MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (MO)  0536 – 941233 -  Fax 0536 - 940262
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ESAMI DI STATO
Anno scolastico 2012/2013
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DPR 23/7/98 n. 323 art. 5 Comma 2
O.M. n. 38 11/2/98
CLASSE Va E
TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI
INDICE
1.
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO ......................................................................................3
2.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5a E .........................................................................12
3.
CONTENUTI E CRITERI DISCIPLINARI..............................................................................14
3.1.
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ................................................................................14
3.2.
STORIA................................................................................................................................18
3.3.
INGLESE .............................................................................................................................20
3.4.
MATEMATICA......................................................................................................................23
3.5.
ELETTROTECNICA - ELETTRONICA .................................................................................25
3.6.
RELIGIONE CATTOLICA .....................................................................................................29
3.7.
EDUCAZIONE FISICA .........................................................................................................31
3.8.
MECCANICA, MACCHINE e DISEGNO...............................................................................32
3.9.
IMPIANTI TERMOTECNICI ..................................................................................................35
3.10. PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO - a.s. 2011-2012 .....................41
3.11. PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO - a.s. 2012-2013 .....................42
4.
IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA .......................46
5.
IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA .................47
6.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ...................................................................48
7.
CRITERI PROPOSTI PER L'ASSEGNAZIONE DEL BONUS DI 5 PUNTI ...........................49
8.
SIMULAZIONI DELLA TERZA PROVA SCRITTA ................................................................50
9.
ELENCO COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE......................................................57
1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
Un po’ della nostra storia
L’IPSIA “A. Ferrari” di Maranello è sorto per l’interessamento dell’ing. Enzo Ferrari nei primi
anni ’60 ed è intitolato al figlio Alfredo.
L’ing. Enzo Ferrari, ritenendo che “…ogni fabbrica dovrebbe avere una scuola professionale
che prepari i suoi tecnici…”, ha messo a disposizione della collettività un terreno di sua
proprietà, sul quale è sorto l’Istituto ed ha anche contribuito in maniera sostanziosa alla
costruzione dei nuovi edifici scolastici, all’allestimento delle officine e dei reparti di
lavorazione, ai successivi ampliamenti, resi necessari dall’aumento dell’utenza scolastica.
La scuola, che non a caso sorge di fronte allo stabilimento, ha, nel corso degli anni,
incontrato un crescente interesse, giustificato sia dalla qualità dell’ offerta formativa proposta,
sia dagli sbocchi professionali che offre agli studenti.
Caratteri specifici dell’indirizzo di studio
La struttura modulare e la scansione temporale del curricolo:




Biennio sperimentale “Progetto 2002”
Monoennio sperimentale “Progetto 2002”
Biennio post-qualifica “Progetto 2002”
Corsi serali
BIENNIO POST QUALIFICA “Progetto 2002”
TSE (Tecnico dei Sistemi Energetici)
TIM (Tecnico delle Industrie Meccaniche)
Discipline
Materie
comuni
ai due
indirizzi
Italiano
Storia
Matematica informatica
Elettronica-Elettrotecnica
Lingua straniera
Ed. Fisica
Religione
Totale ore
Materie di
indirizzo
5a B
Impianti termotecnica e lab.
Meccanica, Macchine e
Disegno
Disegno (*)
Totale ore
Ore classe 4a
Ore classe 5a
3
2
3
3
3
2
1
4
2
3
3
3
2
1
17
18
6 (3)
5 (2)
1
7 (3)
5 (3)
-
12
12
Ai quadri orari vanno aggiunte n. 300 ore annue di 3a area finalizzate alla preparazione
specifica professionalizzante.
IL PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA
CORSI DI QUALIFICA di durata triennale:
COMPETENZE = CONOSCENZE + ABILITÀ
Profilo professionale:


Opera nell’area termica.
Acquisisce “competenze” di base nel campo dei motori, pompe, compressori e impianti
idraulici, termici, sanitari.
Competenze













OPERATORE MECCANICO
Opera nell’area meccanica.
Acquisisce “competenze” di base nel campo delle macchine utensili, della manutenzione e
montaggio macchine e impianti.
Competenze

L’operatore termico deve:
conoscere principi di funzionamento dei motori endotermici;
conoscere principi di funzionamento degli impianti idrici e termici in relazione alle norme di
sicurezza, al risparmio energetico e all’inquinamento ambientale;
interpretare correttamente un disegno meccanico;
individuare ed eliminare “anomalie” motori e impianti;
conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego;
conoscere i componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici.
Profilo professionale:

OPERATORE TERMICO
L’operatore meccanico deve:
conoscere principi di funzionamento delle M.U. tradizionali e C.N.C.;
conoscere e sviluppare cicli di lavorazione;
conoscere e realizzare semplici impianti di automazione;
eseguire montaggio e smontaggio parti di macchine e impianti;
eseguire e interpretare un disegno meccanico;
conoscere le proprietà fondamentali dei materiali metallici e il loro impiego;
conoscere in componenti e il funzionamento di semplici circuiti oleodinamici e pneumatici.
Per favorire il miglior inserimento nel mondo del lavoro verranno attivati percorsi (atti ad
ampliare conoscenze ed abilità di base trasversali) nell’area dell’integrazione al fine di
ampliare le competenze di base. Tali percorsi verranno finalizzati soprattutto all’integrazione
fra conoscenze e abilità di base nell’area meccanica ed elettrica per il raggiungimento di una
professionalità flessibile, maggiormente spendibile nel mondo del lavoro.
4
BIENNIO POST-QUALIFICA “Progetto 2002”
Corso di Maturità Professionale:
TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI
Ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti
tecnici di edifici civili ed industriali. E’ in grado di coordinare interventi di avviamento,
regolazione e controllo su impianti, caldaie e motori.
Il corso permette il conseguimento del:

Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà universitaria

Diploma di qualifica regionale ad indirizzo specifico come:


Tecnico di prototipi di carrozzeria.

Tecnico installatore di impianti termo-sanitari.

Tecnico specialista motorista.
Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma.
Corso di Maturità Professionale:
TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE
(Non interessa la classe esaminata)
Il Tecnico delle Industrie Meccaniche è una figura appositamente preparata per l’industria
meccanica e trova la sua collocazione nei quadri intermedi della produzione. E’ in grado di
gestire ed analizzare i processi produttivi, con una capacità specifica nel controllo dei sistemi
di automazione e nello studio di attrezzature adeguate al processo.
Il corso permette il conseguimento del:

Diploma di maturità professionale che consente l’iscrizione a qualsiasi Facoltà
universitaria.

Attestato di frequenza ad un corso specifico di automazione o programmazione di
macchine CNC.

Diritto d’iscrizione a corsi Post-Diploma.
5
Terza area – Alternanza Scuola / Lavoro
La Terza Area è stata parte integrante del curriculum nei corsi post-qualifica (4° e 5° anno),
collegata alla seconda area e, in parte, anche alla prima, fino all’anno scolastico 2010/2011.
Doveva favorire il più possibile il contatto con esperti del mondo del lavoro.
A partire dallo scorso anno scolastico è stata sostituita dall’Alternanza Scuola / Lavoro con il
fine di curare che i profili professionali in uscita siano individuati per abilità e competenze in
stretto collegamento con le esigenze che emergono dal mondo del lavoro. Tale alternanza
viene svolta da docenti della scuola con specifiche esperienze nei settori d’interesse.
Si basa sulla progettazione di moduli che tengono conto della preparazione di base degli
studenti, degli obiettivi formativi dell’intero biennio, delle esigenze del territorio e delle
possibilità occupazionali. Le conoscenze e abilità acquisite si riferiscono sia al sapere
professionale, sia al comportamento in ambiente di lavoro.
Gli argomenti di studio sono elaborati dal gruppo organizzativo in base agli interessi degli
studenti, alle esperienze pregresse maturate all’interno della scuola, all’acquisizione di una
professionalità spendibile nel mondo del lavoro.
Particolarmente qualificante la collaborazione con quasi tutte le concessionarie dei maggiori
marchi automobilistici presenti nella provincia di Modena. In particolare, molte concessionarie
danno disponibilità ad accogliere un limitato numero di studenti per proporre loro una
esperienza di stage in officina, direttamente guidato dal loro personale, sui modelli di vetture
più recenti. Tale opportunità, rivolta alle classi quarte e quinte costituisce un percorso
formativo di grande valore dal punto di vista professionale.
E’ inoltre attivo un corso biennale interno di costruzione prototipi che si avvale di alcune alte
professionalità provenienti dal ricchissimo territorio maranellese.
Tirocinio didattico (Stage)
Tenuto conto delle finalità della scuola mirate in modo particolare all’inserimento degli
studenti nel mondo del lavoro, vengono attivati incontri con “esperti” a partire già dal biennio
per far conoscere come sono strutturate le aziende, quali sono le competenze richieste, i
bisogni formativi dei lavoratori per rispondere adeguatamente alla continua evoluzione del
mondo del lavoro.
Sono altresì organizzate attività di orientamento al lavoro attraverso simulazioni nei laboratori
e/o stage in azienda.
Di norma gli stage hanno la seguente durata:
 due settimane (classe terze)
 tre settimane (classi quarte e quinte)
L’attività è generalmente coordinata dai docenti dell’area di indirizzo.
Per alcuni studenti il tirocinio è stato inserito all’interno del progetto europeo “Programma
Leonardo”, inteso come periodo di formazione e di esperienza professionale che lo studente
ha trascorso presso l’organismo di accoglienza di un altro paese, nel quadro di una
cooperazione tra Istituti Professionali, Centri di Formazione ed Imprese. Il tirocinio rientra
nell’ambito dei “percorsi europei di formazione integrata del lavoro” che istituisce l’Europass
Formazione. Rivolto particolarmente agli studenti del corso post-qualifica mira ad offrire ai
giovani l’opportunità di una formazione che rivaluti le competenze di base, (culturali e
professionali) necessarie per disporre delle capacità di adattamento, orientamento e
integrazione nel mondo del lavoro.
6
Le caratteristiche del territorio e dell’utenza
L’accordo per il lavoro sottoscritto dalle parti sociali il 24 settembre 1996 ha considerato la
scuola come fattore di sviluppo della società civile ed ha individuato nella integrazione dei
sistemi formativi e nelle integrazioni tra istruzione e mondo della produzione e del lavoro gli
strumenti idonei per poter assicurare dei servizi scolastici di alto e qualificato profilo, sì da
innalzare il livello culturale e la competitività del nostro paese.
La scuola Italiana si avvia ad affrontare complessi processi di rinnovamento sia sul piano
degli assetti istituzionali sia con riguardo alla definizione della natura e delle finalità
dell’offerta formativa, sia sul versante dell’organizzazione dell’insegnamento.
Il protocollo d’intesa tra Ministro della Pubblica Istruzione e la Confindustria sottoscritto il 16
marzo 1998 al fine di contribuire all’affermazione di un più efficace ruolo dell’istruzione e
della formazione nel processo di sviluppo del Paese, attraverso il costante raccordo tra
sistema scolastico e sistema produttivo.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il Decreto sull’autonomia scolastica, ha
inteso favorire il generale rinnovamento e sviluppo, soprattutto, dell’istruzione secondaria
superiore, con particolare riguardo alla formazione tecnico-professionale, in coerenza con le
esigenze e le attese espresse dal mondo della produzione e del lavoro.
L’IPSIA “A Ferrari” di Maranello e le imprese del settore meccanico che operano nel territorio
hanno sempre collaborato al fine di sviluppare le capacità professionali degli studenti nel
quadro, anche, di specifici programmi Provinciali e Regionali.
La scuola a tal fine utilizza tutti gli spazi di flessibilità gestionale del sistema scolastico e
formativo derivante sia dall’applicazione dei Decreti citati in premessa che della Legge
sull’autonomia scolastica; in particolare:

il ricorso in misura crescente, nell’attività del “progetto 2002”, alle ore dell’area di
integrazione e terza area, per la realizzazione di moduli di laboratorio e di esercitazioni
pratiche richiesti dal territorio;

il ritorno nel dibattito produttivo con interventi di orientamento, creando dei contenuti
didattici da spendere nel mondo del lavoro.
Le Aziende del territorio riconfermano la più ampia disponibilità a collaborare, al fine di
migliorare e rendere i percorsi didattici sempre più in linea con le esigenze del mondo della
produzione e del lavoro, in particolare:

fornire proprio personale tecnico per le lezioni agli studenti in Istituto o presso le proprie
sedi, secondo programmi specifici annuali preventivamente concordati;

attuare, mediante personale qualificato, corsi di aggiornamento per i docenti su tematiche
specifiche e innovazioni tecnologiche;

attivare, assieme alla scuola, progetti di percorsi formativi, visite guidate e stage aziendali,
ritenuti indispensabili per la formazione e per la definizione degli indicatori delle
competenze che formano un profilo professionale;

rimotivare le famiglie e gli allievi all’area meccanica.
7
Gli elementi caratterizzanti il POF
PROGETTI D’ISTITUTO (rivolti agli studenti)

Progetto della Provincia di Modena e Scuole d’istruzione secondaria di secondo grado:
Volontariato e attività sostitutive delle sospensioni

Educazione alla salute

Antidispersione

Accoglienza

Orientamento

Progetto di Antidispersione con i Maestri del lavoro

Educazione stradale - corso per il patentino ciclomotore- “Salviamone almeno uno”

Educazione alla sicurezza

Cittadinanza e Costituzione

Corso di lingua inglese: Trinity

Giornate celebrative: Memoria, Liberazione, Legalità

Progetti di integrazione di alunni diversamente abili

Progetti per alunni con DSA

Progetto di integrazione alunni stranieri

Progetto sportello d’ascolto

Progetto prototipi

Progetto sportivo

Progetti europei ed internazionali

Un treno per Auschwitz

Progetto Texa
Queste attività comprendono progetti volti a migliorare la qualità della vita scolastica, a
favorire la socializzazione e
l’integrazione degli alunni, ad aiutare la loro crescita come persone, come studenti e come
cittadini e, infine, a favorire una
scelta consapevole del proprio futuro. Tali progetti non sono specifici di una singola
disciplina; nel loro insieme vengono a
costituire un percorso di formazione volto ad aiutare gli studenti a raggiungere le seguenti
competenze educative:

Saper accettare sé e i propri limiti

Saper riconoscere le proprie capacità e lo sviluppo delle proprie potenzialità

Saper acquisire rispetto di sé

Saper acquisire rispetto degli altri

Saper acquisire rispetto dell’ambiente
Comprendono:
8

attività di educazione alla salute

attività di antidispersione

attività di accoglienza

attività di orientamento

attività di educazione stradale: corso di patentino ciclomotore

attività di educazione alla sicurezza

attività di educazione alla cittadinanza e alla conoscenza della Costituzione
Obiettivi formativi e competenze cognitive trasversali
Nel POF elaborato dalla scuola sono stati definiti gli obiettivi generali di carattere formativo e
cognitivo su cui ha lavorato l’intero Consiglio di Classe.
Gli obiettivi formativi vengono così esposti:

conoscenza e rispetto di sé;

conoscenza e rispetto degli altri;

senso di responsabilità verso la collettività;

interesse al sapere ed esperienza costruttiva sul piano umano, professionale, sociale.
La risposta della classe relativa ai suddetti obiettivi è risultata soddisfacente quanto a
conoscenza e rispetto di sé e buona riguardo al rispetto degli altri.
Gli alunni hanno maturato, inoltre, un apprezzabile senso di responsabilità verso la
collettività, mentre solo alcuni evidenziano un interesse per il sapere, sia strettamente legato
ai contenuti scolastici, sia più ampiamente inteso come competenze specifiche nel campo
professionale.
Le competenze cognitive trasversali vengono così esposte:
Ascoltare


saper individuare il senso globale della lezione
saper individuare lo scopo di una comunicazione
Leggere



saper individuare le informazioni fondamentali di un testo
saper individuare la tipologia e la struttura di un testo
saper dividere un testo in sequenze e saper individuare le parole chiave
Parlare
saper rispondere in modo pertinente alle domande
saper organizzare il proprio discorso secondo un piano logico
 saper usare un linguaggio e un lessico appropriato agli scopi e ai vari contesti della
comunicazione
Scrivere



saper distinguere la differenza fra formulazione scritta e orale del pensiero
9




saper formulare testi di struttura sintattica semplice senza ricorrere in errori ortografici e
morfosintattici
saper sviluppare argomenti in forma sintetica, in modo coeso e coerente
saper prendere appunti
saper sintetizzare
Operare





saper distinguere le informazioni fondamentali di fatti e fenomeni
saper applicare principi, leggi e regole nella risoluzione dei problemi
saper utilizzare procedimenti e modelli operativi
saper comprendere analogie e differenze tra i contenuti delle diverse discipline
saper cooperare in funzione di un obiettivo comune
Valutare




saper interpretare una situazione
sapersi assumere responsabilità
saper esprimere giudizi in merito al proprio e all’altrui operato
divenire consapevoli delle proprie responsabilità e dei propri limiti
Riguardo a tali competenze si rileva che la classe ha globalmente raggiunto quelle relative
all’ascolto e alla lettura; quelle invece, riguardanti il parlare, lo scrivere e l’operare in
autonomia risultano solo parzialmente raggiunte, come anche le competenze delle capacità
critiche e valutative sono state, nel complesso, parzialmente raggiunte dalla quasi totalità
della classe.
10
Criteri di valutazione
Per la valutazione di ogni disciplina, i docenti si sono riferiti ai criteri generali sotto elencati
definiti dal C.d.C.
VOTO
CRITERI GENERALI PER L’ATTRIBUZIONE DELLA VALUTAZIONE
IN DECIMI
10
Livello dell’eccellenza.
9
Corrisponde al pieno raggiungimento degli obiettivi, all’ottima padronanza dei
contenuti e delle abilità di elaborarli autonomamente.
8
Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi, di buona conoscenza dei contenuti e
della capacità di collegarli autonomamente.
7
Indica il conseguimento degli obbiettivi previsti, ma con capacità di elaborazione
autonoma delle conoscenze ancora in via di sviluppo.
6
Rappresenta il conseguimento, in linea di massima, delle conoscenze e delle abilità
prefissate peraltro non raggiunte in modo completo.
5
Indica il possesso solo parziale e quindi insufficiente di quanto programmato e
attuato dalla scuola riguardo alle discipline.
4
Evidenzia una notevole distanza dall’obiettivo visto nei suoi aspetti sostanziali.
3-2-1
Evidenzia mancanza di approccio significativo alla disciplina.
11
2. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5a E
La classe 5^ E risulta composta da 11 studenti, di cui 10 provenienti dalla classe 4^ E e uno
dalla classe 4 ^ A. Nel passaggio dalla quarta alla quinta non si è avuta continuità didattica
per la maggior parte delle discipline, in quanto sono cambiati i docenti di Matematica,
Elettrotecnica-Elettronica, Educazione fisica, Meccanica e Impianti, ciò ha comportato un
iniziale rallentamento dello svolgimento dei programmi che, ad oggi, risulta comunque
regolare rispetto a quanto previsto in fase di programmazione. Non è stato tuttavia possibile
operare approfondimenti, soprattutto a causa di una generale preparazione di base incerta e
lacunosa e di un impegno rivelatosi, nel complesso, modesto e relegato quasi
esclusivamente all’attività in aula.
Il livello di socializzazione raggiunto è soddisfacente e anche il rapporto con gli insegnanti è
stato corretto e rispettoso.
La partecipazione e l’attenzione sono state generalmente sufficienti, mentre solo un’esigua
parte della classe ha frequentato le lezioni con regolarità e puntualità.
Nella valutazione del profitto generale della classe si deve distinguere tra un esiguo gruppo
di studenti che ha conseguito una preparazione globale pienamente sufficiente e, in qualche
caso discreta, e un’altra parte, più numerosa, il cui profitto non è del tutto soddisfacente,
poiché la partecipazione non è sempre stata costante e l’interesse e l’impegno si sono rivelati
saltuari e limitati alla preparazione di verifiche, senza lo studio continuo e necessario
all’assimilazione dei concetti e al consolidamento degli argomenti svolti.
Pochi alunni hanno evidenziato applicazione e volontà di apprendere e migliorare il proprio
profitto, nonostante le continue sollecitazioni all’adempimento dei doveri scolastici.
Permangono in alcuni allievi incertezze espressive nelle produzioni scritte, soprattutto
nell’articolazione dei contenuti e nella correttezza sintattica ed ortografica.
Difficoltà espositive si evidenziano anche in sede di colloquio, tanto che alcuni studenti
necessitano di essere guidati ed incoraggiati nell’esposizione dei contenuti richiesti.
Il raggiungimento delle competenze prefissate dal consiglio di classe si è realizzato per la
quasi totalità degli studenti, per alcuni tuttavia il profitto conseguito risulta modesto.
Per quanto riguarda l’Alternanza Scuola/Lavoro, invece, l’atteggiamento generale è risultato
positivo e, per alcuni allievi, decisamente più interessato e partecipe rispetto alle discipline
dell’area curriculare.
Nelle singole materie sono state utilizzate tutte le tipologie di lavoro (lezione frontale e/o
partecipata, attività di gruppo, esperienze in laboratorio, supporto informatico, audiovisivi,
linguistici, attrezzature dell’officina, aule di informatica, palestra…).
Sono state attivate, nel corso del secondo quadrimestre, tutte le attività di recupero ritenute
idonee dai singoli docenti ( pause didattiche, contratti formativi , attività di sportello).
Nei due anni del corso post-qualifica gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività:






Progetto prototipi;
Progetto di educazione stradale – “ Guida sicura “;
Orientamento post-qualifica;
Progetto Shell eco-marathon;
Progetto Lettura.
Progetto TEXA
Nel mese di aprile si è svolta una simulazione di terza prova nella quale sono stati previsti
quesiti a risposta singola (tipologia B) e quesiti a risposta multipla (tipologia C) per ogni
disciplina coinvolta. Si veda lo schema allegato.
La media conseguita è risultata .
E’ previsto per il 22 maggio una simulazione del colloquio d’esame
12
Nei due anni del corso post-qualifica gli studenti hanno partecipato alle seguenti attività:

Progetto di educazione stradale

Incontro sull'orientamento post-qualifica

Progetto Shell eco-marathon

Un treno per Auschwitz

Cittadinanza e Costituzione

Progetto TEXA
Nel mese di aprile si è svolta una simulazione di terza prova nella quale sono stati previsti
quesiti a risposta singola (tipologia B) e quesiti a risposta multipla (tipologia C) per ogni
disciplina coinvolta (4); la media raggiunta è stata rispettivamente di 7,54
E’ previsto per il 22 maggio una simulazione del colloquio d’esame.
13
3. CONTENUTI E CRITERI DISCIPLINARI
3.1. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Docente
Prof.ssa PAOLA MAGAGNI
N. ore settimanali
4
Libri di testo
M.Sambugar, G.Salà
etteratura modulare 1 e 2, ed. La Nuova Italia
L
Competenze disciplinari per l’italiano







Saper individuare nei testi letti elementi caratteristici della poetica, della visione del mondo,
dell'ideologia e delle soluzioni stilistico formali adottate dai diversi autori.
Saper leggere i testi poetici presi in esame in classe riconoscendone le basilari peculiarità.
Saper leggere i testi narrativi presi in esame in classe, riconoscendone gli elementi
principali.
Saper effettuare confronti tra i diversi fenomeni letterali ed eventuali collegamenti con altri
ambiti disciplinari, in particolare con la storia e le letterature straniere.
Sapere effettuare autonomamente semplici analisi dei testi poetici e narrativi del periodo
storico e degli autori presi in esame in classe.
Sapere esprimersi in modo coerente e grammaticalmente corretto.
Conoscere e sapere utilizzare una basilare tecnologia specifica.
Competenze per l'italiano scritto





Saper sviluppare un discorso pertinente alle richieste in modo abbastanza approfondito.
Dimostrate capacità di analisi relativamente alle problematiche proposte.
Saper costruire periodi anche complessi in modo coerente e coeso.
Saper esprimersi correttamente dal punto di vista sintattico-ortografico.
Saper esprimersi con lessico appropriato, facendo anche uso di una basilare terminologia
specifica.
Competenze disciplinari minime
Le competenze per il raggiungimento della sufficienza risultano essere le seguenti:



conoscere a grandi linee il contesto storico sociale nel quale si verifica il fenomeno
letterario;
conoscere i caratteri principali del fenomeno letterario considerato;
cogliere nelle opere lette elementi della poetica e aspetti dell'ideologia degli autori.
Più specificatamente per l'uso della lingua scritta il giudizio di sufficienza non può
prescindere dal:



sapersi esprimere con frasi semplici e coese;
sapersi esprimere in modo globalmente corretto dal punto di vista ortografico e sintattico;
saper sviluppare una traccia in modo logico ed adeguato alle richieste, anche se non
sempre approfondito.
14
Metodi e strumenti




Lezione frontale e/o partecipata
Uso di antologie e testi monografici e/o narrativi
Studio individuale
Esposizione e relazione
Verifiche e valutazioni
Sono state somministrate 3 prove scritte a quadrimestre riguardanti testi argomentativi, saggi
brevi e analisi del testo.
Per quanto riguarda l'aspetto orale della disciplina sono state utilizzate verifiche sommative
semistrutturate, a risposta aperta e colloqui.
Spesso le trattazioni sono avvenute in forma pluridisciplinare con storia.
Per la misurazione delle suddette verifiche si è tenuto conto dell'aspetto contenutistico, della
precisione e dell’aspetto morfologico, lessicale, strutturale.
La valutazione finale è scaturita dal giudizio delle suddette prove, dall'impegno dimostrato,
dalla partecipazione e dai progressi effettuati rispetto ai livelli di partenza.
Strategie di recupero
Durante tutto il corso dell’anno scolastico si sono effettuate opportune pause didattiche e
forme di recupero in itinere quando necessario.
Modulo 1 L’età del Decadentismo
CONTENUTI
U.d. 1
La cultura positivista: A. Comte, C.Darwin.
Crisi dei miti progressivi e il rifiuto della società contemporanea.
Cultura e poetica del Decadentismo.
Il Simbolismo francese.
I nuovi strumenti conoscitivi, le tecniche espressive.
C. Baudelaire la poetica; contenuti e significati dell'opera “I fiori del male”.
C. Baudelaire, da “I fiori del male”: Corrispondenze
L’albatro
A. Rimbaud e il poeta veggente
G. Pascoli : la vita e le opere.
La poetica del fanciullino.
Da “Il fanciullino”:
E’ dentro di noi un fanciullino.
La poesia delle cose semplici.
Il pensiero e la poetica.
L’innovazione stilistica e l’influenza pascoliana sulla poesia del Novecento.
Da “Myricae”:
Lavandare
Novembre
X agosto
Da “Canti di Castelvecchio”:
Il gelsomino notturno
15
U.d. 2
Il romanzo estetizzante.
La letteratura decadente.
L’Estetismo e i suoi antecedenti.
Il romanzo estetizzante.
J.K.Huysmans “A ritroso”: il personaggio, le idee e le tecniche narrative.
Da “A ritroso” cap.2 :
Una vita artificiale.
G. D'annunzio, una vita vissuta come un’ opera d'arte.
Dagli esordi all’Estetismo decadente.
“Il piacere”: le strategie narrative e il personaggio.
Da “Il piacere” :
Il ritratto di Andrea Sperelli.
O. Wilde: Il ritratto di Dorian Gray
Modulo 2 La narrativa della crisi
CONTENUTI
Il rifiuto del Positivismo e dei miti dell'ultimo Ottocento.
La perdita di ruolo dell'intellettuale.
La nuova rivoluzione copernicana: l'apporto della filosofia e della psicanalisi alla narrativa del
primo Novecento.
La dissoluzione dell'eroe: l'inetto, il malato.
H.Bergson e il “tempo come durata”.
S.Freud e la struttura dell'apparato psichico.
M. Proust, memoria volontaria e memoria involontaria.
Da “Alla ricerca del tempo perduto”:
La madeleine
F. Kafka, elementi autobiografici e valenze simboliche.
“La metamorfosi”: lettura integrale.
“Lettera al padre”: lettura di brani.
J.Joyce e il flusso di coscienza.
Da “Ulisse”:
L’insonnia di Molly
Modulo 3 Italo Svevo
CONTENUTI
La vita e le opere.
L’epoca di I. Svevo.
Trieste, città di confine.
La cultura della crisi.
L’evoluzione dell’arte narrativa di Svevo: da Una vita a Senilità.
I modelli sveviani.
La coscienza di Zeno: la genesi dell’opera, la struttura e le tecniche narrative.
Lingua e stile in I. Svevo.
Da “La coscienza di Zeno”:
L’ultima sigaretta.
Un rapporto conflittuale.
Una catastrofe inaudita.
Modulo 4:
Se questo è un uomo di Primo Levi
CONTENUTI
16
Le Avanguardie Storiche: Il Futurismo (cenni).
Il quadro storico-culturale del secondo dopoguerra.
La cultura nell’età della ricostruzione.
La letteratura nell’età della ricostruzione.
La memorialistica e Primo Levi.
La trama e la struttura dell’opera.
I personaggi, lo stile e i piani narrativi.
Le tecniche narrative e i temi.
Letture dei brani:
Considerate se questo è un uomo.
Sul fondo.
I sommersi e i salvati.
Il canto di Ulisse.
Modulo 5: Il saggio breve
Si precisa che gli argomenti relativi al modulo 4 verranno trattati nel corso del mese di
maggio, fino al termine dell'anno scolastico.
17
3.2.
STORIA
Docente
Prof.ssa PAOLA MAGAGNI
N. ore settimanali
2
Libri di testo
F.M. Feltri, M. Bertazzoni, F. Neri,
Il tempo e le idee, vol.2 - ed. SEI
Competenze disciplinari
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Saper cogliere i legami tra diversi eventi storici individuando l'evoluzione dei fenomeni nel
corso del tempo.
Saper evidenziare le conseguenze sul mondo contemporaneo degli eventi storici del
passato.
Saper analizzare e compiere semplici valutazioni a proposito dei diversi eventi storici.
Saper formulare discorsi pertinenti alle richieste, costruiti in modo coerente e coeso.
Saper esprimersi correttamente, padroneggiando la terminologia specifica della materia.
Sono inoltre stati individuati le seguenti competenze minime, indispensabili per il
raggiungimento della sufficienza:

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

Saper descrivere a grandi linee la situazione economica, politica e sociale di un periodo
considerato.
Saper indicare i principali eventi di mutamento all'interno dei processi rivoluzionari trattati.
Saper indicare le principali dottrine politiche, economiche e sociali dell'Ottocento e del
Novecento.
Saper evidenziare i rapporti di causa - effetto.
Sapersi esprimere in termini chiari, dimostrando una certa competenza del linguaggio
specifico.
Metodologia generale
Ogni modulo è stato affrontato con il seguente procedimento metodologico:

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
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


Dal presente al passato (motivazione dell'indagine storica)
Tematizzazione e periodizzazione.
Descrizione del contenuto.
Analisi di fonti storiche.
Definizione della situazione di partenza e di arrivo dello specifico processo storico.
Identificazione dei mutamenti e/o delle permanenze.
Problematizzazione.
Spiegazione e confronto di interpretazioni.
Strumenti didattici e materiali


Lezione frontale e /o partecipata.
Manuale e/o altri testi.
18
Verifiche e valutazioni
Durante il 4° e 5° anno gli allievi hanno sostenuto colloqui orali, verifiche strutturate, semistrutturate ed a risposta aperta.
Nel secondo quadrimestre del 5° anno sono stati privilegiati i colloqui orali per cercare di
abituare gli studenti a formulare percorsi lessicalmente corretti e per stimolare e incentivare
la pluridisciplinarietà con italiano.
Per la valutazione si è tenuto conto del risultato delle prove di verifica unito all'impegno e ai
progressi realizzati rispetto ai livelli di partenza.
Modulo 1 L’eredità della prima guerra mondiale
CONTENUTI
Il dopoguerra in Italia.
Lo squadrismo e la marcia su Roma.
La nascita della dittatura
Il regime fascista.
Modulo 2 Democrazia e dittatura in America e Germania
CONTENUTI
L’industria americana negli anni Venti.
La crisi del 1929.
Il New Deal.
Il dopoguerra in Germania.
Mein Kampf
La conquista del potere.
Il regime nazista.
Modulo 3 La seconda guerra mondiale
CONTENUTI
Le origini del conflitto.
Il mondo in guerra.
La dinamica della guerra.
L’Italia dal 1939 al 1945.
La Shoah.
Modulo 4 La guerra fredda e l’Italia repubblicana
CONTENUTI
La nascita dell’ONU.
La politica di Stalin.
La politica di Truman.
Il Piano Marshall.
L’economia del blocco sovietico.
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La Germania divisa e le alleanze militari.
La nascita della Repubblica italiana.
3.3. INGLESE
Docente
Prof.ssa ROSSELLA GUIDICELLI
N. ore settimanali
3
Obiettivi generali disciplinari:
LISTENING
Comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi orali, su una varietà di
argomenti in un ampio ambito di registri e di varietà linguistiche.
SPEAKING
Esprimersi con buona comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al
proprio ambito professionale.
READING
Cogliere il senso di testi scritti relativi alla realtà contemporanea, con particolare attenzione a
quelli di carattere specifico e professionale, potenziando le abilità acquisite negli anni
precedenti.
WRITING
Produrre testi scritti di carattere quotidiano e specialistico di varia natura e finalità, in modo
comprensibile e corretto.
Riflessione linguistica
Individuare e sistematizzare le strutture e i meccanismi linguistici di base che operano ai
diversi livelli: pragmatico, testuale, semantico-lessicale, morfo-sintattico, fonologico e anche
alla micro-lingua.
Obiettivi minimi
LISTENING
Comprendere testi orali di argomento generale e tecnico individuandone il senso generale e
alcune informazioni specifiche.
SPEAKING
Esprimersi oralmente in modo sufficientemente corretto e con una pronuncia adeguata
utilizzando un lessico specifico relativo all’indirizzo tecnico-professionale.
READING
Comprendere testi scritti di carattere generale e professionale nella loro globalità, se su
argomenti precedentemente trattati in L1, e reperire alcune informazioni specifiche.
WRITING
Trasporre le informazioni precedentemente recepite in tabelle, grafici, diagrammi ed
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elaborare semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale con sufficiente
correttezza formale e proprietà lessicali.
Riflessione linguistica
Ferme restando le conoscenze acquisite negli anni precedenti, riconoscere anche la forma
passiva dei verbi, il condizionale e i modali.
Strumenti e metodologie
Tenuto conto del livello di competenza conseguito negli anni precedenti si è ritenuto
opportuno insistere, in particolare, sulla comprensione di testi scritti, partendo preferibilmente
da argomenti già noti in L1 per arrivare ad una comprensione di testi in L2 sempre più
consapevole e approfondita.
La scelta è quindi stata orientata verso contenuti vicini agli interessi ed esperienza dei
candidati per non complicare in loro eventuali problemi di natura linguistica con problemi di
natura concettuale.
E’ stata quindi fondamentale una stretta collaborazione con gli altri docenti del Consiglio di
Classe per quanto riguarda la scelta degli argomenti ed eventuali confronti e
approfondimenti.
La lettura dei testi, estensiva, intensiva e integrata, è sempre stata finalizzata con chiarezza
a creare uno specifico spessore sia tecnico-professionale che culturale nonché a analizzare
l’individuazione del significato generale e dei particolari essenziali del testo ed estrapolarne
le informazioni esplicite ed implicite .
In merito alla produzione scritta si è cercato di sviluppare abilità che consentissero di
redigere semplici testi scritti di carattere personale e tecnico-professionale, note-taking,
trasposizione di dati in grafici, tabelle, diagrammi, lettere etc…
Per quanto riguarda la produzione orale si è cercato di mettere i candidati in grado di
comprendere e di esprimersi ad un livello sufficientemente corretto in merito ad argomenti sia
quotidiani che professionali.
Il materiale proposto è stato in genere autentico (riviste, opuscoli, brani letterari, articoli, carte
geografiche in lingua) e sempre comunque collegato all’esperienza e interesse dei candidati,
nonché accessibili al livello di competenza linguistica da loro acquisita.
Si è fatto uso del dizionario bilingue come utile strumento di lavoro per l’arricchimento
lessicale e per il controllo della correttezza ortografica, morfologica e della pronuncia.
Inoltre, per il conseguimento degli obiettivi previsti, accanto alla lezione frontale si è fatto uso
di tecniche fondate sul lavoro individuale, di coppia, di gruppo o di classe.
Verifica
Per la verifica, intesa come parte integrante del processo didattico-educativo, ci si è avvalsi
di procedure sistematiche e continue (interrogazioni, quesiti, problem solving) per osservare
il grado di conseguimento degli obiettivi programmati per ciascun segmento significativo del
programma, nonché di prove periodiche più formalizzate di tipo soggettivo, più sovente
oggettivo, in particolare prove strutturate, per avere un quadro il più possibile completo sulla
preparazione di ogni singolo candidato e sui suoi progressi “in itinere”.
Le verifiche periodiche scritte hanno avuto, in genere, la durata di un’ora e, come concordato
in Collegio Docenti, per ogni classe si sono avute almeno due valutazioni scritte e due orali
nel trimestre e tre valutazioni scritte e tre orali nel pentamestre.
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Criteri di valutazione
Per quanto riguarda la valutazione, con particolare riferimento al livello di sufficienza, che è
da intendersi, comunque, corrispondente al raggiungimento degli obiettivi minimi disciplinari,
si fa riferimento ai criteri definiti in C. D. e riportati nel POF nonchè alla griglia allegata al
documento e concordata con il Consiglio di Classe.
La valutazione di fine periodo ha tenuto conto delle prove svolte in itinere, con riferimento agli
obiettivi disciplinari prefissati, del raggiungimento degli obiettivi trasversali concordati e delle
indicazioni fornite dal Consiglio di Classe.
Recupero
Le attività di recupero non sono state attuate in momenti formalizzati poiché si è preferito
effettuare pause didattiche o approfondimenti di argomenti di interesse particolare durante le
ore curriculari. Il superamento del debito del primo quadrimestre è stato accertato tramite una
verifica orale mirata al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ogni alunno ha cercato di
colmare le proprie lacune personali preparando l’argomento o gli argomenti su cui aveva
dimostrato conoscenze approssimative o del tutto carenti.
Profilo della classe
La classe ha sempre faticato a tenere il passo con le richieste dell’insegnante. Le ragioni
sono da ricercarsi essenzialmente nella mancanza delle competenze di base nella lingua
straniera e di un metodo di studio che, in questi due anni, si è rivelato poco efficace,
superficiale e discontinuo.
Solo alcuni alunni sono riusciti ad acquisire i contenuti proposti, ma spesso solo in modo
meccanico e mnemonico, senza una rielaborazione personale. Nota particolarmente dolente
la produzione scritta che risente delle gravi lacune pregresse nella conoscenza delle strutture
e del lessico. Per alcuni, poi, si è evidenziato un atteggiamento rinunciatario verso la
disciplina che li ha portati a una situazione di grave insufficienza.
Nel complesso, quindi, si può affermare che la classe non raggiunge un livello che vada oltre
alla mera sufficienza.
Contenuti disciplinari
MODULO 1: EUROPE
CONTENUTI:
Simple present; Present continuous; Simple past; Past continuous; Present perfect;
Will/Going to future, Comparatives and superlatives.
Si è affrontata la lettura dei seguenti brani:
The changing Europe; Towards the third millennium; The Berlin Wall; The Channel Tunnel;
The Oresund Bridge; EU keydates; Eurospeak.
MODULO 2: THE INDUSTRIAL REVOLUTION
CONTENUTI:
The triangular trade; The Industrial Revolution; The long Victorian Age;: positive and negative
aspects; Two World Wars; Charles Dickens; The industrial revolution continues; Transport
revolution; Towards mass production.
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MODULO 3:
THE FUTURE
CONTENUTI:
What is energy? Income energy sources; Ecology and the world around us: land, water, air
and noise pollution; The greatest threat to our planet: the greenhouse effect; Pollution;
Waste recycling.
MODULO 4:
TECHNICAL MODULE
CONTENUTI: gruppo B
The Petrol Engine; The four-stroke cycle; The two-stroke cycle; The diesel Engine; Famous
men in engine development.
MODULO 5:
TOWARDS EXAMINATION
CONTENUTI:
Il modulo 4 verterà su un ripasso generale delle letture affrontate per dare l’opportunità ai
candidati di acquisire la capacità di argomentare in lingua straniera, con una certa dose di
sicurezza, sia su tematiche di carattere generale che su argomenti più professionalizzanti.
Se necessario verranno approfondite alcune delle tematiche affrontate e verranno fornite
indicazioni per la scelta dei brani in lingua da inserire nelle tesi d’esame. Verrà dato anche
risalto all’aspetto strutturale della lingua rivedendo soprattutto i tempi fondamentali che
costituiscono una conoscenza di base anche per l’utilizzo della lingua straniera come mero
strumento di comunicazione.
NOTA BENE:
Si fa presente che il Modulo 4 verrà svolto nella seconda metà del mese di maggio 2013
3.4. MATEMATICA
Docente:
Prof. FRANCO CASTRONUOVO
N. ore settimanali:
3
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Contenuti disciplinari
MODULI
RECUPERO E
APPROFONDIMENTO
DELLE ABILITA’
PREGRESSE
CONTENUTI
Concetto di funzione e di funzione matematica
Classificazione delle funzioni
Determinazione del campo di esistenza
Segno della funzione
Intersezione con gli assi
Continuità inteso in senso elementare
Simmetrie , funzioni pari e dispari
Funzioni crescenti e decrescenti
Definizione di max e di min relativo e assoluto
Primo approccio al concetto di limite mediante esercizi grafici. Intorno di un punto e
dell'infinito.
Definizione di limite finito e infinito di una funzione per x  x0 e
x
Limite destro e limite sinistro di una funzione.
Teoremi sui limiti senza dimostrazione.
Calcolo dei limiti.
Limite di una funzione composta.
LIMITI
Limiti che si presentano in forma indeterminata
0 
,
0 
Applicazione dei limiti per la rappresentazione grafica delle funzioni
Asintoti orizzontali, verticali.
DERIVATE
APPLICAZIONE
DELLE DERIVATE
STUDIO E
RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA DI UNA
FUNZIONE
Definizione di derivata.
Significato geometrico di derivata.
Derivate delle funzioni elementari
Teoremi sul calcolo delle derivate (i soli enunciati).
Derivazione delle funzioni composte.
Derivate di ordine superiore.
Funzioni crescenti e decrescenti.
Massimi e minimi.
Concavità.
Rappresentazione grafica di semplici funzioni razionali intere o fratte
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3.5. ELETTROTECNICA-ELETTRONICA
Docente:
Prof.ssa KATIA PRAMPOLINI
N. ore settimanali:
3
Obiettivi generali disciplinari
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Possedere un'idea della struttura della materia.
Conoscere le proprietà fisiche dei conduttori, semiconduttori ed isolanti.
Sapere perché il germanio ed il silicio sono materiali semiconduttori.
Capire l'importanza del concetto di drogaggio di un semiconduttore e valutarne l'effetto
prodotto.
Comprendere come avviene la conduzione in una giunzione PN.
Saper disegnare e spiegare la caratteristica volt-amperometrica di un diodo
semiconduttore.
Saper identificare alcuni tipi di diodi semiconduttori.
Conoscere il principio di funzionamento di un diodo Zener e di un diodo LED.
Saper descrivere l'alimentatore e l'alimentatore stabilizzato come applicazione del
diodo.
Saper descrivere il trasformatore.
Saper descrivere un raddrizzatore a semplice semionda.
Saper descrivere un raddrizzatore a doppia semionda con trasformatore a presa
centrale e a ponte di Graetz.
Saper descrivere il filtro RC.
Saper descrivere lo stabilizzatore di tensione.
Saper identificare alcuni tipi di transistor.
Comprendere la differenza tra un transistor BJT PNP e un BJT NPN.
Conoscere i simboli grafici, saper disegnare e descrivere le caratteristiche voltamperometriche del BJT NPN.
Conoscere il funzionamento del BJT NPN come interruttore e come amplificatore
Conoscere la differenza tra un transistor JFET a canale N e un JFET a canale P.
Saper polarizzare il JFET a canale N e interpretare le sue curve caratteristiche
principali.
Comprendere la differenza tra un transistor NMOS e un PMOS, ad arricchimento e ad
impoverimento.
Saper polarizzare il NMOS ad arricchimento e interpretare le sue curve caratteristiche
principali.
Conoscere il significato del termine amplificazione ed amplificatore.
Saper descrivere il quadripoli ed i suoi parametri.
Conoscere la differenza tra rumore esterno ed interno per un amplificatore.
Comprendere il concetto di distorsione di frequenza, di fase e di non linearità.
Comprendere il concetto di decibel.
Possedere il concetto di banda passante di un amplificatore e saperne spiegare
l'andamento.
Amplificatore di potenza: classe A, B, C e D
Saper identificare alcuni tipi di segnali elettrici.
Conoscere i parametri principali dei segnali elettrici (ampiezza, periodo, frequenza)
Saper identificare e disegnale un segnale bidirezionale, unidirezionale, periodico,
aperiodico, analogico, digitale, costante o alternato
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 Saper disegnare e descrivere i seguenti segnali elettrici: segnale sinusoidale,
rettangolare, triangolare, impulso, gradino e rampa.
Obiettivi minimi
Conoscere il comportamento del diodo e le sue applicazioni
Conoscere il funzionamento dei transistor e le sue applicazioni
Riconoscere i vari tipi di segnali elettrici
Obiettivo minimo valoriale: collaborare in modo cosciente all'attività didattica proposta
Metodi e strumenti
Valutata la situazione iniziale della classe si sono studiate alcune strategie per il
conseguimento del progresso di ciascun alunno verso gli obiettivi prefissati, come ad
esempio proposte di lavoro di gruppi attivi, in modo da sviluppare l’autonomia e la scelta dei
ragazzi.
Finalità
Il tecnico dei sistemi energetici, per essere in grado di coordinare interventi di avviamento,
regolazione e controllo su impianti e motori, deve avere conoscenze e competenze
specifiche nel settore elettrotecnico ed elettronico e più precisamente deve conoscere
l’analisi di un circuito elettrico, i suoi componenti e i trasduttori di maggior utilizzo.
Metodi
I metodi si basano sulle:
a) Occasioni di apprendimento diversificato (test individuali, gruppi per lo studio di
argomenti di approfondimento, gruppi di lavoro composti da alunni aventi gradi diversi
di capacità e abilità; un piano per aiutare i ragazzi nel loro lavoro, in cui si prevede che
un ragazzo coordini il lavoro scelto)
b) Responsabilizzazione degli alunni all’interno della classe e della scuola.
c) Attività didattiche attivate dal Consiglio di Classe all’interno di un area di progetto, che
possa fornire agli studenti esperienze utili per la loro crescita umana, culturale e
professionale.
d) Attività di recupero, in accordo con il Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe.
e) Lezioni frontali.
f) Lezioni con l’utilizzo di strumenti multimediali
g) Utilizzo della piattaforma MOODLE per fornire il materiale e del forum presente nella
stessa per chiarire eventuali dubbi.
Strumenti
Libro di testo, fotocopie, strumenti multimediali per la proiezione di slide Power Point,
piattaforma MOODLE.
Libro di testo: Tecnica Professionale: Elettrotecnica ed Elettronica in modulo Volume. 1
Autori: M. Coppelli, B. Stortoni
Editore: Arnoldo Mondadori Scuola
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Valutazione
Test d’ingresso
Verifica Formativa: problemi svolti in classe e/o a casa come lavoro individuale, quaderno
individuale
Verifica Sommativa: verifiche scritte, verifiche orali singole, simulazione terza prova
Criteri di valutazione
Valutazione delle verifiche scritte, test a scelta multipla e domande aperte: distribuzione del
punteggio da 1 a 10 in base alla difficoltà degli esercizi proposti.
Contenuti disciplinari
MODULO 1)
I SEMICONDUTTORI
Generalità sulla teoria atomica
Conduttori, isolanti e semiconduttori
I semiconduttori
Generalità
Metodi per migliorare la conducibilità dei semiconduttori: aumento della temperatura e
drogaggio di tipo P e di tipo N
Giunzione PN
Polarizzazione diretta ed inversa di una giunzione PN
MODULO 2)
I DIODI
I diodi
Il diodo semiconduttore ideale
Il diodo semiconduttore reale: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e
funzionamento in relazione alla polarizzazione
Confronto tra il diodo ideale ed il diodo reale
Confronto tra diodo reale e resistore
Il diodo Zener: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in
relazione alla polarizzazione
Il diodo LED: simbolo circuitale, caratteristica volt-amperometrica e funzionamento in
relazione alla polarizzazione
Altri tipi di diodi: laser, fotodiodo, PIN, vricap, Schottky
MODULO 3)
APPLICAZIONE DEI DIODI:
L'ALIMENTATORE E L'ALIMENTATORE STABILIZZATO
L'alimentatore e alimentatore stabilizzato
Generalità
I componenti dell'alimentatore e dell'alimentatore stabilizzato
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Trasformatore: simbolo elettrico, funzionamento ed analisi del segnale
Raddrizzatore a semplice e a doppia semionda (con trasformatore a presa centrale e a
ponte di Graetz): schema circuitale, funzionamento ed analisi del segnale
Filtro RC: schema circuitale, funzionamento ed analisi del segnale
Stabilizzatore: schema circuitale, funzionamento ed analisi del segnale
Alimentatore e alimentatore stabilizzato: confronto
MODULO 4)
I TRANSISTOR
I transistor
Generalità: significato della parola transistor, acronimi dei transistor più noti, impiego del
transistor
BJT
1. Tipi di BJT: NPN e PNP
2. Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica d'ingresso e d'uscita del BJT
NPN
3. Funzionamento del BJT NPN
4. Zone di funzionamento del transistor BJT NPN in relazione alla posizione del
punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva e zona di
massima potenza dissipabile
JFET
1. Tipi di JFET: a canale N e a canale P
2. Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del JFET a
canale N
3. Funzionamento del JFET a canale N
4. Zone di funzionamento del transistor JFET a canale N in relazione alla posizione
del punto di lavoro: zona di interdizione, zona di saturazione, zona attiva e zona di
massima potenza dissipabile
MOSFET
1. Tipi di MOSFET: a canale N (NMOS) e a canale P (PMOS) rispettivamente ad
arricchimento e ad impoverimento
 Simbolo grafico, caratteristica volt-amperometrica mutua e d'uscita del MOSFET a
canale N ad arricchimento
 Funzionamento del MOSFET a canale N ad arricchimento e ad impoverimento
 Zone di funzionamento del transistor MOSFET a canale N ad arricchimento in
relazione alla posizione del punto di lavoro
MODULO 5)
AMPLIFICAZIONE E AMPLIFICATORE
Amplificazione ed amplificatore
1. Concetti generali
2. Concetto di quadripolo
 Quadripolo attivo e passivo
 Bipolo attivo e passivo
3. Classificazione degli amplificatori
 Classificazione rispetto alla potenza
 Classificazione rispetto alla frequenza del segnale
4. Parametri principali degli amplificatori: AV, AI, AP, Ri, Ru
5. Concetto di rumore
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 Rumore di origine esterna
 Rumore di origine interna: rumore termico, shot, flicker
6. Parametri che esprimono la qualità dell'amplificatore: S/N e F
7. Distorsione
 Distorsione di frequenza
 Distorsione di fase
 Distorsione di non linearità
8. Decibel
9. Banda passante
10.
Amplificatori di potenza: classe A, B,C e D
MODULO 6)
SEGNALI ELETTRICI
I segnali elettrici
Concetti generali
Classificazione dei segnali elettrici
5. Segnale costante continuo e segnale alternato
6. Segnale analogico e segnale digitale
7. Segnale periodico e segnale aperiodico
8. Segnale unidirezionale e segnale bidirezionale
Parametri di un segnale periodico: periodo, frequenza, valore di picco, valore minimo,
valore picco-picco, valore medio in un periodo e valore efficace
I principali segnali di prova
Segnale sinusoidale o armonico
Segnale impulsivo e onda quadra
Duty Cycle
3.6. RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE:
Prof. BAGGETTA PAOLO
N. ore settimanali:
1
Modulo N.1
LA COSCIENZA MORALE COME VALORE FONDAMENTALE DELL’UOMO.
Contenuti :
La risposta biblica agli interrogativi dell’uomo sul bene e male .
La solidarietà: condividere per il bene comune.
La posizione della Chiesa di fronte ai problemi sociali.
Atto responsabile e valutazione morale : la libertà e la responsabilità sono le basi per
una riflessione di natura morale.
29
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi:
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
Modulo N.2
UNA SOCIETA’ FONDATA SU SCELTE E VALORI CRISTIANI .
Contenuti:
Una politica per l’uomo : la politica della solidarietà.
Un ‘economia per l’uomo: economia e globalizzazione.
Restituire saggezza alla crescita economica.
Un ambiente solidale con la natura e con l’uomo.
Strumenti
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi:
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
ModuloN.3
LA LIBERTA’ RESPONSABILE: IL MATRIMONIO CRISTIANO.
Contenuti :
La concezione cristiana del matrimonio.
L’amore coniugale nella Bibbia.
L’amore coniugale come agape.
L’amore e il desiderio sessuale.
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
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Modulo N.4
LA BIOETICA CRISTIANA E I NUOVI PROBLEMI CHE PONE ALL’UOMO MODERNO.
Contenuti :
Che cos’è la bioetica e a quali ambiti si riferisce .
Motivazioni delle posizioni della Chiesa : la vita come valore assoluto e sacro.
L’eutanasia : problemi del fine vita e dell’accanimento terapeutico. La posizione della Chiesa
e la legislazione vigente .
Strumenti:
Brani dal libro di testo
Articoli
Audiovisivi
Metodi
Lezioni frontali e/o partecipata
Schemi dei contenuti
3.7. EDUCAZIONE FISICA
DOCENTE:
prof. SIMONE GUALDI
N. ore settimanali:
2
Potenziamento fisiologico
Potenziare le capacità condizionali e la funzione cardio respiratoria:
- la resistenza
- la forza
- la velocità
- la mobilità articolare
Contenuti e attività: esercizi a carico naturale, con piccoli attrezzi (palla medica),esercizi a
corpo libero e a coppie, corse di resistenza, andature preatletiche generali, giochi sportivi,
specialità.
Obiettivi minimi.
Conoscere le proprie qualità psicofisiche, raggiungere determinate misure nei test di
valutazione delle capacità condizionali, conoscere il significato dei test.
Giochi sportivi
Tecnica, tattica, schemi di gioco, regolamento dei giochi di squadra: pallavolo, pallacanestro,
calcio a 5, baseball, rugby, hitball, badminton, madball, pallamano.
Contenuti e attività: esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo per l’apprendimento dei
fondamentali dei vari giochi sportivi, esercitazioni ludiche e partite cercando di favorire
impegno, lealtà sportiva, socializzazione e rispetto delle regole, partecipazione al torneo di
istituto di pallavolo e di calcio a 5.
Obiettivi minimi.
Esecuzione corretta dei fondamentali dei principali giochi sportivi, quali il palleggio e il bagher
della pallavolo, il passaggio e il tiro del gioco del calcio, il lancio e la battuta del gioco del
baseball; applicazione nel gioco delle regole dei giochi di squadra; atteggiamento leale e
sportivo nei confronti dei compagni di squadra e degli avversari durante il gioco.
31
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche dell’attività motoria
Contenuti: spiegazione delle norme igieniche, delle regole di vita legate all’attività motoria,
delle finalità dei vari esercizi con riferimento ai vantaggi e ai rischi dei medesimi, delle regole
dei giochi sportivi e delle discipline sportive, informazioni fondamentali sulla prevenzione
degli infortuni e sul pronto soccorso.
Obiettivi minimi:
Conoscere e applicare le principali regole dei giochi sportivi e delle discipline sportive;
maturare un leale spirito di collaborazione e di auto controllo durante il gioco;
partecipare all’attività rispettando le regole, i compagni, gli avversari; sapere utilizzare le
elementari informazioni igienico sanitarie durante e dopo la pratica sportiva per la tutela della
salute e la prevenzione degli infortuni.
METODOLOGIE E TECNICHE DI INSEGNAMENTO
Ogni lezione è stato il mezzo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati ed è stata
suddivisa in tre fasi:
- fase di condizionamento generale per predisporre l’alunno sia mentalmente che
fisicamente al lavoro successivo;
- fase didattica con tecnica di un argomento specifico;
- fase ludica dedicata alla pratica sportiva e ai grandi giochi di squadra.
Il metodo di lavoro ha tenuto conto del livello e delle potenzialità inizialmente espresse dagli
alunni.
Il lavoro è stato generale e graduale nel primo periodo e ha teso alla specializzazione nel
corso dell’anno scolastico. Ogni esercizio è stato dimostrato e spiegato dall’insegnante e
quindi ripetuto dagli allievi. La forma di apprendimento prevalente è stata quella globale e si è
ricorso al metodo analitico ogni qual volta sia stato ritenuto necessario per correggere
eventuali errori o per apprendere gesti tecnici più complessi.
Sono stati utilizzati i seguenti impianti sportivi: palestra dell’Istituto e spazi adiacenti.
MEDOLOGIA DI VALUTAZIONE
La valutazione eseguita tramite l’osservazione sistematica durante lo svolgimento delle
lezioni ha tenuto conto di elementi tecnici e soprattutto comportamentali quali:
determinazione delle qualità fisiche, grado di apprendimento motorio, capacità di
adattamento a situazioni nuove, motivazione all’attività (impegno, interesse, partecipazione),
grado di socializzazione raggiunto, rispetto delle regole, dei compagni e del personale
docente e non. Il conseguimento degli obiettivi didattici è stato verificato con correttezza
metodologica, affidabilità, obiettività attraverso la somministrazione di test motori e prove
specifiche. Gli studenti che non hanno svolto attività pratica di educazione fisica hanno
prodotto, nelle medesime ore, degli elaborati scritti su tematiche inerenti l’educazione fisica
che sono state oggetto di valutazione.
MATERIE DI INDIRIZZO
3.8. MECCANICA, MACCHINE e DISEGNO
Docenti
Proff. MATTEO OLIVIERI –GIAN LUCA DODDI
N. ore settimanali
5
Libri di testo
Corso di Meccanica - Solidi/ Sollecitazioni dei Materiali Trasmissione con organi rigidi, Vol 3
Anzalone G. - Bassignana P. - Brafa Musicoro G.
32
Ed. Hoepli - ISBN 88-203-3486-0
Il Nuovo Manuale di Meccanica - Aut. Vari
Zanichelli – Esac
ISBN 88-080-9342-5
Obiettivi generali disciplinari
Lo studente al termine del corso, con l’uso del manuale:






deve saper determinare reazioni vincolari e caratteristiche di sollecitazione di una struttura
esternamente caricata;
deve avere padronanza nel trattare le sollecitazioni principali in semplici organi meccanici,
riuscendo a individuare la sezione maggiormente sollecitata;
deve saper bene dimensionare un organo meccanico, usando criteri di sicurezza adeguati.
deve conoscere bene le parti principali dei motori endotermici alternativi;
deve conoscere bene le caratteristiche di funzionamento e saper valutare le grandezze alla
base delle prestazioni di un motore endotermico alternativo;
deve saper effettuare disegni di semplici pezzi meccanici, leggere complessivi di disegni e
schematizzare semplici macchine.
Obiettivi minimi
Lo studente al termine del corso, con l’uso del manuale:




deve conoscere le sollecitazioni principali in semplici organi meccanici, individuare la
sezione maggiormente sollecitata;
deve saper dimensionare un semplice organo meccanico, usando criteri di sicurezza
adeguati;
deve conoscere le parti principali e le caratteristiche di funzionamento dei motori
endotermici alternativi;
deve saper effettuare disegni di semplici pezzi meccanici, leggere complessivi di disegni e
schematizzare semplici macchine.
Strumenti e metodologie
Lezioni frontali partecipate, appunti, calcolatrice tascabile e riferimenti sul Manuale di
Meccanica, supportate da esercizi applicativi.
Verifiche e criteri di valutazione
Verifiche orali, risoluzione scritta di problemi.
Si sono adottati i criteri di valutazione concordati e riportati sulla griglia approvata dal
Consiglio di Classe.
In ogni modo, attraverso le varie verifiche si sono valutati gli studenti assegnando la
sufficienza a coloro che hanno dimostrato di aver raggiunto, per i vari moduli, livelli di
conoscenza e di capacità applicative minime.
33
Contenuti disciplinari
Modulo 1 Richiami e recupero su sollecitazioni e tensioni
Richiami sulle unità di misura della meccanica.
Richiami sulle nozioni vettoriali (forze e momenti).
Richiami di statica ed equilibrio del corpo rigido.
Caratteristiche di sollecitazione.
Sollecitazioni semplici, tensioni, coefficienti di sicurezza statici e dinamici.
Tensioni ammissibili.
Vincoli e reazioni vincolari.
Diagrammi di sollecitazione.
Modulo 2 Dimensionamenti
Calcolo di progetto e calcolo di verifica.
Sollecitazioni composte.
Dimensionamento di organi meccanici riconducibili alle sollecitazioni semplici e composte.
Modulo 3
Organi meccanici per la trasmissione del moto, disegno
dimensionamento da manuale
e loro
Trasmissione del moto con ruote di frizione.
Trasmissione del moto con ruote dentate a denti diritti.
Trasmissione del moto con ruote dentate a denti elicoidali.
Rotismi ordinari.
Rotismo ordinario con albero intermedio.
Generalità sulla trasmissione a cinghie piatte e trapezoidali, tensioni nella cinghia, potenza
trasmissibile, forza trasmessa agli alberi.
Forze scambiate e sollecitazioni sugli alberi.
Modulo 4 Prestazioni del motore endotermico
Ciclo teorico e ciclo indicato.
Pressione media indicata e pressione media effettiva.
Grandezze caratteristiche: potenza, coppia e consumo specifico.
Rendimenti parziali e rendimento totale. Bilancio termico.
Emissioni del motore endotermico.
Curve caratteristiche.
Elementi caratteristici e dimensionamento di massima.
Modulo 5
Completamenti e approfondimenti

Sistema biella-manovella: generalità.

Analisi cinematica del sistema biella-manovella.

Analisi dinamica del sistema biella-manovella.

Cenni di dimensionamento della biella e della manovella.

Volano: generalità, grandezze caratteristiche, dimensionamento.
34

Meccanica delle vibrazioni: sistema massa-molla-smorazatore; risonanza;

Accoppiamento con linguette e chiavette: scelta e dimensionamento;

Perni e cuscinetti a strisciamento;

Giunti ed innesti: cenni;

Molle ad elica: dimensionamento;

Disegno a mano libera di particolari meccanici ed assiemi;
3.9. IMPIANTI TERMOTECNICI
Docenti:
proff. ANTONIO CANDELI – GIAN LUCA DODDI
N° ore settimanali:
Libri di testo:
7 (di cui 3 in compresenza)
Impianti termotecnici - vol. unico
Autore G. Golino – G. F. Liparoti
- Casa editrice: HOEPLI
Il nuovo manuale di meccanica
Autore: AA.VV. - Casa editrice: ZANICHELLI-ESAC
Presentazione della classe
Dal punto di vista comportamentale la classe si relaziona all’insegna della correttezza e del
rispetto reciproco. Analizzando il profitto posso affermare che tutti gli studenti seguono con
interesse e prendono costantemente gli opportuni appunti, però al momento delle verifiche,
sia scritte che orali, riscontro per alcuni alunni delle insufficienze più o meno gravi.
Obiettivi cognitivi trasversali.
Saper analizzare un problema
Saper elaborare le informazioni
Saper sintetizzare i risultati
Saper trasferire le proprie conoscenze e competenze in ambiti analoghi
Saper organizzare il proprio discorso in modo rigoroso, efficace e chiaro
Saper interpretare situazioni di varia complessità
Docenti: ANTONIO CANDELI
GIAN LUCA DODDI
Modulo N°1: TRASMISSIONE DEL CALORE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere le leggi fondamentali di trasmissione del calore e i parametri che intervengono
 Saper ricavare i coefficienti di scambio da manuale
35


Conoscere la tipologia e le caratteristiche di uno scambiatore di calore e il relativo campo
di impiego
Saper risolvere problemi inerenti ad uno scambio termico (superfici di scambio, flussi
termici, etc)
Obiettivi minimi:
 Conoscere le modalità di trasmissione del calore
 Risolvere esercizi inerenti a scambi termici
 Saper dimensionare uno scambiatore di calore
 Saper riconoscere i diversi tipi di scambiatori e il campo di impiego
Prerequisiti:
 Conoscenze fondamentali di termologia
Contenuti:
 Trasmissione del calore per conduzione, convezione ed irraggiamento: parametri e
relazioni.
 Trasmissione del calore mista: calcolo dei coefficienti e relativo scambio termico
 Scambiatore di calore in equicorrente e controcorrente, schemi e diagrammi
 Tipologie di scambiatori: a fascio tubiero, a piastre, a batterie alettate, etc. Esempi di
scambiatori nella pratica corrente
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, manuale, dispense su scambiatori
Verifica e valutazione:
orali e scritte. Risoluzione scritta di casi pratici
Durata: 30 ore
Modulo N°2: COMBUSTIBILI E COMBUSTIONE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere i tipi di combustibili, il processo di combustione e i prodotti di combustione
 Calcolare i volumi di aria in gioco (teorica ed effettiva)
 Calcolare la temperatura teorica dei fumi
Obiettivi minimi:
 Conoscere il processo di combustione
 Saper calcolare il volume di aria e la temperatura dei fumi
Prerequisiti:
 Combustibili e relativo potere calorifico.
Contenuti:
 Tipologia di combustibili: liquidi, solidi e gassosi
 Generalità sulla combustione e composizione dei fumi
 Eccesso di aria, formule di calcolo
 Calcolo della temperatura dei fumi
36
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle
Verifica e valutazione:
orale a domande aperte
Durata: 10 ore
Modulo N°3: IMPIANTI A VAPORE
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere il ciclo di funzionamento di un impianto a vapore
 Saper rappresentare lo schema dell’impianto, i componenti dell’impianto e le linee di
distribuzione
 Conoscere le caratteristiche e il funzionamento delle principali macchine: caldaia,
economizzatore, surriscaldatore, turbina, condensatore
 Saper eseguire semplici dimensionamenti di massima di caldaie, surriscaldatori,
economizzatori, condensatori
Obiettivi minimi:
 Conoscere il ciclo di un impianto a vapore
 Rappresentare lo schema dell’impianto
 Conoscere la funzione di tutti i componenti
 Conoscere le caratteristiche fondamentali dei componenti
 Saper eseguire un dimensionamento di massima dei principali componenti
Prerequisiti:
 Termodinamica del vapore d’acqua
 Trasmissione del calore
 Combustibili e combustione
Contenuti:
 Ciclo termodinamico dell’impianto a vapore
 Schema dell’impianto con i relativi componenti
 Macchine: Caldaia a vapore: tipologia, parametri caratteristici, dimensionamento
 Economizzatore: tipologia, dimensionamento di massima
 Surriscaldatore: tipologia, dimensionamento di massima
 Condensatore: tipologia, dimensionamento di massima
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, manuale, diagrammi di supporto
Verifica e valutazione:
scritte ed orali, risoluzione di esercizi
Durata: 45 ore.
37
Modulo N°4: IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E PRODUZIONE ACQUA PER USI CIVILI
ED INDUSTRIALI
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento
 Conoscere i materiali e le tipologie strutturali degli ambienti
 Conoscere la normativa sul risparmio energetico e saperla applicare
 Saper determinare i flussi termici e il fabbisogno termico
 Conoscere le tipologie dei terminali scaldanti
 Saper operare scelte sulla tipologia di impianto ed eseguire semplici dimensionamenti di
massima
Obiettivi minimi:
 Conoscere le tipologie e gli elementi principali di un impianto di riscaldamento e di
produzione acqua per usi civili ed industriali
 Conoscere la normativa sul risparmio energetico
 Saper calcolare il fabbisogno termico
 Conoscere le diverse tipologie di apparecchi scaldanti
 Saper scegliere e dimensionare un terminale scaldante
Prerequisiti:
Conoscenza delle nozioni fondamentali di termologia e trasmissione del calore
Contenuti:
 Classificazione degli impianti di riscaldamento: tipologia e schemi e relativa simbologia
 Elementi di un impianto di riscaldamento.
 Impianto di distribuzione di acqua e relativo dimensionamento.
 I terminali scaldanti: tipologie, scelta dell’utilizzatore e dimensionamento di massima
 Il fabbisogno termico dell’impianto: legge 10/91
 Calcolo del fabbisogno termico in relazione alla tipologia strutturale degli ambienti e ai
materiali impiegati
 Scelta e dimensionamento di massima di un impianto di produzione acqua per usi civili ed
industriali
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense
Verifica e valutazione:
scritta e orale
Durata: 80 ore
Modulo N°5: IMPIANTI FRIGORIFERI
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere il ciclo frigorifero
 Conoscere la tipologia di sistemi frigoriferi
38


Rappresentare lo schema di massima di un impianto ed i relativi componenti
Saper calcolare la potenza e i rendimenti
Obiettivi minimi:
 Conoscere il ciclo frigorifero e rappresentare il relativo schema
 Saper calcolare potenza e rendimenti
Prerequisiti
Conoscenza di termologia e termodinamica
Contenuti:
 Principi termodinamici e cicli frigoriferi: schema
 Tipologie di sistemi frigoriferi
 Componenti principali dei sistemi frigoriferi
 Tipologie di refrigeranti
 Condizioni di funzionamento (calcolo di potenza e rendimenti)
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale
Verifica e valutazione:
scritta e orale
Durata: 15 ore
Modulo N°6: CONDIZIONAMENTO ARIA
Obiettivi disciplinari:
 Conoscere le caratteristiche dell’aria umida e le principali trasformazioni psicrometriche
 Saper leggere, interpretare e utilizzare correttamente il diagramma psicrometrico
 Conoscere i trattamenti dell’aria e saper scegliere il trattamento opportuno
 Individuare i componenti della rete di distribuzione
 Conoscere gli schemi degli impianti in uso: centralizzati ed autonomi
Obiettivi minimi:
 Saper utilizzare il diagramma psicrometrico
 Individuare il trattamento dell’aria e i relativi componenti dell’impianto
 Eseguire uno schema di un impianto di condizionamento
 Dimensionare un semplice impianto di condizionamento
Prerequisiti
Conoscenza delle proprietà dei gas e del vapore d’acqua
Sistemi di riscaldamento e raffreddamento
Contenuti:
 Caratteristiche fisiche dell’aria umida.
 Diagramma psicrometrico: lettura, interpretazione, utilizzo
 Calcolo del flusso termico
 Individuazione dei parametri igrometrici della massa da trattare
 Tipologie impiantistiche di climatizzazione
39


Schema di impianto di condizionamento estivo ed invernale
Impianti centralizzati ed autonomi.
Metodologia:
Lezione frontale supportata da esercizi di applicazione e risoluzione di casi pratici
Strumenti:
Lavagna, libro di testo, tabelle, manuale, dispense, diagrammi di supporto
Verifica e valutazione:
scritta e orale
Durata: 37 ore
40
3.10. PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 2011-2012
A cura di :
Prof. CIRIGLIANO SAVERIO
IPSIA A. FERRARI - MARANELLO
PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE 4^ TSE
Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica
1) MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 1 (il motore), 12 ore
Mod. 5 - Autronica , 12 ore
Mod. 6 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 144 ore
1.1) Autoveicolo 1
DURATA: 12 0re
PREREQUISITI: Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a
ciclo Otto e Diesel.
OBIETTIVI: Perfezionare le conoscenze sui principi di funzionamento dei motori a ciclo Otto
e Diesel.. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi.
CONTENUTI
 strumenti di misura: uso e gestione degli strumenti di misura; strumenti ed
attrezzature da sottoporre a controllo periodico; taratura e registrazione dei dati.
 motori a benzina: richiamo delle nozioni fondamentali dell’accensione e della
carburazione; tecnologie dei sistemi di accensione ed iniezione; studio degli elementi
del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
 motori Diesel: richiamo delle nozioni fondamentali del funzionamento dei motori
Diesel; il gasolio come carburante; pompe d’iniezione; iniettori e sistemi di
preriscaldamento; taratura degli iniettori; regole di sicurezza e precauzioni in caso di
intervento; gli strumenti e la diagnosi; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca
guasti.
METODOLOGIA: Lezioni frontali, video, esercitazioni pratiche
VERIFICA: Questionario finale sugli argomenti affrontati
1.1 ) Autronica
DURATA :12 ore
41
PREREQUISITI : Conoscenza di base sui principi di funzionamento dei motori endotermici a
ciclo Otto e Diesel.
OBIETTIVI :Acquisire le conoscenze di base dell’elettronica applicata all’autoveicolo
CONTENUTI:
- elettronica di base
- apparecchi elettrici: la batteria, il circuito di carica, i circuiti elettrici; esercitazioni
pratiche di ricerca guasti; approccio con gli schemi elettrici dei veicoli ; schemi di
montaggio, dettaglio dei componenti e simbologia; ubicazione dei componenti elettrici
sui veicoli; ricerca guasti.
- motori a benzina: tecnologie dei sistemi di accensione ed iniezione elettronica; studio
degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
- motori Diesel: pompe d’iniezione; iniettori e sistemi di preriscaldamento; regole di
sicurezza e precauzioni in caso di intervento; gli strumenti e la diagnosi; esercitazioni
pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
METODOLOGIA : Lezioni frontali, video, esercitazioni pratiche
VERIFICA : Questionario finale sugli argomenti affrontati
1.2)
Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ore
METODOLOGIA: Due settimane consecutive in aziende del settore affiancato con un tutor
aziendale
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale
3.11. PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA / LAVORO – a.s. 2012-2013
A cura di:
Prof. CIRIGLIANO SAVERIO
IPSIA A. FERRARI - MARANELLO
PROGRAMMAZIONE ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CLASSE 5^ TSE
Profilo professionale: TIA Tecnico Industria Automobilistica
1) MODULI
Mod. 1 - Autoveicolo 2, 20 ore
Mod. 2 - Disegno 3D- Inventor, 21 ore
Mod. 3 - Tirocinio in azienda ( stage ), 120 ore
Totale 161
42
1.1) Autoveicolo 2
DURATA: 20 ore
PREREQUISITI: Conoscenza di base degli schemi elettrici e degli strumenti di diagnosi
OBIETTIVI: Acquisire o perfezionare le conoscenze sui sistemi di trasmissione, sulle
sospensioni e sull’impianto frenante. Perfezionare le conoscenze sui sistemi di sicurezza
passivi e sui sistemi di climatizzazione dei veicoli. Diagnosi e ricerca dei guasti nei sistemi.
CONTENUTI:.
 strumenti di misura: richiamo sugli strumenti di misura; strumenti ed attrezzature
da sottoporre a controllo periodico; taratura e registrazione dei dati.
 sistemi di trasmissione del moto: nozioni fondamentali sui principi di
funzionamento della frizione e del cambio; tipologie e caratteristiche; studio degli
elementi dei sistemi; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
 sospensioni ed impianto frenante: nozioni fondamentali; tecnologie dei
sistemi(ABS); studio degli elementi del sistema; esercitazioni pratiche di diagnosi e
ricerca guasti.
 sistemi di ritenuta: nozioni fondamentali sul corretto uso dei sistemi di ritenuta
passivi e degli Air Bag; cinture di sicurezza: limitatore di sforzo, pretensionatore
pirotecnico; gli Air Bag frontali, laterali e a tendina: principio di funzionamento; studio
degli elementi elettronici annessi al sistema; regole di sicurezza e precauzioni in caso
di intervento; esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
 aria condizionata:nozioni fondamentali sui principi della refrigerazione;
caratteristiche dei gas refrigeranti; sistemi di impianti semiautomatici ed automatici;
gestione di una stazione di controllo e di ricarica; studio degli elementi elettronici e
meccanici annessi al sistema; regole di sicurezza e precauzioni in caso di intervento;
esercitazioni pratiche di diagnosi e ricerca guasti.
METODOLOGIA: Documentazione, lezioni teoriche, video, componenti meccanici,
esercitazioni pratiche.
VERIFICA: Test finale sugli argomenti affrontati.
1.2)
Disegno 3D – Inventor
DURATA: 21 ore
PREREQUISITI: Conoscenza delle norme base del disegno tecnico. Conoscenza delle
principali norme ISO.
OBIETTIVI: Portare gli alunni a conoscere le funzioni essenziali per l’esecuzione del disegno
di particolari meccanici e semplici complessivi in 3D
CONTENUTI: Funzioni base, funzioni avanzate.
METODOLOGIA: Esecuzione individuale al computer di singoli particolari di un semplice
complessivo e successivo assemblaggio.
VERIFICA: Rilievo e disegno in 3D di particolari meccanici da un complessivo, quotatura e
stampa.
1.3)
Tirocinio in azienda (stage )
DURATA: 120 ORE
METODOLOGIA: Tre settimane consecutive in aziende del settore affiancato ad un tutor
aziendale.
VALUTAZIONE: A cura del tutor aziendale
43
3.12. PROGETTO TEXA - EDU
I cambiamenti che hanno interessato il mercato Automotive e le complesse procedure di
riparazione di un autoveicolo, hanno incrementato la richiesta di nuove risorse specializzate
presso le Autofficine. TEXA, che da sempre crede nell’importanza della formazione
permanente e riconosce alla Scuola il ruolo primario nello sviluppo della società con il
Programma Automo-teen conferma la sua lungimiranza mettendo a disposizione del mondo
scolastico la propria esperienza tecnica per la formazione di nuove giovani risorse
specializzate e fornendo in questo modo un grande sostegno allo sviluppo del settore. Il
progetto viene attuato negli Istituti tecnici e professionali statali e nei Centri di formazione
professionale e, a conferma della serietà e qualità del programma formativo, TEXA e il
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca hanno sottoscritto un Documento di
Intesa con l’obiettivo di:
 Avvicinare scuola e aziende attraverso la messa a punto di specifici moduli formativi
professionalizzanti che contribuiscono a sviluppare una formazione professionale specifica
collegata con il sistema produttivo;
 Concorrere a diffondere il proprio modello formativo caratterizzato da una notevole
integrazione tra attività pratica e teorica grazie a supporti didattici funzionali al
miglioramento delle conoscenze e delle capacità tecniche;
 Formare tecnici che, oltre alle conoscenze teorico pratiche di base posseggano una
preparazione sulla diagnosi elettronica e sull’utilizzo degli strumenti impiegati a tal fine
come richiesto oggi dal mercato Automotive. Il Percorso si articola in moduli tecnici sui
fondamenti della diagnosi elettronica, dell’autodiagnosi e della gestione motore. Al
termine del Percorso didattico il Tecnico Diagnostico avrà acquisito i concetti
fondamentali della Diagnosi e dell’Autodiagnosi, mostrandosi capace di interpretare i
dati inviati dalla centralina elettronica e di identificare, con l’ausilio degli strumenti di
diagnosi e di misura un problema o un disturbo funzionale delle centraline
elettroniche. Il Tecnico Diagnostico sarà in grado di effettuare il controllo dei gas di
scarico di una vettura e dell’impianto dell’aria condizionata.Il Percorso formativo
Technical Diagnosis Specialist Junior ha una durata complessiva di 180 ore ed è stato
attuato nell’ultimo biennio. I docenti che partecipano alla realizzazione di tale progetto
sono il prof. Cirigliano Saverio e il Prof. Doddi Gianluca, docenti formati e abilitati dalla
stessa azienda TEXA a rilasciare eventuali certificazioni, dopo aver sostenuto e
superato determinati test di valutazione dei moduli svolti secondo il piano di studio
fornitoci dalla stessa azienda.E’ stato utilizzato il laboratorio TEXA contenente
numerose attrezzature atte a svolgere diagnosi sugli autoveicoli, fornite dalla stessa
azienda.Le lezioni frontali sono state corredate da supporti didattici audiovisivi come
slide, filmati etc… . mentre le lezioni pratiche sull’utilizzo delle varie attrezzature in
dotazione sono state effettuate in officina motori con l’ausilio di due vetture fornite
dalla Peugeot.La valutazione dei moduli avverrà mediante dei test forniti dall’azienda
stessa i quali se avranno esito positivo consentirà il rilascio della certificazione relativa
al modulo svolto.





I moduli svolti sono così strutturati:
Classe Quarta
Mod. G1 Diagnosi Elettronica;
Mod. G2 Diagnosi Avviamento e Ricarica;
Mod. G3 Accensione Elettronica;
Mod. D1C Tecniche e procedure di Diagnosi Car;
 Classe Quinte
 Mod. G4 Catalizzatore e Filtro Antiparticolato;
 Mod. G5 Iniezione Integrata a Benzina;
44
 Mod. S3a Diagnosi Common Rail prima Parte;
 Mod. D2CT Diagnosi Clima.
Maranello 15/05/2013
I Referenti del Progetto
Prof. Cirigliano Saverio
Prof. Doddi Gianluca
45
IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO
ESAME DI STATO 2012/13
4. IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
CONCORDATA DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5a E
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
PER
INDICATORE
LIVELLI DI VALORE/
VALUTAZIONE

1. Padronanza della
lingua, capacità
espressive logicolinguistiche
2. Conoscenza
specifica degli
argomenti richiesti
(aderenza alla
traccia)


3




7




3. Capacità di
organizzare un testo

3



4. Capacità di
elaborazione critica,
originalità e/o
creatività


2



PUNTI
SOMMA DEI
PER I DIVERSI
PUNTI
LIVELLI
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0,5
1
2
2,5
3
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
3
4
5
6
7
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0,5
1
2
2,5
3
Gravemente insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Ottimo
0,5
1
1,4
1,8
2
Candidato:________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________ /15
(Indicatore di sufficienza: punti 10/15)
46
IPSIA “A. FERRARI” - MARANELLO
ESAME DI STATO 2012/13
5. IPOTESI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DI
IMPIANTI TERMOTECNICI CONCORDATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE DELLA 5a E,
EVENTUALMENTE DA RIADATTARE A SECONDA DELLE RICHIESTE DELLA
PROVA STESSA
INDICATORI
PUNTEGGIO
MASSIMO
PER
INDICATORE
LIVELLI DI VALORE/
VALUTAZIONE

1. Esposizione
2




2. Struttura del
percorso di
risoluzione

3




3. Relazioni letterali
4



4. Risoluzione
numerica
(correttezza
dimensionale e
calcoli)

3



5. Rappresentazione
grafica (schemi,
schizzi, disegni)

3



PUNTI
SOMMA DEI
PER I DIVERSI
PUNTI
LIVELLI
illeggibile
molto confusa
confusa
chiara
0
0,5
1
2
inesistente
parziale e non delineata
parziale e ben delineata
completa e non delineata
completa e ben delineata
0
0,5
1
2
3
non riportate
mancanti e/o con errori
tutte corrette
0
0,5 ÷ 3
4
mancante
con errori dimensionali e
di calcolo
con errori dimensionali
con errori di calcolo
del tutto corretta
0
0,5
mancante
confusa e approssimata
poco chiara e imprecisa
chiara e precisa
0
1
2
3
1
2
3
Candidato:________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_________ /15
(Indicatore di sufficienza: punti 10/15)
47
6. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
INDICATORI
PUNTI PER INDICATORE
8
ARGOMENTO A SCELTA DEL CANDIDATO
1)
Padronanza linguistica
0
1
2
2)
Originalità,qualità,ampiezza,complessità
0
1
2
3)
Organizzazione dei contenuti
0
1
2
4)
Chiarimenti, collegamenti, approfondimenti
0
1
2
18
ARGOMENTI A SCELTA DELLA
COMMISSIONE
1)
Padronanza linguistica
1
2
3
4
2)
Capacità di operare collegamenti
intra/pluridisciplinari
1
2
3
4
5
3)
Capacità di argomentare
1
2
3
4
5
4)
Capacità di approfondire
1
2
3
4
DISCUSSIONE DEGLI ELABORATI
SOMMA PUNTI
1-4
Data_____________
Candidato_____________________________________________
Punteggio complessivo attribuito alla prova:_______________ /30
(INDICATORE DI SUFFICIENZA: PUNTI 20/30 )
48
7. CRITERI PROPOSTI PER L'ASSEGNAZIONE DEL BONUS DI 5 PUNTI
Per assegnare i punteggi del bonus si terrà in considerazione sia il percorso scolastico
dell'alunno sia l'esito delle prove d'esame.
BONUS
1 PUNTO
BONUS
2 PUNTI
Per un positivo andamento del percorso scolastico compresa la
terza area
e/o
Per il corretto atteggiamento avuto in ogni fase dell'esame con un
esito più che positivo nelle prove dell'esame stesso
Per un buon andamento del percorso scolastico e della
partecipazione alle attività della terza area
e/o
Per il responsabile atteggiamento dimostrato in tutte le fasi
dell'esame con un buon esito delle prove dell'esame stesso
Per un più che buon andamento del percorso scolastico e della
partecipazione alle attività della terza area
BONUS
3 PUNTI
BONUS
4 PUNTI
BONUS
5 PUNTI
e/o
Per una preparazione, evidenziata nelle prove d'esame, completa
ed una rielaborazione autonoma dei contenuti espositivi sempre
pertinente
Per un andamento scolastico brillante anche nelle attività della
terza area
e/o
Per una preparazione brillante evidenziatasi delle prove d'esame
e per la capacità dimostrata di rielaborare i contenuti delle diverse
discipline ed operare inferenze autonomamente su di essi
Per un percorso scolastico di elevato livello e notevoli attitudini
professionali evidenziate nel corso della terza area
e/o
Per una preparazione particolarmente brillante ed una notevole
capacità critica dimostrata durante le prove d'esame
49
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
Via A. D. Ferrari, 2 – 41053 MARANELLO (Modena) Tel. 0536 / 941233 – Fax 0536 / 940262
http:/www.ipsiaferrari.mo.it – e-mail: [email protected]
Maranello li 22/04/2013
8. SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Anno scolastico 2012/2013
Classe 5^ E
Tecnico dei sistemi energetici TSE
Alunno…………………………………………………………………………………
Quesiti
Tipo B + Tipo C
Materie
Punteggio parziale
Tipo B
Tipo C
Punteggio
totale
Matematica
N° 2 + N° 6
0,9
0,325
3,75
Inglese
N° 2 + N° 6
0,9
0,325
3,75
Meccanica ,Macchine e Disegno
N° 2 + N° 6
0,9
0,325
3,75
Elettrotecnica ed Elettronica
N° 2 + N° 6
0,9
0,325
3,75
Tipo B:
Livello di prestazione conseguito
Punteggio totale = punti 15
tot/item
tot/item
tot/item
tot/item
0
0,3
0,6
0,9
Punteggio
assegnato
Tipo C:
Nullo/Inadeguato
Scarso
Sufficiente
Buono/Ottimo
Errata
Corretta
0 punti
0,325 punti
Livello sufficienza 10/15
Punteggio raggiunto = ________________.punti
ISTRUZIONI PER GLI ALUNNI
2. Tempo assegnato per la prova: 120 minuti
3. Inizia dal principio e prosegui seguendo l’ordine delle domande
4. Se non sai rispondere a qualche domanda, non soffermarti troppo a lungo e prosegui; una volta
terminato riprendi le domande tralasciate.
5. Le domande a risposta multipla prevedono una sola risposta esatta. Leggi tutte le risposte
possibili e poi scegli quella che secondo te è corretta contrassegnando con una crocetta la casella
che la indica.
6. Se vuoi correggere una risposta che hai già dato ma che ti sembra errata, puoi cerchiare la
crocetta e segnarne un’altra.
7. Se concludi prima, alza la mano e segnala la tua situazione all’insegnante il quale provvederà a
ritirare l’elaborato.
8. Per eventuali calcoli utilizza il retro dei fogli.
9. E’ consentito l’uso del Manuale di Meccanica e del Dizionario di Inglese.
10. E’ consentito l’uso della calcolatrice scientifica.
11. E’ assolutamente vietato l’uso della matita e del bianchetto
12. Non puoi comunicare con i compagni.
Firma dell’alunno……………………………………………………
50
Materia: MATEMATICA
3x  x 2
1) y 
x4
Studiare
Dominio si deve escludere
Positività si pone
0
e si trova
3
4
Intersezione con gli assi: con l’asse x
E con l’asse y
Simmetrie
-3
0
1
3
51
x3  x  5
lim

2) x    2 x 2  1
Calcolare:
Si dividono tutti i termini per
si trova :

  1  0  0
20
quindi il limite è:
3) Sceglie la risposta esatta:
x2

x2  4
1
a) 4
b)
c) 2
4
2x 2  x  2
3.2) lim

x 0
3x 2  1
3.1) lim
x 2
a) 3
3.3) xlim
 
a)   3
b) -1
1
4
d)  
e) 
c) 2
d)  
c) 4
d) -4
f) 
g)
1
2
e)
3
2
f)
2
3
e)
4
3
f)
8
3
4x  8

3 x
b)  
x2

x3
a) ha D =  ;3  3;  
3.4) La funzione y 
b) è una funzione algebrica irrazionale fratta
2

d) interseca l’asse y in B  0 ;  
3

c) interseca l’asse x in A  2 ; 0
3.5) La funzione y 
2 x 3  3x  4
x3
a) non ammette asintoti
c) ammette asintoto orizzontale y = 2
b) ammette asintoto verticale x = 3
d) ammette asintoto verticale x = -3
3.6) Il rapporto incrementale della funzione y  2 x  x 3 relativo al punto x0  1 e
all’incremento h=1 è:
a)
1
3
b) -6
c)
5
4
3
d) 5
e) -5
f)
3
5
52
Materia: INGLESE
Answer the following questions using not less than 40 words.
1. What are the main forms of water and air pollution?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………
2. What are the indirect methods of extracting energy from the sun?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………
Choose the right one:
1. “Income energy sources” means that:
o
o
o
o
they can be used more than once.
they imply many pollution problems.
they are replaced at a faster rate than they are consumed.
once that they are used they can not be replaced.
2. The glass of a green house:
o
o
o
o
lets the heat get out.
keeps a cold atmosphere
keeps the sunshine out and lets the heat come in.
allows the sunshine in and prevents the heat from getting out.
3. The burning of fossil fuels produces massive quantities of:
o
o
o
o
ozone.
sulphur dioxide
carbon dioxide
CFCs
4. The melting of the ice around the Poles:
o
o
o
o
a flourishing of some animal species.
a lack of oxygen in water.
an increase in sea levels.
an increase in the world’s temperature
5. to solve the problems related to pollution we have to:
o
o
o
o
use energy saving electrical appliances.
prefer cars as means of transport.
save energy and find alternative forms of it.
use more coal and petrol.
6. The burning of rainforests and fossil fuels creates:
o
o
o
o
a better climate.
great quantities of lead.
great quantities of sulphur dioxide.
great quantities of CO2.
53
Materia: MMD
Tipo B – Rispondi alle seguenti domande
1) Si consideri un sistema meccanico costituito da una massa (m) collegata tramite una molla (con
costante elastica k) ed uno smorzatore (costante c) ad un supporto fisso. Spiegare nel dettaglio cosa si
intende per oscillazione libera e cos’è la frequenza naturale.
2) Si consideri la trasmissione del moto tra un motore elettrico ed un carico in cui è interposto un riduttore
di velocità a ruote dentate cilindriche a denti dritti.
Potenza nominale erogata dal motore a pieno carico:
Pn = 3 kW
Rendimento completo della trasmissione:
1 (trasmissione ideale)
Velocità del motore:
n1 = 2800 giri/min
Velocità in uscita dal riduttore:
n2 = 140 giri/min
Calcolare il rapporto di trasmissione e le coppia sia in ingresso che in uscita dal riduttore.
54
Tipo C – Scegli la risposta corretta
3) Il modulo di una ruota dentata è :
a) Rapporto tra diametro di base e numero di denti;
b) Rapporto tra diametro primitivo e numero di denti;
c) Rapporto tra circonferenza primitiva e numero di denti;
d) Rapporto tra diametro primitivo e altezza del dente;
4) Nel meccanismo biella-manovella, la corsa è:
a) Pari al doppio della lunghezza della biella;
b) Pari alla lunghezza della manovella;
c) Pari al doppio della lunghezza della manovella;
d) Nessuna delle precendenti;
5) In una trasmissione del moto con ruote di frizione, le velocità periferiche delle due ruote:
a) Sono uguali, nel caso di slittamento tra le due ruote;
b) Sono uguali solo nel caso in cui le due ruote hanno lo stesso diametro;
c) Sono uguali se tra le due ruote non c’è slittamento;
d) Sono uguali se tra le due ruote non c’è slittamento, ma solo se i diametri delle ruote sono gli
stessi;
6) Un sistema meccanico oscillante si trova in condizioni di risonanza quando:
a) Oscilla liberamente alla frequenza naturale;
b) La frequenza della sollecitazione forzante coincide con la frequenza naturale del sistema;;
c) E’ sollecitato da una forza costante nel tempo;
d) Nessuna delle precedenti;
7) L’unità di misura del momento d’inerzia di massa è:
2
a) kg * m ;
2
b) kg * m;
4
c) kg * m ;
2
d) kg / m ;
8) In un ingranaggio, per angolo di pressione si intende l’angolo compreso tra la direzione della forza
trasmessa nell’accoppiamento dei due denti e :
a) La retta congiungente i centri delle due circonferenze primitive;
b) La retta tangente al profilo dei denti nel punto di contatto;
c) La retta tangente alle due circonferenze primitive;
d) Nessuna delle precedenti;
55
Materia: ELETTROTECNICA-ELETTRONICA
1. Un semiconduttore drogato p possiede in eccesso
o Neutroni
o elettroni
o lacune
o protoni
2. Per un diodo si parla di polarizzazione diretta quando :
o
o
o
o
L' anodo è al potenziale di massa
L' anodo è a potenziale positivo rispetto al catodo ;
L' anodo è a potenziale negativo rispetto al catodo ;
L' anodo è a terra ;
3. Il diodo Zener è:
a. Uno stabilizzatore di tensione
c. Uno stabilizzatore di potenza
b. Uno stabilizzatore di corrente
d. Un componente lineare
4. Un transistor JFET a canale N:
a. E’ pilotato in corrente
b. E’ pilotato in tensione
c. Ha come unici portatori di carica delle lacune
d. Ha come portatori di carica sia lacune che elettroni
5. La tensione in uscita dal trasformatore è:
a. Sinusoidale
b. Continua
c. Positiva
d. unidirezionale
6. Un rettificatore a doppia semionda è fatto con:
a. Un diodo
c. Un ponte di Greatz
b. Un trasformatore a presa centrale e un diodo
d. Un trasformatore a presa centrale un diodo e un resistore
7. Disegnare la caratteristica I/V di un diodo reale individuando la tensione di soglia, la tensione
di breakdown, la corrente di saturazione inversa ,la corrente diretta e spiegane brevemente il loro
significato.
8. Spiega come si muovono gli elettroni in un transistor BJT in configurazione base comune (
zona attiva).
56
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO
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9. Elenco componenti del consiglio di classe
Anno scolastico 2012/2013
Classe 5a E - T.S.E.
Disciplina
Docente classe 5a E
Italiano e Storia
MAGAGNI PAOLA
Matematica
FRANCO CASTRONUOVO
Lingua straniera Inglese
GUIDICELLI ROSSELLA
Educazione fisica
GUALDI
Meccanica Macchine e Disegno
OLIVIERI MATTEO
DODDI GIAN LUCA
CANDELI ANTONIO
Impianti Termotecnici e lab.
DODDI GIAN LUCA
Elettrotecnica ed Elettronica
PRAMPOLINI KATIA
Religione
BAGGETTA PAOLO
Maranello 15 Maggio 2013
57
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DOC 15 MAGGIO 5E 2013