNI; ENDOLIMAX NANA, IODAMOEBA
BUTSCHILII)
SPOROZOI (SPOROZOEA)
 FORMANO SPORE CONTENENTI SPOROZOITI INFETTANTI
 PARASSITI OBBLIGATI INTRA-EXTRACELLULARI
 DOPPIO CICLO RIPRODUTTIVO SESSUATO E ASESSUATO
NELLO STESSO OSPITE O IN OSPITI DIVERSI
 PLASMODIUM
 TOXOPLASMA
 PNEUMOCYSTIS
CARINII??
DI INTERESSE
MEDICO
Outline delle infezioni da protozoi
Infezioni intestinali
amoeba
flagellate
sporozoa
-Invasive (diarrea/invasione del circolo sanguigno)
* Entamoeba histolytica
-Non-invasive (diarrea acquosa/perdita di peso)
* Giardia lamblia
* Cryptosporidia and Cyclospora
* Microsporidia
Infezioni sistemiche
• INFEZIONI INTESTINALI
E. histolytica
0.5 to 50% della popolazione mondiale è parassitata da E. histolytica con prevalenza nettamente maggiore nei
paesi in via di sviluppo. L’infezione è associata con scarse condizioni igieniche. L’uomo è l’ospite principale,
anche se cani gatti e roditori possono essere ugualmente infettati.
Entamoeba histolytica – ciclo vitale
• L’uomo è il serbatoio principale ed emette il
parassita attraverso le feci (cisti)
• Le cisti sono resistenti all’ambiente
• La trasmissione è oro-fecale (cibo, acqua)
• In risposta all’ambiente acido, le cisti
rilasciano i trofozoiti a livello dell’alto
intestino
• I trofozoiti invadono l’intestino e si
replicano per scissione.
• I trofozoiti che raggiungono in colon si
incistano nuovamente.
Entamoeba histolytica -- patogenesi
• I trofozoiti danneggiano la mucosa intestinale
• Si possono identificare 3 fattori di virulenza:
– Lectine amebiche: mediano il legame dei parassiti agli
zuccheri contenenti galattosio presenti sulla cellula
ospite
– Pori causati sulla membrana: citolisi dipendente
dall’adesione dell’ameba alla cellula
– Cisteina proteasi: clivano gli anticorpi e il C3
• I trofozoiti fagocitano le cellule dell’organismo
• Ulcerazioni a livello del colon - parassitemia
Amebiasi – sindromi
cliniche
• Intestinali
– Vanno da forme asintomatiche alla diarrea
cronica fino alla dissenteria amebica
• Extraintestinali
– Ascessi a livello del fegato
– Altri foci metastatici (ad esempio nel cervello)
Diagnosi: identificazione di trofozoiti o
cisti nelle feci, rilevazione di antigeni
nelle feci, sierologia
Entamoeba sp.
• E. histolytica
–Invade i tessuti
–Dovrebbe essere sempre trattata anche
nei pazienti asintomatici
• E. dispar
–Non è associata a patologia, nemmeno
nei pazienti AIDS
–Non dovrebbe essere trattata
Fegato con ascesso da ameba
Ulcera da amebiasi intestinale
Trattamento delle amebiasi
• Forme invasive: metronidazolo
• Forme intestinali:
diiodoidrossiquinina, paromomicina,
dilossanide furoato
Giardiasi – ciclo vitale
• L’infezione da G. lamblia è una zoonosi
(piccoli mammiferi contaminano con le cisti le
acque superficiali)
• Giardia ha una distribuzione mondiale
• La trasmissione attraverso le acque
contamintate è la più comune, ma si può
anche verificare trasmissione inter-umana
(comune nei bambini)
• Ingeriti come cisti
• Escistazione del trofozoita e l’attacco alla
mucosa avviene nel tratto superiore
dell’intestino tenue
Cisti nelle feci
Trofozoiti nel duodeno
Infezione a livello intestinale
Trofozoiti di Giardia in sezioni intestinali
Patogenesi dell’infezione da
Giardia
• I parassiti determinano una
reazione di ipersensibilità
localizzata
• I villi intestinali vengono
danneggiati
• Si sviluppa malassorbimento
Giardia – caratteristiche
cliniche
• Diarrea acuta, autolimitante
• Diarrea cronica con
malassorbimento, steatorrea, e
perdita di peso
• Emissione di cisti attraverso le
feci anche in assenza di sintomi
Diagnosi: esame delle feci, aspirato duodenale,
ricerca degli antigeni nelle feci
Giardiasi - trattamento
• Metronidazolo
Giardiasi - prevenzione
• Filtrazione delle acque
• Riscaldamento dell’acqua fino a 50°C
• Trattamento al 2% di iodio x 30 minuti
Balantidium coli
E’ soprattutto un parassita di bovini, suini e cavalli
Balantidium coli trophozoites.
Cisti di Balantidium coli e trofozoita
Trofozoita di Balantidium coli
Ciclo vitale di Balantidium coli
Trofozoiti a livello intestinale
Cryptosporidium parvum
C. parvum è un piccolo parassita della dimensione di 3 to 5 um che si ritrova nel tratto
grastrointestinale di molti animali e causa epidemie di diarrea nell’uomo al quale si trasmette
attraverso cibo e acque contaminati
Oocisti di Cryptosporidium sp
Ciclo vitale del Cryptosporidium
•Le oocisti sporulate che contengono 4 sporozoiti
vengono escrete dall’ospite infettato attraverso le
feci e probabilmente attraverso altre vie, quali le
secrezioni respiratorie
•A seguito dell’ingestione (e probabilmente
dell’inalazione) avviene l’escistazione
•Gli sporozoiti vengono rilasciati e parassitano le
cellule epiteliali del tratto gastrointestinale o di
altri tessuti come il tratto respiratorio. In queste
cellule i parassiti si moltiplicano in maniera
asessuata (schizogonia o merogonia) e quindi in
maniera sessuata (gametogonia), producendo
microgamonti (maschio) e macrogamonti
(femmina). Dopo la fertilizzazione si sviluppano
le oocisti che sporulano nell’ospite infettato.
•Vengono prodotte due diverse oocisti, quelle
a parete spessa che vengono comunemente
escrete dall’ospite, e quelle a parete sottile
che sono coinvolte nell’auotinfezione. Le
oocisti sono infettive una volta escrete e
vengono trasmesse per la via oro-fecale
Isospora belli
I. belli è un infezione rara nel soggetto immunocompetente, più frequente
nei pazienti AIDS. Avviene attraverso la via oro-fecale
Oocysts of Isospora belli.
Oocisti immatura
Oocisti matura: il singolo sporoblasto si
divide in due che si rivestono di una
parete trasformandosi in sporocisti,
che conterranno alla fine quattro
sporozoiti
Quando viene escreta l’oocisti contiene uno sferoblasto
e più raramente due. Lo sferoblasto si divide in due,
secercendo una parete e trasfornandosi in sferocisti; la
sferocisti si divide originando quattro sporozoiti
L’infezione avviene per ingestione di sposocisti che
escistano nell’intestino tenue e rilasciano gli sporozoiti.
Questi invadono le cellule epiteliali e iniziano la
schizogonia
In seguito alla rottura dello schizonte, i merozoiti
vengono rilasciari e invadono nuove cellule epiteliali
continuando a moltiplicarsi in maniera asessuata
I trofozoiti si sviluppano in schizonti che contengono
diversi merozoiti. Dopo almeno una settimana inizia la
riproduzione sessuata con lo sviluppo di gametociti
maschili e femminili. La fertilizzazione dà origine allo
sviluppo di oocisti che vengono escrete con le feci.
TRICHOMONIASI
Eziologia
Trichomonas vaginalis (un flagellato)
Epidemiologia
Trichomonas vaginalis ha una distribuzione mondiale.
L’incidenza è minore del 5% nelle donne con picchi del
70% tra le prostitute.
Morfologia
Il trofozoita ha una dimensione di 15-18 um in diametro e ha la forma di una mezza
pera con un unico nucleo, 4 flagelli anteriori e un flagello laterale attaccato al corpo
cellulare da una membrana ondulata. Sono presenti 2 assostili in posizione
asimmetrica. L’organismo non forma cisti.
Ciclo vitale
T. vaginalis colonizza la vagina e l’uretra (più raramente la prostata). L’infezione
avviene principalmente per contatto sessuale, anche se infezioni non veneree sono
possibili. L’organismo non si incista e si divide per divisione binaria favorita dal pH
poco acido (pH > 5.9; il pH normale è 3.5-4.5). Non ci sono altri serbatoi d’infezione
oltre all’uomo.
Sintomi
T. vaginalis dà un’infezione raramente sintomatica nell’uomo, anche se può causare
una uretrita di media gravità ed occasionalmente prostatiti. Nelle donne è spesso
asintomatica, ma infezioni più gravi in ambienti con pH elevato possono causare
vaginiti gravi con secrezioni giallognole copiose
Patologia
L’epitelio dell’organo infettato viene danneggiato per azione diretta dell’organismo
Diagnosi
Il sospetto clinico viene confermato dall’identificazione dell’organismo in vetrini
colorati con la tecnica Giemsa a partire da secrezioni vaginali o dalla coltivazione
dei tamponi in terreni specifici (terreno di Diamond). I trofozoiti dovrebbero
essere distinti da quelli di Trichomona hominis un flagellato non patogeno
Trattamento
Il metronidazolo (nonostante sia teratogeno) è efficace sia nel trattamento delle
infezioni nell’uomo e nella donna.
Trofozoiti di Trichomonas vaginalis
Summary
Organism
Transmission
Symptoms
Diagnosis
Treatment
GI: Iodoquinol or
Metronidazole
Abscess: Metronidazole
Entameba histolytica
Oro-fecal
Dysentery with blood and necrotic tissue.
Chronic: abscesses
Stool: cysts with 1-4 nuclei and/or trophs.
Trophs in aspirate.
Giardia lamblia
Oro-fecal
Fowl-smelling, bulky diarrhea; blood or
necrotic tissue rare.
Stool: typical old man giardia troph and/or
cyst.
Iodoquinol or Metronidazole.
Balantidium coli
Oro-fecal; zoonotic
Dysentery with blood and necrotic tissue but
no abscesses.
Stool: ciliated trophs and/or cysts.
Iodoquinol or Metronidazole.
Cryptosporidium parvum
Oro-fecal
Diarrhea
Ooocysts in stool
Paromycin (investigational)
Isospora belli
Oro-fecal
Giardiasis-like
Ooocysts in stool
Sulpha drugs
Trichomonas
vaginalis
Sexual
Vaginitis; occasional urethritis/prostatitis.
Flagellate in vaginal (or urethral) smear.
Mebendazole; vingar douche; steroids
Outline delle malattie parassitarie
Infezioni intestinali
Infezioni sistemiche
sporozoi
flagellati
- Malaria (Plasmodium sp.)
- Babesiosi (Babesia sp.)
- Toxoplasmosi (T. gondii)
- Leishmaniosi
- Tripanosomiasi:
(Infezione dei
globuli rossi e
febbre)
(infezioni intracellulari)
Tripanosomiasi africana (malattia del sonno)
Tripanosomiasi americana (malattia di Chagas)
Replicazione asessuata
Gli sporozoiti rilasciati
dalle ghiandole salivari
della zanzara invadono gli
epatociti nel giro di pochi
minuti
Ciclo extraeritrocitico
Rilascio
dei
merozoiti
Forma ad
anello
trofozoita
Ciclo
eritrocitico
schizonti
Rottura dei globuli rossi
e rilascio dei merozoiti
Replicazione sessuata
• fertilizzazione e colonizzazione dell’apparato
digerente della zanzara
• Le cellule infettate rilasciano sporozoiti che
migrano alle ghiandole salivari.
Gametociti maschili
e femminili
Specie di Plasmodium
SPECI
Ciclo
Latenza
eritrocitico
epatica
RICORRENZE
P. falciparum
48 h
no
no
P. vivax
48 h
sì
sì
P. ovale
48 h
sì
sì
P. malariae
72 h
no
sì
Malaria – caratteristiche cliniche
• parossismi associati con il rilascio
simultaneo di merozoiti dai globuli
rossi
–Rilascio di sostanze che stimolano la
produzione di TNF e IL-1 dalle cellule
–Brividi di freddo, febbre, mialgie, forti mal di
testa ± sintomi GI (5-6 ore)
–Sudorazione profusa e perdita delle forze (23 ore)
Malaria – caratteristiche
cliniche
• Cambiamenti ematologici
mediati da reazioni
immunologiche
–anemia
–trombocitopenia
–leucopenia
Maggiore virulenza di P.
falciparum
• I merozoiti penetrano nelle cellule rosse del
sangue a qualunque stadio di sviluppo
• La parassitemia raggiunge livelli molto
elevati
• Proteine di adesione vengono espresse
sulla membrana delle cellule rosse del
sangue infettate dai trofozoiti e schizonti
– Attacco alle cellule endoteliali (via ICAM-1)
– Ridotto flusso sanguigno nei piccoli vasi --> microinfarti,
emorrargie
Malaria cerebrale
Circa 600 milioni di nuove infezioni e 3 milioni di morti ogni anno
Malaria importata
Viaggiatori ed immigranti che provengono da zone
endemiche dove si sono infettati e sviluppano i
sintomi nel paese di arrivo
Malaria da “aeroporto"
Si riferisce alla malaria causata da zanzare
infettate trasportate da aeromobili che provengono
da paesi dove la malaria è endemica.
Malaria congenita
Nella malaria congenita, madri infettate
trasmettono i parassiti ai loro figli o durante il parto.
FARMACI ANTIMALARICI
• Schizonticidi tissutali
• Schizonticidi ematici
• Gametocidi
• Sporontocidi
Schema terapeutico per
la chemioprofilassi
Schema terapeutico per il
trattamento
Clorochina fosfato
(infezione da P.falciparum
Clorochina-sensibile, P.malariae,
P.vivax, P.ovale)
Clorochina fosfato e cloridrato
(infezione da P.falciparum
Clorochina-sensibile, P.malariae,
P.vivax, P.ovale)
Meflochina
Doxiciclina
Clorochina+Cloroguanide
Clorochina+Pirimetamina+Sulfadoxi
n
(infezione da P.falciparum
Clorochina-resistenti)
Chinino+Tetraciclina
Chinino+Pirimetamina+Sulfadoxina
Chinino+Doxiciclina
Meflochina
Alofantrina
Chinino
• Il chinino è il principale alcaloide della corteccia
della pianta di china.
• Nel 1820 Pelletier e Caventou isolarono il chinino e
la cinconina.
• Nel 1945 avvenne la prima sintesi del chinino
• Della miscela di 20 alcaloidi contenuti nella china, i
più importanti sono due coppie di isomeri ottici:
chinino-chinidina e cinconidina-cinconina.
Tavola 2
*
*
*
HO
N
*
*
HO
N
*
*
N
R
N
rubano
N
N
9-rubanolo
R = OMe, chinina e chinidina
R = H, cinconina e cinconidina
H
HO
H
H
HO
N
H
R
H
H
N
R
N
N
chinina e cinconidina
N
H
OH
H
N
H
R
H
H
R
O
H
N
chinidina e cinconina
N
Meccanismo d’azione
• Inibizione dell’emepolimerasi.
• Formazione di legami-H con
la doppia elica del DNA.
Clorochina
• 4-aminochinolina valutata nel corso
di un programma di ricerca durante la
seconda guerra mondiale.
• Presenta la stessa catena laterale
della chinacrina da cui differisce per
il nucleo chinolinico al posto di
quello acridinico e per la mancanza
del metossile.
Meccanismo d’azione
•
Inside the red blood cells, the malarial parasite must degrade the hemoglobin for the acquisition of essential amino
acids, which the parasite requires to construct its own protein and for energy metabolism. This is essential for
parasitical growth and division inside the red blood cell. It is carried out in the digestive vacuole of the parasite cell.
•
During this process, the parasite produces the toxic and soluble molecule heme. The heme moiety consists of a
porphyrin ring called Fe(II)-protoporphyrin IX. To avoid destruction by this molecule, the parasite polymerises
heme to form hemozoin, a non-toxic molecule. Hemozoin collects in the digestive vacuole as insoluble crystals.
•
Chloroquine enters the red blood cell, inhabiting parasite cell, and digestive vacuole by simple diffusion.
Chloroquine then becomes protonated (to CQ2+) as the digestive vacuole is known to be acidic (pH 4.7),
chloroquine then cannot leave by diffusion. Chloroquine caps hemozoin molecules to prevent further
polymerisation of heme. Thus leading to heme build up. Chloroquine binds to heme (or FP) to form what is known
as the FP-Chloroquine complex, this complex is highly toxic to the cell and disrupts membrane function. Action of
the toxic FP-Chloroquine and FP results in cell lysis and ultimatly parasite cell autodigestion. Basically the parasite
cell drowns in its own metabolic products.
•
Some resistant forms of the parasite can effectively neutralize the drug by developing a mechanism that drains
chloroquine away from the digestive vacuole. CQR cells efflux chloroquine at 40 times the rate of CQS cells, this is
related to a number of mutations that trace back to transmembrane proteins of the digestive vacuole, including a
essential mutation in the PfCRT gene. This mutated protein may actively pump chloroquine from the cell.
Meccanismo d’azione
Inibizione eme-polimerasi per
legame dell’eme.
• Recentemente è stato dimostrato che la
Clorochina è in grado d’interagire con
l’enzima lattato deidrogenasi del
plasmodio.
• La capacità della Clorochina di legare
sia l’eme che la lattatodeidrogenasi fa in
modo che il farmaco sia tossico solo
per il parassita (Read J.R. et al.,1999).
Azione antimalarica
• Molto efficace sulle forme eritrocitarie di
P.vivax, P.ovale, P.malariae e sui ceppi di
P.falciparum Clorochina-sensibili.
• Esercita attività contro i gametocidi di
P.vivax, ovale e malariae.
• Non presenta azione sulle forme tissutali
di P.vivax e P.ovale.
Ceppi resistenti
• La comparsa di numerosi ceppi di Plasmodium
resistenti rende necessario lo sviluppo di nuovi
farmaci.
• Un approccio nuovo e promettente riguarda gli
inibitori delle proteasi.
• Lo sviluppo di un vaccino antimalarico è reso
difficile dall’esistenza dei diversi stadi di
sviluppo del parassita, caratterizzati da
meccanismi molecolari e biologici diversi e
molto variabili.
BABESIOSI
• Babesia microti è l’unico
membro di questa famiglia
che infetta l’uomo
E’ una zoonosi trasmessa all’uomo da zecche
Babesiosi
• Sintomi
Anemia emolitica, ittero,
febbre e epatomegalia.
Compaiono generlamente 1-2
settimane dopo l’infezione
TOXOPLASMA GONDII
 PARASSITA INTRACELLULARE
 CAUSA TOXOPLASMOSI
 TROFOZOITE (FORMA VEGETATIVA) HA LA FORMA DI FALCE
 PSEUDOCISTI NEL CERVELLO E MUSCOLI IN CONDIZIONI AVVERSE
PER ROTTURA SI LIBERANO I TROFOZOITI CHE CAUSANO INFEZIONE
NEI TESSUTI DELL’ANIMALE
GATTO
SERBATOIO NATURALE NEL CUI TRATTO INTESTINALE VIVE.
OSPITI INTERMEDI: UCCELLI, RODITORI, SUINI, BOVINI, ETC.
 RIPRODUZIONE ASESSUATA NELL’UOMO E NEGLI ANIMALI
NEL GATTO PUO’ AVERE RIPRODUZIONE SESSUATA CHE INFETTA
INGERENDO UCCELLI O RODITORI CONTENENTI PSEUDOCISTI
Toxoplasma gondii – ciclo vitale
Humans
infected
by eating
undercooked
meat
Humans
infected
handling
kitty litter
or soil
Cat feces
containing
oocysts
contaminates
soil
Earthworms
and cockroaches
Cat
becomes
infected
eating
rodents and
birds
Rats, mice, and birds
feed off ground;
ingest oocysts
Intracellular
toxoplasma
Toxoplasmosis – Sindromi
cliniche
• Toxoplasmosi acuta
• Toxoplasmosi congenita
• Toxoplasmosi oculare
• Toxoplasmosi cerebrale
(AIDS)
Toxoplasmosi congenita
• Trasmissione transplancetale nel 3040% dei casi se l’infezione è acquisita
in gravidanza
• Il 60% dei neonati infettati sono
asintomatici (ma successivamente
sviluppano corioretinite)
• I neonati sintomatici presentano
idrocefalo, epatosplenomegalia, ittero,
febbre, anemia, polmonite
Cisti di T. gondii
Riattivazione di T.gondii in
un paziente AIDS
CT di un
paziente AIDS
con
Toxoplasmosi
cerebrale
Diagnosi di toxoplasmosi
• La coltura non viene effettuata
di routine
• Sierologia
–IFA o ELISA
–IgM o titoli di IgG molto elevati
–Nel paziente AIDS difficile rilevare la
sieroconversione
• Caratteristiche cliniche e
risposta al trattamento
Trattamento della toxoplasmosi
Quando indicato . . .
sulfadiazina + pirimetamina*
OR
clindamcina + pirimetamina*
* + acido folinico
PNEUMOCYSTIS PNEUMONIA
• Pneumocystis jiroveci
(precedentemente noto
come Pneumocystis
carinii)
La polmonite da Pneumocystis è un’infezione tipica dei pazienti immunocompromessi, in
particolare dei pazienti AIDS
LEISHMANIASI
Eziologia
Diverse specie di Leishmania sono patogene per l’uomo: L. donovani causa la
leishmaniasi viscerale (Kala-azar, black disease, dumdum fever); L. tropica (L.
t. major, L. t. minor and L. ethiopica) causa la
Leishmaniasi cutanea (oriental sore, Delhi ulcer, Aleppo, Delhi or Baghdad boil);
e L. braziliensis (anche, L. mexicana and L. peruviana) sono agenti eziologici
della leishmaniasi mucocutanea (espundia, Uta, chiclero ulcer).
Epidemiologia
La prevalenza è mondiale con alcune zone più colpite
Morfologia
AMASTIGOTE: FORMA SEMPLICE, OVOLARE INTRACELLULARE,
FLAGELLO RUDIMENTALE
PROMASTIGOTE: FORMA ALLUNGATA CON FLAGELLO CHE
FUORIESCE DALLA PARTE ANTERIORE DEL CORPO PROTOZOARIO
EPIMASTIGOTE: FORMA RISCONTRABILE IN COLTURA E NELLE GH.
SALIVARI DEI VETTORI. FORMA ALLUNGATA DI DIMENSIONI SIMILI
AL PROMASTIGOTE.
IL FLAGELLO FUORIESCE NELLA PARTE ANTERIORE DEL CORPO
PROTOZOARIO CUI RIMANE ATTACCATA PER MEZZO DI MEMBRANA
ONDULANTE
TRIPOMASTIGOTE: GRANDI DIMENSIONI FORMA CIRCOLANTE NEL
SANGUE, FLAGELLO LIBERO + MEMBRANA ONDULANTE
amastigote
Morfologia
promastigotes
tripomastigote
Leishmaniasi cutanea
Skin ulcer due to leishmaniasis, hand of Central American adult
Leishmaniasi mucocutanea
Girl with diffuse muco- cutaneous leishmaniasis of the face which is responding to treatment
Leishmaniasi viscerale
Enlarged spleen and liver in an autopsy of an
infant dying of visceral leishmaniasis.
A 12-year-old boy suffering from visceral
leishmaniasis. The boy exhibits splenomegaly
and severe muscle wasting
Ciclo vitale
L’organismo è trasmesso attraverso la puntura di diversi pappataci (Phlebotomus) che presentano i
promastigoti a livello del tratto digerente anteriore e della faringe. I parassiti invadono i fagociti dove si
trasformano in amastigoti e si dividono fino alla rottura delle cellule infettate. Gli organismi rilasciati infettano
altre cellule. I pappataci si infettano durante il pasto di sandue. Gli amastigoti si trasformano in mastigoti
dotati di flagelli e si moltiplicano nell’apparato digerente fino alla regione anteriore e la faringe. I cani e i
roditori funzionano da serbatoio
Sintomi
Leishmaniasi viscerale (kala-azar, dumdum fever): L. donovani viene rapidamente eliminata dal sito
d’infezione, quindi è raramente presente una lesione locale, anche se nei bambini sono state descritte
piccolissime papule. Gli organismi si localizzano e moltiplicano nei fagociti della milza, del fegato, dei
linfonodi, del midollo osseo, della mucosa intestinale e di altri organi. Da uno a quattro mesi dopo l’infezione
si manifesta febbre che diventa elevata e accompagnata da brividi e sudorazione. La milza e il fegato si
ingrossano progressivamente. Con la progressione della malattia si sviluppano zone granulomatose ed
iperpigmentate sulla pelle (kala azar significa malattia nera). La malattia cronica rende i pazienti suscettibili
ad altre infezioni. In assenza di trattamento la mortalità è elevata..
Leishmaniasi cutanea (Oriental sore, Delhi ulcer, Baghdad boil): L’organismo si
moltiplica localmente, producendo una papula (L. tropica), 1-2 settimane dopo la
puntura. La papula cresce gradualmente fino a generare un’ulcera non dolorosa che
permane per 2-10 mesi e può dare origine a cicatrici. La malattia può essere
disseminata nell’immunocompromesso.
Leishmaniasi mucocutanea (espundia, Uta, chiclero): I sintomi iniziali sono gli
stessi della cutanea, ma l’organismo (L. braziliensis, L. mexicana and L. peruviana)
si diffonde alle mucose (orali, faringee, nasali) e porta a malformazioni.
Patogenesi
E’ legata alla reazione del sistema immunitario, principalmente alla risposta cellulomediata. Leucopenia, anemia, trombocitopenia. Le IgM e le IgG presentano livelli
elevati anche per attivazione policlonale.
Diagnosi
La diagnosi è basata sull’anamnesi e sull’isolamento di organismi dall’aspirato
prelevato dalle lesioni o da biopsie, attraverso l’esame diretto e la coltura. Un test
cutaneo (ipersensibilità ritardata, test di Montenegro) e la rilevazione di anticorpi antileishmania attraverso IF sono indicativi di un contatto con l’organismo.
Trattamento e controllo
Il Pentostam è il farmaco d’elezione. Misure preventive sono mirate al controllo della
diffusione dei vettori. L’immunizzazione non è efficace.
Leishmaniasi cutanea
TRYPANOSOMI
 T. GAMBIENSE
 T. RHODESIENSE
MALATTIA DEL SONNO O TRIPANOSOMIASI
AFRICANA
 T. CRUZI → TRIPANOSOMIASI AMERICANA O MALATTIA DI CHAGAS
 1 FLAGELLO E MEMBRANA ONDULANTE
T. GAMBIENSE
T. RHODESIENSE
IL LORO CICLO VITALE IN PARTE AVVIENE IN INSETTI EMATOFAGI (MOSCA TSE-TSE,
GLOSSINA PALPALIS ETC.), E IN PARTE NELL’UOMO E ALTRI VERTEBRATI)
INSETTO INFETTATO (GH. SALIVARI)
→ PUNTURA UOMO O VERTEBRATI
→ INCUBAZIONE 2-3 SETTIMANE O MESI
→ MALATTIA DEL SONNO (ANEMIA, INSONNIA, CEFALEA, INTERESSAMENTO S.N.C.)
DIAGNOSI
RICERCA TRYPANOSOMI NEL SANGUE (DA CUI TRAGGONO SOST. NUTRITIVE) E NEL
LIQUOR
TRYPANOSOMIASI AFRICANA
Ogni anno vengono documentati dai 6,000 ai 10,000 casi nell’uomo. 35 milioni di persone e 25 milioni di
bovini sono a rischio.
Mosca Tse-tse. Il vettore della trypanosomiasi africana
Tripanosomiasi africana (TAU)
La malattia del sonno o tripanosomiasi africana umana (abbreviata in TAU) è
una malattia tropicale diffusa solo nelle regioni equatoriali dell'Africa, nella
fascia compresa tra il 15° parallelo nord e il 20° parallelo sud.
Il nome "malattia del sonno" è dovuto al fatto che l'ultimo stadio della
malattia è caratterizzato da apatia, sonnolenza e cachessia. Nell'ultima fase
di questo stadio il malato non è più in grado di alzarsi né di mangiare.
L'agente patogeno della TAU è il Tripanosoma brucei.
Tripanosomiasi africana
Esistono due varianti di TAU:
la TAU occidentale, provocata dalla sottospecie Tripanosoma brucei
gambiense, è diffusa nell'Africa Occidentale e Centrale, tra il
Senegal a nord, l'Angola a sud e il Lago Vittoria a est. Viene anche
detta anche malattia del sonno cronica, dato che lo sviluppo della
malattia può durare anche alcuni anni.
la TAU orientale è provocata dalla sottospecie Tripanosoma brucei
rhodesiense ed è diffusa in nell'Africa sud-orientale. Viene anche
detta malattia del sonno subacuta, perché l'intero decorso della
malattia dura alcune settimane o mesi, ma a volte anche solo 6-7
giorni.
Reazione alla puntura
parassitemia
Stadio cerebrale
Diagnosi
• Messa in evidenza del parassita nel
sangue (concentrato attraverso
centrifugazione) e nel liquido
cerebrospinale
• Immunosierologia (ELISA)
Trattamento
• Pentamidina isethionato o Suramina. Questi farmaci
sembrano attivi come profilassi anche se potrebbero
mascherare le infezioni durante gli stadi precoci
aumentando il rischi di coinvolgimento del CNS
• Casi di malattia localizzata al CNS vanno trattati con il
Melarsoprol, un composto organico contenente arsenico
• Il mezzo migliore per prevenire la patologia è controllare il
vettore. La vaccinazione non funziona
Tryoanosomiasi americana
(malattia di Chagas)
Trypanosoma cruzi
16-18 milioni di persone sono infettate dal parassita e 50 milioni sono a richio.
Circa 50,000 persone muoiono ogni anno di questa malattia.
Incubazione
La malattia segue un periodo di incubazione di una settimana circa nella trasmissione vettoriale e di 20-40 giorni circa nella
trasmissione post-trasfusionale, che è più lunga perché i tripanosomi circolanti sono meno infettanti delle forme metacicliche
dell’insetto
La fase acuta della malattia nella maggior parte dei casi decorre in modo inapparente o paucisintomatico e si manifesta più
spesso nei bambini. Il parassita si moltiplica nei macrofagi presenti nel punto di entrata e poi si propaga a tutto l’organismo per
via ematica e linfatica, con un periodo di alta parassitemia che dura 1-2 mesi. Nel punto di entrata del protozoo compare il
cosiddetto chagoma, una lesione cutanea rosso-violacea, foruncoloide, edematosa, ricca di tripanosomi in moltiplicazione attiva
all’interno dei macrofagi. Il parassita si propaga per via linfatica locale con comparsa di linfoadenite satellite. Se la porta di
entrata è la mucosa congiuntivale si ha il cosiddetto segno di Romaña o complesso oftalmo-linfonodale, che consiste in un
edema bipalpebrale monolaterale, indolore, con congestione ed edema congiuntivale e linfoadenite pre-auricolare. È presente
nel 20-50% dei casi e persiste per 30-60 giorni. Si può avere contemporaneamente una dacrioadenite (infiammazione della
ghiandole lacrimali), detta segno di Mazza-Benìtez
Cardiopatia chagasica acuta
È una miocardite acuta che è clinicamente evidente in meno del 5% dei casi, di solito nei casi pediatrici in aree endemiche. La
maggior parte delle volte è lieve e reversibile. Si hanno tachicardia e turbe della ripolarizzazione ventricolare, ischemia subepicardica, blocchi atrio ventricolari di vario grado. Si possono avere anche altre manifestazioni cardiache, conseguenza di una
vera e propria pancardite (epicardite, miocardite ed endocardite), che può evolvere in insufficienza cardiaca congestizia; la morte
può anche sopravvenire in pieno benessere per fibrillazione ventricolare o tromboembolia acuta. Le più comuni anomalie
elettrocardiografiche nella fase acuta sono la tachicardia sinusale, l’allungamento del tratto P-R, il sottoslivellamento del tratto ST e l’inversione dell’onda T, il basso voltaggio del complesso QRS, e l’allungamento del tratto Q-T (segni di miocardite acuta).
Forme congenite
L’infezione intrauterina può dare aborto spontaneo o parto prematuro. Nella forma acuta, il morbo di Chagas congenito ricorda la
malattia acquisita: insorge alla nascita o qualche mese dopo. Il neonato può presentare basso peso alla nascita, epatosplenomegalia, ittero, anemia, febbre o meningoencefalite con convulsioni, ipotonia, iporiflessia e tremori. Alcuni presentano
chagomi metastatici emorragici, su cute e mucose. Sono state descritte calcificazioni intracraniche e lesioni oculari. Il
coinvolgimento cardiaco è raro, mentre anomalie gastrintestinali (megaesofago) possono causare morte per polmonite ab
ingestis. La morte spesso si verifica nelle prime settimane di vita e quelli che sopravvivono presentano gravi sequele
Forme croniche
In meno del 5% dei casi c’è un passaggio diretto dalla forma acuta a una forma cronica sintomatica.
1) Forma indeterminata
La forma acuta di malattia di Chagas di solito regredisce spontaneamente dopo 3-8 settimane e viene seguita da un
periodo asintomatico che, nel 50-70% circa dei casi, dura tutta la vita e durante il quale il parassita sparisce dal circolo
ematico o vi permane a bassissima parassitemia. Questo periodo corrisponde alla forma cronica di malattia di Chagas
detta indeterminata. La guarigione definitiva spontanea è eccezionale: i pazienti restano sieropositivi, infetti e contagiosi
ma non hanno alcun segno manifesto di malattia, né clinico, né elettrocardiografico, né radiologico. La forma
indeterminata è la forma cronica più comune nelle popolazioni endemiche e pone importanti problemi di salute
pubblica, di diagnosi e di prognosi, poiché gli individui affetti sono asintomatici e possono condurre una vita del tutto
normale, ma, pur essendo apparentemente sani, possono sviluppare forme croniche clinicamente evidenti in qualsiasi
momento e, pertanto, vanno sottoposti a regolare monitoraggio clinico e strumentale. Ogni anno circa il 3% di questi
pazienti sviluppa una patologia chagasica clinicamente determinata; inoltre questi sono individui ancora contagiosi,
quindi vanno indiscutibilmente esclusi dalla donazione di sangue ed emoderivati.
2) Le forme croniche determinate clinicamente evidenti di solito si manifestano dopo 10-20 anni dall’infezione.
La Cardiopatia chagasica cronica è la più comune delle forme determinate e insorge nel 30% circa degli individui
infetti, soprattutto maschi. È la forma con la maggiore morbidità e mortalità ed è quella che influisce più pesantemente
sulla qualità della vita del paziente. Si ha un progressivo deterioramento del tessuto miocardico, con evoluzione
inesorabile verso l’insufficienza di pompa, a volte anticipata dalla morte cardiaca improvvisa del paziente per
l’insorgenza di un’aritmia fatale. In Brasile la cardiopatia cronica colpisce il 25-30% degli individui infetti, 1/5 dei quali (il
5% del totale) sono destinati a morirne. L’insufficienza cardiaca congestizia, quando si manifesta, è solitamente difficile
da trattare e da controllare. Prevalgono le manifestazioni congestizie (cuore destro) su quelle da insufficienza di pompa
(cuore sinistro). Si hanno dispnea da sforzo, edema periferico, ascite, fegato da stasi, dolore toracico, e palpitazioni. Di
solito non evolve in edema polmonare acuto. Le complicazioni più frequenti sono l’embolizzazione sistemica e
polmonare e la morte cardiaca improvvisa, per aritmie fatali. Pertanto rispetto ai pazienti affetti da cardiomiopatia
dilatativa di altra natura (ipertensiva, ischemica, idiopatica), quelli affetti dalla forma chagasica hanno una prognosi
peggiore. Le più comuni anomalie elettrocardiografiche nella fase cronica sono i blocchi intraventricolari (blocco di
branca destra e emiblocco anteriore sinistro), bradicardia sinusale, blocchi atrio-ventricolari di vario grado, blocco senoatriale, fibrillazione atriale, aritmie ventricolari (extrasistoli polimorfe, tachicardia ventricolare fino alla fibrillazione
ventricolare), conseguenze del danno al tessuto di conduzione.
Diagnosi
• Diagnosi prettamente clinica nelle zone
endemiche
• La diagnosi definitiva richiede la messa in
evidenza dei tripanosomi attraverso
microscopia o test nei modelli animali
• Ricerca di anticorpi attraverso fissazione del
complemento
Trattamento e controllo
• Non esiste alcuna terapia efficace
• Due farmaci sperimentali (Benznidazolo e
Nifurtimox) hanno fornito alcuni risultati
promettenti nelle fasi acute dell’infezione, ma
con effetti collaterali gravi nel trattamento
prolungato (fase cronica)
• La prevenzione è l’arma migliore
• Non esiste un vaccino
Ciclo biologico dei coccidi
• Endoduogenia – tachizoite – bradizoite
• Schizogonia – (sporozoite)  trofozoite 
schizonte  merozoiti
• Gamogonia – merozoiti sessuati
macrogametocito  macrogamete
microgametocito  microgameti
• Sporogonia – zigote (oocinete)  oocisti 
sporoblasti (sporocisti) 
sporozoiti
ELMINTI
Nematelminti
– vermi rotondeggianti
–nematodi
Platelminti – vermi piatti
–cestodi – vermi nastriformi
–trematodi
NEMATODI
NEMATODI INTESTINALI importanti per l’uomo sono Ascaris lumbricoides (verme
rotondeggiante), Trichinella spiralis (trichinosi), Trichuris trichiura, Enterobius
vermicularis, Strongyloides stercoralis, Ancylostoma duodenale, Necator
americanes e Dracunculus medinensis. E. vermicularis e T. trichiura sono
parassiti esclusivamente intestinali. Gli altri elminti citati si trovano sia a livello
intestinale sia nei tessuti
BLOOD AND TISSUE NEMATODI
I principali sono le microfilarie, quali Wuchereria bancrofti e W. (Brugia) Malayi,
Onchocerca volvulus, e Loa loa.
Enterobius vermicularis (1)
Epidemiologia
E’ la più comune infezione da elminti nei paesi industrializzati, con circa 210 milioni di
infetti. E’ una patologia soprattutto dei bambini con incidenza maggiore nella popolazione
caucasica
Morfologia
Le femmine misurano 8 mm x 0.5mm; il maschio è più piccolo. Le uova sono
asimmetricamente piatte su un lato
Ciclo vitale
L’infezione avviene per infgestione di uova embrionate attraverso il cibo o per
autoinoculazione. Le larve uncinate si attaccano al duodeno e diventano mature nell’ileo
superiore. I vermi adulti discendono nel basso ileo, ceco e colon e vivono qui per 7-8
settimane. Le femmine gravide contengono più di 10000 uova e migrano nella notte alì
livello della regione peri-anale dove depositano le uova. Le uova maturano in abìmbiente
ossigenato e umido e rimangono infettive per 3-4 ore
Enterobius vermicularis (2)
Sintomi
Infezione innocua
Diagnosi
Identificazione delle uova e degli organismi adulti
Trattamento e controllo
Due dosi (10 mg/kg, al massimo 1g per ciascua) di Pomata Pyrental o Mebendazole
Summary
Organism
Ascaris lumbricoides
Transmission
Enterobius vermicularis
Strongyloides stercoralis
Necator americanes;
Ancylostoma duodenale
(Hookworms)
Diagnosis
Oro-fecal
Abdominal pain, weight loss, distended abdomen
Poorly cooked pork
Depends on worm location and burden:
gastroenteritis; edema, muscle pain, spasm;
eosinophilia, tachycardia, fever, chill headache,
vertigo, delirium, coma, etc.
Medical history, eosinophilia, muscle
biopsy, serology
Oro-fecal
Abdominal pain, bloody diarrhea, prolapsed rectum
Stool: lemon-shaped egg (50-55 x 2025μm)
Oro-fecal
Peri-anal pruritus, rare abdominal pain, nausea
vomiting
Stool: embryonated eggs (60x27 μm), flat
on one side
Soil-skin, autoinfection
Itching at infection site, rash due to larval migration,
verminous pneumonia, mid-epigastric pain, nausea,
vomiting, bloody dysentery, weight loss and anemia
Trichinella spiralis
Trichuris trichiura
Symptoms
Oro-fecal (egg); skin
penetration (larvae)
Maculopapular erythema (ground itch), bronchopneumonitis, epigastric pain, GI hemorrhage,
anemia, edema
Stool: corticoid oval egg (40-70x35-50 μm)
Stool: rhabditiform larvae (250x 20-25μm)
Stool: oval segmented eggs (60 x 30 2025μm)
Dracunculus medinensis
Treatment
Mebendazole
corticosteroid and
Mebendazole
Mebendazole
Pyrental pamoate or
Mebendazole
Ivermectin or
Thiabendazole
Mebendazole
Mebendazole
Oral: cyclops in water
Blistering skin, irritation, inflammation
Physical examination
Wuchereria bancrofti;
W. brugia malayi
(elephantiasis)
Mosquito bite
Recurrent fever, lymph-adenitis, splenomegaly,
lymphedema, elephantiasis
Medical history, physical examination,
microfilaria in blood (night sample)
Mebendazole; Diethylcarbamazine
Onchocerca volvulus
Black fly bite
Nodular and erythematous dermal lesions,
eosinophilia, urticaria, blindness
Medical history, physical examination,
microfilaria in nodular aspirate
Mebendazole; Diethylcarbamazine
Deer fly
As in onchocerciasis
As in onchocerciasis
Loa loa
As above
CESTODI
Patogeni importanti per l’uomo sono: Tenia solium, T. saginata, Diphyllobothrium
lattum, Hymenolepis nana e Echinococcus granulosus e multilocularis.
Tenia solium T. saginata
Epidemiologia
Sono distribuiti a livello mondiale con incidenza maggiore nei paesi in via di sviluppo.
.
Morphologia
T. saginata può essere lunga fino a 6 metri e larga 12 mm. Ha una testa (scolex) a forma di
pera e 4 ventose. Ha un corpo lungo e piatto con centinaia di segmenti (proglottidi). Ogni
segmento contiene un utero ramificato.
T. solium è leggermente più piccola. Ha uno scolex rotondeggiante con ventose e uncini
(rostrello) che la fanno somigliare ad un sole. Presenta anche un collo. Anche le sue
proglottidi sono fornite di utero con ramificazioni.
Ciclo vitale
La cisti larvale (cisticerco) viene ingerita attraverso alimentazione con carni poco
cotte. La larva fuoriesce dalla cisti e si attacca alla mucosa intestinale attraverso le
ventose. Si trasforma in verme maturo in 3-4 mesi. Gli adulti possono vivere
nell’intestino fino a 25 anni ed emettere proglottidi gravide attraverso le feci. Le uova
emesse dalle proglottidi possono persistere nell’ambiente a lungo ed essere ingerite
da bovini ed ovini dove si riformano i cisticerchi
Sintomi
Generalmente leggeri e grastrointestinali.
Cisticercosi
Le uova di T. solium possono anche infettare l’uomo e causare cisticercosi (con cisti a livello
di polmoni, fegato, occhio, cervello) che determinano cecità e disturbi neurologici.
L’incidenza è di 1 caso per 1000; la cisticercosi oculare si verifica in circa il 2.5% dei
pazienti, mentre il coinvolgimento muscolare avviene nel 10% (India).
Patologia and Immunologia
Risultato della risposta immunitaria.
Diagnosi
Identificazione di uova e proglottidi nelle feci e dalla zona perianale. Anticorpi.
Trattamento e controllo
Il farmaco d’elezione è il Praziquantel. Controlli accurati delle carni
Summary
Organism
Transmission
Symptoms
Diagnosis
Treatment
Tenia saginata
Cyst in beef
Epigastric pain, vomiting, diarrhea
Proglottids or eggs in stool or perianal area
Praziquantel
Tenia solium
Cyst in pork
Epigastric pain, vomiting, diarrhea
Proglottids or eggs in stool or perianal area
Praziquantel
T. solium Cysticercosis
Oro-fecal
Muscle pain and weakness, ocular and
neurologic problems
Roentgenography, anti-cysticercal antibody
(EIA)
Praziquantel
D. latum
Cyst in fish
Abdominal pain, loss of weight, anorexia,
malnutrition and B12 deficiency problems
Proglottids or eggs in stool or perianal area
Praziquantel
E. granulosus
Oro-fecal
Large cysts produce various symptoms
depending on the location of the organism.
Roentgenography, anti-hydatid fluid antibody
(EIA), Casoni skin test
Surgery, formalin injection and drainage,
Praziquantel
E. multiloculoris
Oro-fecal
As above
As above
Surgery, Albendazole
TREMATODI
Dal punto di vista clinico i più significativi sono: Schistosoma mansoni, S. japonicum e
S. hematobium. Altri trematodi interessanti sono quelli intestinali: Fasciolopsis buski,
Clonorchis sinensis e Paragonimus westermani.
Schistosomiasi
Le tre specie di Schistosoma hanno una diversa distribuazione geografica. S. hematobium è
prevalente in Africa, S. mansoni in Africa e America e S. japonicum è comune in Oriente.
Epidemiologia
Circa 250 milioni di persone sono infettate da schistosomi con 600 milioni a rischio.
Morfologia
I vermi adulti sono lunghi 10- 20 mm; i maschi hanno una forma inusuale con i margini del corpo ripiegati a
formare un canale dove risiede la femmina. Sono a sessi separati.
Ciclo vitale
L’uomo viene a contatto con la cercaria che si trova nell’acqua dolce e che penetra attivamente la pelle. La
cercaria attraverso il circolo giunge al cuore, polmoni, circolazione portale. In circa 3 settimane matura e
raggiunge i vasi mesenterici o della vescica dove vive e depone uova per tutta la vita dell’individuo infettato. Le
uova germinano passano attraverso le pareti dei vasi nell’intestino o vescica e vengono escrete. In acqua la
larva (miracidio) esce dall’uovo e nuota fino a trovare una chiocciola ospite. Dopo due generazioni di
replicazioni nell’intestino la cercaria caratterizzata da una coda biforcuta ritorna in acqua e infetta un altro
uomo.
Sintomi
Splenomegalia, diarrea, lesioni granulomatose a livello vescicale, ematuria, occlusioni uretrali. Può
determinare cancro alla vescica, formazione di polipi intestinali, fibrosi periportale ed ipertensione con
epatomegalia, allargamento delle vene gastriche ed esofagee con possibile rottura. In alcuni casi le
uova di S. japonicum arrivano al SNC e causano forti mal di testa, disorientamento, amnesia, coma. Le
uova se raggiungono il cuore causano arterioliti e fibrosi che possono danneggiare il ventricolo destro.
Patologia e Immunologia
Ipersensibilità di I e IV tipo sono responsabili di molti sintomi, ma anche sostanze prodotte dalle uova
embrionate
Le IgE e gli eosinofili sembrano responsabili dell’uccisione degli individui adulti
Le risposte immunitarie dell’ospite, umorali e cellulo mediate, hanno valore protettivo
Diagnosi
Basata sulla residenza in aree endemiche e sintomi specifici. Le uova sono molto caratteristiche e
servono a confermare la diagnosi
Trattamento e controllo
Il Praziquantel è efficace verso tutte le specie. Le acque contaminate andrebbero evitate. Misure di
controllo includono il corretto smaltimento delle acque nere e l’eliminazione delle chicciole. Non esiste
vaccino
Summary
Organism
Transmission
Symptoms
Diagnosis
Treatment
S. mansoni, S. japonicum
skin penetration by cercaria
Dermatitis, abdominal pain, bloody stool, peri-portal fibrosis, hepatosplenomegaly, ascites, CNS
Eggs in stool
Praziquantel
Schistosoma hematobium
skin penetration by cercaria
Dermatitis, urogenital cystitis, urethritis and bladder carcinoma
Eggs in urine
Praziquantel
Fasciolopsis buski
Metacercaria on water chestnut
Epigastric pain, nausea, diarrhea, edema, ascites
Eggs in stool
Praziquantel,
C. sinensis,
O. felinus, or O. viverini
Cysts in fish
Inflammation and deformation of bile duct, hepatitis, anemia and edema
Eggs in stool
Praziquantel
Paragonimus westermani
Cyst in crab meat
Cough (dry / rusty brown sputum), pulmonary pain, pleurisy, tuberculosis-like
Eggs in sputum
Praziquantel
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PROTOZOI