Strumenti complessi
Bisogna che lo confessi: credo poco nelle leggi. Se troppo dure, si trasgrediscono, e con
ragione. Se troppo complicate l’ingegnosità umana riesce facilmente ad inseminarsi
entro le maglie di questa massa fragile, che striscia nel mondo
M. Yourcenar
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1
Strumenti complessi
Programmi complessi
Strumenti di programmazione innovativi
Componente
 Urbanistica
 Socio – economica
Recupero
 Urbanistico
 Ambientale
 Sociale
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2
Strumenti complessi
Rispondere alla rigidità del piano tradizionale
Crisi strumenti tradizionali
Distanza temporale
Realizzazione degli edifici
Infrastrutture relative
Prescrizioni urbanistiche
Separazione
Veloci mutamenti scenari economici e finanziari
Complessa rappresentazione del dinamismo
dei problemi della città
delle politiche urbane
Pluralità di soggetti pubblici e privati
dei processi decisionali
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3
Strumenti complessi
Programmi complessi
In Italia primo approccio
Legge 457/78 Piani di recupero del patrimonio edilizio esistente
Individuazione dei perimetri di intervento
Ente locale
Nuove politiche della casa
Individuazione della controparte dell’amministrazione pubblica con la forma giuridica di
“proprietari singoli o riuniti in consorzio o dalle cooperative edilizie di cui siano soci, dalla impresa
di costruzione o dalla cooperativa edilizia cui i proprietari o i soci abbiano conferito il mandato alla
esecuzione delle opere, dai condomini o dai loro consorzi, dai consorzi fra i primi ed i secondi,
nonché dagli IACP o dai loro consorzi, da imprese di costruzione o loro associazioni temporanee o
consorzi e da cooperative o loro consorzi”
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4
Strumenti complessi
Processo di riorganizzazione istituzionale iniziato negli anni novanta dalle Leggi
142/90
Testo aggiornato ai sensi della legge 3
agosto 1999 n. 265 - Ordinamento delle autonomie locali.
Innova l’ordinamento degli Enti Locali
241/90
Snellimento delle procedure. Introduzione della
Conferenza dei Servizi: Negoziazione
Orizzontale
Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi.
Provvedimenti promossi negli ultimi anni dal Ministero della Funzione pubblica
Leggi "Bassanini"
59/1997
Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma
della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa.
Legge Bassanini
127/1997
Misure urgenti per lo snellimento
dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione
e di controllo.
Legge Bassanini bis
Modifica il ruolo, le funzioni degli organi politici
191/1998
Modifiche ed integrazioni alle leggi 15
marzo 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127, nonche'
norme in materia di formazione del personale dipendente e
di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni.
Disposizioni in materia di edilizia scolastica. Collegato
alla legge di Bilancio dello Stato per l'anno 1998
Decreti legislativi di attuazione dei singoli Piani Complessi
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5
Strumenti complessi
Programmi complessi
RISOLUZIONE DI SITUAZIONI PARTICOLARI CON ACCORDI NEGOZIATI PUBBLICO/PRIVATO
Programmi Integrati di Intervento PII art. 16 L. 179/1992
Programmi di Recupero Urbano PRU art. 11 L. 493/1993
Programmi di Riqualificazione Urbana PRIU art. 2 L. 179/1992
Programmi di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile del Territorio PRUSST
Contratti di Quartiere CDQ L. 662/1996
Società di Trasformazione Urbana STU
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6
Strumenti complessi
La nuova urbanistica concertata segna il passaggio da forme
monocratiche a forme democratiche di gestione del territorio. Il problema
della partecipazione e della condivisione delle scelte rappresenta
l’evoluzione moderna delle forme democratiche sulla società occidentale.
Monocrazia Mónos unico, Kratéō comandare
Di organo amministrativo o giudiziario la cui facoltà di deliberare o
giudicare è attribuita a una sola persona
Democrazia Dêmos popolo, Kratéō comandare
Forma di governo il cui potere viene esercitato dal popolo, senza
intermediari (d. diretta) o tramite rappresentanti (d. rappresentativa,
parlamentare, indiretta)
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7
Strumenti complessi
PII Piani Integrati di Intervento
PRU Programmi di Recupero Urbano
L.R. 22/97
Parificazione nella legislazione urbanistica regionale
L.R. 12/99
L.R. 38/99
Analogie
Programmazione dei fondi per la casa ex legge n. 457/1978
Integrazione di funzioni, risorse e soggetti
PII
Utilizzati per una maggior numero di situazioni e contesti
Differenze
PRU Diretti ad uno specifico recupero di edilizia residenziale pubblica
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8
Strumenti complessi
PII
Piani Integrati di Intervento
Nel 1992 per la prima volta l’urbanistica si apre ad una negoziazione con il
privato. L’impostazione moderna della legge viene osteggiata dalle
Regioni e l’impianto operativo subisce modifiche. Non viene stravolta,
però, l’impostazione generale di apertura alla società.
Art 16 Legge 179/92 Norme per l’edilizia residenziale pubblica
1. Al fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio ed ambientale, i comuni promuovono la
formazione di programmi integrati. Il programma integrato è caratterizzato dalla presenza di
pluralità di funzioni, dalla integrazione di diverse tipologie di intervento, ivi comprese le opere di
urbanizzazione, da una dimensione tale da incidere sulla riorganizzazione urbana e dal possibile
concorso di più operatori e risorse finanziarie pubblici e privati.
2. Soggetti pubblici e privati, singolarmente o riuniti in consorzio o associati fra di loro, possono
presentare al comune programmi integrati relativi a zone in tutto o in parte edificate o da
destinare anche a nuova edificazione al fine della loro riqualificazione urbana ed ambientale.
3-7 (Si omettono perché la Corte Costituzionale, con sentenza n.393 del 7/19-10-1992 ne ha
dichiarata l'illegittimità costituzionale).
8. Le regioni possono destinare parte delle somme loro attribuite, ai sensi della presente legge, alla
formazione di programmi integrati.
9. Il contributo dello Stato alla realizzazione dei programmi integrati, fa carico ai fondi di cui
all'art.2.
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9
Strumenti complessi
PII
Piani Integrati di Intervento
Pluralità,,numerosità,varietà, quantità
Soggetti e
Risorse Finanziare
Pubblici
Privati
Funzioni - Intervento
Urbanistico
Edilizio
Operazioni di controlloStakholders
Pubbliche
Private
INTEGRAZIONE
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10
Strumenti complessi
PII
Piani Integrati di Intervento
Caratteristiche
Urbanistico
Ambiente da riqualificare
I Comuni promuovono
Edilizio
Ambientale
I soggetti pubblici e privati possono presentare proposte di interventi operativi
Diverse tipologie di intervento – Residenziale e non
Dimensione dell’intervento tale incidere sulla riorganizzazione urbana - Scala quartiere
Concorso di più operatori pubblici e privati
Concorso di risorse finanziare pubbliche e private
Programmazione finanziaria della Regione tra il 15% e il 30%
Con la legge 136/99 (Norme di sostegno e di rilancio dell'edilizia residenziale pubblica e per interventi in
materia di opere di carattere ambientale) le Regioni decidono in modo autonomo le risorse da destinare ai
vari programmi
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11
Strumenti complessi
PII
Piani Integrati di Intervento
Da questo momento la società civile si organizzerà in due lobby di
pressione
Coloro che intendono attuare le trasformazioni territoriali
Coloro che esercitano un’azione di controllo sulle proposte
Viene riconosciuto il ruolo fondamentale degli stake -holders nei processi
di sviluppo e la figura di questi ultimi sarà sempre più rafforzata nei
successivi piani complessi
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12
Strumenti complessi
PRU
Programmi di Recupero Urbano
D. L. 5 ottobre 1993, n. 398, convertito, con modificazioni, in legge 4 dicembre 1993, n. 493
(sostituito dall’articolo 2, comma 60, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, modificato dall'articolo 10 del decreto
legge 31 dicembre 1996, n. 669, convertito dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30, e modificato dall'articolo 11 del decreto
legge 25 marzo 1997, n. 67, e dall'articolo 11, comma 2-bis dello stesso decreto legge, introdotto in sede di conversione
dalla legge 23 maggio 1997, n. 135)
…Art. 11. Programmi di recupero urbano
1.I fondi di cui alla legge 14 febbraio 1963, n. 60, e successive modificazioni, nella misura fissata dai programmi
regionali, sono destinati alla realizzazione di interventi al servizio prevalente del patrimonio di edilizia residenziale
pubblica, nell'ambito dei programmi di cui al comma 2. (comma sostituito dall’articolo 5 della legge n. 136 del 1999)
2. I programmi di recupero urbano sono costituiti da un insieme sistematico di opere finalizzate alla realizzazione, alla
manutenzione e all'ammodernamento delle urbanizzazioni primarie, con particolare attenzione ai problemi di
accessibilità degli impianti e dei servizi a rete, e delle urbanizzazioni secondarie, alla edificazione di completamento e
di integrazione dei complessi urbanistici esistenti, nonché all'inserimento di elementi di arredo urbano, alla
manutenzione ordinaria e straordinaria. al restauro e al risanamento conservativo e alla ristrutturazione edilizia degli
edifici
3. I programmi di recupero urbano da realizzare, sulla base di una proposta unitaria con il concorso di risorse
pubbliche e private, sono proposti al comune da soggetti pubblici e privati, anche associati tra di loro. Il comune
definisce le priorità di detti programmi sulla base di criteri oggettivi per l'individuazione degli interventi.
4. Ai fini dell'approvazione dei programmi di recupero urbano, può essere promossa la conclusione di un accordo di
programma ai sensi dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990, n. 142
5. Il CER, ai fini della realizzazione dei programmi di recupero urbano, determina modalità e criteri generali per la
concessione dei contributi, per l'individuazione delle zone urbane interessate e per la determinazione delle tipologie
d'intervento, avendo particolare riguardo alla tutela dei lavoratori dipendenti e delle categorie sociali più deboli
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Strumenti complessi
PRU
Programmi di Recupero Urbano
Logica del Processo Legislativo
Decreto Ministeriale 01/12/1994
Ministero dei lavori pubblici - Realizzazione dei programmi di recupero urbano - Modalità e
criteri generali per la concessione dei contributi, per l'individuazione delle zone urbane interessate
e per la determinazione delle tipologie di intervento.
Decreto Ministeriale 01/12/1994
Programmi di recupero urbano - Modalità e criteri generali per la concessione dei contributi, per
l'individuazione delle zone urbane interessate e per la determinazione delle tipologie di intervento.
Vengono precisati in modo puntuale le modalità ed i criteri generali per la
costruzione e la gestione dei programmi: un quadro di riferimento dettagliato per
superare ogni ostacolo per l’attuazione del programma a fronte di un insuccesso
della pianificazione tradizionale mancante di operatività
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14
Strumenti complessi
PRU
Programmi di Recupero Urbano
Urbanistico
Ambiente da recuperare
Edilizio
Ambientale
Il comune definisce le priorità, assume un ruolo di coordinatore delle proposte
Interventi nelle aree densamente abitate
I programmi di recupero urbano sono realizzati al servizio prevalente del patrimonio
di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
Possibilità di utilizzo dell’Accordo di Programma per l’approvazione
Variante Urbanistica
Programmazione finanziaria della Regione 15%?
Nei territori in cui vi sono Province con popolazione superiore a 300.000 abitanti
la quota non deve essere inferiore al 70%
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Strumenti complessi
PRU
Programmi di Recupero Urbano
Caso romano
11 programmi di recupero urbano (P.R.U.) Tor Bella Monaca, Corviale, San Basilio,
Labaro, Primavalle, Palmarola, Laurentino, Acilia, Magliana, Fidene, Valle Aurelia
7.000 ettari circa
1/3 delle periferie romane
440.000 cittadini
463 interventi
346 Pubblici Residenziale e non residenziale
117 Privati Infrastrutture a rete, Edilizia Pubblica, Verde Pubblico e riqualificazione urbana
1.800 milioni di Euro di investimenti
500 destinati alla realizzazione di opere pubbliche.
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16
Strumenti complessi
PRU
PRU
Programmi di Recupero Urbano
Interventi (n°)
Investimenti (€)
Investimenti
Privati(%)
Privati
Pubblici
Privati
Pubblici
Acilia-Dragona
21
54
187.008.010
82.244.728
69%
Corviale
25
35
179.765.735
44.501.541
80%
Fidene – Valmelaina
10
30
165.750.128
48.858.888
77%
Labaro – Prma Porta
9
29
32.633.362
29.373.486
52%
Laurentino
10
39
178.436.891
58.658.141
75%
Magliana
10
24
99.779.473
53.275.111
65%
Palmarola
10
32
109.940.762
41.997.758
72%
Primavalle
7
26
58.843.550
42.991.938
58%
San Basilio
7
33
138.026.205
47.453.092
75%
Tor Bella Monaca
6
27
107.038.791
44.301.672
70%
Valle Aurelia
2
17
29.551.664
16.167.167
65%
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17
Strumenti complessi
PRIU
Programmi di Riqualificazione Urbana
Finanziati dalla legge 179/92 Norme per l’edilizia residenziale pubblica art. 2
Normati da Successivi decreti del Ministero dei Lavori Pubblici
D. M. 21 dicembre 1994, Programma di riqualificazione urbana a valere sui
finanziamenti di cui all’art. 2 comma 2 della legge 17 febbraio 1992, n. 179 e
successive modificazioni ed integrazioni
D. M. 4 febbraio 1995
D. M. 20 giugno 1995
D. M. 29 novembre 1995
D. M. 30 ottobre 1997
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18
Strumenti complessi
PRIU
Programmi di Riqualificazione Urbana
Art.2. (Copertura finanziaria)
• 1. Per gli anni 1992, 1993, e 1994, ferme restando le disponibilità derivanti dall'articolo 22 della legge 11 marzo
1988, n. 67, il contributo dello Stato è fissato in lire 80 miliardi, in ragione di lire 10 miliardi per il 1992, 20
miliardi per il 1993 e 50 miliardi per il 1994, alla cui copertura si provvede mediante corrispondente riduzione
dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1992-1994, al capitolo 9001 del bilancio di previsione
del Ministero del tesoro per l'anno 1992, all'uopo utilizzando la voce: "Rifinanziamento dell'articolo 22, comma
3, della legge 11 marzo 1988, n. 67".
• 2. I fondi a valere sull'articolo 4-bis del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 462, convertito, con modificazioni,
dalla legge 10 novembre 1983, n. 637, al netto delle somme impegnate alla data di entrata in vigore della
presente legge con provvedimento regionale anche provvisorio di concessione del contributo per la realizzazione
dei programmi di edilizia agevolata finanziati ai sensi della legge 5 agosto 1978, n. 457, e successive
modificazioni, ed al netto di quelle necessarie per il pagamento dei maggiori oneri quantificati per ciascuna
regione con provvedimento del Ministro dei lavori pubblici, presidente del Comitato per l'edilizia residenziale
(CER), sono destinati prioritariamente, e fino al limite del 30 per cento delle disponibilità, ai programmi di cui
all'articolo 16.
• 3. Per l'utilizzo delle disponibilità di cui al comma 2 si applicano altresì le disposizioni di cui all'articolo 5-bis
del decreto-legge 7 febbraio 1985, n. 12, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 1985, n. 118.
• 4. La riserva di cui all'articolo 22, comma 2, della legge 11 marzo 1988, n. 67, si applica limitatamente alla
programmazione dei fondi relativi al biennio 1988-1989.
• 5. Una quota fino a lire 10 miliardi delle risorse di cui al comma 1 è riservata per la concessione di agevolazioni
creditizie a favore di cooperative di abitazione a proprietà divisa o indivisa costituite tra gli appartenenti alle
Forze armate ed alle Forze di polizia e che prevedano nei loro statuti adeguate riserve a favore del personale
cessato dal servizio.
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Strumenti complessi
PRIU
Programmi di Riqualificazione Urbana
I programmi di riqualificazione urbana si propongono di avviare, il recupero
edilizio e funzionale di ambiti urbani individuati attraverso proposte unitarie
che riguardano:
parti significative delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria
interventi di edilizia non residenziale che contribuisco
miglioramento della qualità della vita nell'ambito considerato
al
interventi di edilizia residenziale che inneschino processi di
Riqualificazione fisica dell'ambito considerato
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20
Strumenti complessi
PRIU
Programmi di Riqualificazione Urbana
Rappresentano strumenti in grado di incidere positivamente sul
processo di trasformazione di ambiti urbani degradati.
Dimensione
Scala urbana
Oggetto
Tessuti urbani consolidati e degradati
Obiettivo
Equilibrio tra le diverse esigenze dei due attori del processo
(interessi pubblici ed interessi privati).
Strumento
Integrazione fra le risorse e le azioni dell'Amministrazione
e quelle dei privati
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21
Strumenti complessi
PRIU
Prof. Claudia Bettiol
Programmi di Riqualificazione Urbana
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22
Strumenti complessi
PRIU
Prof. Claudia Bettiol
Programmi di Riqualificazione Urbana
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23
Strumenti complessi
PRIU
Prof. Claudia Bettiol
Programmi di Riqualificazione Urbana
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24
Strumenti complessi
PRIU Programmi di Riqualificazione Urbana
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25
Strumenti complessi
PRIU Programmi di Riqualificazione Urbana
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26
Strumenti complessi
PRIU Programmi di Riqualificazione Urbana
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27
Strumenti complessi
PRIU Programmi di Riqualificazione Urbana
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28
Strumenti complessi
PRUSST Programmi di riqualificazione urbana e di
sviluppo sostenibile del territorio
Finanziati dalla legge 179/92 Norme per l’edilizia residenziale pubblica art. 2
Obiettivi specifici stabiliti nel
D. M. 8 ottobre 1998 Promozione di programmi innovativi in ambito urbano denominati
"Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio”
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29
Strumenti complessi
PRUSST Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo
sostenibile del territorio
Obiettivi
la realizzazione, l’adeguamento e il completamento di attrezzature, sia a rete che
puntuali, di livello territoriale e urbano in grado di promuovere e di orientare
occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale,
avuto riguardo ai valori di tutela ambientale, alla valorizzazione del patrimonio
storico, artistico e architettonico, e garantendo l’aumento di benessere della
collettività
la realizzazione di un sistema integrato di attività finalizzate all’ampliamento e alla
realizzazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali, alla
promozione turistico-ricettiva e alla riqualificazione di zone urbane centrali e
periferiche interessate da fenomeni di degrado
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30
Strumenti complessi
PRUSST Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo
sostenibile del territorio
Interventi previsti
Ampliamento
Infrastrutture
Riqualificazione
Tessuto economico – produttivo - occupazionale
Recupero
Ambiente
Riqualificazione
Tessuti urbani e sociali
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31
Strumenti complessi
PRUSST Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo
sostenibile del territorio
Comuni
Soggetti promotori
Province
Regioni
Enti pubblici territoriali
Soggetti proponenti
Amministrazioni pubbliche
Soggetti privati
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32
Strumenti complessi
CDQ Contratti di Quartiere
Previsti
Legge Finanziaria 1997 Legge n. 662/1996 Edilizia Sperimentale Sovvenzionata
D. M. 22 ottobre 1997 Approvazione del bando di gara relativo al
finanziamento di interventi sperimentali nel settore dell'edilizia residenziale
sovvenzionata da realizzare nell’ambito di programmi di recupero urbano
denominati "Contratti di quartiere"
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33
Strumenti complessi
CDQ Contratti di Quartiere
Finalità
Recupero urbano
Promozione dello sviluppo sociale, economico ed occupazionale a
livello di quartiere o d’area
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34
Strumenti complessi
CDQ Contratti di Quartiere
Novità della programmazione
Sperimentazione
Fondi di finanziamento
Fondi ex Gescal
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35
Strumenti complessi
CDQ Contratti di Quartiere
I Progetti per il Lazio, finanziati con legge regionale n. 10 del 2001
COMUNE
FINANZIAMENTO
INTERVENTI
9.097.460.000
Restauro e riqualificazione urbana dello stabilimento dell’Annunziata Recupero e tutela
dei valori storici, architettonici e monumentali, adeguamento dell’edificio alle
normative vigenti in materia di sicurezza e di barriere architettoniche.
7.521.700.000
Recupero degli edifici del centro storico e delle aree dismesse. Ricostituzione, in
maniera armonicA. della forma originaria dell’isola. Realizzazione di un parcheggio
multipiano, di opere di urbanizzazione primaria e secondariA. riqualificazione del
tessuto urbano con opere di arredo. Valorizzazione dello scenario adiacente la cascata
verticale.
AricciaAlbano
20.000.000.000
Riqualificazione della zona di Cecchina-Fontana di Papa.Riqualificazione del tessuto
urbano ed edilizio esistente, realizzazione di edifici di edilizia residenziale pubblica
sperimentale, realizzazione di edifici al servizio del quartiere, completamento di opere
di rete, realizzazione di spazi verdi, interventi sull’arredo urbano.
Civitavecchia
12.834.960.000
Recupero del quartiere Campo dell’Oro. Recupero del patrimonio edilizio Iacp
Creazione di un centro Polifunzionale per i ragazzi, integrato con opere di attività
sociale.
Valmontone
6.120.000.000
Recupero del Villaggio Rinascita. Ricostruzione del fronte urbano lungo la scarpata sud
ovest del quartiere, creazione di aree verdi, messa a punto del sistema carrabile fruibile
anche dai cittadini disabili, creazione di spazi di socializzazione.
Gaeta
Isola Liri
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36
Strumenti complessi
CDQ Contratti di Quartiere
Primo bando : I Progetti per Roma
QUARTIERE
FINANZIAMENTO
INTERVENTI
Borgo Pio
4,5 miliardi
Recupero di un isolato comunale adiacente il Passetto. Realizzazione di una
residenza riservata ad anziani, con alloggi, un centro anziani, un area verde
attrezzata per il giardinaggio.
Centocelle
Vecchia
10.766.000.000
Recupero edificio comunale tra via della Primavera e Via Fontechiari. Realizzazione
di una ludotecA. una palestrA. un centro anziani, un asilo condominiale e un teatro.
< casa senza anziani, coppie, (giovani svantaggiate categorie per alloggi nuovi di>
Quadraro
17.379.000.000
Costruzione di 2 palazzine per 68 nuovi alloggi. Realizzazione della strada di
collegamento tra Piazza Zambeccari e Via Salvemini.
San Lorenzo
11.112.000.000
Recupero e riqualificazione ambientale di 140 alloggi di un edificio di proprietà
comunale. Costruzione di ascensori, realizzazione, nel piano terra e nei cortili, di
spazi di gioco per i bambini.
Torbellamonaca
8.690.000.000
Realizzazione di ludoteche, centri di socializzazione per portatori di handicap, centri
anziani, asili e centri ricreativi per il doposcuola. Rifacimento dell’intero impianto di
illuminazione del quartiere nei giardini e nei percorsi pedonali tra gli edifici
Piertalata
Vecchia
12.500.000.000
Recupero degli edifici di via Marica. Ristrutturazione di 6 palazzine Iacp per un
totale di 120 appartamenti. Realizzazione del primo asilo biocompatibile d’Italia.
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Strumenti complessi
Project Financing
Project Financing o Finanza di Progetto è realizzazione di opere pubbliche senza
oneri finanziari per la pubblica amministrazione
Nasce nei paesi anglosassoni come tecnica finanziaria innovativa volta a
rendere possibile il finanziamento di iniziative economiche sulla base
della valenza tecnico-economica del progetto per la realizzazione di
un’opera e/o la gestione di un servizio, su iniziativa di promotori
(sponsors) privati o pubblici
"un'operazione di finanziamento di una particolare unità economica, nella quale
un finanziatore è soddisfatto di considerare, sin dallo stadio iniziale, il flusso di
cassa e gli utili dell'unità economica in oggetto come la sorgente di fondi che
consentirà il rimborso del prestito e le attività dell'unità economica come garanzia
collaterale del prestito“ P.K. NEVITT
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Strumenti complessi
Project Financing
Riferimenti normativi
L. 11 febbraio 1994, n.109 "Legge quadro in materia di lavori pubblici" e successive modifiche ed integrazioni
(nel testo aggiornato dalla L. 1 agosto 2002, n. 166 ? "Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti").
D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554, "Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici"
D.P.R. 25 gennaio 2000, n.34, "Regolamento recante istituzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di
lavori pubblici, ai sensi dell'art.8 della legge 11 febbraio 1994, n.109 e successive modificazioni"
D.M. 19 aprile 2000, n.145, "Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici, ai sensi
dell'art.3, comma 5, della legge 11 febbraio 1994, n. 109".
D.M. 21 giugno 2000, n. 5374, "Modalità e schemi tipo per la redazione del programma triennale e dei suoi
aggiornamenti annuali e dell'elenco annuale dei lavori ai sensi dell'articolo 14, comma 11, della legge11 febbraio
1994 n. 109 e successive modificazioni".
D.L.vo 17 marzo 1995, n.157, "Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi"e
successive modifiche ed integrazioni.
D.L.vo 17 marzo 1995, n.158, "Attuazione delle direttive 90/531/CEE e 93/38/CEE relative alle procedure di
appalti nei settori esclusi" e successive modifiche ed integrazioni.
D.L.vo 18 agosto 2000, n.267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" e successive modifiche
e integrazioni - Titolo V - Servizi e interventi pubblici locali - Articoli 112 - 123.
L. 21 dicembre 2001, n.443, "Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici
ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive" e successive modifiche e integrazioni.
D.
L.vo
20
agosto
2002,
n.190
"Attuazione
2001,
n.443,
per
la
realizzazione
delle
insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale"
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della
legge
infrastrutture
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e
dicembre
degli
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Strumenti complessi
Project Financing
In un’operazione di project financing è possibile individuare diverse figure pubbliche e private,
coinvolte
I promotori (sponsor): promuovono l’idea progettuale, identificano l’opera e l’ipotetica struttura
finanziaria e giuridica del progetto correlato. Possono essere identificati due figure: la pubblica
amministrazione e gli investitori privati.
La Pubblica Amministrazione è responsabile della programmazione degli investimenti e della loro
realizzazione, seleziona i partner privati e può assumere tre diversi posizioni: il promotore
dell’iniziativa, il finanziatore e la figura di terzo garante.
La società di progetto (Special Purpose Vehicle, SPV) è la società costituita ad hoc con differenti
forme giuridiche e con il capitale di rischio conferito dagli investitori. La SPV acquisendo le risorse
finanziarie necessarie, si occupa dell’organizzazione e della gestione complessiva del progetto in
qualità di concessionaria e risulta responsabile del rimborso dei finanziamenti contratti
I soci investitori, I soci investitori insieme agli sponsors forniscono il capitale di rischio alla SPV,
necessario per l’esercizio delle proprie funzioni.
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Strumenti complessi
Project Financing
I finanziatori, nella maggior parte dei casi, banche d’affari e di investimento che offrono alla SPV
i mezzi finanziari necessari per attivare tutti gli investimenti correlati all’iniziativa
I progettisti, figure tecniche che si occupano dei vari stadi di progettazione dell’opera, passando
dal progetto preliminare al progetto esecutivo
I costruttori (contractors), sono imprese che eseguono i lavori di realizzazione del progetto. In
alcuni casi i contractors sono i promotori dell’iniziativa o gli investitori
I fornitori (suppliers), che hanno il ruolo di fornire le materie prime e le tecnologie necessarie per
la realizzazione ed il funzionamento dell’opera
I gestori (operators) nei casi di gestione dell’intervento, sono i garanti della gestione operativa
dell’opera, possono coincidere con i costruttori o con la SPV stessa
Gli utenti/acquirenti (purchasers) rappresentano la principale fonte di ricavo per la SPV ai fini
della remunerazione del capitale di rischio il pagamento per l’utilizzo del servizio offerto
dall’opera
I garanti, forniscono le garanzie di copertura totale o parziale delle differenti categorie di rischio
correlate alle varie fasi del progetto. A seconda del tipo di rischio da neutralizzare o da imitare,
questo ruolo è ricoperto da società assicuratrici, da soggetti pubblici interessati o dai promotori
stessi
I consulenti, figure che assistono i vari soggetti partecipanti al progetto per gli aspetti finanziari,
legali, fiscali e tecnici
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Strumenti complessi
Project Financing
La realizzazione di un Project Financing si attua in tre fasi essenziali
Ideazione/progettazione
In questa fase si individua l’idea progettuale e successivamente si struttura la
stessa dal punto di vista tecnico, giuridico e finanziario, fino alla sottoscrizione
di tutti gli accordi negoziali principali. In sostanza in questa fase si raggiunge la
sintesi tra gli interessi di tutti i partecipanti all’iniziativa, ma il ruolo chiave
viene svolto dagli sponsor, che provvedono a realizzare uno studio di fattibilità
dell’opera (dal punto di vista tecnico, economico e finanziario) ed un
memorandum of understanding, ossia l’insieme degli accordi (pre-)contrattuali
tra gli attori coinvolti nell’iniziativa.
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Strumenti complessi
Project Financing
Costruzione
Realizzazione fisica dell’opera. Il primo passo operativo consiste
nell’acquisizione dell’area su cui dovrà sorgere l’impianto, seguito dalla
definizione del contratto di costruzione, che sancisce i tempi, i costi e le
modalità di realizzazione dell’opera e degli accordi di assicurazione per
neutralizzare i rischi che possono emergere durante la realizzazione del
progetto. Contestualmente alla costruzione vengono perfezionati i contratti che
erano stati previsti nel memorandum of understanding. Il contratto infatti
costituisce l’elemento fondante dell’architettura del PF e costituisce inoltre il
riferimento di base per predisporre l’assetto finanziario dell’operazione, cioè la
proporzione tra capitale proprio e capitale di terzi e la composizione del debito
acquisito; la parte prevalente delle risorse finanziarie impiegate è infatti
ottenuta tramite l’accensione da parte della SPV di debiti con un numero
variabile di investitori esterni
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Strumenti complessi
Project Financing
Gestione
Una volta terminata l’opera, viene attivata l’attività operativa della stessa per la
produzione di beni e/o servizi cui è destinato il progetto. In tale fase il rischio
legato all’esposizione finanziaria è massimo in quanto le spese di investimento
sono state sostenute interamente, mentre non è ancora iniziata la produzione di
flussi di cassa; molto importante risulterà quindi per le banche verificare che il
periodo di gestione sia sufficiente per il completo rimborso del debito
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