DIREZIONE GENERALE
SERVIZIO ATTIVITA’ SPERIMENTALI E MALATTIE RARE
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CONFERENZA STAMPA
Giornata Mondiale senza tabacco: i progetti di prevenzione e di
promozione della salute dell’ASL di Brescia
Venerdì 31 maggio 2013 ricorre la Giornata Mondiale senza tabacco,
proposta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e promossa dal
Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e Lega italiana per la
lotta contro i tumori.
Per l’Oms il fumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte nel
mondo.
L'epidemia mondiale di tabacco uccide quasi 6 milioni di persone ogni
anno, di cui oltre 600.000 sono persone esposte a fumo passivo. Si stima
che, se non verranno messe in atto azioni di contrasto, l’epidemia
mondiale di tabacco ucciderà fino a 8 milioni di persone entro il 2030, di
cui oltre l'80% di paesi a basso e medio reddito. In Italia si registrano ogni
anno circa 40.000 nuove diagnosi di tumore al polmone. Dal recente
rapporto anno 2011 redatto a cura del Ministero della Salute si stima che
siano attribuibili al fumo di tabacco, in Italia, dalle 70.000 alle 83.000
morti l'anno, più degli incidenti stradali, infortuni sul lavoro e AIDS messi
insieme. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 e i 65 anni di
età. Un fumatore su due muore di una malattia correlata al tabagismo e la
speranza di vita di un fumatore è di circa 8 anni inferiore a quella dei non
fumatori.
Nel territorio dell’ASL di Brescia, secondo i dati del Registro Tumori
aggiornato al triennio 2004-2006 si è assistito ad una mortalità per tumori
fumo correlati (in particolare tumori al polmone, trachea, bronchi) pari a
25,5 su 100.000 assistiti in riferimento alla popolazione femminile, e a
89,9 su 100.000 assistiti in riferimento alla popolazione maschile. Nei
maschi, il tumore che ha causato il maggior numero di decessi è stato di
gran lunga quello del polmone con 1.426 decessi nel triennio. Nelle
femmine nello stesso triennio si sono registrati 415 decessi per tumore al
polmone. Rispetto al triennio 1999-2001 si registra un calo della mortalità
per tumori fumo correlati nei maschi e viceversa l’aumento della stessa
nelle femmine, dato parallelo alla tendenza dei tassi di incidenza (in calo
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tra gli uomini e in aumento tra le donne); ciò è dovuto soprattutto ad una
crescente diffusione dell’abitudine al fumo di sigaretta tra le donne, in
controtendenza rispetto a ciò che si verifica tra gli uomini.
In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco l’ASL di Brescia, da
tempo impegnata nell’informazione e sensibilizzazione della popolazione
sui danni causati dal fumo e sui corretti stili di vita, organizza un'iniziativa
rivolta alla cittadinanza, finalizzata alla conoscenza dei rischi correlati, alla
prevenzione del comportamento tabagico e all'informazione rispetto ai
Centri per il Trattamento del Tabagismo attivati per la cura della
dipendenza da fumo di tabacco.
Nella giornata del 31 maggio la stazione mobile dell'ASL di Brescia sarà
posizionata nel Comune di Brescia, in Piazza della Loggia, dalle ore 10.00
alle ore 18.00.
I Centri per il Trattamento del Tabagismo saranno inoltre aperti durante
tutta la giornata per dare informazioni a chi le richiedesse. Le sedi dei CTT
aperte sono le seguenti:
CTT presso NOA LENO - P.zza Donatori di sangue, 1- Leno –
Tel. 030.90.78.451
CTT presso NOA GARDA-VAL SABBIA - Via Umberto I, Loc.
Campoverde - Salò - Tel. 0365.29.67.80
CTT presso NOA VALTROMPIA - Piazzale Europa, 16 –Sarezzo Tel. 030.89.15.260
Gli operatori dell'Azienda Sanitaria Locale saranno a disposizione, oltre che
per dare informazioni sul tema del tabagismo e offrire brevi counselling
comportamentali, per somministrare questionari di autovalutazione
nonché test di rilevazione del monossido di carbonio (CO) sull’aria
espirata, indicatori di dipendenza tabagica e di intossicazione
eventualmente in atto.
Sarà, inoltre, disponibile materiale cartaceo divulgativo in forma di
opuscoli e locandine.
Sarà approntata una scheda di rilevazione relativa al livello di conoscenza
dei servizi, del numero e del livello dei contatti avvenuti e dell'esito dei
questionari compilati.
Dati di attività dei Centri per il Trattamento del Tabagismo
A partire dal 2010 L’ASL ha attivato quattro Centri per il Trattamento del
Tabagismo che hanno sede a Brescia, Leno, Salò e Sarezzo presso le sedi
dei Nuclei Operativi Alcoldipendenza (NOA) afferenti al Servizio Alcologia.
I Centri si occupano della diagnosi e del trattamento terapeutico di
persone con dipendenza da nicotina. In questi Centri i cittadini trovano
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equipe multiprofessionali composte da medici, psicologi, educatori ed
infermieri; il piano di trattamento è proposto e condiviso sulla base delle
caratteristiche del fumatore. Spesso la cura si avvale di un approccio
integrato, monitorato nel tempo, sul fronte farmacologico e psicologico
clinico. I costi, a carico del cittadino, sono quelli del ticket sanitario e
dell’eventuale supporto farmacologico.
Dall’apertura nel 2011 al 30/04/2013 i Centri per il Trattamento del
Tabagismo hanno
- accolto 380 utenti (utenti che hanno aperto una cartella)
di cui il 55% maschi ed il 45% femmine
- trattato 310 utenti
- 70 sono stati i drop out, cioè gli utenti che hanno abbandonato la
terapia. Nei primi mesi del 2013 si è registrata una tendenza alla riduzione
dei drop out rispetto al 2012 (il 18% nel primo quadrimestre, mentre nel
2012 ha abbandonato la terapia il 24% degli utenti in carico).
Nel primo quadrimestre del 2013 i nuovi pazienti accolti sono stati 68, di
cui 10 drop out.
I Centri per il Trattamento del tabagismo hanno seguito nel primo
quadrimestre del 2013 51 utenti in più rispetto al primo quadrimestre del
2012, con un incremento del 27% .
Gli esiti dei trattamenti individuali e di gruppo registrano una cessazione a
fine trattamento del 61%, mentre al controllo a 3 mesi la cessazione
risulta del 64%, a 6 mesi del 60% e a 12 mesi del 60%. La maggior parte
degli utenti ha assunto anche un trattamento farmacologico (61%).
Le indagini dell’ASL sulla diffusione dell’abitudine al fumo e le
iniziative di prevenzione e promozione della salute
Nell’ambito del Progetto Governo Clinico realizzato con la regia dell’ASL di
Brescia i Medici di Medicina Generale effettuano la rilevazione sistematica
degli
stili di vita adottati dagli assistiti, tra cui anche l’abitudine al fumo. In base
ai dati raccolti dai Medici nel 2011, su 276.607 assistiti per i quali è stato
raccolto il dato sul loro comportamento tabagico, è emerso che il 21,4%
degli intervistati è fumatore e il 14,7 % è ex-fumatore.
Il Piano Integrato Locale degli Interventi di Promozione della Salute è lo
strumento di programmazione annuale dell’ASL delle azioni finalizzate alla
promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute. Al suo interno è
presente uno specifico progetto per la prevenzione del tabagismo
chiamato “Grazie, non fumo più”, articolato in diverse iniziative rivolte alla
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popolazione in generale, e a specifici target, come studenti, lavoratori e
donne in gravidanza; nella sua realizzazione l’ASL si avvale anche alla
collaborazione di Enti, Istituzioni, Associazioni, Aziende, Ufficio Scolastico
Territoriale, Scuole e altri soggetti del territorio. In continuità con il 2012,
anche nel 2013 le azioni contrasto e di prevenzione dell’abitudine tabagica
hanno i seguenti obiettivi:
 orientare gli uomini e donne che accedono alle farmacie verso la
scelta di non fumare
 orientare gli assistiti dei Medici di Medicina Generale ed i ricoverarti
dell’Azienda Ospedaliera di Desenzano verso la scelta di non fumare,
fornendo informazioni rispetto i Centri per il Trattamento del
Tabagismo
 orientare le donne che accedono ai consultori familiari per la
contraccezione e il percorso nascita verso la scelta di non fumare
 orientare le donne che aderiscono al programma di screening per la
prevenzione del cervico-carcinoma verso la scelta di non fumare
 orientare le donne che hanno smesso di fumare durante la
gravidanza a mantenere la loro scelta.
Il Protocollo di intesa con la Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda
L’ASL ha sottoscritto un protocollo di intesa con la Azienda Ospedaliera di
Desenzano per eseguire l’intervento di minimal advice (momento dedicato
all’utente per fornire informazioni e consigli) ai fumatori ricoverati nei
reparti di Cardiologia, Pneumologia, Medicina Interna, Otorino
Laringoiatria, Ginecologia degli Ospedali di Desenzano, Gavardo e
Manerbio da parte degli infermieri e dei medici delle divisioni suddette.
Tale personale ed i Coordinatori infermieristici sono stati formati
attraverso un corso specifico condotto da operatori medici e psicologi
dell’ASL di Brescia finalizzato ad acquisire i metodi per la corretta
esecuzione del minimal advice. Al percorso formativo hanno partecipato
53 tra medici ed infermieri. I pazienti ricoverati saranno sottoposti al test
di Fagestrom, un metodo per valutare il grado di dipendenza da tabacco:
coloro che daranno il proprio consenso saranno contattati dai Centri per il
Trattamento del Tabagismo per un primo colloquio informativo e per
ricevere tutte le informazioni sui trattamenti disponibili.
La Formazione dei Medici di Medicina Generale
Il Medico di Medicina Generale rimane una figura centrale e strategica per
gestire e favorire la cessazione del fumo da tabacco. Nel 2013 l’ASL ha
avviato un intenso programma di interventi formativi con i Medici e ha
predisposto materiale informativo rivolto all’utenza.
Gli opuscoli, che contengono tutte le indicazioni relative ai Centri per il
Trattamento del Tabagismo, al loro funzionamento ed alle modalità di
accesso, sono a disposizione dei Medici di Medicina Generale per la
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distribuzione ai fumatori che si dimostrano intenzionati a cessare
l’abitudine tabagica.
La collaborazione con le Farmacie
Nel 2012 le farmacie hanno rappresentato un valido aiuto per promuovere
l’adozione responsabile e sostenibile di comportamenti favorevoli alla
salute, in particolare nell’attività di minimal advice sulla cessazione
tabagica. I farmacisti di 19 (o 17?) farmacie del territorio hanno
partecipato ad un percorso formativo, volto ad implementare le abilità di
counselling motivazionale breve. I farmacisti così formati hanno poi
effettuato nei confronti dei loro clienti brevi interventi motivazionali
rispetto alla cessazione dal fumo.
I farmacisti aderenti al percorso hanno dichiarato di aver effettuato
complessivamente 148 colloqui motivazionali sul tabagismo e 1.474 sugli
stili di vita, quali alimentazione e attività fisica.
Complessivamente i farmacisti hanno seguito in multistep (SPECIFICARE
CHE TIPO DI METODO) 128 utenti, di cui 20 hanno dichiarato di aver
interrotto l’abitudine tabagica; pertanto il tasso di cessazione, in rapporto
al numero totale di persone prese in carico, è stato del 15,6%.
Quest’anno, all’interno del progetto “Grazie, non fumo più”, si è svolta la
prima giornata formativa organizzata con l’Ordine dei Farmacisti e
Federfarma a cui hanno partecipato 40 farmacisti; i professionisti hanno
appreso le tecniche del minimal advice che applicheranno nelle loro
farmacie per invitare i clienti fumatori alla cessazione del fumo da tabacco
e indirizzarli verso i Centri per il Trattamento del Tabagismo.
Il progetto “Mamme libere dal fumo”
Ricerche sul campo e studi basati sull’osservazione mostrano che i
fondamenti della salute degli adulti hanno radici nella prima infanzia e che
le abitudini associate alla buona salute, quale l’alimentazione consapevole,
l’attività fisica e il non fumare sono spesso associate agli esempi avuti in
famiglia.
Per questo motivo l’ASL di Brescia ha scelto di aderire, nel 2010, al
programma nazionale “Mamme libere dal fumo” e, a partire da questo
programma, ha sviluppato un progetto più ampio finalizzato a favorire la
sospensione del fumo tra le donne che si rivolgono ai consultori e a
sostenerle nella scelta di smettere di fumare. Nel 2012 le ostetriche
impegnate sia in consultorio sia sul programma di screening e le assistenti
sanitarie dei consultori hanno effettuato sistematicamente colloqui
motivazionali per la riduzione del tabagismo con le donne che accedono a
prestazioni relative alle aree della contraccezione, della prevenzione
oncologica, della gravidanza e del dopo parto.
Nel corso del 2012 è stato effettuato il minimal advice con 28.405 donne;
in particolare 208 donne sono state sensibilizzate durante i colloqui per la
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scelta e/o il controllo del metodo contraccettivo, 26.295 nel programma di
screening, 1.902 nel percorso nascita.
I colloqui hanno permesso di tracciare un quadro articolato: delle 28.405
donne incontrate, 22.573 hanno dichiarato di non fumare; 5832 donne (il
20,5% del totale) sono fumatrici e di queste 3.812 hanno dichiarato di
fumare da 1 a 10 sigarette (il 65,3% del totale fumatrici), 1.745 da 11 a
20 sigarette (29,9% del totale fumatrici) e 275 più di 21 sigarette (4,7%
del totale fumatrici). Tra le donne che fumano, 888 (pari al 15,2%) hanno
dichiarato di voler smettere di fumare. A partire da luglio 2012 si è
registrato anche il dato relativo al numero di donne che hanno cessato
l’abitudine tabagica in seguito al minimal advice: dai dati raccolti è emerso
che 137 donne hanno poi smesso di fumare (pari al 15,4% delle donne
che hanno dichiarato la propria intenzione a smettere).
Il Progetto “La rete delle aziende bresciane che promuovono salute”
Iniziative condotte nell’ambiente di lavoro permettono di agire per evitare
esposizione a fumo passivo, per favorire una maggiore conoscenza dei
danni per la salute, limitare il numero di sigarette consumate e
promuoverne la cessazione.
Per questo motivo nel corso del 2013 l'ASL di Brescia, in continuità con il
progetto “Aziende senza fumo”, ha avviato il progetto “La rete delle
aziende bresciane che promuovono salute” che prevede un focus specifico
sulla cessazione del fumo da tabacco, con il coinvolgimento dei medici del
lavoro.
Il progetto è finalizzato inoltre a incoraggiare l’assunzione, da parte delle
aziende, di un ruolo attivo nella promozione della salute, in particolare
della prevenzione delle conseguenze da fumo di tabacco.
Brescia, 29/05/2013
Ufficio Stampa ASL Brescia
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